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GIOVEDI'
12 SETTEMBRE 2002

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SCIENZIATI BRITANNICI ELABORANO UN NUOVO TEST DNA PIÙ RAPIDO PER RILEVARE LA TUBERCOLOSI 

Londra, 12 settembre 2002 - Un nuovo test Dna, capace di rilevare la presenza di tubercolosi in poche ore, potrebbe costituire uno degli strumenti principali della lotta intrapresa dall'Ue contro le malattie trasmissibili, in particolare l'Aids, la malaria e la tubercolosi, nei paesi in via di sviluppo. Il nuovo test Dna, elaborato da scienziati britannici, può individuare la presenza di tubercolosi in due-tre ore. Il professor Mike Barer dell'Università di Leicester ha utilizzato i risultati ottenuti dalla decodifica del genoma del Micobatterio tubercolare per cercare dei marcatori da utilizzare per individuare l'agente patogeno. I metodi di analisi precedenti potevano richiedere anche settimane per ottenere i risultati, che a volte erano inesatti. "La tecnologia genetica impiegata per il controllo delle malattie infettive comincia a dare i suoi frutti. Per decifrare la sequenza del Micobatterio della tubercolosi erano state investite grosse somme. Questa è un'applicazione realmente diretta che è stata utilizzata su base quotidiana dai medici praticanti", ha dichiarato il professor Barer. L'Ue sta finanziando un partenariato tra l'Europa ed i paesi in via di sviluppo con una dotazione di 200 milioni di euro che serviranno a sviluppare nuovi farmaci e vaccini contro L'Hiv/Aids, la malaria e la tubercolosi. Il "Partenariato di sperimentazioni cliniche Europa-paesi in via di sviluppo" (Edctp) della Commissione europea prevede che ai 200 milioni di euro di fondi comunitari saranno aggiunti 200 milioni di euro a carico dei programmi nazionali di sperimentazione clinica dei paesi partecipanti e 200 milioni provenienti da altri donatori e dall'industria. La lotta contro queste tre malattie costituisce anche una priorità del sesto programma quadro (6PQ) di ricerca e sviluppo tecnologico ed è elencata nell'area tematica prioritaria "Scienze della vita, genomica e biotecnologie per la salute". 

RATIOPHARM, HA AVVIATO UNA RICERCA DIRETTA DAL DR. RICCARDO CECCARELLI SULL'ATTIVITÀ E SUGLI STRESS PSICOFISICI CUI SONO SOTTOPOSTI I PILOTI E I COMPONENTI UN TEAM DI FORMULA 1 
Monza, 12 settembre 2002 - ratiopharm, azienda leader in Europa (e quarta a livello mondiale) nello sviluppo, nella produzione e nella commercializzazione di farmaci generici, ha presentato a Monza, presso l'Autodromo Nazionale, la sponsorizzazione del team Panasonic Toyota Racing F1. Prima azienda farmaceutica nel mondo a legare il proprio marchio al mondo della Formula 1, ratiopharm assume la definizione di "Official Health Partner" del team Panasonic Toyota Racing (550 persone di cui 70 che seguono le attività ai circuiti): nell'ambito di questo ruolo, ratiopharm ha avviato un progetto di ricerca, diretto dal dr. Riccardo Ceccarelli, destinato allo studio dell'attività e allo stress psicofisico cui sono sottoposti piloti, tecnici, meccanici e componenti del team di Formula 1, con l'obiettivo di predisporre terapie preventive ai fini della sicurezza e benessere sia al posto di guida sia nei paddock a bordo pista. ratiopharm sta fornendo allo staff del dr. Ceccarelli il supporto necessario per la realizzazione di questo programma di sostegno destinato, oltre che ai componenti del team Panasonic Toyota Racing, anche allo staff di Colonia (dedicato allo studio delle tecnologie destinate alla Formula 1). Obiettivo finale di questa operazione è quello di ottenere risultati anche in campi diversi rispetto allo sport professionistico di Formula 1: in particolare, l'approfondimento delle sollecitazioni psicofisiche cui sono sottoposti i piloti può portare alla realizzazione di terapie preventive in favore della sicurezza nella guida sia in ambito professionale (autisti, tassisti, camionisti, ecc.), sia in favore di guidatori occasionali impegnati in viaggi particolarmente impegnativi. Anche la capacità di mantenimento dell'attenzione è un aspetto che viene monitorato e che potrebbe avere risvolti interessanti anche per il grande pubblico. ratiopharm è sorta ad Ulm, in Germania, nel 1974 ed è presente in Italia dal 1998; attiva in 20 Paesi a livello mondiale, ha già raggiunto la leadership nel mercato dei farmaci generici, oltre che in Italia, in Germania, Austria, Svizzera e Spagna. Le prospettive di sviluppo prevedono l'ingresso di ratiopharm negli Stati Uniti, in America Latina (Brasile, Messico, Argentina), in Australia e in Nuova Zelanda. La produzione si basa sull'utilizzo di 273 principi attivi che permettono la realizzazione di 693 diversi composti farmaceutici, per un totale di 255 milioni di confezioni prodotte ogni anno; il fatturato a livello mondiale ha raggiunto nello scorso anno il miliardo di euro. In Italia, nel periodo agosto 2001 - luglio 2002, le vendite hanno raggiunto i 4 milioni di confezioni per un fatturato di 19,5 milioni di euro: l'offerta ratiopharm comprende 53 differenti confezionamenti basati su 28 principi attivi. I prodotti ratiopharm trovano applicazione in tutte le più importanti aree terapeutiche: sistema cardiovascolare, metabolismo, sistema nervoso centrale, sistema immunitario, sistema respiratorio, sistema muscolo-scheletrico, ecc. A partire dal campionato di Formula 1 del 2002 ratiopharm è sponsor del team Panasonic Toyota Racing, che prende parte alla stagione che volge al termine con i piloti Alan McNish e Mika Salo. La scelta di abbinare il proprio marchio a una squadra di Formula 1 è stata dettata dalla volontà di raggiungere diversi obiettivi. Il più importante campionato di automobilismo del mondo, infatti, permette il contatto con un elevato numero di spettatori a livello internazionale e dà la possibilità di operare in uno sport che immediatamente evoca concetti di tecnologia, sicurezza, affidabilità, tutti portati ai massimi livelli raggiungibili. Il rapporto che lega ratiopharm e il team Panasonic Toyota Racing, ha permesso l'avviamento di un programma di studi con lo staff del dr. Riccardo Ceccarelli: il team Panasonic Toyota Racing è l'unica scuderia di Formula 1 a poter contare sulla costante presenza di uno staff medico, ed è stato quindi possibile avviare una ricerca legata all'attività e allo stress cui sono sottoposti piloti, tecnici, meccanici e tutti i componenti il team. ratiopharm sta fornendo al dr. Ceccarelli l'appoggio necessario per la realizzazione di un programma di sostegno psico-fisico destinato ai piloti, ai componenti il team, all'intero staff del laboratorio Toyota di Colonia, dedicato allo studio delle tecnologie destinate alla F1. Per tutte queste ragioni, ratiopharm ha assunto la definizione di Official Health Partner del team Panasonic Toyota Racing. Durante un Gran Premio di Formula 1, un pilota è sottoposto a diverse situazioni di elevato stress, ad esempio: durante la corsa si verifica una perdita di liquidi compresa tra i due e i tre litri, nelle curve il fisico è sollecitato da spinte laterali che possono arrivare anche a 4.5 G (cioè una spinta di circa 25 kg sul collo), e la stessa spinta viene registrata durante le frenate; il battito cardiaco può arrivare a 170-180 pulsazioni al minuto. Anche per i componenti del team (tecnici e meccanici) non mancano le occasioni di stress e di relativo monitoraggio: la messa a punto delle vetture per i diversi momenti della gara (prove libere, prove cronometrate, warm up, gran premio) richiede periodi di intensa attività alternati a fasi di riposo di durata limitata. Variazione dei parametri del sangue prima e dopo la gara di F1, registrazione della frequenza cardiaca durante la corsa, test su riflessi, equilibrio, concentrazione sono alcuni degli aspetti sanitari di monitoraggio del team Toyota Panasonic Racing. La collaborazione tra ratiopharm e Toyota Panasonic Racing si pone l'obiettivo di ottenere risultati che possano trovare applicazione anche in ambienti esterni a quello professionistico e legato alla Formula 1. L'approfondimento delle indicazioni che emergono dalle sollecitazioni psico-fisiche cui sono sottoposti i piloti può portare alla realizzazione di terapie preventive che possano favorire, ad esempio, la sicurezza nella guida, sia in ambito professionale (autisti, tassisti, camionisti, ecc.), sia in favore di guidatori occasionali impegnati in viaggi particolarmente impegnativi. Anche lo studio della capacità di attenzione e sopportazione dello stress sono elementi interessanti che potrebbero fornire indicazioni importanti. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), sono definiti farmaci generici i prodotti farmaceutici per i quali sono scaduti i termini della copertura brevettuale. Il farmaco generico, per poter essere immesso sul mercato, deve necessariamente rispondere a requisiti ben definiti: in particolare, il farmaco generico deve essere caratterizzato dalla stessa composizione, dalla stessa forma farmaceutica (fiale, compresse, creme, ecc.), dalle stesse indicazioni d'uso, dalla stessa posologia e dalle stesse caratteristiche di qualità, sicurezza ed efficacia del corrispondente farmaco di riferimento. Il farmaco generico, inoltre, si caratterizza per un prezzo di vendita contenuto rispetto ai farmaci di riferimento. 

MIPEL SEMPRE IN ALTO: A SETTEMBRE RAGGIUNGE QUOTA 82 
Milano, 12 settembre 2002 - L'impegno, la determinazione e la bravura hanno premiato i 400 espositori dello scorso Mipel che, dopo quattro giorni di mostra (dal 21 al 24 marzo), ha chiuso i battenti registrando affluenza che ha superato le aspettative: 16.333 visitatori provenienti da tutto il mondo che hanno fatto registrare un incremento rispetto alla precedente edizione primaverile 2001 pari al +11,1%. I vertici Mipel lo hanno definito un "Mipel d'attacco che ha dimostrato ancora una volta la propria leadership nel settore". Con questi presupposti si sta preparando il prossimo appuntamento: la 82ma edizione della manifestazione che aprir gioved 19 settembre e terminer domenica 22, ancora in concomitanza con la mostra della calzatura, e presenter le tendenze moda, indicate dal Trend Book, che saranno protagoniste la prossima primavera-estate 2003: "Il Bianco" e l'esaltazione della luce, la rappresentazione della genesi, della vita; "Il Parco", gli spazi erbosi, i viali alberati, i giardini, l'instabilit del movimento come in una giornata di vento; "La Terra", la filosofia di un mondo nomade non pi solo geograficamente ma anche nell'identificarsi con altri valori e altri popoli. Denis Santachiara, designer di fama internazionale, ha firmato lo scorso Mipel inizio di un percorso di restyling della mostra, cominciando a lasciare una evidente impronta e donando ai padiglioni, sui quali è intervenuto, un aspetto ed un layout davvero unico ed innovativo. Un Mipel griffato per sottolineare ulteriormente elevato contenuto di stile della manifestazione e per valorizzare e rendere sempre pi accogliente e funzionale un ambiente che ospita nei quattro giorni una numerosa clientela che arriva appositamente per la manifestazione da ogni parte del mondo. Il percorso di rinnovamento immagine del layout proseguir anche per la prossima edizione e dopo l'Ufficio Stampa, gli ingressi e il settore Domani, subiranno una completa trasformazione anche tutti gli stand della mostra che avranno sul loro esterno una connotazione di raffinato e ricercato design; inoltre, il settore Accessories verr completamente rinnovato nel suo layout, in linea con il rinnovamento di stile cominciato lo scorso Mipel. Un Mipel sempre pi a vocazione internazionale che accoglie le migliori collezioni provenienti dai vari continenti e lascia spazio a tutte le nazionalit ma sottolinea attraverso iniziative mirate, come è stato con la mostra di Roberta di Camerino la scorsa edizione, la qualit e la tradizione unica della pelletteria Made in Italy. A onorare e sottolineare la grande pelletteria, questa volta sar un altro nome famoso del settore: "I Santi, azienda il cui titolare, Amato Santi, ha impiegato tanto tempo e passione a cercare borse e valigie di varie epoche, che fossero una visibile testimonianza della creativit e arte manifatturiera dei pellettieri, per poi riordinale in una collezione originale. Dal significato di testimonianza per operosit dei pellettieri deriva il titolo della mostra organizzata in occasione 82 Mipel: "La pelle nella vita. L 'arte e la creativit à Pdf created with FinePrint pdfFactory trial version http://www.fineprint.com.dei pellettieri attraverso due secoli di stile, che accoglie una prima tappa di questo viaggio attraverso le forme, i materiali, i colori, le preziosit della borsa. Da quelle ottocentesche, minuscole e intriganti, che accompagnavano le signore ai vari appuntamenti del giorno, fino agli anni trenta del novecento, cos ricchi di creativit , ma anche forieri dei tempi difficili della guerra oramai alle porte Non è un caso che i secoli che offrono con maggiore abbondanza tali testimonianze siano 800 e il '900, segnati da profondi cambiamenti culturali e sociali; tali da determinare una forte influenza nel costume e nel modo di vivere delle persone. Tra le altre iniziative in programma, che anche questa volta si preannunciano numerose, avr luogo la terza edizione di "Mipelissima The Big Bag, un concorso ideato per rendere omaggio alla bravura e impegno delle aziende espositrici che nel mondo si distinguono per qualit , tradizione e innovazione; per i vincitori è stato ideato e realizzato un premio unico al mondo, originale ed artistico, un enorme e splendido tributo alla grande pelletteria: tre gigantesche borse dalle dimensioni voluminose, 100 cm di altezza x 100 cm. di lunghezza x 30 cm. di profondit . Gli espositori Mipel durante la mostra vengono selezionati da una Giuria di qualit composta da personaggi rappresentativi e di prestigio di varie discipline quali il design, la moda, la fotografia, la comunicazione e quindi giudicati e premiati in base a tre differenti motivazioni: immagine e comunicazione dellazienda; qualit di prodotto; idea innovativa. Per questa edizione, le tre protagoniste femminili che compaiono sulle Big Bag sono: la Maya Desnuda di Goya; il Gran Nudo di Matisse e il Nudo di Modigliani. Il filo conduttore delle tre opere è il nudo artistico per una metaforica immagine di "pelle su pelle; le tre Big Bag ripercorrono cos la storia delle varie interpretazioni del corpo umano attraverso le opere di autori epocalmente ed artisticamente differenti. Motivati dai risultati ottenuti nelle edizioni precedenti anche 82 Mipel presenter "Il Meglio Di", speciali vetrine interno delle quali tutti gli espositori hanno la possibilit di mettere in rilievo articolo che ritengono pi rappresentativo della propria collezione dando la possibilit al visitatore di avere un valido orientamento individuazione azienda che maggiormente interessa. I futuri pellettieri si mettono in mostra anche al prossimo Mipel settembrino con la terza edizione di "Lezioni di Borsa, una iniziativa che affianca la creativit dello stilista Roberto Ricci, curatore della mostra, alla passione per la ricerca e artigianalit degli studenti delle scuole di pelletteria che riceveranno, come consuetudine, gli attestati di partecipazione al progetto. Le Scuole Italiane di Pelletteria protagoniste di questa edizione sono: Ecolab di Milano, C.F.P. di S.Colombano - Firenze, C.F.P. di S.Croce sull'Arno - Pisa, Sarteco di Empoli (Firenze), Lucrezia Tornabuoni - Caterina De Medici di Firenze. Si sta formalizzando una collaborazione tra Aimpes e Adi (Associazione per il disegno Industriale), che dal 1956 riunisce progettisti, imprese, ricercatori, insegnanti, critici e giornalisti intorno ai temi del progetto, dalla formazione al consumo e al riciclo, ed è inoltre protagonista di livello internazionale ed internazionale dello sviluppo del disegno industriale come fenomeno culturale e socioeconomico. Alla 82 edizione del Mipel sar presente una delegazione dell'Osservatorio permanente ADI, alla ricerca tra le migliaia di creazioni esposte, di prodotti interessanti da inserire nel prestigioso volume annuale Adi Design Index, sulla base del quale viene poi proclamato il vincitore dell'ambito premio "Il Compasso D'Oro". Dopo il clamoroso successo della Serata di Gala dello scorso Mipel Ippodromo del Trotto di San Siro, sotto unico patrocinio della nostra Associazione, si preannuncia anche per 82 Mipel altra serata indimenticabile, su invito, intitolata "La Borsa In Festa, che questa volta avr luogo al Milan Mariott Hotel nei pressi della Fiera e avr come ospite la famosa cantante e Pdf created with FinePrint pdfFactory trial version http://www.fineprint.com conduttrice Luisa Corna, che allieter la serata con la frizzante Tequila Band. Un momento incontro veramente corale tra le imprese, i buyers e la stampa per rendere ancora pi coeso lo spirito di gruppo tra le aziende, i propri clienti e gli interlocutori media a beneficio di tutto il settore. E poi ancora.tante sorprese!... Tutte da scoprire direttamente all'82 Mipel dal 19 al 22 settembre 2002 in Fiera a Milano tutti i giorni dalle ore 9,30 alle ore 18,30 -ingresso riservato agli operatori del settore 

MICAM SHOEVENT, IL REGNO DELLA CALZATURA. - FIERA MILANO, 19/22 SETTEMBRE. 
Milano, 12 settembre 2002 - Dal 19 al 22 settembre, in apertura della settimana milanese della moda, il pianeta delle calzature sarà accessibile ai visitatori alla scoperta della moda dedicata all'arte del calzare. Percorrendo le strade dsi Micam, gli operatori italiani e internazionali entreranno in un mondo che sta sempre più estendendo i propri confini e che, con l'edizione di settembre 2002, stabilisce un nuovo record andando ad occupare una superficie netta di oltre 48.000 metri quadrati, per ospitare un totale di 1.229 espositori di cui 180 stranieri. MicamShoevent, popolato da oltre 2.000 collezioni per la primavera/estate 2003 e dalle proposte più innovative e prestigiose di stilisti e designer, cresce in modo significativo rispetto a settembre dello scorso anno, con un incremento del 5% in termini di espositori e del 6,9% in termini di area occupata Micam si conferma così come la più grande manifestazione al mondo dedicata alla calzatura di livello alto e medio-alto, fugando le preoccupazioni della vigilia dettate dalla concomitanza con la manifestazione tedesca di settore Gds, i cui organizzatori hanno reso noto un calo degli espositori (-9%) e della superficie netta occupata (-5,5%). Oltre a confortare gli operatori italiani che stanno affrontando un momento congiunturale comunque difficile, questo dato premia il lavoro di Anci nel promuovere la manifestazione e il sistema calzaturiero italiano nel suo complesso. Avvalorato dalla concomitanza con la settimana delle sfilate e con Mipel (pelletteria), il record raggiunto da Micam è certamente legato anche alla sua collocazione nella capitale economica internazionale di Milano. Universo dominato dal prestigio, Micam ha anche il piacere di accogliere fra i partecipanti, nell'Area Visitors, un numero sempre più elevato di designer internazionali che raggiungono quest'anno le 41 presenze. Per dare il benvenuto al suo pubblico sul pianeta delle calzature, Micam Shoevent organizza per il 19 settembre la tradizionale serata di apertura della manifestazione con la consegna del "XIV Micam Award". www.micamonline.comDal 19 al 22 settembre, in apertura della settimana milanese della moda, il pianeta delle calzature sarà accessibile ai visitatori alla scoperta della moda dedicata all'arte del calzare. Percorrendo le strade dsi Micam, gli operatori italiani e internazionali entreranno in un mondo che sta sempre più estendendo i propri confini e che, con l'edizione di settembre 2002, stabilisce un nuovo record andando ad occupare una superficie netta di oltre 48.000 metri quadrati, per ospitare un totale di 1.229 espositori di cui 180 stranieri. MicamShoevent, popolato da oltre 2.000 collezioni per la primavera/estate 2003 e dalle proposte più innovative e prestigiose di stilisti e designer, cresce in modo significativo rispetto a settembre dello scorso anno, con un incremento del 5% in termini di espositori e del 6,9% in termini di area occupata Micam si conferma così come la più grande manifestazione al mondo dedicata alla calzatura di livello alto e medio-alto, fugando le preoccupazioni della vigilia dettate dalla concomitanza con la manifestazione tedesca di settore Gds, i cui organizzatori hanno reso noto un calo degli espositori (-9%) e della superficie netta occupata (-5,5%). Oltre a confortare gli operatori italiani che stanno affrontando un momento congiunturale comunque difficile, questo dato premia il lavoro di Anci nel promuovere la manifestazione e il sistema calzaturiero italiano nel suo complesso. Avvalorato dalla concomitanza con la settimana delle sfilate e con Mipel (pelletteria), il record raggiunto da Micam è certamente legato anche alla sua collocazione nella capitale economica internazionale di Milano. Universo dominato dal prestigio, Micam ha anche il piacere di accogliere fra i partecipanti, nell'Area Visitors, un numero sempre più elevato di designer internazionali che raggiungono quest'anno le 41 presenze. Per dare il benvenuto al suo pubblico sul pianeta delle calzature, Micam Shoevent organizza per il 19 settembre la tradizionale serata di apertura della manifestazione con la consegna del "XIV Micam Award". www.micamonline.com 

EIMA-DIMAF 2002. LA QUATTRO GIORNI TOSCANA METTERÀ IN MOSTRA LE PIÙ MODERNE TECNOLOGIE PER LA DECESPUGLIATURA, LA PREVENZIONE INCENDI, L'ABBATTIMENTO E L'ESBOSCO, LA SCORTECCIATURA E IL TRASPORTO DEL LEGNAME. 
Roma, 4 settembre 2002 - Si tiene dal 26 al 29 settembre ad Arcidosso, presso il Consorzio Forestale dell'Amiata, la manifestazione dimostrativa di macchine e attrezzature per la forestazione Eima-Dimaf 2002. Organizzata da Unacoma Service srI, in collaborazione con Unif, Enama, e Comunità Montana Amiata Grossetana, la quattro giorni toscana metterà in mostra le più moderne tecnologie per la decespugliatura, la prevenzione incendi, l'abbattimento e l'esbosco, la scortecciatura e il trasporto del legname. Lungo un percorso di circa un chilometro e mezzo, disegnato nel bosco di 'Talle Grande" ad una altitudine di circa 1.100 metri s.l.m., saranno in funzione le varie tipologie di macchine, prodotte da 25 ditte costruttrici specializzate. Il pubblico, prevalentemente composto da operatori economici, agricoltori, esperti e addetti del comparto forestale, potrà vedere in funzione macchinari professionali, fondamentali per la gestione dei patrimonio boschivo. Le foreste - che rappresentano circa il 30% del territorio nazionale, impegnando quasi 8.700.000 ettari con una massa legnosa stimata in 1,5 miliardi di metri cubi - rappresentano una risorsa ancora poco valorizzata, se pensiamo che di 30 milioni di metri cubi di accrescimento annuale appena 9 milioni vengono sfruttati dall'industria nazionale. Analogamente, molta della biomassa ricavata dalle operazioni di manutenzione, specialmente quella composta da piccoli fusti (legno povero), può rappresentare una risorsa importante dal punto di vista energetico. La meccanizzazione - che prevede l'impiego di trattori con rimorchio forestale, trattori accessoriati con verricelli, pinze idrauliche, e sollevatori idraulici, nonché "sistemi aerei", vedi in particolare le gru a cavo, supportate da varie tipologie di stazioni, piloni, motori e carrelli - è il supporto fondamentale per rendere economico ed efficiente il nostro sistema forestale. L'Eima - Dimaf di Arcidosso - che peraltro si svolge nel contesto dell'anno internazionale delle montagne, e in un momento di rinnovata attenzione, nel nostro Paese, per le politiche forestali grazie anche al ruolo di orientamento svolto dalla Consulta Nazionale per le Foreste e il Legno - suscita grande attesa. La manifestazione mette insieme l'esperienza delle Giornate dimostrative di meccanizzazione agricola (Eima in Campo) che l'Unione Nazionale dei Costruttori di Macchine Agricole promuove dal 1992, con 26 edizioni già realizzate in varie Regioni d'Italia, e quella del Dimaf - Dimostrazioni internazionali di macchine e attrezzature forestali, organizzate a partire dal 1980 con cadenza biennale (11 edizioni sino ad oggi svolte in Regioni sempre diverse) dall'Unif, l'Unione Nazionale degli Istituti di Ricerche Forestali. Il programma prevede che le prove si svolgano il venerdì 27 dalle ore 10 alle 18, il sabato 28dalle 9 alle 18, e la domenica 29 dalle 9 alle 15; nelle giornate del 26 e 27 si terrà a Santa Fiora il convegno internazionale sul tema 1nterazione ffia selvicoltura e meccanizzazione nei Paesi del Mediterraneo", organizzato dall'Unif con la partecipazione del Dipartimento di tecnologie, ingegneria e scienze dell'ambiente e delle foreste Dafd. Il convegno metterà a confronto esperti che operano nelle realtà forestali dei Paesi Mediterranei e specialisti della Fao con l'obiettivo di esaminare i problemi emergenti dell'area, primi fra tutti quelli relativi ai cambiamenti climatici e ai cattivi criteri di sfruttamento delle risorse territoriali. L'area nella quale si svolge la manifestazione è gestita dal Consorzio Forestale dell'Amiata costituito da quattro Comuni del versante grossetano (Arcidosso, Castell'Azzara, Santa Fiora e Seggiano) e comprende boschi di produzione (soprattutto faggi, conifere, boschi cedui), boschi di protezione ai fini idrogeologici e ambientali, boschi e località destinati alla fruizione turistica.

III EIMA, RASSEGNA INTERNAZIONALE DELLE INDUSTRIE DI MACCHINE PER L'AGRICOLTURA, L'AGROINDUSTRIA, LA ZOOTECNIA, IL GIARDINAGGIO E IL VERDE PUBBLICO
Roma, 12 settembre 2002 - Definito il quadro dei partecipanti alla III Eima, rassegna internazionale delle industrie di macchine per l'agricoltura, l'agroindustria, la zootecnia, il giardinaggio e il verde pubblico, che si svolgerà presso il Quartiere Fieristico di Bologna dal 16 al 19 novembre prossimo: saranno 1.719 le ditte costruttrici che offriranno, su un'area complessiva di 170.000 mq., ad un pubblico di operatori economici, agricoltori, contoterzisti, tecnici, accademici e studenti provenienti da ogni continente, il panorama completo delle tecnologie per la meccanizzazione agricola disponibili sul mercato mondiale, a copertura di oltre 1.000 voci merceologiche. L'industria italiana sarà presente con 1.301 aziende, provenienti da ogni regione, in prevalenza da Emilia Romagna (460), Lombardia (274) e Veneto (186); mentre 418 saranno gli espositori esteri, in rappresentanza di 44 paesi, in particolare dall'area Ue (247 in totale, di cui 66 dalla Germania, 60 dalla Spagna e 37 dalla Francia) dagli Usa (52) e dal Giappone (29). Oltre 20.000 i modelli di macchine esibiti, suddivisi secondo la formula espositiva dell'Eima in 14 settori di specializzazione che consentono di confrontare le diverse soluzioni meccaniche disponibili per ogni segmento. Più in dettaglio, i settori con il maggiore numero di espositori e attrezzature risultano il XII, riservato a componentistica, accessori e parti dì ricambio, con 467 aziende (114 estere) e 5.679 modelli; il XIII, nella cornice dell'Eima Garden, dedicato alle macchine per il giardinaggio, verde pubblico, e ai piccoli attrezzi motorizzati e a mano, con 273 produttori (103 esteri) e 3.637 modelli; e il VI settore, che ospiterà le macchine per l'irrigazione, con 249 ditte (88 estere) e 3.146 modelli. Ancora in via di definizione il calendario delle manifestazioni e delle iniziative accolte nell'ambito dell'Esposizione, organizzata dall'Unacoma Service srl in collaborazione con Fiere Bologna e promossa dall'Unione Nazionale Costruttori Macchine Agricole, mentre saranno resi noti entro la prima metà di ottobre i nomi dei vincitori dei Concorso Unacoma per le novità tecniche 2002. Lo scorso anno furono 21 le macchine innovative, riconosciute dall'apposita giuria di esperti, messe in mostra nel Quadriportico al centro dei quartiere fieristico; accanto a queste furono esposte 24 macchine certificate per prestazioni e sicurezza dall'Ente Nazionale per le Meccanizzazione Agricola Enama. L'Ente sarà presente alla prossima Eima anche con uno sportello tecnico, a disposizione dei visitatori, per documentazione e informazioni sul codice della strada, sulle norme di sicurezza, sul corretto utilizzo delle macchine agricole, in particolare di mietitrebbiatrici, essiccatoi, motoseghe, bacchiatrici e cesoie. Per quanto riguarda i convegni, è fissato per il 19 novembre l'incontro, organizzato dall'Unacoma in collaborazione con le rappresentanze femminili delle Organizzazioni professionali agricole, sul tema "Agricoltura in rosa: l'allargamento dell'Unione Europea, nuove opportunità per l'imprenditoria fémminile". L'incontro, questa volta centrato su aspetti della politica agricola comunìtaria, si inserisce nella tradizione dell'Eima che dal 1994 promuove ogni anno iniziative di dibattito su aspetti salienti dei lavoro femminile in agricoltura. Numerose anche quest'anno le missioni di operatorì economici esteri, grazie all'organizzazione congiunta di Unacoma e vari Organismi istituzionali. Sono infatti previste delegazioni da Brasile, Cile Cina, India, Libano, Polonia, Sud Africa, Thaílandia, Turchia, Ungheria, Usa e Vietnam (in collaborazione con l'Ice), dall'Australia (in collaborazione con la Camera di Commercio Australiana). Ritornerà la Giornata Italo-Araba, giunta alla sua nona edizione, e realizzata ìn collaborazione con la Camera di Commercio Italo-Araba, che vedrà la partecipazione di rappresentanti di Algeria, Arabia Saudita, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Giordania, Lìbano, Marocco, Oman, Siria, Sudan e Yemen. Debutto per la prima Giornata Italo-Afficana, che riguarderà forme di cooperazione in tema di meccanizzazione agricola tra il nostro paese ed i paesi africani dell'area francofona, realizzata in collaborazione con le Ambasciate in Italia di Burkina Faso, Camerun, Costa D'Avorio e Senegal. Missionì, delegazioni e giornate di approfondimento che testimoniano la rilevanza della manifestazione a livello mondiale, in un contesto, peraltro, di grande attenzione per fl ruolo strategico che l'agricoltura può svolgere nel futuro del Pianeta. il "Rapporto sullo sviluppo", del resto, preparato dalla Banca Mondiale in occasione dei summit di Jobannesburg, mette in luce come i temi della sicurezza, della pacificazione sociale, dell'ambiente e della qualità della vita si leghino strettamente alla crescita del l'agricoltura. Una funzione fondamentale riveste dunque la meccanizzazione, ìn quanto elemento di razionalizzazione dell'attività produttiva e strumento per una migliore gestione delle risorse naturalí. I contenuti della 33ma edizione dell'Eima saranno valorizzati grazie alla presenza di numerosi giornalisti e operatori dell'informazione (in numero di 446 lo scorso anno, dei quali 99 in rappresentanza di testate estere), ai quali si uniranno gruppi di studenti delle facoltà e delle scuole di giornalismo interessati a conoscere da vicino questo importante settore dell'industria meccanica. La partecipazione dei giornalisti, e la presenza nell'Area espositiva 42 di 21 case editrici specializzate, contribuiranno ancora una volta a fare dell'Eima un momento non soltanto tecnico e mercantile, ma anche di cultura e di comunicazione. 

PADOVA FIERE: 3COM HA REALIZZATO LA REINGEGNERIZZAZIONE DEL CABLAGGIO DEI 14 PADIGLIONI DELLA SEDE FIERISTICA DI PADOVA, CON L'OBIETTIVO DI POTENZIARNE I SERVIZI DI SUPPORTO ALLA CLIENTELA 
Cologno Monzese - 11 settembre 2002 - 3Com Italia ha annunciato la collaborazione con Padova Fiere nell'ambito di un processo di reingegnerizzazione del cablaggio di tutta la sede fieristica, per un totale di 14 padiglioni. Al fine infatti di potenziare i propri servizi di promozione, sviluppo e internazionalizzazione delle imprese, Padova Fiere ha implementato le soluzioni di LAN infrastructure offerte da 3Com, per ottenere grande flessibilità e scalabilità, e livelli elevati in termini di prestazioni. "La nostra è una realtà dinamica particolare: infatti l'utilizzo della rete nei padiglioni è attivo solo durante le manifestazioni. Per questo abbiamo optato per una soluzione equilibrata rispetto a un discorso di qualità/prezzo, progettando un'architettura di rete funzionale e scalabile, capace di supportare tutti i nostri obiettivi di servizio alla clientela", ha spiegato Giovanni Boscardin, Responsabile Sistemi Informativi di Padova Fiere. "Le soluzioni 3Com ci hanno consentito di creare una configurazione il più ridondata possibile, almeno sugli apparati importanti e sulle macchine che dovevano fare da apparati concentratori principali nei vari padiglioni, con una particolare attenzione ai costi. Gli apparati dovevano essere scalabili per poter sviluppare, in seguito, nuovi collegamenti negli stand o tra gli stand e fare switching di tipo Layer 3 per ottimizzare il traffico IP". La soluzione 3Com utilizzata per la progettazione del centro stella della nuova infrastruttura di rete di Padova Fiere è 3Com Switch 4005 che, usato nei punti nevralgici della rete, è un'ottima macchina come collapsed backbone nell'area uffici e come apparato di concentrazione principale nei capannoni. "Questo switch è completamente ridondato e modulare, il che consente di utilizzare schede dotate di slot Gbic di tipo Lx ed Sx. Per i collegamenti esterni che partono dallo switch principale ubicato nel rack del Ced fino ai 3Com Switch 4005 allestiti nei padiglioni, sono stati utilizzati i moduli Lx, che arrivano a coprire distanze da 550 mt. fino a 5 Km, in base al tipo di fibra utilizzata", ha continuato Giovanni Boscardin, Responsabile Sistemi Informativi di Padova Fiere. "All'interno dei padiglioni, invece, sono stati utilizzati dei rilanci in fibra ottica utilizzando l'interfaccia Sx con dei link sempre in Gigabit Ethernet, mentre per il cablaggio orizzontale del padiglione e del Ced, è stato utilizzato un collegamento in rame Dual Speed 10/100. I collegamenti in rame agli Switch 4005 sono stati realizzati tramite schede inserite all'interno della macchina a 8 porte 10/100, con connettore RJ45 mentre i link periferici nei padiglioni in rame sono stati realizzati utilizzando due tipologie di apparati switching Layer 2". Nel progetto è stato previsto anche l'utilizzo di Switch 3Com 4300 a 48 porte laddove vi era una richiesta di porte maggiore, senza la necessità di soluzioni stack. In un'ottica orientata al contenimento dei costi è stata effettuata una differenziazione degli switch Layer 2, che hanno 2 slot opzionali su cui possono essere montati ulteriori moduli in fibra ottica da 100Mb fino a 1Gb, Sx piuttosto che Lx, e che non hanno limitazioni nel realizzare dei rilanci anche a velocità Gigabit verso l'apparato centrale. Il Ced doveva anche disporre di una rete in Gb Ethernet dedicata ai server, collegati attualmente alla Lan attraverso schede di rete a 100 Mb. Per una questione di backup e per non decrementare le performance di risposta verso i desktop è stata creata una Vlan dedicata. "Dal momento che tutte le piattaforme server si trovano nella stessa stanza, abbiamo utilizzato delle porte in rame con nuove schede a 2 porte da 1Gbps anche queste adattabili allo Switch 4005", ha spiegato Luca Maiocchi, Business Program Manager di 3Com Italia. "Inoltre, abbiamo suddiviso lo stack di macchine switch Layer 2 che c'era nel rack e che coinvolgeva tutte le connessioni end-user sulla zona uffici, andando con vari trank a 300 Mb full duplex verso ogni apparato. Questo ha permesso di aumentare le performance tra un apparato e l'altro, nonché di suddividere, ottimizzare e controllare il traffico attraverso link passanti nello Switch 4005, dotato di tutta una serie di filtri a livello unicast, multicast o broadcast Layer 2 e Layer 3". Grazie alla scelta degli switch Layer 3 è stato possibile separare il traffico di natura multicast e broadcast a livello 3 di dominio Ip, creando più domini Ip di rete, implementando un'ulteriore sicurezza, in quanto si possono applicare filtri basandosi sui domini che permettono, per esempio, di impedire che un padiglione parli con un altro. "In futuro si potrà poi perfezionare il sistema con dei filtri a livello 4", ha continuato Luca Maiocchi. "3Com Switch 4005 prevede una infatti prossima release che riuscirà a filtrare anche le porte, consentendo così una gestione del traffico per tipologia dei dati. Tutti gli apparati, inoltre, sono dotati di compatibilità verso protocolli 802.1Q e 802.1P e danno la possibilità di prioritizzare e di gestire con una certa facilità un'eventuale espansione per quelle che possono essere, per esempio, le integrazioni di Network Telephony sulla rete. Questi switch individuano un piccolo campo nel pacchetto dati, in cui sono indicati i diversi livelli di prioritizzazione, assegnano quello massimo disponibile, differenziando il traffico voce rispetto a quello dei dati normali". Grazie all'utilizzo delle schede di rete 3Com, nel cui driver si può implementare la prioritizzazione del traffico, per applicazioni multimediali nei vari pc degli espositori, sarà possibile decidere che livello di priorità dare al traffico generato da ogni pc in base alla criticità dell'applicativo generante il traffico; utile soprattutto nel caso si generi traffico di Network Telephony che deve viaggiare ad un alto livello di priorità. Per il futuro, Padova Fiere, avendo problemi di realizzazione cabling su alcuni padiglioni, ha in progetto l'utilizzo di diverse tecnologie di networking, tra cui soluzioni wireless tramite dispositivi 3Com. 

SHIRT AVENUE VILLA ERBA, CERNOBBIO ( 12-14 SETTEMBRE 2002 GIORNALISTI DA TUTTO IL MONDO PER LA SETTIMA EDIZIONE DI SHIRT AVENUE 
Cernobbio, 12 settembre 2002 - Al via giovedì 12 settembre 2002 il settimo appuntamento con l'alta gamma dei tessuti per camiceria. Per tre giorni saranno di scena a Villa Erba le tendenze per il prossimo autunno/inverno 2003-2004 proposte dagli espositori di Shirt Avenue, l'unico salone a livello internazionale specializzato nei tessuti per camiceria. La novità di questa edizione è la presenza di una missione di giornalisti esteri, organizzata dall'I.C.E., l'Istituto nazionale per il Commercio Estero, che sviluppa, agevola e promuove i rapporti economici e commerciali italiani con l'estero. I giornalisti, provenienti da Russia, Canada, Stati Uniti, Giappone e Hong Kong, sono stati selezionati tra le principali testate internazionali di settore (Business Fashion, Modnyj Magazin, La Presse, Musique Plus, International Textile, Nihon Sen-I Shinbun, Senken Shinbun, Textile Asia). La delegazione verrà accompagnata a visitare il salone e a conoscere i protagonisti, le tendenze e l'eccellenza dei tessuti per camiceria, di cui Shirt Avenue è massima espressione; al fine di valorizzare questa importante occasione di contatto con i media dei principali mercati di riferimento, gli organizzatori hanno previsto speciali momenti di incontro tra giornalisti, rappresentanti dell'I.C.E. ed esponenti del sistema tessile italiano, interpreti dell'attività associativa e testimoni di una realtà produttiva unica al mondo. A lato della manifestazione, per i giornalisti visita ai principali factory outlet tessili dell'area comasca. La scorsa edizione si era chiusa il 18 febbraio con un risultato positivo: 1800 i visitatori, con una percentuale di stranieri pari al 40%. Aumentato il numero di francesi, svizzeri e portoghesi; si è attestato sulle cifre abituali il numero degli spagnoli. In netto rialzo rispetto al settembre 2001 la presenza di compratori statunitensi e giapponesi. Le attese si concentrano ora sull'attuale edizione, che dovrebbe confermare il successo della fiera e rispecchiare l'evoluzione del comparto dei tessuti per camiceria; in controtendenza rispetto all'andamento complessivo del settore tessile-abbigliamento, infatti, il comparto ha registrato nei primi sei mesi dell'anno consuntivi soddisfacenti, in linea con il trend dell'anno precedente. Shirt Avenue, rassegna d'elite la cui formula coniuga comunicazione, contatti commerciali e servizi per espositori e visitatori, è divenuta ormai un irrinunciabile punto di riferimento per tutti gli operatori del settore. L'area centrale di Shirt Avenue ospita, accanto allo spazio libreria e biblioteca del tessile-moda allestito da Fashion Work Library Club, la zona dedicata alla sintesi delle tendenze nei tessuti per camiceria, che informa e guida verso una visita mirata. I tessuti sono raffinati, ispirati a un filone elegante o casual ricercato; gli effetti operati si muovono nelle disegnature, gli aspetti "double" sono discreti e appena accennati. Le righe, dal gusto "contadino" al gusto "regimental", predominano sui quadri. Le armature giocano un'ambiguità visiva con aspetti di micro-rilievi. I colori, scuri, intensi, divengono "misteriosi". Evento di inaugurazione di Shirt Avenue un concerto di Ludovico Einaudi, compositore di musica per il cinema, il teatro, il video e la danza. La serata musicale si terrà nella Villa Antica alle 18.30 del 12 settembre e sarà seguita da una cena di gala. 

LA TESSITURA PER CAMICERIA NEL 2002 
Cernobbio, 12 settembre 2002 - La tendenza riflessiva che ha interessato nel primo semestre 2002 il settore tessile-abbigliamento non sembra aver condizionato l'evoluzione del comparto dei tessuti per camiceria, che ha registrato nei primi 6 mesi dell'anno consuntivi ancora soddisfacenti, in linea con il trend che aveva caratterizzato il 2001. A determinare questo risultato la buona evoluzione sia della domanda interna, sia di quella estera. Sul fronte dell'export, si rileva anzitutto una buona tenuta dei mercati dell'Europa occidentale (Regno Unito in primis, ma anche Germania e Francia); abbastanza bene il Giappone, mentre più cauto è l'approccio con i mercati del sud-est asiatico, pur con qualche recupero. In difficoltà il mercato statunitense, dove permane l'incertezza. Il prevalere nei trend moda del colore e della fantasia in tutte le sue declinazioni dovrebbe continuare ad avvantaggiare una produzione, come quella italiana, che ha fatto di questi fattori degli elementi di forza, e riesce ad essere competitiva sia sui prodotti classici che su quelli di tendenza. Sulla base di questi risultati, la produzione italiana di tessuti per camiceria si può stimare, per il complesso del 2002, pari a circa 158 milioni di mq (+5% rispetto al 2001), per un fatturato di 645 milioni di €, di cui il 55% realizzato sui mercati esteri.Le prospettive del comparto sono naturalmente legate all'evoluzione del quadro economico generale e dei consumi finali, variabili che è tutt'altro che facile valutare; allo stato delle cose ci si può attendere a breve, pur con qualche rallentamento, una evoluzione improntata ad una sostanziale stabilità.

6TH INTERNATIONAL CONFERENCE ON LIVE MAINTENANCE, BERLINO, GIUGNO 2002 ABBIGLIAMENTO PER LA PROTEZIONE DALL'ARCO ELETTRICO IL SISTEMA DI PROVA DUPONT ARC-MAN IN MOSTRA A BERLINO 
Milano, 12 settembre 2002 - La sesta edizione della manifestazione internazionale "Vde Icolim International Conference on Live Maintenance" a Berlino ha permesso a numerosi esperti di sicurezza di aziende europee operanti nei settori dell'energia e dei relativi servizi la rara opportunità di vedere in prima persona, dal vivo, come il sistema Arc-Man(tm) di DuPont verifica le prestazioni dell'abbigliamento per la protezione dall'arco elettrico. E' stata la prima apparizione pubblica di DuPont Arc-Man, l'unico sistema del genere disponibile in Europa. Progettato per valutare le soluzioni di abbigliamento per la protezione dalle ustioni originate da archi elettrici accidentali, Arc-Man si trova generalmente presso i laboratori di DuPont nei dintorni di Ginevra, Svizzera. Le dimostrazioni offerte a Berlino sono state effettuate a 3.000 volt e con intensità di corrente fino a 13.000 ampere per replicare le tipiche condizioni di intervento reale cui possono essere esposti gli operatori. Gli specialisti presenti hanno avuto una spettacolare dimostrazione della tremenda quantità di energia che può essere generata durante un arco elettrico accidentale e, allo stesso tempo, delle capacità di scudo termico dell'abbigliamento protettivo basato sulla tecnologia termica DuPont Nomex I test, effettuati nelle massime condizioni di sicurezza, sono stati effettuati nei locali dell'istituto Iph, un'autorità internazionale nell'ingegneria di sicurezza elettrica. Lo svolgimento di un crescente numero di attività in condizioni 'live-wire' è una tendenza in parte creata dall'accresciuta pressione competitiva originata dalla liberalizzazione del settore dell'energia in Europa. Queste pratiche hanno richiesto l'introduzione di procedure di sicurezza molto più severe. Di conseguenza, la maggior parte delle aziende del settore ha effettuato programmi di formazione e familiarizzazione destinati agli operatori per aumentare la consapevolezza dei rischi, incoraggiare l'assunzione di comportamenti responsabili e introdurre le necessarie misure di sicurezza. Tuttavia, anche quando tutte le misure di sicurezza sono state prese, non è possibile assicurare la totale assenza di un arco elettrico accidentale, un evento che può avere conseguenze tragiche sul personale. Un arco elettrico accidentale è un processo incontrollato in cui si ha una scarica continua di corrente elettrica attraverso aria ionizzata con la generazione di temperature fino a 10.000 °C nell'arco di millisecondi. Questo evento è di estrema pericolosità e può verificarsi in certe condizioni con una vasta gamma di sistemi e dispositivi elettrici, tra cui linee ad alto voltaggio, apparecchiature di saldatura ed elettriche, sistemi ad alto amperaggio. L'esposizione a un'arco elettrico accidentale può causare lesioni di vario genere ed entità, come ustioni di secondo e terzo grado, danni all'udito provocati dall'onda d'urto e anche alla vista. Gli schizzi di metallo bollente originati dalla fusione dei conduttori, le esplosioni e gli incendi sono altri pericoli. Il convenzionale abbigliamento da lavoro può prendere fuoco a causa dell'enorme quantità di calore generato e dal metallo fuso e il calore che raggiunge tale abbigliamento può essere trasmesso alla superficie del corpo provocando gravi ustioni. Alla fine di un programma di ricerca e sviluppo pluriennale, DuPont, in collaborazione con le principali aziende europee produttrici di indumenti protettivi, ha introdotto una speciale soluzione di abbigliamento resistente all'arco elettrico basata sulla tecnologia termica DuPont Nomex Progettata per fornire protezione dagli incidenti causati dall'arco elettrico accidentale a ingegneri e tecnici, questa soluzione offre un'importante varietà di vantaggi. Il tessuto in fibra DuPont Nomex ha un'altissima resistenza termica, non si strappa e non mostra significativi restringimenti quando è sottoposto a temperature estreme. Tutto ciò conferisce eccellenti proprietà di barriera termica e impedisce che il calore sia trasmesso velocemente alla superficie corporea. Il sistema di protezione è formato da vari strati e include vari capi, utilizzabili a seconda delle esigenze operative (per esempio, biancheria intima, camicie, pantaloni, tute da lavoro e giacche multi-strato). Il concetto di abbigliamento "multi-strato" ottimizza la combinazione di protezione e comfort e fornisce anche un'elevata mobilità, requisito indispensabile per la sicurezza e il reale utilizzo. Le prestazioni del nuovo abbigliamento protettivo sono state confermate mediante test condotti con il sistema DuPont Arc-Man. Il risultato dei test, in termini di trasmissione termica relativa all'arco e di trasmissione del calore, è espresso come valore termico di prestazione dell'arco (Atpv). L'efficacia protettiva è misurata in base alle correnti norme tecniche europee [ F 1959/iec ] e a quelle degli Usa [ Astm F 1958 ]. Il "valore generale massimo di ustione" (cal/cm quadrato, "maximum overall burn value") a cui il tessuto può essere esposto prima che l'operatore subisca ustioni di secondo grado è la variabile decisiva adottata per definire il fattore protettivo. Il sistema Arc-Man è stato introdotto da DuPont nel 1998 per la valutazione pratica di capi di abbigliamento e campioni di tessuto per la protezione all'arco elettrico accidentale. Rappresenta un investimento significativo ed è un elemento fondamentale delle risorse di ricerca e sviluppo di DuPont nel campo dell'abbigliamento per la protezione personale. Arc-Man si presenta come un manichino dimensione-uomo dotato di sensori di calore posizionati in punti strategici. Il manichino Arc-Man "indossa" i campioni da esaminare e viene quindi esposto a un arco elettrico. Durante il test, i sensori determinano il grado di calore che oltrepassa l'abbigliamento e raggiunge il corpo. I dati ottenuti vengono analizzati da una serie di computer che determinano l'estensione e la localizzazione delle ustioni di secondo grado sul corpo. Il rischio di lesioni da un arco elettrico accidentale può essere stimato dalle condizioni ambientali e dai parametri elettrici prevalenti. Il valore massimo della corrente e i livelli di voltaggio, gli interrutori di circuito, il tempo di reazione nell'attivazione della protezione e la distanza tra il personale e la probabile fonte dell'arco sono fattori che devono essere presi in considerazione. La combinazione di questi dati con le informazioni disponibili tramite Arc-Man su fibre ad alte prestazione come DuPont Nomex ha permesso di sviluppare soluzioni di abbigliamento protettivo che minimizzano i rischi di lesione da arco elettrico accidentale. DuPont ha introdotto un marchio di qualità per le soluzioni di abbigliamento che assicurano elevata protezione dall'arco elettrico e hanno superato con successo la verifica delle prestazione effettuata tramite Arc-Man. 

I PREMIATI BALZAN IN BREVE PER LA PRIMA VOLTA AD UNA DONNA. A LEI IL PREMIO PER LA SOCIOLOGIA 
Milano, 12 settembre 2002 - La francese Dominique Schnapper, sociologa della storia, figlia di Raymond Aron, erede di Tocqueville, allieva di Bourdieu, coscienza morale di Francia. Da giovane studia gli immigrati italiani. Poi la crisi dello stato-nazione: i cittadini che diventano consumatori, la democrazia assistenziale, la politica come pura gestione. Il tutto consegnato a iconoclastici volumi, come La Communauté des citoyens (1994) o La démocratie providentielle (2002). Se i sociologi sembrano non avere più il coraggio di affrontare i problemi del loro tempo, tocca alle sociologhe seguire la lezione di Weber, Mauss o Elias. Dice di lei "L'Express", citando Montherlant: "Quando i vescovi hanno un coraggio da donne, le donne devono avere un coraggio da vescovi". Se si esclude Madre Teresa di Calcutta, altra donna coraggiosa a cui è andato il Balzan per la pace nel '78, la Schnapper è la prima donna (scienziato) a ricevere il prestigioso Premio. Il Premio per gli studi umanistici, ad un giovane storico americano, vero "uomo del Rinascimento" Il cinquantenne Anthony Grafton. Per studiare gli umanisti ne ha assunto lo stile: grandissima erudizione, problematiche affascinanti, poliedrici interessi, scrittura brillante. Un vero storico totale. Studia Cardano (Il signore del tempo, Laterza) e si scopre la forza dell'astrologia nella cultura occidentale. Ci intrattiene coi falsi storici, (Falsari e critici, Einaudi) ma per mostrare che sono la "sorella criminale" dell'erudizione: risorsa formidabile per gli storici. Come le note a piè di pagina, argomento di un libello tradotto in cinque lingue e coperto di recensioni. Ci racconta di dove e come si leggeva in passato, frugando tra le note a margine di alcuni grandi umanisti. Dice di sé che lavora "come un raccoglitore di tartufi", che ama però guardare le cose dall'alto, "come un paracadutista". Al poeta dei moscerini mutanti, il Premio per la biologia dello sviluppo Come le poesie surreali del tedesco Christian Morgenstern, la carriera del biologo svizzero Walter Gehring è popolata di animaletti mutanti. Primo di tutti un moscerino con due zampette al posto delle antenne: chiama questa mutazione Nasobemia ricordando proprio il Nasobem di Morgenstern, un esserino che cammina sul naso. Metamorfosi come questa gli consentono, nel 1984, di individuare l'omeobox, un tratto identico di Dna che accomuna i geni-architetti, quelli che dirigono l'ordinata disposizione delle parti del corpo. Una scoperta fondamentale. È del 1995 l'identificazione del gene che controlla lo sviluppo dell'occhio in tutti gli organismi del regno animale. Scoperta accompagnata da esperimenti "spettacolari": moscerini con un occhio al posto dell'antenna o dell'addome. Anche questo un gene regolatore di alto livello gerarchico, che controlla l'azione di circa 2000 geni esecutori. Ad un "geologo spirituale", diviso tra la Tettonica e l'amore del prossimo, il Premio per la geologia Il francese Xavier Le Pichon. Uno dei padri della "Tettonica a placche", la teoria che negli anni '60 ha rivoluzionato la geologia e la nostra stessa visione del mondo, mostrando che tutto si muove e si trasforma, anche gli oceani e i continenti. Ha esplorato i fondali oceanici alla scoperta delle forze che spostano i continenti, sollevano le montagne, sconvolgono la terra con terremoti ed eruzioni. A quelle profondità, di fronte a montagne altissime e a colate di lava, racconta, "la presenza di Dio mi è sembrata evidente". Vive in Francia coi 6 figli e la moglie presso una comunità che ospita handicappati mentali. Oltre al primo manuale di Tettonica (nel 1973) ha scritto alcuni libri sul significato della morte e della sofferenza. 

STAGIONE TEATRALE 2002-2003 : PROGRAMMA DEL TEATRO MANZONI DI MILANO 
Milano, 12 settembre 2002 - Dall' 8 ottobre al 3 novembre Vincenzo Salemme in "Cose da pazzi !" ovvero "Lo strano caso di Felice C", commedia in due atti scritta e diretta da Vincenzo Salemme. Dal 5 novembre al 1 dicembre Gianfranco Jannuzzo e Paola Quattrini in "... E' molto meglio in due " commedia musicale scritta da Jaja Fiastri e Enrico Vaime, canzoni e musiche di Claudio Mattone, coreografie di Gino Landi, scene di Uberto Bertacca, costumi di Silvia Frattolillo, regia di Pietro Garinei con Lorenza Mario. Dal 3 dicembre al 5 gennaio Gianluca Guidi e Maria Laura Baccarini in "Promesse, Promesse", testo di Neil Simon, musica di Burt Bacharach, liriche di Hal David, trad. e adatt. Giorgio Calabrese, regia di Johnny Dorelli. Dal 7 gennaio al 2 febbraio Alessandro Gassman - Giuseppe Fiorello in "Delitto per delitto" di Craig Warner e con la partecipazione di Paila Pavese, regia di Alessandro Benvenuti. Dal 4 febbraio al 2 marzo "Storia d'amore e d'anarchia", commedia musicale di Lina Wertmuller con Giuliana De Sio & Elio, regia di Lina Wertmuller, musiche e canzoni Nino Rota, Italo Greco, Lucio Gregoretti, scene e costumi Enrico Job. Dal 18 marzo al 13 aprile Massimo Dapporto in "La coscienza di Zeno", due tempi di Tullio Kezich dal romanzo di Italo Svevo con Virgilio Zernitz, regia di Piero Maccarinelli. Dal 29 aprile al 25 maggio Carlo Giuffrè in "Miseria e nobiltà" di Eduardo Scarpetta con Nello Mascia, regia di Carlo Giuffrè. Dal 4 marzo al 16 marzo (fuori abbonamento) Loretta Goggi in "Hello, Dolly !" il musical, libretto di Michael Stewart, musica e liriche di Jerry Herman, trad. it. di M. Renzullo, adatt. di S. Marconi, versione it. delle canzoni di S. Testi con la partecipazione straordinaria di Paolo Ferrari e un grande cast, regia di Saverio Marconi. Abbonamento a 7 spettacoli a giorno e posto fissi in vendita fino al 18 ottobre: euro 200,00. Spettacolo in opzione per gli abbonati: "Hello, Dolly" euro 26,00 (prezzo speciale).
Infolink: www.teatromanzoni.it 

ITINERARI EBRAICI : UNA PROPOSTA DAL FRIULI VENEZIA-GIULIA 
Milano, 12 settembre 2002 - "Itinerari ebraici: una proposta dal Friuli Venezia-Giulia" è il titolo del convegno-workshop che si svolgerà presso il Centro Congressi di Trieste il 6 e 7 ottobre prossimi. La manifestazione, realizzata con il contributo dell'Assessorato Regionale al Turismo e Commercio del Friuli Venezia-Giulia, la collaborazione dell'Azienda Regionale di Promozione Turistica del Friuli Venezia Giulia, organizzata dall'Agenzia di Informazione e di Accoglienza Turistica di Trieste, dall'Ente Fiera di Trieste, dal Museo Italiano di Arte Ebraica di Gerusalemme, dalla Comunità Ebraica di Trieste e dall'Asta - American Society of Travel Agents, ha per scopo la divulgazione degli itinerari ebraici nelle città italiane nonché dei prodotti Kasher al fine di favorire la creazione di una serie di pacchetti turistici in grado di potenziare l'incoming in Italia di un target di turisti particolarmente interessati a tali mete. Trieste si rivolge così a questo mercato, forte del suo secolare legame con la cultura e la storia ebraica: infatti fin dal III secolo d.c, la città giuliana ha ospitato un primo nucleo di Ebrei, che nel tempo è cresciuto fino a divenire, attualmente, un'attiva Comunità Ebraica, con i suoi servizi e con una delle sinagoghe più grandi d'Europa. Nel XVIII secolo gli Ebrei triestini, sotto l'Impero Austriaco, ottennero per la prima volta l'eguaglianza dei diritti con gli altri cittadini e nel 1781 l'Imperatore Giuseppe II emanò le "Patenti di tolleranza", che permettevano agli Ebrei di accedere alle cariche di deputati alle Borse e ad altre libere professioni. Nel XIX gli Ebrei hanno assunto importanza nel campo degli studi delle lettere, nell'industria e nel commercio ed anche il loro numero andò gradualmente aumentando. Nel 1912 venne inaugurata una monumentale sinagoga che rimpiazzò le quattro sinagoghe più piccole che esistevano in precedenza. Trieste, nota come "Porta di Sion", è stata luogo di imbarco per migliaia di Ebrei verso gli Stati Uniti e Israele tra la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, ed è la città che dolorosamente conserva quale monumento nazionale l'unico campo di sterminio in Italia. Il workshop si accompagnerà ad un vasto programma di eventi collaterali, spettacoli, tavole rotonde, concerti di musica klezmer: iniziative per permettere ai partecipanti di respirare un'atmosfera di un viaggio nella memoria e nelle tradizioni ebraiche italiane. 

IL LEGGENDARIO FOTOGRAFO AMERICANO PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA HERMAN LEONARD JAZZ MEMORIES PADOVA, PALAZZO DEL MONTE DI PIETÀ 12 OTTOBRE - 15 GENNAIO 2003 
Padova, 12 settembre 2002 - Nell' ambito della manifestazione "Un' emozione chiamata jazz", si inaugura a Padova sabato 12 ottobre 2002 alle ore 18:30, nel Palazzo del Monte di Pietà, la rassegna "Herman Leonard. Jazz memories". L'originale esposizione del più grande fotografo di musicisti jazz, promossa dall'Assessorato alla Cultura - Centro Nazionale di Fotografia, presentata per la prima volta in Italia, è costituita dalla significativa produzione artistica del fotografo americano, che con i suoi inconfondibili chiaroscuri ha saputo distinguersi agli occhi dell'opinione pubblica e meglio di chiunque altro ha saputo raccontare il mondo della musica jazz e dei suoi miti. Nelle foto presenti in mostra - 60 originali in bianco e nero, realizzate a partire dal 1948, corredate da oltre un centinaio di immagini che contestualizzeranno l'atmosfera del jazz degli anni '40 e '50 - sono immortalati, tra gli altri, personaggi del calibro di Louis Armstrong, Frank Sinatra, Duke Ellington, Billie Holiday, Dizzy Gillespie. L'importanza delle fotografie di Leonard trascende la bellezza e l'estetica: sono soprattutto documenti di importanza storica, testimonianze intime, vitali ed esplosive di un' epoca. Non a caso parte della sua collezione è oggi conservata al Smithsonian Institute di Washington, accanto ai manoscritti di Duke Ellington e la tromba di Dizzy Gillespie. La vita del fotografo americano è segnata da due passioni: quella per la fotografia e quella per la musica jazz. Infatti dopo un inizio da amatore, nel 1940 comincia a studiare fotografia all' Università dell' Ohio. A seguire è la sua prima importante esperienza: il viaggio in Canada con Yousuf Karsh. Ritrae personaggi famosi come Albert Einstein, il Presidente Harry S. Truman e il Generale Dwight Eisenhower, specializzandosi nelle tecniche di presa e di stampa della foto. La sua nuova consapevolezza e professionalità lo porta ad aprire uno studio a Greenwich Village e a collaborare con importanti testate americane (Life, Look, Cosmopolitan). La passione per il jazz lo spinge, in seguito, a frequentare i locali e i club di Brodway e Harlem, dove, via via, conquista la stima dei musicisti, catturando così le prime famose atmosfere fumose e soffuse dei locali notturni e ricreando l' improvvisazione propria dei jazzisti. Nel 1956 riceve un incarico straordinario: quello di fotografo personale di Marlon Brando per le riprese del film Teahouse of the August Moon. Dopo una pausa dedicata alla moda e alla pubblicità nel 1980 è a Ibiza, e poco dopo a Londra è la sua fortunata mostra "Images of jazz" nella galleria "The Special Photographers Company". A partire da questo evento la sua fama diventa leggendaria: la BBC gli dedica speciali e il London Times gli riserva interi inserti. Su di lui, inoltre, gira un film-documentario Tony Bennett: "Frame after frame: the Images of Herman Leonard". Dal 1988 si contano più di 45 esposizioni con le sue foto e due suoi libri: "The eye of Jazz" e "Jazz Memories". Oggi Leonard vive a New Orleans, la città che più di tutte ha saputo accoglierlo e ispirarlo con il fascino del mondo del jazz. In occasione della mostra "Jazz memories" avranno luogo altre importanti manifestazioni: la V^ edizione del "Porsche jazz Festival", che offre in 3 serate concerti di grande prestigio, spettacoli live organizzati al Caffè Pedrocchi e nei locali di tendenza della città; mercatino di vinili d'epoca tra le vie del centro; una rassegna di film da Oscar sul jazz e interventi multimediali-performativi a tempo di musica jazz; un workshop tenuto per la prima volta in Italia da Herman Leonard in persona, che si svolgerà il 12 e 13 ottobre 2002 nelle sale del Caffè Pedrocchi e rivolto ai fotografi professionisti e amatori appassionati di jazz. Infine, una selezione di immagini dei più importanti fotografi di jazz italiani, sarà ospitata nelle sale del Caffè Pedrocchi. "Racconta sempre il vero, ma con il linguaggio della bellezza" Yousuf Karsh "Ci sono molti vecchi musicisti, come ci sono molti vecchi artisti. E' la loro passione che mi dà un motivo per continuare. Può essere che sia proprio questo che mi fa andare avanti. E' una passione decisa nel fare quello che si ama fare"
Herman Leonard Herman Leonard. Jazz memories. Padova, Palazzo del Monte di Pietà, 12 ottobre - 15 gennaio 2003. Mostra promossa dall'Assessorato alla Cultura - Centro Nazionale di Fotografia, a cura di Enrico Gusella e Pino Ninfa. Coordinamento organizzativo: Studio Mra. Orario: martedì-domenica 9:30-12.30 / 15:30-19:00. Chiuso il lunedì. Ingresso: intero 4 euro - ridotto 2 euro.(Riduzioni di legge, cartagiovani, carta argento, ecc.). Info: Centro Nazionale di Fotografia: Corso Garibaldi 33 - 35122 Padova - tel 0498755212 - fax 049661030 - e-mail cnf@comune.padova.it  ; gusellae@comune.padova.it 

COMITATO LOMBARDIA EUROPA MUSICA 2000 UNGHERIA IN PRIMO PIANO STAGIONE DELLA CULTURA UNGHERESE IN ITALIA FESTIVAL LOMBARDIA EUROPA MUSICA 2002 ARS HUNGARICA IN LOMBARDIA 
Milano, 12 settembre 2002 - Sabato 14 settembre alle ore 21, presso l'Abbazia di Santa Maria e San Pietro di Chiaravalle Milanese (MI), avrà luogo il concerto di musica corale Canti a Maria del Monteverdi Choir di Budapest, con musiche di Liszt, Monteverdi, Kodály, Bárdos, Orbán, Rachmaninov. Il concerto avviene nell'ambito del Festival Lombardia Europa Musica e costituisce un'anteprima della Stagione della cultura ungherese in Lombardia, promossa dalla Regione Lombardia. La manifestazione si inserisce nel progetto internazionale Ungheria in primo piano promosso da Ministero per il Patrimonio Culturale Nazionale Ungherese, Hungarofest, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Ministero degli Affari Esteri, Fondazione Romaeuropa Arte e Cultura. Il concerto è organizzato dal Comitato Lombardia Europa Musica 2000 e promosso dalla Provincia di Milano. Il programma del Monteverdi Choir, tutto sacro ma distribuito lungo un arco temporale e spaziale vastissimo, che dall'Italia del primo Seicento passa per la Russia del Novecento ed approda all'Ungheria contemporanea, ha il pregio di soffermarsi su un repertorio poco frequentato, che riceve un forte elemento di coesione dal culto mariano, cui si riferisce buona parte delle composizioni proposte. Questa tematica, oltre ad aver prodotto una quantità davvero sorprendente di musica, attraversa indenne epoche, liturgie, stili, scuole diverse divenendo una chiave di lettura particolarmente significativa per cogliere non solo l'evolvere del linguaggio musicale ma anche della spiritualità che ad esso si accompagna. Di tutte le antifone, gli inni, le preghiere riferibili al culto mariano, il programma si sofferma particolarmente sull'Ave Maria e sull'Ave maris stella: quattro esempi del primo (uno di Monteverdi, due di Liszt e uno di Rachmaninov) e tre del secondo (uno di Monteverdi, uno di Liszt e uno del compositore contemporaneo ungherese Lajos Bárdos) per illustrare non soltanto la persistenza nel repertorio di questi testi antichissimi ma anche la diversità di atteggiamenti con cui sono stati affrontati. Quel che rende così vitale il culto mariano, oltre all'intrinseca bellezza dei testi, è il fatto che ha saputo adattarsi alle più diverse temperie musicali, aggiornando continuamente la sua veste stilistica anche sulla base delle sperimentazioni avviate in ambiti tradizionalmente più liberi di quello sacro. È il caso di Claudio Monteverdi nella cui musica sacra risuona l'attraente modernità del suo linguaggio musicale profano, apertamente legato al melodramma, o di Franz Liszt che in pieno romanticismo ha saputo come Monteverdi utilizzare in ambito sacro tutte le risorse sperimentate in ambito profano e si segnala per altro per un attaccamento quasi maniacale al culto mariano, ampiamente documentato nel suo vastissimo e negletto catalogo religioso. Il programma si completa con brani di Zoltán Kodály e di Lajos Bárdos, testimonianza di come lo studio novecentesco del ricco patrimonio etnofonico ungherese si sia tradotto in recupero di una tradizione cattolica e di un culto mariano mai veramente assopiti a livello popolare e con un'incursione in ambito ortodosso con l'Ave Maria di Rachmaninov. Il Budapest Monteverdi Choir, fondato nel 1972 da Éva Kollár, esegue tanto il repertorio europeo a cappella, dal Rinascimento fino alla musica d'oggi, quanto i grandi oratori del periodo barocco, classico e romantico. Molte prime assolute di opere di autori ungheresi sono state affidate al coro, che ama anche dedicarsi al patrimonio folkloristico ungherese. Inserito a pieno titolo nella vita musicale del suo paese, il Monteverdi Choir - che è anche fondatore di un festival corale e di un premio che portano il suo nome - si è esibito in tutta Europa, ed ha partecipato con successo a concorsi nazionali e internazionali quali il premio "Béla Bartók" in Ungheria, il Concorso Internazionale Corale di Arezzo, il Concorso di Gorizia. Éva Kollár, diplomata in didattica musicale e direzione di coro all'Accademia di Musica "Liszt" di Budapest, è stata docente universitaria e direttrice del coro Pro Musica Hungarica presso il dipartimento di musica dell'Università "Eotvos Lorand". Dal 1997 è direttrice della facoltà di didattica e canto corale all'Accademia "Liszt". Tiene corsi in Europa e in Canada ed è spesso invitata a far parte della giuria di concorsi corali internazionali. Ingresso libero Il prossimo appuntamento a Milano della Stagione Ungherese in Lombardia è fissato per sabato 21 settembre, ore 21.15 a Milano, Teatro Dal Verme dove si esibirà la Danubia - National Youth Orchestra of Hungary su un programma dedicato a musiche di Liszt, Bartók e Kodály. Informazioni Comitato Lombardia Europa Musica 2000 - Segreteria operativa: Camt-Am Villa Olmo, via Cantoni 1, 22100 Como Tel. 031.571.150 - Fax 031.570.540 - www.camtam.it 

SERATA MUSICALE CON "LUDOVICO EINAUDI" 
Cernobbio, 12 settembre 2002 - L'evento di inaugurazione della settima Shirt Avenue avrà luogo il 12 settembre alle 18:30 nella Villa Antica. Davanti ad una platea di imprenditori, giornalisti, autorità, operatori del settore, si terrà un concerto del musicista Ludovico Einaudi. Diplomato in composizione al Conservatorio G. Verdi di Milano con Azio Corghi, Ludovico Einaudi ha perfezionato i suoi studi con Luciano Berio, con cui ha lavorato come assistente su vari progetti musicali e teatrali, ricevendo nell'82 una borsa di studio per un soggiorno al Festival di Tanglewood (Usa). Le sue prime composizioni, da camera e sinfoniche, sono state eseguite nelle più importanti istituzioni musicali internazionali, tra cui il Teatro alla Scala, il Maggio Musicale Fiorentino, il Festival di Tanglewood, l'Ircam di Parigi, la St. Paul Chamber Orchestra (Usa), Settembre Musica, l'Ucla Centre for Performing Arts, il Budapest Music Festival, la Queen Elisabeth Hall di Londra. A partire dagli anni Ottanta ha iniziato un percorso alla ricerca di un linguaggio più libero, in grado di assorbire culture e influenze musicali diverse, riprendendone l'immediatezza, la carica emotiva e l'impatto sonoro, e scrivendo per il cinema, il teatro, il video, e la danza. Nel 1988 ha composto Time Out, spettacolo multimediale concepito insieme allo scrittore Andrea De Carlo che ne ha firmato i testi, e messo in scena con successo dalla compagnia americana ISO Dance Theatre, in Italia, negli Stati Uniti e in Giappone. Dopo Time Out, ha proseguito l'esperienza con la danza realizzando The Wild Man (1990) per l'Oregon Dance Company e The Emperor (1991), di nuovo con Iso Dance Theatre, presentato in prima assoluta al Lincoln Centre di New York e successivamente a Tokyo e in Israele. Nel 1992 ha pubblicato Stanze, un ciclo formato da sedici pezzi per arpa. L'ultimo lavoro di Einaudi è Salgari, commissionato dall'Arena di Verona e ispirato alla vita e alle opere dello scrittore veronese, con testi scelti da Andrea De Carlo, coreografie di Daniel Ezralow, scene e proiezioni di Jerome Sirlin. Einaudi ha recentemente creato l'Einaudi Electric Ensemble, una formazione di cinque elementi con un repertorio di sue musiche, in cui l'autore suona anche il pianoforte. Oltre ad essere un musicista dalla solidissima formazione culturale, Ludovico Einaudi è anche una speranza per il nostro cinema, grazie alle indimenticabili colonne sonore. Autore - tra l'altro - delle musiche dei film di Andrea De Carlo (Treno di panna) e Dominick Tambasco (Giorni dispari), Einaudi ha recentemente realizzato la colonna sonora per il film di Giuseppe Piccioni Fuori dal mondo, dove, in un'elegante miscela di musica minimalista ed etnica, ha saputo sapientemente plasmare un'armonia che si unisce alla perfezione agli stati d'animo e alle situazioni del capolavoro di Piccioni Le sue musiche sono state eseguite in prestigiose istituzioni internazionali, quali il Teatro alla Scala di Milano, il Maggio Musicale Fiorentino, il Festival di Tanglewood, il Lincoln Center di New York, la Queen Elisabeth Hall di Londra, il Center for Performing Arts di Los Angeles. Giovedì 12 settembre 2002 alle ore 18:30 Villa Antica 

SUZUKI AL RALLY DEL MONTE PENNINO LUCHINI SBARAGLIA IL GRUPPO IN TERRA UMBRA. 
Nocera Umbra (Pg) 12 settembre 2002 -- Durante l'ultimo week-end di agosto (31/8 - 1/9) si è svolta a Perugia la 6ª gara del Campionato Italiano Rally Tout Terrain. Gli equipaggi Suzuki sono stati protagonisti all'interno di un Campionato che è stato sino ad oggi capace di riservare sorprese ad ogni appuntamento. Sei gli equipaggi del Suzuki Challenge iscritti al Rally del Monte Pennino: Lolli-Valentini su Grand vitata; Luchini-Fattori su Grand Vitata; Pacitti-Drudi su Grand vitata; Accadia-Volterra su Grand Vitata; Frandino-Masante su Jimny; Ghiani-Borghini su Jimny. La gara è stata caratterizzata, nella classifica generale, da un susseguirsi di uscite di scena dovute a guasti meccanici ed errori di percorso. Abbandoni anche fra le fila del Suzuki Challenge dove Ghiani ed Accadia si sono dovuti ritirare a causa rispettivamente di un'uscita di strada e di una rottura di un semiasse. Sulle strade umbre Luchini ha condotto una gara senza errori ed è stato premiato arrivando primo fra gli equipaggi iscritti al Suzuki Challenge. Lolli è riuscito a mantenere la leadership giungendo al secondo posto, guadagnando così punti preziosi che hanno permesso all'equipaggio emiliano di consolidare la posizione in testa alla classifica. Frandino è giunto terzo attardato da alcune noie meccaniche. All'arrivo anche l'equipaggio "misto" romano-romagnolo Pacitti-Drudi (quest'ultimo ex navigatore di Ricci), penalizzati da un errore di percorso. In classifica assoluta Luchini è giunto settimo, Lolli 10°, Frandino 13° e Pacitti 15°. Questa la classifica del Suzuki Challange dopo la gara del Monte Pennino: 1° Lolli su Grand Vitara 80 punti ; 2° Luchini su Grand Vitara 57 punti ; 3° Frandino su Jimny 31 punti; 4° Pacitti su Grand Vitara 19 punti ; 5° Ghiani su Jimny 11 punti ; 6° Accadia su Grand Vitara 10 punti; 7° Poillucci su Jimny 3 punti ; 8° Diciatteo su Grand Vitara 1 punto. 

SUZUKI UFFICIALE ANCORA UNO SPLENDIDO PODIO PER MARIO RICCI. 
Nocera Umbra (Pg) 12 settembre 2002 - - Dopo la pausa estiva il Campionato Italiano Rally Tout Terrain è ripartito con il 1° Rally del Monte Pennino. Al via come di consueto anche la Grand Vitara ufficiale condotta in gara dall'equipaggio Ricci-Briani. E ancora una volta è arrivato un ottimo risultato per la "piccola" Suzuki 2000 cc iscritta in Gruppo T2. La gara di Ricci è stata caratterizzata da una condotta in gara estremamente regolare. La Squadra Ufficiale si era posta un unico obiettivo: giungere sul podio ed incamerare punti preziosi validi per la classifica assoluta. Il pilota romagnolo non ha deluso le aspettative. Perfettamente a suo agio sui veloci sterrati umbri e particolarmente affinata nell'erogazione della potenza e nell'affidabilità, la Grand Vitara ha ottenuto anche il secondo miglior tempo nella seconda prova speciale della prima tappa. Con questo risultato Ricci-Briani consolidano la loro posizione tra i primi equipaggi del Campionato Italiano Rally Tout Terrain 2002. La Classifica assoluta del Campionato Italiano Rally Tout Terrain dopo la 6ª gara: 1° Ciampolini su Mitsubishi Pajero Evo 3.5 V6 252 punti; 2° Auteri su Mitsubishi Pajero Evo 3.5 V6 241 punti; 3° Larini su Mitsubishi Pajero 3.2 TD 207 punti; 4° Ricci su Suzuki Grand Vitara 2.0 170 punti; Toro su Nissan Patrol GR 4.5 170 punti. Il prossimo appuntamento con il Campionato Italiano Rally Tout Terrain è fissato per il 21 settembre a Pordenone in occasione del Rally del Cellina. 

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