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2003 anno 6°  

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a cura di 
 Franca D. Scotti

GIOVEDI'
27 FEBBRAIO  2003

pagina 6

 

 

A TORINO CON CHOCOTRAVELS PER GODERE CIOCCOLATO' DAL 21 AL 23 MARZO

Chocotravels non poteva mancare di proporre questo importante avvenimento che coinvolgerà non solo tutti i cioccolatieri piemontesi, ma anche il cioccolato di tutta la Penisola che qui testimonierà il valore di questo nostro patrimonio tutto italiano. Un breve viaggio proposto da Chocotravels darà la possibilità a tutti i partecipanti di visitare una città dove storia, bellezze artistiche e gastronomia di grandissimo livello si fondono in un tutto unico davvero da conoscere. Sono previste colazioni nei più antichi e prestigiosi Bar Pasticcerie del Centro Storico, una cena al cioccolato ed anche due pranzi nella più pura tradizione piemontese, oltre alle visite a due importanti laboratori di cioccolato. CioccolaTO' poi ci mostrerà il meglio del cioccolato e di tutto ciò che è legato a questo fantastico mondo. Partenza venerdì 21 Marzo da Milano ore 9 con pullman privato. Fermata ad Ivrea per visitare il laboratorio di cioccolato "Nella Cioccolata"e per un pranzo tutto canavesano all'Aquila Antica. Nel pomeriggio a Torino per il mercato del cioccolato in Piazza Castello e Piazza Vittorio. Cena al ristorante messicano "Las Rosas" per un ritorno al mondo precolombiano ed alla tradizione del cioccolato. Sistemazione in Hotel *** Sabato 22 Marzo prima colazione da "Platti" e a seguire visita al laboratorio di Guido Gobino, uno dei grandi cioccolatieri della città. Per uno spuntino proponiamo il "Caffè Mulassano". Nel pomeriggio visita della "Serra del Cacao" presso i Murazzi del Po'. Alla sera cena a tutto cioccolato presso il ristorante "Perbacco" . Domenica 22 Marzo prima colazione al "Bicerin"e mattinata libera dedicata alle diverse e molteplici attrazioni preparate dall'organizzazione di CioccolaTO'. Per pranzo ci sposteremo in collina, a Revigliasco, presso il ristorante "La Taverna di Fra Fiusch"per un menu tutto piemontese. Interessantissima la degustazione proposta da Bruna Ferro e Franco Ruta dell'Antica Dolceria Bonajuto": un incontro tra la Sicilia ed il Piemonte, tra il cioccolato modicano e la Barbera passito "Respiro di Vigna". Nel pomeriggio rientro a Milano. Per ogni informazione info@chocotravels.com oppure 333 4860753 o Vita Tour 0239214779

DOPO FARAONA E UOVO, LE PENNE SONO I PROTAGONISTI DELLA NUOVA CAMPAGNA COOP
A partire dal 23 febbraio su tutte le reti TV nazionali, torneranno in onda gli spot 30" per i prodotti a marchio Coop. Un nuovo film si aggiunge alla campagna multisoggetto, ideata da Lowe Pirella per l'insegna leader della grande distribuzione, dopo il grande successo riscosso nel 2002 dai soggetti "Faraona" e "Uovo". I protagonisti sono sempre i prodotti a marchio Coop, i cui valori sono esaltati attraverso le situazioni comiche e paradossali rappresentate negli spot. Nel nuovo film vediamo un single, non più giovanissimo, che armeggia in cucina in previsione di una romantica cenetta. Sta per svuotare la scatola di penne nell'acqua bollente quando, al posto della pasta, escono delle vere e proprie penne a sfera. Lo speaker conclude con la frase "Volete evitare sorprese ? Scegliete i prodotti Coop: li trovate dentro la Coop, ci trovate la Coop dentro." CREDITS Direttori creativi: Dario Alesani (copy) e Umberto Mauri (art). Regista: Matteo Pellegrini Casa di produzione: Buddy Film Pianificazione: Chorus media (gruppo Initiative media).

GO WINE PARTE DA MILANO CON "IL MOSCATO E ..." AL CIRCOLO DELLA STAMPA
L'Associazione Go Wine ha aperto il calendario degli appuntamenti in Milano per il 2003 con un'importante serata dedicata al Moscato e ... non solo. L'evento si è svolto il 20 febbraio presso il prestigioso Salone (sala Bracco) del Circolo della Stampa di Milano. Qui è stato presentato il volume "100 Moscato d'Italia" curato da Gigi Brozzoni - Go Wine Editore - e un grande banco d'assaggio ha rappresentato l'Italia da Nord a Sud. Tredici aziende italiane, citate sulla guida, che hanno il Moscato fra gli alfieri della propria produzione, hanno offerto l'opportunità di degustare non solo il Moscato, ma anche gli altri vini più rappresentativi della loro produzione. I protagonisti, in rigoroso ordine alfabetico: ACCADEMIA DEI RACEMI - Manduria (Ta), BANFI - Montalcino (Si), BERA - Neviglie (Cn), BRAIDA di GIACOMO BOLOGNA - Rocchetta Tanaro (At), COL D'ORCIA - Montalcino (Si),CONTERO - Strevi (Al), DE BARTOLI MARCO - Marsala (Tp), GAIERHOF - Roverè della Luna (Tn), LA CAUDRINA di ROMANO DOGLIOTTI - Castiglione Tinella (Cn), LEONE DE CASTRIS - Salice Salentino (Le), NERVI MAURIZIO E NEGRO EZIO - Canelli (At), SARACCO PAOLO - Castiglione Tinella (Cn) e ZENI ROBERTO -Grumo - San Michele all'Adige (Tn). L'iniziativa è stata anche l'occasione per riaffermare gli obbiettivi di Go Wine a favore della cultura e del turismo del vino.
INFO: Go Wine Tel. 0173/364631 Fax 0173/361147

PESCI E OSTRICHE DI FRANCIA: PRONTI A SEDURRE GLI ITALIANI
E' circondata su tre lati dal mare. E ha coste che si estendono per 8.600 km. Eppure l'Italia resta un paese strutturalmente importatore di pesce, senza le importazioni infatti non riuscirebbe a soddisfare la domanda del mercato interno. Su 1,3 milioni di tonnellate di prodotti ittici consumati dagli italiani, circa la metà (ossia 600.00 tonnellate) provengono da altri Paesi, in particolare dalla Spagna e dalla Francia. Quest'ultima è stata protagonista di una crescita significativa: tra 1999 e 2001 ha aumentato la sua quota sull'import ittico in Italia, passando dal 7,4% al ggg9,2%. Ed è diventata, così, il secondo fornitore assoluto dell'Italia con 54.000 tonnellate esportate. Storicamente dalla Francia arrivano sul mercato italiano specie ittiche nobili e crostacei, e poi le intramontabili ostriche, le cui vendite crescono ininterrottamente da 8 anni a questa parte. Oggi, quasi il 60% delle ostriche esportate dalla Francia finiscono per essere gustate in Italia. Visti i risultati raggiunti, a maggior ragione, oggi l'Italia si conferma un mercato strategico per gli operatori della filiera francese dei prodotti ittici rappresentati dall'OFIMER (Office national interprofessionel des produits de la mer et de l'aquaculture). E la distribuzione moderna è il mezzo migliore per raggiungere il maggior numero di italiani, visto che il 57% dei prodotti ittici venduti in Italia passano dalla Gdo. Ecco, quindi, che OFIMER ha predisposto un piano di azione, che si articola in una serie di iniziative, i cui protagonisti saranno i prodotti ittici francesi. In totale sono previste circa 300 giornate di animazioni all'interno di oltre 100 punti vendita delle maggiori catene italiane. Da San Valentino, occasione principe per gustare le freschissime ostriche di Francia, si continua fino a Pasqua con iniziative di promozione che coinvolgeranno l'intero reparto pesce. Per ulteriori informazioni: Pesce di Francia - Ostriche di Francia c/o Sopexa Italia Via Cusani 10 - 20121 Milano - Tel: 02/86.37.41 - Fax: 02/89.01.05.93
Email : sopexa.italia@sopexa.com  ofIMER :11 Bld de Sébastopol - 75001 Paris - Tel:+33.1.53.00.96.74-Fax:+33.1.53.00.96.99 - www.ofimer.com

L'ASSOCIAZIONE CITTÀ DEL VINO CHIEDE LA CLASSIFICAZIONE DEI VINI PASSITI
I vini passiti sono vini di nicchia, dai forti connotati storico-culturali, spesso legati a vitigni autoctoni e antichi, fortemente connotati alle tradizioni e al territorio di origine oltre che ai sistemi di appassimento. Per questo motivo l'Associazione Nazionale Città del Vino (488 comuni associati), di concerto con il comune di Montefalco, ha dato vita alla Fondazione Centro Nazionale Vini Passiti d'Italia ed oggi rilancia la proposta di modifica della legge 164/92 in nome della salvaguardia di questo importante prodotto enoico. I passiti, infatti, sono un patrimonio che merita di essere salvaguardato in modo opportuno e la sua protezione e valorizzazione passa da una tutela adeguata che attualmente non è prevista nella legislazione vitivinicola nazionale ed europea. L'Italia è il paese dell'Unione Europea che vanta il più alto numero di Igt, Doc e Docg in cui è prevista la produzione di "Vini Passiti", cioè ottenuti mediante la pratica di appassire le uve (al sole, sulla pianta, nei fruttai, per effetto della botrytis, eccetera). Basti pensare che nell'ambito delle Doc sono circa 110 di cui 4 sono Docg (Albana passito, in Emilia Romagna; Sagrantino passito, in Umbria; Recioto di Soave, in Veneto; Verduzzo di Ramandolo, in Friuli Venezia Giulia) e abbracciano vini prodotti in tutte le regioni italiane, dalle Valle d'Aosta all'isola di Pantelleria, a conferma di quanto questa antichissima pratica sia connaturata con la nostra tradizione enologica. Questa tipologia, in realtà, non è mai stata adeguatamente descritta nell'ambito della legislazione vitivinicola nazionale (legge 164/92) e di quella europea (regolamento numero 1493/99) - al contrario della tipologia "vini liquorosi" - e nei fatti questo vuoto crea una notevole confusione sia nel settore sia nel mercato. Ciò comporta che solitamente per "vini passiti" s'intendono dei vini dolci anche se non mancano esempi di vini secchi prestigiosi (vedi lo Sforzato in Valtellina e l'Amarone della Valpolicella) entrambi ottenuti con l'appassimento delle uve e ambedue vini a denominazione di origine controllata. La proposta do modifica della legge 164/92, riguarda l'introduzione del seguente articolo: "I vini passiti sono quelli ottenuti esclusivamente da uve bianche e/o nere sottoposte a sovramaturazione (APPASSIMENTO) con metodi naturali o artificiali, secchi e/o dolci, senza l'aggiunta di alcool. I relativi disciplinari - Igt, Doc, Docg - dovranno indicare le norme di produzione e di affinamento".

TRENTINO TOP WINE a MILANO
La selezione dei migliori vini trentini ha incontrato il pubblico di Milano. L'incontro con il titolo "Incontri & Confronti Trentini"si è svolto il 24 febbbraio presso l'Hotel Principe di Savoia in Piazza della Repubblica 17 Si tratta del primo appuntamento dei Vini Top Trentini 2003 che andranno successivamente in tournée nelle città di Napoli, Roma e Monaco. Selezionati in base alle indicazioni delle cinque più autorevoli Guide pubblicate ogni anno, da apposite commissioni istituite presso la Camera di Commercio di Trento, questi vini rappresentano il meglio della produzione trentina. Alla presenza dei produttori è stato possibile degustare i prodotti vitivinicoli trentini, valutarli e compararli fra di loro. Erano disponibili vini spumanti, bianchi, rossi, vini dolci, così come le tipologie autoctone e più rappresentative del terroir enologico trentino. Si tratta del Teroldego rotaliano, detto il "Principe dei vini trentini", del Marzemino "gentile", citato da Mozart nel suo Don Giovanni, del Nosiola, varietà da cui si ottiene il prestigioso Vino Santo. Alle ore 17, Slow Food ha proposto un Laboratorio del Gusto, "Carattere e stili del Teroldego rotaliano", dedicato a questo prestigioso vino rosso da vitigno autoctono del Trentino. L'incontro è stato introdotto dal Prof. Attilio Scienza, docente straordinario alla Facoltà di Agraria dell'Università degli Studi di Milano, che ne ha raccontato la storia, l'evoluzione e le caratteristiche. E' seguita una degustazione, guidata da Gianni Fabrizio, vicecuratore della Guida Vini d'Italia e responsabile Slow Food per la didattica sul vino, di Teroldego rotaliano da diversi produttori e di vini italiani della stessa tipologia. Successivamente gli "Incontri & Confronti Trentini" hanno posto al centro dell'attenzione proprio i vini autoctoni: "I Profumi del Muller Thurgau Trentino e non solo..." "Il Marzemino Trentino di Isera e dei Ziresi" "Talento Trento D.O.C., bollicine d'autore" Questi ultimi tre incontri sono stati abbinati ai formaggi tipici trentini Casolét, Puzzone di Moena e Vezzena. 1 Arcore, Bellusco, Cernusco sul Naviglio, Concorezzo, Gorgonzola, Merate, Rezzato, Sovico e Vimercate.

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