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SABATO
6 SETTEMBRE 2003


MESE 2003

pagina 5

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LA FORTEZZA DI MONOSTOR (UNGHERIA)

Per chi arriva in Ungheria dall'autostrada M1 Vienna-Budapest, è d'obbligo una breve deviazione prima di Gyor per una visita alla fortezza di Monostor, nei pressi della città di Komarom, una delle attrattive più interessanti del Paese. Un'occhiata alla storia ci svela tanti curiosi particolari, ad iniziare dal fatto che i lavori di fortificazione di Komarom e dintorni iniziarono dopo le guerre napoleoniche e durarono quasi 70 anni. La costruzione della fortezza di Monostor fu ordinata dall'imperatore Francesco Giuseppe e progettata dall'architetto Michael Malz, nel 1850. "Fort Sandberg" - questa la denominazione dell'epoca - venne costruito secondo le tecniche più moderne dell'epoca; uno stile di chiara impronta neoclassica, il cancello in ferro battuto e la struttura ad archi le conferirono poi un aspetto esteticamente molto valido. Notevoli le dimensioni, su una superficie di circa 18 ettari e con un sistema di casematte lungo diversi chilometri; vi potevano essere ospitati dai 10 mila ai 12 mila soldati, ai cui vettovagliamenti provvedevano ben 18 pozzi e 4 forni. Fortunatamente la fortezza non fu mai coinvolta in imprese belliche, rimanendo così fino ad oggi perfettamente integra nelle sue strutture. Fra le due guerre mondiali, venne utilizzata come centro d'addestramento e dopo la seconda guerra mondiale diventò un magazzino per i rifornimenti delle truppe russe; solo dopo la definitiva ritirata dei russi dall'Ungheria, poté trasformarsi in monumento nazionale, peraltro candidato nel 2000 ad entrare nella Lista dei siti Patrimonio Mondiale dell'Umanità dell'UNESCO. Recentemente, nell'ambito del IV Festival delle Fortezze, vi è stato inaugurato un nuovo porto,  grazie al quale Monostor farà parte dell'itinerario turistico dei battelli in servizio tra Budapest e l'Ansa del Danubio. Ciò fa sì non solo che la tratta turistica diventi più lunga, ma anche che il passeggero possa arrivare direttamente a Monostor e visitarvi la fortezza. Il turista può scegliere tra diverse attrattive, come ad esempio escursioni nelle casematte, esibizioni degli ussari, mostre allestite nell'interno della fortezza. Non da ultimo, a Monostor si possono anche organizzare convegni, in sale appositamente arredate. Manifestazioni culturali arricchiscono per tutto l'anno l'offerta di Monostor, con una vasta scelta di eventi musicali, dalla musica folk al jazz o all'operetta. Dall'8 al 10 agosto prossimo, la fortezza ospita per la seconda volta la GIGA, cioè un raduno di automobilisti americani. Il 20 agosto, in occasione della festa di Santo Stefano, considerata in Ungheria anche come la festa del pane nuovo, si terranno manifestazioni culturali dedicate alla storia del pane. Innumerevoli, poi, le manifestazioni storiche militari, che rendono adeguato omaggio al genius loci della fortezza. Informazioni: Monostori Erod Hadkultura Kozpont Kht. www.fort-monostor.hu Orario di apertura: dalle 9 alle 17, dal 15 marzo al 31 ottobre; chiuso nel periodo invernale. Ingresso: 2,5 Euro (per adulti), sotto i 6 anni l'ingresso è gratuito.

PÉCS (UNGHERIA), SIGNORILI ATMOSFERE DEL TRANSDANUBIO TRA STORIA, ARTE E CERAMICHE
Tra le popolazioni di lingua tedesca si è soliti dire: "Dem Deutschen Bécs, dem Ungarn Pécs". Tradotto: i tedeschi hanno Vienna, gli ungheresi Pécs. Il proverbio, ricordato da Claudio Magris in quel poderoso viaggio cultural-sentimentale che è il suo Danubio, basta da solo ad evocare il pregio e l'atmosfera di Pécs, il più grande centro del Transdanubio meridionale. E se ogni paragone finisce per essere fuorviante qualora intenda stabilire parallelismi troppo rigidi, certamente non è improprio richiamarsi a Vienna per segnalare in due battute il livello e il prestigio turistico-culturale di questa affascinante città ungherese. Collocata in una felice posizione tra la bella, dolcissima campagna transdanubiana e il boscoso massiccio di Mecsek, Pécs esprime da un lato la signorilità e raffinatezza di una città in vario senso chiaramente occidentale (il confine con la Croazia è appena a 20 chilometri e l'influsso culturale attuato da Austriaci e Svevi è notevole), dall'altro quella nostalgia romantica e quella poliedricità di forme e colori che ne lasciano trasparire sia l'inconfondibile anima magiara, sia il respiro profondo delle molteplici sue vicissitudini storiche, che hanno conosciuto anche una lunga dominazione da parte dei Turchi. Proprio la storia, d'altra parte, è una chiave assai importante per capire Pécs, per apprezzarne la singolarità del profilo e comprenderne la ricchezza del presente. Fondata 2000 anni fa dai Romani, Sopianae (questo è l'antico nome dell'epoca) fu capitale della Pannonia interna e nel IV sec. d.C. conobbe una forte diffusione del cristianesimo, tanto che le catacombe ancor oggi visitabili sono le più importanti di tutte quelle rinvenute fuori d'Italia. Al cristianesimo la storia di Pécs fu legata fortemente anche nel Medioevo, quando non solo venne chiamata Quinque Ecclesiae (Fünfkirchen, Cinquechiese), ma fu anche sede della prima cattedrale d'Ungheria, fatta costruire nell'XI sec. dal re Santo Stefano. La successiva dominazione turca, cui Pécs fu sottoposta per quasi 150 anni, significò per la città da un lato il decadimento di numerose strutture cristiane, dall'altro la costruzione di diversi luoghi di culto e di studio islamici. Che ne è oggi di questa ricca e variegata storia, e come essa si esprime? Potremmo dire, in prima battuta: con il dono di un'atmosfera luminosa, aperta. Un'atmosfera accogliente e amabile, coltissima (a Pécs fu eretta la prima università d'Ungheria, la quinta d'Europa), sapientemente integratrice delle diversità, tanto che nel 1998 l'Unesco ha assegnato a questa città il Premio per la Pace, proprio per l'integrazione che in essa promossa tra le popolazioni di origine ungherese, serba, sveva, croata che la abitano. Affacciandosi sulla piazza centrale di Pécs, piazza Széchenyi, si riceve già uno sguardo d'insieme su questa storia. A dominare la piazza è infatti il Belvarosi templom, che a metà del '500 era la più importante moschea d'Ungheria, mentre dopo la liberazione dai Turchi fu trasformata in chiesa cattolica, ancorché aspetto originario e strutture interne non siano state per nulla violate. Nella stessa piazza, poi, si affacciano sia la barocca Galleria d'arte, sia il Municipio e, simbolo importantissimo per la città, la Zsolnay-Kút, una fontana in porcellana pirogranitica all'eosina prodotta dalle prestigiose manifatture locali di porcellana Zsolnay. Da questa piazza, l'itinerario può proseguire o con l'andatura della godibilissima passeggiata verso la Király utca, via ricca di negozi e palazzi d'epoca, tra cui il bellissimo Teatro nazionale, o alla scoperta dei mille tesori d'arte custoditi in quella che è praticamente un'intera area museale, cioè la Káptalan utca e dintorni. In questa parte della città, infatti, si trovano l'importante Museo archeologico Pannonius, il Museo dedicato alle raffinatissime ceramiche Zsolnay, il Museo d'arte figurativa magiara, il Museo Vasarely (pittore pioniere della op-art) e il Museo dedicato al grande pittore ungherese Csontváry. Tappa assolutamente d'obbligo, infine, è la grande cattedrale di San Pietro, ricostruita a metà Ottocento, e gli scavi catacombali dell'area e di piazza Santo Stefano, testimonianza di primo piano delle antiche radici di Pécs.

ZALAKAROS, TERME E SPETTACOLI EQUESTRI IN UNGHERIA
Zalakaros, rinomata località termale ungherese, si trova a sud-ovest del lago Balaton, vicino alla città di Nagykanizsa, nell'incantevole paesaggio del Transdanubio Meridionale. Facilmente raggiungibile in automobile arrivando dalla Croazia (stazione di frontiera Letenye), vi si può giungere anche via treno sulla linea Venezia-Budapest (stazione di Nagykanizsa). L'acqua termale di Zalakaros sgorga a una temperatura di 96°C ed è ricca di calcio, magnesio, carbonato di idrogeno, iodio, bromuro, fluoro, zolfo e acido metaborico. La sua composizione chimica la rende particolarmente indicata per le malattie croniche delle ossa e delle articolazioni, per la riabilitazione e per alcune patologie ginecologiche. Lo stabilimento termale comunale ( www.zalakaros.hu  ) venne aperto nel 1965 e negli anni '90 è stato interamente ristrutturato e ampliato, diventando uno dei più grandi dell'Ungheria, con ben 22 vasche. Tra l'altro, vi è stato realizzato anche un intero reparto riservato al wellness e al relax, con ampie piscine esterne ed interne dotate di diversi tipi di idromassaggio e collegate tra loro. Intorno allo stabilimento termale si trovano i migliori alberghi della città: MenDan Thermal Hotel www.mendan.hu Hotel Freya www.hunguesthotels.hu  http://www.hunguesthotels.hu  Hotel Thermál www.zalatour.hu  http://www.zalatour.hu  Hotel Liget www.zalaszam.hu/zalatour

I MUSEI E LE "MAISONS DU VIN" RACCONTANO TUTTI I SEGRETI DEI VINI FRANCESI
La Francia coltiva con passione la sua millenaria tradizione viticola. Grazie ai musei e alle "maisons du vin", le enoteche, scoprirete i segreti del vino francese, prima naturalmente di degustarlo. I musei e gli ecomusei del vino: luoghi di cultura e di memoria, presentano collezioni che permettono di scoprire gli aspetti tecnici, economici, culturali o storici della vigna e del mondo del vino: materiali e utensili, la storia del vino o il vino nella storia, collezioni di bottiglie, spettacoli multimediali. I musei del vino offrono numerose esposizioni e ricostruzioni che illustrano il lavoro dei viticoltori e la storia degli utensili vinicoli. Il museo dei vigneti e del vino d'Alsazia, il più antico di Francia, presenta, nello scenario delle splendide sale del Castello della Confraternita di Saint Etienne, i capolavori dell'arte di costruire botti del  XVII e del XVIII secolo. Quanto all'imperdibile museo del vino della Borgogna, installato nel Palazzo dei Duchi di Borgogna, affascina sia per la presentazione tematica che per i famosi arazzi di Aubusson che vi si ammirano. Molti di questi musei sono installati in antiche cantine. Il museo della vigna e del vino della Basse Auvergne, detto "Cave Madame", valorizza i vitigni regionali meno conosciuti. Il pittoresco Museo dei Vini della Touraine, nelle antiche dispense dell'abbazia di Saint Julien, un edificio del XIII secolo, ospita una mostra generale che presenta gli abiti delle confraternite del vino della regione. Il museo del vino di Parigi, curiosamente ubicato in rue des Eaux (letteralmente: la via delle acque), propone corsi, degustazioni e diverse formule per seminari e ricevimenti. Gli appassionati di utensili antichi non perdano il museo dei vignaioli di Rasteau, presso di Vaison-la Romaine, che conta non meno di 2 500 strumenti d'epoca e una collezione di 2 000 bottiglie, alcune delle quali hanno più di due secoli. Vicino a Reims, il faro di Verzenay sorge nel cuore dei vigneti: un museo della Vigna e dello Champagne che offre una visione insolita dei vigneti "delle bollicine" e una collezione di reperti interamente dedicata al vignoble champenois. Le "maisons du vins". Qui scoprirete la produzione vinicola locale attraverso spazi di scoperta e di incontro con i viticoltori. Le maisons du vin sono gestite da cooperative di produttori. Vere vetrine del mondo del vino, le maisons du vin si dedicano alla promozione delle regioni di produzione. Il loro obbiettivo: permettere ai visitatori di prendere parte a degustazioni informali, e di scoprire vini locali selezionati a un prezzo interessante e idee regalo legate al mondo dell'enologia. Qui troverete inoltre numerosi consigli e una presentazione delle strade del vino. Nella Maison del Beaujolais vengono organizzati corsi di enologia, iniziazione ai segreti del vino e pranzi tipici. In Borgogna, la "maison des Vins" di Mâcon coltiva la sua convivialità e l'autenticità dei vitigni: Pinot, Gamay o Chardonnay. Infolink: www.franceguide.com

SCILIAR E LE SETTIMANE DELLO STRUDEL
Dal 14 al 29 settembre una ghiotta occasione per abbinare il piacere del palato a quello della magia dell'Altipiano dello Sciliar. I pasticceri di alcuni ristoranti rivelano i tanti modi per preparare il tipico dolce altoatesino durante le "Settimane dello Strudel". Alto, basso, di sottile pastasfoglia o di robusta pastafrolla. Classico ripieno di mele, ciliegie, albicocche, pera o uva. O ancora: imbottito di ricotta, semi di papavero. I pasticceri di Siusi, sull'Alpe di Siusi - Altipiano dello Sciliar (16 km dall'uscita Bolzano nord dell'A22 Modena-Brennero) sono maghi riconosciuti nella pasticceria altoatesina a preparare mille e una variazione sul tema Strudel. Lo Strudel ha origine austriaca (Strudel sta ad indicare un dolce arrotolato), ma Siusi diventa il "regno" dello strudel dal 14 al 29 settembre, quando i pasticceri insegnano a prepararlo. Anche se la ricetta originale più classica è quella di mele (Apfelstrudel), i cuochi conoscono infinite interpretazioni. Se amate i dolci, non perdete questa bella occasione. I pasticceri svelano piccoli trucchi del mestiere, come quale tipo di farina scegliere, quanto deve attendere la pasta, in che modo ottenere una sfoglia sottile come un velo o il profumo speziato, e così via. Siccome si conserva bene in frigo (anche una settimana), si può portare a casa il "frutto" della lezione. Tra una lezione e l'altra si va a smaltire qualche fetta in più passeggiando lungo i sentieri del Parco Naturale dello Sciliar. Qualche esempio di proposta vacanza durante le "Settimane dello Strudel"?: Tre giorni di vacanza ad esempio in un hotel a tre stelle, mezza pensione, lezioni di strudel, circa 200 euro. Se si sceglie di alloggiare in un maso si spendono: 30,98 euro al giorno per un appartamento per due persone. Informazioni: Associazione Turistica Siusi allo Sciliar www.sciliar.com

MOSTRA "SAPOR D'OLIO" - ABBAZIA OLIVETANA A RODENGO SAIANO (BRESCIA), 27-29 SETTEMBRE 2003
L'olio extravergine di oliva oltre ad essere buono è anche il condimento più salutare e genuino che esiste. A questo re della tavola e della dieta mediterranea è dedicata la seconda edizione della rassegna "Sapor d'olio", la mostra mercato e giornate di studio sugli Oli D.o.p. del Nord Italia promossa dall'Assessorato alle Attività Produttive del Comune di Rodengo Saiano in collaborazione con l'sssessorato provinciale di Brescia all'Agricoltura, l'assessorato comunale al Turismo, Promozione Franciacorta e AIPOL, con il patrocinio dell'assessorato all'Agricoltura della Regione Lombardia e della Camera di Commercio di Brescia - UNAPROL. Partendo dalla considerazione che l'olio italiano è sempre più il protagonista di una grande crescita qualitativa e ormai sono numerose le persone che sanno distinguere tra un olio piccante e un olio fruttato, tra un ligure e un siciliano, un toscano da un lombardo, la rassegna "Sapor d’Olio" ospiterà una selezione dei migliori oli extravergine d'oliva, insigniti dal marchio D.o.p., e prodotti nel Nord Italia. Affascinante la cornice della rassegna, l'antica Abbazia Olivetana di Rodengo Saiano, in Franciacorta, uno degli angoli più belli della campagna bresciana. Centro di religiosità e cultura da secoli, l'Abbazia si articola attorno a splendidi chiostri: il quattrocentesco Chiostro piccolo è il nucleo primario dell'imponente cenobio attorno al quale si sono sviluppati, nel corso dei secoli successivi, il Chiostro della cisterna (detto anche delle meridiane), il Chiostro grande e i magnifici saloni affrescati dal Gambara, dal Moretto e dal Romanino, principali autori della Scuola Bresciana rinascimentale. La mostra mercato "Sapor d'olio", nata per valorizzare la storica produzione olivicola franciacortese e per promuovere il proprio territorio (vocato non solo alle viti, ma anche agli ulivi, che vi erano coltivati da secoli e che man mano si sono diradati, fino ai giorni nostri, che vedono una prelibata produzione di nicchia), si presenta come un'interessante e prestigiosa vetrina per tutti i produttori di oli extravergine d'oliva del Nord Italia, da quelli dei laghi lombardi, a quelli liguri, insigniti dal marchio D.o.p. , che saranno presenti attraverso i propri consorzi e comitati promotori e di tutela. Significativi anche gli eventi collaterali, per fanno da pendant al Festival del Franciacorta, che si svolge negli stessi giorni a Erbusco: mostre (lungo i porticati del secolare chiostro dell'Abbazia Olivetana verranno installate alcune sculture in legno d'ulivo), degustazioni guidate a cura dell'AIPOL di Brescia (sabato 27, ore 18, costo 5, mentre domenica la degustazione delle 11.30 dedicata ai bambini è gratuita). Sabato 27, fra l'altro, si terrà alle 10.30 un convegno tecnico mentre domenica 28 alle 18 è certamente curioso l'appuntamento-lezione dedicato a un piatto tradizionale e simbolo della zona: il manzo all'olio di Rovato, paese noto in tutta la penisola per il suo antichissimo mercato del bestiame e per i suoi eccellenti bolliti.
ORARI: sabato e domenica ore 10 - 12.30 e 15 - 20, lunedì ore 15.00 - 18. Entrata: gratuita. Informazioni: Promozione Franciacorta, tel. 030/6811005

AL PREMIO CARNIA ALPE VERDE QUEST'ANNO, IL 18 E IL 19 OTTOBRE 2003, È DI SCENA IL FORMAGGIO DI MONTAGNA
Un week-end dedicato alla gastronomia e ai prodotti della  montagna  carnica: il Premio Carnia Alpe Verde, in programma a Tolmezzo (Ud) il 18 e 19 ottobre, sarà dedicato quest'anno ai formaggi di malga e di latteria di montagna e al mondo silvopastorale di cui sono una delle espressioni più autentiche. Le due giornate si preannunciano un appuntamento assolutamente da non perdere per i buongustai, ma anche per chi vuole passare due giorni in totale relax, nella tranquillità della montagna friulana, riscoprendo i sapori veri e genuini di un tempo, che gli artigiani della Carnia hanno saputo preservare dalla minaccia dell'omologazione del gusto. E così sarà possibile scoprire le decine di tipi di formaggio che ancor oggi vi vengono prodotti, d'estate nelle malghe dove vengono portate le mandrie al pascolo da metà giugno a metà settembre, e durante tutto l'anno nei caseifici, ciascuno dei quali porta il nome di una vallata carnica: scuèta (ricotta) affumicata e fresca, formadi frant (frantumato e fermentato assieme al pepe), il tipico latteria Carnia con le sue varie stagionature, gialìns (ricottina affumicata alle erbe), formaggi di malga e latteria freschi, mezzani e stravecchi, caciotte fresche e affumicate, caprini, formaggio salato (messo in salamoia, con 'madri' che hanno decine di anni). Organizzata dall'AIAT della Carnia, in collaborazione con il Touring Club Italiano e la Regione Friuli Venezia Giulia, la manifestazione è stata ideata con lo scopo di valorizzare e salvaguardare i prodotti e i piatti tradizionali della montagna carnica, vero e proprio giacimento gastronomico e culturale, che rappresenta una delle ricchezze di questa zona, dove il turismo si è saputo sviluppare in armonia con l'ambiente e non ha intaccato usi, modi di vita, mestieri tradizionali. In programma "Caseifici e malghe aperti - Alla scoperta di luoghi, sapori e mestieri" (ovvero itinerari gratuiti, con guida, in corriera per visitare luoghi di produzione di latticini, botteghe artigianali, antiche trattorie), una mostra mercato di tutti i formaggi carnici, a cui si affiancheranno prodotti tipici locali, un biciclettata alla ricerca di sapori perduti e Laboratori del gusto organizzati con Slow Food. Ospiti d'onore saranno i formaggi della montagna lombarda e bresciana in particolare, e quelli austriaci della Carinzia Per l'occasione, ristoranti e trattorie prepareranno un piatto tradizionale a base di formaggio al prezzo fisso di 8 euro e gli alberghi delle varie vallate della Carnia proporranno pacchetti week-end particolari: camera doppia con pernottamento e prima colazione a partire da euro 53 (week-end breve, 1 notte) ed euro 103 (week-end lungo, 2 notti). Pernottamento in doppia e prima colazione nei B&B costerà invece euro 43 (week-end breve, 1 notte) ed euro 86 (week-end lungo, 2 notti). Giunto alla sua nona edizione, il Premio anche quest'anno sarà assegnato a 3 personaggi o realtà che si sono contraddistinti per quanto riguarda la tutela e la valorizzazione delle tradizioni e dei prodotti tipici. Lo scorso anno i premi sono stati assegnati allo scrittore Carlo Sgorlon, alla famiglia Santini del ristorante "Dal Pescatore" di Canneto sull'Oglio e al Consorzio Vicenza Qualità. Informazioni: Aiat della Carnia, numero verde 800-249905, www.carnia.it

PROFUMI E SAPORI LARIANI AL GRAND HOTEL TREMEZZO CON DEGUSTAZIONE DI VINI REGIONALI NELLA NUOVA ENOTECA "ESCALE" E PREGIATO OLIO DI OLIVA DEL LAGO
Il Grand Hotel Tremezzo, albergo 5 stelle dal fascino Belle Epoque, nel cuore della famosa "Riviera delle Azalee" sul Lago di Como, propone un soggiorno all'insegna dei sapori genuini e tipici del Lario. Il Lago di Como è una meta ideale per godersi un soggiorno all'insegna del relax circondati da una natura ancora incontaminata, proponendo, per tutti i buongustai, anche un'ottima cucina. In particolare, il Grand Hotel Tremezzo offre ai suoi ospiti una degustazione di vini lombardi nella nuova Enoteca "Escale", aperta anche al pubblico esterno, dotata di una carta di circa 400 vini rossi, bianchi e rosati e di champagne sia italiani sia stranieri (California, Cile, Florida, Francia, Australia). A questa si aggiunge un omaggio di una bottiglia di pregiato olio di oliva del Lago di Como, prodotto dal Premiato Oleificio Vanini di Lenno, di un gusto elegante e morbido, con note di erbe di campo e mandorla; dal colore giallo dorato intenso, ha un sapore lievemente amaro e piccante. SPECIALE TARIFFA "PROFUMI E SAPORI LARIANI" Fino al 30 settembre 2003 euro 900 per la camera doppia standard (2 persone), ad ottobre euro 750 per la camera doppia standard (2 persone). Le tariffe sono comprensive di 3 pernottamenti, prima colazione a buffet, cocktail di benvenuto, 2 cene al Ristorante "La Terrazza", con splendida vista su Bellagio e sulle montagne che circondano il Lago, degustazione di vini regionali all'Enoteca "Escale", 1 bottiglia di pregiato olio d'oliva del lago di Como, 1 biglietto d'entrata ai giardini di Villa Carlotta.
Il Grand Hotel Tremezzo, è un affascinante Palace dei primi del Novecento che si affaccia direttamente sul lago di Como. Situato in un grande parco naturale privato di circa 30.000 mq, è una struttura ricca di fascino dall'atmosfera elegante e rilassata: le grandi finestre, le decorazioni dei soffitti, gli ampi corridoi e la facciata riflettono il caratteristico stile Liberty, gli ambienti interni sono raffinatissimi, arredati con pregiati pezzi d'antiquariato. A disposizione degli ospiti tre raffinati ristoranti - di cui uno nel superbo balcone con vista sul lago - che propongono sia piatti della cucina tradizionale italiana fusi con elementi internazionali, sia tipiche specialità regionali.
Informazioni: www.grandhoteltremezzo.com

FERRARA FA FESTA "AGLI ZUCCONI"
Appuntamento a novembre nella raffinata città estense per godersi la divertente sagra "La Zucca in festa" nelle intriganti proposte dell'Albergo Annunziata. La zucca è come il maiale: non si butta via niente. E questa regina delle tavole ferraresi, "Sua Maestà la Zucca Gialla" è la protagonista di tante ricette gustose e tutte da scoprire. Un giusto riscatto e decisamente una bella rivincita per l'innocente, generosa pianta il cui frutto viene usato da sempre come termine di paragone dispregiativo. E' con questo spirito, nel pieno recupero delle tradizioni estensi, che i cuochi dei ristoranti di Ferrara nel mese della zucca si prodigheranno per eseguire le infinite varianti culinarie che prevedono l'impiego della signora dei ripieni. E allora Zucca alla certosina (con cannella, alloro, formaggio, prugne e uva sultanina), zucca fritta con rosmarino e pancetta, zucca in polpettine di starna, nelle lasagnette, con il brasato. Per rendere ancora più invitante una visita a Ferrara sotto il segno della zucca Zeno Govoni, patron di un luogo carico di storia e di eleganza - l'Albergo Annunziata - ha ideato l'offerta: "Grande onore alla Zucca". La proposta, valida tutti i giorni del mese, comprende il pernottamento in camera doppia con prima colazione a buffet, la "mappa delle botteghe dei vecchi artigiani", il noleggio gratuito della bicicletta e una cena "Sua maestà la zucca" in uno dei ristoranti del centro, bevande incluse (acqua e vino) al costo di 190 euro. Per informazioni e prenotazioni: Albergo Annunziata (4 stelle) www.annunziata.it

BEST WESTERN CONQUISTA VICENZA
Obiettivo raggiunto per Best Western. La più grande catena alberghiera italiana - con 140 alberghi e oltre 9.500 camere - accresce ulteriormente la sua leadership in Veneto con l’acquisizione di un nuovo albergo a Vicenza. La catena, già presente con 19 alberghi nelle principali aree commerciali e leisure, come Verona, Venezia, Padova, Lido di Jesolo, Chioggia, ha acquisto nel 2002 due strutture a Castelfranco Veneto e Torri del Benaco e, con l’ingresso di Vicenza, completa il piano di sviluppo sulle località commerciali della regione, portando a 20 gli hotel presenti sul territorio. A scegliere Best Western nel panorama dei marchi alberghieri internazionali è L’hotel Tre Torri di Vicenza, elegante e moderno 4 stelle situato ad Altavilla Vicentina, in posizione strategica a pochi chilometri dalla Fiera e dal Centro Storico. “L’hotel Tre Torri costituisce il “tassello” che va a completare l’offerta commerciale del gruppo nell’area Veneta - afferma Erminia Donadio, Responsabile Sviluppo di Best Western Italia. Vicenza è un’importante località business che rientrava da tempo nei nostri piani di sviluppo e ora i nostri sforzi saranno diretti su Cortina D’ampezzo, località di grande interesse per il comparto leisure. Inoltre, riteniamo che questo ingresso sia particolarmente positivo anche perché si incastra perfettamente all’interno di un ampio progetto strategico volto tanto alla crescita quantitativa, quanto qualitativa, della catena. Questa struttura, che ha appena siglato il passaggio alle quattro stelle, ha le caratteristiche e lo spirito giusto per cogliere e sfruttare al meglio le opportunità e i vantaggi derivanti dall’affiliazione a Best Western.” Il Best Western Hotel Tre Torri, costruito nel 1974, è di proprietà della famiglia Zago che lo gestisce dal 1999, impegnandosi attivamente in una attività di rinnovamento della struttura che ha interessato le camere, 93 in tutto, e alcune aree comuni dell’albergo. Oggi, l’albergo è una moderna struttura dotata di ogni comfort. Le camere, progettate e disegnate dall’architetto veronese Stefano Bindinelli, sono il fiore all’occhiello del Best Western Hotel Tre Torri e sono il segno dell’attenzione della proprietà verso la valorizzazione delle bellezze e degli artisti locali. Gli spazi, ampi ed eleganti, ospitano, infatti – modi galleria d’arte - numerosi quadri di artisti vicentini che hanno rivisitato Vicenza e provincia animati dalla passione per il proprio territorio. Tutte le camere, inoltre, sono completamente insonorizzate e dotate di collegamento ad Internet con tastiera a raggi infrarossi. Altra perla dell’albergo è il ristorante “L’altro Penacio”, interprete e promotore dei sapori dei Colli Berici. Alla guida del locale c’è Enzo Giannello, in arte Penacio, uno dei grandi nomi della cucina vicentina. Punto di riferimento per la clientela d’affari, l’albergo possiede, inoltre, 3 sale meeting dotate delle più moderne tecnologie e adatte per realizzare piccoli incontri e grandi riunioni fino a 120 persone. “L’ingresso in Best Western si inserisce all’interno di un percorso di qualificazione dell’offerta già iniziato nel 2000 con la ristrutturazione dell’albergo - afferma Oscar Zago, Proprietario e Direttore del Best Western Hotel Tre Torri. Crediamo, infatti, che far parte di Best Western, oltre a migliorare la nostra visibilità a livello internazionale, sia anche una garanzia dal punto di vista qualitativo. Abbiamo ulteriormente arricchito i nostri standard di servizio e le nostre dotazioni - un esempio sono gli orologi e i bollitori in camera - e ogni anno ispettori certificati effettueranno un controllo qualità a garanzia del servizio offerto ai clienti. Inoltre, i principali alberghi 4 stelle di Vicenza fanno parte di catene alberghiere e questo passaggio è stato necessario per competere efficacemente sulla concorrenza locale ”. “Aderire a Best Western significa anche un maggiore supporto in termini di visibilità su tutte le nostre attività - continua Zago, anche Presidente del Consorzio di Promozione Turistica di Vicenza e Provincia. Abbiamo per esempio messo a punto una serie di servizi per il turismo sportivo, perché Vicenza, oltre ad essere un importante snodo commerciale, è anche una città ricca di bellezze e di servizi da promuovere”. L’albergo è, infatti, collegato a numerosi campi da golf della zona (Golf Club Colli Berici, Golf Club Venezia Lido, Golf Club Verona "Cà degli Ulivi) e organizza pacchetti promozionali speciali con sconti sui green fee. Fa parte, inoltre, dell’Italy Bike Hotel e costituisce un punto di partenza per escursioni e attività sportive nella zona del Vicentino, offendo servizi ad hoc per gli appassionati della bicicletta e della mountain bike: deposito, ristorazione speciale, guide con i percorsi, lavanderia per l’abbigliamento sportivo, officina riparatori, assistenza medica e fisioterapica, area fitness con massaggiatori.

"FRANCIACORTA IN TAVOLA", CORSO DI DEGUSTAZIONE CON LA TAVOLOZZA IN MANO PRESSO LA TENUTA MONTE ROSSA DI BORNATO (BS), DOMENICA 28 SETTEMBRE 2003
Nella tenuta Monte Rossa di Bornato (Bs), domenica 28 settembre 2003 lezioni di gusto per conoscere il Franciacorta e i suoi abbinamenti gastronomici, classici e innovativi. Sperimentare, gustare. Anche osare, ma sempre con buon gusto. Comunque divertendosi. Con una sorta di scherzosa provocazione, Monte Rossa - azienda storica della Franciacorta, fra le prime a intraprendere, oltre 30 anni fa, la strada della produzione di bollicine di qualità - offre agli appassionati un’occasione unica: provare 'sul campo' come il Franciacorta (per troppo tempo relegato a vino da stappare solo per il brindisi finale) è, con le sue varie tipologie, un ottimo compagno per tutto il pasto. Un compagno certamente piacevole, in grado di 'conversare' con primi e secondi piatti, con il pesce come con la carne... insomma, capace di dire la sua, armonizzando nel vasto discorso di sinergia tra cibo e vino, il dolce come il salato, l'acido come l'amaro. Con un approccio informale e schietto, Emanuele Rabotti lancia quest'idea che, concretizzandosi in un corso di degustazione vero e proprio chiamato "Il Franciacorta in Tavola", offre a tutti gli appassionati alcuni suggerimenti per poter conoscere e apprezzare meglio tutte le sfumature e le sensazioni che le bollicine possono regalare. Partendo dal principio del piacere e, sfatando i canonici divieti e tabù rispetto agli abbinamenti alimentari, Monte Rossa propone un approccio con i Franciacorta, in una sorta di "gioco del piacere2 dove, il vero protagonista non è tanto il vino, il cibo o l'abbinamento, ma il degustatore stesso, gioiosamente libero di scegliere l'abbinamento che più lo ispira, lo incuriosisce, lo diverte. 'Master' in questo gioco del piacere saranno Giacomo Mojoli, vicepresidente di Slow Food, e lo stesso Emanuele Rabotti. Il corso di degustazione si terrà domenica 28 settembre, con inizio alle 10,30. Durerà circa 3 ore e avrà luogo nella preziosa cornice della foresteria dell'azienda Monte Rossa, che si trova nell'antico borgo di Bornato (Bs), sulla cima dell'omonimo colle, da cui la vista spazia a 360° su un panorama mozzafiato. Cuore della tenuta è la villa padronale, cinquecentesca, con affreschi e scalinata scenografica in marmo decorata da statue, una delle più significative dimore storiche della campagna bresciana. "Il Franciacorta in Tavola" si articolerà in due momenti distinti. Nella prima parte teorica, i relatori spiegheranno le regole per un corretto abbinamento cibo-vino, le tipologie del Franciacorta e i suoi abbinamenti più 'di grido'. La seconda parte del corso sarà invece dedicata esclusivamente alla sperimentazione 'sul campo'. Un piatto classico, uno innovativo e uno simpaticamente definito da Emanuele Rabotti azzardato, realizzati dallo chef del Ristorante Due Colombe di Rovato Stefano Cerveni, verranno abbinati ai Franciacorta Brut, Extra Brut, Satèn, Brut Rosè, Sec e Cabochon. Ai partecipanti verrà fornita una 'tavolozza del degustatore', sulla quale potrà fissare - a mo' d'artista - il bicchiere di Franciacorta, il piatto con i cibi d'abbinare e anche block notes e matita per fissare pensieri, sensazioni gustative ed emozioni. Al termine del corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione. La prenotazione è obbligatoria e la quota di partecipazione è di 45 Euro. Per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere direttamente a Monte Rossa: tel. 030/7254614 www.monterossa.com

DAL 9 AL 12 OTTOBRE A MORBEGNO (SONDRIO) LA 96° MOSTRA DEL BITTO. TANTE LE NOVITÀ LEGATE QUEST'ANNO ALLA TRADIZIONALE E QUASI CENTENARIA  MOSTRA DEL BITTO Come sempre, sua Maestà il Bitto e la sua corte di vini, bresaola, pizzoccheri, miele e mele accompagneranno i visitatori incontro alle tradizioni, alla storia e alla cultura di Valtellina e Valchiavenna, attraverso degustazioni guidate, aree vive popolate di animali, corsi di mungitura, corsi di cucina, esposizioni di prodotti tipici e di artigianato locale, spettacoli ed eventi collaterali. Ma in questa nuova edizione sarà dato sempre maggior spazio alla riscoperta delle origini: l'ormai centenaria Mostra del Bitto, nata all'inizio del secolo per premiare le forme migliori prodotte sugli alpeggi della Val Gerola, si collocava inizialmente in un contesto "contadino e montano" strettamente regolato dalle stagioni. Ecco perché proporremo nel 2003 "Le Quattro Stagioni del Bitto": sul perimetro della piazza dei Sapori verranno ricostruiti gli scorci più tipici dei paeselli di montagna, contestualizzati secondo le diverse stagioni dell'anno, animati dai mestieri che gli abitanti erano solite fare all'approssimarsi dell'inverno, oppure all'arrivo della primavera o in estate.  E' così che potremo assistere alla battitura delle castagne, alla fabbricazione degli sci o degli zoccoli di legno, all'affienamento... Quest'anno verrà presentata anche un'iniziativa unica nel suo genere: la mostra "Tipicamente". 12 artisti dell'associazione "Arte da Mangiare" (www.artedamangiare.com) daranno vita a un'esposizione di opere realizzate con le materie prime tipiche della gastronomia valtellinese: formaggi, bresaole, grano saraceno e tanti altri ingredienti verranno assemblati non in gustose ricette, ma in vere e proprie opere artistiche allestite per il pubblico durante la Mostra del Bitto nell'esposizione "Tipicamente" e daranno poi vita a un catalogo che verrà presentato in autunno presso la New York University. Perché il prodotto tipico può davvero essere considerato "Arte"... in tutti i sensi! La Valtellina è da secoli conosciuta come territorio montano dedito all'allevamento e all'agricoltura: l'arte casearia, dalla produzione estiva alpestre del famosissimo Bitto D.O.P., originario della Val Gerola, alla lavorazione del latte di fondovalle, nel periodo invernale, la viticoltura sui dolci declivi delle Alpi Retiche, l'apicoltura di montagna, la coltivazione delle mele e del grano saraceno (da cui si ottengono i conosciutissimi pizzoccheri) sino alla tradizionale carne essiccata o Bresaola della Valtellina. Il paesaggio valtellinese ci conduce naturalmente al mondo dei sapori; proprio alle porte della Valtellina si aprono i due versanti laterali della Valle, il versante retico intessuto dalla presenza caratterizzante della vite e quello orobico dominato da boschi e alpeggi: vino e frutta dalla parte soliva, allevamento e pastorizia dall'altra. Ecco allora che i prodotti valtellinesi e tante specialità montane della Lombardia verranno esaltati durante la XIII Fiera dei Prodotti della Montagna Lombarda. E quest'anno la Mostra avrà anche un'ospite gradito: i prodotti del Canton Ticino, area della Svizzera confinante con l'alta Valtellina e affine a essa per ambiente montano e lavorazioni agroalimentari, saranno protagonisti della I° Rassegna eno-gastronomia dei "Sapori Insubrici". Tradizioni a confronto, dunque, grazie a un'esposizione di prodotti biologici appartenenti elvetici, dai formaggi conosciuti in tutto il mondo allo yogurt, dai cereali alle confetture. La bella cittadina di Morbegno, durante la Mostra del Bitto, sarà inoltre sede del 6° appuntamento con la manifestazione "Morbegno in Cantina" (week-end 3-5/10 e 10-12/10): la rassegna enologica, promossa dal Comune di Morbegno in collaborazione con il Consorzio Turistico Porte di Valtellina, forte delle 25mila presenze dell'edizione 2002, ripropone una formula ormai collaudata che turisti e residenti hanno dimostrato di apprezzare. Si apriranno le porte di oltre venti antiche cantine nelle quali faranno bella mostra di sé straordinarie offerte di vini valtellinesi: dal Vagella al Grumello, dal Sassella all'Inferno fino al pregiatissimo Sfursat. Tra le tante novità, anche il progetto "Fattoria Amica": la ricostruzione di una vera e propria fattoria all'esterno del Polo fieristico permetterà a grandi e bambini di avvicinare e conoscere dal vivo tanti animali che oggi i più piccoli vedono solo in TV: mucche, cavalli, capre...  E sempre nell'ottica di far cultura delle origini delle produzioni agroalimentari tipiche, anche in questa edizione verranno allestite le "Vive" nelle quali sperimentare in diretta tante attività della cultura contadina. Infine, per offrire ai visitatori un'occasione per concedersi un weekend o magari anche qualche giorno di vacanza durante tutto ottobre, verrà inaugurato il "Mese dei Sapori": petali di Bresaola carpacciata, insalatina di Bitto all'agro, crespelle di grano saraceno al Bitto e crudo, filetto di maiale affumicato con scaglie di Bitto vecchio e funghi porcini, costolette di cervo al ginepro, pizzoccheri, Sciatt... Sono soltanto alcune delle succulente specialità valtellinesi e valchiavennasche, tema dominante dell'Ottobre Enogastronomico realizzato grazie al coinvolgimento di ristoratori e albergatori del comprensorio e che proporrà menu fissi di cui il Bitto e i prodotti tipici della valle saranno protagonisti indiscussi. Naturalmente, come l'anno scorso, il centro della caratteristica cittadina di Morbegno e il Polo Fieristico in cui avrà luogo la Mostra del Bitto, saranno collegati tramite carrozze e trenini elettrici, in modo da offrire al visitatore una panoramica completa della zona e delle varie iniziative che la animeranno. Sede della manifestazione: Polo Fieristico di Morbegno, via Passerini 7/8 - Tel. 0342615502. Orari Mostra del Bitto: giov. 18-22/ ven.e sab. 9-23/ dom. 9-22. Prezzo d'ingresso: 4 euro. Info pubblico: Consorzio Turistico "Porte di Valtellina" Tel. 0342.601140 www.mostradelbitto.it

XII EDIZIONE FESTA DEL RISO ITALIANO DI QUALITÀ, 20-21-22 SETTEMBRE 2003
Sabato: dalle 11 alle 23
Domenica e Lunedi: dalle 11 alle 18
La Festa del riso italiano di qualità è l'appuntamento che richiama nel secolare parco del Castello di Desana (Vercelli) migliaia di persone, produttori, ristoratori ed esperti per valorizzare un tesoro della nostra agricoltura. La rassegna, organizzata dall'Azienda Agricola Tenuta Castello in collaborazione con I Ristoranti della Tavolozza, si svolge dal 20 al 22 settembre 2003, il biglietto di ingresso è rappresentato dall'acquisto di un sacchetto di riso del valore di euro 8. Il programma della manifestazione è ricco di appuntamenti che spaziano dalla cultura all'enogastronomia. Nel Parco del Castello sarà presente una selezione di prodotti enogastronomici di qualità, la Festa del riso italiano fornirà quindi l'occasione per conoscere specialità provenienti da tutta Italia e acquistarle direttamente dai produttori. Novità di questa edizione è una nutrita presenza di artigiani che daranno dimostrazione delle loro tecniche di lavorazione: dal legno alla ceramica. Saranno tre giorni di assaggi, degustazioni guidate, tante prelibatezze e ghiottonerie da bere e da mangiare in nome delle varietà tipiche di riso italiano e dei prodotti di qualità. Durante tutta la kermesse funzionerà, a cura de I Ristoranti della Tavolozza, un buffet di assaggi di ricette di riso, da quelle della tradizione a quelle più innovative. Coinvolgente è il calendario degli avvenimenti. Sabato 20 Settembre 2003, apertura della manifestazione e dei festeggiamenti in occasione del millennio del Castello di Desana. Per la prima volta, il Parco del Castello sarà illuminato e i festeggiamenti continueranno fino alle ore 23 con intrattenimenti musicali. Domenica 21 Settembre 2003, fitto e' il programma degli avvenimenti: esibizione del Gruppo Corale Folk "Ciar d'la Valara" di Trino Vercellese e del Gruppo Mastri Fisarmonici di Vercelli;  presentazione della VII Edizione dei Libri da gustare 2003 alla presenza di alcuni degli autori; goloso calendario di degustazioni e intrattenimeti vari. Lunedi 22 Settembre 2003: Finale del II Concorso gastronomico Internazionale Riso non a caso organizzato tra gli Istituti Alberghieri Italiani e con la partecipazione di alcuni Istituti Europei. Il Concorso è stato organizzato dal Consorzio di Tutela varietà tipiche di riso italiano e dalla Provincia di Vercelli in collaborazione con la Regione Piemonte, l'Associazione I Ristoranti della Tavolozza ed il Gruppo Sambonet-Paderno. Il parco della Tenuta Castello si trasforma in una grande cucina all'aperto dove gli allievi dei 15 Istituti Alberghieri finalisti preparerano per una giuria d'eccezione le loro ricette. Seguirà la premiazione. Airone d'argento: Il Consorzio di tutela delle varietà tipiche del riso italiano premierà con l'Airone d'argento un giornalista, uno chef e una testata giornalistica che si sono adoperati con la loro opera nella divulgazione e promozione del riso italiano di qualità.
Novità della V Edizione è l'introduzione del riconoscimento anche per le testate giornalistiche. I premiati dell'Edizione 2003 sono: Davide Paolini (comunicatore o come meglio ama definirsi "gastronauta", ha trasformato il cibo in medium di comunicazione), Massimiliano Alajmo (ristorante Le Calandre a Sarmeola di Rubano, provincia di Padova, il più giovane chef premiato dalla Guida Michelin con le prestigiose tre stelle), Linea Verde di Rai 1, tradizionale appuntamento della domenica con l'Italia verde in compagnia di Guido Barendson. Dire...terra: Consegna del riconoscimento assegnato dall'Associazione Culturale Ca dj' Amis I Ristoranti della Tavolozza a tre personaggi che si sono particolarmente adoperati nella difesa e nella promozione delle migliori tradizioni culturali legate alla terra nei suoi valori intrinsechi, alle sue produzioni tipiche, alla ricca e variegate umanità agricola. "Dire...terra" verrà assegnato a: Paolo Marchi, curatore della pagina Affari di Gola del quotidiano Il Giornale, collaboratore di importanti testate come Panorama, Gente Viaggi, Civiltà del bere con la seguente motivazione: "raffinato interprete della 'gola' degli Italiani"; Gianfranco Quaglia, responsabile edizione Novara e Verbano Cusio Ossola del quotidiano La Stampa con la seguente motivazione: "esperto comunicatore di sentimenti agricoli, in particolare legati alle 'terre del riso'"; Bruno Gambacorta, ideatore della trasmissione Eat Parade Rai 2 con la seguente motivazione: "brillante divulgatore degli appuntamenti del gusto più veri e vitali". I visitatori della Festa del Riso di qualità hanno la possibilità di partecipare ai festeggiamenti in occasione del Millennio del Castello di Desana e precisamente: la prima Esposizione Numismatica Nazionale sulle monete contraffatte d'epoca (sabato 21 settembre 2003), "Veramente false": nella Sala del Camino mostra della zecca dei Tizzoni con esposizione domenica 22 settembre degli originali. "Spiccioli di storia" nel parco del Castello alcune postazioni racconteranno la storia del luogo attraverso le monete.

"PEDALAR GUSTANDO" LE PRELIBATEZZE DEI COLLI REGGIANI, DOMENICA 7 SETTEMBRE 2003
Immergersi nella bellezza dell'entroterra reggiano, trascorrere una giornata sulle due ruote alla scoperta di un territorio ricco di arte e di tradizioni enogastronomiche, visitare agriturismi, aziende vinicole e acetaie per portare via con sé un po' degli aromi e dei sapori di questa terra. Gli appassionati di cicloescursionismo e di gastronomia potranno fare tutto questo domenica 7 settembre, prendendo parte alla pedalata "Su e giù tra castelli e sapori di Reggio Emilia", ultima tappa di "Pedalar gustando", la serie di itinerari in bicicletta organizzati dalla Strada dei Vini e dei Sapori Colline di Scandiano e Canossa per far conoscere il patrimonio artistico ed enogastronomico di un' affascinante fetta di Emilia. E sono tanti i tesori che offre questa terra così generosa, dal Parmigiano Reggiano all'erbazzone, dall'aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia ai prelibati salumi, dal Lambrusco al Bianco Colli di Scandiano. L'appuntamento è fissato alle ore 9 a San Polo, punto di ritrovo per partire alle 9.30 alla volta di un percorso di media difficoltà che si snoderà tra il Castello del Bianello, dov'è prevista una sosta con visita guidata, Quattro Castella e Bibbiano. Nel corso della giornata si avrà la possibilità di fermarsi all'Azienda Agricola Venturini Baldini, al Caseificio Rubbianino e alle Cantine Fantesini, per gratificarsi degustando le prelibatezze di produzione locale e fare qualche irrinunciabile acquisto. Un furgone che accompagna gli escursionisti provvederà poi al trasporto dei prodotti comprati. Per informazioni: Strada dei Vini e dei Sapori Colline di Scandiano e Canossa (RE) www.stradaviniesapori.re.it

L'EFFETTO VACANZA - BENESSERE AL RITZ RIENTRO… E MI TRASFORMO!
L’estate è acqua e sole, feste e viaggi, energia e passione. Settembre è invece un mese aristocratico, un mese per concentrarsi su sé stessi, per curarsi ed amarsi. Un mese seducente da dedicare al nostro corpo: un dono della natura ma anche il frutto di costanti attenzioni e cure. Infatti se adesso siete in splendida forma lo dovete all’effetto combinato del relax, del sole, dell’aria buona, del massaggio delle onde…insomma il mare, con i suoi infiniti benefici e segreti, ha agito da cosmetico. Volete prolungarne gli effetti? Settembre al Ritz, per recuperare momenti per noi stessi e con noi stessi . La tentazione finalmente soddisfatta………… Coccolarsi Luxus by Marie Galland: in 5 fasi il trattamento superlativo per il viso, un’ora e mezza di piacere e di totale rinnovamento 3 calchi modellanti al seno: tonicità e turgore per i trattamenti beauty del…rientro 3 massaggi termali tonificanti; Uso delle piscine termali dalle 8 alle 23; Euro 231,50 (soggiorno minimo consigliato 4 giorni). Il desiderio finalmente appagato……….. Ricaricarsi: 1 Cocoon viso per pelli stressate; 1 massaggio olistico per un ritrovato equilibrio interiore; 2 shiatzu per fare scorta di nuove energie; Uso delle piscine termali dalle 8 alle 23; Euro 184,00 (soggiorno minimo consigliato 3 giorni). Guardare e lasciarsi vedere……… Abbondonarsi: 2 fanghi maturi detossinanti + doccia termale + incontro con il direttore sanitario; 2 massaggi in vasca termale con ozono galvanizzante; 1 massaggio levigante ai sali del Mar Morto; 1 on zon su, antico massaggio taoista del piede; Uso delle piscine termali dalle 8 alle 23; Euro 180,00 (soggiorno minimo consigliato 4 giorni). Il rientro dopo la pausa estiva può richiedere l’impiego di notevoli energie, sia in famiglia sia nell’ambito professionale. Chi deve riprendere un ritmo sostenuto, ma non vuole perdere i risultati regalati dalle vacanze, può affidarsi al nostro centro benessere. Concedetevi anche un solo fine settimana a prezzo speciale! Acquistando, dal 5 settembre al 5 ottobre, uno dei pacchetti suggeriti: Pensione completa al giorno e per persona: In camera doppia “Elegant”: 98,00 euro; In camera singola “Elegant” : 104,50 euro; Infolink:
www.Abanoritz.it

AL VIA I CAMPIONATI MONDIALI DI SCI D’ERBA ALLESTIMENTO IN TEMPI RECORD PER LA KERMESSE IN PROGRAMMA DAL 9 AL 14 SETTEMBRE IN PRESOLANA
Gli Azzurri superfavoriti Dopo Sankt Moritz e la Val di Fiemme, scatta l’ora della Presolana. Dopo i Mondiali di Sci Alpino e quelli di Sci Nordico sono, infatti, al nastro di partenza i Mondiali di Sci d’erba che dal 9 al 14 settembre prossimo saranno di scena sulle piste del Donico, al Passo della Presolana (Bg). L’evento, al quale hanno dato la loro adesione oltre 100 atleti provenienti da 16 Paesi, è stato reso possibile- dopo l’inaspettato forfait dell’Iran, per ragioni di carattere politico- grazie alla task force organizzativa di tre sci club lombardi, il Gav Vertova, lo Sci club Sport 2 e lo Sci club Milano che in meno di tre mesi è riuscita nell’intento di garantire all’evento un adeguato supporto tecnico-logistico. Per una settimana, la Presolana- ma più in generale gli appassionati di questo sport- potranno vedere da vicino e gustarsi le performance degli atleti azzurri, che come ha sottolineato il direttore agonistico della Nazionale Italiana di Sci d’Erba, Riccardo Tanghetti “Dopo una stagione brillantissima, possono cogliere sulle montagne bergamasche successi prestigiosi e appesantire il medagliere”. Nella conferenza stampa di presentazione, tenutasi presso la Sala Consigliare della Provincia di Bergamo,valerio Bettoni- nella sua duplice veste di presidente della Giunta Provinciale e del Coni Bergamasco, ha espresso al comitato organizzatore presieduto da Carmelo Ghilardi, la sua più viva soddisfazione per l’organizzazione dell’evento: “Anche questa- ha sottolineato nel suo intervento di saluto- è una manifestazione sportiva che si va a collocare nel ricchissimo panorama di eventi che la Bergamasca ha ospitato quest’anno”. Dopo i saluti dell’assessore provinciale allo sport e cultura Tecla Rondi e del vice Prefetto dottor Pomponio, è toccato a Carmelo Ghilardi , presidente del Comitato Organizzatore, oltre che consigliere federale Fisi prendere la parola: “Ci è stata offerta questa opportunità solamente a fine maggio, dopo la defezione dell'Iran a cui erano state assegnate inizialmente le gare, e dopo un momento di esitazione abbiamo accettato con piacere. Lo sci d'erba è considerato uno sport minore ma possiede una grande tradizione ed aspira addirittura a diventare disciplina olimpica nel volgere di qualche anno”. “La pista è impegnativa e assicura grande spettacolo - prosegue Riccardo Tanghetti, direttore tecnico della squadra azzurra -, l'atleta che si assicurerà l'oro sarà sicuramente degno di essere considerato il campione”.I favoriti? Jan Nemec fra i maschi e Ingrid Hirschhofer fra le donne, entrambi vincitori della Coppa del mondo che si è conclusa domenica scorsa a Nove Mesto. L'italia si presenta all'appuntamento con le carte in regola per ben figurare, azzurri ed azzurre (la cui lista dei convocati verrà comunicata lunedì prossimo) sono in grado di centrare la medaglia in tutte le gare previste. Con un occhio di riguardo ai bergamaschi che hanno in Juri Donini e Pietro Guerini le punte di diamante. Bergamo, 3 Settembre 2003 Il Calendario - Martedi' 9 Settembre: Arrivo atleti. Mercoledi' 10 Settembre: Ore 9.00/12.00: allenamenti squadre; Ore 18.30: cerimonia di apertura. Giovedi' 11 Settembre: Ore 10.30: Prima manche slalom maschile e femminile; Ore 13.30: seconda manche maschile e femminile; Ore 18.00: premiazioni. Venerdi' 12 Settembre: Riposo. Sabato 13 Settembre: Ore 10.30: prima manche maschile e femminile; Ore 12.30: seconda manche maschile e femminile; Ore 18.00: premiazioni. Domenica 14 Settembre: Ore 11.00 Supergigante maschile e femminile; Ore 12.30: premiazioni e cerimonia di chiusura.

ARTE E GIOCO AL GRADARA LUDENS FESTIVAL UN CONVEGNO SULLA DIDATTICA LUDICA E MUSEALE
Sabato 20 settembre il Gradara Ludens Festival, la più longeva manifestazione di giochi italiana, ospiterà il convegno “Il gioco dell’arte e l’arte del gioco”, un’occasione per fare il punto sulle potenzialità e i risultati di un approccio ludico alla didattica. A parlare saranno esperti del settore: responsabili scolastici e di musei, animatori e storici dell’arte, operatori del turismo scolastico e giovanile. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con Sistema Museo, società cooperativa che opera nell’Italia centrale dove offre alle scuole percorsi all’interno dei musei e del patrimonio culturale e ambientale, spaziando dalla ceramica antica al collezionismo scientifico, dalla creazione del libro alla tecnica dell’affresco. Gradara è poi un altro laboratorio privilegiato, che ha saputo coltivare tramite la ludoteca una costante attenzione al turismo scolastico e ai rapporti fra arte e gioco. Il convegno sarà un’occasione per fare il punto sulle proposte e i suggerimenti per costruire itinerari artistici su misura delle diverse scuole, per riflettere sulle problematiche dell’accoglienza e della valorizzazione delle località a forte valenza didattica, escluse dagli itinerari classici. Già dai nomi dei relatori emerge il quadro nuovo di un turismo con esigenze proprie e che dà un nuovo senso a contenitori antichi come i musei: non solo raccolte destinate alla conservazione dell’opera d’arte, ma luoghi di incontro e di scoperta centrati sul gioco, nelle sue diverse forme. I musei ospitano infatti sempre più percorsi tematici, ambientazioni virtuali, cacce al tesoro o gialli interattivi, giochi di ruolo o animazioni creative: modalità che saranno presentate nel convegno e illustrate al pubblico. Il Gradara Ludens Festival, organizzato da Slot, si svolge dal 18 al 21 settembre, dentro le mura medievali di Gradara, a cavallo fra Romagna e Marche. Infolink: www.Gradaraludens.it  - http://slot.Gradara.net  http://www.Sistemamuseo.it

WEEK END AL MUSEO GLI APPUNTAMENTI DI SETTEMBRE
I due appuntamenti con "Notte al Museo" , il 6 e il 20 settembre, segnano il cambio di stagione al "Leonardo da Vinci" di Milano. Con il prossimo fine settimana finisce la settima edizione de "i giardini della scienza", che anche quest'anno è stato uno dei punti di riferimento più significativi per l'estate dei milanesi. Dal 13 settembre riprendono gli appuntamenti di Week End Al Museo, occasione per tornare a scoprire la più ricca collezione italiana di oggetti tecnologici, per partecipare alle attività dei laboratori e per essere coinvolti nelle tante iniziative proposte nel corso della giornata. Ogni mezz'ora un appuntamento differente, permette di visitare tutti gli spazi del Museo e di conoscere da vicino cosa vuol dire "laboratorio". Ai molti appuntamenti consolidati, come le visite guidate, la scoperta del Cyberspazio e la fusione del bronzo, si affiancano le prime novità della stagione. Tutti su Internet, perché non è così scontato che il mondo della rete sia davvero noto e Gioielli, primi passi verso il mondo degli oggetti preziosi che si può conoscere nella Sala dell'Arte orafa, appena ristrutturata. Spazio agli approfondimenti di attualità, con tre mostre che affrontano aspetti diversi della realtà che ci circonda. Matemilano - realizzata dal Dipartimento di Matematica "F. Enriques" è un viaggio nella logica che pervade da sempre la vita degli uomini. Dal 12 settembre. Idrogeno, una strada verso un futuro sostenibile - un percorso per conoscere meglio la via più promettente per avere energia pulita. Bici in giro - dalla Draisina alla Bianchi di Coppi, fino alla spettacolare bici in legno di Tino Sana. Bastano poche suggestioni per ripercorrere la storia del "cavallo d'acciaio". Sabato 13 e domenica 14 - Laboratori aperti : sabato dalle 14:00 fino alla chiusura del museo; domenica dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 14:00 fino alla chiusura del museo: Internet; Carta; Movimento; Bolle. Eventi 14:00 Tutti su internet Lab Internet; 14:30 Visita guidata alle collezioni Ingresso; 15:00 Origami Lab Carta; 15:30 Visita guidata alle collezioni Ingresso; 16:00 Cyberspazio Lab Internet; 16:30 Visita guidata alle collezioni Ingresso; 17:00 Origami Lab Carta; 17:30 Visita guidata alle collezioni Ingresso; 18:00 Regina Margherita Ingresso. Sabato 20 e domenica 21 Laboratori aperti : sabato dalle 14:00 fino alla chiusura del museo: domenica dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 14:00 fino alla chiusura del museo: Leonardo; Energia; Metalli; Bolle; Al di là degli oceani (prenotazione obbligatoria all'infopoint). Eventi: 14:00 La fusione del bronzo Lab Metalli; 14:30 Visita guidata alle collezioni Ingresso; 15:00 Gioielli Lab Metalli; 15:30 Visita guidata alle collezioni Ingresso; 16:00 La fusione del bronzo Lab Metalli; 16:30 Visita guidata alle collezioni Ingresso; 17:00 Gioielli Lab Metalli; 17:30 Visita guidata alle collezioni Ingresso; 18:00 Regina Margherita Ingresso. Sabato 27 e domenica 28 - Laboratori aperti : sabato dalle 14:00 fino alla chiusura del museo; domenica dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 14:00 fino alla chiusura del museo: Movimento; Carta; Metalli; Ceramica; Al di là degli oceani (prenotazione obbligatoria all'infopoint). Eventi - 14:00 La fusione del bronzo Lab Metalli; 14:30 Visita guidata alle collezioni Ingresso; 15:00 Origami Lab Carta; 15:30 Visita guidata alle collezioni Ingresso; 16:00 Gioielli Lab Metalli; 16:30 Visita guidata alle collezioni Ingresso; 17:00 Dall'argilla al vaso Lab Ceramica; 17:30 Visita guidata alle collezioni Ingresso; 18:00 Regina Margherita Ingresso.

TRENTINO:GLI APPUNTAMENTI
Eventi sportivi prestigiosi di atletica e mountain bike, rievocazioni storiche e riflessioni sul passato: 10 settembre, ore 19, Rovereto, Stadio Quercia, 39° Palio internazionale di Atletica Città della Quercia; Folgaria: Appuntamento con la storia 9 settembre: Fra Pietro Daldosso e il Santuario della Madonna delle Grazie. Ritrovo al santuario, ore 16.30, 12 settembre: La chiesetta cinquecentesca di San Valentino. Ritrovo uffici Apt, ore 16. Info: 0464 721133. Storo: Festa dell'emigrazione, 9 - 14 settembre, Incontri, mostre, concerti, riflessioni per ricordare l'impegno, il sacrificio e la tenacia dei nostri emigrati. Info: www.Comune.storo.tn.it Trento: Piazza Duomo, 12-13-14 settembre, 4° Palio delle Contrade Città di Trento, Disfida tra arcieri, corteo in costume, sfilate, teatro di strada. Info: 0461 983880. Moena - Alpe Lusia, 14 settembre, Rampilonga e Rampimidi, Migliaia di biker si affrontano su un percorso di impareggiabile bellezza entrato nella storia della bici. Partenza ore 10.30 da Moena. Info: www.Rampitour.com

LA COPPA DEL MONDO DI BOULDERING AL MART
Quest'anno la tappa roveretana ha trovato una collocazione che renderà ancora più spettacolare l'evento Una nuova parete, un insieme di quattro strutture a forma di lettera, studiate appositamente da Renzo Vettori, per poter essere arrampicate in modo spettacolare, attende gli atleti che dal 12 al 14 settembre si sfideranno nella tappa roveretana della World Cup Bouldering. Blocchi da competizione assolutamente originali, nati da un connubio tra estetica e difficoltà tecnica ed atletica, dove gli ottanta migliori arrampicatori del mondo in campo maschile e femminile si confronteranno in due competizioni. I problemi da risolvere saranno disposti sulle facce di quattro lettere dell'alfabeto: M, A, R e T, lettere che vanno a comporre il nome della struttura dove avrà luogo la competizione, l'avveniristica cupola di cristallo del Mart, il Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto. Una piazza a forma circolare e delimitata dalle mura tondeggianti del polo museale. Una collocazione allo stesso tempo spettacolare e funzionale, per gli atleti - tra di loro l'italiano Cristian Core attualmente in testa alla classifica - impegnati in nuovi movimenti e fantasie sospesi nel vuoto e per gli spettatori, ogni anno più numerosi ed attenti. Le semifinali si svolgeranno venerdì 12 settembre (alle 13 quelle femminili e alle 18.30 quelle maschili), le finali sabato a partire dalle ore 17. Domenica, con inizio alle ore 16, è in programma una gara amatoriale di arrampicata aperta a tutti con tracciati a sorpresa. Info: www.Plasticrock.com 

LA "COPPA D'ORO" SULLE STRADE DELLA VALSUGANA
Domenica 14 settembre le promesse del ciclismo italiano si sfidano per l'onore dei propri direttori sportivi Nata e conosciuta in tutta Italia come la gara dei direttori sportivi, la "Coppa d'oro" di ciclismo si è trasformata nel tempo in un evento che coinvolge l'intera comunità locale borghesana per un intero week end. La 36ª edizione, in programma domenica 14 settembre, sarà preceduta da una serie di iniziative agonistiche e non di ampio respiro. Si comincia venerdì con il triangolare di calcio disputato da stelle dello sport e dello spettacolo per raccogliere fondi da devolvere in beneficenza. Sabato la parola passa agli atleti, prima i Giovanissimi che si contenderanno la "Coppetta d'oro", poi le Allieve che si contenderanno la "Coppa Rosa". Domenica il gran finale con la gara degli Allievi: i migliori quindicenni e sedicenni italiani si daranno battaglia per portare sul gradino più alto del podio il proprio direttore sportivo, il vero vincitore di questa competizione unica nel suo genere. Il percorso della gara, dopo la partenza da Borgo Valsugana, tocca Roncegno, Novaledo, Levico, Pergine, San Cristoforo, Calceranica, Caldonazzo, Tenna, poi di nuovo Pergine e Borgo, Strigno, Scurelle, Telve per concludersi nella stessa Borgo. Il campione d'Italia Enrico Mantovani è il favorito. Chi non è appassionato di ciclismo potrà comunque assistere allo spettacolo pirotecnico di sabato sera o al corteo storico con Farinoti e Semoloti (le due fazioni di Borgo). Sabato si terrà anche un convegno dedicato alla sicurezza dei ciclisti.

LA VENDEMMIA SI FA FESTA
Di Piazza A Rovereto, ottimi vini e piatti prelibati, per festeggiare il raccolto dell'uva Dal 12 al 14 settembre Rovereto celebra nelle vie e nelle piazze più antiche il rito della vendemmia. Tre giorni da dedicare ad un percorso enogastronomico dove si potranno gustare vini e piatti della Vallagarina, terra di castelli e di vigneti, e dei borghi attraversati dalla "Strada del vino e dei sapori". Con oltre cento aderenti (ristoranti, osterie, agritur, aziende agricole e altro) e duecento chilometri di itinerari enogastronomici, la parte vallagarina di questo percorso nazionale ha dato vita ad una vera e propria rete di territorio, un progetto che punta al rilancio delle produzioni locali e alla continua alleanza tra turismo ed agricoltura. Tutti gli esercizi durante i tre giorni della manifestazione saranno in Piazza Damiano Chiesa a Rovereto, a partire dalle 19, per proporre momenti di educazione al vino e di degustazione di prodotti tipici. Le Osterie della Festa della vendemmia sono aperte dalle 19 alle 23. Cinque tappe, cinque menù, per gustare piatti preparati con prodotti di terra e di mare abbinati ai vini. Polenta, strangolapreti, crauti e mele, ma anche cozze e stracotto d'asino. Ogni sera, nelle piazze di Rovereto, si susseguiranno tanti momenti di divertimento e spettacolo: concerti di musica classica, di musica popolare, danza e teatro. Per i più piccoli c'è "L'isola dei bambini", uno spazio creato solo per loro, dove possono dar libero sfogo alla manualità e alla creatività. Info: Apt Rovereto e Vallagarina 0464 430363 Per saperne di più sui prodotti tipici: www.Goodwinetrentino.com

ANDAR PER MOSTRE IN TRENTINO
A Trento e a Mezzolombardo fra rassegne di arte contemporanea e raccolte di disegni Chi visita Trento in questi giorni ha la possibilità di visitare due interessanti mostre: una a Palazzo Trentini dove a partire dall'otto settembre, è allestita la terza (ed ultima) parte di "Arte trentina nel '900", l'altra al Museo Diocesano Tridentino, dove sino al 14 settembre, è esposta una raccolta di disegni inediti di Guido Polo. La rassegna di palazzo Trentini, è composta dalle più belle opere prodotte da artisti locali nel secolo scorso: 115 lavori eseguiti fra il 1975 ed il 2000, una carrellata di altissimo livello sull'arte e la cultura trentine. La mostra resterà aperta sino al 28 ottobre e potrà essere visitata tutti i giorni dal lunedì al venerdì con orario 10- 19 ed il sabato dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19. Ingresso libero. Per info: www.Consiglio.provincia.tn.it A pochi metri di distanza, a fianco del Duomo, le sale espositive del Museo Diocesano Tridentino ospitano i disegni di Guido Polo realizzati tra il 1934 e il 1946, raccolti sotto l'insegna "L'emozione dei luoghi". Scorci di Trento a matita e carboncino e immagini di chiese e palazzi del Trentino, in particolare della Valle di Cavedine, dove l'artista era sfollato durante la seconda Guerra Mondiale insieme alla famiglia. Ma anche quattordici disegni, che fotografano la Trento scomparsa sotto i bombardamenti del 1944, una città diroccata, senza identità. E poi paesaggi, luminosi, ricchi di emozioni, perché dopo la guerra è tornata la speranza. Orario: 9.30-12.30 e 14.30-18. Martedì chiuso. Per info: www.Museodiocesanotridentino.it  A pochi chilometri dalla città, a Mezzocorona, ultimi giorni anche per l'esposizione collettiva d'arte contemporanea "Terra", ospitata a Casa Conti Martini, un'elegante edificio nobiliare nonché ex azienda vitivinicola. Nove artisti, sedici opere esposte fra disegni, installazioni, dipinti ad olio, fotografia, scultura, per rappresentare il legame esistente tra uomo e terra, un legame di necessità e lavoro, ma anche di passione e creatività. Diversi piani di lettura, perché diversa è la provenienza degli artisti: altoatesini Robert Bosisio e Adolf Vallazza; piemontesi Michele De Vita e Gian Piero Viglino; svizzero Romano Lucco Borlera; trentini Claudio Paolini, Gian Luigi Rocca, Albino Rossi e Carlo Sartori. Orario: 17-21 escluso lunedì. Chiude il 14 settembre.

IL SAPORE DELL'AVVENTURA NEL CANYON DEL RIO SASS TANTI BUONI MOTIVI PER VISITARE LA STRETTA VALLE AD UN PASSO DA FONDO, IN VAL DI NON
A pochi passi da Fondo, in Val di Non, c'è un canyon davvero spettacolare. Non si tratta di una ricostruzione in scala degli scenari dove Willy il coyote e Bip Bip si inseguivano nelle pellicole della Warner Bros, ma di una valle strettissima scavata nei millenni dal Rio Sass. Da tre anni la gola è stata attrezzata con passerelle e pannelli illustrativi e ne è nata un'attrazione turistica che calamita centinaia di visitatori ogni settimana. La gita parte dal vecchio mulino ora adibito a centro visitatori, dove si indossano il caschetto, la mantellina e la radio ricevente, ovvero tutta l'attrezzatura necessaria per passeggiare comodi e sicuri nel canyon e ascoltare la voce della guida nonostante il frastuono dell'acqua. Dopo una breve descrizione geologica della zona, ci si avventura sulle passerelle e si osservano l'una dopo l'altra le marmitte dei giganti (grandi vasche erose dai ciotoli che contengono), le pareti tappezzate di alghe rosse (simili quelle che hanno reso famoso il vicino lago di Tovel), i fossili, i calchi, le vecchie case costruite lungo la valle. Oltre alla luminosità, ai colori e alla vegetazione, anche il clima cambia ogni 15 metri; per non dire della larghezza del canyon, che varia dai 30 metri ai 25 centimetri. Dopo aver completato il percorso si ritorna sui propri passi e, con grande sorpresa, ci si accorgerà che, mutata l'angolazione, anche gli ambienti appaiono diversi. D'estate la Cooperativa Lago Smeraldo, che gestisce le visite guidate, organizza fino a 8 escursioni al giorno, nelle bassa stagione il numero cala, ma non esistono periodi di chiusura. Per iscriversi è necessario prenotarsi con almeno un giorno di anticipo. La gita comincia dalla piazza di Fondo dove si può lasciare l'automobile. Per info: Cooperativa Lago Smeraldo 0463 850000 - smeraldo@fondo.It

UN CASTELLO PICCOLO PICCOLO LE CUCINE, LE SALE E IL GIARDINO DEL MANIERO DI AVIO RIPRODOTTE FEDELMENTE IN MINIATURA
A visitare la mostra allestita al Castello di Sabbionara d'Avio e intitolata "Un castello piccolo piccolo" ci si sente un po' come Gulliver quando osservava Lilliput, le sue piccole case, i suoi minuscoli abitanti: sorpresi ma piacevolmente affascinati. Si tratta di una ventina di miniature ispirate al castello e agli ambienti di vita medievali realizzati dall'Associazione Doll's House e Miniature Italiane per il Fai, il Fondo per l'Ambiente Italiano. Tutte rigorosamente in scala 1/12, la proporzione delle famose case di bambola, rappresentano le cucine del castello, la sala del banchetto, il giardino, la Casa delle Guardie, la bottega del maniscalco e del vasaio. Nessun particolare è stato lasciato al caso. Gli artisti si sono documentati su materiale fornito dal Fai e su studi e riproduzioni di vita medievale. Ambienti come le cucine, i salotti, le botteghe di una volta sono quelli preferiti dagli appassionati miniaturisti - l'Admi conta 150 iscritti - perché pieni di oggetti, di cianfusaglie da ricreare in piccolo. Una vera e propria sfida. Per realizzare le opere vengono usati i materiali più disparati: lo snodo di una cannuccia può trasformarsi nel camino di una stufa, i tappi del dentifricio nei vasi dei fiori, ma l'obiettivo è naturalmente di ricostruire ogni pezzo con il materiale di cui è fatto in realtà. Ogni opera è poi corredata di una descrizione dell'ambiente scelto. La mostra è visitabile fino al 2 novembre. Questo l'orario di apertura: 10-13 e 14-18; da ottobre a dicembre 10-13 e 14-17. Chiuso i lunedì non festivi. Info: Fai, Castello di Avio 0464 684453

TAGLIO DEL NASTRO DOMANI A MOENA PER LA PRIMA MARCIALONGA RUNNING
Scatta domenica 7 settembre, da Moena alle ore 9.30 la prima edizione di Marcialonga Running, il nuovo evento proposto dal comitato organizzatore della famosa maratona dello sci di fondo. Un nuovo impegno nel quale sono state profuse molte forze, grazie anche all'apporto fattivo di oltre 200 volontari locali, gran parte delle molte società sportive delle due vallate di Fiemme e Fassa ed in particolare giovani. Quella di domani non vuole essere una delle tante gare di corsa nel panorama podistico, ma una originale proposta di ripercorrere, d'estate, parte del tracciato della gran fondo invernale. Le risposte al richiamo forte della Marcialonga sono state molte, nonostante le tante concomitanze di calendario, e così saranno in 500 ad affrontare i 25,5 chilometri che da Moena vanno verso Cavalese, gran parte semplici appassionati dello sci di fondo e della corsa, in parte anche agonisti dal curriculum pesante, come si addice ad una gara dai profili importanti e che ha tutti i presupposti per diventare un appuntamento di cartello. Filippo Bazzanella, giovane e dinamico segretario generale, e Alfredo Weiss, navigato presidente di Marcialonga, hanno davvero investito molto tempo in questa iniziativa che ha trovato molti alleati, ma anche molti problemi da risolvere, come è logico per ogni nuova gara. Così domani ci sarà un originale confronto fra i campioni della strada e dello sci di fondo. Gli organizzatori hanno confermato la presenza di Giuliano Battocletti, Leonardi e Liuzzo, a cui ieri si è aggiunto Riccardo Baggia ed anche i più rappresentativi atleti di sci di fondo sulle lunghe distanze, con la poliziotta Lara Peyrot che ha siglato la Marcialonga 2003 e la Fis Marathon Cup, a fianco della nuova compagna di squadra, la fiemmese Cristina Paluselli, quindi gli altri fondisti Zanetel, Bordiga e Cattaneo. In gara anche una forte rappresentativa del Gruppo Sportivo Hartmann con Eugenia Bitchugova e altri fondisti. Dunque 25,5 chilometri di corsa, aperti anche ai non tesserati, con un rilevamento sulla distanza della mezza maratona per chi ama le statistiche. Da Moena i concorrenti scenderanno verso Predazzo passando per lo stadio del salto, quindi lungo la pista Marcialonga attraverseranno Predazzo, quindi Ziano, Panchià, Lago e Masi per puntare su Cavalese. Al passaggio dei concorrenti gli organizzatori, con i comitati locali manifestazioni, hanno previsto il saluto delle bande e gruppi locali, proprio secondo lo spirito della Marcialonga. Con un bel percorso, un cospicuo numero di concorrenti, un'organizzazione professionale alle spalle, la Marcialonga Running parte dunque con il piede giusto per diventare "grande".

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