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10 OTTOBRE 2002

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PROGRESSI SULL'ALLARGAMENTO DELL'UNIONE EUROPEA

Bruxelles, 10 ottobre 2002 - Aprendo il dibattito sull'ampliamento dell'Unione, il Presidente del Parlamento europeo Pat Cox ha ricordato che oggi si compie un ulteriore passo avanti verso l'Europa unita. Si entra infatti nella fase finale di un processo iniziato quasi 13 anni fa con il crollo del muro di Berlino. I paesi europei dovranno ora mostrare la volontà politica per superare gli ostacoli che rimangono. Il Parlamento è deciso a fare del proprio meglio per eliminare gli ostacoli in previsione del vertice di dicembre a Copenaghen. Questo ampliamento, ha proseguito Cox, rappresenta per l'Europa un evento senza pari, un'opportunità di riconciliazione: per la prima volta l'Europa potrà unirsi grazie alla volontà di popoli liberi basata sul convincimento di valori condivisi, non a causa di forze oppressive o alla minaccia delle armi. Ringraziando tutti coloro che negli Stati membri e nei paesi candidati si sono impegnati per raggiungere questo traguardo, il Presidente ha sollecitato ad assumere anche le responsabilità politiche per convincere i popoli europei sull'importanza dell'ampliamento e a ricevere il loro avallo. Il Presidente della Commissione europea, Romano Prodi ha preso la parola con emozione profonda ricordando che all'inizio del suo mandato davanti al Parlamento aveva preso l'impegno di fare dell'allargamento la priorità assoluta della Commissione, consolidando a livello continentale un'area di pace, di sicurezza e di democrazia. A tre anni di distanza l'impegno è stato mantenuto. Dopo un esame approfondito dei progressi compiuti dai candidati, Prodi ha annunciato il nome dei paesi per i quali si raccomanda al Consiglio di concludere i negoziati entro il 2002 leggendo il passaggio saliente del documento adottato oggi: "Cipro, Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica slovacca e Slovenia adempiono ai criteri politici. Considerando i progressi compiuti da questi paesi, i loro precedenti riguardo all'attuazione degli impegni presi e tenendo conto dell'opera di preparazione in corso, la Commissione ritiene che questi paesi avranno adempiuto ai criteri economici e a quelli relativi all'acquis e saranno pronti all'adesione dall'inizio del 2004. La Commissione raccomanda pertanto di concludere i negoziati di adesione con questi paesi entro la fine dell'anno in corso, con l'obiettivo di firmare il trattato di adesione nella primavera del 2003". Visti i progressi compiuti nell'ultimo anno dalla Bulgaria e dalla Romania, la Commissione prende atto della data (2007) che tali paesi indicano per la loro adesione. La Commissione farà tutto il necessario perché tale obiettivo possa essere realizzato. Grazie alla riforma costituzionale e a una serie di pacchetti legislativi, la Turchia ha compiuto grandi progressi in relazione ai criteri di Copenaghen, ma occorre un impegno supplementare. Raccomandando che l'Unione aumenti le risorse e il sostegno ai suoi preparativi pre-adesione, Prodi ha affermato che la Commissione proporrà un partenariato di adesione rivisto e rafforzerà la valutazione della legislazione. Si incoraggia la Turchia a proseguire sulla strada delle riforme. Solo 13 anni fa, Berlino era ancora divisa dal muro. Ora il muro è caduto, la Germania è stata riunificata ed è stata ritrovata l'unità storica fra tutti i popoli d'Europa. Il destino comune è quello di costruire un futuro insieme, fondato sulla condivisione dei valori fondamentali di pace, democrazia, stato di diritto, rispetto dei diritti umani e tutela delle minoranze. Nel 1993 il Consiglio europeo di Copenaghen ha offerto ai paesi dell'Europa centrale e orientale la prospettiva di entrare nell'Unione. Da allora, questi paesi hanno percorso un cammino immenso che li ha condotti pacificamente dalla dittatura a una democrazia stabile e partecipativa. Si tratta di un bilancio straordinario: in un decennio le elezioni si sono svolte in modo trasparente e democratico, sono state approvate leggi per dar vita alle nuove democrazie e per trasporre l'acquis comunitario ed è in corso la formazione di decine di migliaia di funzionari e di giudici per consentire loro di applicare la nuova legislazione, grazie ai progetti di formazione e di cooperazione finanziati dall'UE. Le istituzioni democratiche si sono rafforzate ovunque e le economie dei 10 paesi migliorano progressivamente con tassi di crescita superiori a quelli degli Stati membri. Restano però alcune insufficienze, da colmare prima dell'adesione: la Commissione è in particolare preoccupata per il livello della capacità amministrativa e per il funzionamento del sistema giudiziario, gravati dalla mancanza di risorse finanziarie e umane. Per questo è stato utilizzato un programma di sostegno con una dotazione di 250 milioni di euro. Si è inoltre constatata l'insufficiente preparazione sull'attuazione dell'acquis in alcuni settori essenziali, come le dogane, la fiscalità, i fondi strutturali, i controlli veterinari e fitosanitari, le istituzioni di gestione e di controllo della politica agricola. A ciò si aggiungono due problemi molto seri: la corruzione e il vergognoso fenomeno del traffico di esseri umani. Ciò non significa che non sia stato fatto nulla in questi campi. La Commissione si è impegnata a condurre un monitoraggio scrupoloso fino all'adesione, pubblicando un documento finale di valutazione sei mesi prima della data di adesione. La Commissione prenderà anche le misure necessarie per la riorganizzazione dei propri servizi. L'obiettivo resta la firma del trattato di adesione nella primavera del 2003. L'Esecutivo si augura che il Consiglio europeo di Bruxelles del 24 e 25 ottobre prenda le decisioni necessarie sui capitoli ancora aperti: agricoltura, questioni finanziarie e istituzioni. In questo modo si potranno chiudere questi capitoli prima di Copenaghen. Per la Bulgaria e la Romania, la data del 2007 pare realistica purché sostenuta da una strategia di pre-adesione rafforzata. Per la Turchia, la Commissione proporrà all'inizio dell'anno prossimo una strategia rafforzata con mezzi finanziari supplementari. Il trattato di Nizza rimane poi un passaggio essenziale da cui non si può prescindere. Prodi ha quindi espresso fiducia nell'elettorato irlandese, che si pronuncerà nuovamente sul Trattato fra pochi giorni, augurandosi che l'obiettivo storico di riunificare il continente non sia messo in causa da questo voto. Quanto a Cipro, il Presidente spera in passi avanti concreti verso la riunificazione dell'isola, sebbene ciò non sia una precondizione per l'adesione. La riunificazione sarebbe però la soluzione migliore per tutti: la Commissione lancia quindi un nuovo appello alle parti in tal senso. Soffermandosi sui rischi e sul costo dell'allargamento, Prodi ha affermato che i costi sono stati analizzati in tutti i particolari ed essi sono compatibili con le risorse disponibili. Bisogna comunicare alla pubblica opinione anche e soprattutto i vantaggi dell'ampliamento: stabilità, unificazione di un continente artificialmente diviso dalla storia e creazione del più grande mercato interno del mondo. Nel 1985, quando Spagna e Portogallo conclusero il loro negoziato d'adesione, vi erano gli stessi dubbi, ma nessuno ora può dubitare della lungimiranza e della correttezza di quella decisione. L'allargamento darà impulso agli scambi, agli investimenti, all'istruzione, alla ricerca e alla crescita economica. Gli oneri di bilancio fino al 2006 sono sostenibili; l'adesione dei dieci paesi comporterà nei prossimi anni un costo non trascurabile, ha affermato Prodi, che però sarà largamente ricompensato dai vantaggi che deriveranno dal consolidamento dell'allargamento. L'ampliamento non ha solo un valore economico: la sua importanza è prima di tutto etica e politica; il processo che ci ha dato mezzo secolo di pace e prosperità deve essere esteso a tutto il continente. Riferendosi ai Balcani, il Presidente della Commissione ha affermato che l'allargamento è un capolavoro politico. Il suo costo è quindi ben poca cosa rispetto al costo del non-allargamento. Nei prossimi mesi occorre condurre una campagna di informazione realistica e positiva. L'allargamento avviene grazie a una forte determinazione, a un grande coraggio politico e a una visione lungimirante della Storia che obbliga a dare prova di coerenza. Questo è il compito della Convenzione. Le riforme istituzionali che ne usciranno dovranno infatti essere altrettanto coraggiose e lungimiranti: senza una profonda e intelligente riforma delle istituzioni, il successo dell'allargamento rischia di non essere sostenibile. Per Prodi, i tempi sono maturi per una Costituzione europea, che garantisca i diritti di tutti i cittadini e il ruolo degli Stati membri; che preservi le diversità culturali e linguistiche ma rafforzi la solidarietà; che porti a compimento la costruzione di un'Unione democratica di popoli e di stati. Guardando più in là di questo allargamento, Prodi ha affermato che il principio di abbattimento delle barriere deve ispirare le nuove relazioni di vicinato con la Russia, l'Ucraina, la Bielorussia e la Moldavia. Questi saranno i nuovi paesi confinanti di un'Unione che dovrà un giorno comprendere anche l'area dei Balcani. Ciò non deve infine ostacolare lo sviluppo di una maggiore sensibilità verso i paesi del Mediterraneo, che guardano all'Unione con aspettative sempre più elevate. Il processo di integrazione europea che è iniziato mezzo secolo fa, ha guadagnato l'ammirazione e il rispetto di tutto il mondo, ha concluso Prodi: "Noi soli stiamo realizzando, seppure su scala solo continentale, un modello serio e concreto di gestione della globalizzazione in modo democratico, attento alla dimensione umana, in cui tutti i cittadini hanno lo stesso ruolo. Offrendosi come esempio positivo a tutto il mondo, l'allargamento guarda molto lontano; esso unisce per la prima volta l'intero continente e ci rende nuovamente protagonisti della storia".

VIA LIBERA AL SESTO PROGRAMMA QUADRO
Bruxelles, 10 ottobre 2002 - Il sesto programma quadro (6PQ) è stato adottato nel corso del Consiglio "Competitività", tenutosi a Bruxelles il 30 settembre. Tale approvazione servirà a garantire il lancio delle iniziative chiave di ricerca prima della conclusione del quinto programma quadro (1998-2002). La notizia della decisione del Consiglio è stata accolta positivamente e con evidente sollievo. Il consenso sul programma è stato raggiunto grazie ad un compromesso in merito alla questione, potenzialmente controversa, della ricerca sulle cellule staminali. In una dichiarazione, infatti, sono stati indicati i settori che non beneficeranno dei finanziamenti europei finché non vi saranno ulteriori dibattiti. Nell'apprendere la notizia, il commissario per la Ricerca Philippe Busquin ha sottolineato l'effetto positivo che tale decisione eserciterà sulle attività di ricerca e sviluppo (R&S), definendola un passo fondamentale verso la creazione dello Spazio europeo della ricerca. "Sono soddisfatto di questo importantissimo voto. Ora tutto è pronto per il prossimo avvio dei programmi di ricerca [...]. La rapida conclusione del processo decisionale relativo agli ambiziosi programmi di ricerca dell'UE fornisce un'altra solida base per la creazione di un vero e proprio Spazio europeo della ricerca", ha affermato Busquin. Il ministro danese per la Scienza, la Tecnologia e l'Innovazione Helge Sander ha espresso analogo compiacimento. "Sono alquanto sollevato e lieto del fatto che finalmente si sia raggiunto un accordo sui cinque programmi specifici. Ciò significa che le attività di ricerca potranno essere avviate molto presto". Nel corso dei dibattiti, talvolta questo risultato è apparso irraggiungibile. Il finanziamento della ricerca sulle cellule staminali embrionali nell'ambito del 6PQ appariva incompatibile con le legislazioni nazionali di alcuni Stati membri, fra cui la Germania, l'Italia e l'Irlanda. Altri Stati membri avevano addirittura considerato l'ipotesi di opporsi all'adozione del 6PQ alla luce di tale ostacolo. Anche il Parlamento europeo si è detto preoccupato per il fatto che l'organismo europeo, eletto direttamente dai cittadini, non sia stato sufficientemente consultato sulla questione della bioetica. Il compromesso, tuttavia, vieta fino al dicembre del 2003 il finanziamento europeo della ricerca sulle cellule staminali umane, sulla clonazione e sulle modificazioni genetiche. A quel punto, la Commissione, in consultazione con il Parlamento, avanzerà una proposta sulle procedure di attuazione e la regolamentazione per il finanziamento della ricerca in questi ambiti. I cinque programmi specifici del 6PQ sono i seguenti: Integrare e rafforzare lo Spazio europeo della ricerca; Strutturare lo Spazio europeo della ricerca; Attività del Centro comune di ricerca (Ce); Energia nucleare; Attività del Centro comune di ricerca (Euratom). Il bilancio complessivo per le attività condotte nell'ambito del 6PQ ammonta a 17,5 milioni di euro.

BORSA ITALIANA SPA: IN SETTEMBRE, RIPRESA DEI VOLUMI DI NEGOZIAZIONE NUOVI MASSIMI STORICI PER GLI SCAMBI DI EUROMOT E MINIFIB
Milano, 10 ottobre 2002 Nello scorso mese di settembre il mercato azionario è stato caratterizzato da una ripresa dei volumi di negoziazione che si sono riportati su livelli simili a quelli precedenti il mese di agosto. La crescita degli scambi di eurobond ha portato l'Euromot al nuovo massimo storico degli scambi. Il 19 settembre il minifib ha superato il proprio record di scambi in una singola seduta. Andamento degli indici - In settembre l'indice Mib ha registrato un sensibile calo - che martedì 24 lo ha portato a toccare un nuovo minimo annuale al livello di 15.585 punti - chiudendo il mese a quota 15.663, con una flessione del 14,1% rispetto a fine agosto (-29,6% su fine 2001). Escludendo quella del settembre 2001 (-16,4%), si tratta della flessione più consistente a partire dall'agosto 1990 (invasione del Kuwait da parte dell'Iraq). L'indice Numex del Nuovo Mercato ha registrato una flessione del 24,4% (-56,8% rispetto a fine 2001). Gli indici continui hanno evidenziato un andamento mensile simile a quello dei corrispondenti indici giornalieri, con il Mibtel a -14,5% e il Numtel a -23,9%. Gli indici delle blue chip sono stati caratterizzati da una flessione più marcata rispetto all'indice generale: il Mib30 ha perso nel mese il 15,7% (-33,1% rispetto a fine 2001), il Midex il 17,0% (-21,9%). Continua la tendenza del segmento Star a evidenziare una performance migliore di quella del mercato: il 30 settembre l'indice Mibstar si è attestato a quota 822, con un calo dell'8,4% rispetto al mese precedente e del 9,6% rispetto a fine 2001. Tutti e tre i macrosettori della Borsa hanno chiuso settembre con performance negative (Finanziari -17,7%, Industriali -12,1%, Servizi -10,4%); rispetto a fine 2001 Industriali segna una variazione di -17,3%, Servizi di -25,9% e Finanziari di -36,1%. Tutti i principali settori (pari almeno all'1% della capitalizzazione) hanno evidenziato variazioni mensili negative; in particolare si sono segnalati Elettronici (-21,0%) e Assicurazioni (-19,4%). Rispetto a fine 2001 resta positivo il solo Impianti-Macchine (+3,3%) e contiene il calo Minerari (-1,7%), mentre spiccano le flessioni di Assicurazioni (-45,6%) e Auto (-41,4%). La volatilità è tornata a livelli elevati, assestandosi al 29,4% per la Borsa e al 36,7% per il Nuovo Mercato. È rimasta sempre contenuta per il segmento Star (13,9%). Capitalizzazione e listino - Il calo dei corsi azionari ha ridotto la capitalizzazione delle società nazionali quotate, passata dai 495,5 miliardi di euro di fine agosto a 428,9 (pari al 34,3% del Pil). Nel dettaglio, la ripartizione dei mercati, vede la Borsa a quota 418,9 miliardi di euro, il Nuovo Mercato a 5,4 e il Mercato Ristretto a 4,5. In settembre sono stati revocati i titoli Bonaparte (azioni ordinarie e di risparmio), a seguito della fusione in Risanamento Napoli, e Idra Presse a seguito di Opa residuale. Sono state inoltre revocate le azioni di risparmio Premuda. Il numero di società quotate sui mercati azionari di Borsa Italiana è pertanto sceso a 293, una in meno di quelle di fine 2001. Nel dettaglio le società quotate sono 236 per la Borsa (di cui 5 estere), 45 per il Nuovo Mercato (1 estera) e 12 per il Mercato Ristretto. A seguito di 482 ammissioni e 1.690 revoche, il numero degli strumenti quotati su MCW è sceso da 6.577 a 5.369, sotto il livello di fine dicembre (5.866). Scambi - In settembre gli scambi azionari (157.000 contratti e 2,38 miliardi di euro al giorno) sono stati interessati da una ripresa dopo il calo stagionale di agosto. Per le azioni quotate in Borsa, la media giornaliera è stata di 148.000 contratti e 2,36 miliardi di euro (+22,2% e +35,7 rispetto ad agosto). Tim è risultata nuovamente l'azione più scambiata per controvalore, con il 14,0% degli scambi totali, seguita da Eni (12,8%) e Telecom Italia (8,5%). Nonostante il calo dei corsi, la dimensione media dei contratti ha ripreso a crescere: nella fase diurna della Borsa è passata dai 14.646 euro di agosto a 16.205. Stabili i contratti per quanto riguarda gli scambi dei covered warrant (media giornaliera 20.100, -0,3% su agosto) accompagnati da una crescita del controvalore (media giornaliera 58,9 milioni di euro, +16.9%). Anche gli scambi dell'after hours si sono mantenuti stabili: rispetto ad agosto la media giornaliera è passata da 6.067 a 5.935 contratti (-2,2%) e da 25,6 a 24,6 ML euro di controvalore (-3,9%). Gli scambi dei titoli a reddito fisso del Mot sono stati anch'essi interessati dalla ripresa dei volumi di negoziazione: per i titoli di Stato la media giornaliera è salita da 471 a 602 milioni di euro (+27,8%), per le obbligazioni private da 20,8 a 32,5 (+55,6%). Con scambi per 370 contratti e 12,7 milioni di euro al giorno, L'Euromot ha raggiunto un nuovo massimo storico, superando quello stabilito nell'agosto scorso. Anche i volumi di negoziazione dei derivati azionari dell'Idem, interessati dalla scadenza tecnica dei derivati su indice, hanno evidenziato una ripresa dell'attività di negoziazione. I futures sul Mib30 hanno fatto registrare una media giornaliera di 23.287 contratti standard (+53,8% rispetto ad agosto e dato più elevato dal settembre 2001); il minifib di 9.839 (+16,1%, con una media mensile seconda solo al massimo storico del luglio scorso); le opzioni sul Mib30 di 14.781 (+57,8%, dato più elevato dal settembre 2001); le opzioni su azioni di 29.023 (+22,5%). I futures su azioni, lanciati a fine luglio, hanno scambiato nel complesso 6.271 contratti standard, con una crescita dell'11% rispetto al mese precedente. Giovedì 19 settembre, in concomitanza con il rollover collegato alla scadenza del giorno successivo, il minifib ha raggiunto il nuovo massimo storico di scambi in una singola seduta, con 16.193 contratti standard, superando il precedente livello di 15.080 stabilito il 16 luglio scorso. Nella stessa data sono stati scambiati 50.368 contratti standard di futures Mib30, nuovo massimo per l'anno 2002.

OPA E CONTESTUALE FUSIONE PER INCORPORAZIONE IN UNICREDITO ITALIANO DI ONBANCA
Milano, 10 ottobre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di UniCredito Italiano S.p.A. ("Uci") ha deliberato, questa mattina, di convocare un'assemblea straordinaria per deliberare in merito alla fusione per incorporazione in UCI di On Banca S.p.A. ("Onbanca"), dando mandato al Presidente di fissare data e luogo dell'adunanza; analoga deliberazione verrà sottoposta al Consiglio di Amministrazione di Onbanca convocato per le ore 19 di oggi, previa approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione della controllante Banca Popolare Commercio e Industria S.c.a.r.l. ("Bpci"). Uci aveva già annunciato un'offerta pubblica di acquisto (Opa) sul 100% del capitale di ONBanca in data 15 luglio 2002 nel contesto delle trattative che hanno condotto alla sottoscrizione di un accordo quadro tra Bpci e Commercial Union Vita S.p.A. ("Cu Vita") per la realizzazione di una joint venture assicurativa e per l'acquisto di quote di minoranza nelle "banche reti" di Bpci. Sulla base dell'accordo contrattuale il lancio dell'offerta risultava condizionato all'ottenimento dell'autorizzazione da parte di Banca d'Italia all'acquisto di ONBanca, mentre il completamento dell'offerta era condizionato all'ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte di Banca d'Italia e dell'Isvap all'esecuzione dell'accordo quadro, nonchè dell'autorizzazione dell'Antitrust all'acquisto di Onbanca. Oltre all'interesse per la finalizzazione dell'accordo assicurativo, Uci aveva manifestato l'intenzione di procedere dopo l'acquisizione di Onbanca, banca multicanale operante nel segmento del risparmio gestito, all'integrazione della stessa con Banca Xelion spa ("Xelion") previa incorporazione nella CapoGruppo e successivo scorporo delle attività bancarie della stessa. Xelion è società del Gruppo UniCredito Italiano anch'essa operante nel medesimo segmento e con lo stesso modello di business basato sulla distribuzione di prodotti e servizi finanziari. Uci ha già ottenuto, in data 9 settembre 2002, l'autorizzazione della Banca d'Italia all'acquisto di Onbanca; tuttavia, nonostante le attività necessarie per l'implementazione dell'accordo di bancassurance siano già state avviate in modo proattivo dalle strutture operative di Bpci e Cu Vita, non si prevede che le condizioni di efficacia dell'accordo stipulato tra Bpci e Cu Vita stesse possano realizzarsi in tempi che consentano la conclusione dell'Opa entro la fine dell'anno in corso. Pur mantenendo un ragionevole affidamento nel rilascio delle necessarie autorizzazioni (se pure in tempi più dilatati rispetto a quelli previsti) e, quindi, nell'entrata in vigore dell'accordo bancassicurativo già ricordato, Uci ha ritenuto che, nello scenario delineatosi, l'integrazione di Onbanca nel Gruppo Uci in tempi brevi - secondo la successione di Opa, incorporazione di Onbanca in Uci e conferimento di attività a favore di società del Gruppo - venga ad assumere autonoma valenza rispetto al citato accordo bancassicurativo. L'integrazione nei tempi auspicati consentirebbe, infatti, la pressoché contestuale coincidenza del trasferimento in Xelion della rete di promotori finanziari di Onbanca e di quella della rete di circa 700 promotori, che costituisce attualmente un ramo d'azienda di UniCredit Banca e di cui è già stata prevista la scissione a favore di Xelion medesima con efficacia dall'inizio dell'anno 2003. Pertanto, data l'aspettativa della prospettata operazione da parte del mercato e l'interesse di Uci di realizzare il progetto di integrazione di Onbanca nel minor tempo possibile, Uci ha ritenuto opportuno rinunciare alle condizioni che subordinavano il successo dell'Opa all'ottenimento delle autorizzazioni di efficacia dell'accordo bancassicurativo ed avviare, contestualmente all'Opa, un procedimento di fusione per incorporazione di Onbanca in Uci. Le due operazioni di fusione ed Opa procederebbero in parallelo e si concluderebbero, in caso di rilascio da parte delle Autorità competenti di tutte le autorizzazioni previste dalla legge, entro la fine dell'anno in corso. Il previsto protrarsi del periodo di adesione all'Opa oltre la data delle assemblee di fusione consentirebbe agli azionisti di Onbanca di scegliere, in funzione dell'andamento di mercato del titolo Uci, se aderire all'Opa ovvero, qualora approvata l'incorporazione di Onbanca in Uci, di ricevere azioni di quest'ultima in concambio dei titoli Onbanca posseduti. Il prezzo di offerta di 32 Euro per azione corrisponde ad un premio del 26% rispetto al prezzo di chiusura di venerdì 12 luglio 2002 (ultimo giorno di borsa aperta precedente il giorno dell'annuncio dell'offerta), ad un premio del 18% rispetto alla media dei prezzi di mercato rilevati nei tre mesi precedenti ed un premio del 7% rispetto alla media dei prezzi di mercato rilevati nei dodici mesi precedenti. Tale prezzo valorizza l'intero capitale sociale di Onbanca a circa 83 milioni di Euro. Il successo dell'offerta resta condizionato all'adesione all'offerta di almeno il 57% del capitale sociale di Onbanca, ma tale condizione decadrà automaticamente nel caso in cui le assemblee straordinarie di Onbanca e Uci abbiano entrambe approvata la fusione. Anche l'obbligo assunto da Bpci di aderire all'Opa decadrà ad avvenuta approvazione della fusione da parte dell'assemblea di Onbanca, e consentendo così a Bpci - alla stregua di ogni altro socio di Onbanca - di valutare la convenienza di apportare le azioni all'Opa o concambiarle con azioni Uci in sede di fusione. Ai fini della fusione, il CdA di Uci ha ritenuto congruo, sulla base dei dati e delle informazioni disponibili, un rapporto di concambio pari a 9,0 azioni ordinarie Uci per ogni azione Onbanca. Tale rapporto implicherebbe l'emissione di massime 23.240.250 azioni ordinarie Uci, da nominali Euro 0,50 cadauna, al servizio della fusione, corrispondenti ad un aumento di capitale di massimi Euro 11.620.125. E' previsto che venga proposta all'assemblea, chiamata ad approvare la fusione, la deliberazione di ulteriori due aumenti di capitale al servizio di n. 67.140 diritti di sottoscrizione da assegnare a dipendenti e promotori finanziari di ONBanca in esecuzione di piani di incentivazione a suo tempo adottati da Onbanca medesima: tali aumenti di capitale ammonterebbero complessivamente a massimi Euro 302.130, corrispondenti a massime 604.260 azioni ordinarie da nominali Euro 0,50 cadauna. L'Assemblea di Uci conferirà al Presidente il potere di determinare, all'atto della stipula dell'atto di fusione, l'effettivo ammontare dell'aumento di capitale al servizio della fusione stessa, in relazione al numero di azioni di Onbanca da concambiare, in quanto non acquistate dalla Società incorporante in esito all'Opa promossa. Successivamente alla fusione, Uci potrà quindi conferire l'attività bancaria di Onbanca, comprensiva della rete dei promotori finanziari, a Xelion in data immediatamente successiva al perfezionamento della scissione della rete di promotori finanziari attualmente in capo ad UniCredit Banca; entrambe le operazioni, infatti, acquisiranno efficacia all'inizio dell'anno 2003. L'acquisizione di Onbanca rappresenta, quindi, un passo ulteriore nella strategia di crescita specialistica di Uci nell'asset gathering.

BANCA GENERALI SVILUPPA CON SIMULWARE L'E-LEARNING APERTURA CONTI CORRENTI E SPIEGA COME COMPILARE IL CONTRATTO D'APERTURA DI UN CONTO CORRENTE, COME PROCEDERE ALL'INSERIMENTO DI DATI ONLINE
Milano, 10 ottobre 2002 - Banca Generali ha scelto Simulware per lo sviluppo di un Web Based Training di formazione dedicato ai collocatori dei propri servizi e prodotti bancari. Il prodotto realizzato spiega come compilare il contratto d'apertura di un conto corrente, come procedere all'inserimento di dati online all'interno della rete telematica di Banca Generali e come completare la procedura di gestione delle anomalie a distanza attraverso Internet. L'obiettivo della soluzione di e-learning sviluppata e' di riuscire ad coinvolgere un target con poco tempo a disposizione per la formazione su un tema molto tecnico. Sono stati messi in scena due personaggi, un venditore ed un cliente, in una situazione di narrativa interattiva sceneggiando un ipotetico colloquio che, attraverso l'interazione guidata, conduce l'utente fino alla compilazione completa del contratto. Per chiamare in causa e coinvolgere direttamente il fruitore del prodotto e' stato utilizzato il pretesto narrativo della ''voce della coscienza del venditore'' che, nelle fasi cruciali dello scambio venditore-cliente, pone delle domande sul metodo piu' idoneo per procedere. Questa soluzione ha permesso di trasferire anche i contenuti piu' informali spesso appartenenti ad un knowledge aziendale comunicato esclusivamente per via orale. Per verificare l'apprendimento, il corso si completa con una simulazione che consente di rivestire i panni del cliente durante il primo contatto telefonico con la Banca. In breve tempo e senza annoiarsi, il venditore puo' cosi' rendersi conto di come risolvere tutte le criticita' legate all'apertura del contratto e alla sua gestione attraverso il sito. Infolink: http://www.simulware.it/prodotti/casestudy/banca_generali.htm

ROAD SHOW A MILANO SUL PIANO INDUSTRIALE 2003-2005 E SULLA SEMESTRALE
Milano, 10 ottobre 2002 - BancaEtruria ha presentato ieri alla comunità finanziaria il Piano Industriale 2003-2005 insieme ai risultati semestrali al 30 giugno 2002. Piano Industriale 2003 - 2005 Questi i punti più rilevanti del nuovo Piano industriale che prevede una profonda evoluzione del modello di business, approfonditi oggi dal management di BancaEtruria: Assetto partecipativo di Gruppo: la razionalizzazione del modello partecipativo del Gruppo prevede la graduale internalizzazione delle attività core e la progressiva dismissione di quelle no core e contestuale promozione di accordi con operatori specializzati, per un più efficace presidio dei diversi segmenti della catena del valore e l'ottimizzazione dell'impiego di capitali in attività a rischio. I principali interventi riguardano: Banca Popolare di Roma downsizing della partecipazione anche nell'ottica di una ristrutturazione della presenza sulla piazza di Roma; Etruria Immobili e Servizi: conferimento del ramo "acquisti" da E.I.S. a BancaEtruria e focalizzazione della stessa sulle attività di Property Management. Aci Leasing ed Etruria Leasing: deconsolidamento e sviluppo di accordi con partners specializzati. Etruria Informatica: sviluppo di partnership con operatore IT, nell'ottica della definizione di un programma di outsourcing selettivo. Riassetto del sistema distributivo finalizzato ad un diverso e più efficace presidio del mercato (sia dal punto di vista del territorio, sia dal punto di vista dei segmenti di clientela) attraverso la ridefinizione dell'articolazione territoriale e del modello di funzionamento delle Filiali e della rete dei Promotori Finanziari. La riarticolazione della rete delle Filiali riguarderà il loro numero, la distribuzione territoriale, la semplificazione dei livelli intermedi di direzione/controllo, il rafforzamento delle Filiali capofila quali unità responsabili del presidio del mercato. La razionalizzazione della rete delle filiali avverrà attraverso l'accorpamento delle Filiali non performing individuate ed il potenziamento/sviluppo delle Filiali non performig collocate in un territorio con prospettive di sviluppo favorevoli. Trasformazione dell'orientamento commerciale delle strutture della Banca, con l'obiettivo di rafforzare le relazioni con la clientela attuale e di raggiungere nuovi segmenti di clientela, attraverso la definizione di una specifica strategia integrata in termini di prodotti, canali e marketing per il business tradizionale e l'introduzione di un presidio specifico su segmenti Private, Corporate e Public Sector. Il ridisegno del modello di business, in termini di assetti organizzativi, processi e risorse, per conseguire obiettivi di efficienza produttiva, riduzione dei costi, ottimale allocazione delle risorse (Income/addetti da 155 a 188 Euro/000). Il rafforzamento del governo dei rischi mediante la rivisitazione del sistema dei controlli interni, l'introduzione di sistemi integrati di gestione e di controllo rischi, sistemi di pianificazione e controllo coerenti con la nuova struttura organizzativa e modelli di allocazione del capitale basati su misure di performance ponderate in funzione del rischio. La rilevanza strutturale delle azioni definite nel Piano è evidenziata da una crescita costante del ROE da circa il 6% fino all'11% del 2005, una progressiva riduzione del Cost/Income Ratio dal 75% del 2002 al 59% del 2005, con un aumento del Margine d'Intermediazione da 215 a 260 milioni di Euro e un raddoppio del Risultato Lordo di Gestione, che supererà i 100 milioni di Euro nel 2005. Relazione Semestrale - Questi i principali dati della relazione semestrale, illustrata alla comunità finanziaria e messa a disposizione del pubblico da oggi. Nei primi sei mesi dell'anno il Gruppo ha riportato un utile da attività ordinarie consolidato di 20,230 milioni di euro che si incrementa di 2,888 milioni di euro (+ 16,65% rispetto ai risultati presentati a giugno 2001). Ancora migliore risulta lo stesso aggregato della Capogruppo BancaEtruria, il cui il dato (18,141 milioni di euro) presenta un incremento del 30,65% rispetto al giugno 2001(+34,66% l'utile ante imposte). In crescita i margini economici della semestrale consolidata rispetto ai valori corrispondenti del 2001: in particolare, il margine di interesse raggiunge 64,806 milioni di euro, con un aumento del 6,49% (+4,13% per la Capogruppo); le commissioni nette crescono del 3,70%, confermando l'incidenza di oltre il 36% sul margine di intermediazione consolidato, attestato a oltre 124 milioni di euro (+4,69% e +3,99% per la Capogruppo) e il risultato lordo di gestione raggiunge 32,028 milioni di euro (+11,19% e +15,93% per la Capogruppo). Per quanto riguarda i risultati patrimoniali della Capogruppo, i primi sei mesi vedono una crescita dei volumi della raccolta da clientela: +4,17% per la raccolta diretta (oltre 4.281 milioni di euro) e +7,31% per quella indiretta (oltre 3.845 milioni di euro) ai valori di mercato. Gli impieghi a clientela si attestano a 3.120 milioni, mostrando una flessione dell'11,27% per effetto della cartolarizzazione di crediti in bonis ammontante a 358 milioni di euro. La dinamica si conferma comunque positiva rispetto al 30 giugno 2001, in quanto al netto della cartolarizzazione gli impieghi indicano un incremento del 4,64 %.

BANCAETRURIA: FOCUS SULLO SCENARIO CONGIUNTURALE
Milano, 10 ottobre 2002 - Lo scenario Macroeconomico continua a caratterizzarsi per un significativo disallineamento tra le performance delle principali aree di attività in constante, anche se lieve, miglioramento e gli andamenti dei mercati finanziari, sul quale dominano ancora incertezza e instabilità. Una piccola ripresa per gli Stati Uniti: il prodotto interno lordo, nel secondo trimestre, è cresciuto dell'I ,1 %, percentuale nettamente inferiore rispetto alle attese del 2,5% e aumenta il timore di una doppia recessione. La ripresa dell'industria manufatturiera non ha ancora favorito la stabilizzazione del mercato del lavoro, sempre più in difficoltà per effetto dal licenziamenti e delle ristrutturazioni: il tesso di disoccupazione o passato dal 5,8% di maggio al 5.9% di giugno. Nel mese di luglio l'indice relativo al settore manifatturiero si è attestato a 53,1 punti, in calo rispetto ai 57,2 di giugno: le attese erano di un calo a 54,6. A giugno, gli ordini alle fabbriche negli Stati Uniti sono scesi del 2,4%, mentre le attese erano di un calo dell' 1.7%, riflettendosi principalmente in una diminuzione degli ordini di macchinati (-7.1 %), di computer (-4.5%) e di metalli (-2,2%). Gli ordini di beni non durevoli, che includono prodotti chimici, tarmaci, carta e tessuti, sono scesi dello 0,4% a giugno. In aggiunta alla situazione interna degli Stati Uniti, è necessario valutare anche la componente internazionale che si presenta sempre più problematica dopo il collasso dell'Argentina e del Brasile e le ultime difficoltà mostrate dall'Uruguay. Segnati di rallentamento sono giunti anche dall'economia britannica: la caduta delta produzione manifatturiera (-8,3% su base annua), della produzione industriate (-6,6% su base annua) e del settore dei servizi ha spinto gli economisti ad escludere nuovi rialzi dei tassi, ma a manifestare anche delle preoccupazioni sulla ripresa a breve dell'economia: in altre parole, la paura è che la seconda economia europea si stia avviando verso una fase di ristagno-In Giappone, fa produzione ha messo in atto buoni progressi grazie alto smaltimento delle scorte; il Pil del secondo semestre o cresciuto dello 0.5% rispetto al trimestre precedente e dell'I,9% su base annua. La ripresa o ancora debole poiché le vendite al dettaglio sono diminuite a luglio del 5,7% su base annua, e d'altra parte, il tasso di disoccupazione è rimasto ai livelli peggiori registrati negli ultimi mesi (5,4%); un dato positivo si riscontra nelle esportazioni di autoveicoli aumentato del 14% grazie alla domanda degli Stati Uniti. A sei masi dalla sua introduzione, l'Euro dimostra di aver conquistato i cittadini europei; nei 12 Paesi sto crescendo, infatti, il consensus alla moneta unica. Sul fronte valutario, l'Euro ha sostanzialmente raggiunto la parità su} dollaro: nei valori medi mensili di giugno la quotazione dell'euro o risultata pari a 0,955 nei confronti del dollaro (+4,1% rispetto al mese precedente) e a 117,80 nei confronti dallo yen (+1,7% .rispetto a maggio). Le previsioni macroeconomiche a fine 2002 rilevano che il Pil dell'area Uem crescerà dell' 1 %, spinto soprattutto dall'export. Preoccupante rimane la situazione della domanda intema con una debolezza diffusa nei consumi e negli investimenti; inoltre, il tasso di disoccupazione della zona euro ha raggiunto in giugno l'8,4%, il livello più elevato dall'aprile del 2000. Il dato relativo al clima di fiducia dei consumatori nei principali paesi europei mostra che la fiducia resta più elevata in Francia (indice =102), segue poi l'Italia (95) e la Germania( 91). E la Germania, proprio nella domanda intema, mantiene una stabile depressione (-2,2% mensile a giugno e -5,2% annuo) Per l'Italia, l'inflazione a luglio si attesta al 2,2% con una variazione congiunturale dello 0,2%. L'indice dei prezzi armonizzato, che tiene conto delle riduzioni temporanee dovute a sconti e vendite promozionali, presenta una variazione del 2,4% rispetto allo scorso anno. L'Istat mostra che, rispetto al luglio 2001, le variazioni in aumento più significative si sono registrate nei settori abitazione, acqua, elettricità e combustibile (+0,7%), alberghi e ristoranti (+4,2%) e negli spettacoli (+3,4%); in diminuzione, invece, il settore dei prodotti alimentari che, rispetto al giugno 2002, registra un "0,3%. in giugno la produzione industriale mostra ancora dei segnali di affanno: la flessione su base annua è stata del 5,4%, -0,9% rispetto al mese precedente. Con riferimento al settore creditizio italiano la raccolta bancaria, a giugno 2002, è risultata pari a 852 mld. di euro, segnando un incremento del 9,69% rispetto a giugno 2001 ; il tasso medio sui depositi è risultato pari all'1,47%, registrando una diminuzione di 57 bp rispetto a giugno 2001. Il tasso medio della raccolta bancaria da clientela (depositi + obbligazioni+ pronti contro termine) è passato dal 2,49% di maggio 2002 al 2,50% di giugno; rispetto a giugno 2001 il tasso è diminuito di circa 70 bp. Sul fronte degli impieghi, i dati di giugno mostrano un aumento di 48 mid. di euro rispetto all'anno precedente, pari al 5,41%; i primi dati su luglio mostrano una diminuzione della crescita mensile che si attesta allo 0,5% (contro I'1,8% di giugno) e tendenziale pari ai 6,1% (6,8% a giugno). La dinamica degli impieghi appare sostenuta soprattutto dalla componente a medio/lungo termine (+11,1% a luglio 2002) che a giugno registrava un aumento 9,7%, mentre, sempre con i dati riferiti a giugno, il segmento a breve termine cresce solo dell'I,1%. Il tasso medio sugli impieghi è pari al 5,78%, praticamente invariato rispetto al 5,76% di giugno 2001. Alla fine del primo quadrimestre, le sofferenze al netto delle svalutazioni, sono risultate pari a 161 mld. di euro, segnando una variazione tendenziale negativa di oltre il 18%; il rapporto sofferenze nette/impieghi si è collocato ad aprile 2002 ai 2,08% contro il 2,67% di aprile 2001, mentre i! rapporto sofferenze nette/patrimonio di vigilanza si è posizionato sull'11,4% dal 14,9% dello stesso periodo dell'anno precedente. Le previsioni per fine anno sono di un tasso di crescita del totale della provvista del 4.63% dal 7.10% del 2001; il tasso di crescita degli impieghi totali è previsto sul 6% dal 7,8% del 2001, per poi recuperare nel corso del 2003 e attestarsi al 6,6%. La domanda di credito sarà spinta a finanziare soprattutto investimenti immobiliari e acquisto di abitazioni. I titoli del circuito Star della borsa italiana, nel corso di un anno a partire dal settembre 2001, hanno presentato degli andamenti brillanti. Lo dice l'indice di riferimento che ha registrato una performance del 10,2%, mentre nello stesso periodo il Mib30 ha perso il 22% ed il Mibteli 19%

DIRECTA: CRESCE DEL 25% IL VALORE DELL'INTERMEDIATO
Milano, 10 ottobre 2002 - Nel corso del 2001 Directa, pioniere del trading online in Italia, ha intermediato più di 22.700 milioni di euro, ha eseguito 2.500.000 ordini, su un totale di 5.400.000 ordini processati, con 10.100 clienti operativi a fine anno, senza nessun problema o blocco di rilievo e chiudendo l'esercizio con un leggero utile. A fine settembre 2002 il valore dell'intermediato è di circa 18.700 milioni di euro (+25% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente), con un numero di eseguiti pari a 2.150.000 (+29%).

CONCLUSA L'OPA, BRACCO RAGGIUNGE IL 97% DEL CAPITALE ESAOTE
Genova, 10 ottobre 2002 - In relazione all'Offerta Pubblica di Acquisto sulle 46.998.000 azioni ordinarie di Esaote S.p.A., la società informa di avere ricevuto in data odierna un comunicato dell'Offerente, Bracco Biomed S.p.A., nel quale si rende noto quanto segue: "Milano, 8 ottobre 2002 - Si è conclusa venerdì 4 ottobre l'Offerta Pubblica di Acquisto volontaria promossa da Bracco Biomed SpA sulla totalità delle azioni ordinarie di Esaote SpA. Il Gruppo Bracco ha così raggiunto il 97,08% del capitale sociale di Esaote, sommando alle azioni già di proprietà di Bracco Holding B.V. e non apportate all'offerta, pari al 60,076% del capitale sociale, quelle raccolte da Bracco Biomed durante il periodo di adesione, vale a dire n. 17.392.517 azioni ordinarie, pari al 37,0069% del capitale sociale di Esaote, per un controvalore complessivo di Euro 89.832.350. Poiché l'Opa non è stata subordinata ad alcuna condizione, il trasferimento della proprietà delle azioni avverrà, contestualmente al pagamento del prezzo di 5,165, martedì 15 ottobre 2002. Come già dichiarato nel documento d'offerta, Bracco Biomed promuoverà, nei tempi tecnici più brevi, una offerta pubblica d'acquisto residuale sul restante 2,92% del capitale, a seguito della quale le azioni ordinarie Esaote saranno revocate dalla quotazione sul Mercato Telematico Azionario della Borsa Italiana."

DÜSSELDORF OSPITA IL CONGRESSO EUROPEO DEI BUSINESS ANGEL
Düsseldorf, 10 ottobre 2002 - Il 4 e 5 novembre 2002, Düsseldorf (Germania) ospiterà il primo congresso europeo dei Business Angel. La manifestazione, organizzata dalle reti di Business Angel europea (Eban) e tedesca (Band), mira a riunire gli attori del mercato azionario e i rappresentanti di start-up di tutta Europa. Il congresso, della durata di due giorni, prevede la presentazione del premio "Business Angel dell'anno" e offrirà agli imprenditori alla ricerca di finanziamenti la possibilità di presentare offerte durante il congresso. Fra gli oratori che interverranno alla conferenza figurano Richard Ketchum, presidente del Nasdaq, e Timo Summa, l'inviato europeo per le Pmi in seno alla Dg Imprese della Commissione. Infolink: http://www.business-angels.de

SI APRE LA SECONDA EDIZIONE DEL MASTER IN GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI GRAZIE ALLA PARTNERSHIP FRA L'UNIVERSITÀ DI BOLOGNA E CRIF
Bologna, 10 ottobre 2002 - L'Università di Bologna, in collaborazione con Crif - Gruppo internazionale che opera nello sviluppo e la gestione di sistemi di supporto decisionale per il settore bancario, finanziario e assicurativo - organizza la seconda edizione del Master di II livello in Gestione dei Rischi Finanziari. La figura del risk manager è attualmente una delle più richieste nel mondo bancario e finanziario e il Master in Gestione dei Rischi Finanziari si propone di costituire un valido anello di congiunzione tra il mondo accademico e quello aziendale, formando professionalità di alto profilo in grado di rispondere ad un'esigenza precisa espressa dal mondo del lavoro. Il Master si terrà presso la facoltà di Scienze Statistiche dal 1/12/2002 al 30/11/2003 con l'obiettivo di formare esperti nella gestione dei rischi finanziari. Consentirà inoltre ad alcuni partecipanti di inserirsi nell'organico del Gruppo Crif nei ruoli di risk analyst e business consultant per lo sviluppo e l'applicazione di metodologie per la gestione del rischio. I partecipanti avranno modo di approfondire le loro competenze nell'analisi quantitativa dei rischi finanziari, nelle modalità di gestione del rischio di credito, nei metodi di scoring e rating, nell'asset e liability management, nella gestione delle scelte di portafoglio, nei prodotti finanziari derivati, nelle assicurazioni vita e nei fondi pensione. L'attività didattica si articolerà in quattro fasi: formazione teorica in aula, formazione professionale specifica in aula e laboratorio, stage aziendale presso Crif o altre realtà del mondo bancario e finanziario, project work finalizzato alla presentazione sul mercato del lavoro. Il Master è aperto a tutti i laureati nelle facoltà di Scienze Statistiche, Economia, Scienze Politiche, Ingegneria, Fisica e Matematica, nonché ai laureati all'estero. Il numero dei partecipanti ammessi è fissato in 25. L'impegno dei partecipanti al Master è a tempo pieno e la frequenza è obbligatoria. Sono per altro previste alcune borse di studio a copertura dei contributi di iscrizione. Le domande dovranno pervenire entro il 4 novembre presso l'Ufficio Master - via Belle Arti 42, Bologna - mentre le selezioni inizieranno il 19 novembre. Infolink: www.statfac.unibo.it/statistica/post+laurea/master  www.crif.com/master.asp

LA COMMISSIONE EUROPEA APRE UN'INDAGINE SUGLI AIUTI PREVISTI PER UNA FABBRICA DI MOTORI DI DAIMLERCHRYSLER A BERLINO
Bruxelles, 10 ottobre 2002 - La Commissione europea ha deciso di aprire un procedimento d'indagine formale sul progetto della Germania di concedere aiuti regionali per un importo di circa 52 milioni di euro a DaimlerChrysler AG per investimenti a Berlino. La Commissione, a questo stadio, non è stata in grado di determinare se l'aiuto progettato può essere autorizzato a norma della disciplina comunitaria degli aiuti di Stato all'industria automobilistica. Nel marzo 2002 le autorità tedesche hanno notificato la loro intenzione di erogare 51,92 milioni di euro (valore attuale netto) di aiuti regionali a favore di un investimento di DaimlerChrysler AG a Berlino. Il progetto concerne la produzione di un nuovo motore diesel a 6 cilindri e di alberi a camme per motori e sarà realizzato presso la fabbrica di motori di Berlino-Marienfelde, dove DaimlerChrysler produce attualmente motori e componenti di motori. L'investimento ammissibile ammonta a circa 188 milioni di euro (valore attuale netto). Il progetto dovrebbe creare 729 posti di lavoro permanenti. Le informazioni finora fornite dalla Germania non sono sufficienti per dimostrare che l'aiuto previsto è in linea con i principi enunciati nella disciplina comunitaria degli aiuti di Stato all'industria automobilistica del 1997. Secondo la disciplina, la Commissione deve assicurarsi che qualsiasi aiuto concesso nel settore sia al tempo stesso necessario e proporzionato. Le regole della disciplina stabiliscono che una società può ricevere una compensazione per i costi aggiuntivi dovuti alla scelta di un determinato sito in una zona assistita invece di un sito alternativo più vantaggioso. Secondo le autorità tedesche, DaimlerChrysler esitava tra effettuare l'investimento nella fabbrica di motori già esistente a Berlino oppure a Cugir, in Romania. A questo stadio la Commissione dubita che DaimlerChrysler abbia preso seriamente in considerazione l'idea di investire a Cugir. In assenza di un sito alternativo, il progetto non potrebbe essere considerato mobile e non sarebbe necessario un aiuto perché il progetto sia realizzato a Berlino. La Commissione nutre dei dubbi anche sulla proporzionalità dell'aiuto. In particolare, lo svantaggio in termini di costo di Berlino rispetto a Cugir potrebbe essere inferiore a quanto calcolato nell'analisi costi/benefici notificata alla Commissione. Questa si pone degli interrogativi in merito al presunto costo di locazione dello spazio aggiuntivo nello stabilimento di Berlino, sull'impatto che l'investimento a Cugir avrebbe avuto sull'occupazione nella fabbrica di Berlino come pure sulla quantificazione dei rischi politici, legali e di qualità a Cugir. Infine, la Commissione desidera chiarire anche l'incidenza dell'investimento sulla capacità di produzione complessiva del gruppo DaimlerChrysler. L'avvio di un'indagine formale è un passo normale nell'esame di un aiuto agli investimenti all'industria automobilistica. Esso non ne pregiudica l'esito finale, ma consente di mettere in atto una procedura più trasparente, dando anche a terzi la possibilità di formulare osservazioni. Le autorità tedesche hanno un mese di tempo per comunicare tutte le informazioni necessarie per l'esame del caso. A norma della disciplina comunitaria degli aiuti di Stato all'industria automobilistica del 1997, il beneficiario dell'aiuto deve dimostrare chiaramente che dispone di un sito alternativo economicamente valido per la realizzazione del progetto. In altre parole, il progetto deve essere "mobile" e l'aiuto deve essere necessario perché esso venga realizzato nella località prevista. Per valutare la proporzionalità dell'aiuto, si procede ad un'analisi costi/benefici, nella quale si confrontano i costi che un investitore dovrebbe sostenere per realizzare il progetto nel sito prescelto con i costi di un progetto identico nel sito alternativo. Diventa così possibile determinare gli specifici svantaggi regionali del progetto. L'aiuto non può superare il massimale degli aiuti regionali applicabile per i nuovi investimenti nella zona né lo svantaggio regionale determinato a seguito dell'analisi costi/benefici. L'attuale disciplina comunitaria degli aiuti di Stato all'industria automobilistica scade nel dicembre 2002. Dal 2004 il settore automobilistico sarà pienamente integrato nella nuova disciplina multisettoriale degli aiuti regionali destinati ai grandi progetti d'investimento, che entrerà in vigore il 1° gennaio 2004. Le regole della nuova disciplina multisettoriale sono tanto più restrittive quanto maggiori sono le dimensioni dell'investimento. Inoltre, si sta preparando un elenco dei settori che versano in gravi difficoltà strutturali, settori che non saranno più ammessi a fruire di aiuti regionali dopo il 2004. Nel frattempo, nel 2003, si applicheranno al settore norme transitorie molto semplici: secondo tali norme, i progetti nel settore automobilistico potranno beneficiare di aiuti fino al 30% del massimale consentito per ogni regione (contro il 100% nel regime vigente).

CONVEGNO ASSINTEL E FED (FEDERAZIONE PER L'ECONOMIA DIGITALE) SUL TEMA "L'ECONOMIA DIGITALE NEL SETTORE DEI SERVIZI FINANZIARI"
Milano, 10 ottobre 2002 . Il convegno si terrà il 16 ottobre 2002 a Milano presso Palazzo Castiglioni - Sala Commercio di Corso Venezia 49 con inizio alle ore 9.00. La manifestazione è organizzata da Assintel e dalla Federazione per l'Economia Digitale in collaborazione con la Camera di Commercio di Milano e prevede la seguente agenda. 9.00 Registrazione dei partecipanti; 9.30 Apertura e coordinamento dei lavori; 9.40 L'Economia Digitale nel Settore dei Servizi Finanziari: i risultati di una ricerca Valeria Tonella (Responsabile Ricerche, Mate); 10.10 Commenti ai risultati della ricerca Mario Di Febo (Vice Presidente Vicario, Assintel); 10.30 Le richieste dei Clienti Gianfranco Avolio (Amministratore, LobaNet); 10.50 Servizi in rete per lo sviluppo e l'innovazione Salvatore Amato (Amministratore Delegato, Mps Net); 11.30 La piattaforma 9i a supporto dell'Enterprise Portal Stefano Bucci (Sales Consultant Manager, Oracle); 11.50 Dal portale informativo al portale di business Fausto Bolognini (Direttore Generale, Quercia Software - Partner Compuware); 12.10 Le soluzioni Axway per il Settore dei Servizi Finanziari Fabrizio Marengo (Xfb Sales Manager Area Nord, Axway); Intervento di Banca Mediolanum, testimonial Axway; 12.40 Tecnologia e creazione del valore Samuele Baio (Direttore Generale, Caridata); 13.0 Dibattito e chiusura dei lavori. Per informazioni indirizzo e-mail: info@borsani.it

LA GIORNATA ITALIANA DEL FOTOVOLTAICO A ROMA COSTI DELLA TECNOLOGIA, SVILUPPO DEL MERCATO, EQUILIBRI TRA DOMANDA E OFFERTA
Roma, 10 ottobre 2002 - Si è tenuta ieri la giornata dedicata all'Italia nell'ambito della conferenza internazionale "Il Fotovoltaico in Europa". Hanno partecipato ai lavori tutti i principali protagonisti del settore: rappresentanti delle istituzioni - Ministero dell'Ambiente, Ministero delle Attività produttive - Commissione europea, Enea, Regioni, Enti Locali e produttori. Sono state messe subito al centro del dibattito importanti questioni: il costo degli impianti, la ricerca, lo sviluppo tecnologico e gli equilibri tra la domanda e l'offerta. Dalla Commissione europea arriva un accorato appello ad una maggiore attività e presenza nel settore, non solo per l'energia solare ma anche per tutte le altre fonti rinnovabili: "Ridotto è il ruolo dell'Italia nelle richieste di finanziamenti stanziati dell'Unione Europea. Si è passati da un 15% di utilizzo dei fondi nel settore energetico degli anni ottanta, all'attuale 7,3% nell'ambito del Quinto Programma Quadro, per un valore di 48 M€ su i circa 660 M€ stanziati e destinati ai Paesi dell'Unione", afferma Enzo Millich della Direzione Generale Trasporti ed Energia (Dg Tren). Buone notizie arrivano invece dai fondi strutturali, per i quali il nostro Paese ha annunciato l'intenzione di realizzare progetti sull'asse Obiettivo 1 - energia - ad opera delle regioni per 148 M€ a favore delle fonti rinnovabili e 40 M€ nel settore dell'uso razionale dell'energia. Chiarezza deve comunque essere fatta sul ruolo del solare nell'ambito delle strategie energetiche dell'Italia: "Non si deve considerare il fotovoltaico come un'alternativa alla produzione di energia. Perché questa tecnologia diventi competitiva rispetto alle altre tecnologie rinnovabili dovrebbero essere realizzati impianti per una potenza tale da richiedere ben oltre 70 miliardi di € entro il 2010 - 2012, traguardo ad oggi irraggiungibile. Il fotovoltaico deve essere quindi collocato nell'ambito energetico come una tecnologia ad elevata valenza ambientale ed architettonica", afferma Luciano Barra del Ministero delle Attività Produttive. Per superare questa barriera un aiuto deve giungere dal mondo della ricerca, che nei prossimi anni dovrà registrare un elevato impulso per poter aumentare l'efficienza e ridurre i costi. "Oggi il fotovoltaico è ancora troppo costoso - sostiene Giorgio Palazzi dell'Enea -, per questo è necessario che tutti i soggetti coinvolti si adoperino nella richiesta di fondi per nuovi studi e sviluppi, dalle università alle imprese, se si vuole nel futuro avere una tecnologia realmente accessibile". In questo senso il Ministero dell'Ambiente, con il programma "Tetti fotovoltaici" sta lavorando per stimolare il lato della domanda e creare così nuove condizioni di mercato che orientino il costo verso un valore minore. Regioni ed Enti Locali sono chiamati ad offrire nuove opportunità di apertura del mercato, sia attraverso i bandi di finanziamento, sia con gli strumenti di regolazione: Il Piano Regolatore, Il Piano Energetico e la semplificazione degli iter autorizzativi.

FORUM MOBILITÀ E TERRITORIO ENERGIA - TRASPORTI PIÙ ENERGIA CREATIVA, MENO ENERGIA NEGATIVA
Milano, 10 ottobre 2002 - La seconda edizione del Forum Mobilità e Territorio punta dritta, senza giri di parole, al "centro" di queir immaginario bersaglio su cui si allineano le più scottanti questioni che riguardano la mobilità e sceglie di affrontare il tema "Energia - Trasporti. Più energia creativa, meno energia negativa". Un segnale di raggiunta maturità, conquistata grazie al successo della prima edizione che si è svolta a Bologna 1'8 e il 9 febbraio 2002, nell'ambito di Europolis e che ha visto la partecipazione di oltre 350 professionisti del settore, ma anche una dichiarata volontà di non lasciarsi sfuggire la più importante sfida che tutto il sistema mobilità nel suo complesso si trova già ad affrontare. La comice in cui si svolgerà la seconda edizione del Forum Mobilità e Territorio non poteva, poi, essere più adatta. Sarà infatti Progetto Città, Mostra dell'Architettura, dell'Urbanistica, delle Tecnologie e dei Servizi per lo Sviluppo del Territorio, in programma alla fiera di Milano dal 19 al 22 febbraio 2003, ad ospitare l'evento agevolando, grazie ai suoi saloni tematici così ricchi e innovativi e alla sua composita rassegna espositiva, la comprensione di quel messaggio che si svilupperà nelle giornate di Convegno. L'obiettivo, dichiarato esplicitamente dal Comitato Promotore dell'evento composto (come nella passata edizione) da Bruno Soresina (Presidente di Atm), Maurizio Agostini (Presidente di Atc) e Renzo Brunetti (Direttore Generale di Ataf) è quello di rispondere in maniera efficace ed innovativa a tutti i più importanti interrogativi che caratterizzano il futuro del nostro sistema di mobilità, superando approcci eccessivamente specialistici, puntando sull'alta qualità dei contenuti scientifici attraverso la presenza di relatori estremamente qualificati e avviando un confronto con le principali città europee. Per raggiungere questo obiettivo, che appare estremamente ambizioso, il Comitato Promotore potrà contare sull'appoggio di un Comitato Scientifico d'eccezione, formato dai rappresentanti delle più importanti associazioni di categoria del settore: Giancario Tesini di Federtrasporto, Saverio GaboardÌ di Anfia, Giuseppe Sverzellati di Confservizi, Enrico Mingardi di Asstra, Nicola Proto di Anav e Laurence A. Bannerman dì Aipark. Una collaborazione inedita che porterà alla luce tutte le più intime sfaccettature e connotazioni di un fenomeno, la mobilità, che è indissolubilmente connesso con la vita di ciascuno di noi. Parlare di mobilità oggi, parlare di energia pulita ne! sistema dei trasporti, pariamo a Milano dove opera una delle più grandi aziende italiane di trasporti e dove il Governatore Roberto Formigoni (già ospite della prima edizione del Forum) lancia iniziative all'avanguardia per migliorare la qualità dell'aria, significa parlare del nostro modo dì vivere e abitare la città, del nostro modo di essere ogni giorno. Così la seconda edizione del Forum Mobilità e Territorio inviterà le più importanti cariche istituzionali del nostro paese a parlare di una nuova cultura della mobilità. che deve essere costruita attraverso politiche ambientali, infrastrutturali ed economiche innovative e coraggiose. Sarà l'occasione per avviare un confronto con i sindaci delle più importanti città europee per parlare di quali soluzioni pratiche sono state messe in atto per combattere l'inquinamento. Ma si panerà anche di "energie competitive", ovvero di gare e mercato, di raggruppamenti e assetti, e di come, in generale, si stia trasformando il contesto all'intemo del quale si trovano oggi ad operare le Aziende di Trasporto Pubblico Locale. E proprio per valutare quanto il cambiamento dell'ambiente estemo abbia inciso sulla struttura delle aziende di trasporto, il Forum si è arricchito di una sessione tecnica specifica interamente dedicata ad indagare scenari, processi e strumenti della nuova identità che le aziende di trasporto stanno assumendo. Sarà un momento di confronto e di approfondimento studiato proprio per venire incontro alle esigenze di aggiornamento che vengono manifestate dalle aziende, Anche questa edizione milanese ospiterà la premiazione del Concorso "Nuove Energie per la Mobilità" rivolto a tutte le aziende (oltre 250) che fanno parte del Comitato Sostenitore del Forum. Il Concorso è curato da Clickmobility, il portale italiano della mobilità, che ha affiancato il Comitato Promotore nell'elaborazione dei contenuti e che ha inoltre lanciato la seconda edizione del Forum On Line propedeutico alle giornate milanesi, dove esperti e non potranno esprimere la loro opinione sui principali temi che caratterizzeranno il Forum. Infolink: www.progettocitta.com

CAM TECNOLOGIE PARTNER UFFICIALE DEL FORUM MOBILITÀ E TERRITORIO PER IL SECONDO ANNO CONSECUTIVO
Milano, 10 ottobre 2002 - Per il secondo anno consecutivo Cam Tecnologie1 è Partner Ufficiala dal Forum Mobilità e Territorio: un'apprezzata vetrina in cui mettere a confronto le nuove soluzioni proposte dal mercato nel campo dell'energia e dei trasporti, atte a ridurre le ripercussioni del sistema mobilità sull'ambiente. Per Cam Tecnologie si rinnova l'occasione per illustrare agli addetti ai lavori i benefici ambientali ottenibili con il carburante Gecam. Il gasolio bianco (un'emulsione d'acqua In gasolio: 88% gasolio 10% acqua). Creato per le flotte di trasporto pubblico, di igiene urbana e utilizzato anche per il trasporto pesante e il riscaldamento, Gecam immediatamente senza bisogno di apportare .alcuna modifica ai motori di vecchia e nuova concezione o ai bruciatori. Il suo utilizzo riduce in modo significativo le principali emissioni inquinanti (in particolare le famigerate polveri fini fino al 70%). a certificare i benefici ambientati del prodotto diversi enti indipendenti quali Ricardo (Uk), Tuv (d), Enea (1), Ttm (Ch), costruttori di motori o di bruciatori (Vm Motori, Iveco, Riello). istituti Sanitari tra cui l'Istituto Europeo di Oncologia, istituzioni quali il Ministero dell'Ambiente, Regioni, Comuni, Asl, Associazioni di settore (Assira - ex Federtrasporti, Uitp Associazione Intemazionale del Trasporto Pubblico) ed ambientaliste (Legambiente, Wwf). Oggi Gecam, dopo una fase iniziale di ricerca e sperimentazione, è una soluzione consolidata leader nel settore del carburanti ecologici. I veicoli alimentati a Gecam sono attualmente 7.500, pari al 10% del trasporto pubblico, in 80 Comuni italiani tra cui Milano, Torino, Genova, Firenze, Padova, Bologna. Bari, Catania. Il gasolio bianco ha ormai superato la prova più dura: quella sul campo con più di 400 milioni di km percorsi senza inconvenienti, ottenendo anche il riconoscimento e l'estensione formale della garanzia da parte dei principali costruttori di motori. Si tratta quindi di una soluzione affidabile che garantisce un concreto contributo senza alcun aggravio economico per gli utilizzatori: o infatti proposto a condizioni isocosto rispetto al gasolio tradizionale. I risultati ottenuti hanno spinto Cam Tee ad investire sullo sviluppo. Attualmente ben 9 impianti produttivi, gestiti in partnership con i principali attori del settore petrolifero (Agip, Erg, Saras,...), permettono, con una capacità installata superiore ai 600 milioni di litri/anno, di servire tutto il territorio italiano. Cam Tecnologie S.p.A. è controllata al 90% da Camfin S.p.A., azionista di riferimento del Gruppo Pirelli, e fri 10% da Enel attraverso la sua struttura di corporate venture capital. Gecam sta inoltre varcando i confini nazionali: viene utilizzato in Svizzera e a Praga, sono in avvio un progetto in Francia e uno in Cina nell'ambito dell'Accordo di Cooperazione tra i Ministeri dell'ambiente Italiano e Cinese. Le emulsioni sono riconosciute a livello internazionale. La Commissione europea nell'Auto - Oil il programme ha analizzato i carburanti " ecologici" giudicando molto positivamente le emulsioni per la loro capacità di ridurre le emissioni di poveri fini rispetto ai carburnati tradizionali. Paesi quali la Francia, gli Uk e l'Itlaia sono stati pertanto autorizzati a concedere riduzioni di accisa sul gasolio emulsionato al fine di compensare gli extracosti di produzione ed incentivarne l'utilizzo. Allo stesso modo, negli Stati Uniti l'Air Resources Board ha concesso incentivi in California, Texas. Ohio per l'utilizzo di questo carburante. Esistono più progetti sulle emulsioni a livello mondiale, ma è indubitabile che oggi Cam Tecnologie e l'Italia siano leader di questo segmento.

LA CONFERENZA REGIONALE SULL'ARIA INAUGURA OGGI ARIAMBIENTE SMOG E TARGHE ALTERNE IN TOSCANA AL CENTRO DEL DIBATTITO PRESENTI ANCHE OLTRE CENTO ESPOSITORI
Carrara, 10 ottobre 2002 - Smog e targhe alterne in Toscana, ovvero il decreto antinquinamento che oggi firma il Presidente della Regione Claudio Martini, saranno al centro del dibattito di Ariambiente, il secondo Salone della qualità dell'aria che si apre domani a Marina Di Carrara. Tra gli appuntamenti in programma, infatti, c'è proprio la conferenza regionale sull'inquinamento atmosferico. La manifestazione sarà inaugurata dal sottosegretario all'Ambiente Francesco Nucara, dall'assessore all'Ambiente della Regione Toscana Tommaso Franci, dal sindaco di Carrara Giulio Conti e da Marco Andreani, assessore all'Ambiente della Provincia di Massa. Il Salone ospita tra l'altro oltre 100 espositori distribuiti su una superficie di cinquemila metri quadrati. In calendario, appunto, la Seconda conferenza regionale sulle politiche della qualità dell'aria organizzata dalla Regione Toscana. Seguirà una Conferenza-Workshop sull'Inquinamento atmosferico europeo e sudamericano, iniziativa della Commissione Europea realizzata attraverso Euroservizi Veneto, l'Ufficio italiano per la cooperazione economica e lo sviluppo industriale. Previsti numerosi incontri tra imprenditori italiani e operatori dei principali Paesi dell'Unione e dell'America Latina. In programma anche un convegno dell'Issi, l'Istituto Italiano per lo Sviluppo Sostenibile, sulla Generazione diffusa di energia. Il Forum Italiano dell'Idrogeno organizza invece una conferenza sulle nuove Tecnologie dell'idrogeno destinato a sostituire i motori diesel e a benzina. Protagonista della giornata anche il Laboratorio per la meteorologia e la modellistica ambientale della Regione Toscana (Lamma) che affronterà i problemi della tropicalizzazione del clima nella conferenza sulle Modifiche del clima in atto e scenari futuri: nuovi strumenti per l'analisi.

PARTE IL NUOVO COLLEGAMENTO VENEZIA MARCO POLO - BARI PALESE IN CODE-SHARING TRA GANDALF AIRLINES E ALPIEAGLES PROSEGUE LA STRATEGIA DI ALPIEAGLES E GANDALF AIRLINES DI SVILUPPO DEL NETWORK REGIONAL CON DESTINAZIONI D'AFFARI
Marcon (Venezia) 10 ottobre 2002 - Orio al Serio (Bergamo), 9 ottobre 2002 - Grazie all'accordo di code-sharing tra le due dinamiche compagnie aeree, AlpiEagles e Gandalf Airlines il collegamento diretto con voli di andata e ritorno giornalieri, tra lo scalo di Venezia Marco Polo e Bari Palese, sarà effettuato dal 27 ottobre p.v. al 29 marzo '03. Il nuovo operativo introdotto, studiato e voluto da Gandalf Airlines ed AlpiEagles, prevede due frequenze giornaliere di andata e ritorno ed assicura una frequenza al giorno anche per il sabato e la domenica. Gli orari sono stati studiati per consentire a chi viaggia per affari di arrivare sia a Bari, sia a Venezia, al mattino per poi poter rientrare comodamente in serata. Inoltre, i voli operati il sabato e la domenica, consentono al traffico leisure di poter trascorrere un fine settimana nella città d'arte di Venezia o, gioire dei sapori e dei colori tipici dell'area pugliese. La nuova tratta, consolida l'armonizzazione degli operativi delle due compagnie avviata già quest'estate con l'effettuazione in code-sharing dei collegamenti Ronchi dei Legionari - Bruxelles e, per tutta l'estate, del Brescia-Montichiari - Olbia. Le due compagnie aeree, prevedono di sviluppare sinergie su una rotta che interpreta le esigenze di chi è spesso in viaggio per lavoro e la scelta di utilizzare i moderni aeromobili appartenenti alla flotta AlpiEagles e Gandalf Airlines1, assicurano tempi ridotti d'imbarco ed esclusiva accoglienza in volo. Le frequenze in vigore dal 27 ottobre '02 al 29 marzo '03, sono le seguenti:

Da

Venezia

giorni

N° volo

Orario di partenza

Orario d’arrivo

Per

Bari

Lu,Ma,Mer,Gio,Ve, Sa

G7130 – E8130

7.10

8.40

 

 

Lu,Ma,Mer,Gio,Ve, Dom

G7134 – E8134

18.40

20.10

Da

Bari

giorni

N° volo

Orario di partenza

Orario d’arrivo

Per

Venezia

Lu,Ma,Mer,Gio,Ve, Sa

G7131 – E8131

9.10

10.40

 

 

Lu,Ma,Mer,Gio,Ve, Dom

G7135 – E8 135

20.40

22.10

 

DAL COMUNE DI MILANO E DALLA CAMERA DI COMMERCIO PARTE L'OSSERVATORIO DEI PREZZI
Milano, 10 ottobre 2002. Nasce l'Osservatorio dei Prezzi del Comune e della Camera di Commercio: uno strumento di monitoraggio, diffusione dati e proposte. Con l'obiettivo di far fronte alla preoccupazione sugli aumenti dei prezzi per i consumatori e per le imprese. L'iniziativa parte dall'Assessorato al Commercio del Comune di Milano di concerto con la Camera di Commercio, con il coinvolgimento delle associazioni imprenditoriali, dei lavoratori e dei consumatori. L'Assessore Roberto Predolin è il Presidente dell'Osservatorio, Vice Presidente è Renato Borghi, membro di giunta della Camera di commercio. I componenti. Fanno inoltre parte dell'osservatorio: per i consumatori Angela Alberti (Camera di commercio di Milano), Roberto Trafiletti (Federconsumatori Lombardia) e Alessandro Miano (Movimento Consumatori); per i commercianti Furio Lovati (Unione commercio - grossisti), Riccardo Garosci (Unione commercio - Faid) e Walter Radice (Confesercenti); per le altre attività produttive Giuseppe Panzeri (Assolombarda), Franco Scarpati (Unione artigiani), Enrico Migliavacca (Lega cooperative), Roberto Maddè (Coldiretti), Alfonso Desiata (Ania- assicurazioni). La segreteria tecnica è svolta dai responsabili degli uffici prezzi del Comune e della Camera di commercio di Milano. All'incontro di insediamento hanno partecipato tra gli altri Milko Pennisi, presidente della Commissione Commercio del Comune di Milano e Gabriele Lanfredini, membro di giunta della Camera di Commercio di Milano. "Sono soddisfatto per la riuscita di questa iniziativa - ha detto l'Assessore al Commercio ed Artigianato Roberto Predolin - questa è la dimostrazione evidente e comprovata dell'attenzione che il Comune di Milano ha sempre avuto verso il mondo del commercio. Sono sicuro - ha concluso l'Assessore - che questo Osservatorio sarà uno strumento valido e vantaggioso sia per i consumatori che per i commercianti, soprattutto grazie alla collaborazione delle associazioni di categoria che vi hanno aderito". "E' uno strumento importante - ha detto Renato Borghi membro di giunta della Camera di commercio e vicepresidente dell'Osservatorio - perché non solo vuol far fronte a problemi urgenti, fornendo un quadro su come i diversi aspetti economici e produttivi formano il prezzo finale, ma anche perché ha messo le basi di una ampia collaborazione per affrontare le questioni aperte, dal paniere "milanese" alle abitudini di consumo delle famiglie". Le proposte emerse. Il Servizio Statistiche Economiche del Comune di Milano ha da poco formalizzato una convenzione con la Camera di Commercio per l'inserimento delle medie di quotazioni dei prezzi al consumo rilevate dal Comune e dei prezzi all'ingrosso rilevati dalla Camera di Commercio nel sito internet www.piuprezzi.it  curato da Cedcamera, azienda speciale della Camera di Commercio. Ciò al fine di aumentare la visibilità e l'informazione sui prezzi al consumo per rendere il mercato più trasparente a vantaggio di tutti. In accordo con Istat verrà effettuato un sottoindice sperimentale dei prezzi al consumo Icn e Foi di Milano suddiviso per tipologia distributiva al fine di monitorare il trend inflazionistico nei diversi canali. Sempre in accordo con Istat il Servizio Statistiche si propone di realizzare una sperimentazione che consiste in una partizione dell'indice mensile Icn e Foi milanese tra beni e servizi liberi e tra beni e servizi con prezzi e tariffe "regolarmentate". Questo potrà dare indicazioni relative ai movimenti inflazionistici nelle diverse tipologie di mercato. Infine in accordo con la Camera di Commercio si valuterà la possibilità di sovracampionare a livello provinciale l'indagine Istat sui Consumi Familiari. Risultati ottenuti fino ad oggi. Sono molte le adesioni a questa iniziativa registrate da settembre ad oggi. Hanno deciso di bloccare i prezzi fino a gennaio le categorie dei pasticcieri, dei panificatori e dei parrucchieri, insieme all'Associazione Ascomoda. I grossisti dell'agroalimentare effettueranno invece un'azione prettamente di controllo dei prezzi. La Federazione Nazionale Agenti e Rappresentanti di Commercio si è impegnata in un'opera di sensibilizzazione al problema del caro prezzi. Dall'11 al 26 di ottobre nei mercati rionali coperti e nei superspacci alimentari 52 prodotti (alimentari e non) saranno inseriti nell'Offerta Risparmio Autunno 2002. E' inoltre già partita l'iniziativa "Negozio Amico": un'autoregolamentazione al fine di contenere i prezzi decisa da parecchi pubblici esercizi. In fase di definizione l'accordo con le associazioni di fioristi e fiorai per una vendita a prezzi equilibrati in occasione del 2 novembre (commemorazione dei defunti). Indicatori quantitativi raccolti dal Servizio Statistiche Economiche. Il Comune di Milano raccoglie prezzi al consumo dal 1801. Recentemente le medie delle quotazioni raccolte nei circa 200 anni sono state inserite dai documenti cartacei in un database dinamico che consente la disponibilità di valori storici e correnti in lire e in euro. La rilevazione statistica rientra nel R.D. 20/2/'27 n°222 e nei Programmi Statistici Nazionali; è coordinata dall'Istat ma viene svolta dai comuni con ampie autonomie. A tal proposito negli ultimi anni il Comune di Milano, a seguito di una indagine sulla varianza dei prezzi al consumo per prodotti, ha incrementato notevolmente il campione dei punti vendita/punti di erogazione dei servizi adeguandone la rappresentatività alle mutevoli abitudini d'acquisto dei cittadini. Attualmente vengono rilevati circa 643.000 microdati/anno. Tali microdati formano le medie di circa 800 prodotti/servizi, l'86% appartiene al paniere Istat e il 14% in osservazione presso il Comune di Milano, relativamente a questi ultimi si tratta in genere di prodotto tipicamente consumati nella nostra città. I prezzi rilevati dalla Camera di Commercio. La Camera di Commercio rileva i prezzi all'ingrosso (ogni settimana circa 3.000 prodotti), i prezzi delle opere edili (ogni tre mesi), i prezzi degli immobili (ogni sei mesi acquisti e affitti).

LOMBARDIA-GIAPPONE.FORMIGONI: SCAMBI CULTURA E TECNOLOGIA
Bergamo, 10 ottobre 22002 - Rendere stabili scambi e momenti culturali e rafforzare i canali di relazione economica e commerciale che uniscono il Giappone alla Lombardia, regione leader con oltre un terzo dell'import/export italo-nipponico. Sono questi i capisaldi dell'intervento del Presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, che ieri mattina a Bergamo ha ufficialmente dato il benvenuto ai delegati dell'Italy-Japan Business Group, nella veste di "padrone di casa" dell'assemblea annuale dell'organismo internazionale presieduto da Umberto Agnelli e Yoshihara Fukuhara, alla presenza del Ministro per le Attività Produttive, Antonio Marzano, del Ministro giapponese all'Industria, Takeo Hiranuma, del Presidente di Confindustria, Antonio D'Amato, dell'assessore regionale all'Industria, Massimo Zanello. Formigoni ha sottolineato che la scelta di Bergamo è significativa non solo "perché la Lombardia non solo Milano", ma perchè il capoluogo orobico rappresenta a livelli di eccellenza le risorse culturali e imprenditoriali della Regione. Lo sviluppo delle relazioni tra Italia e Giappone, secondo Formigoni (che si è rivolto direttamente al Governo oltre che ad Umberto Agnelli) deve basarsi contemporaneamente sullo scambio economico e sugli eventi culturali, perché "Italia e Giappone possono fare molto per intensificare i rapporti fra i paesi di democrazia industriale avanzata che hanno un ruolo fondamentale nel mantenere e rafforzare gli equilibri del mondo". Le relazioni tra Lombardia e Giappone sono particolarmente intense con la Prefettura di Osaka, l'area più avanzata del Giappone, nei settori dell'Information Technology, della moda, dell'agroalimentare, della tutela del territorio, dello sviluppo delle piccole imprese. Inoltre si sta avviando un progetto di borse di studio nel campo delle bio e nano-tecnologie. Di seguito un'ampia sintesi dell'intervento del presidente Formigoni a Bergamo. "È un piacere e un motivo d'orgoglio essere ospite per la seconda volta della vostra assemblea plenaria annuale - ha detto - e ancor di più per la scelta di Bergamo quale sede dei nostri lavori: preferendo una città lombarda alla tradizionale sede di Roma: avete accettato l'ospitalità della Regione Lombardia e di una città ricca di arte di cultura, ma anche di un tessuto imprenditoriale straordinariamente avanzato e moderno, simbolo perfetto dell'eccellenza su cui si fonda la nostra collaborazione". "La scelta di Bergamo - ha proseguito Formigoni (che insieme al Ministro Marzano aveva aperto i lavori della sessione 2001 a Tokyo nell'ottobre scorso) - costituisce infatti un simbolo di grande valore, sia perché avete accettato di sintonizzarvi con il protagonismo istituzionale ed economico di una regione avanzata come la nostra, molto presente a livello internazionale, sia perché la città di Bergamo esprime per la Regione Lombardia l'eccellenza in tanti campi che caratterizzano molti centri e città della nostra Regione, e non solo la nostra amatissima capitale, Milano". "Più che mai - ha aggiunto il Presidente - sono convinto dell'importanza cruciale che rivestono le relazioni tra Giappone e Italia e dello spazio di crescita per il rapporto che legano Giappone e Lombardi: c'è una complementarietà fra le economie e le culture dei due paesi, analogamente a quanto avviene riguardo il ruolo che abbiamo tra le potenze del G8, in quanto primi interlocutori del Sud in via di sviluppo, con il quale su fronti diversi entrambi i nostri Paesi confinano nei rispettivi mari". "I motivi per rafforzare gli scambi tra i due Paesi - ha spiegato - sono di matrice culturale quanto economica, nella produzione e nell'interscambio di idee, merci e capitali. Italia e Giappone possono fare molto anche per intensificare i rapporti fra i paesi a democrazia industriale avanzata che hanno un ruolo fondamentale nel rafforzare e mantenere gli equilibri del mondo. Gli eventi di interscambio culturale si sono infatti dimostrati un punto di forza nella manifestazione Italia in Giappone 2001 così come lo erano stati nella manifestazione Giappone in Italia 1995-96. Si è aperta una strada maestra che non si è chiusa, anzi, proprio il successo di queste manifestazioni deve farci riflettere sull'opportunità di potenziare altri eventi del genere. Questa è una riflessione che rivolgo in modo particolare ad Umberto Agnelli, ma anche ai nostri Governi, perché si orienti l'attività di scambio rendendo stabile l'organizzazione di eventi culturali, e non solo, ogni anno e nel corso di ogni occasione di lavoro". "All'interno di questo forte rapporto tra Giappone e Italia - ha sottolineato Formigoni - c'è un ampio spazio per rafforzare i rapporti fra Giappone e Regione Lombardia, ma in quale direzione è meglio procedere? La Lombardia, per parte sua è l'area italiana più fortemente impegnata da una vocazione internazionale, che in questi anni abbiamo fortemente esaltato grazie anche al contributo dei nostri cittadini, dei nostri imprenditori e operatori. Sono infatti convinto che le Regioni avanzate d'Europa hanno una responsabilità specifica nell'attuale contesto globalizzato, che è quella di muovere il nostro sistema territoriale istituendo una fitta rete di relazioni internazionali. Lungo questa linea di lavoro è stato molto interessante per noi trovare l'analogo interesse da parte di alcune regioni giapponesi, a cominciare dalla Prefettura di Osaka, della quale sono stato ospite lo scorso anno e che abbiamo potuto a nostra volta ospitare in Regione Lombardia, istituendo importanti agganci a livello istituzionale e politico ma anche commerciale, economico e imprenditoriale con la firma di accordi. L'intesa sottoscritta dalla nostra Regione con Osaka ha confermato la collaborazione esistente tra le due aree più avanzate dei nostri Paesi, aprendo nuove strade, nuovi spazi di collaborazione nella moda, nei canali dell'Information Technology, nel campo dell'agroalimentare, della tutela del territorio, e mettendo a frutto le esperienze maturate in Lombardia nel campo delle piccole imprese". "Con Osaka - ha ricordato ancora il Presidente lombardo - abbiamo anche deciso di istituire un progetto di borse di studio rivolto ai nostri ragazzi per favorire la reciproca conoscenza e coltivare le ricerche scientifiche nel campo delle 'bio' e 'nano-tecnologie'. La Lombardia è infatti la Regione italiana che investe maggiormente nella ricerca e nell'innovazione tecnologica: una ragione in più perché tra Lombardia e Giappone possa crescere una collaborazione a tutto campo. Allo stesso modo non possiamo non riconoscere le influenze già presenti nella nostra società in termini di stili di vita, moda e design, cultura e stile provenienti dal Giappone. Milano e la Lombardia sono i primi a recepire suggestioni e influssi della vostra civiltà: se il Ministro Takeo Hiranuma ha ricordato prima il risotto alla milanese gustato nei ristoranti italiani di Tokyo, è giusto ricordare che gli italiani sono sempre più desiderosi di conoscere la cucina giapponese e piatti come il "sushi" sono sempre più apprezzati nei tanti locali che aprono nelle nostre città". "Mi permetto di sottolineare un solo dato: la Lombardia è la Regione italiana leader nell'interscambio tra Giappone e Italia, con il 41% di ciò che viene importato dal Giappone e il 30% di quanto esportato dall'Italia in Giappone sono in terra lombarda. Si tratta di una ricchezza dell'economia, delle imprese e delle istituzioni lombarde: la funzione di piattaforma strategica all'interno del continente europeo che la nostra Regione rappresenta fa si che esistano notevoli potenzialità di ulteriori integrazioni con il Giappone a tutti i livelli, economico commerciale di relazioni fra i Paesi. Sono convinto, amici giapponesi - è la conclusione di Formigoni - che in questi giorni potrete conoscere da vicino e toccare con mano il modello di network delle nostre piccole e medie imprese così come organizzato nella realtà dei distretti industriali: è questa l'espressione di un sistema economico ma anche culturale e sociale nato nel corso dei decenni, ma che affonda le sue radici nella storia secolare del nostro Paese".

PRESENTAZIONE DELLE NOVITÀ EDITORIALI DEL CENTRO ESTERO GUIDA ALL'EXPORT PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE TUTORIAL: "LE RICERCHE DI MERCATO" - TUTTA LA UE PORTATA DI UN CLICK DI GRANDE UTILITÀ ANCHE PER I PROFESSIONISTI SPECIALISTI IN MATERIA
Milano. 10 ottobre 2002 - Questa mattina , alle ore 10, presso il Centro Estero Camere Commercio Lombarde, via Oldofredi 23, si tiene la presentazione delle novità che concludono l'anno editoriale. La presentazione è rivolta ai giornalisti del settore economico e riguarda tre pubblicazioni: una Guida all'Export per le piccole e medie imprese e due Cd: Tutorial: "Le ricerche di mercato" e Tutta la UE portata di un click Pensate per essere di aiuto alle aziende che operano sui mercati internazionali, queste pubblicazioni sono di grande utilità anche per i professionisti (avvocati, commercialisti ecc.) specialisti in materia. La Guida all'Export per le piccole e medie imprese è un'originalissima (anche graficamente) versione aggiornata e integrata della guida all'export, fiore all'occhiello delle edizioni del Centro Estero. Questa guida affronta tutti gli argomenti del commercio estero e lo fa con un linguaggio molto semplice ma soprattutto attraverso una struttura che ne rende facilissima la consultazione. Schemi, tabelle ecc. corredano un testo che fornisce anche esempi pratici in grado di suggerire soluzioni a possibili problematiche. Il Cd Tutorial: "Le ricerche di mercato" è concepito per aiutare le imprese a impostare la ricerca di mercato, fondamentale nella progettazione di un piano strategico aziendale specie nell'ambito dell'internazionalizzazione. Dalla mappa iniziale, si accede ai vari argomenti (indicazioni di risorse, schemi applicativi ecc. per gestire la ricerca di mercato); vengono suggerite fonti informative, sitografia e bibliografia, consentendo di scaricare e personalizzare elenchi e liste di controllo. Si tratta, quindi, anche in questo caso di una guida attraverso problematiche che richiedono sufficiente competenza sia che si voglia far da sé sia che si voglia individuare la struttura a cui affidarsi per tenere il passo con una realtà internazionale in costante e rapida evoluzione. Il Cd Tutta la Ue portata di un click completa il corredo di informazioni necessarie all'internazionalizzazione. Fornisce, infatti, il quadro della legislazione commerciale di ognuno dei Paesi membri della UE, ripartendo il materiale normativo in vari settori: agenzia, distribuzione, investimenti, fornitura ecc.

L'AGENZIA BRITANNICA PER LE NORME ALIMENTARI LANCIA UN INVITO A PRESENTARE PROPOSTE DI PROGETTI
Londra, 10 ottobre 2002 - La Food Standards Agency (Agenzia per le norme alimentari) del Regno Unito ha annunciato i settori nei quali intende commissionare progetti di ricerca. Sono ammesse proposte provenienti sia dal Regno Unito che da candidati stranieri. È prevista l'assegnazione di finanziamenti per progetti incentrati sui seguenti argomenti: additivi alimentari; contaminanti chimici contenuti in materiali e articoli che entrano in contatto con i prodotti alimentari; contaminanti naturali negli alimenti; migliori metodi di analisi; sicurezza dei nuovi prodotti alimentari; sicurezza e igiene della carne; monitoraggio della radioattività nella catena alimentare; autenticità ed etichettatura degli alimenti. Al riferimento sottoindicato è possibile ottenere la documentazione che illustra i requisiti imposti alle nuove ricerche. http://www.food.gov.uk/science/research/comresearch/resreq

UN PREMIO PER L'INNOVAZIONE TECNOLOGICA NEL SETTORE DELLA PRIMA INFANZIA LA FONDAZIONE ALTRAN HA LANCIATO UN INVITO A PRESENTARE CANDIDATURE PER IL PREMIO "INNOVAZIONE TECNOLOGICA E PRIMA INFANZIA".
Milano, 10 ottobre 2002 - Istituita nel 1996, la Fondazione Altran per l'innovazione sostiene e promuove le innovazioni tecnologiche che offrono concreti benefici ad un numero quanto più elevato possibile di persone. Ogni anno la Fondazione premia alcune innovazioni tecnologiche in diversi ambiti di attività. Il tema dell'edizione di quest'anno del premio interessa un ampio ventaglio di settori, dall'alimentazione, la salute, l'istruzione e l'apprendimento nella prima infanzia, alla sicurezza e l'igiene. Il premio, del valore di un milione di euro, verrà utilizzato per sponsorizzare da uno a tre progetti. La sponsorizzazione consiste in un'assistenza personale per un anno e coinvolge i consulenti e i dirigenti europei della Fondazione Altran. L'assistenza può assumere varie forme, dalla pura assistenza tecnica per lo sviluppo, alla consulenza amministrativa per la creazione di una società. In questa fase, una visione esterna del mercato può risultare molto utile per i ricercatori. Oltre ai nominativi dei potenziali vincitori, la Fondazione Altran è alla ricerca di membri per la giuria, che sarà composta da esperti internazionali sulla prima infanzia. La partecipazione al premio è aperta a società, laboratori di ricerca, ospedali, scuole e università, associazioni e organizzazioni non governative, nonché a singoli candidati o gruppi di singoli candidati. Per ulteriori informazioni consultare il seguente sito web: http://www.fondation-altran.org  oppure rivolgersi alla Fondazione Altran: Tel: +33 1 44 09 54 47 E-mail: candidat@fondation-altran.org

VINCONO IL PREMIO FOCUS 2002 CLAUDIO CATTICH, LUCA GOTTARDI E MAURIZIO PIAZZA CON "ARMALAM"
Milano, 10 ottobre 2002 - Oggi a Milano, al Palazzo dell'Informazione, conclusione del Premio Focus 2002-L'invenzione italiana dell'anno, seconda edizione dell'iniziativa ideata e promossa dalla rivista mensiie Focus. Vincono il Premio Focus 2002 Claudio Cattich, Luca Goliardi e Maurizio Piazza con Armalam, un rivoluzionario sistema di legno lamellare armato, dotato di una capacità strutturale di portata che si avvicina a quella del cemento armato, Rispetto al cemento Armalam è un materiale ecocompatibìle ed esteticamente più gradevole; rispetto al normale legno da costruzione è meno sensibile alle variazioni di umidità e consente un notevole risparmio di materia prima. Grazie a questa invenzione, scelta tra dodici finaliste, al gruppo dei vincitori viene assegnato il Premio consistente nella somma di 13 mila euro. Una menzione speciale è stata assegnata da @lfa-lt Sole 24 Ore, l'inserto settimanale del Sole 24 Ore dedicato a scienza, medicina, tecnologia, che ha collaborato con Focus a questa seconda edizione del Premio. Il riconoscimento va a Franco Valentini e alla sua Mano alfanumerica digitale, un dispositivo che consente di dialogare con il computer senza uso della tastiera. Istituito nel 2000 da Focus, il mensiie edito da Gruner und Jahr/Mondadori e diretto da Sancirò Boeri, per premiare la migliore invenzione dell'anno in funzione della sua capacità di migliorare la qualità della vita, fi Premio Focus ha l'obiettivo di promuovere l'innovazione e la ricerca scientifica in Italia, facendo conoscere anche al grande pubblico gli scienziati, i ricercatori, i .progettisti del nostro Paese. Il grande successo della prima edizione si è ripetuto anche quest'anno con 804 partecipanti suddivisi in 5 categorie: Energia e Trasporti; Elettronica e Telecomunicazioni; Salute; Tecnologia di uso quotidiano; Meccanica e Tecnologia industriale. La selezione delle candidature è stata affidata a 5 Commissioni di specialisti, composte da docenti universitari, giornalisti scientifici e professionisti. Il difficile compito di scegliere il vincitore è spettato alla Giuria presieduta da Michele Jamioikowski, docente di geotecnica dei Politecnico dì Torino e Presidente del Comitato di salvaguardia della Torre di Pisa. La categoria che ha registrato il più alto numero di partecipanti (316) è stata Tecnologia di uso quotidiano, seguita da Energia e trasporti. Omogenea la composizione geografica, con 361 inventori del nord, 234 del centro e 209 del sud Italia, la maggior parte dei quali hanno un'età superiore ai 26 anni. Nove i partecipanti tra i 7 e i 13 anni. Netta invece la differenza tra uomini (734) e donne (70). In occasione del Premio, Focus ha commissionato a Abacus una ricerca su Gli italiani e le invenzioni. E' stato intervistato un campione di 1000 persone tra i 14 e i 65 anni ed è emerso che il 74% degli italiani si dichiara interessato alla tecnologia e al mondo delle invenzioni. Fra le invenzioni che ha.ino contribuito a migliorare la qualità della vita quotidiana il 76% degli intervistati indica gli antibiotici, il 50% la lampadina.

RAY PALMER NUOVO CHIEF FINANCIAL OFFICER DI I.NET
Milano, 10 ottobre 2002 - Ray Palmer è il nuovo Chief Financial Officer di I.Net 49 anni, una laurea in Economics and Business studies, dottore commercialista, Ray ha maturato significative esperienze presso importanti gruppi multinazionali europei. Prima del nuovo incarico in I.Net, è stato Vice President-Finance for Alliances & Ventures all'interno di BT Ignite, una delle quattro divisioni operative in cui è organizzata l'attività dell'operatore telefonico inglese. Ray ha iniziato a lavorare per Bt nel 1986, rivestendo diversi ruoli nell'area finance tra i quali Vice President per la divisione International Networks, Financial Controller per la divisione Global Marketing and Satellite Services, Financial Controller di Bt Europe, Financial Controller per la divisione Mergers & Acquisition. In precedenza ha lavorato diversi anni per Philips Electronics ricoprendo vari incarichi, sempre nell'ambito finance. La nomina di Ray, proposta dal management di I.Net e approvata dai vertici di Bt, rafforza ulteriormente la logica di cooperazione con il gruppo inglese. Roberto Galimberti, Presidente di I.Net, esprimendo la propria soddisfazione, ha sottolineato che "Ray è un nome familiare a molti di noi in quanto è già membro del Consiglio di Amministrazione e presidente del Comitato per il Controllo Interno. Ray è una delle colonne della finanza di Ignite e, fin dall'inizio della nostra storia con BT, ha contribuito attivamente a farci crescere e maturare e a consolidare i nostri rapporti con l'azionista di maggioranza. La sua nomina, con l'apporto della sua esperienza e della sua conoscenza di I.Net, oltre che garantire continuità nella gestione amministrativa e finanziaria, testimonia e consolida in maniera decisiva la cooperazione della nostra società con Ignite e Bt" Ray Palmer ha commentato dicendo: "che I.Net rappresenti un investimento strategico per Bt e costituisca una delle realtà di maggior successo all'interno di Ignite era risaputo. La mia nomina non fa che certificare questa situazione, rafforzando ulteriormente l'integrazione tra le due organizzazioni. Entro a far parte di una realtà di successo che saprà affrontare il delicato momento di mercato che il settore sta vivendo".

CAMBIO AL VERTICE DI WELLA ITALIA FRANZ MAIER È IL NUOVO DIRETTORE GENERALE
Castiglione delle Stiviere, 10 ottobre 2002 - Franz Maier, da due anni alla Direzione della Divisione Salone di Wella Italia, è il nuovo Direttore Generale e Amministratore Unico dell'azienda di Castiglione delle Stiviere (Mn), che ha chiuso il 2001 con un fatturato di 148,8 milioni di Euro. Franz Maier manterrà contemporaneamente la direzione della Divisione Salone di Wella Italia. A proposito dell'azienda, che si trova ora a gestire, ha commentato: "Abbiamo registrato due anni di energica crescita, che in termini di fatturato ha significato un incremento a due cifre in termini di utile e ha comportato un risultato ancora più significativo a livello di quote di mercato. In futuro puntiamo a sviluppare nuovi prodotti e progetti nell'area professionale sostenendo con forza un dialogo costante ed attento con i parrucchieri. Nel settore Consumer attiveremo una strategia di marketing volta a consolidare i risultati finora raggiunti e concentrandoci su marchi di punta come Experience e Belledy". Trentasette anni, di nazionalità tedesca, Franz Maier annovera studi classici, una laurea in Economia e Commercio all'Università di Passau e una specializzazione in marketing e organizzazione. La sua carriera in Wella è iniziata nel 1992, nel quartier generale del Gruppo, a Darmstadt nella struttura di marketing internazionale e da lì è proseguita in Wella Francia con l'incarico Direttore Marketing. Entrato in Wella Italia nel 2001 come Direttore Divisione Salone, Maier ha sviluppato nuove e importanti strategie come l'integrazione del marchio professionale di Sebastian all'interno della Divisione Salone e la sua distribuzione sul mercato italiano a partire dall'anno scorso

ENEL: L'AMMINISTRATORE DELEGATO PAOLO SCARONI INCONTRA I SINDACATI
Roma, 10 ottobre 2002 - L'Amministratore Delegato dell'Enel, Paolo Scaroni, ha incontrato oggi le Confederazioni e i Rappresentanti del Sindacato degli elettrici, per approfondire le linee guida che ispirano il nuovo piano industriale, nella prospettiva della sempre maggiore liberalizzazione del mercato dell'energia. In particolare, l'Amministratore Delegato ha sottolineato i seguenti punti: focalizzazione sul core business dell'energia (elettricità e gas), crescita di competenze per la vendita ai clienti liberi, costante attenzione al recupero di efficienza e di qualità del servizio, rivisitazione delle attività diversificate. In un'ottica di valorizzazione delle relazioni industriali, l'incontro si è concluso con l'impegno delle parti a definire un programma di colloqui informativi che consentano all'azienda e ai rappresentanti sindacali di confrontarsi sulle decisioni strategiche e organizzative che si renderanno necessarie.

MIGLIORA IL CONTROLLO DELLE ALLUVIONI GRAZIE ALLA RICERCA SULLE PRECIPITAZIONI
Bruxelles, 10 ottobre 200 2- I ricercatori dell'Università dell'Essex, in collaborazione con partner italiani, tedeschi, danesi e altre organizzazioni britanniche, hanno sviluppato un nuovo metodo per misurare le precipitazioni che potrebbe migliorare il controllo delle inondazioni. Le alluvioni che hanno recentemente devastato gran parte dell'Europa centrale hanno dimostrato la necessità di accurate previsioni delle precipitazioni. La nuova tecnica, che si avvale di ripetitori a microonde a doppia frequenza, verrà testata nella valle dell'Irwell (Inghilterra nord-occidentale), nelle montagne italiane e nella regione della Ruhr (Germania), nel quadro del progetto Mantissa, finanziato nell'ambito del quinto programma quadro dell'Ue. Disporre di misurazioni precise delle precipitazioni è essenziale per l'attività di previsione. Come spiega il professor Anthony Holt dell'Università dell'Essex: "Gli imponenti programmi informatici che effettuano previsioni meteorologiche ogni sei-dodici ore si basano sulla precisione dei dati di input, fra cui le precipitazioni". Una volta integrato ai tradizionali metodi di misurazione della pioggia basati sull'uso di pluviometri e radar, si auspica che questo sistema di ripetitori a microonde contribuisca a fornire previsioni idrologiche più accurate. Gli studi iniziali in Inghilterra hanno prodotto risultati molto incoraggianti e si pensa che tale metodo possa rivelarsi particolarmente utile nelle aree urbane. http://www.essex.ac.uk/news/2002/nr20020926b.htm

FUMO PASSIVO: TELECOM CONDANNATA DAL TRIBUNALE DI BARI. DOMANI IL RISARCIMENTO DEI DANNI
Milano, 10 ottobre 2002 - La sig.ra Maria Nicotra, non-fumatrice, è una centralinista del servizio 187 della Telecom presso la sede di Bari. Nell'unica stanza di lavoro, un open-space, convivono un totale di circa 100 dipendenti fumatori (circa il 70%) e non fumatori, e questi ultimi sono costretti a subire il fumo dei primi. La sig.ra Nicotra ha sviluppato, proprio a causa del fumo passivo, una patologia alla laringe molto preoccupante (laringocele) che la costringera' a un'operazione chirurgica. Si è pertanto rivolta ad Articolo32 ( www.articolo32.net ), associazione affiliata al Codacons che si occupa esclusivamente del risarcimento dei danni alla salute (diritto previsto dall'art. 32 della Costituzione italiana) per tutelare il suo diritto a lavorare in un ambiente Libero Dal Fumo Passivo. La signora Nicotra, assistita dagli avv. Marco Ramadori e Vincenzo Masullo, dopo aver gia' ottenuto, anche in grado di appello, la condanna della Telecom a Vietare Il Fumo Nello Spazio Di Lavoro, agisce ora in giudizio per chiedere alla Telecom il Risarcimento Del Danno Subito. L'udienza si svolgera' giovedi' 10 ottobre, alle ore 9,30, presso il Tribunale Lavoro di Bari, giudice dr. Baldi. Si tratta di un passo storico nella lotta contro il fumo, una piena affermazione del principio, statuito gia' in passato dalla Corte Costituzionale (sent. 399/96), per cui solo il diritto alla salute e' un diritto costituzionalmente protetto: non puo' parlarsi di "diritto" di fumare ma solo di "libero comportamento" che, quando si scontra con il primo, deve cedere il passo.

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