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GIOVEDI'
12 SETTEMBRE 2002
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SCIENZIATI BRITANNICI ELABORANO UN NUOVO TEST DNA PIÙ RAPIDO PER RILEVARE LA
TUBERCOLOSI
Londra, 12 settembre 2002 - Un nuovo test Dna, capace di rilevare la
presenza di tubercolosi in poche ore, potrebbe costituire uno degli strumenti
principali della lotta intrapresa dall'Ue contro le malattie trasmissibili, in
particolare l'Aids, la malaria e la tubercolosi, nei paesi in via di sviluppo.
Il nuovo test Dna, elaborato da scienziati britannici, può individuare la
presenza di tubercolosi in due-tre ore. Il professor Mike Barer dell'Università
di Leicester ha utilizzato i risultati ottenuti dalla decodifica del genoma del
Micobatterio tubercolare per cercare dei marcatori da utilizzare per individuare
l'agente patogeno. I metodi di analisi precedenti potevano richiedere anche
settimane per ottenere i risultati, che a volte erano inesatti. "La
tecnologia genetica impiegata per il controllo delle malattie infettive comincia
a dare i suoi frutti. Per decifrare la sequenza del Micobatterio della
tubercolosi erano state investite grosse somme. Questa è un'applicazione
realmente diretta che è stata utilizzata su base quotidiana dai medici
praticanti", ha dichiarato il professor Barer. L'Ue sta finanziando un
partenariato tra l'Europa ed i paesi in via di sviluppo con una dotazione di 200
milioni di euro che serviranno a sviluppare nuovi farmaci e vaccini contro L'Hiv/Aids,
la malaria e la tubercolosi. Il "Partenariato di sperimentazioni cliniche
Europa-paesi in via di sviluppo" (Edctp) della Commissione europea prevede
che ai 200 milioni di euro di fondi comunitari saranno aggiunti 200 milioni di
euro a carico dei programmi nazionali di sperimentazione clinica dei paesi
partecipanti e 200 milioni provenienti da altri donatori e dall'industria. La
lotta contro queste tre malattie costituisce anche una priorità del sesto
programma quadro (6PQ) di ricerca e sviluppo tecnologico ed è elencata
nell'area tematica prioritaria "Scienze della vita, genomica e
biotecnologie per la salute".
RATIOPHARM, HA AVVIATO UNA RICERCA DIRETTA
DAL DR. RICCARDO CECCARELLI SULL'ATTIVITÀ E SUGLI STRESS PSICOFISICI CUI SONO
SOTTOPOSTI I PILOTI E I COMPONENTI UN TEAM DI FORMULA 1
Monza, 12 settembre 2002
- ratiopharm, azienda leader in Europa (e quarta a livello mondiale) nello
sviluppo, nella produzione e nella commercializzazione di farmaci generici, ha
presentato a Monza, presso l'Autodromo Nazionale, la sponsorizzazione del team
Panasonic Toyota Racing F1. Prima azienda farmaceutica nel mondo a legare il
proprio marchio al mondo della Formula 1, ratiopharm assume la definizione di
"Official Health Partner" del team Panasonic Toyota Racing (550
persone di cui 70 che seguono le attività ai circuiti): nell'ambito di questo
ruolo, ratiopharm ha avviato un progetto di ricerca, diretto dal dr. Riccardo
Ceccarelli, destinato allo studio dell'attività e allo stress psicofisico cui
sono sottoposti piloti, tecnici, meccanici e componenti del team di Formula 1,
con l'obiettivo di predisporre terapie preventive ai fini della sicurezza e
benessere sia al posto di guida sia nei paddock a bordo pista. ratiopharm sta
fornendo allo staff del dr. Ceccarelli il supporto necessario per la
realizzazione di questo programma di sostegno destinato, oltre che ai componenti
del team Panasonic Toyota Racing, anche allo staff di Colonia (dedicato allo
studio delle tecnologie destinate alla Formula 1). Obiettivo finale di questa
operazione è quello di ottenere risultati anche in campi diversi rispetto allo
sport professionistico di Formula 1: in particolare, l'approfondimento delle
sollecitazioni psicofisiche cui sono sottoposti i piloti può portare alla
realizzazione di terapie preventive in favore della sicurezza nella guida sia in
ambito professionale (autisti, tassisti, camionisti, ecc.), sia in favore di
guidatori occasionali impegnati in viaggi particolarmente impegnativi. Anche la
capacità di mantenimento dell'attenzione è un aspetto che viene monitorato e
che potrebbe avere risvolti interessanti anche per il grande pubblico.
ratiopharm è sorta ad Ulm, in Germania, nel 1974 ed è presente in Italia dal
1998; attiva in 20 Paesi a livello mondiale, ha già raggiunto la leadership nel
mercato dei farmaci generici, oltre che in Italia, in Germania, Austria,
Svizzera e Spagna. Le prospettive di sviluppo prevedono l'ingresso di ratiopharm
negli Stati Uniti, in America Latina (Brasile, Messico, Argentina), in Australia
e in Nuova Zelanda. La produzione si basa sull'utilizzo di 273 principi attivi
che permettono la realizzazione di 693 diversi composti farmaceutici, per un
totale di 255 milioni di confezioni prodotte ogni anno; il fatturato a livello
mondiale ha raggiunto nello scorso anno il miliardo di euro. In Italia, nel
periodo agosto 2001 - luglio 2002, le vendite hanno raggiunto i 4 milioni di
confezioni per un fatturato di 19,5 milioni di euro: l'offerta ratiopharm
comprende 53 differenti confezionamenti basati su 28 principi attivi. I prodotti
ratiopharm trovano applicazione in tutte le più importanti aree terapeutiche:
sistema cardiovascolare, metabolismo, sistema nervoso centrale, sistema
immunitario, sistema respiratorio, sistema muscolo-scheletrico, ecc. A partire
dal campionato di Formula 1 del 2002 ratiopharm è sponsor del team Panasonic
Toyota Racing, che prende parte alla stagione che volge al termine con i piloti
Alan McNish e Mika Salo. La scelta di abbinare il proprio marchio a una squadra
di Formula 1 è stata dettata dalla volontà di raggiungere diversi obiettivi.
Il più importante campionato di automobilismo del mondo, infatti, permette il
contatto con un elevato numero di spettatori a livello internazionale e dà la
possibilità di operare in uno sport che immediatamente evoca concetti di
tecnologia, sicurezza, affidabilità, tutti portati ai massimi livelli
raggiungibili. Il rapporto che lega ratiopharm e il team Panasonic Toyota Racing,
ha permesso l'avviamento di un programma di studi con lo staff del dr. Riccardo
Ceccarelli: il team Panasonic Toyota Racing è l'unica scuderia di Formula 1 a
poter contare sulla costante presenza di uno staff medico, ed è stato quindi
possibile avviare una ricerca legata all'attività e allo stress cui sono
sottoposti piloti, tecnici, meccanici e tutti i componenti il team. ratiopharm
sta fornendo al dr. Ceccarelli l'appoggio necessario per la realizzazione di un
programma di sostegno psico-fisico destinato ai piloti, ai componenti il team,
all'intero staff del laboratorio Toyota di Colonia, dedicato allo studio delle
tecnologie destinate alla F1. Per tutte queste ragioni, ratiopharm ha assunto la
definizione di Official Health Partner del team Panasonic Toyota Racing. Durante
un Gran Premio di Formula 1, un pilota è sottoposto a diverse situazioni di
elevato stress, ad esempio: durante la corsa si verifica una perdita di liquidi
compresa tra i due e i tre litri, nelle curve il fisico è sollecitato da spinte
laterali che possono arrivare anche a 4.5 G (cioè una spinta di circa 25 kg sul
collo), e la stessa spinta viene registrata durante le frenate; il battito
cardiaco può arrivare a 170-180 pulsazioni al minuto. Anche per i componenti
del team (tecnici e meccanici) non mancano le occasioni di stress e di relativo
monitoraggio: la messa a punto delle vetture per i diversi momenti della gara
(prove libere, prove cronometrate, warm up, gran premio) richiede periodi di
intensa attività alternati a fasi di riposo di durata limitata. Variazione dei
parametri del sangue prima e dopo la gara di F1, registrazione della frequenza
cardiaca durante la corsa, test su riflessi, equilibrio, concentrazione sono
alcuni degli aspetti sanitari di monitoraggio del team Toyota Panasonic Racing.
La collaborazione tra ratiopharm e Toyota Panasonic Racing si pone l'obiettivo
di ottenere risultati che possano trovare applicazione anche in ambienti esterni
a quello professionistico e legato alla Formula 1. L'approfondimento delle
indicazioni che emergono dalle sollecitazioni psico-fisiche cui sono sottoposti
i piloti può portare alla realizzazione di terapie preventive che possano
favorire, ad esempio, la sicurezza nella guida, sia in ambito professionale
(autisti, tassisti, camionisti, ecc.), sia in favore di guidatori occasionali
impegnati in viaggi particolarmente impegnativi. Anche lo studio della capacità
di attenzione e sopportazione dello stress sono elementi interessanti che
potrebbero fornire indicazioni importanti. Secondo l'Organizzazione Mondiale
della Sanità (Oms), sono definiti farmaci generici i prodotti farmaceutici per
i quali sono scaduti i termini della copertura brevettuale. Il farmaco generico,
per poter essere immesso sul mercato, deve necessariamente rispondere a
requisiti ben definiti: in particolare, il farmaco generico deve essere
caratterizzato dalla stessa composizione, dalla stessa forma farmaceutica
(fiale, compresse, creme, ecc.), dalle stesse indicazioni d'uso, dalla stessa
posologia e dalle stesse caratteristiche di qualità, sicurezza ed efficacia del
corrispondente farmaco di riferimento. Il farmaco generico, inoltre, si
caratterizza per un prezzo di vendita contenuto rispetto ai farmaci di
riferimento.
MIPEL SEMPRE IN ALTO: A SETTEMBRE RAGGIUNGE QUOTA 82
Milano, 12
settembre 2002 - L'impegno, la determinazione e la bravura hanno premiato i 400
espositori dello scorso Mipel che, dopo quattro giorni di mostra (dal 21 al 24
marzo), ha chiuso i battenti registrando affluenza che ha superato le
aspettative: 16.333 visitatori provenienti da tutto il mondo che hanno fatto
registrare un incremento rispetto alla precedente edizione primaverile 2001 pari
al +11,1%. I vertici Mipel lo hanno definito un "Mipel d'attacco che ha
dimostrato ancora una volta la propria leadership nel settore". Con questi
presupposti si sta preparando il prossimo appuntamento: la 82ma edizione della
manifestazione che aprir gioved 19 settembre e terminer domenica 22, ancora in
concomitanza con la mostra della calzatura, e presenter le tendenze moda,
indicate dal Trend Book, che saranno protagoniste la prossima primavera-estate
2003: "Il Bianco" e l'esaltazione della luce, la rappresentazione
della genesi, della vita; "Il Parco", gli spazi erbosi, i viali
alberati, i giardini, l'instabilit del movimento come in una giornata di vento;
"La Terra", la filosofia di un mondo nomade non pi solo
geograficamente ma anche nell'identificarsi con altri valori e altri popoli.
Denis Santachiara, designer di fama internazionale, ha firmato lo scorso Mipel
inizio di un percorso di restyling della mostra, cominciando a lasciare una
evidente impronta e donando ai padiglioni, sui quali è intervenuto, un aspetto
ed un layout davvero unico ed innovativo. Un Mipel griffato per sottolineare
ulteriormente elevato contenuto di stile della manifestazione e per valorizzare
e rendere sempre pi accogliente e funzionale un ambiente che ospita nei quattro
giorni una numerosa clientela che arriva appositamente per la manifestazione da
ogni parte del mondo. Il percorso di rinnovamento immagine del layout proseguir
anche per la prossima edizione e dopo l'Ufficio Stampa, gli ingressi e il
settore Domani, subiranno una completa trasformazione anche tutti gli stand
della mostra che avranno sul loro esterno una connotazione di raffinato e
ricercato design; inoltre, il settore Accessories verr completamente rinnovato
nel suo layout, in linea con il rinnovamento di stile cominciato lo scorso Mipel.
Un Mipel sempre pi a vocazione internazionale che accoglie le migliori
collezioni provenienti dai vari continenti e lascia spazio a tutte le nazionalit
ma sottolinea attraverso iniziative mirate, come è stato con la mostra di
Roberta di Camerino la scorsa edizione, la qualit e la tradizione unica della
pelletteria Made in Italy. A onorare e sottolineare la grande pelletteria,
questa volta sar un altro nome famoso del settore: "I Santi, azienda il cui
titolare, Amato Santi, ha impiegato tanto tempo e passione a cercare borse e
valigie di varie epoche, che fossero una visibile testimonianza della creativit
e arte manifatturiera dei pellettieri, per poi riordinale in una collezione
originale. Dal significato di testimonianza per operosit dei pellettieri deriva
il titolo della mostra organizzata in occasione 82 Mipel: "La pelle nella
vita. L 'arte e la creativit à Pdf created with FinePrint pdfFactory trial
version http://www.fineprint.com.dei pellettieri attraverso due secoli di stile,
che accoglie una prima tappa di questo viaggio attraverso le forme, i materiali,
i colori, le preziosit della borsa. Da quelle ottocentesche, minuscole e
intriganti, che accompagnavano le signore ai vari appuntamenti del giorno, fino
agli anni trenta del novecento, cos ricchi di creativit , ma anche forieri dei
tempi difficili della guerra oramai alle porte Non è un caso che i secoli che
offrono con maggiore abbondanza tali testimonianze siano 800 e il '900, segnati
da profondi cambiamenti culturali e sociali; tali da determinare una forte
influenza nel costume e nel modo di vivere delle persone. Tra le altre
iniziative in programma, che anche questa volta si preannunciano numerose, avr
luogo la terza edizione di "Mipelissima The Big Bag, un concorso ideato per
rendere omaggio alla bravura e impegno delle aziende espositrici che nel mondo
si distinguono per qualit , tradizione e innovazione; per i vincitori è stato
ideato e realizzato un premio unico al mondo, originale ed artistico, un enorme
e splendido tributo alla grande pelletteria: tre gigantesche borse dalle
dimensioni voluminose, 100 cm di altezza x 100 cm. di lunghezza x 30 cm. di
profondit . Gli espositori Mipel durante la mostra vengono selezionati da una
Giuria di qualit composta da personaggi rappresentativi e di prestigio di varie
discipline quali il design, la moda, la fotografia, la comunicazione e quindi
giudicati e premiati in base a tre differenti motivazioni: immagine e
comunicazione dellazienda; qualit di prodotto; idea innovativa. Per questa
edizione, le tre protagoniste femminili che compaiono sulle Big Bag sono: la
Maya Desnuda di Goya; il Gran Nudo di Matisse e il Nudo di Modigliani. Il filo
conduttore delle tre opere è il nudo artistico per una metaforica immagine di
"pelle su pelle; le tre Big Bag ripercorrono cos la storia delle varie
interpretazioni del corpo umano attraverso le opere di autori epocalmente ed
artisticamente differenti. Motivati dai risultati ottenuti nelle edizioni
precedenti anche 82 Mipel presenter "Il Meglio Di", speciali vetrine
interno delle quali tutti gli espositori hanno la possibilit di mettere in
rilievo articolo che ritengono pi rappresentativo della propria collezione dando
la possibilit al visitatore di avere un valido orientamento individuazione
azienda che maggiormente interessa. I futuri pellettieri si mettono in mostra
anche al prossimo Mipel settembrino con la terza edizione di "Lezioni di
Borsa, una iniziativa che affianca la creativit dello stilista Roberto Ricci,
curatore della mostra, alla passione per la ricerca e artigianalit degli
studenti delle scuole di pelletteria che riceveranno, come consuetudine, gli
attestati di partecipazione al progetto. Le Scuole Italiane di Pelletteria
protagoniste di questa edizione sono: Ecolab di Milano, C.F.P. di S.Colombano -
Firenze, C.F.P. di S.Croce sull'Arno - Pisa, Sarteco di Empoli (Firenze),
Lucrezia Tornabuoni - Caterina De Medici di Firenze. Si sta formalizzando una
collaborazione tra Aimpes e Adi (Associazione per il disegno Industriale), che
dal 1956 riunisce progettisti, imprese, ricercatori, insegnanti, critici e
giornalisti intorno ai temi del progetto, dalla formazione al consumo e al
riciclo, ed è inoltre protagonista di livello internazionale ed internazionale
dello sviluppo del disegno industriale come fenomeno culturale e socioeconomico.
Alla 82 edizione del Mipel sar presente una delegazione dell'Osservatorio
permanente ADI, alla ricerca tra le migliaia di creazioni esposte, di prodotti
interessanti da inserire nel prestigioso volume annuale Adi Design Index, sulla
base del quale viene poi proclamato il vincitore dell'ambito premio "Il
Compasso D'Oro". Dopo il clamoroso successo della Serata di Gala dello
scorso Mipel Ippodromo del Trotto di San Siro, sotto unico patrocinio della
nostra Associazione, si preannuncia anche per 82 Mipel altra serata
indimenticabile, su invito, intitolata "La Borsa In Festa, che questa volta
avr luogo al Milan Mariott Hotel nei pressi della Fiera e avr come ospite la
famosa cantante e Pdf created with FinePrint pdfFactory trial version http://www.fineprint.com
conduttrice Luisa Corna, che allieter la serata con la
frizzante Tequila Band. Un momento incontro veramente corale tra le imprese, i
buyers e la stampa per rendere ancora pi coeso lo spirito di gruppo tra le
aziende, i propri clienti e gli interlocutori media a beneficio di tutto il
settore. E poi ancora.tante sorprese!... Tutte da scoprire direttamente all'82
Mipel dal 19 al 22 settembre 2002 in Fiera a Milano tutti i giorni dalle ore
9,30 alle ore 18,30 -ingresso riservato agli operatori del settore
MICAM
SHOEVENT, IL REGNO DELLA CALZATURA. - FIERA MILANO, 19/22 SETTEMBRE.
Milano, 12
settembre 2002 - Dal 19 al 22 settembre, in apertura della settimana milanese
della moda, il pianeta delle calzature sarà accessibile ai visitatori alla
scoperta della moda dedicata all'arte del calzare. Percorrendo le strade dsi
Micam, gli operatori italiani e internazionali entreranno in un mondo che sta
sempre più estendendo i propri confini e che, con l'edizione di settembre 2002,
stabilisce un nuovo record andando ad occupare una superficie netta di oltre
48.000 metri quadrati, per ospitare un totale di 1.229 espositori di cui 180
stranieri. MicamShoevent, popolato da oltre 2.000 collezioni per la
primavera/estate 2003 e dalle proposte più innovative e prestigiose di stilisti
e designer, cresce in modo significativo rispetto a settembre dello scorso anno,
con un incremento del 5% in termini di espositori e del 6,9% in termini di area
occupata Micam si conferma così come la più grande manifestazione al mondo
dedicata alla calzatura di livello alto e medio-alto, fugando le preoccupazioni
della vigilia dettate dalla concomitanza con la manifestazione tedesca di
settore Gds, i cui organizzatori hanno reso noto un calo degli espositori (-9%)
e della superficie netta occupata (-5,5%). Oltre a confortare gli operatori
italiani che stanno affrontando un momento congiunturale comunque difficile,
questo dato premia il lavoro di Anci nel promuovere la manifestazione e il
sistema calzaturiero italiano nel suo complesso. Avvalorato dalla concomitanza
con la settimana delle sfilate e con Mipel (pelletteria), il record raggiunto da
Micam è certamente legato anche alla sua collocazione nella capitale economica
internazionale di Milano. Universo dominato dal prestigio, Micam ha anche il
piacere di accogliere fra i partecipanti, nell'Area Visitors, un numero sempre
più elevato di designer internazionali che raggiungono quest'anno le 41
presenze. Per dare il benvenuto al suo pubblico sul pianeta delle calzature,
Micam Shoevent organizza per il 19 settembre la tradizionale serata di apertura
della manifestazione con la consegna del "XIV Micam Award".
www.micamonline.comDal 19 al 22 settembre, in apertura della settimana milanese
della moda, il pianeta delle calzature sarà accessibile ai visitatori alla
scoperta della moda dedicata all'arte del calzare. Percorrendo le strade dsi
Micam, gli operatori italiani e internazionali entreranno in un mondo che sta
sempre più estendendo i propri confini e che, con l'edizione di settembre 2002,
stabilisce un nuovo record andando ad occupare una superficie netta di oltre
48.000 metri quadrati, per ospitare un totale di 1.229 espositori di cui 180
stranieri. MicamShoevent, popolato da oltre 2.000 collezioni per la
primavera/estate 2003 e dalle proposte più innovative e prestigiose di stilisti
e designer, cresce in modo significativo rispetto a settembre dello scorso anno,
con un incremento del 5% in termini di espositori e del 6,9% in termini di area
occupata Micam si conferma così come la più grande manifestazione al mondo
dedicata alla calzatura di livello alto e medio-alto, fugando le preoccupazioni
della vigilia dettate dalla concomitanza con la manifestazione tedesca di
settore Gds, i cui organizzatori hanno reso noto un calo degli espositori (-9%)
e della superficie netta occupata (-5,5%). Oltre a confortare gli operatori
italiani che stanno affrontando un momento congiunturale comunque difficile,
questo dato premia il lavoro di Anci nel promuovere la manifestazione e il
sistema calzaturiero italiano nel suo complesso. Avvalorato dalla concomitanza
con la settimana delle sfilate e con Mipel (pelletteria), il record raggiunto da
Micam è certamente legato anche alla sua collocazione nella capitale economica
internazionale di Milano. Universo dominato dal prestigio, Micam ha anche il
piacere di accogliere fra i partecipanti, nell'Area Visitors, un numero sempre
più elevato di designer internazionali che raggiungono quest'anno le 41
presenze. Per dare il benvenuto al suo pubblico sul pianeta delle calzature,
Micam Shoevent organizza per il 19 settembre la tradizionale serata di apertura
della manifestazione con la consegna del "XIV Micam Award".
www.micamonline.com
EIMA-DIMAF 2002. LA QUATTRO GIORNI TOSCANA METTERÀ IN
MOSTRA LE PIÙ MODERNE TECNOLOGIE PER LA DECESPUGLIATURA, LA PREVENZIONE
INCENDI, L'ABBATTIMENTO E L'ESBOSCO, LA SCORTECCIATURA E IL TRASPORTO DEL
LEGNAME.
Roma, 4 settembre 2002 - Si tiene dal 26 al 29 settembre ad Arcidosso,
presso il Consorzio Forestale dell'Amiata, la manifestazione dimostrativa di
macchine e attrezzature per la forestazione Eima-Dimaf 2002. Organizzata da
Unacoma Service srI, in collaborazione con Unif, Enama, e Comunità Montana
Amiata Grossetana, la quattro giorni toscana metterà in mostra le più moderne
tecnologie per la decespugliatura, la prevenzione incendi, l'abbattimento e
l'esbosco, la scortecciatura e il trasporto del legname. Lungo un percorso di
circa un chilometro e mezzo, disegnato nel bosco di 'Talle Grande" ad una
altitudine di circa 1.100 metri s.l.m., saranno in funzione le varie tipologie
di macchine, prodotte da 25 ditte costruttrici specializzate. Il pubblico,
prevalentemente composto da operatori economici, agricoltori, esperti e addetti
del comparto forestale, potrà vedere in funzione macchinari professionali,
fondamentali per la gestione dei patrimonio boschivo. Le foreste - che
rappresentano circa il 30% del territorio nazionale, impegnando quasi 8.700.000
ettari con una massa legnosa stimata in 1,5 miliardi di metri cubi -
rappresentano una risorsa ancora poco valorizzata, se pensiamo che di 30 milioni
di metri cubi di accrescimento annuale appena 9 milioni vengono sfruttati
dall'industria nazionale. Analogamente, molta della biomassa ricavata dalle
operazioni di manutenzione, specialmente quella composta da piccoli fusti (legno
povero), può rappresentare una risorsa importante dal punto di vista
energetico. La meccanizzazione - che prevede l'impiego di trattori con rimorchio
forestale, trattori accessoriati con verricelli, pinze idrauliche, e sollevatori
idraulici, nonché "sistemi aerei", vedi in particolare le gru a cavo,
supportate da varie tipologie di stazioni, piloni, motori e carrelli - è il
supporto fondamentale per rendere economico ed efficiente il nostro sistema
forestale. L'Eima - Dimaf di Arcidosso - che peraltro si svolge nel contesto
dell'anno internazionale delle montagne, e in un momento di rinnovata
attenzione, nel nostro Paese, per le politiche forestali grazie anche al ruolo
di orientamento svolto dalla Consulta Nazionale per le Foreste e il Legno -
suscita grande attesa. La manifestazione mette insieme l'esperienza delle
Giornate dimostrative di meccanizzazione agricola (Eima in Campo) che l'Unione
Nazionale dei Costruttori di Macchine Agricole promuove dal 1992, con 26
edizioni già realizzate in varie Regioni d'Italia, e quella del Dimaf -
Dimostrazioni internazionali di macchine e attrezzature forestali, organizzate a
partire dal 1980 con cadenza biennale (11 edizioni sino ad oggi svolte in
Regioni sempre diverse) dall'Unif, l'Unione Nazionale degli Istituti di Ricerche
Forestali. Il programma prevede che le prove si svolgano il venerdì 27 dalle
ore 10 alle 18, il sabato 28dalle 9 alle 18, e la domenica 29 dalle 9 alle 15;
nelle giornate del 26 e 27 si terrà a Santa Fiora il convegno internazionale
sul tema 1nterazione ffia selvicoltura e meccanizzazione nei Paesi del
Mediterraneo", organizzato dall'Unif con la partecipazione del Dipartimento
di tecnologie, ingegneria e scienze dell'ambiente e delle foreste Dafd. Il
convegno metterà a confronto esperti che operano nelle realtà forestali dei
Paesi Mediterranei e specialisti della Fao con l'obiettivo di esaminare i
problemi emergenti dell'area, primi fra tutti quelli relativi ai cambiamenti
climatici e ai cattivi criteri di sfruttamento delle risorse territoriali.
L'area nella quale si svolge la manifestazione è gestita dal Consorzio
Forestale dell'Amiata costituito da quattro Comuni del versante grossetano
(Arcidosso, Castell'Azzara, Santa Fiora e Seggiano) e comprende boschi di
produzione (soprattutto faggi, conifere, boschi cedui), boschi di protezione ai
fini idrogeologici e ambientali, boschi e località destinati alla fruizione
turistica.
III EIMA, RASSEGNA INTERNAZIONALE DELLE INDUSTRIE DI MACCHINE PER
L'AGRICOLTURA, L'AGROINDUSTRIA, LA ZOOTECNIA, IL GIARDINAGGIO E IL VERDE
PUBBLICO
Roma, 12 settembre 2002 - Definito il quadro dei partecipanti alla III
Eima, rassegna internazionale delle industrie di macchine per l'agricoltura, l'agroindustria,
la zootecnia, il giardinaggio e il verde pubblico, che si svolgerà presso il
Quartiere Fieristico di Bologna dal 16 al 19 novembre prossimo: saranno 1.719 le
ditte costruttrici che offriranno, su un'area complessiva di 170.000 mq., ad un
pubblico di operatori economici, agricoltori, contoterzisti, tecnici, accademici
e studenti provenienti da ogni continente, il panorama completo delle tecnologie
per la meccanizzazione agricola disponibili sul mercato mondiale, a copertura di
oltre 1.000 voci merceologiche. L'industria italiana sarà presente con 1.301
aziende, provenienti da ogni regione, in prevalenza da Emilia Romagna (460),
Lombardia (274) e Veneto (186); mentre 418 saranno gli espositori esteri, in
rappresentanza di 44 paesi, in particolare dall'area Ue (247 in totale, di cui
66 dalla Germania, 60 dalla Spagna e 37 dalla Francia) dagli Usa (52) e dal
Giappone (29). Oltre 20.000 i modelli di macchine esibiti, suddivisi secondo la
formula espositiva dell'Eima in 14 settori di specializzazione che consentono di
confrontare le diverse soluzioni meccaniche disponibili per ogni segmento. Più
in dettaglio, i settori con il maggiore numero di espositori e attrezzature
risultano il XII, riservato a componentistica, accessori e parti dì ricambio,
con 467 aziende (114 estere) e 5.679 modelli; il XIII, nella cornice dell'Eima
Garden, dedicato alle macchine per il giardinaggio, verde pubblico, e ai piccoli
attrezzi motorizzati e a mano, con 273 produttori (103 esteri) e 3.637 modelli;
e il VI settore, che ospiterà le macchine per l'irrigazione, con 249 ditte (88
estere) e 3.146 modelli. Ancora in via di definizione il calendario delle
manifestazioni e delle iniziative accolte nell'ambito dell'Esposizione,
organizzata dall'Unacoma Service srl in collaborazione con Fiere Bologna e
promossa dall'Unione Nazionale Costruttori Macchine Agricole, mentre saranno
resi noti entro la prima metà di ottobre i nomi dei vincitori dei Concorso
Unacoma per le novità tecniche 2002. Lo scorso anno furono 21 le macchine
innovative, riconosciute dall'apposita giuria di esperti, messe in mostra nel
Quadriportico al centro dei quartiere fieristico; accanto a queste furono
esposte 24 macchine certificate per prestazioni e sicurezza dall'Ente Nazionale
per le Meccanizzazione Agricola Enama. L'Ente sarà presente alla prossima Eima
anche con uno sportello tecnico, a disposizione dei visitatori, per
documentazione e informazioni sul codice della strada, sulle norme di sicurezza,
sul corretto utilizzo delle macchine agricole, in particolare di
mietitrebbiatrici, essiccatoi, motoseghe, bacchiatrici e cesoie. Per quanto
riguarda i convegni, è fissato per il 19 novembre l'incontro, organizzato dall'Unacoma
in collaborazione con le rappresentanze femminili delle Organizzazioni
professionali agricole, sul tema "Agricoltura in rosa: l'allargamento
dell'Unione Europea, nuove opportunità per l'imprenditoria fémminile".
L'incontro, questa volta centrato su aspetti della politica agricola comunìtaria,
si inserisce nella tradizione dell'Eima che dal 1994 promuove ogni anno
iniziative di dibattito su aspetti salienti dei lavoro femminile in agricoltura.
Numerose anche quest'anno le missioni di operatorì economici esteri, grazie
all'organizzazione congiunta di Unacoma e vari Organismi istituzionali. Sono
infatti previste delegazioni da Brasile, Cile Cina, India, Libano, Polonia, Sud
Africa, Thaílandia, Turchia, Ungheria, Usa e Vietnam (in collaborazione con
l'Ice), dall'Australia (in collaborazione con la Camera di Commercio
Australiana). Ritornerà la Giornata Italo-Araba, giunta alla sua nona edizione,
e realizzata ìn collaborazione con la Camera di Commercio Italo-Araba, che vedrà
la partecipazione di rappresentanti di Algeria, Arabia Saudita, Egitto, Emirati
Arabi Uniti, Giordania, Lìbano, Marocco, Oman, Siria, Sudan e Yemen. Debutto
per la prima Giornata Italo-Afficana, che riguarderà forme di cooperazione in
tema di meccanizzazione agricola tra il nostro paese ed i paesi africani
dell'area francofona, realizzata in collaborazione con le Ambasciate in Italia
di Burkina Faso, Camerun, Costa D'Avorio e Senegal. Missionì, delegazioni e
giornate di approfondimento che testimoniano la rilevanza della manifestazione a
livello mondiale, in un contesto, peraltro, di grande attenzione per fl ruolo
strategico che l'agricoltura può svolgere nel futuro del Pianeta. il
"Rapporto sullo sviluppo", del resto, preparato dalla Banca Mondiale
in occasione dei summit di Jobannesburg, mette in luce come i temi della
sicurezza, della pacificazione sociale, dell'ambiente e della qualità della
vita si leghino strettamente alla crescita del l'agricoltura. Una funzione
fondamentale riveste dunque la meccanizzazione, ìn quanto elemento di
razionalizzazione dell'attività produttiva e strumento per una migliore
gestione delle risorse naturalí. I contenuti della 33ma edizione dell'Eima
saranno valorizzati grazie alla presenza di numerosi giornalisti e operatori
dell'informazione (in numero di 446 lo scorso anno, dei quali 99 in
rappresentanza di testate estere), ai quali si uniranno gruppi di studenti delle
facoltà e delle scuole di giornalismo interessati a conoscere da vicino questo
importante settore dell'industria meccanica. La partecipazione dei giornalisti,
e la presenza nell'Area espositiva 42 di 21 case editrici specializzate,
contribuiranno ancora una volta a fare dell'Eima un momento non soltanto tecnico
e mercantile, ma anche di cultura e di comunicazione.
PADOVA FIERE: 3COM HA
REALIZZATO LA REINGEGNERIZZAZIONE DEL CABLAGGIO DEI 14 PADIGLIONI DELLA SEDE
FIERISTICA DI PADOVA, CON L'OBIETTIVO DI POTENZIARNE I SERVIZI DI SUPPORTO ALLA
CLIENTELA
Cologno Monzese - 11 settembre 2002 - 3Com Italia ha annunciato la
collaborazione con Padova Fiere nell'ambito di un processo di
reingegnerizzazione del cablaggio di tutta la sede fieristica, per un totale di
14 padiglioni. Al fine infatti di potenziare i propri servizi di promozione,
sviluppo e internazionalizzazione delle imprese, Padova Fiere ha implementato le
soluzioni di LAN infrastructure offerte da 3Com, per ottenere grande flessibilità
e scalabilità, e livelli elevati in termini di prestazioni. "La nostra è
una realtà dinamica particolare: infatti l'utilizzo della rete nei padiglioni
è attivo solo durante le manifestazioni. Per questo abbiamo optato per una
soluzione equilibrata rispetto a un discorso di qualità/prezzo, progettando
un'architettura di rete funzionale e scalabile, capace di supportare tutti i
nostri obiettivi di servizio alla clientela", ha spiegato Giovanni
Boscardin, Responsabile Sistemi Informativi di Padova Fiere. "Le soluzioni
3Com ci hanno consentito di creare una configurazione il più ridondata
possibile, almeno sugli apparati importanti e sulle macchine che dovevano fare
da apparati concentratori principali nei vari padiglioni, con una particolare
attenzione ai costi. Gli apparati dovevano essere scalabili per poter
sviluppare, in seguito, nuovi collegamenti negli stand o tra gli stand e fare
switching di tipo Layer 3 per ottimizzare il traffico IP". La soluzione
3Com utilizzata per la progettazione del centro stella della nuova
infrastruttura di rete di Padova Fiere è 3Com Switch 4005 che, usato nei punti
nevralgici della rete, è un'ottima macchina come collapsed backbone nell'area
uffici e come apparato di concentrazione principale nei capannoni. "Questo
switch è completamente ridondato e modulare, il che consente di utilizzare
schede dotate di slot Gbic di tipo Lx ed Sx. Per i collegamenti esterni che
partono dallo switch principale ubicato nel rack del Ced fino ai 3Com Switch
4005 allestiti nei padiglioni, sono stati utilizzati i moduli Lx, che arrivano a
coprire distanze da 550 mt. fino a 5 Km, in base al tipo di fibra
utilizzata", ha continuato Giovanni Boscardin, Responsabile Sistemi
Informativi di Padova Fiere. "All'interno dei padiglioni, invece, sono
stati utilizzati dei rilanci in fibra ottica utilizzando l'interfaccia Sx con
dei link sempre in Gigabit Ethernet, mentre per il cablaggio orizzontale del
padiglione e del Ced, è stato utilizzato un collegamento in rame Dual Speed
10/100. I collegamenti in rame agli Switch 4005 sono stati realizzati tramite
schede inserite all'interno della macchina a 8 porte 10/100, con connettore RJ45
mentre i link periferici nei padiglioni in rame sono stati realizzati
utilizzando due tipologie di apparati switching Layer 2". Nel progetto è
stato previsto anche l'utilizzo di Switch 3Com 4300 a 48 porte laddove vi era
una richiesta di porte maggiore, senza la necessità di soluzioni stack. In
un'ottica orientata al contenimento dei costi è stata effettuata una
differenziazione degli switch Layer 2, che hanno 2 slot opzionali su cui possono
essere montati ulteriori moduli in fibra ottica da 100Mb fino a 1Gb, Sx
piuttosto che Lx, e che non hanno limitazioni nel realizzare dei rilanci anche a
velocità Gigabit verso l'apparato centrale. Il Ced doveva anche disporre di una
rete in Gb Ethernet dedicata ai server, collegati attualmente alla Lan
attraverso schede di rete a 100 Mb. Per una questione di backup e per non
decrementare le performance di risposta verso i desktop è stata creata una Vlan
dedicata. "Dal momento che tutte le piattaforme server si trovano nella
stessa stanza, abbiamo utilizzato delle porte in rame con nuove schede a 2 porte
da 1Gbps anche queste adattabili allo Switch 4005", ha spiegato Luca
Maiocchi, Business Program Manager di 3Com Italia. "Inoltre, abbiamo
suddiviso lo stack di macchine switch Layer 2 che c'era nel rack e che
coinvolgeva tutte le connessioni end-user sulla zona uffici, andando con vari
trank a 300 Mb full duplex verso ogni apparato. Questo ha permesso di aumentare
le performance tra un apparato e l'altro, nonché di suddividere, ottimizzare e
controllare il traffico attraverso link passanti nello Switch 4005, dotato di
tutta una serie di filtri a livello unicast, multicast o broadcast Layer 2 e
Layer 3". Grazie alla scelta degli switch Layer 3 è stato possibile
separare il traffico di natura multicast e broadcast a livello 3 di dominio Ip,
creando più domini Ip di rete, implementando un'ulteriore sicurezza, in quanto
si possono applicare filtri basandosi sui domini che permettono, per esempio, di
impedire che un padiglione parli con un altro. "In futuro si potrà poi
perfezionare il sistema con dei filtri a livello 4", ha continuato Luca
Maiocchi. "3Com Switch 4005 prevede una infatti prossima release che
riuscirà a filtrare anche le porte, consentendo così una gestione del traffico
per tipologia dei dati. Tutti gli apparati, inoltre, sono dotati di compatibilità
verso protocolli 802.1Q e 802.1P e danno la possibilità di prioritizzare e di
gestire con una certa facilità un'eventuale espansione per quelle che possono
essere, per esempio, le integrazioni di Network Telephony sulla rete. Questi
switch individuano un piccolo campo nel pacchetto dati, in cui sono indicati i
diversi livelli di prioritizzazione, assegnano quello massimo disponibile,
differenziando il traffico voce rispetto a quello dei dati normali". Grazie
all'utilizzo delle schede di rete 3Com, nel cui driver si può implementare la
prioritizzazione del traffico, per applicazioni multimediali nei vari pc degli
espositori, sarà possibile decidere che livello di priorità dare al traffico
generato da ogni pc in base alla criticità dell'applicativo generante il
traffico; utile soprattutto nel caso si generi traffico di Network Telephony che
deve viaggiare ad un alto livello di priorità. Per il futuro, Padova Fiere,
avendo problemi di realizzazione cabling su alcuni padiglioni, ha in progetto
l'utilizzo di diverse tecnologie di networking, tra cui soluzioni wireless
tramite dispositivi 3Com.
SHIRT AVENUE VILLA ERBA, CERNOBBIO ( 12-14 SETTEMBRE
2002 GIORNALISTI DA TUTTO IL MONDO PER LA SETTIMA EDIZIONE DI SHIRT AVENUE
Cernobbio, 12 settembre 2002 - Al via giovedì 12 settembre 2002 il settimo
appuntamento con l'alta gamma dei tessuti per camiceria. Per tre giorni saranno
di scena a Villa Erba le tendenze per il prossimo autunno/inverno 2003-2004
proposte dagli espositori di Shirt Avenue, l'unico salone a livello
internazionale specializzato nei tessuti per camiceria. La novità di questa
edizione è la presenza di una missione di giornalisti esteri, organizzata dall'I.C.E.,
l'Istituto nazionale per il Commercio Estero, che sviluppa, agevola e promuove i
rapporti economici e commerciali italiani con l'estero. I giornalisti,
provenienti da Russia, Canada, Stati Uniti, Giappone e Hong Kong, sono stati
selezionati tra le principali testate internazionali di settore (Business
Fashion, Modnyj Magazin, La Presse, Musique Plus, International Textile, Nihon
Sen-I Shinbun, Senken Shinbun, Textile Asia). La delegazione verrà accompagnata
a visitare il salone e a conoscere i protagonisti, le tendenze e l'eccellenza
dei tessuti per camiceria, di cui Shirt Avenue è massima espressione; al fine
di valorizzare questa importante occasione di contatto con i media dei
principali mercati di riferimento, gli organizzatori hanno previsto speciali
momenti di incontro tra giornalisti, rappresentanti dell'I.C.E. ed esponenti del
sistema tessile italiano, interpreti dell'attività associativa e testimoni di
una realtà produttiva unica al mondo. A lato della manifestazione, per i
giornalisti visita ai principali factory outlet tessili dell'area comasca. La
scorsa edizione si era chiusa il 18 febbraio con un risultato positivo: 1800 i
visitatori, con una percentuale di stranieri pari al 40%. Aumentato il numero di
francesi, svizzeri e portoghesi; si è attestato sulle cifre abituali il numero
degli spagnoli. In netto rialzo rispetto al settembre 2001 la presenza di
compratori statunitensi e giapponesi. Le attese si concentrano ora sull'attuale
edizione, che dovrebbe confermare il successo della fiera e rispecchiare
l'evoluzione del comparto dei tessuti per camiceria; in controtendenza rispetto
all'andamento complessivo del settore tessile-abbigliamento, infatti, il
comparto ha registrato nei primi sei mesi dell'anno consuntivi soddisfacenti, in
linea con il trend dell'anno precedente. Shirt Avenue, rassegna d'elite la cui
formula coniuga comunicazione, contatti commerciali e servizi per espositori e
visitatori, è divenuta ormai un irrinunciabile punto di riferimento per tutti
gli operatori del settore. L'area centrale di Shirt Avenue ospita, accanto allo
spazio libreria e biblioteca del tessile-moda allestito da Fashion Work Library
Club, la zona dedicata alla sintesi delle tendenze nei tessuti per camiceria,
che informa e guida verso una visita mirata. I tessuti sono raffinati, ispirati
a un filone elegante o casual ricercato; gli effetti operati si muovono nelle
disegnature, gli aspetti "double" sono discreti e appena accennati. Le
righe, dal gusto "contadino" al gusto "regimental",
predominano sui quadri. Le armature giocano un'ambiguità visiva con aspetti di
micro-rilievi. I colori, scuri, intensi, divengono "misteriosi".
Evento di inaugurazione di Shirt Avenue un concerto di Ludovico Einaudi,
compositore di musica per il cinema, il teatro, il video e la danza. La serata
musicale si terrà nella Villa Antica alle 18.30 del 12 settembre e sarà
seguita da una cena di gala.
LA TESSITURA PER CAMICERIA NEL 2002
Cernobbio, 12
settembre 2002 - La tendenza riflessiva che ha interessato nel primo semestre
2002 il settore tessile-abbigliamento non sembra aver condizionato l'evoluzione
del comparto dei tessuti per camiceria, che ha registrato nei primi 6 mesi
dell'anno consuntivi ancora soddisfacenti, in linea con il trend che aveva
caratterizzato il 2001. A determinare questo risultato la buona evoluzione sia
della domanda interna, sia di quella estera. Sul fronte dell'export, si rileva
anzitutto una buona tenuta dei mercati dell'Europa occidentale (Regno Unito in
primis, ma anche Germania e Francia); abbastanza bene il Giappone, mentre più
cauto è l'approccio con i mercati del sud-est asiatico, pur con qualche
recupero. In difficoltà il mercato statunitense, dove permane l'incertezza. Il
prevalere nei trend moda del colore e della fantasia in tutte le sue
declinazioni dovrebbe continuare ad avvantaggiare una produzione, come quella
italiana, che ha fatto di questi fattori degli elementi di forza, e riesce ad
essere competitiva sia sui prodotti classici che su quelli di tendenza. Sulla
base di questi risultati, la produzione italiana di tessuti per camiceria si può
stimare, per il complesso del 2002, pari a circa 158 milioni di mq (+5% rispetto
al 2001), per un fatturato di 645 milioni di €, di cui il 55% realizzato sui
mercati esteri.Le prospettive del comparto sono naturalmente legate
all'evoluzione del quadro economico generale e dei consumi finali, variabili che
è tutt'altro che facile valutare; allo stato delle cose ci si può attendere a
breve, pur con qualche rallentamento, una evoluzione improntata ad una
sostanziale stabilità.
6TH INTERNATIONAL CONFERENCE ON LIVE MAINTENANCE,
BERLINO, GIUGNO 2002 ABBIGLIAMENTO PER LA PROTEZIONE DALL'ARCO ELETTRICO IL
SISTEMA DI PROVA DUPONT ARC-MAN IN MOSTRA A BERLINO
Milano, 12 settembre 2002 -
La sesta edizione della manifestazione internazionale "Vde Icolim
International Conference on Live Maintenance" a Berlino ha permesso a
numerosi esperti di sicurezza di aziende europee operanti nei settori
dell'energia e dei relativi servizi la rara opportunità di vedere in prima
persona, dal vivo, come il sistema Arc-Man(tm) di DuPont verifica le prestazioni
dell'abbigliamento per la protezione dall'arco elettrico. E' stata la prima
apparizione pubblica di DuPont Arc-Man, l'unico sistema del genere disponibile
in Europa. Progettato per valutare le soluzioni di abbigliamento per la
protezione dalle ustioni originate da archi elettrici accidentali, Arc-Man si
trova generalmente presso i laboratori di DuPont nei dintorni di Ginevra,
Svizzera. Le dimostrazioni offerte a Berlino sono state effettuate a 3.000 volt
e con intensità di corrente fino a 13.000 ampere per replicare le tipiche
condizioni di intervento reale cui possono essere esposti gli operatori. Gli
specialisti presenti hanno avuto una spettacolare dimostrazione della tremenda
quantità di energia che può essere generata durante un arco elettrico
accidentale e, allo stesso tempo, delle capacità di scudo termico
dell'abbigliamento protettivo basato sulla tecnologia termica DuPont Nomex I
test, effettuati nelle massime condizioni di sicurezza, sono stati effettuati
nei locali dell'istituto Iph, un'autorità internazionale nell'ingegneria di
sicurezza elettrica. Lo svolgimento di un crescente numero di attività in
condizioni 'live-wire' è una tendenza in parte creata dall'accresciuta
pressione competitiva originata dalla liberalizzazione del settore dell'energia
in Europa. Queste pratiche hanno richiesto l'introduzione di procedure di
sicurezza molto più severe. Di conseguenza, la maggior parte delle aziende del
settore ha effettuato programmi di formazione e familiarizzazione destinati agli
operatori per aumentare la consapevolezza dei rischi, incoraggiare l'assunzione
di comportamenti responsabili e introdurre le necessarie misure di sicurezza.
Tuttavia, anche quando tutte le misure di sicurezza sono state prese, non è
possibile assicurare la totale assenza di un arco elettrico accidentale, un
evento che può avere conseguenze tragiche sul personale. Un arco elettrico
accidentale è un processo incontrollato in cui si ha una scarica continua di
corrente elettrica attraverso aria ionizzata con la generazione di temperature
fino a 10.000 °C nell'arco di millisecondi. Questo evento è di estrema
pericolosità e può verificarsi in certe condizioni con una vasta gamma di
sistemi e dispositivi elettrici, tra cui linee ad alto voltaggio,
apparecchiature di saldatura ed elettriche, sistemi ad alto amperaggio.
L'esposizione a un'arco elettrico accidentale può causare lesioni di vario
genere ed entità, come ustioni di secondo e terzo grado, danni all'udito
provocati dall'onda d'urto e anche alla vista. Gli schizzi di metallo bollente
originati dalla fusione dei conduttori, le esplosioni e gli incendi sono altri
pericoli. Il convenzionale abbigliamento da lavoro può prendere fuoco a causa
dell'enorme quantità di calore generato e dal metallo fuso e il calore che
raggiunge tale abbigliamento può essere trasmesso alla superficie del corpo
provocando gravi ustioni. Alla fine di un programma di ricerca e sviluppo
pluriennale, DuPont, in collaborazione con le principali aziende europee
produttrici di indumenti protettivi, ha introdotto una speciale soluzione di
abbigliamento resistente all'arco elettrico basata sulla tecnologia termica
DuPont Nomex Progettata per fornire protezione dagli incidenti causati dall'arco
elettrico accidentale a ingegneri e tecnici, questa soluzione offre
un'importante varietà di vantaggi. Il tessuto in fibra DuPont Nomex ha
un'altissima resistenza termica, non si strappa e non mostra significativi
restringimenti quando è sottoposto a temperature estreme. Tutto ciò conferisce
eccellenti proprietà di barriera termica e impedisce che il calore sia
trasmesso velocemente alla superficie corporea. Il sistema di protezione è
formato da vari strati e include vari capi, utilizzabili a seconda delle
esigenze operative (per esempio, biancheria intima, camicie, pantaloni, tute da
lavoro e giacche multi-strato). Il concetto di abbigliamento
"multi-strato" ottimizza la combinazione di protezione e comfort e
fornisce anche un'elevata mobilità, requisito indispensabile per la sicurezza e
il reale utilizzo. Le prestazioni del nuovo abbigliamento protettivo sono state
confermate mediante test condotti con il sistema DuPont Arc-Man. Il risultato
dei test, in termini di trasmissione termica relativa all'arco e di trasmissione
del calore, è espresso come valore termico di prestazione dell'arco (Atpv).
L'efficacia protettiva è misurata in base alle correnti norme tecniche europee
[ F 1959/iec ] e a quelle degli Usa [ Astm F 1958 ]. Il "valore generale
massimo di ustione" (cal/cm quadrato, "maximum overall burn value")
a cui il tessuto può essere esposto prima che l'operatore subisca ustioni di
secondo grado è la variabile decisiva adottata per definire il fattore
protettivo. Il sistema Arc-Man è stato introdotto da DuPont nel 1998 per la
valutazione pratica di capi di abbigliamento e campioni di tessuto per la
protezione all'arco elettrico accidentale. Rappresenta un investimento
significativo ed è un elemento fondamentale delle risorse di ricerca e sviluppo
di DuPont nel campo dell'abbigliamento per la protezione personale. Arc-Man si
presenta come un manichino dimensione-uomo dotato di sensori di calore
posizionati in punti strategici. Il manichino Arc-Man "indossa" i
campioni da esaminare e viene quindi esposto a un arco elettrico. Durante il
test, i sensori determinano il grado di calore che oltrepassa l'abbigliamento e
raggiunge il corpo. I dati ottenuti vengono analizzati da una serie di computer
che determinano l'estensione e la localizzazione delle ustioni di secondo grado
sul corpo. Il rischio di lesioni da un arco elettrico accidentale può essere
stimato dalle condizioni ambientali e dai parametri elettrici prevalenti. Il
valore massimo della corrente e i livelli di voltaggio, gli interrutori di
circuito, il tempo di reazione nell'attivazione della protezione e la distanza
tra il personale e la probabile fonte dell'arco sono fattori che devono essere
presi in considerazione. La combinazione di questi dati con le informazioni
disponibili tramite Arc-Man su fibre ad alte prestazione come DuPont Nomex ha
permesso di sviluppare soluzioni di abbigliamento protettivo che minimizzano i
rischi di lesione da arco elettrico accidentale. DuPont ha introdotto un marchio
di qualità per le soluzioni di abbigliamento che assicurano elevata protezione
dall'arco elettrico e hanno superato con successo la verifica delle prestazione
effettuata tramite Arc-Man.
I PREMIATI BALZAN IN BREVE PER LA PRIMA VOLTA AD UNA
DONNA. A LEI IL PREMIO PER LA SOCIOLOGIA
Milano, 12 settembre 2002 - La francese
Dominique Schnapper, sociologa della storia, figlia di Raymond Aron, erede di
Tocqueville, allieva di Bourdieu, coscienza morale di Francia. Da giovane studia
gli immigrati italiani. Poi la crisi dello stato-nazione: i cittadini che
diventano consumatori, la democrazia assistenziale, la politica come pura
gestione. Il tutto consegnato a iconoclastici volumi, come La Communauté des
citoyens (1994) o La démocratie providentielle (2002). Se i sociologi sembrano
non avere più il coraggio di affrontare i problemi del loro tempo, tocca alle
sociologhe seguire la lezione di Weber, Mauss o Elias. Dice di lei
"L'Express", citando Montherlant: "Quando i vescovi hanno un
coraggio da donne, le donne devono avere un coraggio da vescovi". Se si
esclude Madre Teresa di Calcutta, altra donna coraggiosa a cui è andato il
Balzan per la pace nel '78, la Schnapper è la prima donna (scienziato) a
ricevere il prestigioso Premio. Il Premio per gli studi umanistici, ad un
giovane storico americano, vero "uomo del Rinascimento" Il
cinquantenne Anthony Grafton. Per studiare gli umanisti ne ha assunto lo stile:
grandissima erudizione, problematiche affascinanti, poliedrici interessi,
scrittura brillante. Un vero storico totale. Studia Cardano (Il signore del
tempo, Laterza) e si scopre la forza dell'astrologia nella cultura occidentale.
Ci intrattiene coi falsi storici, (Falsari e critici, Einaudi) ma per mostrare
che sono la "sorella criminale" dell'erudizione: risorsa formidabile
per gli storici. Come le note a piè di pagina, argomento di un libello tradotto
in cinque lingue e coperto di recensioni. Ci racconta di dove e come si leggeva
in passato, frugando tra le note a margine di alcuni grandi umanisti. Dice di sé
che lavora "come un raccoglitore di tartufi", che ama però guardare
le cose dall'alto, "come un paracadutista". Al poeta dei moscerini
mutanti, il Premio per la biologia dello sviluppo Come le poesie surreali del
tedesco Christian Morgenstern, la carriera del biologo svizzero Walter Gehring
è popolata di animaletti mutanti. Primo di tutti un moscerino con due zampette
al posto delle antenne: chiama questa mutazione Nasobemia ricordando proprio il
Nasobem di Morgenstern, un esserino che cammina sul naso. Metamorfosi come
questa gli consentono, nel 1984, di individuare l'omeobox, un tratto identico di
Dna che accomuna i geni-architetti, quelli che dirigono l'ordinata disposizione
delle parti del corpo. Una scoperta fondamentale. È del 1995 l'identificazione
del gene che controlla lo sviluppo dell'occhio in tutti gli organismi del regno
animale. Scoperta accompagnata da esperimenti "spettacolari":
moscerini con un occhio al posto dell'antenna o dell'addome. Anche questo un
gene regolatore di alto livello gerarchico, che controlla l'azione di circa 2000
geni esecutori. Ad un "geologo spirituale", diviso tra la Tettonica e
l'amore del prossimo, il Premio per la geologia Il francese Xavier Le Pichon.
Uno dei padri della "Tettonica a placche", la teoria che negli anni
'60 ha rivoluzionato la geologia e la nostra stessa visione del mondo, mostrando
che tutto si muove e si trasforma, anche gli oceani e i continenti. Ha esplorato
i fondali oceanici alla scoperta delle forze che spostano i continenti,
sollevano le montagne, sconvolgono la terra con terremoti ed eruzioni. A quelle
profondità, di fronte a montagne altissime e a colate di lava, racconta,
"la presenza di Dio mi è sembrata evidente". Vive in Francia coi 6
figli e la moglie presso una comunità che ospita handicappati mentali. Oltre al
primo manuale di Tettonica (nel 1973) ha scritto alcuni libri sul significato
della morte e della sofferenza.
STAGIONE TEATRALE 2002-2003 : PROGRAMMA DEL
TEATRO MANZONI DI MILANO
Milano, 12 settembre 2002 - Dall' 8 ottobre al 3
novembre Vincenzo Salemme in "Cose da pazzi !" ovvero "Lo strano
caso di Felice C", commedia in due atti scritta e diretta da Vincenzo
Salemme. Dal 5 novembre al 1 dicembre Gianfranco Jannuzzo e Paola Quattrini in
"... E' molto meglio in due " commedia musicale scritta da Jaja
Fiastri e Enrico Vaime, canzoni e musiche di Claudio Mattone, coreografie di
Gino Landi, scene di Uberto Bertacca, costumi di Silvia Frattolillo, regia di
Pietro Garinei con Lorenza Mario. Dal 3 dicembre al 5 gennaio Gianluca Guidi e
Maria Laura Baccarini in "Promesse, Promesse", testo di Neil Simon,
musica di Burt Bacharach, liriche di Hal David, trad. e adatt. Giorgio
Calabrese, regia di Johnny Dorelli. Dal 7 gennaio al 2 febbraio Alessandro
Gassman - Giuseppe Fiorello in "Delitto per delitto" di Craig Warner e
con la partecipazione di Paila Pavese, regia di Alessandro Benvenuti. Dal 4
febbraio al 2 marzo "Storia d'amore e d'anarchia", commedia musicale
di Lina Wertmuller con Giuliana De Sio & Elio, regia di Lina Wertmuller,
musiche e canzoni Nino Rota, Italo Greco, Lucio Gregoretti, scene e costumi
Enrico Job. Dal 18 marzo al 13 aprile Massimo Dapporto in "La coscienza di
Zeno", due tempi di Tullio Kezich dal romanzo di Italo Svevo con Virgilio
Zernitz, regia di Piero Maccarinelli. Dal 29 aprile al 25 maggio Carlo Giuffrè
in "Miseria e nobiltà" di Eduardo Scarpetta con Nello Mascia, regia
di Carlo Giuffrè. Dal 4 marzo al 16 marzo (fuori abbonamento) Loretta Goggi in
"Hello, Dolly !" il musical, libretto di Michael Stewart, musica e
liriche di Jerry Herman, trad. it. di M. Renzullo, adatt. di S. Marconi,
versione it. delle canzoni di S. Testi con la partecipazione straordinaria di
Paolo Ferrari e un grande cast, regia di Saverio Marconi. Abbonamento a 7
spettacoli a giorno e posto fissi in vendita fino al 18 ottobre: euro 200,00.
Spettacolo in opzione per gli abbonati: "Hello, Dolly" euro 26,00
(prezzo speciale). Infolink: www.teatromanzoni.it
ITINERARI
EBRAICI : UNA PROPOSTA DAL FRIULI VENEZIA-GIULIA
Milano, 12 settembre 2002 -
"Itinerari ebraici: una proposta dal Friuli Venezia-Giulia" è il
titolo del convegno-workshop che si svolgerà presso il Centro Congressi di
Trieste il 6 e 7 ottobre prossimi. La manifestazione, realizzata con il
contributo dell'Assessorato Regionale al Turismo e Commercio del Friuli
Venezia-Giulia, la collaborazione dell'Azienda Regionale di Promozione Turistica
del Friuli Venezia Giulia, organizzata dall'Agenzia di Informazione e di
Accoglienza Turistica di Trieste, dall'Ente Fiera di Trieste, dal Museo Italiano
di Arte Ebraica di Gerusalemme, dalla Comunità Ebraica di Trieste e dall'Asta -
American Society of Travel Agents, ha per scopo la divulgazione degli itinerari
ebraici nelle città italiane nonché dei prodotti Kasher al fine di favorire la
creazione di una serie di pacchetti turistici in grado di potenziare l'incoming
in Italia di un target di turisti particolarmente interessati a tali mete.
Trieste si rivolge così a questo mercato, forte del suo secolare legame con la
cultura e la storia ebraica: infatti fin dal III secolo d.c, la città giuliana
ha ospitato un primo nucleo di Ebrei, che nel tempo è cresciuto fino a
divenire, attualmente, un'attiva Comunità Ebraica, con i suoi servizi e con una
delle sinagoghe più grandi d'Europa. Nel XVIII secolo gli Ebrei triestini,
sotto l'Impero Austriaco, ottennero per la prima volta l'eguaglianza dei diritti
con gli altri cittadini e nel 1781 l'Imperatore Giuseppe II emanò le
"Patenti di tolleranza", che permettevano agli Ebrei di accedere alle
cariche di deputati alle Borse e ad altre libere professioni. Nel XIX gli Ebrei
hanno assunto importanza nel campo degli studi delle lettere, nell'industria e
nel commercio ed anche il loro numero andò gradualmente aumentando. Nel 1912
venne inaugurata una monumentale sinagoga che rimpiazzò le quattro sinagoghe più
piccole che esistevano in precedenza. Trieste, nota come "Porta di
Sion", è stata luogo di imbarco per migliaia di Ebrei verso gli Stati
Uniti e Israele tra la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, ed è la città che
dolorosamente conserva quale monumento nazionale l'unico campo di sterminio in
Italia. Il workshop si accompagnerà ad un vasto programma di eventi
collaterali, spettacoli, tavole rotonde, concerti di musica klezmer: iniziative
per permettere ai partecipanti di respirare un'atmosfera di un viaggio nella
memoria e nelle tradizioni ebraiche italiane.
IL LEGGENDARIO FOTOGRAFO AMERICANO
PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA HERMAN LEONARD JAZZ MEMORIES PADOVA, PALAZZO DEL
MONTE DI PIETÀ 12 OTTOBRE - 15 GENNAIO 2003
Padova, 12 settembre 2002 - Nell'
ambito della manifestazione "Un' emozione chiamata jazz", si inaugura
a Padova sabato 12 ottobre 2002 alle ore 18:30, nel Palazzo del Monte di Pietà,
la rassegna "Herman Leonard. Jazz memories". L'originale esposizione
del più grande fotografo di musicisti jazz, promossa dall'Assessorato alla
Cultura - Centro Nazionale di Fotografia, presentata per la prima volta in
Italia, è costituita dalla significativa produzione artistica del fotografo
americano, che con i suoi inconfondibili chiaroscuri ha saputo distinguersi agli
occhi dell'opinione pubblica e meglio di chiunque altro ha saputo raccontare il
mondo della musica jazz e dei suoi miti. Nelle foto presenti in mostra - 60
originali in bianco e nero, realizzate a partire dal 1948, corredate da oltre un
centinaio di immagini che contestualizzeranno l'atmosfera del jazz degli anni
'40 e '50 - sono immortalati, tra gli altri, personaggi del calibro di Louis
Armstrong, Frank Sinatra, Duke Ellington, Billie Holiday, Dizzy Gillespie.
L'importanza delle fotografie di Leonard trascende la bellezza e l'estetica:
sono soprattutto documenti di importanza storica, testimonianze intime, vitali
ed esplosive di un' epoca. Non a caso parte della sua collezione è oggi
conservata al Smithsonian Institute di Washington, accanto ai manoscritti di
Duke Ellington e la tromba di Dizzy Gillespie. La vita del fotografo americano
è segnata da due passioni: quella per la fotografia e quella per la musica
jazz. Infatti dopo un inizio da amatore, nel 1940 comincia a studiare fotografia
all' Università dell' Ohio. A seguire è la sua prima importante esperienza: il
viaggio in Canada con Yousuf Karsh. Ritrae personaggi famosi come Albert
Einstein, il Presidente Harry S. Truman e il Generale Dwight Eisenhower,
specializzandosi nelle tecniche di presa e di stampa della foto. La sua nuova
consapevolezza e professionalità lo porta ad aprire uno studio a Greenwich
Village e a collaborare con importanti testate americane (Life, Look,
Cosmopolitan). La passione per il jazz lo spinge, in seguito, a frequentare i
locali e i club di Brodway e Harlem, dove, via via, conquista la stima dei
musicisti, catturando così le prime famose atmosfere fumose e soffuse dei
locali notturni e ricreando l' improvvisazione propria dei jazzisti. Nel 1956
riceve un incarico straordinario: quello di fotografo personale di Marlon Brando
per le riprese del film Teahouse of the August Moon. Dopo una pausa dedicata
alla moda e alla pubblicità nel 1980 è a Ibiza, e poco dopo a Londra è la sua
fortunata mostra "Images of jazz" nella galleria "The Special
Photographers Company". A partire da questo evento la sua fama diventa
leggendaria: la BBC gli dedica speciali e il London Times gli riserva interi
inserti. Su di lui, inoltre, gira un film-documentario Tony Bennett: "Frame
after frame: the Images of Herman Leonard". Dal 1988 si contano più di 45
esposizioni con le sue foto e due suoi libri: "The eye of Jazz" e
"Jazz Memories". Oggi Leonard vive a New Orleans, la città che più
di tutte ha saputo accoglierlo e ispirarlo con il fascino del mondo del jazz. In
occasione della mostra "Jazz memories" avranno luogo altre importanti
manifestazioni: la V^ edizione del "Porsche jazz Festival", che offre
in 3 serate concerti di grande prestigio, spettacoli live organizzati al Caffè
Pedrocchi e nei locali di tendenza della città; mercatino di vinili d'epoca tra
le vie del centro; una rassegna di film da Oscar sul jazz e interventi
multimediali-performativi a tempo di musica jazz; un workshop tenuto per la
prima volta in Italia da Herman Leonard in persona, che si svolgerà il 12 e 13
ottobre 2002 nelle sale del Caffè Pedrocchi e rivolto ai fotografi
professionisti e amatori appassionati di jazz. Infine, una selezione di immagini
dei più importanti fotografi di jazz italiani, sarà ospitata nelle sale del
Caffè Pedrocchi. "Racconta sempre il vero, ma con il linguaggio della
bellezza" Yousuf Karsh "Ci sono molti vecchi musicisti, come ci sono
molti vecchi artisti. E' la loro passione che mi dà un motivo per continuare.
Può essere che sia proprio questo che mi fa andare avanti. E' una passione
decisa nel fare quello che si ama fare" Herman Leonard Herman Leonard. Jazz
memories. Padova, Palazzo del Monte di Pietà, 12 ottobre - 15 gennaio 2003.
Mostra promossa dall'Assessorato alla Cultura - Centro Nazionale di Fotografia,
a cura di Enrico Gusella e Pino Ninfa. Coordinamento organizzativo: Studio Mra.
Orario: martedì-domenica 9:30-12.30 / 15:30-19:00. Chiuso il lunedì. Ingresso:
intero 4 euro - ridotto 2 euro.(Riduzioni di legge, cartagiovani, carta argento,
ecc.). Info: Centro Nazionale di Fotografia: Corso Garibaldi 33 - 35122 Padova -
tel 0498755212 - fax 049661030 - e-mail cnf@comune.padova.it
; gusellae@comune.padova.it
COMITATO LOMBARDIA EUROPA MUSICA 2000 UNGHERIA IN PRIMO PIANO STAGIONE DELLA
CULTURA UNGHERESE IN ITALIA FESTIVAL LOMBARDIA EUROPA MUSICA 2002 ARS HUNGARICA
IN LOMBARDIA
Milano, 12 settembre 2002 - Sabato 14 settembre alle ore 21, presso
l'Abbazia di Santa Maria e San Pietro di Chiaravalle Milanese (MI), avrà luogo
il concerto di musica corale Canti a Maria del Monteverdi Choir di Budapest, con
musiche di Liszt, Monteverdi, Kodály, Bárdos, Orbán, Rachmaninov. Il concerto
avviene nell'ambito del Festival Lombardia Europa Musica e costituisce
un'anteprima della Stagione della cultura ungherese in Lombardia, promossa dalla
Regione Lombardia. La manifestazione si inserisce nel progetto internazionale
Ungheria in primo piano promosso da Ministero per il Patrimonio Culturale
Nazionale Ungherese, Hungarofest, Ministero per i Beni e le Attività Culturali,
Ministero degli Affari Esteri, Fondazione Romaeuropa Arte e Cultura. Il concerto
è organizzato dal Comitato Lombardia Europa Musica 2000 e promosso dalla
Provincia di Milano. Il programma del Monteverdi Choir, tutto sacro ma
distribuito lungo un arco temporale e spaziale vastissimo, che dall'Italia del
primo Seicento passa per la Russia del Novecento ed approda all'Ungheria
contemporanea, ha il pregio di soffermarsi su un repertorio poco frequentato,
che riceve un forte elemento di coesione dal culto mariano, cui si riferisce
buona parte delle composizioni proposte. Questa tematica, oltre ad aver prodotto
una quantità davvero sorprendente di musica, attraversa indenne epoche,
liturgie, stili, scuole diverse divenendo una chiave di lettura particolarmente
significativa per cogliere non solo l'evolvere del linguaggio musicale ma anche
della spiritualità che ad esso si accompagna. Di tutte le antifone, gli inni,
le preghiere riferibili al culto mariano, il programma si sofferma
particolarmente sull'Ave Maria e sull'Ave maris stella: quattro esempi del primo
(uno di Monteverdi, due di Liszt e uno di Rachmaninov) e tre del secondo (uno di
Monteverdi, uno di Liszt e uno del compositore contemporaneo ungherese Lajos Bárdos)
per illustrare non soltanto la persistenza nel repertorio di questi testi
antichissimi ma anche la diversità di atteggiamenti con cui sono stati
affrontati. Quel che rende così vitale il culto mariano, oltre all'intrinseca
bellezza dei testi, è il fatto che ha saputo adattarsi alle più diverse
temperie musicali, aggiornando continuamente la sua veste stilistica anche sulla
base delle sperimentazioni avviate in ambiti tradizionalmente più liberi di
quello sacro. È il caso di Claudio Monteverdi nella cui musica sacra risuona
l'attraente modernità del suo linguaggio musicale profano, apertamente legato
al melodramma, o di Franz Liszt che in pieno romanticismo ha saputo come
Monteverdi utilizzare in ambito sacro tutte le risorse sperimentate in ambito
profano e si segnala per altro per un attaccamento quasi maniacale al culto
mariano, ampiamente documentato nel suo vastissimo e negletto catalogo
religioso. Il programma si completa con brani di Zoltán Kodály e di Lajos Bárdos,
testimonianza di come lo studio novecentesco del ricco patrimonio etnofonico
ungherese si sia tradotto in recupero di una tradizione cattolica e di un culto
mariano mai veramente assopiti a livello popolare e con un'incursione in ambito
ortodosso con l'Ave Maria di Rachmaninov. Il Budapest Monteverdi Choir, fondato
nel 1972 da Éva Kollár, esegue tanto il repertorio europeo a cappella, dal
Rinascimento fino alla musica d'oggi, quanto i grandi oratori del periodo
barocco, classico e romantico. Molte prime assolute di opere di autori ungheresi
sono state affidate al coro, che ama anche dedicarsi al patrimonio folkloristico
ungherese. Inserito a pieno titolo nella vita musicale del suo paese, il
Monteverdi Choir - che è anche fondatore di un festival corale e di un premio
che portano il suo nome - si è esibito in tutta Europa, ed ha partecipato con
successo a concorsi nazionali e internazionali quali il premio "Béla Bartók"
in Ungheria, il Concorso Internazionale Corale di Arezzo, il Concorso di
Gorizia. Éva Kollár, diplomata in didattica musicale e direzione di coro
all'Accademia di Musica "Liszt" di Budapest, è stata docente
universitaria e direttrice del coro Pro Musica Hungarica presso il dipartimento
di musica dell'Università "Eotvos Lorand". Dal 1997 è direttrice
della facoltà di didattica e canto corale all'Accademia "Liszt".
Tiene corsi in Europa e in Canada ed è spesso invitata a far parte della giuria
di concorsi corali internazionali. Ingresso libero Il prossimo appuntamento a
Milano della Stagione Ungherese in Lombardia è fissato per sabato 21 settembre,
ore 21.15 a Milano, Teatro Dal Verme dove si esibirà la Danubia - National
Youth Orchestra of Hungary su un programma dedicato a musiche di Liszt, Bartók
e Kodály. Informazioni Comitato Lombardia Europa Musica 2000 - Segreteria
operativa: Camt-Am Villa Olmo, via Cantoni 1, 22100 Como Tel. 031.571.150 - Fax
031.570.540 - www.camtam.it
SERATA MUSICALE CON "LUDOVICO EINAUDI"
Cernobbio, 12 settembre 2002 - L'evento di inaugurazione della settima Shirt
Avenue avrà luogo il 12 settembre alle 18:30 nella Villa Antica. Davanti ad una
platea di imprenditori, giornalisti, autorità, operatori del settore, si terrà
un concerto del musicista Ludovico Einaudi. Diplomato in composizione al
Conservatorio G. Verdi di Milano con Azio Corghi, Ludovico Einaudi ha
perfezionato i suoi studi con Luciano Berio, con cui ha lavorato come assistente
su vari progetti musicali e teatrali, ricevendo nell'82 una borsa di studio per
un soggiorno al Festival di Tanglewood (Usa). Le sue prime composizioni, da
camera e sinfoniche, sono state eseguite nelle più importanti istituzioni
musicali internazionali, tra cui il Teatro alla Scala, il Maggio Musicale
Fiorentino, il Festival di Tanglewood, l'Ircam di Parigi, la St. Paul Chamber
Orchestra (Usa), Settembre Musica, l'Ucla Centre for Performing Arts, il
Budapest Music Festival, la Queen Elisabeth Hall di Londra. A partire dagli anni
Ottanta ha iniziato un percorso alla ricerca di un linguaggio più libero, in
grado di assorbire culture e influenze musicali diverse, riprendendone
l'immediatezza, la carica emotiva e l'impatto sonoro, e scrivendo per il cinema,
il teatro, il video, e la danza. Nel 1988 ha composto Time Out, spettacolo
multimediale concepito insieme allo scrittore Andrea De Carlo che ne ha firmato
i testi, e messo in scena con successo dalla compagnia americana ISO Dance
Theatre, in Italia, negli Stati Uniti e in Giappone. Dopo Time Out, ha
proseguito l'esperienza con la danza realizzando The Wild Man (1990) per
l'Oregon Dance Company e The Emperor (1991), di nuovo con Iso Dance Theatre,
presentato in prima assoluta al Lincoln Centre di New York e successivamente a
Tokyo e in Israele. Nel 1992 ha pubblicato Stanze, un ciclo formato da sedici
pezzi per arpa. L'ultimo lavoro di Einaudi è Salgari, commissionato dall'Arena
di Verona e ispirato alla vita e alle opere dello scrittore veronese, con testi
scelti da Andrea De Carlo, coreografie di Daniel Ezralow, scene e proiezioni di
Jerome Sirlin. Einaudi ha recentemente creato l'Einaudi Electric Ensemble, una
formazione di cinque elementi con un repertorio di sue musiche, in cui l'autore
suona anche il pianoforte. Oltre ad essere un musicista dalla solidissima
formazione culturale, Ludovico Einaudi è anche una speranza per il nostro
cinema, grazie alle indimenticabili colonne sonore. Autore - tra l'altro - delle
musiche dei film di Andrea De Carlo (Treno di panna) e Dominick Tambasco (Giorni
dispari), Einaudi ha recentemente realizzato la colonna sonora per il film di
Giuseppe Piccioni Fuori dal mondo, dove, in un'elegante miscela di musica
minimalista ed etnica, ha saputo sapientemente plasmare un'armonia che si unisce
alla perfezione agli stati d'animo e alle situazioni del capolavoro di Piccioni
Le sue musiche sono state eseguite in prestigiose istituzioni internazionali,
quali il Teatro alla Scala di Milano, il Maggio Musicale Fiorentino, il Festival
di Tanglewood, il Lincoln Center di New York, la Queen Elisabeth Hall di Londra,
il Center for Performing Arts di Los Angeles. Giovedì 12 settembre 2002 alle
ore 18:30 Villa Antica
SUZUKI AL RALLY DEL MONTE PENNINO LUCHINI SBARAGLIA IL
GRUPPO IN TERRA UMBRA.
Nocera Umbra (Pg) 12 settembre 2002 -- Durante l'ultimo
week-end di agosto (31/8 - 1/9) si è svolta a Perugia la 6ª gara del
Campionato Italiano Rally Tout Terrain. Gli equipaggi Suzuki sono stati
protagonisti all'interno di un Campionato che è stato sino ad oggi capace di
riservare sorprese ad ogni appuntamento. Sei gli equipaggi del Suzuki Challenge
iscritti al Rally del Monte Pennino: Lolli-Valentini su Grand vitata;
Luchini-Fattori su Grand Vitata; Pacitti-Drudi su Grand vitata; Accadia-Volterra
su Grand Vitata; Frandino-Masante su Jimny; Ghiani-Borghini su Jimny. La gara è
stata caratterizzata, nella classifica generale, da un susseguirsi di uscite di
scena dovute a guasti meccanici ed errori di percorso. Abbandoni anche fra le
fila del Suzuki Challenge dove Ghiani ed Accadia si sono dovuti ritirare a causa
rispettivamente di un'uscita di strada e di una rottura di un semiasse. Sulle
strade umbre Luchini ha condotto una gara senza errori ed è stato premiato
arrivando primo fra gli equipaggi iscritti al Suzuki Challenge. Lolli è
riuscito a mantenere la leadership giungendo al secondo posto, guadagnando così
punti preziosi che hanno permesso all'equipaggio emiliano di consolidare la
posizione in testa alla classifica. Frandino è giunto terzo attardato da alcune
noie meccaniche. All'arrivo anche l'equipaggio "misto"
romano-romagnolo Pacitti-Drudi (quest'ultimo ex navigatore di Ricci),
penalizzati da un errore di percorso. In classifica assoluta Luchini è giunto
settimo, Lolli 10°, Frandino 13° e Pacitti 15°. Questa la classifica del
Suzuki Challange dopo la gara del Monte Pennino: 1° Lolli su Grand Vitara 80
punti ; 2° Luchini su Grand Vitara 57 punti ; 3° Frandino su Jimny 31 punti; 4°
Pacitti su Grand Vitara 19 punti ; 5° Ghiani su Jimny 11 punti ; 6° Accadia su
Grand Vitara 10 punti; 7° Poillucci su Jimny 3 punti ; 8° Diciatteo su Grand
Vitara 1 punto.
SUZUKI UFFICIALE ANCORA UNO SPLENDIDO PODIO PER MARIO RICCI.
Nocera Umbra (Pg) 12 settembre 2002 - - Dopo la pausa estiva il Campionato
Italiano Rally Tout Terrain è ripartito con il 1° Rally del Monte Pennino. Al
via come di consueto anche la Grand Vitara ufficiale condotta in gara
dall'equipaggio Ricci-Briani. E ancora una volta è arrivato un ottimo risultato
per la "piccola" Suzuki 2000 cc iscritta in Gruppo T2. La gara di
Ricci è stata caratterizzata da una condotta in gara estremamente regolare. La
Squadra Ufficiale si era posta un unico obiettivo: giungere sul podio ed
incamerare punti preziosi validi per la classifica assoluta. Il pilota romagnolo
non ha deluso le aspettative. Perfettamente a suo agio sui veloci sterrati umbri
e particolarmente affinata nell'erogazione della potenza e nell'affidabilità,
la Grand Vitara ha ottenuto anche il secondo miglior tempo nella seconda prova
speciale della prima tappa. Con questo risultato Ricci-Briani consolidano la
loro posizione tra i primi equipaggi del Campionato Italiano Rally Tout Terrain
2002. La Classifica assoluta del Campionato Italiano Rally Tout Terrain dopo la
6ª gara: 1° Ciampolini su Mitsubishi Pajero Evo 3.5 V6 252 punti; 2° Auteri
su Mitsubishi Pajero Evo 3.5 V6 241 punti; 3° Larini su Mitsubishi Pajero 3.2
TD 207 punti; 4° Ricci su Suzuki Grand Vitara 2.0 170 punti; Toro su Nissan
Patrol GR 4.5 170 punti. Il prossimo appuntamento con il Campionato Italiano
Rally Tout Terrain è fissato per il 21 settembre a Pordenone in occasione del
Rally del Cellina.
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