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2003 anno 6°  

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VENERDI'
4 LUGLIO  2003

pagina 1

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E-GOVERNMENT: COMO MODELLO PER L'ITALIA PIÙ SERVIZI ONLINE E MENO COSTI ANCHE PER I COMUNI PIÙ PICCOLI GRAZIE AL PROGETTO DEL COMUNE DI COMO CHE HA VINTO UN FINANZIAMENTO AL "BANDO STANCA" IL PROGETTO SARÀ PRESENTATO NELL'AMBITO DELLA CONFERENZA EUROPEA DELL'E-GOVERNMENT IL 7-8 LUGLIO A VILLA ERBA 

Como, 4 luglio 2003 - Fornire più servizi ai cittadini e alle imprese sfruttando fin da subito firma digitale, pagamenti on-line sicuri e Internet con un progetto di e-government flessibile e replicabile su tutti i comuni della Provincia di Como. Un progetto che, grazie anche al supporto della Regione Lombardia, si vuole collocare come best practice per la PA a livello nazionale. Attualmente avviato in modo sperimentale sul portale del Comune di Como (www.comune.como.it), il sistema consente già oggi, ad esempio, di richiedere la concessione per l'occupazione di spazi e aree pubbliche con firma digitale, di pagare online le multe con l'innovativo sistema Bankpass, di ottenere tutti i moduli per le varie pratiche da inoltrare alla Pubblica Amministrazione e le autocertificazioni, fare il calcolo di quanto dovuto per l'Ici. E molti altri sono ancora i servizi che saranno disponibili a breve. Il progetto sarà presentato il 7 e l'8 luglio a Villa Erba nell'ambito della Conferenza Europea sull'e-government e vede coinvolti tutti i maggiori attori dell'area di Como: la Regione Lombardia, la Provincia di Como, il Comune di Como ed un numero crescente di comuni della provincia, la Camera di Commercio e il Polo Regionale di Como del Politecnico di Milano. "Ciò che riteniamo particolarmente innovativo in questo progetto - hanno commentato Pierluigi Della Vigna e Giuliano Noci, che per conto del Politecnico, hanno seguito le diverse fasi del progetto - è, in primo luogo, la possibilità di sfruttare quanto realizzato al Comune di Como per replicare alcune scelte e funzionalità sui comuni della Provincia che vorranno aderire all'iniziativa e realizzare nuove applicazioni che utilizzino la firma digitale. In secondo luogo, costituisce tratto assolutamente distintivo dell'iniziativa l'adesione di quegli enti non comunali coinvolti nell'erogazione di procedimenti amministrativi rivolti a imprese, con l'obiettivo di digitalizzare i flussi di interscambio dati e documenti tra questi ed i comuni". "L'e-government - ha affermato Giorgio Pozzi, Assessore all'Artigianato, Nuova Economia, Ricerca e Innovazione Tecnologica della Regione Lombardia - rappresenta una formidabile opportunità per un rapporto migliore fra tutti i livelli dello Stato - dalle Regioni alle Province, dai Comuni ai vari uffici pubblici - e i cittadini. È un'occasione importante per ribaltare quel modo di pensare secondo cui tutto ciò che è pubblico non funziona bene. Per far questo, occorrono infrastrutture, formazione e servizi, ma soprattutto la volontà di innovare. In quest'ottica, si inseriscono tutti i progetti di new economy e innovazione tecnologica, che vedono impegnata in prima persona la Regione Lombardia con università, imprese ed enti locali. Lo scopo è unico: far progredire l'economia lombarda e, insieme, migliorare la qualità della vita dei nostri cittadini". I vantaggi per i cittadini e le imprese Attraverso il portale i cittadini potranno infatti a breve ottenere certificati, richiedere autorizzazioni e concessioni, pagare in modalità sicura tutti i tributi. Il Comune di Como è inoltre la prima PA in Italia ad utilizzare l'innovativo sistema Bankpass, approvato dall'ABI, che consente all'utente di realizzare un pagamento on-line senza rendere disponibili i dati della propria carta di credito o Bancomat. "La creazione di uno sportello unico virtuale e l'attivazione di servizi avanzati consentirà inoltre alle imprese di denunciare l'apertura o la chiusura di una attività commerciale, richiedere i vari permessi, iscriversi al registro imprese, anche attraverso la firma digitale erogata dal sistema delle Camere di Commercio" ha commentato Marco Citterio, Presidente della Camera di Commercio di Como. I vantaggi per gli enti locali Ma certamente i vantaggi più significativi generati dal progetto ricadono direttamente sui comuni che aderiranno all'iniziativa. Con il sistema realizzato infatti i Comuni aderenti possono: avere identità di navigazione su tutti i siti dei Comuni della Provincia di Como. Ciò renderà di più facile accessibilità la ricerca delle informazioni e l'erogazione dei servizi, per i cittadini nella ricerca dei servizi offerti dai vari comuni, ma soprattutto per le imprese che abbiano rapporti con più Comuni; ridurre i costi di gestione dei siti web e conseguire standard di servizio elevati grazie alla centralizzazione e condivisione dell'infrastruttura hardware che permette di sfruttare economie di scala; ridurre i costi di realizzazione dei rispettivi siti web grazie alla possibilità di riutilizzare l'architettura logica e il motore software realizzati dal Politecnico di Milano per il Comune di Como; incrementare, anche attraverso l'utilizzo della firma digitale, l'efficacia delle operazioni caratteristiche grazie alla possibilità di soddisfare on line (24 ore su 24) quesiti e richieste di attivazione di istanze e procedimenti anche complessi, quali quello dello Sportello Unico virtuale per le imprese, che richiedono meccanismi adeguati di autenticazione e corrispondenti transazioni finanziarie. Le fasi del progetto - La base da cui parte l'intero progetto è il sito web realizzato per conto del Comune di Como ( www.comune.como.it ) nell'ambito dell'unità di e-government del Centro di Eccellenza regionale creato in Como da Politecnico, Regione Lombardia e Comune di Como. La struttura del Portale permette agli utenti di ottenere in modo agevole le informazioni di loro interesse e di ottenere risposte dalla pubblica amministrazione in tempi rapidi. Successivamente, nasce Comon line, un progetto coordinato dal Comune di Como, con il contributo scientifico del Politecnico di Milano, che ha ottenuto un finanziamento di 1.430.000 Euro attraverso il "Bando Stanca" per l'informatizzazione della PA. Il progetto coinvolge oltre 200.000 cittadini e 27 enti comaschi tra comuni, comunità montane, altri enti e associazioni. "Il progetto che abbiamo presentato per il Bando Stanca - ha affermato Stefano Bruni, Sindaco di Como - si basa su un concetto molto semplice: quello della replicabilità. Abbiamo infatti pensato di realizzare un unico studio di progetto per offrire nuovi servizi ai cittadini e di renderlo disponibile ad altri soggetti (comuni, enti pubblici e associazioni), per ridurre i costi di implementazione e realizzare economie di scala". In quest'ottica, oggi Comon Line è allo studio dell'Amministrazione Provinciale e della Regione Lombardia per essere ampliato a nuove funzionalità ed esteso a tutti i comuni della provincia di Como che ne vogliano far parte. "Pensiamo di proporre quest'iniziativa ai comuni della provincia perché possano intraprendere, fin da subito, in una prospettiva sostenibile, iniziative di digitalizzazione dei procedimenti amministrativi" ha affermato Leonardo Carioni, Presidente della Provincia di Como. Comon.Net, questo il nome dell'iniziativa allo studio per l'intera provincia, si propone di identificare e sperimentare specificità tipiche di situazioni locali diverse per dimensioni e tipologie. In questo modo, anche i comuni che non hanno partecipato a Comon line avranno la possibilità di scegliere il modello migliore e più congeniale alle caratteristiche del tessuto socio-economico locale e la Regione Lombardia avrà la possibilità di definire un modello di realizzazione di iniziative di e-government esportabile nelle altre province della Regione. 

QCS 2000-2006: SESTA RIUNIONE DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA 
Roma, 4 luglio 2003 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che si è tenuta ieri, 2 luglio, a Roma la sesta riunione del Comitato di Sorveglianza del Quadro Comunitario di Sostegno (Qcs) 2000-2006 finalizzata a valutare lo stato di attuazione del Qcs, stabilire le iniziative da assumere per assicurare che anche nel 2003 non venga persa alcuna risorsa e avviare la revisione di metà periodo che condurrà, nel febbraio 2004, alla riprogrammazione dei fondi. Il Comitato ha preso atto dello stato di attuazione finanziaria dopo il risultato assai positivo (assenza di perdita di risorse comunitarie) conseguito a fine 2002. Per raggiungere questo risultato con l'Unione sono stati fissati obiettivi interni ancor più elevati, sottoposti a monitoraggio. Con riferimento a tali obiettivi interni, il dato relativo al 31 marzo 2003 mostra che il grado di realizzazione (72 per cento) è elevato e superiore a quello dello stesso periodo dello scorso anno (grafico 1). La realizzazione resta comunque parziale e assai stagionale, confermando la necessità di mantenere alto l'impegno. La diversificazione fra i programmi resta assai elevata (grafico 2), talora dovuta al maggiore o minore ricorso a progetti coerenti. Il Comitato ha quindi esaminato la Relazione analitica dell'Autorità di Gestione del Qcs su stato della spesa, qualità dei progetti in atto e avanzamento del rafforzamento istituzionale. Tutte le parti istituzionali convenute, le parti economiche e sociali e la Commissione europea hanno rilevato la profondità e la precisione dell'analisi svolta anche grazie all'esercizio di autovalutazione condotto dalle Regioni. Tale analisi ha consentito al Comitato: a. di valutare l'infondatezza di ogni allarmismo sulla realizzazione degli obiettivi di spesa nel 2003; b. di assumere nuove iniziative per assicurare sia gli obiettivi finanziari di breve termine, sia quelli di qualità di medio termine; c. di pianificare l'attività da svolgere per la fase di riprogrammazione che ora si apre. Il Vice Ministro dell'Economia e delle Finanze Gianfranco Miccichè, nel rilevare con soddisfazione il costante miglioramento amministrativo da parte delle Regioni, le ha esortate a non abbassare la guardia al fine di raggiungere anche nel 2003 lo straordinario risultato raggiunto nella spesa dei Fondi strutturali europei nell'anno passato. Contemporaneamente il Vice Ministro Miccichè ha auspicato l'accelerazione del lavoro in corso per il miglioramento qualitativo della spesa. La Relazione analitica dell'Autorità di Gestione del Qcs è disponibile sul sito del Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e di Coesione. La Sintesi delle decisioni del Comitato di Sorveglianza sarà pubblicata, sul medesimo sito, entro una decina di giorni. 

RIFORMA LEGGE FALLIMENTARE: PRONTA LA DELEGA DA PRESENTARE AL GOVERNO 
Roma, 3 luglio 2003 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze e il Ministero della Giustizia comunicano che la Commissione per la nuova Legge fallimentare e la revisione delle procedure concorsuali ha elaborato un disegno di legge delega in materia che verrà sottoposto al vaglio del Governo. La riforma ha come obiettivo il miglior soddisfacimento possibile dei creditori, ma anche la valorizzazione degli organismi produttivi e dei patrimoni, favorendo l'emersione tempestiva della crisi dell'impresa e l'attivazione delle iniziative volte a porvi rimedio. Tende ad incentivare la cooperazione tra le parti e soluzioni stragiudiziali. La delega prevede la sostituzione del fallimento e delle altre procedure minori con due procedure unitarie, "di composizione concordata" e di "liquidazione concorsuale, oltre che l'introduzione di istituti di "allerta e prevenzione". Nella "procedura di composizione concordata", si lascia spazio ad accordi tra debitore e creditori e il controllo dell'autorità giudiziaria limitato nell'oggetto e nei tempi di intervento. La procedura di "liquidazione concorsuale" è prevista anche per il piccolo imprenditore insolvente e, da un lato viene aperta solo quando la posizione debitoria sia di ammontare significativo, dall'altro viene immediatamente chiusa se non vi è un prevedibile attivo da realizzare e da distribuire. Vengono superate le rigidità attuali nella liquidazione dell'attivo, con misure tese a massimizzare il realizzo e ad accelerare i tempi delle procedure. La delega prevede un'ampia riduzione delle azioni revocatorie e, in caso di pagamento di certe percentuali del debito, la tendenziale cessazione, a chiusura del procedimento di liquidazione concorsuale, di tutti gli effetti pregiudizievoli per il debitore (anche per quello civile con debiti di una certa entità) con la reimmissione del debitore nel mercato. Infine, si restringe l'ambito di intervento della sanzione penale con rilievo al principio dell'offensività di natura patrimoniale. 

GRTN SPA: APPROVATO BILANCIO 2002, NOMINATO NUOVO CDA 
Roma, 4 luglio 2003 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che si è tenuta oggi l'assemblea di Grtn SpA che ha approvato il bilancio per l'esercizio 2002 ed ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione. Il Consiglio, che resterà in carica per tre esercizi, è così composto: Carlo Andrea Bollino, presidente; Luca d'Agnese, indicato dall'azionista quale amministratore delegato; Vito Amoia, Paolo Arrigoni, Fabio Pistella, Francesco Parlato, Ernesto Sciommeri, consiglieri. 

NOMINATO IL NUOVO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL GESTORE DELLA RETE DI TRASMISSIONE NAZIONALE. CARLO ANDREA BOLLINO NUOVO PRESIDENTE. 
Roma, 4 luglio 2003 - L'Assemblea del Gestore della rete si è riunita oggi 3 luglio alle ore 15.00 per nominare il nuovo Consiglio di Amministrazione della società. Presidente è stato nominato il Prof. Carlo Andrea Bollino. Questi i nomi degli altri Consiglieri: Dott. Luca D'Agnese; Prof. Vito Amoia; Ing. Paolo Arrigoni; Prof. Fabio Pastella; m Dott. Francesco Parlato; Cav. Ernesto Sciommeri L'Assemblea degli azionisti ha anche approvato il bilancio aziendale del 2002. Il nuovo Consiglio di amministrazione del Grtn durerà in carica per un triennio. 

UN NUOVO SERVIZIO TEMATICO PER I "SISTEMI DI ENERGIA SOSTENIBILE" LANCIATO SU CORDIS
Bruxelles, 4 luglio 2003 - Cordis, il servizio di informazione in materia di ricerca e sviluppo della Commissione europea, ha lanciato un servizio dedicato alla ricerca e alle azioni di supporto specifiche per le questioni legate all'energia non nucleare. Il nuovo servizio, che fa parte del portale del Sesto programma quadro (6PQ), offre un accesso centrale alle informazioni di base e alle opportunità di finanziamento (bilancio disponibile: 810 milioni di euro), nonché link diretti finalizzati a sostenere la presentazione di proposte e la gestione dei progetti. Gli utenti possono accedere rapidamente a informazioni sull'attualità e sulle manifestazioni, riesaminare gli obiettivi a breve-medio o medio-lungo termine, individuare le forme di sostegno, consultare pubblicazioni e link utili. Inoltre, questo servizio offre un facile accesso a dati su oltre 1.000 organizzazioni disponibili a partecipare alla ricerca ambientale. Il servizio contiene link a più di 600 progetti già svolti nell'ambito del cambiamento globale, delle energie rinnovabili e delle nuove fonti d'energia. Il servizio fornisce aggiornamenti tempestivi e, non appena saranno rese disponibili le informazioni, metterà in risalto le attività imminenti o i nuovi progetti che hanno ricevuto i finanziamenti. Inoltre saranno messi in luce i contributi che la ricerca in questo settore sta fornendo per la realizzazione dei principali obiettivi politici strettamente legati alla qualità della vita dei cittadini europei. Questi comprendono le emissioni dei gas-serra, i vettori energetici, i carburanti alternativi per motori e le nuove tecnologie emergenti. Infolink: http://www.cordis.lu/sustdev/energy/home.html 

ASSOGESTIONI: ANTICIPAZIONI SUI DATI DEL MESE DI GIUGNO 2003 
Milano, 4 luglio 2003 Fondi comuni: La raccolta vola oltre i +4,1 miliardi di euro. Azionari positivi, obbligazionari protagonisti, flessibili in nero. Prima volta in rosso per i fondi di liquidità dall'agosto 2000. Segno meno per i bilanciati. L'estate inizia bene per i fondi comuni d'investimento che chiudono il mese di giugno con un saldo positivo di +4.151 milioni di euro, concludendo il primo semestre 2003 a +20,7 miliardi di euro. Gli azionari tornano in nero, mentre passano in territorio negativo i fondi di liquidità, per la prima volta dall'agosto 2000. Boom di raccolta per gli obbligazionari e forte crescita per i flessibili. Ancora in rosso i bilanciati Nell'insieme di tutti fondi (italiani, lussemburghesi e esteri) per le macro categorie si registra: Azionari , raccolta netta positiva per +179 mln. di euro; Bilanciati, raccolta netta negativa per  -136 mln. di euro; Obbligazionari, raccolta netta positiva per +3.463 mln. di euro; Di Liquidità, raccolta netta negativa per -309 mln. di euro; Flessibili,raccolta netta positiva per +955 mln. di euro. La raccolta netta, per tipologia giuridica, è così costituita: I fondi armonizzati hanno registrato una raccolta netta positiva per +2.096 mln. di euro. I fondi non armonizzati (riservati, speculativi esteri/italiani e altri) hanno registrato una raccolta netta positiva di circa +243 mln. di euro. I fondi e gli organismi di diritto estero costituiti da intermediari italiani hanno registrato, in Italia, una raccolta netta positiva per circa +1.503 mln. di euro. I fondi lussemburghesi storici hanno registrato una raccolta netta positiva per circa +309 mln. di euro. I Fondi di fondi, che non vengono inclusi nei totali per evitare duplicazioni, hanno registrato nel mese di giugno una raccolta netta positiva per circa +39 mln. di euro e un patrimonio pari a 6.189 mln. di euro. Il patrimonio dei fondi armonizzati di diritto italiano risulta, a fine giugno, di circa 378.285 mln. di euro. Il patrimonio dei fondi non armonizzati (riservati, speculativi esteri/italiani e altri) è pari a 8.832 mln. di euro. Il patrimonio dei fondi e organismi di diritto estero degli intermediari italiani è di 82.489 mln. di euro. Il patrimonio dei fondi lussemburghesi storici è di 24.693 mln. di euro. Complessivamente il patrimonio gestito dalle forme collettive degli intermediari italiani ammonta a 494.300 mln. di euro. 

NICASTRO AMMINISTRATORE DELEGATO DI UNICREDIT BANCA AL POSTO DI MAJOCCHI CHE ACCETTA LA SFIDA IMPRENDITORIALE SEAT. FIORENTINO A CAPO DELLA NEW EUROPE 
Milano, 4 luglio 2003: Il CdA di UniCredito Italiano ha preso atto, con vivo rammarico, delle dimissioni, con decorrenza dal 1 Agosto, di Luca Majocchi, vicedirettore generale del Gruppo e amministratore delegato di UniCredit Banca. Majocchi ha infatti comunicato che si unirà alla nuova Seat Pagine Gialle, che sta passando dal gruppo Telecom a una cordata di investitori istituzionali, nella quale avrà l'incarico di amministratore delegato. Il Consiglio, all'unanimità, ha ringraziato Majocchi per il prezioso e intelligente lavoro svolto in questi anni al fianco di Alessandro Profumo, in particolare per il progetto S3 (la riorganizzazione del gruppo per segmenti di clientela), di cui è stato responsabile. Il Cda ha quindi designato amministratore delegato di UniCredit Banca Roberto Nicastro, vicedirettore generale del Gruppo e responsabile della Divisione New Europe. In UniCredit dal Maggio 1997, 38 anni, due figli, una laurea in economia aziendale, Nicastro è stato prima responsabile della direzione pianificazione e poi artefice della rapida crescita di UniCredit nel centro Europa. Con sette banche (in Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Croazia, Bosnia, Bulgaria e Romania) e una joint venture finanziaria (in Turchia, con la famiglia Koc), UniCredit è oggi il gruppo occidentale di maggior peso nell'area. Alla guida della Divisione New Europe, è stato nominato, con decorrenza 1 Agosto, Paolo Fiorentino, attuale Chief Operating Officer della polacca Bank Pekao SA. Laureato in economia e commercio, 47 anni, Fiorentino ha ricoperto vari incarichi nel Gruppo. E' stato fra l'altro responsabile dell'unità organizzativa che, nel 1998, ha gestito l'integrazione che ha dato vita a UniCredito Italiano; dall'Ottobre 1999 è responsabile operativo di Bank Pekao, che negli ultimi tre anni ha quintuplicato gli utili e più che raddoppiato la capitalizzazione di borsa. Fiorentino diventa il quarto vice direttore generale di UniCredit, affiancando Pietro Modiano, Andrea Moneta e lo stesso Nicastro. Chiudendo i lavori del CdA su questo punto, l'amministratore delegato Alessandro Profumo ha espresso il proprio personale rammarico "per l'uscita dell'amico Majocchi" e la propria soddisfazione per la capacità dell'azienda di esprimere, anche in questa circostanza, eccellenti soluzioni interne, a riprova della qualità dell'intera squadra manageriale. . "Sono grato al consiglio d'amministrazione, agli azionisti e ad Alessandro Profumo", ha risposto Majocchi "per la fiducia accordatami e per la straordinaria opportunità di crescita professionale offertami in questi anni. Lascio per una nuova sfida manageriale e imprenditoriale. Sono convinto che la squadra che ha costruito i molti successi di UniCredit nel retail saprà continuare a farlo sotto la guida di Roberto Nicastro". 

FABRIZIO GRASSI E' IL NUOVO PRESIDENTE DEL GRUPPO BUFFETTI 
Torino, 4 luglio 2003 - Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Buffetti S.p.A., nel prender atto delle dimissioni dal ruolo di Presidente di Paolo Dal Pino (che resta amministratore della Società), ha nominato Presidente Fabrizio Grassi, Coo di Seat Pagine Gialle e già amministratore del Gruppo Buffetti. A Fabrizio Grassi il Consiglio di Amministrazione ha altresì attribuito ampi poteri gestionali al fine di garantire la massima flessibilità operativa della Società in vista del rilancio e del rafforzamento del marchio Buffetti. Alla luce delle odierne determinazioni, pertanto, il Consiglio di Amministrazione di Gruppo Buffetti S.p.A., società del Gruppo Seat, risulta così composto: Fabrizio Grassi, Presidente, Paolo Cellini, Amministratore Delegato, Paolo Dal Pino, Angelo Novati e Marco Beatrice. 

RINNOVATA PER ALTRI TRE ANNI L'ESCLUSIVA TRA MORGAN STANLEY E PIRELLI & C. REAL ESTATE NEL SETTORE UFFICI. LA JOINT VENTURE OLTRE ALL'ACQUISIZIONE DI PORTAFOGLI SI DEDICHERA' ALLA REALIZZAZIONE DI NUOVI UFFICI. 
Milano, 4 luglio 2003 - Pirelli & C. Real Estate rende noto di aver sottoscritto un contratto con Morgan Stanley, volto sia all'estensione del team che all'ampliamento del raggio d'azione della joint venture in essere, che nel corso degli anni ha costituito un portafoglio di immobili ad uso uffici del valore di oltre 6 miliardi di euro. La joint venture, che vede i fondi Morgan Stanley partecipare al 75% e Pirelli & C. Real Estate al 25% con la gestione sia dell'asset management che dei servizi specialistici, oltre a rinnovare l'esclusiva per i prossimi tre anni negli investimenti in portafogli ad uso uffici, estende il proprio campo operativo -sempre in esclusiva - allo sviluppo di nuove iniziative nel medesimo settore. La joint venture nel prossimo triennio prevede, oltre alla partecipazione alle gare attualmente in corso, un impegno in equity di circa 400 milioni di euro, che consentiranno nuovi investimenti sia in portafogli che in iniziative di sviluppo ad uso uffici per una somma complessiva di oltre 1.500 milioni di euro, utilizzando la consueta combinazione di mezzi propri e finanziamenti non recourse che contraddistingue gli investimenti immobiliari della Società. Nell'ambito delle nuove iniziative, la joint venture ha effettuato la prima operazione di sviluppo rilevando, per un investimento complessivo di oltre 53 milioni di euro, alcune aree di sviluppo ed edifici da ristrutturare. Tali aree sono localizzate nella zona della Grande Bicocca (ex aree Ansaldo e Pirelli) e nella zona di Pero, nelle immediate vicinanze del progetto di realizzazione della nuova Fiera. Grazie a questa operazione la joint venture inizia lo sviluppo di alcune delle aree più strategiche della Grande Milano. In particolare, nell'area della Grande Bicocca sono stati acquistati due edifici con una superficie complessiva di 20.000 mq, destinati ad essere integralmente ristrutturati e ceduti in proprietà a fondi di investimento, nonché un terreno con una capacità edificatoria di circa 52.000 mq, che si affaccia su viale Sarca e che sta già riscuotendo un importante consenso dal mercato sia degli utilizzatori che degli investitori. L'area di Pero ha già completato l'iter amministrativo ed ha una capacità edificatoria pari a circa 12.000 mq. La localizzazione riveste un particolare interesse per la visibilità e per le infrastrutture di cui dispone (è collocata in adiacenza alla stazione della metropolitana di Molino Dorino e presso uno svincolo della tangenziale). Le trattative in corso anche in questo caso dimostrano un consistente interesse da parte del mercato. La joint venture sarà inoltre coinvolta - per la parte di sviluppo uffici - nell'ambito della cordata, di cui Pirelli & C. Real Estate è capofila, che partecipa alla gara internazionale per la cessione e la riqualificazione del Polo Urbano di Fiera Milano. Alla luce della rinnovata ed ampliata partnership con Morgan Stanley ed in vista delle prospettive sopra descritte, Pirelli & C. Real Estate ha potenziato la Direzione Asset Management Terziario Uffici con l'ingresso di un team di 4 manager provenienti da Morgan Stanley, guidati da Rodolfo Petrosino, che assumerà la carica di Direttore Centrale. Petrosino, 39 anni, lascia la posizione di responsabile Asset Management Real Estate in Morgan Stanley per tornare nel Gruppo Pirelli & C. Real Estate, dove la sua carriera ebbe inizio nel 1993. L'Amministratore Delegato di Pirelli & C. Real Estate, Carlo Puri Negri, ha dichiarato: "L'accordo raggiunto con Morgan Stanley ha una portata strategica in quanto ci permette di rafforzare una collaborazione che negli ultimi anni ha raggiunto dei rilevanti risultati e una posizione di leadership nell'ambito dell'asset management di portafogli terziari ad uso uffici, e al contempo ci consente di ampliare l'alleanza ad un settore dalle interessanti prospettive come quello delle nuove iniziative, dove la joint venture può già nell'immediato avviare due importanti progetti. La conferma più significativa di questa rinnovata alleanza tra Pirelli & C. Real Estate e Morgan Stanley è rappresentata dall'impegnativo programma di nuovi investimenti annunciato dalla joint venture". Galeazzo Pecori Giraldi, Presidente di Morgan Stanley in Italia, ha dichiarato: "L'accordo raggiunto rappresenta un rafforzamento dell'alleanza strategica tra Morgan Stanley e Pirelli & C Real Estate in un'ottica di lungo periodo che consentirà il raggiungimento di due obiettivi: l'ottimizzazione e rafforzamento della gestione dei portafogli immobiliari ad oggi acquisiti e il proseguimento dell'attività di investimento dei fondi Morgan Stanley Real Estate Funds in Italia" 

CALTAGIRONE: IN FORTE CRESCITA UTILE NETTO, MARGINE OPERATIVO LORDO E VALORE DELLA PRODUZIONE. DIVIDENDO DI 0,05 EURO 
Roma, 4 luglio 2003 - Indicatori economici in crescita per la Caltagirone Spa, holding a cui fanno capo le attività nei settori dei grandi lavori, del cemento, immobiliare, finanziario e dell'editoria. L'assemblea della Società, riunita sotto la presidenza di Francesco Gaetano Caltagirone, ha esaminato ed approvato il bilancio relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2002 i cui risultati confermano l'andamento positivo degli ultimi anni. Il margine operativo lordo del Gruppo Caltagirone Spa ha raggiunto i 117,39 milioni di Euro rispetto a 99,74 milioni di Euro del passato esercizio (+18 per cento), il risultato prima delle imposte e dell'attribuzione della quota di competenza delle minoranze è stato di 103,80 milioni di Euro (75,20 milioni di Euro nell'esercizio chiuso al 31.12.01) con un incremento del 38 per cento. PIù che raddoppiato l'utile netto di competenza del Gruppo che è passato da 21,57 milioni di Euro a 45,28 milioni di Euro. La produzione è stata di 468,19 milioni di Euro (428,02 milioni di Euro nel precedente esercizio). Questo dato non comprende i ricavi del Gruppo Caltagirone Editore pari ad oltre 227 milioni di Euro. Il patrimonio netto di competenza del Gruppo ammonta a 599,36 milioni di Euro (563,20 milioni di Euro nel precedente esercizio). L'assemblea della Caltagirone Spa ha approvato la distribuzione di un dividendo unitario di 0,05 Euro per le azioni ordinarie e di 0,07 Euro per le azioni di risparmio con stacco della cedola n. 2 il 7 luglio 2003 e pagamento il 10 luglio 2003. 

GIOVANNI MASPERO CONFERMA L'ACQUISIZIONE DELLA QUOTA DEL 70% DETENUTA DALLA MULTINAZIONALE FRANCESE A NOVO QUOTATA ALLA BORSA DI PARIGI E A FRANCOFORTE. OPERAZIONE DA 25 MILIONI DI EURO. 
Milano, 3 luglio 2003. Come annunciato dalla stampa francese e tedesca, Giovanni Maspero conferma l'acquisizione della partecipazione (70%) di A Novo in Prima Comunicazione SpA. L'operazione ha un valore di 25 milioni di euro e consente a Giovanni Maspero di acquisire il controllo totale (100%) di Prima Comunicazione SpA. Giovanni Maspero, trentanove anni, è presidente della Giovanni Maspero SpA, società che controlla il Gruppo Prima - la holding che raccoglie diverse attività imprenditoriali nei settori dell'alta tecnologia e del commercio. "Questo assetto finanziario - afferma Giovanni Maspero - è la migliore soluzione per garantire a Prima Comunicazione SpA un necessario sviluppo attraverso un nuovo piano industriale volto a rafforzare la competitività dell'impresa. E' una necessità strategica e un dovere di servizio anche considerando l'importanza di Clienti come Nokia". Prima Comunicazione SpA è nata nel 1989 ed opera principalmente nel settore delle telecomunicazioni radiomobili terrestri. Gestisce servizi di assistenza tecnica rivolti agli utenti che utilizzano telefoni cellulari, decoder per ricezione satellitare, apparati multimediali e monitor professionali. Prima Comunicazione ha siglato accordi con i maggiori costruttori mondiali di terminali radiomobili aprendo le sedi operative di Como e Roma. In particolare a Como e' stato realizzato il più grande laboratorio che assicura un processo completo di riparazione e rigenerazione dei telefoni cellulari Nokia, Ericsson, Mitsubishi, Alcatel a livello industriale. Ha fatto poi seguito il centro di Roma con attività sia gestionale che di riparazione di telefoni mobili Nokia ed Ericsson. A Novo è la multinazionale di origine francese impegnata in quattro settori di attività: telecomunicazioni, videocomunicazioni, monetica e informatica. Infolink: www.primacomunicazione.it  www.a-novo.com 

STUDIO SUGLI INSEGNAMENTI TRATTI DALLE PMI IN SEGUITO AL PASSAGGIO ALL'EURO: GARA D'APPALTO 
Bruxelles, 4 luglio 2003 - La DG Imprese della Commissione europea ha pubblicato una gara d'appalto per lo svolgimento di uno studio sugli insegnamenti tratti dalle piccole e medie imprese (Pmi) in seguito al passaggio all'euro. Lo studio ha l'obiettivo di fare un bilancio della preparazione all'introduzione dell'euro per le Pmi e di trarne le conclusioni e le raccomandazioni necessarie. Il lavoro richiesto verterà sullo studio di un campione rappresentativo di Pmi, selezionate su base geografica e settoriale dei paesi della zona euro, e sarà effettuato mediante questionari, inchieste e visite presso le imprese. Lo studio, eseguito entro un termine di 8 mesi a decorrere dalla data di stipula del contratto, si propone di realizzare un'analisi pertinente della situazione che dovrà consentire di: comprendere le principali difficoltà e i principali inconvenienti incontrati dalle Pmi prese in esame nel corso delle fasi di preparazione all'introduzione della moneta unica e al momento del passaggio nonché le soluzioni che sono state adottate; registrare in un repertorio un insieme di buone prassi adottate sistematicamente ai fini della preparazione del passaggio alla moneta unica; individuare i vari soggetti responsabili di tale preparazione nonché la loro partecipazione e il loro ruolo specifico nell'ambito di tale processo; calcolare i costi di ciascuno dei vari metodi adottati ai fini della preparazione all'euro; formulare raccomandazioni pertinenti in materia. Lo studio finale si presenterà sotto forma di guida pratica destinata ai soggetti responsabili a livello economico degli Stati membri che al momento non hanno ancora adottato la moneta unica nonché ai paesi candidati all'adesione. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Commissione europea, Direzione generale per le Imprese, rue de la Science 27 , Ufficio 4/54 , B-1049 Bruxelles, Tel +32-2-296-5871, Fax +32-2-295-2154 E-mail: Entr-finance-sme@cec.eu.int  Per consultare il testo completo della gara, visitare il seguente sito web: http://ted.publications.eu.int/static/doccur/it/it/110978-2003.htm 

OLCESE: DELIBERATA LA DELEGA AL CONSIGLIO PER UN AUMENTO DI CAPITALE DI € 50 MILIONI. GIA' OTTENUTI IMPEGNI A SOTTOSCRIVERE IL CAPITALE PER € 25 MILIONI 
Milano, 4 luglio 2003. L'assemblea straordinaria dei Soci tenutasi oggi in terza convocazione ha deliberato ai sensi dell'art. 2446 c.c. di ridurre il capitale sociale, al fine di coprire tutte le perdite residue emergenti dalla situazione patrimoniale al 31 marzo 2003 pari a euro 26.577.170,00 che al netto delle riserve iscritte pari a Euro 3.023.184,00 risultano pari a Euro 23.553.985,00 mediante la riduzione del valore nominale delle azioni da euro 0,27 a euro 0,01 e conseguentemente di ridurre il capitale sociale ad euro 911.448,61 suddiviso in numero 91.144.861 azioni ordinarie del valore nominale di euro 0,01 cadauna e appostando alle riserve la somma di euro 143.677,86. La medesima assemblea ha inoltre deliberato di attribuire al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'art. 2443 c.c., la facoltà di aumentare in una o più volte il capitale sociale fino ad un massimo di euro 50 milioni di valore nominale, anche mediante emissione di azioni di diversa categoria, per la durata di cinque anni dalla data dell'odierna delibera in via gratuita e/o a pagamento, con o senza sovrapprezzo, con facoltà degli Amministratori di stabilire, di volta in volta, la categoria delle azioni, il prezzo di emissione delle azioni stesse, nonché il godimento. Più in generale, definire modalità, termini e condizioni dell'aumento del capitale sociale. Il Consiglio, in attuazione della delega oggi ricevuta dall'Assemblea ai sensi dell'art. 2443 c.c., procederà a deliberare l'aumento di capitale (presumibilmente entro il corrente mese di luglio), previa approvazione di una situazione patrimoniale aggiornata. Olcese S.p.A. comunica infine di aver già ricevuto ad oggi lettere d'impegno a sottoscrivere un aumento di capitale per complessivi Euro 25 milioni di cui Euro 15 milioni da un veicolo finanziario appositamente costituito e partecipato dal socio Fin.Part S.p.A. e Euro 10 milioni da investitori istituzionali che entreranno quali nuovi soci sottoscrivendo l'eventuale inoptato. Oltre a detti € 25 milioni di impegni alla sottoscrizione già acquisiti, si ritiene che altri soggetti e/o Istituzioni possano nei prossimi giorni aderire al programma di aumento di capitale. Si precisa che tali sottoscrizioni sono condizionate all'attuazione del piano finanziario che prevede, oltre al deliberando aumento di capitale, una ristrutturazione del debito da parte delle banche finanziatrici e dei fornitori. 

SIEMENS BUSINESS SERVICES PARTNER DELL'UNIVERSITA' DI PAVIA LA SOCIETÀ COLLABORA PER L'AVVIO DEL MASTER INTERNAZIONALE IN COMPLESSITÀ E SUE APPLICAZIONI INTERDISCIPLINARI ATTIVATO DALL'UNIVERSITÀ DI PAVIA 
Milano, 4 luglio 2003 - Siemens Business Services, una delle più importanti aziende al mondo di soluzioni e servizi informatici, è partner nell'organizzazione e nella gestione del Master Internazionale di secondo livello dal titolo "Complessità e sue Applicazioni Interdisciplinari", istituito dall'Università di Pavia. La peculiarità fondamentale del Master Internazionale dell'Università di Pavia, centrato sui servizi a valore aggiunto utilizzando le reti mobili, è quella di coniugare gli aspetti del mondo della tecnologia con quelli del mondo sociale ed economico, grazie ad un'impostazione quantitativa e fortemente interdisciplinare. Tale approccio è stato alla base dell'interesse dimostrato da Siemens Business Services, a maggior ragione in una fase, come quella attuale, in cui la complessità nel mondo del mobile business non nasce tanto dalla pura tecnologia ma dalla capacità di gestire la relazione tra la tecnologia e gli impatti che questa ha sui comportamenti dei consumatori e sugli scenari di mercato conseguenti. Da ciò deriva, per Siemens Business Services, l'importanza di investire sulle risorse che potranno incidere sugli sviluppi innovativi del business. "Servono menti giovani che siano cresciute a pane e SMS per scatenare la fantasia ed immaginare i nuovi servizi - spiega Valentino Bravi, amministratore delegato di Siemens Informatica - Il Gruppo ha quindi un grande interesse ad affrontare questo ambito con uno sguardo completo ed integrato, che permetta realmente di portate valore aggiunto sia ai clienti che al business." Il Master è stato attivato per l'anno accademico 2003-2004 dalla Scuola Europea in "Metodi per la Gestione di Sistemi Complessi" che fa parte dell'Istituto Universitario di Studi Superiori dell'Università di Pavia. Si rivolge a 25 laureati italiani e stranieri in discipline scientifiche, tecnologiche ed economiche. Fornisce le conoscenze fondamentali nei campi della gestione del rischio finanziario, dell'innovazione industriale, dell'Information e Communication Technology e della gestione e analisi dei dati. Gli sbocchi professionali includono banche e società finanziarie, assicurazioni, società di consulenza, industrie ad alto contenuto innovativo nei campi della microelettronica e dei servizi per le telecomunicazioni. Il Master è completato da uno stage aziendale finalizzato all'inserimento professionale degli studenti in questi settori. 

INCENDI: TEMPI DIFFICILI PER I PIROMANI 
Roma, 3 luglio 2003 - I piromani sono avvisati: da oggi sarà più facile stabilire le origini dolose di un incendio. Il merito è dei ricercatori del Servizio di Protezione e Prevenzione del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) di Padova, che hanno messo a punto un innovativo sistema per rilevare tracce di infiammabili nei residui di materiale incendiato. Questa nuova tecnica consente di risalire ai composti minori presenti nei liquidi infiammabili, permettendo di capire se nell'incendio vi sono sostanze che facilitano la combustione, quali benzina, gasolio o altro. Un'analisi che sostituisce quella tradizionale, basata sull'identificazione del piombo, o dei componenti leggeri contenuti negli acceleranti della combustione: "La tecnologia che abbiamo elaborato - spiegano Rocco Rella e Alberto Sturaro, ricercatori del Cnr di Padova - presenta numerosi vantaggi rispetto a quella consueta: i composti minori sono infatti numerosi e permettono quindi un'analisi più mirata delle reali cause dell'incendio; inoltre queste sostanze, a differenza del piombo, restano adsorbite ai residui carboniosi per parecchio tempo, rendendo possibile l'individuazione delle cause anche a distanza di mesi". Se si considera poi che l'analisi in laboratorio non richiede una grande quantità di campione residuo dell'incendio e neppure l'uso di solventi, si capisce come questo sistema sia decisamente più funzionale e sensibile rispetto al precedente. I ricercatori del Cnr si sono avvalsi di una tecnica chiamata Tct-Gc-Ms, che unisce il dissorbimento termico con trappola criogenica (Tct), la gas-cromatografia (Gc), e la spettrometria di massa (Ms) e che ha permesso di effettuare oltre 80 indagini su altrettanti casi di incendio nell'arco di cinque anni, con risultati più che soddisfacenti. Tanto che in più di un'occasione incendi non ben attribuibili a seguito di analisi di tipo tradizionale sono stati giudicati invece dolosi grazie al nuovo sistema. 

IN UNA STALAGMITE DELL'ARGENTAROLA I SEGRETI DELL'EVOLUZIONE CLIMATICA DEL PASSATO IL DELICATO INTERVENTO DI RECUPERO E CAMPIONAMENTO CONDOTTO CON SUCCESSO DA ENEA E VVFF 
Roma, 4 luglio 2003 - L'Enea, nell'ambito delle ricerche condotte per lo studio del clima, ed in particolare dei cambiamenti che si sono verificati nel passato a cui sono correlati abbassamenti ed innalzamenti del livello del mare, e' impegnato nel campionamento e nell'analisi di stalagmiti di antichissima formazione, dalle cui stratificazioni di carbonati e' possibile ricostruire l'evoluzione climatica. I ricercatori dell'Enea, in un'operazione congiunta condotta a metà giugno con il Nucleo Sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Roma, sono riusciti nell'intervento di recupero e nella realizzazione del campionamento di una stalagmite di 90 kg, alta circa un metro, situata a -23 metri nella grotta sommersa dell'isola dell'Argentarola (in provincia di Grosseto, vicino al Promontorio dell'Argentario), che costituisce uno speleotema di rilevante importanza scientifica per le sue dimensioni e per il suo spessore (quadruplo rispetto a speleotemi già studiati provenienti dalla stessa grotta sommersa). La sezione operata sulla stalagmite ha permesso di rilevare una lunga serie temporale di elementi indicativi dei livelli marini e continentali impressi nelle sue stratificazioni, presenti in numero estremamente maggiore rispetto a precedenti campionamenti. Lo speleotema, che verra' analizzato nei laboratori della National Australian University di Camberra, sara' sottoposto all'analisi del rapporto isotopico dell'ossigeno sui carbonati sia marini che continentali ed a datazioni U\Th Tims (uranio/torio Termoionizzazione), al fine di migliorare la comprensione dei meccanismi climatici del passato, ed in particolare di quelli che hanno provocato variazioni di livello del mare, alla profondità di - 18 metri in tutto il Mediterraneo. Nella stalagmite sono rimaste impresse 5 trasgressioni marine in un arco di tempo che va da 330.000 anni fa ad oggi, fornendo elementi di conoscenza circa la loro durata, le paleotemperature dell'aria dei periodi glaciali, quando la cavita' era ben lontana dal mare, nonche' le temperature dell'acqua del mare per i periodi durante i quali la stalagmite era sommersa dal mare e ricoperta da organismi marini Serpulidi (gusci marini). Il geologo dell'Enea, Fabrizio Antonioli, ha coordinato la delicata operazione di recupero dello speleotema condotta dal Nucleo Sommozzatori dei Vvff di Roma, che ha richiesto 4 giorni di lavoro. Le ricerche condotte dall'Enea sulle stalagmiti della grotta dell'Argentarola erano gia' state oggetto di un servizio giornalistico comparso sulla rivista inglese New Scientist Journal, pubblicato circa un anno fa, corredato da un efficace reportage fotografico, che ne aveva dato ampia visibilita'. Successivamente, qualcuno ha tentato, senza riuscirci, di asportare dalla grotta una delle stalagmite piu' grandi; infatti, lo speleotema che e' stato ora recuperato, era stato gia' staccato da ignoti dal soffitto della grotta ed imbragato con corde e giaceva incastrato in fondo ad un pozzo fangoso a -23 metri. Il fango che riempiva la grotta e la visibilita' estremamente limita hanno reso necessario effettuare un'operazione di bonifica, mentre per l'estrazione della stalagmite incastrata nella cavita' sono stati impiegati 4 palloni di recupero. Le fasi piu' significative dell'operazione di recupero sono state riprese dalle telecamere della troupe di Superquark, che le presentera' nel corso della trasmissione che andra' in onda il prossimo 19 agosto. Sono disponibili foto in digitale dello speleotema, che possono essere inviate per posta elettronica su richiesta, scrivendo a: fabrizio.antonioli@casaccia.enea.it  Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito: http://protprev.casaccia.enea.it   

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