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SABATO
6 SETTEMBRE 2003
MESE 2003
pagina 5
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LA FORTEZZA DI MONOSTOR (UNGHERIA)
Per chi arriva in Ungheria dall'autostrada M1
Vienna-Budapest, è d'obbligo una breve deviazione prima di Gyor per una
visita alla fortezza di Monostor, nei pressi della città di Komarom, una
delle attrattive più interessanti del Paese. Un'occhiata alla storia ci
svela tanti curiosi particolari, ad iniziare dal fatto che i lavori di
fortificazione di Komarom e dintorni iniziarono dopo le guerre napoleoniche
e durarono quasi 70 anni. La costruzione della fortezza di Monostor fu
ordinata dall'imperatore Francesco Giuseppe e progettata dall'architetto
Michael Malz, nel 1850. "Fort Sandberg" - questa la denominazione
dell'epoca - venne costruito secondo le tecniche più moderne dell'epoca;
uno stile di chiara impronta neoclassica, il cancello in ferro battuto e la
struttura ad archi le conferirono poi un aspetto esteticamente molto valido.
Notevoli le dimensioni, su una superficie di circa 18 ettari e con un
sistema di casematte lungo diversi chilometri; vi potevano essere ospitati
dai 10 mila ai 12 mila soldati, ai cui vettovagliamenti provvedevano ben 18
pozzi e 4 forni. Fortunatamente la fortezza non fu mai coinvolta in imprese
belliche, rimanendo così fino ad oggi perfettamente integra nelle sue
strutture. Fra le due guerre mondiali, venne utilizzata come centro
d'addestramento e dopo la seconda guerra mondiale diventò un magazzino per
i rifornimenti delle truppe russe; solo dopo la definitiva ritirata dei
russi dall'Ungheria, poté trasformarsi in monumento nazionale, peraltro
candidato nel 2000 ad entrare nella Lista dei siti Patrimonio Mondiale
dell'Umanità dell'UNESCO. Recentemente, nell'ambito del IV Festival delle
Fortezze, vi è stato inaugurato un nuovo porto, grazie al quale
Monostor farà parte dell'itinerario turistico dei battelli in servizio tra
Budapest e l'Ansa del Danubio. Ciò fa sì non solo che la tratta turistica
diventi più lunga, ma anche che il passeggero possa arrivare direttamente a
Monostor e visitarvi la fortezza. Il turista può scegliere tra diverse
attrattive, come ad esempio escursioni nelle casematte, esibizioni degli
ussari, mostre allestite nell'interno della fortezza. Non da ultimo, a
Monostor si possono anche organizzare convegni, in sale appositamente
arredate. Manifestazioni culturali arricchiscono per tutto l'anno l'offerta
di Monostor, con una vasta scelta di eventi musicali, dalla musica folk al
jazz o all'operetta. Dall'8 al 10 agosto prossimo, la fortezza ospita per la
seconda volta la GIGA, cioè un raduno di automobilisti americani. Il 20
agosto, in occasione della festa di Santo Stefano, considerata in Ungheria
anche come la festa del pane nuovo, si terranno manifestazioni culturali
dedicate alla storia del pane. Innumerevoli, poi, le manifestazioni storiche
militari, che rendono adeguato omaggio al genius loci della fortezza.
Informazioni: Monostori Erod Hadkultura Kozpont Kht. www.fort-monostor.hu
Orario di apertura: dalle 9 alle 17, dal 15 marzo al 31 ottobre; chiuso nel
periodo invernale. Ingresso: 2,5 Euro (per adulti), sotto i 6 anni
l'ingresso è gratuito.
PÉCS (UNGHERIA), SIGNORILI ATMOSFERE DEL TRANSDANUBIO
TRA STORIA, ARTE E CERAMICHE
Tra le popolazioni di lingua tedesca si è soliti dire: "Dem Deutschen
Bécs, dem Ungarn Pécs". Tradotto: i tedeschi hanno Vienna, gli
ungheresi Pécs. Il proverbio, ricordato da Claudio Magris in quel poderoso
viaggio cultural-sentimentale che è il suo Danubio, basta da solo ad
evocare il pregio e l'atmosfera di Pécs, il più grande centro del
Transdanubio meridionale. E se ogni paragone finisce per essere fuorviante
qualora intenda stabilire parallelismi troppo rigidi, certamente non è
improprio richiamarsi a Vienna per segnalare in due battute il livello e il
prestigio turistico-culturale di questa affascinante città ungherese.
Collocata in una felice posizione tra la bella, dolcissima campagna
transdanubiana e il boscoso massiccio di Mecsek, Pécs esprime da un lato la
signorilità e raffinatezza di una città in vario senso chiaramente
occidentale (il confine con la Croazia è appena a 20 chilometri e
l'influsso culturale attuato da Austriaci e Svevi è notevole), dall'altro
quella nostalgia romantica e quella poliedricità di forme e colori che ne
lasciano trasparire sia l'inconfondibile anima magiara, sia il respiro
profondo delle molteplici sue vicissitudini storiche, che hanno conosciuto
anche una lunga dominazione da parte dei Turchi. Proprio la storia, d'altra
parte, è una chiave assai importante per capire Pécs, per apprezzarne la
singolarità del profilo e comprenderne la ricchezza del presente. Fondata
2000 anni fa dai Romani, Sopianae (questo è l'antico nome dell'epoca) fu
capitale della Pannonia interna e nel IV sec. d.C. conobbe una forte
diffusione del cristianesimo, tanto che le catacombe ancor oggi visitabili
sono le più importanti di tutte quelle rinvenute fuori d'Italia. Al
cristianesimo la storia di Pécs fu legata fortemente anche nel Medioevo,
quando non solo venne chiamata Quinque Ecclesiae (Fünfkirchen, Cinquechiese),
ma fu anche sede della prima cattedrale d'Ungheria, fatta costruire nell'XI
sec. dal re Santo Stefano. La successiva dominazione turca, cui Pécs fu
sottoposta per quasi 150 anni, significò per la città da un lato il
decadimento di numerose strutture cristiane, dall'altro la costruzione di
diversi luoghi di culto e di studio islamici. Che ne è oggi di questa ricca
e variegata storia, e come essa si esprime? Potremmo dire, in prima battuta:
con il dono di un'atmosfera luminosa, aperta. Un'atmosfera accogliente e
amabile, coltissima (a Pécs fu eretta la prima università d'Ungheria, la
quinta d'Europa), sapientemente integratrice delle diversità, tanto che nel
1998 l'Unesco ha assegnato a questa città il Premio per la Pace, proprio
per l'integrazione che in essa promossa tra le popolazioni di origine
ungherese, serba, sveva, croata che la abitano. Affacciandosi sulla piazza
centrale di Pécs, piazza Széchenyi, si riceve già uno sguardo d'insieme
su questa storia. A dominare la piazza è infatti il Belvarosi templom, che
a metà del '500 era la più importante moschea d'Ungheria, mentre dopo la
liberazione dai Turchi fu trasformata in chiesa cattolica, ancorché aspetto
originario e strutture interne non siano state per nulla violate. Nella
stessa piazza, poi, si affacciano sia la barocca Galleria d'arte, sia il
Municipio e, simbolo importantissimo per la città, la Zsolnay-Kút, una
fontana in porcellana pirogranitica all'eosina prodotta dalle prestigiose
manifatture locali di porcellana Zsolnay. Da questa piazza, l'itinerario può
proseguire o con l'andatura della godibilissima passeggiata verso la Király
utca, via ricca di negozi e palazzi d'epoca, tra cui il bellissimo Teatro
nazionale, o alla scoperta dei mille tesori d'arte custoditi in quella che
è praticamente un'intera area museale, cioè la Káptalan utca e dintorni.
In questa parte della città, infatti, si trovano l'importante Museo
archeologico Pannonius, il Museo dedicato alle raffinatissime ceramiche
Zsolnay, il Museo d'arte figurativa magiara, il Museo Vasarely (pittore
pioniere della op-art) e il Museo dedicato al grande pittore ungherese
Csontváry. Tappa assolutamente d'obbligo, infine, è la grande cattedrale
di San Pietro, ricostruita a metà Ottocento, e gli scavi catacombali
dell'area e di piazza Santo Stefano, testimonianza di primo piano delle
antiche radici di Pécs.
ZALAKAROS, TERME E SPETTACOLI EQUESTRI IN UNGHERIA
Zalakaros, rinomata località termale ungherese, si trova a sud-ovest del
lago Balaton, vicino alla città di Nagykanizsa, nell'incantevole paesaggio
del Transdanubio Meridionale. Facilmente raggiungibile in automobile
arrivando dalla Croazia (stazione di frontiera Letenye), vi si può giungere
anche via treno sulla linea Venezia-Budapest (stazione di Nagykanizsa).
L'acqua termale di Zalakaros sgorga a una temperatura di 96°C ed è ricca
di calcio, magnesio, carbonato di idrogeno, iodio, bromuro, fluoro, zolfo e
acido metaborico. La sua composizione chimica la rende particolarmente
indicata per le malattie croniche delle ossa e delle articolazioni, per la
riabilitazione e per alcune patologie ginecologiche. Lo stabilimento termale
comunale ( www.zalakaros.hu )
venne aperto nel 1965 e negli anni '90 è stato interamente ristrutturato e
ampliato, diventando uno dei più grandi dell'Ungheria, con ben 22 vasche.
Tra l'altro, vi è stato realizzato anche un intero reparto riservato al
wellness e al relax, con ampie piscine esterne ed interne dotate di diversi
tipi di idromassaggio e collegate tra loro. Intorno allo stabilimento
termale si trovano i migliori alberghi della città: MenDan Thermal Hotel www.mendan.hu
Hotel Freya www.hunguesthotels.hu
http://www.hunguesthotels.hu
Hotel Thermál www.zalatour.hu http://www.zalatour.hu
Hotel Liget www.zalaszam.hu/zalatour
I MUSEI E LE "MAISONS DU VIN" RACCONTANO TUTTI I SEGRETI DEI VINI
FRANCESI
La Francia coltiva con passione la sua millenaria tradizione viticola.
Grazie ai musei e alle "maisons du vin", le enoteche, scoprirete i
segreti del vino francese, prima naturalmente di degustarlo. I musei e gli
ecomusei del vino: luoghi di cultura e di memoria, presentano collezioni che
permettono di scoprire gli aspetti tecnici, economici, culturali o storici
della vigna e del mondo del vino: materiali e utensili, la storia del vino o
il vino nella storia, collezioni di bottiglie, spettacoli multimediali. I
musei del vino offrono numerose esposizioni e ricostruzioni che illustrano
il lavoro dei viticoltori e la storia degli utensili vinicoli. Il museo dei
vigneti e del vino d'Alsazia, il più antico di Francia, presenta, nello
scenario delle splendide sale del Castello della Confraternita di Saint
Etienne, i capolavori dell'arte di costruire botti del XVII e del
XVIII secolo. Quanto all'imperdibile museo del vino della Borgogna,
installato nel Palazzo dei Duchi di Borgogna, affascina sia per la
presentazione tematica che per i famosi arazzi di Aubusson che vi si
ammirano. Molti di questi musei sono installati in antiche cantine. Il museo
della vigna e del vino della Basse Auvergne, detto "Cave Madame",
valorizza i vitigni regionali meno conosciuti. Il pittoresco Museo dei Vini
della Touraine, nelle antiche dispense dell'abbazia di Saint Julien, un
edificio del XIII secolo, ospita una mostra generale che presenta gli abiti
delle confraternite del vino della regione. Il museo del vino di Parigi,
curiosamente ubicato in rue des Eaux (letteralmente: la via delle acque),
propone corsi, degustazioni e diverse formule per seminari e ricevimenti.
Gli appassionati di utensili antichi non perdano il museo dei vignaioli di
Rasteau, presso di Vaison-la Romaine, che conta non meno di 2 500 strumenti
d'epoca e una collezione di 2 000 bottiglie, alcune delle quali hanno più
di due secoli. Vicino a Reims, il faro di Verzenay sorge nel cuore dei
vigneti: un museo della Vigna e dello Champagne che offre una visione
insolita dei vigneti "delle bollicine" e una collezione di reperti
interamente dedicata al vignoble champenois. Le "maisons du vins".
Qui scoprirete la produzione vinicola locale attraverso spazi di scoperta e
di incontro con i viticoltori. Le maisons du vin sono gestite da cooperative
di produttori. Vere vetrine del mondo del vino, le maisons du vin si
dedicano alla promozione delle regioni di produzione. Il loro obbiettivo:
permettere ai visitatori di prendere parte a degustazioni informali, e di
scoprire vini locali selezionati a un prezzo interessante e idee regalo
legate al mondo dell'enologia. Qui troverete inoltre numerosi consigli e una
presentazione delle strade del vino. Nella Maison del Beaujolais vengono
organizzati corsi di enologia, iniziazione ai segreti del vino e pranzi
tipici. In Borgogna, la "maison des Vins" di Mâcon coltiva la sua
convivialità e l'autenticità dei vitigni: Pinot, Gamay o Chardonnay.
Infolink: www.franceguide.com
SCILIAR E LE SETTIMANE DELLO STRUDEL
Dal 14 al 29 settembre una ghiotta occasione per abbinare il piacere del
palato a quello della magia dell'Altipiano dello Sciliar. I pasticceri di
alcuni ristoranti rivelano i tanti modi per preparare il tipico dolce
altoatesino durante le "Settimane dello Strudel". Alto, basso, di
sottile pastasfoglia o di robusta pastafrolla. Classico ripieno di mele,
ciliegie, albicocche, pera o uva. O ancora: imbottito di ricotta, semi di
papavero. I pasticceri di Siusi, sull'Alpe di Siusi - Altipiano dello
Sciliar (16 km dall'uscita Bolzano nord dell'A22 Modena-Brennero) sono maghi
riconosciuti nella pasticceria altoatesina a preparare mille e una
variazione sul tema Strudel. Lo Strudel ha origine austriaca (Strudel sta ad
indicare un dolce arrotolato), ma Siusi diventa il "regno" dello
strudel dal 14 al 29 settembre, quando i pasticceri insegnano a prepararlo.
Anche se la ricetta originale più classica è quella di mele (Apfelstrudel),
i cuochi conoscono infinite interpretazioni. Se amate i dolci, non perdete
questa bella occasione. I pasticceri svelano piccoli trucchi del mestiere,
come quale tipo di farina scegliere, quanto deve attendere la pasta, in che
modo ottenere una sfoglia sottile come un velo o il profumo speziato, e così
via. Siccome si conserva bene in frigo (anche una settimana), si può
portare a casa il "frutto" della lezione. Tra una lezione e
l'altra si va a smaltire qualche fetta in più passeggiando lungo i sentieri
del Parco Naturale dello Sciliar. Qualche esempio di proposta vacanza
durante le "Settimane dello Strudel"?: Tre giorni di vacanza ad
esempio in un hotel a tre stelle, mezza pensione, lezioni di strudel, circa
200 euro. Se si sceglie di alloggiare in un maso si spendono: 30,98 euro al
giorno per un appartamento per due persone. Informazioni: Associazione
Turistica Siusi allo Sciliar www.sciliar.com
MOSTRA "SAPOR D'OLIO" - ABBAZIA OLIVETANA A
RODENGO SAIANO (BRESCIA), 27-29 SETTEMBRE 2003
L'olio extravergine di oliva oltre ad essere buono è anche il condimento più
salutare e genuino che esiste. A questo re della tavola e della dieta
mediterranea è dedicata la seconda edizione della rassegna "Sapor
d'olio", la mostra mercato e giornate di studio sugli Oli D.o.p. del
Nord Italia promossa dall'Assessorato alle Attività Produttive del Comune
di Rodengo Saiano in collaborazione con l'sssessorato provinciale di Brescia
all'Agricoltura, l'assessorato comunale al Turismo, Promozione Franciacorta
e AIPOL, con il patrocinio dell'assessorato all'Agricoltura della Regione
Lombardia e della Camera di Commercio di Brescia - UNAPROL. Partendo dalla
considerazione che l'olio italiano è sempre più il protagonista di una
grande crescita qualitativa e ormai sono numerose le persone che sanno
distinguere tra un olio piccante e un olio fruttato, tra un ligure e un
siciliano, un toscano da un lombardo, la rassegna "Sapor d’Olio"
ospiterà una selezione dei migliori oli extravergine d'oliva, insigniti dal
marchio D.o.p., e prodotti nel Nord Italia. Affascinante la cornice della
rassegna, l'antica Abbazia Olivetana di Rodengo Saiano, in Franciacorta, uno
degli angoli più belli della campagna bresciana. Centro di religiosità e
cultura da secoli, l'Abbazia si articola attorno a splendidi chiostri: il
quattrocentesco Chiostro piccolo è il nucleo primario dell'imponente
cenobio attorno al quale si sono sviluppati, nel corso dei secoli
successivi, il Chiostro della cisterna (detto anche delle meridiane), il
Chiostro grande e i magnifici saloni affrescati dal Gambara, dal Moretto e
dal Romanino, principali autori della Scuola Bresciana rinascimentale. La
mostra mercato "Sapor d'olio", nata per valorizzare la storica
produzione olivicola franciacortese e per promuovere il proprio territorio (vocato
non solo alle viti, ma anche agli ulivi, che vi erano coltivati da secoli e
che man mano si sono diradati, fino ai giorni nostri, che vedono una
prelibata produzione di nicchia), si presenta come un'interessante e
prestigiosa vetrina per tutti i produttori di oli extravergine d'oliva del
Nord Italia, da quelli dei laghi lombardi, a quelli liguri, insigniti dal
marchio D.o.p. , che saranno presenti attraverso i propri consorzi e
comitati promotori e di tutela. Significativi anche gli eventi collaterali,
per fanno da pendant al Festival del Franciacorta, che si svolge negli
stessi giorni a Erbusco: mostre (lungo i porticati del secolare chiostro
dell'Abbazia Olivetana verranno installate alcune sculture in legno
d'ulivo), degustazioni guidate a cura dell'AIPOL di Brescia (sabato 27, ore
18, costo 5, mentre domenica la degustazione delle 11.30 dedicata ai bambini
è gratuita). Sabato 27, fra l'altro, si terrà alle 10.30 un convegno
tecnico mentre domenica 28 alle 18 è certamente curioso
l'appuntamento-lezione dedicato a un piatto tradizionale e simbolo della
zona: il manzo all'olio di Rovato, paese noto in tutta la penisola per il
suo antichissimo mercato del bestiame e per i suoi eccellenti bolliti.
ORARI: sabato e domenica ore 10 - 12.30 e 15 - 20, lunedì ore 15.00 - 18.
Entrata: gratuita. Informazioni: Promozione Franciacorta, tel. 030/6811005
AL PREMIO CARNIA ALPE VERDE QUEST'ANNO, IL 18 E IL 19
OTTOBRE 2003, È DI SCENA IL FORMAGGIO DI MONTAGNA
Un week-end dedicato alla gastronomia e ai prodotti della montagna
carnica: il Premio Carnia Alpe Verde, in programma a Tolmezzo (Ud) il
18 e 19 ottobre, sarà dedicato quest'anno ai formaggi di malga e di
latteria di montagna e al mondo silvopastorale di cui sono una delle
espressioni più autentiche. Le due giornate si preannunciano un
appuntamento assolutamente da non perdere per i buongustai, ma anche per chi
vuole passare due giorni in totale relax, nella tranquillità della montagna
friulana, riscoprendo i sapori veri e genuini di un tempo, che gli artigiani
della Carnia hanno saputo preservare dalla minaccia dell'omologazione del
gusto. E così sarà possibile scoprire le decine di tipi di formaggio che
ancor oggi vi vengono prodotti, d'estate nelle malghe dove vengono portate
le mandrie al pascolo da metà giugno a metà settembre, e durante tutto
l'anno nei caseifici, ciascuno dei quali porta il nome di una vallata
carnica: scuèta (ricotta) affumicata e fresca, formadi frant (frantumato e
fermentato assieme al pepe), il tipico latteria Carnia con le sue varie
stagionature, gialìns (ricottina affumicata alle erbe), formaggi di malga e
latteria freschi, mezzani e stravecchi, caciotte fresche e affumicate,
caprini, formaggio salato (messo in salamoia, con 'madri' che hanno decine
di anni). Organizzata dall'AIAT della Carnia, in collaborazione con il
Touring Club Italiano e la Regione Friuli Venezia Giulia, la manifestazione
è stata ideata con lo scopo di valorizzare e salvaguardare i prodotti e i
piatti tradizionali della montagna carnica, vero e proprio giacimento
gastronomico e culturale, che rappresenta una delle ricchezze di questa
zona, dove il turismo si è saputo sviluppare in armonia con l'ambiente e
non ha intaccato usi, modi di vita, mestieri tradizionali. In programma
"Caseifici e malghe aperti - Alla scoperta di luoghi, sapori e
mestieri" (ovvero itinerari gratuiti, con guida, in corriera per
visitare luoghi di produzione di latticini, botteghe artigianali, antiche
trattorie), una mostra mercato di tutti i formaggi carnici, a cui si
affiancheranno prodotti tipici locali, un biciclettata alla ricerca di
sapori perduti e Laboratori del gusto organizzati con Slow Food. Ospiti
d'onore saranno i formaggi della montagna lombarda e bresciana in
particolare, e quelli austriaci della Carinzia Per l'occasione, ristoranti e
trattorie prepareranno un piatto tradizionale a base di formaggio al prezzo
fisso di 8 euro e gli alberghi delle varie vallate della Carnia proporranno
pacchetti week-end particolari: camera doppia con pernottamento e prima
colazione a partire da euro 53 (week-end breve, 1 notte) ed euro 103
(week-end lungo, 2 notti). Pernottamento in doppia e prima colazione nei
B&B costerà invece euro 43 (week-end breve, 1 notte) ed euro 86
(week-end lungo, 2 notti). Giunto alla sua nona edizione, il Premio anche
quest'anno sarà assegnato a 3 personaggi o realtà che si sono
contraddistinti per quanto riguarda la tutela e la valorizzazione delle
tradizioni e dei prodotti tipici. Lo scorso anno i premi sono stati
assegnati allo scrittore Carlo Sgorlon, alla famiglia Santini del ristorante
"Dal Pescatore" di Canneto sull'Oglio e al Consorzio Vicenza
Qualità. Informazioni: Aiat della Carnia, numero verde 800-249905, www.carnia.it
PROFUMI E SAPORI LARIANI AL GRAND HOTEL TREMEZZO CON
DEGUSTAZIONE DI VINI REGIONALI NELLA NUOVA ENOTECA "ESCALE" E
PREGIATO OLIO DI OLIVA DEL LAGO
Il Grand Hotel Tremezzo, albergo 5 stelle dal fascino Belle Epoque, nel
cuore della famosa "Riviera delle Azalee" sul Lago di Como,
propone un soggiorno all'insegna dei sapori genuini e tipici del Lario. Il
Lago di Como è una meta ideale per godersi un soggiorno all'insegna del
relax circondati da una natura ancora incontaminata, proponendo, per tutti i
buongustai, anche un'ottima cucina. In particolare, il Grand Hotel Tremezzo
offre ai suoi ospiti una degustazione di vini lombardi nella nuova Enoteca
"Escale", aperta anche al pubblico esterno, dotata di una carta di
circa 400 vini rossi, bianchi e rosati e di champagne sia italiani sia
stranieri (California, Cile, Florida, Francia, Australia). A questa si
aggiunge un omaggio di una bottiglia di pregiato olio di oliva del Lago di
Como, prodotto dal Premiato Oleificio Vanini di Lenno, di un gusto elegante
e morbido, con note di erbe di campo e mandorla; dal colore giallo dorato
intenso, ha un sapore lievemente amaro e piccante. SPECIALE TARIFFA
"PROFUMI E SAPORI LARIANI" Fino al 30 settembre 2003 euro 900 per
la camera doppia standard (2 persone), ad ottobre euro 750 per la camera
doppia standard (2 persone). Le tariffe sono comprensive di 3 pernottamenti,
prima colazione a buffet, cocktail di benvenuto, 2 cene al Ristorante
"La Terrazza", con splendida vista su Bellagio e sulle montagne
che circondano il Lago, degustazione di vini regionali all'Enoteca "Escale",
1 bottiglia di pregiato olio d'oliva del lago di Como, 1 biglietto d'entrata
ai giardini di Villa Carlotta.
Il Grand Hotel Tremezzo, è un affascinante Palace dei primi del Novecento
che si affaccia direttamente sul lago di Como. Situato in un grande parco
naturale privato di circa 30.000 mq, è una struttura ricca di fascino
dall'atmosfera elegante e rilassata: le grandi finestre, le decorazioni dei
soffitti, gli ampi corridoi e la facciata riflettono il caratteristico stile
Liberty, gli ambienti interni sono raffinatissimi, arredati con pregiati
pezzi d'antiquariato. A disposizione degli ospiti tre raffinati ristoranti -
di cui uno nel superbo balcone con vista sul lago - che propongono sia
piatti della cucina tradizionale italiana fusi con elementi internazionali,
sia tipiche specialità regionali.
Informazioni: www.grandhoteltremezzo.com
FERRARA FA FESTA "AGLI ZUCCONI"
Appuntamento a novembre nella raffinata città estense per godersi la
divertente sagra "La Zucca in festa" nelle intriganti proposte
dell'Albergo Annunziata. La zucca è come il maiale: non si butta via
niente. E questa regina delle tavole ferraresi, "Sua Maestà la Zucca
Gialla" è la protagonista di tante ricette gustose e tutte da
scoprire. Un giusto riscatto e decisamente una bella rivincita per
l'innocente, generosa pianta il cui frutto viene usato da sempre come
termine di paragone dispregiativo. E' con questo spirito, nel pieno recupero
delle tradizioni estensi, che i cuochi dei ristoranti di Ferrara nel mese
della zucca si prodigheranno per eseguire le infinite varianti culinarie che
prevedono l'impiego della signora dei ripieni. E allora Zucca alla certosina
(con cannella, alloro, formaggio, prugne e uva sultanina), zucca fritta con
rosmarino e pancetta, zucca in polpettine di starna, nelle lasagnette, con
il brasato. Per rendere ancora più invitante una visita a Ferrara sotto il
segno della zucca Zeno Govoni, patron di un luogo carico di storia e di
eleganza - l'Albergo Annunziata - ha ideato l'offerta: "Grande onore
alla Zucca". La proposta, valida tutti i giorni del mese, comprende il
pernottamento in camera doppia con prima colazione a buffet, la "mappa
delle botteghe dei vecchi artigiani", il noleggio gratuito della
bicicletta e una cena "Sua maestà la zucca" in uno dei ristoranti
del centro, bevande incluse (acqua e vino) al costo di 190 euro. Per
informazioni e prenotazioni: Albergo Annunziata (4 stelle) www.annunziata.it
BEST
WESTERN CONQUISTA VICENZA
Obiettivo raggiunto per Best Western. La più grande catena alberghiera
italiana - con 140 alberghi e oltre 9.500 camere - accresce ulteriormente la
sua leadership in Veneto con l’acquisizione di un nuovo albergo a Vicenza.
La catena, già presente con 19 alberghi nelle principali aree commerciali e
leisure, come Verona, Venezia, Padova, Lido di Jesolo, Chioggia, ha acquisto
nel 2002 due strutture a Castelfranco Veneto e Torri del Benaco e, con
l’ingresso di Vicenza, completa il piano di sviluppo sulle località
commerciali della regione, portando a 20 gli hotel presenti sul territorio.
A scegliere Best Western nel panorama dei marchi alberghieri internazionali
è L’hotel Tre Torri di Vicenza, elegante e moderno 4 stelle situato ad
Altavilla Vicentina, in posizione strategica a pochi chilometri dalla Fiera
e dal Centro Storico. “L’hotel Tre Torri costituisce il “tassello”
che va a completare l’offerta commerciale del gruppo nell’area Veneta -
afferma Erminia Donadio, Responsabile Sviluppo di Best Western Italia.
Vicenza è un’importante località business che rientrava da tempo nei
nostri piani di sviluppo e ora i nostri sforzi saranno diretti su Cortina
D’ampezzo, località di grande interesse per il comparto leisure. Inoltre,
riteniamo che questo ingresso sia particolarmente positivo anche perché si
incastra perfettamente all’interno di un ampio progetto strategico volto
tanto alla crescita quantitativa, quanto qualitativa, della catena. Questa
struttura, che ha appena siglato il passaggio alle quattro stelle, ha le
caratteristiche e lo spirito giusto per cogliere e sfruttare al meglio le
opportunità e i vantaggi derivanti dall’affiliazione a Best Western.”
Il Best Western Hotel Tre Torri, costruito nel 1974, è di proprietà della
famiglia Zago che lo gestisce dal 1999, impegnandosi attivamente in una
attività di rinnovamento della struttura che ha interessato le camere, 93
in tutto, e alcune aree comuni dell’albergo. Oggi, l’albergo è una
moderna struttura dotata di ogni comfort. Le camere, progettate e disegnate
dall’architetto veronese Stefano Bindinelli, sono il fiore all’occhiello
del Best Western Hotel Tre Torri e sono il segno dell’attenzione della
proprietà verso la valorizzazione delle bellezze e degli artisti locali.
Gli spazi, ampi ed eleganti, ospitano, infatti – modi galleria d’arte -
numerosi quadri di artisti vicentini che hanno rivisitato Vicenza e
provincia animati dalla passione per il proprio territorio. Tutte le camere,
inoltre, sono completamente insonorizzate e dotate di collegamento ad
Internet con tastiera a raggi infrarossi. Altra perla dell’albergo è il
ristorante “L’altro Penacio”, interprete e promotore dei sapori dei
Colli Berici. Alla guida del locale c’è Enzo Giannello, in arte Penacio,
uno dei grandi nomi della cucina vicentina. Punto di riferimento per la
clientela d’affari, l’albergo possiede, inoltre, 3 sale meeting dotate
delle più moderne tecnologie e adatte per realizzare piccoli incontri e
grandi riunioni fino a 120 persone. “L’ingresso in Best Western si
inserisce all’interno di un percorso di qualificazione dell’offerta già
iniziato nel 2000 con la ristrutturazione dell’albergo - afferma Oscar
Zago, Proprietario e Direttore del Best Western Hotel Tre Torri. Crediamo,
infatti, che far parte di Best Western, oltre a migliorare la nostra
visibilità a livello internazionale, sia anche una garanzia dal punto di
vista qualitativo. Abbiamo ulteriormente arricchito i nostri standard di
servizio e le nostre dotazioni - un esempio sono gli orologi e i bollitori
in camera - e ogni anno ispettori certificati effettueranno un controllo
qualità a garanzia del servizio offerto ai clienti. Inoltre, i principali
alberghi 4 stelle di Vicenza fanno parte di catene alberghiere e questo
passaggio è stato necessario per competere efficacemente sulla concorrenza
locale ”. “Aderire a Best Western significa anche un maggiore supporto
in termini di visibilità su tutte le nostre attività - continua Zago,
anche Presidente del Consorzio di Promozione Turistica di Vicenza e
Provincia. Abbiamo per esempio messo a punto una serie di servizi per il
turismo sportivo, perché Vicenza, oltre ad essere un importante snodo
commerciale, è anche una città ricca di bellezze e di servizi da
promuovere”. L’albergo è, infatti, collegato a numerosi campi da golf
della zona (Golf Club Colli Berici, Golf Club Venezia Lido, Golf Club Verona
"Cà degli Ulivi) e organizza pacchetti promozionali speciali con
sconti sui green fee. Fa parte, inoltre, dell’Italy Bike Hotel e
costituisce un punto di partenza per escursioni e attività sportive nella
zona del Vicentino, offendo servizi ad hoc per gli appassionati della
bicicletta e della mountain bike: deposito, ristorazione speciale, guide con
i percorsi, lavanderia per l’abbigliamento sportivo, officina riparatori,
assistenza medica e fisioterapica, area fitness con massaggiatori.
"FRANCIACORTA IN TAVOLA", CORSO DI
DEGUSTAZIONE CON LA TAVOLOZZA IN MANO PRESSO LA TENUTA MONTE ROSSA DI
BORNATO (BS), DOMENICA 28 SETTEMBRE 2003
Nella tenuta Monte Rossa di Bornato (Bs), domenica 28 settembre 2003 lezioni
di gusto per conoscere il Franciacorta e i suoi abbinamenti gastronomici,
classici e innovativi. Sperimentare, gustare. Anche osare, ma sempre con
buon gusto. Comunque divertendosi. Con una sorta di scherzosa provocazione,
Monte Rossa - azienda storica della Franciacorta, fra le prime a
intraprendere, oltre 30 anni fa, la strada della produzione di bollicine di
qualità - offre agli appassionati un’occasione unica: provare 'sul campo'
come il Franciacorta (per troppo tempo relegato a vino da stappare solo per
il brindisi finale) è, con le sue varie tipologie, un ottimo compagno per
tutto il pasto. Un compagno certamente piacevole, in grado di 'conversare'
con primi e secondi piatti, con il pesce come con la carne... insomma,
capace di dire la sua, armonizzando nel vasto discorso di sinergia tra cibo
e vino, il dolce come il salato, l'acido come l'amaro. Con un approccio
informale e schietto, Emanuele Rabotti lancia quest'idea che,
concretizzandosi in un corso di degustazione vero e proprio chiamato
"Il Franciacorta in Tavola", offre a tutti gli appassionati alcuni
suggerimenti per poter conoscere e apprezzare meglio tutte le sfumature e le
sensazioni che le bollicine possono regalare. Partendo dal principio del
piacere e, sfatando i canonici divieti e tabù rispetto agli abbinamenti
alimentari, Monte Rossa propone un approccio con i Franciacorta, in una
sorta di "gioco del piacere2 dove, il vero protagonista non è tanto il
vino, il cibo o l'abbinamento, ma il degustatore stesso, gioiosamente libero
di scegliere l'abbinamento che più lo ispira, lo incuriosisce, lo diverte.
'Master' in questo gioco del piacere saranno Giacomo Mojoli, vicepresidente
di Slow Food, e lo stesso Emanuele Rabotti. Il corso di degustazione si terrà
domenica 28 settembre, con inizio alle 10,30. Durerà circa 3 ore e avrà
luogo nella preziosa cornice della foresteria dell'azienda Monte Rossa, che
si trova nell'antico borgo di Bornato (Bs), sulla cima dell'omonimo colle,
da cui la vista spazia a 360° su un panorama mozzafiato. Cuore della tenuta
è la villa padronale, cinquecentesca, con affreschi e scalinata
scenografica in marmo decorata da statue, una delle più significative
dimore storiche della campagna bresciana. "Il Franciacorta in
Tavola" si articolerà in due momenti distinti. Nella prima parte
teorica, i relatori spiegheranno le regole per un corretto abbinamento
cibo-vino, le tipologie del Franciacorta e i suoi abbinamenti più 'di
grido'. La seconda parte del corso sarà invece dedicata esclusivamente alla
sperimentazione 'sul campo'. Un piatto classico, uno innovativo e uno
simpaticamente definito da Emanuele Rabotti azzardato, realizzati dallo chef
del Ristorante Due Colombe di Rovato Stefano Cerveni, verranno abbinati ai
Franciacorta Brut, Extra Brut, Satèn, Brut Rosè, Sec e Cabochon. Ai
partecipanti verrà fornita una 'tavolozza del degustatore', sulla quale
potrà fissare - a mo' d'artista - il bicchiere di Franciacorta, il piatto
con i cibi d'abbinare e anche block notes e matita per fissare pensieri,
sensazioni gustative ed emozioni. Al termine del corso verrà rilasciato un
attestato di partecipazione. La prenotazione è obbligatoria e la quota di
partecipazione è di 45 Euro. Per informazioni e prenotazioni ci si può
rivolgere direttamente a Monte Rossa: tel. 030/7254614 www.monterossa.com
DAL 9 AL 12 OTTOBRE A MORBEGNO (SONDRIO) LA 96° MOSTRA
DEL BITTO. TANTE LE NOVITÀ LEGATE QUEST'ANNO ALLA TRADIZIONALE E QUASI
CENTENARIA MOSTRA DEL BITTO Come sempre, sua Maestà il Bitto e la sua
corte di vini, bresaola, pizzoccheri, miele e mele accompagneranno i
visitatori incontro alle tradizioni, alla storia e alla cultura di
Valtellina e Valchiavenna, attraverso degustazioni guidate, aree vive
popolate di animali, corsi di mungitura, corsi di cucina, esposizioni di
prodotti tipici e di artigianato locale, spettacoli ed eventi collaterali.
Ma in questa nuova edizione sarà dato sempre maggior spazio alla riscoperta
delle origini: l'ormai centenaria Mostra del Bitto, nata all'inizio del
secolo per premiare le forme migliori prodotte sugli alpeggi della Val
Gerola, si collocava inizialmente in un contesto "contadino e
montano" strettamente regolato dalle stagioni. Ecco perché proporremo
nel 2003 "Le Quattro Stagioni del Bitto": sul perimetro della
piazza dei Sapori verranno ricostruiti gli scorci più tipici dei paeselli
di montagna, contestualizzati secondo le diverse stagioni dell'anno, animati
dai mestieri che gli abitanti erano solite fare all'approssimarsi
dell'inverno, oppure all'arrivo della primavera o in estate. E' così
che potremo assistere alla battitura delle castagne, alla fabbricazione
degli sci o degli zoccoli di legno, all'affienamento... Quest'anno verrà
presentata anche un'iniziativa unica nel suo genere: la mostra
"Tipicamente". 12 artisti dell'associazione "Arte da
Mangiare" (www.artedamangiare.com) daranno vita a un'esposizione di
opere realizzate con le materie prime tipiche della gastronomia valtellinese:
formaggi, bresaole, grano saraceno e tanti altri ingredienti verranno
assemblati non in gustose ricette, ma in vere e proprie opere artistiche
allestite per il pubblico durante la Mostra del Bitto nell'esposizione
"Tipicamente" e daranno poi vita a un catalogo che verrà
presentato in autunno presso la New York University. Perché il prodotto
tipico può davvero essere considerato "Arte"... in tutti i sensi!
La Valtellina è da secoli conosciuta come territorio montano dedito
all'allevamento e all'agricoltura: l'arte casearia, dalla produzione estiva
alpestre del famosissimo Bitto D.O.P., originario della Val Gerola, alla
lavorazione del latte di fondovalle, nel periodo invernale, la viticoltura
sui dolci declivi delle Alpi Retiche, l'apicoltura di montagna, la
coltivazione delle mele e del grano saraceno (da cui si ottengono i
conosciutissimi pizzoccheri) sino alla tradizionale carne essiccata o
Bresaola della Valtellina. Il paesaggio valtellinese ci conduce naturalmente
al mondo dei sapori; proprio alle porte della Valtellina si aprono i due
versanti laterali della Valle, il versante retico intessuto dalla presenza
caratterizzante della vite e quello orobico dominato da boschi e alpeggi:
vino e frutta dalla parte soliva, allevamento e pastorizia dall'altra. Ecco
allora che i prodotti valtellinesi e tante specialità montane della
Lombardia verranno esaltati durante la XIII Fiera dei Prodotti della
Montagna Lombarda. E quest'anno la Mostra avrà anche un'ospite gradito: i
prodotti del Canton Ticino, area della Svizzera confinante con l'alta
Valtellina e affine a essa per ambiente montano e lavorazioni agroalimentari,
saranno protagonisti della I° Rassegna eno-gastronomia dei "Sapori
Insubrici". Tradizioni a confronto, dunque, grazie a un'esposizione di
prodotti biologici appartenenti elvetici, dai formaggi conosciuti in tutto
il mondo allo yogurt, dai cereali alle confetture. La bella cittadina di
Morbegno, durante la Mostra del Bitto, sarà inoltre sede del 6°
appuntamento con la manifestazione "Morbegno in Cantina" (week-end
3-5/10 e 10-12/10): la rassegna enologica, promossa dal Comune di Morbegno
in collaborazione con il Consorzio Turistico Porte di Valtellina, forte
delle 25mila presenze dell'edizione 2002, ripropone una formula ormai
collaudata che turisti e residenti hanno dimostrato di apprezzare. Si
apriranno le porte di oltre venti antiche cantine nelle quali faranno bella
mostra di sé straordinarie offerte di vini valtellinesi: dal Vagella al
Grumello, dal Sassella all'Inferno fino al pregiatissimo Sfursat. Tra le
tante novità, anche il progetto "Fattoria Amica": la
ricostruzione di una vera e propria fattoria all'esterno del Polo fieristico
permetterà a grandi e bambini di avvicinare e conoscere dal vivo tanti
animali che oggi i più piccoli vedono solo in TV: mucche, cavalli, capre...
E sempre nell'ottica di far cultura delle origini delle produzioni
agroalimentari tipiche, anche in questa edizione verranno allestite le
"Vive" nelle quali sperimentare in diretta tante attività della
cultura contadina. Infine, per offrire ai visitatori un'occasione per
concedersi un weekend o magari anche qualche giorno di vacanza durante tutto
ottobre, verrà inaugurato il "Mese dei Sapori": petali di
Bresaola carpacciata, insalatina di Bitto all'agro, crespelle di grano
saraceno al Bitto e crudo, filetto di maiale affumicato con scaglie di Bitto
vecchio e funghi porcini, costolette di cervo al ginepro, pizzoccheri,
Sciatt... Sono soltanto alcune delle succulente specialità valtellinesi e
valchiavennasche, tema dominante dell'Ottobre Enogastronomico realizzato
grazie al coinvolgimento di ristoratori e albergatori del comprensorio e che
proporrà menu fissi di cui il Bitto e i prodotti tipici della valle saranno
protagonisti indiscussi. Naturalmente, come l'anno scorso, il centro della
caratteristica cittadina di Morbegno e il Polo Fieristico in cui avrà luogo
la Mostra del Bitto, saranno collegati tramite carrozze e trenini elettrici,
in modo da offrire al visitatore una panoramica completa della zona e delle
varie iniziative che la animeranno. Sede della manifestazione: Polo
Fieristico di Morbegno, via Passerini 7/8 - Tel. 0342615502. Orari Mostra
del Bitto: giov. 18-22/ ven.e sab. 9-23/ dom. 9-22. Prezzo d'ingresso: 4
euro. Info pubblico: Consorzio Turistico "Porte di Valtellina"
Tel. 0342.601140 www.mostradelbitto.it
XII EDIZIONE FESTA DEL RISO ITALIANO DI QUALITÀ,
20-21-22 SETTEMBRE 2003
Sabato: dalle 11 alle 23
Domenica e Lunedi: dalle 11 alle 18
La Festa del riso italiano di qualità è l'appuntamento che richiama nel
secolare parco del Castello di Desana (Vercelli) migliaia di persone,
produttori, ristoratori ed esperti per valorizzare un tesoro della nostra
agricoltura. La rassegna, organizzata dall'Azienda Agricola Tenuta Castello
in collaborazione con I Ristoranti della Tavolozza, si svolge dal 20 al 22
settembre 2003, il biglietto di ingresso è rappresentato dall'acquisto di
un sacchetto di riso del valore di euro 8. Il programma della manifestazione
è ricco di appuntamenti che spaziano dalla cultura all'enogastronomia. Nel
Parco del Castello sarà presente una selezione di prodotti enogastronomici
di qualità, la Festa del riso italiano fornirà quindi l'occasione per
conoscere specialità provenienti da tutta Italia e acquistarle direttamente
dai produttori. Novità di questa edizione è una nutrita presenza di
artigiani che daranno dimostrazione delle loro tecniche di lavorazione: dal
legno alla ceramica. Saranno tre giorni di assaggi, degustazioni guidate,
tante prelibatezze e ghiottonerie da bere e da mangiare in nome delle varietà
tipiche di riso italiano e dei prodotti di qualità. Durante tutta la
kermesse funzionerà, a cura de I Ristoranti della Tavolozza, un buffet di
assaggi di ricette di riso, da quelle della tradizione a quelle più
innovative. Coinvolgente è il calendario degli avvenimenti. Sabato 20
Settembre 2003, apertura della manifestazione e dei festeggiamenti in
occasione del millennio del Castello di Desana. Per la prima volta, il Parco
del Castello sarà illuminato e i festeggiamenti continueranno fino alle ore
23 con intrattenimenti musicali. Domenica 21 Settembre 2003, fitto e' il
programma degli avvenimenti: esibizione del Gruppo Corale Folk "Ciar
d'la Valara" di Trino Vercellese e del Gruppo Mastri Fisarmonici di
Vercelli; presentazione della VII Edizione dei Libri da gustare 2003
alla presenza di alcuni degli autori; goloso calendario di degustazioni e
intrattenimeti vari. Lunedi 22 Settembre 2003: Finale del II Concorso
gastronomico Internazionale Riso non a caso organizzato tra gli Istituti
Alberghieri Italiani e con la partecipazione di alcuni Istituti Europei. Il
Concorso è stato organizzato dal Consorzio di Tutela varietà tipiche di
riso italiano e dalla Provincia di Vercelli in collaborazione con la Regione
Piemonte, l'Associazione I Ristoranti della Tavolozza ed il Gruppo
Sambonet-Paderno. Il parco della Tenuta Castello si trasforma in una grande
cucina all'aperto dove gli allievi dei 15 Istituti Alberghieri finalisti
preparerano per una giuria d'eccezione le loro ricette. Seguirà la
premiazione. Airone d'argento: Il Consorzio di tutela delle varietà tipiche
del riso italiano premierà con l'Airone d'argento un giornalista, uno chef
e una testata giornalistica che si sono adoperati con la loro opera nella
divulgazione e promozione del riso italiano di qualità.
Novità della V Edizione è l'introduzione del riconoscimento anche per le
testate giornalistiche. I premiati dell'Edizione 2003 sono: Davide Paolini
(comunicatore o come meglio ama definirsi "gastronauta", ha
trasformato il cibo in medium di comunicazione), Massimiliano Alajmo
(ristorante Le Calandre a Sarmeola di Rubano, provincia di Padova, il più
giovane chef premiato dalla Guida Michelin con le prestigiose tre stelle),
Linea Verde di Rai 1, tradizionale appuntamento della domenica con l'Italia
verde in compagnia di Guido Barendson. Dire...terra: Consegna del
riconoscimento assegnato dall'Associazione Culturale Ca dj' Amis I
Ristoranti della Tavolozza a tre personaggi che si sono particolarmente
adoperati nella difesa e nella promozione delle migliori tradizioni
culturali legate alla terra nei suoi valori intrinsechi, alle sue produzioni
tipiche, alla ricca e variegate umanità agricola. "Dire...terra"
verrà assegnato a: Paolo Marchi, curatore della pagina Affari di Gola del
quotidiano Il Giornale, collaboratore di importanti testate come Panorama,
Gente Viaggi, Civiltà del bere con la seguente motivazione: "raffinato
interprete della 'gola' degli Italiani"; Gianfranco Quaglia,
responsabile edizione Novara e Verbano Cusio Ossola del quotidiano La Stampa
con la seguente motivazione: "esperto comunicatore di sentimenti
agricoli, in particolare legati alle 'terre del riso'"; Bruno
Gambacorta, ideatore della trasmissione Eat Parade Rai 2 con la seguente
motivazione: "brillante divulgatore degli appuntamenti del gusto più
veri e vitali". I visitatori della Festa del Riso di qualità hanno la
possibilità di partecipare ai festeggiamenti in occasione del Millennio del
Castello di Desana e precisamente: la prima Esposizione Numismatica
Nazionale sulle monete contraffatte d'epoca (sabato 21 settembre 2003),
"Veramente false": nella Sala del Camino mostra della zecca dei
Tizzoni con esposizione domenica 22 settembre degli originali.
"Spiccioli di storia" nel parco del Castello alcune postazioni
racconteranno la storia del luogo attraverso le monete.
"PEDALAR GUSTANDO" LE PRELIBATEZZE DEI COLLI REGGIANI, DOMENICA 7
SETTEMBRE 2003
Immergersi nella bellezza dell'entroterra reggiano, trascorrere una giornata
sulle due ruote alla scoperta di un territorio ricco di arte e di tradizioni
enogastronomiche, visitare agriturismi, aziende vinicole e acetaie per
portare via con sé un po' degli aromi e dei sapori di questa terra. Gli
appassionati di cicloescursionismo e di gastronomia potranno fare tutto
questo domenica 7 settembre, prendendo parte alla pedalata "Su e giù
tra castelli e sapori di Reggio Emilia", ultima tappa di "Pedalar
gustando", la serie di itinerari in bicicletta organizzati dalla Strada
dei Vini e dei Sapori Colline di Scandiano e Canossa per far conoscere il
patrimonio artistico ed enogastronomico di un' affascinante fetta di Emilia.
E sono tanti i tesori che offre questa terra così generosa, dal Parmigiano
Reggiano all'erbazzone, dall'aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia
ai prelibati salumi, dal Lambrusco al Bianco Colli di Scandiano.
L'appuntamento è fissato alle ore 9 a San Polo, punto di ritrovo per
partire alle 9.30 alla volta di un percorso di media difficoltà che si
snoderà tra il Castello del Bianello, dov'è prevista una sosta con visita
guidata, Quattro Castella e Bibbiano. Nel corso della giornata si avrà la
possibilità di fermarsi all'Azienda Agricola Venturini Baldini, al
Caseificio Rubbianino e alle Cantine Fantesini, per gratificarsi degustando
le prelibatezze di produzione locale e fare qualche irrinunciabile acquisto.
Un furgone che accompagna gli escursionisti provvederà poi al trasporto dei
prodotti comprati. Per informazioni: Strada dei Vini e dei Sapori Colline di
Scandiano e Canossa (RE) www.stradaviniesapori.re.it
L'EFFETTO
VACANZA - BENESSERE AL RITZ RIENTRO… E MI TRASFORMO!
L’estate è acqua e sole, feste e viaggi, energia e passione. Settembre è
invece un mese aristocratico, un mese per concentrarsi su sé stessi, per
curarsi ed amarsi. Un mese seducente da dedicare al nostro corpo: un dono
della natura ma anche il frutto di costanti attenzioni e cure. Infatti se
adesso siete in splendida forma lo dovete all’effetto combinato del relax,
del sole, dell’aria buona, del massaggio delle onde…insomma il mare, con
i suoi infiniti benefici e segreti, ha agito da cosmetico. Volete
prolungarne gli effetti? Settembre al Ritz, per recuperare momenti per noi
stessi e con noi stessi . La tentazione finalmente soddisfatta…………
Coccolarsi Luxus by Marie Galland: in 5 fasi il trattamento superlativo per
il viso, un’ora e mezza di piacere e di totale rinnovamento 3 calchi
modellanti al seno: tonicità e turgore per i trattamenti beauty
del…rientro 3 massaggi termali tonificanti; Uso delle piscine termali
dalle 8 alle 23; Euro 231,50 (soggiorno minimo consigliato 4 giorni). Il
desiderio finalmente appagato……….. Ricaricarsi: 1 Cocoon viso per
pelli stressate; 1 massaggio olistico per un ritrovato equilibrio interiore;
2 shiatzu per fare scorta di nuove energie; Uso delle piscine termali dalle
8 alle 23; Euro 184,00 (soggiorno minimo consigliato 3 giorni). Guardare e
lasciarsi vedere……… Abbondonarsi: 2 fanghi maturi detossinanti +
doccia termale + incontro con il direttore sanitario; 2 massaggi in vasca
termale con ozono galvanizzante; 1 massaggio levigante ai sali del Mar
Morto; 1 on zon su, antico massaggio taoista del piede; Uso delle piscine
termali dalle 8 alle 23; Euro 180,00 (soggiorno minimo consigliato 4
giorni). Il rientro dopo la pausa estiva può richiedere l’impiego di
notevoli energie, sia in famiglia sia nell’ambito professionale. Chi deve
riprendere un ritmo sostenuto, ma non vuole perdere i risultati regalati
dalle vacanze, può affidarsi al nostro centro benessere. Concedetevi anche
un solo fine settimana a prezzo speciale! Acquistando, dal 5 settembre al 5
ottobre, uno dei pacchetti suggeriti: Pensione completa al giorno e per
persona: In camera doppia “Elegant”: 98,00 euro; In camera singola
“Elegant” : 104,50 euro; Infolink: www.Abanoritz.it
AL
VIA I CAMPIONATI MONDIALI DI SCI D’ERBA ALLESTIMENTO IN TEMPI RECORD PER
LA KERMESSE IN PROGRAMMA DAL 9 AL 14 SETTEMBRE IN PRESOLANA
Gli Azzurri superfavoriti Dopo Sankt Moritz e la Val di Fiemme, scatta
l’ora della Presolana. Dopo i Mondiali di Sci Alpino e quelli di Sci
Nordico sono, infatti, al nastro di partenza i Mondiali di Sci d’erba che
dal 9 al 14 settembre prossimo saranno di scena sulle piste del Donico, al
Passo della Presolana (Bg). L’evento, al quale hanno dato la loro adesione
oltre 100 atleti provenienti da 16 Paesi, è stato reso possibile- dopo
l’inaspettato forfait dell’Iran, per ragioni di carattere politico-
grazie alla task force organizzativa di tre sci club lombardi, il Gav
Vertova, lo Sci club Sport 2 e lo Sci club Milano che in meno di tre mesi è
riuscita nell’intento di garantire all’evento un adeguato supporto
tecnico-logistico. Per una settimana, la Presolana- ma più in generale gli
appassionati di questo sport- potranno vedere da vicino e gustarsi le
performance degli atleti azzurri, che come ha sottolineato il direttore
agonistico della Nazionale Italiana di Sci d’Erba, Riccardo Tanghetti
“Dopo una stagione brillantissima, possono cogliere sulle montagne
bergamasche successi prestigiosi e appesantire il medagliere”. Nella
conferenza stampa di presentazione, tenutasi presso la Sala Consigliare
della Provincia di Bergamo,valerio Bettoni- nella sua duplice veste di
presidente della Giunta Provinciale e del Coni Bergamasco, ha espresso al
comitato organizzatore presieduto da Carmelo Ghilardi, la sua più viva
soddisfazione per l’organizzazione dell’evento: “Anche questa- ha
sottolineato nel suo intervento di saluto- è una manifestazione sportiva
che si va a collocare nel ricchissimo panorama di eventi che la Bergamasca
ha ospitato quest’anno”. Dopo i saluti dell’assessore provinciale allo
sport e cultura Tecla Rondi e del vice Prefetto dottor Pomponio, è toccato
a Carmelo Ghilardi , presidente del Comitato Organizzatore, oltre che
consigliere federale Fisi prendere la parola: “Ci è stata offerta questa
opportunità solamente a fine maggio, dopo la defezione dell'Iran a cui
erano state assegnate inizialmente le gare, e dopo un momento di esitazione
abbiamo accettato con piacere. Lo sci d'erba è considerato uno sport minore
ma possiede una grande tradizione ed aspira addirittura a diventare
disciplina olimpica nel volgere di qualche anno”. “La pista è
impegnativa e assicura grande spettacolo - prosegue Riccardo Tanghetti,
direttore tecnico della squadra azzurra -, l'atleta che si assicurerà l'oro
sarà sicuramente degno di essere considerato il campione”.I favoriti? Jan
Nemec fra i maschi e Ingrid Hirschhofer fra le donne, entrambi vincitori
della Coppa del mondo che si è conclusa domenica scorsa a Nove Mesto. L'italia
si presenta all'appuntamento con le carte in regola per ben figurare,
azzurri ed azzurre (la cui lista dei convocati verrà comunicata lunedì
prossimo) sono in grado di centrare la medaglia in tutte le gare previste.
Con un occhio di riguardo ai bergamaschi che hanno in Juri Donini e Pietro
Guerini le punte di diamante. Bergamo, 3 Settembre 2003 Il Calendario -
Martedi' 9 Settembre: Arrivo atleti. Mercoledi' 10 Settembre: Ore
9.00/12.00: allenamenti squadre; Ore 18.30: cerimonia di apertura. Giovedi'
11 Settembre: Ore 10.30: Prima manche slalom maschile e femminile; Ore
13.30: seconda manche maschile e femminile; Ore 18.00: premiazioni. Venerdi'
12 Settembre: Riposo. Sabato 13 Settembre: Ore 10.30: prima manche maschile
e femminile; Ore 12.30: seconda manche maschile e femminile; Ore 18.00:
premiazioni. Domenica 14 Settembre: Ore 11.00 Supergigante maschile e
femminile; Ore 12.30: premiazioni e cerimonia di chiusura.
ARTE E GIOCO AL GRADARA LUDENS FESTIVAL UN CONVEGNO
SULLA DIDATTICA LUDICA E MUSEALE
Sabato 20 settembre il Gradara Ludens Festival, la più longeva
manifestazione di giochi italiana, ospiterà il convegno “Il gioco
dell’arte e l’arte del gioco”, un’occasione per fare il punto sulle
potenzialità e i risultati di un approccio ludico alla didattica. A parlare
saranno esperti del settore: responsabili scolastici e di musei, animatori e
storici dell’arte, operatori del turismo scolastico e giovanile.
L’iniziativa è organizzata in collaborazione con Sistema Museo, società
cooperativa che opera nell’Italia centrale dove offre alle scuole percorsi
all’interno dei musei e del patrimonio culturale e ambientale, spaziando
dalla ceramica antica al collezionismo scientifico, dalla creazione del
libro alla tecnica dell’affresco. Gradara è poi un altro laboratorio
privilegiato, che ha saputo coltivare tramite la ludoteca una costante
attenzione al turismo scolastico e ai rapporti fra arte e gioco. Il convegno
sarà un’occasione per fare il punto sulle proposte e i suggerimenti per
costruire itinerari artistici su misura delle diverse scuole, per riflettere
sulle problematiche dell’accoglienza e della valorizzazione delle località
a forte valenza didattica, escluse dagli itinerari classici. Già dai nomi
dei relatori emerge il quadro nuovo di un turismo con esigenze proprie e che
dà un nuovo senso a contenitori antichi come i musei: non solo raccolte
destinate alla conservazione dell’opera d’arte, ma luoghi di incontro e
di scoperta centrati sul gioco, nelle sue diverse forme. I musei ospitano
infatti sempre più percorsi tematici, ambientazioni virtuali, cacce al
tesoro o gialli interattivi, giochi di ruolo o animazioni creative: modalità
che saranno presentate nel convegno e illustrate al pubblico. Il Gradara
Ludens Festival, organizzato da Slot, si svolge dal 18 al 21 settembre,
dentro le mura medievali di Gradara, a cavallo fra Romagna e Marche. Infolink:
www.Gradaraludens.it - http://slot.Gradara.net
http://www.Sistemamuseo.it
WEEK
END AL MUSEO GLI APPUNTAMENTI DI SETTEMBRE
I due appuntamenti con "Notte al Museo" , il 6 e il 20 settembre,
segnano il cambio di stagione al "Leonardo da Vinci" di Milano.
Con il prossimo fine settimana finisce la settima edizione de "i
giardini della scienza", che anche quest'anno è stato uno dei punti di
riferimento più significativi per l'estate dei milanesi. Dal 13 settembre
riprendono gli appuntamenti di Week End Al Museo, occasione per tornare a
scoprire la più ricca collezione italiana di oggetti tecnologici, per
partecipare alle attività dei laboratori e per essere coinvolti nelle tante
iniziative proposte nel corso della giornata. Ogni mezz'ora un appuntamento
differente, permette di visitare tutti gli spazi del Museo e di conoscere da
vicino cosa vuol dire "laboratorio". Ai molti appuntamenti
consolidati, come le visite guidate, la scoperta del Cyberspazio e la
fusione del bronzo, si affiancano le prime novità della stagione. Tutti su
Internet, perché non è così scontato che il mondo della rete sia davvero
noto e Gioielli, primi passi verso il mondo degli oggetti preziosi che si può
conoscere nella Sala dell'Arte orafa, appena ristrutturata. Spazio agli
approfondimenti di attualità, con tre mostre che affrontano aspetti diversi
della realtà che ci circonda. Matemilano - realizzata dal Dipartimento di
Matematica "F. Enriques" è un viaggio nella logica che pervade da
sempre la vita degli uomini. Dal 12 settembre. Idrogeno, una strada verso un
futuro sostenibile - un percorso per conoscere meglio la via più
promettente per avere energia pulita. Bici in giro - dalla Draisina alla
Bianchi di Coppi, fino alla spettacolare bici in legno di Tino Sana. Bastano
poche suggestioni per ripercorrere la storia del "cavallo
d'acciaio". Sabato 13 e domenica 14 - Laboratori aperti : sabato dalle
14:00 fino alla chiusura del museo; domenica dalle 10:00 alle 13:00 e dalle
14:00 fino alla chiusura del museo: Internet; Carta; Movimento; Bolle.
Eventi 14:00 Tutti su internet Lab Internet; 14:30 Visita guidata alle
collezioni Ingresso; 15:00 Origami Lab Carta; 15:30 Visita guidata alle
collezioni Ingresso; 16:00 Cyberspazio Lab Internet; 16:30 Visita guidata
alle collezioni Ingresso; 17:00 Origami Lab Carta; 17:30 Visita guidata alle
collezioni Ingresso; 18:00 Regina Margherita Ingresso. Sabato 20 e domenica
21 Laboratori aperti : sabato dalle 14:00 fino alla chiusura del museo:
domenica dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 14:00 fino alla chiusura del museo:
Leonardo; Energia; Metalli; Bolle; Al di là degli oceani (prenotazione
obbligatoria all'infopoint). Eventi: 14:00 La fusione del bronzo Lab
Metalli; 14:30 Visita guidata alle collezioni Ingresso; 15:00 Gioielli Lab
Metalli; 15:30 Visita guidata alle collezioni Ingresso; 16:00 La fusione del
bronzo Lab Metalli; 16:30 Visita guidata alle collezioni Ingresso; 17:00
Gioielli Lab Metalli; 17:30 Visita guidata alle collezioni Ingresso; 18:00
Regina Margherita Ingresso. Sabato 27 e domenica 28 - Laboratori aperti :
sabato dalle 14:00 fino alla chiusura del museo; domenica dalle 10:00 alle
13:00 e dalle 14:00 fino alla chiusura del museo: Movimento; Carta; Metalli;
Ceramica; Al di là degli oceani (prenotazione obbligatoria all'infopoint).
Eventi - 14:00 La fusione del bronzo Lab Metalli; 14:30 Visita guidata alle
collezioni Ingresso; 15:00 Origami Lab Carta; 15:30 Visita guidata alle
collezioni Ingresso; 16:00 Gioielli Lab Metalli; 16:30 Visita guidata alle
collezioni Ingresso; 17:00 Dall'argilla al vaso Lab Ceramica; 17:30 Visita
guidata alle collezioni Ingresso; 18:00 Regina Margherita Ingresso.
TRENTINO:GLI APPUNTAMENTI
Eventi sportivi prestigiosi di atletica e mountain bike, rievocazioni
storiche e riflessioni sul passato: 10 settembre, ore 19, Rovereto, Stadio
Quercia, 39° Palio internazionale di Atletica Città della Quercia;
Folgaria: Appuntamento con la storia 9 settembre: Fra Pietro Daldosso e il
Santuario della Madonna delle Grazie. Ritrovo al santuario, ore 16.30, 12
settembre: La chiesetta cinquecentesca di San Valentino. Ritrovo uffici Apt,
ore 16. Info: 0464 721133. Storo: Festa dell'emigrazione, 9 - 14 settembre,
Incontri, mostre, concerti, riflessioni per ricordare l'impegno, il
sacrificio e la tenacia dei nostri emigrati. Info: www.Comune.storo.tn.it
Trento: Piazza Duomo, 12-13-14 settembre, 4° Palio delle Contrade Città di
Trento, Disfida tra arcieri, corteo in costume, sfilate, teatro di strada.
Info: 0461 983880. Moena - Alpe Lusia, 14 settembre, Rampilonga e Rampimidi,
Migliaia di biker si affrontano su un percorso di impareggiabile bellezza
entrato nella storia della bici. Partenza ore 10.30 da Moena. Info: www.Rampitour.com
LA COPPA DEL MONDO DI BOULDERING
AL MART
Quest'anno la tappa roveretana ha trovato una collocazione che renderà
ancora più spettacolare l'evento Una nuova parete, un insieme di quattro
strutture a forma di lettera, studiate appositamente da Renzo Vettori, per
poter essere arrampicate in modo spettacolare, attende gli atleti che dal 12
al 14 settembre si sfideranno nella tappa roveretana della World Cup
Bouldering. Blocchi da competizione assolutamente originali, nati da un
connubio tra estetica e difficoltà tecnica ed atletica, dove gli ottanta
migliori arrampicatori del mondo in campo maschile e femminile si
confronteranno in due competizioni. I problemi da risolvere saranno disposti
sulle facce di quattro lettere dell'alfabeto: M, A, R e T, lettere che vanno
a comporre il nome della struttura dove avrà luogo la competizione,
l'avveniristica cupola di cristallo del Mart, il Museo di Arte Moderna e
Contemporanea di Trento e Rovereto. Una piazza a forma circolare e
delimitata dalle mura tondeggianti del polo museale. Una collocazione allo
stesso tempo spettacolare e funzionale, per gli atleti - tra di loro
l'italiano Cristian Core attualmente in testa alla classifica - impegnati in
nuovi movimenti e fantasie sospesi nel vuoto e per gli spettatori, ogni anno
più numerosi ed attenti. Le semifinali si svolgeranno venerdì 12 settembre
(alle 13 quelle femminili e alle 18.30 quelle maschili), le finali sabato a
partire dalle ore 17. Domenica, con inizio alle ore 16, è in programma una
gara amatoriale di arrampicata aperta a tutti con tracciati a sorpresa. Info:
www.Plasticrock.com
LA "COPPA D'ORO" SULLE
STRADE DELLA VALSUGANA
Domenica 14 settembre le promesse del ciclismo italiano si sfidano per
l'onore dei propri direttori sportivi Nata e conosciuta in tutta Italia come
la gara dei direttori sportivi, la "Coppa d'oro" di ciclismo si è
trasformata nel tempo in un evento che coinvolge l'intera comunità locale
borghesana per un intero week end. La 36ª edizione, in programma domenica
14 settembre, sarà preceduta da una serie di iniziative agonistiche e non
di ampio respiro. Si comincia venerdì con il triangolare di calcio
disputato da stelle dello sport e dello spettacolo per raccogliere fondi da
devolvere in beneficenza. Sabato la parola passa agli atleti, prima i
Giovanissimi che si contenderanno la "Coppetta d'oro", poi le
Allieve che si contenderanno la "Coppa Rosa". Domenica il gran
finale con la gara degli Allievi: i migliori quindicenni e sedicenni
italiani si daranno battaglia per portare sul gradino più alto del podio il
proprio direttore sportivo, il vero vincitore di questa competizione unica
nel suo genere. Il percorso della gara, dopo la partenza da Borgo Valsugana,
tocca Roncegno, Novaledo, Levico, Pergine, San Cristoforo, Calceranica,
Caldonazzo, Tenna, poi di nuovo Pergine e Borgo, Strigno, Scurelle, Telve
per concludersi nella stessa Borgo. Il campione d'Italia Enrico Mantovani è
il favorito. Chi non è appassionato di ciclismo potrà comunque assistere
allo spettacolo pirotecnico di sabato sera o al corteo storico con Farinoti
e Semoloti (le due fazioni di Borgo). Sabato si terrà anche un convegno
dedicato alla sicurezza dei ciclisti.
LA VENDEMMIA SI FA FESTA
Di Piazza A Rovereto, ottimi vini e piatti prelibati, per festeggiare il
raccolto dell'uva Dal 12 al 14 settembre Rovereto celebra nelle vie e nelle
piazze più antiche il rito della vendemmia. Tre giorni da dedicare ad un
percorso enogastronomico dove si potranno gustare vini e piatti della
Vallagarina, terra di castelli e di vigneti, e dei borghi attraversati dalla
"Strada del vino e dei sapori". Con oltre cento aderenti
(ristoranti, osterie, agritur, aziende agricole e altro) e duecento
chilometri di itinerari enogastronomici, la parte vallagarina di questo
percorso nazionale ha dato vita ad una vera e propria rete di territorio, un
progetto che punta al rilancio delle produzioni locali e alla continua
alleanza tra turismo ed agricoltura. Tutti gli esercizi durante i tre giorni
della manifestazione saranno in Piazza Damiano Chiesa a Rovereto, a partire
dalle 19, per proporre momenti di educazione al vino e di degustazione di
prodotti tipici. Le Osterie della Festa della vendemmia sono aperte dalle 19
alle 23. Cinque tappe, cinque menù, per gustare piatti preparati con
prodotti di terra e di mare abbinati ai vini. Polenta, strangolapreti,
crauti e mele, ma anche cozze e stracotto d'asino. Ogni sera, nelle piazze
di Rovereto, si susseguiranno tanti momenti di divertimento e spettacolo:
concerti di musica classica, di musica popolare, danza e teatro. Per i più
piccoli c'è "L'isola dei bambini", uno spazio creato solo per
loro, dove possono dar libero sfogo alla manualità e alla creatività. Info:
Apt Rovereto e Vallagarina 0464 430363 Per saperne di più sui prodotti
tipici: www.Goodwinetrentino.com
ANDAR PER MOSTRE IN TRENTINO
A Trento e a Mezzolombardo fra rassegne di arte contemporanea e raccolte di
disegni Chi visita Trento in questi giorni ha la possibilità di visitare
due interessanti mostre: una a Palazzo Trentini dove a partire dall'otto
settembre, è allestita la terza (ed ultima) parte di "Arte trentina
nel '900", l'altra al Museo Diocesano Tridentino, dove sino al 14
settembre, è esposta una raccolta di disegni inediti di Guido Polo. La
rassegna di palazzo Trentini, è composta dalle più belle opere prodotte da
artisti locali nel secolo scorso: 115 lavori eseguiti fra il 1975 ed il
2000, una carrellata di altissimo livello sull'arte e la cultura trentine.
La mostra resterà aperta sino al 28 ottobre e potrà essere visitata tutti
i giorni dal lunedì al venerdì con orario 10- 19 ed il sabato dalle 9 alle
12 e dalle 15 alle 19. Ingresso libero. Per info: www.Consiglio.provincia.tn.it
A pochi metri di distanza, a fianco del
Duomo, le sale espositive del Museo Diocesano Tridentino ospitano i disegni
di Guido Polo realizzati tra il 1934 e il 1946, raccolti sotto l'insegna
"L'emozione dei luoghi". Scorci di Trento a matita e carboncino e
immagini di chiese e palazzi del Trentino, in particolare della Valle di
Cavedine, dove l'artista era sfollato durante la seconda Guerra Mondiale
insieme alla famiglia. Ma anche quattordici disegni, che fotografano la
Trento scomparsa sotto i bombardamenti del 1944, una città diroccata, senza
identità. E poi paesaggi, luminosi, ricchi di emozioni, perché dopo la
guerra è tornata la speranza. Orario: 9.30-12.30 e 14.30-18. Martedì
chiuso. Per info: www.Museodiocesanotridentino.it
A pochi chilometri dalla
città, a Mezzocorona, ultimi giorni anche per l'esposizione collettiva
d'arte contemporanea "Terra", ospitata a Casa Conti Martini,
un'elegante edificio nobiliare nonché ex azienda vitivinicola. Nove
artisti, sedici opere esposte fra disegni, installazioni, dipinti ad olio,
fotografia, scultura, per rappresentare il legame esistente tra uomo e
terra, un legame di necessità e lavoro, ma anche di passione e creatività.
Diversi piani di lettura, perché diversa è la provenienza degli artisti:
altoatesini Robert Bosisio e Adolf Vallazza; piemontesi Michele De Vita e
Gian Piero Viglino; svizzero Romano Lucco Borlera; trentini Claudio Paolini,
Gian Luigi Rocca, Albino Rossi e Carlo Sartori. Orario: 17-21 escluso lunedì.
Chiude il 14 settembre.
IL SAPORE DELL'AVVENTURA NEL
CANYON DEL RIO SASS TANTI BUONI MOTIVI PER VISITARE LA STRETTA VALLE AD UN
PASSO DA FONDO, IN VAL DI NON
A pochi passi da Fondo, in Val di Non, c'è un canyon davvero spettacolare.
Non si tratta di una ricostruzione in scala degli scenari dove Willy il
coyote e Bip Bip si inseguivano nelle pellicole della Warner Bros, ma di una
valle strettissima scavata nei millenni dal Rio Sass. Da tre anni la gola è
stata attrezzata con passerelle e pannelli illustrativi e ne è nata
un'attrazione turistica che calamita centinaia di visitatori ogni settimana.
La gita parte dal vecchio mulino ora adibito a centro visitatori, dove si
indossano il caschetto, la mantellina e la radio ricevente, ovvero tutta
l'attrezzatura necessaria per passeggiare comodi e sicuri nel canyon e
ascoltare la voce della guida nonostante il frastuono dell'acqua. Dopo una
breve descrizione geologica della zona, ci si avventura sulle passerelle e
si osservano l'una dopo l'altra le marmitte dei giganti (grandi vasche erose
dai ciotoli che contengono), le pareti tappezzate di alghe rosse (simili
quelle che hanno reso famoso il vicino lago di Tovel), i fossili, i calchi,
le vecchie case costruite lungo la valle. Oltre alla luminosità, ai colori
e alla vegetazione, anche il clima cambia ogni 15 metri; per non dire della
larghezza del canyon, che varia dai 30 metri ai 25 centimetri. Dopo aver
completato il percorso si ritorna sui propri passi e, con grande sorpresa,
ci si accorgerà che, mutata l'angolazione, anche gli ambienti appaiono
diversi. D'estate la Cooperativa Lago Smeraldo, che gestisce le visite
guidate, organizza fino a 8 escursioni al giorno, nelle bassa stagione il
numero cala, ma non esistono periodi di chiusura. Per iscriversi è
necessario prenotarsi con almeno un giorno di anticipo. La gita comincia
dalla piazza di Fondo dove si può lasciare l'automobile. Per info:
Cooperativa Lago Smeraldo 0463 850000 - smeraldo@fondo.It
UN CASTELLO PICCOLO PICCOLO LE
CUCINE, LE SALE E IL GIARDINO DEL MANIERO DI AVIO RIPRODOTTE FEDELMENTE IN
MINIATURA
A visitare la mostra allestita al Castello di Sabbionara d'Avio e intitolata
"Un castello piccolo piccolo" ci si sente un po' come Gulliver
quando osservava Lilliput, le sue piccole case, i suoi minuscoli abitanti:
sorpresi ma piacevolmente affascinati. Si tratta di una ventina di miniature
ispirate al castello e agli ambienti di vita medievali realizzati
dall'Associazione Doll's House e Miniature Italiane per il Fai, il Fondo per
l'Ambiente Italiano. Tutte rigorosamente in scala 1/12, la proporzione delle
famose case di bambola, rappresentano le cucine del castello, la sala del
banchetto, il giardino, la Casa delle Guardie, la bottega del maniscalco e
del vasaio. Nessun particolare è stato lasciato al caso. Gli artisti si
sono documentati su materiale fornito dal Fai e su studi e riproduzioni di
vita medievale. Ambienti come le cucine, i salotti, le botteghe di una volta
sono quelli preferiti dagli appassionati miniaturisti - l'Admi conta 150
iscritti - perché pieni di oggetti, di cianfusaglie da ricreare in piccolo.
Una vera e propria sfida. Per realizzare le opere vengono usati i materiali
più disparati: lo snodo di una cannuccia può trasformarsi nel camino di
una stufa, i tappi del dentifricio nei vasi dei fiori, ma l'obiettivo è
naturalmente di ricostruire ogni pezzo con il materiale di cui è fatto in
realtà. Ogni opera è poi corredata di una descrizione dell'ambiente
scelto. La mostra è visitabile fino al 2 novembre. Questo l'orario di
apertura: 10-13 e 14-18; da ottobre a dicembre 10-13 e 14-17. Chiuso i lunedì
non festivi. Info: Fai, Castello di Avio 0464 684453
TAGLIO DEL NASTRO DOMANI A MOENA
PER LA PRIMA MARCIALONGA RUNNING
Scatta domenica 7 settembre, da Moena alle ore 9.30 la prima edizione di
Marcialonga Running, il nuovo evento proposto dal comitato organizzatore
della famosa maratona dello sci di fondo. Un nuovo impegno nel quale sono
state profuse molte forze, grazie anche all'apporto fattivo di oltre 200
volontari locali, gran parte delle molte società sportive delle due vallate
di Fiemme e Fassa ed in particolare giovani. Quella di domani non vuole
essere una delle tante gare di corsa nel panorama podistico, ma una
originale proposta di ripercorrere, d'estate, parte del tracciato della gran
fondo invernale. Le risposte al richiamo forte della Marcialonga sono state
molte, nonostante le tante concomitanze di calendario, e così saranno in
500 ad affrontare i 25,5 chilometri che da Moena vanno verso Cavalese, gran
parte semplici appassionati dello sci di fondo e della corsa, in parte anche
agonisti dal curriculum pesante, come si addice ad una gara dai profili
importanti e che ha tutti i presupposti per diventare un appuntamento di
cartello. Filippo Bazzanella, giovane e dinamico segretario generale, e
Alfredo Weiss, navigato presidente di Marcialonga, hanno davvero investito
molto tempo in questa iniziativa che ha trovato molti alleati, ma anche
molti problemi da risolvere, come è logico per ogni nuova gara. Così
domani ci sarà un originale confronto fra i campioni della strada e dello
sci di fondo. Gli organizzatori hanno confermato la presenza di Giuliano
Battocletti, Leonardi e Liuzzo, a cui ieri si è aggiunto Riccardo Baggia ed
anche i più rappresentativi atleti di sci di fondo sulle lunghe distanze,
con la poliziotta Lara Peyrot che ha siglato la Marcialonga 2003 e la Fis
Marathon Cup, a fianco della nuova compagna di squadra, la fiemmese Cristina
Paluselli, quindi gli altri fondisti Zanetel, Bordiga e Cattaneo. In gara
anche una forte rappresentativa del Gruppo Sportivo Hartmann con Eugenia
Bitchugova e altri fondisti. Dunque 25,5 chilometri di corsa, aperti anche
ai non tesserati, con un rilevamento sulla distanza della mezza maratona per
chi ama le statistiche. Da Moena i concorrenti scenderanno verso Predazzo
passando per lo stadio del salto, quindi lungo la pista Marcialonga
attraverseranno Predazzo, quindi Ziano, Panchià, Lago e Masi per puntare su
Cavalese. Al passaggio dei concorrenti gli organizzatori, con i comitati
locali manifestazioni, hanno previsto il saluto delle bande e gruppi locali,
proprio secondo lo spirito della Marcialonga. Con un bel percorso, un
cospicuo numero di concorrenti, un'organizzazione professionale alle spalle,
la Marcialonga Running parte dunque con il piede giusto per diventare
"grande".
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