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10 OTTOBRE 2002
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PROGRESSI
SULL'ALLARGAMENTO DELL'UNIONE EUROPEA
Bruxelles, 10 ottobre 2002 - Aprendo il dibattito sull'ampliamento dell'Unione,
il Presidente del Parlamento europeo Pat Cox ha ricordato che oggi si compie un
ulteriore passo avanti verso l'Europa unita. Si entra infatti nella fase finale
di un processo iniziato quasi 13 anni fa con il crollo del muro di Berlino. I
paesi europei dovranno ora mostrare la volontà politica per superare gli
ostacoli che rimangono. Il Parlamento è deciso a fare del proprio meglio per
eliminare gli ostacoli in previsione del vertice di dicembre a Copenaghen.
Questo ampliamento, ha proseguito Cox, rappresenta per l'Europa un evento senza
pari, un'opportunità di riconciliazione: per la prima volta l'Europa potrà
unirsi grazie alla volontà di popoli liberi basata sul convincimento di valori
condivisi, non a causa di forze oppressive o alla minaccia delle armi.
Ringraziando tutti coloro che negli Stati membri e nei paesi candidati si sono
impegnati per raggiungere questo traguardo, il Presidente ha sollecitato ad
assumere anche le responsabilità politiche per convincere i popoli europei
sull'importanza dell'ampliamento e a ricevere il loro avallo. Il Presidente
della Commissione europea, Romano Prodi ha preso la parola con emozione profonda
ricordando che all'inizio del suo mandato davanti al Parlamento aveva preso
l'impegno di fare dell'allargamento la priorità assoluta della Commissione,
consolidando a livello continentale un'area di pace, di sicurezza e di
democrazia. A tre anni di distanza l'impegno è stato mantenuto. Dopo un esame
approfondito dei progressi compiuti dai candidati, Prodi ha annunciato il nome
dei paesi per i quali si raccomanda al Consiglio di concludere i negoziati entro
il 2002 leggendo il passaggio saliente del documento adottato oggi: "Cipro,
Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia,
Repubblica slovacca e Slovenia adempiono ai criteri politici. Considerando i
progressi compiuti da questi paesi, i loro precedenti riguardo all'attuazione
degli impegni presi e tenendo conto dell'opera di preparazione in corso, la
Commissione ritiene che questi paesi avranno adempiuto ai criteri economici e a
quelli relativi all'acquis e saranno pronti all'adesione dall'inizio del 2004.
La Commissione raccomanda pertanto di concludere i negoziati di adesione con
questi paesi entro la fine dell'anno in corso, con l'obiettivo di firmare il
trattato di adesione nella primavera del 2003". Visti i progressi compiuti
nell'ultimo anno dalla Bulgaria e dalla Romania, la Commissione prende atto
della data (2007) che tali paesi indicano per la loro adesione. La Commissione
farà tutto il necessario perché tale obiettivo possa essere realizzato. Grazie
alla riforma costituzionale e a una serie di pacchetti legislativi, la Turchia
ha compiuto grandi progressi in relazione ai criteri di Copenaghen, ma occorre
un impegno supplementare. Raccomandando che l'Unione aumenti le risorse e il
sostegno ai suoi preparativi pre-adesione, Prodi ha affermato che la Commissione
proporrà un partenariato di adesione rivisto e rafforzerà la valutazione della
legislazione. Si incoraggia la Turchia a proseguire sulla strada delle riforme.
Solo 13 anni fa, Berlino era ancora divisa dal muro. Ora il muro è caduto, la
Germania è stata riunificata ed è stata ritrovata l'unità storica fra tutti i
popoli d'Europa. Il destino comune è quello di costruire un futuro insieme,
fondato sulla condivisione dei valori fondamentali di pace, democrazia, stato di
diritto, rispetto dei diritti umani e tutela delle minoranze. Nel 1993 il
Consiglio europeo di Copenaghen ha offerto ai paesi dell'Europa centrale e
orientale la prospettiva di entrare nell'Unione. Da allora, questi paesi hanno
percorso un cammino immenso che li ha condotti pacificamente dalla dittatura a
una democrazia stabile e partecipativa. Si tratta di un bilancio straordinario:
in un decennio le elezioni si sono svolte in modo trasparente e democratico,
sono state approvate leggi per dar vita alle nuove democrazie e per trasporre l'acquis
comunitario ed è in corso la formazione di decine di migliaia di funzionari e
di giudici per consentire loro di applicare la nuova legislazione, grazie ai
progetti di formazione e di cooperazione finanziati dall'UE. Le istituzioni
democratiche si sono rafforzate ovunque e le economie dei 10 paesi migliorano
progressivamente con tassi di crescita superiori a quelli degli Stati membri.
Restano però alcune insufficienze, da colmare prima dell'adesione: la
Commissione è in particolare preoccupata per il livello della capacità
amministrativa e per il funzionamento del sistema giudiziario, gravati dalla
mancanza di risorse finanziarie e umane. Per questo è stato utilizzato un
programma di sostegno con una dotazione di 250 milioni di euro. Si è inoltre
constatata l'insufficiente preparazione sull'attuazione dell'acquis in alcuni
settori essenziali, come le dogane, la fiscalità, i fondi strutturali, i
controlli veterinari e fitosanitari, le istituzioni di gestione e di controllo
della politica agricola. A ciò si aggiungono due problemi molto seri: la
corruzione e il vergognoso fenomeno del traffico di esseri umani. Ciò non
significa che non sia stato fatto nulla in questi campi. La Commissione si è
impegnata a condurre un monitoraggio scrupoloso fino all'adesione, pubblicando
un documento finale di valutazione sei mesi prima della data di adesione. La
Commissione prenderà anche le misure necessarie per la riorganizzazione dei
propri servizi. L'obiettivo resta la firma del trattato di adesione nella
primavera del 2003. L'Esecutivo si augura che il Consiglio europeo di Bruxelles
del 24 e 25 ottobre prenda le decisioni necessarie sui capitoli ancora aperti:
agricoltura, questioni finanziarie e istituzioni. In questo modo si potranno
chiudere questi capitoli prima di Copenaghen. Per la Bulgaria e la Romania, la
data del 2007 pare realistica purché sostenuta da una strategia di pre-adesione
rafforzata. Per la Turchia, la Commissione proporrà all'inizio dell'anno
prossimo una strategia rafforzata con mezzi finanziari supplementari. Il
trattato di Nizza rimane poi un passaggio essenziale da cui non si può
prescindere. Prodi ha quindi espresso fiducia nell'elettorato irlandese, che si
pronuncerà nuovamente sul Trattato fra pochi giorni, augurandosi che
l'obiettivo storico di riunificare il continente non sia messo in causa da
questo voto. Quanto a Cipro, il Presidente spera in passi avanti concreti verso
la riunificazione dell'isola, sebbene ciò non sia una precondizione per
l'adesione. La riunificazione sarebbe però la soluzione migliore per tutti: la
Commissione lancia quindi un nuovo appello alle parti in tal senso.
Soffermandosi sui rischi e sul costo dell'allargamento, Prodi ha affermato che i
costi sono stati analizzati in tutti i particolari ed essi sono compatibili con
le risorse disponibili. Bisogna comunicare alla pubblica opinione anche e
soprattutto i vantaggi dell'ampliamento: stabilità, unificazione di un
continente artificialmente diviso dalla storia e creazione del più grande
mercato interno del mondo. Nel 1985, quando Spagna e Portogallo conclusero il
loro negoziato d'adesione, vi erano gli stessi dubbi, ma nessuno ora può
dubitare della lungimiranza e della correttezza di quella decisione.
L'allargamento darà impulso agli scambi, agli investimenti, all'istruzione,
alla ricerca e alla crescita economica. Gli oneri di bilancio fino al 2006 sono
sostenibili; l'adesione dei dieci paesi comporterà nei prossimi anni un costo
non trascurabile, ha affermato Prodi, che però sarà largamente ricompensato
dai vantaggi che deriveranno dal consolidamento dell'allargamento. L'ampliamento
non ha solo un valore economico: la sua importanza è prima di tutto etica e
politica; il processo che ci ha dato mezzo secolo di pace e prosperità deve
essere esteso a tutto il continente. Riferendosi ai Balcani, il Presidente della
Commissione ha affermato che l'allargamento è un capolavoro politico. Il suo
costo è quindi ben poca cosa rispetto al costo del non-allargamento. Nei
prossimi mesi occorre condurre una campagna di informazione realistica e
positiva. L'allargamento avviene grazie a una forte determinazione, a un grande
coraggio politico e a una visione lungimirante della Storia che obbliga a dare
prova di coerenza. Questo è il compito della Convenzione. Le riforme
istituzionali che ne usciranno dovranno infatti essere altrettanto coraggiose e
lungimiranti: senza una profonda e intelligente riforma delle istituzioni, il
successo dell'allargamento rischia di non essere sostenibile. Per Prodi, i tempi
sono maturi per una Costituzione europea, che garantisca i diritti di tutti i
cittadini e il ruolo degli Stati membri; che preservi le diversità culturali e
linguistiche ma rafforzi la solidarietà; che porti a compimento la costruzione
di un'Unione democratica di popoli e di stati. Guardando più in là di questo
allargamento, Prodi ha affermato che il principio di abbattimento delle barriere
deve ispirare le nuove relazioni di vicinato con la Russia, l'Ucraina, la
Bielorussia e la Moldavia. Questi saranno i nuovi paesi confinanti di un'Unione
che dovrà un giorno comprendere anche l'area dei Balcani. Ciò non deve infine
ostacolare lo sviluppo di una maggiore sensibilità verso i paesi del
Mediterraneo, che guardano all'Unione con aspettative sempre più elevate. Il
processo di integrazione europea che è iniziato mezzo secolo fa, ha guadagnato
l'ammirazione e il rispetto di tutto il mondo, ha concluso Prodi: "Noi soli
stiamo realizzando, seppure su scala solo continentale, un modello serio e
concreto di gestione della globalizzazione in modo democratico, attento alla
dimensione umana, in cui tutti i cittadini hanno lo stesso ruolo. Offrendosi
come esempio positivo a tutto il mondo, l'allargamento guarda molto lontano;
esso unisce per la prima volta l'intero continente e ci rende nuovamente
protagonisti della storia".
VIA
LIBERA AL SESTO PROGRAMMA QUADRO
Bruxelles, 10 ottobre 2002 - Il sesto programma quadro (6PQ) è stato adottato
nel corso del Consiglio "Competitività", tenutosi a Bruxelles il 30
settembre. Tale approvazione servirà a garantire il lancio delle iniziative
chiave di ricerca prima della conclusione del quinto programma quadro
(1998-2002). La notizia della decisione del Consiglio è stata accolta
positivamente e con evidente sollievo. Il consenso sul programma è stato
raggiunto grazie ad un compromesso in merito alla questione, potenzialmente
controversa, della ricerca sulle cellule staminali. In una dichiarazione,
infatti, sono stati indicati i settori che non beneficeranno dei finanziamenti
europei finché non vi saranno ulteriori dibattiti. Nell'apprendere la notizia,
il commissario per la Ricerca Philippe Busquin ha sottolineato l'effetto
positivo che tale decisione eserciterà sulle attività di ricerca e sviluppo
(R&S), definendola un passo fondamentale verso la creazione dello Spazio
europeo della ricerca. "Sono soddisfatto di questo importantissimo voto.
Ora tutto è pronto per il prossimo avvio dei programmi di ricerca [...]. La
rapida conclusione del processo decisionale relativo agli ambiziosi programmi di
ricerca dell'UE fornisce un'altra solida base per la creazione di un vero e
proprio Spazio europeo della ricerca", ha affermato Busquin. Il ministro
danese per la Scienza, la Tecnologia e l'Innovazione Helge Sander ha espresso
analogo compiacimento. "Sono alquanto sollevato e lieto del fatto che
finalmente si sia raggiunto un accordo sui cinque programmi specifici. Ciò
significa che le attività di ricerca potranno essere avviate molto
presto". Nel corso dei dibattiti, talvolta questo risultato è apparso
irraggiungibile. Il finanziamento della ricerca sulle cellule staminali
embrionali nell'ambito del 6PQ appariva incompatibile con le legislazioni
nazionali di alcuni Stati membri, fra cui la Germania, l'Italia e l'Irlanda.
Altri Stati membri avevano addirittura considerato l'ipotesi di opporsi
all'adozione del 6PQ alla luce di tale ostacolo. Anche il Parlamento europeo si
è detto preoccupato per il fatto che l'organismo europeo, eletto direttamente
dai cittadini, non sia stato sufficientemente consultato sulla questione della
bioetica. Il compromesso, tuttavia, vieta fino al dicembre del 2003 il
finanziamento europeo della ricerca sulle cellule staminali umane, sulla
clonazione e sulle modificazioni genetiche. A quel punto, la Commissione, in
consultazione con il Parlamento, avanzerà una proposta sulle procedure di
attuazione e la regolamentazione per il finanziamento della ricerca in questi
ambiti. I cinque programmi specifici del 6PQ sono i seguenti: Integrare e
rafforzare lo Spazio europeo della ricerca; Strutturare lo Spazio europeo della
ricerca; Attività del Centro comune di ricerca (Ce); Energia nucleare; Attività
del Centro comune di ricerca (Euratom). Il bilancio complessivo per le attività
condotte nell'ambito del 6PQ ammonta a 17,5 milioni di euro.
BORSA
ITALIANA SPA: IN SETTEMBRE, RIPRESA DEI VOLUMI DI NEGOZIAZIONE NUOVI MASSIMI
STORICI PER GLI SCAMBI DI EUROMOT E MINIFIB
Milano, 10 ottobre 2002 Nello scorso mese di settembre il mercato azionario è
stato caratterizzato da una ripresa dei volumi di negoziazione che si sono
riportati su livelli simili a quelli precedenti il mese di agosto. La crescita
degli scambi di eurobond ha portato l'Euromot al nuovo massimo storico degli
scambi. Il 19 settembre il minifib ha superato il proprio record di scambi in
una singola seduta. Andamento degli indici - In settembre l'indice Mib ha
registrato un sensibile calo - che martedì 24 lo ha portato a toccare un nuovo
minimo annuale al livello di 15.585 punti - chiudendo il mese a quota 15.663,
con una flessione del 14,1% rispetto a fine agosto (-29,6% su fine 2001).
Escludendo quella del settembre 2001 (-16,4%), si tratta della flessione più
consistente a partire dall'agosto 1990 (invasione del Kuwait da parte
dell'Iraq). L'indice Numex del Nuovo Mercato ha registrato una flessione del
24,4% (-56,8% rispetto a fine 2001). Gli indici continui hanno evidenziato un
andamento mensile simile a quello dei corrispondenti indici giornalieri, con il
Mibtel a -14,5% e il Numtel a -23,9%. Gli indici delle blue chip sono stati
caratterizzati da una flessione più marcata rispetto all'indice generale: il
Mib30 ha perso nel mese il 15,7% (-33,1% rispetto a fine 2001), il Midex il
17,0% (-21,9%). Continua la tendenza del segmento Star a evidenziare una
performance migliore di quella del mercato: il 30 settembre l'indice Mibstar si
è attestato a quota 822, con un calo dell'8,4% rispetto al mese precedente e
del 9,6% rispetto a fine 2001. Tutti e tre i macrosettori della Borsa hanno
chiuso settembre con performance negative (Finanziari -17,7%, Industriali
-12,1%, Servizi -10,4%); rispetto a fine 2001 Industriali segna una variazione
di -17,3%, Servizi di -25,9% e Finanziari di -36,1%. Tutti i principali settori
(pari almeno all'1% della capitalizzazione) hanno evidenziato variazioni mensili
negative; in particolare si sono segnalati Elettronici (-21,0%) e Assicurazioni
(-19,4%). Rispetto a fine 2001 resta positivo il solo Impianti-Macchine (+3,3%)
e contiene il calo Minerari (-1,7%), mentre spiccano le flessioni di
Assicurazioni (-45,6%) e Auto (-41,4%). La volatilità è tornata a livelli
elevati, assestandosi al 29,4% per la Borsa e al 36,7% per il Nuovo Mercato. È
rimasta sempre contenuta per il segmento Star (13,9%). Capitalizzazione e
listino - Il calo dei corsi azionari ha ridotto la capitalizzazione delle società
nazionali quotate, passata dai 495,5 miliardi di euro di fine agosto a 428,9
(pari al 34,3% del Pil). Nel dettaglio, la ripartizione dei mercati, vede la
Borsa a quota 418,9 miliardi di euro, il Nuovo Mercato a 5,4 e il Mercato
Ristretto a 4,5. In settembre sono stati revocati i titoli Bonaparte (azioni
ordinarie e di risparmio), a seguito della fusione in Risanamento Napoli, e Idra
Presse a seguito di Opa residuale. Sono state inoltre revocate le azioni di
risparmio Premuda. Il numero di società quotate sui mercati azionari di Borsa
Italiana è pertanto sceso a 293, una in meno di quelle di fine 2001. Nel
dettaglio le società quotate sono 236 per la Borsa (di cui 5 estere), 45 per il
Nuovo Mercato (1 estera) e 12 per il Mercato Ristretto. A seguito di 482
ammissioni e 1.690 revoche, il numero degli strumenti quotati su MCW è sceso da
6.577 a 5.369, sotto il livello di fine dicembre (5.866). Scambi - In settembre
gli scambi azionari (157.000 contratti e 2,38 miliardi di euro al giorno) sono
stati interessati da una ripresa dopo il calo stagionale di agosto. Per le
azioni quotate in Borsa, la media giornaliera è stata di 148.000 contratti e
2,36 miliardi di euro (+22,2% e +35,7 rispetto ad agosto). Tim è risultata
nuovamente l'azione più scambiata per controvalore, con il 14,0% degli scambi
totali, seguita da Eni (12,8%) e Telecom Italia (8,5%). Nonostante il calo dei
corsi, la dimensione media dei contratti ha ripreso a crescere: nella fase
diurna della Borsa è passata dai 14.646 euro di agosto a 16.205. Stabili i
contratti per quanto riguarda gli scambi dei covered warrant (media giornaliera
20.100, -0,3% su agosto) accompagnati da una crescita del controvalore (media
giornaliera 58,9 milioni di euro, +16.9%). Anche gli scambi dell'after hours si
sono mantenuti stabili: rispetto ad agosto la media giornaliera è passata da
6.067 a 5.935 contratti (-2,2%) e da 25,6 a 24,6 ML euro di controvalore
(-3,9%). Gli scambi dei titoli a reddito fisso del Mot sono stati anch'essi
interessati dalla ripresa dei volumi di negoziazione: per i titoli di Stato la
media giornaliera è salita da 471 a 602 milioni di euro (+27,8%), per le
obbligazioni private da 20,8 a 32,5 (+55,6%). Con scambi per 370 contratti e
12,7 milioni di euro al giorno, L'Euromot ha raggiunto un nuovo massimo storico,
superando quello stabilito nell'agosto scorso. Anche i volumi di negoziazione
dei derivati azionari dell'Idem, interessati dalla scadenza tecnica dei derivati
su indice, hanno evidenziato una ripresa dell'attività di negoziazione. I
futures sul Mib30 hanno fatto registrare una media giornaliera di 23.287
contratti standard (+53,8% rispetto ad agosto e dato più elevato dal settembre
2001); il minifib di 9.839 (+16,1%, con una media mensile seconda solo al
massimo storico del luglio scorso); le opzioni sul Mib30 di 14.781 (+57,8%, dato
più elevato dal settembre 2001); le opzioni su azioni di 29.023 (+22,5%). I
futures su azioni, lanciati a fine luglio, hanno scambiato nel complesso 6.271
contratti standard, con una crescita dell'11% rispetto al mese precedente.
Giovedì 19 settembre, in concomitanza con il rollover collegato alla scadenza
del giorno successivo, il minifib ha raggiunto il nuovo massimo storico di
scambi in una singola seduta, con 16.193 contratti standard, superando il
precedente livello di 15.080 stabilito il 16 luglio scorso. Nella stessa data
sono stati scambiati 50.368 contratti standard di futures Mib30, nuovo massimo
per l'anno 2002.
OPA
E CONTESTUALE FUSIONE PER INCORPORAZIONE IN UNICREDITO ITALIANO DI ONBANCA
Milano, 10 ottobre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di UniCredito Italiano
S.p.A. ("Uci") ha deliberato, questa mattina, di convocare
un'assemblea straordinaria per deliberare in merito alla fusione per
incorporazione in UCI di On Banca S.p.A. ("Onbanca"), dando mandato al
Presidente di fissare data e luogo dell'adunanza; analoga deliberazione verrà
sottoposta al Consiglio di Amministrazione di Onbanca convocato per le ore 19 di
oggi, previa approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione della
controllante Banca Popolare Commercio e Industria S.c.a.r.l. ("Bpci").
Uci aveva già annunciato un'offerta pubblica di acquisto (Opa) sul 100% del
capitale di ONBanca in data 15 luglio 2002 nel contesto delle trattative che
hanno condotto alla sottoscrizione di un accordo quadro tra Bpci e Commercial
Union Vita S.p.A. ("Cu Vita") per la realizzazione di una joint
venture assicurativa e per l'acquisto di quote di minoranza nelle "banche
reti" di Bpci. Sulla base dell'accordo contrattuale il lancio dell'offerta
risultava condizionato all'ottenimento dell'autorizzazione da parte di Banca
d'Italia all'acquisto di ONBanca, mentre il completamento dell'offerta era
condizionato all'ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte di Banca
d'Italia e dell'Isvap all'esecuzione dell'accordo quadro, nonchè
dell'autorizzazione dell'Antitrust all'acquisto di Onbanca. Oltre all'interesse
per la finalizzazione dell'accordo assicurativo, Uci aveva manifestato
l'intenzione di procedere dopo l'acquisizione di Onbanca, banca multicanale
operante nel segmento del risparmio gestito, all'integrazione della stessa con
Banca Xelion spa ("Xelion") previa incorporazione nella CapoGruppo e
successivo scorporo delle attività bancarie della stessa. Xelion è società
del Gruppo UniCredito Italiano anch'essa operante nel medesimo segmento e con lo
stesso modello di business basato sulla distribuzione di prodotti e servizi
finanziari. Uci ha già ottenuto, in data 9 settembre 2002, l'autorizzazione
della Banca d'Italia all'acquisto di Onbanca; tuttavia, nonostante le attività
necessarie per l'implementazione dell'accordo di bancassurance siano già state
avviate in modo proattivo dalle strutture operative di Bpci e Cu Vita, non si
prevede che le condizioni di efficacia dell'accordo stipulato tra Bpci e Cu Vita
stesse possano realizzarsi in tempi che consentano la conclusione dell'Opa entro
la fine dell'anno in corso. Pur mantenendo un ragionevole affidamento nel
rilascio delle necessarie autorizzazioni (se pure in tempi più dilatati
rispetto a quelli previsti) e, quindi, nell'entrata in vigore dell'accordo
bancassicurativo già ricordato, Uci ha ritenuto che, nello scenario
delineatosi, l'integrazione di Onbanca nel Gruppo Uci in tempi brevi - secondo
la successione di Opa, incorporazione di Onbanca in Uci e conferimento di
attività a favore di società del Gruppo - venga ad assumere autonoma valenza
rispetto al citato accordo bancassicurativo. L'integrazione nei tempi auspicati
consentirebbe, infatti, la pressoché contestuale coincidenza del trasferimento
in Xelion della rete di promotori finanziari di Onbanca e di quella della rete
di circa 700 promotori, che costituisce attualmente un ramo d'azienda di
UniCredit Banca e di cui è già stata prevista la scissione a favore di Xelion
medesima con efficacia dall'inizio dell'anno 2003. Pertanto, data l'aspettativa
della prospettata operazione da parte del mercato e l'interesse di Uci di
realizzare il progetto di integrazione di Onbanca nel minor tempo possibile, Uci
ha ritenuto opportuno rinunciare alle condizioni che subordinavano il successo
dell'Opa all'ottenimento delle autorizzazioni di efficacia dell'accordo
bancassicurativo ed avviare, contestualmente all'Opa, un procedimento di fusione
per incorporazione di Onbanca in Uci. Le due operazioni di fusione ed Opa
procederebbero in parallelo e si concluderebbero, in caso di rilascio da parte
delle Autorità competenti di tutte le autorizzazioni previste dalla legge,
entro la fine dell'anno in corso. Il previsto protrarsi del periodo di adesione
all'Opa oltre la data delle assemblee di fusione consentirebbe agli azionisti di
Onbanca di scegliere, in funzione dell'andamento di mercato del titolo Uci, se
aderire all'Opa ovvero, qualora approvata l'incorporazione di Onbanca in Uci, di
ricevere azioni di quest'ultima in concambio dei titoli Onbanca posseduti. Il
prezzo di offerta di 32 Euro per azione corrisponde ad un premio del 26%
rispetto al prezzo di chiusura di venerdì 12 luglio 2002 (ultimo giorno di
borsa aperta precedente il giorno dell'annuncio dell'offerta), ad un premio del
18% rispetto alla media dei prezzi di mercato rilevati nei tre mesi precedenti
ed un premio del 7% rispetto alla media dei prezzi di mercato rilevati nei
dodici mesi precedenti. Tale prezzo valorizza l'intero capitale sociale di
Onbanca a circa 83 milioni di Euro. Il successo dell'offerta resta condizionato
all'adesione all'offerta di almeno il 57% del capitale sociale di Onbanca, ma
tale condizione decadrà automaticamente nel caso in cui le assemblee
straordinarie di Onbanca e Uci abbiano entrambe approvata la fusione. Anche
l'obbligo assunto da Bpci di aderire all'Opa decadrà ad avvenuta approvazione
della fusione da parte dell'assemblea di Onbanca, e consentendo così a Bpci -
alla stregua di ogni altro socio di Onbanca - di valutare la convenienza di
apportare le azioni all'Opa o concambiarle con azioni Uci in sede di fusione. Ai
fini della fusione, il CdA di Uci ha ritenuto congruo, sulla base dei dati e
delle informazioni disponibili, un rapporto di concambio pari a 9,0 azioni
ordinarie Uci per ogni azione Onbanca. Tale rapporto implicherebbe l'emissione
di massime 23.240.250 azioni ordinarie Uci, da nominali Euro 0,50 cadauna, al
servizio della fusione, corrispondenti ad un aumento di capitale di massimi Euro
11.620.125. E' previsto che venga proposta all'assemblea, chiamata ad approvare
la fusione, la deliberazione di ulteriori due aumenti di capitale al servizio di
n. 67.140 diritti di sottoscrizione da assegnare a dipendenti e promotori
finanziari di ONBanca in esecuzione di piani di incentivazione a suo tempo
adottati da Onbanca medesima: tali aumenti di capitale ammonterebbero
complessivamente a massimi Euro 302.130, corrispondenti a massime 604.260 azioni
ordinarie da nominali Euro 0,50 cadauna. L'Assemblea di Uci conferirà al
Presidente il potere di determinare, all'atto della stipula dell'atto di
fusione, l'effettivo ammontare dell'aumento di capitale al servizio della
fusione stessa, in relazione al numero di azioni di Onbanca da concambiare, in
quanto non acquistate dalla Società incorporante in esito all'Opa promossa.
Successivamente alla fusione, Uci potrà quindi conferire l'attività bancaria
di Onbanca, comprensiva della rete dei promotori finanziari, a Xelion in data
immediatamente successiva al perfezionamento della scissione della rete di
promotori finanziari attualmente in capo ad UniCredit Banca; entrambe le
operazioni, infatti, acquisiranno efficacia all'inizio dell'anno 2003.
L'acquisizione di Onbanca rappresenta, quindi, un passo ulteriore nella
strategia di crescita specialistica di Uci nell'asset gathering.
BANCA
GENERALI SVILUPPA CON SIMULWARE L'E-LEARNING APERTURA CONTI CORRENTI E SPIEGA
COME COMPILARE IL CONTRATTO D'APERTURA DI UN CONTO CORRENTE, COME PROCEDERE
ALL'INSERIMENTO DI DATI ONLINE
Milano, 10 ottobre 2002 - Banca Generali ha scelto Simulware per lo sviluppo di
un Web Based Training di formazione dedicato ai collocatori dei propri servizi e
prodotti bancari. Il prodotto realizzato spiega come compilare il contratto
d'apertura di un conto corrente, come procedere all'inserimento di dati online
all'interno della rete telematica di Banca Generali e come completare la
procedura di gestione delle anomalie a distanza attraverso Internet. L'obiettivo
della soluzione di e-learning sviluppata e' di riuscire ad coinvolgere un target
con poco tempo a disposizione per la formazione su un tema molto tecnico. Sono
stati messi in scena due personaggi, un venditore ed un cliente, in una
situazione di narrativa interattiva sceneggiando un ipotetico colloquio che,
attraverso l'interazione guidata, conduce l'utente fino alla compilazione
completa del contratto. Per chiamare in causa e coinvolgere direttamente il
fruitore del prodotto e' stato utilizzato il pretesto narrativo della ''voce
della coscienza del venditore'' che, nelle fasi cruciali dello scambio
venditore-cliente, pone delle domande sul metodo piu' idoneo per procedere.
Questa soluzione ha permesso di trasferire anche i contenuti piu' informali
spesso appartenenti ad un knowledge aziendale comunicato esclusivamente per via
orale. Per verificare l'apprendimento, il corso si completa con una simulazione
che consente di rivestire i panni del cliente durante il primo contatto
telefonico con la Banca. In breve tempo e senza annoiarsi, il venditore puo'
cosi' rendersi conto di come risolvere tutte le criticita' legate all'apertura
del contratto e alla sua gestione attraverso il sito. Infolink: http://www.simulware.it/prodotti/casestudy/banca_generali.htm
ROAD
SHOW A MILANO SUL PIANO INDUSTRIALE 2003-2005 E SULLA SEMESTRALE
Milano, 10 ottobre 2002 - BancaEtruria ha presentato ieri alla comunità
finanziaria il Piano Industriale 2003-2005 insieme ai risultati semestrali al 30
giugno 2002. Piano Industriale 2003 - 2005 Questi i punti più rilevanti del
nuovo Piano industriale che prevede una profonda evoluzione del modello di
business, approfonditi oggi dal management di BancaEtruria: Assetto
partecipativo di Gruppo: la razionalizzazione del modello partecipativo del
Gruppo prevede la graduale internalizzazione delle attività core e la
progressiva dismissione di quelle no core e contestuale promozione di accordi
con operatori specializzati, per un più efficace presidio dei diversi segmenti
della catena del valore e l'ottimizzazione dell'impiego di capitali in attività
a rischio. I principali interventi riguardano: Banca Popolare di Roma downsizing
della partecipazione anche nell'ottica di una ristrutturazione della presenza
sulla piazza di Roma; Etruria Immobili e Servizi: conferimento del ramo
"acquisti" da E.I.S. a BancaEtruria e focalizzazione della stessa
sulle attività di Property Management. Aci Leasing ed Etruria Leasing:
deconsolidamento e sviluppo di accordi con partners specializzati. Etruria
Informatica: sviluppo di partnership con operatore IT, nell'ottica della
definizione di un programma di outsourcing selettivo. Riassetto del sistema
distributivo finalizzato ad un diverso e più efficace presidio del mercato (sia
dal punto di vista del territorio, sia dal punto di vista dei segmenti di
clientela) attraverso la ridefinizione dell'articolazione territoriale e del
modello di funzionamento delle Filiali e della rete dei Promotori Finanziari. La
riarticolazione della rete delle Filiali riguarderà il loro numero, la
distribuzione territoriale, la semplificazione dei livelli intermedi di
direzione/controllo, il rafforzamento delle Filiali capofila quali unità
responsabili del presidio del mercato. La razionalizzazione della rete delle
filiali avverrà attraverso l'accorpamento delle Filiali non performing
individuate ed il potenziamento/sviluppo delle Filiali non performig collocate
in un territorio con prospettive di sviluppo favorevoli. Trasformazione
dell'orientamento commerciale delle strutture della Banca, con l'obiettivo di
rafforzare le relazioni con la clientela attuale e di raggiungere nuovi segmenti
di clientela, attraverso la definizione di una specifica strategia integrata in
termini di prodotti, canali e marketing per il business tradizionale e
l'introduzione di un presidio specifico su segmenti Private, Corporate e Public
Sector. Il ridisegno del modello di business, in termini di assetti
organizzativi, processi e risorse, per conseguire obiettivi di efficienza
produttiva, riduzione dei costi, ottimale allocazione delle risorse (Income/addetti
da 155 a 188 Euro/000). Il rafforzamento del governo dei rischi mediante la
rivisitazione del sistema dei controlli interni, l'introduzione di sistemi
integrati di gestione e di controllo rischi, sistemi di pianificazione e
controllo coerenti con la nuova struttura organizzativa e modelli di allocazione
del capitale basati su misure di performance ponderate in funzione del rischio.
La rilevanza strutturale delle azioni definite nel Piano è evidenziata da una
crescita costante del ROE da circa il 6% fino all'11% del 2005, una progressiva
riduzione del Cost/Income Ratio dal 75% del 2002 al 59% del 2005, con un aumento
del Margine d'Intermediazione da 215 a 260 milioni di Euro e un raddoppio del
Risultato Lordo di Gestione, che supererà i 100 milioni di Euro nel 2005.
Relazione Semestrale - Questi i principali dati della relazione semestrale,
illustrata alla comunità finanziaria e messa a disposizione del pubblico da
oggi. Nei primi sei mesi dell'anno il Gruppo ha riportato un utile da attività
ordinarie consolidato di 20,230 milioni di euro che si incrementa di 2,888
milioni di euro (+ 16,65% rispetto ai risultati presentati a giugno 2001).
Ancora migliore risulta lo stesso aggregato della Capogruppo BancaEtruria, il
cui il dato (18,141 milioni di euro) presenta un incremento del 30,65% rispetto
al giugno 2001(+34,66% l'utile ante imposte). In crescita i margini economici
della semestrale consolidata rispetto ai valori corrispondenti del 2001: in
particolare, il margine di interesse raggiunge 64,806 milioni di euro, con un
aumento del 6,49% (+4,13% per la Capogruppo); le commissioni nette crescono del
3,70%, confermando l'incidenza di oltre il 36% sul margine di intermediazione
consolidato, attestato a oltre 124 milioni di euro (+4,69% e +3,99% per la
Capogruppo) e il risultato lordo di gestione raggiunge 32,028 milioni di euro
(+11,19% e +15,93% per la Capogruppo). Per quanto riguarda i risultati
patrimoniali della Capogruppo, i primi sei mesi vedono una crescita dei volumi
della raccolta da clientela: +4,17% per la raccolta diretta (oltre 4.281 milioni
di euro) e +7,31% per quella indiretta (oltre 3.845 milioni di euro) ai valori
di mercato. Gli impieghi a clientela si attestano a 3.120 milioni, mostrando una
flessione dell'11,27% per effetto della cartolarizzazione di crediti in bonis
ammontante a 358 milioni di euro. La dinamica si conferma comunque positiva
rispetto al 30 giugno 2001, in quanto al netto della cartolarizzazione gli
impieghi indicano un incremento del 4,64 %.
BANCAETRURIA:
FOCUS SULLO SCENARIO CONGIUNTURALE
Milano, 10 ottobre 2002 - Lo scenario Macroeconomico continua a caratterizzarsi
per un significativo disallineamento tra le performance delle principali aree di
attività in constante, anche se lieve, miglioramento e gli andamenti dei
mercati finanziari, sul quale dominano ancora incertezza e instabilità. Una
piccola ripresa per gli Stati Uniti: il prodotto interno lordo, nel secondo
trimestre, è cresciuto dell'I ,1 %, percentuale nettamente inferiore rispetto
alle attese del 2,5% e aumenta il timore di una doppia recessione. La ripresa
dell'industria manufatturiera non ha ancora favorito la stabilizzazione del
mercato del lavoro, sempre più in difficoltà per effetto dal licenziamenti e
delle ristrutturazioni: il tesso di disoccupazione o passato dal 5,8% di maggio
al 5.9% di giugno. Nel mese di luglio l'indice relativo al settore
manifatturiero si è attestato a 53,1 punti, in calo rispetto ai 57,2 di giugno:
le attese erano di un calo a 54,6. A giugno, gli ordini alle fabbriche negli
Stati Uniti sono scesi del 2,4%, mentre le attese erano di un calo dell' 1.7%,
riflettendosi principalmente in una diminuzione degli ordini di macchinati (-7.1
%), di computer (-4.5%) e di metalli (-2,2%). Gli ordini di beni non durevoli,
che includono prodotti chimici, tarmaci, carta e tessuti, sono scesi dello 0,4%
a giugno. In aggiunta alla situazione interna degli Stati Uniti, è necessario
valutare anche la componente internazionale che si presenta sempre più
problematica dopo il collasso dell'Argentina e del Brasile e le ultime difficoltà
mostrate dall'Uruguay. Segnati di rallentamento sono giunti anche dall'economia
britannica: la caduta delta produzione manifatturiera (-8,3% su base annua),
della produzione industriate (-6,6% su base annua) e del settore dei servizi ha
spinto gli economisti ad escludere nuovi rialzi dei tassi, ma a manifestare
anche delle preoccupazioni sulla ripresa a breve dell'economia: in altre parole,
la paura è che la seconda economia europea si stia avviando verso una fase di
ristagno-In Giappone, fa produzione ha messo in atto buoni progressi grazie alto
smaltimento delle scorte; il Pil del secondo semestre o cresciuto dello 0.5%
rispetto al trimestre precedente e dell'I,9% su base annua. La ripresa o ancora
debole poiché le vendite al dettaglio sono diminuite a luglio del 5,7% su base
annua, e d'altra parte, il tasso di disoccupazione è rimasto ai livelli
peggiori registrati negli ultimi mesi (5,4%); un dato positivo si riscontra
nelle esportazioni di autoveicoli aumentato del 14% grazie alla domanda degli
Stati Uniti. A sei masi dalla sua introduzione, l'Euro dimostra di aver
conquistato i cittadini europei; nei 12 Paesi sto crescendo, infatti, il
consensus alla moneta unica. Sul fronte valutario, l'Euro ha sostanzialmente
raggiunto la parità su} dollaro: nei valori medi mensili di giugno la
quotazione dell'euro o risultata pari a 0,955 nei confronti del dollaro (+4,1%
rispetto al mese precedente) e a 117,80 nei confronti dallo yen (+1,7% .rispetto
a maggio). Le previsioni macroeconomiche a fine 2002 rilevano che il Pil
dell'area Uem crescerà dell' 1 %, spinto soprattutto dall'export. Preoccupante
rimane la situazione della domanda intema con una debolezza diffusa nei consumi
e negli investimenti; inoltre, il tasso di disoccupazione della zona euro ha
raggiunto in giugno l'8,4%, il livello più elevato dall'aprile del 2000. Il
dato relativo al clima di fiducia dei consumatori nei principali paesi europei
mostra che la fiducia resta più elevata in Francia (indice =102), segue poi
l'Italia (95) e la Germania( 91). E la Germania, proprio nella domanda intema,
mantiene una stabile depressione (-2,2% mensile a giugno e -5,2% annuo) Per
l'Italia, l'inflazione a luglio si attesta al 2,2% con una variazione
congiunturale dello 0,2%. L'indice dei prezzi armonizzato, che tiene conto delle
riduzioni temporanee dovute a sconti e vendite promozionali, presenta una
variazione del 2,4% rispetto allo scorso anno. L'Istat mostra che, rispetto al
luglio 2001, le variazioni in aumento più significative si sono registrate nei
settori abitazione, acqua, elettricità e combustibile (+0,7%), alberghi e
ristoranti (+4,2%) e negli spettacoli (+3,4%); in diminuzione, invece, il
settore dei prodotti alimentari che, rispetto al giugno 2002, registra un
"0,3%. in giugno la produzione industriale mostra ancora dei segnali di
affanno: la flessione su base annua è stata del 5,4%, -0,9% rispetto al mese
precedente. Con riferimento al settore creditizio italiano la raccolta bancaria,
a giugno 2002, è risultata pari a 852 mld. di euro, segnando un incremento del
9,69% rispetto a giugno 2001 ; il tasso medio sui depositi è risultato pari
all'1,47%, registrando una diminuzione di 57 bp rispetto a giugno 2001. Il tasso
medio della raccolta bancaria da clientela (depositi + obbligazioni+ pronti
contro termine) è passato dal 2,49% di maggio 2002 al 2,50% di giugno; rispetto
a giugno 2001 il tasso è diminuito di circa 70 bp. Sul fronte degli impieghi, i
dati di giugno mostrano un aumento di 48 mid. di euro rispetto all'anno
precedente, pari al 5,41%; i primi dati su luglio mostrano una diminuzione della
crescita mensile che si attesta allo 0,5% (contro I'1,8% di giugno) e
tendenziale pari ai 6,1% (6,8% a giugno). La dinamica degli impieghi appare
sostenuta soprattutto dalla componente a medio/lungo termine (+11,1% a luglio
2002) che a giugno registrava un aumento 9,7%, mentre, sempre con i dati
riferiti a giugno, il segmento a breve termine cresce solo dell'I,1%. Il tasso
medio sugli impieghi è pari al 5,78%, praticamente invariato rispetto al 5,76%
di giugno 2001. Alla fine del primo quadrimestre, le sofferenze al netto delle
svalutazioni, sono risultate pari a 161 mld. di euro, segnando una variazione
tendenziale negativa di oltre il 18%; il rapporto sofferenze nette/impieghi si
è collocato ad aprile 2002 ai 2,08% contro il 2,67% di aprile 2001, mentre i!
rapporto sofferenze nette/patrimonio di vigilanza si è posizionato sull'11,4%
dal 14,9% dello stesso periodo dell'anno precedente. Le previsioni per fine anno
sono di un tasso di crescita del totale della provvista del 4.63% dal 7.10% del
2001; il tasso di crescita degli impieghi totali è previsto sul 6% dal 7,8% del
2001, per poi recuperare nel corso del 2003 e attestarsi al 6,6%. La domanda di
credito sarà spinta a finanziare soprattutto investimenti immobiliari e
acquisto di abitazioni. I titoli del circuito Star della borsa italiana, nel
corso di un anno a partire dal settembre 2001, hanno presentato degli andamenti
brillanti. Lo dice l'indice di riferimento che ha registrato una performance del
10,2%, mentre nello stesso periodo il Mib30 ha perso il 22% ed il Mibteli 19%
DIRECTA:
CRESCE DEL 25% IL VALORE DELL'INTERMEDIATO
Milano, 10 ottobre 2002 - Nel corso del 2001 Directa, pioniere del trading
online in Italia, ha intermediato più di 22.700 milioni di euro, ha eseguito
2.500.000 ordini, su un totale di 5.400.000 ordini processati, con 10.100
clienti operativi a fine anno, senza nessun problema o blocco di rilievo e
chiudendo l'esercizio con un leggero utile. A fine settembre 2002 il valore
dell'intermediato è di circa 18.700 milioni di euro (+25% rispetto allo stesso
periodo dell'anno precedente), con un numero di eseguiti pari a 2.150.000
(+29%).
CONCLUSA
L'OPA, BRACCO RAGGIUNGE IL 97% DEL CAPITALE ESAOTE
Genova, 10 ottobre 2002 - In relazione all'Offerta Pubblica di Acquisto sulle
46.998.000 azioni ordinarie di Esaote S.p.A., la società informa di avere
ricevuto in data odierna un comunicato dell'Offerente, Bracco Biomed S.p.A., nel
quale si rende noto quanto segue: "Milano, 8 ottobre 2002 - Si è conclusa
venerdì 4 ottobre l'Offerta Pubblica di Acquisto volontaria promossa da Bracco
Biomed SpA sulla totalità delle azioni ordinarie di Esaote SpA. Il Gruppo
Bracco ha così raggiunto il 97,08% del capitale sociale di Esaote, sommando
alle azioni già di proprietà di Bracco Holding B.V. e non apportate
all'offerta, pari al 60,076% del capitale sociale, quelle raccolte da Bracco
Biomed durante il periodo di adesione, vale a dire n. 17.392.517 azioni
ordinarie, pari al 37,0069% del capitale sociale di Esaote, per un controvalore
complessivo di Euro 89.832.350. Poiché l'Opa non è stata subordinata ad alcuna
condizione, il trasferimento della proprietà delle azioni avverrà,
contestualmente al pagamento del prezzo di 5,165, martedì 15 ottobre 2002. Come
già dichiarato nel documento d'offerta, Bracco Biomed promuoverà, nei tempi
tecnici più brevi, una offerta pubblica d'acquisto residuale sul restante 2,92%
del capitale, a seguito della quale le azioni ordinarie Esaote saranno revocate
dalla quotazione sul Mercato Telematico Azionario della Borsa Italiana."
DÜSSELDORF
OSPITA IL CONGRESSO EUROPEO DEI BUSINESS ANGEL
Düsseldorf, 10 ottobre 2002 - Il 4 e 5 novembre 2002, Düsseldorf (Germania)
ospiterà il primo congresso europeo dei Business Angel. La manifestazione,
organizzata dalle reti di Business Angel europea (Eban) e tedesca (Band), mira a
riunire gli attori del mercato azionario e i rappresentanti di start-up di tutta
Europa. Il congresso, della durata di due giorni, prevede la presentazione del
premio "Business Angel dell'anno" e offrirà agli imprenditori alla
ricerca di finanziamenti la possibilità di presentare offerte durante il
congresso. Fra gli oratori che interverranno alla conferenza figurano Richard
Ketchum, presidente del Nasdaq, e Timo Summa, l'inviato europeo per le Pmi in
seno alla Dg Imprese della Commissione. Infolink: http://www.business-angels.de
SI
APRE LA SECONDA EDIZIONE DEL MASTER IN GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI GRAZIE
ALLA PARTNERSHIP FRA L'UNIVERSITÀ DI BOLOGNA E CRIF
Bologna, 10 ottobre 2002 - L'Università di Bologna, in collaborazione con Crif
- Gruppo internazionale che opera nello sviluppo e la gestione di sistemi di
supporto decisionale per il settore bancario, finanziario e assicurativo -
organizza la seconda edizione del Master di II livello in Gestione dei Rischi
Finanziari. La figura del risk manager è attualmente una delle più richieste
nel mondo bancario e finanziario e il Master in Gestione dei Rischi Finanziari
si propone di costituire un valido anello di congiunzione tra il mondo
accademico e quello aziendale, formando professionalità di alto profilo in
grado di rispondere ad un'esigenza precisa espressa dal mondo del lavoro. Il
Master si terrà presso la facoltà di Scienze Statistiche dal 1/12/2002 al
30/11/2003 con l'obiettivo di formare esperti nella gestione dei rischi
finanziari. Consentirà inoltre ad alcuni partecipanti di inserirsi
nell'organico del Gruppo Crif nei ruoli di risk analyst e business consultant
per lo sviluppo e l'applicazione di metodologie per la gestione del rischio. I
partecipanti avranno modo di approfondire le loro competenze nell'analisi
quantitativa dei rischi finanziari, nelle modalità di gestione del rischio di
credito, nei metodi di scoring e rating, nell'asset e liability management,
nella gestione delle scelte di portafoglio, nei prodotti finanziari derivati,
nelle assicurazioni vita e nei fondi pensione. L'attività didattica si
articolerà in quattro fasi: formazione teorica in aula, formazione
professionale specifica in aula e laboratorio, stage aziendale presso Crif o
altre realtà del mondo bancario e finanziario, project work finalizzato alla
presentazione sul mercato del lavoro. Il Master è aperto a tutti i laureati
nelle facoltà di Scienze Statistiche, Economia, Scienze Politiche, Ingegneria,
Fisica e Matematica, nonché ai laureati all'estero. Il numero dei partecipanti
ammessi è fissato in 25. L'impegno dei partecipanti al Master è a tempo pieno
e la frequenza è obbligatoria. Sono per altro previste alcune borse di studio a
copertura dei contributi di iscrizione. Le domande dovranno pervenire entro il 4
novembre presso l'Ufficio Master - via Belle Arti 42, Bologna - mentre le
selezioni inizieranno il 19 novembre. Infolink: www.statfac.unibo.it/statistica/post+laurea/master
www.crif.com/master.asp
LA
COMMISSIONE EUROPEA APRE UN'INDAGINE SUGLI AIUTI PREVISTI PER UNA FABBRICA DI
MOTORI DI DAIMLERCHRYSLER A BERLINO
Bruxelles, 10 ottobre 2002 - La Commissione europea ha deciso di aprire un
procedimento d'indagine formale sul progetto della Germania di concedere aiuti
regionali per un importo di circa 52 milioni di euro a DaimlerChrysler AG per
investimenti a Berlino. La Commissione, a questo stadio, non è stata in grado
di determinare se l'aiuto progettato può essere autorizzato a norma della
disciplina comunitaria degli aiuti di Stato all'industria automobilistica. Nel
marzo 2002 le autorità tedesche hanno notificato la loro intenzione di erogare
51,92 milioni di euro (valore attuale netto) di aiuti regionali a favore di un
investimento di DaimlerChrysler AG a Berlino. Il progetto concerne la produzione
di un nuovo motore diesel a 6 cilindri e di alberi a camme per motori e sarà
realizzato presso la fabbrica di motori di Berlino-Marienfelde, dove
DaimlerChrysler produce attualmente motori e componenti di motori.
L'investimento ammissibile ammonta a circa 188 milioni di euro (valore attuale
netto). Il progetto dovrebbe creare 729 posti di lavoro permanenti. Le
informazioni finora fornite dalla Germania non sono sufficienti per dimostrare
che l'aiuto previsto è in linea con i principi enunciati nella disciplina
comunitaria degli aiuti di Stato all'industria automobilistica del 1997. Secondo
la disciplina, la Commissione deve assicurarsi che qualsiasi aiuto concesso nel
settore sia al tempo stesso necessario e proporzionato. Le regole della
disciplina stabiliscono che una società può ricevere una compensazione per i
costi aggiuntivi dovuti alla scelta di un determinato sito in una zona assistita
invece di un sito alternativo più vantaggioso. Secondo le autorità tedesche,
DaimlerChrysler esitava tra effettuare l'investimento nella fabbrica di motori
già esistente a Berlino oppure a Cugir, in Romania. A questo stadio la
Commissione dubita che DaimlerChrysler abbia preso seriamente in considerazione
l'idea di investire a Cugir. In assenza di un sito alternativo, il progetto non
potrebbe essere considerato mobile e non sarebbe necessario un aiuto perché il
progetto sia realizzato a Berlino. La Commissione nutre dei dubbi anche sulla
proporzionalità dell'aiuto. In particolare, lo svantaggio in termini di costo
di Berlino rispetto a Cugir potrebbe essere inferiore a quanto calcolato
nell'analisi costi/benefici notificata alla Commissione. Questa si pone degli
interrogativi in merito al presunto costo di locazione dello spazio aggiuntivo
nello stabilimento di Berlino, sull'impatto che l'investimento a Cugir avrebbe
avuto sull'occupazione nella fabbrica di Berlino come pure sulla quantificazione
dei rischi politici, legali e di qualità a Cugir. Infine, la Commissione
desidera chiarire anche l'incidenza dell'investimento sulla capacità di
produzione complessiva del gruppo DaimlerChrysler. L'avvio di un'indagine
formale è un passo normale nell'esame di un aiuto agli investimenti
all'industria automobilistica. Esso non ne pregiudica l'esito finale, ma
consente di mettere in atto una procedura più trasparente, dando anche a terzi
la possibilità di formulare osservazioni. Le autorità tedesche hanno un mese
di tempo per comunicare tutte le informazioni necessarie per l'esame del caso. A
norma della disciplina comunitaria degli aiuti di Stato all'industria
automobilistica del 1997, il beneficiario dell'aiuto deve dimostrare chiaramente
che dispone di un sito alternativo economicamente valido per la realizzazione
del progetto. In altre parole, il progetto deve essere "mobile" e
l'aiuto deve essere necessario perché esso venga realizzato nella località
prevista. Per valutare la proporzionalità dell'aiuto, si procede ad un'analisi
costi/benefici, nella quale si confrontano i costi che un investitore dovrebbe
sostenere per realizzare il progetto nel sito prescelto con i costi di un
progetto identico nel sito alternativo. Diventa così possibile determinare gli
specifici svantaggi regionali del progetto. L'aiuto non può superare il
massimale degli aiuti regionali applicabile per i nuovi investimenti nella zona
né lo svantaggio regionale determinato a seguito dell'analisi costi/benefici.
L'attuale disciplina comunitaria degli aiuti di Stato all'industria
automobilistica scade nel dicembre 2002. Dal 2004 il settore automobilistico sarà
pienamente integrato nella nuova disciplina multisettoriale degli aiuti
regionali destinati ai grandi progetti d'investimento, che entrerà in vigore il
1° gennaio 2004. Le regole della nuova disciplina multisettoriale sono tanto più
restrittive quanto maggiori sono le dimensioni dell'investimento. Inoltre, si
sta preparando un elenco dei settori che versano in gravi difficoltà
strutturali, settori che non saranno più ammessi a fruire di aiuti regionali
dopo il 2004. Nel frattempo, nel 2003, si applicheranno al settore norme
transitorie molto semplici: secondo tali norme, i progetti nel settore
automobilistico potranno beneficiare di aiuti fino al 30% del massimale
consentito per ogni regione (contro il 100% nel regime vigente).
CONVEGNO
ASSINTEL E FED (FEDERAZIONE PER L'ECONOMIA DIGITALE) SUL TEMA "L'ECONOMIA
DIGITALE NEL SETTORE DEI SERVIZI FINANZIARI"
Milano, 10 ottobre 2002 . Il convegno si terrà il 16 ottobre 2002 a Milano
presso Palazzo Castiglioni - Sala Commercio di Corso Venezia 49 con inizio alle
ore 9.00. La manifestazione è organizzata da Assintel e dalla Federazione per
l'Economia Digitale in collaborazione con la Camera di Commercio di Milano e
prevede la seguente agenda. 9.00 Registrazione dei partecipanti; 9.30 Apertura e
coordinamento dei lavori; 9.40 L'Economia Digitale nel Settore dei Servizi
Finanziari: i risultati di una ricerca Valeria Tonella (Responsabile Ricerche,
Mate); 10.10 Commenti ai risultati della ricerca Mario Di Febo (Vice Presidente
Vicario, Assintel); 10.30 Le richieste dei Clienti Gianfranco Avolio
(Amministratore, LobaNet); 10.50 Servizi in rete per lo sviluppo e l'innovazione
Salvatore Amato (Amministratore Delegato, Mps Net); 11.30 La piattaforma 9i a
supporto dell'Enterprise Portal Stefano Bucci (Sales Consultant Manager, Oracle);
11.50 Dal portale informativo al portale di business Fausto Bolognini (Direttore
Generale, Quercia Software - Partner Compuware); 12.10 Le soluzioni Axway per il
Settore dei Servizi Finanziari Fabrizio Marengo (Xfb Sales Manager Area Nord,
Axway); Intervento di Banca Mediolanum, testimonial Axway; 12.40 Tecnologia e
creazione del valore Samuele Baio (Direttore Generale, Caridata); 13.0 Dibattito
e chiusura dei lavori. Per informazioni indirizzo e-mail: info@borsani.it
LA
GIORNATA ITALIANA DEL FOTOVOLTAICO A ROMA COSTI DELLA TECNOLOGIA, SVILUPPO DEL
MERCATO, EQUILIBRI TRA DOMANDA E OFFERTA
Roma, 10 ottobre 2002 - Si è tenuta ieri la giornata dedicata all'Italia
nell'ambito della conferenza internazionale "Il Fotovoltaico in
Europa". Hanno partecipato ai lavori tutti i principali protagonisti del
settore: rappresentanti delle istituzioni - Ministero dell'Ambiente, Ministero
delle Attività produttive - Commissione europea, Enea, Regioni, Enti Locali e
produttori. Sono state messe subito al centro del dibattito importanti
questioni: il costo degli impianti, la ricerca, lo sviluppo tecnologico e gli
equilibri tra la domanda e l'offerta. Dalla Commissione europea arriva un
accorato appello ad una maggiore attività e presenza nel settore, non solo per
l'energia solare ma anche per tutte le altre fonti rinnovabili: "Ridotto è
il ruolo dell'Italia nelle richieste di finanziamenti stanziati dell'Unione
Europea. Si è passati da un 15% di utilizzo dei fondi nel settore energetico
degli anni ottanta, all'attuale 7,3% nell'ambito del Quinto Programma Quadro,
per un valore di 48 M€ su i circa 660 M€ stanziati e destinati ai Paesi
dell'Unione", afferma Enzo Millich della Direzione Generale Trasporti ed
Energia (Dg Tren). Buone notizie arrivano invece dai fondi strutturali, per i
quali il nostro Paese ha annunciato l'intenzione di realizzare progetti
sull'asse Obiettivo 1 - energia - ad opera delle regioni per 148 M€ a favore
delle fonti rinnovabili e 40 M€ nel settore dell'uso razionale dell'energia.
Chiarezza deve comunque essere fatta sul ruolo del solare nell'ambito delle
strategie energetiche dell'Italia: "Non si deve considerare il fotovoltaico
come un'alternativa alla produzione di energia. Perché questa tecnologia
diventi competitiva rispetto alle altre tecnologie rinnovabili dovrebbero essere
realizzati impianti per una potenza tale da richiedere ben oltre 70 miliardi di
€ entro il 2010 - 2012, traguardo ad oggi irraggiungibile. Il fotovoltaico
deve essere quindi collocato nell'ambito energetico come una tecnologia ad
elevata valenza ambientale ed architettonica", afferma Luciano Barra del
Ministero delle Attività Produttive. Per superare questa barriera un aiuto deve
giungere dal mondo della ricerca, che nei prossimi anni dovrà registrare un
elevato impulso per poter aumentare l'efficienza e ridurre i costi. "Oggi
il fotovoltaico è ancora troppo costoso - sostiene Giorgio Palazzi dell'Enea -,
per questo è necessario che tutti i soggetti coinvolti si adoperino nella
richiesta di fondi per nuovi studi e sviluppi, dalle università alle imprese,
se si vuole nel futuro avere una tecnologia realmente accessibile". In
questo senso il Ministero dell'Ambiente, con il programma "Tetti
fotovoltaici" sta lavorando per stimolare il lato della domanda e creare
così nuove condizioni di mercato che orientino il costo verso un valore minore.
Regioni ed Enti Locali sono chiamati ad offrire nuove opportunità di apertura
del mercato, sia attraverso i bandi di finanziamento, sia con gli strumenti di
regolazione: Il Piano Regolatore, Il Piano Energetico e la semplificazione degli
iter autorizzativi.
FORUM
MOBILITÀ E TERRITORIO ENERGIA - TRASPORTI PIÙ ENERGIA CREATIVA, MENO ENERGIA
NEGATIVA
Milano, 10 ottobre 2002 - La seconda edizione del Forum Mobilità e Territorio
punta dritta, senza giri di parole, al "centro" di queir immaginario
bersaglio su cui si allineano le più scottanti questioni che riguardano la
mobilità e sceglie di affrontare il tema "Energia - Trasporti. Più
energia creativa, meno energia negativa". Un segnale di raggiunta maturità,
conquistata grazie al successo della prima edizione che si è svolta a Bologna
1'8 e il 9 febbraio 2002, nell'ambito di Europolis e che ha visto la
partecipazione di oltre 350 professionisti del settore, ma anche una dichiarata
volontà di non lasciarsi sfuggire la più importante sfida che tutto il sistema
mobilità nel suo complesso si trova già ad affrontare. La comice in cui si
svolgerà la seconda edizione del Forum Mobilità e Territorio non poteva, poi,
essere più adatta. Sarà infatti Progetto Città, Mostra dell'Architettura,
dell'Urbanistica, delle Tecnologie e dei Servizi per lo Sviluppo del Territorio,
in programma alla fiera di Milano dal 19 al 22 febbraio 2003, ad ospitare
l'evento agevolando, grazie ai suoi saloni tematici così ricchi e innovativi e
alla sua composita rassegna espositiva, la comprensione di quel messaggio che si
svilupperà nelle giornate di Convegno. L'obiettivo, dichiarato esplicitamente
dal Comitato Promotore dell'evento composto (come nella passata edizione) da
Bruno Soresina (Presidente di Atm), Maurizio Agostini (Presidente di Atc) e
Renzo Brunetti (Direttore Generale di Ataf) è quello di rispondere in maniera
efficace ed innovativa a tutti i più importanti interrogativi che
caratterizzano il futuro del nostro sistema di mobilità, superando approcci
eccessivamente specialistici, puntando sull'alta qualità dei contenuti
scientifici attraverso la presenza di relatori estremamente qualificati e
avviando un confronto con le principali città europee. Per raggiungere questo
obiettivo, che appare estremamente ambizioso, il Comitato Promotore potrà
contare sull'appoggio di un Comitato Scientifico d'eccezione, formato dai
rappresentanti delle più importanti associazioni di categoria del settore:
Giancario Tesini di Federtrasporto, Saverio GaboardÌ di Anfia, Giuseppe
Sverzellati di Confservizi, Enrico Mingardi di Asstra, Nicola Proto di Anav e
Laurence A. Bannerman dì Aipark. Una collaborazione inedita che porterà alla
luce tutte le più intime sfaccettature e connotazioni di un fenomeno, la
mobilità, che è indissolubilmente connesso con la vita di ciascuno di noi.
Parlare di mobilità oggi, parlare di energia pulita ne! sistema dei trasporti,
pariamo a Milano dove opera una delle più grandi aziende italiane di trasporti
e dove il Governatore Roberto Formigoni (già ospite della prima edizione del
Forum) lancia iniziative all'avanguardia per migliorare la qualità dell'aria,
significa parlare del nostro modo dì vivere e abitare la città, del nostro
modo di essere ogni giorno. Così la seconda edizione del Forum Mobilità e
Territorio inviterà le più importanti cariche istituzionali del nostro paese a
parlare di una nuova cultura della mobilità. che deve essere costruita
attraverso politiche ambientali, infrastrutturali ed economiche innovative e
coraggiose. Sarà l'occasione per avviare un confronto con i sindaci delle più
importanti città europee per parlare di quali soluzioni pratiche sono state
messe in atto per combattere l'inquinamento. Ma si panerà anche di
"energie competitive", ovvero di gare e mercato, di raggruppamenti e
assetti, e di come, in generale, si stia trasformando il contesto all'intemo del
quale si trovano oggi ad operare le Aziende di Trasporto Pubblico Locale. E
proprio per valutare quanto il cambiamento dell'ambiente estemo abbia inciso
sulla struttura delle aziende di trasporto, il Forum si è arricchito di una
sessione tecnica specifica interamente dedicata ad indagare scenari, processi e
strumenti della nuova identità che le aziende di trasporto stanno assumendo.
Sarà un momento di confronto e di approfondimento studiato proprio per venire
incontro alle esigenze di aggiornamento che vengono manifestate dalle aziende,
Anche questa edizione milanese ospiterà la premiazione del Concorso "Nuove
Energie per la Mobilità" rivolto a tutte le aziende (oltre 250) che fanno
parte del Comitato Sostenitore del Forum. Il Concorso è curato da Clickmobility,
il portale italiano della mobilità, che ha affiancato il Comitato Promotore
nell'elaborazione dei contenuti e che ha inoltre lanciato la seconda edizione
del Forum On Line propedeutico alle giornate milanesi, dove esperti e non
potranno esprimere la loro opinione sui principali temi che caratterizzeranno il
Forum. Infolink: www.progettocitta.com
CAM
TECNOLOGIE PARTNER UFFICIALE DEL FORUM MOBILITÀ E TERRITORIO PER IL SECONDO
ANNO CONSECUTIVO
Milano, 10 ottobre 2002 - Per il secondo anno consecutivo Cam Tecnologie1 è
Partner Ufficiala dal Forum Mobilità e Territorio: un'apprezzata vetrina in cui
mettere a confronto le nuove soluzioni proposte dal mercato nel campo
dell'energia e dei trasporti, atte a ridurre le ripercussioni del sistema
mobilità sull'ambiente. Per Cam Tecnologie si rinnova l'occasione per
illustrare agli addetti ai lavori i benefici ambientali ottenibili con il
carburante Gecam. Il gasolio bianco (un'emulsione d'acqua In gasolio: 88%
gasolio 10% acqua). Creato per le flotte di trasporto pubblico, di igiene urbana
e utilizzato anche per il trasporto pesante e il riscaldamento, Gecam
immediatamente senza bisogno di apportare .alcuna modifica ai motori di vecchia
e nuova concezione o ai bruciatori. Il suo utilizzo riduce in modo significativo
le principali emissioni inquinanti (in particolare le famigerate polveri fini
fino al 70%). a certificare i benefici ambientati del prodotto diversi enti
indipendenti quali Ricardo (Uk), Tuv (d), Enea (1), Ttm (Ch), costruttori di
motori o di bruciatori (Vm Motori, Iveco, Riello). istituti Sanitari tra cui
l'Istituto Europeo di Oncologia, istituzioni quali il Ministero dell'Ambiente,
Regioni, Comuni, Asl, Associazioni di settore (Assira - ex Federtrasporti, Uitp
Associazione Intemazionale del Trasporto Pubblico) ed ambientaliste (Legambiente,
Wwf). Oggi Gecam, dopo una fase iniziale di ricerca e sperimentazione, è una
soluzione consolidata leader nel settore del carburanti ecologici. I veicoli
alimentati a Gecam sono attualmente 7.500, pari al 10% del trasporto pubblico,
in 80 Comuni italiani tra cui Milano, Torino, Genova, Firenze, Padova, Bologna.
Bari, Catania. Il gasolio bianco ha ormai superato la prova più dura: quella
sul campo con più di 400 milioni di km percorsi senza inconvenienti, ottenendo
anche il riconoscimento e l'estensione formale della garanzia da parte dei
principali costruttori di motori. Si tratta quindi di una soluzione affidabile
che garantisce un concreto contributo senza alcun aggravio economico per gli
utilizzatori: o infatti proposto a condizioni isocosto rispetto al gasolio
tradizionale. I risultati ottenuti hanno spinto Cam Tee ad investire sullo
sviluppo. Attualmente ben 9 impianti produttivi, gestiti in partnership con i
principali attori del settore petrolifero (Agip, Erg, Saras,...), permettono,
con una capacità installata superiore ai 600 milioni di litri/anno, di servire
tutto il territorio italiano. Cam Tecnologie S.p.A. è controllata al 90% da
Camfin S.p.A., azionista di riferimento del Gruppo Pirelli, e fri 10% da Enel
attraverso la sua struttura di corporate venture capital. Gecam sta inoltre
varcando i confini nazionali: viene utilizzato in Svizzera e a Praga, sono in
avvio un progetto in Francia e uno in Cina nell'ambito dell'Accordo di
Cooperazione tra i Ministeri dell'ambiente Italiano e Cinese. Le emulsioni sono
riconosciute a livello internazionale. La Commissione europea nell'Auto - Oil il
programme ha analizzato i carburanti " ecologici" giudicando molto
positivamente le emulsioni per la loro capacità di ridurre le emissioni di
poveri fini rispetto ai carburnati tradizionali. Paesi quali la Francia, gli Uk
e l'Itlaia sono stati pertanto autorizzati a concedere riduzioni di accisa sul
gasolio emulsionato al fine di compensare gli extracosti di produzione ed
incentivarne l'utilizzo. Allo stesso modo, negli Stati Uniti l'Air Resources
Board ha concesso incentivi in California, Texas. Ohio per l'utilizzo di questo
carburante. Esistono più progetti sulle emulsioni a livello mondiale, ma è
indubitabile che oggi Cam Tecnologie e l'Italia siano leader di questo segmento.
LA
CONFERENZA REGIONALE SULL'ARIA INAUGURA OGGI ARIAMBIENTE SMOG E TARGHE ALTERNE
IN TOSCANA AL CENTRO DEL DIBATTITO PRESENTI ANCHE OLTRE CENTO ESPOSITORI
Carrara, 10 ottobre 2002 - Smog e targhe alterne in Toscana, ovvero il decreto
antinquinamento che oggi firma il Presidente della Regione Claudio Martini,
saranno al centro del dibattito di Ariambiente, il secondo Salone della qualità
dell'aria che si apre domani a Marina Di Carrara. Tra gli appuntamenti in
programma, infatti, c'è proprio la conferenza regionale sull'inquinamento
atmosferico. La manifestazione sarà inaugurata dal sottosegretario all'Ambiente
Francesco Nucara, dall'assessore all'Ambiente della Regione Toscana Tommaso
Franci, dal sindaco di Carrara Giulio Conti e da Marco Andreani, assessore
all'Ambiente della Provincia di Massa. Il Salone ospita tra l'altro oltre 100
espositori distribuiti su una superficie di cinquemila metri quadrati. In
calendario, appunto, la Seconda conferenza regionale sulle politiche della
qualità dell'aria organizzata dalla Regione Toscana. Seguirà una
Conferenza-Workshop sull'Inquinamento atmosferico europeo e sudamericano,
iniziativa della Commissione Europea realizzata attraverso Euroservizi Veneto,
l'Ufficio italiano per la cooperazione economica e lo sviluppo industriale.
Previsti numerosi incontri tra imprenditori italiani e operatori dei principali
Paesi dell'Unione e dell'America Latina. In programma anche un convegno
dell'Issi, l'Istituto Italiano per lo Sviluppo Sostenibile, sulla Generazione
diffusa di energia. Il Forum Italiano dell'Idrogeno organizza invece una
conferenza sulle nuove Tecnologie dell'idrogeno destinato a sostituire i motori
diesel e a benzina. Protagonista della giornata anche il Laboratorio per la
meteorologia e la modellistica ambientale della Regione Toscana (Lamma) che
affronterà i problemi della tropicalizzazione del clima nella conferenza sulle
Modifiche del clima in atto e scenari futuri: nuovi strumenti per l'analisi.
PARTE
IL NUOVO COLLEGAMENTO VENEZIA MARCO POLO - BARI PALESE IN CODE-SHARING TRA
GANDALF AIRLINES E ALPIEAGLES PROSEGUE LA STRATEGIA DI ALPIEAGLES E GANDALF
AIRLINES DI SVILUPPO DEL NETWORK REGIONAL CON DESTINAZIONI D'AFFARI
Marcon (Venezia) 10 ottobre 2002 - Orio al Serio (Bergamo), 9 ottobre 2002 -
Grazie all'accordo di code-sharing tra le due dinamiche compagnie aeree,
AlpiEagles e Gandalf Airlines il collegamento diretto con voli di andata e
ritorno giornalieri, tra lo scalo di Venezia Marco Polo e Bari Palese, sarà
effettuato dal 27 ottobre p.v. al 29 marzo '03. Il nuovo operativo introdotto,
studiato e voluto da Gandalf Airlines ed AlpiEagles, prevede due frequenze
giornaliere di andata e ritorno ed assicura una frequenza al giorno anche per il
sabato e la domenica. Gli orari sono stati studiati per consentire a chi viaggia
per affari di arrivare sia a Bari, sia a Venezia, al mattino per poi poter
rientrare comodamente in serata. Inoltre, i voli operati il sabato e la
domenica, consentono al traffico leisure di poter trascorrere un fine settimana
nella città d'arte di Venezia o, gioire dei sapori e dei colori tipici
dell'area pugliese. La nuova tratta, consolida l'armonizzazione degli operativi
delle due compagnie avviata già quest'estate con l'effettuazione in
code-sharing dei collegamenti Ronchi dei Legionari - Bruxelles e, per tutta
l'estate, del Brescia-Montichiari - Olbia. Le due compagnie aeree, prevedono di
sviluppare sinergie su una rotta che interpreta le esigenze di chi è spesso in
viaggio per lavoro e la scelta di utilizzare i moderni aeromobili appartenenti
alla flotta AlpiEagles e Gandalf Airlines1, assicurano tempi ridotti d'imbarco
ed esclusiva accoglienza in volo. Le frequenze in vigore dal 27 ottobre '02 al
29 marzo '03, sono le seguenti:
Da
|
Venezia
|
giorni
|
N° volo
|
Orario di
partenza
|
Orario d’arrivo
|
Per
|
Bari
|
Lu,Ma,Mer,Gio,Ve, Sa
|
G7130 – E8130
|
7.10
|
8.40
|
|
|
Lu,Ma,Mer,Gio,Ve, Dom
|
G7134 – E8134
|
18.40
|
20.10
|
Da
|
Bari
|
giorni
|
N° volo
|
Orario di
partenza
|
Orario d’arrivo
|
Per
|
Venezia
|
Lu,Ma,Mer,Gio,Ve, Sa
|
G7131 – E8131
|
9.10
|
10.40
|
|
|
Lu,Ma,Mer,Gio,Ve, Dom
|
G7135 – E8 135
|
20.40
|
22.10
|
DAL
COMUNE DI MILANO E DALLA CAMERA DI COMMERCIO PARTE L'OSSERVATORIO DEI PREZZI
Milano, 10 ottobre 2002. Nasce l'Osservatorio dei Prezzi del Comune e della
Camera di Commercio: uno strumento di monitoraggio, diffusione dati e proposte.
Con l'obiettivo di far fronte alla preoccupazione sugli aumenti dei prezzi per i
consumatori e per le imprese. L'iniziativa parte dall'Assessorato al Commercio
del Comune di Milano di concerto con la Camera di Commercio, con il
coinvolgimento delle associazioni imprenditoriali, dei lavoratori e dei
consumatori. L'Assessore Roberto Predolin è il Presidente dell'Osservatorio,
Vice Presidente è Renato Borghi, membro di giunta della Camera di commercio. I
componenti. Fanno inoltre parte dell'osservatorio: per i consumatori Angela
Alberti (Camera di commercio di Milano), Roberto Trafiletti (Federconsumatori
Lombardia) e Alessandro Miano (Movimento Consumatori); per i commercianti Furio
Lovati (Unione commercio - grossisti), Riccardo Garosci (Unione commercio - Faid)
e Walter Radice (Confesercenti); per le altre attività produttive Giuseppe
Panzeri (Assolombarda), Franco Scarpati (Unione artigiani), Enrico Migliavacca
(Lega cooperative), Roberto Maddè (Coldiretti), Alfonso Desiata (Ania-
assicurazioni). La segreteria tecnica è svolta dai responsabili degli uffici
prezzi del Comune e della Camera di commercio di Milano. All'incontro di
insediamento hanno partecipato tra gli altri Milko Pennisi, presidente della
Commissione Commercio del Comune di Milano e Gabriele Lanfredini, membro di
giunta della Camera di Commercio di Milano. "Sono soddisfatto per la
riuscita di questa iniziativa - ha detto l'Assessore al Commercio ed Artigianato
Roberto Predolin - questa è la dimostrazione evidente e comprovata
dell'attenzione che il Comune di Milano ha sempre avuto verso il mondo del
commercio. Sono sicuro - ha concluso l'Assessore - che questo Osservatorio sarà
uno strumento valido e vantaggioso sia per i consumatori che per i commercianti,
soprattutto grazie alla collaborazione delle associazioni di categoria che vi
hanno aderito". "E' uno strumento importante - ha detto Renato Borghi
membro di giunta della Camera di commercio e vicepresidente dell'Osservatorio -
perché non solo vuol far fronte a problemi urgenti, fornendo un quadro su come
i diversi aspetti economici e produttivi formano il prezzo finale, ma anche
perché ha messo le basi di una ampia collaborazione per affrontare le questioni
aperte, dal paniere "milanese" alle abitudini di consumo delle
famiglie". Le proposte emerse. Il Servizio Statistiche Economiche del
Comune di Milano ha da poco formalizzato una convenzione con la Camera di
Commercio per l'inserimento delle medie di quotazioni dei prezzi al consumo
rilevate dal Comune e dei prezzi all'ingrosso rilevati dalla Camera di Commercio
nel sito internet www.piuprezzi.it
curato da Cedcamera, azienda speciale della Camera di Commercio. Ciò al fine di
aumentare la visibilità e l'informazione sui prezzi al consumo per rendere il
mercato più trasparente a vantaggio di tutti. In accordo con Istat verrà
effettuato un sottoindice sperimentale dei prezzi al consumo Icn e Foi di Milano
suddiviso per tipologia distributiva al fine di monitorare il trend
inflazionistico nei diversi canali. Sempre in accordo con Istat il Servizio
Statistiche si propone di realizzare una sperimentazione che consiste in una
partizione dell'indice mensile Icn e Foi milanese tra beni e servizi liberi e
tra beni e servizi con prezzi e tariffe "regolarmentate". Questo potrà
dare indicazioni relative ai movimenti inflazionistici nelle diverse tipologie
di mercato. Infine in accordo con la Camera di Commercio si valuterà la
possibilità di sovracampionare a livello provinciale l'indagine Istat sui
Consumi Familiari. Risultati ottenuti fino ad oggi. Sono molte le adesioni a
questa iniziativa registrate da settembre ad oggi. Hanno deciso di bloccare i
prezzi fino a gennaio le categorie dei pasticcieri, dei panificatori e dei
parrucchieri, insieme all'Associazione Ascomoda. I grossisti dell'agroalimentare
effettueranno invece un'azione prettamente di controllo dei prezzi. La
Federazione Nazionale Agenti e Rappresentanti di Commercio si è impegnata in
un'opera di sensibilizzazione al problema del caro prezzi. Dall'11 al 26 di
ottobre nei mercati rionali coperti e nei superspacci alimentari 52 prodotti
(alimentari e non) saranno inseriti nell'Offerta Risparmio Autunno 2002. E'
inoltre già partita l'iniziativa "Negozio Amico":
un'autoregolamentazione al fine di contenere i prezzi decisa da parecchi
pubblici esercizi. In fase di definizione l'accordo con le associazioni di
fioristi e fiorai per una vendita a prezzi equilibrati in occasione del 2
novembre (commemorazione dei defunti). Indicatori quantitativi raccolti dal
Servizio Statistiche Economiche. Il Comune di Milano raccoglie prezzi al consumo
dal 1801. Recentemente le medie delle quotazioni raccolte nei circa 200 anni
sono state inserite dai documenti cartacei in un database dinamico che consente
la disponibilità di valori storici e correnti in lire e in euro. La rilevazione
statistica rientra nel R.D. 20/2/'27 n°222 e nei Programmi Statistici
Nazionali; è coordinata dall'Istat ma viene svolta dai comuni con ampie
autonomie. A tal proposito negli ultimi anni il Comune di Milano, a seguito di
una indagine sulla varianza dei prezzi al consumo per prodotti, ha incrementato
notevolmente il campione dei punti vendita/punti di erogazione dei servizi
adeguandone la rappresentatività alle mutevoli abitudini d'acquisto dei
cittadini. Attualmente vengono rilevati circa 643.000 microdati/anno. Tali
microdati formano le medie di circa 800 prodotti/servizi, l'86% appartiene al
paniere Istat e il 14% in osservazione presso il Comune di Milano, relativamente
a questi ultimi si tratta in genere di prodotto tipicamente consumati nella
nostra città. I prezzi rilevati dalla Camera di Commercio. La Camera di
Commercio rileva i prezzi all'ingrosso (ogni settimana circa 3.000 prodotti), i
prezzi delle opere edili (ogni tre mesi), i prezzi degli immobili (ogni sei mesi
acquisti e affitti).
LOMBARDIA-GIAPPONE.FORMIGONI:
SCAMBI CULTURA E TECNOLOGIA
Bergamo, 10 ottobre 22002 - Rendere stabili scambi e momenti culturali e
rafforzare i canali di relazione economica e commerciale che uniscono il
Giappone alla Lombardia, regione leader con oltre un terzo dell'import/export
italo-nipponico. Sono questi i capisaldi dell'intervento del Presidente della
Regione Lombardia, Roberto Formigoni, che ieri mattina a Bergamo ha
ufficialmente dato il benvenuto ai delegati dell'Italy-Japan Business Group,
nella veste di "padrone di casa" dell'assemblea annuale dell'organismo
internazionale presieduto da Umberto Agnelli e Yoshihara Fukuhara, alla presenza
del Ministro per le Attività Produttive, Antonio Marzano, del Ministro
giapponese all'Industria, Takeo Hiranuma, del Presidente di Confindustria,
Antonio D'Amato, dell'assessore regionale all'Industria, Massimo Zanello.
Formigoni ha sottolineato che la scelta di Bergamo è significativa non solo
"perché la Lombardia non solo Milano", ma perchè il capoluogo
orobico rappresenta a livelli di eccellenza le risorse culturali e
imprenditoriali della Regione. Lo sviluppo delle relazioni tra Italia e
Giappone, secondo Formigoni (che si è rivolto direttamente al Governo oltre che
ad Umberto Agnelli) deve basarsi contemporaneamente sullo scambio economico e
sugli eventi culturali, perché "Italia e Giappone possono fare molto per
intensificare i rapporti fra i paesi di democrazia industriale avanzata che
hanno un ruolo fondamentale nel mantenere e rafforzare gli equilibri del
mondo". Le relazioni tra Lombardia e Giappone sono particolarmente intense
con la Prefettura di Osaka, l'area più avanzata del Giappone, nei settori dell'Information
Technology, della moda, dell'agroalimentare, della tutela del territorio, dello
sviluppo delle piccole imprese. Inoltre si sta avviando un progetto di borse di
studio nel campo delle bio e nano-tecnologie. Di seguito un'ampia sintesi
dell'intervento del presidente Formigoni a Bergamo. "È un piacere e un
motivo d'orgoglio essere ospite per la seconda volta della vostra assemblea
plenaria annuale - ha detto - e ancor di più per la scelta di Bergamo quale
sede dei nostri lavori: preferendo una città lombarda alla tradizionale sede di
Roma: avete accettato l'ospitalità della Regione Lombardia e di una città
ricca di arte di cultura, ma anche di un tessuto imprenditoriale
straordinariamente avanzato e moderno, simbolo perfetto dell'eccellenza su cui
si fonda la nostra collaborazione". "La scelta di Bergamo - ha
proseguito Formigoni (che insieme al Ministro Marzano aveva aperto i lavori
della sessione 2001 a Tokyo nell'ottobre scorso) - costituisce infatti un
simbolo di grande valore, sia perché avete accettato di sintonizzarvi con il
protagonismo istituzionale ed economico di una regione avanzata come la nostra,
molto presente a livello internazionale, sia perché la città di Bergamo
esprime per la Regione Lombardia l'eccellenza in tanti campi che caratterizzano
molti centri e città della nostra Regione, e non solo la nostra amatissima
capitale, Milano". "Più che mai - ha aggiunto il Presidente - sono
convinto dell'importanza cruciale che rivestono le relazioni tra Giappone e
Italia e dello spazio di crescita per il rapporto che legano Giappone e
Lombardi: c'è una complementarietà fra le economie e le culture dei due paesi,
analogamente a quanto avviene riguardo il ruolo che abbiamo tra le potenze del
G8, in quanto primi interlocutori del Sud in via di sviluppo, con il quale su
fronti diversi entrambi i nostri Paesi confinano nei rispettivi mari".
"I motivi per rafforzare gli scambi tra i due Paesi - ha spiegato - sono di
matrice culturale quanto economica, nella produzione e nell'interscambio di
idee, merci e capitali. Italia e Giappone possono fare molto anche per
intensificare i rapporti fra i paesi a democrazia industriale avanzata che hanno
un ruolo fondamentale nel rafforzare e mantenere gli equilibri del mondo. Gli
eventi di interscambio culturale si sono infatti dimostrati un punto di forza
nella manifestazione Italia in Giappone 2001 così come lo erano stati nella
manifestazione Giappone in Italia 1995-96. Si è aperta una strada maestra che
non si è chiusa, anzi, proprio il successo di queste manifestazioni deve farci
riflettere sull'opportunità di potenziare altri eventi del genere. Questa è
una riflessione che rivolgo in modo particolare ad Umberto Agnelli, ma anche ai
nostri Governi, perché si orienti l'attività di scambio rendendo stabile
l'organizzazione di eventi culturali, e non solo, ogni anno e nel corso di ogni
occasione di lavoro". "All'interno di questo forte rapporto tra
Giappone e Italia - ha sottolineato Formigoni - c'è un ampio spazio per
rafforzare i rapporti fra Giappone e Regione Lombardia, ma in quale direzione è
meglio procedere? La Lombardia, per parte sua è l'area italiana più fortemente
impegnata da una vocazione internazionale, che in questi anni abbiamo fortemente
esaltato grazie anche al contributo dei nostri cittadini, dei nostri
imprenditori e operatori. Sono infatti convinto che le Regioni avanzate d'Europa
hanno una responsabilità specifica nell'attuale contesto globalizzato, che è
quella di muovere il nostro sistema territoriale istituendo una fitta rete di
relazioni internazionali. Lungo questa linea di lavoro è stato molto
interessante per noi trovare l'analogo interesse da parte di alcune regioni
giapponesi, a cominciare dalla Prefettura di Osaka, della quale sono stato
ospite lo scorso anno e che abbiamo potuto a nostra volta ospitare in Regione
Lombardia, istituendo importanti agganci a livello istituzionale e politico ma
anche commerciale, economico e imprenditoriale con la firma di accordi. L'intesa
sottoscritta dalla nostra Regione con Osaka ha confermato la collaborazione
esistente tra le due aree più avanzate dei nostri Paesi, aprendo nuove strade,
nuovi spazi di collaborazione nella moda, nei canali dell'Information Technology,
nel campo dell'agroalimentare, della tutela del territorio, e mettendo a frutto
le esperienze maturate in Lombardia nel campo delle piccole imprese".
"Con Osaka - ha ricordato ancora il Presidente lombardo - abbiamo anche
deciso di istituire un progetto di borse di studio rivolto ai nostri ragazzi per
favorire la reciproca conoscenza e coltivare le ricerche scientifiche nel campo
delle 'bio' e 'nano-tecnologie'. La Lombardia è infatti la Regione italiana che
investe maggiormente nella ricerca e nell'innovazione tecnologica: una ragione
in più perché tra Lombardia e Giappone possa crescere una collaborazione a
tutto campo. Allo stesso modo non possiamo non riconoscere le influenze già
presenti nella nostra società in termini di stili di vita, moda e design,
cultura e stile provenienti dal Giappone. Milano e la Lombardia sono i primi a
recepire suggestioni e influssi della vostra civiltà: se il Ministro Takeo
Hiranuma ha ricordato prima il risotto alla milanese gustato nei ristoranti
italiani di Tokyo, è giusto ricordare che gli italiani sono sempre più
desiderosi di conoscere la cucina giapponese e piatti come il "sushi"
sono sempre più apprezzati nei tanti locali che aprono nelle nostre città".
"Mi permetto di sottolineare un solo dato: la Lombardia è la Regione
italiana leader nell'interscambio tra Giappone e Italia, con il 41% di ciò che
viene importato dal Giappone e il 30% di quanto esportato dall'Italia in
Giappone sono in terra lombarda. Si tratta di una ricchezza dell'economia, delle
imprese e delle istituzioni lombarde: la funzione di piattaforma strategica
all'interno del continente europeo che la nostra Regione rappresenta fa si che
esistano notevoli potenzialità di ulteriori integrazioni con il Giappone a
tutti i livelli, economico commerciale di relazioni fra i Paesi. Sono convinto,
amici giapponesi - è la conclusione di Formigoni - che in questi giorni potrete
conoscere da vicino e toccare con mano il modello di network delle nostre
piccole e medie imprese così come organizzato nella realtà dei distretti
industriali: è questa l'espressione di un sistema economico ma anche culturale
e sociale nato nel corso dei decenni, ma che affonda le sue radici nella storia
secolare del nostro Paese".
PRESENTAZIONE
DELLE NOVITÀ EDITORIALI DEL CENTRO ESTERO GUIDA ALL'EXPORT PER LE PICCOLE E
MEDIE IMPRESE TUTORIAL: "LE RICERCHE DI MERCATO" - TUTTA LA UE PORTATA
DI UN CLICK DI GRANDE UTILITÀ ANCHE PER I PROFESSIONISTI SPECIALISTI IN MATERIA
Milano. 10 ottobre 2002 - Questa mattina , alle ore 10, presso il Centro Estero
Camere Commercio Lombarde, via Oldofredi 23, si tiene la presentazione delle
novità che concludono l'anno editoriale. La presentazione è rivolta ai
giornalisti del settore economico e riguarda tre pubblicazioni: una Guida
all'Export per le piccole e medie imprese e due Cd: Tutorial: "Le ricerche
di mercato" e Tutta la UE portata di un click Pensate per essere di aiuto
alle aziende che operano sui mercati internazionali, queste pubblicazioni sono
di grande utilità anche per i professionisti (avvocati, commercialisti ecc.)
specialisti in materia. La Guida all'Export per le piccole e medie imprese è
un'originalissima (anche graficamente) versione aggiornata e integrata della
guida all'export, fiore all'occhiello delle edizioni del Centro Estero. Questa
guida affronta tutti gli argomenti del commercio estero e lo fa con un
linguaggio molto semplice ma soprattutto attraverso una struttura che ne rende
facilissima la consultazione. Schemi, tabelle ecc. corredano un testo che
fornisce anche esempi pratici in grado di suggerire soluzioni a possibili
problematiche. Il Cd Tutorial: "Le ricerche di mercato" è concepito
per aiutare le imprese a impostare la ricerca di mercato, fondamentale nella
progettazione di un piano strategico aziendale specie nell'ambito
dell'internazionalizzazione. Dalla mappa iniziale, si accede ai vari argomenti
(indicazioni di risorse, schemi applicativi ecc. per gestire la ricerca di
mercato); vengono suggerite fonti informative, sitografia e bibliografia,
consentendo di scaricare e personalizzare elenchi e liste di controllo. Si
tratta, quindi, anche in questo caso di una guida attraverso problematiche che
richiedono sufficiente competenza sia che si voglia far da sé sia che si voglia
individuare la struttura a cui affidarsi per tenere il passo con una realtà
internazionale in costante e rapida evoluzione. Il Cd Tutta la Ue portata di un
click completa il corredo di informazioni necessarie all'internazionalizzazione.
Fornisce, infatti, il quadro della legislazione commerciale di ognuno dei Paesi
membri della UE, ripartendo il materiale normativo in vari settori: agenzia,
distribuzione, investimenti, fornitura ecc.
L'AGENZIA
BRITANNICA PER LE NORME ALIMENTARI LANCIA UN INVITO A PRESENTARE PROPOSTE DI
PROGETTI
Londra, 10 ottobre 2002 - La Food Standards Agency (Agenzia per le norme
alimentari) del Regno Unito ha annunciato i settori nei quali intende
commissionare progetti di ricerca. Sono ammesse proposte provenienti sia dal
Regno Unito che da candidati stranieri. È prevista l'assegnazione di
finanziamenti per progetti incentrati sui seguenti argomenti: additivi
alimentari; contaminanti chimici contenuti in materiali e articoli che entrano
in contatto con i prodotti alimentari; contaminanti naturali negli alimenti;
migliori metodi di analisi; sicurezza dei nuovi prodotti alimentari; sicurezza e
igiene della carne; monitoraggio della radioattività nella catena alimentare;
autenticità ed etichettatura degli alimenti. Al riferimento sottoindicato è
possibile ottenere la documentazione che illustra i requisiti imposti alle nuove
ricerche. http://www.food.gov.uk/science/research/comresearch/resreq
UN
PREMIO PER L'INNOVAZIONE TECNOLOGICA NEL SETTORE DELLA PRIMA INFANZIA LA
FONDAZIONE ALTRAN HA LANCIATO UN INVITO A PRESENTARE CANDIDATURE PER IL PREMIO
"INNOVAZIONE TECNOLOGICA E PRIMA INFANZIA".
Milano, 10 ottobre 2002 - Istituita nel 1996, la Fondazione Altran per
l'innovazione sostiene e promuove le innovazioni tecnologiche che offrono
concreti benefici ad un numero quanto più elevato possibile di persone. Ogni
anno la Fondazione premia alcune innovazioni tecnologiche in diversi ambiti di
attività. Il tema dell'edizione di quest'anno del premio interessa un ampio
ventaglio di settori, dall'alimentazione, la salute, l'istruzione e
l'apprendimento nella prima infanzia, alla sicurezza e l'igiene. Il premio, del
valore di un milione di euro, verrà utilizzato per sponsorizzare da uno a tre
progetti. La sponsorizzazione consiste in un'assistenza personale per un anno e
coinvolge i consulenti e i dirigenti europei della Fondazione Altran.
L'assistenza può assumere varie forme, dalla pura assistenza tecnica per lo
sviluppo, alla consulenza amministrativa per la creazione di una società. In
questa fase, una visione esterna del mercato può risultare molto utile per i
ricercatori. Oltre ai nominativi dei potenziali vincitori, la Fondazione Altran
è alla ricerca di membri per la giuria, che sarà composta da esperti
internazionali sulla prima infanzia. La partecipazione al premio è aperta a
società, laboratori di ricerca, ospedali, scuole e università, associazioni e
organizzazioni non governative, nonché a singoli candidati o gruppi di singoli
candidati. Per ulteriori informazioni consultare il seguente sito web: http://www.fondation-altran.org
oppure rivolgersi alla Fondazione Altran: Tel: +33 1 44 09 54 47 E-mail: candidat@fondation-altran.org
VINCONO
IL PREMIO FOCUS 2002 CLAUDIO CATTICH, LUCA GOTTARDI E MAURIZIO PIAZZA CON "ARMALAM"
Milano, 10 ottobre 2002 - Oggi a Milano, al Palazzo dell'Informazione,
conclusione del Premio Focus 2002-L'invenzione italiana dell'anno, seconda
edizione dell'iniziativa ideata e promossa dalla rivista mensiie Focus. Vincono
il Premio Focus 2002 Claudio Cattich, Luca Goliardi e Maurizio Piazza con
Armalam, un rivoluzionario sistema di legno lamellare armato, dotato di una
capacità strutturale di portata che si avvicina a quella del cemento armato,
Rispetto al cemento Armalam è un materiale ecocompatibìle ed esteticamente più
gradevole; rispetto al normale legno da costruzione è meno sensibile alle
variazioni di umidità e consente un notevole risparmio di materia prima. Grazie
a questa invenzione, scelta tra dodici finaliste, al gruppo dei vincitori viene
assegnato il Premio consistente nella somma di 13 mila euro. Una menzione
speciale è stata assegnata da @lfa-lt Sole 24 Ore, l'inserto settimanale del
Sole 24 Ore dedicato a scienza, medicina, tecnologia, che ha collaborato con
Focus a questa seconda edizione del Premio. Il riconoscimento va a Franco
Valentini e alla sua Mano alfanumerica digitale, un dispositivo che consente di
dialogare con il computer senza uso della tastiera. Istituito nel 2000 da Focus,
il mensiie edito da Gruner und Jahr/Mondadori e diretto da Sancirò Boeri, per
premiare la migliore invenzione dell'anno in funzione della sua capacità di
migliorare la qualità della vita, fi Premio Focus ha l'obiettivo di promuovere
l'innovazione e la ricerca scientifica in Italia, facendo conoscere anche al
grande pubblico gli scienziati, i ricercatori, i .progettisti del nostro Paese.
Il grande successo della prima edizione si è ripetuto anche quest'anno con 804
partecipanti suddivisi in 5 categorie: Energia e Trasporti; Elettronica e
Telecomunicazioni; Salute; Tecnologia di uso quotidiano; Meccanica e Tecnologia
industriale. La selezione delle candidature è stata affidata a 5 Commissioni di
specialisti, composte da docenti universitari, giornalisti scientifici e
professionisti. Il difficile compito di scegliere il vincitore è spettato alla
Giuria presieduta da Michele Jamioikowski, docente di geotecnica dei Politecnico
dì Torino e Presidente del Comitato di salvaguardia della Torre di Pisa. La
categoria che ha registrato il più alto numero di partecipanti (316) è stata
Tecnologia di uso quotidiano, seguita da Energia e trasporti. Omogenea la
composizione geografica, con 361 inventori del nord, 234 del centro e 209 del
sud Italia, la maggior parte dei quali hanno un'età superiore ai 26 anni. Nove
i partecipanti tra i 7 e i 13 anni. Netta invece la differenza tra uomini (734)
e donne (70). In occasione del Premio, Focus ha commissionato a Abacus una
ricerca su Gli italiani e le invenzioni. E' stato intervistato un campione di
1000 persone tra i 14 e i 65 anni ed è emerso che il 74% degli italiani si
dichiara interessato alla tecnologia e al mondo delle invenzioni. Fra le
invenzioni che ha.ino contribuito a migliorare la qualità della vita quotidiana
il 76% degli intervistati indica gli antibiotici, il 50% la lampadina.
RAY
PALMER NUOVO CHIEF FINANCIAL OFFICER DI I.NET
Milano, 10 ottobre 2002 - Ray Palmer è il nuovo Chief Financial Officer di
I.Net 49 anni, una laurea in Economics and Business studies, dottore
commercialista, Ray ha maturato significative esperienze presso importanti
gruppi multinazionali europei. Prima del nuovo incarico in I.Net, è stato Vice
President-Finance for Alliances & Ventures all'interno di BT Ignite, una
delle quattro divisioni operative in cui è organizzata l'attività
dell'operatore telefonico inglese. Ray ha iniziato a lavorare per Bt nel 1986,
rivestendo diversi ruoli nell'area finance tra i quali Vice President per la
divisione International Networks, Financial Controller per la divisione Global
Marketing and Satellite Services, Financial Controller di Bt Europe, Financial
Controller per la divisione Mergers & Acquisition. In precedenza ha lavorato
diversi anni per Philips Electronics ricoprendo vari incarichi, sempre
nell'ambito finance. La nomina di Ray, proposta dal management di I.Net e
approvata dai vertici di Bt, rafforza ulteriormente la logica di cooperazione
con il gruppo inglese. Roberto Galimberti, Presidente di I.Net, esprimendo la
propria soddisfazione, ha sottolineato che "Ray è un nome familiare a
molti di noi in quanto è già membro del Consiglio di Amministrazione e
presidente del Comitato per il Controllo Interno. Ray è una delle colonne della
finanza di Ignite e, fin dall'inizio della nostra storia con BT, ha contribuito
attivamente a farci crescere e maturare e a consolidare i nostri rapporti con
l'azionista di maggioranza. La sua nomina, con l'apporto della sua esperienza e
della sua conoscenza di I.Net, oltre che garantire continuità nella gestione
amministrativa e finanziaria, testimonia e consolida in maniera decisiva la
cooperazione della nostra società con Ignite e Bt" Ray Palmer ha
commentato dicendo: "che I.Net rappresenti un investimento strategico per
Bt e costituisca una delle realtà di maggior successo all'interno di Ignite era
risaputo. La mia nomina non fa che certificare questa situazione, rafforzando
ulteriormente l'integrazione tra le due organizzazioni. Entro a far parte di una
realtà di successo che saprà affrontare il delicato momento di mercato che il
settore sta vivendo".
CAMBIO
AL VERTICE DI WELLA ITALIA FRANZ MAIER È IL NUOVO DIRETTORE GENERALE
Castiglione delle Stiviere, 10 ottobre 2002 - Franz Maier, da due anni alla
Direzione della Divisione Salone di Wella Italia, è il nuovo Direttore Generale
e Amministratore Unico dell'azienda di Castiglione delle Stiviere (Mn), che ha
chiuso il 2001 con un fatturato di 148,8 milioni di Euro. Franz Maier manterrà
contemporaneamente la direzione della Divisione Salone di Wella Italia. A
proposito dell'azienda, che si trova ora a gestire, ha commentato: "Abbiamo
registrato due anni di energica crescita, che in termini di fatturato ha
significato un incremento a due cifre in termini di utile e ha comportato un
risultato ancora più significativo a livello di quote di mercato. In futuro
puntiamo a sviluppare nuovi prodotti e progetti nell'area professionale
sostenendo con forza un dialogo costante ed attento con i parrucchieri. Nel
settore Consumer attiveremo una strategia di marketing volta a consolidare i
risultati finora raggiunti e concentrandoci su marchi di punta come Experience e
Belledy". Trentasette anni, di nazionalità tedesca, Franz Maier annovera
studi classici, una laurea in Economia e Commercio all'Università di Passau e
una specializzazione in marketing e organizzazione. La sua carriera in Wella è
iniziata nel 1992, nel quartier generale del Gruppo, a Darmstadt nella struttura
di marketing internazionale e da lì è proseguita in Wella Francia con
l'incarico Direttore Marketing. Entrato in Wella Italia nel 2001 come Direttore
Divisione Salone, Maier ha sviluppato nuove e importanti strategie come
l'integrazione del marchio professionale di Sebastian all'interno della
Divisione Salone e la sua distribuzione sul mercato italiano a partire dall'anno
scorso
ENEL:
L'AMMINISTRATORE DELEGATO PAOLO SCARONI INCONTRA I SINDACATI
Roma, 10 ottobre 2002 - L'Amministratore Delegato dell'Enel, Paolo Scaroni, ha
incontrato oggi le Confederazioni e i Rappresentanti del Sindacato degli
elettrici, per approfondire le linee guida che ispirano il nuovo piano
industriale, nella prospettiva della sempre maggiore liberalizzazione del
mercato dell'energia. In particolare, l'Amministratore Delegato ha sottolineato
i seguenti punti: focalizzazione sul core business dell'energia (elettricità e
gas), crescita di competenze per la vendita ai clienti liberi, costante
attenzione al recupero di efficienza e di qualità del servizio, rivisitazione
delle attività diversificate. In un'ottica di valorizzazione delle relazioni
industriali, l'incontro si è concluso con l'impegno delle parti a definire un
programma di colloqui informativi che consentano all'azienda e ai rappresentanti
sindacali di confrontarsi sulle decisioni strategiche e organizzative che si
renderanno necessarie.
MIGLIORA
IL CONTROLLO DELLE ALLUVIONI GRAZIE ALLA RICERCA SULLE PRECIPITAZIONI
Bruxelles, 10 ottobre 200 2- I ricercatori dell'Università dell'Essex, in
collaborazione con partner italiani, tedeschi, danesi e altre organizzazioni
britanniche, hanno sviluppato un nuovo metodo per misurare le precipitazioni che
potrebbe migliorare il controllo delle inondazioni. Le alluvioni che hanno
recentemente devastato gran parte dell'Europa centrale hanno dimostrato la
necessità di accurate previsioni delle precipitazioni. La nuova tecnica, che si
avvale di ripetitori a microonde a doppia frequenza, verrà testata nella valle
dell'Irwell (Inghilterra nord-occidentale), nelle montagne italiane e nella
regione della Ruhr (Germania), nel quadro del progetto Mantissa, finanziato
nell'ambito del quinto programma quadro dell'Ue. Disporre di misurazioni precise
delle precipitazioni è essenziale per l'attività di previsione. Come spiega il
professor Anthony Holt dell'Università dell'Essex: "Gli imponenti
programmi informatici che effettuano previsioni meteorologiche ogni sei-dodici
ore si basano sulla precisione dei dati di input, fra cui le
precipitazioni". Una volta integrato ai tradizionali metodi di misurazione
della pioggia basati sull'uso di pluviometri e radar, si auspica che questo
sistema di ripetitori a microonde contribuisca a fornire previsioni idrologiche
più accurate. Gli studi iniziali in Inghilterra hanno prodotto risultati molto
incoraggianti e si pensa che tale metodo possa rivelarsi particolarmente utile
nelle aree urbane. http://www.essex.ac.uk/news/2002/nr20020926b.htm
FUMO
PASSIVO: TELECOM CONDANNATA DAL TRIBUNALE DI BARI. DOMANI IL RISARCIMENTO DEI
DANNI
Milano, 10 ottobre 2002 - La sig.ra Maria Nicotra, non-fumatrice, è una
centralinista del servizio 187 della Telecom presso la sede di Bari. Nell'unica
stanza di lavoro, un open-space, convivono un totale di circa 100 dipendenti
fumatori (circa il 70%) e non fumatori, e questi ultimi sono costretti a subire
il fumo dei primi. La sig.ra Nicotra ha sviluppato, proprio a causa del fumo
passivo, una patologia alla laringe molto preoccupante (laringocele) che la
costringera' a un'operazione chirurgica. Si è pertanto rivolta ad Articolo32 (
www.articolo32.net ), associazione affiliata al Codacons che si occupa
esclusivamente del risarcimento dei danni alla salute (diritto previsto
dall'art. 32 della Costituzione italiana) per tutelare il suo diritto a lavorare
in un ambiente Libero Dal Fumo Passivo. La signora Nicotra, assistita dagli avv.
Marco Ramadori e Vincenzo Masullo, dopo aver gia' ottenuto, anche in grado di
appello, la condanna della Telecom a Vietare Il Fumo Nello Spazio Di Lavoro,
agisce ora in giudizio per chiedere alla Telecom il Risarcimento Del Danno
Subito. L'udienza si svolgera' giovedi' 10 ottobre, alle ore 9,30, presso il
Tribunale Lavoro di Bari, giudice dr. Baldi. Si tratta di un passo storico nella
lotta contro il fumo, una piena affermazione del principio, statuito gia' in
passato dalla Corte Costituzionale (sent. 399/96), per cui solo il diritto alla
salute e' un diritto costituzionalmente protetto: non puo' parlarsi di
"diritto" di fumare ma solo di "libero comportamento" che,
quando si scontra con il primo, deve cedere il passo.
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