NOTIZIARIO
MARKETPRESS
NEWS
di
VENERDI'
4 LUGLIO 2003
pagina 1
VUOI PUBBLICIZZARE
LA TUA AZIENDA SU QUESTO SPAZIO
A SOLI 200 €
AL MESE ?
TELEFONATECI ALLO
02 48 95 07 34 |
(* symbolcopyright c Comunitè
europee,2001 http://www.cordis.lu ) |
E-GOVERNMENT: COMO MODELLO PER L'ITALIA
PIÙ SERVIZI ONLINE E MENO COSTI ANCHE PER I COMUNI PIÙ PICCOLI GRAZIE AL
PROGETTO DEL COMUNE DI COMO CHE HA VINTO UN FINANZIAMENTO AL "BANDO
STANCA" IL PROGETTO SARÀ PRESENTATO NELL'AMBITO DELLA CONFERENZA
EUROPEA DELL'E-GOVERNMENT IL 7-8 LUGLIO A VILLA ERBA
Como, 4 luglio 2003 - Fornire più
servizi ai cittadini e alle imprese sfruttando fin da subito firma digitale,
pagamenti on-line sicuri e Internet con un progetto di e-government
flessibile e replicabile su tutti i comuni della Provincia di Como. Un
progetto che, grazie anche al supporto della Regione Lombardia, si vuole
collocare come best practice per la PA a livello nazionale. Attualmente
avviato in modo sperimentale sul portale del Comune di Como
(www.comune.como.it), il sistema consente già oggi, ad esempio, di
richiedere la concessione per l'occupazione di spazi e aree pubbliche con
firma digitale, di pagare online le multe con l'innovativo sistema Bankpass,
di ottenere tutti i moduli per le varie pratiche da inoltrare alla Pubblica
Amministrazione e le autocertificazioni, fare il calcolo di quanto dovuto
per l'Ici. E molti altri sono ancora i servizi che saranno disponibili a
breve. Il progetto sarà presentato il 7 e l'8 luglio a Villa Erba
nell'ambito della Conferenza Europea sull'e-government e vede coinvolti
tutti i maggiori attori dell'area di Como: la Regione Lombardia, la
Provincia di Como, il Comune di Como ed un numero crescente di comuni della
provincia, la Camera di Commercio e il Polo Regionale di Como del
Politecnico di Milano. "Ciò che riteniamo particolarmente innovativo
in questo progetto - hanno commentato Pierluigi Della Vigna e Giuliano Noci,
che per conto del Politecnico, hanno seguito le diverse fasi del progetto -
è, in primo luogo, la possibilità di sfruttare quanto realizzato al Comune
di Como per replicare alcune scelte e funzionalità sui comuni della
Provincia che vorranno aderire all'iniziativa e realizzare nuove
applicazioni che utilizzino la firma digitale. In secondo luogo, costituisce
tratto assolutamente distintivo dell'iniziativa l'adesione di quegli enti
non comunali coinvolti nell'erogazione di procedimenti amministrativi
rivolti a imprese, con l'obiettivo di digitalizzare i flussi di interscambio
dati e documenti tra questi ed i comuni". "L'e-government - ha
affermato Giorgio Pozzi, Assessore all'Artigianato, Nuova Economia, Ricerca
e Innovazione Tecnologica della Regione Lombardia - rappresenta una
formidabile opportunità per un rapporto migliore fra tutti i livelli dello
Stato - dalle Regioni alle Province, dai Comuni ai vari uffici pubblici - e
i cittadini. È un'occasione importante per ribaltare quel modo di pensare
secondo cui tutto ciò che è pubblico non funziona bene. Per far questo,
occorrono infrastrutture, formazione e servizi, ma soprattutto la volontà
di innovare. In quest'ottica, si inseriscono tutti i progetti di new economy
e innovazione tecnologica, che vedono impegnata in prima persona la Regione
Lombardia con università, imprese ed enti locali. Lo scopo è unico: far
progredire l'economia lombarda e, insieme, migliorare la qualità della vita
dei nostri cittadini". I vantaggi per i cittadini e le imprese
Attraverso il portale i cittadini potranno infatti a breve ottenere
certificati, richiedere autorizzazioni e concessioni, pagare in modalità
sicura tutti i tributi. Il Comune di Como è inoltre la prima PA in Italia
ad utilizzare l'innovativo sistema Bankpass, approvato dall'ABI, che
consente all'utente di realizzare un pagamento on-line senza rendere
disponibili i dati della propria carta di credito o Bancomat. "La
creazione di uno sportello unico virtuale e l'attivazione di servizi
avanzati consentirà inoltre alle imprese di denunciare l'apertura o la
chiusura di una attività commerciale, richiedere i vari permessi,
iscriversi al registro imprese, anche attraverso la firma digitale erogata
dal sistema delle Camere di Commercio" ha commentato Marco Citterio,
Presidente della Camera di Commercio di Como. I vantaggi per gli enti locali
Ma certamente i vantaggi più significativi generati dal progetto ricadono
direttamente sui comuni che aderiranno all'iniziativa. Con il sistema
realizzato infatti i Comuni aderenti possono: avere identità di navigazione
su tutti i siti dei Comuni della Provincia di Como. Ciò renderà di più
facile accessibilità la ricerca delle informazioni e l'erogazione dei
servizi, per i cittadini nella ricerca dei servizi offerti dai vari comuni,
ma soprattutto per le imprese che abbiano rapporti con più Comuni; ridurre
i costi di gestione dei siti web e conseguire standard di servizio elevati
grazie alla centralizzazione e condivisione dell'infrastruttura hardware che
permette di sfruttare economie di scala; ridurre i costi di realizzazione
dei rispettivi siti web grazie alla possibilità di riutilizzare
l'architettura logica e il motore software realizzati dal Politecnico di
Milano per il Comune di Como; incrementare, anche attraverso l'utilizzo
della firma digitale, l'efficacia delle operazioni caratteristiche grazie
alla possibilità di soddisfare on line (24 ore su 24) quesiti e richieste
di attivazione di istanze e procedimenti anche complessi, quali quello dello
Sportello Unico virtuale per le imprese, che richiedono meccanismi adeguati
di autenticazione e corrispondenti transazioni finanziarie. Le fasi del
progetto - La base da cui parte l'intero progetto è il sito web realizzato
per conto del Comune di Como ( www.comune.como.it
) nell'ambito dell'unità di e-government del Centro di Eccellenza regionale
creato in Como da Politecnico, Regione Lombardia e Comune di Como. La
struttura del Portale permette agli utenti di ottenere in modo agevole le
informazioni di loro interesse e di ottenere risposte dalla pubblica
amministrazione in tempi rapidi. Successivamente, nasce Comon line, un
progetto coordinato dal Comune di Como, con il contributo scientifico del
Politecnico di Milano, che ha ottenuto un finanziamento di 1.430.000 Euro
attraverso il "Bando Stanca" per l'informatizzazione della PA. Il
progetto coinvolge oltre 200.000 cittadini e 27 enti comaschi tra comuni,
comunità montane, altri enti e associazioni. "Il progetto che abbiamo
presentato per il Bando Stanca - ha affermato Stefano Bruni, Sindaco di Como
- si basa su un concetto molto semplice: quello della replicabilità.
Abbiamo infatti pensato di realizzare un unico studio di progetto per
offrire nuovi servizi ai cittadini e di renderlo disponibile ad altri
soggetti (comuni, enti pubblici e associazioni), per ridurre i costi di
implementazione e realizzare economie di scala". In quest'ottica, oggi
Comon Line è allo studio dell'Amministrazione Provinciale e della Regione
Lombardia per essere ampliato a nuove funzionalità ed esteso a tutti i
comuni della provincia di Como che ne vogliano far parte. "Pensiamo di
proporre quest'iniziativa ai comuni della provincia perché possano
intraprendere, fin da subito, in una prospettiva sostenibile, iniziative di
digitalizzazione dei procedimenti amministrativi" ha affermato Leonardo
Carioni, Presidente della Provincia di Como. Comon.Net, questo il nome
dell'iniziativa allo studio per l'intera provincia, si propone di
identificare e sperimentare specificità tipiche di situazioni locali
diverse per dimensioni e tipologie. In questo modo, anche i comuni che non
hanno partecipato a Comon line avranno la possibilità di scegliere il
modello migliore e più congeniale alle caratteristiche del tessuto
socio-economico locale e la Regione Lombardia avrà la possibilità di
definire un modello di realizzazione di iniziative di e-government
esportabile nelle altre province della Regione.
QCS 2000-2006: SESTA RIUNIONE DEL
COMITATO DI SORVEGLIANZA
Roma, 4 luglio 2003 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica
che si è tenuta ieri, 2 luglio, a Roma la sesta riunione del Comitato di
Sorveglianza del Quadro Comunitario di Sostegno (Qcs) 2000-2006 finalizzata
a valutare lo stato di attuazione del Qcs, stabilire le iniziative da
assumere per assicurare che anche nel 2003 non venga persa alcuna risorsa e
avviare la revisione di metà periodo che condurrà, nel febbraio 2004, alla
riprogrammazione dei fondi. Il Comitato ha preso atto dello stato di
attuazione finanziaria dopo il risultato assai positivo (assenza di perdita
di risorse comunitarie) conseguito a fine 2002. Per raggiungere questo
risultato con l'Unione sono stati fissati obiettivi interni ancor più
elevati, sottoposti a monitoraggio. Con riferimento a tali obiettivi
interni, il dato relativo al 31 marzo 2003 mostra che il grado di
realizzazione (72 per cento) è elevato e superiore a quello dello stesso
periodo dello scorso anno (grafico 1). La realizzazione resta comunque
parziale e assai stagionale, confermando la necessità di mantenere alto
l'impegno. La diversificazione fra i programmi resta assai elevata (grafico
2), talora dovuta al maggiore o minore ricorso a progetti coerenti. Il
Comitato ha quindi esaminato la Relazione analitica dell'Autorità di
Gestione del Qcs su stato della spesa, qualità dei progetti in atto e
avanzamento del rafforzamento istituzionale. Tutte le parti istituzionali
convenute, le parti economiche e sociali e la Commissione europea hanno
rilevato la profondità e la precisione dell'analisi svolta anche grazie
all'esercizio di autovalutazione condotto dalle Regioni. Tale analisi ha
consentito al Comitato: a. di valutare l'infondatezza di ogni allarmismo
sulla realizzazione degli obiettivi di spesa nel 2003; b. di assumere nuove
iniziative per assicurare sia gli obiettivi finanziari di breve termine, sia
quelli di qualità di medio termine; c. di pianificare l'attività da
svolgere per la fase di riprogrammazione che ora si apre. Il Vice Ministro
dell'Economia e delle Finanze Gianfranco Miccichè, nel rilevare con
soddisfazione il costante miglioramento amministrativo da parte delle
Regioni, le ha esortate a non abbassare la guardia al fine di raggiungere
anche nel 2003 lo straordinario risultato raggiunto nella spesa dei Fondi
strutturali europei nell'anno passato. Contemporaneamente il Vice Ministro
Miccichè ha auspicato l'accelerazione del lavoro in corso per il
miglioramento qualitativo della spesa. La Relazione analitica dell'Autorità
di Gestione del Qcs è disponibile sul sito del Dipartimento per le
Politiche di Sviluppo e di Coesione. La Sintesi delle decisioni del Comitato
di Sorveglianza sarà pubblicata, sul medesimo sito, entro una decina di
giorni.
RIFORMA LEGGE FALLIMENTARE: PRONTA LA
DELEGA DA PRESENTARE AL GOVERNO
Roma, 3 luglio 2003 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze e il
Ministero della Giustizia comunicano che la Commissione per la nuova Legge
fallimentare e la revisione delle procedure concorsuali ha elaborato un
disegno di legge delega in materia che verrà sottoposto al vaglio del
Governo. La riforma ha come obiettivo il miglior soddisfacimento possibile
dei creditori, ma anche la valorizzazione degli organismi produttivi e dei
patrimoni, favorendo l'emersione tempestiva della crisi dell'impresa e
l'attivazione delle iniziative volte a porvi rimedio. Tende ad incentivare
la cooperazione tra le parti e soluzioni stragiudiziali. La delega prevede
la sostituzione del fallimento e delle altre procedure minori con due
procedure unitarie, "di composizione concordata" e di
"liquidazione concorsuale, oltre che l'introduzione di istituti di
"allerta e prevenzione". Nella "procedura di composizione
concordata", si lascia spazio ad accordi tra debitore e creditori e il
controllo dell'autorità giudiziaria limitato nell'oggetto e nei tempi di
intervento. La procedura di "liquidazione concorsuale" è prevista
anche per il piccolo imprenditore insolvente e, da un lato viene aperta solo
quando la posizione debitoria sia di ammontare significativo, dall'altro
viene immediatamente chiusa se non vi è un prevedibile attivo da realizzare
e da distribuire. Vengono superate le rigidità attuali nella liquidazione
dell'attivo, con misure tese a massimizzare il realizzo e ad accelerare i
tempi delle procedure. La delega prevede un'ampia riduzione delle azioni
revocatorie e, in caso di pagamento di certe percentuali del debito, la
tendenziale cessazione, a chiusura del procedimento di liquidazione
concorsuale, di tutti gli effetti pregiudizievoli per il debitore (anche per
quello civile con debiti di una certa entità) con la reimmissione del
debitore nel mercato. Infine, si restringe l'ambito di intervento della
sanzione penale con rilievo al principio dell'offensività di natura
patrimoniale.
GRTN SPA: APPROVATO BILANCIO 2002,
NOMINATO NUOVO CDA
Roma, 4 luglio 2003 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica
che si è tenuta oggi l'assemblea di Grtn SpA che ha approvato il bilancio
per l'esercizio 2002 ed ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione.
Il Consiglio, che resterà in carica per tre esercizi, è così composto:
Carlo Andrea Bollino, presidente; Luca d'Agnese, indicato dall'azionista
quale amministratore delegato; Vito Amoia, Paolo Arrigoni, Fabio Pistella,
Francesco Parlato, Ernesto Sciommeri, consiglieri.
NOMINATO IL NUOVO CONSIGLIO DI
AMMINISTRAZIONE DEL GESTORE DELLA RETE DI TRASMISSIONE NAZIONALE. CARLO
ANDREA BOLLINO NUOVO PRESIDENTE.
Roma, 4 luglio 2003 - L'Assemblea del Gestore della rete si è riunita oggi
3 luglio alle ore 15.00 per nominare il nuovo Consiglio di Amministrazione
della società. Presidente è stato nominato il Prof. Carlo Andrea Bollino.
Questi i nomi degli altri Consiglieri: Dott. Luca D'Agnese; Prof. Vito Amoia;
Ing. Paolo Arrigoni; Prof. Fabio Pastella; m Dott. Francesco Parlato; Cav.
Ernesto Sciommeri L'Assemblea degli azionisti ha anche approvato il bilancio
aziendale del 2002. Il nuovo Consiglio di amministrazione del Grtn durerà
in carica per un triennio.
UN NUOVO SERVIZIO TEMATICO PER I
"SISTEMI DI ENERGIA SOSTENIBILE" LANCIATO SU CORDIS
Bruxelles, 4 luglio 2003 - Cordis, il servizio di informazione in materia di
ricerca e sviluppo della Commissione europea, ha lanciato un servizio
dedicato alla ricerca e alle azioni di supporto specifiche per le questioni
legate all'energia non nucleare. Il nuovo servizio, che fa parte del portale
del Sesto programma quadro (6PQ), offre un accesso centrale alle
informazioni di base e alle opportunità di finanziamento (bilancio
disponibile: 810 milioni di euro), nonché link diretti finalizzati a
sostenere la presentazione di proposte e la gestione dei progetti. Gli
utenti possono accedere rapidamente a informazioni sull'attualità e sulle
manifestazioni, riesaminare gli obiettivi a breve-medio o medio-lungo
termine, individuare le forme di sostegno, consultare pubblicazioni e link
utili. Inoltre, questo servizio offre un facile accesso a dati su oltre
1.000 organizzazioni disponibili a partecipare alla ricerca ambientale. Il
servizio contiene link a più di 600 progetti già svolti nell'ambito del
cambiamento globale, delle energie rinnovabili e delle nuove fonti
d'energia. Il servizio fornisce aggiornamenti tempestivi e, non appena
saranno rese disponibili le informazioni, metterà in risalto le attività
imminenti o i nuovi progetti che hanno ricevuto i finanziamenti. Inoltre
saranno messi in luce i contributi che la ricerca in questo settore sta
fornendo per la realizzazione dei principali obiettivi politici strettamente
legati alla qualità della vita dei cittadini europei. Questi comprendono le
emissioni dei gas-serra, i vettori energetici, i carburanti alternativi per
motori e le nuove tecnologie emergenti. Infolink: http://www.cordis.lu/sustdev/energy/home.html
ASSOGESTIONI: ANTICIPAZIONI SUI DATI
DEL MESE DI GIUGNO 2003
Milano, 4 luglio 2003 Fondi comuni: La raccolta vola oltre i +4,1 miliardi
di euro. Azionari positivi, obbligazionari protagonisti, flessibili in nero.
Prima volta in rosso per i fondi di liquidità dall'agosto 2000. Segno meno
per i bilanciati. L'estate inizia bene per i fondi comuni d'investimento che
chiudono il mese di giugno con un saldo positivo di +4.151 milioni di euro,
concludendo il primo semestre 2003 a +20,7 miliardi di euro. Gli azionari
tornano in nero, mentre passano in territorio negativo i fondi di liquidità,
per la prima volta dall'agosto 2000. Boom di raccolta per gli obbligazionari
e forte crescita per i flessibili. Ancora in rosso i bilanciati Nell'insieme
di tutti fondi (italiani, lussemburghesi e esteri) per le macro categorie si
registra: Azionari , raccolta netta
positiva per +179 mln. di euro;
Bilanciati, raccolta netta negativa per
-136 mln. di euro; Obbligazionari, raccolta
netta positiva per +3.463 mln. di euro;
Di Liquidità, raccolta netta negativa
per -309 mln. di euro;
Flessibili,raccolta netta positiva per +955
mln. di euro. La raccolta netta, per tipologia giuridica, è così
costituita: I fondi armonizzati hanno registrato una raccolta netta positiva
per +2.096 mln. di euro. I fondi non armonizzati (riservati, speculativi
esteri/italiani e altri) hanno registrato una raccolta netta positiva di
circa +243 mln. di euro. I fondi e gli organismi di diritto estero
costituiti da intermediari italiani hanno registrato, in Italia, una
raccolta netta positiva per circa +1.503 mln. di euro. I fondi
lussemburghesi storici hanno registrato una raccolta netta positiva per
circa +309 mln. di euro. I Fondi di fondi, che non vengono inclusi nei
totali per evitare duplicazioni, hanno registrato nel mese di giugno una
raccolta netta positiva per circa +39 mln. di euro e un patrimonio pari a
6.189 mln. di euro. Il patrimonio dei fondi armonizzati di diritto italiano
risulta, a fine giugno, di circa 378.285 mln. di euro. Il patrimonio dei
fondi non armonizzati (riservati, speculativi esteri/italiani e altri) è
pari a 8.832 mln. di euro. Il patrimonio dei fondi e organismi di diritto
estero degli intermediari italiani è di 82.489 mln. di euro. Il patrimonio
dei fondi lussemburghesi storici è di 24.693 mln. di euro. Complessivamente
il patrimonio gestito dalle forme collettive degli intermediari italiani
ammonta a 494.300 mln. di euro.
NICASTRO AMMINISTRATORE DELEGATO DI
UNICREDIT BANCA AL POSTO DI MAJOCCHI CHE ACCETTA LA SFIDA IMPRENDITORIALE
SEAT. FIORENTINO A CAPO DELLA NEW EUROPE
Milano, 4 luglio 2003: Il CdA di UniCredito Italiano ha preso atto, con vivo
rammarico, delle dimissioni, con decorrenza dal 1 Agosto, di Luca Majocchi,
vicedirettore generale del Gruppo e amministratore delegato di UniCredit
Banca. Majocchi ha infatti comunicato che si unirà alla nuova Seat Pagine
Gialle, che sta passando dal gruppo Telecom a una cordata di investitori
istituzionali, nella quale avrà l'incarico di amministratore delegato. Il
Consiglio, all'unanimità, ha ringraziato Majocchi per il prezioso e
intelligente lavoro svolto in questi anni al fianco di Alessandro Profumo,
in particolare per il progetto S3 (la riorganizzazione del gruppo per
segmenti di clientela), di cui è stato responsabile. Il Cda ha quindi
designato amministratore delegato di UniCredit Banca Roberto Nicastro,
vicedirettore generale del Gruppo e responsabile della Divisione New Europe.
In UniCredit dal Maggio 1997, 38 anni, due figli, una laurea in economia
aziendale, Nicastro è stato prima responsabile della direzione
pianificazione e poi artefice della rapida crescita di UniCredit nel centro
Europa. Con sette banche (in Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Croazia,
Bosnia, Bulgaria e Romania) e una joint venture finanziaria (in Turchia, con
la famiglia Koc), UniCredit è oggi il gruppo occidentale di maggior peso
nell'area. Alla guida della Divisione New Europe, è stato nominato, con
decorrenza 1 Agosto, Paolo Fiorentino, attuale Chief Operating Officer della
polacca Bank Pekao SA. Laureato in economia e commercio, 47 anni, Fiorentino
ha ricoperto vari incarichi nel Gruppo. E' stato fra l'altro responsabile
dell'unità organizzativa che, nel 1998, ha gestito l'integrazione che ha
dato vita a UniCredito Italiano; dall'Ottobre 1999 è responsabile operativo
di Bank Pekao, che negli ultimi tre anni ha quintuplicato gli utili e più
che raddoppiato la capitalizzazione di borsa. Fiorentino diventa il quarto
vice direttore generale di UniCredit, affiancando Pietro Modiano, Andrea
Moneta e lo stesso Nicastro. Chiudendo i lavori del CdA su questo punto,
l'amministratore delegato Alessandro Profumo ha espresso il proprio
personale rammarico "per l'uscita dell'amico Majocchi" e la
propria soddisfazione per la capacità dell'azienda di esprimere, anche in
questa circostanza, eccellenti soluzioni interne, a riprova della qualità
dell'intera squadra manageriale. . "Sono grato al consiglio
d'amministrazione, agli azionisti e ad Alessandro Profumo", ha risposto
Majocchi "per la fiducia accordatami e per la straordinaria opportunità
di crescita professionale offertami in questi anni. Lascio per una nuova
sfida manageriale e imprenditoriale. Sono convinto che la squadra che ha
costruito i molti successi di UniCredit nel retail saprà continuare a farlo
sotto la guida di Roberto Nicastro".
FABRIZIO GRASSI E' IL NUOVO PRESIDENTE
DEL GRUPPO BUFFETTI
Torino, 4 luglio 2003 - Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Buffetti
S.p.A., nel prender atto delle dimissioni dal ruolo di Presidente di Paolo
Dal Pino (che resta amministratore della Società), ha nominato Presidente
Fabrizio Grassi, Coo di Seat Pagine Gialle e già amministratore del Gruppo
Buffetti. A Fabrizio Grassi il Consiglio di Amministrazione ha altresì
attribuito ampi poteri gestionali al fine di garantire la massima
flessibilità operativa della Società in vista del rilancio e del
rafforzamento del marchio Buffetti. Alla luce delle odierne determinazioni,
pertanto, il Consiglio di Amministrazione di Gruppo Buffetti S.p.A., società
del Gruppo Seat, risulta così composto: Fabrizio Grassi, Presidente, Paolo
Cellini, Amministratore Delegato, Paolo Dal Pino, Angelo Novati e Marco
Beatrice.
RINNOVATA PER ALTRI TRE ANNI
L'ESCLUSIVA TRA MORGAN STANLEY E PIRELLI & C. REAL ESTATE NEL SETTORE
UFFICI. LA JOINT VENTURE OLTRE ALL'ACQUISIZIONE DI PORTAFOGLI SI DEDICHERA'
ALLA REALIZZAZIONE DI NUOVI UFFICI.
Milano, 4 luglio 2003 - Pirelli & C. Real Estate rende noto di aver
sottoscritto un contratto con Morgan Stanley, volto sia all'estensione del
team che all'ampliamento del raggio d'azione della joint venture in essere,
che nel corso degli anni ha costituito un portafoglio di immobili ad uso
uffici del valore di oltre 6 miliardi di euro. La joint venture, che vede i
fondi Morgan Stanley partecipare al 75% e Pirelli & C. Real Estate al
25% con la gestione sia dell'asset management che dei servizi specialistici,
oltre a rinnovare l'esclusiva per i prossimi tre anni negli investimenti in
portafogli ad uso uffici, estende il proprio campo operativo -sempre in
esclusiva - allo sviluppo di nuove iniziative nel medesimo settore. La joint
venture nel prossimo triennio prevede, oltre alla partecipazione alle gare
attualmente in corso, un impegno in equity di circa 400 milioni di euro, che
consentiranno nuovi investimenti sia in portafogli che in iniziative di
sviluppo ad uso uffici per una somma complessiva di oltre 1.500 milioni di
euro, utilizzando la consueta combinazione di mezzi propri e finanziamenti
non recourse che contraddistingue gli investimenti immobiliari della Società.
Nell'ambito delle nuove iniziative, la joint venture ha effettuato la prima
operazione di sviluppo rilevando, per un investimento complessivo di oltre
53 milioni di euro, alcune aree di sviluppo ed edifici da ristrutturare.
Tali aree sono localizzate nella zona della Grande Bicocca (ex aree Ansaldo
e Pirelli) e nella zona di Pero, nelle immediate vicinanze del progetto di
realizzazione della nuova Fiera. Grazie a questa operazione la joint venture
inizia lo sviluppo di alcune delle aree più strategiche della Grande
Milano. In particolare, nell'area della Grande Bicocca sono stati acquistati
due edifici con una superficie complessiva di 20.000 mq, destinati ad essere
integralmente ristrutturati e ceduti in proprietà a fondi di investimento,
nonché un terreno con una capacità edificatoria di circa 52.000 mq, che si
affaccia su viale Sarca e che sta già riscuotendo un importante consenso
dal mercato sia degli utilizzatori che degli investitori. L'area di Pero ha
già completato l'iter amministrativo ed ha una capacità edificatoria pari
a circa 12.000 mq. La localizzazione riveste un particolare interesse per la
visibilità e per le infrastrutture di cui dispone (è collocata in
adiacenza alla stazione della metropolitana di Molino Dorino e presso uno
svincolo della tangenziale). Le trattative in corso anche in questo caso
dimostrano un consistente interesse da parte del mercato. La joint venture
sarà inoltre coinvolta - per la parte di sviluppo uffici - nell'ambito
della cordata, di cui Pirelli & C. Real Estate è capofila, che
partecipa alla gara internazionale per la cessione e la riqualificazione del
Polo Urbano di Fiera Milano. Alla luce della rinnovata ed ampliata
partnership con Morgan Stanley ed in vista delle prospettive sopra
descritte, Pirelli & C. Real Estate ha potenziato la Direzione Asset
Management Terziario Uffici con l'ingresso di un team di 4 manager
provenienti da Morgan Stanley, guidati da Rodolfo Petrosino, che assumerà
la carica di Direttore Centrale. Petrosino, 39 anni, lascia la posizione di
responsabile Asset Management Real Estate in Morgan Stanley per tornare nel
Gruppo Pirelli & C. Real Estate, dove la sua carriera ebbe inizio nel
1993. L'Amministratore Delegato di Pirelli & C. Real Estate, Carlo Puri
Negri, ha dichiarato: "L'accordo raggiunto con Morgan Stanley ha una
portata strategica in quanto ci permette di rafforzare una collaborazione
che negli ultimi anni ha raggiunto dei rilevanti risultati e una posizione
di leadership nell'ambito dell'asset management di portafogli terziari ad
uso uffici, e al contempo ci consente di ampliare l'alleanza ad un settore
dalle interessanti prospettive come quello delle nuove iniziative, dove la
joint venture può già nell'immediato avviare due importanti progetti. La
conferma più significativa di questa rinnovata alleanza tra Pirelli &
C. Real Estate e Morgan Stanley è rappresentata dall'impegnativo programma
di nuovi investimenti annunciato dalla joint venture". Galeazzo Pecori
Giraldi, Presidente di Morgan Stanley in Italia, ha dichiarato:
"L'accordo raggiunto rappresenta un rafforzamento dell'alleanza
strategica tra Morgan Stanley e Pirelli & C Real Estate in un'ottica di
lungo periodo che consentirà il raggiungimento di due obiettivi:
l'ottimizzazione e rafforzamento della gestione dei portafogli immobiliari
ad oggi acquisiti e il proseguimento dell'attività di investimento dei
fondi Morgan Stanley Real Estate Funds in Italia"
CALTAGIRONE: IN FORTE CRESCITA UTILE
NETTO, MARGINE OPERATIVO LORDO E VALORE DELLA PRODUZIONE. DIVIDENDO DI 0,05
EURO
Roma, 4 luglio 2003 - Indicatori economici in crescita per la Caltagirone
Spa, holding a cui fanno capo le attività nei settori dei grandi lavori,
del cemento, immobiliare, finanziario e dell'editoria. L'assemblea della
Società, riunita sotto la presidenza di Francesco Gaetano Caltagirone, ha
esaminato ed approvato il bilancio relativo all'esercizio chiuso al 31
dicembre 2002 i cui risultati confermano l'andamento positivo degli ultimi
anni. Il margine operativo lordo del Gruppo Caltagirone Spa ha raggiunto i
117,39 milioni di Euro rispetto a 99,74 milioni di Euro del passato
esercizio (+18 per cento), il risultato prima delle imposte e
dell'attribuzione della quota di competenza delle minoranze è stato di
103,80 milioni di Euro (75,20 milioni di Euro nell'esercizio chiuso al
31.12.01) con un incremento del 38 per cento. PIù che raddoppiato l'utile
netto di competenza del Gruppo che è passato da 21,57 milioni di Euro a
45,28 milioni di Euro. La produzione è stata di 468,19 milioni di Euro
(428,02 milioni di Euro nel precedente esercizio). Questo dato non comprende
i ricavi del Gruppo Caltagirone Editore pari ad oltre 227 milioni di Euro.
Il patrimonio netto di competenza del Gruppo ammonta a 599,36 milioni di
Euro (563,20 milioni di Euro nel precedente esercizio). L'assemblea della
Caltagirone Spa ha approvato la distribuzione di un dividendo unitario di
0,05 Euro per le azioni ordinarie e di 0,07 Euro per le azioni di risparmio
con stacco della cedola n. 2 il 7 luglio 2003 e pagamento il 10 luglio
2003.
GIOVANNI MASPERO CONFERMA
L'ACQUISIZIONE DELLA QUOTA DEL 70% DETENUTA DALLA MULTINAZIONALE FRANCESE A
NOVO QUOTATA ALLA BORSA DI PARIGI E A FRANCOFORTE. OPERAZIONE DA 25 MILIONI
DI EURO.
Milano, 3 luglio 2003. Come annunciato dalla stampa francese e tedesca,
Giovanni Maspero conferma l'acquisizione della partecipazione (70%) di A
Novo in Prima Comunicazione SpA. L'operazione ha un valore di 25 milioni di
euro e consente a Giovanni Maspero di acquisire il controllo totale (100%)
di Prima Comunicazione SpA. Giovanni Maspero, trentanove anni, è presidente
della Giovanni Maspero SpA, società che controlla il Gruppo Prima - la
holding che raccoglie diverse attività imprenditoriali nei settori
dell'alta tecnologia e del commercio. "Questo assetto finanziario -
afferma Giovanni Maspero - è la migliore soluzione per garantire a Prima
Comunicazione SpA un necessario sviluppo attraverso un nuovo piano
industriale volto a rafforzare la competitività dell'impresa. E' una
necessità strategica e un dovere di servizio anche considerando
l'importanza di Clienti come Nokia". Prima Comunicazione SpA è nata
nel 1989 ed opera principalmente nel settore delle telecomunicazioni
radiomobili terrestri. Gestisce servizi di assistenza tecnica rivolti agli
utenti che utilizzano telefoni cellulari, decoder per ricezione satellitare,
apparati multimediali e monitor professionali. Prima Comunicazione ha
siglato accordi con i maggiori costruttori mondiali di terminali radiomobili
aprendo le sedi operative di Como e Roma. In particolare a Como e' stato
realizzato il più grande laboratorio che assicura un processo completo di
riparazione e rigenerazione dei telefoni cellulari Nokia, Ericsson,
Mitsubishi, Alcatel a livello industriale. Ha fatto poi seguito il centro di
Roma con attività sia gestionale che di riparazione di telefoni mobili
Nokia ed Ericsson. A Novo è la multinazionale di origine francese impegnata
in quattro settori di attività: telecomunicazioni, videocomunicazioni,
monetica e informatica. Infolink: www.primacomunicazione.it
www.a-novo.com
STUDIO SUGLI INSEGNAMENTI TRATTI DALLE
PMI IN SEGUITO AL PASSAGGIO ALL'EURO: GARA D'APPALTO
Bruxelles, 4 luglio 2003 - La DG Imprese della Commissione europea ha
pubblicato una gara d'appalto per lo svolgimento di uno studio sugli
insegnamenti tratti dalle piccole e medie imprese (Pmi) in seguito al
passaggio all'euro. Lo studio ha l'obiettivo di fare un bilancio della
preparazione all'introduzione dell'euro per le Pmi e di trarne le
conclusioni e le raccomandazioni necessarie. Il lavoro richiesto verterà
sullo studio di un campione rappresentativo di Pmi, selezionate su base
geografica e settoriale dei paesi della zona euro, e sarà effettuato
mediante questionari, inchieste e visite presso le imprese. Lo studio,
eseguito entro un termine di 8 mesi a decorrere dalla data di stipula del
contratto, si propone di realizzare un'analisi pertinente della situazione
che dovrà consentire di: comprendere le principali difficoltà e i
principali inconvenienti incontrati dalle Pmi prese in esame nel corso delle
fasi di preparazione all'introduzione della moneta unica e al momento del
passaggio nonché le soluzioni che sono state adottate; registrare in un
repertorio un insieme di buone prassi adottate sistematicamente ai fini
della preparazione del passaggio alla moneta unica; individuare i vari
soggetti responsabili di tale preparazione nonché la loro partecipazione e
il loro ruolo specifico nell'ambito di tale processo; calcolare i costi di
ciascuno dei vari metodi adottati ai fini della preparazione all'euro;
formulare raccomandazioni pertinenti in materia. Lo studio finale si
presenterà sotto forma di guida pratica destinata ai soggetti responsabili
a livello economico degli Stati membri che al momento non hanno ancora
adottato la moneta unica nonché ai paesi candidati all'adesione. Per
ulteriori informazioni rivolgersi a: Commissione europea, Direzione generale
per le Imprese, rue de la Science 27 , Ufficio 4/54 , B-1049 Bruxelles, Tel
+32-2-296-5871, Fax +32-2-295-2154 E-mail: Entr-finance-sme@cec.eu.int
Per consultare il testo completo della gara, visitare il seguente sito web: http://ted.publications.eu.int/static/doccur/it/it/110978-2003.htm
OLCESE: DELIBERATA LA DELEGA AL
CONSIGLIO PER UN AUMENTO DI CAPITALE DI € 50 MILIONI. GIA' OTTENUTI
IMPEGNI A SOTTOSCRIVERE IL CAPITALE PER € 25 MILIONI
Milano, 4 luglio 2003. L'assemblea straordinaria dei Soci tenutasi oggi in
terza convocazione ha deliberato ai sensi dell'art. 2446 c.c. di ridurre il
capitale sociale, al fine di coprire tutte le perdite residue emergenti
dalla situazione patrimoniale al 31 marzo 2003 pari a euro 26.577.170,00 che
al netto delle riserve iscritte pari a Euro 3.023.184,00 risultano pari a
Euro 23.553.985,00 mediante la riduzione del valore nominale delle azioni da
euro 0,27 a euro 0,01 e conseguentemente di ridurre il capitale sociale ad
euro 911.448,61 suddiviso in numero 91.144.861 azioni ordinarie del valore
nominale di euro 0,01 cadauna e appostando alle riserve la somma di euro
143.677,86. La medesima assemblea ha inoltre deliberato di attribuire al
Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'art. 2443 c.c., la facoltà di
aumentare in una o più volte il capitale sociale fino ad un massimo di euro
50 milioni di valore nominale, anche mediante emissione di azioni di diversa
categoria, per la durata di cinque anni dalla data dell'odierna delibera in
via gratuita e/o a pagamento, con o senza sovrapprezzo, con facoltà degli
Amministratori di stabilire, di volta in volta, la categoria delle azioni,
il prezzo di emissione delle azioni stesse, nonché il godimento. Più in
generale, definire modalità, termini e condizioni dell'aumento del capitale
sociale. Il Consiglio, in attuazione della delega oggi ricevuta
dall'Assemblea ai sensi dell'art. 2443 c.c., procederà a deliberare
l'aumento di capitale (presumibilmente entro il corrente mese di luglio),
previa approvazione di una situazione patrimoniale aggiornata. Olcese S.p.A.
comunica infine di aver già ricevuto ad oggi lettere d'impegno a
sottoscrivere un aumento di capitale per complessivi Euro 25 milioni di cui
Euro 15 milioni da un veicolo finanziario appositamente costituito e
partecipato dal socio Fin.Part S.p.A. e Euro 10 milioni da investitori
istituzionali che entreranno quali nuovi soci sottoscrivendo l'eventuale
inoptato. Oltre a detti € 25 milioni di impegni alla sottoscrizione già
acquisiti, si ritiene che altri soggetti e/o Istituzioni possano nei
prossimi giorni aderire al programma di aumento di capitale. Si precisa che
tali sottoscrizioni sono condizionate all'attuazione del piano finanziario
che prevede, oltre al deliberando aumento di capitale, una ristrutturazione
del debito da parte delle banche finanziatrici e dei fornitori.
SIEMENS BUSINESS SERVICES PARTNER DELL'UNIVERSITA'
DI PAVIA LA SOCIETÀ COLLABORA PER L'AVVIO DEL MASTER INTERNAZIONALE IN
COMPLESSITÀ E SUE APPLICAZIONI INTERDISCIPLINARI ATTIVATO DALL'UNIVERSITÀ
DI PAVIA
Milano, 4 luglio 2003 - Siemens Business Services, una delle più importanti
aziende al mondo di soluzioni e servizi informatici, è partner
nell'organizzazione e nella gestione del Master Internazionale di secondo
livello dal titolo "Complessità e sue Applicazioni
Interdisciplinari", istituito dall'Università di Pavia. La peculiarità
fondamentale del Master Internazionale dell'Università di Pavia, centrato
sui servizi a valore aggiunto utilizzando le reti mobili, è quella di
coniugare gli aspetti del mondo della tecnologia con quelli del mondo
sociale ed economico, grazie ad un'impostazione quantitativa e fortemente
interdisciplinare. Tale approccio è stato alla base dell'interesse
dimostrato da Siemens Business Services, a maggior ragione in una fase, come
quella attuale, in cui la complessità nel mondo del mobile business non
nasce tanto dalla pura tecnologia ma dalla capacità di gestire la relazione
tra la tecnologia e gli impatti che questa ha sui comportamenti dei
consumatori e sugli scenari di mercato conseguenti. Da ciò deriva, per
Siemens Business Services, l'importanza di investire sulle risorse che
potranno incidere sugli sviluppi innovativi del business. "Servono
menti giovani che siano cresciute a pane e SMS per scatenare la fantasia ed
immaginare i nuovi servizi - spiega Valentino Bravi, amministratore delegato
di Siemens Informatica - Il Gruppo ha quindi un grande interesse ad
affrontare questo ambito con uno sguardo completo ed integrato, che permetta
realmente di portate valore aggiunto sia ai clienti che al business."
Il Master è stato attivato per l'anno accademico 2003-2004 dalla Scuola
Europea in "Metodi per la Gestione di Sistemi Complessi" che fa
parte dell'Istituto Universitario di Studi Superiori dell'Università di
Pavia. Si rivolge a 25 laureati italiani e stranieri in discipline
scientifiche, tecnologiche ed economiche. Fornisce le conoscenze
fondamentali nei campi della gestione del rischio finanziario,
dell'innovazione industriale, dell'Information e Communication Technology e
della gestione e analisi dei dati. Gli sbocchi professionali includono
banche e società finanziarie, assicurazioni, società di consulenza,
industrie ad alto contenuto innovativo nei campi della microelettronica e
dei servizi per le telecomunicazioni. Il Master è completato da uno stage
aziendale finalizzato all'inserimento professionale degli studenti in questi
settori.
INCENDI: TEMPI DIFFICILI PER I
PIROMANI
Roma, 3 luglio 2003 - I piromani sono avvisati: da oggi sarà più facile
stabilire le origini dolose di un incendio. Il merito è dei ricercatori del
Servizio di Protezione e Prevenzione del Consiglio Nazionale delle Ricerche
(Cnr) di Padova, che hanno messo a punto un innovativo sistema per rilevare
tracce di infiammabili nei residui di materiale incendiato. Questa nuova
tecnica consente di risalire ai composti minori presenti nei liquidi
infiammabili, permettendo di capire se nell'incendio vi sono sostanze che
facilitano la combustione, quali benzina, gasolio o altro. Un'analisi che
sostituisce quella tradizionale, basata sull'identificazione del piombo, o
dei componenti leggeri contenuti negli acceleranti della combustione:
"La tecnologia che abbiamo elaborato - spiegano Rocco Rella e Alberto
Sturaro, ricercatori del Cnr di Padova - presenta numerosi vantaggi rispetto
a quella consueta: i composti minori sono infatti numerosi e permettono
quindi un'analisi più mirata delle reali cause dell'incendio; inoltre
queste sostanze, a differenza del piombo, restano adsorbite ai residui
carboniosi per parecchio tempo, rendendo possibile l'individuazione delle
cause anche a distanza di mesi". Se si considera poi che l'analisi in
laboratorio non richiede una grande quantità di campione residuo
dell'incendio e neppure l'uso di solventi, si capisce come questo sistema
sia decisamente più funzionale e sensibile rispetto al precedente. I
ricercatori del Cnr si sono avvalsi di una tecnica chiamata Tct-Gc-Ms, che
unisce il dissorbimento termico con trappola criogenica (Tct), la
gas-cromatografia (Gc), e la spettrometria di massa (Ms) e che ha permesso
di effettuare oltre 80 indagini su altrettanti casi di incendio nell'arco di
cinque anni, con risultati più che soddisfacenti. Tanto che in più di
un'occasione incendi non ben attribuibili a seguito di analisi di tipo
tradizionale sono stati giudicati invece dolosi grazie al nuovo
sistema.
IN UNA STALAGMITE DELL'ARGENTAROLA I
SEGRETI DELL'EVOLUZIONE CLIMATICA DEL PASSATO IL DELICATO INTERVENTO DI
RECUPERO E CAMPIONAMENTO CONDOTTO CON SUCCESSO DA ENEA E VVFF
Roma, 4 luglio 2003 - L'Enea, nell'ambito delle ricerche condotte per lo
studio del clima, ed in particolare dei cambiamenti che si sono verificati
nel passato a cui sono correlati abbassamenti ed innalzamenti del livello
del mare, e' impegnato nel campionamento e nell'analisi di stalagmiti di
antichissima formazione, dalle cui stratificazioni di carbonati e' possibile
ricostruire l'evoluzione climatica. I ricercatori dell'Enea, in
un'operazione congiunta condotta a metà giugno con il Nucleo Sommozzatori
dei Vigili del Fuoco di Roma, sono riusciti nell'intervento di recupero e
nella realizzazione del campionamento di una stalagmite di 90 kg, alta circa
un metro, situata a -23 metri nella grotta sommersa dell'isola dell'Argentarola
(in provincia di Grosseto, vicino al Promontorio dell'Argentario), che
costituisce uno speleotema di rilevante importanza scientifica per le sue
dimensioni e per il suo spessore (quadruplo rispetto a speleotemi già
studiati provenienti dalla stessa grotta sommersa). La sezione operata sulla
stalagmite ha permesso di rilevare una lunga serie temporale di elementi
indicativi dei livelli marini e continentali impressi nelle sue
stratificazioni, presenti in numero estremamente maggiore rispetto a
precedenti campionamenti. Lo speleotema, che verra' analizzato nei
laboratori della National Australian University di Camberra, sara'
sottoposto all'analisi del rapporto isotopico dell'ossigeno sui carbonati
sia marini che continentali ed a datazioni U\Th Tims (uranio/torio
Termoionizzazione), al fine di migliorare la comprensione dei meccanismi
climatici del passato, ed in particolare di quelli che hanno provocato
variazioni di livello del mare, alla profondità di - 18 metri in tutto il
Mediterraneo. Nella stalagmite sono rimaste impresse 5 trasgressioni marine
in un arco di tempo che va da 330.000 anni fa ad oggi, fornendo elementi di
conoscenza circa la loro durata, le paleotemperature dell'aria dei periodi
glaciali, quando la cavita' era ben lontana dal mare, nonche' le temperature
dell'acqua del mare per i periodi durante i quali la stalagmite era sommersa
dal mare e ricoperta da organismi marini Serpulidi (gusci marini). Il
geologo dell'Enea, Fabrizio Antonioli, ha coordinato la delicata operazione
di recupero dello speleotema condotta dal Nucleo Sommozzatori dei Vvff di
Roma, che ha richiesto 4 giorni di lavoro. Le ricerche condotte dall'Enea
sulle stalagmiti della grotta dell'Argentarola erano gia' state oggetto di
un servizio giornalistico comparso sulla rivista inglese New Scientist
Journal, pubblicato circa un anno fa, corredato da un efficace reportage
fotografico, che ne aveva dato ampia visibilita'. Successivamente, qualcuno
ha tentato, senza riuscirci, di asportare dalla grotta una delle stalagmite
piu' grandi; infatti, lo speleotema che e' stato ora recuperato, era stato
gia' staccato da ignoti dal soffitto della grotta ed imbragato con corde e
giaceva incastrato in fondo ad un pozzo fangoso a -23 metri. Il fango che
riempiva la grotta e la visibilita' estremamente limita hanno reso
necessario effettuare un'operazione di bonifica, mentre per l'estrazione
della stalagmite incastrata nella cavita' sono stati impiegati 4 palloni di
recupero. Le fasi piu' significative dell'operazione di recupero sono state
riprese dalle telecamere della troupe di Superquark, che le presentera' nel
corso della trasmissione che andra' in onda il prossimo 19 agosto. Sono
disponibili foto in digitale dello speleotema, che possono essere inviate
per posta elettronica su richiesta, scrivendo a: fabrizio.antonioli@casaccia.enea.it
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito: http://protprev.casaccia.enea.it
Pagina 1
Pagina 2
Pagina 3
Pagina
4 Pagina 5
Pagina 6
Titoli
Home
Archivio news
|