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2003 anno 6°  

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14 FEBBRAIO 2003

pagina 3

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UNA NUOVA STRUTTURA ORGANIZZATIVA PER L'ISTITUTO SUPERIORE DI COMUNICAZIONE DI MILANO: FRANCO BALESTRIERI ALLA DIREZIONE 

Milano, 14 febbraio 2003, Stefano Paschina, Amministratore Delegato del Gruppo Europa Felix, grande network privato italiano, attivo da oltre trent'anni nel campo della formazione con l'Istituto Superiore di Comunicazione, l'Istituto Europeo di Design e Genesio, ha affidato a Franco Balestrieri la direzione dell'Isc. Franco Balestrieri, 38 anni, già Vicedirettore Isc, proveniente da una lunga esperienza nella direzione marketing e comunicazione di note aziende del made in Italy, assume ora l'incarico di Direttore dell'Istituto Superiore di Comunicazione di Milano. "Applicarsi oggi - dice Balestrieri - nel settore della formazione, ricco di scenari sempre più competitivi, è una sfida stimolante che ho deciso di affrontare con grande piacere". 

DAL POLITICHESE ALL'ITALIANO: DAI TECNICISMI AI NEOLOGISMI, DALLE INCROSTAZIONI DI BUROCRATESE ALL'AMMINISTRAZIONE COLLOQUIALE DAL CONSOLIDAMENTO DELLA COMUNICAZIONE POLITICA ALLA RIVOLUZIONE DELLA COMUNICAZIONE PUBBLICA 
Milano, 14 febbraio 2003 - Come è cambiata la comunicazione del mondo politico internazionale e come si è trasformato lo scenario italiano, quali sono state le forme di comunicazione politica "tradizionali" e quali sono le soluzioni nuove e decisive per posizionare un partito o un candidato o per vincere una campagna elettorale. E come è cambiata la comunicazione delle istituzioni nel mondo dell'elezione diretta dei sindaci, dei presidenti delle province e dei governatori. Questi e altri argomenti verranno trattati Martedì 18 Febbraio presso l'aula magna dell'Isc - Istituto Superiore di Comunicazione, da Marco Marturano, noto consulente di comunicazione politica, che analizzerà i cambiamenti della comunicazione del mondo politico e delle istituzioni italiane. Il discorso parte dal piano della politica, come si sono dilatati i tempi delle campagne elettorali - un tempo la durata standard era di un mese, ora hanno un arco temporale di riferimento di oltre sei mesi - e arriva a soffermarsi sulle tendenze nel mondo delle istituzioni Le stesse logiche infatti che hanno cambiato la comunicazione elettorale e dei partiti - l'importanza degli uomini e non più del partito, la leadership - hanno di pari passo influenzato il settore istituzionale, ad esempio si parla più del ministro che del ministero. L'obiettivo comune è entrare in contatto con il pubblico di riferimento tramite una comunicazione di pubblico interesse, servendosi di diversi strumenti, ovvero utilizzando anche tecnicismi e neologismi acchiappaelettori. A proposito di questo specifico argomento, interverrà all'incontro Alessandro Amadori, autore di "Mi consenta", il libro che ha scoperto le carte della strategia di comunicazione di Silvio Berlusconi. Per informazioni e.kluzer@milano.isc.it 

LA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE WORLD FOOD PROGRAMME - BENETTON 2003 È DEDICATA AL CIBO, CHE PUÒ SIGNIFICARE SALUTE, EDUCAZIONE, EMANCIPAZIONE, LAVORO, PACE, SPERANZA PER IL FUTURO FOOD FOR LIFE 
Ponzano, 14 febbraio 2003 - La campagna mondiale di comunicazione 2003 United Colors of Benetton e World Food Programme, l'agenzia delle Nazioni Unite in prima linea per la lotta contro la fame nel mondo, intende riproporre con evidenza il problema della fame che oggi rappresenta la più grande emergenza umanitaria mondiale, anche se, di fatto, è stata dimenticata dai media e dall'opinione pubblica. Le fotografie scattate dal giovane fotografo di Fabrica James Mollison in Afghanistan, Cambogia, Guinea e Sierra Leone testimoniano la stretta relazione tra i problemi della malnutrizione e i vari aspetti sociali dell'esistenza. Il cibo diviene un vero e proprio agente di cambiamento sociale, importante motore di pacificazione e di sviluppo, in grado di cambiare drasticamente le prospettive di vita futura degli individui. "Il problema della fame può essere risolto, perché il mondo produce cibo a sufficienza per sfamare tutti", ha detto James T. Morris, Direttore Esecutivo del WFP. "Eppure, ogni cinque secondi una persona muore per fame o per cause ad essa correlate. E dato che il numero delle persone che muoiono per fame è in aumento, dobbiamo attirare urgentemente l'attenzione sul problema con tutti i mezzi possibili, per evitare che questa terribile tragedia continui. Spero che questa iniziativa crei la base per una discussione pubblica di rilievo sulla fame e ricollochi questo argomento in cima alle priorità internazionali." "Abbiamo scelto di collaborare con il WFP perché ne condividiamo l'impegno e il carattere concreto delle iniziative. Come già avvenuto con altre associazioni umanitarie, ci siamo schierati al suo fianco con una campagna in cui crediamo fermamente, anche perché rappresenta un momento di sintesi di alcuni temi sociali, guerra, malattia, emarginazione, di cui ci siamo occupati nei nostri precedenti progetti di comunicazione", ha affermato Luciano Benetton. A partire dalla foto simbolo della campagna, Food for life, che mostra un uomo la cui protesi metallica è a forma di cucchiaio, le immagini (che appariranno in affissione e sulla stampa di tutto il mondo) raccontano le storie vere di persone rappresentate nella propria individualità: donne, bambini e uomini, le cui possibilità di riscatto dalla violenza, dall'emarginazione e dalla miseria dipendono strettamente dalla possibilità o meno di trovare il cibo. In Sierra Leone, ad esempio, gli ex-combattenti delle diverse fazioni ricevono aiuti sotto forma di cibo quando depongono le armi, e sono avviati ad attività lavorative che gli consentano di mantenersi in tempo di pace. In Afghanistan le donne sono retribuite con razioni di cibo per svolgere lavori strettamente necessari: così sono incoraggiate a raggiungere l'indipendenza e a ricostruire le loro vite. Di grande importanza è anche il programma per la distribuzione di cibo nelle scuole, attraverso il quale il Wfp offre pasti caldi come incentivo ai bambini per andare a scuola e ricevere un'educazione. Gli aiuti in cibo diventano così "Food for peace", "Food for work", "Food to go home", "Food for education" e "Food for protection", contribuendo, senza creare dipendenza, a offrire nuove possibilità per ricostruire la coscienza di sé nelle vite di coloro che li ricevono. Tutte le storie e i temi della campagna Wfp-United Colors of Benetton 2003 sono stati riuniti e approfonditi in uno speciale allegato a Colors 54 Cibo, dal titolo "Hunger". La campagna Benetton 2003, che vedrà un investimento di oltre 15 milioni di euro in oltre 30 paesi del mondo, rientra in un più ampio progetto di comunicazione sul cibo, ideato e realizzato da Fabrica, che comprende altre due principali iniziative. Colors 54 Cibo presenta le abitudini alimentari, i riti e il tempo dedicato al mangiare, al bere e alla preparazione del cibo in varie parti del mondo (con un allegato che racconta e amplifica i contenuti della campagna United Colors of Benetton 2003). Il cibo come mezzo di comunicazione, espressione artistica e del design è protagonista del volume 2398 gr. (il peso stesso dell'opera) realizzato da Fabrica per i tipi di Electa. I giovani artisti del centro Benetton, insieme con altri di fama mondiale, sono stati invitati a rappresentare il cibo ciascuno a suo modo: come feticcio, rituale, eccesso, dipendenza, festeggiamento, emozione, riflessione, contraddizione, oppressione, ossessione. 

CANDY: UN PIANO DI COMUNICAZIONE DEDICATO AGLI ELETTRODOMESTICI DA INCASSO "60x60 D'ORA IN POI FA 5" 
Milano, 14 febbraio 2003 "60x60 d'ora in poi fa 5". È questo lo slogan coniato da Gfb Consulting, società di consulenza per la comunicazione integrata, per presentare al trade il nuovo piano di cottura a 5 fuochi lanciato dal Gruppo per il marchio Candy. Il target di riferimento sono i mobilieri e i negozianti di cucine: due categorie determinanti per il successo di elettrodomestici built in, un settore che per il Gruppo Candy vale il 30 percento del fatturato. Con l'obiettivo di stabilire una relazione più profonda con questo ramo della distribuzione, grande influenzatore dell'acquisto finale, la Divisione Incasso di Candy ha commissionato a Gfb Consulting una campagna di comunicazione che comprende attività di direct marketing, di comunicazione istituzionale, l'ideazione e la realizzazione di materiali below the line, e l'organizzazione di eventi riservati alla categoria. Il primo passo è stato l'invio a 10.000 mobilieri e negozianti di materiale che spiega cos'è il "quinto elemento", ovvero il quinto fuoco in un piano a misura standard 60x60 cm, vera novità per l'Italia e l'Europa. Tanta novità meritava altrettanta visibilità, per cui il mailing ha assunto le dimensioni reali del piano cottura e permette al rivenditore di familiarizzare con il prodotto in modo facile e sorprendente. Al mailing faranno seguito attività di comunicazione specifiche per presentare l'azienda, le strategie di produzione e di commercializzazione del marchio Candy, l'attenzione alla tecnologia e al design. Un progetto che mira a collocare Candy in una posizione più centrale nella mente degli operatori di un mercato che vale il 49 percento del settore elettrodomestici. "Obiettivo finale è sviluppare sensibilmente il fronte del built in", dice Antonello Giustozzi, Responsabile Commerciale Incasso "nel quale la nostra società si sta caratterizzando per prodotti con prestazioni innovative e originali". 

ETHICO IN JWT PER SVELTO - OPERAZIONE PIATTO PIENO 
Roma, 14 Febbraio 2003 Svelto, il famoso detersivo per piatti della Lever Fabergé, compie trent'anni e per festeggiarli promuove l'operazione "Piatto Pieno", donando 50.000 pasti caldi ai più bisognosi, distribuiti grazie a Opera San Francesco per i Poveri (Milano) e Comunità di Sant'Egidio (Roma), oltre ad offrire ai consumatori la possibilità di contribuire e a promuovere una raccolta fondi. L'ideazione ed il coordinamento dell'iniziativa, la progettazione del piano di comunicazione e lo sviluppo creativo della campagna sono stati curati, in stretta collaborazione con il marketing team Svelto, da Ethico in Jwt, la nuova business unit di J.Walter Thompson Italia, dedicata allo sviluppo di un modello innovativo di comunicazione e relazione tra l'azienda e la comunità, applicabile alle imprese che condividono il paradigma manageriale della Corporate Social Responsibility. Il team di Ethico in Jwt ha rintracciato nella mission della marca (basata sui valori di convivialità e accoglienza) la corrispondente azione etica di responsabilità sociale (combattere il problema della fame in Italia, diffuso tra le fasce più deboli e indifese della popolazione) ed elaborato il concept creativo di maggior impatto comunicazionale: "Dopo 30 anni passati a pulire i piatti, oggi Svelto ha deciso di sporcarli". L'operazione è supportata da un piano di comunicazione integrato ed articolato che prevede l'utilizzo di stampa, TV, Radio nazionali e locali, comunicazione sul punto vendita, iniziative di ambient media e impiego dei circuiti promo card. I credits del progetto "Operazione Piatto Pieno" Enrico Giraudi: strategia, Alex Brunori: creatività, Marinella Campagnoli: creatività, Francesco Capanna: osservatorio no profit, Lisa Orombelli (consulente esterno in fund raising), Cristina Broggi: account. Fanno inoltre parte di Ethico in Jwt: Graziella Merlo, Irene Dones, Carmen Olivieri e Mauro Ussardi. 

DE CHIRICO DIRETTORE DI SEC&PARTNERS 
Milano, 14 febbraio 2003 - Gioacchino De Chirico è il nuovo direttore generale di Sec & Partners, la società con sede a Roma del Gruppo Sec, nata dalla partnership fra Toni Concina e Sec Relazioni Pubbliche e Istituzionali. Giornalista e docente di comunicazione, De Chirico, 48 anni, è stato direttore business di Italpromo e Libardi Associati e precedentemente direttore della sede romana di Report Porter Novelli. Concina, che nei giorni scorsi ha accettato l'incarico di direttore delle Relazioni Esterne del Gruppo HdP, resta vicepresidente nonché socio dell'agenzia romana. Fra gli attuali clienti di Sec & Partners: American Express Card, Bonifica, Enel, Merck Sharp & Dohme, Società Autostrade. 

"ATTENTI ALLE CATTIVE COMPAGNIE!" PARTE LA CAMPAGNA SENTINELLA PROMOSSA DA NOVARTIS ANIMAL HEALTH PER LA PREVENZIONE DELLE PIÙ COMUNI MALATTIE PARASSITARIE NEL CANE.
Milano, 14 febbraio 2003. "Attenti alle cattive compagnie!", questo il titolo della campagna di Novartis Animal Health rivolta a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla necessità di prevenire problematiche largamente diffuse nei cani quali filaria, parassiti intestinali e pulci. "Prendersi cura del proprio animale da compagnia vuol dire prendersi cura della propria famiglia" afferma il Dottor Francesco Barbieri, Amministratore Delegato di Novartis Animal Health. "Oggi, infatti, il nostro amico a quattro zampe è diventato un membro della famiglia a tutti gli effetti e va curato in quanto tale, al fine di prevenire ripercussioni dirette o indirette sulla salute e il benessere di tutti i singoli componenti del nucleo familiare. Da qui la scelta di Novartis Animal Health di promuovere una campagna sentinella rivolta alla prevenzione di alcune tra le più frequenti e gravi malattie parassitarie dei cani". Da febbraio partiranno una serie di iniziative per coinvolgere i Medici Veterinari, le strutture ambulatoriali, i mass media e noti esperti del settore. Per sensibilizzare i proprietari di animali, inoltre, sarà disponibile un nuovo sito internet www.saluteanimale.novartis.it all'interno del quale si potranno richiedere ad un esperto on-line, via posta elettronica, delucidazioni e indicazioni su come intervenire e adoperarsi per tutelare al meglio la salute del proprio animale. In programma anche un innovativo servizio Sms per ricordare ai proprietari la data di somministrazione dei medicinali e opuscoli informativi da ritirare presso gli ambulatori. Nell'ambito di "Attenti alle cattive compagnie!", Novartis Animal Health sostiene delle attività non profit che si concretizzano nella donazione di kit terapeutici ad associazioni attive in questo campo (ad esempio, unità cinofile da soccorso della Croce Rossa). Il Professor Claudio Genchi, Docente di Parassitologia e Malattie Parassitarie alla Facoltà di Medicina Veterinaria di Milano, a supporto dell'iniziativa, afferma "Innanzitutto, consigliamo ai proprietari di pianificare all'inizio dell'anno una visita dal Medico Veterinario, così da verificare lo stato di salute del cane e stabilire, per alcune malattie, un trattamento preventivo. Basti pensare alla filaria... Non tutti sanno che si tratta di una malattia che porta alla morte dell'animale e che è possibile contrarla solo in certi periodi dell'anno a causa delle zanzare. Oppure all'importanza della prevenzione dai vermi intestinali che spesso colpiscono il cane provocando possibili casi di "zoonosi", cioè situazioni in cui l'animale può trasmettere questi parassiti all'uomo. Per non parlare della necessità della prevenzione dalle infestazioni da pulci. Se il Medico viene interpellato per tempo, potrà individuare i giusti trattamenti per ogni singola situazione. La Medicina Veterinaria, in questi anni, ha inoltre compiuto notevoli progressi studiando soluzioni polivalenti o ad ampio spettro, efficaci contro più parassiti. Questi medicinali prescritti dal Medico Veterinario per una patologia, intervenendo anche su altre a scopo terapeutico o di prevenzione, semplificano la somministrazione da parte del proprietario". "Questa è la direzione verso cui Novartis Animal Health ha deciso di muovere i primi passi" prosegue il Dottor Barbieri "pensando ad una soluzione polivalente, un farmaco ad ampio spettro, efficace contemporaneamente contro filaria, parassiti intestinali e pulci. Il proprietario con un unico gesto, potrà somministrare la compressa polivalente Sentinel (principi attivi: milbemicina ossima + lufenuron), proteggendo in modo efficace il proprio amico a quattro zampe e prendendosi cura allo stesso tempo della sua famiglia". 

L'INDUSTRIA DISCOGRAFICA SENSIBILIZZA LE AZIENDE ITALIANE SUI RISCHI DELLA PIRATERIA MUSICALE 
Milano, 14 febbraio 2003 - L'industria discografica lancia o una campagna di sensibilizzazione sui rischi connessi alla pirateria musicale in ambito aziendale. Tale campagna, diretta a migliaia di grandi imprese ed enti pubblici, ha come scopo quello di chiedere che vengano attivate procedure di controllo sulle reti informatiche aziendali al fine di evitare il download e lo scambio di file musicali non autorizzati. Le aziende riceveranno una brochure nella quale sono evidenziati: i rischi connessi all'utilizzo della rete informatica aziendale per scaricare e distribuire file musicali in termini di sicurezza (per esempio esposizione a virus e ad attacchi da parte di hacker); lo spreco di risorse tecnologiche e di forza lavoro derivanti da un massiccio impiego dei computer aziendali in tali attività illecite; i rischi legali ai quali sono esposte le imprese ed i loro responsabili legali nel caso le reti aziendali vengano utilizzate per attività che violano la normativa sul diritto d'autore. Questa campagna informativa si è resa necessaria visto il dilagare del problema che ha assunto toni molto preoccupanti. Server aziendali contenenti migliaia di file protetti da copyright, sistemi informatici aziendali utilizzati costantemente per accedere a sistemi di file sharing, commercio all'interno delle aziende di Cd masterizzati illegalmente sono fenomeni ormai comuni in molte imprese ed enti pubblici. Si tratta di attività potenzialmente molto pericolose e spesso praticate in totale spregio delle procedure di sicurezza informatica interne e di eventuali rischi legali. A titolo esemplificativo basta citare il caso di un'azienda statunitense, condannata a pagare un risarcimento di 1 milione di dollari a causa di un dipendente che utilizzava i server aziendali per distribuire migliaia di file musicali non autorizzati. La campagna è promossa a livello europeo da Ifpi (International Federation of the Phonographic Industry) e in Italia da Fimi (Federazione dell'Industria Musicale Italiana) e da Fpm (Federazione contro la Pirateria Musicale). L'utilizzo dei sistemi informatici aziendali, per lo scambio e la distribuzione di file illeciti, è solo uno degli aspetti di un fenomeno che in Italia vede il 25% del mercato coperto da prodotti falsi, con un fatturato globale del mercato nero di oltre 110 milioni di Euro. Solo nel 2002 sono stati sequestrati oltre 2 milioni di Cd masterizzati, oltre 1.300 sono stati gli individui denunciati e quasi 1.500 gli arrestati. 

"GIVE ME ANOTHER SOUND" 
Roma, 14 febbraio 2003 - Il 15 marzo 2003 HertzZ (La Palma Club, Via G. Mirri 35), l'ormai noto appuntamento del sabato a La Palma organizzato da Radio Città Futura, offre al proprio pubblico una serata totalmente dedicata al Tibet. Alle sue sonorità ma soprattutto alla sua causa. Ospiti della serata il live di United Peace Voices & Tibetan Monk e il dj set di Dzihan & Kamien. Aprirà la serata Mr Mark di Asian Selecta. La serata sarà chiusa dal dj set di Luciana Biondi United Peace Voices è un quintetto di voci femminili che nasce dall'ideale punto di incontro tra le passioni digitali espresse dalle più creative piste da ballo ed una profonda spiritualità che, al di là dei credo religiosi, mette in scena un sentito impegno sociale, strettamente connesso con gli insegnamenti del buddismo tibetano: tra la complessità ritmica del drum'n' bass, le sofisticate linee melodiche del jazz elettronico, le digressioni tecnologiche e le atmosfere latino americane. Il gruppo, infatti, è nato all'interno dell'esperienza, religiosa ed artistica del centro milanese voluto da Lama Gangchen Rinpoche. Il loro esordio, datato sei anni fa, é il risultato di un incontro, proprio nel centro milanese, tra il Lama, il poeta beat Allen Ginsberg e le cinque vocalist. Il loro primo cd ha fatto il giro del mondo ricevendo entusastici apprezzamenti da parte di musicisti come Peter Gabriel e di personasità come Kofi Hannan, il leader delle Nazioni Unite, che le ha volute, al fianco del grande cantante soul Isaac Hayes durante una importante manifestazione internazione dedicata proprio alla pace nel mondo. Dzihan & Kamien sono due dj e produttori indiscutibilmente giunti ai vertici della scena club. Viennesi d'adozione, la loro accoppiata ha goduto i vantaggi di alcuni eventi 'fortunati': la presenza nelle compilation en vogue (il loro "Homebase" lo ascoltate in Café del Mar, vol. 6) ha aperto la strada all'album Freaks & Icons. Così come la moda dei remixes ha funzionato bene in entrambi i sensi: i loro brani sono stati trattati da Herbert, At Jazz, Ufo, Hefner mentre loro sonostati chiamati a reinterpretare artisti come Billie Holiday e Serge Gainsbourg, Nitin Sawhney e Tosca. La peculiarità del loro suono è il mélange tra un seducente downbeat alla viennese e palesi richiami alla cultura musicale orientale. Del 2002 il loro ultimo cd Gran Riserva è una solare incursione fra sonorità bossa, nu e acid jazz, con venature soul, nella quale i due musicisti hanno coinvolto una fitta schiera di musicisti (tra cui figura anche il noto percussionista Sammy Figueroa) e rispolverato perfino alcuni vecchi nastri incisi a suo tempo dai loro rispettivi padri, occasionali musicisti jazz nell'Europa dell'Est il primo, in Germania il secondo 

PIÙ FACILE A FIRENZE SOPRAVVIVERE ALL'INFARTO ACUTO DEL MIOCARDIO QUASI DIMEZZATA LA MORTALITÀ SECONDO UNA RICERCA DI REGIONE, ASL 10 E OSPEDALE DI CAREGGI. TUTTO MERITO DELL'ANGIOPLASTICA. E DI UN'ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE ALL'AVANGUARDIA. I RISULTATI
Firenze, 14 febbraio 2003 - Grazie ai palloncini dell'angioplastica e a una capillare organizzazione territoriale è crollata dal 17,3% al 10,7% nell'area fiorentina la mortalità nei casi di infarto acuto del miocardio. Lo ha accertato la ricerca Ami Florence (Acute Myocardial Infarction) condotta nel 2002 su 930 pazienti dall'Agenzia Regionale di Sanità della Toscana in collaborazione con la ASL di Firenze e con l'ospedale di Careggi. Ne hanno dato notizia ieri a Florence Heart 2003, il congresso di cardiologia in corso al Palacongressi di Firenze, Massimo Margheri e Serafina Valente, i due cardiologi dell'equipe del professor Gian Franco Gensini che hanno partecipato alla ricerca condotta insieme al gruppo del dottor David Antoniucci. "L'Area Fiorentina e, più in generale, la Toscana", hanno detto, "sono all'avanguardia nel trattamento dell'infarto miocardio". Risultati analoghi sono stati infatti ottenuti a Pisa dai collaboratori del professor Mario Mariani, direttore del Dipartimento Cardio-Toracico della locale Università. Questo deciso miglioramento delle possibilità di sopravvivenza rispetto alla terapia conservativa è confermato dalla frequenza della mortalità intraospedaliera oggi pari al 5,7% (9,2% dopo 6 mesi) in pazienti trattati con la rivascolarizzazione. Con la terapia conservativa la percentuale era invece, rispettivamente, del 14,5% e del 24,4% nell'arco dei 6 mesi. La ricerca è riferita all'area metropolitana popolata da circa 800.000 abitanti e una struttura sanitaria che fa perno su cinque ospedali (Torregalli, Ponte a Niccheri, S. Maria Nuova, Borgo S. Lorenzo e Figline) e sull'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Careggi. Tre i reparti di cardiologia e uno di geriatria con tre unità coronariche che sono sempre operative, ovvero garantiscono un'attività di 24 ore al giorno, per 7 giorni alla settimana, su due sale in parallelo. Questo consente anche il trattamento contemporaneo di due pazienti con infarto miocardico acuto. A pieno ritmo, dunque, anche l'attività per le procedure di angioplastica coronarica (dilatazione con palloncino di lesioni aterosclerotiche coronariche) e in particolare per l'angioplastica primaria con cui, come noto, si interviene su pazienti con infarto miocardico acuto nelle primissime ore. Attraverso il 118, il Servizio di emergenza territoriale, anche i pazienti infartuati ricoverati in un primo momenti negli altri ospedali dell'Area sono indirizzati verso le sale di emodinamica di Careggi per l'angioplastica primaria. I trasferimenti hanno luogo nell'arco massimo di 90 minuti, sempre che il medico valuti l'angioplastica necessaria. Meno di frequente l'intervento viene fatto in loco attraverso dei farmaci. Nell'area fiorentina l'angioplastica primaria rappresenta in sostanza la più comune strategia di riapertura delle coronarie. E' in questo senso, hanno specificato Margheri e Valente, che Firenze è da considerarsi all'avanguardia nel trattamento dell'infarto acuto del miocardio. Le linee guida internazionali pubblicate in questi giorni dall'American College of Cardiology indicano peraltro l'angioplastica primaria come il trattamento più adeguato. In altre parole: meglio trasportare il paziente da un ospedale a un altro piuttosto di intervenire senza angioplastica. La ricerca Amilorence ha anche identificato una serie di fattori di rischio indipendenti di mortalità come l'età avanzata, l'angina con esordio recente, il precedente ictus o cancro e la condizione emodinamica del paziente. Nonostante le risorse disponibili per la cura di questa patologia passa però ancora troppo tempo tra l'inizio dei sintomi e la decisione del paziente di rivolgersi a un presidio medico. Occorre dunque insistere nell'informare la gente sui pericoli dell'infarto miocardico acuto e sulle strategie d'intervento. Quanto alla cardiochirurgia, nel 2002 Careggi ha ospitato circa 870 interventi, di cui il 20% a cuore battente, una tecnica che consente di proteggere meglio il cervello e di limitare eventuali complicanze. Il 58% degli interventi sono stati di rivascolarizzazione miocardica con bypass. 

LA GRANDE EFFICACIA DI VIAGRA (SILDENAFIL CITRATO) 
Milano, 14 febbraio 2003 - Dal 1998 il numero degli uomini che si sono rivolti al proprio medico per la diagnosi e la cura della DE è più che raddoppiato. Una recente indagine negli Stati Uniti ha dimostrato, inoltre, che tra il 1997 e il 2001 si è verificato un incremento significativo del numero di uomini e di medici che sono disposti a discutere della salute sessuale. Viagra funziona; nei trials clinici realizzati in tutto il mondo 3.000 uomini hanno preso Viagra e l'82% di essi ha riportato significativi miglioramenti dell'erezione rispetto al 24% di coloro che sono stati trattati con placebo. In un recente studio aperto presentato al 9th World Meeting on Impotence Research (Australia 2000) realizzato su un campione di più di 2.600 uomini, che avevano inizialmente risposto in maniera positiva a Viagra, il 96% ha continuato ad ottenere risultati soddisfacenti anche dopo 2/3 anni di cura. Viagra tratta in maniera efficace la DE in uomini che soffrono di patologie concomitanti come depressione, disturbi cardiovascolari, diabete e lesioni al midollo spinale. Viagra si è inoltre dimostrato efficace per tutti i tipi di DE, dal grado lieve, a quello moderato a quello severo. I risultati di uno studio pubblicato sull'American Journal of Hypertension (gennaio 2001), hanno dimostrato che Viagra è efficace e ben tollerato anche in pazienti che seguono una terapia di un'associazione di farmaci per l'ipertensione. Viagra è rimborsabile in Italia per medullolesi e paraplegici (decreto 21 maggio 2001), nel Regno Unito per medullolesi e uomini affetti da cancro alla prostata, Parkinson, diabete, sclerosi multipla, spina bifida, poliomielite, danni pelvici severi. In Danimarca il rimborso è previsto per diabetici, paraplegici e uomini affetti da alcune forme di sclerosi. In Finlandia il National Insurance Institution assicura fino a sei compresse al mese da 50 mg per i pazienti con danni neurologici. Risultati pubblicati sul British Medical Journal hanno dimostrato che non sembra esistere un incremento di rischio di attacchi di cuore per gli uomini che assumono Viagra per la disfunzione erettile rispetto alla popolazione che non assume il farmaco. Più di 11.000 pazienti inseriti in trials clinici e l'esperienza sul campo fatta in quattro anni di prescrizioni hanno definitivamente dimostrato che Viagra ha un eccellente profilo di sicurezza ed è efficace su un ampio range di uomini. Viagra si è dimostrato, inoltre, ben tollerato in trials clinici realizzati su più di 3.000 uomini. Viagra è un farmaco dispensabile solo su prescrizione medica e deve sempre essere assunto secondo le modalità previste dal foglietto illustrativo. Viagra è controindicato per pazienti in cura con qualunque tipo di nitrato, una molecola usata per curare l'angina pectoris. Associare Viagra con i nitrati può comportare una significativa riduzione della pressione sanguigna con serie conseguenze. E', inoltre, controindicato l'uso di Viagra in presenza di una rara malattia degli occhi, la retinite pigmentosa. Come tutti i farmaci, Viagra può avere degli effetti collaterali quali mal di testa, rossore al viso e dispepsia. Nel 3% dei pazienti ha provocato visione blu, annebbiamento della vista o ipersensibilità alla luce. Questi effetti collaterali sono generalmente di grado da lieve a moderato e spariscono in breve tempo. Gli effetti collaterali non inducono i pazienti ad interrompere il trattamento. Viagra dovrebbe essere prescritto con cautela a pazienti che hanno avuto recenti e seri disturbi cardiovascolari, ictus e grave ipotensione. Come per ogni trattamento per la DE, lo stato cardiovascolare del paziente dovrebbe essere valutato con attenzione prima di iniziare la cura. 

RICERCA SCIENTIFICA PER LA DIAGNOSI E LA CURA DELLE MALATTIE DEL FEGATO L'INTERFERONE PEGHILATO: UNA POSSIBILE SOLUZIONE PER L'EPATITE C 
Roma, 14 febbraio 2003 - Proseguono presso l'Università La Sapienza di Roma i lavori della seconda giornata della 36ma edizione dell'Annual Meeting dell'Aisf (Associazione Italiana per lo Studio del Fegato), appuntamento di rilievo internazionale che vede i maggiori esperti italiani di epatologia confrontarsi sulle nuove frontiere raggiunte dalla ricerca per la cura delle patologie del fegato. In questa seconda giornata sono stati affrontati argomenti quali l'interferone peghilato, che si è dimostrato essere in grado non solo di eradicare il virus dell'epatite C in una notevole percentuale dei casi, ma anche di ridurre l'entità dei danni d'organo già presenti al momento dell'inizio della terapia. Oltre a questa terapia, non sono ad oggi disponibili altri farmaci antivirali per uso clinico, nonostante la ricerca di base faccia intravedere possibili sviluppi positivi. Il 36° Meeting annuale dell'Aisf ha dato largo spazio alla ricerca italiana sull'infezione da virus C, in quanto l'infezione da Hcv risulta tra le maggiori cause di morte tra i pazienti infetti da virus dell'hiv. Con la ricerca di base è stato dimostrato, attraverso clonaggio e sequenziamento di regioni dell'Rna virale, che nella regione NS3 il gene che codifica per l'enzima virale proteasi, bersaglio dei farmaci antivirali disponibili fra qualche anno, è estremamente stabile, dato estremamente importante per l'efficacia a lungo termine dei futuri antivirali. Alcuni tra i contributi clinici più originali hanno avuto come tema la coinfezione da Hiv e l'impatto della terapia nell'evoluzione della malattia. Rilevanti implicazioni terapeutiche derivano da uno studio di coorte su 319 pazienti con coinfezione Hiv/Hcv che ha evidenziato come elevati livelli di Hcv rallentino la risposta iniziale alla terapia antiretrovirale altamente efficace (Haart). Dall'analisi combinata di tre grandi studi internazionali su un totale di 1013 pazienti con epatite cronica da Hcv al primo trattamento con interferone peghilato alpha-2a a confronto con interferone non-peghilato è emerso che il peghilato, nei pazienti che eliminano il virus, comporta una riduzione del danno epatico. Infine, uno studio multicentrico su pazienti con epatite cronica da Hcv ha dimostrato che attraverso l'impiego combinato di ecografia e parametri biochimici è possibile limitare l'impiego della biopsia epatica senza compromettere l'accuratezza della diagnosi. Tra gli argomenti affrontati oggi, anche l'infezione da virus dell'epatite B, una malattia difficile da trattare, ma che la ricerca nel campo degli antivirali continua a seguire con ottimismo. L'infezione da virus dell'epatite B può provocare la cirrosi epatica e rappresenta un rischio per il tumore del fegato. In Italia negli ultimi dieci anni è stato applicato un programma di vaccinazione contro il virus B nei bambini al terzo mese di vita e nei ragazzi alla fine della scuola media. Alla fine del 2003 tutti i cittadini Italiani di età inferiore a 24 anni saranno protetti da questa infezione e questo rappresenta un grande risultato dell'Organizzazione Sanitaria Italiana. Tra gli adulti, specie nelle regioni del Sud, sono ancora frequenti le malattie croniche da virus B e la cirrosi da virus B è la seconda causa di trapianto di fegato in Italia. Negli ultimi anni sono state condotte numerose ricerche sulla terapia di questa malattia e i ricercatori Italiani hanno partecipato alla redazione delle Linee Guida Internazionali sulla diagnosi e la terapia delle malattie croniche di fegato da virus B. Attualmente sono disponibili dei farmaci antivirali (Interferon, Lamivudina, Adefovir) utilizzabili con successo in casi attentamente selezionati. In Italia sono attivi numerosi centri specializzati, distribuiti in tutte le regioni, in grado di applicare in maniera adeguata queste terapie e che attualmente partecipano ad un programma di ricerca coordinato dall'Associazione Italiana per lo Studio del Fegato. 

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