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12 SETTEMBRE 2002

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EUROPA E SESTO PROGRAMMA QUADRO ( 6PQ): CONTATTI E RIUNIONI ON LINE PRIMA DELLA MANIFESTAZIONE INAUGURALE DEL 6PQ 

Bruxelles, 12 settembre 2002 - La Commissione europea ha lanciato un servizio web per consentire a quanti interverranno alla manifestazione inaugurale del sesto programma quadro (6PQ), prevista l'11 novembre a Bruxelles, di stabilire contatti, esprimere interessi specifici ed organizzare riunioni prima di giungere al convegno. A solo due mesi dalla manifestazione, si sono già iscritte oltre 2.000 persone. Anche se la maggior parte di loro proviene dagli Stati membri dell'UE, ci saranno partecipanti di altri paesi come Stati Uniti e Albania. Circa il 20 per cento degli iscritti proviene dai paesi candidati dell'UE, con la Polonia al quinto posto della classifica generale. Si prevede altresì un aumento delle prenotazioni prima del 15 settembre, data in cui la quota d'iscrizione passerà da 180 a 250 euro (o da 60 a 80 euro per i paesi in fase di adesione). Finora, il Regno Unito detiene il più alto numero d'iscrizioni con quasi 300 domande, seguito dalla Germania con circa 200. Infolink: http://europa.eu.int/comm/research/conferences/2002/index_it.html  http://www.powermingle.com/minglezone.asp?event=201 

E-DEREGULATION: LA CATALOGNA INDIPENDENTE SUL WEB ALL'INDIRIZZO GENCAT.NET 
Milano, 12 settembre 2002 - Il governo regionale di Barcellona ha abbandonato il suffisso '.es' per adottare un generico '.net'. La Catalogna ha dichiarato la propria indipendenza dalla Spagna sul web. Il cambiamento e' stato determinato, ufficialmente, dalla volonta' di dare all'indirizzo del sito (www.gencat.net) una veste piu' internazionale. In realta' la soluzione rappresenta un ripiego: la Catalogna, non essendo una nazione, ha dovuto rinunciare al suffisso '.cat'. Infolink: www.gencat.net 

MEDIOLANUM S.P.A RISULTATI DEFINITIVI 1° SEMESTRE 2002 RACCOLTA NETTA TOTALE € 1.889 MILIONI (+3%) UTILE NETTO CONSOLIDATO € 39 MILIONI (-22%) UTILE NETTO ESCLUSE NUOVE INIZIATIVE € 57 MILIONI (INVARIATO) 
Milano, 12 settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Mediolanum S.p.A., riunitosi ieri a Basiglio, ha approvato la relazione sulla gestione dei primi sei mesi dell´anno 2002. I dati definitivi hanno confermato i positivi risultati preliminari. Escludendo le nuove iniziative (Banca Esperia, Fibanc, Gamax, Lenz e Mediolanum Private), i principali risultati sono stati: le Masse amministrate, nonostante l´importante deprezzamento dovuto all´andamento negativo dei mercati azionari, sono cresciute del 4% (a € 18,4 miliardi da € 17,7 miliardi del giugno 2001); l´Utile netto del periodo è stato di € 57 milioni, invariato rispetto al risultato fatto registrare lo scorso anno; la Raccolta netta ha raggiunto, relativamente al risparmio gestito, il record semestrale con € 1.020 milioni (+4% rispetto a € 982 milioni del 1° Semestre 2001). A questo risultato ha contribuito in maniera determinante l´incremento del 56% della raccolta netta assicurativa. La raccolta netta del risparmio amministrato si conferma anch´essa positiva con € 869 milioni, grazie soprattutto al record di raccolta diretta della banca (+28%); la Raccolta netta complessiva è stata di € 1.889 milioni (+3% rispetto a € 1.832 milioni dello stesso periodo dello scorso anno). Altri elementi di particolare interesse: i Premi Vita di Nuova Produzione hanno registrato un incremento del 77% (€ 793 milioni contro € 448 milioni dello scorso anno), in particolare grazie alla fortissima produzione di Premi unici, cresciuti del 103% a € 732 milioni (€ 361 milioni nello stesso Semestre 2001); il totale dei C/C al 30 giugno 2002 era n. 323.400 a fronte dei n. 266.000 al 30 giugno dello scorso anno, con un incremento del 22%; il totale dei Clienti, al 30 giugno 2002 era di n. 743.900 primi intestatari a fronte dei n. 679.000 alla stessa data dello scorso anno, con un incremento dell´10%; la Rete di vendita di Banca Mediolanum al 30 giugno 2002 si è attestata su un organico complessivo di n. 5.150 consulenti globali, di poco inferiore all´organico al 30 giugno 2001(-6%). Da segnalare il forte progresso qualitativo della rete, con 4.086 promotori finanziari, in crescita del 18% rispetto alla stessa data del 2001, consolidando il primato tra le reti, già raggiunto al 31 dicembre 2001. Aggiungendo a questi i 1.281 operatori assicurativi attivi di Partner Time, le Reti di vendita del Gruppo Mediolanum raggiungono un organico complessivo di n. 6.431 unità. Per quanto riguarda i dati consolidati del Gruppo, che includono l´effetto delle nuove iniziative: le Masse amministrate consolidate, hanno raggiunto € 21,5 miliardi contro € 19,8 miliardi del 30 giugno 2001, crescendo del 9% nei dodici mesi; l´Utile netto consolidato del Gruppo è di € 39 milioni, in calo del 22% rispetto al risultato dei primi sei mesi del 2001 (€ 50 milioni); l´Embedded Value del Gruppo Mediolanum, elaborato da Tillinghast Towers Perrin, ha raggiunto al 30 giugno 2002 € 1.786 milioni con un incremento di € 124 milioni rispetto al 30 giugno 2001 pari al 7,5%. Il Consiglio ha approvato l´introduzione di un "Codice Etico" all´interno del Gruppo. 

PARMALAT FINANZIARIA:PRIMO SEMESTRE POSITIVO, CRESCITA INTERNA A VALORE + 4,5% 
Milano, 12 settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione della Parmalat Finanziaria spa, riunitosi ieri sotto la presidenza del Cav. Lav. Calisto Tanzi, ha esaminato e approvato la "Relazione sull'andamento della gestione del primo semestre 2002" e ha preso atto che è stato definito in 30 milioni di euro il prezzo al quale il Gruppo acquisirà il 25% più un'azione del capitale sociale della società austriaca N o m Ag. Nel primo semestre, che è stato caratterizzato dalla stagnazione dell'economia mondiale iniziata già nel corso dell'anno passato, il Gruppo Parmalat ha comunque confermato il proprio posizionamento nei mercati di riferimento, migliorando i principali risultati economici rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente e mantenendo la redditività operativa consolidata sostanzialmente sui livelli realizzati nell'intero Il fatturato consolidato del primo semestre ha raggiunto i 3.857 milioni di euro, con un incremento di 23 milioni rispetto ai 3.834 milioni del primo semestre dell'anno precedente. La crescita interna in volumi è stata pari al 2,2%, rispetto al 3,9% del corrispondente periodo dell'esercizio precedente e al 3,2% dell'intero esercizio 2001. Sul fatturato ha inciso la difficile situazione economica venutasi a creare sia in Argentina sia in Venezuela e il deprezzamento, rispetto all'Euro, di alcune delle principali valute di operatività del Gruppo, in particolare, oltre al Peso argentino e al Bolivar venezuelano, le altre valute sudamericane e il Rand sudafricano. L'aumento del fatturato è stato realizzato attraverso la crescita interna a valore per il 4,5% e per l'1,4% con le variazioni intervenute nell'area di consolidamento, mentre l'andamento dei cambi ha avuto un effetto Il Gruppo nel primo semestre ha operato, come nel precedente esercizio, in 30 paesi, avvalendosi in media di n. 37.277 dipendenti, contro una media di n° 37.900 dipendenti utilizzati nel corrispondente periodo dell'esercizio precedente. Il margine operativo lordo si è incrementato dell'1,5% passando da 461,1 milioni di euro del primo semestre dell'esercizio precedente a 467,9 milioni. Il rapporto tra il margine operativo lordo ed il fatturato si attesta al 12,1%, rispetto al 12% del corrispondente periodo dell'esercizio precedente e al 12,2% dell'intero esercizio 2001. Il margine operativo netto si è incrementato del 4,2% passando da 284,8 milioni di euro del primo semestre dell'esercizio precedente a 296,7 milioni. Il rapporto tra il margine operativo netto ed il fatturato si attesta al 7,7%, in linea con l'intero esercizio 2001 e in crescita rispetto al 7,4% del corrispondente periodo dell'esercizio precedente. Gli ammortamenti hanno inciso sul fatturato del primo semestre dell'esercizio per il 4,4% rispetto al 4,6% dell'analogo periodo dell'esercizio precedente e al 4,5% dell'intero esercizio 2001. Gli oneri finanziari complessivi del semestre, al netto dei proventi e comprensivi delle differenze cambio, sono ammontati a 74,9 milioni di euro, contro 58,9 milioni di oneri finanziari netti del corrispondente periodo dell'esercizio precedente. L'incremento è dovuto alle differenze cambio passive che, nel corso del primo semestre dell'esercizio 2002, hanno inciso in maniera significativa a seguito dell'andamento negativo di alcune delle valute di operatività del Gruppo. Va comunque sottolineato che la rilevazione di tali differenze cambio passive deriva dalla applicazione del tasso di cambio dell'ultimo giorno del semestre e che la particolare alta volatilità dei cambi potrebbe nei mesi che seguiranno modificare una situazione che è la definizione puntuale del semestre in analisi. L'incidenza degli oneri finanziari netti sul fatturato, al netto delle differenze cambio passive, è rimasta costante intorno all'1,6% come nell'esercizio 2001. L'utile consolidato del semestre di competenza del Gruppo, al lordo imposte, ammonta a 190,6 milioni di euro, contro i 193,8 milioni del corrispondente periodo dell'esercizio precedente. Il cash-flow operativo (margine operativo lordo meno saldo tra proventi e oneri finanziari) è ammontato a 393 milioni di euro, a fronte dei 402,2 milioni del primo semestre dell'esercizio precedente, ed è stato utilizzato a copertura del fabbisogno finanziario determinato dagli investimenti tecnici e dalle necessità di capitale circolante. Il patrimonio netto consolidato totale al 30 giugno 2002, compreso l'utile del primo semestre al lordo delle imposte, ammonta a 2.394 milioni di euro (2.835 milioni al 31 dicembre 2001) di cui 736 milioni di euro di spettanza di terzi (961 milioni al 31 dicembre 2001). Va precisato che la diminuzione dell'ammontare del patrimonio netto consolidato è dovuta alle fluttuazioni di cambio, emerse dall'andamento di alcune delle valute di operatività, imputate, come richiesto dai principi contabili, in variazione della "Riserva di consolidamento". Tali variazioni potranno essere naturalmente soggette a future fluttuazioni dei cambi. Alla fine del semestre la struttura del debito finanziario netto risultava la seguente: (milioni di euro) 30 giugno 2002 31 dicembre 2001 Debiti verso banche e prestiti obbligazionari Esigibili entro 1 anno 1.125,540 831,215 Esigibili oltre 1 anno ed entro 5 anni 2.561,128 2.475,235 Esigibili oltre 5 anni 1.620,518 1.618,657 Totale debiti verso banche e prestiti obbligazionari 5.307,186 4.925,107 Disponibilità Disponibilità liquide 1.513,038 1.464,777 Attività finanziarie iscritte nell'attivo circolante 1.706,061 1.459,650 Altri titoli iscritti nelle immobilizzazioni finanziarie 72,675 44,275 Totale disponibilità 3.291,774 2.968,702 Totale debiti al netto disponibilità 2.015,412 1.956,405 I debiti per prestiti obbligazionari comprendono obbligazioni convertibili in nuove azioni ordinarie Parmalat Finanziaria per complessivi 938 milioni di euro, con un incremento, rispetto ai 631,2 milioni di euro al 31 dicembre 2001, di 306,8 milioni. Tale incremento è dovuto all'emissione, in data 23 maggio 2002 tramite la Parmalat Soparfi sa, di obbligazioni convertibili in nuove azioni ordinarie Parmalat Finanziaria. I portatori delle obbligazioni Parmalat Soparfi hanno la facoltà di richiedere la conversione delle suddette obbligazioni in massime n° 65.000.000 nuove azioni ordinarie Parmalat Finanziaria da nominali 1 euro cadauna ad un prezzo di conversione pari a 4,72 euro per azione (premio del 24,2% rispetto al prezzo di mercato al momento del collocamento) in via continuativa a partire dal 3 luglio 2002 e fino al 9 maggio 2032 salvo i periodi di sospensione in occasione di assemblee e operazioni sul capitale di Parmalat Finanziaria spa. Investimenti Il Gruppo nel primo semestre dell'esercizio ha effettuato investimenti per complessivi 220 milioni di euro di cui 91 milioni per investimenti tecnici e 129 milioni per investimenti in partecipazioni delle quali il Gruppo già possedeva il controllo. Nel mese di gennaio, in esecuzione di un accordo stipulato nel corso dell'esercizio precedente, è stata acquisita, con un investimento di 182.283.000 dollari canadesi corrispondenti a circa 129 milioni di euro, la quota residua del capitale della Parmalat Canada Limited posseduta dalla Citicorp. Dopo questa operazione Parmalat Canada Limited risulta interamente posseduta dal Gruppo Parmalat. Commento alle aree produttive Europa Il Gruppo in Europa ha realizzato un giro d'affari di 1.304 milioni di euro con un incremento di 67 milioni, pari ad una crescita del 5,4%, rispetto ai 1.237 milioni del corrispondente periodo dell'esercizio precedente. Il fatturato è stato realizzato principalmente in Italia, Spagna, Portogallo, Regno Unito e Ungheria. Parmalat, in un'area caratterizzata da una sostanziale stabilità dei consumi, ha consolidato le proprie quote di mercato ed ha registrato un incremento dei volumi di vendita grazie soprattutto al lancio di nuovi prodotti. Nord e Centro America Nell'area nord e centro americana il fatturato del Gruppo ha raggiunto i 1.348 milioni di euro con un incremento di 33 milioni, pari ad una crescita del 2,5%, rispetto ai 1.315 milioni dell'analogo periodo del 2001. Nell'area nord americana i mercati si mantengono relativamente stabili con una tenuta delle posizioni da parte di Parmalat. Il Gruppo sta proseguendo l'attività di razionalizzazione della propria struttura operativa e distributiva. Nell'area centro americana Parmalat ha rafforzato la propria posizione di mercato in Messico, nonché confermato la posizione di leadership in Nicaragua e, relativamente ai prodotti di alta qualità, nella Repubblica Dominicana. Sud America In Sud America nel primo semestre le vendite sono ammontate a 871 milioni di euro segnando, pur in presenza di una crescita organica in volumi, un decremento di 87 milioni, pari al 9,1%, rispetto ai 958 milioni del primo semestre dell'esercizio 2001. La contrazione del fatturato è sostanzialmente dovuta, a seguito della recessione che ha colpito per problemi economici e politici alcuni paesi dell'area, al negativo andamento del cambio delle valute sudamericane rispetto all'euro. In Brasile, dove i consumi nel settore alimentare si sono mantenuti sostanzialmente stabili, il Gruppo ha generalmente confermato le proprie posizioni. Parmalat ha continuato il processo di riorganizzazione delle proprie attività produttive e distributive, anche tramite la cessione di alcuni stabilimenti e di attività non strategiche. Negli altri paesi del Sud America, ad eccezione dell'Argentina e dell'Uruguay, l'andamento della redditività è da ritenersi soddisfacente e l'andamento dei volumi di vendita si è mantenuto sostanzialmente in linea con i programmi. Resto del mondo Nelle altre aree geografiche le vendite nel primo semestre sono ammontate a 334 milioni di euro con una crescita del 3,1% rispetto ai 324 milioni del primo semestre dell'esercizio precedente. Il fatturato è stato realizzato principalmente in Australia e in Sud Africa ed è stato condizionato dal negativo andamento dei cambi del rand sudafricano e delle altre valute dell'Africa australe. In entrambi i paesi il fatturato ed i margini operativi, espressi in valuta locale, continuano a progredire in linea con i programmi. Parmalat Finanziaria La Parmalat Finanziaria spa ha chiuso il primo semestre 2002 con un risultato economico, al netto delle imposte, di 26,7 milioni di euro contro i 21,8 milioni dell'analogo periodo dell'anno precedente. Il risultato deriva sostanzialmente dall'incasso del dividendo della controllata Parmalat spa e dagli interessi maturati sui crediti, di natura finanziaria, verso imprese controllate. L'attivo patrimoniale è costituito principalmente dal valore delle partecipazioni in imprese controllate per 865,3 milioni di euro, pressoché invariato rispetto all'esercizio precedente, e dai crediti di natura finanziaria concessi ad imprese controllate per 1.074,6 milioni di euro rispetto ai 1.040,4 milioni al 31 dicembre 2001. Nel primo semestre dell'esercizio è stato esercitato il diritto di sottoscrizione di n° 13.103.000 warrant denominati "Warrant azioni ordinarie Parmalat Finanziaria 2003" e, di conseguenza, come previsto dal relativo regolamento approvato dall'Assemblea straordinaria degli Azionisti del 19 dicembre 1995 e aggiornato a seguito delle delibere dell'Assemblea straordinaria degli Azionisti del 30 aprile 2001 relative alla ridenominazione in euro del capitale sociale ed al raggruppamento delle azioni, sono state sottoscritte n° 6.813.560 nuove azioni ordinarie Parmalat Finanziaria, da nominali euro 1, contro pagamento di un prezzo unitario di euro 1,39443. Il patrimonio netto di Parmalat Finanziaria al 30 giugno 2002, incluso il risultato netto di periodo, ammontava a 930,5 milioni di euro rispetto ai 910,3 milioni al 31 dicembre 2001. Fatti successivi alla chiusura del semestre L'andamento dei volumi di vendita nei mesi successivi alla chiusura del primo semestre dell'esercizio ha sostanzialmente confermato il trend registrato nella prima parte dell'anno. Nel mese di luglio è stato siglato un accordo per un'alleanza strategica con la Raiffeisen-holding Niederosterreich-Wien, azionista di maggioranza della società austriaca Nom Ag, in forza del quale Parmalat acquisirà, ad un prezzo definito in 30 milioni di euro, il 25% più un'azione del capitale sociale della Nom Ag. Sono stati inoltre stipulati accordi per la reciproca concessione dei diritti di prelazione e di opzione. I tempi dell'eventuale conclusione dell'accordo non sono allo stato prevedibili in quanto sono legati, tra l'altro, alle prescritte autorizzazioni dell'Autorità Antitrust. Parmalat, una volta definiti tutti i dettagli dell'operazione, acquisirà la partecipazione in Nom Ag al fine di cogliere opportunità strategiche per i propri prodotti sia nel mercato austriaco sia nei vicini mercati. Con un giro di affari pari a 235 milioni di euro, Nom Ag è un importante operatore del mercato del latte pastorizzato in Austria. Il latte e i suoi derivati rappresentano il core business della società austriaca che vanta marchi e posizioni di mercato di rilievo sia nel mercato domestico (leader per la produzione di yogurt alla frutta e latte fresco pastorizzato) sia all'estero (uno dei principali produttori di yogurt da bere nell'area dell'unione europea). La controllata Parmalat spa ha acquisito, con un investimento di 18 milioni di euro, l'1,5% del capitale sociale della banca d'affari italiana Mcc - Mediocredito Centrale. Previsioni di fine esercizio La crescita interna si dovrebbe mantenere sostanzialmente in linea con quella realizzata nel corso del primo semestre del corrente esercizio, mentre non è determinabile la variazione in valore del fatturato consolidato del Gruppo, espresso in euro, in quanto il suddetto valore dipenderà dall'andamento dei cambi nel corso della seconda parte dell'esercizio. L'andamento della gestione dovrebbe consentire di confermare i margini operativi consolidati realizzati nel primo semestre dell'esercizio. Il risultato economico della capogruppo per l'intero 2002 si prevede che sarà in linea con quello dell'esercizio precedente. Si allega lo stato patrimoniale ed il conto economico consolidato al 30 giugno 2002, in corso di revisione da parte della Deloitte & Touche spa e non ancora verificati dal Collegio Sindacale, messi a confronto con i corrispondenti dati del primo semestre dell'esercizio precedente e con i dati al 31 dicembre 2001. 

BANCA POPOLARE DI MILANO: SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2002 UTILE NETTO CONSOLIDATO 82 MILIONI DI EURO (+140,5% SULL'INTERO 2001) 
Milano, 12 settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Milano, presieduto dal dott. Roberto Mazzotta, nella riunione di ieri ha esaminato ed approvato i risultati della capogruppo Banca Popolare di Milano e consolidati del Gruppo Bipiemme al 30 giugno 2002 - trasmessi per l'esame di competenza al Collegio Sindacale ed alla società di revisione -, che evidenziano un utile netto di 62,3 milioni di euro per la capogruppo e di 81,7 milioni di euro per il consolidato. Tali valori sono in netto miglioramento rispetto all'intero anno 2001 (+140,5% per il consolidato) ed in flessione rispetto al primo semestre 2001 (del 52,8% per la capogruppo e del 29,3% a livello consolidato), anche se il consuntivo del primo semestre 2002 non è comparabile con lo stesso periodo dell'anno precedente in quanto non omogeneo per effetto della modifica del perimetro di consolidamento, a seguito della acquisizione di Banca di Legnano. A livello patrimoniale la provvista da clientela del Gruppo Bipiemme evidenzia una crescita dello 0,7% rispetto al primo semestre 2001 (si ricorda che a livello patrimoniale Banca di Legnano era già compresa nel perimetro di consolidamento) e del 3,6% rispetto a fine anno, attestandosi a 17,1 miliardi di euro. Gli impieghi si attestano a 15,8 miliardi di euro (-13,5% rispetto a giugno 2001 e -3,3% rispetto a dicembre) in flessione per la scelta strategica di contenimento dei rischi. Nel dettaglio si evidenzia la riduzione dei livelli di concentrazione nei confronti del segmento grandi imprese sul mercato domestico e la diminuzione delle attività di credito per cassa, dei titoli, delle garanzie ed impegni sul mercato internazionale (New York -36,6%, Londra -12,9%, rispetto a giugno 2001). Nel confronto con il giugno scorso bisogna tenere conto anche della securitization di mutui residenziali effettuata lo scorso luglio per 1,3 miliardi di euro. In crescita gli impieghi del segmento privati e piccole/medie imprese in particolare i mutui e prestiti, che, con oltre 473 milioni di euro di mutui erogati nel semestre, hanno raggiunto 3,6 miliardi di euro. Il risparmio gestito si posiziona a 14,8 miliardi di euro, lievemente al di sopra dei valori di giugno e dicembre scorsi, confermando il positivo trend di crescita della quota di mercato dei fondi di Bipiemme Gestioni Sgr complessivamente salita al 2,15% dal 2,00% di giugno 2001. Tale risultato è stato raggiunto grazie al flusso positivo di raccolta netta (640 milioni di euro nei primi sei mesi dell'anno in corso) a riprova degli sforzi congiunti delle società prodotto, per l'ampliamento della gamma dei prodotti, e delle reti commerciali, per il collocamento degli stessi. Anche le gestioni patrimoniali (+5,1%), i conti di liquidità (+7,8%) e le riserve tecniche assicurative (+17,3%) hanno registrato andamenti positivi, mentre segna una flessione il comparto delle gestioni in fondi (-24,8%). A livello economico, il confronto dei risultati consolidati al 30 giugno 2002 è omogeneo con quelli del secondo semestre 2001, in quanto nei primi sei mesi dello scorso anno Banca di Legnano non era ancora compresa nel perimetro di consolidamento. Rispetto all' ultimo semestre 2001 si evidenzia una crescita del margine di intermediazione a 667,9 milioni di euro (+2,8%); tale valore, a cui Banca di Legnano contribuisce per 55,9 milioni di euro, rappresenta il record storico per i ricavi del Gruppo Bipiemme. Nell'ambito dei ricavi, si segnala il buon andamento delle commissioni nette che, attestandosi a 228,8 milioni di euro registrano una sostanziale stabilità rispetto all'ultimo semestre 2002, pur in presenza di un andamento non positivo dei mercati finanziari. Il comparto dei servizi nel suo complesso raggiunge i 342,7 milioni di euro ed evidenzia una crescita sull'ultimo semestre 2001 del +15,6%, pari a +46,3 milioni di euro e la sua incidenza sul margine di intermediazione raggiunge il 51,3%, a conferma dell'indirizzo strategico del Gruppo sulla diversificazione delle fonti di ricavo. Sotto controllo l'andamento dei costi che, comprensivi degli ammortamenti - differenze positive di consolidamento incluse -, evidenziano una lieve crescita (+1,3%) rispetto al secondo semestre 2001 e consentono al risultato di gestione di raggiungere 159,8 milioni di euro, con una variazione positiva del +7,9% rispetto al secondo semestre dello scorso anno. Il complesso delle rettifiche nette di valore e degli accantonamenti si attesta a 117,3 milioni di euro, in netta flessione rispetto al secondo semestre 2001, che era influenzato dagli accantonamenti straordinari su esposizioni nei confronti di Garfin Spa e del gruppo Enron. L'aggregato include l'ulteriore accantonamento a copertura degli impegni assunti nei confronti del Gruppo Capitalia a seguito del perfezionamento degli accordi per la ristrutturazione dei crediti Garfin: tenuto conto anche della rilevanza fiscale di tali rettifiche l'impatto sul risultato netto del semestre è stato pari a -6,9 milioni di euro. Il rigore continuo negli accantonamenti effettuati ed il rimborso del credito Garfin hanno consentito di incrementare il livello di copertura dei crediti dubbi al 36,6% (rispetto al 20,7% di dicembre 2001) e di migliorare ulteriormente il rapporto sofferenze nette/impieghi che si è portato allo 0,73% (rispetto allo 0,79% di dicembre 2001). Dopo avere registrato componenti straordinarie con un saldo positivo di +6,0 milioni di euro, l'utile lordo si attesta a 48,5 milioni di euro. Il saldo delle imposte presenta un valore assoluto positivo di +35,7 milioni di euro, che, oltre a tenere conto dell'estensione a cinque anni dell'orizzonte temporale per le imposte anticipate/differite, è ascrivibile principalmente al completamento della prima parte del piano di riorganizzazione industriale del Gruppo BPM: infatti, attraverso la distribuzione di un dividendo straordinario da parte di Banca di Legnano e la conseguente rilevazione di crediti di imposta, si è generato un effetto positivo a livello di imposte sul reddito consolidato per 63,0 milioni di euro. Dopo gli accantonamenti al fondo rischi bancari generali (2,5 milioni di euro), l'utile netto si attesta a 81,7 milioni di euro, con una sensibile inversione di tendenza rispetto al secondo semestre 2001. A livello della Capogruppo Banca Popolare di Milano, che incide per circa l'80% sul totale dell'attivo del Gruppo Bipiemme, la gestione riflette gli andamenti fin qui descritti e presenta un margine di intermediazione che raggiunge 594 milioni di euro ed un utile netto di 62,3 milioni di euro, in progresso del 10,0% rispetto al risultato dell'intero 2001. Decisamente positivo il contributo all'utile consolidato da parte delle altre società controllate. Tutte hanno registrato un miglioramento in termini di utile netto rispetto al pari periodo dello scorso anno. Nel dettaglio si segnalano: Banca di Legnano 9,1 milioni di euro (+0,4%); Banca Akros 6,6 milioni di euro (+ 15,7%); Bipiemme Gestioni Sgr 5,1 milioni di euro (+ 2,6%); Bipiemme Vita 4,7 milioni di euro (+ 80,9%) e BPM Ireland 5,5 milioni di euro (+89,7%). Al fine di una più completa informativa, si rende noto che il Consiglio di Amministrazione della Banca - composto dal Presidente, da due Vice Presidenti e da sedici consiglieri tutti "indipendenti" e "non esecutivi" - ha tenuto, nel corso del corrente anno, 16 riunioni, con una partecipazione media dei membri del 93 %. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre delegato parte delle proprie attribuzioni ad un Comitato Esecutivo - composto da sei consiglieri, compresi il Presidente e i due Vice Presidenti - che a sua volta ha tenuto 25 riunioni nel corso dell'attuale esercizio. Si fa altresì presente che il Consiglio di Amministrazione - in attuazione del Codice di Autodisciplina delle società quotate, approvato dalla Banca in data 13 febbraio 2001 - ha costituito al suo interno i seguenti Comitati: il "Comitato per la remunerazione" - costituito in data 22 maggio 2001 e composto di tre Amministratori non presenti nel Comitato Esecutivo - avente funzioni istruttorie e propositive, oltre che con riferimento alla Capogruppo, anche relativamente alla remunerazione degli Amministratori delle società controllate, al fine di favorire criteri omogenei a livello di gruppo; il "Comitato per il controllo interno" - costituito in data 13 novembre 2001 e anch'esso composto di Amministratori non facenti parte del Comitato Esecutivo, coordinati dal dott. Pier Antonio Ciampicali. Il Comitato, con funzioni consultive e propositive (in particolare in ordine all'adeguatezza dei controlli interni), svolge il ruolo di raccordo tra la funzione di internal auditing, il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale e, per taluni rilevanti aspetti, con la società di revisione; la "Commissione per i rapporti con i soci" - costituita in data 12 febbraio 2002 e presieduta dal dott. Pier Antonio Ciampicali - avente poteri istruttori in ordine alle domande di ammissione, all'esclusione dei soci e sulla rinuncia al vincolo di garanzia privilegiata sulle azioni sociali. Tali Comitati affrontano, con un proprio calendario di lavori, le problematiche di rispettiva competenza e sottopongono quindi le analisi svolte e le conseguenti proposte al Consiglio di Amministrazione. Al termine della riunione il Direttore Generale dott. Ernesto Paolillo ha dichiarato: "il risultato del semestre appena concluso, che ha completamente ribaltato l'andamento del secondo semestre 2001, è stato realizzato nonostante la programmata riduzione degli impieghi ed è in chiara controtendenza rispetto ad un mercato il cui scenario è invece negativo. I principali indicatori reddituali delle società del Gruppo evidenziano segnali di ripresa, che tarda ad arrivare a livello macroeconomico; questi elementi, unitamente alla prosecuzione del progetto di Riorganizzazione Industriale del Gruppo, consentono di formulare una previsione di risultato netto consolidato nell'ordine dei 150 milioni di euro." 

BANCA LOMBARDA: APPROVATA LA SEMESTRALE AL 30.6.02 RACCOLTA DIRETTA A 20,5 MILIARDI (+6,4%) UTILE NETTO CONSOLIDATO A 76,2 MILIONI (-15,7%) DELIBERATA L'ASSUNZIONE DEL DR. VICTOR MASSIAH CHE ASSUMERÀ LA CARICA DI DIRETTORE GENERALE ALL'INIZIO DEL PROSSIMO ANNO 
Brescia, 12 settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione presieduto dal dr. Gino Trombi ha approvato la situazione patrimoniale ed economica di Banca Lombarda e consolidata del Gruppo al 30 giugno 2002. Il semestre, nonostante la negativa situazione congiunturale, si è chiuso con un buon incremento dei principali aggregati di intermediazione creditizia, con una tenuta del margine di intermediazione e del risultato di gestione e con un utile netto consolidato di 76,2 milioni (-15,7% sul 30/6/01). Nella medesima seduta il Consiglio ha preso atto dell'intendimento espresso dal Direttore Generale rag. Bruno Degrandi di cessare dall'incarico all'inizio del prossimo anno, avendo maturato i requisiti per il collocamento in quiescenza. Nella circostanza il Consiglio ha espresso il più vivo apprezzamento al rag. Bruno Degrandi per la qualificata collaborazione prestata in molti anni di servizio ai vertici dell'Istituto, per le doti professionali ed umane dimostrate e per il particolare impegno posto nella realizzazione della integrazione fra Banca San Paolo e Cab che ha dato vita a Banca Lombarda. Il rag. Degrandi continuerà nella collaborazione con il Gruppo ricoprendo alcuni incarichi in organi amministrativi di società del Gruppo. Il Consiglio di Amministrazione ha quindi deliberato l'assunzione del dr. Victor Massiah che assumerà la carica di Direttore Generale di Banca Lombarda all'inizio del 2003. Il dr. Victor Massiah, dopo significative esperienze nel settore della consulenza presso Andersen Consulting e McKinsey & Co., è entrato nel Banco Ambrosiano Veneto (ora IntesaBci), ricoprendo vari importanti ruoli sino alla carica di Vice Direttore Generale del Gruppo IntesaBci. E' altresì Amministratore Delegato di Intesa E-Lab. Gruppo Banca Lombarda- Risultati economico patrimoniali consolidati al 30.6.02 La massa amministrata per conto della clientela, comprendente la raccolta diretta e quella indiretta nonché le riserve tecniche relative alle polizze vita collocate, ammonta a 58,6 miliardi, con un decremento dell'1,9% rispetto alla stessa data del 2001. La raccolta diretta è aumentata del 6,4%, attestandosi a 20,5 miliardi; la raccolta indiretta pari a 38,1 miliardi ha registrato una flessione del 5,9% a motivo dell'andamento del risparmio amministrato che si è ridotto del 13,8% in relazione alla flessione dei mercati mobiliari. Il risparmio gestito, che include le riserve tecniche assicurative, ha invece riportato una crescita del 4,3% raggiungendo i 18,3 miliardi. In particolare le riserve tecniche assicurative sono risultate pari a 3,2 miliardi con un incremento del 31,6% rispetto al giugno 2001. La crescita degli impieghi, pari al 10%, continua ad essere sostenuta e la qualità del credito ha registrato ulteriori miglioramenti. L'incidenza delle sofferenze nette è infatti passata dal 1,16% del giugno 2001 all'1,06%. Per quanto attiene al Conto Economico, il margine d'interesse si attesta a 387,3 miliardi, con un incremento del 4,2% rispetto al 30 giugno dell'anno precedente. I proventi netti da servizi, pari a 250,8 milioni, presentano un saldo superiore del 3,3% rispetto a quello del primo semestre 2001. il margine di intermediazione, si è attestato a 653,1 milioni, evidenziando un progresso dell'1,8%. Le spese amministrative hanno registrato una crescita limitata dell'1,1%, posizionandosi sui 354 milioni. In particolare le "spese per il personale" hanno riportato un aumento dell'1,8% che trova giustificazione nell'adeguamento economico previsto dal contratto di lavoro del credito. Le "altre spese amministrative" si sono mantenute sugli stessi livelli del primo semestre 2001, registrando una crescita limitata dello 0,2%, nonostante siano state realizzate iniziative progettuali improcrastinabili come il rafforzamento delle reti di vendita, il progetto "Euro" e il rilascio alla clientela di nuove funzionalità attraverso internet. Il risultato di gestione evidenzia una crescita del 2,6% rispetto al 30 giugno 2001, attestandosi a 299,1 milioni. Le rettifiche di valore sulle immobilizzazioni materiali e immateriali ammontano a 62,7 milioni con un incremento dell'8,2% rispetto all'anno precedente, a causa di maggiori investimenti destinati, in particolare, al rafforzamento dei canali distributivi. Il rapporto cost/income si è mantenuto all'incirca sullo stesso livello dello scorso esercizio (60,4%). Le rettifiche nette di valore su crediti pari a 43,5 milioni, hanno registrato un aumento del 7,6% ed il costo del credito si è attestato sullo 0,20% (0,21% al 30 giugno 2001), confermando la buona qualità dell'attivo. L'utile delle attività ordinarie del Gruppo ammonta a 183,6 milioni, in calo del 2,4% rispetto al 30 giugno 2001. Le componenti straordinarie hanno generato un saldo positivo di 17,9 milioni rispetto a 23,5 milioni dell'anno precedente. L'utile d'esercizio si attesta a 76,2 milioni, in contrazione del 15,7% sul corrispondente periodo del passato esercizio. L'utile "cash", corrispondente all'utile netto al lordo dell'ammortamento dell'avviamento, si è collocato a 98,1 milioni ed il Roe "cash" semestrale è risultato pari al 7,3%. Le verifiche da parte della Società di Certificazione sono in corso di completamento. L'attività gestionale del Gruppo nel primo semestre 2002 Nel semestre sono state notevolmente arricchite le linee d'offerta del Gruppo, consentendo di preservare la redditività dell'area servizi nonostante la sfavorevole congiuntura dei mercati finanziari. Nell'ambito dei prodotti di Risparmio Gestito è stato avviato il collocamento della nuova linea di gestioni patrimoniali in fondi a capitale protetto e rendimento minimo garantito, denominata GPF Crescita Protetta. La linea ha riscontrato un significativo successo di mercato in termini di numero di nuovi contratti sottoscritti come anche di volumi raccolti. All'inizio del mese di maggio è iniziato il collocamento dei due nuovi Fondi azionari Capitalgest Euro Sectors e Capitalgest Global Sectors appartenenti al "Sistema Capitalgest Fondi di Fondi". I due nuovi prodotti introducono sul mercato italiano un innovativo modello gestionale che si basa su una logica di asset allocation nei singoli settori economici. Nell'ambito della bancassicurazione, Lombarda Vita ha completato la propria gamma di prodotti con il lancio di Quota Sicura Multimanager che è una polizza unit linked a capitale protetto con gestione dinamica del capitale e che permette al risparmiatore di affacciarsi sul mondo dei mercati azionari in assoluta tranquillità. La raccolta premi assicurativi realizzata dal Gruppo nei primi sei mesi del 2002 è risultata particolarmente sostenuta e pari a 528 milioni di Euro. Nell'ambito del comparto della monetica, il Gruppo Banca Lombarda è stato tra i primi in Italia ad offrire il prodotto carta prepagata, che garantisce la massima sicurezza senza rinunciare ai vantaggi delle comuni carte di pagamento. Decisamente sostenuto è risultato anche lo sviluppo della rete promotori. A fine giugno i promotori hanno infatti raggiunto le 388 unità. Le strutture di vendita continuano a registrare importanti risultati in particolare nel Centro-Sud d'Italia, dove si sta sempre più rafforzando il marchio Banca Lombarda. A fine giugno la raccolta indiretta riferita all'attività dei promotori si attestava intorno a 870 milioni di Euro rappresentati prevalentemente dalla componente gestita. La crescita registrata nonostante il contesto congiunturale negativo di mercato, conferma l'efficacia del modello gestionale per modalità di reclutamento e per diversificazione delle linee di offerta. Il reclutamento continua infatti a privilegiare l'inserimento di profili professionali di standing medio-alto e l'attività commerciale di ogni promotore è fortemente sostenuta dalla gamma di prodotti multibrand. La rete di filiali bancarie del Gruppo ha raggiunto a fine giugno i 745 sportelli dei quali otto sono rappresentati dai Banca Lombarda Point. I Banca Lombarda Point, tutti di recente apertura, sono destinati a supportare l'attività commerciale dei nuovi promotori. Il modello della filiale Banca Lombarda Point si caratterizza per una struttura di costi con basse componenti fisse, che mira al raggiungimento del break even economico in un limitato periodo di tempo. Il successo del modello adottato si è evidenziato fin dai primi mesi di operatività. Nel mese di giugno si è conclusa con successo l'Offerta Pubblica di Sottoscrizione di azioni ordinarie Banca Lombarda S.p.A. che ha fatto registrare richieste per un quantitativo di 5,5 volte superiore a quello offerto. L'operazione che ha comportato un rafforzamento patrimoniale pari a 276 milioni di euro ha consentito al Gruppo di portare i propri coefficienti patrimoniali sostanzialmente in linea con quelli recentemente auspicati dalla Banca d'Italia. 

GRUPPO BANCA POPOLARE DI BERGAMO-CV: RISULTATI SEMESTRALI L'UTILE NETTO CONSOLIDATO A EURO 106,6 MILIONI LA RACCOLTA DIRETTA A EURO 32.467 MILIONI E GLI IMPIEGHI A EURO 29.115 MILIONI 
Bergamo, 12 settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Bergamo-CV ha esaminato il 10 settembre la Relazione semestrale al 30/6/2002 del Gruppo e della Banca, le cui risultanze sono maturate in uno scenario dominato da incertezza e instabilità dei mercati finanziari ed azionari e da una fase congiunturale non favorevole nei principali Paesi industrializzati fra cui il nostro. Oltre ai suddetti fattori che hanno indistintamente riguardato tutto il comparto creditizio, va inoltre ricordato che il Gruppo Banca Popolare di Bergamo-CV ha dato corso, anche con importanti inve-stimenti finanziari, ad una serie di iniziative - tuttora in fase di avvio - nonché a rilevanti interventi di razionalizzazione e di revisione dei processi operativi che investono tutte le realtà del Gruppo stesso. Tali iniziative, nel medio periodo, potranno apportare un contributo significativo al miglioramento dell'efficienza e della redditività complessiva. L'andamento del Gruppo Gli andamenti della raccolta e degli impieghi riflettono l'obiettivo di una qualificazione di tali aggre-gati in funzione del miglioramento del rapporto rischio/rendimento. La qualità del credito registra un apprezzabile miglioramento. Il calo delle quotazioni azionarie registrato nel primo semestre 2002 si è riflesso negativamente sul-la valorizzazione delle masse di risparmio gestito e della raccolta indiretta da Clientela. In controtendenza risulta l'ammontare del risparmio assicurativo sostenuto, in particolare, dalla forte domanda di prodotti Unit Link a capitale protetto. Le risultanze economiche semestrali esprimono una flessione del 9,7% rispetto al primo semestre 2001. Per contro, rispetto al secondo semestre del 2001, maturato in un contesto economico-finanziario più omogeneo a quello appena chiuso, esse registrano un significativo miglio-ramento. Di conseguenza, gli indicatori di redditività ed efficienza risultano meno brillanti rispetto a quelli del giugno 2001, mantenendosi comunque su livelli migliori rispetto alla media di sistema. Gli addetti totali del Gruppo passano da 8.589 al 30/06/01 a 8.762 al 30 giugno 2002. Nel medesimo arco temporale gli sportelli sono passati da 602 a 631. Alla data del 10 settembre 2002 il numero degli sportelli si è ulteriormente elevato a 648. Nel semestre sono proseguite le iniziative volte alla semplificazione e razionalizzazione delle parteci-pazioni del Gruppo e al potenziamento delle capacità operative e commerciali nei diversi comparti di attività. Nell'ambito del settore delle banche/reti, si è proceduto alla incorporazione della Banca Brignone S.p.A. e della Bpb Partecipazioni S.p.A. nella Capogruppo presso la quale è stato definitivamente adottato il nuovo assetto organizzativo dell'Area Affari. Presso la Banca Popolare di Ancona si sta concludendo la fase preparatoria della migrazione del sistema informativo che si prevede possa essere realizzata il prossimo 4 novembre. A tale operazione farà seguito l'accentramento di determinate attività operative sulle strutture centralizzate di Bergamo e Ancona a servizio del Grup-po. Sono stati ridefiniti gli obiettivi della controllata B@nca 24-7, "banca virtuale" del Gruppo, an-che con lo sviluppo di alcune attività standardizzabili ed è stata potenziata la struttura organizzati-va di Bpb Sim. Per quanto attiene al settore dell'investment banking, gli interventi si sono focalizzati sul rafforza-mento e la riorganizzazione, sulla base della nuova mission di ''Banca per l'impresa'' di Centro-banca, alla quale sono in corso di trasferimento le partecipazioni totalitarie del Gruppo in Centro-banca Sviluppo Impresa Sgr, FinanzAttiva Sim, SF Studio Finanziario, tutte società specializzate nella fornitura di servizi alle imprese. E' stata inoltre incrementata la partecipazione nella società Investimenti Piccole Imprese S.p.A. ampliandone l'operatività complessiva. Il comparto dell'asset management ha visto lo sviluppo della joint-venture Bpb Prumerica Global Investments SGR le cui risultanze, sia in termini di realizzazione di nuovi prodotti che di volumi ge-stiti, sono da considerarsi positive, nonostante le difficoltà di mercato. Nell'ambito del settore assicurativo è proseguito l'impegno per l'adeguamento delle strutture agli accresciuti volumi operativi, mentre presso le società di leasing e quelle esattoriali sono stati av-viati i programmi di razionalizzazione ed integrazione. Particolare impegno è stato posto nel rafforzamento della strategia multicanale attraverso l'inte-grazione della rete territoriale fisica con quella dei promotori finanziari e dei canali telematici. L'andamento della Banca Popolare di Bergamo-Credito Varesino Al fine di consentire un confronto omogeneo con i risultati del primo semestre 2002, i dati al 30/06/2001 sono stati ricostruiti per tenere conto delle incorporazioni della Banca Brignone e della Bpb Partecipazioni. L'evoluzione dei volumi creditizi intermediati dalla Banca è stata discreta. Per quanto attiene alla raccolta, va segnalato che, al netto delle emissioni sui mercati internazionali, la crescita risulta pari al 9,5%. La qualità del credito, espressa dal rapporto sofferenze/crediti, risulta in ulteriore significativo mi-glioramento. Le tendenze della raccolta indiretta e del risparmio gestito continuano a risentire dei contrastati an-damenti dei mercati finanziari. Le risultanze economiche del semestre, che presentano un arretramento rispetto al corrispondente semestre del 2001, esprimono invece un apprezzabile miglioramento rispetto a quelle del secondo semestre del 2001 (+ 10,9% l'utile di periodo). Il Roe ed il cost/income, ancorché lievemente peggiorati, si mantengono su livelli di eccellenza. I collaboratori della Banca sono scesi da 5.284 al 30/06/01 a 5.250 al 30 giugno 2002. Gli sportelli sono passati da 363 a 379 unità. L'andamento delle principali controllate Banca Popolare di Ancona La raccolta diretta da Clientela ammonta a Euro 4.856 milioni, in crescita del 21,94% rispetto al 30/06/01, mentre gli impieghi ammontano Euro 4.156 milioni (+ 14,22%). Il rapporto sofferenze/impieghi si conferma su posizioni contenute (1,50% contro l'1,58% del 30/06/01). La raccolta indiretta, a valore di mercato, comprensiva delle masse gestite trasferite a Bpb Prumerica Global Investments Sgr, si attesta a Euro 3.544 milioni, in flessione del 4,77% rispetto al 31/12/01. L'utile netto ammonta a Euro 29,4 milioni contro Euro 32,5 milioni al 30/06/01 (- 9,5%). Al 30 giugno 2002 il personale della Banca risulta costituito da 1.734 dipendenti (+ 60 rispetto al 30/06/01). Alla stessa data la rete territoriale risulta composta da 190 sportelli (+ 11 rispetto al 30/06/01). In data 1 luglio 2002 il numero degli sportelli si è elevato a 199 a seguito del perfezio-namento dell'operazione di acquisizione di 9 sportelli dal Banco di Napoli e San Paolo IMI. Centrobanca Il nuovo ruolo assegnato alla controllata ha prodotto i primi marginali effetti positivi sulle dinami-che gestionali del primo semestre 2002. L'evoluzione degli aggregati creditizi riflette una precisa po-litica di contenimento degli stessi. Al 30/06/2002 gli impieghi verso la Clientela ammontano a Euro 6.364 milioni (- 3,8% rispetto al giugno 2001) con un generale miglioramento della qualità del credito, sia rispetto alla situazione di fine giugno 2001 che del bilancio 2001. In particolare, le sofferenze sono scese dal 5,20% del giugno 2001 al 4,96%. La raccolta da Clientela si attesta a Euro 5.804 milioni (- 10,7%). Il risultato di periodo della controllata, in linea con quello del corrispondente semestre del 2001, è positivo per Euro 1,2 milioni dopo l'accantonamento di Euro 23,1 milioni a ricostituzione delle ri-serve di patrimonio, conseguente alla nota operazione di cartolarizzazione Italfondiario. Tali accan-tonamenti avranno termine nel 2003. In data 5 luglio 2002 il numero degli sportelli della controllata è salito a 9 unità in seguito alla tra-sformazione in succursali degli Uffici di Rappresentanza siti in Ancona, Bari, Bologna, Firenze, Na-poli, Novara, Roma e Vicenza. I dipendenti sono pari a 316 (+ 8 rispetto al giugno 2001). 

L'ISVAP AUTORIZZA PREMAFIN HP S.P.A. A PARTECIPARE IN LA FONDIARIA ASSICURAZIONI S.P.A TRAMITE SAI 
Milano, 12 Settembre 2002 - Premafin Hp S.p.A. comunica che la propria controllata Sai- Società Assicuratrice Industriale S.p.A., a seguito dell'ottenimento dell'autorizzazione Isvap, ha esercitato il 10 settembre opzioni per l'acquisto - al prezzo di € 6,7 cadauna - di n. 76.211.588 azioni ordinarie La Fondiaria Assicurazioni S.p.A., pari al 19,8% del capitale ordinario, nei confronti dei seguenti soggetti: JP Morgan Chase Bank, Interbanca S.p.A., Ogra S.a.r.l., Commerzbank Ag., Mittel Generale Investimenti S.p.A. L'operazione, che comporterà un esborso complessivo pari a € 510 milioni circa, sarà perfezionata in data 10 settembre 2002 e porterà SAI a detenere complessivamente n. 110.851.588 azioni ordinarie La Fondiaria pari al 28,8% del capitale ordinario. SAI resta inoltre titolare di opzioni per l'acquisto di ulteriori n. 4.500.000 azioni ordinarie La Fondiaria, pari all'1,17% del capitale ordinario della compagnia. 

SNAM RETE GAS: IL CDA APPROVA LA RELAZIONE SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2002 CHE CHIUDE CON L'UTILE NETTO DI 226 MILIONI DI EURO 
San Donato Milanese, 12 settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Snam Rete Gas ha approvato ieri la Relazione Semestrale al 30 giugno 2002. Il conto economico consolidato chiude con l'utile operativo di 419 milioni di euro e l'utile netto di 226 milioni di euro; i risultati semestrali erano già stati comunicati il 30 luglio 2002, in occasione dell'approvazione della Relazione Trimestrale al 30 giugno 2002. La Relazione Semestrale è stata assoggettata a revisione contabile limitata da parte della Società di Revisione e messa a disposizione del Collegio Sindacale. 

ACQUE POTABILI (GRUPPO ITALGAS): APPROVATA DAL C.D.A. LA RELAZIONE SEMESTRALE 2002. L'UTILE OPERATIVO A 3,9 MILIONI DI EURO: +20,1%. 
Milano, 12 settembre 2002 - Risultato netto a 1,9( Utile operativo a 3.9 milioni di euro: +20,1% , Clienti serviti a 296.034 unità: +131.345 Clienti milioni di euro: +20,2% rispetto al 30/6/2001. Un risultato netto di 1,9 milioni di euro (+20,2% rispetto al 30/6/2001), un utile operativo di 3,9 milioni di euro (+20,1%), un margine operativo lordo pari a 9,3 milioni di euro (+46,7%), investimenti per 6,6 milioni di euro (+71,6% rispetto al primo semestre 2001), indebitamento finanziario netto pari a 6,9 milioni di euro, in aumento di 0,5 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2001. Sono questi alcuni dei risultati conseguiti dal Gruppo Acque Potabili (Gruppo Italgas) nel primo semestre del 2002 approvati dal Consiglio di Amministrazione riunitosi oggi a Torino sotto la presidenza dell'ing. Giovanni Nilberto. Risultati che, non direttamente confrontabili con l'analogo periodo dell'anno precedente, in quanto a far data dal 1° dicembre 2001 la controllante Italgas ha conferito alla Società il ramo d'azienda "settore idrico", sono frutto sia della suddetta operazione, sia della costante opera di razionalizzazione dei processi e delle attività operative e gestionali. Nel settore della distribuzione acqua, le vendite nel semestre sono state pari a 54,4 milioni di metri cubi, con un numero complessivo dei Clienti serviti pari a 296.034 unità, in crescita di oltre 131.300 Clienti rispetto al 30 giugno 2001. Nel settore gas, le vendite si sono attestate a 4,7 milioni di metri cubi (+0,3 milioni di metri cubi rispetto al 30/6/2001), mentre i Clienti serviti sono passati dai 3.610 del 30 giugno 2001 ai 3.776 del 30 giugno 2002. Per quanto concerne la Capogruppo Acque Potabili, il primo semestre 2002 ha registrato un risultato netto pari a 677 mila euro. Le disponibilità finanziarie nette si sono attestate a 9,9 milioni di euro, con un aumento di 4,6 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2001. I risultati del primo semestre e le valutazioni sull'andamento della gestione fanno ritenere che l'esercizio 2002 possa chiudere con un risultato positivo migliorativo rispetto all'esercizio precedente. Tutti i dati sono stati trasmessi al Collegio Sindacale e sono oggetto di "revisione contabile limitata" da parte della Società di revisione incaricata.

APPROVATA LA SEMESTRALE DI AIR DOLOMITI: LA FORTE CRESCITA DELL'ATTIVITÀ HA LIMITATO I MARGINI FATTURATO DI 74,7 MILIONI DI EURO 
Milano, 12 settembre 2002 - Il 10 settembre, il Consiglio di Amministrazione di Air Dolomiti S.p.A. Linee Aeree Regionali Europee ha approvato la relazione semestrale 2002, caratterizzata da un fatturato di 74,7 milioni di Euro e da un risultato ante imposte positivo per 0,1 milioni di Euro. Alcide Leali, Presidente di Air Dolomiti, ha così commentato: "Il semestre appena trascorso è stato uno dei più difficili della storia del settore del trasporto aereo, caratterizzato dalle conseguenze degli attacchi terroristici, difficili condizioni meteorologiche e repentini mutamenti competitivi. Nei primi sei mesi dell'anno, infatti, le vendite del settore rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso sono diminuite in Italia del 6% ed in Germania dell'8%. La forte turbolenza competitiva del settore, però, non ha frenato la crescita di Air Dolomiti, che in questo semestre ha approfittato delle nuove opportunità del mercato incrementando del 24% la capacità offerta, a fronte di un aumento della domanda del 22,1%. Di conseguenza i dati dell'attuale semestre sono difficilmente raffrontabili con quelli dell'anno precedente. Ritengo che la contrazione dei parametri economici del primo semestre della nostra Compagnia sia il costo accettabile della forte crescita con incremento della quota di mercato in un simile periodo. Anche dopo la chiusura del semestre la nostra attività di linea continua a mostrare buoni tassi di crescita nonostante nel corso del mese di luglio il mercato italiano sia stato ancora in calo (-3%). Questa ripresa discontinua del settore del trasporto aereo ha portato Air Dolomiti a prendere in considerazione nuove opportunità che prevedano l'espansione con capacità esterna a basso costo, ribilanciando il rapporto tra investimenti ed altre modalità di crescita, e rifocalizzando sulla redditività l'attività della Compagnia. Ad oggi è comunque possibile confermare gli obiettivi già precedentemente delineati per la chiusura dell'esercizio 2002: il raggiungimento di un numero totale di passeggeri sui voli di linea di oltre 1.050.000, di un fatturato di oltre 160 milioni di Euro, di un Ebitda e di un Ebit in crescita, di un risultato netto positivo e di un indebitamento netto in diminuzione." Il primo semestre 2002 chiude con un fatturato di 74,7 milioni di Euro (+15% rispetto allo stesso periodo del 2001). In particolare è in crescita il fatturato per servizi di linea (+17%). I costi totali operativi risultano in aumento del 20% da 48,8 a 58,8 milioni di Euro, a seguito dell'incremento dell'attività e dell'aumento di incidenza dei costi per servizi sul fatturato dal 42,1% al 46,4%: ciò è stato principalmente generato da un temporaneo incremento dei costi assicurativi, nonché da una diversa ripartizione periodale dei costi per manutenzioni cicliche nel corso del 2002. L'ebitdar (Margine operativo al lordo degli ammortamenti, accantonamenti e canoni di leasing), pari a 19,4 milioni di Euro, risulta in diminuzione rispetto ai 22,1 milioni di Euro del primo semestre 2001, riducendo la propria incidenza sullo stesso al 25,9%. Tale risultato è imputabile al minor load factor del primo semestre 2002, nonché al già descritto incremento dell'incidenza dei costi per servizi. Di conseguenza anche l'Ebit risulta inferiore di 3,4 milioni di Euro. Gli oneri finanziari netti sono diminuiti da 3,1 a 1,9 milioni di Euro. Tale flessione è essenzialmente dovuta alla forte riduzione dell'indebitamento rispetto al primo semestre del 2001, ma è stata parzialmente compensata dal prudenziale inserimento di tutti i potenziali oneri derivanti dalle valorizzazioni "mark to market" delle operazioni con strumenti derivati, realizzati a copertura dal rischio di oscillazione del tasso di cambio Euro/Dollaro, in ottemperanza alle policy aziendali. Il risultato ante imposte chiude in sostanziale pareggio, attestandosi a 0,1 milioni di Euro. 

IL GRUPPO PERMASTEELISA, (INVOLUCRI ARCHITETTONICI) HA CHIUSO LA SEMESTRALE 2002 CON UN GIRO D'AFFARI CONSOLIDATO PARI AD EURO 484,5 MILIONI ED UN UTILE NETTO PARI AD EURO 24 MILIONI. 
San Vendemiano 12 settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Permasteelisa S.p.A., che controlla l'omonimo Gruppo, leader nel settore degli involucri architettonici per grandi edifici, ha approvato in data odierna la Relazione Semestrale relativa ai primi sei mesi dell'esercizio in corso. A livello consolidato, il valore della produzione è di Euro 484,5 milioni, con una crescita di circa il 39% rispetto al dato del I° Semestre 2001. L'utile di pertinenza del Gruppo, al netto del prelievo fiscale stimato, è pari ad Euro 24 milioni. In netta crescita l'Ebit, pari ad Euro 38 milioni (7,8% sul valore della produzione), contro Euro 21 milioni nel I° Semestre 2001 (6,1% sul valore della produzione), con un incremento del 78%. Nonostante la generale incertezza che caratterizza gli attuali mercati internazionali ed una ripresa economico-finanziaria decisamente lenta, il Gruppo ha reagito attraverso un'espansione della propria attività in settori in cui la presenza è meno tradizionale, quali edifici pubblici ed istituzionali, stadi e musei che ha consentito il raggiungimento di risultati positivi. Il mercato Europeo mantiene il ruolo principale svolto già nello scorso esercizio con particolare riferimento ai mercati Belga, Tedesco ed Inglese. Per quanto riguarda il Gruppo asiatico, controllato da Permasteelisa Pacific Holdings Ltd, si registrano degli andamenti sostanzialmente stabili mentre segnali positivi giungono dal mercato Australiano. Il Gruppo ha proseguito la propria attività di miglioramento dell'efficienza attraverso la chiusura dello Stabilimento di Singapore ed il successivo accorpamento delle attività in Thailandia, il potenziamento delle attività produttive in USA, Spagna e Cina e l'accentramento delle attività produttive in Italia nel nuovo stabilimento di Vittorio Veneto (TV). Nei primi sei mesi dell'anno il totale degli ordini acquisiti ammontava ad Euro 540 milioni, mentre il portafoglio ordini ammontava ad Euro 923 milioni. Il Consiglio ha anche provveduto alla cooptazione di due nuovi Consiglieri nelle persone di Andrea Bonomi e John Mowinckel, in sostituzione degli Amministratori che hanno precedentemente rassegnato le dimissioni, ed a parziale esecuzione dei Patti Parasociali esistenti tra i soci di riferimento di Permasteelisa S.p.A., Holding Bau S.A. e 21 Invest 5 S.A. 

L'ASSEMBLEA STRAORDINARIA DEGLI AZIONISTI DI BORSA ITALIANA SPA APPROVA L'AUMENTO DI CAPITALE PER L'ACQUISIZIONE DI MONTE TITOLI SPA 
Milano, 11 settembre 2002 - L'Assemblea degli Azionisti di Borsa Italiana Spa, riunitasi oggi in seduta straordinaria, ha approvato l'aumento di capitale della società per complessivi massimi €1.158.179,36 mediante l'emissione di massimo 2.227.268 nuove azioni ordinarie Borsa Italiana S.p.A. da €0.52 nominali cadauna da emettersi con un sovrapprezzo di €58,3436 per ciascuna azione, da liberarsi tramite conferimento in natura di azioni ordinarie di Monte Titoli, del valore di €1 l'una, in ragione di 0,275 azioni Borsa Italiana di nuova emissione ogni azione di Monte Titoli conferita. L'Assemblea ha altresì approvato alcune modifiche statutarie tra le quali l'aumento del limite per l'esercizio del diritto di voto che sale dal 7,5% al 10% e la riduzione della percentuale di possesso azionario necessaria per la presentazione di liste per la nomina del Consiglio di Amministrazione che passa dal 6,5% al 5%. L'integrazione di Monte Titoli, che svolge le funzioni di depositario centrale di strumenti finanziari nonché di regolamento delle operazioni in titoli, permetterà al Gruppo Borsa Italiana di rafforzare non solo il processo di razionalizzazione delle attività dei mercati finanziari del Paese, potenziando la loro crescita qualitativa e quantitativa, ma anche il proprio ruolo nel processo di consolidamento dei mercati borsistici europei. 

CRESCE ANCORA LA CASSA DI RISPARMIO DI FOLIGNO: +40% L'UTILE NETTO A 2,5 MILIONI DI EURO 
Milano, 12 settembre 2002 - Il Consiglio di amministrazione della Cassa di Risparmio di Foligno (Gruppo IntesaBci), presieduto da Denio D'Ingecco, ha esaminato la relazione semestrale al 30 giugno 2002 che ha evidenziato un utile netto di periodo pari a 2,5 milioni di euro (+ 40%). In particolare, il risultato di gestione è pari a 6,5 milioni di euro, in crescita di oltre il 18% rispetto al primo semestre dell'anno precedente; la raccolta complessiva ha raggiunto i 1.364 milioni di euro, con una crescita della raccolta diretta del +7,7%. In crescita del 15% il risparmio gestito. Gli impieghi alla clientela, al lordo delle rettifiche di valore, sono aumentati del 5,8%, posizionandosi a 549 milioni di euro La rete commerciale, attualmente composta da 33 filiali, verrà a breve potenziata con l'apertura dello sportello di Torgiano, in provincia di Perugia. Pur nell'incertezza dello scenario macro economico, la banca confida di realizzare un risultato economico annuo sensibilmente superiore a quello dell'esercizio precedente, in linea con gli obiettivi programmati, grazie anche ad importanti progetti organizzativi in parte realizzati (adozione della nuova piattaforma informatica), in parte in via di conclusione (accentramento delle funzioni di back office). 

MEDIOFACTORING: UTILE SEMESTRALE IN FORTE CRESCITA A 17,3 MILIONI DI EURO (+10,75%) 
Milano, 12 settembre 2002 - Il Consiglio di amministrazione di Mediofactoring S.p.A. (Gruppo IntesaBci), riunitosi in data 6 c.m. sotto la presidenza di Enrico Fusi, ha esaminato la situazione semestrale al 30.06.2002 chiusa con un utile di periodo pari a 17,35 milioni di euro ed un Roe pari a 24,31%, in crescita rispettivamente del 10,75% e del 7,57% rispetto allo stesso periodo del 2001. In particolare il turnover è stato pari a 14,87 miliardi di euro (+3,01%), di cui pro-soluto 11,28 miliardi di euro e attività estero 1,26 miliardi di euro pari al 8,44%; il rapporto cost/income pari a 34,86% esprime l'efficienza aziendale. 

OPA SU AZIONI CALP 
Milano, 12 settembre 2002 - Ha preso avvio ieri per concludersi l´11 ottobre 2002, l´offerta pubblica di acquisto (l´ "Offerta") promossa sulle azioni ordinarie di C.A.L.P. - Cristalleria Artistica La Piana S.p.A. ("Calp") da Selfin S.p.A. (l´ "Offerente"), attuale socio di maggioranza della stessa Calp con una quota pari al 53,12%. L´Offerta ha ad oggetto le azioni non detenute dallo stesso Offerente, pari a n. 13.095.597 azioni Calp, corrispondenti al 46,88% del capitale sociale di Calp, e prevede un corrispettivo unitario per ogni azione apportata in adesione all´Offerta ed acquistata pari a Euro 3,22, che sarà riconosciuto agli aderenti in data 16 ottobre 2002. Le adesioni sono raccolte sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. e pertanto non è richiesta la sottoscrizione di una scheda di adesione. L´Offerta è subordinata al verificarsi di determinate condizioni di efficacia, come specificatamente riportato al paragrafo C.7 del documento d´offerta (il "Documento d´Offerta"), cui si rimanda per ogni ulteriore informazione in merito ai termini e alle condizioni dell´Offerta. Il Documento d´Offerta è a disposizione del pubblico presso la sede sociale di Calp, di Mediobanca, della Borsa Italiana S.p.A. e di Monte Titoli S.p.A. ed è altresì consultabile sul sito internet di Calp, all'indirizzo www.calp.com  Mediobanca è consulente finanziario dell´Offerente per l'operazione e intermediario incaricato del coordinamento e della raccolta delle adesioni. 

L'ASSEMBLEA DI MONTE TITOLI APPROVA NUOVE REGOLE DI GOVERNANCE E L'INGRESSO DI MASSIMO CAPUANO NEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 
Milano, L'Assemblea dei soci di Monte Titoli, riunitasi ieri, ha deliberato, nella parte straordinaria, l'abolizione delle clausole statutaria che limitavano il possesso azionario di ciascun socio al 23,5% del capitale che l'ha deliberato, nella parte ordinaria la nomina a consigliere di Monte Titoli di Massimo Capuano, amministratore delegato di Borsa Italiana S.p.A. Le decisioni assunte fanno seguito all'accettazione da parte degli azionisti di Monte Titoli, rappresentanti il 94,62% del capitale della proposta di acquisto formulata nello scorso mese di giugno da Borsa Italiana, S,p-A., già detentrice del 4,1 % delle azioni Monte Titoli. 

UBS WARBURG RAFFORZA IL PROPRIO TEAM DI CORPORATE FINANCE IN ITALIA 
Milano, 12 settembre 2002 - Ubs Warburg annuncia la nomina di Alessandro Foti in qualità di co-responsabile delle attività di Corporate Finance in Italia. La nomina avrà decorrenza da metà ottobre 2002. Foti opererà da Milano e lavorerà a fianco di Roberto Isolani. Alessandro Foti proviene da Lehman Brothers, dove era Managing Director e Responsabile delle attività di M&A nel settore Media a livello europeo. In precedenza, è stato responsabile del gruppo italiano di M&A, partecipando a numerosi e importanti incarichi tra i quali la consulenza a Olivetti nell'acquisizione di Telecom Italia e nella fusione con Tecnost, e la consulenza a Seat nella fusione con Tin.it. Prima di approdare in Lehman Brothers (dove è rimasto per 6 anni), Foti ha lavorato per 7 anni della divisione M&A di Mediobanca. Chris Brodie, Responsabile Investment Banking di Ubs Warburg (Europa), ha così commentato: "Siamo estremamente lieti che Alessandro Foti abbia scelto di unirsi a Ubs Warburg. Foti porta con sé una significativa esperienza e profonda conoscenza del mercato italiano, e va ad integrare la forza dell'attuale team di Corporate Finance in Italia". La struttura di Ubs Warburg in Italia è attualmente così composta: Innocenzo Cipolletta ha assunto la carica di Presidente di Ubs Warburg (Italia) a partire da giugno 2002. Pierleone Ottolenghi prosegue il rapporto di collaborazione con la Società, iniziato 13 anni fa, con la carica di Vice Presidente di Ubs Warburg (Italia) e senior adviser di Ubs Warburg. Roberto Isolani dal mese di luglio è a capo delle attività di Corporate Finance, ed è ora affiancato da Alessandro Foti. 

TELECOM ITALIA ACQUISTA DA PAGINE ITALIA SPA L'ATTIVITÀ DI "DIRECTORIES" DI PAGINE UTILI IN CAMBIO DI AZIONI SEAT PAGINE GIALLE. IL GRUPPO COMPLETA LA PROPRIA OFFERTA NEL MERCATO DELLE DIRECTORIES E PUNTA AL RAPIDO SVILUPPO DELL'ATTIVITÀ ACQUISITA CHE GIÀ MOSTRA UN BUON LIVELLO DI REDDITIVITÀ 
Roma, 12 settembre 2002 - Telecom Italia ha concluso ieri un accordo con Pagine Italia SpA per l'acquisizione dell'attività di directories Pagine Utili, il ramo d'azienda rappresentato principalmente dalle cosiddette pagine tascabili con circa 60.000 inserzionisti. L'operazione non prevede alcun esborso cash, ma un corrispettivo a Pagine Italia di 214,286 milioni di azioni ordinarie Seat detenute da Telecom Italia, pari all'1,9% del capitale ordinario. Il ramo d'azienda, i cui ricavi attesi nel 2002 sono di 57 milioni di euro con un margine operativo lordo di circa 9 milioni di euro, è trasferito senza debiti e con il capitale circolante azzerato, con un organico di circa 150 persone. In un mercato come quello delle directories, oggi in Italia completamente liberalizzato ed in cui i data base completi e aggiornati di tutti gli abbonati alla telefonia fissa sono messi a disposizione gratuita di qualsiasi operatore, questa iniziativa assume un'importante valenza, in quanto consente al Gruppo Telecom Italia di rafforzare la gamma di prodotti offerti al mercato. A valle del perfezionamento dell'operazione saranno infatti studiate modalità di integrazione del ramo d'azienda acquisito con Seat Pagine Gialle, per valorizzarlo appieno come è già accaduto in Gran Bretagna con la controllata Thomson Directories. Il perfezionamento dell'operazione è condizionato al vaglio dell'Autorità Antitrust italiana. 

NUOVI FINANZIAMENTI A FAVORE DELLE PMI SPAGNOLE 
Bruxelles, 12 settembre 2002 - La Banca europea per gli investimenti (BEI) ha messo a disposizione 50 milioni di euro per finanziare attività commerciali avviate dalle piccole e medie imprese (Pmi) spagnole. I fondi saranno impiegati per migliorare la produttività e la competitività delle Pmi. Più specificamente, andranno a favore di iniziative su piccola scala nei settori dell'industria, del turismo e dei servizi, nonché di progetti nei campi delle infrastrutture, della tutela ambientale, dell'energia, della salute e dell'istruzione. Solo nel 2001, la Bei ha approvato sette prestiti globali per un totale di 1,29 miliardi di euro concessi a vari istituti finanziari spagnoli per finanziare le attività delle Pmi e i progetti promossi dalle autorità locali per le infrastrutture e l'ambiente. 

SEMINARIO SULLA NORMALIZZAZIONE DEI MICROSISTEMI 
Barcellona, 12 settembre 2002 - Dal 24 al 26 febbraio si terrà a Barcellona (Spagna) un seminario nell'ambito di Memstand, un progetto in materia di normalizzazione dei microsistemi sostenuto con fondi dell'Ue. Finanziato nell'ambito del programma Ist (Tecnologie della società dell'informazione) del quinto programma quadro, Memstand affronta la mancanza di metodi standard di progettazione, produzione e verifica dei microsistemi. Il seminario è progettato in vista del sesto programma quadro, nel quale saranno consolidati i risultati di tali ricerche. La manifestazione sarà suddivisa in tre sezioni: progettazione, produzione e metrologia. Essa si rivolge in particolare ai dirigenti industriali che desiderano incontrare colleghi con le stesse difficoltà produttive; agli scienziati che intendono indirizzare le loro attività al soddisfacimento dei requisiti industriali; agli imprenditori ed ai ricercatori che vogliono partecipare al sesto programma quadro (6PQ); ai coordinatori del 6PQ che si propongono di finalizzare i consorzi e ben indirizzare le proposte; ed infine agli investitori desiderosi di entrare in contatto con start-up industriali ed ottenere un resoconto sulle attuali problematiche dell'industria che impediscono una commercializzazione ottimale a livello internazionale. Per informazioni : Dr.sa Deborah Corker Tel: +44 1234 754024 E-mail: info@deborah-corker.com 

MERCATO INTERNO DELL'ENERGIA: LA COMMISSIONE EUROPEA PROPONE DI RAFFORZARE LA SICUREZZA DELL'APPROVVIGIONAMENTO DI PETROLIO E GAS 
Bruxelles, 12 settembre 2002 - Ieri la Commissione ha adottato due proposte di direttive che contribuiranno a migliorare la sicurezza dell'approvvigionamento energetico dell'Unione nel quadro del mercato interno dell'energia. La signora Loyola de Palacio, vicepresidente responsabile del settore dell'energia e dei trasporti, ha dichiarato che "la forte dipendenza dell'Unione dagli approvvigionamenti esterni di idrocarburi rappresenta un rischio notevole per le nostre economie. Quanto allo sviluppo del funzionamento del mercato dell'energia e all'incertezza geopolitica, è indispensabile disporre di meccanismi efficaci per garantire agli europei un accesso adeguato e costante all'energia a prezzi ragionevoli. Le nuove iniziative di gestione comune e solidale degli stock di petrolio e di gas proposte oggi sono decisive". Questo nuovo quadro comunitario sarà realizzato in collaborazione con i paesi produttori. Un sistema europeo di osservazione degli approvvigionamenti di idrocarburi apporterà le conoscenze tecniche necessarie al suo sviluppo. Attualmente viene importato oltre il 70% del petrolio e il 40% del gas naturale consumati nell'UE. Le proiezioni indicano che nel 2020 questa dipendenza potrebbe raggiungere rispettivamente il 90% e il 70% del fabbisogno totale. In questo contesto di forte dipendenza energetica, l'Unione europea è sempre più esposta al rischio di "interruzione economica" dell'approvvigionamento, legato alla forte volatilità dei prezzi del petrolio ma anche di quelli del gas, ancora indicizzati su quelli del petrolio. Tra il 1998 e il 2000 l'offerta mondiale di petrolio è diminuita solo del 3% ma il prezzo del petrolio greggio è aumentato da 10 $ al barile fino a in determinati momenti 37 $. Se riferita a un periodo di un anno, questa variazione di prezzi farebbe crescere la spesa petrolifera dell'UE di circa 100 miliardi di euro. Gli attuali strumenti di intervento si rivelano inadatti per far fronte a queste sfide. In effetti, i meccanismi comunitari attuati all'inizio degli anni settanta nel settore petrolifero non sono più adeguati in un mercato interno dell'energia sempre più integrato. Questi meccanismi non prevedono nessuna forma di solidarietà tra gli Stati membri in caso di crisi. Il settore del gas non dispone attualmente di un quadro comunitario teso a garantire un livello minimo di sicurezza dell'approvvigionamento. Per gestire la dipendenza energetica dell'Unione con la massima efficacia, la Commissione ha oggi proposto una serie di misure di armonizzazione che garantiranno un'azione solidale e coordinata in materia di sicurezza dell'approvvigionamento. Tutti gli Stati membri istituiranno un organismo pubblico preposto alla detenzione di stock petroliferi che dovrà prima o poi diventare proprietario delle scorte per almeno 40 giorni di consumo. Questa iniziativa contribuirà a migliorare il funzionamento del mercato interno, grazie all'introduzione di regole che assicureranno una concorrenza leale tra gli operatori economici. Inoltre garantirà una mobilitazione effettiva ed efficace degli stock petroliferi in caso di crisi. In caso di crisi energetica, l'Unione europea sarà ormai in grado di adottare una strategia comune. La Commissione, assistita da un comitato composto da rappresentanti degli Stati membri, sarà abilitata ad adottare d'urgenza le misure necessarie. Infine, gli stock di sicurezza, oggi equivalenti a 90 giorni di consumo, potranno ormai essere utilizzati in modo solidale in caso di "percezione generalizzata di un rischio di interruzione dell'approvvigionamento", una circostanza che genera una pericolosa volatilità sui mercati. La graduale liberalizzazione degli stock di prodotti petroliferi contribuirà a ripristinare un funzionamento più fluido del mercato petrolifero. Il volume di questi stock sarà portato progressivamente da 90 a 120 giorni di consumo. Gli Stati membri dovranno definire una politica generale e norme di sicurezza per l'approvvigionamento di gas definendo chiaramente i ruoli e le responsabilità dei vari soggetti che operano sul mercato. In caso di crisi, saranno messi in atto meccanismi solidali e coordinati. Tenuto conto delle specificità del trasporto e dello stoccaggio del gas, in questa fase non si prevede la fissazione di quantità minime di stock di gas. Ciascuno Stato dovrà tuttavia mettere in atto una serie di misure, tra cui lo stoccaggio di gas, l'interruzione della domanda interrompibile per permettere la ridistribuzione del gas e garantire la flessibilità del sistema, la flessibilità dell'approvvigionamento e i mercati "spot". Gli Stati membri determineranno obiettivi nazionali affinché gli stock di gas assicurino un contributo minimo alle norme di sicurezza dell'approvvigionamento. La Commissione sorveglierà infine l'approvvigionamento di gas e adotterà le misure eventualmente necessarie per garantire un approvvigionamento continuo a lungo termine, nonché lo sviluppo del mercato del gas liquido. Questo nuovo quadro comunitario imporrà l'espletamento di compiti complessi e di natura tecnica. Occorrerà in particolare seguire l'evoluzione dei mercati internazionali del petrolio e del gas e valutarne l'impatto sulla sicurezza in generale, nonché sulla sicurezza degli approvvigionamenti, oltre a sorvegliare il livello degli stock di sicurezza. Sarebbe inoltre necessario sviluppare indici dei prezzi più affidabili che rispecchino meglio di quelli attuali la realtà del mercato. Si propone quindi di istituire, in seno ai servizi della Commissione e sotto la loro egida, un sistema europeo di osservazione degli approvvigionamenti di idrocarburi che riunirà le competenze necessarie per lo svolgimento questi compiti. Con il tempo, potrebbe essere istituita un'agenzia che svolgerebbe questi incarichi tecnici per conto della Commissione. Per realizzare misure destinate a potenziare la sicurezza dell'approvvigionamento di petrolio e gas, è necessaria la collaborazione dei paesi produttori. Un dialogo rafforzato con i paesi produttori permetterà di migliorare il meccanismo dei prezzi e di concludere accordi di approvvigionamento soddisfacenti. Sarebbe opportuno promuovere la cooperazione anche con i paesi produttori e i paesi di transito in materia di stoccaggio di idrocarburi. In questa ottica, il dialogo avviato dall'Unione con la Russia costituisce un primo esempio. 

PRESENTATA LA VENTUNESIMA EDIZIONE DEL LISTINO IMINOBILIARE DELLA CAMERA DI COMINERCIO DI MILANO LA RIVINCITA DELLE PERIFERIE: E DOPO L'11 SETTEMBRE TUTTI SCAPPANO DAL CENTRO IL MERCATO DELLE PERIFERIA CRESCE ANCHE GRAZIE AGLI EXTRA-COMUNITARI: QUASI 2.000 IMMOBILI ACQUISTATI (1 CASA SU 10) 
Milano, 12 settembre 2002. L' 11 settembre un anno dopo: l'economia stenta, la borsa perde e tutti comprano casa (soprattutto in periferia). A Milano continua la crescita della casa: i prezzi degli immobili sono ancora più salati dell'9,1% da questo gennaio (+16% in un anno). E per una volta a crescere di più sono le periferie: e così abbiamo un +24,4% a Musocco, un +21,2% a Niguarda, un +19,7% a Baggio e un +17,8% in Fulvio Testi. Ma con i suoi 7.700 curo al metro quadro è ancora via della Spiga la regina delle vie milanesi, mentre la Bovisa rimane quella più conveniente (2.050 curo). In media a Milano un appartamento costa quasi 3.600 curo. Ad andare bene è anche la Milano multietnica (+12,7% 1 prezzi delle case nelle zone a più alta densità di extra comunitari) e anche la città del verde (dove sono situati i principali parchi: +9,4%). E se a Milano si vendono più case (+3,9% rispetto al 1° semestre 2001, +649 case) è merito proprio degli stranieri: +233 acquisti (pari al 36% degli acquisti in più effettuati a Milano). In particolare sono gli egiziani (312 immobili comprati da inizio gennaio) e i cinesi (207) che mettono su casa. Ancora segnali contrastanti per le isole pedonali (+7%). La casa sì conferma ancora una volta il bene rifugio per eccellenza: se infatti da inizio gennaio l'indice Mib della Borsa è sceso del 17,95%, quello del settore finanziario immobiliare è cresciuto del 4,11%, mentre il rendimento degli immobili tocca il 3,6%. Sono questi alcuni dei dati che emergono dalla ventesima edizione della "Rilevazione dei prezzi degli immobili sulla piazza di Milano" realizzata da Osmi-Borsa Immobiliare, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano, in collaborazione con Caam-Fimaa Milano. "Oggi - ha commentato Giorgio Viganò, presidente di Osmi -Borsa Immobiliare, azienda speciale della. Camera di Commercio di Milano - ricorre un anno esatto da quella orribile tragedia che è stato l'attentato alle Twin Towers. Una tragedia che ha generato un clima di crescente preoccupazione sui mercati internazionali, a partire dall'andamento della Borsa. Nonostante tutto, però, il mercato immobiliare ha retto. Anzi, ha continuato nel suo trend positivo, segno evidente che la casa rimane il bene rifugio per eccellenza dei milanese. Si vendono e si acquistano più case, e di conseguenza crescono i rezzi, mentre l'effetto euro, se anche c'è, è comunque contenuto. E' infatti più difficile che su cifre importanti si possano vedere effetti di arrotondamento. D'altra parte, e per lo meno in questa fase, le trattative spesso si continuano a fare - o a pensare - in lire. La ricerca ogni sei mesi parla di Milano nel senso più ampio del termine, suggerendoci come cambia la città, e con lei i gusti e le aspettative dei suoi cittadini e delle sue imprese. A questo proposito, due aspetti emergono forse in modo più eclatante di altri. In primo luogo, le periferie della città crescono più del centro: da Musocco, a Niguarda, a Baggio, a Famagosta l'aumento dei prezzi è generalizzato, segno che la politica di riqualificazione di importanti fette di questa città sta dando i suoi frutti. In secondo luogo, più di' una casa su dieci nel corso del primo semestre dell'anno è stata acquistata da un cittadino straniero, in particolare extra-comunitario. Un dato che dimostra conie il processo di integrazione a Milano passa per il lavoro regolare per la casa". Tutti i dati della ricerca - Mercato immobiliare in crescita: le case - Continuano a crescere i pressi delle case: + 8,1% nel semestre gennaío/giugno 2002, rispetto al +7,1% del secondo semestre 2001 (su base annua, tale crescita passa poi al 16%). Per la prima volta da molti anni a questa parte va alla zona nord (Quarto Oggiaro, Solferino, Lagosta, Carbonari) la palma dell'arca più in crescita, invertendo così completamente là situazione delle ultime rilevazioni: l'incremento dei prezzi degli appartamenti (nuovi o ristrutturati) ha toccato infatti nel semestre il 12% (rispetto al +5,9% del secondo semestre 2001; +19% su base annua). Seguono la zona sud (Navigli, Porta Genova, viale Bligny, etc.), con una crescita dell'8,6% (16,9% su base annua) e la zona est (Tribunale, Indipendenza, porta Venezia) dove la percentuale di aumento è stata del 8,7% (+13,4% annuo). Dopo i forti aumenti registrati neglì scorsi anni, registrano invece una sostanziale battuta d'arresto i prezzi nel centro storico (Diaz. Missori e San Babila) dove l'incremento ha toccato il 5,7% (+14,5% annuo) e la zona ovest (Castello, Monterosa, Tripoli, Sempione, etc.), in cui la crescita è stata del 5,6% (16,2% annuo). Chi cresce di più...e chi meno. Nella parte nord della città spiccala crescita della zona del Musocco che ha toccato un +24,4% (+ 25,6% annuo), di Niguarda (+21,2%; +23,9% annuo), di Paolo Sarpi (+20,5%; +28>4% annuo) e di Fulvio Testi (+17,8%; +20,4% annuo). Nella parte ovest è da sottolineare soprattutto l'aumento dei prezzi di Baggio con un +19,7% (+32% annuo), di Inganni (+13%; +18,3% annuo) e di Accursio (+9,2%+11,7% annuo). Nell'area sud di Milano gli aumenti hanno interessato ancora una volta i Navigli (+19,7%+32,2% su base annua), Gratosoglio (+14,4%; +17,3% annuo) e Faenza (+10,9%, +17,6% annuo). Nella zona est, a crescere di più sono stati i prezzi della zona intorno a P.ta Venezia (+16,3%; +22,3% annuo), Tribunale (+12,5%; +18,5% annuo) e Martini (+11,7%; +12,7% annuo). Infine, nel centro storico l'aumento maggiore è stato rilevato Vetra (+8%, +14,4% annuo) e in Largo Cairoll (+7,5%: +14,9% annuo). Per quanto riguarda invece le zone dove i prezzi sono cresciuti di meno, sì segnalano nella parte nord di Milano Porta Volta (+4,7%; +6,3% annuo) e Repubblica (+5,6%; +24,5% annuo). Nella parte ovest, C,so Washington (+2%; +14,6% su base annua) e Monterosa (+0,4%; +10,2% annuo). Nell'area sud Corvetto (+1,6%; +11,7% annuo) e Mercalli (+3,9%; +12,4% annuo). Nella zona est soprattutto Lambrate, l'unica a mostrare nel primo semestre dell'anno un andamento dei prezzi negativo (-0,9%; +8,1% annuo). Nel c-entro storico, infine, Via della Spiga (+4,7%; +14,7% annuo). Costo al metro quadro - In media, a Milano, un appartamento costa al metro quadrato 3.539 curo (rispetto al 3,305 curo di fine dicembre). Nel centro storico la zona più costosa si conferma via della Spiga dove, il prezzo medio al metro quadro di un appartamento, è di circa 7.700 curo (rispetto al 7.360 curo di fine dicembre), seguita da P.zza S.Babila con 6.350 (erano 6.068 curo). Nella zona est spicca il costo degli alloggi di corso Venezia con 6.000 curo (contro 1 5.200 di inizio anno). Nella parte ovest della città ottima la performance di via Leopardi (5.300 rispetto a 5.000 curo) e piazza Castello (4.850 curo rispetto a 4.600). Nella zona nord le case costano di più in via Solferino (4.950 curo rispetto aì 4.400) e in piazza della Repubblica (4.500 curo rispetto a 4.260). Chìude la zona sud con via Mercalli (4.150 curo rispetto a 4000). E dove invece sono le case più convenienti? Al primo posto c'è Forlanini, dove con 1.985 curo al metro quadro si può ancora comprare un appartamento nuovo o ristrutturato. Seguono la Bovisa (2.050 euro), Trenno (2. 100) e Quarto Oggiaro (2.150). La Milano tematica. A sorpresa, è la Milano multietnica quella che cresce di più nel corso del primo semestre dell'anno. Considerando infatti le tre zone maggiormente significative per presenza di cittadini extracomunitari (Istria e Bovisa, attraversate da Viale Jenner-, zona di Paolo Sarpi; zona intorno alla Stazione Centrale) si assiste ad una crescita media del - 12,7%. Segue la città del verde che comprende le zone in cui sono situati i principali parchi: +9,4%. Sopra alla crescita media della città anche la città dello studio, che comprende le zone in cui sono localizzate le Università milanesi (Statale, Cattolica, Bocconi, Bicocca, Politecnico, lulm): +8,8% e, anche se di poco, la città dei divertimenti (zone dei Navigli, di Brera, di C.so Como e di P.za Vetra): +8,5%. Non si è ancora invece realizzato completamente l'effetto "Isole pedonali": le aree in cui sono state create le tre nuove isole pedonali (C.so Garibaldi; C.so di Porta Ticinese; C.so Corno) crescono in media del 7%. Le compravendite - Secondo l'elaborazione di Osmi-Borsa Inimobiliare, su dati forniti da Data House, a Milano e Provincia, le compravendite nel corso del secondo semestre del 2002 sono aumentate del 5,6%, passando da un totale di 46.603 immobili ai quasi 50 mila. A Milano città tale percentuale scende al 3,9% (da 16-696 immobili a 17.345: +649). Nella provincia l'aumento passa al 6,5% (da 29.907 a 31.85 1). Gli stranieri che comprano casa. Nel corso del secondo semestre del 2002 sono state vendute 1.865 case agli stranieri residenti a Milano (+14,4% rispetto al primo semestre 200 1). Tra le singole nazionalità, al primo posto c'è l'egiziana (312 case; +32,8%), seguita dalla cinese (207; +21,1%), dalla filippina (126; +11,5%) e dalla peruviana (116; +9,4%). Sopra ai 50 appartamenti comprati anche gli svizzeri (74 case; +12,1%), i brasiliani (62; +51,2%), gli srilanchesi (56; +16,7%) e infine i tedeschi (55; -15,4%) (i valori sulle compravendite sono stati elaborati da Osmi-Borsa Immobiliare, su dati forniti da Data House). Affitti a Milano - case. Nel corso del primo semestre del 2002 gli affitti degli appartamenti a Milano (non arredati) sono aumentati del 2,4% (+6,2% su base annua): in media, affittare una casa costa su base annua 144,4 curo al metro quadro contro i 141 curo dì fine dicembre. Per quanto riguarda le singole aree, l'incremento maggiore si è registrato nella cerchia dei Bastioni (+9,3% nel corso del primo semestre; +9,3% annuo), seguito dal Centro Storico (+1,7%; +8,4% annuo). Negativo l'andamento invece per la Cerchia Circonvallazione 3,2%; +1,8% annuo) e soprattutto per la Periferia (-3,2%; -0,4% annuo). Crescono i prezzi degli uffici - Anche quest'anno il prezzo degli ufficio è cresciuto, ma in modo più contenuto rispetto al passato (+5,7%, rispetto al +7,9% del secondo semestre 200 1; per una crescita annua pari all'12,9%). In media, un ufficio a Milano costa 2.479 curo al metro quadro. Il maggior aumento è nella zona sud (+7,2%; +11,9% annuo), seguita dalla parte nord (+5,9%, +12,8% annuo), da quella est (+5,9%; +9,5%), da quella ovest (+5,3%; +13,3% annuo) e infine dal centro storico (+4%- +16,9% annuo). Tra le singole zone, spicca quella di Trenno con un incremento del 18,9% (+18,8% annuo). Seguono viale Padova (+16,6%~ +27,8% annuo), via Paolo Sarpi (+16,2%; +18,9% annuo), Mercalli (+15,2%; +22,6%) e infine Accursio (+11,7%; +11,3%). Affitti a Milano - uffici. La situazione per gli affitti degli uffici continua a mostrare una certa saturazione in questo ultirno semestre, registrando in media una diminuzione nel prezzi del 3,3% su base semestrale (da 180 a 174 curo al metro quadrato). Tra le singole aree, la situazione peggiore si registra nella cerchia Z- o Circonvallazione (-5,1% nel corso del secondo semestre 2002). Relativamente migliore la situazione per le altre tre zone che si attestano tutte sul -3,2%. Il rendimento degli immobili - Pur rimanendo a livelli decisamente interessanti, si contraggono i rendimenti degli immobili (calcolati come il rapporto tra il prezzo dell'affitto di un immobile e il suo prezzo di acquisto): seppur toccando il 3,6% sono in calo del 7% rispetto al 2001 (anno in cui il rendimento aveva raggiunto il 3,9%). Complessivamente, investire sul mattone paga di più in periferia: il rendimento è qui del 4,3%, rispetto al 3,9% della cerchia dei bastioni, al 3,8% del centro storico e al 3,4% della cerchia circonvallazione. In particolare conviene investire nella periferia del settore Nord di Milano (rendimento del 4,4%). Il listino sarà in vendita nelle librerie convenzionate, oppure presso gli sportelli della Borsa immobiliare di Milano e Monza (0218515.4516;.fax o218515.4915) e può essere consultata anche via Internet (a pagamento) sul sito della Borsa Immobiliare www.borsaimmobiliare.net  dove sono inseriti dati a partire dal 1993. 

COMPRARE E AFFITTARE CASA IN PROVINCIA DI MILANO: MONZA E BRIANZA, SESTO SAN GIOVANNI, CINISELLO BALSAMO 
Milano, 12 settembre 2002 - Monza e Brianza - La "capitale" della Brianza registra, nel secondo semestre del 2001, una crescita davvero significativa dei prezzi degli immobili: +8,6% su base semestrale e +9% su base annuale. In media, il costo al metro quadro di un appartamento nuovo o ristrutturato è di 2.102 curo (rispetto ai 1.908 di fine 2001). L'incremento maggiore (su base semestrale) è stato segnato da Cazzaniga (+14,4%), da S.Giuseppe (+14%), da Triante (+11,9%) e dal centro storico (+11,1%). Sesto San Giovanni. Sono stabili a Sesto San Giovanni: +0,5% in 6 mesi (rispetto al +8,1% di Milano) e +0,4% in un anno (+ 16% a Milano). Per un prezzo medio al metro quadro di 1. 919 curo (contro i 3,600 di Milano città). La crescita è simile nelle diverse zone di Sesto e sempre inferiore all'1%. Si paga di più nel Comune (2.065 curo al metro quadro), a Marelli (2.000), a Rondinella e Rondò (1950) e di meno a Torretta (1850) e Cascina de Gatti (1.700). Cinisello Balsamo. Cresce leggermente di più Cinisello Balsamo (+1,3% in 6 mesi e +3,1% in un anno), raggiungendo in media 1.800 curo al metro quadro. Tra le aree che crescono di più in 12 mesi Robecco (+8,5%), il centro (+4,7%), Borgomisto (+4%). Mentre negli ultimi 6 mesi èsoprattutto Borgomisto che cresce (+6,2%), mentre l'andamento dei prezzi nelle altre aree è abbastanza stabile. La zona che costa di più è il centro (2.000 curo al metro quadro), seguita da Robecco (1.850), da Borgomisto (1.800), Bellaria (1.725) e Crocetta (1.625). Affittare in provincia Monza. Si spendono in media, 80 curo al mq a Monza in un anno (contro 144,4 curo al metro quadro di Milano). Ma si spende il 4,2% in più negli ultimi 6 mesi ( su base annuale la crescita è dell'1,7%). Cresce di più la zona Taccona (+31,2% semestrale, +27% annuale) e del parco (+13,5% semestrale, +9,9% annuale). Costa di più il centro storico e il parco (105 curo al mq all'anno), Taccona (89) e di meno a S. Rocco, Buonarroti, Cederna, Via Libertà (67,5). Sesto. Per appartamenti non arredati, canone a corpo 70-100 mq si spendono in media 478 curo al rnese a Sesto San Giovanni (contro 144,4 curo al metro quadro di Milano in un anno, che vorrebbe dire 842 curo al mese per un appartamento di 70 mq e 1200 curo al mese per un appartamento di 100 mq). E a Sesto costa sempre meno: -2,2% in 6 mesi, -3,3% dal 2001. Se il costo di tutte le altre zone di Sesto è di 5 10 euro, si paga meno a Pelucca (43 5) e Cascina de Gatti (3 60). A Cascina de Gatti gli affitti costano il 17,2% in meno negli ultimi 6 mesi e il 18% nell'ultimo anno. Mentre a Cinisello Balsamo si spendono 463 curo al mese per un appartamento di 70-100 mq. Un dato senza variazioni negli ultimi 6 mesi, in leggera diminuzione nell'ultimo anno (-0,5%) e con piccolissime variazioni, inferiori al -I% nelle diverse zone. Il rendimento. Cresce il rendimento degli immobili in provincia più che a Milano città nel 2002: se a Milano aumenta del +3,6% in provincia del +4,3%. 

UNIVERSITÀ DI PADOVA E FONDAZIONE CUOA PROPONGONO IL MASTER IN SUPPLY CHAIN MANAGEMENT 
Milano, 12 settembre 2002 - Sono aperte le iscrizioni per il Master Universitario in Supply Chain Management organizzato dall'Università di Padova (Facoltà di Economia e Facoltà di Ingegneria) in collaborazione con la Fondazione Cuoa www.cuoa.it Il Master inizierà il 14 novembre prossimo e durerà 8 mesi, di cui due di stage. Obiettivo del Master - il primo realizzato in collaborazione tra l'Università patavina e la business school del Nordest - è formare uno specialista, che conosca contenuti, linguaggi e metodologie delle diverse attività relative alle singole fasi della catena logistica interna ed esterna all'azienda. L'acquisizione di tali competenze consente agli allievi di ricoprire: ruoli specialistici nelle attività di approvvigionamento, produzione e distribuzione e progettazione e gestione delle infrastrutture, ruoli di integrazione, dalla cui efficacia ed ottimizzazione complessiva dipende la competitività dell'impresa e della supply chain. La domanda di ammissione al Master deve pervenire entro il 15 ottobre 2002 ed è richiesto un titolo universitario, di durata almeno triennale, di Facoltà economico-gestionali o tecnico-scientifiche. L'ammissione al Master è subordinata al superamento delle selezioni. Per favorire la partecipazione al Master sono previste borse di studio, messe a disposizione da aziende ed enti. Per informazioni: Facoltà di Economia: www.economia.unipd.it o Fondazione Cuoa: www.cuoa.it 

STAGE IN AZIENDE DEL GRUPPO TELECOM ITALIA CON I NUOVI MASTER PER LA FORMAZIONE DI PROFESSIONISTI DEL WEB DI SKILLPASS
Roma, 12 settembre 2002 - Skillpass, azienda di ricerca, selezione e formazione online, arricchisce il suo catalogo di corsi con tre nuovi Master Brevi, che prevedono anche un periodo di stage presso importanti realtà aziendali italiane, tra cui quelle del Gruppo Telecom Italia. I Master sono realizzati in collaborazione con Telecom Italia Learning Service, la scuola di formazione per manager di Telecom Italia e prevedono i seguenti indirizzi: Web Writing; per imparare a coniugare le tecniche di scrittura agli strumenti della comunicazione on-line con lo scopo di formare dei professionisti per la gestione dei contenuti dei siti; Internet Marketing; che ha lo scopo di formare professionisti del marketing in grado di utilizzare Internet come strumento di business; E-Business; per la preparazione di manager in grado di progettare, coordinare e realizzare progetti di business on-line. I corsi prevedono un "misto" di formazione in aula per 48 ore e di formazione in modalità e-learning per 120 ore, per una durata complessiva di tre mesi a cui fanno seguito 2 mesi di stage in azienda. L'ultima settimana del ciclo di lezioni (32 ore) sarà dedicata alla realizzazione di un project work aziendale e del relativo esame per conseguire la certificazione finale e si terrà presso il Campus della Scuola di formazione di Telecom Italia a L'Aquila; gli allievi del corso avranno accesso a tutte le strutture del campus... piscina e fitness center incluso! Gli studenti saranno invitati a realizzare progetti per conto di aziende del Gruppo Telecom Italia, all'interno delle quali si svolgeranno gli stage previsti a completamento del corso. "I nuovi master integrano un intenso percorso formativo con l'esperienza presso le aziende, con l'obiettivo di dare ai nostri iscritti maggiori opportunità di riconoscimento delle proprie skill e quindi di collocamento" commenta Fabio Ricceri, Direttore Generale di Skillpass. I nuovi Master di Skillpass sono dedicati ai laureati e laureandi di facoltà ad indirizzo economico-umanistico con inizio il 28 ottobre prossimo venturo, presso le sedi Telecom Italia di Roma, Napoli e Milano. A tutti gli iscritti ai corsi, il cui costo è di € 3,400, Skilpass offre la possibilità di accedere al finanziamento a tasso zero; per sfruttare questa agevolazione è sufficiente iscriversi su www.skillpass.it dove sono disponibili tutte le informazioni relative ai corsi oppure telefonare al numero verde 800.148.148 per essere poi contattati dalla segreteria organizzativa dei corsi. 

IL PRIMO CENTRO DI DOCUMENTAZIONE E RICERCA SUI MATERIALI INNOVATIVI A MILANO PRESSO GLI EDIFICI DELLA FIERA 
Milano, 12 settembre 2002 - Material Connexion Milano, società italiana di recente costituzione che ha come soci Assolombarda, Federlegno-Arredo, Domus Academy e Clac, Centro Legno Arredo Cantù, è licenziataria di Material ConneXion New York. Fondata nel 1997 da George M. Beylerian, nel corso degli anni ha raccolto in una Library la selezione di oltre 3.000 materiali e processi produttivi innovativi, provenienti da tutto il mondo. La Library si arricchisce ogni mese di nuovi materiali, selezionati da una giuria internazionale, tra i tanti inviati direttamente dalle aziende o ricercati da tecnici specializzati. I materiali, una volta scelti, entrano gratuitamente sia nelle sede di New York che in quella di Milano e diventano le novità di prodotto più interessanti dal punto di vista dell'innovazione, delle caratteristiche tecniche e delle possibilità applicative. Material Connexion Milano, operativa da luglio con diverse e articolate formule di membership, fornisce informazioni e servizi a quanti - professionisti, progettisti, designer, aziende, centri di ricerca, istituti ed università - stanno cercando nuovi materiali per i loro progetti o prodotti, stabilendo i contatti tra i produttori di materiali e i potenziali utilizzatori, che spesso non hanno tempo e risorse per svolgere una approfondita ricerca nel campo dei materiali o hanno necessità di trovare qualche cosa di particolare e specifico e non ne conoscono i possibili produttori. Le membership consentono, oltre all'accesso al database con una password personale, a parità di servizi e costi, la consultazione della Library dei materiali sia a Milano che a New York, con la consulenza professionale di personale specializzato che può fornire tutte le informazioni sui vari materiali e processi. Oltre alle attività legate alla Library, Material Connexion Milano fornisce servizi di consulenza, ricerca, formazione e promozione, mirati a specifiche esigenze, e offre, alle aziende che producono materiali, l'opportunità di incontro con interlocutori diversi e la conoscenza di nuovi mercati non ancora raggiunti. La sede milanese, di oltre 600 metri quadrati, è composta dalla Library espositiva dei materiali, disponibile solo per chi acquista una membership, uffici operativi e tecnici, aree per riunioni ed incontri, e da una ampia zona espositiva, aperta al pubblico, destinata a mostre, esposizioni temporanee, eventi particolari e presentazioni di aziende. Inoltre una grande vetrina, posizionata al centro degli spazi, raccoglie una selezione di oggetti che possano esprimere i concetti di innovazione materica o produttiva. Material Connexion Milano nasce da un progetto di Clac che ha ottenuto l'approvazione e il contributo della Fondazione Cariplo e il sostegno per l'utilizzo da parte delle piccole imprese artigiane, dalla Regione Lombardia Direzione Generale Artigianato, New Economy, Ricerca e Innovazione Tecnologica. Material Connexion Milano inaugura la nuova sede con la mostra "Mondo Materialis Milano", sintesi della famosa esposizione, curata da George M. Beylerian e Jeffrey J.Osborne, che diede spunto e origine alla costituzione di Material ConneXion New York. Mondo Materialis Milano riferisce, attraverso 54 progetti e opere d'arte, il punto di vista di un gruppo internazionale di famosi architetti, designer e artisti. Ciascun lavoro rivela il pensiero e l'interpretazione di temi attuali e di grande importanza per l'affascinante mondo dei materiali: armonia, estetica, sensibilità ambientale, mondo artificiale e mondo naturale, nuove tecnologie, contrapposizioni e riflesssi filosofici e sociologici. Infolink: www.materialconnexion.com 

73° GRAN PREMIO D'ITALIA: SERVIZIO DI COLLEGAMENTO TRA MILANO E L'AUTODROMO DI MONZA 
Milano, 12 settembre 2002 - In occasione del 73° Gran Premio d'Italia presso l'autodromo di Monza, sabato 14 settembre 2002 e domenica 15 settembre 2002, sarà istituito un collegamento automobilistico di andata e ritorno, in collaborazione con l'Automobile Club Milano, da Milano (via Beltrami-l.go Cairoli M1-p.za IV Novembre-Stazione Centrale) a Biassono (ingresso Santa Maria alle Selve). Orari delle partenze in direzione autodromo: Sabato 14 Settembre 2002 - Capolinea via Beltrami (M1 Cairoli): partenze ore 10.00, ore 10.30, ore 11.00, ore 11.30, ore 12.00. Domenica 15 Settembre 2002 - Capolinea via Beltrami (M1 Cairoli): partenze ore 7.30, ore 8.00, ore 8.30, ore 9.00, ore 9.20, ore 9.30, ore 10.00, ore 10.20, ore 10.30, ore 11.00, ore 11.30, ore 12.00, ore 12.15, ore 12.30. Capolinea via IV Novembre (capolinea linea 83): partenze ore 7.30, ore 8.00, ore 8.30, ore 9.00, ore 9.30, ore 10.00, ore 10.30, ore 11.00, ore 11.30, ore 12.00, ore 12.20, ore 12.30. Partenze in direzione Milano - Le corse di ritorno verranno effettuate da Biassono (Santa Maria delle Selve) al termine della manifestazione. Fermate Intermedie - Direzione Autodromo: le vetture da via Beltrami (M1 Cairoli) effettueranno una sola fermata a Milano in piazza IV Novembre (Stazione Centrale abbinata con il capolinea della linea "83"). Direzione Milano: nel comune di Vedano sarà istituita una fermata in via C. Battistini dopo via Monte Grappa; nel Comune di Sesto San Giovanni sarà istituita una fermata in viale Gramsci all'altezza della stazione F.S (capolinea M1); a Milano sarà istituita un fermata in via Ponte Seveso angolo via Tonale, in piazza IV Novembre (abbinata alla fermata della linea tranviaria 2). Tariffe : Biglietto di andata e ritorno: Euro 4.50; Biglietto di corsa semplice: Euro 2.50 La validità dei biglietti sarà limitata nei soli giorni di sabato 14 settembre 2002 e di domenica 15 settembre 2002. I biglietti saranno in vendita presso i capolinea di via Beltrami, p.za IV Novembre e di Biassono (Santa Maria alle Selve). Al ritorno i biglietti saranno utilizzabili, da Vedano verso Milano, anche sulle seguenti linee: Autolinea "721" Giussano-Monza-Sesto F.S.; Autolinea "723" Monza-Milano (celere); Autolinea "724" Monza-Milano (ordinaria). Per informazioni Atm Numero Verde 800016857, operativo tutti i giorni dalle 7.30 alle 19.30, o consultare il sito Internet www.atm-mi.it 

VIENE INAUGURATA OGGI LA PRIMA SALA BINGOSNAI DI SASSARI 
Sassari 12 settembre 2002 - E' fissata per le 18.30 di oggi 12 settembre, l'inaugurazione della prima sala Bingosnai di Sassari: sede in via Predda Niedda 37/L, titolare la società Playline S.r.l., la nuova sala BingoSNAI si sviluppa su una superficie di circa 1250 metri quadri e offre oltre 430 postazioni di gioco, oltre a servizi di bar, ristorante pizzeria e baby parking. La prima estrazione del gioco del Bingo è in programma per le 20.00. La dotazione tecnologica della sala comprende ben nove pannelli informativi posizionati alle pareti e collegati con il bancone principale di gestione del gioco in modo da fornire istantaneamente tutte le informazioni relative ad ogni estrazione (numeri estratti con evidenziate ultime tre palline, numero cartelle in gioco, premio bingo, premio cinquina, ecc.), oltre a 15 monitor da 25" e tre videoproiettori. Due gli estrattori completamente automatizzati e gestiti direttamente dal tavolo regia, oltre a sei terminali "Teo": si tratta di postazioni di gioco destinate ai giocatori che, ad ogni estrazione, acquistano almeno sei cartelle; prodotti in esclusiva da SNAI, i Teo sono terminali che aiutano il giocatore contrassegnando sullo schermo i numeri progressivamente estratti, e avvisandolo tempestivamente in caso di cinquina o di bingo. "Abbiamo deciso di investire in una sala BingosnaiI dopo avere verificato che nel bacino di Sassari (250.000 persone tra città e hinterland) vi era una forte domanda per nuove tipologie di gioco aperte a tutti - ha spiegato Giampietro Manconi, direttore della sala Bingo e uno dei soci di Playline S.r.l. - Inoltre le nuove norme sul Bingo e l'istituzione dei nuovi premi con jackpot, che dovrebbero entrare in vigore nel prossimo mese, permetteranno a questo gioco di ottenere consensi ancora più ampi". La nascita della nuova sala Bingosnai ha permesso la creazione di 45 posti di lavoro, suddivisi tra personale addetto al gioco vero e proprio (22 persone) e addetti ai servizi di ricevimento, ristorazione e logistica. Il personale ha effettuato un periodo di formazione per più di 250 ore complessive. A partire dal 13 settembre la sala Bingosnai sarà aperta tutti i giorni dalle ore 14.30 sino alle ore 01.00. 

TRONY: NUOVO MAXISTORE A ROMA. 1000 MQ IN VIA TIBURTINA 
Roma, 12 settembre 2002 - Trony, la grande catena che opera nella distribuzione specializzata al dettaglio di piccoli e grandi elettrodomestici, prodotti di telefonia, informatica ed elettronica di consumo, continua il proprio sviluppo con un ambizioso programma di espansione, che vede la Capitale protagonista di ben 3 nuove aperture in meno di sei mesi. Dopo le due inaugurazioni di questa primavera, la Capitale è nuovamente teatro del lancio di una terza attività commerciale sotto insegna Trony. Ai 2000 mq di via Appia Nuova e i 1000 del quartiere Parioli vanno ora ad aggiungersi i 1000 mq di superficie espositiva del nuovo store di via Tiburtina, un'arteria di grande importanza strategica, prossima alla Stazione Centrale Roma Termini. La Tiburtina attraversa infatti un quartiere ad altissima densità abitativa e di particolare interesse commerciale. Il nuovo punto vendita, che aprirà il 12 settembre prossimo al civico 479, si propone così ad un bacino d'utenza di oltre 500.000 abitanti. Il negozio occuperà 16 addetti alle vendite presso i tre punti cassa e nei reparti dedicati ai grandi e piccoli elettrodomestici, all'audio, l'hi-fi, l'informatica e la telefonia, e all'esposizione di TV, video, cd e dvd e avrà, a sostegno della superficie di vendita, un'ampio deposito di 350 mq ed un comodo parcheggio. In occasione della nuova apertura, Trony ha pianificato una consistente campagna promozionale attraverso spazi pubblicitari sui più importanti quotidiani locali e nazionali. 

SECONDO UNO STUDIO SULL'UTILIZZO DELLA BANDA LARGA IN EUROPA, LA GERMANIA STA COMPIENDO ENORMI PROGRESSI 
Bruxelles, 12 settembre 2002 - Uno studio sulla velocità di collegamento ad Internet da parte delle famiglie europee ha mostrato che la Germania detiene il più alto livello di connessioni a banda larga. Lo studio a cura di Nielsen/NetRatings, limitato a sette importanti paesi dell'UE (Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Spagna, Svezia e Regno Unito), ha evidenziato che il 39 per cento delle famiglie tedesche dispongono di un accesso ad Internet a banda larga. Al secondo posto è risultata la Svezia con il 33 per cento di famiglie dotate di connessione ad alta velocità. Questi due paesi conducono con un certo distacco sugli altri, seguiti dai Paesi Bassi con il 20 per cento, dalla Spagna e dall'Italia con il 18 per cento e dalla Francia con il 17 per cento. Uno dei dati più sorprendenti è che il Regno Unito è ultimo ad una certa distanza, con soltanto il nove per cento di famiglie dotate di connessione a banda larga. Tom Ewing, un analista di Nielsen/NetRatings, ha dichiarato che tali cifre potrebbero mettere a rischio gli obiettivi del governo britannico. "Ciò che emerge dallo studio è un miglioramento, tuttavia il dato è tutt'altro che significativo. L'utilizzo della banda larga [nel Regno Unito] è in crescita, ma l'obiettivo fissato dal governo di divenire, entro il 2005, il primo paese del G7 nella connessione a banda larga, appare inverosimile se lo si contrappone ai tassi di crescita attuali". Uno dei dati comparativi più sorprendenti è che la percentuale relativa al Regno Unito risulta sensibilmente inferiore a quella della Francia, dove il tasso di penetrazione di Internet è in realtà più basso che nel Regno Unito. Infolink: http://www.nielsen-netratings.com/pr/pr_020909_uk.pdf 

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