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&
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GIOVANNI SCOTTI

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scottigio@tin.it

 

LUNEDI'
23 SETTEMBRE 2002


pagina 6

 

 

 

 

 

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TRASFORMAZIONE A METANO DEGLI IMPIANTI TERMICI PER IL RISCALDAMENTO DI EDIFICI AD USO PRODUTTIVO

La Regione Lombardia ha stanziato € 3.000.000 per promuovere la trasformazione a metano degli impianti termici per il riscaldamento di edifici ad uso produttivo, residenziale e terziario, con potenza termica uguale o superiore a 35kW. Il contributo può essere richiesto per gli impianti, localizzati nelle aree critiche per la qualità dell'aria, utilizzati per il riscaldamento di immobili di proprietà di Enti pubblici e privati, privati cittadini (in forma singola o aggregata, nel caso di unico impianto in uso comune), imprese private e pubbliche (produttive, commerciali, di servizio). Gli interventi di trasformazione debbono essere stati iniziati dopo il 26 agosto 2002 e già ultimati oppure da ultimarsi entro il 30 giugno 2003. L'agevolazione consiste in un contributo di € 15 per ogni kW di potenza nominale del generatore termico installato, cumulabile con altri contributi pubblici assegnati per la trasformazione dello stesso impianto fino al 50% del costo dell'intervento, IVA esclusa. Per ogni singolo richiedente è previsto un tetto massimo di € 40.000. Digitando l'indirizzo internet del sito della Regione Lombardia http://www.regione.lombardia.it/rlweb007.nsf/HELPSBYCODE/28082002162410  è possibile prelevare il modulo necessario per la compilazione della domanda. La domanda di contributo dovrà essere inoltrata a mezzo posta, mediante plico raccomandato, o consegnate allo sportello del Protocollo presso la Direzione Generale Risorse Idriche e Servizi di Pubblica Utilità della Regione Lombardia in via Stresa 24, 20124 Milano, o ad uno degli sportelli del protocollo federato presenti in ogni capoluogo di provincia della Regione Lombardia (sedi territoriali regionali), che ne attesterà il ricevimento. La domanda per ottenere il contributo deve pervenire alla Regione Lombardia entro il 31 dicembre 2002.

REGOLAMENTO COMUNITARIO SUI PRINCIPI CONTABILI
Nella Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee L 243/1 dell'11 settembre 2002 è stato pubblicato il Regolamento (CE) n. 1606/02 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 relativo all'applicazione dei principi contabili internazionali, approvato il 6 giugno u.s. Secondo quanto previsto dal regolamento, a partire dal 2005, le società quotate dovranno redigere i conti consolidati basandosi sui principi contabili internazionali. Questo regolamento rappresenta uno dei punti principali del complessivo riordino della materia contabile che si sta compiendo a livello nazionale ed internazionale, con l'adozione di atti normativi e l'istituzione di organismi di supporto tecnico. Ricordiamo, ad esempio, l'istituzione dell'Efrag (European financial reporting advisory group), organismo tecnico di natura privata che svolge una funzione di supporto e consulenza tecnica in materia di contabilità. Lo scopo delle revisione è di armonizzare l'informazione finanziaria presentata dalle società quotate in modo da garantire la trasparenza delle informazioni e la comparabilità dei bilanci. Il progetto modifica le direttive IV e VII (relative ai conti annuali e consolidati) e tende a minimizzare le differenze tra le direttive ed i principi fissati dallo IASB (International Accounting Standard Board). I principi contabili, infatti, svolgono integrano la norma di legge e disciplinano la formazione ed il contenuto dei documenti contabili, supplendo alle eventuali lacune presenti nel testo legislativo. L'Unione europea ha stabilito che i principi contabili internazionali IAS (International Accounting Standards), predisposti dallo IASB (International Accounting Standard Board) dovranno fungere da base per le società operanti nell'Unione. Secondo quanto previsto dall'art. 2 oltre ai già citati IAS, debbono essere tenuti in considerazione anche gli IFRS (International Financial Reporting Standards), le relative interpretazioni (SIC/IFRIC), le successive modifiche ed i principi che saranno adottati in futuro dallo IASB. Secondo quanto previsto dall'art. 3 del provvedimento in esame, la Commissione adotta i principi contabili internazionali che rispondono ai criteri di comprensibilità, pertinenza, affidabilità e comparabilità necessari per adottare decisioni economiche e valutare l'idoneità della gestione. A partire dal prossimo 2005, le società Ue, per essere ammesse alla negoziazione in un mercato regolamentato di un qualsiasi Stato membro, dovranno redigere i conti consolidati conformemente ai principi contabili internazionali. Il termine del 2005 è suscettibile di proroga fino al 2007 per le società i cui titoli saranno negoziati in un Paese extra Ue con un differente insieme di principi internazionalmente riconosciuti come base dei loro conti consolidati (esempio Us Gaap impiegati nella prassi statunitense) e se gli Stati membri decidono per la proroga. Allo scadere del termine tutte le società comunitarie, con titoli negoziati in un mercato pubblico regolamentato della Comunità, dovranno basarsi su di un insieme unico di principi contabili. Per quanto riguarda il nostro Paese la modernizzazione delle regole nazionali di contabilità è affidata all'Organismo Italiano di Contabilità, fondazione riconosciuta, che rappresenta lo standard setter Italiano. L'O.I.C. svolgerà la sua attività a livello internazionale, partecipando al processo di omologazione e recepimento degli IAS, ed a livello nazionale, assolvendo al ruolo di referente tecnico per il legislatore.

DIRIGENTI DI AZIENDE INDUSTRIALI: TRASFERIMENTO DELLA LORO PREVIDENZA OBBLIGATORIA DALL'INPDAI ALL'INPS
L'11 settembre u.s. la Confindustria, la Federmanager ed il Sottosegretario al Lavoro, Alberto Brambilla, alla presenza dei direttori generali di Inps ed Inpdai, hanno definito, da un punto di vista tecnico, le soluzioni connesse alle intese sindacali del 13 maggio 2002 per il trasferimento della previdenza obbligatoria dei dirigenti dall'Inpdai all'Inps. Verificati e valutati gli aspetti tecnici e finanziari relativi all'impatto dei conti gestionali dell'Inpdai sull'assetto economico finanziario del Fondo Pensione Lavoratori Dipendenti, le parti hanno convenuto sull'opportunità e la possibilità che sia introdotta una specifica normativa nella prossima Legge Finanziaria. La normativa dovrà, in primo luogo, stabilire la soppressione dell'Inpdai ed il trasferimento delle strutture e delle funzioni all'Inps che, a far data dall'inizio del 2003, succede nei relativi rapporti attivi e passivi. In secondo luogo essa dovrà definire l'unificazione, dal 1° gennaio 2004, del regime previdenziale dei dirigenti a quello previsto per gli iscritti al Fpld Inps, nel rispetto del principio del pro rata. Ed infine dovrà indicare i provvedimenti relativi al passaggio all'Inps del personale in servizio presso l'Inpdai. Il Sottosegretario si è riservato di far pervenire alle parti, per ogni definitiva valutazione, una bozza di articolato in tempo utile per l'inserimento nella Legge Finanziaria.

COMMISSIONE EUROPEA: GIURISDIZIONE RELATIVA AL BREVETTO COMUNITARIO
Il 30 agosto scorso la Commissione europea ha adottato un documento con cui intende chiarire le disposizioni giurisdizionali in materia di brevetto comunitario. Una delle proposte più importanti del documento è che, fino a quando il carico di lavoro relativo ai ricorsi in materia di brevetti fra le parti private rimarrà contenuto, il sistema per la trattazione di tali controversie dovrà essere centralizzato. Nel documento, infatti, si afferma che " ... un organo giudiziario centrale, specializzato in questioni relative ai brevetti, può garantire meglio l'unità del diritto e la coerenza giurisprudenziale riguardo al brevetto comunitario, che è un titolo unitario ...". Applicando l'art. 225a del trattato CE (Nizza) il documento autorizza l'istituzione di camere giurisdizionali di primo grado, responsabili di esaminare i ricorsi e associate al Tribunale di primo grado. La competenza del tribunale riguarda i casi relativi alle violazioni ed alla validità dei brevetti. Il tribunale dovrà essere composto da due membri giuristi e da un tecnico. I tecnici, specializzati in fisica, chimica o meccanica, dovranno porre il tribunale nella condizione di comprendere rapidamente gli aspetti tecnici delle cause. In una prima fase, in funzione del numero delle cause e dei tempi tecnici necessari per l'avvio del tribunale centrale, potranno essere costituite camere regionali nei singoli Paesi.

MILANO IN CORSI
Presso 100 librerie, 200 edicole milanesi o accedendo al sito internet www.actl.it  è possibile consultare ed acquistare, al prezzo di € 9,90, "Milano in corsi", la guida ai corsi per il tempo libero e la formazione professionale, giunta alla sua decima edizione e pubblicata da ACTL, l'Associazione per la Cultura e il Tempo Libero, con il patrocinio del Comune di Milano. La guida è un utilissimo strumento di orientamento per tutti coloro che vogliono sfruttare il proprio tempo libero per acquisire una specializzazione o per diletto. La guida fornisce, in 31 sezioni e 312 pagine, le informazioni e dettagliate indicazioni fornite all'ACTL degli organizzatori dei corsi riguardanti il singolo ente organizzatore, la sede, il titolo del corso, il periodo di apertura delle iscrizioni e di svolgimento degli incontri, la durata, la frequenza, il numero dei posti disponibili, i contenuti, i destinatari ed il costo di ciascun corso proposto.

I FONDI PENSIONE NEL 2001
Digitando l'indirizzo internet www.Covip.it è possibile accedere al sito della Commissione di vigilanza sui Fondi Pensioni (COVIP) e leggere la "Relazione annuale per il 2001", che contiene l'aggiornamento dei principali aspetti quantitativi delle iniziative esistenti nel campo della previdenza complementare. I dati indicano un incremento significativo sia del numero di fondi autorizzati che del numero di iscritti e di conferimenti. Alla fine del 2001 i fondi pensione di nuova istituzione (sia negoziali che aperti) hanno raggiunto la soglia di circa 1.300.000 iscritti, con una crescita del 17% rispetto alla fine del 2000. L'attivo netto è risultato pari a 3.200 milioni di euro, con un incremento, nel corso dell'anno, dell'84%, dovuto quasi integralmente ai contributi raccolti. I fondi preesistenti raggiungono quasi i 700.000 iscritti e le risorse destinate alle prestazioni si avvicinano ai 30 miliardi di euro. Gli iscritti ai fondi pensione complementari sono circa 2 milioni. Le risorse complessivamente destinate alle prestazioni sfiorano i 33 miliardi di euro. Il numero dei fondi di nuova istituzione complessivamente autorizzati è pari a 143, di cui 41 di tipo negoziale e 102 di tipo aperto. Alla fine del 2001 i fondi negoziali autorizzati all'esercizio dell'attività erano 27, rispetto a 23 di inizio anno: Nel corso del 2001, infatti, sono stati infatti autorizzati quattro nuovi fondi per i lavoratori dipendenti: PREVIMODA, per l'industria tessile e abbigliamento, FONDAPI, per i dipendenti delle piccole e medie imprese industriali, FONTE, per il settore del commercio e del turismo, e CONCRETO, per l'industria del cemento e dei materiali da costruzione. Nel 1° trimestre del 2002 sono stati autorizzati i seguenti sei fondi: GOMMAPLASTICA, per i dipendenti dell'industria della gomma e della plastica, BYBLOS, per i lavoratori del settore della carta e delle aziende grafiche ed editoriali, MEDIAFOND, diretto ai lavoratori delle aziende del gruppo Mediaset, PREVAER, rivolto ai dipendenti delle società di gestione aeroportuale, EUROFER, diretto ai lavoratori delle Ferrovie dello Stato e PREVIDOC, per i dottori commercialisti. A fine gennaio 2002 sono quindi 33 i fondi negoziali autorizzati all'esercizio dell'attività. Gli iscritti ai fondi negoziali hanno superato il milione, con un aumento nell'anno di oltre 124.000 unità. Gli apporti più consistenti sono stati forniti da COMETA (che, con un aumento dall'inizio dell'anno di 33.000 iscritti, ha superato i 368.000 iscritti), da EUROFER, da PRIAMO (il fondo pensione degli autoferrotranvieri) e da BYBLOS. Con riferimento all'insieme dei fondi autorizzati all'esercizio dell'attività rivolti ai lavoratori dipendenti, il tasso di adesione (rapporto tra iscritti effettivi e bacino potenziale) risulta pari a 15,4 per cento.

TRAVELLER MILANO
Da venerdì scorso è in edicola al prezzo di 6,20 euro TRAVELLER MILANO, mensile monografico di viaggi edito da Condé Nast con il patrocinio dell'assessorato Turismo, Moda e Grandi Eventi del Comune di Milano. In 350 pagine di immagini, indirizzi e curiosità, TRAVELLER si presenta come una guida preziosa non solo per il turista, ma anche per il milanese che vuole assaporare la metropoli e ripercorrere, in un percorso inedito, la capitale della moda, della finanza, del design e delle nuove tendenze: Attraverso itinerari d'arte, cultura e scorci suggestivi della Milano nascosta TRAVELLER ci guida per le sue arterie, i quartieri storici e quelli emergenti, alla scoperta dei capolavori dell'architettura e dell'arte nonché dei musei, che con le loro collezioni ricostruiscono molte tappe della vicenda storica, artistica, religiosa e scientifica della città. Ettore Mocchetti, il Direttore responsabile, nell'editoriale e nel corso della conferenza stampa di presentazione tenuta a Palazzo Mezzanotte, ha precisato che TRAVELLER " ... racconta con l'occhio del viaggiatore curioso ed attento una città mai banale, né scontata, una metropoli cosmopolita con un'anima tutta sua ...", una città tutta da mare.

TURISMO A MILANO, TRA PRESENTE E FUTURO
Nella Tavola Rotonda, promossa da TRAVELLER MILANO, che si è svolta il 19 settembre scorso a Palazzo Mezzanotte, è stato tracciato un bilancio del flusso turistico e sono state analizzate le prospettive future di sviluppo della città, polo attrattivo per un turismo sempre più d'affari e insieme città che presenta un importante potenziale di crescita. Giovanni Bozzetti, Assessore Turismo, Moda e Grandi Eventi del Comune di Milano, Beppe Modenese, Presidente Onorario della Camera Nazionale della Moda Italiana, Massimo Capuano, Amministratore Delegato di Borsa Italiana, Mario Colombo, Amministratore Delegato Adidas Italia ed Ettore Mocchetti, Direttore di Traveller, hanno analizzato la realtà presente e le tendenze future. Partendo dal "primato dell'economia milanese", con il 10% del Pil e il 25% del gettito fiscale del nostro Paese, un'area e un indotto che riguarda 4 milioni di persone, l'area più ricca d'Europa, Ettore Mocchetti ha sottolineato il ruolo cosmopolita della città e la sua influenza decisiva nello stile e nelle tendenze. Un ruolo che è legato alla moda e al design, ma anche alla cultura rappresentata dall'editoria, dalle prestigiose Università e dall'arte. Una Milano mai banale, mai scontata, che unisce pragmatismo a romanticismo ed è prodiga di opportunità per tutti, milanesi e non, una meta turistica da valorizzare sempre più. Il turismo a Milano, che è la seconda città turistica in Italia per presenze giornaliere e spesa turistica, si è caratterizzato sempre più come turismo d'affari, una tendenza legata allo sviluppo dei settori moda, design e finanza. Dall'osservatorio dell'Assessorato Turismo emerge che il 78% del flusso turistico è generato dal turismo d'affari e che l'identikit del turista che visita Milano è ben definito: di età compresa tra i 35 e i 40 anni, alloggia in hotel a 4 stelle, si ferma in città da 2 a 3 notti, unisce nel 73% dei casi lo shopping ai momenti di lavoro (fonte statistica Università Bocconi) ed ha un'alta propensione alla spesa. Uno degli acquisti più ricorrenti è la macchina fotografica, a conferma del fatto che il turista d'affari scopre anche la bellezza e il piacere di fotografare la città. Sempre dai dati forniti dell'Assessorato Turismo, Moda e Grandi Eventi, emerge che il turismo a Milano non ha subito la forte flessione che ha riscontrato il settore dopo l'11 settembre 2001. La riduzione del flusso turistico, infatti, è stata solo del 2%, decisamente basso rispetto al 5 o al 10% di altre città, con un incremento dei turisti europei ed italiani e una diminuzione dei turisti giapponesi. L'Assessore Bozzetti ha anche sottolineato che " ... Milano, capitale economica e della moda, ha molto da offrire al turista. Con gli operatori che partecipano al Tavolo del Turismo si sta attuando un progetto di promozione del turismo che prevede alcuni interventi nel breve termine, tra i quali la realizzazione di una speciale city card e di percorsi tematici. Inoltre interveniamo puntualmente nell'ambito delle principali manifestazioni fieristiche, moda e design, con iniziative speciali per far vivere ai milanesi gli eventi importanti della città. Il progetto più impegnativo e importante è la realizzazione di un nuovo portale del turismo a Milano, gli infopoint permamenti presso gli aeroporti e la Stazione Centrale, l'organizzazione di tour gratuiti della città per gli operatori in occasione dei principali eventi fieristici: oltre a questo, ritengo che il miglior promotore di Milano sia colui che vi abita, che ama la sua città e che può far scoprire Milano agli amici di altre città ...". Il ruolo di capitale finanziaria che Milano si è conquistata (l'unica Borsa presente nel nostro Paese oggi è quella milanese che negli ultimi anni di conseguenza è diventata Borsa Italiana) ha contribuito in modo importante a incrementare le presenze nazionali e internazionali in città. In generale, è molto ampio l'indotto legato al mercato finanziario e riguarda non solo le società emittenti ma anche le banche, le società di consulenza, le società di investimento, le nuove figure professionali. Riguarda anche le università, tra la quali la Bocconi, il Politecnico e la Cattolica, che hanno un ruolo fondamentale nella creazione della cultura finanziaria. La Borsa Italiana si colloca al quarto posto, dopo quella di Londra, Francoforte e Parigi ed è quindi una delle principali piazze finanziarie europee. La tenuta del turismo a Milano, che è principalmente turismo d'affari, è anche legata alla realtà di piazza finanziaria che ha recentemente registrato un ulteriore incremento legato al nuovo mercato e della new economy. Massimo Capuano, Amministratore Delegato di Borsa Italiana, ha affermato che " ... Il fenomeno della new economy e del nuovo mercato ha interessato tutto il mondo, si è trattato di un momento di vera globalizzazione. Ciò che ha contraddistinto la realtà italiana è il legame virtuoso tra nuovo mercato e sviluppo dell'industria: non soltanto quindi un fenomeno strettamente finanziario, ma anche una dimensione industriale con la creazione di nuovi posti di lavoro e quindi creazione di valore vero ...". Data la dimensione industriale Capuano si è mostrato ottimista riguardo al futuro, sottolineando che " ... il nostro compito è quello di consolidare il primato conquistato e mantenere se non rafforzare il nostro peso a livello europeo ...". Secondo Capuano il mondo internet ha determinato il cambiamento di Milano attraverso gli investimenti e le infrastrutture ed anche il cambiamento della nostra vita, sociale e professionale. Beppe Modenese ha presentato Milano capitale della moda, che si esprime con uno stile proprio, e l'industria della moda, che ha influenzato ed influenza il modo di essere e di vivere a Milano. " ... La moda ha creato qualcosa che non esisteva, le sfilate, e ha movimentato la vita milanese con un pubblico diverso e internazionale. Oggi gli appuntamenti con la moda sono ben quattro all'anno. Il fenomeno moda ha certamente un ruolo negli stili di vita e in generale nell'evoluzione della città. Basti fare riferimento ai negozi di Milano che fanno da guida ai negozi di tutto il mondo. La moda influisce sugli stili di vita in città, ma soprattutto mi interessa sottolineare il ruolo dell'industria della moda a Milano che ha portato alla creazione di importanti scuole di formazione dei giovani. Tra i progetti che la Camera della Moda ritiene importanti per la città e non solo per il settore, vi è certamente la creazione della Città della Moda, ma anche quella del Museo del design. Moda e design si muovono sempre più in parallelo ...". Ripercorrendo l'esperienza e il successo di Street ball, che dal 1995 al 2000 ha impegnato oltre 60 mila partecipanti ai tornei di calcetto, basket e pallavolo e raggiunto un pubblico di circa 3 milioni di persone, Mario Colombo, Amministratore Delegato di Adidas Italia, invece, ha parlato dello sport a Milano, sottolineando che lo sport di base e quello professionistico dovrebbero trovare un nuovo impulso a beneficio non solo dei residenti, ma anche per favorire occasioni ulteriori di turismo.

 

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