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SABATO
6 SETTEMBRE 2003

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MILANO: IN ACQUA I MIGLIORI REMI ITALIANI DOPO IL CAMPIONATO MONDIALE, UN ALTRO WEEK-END REMIERO ALL’IDROPARK FILA CAMPIONATI ITALIANI DI CANOTTAGGIO 2003 -  IDROPARK FILA - 6/7 SETTEMBRE

Reduci dagli allori Mondiali, inizia oggi una nuova sfida per gli atleti azzurri: il 6 e 7 settembre sono in programma a Milano i Campionati Italiani Assoluti, Pesi Leggeri e Junior. Sarà infatti Idropark Fila ad ospitare per la terza volta consecutiva la manifestazione nazionale indetta dalla Fic e realizzata dal Comitato Organizzatore “Col Milano 2003” in collaborazione con la Federazione Regionale Canottaggio e il Cus Milano. I Campionati Italiani, che in questa edizione raggiungono il record di presenze con 120 società remiere iscritte, chiudono un ciclo importante nella storia remiera milanese: costituiscono, infatti, l’atto conclusivo dello straordinario biennio che ha visto lo svolgersi a Milano di una serie di appuntamenti remieri internazionali, tra cui il World Rowing Forum (14/16 novembre 2002) un evento all’interno del quale il gotha mondiale del canottaggio ha discusso di medicina sportiva, managerialità nello sport, nuovi criteri di preparazione e allenamento e nuovi metodi di organizzazione e gestione degli appuntamenti sportivi; la Coppa del Mondo (29/31 maggio 2003), per la prima volta in Italia, alla quale ha partecipato il numero record di 46 nazioni; il Campionato Mondiale (24/31 agosto 2003), anch’esso al suo esordio italiano in 140 anni di vita del movimento remiero azzurro, e anche in questa occasione record di presenze ufficiali (65 nazioni) e nell’adaptive rowing (11 paesi); le tre edizioni consecutive dei Campionati Italiani a partire da quella del settembre 2001. Nel realizzare a Milano questa importante striscia di eventi, il Comitato Organizzatore, ha voluto consolidare il rapporto fra il canottaggio, Milano e il suo territorio e oggi conferma la volontà di individuare nel capoluogo lombardo la sede permanente di eventi remieri internazionali. Programma Gare: Sabato 06 settembre 2003 - Mattino Batterie; Pomeriggio Recuperi. Domenica 07 settembre 2003 - Semifinali; Finali. Infolink: www.Rowmilano2003.it

METRÒ DEL MARE, NASCE "CAMPANIA VIA MARE" PRIMA GUIDA AI PORTI TOCCATI DAL SERVIZIO MARITTIMO REGIONALE
Record di passeggeri: varcata la soglia delle 90mila presenze, nei primi 100 giorni affluenza di utenti raddoppiata rispetto al 2002. Metrò del Mare, più informazioni a disposizione per chi sceglie le vie del mare. Nasce "Campania via mare", la prima guida ai porti toccati dal servizio marittimo veloce regionale. La pubblicazione, prodotta dalla Mcb in collaborazione con l'Assessorato regionale ai Trasporti guidato da Ennio Cascetta e l'Assessorato regionale al Turismo guidato da Teresa Armato, propone una serie di schede su tutte le città in cui approda il Metrò del Mare. Le informazioni, in italiano e inglese, hanno l'obiettivo di fornire una maggiore conoscenza dei suggestivi luoghi toccati dal Metrò: dall'Area Flegrea, alle costiere Amalfitana, Sorrentina e Cilentana fino al Golfo di Policastro. Completano la guida le informazioni su orari e tariffe delle 6 linee del Metrò del Mare. "Campania via mare", stampata in 100mila copie, sarà distribuita gratuitamente sia a bordo sia negli infopoint Metròmare. Intanto, continua il trend positivo di passeggeri del servizio marittimo veloce. Nel primo weekend di agosto sul Metrò del Mare sono state raggiunte e superate le 90.000 presenze. In pratica, nei primi 100 giorni di attività del servizio 2003, l'affluenza di passeggeri è raddoppiata rispetto a tutto il periodo di esercizio del 2002. Il Consorzio Metrò del Mare (costituito da Alilauro, Alilauro Gruson, Snav e Navigazione Libera del Golfo) garantisce anche ad agosto informazioni in tempo reale attraverso il call center che risponde al numero 199.44.66.44 e attraverso il sito internet www.metrodelmare.com. Gli orari sono consultabili anche attraverso gli sms (i brevi messaggi di testo visibili e inviabili attraverso il telefono cellulare). Utilizzare il servizio è facile: basta inviare al numero telefonico 3404390759 - da qualsiasi cellulare - una richiesta di informazioni, costituita dalle prime tre lettere del porto di partenza seguite da uno spazio e dalle prime tre lettere del porto d'arrivo (esempio: POZ AMA, per conoscere linee e orari della tratta Pozzuoli-Amalfi). Il costo del servizio è solo quello dell'sms di partenza, mentre i messaggi di risposta sono gratuiti per l'utente.

OPERAESTATE FESTIVAL VENETO 2003 LE CITTÀ PALCOSCENICO CONCLUSIONE IN GRANDE STILE PER LA XXIII EDIZIONE
Si è tenuta ieri a Bassano del Grappa – Palazzo Sturm la conferenza stampa conclusiva di Operaestate Festival Veneto, la lunga kermesse estiva promossa dalla Città di Bassano– Assessorato allo Spettacolo con la Regione Veneto e Unicredit Banca, in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Provincia di Vicenza e numerosi altri partner pubblici e privati. Ennesimo successo messo a segno dalla manifestazione, che per la sua ventitreesima edizione ha confermato l’alta qualità degli eventi presentati, seguiti da un pubblico sempre più numeroso, appassionato e partecipe. Un pubblico in grado di leggere ed apprezzare anche le proposte più innovative, decodificando percorsi, linee artistiche e progetti diversi tra loro. Del resto la forza del festival sta proprio nella capacità di affiancare scelte di grande impatto popolare a proposte più di nicchia, in grado di stuzzicare l’appetito anche dei palati più raffinati e di accontentare i critici più severi. Una direzione di lavoro confermata anche in quest’ultima edizione, che proprio nella diversificazione della proposta ha trovato la sua cifra distintiva, presentando alcuni eventi che hanno incontrato il pieno favore di pubblico e critica. A tal proposito va sottolineata l’attenzione riservata dalla stampa, specializzata e non, alla manifestazione, oramai considerata a tutti gli effetti un punto di riferimento fondamentale, sul piano regionale, ed uno dei festival estivi più eclettici ed originali, nel panorama nazionale. Per fare un bilancio del festival, è dunque necessario focalizzarsi sui tanti diversi appuntamenti che nei vari settori hanno scandito e accompagnato l’estate 2003 a partire dalla Lirica. Pienamente superata la prova Palabassano, risultato in grado di sostenere sul piano scenico ed acustico un allestimento d’opera, la Madama Butterfly prodotta dal festival è stata accolta da un coro di consensi, ed ha premiato l’enorme sforzo produttivo che ha visto impegnate circa 200 persone tra coro, comparse, orchestrali, cantanti, tecnici e staff organizzativo. Un allestimento che rimarrà nella memoria delle oltre 2000 persone che hanno gremito il Palabassano, per la raffinatezza delle scelte registiche e sceniche, l’appassionata direzione musicale e il grande talento vocale dei cantanti protagonisti. Altra stagione da annoverare tra gli annali del festival, quella della Danza, con un calendario segnato dalla presenza di alcuni veri e propri miti della danza internazionale contemporanea. Dall’irresistibile magnetismo coreografico di Twyla Tharp, all’asciuttezza del rigore scenico di Trisha Brown, passando per la travolgente energia dei Complexions, fino al sensazionalismo acrobatico dei Kataklo o alla delicata poesia coreografica dedicata da Maurice Bejart ai giovani della Compagnie M, le proposte di quest’anno hanno portato a Bassano uno sguardo contemporaneo carico di spunti e di invenzioni originali, suscitando nello spettatore curiosità e stupore per l’alternanza di schematismi essenziali e densità drammaturgiche, rigore coreografico e sfrenato atletismo. Spazio anche alla coreografia italiana con il candore claustrofobico di Sosta Palmizi e l’humor nero di Naturalis Labor. Il tutto in un’istantanea del panorama contemporaneo, tanto composita quanto intrigante per un pubblico di appassionati, attento osservatore delle differenti modalità dello stare in scena emerse nel corso del festival. A completare il calendario non è mancato lo spazio per la danza classica, qui rappresentata dalla splendida versione di Cenerentola, proposta dal Balletto Del Cremlino in un’atmosfera da favola. Quella magicamente ricreata nella Piazza degli Scacchi di Marostica, grazie ad un allestimento che ha permesso al folto pubblico presente di godere al meglio questo incantevole spettacolo. E poi un vero e proprio trionfo quello riservato dal Teatro Cimberle Ferrari di Bassano alla danza popolare, con il travolgente flamenco del Nuevo Ballet Espanol e il suadente tango della Compania Argentina Anibal Pannunzio, due appuntamenti salutati da ovazioni e che hanno fatto registrare presenze record, a conferma di come, all’interno del festival bassanese, quantità e qualità possono trovare un felice terreno comune. Più complesso e composito, il calendario del Teatro si è sviluppato attraverso tre sezioni principali, che hanno offerto diversi sguardi e differenti modalità di indagare le infinite possibilità del linguaggio teatrale. A partire da I Classici Contemporanei: cinque modi originali di affrontare testi e drammaturgie classiche, fuori dai canoni convenzionali, ognuna seguendo linee di indirizzo molto personali e profondamente diverse tra loro. Si è passati così da una versione “filologicamente” corretta de Le Baruffe Chiozzotte di Carlo Goldoni alla libera interpretazione dello shakespeariano “Romeo e Giulietta” come paradigma dello scontro generazionale, ma soprattutto del rapporto con il potere, proposto in Il Balcone Di Giulietta, lo spettacolo che ha rivelato al pubblico del festival lo straordinario talento dalla giovane compagnia Le Saracinesche. E poi ancora Shakespeare, stretto nella sua essenza linguistica dal patchwork intessuto da Roberto Latini in Essere E Non. Uno spettacolo che punta tutto sul talento di un interprete capace di giocare con le parole, restituendole allo spettatore nella loro cruda essenzialità. Sempre alla ricerca del cuore pulsante della drammaturgia shakespeariana, la Compagnia Gank, in coproduzione con il festival, ha presentato in prima nazionale una versione di Amleto accolta dal pubblico con calore ed entusiasmo. Uno spettacolo che conferma lo stile asciutto di questa formazione emergente che, mettendo da parte inutili orpelli scenici, ha dato nuova vita al più controverso classico schakespeariano, trasformando il principe di Danimarca in un “uomo contemporaneo”. Un essere fragile, inevitabilmente travolto dal ritmo concitato di un tempo, tanto vicino al nostro da rendere le sue parole limpide e comprensibili come raramente si è visto sulla scena italiana. Un altro successo che ripaga ampiamente la scelta del festival di investire nei giovani talenti producendoli in prima persona. A chiudere questa sezione, la proposta del Teatro del Lemming di Rovigo. Una livida versione dell’Inferno dantesco strutturata in quadri di tragica bellezza espressiva, capaci di calare lo spettatore in un clima sulfureo. Un’atmosfera drammaticamente tesa, che ha inquietato e affascinato al contempo il numeroso pubblico presente al Chiostro del Museo di Bassano. Altre atmosfere ed altri sapori quelli provati con gli appuntamenti de I Sapori Del Teatro, la seconda fortunata edizione di un percorso che unisce cibo e teatro, nel corso di eventi esclusivi dove l’arte culinaria si sposa con quella della scena. E’ ciò che è successo quest’anno in due spettacoli molto diversi tra loro per tipologia di linguaggio utilizzato. Da un lato D’aqua E Di Fuoco della Compagnia Nautai ha calato il Ristorante Al Ponte di Bassano in un sensuale clima sudamericano, utilizzando la narrazione, ma anche la danza e la musica del bandoneon, per raccontare un’incantevole storia d’amore ricca di fascino e di magia, mentre ad Asolo Villa Razzolini Loredan è stata trasformata nella reggia della Regina Caterina Cornaro per evocare il suo mito in Comizi D’amore, una delle più felici sorprese della stagione, accolta trionfalmente dal pubblico, per la capacità di guardare al passato con un linguaggio contemporaneo ricco di ironia e di gustose citazioni popolari, e per lo straordinario talento di cantanti-attori dei due protagonisti. L’ultima sezione del festival, intitolata a I Luoghi Del Teatro, si è concretizzata in una serie di eventi che proprio dai luoghi hanno tratto spunto. Spettacoli in cui la drammaturgia è stata direttamente ispirata dal contesto, per rendere ancora più pregnante ed unica l’esperienza dello spettatore. Del resto, creare dei percorsi teatrali a partire dagli spunti offerti da un luogo e dalla sua storia, è una direzione di lavoro che rafforza la dimensione regionale del festival, con l’obiettivo di riscoprire e valorizzare l’immenso e variegato patrimonio culturale di cui è così ricco il territorio veneto. Ne è un esempio il percorso legato all’acqua, che a Carpanè di San Nazario con Voci Dalla Brenta ha rievocato la terribile brentana del ‘66, mentre a Valstagna Marco Paolini ha letteralmente entusiasmato il pubblico con Song N. 32, un concerto per voce recitante dove, affiancato dal gruppo Mercanti di Liquore, ha ripercorso commoventi pagine della nostra storia recente. Ad Asolo, invece, la dimensione raccolta del Castello Caterina Cornaro, si è rivelata ideale per riscoprire la nobile arte di narrare delle storie. Un’arte che ha radici profonde nella cultura popolare di paesi antichi come il nostro, e che quest’anno ha trovato in Moni Ovadia e Ascanio Celestini due interpreti ideali. A San Zenone degli Ezzelini, nello splendido parco della Villa degli Armeni, un altro evento accolto da un inaspettato successo di pubblico, quello che Patricia Zanco ha costruito attorno al tema dell’esilio a partire dalla figura di Antigone. Il tutto con la collaborazione di un gruppo di venti giovani del territorio che hanno seguito un laboratorio teatrale, dimostrando nel corso della serata una presenza scenica di grande valore. E per concludere come dimenticare l’eccezionale evento sul Canova, che nella splendida Gipsoteca di Possagno ha accompagnato lo spettatore all’interno di un percorso di sottile fascino, costruito attorno al grande scultore e all’amore che lega indissolubilmente l’uomo alle statue. Un altro felice connubio tra arte e spettacolo che ha convinto e appassionato anche gli spettatori più esigenti. Un discorso a parte meritano invece gli appuntamenti di danza, musica e teatro che hanno visto protagonisti il Castello Di Romeo a Montecchio Maggiore e l’intera città di Schio coinvolta nel progetto Textures. Due veri e propri festival nel festival diametralmente opposti, più popolare il primo più di sperimentazione il secondo, a confermare la poliedricità di una grande manifestazione che spazia tra generi e modi differenti di affrontare il rapporto tra l’artista e la scena, fissando come unica discriminante l’alta qualità delle proposte presentate. Oltre alla lirica, alla danza e al teatro, il festival ha offerto serate indimenticabili anche per la Musica, da un lato la sezione curata da Veneto Jazz dedicata quest’anno alla figura di Dizzie Gillespie, con gli affollati concerti dei Gotan Project e di Charles Lloyd, dall’altro i grandi appuntamenti di musica sinfonica con orchestre prestigiose come quella del Teatro La Fenice di Venezia e la European Union Youth Orchestra diretta dal grande Vladimir Ashkenazy, ma anche musica da camera con il pianoforte di Gabriele Vianello e il violino di Dejan Bogdanovic. Una presenza, quella della musica classica, che segna il ritorno al festival in modo più significativo di questo genere di spettacolo, e che ha incontrate il pieno favore di un pubblico particolarmente numeroso. Come dimenticare poi gli oltre 25 appuntamenti con il jazz a Bassano e nei comuni del festival, i numerosi concerti che hanno animato le piazze e le strade della città, e gli oltre 100 giovani provenienti da tutto il mondo per frequentare i corsi tenuti dalla New School University. Questa significativa presenza di giovani, testimonia una volta di più l’attenzione che il festival riserva alle nuove generazioni di artisti, creando importanti contesti formativi e qualificati ambiti di confronto. In questa direzione anche il prologo al festival che quest’anno ha anticipato di un mese l’inizio della programmazione, con due progetti nati dalla volontà di creare nuovi spazi di visibilità per gli artisti emergenti della scena teatrale, e occasioni per stare insieme confrontandosi ed approfondendo la conoscenza di culture diverse dalla nostra. Questo lo spirito di Teatrinmovimento-primo Premio Citta’ Palcoscenico e Tam Tam Suoni E Culture Dal Mondo, Il prologo all’Operafestival che al suo esordio ha già trovato un consistente numero di appassionati sostenitori in fervida attesa della prossima edizione. Anche il Cinema ha offerto appuntamenti di grande interesse, proponendo, accanto alle rassegne dislocate nei vari comuni del festival (oltre a Bassano, Rossano Veneto, Sandrigo, Thiene, Montecchio Maggiore e per il primo anno Schio) la seconda edizione di Viva il Cinema Italiano, una quattrogiorni dedicata alla cinematografia nostrana realizzata in collaborazione con Cinecittà Holding, che ha confermato la significativa attenzione riscossa presso il pubblico del festival lo scorso anno. Questa nelle linee generali l’edizione 2003 di Operaestate Festival Veneto, un’edizione ricca di sorprese, di novità ma anche di importanti conferme. Un’edizione che sfiora il traguardo dei 120.000 spettatori, 119.710 per l’esattezza con un incremento rispetto allo scorso anno pari al 12,7%, una, cifra che sarà addirittura superata con La Traviata di dicembre. In una stagione particolarmente critica a livello nazionale, per la contenuta affluenza di pubblico, il festival bassanese è invece in deciso aumento, confermando il trend di crescita costante che lo ha accompagnato nel corso degli anni, dandogli forza per progettare stagioni di qualità sempre maggiore, dove alternare con cura novità e tradizione.

CASTELLI, VILLE E PALAZZI APERTI IN FRIULI-VENEZIA GIULIA
Sabato 18 ottobre e domenica 19 ottobre 2003, dalle 10.00 alle 20.00, nei Castelli di Strassoldo (Friuli Venezia Giulia, provincia di Udine, 3 km dal casello autostradale di Palmanova), si terrà la 6a edizione della suggestiva manifestazione "In Autunno: Frutti, Acque e Castelli - Un magico Intreccio tra Storia, Fantasia, Creatività ed Ambiente Naturale". L'evento è organizzato dalle proprietarie dei castelli, in collaborazione con il Consorzio per la Salvaguardia dei Castelli Storici del FVG e con il contributo delle Assicurazioni Generali SpA di Trieste, della Provincia di Udine, della CCIAA di Udine e della Società Calzavara SpA di Campoformido. Per l'occasione anche i singoli visitatori potranno varcare le soglie di questi incantevoli manieri privati, che appartengono da più di mille anni alla stessa famiglia che li fece edificare (i conti di Strassoldo) e non sono solitamente accessibili al pubblico. Racchiusi in un delizioso borgo medievale e immersi in rigogliosi parchi secolari, lambiti da corsi d’acqua di risorgiva, sono tra i più antichi e ricchi di storia della Regione e si trovano a due passi dall'antica colonia romana di Aquileia e dalla Fortezza di Palmanova. Nelle preziose sale, tra mobili antichi e quadri d'antenati, verranno disposti in modo suggestivo artigiani, artisti, antiquari, gioiellieri, decoratori e hobbisti, che svilupperanno il tema dell'autunno e dei frutti, con un richiamo alle festività natalizie, mentre nelle aree verdi del Castello di Sopra saranno presenti dei vivaisti. Come sempre, sono previste molte novità rispetto alle precedenti edizioni. Grazie alla particolare cura posta nella selezione degli espositori e nella decorazione dei castelli, le manifestazioni di Strassoldo sono ormai note come eventi particolarmente affascinanti, nei quali le magiche atmosfere del luogo si fondono armoniosamente con i manufatti esposti. Volto alla valorizzazione del ricco patrimonio castrense regionale, alla ricerca di un turismo integrato che coinvolga anche le numerose altre realtà turistiche, culturali ed economiche che ruotano attorno ai manieri, l'evento funge altresì da elemento trainante per l'apertura di altri castelli privati della regione, che grazie alla promozione fatta per lo stesso, apriranno i battenti per visite ad orario la domenica dopo la manifestazione di Strassoldo.
Uff. Valorizzazione e Turismo, www.castellodistrassoldo.it 

"PROGETTO PIETRA": TUTTO UN ANNO PER SCOPRIRE LA PIETRA TRENTINA ATTRAVERSO PERCORSI INEDITI
Il Trentino è una terra di montagne e roccia: per questa la pietra ha tanta importanza nella sua storia. La pietra trentina parla di eternità ma anche di moderno design. Di duro lavoro e di estrema bellezza, ancora ammirabile nei palazzi delle sue città, nelle chiese, nelle strade. Per raccontare tutto questo e altro ancora, è nato il progetto "Pietra: antichi e nuovi percorsi della pietra trentina". Arte, cultura e architettura: il "Progetto Pietra" si svilupperà nell'arco 2003/2004 in tutta Italia, con l'apporto di alcuni fra i più quotati artisti, progettisti e teorici. Ma saranno coinvolti anche istituti, scuole, riviste di design e gli stessi produttori: una rete impressionante che ha messo in relazione campi solitamente distanti. L'evento, promosso dalla Provincia Autonoma di Trento con la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura e l'Azienda di Promozione Turistica del Trentino, si svolgerà fra dibattiti ed esposizioni; proporrà nuove sperimentazioni di utilizzo della pietra trentina, sia nel campo dell'architettura che del design, attraverso la collaborazione con alcuni tra i più significativi protagonisti della cultura del progetto quali Gillo Dorfles, Ettore Sottsass, Mario Botta, Alessandro Guerriero, Pierluigi Cerri, l'Istituto Europeo di Design di Milano ed il network Cumulus, a cui aderiscono più di settanta scuole europee; non mancheranno spettacoli multimediali, naturalmente in cave antiche! Inoltre, ad esso sarà collegata l'ideazione e la nascita del logo "pietra trentina", affidato alla creatività dell'architetto Pierluigi Cerri. Il progetto "Pietra: antichi e nuovi percorsi della pietra trentina", si prospetta già come un evento impedibile, originale e che valorizza finalmente un patrimonio affascinante e fondamentale.


VIA LA PANCIA ALLE TERME DI SALSOMAGGIORE CON IL PACCHETTO ENERGY FOR MAN
Sei giorni per buttare giù la pancetta. O almeno per cominciare un progetto di "remise en forme" mirato a perdere i centimetri di troppo intorno al giro vita. È quanto promette "Energy for man", il pacchetto creato dalle Terme Berzieri di Salsomaggiore pensato principalmente "per lui". Il punto di forza del programma è la sinergia fra trattamenti termali, massaggi manuali e con elettrostimolazione e l'applicazione di impacchi di paraffina che, producendo un effetto sauna localizzato, aiutano a eliminare i liquidi in eccesso. Il pacchetto "Energy for man", della durata di sei giorni, costa 484 euro e comprende: la consulenza medico-specialistica, 5 bagni aromatici termali con idromassaggio/ozono, 6 massaggi manuali corpo con oli essenziali (30'), 3 paraffinoterapie all'addome, 1 Wasser Paradies, 3 sedute di elettrotonoterapia, 3 bagni turchi aromatici termali e tisane alle erbe. Inoltre, sono previsti 3 ingressi alla piscina termale coperta e 3 sedute in palestra con personal trainer. Chi lo desidera può anche suddividere il pacchetto in due weekend.
Per informazioni: Terme di Salsomaggiore www.termedisalsomaggiore.it

AD OTTOBRE AL POSTHOTEL LAMM IMPARIAMO A USARE LE ERBE MAGICHE DELLO SCILIAR
Apprendere le arti delle streghe "buone" dello Sciliar e usarle per donare felicità e benessere a se stessi e agli amici più cari? Si può al Posthotel Lamm "tradition de luxe" di Castelrotto (BZ), sull'Altipiano dello Sciliar, dove nel 1670 le streghe donarono con le loro erbe salute e bellezza agli agnelli del Lampl, l'antica locanda di Josef Iglinger. Si chiama "accademia delle erbe" ed è un pacchetto speciale valido in OTTOBRE. Gli aspiranti Morgane e Merlini impareranno tutto sulle erbe "incantate" (che al Posthotel Lamm coltivano in 11 varietà su 50 mq!): caratteristiche, coltivazione, raccolta e uso, con lezioni teoriche e pratiche tenute dai massimi esperti in materia. Una rara occasione per impadronirsi degli antichi segreti, fonte del benessere e per trascorrere una vacanza indimenticabile in uno degli Hotel di montagna più charmant d'Italia. Per informazioni: POSTHOTEL LAMM www.posthotellamm.it

SALERNO: "9 SETTEMBRE 1943 - 9 SETTEMBRE 2003: 60° ANNIVERSARIO DELLO SBARCO DEGLI ALLEATI A SALERNO"
La rievocazione storica dello sbarco degli Alleati nel Golfo di Salerno, nel 60° Anniversario dell'importante evento, offre molteplici spunti di riflessione su un momento centrale della storia d'Italia. Il 9 settembre 1943, infatti, venne effettuato un ulteriore passo avanti lungo l'accidentato sentiero della democrazia e della libertà. La speranza è che, in un momento storico difficile come quello che stiamo vivendo, le celebrazioni di un simile avvenimento coordinate da Lucia Annunziata e Renzo Arbore con spunti anche spettacolari, possano far tornare a soffiare forte quei venti di pace. Il Consiglio Regionale della Campania attraverso il sostegno all'organizzazione del Grande Evento 60° Anniversario dello Sbarco intende contribuire a mantenere vivo il ricordo di un avvenimento storico che riguardò la città di Salerno e la sua provincia. Ogni comunità per esistere ha bisogno della costituzione, custodia e trasmissione della memoria e la comunità salernitana, a partire da quest'anno, potrà conoscere e ricordare i fatti storici del 1943 e custodirli con orgoglio, anche grazie alla realizzazione di un Museo permanente dello Sbarco. Il programma dell'evento contribuirà alla promozione di Salerno città turistica in ambito internazionale e darà la possibilità ad appassionati di storia, reduci di guerra ed ex combattenti, ai loro familiari e alle scuole di tuffarsi nelle pagine di un avvincente libro di storia. Dunque, Salerno si prepara a rivivere un evento che fu un 'preludio alla pace' e a condividere la sua cultura di democrazia e solidarietà con quanti parteciperanno alla celebrazione. www.losbarcodisalerno.it  Azienda Soggiorno e Turismo Salerno tel. 089.224744

C'ERA UNA VOLTA UN RE VIVI A RIVOLI QUEL GIORNO DEL 1730...
Per l'ottavo anno consecutivo Rivoli si appresta al suo appuntamento con la storia. L'edizione 2003 è teatro di molte novità prima fra tutte l'ampliamento della manifestazione che sarà protagonista della città per tre week-end ognuno dei quali con una tematica particolare. Il primo fine settimana (30/31 agosto) è stato dedicato a un incontro romantico alla corte del Re: "A Tu per Tu con la Storia". Il 6/7 settembre protagonisti saranno i Gruppi Storici Militari: "Historica". Mentre l'ultimo week-end 13/14 settembre ritorna l'ormai collaudata manifestazione "C'era una volta un Re". Fra le novità di quest'anno la partecipazione del Gruppo Storico Pietro Micca della Città di Torino che sarà presente nel pomeriggio del 14 settembre in onore del Duca Vittorio Amedeo II, vincitore della battaglia di Torino nel 1706, primo sovrano di casa Savoia. Con un nuovo spettacolo si animerà anche la serata di sabato 13 settembre "Sguardi Barocchi - visioni al di qua e al di là del tempo" (biglietto 3 euro) per la regia di Eugenio Allegri. Luci, immagini, danza e suoni sullo sfondo del Castello. La manifestazione "C'era una volta un Re" curata dal Consorzio Turismovest con il contributo della Città di Rivoli della Regione Piemonte e della Provincia di Torino, si afferma come evento di grande visibilità e richiamo turistico.
www.rivoli1730.it

L'INVERNO NELL'AREA VACANZE DEL PLAN DE CORONES ALTO ADIGE SÜDTIROL DOLOMITI
Desiderate sentire il sole invernale? Praticare lo sci alpino, lo slittino, lo sci di fondo o voltare le spalle al quotidiano facendo un escursione con le racchette da neve? Nell'Area Vacanze del Plan de Corones 14 località offrono il piacere della vacanza per ogni gusto: Brunico- Perca, Al Plan (S.Vigilio), Valdaora, S. Lorenzo, Chienes, Falzes, Rasun in Valle d' Anterselva, Terento, Anterselva, Valle di Casies, Monguelfo, Tesido, Gais Villa Ottone e S. Martino in Badia. L'Area Vacanze prende il nome dal noto centro sciistico, vincitore del test sulle stazioni sciistiche altoatesine 2000/2001. Anche a livello europeo il Plan de Corones è fra i primi in classifica, essendo fra quelli che offrono una dotazione al top ed un'ottima preparazione delle piste. Il massimo dello standard per un divertimento assicurato sugli sci! Il Plan de Corones (stagione sciistica dal 29.11.2003 al 18.04.2004, e per tutti quelli che di sci non ne hanno abbastanza gli impianti sul versante nord rimangono aperti fino al 25 aprile, festa della pozza, incluso) è Il n. 1 fra i centri sciistici altoatesini. Se un giorno a qualcuno dovesse venire l'idea di realizzare la montagna ideale per praticare lo sci, probabilmente non avrebbe un aspetto molto diverso dal Plan de Corones. Non importa di che tipo di divertimento invernale si tratti: il Plan de Corones con i suoi 2275 m è fatto apposta. Una cima marcata sottolineata da un'ampia cintura boscosa coronata maestosamente in alto da un ampio altipiano. La cima é quasi piatta, comoda e controllabile ed in più offre, in aggiunta gratuita, un grandioso panorama su un mare di montagne innevate circostanti. È il territorio ideale per gli sciatori non troppo esperti, un paradiso per chi in vacanza ama i piaceri e la tintarella. Sul versante nord discese sportive verso Riscone. Sul versante est, verso Valdaora, ampie piste da carving, condizioni fantastiche per sciatori e snowboarder. Spazio illimitato per ampie volute, rifugi tipici per una sosta ideale fra una discesa e l'altra. Ad ovest il versante di grande fascino paesaggistico verso S. Vigilio. Discese comode e varie in un idilliaco ambiente alpino. Il Plan de Corones. Una montagna per ogni gusto. Una meta di vacanze con tanti talenti ed un'esperienza ad elevata garanzia di soddisfazione. E i dintorni ne sono il complemento ideale. Il tranquillo paese di Riscone e la vivace e storica cittadina di Brunico, il simpatico paese di Valdaora e quello romantico di S. Vigilo.  
Più servizio, e tempi di attesa ancora inferiori Con la nuova funivia del Plan de Corones la stazione a valle migliorata ed ampliata, il piacere dello sci sul Plan de Corones è ancor più grande. Ressa al parcheggio, attese agli impianti di risalita. Una bella giornata sugli sci non deve iniziare così. Affinché gli sciatori sul Plan de Corones possano sciare e divertirsi nel modo migliore, gli impianti vengono costantemente ampliati e migliorati. Quest'inverno ci sono alcune spettacolari novità: la cabinovia a 6 posti dalla stazione a valle di Riscone fino alla cima è stata sostituita da un modernissimo impianto a 8 posti. Inoltre la stazione a valle é stata spostata più in basso. In tal modo non si é aumentata notevolmente solo la capacità, ma anche l'accesso è divenuto più breve e agevole. Il centro servizi con le casse, gli sportelli informativi, il deposito sci ed i bar è stato ampliato e migliorato in diversi dettagli. Il parcheggio é stato ulteriormente ampliato ed é ora dotato di un moderno sistema di guida onde facilitare la ricerca di un posteggio libero. Ora si arriva al centro sciistico più rapidamente e senza intoppi. Anche l'offerta di servizi é stata ulteriormente estesa. Allo scopo sono stati investiti 12 milioni di Euro. E per un buon motivo: il Plan de Corones ha fama di essere il centro sciistico più moderno dell'Alto Adige e per mantenerla si fa tantissimo. Si tratta della vostra vacanza sugli sci. Sono 30 gli impianti di risalita sulla montagna potenzialmente essi consentono di portare a monte 55.800 persone all'ora. 14 telecabine, 8 seggiovie e 8 sciovie consentono una comoda risalita. Così si può andare incontro spensieratamente al piacere dello sci e le lunghe attese appartengono al passato! Se desiderate conoscere maggiori dettagli tecnici sugli impianti di risalita e le piste "navigate" nel sito www.kronplatz.org

IL NUOVO SENTIERO ATTREZZATO PANORAMA ARRICCHISCE L'OFFERTA TURISTICA DI PILA
Dopo il successo in Dolomiti, le ferrate e i sentieri attrezzati approdano anche in Valle d'Aosta. In questi giorni è la volta di Pila, dove è stato inaugurato il nuovissimo sentiero attrezzato 'Panorama' che, grazie a cavi, scalini e corrimani, permette di effettuare un anello partendo dalla seggiovia di Chamolé e percorrendo la maggior parte delle creste che delimitano la conca. Il nuovo percorso offre tratti aerei ed emozionanti e valorizza la più importante prerogativa di Pila: l'immenso panorama delle sue creste, che, grazie alla posizione strategica della stazione, proprio al centro della Valle d'Aosta, è esteso a tutti i quattromila delle Alpi occidentali, dal Monte Bianco al Grand Combin, dal Gran Paradiso al Cervino e al Monte Rosa. Dall'arrivo della seggiovia di Chamolé si scende a prendere la seggiovia del Couis 1 che conduce a 2699 m. Qui inizia il sentiero attrezzato 'Panorama', che raggiunge il colle Chaséche m 2815, passando per la Platta de Grevon e la Pointe de Montpers. Dal colle, da cui scende un sentiero a Cogne, si svolge la parte più entusiasmante e impegnativa del percorso, che, con una serie di passaggi attrezzati, vince un bellissimo risalto roccioso. In breve si è alla croce della Punta Valletta, m 3090, belvedere giustamente rinomato su tutta la valle (ore 1.30 dal Col Chaséche). Sempre per cresta, si oltrepassano il Mont Belleface m 2968, e la Tête Noir m 2820, scendendo rapidamente al Col di Chamolé m 2611. Di qui si può andare o al rifugio di Arbolle o scendere direttamente al lago di Chamolé, rientrando quindi alla stazione della seggiovia omonima. L'intero percorso, che è segnalato con bolli gialli, richiede circa quattro ore ed è classificato EEA (escursionisti esperti con attrezzatura). Il sentiero attrezzato, che deve essere percorso con casco, imbracatura e dissipatore, è lungo 950 m, con un dislivello di 280 m. Per le sue caratteristiche sportive e paesaggistiche il nuovo sentiero 'Panorama' ha tutti i numeri per diventare una grande classica dell'escursionismo valdostano, valorizzando anche il lavoro di accompagnamento delle guide alpine, vivamente consigliate ai meno esperti. "Con quest'opera abbiamo ulteriormente arricchito l'offerta di Pila" dichiara Roberto Francesconi, guida alpina e presidente della Pila s.p.a. "Dopo le due piste di downhill che hanno ricevuto un'entusiastica accoglienza presso il pubblico degli sportivi, ma anche dei turisti, questo sentiero attrezzato consente di godere in tutta sicurezza di alcuni dei più grandiosi panorami della Valle d'Aosta. L'utilizzo delle seggiovie che abbiamo mantenuto aperte durante l'estate permette di risparmiare tempo ed energie, rendendo accessibile a un pubblico molto vasto una traversata in alta montagna che riteniamo abbia pochi confronti non solo in Valle d'Aosta". Informazioni sulla stazione sono reperibili visitando il sito delle Funivie di Pila www.pila.it

SLOVENIA: GIORNATE MUSICALI MONDIALI
Dal 26 settembre al 3 ottobre Lubiana ospiterà per l’ennesima volta le “Giornate Musicali Mondiali”, una delle più importanti manifestazioni di musica contemporanea, giunta quest’anno alla sua 80° edizione. Nacque infatti nel 1923 a Salisburgo in Austria, la città di Mozart. Il tema dell’edizione 2003 è “Nuova musica per il terzo millennio”, durante il quale verranno presentate le migliori e le più recenti opere di compositori di tutto il mondo, eseguite da quasi un migliaio di musicisti professionisti, comprese le orchestre sinfoniche di Londra, Francoforte, Lubiana, Belgrado, Strasburgo, Amsterdam e Vienna. In programma 27 concerti, uno spettacolo di luci e suoni, nonché mostre, convegni, proiezioni di film musicali, un ciclo di concerti di compositori sloveni e altre manifestazioni collaterali. Oltre che nella capitale Lubiana le esecuzioni avranno luogo anche in altre località di pregio culturale della Slovenia come le Grotte di Postumia, il castello medievale di Predjama, il borgo marinaro di Pirano, patria del compositore e violinista Tartini, il monastero di Kostanjevica, il romantico lago alpino di Bled e Maribor, seconda città slovena. Informazioni: www.Vmd2003.si.net  e www.Ljubljana-tourism.si 

SIW 2003 ALLE TERME DI CATEZ IN OTTOBRE LA BORSA DEL TURISMO SLOVENO
L’edizione 2003 dello Slovenian Incoming Workshop, la borsa del turismo sloveno e maggiore manifestazione del settore promossa dall’ Ente nazionale per il turismo, si svolgerà dal 16 al 19 ottobre presso le terme di Catez, non lontano dalla cittadina di Novo Mesto e dal confine con la Croazia. La scelta della sede, per una manifestazione che vuole puntare l’attenzione verso le strutture di benessere, l’enogastronomia e il turismo culturale, non è affatto casuale: infatti in Slovenia un terzo dei pernottamenti alberghieri avviene in una delle 15 stazioni termali e quelle di Catez, situate al centro di una regione ad elevata vocazione vitivinicola e disseminata di castelli e di centri d’arte, costituiscono uno dei complessi maggiori e più frequentati, capace di offrire anche la più estesa riviera termale dell’Europa centrale. La scorsa edizione ha visto la partecipazione di un centinaio di aziende dell’incoming sloveno e 253 operatori stranieri in rappresentanza di 185 imprese e provenienti da 21 nazioni, in gran parte europee (con l’Italia al secondo posto per numero) ma anche da Israele, India e Usa. Gli operatori locali presenti coprono tutte le diverse tipologie della proposta turistica nazionale: mare e montagna estiva e invernale, città d’arte, turismo d’affari, congressuale, manifestazioni culturali, casinò, terme e benessere, sport e natura, sci, grotte, agriturismo, enogastronomia, ecc. Il programma prevede il giovedì la visita guidata del complesso termale di Catez e del vicino castello rinascimentale di Brezice, sede di manifestazioni culturali, mentre l’intera giornata di venerdì sarà dedicata al workshop. Per gli ospiti stranieri al sabato si effettuerà un eductour gratuito che toccherà altri centri termali, alcuni castelli nonché cantine e trattorie lungo alcune strade del vino che si dipanano nella valle della Sava. Quanti vorranno approfittare dell’occasione per conoscere un po’ meglio il paese, potranno partecipare (ad un costo di 60 euro tutto compreso) ad un apposito eductour dal 18 al 20 ottobre che tocca tutte le principali località di interesse turistico della Slovenia centro-orientale. Ulteriori informazioni ed iscrizioni presso il sito www.Slovenia-tourism.si/siw2003, oppure presso l’Ufficio del Turismo Sloveno in Italia, tel. 02 29 51 11 87, e-mail: slovenia@tin.It 

UN BANCHETTO SULLA TORRE "DELLE FATE" - NEL CASTELLO DI RIVALTA IL 20 SETTEMBRE
Un banchetto d'altri tempi sulla torre "delle fate" sabato 20 settembre invito al Castello di Rivalta (PC) per una nuova Ricordanza di Sapori tra grande tradizione gastronomica e ricordi di regali visite al maniero. L'invito è alla "nobile tavola del Conte Orazio", un desco sopraffino imbandito in un luogo denso di fascino. Sarà il Castello di Rivalta a ospitare la prossima Ricordanza di Sapori sabato 20 settembre, per un appuntamento a tutto gusto tra grande tradizione gastronomica e ricordi di regali visite al maniero. La kermesse storico-enogastronomica in costume, organizzata dall'Associazione Castelli del Ducato di Parma e Piacenza in collaborazione con le Province di Parma, Piacenza e con la Banca di Piacenza che quest'anno taglia il traguardo della settima edizione, sceglie per l'occasione una sontuosa residenza dal passato millenario. Fondato all'alba del primo millennio sulle rive del fiume Trebbia, oggi il castello di Rivalta, grazie al recupero e alla valorizzazione dell'intero complesso attuata dai proprietari, la famiglia Landi-Zanardi Landi, rappresenta un magnifico esempio di architettura castellana abbracciata da uno splendido parco. Tanto da annoverare tra i suoi illustri ospiti esponenti della famiglia reale d'Inghilterra. Presenze regali, che incoraggiano a favoleggiare di un passato avvolto da un'aura di leggenda. Poiché "hanno sorrisi d'argento le stelle sulla torre 'delle fate', tra le mura del castello che Bellezza in persona volle edificare. Il Conte Orazio, che di raffinatezze è arbitro, qual novello Petronio, alle sottili seduzioni della sua nobile tavola ci invita. E grazie gli siano rese poiché ogni porta, ogni varco del maniero conducono alle terre del sogno senza fine". Un sogno che avrà gli aromi e i profumi delle fragranti pietanze create dallo chef Domenico Tantera appositamente per l'occasione. Dopo l'aperitivo, il luccio in carpione e il carpaccio di storione al sale apriranno le danze del ricco banchetto. E poi le Mezze lune di trota e ricotta ai broccoli, seguite dal raffinato Risotto ai gamberi di fiume, saranno la perfetta ouverture ai delicati secondi, con Filetti di persico spigola limone e cappero e contorno di Purè di sedano rapa. Crostata d'uva e caffè chiuderanno il prelibato menù, accompagnato dai Vini D.O.C. dei Colli Piacentini "Castello di Rivalta": l'Ortrugo, il Gutturnio e la Malvasia della vendemmia 2002, oltre all'immancabile Malvasia Spumante. La cena, per la quale è obbligatoria la prenotazione, viene servita alle ore 20 per un costo di 45 euro a persona. Informazioni: Associazione Castelli del Ducato di Parma e Piacenza - Club
di Prodotto, www.castellidelducato.it, Castello di Rivalta www.castellodirivalta.it. Le prenotazioni si possono effettuare anche agli sportelli della Banca di Piacenza e, tramite Internet, sul sito dell'Associazione dei Castelli www.castellidelducato.it

AUTUNNO PAVESE 2003 PUNTA SULL'INFORMAZIONE
Una tradizione inossidabile. L'Autunno Pavese scandisce ogni anno, dal 1948, al rientro dalle vacanze, la stagione pavese nel momento in cui il ciclo dell'anno porta al raccolto delle coltivazioni e dell'uva, giusto in tempo per presentare su una tavola ideale settembrina le primizie da gustare. Il tutto con un intelligente mix di divertimento e informazione, piacere e utilità. Alla sua cinquantunesima edizione, programmata per i giorni dall'11 al 15 settembre 2003, l'Autunno Pavese vuole ripresentarsi nel segno della continuità, ma senza rinunciare al miglioramento incessante della formula proposta. L'impianto della manifestazione organizzata da PAVIAMOSTRE, azienda speciale della Camera di Commercio, infatti, sarà sempre il medesimo, ma non mancheranno le novità. I settori coinvolti, messi al centro dell'attenzione nei cinque giorni della kermesse, sono quello agroalimentare, quello enogastronomico, quello agricolo-zootecnico e quello agricolo-meccanico, per creare una vetrina del settore primario che dia un'immagine reale e il più fedele possibile dell'economia pavese. Ma anche un'iniziativa che comprenda diverse iniziative collaterali, perché l'Autunno Pavese non è e non vuole essere una fiera dedicata solo agli addetti ai lavori, bensì un momento di informazione e di formazione, indirizzate al pubblico dei consumatori. Un momento vivace e fresco, su misura per il pubblico, che vuole far cogliere aspetti di vita quotidiana in una chiave piacevole, ma allo stesso tempo istruttiva: dare informazioni giuste al consumatore significa operare nella direzione della chiarezza e della trasparenza, nel presentare i prodotti e le loro peculiarità, nonché nel suggerire abbinamenti enogastronomici inediti, come quello ormai celeberrimo della "Pizza & Pinot", ma anche pizza e rosè (se la pizza è alle verdure) e altro ancora, spaziando tra cibi e vini accompagnati nei modi più inusuali. In questa direzione va anche la tradizionale competizione enogastronomica "4 Cuochi x 4 Piatti", in cui i migliori chef della provincia di Pavia si sfidano nella preparazione di ricette sempre innovative. Questa filosofia, questa volontà di essere sempre impegnati nella ricerca e nella formazione dei consumatori ha portato i suoi frutti: ogni anno circa mille persone in più vengono a visitare gli stand di Palazzo Esposizioni, e i numeri si aggirano ormai intorno ai 22-23 mila visitatori per ogni edizione. Anche questo è uno stimolo per gli organizzatori di PAVIAMOSTRE ad evolversi ogni anno, presentando novità nel mondo del riso, del formaggio, del vino e di tutti i prodotti tipici. E allora ecco l'obiettivo di quest'anno: la valorizzazione di un altro grande prodotto, il pane, con la sua semplicità, con il suo fondamentale valore nutrizionale anzitutto, ma anche storico, sociale e simbolico. Come è ormai consuetudine, l'Autunno Pavese ospita una sezione dedicata alle Botteghe Artigiane, realizzata nell'ambito della "Convenzione artigianato", con il contributo di Unioncamere e della Regione Lombardia. Le Botteghe Artigiane rappresentano un'occasione unica, istruttiva e divertente, per vedere dal vivo una serie di attività spesso poco conosciute, nella loro quotidiana attuazione. Aggirandosi tra gli stand si portanno vedere, oltre ai prodotti artigianali esposti nella mostra mercato, gli artigiani stessi al lavoro per la realizzazione dei propri prodotti. Poter visitare dei laboratori artigiani può risultare estremamente interessante anche per prendere contatto con realtà professionalmente stimolanti, non solo per gli addetti ai lavori, ma soprattutto per i giovani che si affacciano sulle prospettive del mondo del lavoro. PAVIAMOSTRE è quindi orgogliosa di presentare questa nuova edizione dell'Autunno Pavese, nel segno della continuità e dello sviluppo insieme. Il binomio che ha portato l'Autunno Pavese ai vertici delle manifestazioni di settore a livello nazionale.
www.miapavia.com/autunnopavese

DAL 20 SETTEMBRE AL 5 OTTOBRE PRESSO LA CASA MEDIOEVALE DI PETTENASCO (NO) SARÀ ALLESTITA LA MOSTRA "L'ANTICO MESTIERE: IL LAVORO DI IERI TRA ARTE E NARRAZIONE"
La mostra è realizzata dall'Associazione Culturale Bolle di Cartone di Borgomanero, dal Laboratorio Arti Visive di Granerolo e dall'Ecomuseo del lago d'Orta e Mottarone. La mostra è dedicata ai mestieri tradizionali: sarà possibile ammirare oggetti e strumenti usati nei lavori di un tempo che, in molti casi per la passione e la maestria degli artigiani, erano vere e proprie opere d'arte. Saranno esposte opere di Moreno Fontana, Maurizio Giusta, Raffaella Longhi, Giovanni Magnoli, Fabio Valeggia, Daniela Zanoni. I testi saranno di Alessandra Salvini e le fotografie di Mauro Morelli e Umberto Vecchi. I tempi moderni sono caratterizzati dall’effimero, dalla velocità, dalle emozioni fuggenti e frammentarie, dai viaggi, dalla provvisorietà. Solo mezzo secolo fa spesso si nasceva e si moriva nello stesso paese, difficilmente si viaggiava il mondo e i mestieri venivano tramandati di padre in figlio. Anche gli arnesi connessi al lavoro venivano spesso passati da una generazione all'altra e questo passaggio era vissuto oltre che dal punto di vista puramente materiale come passaggio di sapere di tradizioni, di fatiche. Oggi difficilmente i figli fanno lo stesso lavoro dei loro padri e, soprattutto, difficilmente utilizzano gli stessi oggetti e arnesi di lavoro della generazione precedente. Interviene a questo punto l'artista che cerca di saldare il passato e il presente riproponendo in chiave artistica gli oggetti e gli arnesi di un tempo, con il loro valore vero cioè carico di fatica, di sapere e di tradizione. Lo scopo è quello di guidare il visitatore lungo un itinerario culturale, che accanto alla suggestiva scoperta del passato, faccia emergere i tratti di una lunga storia materiale delle nostre zone. Accanto ad un percorso puramente artistico proposto dai sei giovani artisti vi sarà un percorso letterario-documentaristico costituito da sei pannelli stampati di grandi dimensioni. L'inaugurazione della Mostra: sabato 20 settembre alle ore 17. Per informazioni: Ecomuseo del lago d'Orta e Mottarone tel. 0323-89622

SI SPECCHIA NELL'ACQUA TERMALE LA BELLEZZA DELLE MISS
Per le partecipanti che concorrono al trono di più bella del reame uno dei desideri è la beauty-farm delle Terme di Salsomaggiore. Contro la fatica di essere Miss, e per diventarlo ancora di più, basta rifugiarsi proprio lì, appena dietro le quinte di quel palcoscenico che vedrà eleggere la più bella d'Italia. Cornice splendida e preziosa dell'evento sono quelle Terme di Salsomaggiore, le cui cure sono da sempre il segreto di bellezza delle star. Bagni rilassanti o tonificanti, anticellulite o ritempranti, agli aromi o colarati, le risposte possibili ci sono tutte. Accanto alle Miss e ad incoronare tutte loro. Per informazioni e prenotazioni: numero verde 800-861385 www.termedisalsomaggiore.it

ABISSI, VIAGGIO NEI MISTERI DEL PROFONDO, MILANO, SPAZIO BIOLAB, MUSEO DI STORIA NATURALE, 11 OTTOBRE - 30 NOVEMBRE 2003
Gli abissi marini: l'ultima frontiera del Pianeta Terra. Un ambiente affascinante dove a rigide temperature e pressioni enormi vivono straordinarie creature dall'aspetto inquietante. Globo divulgazione scientifica in collaborazione con l'Acquario di Genova e il Museo di Storia Naturale di Milano propone presso lo Spazio Biolab (ex Serre di Palazzo Dugnani, in via Manin 2/a) "Abissi, viaggio nei misteri del profondo", una mostra sulle profondità marine per secoli rimaste inesplorate e che da sempre hanno suscitato la curiosità degli uomini. Dall'11 ottobre al 30 novembre 2003, l'esposizione condurrà i visitatori in un viaggio nello spazio e nel tempo alla scoperta dei segreti degli abissi: dalle difficili condizioni di vita delle profondità oscure, fredde e inospitali alle tappe che hanno segnato l'avventura dell'uomo nel mondo sommerso; dai leggendari mostri marini alle risorse energetiche che i fondali custodiscono. La mostra è strutturata in tre sezioni. La prima, Senza Luce, proietta il visitatore nel mondo degli abissi mostrando gli incredibili adattamenti messi in atto dalle creature abissali per sopravvivere. Si scopre, ad esempio, come il fenomeno della bioluminescenza sia utile per la vita dei pesci nell'oscurità profonda e come il fondo marino, interessato da fenomeni di tipo vulcanico, ospiti sorgenti idrotermali popolate da straordinarie creature la cui vita è indipendente dall'energia solare. La seconda sezione, Sfida Profonda, è dedicata invece ad un viaggio nel tempo che ripercorre l'evolversi del legame tra l'uomo e gli abissi. Dalla realizzazione di mezzi e attrezzature che hanno consentito all'uomo di sopportare le proibitive condizioni degli abissi, fino alla scoperta e sfruttamento delle risorse di cui il fondale marino è potenzialmente ricco (petrolio e minerali preziosi). La terza tappa, Miti e Leggende, presenta gli abissi nell'ideale fantastico: un tuffo tra i leggendari mostri marini che hanno per secoli suscitato nell'uomo curiosità e paura. Per prenotazioni e informazioni: Tel. 02.66719138

RICOTTA AFFUMICATA E FORMADI FRANT, CARNIA E GIALÌNS, FORMAGGI DI MALGA E LATTERIA..AL PREMIO CARNIA ALPE VERDE QUEST'ANNO È DI SCENA IL FORMAGGIO DI MONTAGNA
Un week-end dedicato alla gastronomia e ai prodotti della montagna carnica: il Premio Carnia Alpe Verde, in programma a Tolmezzo (Ud) il 18 e 19 ottobre, sarà dedicato quest'anno ai formaggi di malga e di latteria di montagna e al mondo silvopastorale di cui sono una delle espressioni più autentiche. Le due giornate si preannunciano un appuntamento assolutamente da non perdere per i buongustai, ma anche per chi vuole passare due giorni in totale relax, nella tranquillità della montagna friulana, riscoprendo i sapori veri e genuini di un tempo, che gli artigiani della Carnia hanno saputo preservare dalla minaccia dell'omologazione del gusto. E così sarà possibile scoprire le decine di tipi di formaggio che ancor oggi vi vengono prodotti, d'estate nelle malghe dove vengono portate le mandrie al pascolo da metà giugno a metà settembre, e durante tutto l'anno nei caseifici, ciascuno dei quali porta il nome di una vallata carnica: scuèta (ricotta) affumicata e fresca, formadi frant (frantumato e fermentato assieme al pepe), il tipico latteria Carnia con le sue varie stagionature, gialìns (ricottina affumicata alle erbe), formaggi di malga e latteria freschi, mezzani e stravecchi, caciotte fresche e affumicate, caprini, formaggio salato (messo in salamoia, con "madri" che hanno decine di anni).. Organizzata dall'Aiat della Carnia, in collaborazione con il Touring Club Italiano e la Regione Friuli Venezia Giulia, la manifestazione è stata ideata con lo scopo di valorizzare e salvaguardare i prodotti e i piatti tradizionali della montagna carnica, vero e proprio giacimento gastronomico e culturale, che rappresenta una delle ricchezze di questa zona, dove il turismo si è saputo sviluppare in armonia con l'ambiente e non ha intaccato usi, modi di vita, mestieri tradizionali. In programma "Caseifici e malghe aperti - Alla scoperta di luoghi, sapori e mestieri" (ovvero itinerari gratuiti, con guida, in corriera per visitare luoghi di produzione di latticini, botteghe artigianali, antiche trattorie), una Mostra mercato di tutti i formaggi carnici, a cui si affiancheranno prodotti tipici locali, un biciclettata alla ricerca di sapori perduti e Laboratori del gusto organizzati con Slow Food.. Per l'occasione, i ristoranti del circuito di Carnia in tavola prepareranno un piatto tradizionale a base di formaggio al prezzo fisso di ? 8 e gli alberghi delle varie vallate della Carnia proporranno pacchetti week-end particolari: camera doppia con pernottamento e prima colazione a partire da ? 53 (week-end breve, 1 notte) ed ? 103 (week-end lungo, 2 notti). Giunto alla sua nona edizione, il Premio anche quest'anno sarà assegnato a 3 personaggi o realtà che si sono contraddistinti per quanto riguarda la tutela e la valorizzazione delle tradizioni e dei prodotti tipici. Lo scorso anno i premi sono stati assegnati allo scrittore Carlo Sgorlon, alla famiglia Santini del ristorante "Dal Pescatore" di Canneto sull'Oglio e al Consorzio Vicenza Qualità. Www.carnia.it 

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