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MONDADORI:UN TERZO TRIMESTRE POSITIVO CONFERMA LA CRESCITA DELLA REDDITIVITA'FATTURATO OMOGENEO A 363,2 MILIONI DI EURO (+1,9%) MOL IN DECISO PROGRESSO A 54,3 MILIONI DI EURO (+9,5%) CON UN'INCIDENZA SUL FATTURATO DEL 15% (DAL 13,4% DELLO STESSO PERIODO DEL 2001)

Segrate, 18 novembre 2002 - Si è riunito il 13 novembre sotto la presidenza di Leonardo Mondadori, il Consiglio di Amministrazione della Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. che ha esaminato e approvato la relazione trimestrale al 30 settembre 2002, presentata dall'Amministratore Delegato Maurizio Costa. In seguito a un ottimo terzo trimestre si è rafforzato il positivo andamento dei primi nove mesi: nei tre mesi estivi (luglio-settembre) il fatturato in termini omogenei (ovvero depurato dai ricavi derivanti dalla distribuzione delle testate periodiche del Gruppo Editoriale L'Espresso) è cresciuto dell'1,9% a 363,2 milioni di euro; il margine operativo lordo ha registrato un progresso del 9,5% a 54,3 milioni di euro (con un'incidenza del 15% rispetto al fatturato, contro il 13,4% del terzo trimestre dell'anno precedente), mentre l'utile operativo è aumentato dell'11,9% a 45 milioni di euro (12,4% sul fatturato contro il 10,9% dello stesso periodo del 2001). Nel complesso, i risultati dei primi nove mesi dell'anno 2002 confermano la capacità del Gruppo Mondadori di saper fronteggiare la contrazione dei ricavi con efficaci strategie di contenimento dei costi e di miglioramento della redditività, pur in un contesto congiunturale sfavorevole. l'andamento della gestione del gruppo al 30 settembre 2002- Nei primi nove mesi del 2002 il fatturato consolidato ha raggiunto i 1.083,5 milioni di euro, facendo registrare un calo pari al 6,8% rispetto ai 1.163 milioni di euro dello scorso esercizio; la flessione è contenuta al -2,7% se si considera invece il fatturato a perimetro omogeneo, come già detto depurato dai ricavi derivanti dalla distribuzione delle testate periodiche del Gruppo Editoriale L'Espresso, col quale si è risolto il relativo contratto dal gennaio 2002. Il margine operativo lordo, nonostante la contrazione del fatturato, si è attestato a 148,5 milioni di euro, in leggero progresso (+ 0,3%) rispetto ai 148,1 milioni del 30 settembre 2001. L'incidenza sui ricavi è salita al 13,7% dal 12,7% del 2001. L'utile operativo, pari a 121,7 milioni di euro, risulta allineato ai valori dell'analogo periodo dell'anno precedente (+ 0,1%); l'incidenza sul fatturato è cresciuta all'11,2% dal 10,5% del 2001. Il risultato prima delle imposte, pari a 91,2 milioni di euro e in calo del 7,2% rispetto ai 98,3 milioni di euro del settembre 2001, risente in maniera significativa della turbolenza che ha caratterizzato i mercati finanziari nel corso dell'anno. Tale fenomeno ha determinato una contrazione dei proventi finanziari rispetto agli esercizi precedenti, contraddistinti da performance molto positive. La posizione finanziaria presenta un saldo positivo pari a 57,3 milioni di euro. Per una corretta interpretazione di questo risultato è da evidenziare il pagamento agli azionisti nel maggio 2002 di un dividendo straordinario di 100,4 milioni di euro. Escludendo tale operazione, la posizione finanziaria netta complessiva sarebbe stata di 157,7 milioni di euro, con un incremento di 65,5 milioni di euro rispetto al settembre 2001. Settori di attività - I ricavi della Divisione Libri hanno registrato nei primi nove mesi del 2002 un incremento dello 0,8%, salendo a 245,4 milioni di euro. All'interno del settore, particolarmente brillante è stato l'andamento delle Edizioni Mondadori - che hanno totalizzato un fatturato di 76,5 milioni di euro (+11%) - ed Einaudi che ha registrato un incremento del 6,7% del fatturato (salito a 25,6 milioni di euro). La Divisione Periodici ha subito invece una lieve flessione dei ricavi (-3,1%), dovuta a minori ricavi diffusionali per 0,9% e minori ricavi pubblicitari per 5,9% (entrambi i dati sono in miglioramento rispetto al 30 giugno 2002). La raccolta pubblicitaria del Gruppo risulta significativamente migliore rispetto al mercato di riferimento che nel periodo gennaio-settembre si attesta a - 8,5% (fonte: Osservatorio Fcp-Fieg). La situazione economica generale ha influenzato anche il mercato di riferimento della Divisione Grafica: il fatturato si è attestato a 319,4 milioni di euro, in diminuzione dell'8,4% rispetto al 2001. Nel comparto Direct marketing il Gruppo mantiene saldamente la leadership nel mercato di riferimento con le attività di Mondolibri SpA e Cemit Interactive Media SpA. Nel settore Retail, Mondadori Franchising rispetto al corrispondente periodo del 2001, ha messo a segno un rilevante incremento di fatturato (+15,9%), grazie soprattutto alle nuove affiliazioni che sono intervenute nei nove mesi di riferimento (i punti vendita sono passati da 96 a 114 unità). Mondadori Retail ha registrato invece una contrazione del fatturato in linea con il primo semestre, a causa della generale difficoltà in cui versa il settore soprattutto per i prodotti di informatica. Nei primi nove mesi dell'anno, Mondadori Informatica ha sofferto più di altri settori del Gruppo la generalizzata contrazione degli investimenti in comunicazione e formazione. evoluzione della gestione per l'anno in corso - Nonostante la crisi generalizzata dell'economia a livello internazionale - grazie ad una strategia di contenimento dei costi e di interventi mirati al miglioramento della redditività -l'andamento dei diversi settori di attività del Gruppo nel mese di ottobre lascia prevedere un risultato per tutto il 2002 sostanzialmente in linea con l'anno precedente, confermando la tendenza, già manifestata nel corso dell'anno, di un aumento della redditività sul fatturato. ***** adottato il codice di comportamento in materia di internal dealing- Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre adottato un Codice di Comportamento - che entrerà in vigore dal 1 gennaio 2003 - in conformità alle disposizioni del regolamento di Borsa Italiana S.p.A. in materia di internal dealing. Il codice stabilisce a carico di amministratori, sindaci effettivi e altri soggetti individuati come persone rilevanti - in quanto aventi accesso, con significativi poteri decisionali nell'ambito della società e delle principali controllate, a informazioni price sensitive -specifici obblighi informativi nei confronti della società sulle operazioni compiute dagli stessi soggetti e relative a: strumenti finanziari quotati emessi da Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. (escluse le obbligazioni non convertibili); strumenti finanziari, anche non quotati, che attribuiscono il diritto di sottoscrivere, acquistare, vendere strumenti finanziari quotati emessi da Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.; strumenti finanziari derivati, nonché covered warrant, aventi come attività sottostante strumenti finanziari quotati emessi da Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.. Tempistica - A decorrere dal 1 gennaio 2003, le operazioni compiute dalle persone rilevanti e comunicate alla società in osservanza del codice di comportamento saranno rese note al mercato da Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. entro il decimo giorno di borsa aperta successivo a ciascun trimestre solare per le operazioni effettuate nel trimestre stesso. Saranno oggetto di comunicazione le operazioni compiute in ciascun trimestre di riferimento il cui ammontare, anche cumulato, sia pari o superiore a 50.000 euro per dichiarante. Le operazioni il cui ammontare, anche cumulato con altre operazioni compiute nel trimestre di riferimento e non precedentemente comunicate, sia superiore a 250.000 euro per dichiarante verranno comunicate tempestivamente e comunque entro 3 giorni di borsa aperta dalla conclusione dell'operazione stessa. Il Consiglio di Amministrazione, recependo un'espressa previsione del regolamento di Borsa Italiana e anche al fine di determinare un'uniformità di comportamenti, ha deliberato di inserire nel codice un divieto al compimento, da parte delle persone rilevanti, di operazioni sugli strumenti finanziari oggetto di comunicazione nei 30 giorni precedenti i consigli di amministrazione per l'esame dei dati di bilancio e nei 15 giorni precedenti i consigli di amministrazione per l'esame dei dati trimestrali e semestrali fino alla diffusione al mercato dei dati stessi. Il codice di comportamento adottato viene trasmesso a Borsa Italiana S.p.A. e sarà disponibile sul sito internet della società. 

E.BISCOM: NEI PRIMI NOVE MESI 2002 RICAVI A 229 MILIONI DI EURO, PIÙ CHE RADDOPPIATI RISPETTO AI PRIMI 9 MESI 2001 RICAVI DI FASTWEB A 157 MILIONI DI EURO NEI PRIMI NOVE MESI DELL'ANNO, PIÙ CHE QUADRUPLICATI RISPETTO AL CORRISPONDENTE PERIODO DEL 2001 
Milano, 18 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di e.Biscom S.p.A, la principale società italiana di servizi di telecomunicazione a larga banda, riunitosi in data odierna, ha approvato la relazione trimestrale al 30 settembre 2002. Nel periodo gennaio-settembre 2002 e.Biscom ha riportato 228,7 milioni di Euro di ricavi consolidati, pari a due volte e mezzo i ricavi registrati nei primi nove mesi del 2001. Nel terzo trimestre i ricavi consolidati di e.Biscom sono saliti a 85,5 milioni di Euro, rispetto ai 78 milioni di Euro del trimestre precedente. "Il nostro business delle telecomunicazioni a larga banda, nel suo insieme, ha raggiunto il Margine Operativo Lordo positivo in anticipo rispetto alle previsioni ed è destinato a mantenerlo e ad aumentarlo ulteriormente - ha dichiarato l'Amministratore Delegato di e.Biscom Silvio Scaglia. - Grazie al successo riscosso dalla nostra offerta di servizi ad alto valore aggiunto, miglioreremo gli obiettivi prefissati per il 2002 sia in termini di ricavi che di clienti, con un Margine Operativo Lordo consolidato in sensibile progresso. Per fine dicembre, il numero dei clienti di e.Biscom raggiungerà le 240.000 unità, con un incremento del 20% rispetto alle nostre stime iniziali". FastWeb nei primi nove mesi dell'anno ha conseguito ricavi per 157,3 milioni di Euro, più che quadruplicati rispetto al corrispondente periodo del 2001. Nel terzo trimestre ha riportato ricavi per circa 62 milioni di Euro e il Margine Operativo Lordo è cresciuto ulteriormente, raggiungendo i 6 milioni di Euro rispetto al milione di Euro del secondo trimestre. Il Margine Operativo Lordo di FastWeb per i primi nove mesi del 2002 è risultato positivo per circa un milione di Euro. Nel terzo trimestre i clienti di FastWeb hanno raggiunto le 131.500 unità, con un incremento di oltre il 25% (pari a 27.500 nuovi abbonati) rispetto ai 104.000 di fine giugno. HanseNet Telekommunikation GmbH, il principale operatore di telecomunicazioni a larga banda attivo nella regione di Amburgo che replica il modello di FastWeb, nei primi nove mesi dell'anno ha registrato ricavi per 60,7 milioni di Euro, in aumento di oltre il 30% rispetto al corrispondente periodo del 2001. Nel terzo trimestre la società tedesca ha raggiunto per la prima volta un Margine Operativo Lordo positivo per 1,2 milioni di Euro: un trend di crescita destinato a mantenersi anche in futuro. Al 30 settembre 2002 i clienti hanno superato le 61.100 unità, quasi raddoppiate rispetto al settembre 2001. Nel complesso la rete di e.Biscom in Italia e in Germania ha superato i 10.000 Km, di cui circa 6.700 Km di rete di accesso locale nelle principali aree metropolitane (Milano, Roma, Genova, Torino, Napoli, Bologna e Amburgo). In netto anticipo rispetto alle previsioni, nel terzo trimestre il Margine Operativo Lordo consolidato di e.Biscom è ulteriormente migliorato, attestandosi a -3,3 milioni di Euro rispetto a -11,6 milioni di Euro del trimestre precedente. Nel terzo trimestre e.Biscom S.p.A. ha registrato un risultato negativo per 8 milioni di Euro e per 67,9 milioni di Euro a livello consolidato, anche per effetto dell'adeguamento del portafoglio titoli all'attuale situazione negativa del mercato. Nel periodo gli investimenti consolidati sono ammontati a 158,9 milioni di Euro. A fine settembre le disponibilità finanziarie di e.Biscom erano pari a 949,3 milioni di Euro, fra liquidità e fondi depositati a garanzia (per un valore di 567,9 milioni di Euro) e linee di credito aperte per 381,4 milioni di Euro. Al termine del terzo trimestre il Gruppo contava oltre 1.800 addetti tra Italia ed estero, cui va aggiunto un indotto di dimensioni analoghe focalizzato sull'attività di vendita, customer care, sviluppo della rete e collegamento con i clienti. I settori di attività - I. Telecomunicazioni FastWeb Nei primi nove mesi dell'anno FastWeb ha conseguito ricavi per 157,3 milioni di Euro, più che quadruplicati rispetto al corrispondente periodo del 2001. Nel terzo trimestre ha riportato ricavi per quasi 62 milioni di Euro, grazie all'incremento del numero di clienti sul territorio nazionale. Nei primi nove mesi dell'anno FastWeb ha inciso per oltre il 65% dei ricavi consolidati di e.Biscom. Sul totale delle vendite continua a crescere la quota dei ricavi preveniente dai clienti residenziali. Nel terzo trimestre i ricavi del segmento residenziale sono saliti al 20% rispetto al 15% del secondo trimestre. Nel secondo trimestre FastWeb ha conseguito un Margine Operativo Lordo positivo di circa un milione di Euro in tempi assai più rapidi di qualsiasi altro nuovo operatore di telecomunicazioni in Europa. Nel terzo trimestre il Margine Operativo Lordo di FastWeb è salito a 6 milioni di Euro, portando il Margine Operativo Lordo dei primi nove mesi dell'anno a circa un milione di Euro. Nel terzo trimestre i clienti di FastWeb nelle sei città dove la società è operativa sono cresciuti di oltre il 25% (pari a 27.500 nuovi abbonati), raggiungendo quota 131.500 rispetto ai 104.000 del secondo trimestre. A settembre la media giornaliera dei nuovi abbonati nelle sei principali città italiane è salita a 716 rispetto ai 452 di fine giugno. Oggi è possibile abbonarsi a FastWeb, oltre che attraverso gli agenti e i negozi affiliati, anche telefonicamente chiamando il numero 192 192, il sito Internet della società (www.fastweb.it) e i numerosi portali che promuovono e commercializzano i servizi di telecomunicazione a larga banda di FastWeb tra cui Kataweb, Yahoo! e Virgilio. A settembre i clienti business erano circa 24.000, di cui oltre 600 grandi o medie imprese e 23.300 piccole imprese e Soho. I clienti residenziali erano 107.500. Nel segmento residenziale a fine settembre l'Arpu (ricavo medio per utente) si è mantenuto stabile su un livello elevato di 780 Euro annui, in considerazione del successo riscosso dai servizi a valore aggiunto offerti dalla società. Nel terzo trimestre l'espansione della rete FastWeb è proseguita a ritmo sostenuto e ha raggiunto 1,2 milioni di unità abitative, rispetto alle 900.000 del secondo trimestre. La market share complessiva dei clienti in fibra, che si è mantenuta in media oltre il 10%, ha superato il 20% in molte aree delle città che attualmente ricevono il servizio, con punte di oltre il 30% in alcune delle prime aree attivate. Come nelle previsioni, praticamente l'intera città di Milano sarà raggiunta dalla rete in fibra ottica entro la fine dell'anno. Significativi i progressi fatti nel terzo trimestre sul fronte delle connessioni. Al momento circa il 70% degli abbonati ai servizi FastWeb risultano già attivati, rispetto al 60% di giugno e al 50% di marzo. La clientela continua a riservare un'ottima accoglienza ai servizi tecnologicamente avanzati di FastWeb. A fine settembre il numero delle Reti IP Private Virtuali è salito a 340, con un incremento di quasi il 35% rispetto alle 255 del mese di giugno, a conferma della posizione di FastWeb tra i leader del settore in Europa. Subito dopo la chiusura del terzo trimestre FastWeb ha lanciato il primo servizio residenziale al mondo di Videocomunicazione da Tv. L'applicazione, che consente di parlare al telefono visualizzando sullo schermo del televisore il proprio interlocutore, è rivolta a tutti i clienti residenziali raggiunti dalla rete in fibra ottica di FastWeb. Per utilizzare il servizio è sufficiente avere un televisore, un telefono a tastiera e una piccola telecamera TVcam fornita dalla società. L'offerta è disponibile anche per i clienti corporate, che possono usufruire del servizio anche tramite Pc. All'esterno della rete FastWeb è possibile effettuare videochiamate verso Pc con WebCam, videotelefoni o postazioni di videoconferenza ISDN. Il lancio di questo servizio, unico al mondo, è stato affiancato da un'incisiva campagna promozionale che ha coinvolto la stampa, la televisione, la radio, il cinema e il web su tutto il territorio nazionale. Sempre dopo la chiusura del terzo trimestre è stata lanciata la nuova Tv di FastWeb, che realizza per la prima volta al mondo la piena convergenza tra servizi di telecomunicazione, trasmissione dati e video. La nuova Tv di FastWeb consente di avere accesso in digitale a canali terresti e satellitari senza bisogno di antenna, parabola e decoder. Una guida elettronica ai programmi, controllata da un unico telecomando, fornisce informazioni sulle trasmissioni in onda e in palinsesto. Questa nuova offerta si affianca a quelle già disponibili di Tele+ e Stream, oltre che al canale Rai Click e al Video on Demand di e.BisMedia. Le trasmissioni accessibili con la nuova Tv digitale di FastWeb possono essere inoltre registrate con il "VideoREC", il servizio che consente ai clienti di registrare i programmi senza bisogno di videocassetta o videoregistratore. Il VideoREC consente inoltre di programmare la registrazione da qualsiasi Pc connesso a Internet. Infine, dagli inizi di ottobre, FastWeb ha esteso anche al segmento residenziale il servizio DSL a 2 Mbit/s - già disponibile per il mercato Soho e le piccole e medie imprese dal mese di luglio - confermandosi come l'operatore con l'offerta DSL più veloce attualmente presente sul mercato. Nei primi nove mesi dell'anno HanseNet, replicando il modello di FastWeb, ha registrato ricavi per 60,7 milioni di Euro, in aumento di oltre il 30% rispetto al corrispondente periodo del 2001. Nel terzo trimestre i ricavi sono stati pari a 21 milioni di Euro, in crescita del 55% rispetto al terzo trimestre 2001. Nel terzo trimestre HanseNet ha raggiunto per la prima volta un margine operativo lordo positivo, appena un trimestre dopo FastWeb. Nel terzo trimestre il MOL della società tedesca è stato pari a 1,2 milioni di Euro (rispetto ai -2,3 milioni di Euro del secondo trimestre). Un trend di crescita destinato a mantenersi anche in futuro. Nel terzo trimestre i servizi business hanno inciso per quasi il 65% dei ricavi dell'operatore tedesco, mentre i servizi residenziali per circa il 35%. A fine settembre i clienti avevano raggiunto quota 61.100, in aumento di 8.600 unità nel terzo trimestre e quasi raddoppiati rispetto a settembre 2001. Nel segmento residenziale a fine settembre l'Arpu ha raggiunto l'importante soglia dei 660 Euro annui. Sempre nel terzo trimestre, HanseNet ha esteso la propria presenza nella regione di Amburgo alle città vicine quali Pinneberg, Halstenbek e Rellingen: un potenziale di 40.000 nuovi clienti. L'espansione complessiva della rete e.Biscom L'intera rete e.Biscom ha registrato una rapida crescita, di pari passo con lo sviluppo del piano di espansione. Nel complesso, la rete italiana e quella tedesca ha superato i 10.000 Km, di cui circa 6.700 Km di rete di accesso locale nelle principali città. In particolare, la rete di accesso locale in Italia ha raggiunto un totale di 5.600 Km, in aumento del 15% (pari a oltre 700 Km) rispetto al secondo trimestre 2002. II. Altre attività I ricavi del gruppo e.BisMedia - che comprende la società che si occupa della realizzazione e fornitura di contenuti, e.BisNews (la società editoriale) ed e.Voci (la catena di negozi high-tech) - nei primi nove mesi dell'anno sono saliti a circa 14 milioni di Euro, raddoppiati rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. Il servizio di Video on Demand a pagamento riscuote sempre maggiore interesse da parte dei clienti. Nel terzo trimestre, l'Arpu si è mantenuto stabile a oltre 7 Euro mensili, malgrado fattori di stagionalità (vacanze estive). Con l'intento di offrire ai propri clienti una scelta di programmi d'intrattenimento ancora più ricca, nel terzo trimestre e.BisMedia ha raggiunto un importante accordo con 20th Century Fox per la trasmissione a richiesta di film campioni d'incasso quali Moulin Rouge, Il Pianeta delle Scimmie e Dr. Dolittle 2 e di molti altri titoli di successo provenienti dalla cineteca della major americana. Sempre nel terzo trimestre e.BisMedia ha siglato un accordo rilevante con il Gruppo Turner per la diffusione dei canali tematici CNN e Cartoon Network, che hanno ampliato ulteriormente l'offerta della nuova Tv di FastWeb. CNN e Cartoon Network sono disponibili attraverso la rete FastWeb, senza bisogno di parabola e decoder. Gli abbonati al Video on Demand hanno a disposizione una sempre più ampia scelta di contenuti, che vanno dai film italiani e statunitensi campioni d'incasso alle trasmissioni per bambini, ai documentari, alla programmazione corrente e d'archivio delle tre reti RAI. L'offerta di e.BisMedia (con titoli di 20th Century Fox, Universal, Dreamworks, Discovery Channel e MTV/Nickelodeon) e Rai Click, la partnership fra RAI ed e.BisMedia, comprende oggi più di 3.000 titoli (oltre il 30% in più rispetto al secondo trimestre). A partire dal mese di ottobre, alcune aree dell'offerta Rai Click sono disponibili a pagamento. Dopo la chiusura del terzo trimestre e.BisMedia ha perfezionato un'intesa preliminare con Hdc Group. In base ai termini dell`accordo, Hdc Group acquisirà da e.BisMedia il ramo d`azienda, completo di tutte le relative risorse umane e tecnologiche, che edita il quotidiano online ilNuovo.it, il primo giornale multimediale creato appositamente per Internet. Inoltre e.BisMedia cederà a Hdc Group la propria partecipazione del 24,9% nel capitale di Editing S.r.l., società leader in Italia nel settore della progettazione e dei servizi editoriali integrati. Nel settore B2C e.Voci a fine settembre contava 11 punti vendita. Nei primi nove mesi del 2002 la catena di negozi ha registrato un fatturato pari a circa 9 milioni di Euro, rispetto ai 4,7 milioni di Euro del corrispondente periodo dello scorso anno. B2Biscom, la società del gruppo e.Biscom che opera nel settore del business to business (B2B), nei primi nove mesi dell'anno ha riportato ricavi per 1,5 milioni di Euro. Nel terzo trimestre è proseguito il processo di razionalizzazione del business della società, sfruttando al massimo le importanti sinergie con FastWeb. Tale processo porrà le basi per il raggiungimento del pareggio del margine operativo lordo. Codice di Comportamento della Società in materia di internal dealing Il Consiglio di Amministrazione di e.Biscom S.p.A. ha inoltre adottato il Codice di Comportamento della Società in materia di internal dealing. Il Codice di Comportamento è stato redatto in ottemperanza alla disciplina recentemente introdotta da Borsa Italiana, che comporta per le Società quotate un obbligo di disclosure periodico, a partire dal 1° gennaio 2003, circa le operazioni effettuate sui titoli quotati dai soggetti che hanno accesso alle strategie aziendali ovvero hanno potere decisionale rilevante. Rispetto alla disciplina di riferimento elaborata da Borsa Italiana, il documento si caratterizza nei seguenti profili: obbligo di comunicazione con periodicità trimestrale per le operazioni per un controvalore a partire da 50.000 Euro e senza indugio per le operazioni per un controvalore a partire da 250.000 Euro; non previsione di "black-out periods", ovvero di periodi predeterminati durante i quali le persone soggette alle previsioni del Codice non possono compiere operazioni. In caso di violazione degli obblighi previsti da parte delle persone rilevanti, il Codice di Comportamento contempla l'adozione di sanzioni disciplinari. 

SEMESTRALE VODAFONE OMNITEL AL 30 SETTEMBRE 2002 RICAVI DA SERVIZI A 3.163 MILIONI DI EURO (+14.6%), EBITDA 1.646 MILIONI DI EURO (+9.7%), PARI AL 49.8% DEI RICAVI TOTALI. DECOLLA IL TRAFFICO DATI, SCENDONO LE CARTE INATTIVE
Londra, 18 novembre 2002 - Sono stati annunciati il 12 novembre i risultati semestrali del Gruppo Vodafone per il periodo dal 1 aprile al 30 settembre 2002. I dati di Vodafone Omnitel di questo comunicato, ed in particolare gli importi dei ricavi e dell'Ebitda (redatti in conformità ai principi contabili inglesi), sono stati calcolati trasformando in euro e riproporzionando al 100% i valori comunicati dalla Capogruppo. I risultati di Vodafone Omnitel al 30 settembre 2002 confermano l'ottimo andamento dell'azienda con un miglioramento dei principali indicatori economico-finanziari. Grazie a tale performance Vodafone Omnitel si consolida co-leader del mercato italiano. Nel corso del semestre Vodafone Omnitel ha conseguito ricavi totali per 3.305 milioni di euro con un incremento del 16.3%, rispetto al semestre finito a settembre 2001, attribuibile principalmente alla crescita del 14.6% dei ricavi da servizi che si attestano a 3.163 milioni di euro. L'aumento dei ricavi da servizi è dovuto all'incremento dei minuti di traffico, della base clienti nonchè dei margini da carte prepagate. Tale risultato è stato ottenuto nonostante la riduzione volontaria da parte di Vodafone Omnitel delle tariffe fisso-mobili e la diminuzione dei ricavi da roaming nazionale. Su base omogenea, includendo nel calcolo dei ricavi anche per il semestre 2001 gli sconti ai dealer sulle carte ricaricabili, i ricavi totali ed i ricavi da servizi nel semestre 2002 sono cresciuti rispettivamente del 11.8% e del 10.8%. I ricavi da SMS e dati sono aumentati complessivamente del 50% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente, arrivando a rappresentare nel solo mese di settembre il 10.4% dei ricavi da servizi. La percentuale di clienti che utilizza i servizi dati ha raggiunto il 53%. In particolare, l'ottimo risultato è il frutto di un semestre caratterizzato da un notevole sforzo commerciale e innovativo, con l'introduzione di nuovi servizi via SMS, soprattutto nel campo dell'informazione e dell'entertainment. Vodafone Omnitel, dopo aver lanciato i servizi Gprs sia per il mondo corporate sia consumer, è stato il primo operatore italiano a fornire il servizio Gprs roaming per gli abbonamenti e per le carte ricaricabili nei paesi in cui è presente il Gruppo Vodafone e ha introdotto per prima in Italia il servizio Mms, promosso con successo tramite una campagna pubblicitaria partita il 28 giugno 2002. A conferma del positivo andamento della gestione, l'Ebitda (utili prima degli oneri finanziari, ammortamenti e tasse) è cresciuto del 9.7% raggiungendo i 1.646 milioni di euro. Il margine dell'Ebitda sui ricavi totali è risultato pari al 49.8%. A fine settembre 2002, Vodafone Omnitel ha raggiunto i 18.316.000 di clienti (+3%, rispetto a marzo 2002), di cui il 91% utilizza la carta prepagata. La percentuale di clienti inattivi è diminuita dal 7 al 6%. Il churn rate (tasso di abbandono dei clienti) è leggermente sceso dal 19% nei dodici mesi a marzo 2002 al 18.5% nel periodo di dodici mesi al 30 settembre 2002, grazie al continuo successo del programma di loyalty, Omni One (che conta 7.080.000 iscritti e che premia i clienti di alto valore sia abbonati sia prepagati) e all'introduzione del servizio di portabilità del numero che ha permesso l'acquisizione netta di oltre 14.423 nuovi clienti. L'Arpu relativo al segmento delle carte prepagate è rimasto sostanzialmente stabile a 296 euro nei dodici mesi al 30 settembre. L'Arpu relativo al solo segmento abbonati è invece cresciuto da 769 euro nei dodici mesi a marzo 2002 a 794 euro, grazie ad una mirata politica di acquisizione di clienti mirata e alle azioni di retention. L'Arpu totale è rimasto stabile a 345 euro nei dodici mesi a marzo 2002. Il costo medio di acquisizione è ulteriormente sceso a 26 euro rispetto ai 38 euro del 30 settembre 2001. Il personale di Vodafone Omnitel impiegato nelle diverse funzioni aziendali è ulteriormente aumentato nel periodo, attestandosi a 9.899 unità. Per favorire l'analisi dei risultati, viene di seguito fornita una tabella comparativa dei principali indicatori di bilancio. 

GRUPPO TISCALI HA APPROVATO I RISULTATI DEL TERZO TRIMESTRE 2002: RICAVI NEI NOVE MESI ED EBITDA IN NETTO MIGLIORAMENTO RISPETTO AL 30 SETTEMBRE 2001 
Cagliari, 18 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Tiscali, ha approvato i risultati del terzo trimestre 2002. Risultati del Gruppo Tiscali I risultati del terzo trimestre 2002 dimostrano la validità del modello di business della società che, in un periodo caratterizzato da un difficile quadro macro-economico generale e in presenza di una fase di transizione del settore delle telecomunicazioni, conferma la propria posizione di leadership europea nel settore dei servizi Internet. Nonostante il terzo trimestre sia caratterizzato da un marcato effetto di stagionalità, il Gruppo Tiscali ha registrato una soddisfacente tenuta dei volumi e dei ricavi, mantenendo invariate le proprie quote di mercato nei diversi Paesi europei in cui opera. Peraltro i recenti mutamenti nel panorama regolamentare europeo hanno consentito a Tiscali di intraprendere una più incisiva politica di espansione nel mercato Adsl, attraverso il lancio di offerte competitive sui vari mercati. Il lancio del prodotto Adsl in Uk e Francia ha portato dei risultati particolarmente positivi. Il Gruppo Tiscali, che al 30 settembre 2002 contava una base abbonati ADSL pari a circa 125.000, vanta attualmente una media di 8.000 nuovi abbonati a settimana. Tali dati confermano l'importante quota di mercato di Tiscali anche nel mercato dei servizi broadband a livello europeo e fanno prevedere una significativa crescita dei ricavi per il 2003. I ricavi consolidati nel terzo trimestre sono stati pari a 179,9 milioni di Euro, con una crescita del 4,3% rispetto al secondo trimestre 2002 e una contrazione del 5% rispetto al terzo trimestre 2001. Nonostante l'effetto stagionalità, tipico dei mesi estivi, l'attività della società ha comunque registrato un andamento positivo; in particolare è importante evidenziare che i ricavi da accesso, pari a 121,7 milioni di Euro nel terzo trimestre 2002, sono stabili rispetto al trimestre precedente e rispetto al terzo trimestre 2001, con un'incidenza pari al 67% sui ricavi totali. Tale risultato risente positivamente anche della sempre maggiore incidenza dei ricavi derivanti da accesso con fatturazione diretta e del crescente peso degli utenti broadband. Al 30 settembre il totale degli utenti attivi del gruppo è pari a 7 milioni, stabile rispetto al secondo trimestre 2002. I ricavi da portale risultano pari a 9,4 milioni di Euro, in aumento del 23% rispetto al dato registrato nel secondo trimestre 2002, nonostante l'andamento negativo che sta interessando l'intero settore pubblicitario da più di un anno. I ricavi da servizi per le aziende attestandosi a 30,4 milioni di Euro, mostrano un incremento rispetto al secondo trimestre 2002 pari al 38%, e del 21% rispetto al terzo trimestre 2001. I ricavi voce, pari a 12,8 milioni di Euro, sono il linea con il trimestre precedente e mostrano una flessione del 23% rispetto al terzo trimestre 2001. Come da obiettivo del management, il margine lordo con un progressivo miglioramento, ha raggiunto la stabilità, attestandosi a 89,9 milioni di Euro, con un'incidenza percentuale sui ricavi del 50%, e un miglioramento di circa il 67% rispetto al risultato del terzo trimestre 2001. Il risultato è stato reso possibile grazie all'efficace processo di integrazione e contenimento dei costi e al modello di business di Tiscali focalizzato sulla rete proprietaria IP. I costi di Marketing, pari a 31,5 milioni di Euro nel terzo trimestre, mostrano una sostanziale riduzione (14%) rispetto al dato del trimestre precedente che risentiva degli investimenti di comunicazione per la campagna di branding a livello europeo. I costi del personale sono pari a 35,2 milioni di Euro, stabili rispetto al trimestre precedente, in diminuzione del 14% rispetto al terzo trimestre 2001. Tale riduzione è riconducibile a una decisa operazione di ristrutturazione e razionalizzazione delle attività acquisite nel 2001. Nel mese di settembre 2002 è partito il piano di ristrutturazione nei paesi Nordici e a livello di Corporate che inizierà a dare i propri benefici già nel quarto trimestre 2002. Ebitda (utile ante imposte, interessi, ammortamenti materiali e immateriali) Il miglioramento della performance industriale e l'azione di controllo dei costi operativi, in linea con il precedente trimestre, hanno permesso di raggiungere una riduzione della perdita a livello di Ebitda che si è attestata a -3,6 milioni di Euro, in diminuzione del 62% rispetto al risultato del secondo trimestre 2002, e del 92% rispetto al terzo trimestre 2001. L'Ebit nel trimestre è pari a - 84,4 milioni di Euro, in miglioramento del 45% rispetto al terzo trimestre 2001. Il risultato lordo risulta negativo per 115,3 milioni di Euro, in miglioramento del 41% rispetto al terzo trimestre 2001. Al 30 settembre 2002 le risorse finanziarie sono pari a 381 milioni di Euro, mentre la posizione finanziaria netta è negativa per 103 milioni di Euro. Risultati relativi ai primi 9 mesi del 2002 Il trend di recupero di efficienza e profittabilità è confermato dai risultati relativi ai primi 9 mesi del 2002. In tale periodo il Gruppo Tiscali ha registrato un fatturato complessivo pari a 547,6 milioni di Euro, in crescita del 22% rispetto all'analogo periodo del 2001 che vedeva i ricavi pari a 448 milioni di Euro. La perdita a livello di Ebitda per i primi 9 mesi del 2002 risulta pari a -12,2 milioni di Euro contro un analogo dato relativo al 2001 pari a -163,7 milioni di Euro, registrando un miglioramento del 93%. Tale risultato è stato reso possibile soprattutto grazie al forte incremento del gross margin, che cresce del 133% attestandosi a 262,7 milioni di Euro. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre adottato ai sensi degli articoli 2.6.3, 2.6.4 e 2.6.4. bis del regolamento del Nuovo Mercato, il Codice di Comportamento in materia di "Internal dealing".

EPLANET :APPROVATA LA RELAZIONE TRIMESTRALE AL 30 SETTEMBRE 2002 PER IL 4° TRIMESTRE CONSECUTIVO RICAVI IN FORTE CRESCITA (+ 91% NEL III TRIMESTRE 2002) MIGLIORA ANCHE L'EBITDA (+25%). 
Milano, 18 novembre 2002. Il Consiglio di Amministrazione di ePlanet, società quotata al Nuovo Mercato, riunitosi il 13 novembre sotto la presidenza del prof. Roberto Ruozi, ha approvato la relazione trimestrale al 30 settembre 2002. Il Gruppo ePlanet, nel terzo trimestre del 2002, ha raggiunto un valore della produzione di 11.304 migliaia di Euro, in crescita del 91% rispetto al valore dell'equivalente periodo del 2001 (pari a 5.909 migliaia di Euro). Al 30 settembre 2002 il valore della produzione risulta pari a 36.129 migliaia di Euro rispetto alle 20.795 migliaia dei primi nove mesi del 2001 (+ 74%). Occorre inoltre sottolineare come i ricavi TargetSale e Wholesale, per il quarto trimestre consecutivo, siano più elevati di quanto previsto dal Piano industriale. Il positivo andamento è dovuto all'incremento delle acquisizioni di clienti indiretti (Cps), all'aumento delle vendite di servizi a valore aggiunto e all'incremento sostanziale dei clienti diretti in fibra (nuova offerta Broadband Building). Il risultato operativo consolidato ante ammortamenti non operativi (Ebitda) del terzo trimestre 2002, sia pur negativo per 6.599 migliaia di Euro, e' in netto miglioramento rispetto al risultato dello stesso periodo del 2001 (negativo per 8.784 migliaia di Euro). L'Ebit di periodo è negativo per 12.868 migliaia di Euro, in lieve flessione rispetto al 2001 (-11.754 migliaia di Euro) a causa di accantonamenti non operativi riconducibili alla partecipazione in Ipse e dall'adeguamento del fondo rischi connessi all'attività operativa. Al 30 settembre 2002, il valore dell'Ebit migliora comunque del 31,5% rispetto ai primi nove mesi del 2001. La posizione finanziaria netta del Gruppo al 30 settembre 2002 è risultata positiva per 19.499 migliaia di Euro, con una liquidità totale pari a 19.772 migliaia di Euro. Il 22 ottobre 2002 il Consiglio di Amministrazione ha approvato la nuova linea strategica che prevede la focalizzazione diretta sul ramo infrastruttura e sul mantenimento del proprio interesse sul ramo servizi, attraverso alleanze industriali che sono allo studio. Le nuove linee strategiche saranno orientate alla ristrutturazione del debito della società e alla continua ottimizzazione delle risorse interne. Il primo risultato del riposizionamento strategico della Società è costituito dalla firma di un accordo iniziale con Iniziative Tecnologiche S.p.A. - holding partecipata fra gli altri da Sirti S.p.A. con il 30 %, da Marconi S.p.A. con il 10% e dal fondo Kiwi con il 10%, ed avente come unico asset il 99% di e-via S.p.A. - che disciplina le fasi dell'eventuale integrazione fra i due Gruppi da attuarsi mediante la fusione per incorporazione di Iniziative Tecnologiche in ePlanet. L'integrazione della rete di e-via con le nove reti metropolitane (Man) di ePlanet porterà alla nascita di una infrastruttura di rete per le telecomunicazioni "indipendente", fra le più importanti in Italia, ponendo il Gruppo ePlanet in condizione di fornire collegamenti e servizi "end to end". A livello aggregato, l'investimento relativo all'infrastruttura di rete integrata già esistente assommerà ad oltre 300 milioni di euro, per un'estensione di oltre 2.800 km 

FREEDOMLAND: MODIFICHE COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 
Milano, 18 ottobre 2002. La Società informa che in occasione del Consiglio di Amministrazione del 14 ottobre 2002, a fronte delle dimissioni del Consigliere Donato Sagliaschi, l'Avv. Stefano Valerio è stato cooptato nel Consiglio. All'Avv. Valerio è stata attribuita una delega per l'individuazione di operazioni societarie e/o di finanza straordinaria, comprese la facoltà di nominare consulenti, periti e/o advisor, con la precisazione che l'operato del medesimo è soggetto a ratifica da parte del Consiglio. Al termine del Consiglio il Prof. Fabrizio Gardi, Presidente, l'Amministratore Delegato Willy Burkhardt, ed i Consiglieri Salvatore D'Amora, Aris Malez e Roberto Nardini hanno rassegnato le proprie dimissioni da Consiglieri con effetto dalla propria sostituzione. A tale proposito si rammenta che l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti della Società è stata convocata, in prima convocazione per il giorno 31 ottobre 2002. 

PRIMA INDUSTRIE S.p.A. - RELAZIONE TRIMESTRALE AL 30/09/2002 -RISULTATI SODDISFACENTI PER LA CAPOGRUPPO PRIMA INDUSTRIE S.p.A. (FATTURATO A 44,7 M€, EBIT 1 M€) E PER LA PRIMA ELECTRONICS S.p.A. (FATTURATO 11,6 M€, EBIT 1,9 M€)
Collegno (Torino), 13 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Prima Industrie, società attiva nel settore ad alta tecnologia dei sistemi laser per applicazioni industriali, quotata al Nuovo Mercato della Borsa Italiana, si è riunito il 13 novembre per approvare la relazione trimestrale al 30/09/2002. Nei nove mesi del 2002 il Gruppo ha realizzato un fatturato pari a 68,9 milioni di euro (78,6 al 30/09/2001). La riduzione di fatturato rispetto all'anno precedente è imputabile prevalentemente alle società Usa. Si evidenzia altresì un sensibile incremento, rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente, nella categoria 2D con mercati di riferimento più differenziati rispetto a quelli tipici del settore 3D (automobilistico ed aeronautico) tuttora incerti. A livello consolidato, importante è stato il miglioramento nel terzo trimestre che ha fatto registrare un Ebitda positivo per 0,3 milioni di euro in conseguenza dei primi effetti del processo di ristrutturazione delle aziende americane. Nei primi nove mesi dell'anno, i risultati consolidati sono stati: Ebitda a -0,6 milioni di euro (3,9 milioni di euro al 30/09/01), Ebit a -2,7 milioni di euro (2,1 milioni di euro al 30/09/01). Il risultato ante imposte di periodo (-4,8 milioni di euro contro i +1,6 milioni di euro al 30/09/01; erano -4,1 milioni di euro al 30/06/02) sconta, come già al 30/06/02, l'azzeramento della partecipazione, acquisita ad inizio '99, nella Rambaudi Industriale S.p.A. (marchio storico nel settore delle macchine utensili in Italia) per un valore di circa 0,9 milioni di euro, a seguito dell'ammissione di tale società a procedura concorsuale avvenuta nel mese di luglio. Hanno fatto registrare risultati soddisfacenti la capogruppo Prima Industrie S.p.A. (con fatturato a 44,7 milioni di euro, Ebitda a 1,7 milioni di euro ed Ebit a 1 milione di euro) e la controllata Prima Electronics S.p.A. (fatturato a 11,6 milioni di euro, Ebitda a 2,2 milioni di euro ed Ebit a 1,9 milioni di euro) nonostante la perdurante incertezza dello scenario macroeconomico. L'operazione di ristrutturazione delle due Società americane del Gruppo (Laserdyne Prima e Convergent Prima), i cui margini di redditività sono in miglioramento nel terzo trimestre, è in fase di completamento. Dopo la riduzione del personale dipendente, sceso dal 30/09/01 di oltre il 35%, sta per essere attuata (entro fine 2002) la fusione di esse in un'unica entità giuridica che sarà organizzata in tre diverse divisioni produttive afferenti alle tre linee di prodotti del Gruppo (i sistemi laser Prima Industrie, i sistemi Laserdyne ed i generatori laser Convergent). Il processo di riorganizzazione si concluderà nei prossimi mesi quando avrà luogo la rilocalizzazione delle attività Laserdyne in uno stabilimento di dimensioni ridotte in Minnesota (dove già si trova l'azienda) e la concentrazione dei prodotti Prima Industrie e dei laser della Convergent nel nuovo stabilimento in locazione nei dintorni di Springfield (Massachussetts). Positivo è l'andamento nell'acquisizione ordini del Gruppo, che ammontano al 30/09/02 a 76 milioni di euro. Al termine del periodo il Gruppo presenta una posizione finanziaria netta passiva di 39 milioni di euro (per il 65% a medio-lungo termine). Il peggioramento rispetto al dato al 30/6 è imputabile prevalentemente al maggior impiego di capitale circolante. Si registra infatti un incremento dei lavori in corso, strutturale alla stagionale crescita di fatturato nell'ultimo trimestre dell'anno ed un allungamento dei termini medi di incasso dei crediti, conseguente al deterioramento della situazione economica generale. Commentando i risultati dei primi nove mesi del 2002, l'Amministratore Delegato di Prima Industrie, Ing. Gianfranco Carbonato, ha osservato che " In un periodo congiunturale difficile, l'Azienda ha mantenuto la propria leadership nel mercato 3D ed ha incrementato la propria quota in quello 2D. Il processo di riorganizzazione in U.S.A. è in fase di ultimazione e ci ha consentito un'inversione del trend consolidato già nel terzo trimestre. A seguito della buona acquisizione ordini negli ultimi mesi e del miglioramento in U.S.A., prevediamo un ulteriore progresso dei risultati aziendali nell'ultimo trimestre dell'anno in corso". La Prima Industrie S.p.A. ricorda inoltre che il management dell'azienda incontrerà la comunità finanziaria per commentare i risultati in oggetto in occasione del 3° Roadshow del Nuovo mercato che si terra presso la Borsa Italiana il 20/11/02. 

SIRTI APPROVA I RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2002: DIFFICILI CONDIZIONI DEL MERCATO DI RIFERIMENTO UTILE NETTO DI 3,8 MILIONI DI EURO (0,2 DEL TERZO TRIMESTRE DELL'ANNO SCORSO) E UN RISULTATO OPERATIVO DI 10,5 MILIONI DI EURO (3,6 MILIONI A SETTEMBRE 2001). 
Milano, 18 novembre 2002 - Si è riunito il 13 novembre , sotto la Presidenza di Gianni M. Chiarva, il Consiglio di Amministrazione di Sirti S.p.a. per esaminare l'andamento economico e finanziario consolidato e della Capogruppo al 30 settembre 2002. Anche il terzo trimestre 2002 è stato caratterizzato dalle difficili condizioni del mercato di riferimento che aveva contraddistinto i primi sei mesi dell'anno e che hanno continuato a condizionare la domanda soprattutto nel settore dell'impiantistica e dell'ingegneria di rete. Sulla base di questi presupposti, il Gruppo Sirti ha chiuso il terzo trimestre 2002 con un utile netto di 3,8 milioni di euro (0,2 del terzo trimestre dell'anno scorso) e un risultato operativo di 10,5 milioni di euro (3,6 milioni a settembre 2001). Il valore della produzione, nel 3° trimestre, è di 168 milioni di euro (contro i 208 milioni di euro del 2001) mentre il margine operativo lordo del terzo trimestre (circa 16 milioni di euro) si è attestato al 9,6% del valore della produzione, consentendo al dato progressivo di posizionarsi su valori in linea con il periodo di confronto (7,3% rispetto al 7%). Il patrimonio netto di fine periodo si attesta a circa 188 milioni di euro, in diminuzione di 94 milioni rispetto al 31 dicembre 2001 principalmente a causa della distribuzione di 110 milioni di dividendi, della perdita del periodo e del versamento a fondo perduto di quasi 21 milioni di euro effettuato dal maggior azionista Wiretel Spa. La posizione finanziaria netta è negativa per 69 milioni di euro (43 milioni al 30 giugno 2002) e mostra una flessione di 101 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2001; tale dato deve comunque essere valutato alla luce del minor livello di operazioni di sconto pro soluto effettuate dalla Capogruppo a fine periodo rispetto a quello di fine anno, della distribuzione dei dividendi e delle operazioni una tantum avvenute nel periodo. Nei primi nove mesi del 2002, il valore della produzione del Gruppo Sirti è stato di 520 milioni di euro contro i 629 registrati a settembre 2001. Tale variazione è prevalentemente imputabile all'andamento delle attività estere che hanno scontato condizioni di mercato particolarmente difficili e penalizzanti. A livello consolidato si è registrata una perdita netta di 8,5 milioni di euro (2,2 milioni di euro di utile registrati a settembre 2001) mentre il risultato operativo si è attestato di 15,5 milioni di euro contro i 25,5 milioni realizzati nell'analogo periodo dell'anno scorso. Per quanto riguarda Sirti S.p.a., al 30.9.2002 si segnala che le acquisizioni, complessivamente, risultano più che raddoppiate rispetto a quelle relative al primo semestre (198 milioni di euro) e che nei primi nove mesi dell'anno, la Capogruppo, ha acquisito ordini per 409 milioni di euro, contenendo dell'11% la flessione rispetto al corrispondente periodo del 2001 (che aveva registrato acquisizioni per circa 461 milioni di euro). Il valore della produzione di Sirti S.p.a. si attesta, nei primi nove mesi del 2002, sui 375 milioni di euro contro i 434 milioni dei primi nove mesi del 2001; il risultato operativo (che ha risentito della moderata attività di collaudo, di una riduzione di prezzi di alcune attività e delle difficoltà finanziarie di alcuni clienti) si è attestato sui 14 milioni di euro (18 milioni di euro nell'analogo periodo del 2001). Sirti S.p.a., inoltre, chiude il periodo con una perdita netta di 10,3 milioni di euro, a fronte di un utile di circa 3 milioni realizzato nel corrispondente periodo del 2001. La posizione finanziaria netta, positiva per 3,3 milioni di euro, è in calo rispetto ai 100 milioni di euro del dicembre 2001, soprattutto a causa del minor livello di operazioni di sconto pro soluto effettuate a fine periodo rispetto a quello di fine anno e per la distribuzione dei dividendi. Per quanto concerne le previsioni sull'andamento economico del quarto trimestre, si ritiene che le prospettive siano moderatamente favorevoli, soprattutto in relazione ad un atteso miglioramento del mix delle attività produttive e a un sostanziale riequilibrio nei volumi dei collaudi. Dopo la chiusura del terzo trimestre, in data 29 ottobre 2002, è stato stipulato un contratto preliminare vincolante per la cessione del 100% delle azioni detenute in Sirti Portugal ad un primario gruppo industriale locale. Il closing dell'operazione è previsto entro la fine di novembre. Si segnala, inoltre, che dal 4 novembre 2002 la sede amministrativa di Sirti S.p.a. si è trasferita in Via Stamira d'Ancona 9 (Milano). 

GRUPPO GENERALI: CONTINUA LA CRESCITA NEL CORE BUSINESS PREMI COMPLESSIVI: + 6,1% A 34.007 MILIONI DI EURO PRESENTAZIONE DEL PIANO INDUSTRIALE 2003-2005 ALL'INIZIO DEL 2003 
Milano, 18 novembre 2002. Il Consiglio di Amministrazione delle Assicurazioni Generali, presieduto da Antoine Bernheim, ha approvato la relazione consolidata al 30 settembre 2002. Il risultato negativo al 30 settembre è dovuto alla diminuzione dei redditi ordinari da investimenti, alle maggiori svalutazioni sul portafoglio azionario, alla marcata contrazione degli utili da negoziazione, nonché agli eventi di natura catastrofale verificatisi nel periodo. Il Gruppo Generali ha continuato, nonostante le persistenti difficoltà nella congiuntura economica mondiale, ad incrementare il volume premi complessivo, che ha registrato nei primi nove mesi una crescita del 6,1% a termini omogenei, attestandosi a 34.007 milioni di euro (+5,9% ne l ramo vita; +6,2% nel ramo danni). Il risultato tecnico dei rami danni è migliorato nonostante l'impatto dei sinistri relativi alle alluvioni avvenute in Europa (che hanno pesato al netto delle cessioni in riassicurazione per circa 100 milioni di euro) e del significativo aumento del costo della riassicurazione . Il risultato tecnico del ramo vita ha invece risentito della riduzione dei proventi finanziari. Nell'esercizio è proseguita la tendenza al miglioramento dell'incidenza dei costi sui premi, soprattutto per effetto delle operazioni di riorganizzazione delle strutture del Gruppo. La componente non tecnica nel terzo trimestre è stata sensibilmente condizionata sia dalle situazioni avverse nei mercati finanziari che dalla forte riduzione di utili straordinari che avevano influito per oltre 500 milioni di euro nei primi nove mesi del 2001 (136 milioni al 30 settembre 2002). La caduta dei corsi azionari e il calo dei tassi di interesse, che hanno caratterizzato l'intero periodo accentuandosi ulterio rmente nel terzo trimestre, hanno fortemente inciso sui risultati della gestione finanziaria. La negativa congiuntura dei mercati azionari ha infatti comportato rilevanti svalutazioni sul portafoglio azionario per 2.182 milioni di euro (di cui 1.545 milio ni già effettuate nel primo semestre dell'esercizio in corso), che hanno inciso sul conto economico del periodo in applicazione dei principi contabili nazionali anziché interessare in buona parte il patrimonio netto, come consentono invece i principi internazionali. Inoltre si è registrato un significativo calo dei redditi ordinari degli investimenti finanziari e una forte contrazione degli utili realizzati dall'attività di negoziazione . L'andamento della gestione non tecnica ha quindi rilevantemente influito sul risultato netto nei primi nove mesi dell'anno, che è stato negativo per 350 milioni di euro (positivo per 895,4 milioni di euro nell'analogo periodo del 2001). Bilancio Consolidato - ?La gestione assicurativa I premi consolidati hanno raggiunto 34.007 milioni di euro (+6,1% a termini omogenei). Alla raccolta del lavoro diretto hanno contribuito i Paesi dell'Unione Europea per l'89,7% (l'Italia per il 32,9%, la Germania per il 27,4%, la Francia per il 17,6%). Nel complesso, i premi vita si sono attestati a 20.538 milioni con una crescita del 5,9%; nei rami danni la raccolta è stata di 13.469 milioni (+6,2%). Il rapporto sinistri a premi nei rami danni, al netto della riassicurazione, si è attestato a 79,3%, ed è sostanzialmente in linea con quello dell'analogo periodo del 2001 ed in costante miglioramento rispetto a fine 2001 e al primo semestre 2002. Ciò nonostante l'impatto dei sinistri derivanti dagli eventi atmosferici che hanno colpito alcuni paesi dell'Europa. La combined ratio nei rami danni è migliorata a 105,1% (105,5% nei primi nove mesi del 2001). L'incidenza dei costi complessivi dei rami vita e danni rispetto ai premi ha evidenziato un ulteriore contrazione attestandosi al 18% (19,4% nello stesso periodo del precedente esercizio). Le riserve tecniche nette sono ammontate a 195.344 milioni di euro (191.020 milioni al 31/12/2001); nel ramo vita sono risultate pari a 168.362 milioni e nei rami danni a 26.982 milioni. L'indice di riservazione è ulteriormente migliorato. Per quanto riguarda l'andamento nei principali territori di operatività del Gruppo, è stata confermata una crescita dei premi in Italia pari al 9,8% (nel vita +11,2% e nei danni +6,8%). In Germania la dinamica di sviluppo è stata pari al 4,2%, (nel vita +5% e nei danni +3%). In Francia, dove i premi sono cresciuti del 16,5%, il Gruppo ha realizzato nel ramo vita uno sviluppo del +17,8%, ben superiore a quello del mercato e anche nei rami danni la raccolta ha registrato una forte progressione (+14%). ?La gestione patrimoniale e finanziaria Gli attivi in gestione al 30 settembre 2002 ammontano complessivamente a 253.687 milioni di euro . Nello sfavorevole quadro internazionale delineato, la gestione finanziaria del Gruppo ha proseguito nella strategia volta a contenere gli effetti dell'elevata volatilità dei mercati, attraverso una riduzione degli investimenti azionari, che rappresentano il 9,5% rispetto al totale degli investimenti (11,9% al 31 dicembre 2001). Nel contempo è aumentato il peso dei titoli obbligazionari, ove si è puntato ad allungare la durata media dei portafogli nel rispetto dei criteri di congruenza con gli impegni tecnici assunti. Gli investimenti complessivi sono saliti a 204.926 milioni (200.633 milioni a fine 2001), con un incremento del 2,1%, di cui 24.740 milioni riferiti a investimenti a copertura di contratti con il rischio a carico degli assicurati. Nell'ambito della composizione degli investimenti del Gruppo, quelli a reddito fisso rappresentano il 59,1%, le azioni il 9,5%, gli immobili il 6,8%. I redditi ordinari da investimenti sono ammontati a 6.606 milioni (7.145 milioni nello stesso periodo dell'esercizio precedente). Gli utili realizzati dall'attività di negoziazione sono ammontati a 570 milioni (rispetto a 1.478 milioni nei primi nove mesi del 2001). Gli utili realizzati dalla cessione di altri investimenti sono risultati di 281 milioni (445 nell'analogo periodo del 2001). Le minusvalenze nette da valutazione e gli ammortamenti sono stati pari a 2.271 milioni (2.096 milioni nei primi nove mesi del 2001). Le plusvalenze latenti sul portafoglio titoli sono ammontate alla fine dei nove mesi a 3.909 milioni di euro (3.789 milioni di euro a fine semestre; 6.377 milioni a fine 2001). ?Prevedibile evoluzione dell'attività Gli obiettivi realizzati in campo tecnico confermano come le basi della nostra attività restino solide grazie alla capacità di sviluppo, all'attenta politica di sottoscrizione ed ai risparmi di costi conseguiti attraverso i processi di riorganizzazione del Gruppo. Ciò induce a prevedere, a fine esercizio, un miglioramento del risultato tecnico dei rami danni e una tenuta di quello vita rispetto a quelli realizzati nell'esercizio 2001. Il risultato della gestione finanziaria resta esposto alle incertezze e all'elevata vo latilità dei mercati azionari, circostanza questa che non consente di formulare una previsione sufficientemente attendibile sul risultato di bilancio di fine esercizio. Il Consiglio di Amministrazione è stato inoltre informato che il piano industriale 2003-2005 verrà presentato all'organo stesso nel corso di una prossima riunione all'inizio dell'anno venturo. In ottemperanza al Regolamento dei mercati organizzati e gestiti dalla Borsa Italiana, il Consiglio di Amministrazione ha altresì adottato nella seduta odierna il Codice di comportamento della Società in materia di internal dealing, il quale si caratterizza per la presenza dei seguenti elementi, che ne elevano la qualità rispetto allo standard previsto dal predetto Regolamento: 1) Si fissa in € 20.000,00 la soglia al di sotto della quale le transazioni effettuate in un trimestre non rivestono le caratteristiche di operazioni rilevanti; 2) Si fissa in € 100.000,00 la soglia al di sotto della quale le transazioni effettuate in un trimestre non rivestono le caratteristiche di operazioni significative; 3) Nel caso di operazioni significative, la comunicazione al mercato viene resa entro il giorno successivo a quello di compimento dell'operazione stessa; 4) Si configura la rilevanza, ai fini del sorgere dell'obbligo di comunicazione alla Società da parte dell'internal dealer, anche delle operazioni di esercizio di stock option e di diritti d'opzione in genere; 5) Si prevede la presenza di blocking period, relativi a tutte le operazioni interessate dalla disc iplina di che trattasi, nei 30 giorni antecedenti le date delle adunanze consiliari nelle quali è esaminato il progetto di bilancio di esercizio e consolidato del gruppo, la situazione semestrale ovvero è formulata la proposta di distribuzione del dividendo. E' altresì vietato il compimento di operazioni rilevanti o significative nei 15 giorni antecedenti le date delle adunanze consiliari nelle quali è esaminata la situazione trimestrale al 31 marzo e al 30 settembre di ogni anno; 6) Si definisce la posizione di principale società controllata, attribuendola, da un lato, alle società il cui attivo patrimoniale è superiore al 5% dell'attivo del bilancio consolidato ovvero i cui ricavi sono superiori al 5% del totale dei ricavi consolidati e, dall'altra, alle società individuate dagli Amministratori Delegati, ciascuno nell'area di rispettiva competenza, le quali, pur non rientrando tra quelle individuate in virtù dell'applicazione dei predetti criteri, operano in settori ritenuti sensibili nell'ambito del gruppo; 7) Si prevede che il comunicato stampa da diffondersi al mercato sia altresì messo a disposizione del pubblico anche presso il sito internet della Società (Generali.com); 8) Si stabilisce che tutti i flussi di comunicazione siano gestiti per via telematica. Il Consiglio di Amministrazione, infine, tenuto conto della concreta esperienza applicativa del presente Codice, si è riservato la facoltà di modificarne, ove opportuno, talune disposizioni, con l'obiettivo di mantenere e migliorare la trasparenza e l'informativa verso il pubblico. Il Consiglio di Amministrazione ha poi verificato la sussistenza del requisito di indipendenza dei propri amministratori non esecutivi. In relazione al predetto accertamento, sono risultati indipendenti, alla stregua della definizione data al riguardo dal Codice Preda, i Signori: Raymond Barre, Tito Bastianello, Paolo Biasi, Gerardo Broggini, Emilio Dusi, Enzo Grilli, Georges Hervet, Piergaetano Marchetti, Klaus -Peter Müller, Alberto Pecci, Arturo Romanin Jacur, Wilhelm Winterstein e Carlos Zurita Delgado. 

RAS: RISULTATO OPERATIVO IN CRESCITA DEL 23% NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2002 PREMI IN CRESCITA DEL 26,4% A 11.455 MILIONI DI EURO UTILE NETTO A 789 MILIONI DI EURO 
Milano, 18 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Ras, riunitosi il 14 novembre sotto la presidenza di Giuseppe Vita, ha approvato la relazione di bilancio consolidato e della Capogruppo relativa al terzo trimestre 2002. I primi nove mesi del 2002 hanno fatto registrare ottimi risultati in termini di crescita del business, con una raccolta premi lordi consolidati in progresso del 26,4% a 11.455 milioni di euro, rispetto a 9.063 milioni del 30 settembre 2001. I premi sono aumentati del 37% (a 6.128 milioni di euro) nel ramo Vita e del 16% (a 5.327 milioni) nei rami Danni. I servizi finanziari hanno raggiunto flussi netti di raccolta pari a 748 milioni di euro con una crescita del 50% al 30 settembre 2002. A fine ottobre la raccolta netta si è attestata a 814 milioni di euro superando quella dell'intero 2001 (786 milioni di euro). I conti correnti RasBank hanno superato le 100 mila unità. Il risultato operativo prima delle rettifiche di valore è cresciuto del 23% a 896 milioni di euro, in linea con gli obiettivi del piano triennale 2001-2003. L'utile netto di periodo è ammontato a 789 milioni di euro (erano -67 milioni al 30 settembre 2001). Sull'utile netto hanno influito i proventi straordinari derivanti dalla cessione di parte del patrimonio immobiliare e l'aumento delle minusvalenze sul portafoglio di trading del gruppo, che si sono attestate a 968 milioni di euro (657 milioni al 30 settembre 2001). Il Consiglio di Amministrazione ha anche approvato ulteriori regole di corporate governance in tema di "operazioni con parti correlate". I conti in dettaglio Ramo Vita ?al 30 settembre - I premi sono cresciuti del 37% a 6.128 milioni di euro rispetto a 4.473 milioni dello stesso periodo del 2001. Particolarmente sostenuto l'incremento della raccolta in Italia (4.738 milioni di euro, +40%) a conferma di un trend positivo riscontrato anche nei precedenti trimestri. La nuova produzione Vita in Italia si è attestata a 3.637 milioni di euro, con un aumento del 49,6% rispetto allo stesso periodo 2001 (2.431 milioni di euro). Il risultato tecnico del ramo Vita è stato pari a 49 milioni di euro, rispetto a 84 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente. ?al 31 ottobre - La nuova produzione Vita in Italia è salita a 3.997 milioni di euro. Agenti e promotori hanno raccolto nuovi premi per 371 milioni di euro (+71%) di cui 94 milioni sono rappresentati da prodotti a premi ricorrenti (+44% rispetto a ottobre 2001). Gli sportelli bancari, invece, hanno realizzato una nuova produzione Vita pari a 3.626 milioni di euro, in crescita del 38% rispetto a ottobre 2001. Rami Danni - Nei primi nove mesi di quest'anno la raccolta nei rami Danni è stata pari a 5.327 milioni di euro, con un aumento del 16% rispetto a 4.590 milioni di fine settembre 2001. Il tasso di crescita dei premi in Italia è stato dell'8,8% (2.464 al 30 settembre 2002, rispetto a 2.264 milioni del 30 settembre 2001). E' proseguito il trend di miglioramento della gestione tecnica, già evidente nei trimestri precedenti, malgrado gli effetti delle alluvioni in Austria. Servizi Finanziari ?al 30 settembre - I flussi netti di raccolta hanno raggiunto 748 milioni di euro, in crescita del 50% rispetto al 30 settembre dello scorso anno. Significativo l'incremento del risparmio gestito che ha registrato flussi netti per 464 milioni di euro (+36,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente). ?al 31 ottobre - Flussi netti di raccolta per 814 milioni di euro hanno consentito di superare il risultato dell'intero 2001 (786 milioni di euro). Il numero dei conti correnti RasBank ha oltrepassato le 102 mila unità, in crescita del 45% rispetto a un anno prima. I promotori finanziari erano 2.192, in aumento dell'11% rispetto ai 1.970 del 31 ottobre 2001. Redditività - Significativa la crescita del risultato operativo prima dei realizzi da investimenti che ha raggiunto 683 milioni di euro al 30 settembre 2002, in progresso del 21,7% rispetto a 561 milioni del settembre 2001. Le plusvalenze realizzate sono passate da 168 milioni di euro del 30 settembre 2001 a 213 milioni di fine settembre 2002. Il risultato operativo prima delle rettifiche di valore è cresciuto del 23% raggiungendo 896 milioni di euro al 30 settembre 2002, rispetto a 729 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente. L'utile netto di periodo è ammontato a 789 milioni di euro rispetto a -67 milioni del 30 settembre 2001 (era a 937 milioni al 30 giugno 2002). Sull'utile netto hanno influito proventi straordinari derivanti dalla cessione di parte del patrimonio immobiliare e l'aumento delle minusvalenze sul portafoglio di trading del gruppo, che si sono attestate a 968 milioni di euro (657 milioni al 30 settembre 2001). Il 50% delle riprese e rettifiche di valore sugli investimenti è stato registrato in Svizzera. In Italia l'ammontare delle minusvalenze contabilizzate è stato pari a 217 milioni di euro al 30 settembre 2002, invariato rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. A fine settembre 2002 le plusvalenze latenti di Ras ammontavano a 1.850 milioni di euro, rispetto a 1.595 del settembre 2001. Previsioni di chiusura dell'esercizio - Salvo eventi imprevedibili, per la fine dell'anno ci si attende un risultato operativo in crescita rispetto al 2001, in linea con quanto realizzato finora, e un utile netto in aumento rispetto all'esercizio precedente. L'entità della crescita di quest'ultimo dipenderà dall'andamento della gestione finanziaria, che è difficilmente prevedibile a causa della spiccata volatilità dei mercati. Corporate Governance - Il CdA ha approvato nuove regole di corporate governance in tema di operazioni con "parti correlate", in linea con le disposizioni Consob e gli indirizzi di Borsa Italiana. In particolare è stato approvato un regolamento che disciplina l'intervento del Consiglio di Amministrazione per le operazioni con caratteristiche non ordinarie o non di mercato effettuate da: ?società del gruppo Ras con la capogruppo o con altre società controllate da Ras o a questa collegate; ?società del gruppo Ras con la controllante Allianz Ag o con altre società controllate da Allianz Ag o a questa collegate; ?Ras con amministratori, direttori, sindaci di Ras, loro stretti familiari o società da loro controllate. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre stabilito il numero massimo di incarichi (cinque) che possono essere ricoperti dall'Amministratore Delegato e dai Direttori Generali nei Consigli di società esterne al gruppo Ras, in linea con la normativa e gli standard dei principali paesi europei. Opa su azioni Ras - Il Consiglio di amministrazione ha inoltre approvato la bozza del Documento di offerta che verrà presentata a Consob per la messa in esecuzione dell'Opa sulle azioni ordinarie e di risparmio Ras, deliberata dall'Assemblea del 28 ottobre scorso

 TRIMESTRALE CONSOLIDATA 2002 SAI,SOCIETÀ ASSICURATRICE INDUSTRIALE: RACCOLTA PREMI PARI AD EURO MIL. 3.569,2 (EURO MIL. 3.156,5 AL 30 SETTEMBRE 2001) REALIZZANDO UN INCREMENTO DEL 13,1% ED UN RISULTATO ORDINARIO PARI A EURO MIL. 26,6. SI DIMETTE CARLO CIANI DALLA CARICA DI VICE PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO E DAL CONSIGLIO DELLA SOCIETÀ. 
Milano, 18 Novembre 2002 Il Consiglio di Amministrazione della Sai - Società Assicuratrice Industriale S.p.A., riunitosi sotto la presidenza di Jonella Ligresti, ha preso atto delle dimissioni, per motivi personali, del Dr. Carlo Ciani dalla carica di Vice Presidente e Amministratore Delegato e dal Consiglio della società. Il Consiglio ha espresso al dr. Ciani un vivo ringraziamento per l'intensa e proficua opera svolta in anni caratterizzati da una forte crescita delle iniziative del Gruppo e gli ha formulato i migliori auguri per le sue future attività. A breve sarà convocata una riunione del Consiglio di Amministrazione per procedere alla cooptazione di un nuovo consigliere. Il Consiglio ha inoltre approvato il 14 novembre la relazione trimestrale consolidata 2002, che presenta una raccolta premi complessiva a tutto il 30 settembre 2002 pari ad Euro mil. 3.569,2 (Euro mil. 3.156,5 al 30 settembre 2001) realizzando un incremento del 13,1% ed un risultato ordinario pari a Euro mil. 26,6. La crescita della raccolta è stata significativa nei rami Vita avendo raggiunto Euro mil. 927,8, con un incremento del 13,4%, a fronte degli Euro mil. 817,9 nell'analogo periodo 2001. Prosegue il trend positivo nei rami Danni: al termine del mese di settembre sono stati raccolti Euro mil. 2.641,4 con un incremento del 12,9% e con un risultato tecnico che è positivo già prima dell'attribuzione dei proventi finanziari . In questo contesto la controllata SASA Danni contribuisce negativamente per Euro mil. 10 rispetto a Euro mil. 31 del corrispondente periodo dell'esercizio precedente. Le riserve tecniche nette hanno raggiunto Euro mil. 11.067,8 con un incremento del 10,2% rispetto al 31/12/2001, di cui Euro mil. 5.087,4 di competenza dei rami Danni e Euro mil. 5.980,4 dei rami Vita. La somma complessiva dei sinistri pagati del lavoro diretto, al lordo dei recuperi dai riassicuratori, è stata di Euro mil. 1.991. La gestione finanziaria è gravata sia dai costi finanziari connessi con l'operazione Fondiaria che dalle rettifiche di valore nette sul portafoglio mobiliare ad utilizzo non durevole, determinate sulla base delle quotazioni dell'ultimo giorno del trimestre. Queste ultime, iscritte nel conto economico di periodo, sono pari a circa Euro mil. 71 contro gli Euro mil. 51 consuntivati al 30 giugno u.s. Gli investimenti raggiungono Euro mil. 11.360,4 (+18,5% rispetto al 31/12/2001); comprendendo anche le posizioni di liquidità a breve per Euro mil. 413,6, i valori si incrementano rispetto al 31/12/2001 dell'11,9%. I proventi patrimoniali e finanziari netti, pari a Euro mil. 167, comprendono Euro mil. 31 di utili realizzati su valori mobiliari ad utilizzo non durevole. Relativamente alla Capogruppo i premi del lavoro diretto ammontano nei rami Danni a Euro mil. 1.759 (+11% rispetto al 30/09/2001) e a Euro mil. 279 nei rami Vita (+3,8% rispetto al 30/09/2001) Per quanto riguarda il numero dei sinistri denunciati, la RCA presenta un decremento rispetto allo stesso dato dell'esercizio 2001 (-1,9 %); i relativi costi medi sono in aumento del 8,9% circa. Negli altri rami Danni il numero dei sinistri denunciati s'incrementa del 1,6% con un incremento degli importi denunciati del 5,5% dovuto principalmente ai rami Incendio e Altri danni ai beni interessati dagli eventi meteorologici accaduti nello scorso mese di agosto. La Nuova Maa S.p.A. ha raccolto premi nei rami Danni per Euro mil. 526, con un decremento nel denunciato Rca del 1,3% ed un incremento del costo medio del 2% L'attesa delle autorizzazioni da parte delle autorità competenti (Isvap, Antitrust, Banca d'Italia) per procedere alla fusione per incorporazione de La Fondiaria S.p.A. in SAI S.p.A. secondo il progetto approvato dall'Assemblea Straordinaria degli azionisti SAI del 19 Settembre u.s., e il fatto di avere acquisito solo nel mese di settembre il controllo di Fondiaria S.p.A. impongono di mantenere al costo la partecipazione stessa e di non procedere all'inserimento del Gruppo Fondiaria nell'area di consolidamento. Per fine anno, e prescindendo dall'esito dei processi autorizzativi in essere, il risultato sarà condizionato sia dal buon andamento dei rami Danni che dall'evoluzione possibile dei mercati finanziari, la congiuntura negativa dei quali potrebbe riflettersi significativamente sulle valutazioni di fine esercizio. Tuttavia l'eventuale realizzo di partite straordinarie potrebbe beneficiare il risultato finale come è già successo negli anni passati. La conclusione dell'avviato progetto di integrazione con Fondiaria comporterà significativi effetti nella struttura patrimoniale e finanziaria della società, non ancora determinabili, e con una prima rappresentazione nell'ambito del prossimo bilancio. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre adottato il Codice di Comportamento della Società recependo gli adempimenti in tema di "internal dealing" disposti dal novato Regolamento di Borsa Italiana, autorizzando la Borsa Italiana medesima, cui il codice viene trasmesso in data odierna, alla sua diffusione presso il pubblico. Quanto alla tempistica prevista per l'informativa in merito alle eventuali operazioni di internal dealing, nel caso di movimentazione di strumenti finanziari per un controvalore pari o superiore a 50.000 Euro in ciascun trimestre solare, la relativa comunicazione al mercato sarà effettuata entro il decimo giorno di borsa aperta successivo al trimestre medesimo; in caso di superamento della soglia di 250.000 Euro di controvalore degli strumenti finanziari movimentati, la comunicazione verrà effettuata senza indugio in relazione alla data di effettuazione dell'operazione. Il Consiglio di Amministrazione ha adeguato di conseguenza il Codice di Autodisciplina della Società. L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha notificato alla società le conclusioni della fase istruttoria, che accertano la non rilevanza comunitaria dell'operazione inizialmente prospettata, pur confermando le posizioni espresse con il Provvedimento di apertura dell'istruttoria. La decisione finale verrà presa dopo la presentazione delle memorie conclusive delle parti e delle eventuali audizioni avanti il Collegio, nel caso fissate per la prossima settimana e comunque una volta acquisito il parere dell'Isvap. Sai ribadisce il convincimento della assoluta correttezza e fondatezza della propria posizione e, pertanto, della non rilevanza dell'operazione di fusione deliberata ai fini della concentrazione del mercato assicurativo, che verrà pertanto ribadita in tutte le sedi a tutela degli interessi della società e dei propri azionisti. 

BAYERISCHE VITA S.P.A. RISULTATO DEL 3° TRIMESTRE IN SENSIBILE MIGLIORAMENTO RISPETTO AL 2° TRIMESTRE;?PREVISIONE DI RACCOLTA COMPLESSIVA 2002 SUI LIVELLI DELL'ESERCIZIO PRECEDENTE. ADOTTATO IL CODICE DI COMPORTAMENTO IN MATERIA DI INTERNAL DEALING. Milano, 14 novembre 2002 - Globalmente i primi nove mesi dell'esercizio evidenziano un risultato netto negativo di Euro 13,9 milioni sostanzialmente invariato rispetto al 30 giugno 2002 (Euro -13,4 milioni). Tale risultato, ottenuto in un contesto di mercato assicurativo interno, di andamento dei mercati finanziari e di quadro legislativo in continua evoluzione, può essere ritenuto ragionevolmente positivo in quanto il risultato netto del trimestre è in significativo miglioramento (Euro -0,5 milioni) rispetto a quello ottenuto nel secondo trimestre dell'esercizio (Euro -15,6 milioni). Il risultato comprende inoltre adeguate valutazioni relative agli attivi finanziari, coerentemente agli indirizzi prudenziali già seguiti nelle precedenti situazioni periodiche. La raccolta complessiva dei primi nove mesi del 2002 ammonta a Euro 398,4 milioni, con una flessione del 2,2% rispetto a Euro 407,2 milioni raccolti nel 3° trimestre 2001. I premi annui di nuova produzione ammontano a Euro 43,6 milioni a fronte di Euro 82,5 milioni del 3° trimestre 2001,con una flessione del 47,1% sostanzialmente immutata rispetto al primo semestre 2002. L'effetto di tale riduzione è sostanzialmente bilanciato dalla positiva continuità dell'andamento dei rinnovi dei premi annui prodotti negli esercizi precedenti che risultano in incrementato del 9,8% rispetto al 30 settembre 2001. L'andamento dei rinnovi conferma pertanto la bontà delle scelte di prodotto, di canale e di segmento di mercato effettuate con costante determinazione a fronte di un mercato che aveva invece privilegiato la produzione a premi unici. A partire dal mese di settembre la rete di distribuzione multilevel ha iniziato la commercializzazione del nuovo prodotto di tipo tradizionale "Piano Previdenziale Bayerische" mentre per la rete di agenzie tradizionali è stato predisposto il nuovo prodotto Unit Linked a premi annui. Le caratteristiche di tali nuovi prodotti ed i primi riscontri in termini di vendita rispondono maggiormente alle necessità della clientela, così come confermato anche dall'andamento del mercato assicurativo italiano nel terzo trimestre. I nuovi prodotti, unitamente ad una campagna di incentivazione delle vendite, dovrebbero favorire il graduale raggiungimento di volumi di nuova produzione di Euro 100-110 milioni. Per effetto della dinamica del portafoglio acquisito in esercizi precedenti e grazie alla nuova produzione, la raccolta complessiva 2002 è previsto che si attesti sugli stessi livelli dello scorso esercizio. Nonostante il perdurare dell'incertezza sui mercati internazionali, la gestione finanziaria anche a seguito delle politiche di investimento perseguite fin dall'inizio dell'esercizio, sta manifestando un costante miglioramento contribuendo, con un beneficio economico pari a Euro 6,3 milioni, al risultato al 30 settembre 2002 a fronte di una perdita netta di Euro 2,1 milioni nel corrispondente periodo 2001. Decisamente positivo risulta anche il sostanziale azzeramento delle minusvalenze latenti nette del portafoglio investimenti pari a Euro 3,3 milioni rispetto agli Euro 58,7 milioni risultanti al 30 giugno 2002. Non di secondaria valenza risulta la composizione degli attivi che consente un'adeguata copertura degli impegni patrimoniali e di rendimento (sia attuali che prospettici) verso gli assicurati. Con propria Circolare n° 487/D del 24 ottobre 2002, l'Isvap è intervenuta allo scopo di regolamentare la "distribuzione assicurativa tramite reti di produttori operanti con tecniche quali multilevel marketing, network marketing ed affini". Si sottolinea che Bayerische Vita e la rete di distribuzione si erano già anticipatamente allineate alle nuove disposizioni anche in termini di scelte coerenti di prodotti. Pertanto le nuove disposizioni regolamentari sulla distribuzione assicurativa non avranno impatti significativi per Bayerische Vita. Come già segnalato nel commento della relazione semestrale al 30 giugno 2002, la turbolenza dei mercati finanziari internazionali che comporta il perdurare di una forte volatilità, non agevola una ragionevole previsione del risultato della gestione finanziaria del portafoglio investimenti e, conseguentemente, i suoi riflessi sul risultato netto di fine esercizio. Anche in questo contesto, la solidità patrimoniale di Bayerische Vita consente comunque di affrontare adeguatamente la pianificazione delle attività future e la loro realizzazione in un'ottica di creazione di valore per gli azionisti, nell'ambito del pieno rispetto dei requisiti di solvibilità previsti per il settore assicurativo. Il Consiglio di Amministrazione ha altresì adottato il codice di comportamento in materia di Internal Dealing che entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2003. Le disposizioni relative ai limiti per le transazioni sui titoli di Bayerische Vita e alla tempistica prevista per le comunicazioni di tali operazioni sono le medesime contenute nelle regole dettate dalla Borsa Italiana. Il codice prevede dei "black-out periods", cioè dei periodi predeterminati durante i quali le persone soggette alle previsioni del Codice non possono compiere operazioni su titoli della Società.

GRUPPO FONDIARIA: APPROVATE LE TRIMESTRALI AL 30 SETTEMBRE 2002 SENSIBILE MIGLIORAMENTO DEL RISULTATO TECNICO CONSOLIDATO + 356,5 MILIONI DI EURO (+51,7 MILIONI AL 30.9.2001) RISULTATO IN PERDITA (- 32,9 MILIONI DI EURO) PER LE INGENTI SVALUTAZIONI INVESTIMENTI (501,8 MILIONI DI EURO) 
Firenze, 18 novembre 2002. Si sono riuniti oil 12 novembre i Consigli di Amministrazione de La Fondiaria Assicurazioni e della Milano Assicurazioni che hanno esaminato le rispettive relazioni trimestrali consolidate al 30 settembre 2002. La Fondiaria Assicurazioni Positivo il risultato della gestione assicurativa che evidenzia un forte incremento del risultato tecnico con un utile di 356,5 milioni contro 51,7 milioni di utile al 30.9.2001. In particolare tale risultato è determinato dall'ottimo andamento dei rami danni che evidenziano un utile di 330,2 milioni contro i 36,6 milioni di utile registrati al 30 settembre 2001, a conferma del buon livello qualitativo del portafoglio e dell'efficienza raggiunta nei processi di assunzione dei rischi e di liquidazione. Positivo anche il risultato tecnico dei rami vita che chiudono con un utile di 26,3 milioni contro i 15,1 milioni dei primi tre trimestri 2001. Il conto economico consolidato al 30 settembre chiude con una perdita di 32,9 milioni (dopo aver effettuato svalutazioni di investimenti per 501,8 milioni) contro 97,9 milioni di utile nell'analogo periodo del precedente esercizio. Tale risultato è esclusivamente determinato da ingenti svalutazioni di titoli, da tempo in portafoglio immobilizzato, rese necessarie dal perdurante andamento negativo dei mercati finanziari nonché dall'aumentata imposizione fiscale dovuta alla parziale indeducibilità di dette svalutazioni; occorre inoltre considerare che nelle svalutazioni effettuate sono ricomprese quelle relative alle gestioni speciali vita che saranno di competenza degli assicurati al momento dell'eventuale realizzo e che ammontano a 62 milioni. Al 30 settembre 2002 il Gruppo ha raccolto, nel lavoro Diretto Italiano, premi per 2.531,9 milioni (+ 6,6% rispetto al 30 settembre 2001). In particolare nei rami Danni la raccolta ammonta a 2.052,6 milioni (+ 9%), mentre nei rami Vita sono stati emessi premi per 479,3 milioni, in flessione del 2,6% anche a seguito della crisi dei mercati finanziari che ha negativamente influenzato la richiesta di contratti index e unit linked. I costi di struttura migliorano ancora, confermando la continuità dei livelli di efficienza. L' incidenza delle spese di amministrazione sui premi emessi scende al 2,4% contro il 2,8% dell'analogo periodo 2001. Milano Assicurazioni I primi nove mesi del 2002 chiudono, a livello consolidato, con una perdita di 6,4 milioni contro 86,7 milioni di utile dell'analogo periodo dell'esercizio precedente. Il conto economico è stato influenzato negativamente da svalutazioni di investimenti per 247,5 milioni. Il risultato risente dell'incrementato tax rate che, sulla base delle recenti imposizioni fiscali, è passato dal 37,6% al 129,5% nonché del fatto che le svalutazioni operate comprendono 31 milioni relativi alle gestioni speciali vita che saranno di competenza degli assicurati al momento del loro eventuale realizzo. L'eccellente andamento della gestione tecnica nei rami danni ha evidenziato un risultato tecnico positivo di 190,5 milioni contro i 26,2 registrati al 30.9 2001 a conferma della validità delle scelte gestionali che consentono elevati livelli di redditività in questo settore dove, in presenza di un'attenta politica di sottoscrizione e di liquidazione del danno, si possono conseguire e mantenere interessanti margini di profitto. Il conto tecnico dei rami vita chiude con un utile di 16 milioni contro 2,6 milioni dell'analogo periodo 2001. I premi emessi al 30 settembre 2002 ammontano complessivamente a 1.417,4 milioni (+7,4%) dei quali 1.172,4 (+8,9%) riguardano i rami danni e 245 milioni si riferiscono ai rami vita sostanzialmente in linea con l'analogo periodo 2001. 

PRECISAZIONE SU DINERS 
Milano, 18 novembre 2002: In relazione a quanto pubblicato il 14 novembre dal quotidiano Mf sotto il titolo "Volata allo sprint per la Diners", e indipendentemente dalle informazioni ivi contenute, si ricorda che né Diners, né Diners Sim sono possedute da IT Holding, come erroneamente riportato nell'articolo. 

APPROVATI DAL CDA BENETTON I RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2002 FATTURATO DELL'ABBIGLIAMENTO DI SEGNO POSITIVO L'UTILE NETTO DEI PRIMI NOVE MESI SI ATTESTA A 83,7 MILIONI DI EURO, IN CALO MARGINALE RISPETTO AGLI 85,4 MILIONI REGISTRATI NELL'ANALOGO PERIODO DEL 2001 
Ponzano, 18 novembre 2002. Fatturato dell'abbigliamento in lieve crescita, fatturato complessivo in leggero calo a 1.461,3 milioni di euro, utili in flessione marginale (-1,9 per cento), autofinanziamento in crescita a 264 milioni di euro: sono questi i risultati più significativi del Gruppo Benetton al 30 settembre, approvati oggi dal Consiglio di Amministrazione. I ricavi consolidati dei primi nove mesi si attestano a 1.461,3 milioni di euro da 1.518,1 milioni dell'analogo periodo del 2001 (-3,7 per cento), con una contrazione legata al previsto ridimensionamento del fatturato del settore sport e al deconsolidamento delle attività di Color Service (Gruppo Olimpias) che aveva contribuito per circa 12 milioni di euro al fatturato del Gruppo. Di segno positivo l'andamento del settore casual cresciuto a 1.169,9 milioni di euro (+0,7 per cento). L'utile netto dei primi nove mesi si attesta a 83,7 milioni di euro, in calo marginale rispetto agli 85,4 milioni registrati nell'analogo periodo del 2001 (-1,9 per cento), valore influenzato, oltre che dall'andamento dei ricavi, dall'aumento del tax rate salito al 43 per cento nel periodo (40 per cento nei primi nove mesi del 2001). Il margine lordo industriale sale al 44,3 per cento del fatturato (647,8 milioni di euro), rispetto al 42,9 per cento registrato nei primi nove mesi dello scorso esercizio, grazie alla politica di contenimento dei costi messa in atto nel periodo e alla politica commerciale focalizzata al miglior posizionamento dei prodotti sul mercato. Nei primi nove mesi dell'anno sono stati effettuati investimenti complessivi per quasi 120 milioni di euro dei quali oltre due terzi rivolti al proseguimento della strategia di acquisizione, ammodernamento e riqualificazione di immobili destinati alle attività commerciali. L'autofinanziamento generato dal Gruppo è salito a 264 milioni di euro, rispetto a 246 milioni dello scorso anno. Nonostante i significativi investimenti effettuati, l'indebitamento netto scende a 810 milioni di euro contro gli 845 milioni registrati al 30 settembre 2001. Il patrimonio netto al 30 settembre 2002 si è attestato a 1.239 milioni di euro. Per quanto riguarda il terzo trimestre 2002, i ricavi si attestano a 459,6 milioni di euro (474,3 milioni nel terzo trimestre del 2001); il margine lordo industriale si attesta al 42,4 per cento; l'utile netto è pari a 24,1 milioni di euro. Il Consiglio di Amministrazione, inoltre, ha adottato il Codice di Comportamento (ai sensi dell'articolo 2.6.3 del Regolamento dei Mercati Organizzati e Gestiti da Borsa Italiana S.p.A.) ed il Codice Etico. L'andamento gestionale del Gruppo al 30 settembre 2002 lascia prevedere per fine anno, tenuto conto dei consumi nel panorama internazionale, ricavi in leggera flessione rispetto alle aspettative del Gruppo, che non consentiranno il raggiungimento di risultati in linea con quelli dell'esercizio precedente. 

SEMESTRALE STEFANEL AL 31 AGOSTO 2002: IL FATTURATO A LIVELLO DI GRUPPO SI ATTESTA SU 115,4 MILIONI DI EURO REGISTRANDO UNA RIDUZIONE, SU BASE OMOGENEA, DI 3,6 MILIONI DI EURO 
Ponte di Piave, 18 ottobre 2002 - Si è riunito il 14 novembre - sotto la Presidenza di Giuseppe Stefanel - il Consiglio di Amministrazione della Stefanel S.p.A. che ha approvato i risultati consolidati del Gruppo e della Capogruppo del primo semestre dell'esercizio in corso (01/03/2002 - 31/08/2002). In uno scenario che ha visto le vendite nel settore abbigliamento registrare un rallentamento nei paesi dell'area Euro ed in particolare in Germania nella prima parte del 2002, con l'acquisizione del Gruppo Nuance, il Gruppo Stefanel ha, comunque, avviato il processo di crescita e di diversificazione previsto dal piano triennale. Pertanto, a partire dal 31 luglio 2002, il Gruppo opera nel settore abbigliamento ma anche nel settore del retail aeroportuale. La citata acquisizione permette al Gruppo di triplicare, su base annua, il suo giro d'affari affiancando al ciclo volatile del settore abbigliamento l'elemento stabilizzante proprio del settore del retail aeroportuale. Si sottolinea che, ai fini della redazione del bilancio semestrale consolidato, il bilancio del gruppo Nuance è stato valutato utilizzando il metodo del patrimonio netto alla data di acquisizione. Pertanto, gli effetti di detta acquisizione vengono riflessi per il solo valore del capitale conferito dalla capogruppo a Noel International (24 milioni di Euro) e non per tutte le altre componenti economiche, patrimoniale e finanziarie. Il fatturato a livello di Gruppo si attesta su 115,4 milioni di Euro registrando una riduzione, su base omogenea, di 3,6 milioni di Euro, valore che tiene già conto della riduzione dovuta alla chiusura dei business cK (- 6,3 milioni di Euro), Stefanel Kid (-2,8) e Interpool donna (-0,6), e dello slittamento dal mese di agosto a quello di settembre, per 5 milioni di euro, di una parte delle consegne, ai fini dell'ottimizzazione del livello di servizio al punto vendita. Il margine lordo industriale si attesta su 65,5 milioni di Euro registrando una diminuzione di 7,4 milioni di Euro. In termini percentuali si registra un miglioramento dell'incidenza sul fatturato pari al 2,3 % attribuibile principalmente a un diverso mix di vendite e al venir meno dell'effetto diluitivo proprio dei business dismessi cK, Stefanel Kid e Interpool donna. Il risultato operativo, negativo per 0,8 milioni di euro, registra una riduzione di 5,2 milioni di euro derivante dal menzionato effetto timing delle vendite effettuato nel periodo di riferimento e, soprattutto, dall'incremento dei costi correnti connessi all'apertura ed al riallestimento dei negozi sia in Italia che in Germania i cui volumi di vendita, non essendo ancora a regime ed in presenza di un mercato stagnante, non hanno consentito di ottenerne il completo assorbimento. Il risultato ante imposte registra un valore negativo per 0,3 milioni di Euro e riflette il peggioramento conseguito a livello operativo in presenza di un saldo netto positivo degli oneri e proventi straordinari (4,6 milioni di Euro) che assorbe gli oneri e proventi finanziari (4,3 milioni di Euro). A conferma della bontà delle azioni intraprese per una migliore gestione del ciclo produttivo e finanziario, il capitale circolante operativo, migliora di 4,8 milioni di Euro rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio, grazie all'effetto combinato di una diminuzione delle scorte per 4 milioni di Euro, nonostante lo slittamento di parte elle consegne, dei crediti commerciali per 6,7 milioni di euro e dei debiti verso fornitori per 5,9 milioni di Euro. L'esposizione finanziaria netta è aumentata, rispetto al 31 agosto 2001, di 35,5 milioni di euro, di cui 24 dovuti all'indebitamento consolidato dell'acquisizione del Gruppo Nuance e il restante valore attribuibile agli investimenti netti relativi al business abbigliamento effettuati nel periodo. Si ricorda che, grazie agli importanti investimenti effettuati negli ultimi esercizi, il Gruppo può ormai contare su di una rete distributiva con un'ampia copertura territoriale nel mercato italiano. Pertanto, si ritiene che gli investimenti dei prossimi esercizi potranno essere più contenuti in quanto indirizzati al solo miglioramento ed ammodernamento della attuale rete distributiva. La capogruppo Stefanel S.p.A. a cui fa capo la gestione operativa del business Stefanel, svolge anche la funzione di holding, ruolo che sarà ancora più enfatizzato nel prossimo futuro per garantire un efficace coordinamento di tutte le attività in un Gruppo profondamente cambiato dall'acquisizione di Nuance. All'attività di coordinamento strategico si è affiancato, grazie al completamento della revisione dei processi di integrazione delle funzioni, un maggior contributo delle strutture amministrativo-finanziarie centrali a supporto delle società operative. Il fatturato netto, (60,8 milioni di Euro) si mantiene sostanzialmente stabile al netto della riduzione del giro d'affari attribuibile alla chiusura della linea Stefanel Kid (2,7 milioni di Euro), allo slittamento delle consegne da agosto a settembre (4,2 milioni di Euro) e agli effetti attribuibili ai business dimessi (kService) o conferiti (Interfashion).. Il risultato operativo risulta negativo per 2,5 milioni di Euro con una diminuzione rispetto al dato omogeneo relativo al semestre precedente di 4,8 milioni di Euro che riflette le minori vendite legate al citato spostamento delle spedizioni (2,4 milioni di Euro) e la minore marginalità. Il risultato ante imposte è negativo per 6,9 milioni di Euro, con un peggioramento di 1,2 milioni di Euro sul dato omogeneo dell'agosto 2001, e sconta oneri finanziari netti per 4,2 milioni di Euro (di cui 0,6 milioni legati alla svalutazione delle azioni proprie in portafoglio) e svalutazioni su partecipazioni per 9,1 milioni di Euro. Il saldo netto positivo degli oneri e proventi straordinari è di 8,6 milioni di Euro ed è influenzato principalmente dalla plusvalenza di 10,1 milioni di Euro derivanti dalla vendita dello stabilimento di Levada (8,4 a livello consolidato). Nell'ambito del processo di riorganizzazione societaria, nel corso del mese di ottobre, si è proceduto al trasferimento di tutti gli immobili industriale e commerciali dalla Capogruppo alla società Victorian S.r.l. A livello di Gruppo, tenuto conto dei segnali moderatamente positivi dell'andamento del sell out registrato nelle prime settimane di vendita della collezione A/I 2002-2003 ed in attesa di poter quantificare gli effetti dell'acquisizione di Nuance, si ritiene che il risultato economico netto dell'intero esercizio possa essere in sostanziale pareggio. 

MARIELLA BURANI FASHION GROUP : TRIMESTRALE AL 30 SETTEMBRE 2002 CONFERMANDO UNA CRESCITA A DOPPIA CIFRA DEL FATTURATO (+18,4%), DEL MARGINE OPERATIVO LORDO (+37,9%), DEL REDDITO OPERATIVO LORDO (+66,9%) E DEL REDDITO DELLA GESTIONE CORRENTE (+163,0%). 
Cavriago, 18 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione della Mariella Burani Fashion Group ha approvato la Relazione Trimestrale al 30 settembre 2002. Il fatturato consolidato dei primi nove mesi del 2002 è stato pari a 201,9 milioni di Euro in aumento del 18,4%, accompagnato da una crescita più che proporzionale del Margine Operativo Lordo, pari a 21,9 milioni di Euro (+37,9%), del Reddito Operativo Lordo pari a 13,6 milioni di Euro (+66,9%) e del Reddito della Gestione Corrente pari a 11,3 milioni di Euro (+163,0%). La crescita del fatturato consolidato del Gruppo per i primi nove mesi del 2002 (+18,4%) è principalmente attribuibile a: una crescita organica dei marchi propri supportata anche dalla diversificazione delle linee del Gruppo; il contributo della divisione leather goods che ha generato per i primi 9 mesi dell'anno in corso un fatturato di 59,6 milioni di Euro (+22%) con un positivo andamento della nuova produzione di calzature, accessori e abbigliamento in pelle per Mariella Burani e Mila Schön; il consolidamento delle società acquisite nel primo trimestre del 2002 (Itm e Revedi ), con le quali il Gruppo ha raggiunto una maggiore integrazione verticale della catena produttiva e distributiva. Il fatturato originato dalle vendite con marchi propri è passato all' 84,5% rispetto al 72,5% del 30 settembre 2001, le vendite attraverso canali distributivi diretti sono passate al 56,3% rispetto al 36,1% del 30 settembre 2001e la quota export si è attestata al 56,5%. Il Margine Operativo Lordo (Ebitda) al 30 settembre 2002 è pari a 21,9 milioni di Euro e rappresenta una crescita del 37,9%, rispetto ai 15,9 milioni di Euro dei primi nove mesi dell'anno precedente, e porta la propria incidenza sui ricavi al 10,9% rispetto al 9,3% dello stesso periodo dell'esercizio precedente. Tale crescita riflette: l'evoluzione continua del sales mix, con una maggiore contribuzione di prodotti e canali distributivi più profittevoli (pelletteria, marchi propri, DOS, franchisees e clienti wholesale diretti); il miglioramento dei margini di produzione derivante da una razionalizzazione dei costi della produzione e dai benefici apportati dalle recenti acquisizioni; la crescita di canali distributivi diretti (9 nuove boutiques inaugurate nel corso dei primi 9 mesi del 2002). Il Reddito Operativo Lordo (Ebit) al 30 settembre 2002 è pari a 13,6 milioni di Euro e indica un incremento del 66,9% rispetto agli 8,1 milioni di Euro dello stesso periodo dell'esercizio precedente, portando la propria l'incidenza sui ricavi al 6,8% rispetto al 4,8% dei primi nove mesi del 2001. Il Reddito della Gestione Corrente pari a 11,3 milioni di Euro (+163%) rispetto ai 4,3 milioni di Euro dello stesso periodo dell'esercizio precedente. Tale risultato denota la focalizzazione del Gruppo sull'indice fondamentale della redditività. La Posizione Finanziaria Netta al 30 settembre 2002 è pari a 93,8 milioni di Euro. Highlights operativi - Il Gruppo continua nella sua opera di rafforzamento del settore dell'abbigliamento e in quella d'integrazione delle società acquisite. La divisione "Abbigliamento" è cresciuta grazie a: il buon andamento delle vendite con marchi propri; il rafforzamento dei canali distributivi diretti,; il maggiore focus nel product marketing. La divisione "Leather Goods" raccoglie i benefici della presenza consolidata in mercati geografici in forte crescita come i paesi est-europei, un'ampia rete distributiva, nuove licenze e una nuova produzione di calzature, accessori ed abbigliamento in pelle per Mariella Burani e Mila Schön. L'andamento positivo della campagna vendite Primavera/Estate 2003 e i buoni risultati di sell-out della stagione in corso consentono al Gruppo di confermare le aspettative di crescita del fatturato e del margine operativo lordo anche per l'esercizio 2003. 

DE' LONGHI S.P.A.: IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE APPROVA I DATI AL 30 SETTEMBRE 2002 VENDITE NETTE CONSOLIDATE A 869,3 MILIONI DI EURO (+8,4% RISPETTO AL 30 SETTEMBRE 2001 E +10,0% A PARITÀ DI TASSI DI CAMBIO) 
Milano, 18 novembre 2002 - Il Consiglio d'Amministrazione della De' Longhi S.p.A. - leader nei settori del riscaldamento, del condizionamento e trattamento dell'aria, della preparazione e cottura dei cibi e della pulizia della casa e stiro, e quotata alla Borsa italiana dal mese di luglio 2001 - ha approvato il 13 novembre i dati al 30 settembre 2002. I ricavi netti consolidati si attestano a 869,3 milioni di euro (+8,4% rispetto al 30 settembre 2001 e +10,0% a parità di tasso di cambio), mentre il fatturato del terzo trimestre è aumentato dell'8,2% a 310,6 milioni di euro. Per quanto riguarda le singole aree di business, è da segnalare la continua crescita della preparazione e cottura dei cibi (il segmento più importante in termini di contribuzione alle vendite consolidate), che nei primi nove mesi del 2002 ha registrato un +14,7% rispetto al 30 settembre 2001, grazie sia ai prodotti a marchio De' Longhi sia ai prodotti a marchio Kenwood. A livello geografico, prosegue la forte crescita nei più importanti mercati esteri. Notevole la crescita del mercato italiano nel terzo trimestre (+11,5%), che ancora non sconta l'effetto del lancio ad ottobre di Caldopanny De' Longhi (scalda asciugamani da bagno) e di Alicia (moka elettrica). A livello di margine Ebitda, l'incidenza sul fatturato netto consolidato è cresciuta al 12,8% (rispetto all'11,8% del 30 settembre 2001). In termini assoluti, la crescita dell'Ebitda è pari al 17,0% a 111,1 milioni di euro. Nel terzo trimestre l'Ebitda è aumentato del 15,6% a 48,2 milioni di euro, con un'incidenza sul fatturato che è cresciuta dal 14,5% al 15,5%. Il margine Ebit è cresciuto al 6,8% (rispetto al 5,4% al 30 settembre 2001), con un aumento in termini assoluti del 36,4% a 59,5 milioni di euro, mentre l'Ebit nel terzo trimestre si è attestato a 30,4 milioni di euro (in crescita del 30,4% in valore assoluto e dall'8,1% al 9,8% in percentuale del fatturato). L'utile ante imposte ha raggiunto 31,8 milioni di euro nei primi nove mesi del 2002, aumentando del 135,4% rispetto al corrispondente periodo del 2001 (19,9 milioni di euro nel terzo trimestre, + 109,4% verso lo stesso periodo del 2001). "Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti" - commenta il Presidente Giuseppe De'Longhi - "e dei miglioramenti registrati nel terzo trimestre in tutte le aree di business". "I risultati di Kenwood ancora una volta ampiamente soddisfacenti " - aggiunge l'Amministratore Delegato Stefano Beraldo - " sono suscettibili di ulteriori miglioramenti. Ci attendiamo dal lancio di Alicia e Caldopanny De' Longhi un buon contributo alla crescita del Gruppo". Per quanto riguarda le grandezze patrimoniali, il capitale circolante è sceso a 386,8 milioni di euro (30,6% delle vendite consolidate), rispetto a 460,8 del 30 settembre 2001 (40,1% delle vendite). Al 30 settembre 2002, circa 57 milioni di euro relativi a crediti commerciali di De'Longhi ed Ariete sono stati ceduti su base "pro-soluto". La posizione finanziaria netta ammonta a 397,6 milioni di euro in miglioramento rispetto ai 542,1 milioni di euro del 30 settembre 2001 ed ai 447,1 milioni di euro del 31 dicembre 2001. Il titolo De'Longhi quota ad oggi a circa +40% sul valore di Ipo. 

GRUPPO MARANGONI: TRIMESTRALE AL 30/09/2002: TREND POSITIVO DEL FATTURATO E REDDITIVITA' IN RECUPERO ATTUALMENTE IN CORSO OPA RESIDUALE SULLE AZIONI MARANGONI S.p.A. 
Milano, 18 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione della Marangoni S.p.A., finanziaria holding dell'omonimo gruppo, operante in forma integrata nel settore dei pneumatici, quotata alla Borsa Valori di Milano, ha approvato la relazione trimestrale al 30 settembre 2002. Il fatturato del trimestre di Euro 66,1 milioni ha avuto un incremento del 8.8% rispetto al corrispondente trimestre del 2001, mentre il fatturato progressivo di Euro 195,3 milioni è in incremento del 9,2%. Nel trimestre, che è tipicamente il meno attivo nel ciclo stagionale delle attività del gruppo, il risultato operativo è stato di Euro 2,0 milioni contro Euro 1,5 milioni del III trimestre 2001. Il cash flow preimposte è stato di Euro 4,9 milioni pressochè invariato rispetto al trimestre 2001. Il cash flow preimposte dei 9 mesi al 30.09.02 è stato di Euro 14,4 milioni contro Euro 13,5 milioni dei primi 9 mesi del 2001. Stabile la posizione finanziaria netta consolidata che è passata da un indebitamento di Euro 100,4 milioni del 30.06.02 a Euro 99,3 milioni al 30.09.02. Il Presidente e Consigliere Delegato Cav. Lav. Mario Marangoni si é così espresso circa la situazione e le prospettive dell'esercizio: "Si conferma la tendenza, già presente nel primo semestre dell'esercizio, all'aumento dei volumi sia produttivi che di vendita, con positive ricadute sui risultati operativi. I risultati finali dell'esercizio, pur in miglioramento, saranno negativamente influenzati dai recenti aumenti del costo delle materie prime, da accantonamenti rischi e differenze cambio negative in crescita rispetto allo scorso esercizio, nonché da una maggiore imposizione fiscale, come conseguenza dei recenti provvedimenti legislativi." Il Consiglio di Amministrazione ha, inoltre, preso atto che è attualmente in corso l'Opa residuale sulle azioni Marangoni S.p.A che si concluderà il 26 novembre 2002 e che porterà al delisting delle azioni stesse. 

ALITALIA TERZO TRIMESTRE DEL 2002: UN UTILE OPERATIVO DI 58 MILIONI DI EURO ED UN RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE E DEI COMPONENTI STRAORDINARI DI 26 MILIONI DI EURO (NEL MEDESIMO TRIMESTRE DELLO SCORSO ESERCIZIO L'UTILE OPERATIVO ERA STATO PARI A 55 MIL/€ ADOTTATO IL CODICE DI COMPORTAMENTO IN MATERIA DI INTERNAL DEALING.
Roma 18 Novembre 2002 - Si è riunito il 13 novembre il Consiglio di Amministrazione di Alitalia che ha approvato la relazione sull'andamento della gestione del Gruppo relativa al terzo trimestre del 2002. L'andamento della gestione del Gruppo Alitalia evidenzia per il trimestre risultati molto vicini a quelli del corrispondente periodo del precedente esercizio, confermando nel progressivo a settembre, il forte miglioramento già evidenziato in Semestrale. Tale risultato è stato determinato dall'efficacia delle misure adottate in termini di ristrutturazione del network e dell'assetto produttivo nonché dal ridimensionamento del costo del carburante e da una flessione degli altri costi esterni - con un'eccezione relativa ai costi dì assicurazione- e del costo del lavoro. A livello consolidato il Gruppo nel trimestre ha registrato un utile operativo di Euro 58 milioni ed un risultato prima delle imposte e dei componenti straordinari di 26 milioni di Euro (nel medesimo trimestre dello scorso esercizio l'utile operativo era stato pari ad Euro 55 milioni mentre il risultato prima delle imposte e dei componenti straordinari pari ad Euro 31 milioni). Nell'intero arco di esercizio già trascorso il risultato operativo è stato prossimo al pareggio (-5 Euro milioni) mentre il risultato prima dei componenti straordinari e delle imposte è stato negativo per Euro 93 milioni, con miglioramenti rispettivamente di Euro 117 milioni ed Euro 57 milioni nei confronti dei risultati consuntivati nel periodo gennaio-settembre 2001. Peraltro il miglioramento rispetto all'analogo trimestre del precedente esercizio come detto costituito da un periodo prevalentemente pre-attentati se può apparire di entità limitata (3 milioni di Euro) va valutato tenendo conto di alcuni fattori quali l'effetto in alta stagione della riduzione della capacità complessiva offerta, il più limitato apporto derivante dall'andamento del prezzo del greggio e la situazione di competizione sempre più accesa sul settore nazionale. In particolare la riduzione della capacità, che ricordiamo ha portato ampi benefici nei periodi di stagionalità meno favorevole nel periodo di alta stagione (che cade appunto nel trimestre) limita la dimensione del risultato essendo la capacità tradizionalmente saturata dalla domanda. Relativamente ai singoli settori di rete, l'andamento del trimestre ha confermato il significativo miglioramento del settore internazionale, che evidenzia un sempre più consistente aumento dello yield (+9% in luglio-settembre; +6,5% nel progressivo a settembre), unitamente al recupero del settore intercontinentale che, ricordiamo, aveva subito i più pesanti contraccolpi dalla crisi post-attentati. Maggiori criticità si rilevano, come detto, per il settore nazionale. I ricavi hanno presentato un valore di 1.296 milioni di Euro con una flessione di 228 milioni d Euro rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente. Tale variazione è stata sostanzialmente determinata dalla ristrutturazione del network del trasporto aereo, che ha determinato una flessione del fatturato passeggeri e merci del 15,6%, a fronte tuttavia di una riduzione più ampia della capacità complessivamente offerta (-16,2%). La dinamica dei ricavi si è sostanzialmente riprodotta dal lato dei costi, con i consumi di materie e servizi esterni che hanno registrato un decremento complessivo di 184 milioni di Euro (-17%), da collegare prevalentemente alla riduzione dell'attività ed alle misure di contenimento dei costi cui si è aggiunta la consistente flessione del costo del lavoro pari a 44 milioni di Euro (-14%). La forza media retribuita del gruppo al 30 settembre, pari a 21.341 unità, presenta un decremento di 1.594 unità rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente. L'indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2002 presenta un decremento rispetto a quello al 30 giugno 2002 di 340 milioni di Euro (610 milioni contro i 950 di giugno) da ricondurre essenzialmente agli introiti generati dall'operazione di aumento del capitale sociale e dalla correlata emissione di un prestito obbligazionario convertibile in parte utilizzati per la copertura degli investimenti di periodo (circa Euro 430 milioni di cui Euro 386 milioni in flotta) e per il rimborso di finanziamenti in essere. Tra i fatti di rilievo del periodo in esame si segnala che in data 31 luglio 2002, a conclusione di un complesso iter di selezione, è stata accettata l'offerta di acquisto dell'immobile adibito a Centro Direzionale Alitalia di Roma - Magliana, presentata dal Gruppo americano Peabody, congiuntamente alla soc. italiana Lamaro Appalti. Con riferimento alla prevedibile evoluzione della gestione e' da sottolineare come, lo scenario di riferimento per il quarto trimestre, pur essendo contrassegnato dal debole andamento delle economie e soprattutto dalle permanenti incertezze di carattere geopolitico, prefigura, per il trasporto aereo, - salvo l'aggravarsi dei fattori geopolitici - la continuazione del recupero della domanda, sia pure con il ritmo ancora contenuto che ha caratterizzato gli ultimi trimestri. Peraltro l'entità del traffico, venendosi a confrontare con il periodo del 2001 immediatamente successivo agli attentati, dovrebbe evidenziare incrementi molto consistenti (dell'ordine del 20%), mantenendosi tuttavia su livelli ancora inferiori a quelli del 2000, come confermato dai dati forniti dai vettori europei (AEA) nelle ultime settimane. Meno favorevole si presenta l'andamento del prezzo del greggio che dopo essere rimasto costantemente al di sotto del livello del precedente esercizio, con significativi benefici sui costi dei vettori, appare attualmente collocato, pur tra ampie oscillazioni, su valori superiori a quelli del periodo ottobre-dicembre 2001. Su tali presupposti si fonda la previsione Alitalia di poter conseguire per l'intero esercizio miglioramenti della gestione caratteristica, rispetto al Piano nell'ordine di circa 150 milioni di Euro. Relativamente ai componenti straordinari, pari al 30 settembre a circa 125 milioni di Euro, appare realizzabile, con le partite in corso di definizione, l'obiettivo di superare la previsione formulata in sede di Piano (Euro 146 milioni) e di chiudere l'esercizio con un risultato netto almeno allineato a quello del Piano, che, ricordiamo, pur includendo misure di sostegno al settore, poi non verificatesi, per Euro 180 milioni, prevedeva una perdita di 53 milioni di Euro. In ordine alla cessione della controllata Eurofly, il Consiglio ha, poi, deliberato di non accettare l'offerta condizionata di Volare, di sospendere la procedura di dismissione e, fermo restando l'intento di alienare la partecipazione, di ricercare ulteriori alternative anche considerando la proposta avanzata dal management della società. Il Consiglio di Amministrazione, quindi, oltre a confermare la decisione già presa dal Comitato Esecutivo sull'ingresso in flotta di ulteriori 3 Boeing 777ER, ha deliberato l'acquisizione in locazione operativa di un ulteriore Boeing 767 a partire dall'inverno 2003/2004 che si aggiungerà ai 12 aeromobili di tale tipologia già presenti nella flotta Alitalia. Il Consiglio, infine, nel considerare positivamente gli sviluppi dell'Alleanza Sky Team, ha valutato favorevolmente la possibile estensione, sul fronte europeo, di detta Alleanza anche alla Klm. Il Consiglio di Amministrazione dell'Alitalia, ha inoltre deliberato l'adozione, da parte della Società, di un Codice di Comportamento in materia di internal dealing. Nell'ottica di assicurare la massima trasparenza ed omogeneità informativa al mercato, detto Codice contiene disposizioni più restrittive di quelle dettate in materia dalla Borsa Italiana. In particolare, la Società comunicherà, entro il decimo giorno di borsa aperta successivo all'ultimo giorno di ciascun trimestre solare, le operazioni riguardanti gli strumenti finanziari emessi dall'Alitalia (ovvero gli strumenti derivati, nonché covered warrant, aventi strumenti finanziari Alitalia come attività sottostante) effettuate nel corso di ciascun trimestre solare dai soggetti individuati, ai sensi della normativa di riferimento, quali Persone Rilevanti, di ammontare, singolarmente o cumulativamente, superiore alla soglia di Euro 25.000,00. Saranno, inoltre, rese pubbliche, senza indugio, le transazioni significative compiute dalle Persone Rilevanti, per tali intendendosi quelle che, singolarmente o tra loro cumulate, risultino di ammontare superiore alla soglia di Euro 125.000,00. Nel Codice di Comportamento sono individuati taluni black out period (che precedono le riunioni consiliari con all'ordine del giorno l'approvazione del progetto di bilancio o degli altri documenti contabili di periodo) nell'ambito dei quali è fatto divieto alle Persone Rilevanti di compiere le suddette operazioni. Il Codice di Comportamento sarà pubblicato sul sito Internet della Società (www.alitalia.it) ove sarà, altresì, data evidenza delle comunicazioni effettuate ai sensi del Codice stesso. Il Consiglio di Amministrazione, infine , sempre nell'odierna seduta, ha deliberato un adeguamento del Codice di Autodisciplina della Compagnia, nel quadro della rivisitazione del Codice di Autodisciplina approvato dal Comitato per la Corporate Governance delle società quotate lo scorso 24 luglio. 

TERZO TRIMESTRE AIR DOLOMITI: RISULTATO ANTE IMPOSTE A 4,6 MILIONI DI EURO (+184%) 
Milano, 18 novembre 2002 - Il 14 novembre, il Consiglio di Amministrazione di Air Dolomiti S.p.A. Linee Aeree Regionali Europee ha approvato la relazione trimestrale al 30 settembre 2002. Il terzo trimestre 2002 evidenzia un fatturato di 47,9 milioni di Euro (+26% rispetto allo stesso periodo del 2001). La forte crescita è il risultato del significativo ampliamento del network della Compagnia oltre che del raffronto con il corrispondente periodo del 2001, che in settembre era già influenzato negativamente dalla riduzione del traffico aereo in seguito agli attentati terroristici negli Stati Uniti. Sul dato progressivo dei nove mesi la crescita del fatturato si attesta al 19%, nonostante l'onda lunga dei tragici eventi degli Stati Uniti abbia influenzato negativamente il 2002 a fronte, invece, di una prima parte del 2001 molto brillante. I costi operativi registrano nel trimestre un aumento da 29,3 a 34,7 milioni di Euro. Nel dato progressivo l'incidenza sui ricavi passa dal 75,2% al 76,2%, a seguito di un incremento dei costi per servizi, generato principalmente da un temporaneo aumento dei costi assicurativi e dalla maggiore incidenza dei servizi di assistenza aeroportuale e assistenza linee. L'Ebitdar (Margine operativo al lordo degli ammortamenti, accantonamenti e canoni di leasing) del terzo trimestre risulta quindi pari a 14,1 milioni di Euro, mentre il progressivo si attesta a 33,4 milioni di Euro (+5,4%) con un'incidenza sul fatturato che passa dal 30,7% al 27,3%. I canoni di locazione al 30/09/02 contengono il loro incremento a 0,8 milioni di Euro nonostante la crescita della flotta, grazie alla riduzione del tasso Libor sul dollaro statunitense. Gli oneri finanziari sono diminuiti da 2,6 a 1,8 milioni di Euro a seguito della riduzione dell'indebitamento dovuta all'estinzione del mutuo relativo a due aeromobili Atr. Il terzo trimestre chiude con un risultato ante imposte pari a 4,6 milioni di Euro, quasi il triplo rispetto agli 1,6 del 2001, portando il progressivo a 4,7 milioni di Euro (contro i 2,3 del 2001). "Il periodo più importante per la valutazione del 2002 si è concluso." - commenta Alcide Leali, Presidente di Air Dolomiti - "Il nostro Ebt nei nove mesi si è più che raddoppiato, nonostante Air Dolomiti sia tra i pochi a poter registrare una considerevole crescita del fatturato in un periodo che ha visto i maggiori players mondiali contrarre la propria offerta. Sono pienamente soddisfatto dei risultati di questa trimestrale, e confermo gli obiettivi già delineati per la chiusura dell'esercizio 2002. Infatti anche le previsioni per l'ultimo trimestre mostrano buoni volumi di traffico ed un load factor in forte incremento. Air Dolomiti quindi ha mantenuto le promesse dimostrando la solidità della propria attività. Del resto, l'affidabilità della Compagnia è già stata riconosciuta: sia dal mondo finanziario come dimostra l'ottimo andamento del nostro titolo, che dalla quotazione ha sovraperformato il mercato del 70%, sia dai partners della Star Alliance, con i quali collaboriamo in modo sempre più sinergico ed attivo". 

AIR FRANCE: LE NOVITA' DELL'INVERNO 2002-2003 IN ITALIA?MILANO (ORIO) - PARIGI (ORLY) AL SERVIZIO DELLA CLIENTELA "AFFARI" 
Roma, 18 novembre 2002 - Dal 27 ottobre 2002, il collegamento da Milano - Orio al Serio a Parigi, operato da Gandalf Airlines in code-share con Air France, è stato trasferito dall'aeroporto Charles de Gaulle a Orly Ovest... il centro di Parigi è ancora più vicino! Notevoli vantaggi quindi per i clienti italiani per i quali si moltiplicano non solo le possibilità di raggiungere la Francia ma anche di scegliere l'aeroporto di partenza sull'area di Milano - Milano Malpensa, Linate e Orio al Serio - e l'aeroporto di arrivo - Charles de Gaulle e Orly - con una vasta programmazione oraria che consentirà di scegliere le migliori coincidenze in tutto il mondo. Charles de Gaulle, un aeroporto all'avanguardia, Orly, un aeroporto vicino al centro della città. Si tratta di un prodotto " downtown " nato per soddisfare la richiesta dei passeggeri " business ", che permette di ridurre in maniera significativa i tempi di viaggio sia per la sua vicinanza al centro di Parigi che per tutte le formalità aeroportuali. Air France annuncia la riapertura del collegamento Verona 'Valerio Catullo' - Parigi Charles de Gaulle dal 12 novembre 2002 Dopo una breve parentesi, Air France annuncia il suo ritorno a Verona, per rispondere, nelle migliori condizioni di competitività e di reattività all'andamento positivo del traffico aereo tra il Veneto e la Francia e alle esigenze di un mercato sempre in grande evoluzione. La nuova linea avrà una frequenza di 3 voli al giorno (escluso il sabato e la domenica) e sarà effettuata in code share con Gandalf, già nostro partner sui voli in partenza da Bergamo e da Pisa, con un FRJ328, da 32 - 34 posti, le cui caratteristiche tecniche lo rendono ottimale per le esigenze dei collegamenti regionali. 1 ora e 45 minuti di volo; ?possibilità di effettuare l'andata e ritorno nella stessa giornata; numerose coincidenze per l'Europa e per le destinazioni intercontinentali. L'aeroporto di Verona-Villafranca "V. Catullo" si inserisce sulla rete europea della compagnia portando a circa 110 i voli regolari quotidiani in programma tra l'Italia e la Francia. 

NUOVO COLLEGAMENTO AIR FRANCE IN PARTENZA DA ROMA FIUMICINO 
Parigi, 14 novembre 2002 - Air France annuncia il nuovo collegamento Roma - Marsiglia dal 1 dicembre 2002 . Il volo sarà operato da Ccm Airlines in franchising con Air France con frequenza quotidiana con un Atr 72. Il volo sarà operativo con i seguenti orari : Da Roma Fiumicino a Marsiglia AF5098 12:35 - 14:20 quotidiano; Da Marsiglia a Roma Fiumicino AF5099 10.00 - 11.35 quotidiano. Marsiglia viene denominata il "Rendez-vous de la Méditerranée". Infatti, grazie alla sua posizione favorevole nel cuore del bacino del Mediterraneo, l'aeroporto Marsiglia-Provence ha notevolmente investito in infrastrutture particolarmente adatte ad una piattaforma di coincidenze. Un hub in piena crescita che offre tre fasce di appuntamenti di appuntamenti quotidiani tali da consentire il collegamento tra 7 grandi metropoli regionali (Toulouse, Bordeaux, Nantes, Lille, Strasburgo Lione, Pau) con, l'Italia, la Germania la Spagna, il Marocco, la Tunisia e la Corsica offrendo condizioni di comfort e di rapidità senza pari. In quest'ottica ricordiamo il nuovo collegamento Milano Malpensa - Marsiglia, inaugurato quest'estate, con tre frequenze quotidiane in code share free flow con Alitalia. 

GO: STATISTICHE PASSEGGERI OTTOBRE 2002 
Milano, 18 novembre 2002 - Di seguito le statistiche dei passeggeri trasportati da easyJet e Go Fly nel mese di ottobre 2002. Questi dati vengono pubblicati il quinto giorno lavorativo di ogni mese. Le informazioni qui sotto riportate rappresentano le statistiche combinate di easyJet e Go Fly in seguito all' acquisizione avvenuta il 31 luglio 2002. Statistiche passeggeri1 di easyJet: ottobre 2002 ..1,630,965; ottobre 2001, 716,017; incremento annuo:127.8%; anno terminante il 31/10/2002, 12,265,298.
Load Factor2 di easyJet: ottobre 2002 ...83.8%; ottobre 2001 ..82.2%; anno terminante il 31/10/2002 .84.8%. Dal 1 ottobre 2002, giorno di inizio del nuovo anno finanziario di easyJet, le statistiche di easyJet e Go Fly non sono piú separate. La divisione delle statistiche delle due societá non ha piú senso poiché easyJet e Go sono ora gestite come un'unica compagnia e presto cominceranno a vendere i propri voli utilizzando il brand easyJet. 1. Rappresenta il numero di posti venduti. I posti venduti includono anche quei passeggeri che non si sono presentati all'imbarco poiché sia easyJet che Go Fly non rimborsano i biglietti acquistati e i passeggeri no-show non hanno diritto a cambiare il proprio biglietto o a chiedere un rimborso dopo che il volo é giá partito. Questi dati includono anche i posti assegnati a scopi promozionali e i posti utilizzati dallo staff per motivi di lavoro. 2. Rappresenta il numero di passeggeri proporzionalmente al numero di posti disponibile per passeggero. Il load factor non é in grado di riconoscere gli effetti dovuti alla lunghezza dei voli. 

L'ECONOMIA AMERICANA STA ENTRANDO IN UNA SECONDA FASE DI RECESSIONE (DOUBLE-DIP RECESSION).? IL TEAM DI RICERCA DI BNP PARIBAS PEREGRINE HA CERCATO DI RISPONDERE A QUESTA DOMANDA 
Milano, 18 novembre 2002 - Gli investitori a livello globale si chiedono se l'economia americana stia entrando in una seconda fase di recessione (double-dip recession). Il team di ricerca di Bnp Paribas Peregrine ha cercato di rispondere a questa domanda, cercando di analizzarne i diversi aspetti. Sara' molto importante continuare a monitorare l'attivita' delle banche centrali: nel caso in cui la politica adottata non dovesse favorire l'espansione della base monetaria si potrebbe verificare una contrazione dell'economia. Se invece la banche centrali si dimostreranno attente e proattive attraverso ulteriori tagli dei tassi e operazioni di anti-sterilizzazione, il trend di ripresa dell'economia rimarca' intatto. In secondo luogo, il team di ricerca ha cercato di stabilire quale sia la dipendenza dei paesi asiatici dall'economia americana, nel caso la ripresa dovesse essere piu' lenta rispetto alle attese. Il risultato dell' analisi porta alla luce un aspetto molto interessante per la regione: nonostante la percentuale di esportazioni verso US sia alta per tutti i diversi paesi, non tutti hanno la stessa sensibilità alla crescita dell'economia americana. Infatti,L'analisi sull'elasticita' come percentuale sul Gdp produce diversi risultati a secondi dei paesi presi in considerazione. E' evidente come la regione asiatica sia relativamente immune alle sorti dell'economia americana, grazie alla domanda domestica, In questo momento, nonostante ci siano ancora molti dubbi sulla ripresa dell'economia, ci sono delle certezze che gli investitori devono valutare. In primo luogo, sui mercati azionari si e' storicamente verificato un rally di fine d'anno, soprattutto per la regione asiatica per la quale questo effetto ha significato un rally pari in media al 24%, di gran lunga superiore alle media globale pari solo a 9%. Un ulteriore aspetto da considerare riguarda la volatilita' del mercato, misurata dall'implied volatility index. Al momento ha raggiunto dei valori massimi, quindi e' destinata sicuramente a diminuire con un effetto positivo per i mercati. In terzo luogo, i livelli di cash mantenuti dagli investitori istituzionali sono molto alti, quindi il potenziale ritorno di liquidíta' sul mercato favorira' la loro ripresa. Inoltre, le valutazioni del mercato sono molto attraenti (come testimoniato da diverse metodologie di analisiearnings yield gap, PE), e suggeriscono dei livelli di entrata molto interessanti. Alcuni studi dimostrano che le valutazioni dei mercati asiatici sono del 31% inferiori rispetto al mercato americano. Infine, importante notare l'atteggiamento delle banche centrali negli ultimi mesi. L'ammontare di liquidita' "ritirata" dal sistema e' molto elevato. Il grafico seguente mostra come la sterilizzazione della base monetaria abbia avuto luogo soprattutto in Indonesia, Korea, Taiwan e China. Questa variabile e' molto importante durante periodi di recessione economica, quando la liquidita' all'interno del sistema finanziario serve a sostenere la domanda interna. Sono proprio le banche centrali di Korea, Indonesia, Taiwan e Thailand che, secondo il team di ricerca di Bnp Paribas Peregrine, sono pronte ad invertire questa tendenza. A causa del cambio valutario fisso per Cina, Malaysia e del Currency Board per HK, questi paesi non possono aumentare la liquidita' all'interno dei sistema. 

MASSIMO CAPUANO CONFERMATO VICE PRESIDENTE DELLA FEDERAZIONE DELLE BORSE EUROPEE 
Milano, 18 novembre 2002 - Massimo Capuano, Amministratore Delegato di Borsa Italiana Spa, è stato confermato Vice Presidente della Fese (Federation of European Securities Exchanges) dall'Assemblea dell'Associazione che si è tenuta oggi a Londra. La stessa Assemblea ha provveduto a confermare George Möller, Chief Operating Officer di Euronext, nella carica di Presidente. Massimo Capuano è Vice Presidente della Fese dal settembre 2000; è altresì Vice Presidente di Cassa di Compensazione e Garanzia Spa e membro del Consiglio di Amministrazione di Monte Titoli Spa. La Fese, Federazione delle Borse Europee è l'associazione dei mercati regolamentati cui aderiscono 31 Borse europee. La Fese, che ha tra le sue finalità lo sviluppo e l'armonizzazione dei mercati mobiliari in Europa, ha incorporato Each, l'Associazione Europea delle Clearing House. 

EUROBIT MARKET MODEL: DAL 18 NOVEMBRE 2002 ULTERIORE INNOVAZIONE DELLE MODALITÀ DI NEGOZIAZIONE PER IL MERCATO AZIONARIO ITALIANO INTRODUZIONE DELLA FUNZIONALITÀ DI CHIUSURA "RANDOM" DELLE FASI DI PRE-ASTA
Milano, 18 novembre 2002 - A partire da oggi sarà operativa una modifica alla disciplina delle modalità di negoziazione del mercato azionario italiano, che si inserisce nel processo di adeguamento della microstruttura dei mercati azionari di Borsa Italiana - Mta, Nuovo Mercato e Mercato Ristretto - al Market Model europeo. In particolare, verrà introdotta la funzionalità che prevede un termine variabile - e quindi non più predeterminato e conoscibile ex-ante - per la fine delle fasi di pre-asta dei singoli titoli. Il termine delle fasi di pre-asta - diverso da titolo a titolo - sarà determinato da un algoritmo automatico e casuale. Al verificarsi di tale evento, verranno inibite tutte le nuove richieste di immissione, modifica e cancellazione delle proposte di negoziazione; con l'inizio del minuto successivo sarà avviata la fase di validazione dei prezzi. La nuova funzionalità si applicherà alle aste di apertura e di chiusura, e si estenderà anche alle eventuali aste infra-giornaliere. Ad esempio, con riferimento al segmento blue-chip le negoziazioni si svolgeranno con i seguenti orari: 08.00 - 09.15 (9.15.00 - 9.15.59) asta di apertura, fase di pre-asta; 09.16 - 09.20 asta di apertura, fase di validazione; 09.20 - 09.30 asta di apertura, fase di apertura; 09.30 - 17.25 negoziazione continua; 17.25 - 17.35 (17.35.00 - 17.35.59) asta di chiusura, fase di pre-asta; 17.36 - 17.40 asta di chiusura, fasi di validazione e di chiusura. 

CREDITO, SCATTA IL CONTO ALLA ROVESCIA PER BASILEA 2 LUNEDÌ A TORINO PARTE IL "ROAD SHOW" DI CONFINDUSTRIA E ABI PICCOLA INDUSTRIA IN ALLARME CONTRO LE POSSIBILI RESTRIZIONI DEL CREDITO 
Roma, 18 novembre 2002. Parte oggi, a Torino, la prima tappa del "road show" della Piccola Industria di Confindustria e dell'Abi sulla prossima entrata in vigore del nuovo accordo sui coefficienti patrimoniali delle banche (il cosiddetto Basilea 2). Obbiettivo: analizzare e informare per tempo sulle implicazioni che deriveranno per banche e imprese dall'intesa. Ad esprimere le preoccupazioni che il nuovo metodo di valutazione dei fabbisogni patrimoniali in relazione ai rischi possa comportare una sorta di "razionamento" del credito per le piccole e medie imprese, è Francesco Bellotti, presidente della Piccola di Confindustria, che fa notare come il "fattore finanza" rappresenti una variabile indispensabile per un processo di crescita duraturo e sostenibile. Bellotti sottolinea inoltre come la competizione sempre più accesa su mercati globali esiga sempre nuovi e maggiori investimenti: "In questa fase le imprese hanno bisogno di un mercato creditizio inserito in un sistema finanziario moderno, in grado di affiancarle nel sostenere strategie innovative di sviluppo". Una cultura finanziaria, quindi, che, uscendo dalla limitata logica della concessione del fido bancario, si diversifichi in strumenti e metodi di finanziamento in concorrenza fra loro. Di fronte alle esigenze differenziate delle piccole imprese, Basilea 2 - conclude Bellotti - prospetta invece un rapporto banca-impresa sempre più standardizzato e impersonale, un processo che comporterà nel tempo conseguenze negative per lo sviluppo delle imprese di piccole dimensioni, ponendole di fronte a vincoli finanziari, alla mancanza di strumenti alternativi al credito o alla loro sostanziale inaccessibilità. I temi del convegno "Basilea 2 quali implicazioni per banche e imprese" saranno affrontati in una conferenza stampa in programma alle ore 12 presso il Centro Congressi dell'Unione industriale di Torino, via Fanti 17 . Partecipano: il presidente della Piccola Industria di Confindustria Francesco Bellotti, il presidente del comitato Piccole banche Abi Camillo Venesio, il presidente dei piccoli industriali di Torino Ruggero Lenti. 

NASCE IL FACULTY CLUB PER I MANAGER DEL CREDITO FONDATO DA IBM E DALL'ISTITUTO STUDI BANCARI 
Segrate, 18 novembre 2002 - Ibm e Isb, hanno costituito il Faculty Club Direttori Centrali Crediti, con l'obiettivo di permettere ai Credit Manager e ai Risk Manager del sistema bancario italiano di incontrarsi periodicamente per condividere le proprie idee ed esperienze e, inoltre, affinare le conoscenze, le responsabilità, le azioni da intraprendere. I recenti cambiamenti del mercato finanziario, l'accelerazione imposta dalla concorrenza e l'evoluzione delle normative, stanno portando gli istituti di credito a modificare i propri modelli di business. A fronte di tali cambiamenti assume un'importanza strategica la disponibilità di sistemi di gestione innovativi, anche tecnologicamente, per il contenimento dei costi e dei rischi. Partendo da questo concetto, gli incontri del Faculty Club Direttori Centrali Crediti si propongono lo scambio di opinioni e la ricerca di soluzioni per rispondere alle crescenti esigenze del mondo bancario. I temi oggetto di discussione riguardano, tra l'altro, l'allocazione del capitale, la valutazione del rischio, la migliore gestione del portafoglio, la cartolarizzazione e l'ottimizzazione dei crediti in sofferenza. Secondo Luciano Martucci, Direttore Settore Servizi Finanziari di Ibm Italia, "l'iniziativa Faculty Club consentirà agli aderenti di valutare le problematiche dal punto di vista del business, con una particolare attenzione agli aspetti interdisciplinari e interfunzionali, così complessi da risolvere." "Il conto economico delle banche nel 2003 e seguenti, sarà fortemente influenzato dal margine di contribuzione, dalla monitorizzazione del credito e dall'attenzione alla gestione delle masse incagli/sofferenze" afferma Aldo Casali, Presidente Istituto Studi Bancari Lucca. Il primo incontro del Faculty Club Direttori Centrali Crediti si terrà lunedì 18 novembre, presso il Forum Ibm in Via Siusi 2/1 a Milano. Saranno presenti Elio Catania, Presidente IBM Italia, Luciano Martucci, Direttore Settore Servizi Finanziari Ibm Italia, Aldo Casali, Presidente Istituto Studi Bancari Lucca e alcune delle personalità più rappresentative del mondo finanziario, imprenditoriale e universitario. 

PIONEER INVESTMENTS COMPLETA L'ACQUISIZIONE DI MOMENTUM ASSET MANAGEMENT E PROSEGUE LA RAPIDA CRESCITA NEL SETTORE DEGLI HEDGE FUNDS 
Milano, 18 novembre 2002 - Pioneer Global Asset Management ("Pgam"), unita' di asset management del Gruppo UniCredito Italiano, ha completato oggi, per un importo complessivo di 110 milioni di dollari, l'acquisizione del 100% di Momentum Asset Management ("Momentum"), tra i principali operatori internazionali nella gestione di fondi di fondi hedge. L'acquisizione di Momentum si inquadra nel progetto di espansione e potenziamento di Pioneer Investments nel settore degli hedge funds, dove è già presente dal 1998 a Dublino con la divisione Pioneer Alternative Investments. Grazie a questa acquisizione, Pioneer Investments, che dispone di una gamma prodotti incentrata su hedge funds a singola strategia, cui nel 2002 si sono affiancati 3 fondi di diritto italiano multi-strategia, potrà arricchire e completare la propria offerta avvalendosi della consolidata esperienza di Momentum, attivo dal 1987 nel segmento dei fondi di fondi hedge a forte aciclicità e bassa volatilità. La nuova divisione dedicata agli investimenti alternativi potrà contare su un patrimonio in gestione superiore ai 2 miliardi di euro, 75 professionisti ed uffici a Boston, Buenos Aires, Hong Kong, Madrid, Miami, Milano, Monaco, Parigi, Praga, Singapore e Varsavia cui si aggiungeranno le unità operative appartenenti a Momentum ubicate nelle principali piazze finanziarie quali Londra, New York e Hong Kong. Responsabile della nuova divisione sarà Alberto La Rocca, già Amministratore Delegato di Pioneer Alternative Investments. Commentando l'operazione, Dario Frigerio, Amministratore Delegato di Pioneer Global Asset Managemet, ha confermato come "gli hedge funds rappresentino una componente fondamentale per un'offerta di soluzioni di investimento completa, soprattutto in contesti di elevata volatilità dei mercati finanziari. I nostri progetti di espansione prevedono la conquista di importanti quote di mercato in Europa, Stati Uniti ed Asia, dove recentemente il legislatore ha esteso ai risparmiatori privati la possibilità di investire in fondi di fondi hedge". 

ENEL: STIPULATA LINEA CREDITO REVOLVING DA 5 MILIARDI DI EURO
Milano, 18 novembre 2002 - E´stata stipulata in data 14 Novembre la nuova linea di credito revolving a 364 giorni da 5 miliardi di euro a favore di Enel spa destinata a rifinanziare il prestito sindacato di pari importo in scadenza il prossimo 18 Novembre. L´operazione è stata diretta da Mediobanca e da Jp Morgan e vi hanno aderito complessivamente 28 banche di cui 8 italiane e 20 estere, con una oversubscription superiore al 25%. L´indebitamento netto consolidato di Enel al 30 settembre scorso è pari a 23.377 milioni di euro, in calo del 2,3% rispetto al precedente 30 giugno. Nello stesso periodo, il debito a breve termine, pari a 6.856 milioni di euro, si è ridotto dell'11%. 

BANCA POPOLARE DI SONDRIO: FINANZIAMENTI AGEVOLATI AI SENSI DELLA LEGGE REGIONALE N.35/96 - "INTERVENTI REGIONALI PER LO SVILUPPO DELLE IMPRESE MINORI" 
Sondrio, 18 novembre 2002 - La convenzione, in essere dal 1988 fra Bps istituto e Finlombarda SpA, società finanziaria della Regione Lombardia, per la concessione di finanziamenti agevolati alle piccole e medie imprese è stata recentemente modificata e ampliata nei contenuti. Possono beneficiare dei prestiti, attualmente erogati al tasso del 3,37%, le imprese operanti nel settore manifatturiero, nonchè di servizio diretto alla produzione, e in misura minore anche le imprese artigiane che effettuano investimenti finalizzati allo sviluppo aziendale, alla realizzazione di prodotti e processi innovativi e all'introduzione delle nuove tecnologie di comunicazione e di connessione interattiva in rete (New Economy). L'importo massimo finanziabile risulta pari al 70% della spesa prevista dal progetto d'investimento con un massimo di euro 1.549.370,70.

BANCA POPOLARE DI SONDRIO NELLA PRIME 500 IMPRESE EUROPEE 
Sondrio, 14 novembre 2002 - Il mensile economico tedesco Manager-Magazin ha inserito Bps nella sua speciale classifica "Euro 500" riferita alle 500 migliori imprese europee. Gli esperti del magazin, in collaborazione con la prestigiosa Università di Halle e con gli esperti del mercato dei capitali di Deloitte Consulting, hanno utilizzato, quale base della ricerca, l'indice Stoxx, cioè l'indice generale che raggruppa le 500 più grandi imprese europee quotate in borsa per capitalizzazione di mercato e free float (parte del capitale azionario liberamente negoziabile). Gli esperti hanno parametrato per ciascuna delle 500 imprese i costi per la formazione del capitale proprio, l'utile dopo le imposte e la rendita del capitale. Da questo deriva la Rendita Fondamentale Superiore che per un'azienda sana è indice di "guadagno interno". Dai bilanci delle 500 aziende prese in esame sono stati pure valutati lo sviluppo del volume d'affari, i costi per investimenti e le performance di borsa. Dopo questo attento esame Bps è risultato essere 213° (282° nel 2001) nella classifica generale "Euro 500" e 26° in quella particolare riferita alle migliori 62 banche europee. In questa ultima classifica di settore sono soltanto 17 le banche italiane presenti di cui solamente 5 (Banca Popolare di Verona, UniCredito Italiano, Banca Popolare di Bergamo, Banca Lombarda e Credito Emiliano) precedono la Banca Popolare di Sondrio. 

CARLO PAMBIANCO : LE STRATEGIE DELLE AZIENDE DELLA MODA NEI NUOVI SCENARI DI MERCATO 
Milano, 18 novembre 2002 - Di seguito la sintesi dell'intervento di Carlo Pambianco : "Nel mese di marzo 2000 la Borsa raggiunge il suo valore massimo. Da quella data la bolla speculativa inizia a sgonfiarsi ed incominciano i primi effetti negativi sui consumi. Gli avvenimenti dell'11 settembre 2001 accelerano questo processo che porta ad un calo generalizzato e consistente dei consumi in tutti i paesi. La prima parte del mio intervento analizza le strategie perseguite dai principali Gruppi ed Aziende della Moda fino al marzo 2000 (crescita diretta, diversificazioni, apertura di negozi, acquisizioni,) e le modifiche che queste hanno prodotto nel quadro competitivo del Sistema. I grandi marchi sono entrati nei settori che un tempo erano appannaggio esclusivo dei vari specialisti di prodotto (occhiali, profumi, calzature, pelletteria, orologi) e ne hanno modificato la struttura. La seconda parte analizza gli effetti economici e finanziari che la crisi di mercato ha prodotto sui bilanci dei grandi Gruppi sia monomarca che multimarca. Tutti i valori sono tendenzialmente in discesa, anche se rimangono su livelli abbastanza elevati (utile netto attorno al 6-7%). L'analisi tocca anche i bilanci di un campione di 50 medie Aziende, che mostrano risultati nettamente inferiori (utile netto 1-2%). La terza parte analizza gli scenari della moda nel breve e medio/lungo termine alla luce anche di una ricerca che abbiamo condotto sugli atteggiamenti di acquisto dei consumatori dei prodotti della Moda nelle principali capitali (Milano, Parigi, New York, Tokyo). La ricerca mostra un consumatore con meno potere di acquisto, più prudente e selettivo, meno fedele, più aperto ad esperienze di acquisto più trasversali (può passare indistintamente dal negozio Gucci al negozio Zara), più cosciente della sua libertà e capacità di costruire il proprio mondo di prodotti, con brand e stili diversi. Questi cambiamenti nel comportamento di acquisto dei consumatori stanno premiando, almeno nel breve termine, le Aziende di fascia più commerciale che hanno fatto dell'innovazione di prodotto, del servizio e della competitività di prezzo il loro punto di forza. Lo scenario futuro della moda rimane quindi incerto. Fattori esterni importanti e incontrollabili (rischio guerra, valore dollaro, flusso turistico...), frenano ancora i consumi e condizionano le strategie delle Aziende, che invece hanno bisogno di crescere sui loro marchi e/o di rilanciare i marchi acquisiti. Nel breve termine non è prevedibile una ripresa sostanziale dei consumi. Le strategie di risposta delle Aziende sono orientate a rifocalizzare il sistema, a recuperare efficienza, a comprimere i costi, a rallentare ove possibile i nuovi progetti, a ridurre gli investimenti in comunicazione (anche se non mancano Aziende che in questo momento, avendo le disponibilità, continuano ad investire ).Questa strategia riguarda tutte le Aziende, di tutte le dimensioni, sia le Aziende Multibrand che quelle Monobrand, pur se queste ultime si trovano oggi in una situazione migliore rispetto alle prime (minori costi di ammortamento, minori oneri finanziari, utili più elevati, ... ). Il mercato del lusso tende ad arroccarsi sulla parte più alta, verso il super lusso. I valori complessivi del lusso sono scesi da circa 45.000 miliardi di euro nel 2001 a 42.000 nel 2002. Nel medio/lungo termine è ipotizzabile che le strategie di fondo delle Aziende non subiscano modifiche sostanziali. Eventualmente potranno essere introdotte correzioni di rotta per tenere conto di qualche nuovo orientamento dei consumatori, ma in un mercato globale, che ormai è una realtà consolidata, i fattori di successo continueranno ad essere gli stessi: una continua innovazione di prodotto, un servizio rapido e personalizzato, una forte comunicazione, una politica più o meno spinta di negozi diretti, un approccio serio e organico anche a nuovi mercati emergenti (Russia, Cina, ....) e l'acquisizione di marchi per crescere più rapidamente e realizzare utili maggiori. La dimensione sarà ancora un fattore importante per operare in un mercato globale. C'è però spazio anche per le medie imprese. In un mondo di giganti infatti incominciano ad emergere nel mercato Aziende di media grandezza, estremamente innovative e vicine al consumatore, con prodotti glamour e di emozione, con strategie di crescita fortemente mirate sia settorialmente che geograficamente. Queste potrebbero crescere e affermarsi nel mercato, cogliendo l'opportunità di conquistare quei consumatori che, in numero crescente, cercano alternative di prodotto più personalizzate e meno massificate. 

IL GRUPPO HENKEL APRE UN CENTRO TECNOLOGICO IN GIAPPONE INVESTIMENTO DI 23 MILIONI DI EURO 
Milano, 18 novembre 2002 - Il Gruppo Henkel ha inaugurato in Giappone, a Yokohama, il nuovo "Henkel Loctite Technology Center Asia Pacific", che, con 130 addetti e 23 milioni di euro di investimenti, si pone l'obiettivo di rispondere alle esigenze del mercato asiatico con prodotti e soluzioni "ad hoc" e su misura. Milano, Italia/Yokohama, Japan - "Il nuovo Centro Tecnologico - ha dichiarato Guido De Keersmaecker, Vice Presidente Esecutivo Henkel Technologies del Gruppo Henkel - ci permette di soddisfare al meglio le richieste dei nostri clienti, vale a dire le imprese elettroniche ed automobilistiche giapponesi ed asiatiche, garantendo una crescita e una sempre maggiore affermazione del prodotto Henkel Loctite nel mercato asiatico." Con questa nuova unità, Henkel Loctite, oltre a quelle già presenti in USA, Germania ed Irlanda, può contare su 4 Centri Tecnologici, ciascuno con priorità ben definite, a seconda delle diverse esigenze locali. "E' particolarmente importante per Henkel Loctite, come specialista negli adesivi per l'ingegneria - e responsabile per l'implementazione del progetto in Giappone - poter offrire consulenza altamente specializzata ai propri clienti in tutto il mondo" ha dichiarato Heinrich Grun, Corporate Vice Presidente Loctite Engineering Adhesives del Gruppo Henkel. Henkel ha investito un totale di 23 milioni di euro per la realizzazione del nuovo Centro. L'"Henkel Loctite Technology Center Asia Pacific", in attesa del completamento della ristrutturazione del nuovo sito, è al momento, ospitato in un'area di oltre 6 mila mq, già destinata ai servizi di ricerca e sviluppo per Henkel Loctit. Il Gruppo Henkel è una multinazionale specializzata nella fornitura di prodotti al consumo, di sistemi industriali e servizi alle aziende. Le attività legate ai prodotti al consumo (Brands) comprendono i detersivi/prodotti per la pulizia della casa, cosmetici/igiene personale ed adesivi al consumo e per uso professionale. Henkel Technologies si compone di tre settori: adesivi industriali, adesivi per costruzioni e tecnologia delle superfici. L'Azienda è presente in tutto il mondo, con affiliate in più di 75 paesi. Al 30 Settembre 2002 il Gruppo conta 46.219 dipendenti, il 75% dei quali impegnati fuori dalla Germania. Nei primi 9 mesi del 2002, ha raggiunto vendite per 7,3 miliardi di euro ed un profitto operativo (EBIT) di 490 milioni di euro. 

UCRAINA: META PER L'INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE ITALIANE 
Roma, 18 novembre 2002 - In occasione della visita in Italia del Presidente dell'Ucraina, Leonid Kuchma, dal 26 al 28 novembre 2002, I'Ice organizza un evento promozionale di elevato profilo, mercoledì 27 novembre 2002 dalle ore 09.00 alle ore 18,00, presso la Sede di Roma via Liszt 21 . Il Presidente Kuchma ed il Prof. Antonio Marzano, Ministro delle Attività Produttive, interverranno ai lavori per rivolgere alcune parole di saluto ai partecipanti dei due Paesi. (Il programma dei lavori sarà disponibile sul sito dell'Ige  www.ice.it   ) sotto la rubrica "Agenda". L'Ucraina ha una popolazione di quasi 50 milioni di abitanti ed una superficie di quasi 700.000 chilometri quadrati, comparabile a quella della Francia, di cui circa il 58% è coltivato. li basso livello di Prodotto Interno Lordo (Pil) pro capite del Paese, rilevabile dai dati ufficiali, è in parte mitigato dall'esistenza dì un'economia non ufficiale che potrebbe raggiungere il 50% di quella ufficiale. Nell'anno 2000 si sono manifestate le prime inversioni dì tendenza, confermate nel 2001 con un ritmo crescente (il Pil e la produzione industriale sono cresciuti rispettivamente, dei 10.8% e del 16.9% da gennaio a luglio). Una combinazione di fattori relativamente pochi è stata decisiva nel conseguire tale risultato: il 40% dei deprezzamento reale della moneta verificatosi nel 1998 -- 1999, ha favorito l'acquisto di merci interne sostitutive delle importazioni e la competitività internazionale di settori industriali domestici; il settore delle esportazioni ha poi beneficiato della forte domanda di importazioni in mercati principali quali la Russia; la produzione della branche tradizionali dell'industria pesante è notevolmente aumentata e si è verificato un consistente rimpatrio dei capitali, grazie al miglioramento del clima d'affari; infine, lo Stato ha avviato riforme nel settore agricolo, smantellando le aziende collettive e ritirandosi dall'allocazione delle risorse e tentando di accrescere il credito commerciale alle aziende recentemente privatizzate. Malgrado il suolo ucraino sia uno dei più ricchi dei mondo, i redditi agricoli sono caduti bruscamente dopo l'indipendenza, a causa della penuria di fertilizzanti e di altri fattori critici. La tanto attesa divisione delle aziende connettive ha favorito l'emersione di un mercato per l'affetto del terreno agricolo, ed ha generato nuove imprese e società miste, aprendo allo stesso tempo la strada per accresciuti crediti alle imprese agricole ucraine. A partire dal 2001. il credito privato al settore agricolo è stato reso possibile da un programma governativo dí sussidi agli interessi e da migliorate prospettive di rendimento. L'approvazione di un codice agrario nell'ottobre 2001 ha quindi ampliato le prospettive di ristrutturazione. Il codice agrario ha chiarito il concetto di proprietà privata del terreno e garantito agli Ucraini il diritto di comprare la terra. La produzione primaria è cresciuta in importanza in confronto agli altri settori manifatturieri, con le industrie correlate all'acciaio ed all'energia in forte preminenza. li settore della trasformazione agro-alimentare ha registrato una forte crescita negli ultimi amai ed è il maggior beneficiario di investimenti esteri diretti. Mentre la ripresa economica nel 2000 si è basata su settori manifatturiera a basso valore aggiunto, segnatamente metallurgia, la perdurante espansione nel 2001 è però stata meno dipendente dall'industria di base ed ha fornito qualche segno premonitore di progresso verso una base più ampia e più sostenibile di ripresa economica. Settori a più alto valore aggiunto (incluso l'impiantistica, l'industria alimentare e l'industria energetica) hanno contribuito in maniera determinante. In contrasto all'economia ufficiale, l'edilizia nell'economia parallela ha avuto una crescita esplosiva persino durante il profondo declino economico sofferto negli anni '90, .grazie all'edilizia privata, soprattutto le abitazioni di campagna. Gli investimenti esteri si sono concentrati principalmente nell'industria alimentare, nel commercio interno, nella produzione di macchinario, nella lavorazione dei metalli_ Alcuni settori hanno cominciato con successo un cammino di sviluppo basato su modelli di economia di mercato (p.e. agro-industria, tessile, altre industrie leggere), in altri predominano i cartelli dell'industria pesante costituita durante il regime sovietico, che mantengono la loro influenza imperativa sulla determinazione delle politiche governative. L'evento promozionale organizzato dail'Ice prenderà la forma di un "partnership forum". nell'ambita dei quale saranno previsti incontri bilaterali con imprese ucraine ed una presentazione del potenziale di investimento del Paese, incluse le fonti di finanziamento bilaterale, comunitarie e multilaterali disponibili. Le banche interessate possono sottoporre documentazione sulle loro operazioni finanziarie verso l'Ucraina, da distribuire ai partecipanti, al seguente indirizzo di posta elettronica: cooperazione@ice.it  . Imprenditori italiani che abbiano già avviato attività di collaborazione industriale in Ucraina saranno chiamati a testimoniare delle prospettive di accesso al mercato. Le aziende ucraine partecipanti all'evento dovrebbero essere circa 20, operanti nei settori dell'industria agro-alimentare, dell'industria leggera (tessile-abbigliamento, calzature e pelletteria), dell'industria metal-meccanica e della lavorazione del legno, inclusa la produzione di mobili, dell'edilizia e dei materiali da costruzione. Saranno presenti anche rappresentanti delle Regioni di Donetsk, Dnepropetrovsk, Lviv, che proporranno progetti di cooperazione. (Gli elenchi.completi delle delegazioni istituzionale ed economica saranno disponibili sul sito dell'Ige www.ice.it  sotto la rubrica "Agenda".) 

IL NUOVO CORSO DEL VIETNAM: OPPORTUNITÀ DI AFFARI E INCENTIVI PER LE IMPRESE ITALIANE 
Milano, 18 novembre 2002 - In un contesto internazionale non facile, il Vietnam, nazione inserita nel cuore dei mercati asiatici e nel centro di un potenziale bacino di consumatori che supera i 600 milioni di persone, continua a svilupparsi rapidamente, l'economia è in trasformazione ed i cambiamenti tangibili sono davvero importanti: nuove infrastrutture, ospedali, scuole, programmi per l'ammodernamento del tessuto industriale e per la conservazione ed il miglioramento dell'ambiente testimoniano i cambiamenti in atto. Sulla base di questa intensa spinta allo sviluppo il governo ha perciò deciso, per attirare nuovi investimenti dall'estero, richiamare risorse e favorire un sano sviluppo degli affari, di approvare e promulgare nel 2000 una nuova legge sugli investimenti privati che crea nuove ed interessanti opportunità di business per le imprese straniere. Grazie al dinamismo dell'economia interna e alle nuove leggi, si è assistito ad una vera esplosione del settore privato con la creazione di 200.000 nuove imprese nate in meno di 2 anni, tra queste, più di 60.000 solo negli ultimi 6 mesi. Le nuove imprese private vietnamite, per svilupparsi hanno bisogno di nuove tecnologie, attrezzature, know-how e materie prime, bisogni che rappresentano naturalmente delle grandi opportunità di affari anche per le imprese italiane. Al fine di permettere alle nostre imprese di avvicinarsi alle opportunità presenti in Vietnam e di approfondire la conoscenza di questo importante Paese emergente, vi invitiamo a partecipare al seminario che Promos - Camera di Commercio di Milano, in collaborazione con Eurocham Vietnam, Hepza (Ho Chi Minh City Export Processing and Industrial Zone Authority) e la Camera di Commercio per il Sud Est Asiatico, ha organizzato il prossimo 27 novembre presso Palazzo Affari ai Giureconsulti a Milano. L'incontro, oltre a fornire una panoramica approfondita sulla situazione economica del Paese e sugli strumenti e incentivi a disposizione delle imprese straniere, intende dare agli imprenditori italiani la possibilità di incontrare e discutere, anche individualmente, sia con esperti e "decision maker" vietnamiti sia con altre imprese italiane che hanno un'esperienza di affari diretta in Vietnam. Il seminario fa parte di un più complesso programma di iniziative ed eventi incentrati su questo Paese che si concluderà con una missione di imprese italiane in Vietnam nel 2003. Il seminario si terrà a Milano il prossimo 27 novembre 2002 alle ore 9.00, a Palazzo Affari ai Giureconsulti in Piazza Mercanti 2. La partecipazione all'incontro è gratuita, è necessario per essere ammessi, registrarsi, compilando e restituendo la scheda di adesione allegata. Per informazioni e per il programma: Tel. 02 -76318091 fax 02-76390984 Email: ccisea@tin.it 

MULTIMEDIA E GLOBALIZZAZIONE:COME OPERARE SUI MERCATI ESTERI CONVEGNO ORGANIZZATO DA ANEE- ASSOCIAZIONE DEI SERVIZI E DEI CONTENUTI MUITIMEDIALI E DA ICE - ISTITUTO NAZIONALE PER IL COMMERCIO ESTERO
Milano, 18 novembre 20032 - In questo convegno che vede la partecipazione, tra gli altri, di esperti in materia del mercato italiano, statunitense, giapponese e cinese, si analizzano le opportunità e le criticità rappresentate dall'esportazione di prodotti e competenze multimediali nei paesi esteri extraeuropei in termini di appetibilità dei prodotti italiani, caratteristiche e peculiarità dei mercati esteri, informazioni sulla distribuzione, diritto d'autore, tecnologie. Si intende portare alcune considerazioni sulle competenze e conoscenze che le aziende italiane devono sviluppare per attuare interventi remunerativi sui mercati esteri per quanto riguarda figure professionali, strutture/canali operativi, organizzazione aziendale: presentare le iniziative istituzionali di incentivazione, promozione e sviluppo del settore multimediale presso i mercati esteri, li convegno si rivolge agli operatori multimediali italiani interessati all'esportazione dei propri prodotti su alcuni principali mercati extraeuropei quali gli Stati Uniti, il Giappone, la Cina, con particolare riferimento al settore culturale e dell'e-learning; agli operatori multimediali appartenenti alla catena del valore in termini di progettazione, design, contenuti, software, interessati ad offrire le proprie capacità e competenze professionali al mercato estero; alle società di consulenza, di promozione e servizi. 25 Novembre 2002 - Ore 9,30/13,30 Ufficio ICE - Palazzo delle Stelline Corso Magenta, 59 - Milano Si prega confermare la propria partecipazione per fax al numero 02.48025424 o per e-mail all'indirizzo segreteria www.anee.it  

AL FORUM STRAORDINARIO PER LA "MOBILITÀ SOSTENIBILE E LA QUALITÀ DELL' ARIA" UN PRIMO ESEMPIO OPERATIVO
Milano, 18 novembre 2002 - Anticipando l'attivazione dei gruppi di progetto in partnership alla luce degli impegni dichiarati in autunno dai vari attori, il 7 febbraio 2002 è stato convocato un Forum "straordinario" su un tema specifico inerente la "mobilità sostenibile e la qualità dell'aria". L'emergenza sanitaria ed ambientale, derivante dagli altissimi valori d'inquinamento dell'aria raggiunti nel mese di gennaio nel territorio provinciale ed in tutta la Pianura Padana, ha indotto le amministrazioni pubbliche ad attivare anticipatamente e con urgenza il Forum cittadino d'Agenda 21 locale, al fine di aprire con gli aderenti al processo e i rappresentanti della società civile, un confronto sul tema dell'inquinamento atmosferico. Infatti, la sensibilità e le attese create su tale tema a livello nazionale e locale, hanno indicato la necessità di superare i provvedimenti contingenti,necessari per fronteggiare le emergenze, stipulando un "patto con la città", volto a predisporre progetti e azioni nel breve periodo e a medio - lungo termine, definiti in modo partecipato e in grado di coinvolgere sia nell'assunzione di responsabilità, ma anche nella diretta esecuzione, tutti i soggetti della società civile, ognuno chiamato a "fare la propria parte". L'obiettivo di tale forum straordinario è stato di attivare un processo "dedicato", nell'ambito del più ampio Processo d'Ag 21 locale già attivo sul territorio, allo scopo di definire un "Piano strategico antinquinamento" che, attraverso partnership e alleanze, individuasse e realizzasse i programmi e progetti più efficaci nel breve, medio, lungo termine per migliorare la mobilità urbana e la qualità dell'aria. A tal fine, a seguito della partecipazione elevata e degli impegni espressi pubblicamente da numerosissime organizzazioni al forum del 7 febbraio, sono stati costituiti tre gruppi di lavoro operanti sui seguenti temi: sorgenti mobili d'emissioni sorgenti fisse d'emissioni organizzazione della città e del territorio Tali gruppi hanno seguito una scaletta di lavoro comune, che ha previsto: la dichiarazione preliminare dei possibili impegni dei partecipanti; la pre - individuazione di possibili gruppi di progetto, sulla base della convergenza degli impegni dichiarati; la costituzione effettiva di gruppi progetto in partnership e la firma degli accordi volontari, necessaria per la redazione dei progetti di massima da presentare al Forum plenario in oggetto. In particolare, gli incontri di lavoro specifici su temi ristretti hanno permesso di costituire ed attivare 14 Gruppi di Progetto in partnership. Il Piano Operativo del Comune di Reggio Emilia - In questa terza fase del processo di Ag 21 locale, il Comune di Reggio Emilia è stato attivamente impegnato, oltre che nella promozione e supporto del Processo generale (per la definizione degli impegni per l'Agenda 21 locale degli altri attori), anche nell'attivazione di un processo interno, altrettanto complesso e strategico, volto alla progressiva integrazione degli orientamenti/obiettivi contenuti nel Piano d'Azione del forum, con gli strumenti di gestione e governo dell'ente. Tale processo ha portato alla redazione del Piano Operativo del Comune di Reggio Emilia, contenuto nel presente documento. Esso rappresenta un piano concreto di azioni e progetti orientati allo sviluppo sostenibile del territorio locale, "messi in campo" dall'Amministrazione per l'anno 2002 e come tali finanziati a bilancio; questo piano che investe trasversalmente tutti i settori è a parziale attuazione delle azioni /progetto contenute nel Piano d'Azione o comunque coerente con gli obiettivi di sostenibilità indicati dal Forum. Partendo quindi, dagli indirizzi strategici di riferimento del Piano di Azione del Forum, il Comune di Reggio Emilia, con il proprio Piano Operativo per l'AG 21 locale, ha definito il proprio contributo alla realizzazione operativa di parte delle 400 azioni/progetto previste dal Forum recependo alcune priorità del Piano d'Azione all'interno degli strumenti di programmazione, in sintonia con gli obiettivi e i programmi dei singoli Assessorati e Servizi. Gli obiettivi - Con la realizzazione e la predisposizione del proprio Piano Operativo, l'Amministrazione Comunale si prefigge i seguenti obiettivi: esplicitare gli impegni dell'Amministrazione per l'AG 21 L, quale contributo all'attuazione del Piano d'Azione del Forum e alla sostenibilità dello sviluppo a livello locale; fare conoscere all'esterno e valorizzare gli impegni concreti che l'amministrazione mette in campo per l'Agenda 21 locale (informazione esterna); sviluppare una maggiore conoscenza e consapevolezza all'interno dell'ente delle ricadute in termini di sostenibilità delle attività settoriali (informazione interna); attivare un percorso - processo interno, indirizzato al confronto costante tra il Processo d'Ag 21 e gli strumenti di gestione e programmazione dell'Ente, volto a integrare e orientare le politiche e i programmi dell'ente locale, sulla base degli indirizzi strategici per lo sviluppo sostenibile che sono stati definiti in modo partecipato dalla comunità locale per "Reggio Sostenibile". Il percorso metodologico seguito per la realizzazione del Piano Operativo del Comune, è stato, quindi, finalizzato al raggiungimento degli obiettivi elencati nel precedente paragrafo. Le fasi di costruzione del presente documento possono essere, quindi, così sintetizzate: ricognizione (attraverso incontri / interviste mirate), all'interno dei diversi assessorati / servizi, dei principali progetti/azioni realizzati negli ultimi due anni (ultimati o in fase d'ultimazione), che già recepiscono parte degli obiettivi/azioni del Piano d'Azione definito dal Forum, anticipando lo stesso, o che comunque risultano coerenti con obiettivi di sostenibilità dello sviluppo ("Ag 21 inconscia", "le Buone Pratiche del Comune di Reggio Emilia"); confronto tra le linee generali di programmazione delle attività dei singoli settori previste per il 2002 - rispondenti a bisogni/obiettivi specifici del Servizio - con gli orientamenti indicati nel Piano d'Azione del Forum; ricalibratura ed integrazione dei programmi dei vari settori/servizi al fine di orientare le priorità d'intervento agli indirizzi del Piano d'Azione del Forum; riferimento/incrocio tra Piano d'Azione del Forum con il principale strumento di gestione (Peg), attraverso l'inserimento nella scheda obiettivi Peg 2002 di un'apposita voce di riferimento; esplicitazione degli impegni, attraverso la definizione di un programma dettagliato d' azioni/progetti del Comune di Reggio Emilia previsti per l'anno 2002 in attuazione di obiettivi/azioni contenute nel Piano d'Azione del Forum d'A21L (o comunque coerenti con loro); compilazione - in collaborazione con i Servizi - per ciascuna azione-progetto, di una "scheda" volta a descrivere in dettaglio lo stesso e a evidenziare i riferimenti con il Piano di Azione del Forum (vedere descrizione scheda - progetto); costruzione di un quadro sinottico di confronto tra il Piano Operativo del Comune e il Piano d'Azione del Forum al fine di analizzare le politiche di sostenibilità perseguite dall'Ente ed il contributo alla realizzazione degli indirizzi strategici del Forum. I contenuti - Il Piano Operativo del Comune di Reggio Emilia risulta così strutturato: 1.Quadro di sintesi del Piano Operativo del Comune di Reggio Emilia: elenco sintetico dei progetti-azioni previsti per l'anno 2002 da ogni Settore dell'Ente, coerenti con il Piano d'Azione del Forum, di cui sono a parziale attuazione. Nel quadro di sintesi sono indicate anche le principali Buone Pratiche segnalate da ciascun Servizio. 2. Quadro sinottico di confronto tra il Piano di Azione del Forum e Piano Operativo: matrice di confronto tra gli obiettivi specifici e le azioni indicati nel Piano di Azione dai vari Gruppi tematici e i progetti del Piano Operativo del Comune di Reggio Emilia, contenente i riferimenti e gli incroci tra i due documenti. 3. Le schede progetto-azione Piano Operativo 2002. - Schede dettagliate descrittive di ciascun progetto-azione previsto dal Piano Operativo 2002 e delle principali Buone Pratiche segnalate. Tali schede contengono, oltre ai dettagli del progetto ed ai riferimenti specifici al Piano di Azione, anche obiettivi di sostenibilità ambientale, economica e sociale, i target, gli indicatori di risultato. Nelle schede viene indicato se si tratta di un nuovo progetto (Progetto 2002 e Buona Pratica). Inoltre, sono descritti in apposite schede "Buone pratiche" alcuni dei principali progetti realizzati negli ultimi due anni (già ultimati o in corso di ultimazione), segnalati dai vari servizi come "Buone Pratiche". I dati - Il Piano Operativo del Comune di Reggio Emilia è costituito da 82 progetti/azioni da attuare nel 2002. Di questi 47 sono nuovi progetti, 35 sono l'implementazione e/o prosieguo di progetti già attuati anche negli ultimi anni. 13 sono, invece i progetti segnalatici dai vari Servizi, già ultimati che già recepivano "inconsciamente" gli obiettivi del Piano d'Azione del Forum o che erano coerenti con i criteri generali della sostenibilità (Buone Pratiche). I Servizi coinvolti sono 18, corrispondenti al 50% del totale della struttura dell'ente, a conferma della forte trasversalità degli impegni per l'Ag21. Sintesi conclusiva - Il Processo d'Ag21 locale avviato dall'Amministrazione Comunale già dal 2000 per lo sviluppo sostenibile locale, è uno strumento d'innovazione delle politiche pubbliche e private, in quanto strumento partecipativo che coinvolge fortemente la comunità locale. Esso è, infatti, strutturato come laboratorio d'idee e progetti, che richiede la condivisione delle responsabilità e delle risorse tra tutta la comunità per raggiungere obiettivi comuni e concordati. E' un processo complesso, dinamico ed in gran parte sperimentale, la cui efficacia si potrà misurare solo a medio - lungo termine, poiché la partecipazione richiede pazienza, tempo, negoziazione tra "attori", ma contiene anche i "vantaggi" dei processi negoziali : efficienza,stabilità equità. 

CONSEGNATA A VENEZIA LA NAVE DA CROCIERA "ZUIDERDAM" 
Venezia, 18 novembre 2002 - Si è svolta sabato 16 novembre presso la Stazione Marittima di Venezia la cerimonia di consegna della nave passeggeri "Zuiderdam", commissionata a Fincantieri dalla società armatrice statunitense Holland America Line del gruppo Carnival, primo operatore al mondo nel settore della crocieristica. Per l'occasione Fincantieri sarà rappresentata dal Presidente Corrado Antonini, dal Vice Presidente Roberto Tana e dall'Amministratore Delegato Giuseppe Bono; Carnival dal Chairman Micky Arison e Holland America Line dal suo Executive Stein Kruse. "Zuiderdam", il cui costo si aggira sui 400 milioni di dollari, è stata costruita nello stabilimento di Marghera ed è la prima di una serie di cinque unità che Fincantieri realizzerà per Holland America Line. La consegna delle navi gemelle avverrà nell'estate del 2003 ("Oosterdam"), nella primavera del 2004 ("Westerdam"), nell'autunno del 2005 e nella primavera del 2006. Le navi della classe "Vista", 84.000 tonnellate di stazza lorda, lunghe 290 metri, trasporteranno 3.200 persone tra passeggeri (2.400) ed equipaggio (800) alla velocità di crociera di 22 nodi, e saranno le più avanzate tecnologicamente e con le dotazioni di maggior lusso tra quelle finora costruite per la flotta Holland America Line. Queste unità saranno dotate, tra l'altro, di innovativi ascensori esterni su entrambe le fiancate e di spaziose cabine munite di ogni comfort (l'85% delle quali con vista esterna). Con la "Zuiderdam", nell'ultimo decennio, Fincantieri ha realizzato per il Gruppo Carnival quindici navi, mentre altre dieci verranno costruite per le varie società del Gruppo (Carnival Cruise Lines, Costa Crociere, Cunard Line) negli stabilimenti di Monfalcone, Marghera e Sestri Ponente. Tradotto in termini economici questo rapporto commerciale significa per Fincantieri ricavi pari a nove miliardi di dollari. Fincantieri è riuscita ad assicurarsi gli unici due ordini emessi dal mercato armatoriale dopo i tragici eventi dell'11 settembre 2001 e vanta oggi una quota di mercato del 40% nel comparto della costruzione di navi da crociera. 

VARATA A GENOVA COSTA FORTUNA
 Genova, 18 novembre 2002 - Si è svolta lunedì 11 novembre nello stabilimento Fincantieri di Sestri Ponente (Genova) la cerimonia del varo di Costa Fortuna, in costruzione per Costa Crociere, commissionata insieme alla unità gemella Costa Magica con un ordine dell'ottobre 2000. Costa Fortuna è la prima grande nave passeggeri dopo la Michelangelo, inaugurata nel 1965, a uscire dai cantieri di Sestri Ponente, che avevano già dato alla luce il mitico "Rex"(1931), l'"Andrea Doria" (1951), la "Cristoforo Colombo" (1953), la "Federico C" (1957), la "Leonardo da Vinci" (1958). Alcuni numeri della futura nuova ammiraglia della flotta Costa Crociere: 105.000 tonnellate di stazza lorda; lunghezza massima di 272 metri e una larghezza di 38; capacità massima di 3.400 passeggeri di cui 2.720 in letti bassi; 1.068 membri di equipaggio; 1.359 cabine passeggeri, di cui 853 esterne e 522 con balcone. L'entrata in servizio di Costa Fortuna è prevista per la fine del 2003. Dopo un anno salperà anche la sua gemella, Costa Magica, il cui primo troncone è attualmente in costruzione nello stabilimento Fincantieri di Palermo e giungerà a Sestri Ponente, trainato via mare, nelle prossime settimane. 

DA PIANETA A E.LECLERC-CONAD L'ALLEANZA TRA CONAD E E.LECLERC SI SOSTANZIA NEI NUOVI IPERMERCATI 
Terni, 18 novembre 2002 Diventa operativo l'accordo di partnership italo-francese tra Conad e E.Leclerc con la nascita dei primi punti vendita a insegna E.Leclerc-Conad. Quest'alleanza ha dato vita alla società Conalec S.r.l partecipata al 60% da Conad e al 40% da E.Leclerc che ha come obiettivo la creazione di un raggruppamento capace di operare nello scenario G.D.O. europea con una logica sovrannazionale, pur conservando l'identità cooperativa e la funzione sociale delle due organizzazioni che interndono creare tra loro sinergie a vari livelli Il cambio d'insegna, che coinvolge in questi giorni gli ipermercati di Terni, Pisa, Gallicano Viterbo e Civitavecchia appartenenti al canale Pianeta Conad rappresenta l'entrata in fase operativa dell'alleanza. Nella corso della conferenza stampa organizzata presso l'Hotel Royal Garden di Terni, i vertici Conad, rappresentati da Camillo de Berardinis, Amministratore Delegato del Gruppo Conad, e Danilo Toppetti, Amministratore Delegato della Cooperativa Conad Pac2000a, Ugo Baldi, Direttore Generale di Conad del Tirreno e Presidente di Conalec, nonché quella di Michel Eduard Leclerc, Co-Presidente del Gruppo E.Leclerc, hanno illustrato i termini della partnership Conad-E.Leclerc, che interessa in primo luogo il canale ipermercati, i programmi di sviluppo a medio termine e le novità che il consumatore potrà toccare con mano facendo shopping nei nuovi E.Leclerc-Conad. Il Gruppo Conad, al secondo posto in italia tra gli operatori della moderna distribuzione, ed E.Leclerc, leader nella grande distribuzione transalpina e gruppo di spicco a livello continentale, hanno deciso di unire i punti di forza delle rispettive organizzazioni nell'ambito di un progetto che si pone tra gli obiettivi raggiungere la leadership nel mercato italiano relativamente al format ipermercati. Gli ipermercati E.Leclerc-Conad, pur in un ambito di continuità storica garantito dal ruolo centrale degli imprenditori locali, faranno della tutela dell'interesse del consumatore l'asse portante del loro posizionamento con positivi riflessi per il consumatore in termini di convenienza, apertura a servizi e mercati innovativi, ampliamento ed ulteriore qualificazione dell'offerta di prodotti a marca propria, come testimonia il claim della campagna pubblicitaria "L'ipermercato che difende la tua spesa" "Le prime cinque trasformazioni d'insegna fanno parte di un programma più ampio che, in un triennio, prevede l'apertura di 30 punti vendita sul territorio nazionale.," afferma Camillo De Berardinis. "In ogni caso la nostra alleanza ha un ambito molto più esteso e articolato di sinergie attivabili, che spaziano dalla collaborazione nell'ambito della marca commerciale e della negoziazione alla promozionalità, con l'obiettivo di giungere alla creazione di una centrale europea aperta ad altri partners e capace di accreditarsi come punto di riferimento per i commercianti indipendenti e l'associazionismo europeo." "L'alleanza con il Gruppo Conad si è sviluppata innanzitutto grazie alla condivisione dei valori di base delle imprese, ovvero la capacità di coniugare lo sviluppo del profitto d'impresa con il ruolo sociale e con l'attenzione alla difesa dei consumatori ed alla tutela dell'ambiente," dichiara Michel Eduard Leclerc. "Nello specifico del canale ipermercati, E.Leclerc contribuirà trasferendo il know how acquisito con una più lunga esperienza sulle gradi superfici di vendita in Francia e accelerando, perciò, l'innovazione. Alcuni esempi, estremamente concreti, di tale innovazione saranno costituiti dall'ingresso nel settore carburanti con la propria insegna e dalla creazione di corner oreficeria nei punti vendita E.Leclerc-Conad, che saranno a loro volta improntati a una politica di tutela delle aspettative del consumatore in termini di qualità e convenienza." "Attraverso Conalec , la società detentrice del marchio E.Leclerc - Conad, saremo in grado di sostenere lo sviluppo degli imprenditori associati del settore commerciale anche in un canale che richiede investimenti di grande entità " sottolinea Ugo Baldi -Presidente di Conalec - "In questo modo ci sarà possibile rafforzare il gruppo Conad anche sugli ipermercati - fino ad oggi presidiati in maniera non strategica - senza dovere rinunciare ai valori tipici dell'associazionismo e della cooperazione che hanno caratterizzato lo sviluppo di Conad fin dalla sua nascita". 

ATM E LA RINASCENTE: LO SHOPPING E' SCONTATO 
Milano, 18 novembre 2002 - Atm e laRinascente hanno raggiunto un importante accordo di collaborazione rivolto al vasto pubblico dei Clienti che preferiscono la comodità e la convenienza dell'abbonamento annuale Atm all'uso di altri mezzi di trasporto. Una partnership tra due grandi società presenti storicamente sul territorio milanese che, promovendo gli spostamenti con l'utilizzo del servizio di trasporto pubblico a Milano, rappresenta un passo concreto verso il miglioramento della vivibilità della città, soprattutto in vista delle imminenti festività natalizie. Grazie all'accordo stipulato, i titolari di un abbonamento annuale ordinario Atm hanno diritto ad uno sconto del 10 per cento nei quattro punti vendita La Rinascente della Lombardia (Milano piazza Duomo, Milano viale Certosa, Monza e Lodi). Le tessere sconto potranno essere ritirate presso tutti gli Uffici Informazione e Vendita Atm situati in metropolitana (AtmPoint - Galleria del Sagrato, stazione metropolitana 1 e 3 di Duomo aperto lunedì-sabato 7.45-20.15; stazioni metropolitane di Cadorna M1/M2, Centrale FS M2/M3, Loreto M1/M2, Romolo M2 aperti lunedì-sabato 7.45-19.15) da venerdì 22 novembre (fino a esaurimento delle 50.000 tessere disponibili). Per ottenere lo sconto presso il punto vendita, sarà sufficiente presentare alla cassa la tessera Rinascente unitamente all'abbonamento annuale Atm in corso di validità. La tessera sconto è valida fino al 31 dicembre 2004 e potrà essere utilizzata in tutti i reparti (esclusi reparti Profumeria e Liste Nozze), dal lunedì al venerdì dalle 18.00 alle 22.00 e sabato e domenica senza limiti di orario. Lo sconto non è cumulabile con altre iniziative promozionali in corso presso le filiali e nel periodo dei saldi la tessera è utilizzabile solamente durante la prima settimana. Un modo nuovo e vantaggioso, dunque, per affrontare gli spostamenti nella città e uno shopping attraente, che Atm e la Rinascente hanno pensato per i Milanesi più attenti e consapevoli. 

SEMINARIO: I FORMAT DELLA DISTRIBUZIONE IN ITALIA E ALL'ESTERO 
Milano, 18 novembre 200 2- Il seminario si propone di descrivere le principali innovazioni in atto nei Punti di Vendita della grande distribuzione moderna. Il settore del retail è attraversato da grandi trasformazioni che modificano molti aspetti dell'interazione tra consumatore e Punto di Vendita. Partendo dall'analisi dell'evoluzione dei format della moderna distribuzione (ipermercati, superstore e department store) il seminario si propone di evidenziare agli operatori, del retail e delle aziende produttrici di beni di largo consumo le principali aree di investimento per i prossimi anni. Verrà delineato uno scenario possibile, in Europa e in Italia, del commercio al dettaglio. Particolare attenzione è posta alla composizione degli assortimenti, alla gestione del negozio, all'analisi degli indicatori di efficacia ed efficienza delle superfici commerciali, alla gestione del consumatore nel Punto di Vendita e alle attività di animazione in-store e di co-marketing. Docente Massimo Gennarelli. Responsabile Area Marketing di Istud - Istituto Studi Direzionali. Direttore del Master in Marketing Management presso lo stesso Istituto. E' stato docente incaricato di Marketing presso l'Università degli Studi di Salerno. PhD Student presso la Bournemouth University (UK) con progetto di ricerca sulle relazioni tra industria e distribuzione nei mercati inglese e italiano. Svolge attività di formazione presso l'Istud e dal 1996 è docente di retail e marketing per importanti gruppi della grande distribuzione italiana. Collabora con la rivista Largo Consumo. Contenuti I format della distribuzione moderna in Europa; Il mercato britannico, focus su superstore e department store; Il mercato francese, focus su ipermercati; Il mercato olandese, focus su supermarket; Il mercato italiano: differenze e analogie con i principali mercati europei; Gli indicatori di gestione delle superfici commerciali; Le attività di servizio al cliente nel Punto di Vendita; La composizione degli assortimenti; L'animazione in store; Le attività di co-marketing; Lo scenario possibile in Europa e in Italia.
Testimone Nicholas Alexander. Direttore responsabile della School of Business, Retail & Financial Services della Ulster University dove insegna Services Management. Esperto di International Retailing e Retail Structure & Strategies e consulente di Marks & Spencer, J. Sainsbury e Tesco. Ha insegnato Retail Management alla Bournemouth University e Retailing all'Università di Edimburgo. E' stato membro del "Retail and Consumer Services Foresight Panel", della "Foresight Task Force" sull' E-Commerce e di gruppi di lavoro del Dipartimento del Commercio e dell'Industria del Governo del Regno Unito. Autore di numerosi scritti accademici e commercial report. E' stato relatore in numerose conferenze in Europa, Nord America e Australasia. Pubblica articoli su "The Service Industries Journal", "The International marketing Review" e "Business History". Testimonianza Analisi dell'evoluzione del mercato britannico; Focus sui format superstore e department store; Analisi di scenario del retail a livello europeo. 20 novembre 2002 dalle h. 9.00 alle 18.00 presso Centro Congressi Palazzo delle Stelline Corso Magenta, 61 - Milano 

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