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2003 anno 6°  

NOTIZIARIO
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NEWS
di

GIOVEDI'
27 FEBBRAIO  2003

pagina 4

 

 

MEDIKEY: LA PRIMA PIATTAFORMA TECNOLOGICA PER IL DIALOGO TRA MEDICI E AZIENDE FARMACEUTICHE UN METODO UNICO E "CERTIFICATO" PER FAVORIRE L'INCONTRO SUL WEB TRA I MEDICI E L'INFORMAZIONE SCIENTIFICA 

Milano, 27 febbraio 2003 - Medikey, la prima piattaforma italiana di certificazione del Medico lanciata la scorsa estate da Edra SpA, società leader nelle tecnologie medicali e nella gestione dei sistemi informativi sanitari, risulta oggi più che mai attuale, in un contesto dove la comunicazione tra medico e aziende farmaceutiche è sempre più difficile, e spesso al centro di accese polemiche. Il Ministero della Salute ha disposto con specifica Circolare che i siti di medicina con contenuti rivolti all'utenza professionale siano protetti da chiavi di accesso nominali. Un processo di autenticazione che risulta spesso lungo e ripetitivo per il medico, complesso e difficile da gestire per l'azienda, l'ospedale o la casa farmaceutica. Per ovviare efficacemente a questa situazione è nata Medikey - www.medikey.it -, la prima piattaforma Internet in Italia di certificazione e riconoscimento del medico. Un'unica chiave per poter accedere a tutti i contenuti professionali presenti in rete. Un solo nome - user name - e una sola password che consente al medico di entrare immediatamente, senza bisogno di ulteriori registrazioni, nelle sezioni riservate di tutti i siti Internet. Grazie a questo innovativo servizio, case farmaceutiche, aziende che operano nel campo medico, università, ospedali, Società Scientifiche e Sindacati medici hanno la possibilità di verificare l'accesso riservato ai propri siti, con un'accurata profilazione del "navigatore", e di ottimizzare la propria comunicazione rivolgendosi alla comunità dei medici Medikey. Una Community certificata che ha già raccolto l'adesione di oltre 68 mila professionisti. Un numero davvero notevole, soprattutto se si considera che su 320mila medici italiani in attività, solo 130mila sono "informatizzati" e quasi 100mila utilizzano Internet per aggiornamento professionale. Il servizio Medikey rappresenta dunque la soluzione tecnologica più efficace ed affidabile per garantire la certezza nell'identificazione del medico in quanto tale, mantenendo condizioni semplici e fluide di navigazione fra i siti medici e al loro interno, e per gestire le nuove progettualità del Ministero della Salute relativamente all'Ecm (Educazione Continua del Medico) con la relative problematiche dei Crediti Formativi. 

IL GRUPPO EUROPEO DI ETICA CHIEDE UN'ATTENTA VALUTAZIONE DELLA PUBBLICITÀ DEI TEST GENETICI 
Bruxelles, 27 febbraio 2003 - Il Gruppo europeo di etica delle scienze e delle nuove tecnologie (Gee) ha sollecitato un'attenta valutazione della sponsorizzazione dei test genetici via Internet. In una dichiarazione del 24 febbraio, il Gee ha dichiarato che i responsabili politici e la società in generale dovrebbero esaminare più attentamente le questioni etiche, sociali e legali concernenti il maggiore utilizzo di Internet per la vendita, in particolare, di test genetici che stabiliscano la paternità o rilevino la predisposizione alle cardiopatie ed al diabete. "La pubblicità dei test genetici tende a trasformarli in semplici prodotti ed a generare una richiesta di sperimentazione genetica capace di determinare l'aggravamento dei conflitti sociali e personali", ha sostenuto il Gee. La dichiarazione evidenzia altresì la natura aggressiva di tale forma di commercializzazione ed i luoghi improbabili in cui viene effettuata: negozi delle vie principali, stazioni di servizio ed autogrill. Secondo il Gee, la commercializzazione dei test genetici effettuata in questo modo può favorire la diffusione di informazioni inesatte ed inadeguate sulla genetica. Esiste altresì una crescente preoccupazione in merito al mancato rispetto, nella realizzazione di tali test, delle norme sul consenso degli interessati durante la raccolta dei dati genetici, in particolare nei test di paternità. Secondo quanto suggerito dal Gee, si teme altresì che le banche dati contenenti i risultati dei test genetici possano essere utilizzate impropriamente per avvalorare l'esistenza di una relazione deterministica fra geni e malattie o per confermare i legami fra gruppi etnici e determinate patologie, violando in tal modo i diritti di uguaglianza e di riservatezza. Infine, secondo quanto dichiarato dal Gee, è necessario fornire pareri e consulenze adeguate prima e dopo la realizzazione dei test genetici, al fine di garantire il rispetto di tutti gli aspetti etici, sociali e legali coinvolti. Il Gruppo europeo di etica delle scienze e delle nuove tecnologie ha annunciato l'intenzione di affrontare le questioni sollevate, in particolare tramite la stesura di un parere sugli aspetti etici dei test genetici effettuati sul luogo di lavoro. 

STRATEGIA PER LO SVILUPPO DELLA RICERCA SCIENTIFICA 
Verona, 27 febbraio 2003 - Il 28 febbraio l'Università di Verona terrà un convegno dal titolo "Strategia per lo sviluppo della ricerca scientifica: la mobilità e il potenziamento del capitale umano". La manifestazione, copatrocinata dal ministero italiano dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e dalla Commissione europea, fungerà da piattaforma per il lancio di attività nell'ambito del sesto programma quadro (6PQ). Fra gli oratori che interverranno al convegno figurano il dott. Raffaele Liberali, direttore della direzione "Fattore umano, mobilità e azioni Marie Curie" presso la DG Ricerca della Commissione europea, il dott. Luigi Rossi Bernardi, capo segreteria tecnica del ministero italiano dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e il dott. Luigi Rossi Luciani, presidente della Federazione degli industriali del Veneto. I loro interventi verteranno rispettivamente sui seguenti temi: "Le azioni Marie Curie e la strategia di mobilità per lo Spazio europeo della ricerca", "La strategia del sistema della ricerca pubblica" e "La strategia del sistema industriale". La partecipazione al convegno è gratuita, ma occorre registrasi in anticipo. Per ulteriori informazioni consultare il seguente indirizzo web: http://www.univr.it/RicercaScientifica/Ricerca/manifest/deplconv0302.pdf 

NEL REGNO DEL COLLEZIONISMO UN PROFUMO DA COLLEZIONE L'APERTURA AL PUBBLICO DI MERCANTEINFIERA PRIMAVERA QUEST'ANNO COINCIDE CON LA FESTA DELLE DONNE 
Parma, 27 febbraio 2003 - L'edizione primaverile di Mercanteinfiera 2003 apre i battenti l'8 marzo, il giorno della Festa della Donna. E' ormai tradizione consolidata della più grande rassegna antiquariale d'Europa, offrire, in concomitanza con questa festa, alle sue gentili visitatrici dei souvenir pensati appositamente per loro. Quest'anno le signore avranno una straordinaria sorpresa preparata per loro all'interno della mostra collaterale intitolata "Non rompete le scatole - Atto 2°. 1.000 scatole in latta e altri materiali, dalla fine dell'800 agli anni '70", appositamente allestita in occasione di Mercanteinfiera a cura dei collezionisti Clara e Franco Jacassi e che si preannuncia, più che mai, un avvenimento di straordinaria portata. Come per sottolineare il leitmotiv del contenitore che anima la mostra, essa stessa diventa "contenitore" di un altro evento importante che ospita nel suo interno. Si tratta dell'opportunità di acquistare, in anteprima, un'originale ed esclusiva confezione in latta serigrafata, prodotta in numero limitato di 2000 esemplari (tutti numerati come le bottiglie di vino pregiato o le stampe d'autore), contenente l'inedito profumo "Acqua di Primavera" creato in esclusiva da un maestro profumiere, che viene lanciato proprio in questa occasione. E' una fragranza fresca e frizzante, adatta sia per Lei che per Lui, racchiusa in un elegante flacone di cristallo protetto da una originale confezione in latta che richiama nella memoria i famosi capolavori della profumeria internazionale come quelli di Versace o Jean Paul Gaultier (a sua volta ispiratosi alla confezione di un profumo di Elsa Schiaparelli degli anni '30). Tornando ancora più indietro nella storia della profumeria, possiamo ricordare un profumo giapponese dei primi '900 che veniva confezionato, anch'esso, in latta. Le collaterali di Mercanteinfiera hanno la meritata fama di lanciare mode e codificare tendenze antiquariali, e tutto lascia presagire che l'attuale edizione non farà eccezione: l'esclusiva confezione dell'"Acqua di Primavera" promette, infatti, di diventare un ambitissimo oggetto da collezione. L'affascinante settore del collezionismo di profumi ha indubbiamente a Parma una sua patria d'elezione: qui le tradizioni di alta profumeria hanno profonde e gloriose radici storiche con la celebre Casa Borsari e la sua intramontabile "Violetta di Parma" e un ricordo perenne con il proprio museo nel cuore stesso della città ducale. La storia dei profumi è indissolubile da quella della cultura mondiale (anzitutto europea), del costume e della società del '900. "Se soltanto parliamo delle confezioni", spiega un super-esperto del settore, Giorgio Dalla Villa, direttore del primo Museo dedicato alla storia della profumeria europea e statunitense, dai primi '900 ad oggi, allestito dal 1998 a Milano, al quale è abbinata anche la rivista Profumeria da collezione, "troviamo riflessi e concentrati nelle piccole "boccette" tutti gli stili e i filoni artistici delle varie epoche. Basti pensare che tra gli autori dei contenitori per l'alta profumeria troviamo nomi come Fernand Leger o Salvador Dali. Se invece rivolgiamo lo sguardo all'evoluzione delle essenze, scopriamo delle inattese affinità con i costumi dell'ultimo secolo, ci accorgiamo come il profumo abbia seguito il percorso della società". Fino alla fine dell'800 le essenze aromatiche provenivano dalla natura e, di conseguenza, avevano l'odore simile alla materia prima (lavanda, rosa, violetta ecc.). Servivano principalmente per coprire i cattivi odori e venivano usate dalle signore dell'alta società per profumare i fazzoletti che all'occorrenza si avvicinavano al naso per allontanare sentori sgradevoli. La vera rivoluzione nella profumeria avviene nella seconda metà dell'800 con la scoperta di profumi sintetici, che non sempre hanno lo stesso odore delle essenze naturali, e mescolati tra loro, possono dare dei risultati a dir poco sorprendenti. In Francia, all'epoca la nazione più libera e democratica d'Europa, i profumieri per primi hanno intuito le potenzialità di questo fenomeno: il profumo poteva racchiudere in se una carica erotica e quindi diventare un'arma di seduzione. Ed è una rivoluzione nella società di allora, un passo decisivo nell'emancipazione della donna (probabilmente non ancora del tutto consapevole) che acquista il diritto di scelta, cioè può lei stessa decidere di attrarre, con il profumo adatto, l'attenzione dell'uomo che la interessa. Per molto tempo ancora il profumo francese rimane, in Italia, simbolo di qualcosa di proibito, peccaminoso, non adatto alle ragazze "bene" che dovevano "saper di buono", cioè di lavanda o violetta. La profumeria va a pari passo con la moda e ne diventa parte integrante. Lo stilista francese Paul Poiret, colui che liberò le donne dalla schiavitù del busto, fu il primo ad abbinare ai suoi abiti i profumi che meglio vi si adattassero, creando una sua casa di profumeria. Il suo esempio fu poi seguito da tutti i grandi della moda, fino ai giorni d'oggi. 

ARMANI/ARTE e RANKIN: INCONTRI DI CELEBRITA', TEMPO DI CELEBRITATION 
Milano, 27 febbraio 2003 - Ormai celebrità a livello mondiale anche lui, "glamorous Giorgio" ha un rapporto particolare con celebrità e celebrities Giorgio. Parliamo naturalmente di Giorgio Armani la cui storia non può prescindere dai personaggi che ha contribuito a rendere affascinanti. Vestite per un film, vestite per la mondanità, per la vita normale, per il video clip, il concerto o lo spettacolo, le celebrities sono parte della storia di Armani, che ha con loro un rapporto, sempre di stima, spesso di amicizia, a volte di ammirazione, ma anche molto libero e talvolta ironico, sebbene scelga a volte di rimanere in qualche modo distaccato dal circo della celebrità, convinto di poter dare il meglio di sé osservando attentamente questo mondo da puro spettatore. Si spiega così la scelta inconsueta di un fotografo irriverente come Rankin, che affronta i 'suoi ricchi e famosi' in una specie di corpo a corpo, senza timore, senza le delicatezze speciali che si hanno verso il successo. Da dieci anni Rankin gira il mondo per fotografare personaggi famosi: a Los Angeles per ritrarre l'aspirante all'Oscar, a New York per la pop star, in Brasile per fissare con l'obiettivo la modella sulla spiaggia. La sua carriera è cresciuta al punto di concedergli libero accesso alle principali star internazionali, sedotte dal suo particolarissimo stile. Nei ritratti di Rankin, i personaggi celebri emettono una radiosa vitalità, trasudano quel particolare tipo di fascino che li rende famosi: comicità sovversiva, intensa tragicità, umorismo. Per citare Madonna "è come se tutti si stessero divertendo". Così oltre al personaggio pubblico, si scorge una persona vera, che prende vita attraverso gli sguardi o lascia intuire la sua personalità, filtrata dall'immagine - è spesso il momento, lo sguardo, il gesto catturato da Rankin, che rivela più di quanto la star stessa avesse intenzione di rivelare. Delle decine di personaggi fotografati, Armani ne ha scelti 46: da un'incredibile Madonna tutta muscoli e legamenti nervosi, a un pensoso Arnold Schwarzenegger, da una sorridente regina Elisabetta (è stato uno dei dieci fotografi che l'ha immortalata per il Giubileo), a Milla Jovovich, la splendida attrice e modella che è anche l'interprete dell'attuale campagna dell'Emporio Armani. Prosegue con questa mostra d'eccezione il progetto Armani/Arte che nel gennaio scorso ha avuto come prima tappa la mostra 'Athlete' di Howard Schatz. Avvalendosi della consulenza di Grazia Neri, viene oggi presentata la mostra 'Celebritation' di Rankin, in un allestimento di grande effetto che ne sottolinea tutta la forza. Ricoperte le pareti e parte della perfetta struttura circolare intorno alla scala con un telo nero, come una quinta teatrale, le immagini appaiono incorniciate a vivo con grande risalto. E da qualunque punto di accesso, Celebritation è chiaramente visibile e comprensibile. Celebritation, in collaborazione con Grazia Neri, Armani/via Manzoni 31. Inaugurazione su invito venerdì 28 febbraio 2003. Aperta al pubblico dal 1 al 29 marzo 2003 dalle 10.30 alle 19.30. Lighting design: Studio Balestreri & Aiolfi Associati Luci: Targetti I 

PARASUCO IN PASSERELLA A MILANO 
Milano, 27 febbraio 2003 - Grande attesa per la presentazione della prima linea I Parasuco in passerella il 28 Febbraio con un evento esclusivo all'Old Fashion Cafe di Milano -ore 20.00 h 22.00 special event. Con I Parasuco - Donna Autunno Inverno 2003-2004, la griffe U.S.A. firma la sua interpretazione integrale della figura femminile proponendo una collezione total look che per la prima volta vede l'impiego di tessuti diversi a fianco del jeans. Total Look come espressività totale, dinamismo, capacità di distinguersi, esibendo accostamenti originali e dettagli fashion per la donna sexy che veste I Parasuco. 

ISUPERTUSCANS RITRATTI DI VIGNAIOLI IN TOSCANA DI ANDREA ZANFI
Milano, 27 febbraio 2003 - iSupertuscans è uno splendido volume nel quale Zanfi descrive il mondo enologico attraverso coloro si sono impegnati nella valorizzazione del patrimonio vitivinicolo della terra di Toscana, importanti personaggi, italiani e stranieri che hanno l'hanno eletta a loro terra di adozione. L'autore ha cercato di "raccontare" questi grandi vignaioli anche attraverso il territorio dove operano, riuscendo a fotografare un indicativo squarcio dell'intero movimento vitivinicolo regionale - quello appunto che ha dato origine ai Supertuscans, neologismo coniato dagli americani - che da più di 20 anni identifica le migliori produzioni vitivinicole del territorio toscano. Andrea Zanfi ha tentato di comprendere perché, come e quando questi grandi vini siano stati ideati e realizzati e con quali strumenti essi siano riusciti così prepotentemente a conquistare il mercato mondiale. Il volume propone una galleria di "ritratti dei vignaioli di Toscana" descrivendo attraverso la storia, i pensieri, le passioni e gli umori di personaggi assolutamente unici: riflessioni, racconti e ricordi in libertà a cui si accompagna un importante reportage fotografico, suggestivo e molto particolare. Inoltre, per ogni vino inserito nella ristretta schiera dei Supertuscans è stata realizzata una scheda tecnica indicante sia le caratteristiche morfologiche e geologiche del territorio vitato di riferimento, sia le caratteristiche tecniche della vinificazione, maturazione e affinamento dello stesso vino, con l'indicazione delle annate migliori. Giovedì 27 febbraio 2003 , ore 17.30 - Touring Club Italiano, Corso Italia 10, Milano. Interverranno l'autore e Michele D'Innella, direttore editoriale del Touring Club Italiano Seguirà una degustazione di vini selezionati Per iscrizioni e informazioni al pubblico 02.8526833 

BRERA SI RACCONTA INCONTRI GRATUITI PER TUTTI GLI AMANTI DELL'ARTE 
Milano, 27 febbraio 2003 - A cura degli Assistenti Tecnici Museali della Pinacoteca con la supervisione dei Servizi Educativi della Soprintendenza di Milano. Tutti gli incontri sono gratuiti, compresi nel prezzo del biglietto d'ingresso in Pinacoteca. Marzo 2003 "L'opera del mese" Intorno alla Pala Sforzesca sabato 8, ore 11.00 sabato 29, ore 15.30 Pur avendo al proprio servizio Leonardo da Vinci, Ludovico il Moro affida la propria consacrazione ufficiale e la propria immagine di pater familias all'opera di un maestro "minore" ma di indubbio fascino. Ripercorreremo insieme le vicende della pala. Fatta dipingere intorno al 1494 per la chiesa di Sant'Ambrogio ad Nemus, e del suo autore, a tutt'oggi rimasto anonimo. "Itinerari tematici" Hayez a Brera sabato 22, ore 11.00 domenica 23, ore 11.00 Architettura dipinta: dai vedutisti a Hayez sabato 29, ore 11.00 domenica 30, ore 15.30 Analizzeremo il genere che ha come soggetto unico o dominante l'architettura dalla sua nascita nel seicento al suo apogeo con la pittura di veduta di scuola veneziana legata allo sviluppo della moda del Grand Tour, il viaggio di formazione culturale che coinvolgeva i ceti aristocratici, fino ad affrontare la pittura di Hayez con la sua storicistica ricostruzione ambientale neomedievale influenzata dal fiorente mondo del melodramma. "Attivita' per bambini" Missione SSS... Scopri che Santo Sono (consigliata dai 6 ai 10 anni) domenica 9, ore 15.30 Ecco frecce, fiori e pelli / leoni, conchiglie, pennelli, / vedo anche un bel cagnetto / un cappello ed un falcetto. / Ma 'sti oggetti chi li usa? / Sono tutti alla rinfusa! / So che sono appartenuti / a dei santi conosciuti. / Dai, aiutami a cercare / a osservare e a confrontare / perché solo non connetto: / a quel santo quale oggetto? / Forse occorre una leggenda / che ci spieghi la faccenda, / che ci dica quale morte / quel tal santo ha avuto in sorte. / Ecco qui un calendario / un libretto e un dizionario: / sono oggetti che ti dono / per scoprir che santi sono. / Io ti aspetto, non tardare: / la mission è da iniziare! 

INAUGURAZIONE ALLA FONDAZIONE MUDIMA IL 13 MARZO 
Milano, 27 febbraio 2003 - Segnaliamo l'apertura di una nuova mostra : il 13 marzo inaugura alla Fondazione Mudima " I Guardiani della via Mala" . Si tratta della personale di Fabrizio Soldini, un giovane artista svizzero influenzato dalla cultura "on the road", le cui opere sono una contaminazione tra riferimenti "pop" (la fantascienza di Alien, la Black Music) e la pittura "seria" (Max Ernst e Wilfredo Lam). Philippe Daverio curerà l'esposizione della mostra. 

MOSTRA PERSONALE MASSIMO BARZAGLI DI INAUGURATA IL 25 FEBBRAIO PRESSO LA GALLERIA FARSETTIARTE DI MILANO
Milano, 27 febbraio 2003 - Massimo Barzagli presenta un nuovo ciclo di lavori presso la Galleria Farsetti di Milano. Saranno esposte sette grandi tele e un'installazione realizzata all'esterno della galleria. L'artista toscano ha anche scelto di esporre all'interno della sua mostra un'opera di Pablo Picasso. Da sempre Massimo Barzagli si dedica alla pittura, anche se in certe occasioni ha realizzato sculture, installazioni e video. Per Barzagli la tela del quadro rappresenta la superficie su cui inscenare il corpo-a-corpo tra realtà e pittura, tra vita e arte. I soggetti dei suoi quadri sono classici: la figura umana, quella animale, la natura, gli alberi, foglie, fiori. La tecnica che usa per dipingere non è però quella tradizionale: Barzagli non imita la natura, piuttosto sfida la natura delle cose e dell'immagine. Egli riproduce l'immagine delle cose attraverso la traccia che queste lasciano sulla tela: una traccia piena di materia, di grumi, di pasta pittorica. Questa traccia è piuttosto un'impronta: l'impronta di qualcosa e non il suo segno. Qualcosa di reale, perché Barzagli dipinge realmente i suoi soggetti: lavorando su di essi prima che questi diventino immagine. Per meglio capire come agisce l'artista è opportuno descrivere i tempi dell'azione. Primariamente spalma del colore sul corpo della modella, successivamente stende la tela su di essa facendo in modo che il corpo colorato lasci l'impronta sulla superficie del quadro. In altri termini, Barzagli dipinge due volte: la prima sul modello che ha scelto come soggetto e la seconda sulla tela, su cui il modello dipinto lascia un'impronta staccandola da sé, partorendo a partire dalla propria impronta un'altra immagine da quella reale. L'impronta in questo caso preleva e riporta, sdoppia e capovolge, ricalca e stravolge. L'impronta sembra funzionare all'opposto dello specchio, che, come sappiamo, viene usato da sempre per alludere alla pittura come arte imitativa. Il quadro non nasce, per Barzagli, allo scopo di rappresentare o riprodurre il visibile, ma per organizzare un'altra spazialità o realtà, una diversa epifania del reale. La pittura si riproduce attraverso una serie di scarti: copre e imprime, sdoppia e distacca; tanto più produce se stessa, la propria materialità informe di sostanza colorata, tanto più si dà come impronta deflagrata. Se il risultato somiglia a un quadro realista è attraverso un tradimento figurativo: quest'immagine, di forma inorganica, si presenta anche come sindone "dissomigliante": Nei quadri di Barzagli, insomma, c'è sempre uno scarto sostanziale tra l'immagine di una cosa e la sua impronta, tra un certo modo d'essere delle cose e un altro. Qui la realtà appare fluttuante, sospesa tra pura materialità e assoluta immaterialità: la pittura è immagine corposa, spessa come pelle, e superficie, colore, spazio e profondità, un mondo al culmine della vita sul punto di trovare una forma perenne. Nei nuovi lavori il corpo femminile galleggia all'interno di spazi domestici, soggiorni, camere, sale arredate con gusti differenti. Mentre la figura nasce dal contatto diretto del soggetto impregnato di colore con la superficie della tela, che è stata usata come fosse un sudario, l'immagine dell'"interno borghese", dentro cui sembra galleggiare il corpo, nasce dalla riproduzione tecnica di fotografie recuperate da riviste di settore. Si viene a produrre di nuovo uno sdoppiamento e un distacco: del fondo della figura, dell'impronta della riproduzione, del colore dalla superficie. Distacco e tradimento dell'inorganico dal meccanico, un dialogo tra pittura e realtà risolto tutto a favore della vita e dell'arte. "Massimo Barzagli - Mostra Personale" - Milano, Farsettiarte, portichetto di Via Manzoni, angolo via Spiga. Dal 25 febbraio al 25 marzo 2003. Mostra organizzata da Farsettiarte . Orari: tutti i giorni 10 - 19; chiuso domenica e lunedì mattina. Infolink: www.farsettiarte.it 

OGGI AL JAZZ CLUB FERRARA: JAZIDAS PROJECT
 Ferrara, 27 febbraio 2003 - Nella magìa di un'atmosfera e nella semplicità architettonica di un luogo unico nel suo genere, non è cosa abituale poter "assaporare", nota dopo nota, le essenze di una musica senza tempo che affonda le radici del suo essere nel multiforme terreno dell'interculturalità. Con due concerti ogni settimana, il Jazz Club Ferrara ed il suo Torrione cercano di offrire (riuscendovi) una proposta musicale che, dando per assodata l'importanza musicale del jazz, scava contemporaneamente nei più svariati ambiti melodici per restituire effetti e motivi altrimenti sconosciuti nella Ferrara dei nostri giorni. Giovedì 27 febbraio, con inizio alle ore 22, sarà così una di quelle serate in cui alla fascinosa e poetica vena del jazz "all'italiana" si accompagnerà il calore di una voce spagnola. Il Jazidas Project nasce dalla voglia del batterista e percussionista Roberto Faenzi di spostarsi dal nostro paese per approdare in terra di Spagna, per la precisione, a Barcellona. Forse mai avrebbe immaginato che la città delle "ramblas" gli avrebbe offerto la possibilità di conoscere Anna Luna, eccellente interprete sia del jazz che della musica spagnola e sud americana, con cui subito ha trovato i giusti "accordi" per un progetto musicale di grande impatto. Insieme a loro Carmelo Tartamella alla chitarra, Emilio Solla al pianoforte e Stefano Senni al basso, con cui Faenzi e Anna Luna dalla straordinaria voce hanno dato vita al primo Cd del Jazidas Project. Un disco che si rifà alle molteplici atmosfere del jazz, del flamenco e della musica brasiliana e che certamente colpisce per la freschezza e la profondità di un'interpretazione che va al di là della semplice (seppur di qualità) performance, per approdare sul terreno di una vigorosa e straordinaria arte. Atmosfere calienti per una musica sensuale ed appagante si accompagneranno così, giovedì, ai fiumi di ottimo vino ed ai fantastici piatti freddi che scorrono in quel Torrione del Jazz Club Ferrara che, per il quarto anno, fa da casa al Jazz Club Ferrara. Vino ed ottime portate faranno da background, dalle ore 19, ad una serata musicale che trova nella gastronomia dello chef Marco Jannotta e dello staff del Ristorante "Antica Osteria S.Martino" le energie per infuocare di passione lo spazio rinascimentale del Torrione del Jazz Club Ferrara. Per informazioni: Jazz Club Ferrara 0532/211573 o 339/7886261 Prenotazioni allo 0532/713181 o 340/2955798 www.jazzclubferrara.com  - email: jazzclub@jazzclubferrara.com 

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