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di
SABATO
6 SETTEMBRE 2003
pagina 2
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MILANO:
IN ACQUA I MIGLIORI REMI ITALIANI DOPO IL CAMPIONATO MONDIALE, UN ALTRO
WEEK-END REMIERO ALL’IDROPARK FILA CAMPIONATI ITALIANI DI CANOTTAGGIO 2003
- IDROPARK FILA - 6/7 SETTEMBRE
Reduci
dagli allori Mondiali, inizia oggi una nuova sfida per gli atleti azzurri:
il 6 e 7 settembre sono in programma a Milano i Campionati Italiani
Assoluti, Pesi Leggeri e Junior. Sarà infatti Idropark Fila ad ospitare per
la terza volta consecutiva la manifestazione nazionale indetta dalla Fic e
realizzata dal Comitato Organizzatore “Col Milano 2003” in
collaborazione con la Federazione Regionale Canottaggio e il Cus Milano. I
Campionati Italiani, che in questa edizione raggiungono il record di
presenze con 120 società remiere iscritte, chiudono un ciclo importante
nella storia remiera milanese: costituiscono, infatti, l’atto conclusivo
dello straordinario biennio che ha visto lo svolgersi a Milano di una serie
di appuntamenti remieri internazionali, tra cui il World Rowing Forum (14/16
novembre 2002) un evento all’interno del quale il gotha mondiale del
canottaggio ha discusso di medicina sportiva, managerialità nello sport,
nuovi criteri di preparazione e allenamento e nuovi metodi di organizzazione
e gestione degli appuntamenti sportivi; la Coppa del Mondo (29/31 maggio
2003), per la prima volta in Italia, alla quale ha partecipato il numero
record di 46 nazioni; il Campionato Mondiale (24/31 agosto 2003),
anch’esso al suo esordio italiano in 140 anni di vita del movimento
remiero azzurro, e anche in questa occasione record di presenze ufficiali
(65 nazioni) e nell’adaptive rowing (11 paesi); le tre edizioni
consecutive dei Campionati Italiani a partire da quella del settembre 2001.
Nel realizzare a Milano questa importante striscia di eventi, il Comitato
Organizzatore, ha voluto consolidare il rapporto fra il canottaggio, Milano
e il suo territorio e oggi conferma la volontà di individuare nel capoluogo
lombardo la sede permanente di eventi remieri internazionali. Programma
Gare: Sabato 06 settembre 2003 - Mattino Batterie; Pomeriggio Recuperi.
Domenica 07 settembre 2003 - Semifinali; Finali. Infolink:
www.Rowmilano2003.it
METRÒ DEL MARE, NASCE "CAMPANIA VIA MARE"
PRIMA GUIDA AI PORTI TOCCATI DAL SERVIZIO MARITTIMO REGIONALE
Record di passeggeri: varcata la soglia delle 90mila presenze, nei primi 100
giorni affluenza di utenti raddoppiata rispetto al 2002. Metrò del Mare, più
informazioni a disposizione per chi sceglie le vie del mare. Nasce
"Campania via mare", la prima guida ai porti toccati dal servizio
marittimo veloce regionale. La pubblicazione, prodotta dalla Mcb in
collaborazione con l'Assessorato regionale ai Trasporti guidato da Ennio
Cascetta e l'Assessorato regionale al Turismo guidato da Teresa Armato,
propone una serie di schede su tutte le città in cui approda il Metrò del
Mare. Le informazioni, in italiano e inglese, hanno l'obiettivo di fornire
una maggiore conoscenza dei suggestivi luoghi toccati dal Metrò: dall'Area
Flegrea, alle costiere Amalfitana, Sorrentina e Cilentana fino al Golfo di
Policastro. Completano la guida le informazioni su orari e tariffe delle 6
linee del Metrò del Mare. "Campania via mare", stampata in
100mila copie, sarà distribuita gratuitamente sia a bordo sia negli
infopoint Metròmare. Intanto, continua il trend positivo di passeggeri del
servizio marittimo veloce. Nel primo weekend di agosto sul Metrò del Mare
sono state raggiunte e superate le 90.000 presenze. In pratica, nei primi
100 giorni di attività del servizio 2003, l'affluenza di passeggeri è
raddoppiata rispetto a tutto il periodo di esercizio del 2002. Il Consorzio
Metrò del Mare (costituito da Alilauro, Alilauro Gruson, Snav e Navigazione
Libera del Golfo) garantisce anche ad agosto informazioni in tempo reale
attraverso il call center che risponde al numero 199.44.66.44 e attraverso
il sito internet www.metrodelmare.com. Gli orari sono consultabili anche
attraverso gli sms (i brevi messaggi di testo visibili e inviabili
attraverso il telefono cellulare). Utilizzare il servizio è facile: basta
inviare al numero telefonico 3404390759 - da qualsiasi cellulare - una
richiesta di informazioni, costituita dalle prime tre lettere del porto di
partenza seguite da uno spazio e dalle prime tre lettere del porto d'arrivo
(esempio: POZ AMA, per conoscere linee e orari della tratta Pozzuoli-Amalfi).
Il costo del servizio è solo quello dell'sms di partenza, mentre i messaggi
di risposta sono gratuiti per l'utente.
OPERAESTATE
FESTIVAL VENETO 2003 LE CITTÀ PALCOSCENICO CONCLUSIONE IN GRANDE STILE PER
LA XXIII EDIZIONE
Si è tenuta ieri a Bassano del Grappa – Palazzo Sturm la conferenza
stampa conclusiva di Operaestate Festival Veneto, la lunga kermesse estiva
promossa dalla Città di Bassano– Assessorato allo Spettacolo con la
Regione Veneto e Unicredit Banca, in collaborazione con il Ministero per i
Beni e le Attività Culturali, la Provincia di Vicenza e numerosi altri
partner pubblici e privati. Ennesimo successo messo a segno dalla
manifestazione, che per la sua ventitreesima edizione ha confermato l’alta
qualità degli eventi presentati, seguiti da un pubblico sempre più
numeroso, appassionato e partecipe. Un pubblico in grado di leggere ed
apprezzare anche le proposte più innovative, decodificando percorsi, linee
artistiche e progetti diversi tra loro. Del resto la forza del festival sta
proprio nella capacità di affiancare scelte di grande impatto popolare a
proposte più di nicchia, in grado di stuzzicare l’appetito anche dei
palati più raffinati e di accontentare i critici più severi. Una direzione
di lavoro confermata anche in quest’ultima edizione, che proprio nella
diversificazione della proposta ha trovato la sua cifra distintiva,
presentando alcuni eventi che hanno incontrato il pieno favore di pubblico e
critica. A tal proposito va sottolineata l’attenzione riservata dalla
stampa, specializzata e non, alla manifestazione, oramai considerata a tutti
gli effetti un punto di riferimento fondamentale, sul piano regionale, ed
uno dei festival estivi più eclettici ed originali, nel panorama nazionale.
Per fare un bilancio del festival, è dunque necessario focalizzarsi sui
tanti diversi appuntamenti che nei vari settori hanno scandito e
accompagnato l’estate 2003 a partire dalla Lirica. Pienamente superata la
prova Palabassano, risultato in grado di sostenere sul piano scenico ed
acustico un allestimento d’opera, la Madama Butterfly prodotta dal
festival è stata accolta da un coro di consensi, ed ha premiato l’enorme
sforzo produttivo che ha visto impegnate circa 200 persone tra coro,
comparse, orchestrali, cantanti, tecnici e staff organizzativo. Un
allestimento che rimarrà nella memoria delle oltre 2000 persone che hanno
gremito il Palabassano, per la raffinatezza delle scelte registiche e
sceniche, l’appassionata direzione musicale e il grande talento vocale dei
cantanti protagonisti. Altra stagione da annoverare tra gli annali del
festival, quella della Danza, con un calendario segnato dalla presenza di
alcuni veri e propri miti della danza internazionale contemporanea.
Dall’irresistibile magnetismo coreografico di Twyla Tharp,
all’asciuttezza del rigore scenico di Trisha Brown, passando per la
travolgente energia dei Complexions, fino al sensazionalismo acrobatico dei
Kataklo o alla delicata poesia coreografica dedicata da Maurice Bejart ai
giovani della Compagnie M, le proposte di quest’anno hanno portato a
Bassano uno sguardo contemporaneo carico di spunti e di invenzioni
originali, suscitando nello spettatore curiosità e stupore per
l’alternanza di schematismi essenziali e densità drammaturgiche, rigore
coreografico e sfrenato atletismo. Spazio anche alla coreografia italiana
con il candore claustrofobico di Sosta Palmizi e l’humor nero di Naturalis
Labor. Il tutto in un’istantanea del panorama contemporaneo, tanto
composita quanto intrigante per un pubblico di appassionati, attento
osservatore delle differenti modalità dello stare in scena emerse nel corso
del festival. A completare il calendario non è mancato lo spazio per la
danza classica, qui rappresentata dalla splendida versione di Cenerentola,
proposta dal Balletto Del Cremlino in un’atmosfera da favola. Quella
magicamente ricreata nella Piazza degli Scacchi di Marostica, grazie ad un
allestimento che ha permesso al folto pubblico presente di godere al meglio
questo incantevole spettacolo. E poi un vero e proprio trionfo quello
riservato dal Teatro Cimberle Ferrari di Bassano alla danza popolare, con il
travolgente flamenco del Nuevo Ballet Espanol e il suadente tango della
Compania Argentina Anibal Pannunzio, due appuntamenti salutati da ovazioni e
che hanno fatto registrare presenze record, a conferma di come,
all’interno del festival bassanese, quantità e qualità possono trovare
un felice terreno comune. Più complesso e composito, il calendario del
Teatro si è sviluppato attraverso tre sezioni principali, che hanno offerto
diversi sguardi e differenti modalità di indagare le infinite possibilità
del linguaggio teatrale. A partire da I Classici Contemporanei: cinque modi
originali di affrontare testi e drammaturgie classiche, fuori dai canoni
convenzionali, ognuna seguendo linee di indirizzo molto personali e
profondamente diverse tra loro. Si è passati così da una versione
“filologicamente” corretta de Le Baruffe Chiozzotte di Carlo Goldoni
alla libera interpretazione dello shakespeariano “Romeo e Giulietta”
come paradigma dello scontro generazionale, ma soprattutto del rapporto con
il potere, proposto in Il Balcone Di Giulietta, lo spettacolo che ha
rivelato al pubblico del festival lo straordinario talento dalla giovane
compagnia Le Saracinesche. E poi ancora Shakespeare, stretto nella sua
essenza linguistica dal patchwork intessuto da Roberto Latini in Essere E
Non. Uno spettacolo che punta tutto sul talento di un interprete capace di
giocare con le parole, restituendole allo spettatore nella loro cruda
essenzialità. Sempre alla ricerca del cuore pulsante della drammaturgia
shakespeariana, la Compagnia Gank, in coproduzione con il festival, ha
presentato in prima nazionale una versione di Amleto accolta dal pubblico
con calore ed entusiasmo. Uno spettacolo che conferma lo stile asciutto di
questa formazione emergente che, mettendo da parte inutili orpelli scenici,
ha dato nuova vita al più controverso classico schakespeariano,
trasformando il principe di Danimarca in un “uomo contemporaneo”. Un
essere fragile, inevitabilmente travolto dal ritmo concitato di un tempo,
tanto vicino al nostro da rendere le sue parole limpide e comprensibili come
raramente si è visto sulla scena italiana. Un altro successo che ripaga
ampiamente la scelta del festival di investire nei giovani talenti
producendoli in prima persona. A chiudere questa sezione, la proposta del
Teatro del Lemming di Rovigo. Una livida versione dell’Inferno dantesco
strutturata in quadri di tragica bellezza espressiva, capaci di calare lo
spettatore in un clima sulfureo. Un’atmosfera drammaticamente tesa, che ha
inquietato e affascinato al contempo il numeroso pubblico presente al
Chiostro del Museo di Bassano. Altre atmosfere ed altri sapori quelli
provati con gli appuntamenti de I Sapori Del Teatro, la seconda fortunata
edizione di un percorso che unisce cibo e teatro, nel corso di eventi
esclusivi dove l’arte culinaria si sposa con quella della scena. E’ ciò
che è successo quest’anno in due spettacoli molto diversi tra loro per
tipologia di linguaggio utilizzato. Da un lato D’aqua E Di Fuoco della
Compagnia Nautai ha calato il Ristorante Al Ponte di Bassano in un sensuale
clima sudamericano, utilizzando la narrazione, ma anche la danza e la musica
del bandoneon, per raccontare un’incantevole storia d’amore ricca di
fascino e di magia, mentre ad Asolo Villa Razzolini Loredan è stata
trasformata nella reggia della Regina Caterina Cornaro per evocare il suo
mito in Comizi D’amore, una delle più felici sorprese della stagione,
accolta trionfalmente dal pubblico, per la capacità di guardare al passato
con un linguaggio contemporaneo ricco di ironia e di gustose citazioni
popolari, e per lo straordinario talento di cantanti-attori dei due
protagonisti. L’ultima sezione del festival, intitolata a I Luoghi Del
Teatro, si è concretizzata in una serie di eventi che proprio dai luoghi
hanno tratto spunto. Spettacoli in cui la drammaturgia è stata direttamente
ispirata dal contesto, per rendere ancora più pregnante ed unica
l’esperienza dello spettatore. Del resto, creare dei percorsi teatrali a
partire dagli spunti offerti da un luogo e dalla sua storia, è una
direzione di lavoro che rafforza la dimensione regionale del festival, con
l’obiettivo di riscoprire e valorizzare l’immenso e variegato patrimonio
culturale di cui è così ricco il territorio veneto. Ne è un esempio il
percorso legato all’acqua, che a Carpanè di San Nazario con Voci Dalla
Brenta ha rievocato la terribile brentana del ‘66, mentre a Valstagna
Marco Paolini ha letteralmente entusiasmato il pubblico con Song N. 32, un
concerto per voce recitante dove, affiancato dal gruppo Mercanti di Liquore,
ha ripercorso commoventi pagine della nostra storia recente. Ad Asolo,
invece, la dimensione raccolta del Castello Caterina Cornaro, si è rivelata
ideale per riscoprire la nobile arte di narrare delle storie. Un’arte che
ha radici profonde nella cultura popolare di paesi antichi come il nostro, e
che quest’anno ha trovato in Moni Ovadia e Ascanio Celestini due
interpreti ideali. A San Zenone degli Ezzelini, nello splendido parco della
Villa degli Armeni, un altro evento accolto da un inaspettato successo di
pubblico, quello che Patricia Zanco ha costruito attorno al tema
dell’esilio a partire dalla figura di Antigone. Il tutto con la
collaborazione di un gruppo di venti giovani del territorio che hanno
seguito un laboratorio teatrale, dimostrando nel corso della serata una
presenza scenica di grande valore. E per concludere come dimenticare
l’eccezionale evento sul Canova, che nella splendida Gipsoteca di Possagno
ha accompagnato lo spettatore all’interno di un percorso di sottile
fascino, costruito attorno al grande scultore e all’amore che lega
indissolubilmente l’uomo alle statue. Un altro felice connubio tra arte e
spettacolo che ha convinto e appassionato anche gli spettatori più
esigenti. Un discorso a parte meritano invece gli appuntamenti di danza,
musica e teatro che hanno visto protagonisti il Castello Di Romeo a
Montecchio Maggiore e l’intera città di Schio coinvolta nel progetto
Textures. Due veri e propri festival nel festival diametralmente opposti, più
popolare il primo più di sperimentazione il secondo, a confermare la
poliedricità di una grande manifestazione che spazia tra generi e modi
differenti di affrontare il rapporto tra l’artista e la scena, fissando
come unica discriminante l’alta qualità delle proposte presentate. Oltre
alla lirica, alla danza e al teatro, il festival ha offerto serate
indimenticabili anche per la Musica, da un lato la sezione curata da Veneto
Jazz dedicata quest’anno alla figura di Dizzie Gillespie, con gli
affollati concerti dei Gotan Project e di Charles Lloyd, dall’altro i
grandi appuntamenti di musica sinfonica con orchestre prestigiose come
quella del Teatro La Fenice di Venezia e la European Union Youth Orchestra
diretta dal grande Vladimir Ashkenazy, ma anche musica da camera con il
pianoforte di Gabriele Vianello e il violino di Dejan Bogdanovic. Una
presenza, quella della musica classica, che segna il ritorno al festival in
modo più significativo di questo genere di spettacolo, e che ha incontrate
il pieno favore di un pubblico particolarmente numeroso. Come dimenticare
poi gli oltre 25 appuntamenti con il jazz a Bassano e nei comuni del
festival, i numerosi concerti che hanno animato le piazze e le strade della
città, e gli oltre 100 giovani provenienti da tutto il mondo per
frequentare i corsi tenuti dalla New School University. Questa significativa
presenza di giovani, testimonia una volta di più l’attenzione che il
festival riserva alle nuove generazioni di artisti, creando importanti
contesti formativi e qualificati ambiti di confronto. In questa direzione
anche il prologo al festival che quest’anno ha anticipato di un mese
l’inizio della programmazione, con due progetti nati dalla volontà di
creare nuovi spazi di visibilità per gli artisti emergenti della scena
teatrale, e occasioni per stare insieme confrontandosi ed approfondendo la
conoscenza di culture diverse dalla nostra. Questo lo spirito di
Teatrinmovimento-primo Premio Citta’ Palcoscenico e Tam Tam Suoni E
Culture Dal Mondo, Il prologo all’Operafestival che al suo esordio ha già
trovato un consistente numero di appassionati sostenitori in fervida attesa
della prossima edizione. Anche il Cinema ha offerto appuntamenti di grande
interesse, proponendo, accanto alle rassegne dislocate nei vari comuni del
festival (oltre a Bassano, Rossano Veneto, Sandrigo, Thiene, Montecchio
Maggiore e per il primo anno Schio) la seconda edizione di Viva il Cinema
Italiano, una quattrogiorni dedicata alla cinematografia nostrana realizzata
in collaborazione con Cinecittà Holding, che ha confermato la significativa
attenzione riscossa presso il pubblico del festival lo scorso anno. Questa
nelle linee generali l’edizione 2003 di Operaestate Festival Veneto,
un’edizione ricca di sorprese, di novità ma anche di importanti conferme.
Un’edizione che sfiora il traguardo dei 120.000 spettatori, 119.710 per
l’esattezza con un incremento rispetto allo scorso anno pari al 12,7%,
una, cifra che sarà addirittura superata con La Traviata di dicembre. In
una stagione particolarmente critica a livello nazionale, per la contenuta
affluenza di pubblico, il festival bassanese è invece in deciso aumento,
confermando il trend di crescita costante che lo ha accompagnato nel corso
degli anni, dandogli forza per progettare stagioni di qualità sempre
maggiore, dove alternare con cura novità e tradizione.
CASTELLI, VILLE E PALAZZI APERTI IN FRIULI-VENEZIA
GIULIA
Sabato 18 ottobre e domenica 19 ottobre 2003, dalle 10.00 alle 20.00, nei
Castelli di Strassoldo (Friuli Venezia Giulia, provincia di Udine, 3 km dal
casello autostradale di Palmanova), si terrà la 6a edizione della
suggestiva manifestazione "In Autunno: Frutti, Acque e Castelli - Un
magico Intreccio tra Storia, Fantasia, Creatività ed Ambiente
Naturale". L'evento è organizzato dalle proprietarie dei castelli, in
collaborazione con il Consorzio per la Salvaguardia dei Castelli Storici del
FVG e con il contributo delle Assicurazioni Generali SpA di Trieste, della
Provincia di Udine, della CCIAA di Udine e della Società Calzavara SpA di
Campoformido. Per l'occasione anche i singoli visitatori potranno varcare le
soglie di questi incantevoli manieri privati, che appartengono da più di
mille anni alla stessa famiglia che li fece edificare (i conti di Strassoldo)
e non sono solitamente accessibili al pubblico. Racchiusi in un delizioso
borgo medievale e immersi in rigogliosi parchi secolari, lambiti da corsi
d’acqua di risorgiva, sono tra i più antichi e ricchi di storia della
Regione e si trovano a due passi dall'antica colonia romana di Aquileia e
dalla Fortezza di Palmanova. Nelle preziose sale, tra mobili antichi e
quadri d'antenati, verranno disposti in modo suggestivo artigiani, artisti,
antiquari, gioiellieri, decoratori e hobbisti, che svilupperanno il tema
dell'autunno e dei frutti, con un richiamo alle festività natalizie, mentre
nelle aree verdi del Castello di Sopra saranno presenti dei vivaisti. Come
sempre, sono previste molte novità rispetto alle precedenti edizioni.
Grazie alla particolare cura posta nella selezione degli espositori e nella
decorazione dei castelli, le manifestazioni di Strassoldo sono ormai note
come eventi particolarmente affascinanti, nei quali le magiche atmosfere del
luogo si fondono armoniosamente con i manufatti esposti. Volto alla
valorizzazione del ricco patrimonio castrense regionale, alla ricerca di un
turismo integrato che coinvolga anche le numerose altre realtà turistiche,
culturali ed economiche che ruotano attorno ai manieri, l'evento funge
altresì da elemento trainante per l'apertura di altri castelli privati
della regione, che grazie alla promozione fatta per lo stesso, apriranno i
battenti per visite ad orario la domenica dopo la manifestazione di
Strassoldo.
Uff. Valorizzazione e Turismo, www.castellodistrassoldo.it
"PROGETTO PIETRA": TUTTO UN ANNO PER SCOPRIRE
LA PIETRA TRENTINA ATTRAVERSO PERCORSI INEDITI
Il Trentino è una terra di montagne e roccia: per questa la pietra ha tanta
importanza nella sua storia. La pietra trentina parla di eternità ma anche
di moderno design. Di duro lavoro e di estrema bellezza, ancora ammirabile
nei palazzi delle sue città, nelle chiese, nelle strade. Per raccontare
tutto questo e altro ancora, è nato il progetto "Pietra: antichi e
nuovi percorsi della pietra trentina". Arte, cultura e architettura: il
"Progetto Pietra" si svilupperà nell'arco 2003/2004 in tutta
Italia, con l'apporto di alcuni fra i più quotati artisti, progettisti e
teorici. Ma saranno coinvolti anche istituti, scuole, riviste di design e
gli stessi produttori: una rete impressionante che ha messo in relazione
campi solitamente distanti. L'evento, promosso dalla Provincia Autonoma di
Trento con la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura e
l'Azienda di Promozione Turistica del Trentino, si svolgerà fra dibattiti
ed esposizioni; proporrà nuove sperimentazioni di utilizzo della pietra
trentina, sia nel campo dell'architettura che del design, attraverso la
collaborazione con alcuni tra i più significativi protagonisti della
cultura del progetto quali Gillo Dorfles, Ettore Sottsass, Mario Botta,
Alessandro Guerriero, Pierluigi Cerri, l'Istituto Europeo di Design di
Milano ed il network Cumulus, a cui aderiscono più di settanta scuole
europee; non mancheranno spettacoli multimediali, naturalmente in cave
antiche! Inoltre, ad esso sarà collegata l'ideazione e la nascita del logo
"pietra trentina", affidato alla creatività dell'architetto
Pierluigi Cerri. Il progetto "Pietra: antichi e nuovi percorsi della
pietra trentina", si prospetta già come un evento impedibile,
originale e che valorizza finalmente un patrimonio affascinante e
fondamentale.
VIA LA PANCIA ALLE TERME DI SALSOMAGGIORE CON IL PACCHETTO ENERGY FOR MAN
Sei giorni per buttare giù la pancetta. O almeno per cominciare un progetto
di "remise en forme" mirato a perdere i centimetri di troppo
intorno al giro vita. È quanto promette "Energy for man", il
pacchetto creato dalle Terme Berzieri di Salsomaggiore pensato
principalmente "per lui". Il punto di forza del programma è la
sinergia fra trattamenti termali, massaggi manuali e con elettrostimolazione
e l'applicazione di impacchi di paraffina che, producendo un effetto sauna
localizzato, aiutano a eliminare i liquidi in eccesso. Il pacchetto "Energy
for man", della durata di sei giorni, costa 484 euro e comprende: la
consulenza medico-specialistica, 5 bagni aromatici termali con
idromassaggio/ozono, 6 massaggi manuali corpo con oli essenziali (30'), 3
paraffinoterapie all'addome, 1 Wasser Paradies, 3 sedute di
elettrotonoterapia, 3 bagni turchi aromatici termali e tisane alle erbe.
Inoltre, sono previsti 3 ingressi alla piscina termale coperta e 3 sedute in
palestra con personal trainer. Chi lo desidera può anche suddividere il
pacchetto in due weekend.
Per informazioni: Terme di Salsomaggiore www.termedisalsomaggiore.it
AD OTTOBRE AL POSTHOTEL LAMM IMPARIAMO A USARE LE ERBE
MAGICHE DELLO SCILIAR
Apprendere le arti delle streghe "buone" dello Sciliar e usarle
per donare felicità e benessere a se stessi e agli amici più cari? Si può
al Posthotel Lamm "tradition de luxe" di Castelrotto (BZ),
sull'Altipiano dello Sciliar, dove nel 1670 le streghe donarono con le loro
erbe salute e bellezza agli agnelli del Lampl, l'antica locanda di Josef
Iglinger. Si chiama "accademia delle erbe" ed è un pacchetto
speciale valido in OTTOBRE. Gli aspiranti Morgane e Merlini impareranno
tutto sulle erbe "incantate" (che al Posthotel Lamm coltivano in
11 varietà su 50 mq!): caratteristiche, coltivazione, raccolta e uso, con
lezioni teoriche e pratiche tenute dai massimi esperti in materia. Una rara
occasione per impadronirsi degli antichi segreti, fonte del benessere e per
trascorrere una vacanza indimenticabile in uno degli Hotel di montagna più
charmant d'Italia. Per informazioni: POSTHOTEL LAMM www.posthotellamm.it
SALERNO: "9 SETTEMBRE 1943 - 9 SETTEMBRE 2003: 60°
ANNIVERSARIO DELLO SBARCO DEGLI ALLEATI A SALERNO"
La rievocazione storica dello sbarco degli Alleati nel Golfo di Salerno, nel
60° Anniversario dell'importante evento, offre molteplici spunti di
riflessione su un momento centrale della storia d'Italia. Il 9 settembre
1943, infatti, venne effettuato un ulteriore passo avanti lungo
l'accidentato sentiero della democrazia e della libertà. La speranza è
che, in un momento storico difficile come quello che stiamo vivendo, le
celebrazioni di un simile avvenimento coordinate da Lucia Annunziata e Renzo
Arbore con spunti anche spettacolari, possano far tornare a soffiare forte
quei venti di pace. Il Consiglio Regionale della Campania attraverso il
sostegno all'organizzazione del Grande Evento 60° Anniversario dello Sbarco
intende contribuire a mantenere vivo il ricordo di un avvenimento storico
che riguardò la città di Salerno e la sua provincia. Ogni comunità per
esistere ha bisogno della costituzione, custodia e trasmissione della
memoria e la comunità salernitana, a partire da quest'anno, potrà
conoscere e ricordare i fatti storici del 1943 e custodirli con orgoglio,
anche grazie alla realizzazione di un Museo permanente dello Sbarco. Il
programma dell'evento contribuirà alla promozione di Salerno città
turistica in ambito internazionale e darà la possibilità ad appassionati
di storia, reduci di guerra ed ex combattenti, ai loro familiari e alle
scuole di tuffarsi nelle pagine di un avvincente libro di storia. Dunque,
Salerno si prepara a rivivere un evento che fu un 'preludio alla pace' e a
condividere la sua cultura di democrazia e solidarietà con quanti
parteciperanno alla celebrazione. www.losbarcodisalerno.it
Azienda Soggiorno e Turismo Salerno tel. 089.224744
C'ERA UNA VOLTA UN RE VIVI A RIVOLI QUEL GIORNO DEL
1730...
Per l'ottavo anno consecutivo Rivoli si appresta al suo appuntamento con la
storia. L'edizione 2003 è teatro di molte novità prima fra tutte
l'ampliamento della manifestazione che sarà protagonista della città per
tre week-end ognuno dei quali con una tematica particolare. Il primo fine
settimana (30/31 agosto) è stato dedicato a un incontro romantico alla
corte del Re: "A Tu per Tu con la Storia". Il 6/7 settembre
protagonisti saranno i Gruppi Storici Militari: "Historica".
Mentre l'ultimo week-end 13/14 settembre ritorna l'ormai collaudata
manifestazione "C'era una volta un Re". Fra le novità di
quest'anno la partecipazione del Gruppo Storico Pietro Micca della Città di
Torino che sarà presente nel pomeriggio del 14 settembre in onore del Duca
Vittorio Amedeo II, vincitore della battaglia di Torino nel 1706, primo
sovrano di casa Savoia. Con un nuovo spettacolo si animerà anche la serata
di sabato 13 settembre "Sguardi Barocchi - visioni al di qua e al di là
del tempo" (biglietto 3 euro) per la regia di Eugenio Allegri. Luci,
immagini, danza e suoni sullo sfondo del Castello. La manifestazione
"C'era una volta un Re" curata dal Consorzio Turismovest con il
contributo della Città di Rivoli della Regione Piemonte e della Provincia
di Torino, si afferma come evento di grande visibilità e richiamo
turistico.
www.rivoli1730.it
L'INVERNO NELL'AREA VACANZE DEL PLAN DE CORONES ALTO
ADIGE SÜDTIROL DOLOMITI
Desiderate sentire il sole invernale? Praticare lo sci alpino, lo slittino,
lo sci di fondo o voltare le spalle al quotidiano facendo un escursione con
le racchette da neve? Nell'Area Vacanze del Plan de Corones 14 località
offrono il piacere della vacanza per ogni gusto: Brunico- Perca, Al Plan (S.Vigilio),
Valdaora, S. Lorenzo, Chienes, Falzes, Rasun in Valle d' Anterselva, Terento,
Anterselva, Valle di Casies, Monguelfo, Tesido, Gais Villa Ottone e S.
Martino in Badia. L'Area Vacanze prende il nome dal noto centro sciistico,
vincitore del test sulle stazioni sciistiche altoatesine 2000/2001. Anche a
livello europeo il Plan de Corones è fra i primi in classifica, essendo fra
quelli che offrono una dotazione al top ed un'ottima preparazione delle
piste. Il massimo dello standard per un divertimento assicurato sugli sci!
Il Plan de Corones (stagione sciistica dal 29.11.2003 al 18.04.2004, e per
tutti quelli che di sci non ne hanno abbastanza gli impianti sul versante
nord rimangono aperti fino al 25 aprile, festa della pozza, incluso) è Il
n. 1 fra i centri sciistici altoatesini. Se un giorno a qualcuno dovesse
venire l'idea di realizzare la montagna ideale per praticare lo sci,
probabilmente non avrebbe un aspetto molto diverso dal Plan de Corones. Non
importa di che tipo di divertimento invernale si tratti: il Plan de Corones
con i suoi 2275 m è fatto apposta. Una cima marcata sottolineata da
un'ampia cintura boscosa coronata maestosamente in alto da un ampio
altipiano. La cima é quasi piatta, comoda e controllabile ed in più offre,
in aggiunta gratuita, un grandioso panorama su un mare di montagne innevate
circostanti. È il territorio ideale per gli sciatori non troppo esperti, un
paradiso per chi in vacanza ama i piaceri e la tintarella. Sul versante nord
discese sportive verso Riscone. Sul versante est, verso Valdaora, ampie
piste da carving, condizioni fantastiche per sciatori e snowboarder. Spazio
illimitato per ampie volute, rifugi tipici per una sosta ideale fra una
discesa e l'altra. Ad ovest il versante di grande fascino paesaggistico
verso S. Vigilio. Discese comode e varie in un idilliaco ambiente alpino. Il
Plan de Corones. Una montagna per ogni gusto. Una meta di vacanze con tanti
talenti ed un'esperienza ad elevata garanzia di soddisfazione. E i dintorni
ne sono il complemento ideale. Il tranquillo paese di Riscone e la vivace e
storica cittadina di Brunico, il simpatico paese di Valdaora e quello
romantico di S. Vigilo.
Più servizio, e tempi di attesa ancora inferiori Con la nuova funivia del
Plan de Corones la stazione a valle migliorata ed ampliata, il piacere dello
sci sul Plan de Corones è ancor più grande. Ressa al parcheggio, attese
agli impianti di risalita. Una bella giornata sugli sci non deve iniziare
così. Affinché gli sciatori sul Plan de Corones possano sciare e
divertirsi nel modo migliore, gli impianti vengono costantemente ampliati e
migliorati. Quest'inverno ci sono alcune spettacolari novità: la cabinovia
a 6 posti dalla stazione a valle di Riscone fino alla cima è stata
sostituita da un modernissimo impianto a 8 posti. Inoltre la stazione a
valle é stata spostata più in basso. In tal modo non si é aumentata
notevolmente solo la capacità, ma anche l'accesso è divenuto più breve e
agevole. Il centro servizi con le casse, gli sportelli informativi, il
deposito sci ed i bar è stato ampliato e migliorato in diversi dettagli. Il
parcheggio é stato ulteriormente ampliato ed é ora dotato di un moderno
sistema di guida onde facilitare la ricerca di un posteggio libero. Ora si
arriva al centro sciistico più rapidamente e senza intoppi. Anche l'offerta
di servizi é stata ulteriormente estesa. Allo scopo sono stati investiti 12
milioni di Euro. E per un buon motivo: il Plan de Corones ha fama di essere
il centro sciistico più moderno dell'Alto Adige e per mantenerla si fa
tantissimo. Si tratta della vostra vacanza sugli sci. Sono 30 gli impianti
di risalita sulla montagna potenzialmente essi consentono di portare a monte
55.800 persone all'ora. 14 telecabine, 8 seggiovie e 8 sciovie consentono
una comoda risalita. Così si può andare incontro spensieratamente al
piacere dello sci e le lunghe attese appartengono al passato! Se desiderate
conoscere maggiori dettagli tecnici sugli impianti di risalita e le piste
"navigate" nel sito www.kronplatz.org
IL NUOVO SENTIERO ATTREZZATO PANORAMA ARRICCHISCE
L'OFFERTA TURISTICA DI PILA
Dopo il successo in Dolomiti, le ferrate e i sentieri attrezzati approdano
anche in Valle d'Aosta. In questi giorni è la volta di Pila, dove è stato
inaugurato il nuovissimo sentiero attrezzato 'Panorama' che, grazie a cavi,
scalini e corrimani, permette di effettuare un anello partendo dalla
seggiovia di Chamolé e percorrendo la maggior parte delle creste che
delimitano la conca. Il nuovo percorso offre tratti aerei ed emozionanti e
valorizza la più importante prerogativa di Pila: l'immenso panorama delle
sue creste, che, grazie alla posizione strategica della stazione, proprio al
centro della Valle d'Aosta, è esteso a tutti i quattromila delle Alpi
occidentali, dal Monte Bianco al Grand Combin, dal Gran Paradiso al Cervino
e al Monte Rosa. Dall'arrivo della seggiovia di Chamolé si scende a
prendere la seggiovia del Couis 1 che conduce a 2699 m. Qui inizia il
sentiero attrezzato 'Panorama', che raggiunge il colle Chaséche m 2815,
passando per la Platta de Grevon e la Pointe de Montpers. Dal colle, da cui
scende un sentiero a Cogne, si svolge la parte più entusiasmante e
impegnativa del percorso, che, con una serie di passaggi attrezzati, vince
un bellissimo risalto roccioso. In breve si è alla croce della Punta
Valletta, m 3090, belvedere giustamente rinomato su tutta la valle (ore 1.30
dal Col Chaséche). Sempre per cresta, si oltrepassano il Mont Belleface m
2968, e la Tête Noir m 2820, scendendo rapidamente al Col di Chamolé m
2611. Di qui si può andare o al rifugio di Arbolle o scendere direttamente
al lago di Chamolé, rientrando quindi alla stazione della seggiovia
omonima. L'intero percorso, che è segnalato con bolli gialli, richiede
circa quattro ore ed è classificato EEA (escursionisti esperti con
attrezzatura). Il sentiero attrezzato, che deve essere percorso con casco,
imbracatura e dissipatore, è lungo 950 m, con un dislivello di 280 m. Per
le sue caratteristiche sportive e paesaggistiche il nuovo sentiero
'Panorama' ha tutti i numeri per diventare una grande classica
dell'escursionismo valdostano, valorizzando anche il lavoro di
accompagnamento delle guide alpine, vivamente consigliate ai meno esperti.
"Con quest'opera abbiamo ulteriormente arricchito l'offerta di
Pila" dichiara Roberto Francesconi, guida alpina e presidente della
Pila s.p.a. "Dopo le due piste di downhill che hanno ricevuto
un'entusiastica accoglienza presso il pubblico degli sportivi, ma anche dei
turisti, questo sentiero attrezzato consente di godere in tutta sicurezza di
alcuni dei più grandiosi panorami della Valle d'Aosta. L'utilizzo delle
seggiovie che abbiamo mantenuto aperte durante l'estate permette di
risparmiare tempo ed energie, rendendo accessibile a un pubblico molto vasto
una traversata in alta montagna che riteniamo abbia pochi confronti non solo
in Valle d'Aosta". Informazioni sulla stazione sono reperibili
visitando il sito delle Funivie di Pila www.pila.it
SLOVENIA:
GIORNATE MUSICALI MONDIALI
Dal 26 settembre al 3 ottobre Lubiana ospiterà per l’ennesima volta le
“Giornate Musicali Mondiali”, una delle più importanti manifestazioni
di musica contemporanea, giunta quest’anno alla sua 80° edizione. Nacque
infatti nel 1923 a Salisburgo in Austria, la città di Mozart. Il tema
dell’edizione 2003 è “Nuova musica per il terzo millennio”, durante
il quale verranno presentate le migliori e le più recenti opere di
compositori di tutto il mondo, eseguite da quasi un migliaio di musicisti
professionisti, comprese le orchestre sinfoniche di Londra, Francoforte,
Lubiana, Belgrado, Strasburgo, Amsterdam e Vienna. In programma 27 concerti,
uno spettacolo di luci e suoni, nonché mostre, convegni, proiezioni di film
musicali, un ciclo di concerti di compositori sloveni e altre manifestazioni
collaterali. Oltre che nella capitale Lubiana le esecuzioni avranno luogo
anche in altre località di pregio culturale della Slovenia come le Grotte
di Postumia, il castello medievale di Predjama, il borgo marinaro di Pirano,
patria del compositore e violinista Tartini, il monastero di Kostanjevica,
il romantico lago alpino di Bled e Maribor, seconda città slovena.
Informazioni: www.Vmd2003.si.net
e www.Ljubljana-tourism.si
SIW
2003 ALLE TERME DI CATEZ IN OTTOBRE LA BORSA DEL TURISMO SLOVENO
L’edizione 2003 dello Slovenian Incoming Workshop, la borsa del turismo
sloveno e maggiore manifestazione del settore promossa dall’ Ente
nazionale per il turismo, si svolgerà dal 16 al 19 ottobre presso le terme
di Catez, non lontano dalla cittadina di Novo Mesto e dal confine con la
Croazia. La scelta della sede, per una manifestazione che vuole puntare
l’attenzione verso le strutture di benessere, l’enogastronomia e il
turismo culturale, non è affatto casuale: infatti in Slovenia un terzo dei
pernottamenti alberghieri avviene in una delle 15 stazioni termali e quelle
di Catez, situate al centro di una regione ad elevata vocazione vitivinicola
e disseminata di castelli e di centri d’arte, costituiscono uno dei
complessi maggiori e più frequentati, capace di offrire anche la più
estesa riviera termale dell’Europa centrale. La scorsa edizione ha visto
la partecipazione di un centinaio di aziende dell’incoming sloveno e 253
operatori stranieri in rappresentanza di 185 imprese e provenienti da 21
nazioni, in gran parte europee (con l’Italia al secondo posto per numero)
ma anche da Israele, India e Usa. Gli operatori locali presenti coprono
tutte le diverse tipologie della proposta turistica nazionale: mare e
montagna estiva e invernale, città d’arte, turismo d’affari,
congressuale, manifestazioni culturali, casinò, terme e benessere, sport e
natura, sci, grotte, agriturismo, enogastronomia, ecc. Il programma prevede
il giovedì la visita guidata del complesso termale di Catez e del vicino
castello rinascimentale di Brezice, sede di manifestazioni culturali, mentre
l’intera giornata di venerdì sarà dedicata al workshop. Per gli ospiti
stranieri al sabato si effettuerà un eductour gratuito che toccherà altri
centri termali, alcuni castelli nonché cantine e trattorie lungo alcune
strade del vino che si dipanano nella valle della Sava. Quanti vorranno
approfittare dell’occasione per conoscere un po’ meglio il paese,
potranno partecipare (ad un costo di 60 euro tutto compreso) ad un apposito
eductour dal 18 al 20 ottobre che tocca tutte le principali località di
interesse turistico della Slovenia centro-orientale. Ulteriori informazioni
ed iscrizioni presso il sito www.Slovenia-tourism.si/siw2003, oppure presso
l’Ufficio del Turismo Sloveno in Italia, tel. 02 29 51 11 87, e-mail: slovenia@tin.It
UN BANCHETTO SULLA TORRE "DELLE FATE" - NEL
CASTELLO DI RIVALTA IL 20 SETTEMBRE
Un banchetto d'altri tempi sulla torre "delle fate" sabato 20
settembre invito al Castello di Rivalta (PC) per una nuova Ricordanza di
Sapori tra grande tradizione gastronomica e ricordi di regali visite al
maniero. L'invito è alla "nobile tavola del Conte Orazio", un
desco sopraffino imbandito in un luogo denso di fascino. Sarà il Castello
di Rivalta a ospitare la prossima Ricordanza di Sapori sabato 20 settembre,
per un appuntamento a tutto gusto tra grande tradizione gastronomica e
ricordi di regali visite al maniero. La kermesse storico-enogastronomica in
costume, organizzata dall'Associazione Castelli del Ducato di Parma e
Piacenza in collaborazione con le Province di Parma, Piacenza e con la Banca
di Piacenza che quest'anno taglia il traguardo della settima edizione,
sceglie per l'occasione una sontuosa residenza dal passato millenario.
Fondato all'alba del primo millennio sulle rive del fiume Trebbia, oggi il
castello di Rivalta, grazie al recupero e alla valorizzazione dell'intero
complesso attuata dai proprietari, la famiglia Landi-Zanardi Landi,
rappresenta un magnifico esempio di architettura castellana abbracciata da
uno splendido parco. Tanto da annoverare tra i suoi illustri ospiti
esponenti della famiglia reale d'Inghilterra. Presenze regali, che
incoraggiano a favoleggiare di un passato avvolto da un'aura di leggenda.
Poiché "hanno sorrisi d'argento le stelle sulla torre 'delle fate',
tra le mura del castello che Bellezza in persona volle edificare. Il Conte
Orazio, che di raffinatezze è arbitro, qual novello Petronio, alle sottili
seduzioni della sua nobile tavola ci invita. E grazie gli siano rese poiché
ogni porta, ogni varco del maniero conducono alle terre del sogno senza
fine". Un sogno che avrà gli aromi e i profumi delle fragranti
pietanze create dallo chef Domenico Tantera appositamente per l'occasione.
Dopo l'aperitivo, il luccio in carpione e il carpaccio di storione al sale
apriranno le danze del ricco banchetto. E poi le Mezze lune di trota e
ricotta ai broccoli, seguite dal raffinato Risotto ai gamberi di fiume,
saranno la perfetta ouverture ai delicati secondi, con Filetti di persico
spigola limone e cappero e contorno di Purè di sedano rapa. Crostata d'uva
e caffè chiuderanno il prelibato menù, accompagnato dai Vini D.O.C. dei
Colli Piacentini "Castello di Rivalta": l'Ortrugo, il Gutturnio e
la Malvasia della vendemmia 2002, oltre all'immancabile Malvasia Spumante.
La cena, per la quale è obbligatoria la prenotazione, viene servita alle
ore 20 per un costo di 45 euro a persona. Informazioni: Associazione
Castelli del Ducato di Parma e Piacenza - Club
di Prodotto, www.castellidelducato.it, Castello di Rivalta
www.castellodirivalta.it. Le prenotazioni si possono effettuare anche agli
sportelli della Banca di Piacenza e, tramite Internet, sul sito
dell'Associazione dei Castelli www.castellidelducato.it
AUTUNNO PAVESE 2003 PUNTA SULL'INFORMAZIONE
Una tradizione inossidabile. L'Autunno Pavese scandisce ogni anno, dal 1948,
al rientro dalle vacanze, la stagione pavese nel momento in cui il ciclo
dell'anno porta al raccolto delle coltivazioni e dell'uva, giusto in tempo
per presentare su una tavola ideale settembrina le primizie da gustare. Il
tutto con un intelligente mix di divertimento e informazione, piacere e
utilità. Alla sua cinquantunesima edizione, programmata per i giorni
dall'11 al 15 settembre 2003, l'Autunno Pavese vuole ripresentarsi nel segno
della continuità, ma senza rinunciare al miglioramento incessante della
formula proposta. L'impianto della manifestazione organizzata da PAVIAMOSTRE,
azienda speciale della Camera di Commercio, infatti, sarà sempre il
medesimo, ma non mancheranno le novità. I settori coinvolti, messi al
centro dell'attenzione nei cinque giorni della kermesse, sono quello
agroalimentare, quello enogastronomico, quello agricolo-zootecnico e quello
agricolo-meccanico, per creare una vetrina del settore primario che dia
un'immagine reale e il più fedele possibile dell'economia pavese. Ma anche
un'iniziativa che comprenda diverse iniziative collaterali, perché
l'Autunno Pavese non è e non vuole essere una fiera dedicata solo agli
addetti ai lavori, bensì un momento di informazione e di formazione,
indirizzate al pubblico dei consumatori. Un momento vivace e fresco, su
misura per il pubblico, che vuole far cogliere aspetti di vita quotidiana in
una chiave piacevole, ma allo stesso tempo istruttiva: dare informazioni
giuste al consumatore significa operare nella direzione della chiarezza e
della trasparenza, nel presentare i prodotti e le loro peculiarità, nonché
nel suggerire abbinamenti enogastronomici inediti, come quello ormai
celeberrimo della "Pizza & Pinot", ma anche pizza e rosè (se
la pizza è alle verdure) e altro ancora, spaziando tra cibi e vini
accompagnati nei modi più inusuali. In questa direzione va anche la
tradizionale competizione enogastronomica "4 Cuochi x 4 Piatti",
in cui i migliori chef della provincia di Pavia si sfidano nella
preparazione di ricette sempre innovative. Questa filosofia, questa volontà
di essere sempre impegnati nella ricerca e nella formazione dei consumatori
ha portato i suoi frutti: ogni anno circa mille persone in più vengono a
visitare gli stand di Palazzo Esposizioni, e i numeri si aggirano ormai
intorno ai 22-23 mila visitatori per ogni edizione. Anche questo è uno
stimolo per gli organizzatori di PAVIAMOSTRE ad evolversi ogni anno,
presentando novità nel mondo del riso, del formaggio, del vino e di tutti i
prodotti tipici. E allora ecco l'obiettivo di quest'anno: la valorizzazione
di un altro grande prodotto, il pane, con la sua semplicità, con il suo
fondamentale valore nutrizionale anzitutto, ma anche storico, sociale e
simbolico. Come è ormai consuetudine, l'Autunno Pavese ospita una sezione
dedicata alle Botteghe Artigiane, realizzata nell'ambito della
"Convenzione artigianato", con il contributo di Unioncamere e
della Regione Lombardia. Le Botteghe Artigiane rappresentano un'occasione
unica, istruttiva e divertente, per vedere dal vivo una serie di attività
spesso poco conosciute, nella loro quotidiana attuazione. Aggirandosi tra
gli stand si portanno vedere, oltre ai prodotti artigianali esposti nella
mostra mercato, gli artigiani stessi al lavoro per la realizzazione dei
propri prodotti. Poter visitare dei laboratori artigiani può risultare
estremamente interessante anche per prendere contatto con realtà
professionalmente stimolanti, non solo per gli addetti ai lavori, ma
soprattutto per i giovani che si affacciano sulle prospettive del mondo del
lavoro. PAVIAMOSTRE è quindi orgogliosa di presentare questa nuova edizione
dell'Autunno Pavese, nel segno della continuità e dello sviluppo insieme.
Il binomio che ha portato l'Autunno Pavese ai vertici delle manifestazioni
di settore a livello nazionale.
www.miapavia.com/autunnopavese
DAL 20 SETTEMBRE AL 5 OTTOBRE PRESSO LA CASA MEDIOEVALE
DI PETTENASCO (NO) SARÀ ALLESTITA LA MOSTRA "L'ANTICO MESTIERE: IL
LAVORO DI IERI TRA ARTE E NARRAZIONE"
La mostra è realizzata dall'Associazione Culturale Bolle di Cartone di
Borgomanero, dal Laboratorio Arti Visive di Granerolo e dall'Ecomuseo del
lago d'Orta e Mottarone. La mostra è dedicata ai mestieri tradizionali: sarà
possibile ammirare oggetti e strumenti usati nei lavori di un tempo che, in
molti casi per la passione e la maestria degli artigiani, erano vere e
proprie opere d'arte. Saranno esposte opere di Moreno Fontana, Maurizio
Giusta, Raffaella Longhi, Giovanni Magnoli, Fabio Valeggia, Daniela Zanoni.
I testi saranno di Alessandra Salvini e le fotografie di Mauro Morelli e
Umberto Vecchi. I tempi moderni sono caratterizzati dall’effimero, dalla
velocità, dalle emozioni fuggenti e frammentarie, dai viaggi, dalla
provvisorietà. Solo mezzo secolo fa spesso si nasceva e si moriva nello
stesso paese, difficilmente si viaggiava il mondo e i mestieri venivano
tramandati di padre in figlio. Anche gli arnesi connessi al lavoro venivano
spesso passati da una generazione all'altra e questo passaggio era vissuto
oltre che dal punto di vista puramente materiale come passaggio di sapere di
tradizioni, di fatiche. Oggi difficilmente i figli fanno lo stesso lavoro
dei loro padri e, soprattutto, difficilmente utilizzano gli stessi oggetti e
arnesi di lavoro della generazione precedente. Interviene a questo punto
l'artista che cerca di saldare il passato e il presente riproponendo in
chiave artistica gli oggetti e gli arnesi di un tempo, con il loro valore
vero cioè carico di fatica, di sapere e di tradizione. Lo scopo è quello
di guidare il visitatore lungo un itinerario culturale, che accanto alla
suggestiva scoperta del passato, faccia emergere i tratti di una lunga
storia materiale delle nostre zone. Accanto ad un percorso puramente
artistico proposto dai sei giovani artisti vi sarà un percorso
letterario-documentaristico costituito da sei pannelli stampati di grandi
dimensioni. L'inaugurazione della Mostra: sabato 20 settembre alle ore 17.
Per informazioni: Ecomuseo del lago d'Orta e Mottarone tel. 0323-89622
SI SPECCHIA NELL'ACQUA TERMALE LA BELLEZZA DELLE MISS
Per le partecipanti che concorrono al trono di più bella del reame uno dei
desideri è la beauty-farm delle Terme di Salsomaggiore. Contro la fatica di
essere Miss, e per diventarlo ancora di più, basta rifugiarsi proprio lì,
appena dietro le quinte di quel palcoscenico che vedrà eleggere la più
bella d'Italia. Cornice splendida e preziosa dell'evento sono quelle Terme
di Salsomaggiore, le cui cure sono da sempre il segreto di bellezza delle
star. Bagni rilassanti o tonificanti, anticellulite o ritempranti, agli
aromi o colarati, le risposte possibili ci sono tutte. Accanto alle Miss e
ad incoronare tutte loro. Per informazioni e prenotazioni: numero verde
800-861385 www.termedisalsomaggiore.it
ABISSI, VIAGGIO NEI MISTERI DEL PROFONDO, MILANO,
SPAZIO BIOLAB, MUSEO DI STORIA NATURALE, 11 OTTOBRE - 30 NOVEMBRE 2003
Gli abissi marini: l'ultima frontiera del Pianeta Terra. Un ambiente
affascinante dove a rigide temperature e pressioni enormi vivono
straordinarie creature dall'aspetto inquietante. Globo divulgazione
scientifica in collaborazione con l'Acquario di Genova e il Museo di Storia
Naturale di Milano propone presso lo Spazio Biolab (ex Serre di Palazzo
Dugnani, in via Manin 2/a) "Abissi, viaggio nei misteri del
profondo", una mostra sulle profondità marine per secoli rimaste
inesplorate e che da sempre hanno suscitato la curiosità degli uomini.
Dall'11 ottobre al 30 novembre 2003, l'esposizione condurrà i visitatori in
un viaggio nello spazio e nel tempo alla scoperta dei segreti degli abissi:
dalle difficili condizioni di vita delle profondità oscure, fredde e
inospitali alle tappe che hanno segnato l'avventura dell'uomo nel mondo
sommerso; dai leggendari mostri marini alle risorse energetiche che i
fondali custodiscono. La mostra è strutturata in tre sezioni. La prima,
Senza Luce, proietta il visitatore nel mondo degli abissi mostrando gli
incredibili adattamenti messi in atto dalle creature abissali per
sopravvivere. Si scopre, ad esempio, come il fenomeno della bioluminescenza
sia utile per la vita dei pesci nell'oscurità profonda e come il fondo
marino, interessato da fenomeni di tipo vulcanico, ospiti sorgenti
idrotermali popolate da straordinarie creature la cui vita è indipendente
dall'energia solare. La seconda sezione, Sfida Profonda, è dedicata invece
ad un viaggio nel tempo che ripercorre l'evolversi del legame tra l'uomo e
gli abissi. Dalla realizzazione di mezzi e attrezzature che hanno consentito
all'uomo di sopportare le proibitive condizioni degli abissi, fino alla
scoperta e sfruttamento delle risorse di cui il fondale marino è
potenzialmente ricco (petrolio e minerali preziosi). La terza tappa, Miti e
Leggende, presenta gli abissi nell'ideale fantastico: un tuffo tra i
leggendari mostri marini che hanno per secoli suscitato nell'uomo curiosità
e paura. Per prenotazioni e informazioni: Tel. 02.66719138
RICOTTA
AFFUMICATA E FORMADI FRANT, CARNIA E GIALÌNS, FORMAGGI DI MALGA E LATTERIA..AL
PREMIO CARNIA ALPE VERDE QUEST'ANNO È DI SCENA IL FORMAGGIO DI MONTAGNA
Un week-end dedicato alla gastronomia e ai prodotti della montagna carnica:
il Premio Carnia Alpe Verde, in programma a Tolmezzo (Ud) il 18 e 19
ottobre, sarà dedicato quest'anno ai formaggi di malga e di latteria di
montagna e al mondo silvopastorale di cui sono una delle espressioni più
autentiche. Le due giornate si preannunciano un appuntamento assolutamente
da non perdere per i buongustai, ma anche per chi vuole passare due giorni
in totale relax, nella tranquillità della montagna friulana, riscoprendo i
sapori veri e genuini di un tempo, che gli artigiani della Carnia hanno
saputo preservare dalla minaccia dell'omologazione del gusto. E così sarà
possibile scoprire le decine di tipi di formaggio che ancor oggi vi vengono
prodotti, d'estate nelle malghe dove vengono portate le mandrie al pascolo
da metà giugno a metà settembre, e durante tutto l'anno nei caseifici,
ciascuno dei quali porta il nome di una vallata carnica: scuèta (ricotta)
affumicata e fresca, formadi frant (frantumato e fermentato assieme al
pepe), il tipico latteria Carnia con le sue varie stagionature, gialìns (ricottina
affumicata alle erbe), formaggi di malga e latteria freschi, mezzani e
stravecchi, caciotte fresche e affumicate, caprini, formaggio salato (messo
in salamoia, con "madri" che hanno decine di anni).. Organizzata
dall'Aiat della Carnia, in collaborazione con il Touring Club Italiano e la
Regione Friuli Venezia Giulia, la manifestazione è stata ideata con lo
scopo di valorizzare e salvaguardare i prodotti e i piatti tradizionali
della montagna carnica, vero e proprio giacimento gastronomico e culturale,
che rappresenta una delle ricchezze di questa zona, dove il turismo si è
saputo sviluppare in armonia con l'ambiente e non ha intaccato usi, modi di
vita, mestieri tradizionali. In programma "Caseifici e malghe aperti -
Alla scoperta di luoghi, sapori e mestieri" (ovvero itinerari gratuiti,
con guida, in corriera per visitare luoghi di produzione di latticini,
botteghe artigianali, antiche trattorie), una Mostra mercato di tutti i
formaggi carnici, a cui si affiancheranno prodotti tipici locali, un
biciclettata alla ricerca di sapori perduti e Laboratori del gusto
organizzati con Slow Food.. Per l'occasione, i ristoranti del circuito di
Carnia in tavola prepareranno un piatto tradizionale a base di formaggio al
prezzo fisso di ? 8 e gli alberghi delle varie vallate della Carnia
proporranno pacchetti week-end particolari: camera doppia con pernottamento
e prima colazione a partire da ? 53 (week-end breve, 1 notte) ed ? 103
(week-end lungo, 2 notti). Giunto alla sua nona edizione, il Premio anche
quest'anno sarà assegnato a 3 personaggi o realtà che si sono
contraddistinti per quanto riguarda la tutela e la valorizzazione delle
tradizioni e dei prodotti tipici. Lo scorso anno i premi sono stati
assegnati allo scrittore Carlo Sgorlon, alla famiglia Santini del ristorante
"Dal Pescatore" di Canneto sull'Oglio e al Consorzio Vicenza
Qualità. Www.carnia.it
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