NOTIZIARIO
MARKETPRESS
NEWS
di
GIOVEDI'
27 FEBBRAIO 2003
pagina 4
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MEDIKEY:
LA PRIMA PIATTAFORMA TECNOLOGICA PER IL DIALOGO TRA MEDICI E AZIENDE
FARMACEUTICHE UN METODO UNICO E "CERTIFICATO" PER FAVORIRE
L'INCONTRO SUL WEB TRA I MEDICI E L'INFORMAZIONE SCIENTIFICA
Milano,
27 febbraio 2003 - Medikey, la prima piattaforma italiana di certificazione
del Medico lanciata la scorsa estate da Edra SpA, società leader nelle
tecnologie medicali e nella gestione dei sistemi informativi sanitari,
risulta oggi più che mai attuale, in un contesto dove la comunicazione tra
medico e aziende farmaceutiche è sempre più difficile, e spesso al centro
di accese polemiche. Il Ministero della Salute ha disposto con specifica
Circolare che i siti di medicina con contenuti rivolti all'utenza
professionale siano protetti da chiavi di accesso nominali. Un processo di
autenticazione che risulta spesso lungo e ripetitivo per il medico,
complesso e difficile da gestire per l'azienda, l'ospedale o la casa
farmaceutica. Per ovviare efficacemente a questa situazione è nata Medikey
- www.medikey.it -, la prima piattaforma Internet in Italia di
certificazione e riconoscimento del medico. Un'unica chiave per poter
accedere a tutti i contenuti professionali presenti in rete. Un solo nome -
user name - e una sola password che consente al medico di entrare
immediatamente, senza bisogno di ulteriori registrazioni, nelle sezioni
riservate di tutti i siti Internet. Grazie a questo innovativo servizio,
case farmaceutiche, aziende che operano nel campo medico, università,
ospedali, Società Scientifiche e Sindacati medici hanno la possibilità di
verificare l'accesso riservato ai propri siti, con un'accurata profilazione
del "navigatore", e di ottimizzare la propria comunicazione
rivolgendosi alla comunità dei medici Medikey. Una Community certificata
che ha già raccolto l'adesione di oltre 68 mila professionisti. Un numero
davvero notevole, soprattutto se si considera che su 320mila medici italiani
in attività, solo 130mila sono "informatizzati" e quasi 100mila
utilizzano Internet per aggiornamento professionale. Il servizio Medikey
rappresenta dunque la soluzione tecnologica più efficace ed affidabile per
garantire la certezza nell'identificazione del medico in quanto tale,
mantenendo condizioni semplici e fluide di navigazione fra i siti medici e
al loro interno, e per gestire le nuove progettualità del Ministero della
Salute relativamente all'Ecm (Educazione Continua del Medico) con la
relative problematiche dei Crediti Formativi.
IL
GRUPPO EUROPEO DI ETICA CHIEDE UN'ATTENTA VALUTAZIONE DELLA PUBBLICITÀ DEI
TEST GENETICI
Bruxelles, 27 febbraio 2003 - Il Gruppo europeo di etica delle scienze e
delle nuove tecnologie (Gee) ha sollecitato un'attenta valutazione della
sponsorizzazione dei test genetici via Internet. In una dichiarazione del 24
febbraio, il Gee ha dichiarato che i responsabili politici e la società in
generale dovrebbero esaminare più attentamente le questioni etiche, sociali
e legali concernenti il maggiore utilizzo di Internet per la vendita, in
particolare, di test genetici che stabiliscano la paternità o rilevino la
predisposizione alle cardiopatie ed al diabete. "La pubblicità dei
test genetici tende a trasformarli in semplici prodotti ed a generare una
richiesta di sperimentazione genetica capace di determinare l'aggravamento
dei conflitti sociali e personali", ha sostenuto il Gee. La
dichiarazione evidenzia altresì la natura aggressiva di tale forma di
commercializzazione ed i luoghi improbabili in cui viene effettuata: negozi
delle vie principali, stazioni di servizio ed autogrill. Secondo il Gee, la
commercializzazione dei test genetici effettuata in questo modo può
favorire la diffusione di informazioni inesatte ed inadeguate sulla
genetica. Esiste altresì una crescente preoccupazione in merito al mancato
rispetto, nella realizzazione di tali test, delle norme sul consenso degli
interessati durante la raccolta dei dati genetici, in particolare nei test
di paternità. Secondo quanto suggerito dal Gee, si teme altresì che le
banche dati contenenti i risultati dei test genetici possano essere
utilizzate impropriamente per avvalorare l'esistenza di una relazione
deterministica fra geni e malattie o per confermare i legami fra gruppi
etnici e determinate patologie, violando in tal modo i diritti di
uguaglianza e di riservatezza. Infine, secondo quanto dichiarato dal Gee, è
necessario fornire pareri e consulenze adeguate prima e dopo la
realizzazione dei test genetici, al fine di garantire il rispetto di tutti
gli aspetti etici, sociali e legali coinvolti. Il Gruppo europeo di etica
delle scienze e delle nuove tecnologie ha annunciato l'intenzione di
affrontare le questioni sollevate, in particolare tramite la stesura di un
parere sugli aspetti etici dei test genetici effettuati sul luogo di
lavoro.
STRATEGIA
PER LO SVILUPPO DELLA RICERCA SCIENTIFICA
Verona, 27 febbraio 2003 - Il 28 febbraio l'Università di Verona terrà un
convegno dal titolo "Strategia per lo sviluppo della ricerca
scientifica: la mobilità e il potenziamento del capitale umano". La
manifestazione, copatrocinata dal ministero italiano dell'Istruzione,
dell'Università e della Ricerca e dalla Commissione europea, fungerà da
piattaforma per il lancio di attività nell'ambito del sesto programma
quadro (6PQ). Fra gli oratori che interverranno al convegno figurano il
dott. Raffaele Liberali, direttore della direzione "Fattore umano,
mobilità e azioni Marie Curie" presso la DG Ricerca della Commissione
europea, il dott. Luigi Rossi Bernardi, capo segreteria tecnica del
ministero italiano dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e il
dott. Luigi Rossi Luciani, presidente della Federazione degli industriali
del Veneto. I loro interventi verteranno rispettivamente sui seguenti temi:
"Le azioni Marie Curie e la strategia di mobilità per lo Spazio
europeo della ricerca", "La strategia del sistema della ricerca
pubblica" e "La strategia del sistema industriale". La
partecipazione al convegno è gratuita, ma occorre registrasi in anticipo.
Per ulteriori informazioni consultare il seguente indirizzo web: http://www.univr.it/RicercaScientifica/Ricerca/manifest/deplconv0302.pdf
NEL
REGNO DEL COLLEZIONISMO UN PROFUMO DA COLLEZIONE L'APERTURA AL PUBBLICO DI
MERCANTEINFIERA PRIMAVERA QUEST'ANNO COINCIDE CON LA FESTA DELLE DONNE
Parma, 27 febbraio 2003 - L'edizione primaverile di Mercanteinfiera 2003
apre i battenti l'8 marzo, il giorno della Festa della Donna. E' ormai
tradizione consolidata della più grande rassegna antiquariale d'Europa,
offrire, in concomitanza con questa festa, alle sue gentili visitatrici dei
souvenir pensati appositamente per loro. Quest'anno le signore avranno una
straordinaria sorpresa preparata per loro all'interno della mostra
collaterale intitolata "Non rompete le scatole - Atto 2°. 1.000
scatole in latta e altri materiali, dalla fine dell'800 agli anni '70",
appositamente allestita in occasione di Mercanteinfiera a cura dei
collezionisti Clara e Franco Jacassi e che si preannuncia, più che mai, un
avvenimento di straordinaria portata. Come per sottolineare il leitmotiv del
contenitore che anima la mostra, essa stessa diventa "contenitore"
di un altro evento importante che ospita nel suo interno. Si tratta
dell'opportunità di acquistare, in anteprima, un'originale ed esclusiva
confezione in latta serigrafata, prodotta in numero limitato di 2000
esemplari (tutti numerati come le bottiglie di vino pregiato o le stampe
d'autore), contenente l'inedito profumo "Acqua di Primavera"
creato in esclusiva da un maestro profumiere, che viene lanciato proprio in
questa occasione. E' una fragranza fresca e frizzante, adatta sia per Lei
che per Lui, racchiusa in un elegante flacone di cristallo protetto da una
originale confezione in latta che richiama nella memoria i famosi capolavori
della profumeria internazionale come quelli di Versace o Jean Paul Gaultier
(a sua volta ispiratosi alla confezione di un profumo di Elsa Schiaparelli
degli anni '30). Tornando ancora più indietro nella storia della
profumeria, possiamo ricordare un profumo giapponese dei primi '900 che
veniva confezionato, anch'esso, in latta. Le collaterali di Mercanteinfiera
hanno la meritata fama di lanciare mode e codificare tendenze antiquariali,
e tutto lascia presagire che l'attuale edizione non farà eccezione:
l'esclusiva confezione dell'"Acqua di Primavera" promette,
infatti, di diventare un ambitissimo oggetto da collezione. L'affascinante
settore del collezionismo di profumi ha indubbiamente a Parma una sua patria
d'elezione: qui le tradizioni di alta profumeria hanno profonde e gloriose
radici storiche con la celebre Casa Borsari e la sua intramontabile
"Violetta di Parma" e un ricordo perenne con il proprio museo nel
cuore stesso della città ducale. La storia dei profumi è indissolubile da
quella della cultura mondiale (anzitutto europea), del costume e della
società del '900. "Se soltanto parliamo delle confezioni", spiega
un super-esperto del settore, Giorgio Dalla Villa, direttore del primo Museo
dedicato alla storia della profumeria europea e statunitense, dai primi '900
ad oggi, allestito dal 1998 a Milano, al quale è abbinata anche la rivista
Profumeria da collezione, "troviamo riflessi e concentrati nelle
piccole "boccette" tutti gli stili e i filoni artistici delle
varie epoche. Basti pensare che tra gli autori dei contenitori per l'alta
profumeria troviamo nomi come Fernand Leger o Salvador Dali. Se invece
rivolgiamo lo sguardo all'evoluzione delle essenze, scopriamo delle inattese
affinità con i costumi dell'ultimo secolo, ci accorgiamo come il profumo
abbia seguito il percorso della società". Fino alla fine dell'800 le
essenze aromatiche provenivano dalla natura e, di conseguenza, avevano
l'odore simile alla materia prima (lavanda, rosa, violetta ecc.). Servivano
principalmente per coprire i cattivi odori e venivano usate dalle signore
dell'alta società per profumare i fazzoletti che all'occorrenza si
avvicinavano al naso per allontanare sentori sgradevoli. La vera rivoluzione
nella profumeria avviene nella seconda metà dell'800 con la scoperta di
profumi sintetici, che non sempre hanno lo stesso odore delle essenze
naturali, e mescolati tra loro, possono dare dei risultati a dir poco
sorprendenti. In Francia, all'epoca la nazione più libera e democratica
d'Europa, i profumieri per primi hanno intuito le potenzialità di questo
fenomeno: il profumo poteva racchiudere in se una carica erotica e quindi
diventare un'arma di seduzione. Ed è una rivoluzione nella società di
allora, un passo decisivo nell'emancipazione della donna (probabilmente non
ancora del tutto consapevole) che acquista il diritto di scelta, cioè può
lei stessa decidere di attrarre, con il profumo adatto, l'attenzione
dell'uomo che la interessa. Per molto tempo ancora il profumo francese
rimane, in Italia, simbolo di qualcosa di proibito, peccaminoso, non adatto
alle ragazze "bene" che dovevano "saper di buono", cioè
di lavanda o violetta. La profumeria va a pari passo con la moda e ne
diventa parte integrante. Lo stilista francese Paul Poiret, colui che liberò
le donne dalla schiavitù del busto, fu il primo ad abbinare ai suoi abiti i
profumi che meglio vi si adattassero, creando una sua casa di profumeria. Il
suo esempio fu poi seguito da tutti i grandi della moda, fino ai giorni
d'oggi.
ARMANI/ARTE
e RANKIN: INCONTRI DI CELEBRITA', TEMPO DI CELEBRITATION
Milano, 27 febbraio 2003 - Ormai celebrità a livello mondiale anche lui,
"glamorous Giorgio" ha un rapporto particolare con celebrità e
celebrities Giorgio. Parliamo naturalmente di Giorgio Armani la cui storia
non può prescindere dai personaggi che ha contribuito a rendere
affascinanti. Vestite per un film, vestite per la mondanità, per la vita
normale, per il video clip, il concerto o lo spettacolo, le celebrities sono
parte della storia di Armani, che ha con loro un rapporto, sempre di stima,
spesso di amicizia, a volte di ammirazione, ma anche molto libero e talvolta
ironico, sebbene scelga a volte di rimanere in qualche modo distaccato dal
circo della celebrità, convinto di poter dare il meglio di sé osservando
attentamente questo mondo da puro spettatore. Si spiega così la scelta
inconsueta di un fotografo irriverente come Rankin, che affronta i 'suoi
ricchi e famosi' in una specie di corpo a corpo, senza timore, senza le
delicatezze speciali che si hanno verso il successo. Da dieci anni Rankin
gira il mondo per fotografare personaggi famosi: a Los Angeles per ritrarre
l'aspirante all'Oscar, a New York per la pop star, in Brasile per fissare
con l'obiettivo la modella sulla spiaggia. La sua carriera è cresciuta al
punto di concedergli libero accesso alle principali star internazionali,
sedotte dal suo particolarissimo stile. Nei ritratti di Rankin, i personaggi
celebri emettono una radiosa vitalità, trasudano quel particolare tipo di
fascino che li rende famosi: comicità sovversiva, intensa tragicità,
umorismo. Per citare Madonna "è come se tutti si stessero
divertendo". Così oltre al personaggio pubblico, si scorge una persona
vera, che prende vita attraverso gli sguardi o lascia intuire la sua
personalità, filtrata dall'immagine - è spesso il momento, lo sguardo, il
gesto catturato da Rankin, che rivela più di quanto la star stessa avesse
intenzione di rivelare. Delle decine di personaggi fotografati, Armani ne ha
scelti 46: da un'incredibile Madonna tutta muscoli e legamenti nervosi, a un
pensoso Arnold Schwarzenegger, da una sorridente regina Elisabetta (è stato
uno dei dieci fotografi che l'ha immortalata per il Giubileo), a Milla
Jovovich, la splendida attrice e modella che è anche l'interprete
dell'attuale campagna dell'Emporio Armani. Prosegue con questa mostra
d'eccezione il progetto Armani/Arte che nel gennaio scorso ha avuto come
prima tappa la mostra 'Athlete' di Howard Schatz. Avvalendosi della
consulenza di Grazia Neri, viene oggi presentata la mostra 'Celebritation'
di Rankin, in un allestimento di grande effetto che ne sottolinea tutta la
forza. Ricoperte le pareti e parte della perfetta struttura circolare
intorno alla scala con un telo nero, come una quinta teatrale, le immagini
appaiono incorniciate a vivo con grande risalto. E da qualunque punto di
accesso, Celebritation è chiaramente visibile e comprensibile.
Celebritation, in collaborazione con Grazia Neri, Armani/via Manzoni 31.
Inaugurazione su invito venerdì 28 febbraio 2003. Aperta al pubblico dal 1
al 29 marzo 2003 dalle 10.30 alle 19.30. Lighting design: Studio Balestreri
& Aiolfi Associati Luci: Targetti I
PARASUCO
IN PASSERELLA A MILANO
Milano, 27 febbraio 2003 - Grande attesa per la presentazione della prima
linea I Parasuco in passerella il 28 Febbraio con un evento esclusivo
all'Old Fashion Cafe di Milano -ore 20.00 h 22.00 special event. Con I
Parasuco - Donna Autunno Inverno 2003-2004, la griffe U.S.A. firma la sua
interpretazione integrale della figura femminile proponendo una collezione
total look che per la prima volta vede l'impiego di tessuti diversi a fianco
del jeans. Total Look come espressività totale, dinamismo, capacità di
distinguersi, esibendo accostamenti originali e dettagli fashion per la
donna sexy che veste I Parasuco.
ISUPERTUSCANS
RITRATTI DI VIGNAIOLI IN TOSCANA DI ANDREA ZANFI
Milano, 27 febbraio 2003 - iSupertuscans è uno splendido volume nel quale
Zanfi descrive il mondo enologico attraverso coloro si sono impegnati nella
valorizzazione del patrimonio vitivinicolo della terra di Toscana,
importanti personaggi, italiani e stranieri che hanno l'hanno eletta a loro
terra di adozione. L'autore ha cercato di "raccontare" questi
grandi vignaioli anche attraverso il territorio dove operano, riuscendo a
fotografare un indicativo squarcio dell'intero movimento vitivinicolo
regionale - quello appunto che ha dato origine ai Supertuscans, neologismo
coniato dagli americani - che da più di 20 anni identifica le migliori
produzioni vitivinicole del territorio toscano. Andrea Zanfi ha tentato di
comprendere perché, come e quando questi grandi vini siano stati ideati e
realizzati e con quali strumenti essi siano riusciti così prepotentemente a
conquistare il mercato mondiale. Il volume propone una galleria di
"ritratti dei vignaioli di Toscana" descrivendo attraverso la
storia, i pensieri, le passioni e gli umori di personaggi assolutamente
unici: riflessioni, racconti e ricordi in libertà a cui si accompagna un
importante reportage fotografico, suggestivo e molto particolare. Inoltre,
per ogni vino inserito nella ristretta schiera dei Supertuscans è stata
realizzata una scheda tecnica indicante sia le caratteristiche morfologiche
e geologiche del territorio vitato di riferimento, sia le caratteristiche
tecniche della vinificazione, maturazione e affinamento dello stesso vino,
con l'indicazione delle annate migliori. Giovedì 27 febbraio 2003 , ore
17.30 - Touring Club Italiano, Corso Italia 10, Milano. Interverranno
l'autore e Michele D'Innella, direttore editoriale del Touring Club Italiano
Seguirà una degustazione di vini selezionati Per iscrizioni e informazioni
al pubblico 02.8526833
BRERA
SI RACCONTA INCONTRI GRATUITI PER TUTTI GLI AMANTI DELL'ARTE
Milano, 27 febbraio 2003 - A cura degli Assistenti Tecnici Museali della
Pinacoteca con la supervisione dei Servizi Educativi della Soprintendenza di
Milano. Tutti gli incontri sono gratuiti, compresi nel prezzo del biglietto
d'ingresso in Pinacoteca. Marzo 2003 "L'opera del mese" Intorno
alla Pala Sforzesca sabato 8, ore 11.00 sabato 29, ore 15.30 Pur avendo al
proprio servizio Leonardo da Vinci, Ludovico il Moro affida la propria
consacrazione ufficiale e la propria immagine di pater familias all'opera di
un maestro "minore" ma di indubbio fascino. Ripercorreremo insieme
le vicende della pala. Fatta dipingere intorno al 1494 per la chiesa di
Sant'Ambrogio ad Nemus, e del suo autore, a tutt'oggi rimasto anonimo.
"Itinerari tematici" Hayez a Brera sabato 22, ore 11.00 domenica
23, ore 11.00 Architettura dipinta: dai vedutisti a Hayez sabato 29, ore
11.00 domenica 30, ore 15.30 Analizzeremo il genere che ha come soggetto
unico o dominante l'architettura dalla sua nascita nel seicento al suo
apogeo con la pittura di veduta di scuola veneziana legata allo sviluppo
della moda del Grand Tour, il viaggio di formazione culturale che
coinvolgeva i ceti aristocratici, fino ad affrontare la pittura di Hayez con
la sua storicistica ricostruzione ambientale neomedievale influenzata dal
fiorente mondo del melodramma. "Attivita' per bambini" Missione
SSS... Scopri che Santo Sono (consigliata dai 6 ai 10 anni) domenica 9, ore
15.30 Ecco frecce, fiori e pelli / leoni, conchiglie, pennelli, / vedo anche
un bel cagnetto / un cappello ed un falcetto. / Ma 'sti oggetti chi li usa?
/ Sono tutti alla rinfusa! / So che sono appartenuti / a dei santi
conosciuti. / Dai, aiutami a cercare / a osservare e a confrontare / perché
solo non connetto: / a quel santo quale oggetto? / Forse occorre una
leggenda / che ci spieghi la faccenda, / che ci dica quale morte / quel tal
santo ha avuto in sorte. / Ecco qui un calendario / un libretto e un
dizionario: / sono oggetti che ti dono / per scoprir che santi sono. / Io ti
aspetto, non tardare: / la mission è da iniziare!
INAUGURAZIONE
ALLA FONDAZIONE MUDIMA IL 13 MARZO
Milano, 27 febbraio 2003 - Segnaliamo l'apertura di una nuova mostra : il 13
marzo inaugura alla Fondazione Mudima " I Guardiani della via
Mala" . Si tratta della personale di Fabrizio Soldini, un giovane
artista svizzero influenzato dalla cultura "on the road", le cui
opere sono una contaminazione tra riferimenti "pop" (la
fantascienza di Alien, la Black Music) e la pittura "seria" (Max
Ernst e Wilfredo Lam). Philippe Daverio curerà l'esposizione della
mostra.
MOSTRA
PERSONALE MASSIMO BARZAGLI DI INAUGURATA IL 25 FEBBRAIO PRESSO LA GALLERIA
FARSETTIARTE DI MILANO
Milano, 27 febbraio 2003 - Massimo Barzagli presenta un nuovo ciclo di
lavori presso la Galleria Farsetti di Milano. Saranno esposte sette grandi
tele e un'installazione realizzata all'esterno della galleria. L'artista
toscano ha anche scelto di esporre all'interno della sua mostra un'opera di
Pablo Picasso. Da sempre Massimo Barzagli si dedica alla pittura, anche se
in certe occasioni ha realizzato sculture, installazioni e video. Per
Barzagli la tela del quadro rappresenta la superficie su cui inscenare il
corpo-a-corpo tra realtà e pittura, tra vita e arte. I soggetti dei suoi
quadri sono classici: la figura umana, quella animale, la natura, gli
alberi, foglie, fiori. La tecnica che usa per dipingere non è però quella
tradizionale: Barzagli non imita la natura, piuttosto sfida la natura delle
cose e dell'immagine. Egli riproduce l'immagine delle cose attraverso la
traccia che queste lasciano sulla tela: una traccia piena di materia, di
grumi, di pasta pittorica. Questa traccia è piuttosto un'impronta:
l'impronta di qualcosa e non il suo segno. Qualcosa di reale, perché
Barzagli dipinge realmente i suoi soggetti: lavorando su di essi prima che
questi diventino immagine. Per meglio capire come agisce l'artista è
opportuno descrivere i tempi dell'azione. Primariamente spalma del colore
sul corpo della modella, successivamente stende la tela su di essa facendo
in modo che il corpo colorato lasci l'impronta sulla superficie del quadro.
In altri termini, Barzagli dipinge due volte: la prima sul modello che ha
scelto come soggetto e la seconda sulla tela, su cui il modello dipinto
lascia un'impronta staccandola da sé, partorendo a partire dalla propria
impronta un'altra immagine da quella reale. L'impronta in questo caso
preleva e riporta, sdoppia e capovolge, ricalca e stravolge. L'impronta
sembra funzionare all'opposto dello specchio, che, come sappiamo, viene
usato da sempre per alludere alla pittura come arte imitativa. Il quadro non
nasce, per Barzagli, allo scopo di rappresentare o riprodurre il visibile,
ma per organizzare un'altra spazialità o realtà, una diversa epifania del
reale. La pittura si riproduce attraverso una serie di scarti: copre e
imprime, sdoppia e distacca; tanto più produce se stessa, la propria
materialità informe di sostanza colorata, tanto più si dà come impronta
deflagrata. Se il risultato somiglia a un quadro realista è attraverso un
tradimento figurativo: quest'immagine, di forma inorganica, si presenta
anche come sindone "dissomigliante": Nei quadri di Barzagli,
insomma, c'è sempre uno scarto sostanziale tra l'immagine di una cosa e la
sua impronta, tra un certo modo d'essere delle cose e un altro. Qui la realtà
appare fluttuante, sospesa tra pura materialità e assoluta immaterialità:
la pittura è immagine corposa, spessa come pelle, e superficie, colore,
spazio e profondità, un mondo al culmine della vita sul punto di trovare
una forma perenne. Nei nuovi lavori il corpo femminile galleggia all'interno
di spazi domestici, soggiorni, camere, sale arredate con gusti differenti.
Mentre la figura nasce dal contatto diretto del soggetto impregnato di
colore con la superficie della tela, che è stata usata come fosse un
sudario, l'immagine dell'"interno borghese", dentro cui sembra
galleggiare il corpo, nasce dalla riproduzione tecnica di fotografie
recuperate da riviste di settore. Si viene a produrre di nuovo uno
sdoppiamento e un distacco: del fondo della figura, dell'impronta della
riproduzione, del colore dalla superficie. Distacco e tradimento
dell'inorganico dal meccanico, un dialogo tra pittura e realtà risolto
tutto a favore della vita e dell'arte. "Massimo Barzagli - Mostra
Personale" - Milano, Farsettiarte, portichetto di Via Manzoni, angolo
via Spiga. Dal 25 febbraio al 25 marzo 2003. Mostra organizzata da
Farsettiarte . Orari: tutti i giorni 10 - 19; chiuso domenica e lunedì
mattina. Infolink: www.farsettiarte.it
OGGI
AL JAZZ CLUB FERRARA: JAZIDAS PROJECT
Ferrara, 27 febbraio 2003 - Nella magìa di un'atmosfera e nella
semplicità architettonica di un luogo unico nel suo genere, non è cosa
abituale poter "assaporare", nota dopo nota, le essenze di una
musica senza tempo che affonda le radici del suo essere nel multiforme
terreno dell'interculturalità. Con due concerti ogni settimana, il Jazz
Club Ferrara ed il suo Torrione cercano di offrire (riuscendovi) una
proposta musicale che, dando per assodata l'importanza musicale del jazz,
scava contemporaneamente nei più svariati ambiti melodici per restituire
effetti e motivi altrimenti sconosciuti nella Ferrara dei nostri giorni.
Giovedì 27 febbraio, con inizio alle ore 22, sarà così una di quelle
serate in cui alla fascinosa e poetica vena del jazz
"all'italiana" si accompagnerà il calore di una voce spagnola. Il
Jazidas Project nasce dalla voglia del batterista e percussionista Roberto
Faenzi di spostarsi dal nostro paese per approdare in terra di Spagna, per
la precisione, a Barcellona. Forse mai avrebbe immaginato che la città
delle "ramblas" gli avrebbe offerto la possibilità di conoscere
Anna Luna, eccellente interprete sia del jazz che della musica spagnola e
sud americana, con cui subito ha trovato i giusti "accordi" per un
progetto musicale di grande impatto. Insieme a loro Carmelo Tartamella alla
chitarra, Emilio Solla al pianoforte e Stefano Senni al basso, con cui
Faenzi e Anna Luna dalla straordinaria voce hanno dato vita al primo Cd del
Jazidas Project. Un disco che si rifà alle molteplici atmosfere del jazz,
del flamenco e della musica brasiliana e che certamente colpisce per la
freschezza e la profondità di un'interpretazione che va al di là della
semplice (seppur di qualità) performance, per approdare sul terreno di una
vigorosa e straordinaria arte. Atmosfere calienti per una musica sensuale ed
appagante si accompagneranno così, giovedì, ai fiumi di ottimo vino ed ai
fantastici piatti freddi che scorrono in quel Torrione del Jazz Club Ferrara
che, per il quarto anno, fa da casa al Jazz Club Ferrara. Vino ed ottime
portate faranno da background, dalle ore 19, ad una serata musicale che
trova nella gastronomia dello chef Marco Jannotta e dello staff del
Ristorante "Antica Osteria S.Martino" le energie per infuocare di
passione lo spazio rinascimentale del Torrione del Jazz Club Ferrara. Per
informazioni: Jazz Club Ferrara 0532/211573 o 339/7886261 Prenotazioni allo
0532/713181 o 340/2955798 www.jazzclubferrara.com
- email: jazzclub@jazzclubferrara.com
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