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11 NOVEMBRE 2002
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INIZIANO I LAVORI DELLA CONFERENZA
DELLA COMMISSIONE EUROPEA PER METTERE IN RISALTO IL LANCIO DEL SESTO
PROGRAMMA QUADRO (6PQ) CHE VERRÀ ATTUATO DAL 2002 AL 2006
Bruxelles, 11 novembre 2002 - Dall'11
al 13 novembre 2002, la Commissione europea terrà un'importante conferenza
a Bruxelles per mettere in risalto il lancio del sesto programma quadro di
ricerca (6PQ) dell'UE, che verrà attuato dal 2002 al 2006. La
manifestazione mira ad istituire un forum per la presentazione degli
obiettivi e delle priorità del prossimo programma quadro e per la
spiegazione delle regole di partecipazione. Ci saranno opportunità di
intavolare dibattiti scientifici e di scambiare le migliori prassi
nell'ambito di settori non contenuti nel programma quadro. Si svolgeranno
inoltre sessioni plenarie che tratteranno tutte le principali tematiche
prioritarie del programma quadro e le questioni trasversali dello Spazio
europeo della ricerca, quali le risorse umane, la mobilità, la
brevettabilità e la proprietà intellettuale. Sono previste inoltre
sessioni per fornire una guida sulla partecipazione al 6PQ, unitamente a
simposi, workshop e sessioni-poster del settore scientifico, industriale ed
altre parti interessate, su argomenti topici che possono essere approfonditi
al di fuori del 6PQ. Un invito a presentare proposte per le sessioni
tematiche verrà pubblicato all'inizio dell'anno prossimo. In aggiunta, la
conferenza comprenderà la presentazione di progetti per i media ed una
sessione plenaria che illustrerà gli obiettivi e i risultati dei progetti
svolti nell'ambito dei precedenti programmi di ricerca dell'UE o progetti
che prevedono la cooperazione internazionale. Parallelamente alla
conferenza, si svolgerà un'importante esposizione dei progetti di ricerca
finanziati dall'UE. Due briefing per la stampa si svolgeranno in entrambe le
giornate della manifestazione. Per informazioni : Commissione europea;
Direzione generale per la Ricerca; Unità "Informazione e
comunicazione": Tel: +32-2-295 9971 Fax: +32-2-295 8220 E-mail: rtd-conference2002@cec.eu.int
Per saperne di più sulla manifestazione di lancio del 6PQ vi: http://europa.eu.int/comm/research/conferences/2002/index_it.html
IL TEMA "DONNE E SCIENZA" SOTTO I RIFLETTORI
ALLA MANIFESTAZIONE DI LANCIO DEL 6PQ
Bruxelles, 11 novembre 2002 - Il 13 novembre a Bruxelles, a margine della
manifestazione di lancio del sesto programma quadro (6PQ), si terrà un
workshop che presenterà le iniziative della Commissione europea volte a
promuovere le pari opportunità nella ricerca, uno degli obiettivi del 6PQ.
Il workshop è organizzato dall'unità "Donne e scienza" della DG
Ricerca in collaborazione con il ministero federale tedesco dell'Istruzione
e della Ricerca (Bmbf). Nel corso del workshop saranno presentate inoltre le
attività degli Stati membri volte a sostenere le iniziative della
Commissione ed a incoraggiare il collegamento in rete, in vista di evitare
la frammentazione degli sforzi in questo settore. I punti di contatto
nazionali e i ricercatori avranno inoltre la possibilità di scambiarsi
esperienze e migliori prassi. Per informazioni : Nina Sartori Tel: +49 228 447 645
E-mail: nina.sartori@dlr.de
ANNOUNCEMENT OF A CONFERENCE ON "PRICES,
PRODUCTIVITY AND GROWTH" ORGANISED BY THE EUROPEAN CENTRAL BANK, THE
BANCO DE ESPAÑA AND THE CENTRE FOR ECONOMIC POLICY RESEARCH
Bruxelles, 11 November 2002 - The European Central Bank (Ecb), together with
the Banco de España and the Centre for Economic Policy Research (Cepr) is
organising a conference on "Prices, Productivity and Growth" which
will take place in Madrid on 17 and 18 October 2003. The main purpose of the
conference is to provide a forum for central bankers, statisticians and
academics to discuss issues related to the measurement and analysis of
prices, productivity and growth, with a particular emphasis on the
implications for monetary policy. Attendance at the conference is by
invitation only. Further details, including a call
for papers, can be found in the "Calendars and events" section of
the Ecb's website http://www.ecb.int/events/
BANCHE:
RAFFORZARE LA COOPERAZIONE ITALIA-EGITTO
Roma, 11 novembre 2002 - Il 13% dei crediti concessi dalle banche italiane
ai Paesi del Nord Africa e del Mediterra-neo è destinato all'Egitto, del
quale l'Italia è il secondo partner commerciale europeo, con un volume di
scambi di 2.580 milioni di euro. Queste cifre spiegano gli stretti legami
economici e finanziari tra Italia ed Egitto. E pro-prio il rafforzamento
della cooperazione economico-finanziaria, l'analisi del Sistema bancario
italiano, l'illustrazione del processo di privatizzazione del sistema
bancario egiziano e uno scambio di informazioni ed esperienze in materia
organizzativa e sulle norme antiriciclaggio sono stati al centro della due
giorni di incontri appena conclusi a Roma, presso la sede dell'Abi
(Associazione Bancaria Italiana), tra rappresentanti delle banche egiziane
ed italiane. "E' interesse comune dei nostri associati - ha detto
Maurizio Sella, presidente dell'Abi - rafforzare i rapporti
economico-finanziari tra Italia ed Egitto, per garantire la crescita del
sistema bancario egiziano e il consolidamento economico dell'Egitto, che
rappre-senta un Paese ponte per le relazioni con tutta l'area del
Mediterraneo e del Nord Afri-ca". Presenti agli incontri, oltre ai
vertici della Feb (Federation of egyptian banks) e dell'Abi, rappresentanti
della Banca d'Italia, del ministero degli Esteri e delle Attività
produttive, dell'Ufficio italiano cambi, e dell'Ambasciata egiziana a Roma.
PRIVATIZZAZIONE
DEGLI IMMOBILI: AL VIA LA SECONDA OPERAZIONE
Roma, 11 novembre 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica
che è stata avviata la seconda operazione di privatizzazione degli immobili
pubblici attraverso il meccanismo della cartolarizzazione. Il portafoglio
immobiliare che sarà trasferito alla società veicolo Scip Srl è
costituito da circa 61mila unità immobiliari, prevalentemente a carattere
residenziale, di proprietà dello Stato e di sette Enti previdenziali
pubblici (Enpals, Inail, Inpdai, Inpdap, Inps, Ipost e Ipsema). L'emissione
obbligazionaria sarà di ammontare superiore ai 6 miliardi di euro e sarà
suddivisa in più tranche a tasso variabile (con rating "tripla
A", "doppia A" e "singola A") per rispondere alla
domanda del mercato: i titoli, infatti, si articoleranno su diverse scadenze
ed è prevista anche la possibilità di emettere obbligazioni denominate in
dollari Usa. La seconda operazione di privatizzazione di immobili pubblici
è costruita in modo da recepire i criteri fissati da Eurostat il 3 luglio
scorso. Inoltre, il portafoglio sarà isolato da quello trasferito a Scip
nell'operazione del dicembre del 2001 (la cui completa cessione è prevista
per il prossimo febbraio). Il collocamento delle obbligazioni sarà guidato
dai quattro arranger: Abn Amro, Bnl, JP Morgan e Schroder Salomon Smith
Barney. Il road show per la presentazione dell'operazione partirà da Roma
martedì prossimo e toccherà le principali piazze finanziarie europee
FIDEURAM:
RACCOLTA NETTA TOTALE: - 22 MILIONI DI EURO IN OTTOBRE. RACCOLTA NETTA
ASSICURATIVA: 277 MILIONI DI EURO (+ 38,5% DAL MESE PRECEDENTE)
Roma, 11 novembre 2002 - Ad ottobre la raccolta netta totale di Banca
Fideuram (fondi e gestioni, assicurazioni, titoli e conti correnti) è stata
negativa per 22 milioni di euro. Nel mese di ottobre la raccolta netta del
risparmio gestito (fondi, gestioni patrimoniali, assicurazioni vita) ha
registrato un saldo negativo per 161 milioni di euro. Al suo interno è da
segnalare la raccolta netta assicurativa, positiva per 277 milioni di euro
(38,5% rispetto al mese precedente). Le polizze vita hanno complessivamente
incassato ad ottobre premi per 329 milioni di euro (più 43,7% da
settembre). In particolare la nuova produzione assicurativa è stata pari a
193 milioni di euro (più 83,8% rispetto a settembre). Per il periodo
gennaio-ottobre 2002, la nuova produzione è stata di 1,74 miliardi di euro,
in crescita del 137,3% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. In
ottobre il saldo complessivo del risparmio non gestito è stato positivo per
139 milioni di euro, essenzialmente grazie ad una raccolta netta di 151
milioni di euro sul fronte dei titoli. Al 31 ottobre le masse totali di
risparmio gestito (fondi, gestioni e assicurazioni) erano pari a 33,3
miliardi di euro. Il patrimonio dei fondi comuni di Banca Fideuram, incluse
le gestioni patrimoniali, ammontava a circa 24,9 miliardi di euro. A fine
ottobre il totale delle masse amministrate da Banca Fideuram era di circa
46,4 miliardi di euro. Al 31 ottobre 2002 i private banker 1 di Banca
Fideuram erano 3.515, a cui vanno aggiunti 94 produttori assicurativi per un
totale di 3.609 professionisti. In allegato sono riportate le tabelle
relative a raccolta netta, masse amministrate e dimensioni della rete
relative ad ottobre 2002.
CRESCE LA
REDDITIVITÀ PER BANCA TOSCANA ; UTILE NETTO 100.906, EURO +39,42.
Firenze, 11 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca
Toscana, presieduto dal Prof. Paolo Mottura, ha approvato nella seduta
odierna i risultati patrimoniali ed economici dei primi nove mesi del 2002.
In sintesi i principali aspetti gestionali hanno riguardato: Risultati a
settembre 2002 - Raccolta complessiva Valori assoluti migliaia di euro:
25.056.444, Var. % su I° sem. 2001 +5,12 ; Impieghi a clientela Valori
assoluti migliaia di euro 11.878.951, Var. % su I° sem. 2001 +6,78 ;
Patrimonio netto Valori assoluti migliaia di euro 1.261.877, Var. % su I°
sem. 2001 +8,29 ; Risultato lordo di gestione Valori assoluti migliaia di
euro 234.155, Var. % su I° sem. 2001 +17,03; Utile netto Valori assoluti
migliaia di euro 100.906, Var. % su I° sem. 2001 +39,42. Il margine
d'interesse - posizionatosi su 375,8 milioni - è cresciuto del 6,41% su
base annua essenzialmente in ragione dello sviluppo registratosi nel
segmento clientela, principalmente sotto la spinta del positivo effetto
economico conseguente l'andamento dei volumi intermediati in quest'ultimo
comparto. Quanto ai ricavi netti da servizi il loro apporto (267,9 milioni)
- formatosi in misura più rilevante nei primi due trimestri dell'esercizio
- ha presentato un progresso del 4,66% rispetto allo stesso periodo
dell'anno precedente. Il reddito prodotto dalla complessiva attività
d'intermediazione - pari a 643,7 milioni (+5,68% su base annua) - è stato
assorbito da un insieme di costi di gestione nell'ordine di 409,5 milioni
(+0,12% rispetto a settembre 2001), comprensivo di rettifiche di valore su
immobilizzazioni materiali ed immateriali in crescita del 12,05%. Il cost/income
si è così attestato al 63,62% con una riduzione rispetto allo stesso
periodo dell'anno precedente di 3,53 punti percentuali. Nell'ambito delle
componenti negative di reddito, le spese amministrative hanno evidenziato
una dinamica tendenziale assai contenuta (+1,07%). Al loro interno gli oneri
per il personale hanno registrato una flessione del 2,65% conseguente alla
diminuzione di 156 unità su base annua dell'organico aziendale (pari a
4.595 Dipendenti) scaturita dalle iniziative poste in essere dalla Banca in
materia di fuoriuscite del Personale; per contro, le "altre spese
amministrative" hanno presentato un andamento crescente (+6,94%). Banca
Toscana ha pertanto realizzato nei primi nove mesi del 2002 un risultato
lordo di gestione di 234,2 milioni, in crescita del 17,03% su base annua,
dal quale - una volta effettuate rettifiche nette di valore ed
accantonamenti prudenziali per 44,2 milioni (52,4 milioni nel periodo a
confronto) - è scaturito un utile delle attività ordinarie di 190,0
milioni (+28,64% su base annua). Infine, dedotti oneri straordinari netti
per 1,3 milioni (-6,0 milioni a settembre 2001) ed imposte sul reddito per
87,8 milioni, Banca Toscana ha conseguito un utile netto di 100,9 milioni
rispetto a 72,4 milioni dei primi nove mesi dell'esercizio scorso (+39,42%).
Ricomprendendo il risultato economico netto di periodo, la Banca ha disposto
nello svolgimento della propria attività di un patrimonio netto di 1.262
milioni, in progresso dell'8,29% su base annua. Nel campo dei volumi
intermediati con clientela, la consistenza degli impieghi rivolti
all'economia - posizionatasi su 10.879 milioni - ha registrato un incremento
del 6,78% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, per effetto in
larga parte dello sviluppo dei prestiti a lunga scadenza ed in particolare
dei mutui (+17,33% nello stesso periodo). Il grado di rischiosità è
risultato contenuto allo 0,63% contro lo 0,29% dei dodici mesi precedenti,
valore quest'ultimo che peraltro rispecchia un'operazione di
cartolarizzazione su crediti non performing per un valore netto di 191
milioni. Riguardo al risparmio complessivamente intermediato con clientela,
la sua consistenza ha raggiunto i 25.056 milioni, con un progresso su base
annua del 5,12%. In tale ambito la raccolta diretta - pari a 11.076 milioni
- è aumentata del 4,14% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente
principalmente a seguito dell'espansione delle obbligazioni e dei conti
correnti. A sua volta, la raccolta indiretta - giunta a 13.980 milioni - ha
registrato un incremento annuo del 5,91%, in virtù della crescita che ha
contraddistinto - pur con diversa intensità - sia il segmento del risparmio
gestito (in particolare prodotti assicurativi ed in misura più contenuta
fondi comuni), sia la componente del risparmio amministrato anche a seguito
del collocamento di obbligazioni strutturate. La presenza sul territorio è
stata assicurata da una rete commerciale tradizionale composta da 404
sportelli, in aumento di 14 unità nel confronto col settembre 2001.
Inoltre, nell'ambito delle modalità alternative di contatto con clientela
è da sottolineare l'ulteriore incremento dei contratti attivi inerenti ai
canali distributivi telematici arrivati a circa 98.000 unità, con quasi
10.000 contratti in più rispetto alla fine dell'esercizio scorso. S'informa
che all'indomani della chiusura del terzo trimestre il Consiglio di
Amministrazione della Capogruppo, nel quadro del processo di
razionalizzazione dell'assetto organizzativo del Gruppo Bancario Monte dei
Paschi, ha espresso un orientamento favorevole all'avvio delle opportune
iniziative per realizzare la fusione per incorporazione in Banca Monte dei
Paschi di Siena S.p.A. (Bmps) di Banca Toscana S.p.A. e di Banca Agricola
Mantovana S.p.A, prevedendo contestualmente lo scorporo delle rispettive
attività bancarie in due banche di nuova costituzione, non quotate e
possedute interamente da BMPS, che manterranno i propri marchi. Quanto
infine alla prevedibile evoluzione della gestione è da ritenere che Banca
Toscana, pur nella consapevolezza delle incertezze che ancora caratterizzano
l'andamento dei mercati, possa realizzare per l'intero esercizio 2002 una
crescita del ritorno reddituale dell'attività caratteristica.
GRUPPO TELECOM
ITALIA: APPROVATI DAL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE I RISULTATI DEI PRIMI
NOVE MESI DEL 2002 ADOTTATI IL CODICE ETICO DEL GRUPPO E IL CODICE DI
COMPORTAMENTO DELLA SOCIETÀ IN MATERIA DI INSIDER DEALING UTILE NETTO
CONSOLIDATO DI SPETTANZA DELLA CAPOGRUPPO: 1.246 MILIONI DI EURO (+1.574
MILIONI DI EURO RISPETTO AI PRIMI NOVE MESI DEL 2001)
Milano, 11 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Telecom
Italia, riunitosi il 7 novembre sotto la Presidenza di Marco Tronchetti
Provera, ha esaminato e approvato la relazione trimestrale del Gruppo e
della Capogruppo relativa ai primi nove mesi del 2002[1]. I risultati
economici e i margini dei primi nove mesi del 2002 del Gruppo mostrano un
netto miglioramento rispetto ai primi nove mesi del 2001. L'utile netto
consolidato è positivo per 1.246 milioni di euro con un aumento di 1.574
milioni di euro rispetto al risultato negativo di 328 milioni di euro nei
primi nove mesi del 2001. Tale aumento è dovuto principalmente ai seguenti
fattori: miglioramento del risultato operativo (+568 milioni di euro;
+11,1%); miglioramento del saldo proventi e oneri finanziari e da
partecipazioni (+299 milioni di euro), e del saldo proventi e oneri
straordinari (+975 milioni di euro), comprensivi delle plusvalenze da
dismissioni di partecipazioni (2.093 milioni di euro), nonché delle
svalutazioni di partecipazioni e goodwill per 1.799 milioni di euro relative
a Is Tim Turchia, Telekom Austria, Matrix, Corporacion Digitel e Netco Redes.
Nel terzo trimestre 2002 il risultato netto consolidato del Gruppo è stato
positivo per 476 milioni di euro, superiore di 1.287 milioni di euro
rispetto a quello negativo per 811 milioni di euro del terzo trimestre 2001.
I ricavi consolidati dei primi nove mesi del 2002 ammontano a 22.440 milioni
di euro, con un incremento dello 0,8% rispetto allo stesso periodo del 2001.
Se si esclude l'effetto negativo dei cambi la crescita è pari al 3%, mentre
l'effetto dovuto alla variazione del perimetro di consolidamento[2] è stato
pari allo 0,7%, per un totale di 3,7%. Nel terzo trimestre 2002 i ricavi
ammontano a 7.451 milioni di euro con una riduzione dello 0,9%, considerando
l'effetto della variazione del perimetro di consolidamento la crescita è
dell'1,3%. [1] Per omogeneità di confronto i dati dei primi nove mesi e del
terzo trimestre 2002 sono stati commentati rispetto allo stesso periodo
dell'esercizio precedente ricostruito con il Gruppo Nortel Inversora (Telecom
Argentina) consolidato con il metodo del patrimonio netto anziché con il
metodo proporzionale [2] Nel corso del terzo trimestre 2002 sono usciti
dall'area di consolidamento il gruppo 9Telecom, Sogei SpA, Consiel SpA e
DataHouse S.p.A; sono entrati nell'area di consolidamento il gruppo Webegg ,
EpicLink SpA e Netesi SpA. Il margine operativo lordo di Gruppo è pari a
10.414 milioni di euro, in aumento di 375 milioni di euro (+3,7%) rispetto
ai primi nove mesi del 2001, con un'incidenza sui ricavi del 46,4% (45,1%
nei primi nove mesi del 2001). Escludendo l'effetto dei cambi e della
variazione del perimetro di consolidamento, l'incremento è del 5%. Nel
terzo trimestre 2002 il margine operativo lordo ammonta a 3.606 milioni di
euro (3.448 milioni di euro nel terzo trimestre 2001), l'incidenza sui
ricavi è del 48,4% (45,9% nel terzo trimestre 2001). Il risultato operativo
è di 5.706 milioni di euro con un incremento, rispetto ai primi nove mesi
del 2001, di 568 milioni di euro (+11,1%), escludendo l'effetto dei cambi e
della variazione del perimetro di consolidamento, la crescita è pari al
10,5%, con un'incidenza sui ricavi del 25,4% (23,1% nei primi nove mesi del
2001). L'incremento in valore assoluto risente sia della crescita del
margine operativo lordo, sia della flessione degli ammortamenti. Nel terzo
trimestre 2002 il risultato operativo ammonta a 2.044 milioni di euro (1.817
milioni di euro nel terzo trimestre 2001), l'incidenza sui ricavi del 27,4%
(24,2% nel terzo trimestre 2001) Il Free Cash Flow operativo, nei primi nove
mesi del 2002, è stato pari a 6.588 milioni di euro (+2.995 milioni di
euro). Nel terzo trimestre 2002 è stato pari a 2.438 milioni di euro
(+1.487 milioni di euro rispetto al terzo trimestre 2001). Il debito netto
consolidato si riduce di 4.278 milioni di euro rispetto alla fine dello
scorso anno (21.942 milioni di euro), in linea con gli obiettivi fissati dal
piano, ed è pari a 17.664 milioni di euro, dopo il pagamento dei dividendi
(3.247 milioni di euro). La riduzione rispetto al 30 giugno 2002 è di 3.436
milioni di euro. L'indebitamento al 30 settembre ha beneficiato delle
dismissioni effettuate nei primi nove mesi dell'anno, al netto dei relativi
oneri, per complessivi 3.609 milioni di euro. In particolare la cessione di
Auna (1.998 milioni di euro), Bouygues Decaux Telecom (750 milioni di euro),
Mobilkom Austria (756 milioni di euro), Lottomatica (212 milioni di euro),
Sogei (176 milioni di euro), Telemaco Immobiliare (219 milioni di euro) e
9Telecom (-529 milioni di euro) e altre minori (27 milioni di euro). La
quota di indebitamento superiore all'anno è nettamente migliorata, passando
dal 64% del 31 dicembre 2001 all'83% del 30 settembre 2002, a seguito
dell'emissione obbligazionaria avvenuta lo scorso 1° febbraio 2002, di
Telecom Italia s.p.a. di 2.500 milioni di euro. Tale emissione rientra
nell'ambito del Global Note Program. Information Technology Mercato L'area
di consolidamento di IT Mercato è variata a seguito dei seguenti eventi
societari: la cessione, avvenuta nel mese di luglio, del 100% del capitale
di Sogei S.p.A. al Ministero dell'Economia e delle Finanze-Dipartimento per
le Politiche Fiscali. Il passaggio delle azioni è avvenuto in data 31
luglio 2002. La Sogei è perciò consolidata per i soli dati economici del
primo semestre 2002; la stipula in data 2 agosto 2002 da parte di Finsiel di
un contratto di compravendita per la cessione del 100% del capitale di
Consiel S.p.A. alla World Investment Partners S.A, mentre il passaggio
effettivo delle azioni è avvenuto in data 3 ottobre 2002; Consiel è
consolidata per i dati economici fino al mese di agosto 2002 incluso; la
costituzione in data 2 agosto 2002 della società Agrisian - Consulenza e
Servizi per l'Agricoltura S.c.p.a. A perimetro omogeneo, i ricavi dei primi
nove mesi del 2002 subiscono una flessione di 46 milioni di euro rispetto
allo stesso periodo dell'anno precedente per effetto della contrazione del
fatturato principalmente di Finsiel, Consiel, Banksiel conseguente sia a
minori volumi sia a riduzioni dei prezzi nei confronti dei principali
clienti, cui si è contrapposto un incremento delle attività da parte di
Intersiel, TeleSistemiFerroviari e Webred riconducibili alla fatturazione di
attività in corso di lavorazione collaudate nel corrente periodo, e di
Insiel, Centrosiel e Sogei per l'acquisizione di nuove commesse e di nuovi
clienti. Il margine operativo lordo (71 milioni di euro) e il risultato
operativo (47 milioni di euro) si sono ridotti per effetto della citata
diminuzione dei prezzi e per l'aggiudicazione di nuove gare con
corrispettivi contrattuali ridotti solo in parte compensati dalla riduzione
dei prezzi di acquisto e dal miglioramento del livello di efficienza. Il
terzo trimestre 2002 confrontato con il corrispondente trimestre dell'anno
precedente fa registrare una contrazione dei ricavi di 26 milioni di euro
per effetto degli stessi fenomeni che hanno caratterizzato i primi nove
mesi. Il 22 ottobre 2002 è stata resa operativa una nuova organizzazione
della BU IT Mercato articolata nelle seguenti funzioni che hanno il compito
di garantire le attività di progettazione, sviluppo, esercizio e
commercializzazione di prodotti/soluzioni IT per il rispettivo mercato di
riferimento: Government: mercato della Pubblica Amministrazione Centrale e
Locale Finance: mercato delle Banche e Assicurazioni Innovazione, Nuovi
Mercati e Coordinamento Gestionale Information Technology di Gruppo Nel
corso del terzo trimestre 2002 nell'ambito dell'attività operativa IT
Gruppo l'area di consolidamento è variata per l'ingresso del Gruppo Webegg,
acquisito a fine giugno (consolidato a partire dal mese di luglio 2002) e
per l'uscita da Teco Soft España ceduta il 31 luglio 2002. La società è
stata consolidata integralmente per i primi sei mesi del 2002. La
diminuzione dei ricavi sconta la revisione dei corrispettivi con la Business
Unit Domestic Wireline. Sud America (Per le operative controllate da Tim
vedi comunicato stampa di ieri) Nel mese di maggio 2002 l'Attività
operativa International Operations è stata superata; le relative società e
rami d'azienda di Telecom Italia, sono confluite organizzativamente in
Domestic Wireline e nella funzione centrale Partecipate Estere mentre tutte
le società dell'area sud americana sono coordinate da Latin America
Operations. Nei primi nove mesi del 2002 il Gruppo Entel Chile e il Gruppo
Entel Bolivia la società Telecom Italia America Latina e il ramo di azienda
Sud America di Telecom Italia hanno consuntivato ricavi per 1.036 milioni di
euro, in riduzione dell'11,5% rispetto allo stesso periodo del 2001, da
attribuirsi completamente alle dinamiche valutarie. Senza tale effetto i
ricavi sarebbero cresciuti dell'1,5%, per la crescita del Gruppo Entel Chile
(+8,3% in valuta locale), cui si contrappongono gli effetti determinati
dalla liberalizzazione del mercato boliviano, nonché della sospensione del
contratto di Management Fee con Telecom Argentina dal 1° aprile 2002. Il
margine operativo lordo, pari a 346 milioni di euro, si riduce di 56,5
milioni di euro (-14,1%) rispetto al corrispondente periodo del 2001 di cui
50 milioni circa sono ascrivibili ai delta dei cambi di Cile e Boliva.
Escludendo l'effetto dei cambi la riduzione del mol sarebbe stata del 2%
determinata dal venir meno del management fee proveniente da Telecom
Argentina e dalla perdita di redditività in Bolivia cui si è contrapposto
un recupero in Cile prevalentemente riconducibile alla crescita della
redditività nel settore mobile. Il risultato operativo conferma gli
andamenti già evidenziati per il margine operativo lordo.
OLIVETTI: IL
CDA APPROVA LA TRIMESTRALE AL 30/9/2002 RICAVI CONSOLIDATI: 23.203 MILIONI
DI EURO (+0,3%) (+2,5% AL NETTO EFFETTO CAMBI)
Milano, 11 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Olivetti,
riunito il 7 novembre sotto la presidenza di Antonio Tesone, ha approvato la
relazione trimestrale al 30 settembre 2002. Gruppo Olivetti - Le risultanze
economiche del terzo trimestre e dei primi nove mesi del 2002 sono
significativamente influenzate dalle variazioni dell'area di consolidamento
intervenute nel secondo semestre 2001. In particolare, nell'ambito del
Gruppo Telecom Italia sono stati esclusi dal processo di consolidamento i
valori economici e i saldi patrimoniali del Gruppo Nortel Inversora in
Argentina (consolidato per integrazione proporzionale nel primo semestre
2001). Per rendere omogeneo il raffronto fra i due periodi, le risultanze
del terzo trimestre e dei primi nove mesi 2001 sono state ricostruite
deconsolidando il Gruppo Nortel Inversora. I ricavi netti consolidati
ammontano per i primi nove mesi del 2002 a 23.203 milioni di euro (di cui
22.440 milioni attribuibili al Gruppo Telecom Italia) con un incremento
dello 0,3% rispetto ai primi nove mesi dell'esercizio 2001 (escludendo
l'effetto negativo dovuto all'andamento dei cambi, la crescita è pari al
2,5%). I costi di gestione e gli altri oneri netti ricorrenti sono stati di
18.509 milioni di euro (di cui 16.706 milioni attribuibili al Gruppo Telecom
Italia) con una incidenza sul fatturato consolidato del 79,8% in riduzione
di 2,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2001. Il risultato
ante interessi e imposte (Ebit) e ante proventi e oneri non ricorrenti è
positivo per 4.694 milioni di euro, in aumento di 556 milioni di euro
rispetto ai primi nove mesi del 2001, con un'incidenza sui ricavi pari al
20,2% (era pari al 17,9% nello stesso periodo del 2001). I proventi non
ricorrenti, pari a 2.557 milioni di euro (di cui 2.434 milioni realizzati
dal Gruppo Telecom Italia), sono in aumento rispetto ai 553 milioni di euro
dei primi nove mesi del 2001 e derivano principalmente dalle plusvalenze
registrate nella cessione delle partecipazioni in Auna, Bouygues Décaux
Telecom, Mobilkom Austria e Lottomatica. Gli oneri non ricorrenti, pari a
3.108 milioni di euro (in aumento rispetto ai 2.069 milioni di euro dei
primi nove mesi del 2001) sono attribuibili per 3.090 milioni al Gruppo
Telecom Italia, principalmente per svalutazioni di partecipate estere (tra
cui Is Tim Turchia), per accantonamenti effettuati in relazione alla
cessione della partecipazione in 9Télécom e per interventi di riduzione
degli organici. Il risultato ante interessi e imposte (Ebit) è dunque
positivo per 4.143 milioni di euro, pari al 17,8% dei ricavi, con un
incremento di 1.521 milioni rispetto ai primi nove mesi del 2001 (2.622
milioni di euro, pari all'11,4% dei ricavi). Gli interessi passivi e gli
altri oneri finanziari netti ammontano complessivamente a 1.884 milioni di
euro (1.804 milioni nei primi nove mesi del 2001), sono imputabili per 1.240
milioni al Gruppo Telecom Italia, in aumento rispetto al 30 settembre 2001
(1.112 milioni) per effetto di oneri di cambio delle partecipazioni
sudamericane e per 644 milioni derivano dalle altre società del Gruppo, in
riduzione rispetto ai 692 milioni dei primi nove mesi del 2001. Le
rettifiche di valore di attività finanziarie presentano un saldo negativo
di 685 milioni di euro (era negativo per 1.426 milioni di euro nei primi
nove mesi del 2001), di cui 598 milioni relativi a Telecom Italia, dovuti
principalmente all'ammortamento dei goodwill emersi dall'acquisto delle
partecipazioni in società valutate ad equity, alla quota di competenza del
Gruppo dei risultati delle partecipate Stream e Is Tim Turchia e di altre
società valutate con il metodo del patrimonio netto e a svalutazioni di
titoli classificati nell'attivo circolante. Le imposte sul reddito sono
state stimate in 1.057 milioni di euro (1.322 milioni relativi al Gruppo
Telecom Italia). Il risultato consolidato netto (dopo le imposte e dopo la
quota di risultato di pertinenza degli azionisti di minoranza) è negativo
per 860 milioni di euro, in miglioramento di 1.320 milioni rispetto alla
perdita di 2.180 milioni di euro registrata nei primi nove mesi del 2001.
Ante ammortamento dell'avviamento derivante dall'acquisizione di Telecom
Italia, il risultato consolidato netto è positivo per 110 milioni di euro
(era negativo per 1.206 milioni di euro nello stesso periodo dell'esercizio
2001). Al 30 settembre 2002 il patrimonio netto totale del Gruppo Olivetti
è pari a 22.805 milioni di euro (11.529 milioni dopo la quota spettante
agli azionisti di minoranza); era 23.296 milioni di euro al 30 giugno 2002
(11.927 milioni dopo la quota spettante agli azionisti di minoranza). Sempre
al 30 settembre 2002 l'indebitamento finanziario netto del Gruppo Olivetti
è pari a 33.959 milioni di euro, in diminuzione di 4.403 milioni rispetto
al 31 dicembre 2001. Tale riduzione deriva per 4.278 milioni dall'avanzo
finanziario del Gruppo Telecom Italia (dovuto agli incassi da dismissioni e
ai flussi generati dalle attività operative parzialmente compensati dagli
investimenti industriali e finanziari e dal pagamento dei dividendi) e per
125 milioni di euro dall'avanzo finanziario delle altre società del Gruppo
Olivetti, generato dall'incasso dei dividendi da Telecom Italia e dalla
cessione della partecipazione in Lottomatica, al netto degli esborsi della
gestione, principalmente per oneri finanziari. Al 30 settembre 2002 i
dipendenti delle Società del Gruppo Olivetti incluse nell'area di
consolidamento erano 109.942 (erano 116.020 al 31 dicembre 2001). Il Gruppo
Olivetti nel trimestre luglio-settembre 2002 I ricavi consolidati sono stati
di 7.660 milioni di euro (per 7.451 milioni generati dal Gruppo Telecom
Italia). I costi di gestione e gli altri oneri netti ricorrenti ammontano a
5.963 milioni di euro (di cui 5.398 milioni del Gruppo Telecom Italia) con
una incidenza sul fatturato del 77,8%, in riduzione rispetto al primo
semestre 2002 (80,7%) e rispetto al terzo trimestre dell'esercizio 2001
(81,4%). Il risultato ante interessi e imposte (Ebit) e ante proventi e
oneri non ricorrenti è positivo per 1.697 milioni di euro, in aumento di
247 milioni di euro rispetto al terzo trimestre del 2001, con un'incidenza
sui ricavi pari al 22,2% (era pari al 18,6% nello stesso periodo del 2001).
I proventi non ricorrenti sono pari a 1.384 milioni di euro e gli oneri non
ricorrenti sono 2.142 milioni di euro, per la maggior parte derivanti dal
Gruppo Telecom Italia e da porre in relazione alle dismissioni effettuate
nel periodo e alle svalutazioni straordinarie di partecipazioni. Il
risultato ante interessi e imposte (Ebit) è dunque positivo per 939 milioni
di euro (era negativo per 232 milioni nel terzo trimestre 2001). Gli
interessi passivi e gli altri oneri finanziari netti ammontano
complessivamente a 540 milioni di euro (di cui 343 milioni del Gruppo
Telecom Italia), in riduzione rispetto ai 662 milioni del terzo trimestre
2001. Le rettifiche di valore di attività finanziarie presentano un saldo
negativo di 226 milioni di euro, di cui 195 milioni di euro relativi al
Gruppo Telecom Italia. Le imposte sono state stimate in 211 milioni di euro
e riguardano principalmente il Gruppo Telecom Italia. Il risultato
consolidato netto del trimestre, dopo le imposte e dopo la quota di
risultato di pertinenza degli azionisti di minoranza, è negativo per 349
milioni di euro (era negativo per 1.093 milioni di euro nel terzo trimestre
2001). Ante ammortamento dell'avviamento derivante dall'acquisizione di
Telecom Italia, la perdita si riduce a 25 milioni di euro. La Capogruppo
Olivetti S.p.A. Olivetti S.p.A. nei primi nove mesi del 2002 ha registrato
un utile netto di 636 milioni di euro (rispetto a una perdita di 898 milioni
di euro dei primi nove mesi del 2001). Nel terzo trimestre il risultato
netto è stato negativo per 213 milioni di euro, in miglioramento di 36
milioni di euro rispetto al terzo trimestre 2001. Il miglioramento
complessivo del risultato rispetto al precedente esercizio è stato
determinato dall'incremento dei proventi da partecipazioni per effetto della
contabilizzazione nel semestre della parte dei dividendi riferiti
all'esercizio 2001, che Telecom Italia ha distribuito in maggio attingendo
dalle riserve (844 milioni di euro) e dei crediti d'imposta (per 483 milioni
di euro) sul totale dei dividendi incassati. Al miglioramento del risultato
hanno inoltre contribuito le plusvalenze realizzate con la cessione delle
partecipazioni in Lottomatica (158 milioni di euro) e in Webegg (9 milioni
di euro). Al 30 settembre 2002 il patrimonio netto della società è pari a
15.907 milioni di euro (15.235 milioni al 31 dicembre 2001) e
l'indebitamento finanziario netto è di 15.956 milioni di euro, in
diminuzione di 366 milioni rispetto al 31 dicembre 2001 (16.322 milioni di
euro). La riduzione dell'indebitamento è dovuta sostanzialmente agli
incassi dei dividendi (904 milioni di euro) e agli incassi derivanti dalla
cessione delle partecipazioni in Lottomatica e Webegg (218 milioni di euro),
cui si contrappongono gli esborsi per complessivi 756 milioni di euro,
principalmente per oneri finanziari. Eventi successivi al 30 settembre 2002
Nell'ambito del piano di rifinanziamento e di miglioramento del profilo di
scadenza del debito, si è conclusa a ottobre la riapertura di tre prestiti
obbligazionari esistenti per un importo complessivo di 1.550 milioni di
euro. A conclusione del già annunciato progetto Tiglio, il 29 ottobre
Olivetti ha trasferito attività e asset immobiliari a Tiglio I, società
immobiliare controllata da The Morgan Stanley Real Estate Funds nella quale
Olivetti parteciperà con una quota dell'8,84%. Con quest'operazione
Olivetti realizza una plusvalenza lorda di circa 70 milioni di euro e un
impatto finanziario positivo, al lordo delle imposte, dell'ordine di 165
milioni di euro a fronte di un valore complessivo degli asset trasferiti
pari a circa 225 milioni di euro. Evoluzione prevedibile della gestione
nell'esercizio 2002 Il Gruppo Olivetti, in relazione all'andamento
prevedibile del Gruppo Telecom Italia, dovrebbe presentare un risultato
consolidato in utile prima delle imposte e ante ammortamento dell'avviamento
dell'acquisizione di Telecom Italia. Il risultato di Olivetti S.p.A. per
l'intero esercizio 2002 - considerati gli oneri finanziari e gli altri costi
operativi dell'ultimo trimestre - si prevede ampiamente positivo in
relazione ai dividendi che deriveranno da Telecom Italia e che saranno
contabilizzati nel mese di dicembre 2002. Tenuto conto di quanto sopra la
società prevede un ritorno al dividendo. Nuovo Codice di Comportamento in
materia di insider dealing Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre
adottato il Codice di Comportamento della Società in materia di insider
dealing. Il Codice di Comportamento è stato redatto in ottemperanza alla
disciplina recentemente introdotta da Borsa Italiana, che - come noto -
comporta per le società quotate un obbligo di disclosure periodico, a
partire dal 1° gennaio 2003, circa le operazioni effettuate sui titoli
quotati dell'emittente e delle sue controllate, da soggetti che possono
accedere ad informazioni price sensitive. Rispetto alla disciplina di
riferimento elaborata da Borsa Italiana, il documento si caratterizza nei
seguenti profili qualificanti: flessibilità nell'individuazione del novero
delle persone assoggettate a obbligo di disclosure, al fine di poter tener
conto anche di situazioni contingenti di accesso alle informazioni
riservate; estensione dell'obbligo di comunicazione alle operazioni
effettuate su strumenti finanziari quotati emessi dalle società
controllanti (oltre che dalle controllate); sensibile riduzione delle soglie
quantitative di rilevanza delle operazioni da segnalare al mercato con
periodicità trimestrale (da 50.000 a 35.000 euro) ovvero immediatamente
all'atto dell'effettuazione (da 250.000 a 80.0000 euro); estensione
dell'obbligo di trasparenza agli atti di esercizio di stock options o di
diritti di opzione nonché a tutte le operazioni su strumenti finanziari
emessi da società del Gruppo, quand'anche realizzate nell'ambito di
rapporti di gestione su base individuale di portafogli di investimento, in
cui il cliente rinunci alla facoltà di impartire istruzioni; previsione di
"black-out periods", cioè di periodi predeterminati durante i
quali le persone soggette alle previsioni del Codice non possono compiere
operazioni. Il Codice di Comportamento prevede poi un sistema sanzionatorio
di particolare rigore che, per Amministratori e Sindaci, contempla la
possibilità di proporre all'Assemblea la revoca dall'incarico. L'entrata in
vigore del Codice è anticipata rispetto al termine obbligatorio previsto
dal Regolamento di Borsa (1° dicembre 2002, anziché 1° gennaio 2003). Le
operazioni effettuate nel mese di dicembre 2002 saranno cumulate, ai fini
degli obblighi di comunicazione, a quelle del primo trimestre 2003. Il
Consiglio di Amministrazione ha infine preso atto delle dimissioni,
rassegnate con efficacia odierna, del consigliere dott. Pietro Modiano e ha
cooptato in sua sostituzione la d.ssa Paola Pierri, Direttore Generale di
Unicredit Banca Mobiliare S.p.A.
MECCANICA
VARIA: RALLENTAMENTO DELLA CRESCITA
Milano, 11 novembre 2002 - Meno positivi i risultati della meccanica varia
nel III trimestre 2002. Lo rivela l'indagine Anima, secondo cui il saldo tra
le aziende che denunciano un fatturato migliorato e quelle che lo giudicano
peggiorato ha subito un lieve calo, passando da 17,9% a 10,S%. Basso il
carnet ordini, ma è atteso un recupero per il IV trimestre. Per il
Presidente Savino Rizzio: "Per superare il momento di stagnazione, è
indispensabile investire in innovazione, nello sviluppo di nuovi prodotti e
in quanto necessario per realizzarli. Se non andremo verso prodotti
tecnologicamente più avanzati, per i nostri competitori dei paesi ad
economia emergente sarà facile copiarci ed invadere i mercati sfruttando il
vantaggio di una manodopera a basso costo". Una situazione meno
positiva ha caratterizzato l'andamento della meccanica varia nel III
trimestre 2002. E' quanto emerge dai risultati dell'indagine trimestrale
sull'andamento del settore resi noti dall'Anima (Federazione delle
Associazioni Nazionali dell'Industria Meccanica varia ed Affine), secondo i
quali, dopo un secondo trimestre 2002 che aveva segnato un netto
miglioramento dei fatturati, si è assistito ad un rallentamento della
crescita. Analizzando i dati elaborati dalla Federazione su un campione di
307 imprese associate, emerge che tra luglio e settembre il saldo tra le
aziende che denunciano una situazione di fatturato "migliorata" e
quelle che invece la giudicano "peggiorata" è passato da 17,9%
del II trimestre 2002 a 10,8% del III trimestre 2002. Il fatturato
complessivo rispetto al periodo luglio./settembre 2002 è aumentato per il
30,3 % delle aziende (36,4% nel II trimestre 2002) ed è rimasto stabile per
il 50,2%; aumentano le aziende che dichiarano peggiorata la situazione: dal
18,5% del periodo precedente al 19,5%. Situazioni equivalenti sia sul
mercato interno, con un saldo pari a +6,5% (era 14,6% nel trimestre
precedente), che sui mercati esteri, che hanno fatto registrare un saldo
pari a 4,1% (13,4% del II trimestre). Le aziende che dichiarano infatti
migliorato il fatturato Italia sono il 27% (32,8% nel II trimestre 2002),
contro il 20,5% che lo indica peggiorato (era il 18,2% nel trimestre
precedente), mentre per quanto riguarda i mercati esteri le imprese che nel
periodo luglio/settembre giudicano migliorato il fatturato sono il 24%
(31,4% nel II trimestre 2001) contro il 19,9% che invece registra un
peggioramento (18% nel periodo precedente). La situazione ordini è la più
bassa registrata negli ultimi 3 anni, con un carnet che copre mediamente 2,7
mesi di lavoro (2,9 nel trimestre precedente), tuttavia le previsioni per il
IV trimestre sono improntate su un cauto ottimismo: il 59,9% delle imprese
si attende infatti il perdurare di una certa stabilità, mentre si prospetta
un incremento della domanda per il 25,1% delle aziende, solo il 15°'ó
prevede invece un peggioramento. L'indagine denuncia aspettative di un
miglioramento sia per quanto riguarda l'Italia che l'estero: il 27,5% delle
aziende si attende un aumento sul mercato internazionale ed il 22.1% in
Italia. Stabile la previsione relativa all'occupazione (per l' 85,7% delle
aziende intervistate). Una situazione di stallo caratterizza anche i
programmi di investimento, aspetto che induce a preoccupazione in quanto la
pausa di riflessione dovrebbe invece incoraggiare la loro ottimizzazione.
Per Savino Rizzio, presidente Anima, è l'innovazione la strategia vincente
per uscire dalla stagnazione: "E' il momento di investire nello
sviluppo di nuovi prodotti e in ciò che è necessario per realizzarli. Se
non seguiremo la strada dell'innovazione sarà facile per i nostri
competitori copiarci, usufruendo del dumping sociale. Il sistema sta
esportando in mille modi più tecnologia di quanto non riesca a costruire.
Se non ci rinnoviamo saremo perdenti ". Analisi settoriale:
Differenziata la situazione nei diversi comparti della meccanica varia. Il
comparto "sistemi di sollevamento e movimentazione" è stato
caratterizzato nel III trimestre 2002 da una da una sostanziale stabilità
del fatturato, con saldi tra le aziende che lo dichiarano aumentato e quelle
che lo dichiarano peggiorato in pareggio. Attese favorevoli per il IV
trimestre. Un'intonazione meno positiva caratterizza i risultati del
comparto "macchine edili, stradali, minerarie ed affini", con un
carnet ordini sceso da 3,3 a 2,9 mesi. Ancora soddisfacente il trend delle
aziende del comparto "macchine per l'industria alimentare" nel III
trimestre. Il fatturato è cresciuto per il 36,8%, è rimasto invariato per
il 57,9% ed è peggiorato solo per il 5,3%. Le previsioni per il IV
trimestre 2002 sono per una sostanziale stabilità. I dati relativi al
comparto "affettatrici elettriche" mostrano che una netta ripresa
del fatturato ha interessato almeno il 509.0' delle imprese intervistate.
Andamento "stabile" per il 41,7%. A conferma delle attese il
comparto "macchine per la lavorazione delle carni" ha registrato
un netto miglioramento del fatturato. Le aspettative per il IV trimestre
sono meno favorevoli e non inducono ad investire in impianti e manodopera.
Non uniformi i risultati delle aziende del comparto "macchine per caffè
espresso": il 44,4% del campione censito denuncia una crescita del
fatturato il 33,3'1ó una riduzione e il 22,3% una sostanziale stabilità..
Il carnet ordini è passato da 1,8 a 1,1 mesi e non vi sono segnali di
ripresa della domanda. Meno positivo il trend delle "attrezzature
frigorifere per il commercio", anche se il 42,8% delle imprese censite
ha registrato una crescita del fatturato. E' atteso un peggioramento della
situazione ordini e contrazioni sia a livello di manodopera occupata che di
investimenti. Come era ipotizzabile nel III trimestre il comparto
"apparecchiature aerauliche", non ha eguagliato i buoni risultati
del periodo precedente. Il carnet ordini è passato da 2,8 a 2 mesi.
Previsioni all'insegna della stabilità per il 68,2% delle aziende, il 22,7°
si attende una riduzione degli ordini e solo il 9,1 % un aumento. In
ulteriore ripresa rispetto allo scorso trimestre il settore "apparecchi
e componenti per impianti termici" con un saldo pari a +51,5 °f° per
l'Italia e +39,2°1ó per l'estero. La domanda è attesa rimanere vivace
anche negli ultimi mesi dell'anno. Per il settore "serrature e
ferramenta" una migliorata situazione sul fronte estero ha solo
parzialmente compensato il deteriorarsi di quella del mercato nazionale. La
situazione degli ordini è bassa e i mesi di lavoro assicurato sono scesi da
2,7 a 2,3. Si prospetta una. situazione più favorevole per il IV trimestre.
Decisamente negativi i dati relativi al settore "casseforti, porte
corazzate e cassette di sicurezza" che presenta un saldo pari a -40%
legato alla flessione dei mercati interno ed esteri, che rispettivamente
segnano saldi negativi del -50% e del -20%. Il comparto "posateria,
coltelleria, vasellame, pentolame ed affini", denuncia una situazione
preoccupante per quanto riguarda il fatturato del III trimestre e la
situazione ordini. Si prevede tuttavia una ripresa per fine anno. Per quel
che concerne gli "impianti di finitura" si notano, a fronte di un
rallentamento delle vendite Italia, migliori opportunità all'estero.
Preoccupanti le previsioni per il IV trimestre: il 18,8°%° del campione
censito si attende un aumento della domanda, il 43,81,>,ó una stabilità
e il 37,4% una diminuzione. E' proseguita la crescita del comparto "valvolame
per uso industriale", che ha segnato performance eccellenti sia sul
mercato interno (+66,7%) che su quelli esteri (+33,2%). In ripresa rispetto
allo scorso trimestre il settore "rubinetteria sanitaria", dove il
saldo tra le aziende che dichiarano aumentato il fatturato e quelle che lo
dichiarano peggiorato ritorna positivo (+6,7%) grazie alla migliorata
situazione sul mercato nazionale. Ancora pesante la situazione del comparto
"valvolame in bronzo e ottone". E' attesa una. ripresa della.
domanda nel IV trimestre che dovrebbe interessare in particolare
l'estero.
PRIMA IN ITALIA,
ENEL ADOTTA UN APPOSITO MODELLO ORGANIZZATIVO PER PREVENIRE I REATI IN
AMBITO SOCIETARIO L'ADOZIONE DEL MODELLO, PREVISTA DAL DECRETO LEGISLATIVO
231/2001 CHE INTRODUCE LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA (MA DI FATTO
PENALE) DELLE SOCIETÀ.
Milano, 11 novembre 2002 - Enel è la prima società in Italia a dotarsi di
uno strumento organizzativo e gestionale, finalizzato a migliorare gli
strumenti di controllo al fine di prevenire una serie di reati. Si tratta
del Modello organizzativo previsto dal decreto legislativo 231 dell'8 giugno
2001, che ha introdotto nell'ordinamento italiano un regime di responsabilità
amministrativa (ma di fatto penale) a carico delle società per i reati
contro la Pubblica Amministrazione (corruzione, concussione, ecc.) o per
reati societari (falso in bilancio, ecc.) commessi da parte di
amministratori, dirigenti o dipendenti nell'interesse o vantaggio delle
società stesse. Per Enel questo è un ulteriore passo verso il rigore, la
trasparenza ed il senso di responsabilità nei rapporti interni e con il
mondo esterno, per offrire agli azionisti le migliori garanzie di una
gestione efficiente e corretta. Il Modello organizzativo, infatti, si
aggiunge agli altri strumenti già in vigore da tempo, come le regole di
Corporate Governance previste dal Codice di Autodisciplina, il Codice Etico,
che già vieta, ad esempio, nell'ambito del Gruppo l'affidamento di
consulenze alla società incaricata della revisione del bilancio ed
all'intero network ad essa collegato, ed il bilancio ambientale, al quale
presto si aggiungeranno il "dealing code" (per operazioni sui
titoli della Società effettuate dagli stessi amministratori o dipendenti)
ed il bilancio di sostenibilità. Il Modello Enel, varato dal Consiglio di
Amministrazione della Società il 23 luglio del 2002, è stato presentato l'
8 novembre presso la Borsa Italiana, a Milano. Dopo i saluti del presidente
della Borsa Italiana, Angelo Tantazzi, il presidente di Enel Piero Gnudi ha
introdotto i lavori, inquadrando il nuovo Modello organizzativo nel più
ampio impegno di Enel per la trasparenza. Hanno poi illustrato il Modello
Enel Claudio Sartorelli, direttore della Segreteria Societaria, e Antonio
Cardani, direttore Audit. Sulle caratteristiche del decreto legislativo 231
sono quindi intervenuti i professori Natalino Irti (ordinario di Diritto
Civile alla Sapienza), Piergaetano Marchetti (ordinario di Diritto
Commerciale alla Bocconi) ed Alberto Alessandri (ordinario di Diritto Penale
alla Bocconi). Il presidente Gnudi, aprendo i lavori, ha detto: "Dalla
fine del 2000 il processo di crescita del mercato borsistico italiano si è
interrotto. Hanno pesato i fatti dell'11 settembre, ma non solo. La crisi ha
avuto inizio negli Stati Uniti poiché i risparmiatori hanno avvertito un
senso di scarsa trasparenza e affidabilità dei bilanci societari che ha
portato all'allontanamento dalla Borsa. Per l'Italia il danno è stato, se
possibile, ancora più grave. Il piccolo risparmiatore si era avvicinato
alla Borsa dopo decenni di diffidenza, e la fiducia, difficilissima da
guadagnarsi, è cosa molto facile a perdersi. Tutte le società devono
impegnarsi per ridare al mercato la garanzia di puntare alla massima
trasparenza e di disporre di controlli interni efficaci. L'Enel - che è una
delle principali società del listino con oltre 2,5 milioni di azionisti -
intende fare la sua parte per trasmettere ai risparmiatori un segnale
rassicurante. L'introduzione del Modello non serve infatti al solo scopo di
difendersi dalle sanzioni previste dalla legge, ma anche e soprattutto per
migliorare le strutture di controllo interno per evitare che quei reati si
compiano". Il decreto legislativo 231 prevede infatti di esonerare
dalle sanzioni previste dal decreto stesso le società che possano
dimostrare di aver adottato un modello di organizzazione e di gestione
idoneo a prevenire tali reati e di aver affidato a un proprio organismo
dotato di poteri autonomi di iniziativa e controllo il compito di vigilare
sul funzionamento e l'osservanza di tale modello. Con questa normativa,
adottata in recepimento di alcune convenzioni internazionali (in particolare
della Convenzione Ocse del dicembre 1997 sulla lotta alla corruzione dei
pubblici ufficiali), l'ordinamento italiano si è allineato al sistema di
altri paesi e in particolare alla normativa Usa, dove fin dal 1977 è in
vigore il "Foreing Corrupt Pratices Act" che ha per primo
introdotto nei riguardi delle imprese un'apposita normativa anti-corruzione.
Il Modello Enel comprende per ora la parte generale e la parte speciale
relativa ai reati commessi contro la Pubblica Amministrazione, mentre si sta
procedendo ad integrarlo con la parte relativa ai reati societari. La
funzione di organo di controllo è stata affidata per la Capogruppo al
responsabile dell'Audit, che avrà anche il compito di coordinare l'adozione
e la gestione dello schema del Modello da parte delle altre società del
Gruppo, nonché le attività degli altri organi di controllo operanti presso
le stesse.
DAL 30 NOVEMBRE
RAFFAELE JERUSALMI ASSUME AD INTERIM LA RESPONSABILITA' GESTIONALE DEL NUOVO
MERCATO
Milano, 11 novembre 2002 - Dal prossimo 30 novembre Raffaele Jerusalmi,
Responsabile dell'area Mercati di Borsa Italiana, assume ad interim la
responsabilità gestionale del Nuovo Mercato al posto di Maria Pierdicchi
che lascia la società per assumere un importante incarico in un'istituzione
finanziaria. Raffaele Jerusalmi ricopre dal novembre 2001 la carica di
Executive Director dei Mercati di Borsa Italiana e risponde direttamente
all'Amministratore Delegato, Massimo Capuano. A Maria Pierdicchi Borsa
Italiana formula i migliori auguri per la Sua nuova attività ed esprime il
più vivo apprezzamento per il lavoro svolto in questi anni per lo sviluppo
e il consolidamento del Nuovo Mercato.
RAS: IN VIGORE
IL CODICE SULL'INTERNAL DEALING DAL 5 NOVEMBRE SU INTERNET LE TRANSAZIONI
EFFETTUATE DA AMMINISTRATORI, SINDACI E MANAGER RAS SUI TITOLI DELLA SOCIETÀ
Milano, 11 novembre 2002 - Con un anticipo di quasi due mesi rispetto ai
termini fissati dalla Borsa, entra in vigore il 5 novembre il Regolamento
Ras in materia di Internal Dealing. Il codice prevede, tra l'altro, la
pubblicazione sul sito Internet delle transazioni su titoli Ras effettuate
dai componenti degli organi sociali e dell'alta direzione della società. Le
disposizioni ampliano significativamente le regole di Borsa Italiana in
materia di Internal Dealing. Rispetto alle soglie fissate da Borsa Italiana,
Ras ha ridotto da 50 mila a 25 mila euro il limite per le transazioni su
titoli della società oltre il quale si rende obbligatoria la comunicazione
al mercato da parte di amministratori, sindaci effettivi, direttori generali
e direttori centrali. Tale comunicazione avviene entro cinque giorni di
borsa aperta, anziché trimestralmente come richiesto dal codice di Borsa
Italiana. Le informazioni relative al possesso e alle operazioni sui titoli
Ras vengono pubblicate sul sito Internet www.ras.it
in un'apposita sezione dedicata alla Corporate Governance. Per tutte le
altre persone rilevanti (dipendenti Ras che lavorano in settori in cui si ha
accesso a informazioni riservate) si applica il regolamento emanato da Borsa
Italiana: avranno visibilità le operazioni su titoli Ras per importi
superiori ai 50 mila euro, che verranno comunicate al mercato con cadenza
trimestrale. Ogni transazione superiore ai 25 mila euro dovrà in ogni caso
essere notificata alla funzione Compliance Ras. Le operazioni significative
effettuate dalle persone rilevanti, per controvalore singolo o cumulato che
oltrepassi la soglia dei 250 mila euro, verranno tempestivamente comunicate
al mercato dalla funzione Compliance
RIFORMA DEL
DIRITTO SOCIETARIO: IL DISEGNO DI DECRETO LEGISLATIVO RAFFORZA IL RUOLO DEL
REGISTRO DELLE IMPRESE UNIONCAMERE: UNA RIFORMA ALL'INSEGNA DELL'AUTONOMIA
D'IMPRESA E DELLA TRASPARENZA
Roma, 11 novembre 2002 - La riforma accresce l'autonomia organizzativa delle
piccole e medie imprese e introduce elementi di semplificazione e di
riduzione dei tempi di risposta della pubblica amministrazione. Si tratta di
elementi di sicuro vantaggio per l'attività dei nostri operatori economici.
Questa l'opinone espressa da Unioncamere in merito ai decreti di riforma del
diritto societario, da poco licenziati dal consiglio dei ministri e ora al
vaglio del Parlamento. La riforma del diritto societario è stata oggetto
del convegno "Registro delle imprese e conciliazione nella riforma del
diritto societario", organizzato questa mattina a Roma da Unioncamere e
InfoCamere. Ad esso hanno preso parte il Sottosegretario al ministero di
Giustizia e presidente della Commissione per la riforma, Michele Vietti, il
Segretario generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli, oltre a giuristi ed
esperti della materia. Il convegno ha evidenziato come il valore di
pubblicità legale dell'impresa, connesso all'iscrizione al Registro delle
imprese gestito dalle Camere di Commercio, venga inoltre rafforzato dalla
riforma attraverso una serie di previsioni innovative che vanno nel segno
della maggiore trasparenza delle attività economiche e di migliore capacità
di informazione sulla struttura e sulle evoluzioni del tessuto economico del
paese E' significativa, a questo proposito, la previsone della dichiarazione
al Registro dell'appartenza dell'impresa ad un gruppo societario. Anche le
norme in materia di conciliazione, contenute nel disegno di decreto
legislativo, attuativo dell'articolo 12 della legge delega sulla riforma del
diritto societario rappresentano un sicuro passo avanti verso la diffusione
di questo strumento extragiudiziale di composizione delle controversie tra
imprese. Rispetto alla riforma nel suo complesso, Unioncamere avanza una
serie di osservazioni e di proposte: vista la prossima introduzione
obbligatoria della trasmissione per via telematica dei documenti e degli
atti al Registro delle imprese, appare opportuno ridurre il numero di firme
richiesto per la gestione delle cariche sociali (nomina e cessazione di
amministratori e sindaci) a favore dell'individuazione di un rappresentante
delegato; attribuire uno specifico riconoscimento al ruolo delle Camere di
Commercio nella promozione e nella diffusione delle pratiche stragiudiziali
di composizione delle controversie del diritto d'impresa.
CONVOCAZIONE
CDA DI INFERENTIA DNM SPA
Milano, 11 novembre 2002 - Inferentia Dnmrende noto che il Consiglio di
Amministrazione della società chiamato ad esaminare, tra l'altro, la
relazione trimestrale al 30 settembre 2002, si riunirà il prossimo 12
novembre.
ESPRINET: NEI
PRIMI NOVE MESI FATTURATO A 600 MILIONI DI EURO (+9%)
Nova Milanese, 11 novembre 2002- Esprinet S.p.A., il distributore di
Information Technology leader sul mercato italiano, conferma il positivo
trend grazie ad una crescita dei ricavi consolidati nei primi nove mesi del
9% a ca. 600 milioni di euro, a fronte di un mercato informatico cresciuto
nello stesso periodo del solo 1,3% (fonte: Sirmi, ottobre 2002). A perimetro
costante, ossia escludendo l'apporto di Pisani, la crescita è stimabile
nella misura del 7,5%. I positivi dati relativi alle vendite si combinano
con un altrettanto positivo risultato in termini di riduzione
dell'indebitamento finanziario netto, che è sceso a 90,2 milioni di euro
(-21% rispetto al settembre 2001 e -15% rispetto alla chiusura del trimestre
precedente). Queste alcune anticipazioni dalla relazione trimestrale per il
periodo chiuso al 30 settembre 2002 che il Consiglio d'Amministrazione di
Esprinet sarà chiamato ad approvare il prossimo 13 novembre p.v.. La Società
prosegue quindi il suo percorso di crescita e conferma la particolare
attenzione alla riduzione degli impieghi di capitale circolante e della
corrispondente esposizione verso il sistema bancario. Il terzo trimestre ha
inoltre visto Esprinet impegnata nell'integrazione operativa di Pisani,
nell'acquisizione di Assotrade S.p.A. - il cui ramo d'azienda distributivo
è stato affittato con decorrenza dal 1° ottobre scorso - e nell'avvio
della nuova piattaforma logistica di Cambiago (Mi). Alessandro Cattani,
amministratore delegato di Esprinet, nel commentare questi primi dati ha
dichiarato: "Il nostro impegno sia sul fronte commerciale che su quello
finanziario è stato premiato ancora una volta. Abbiamo inoltre portato a
termine importanti attività come l'avvio della nuova piattaforma logistica
e il perfezionamento di due acquisizioni di rilievo come Pisani e Assotrade,
nonché la creazione di un'importante alleanza a livello europeo come l'
European Wholesale Group, a conferma della nostra capacità di rispettare
gli impegni assunti verso il mercato."
PARMALAT
FINANZIARIA PRIMI NOVE MESI 2002 CRESCITA INTERNA A VALORE + 5,4% (POSITIVA
ANCHE NEL TERZO TRIMESTRE) PRONTO IL PRIMO RAPPORTO AMBIENTALE
Milano, 11 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione riunitosi, l'8
novembre , sotto la presidenza del Cav. Lav. Calisto Tanzi, ha esaminato la
relazione sull'andamento della gestione del terzo trimestre dell'esercizio
2002 (periodo 1° luglio - 30 settembre). Commento ai dati economici dei
primi nove mesi dell'esercizio 2002. Nei primi nove mesi dell'esercizio il
Gruppo Parmalat ha realizzato un fatturato consolidato di 5.663 milioni di
euro rispetto ai 5.811 milioni di euro dei primi nove mesi dell'esercizio
2001. Sull'andamento del fatturato ha inciso positivamente la crescita
interna a valore del 5,4% e le variazioni intervenute nell'area di
consolidamento dell'1% mentre ha influito negativamente la svalutazione nei
confronti dell'euro di alcune valute di operatività del Gruppo,
principalmente quelle del Sud America, per l'8,9%. Il cambio medio di tali
valute nei primi nove mesi dell'esercizio 2002 ha infatti registrato,
rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente, il seguente
deprezzamento verso l'euro: Bolivar venezuelano - 36,3%; Peso argentino -
67,6%; Peso cileno - 13,4%; Peso colombiano - 11,2%; Peso uruguaiano -
32,7%; Real brasiliano - 17,9%. Sul fatturato ha inciso negativamente anche
il deprezzamento, rispetto all'euro, di altre valute di operatività del
Gruppo, in particolare, il Rand sudafricano, il dollaro canadese e il
dollaro statunitense. Per effetto delle predette cause pertanto il fatturato
è diminuito di 148 milioni di euro, pari al 2,5%, rispetto al
corrispondente periodo dell'anno precedente. La crescita interna in volumi
è stata pari al 2,5% rispetto al 3,4% del corrispondente periodo
dell'esercizio precedente. Il fatturato nei primi nove mesi dell'esercizio
è stato realizzato per il 34,3% in Europa (32% nei primi nove mesi
dell'esercizio precedente), per il 35,7% in Nord e Centro America (35%), per
il 22,7% in Sud America (25%) e per il 7,3% in altre aree geografiche (8%).
Il margine operativo lordo è ammontato a 687,3 milioni di euro con una
diminuzione dell'1,6% rispetto ai 698,3 milioni dei primi nove mesi
dell'esercizio precedente. Il rapporto tra il margine operativo lordo ed il
fatturato si attesta al 12,1%, sostanzialmente in linea rispetto al 12% del
corrispondente periodo dell'esercizio precedente e al 12,2% dell'intero
esercizio 2001. Il margine operativo netto si è incrementato del 5%
passando da 431,6 milioni di euro dei primi nove mesi dell'esercizio
precedente a 453,4 milioni. Il rapporto tra il margine operativo netto ed il
fatturato si attesta all'8% rispetto al 7,4% del corrispondente periodo
dell'esercizio precedente e al 7,7% dell'intero esercizio 2001. Sul
fatturato e sul margine operativo lordo la svalutazione di diverse valute di
operatività del Gruppo ha influito negativamente. Al contrario sul margine
operativo netto ha influito positivamente in quanto tale deprezzamento ha
ridotto l'entità complessiva delle immobilizzazioni sulle quali sono stati
computati gli ammortamenti. Nella determinazione degli ammortamenti sono
stati applicati i medesimi criteri e le medesime aliquote utilizzate per la
redazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2001 e della relazione
trimestrale del corrispondente periodo dell'anno precedente. Gli
ammortamenti hanno inciso sul fatturato dei primi nove mesi dell'esercizio
per il 4,1% rispetto al 4,6% dell'analogo periodo dell'esercizio precedente
e al 4,5% dell'intero esercizio 2001. Il Gruppo nei primi nove mesi
dell'esercizio ha operato, come nel precedente esercizio, in 30 paesi,
avvalendosi in media di n. 37.668 dipendenti, contro una media di n. 37.528
dipendenti utilizzati nel corso del corrispondente periodo dell'esercizio
precedente. Gli oneri finanziari complessivi dei primi nove mesi
dell'esercizio, al netto dei proventi e comprensivi delle differenze cambio
passive, sono ammontati a 103,9 milioni di euro, contro 100,6 milioni di
oneri finanziari netti del corrispondente periodo dell'esercizio precedente.
L'incidenza degli oneri finanziari netti sul fatturato, al netto delle
differenze cambio passive, è rimasta costante intorno all'1,6% come
nell'esercizio 2001. Va precisato che differenze cambio passive, pari a 26,1
milioni di euro non ancora realizzate ma derivanti dalla puntuale
rilevazione del cambio alla data del 30 settembre 2002, relative all'anomalo
andamento della valuta brasiliana, dovuto all'incertezza manifestatasi per
effetto delle recenti elezioni presidenziali, sono state appostate tra gli
oneri straordinari in quanto si presume possano essere riassorbite entro la
fine dell'esercizio per effetto della prevedibile stabilizzazione del cambio
della valuta sudamericana per il venire meno delle incertezze legate alla
soluzione della vicenda elettorale.
AUTOSTRADE:
APPROVATI RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2002, IN LINEA CON ATTESE FORTE IMPULSO
AI LAVORI DI POTENZIAMENTO E AMMODERNAMENTO DELLA RETE - IN CRESCITA LE
QUANTITÀ NELLE MANUTENZIONI VIA LIBERA AL CODICE DI COMPORTAMENTO PREVISTO
DAL DECRETO LEGISLATIVO 231/01 SULLE RESPONSABILITÀ DELLE SOCIETÀ
Roma, 11 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Autostrade,
riunitosi l'8 novembre a Roma sotto la presidenza di Gian Maria Gros-Pietro,
ha approvato la relazione sull'andamento gestionale del Gruppo al 30
settembre 2002. I ricavi consolidati dei primi nove mesi del 2002, pari a
1.778,6 milioni di euro, s'incrementano di 83,6 milioni di euro (+4,9%)
rispetto all'analogo periodo del 2001 (1.694,9 milioni di euro). Il margine
operativo lordo (Ebitda), pari a 1.142 milioni di euro, evidenzia un
incremento di 104 milioni di euro (+10%) rispetto all'anno precedente (1.038
milioni di euro); l'Ebitda margin passa al 64,1%, dal 61,2% nei primi nove
mesi del 2001. Il risultato operativo (Ebit), pari a 821,5 milioni di euro
(738 milioni di euro nei primi nove mesi del 2001), registra un incremento
dell'11,3%. I costi esterni della produzione, pari a 289,7 milioni di euro
(307,2 nei primi nove mesi del 2001), diminuiscono del 5,7%, principalmente
in relazione all'efficientamento delle attività operative e del processo di
approvvigionamento. Il costo del lavoro netto (339,9 milioni di euro)
presenta un incremento di 0,6 milioni di euro (+0,2%) rispetto ai primi nove
mesi del 2001 (339,3 milioni di euro), dovuto essenzialmente al saldo tra la
riduzione dell'organico medio del Gruppo (-3%) e l'aumento del costo medio
unitario influenzato dal rinnovo del contratto collettivo di lavoro avvenuto
nel corso del terzo trimestre 2002. L'utile netto del periodo (quota della
capogruppo), pari a 366,5 milioni di euro, cresce di 35,8 milioni di euro
(+10,8%) rispetto ai 330,7 milioni di euro registrati nei primi nove mesi
del 2001, principalmente per effetto dei miglioramenti gestionali che hanno
compensato la maggiore svalutazione della partecipazione in BLU rispetto
all'analogo periodo del 2001. Il capitale proprio, della capogruppo e di
terzi, al 30 settembre 2002 è pari a 2.913 milioni di euro (2.844,8 milioni
di euro al 31/12/01) e rappresenta il 73,2% del capitale investito (69,7% al
31 dicembre 2001). L'indebitamento finanziario netto (1.065,7 milioni di
euro) pari al 26,8% del capitale investito (1.238,2 milioni di euro pari al
30,3% al 31/12/01), si riduce di 172,5 milioni di euro. La Capogruppo
Autostrade S.p.A. ha fatto registrare nel periodo ricavi per 1.605 milioni
di euro (+5%), un margine operativo lordo di 1.058,9 milioni di euro (+9,2%)
e un utile netto di 369,4 milioni di euro (+16,4%). Il CdA ha inoltre dato
via libera al codice di comportamento previsto dalla Legge 231/01 sulle
responsabilità delle società, con l'adozione del codice etico e del
modello organizzativo, e con la nomina dell'Organismo di Vigilianza. Per
quanto concerne i lavori di potenziamento e sviluppo della rete si sono
registrati significativi passi in avanti. In particolare si segnalano:
l'approvazione da parte dell'Anas, il 1° luglio 2002, del progetto
esecutivo della Galleria di Base, opera centrale per la realizzazione della
Variante di Valico sul tratto appenninico dell'A1 (il relativo bando di
gara, per un importo a base d'asta di 555,7 milioni di euro, è stato
pubblicato nel mese di agosto); nel mese di settembre sono stati inoltre
consegnati i Lotti 3 e 4 della Variante di Valico, che prevedono opere per
un importo complessivo di 210 milioni di euro l'affidamento, nel mese di
luglio, dei lavori di completamento della Galleria di Nazzano nel tratto
Orte-Fiano dell'A1; è inoltre importante sottolineare che dal mese di
agosto tale tratto, fatta eccezione per la Galleria di Nazzano, è
interamente percorribile a 3 corsie; il completamento del tratto
Morgex-Courmayeur, sul raccordo autostradale della Val d'Aosta, che porta a
27 i chilometri aperti al traffico sui circa 32 di estensione complessiva
dell'arteria, la cui ultimazione è prevista per il 2005 Parallelamente
occorre rilevare la situazione di stallo venutasi a creare sulla Tangenziale
di Bologna a seguito dell'accordo dell'8 agosto 2002 tra Enti Locali e
Ministero delle Infrastrutture, che ha delineato una nuova scelta
progettuale rispetto all'ipotesi inserita nel Piano finanziario di
Autostrade; la Conferenza dei Servizi, aperta il 30 settembre u.s. per
analizzare il progetto esecutivo di Autostrade, è stata immediatamente
sospesa e riconvocata per il 29 dicembre p.v.. La costante attività di
manutenzione costituisce per Autostrade la leva fondamentale per garantire
la sicurezza e la funzionalità della rete in esercizio. Nei primi nove mesi
del 2002 sono stati effettuati interventi molto consistenti per il
rifacimento delle pavimentazioni, con una forte crescita per superfici (+9%
rispetto all'analogo periodo del 2001) e volumi (+ 5,3%). Gli altri lavori
hanno riguardato in particolare le barriere di sicurezza, i ponti, il
completamento dei lavori di delineatura rifrangente degli imbocchi delle
gallerie e di installazione delle reti di protezione sui viadotti a
carreggiate separate e con spartitraffico metallico. Tra i fattori che hanno
contribuito al positivo andamento gestionale delle attività di esercizio
nel settore autostradale, si segnalano: l'incremento complessivo del 2,5%
(+2,5% i veicoli leggeri e +2,6% i pesanti) dei chilometri percorsi sulla
rete di Gruppo nei primi nove mesi dell'anno; la costante crescita dei
livelli di sicurezza sulla rete Autostrade; nei primi nove mesi del 2002 il
Tasso di Incidentalità Globale è passato a un valore del 48,31 rispetto al
49,75 dell'omologo periodo 2001, pur in presenza del già citato aumento dei
volumi di traffico; la costituzione in data 2 settembre 2002 della nuova
Società "Strada dei Parchi S.p.A." che a breve assumerà la
gestione delle Autostrade A24/A25 Roma-L'Aquila-Teramo e Torano-Pescara, per
complessivi 281,4 chilometri; l'approvazione da parte dell'Anas, a fine
settembre, del piano finanziario per la realizzazione del Passante di Mestre
che verrà realizzato in quota paritetica dalle tre concessionarie
Autostrade, Autovie Venete e Venezia-Padova; il 31 ottobre u.s. il CIPE ha
inserito tale opera nei primi 3 interventi strategici previsti dalla Legge
Obiettivo; il superamento nel terzo trimestre 2002 di quota tre milioni per
quanto riguarda il numero di apparati Telepass in circolazione; dei
3.165.000 apparati Telepass (+20% rispetto a fine 2001) in circolazione al
30 settembre 2002, 1.634.600 erano Telepass Family, (+ 31% rispetto al
dicembre 2001). L'incidenza dell'utilizzo di mezzi automatici di pagamento
(Telepass, Viacard, Fast Pay, carte di credito e casse automatiche) sul
totale delle transazioni effettuate sulla rete di Autostrade (dati
provvisori) ha raggiunto nei primi nove mesi dell'anno il 61,7% (57,3%
nell'analogo periodo del 2001) Il 3° trimestre ha inoltre visto la
prosecuzione della negoziazione con l'Anas per la definizione, in linea con
quanto previsto dalla Convenzione del 1997, del Piano Tariffario per il
quinquennio 2003-2007, nonché di un piano aggiuntivo di investimenti per
4,3 miliardi di euro, finalizzato allo sviluppo della rete con
l'individuazione delle relative modalità di copertura finanziaria. Dopo che
il Consiglio di Amministrazione dell'Anas del 30 luglio u.s. aveva approvato
la metodologia condivisa, la negoziazione ha registrato un blocco a causa
della non integrale approvazione dell'Atto Aggiuntivo alla convenzione in
essere, esaminato dal CdA dell'Anas del 20 settembre. Quest'ultimo evento ha
determinato significative ripercussioni negative sul titolo Autostrade. Sono
tuttora in corso ulteriori contatti con le Istituzioni per pervenire ad una
soluzione condivisa. Fatti salienti successivi al terzo trimestre la
riattivazione, all'inizio del mese, dei cantieri per i lavori di
pavimentazione propedeutici all'ampliamento dell'Autostrada del Sole tra
Modena e Bologna. I lotti previsti per la realizzazione dell'opera sono
cinque, di cui quello avviato è finalizzato alla riqualificazione della
pavimentazione attuale. L'opera, ad intervento ultimato, comporterà un
significativo aumento dei livelli di fluidità, sicurezza e qualità del
servizio su una tratta che attualmente sopporta un volume di traffico
quattro volte superiore a quello originario (oltre 90 mila veicoli medi
giornalieri) ; il riconoscimento a fine ottobre da parte della Regione
Veneto della Pedemontana Veneta come progetto di pubblico interesse, e la
conseguente approvazione del bando di gara europeo. Alla Società
Pedemontana Veneta, promoter in Project Financing del progetto, Autostrade
partecipa per il 38%; il progetto prevede la realizzazione di una
superstrada a pedaggio, di circa 64 chilometri, che collegherà la A31
all'altezza di Dueville (Vicenza) con il casello di Treviso Nord sulla A27.
In data 7 ottobre 2002 sono stati sottoscritti sia il contratto definitivo
di vendita del 100% delle azioni di Blu a Tim, sia i contratti definitivi di
cessione dei singoli rami di azienda di BLU a Wind Telecomunicazioni, a
Vodafone Omnitel ed a H3G, con un prezzo provvisorio di 18 milioni di euro;
il prezzo definitivo sarà determinato al termine della fase di due
diligence condotta dagli acquirenti. Si ricorda che Autostrade nella
situazione al 30 giugno u.s. aveva già interamente svalutato la propria
partecipazione in Blu S.p.A. Per l'intero esercizio 2002 è attesa una
positiva evoluzione dei principali indicatori economico-gestionali, tenendo
conto: del consueto fenomeno della stagionalità, che nel quarto trimestre
dell'anno interessa sia i volumi di traffico che i volumi di manutenzione;
della conclusione del processo di dismissione della partecipazione detenuta
in Blu S.p.A. che, allo stato attuale, non sembra determinare ulteriori
oneri a carico del Gruppo.
SCELTI GLI
ADVISOR PER PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE, VALUTAZIONE PREZZO OPA E ASPETTI
LEGALI-SOCIETARI
Milano, 11 novembre 2002 - Nel corso della riunione odierna del Cda di
Autostrade sono stati illustrati i lineamenti principali del progetto di
riorganizzazione societaria del Gruppo che, attraverso la creazione di una
struttura a due diversi livelli (holding quotata e società operative),
consentirà una maggiore focalizzazione sui singoli business, con il
conferimento delle specifiche attività operative a società controllate. Il
CdA ha scelto in Lehman Brothers l'advisor che assisterà l'Azienda nella
messa a punto del progetto di riorganizzazione societaria. Inoltre il
Consiglio, al fine di prepararsi agli adempimenti conseguenti all'Opa
volontaria totalitaria annunciata da Schemaventotto, ha scelto gli advisor
per gli aspetti legali nei Professori Libonati, Cabras e Zaccheo, e gli
advisor per la valutazione della congruità del prezzo dell'Opa in Merrill
Lynch, Rothschild e Schroeder Salomon Smith Barney.
DELIBERATO
L'AUMENTO DELLA QUOTA IN AUTOSTRADA DEL BRENNERO SPA
Milano, 11 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Autostrade,
nella seduta odierna, ha deliberato di procedere all'aumento della
partecipazione in Autostrada del Brennero S.p.A., attraverso l'acquisto di
quote detenute e messe a disposizione da Banca Popolare dell'Emilia Romagna,
Comune di Modena, Camera di Commercio di Modena, Camera di Commercio di
Reggio Emilia e Assopiastrelle. A valle dell'operazione la quota di
Autostrade passerà dall'attuale 0,77% al 9%; l'investimento complessivo è
di circa 60 milioni di euro.
SEAT PG:
CONFERMA DATI PREVISIONALI
Torino, 11 novembre 2002 - Nel corso della Tmt Conference, organizzata da
Morgan Stanley a Barcellona, Paolo Dal Pino, Amministratore Delegato di Seat
PG, ha ribadito che, grazie al recupero di efficienza e al taglio dei costi
operativi, la crescita del margine operativo lordo rispetto al 2001,
prevista tra il 25-30%, sarà nell'ordine del 30%. Dal Pino ha inoltre
confermato che nel 2002 i ricavi del Gruppo dovrebbero crescere del 3-4 %
rispetto al 2001 (+2,6% nei primi 9 mesi del 2002).
CTO NOVEMBRE
2002 INVESTMENT OPINION
Bologna, 11 novembre 2002 - Il Gruppo Cto è uno dei principali publisher e
distributori in Italia di software di intrattenimento interattivo per pc e
console. E' presente anche nel gaming on line attraverso il progetto Ctonet.
Attraverso il proprio marchio Xtecnologies, Cto progetta e distribuisce
periferiche ed accessori a livello internazionale. Con l'acquisizione della
francese Arxel Guild, Cto realizza (publishing) videogiochi per Pc e
console. Nel FY'01, un esercizio di soli tre mesi dopo che la società ha
portato l'esercizio fiscale al 31 marzo, Cto ha chiuso con una perdita di
€1,3 mln. Il risultato negativo si è ripetuto anche nel FY'01-'02 con una
perdita di €24,6 mln. Le difficoltà incontrate nei precedenti esercizi
sono riconducibili essenzialmente al progetto di ristrutturazione che ha
portato nel FY'01- '02 a svalutazioni per oltre €5 mln e al forte
incremento dei costi per servizi, pari al 13% (€ 10 mln) dei ricavi.
Queste ripercussioni negative sono principalmente imputabili alla
particolare situazione di mercato che si è venuta a creare con il passaggio
alle console di nuova generazione. In particolare dopo l'introduzione della
Playstation 2 (PS2), è diminuita la richiesta di videogiochi per la
Playstation 1 (PS1) e il mercato dei nuovi titoli disponibili per la PS2
ancora in fase embrionale e l'attesa per il lancio delle due console di
nuova generazione da parte di Microsoft con X-box e di Nintendo con GameCube,
hanno rallentato l'andamento delle vendite di software. La situazione
attuale di mercato è invece profondamente diversa rispetto a quella
dell'esercizio passato. Non solo infatti saranno presenti contemporaneamente
sul mercato le tre console di nuova generazione, ma nel periodo
settembre-dicembre, che storicamente è il più importante per i
distributori di videogiochi, saranno disponibili oltre 1500 titoli tra PS1 e
PS2, 200 per Xbox e 100 per GameCube. L'introduzione del nuovo hardware sta
dunque fortemente trainando la produzione del software. L'outlook positivo
sul settore è confermato anche da un recente report della Strategy
Analytics che prevede nel 2002, un aumento dell'84% delle vendite di console
rispetto al 2001, per quasi 60 milioni di unità. Anche nell'Online Gaming
sono previsti alti tassi di crescita che tuttavia riteniamo subordinati allo
sviluppo della banda larga in Italia. I recenti risultati pubblicati fanno
già intravedere le potenzialità di crescita di Cto. Nel periodo
gennaio-marzo '02 i ricavi derivanti dall'attività di distribuzione del
software sono aumentati del 56% a €8,2 mln e nel periodo aprile-giugno '02
la crescita è risultata pari al 55% con ricavi pari a €9,8 mln. Il
Q1'02-'03 ha inoltre registrato un Ebitda pari a €1,2 mln per un margine
del 6,1% contro un valore negativo del Q1'01-'02. Le nostre stime si basano
sul business plan presentato dalla società lo scorso giugno. Per il
FY'02-'03 i ricavi dovrebbero superare i €104 mln con un considerevole
incremento delle vendite nel periodo natalizio (Q3'02-'03) ed un Ebitda pari
a €12,9 mln per un margine del 12,3%. La distribuzione rimarrà sempre la
principale fonte di ricavo del gruppo, grazie soprattutto alla garanzia di
poter distribuire titoli di sicuro successo del leader del settore
Electronic Arts. I ricavi complessivi dovrebbero quindi passare a €141,6
mln nel FY'03-'04 e a €191,6 mln nel FY'04-'05. L'area degli accessori
crescerà da €28,7 mln a €63mln, e considerevole sarà anche la crescita
del publishing che si porterà al 9% dei ricavi totali rispetto al 6%
attuale. L'Online gaming infine crescerà da €2,5 mln a €5,5 mln. La
società ha sempre assunto negli ultimi esercizi la fisionomia di cash
burning che, insieme ai risultati negativi degli scorsi anni ha portato ad
un consistente aumento dell'indebitamento con un rapporto debt/equity atteso
per FY'02-'03E pari a 1,9. Riteniamo comunque che la società sarà in
grado, con la performance operativa attesa, di ridurre l'ingente
indebitamento attuale a partire dal prossimo esercizio riportandolo verso
livelli meno consistenti. Riteniamo che l'attuale scenario del settore dei
videogiochi garantirà un newsflow positivo relativamente ai risultati di
Cto che permetterà al titolo di sovraperformare il mercato. L'attuale
situazione di mercato, inoltre, si protrarrà sino al momento della
sostituzione delle console attuali con quelle di terza generazione,
annunciata da Sony nel 2005, con conseguenti effetti positivi per tutto il
settore. La valutazione condotta attraverso il metodo dei multipli di
mercato come somma delle parti considerando l'attività di distributore di
videogames e accessori per Pc e Console e di publishing conduce ad un target
price di €4,4.
COMUNITÀ
LOCALE E SVILUPPO GLOBALE. A BRESCIA UN CONVEGNO CON JEREMY RIFKIN
Roma, 11 novembre 2002 - Jeremy Rifkin, l'economista americano che da anni
studia il rapporto tra le nuove tecnologie e le culture locali - presente in
questi giorni in edicola con il saggio "L'economia dell'idrogeno"
- parteciperà oggi a Brescia (Centro Pastorale Paolo VI - Via G.Calini 30
con inizio alle ore 17.45) ad un convegno sul tema "Comunità locale e
sviluppo globale - L'alleanza possibile tra economia e cultura".
L'incontro, al quale parteciperanno anche il Presidente di Federcasse
Alessandro Azzi ed il Presidente della Fondazione Civiltà Bresciana,
Antonio Fappani, sarà coordinato dal giornalista Riccardo Bonacina,
direttore editoriale del settimanale "Vita". L'evento, finalizzato
ad approfondire la relazione sempre più stretta tra le economie locali nel
contesto della globalizzazione economica in atto, è stato organizzato dalle
Banche di Credito Cooperativo della Provincia di Brescia, da "Popolis"
(il portale della comunità locale gestito da Cassa Padana) ed in
collaborazione con Federcasse (l'associazione di rappresentanza e tutela
delle 470 Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali italiane) e
"Vita Club" (la società specializzata nella gestione di eventi
del non profit collegata al settimanale omonimo). In tempi in cui il rischio
non è più di estinzione biologica, ma culturale, la salvaguardia del
locale come identità vera che caratterizza l'esperienza umana non è una
scelta, ma una necessità. Una necessità che si ripercuote direttamente
anche nel contesto socio economico ed in particolare nel sistema bancario,
dove le Banche di Credito Cooperativo sono rimaste le uniche vere
"banche locali" in grado - per normativa e identità - di
salvaguardare i valori del localismo all'interno di un mercato senza
frontiere. Considerazioni che saranno sviluppate con il contributo del
professor Rifkin, attento osservatore degli squilibri della modernità fine
a se stessa.
SNAMPROGETTI SI
AGGIUDICA CONTRATTO DA OLTRE 700 MILIONI DI EURO IN LIBIA
San Donato Milanese, 11 novembre 2002 - Snamprogetti, Società dell'Eni per
l'ingegneria ed il main contracting, si è aggiudicata il contratto chiavi
in mano per la realizzazione del nuovo impianto per il trattamento del gas a
Mellitah, sulla costa libica, a circa 80 chilometri a Ovest di Tripoli. Il
valore complessivo del contratto è di oltre 700 milioni di euro. Il
contratto è stato assegnato dall'Agip Gas (*) al Consorzio internazionale
formato dalla Snamprogetti (leader del Consorzio), dalla ABB Lumus e dalla
coreana Hyundai Engineering and Construction. Alla gara per l'assegnazione
del contratto hanno partecipato le più importanti Società mondiali nel
campo degli impianti gas. Il Consorzio guidato da Snamprogetti svilupperà
le attività di ingegneria, approvvigionerà i materiali e realizzerà la
costruzione dell'impianto che sarà completato in 29 mesi. L'impianto, con
una capacità di 6,66 miliardi metri cubi all'anno, tratterà il gas grezzo
e gli idrocarburi liquidi provenienti dall'offshore libico e fornirà
prodotti con specifiche idonee alla vendita. Il gas trattato avrà
specifiche fisiche compatibili per essere trasportato nella rete del gas
italiana. Con l'acquisizione di questo contratto Snamprogetti si conferma
fra i più qualificati operatori sulla scena internazionale nel settore del
trattamento del gas naturale e rafforza il suo ruolo in Libia dove negli
ultimi 30 anni ha realizzato importanti progetti chiavi in mano nei settori
della raffinazione, impianti gas e petrolchimici.
SAIPEM SI
AGGIUDICA DUE CONTRATTI DEL VALORE COMPLESSIVO DI CIRCA 685 MILIONI DI EURO
NELL'OFFSHORE DELLA LIBIA
S. Donato Milanese, 11 novembre 2002 - Saipem, Società dell'Eni, annuncia
l'acquisizione di due importanti contratti nell'offshore libico a seguito di
una gara internazionale a cui hanno partecipato i maggiori operatori del
settore. Il valore complessivo dei contratti è di circa 685 milioni di
euro. Il primo contratto, del valore di circa 285 milioni di euro, riguarda
la posa del gasdotto sottomarino che collega Mellitah, sulla costa libica,
con Gela in Sicilia. Il contratto è stato assegnato da Greenstream, Società
partecipata dalla Compagnia di Stato Libica Noc e da Eni. La posa del
gasdotto sarà effettuata nella seconda metà del 2003 con l'utilizzo del
mezzo navale Castoro Sei. La condotta, del diametro di 32 pollici, avrà una
lunghezza di 540 km e sarà posata ad una profondità massima di 1.160
metri. Il completamento del progetto è fissato per Giugno 2004. Il secondo
contratto, del valore di circa 400 milioni di euro, riguarda il project
management, l'ingegneria, l'approvvigionamento, la fabbricazione, il
trasporto e l'installazione di due condotte che collegheranno la piattaforma
offshore "Sabratha", situata a circa 100 chilometri a Nord di
Tripoli, con Mellitah sulla costa libica. Il contratto, che riguarda anche
la realizzazione e installazione di alcune facilities (1) , è stato
assegnato dalla Agip Gas, società paritetica fra la Compagnia di Stato
Libica NOC ed Eni. Il progetto, che prevede l'utilizzo del mezzo navale
Castoro Sei durante la prima metà del 2004, verrà completato nella
primavera del 2005.
MAP: PUBBLICATO
IL RAPPORTO 2001 SUGLI ASPETTI STRUTTURALI DEL SISTEMA DISTRIBUTIVO ITALIANO
Roma, 11 novembre 2002 - Il ministro delle Attività produttive, on. Antonio
Marzano, ha dato via libera alla pubblicazione del "Rapporto sugli
aspetti strutturali del sistema distributivo italiano" relativo al
2001. Nel volume viene tracciato un bilancio della riforma commerciale, alla
luce di quanto emerge dal nuovo sistema di monitoraggio della rete
distributiva, esteso nel corso dell'ultimo anno anche agli ambulanti e alle
forme speciali di vendita. Il rapporto contiene dati sull'entità
complessiva del commercio al dettaglio - comprese le attività secondarie -,
sul saldo fra aperture e chiusure, sul commercio ambulante e sulle forme
speciali di vendita (commercio per corrispondenza, a domicilio, per mezzo di
distributori automatici). Nel volume sono inoltre pubblicati i risultati di
indagini periodiche condotte direttamente dal ministero, fra cui un esame
dei centri commerciali, che contiene un corredo informativo per ogni singola
realtà commerciale. Il rapporto è disponibile presso la Direzione generale
del commercio, delle assicurazioni e dei servizi, in via Sallustiana 53.
MIGLIORA IL
CLIMA DI FIDUCIA DELLE IMPRESE MILANESI ANCHE SE PERMANE UNA FORTE
INCERTEZZA PRESENTATO A MILANO IL PRIMO RAPPORTO TRIMESTRALE ISAE -
ASSOLOMBARDA SUL SETTORE MANIFATTURIERO E DEI SERVIZI CHE HA MESSO A
CONFRONTO LA SITUAZIONE MILANESE, LOMBARDA E ITALIANA
Milano, 11 novembre 2002 - Il clima di fiducia delle imprese manifatturiere
italiane, dopo i segni di ripresa mostrati nel primo e secondo trimestre di
quest'anno torna a scendere di 1,7 punti nel terzo trimestre, portandosi a
94,5. Lo stesso fenomeno si registra anche in Lombardia, dove la caduta
della fiducia nel terzo trimestre è più forte della media nazionale e si
attesta a 83,6 in discesa di quasi 4 punti rispetto al periodo
aprile-giugno. Diversa la situazione nell'area milanese, dove l'indice di
fiducia delle imprese manifatturiere sale di 4 punti e si attesta a 98,2,
pur in presenza di un peggioramento delle previsioni a 3-4 mesi sulla
produzione. Anche per ciò che riguarda il comparto dei servizi le
aspettative a breve termine nell'area milanese si mantengono più favorevoli
rispetto alla media nazionale, benché nel terzo trimestre scendano il
livello degli ordini, del fatturato e dell'occupazione. Queste le principali
indicazioni emerse dal primo Rapporto Trimestrale Isae Assolombarda sui
settori dell'industria e dei servizi, presentato a Milano dalla Presidente
dell'Isae, Fiorella Kostoris Padoa Schioppa, dal Presidente di Assolombarda,
Michele Perini, dal Responsabile Unità Operativa Inchieste dell'Isae, Marco
Malgarini e dal Consigliere Incaricato per il Centro Studi Assolombarda,
Alfonso Lavanna. "Oggi abbiamo presentato il primo prodotto di una
collaborazione tra Assolombarda e Isae iniziata un anno fa", afferma
Fiorella Kostoris Padoa Schioppa, Presidente dell'Isae. "Una
collaborazione che abbiamo voluto con l'obiettivo di confrontare il trend di
un'area economica decisiva a livello nazionale come quella milanese con
quello dell'intero Paese. E ciò anche allo scopo di verificare la presenza
di eventuali specificità del ciclo milanese. Effettivamente è stato
rilevato che i dati relativi alle imprese milanesi sono correlati in modo
significativo più con quelli nazionali che con i regionali. Inoltre, i
risultati dell'inchiesta milanese sembrano anticipare di qualche mese quelli
dell'inchiesta nazionale condotta dall'Isae. Si tratta, quindi, di
caratteristiche particolarmente rilevanti per arricchire l'analisi e le
previsioni economiche anche a livello nazionale". "La correlazione
tra il trend dell'area milanese e quello nazionale emerge anche nella
dinamica di lungo periodo - aggiunge Marco Malgarini, Responsabile Unità
Operativa Inchieste di Isae - ed è probabilmente dovuta alle
caratteristiche intersettoriali dell'economia di questa provincia. Anche
perciò è di grande utilità rilevare contemporaneamente, per una migliore
interpretazione, gli andamenti del settore produttivo manifatturiero e di
quello del terziario". "La crescita della fiducia delle imprese
milanesi nel terzo trimestre migliore rispetto sia a quello della Lombardia
sia a quello del Paese, è dovuta principalmente al recupero del portafoglio
ordini, particolarmente evidente sui mercati esteri", spiega Alfonso
Lavanna Consigliere Incaricato per il Centro Studi di Assolombarda che, poi,
aggiunge: "dal rapporto emergono anche segnali di decumulo delle scorte
di magazzino, ma peggiorano le aspettative a breve termine sulla produzione.
Per questo le imprese milanesi avrebbero bisogno di un maggior supporto ai
loro sforzi per mantenere la leadership a livello di innovazione e mercati
esteri". "I risultati dell'indagine", sostiene Michele Perini,
Presidente di Assolombarda, "confermano che siamo in una fase economica
di difficile interpretazione in cui il ciclo congiunturale tende purtroppo a
somigliare molto agli andamenti di una Borsa, ora verso l'alto, ora verso il
basso; dove luci e ombre si rincorrono in uno scenario di incertezza, ma
forse anche di opportunità. D'altro canto, secondo una lettura positiva può
anche essere che Milano segnali anticipatamente un possibile recupero:
forse, una possibile ripresa. Anche perché le aziende continuano ad avere
una volontà forte di fare impresa, nonostante il periodo d'incertezza. Un
atteggiamento che il territorio deve saper corrispondere e incoraggiare, se
non vogliamo che lo sviluppo continui altrove, in aree in cui sono più
favorevoli le condizioni per localizzazioni e insediamenti
produttivi".
PROGETTI PER
MILANO: I PROGRAMMI INTEGRATI DI INTERVENTO E IL MERCATO IMMOBILIARE
Milano, 11 novembre 2002 - Oggi dalle ore 14.00 alle ore 18.30, presso
l'aula Rogers del Politecnico di Milano (via Ampère, 2), l'assessore allo
Sviluppo del Territorio Gianni Verga interverrà al convegno: "Progetti
Per Milano I Programmi Integrati Di Intervento e Il Mercato
Immobiliare". Interverranno: Carlo Palermo, Preside della Facoltà di
Architettura del Politecnico di Milano; Cesare Stevan, già Preside della I
Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano; Fabrizio Schiaffonati
del Dipartimento Best - Politecnico di Milano; Oliviero Tronconi
Dipartimento Best del Politecnico di Milano; Paolo Simonetti, Direzione
Progetto Programmi Integrati di Intervento del Comune di Milano; Roberto
Ceseroli, Ferrovie Nord Milano; Umberto Soprani, UniCredit Fondi; Luca G.
Clavarino, WestLBag; Fabrizio P. Monelli, IntesaBci.
"PATTO PER
L'ITALIA - FINANZIARIA 2003: QUALE FUTURO PER LE PICCOLE MEDIE
IMPRESE?" DE CORATO: "UN'OCCASIONE PER ESPRIMERE GRATITUDINE A
COMMERCIANTI E IMPRENDITORI CHE IMPRIMONO ALLA NOSTRA CITTÀ UN RITMO
POSITIVO"
Milano, 11 novembre 2002 - Venerdì 8, pomeriggio, il Vice Sindaco Riccardo
De Corato ha portato il saluto dell'Amministrazione comunale al convegno
nazionale "Patto per l'Italia-Finanziaria 2003: quale futuro per le
Piccole Medie Imprese?" organizzato dalla C.I.D.E.C., la Confederazione
Italiana degli Esercenti Comercianti ed Artigiani e delle Attività del
Terziario e del Turismo e dei Servizi, che associa oltre 120 mila piccole e
medie imprese dei diversi settori, di cui oltre 1000 a Milano.
"Un'occasione - ha commentato De Corato - per esprimere gratitudine a
imprenditori e commercianti che imprimono alla città un ritmo produttivo
positivo, essenziale per lo sviluppo della nostra Milano e della nostra
nazione". Il Vice Sindaco ha anche ricordato le azioni
dell'Amministrazione comunale tese a sostenere e a valorizzare lo spirito
laborioso delle piccole e medie imprese: la riforma dello sportello unico
per le attività produttive, la creazione di un logo per le imprese
storiche, il contrasto dell'abusivismo commerciale, gli incentivi per la
realizzazione di sistemi di sicurezza. Le azioni a sostegno delle Pmi.
L'Amministrazione comunale è impegnata a sostenere e a valorizzare le
piccole e medie imprese mediante azioni di vario genere. E' in atto la
riforma dello Sportello unico per le attività produttive all'insegna della
semplificazione amministrativa. Il Comune di Milano ha anche lanciato la
proposta di creare un logo, un'icona a tutela dei negozi di pregio, delle
botteghe e delle imprese più antiche. Questa giunta sta inoltre conducendo
un'azione di contrasto all'abusivismo commerciale che, dal '98 ad oggi, ha
prodotto oltre 28 mila sequestri di merce illegale. Il contributo per la
sicurezza. Per la tutela degli esercizi commerciali è stato costituito un
contributo a fondo perduto di 2 milioni di euro per incentivare la
realizzare di sistemi di sicurezza. Si prevede di pubblicare il bando entro
quest'anno aperto non solo ai commercianti della piccola distribuzione, ma
anche agli artigiani che potranno chiedere il contributo, presentando un
preventivo. Dopo aver ricevuto la garanzia di contributo, si potranno
eseguire lavori per l'installazione di sistemi di sicurezza, e
l'amministrazione comunale coprirà fino al 50% della spesa fatturata.
ACCORDO CONFAPI
- REPUBBLICA DI MOLDAVA PER RAFFORZARE SCAMBI COMMERCIALI E
INVESTIMENTI
Roma, 11 novembre 2002 - E' stato firmato questa mattina a Roma presso la
sede della Confapi l'accordo quadro di cooperazione tra la confederazione
della piccola e media industria privata italiana e la Repubblica di Moldava.
L'intesa, siglata dal presidente della Confapi, Roberto Maria Radice, e
l'ambasciatore dello Stato di Moldava in Italia, Valentine ciumac, mira ad
agevolare i contatti e gli scambi commerciali tra i due paesi, sviluppare
maggiori investimenti in settori e progetti di interesse reciproco, favorire
la domanda di lavoro delle piccole e medie imprese italiane e l'offerta da
parte della moldava, promuovere programmi di formazione professionale e
apprendimento della lingua italiana per facilitare l'inserimento dei
lavoratori moldavi nel nostro mercato. "Attualmente - ha detto
Valentine Ciumac - l'Italia, superando i mercati storici dell'ucraina e
della Romania, risulta il primo partner commerciale della Moldava. Perciò
vogliamo spingere l'acceleratore in questa direzione, anche perché la
nostra aspirazione è di entrare fra qualche anno nell'unione europea".
"Il modello delle nostre piccole e medie industrie - ha aggiunto radice
- è quello che permette meglio di diffondere sul territorio le singole
capacità imprenditoriali e quindi di creare tanti fulcri di mercato,
occupazione, investimenti". Proprio quello di cui ha bisogno la
repubblica di Moldava che, non riuscendo ancora dopo dieci anni, a mettere a
"regime" la sua neo-economia di mercato, guarda con attenzione le
piccole e medie imprese made in Italy.
BANCO POPOLARE
DI VERONA E NOVARA SCEGLIE IBM
Milano, 11 novembre 2002 - Il Banco Popolare di Verona e Novara, insieme
alla propria società di servizi informatici S.G.S. Spa, ha concluso un
importante accordo strategico con Ibm, a supporto della evoluzione della
propria infrastruttura informatica. In virtù di questa partnership, Ibm si
occuperà della fornitura dei componenti hardware e software e di servizi
avanzati ad alto valore per un periodo di tre anni, con la formula della
locazione operativa.. Il Banco Popolare di Verona e Novara è stato
costituito il 1° giugno 2002 a seguito della fusione dei due istituti
preesistenti. L'operazione ha portato con sé la necessità di unificare le
due architetture informatiche, per adeguare i modelli di business e i
processi agli obiettivi strategici e per migliorare l'efficienza complessiva
della struttura. Si sono rese perciò necessarie, in tempi rapidissimi,
l'integrazione delle infrastrutture centrali e l'unificazione delle
procedure. L'impiego di tecnologie innovative e affidabili è di vitale
importanza per il Gruppo Popolare di Verona e Novara, Gruppo che possiede
circa 14.000 postazioni lavoro (oltre a circa 1.400 bancomat) e gestisce un
volume giornaliero di operazioni bancarie superiore a un milione, producendo
oltre 100 milioni di documenti all'anno, inviati alla clientela utilizzando
i diversi canali disponibili. L'accordo con Ibm rappresenta, quindi, un
contributo fondamentale per il processo di integrazione, perché consente di
rendere operativa la nuova architettura IT nei tempi stabiliti dal piano
strategico, a costi competitivi. "Il piano di fusione tra la Banca
Popolare di Verona e la Banca Popolare di Novara prevede una forte
integrazione delle architetture informatiche delle banche del Gruppo, nonché
lo sfruttamento delle economie di scala per ridurre i costi legati all'It",
ha dichiarato Fabio Innocenzi, Amministratore Delegato del Banco Popolare di
Verona e Novara. "La sfida è quanto mai importante e strategica e Ibm
si è rivelato il partner in grado di assicurare il technology transfer, la
crescita degli skill e delle competenze tecnologiche delle risorse
necessarie". "E' un progetto importante non solo per la sua
ampiezza, ma anche per le nuove modalità con cui sarà realizzato", ha
dichiarato Elio Catania, Presidente e Amministratore Delegato di Ibm Italia.
"Il Banco Popolare di Verona e Novara ha colto l'importanza strategica
dell'infrastruttura tecnologica e la necessità che essa sia costantemente
allineata al proprio business e dotata delle tecnologie più avanzate. Ci ha
scelti per aiutarlo a raggiungere questo importante obiettivo. E' una
partnership che prefigura un nuovo tipo di relazione nella fornitura di
Information Technology, verso cui stiamo orientando la nostra offerta di
tecnologie, servizi e soluzioni". La formula condivisa dalle due parti
è quella della Open Infrastructure Offering, ovvero un contratto triennale
in base al quale Ibm fornirà in locazione al Banco Popolare di Verona e
Novara sistemi server, storage, soluzioni software e servizi ad alto
contenuto di innovazione tecnologica. L'accordo affida inoltre ad Ibm la
manutenzione dell'architettura It della sede centrale e delle postazioni di
lavoro distribuite in tutte le filiali, in modo da offrire e garantire la
massima qualità e affidabilità delle applicazioni in rete. Questo accordo
offre notevoli vantaggi al Banco Popolare di Verona e Novara, perché
consente di predefinire una parte rilevante dei costi relativi ai sistemi It
e di renderli coerenti con gli obiettivi del piano industriale di fusione.
Inoltre, questo approccio consente di focalizzare l'attenzione della
struttura It e del management del Banco sulle tematiche di evoluzione e
innovazione di prodotto e processo, aumentando in questo modo il livello di
servizio e la soddisfazione dei propri clienti.
AUTOGRILL
SBARCA ALL'AEROPORTO DI TORONTO, IL PRIMO DEL CANADA. APRIRÀ 23 RISTORANTI
OLTRE 300 MILIONI DI DOLLARI USA DI RICAVI PREVISTI NEI 10 ANNI DI DURATA
DELLA CONCESSIONE
Milano, 11 novembre 2002- Hmshost la controllata americana di Autogrill, si
è aggiudicata un nuovo contratto di concessione relativo ai servizi di
ristorazione nel Terminal 1 dell'aeroporto internazionale Lester B. Pearson
di Toronto, che aprirà nell'ottobre 2003. Il pacchetto di prodotti e
servizi messo a punto da Hmshost per questa importante location ha un nome
suggestivo - Toronto, modern mosaic- che esprime la varietà delle proposte
per la food court: 23 concetti di ristorazione e retail che riflettono la
ricchezza del contesto geografico, sociale, culturale e architettonico nel
quale l'aeroporto si inserisce. L'investimento previsto per Autogrill è di
11 milioni di dollari Usa. Il contratto ha durata decennale e i ricavi
previsti nel periodo oltrepassano i 300 milioni di dollari Usa. L'aeroporto
di Toronto è il più importante del Canada, con 27,8 milioni di passeggeri
all'anno, di cui 11,8 milioni nel Terminal 1. "Siamo grati all'Autorità
Aeroportuale di Toronto per averci offerto l'opportunità di realizzare per
i passeggeri di questo importante scalo uno dei migliori progetti al mondo
di servizi di ristoro per chi viaggia - commentano Livio Buttignol,
Amministratore Delegato di Autogrill e John J. McCarthy, Ceo di Hmshost -.
Il nuovo Terminal 1 sarà all'avanguardia in tutto il Nord America per la
qualità dei servizi di trasporto, e siamo davvero orgogliosi di partecipare
a questa esperienza con una foud court che aggiungerà dinamismo ed energia
all'insieme". L'aeroporto di Toronto completa il network aeroportuale
di Hmshost in Canada, che comprende anche Montreal-Dorval, Vancouver,
Halifax e Calgary. Il gruppo opera inoltre in 18 aree di servizio
autostradali lungo le Highways 400 e 401, le più importanti tratte
autostradali dell'Ontario.
AIR FRANCE
ELETTA MIGLIORE COMPAGNIA EUROPEA. IN OCCASIONE DEGLI OSCAR ATTRIBUITI OGNI
ANNO DA TTG ASIA MEDIA
Roma, 11 novembre 2002 - Air France é stata nominata migliore compagnia
europea da una giuria unanime composta dai lettori del Ttg Asia a Bangkok,
il 25 ottobre. Questo prestigioso riconoscimento é attribuito ogni anno ad
una compagnia aerea sulla base di numerosi criteri tra i quali, l'ampiezza
della rete, la flessibilità degli orari, la qualità del servizio, la
capacità innovativa, la gentilezza e la disponibilità degli agenti di
accoglienza e delle prenotazioni. " Questo riconoscimento corona i
nostri sforzi per diventare la compagnia preferita dagli asiatici. Io
condivido con le nostre equipes la fierezza di riceverlo. " ha
dichiarato Marc Benedetti, direttore generale Asia Pacifico di Air France.
Air France serve 315 destinazioni nel mondo, di cui 124 in Europa. La rete
diAir France in Asia comprende 15 destinazioni,inclusi 11 voli diretti per
Bangkok, Delhi, Bombay, Hong Kong, Pékin, Shanghai (in collaborazione con
China Eastern Airlines), Manille, Séoul, Singapoure, Tokyo et Osaka (in
collaborazione con Japan Airlines). Air France ha anche dei volo con scalo
per Hanoi, Ho Chi Minh ville, Jakarta e Nouméa. L'alleanza SkyTeam,
lanciata nel giugno 2000, raggruppa oggi Aeromexico, Air France, Alitalia,
Csa Czech Airlines, Delta Air Lines e Korean Air. La sua rete comprende 8
217 voli quotidiani per 512 destinazioni, in 114 paesi e propone 349 saloni
in aeroporto. SkyTeam é l'alleanza che offre il più gran numero di
coincidenze e di voli diretti fra gli Stati Uniti e l'Europa.
GO: STATISTICHE
PASSEGGERI OTTOBRE 2002
Milano, 11 novembre 2002 - Di seguito le statistiche dei passeggeri
trasportati da easyJet e Go Fly nel mese di ottobre 2002. Questi dati
rappresentano le statistiche combinate di easyJet e Go Fly in seguito all'
acquisizione avvenuta il 31 luglio 2002. Statistiche passeggeri1 di easyJet:
ottobre 2002 - 1,630,965; ottobre 2001 - 716,017; incremento annuo 127.8%;
anno terminante il 31/10/2002- 12,265,298. Load Factor2 di easyJet: ottobre
2002 - 83.8%; ottobre 2001 - 82.2%; anno terminante il 31/10/2002 - 84.8%
Dal 1 ottobre 2002, giorno di inizio del nuovo anno finanziario di easyJet,
le statistiche di easyJet e Go Fly non sono piú separate. La divisione
delle statistiche delle due societá non ha piú senso poiché easyJet e Go
sono ora gestite come un'unica compagnia e presto cominceranno a vendere i
propri voli utilizzando il brand easyJet. 1. Rappresenta il numero di posti
venduti. I posti venduti includono anche quei passeggeri che non si sono
presentati all'imbarco poiché sia easyJet che Go Fly non rimborsano i
biglietti acquistati e i passeggeri no-show non hanno diritto a cambiare il
proprio biglietto o a chiedere un rimborso dopo che il volo é giá partito.
Questi dati includono anche i posti assegnati a scopi promozionali e i posti
utilizzati dallo staff per motivi di lavoro. 2. Rappresenta il numero di
passeggeri proporzionalmente al numero di posti disponibile per passeggero.
Il load factor non é in grado di riconoscere gli effetti dovuti alla
lunghezza dei voli.
L'UNRAE
ANALIZZA I PROFONDITÀ IL MERCATO ITALIANO DELL'AUTOMOBILE GRAZIE AGLI
ECO-INCENTIVI A FINE ANNO 150.000 IMMATRICOLAZIONI IN PIÙ SI CONFERMA IL
RECUPERO DELL'AUTO: IN OTTOBRE 190.600 IMMATRICOLAZIONI E 209.873 NUOVI
ORDINI
Roma, 11 novembre 2002 - Nel corso del mese di ottobre sono state
immatricolate, secondo le proiezioni del Ministero delle Infrastrutture e
dei Trasporti, 190.600 nuove auto, in flessione del 3,9% rispetto
all'ottobre dello scorso anno (che era stato "inflazionato" da un
numero molto alto di "Km0"), ma praticamente in linea con le
immatricolazioni dell'ottobre del 2000. "Applicando gli indici di
stagionalità da noi elaborati - afferma Gianni Filipponi, Segretario
Generale dell'Unrae, l'Associazione delle Case estere - le 190.600
immatricolazioni di ottobre esprimono un mercato annuo di 2.358.000 vetture,
con un leggero ulteriore incremento rispetto all'andamento di
settembre". In base al risultato registrato nel decimo mese dell'anno,
l'Unrae conferma la sua previsione per un mercato dell'intero 2002 da circa
2.200.000 immatricolazioni, 150.000 in più di quelle che si sarebbero
ottenute senza gli eco-incentivi. Il miglioramento della domanda si sta
manifestando in questi ultimi mesi in modo evidente: nel primo semestre il
mercato aveva chiuso con una flessione del 13,4%, mentre con l'adozione
degli eco-incentivi, a partire dallo scorso luglio, la domanda ha mostrato
chiari segni di ripresa, con un periodo luglio-ottobre conclusosi con una
flessione dell'ordine del 3,2%, assai più contenuta rispetto alla caduta
del primo semestre. In questa ottica, particolare valore hanno anche gli
ordini, la cui raccolta ha toccato in ottobre le 209.873 unità (+0,7%
rispetto all'ottobre 2001), evidenziando un incremento che, sempre
limitatamente al periodo luglio-ottobre, quello interessato dagli incentivi
governativi, sfiora il 4% rispetto alla raccolta ordini dello scorso anno.
Quanto all'affluenza nelle concessionarie, Filipponi ricorda come l'ottimo
trend della prima parte del mese abbia poi subito un rallentamento per
alcuni giorni: "L'andamento - ha affermato - può aver sofferto per le
voci, subito smentite, di incentivi più ricchi che sarebbero stati adottati
dal prossimo 1° gennaio". La notizia, peraltro subito corretta dal
Ministero dell'Ambiente, ha trovato tuttavia vasta eco sui mass media,
agendo quindi da freno all'afflusso nelle concessionarie. Il trend del
secondo semestre, comunque, conferma l'efficacia degli eco-incentivi, che
stanno agendo da acceleratore della domanda. Il successo della misura varata
dallo Stato suggerisce all'Unrae di richiamare ancora una volta l'attenzione
del Governo sull'opportunità di procedere al varo di interventi strutturali
e di più lungo respiro, destinati ad un effettivo rinnovo del parco
circolante non catalizzato, che viene valutato oggi attorno agli 8,5 milioni
di unità. Interessante sottolineare che le misure di incentivazione alla
rottamazione stanno agendo anche nel comparto delle auto usate, con una
crescita del 5,6% rispetto al luglio-ottobre del 2001. Altra misura
opportuna, afferma l'Unrae, sarebbe quella inerente l'adeguamento della
fiscalità italiana a quella dei principali mercati europei per quanto
riguarda la vendite aziendali, un adeguamento che potrebbe riflettersi assai
positivamente sulle immatricolazioni e quindi sul gettito fiscale. Si
calcola che oggi l'Italia immatricoli a soggetti Iva (cioè a società) il
27% delle nuove auto, contro la media del 40% nei Paesi più allineati,
fiscalmente, al resto dell'Europa. Si tratta dunque di un potenziale
inespresso che potrebbe anch'esso contribuire ad alimentare la domanda. Una
nota finale sulla crescita continua del diesel. In ottobre la quota diesel
sul totale delle immatricolazioni del mese è stata 44,65% che nel cumulato
diventa, per i primi dieci mesi dell'anno, un ragguardevole 43,14%. "Il
diesel - ha commentato Filipponi - nonostante gli oltre 7 punti di crescita
registrati rispetto ai primi 10 mesi del 2001, non ha finito di esprimere le
sue potenzialità, visto - fra l'altro - che oltre il 50% degli ordini
ancora inevasi è costituito da richieste di auto a gasolio".
ERNST &
YOUNG PREMIA L'IMPRENDITORE DELL'ANNO: ASSEGNATI I RICONOSCIMENTI DELLA
SESTA EDIZIONE ITALIANA E' MARIO MORETTI POLEGATO, PRESIDENTE DI GEOX, IL
VINCITORE NAZIONALE 2002
Milano, 11 novembre 2002 - Proclamati a Milano nella prestigiosa cornice di
Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa Italiana, i vincitori ed i finalisti
del Premio L'Imprenditore dell'Anno 2002, promosso da Ernst & Young.
Obiettivo dell'iniziativa e', anno dopo anno, riconoscere l'eccellenza e i
meriti di realta' imprenditoriali che operano per lo sviluppo del tessuto
produttivo del nostro Paese. Giunto alla sesta edizione italiana, il Premio
L'Imprenditore dell'Anno vanta una storia internazionale di successi: nato
negli Stati Uniti quindici anni fa, oggi si svolge in 29 nazioni in tutto il
mondo. La Giuria del Premio, presieduta da Piero Bassetti e composta da
personalita' del mondo delle istituzioni, dell'economia e della
comunicazione, quali Antonio Calabro', Alberto Falck, Edoardo Garrone,
Guidalberto Guidi, Andrea Milano, Wanda Pandoli Ferrero, Domenico Siniscalco
e dagli imprenditori Anna Maria Holland Formiggini, Silvano Pedrollo e Paolo
Seletti, ha proclamato Vincitore Nazionale Mario Moretti Polegato,
Presidente di Geox, "per la sua capacita' di guidare l'Azienda ad
assumere la leadership nel segmento delle calzature casual-comfort, grazie
alla costante innovazione di prodotto per il benessere e la salute,
costituendo una delle realta' aziendali piu' interessanti a livello
internazionale e dando vita ad uno dei casi di maggior successo
imprenditoriale degli ultimi decenni". In qualita' di Vincitore
Nazionale, Mario Moretti Polegato rappresentera' l'Italia nel 2003 al World
Entrepreneur of the Year, il Premio organizzato da Ernst & Young a
livello internazionale, confrontandosi con i migliori imprenditori di
ciascuna nazione e concorrendo all'assegnazione del riconoscimento
"best of best". "Anno dopo anno il Premio L'Imprenditore
dell'Anno si integra e cresce nel tessuto sociale, economico ed
imprenditoriale del nostro Paese", ha commentato Giorgio Mosci,
Partner, Ernst & Young. "Particolarmente significativa ci sembra
questa edizione del Premio", ha proseguito Mosci, "a fronte di un
contesto economico ritenuto globalmente difficile. Dal nostro osservatorio
abbiamo infatti avuto modo di constatare l'ottima qualita' delle candidature
che, unita ad una crescita quantitativa delle stesse, attestatasi su valori
pari al 60% rispetto allo scorso anno, ci conferma lo stato di salute di cui
godono la creativita' e l'intraprendenza delle Aziende italiane. Questi dati
portano Ernst & Young a ritenere che la nostra classe imprenditoriale
abbia le carte in regola per superare anche i momenti piu' difficili".
Oltre al Vincitore Nazionale, la Giuria del Premio L'Imprenditore dell'Anno
2002 ha proclamato i Vincitori ed i Finalisti delle cinque categorie di
Premio: Global, Innovation, Finance, Communication, Quality of Life.
Vincitori e Finalisti 2002: categoria Global "per la piu' efficace
azione imprenditoriale sui mercati internazionali", Vincitore: Abramo
Galassi, Faber (Fabriano, An), Finalisti: Gian Paolo Dallara, Dallara
Automobili (Varano Melegari, Pr) Giuseppe Zanotti, Vicini (San Mauro P.li,
Fc). Categoria Innovation "per la piu' creativa e innovativa vision che
abbia segnato una svolta determinante nella vita d'impresa", Vincitore:
Rosario Messina, Flou (Meda, Mi), Finalisti: Antonio Puleio, Sat (Catania),
Linda Gilli, Inaz Paghe (Milano). Categoria Finance "per l'uso
innovativo e dinamico della leva finanziaria a supporto della propria idea
imprenditoriale", Vincitore: Alcide Leali, Air Dolomiti (Ronchi dei
Legionari, Go) Finalisti: Angelo Colussi Serravallo, Colussi Perugia, (Petrignano
D'Assisi, Pg); Renato Brevini, Brevini Riduttori (Reggio Emilia). Categoria
Communication "per la piu' significativa azione di comunicazione tesa
all'affermazione della propria impresa e del proprio prodotto"
Vincitore: Alberto Bauli, Bauli (Castel D'Azzano, Vr), Finalisti: Adriano
Chimento, Chimento (Grisignano di Zocco, Vi), Federico Minoli, Ducati Motor
Holding (Bologna). Categoria Quality of Life "per la maggiore
sensibilita' all'impatto dell'impresa nei confronti della comunita' e per la
capacita' di integrare la crescita della propria impresa con programmi
continuativi e coerenti al sostegno della cultura, all'arte, all'ambiente e
al sociale", Vincitore: Giordano Zucchi, Vincenzo Zucchi (Milano),
Finalisti: Marilena Ferrari, Art'e' (Villanova di Castenaso, Bo) Ambrogio
Dalla Rovere, Sinv (Carre', Vi). Vincitori e finalisti del Premio potranno
iscriversi di diritto all'Associazione Imprenditore dell'Anno, che, oltre ad
essere terreno di confronto costruttivo tra gli imprenditori, ha tra i
propri scopi anche la promozione di studi e ricerche nelle scienze
economiche, sociali, giuridiche e aziendali. Infolink: www.eypremio.com
DENUNCIARE I
FUNZIONARI PUBBLICI CHE ACCETTANO DANARO DALLE MULTINAZIONALI NON E'
DIFFAMAZIONE IMPORTANTISSIMA SENTENZA DELLA CORTE D'APPELLO DI ROMA CONFERMA
LA SCRIMINANTE DEL DIRITTO DI DENUNCIA A TUTELA DEI CITTADINI DA PARTE DELLE
ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI E AMBIENTALISTE
Roma, 11 novembre 2002 - La III sezione della Corte d'appello di Roma, con
sentenza del 4 novembre, ha definitivamente assolto il vicepresidente
Codacons Giovanni Pignoloni dall'accusa di diffamazione. La vicenda nasce da
un ricorso che il Codacons aveva presentato al Tar del Lazio, col il quale
si accusavano due ricercatori dell'Iss, preposti alla tutela della salute
dei cittadini, di aver accettato a favore delle loro associazioni private 20
milioni di lire dalla Motorola, noto marchio della telefonia. Gesto questo
che secondo il Codacons contrastava palesemente con il Decreto ministeriale
sull'incompatibilità dei pubblici funzionari che non possono accettare
donazioni da enti sottoposti al loro controllo. Infatti il Codacons aveva
affermato in un ricorso e in un esposto "...Ma ben altre conseguenze
scaturiscono dall'intreccio di interessi incompatibili che sembrano fare
capo al dott. Paolo Vecchia, nella sua duplice veste di pubblico funzionario
e di Presidente di un'Associazione che vende servizi (La pubblicità che
compare nelle pagine del bollettino Airp ne è una prova). L'Associazione
aderisce all'Irpa. Di tale ultima Associazione risulta essere membro
autorevole lo stesso Direttore del Laboratorio del Laboratorio di Fisica
medesimo, dott. Martino Grandolfo". La Corte d'appello di Roma ha
scagionato il Pignoloni, difeso dall'Avv. Bruno Leuzzi, da ogni accusa,
emanando un'assoluzione che pone fine all'intera vicenda giudiziaria. Il
tribunale di Roma, assolvendo in primo grado il Vice Presidente Codacons,
aveva sostenuto: "...la rilevante questione proposta avente ad oggetto
la commistione di interessi privati e pubblici nell'azione di importanti
funzionari pubblici a danno della salute pubblica è di per sé tale da
giustificare la richiesta di intervento delle autorità amministrative e
giudiziarie...". Ma la sentenza ha fissato un altro principio
importantissimo: "...quanto al tenore delle espressioni usate dal
Pignoloni talvolta aspre e polemiche deve ritenersi che le stesse siano
lecite posto che nel bilanciamento tra i due beni costituzionalmente
protetti il diritto di libera manifestazione del pensiero (art.21 Cost.) e
quello della dignità personale (artt.2 e 3 della Cost.) occorre dare la
prevalenza al primo senza il quale la dialettica democratica non potrebbe
realizzarsi".
GESTORI
AUTOSTRADALI: L'AISA CONFESERCENTI NON ADERISCE ALLA CHIUSURA DEGLI IMPIANTI
PREVISTA PER IL MESE DI NOVEMBRE.
Roma, 11 novembre 2002 - L'Associazione degli Imprenditori Servizi e
Stazioni Autostradali (Aisa) della Confesercenti, la principale associazione
italiane del settore autostradale, non aderisce alla chiusura degli impianti
autostradali di distribuzione dei carburanti, prevista per il mese di
novembre, perché inutile e dannosa. In questi giorni si sta negoziando, in
particolare con Società Autostrade, le condizioni per una intesa sul
rinnovo delle concessioni delle Aree di servizio autostradali, che soddisfi
le principali richieste avanzate dalle Associazioni dei gestori
Autostradali. In questa direzione sta lavorando anche il Ministero delle
Attività Produttive e lo stesso sottosegretario Dell'Elce. L'inasprimento
delle polemiche, nel settore autostradale, può solo procurare dei danni a
tutti gli operatori, gestori compresi, e favorisce l'ingresso di soggetti
estranei nella rete, con interessi diversi dalla finalità di pubblico
servizio, proprio della erogazione dei carburanti nella rete autostradale.
In questo contesto l'Aisa Confesercenti respinge le campagne di denigrazione
a danno dei dirigenti delle Associazioni che hanno proclamato la chiusura
degli impianti, ma anche questo fatto dimostra quanto sia necessaria l'unità
delle associazioni dei gestori. L'Aisa Confesercenti, rileva il suo
Presidente nazionale, Giuseppe Bagnolesi, auspica la convocazione del tavolo
ministeriale per la ricomposizione della vertenza e la stipula di un accordo
fra tutte le parti interessate. In questo quadro, secondo l'Aisa, la
peggiore posizione è rappresentata dalla Unione Petrolifera, che ha
minacciato le disdette delle gestioni, la modifica dei contratti in corso
con i gestori ed il ricorso alle gestioni dirette. L'Aisa è pronta alla
chiusura degli impianti, ha affermato Bagnolesi, nel caso in cui il tavolo
Ministeriale dovesse fallire, per responsabilità dell'Unione Petrolifera o
di altri soggetti. Prima di allora occorre lavorare per trovare
un'intesa.
L'AZIONE "EUROPA
A SCUOLA 2002" CON IL SOSTEGNO DELLA COMMISSIONE EUROPEA - DIREZIONE
GENERALE ISTRUZIONE E CULTURA
Milano, 11 novembre 2002 - L'azione Europa a Scuola 2002 è realizzata dal
Centro In Europa con il sostegno della Direzione Generale Istruzione e
cultura della Commissione europea e dall'Info-Poimt Europa del Comune di
Genova. Gli elementi essenziali dei progetto sono: un Cd-Rom un concorso
telematico, rivolti agli studenti delle scuole medie superiori dì tutta
Itafia e, con i! supporto dei Ministero dell'Educazione della Repubblica di
polonia, a un campione di scuole polacche di pari grado. Europa a Scuola
2002 vuole dunque spingere i giovani (e gli insegnanti) a conoscere meglio
la realtà e le prospettive dell'Unione europea, utilizzando al contempo le
tecnologie dell'informazione. Gli studenti si sfideranno via Internet
collegandosi al sito dell'azione, dove si renderanno disponibili per un
tempo limitato domande tese a verificare la comprensione dei testi del
Cd-Rom. Il concorso si svolgerà nei giorni 25 -2.6 - 27 novembre 2002. In
caso di spareggio le classi che si classificheranno a pari merito dovranno
redigere un articolo di tipo giornalistico (il cui titolo verrà comunicato
al termine del concorso sul sito del progetto) e inviarlo per posta
elettronica al Centro In Europa entro e non oltre il 5 dicembre. La
premiazione si svolgerà entro il mese di dicembre 2002. Il premio in palio
è una postazione multimediale messa a disposizione dal Dixet, Distretto
dell'Elettronica e delle Alte Tecnologie, che riunisce a Genova più di 130
imprese Itc e da Efestus, onlus che aiuta i disabili a divenire una risorsa
per la società anche attraverso le tecnologie dell'informazione Europa a
Scuola 2002 sarà prossimamente presentato alla stampa e alle scuole.
Invitiamo gli studenti, gli insegnanti e gli operatori interessati alla
nostra iniziativa a tenersi informati sulle prossime tappe di Europa a
Scuola 2002 consultando il sito del progetto http://europa.euroframe.it/europa/
o inviando una e-mail al Centro ineuropa@euroframe.it
o all'Info-Point Europa dei Comune di Genova infopoint@comune.genova.it
In questa fase in cui è discussione il futuro dell'Europa, vogliamo
presentare l'Unione europea come un grande "cantiere", in
costruzione appunto, per quanto la dimensione europea sia ormai quella in
cui operano ogni giorno cittadini, istituzioni e imprese. Un cantiere che i
giovani devono conoscere, per coglierne le opportunità, ad esempio di
studio e di lavoro ma anche per scegliere di sostenerne il cammino, uniti
anche in questo con i giovani dei paesi ormai prossimi a far parte
dell'Unione europea. Il Cd-Rom è aperto da messaggi di Patrick Cox,
presidente del Parlamento europeo, Romano Prodi, presidente della
Commissione e di Giuliano Amato, vicepresidente della Convenzione sul futuro
dell'Europa. La versione polacca contiene anche un messaggio di Krystyna t
ybacka, Ministro dell'Educazione e dello Sport. Uno spazio particolare è
dedicato all'ampliamento che porterà, entro il 2004, dieci nuovi paesi
nell'Unione europea. Ma sì parla anche del ruolo dell'Unione nel mondo,
sulla scena politica internazionale come nel sostegno aì paesi ìn via di
sviluppo. Due capitoli sono dedicati rispettivamente all'Europa
"economica" -quella dell'euro- e quella "sociale" senza
dimenticare l'impegno dell'UE per la creazione dì uno spazio dì giustizia
e di sicurezza, la politica per l'immigrazione e le ingenti risorse
comunitarie destinate a ridurre i divari di sviluppo fra i territori
europei. Gli autori del Cd-Rom sono tutte persone che da tempo lavorano
nelle Istituzioni comunitarie, o a stretto contatto con esse. Alla
diffusione, che ci auguriamo spinga gli insegnanti a dedicare un
approfondimento dedicato all'Europa nel corso delle loro lezioni, segue un
concorso telematico al quale i ragazzi potranno partecipare collegandosi al
sito dell'azione.
STUDENTI
ITALIANI E POLACCHI INSIEME PER CONOSCERE L'EUROPA
Milano, 11 novembre 2002 - "È un'iniziativa che punta a far crescere
la voglia di Europa tra gli studenti italiani e polacchi" con queste
parole Roberto Speciale, Presidente del Centro In Europa, ha sintetizzato il
senso del progetto "Europa a scuola 2002", presentato il 7
novembre nel corso di una conferenza stampa presso la Rappresentanza a
Milano della Commissione europea. Come ha spiegato la coordinatrice del
progetto Carlotta Gualco, l'iniziativa, rivolta agli studenti ed insegnanti
delle scuole superiori italiane ed a un campione di scuole polacche,
comprende, da un lato, la diffusione di un Cd-Rom didascalico e accessibile
nel linguaggio che fornisce ai giovani una visione complessiva dell'Unione
europea, delle sue istituzioni e delle sue principali politiche: in altre
parole, come funziona e che cosa fa. Dall'altro, le classi coinvolte
nell'iniziativa si sfideranno in un concorso su Internet dal 25 al 27
novembre. Roberto Santaniello, neo Direttore dell'Ufficio di Milano della
Commissione europea ha sottolineato che l'architettura del progetto mette in
contatto il mondo delle scuole con un processo di importanza storica per
l'Unione europea, il suo prossimo allargamento ai paesi dell'Europa centrale
ed orientale. Commentando il coinvolgimento del Ministro dell'istruzione
della Polonia, il console di questo paese a Milano, Adam Piesiewicz, ha
ricordato come "c'è grande fiducia per l'Europa da parte dei
polacchi". "La diffusione del Cd-Rom agli studenti permetterà- ha
continuato Piesiewicz- di far comprendere ancora di più l'imminente entrata
della Polonia nell'Unione europea". "Il lavoro nelle scuole è di
fondamentale importanza" - ha dichiarato l'eurodeputata Fiorella
Ghilardotti. "I giovani e gli studenti vogliono messaggi semplici e
bisogna trovare le formule giuste per coinvolgerli e stimolarli".
"Il progetto del Centro In Europa - ha sottolineato la Ghilardotti - ha
il pregio di spiegare con parole semplici un fenomeno complesso come
l'Unione europea". Per informazioni Rappresentanza a Milano della
Commissione europea - Corso Magenta 59, 20123 Milano - Tel. 02/4675141- Fax
02/4818543
NUOVO PUNTO
INFORMAGIOVANI AL CENTRO CATTABREGA
Milano, 11 novembre 2002 - Molto spesso per i giovani è difficile trovare
l'informazione giusta che aiuta a risolvere un problema o a prendere una
decisione importante. Ancora più complesso può essere trovare risposte
adeguate direttamente nel proprio quartiere. Per fornire una possibile
risposta sui temi del lavoro, scuola, formazione, sport, tempo libero, vita
associativa e molto altro, il Comune di Milano apre sperimentalmente un
nuovo punto Informagiovani presso il Centro Giovani Cattabrega, in zona 2. A
partire dal mese di novembre nel centro di via Trasimeno 49, il mercoledì e
il giovedì dalle ore 15.30 alle 18.30, gli utenti potranno avvalersi della
presenza di un operatore esperto, consultare guide, giornali, materiale
informativo, la rete internet e le banche dati della rete Informagiovani. Il
nuovo punto informativo affianca quelle già esistenti da alcuni anni: la
sede "storica" di vicolo Calusca 10, che continua ad essere aperta
il lunedì e il mercoledì dalle ore 10.00 alle 18.00, e l'Informagiovani di
via Laghetto 2, aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 14.00 alle 18.00,
dotato di dodici postazioni internet e di una appositamente attrezzata per
giovani non vedenti o ipovedenti. Ogni settimana, complessivamente si
rivolgono ai punti Informagiovani circa 800/900 utenti ai quali si
aggiungono quelli che consultano le "pagine giovani" sul sito
Internet del Comune di Milano, che seguono gli incontri organizzati nelle
scuole superiori o che incontrano il servizio in occasione di particolari
manifestazioni. Informagiovani è anche su internet all'indirizzo www.comune.milano.it/giovani
LA RISCOPERTA
DELLA STORIA CON GLI STUDENTI DI POMIGLIANO
Pomigliano D'arco (Na) 11 novembre 2002 Una mostra e un convegno chiuderanno
le celebrazioni per il centenario della morte di Matteo Renato Imbriani
Poerio, aperte dall'iniziativa del Liceo Classico di Pomigliano d'Arco
"Vittorio Imbriani". Per una settimana la scuola ha organizzato
una serie di visite guidate alla Cappella di famiglia del
politico-letterato, cui è dedicata la scuola, dichiarata monumento
nazionale.Un grande successo hanno riscosso le visite alla Cappella
Imbriani-Poerio, che è stata luogo di "pellegrinaggio" da parte
degli studenti del Liceo, guidati da quattro loro compagni dell'ultimo anno:
Maria Andrisani, Fiorenza Iasevoli, Pamela Rea e Dario Ingiusto. Da un'idea
del prof. Vincenzo D'Onofrio, le visite sono state diverse dal solito,
drammatizzate, con introduzioni di versi degli Imbriani e di canti, eseguiti
dalla potente voce di Anna Assentato. Durante il percorso è stata narrata
dall'esperto di cultura popolare Giovanni Sgammato la novella "Auciello
Crifone" raccolta da Vittorio Imbriani e citata anche da Italo Calvino.
A questo proposito l'iniziativa ha avuto la speciale collaborazione di
Marcello Colasurdo, ex leader de 'E Zezi di Pomigliano, che musicarono il
racconto. Come spettatori, tutti gli studenti dell'istituto, ma anche la
cittadinanza, cui è stata dedicata un'intera giornata. Alla visita alla
cappella seguirà la pubblicazione di un libro, sempre opera dei ragazzi del
Liceo. Una serie di iniziative utili per ricordare una pagina importante e
poco conosciuta del Risorgimento italiano
ASSEMBLEA
GENERALE DEL GRUPPO NAZIONALE DIFESA CATASTROFI IDROGEOLOGICHE A ROMA
Roma, 11 novembre 2002 - L'11 e 12 novembre 2002 si svolge a Roma presso il
CNR l'Assemblea Generale del Gruppo Nazionale per la Difesa dalle Catastrofi
Idrogeologiche del Consiglio Nazionale delle Ricerche: un appuntamento
importantissimo alla vigilia della stagione delle grandi piogge. Cosa deve
fare il nostro Paese per difendersi efficacemente dalle grandi catastrofi
idrogeologiche? Quali misure urgenti occorre adottare e in che modo va
coinvolta la popolazione per evitare che ai danni provocati dalla Natura si
aggiungano anche quelli dell'incuria umana e della scarsa tempestività dei
soccorsi? Il Gruppo Nazionale per la Difesa dalle Catastrofi Idrogeologiche
del Consiglio Nazionale delle Ricerche, presieduto da Lucio Ubertini, si
riunirà lunedì 11 e martedì 12 novembre 2002 in Assemblea Generale presso
la sede del Cnr di Roma (Piazzale Aldo Moro, 7 - Aula Arangio Ruiz, ore
8,30) proprio per esaminare questi problemi e suggerire le iniziative più
opportune per una efficiente difesa del Territorio.
WELFARE: LA
FACCIA POVERA DELL'ITALIA IN ITALIA CI SONO PERSONE CHE VIVONO CON 268,55
EURO AL MESE, LA SOGLIA DI ACCESSO AL REDDITO MINIMO DI INSERIMENTO
(RMI)
Napoli, 11 novembre 2002 - C'è un'altra faccia dell'Italia poco conosciuta:
è quella della povertà e della esclusione, di persone costrette a vivere
con appena 268,55 euro al mese, considerata la soglia di accesso al Reddito
Minimo di Inserimento, elevabile in caso di nuclei familiari con più di 1
componente: una misura introdotta per la prima volta nel 1998 in via
sperimentale e che se non verrà rinnovata dall'attuale Governo rischia di
sparire il 31 dicembre 2002. "Il reddito minimo di inserimento - spiega
Sandro Turcio, dell'Istituto di Ricerche sulla Popolazione e sulle Politiche
Sociali del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Sezione Welfare di Penta di
Fisciano (Salerno), che assieme al Comune di Napoli, Assessorato agli Affari
Sociali, è fra i promotori della giornata di studio su questo tema svoltasi
oggi a Napoli (Casina del Boschetto c/o Villa Comunale) - è una misura
attiva di politica sociale, che prevede un sostegno economico e interventi
mirati di promozione e integrazione sociale quali, ad esempio, attività di
cura e sostegno familiare, percorsi di riabilitazione o di recupero
dell'obbligo scolastico; ma anche l'inserimento in percorsi occupazionali
per chi è abile e in età lavorativa". Nella prima fase sperimentale,
svoltasi nel biennio 1999-2000, sono stati coinvolti 39 comuni - per un
totale di 2,4 milioni di abitanti e poco più di 828mila famiglie - 24 dei
quali meridionali, compreso quello di Napoli, che rappresenta il 40% del
campione. Il Mezzogiorno, anche in ragione dei più elevati indici di povertà,
ha fatto la parte del leone intercettando il 90% del volume complessivo del
Rmi. "La sperimentazione - sottolinea Turcio - dimostra che il successo
di questa misura dipende da un insieme di fattori, quali il contesto
socio-economico e la capacità gestionale dei Comuni: al Nord, la minore
pressione ambientale ha consentito alle amministrazioni locali una gestione
più efficiente della misura, mentre al Sud sono emerse diverse criticità
che trovano origine nelle problematiche strutturali di quest'area (gli
elevati tassi di disoccupazione) e nella relativa debolezza dei sistemi
locali di welfare". Il futuro del Reddito Minimo di Inserimento è ora
strettamente legato alle decisioni del Governo: rinnovare la misura
facendola diventare, come accade quasi in tutta Europa, un diritto
soggettivo esigibile da parte dei cittadini o rinunciarvi facendo arretrare
il sistema di protezione sociale nel nostro paese.
TRONY ANNUNCIA
11 NUOVI PUNTI VENDITA
Milano, 11 novembre 2002 - E' in corso di programmazione, dal 3 novembre
scorso, il nuovo spot Trony che accompagna il lancio della promozione
'Interessi Zero', la straordinaria offerta, dedicata ai titolari della Trony
Gold, che consente di approfittare delle vantaggiose condizioni di pagamento
per l'acquisto di qualsiasi prodotto, in vendita da Trony, iniziando a
pagare da maggio 2003, in dieci mesi, a interessi zero. La nuova campagna
pubblicitaria segna il prosieguo di una stagione particolarmente proficua
per la catena Trony che, oltre a promuovere la nuova operazione 'Interessi
Zero', continua inarrestabile il suo processo di sviluppo attraverso una
lunga serie di nuove aperture, tra le quali quella dell'otto novembre
prossimo a Bari, di un megastore Trony di 5.000 mq. L'ingresso di nuovi
importanti soci nella compagine societaria G.R.E., nel corso di tutto il
2002, ha consentito a Trony di incrementare il numero di presenze sul
territorio e di annunciare in questo periodo l'apertura di ben 11 nuove
attività commerciali in Piemonte, Lombardia e Liguria, per un totale di
15.500 mq di superficie, distribuiti tra le province di Torino, Milano,
Cremona, Vercelli e Imperia. I nuovi punti vendita del Piemonte sono di
proprietà del socio G.R.E., Gallenca spa, quelli siti in Lombardia dei soci
Elettrorama srl e Copre -nello specifico, lo store di Bagnolo Cremasco-
mentre le nuove realtà commerciali liguri fanno capo alla Dps Group srl. Le
inaugurazioni dei nuovi 11 negozi, avviate a fine ottobre, proseguiranno
fino alla prima quindicina di novembre, dando prova della forte dinamicità
della Catena e della sua solidità. Elenco nuovi punti vendita Trony in
Piemonte: Torino, in via Monbasiglio n°77, punto vendita di 2.000 mq;
Torino, in via S.Donato n°44/c, punto vendita di 1.600 mq; Torino, in c.so
Vercelli n°92/94, punto vendita di 1.100 mq; Moncalieri (To), in via V. di
Bologna n°21, punto vendita di 1.000 mq; Burolo Ivrea (To), in via Batazzi
n°1/3, punto vendita di 1.200 mq; Elenco nuovi punti vendita Trony in
Lombardia: Cremona, località San Felice, in via Mantova n°155, punto
vendita di 1.300 mq; Cassano D'Adda (MI), p.sso Centro Commerciale l'Agorà,
in piazzale Gobetti, punto vendita di 1.200 mq; Quarona Sesia (Vc), p.sso il
centro commerciale Il Picchio, punto vendita di 1.200 mq; Bagnolo Cremasco (Cr),
sulla Strada Paullese 451, punto vendita di 1.300 mq; Elenco nuovi punti
vendita Trony in Liguria: Camporosso (Im), in via Turistica n°3, punto
vendita di 1.800 mq; Arma di Taggia (Im), in via del piano n°106, punto
vendita di 1.800 mq.
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