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11 NOVEMBRE  2002

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INIZIANO I LAVORI DELLA CONFERENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA PER METTERE IN RISALTO IL LANCIO DEL SESTO PROGRAMMA QUADRO (6PQ) CHE VERRÀ ATTUATO DAL 2002 AL 2006 

Bruxelles, 11 novembre 2002 - Dall'11 al 13 novembre 2002, la Commissione europea terrà un'importante conferenza a Bruxelles per mettere in risalto il lancio del sesto programma quadro di ricerca (6PQ) dell'UE, che verrà attuato dal 2002 al 2006. La manifestazione mira ad istituire un forum per la presentazione degli obiettivi e delle priorità del prossimo programma quadro e per la spiegazione delle regole di partecipazione. Ci saranno opportunità di intavolare dibattiti scientifici e di scambiare le migliori prassi nell'ambito di settori non contenuti nel programma quadro. Si svolgeranno inoltre sessioni plenarie che tratteranno tutte le principali tematiche prioritarie del programma quadro e le questioni trasversali dello Spazio europeo della ricerca, quali le risorse umane, la mobilità, la brevettabilità e la proprietà intellettuale. Sono previste inoltre sessioni per fornire una guida sulla partecipazione al 6PQ, unitamente a simposi, workshop e sessioni-poster del settore scientifico, industriale ed altre parti interessate, su argomenti topici che possono essere approfonditi al di fuori del 6PQ. Un invito a presentare proposte per le sessioni tematiche verrà pubblicato all'inizio dell'anno prossimo. In aggiunta, la conferenza comprenderà la presentazione di progetti per i media ed una sessione plenaria che illustrerà gli obiettivi e i risultati dei progetti svolti nell'ambito dei precedenti programmi di ricerca dell'UE o progetti che prevedono la cooperazione internazionale. Parallelamente alla conferenza, si svolgerà un'importante esposizione dei progetti di ricerca finanziati dall'UE. Due briefing per la stampa si svolgeranno in entrambe le giornate della manifestazione. Per informazioni : Commissione europea; Direzione generale per la Ricerca; Unità "Informazione e comunicazione": Tel: +32-2-295 9971 Fax: +32-2-295 8220 E-mail: rtd-conference2002@cec.eu.int  Per saperne di più sulla manifestazione di lancio del 6PQ vi: http://europa.eu.int/comm/research/conferences/2002/index_it.html 

IL TEMA "DONNE E SCIENZA" SOTTO I RIFLETTORI ALLA MANIFESTAZIONE DI LANCIO DEL 6PQ
Bruxelles, 11 novembre 2002 - Il 13 novembre a Bruxelles, a margine della manifestazione di lancio del sesto programma quadro (6PQ), si terrà un workshop che presenterà le iniziative della Commissione europea volte a promuovere le pari opportunità nella ricerca, uno degli obiettivi del 6PQ. Il workshop è organizzato dall'unità "Donne e scienza" della DG Ricerca in collaborazione con il ministero federale tedesco dell'Istruzione e della Ricerca (Bmbf). Nel corso del workshop saranno presentate inoltre le attività degli Stati membri volte a sostenere le iniziative della Commissione ed a incoraggiare il collegamento in rete, in vista di evitare la frammentazione degli sforzi in questo settore. I punti di contatto nazionali e i ricercatori avranno inoltre la possibilità di scambiarsi esperienze e migliori prassi.
Per informazioni : Nina Sartori Tel: +49 228 447 645 E-mail: nina.sartori@dlr.de 

ANNOUNCEMENT OF A CONFERENCE ON "PRICES, PRODUCTIVITY AND GROWTH" ORGANISED BY THE EUROPEAN CENTRAL BANK, THE BANCO DE ESPAÑA AND THE CENTRE FOR ECONOMIC POLICY RESEARCH 
Bruxelles, 11 November 2002 - The European Central Bank (Ecb), together with the Banco de España and the Centre for Economic Policy Research (Cepr) is organising a conference on "Prices, Productivity and Growth" which will take place in Madrid on 17 and 18 October 2003. The main purpose of the conference is to provide a forum for central bankers, statisticians and academics to discuss issues related to the measurement and analysis of prices, productivity and growth, with a particular emphasis on the implications for monetary policy. Attendance at the conference is by invitation only.
Further details, including a call for papers, can be found in the "Calendars and events" section of the Ecb's website http://www.ecb.int/events/

BANCHE: RAFFORZARE LA COOPERAZIONE ITALIA-EGITTO 
Roma, 11 novembre 2002 - Il 13% dei crediti concessi dalle banche italiane ai Paesi del Nord Africa e del Mediterra-neo è destinato all'Egitto, del quale l'Italia è il secondo partner commerciale europeo, con un volume di scambi di 2.580 milioni di euro. Queste cifre spiegano gli stretti legami economici e finanziari tra Italia ed Egitto. E pro-prio il rafforzamento della cooperazione economico-finanziaria, l'analisi del Sistema bancario italiano, l'illustrazione del processo di privatizzazione del sistema bancario egiziano e uno scambio di informazioni ed esperienze in materia organizzativa e sulle norme antiriciclaggio sono stati al centro della due giorni di incontri appena conclusi a Roma, presso la sede dell'Abi (Associazione Bancaria Italiana), tra rappresentanti delle banche egiziane ed italiane. "E' interesse comune dei nostri associati - ha detto Maurizio Sella, presidente dell'Abi - rafforzare i rapporti economico-finanziari tra Italia ed Egitto, per garantire la crescita del sistema bancario egiziano e il consolidamento economico dell'Egitto, che rappre-senta un Paese ponte per le relazioni con tutta l'area del Mediterraneo e del Nord Afri-ca". Presenti agli incontri, oltre ai vertici della Feb (Federation of egyptian banks) e dell'Abi, rappresentanti della Banca d'Italia, del ministero degli Esteri e delle Attività produttive, dell'Ufficio italiano cambi, e dell'Ambasciata egiziana a Roma.

PRIVATIZZAZIONE DEGLI IMMOBILI: AL VIA LA SECONDA OPERAZIONE 
Roma, 11 novembre 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che è stata avviata la seconda operazione di privatizzazione degli immobili pubblici attraverso il meccanismo della cartolarizzazione. Il portafoglio immobiliare che sarà trasferito alla società veicolo Scip Srl è costituito da circa 61mila unità immobiliari, prevalentemente a carattere residenziale, di proprietà dello Stato e di sette Enti previdenziali pubblici (Enpals, Inail, Inpdai, Inpdap, Inps, Ipost e Ipsema). L'emissione obbligazionaria sarà di ammontare superiore ai 6 miliardi di euro e sarà suddivisa in più tranche a tasso variabile (con rating "tripla A", "doppia A" e "singola A") per rispondere alla domanda del mercato: i titoli, infatti, si articoleranno su diverse scadenze ed è prevista anche la possibilità di emettere obbligazioni denominate in dollari Usa. La seconda operazione di privatizzazione di immobili pubblici è costruita in modo da recepire i criteri fissati da Eurostat il 3 luglio scorso. Inoltre, il portafoglio sarà isolato da quello trasferito a Scip nell'operazione del dicembre del 2001 (la cui completa cessione è prevista per il prossimo febbraio). Il collocamento delle obbligazioni sarà guidato dai quattro arranger: Abn Amro, Bnl, JP Morgan e Schroder Salomon Smith Barney. Il road show per la presentazione dell'operazione partirà da Roma martedì prossimo e toccherà le principali piazze finanziarie europee 

FIDEURAM: RACCOLTA NETTA TOTALE: - 22 MILIONI DI EURO IN OTTOBRE. RACCOLTA NETTA ASSICURATIVA: 277 MILIONI DI EURO (+ 38,5% DAL MESE PRECEDENTE)
Roma, 11 novembre 2002 - Ad ottobre la raccolta netta totale di Banca Fideuram (fondi e gestioni, assicurazioni, titoli e conti correnti) è stata negativa per 22 milioni di euro. Nel mese di ottobre la raccolta netta del risparmio gestito (fondi, gestioni patrimoniali, assicurazioni vita) ha registrato un saldo negativo per 161 milioni di euro. Al suo interno è da segnalare la raccolta netta assicurativa, positiva per 277 milioni di euro (38,5% rispetto al mese precedente). Le polizze vita hanno complessivamente incassato ad ottobre premi per 329 milioni di euro (più 43,7% da settembre). In particolare la nuova produzione assicurativa è stata pari a 193 milioni di euro (più 83,8% rispetto a settembre). Per il periodo gennaio-ottobre 2002, la nuova produzione è stata di 1,74 miliardi di euro, in crescita del 137,3% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. In ottobre il saldo complessivo del risparmio non gestito è stato positivo per 139 milioni di euro, essenzialmente grazie ad una raccolta netta di 151 milioni di euro sul fronte dei titoli. Al 31 ottobre le masse totali di risparmio gestito (fondi, gestioni e assicurazioni) erano pari a 33,3 miliardi di euro. Il patrimonio dei fondi comuni di Banca Fideuram, incluse le gestioni patrimoniali, ammontava a circa 24,9 miliardi di euro. A fine ottobre il totale delle masse amministrate da Banca Fideuram era di circa 46,4 miliardi di euro. Al 31 ottobre 2002 i private banker 1 di Banca Fideuram erano 3.515, a cui vanno aggiunti 94 produttori assicurativi per un totale di 3.609 professionisti. In allegato sono riportate le tabelle relative a raccolta netta, masse amministrate e dimensioni della rete relative ad ottobre 2002. 

CRESCE LA REDDITIVITÀ PER BANCA TOSCANA ; UTILE NETTO 100.906, EURO +39,42. 
Firenze, 11 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Toscana, presieduto dal Prof. Paolo Mottura, ha approvato nella seduta odierna i risultati patrimoniali ed economici dei primi nove mesi del 2002. In sintesi i principali aspetti gestionali hanno riguardato: Risultati a settembre 2002 - Raccolta complessiva Valori assoluti migliaia di euro: 25.056.444, Var. % su I° sem. 2001 +5,12 ; Impieghi a clientela Valori assoluti migliaia di euro 11.878.951, Var. % su I° sem. 2001 +6,78 ; Patrimonio netto Valori assoluti migliaia di euro 1.261.877, Var. % su I° sem. 2001 +8,29 ; Risultato lordo di gestione Valori assoluti migliaia di euro 234.155, Var. % su I° sem. 2001 +17,03; Utile netto Valori assoluti migliaia di euro 100.906, Var. % su I° sem. 2001 +39,42. Il margine d'interesse - posizionatosi su 375,8 milioni - è cresciuto del 6,41% su base annua essenzialmente in ragione dello sviluppo registratosi nel segmento clientela, principalmente sotto la spinta del positivo effetto economico conseguente l'andamento dei volumi intermediati in quest'ultimo comparto. Quanto ai ricavi netti da servizi il loro apporto (267,9 milioni) - formatosi in misura più rilevante nei primi due trimestri dell'esercizio - ha presentato un progresso del 4,66% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Il reddito prodotto dalla complessiva attività d'intermediazione - pari a 643,7 milioni (+5,68% su base annua) - è stato assorbito da un insieme di costi di gestione nell'ordine di 409,5 milioni (+0,12% rispetto a settembre 2001), comprensivo di rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali ed immateriali in crescita del 12,05%. Il cost/income si è così attestato al 63,62% con una riduzione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente di 3,53 punti percentuali. Nell'ambito delle componenti negative di reddito, le spese amministrative hanno evidenziato una dinamica tendenziale assai contenuta (+1,07%). Al loro interno gli oneri per il personale hanno registrato una flessione del 2,65% conseguente alla diminuzione di 156 unità su base annua dell'organico aziendale (pari a 4.595 Dipendenti) scaturita dalle iniziative poste in essere dalla Banca in materia di fuoriuscite del Personale; per contro, le "altre spese amministrative" hanno presentato un andamento crescente (+6,94%). Banca Toscana ha pertanto realizzato nei primi nove mesi del 2002 un risultato lordo di gestione di 234,2 milioni, in crescita del 17,03% su base annua, dal quale - una volta effettuate rettifiche nette di valore ed accantonamenti prudenziali per 44,2 milioni (52,4 milioni nel periodo a confronto) - è scaturito un utile delle attività ordinarie di 190,0 milioni (+28,64% su base annua). Infine, dedotti oneri straordinari netti per 1,3 milioni (-6,0 milioni a settembre 2001) ed imposte sul reddito per 87,8 milioni, Banca Toscana ha conseguito un utile netto di 100,9 milioni rispetto a 72,4 milioni dei primi nove mesi dell'esercizio scorso (+39,42%). Ricomprendendo il risultato economico netto di periodo, la Banca ha disposto nello svolgimento della propria attività di un patrimonio netto di 1.262 milioni, in progresso dell'8,29% su base annua. Nel campo dei volumi intermediati con clientela, la consistenza degli impieghi rivolti all'economia - posizionatasi su 10.879 milioni - ha registrato un incremento del 6,78% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, per effetto in larga parte dello sviluppo dei prestiti a lunga scadenza ed in particolare dei mutui (+17,33% nello stesso periodo). Il grado di rischiosità è risultato contenuto allo 0,63% contro lo 0,29% dei dodici mesi precedenti, valore quest'ultimo che peraltro rispecchia un'operazione di cartolarizzazione su crediti non performing per un valore netto di 191 milioni. Riguardo al risparmio complessivamente intermediato con clientela, la sua consistenza ha raggiunto i 25.056 milioni, con un progresso su base annua del 5,12%. In tale ambito la raccolta diretta - pari a 11.076 milioni - è aumentata del 4,14% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente principalmente a seguito dell'espansione delle obbligazioni e dei conti correnti. A sua volta, la raccolta indiretta - giunta a 13.980 milioni - ha registrato un incremento annuo del 5,91%, in virtù della crescita che ha contraddistinto - pur con diversa intensità - sia il segmento del risparmio gestito (in particolare prodotti assicurativi ed in misura più contenuta fondi comuni), sia la componente del risparmio amministrato anche a seguito del collocamento di obbligazioni strutturate. La presenza sul territorio è stata assicurata da una rete commerciale tradizionale composta da 404 sportelli, in aumento di 14 unità nel confronto col settembre 2001. Inoltre, nell'ambito delle modalità alternative di contatto con clientela è da sottolineare l'ulteriore incremento dei contratti attivi inerenti ai canali distributivi telematici arrivati a circa 98.000 unità, con quasi 10.000 contratti in più rispetto alla fine dell'esercizio scorso. S'informa che all'indomani della chiusura del terzo trimestre il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, nel quadro del processo di razionalizzazione dell'assetto organizzativo del Gruppo Bancario Monte dei Paschi, ha espresso un orientamento favorevole all'avvio delle opportune iniziative per realizzare la fusione per incorporazione in Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. (Bmps) di Banca Toscana S.p.A. e di Banca Agricola Mantovana S.p.A, prevedendo contestualmente lo scorporo delle rispettive attività bancarie in due banche di nuova costituzione, non quotate e possedute interamente da BMPS, che manterranno i propri marchi. Quanto infine alla prevedibile evoluzione della gestione è da ritenere che Banca Toscana, pur nella consapevolezza delle incertezze che ancora caratterizzano l'andamento dei mercati, possa realizzare per l'intero esercizio 2002 una crescita del ritorno reddituale dell'attività caratteristica. 

GRUPPO TELECOM ITALIA: APPROVATI DAL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE I RISULTATI DEI PRIMI NOVE MESI DEL 2002 ADOTTATI IL CODICE ETICO DEL GRUPPO E IL CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA SOCIETÀ IN MATERIA DI INSIDER DEALING UTILE NETTO CONSOLIDATO DI SPETTANZA DELLA CAPOGRUPPO: 1.246 MILIONI DI EURO (+1.574 MILIONI DI EURO RISPETTO AI PRIMI NOVE MESI DEL 2001) 
Milano, 11 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia, riunitosi il 7 novembre sotto la Presidenza di Marco Tronchetti Provera, ha esaminato e approvato la relazione trimestrale del Gruppo e della Capogruppo relativa ai primi nove mesi del 2002[1]. I risultati economici e i margini dei primi nove mesi del 2002 del Gruppo mostrano un netto miglioramento rispetto ai primi nove mesi del 2001. L'utile netto consolidato è positivo per 1.246 milioni di euro con un aumento di 1.574 milioni di euro rispetto al risultato negativo di 328 milioni di euro nei primi nove mesi del 2001. Tale aumento è dovuto principalmente ai seguenti fattori: miglioramento del risultato operativo (+568 milioni di euro; +11,1%); miglioramento del saldo proventi e oneri finanziari e da partecipazioni (+299 milioni di euro), e del saldo proventi e oneri straordinari (+975 milioni di euro), comprensivi delle plusvalenze da dismissioni di partecipazioni (2.093 milioni di euro), nonché delle svalutazioni di partecipazioni e goodwill per 1.799 milioni di euro relative a Is Tim Turchia, Telekom Austria, Matrix, Corporacion Digitel e Netco Redes. Nel terzo trimestre 2002 il risultato netto consolidato del Gruppo è stato positivo per 476 milioni di euro, superiore di 1.287 milioni di euro rispetto a quello negativo per 811 milioni di euro del terzo trimestre 2001. I ricavi consolidati dei primi nove mesi del 2002 ammontano a 22.440 milioni di euro, con un incremento dello 0,8% rispetto allo stesso periodo del 2001. Se si esclude l'effetto negativo dei cambi la crescita è pari al 3%, mentre l'effetto dovuto alla variazione del perimetro di consolidamento[2] è stato pari allo 0,7%, per un totale di 3,7%. Nel terzo trimestre 2002 i ricavi ammontano a 7.451 milioni di euro con una riduzione dello 0,9%, considerando l'effetto della variazione del perimetro di consolidamento la crescita è dell'1,3%. [1] Per omogeneità di confronto i dati dei primi nove mesi e del terzo trimestre 2002 sono stati commentati rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente ricostruito con il Gruppo Nortel Inversora (Telecom Argentina) consolidato con il metodo del patrimonio netto anziché con il metodo proporzionale [2] Nel corso del terzo trimestre 2002 sono usciti dall'area di consolidamento il gruppo 9Telecom, Sogei SpA, Consiel SpA e DataHouse S.p.A; sono entrati nell'area di consolidamento il gruppo Webegg , EpicLink SpA e Netesi SpA. Il margine operativo lordo di Gruppo è pari a 10.414 milioni di euro, in aumento di 375 milioni di euro (+3,7%) rispetto ai primi nove mesi del 2001, con un'incidenza sui ricavi del 46,4% (45,1% nei primi nove mesi del 2001). Escludendo l'effetto dei cambi e della variazione del perimetro di consolidamento, l'incremento è del 5%. Nel terzo trimestre 2002 il margine operativo lordo ammonta a 3.606 milioni di euro (3.448 milioni di euro nel terzo trimestre 2001), l'incidenza sui ricavi è del 48,4% (45,9% nel terzo trimestre 2001). Il risultato operativo è di 5.706 milioni di euro con un incremento, rispetto ai primi nove mesi del 2001, di 568 milioni di euro (+11,1%), escludendo l'effetto dei cambi e della variazione del perimetro di consolidamento, la crescita è pari al 10,5%, con un'incidenza sui ricavi del 25,4% (23,1% nei primi nove mesi del 2001). L'incremento in valore assoluto risente sia della crescita del margine operativo lordo, sia della flessione degli ammortamenti. Nel terzo trimestre 2002 il risultato operativo ammonta a 2.044 milioni di euro (1.817 milioni di euro nel terzo trimestre 2001), l'incidenza sui ricavi del 27,4% (24,2% nel terzo trimestre 2001) Il Free Cash Flow operativo, nei primi nove mesi del 2002, è stato pari a 6.588 milioni di euro (+2.995 milioni di euro). Nel terzo trimestre 2002 è stato pari a 2.438 milioni di euro (+1.487 milioni di euro rispetto al terzo trimestre 2001). Il debito netto consolidato si riduce di 4.278 milioni di euro rispetto alla fine dello scorso anno (21.942 milioni di euro), in linea con gli obiettivi fissati dal piano, ed è pari a 17.664 milioni di euro, dopo il pagamento dei dividendi (3.247 milioni di euro). La riduzione rispetto al 30 giugno 2002 è di 3.436 milioni di euro. L'indebitamento al 30 settembre ha beneficiato delle dismissioni effettuate nei primi nove mesi dell'anno, al netto dei relativi oneri, per complessivi 3.609 milioni di euro. In particolare la cessione di Auna (1.998 milioni di euro), Bouygues Decaux Telecom (750 milioni di euro), Mobilkom Austria (756 milioni di euro), Lottomatica (212 milioni di euro), Sogei (176 milioni di euro), Telemaco Immobiliare (219 milioni di euro) e 9Telecom (-529 milioni di euro) e altre minori (27 milioni di euro). La quota di indebitamento superiore all'anno è nettamente migliorata, passando dal 64% del 31 dicembre 2001 all'83% del 30 settembre 2002, a seguito dell'emissione obbligazionaria avvenuta lo scorso 1° febbraio 2002, di Telecom Italia s.p.a. di 2.500 milioni di euro. Tale emissione rientra nell'ambito del Global Note Program. Information Technology Mercato L'area di consolidamento di IT Mercato è variata a seguito dei seguenti eventi societari: la cessione, avvenuta nel mese di luglio, del 100% del capitale di Sogei S.p.A. al Ministero dell'Economia e delle Finanze-Dipartimento per le Politiche Fiscali. Il passaggio delle azioni è avvenuto in data 31 luglio 2002. La Sogei è perciò consolidata per i soli dati economici del primo semestre 2002; la stipula in data 2 agosto 2002 da parte di Finsiel di un contratto di compravendita per la cessione del 100% del capitale di Consiel S.p.A. alla World Investment Partners S.A, mentre il passaggio effettivo delle azioni è avvenuto in data 3 ottobre 2002; Consiel è consolidata per i dati economici fino al mese di agosto 2002 incluso; la costituzione in data 2 agosto 2002 della società Agrisian - Consulenza e Servizi per l'Agricoltura S.c.p.a. A perimetro omogeneo, i ricavi dei primi nove mesi del 2002 subiscono una flessione di 46 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente per effetto della contrazione del fatturato principalmente di Finsiel, Consiel, Banksiel conseguente sia a minori volumi sia a riduzioni dei prezzi nei confronti dei principali clienti, cui si è contrapposto un incremento delle attività da parte di Intersiel, TeleSistemiFerroviari e Webred riconducibili alla fatturazione di attività in corso di lavorazione collaudate nel corrente periodo, e di Insiel, Centrosiel e Sogei per l'acquisizione di nuove commesse e di nuovi clienti. Il margine operativo lordo (71 milioni di euro) e il risultato operativo (47 milioni di euro) si sono ridotti per effetto della citata diminuzione dei prezzi e per l'aggiudicazione di nuove gare con corrispettivi contrattuali ridotti solo in parte compensati dalla riduzione dei prezzi di acquisto e dal miglioramento del livello di efficienza. Il terzo trimestre 2002 confrontato con il corrispondente trimestre dell'anno precedente fa registrare una contrazione dei ricavi di 26 milioni di euro per effetto degli stessi fenomeni che hanno caratterizzato i primi nove mesi. Il 22 ottobre 2002 è stata resa operativa una nuova organizzazione della BU IT Mercato articolata nelle seguenti funzioni che hanno il compito di garantire le attività di progettazione, sviluppo, esercizio e commercializzazione di prodotti/soluzioni IT per il rispettivo mercato di riferimento: Government: mercato della Pubblica Amministrazione Centrale e Locale Finance: mercato delle Banche e Assicurazioni Innovazione, Nuovi Mercati e Coordinamento Gestionale Information Technology di Gruppo Nel corso del terzo trimestre 2002 nell'ambito dell'attività operativa IT Gruppo l'area di consolidamento è variata per l'ingresso del Gruppo Webegg, acquisito a fine giugno (consolidato a partire dal mese di luglio 2002) e per l'uscita da Teco Soft España ceduta il 31 luglio 2002. La società è stata consolidata integralmente per i primi sei mesi del 2002. La diminuzione dei ricavi sconta la revisione dei corrispettivi con la Business Unit Domestic Wireline. Sud America (Per le operative controllate da Tim vedi comunicato stampa di ieri) Nel mese di maggio 2002 l'Attività operativa International Operations è stata superata; le relative società e rami d'azienda di Telecom Italia, sono confluite organizzativamente in Domestic Wireline e nella funzione centrale Partecipate Estere mentre tutte le società dell'area sud americana sono coordinate da Latin America Operations. Nei primi nove mesi del 2002 il Gruppo Entel Chile e il Gruppo Entel Bolivia la società Telecom Italia America Latina e il ramo di azienda Sud America di Telecom Italia hanno consuntivato ricavi per 1.036 milioni di euro, in riduzione dell'11,5% rispetto allo stesso periodo del 2001, da attribuirsi completamente alle dinamiche valutarie. Senza tale effetto i ricavi sarebbero cresciuti dell'1,5%, per la crescita del Gruppo Entel Chile (+8,3% in valuta locale), cui si contrappongono gli effetti determinati dalla liberalizzazione del mercato boliviano, nonché della sospensione del contratto di Management Fee con Telecom Argentina dal 1° aprile 2002. Il margine operativo lordo, pari a 346 milioni di euro, si riduce di 56,5 milioni di euro (-14,1%) rispetto al corrispondente periodo del 2001 di cui 50 milioni circa sono ascrivibili ai delta dei cambi di Cile e Boliva. Escludendo l'effetto dei cambi la riduzione del mol sarebbe stata del 2% determinata dal venir meno del management fee proveniente da Telecom Argentina e dalla perdita di redditività in Bolivia cui si è contrapposto un recupero in Cile prevalentemente riconducibile alla crescita della redditività nel settore mobile. Il risultato operativo conferma gli andamenti già evidenziati per il margine operativo lordo. 

OLIVETTI: IL CDA APPROVA LA TRIMESTRALE AL 30/9/2002 RICAVI CONSOLIDATI: 23.203 MILIONI DI EURO (+0,3%) (+2,5% AL NETTO EFFETTO CAMBI) 
Milano, 11 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Olivetti, riunito il 7 novembre sotto la presidenza di Antonio Tesone, ha approvato la relazione trimestrale al 30 settembre 2002. Gruppo Olivetti - Le risultanze economiche del terzo trimestre e dei primi nove mesi del 2002 sono significativamente influenzate dalle variazioni dell'area di consolidamento intervenute nel secondo semestre 2001. In particolare, nell'ambito del Gruppo Telecom Italia sono stati esclusi dal processo di consolidamento i valori economici e i saldi patrimoniali del Gruppo Nortel Inversora in Argentina (consolidato per integrazione proporzionale nel primo semestre 2001). Per rendere omogeneo il raffronto fra i due periodi, le risultanze del terzo trimestre e dei primi nove mesi 2001 sono state ricostruite deconsolidando il Gruppo Nortel Inversora. I ricavi netti consolidati ammontano per i primi nove mesi del 2002 a 23.203 milioni di euro (di cui 22.440 milioni attribuibili al Gruppo Telecom Italia) con un incremento dello 0,3% rispetto ai primi nove mesi dell'esercizio 2001 (escludendo l'effetto negativo dovuto all'andamento dei cambi, la crescita è pari al 2,5%). I costi di gestione e gli altri oneri netti ricorrenti sono stati di 18.509 milioni di euro (di cui 16.706 milioni attribuibili al Gruppo Telecom Italia) con una incidenza sul fatturato consolidato del 79,8% in riduzione di 2,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2001. Il risultato ante interessi e imposte (Ebit) e ante proventi e oneri non ricorrenti è positivo per 4.694 milioni di euro, in aumento di 556 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2001, con un'incidenza sui ricavi pari al 20,2% (era pari al 17,9% nello stesso periodo del 2001). I proventi non ricorrenti, pari a 2.557 milioni di euro (di cui 2.434 milioni realizzati dal Gruppo Telecom Italia), sono in aumento rispetto ai 553 milioni di euro dei primi nove mesi del 2001 e derivano principalmente dalle plusvalenze registrate nella cessione delle partecipazioni in Auna, Bouygues Décaux Telecom, Mobilkom Austria e Lottomatica. Gli oneri non ricorrenti, pari a 3.108 milioni di euro (in aumento rispetto ai 2.069 milioni di euro dei primi nove mesi del 2001) sono attribuibili per 3.090 milioni al Gruppo Telecom Italia, principalmente per svalutazioni di partecipate estere (tra cui Is Tim Turchia), per accantonamenti effettuati in relazione alla cessione della partecipazione in 9Télécom e per interventi di riduzione degli organici. Il risultato ante interessi e imposte (Ebit) è dunque positivo per 4.143 milioni di euro, pari al 17,8% dei ricavi, con un incremento di 1.521 milioni rispetto ai primi nove mesi del 2001 (2.622 milioni di euro, pari all'11,4% dei ricavi). Gli interessi passivi e gli altri oneri finanziari netti ammontano complessivamente a 1.884 milioni di euro (1.804 milioni nei primi nove mesi del 2001), sono imputabili per 1.240 milioni al Gruppo Telecom Italia, in aumento rispetto al 30 settembre 2001 (1.112 milioni) per effetto di oneri di cambio delle partecipazioni sudamericane e per 644 milioni derivano dalle altre società del Gruppo, in riduzione rispetto ai 692 milioni dei primi nove mesi del 2001. Le rettifiche di valore di attività finanziarie presentano un saldo negativo di 685 milioni di euro (era negativo per 1.426 milioni di euro nei primi nove mesi del 2001), di cui 598 milioni relativi a Telecom Italia, dovuti principalmente all'ammortamento dei goodwill emersi dall'acquisto delle partecipazioni in società valutate ad equity, alla quota di competenza del Gruppo dei risultati delle partecipate Stream e Is Tim Turchia e di altre società valutate con il metodo del patrimonio netto e a svalutazioni di titoli classificati nell'attivo circolante. Le imposte sul reddito sono state stimate in 1.057 milioni di euro (1.322 milioni relativi al Gruppo Telecom Italia). Il risultato consolidato netto (dopo le imposte e dopo la quota di risultato di pertinenza degli azionisti di minoranza) è negativo per 860 milioni di euro, in miglioramento di 1.320 milioni rispetto alla perdita di 2.180 milioni di euro registrata nei primi nove mesi del 2001. Ante ammortamento dell'avviamento derivante dall'acquisizione di Telecom Italia, il risultato consolidato netto è positivo per 110 milioni di euro (era negativo per 1.206 milioni di euro nello stesso periodo dell'esercizio 2001). Al 30 settembre 2002 il patrimonio netto totale del Gruppo Olivetti è pari a 22.805 milioni di euro (11.529 milioni dopo la quota spettante agli azionisti di minoranza); era 23.296 milioni di euro al 30 giugno 2002 (11.927 milioni dopo la quota spettante agli azionisti di minoranza). Sempre al 30 settembre 2002 l'indebitamento finanziario netto del Gruppo Olivetti è pari a 33.959 milioni di euro, in diminuzione di 4.403 milioni rispetto al 31 dicembre 2001. Tale riduzione deriva per 4.278 milioni dall'avanzo finanziario del Gruppo Telecom Italia (dovuto agli incassi da dismissioni e ai flussi generati dalle attività operative parzialmente compensati dagli investimenti industriali e finanziari e dal pagamento dei dividendi) e per 125 milioni di euro dall'avanzo finanziario delle altre società del Gruppo Olivetti, generato dall'incasso dei dividendi da Telecom Italia e dalla cessione della partecipazione in Lottomatica, al netto degli esborsi della gestione, principalmente per oneri finanziari. Al 30 settembre 2002 i dipendenti delle Società del Gruppo Olivetti incluse nell'area di consolidamento erano 109.942 (erano 116.020 al 31 dicembre 2001). Il Gruppo Olivetti nel trimestre luglio-settembre 2002 I ricavi consolidati sono stati di 7.660 milioni di euro (per 7.451 milioni generati dal Gruppo Telecom Italia). I costi di gestione e gli altri oneri netti ricorrenti ammontano a 5.963 milioni di euro (di cui 5.398 milioni del Gruppo Telecom Italia) con una incidenza sul fatturato del 77,8%, in riduzione rispetto al primo semestre 2002 (80,7%) e rispetto al terzo trimestre dell'esercizio 2001 (81,4%). Il risultato ante interessi e imposte (Ebit) e ante proventi e oneri non ricorrenti è positivo per 1.697 milioni di euro, in aumento di 247 milioni di euro rispetto al terzo trimestre del 2001, con un'incidenza sui ricavi pari al 22,2% (era pari al 18,6% nello stesso periodo del 2001). I proventi non ricorrenti sono pari a 1.384 milioni di euro e gli oneri non ricorrenti sono 2.142 milioni di euro, per la maggior parte derivanti dal Gruppo Telecom Italia e da porre in relazione alle dismissioni effettuate nel periodo e alle svalutazioni straordinarie di partecipazioni. Il risultato ante interessi e imposte (Ebit) è dunque positivo per 939 milioni di euro (era negativo per 232 milioni nel terzo trimestre 2001). Gli interessi passivi e gli altri oneri finanziari netti ammontano complessivamente a 540 milioni di euro (di cui 343 milioni del Gruppo Telecom Italia), in riduzione rispetto ai 662 milioni del terzo trimestre 2001. Le rettifiche di valore di attività finanziarie presentano un saldo negativo di 226 milioni di euro, di cui 195 milioni di euro relativi al Gruppo Telecom Italia. Le imposte sono state stimate in 211 milioni di euro e riguardano principalmente il Gruppo Telecom Italia. Il risultato consolidato netto del trimestre, dopo le imposte e dopo la quota di risultato di pertinenza degli azionisti di minoranza, è negativo per 349 milioni di euro (era negativo per 1.093 milioni di euro nel terzo trimestre 2001). Ante ammortamento dell'avviamento derivante dall'acquisizione di Telecom Italia, la perdita si riduce a 25 milioni di euro. La Capogruppo Olivetti S.p.A. Olivetti S.p.A. nei primi nove mesi del 2002 ha registrato un utile netto di 636 milioni di euro (rispetto a una perdita di 898 milioni di euro dei primi nove mesi del 2001). Nel terzo trimestre il risultato netto è stato negativo per 213 milioni di euro, in miglioramento di 36 milioni di euro rispetto al terzo trimestre 2001. Il miglioramento complessivo del risultato rispetto al precedente esercizio è stato determinato dall'incremento dei proventi da partecipazioni per effetto della contabilizzazione nel semestre della parte dei dividendi riferiti all'esercizio 2001, che Telecom Italia ha distribuito in maggio attingendo dalle riserve (844 milioni di euro) e dei crediti d'imposta (per 483 milioni di euro) sul totale dei dividendi incassati. Al miglioramento del risultato hanno inoltre contribuito le plusvalenze realizzate con la cessione delle partecipazioni in Lottomatica (158 milioni di euro) e in Webegg (9 milioni di euro). Al 30 settembre 2002 il patrimonio netto della società è pari a 15.907 milioni di euro (15.235 milioni al 31 dicembre 2001) e l'indebitamento finanziario netto è di 15.956 milioni di euro, in diminuzione di 366 milioni rispetto al 31 dicembre 2001 (16.322 milioni di euro). La riduzione dell'indebitamento è dovuta sostanzialmente agli incassi dei dividendi (904 milioni di euro) e agli incassi derivanti dalla cessione delle partecipazioni in Lottomatica e Webegg (218 milioni di euro), cui si contrappongono gli esborsi per complessivi 756 milioni di euro, principalmente per oneri finanziari. Eventi successivi al 30 settembre 2002 Nell'ambito del piano di rifinanziamento e di miglioramento del profilo di scadenza del debito, si è conclusa a ottobre la riapertura di tre prestiti obbligazionari esistenti per un importo complessivo di 1.550 milioni di euro. A conclusione del già annunciato progetto Tiglio, il 29 ottobre Olivetti ha trasferito attività e asset immobiliari a Tiglio I, società immobiliare controllata da The Morgan Stanley Real Estate Funds nella quale Olivetti parteciperà con una quota dell'8,84%. Con quest'operazione Olivetti realizza una plusvalenza lorda di circa 70 milioni di euro e un impatto finanziario positivo, al lordo delle imposte, dell'ordine di 165 milioni di euro a fronte di un valore complessivo degli asset trasferiti pari a circa 225 milioni di euro. Evoluzione prevedibile della gestione nell'esercizio 2002 Il Gruppo Olivetti, in relazione all'andamento prevedibile del Gruppo Telecom Italia, dovrebbe presentare un risultato consolidato in utile prima delle imposte e ante ammortamento dell'avviamento dell'acquisizione di Telecom Italia. Il risultato di Olivetti S.p.A. per l'intero esercizio 2002 - considerati gli oneri finanziari e gli altri costi operativi dell'ultimo trimestre - si prevede ampiamente positivo in relazione ai dividendi che deriveranno da Telecom Italia e che saranno contabilizzati nel mese di dicembre 2002. Tenuto conto di quanto sopra la società prevede un ritorno al dividendo. Nuovo Codice di Comportamento in materia di insider dealing Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre adottato il Codice di Comportamento della Società in materia di insider dealing. Il Codice di Comportamento è stato redatto in ottemperanza alla disciplina recentemente introdotta da Borsa Italiana, che - come noto - comporta per le società quotate un obbligo di disclosure periodico, a partire dal 1° gennaio 2003, circa le operazioni effettuate sui titoli quotati dell'emittente e delle sue controllate, da soggetti che possono accedere ad informazioni price sensitive. Rispetto alla disciplina di riferimento elaborata da Borsa Italiana, il documento si caratterizza nei seguenti profili qualificanti: flessibilità nell'individuazione del novero delle persone assoggettate a obbligo di disclosure, al fine di poter tener conto anche di situazioni contingenti di accesso alle informazioni riservate; estensione dell'obbligo di comunicazione alle operazioni effettuate su strumenti finanziari quotati emessi dalle società controllanti (oltre che dalle controllate); sensibile riduzione delle soglie quantitative di rilevanza delle operazioni da segnalare al mercato con periodicità trimestrale (da 50.000 a 35.000 euro) ovvero immediatamente all'atto dell'effettuazione (da 250.000 a 80.0000 euro); estensione dell'obbligo di trasparenza agli atti di esercizio di stock options o di diritti di opzione nonché a tutte le operazioni su strumenti finanziari emessi da società del Gruppo, quand'anche realizzate nell'ambito di rapporti di gestione su base individuale di portafogli di investimento, in cui il cliente rinunci alla facoltà di impartire istruzioni; previsione di "black-out periods", cioè di periodi predeterminati durante i quali le persone soggette alle previsioni del Codice non possono compiere operazioni. Il Codice di Comportamento prevede poi un sistema sanzionatorio di particolare rigore che, per Amministratori e Sindaci, contempla la possibilità di proporre all'Assemblea la revoca dall'incarico. L'entrata in vigore del Codice è anticipata rispetto al termine obbligatorio previsto dal Regolamento di Borsa (1° dicembre 2002, anziché 1° gennaio 2003). Le operazioni effettuate nel mese di dicembre 2002 saranno cumulate, ai fini degli obblighi di comunicazione, a quelle del primo trimestre 2003. Il Consiglio di Amministrazione ha infine preso atto delle dimissioni, rassegnate con efficacia odierna, del consigliere dott. Pietro Modiano e ha cooptato in sua sostituzione la d.ssa Paola Pierri, Direttore Generale di Unicredit Banca Mobiliare S.p.A. 

MECCANICA VARIA: RALLENTAMENTO DELLA CRESCITA 
Milano, 11 novembre 2002 - Meno positivi i risultati della meccanica varia nel III trimestre 2002. Lo rivela l'indagine Anima, secondo cui il saldo tra le aziende che denunciano un fatturato migliorato e quelle che lo giudicano peggiorato ha subito un lieve calo, passando da 17,9% a 10,S%. Basso il carnet ordini, ma è atteso un recupero per il IV trimestre. Per il Presidente Savino Rizzio: "Per superare il momento di stagnazione, è indispensabile investire in innovazione, nello sviluppo di nuovi prodotti e in quanto necessario per realizzarli. Se non andremo verso prodotti tecnologicamente più avanzati, per i nostri competitori dei paesi ad economia emergente sarà facile copiarci ed invadere i mercati sfruttando il vantaggio di una manodopera a basso costo". Una situazione meno positiva ha caratterizzato l'andamento della meccanica varia nel III trimestre 2002. E' quanto emerge dai risultati dell'indagine trimestrale sull'andamento del settore resi noti dall'Anima (Federazione delle Associazioni Nazionali dell'Industria Meccanica varia ed Affine), secondo i quali, dopo un secondo trimestre 2002 che aveva segnato un netto miglioramento dei fatturati, si è assistito ad un rallentamento della crescita. Analizzando i dati elaborati dalla Federazione su un campione di 307 imprese associate, emerge che tra luglio e settembre il saldo tra le aziende che denunciano una situazione di fatturato "migliorata" e quelle che invece la giudicano "peggiorata" è passato da 17,9% del II trimestre 2002 a 10,8% del III trimestre 2002. Il fatturato complessivo rispetto al periodo luglio./settembre 2002 è aumentato per il 30,3 % delle aziende (36,4% nel II trimestre 2002) ed è rimasto stabile per il 50,2%; aumentano le aziende che dichiarano peggiorata la situazione: dal 18,5% del periodo precedente al 19,5%. Situazioni equivalenti sia sul mercato interno, con un saldo pari a +6,5% (era 14,6% nel trimestre precedente), che sui mercati esteri, che hanno fatto registrare un saldo pari a 4,1% (13,4% del II trimestre). Le aziende che dichiarano infatti migliorato il fatturato Italia sono il 27% (32,8% nel II trimestre 2002), contro il 20,5% che lo indica peggiorato (era il 18,2% nel trimestre precedente), mentre per quanto riguarda i mercati esteri le imprese che nel periodo luglio/settembre giudicano migliorato il fatturato sono il 24% (31,4% nel II trimestre 2001) contro il 19,9% che invece registra un peggioramento (18% nel periodo precedente). La situazione ordini è la più bassa registrata negli ultimi 3 anni, con un carnet che copre mediamente 2,7 mesi di lavoro (2,9 nel trimestre precedente), tuttavia le previsioni per il IV trimestre sono improntate su un cauto ottimismo: il 59,9% delle imprese si attende infatti il perdurare di una certa stabilità, mentre si prospetta un incremento della domanda per il 25,1% delle aziende, solo il 15°'ó prevede invece un peggioramento. L'indagine denuncia aspettative di un miglioramento sia per quanto riguarda l'Italia che l'estero: il 27,5% delle aziende si attende un aumento sul mercato internazionale ed il 22.1% in Italia. Stabile la previsione relativa all'occupazione (per l' 85,7% delle aziende intervistate). Una situazione di stallo caratterizza anche i programmi di investimento, aspetto che induce a preoccupazione in quanto la pausa di riflessione dovrebbe invece incoraggiare la loro ottimizzazione. Per Savino Rizzio, presidente Anima, è l'innovazione la strategia vincente per uscire dalla stagnazione: "E' il momento di investire nello sviluppo di nuovi prodotti e in ciò che è necessario per realizzarli. Se non seguiremo la strada dell'innovazione sarà facile per i nostri competitori copiarci, usufruendo del dumping sociale. Il sistema sta esportando in mille modi più tecnologia di quanto non riesca a costruire. Se non ci rinnoviamo saremo perdenti ". Analisi settoriale: Differenziata la situazione nei diversi comparti della meccanica varia. Il comparto "sistemi di sollevamento e movimentazione" è stato caratterizzato nel III trimestre 2002 da una da una sostanziale stabilità del fatturato, con saldi tra le aziende che lo dichiarano aumentato e quelle che lo dichiarano peggiorato in pareggio. Attese favorevoli per il IV trimestre. Un'intonazione meno positiva caratterizza i risultati del comparto "macchine edili, stradali, minerarie ed affini", con un carnet ordini sceso da 3,3 a 2,9 mesi. Ancora soddisfacente il trend delle aziende del comparto "macchine per l'industria alimentare" nel III trimestre. Il fatturato è cresciuto per il 36,8%, è rimasto invariato per il 57,9% ed è peggiorato solo per il 5,3%. Le previsioni per il IV trimestre 2002 sono per una sostanziale stabilità. I dati relativi al comparto "affettatrici elettriche" mostrano che una netta ripresa del fatturato ha interessato almeno il 509.0' delle imprese intervistate. Andamento "stabile" per il 41,7%. A conferma delle attese il comparto "macchine per la lavorazione delle carni" ha registrato un netto miglioramento del fatturato. Le aspettative per il IV trimestre sono meno favorevoli e non inducono ad investire in impianti e manodopera. Non uniformi i risultati delle aziende del comparto "macchine per caffè espresso": il 44,4% del campione censito denuncia una crescita del fatturato il 33,3'1ó una riduzione e il 22,3% una sostanziale stabilità.. Il carnet ordini è passato da 1,8 a 1,1 mesi e non vi sono segnali di ripresa della domanda. Meno positivo il trend delle "attrezzature frigorifere per il commercio", anche se il 42,8% delle imprese censite ha registrato una crescita del fatturato. E' atteso un peggioramento della situazione ordini e contrazioni sia a livello di manodopera occupata che di investimenti. Come era ipotizzabile nel III trimestre il comparto "apparecchiature aerauliche", non ha eguagliato i buoni risultati del periodo precedente. Il carnet ordini è passato da 2,8 a 2 mesi. Previsioni all'insegna della stabilità per il 68,2% delle aziende, il 22,7° si attende una riduzione degli ordini e solo il 9,1 % un aumento. In ulteriore ripresa rispetto allo scorso trimestre il settore "apparecchi e componenti per impianti termici" con un saldo pari a +51,5 °f° per l'Italia e +39,2°1ó per l'estero. La domanda è attesa rimanere vivace anche negli ultimi mesi dell'anno. Per il settore "serrature e ferramenta" una migliorata situazione sul fronte estero ha solo parzialmente compensato il deteriorarsi di quella del mercato nazionale. La situazione degli ordini è bassa e i mesi di lavoro assicurato sono scesi da 2,7 a 2,3. Si prospetta una. situazione più favorevole per il IV trimestre. Decisamente negativi i dati relativi al settore "casseforti, porte corazzate e cassette di sicurezza" che presenta un saldo pari a -40% legato alla flessione dei mercati interno ed esteri, che rispettivamente segnano saldi negativi del -50% e del -20%. Il comparto "posateria, coltelleria, vasellame, pentolame ed affini", denuncia una situazione preoccupante per quanto riguarda il fatturato del III trimestre e la situazione ordini. Si prevede tuttavia una ripresa per fine anno. Per quel che concerne gli "impianti di finitura" si notano, a fronte di un rallentamento delle vendite Italia, migliori opportunità all'estero. Preoccupanti le previsioni per il IV trimestre: il 18,8°%° del campione censito si attende un aumento della domanda, il 43,81,>,ó una stabilità e il 37,4% una diminuzione. E' proseguita la crescita del comparto "valvolame per uso industriale", che ha segnato performance eccellenti sia sul mercato interno (+66,7%) che su quelli esteri (+33,2%). In ripresa rispetto allo scorso trimestre il settore "rubinetteria sanitaria", dove il saldo tra le aziende che dichiarano aumentato il fatturato e quelle che lo dichiarano peggiorato ritorna positivo (+6,7%) grazie alla migliorata situazione sul mercato nazionale. Ancora pesante la situazione del comparto "valvolame in bronzo e ottone". E' attesa una. ripresa della. domanda nel IV trimestre che dovrebbe interessare in particolare l'estero. 

PRIMA IN ITALIA, ENEL ADOTTA UN APPOSITO MODELLO ORGANIZZATIVO PER PREVENIRE I REATI IN AMBITO SOCIETARIO L'ADOZIONE DEL MODELLO, PREVISTA DAL DECRETO LEGISLATIVO 231/2001 CHE INTRODUCE LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA (MA DI FATTO PENALE) DELLE SOCIETÀ.
Milano, 11 novembre 2002 - Enel è la prima società in Italia a dotarsi di uno strumento organizzativo e gestionale, finalizzato a migliorare gli strumenti di controllo al fine di prevenire una serie di reati. Si tratta del Modello organizzativo previsto dal decreto legislativo 231 dell'8 giugno 2001, che ha introdotto nell'ordinamento italiano un regime di responsabilità amministrativa (ma di fatto penale) a carico delle società per i reati contro la Pubblica Amministrazione (corruzione, concussione, ecc.) o per reati societari (falso in bilancio, ecc.) commessi da parte di amministratori, dirigenti o dipendenti nell'interesse o vantaggio delle società stesse. Per Enel questo è un ulteriore passo verso il rigore, la trasparenza ed il senso di responsabilità nei rapporti interni e con il mondo esterno, per offrire agli azionisti le migliori garanzie di una gestione efficiente e corretta. Il Modello organizzativo, infatti, si aggiunge agli altri strumenti già in vigore da tempo, come le regole di Corporate Governance previste dal Codice di Autodisciplina, il Codice Etico, che già vieta, ad esempio, nell'ambito del Gruppo l'affidamento di consulenze alla società incaricata della revisione del bilancio ed all'intero network ad essa collegato, ed il bilancio ambientale, al quale presto si aggiungeranno il "dealing code" (per operazioni sui titoli della Società effettuate dagli stessi amministratori o dipendenti) ed il bilancio di sostenibilità. Il Modello Enel, varato dal Consiglio di Amministrazione della Società il 23 luglio del 2002, è stato presentato l' 8 novembre presso la Borsa Italiana, a Milano. Dopo i saluti del presidente della Borsa Italiana, Angelo Tantazzi, il presidente di Enel Piero Gnudi ha introdotto i lavori, inquadrando il nuovo Modello organizzativo nel più ampio impegno di Enel per la trasparenza. Hanno poi illustrato il Modello Enel Claudio Sartorelli, direttore della Segreteria Societaria, e Antonio Cardani, direttore Audit. Sulle caratteristiche del decreto legislativo 231 sono quindi intervenuti i professori Natalino Irti (ordinario di Diritto Civile alla Sapienza), Piergaetano Marchetti (ordinario di Diritto Commerciale alla Bocconi) ed Alberto Alessandri (ordinario di Diritto Penale alla Bocconi). Il presidente Gnudi, aprendo i lavori, ha detto: "Dalla fine del 2000 il processo di crescita del mercato borsistico italiano si è interrotto. Hanno pesato i fatti dell'11 settembre, ma non solo. La crisi ha avuto inizio negli Stati Uniti poiché i risparmiatori hanno avvertito un senso di scarsa trasparenza e affidabilità dei bilanci societari che ha portato all'allontanamento dalla Borsa. Per l'Italia il danno è stato, se possibile, ancora più grave. Il piccolo risparmiatore si era avvicinato alla Borsa dopo decenni di diffidenza, e la fiducia, difficilissima da guadagnarsi, è cosa molto facile a perdersi. Tutte le società devono impegnarsi per ridare al mercato la garanzia di puntare alla massima trasparenza e di disporre di controlli interni efficaci. L'Enel - che è una delle principali società del listino con oltre 2,5 milioni di azionisti - intende fare la sua parte per trasmettere ai risparmiatori un segnale rassicurante. L'introduzione del Modello non serve infatti al solo scopo di difendersi dalle sanzioni previste dalla legge, ma anche e soprattutto per migliorare le strutture di controllo interno per evitare che quei reati si compiano". Il decreto legislativo 231 prevede infatti di esonerare dalle sanzioni previste dal decreto stesso le società che possano dimostrare di aver adottato un modello di organizzazione e di gestione idoneo a prevenire tali reati e di aver affidato a un proprio organismo dotato di poteri autonomi di iniziativa e controllo il compito di vigilare sul funzionamento e l'osservanza di tale modello. Con questa normativa, adottata in recepimento di alcune convenzioni internazionali (in particolare della Convenzione Ocse del dicembre 1997 sulla lotta alla corruzione dei pubblici ufficiali), l'ordinamento italiano si è allineato al sistema di altri paesi e in particolare alla normativa Usa, dove fin dal 1977 è in vigore il "Foreing Corrupt Pratices Act" che ha per primo introdotto nei riguardi delle imprese un'apposita normativa anti-corruzione. Il Modello Enel comprende per ora la parte generale e la parte speciale relativa ai reati commessi contro la Pubblica Amministrazione, mentre si sta procedendo ad integrarlo con la parte relativa ai reati societari. La funzione di organo di controllo è stata affidata per la Capogruppo al responsabile dell'Audit, che avrà anche il compito di coordinare l'adozione e la gestione dello schema del Modello da parte delle altre società del Gruppo, nonché le attività degli altri organi di controllo operanti presso le stesse. 

DAL 30 NOVEMBRE RAFFAELE JERUSALMI ASSUME AD INTERIM LA RESPONSABILITA' GESTIONALE DEL NUOVO MERCATO 
Milano, 11 novembre 2002 - Dal prossimo 30 novembre Raffaele Jerusalmi, Responsabile dell'area Mercati di Borsa Italiana, assume ad interim la responsabilità gestionale del Nuovo Mercato al posto di Maria Pierdicchi che lascia la società per assumere un importante incarico in un'istituzione finanziaria. Raffaele Jerusalmi ricopre dal novembre 2001 la carica di Executive Director dei Mercati di Borsa Italiana e risponde direttamente all'Amministratore Delegato, Massimo Capuano. A Maria Pierdicchi Borsa Italiana formula i migliori auguri per la Sua nuova attività ed esprime il più vivo apprezzamento per il lavoro svolto in questi anni per lo sviluppo e il consolidamento del Nuovo Mercato. 

RAS: IN VIGORE IL CODICE SULL'INTERNAL DEALING DAL 5 NOVEMBRE SU INTERNET LE TRANSAZIONI EFFETTUATE DA AMMINISTRATORI, SINDACI E MANAGER RAS SUI TITOLI DELLA SOCIETÀ 
Milano, 11 novembre 2002 - Con un anticipo di quasi due mesi rispetto ai termini fissati dalla Borsa, entra in vigore il 5 novembre il Regolamento Ras in materia di Internal Dealing. Il codice prevede, tra l'altro, la pubblicazione sul sito Internet delle transazioni su titoli Ras effettuate dai componenti degli organi sociali e dell'alta direzione della società. Le disposizioni ampliano significativamente le regole di Borsa Italiana in materia di Internal Dealing. Rispetto alle soglie fissate da Borsa Italiana, Ras ha ridotto da 50 mila a 25 mila euro il limite per le transazioni su titoli della società oltre il quale si rende obbligatoria la comunicazione al mercato da parte di amministratori, sindaci effettivi, direttori generali e direttori centrali. Tale comunicazione avviene entro cinque giorni di borsa aperta, anziché trimestralmente come richiesto dal codice di Borsa Italiana. Le informazioni relative al possesso e alle operazioni sui titoli Ras vengono pubblicate sul sito Internet www.ras.it  in un'apposita sezione dedicata alla Corporate Governance. Per tutte le altre persone rilevanti (dipendenti Ras che lavorano in settori in cui si ha accesso a informazioni riservate) si applica il regolamento emanato da Borsa Italiana: avranno visibilità le operazioni su titoli Ras per importi superiori ai 50 mila euro, che verranno comunicate al mercato con cadenza trimestrale. Ogni transazione superiore ai 25 mila euro dovrà in ogni caso essere notificata alla funzione Compliance Ras. Le operazioni significative effettuate dalle persone rilevanti, per controvalore singolo o cumulato che oltrepassi la soglia dei 250 mila euro, verranno tempestivamente comunicate al mercato dalla funzione Compliance 

RIFORMA DEL DIRITTO SOCIETARIO: IL DISEGNO DI DECRETO LEGISLATIVO RAFFORZA IL RUOLO DEL REGISTRO DELLE IMPRESE UNIONCAMERE: UNA RIFORMA ALL'INSEGNA DELL'AUTONOMIA D'IMPRESA E DELLA TRASPARENZA 
Roma, 11 novembre 2002 - La riforma accresce l'autonomia organizzativa delle piccole e medie imprese e introduce elementi di semplificazione e di riduzione dei tempi di risposta della pubblica amministrazione. Si tratta di elementi di sicuro vantaggio per l'attività dei nostri operatori economici. Questa l'opinone espressa da Unioncamere in merito ai decreti di riforma del diritto societario, da poco licenziati dal consiglio dei ministri e ora al vaglio del Parlamento. La riforma del diritto societario è stata oggetto del convegno "Registro delle imprese e conciliazione nella riforma del diritto societario", organizzato questa mattina a Roma da Unioncamere e InfoCamere. Ad esso hanno preso parte il Sottosegretario al ministero di Giustizia e presidente della Commissione per la riforma, Michele Vietti, il Segretario generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli, oltre a giuristi ed esperti della materia. Il convegno ha evidenziato come il valore di pubblicità legale dell'impresa, connesso all'iscrizione al Registro delle imprese gestito dalle Camere di Commercio, venga inoltre rafforzato dalla riforma attraverso una serie di previsioni innovative che vanno nel segno della maggiore trasparenza delle attività economiche e di migliore capacità di informazione sulla struttura e sulle evoluzioni del tessuto economico del paese E' significativa, a questo proposito, la previsone della dichiarazione al Registro dell'appartenza dell'impresa ad un gruppo societario. Anche le norme in materia di conciliazione, contenute nel disegno di decreto legislativo, attuativo dell'articolo 12 della legge delega sulla riforma del diritto societario rappresentano un sicuro passo avanti verso la diffusione di questo strumento extragiudiziale di composizione delle controversie tra imprese. Rispetto alla riforma nel suo complesso, Unioncamere avanza una serie di osservazioni e di proposte: vista la prossima introduzione obbligatoria della trasmissione per via telematica dei documenti e degli atti al Registro delle imprese, appare opportuno ridurre il numero di firme richiesto per la gestione delle cariche sociali (nomina e cessazione di amministratori e sindaci) a favore dell'individuazione di un rappresentante delegato; attribuire uno specifico riconoscimento al ruolo delle Camere di Commercio nella promozione e nella diffusione delle pratiche stragiudiziali di composizione delle controversie del diritto d'impresa. 

CONVOCAZIONE CDA DI INFERENTIA DNM SPA 
Milano, 11 novembre 2002 - Inferentia Dnmrende noto che il Consiglio di Amministrazione della società chiamato ad esaminare, tra l'altro, la relazione trimestrale al 30 settembre 2002, si riunirà il prossimo 12 novembre. 

ESPRINET: NEI PRIMI NOVE MESI FATTURATO A 600 MILIONI DI EURO (+9%)
Nova Milanese, 11 novembre 2002- Esprinet S.p.A., il distributore di Information Technology leader sul mercato italiano, conferma il positivo trend grazie ad una crescita dei ricavi consolidati nei primi nove mesi del 9% a ca. 600 milioni di euro, a fronte di un mercato informatico cresciuto nello stesso periodo del solo 1,3% (fonte: Sirmi, ottobre 2002). A perimetro costante, ossia escludendo l'apporto di Pisani, la crescita è stimabile nella misura del 7,5%. I positivi dati relativi alle vendite si combinano con un altrettanto positivo risultato in termini di riduzione dell'indebitamento finanziario netto, che è sceso a 90,2 milioni di euro (-21% rispetto al settembre 2001 e -15% rispetto alla chiusura del trimestre precedente). Queste alcune anticipazioni dalla relazione trimestrale per il periodo chiuso al 30 settembre 2002 che il Consiglio d'Amministrazione di Esprinet sarà chiamato ad approvare il prossimo 13 novembre p.v.. La Società prosegue quindi il suo percorso di crescita e conferma la particolare attenzione alla riduzione degli impieghi di capitale circolante e della corrispondente esposizione verso il sistema bancario. Il terzo trimestre ha inoltre visto Esprinet impegnata nell'integrazione operativa di Pisani, nell'acquisizione di Assotrade S.p.A. - il cui ramo d'azienda distributivo è stato affittato con decorrenza dal 1° ottobre scorso - e nell'avvio della nuova piattaforma logistica di Cambiago (Mi). Alessandro Cattani, amministratore delegato di Esprinet, nel commentare questi primi dati ha dichiarato: "Il nostro impegno sia sul fronte commerciale che su quello finanziario è stato premiato ancora una volta. Abbiamo inoltre portato a termine importanti attività come l'avvio della nuova piattaforma logistica e il perfezionamento di due acquisizioni di rilievo come Pisani e Assotrade, nonché la creazione di un'importante alleanza a livello europeo come l' European Wholesale Group, a conferma della nostra capacità di rispettare gli impegni assunti verso il mercato." 

PARMALAT FINANZIARIA PRIMI NOVE MESI 2002 CRESCITA INTERNA A VALORE + 5,4% (POSITIVA ANCHE NEL TERZO TRIMESTRE) PRONTO IL PRIMO RAPPORTO AMBIENTALE 
Milano, 11 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione riunitosi, l'8 novembre , sotto la presidenza del Cav. Lav. Calisto Tanzi, ha esaminato la relazione sull'andamento della gestione del terzo trimestre dell'esercizio 2002 (periodo 1° luglio - 30 settembre). Commento ai dati economici dei primi nove mesi dell'esercizio 2002. Nei primi nove mesi dell'esercizio il Gruppo Parmalat ha realizzato un fatturato consolidato di 5.663 milioni di euro rispetto ai 5.811 milioni di euro dei primi nove mesi dell'esercizio 2001. Sull'andamento del fatturato ha inciso positivamente la crescita interna a valore del 5,4% e le variazioni intervenute nell'area di consolidamento dell'1% mentre ha influito negativamente la svalutazione nei confronti dell'euro di alcune valute di operatività del Gruppo, principalmente quelle del Sud America, per l'8,9%. Il cambio medio di tali valute nei primi nove mesi dell'esercizio 2002 ha infatti registrato, rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente, il seguente deprezzamento verso l'euro: Bolivar venezuelano - 36,3%; Peso argentino - 67,6%; Peso cileno - 13,4%; Peso colombiano - 11,2%; Peso uruguaiano - 32,7%; Real brasiliano - 17,9%. Sul fatturato ha inciso negativamente anche il deprezzamento, rispetto all'euro, di altre valute di operatività del Gruppo, in particolare, il Rand sudafricano, il dollaro canadese e il dollaro statunitense. Per effetto delle predette cause pertanto il fatturato è diminuito di 148 milioni di euro, pari al 2,5%, rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente. La crescita interna in volumi è stata pari al 2,5% rispetto al 3,4% del corrispondente periodo dell'esercizio precedente. Il fatturato nei primi nove mesi dell'esercizio è stato realizzato per il 34,3% in Europa (32% nei primi nove mesi dell'esercizio precedente), per il 35,7% in Nord e Centro America (35%), per il 22,7% in Sud America (25%) e per il 7,3% in altre aree geografiche (8%). Il margine operativo lordo è ammontato a 687,3 milioni di euro con una diminuzione dell'1,6% rispetto ai 698,3 milioni dei primi nove mesi dell'esercizio precedente. Il rapporto tra il margine operativo lordo ed il fatturato si attesta al 12,1%, sostanzialmente in linea rispetto al 12% del corrispondente periodo dell'esercizio precedente e al 12,2% dell'intero esercizio 2001. Il margine operativo netto si è incrementato del 5% passando da 431,6 milioni di euro dei primi nove mesi dell'esercizio precedente a 453,4 milioni. Il rapporto tra il margine operativo netto ed il fatturato si attesta all'8% rispetto al 7,4% del corrispondente periodo dell'esercizio precedente e al 7,7% dell'intero esercizio 2001. Sul fatturato e sul margine operativo lordo la svalutazione di diverse valute di operatività del Gruppo ha influito negativamente. Al contrario sul margine operativo netto ha influito positivamente in quanto tale deprezzamento ha ridotto l'entità complessiva delle immobilizzazioni sulle quali sono stati computati gli ammortamenti. Nella determinazione degli ammortamenti sono stati applicati i medesimi criteri e le medesime aliquote utilizzate per la redazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2001 e della relazione trimestrale del corrispondente periodo dell'anno precedente. Gli ammortamenti hanno inciso sul fatturato dei primi nove mesi dell'esercizio per il 4,1% rispetto al 4,6% dell'analogo periodo dell'esercizio precedente e al 4,5% dell'intero esercizio 2001. Il Gruppo nei primi nove mesi dell'esercizio ha operato, come nel precedente esercizio, in 30 paesi, avvalendosi in media di n. 37.668 dipendenti, contro una media di n. 37.528 dipendenti utilizzati nel corso del corrispondente periodo dell'esercizio precedente. Gli oneri finanziari complessivi dei primi nove mesi dell'esercizio, al netto dei proventi e comprensivi delle differenze cambio passive, sono ammontati a 103,9 milioni di euro, contro 100,6 milioni di oneri finanziari netti del corrispondente periodo dell'esercizio precedente. L'incidenza degli oneri finanziari netti sul fatturato, al netto delle differenze cambio passive, è rimasta costante intorno all'1,6% come nell'esercizio 2001. Va precisato che differenze cambio passive, pari a 26,1 milioni di euro non ancora realizzate ma derivanti dalla puntuale rilevazione del cambio alla data del 30 settembre 2002, relative all'anomalo andamento della valuta brasiliana, dovuto all'incertezza manifestatasi per effetto delle recenti elezioni presidenziali, sono state appostate tra gli oneri straordinari in quanto si presume possano essere riassorbite entro la fine dell'esercizio per effetto della prevedibile stabilizzazione del cambio della valuta sudamericana per il venire meno delle incertezze legate alla soluzione della vicenda elettorale.

AUTOSTRADE: APPROVATI RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2002, IN LINEA CON ATTESE FORTE IMPULSO AI LAVORI DI POTENZIAMENTO E AMMODERNAMENTO DELLA RETE - IN CRESCITA LE QUANTITÀ NELLE MANUTENZIONI VIA LIBERA AL CODICE DI COMPORTAMENTO PREVISTO DAL DECRETO LEGISLATIVO 231/01 SULLE RESPONSABILITÀ DELLE SOCIETÀ 
Roma, 11 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Autostrade, riunitosi l'8 novembre a Roma sotto la presidenza di Gian Maria Gros-Pietro, ha approvato la relazione sull'andamento gestionale del Gruppo al 30 settembre 2002. I ricavi consolidati dei primi nove mesi del 2002, pari a 1.778,6 milioni di euro, s'incrementano di 83,6 milioni di euro (+4,9%) rispetto all'analogo periodo del 2001 (1.694,9 milioni di euro). Il margine operativo lordo (Ebitda), pari a 1.142 milioni di euro, evidenzia un incremento di 104 milioni di euro (+10%) rispetto all'anno precedente (1.038 milioni di euro); l'Ebitda margin passa al 64,1%, dal 61,2% nei primi nove mesi del 2001. Il risultato operativo (Ebit), pari a 821,5 milioni di euro (738 milioni di euro nei primi nove mesi del 2001), registra un incremento dell'11,3%. I costi esterni della produzione, pari a 289,7 milioni di euro (307,2 nei primi nove mesi del 2001), diminuiscono del 5,7%, principalmente in relazione all'efficientamento delle attività operative e del processo di approvvigionamento. Il costo del lavoro netto (339,9 milioni di euro) presenta un incremento di 0,6 milioni di euro (+0,2%) rispetto ai primi nove mesi del 2001 (339,3 milioni di euro), dovuto essenzialmente al saldo tra la riduzione dell'organico medio del Gruppo (-3%) e l'aumento del costo medio unitario influenzato dal rinnovo del contratto collettivo di lavoro avvenuto nel corso del terzo trimestre 2002. L'utile netto del periodo (quota della capogruppo), pari a 366,5 milioni di euro, cresce di 35,8 milioni di euro (+10,8%) rispetto ai 330,7 milioni di euro registrati nei primi nove mesi del 2001, principalmente per effetto dei miglioramenti gestionali che hanno compensato la maggiore svalutazione della partecipazione in BLU rispetto all'analogo periodo del 2001. Il capitale proprio, della capogruppo e di terzi, al 30 settembre 2002 è pari a 2.913 milioni di euro (2.844,8 milioni di euro al 31/12/01) e rappresenta il 73,2% del capitale investito (69,7% al 31 dicembre 2001). L'indebitamento finanziario netto (1.065,7 milioni di euro) pari al 26,8% del capitale investito (1.238,2 milioni di euro pari al 30,3% al 31/12/01), si riduce di 172,5 milioni di euro. La Capogruppo Autostrade S.p.A. ha fatto registrare nel periodo ricavi per 1.605 milioni di euro (+5%), un margine operativo lordo di 1.058,9 milioni di euro (+9,2%) e un utile netto di 369,4 milioni di euro (+16,4%). Il CdA ha inoltre dato via libera al codice di comportamento previsto dalla Legge 231/01 sulle responsabilità delle società, con l'adozione del codice etico e del modello organizzativo, e con la nomina dell'Organismo di Vigilianza. Per quanto concerne i lavori di potenziamento e sviluppo della rete si sono registrati significativi passi in avanti. In particolare si segnalano: l'approvazione da parte dell'Anas, il 1° luglio 2002, del progetto esecutivo della Galleria di Base, opera centrale per la realizzazione della Variante di Valico sul tratto appenninico dell'A1 (il relativo bando di gara, per un importo a base d'asta di 555,7 milioni di euro, è stato pubblicato nel mese di agosto); nel mese di settembre sono stati inoltre consegnati i Lotti 3 e 4 della Variante di Valico, che prevedono opere per un importo complessivo di 210 milioni di euro l'affidamento, nel mese di luglio, dei lavori di completamento della Galleria di Nazzano nel tratto Orte-Fiano dell'A1; è inoltre importante sottolineare che dal mese di agosto tale tratto, fatta eccezione per la Galleria di Nazzano, è interamente percorribile a 3 corsie; il completamento del tratto Morgex-Courmayeur, sul raccordo autostradale della Val d'Aosta, che porta a 27 i chilometri aperti al traffico sui circa 32 di estensione complessiva dell'arteria, la cui ultimazione è prevista per il 2005 Parallelamente occorre rilevare la situazione di stallo venutasi a creare sulla Tangenziale di Bologna a seguito dell'accordo dell'8 agosto 2002 tra Enti Locali e Ministero delle Infrastrutture, che ha delineato una nuova scelta progettuale rispetto all'ipotesi inserita nel Piano finanziario di Autostrade; la Conferenza dei Servizi, aperta il 30 settembre u.s. per analizzare il progetto esecutivo di Autostrade, è stata immediatamente sospesa e riconvocata per il 29 dicembre p.v.. La costante attività di manutenzione costituisce per Autostrade la leva fondamentale per garantire la sicurezza e la funzionalità della rete in esercizio. Nei primi nove mesi del 2002 sono stati effettuati interventi molto consistenti per il rifacimento delle pavimentazioni, con una forte crescita per superfici (+9% rispetto all'analogo periodo del 2001) e volumi (+ 5,3%). Gli altri lavori hanno riguardato in particolare le barriere di sicurezza, i ponti, il completamento dei lavori di delineatura rifrangente degli imbocchi delle gallerie e di installazione delle reti di protezione sui viadotti a carreggiate separate e con spartitraffico metallico. Tra i fattori che hanno contribuito al positivo andamento gestionale delle attività di esercizio nel settore autostradale, si segnalano: l'incremento complessivo del 2,5% (+2,5% i veicoli leggeri e +2,6% i pesanti) dei chilometri percorsi sulla rete di Gruppo nei primi nove mesi dell'anno; la costante crescita dei livelli di sicurezza sulla rete Autostrade; nei primi nove mesi del 2002 il Tasso di Incidentalità Globale è passato a un valore del 48,31 rispetto al 49,75 dell'omologo periodo 2001, pur in presenza del già citato aumento dei volumi di traffico; la costituzione in data 2 settembre 2002 della nuova Società "Strada dei Parchi S.p.A." che a breve assumerà la gestione delle Autostrade A24/A25 Roma-L'Aquila-Teramo e Torano-Pescara, per complessivi 281,4 chilometri; l'approvazione da parte dell'Anas, a fine settembre, del piano finanziario per la realizzazione del Passante di Mestre che verrà realizzato in quota paritetica dalle tre concessionarie Autostrade, Autovie Venete e Venezia-Padova; il 31 ottobre u.s. il CIPE ha inserito tale opera nei primi 3 interventi strategici previsti dalla Legge Obiettivo; il superamento nel terzo trimestre 2002 di quota tre milioni per quanto riguarda il numero di apparati Telepass in circolazione; dei 3.165.000 apparati Telepass (+20% rispetto a fine 2001) in circolazione al 30 settembre 2002, 1.634.600 erano Telepass Family, (+ 31% rispetto al dicembre 2001). L'incidenza dell'utilizzo di mezzi automatici di pagamento (Telepass, Viacard, Fast Pay, carte di credito e casse automatiche) sul totale delle transazioni effettuate sulla rete di Autostrade (dati provvisori) ha raggiunto nei primi nove mesi dell'anno il 61,7% (57,3% nell'analogo periodo del 2001) Il 3° trimestre ha inoltre visto la prosecuzione della negoziazione con l'Anas per la definizione, in linea con quanto previsto dalla Convenzione del 1997, del Piano Tariffario per il quinquennio 2003-2007, nonché di un piano aggiuntivo di investimenti per 4,3 miliardi di euro, finalizzato allo sviluppo della rete con l'individuazione delle relative modalità di copertura finanziaria. Dopo che il Consiglio di Amministrazione dell'Anas del 30 luglio u.s. aveva approvato la metodologia condivisa, la negoziazione ha registrato un blocco a causa della non integrale approvazione dell'Atto Aggiuntivo alla convenzione in essere, esaminato dal CdA dell'Anas del 20 settembre. Quest'ultimo evento ha determinato significative ripercussioni negative sul titolo Autostrade. Sono tuttora in corso ulteriori contatti con le Istituzioni per pervenire ad una soluzione condivisa. Fatti salienti successivi al terzo trimestre la riattivazione, all'inizio del mese, dei cantieri per i lavori di pavimentazione propedeutici all'ampliamento dell'Autostrada del Sole tra Modena e Bologna. I lotti previsti per la realizzazione dell'opera sono cinque, di cui quello avviato è finalizzato alla riqualificazione della pavimentazione attuale. L'opera, ad intervento ultimato, comporterà un significativo aumento dei livelli di fluidità, sicurezza e qualità del servizio su una tratta che attualmente sopporta un volume di traffico quattro volte superiore a quello originario (oltre 90 mila veicoli medi giornalieri) ; il riconoscimento a fine ottobre da parte della Regione Veneto della Pedemontana Veneta come progetto di pubblico interesse, e la conseguente approvazione del bando di gara europeo. Alla Società Pedemontana Veneta, promoter in Project Financing del progetto, Autostrade partecipa per il 38%; il progetto prevede la realizzazione di una superstrada a pedaggio, di circa 64 chilometri, che collegherà la A31 all'altezza di Dueville (Vicenza) con il casello di Treviso Nord sulla A27. In data 7 ottobre 2002 sono stati sottoscritti sia il contratto definitivo di vendita del 100% delle azioni di Blu a Tim, sia i contratti definitivi di cessione dei singoli rami di azienda di BLU a Wind Telecomunicazioni, a Vodafone Omnitel ed a H3G, con un prezzo provvisorio di 18 milioni di euro; il prezzo definitivo sarà determinato al termine della fase di due diligence condotta dagli acquirenti. Si ricorda che Autostrade nella situazione al 30 giugno u.s. aveva già interamente svalutato la propria partecipazione in Blu S.p.A. Per l'intero esercizio 2002 è attesa una positiva evoluzione dei principali indicatori economico-gestionali, tenendo conto: del consueto fenomeno della stagionalità, che nel quarto trimestre dell'anno interessa sia i volumi di traffico che i volumi di manutenzione; della conclusione del processo di dismissione della partecipazione detenuta in Blu S.p.A. che, allo stato attuale, non sembra determinare ulteriori oneri a carico del Gruppo. 

SCELTI GLI ADVISOR PER PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE, VALUTAZIONE PREZZO OPA E ASPETTI LEGALI-SOCIETARI 
Milano, 11 novembre 2002 - Nel corso della riunione odierna del Cda di Autostrade sono stati illustrati i lineamenti principali del progetto di riorganizzazione societaria del Gruppo che, attraverso la creazione di una struttura a due diversi livelli (holding quotata e società operative), consentirà una maggiore focalizzazione sui singoli business, con il conferimento delle specifiche attività operative a società controllate. Il CdA ha scelto in Lehman Brothers l'advisor che assisterà l'Azienda nella messa a punto del progetto di riorganizzazione societaria. Inoltre il Consiglio, al fine di prepararsi agli adempimenti conseguenti all'Opa volontaria totalitaria annunciata da Schemaventotto, ha scelto gli advisor per gli aspetti legali nei Professori Libonati, Cabras e Zaccheo, e gli advisor per la valutazione della congruità del prezzo dell'Opa in Merrill Lynch, Rothschild e Schroeder Salomon Smith Barney. 

DELIBERATO L'AUMENTO DELLA QUOTA IN AUTOSTRADA DEL BRENNERO SPA 
Milano, 11 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Autostrade, nella seduta odierna, ha deliberato di procedere all'aumento della partecipazione in Autostrada del Brennero S.p.A., attraverso l'acquisto di quote detenute e messe a disposizione da Banca Popolare dell'Emilia Romagna, Comune di Modena, Camera di Commercio di Modena, Camera di Commercio di Reggio Emilia e Assopiastrelle. A valle dell'operazione la quota di Autostrade passerà dall'attuale 0,77% al 9%; l'investimento complessivo è di circa 60 milioni di euro. 

SEAT PG: CONFERMA DATI PREVISIONALI
Torino, 11 novembre 2002 - Nel corso della Tmt Conference, organizzata da Morgan Stanley a Barcellona, Paolo Dal Pino, Amministratore Delegato di Seat PG, ha ribadito che, grazie al recupero di efficienza e al taglio dei costi operativi, la crescita del margine operativo lordo rispetto al 2001, prevista tra il 25-30%, sarà nell'ordine del 30%. Dal Pino ha inoltre confermato che nel 2002 i ricavi del Gruppo dovrebbero crescere del 3-4 % rispetto al 2001 (+2,6% nei primi 9 mesi del 2002). 

CTO NOVEMBRE 2002 INVESTMENT OPINION 
Bologna, 11 novembre 2002 - Il Gruppo Cto è uno dei principali publisher e distributori in Italia di software di intrattenimento interattivo per pc e console. E' presente anche nel gaming on line attraverso il progetto Ctonet. Attraverso il proprio marchio Xtecnologies, Cto progetta e distribuisce periferiche ed accessori a livello internazionale. Con l'acquisizione della francese Arxel Guild, Cto realizza (publishing) videogiochi per Pc e console. Nel FY'01, un esercizio di soli tre mesi dopo che la società ha portato l'esercizio fiscale al 31 marzo, Cto ha chiuso con una perdita di €1,3 mln. Il risultato negativo si è ripetuto anche nel FY'01-'02 con una perdita di €24,6 mln. Le difficoltà incontrate nei precedenti esercizi sono riconducibili essenzialmente al progetto di ristrutturazione che ha portato nel FY'01- '02 a svalutazioni per oltre €5 mln e al forte incremento dei costi per servizi, pari al 13% (€ 10 mln) dei ricavi. Queste ripercussioni negative sono principalmente imputabili alla particolare situazione di mercato che si è venuta a creare con il passaggio alle console di nuova generazione. In particolare dopo l'introduzione della Playstation 2 (PS2), è diminuita la richiesta di videogiochi per la Playstation 1 (PS1) e il mercato dei nuovi titoli disponibili per la PS2 ancora in fase embrionale e l'attesa per il lancio delle due console di nuova generazione da parte di Microsoft con X-box e di Nintendo con GameCube, hanno rallentato l'andamento delle vendite di software. La situazione attuale di mercato è invece profondamente diversa rispetto a quella dell'esercizio passato. Non solo infatti saranno presenti contemporaneamente sul mercato le tre console di nuova generazione, ma nel periodo settembre-dicembre, che storicamente è il più importante per i distributori di videogiochi, saranno disponibili oltre 1500 titoli tra PS1 e PS2, 200 per Xbox e 100 per GameCube. L'introduzione del nuovo hardware sta dunque fortemente trainando la produzione del software. L'outlook positivo sul settore è confermato anche da un recente report della Strategy Analytics che prevede nel 2002, un aumento dell'84% delle vendite di console rispetto al 2001, per quasi 60 milioni di unità. Anche nell'Online Gaming sono previsti alti tassi di crescita che tuttavia riteniamo subordinati allo sviluppo della banda larga in Italia. I recenti risultati pubblicati fanno già intravedere le potenzialità di crescita di Cto. Nel periodo gennaio-marzo '02 i ricavi derivanti dall'attività di distribuzione del software sono aumentati del 56% a €8,2 mln e nel periodo aprile-giugno '02 la crescita è risultata pari al 55% con ricavi pari a €9,8 mln. Il Q1'02-'03 ha inoltre registrato un Ebitda pari a €1,2 mln per un margine del 6,1% contro un valore negativo del Q1'01-'02. Le nostre stime si basano sul business plan presentato dalla società lo scorso giugno. Per il FY'02-'03 i ricavi dovrebbero superare i €104 mln con un considerevole incremento delle vendite nel periodo natalizio (Q3'02-'03) ed un Ebitda pari a €12,9 mln per un margine del 12,3%. La distribuzione rimarrà sempre la principale fonte di ricavo del gruppo, grazie soprattutto alla garanzia di poter distribuire titoli di sicuro successo del leader del settore Electronic Arts. I ricavi complessivi dovrebbero quindi passare a €141,6 mln nel FY'03-'04 e a €191,6 mln nel FY'04-'05. L'area degli accessori crescerà da €28,7 mln a €63mln, e considerevole sarà anche la crescita del publishing che si porterà al 9% dei ricavi totali rispetto al 6% attuale. L'Online gaming infine crescerà da €2,5 mln a €5,5 mln. La società ha sempre assunto negli ultimi esercizi la fisionomia di cash burning che, insieme ai risultati negativi degli scorsi anni ha portato ad un consistente aumento dell'indebitamento con un rapporto debt/equity atteso per FY'02-'03E pari a 1,9. Riteniamo comunque che la società sarà in grado, con la performance operativa attesa, di ridurre l'ingente indebitamento attuale a partire dal prossimo esercizio riportandolo verso livelli meno consistenti. Riteniamo che l'attuale scenario del settore dei videogiochi garantirà un newsflow positivo relativamente ai risultati di Cto che permetterà al titolo di sovraperformare il mercato. L'attuale situazione di mercato, inoltre, si protrarrà sino al momento della sostituzione delle console attuali con quelle di terza generazione, annunciata da Sony nel 2005, con conseguenti effetti positivi per tutto il settore. La valutazione condotta attraverso il metodo dei multipli di mercato come somma delle parti considerando l'attività di distributore di videogames e accessori per Pc e Console e di publishing conduce ad un target price di €4,4. 

COMUNITÀ LOCALE E SVILUPPO GLOBALE. A BRESCIA UN CONVEGNO CON JEREMY RIFKIN 
Roma, 11 novembre 2002 - Jeremy Rifkin, l'economista americano che da anni studia il rapporto tra le nuove tecnologie e le culture locali - presente in questi giorni in edicola con il saggio "L'economia dell'idrogeno" - parteciperà oggi a Brescia (Centro Pastorale Paolo VI - Via G.Calini 30 con inizio alle ore 17.45) ad un convegno sul tema "Comunità locale e sviluppo globale - L'alleanza possibile tra economia e cultura". L'incontro, al quale parteciperanno anche il Presidente di Federcasse Alessandro Azzi ed il Presidente della Fondazione Civiltà Bresciana, Antonio Fappani, sarà coordinato dal giornalista Riccardo Bonacina, direttore editoriale del settimanale "Vita". L'evento, finalizzato ad approfondire la relazione sempre più stretta tra le economie locali nel contesto della globalizzazione economica in atto, è stato organizzato dalle Banche di Credito Cooperativo della Provincia di Brescia, da "Popolis" (il portale della comunità locale gestito da Cassa Padana) ed in collaborazione con Federcasse (l'associazione di rappresentanza e tutela delle 470 Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali italiane) e "Vita Club" (la società specializzata nella gestione di eventi del non profit collegata al settimanale omonimo). In tempi in cui il rischio non è più di estinzione biologica, ma culturale, la salvaguardia del locale come identità vera che caratterizza l'esperienza umana non è una scelta, ma una necessità. Una necessità che si ripercuote direttamente anche nel contesto socio economico ed in particolare nel sistema bancario, dove le Banche di Credito Cooperativo sono rimaste le uniche vere "banche locali" in grado - per normativa e identità - di salvaguardare i valori del localismo all'interno di un mercato senza frontiere. Considerazioni che saranno sviluppate con il contributo del professor Rifkin, attento osservatore degli squilibri della modernità fine a se stessa. 

SNAMPROGETTI SI AGGIUDICA CONTRATTO DA OLTRE 700 MILIONI DI EURO IN LIBIA 
San Donato Milanese, 11 novembre 2002 - Snamprogetti, Società dell'Eni per l'ingegneria ed il main contracting, si è aggiudicata il contratto chiavi in mano per la realizzazione del nuovo impianto per il trattamento del gas a Mellitah, sulla costa libica, a circa 80 chilometri a Ovest di Tripoli. Il valore complessivo del contratto è di oltre 700 milioni di euro. Il contratto è stato assegnato dall'Agip Gas (*) al Consorzio internazionale formato dalla Snamprogetti (leader del Consorzio), dalla ABB Lumus e dalla coreana Hyundai Engineering and Construction. Alla gara per l'assegnazione del contratto hanno partecipato le più importanti Società mondiali nel campo degli impianti gas. Il Consorzio guidato da Snamprogetti svilupperà le attività di ingegneria, approvvigionerà i materiali e realizzerà la costruzione dell'impianto che sarà completato in 29 mesi. L'impianto, con una capacità di 6,66 miliardi metri cubi all'anno, tratterà il gas grezzo e gli idrocarburi liquidi provenienti dall'offshore libico e fornirà prodotti con specifiche idonee alla vendita. Il gas trattato avrà specifiche fisiche compatibili per essere trasportato nella rete del gas italiana. Con l'acquisizione di questo contratto Snamprogetti si conferma fra i più qualificati operatori sulla scena internazionale nel settore del trattamento del gas naturale e rafforza il suo ruolo in Libia dove negli ultimi 30 anni ha realizzato importanti progetti chiavi in mano nei settori della raffinazione, impianti gas e petrolchimici. 

SAIPEM SI AGGIUDICA DUE CONTRATTI DEL VALORE COMPLESSIVO DI CIRCA 685 MILIONI DI EURO NELL'OFFSHORE DELLA LIBIA 
S. Donato Milanese, 11 novembre 2002 - Saipem, Società dell'Eni, annuncia l'acquisizione di due importanti contratti nell'offshore libico a seguito di una gara internazionale a cui hanno partecipato i maggiori operatori del settore. Il valore complessivo dei contratti è di circa 685 milioni di euro. Il primo contratto, del valore di circa 285 milioni di euro, riguarda la posa del gasdotto sottomarino che collega Mellitah, sulla costa libica, con Gela in Sicilia. Il contratto è stato assegnato da Greenstream, Società partecipata dalla Compagnia di Stato Libica Noc e da Eni. La posa del gasdotto sarà effettuata nella seconda metà del 2003 con l'utilizzo del mezzo navale Castoro Sei. La condotta, del diametro di 32 pollici, avrà una lunghezza di 540 km e sarà posata ad una profondità massima di 1.160 metri. Il completamento del progetto è fissato per Giugno 2004. Il secondo contratto, del valore di circa 400 milioni di euro, riguarda il project management, l'ingegneria, l'approvvigionamento, la fabbricazione, il trasporto e l'installazione di due condotte che collegheranno la piattaforma offshore "Sabratha", situata a circa 100 chilometri a Nord di Tripoli, con Mellitah sulla costa libica. Il contratto, che riguarda anche la realizzazione e installazione di alcune facilities (1) , è stato assegnato dalla Agip Gas, società paritetica fra la Compagnia di Stato Libica NOC ed Eni. Il progetto, che prevede l'utilizzo del mezzo navale Castoro Sei durante la prima metà del 2004, verrà completato nella primavera del 2005. 

MAP: PUBBLICATO IL RAPPORTO 2001 SUGLI ASPETTI STRUTTURALI DEL SISTEMA DISTRIBUTIVO ITALIANO
Roma, 11 novembre 2002 - Il ministro delle Attività produttive, on. Antonio Marzano, ha dato via libera alla pubblicazione del "Rapporto sugli aspetti strutturali del sistema distributivo italiano" relativo al 2001. Nel volume viene tracciato un bilancio della riforma commerciale, alla luce di quanto emerge dal nuovo sistema di monitoraggio della rete distributiva, esteso nel corso dell'ultimo anno anche agli ambulanti e alle forme speciali di vendita. Il rapporto contiene dati sull'entità complessiva del commercio al dettaglio - comprese le attività secondarie -, sul saldo fra aperture e chiusure, sul commercio ambulante e sulle forme speciali di vendita (commercio per corrispondenza, a domicilio, per mezzo di distributori automatici). Nel volume sono inoltre pubblicati i risultati di indagini periodiche condotte direttamente dal ministero, fra cui un esame dei centri commerciali, che contiene un corredo informativo per ogni singola realtà commerciale. Il rapporto è disponibile presso la Direzione generale del commercio, delle assicurazioni e dei servizi, in via Sallustiana 53.

MIGLIORA IL CLIMA DI FIDUCIA DELLE IMPRESE MILANESI ANCHE SE PERMANE UNA FORTE INCERTEZZA PRESENTATO A MILANO IL PRIMO RAPPORTO TRIMESTRALE ISAE - ASSOLOMBARDA SUL SETTORE MANIFATTURIERO E DEI SERVIZI CHE HA MESSO A CONFRONTO LA SITUAZIONE MILANESE, LOMBARDA E ITALIANA 
Milano, 11 novembre 2002 - Il clima di fiducia delle imprese manifatturiere italiane, dopo i segni di ripresa mostrati nel primo e secondo trimestre di quest'anno torna a scendere di 1,7 punti nel terzo trimestre, portandosi a 94,5. Lo stesso fenomeno si registra anche in Lombardia, dove la caduta della fiducia nel terzo trimestre è più forte della media nazionale e si attesta a 83,6 in discesa di quasi 4 punti rispetto al periodo aprile-giugno. Diversa la situazione nell'area milanese, dove l'indice di fiducia delle imprese manifatturiere sale di 4 punti e si attesta a 98,2, pur in presenza di un peggioramento delle previsioni a 3-4 mesi sulla produzione. Anche per ciò che riguarda il comparto dei servizi le aspettative a breve termine nell'area milanese si mantengono più favorevoli rispetto alla media nazionale, benché nel terzo trimestre scendano il livello degli ordini, del fatturato e dell'occupazione. Queste le principali indicazioni emerse dal primo Rapporto Trimestrale Isae Assolombarda sui settori dell'industria e dei servizi, presentato a Milano dalla Presidente dell'Isae, Fiorella Kostoris Padoa Schioppa, dal Presidente di Assolombarda, Michele Perini, dal Responsabile Unità Operativa Inchieste dell'Isae, Marco Malgarini e dal Consigliere Incaricato per il Centro Studi Assolombarda, Alfonso Lavanna. "Oggi abbiamo presentato il primo prodotto di una collaborazione tra Assolombarda e Isae iniziata un anno fa", afferma Fiorella Kostoris Padoa Schioppa, Presidente dell'Isae. "Una collaborazione che abbiamo voluto con l'obiettivo di confrontare il trend di un'area economica decisiva a livello nazionale come quella milanese con quello dell'intero Paese. E ciò anche allo scopo di verificare la presenza di eventuali specificità del ciclo milanese. Effettivamente è stato rilevato che i dati relativi alle imprese milanesi sono correlati in modo significativo più con quelli nazionali che con i regionali. Inoltre, i risultati dell'inchiesta milanese sembrano anticipare di qualche mese quelli dell'inchiesta nazionale condotta dall'Isae. Si tratta, quindi, di caratteristiche particolarmente rilevanti per arricchire l'analisi e le previsioni economiche anche a livello nazionale". "La correlazione tra il trend dell'area milanese e quello nazionale emerge anche nella dinamica di lungo periodo - aggiunge Marco Malgarini, Responsabile Unità Operativa Inchieste di Isae - ed è probabilmente dovuta alle caratteristiche intersettoriali dell'economia di questa provincia. Anche perciò è di grande utilità rilevare contemporaneamente, per una migliore interpretazione, gli andamenti del settore produttivo manifatturiero e di quello del terziario". "La crescita della fiducia delle imprese milanesi nel terzo trimestre migliore rispetto sia a quello della Lombardia sia a quello del Paese, è dovuta principalmente al recupero del portafoglio ordini, particolarmente evidente sui mercati esteri", spiega Alfonso Lavanna Consigliere Incaricato per il Centro Studi di Assolombarda che, poi, aggiunge: "dal rapporto emergono anche segnali di decumulo delle scorte di magazzino, ma peggiorano le aspettative a breve termine sulla produzione. Per questo le imprese milanesi avrebbero bisogno di un maggior supporto ai loro sforzi per mantenere la leadership a livello di innovazione e mercati esteri". "I risultati dell'indagine", sostiene Michele Perini, Presidente di Assolombarda, "confermano che siamo in una fase economica di difficile interpretazione in cui il ciclo congiunturale tende purtroppo a somigliare molto agli andamenti di una Borsa, ora verso l'alto, ora verso il basso; dove luci e ombre si rincorrono in uno scenario di incertezza, ma forse anche di opportunità. D'altro canto, secondo una lettura positiva può anche essere che Milano segnali anticipatamente un possibile recupero: forse, una possibile ripresa. Anche perché le aziende continuano ad avere una volontà forte di fare impresa, nonostante il periodo d'incertezza. Un atteggiamento che il territorio deve saper corrispondere e incoraggiare, se non vogliamo che lo sviluppo continui altrove, in aree in cui sono più favorevoli le condizioni per localizzazioni e insediamenti produttivi". 

PROGETTI PER MILANO: I PROGRAMMI INTEGRATI DI INTERVENTO E IL MERCATO IMMOBILIARE
Milano, 11 novembre 2002 - Oggi dalle ore 14.00 alle ore 18.30, presso l'aula Rogers del Politecnico di Milano (via Ampère, 2), l'assessore allo Sviluppo del Territorio Gianni Verga interverrà al convegno: "Progetti Per Milano I Programmi Integrati Di Intervento e Il Mercato Immobiliare". Interverranno: Carlo Palermo, Preside della Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano; Cesare Stevan, già Preside della I Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano; Fabrizio Schiaffonati del Dipartimento Best - Politecnico di Milano; Oliviero Tronconi Dipartimento Best del Politecnico di Milano; Paolo Simonetti, Direzione Progetto Programmi Integrati di Intervento del Comune di Milano; Roberto Ceseroli, Ferrovie Nord Milano; Umberto Soprani, UniCredit Fondi; Luca G. Clavarino, WestLBag; Fabrizio P. Monelli, IntesaBci. 

"PATTO PER L'ITALIA - FINANZIARIA 2003: QUALE FUTURO PER LE PICCOLE MEDIE IMPRESE?" DE CORATO: "UN'OCCASIONE PER ESPRIMERE GRATITUDINE A COMMERCIANTI E IMPRENDITORI CHE IMPRIMONO ALLA NOSTRA CITTÀ UN RITMO POSITIVO" 
Milano, 11 novembre 2002 - Venerdì 8, pomeriggio, il Vice Sindaco Riccardo De Corato ha portato il saluto dell'Amministrazione comunale al convegno nazionale "Patto per l'Italia-Finanziaria 2003: quale futuro per le Piccole Medie Imprese?" organizzato dalla C.I.D.E.C., la Confederazione Italiana degli Esercenti Comercianti ed Artigiani e delle Attività del Terziario e del Turismo e dei Servizi, che associa oltre 120 mila piccole e medie imprese dei diversi settori, di cui oltre 1000 a Milano. "Un'occasione - ha commentato De Corato - per esprimere gratitudine a imprenditori e commercianti che imprimono alla città un ritmo produttivo positivo, essenziale per lo sviluppo della nostra Milano e della nostra nazione". Il Vice Sindaco ha anche ricordato le azioni dell'Amministrazione comunale tese a sostenere e a valorizzare lo spirito laborioso delle piccole e medie imprese: la riforma dello sportello unico per le attività produttive, la creazione di un logo per le imprese storiche, il contrasto dell'abusivismo commerciale, gli incentivi per la realizzazione di sistemi di sicurezza. Le azioni a sostegno delle Pmi. L'Amministrazione comunale è impegnata a sostenere e a valorizzare le piccole e medie imprese mediante azioni di vario genere. E' in atto la riforma dello Sportello unico per le attività produttive all'insegna della semplificazione amministrativa. Il Comune di Milano ha anche lanciato la proposta di creare un logo, un'icona a tutela dei negozi di pregio, delle botteghe e delle imprese più antiche. Questa giunta sta inoltre conducendo un'azione di contrasto all'abusivismo commerciale che, dal '98 ad oggi, ha prodotto oltre 28 mila sequestri di merce illegale. Il contributo per la sicurezza. Per la tutela degli esercizi commerciali è stato costituito un contributo a fondo perduto di 2 milioni di euro per incentivare la realizzare di sistemi di sicurezza. Si prevede di pubblicare il bando entro quest'anno aperto non solo ai commercianti della piccola distribuzione, ma anche agli artigiani che potranno chiedere il contributo, presentando un preventivo. Dopo aver ricevuto la garanzia di contributo, si potranno eseguire lavori per l'installazione di sistemi di sicurezza, e l'amministrazione comunale coprirà fino al 50% della spesa fatturata. 

ACCORDO CONFAPI - REPUBBLICA DI MOLDAVA PER RAFFORZARE SCAMBI COMMERCIALI E INVESTIMENTI 
Roma, 11 novembre 2002 - E' stato firmato questa mattina a Roma presso la sede della Confapi l'accordo quadro di cooperazione tra la confederazione della piccola e media industria privata italiana e la Repubblica di Moldava. L'intesa, siglata dal presidente della Confapi, Roberto Maria Radice, e l'ambasciatore dello Stato di Moldava in Italia, Valentine ciumac, mira ad agevolare i contatti e gli scambi commerciali tra i due paesi, sviluppare maggiori investimenti in settori e progetti di interesse reciproco, favorire la domanda di lavoro delle piccole e medie imprese italiane e l'offerta da parte della moldava, promuovere programmi di formazione professionale e apprendimento della lingua italiana per facilitare l'inserimento dei lavoratori moldavi nel nostro mercato. "Attualmente - ha detto Valentine Ciumac - l'Italia, superando i mercati storici dell'ucraina e della Romania, risulta il primo partner commerciale della Moldava. Perciò vogliamo spingere l'acceleratore in questa direzione, anche perché la nostra aspirazione è di entrare fra qualche anno nell'unione europea". "Il modello delle nostre piccole e medie industrie - ha aggiunto radice - è quello che permette meglio di diffondere sul territorio le singole capacità imprenditoriali e quindi di creare tanti fulcri di mercato, occupazione, investimenti". Proprio quello di cui ha bisogno la repubblica di Moldava che, non riuscendo ancora dopo dieci anni, a mettere a "regime" la sua neo-economia di mercato, guarda con attenzione le piccole e medie imprese made in Italy. 

BANCO POPOLARE DI VERONA E NOVARA SCEGLIE IBM 
Milano, 11 novembre 2002 - Il Banco Popolare di Verona e Novara, insieme alla propria società di servizi informatici S.G.S. Spa, ha concluso un importante accordo strategico con Ibm, a supporto della evoluzione della propria infrastruttura informatica. In virtù di questa partnership, Ibm si occuperà della fornitura dei componenti hardware e software e di servizi avanzati ad alto valore per un periodo di tre anni, con la formula della locazione operativa.. Il Banco Popolare di Verona e Novara è stato costituito il 1° giugno 2002 a seguito della fusione dei due istituti preesistenti. L'operazione ha portato con sé la necessità di unificare le due architetture informatiche, per adeguare i modelli di business e i processi agli obiettivi strategici e per migliorare l'efficienza complessiva della struttura. Si sono rese perciò necessarie, in tempi rapidissimi, l'integrazione delle infrastrutture centrali e l'unificazione delle procedure. L'impiego di tecnologie innovative e affidabili è di vitale importanza per il Gruppo Popolare di Verona e Novara, Gruppo che possiede circa 14.000 postazioni lavoro (oltre a circa 1.400 bancomat) e gestisce un volume giornaliero di operazioni bancarie superiore a un milione, producendo oltre 100 milioni di documenti all'anno, inviati alla clientela utilizzando i diversi canali disponibili. L'accordo con Ibm rappresenta, quindi, un contributo fondamentale per il processo di integrazione, perché consente di rendere operativa la nuova architettura IT nei tempi stabiliti dal piano strategico, a costi competitivi. "Il piano di fusione tra la Banca Popolare di Verona e la Banca Popolare di Novara prevede una forte integrazione delle architetture informatiche delle banche del Gruppo, nonché lo sfruttamento delle economie di scala per ridurre i costi legati all'It", ha dichiarato Fabio Innocenzi, Amministratore Delegato del Banco Popolare di Verona e Novara. "La sfida è quanto mai importante e strategica e Ibm si è rivelato il partner in grado di assicurare il technology transfer, la crescita degli skill e delle competenze tecnologiche delle risorse necessarie". "E' un progetto importante non solo per la sua ampiezza, ma anche per le nuove modalità con cui sarà realizzato", ha dichiarato Elio Catania, Presidente e Amministratore Delegato di Ibm Italia. "Il Banco Popolare di Verona e Novara ha colto l'importanza strategica dell'infrastruttura tecnologica e la necessità che essa sia costantemente allineata al proprio business e dotata delle tecnologie più avanzate. Ci ha scelti per aiutarlo a raggiungere questo importante obiettivo. E' una partnership che prefigura un nuovo tipo di relazione nella fornitura di Information Technology, verso cui stiamo orientando la nostra offerta di tecnologie, servizi e soluzioni". La formula condivisa dalle due parti è quella della Open Infrastructure Offering, ovvero un contratto triennale in base al quale Ibm fornirà in locazione al Banco Popolare di Verona e Novara sistemi server, storage, soluzioni software e servizi ad alto contenuto di innovazione tecnologica. L'accordo affida inoltre ad Ibm la manutenzione dell'architettura It della sede centrale e delle postazioni di lavoro distribuite in tutte le filiali, in modo da offrire e garantire la massima qualità e affidabilità delle applicazioni in rete. Questo accordo offre notevoli vantaggi al Banco Popolare di Verona e Novara, perché consente di predefinire una parte rilevante dei costi relativi ai sistemi It e di renderli coerenti con gli obiettivi del piano industriale di fusione. Inoltre, questo approccio consente di focalizzare l'attenzione della struttura It e del management del Banco sulle tematiche di evoluzione e innovazione di prodotto e processo, aumentando in questo modo il livello di servizio e la soddisfazione dei propri clienti. 

AUTOGRILL SBARCA ALL'AEROPORTO DI TORONTO, IL PRIMO DEL CANADA. APRIRÀ 23 RISTORANTI OLTRE 300 MILIONI DI DOLLARI USA DI RICAVI PREVISTI NEI 10 ANNI DI DURATA DELLA CONCESSIONE 
Milano, 11 novembre 2002- Hmshost la controllata americana di Autogrill, si è aggiudicata un nuovo contratto di concessione relativo ai servizi di ristorazione nel Terminal 1 dell'aeroporto internazionale Lester B. Pearson di Toronto, che aprirà nell'ottobre 2003. Il pacchetto di prodotti e servizi messo a punto da Hmshost per questa importante location ha un nome suggestivo - Toronto, modern mosaic- che esprime la varietà delle proposte per la food court: 23 concetti di ristorazione e retail che riflettono la ricchezza del contesto geografico, sociale, culturale e architettonico nel quale l'aeroporto si inserisce. L'investimento previsto per Autogrill è di 11 milioni di dollari Usa. Il contratto ha durata decennale e i ricavi previsti nel periodo oltrepassano i 300 milioni di dollari Usa. L'aeroporto di Toronto è il più importante del Canada, con 27,8 milioni di passeggeri all'anno, di cui 11,8 milioni nel Terminal 1. "Siamo grati all'Autorità Aeroportuale di Toronto per averci offerto l'opportunità di realizzare per i passeggeri di questo importante scalo uno dei migliori progetti al mondo di servizi di ristoro per chi viaggia - commentano Livio Buttignol, Amministratore Delegato di Autogrill e John J. McCarthy, Ceo di Hmshost -. Il nuovo Terminal 1 sarà all'avanguardia in tutto il Nord America per la qualità dei servizi di trasporto, e siamo davvero orgogliosi di partecipare a questa esperienza con una foud court che aggiungerà dinamismo ed energia all'insieme". L'aeroporto di Toronto completa il network aeroportuale di Hmshost in Canada, che comprende anche Montreal-Dorval, Vancouver, Halifax e Calgary. Il gruppo opera inoltre in 18 aree di servizio autostradali lungo le Highways 400 e 401, le più importanti tratte autostradali dell'Ontario. 

AIR FRANCE ELETTA MIGLIORE COMPAGNIA EUROPEA. IN OCCASIONE DEGLI OSCAR ATTRIBUITI OGNI ANNO DA TTG ASIA MEDIA 
Roma, 11 novembre 2002 - Air France é stata nominata migliore compagnia europea da una giuria unanime composta dai lettori del Ttg Asia a Bangkok, il 25 ottobre. Questo prestigioso riconoscimento é attribuito ogni anno ad una compagnia aerea sulla base di numerosi criteri tra i quali, l'ampiezza della rete, la flessibilità degli orari, la qualità del servizio, la capacità innovativa, la gentilezza e la disponibilità degli agenti di accoglienza e delle prenotazioni. " Questo riconoscimento corona i nostri sforzi per diventare la compagnia preferita dagli asiatici. Io condivido con le nostre equipes la fierezza di riceverlo. " ha dichiarato Marc Benedetti, direttore generale Asia Pacifico di Air France. Air France serve 315 destinazioni nel mondo, di cui 124 in Europa. La rete diAir France in Asia comprende 15 destinazioni,inclusi 11 voli diretti per Bangkok, Delhi, Bombay, Hong Kong, Pékin, Shanghai (in collaborazione con China Eastern Airlines), Manille, Séoul, Singapoure, Tokyo et Osaka (in collaborazione con Japan Airlines). Air France ha anche dei volo con scalo per Hanoi, Ho Chi Minh ville, Jakarta e Nouméa. L'alleanza SkyTeam, lanciata nel giugno 2000, raggruppa oggi Aeromexico, Air France, Alitalia, Csa Czech Airlines, Delta Air Lines e Korean Air. La sua rete comprende 8 217 voli quotidiani per 512 destinazioni, in 114 paesi e propone 349 saloni in aeroporto. SkyTeam é l'alleanza che offre il più gran numero di coincidenze e di voli diretti fra gli Stati Uniti e l'Europa. 

GO: STATISTICHE PASSEGGERI OTTOBRE 2002 
Milano, 11 novembre 2002 - Di seguito le statistiche dei passeggeri trasportati da easyJet e Go Fly nel mese di ottobre 2002. Questi dati rappresentano le statistiche combinate di easyJet e Go Fly in seguito all' acquisizione avvenuta il 31 luglio 2002. Statistiche passeggeri1 di easyJet: ottobre 2002 - 1,630,965; ottobre 2001 - 716,017; incremento annuo 127.8%; anno terminante il 31/10/2002- 12,265,298. Load Factor2 di easyJet: ottobre 2002 - 83.8%; ottobre 2001 - 82.2%; anno terminante il 31/10/2002 - 84.8% Dal 1 ottobre 2002, giorno di inizio del nuovo anno finanziario di easyJet, le statistiche di easyJet e Go Fly non sono piú separate. La divisione delle statistiche delle due societá non ha piú senso poiché easyJet e Go sono ora gestite come un'unica compagnia e presto cominceranno a vendere i propri voli utilizzando il brand easyJet. 1. Rappresenta il numero di posti venduti. I posti venduti includono anche quei passeggeri che non si sono presentati all'imbarco poiché sia easyJet che Go Fly non rimborsano i biglietti acquistati e i passeggeri no-show non hanno diritto a cambiare il proprio biglietto o a chiedere un rimborso dopo che il volo é giá partito. Questi dati includono anche i posti assegnati a scopi promozionali e i posti utilizzati dallo staff per motivi di lavoro. 2. Rappresenta il numero di passeggeri proporzionalmente al numero di posti disponibile per passeggero. Il load factor non é in grado di riconoscere gli effetti dovuti alla lunghezza dei voli. 

L'UNRAE ANALIZZA I PROFONDITÀ IL MERCATO ITALIANO DELL'AUTOMOBILE GRAZIE AGLI ECO-INCENTIVI A FINE ANNO 150.000 IMMATRICOLAZIONI IN PIÙ SI CONFERMA IL RECUPERO DELL'AUTO: IN OTTOBRE 190.600 IMMATRICOLAZIONI E 209.873 NUOVI ORDINI 
Roma, 11 novembre 2002 - Nel corso del mese di ottobre sono state immatricolate, secondo le proiezioni del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, 190.600 nuove auto, in flessione del 3,9% rispetto all'ottobre dello scorso anno (che era stato "inflazionato" da un numero molto alto di "Km0"), ma praticamente in linea con le immatricolazioni dell'ottobre del 2000. "Applicando gli indici di stagionalità da noi elaborati - afferma Gianni Filipponi, Segretario Generale dell'Unrae, l'Associazione delle Case estere - le 190.600 immatricolazioni di ottobre esprimono un mercato annuo di 2.358.000 vetture, con un leggero ulteriore incremento rispetto all'andamento di settembre". In base al risultato registrato nel decimo mese dell'anno, l'Unrae conferma la sua previsione per un mercato dell'intero 2002 da circa 2.200.000 immatricolazioni, 150.000 in più di quelle che si sarebbero ottenute senza gli eco-incentivi. Il miglioramento della domanda si sta manifestando in questi ultimi mesi in modo evidente: nel primo semestre il mercato aveva chiuso con una flessione del 13,4%, mentre con l'adozione degli eco-incentivi, a partire dallo scorso luglio, la domanda ha mostrato chiari segni di ripresa, con un periodo luglio-ottobre conclusosi con una flessione dell'ordine del 3,2%, assai più contenuta rispetto alla caduta del primo semestre. In questa ottica, particolare valore hanno anche gli ordini, la cui raccolta ha toccato in ottobre le 209.873 unità (+0,7% rispetto all'ottobre 2001), evidenziando un incremento che, sempre limitatamente al periodo luglio-ottobre, quello interessato dagli incentivi governativi, sfiora il 4% rispetto alla raccolta ordini dello scorso anno. Quanto all'affluenza nelle concessionarie, Filipponi ricorda come l'ottimo trend della prima parte del mese abbia poi subito un rallentamento per alcuni giorni: "L'andamento - ha affermato - può aver sofferto per le voci, subito smentite, di incentivi più ricchi che sarebbero stati adottati dal prossimo 1° gennaio". La notizia, peraltro subito corretta dal Ministero dell'Ambiente, ha trovato tuttavia vasta eco sui mass media, agendo quindi da freno all'afflusso nelle concessionarie. Il trend del secondo semestre, comunque, conferma l'efficacia degli eco-incentivi, che stanno agendo da acceleratore della domanda. Il successo della misura varata dallo Stato suggerisce all'Unrae di richiamare ancora una volta l'attenzione del Governo sull'opportunità di procedere al varo di interventi strutturali e di più lungo respiro, destinati ad un effettivo rinnovo del parco circolante non catalizzato, che viene valutato oggi attorno agli 8,5 milioni di unità. Interessante sottolineare che le misure di incentivazione alla rottamazione stanno agendo anche nel comparto delle auto usate, con una crescita del 5,6% rispetto al luglio-ottobre del 2001. Altra misura opportuna, afferma l'Unrae, sarebbe quella inerente l'adeguamento della fiscalità italiana a quella dei principali mercati europei per quanto riguarda la vendite aziendali, un adeguamento che potrebbe riflettersi assai positivamente sulle immatricolazioni e quindi sul gettito fiscale. Si calcola che oggi l'Italia immatricoli a soggetti Iva (cioè a società) il 27% delle nuove auto, contro la media del 40% nei Paesi più allineati, fiscalmente, al resto dell'Europa. Si tratta dunque di un potenziale inespresso che potrebbe anch'esso contribuire ad alimentare la domanda. Una nota finale sulla crescita continua del diesel. In ottobre la quota diesel sul totale delle immatricolazioni del mese è stata 44,65% che nel cumulato diventa, per i primi dieci mesi dell'anno, un ragguardevole 43,14%. "Il diesel - ha commentato Filipponi - nonostante gli oltre 7 punti di crescita registrati rispetto ai primi 10 mesi del 2001, non ha finito di esprimere le sue potenzialità, visto - fra l'altro - che oltre il 50% degli ordini ancora inevasi è costituito da richieste di auto a gasolio". 

ERNST & YOUNG PREMIA L'IMPRENDITORE DELL'ANNO: ASSEGNATI I RICONOSCIMENTI DELLA SESTA EDIZIONE ITALIANA E' MARIO MORETTI POLEGATO, PRESIDENTE DI GEOX, IL VINCITORE NAZIONALE 2002
Milano, 11 novembre 2002 - Proclamati a Milano nella prestigiosa cornice di Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa Italiana, i vincitori ed i finalisti del Premio L'Imprenditore dell'Anno 2002, promosso da Ernst & Young. Obiettivo dell'iniziativa e', anno dopo anno, riconoscere l'eccellenza e i meriti di realta' imprenditoriali che operano per lo sviluppo del tessuto produttivo del nostro Paese. Giunto alla sesta edizione italiana, il Premio L'Imprenditore dell'Anno vanta una storia internazionale di successi: nato negli Stati Uniti quindici anni fa, oggi si svolge in 29 nazioni in tutto il mondo. La Giuria del Premio, presieduta da Piero Bassetti e composta da personalita' del mondo delle istituzioni, dell'economia e della comunicazione, quali Antonio Calabro', Alberto Falck, Edoardo Garrone, Guidalberto Guidi, Andrea Milano, Wanda Pandoli Ferrero, Domenico Siniscalco e dagli imprenditori Anna Maria Holland Formiggini, Silvano Pedrollo e Paolo Seletti, ha proclamato Vincitore Nazionale Mario Moretti Polegato, Presidente di Geox, "per la sua capacita' di guidare l'Azienda ad assumere la leadership nel segmento delle calzature casual-comfort, grazie alla costante innovazione di prodotto per il benessere e la salute, costituendo una delle realta' aziendali piu' interessanti a livello internazionale e dando vita ad uno dei casi di maggior successo imprenditoriale degli ultimi decenni". In qualita' di Vincitore Nazionale, Mario Moretti Polegato rappresentera' l'Italia nel 2003 al World Entrepreneur of the Year, il Premio organizzato da Ernst & Young a livello internazionale, confrontandosi con i migliori imprenditori di ciascuna nazione e concorrendo all'assegnazione del riconoscimento "best of best". "Anno dopo anno il Premio L'Imprenditore dell'Anno si integra e cresce nel tessuto sociale, economico ed imprenditoriale del nostro Paese", ha commentato Giorgio Mosci, Partner, Ernst & Young. "Particolarmente significativa ci sembra questa edizione del Premio", ha proseguito Mosci, "a fronte di un contesto economico ritenuto globalmente difficile. Dal nostro osservatorio abbiamo infatti avuto modo di constatare l'ottima qualita' delle candidature che, unita ad una crescita quantitativa delle stesse, attestatasi su valori pari al 60% rispetto allo scorso anno, ci conferma lo stato di salute di cui godono la creativita' e l'intraprendenza delle Aziende italiane. Questi dati portano Ernst & Young a ritenere che la nostra classe imprenditoriale abbia le carte in regola per superare anche i momenti piu' difficili". Oltre al Vincitore Nazionale, la Giuria del Premio L'Imprenditore dell'Anno 2002 ha proclamato i Vincitori ed i Finalisti delle cinque categorie di Premio: Global, Innovation, Finance, Communication, Quality of Life. Vincitori e Finalisti 2002: categoria Global "per la piu' efficace azione imprenditoriale sui mercati internazionali", Vincitore: Abramo Galassi, Faber (Fabriano, An), Finalisti: Gian Paolo Dallara, Dallara Automobili (Varano Melegari, Pr) Giuseppe Zanotti, Vicini (San Mauro P.li, Fc). Categoria Innovation "per la piu' creativa e innovativa vision che abbia segnato una svolta determinante nella vita d'impresa", Vincitore: Rosario Messina, Flou (Meda, Mi), Finalisti: Antonio Puleio, Sat (Catania), Linda Gilli, Inaz Paghe (Milano). Categoria Finance "per l'uso innovativo e dinamico della leva finanziaria a supporto della propria idea imprenditoriale", Vincitore: Alcide Leali, Air Dolomiti (Ronchi dei Legionari, Go) Finalisti: Angelo Colussi Serravallo, Colussi Perugia, (Petrignano D'Assisi, Pg); Renato Brevini, Brevini Riduttori (Reggio Emilia). Categoria Communication "per la piu' significativa azione di comunicazione tesa all'affermazione della propria impresa e del proprio prodotto" Vincitore: Alberto Bauli, Bauli (Castel D'Azzano, Vr), Finalisti: Adriano Chimento, Chimento (Grisignano di Zocco, Vi), Federico Minoli, Ducati Motor Holding (Bologna). Categoria Quality of Life "per la maggiore sensibilita' all'impatto dell'impresa nei confronti della comunita' e per la capacita' di integrare la crescita della propria impresa con programmi continuativi e coerenti al sostegno della cultura, all'arte, all'ambiente e al sociale", Vincitore: Giordano Zucchi, Vincenzo Zucchi (Milano), Finalisti: Marilena Ferrari, Art'e' (Villanova di Castenaso, Bo) Ambrogio Dalla Rovere, Sinv (Carre', Vi). Vincitori e finalisti del Premio potranno iscriversi di diritto all'Associazione Imprenditore dell'Anno, che, oltre ad essere terreno di confronto costruttivo tra gli imprenditori, ha tra i propri scopi anche la promozione di studi e ricerche nelle scienze economiche, sociali, giuridiche e aziendali. Infolink:
www.eypremio.com

DENUNCIARE I FUNZIONARI PUBBLICI CHE ACCETTANO DANARO DALLE MULTINAZIONALI NON E' DIFFAMAZIONE IMPORTANTISSIMA SENTENZA DELLA CORTE D'APPELLO DI ROMA CONFERMA LA SCRIMINANTE DEL DIRITTO DI DENUNCIA A TUTELA DEI CITTADINI DA PARTE DELLE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI E AMBIENTALISTE 
Roma, 11 novembre 2002 - La III sezione della Corte d'appello di Roma, con sentenza del 4 novembre, ha definitivamente assolto il vicepresidente Codacons Giovanni Pignoloni dall'accusa di diffamazione. La vicenda nasce da un ricorso che il Codacons aveva presentato al Tar del Lazio, col il quale si accusavano due ricercatori dell'Iss, preposti alla tutela della salute dei cittadini, di aver accettato a favore delle loro associazioni private 20 milioni di lire dalla Motorola, noto marchio della telefonia. Gesto questo che secondo il Codacons contrastava palesemente con il Decreto ministeriale sull'incompatibilità dei pubblici funzionari che non possono accettare donazioni da enti sottoposti al loro controllo. Infatti il Codacons aveva affermato in un ricorso e in un esposto "...Ma ben altre conseguenze scaturiscono dall'intreccio di interessi incompatibili che sembrano fare capo al dott. Paolo Vecchia, nella sua duplice veste di pubblico funzionario e di Presidente di un'Associazione che vende servizi (La pubblicità che compare nelle pagine del bollettino Airp ne è una prova). L'Associazione aderisce all'Irpa. Di tale ultima Associazione risulta essere membro autorevole lo stesso Direttore del Laboratorio del Laboratorio di Fisica medesimo, dott. Martino Grandolfo". La Corte d'appello di Roma ha scagionato il Pignoloni, difeso dall'Avv. Bruno Leuzzi, da ogni accusa, emanando un'assoluzione che pone fine all'intera vicenda giudiziaria. Il tribunale di Roma, assolvendo in primo grado il Vice Presidente Codacons, aveva sostenuto: "...la rilevante questione proposta avente ad oggetto la commistione di interessi privati e pubblici nell'azione di importanti funzionari pubblici a danno della salute pubblica è di per sé tale da giustificare la richiesta di intervento delle autorità amministrative e giudiziarie...". Ma la sentenza ha fissato un altro principio importantissimo: "...quanto al tenore delle espressioni usate dal Pignoloni talvolta aspre e polemiche deve ritenersi che le stesse siano lecite posto che nel bilanciamento tra i due beni costituzionalmente protetti il diritto di libera manifestazione del pensiero (art.21 Cost.) e quello della dignità personale (artt.2 e 3 della Cost.) occorre dare la prevalenza al primo senza il quale la dialettica democratica non potrebbe realizzarsi". 

GESTORI AUTOSTRADALI: L'AISA CONFESERCENTI NON ADERISCE ALLA CHIUSURA DEGLI IMPIANTI PREVISTA PER IL MESE DI NOVEMBRE. 
Roma, 11 novembre 2002 - L'Associazione degli Imprenditori Servizi e Stazioni Autostradali (Aisa) della Confesercenti, la principale associazione italiane del settore autostradale, non aderisce alla chiusura degli impianti autostradali di distribuzione dei carburanti, prevista per il mese di novembre, perché inutile e dannosa. In questi giorni si sta negoziando, in particolare con Società Autostrade, le condizioni per una intesa sul rinnovo delle concessioni delle Aree di servizio autostradali, che soddisfi le principali richieste avanzate dalle Associazioni dei gestori Autostradali. In questa direzione sta lavorando anche il Ministero delle Attività Produttive e lo stesso sottosegretario Dell'Elce. L'inasprimento delle polemiche, nel settore autostradale, può solo procurare dei danni a tutti gli operatori, gestori compresi, e favorisce l'ingresso di soggetti estranei nella rete, con interessi diversi dalla finalità di pubblico servizio, proprio della erogazione dei carburanti nella rete autostradale. In questo contesto l'Aisa Confesercenti respinge le campagne di denigrazione a danno dei dirigenti delle Associazioni che hanno proclamato la chiusura degli impianti, ma anche questo fatto dimostra quanto sia necessaria l'unità delle associazioni dei gestori. L'Aisa Confesercenti, rileva il suo Presidente nazionale, Giuseppe Bagnolesi, auspica la convocazione del tavolo ministeriale per la ricomposizione della vertenza e la stipula di un accordo fra tutte le parti interessate. In questo quadro, secondo l'Aisa, la peggiore posizione è rappresentata dalla Unione Petrolifera, che ha minacciato le disdette delle gestioni, la modifica dei contratti in corso con i gestori ed il ricorso alle gestioni dirette. L'Aisa è pronta alla chiusura degli impianti, ha affermato Bagnolesi, nel caso in cui il tavolo Ministeriale dovesse fallire, per responsabilità dell'Unione Petrolifera o di altri soggetti. Prima di allora occorre lavorare per trovare un'intesa. 

L'AZIONE "EUROPA A SCUOLA 2002" CON IL SOSTEGNO DELLA COMMISSIONE EUROPEA - DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE E CULTURA
Milano, 11 novembre 2002 - L'azione Europa a Scuola 2002 è realizzata dal Centro In Europa con il sostegno della Direzione Generale Istruzione e cultura della Commissione europea e dall'Info-Poimt Europa del Comune di Genova. Gli elementi essenziali dei progetto sono: un Cd-Rom un concorso telematico, rivolti agli studenti delle scuole medie superiori dì tutta Itafia e, con i! supporto dei Ministero dell'Educazione della Repubblica di polonia, a un campione di scuole polacche di pari grado. Europa a Scuola 2002 vuole dunque spingere i giovani (e gli insegnanti) a conoscere meglio la realtà e le prospettive dell'Unione europea, utilizzando al contempo le tecnologie dell'informazione. Gli studenti si sfideranno via Internet collegandosi al sito dell'azione, dove si renderanno disponibili per un tempo limitato domande tese a verificare la comprensione dei testi del Cd-Rom. Il concorso si svolgerà nei giorni 25 -2.6 - 27 novembre 2002. In caso di spareggio le classi che si classificheranno a pari merito dovranno redigere un articolo di tipo giornalistico (il cui titolo verrà comunicato al termine del concorso sul sito del progetto) e inviarlo per posta elettronica al Centro In Europa entro e non oltre il 5 dicembre. La premiazione si svolgerà entro il mese di dicembre 2002. Il premio in palio è una postazione multimediale messa a disposizione dal Dixet, Distretto dell'Elettronica e delle Alte Tecnologie, che riunisce a Genova più di 130 imprese Itc e da Efestus, onlus che aiuta i disabili a divenire una risorsa per la società anche attraverso le tecnologie dell'informazione Europa a Scuola 2002 sarà prossimamente presentato alla stampa e alle scuole. Invitiamo gli studenti, gli insegnanti e gli operatori interessati alla nostra iniziativa a tenersi informati sulle prossime tappe di Europa a Scuola 2002 consultando il sito del progetto http://europa.euroframe.it/europa/  o inviando una e-mail al Centro ineuropa@euroframe.it  o all'Info-Point Europa dei Comune di Genova infopoint@comune.genova.it  In questa fase in cui è discussione il futuro dell'Europa, vogliamo presentare l'Unione europea come un grande "cantiere", in costruzione appunto, per quanto la dimensione europea sia ormai quella in cui operano ogni giorno cittadini, istituzioni e imprese. Un cantiere che i giovani devono conoscere, per coglierne le opportunità, ad esempio di studio e di lavoro ma anche per scegliere di sostenerne il cammino, uniti anche in questo con i giovani dei paesi ormai prossimi a far parte dell'Unione europea. Il Cd-Rom è aperto da messaggi di Patrick Cox, presidente del Parlamento europeo, Romano Prodi, presidente della Commissione e di Giuliano Amato, vicepresidente della Convenzione sul futuro dell'Europa. La versione polacca contiene anche un messaggio di Krystyna t ybacka, Ministro dell'Educazione e dello Sport. Uno spazio particolare è dedicato all'ampliamento che porterà, entro il 2004, dieci nuovi paesi nell'Unione europea. Ma sì parla anche del ruolo dell'Unione nel mondo, sulla scena politica internazionale come nel sostegno aì paesi ìn via di sviluppo. Due capitoli sono dedicati rispettivamente all'Europa "economica" -quella dell'euro- e quella "sociale" senza dimenticare l'impegno dell'UE per la creazione dì uno spazio dì giustizia e di sicurezza, la politica per l'immigrazione e le ingenti risorse comunitarie destinate a ridurre i divari di sviluppo fra i territori europei. Gli autori del Cd-Rom sono tutte persone che da tempo lavorano nelle Istituzioni comunitarie, o a stretto contatto con esse. Alla diffusione, che ci auguriamo spinga gli insegnanti a dedicare un approfondimento dedicato all'Europa nel corso delle loro lezioni, segue un concorso telematico al quale i ragazzi potranno partecipare collegandosi al sito dell'azione. 

STUDENTI ITALIANI E POLACCHI INSIEME PER CONOSCERE L'EUROPA 
Milano, 11 novembre 2002 - "È un'iniziativa che punta a far crescere la voglia di Europa tra gli studenti italiani e polacchi" con queste parole Roberto Speciale, Presidente del Centro In Europa, ha sintetizzato il senso del progetto "Europa a scuola 2002", presentato il 7 novembre nel corso di una conferenza stampa presso la Rappresentanza a Milano della Commissione europea. Come ha spiegato la coordinatrice del progetto Carlotta Gualco, l'iniziativa, rivolta agli studenti ed insegnanti delle scuole superiori italiane ed a un campione di scuole polacche, comprende, da un lato, la diffusione di un Cd-Rom didascalico e accessibile nel linguaggio che fornisce ai giovani una visione complessiva dell'Unione europea, delle sue istituzioni e delle sue principali politiche: in altre parole, come funziona e che cosa fa. Dall'altro, le classi coinvolte nell'iniziativa si sfideranno in un concorso su Internet dal 25 al 27 novembre. Roberto Santaniello, neo Direttore dell'Ufficio di Milano della Commissione europea ha sottolineato che l'architettura del progetto mette in contatto il mondo delle scuole con un processo di importanza storica per l'Unione europea, il suo prossimo allargamento ai paesi dell'Europa centrale ed orientale. Commentando il coinvolgimento del Ministro dell'istruzione della Polonia, il console di questo paese a Milano, Adam Piesiewicz, ha ricordato come "c'è grande fiducia per l'Europa da parte dei polacchi". "La diffusione del Cd-Rom agli studenti permetterà- ha continuato Piesiewicz- di far comprendere ancora di più l'imminente entrata della Polonia nell'Unione europea". "Il lavoro nelle scuole è di fondamentale importanza" - ha dichiarato l'eurodeputata Fiorella Ghilardotti. "I giovani e gli studenti vogliono messaggi semplici e bisogna trovare le formule giuste per coinvolgerli e stimolarli". "Il progetto del Centro In Europa - ha sottolineato la Ghilardotti - ha il pregio di spiegare con parole semplici un fenomeno complesso come l'Unione europea". Per informazioni Rappresentanza a Milano della Commissione europea - Corso Magenta 59, 20123 Milano - Tel. 02/4675141- Fax 02/4818543 

NUOVO PUNTO INFORMAGIOVANI AL CENTRO CATTABREGA 
Milano, 11 novembre 2002 - Molto spesso per i giovani è difficile trovare l'informazione giusta che aiuta a risolvere un problema o a prendere una decisione importante. Ancora più complesso può essere trovare risposte adeguate direttamente nel proprio quartiere. Per fornire una possibile risposta sui temi del lavoro, scuola, formazione, sport, tempo libero, vita associativa e molto altro, il Comune di Milano apre sperimentalmente un nuovo punto Informagiovani presso il Centro Giovani Cattabrega, in zona 2. A partire dal mese di novembre nel centro di via Trasimeno 49, il mercoledì e il giovedì dalle ore 15.30 alle 18.30, gli utenti potranno avvalersi della presenza di un operatore esperto, consultare guide, giornali, materiale informativo, la rete internet e le banche dati della rete Informagiovani. Il nuovo punto informativo affianca quelle già esistenti da alcuni anni: la sede "storica" di vicolo Calusca 10, che continua ad essere aperta il lunedì e il mercoledì dalle ore 10.00 alle 18.00, e l'Informagiovani di via Laghetto 2, aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 14.00 alle 18.00, dotato di dodici postazioni internet e di una appositamente attrezzata per giovani non vedenti o ipovedenti. Ogni settimana, complessivamente si rivolgono ai punti Informagiovani circa 800/900 utenti ai quali si aggiungono quelli che consultano le "pagine giovani" sul sito Internet del Comune di Milano, che seguono gli incontri organizzati nelle scuole superiori o che incontrano il servizio in occasione di particolari manifestazioni. Informagiovani è anche su internet all'indirizzo www.comune.milano.it/giovani 

LA RISCOPERTA DELLA STORIA CON GLI STUDENTI DI POMIGLIANO 
Pomigliano D'arco (Na) 11 novembre 2002 Una mostra e un convegno chiuderanno le celebrazioni per il centenario della morte di Matteo Renato Imbriani Poerio, aperte dall'iniziativa del Liceo Classico di Pomigliano d'Arco "Vittorio Imbriani". Per una settimana la scuola ha organizzato una serie di visite guidate alla Cappella di famiglia del politico-letterato, cui è dedicata la scuola, dichiarata monumento nazionale.Un grande successo hanno riscosso le visite alla Cappella Imbriani-Poerio, che è stata luogo di "pellegrinaggio" da parte degli studenti del Liceo, guidati da quattro loro compagni dell'ultimo anno: Maria Andrisani, Fiorenza Iasevoli, Pamela Rea e Dario Ingiusto. Da un'idea del prof. Vincenzo D'Onofrio, le visite sono state diverse dal solito, drammatizzate, con introduzioni di versi degli Imbriani e di canti, eseguiti dalla potente voce di Anna Assentato. Durante il percorso è stata narrata dall'esperto di cultura popolare Giovanni Sgammato la novella "Auciello Crifone" raccolta da Vittorio Imbriani e citata anche da Italo Calvino. A questo proposito l'iniziativa ha avuto la speciale collaborazione di Marcello Colasurdo, ex leader de 'E Zezi di Pomigliano, che musicarono il racconto. Come spettatori, tutti gli studenti dell'istituto, ma anche la cittadinanza, cui è stata dedicata un'intera giornata. Alla visita alla cappella seguirà la pubblicazione di un libro, sempre opera dei ragazzi del Liceo. Una serie di iniziative utili per ricordare una pagina importante e poco conosciuta del Risorgimento italiano 

ASSEMBLEA GENERALE DEL GRUPPO NAZIONALE DIFESA CATASTROFI IDROGEOLOGICHE A ROMA
Roma, 11 novembre 2002 - L'11 e 12 novembre 2002 si svolge a Roma presso il CNR l'Assemblea Generale del Gruppo Nazionale per la Difesa dalle Catastrofi Idrogeologiche del Consiglio Nazionale delle Ricerche: un appuntamento importantissimo alla vigilia della stagione delle grandi piogge. Cosa deve fare il nostro Paese per difendersi efficacemente dalle grandi catastrofi idrogeologiche? Quali misure urgenti occorre adottare e in che modo va coinvolta la popolazione per evitare che ai danni provocati dalla Natura si aggiungano anche quelli dell'incuria umana e della scarsa tempestività dei soccorsi? Il Gruppo Nazionale per la Difesa dalle Catastrofi Idrogeologiche del Consiglio Nazionale delle Ricerche, presieduto da Lucio Ubertini, si riunirà lunedì 11 e martedì 12 novembre 2002 in Assemblea Generale presso la sede del Cnr di Roma (Piazzale Aldo Moro, 7 - Aula Arangio Ruiz, ore 8,30) proprio per esaminare questi problemi e suggerire le iniziative più opportune per una efficiente difesa del Territorio. 

WELFARE: LA FACCIA POVERA DELL'ITALIA IN ITALIA CI SONO PERSONE CHE VIVONO CON 268,55 EURO AL MESE, LA SOGLIA DI ACCESSO AL REDDITO MINIMO DI INSERIMENTO (RMI) 
Napoli, 11 novembre 2002 - C'è un'altra faccia dell'Italia poco conosciuta: è quella della povertà e della esclusione, di persone costrette a vivere con appena 268,55 euro al mese, considerata la soglia di accesso al Reddito Minimo di Inserimento, elevabile in caso di nuclei familiari con più di 1 componente: una misura introdotta per la prima volta nel 1998 in via sperimentale e che se non verrà rinnovata dall'attuale Governo rischia di sparire il 31 dicembre 2002. "Il reddito minimo di inserimento - spiega Sandro Turcio, dell'Istituto di Ricerche sulla Popolazione e sulle Politiche Sociali del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Sezione Welfare di Penta di Fisciano (Salerno), che assieme al Comune di Napoli, Assessorato agli Affari Sociali, è fra i promotori della giornata di studio su questo tema svoltasi oggi a Napoli (Casina del Boschetto c/o Villa Comunale) - è una misura attiva di politica sociale, che prevede un sostegno economico e interventi mirati di promozione e integrazione sociale quali, ad esempio, attività di cura e sostegno familiare, percorsi di riabilitazione o di recupero dell'obbligo scolastico; ma anche l'inserimento in percorsi occupazionali per chi è abile e in età lavorativa". Nella prima fase sperimentale, svoltasi nel biennio 1999-2000, sono stati coinvolti 39 comuni - per un totale di 2,4 milioni di abitanti e poco più di 828mila famiglie - 24 dei quali meridionali, compreso quello di Napoli, che rappresenta il 40% del campione. Il Mezzogiorno, anche in ragione dei più elevati indici di povertà, ha fatto la parte del leone intercettando il 90% del volume complessivo del Rmi. "La sperimentazione - sottolinea Turcio - dimostra che il successo di questa misura dipende da un insieme di fattori, quali il contesto socio-economico e la capacità gestionale dei Comuni: al Nord, la minore pressione ambientale ha consentito alle amministrazioni locali una gestione più efficiente della misura, mentre al Sud sono emerse diverse criticità che trovano origine nelle problematiche strutturali di quest'area (gli elevati tassi di disoccupazione) e nella relativa debolezza dei sistemi locali di welfare". Il futuro del Reddito Minimo di Inserimento è ora strettamente legato alle decisioni del Governo: rinnovare la misura facendola diventare, come accade quasi in tutta Europa, un diritto soggettivo esigibile da parte dei cittadini o rinunciarvi facendo arretrare il sistema di protezione sociale nel nostro paese. 

TRONY ANNUNCIA 11 NUOVI PUNTI VENDITA 
Milano, 11 novembre 2002 - E' in corso di programmazione, dal 3 novembre scorso, il nuovo spot Trony che accompagna il lancio della promozione 'Interessi Zero', la straordinaria offerta, dedicata ai titolari della Trony Gold, che consente di approfittare delle vantaggiose condizioni di pagamento per l'acquisto di qualsiasi prodotto, in vendita da Trony, iniziando a pagare da maggio 2003, in dieci mesi, a interessi zero. La nuova campagna pubblicitaria segna il prosieguo di una stagione particolarmente proficua per la catena Trony che, oltre a promuovere la nuova operazione 'Interessi Zero', continua inarrestabile il suo processo di sviluppo attraverso una lunga serie di nuove aperture, tra le quali quella dell'otto novembre prossimo a Bari, di un megastore Trony di 5.000 mq. L'ingresso di nuovi importanti soci nella compagine societaria G.R.E., nel corso di tutto il 2002, ha consentito a Trony di incrementare il numero di presenze sul territorio e di annunciare in questo periodo l'apertura di ben 11 nuove attività commerciali in Piemonte, Lombardia e Liguria, per un totale di 15.500 mq di superficie, distribuiti tra le province di Torino, Milano, Cremona, Vercelli e Imperia. I nuovi punti vendita del Piemonte sono di proprietà del socio G.R.E., Gallenca spa, quelli siti in Lombardia dei soci Elettrorama srl e Copre -nello specifico, lo store di Bagnolo Cremasco- mentre le nuove realtà commerciali liguri fanno capo alla Dps Group srl. Le inaugurazioni dei nuovi 11 negozi, avviate a fine ottobre, proseguiranno fino alla prima quindicina di novembre, dando prova della forte dinamicità della Catena e della sua solidità. Elenco nuovi punti vendita Trony in Piemonte: Torino, in via Monbasiglio n°77, punto vendita di 2.000 mq; Torino, in via S.Donato n°44/c, punto vendita di 1.600 mq; Torino, in c.so Vercelli n°92/94, punto vendita di 1.100 mq; Moncalieri (To), in via V. di Bologna n°21, punto vendita di 1.000 mq; Burolo Ivrea (To), in via Batazzi n°1/3, punto vendita di 1.200 mq; Elenco nuovi punti vendita Trony in Lombardia: Cremona, località San Felice, in via Mantova n°155, punto vendita di 1.300 mq; Cassano D'Adda (MI), p.sso Centro Commerciale l'Agorà, in piazzale Gobetti, punto vendita di 1.200 mq; Quarona Sesia (Vc), p.sso il centro commerciale Il Picchio, punto vendita di 1.200 mq; Bagnolo Cremasco (Cr), sulla Strada Paullese 451, punto vendita di 1.300 mq; Elenco nuovi punti vendita Trony in Liguria: Camporosso (Im), in via Turistica n°3, punto vendita di 1.800 mq; Arma di Taggia (Im), in via del piano n°106, punto vendita di 1.800 mq. 

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