NOTIZIARIO
MARKETPRESS
NEWS
di
LUNEDI'
27 OTTOBRE 2003
pagina 1
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L'EUROPARLAMENTO AUSPICA CHE SI RAGGIUNGA UN
COMPROMESSO SULLE DOTAZIONI DI BILANCIO PER I PROGRAMMI D'ISTRUZIONE
Bruxelles, 27 ottobre 2003 - Con una duplice iniziativa, volta ad ampliare
le opportunità offerte agli studenti europei, il Parlamento europeo ha
approvato il bilancio per il programma "eLearning" dell'Ue e ha
adottato una risoluzione sugli scambi universitari con i paesi terzi. La
dotazione di bilancio per il programma "eLearning" è stata fonte
di contrasto fra le istituzioni europee.
La Commissione
aveva originariamente proposto un bilancio di 36 milioni di euro, cifra
ritenuta troppo bassa dal Parlamento europeo, il quale ha richiesto una
dotazione di 54 milioni di euro. Il Consiglio, da parte sua, ha proposto una
somma inferiore a quella avanzata dalla Commissione. Si ritiene che la cifra
di compromesso, pari a 44 milioni di euro, possa essere accettata da tutte
le parti. L'obiettivo generale del programma "eLearning" è
incoraggiare l'integrazione di nuove tecnologie dell'informazione e della
comunicazione (Tic) nei sistemi d'istruzione e formazione in Europa,
migliorandone così la qualità e l'accessibilità. Erasmus Mundus è
un'estensione dell'attuale programma Erasmus e si propone di promuovere gli
scambi fra gli studenti delle università e degli istituti d'insegnamento
superiore dell'Ue e dei paesi terzi. Il programma avrà una durata di cinque
anni, dal 1° gennaio 2004 alla fine del 2008. La linea di bilancio dev'essere
ancora definita, a causa del disaccordo fra le istituzioni comunitarie sulla
dotazione appropriata. Il Parlamento attende ora la decisione del Consiglio
sulla cifra di compromesso pari a 230 milioni di euro. Il programma offrirà
borse a oltre 4.000 studenti laureati di paesi terzi e candidati
all'adesione, nonché a 1.000 accademici. Gli eurodeputati auspicano che i
corsi siano tenuti in almeno due delle lingue ufficiali dell'Unione e che
gli studenti frequentino diversi atenei di tutta l'Europa.
CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLA PERCEZIONE
PUBBLICA DEL RISCHIO
Bruxelles, 27 ottobre 2003 -
La Commissione
europea sta organizzando una grande conferenza internazionale dal titolo
"La percezione del rischio: scienza, dibattito pubblico e processo
decisionale", che si svolgerà il 4 e 5 dicembre a Bruxelles. La
manifestazione analizzerà in che modo si forma la percezione del rischio da
parte delle persone e quali effetti produce in una democrazia complessa qual
è l'Unione europea. Fra i quesiti che saranno affrontati figurano i
seguenti: Quali ruoli dovrebbero svolgere politici e scienziati per
comunicare il rischio al grande pubblico? È possibile rendere più aperto,
più comprensibile e più inclusivo il processo decisionale basato sulla
valutazione scientifica del rischio? In che modo debbono interagire la
comunicazione e il dibattito a livello nazionale, comunitario e
internazionale? In che modo la scienza, l'industria, il governo e la società
civile debbono interagire nei dibattiti pubblici sul rischio? La conferenza
comprenderà un forum per le parti interessate sulla percezione del rischio
in riferimento alle colture ed agli alimenti geneticamente modificati.
Infolink: http://europa.Eu.int/comm/food/risk_perception/
L'INDUSTRIA FISSA I REQUISITI MINIMI PER
L'AGENZIA DI RICERCA IN MATERIA DI DIFESA
Bruxelles, 27 ottobre 2003 - "L'industria auspica la creazione di una
struttura in grado di fornire valore aggiunto a tutta l'Ue attraverso una
gestione più efficace dei programmi di ricerca, sviluppo e
acquisizione". Questa la conclusione di un documento con il quale le
organizzazioni che rappresentano il settore europeo della difesa esprimono
la loro posizione sulla proposta Agenzia europea per gli armamenti, la
ricerca strategica e le capacità militari. La decisione d'istituire
un'agenzia è stata assunta dai Capi di Stato e di governo durante il
Consiglio di Salonicco del giugno 2003. Nelle conclusioni del Consiglio si
legge che tale agenzia ha per obiettivo lo sviluppo delle capacità di
difesa "nel settore della gestione delle crisi, promuovere e
intensificare la cooperazione europea in materia di armamenti, rafforzare la
base industriale e tecnologica di difesa europea e creare un mercato europeo
competitivo degli equipaggiamenti per la difesa, nonché promuovere, ove
opportuno in collegamento con le attività di ricerca della Comunità, una
ricerca che miri alla leadership nelle tecnologie strategiche per le future
capacità di difesa e di sicurezza". Nel definire i requisiti
"minimi" per quest'agenzia, l'Associazione europea dei costruttori
di materiale aerospaziale (Aecma), Eurospace e il Gruppo europeo Industrie
della Difesa (Edig) chiedono che l'agenzia svolga sia attività obbligatorie
che programmi opzionali. Il documento propone che ciascuno Stato membro
stanzi dei finanziamenti a favore delle attività amministrative e
obbligatorie, e dei programmi opzionali, ad eccezione dei paesi che si sono
dichiarati formalmente non interessati a partecipare all'iniziativa. In
questo modo, sostiene il documento, si "rafforzerebbe la coesione fra
le nazioni". Le industrie aerospaziali e di difesa insistono sul fatto
che i compiti di ricerca dell'agenzia debbano essere basati su una lista di
tecnologie strategiche definita da tutte le parti interessate. L'agenzia,
tuttavia, non deve restare isolata dagli altri sviluppi realizzati nel
settore della ricerca per la difesa e, per scongiurare tale eventualità, è
opportuno che essa sia collegata con i responsabili delle politiche europee
di ricerca in materia di difesa e sicurezza, al fine di tenersi aggiornata
sugli ampi e avanzati studi condotti. Gli autori del documento sottolineano
che quest'ultimo si limita a contenere i requisiti minimi per l'Agenzia
europea per gli armamenti, la ricerca strategica e le capacità militari e
che "vi sono voci nell'industria che chiedono un mandato più forte,
nonché un impegno più deciso per ciò che concerne il finanziamento in
compartecipazione". Il documento è stato inviato a quattro commissari
europei, nonché all'Alto rappresentante del Consiglio europeo e a
determinati eurodeputati. La versione integrale del documento di posizione
è disponibile presso il seguente sito web: http://www.Aecma.org/whatsnew/aecma_position_paper.pdf
BOND
ARGENTINI ARGENTINA-ITALIA: TRE A TRE
Roma 27 ottobre 2003 Nell’incontro del 23 ottobre a Roma tra i
rappresentanti del governo argentino e i rappresentanti dei risparmiatori
sottoscrittori dei bond argentini, tra cui Altroconsumo, è stata
ufficialmente illustrata la proposta di ristrutturazione del debito estero.
Nessuna novità dal governo argentino che ha in pratica confermato il piano
di ristrutturazione preannunciato nei giorni scorsi. Altroconsumo rifiuta il
piano presentato. L’associazione indipendente di consumatori
all’’indomani del default argentino aveva avanzato delle richieste al
governo argentino da tener presenti in sede di rinegoziazione del debito:
che i prestiti non venissero convertiti in pesos; che tutti i creditori –
siano essi grandi istituti bancari o piccoli risparmiatori – venissero
trattati allo stesso modo; disponibili a un abbassamento delle cedole e a un
allungamento delle scadenze; non però a una riduzione del capitale finale.
Nel caso in cui le cedole del nuovo prestito risultassero inferiori a quelle
del vecchio, Altroconsumo chiedeva che questa differenza venisse colmata con
un premio sul capitale da corrispondere al momento del rimborso. Purtroppo
il piano fino ad ora proposto sembra andare verso un’altra direzione. Le
tre opzioni argentine Gli obbligazionisti potranno scegliere tra scambiare i
propri titoli con obbligazioni con un capitale notevolmente ridotto;
obbligazioni con un capitale uguale o di poco inferiore a quello nominale ma
con cedole ridotte e scadenza allungata; obbligazioni che prevedono la
capitalizzazione degli interessi (gli interessi maturati vengono cioè
reinvestiti di volta in volta). Nonostante le apparenti differenze, le tre
opzioni sono equivalenti da un punto di vista finanziario: in sostanza
dovrebbero comportare tutte un taglio del 75% del valore nominale dei titoli
originari. Le tre risposte di Altroconsumo 1. Delle richieste avanzate a suo
tempo al governo argentino da Altroconsumo solo una è stata rispettata –
la non conversione del debito in pesos, con conseguente perdita sul capitale
per i creditori. Non sembra sia stata invece rispettata la parità di
trattamento, visto che dei 178 miliardi di dollari di debito totale
l’Argentina prevede di “tagliarne” solo 90 circa, il 43,5% dei quali
in mano ai privati. Mentre promette che verranno onorati quelli in mano agli
organismi internazionali (Fondo monetario internazionale, Banca mondiale,
…). Se per banche e grossi investitori sarebbe facile compensare con altre
voci di bilancio la perdita incassata sul valore nominale del titolo, la
cosa non è altrattanto semplice per il privato che potrebbe solo portare in
detrazione le minusvalenze incassate su eventuali plusvalenze realizzate nei
successivi 4 anni – e visti i tempi che corrono solo pochi “fortunati”
avranno plusvalenze da compensare! Dunque, se si può parlare di equità
finanziaria tra le tre opzioni, non si può parlare di equità di fatto.
Altroconsumo teme che il fallimento del Paese vada a pesare per la maggior
parte sulle spalle dei piccoli risparmiatori e chiede che per essi
l’Argentina proponga una soluzione ad hoc. 2. Una delle tre opzioni
proposte contempla la possibilità di scambiare i vecchi titoli con altri
aventi cedole più basse, scadenze più lunghe e capitale pressoché
invariato; ma la perdita effettiva sarà sempre del 75% e non verrà colmata
con alcun premio finale. Inoltre, se il valore attuale del prestito dovrà
essere 25, è facilmente intuibile che le cedole del nuovo prestito saranno
bassissime e la scadenza lontanissima. Inaccettabile. Altroconsumo chiediamo
uno sforzo maggiore a un Paese che ha fino ad ora goduto dell’appoggio e
della fiducia della comunità finanziaria internazionale, nonostante la
scarsa efficienza di un governo – più interessato alle sorti personali
che a quelle del proprio Paese – incapace di risolvere una volta per tutte
le sue difficoltà. 3. Altroconsumo invita lo Stato italiano, l’unico ad
aver potere contrattuale di fronte al governo argentino, a intervenire nelle
trattative. Non necessariamente con un sostegno finanziario diretto,
moralmente discutibile perché allevierebbe le colpe di banche e incauti
speculatori, ma facendo sentire la propria voce nel corso delle
negoziazioni. Solo se il governo italiano si accordasse con quello tedesco,
statunitense e giapponese – i Paesi più coinvolti nel default – insieme
riuscirebbero più probabilmente a spuntare condizioni migliori per i
risparmiatori. Senza con questo dimenticare le responsabilità delle banche
nell’intera vicenda. Gran parte dei 400.000 risparmiatori coinvolti erano
ignari del rischio a cui andavano incontro e furono le stesse banche a
proporgli l’investimento. Un difetto di comunicazione e trasparenza molto
grave che ha trascinato migliaia di risparmiatori nei crack di Argentina e
Cirio e che solo oggi le banche intendono risanare. Ma a quanto pare hanno
incominciato con il piede sbagliato come dimostra l’indagine sulla
trasparenza bancaria presentata nei giorni scorsi da Altroconsumo.
IL MERCATO DEI
CAPITALI NELL’EUROPA DELL‘EST –
LA VISIONE DI
UNION INVESTMENT
Milano, 27 ottobre 2003 - I mercati dell’Est Europa hanno sofferto una
certa debolezza in settembre, unica eccezione la borsa russa che ha
continuato la fase rialzista grazie alla sempre elevata liquidità
proveniente da investitori locali e stranieri. Russia e Ungheria restano i
nostro favoriti nell’Europa dell’Est. Siamo sempre convinti che i
mercati azionari dell‘Europa Orientale avranno uno sviluppo positivo per
la restante parte del 2003. Le piazze di Polonia e Repubblica Ceca hanno
avuto invece un andamento molto più debole. In particolare la borsa di
Varsavia ha registrato forti perdite nel listino a causa dell’attuale
discussione relativa al budget polacco. Il governo polacco ha infatti
l’intenzione di aumentare le spese statali del 2004 per stimolare
l’economia, ma questa manovra farà salire il deficit statale. Alcune
stime parlano già di un 7% del Pil. L’annuncio di queste misure, oltre a
causare un indebolimento del listino azionario locale, ha rappresentato un
duro colpo per la valuta polacca, lo Zloty, facendo nascere il timore che
futuri aumenti della spesa pubblica potrebbero spingere il governo a nuove e
consistenti emissioni di titoli di stato. Ciò impedirebbe un ulteriore
abassamento dei tassi di interesse. In settembre sono stati inoltre
pubblicati alcuni dati congiunturali come, per esempio, la crescita del Pil
relativa al secondo trimestre 2003: il tasso di crescita si é rivelato
abbastanza elevato con un +3,8% rispetto all‘anno precedente (primo
trimestre: +2,2%), ma un‘analisi delle componenti di crescita indica una
situazione non uniforme. Mentre le esportazioni sono cresciute notevolmente
grazie al cambio favorevole dello zloty, la forte riduzione degli
investimenti (-3,1%) è un segnale piuttosto negativo. Positivi invece i
dati sull’inflazione che in agosto registrava un aumento dello 0,7%. Nei
confronti della Polonia restiamo sottopesati (underweight) anche se, dopo i
primi segnali di miglioramento economico, abbiamo aumentato un po’ la
nostra esposizione. Crediamo che un aumento delle spese per il consumo
privato trainerà la crescità economica (per il 2003 é previsto un tasso
di crescità del Pil pari al 4,5%) anche se, per la maggior parte, questo
fenomeno è già scontato dalle quotazioni. Inoltre, le valutazioni sono già
abbastanza elevate e questo rende difficile un ulteriore crescita. Per ciò
che riguarda la situazione politica, il governo Sld che non ha la
maggioranza parlamentare incontrerà notevoli difficoltà nell‘approvare
riforme impopolari e le elezioni nella prossima primavera saranno fonte di
nuove incertezze. Infine, le misure che aumenteranno il deficit avranno un
impatto negativo sul mercato azionario. Anche sul mercato azionario della
Repubblica Ceca settembre é stato leggermente negativo. Venendo ai dati
economici pubblicati, i dati relativi alla crescità economica del seconodo
trimestre hanno evidenziato una crescita del Pil del 2,1% (assolutamente in
linea con le attese). L’aumento si dovuto a una forte crescita dei consumi
privati (+ 5,5%), mentre gli investimenti sono rimasti leggermente negativi
con un –0,4%. La borsa ungherese ha invece contenuto le perdite all’1%
grazie alla stabilità del Fiorino che ha esercitato un impatto positivo
sull’andamento borsisitico; il mercato obbligazionario sconta già un
prossimo taglio del tasso di riferimento atteso nel prossimo trimestre.
Anche in Ungheria le discussioni relative al budget 2004 hanno influenzato
il mercato: il governo di Budapest ha allo studio misure per attirare
investimenti stranieri in Ungheria, il cosidetto „pacchetto“ che
contiene tra altro anche un progetto per la riduzione fiscale societaria
dall’attuale 18% al 16%. Inoltre il governo sembra intenzionato ad
abbassare anche le imposte sui redditi di persone fisiche aumentando
contemporaneamente
la Tva. L
’ungheria sta cercando di contenere il deficit pubblico anche attraverso
la riduzione del 10% del numero di impiegati statali. Mentre nel 2003 il
deficit pubblico é previsto intorno al 4,8% del Pil, per il 2004 il
risultato dovrebbe attestarsi intorno al 3,8% e il mercato ha reagito
positivamente a questa prospettiva. Meno positivi, invece, sono stati i dati
sulla crescita economica del secondo trimestre 2003: forse a causa dei bassi
consumi privati, in questo periodo il tasso di crescita del Pil é stato del
2,4%, inferiore rispetto allo stesso periodo del 2002 e inferiore alle
attese. Notizie positive giungono invece dagli investimenti che hanno
evidenziato un aumento dell’1,7%, in netto miglioramento rispetto al tasso
di crescita negativo (-1,2%) del primo trimestre. Notizie positive anche dal
fronte dell’inflazione: l’aumento dei prezzi del 4,7% é stato inferiore
alle attese che indicavano un +5%. Per il mercato azionario ungherese
continuiamo a essere positivi che – come la borsa russa – sovrappesiamo
(„overweight“). Non appena il Fiorino si sarà stabilizzato,
la Banca Centrale
ungherese dovrebbe tagliare i tassi di riferimento con conseguente effetto
positivo sull’economia nazionale. L’andamento congiunturale ugherese é
positivo e le attese di crescità relative al Pil indicano un 3,5%.
Un‘ulteriore accelerazione della crescita è probabile data la riduzione
del deficit budgetario. Infine, se confrontate con la media delle società
dell’area, le valutazioni per l’Ungheria sono favorevoli e le buone
prospettive relative ai risultati aziendali offrono interessanti opportunità
d‘investimento. Alla luce di tutto ciò, siamo molto positivi, soprattutto
a lungo termine, circa il mercato azionario ungherese. Oltre all’Ungheria
la nostra preferenza va sempre al mercato azionario russo che, se
confrontato con altri paesi emergenti e considerando la difficile situazione
congiunturale globale, vanta una situazione macroeconomica eccezionalmente
stabile (prova ne é la promozione – upgrade - da parte dell’agenzia di
rating Moody’s recentemente assegnata alla Russia). Dopo che nel 2002 il
Pil é cresciuto con un tasso del 4,3%, le stime per quest’anno sono
ancora più positive indicando un lusinghiero 6%. Per ciò che riguarda la
situazione politica, a fine anno sono previste le elezioni per
la Duma
e, nella prossima primavera, si terranno le elezioni presidenziali. Prima
che questo accada non si può escludere, per la borsa russa, una certa
volatilità, dettata forse da possibili scandali (come per esempio il caso
Yukos di alcune settimane fa). Politica di investimento di Union Investment
- Abbiamo aumentato gli investimenti nel settore russo di produzione di
metali e costruttori di tubi metallici quali, ad esempio, Chelyabinskiy
Metal Factory e Norilsk Nickel. Inoltre, abbiamo incrementato anche la
posizione in piccole aziende petrolifere di minore importanza quali
Slavneft-megionneftegas e Sakhalinmorneftegaz-rosneft. Prese di profitto
sono state invece operate nella società di telecomunicazioni russe come
Moscow City Telephone, Volga Telekom e Central Telecommunications. Abbiamo
poi cominciato a costruire posizioni in Romania con l’acquisto dei
seguenti titoli: Snp Petrom (una compagnia petrolifera che verrà presto
privatizzata e il cui titolo è attualmente molto richiesto), Banca
Transilvania e Impact (una piccola banca locale la prima e una società
immobiliare la seconda che vantano un grosso potenziale di crescita e
trattano a prezzi ragionevoli). In Polonia, dove le buone notizie sono
probablmente già scontate dalle valutazioni, abbiamo effetuato realizzi
poco prima che il mercato correggesse. E’ stata infatti ridotta la
posizione in Computerland, nella società di telecomunicazione Tpsa, nella
ditta appaltatrice Budimex e nella banca Bzwbk. Abbiamo completamente
liquidato il precedente investimento nella banca Bph e nel produttore di
rivestimenti per sedili automobilistici Inter Groclin. Infine, per la prima
volta, abbiamo nel portafoglio del fondo le azioni della Bank Austria
Creditanstalt, società bancaria con un legame stabile con l’Europa
dell’Est – soprattutto con
la Polonia
dove possiede una società affiliata
la Bph
(che abbiamo venduto perché il titolo ormai ci sembrava sopravvalutato
rispetto alla società madre che é invece molto più economica). Bank
Austria Creditanstalt sarà quotata a breve alla borsa polacca e diventerà
uno dei titoli a maggiore capitalizzazione del listino locale. Crediamo
inoltre che il titolo sarà molto richiesto dai fondi pensione e dai fondi
d’investimento. In Ungheria e Repubblica Ceca non abbiamo operato
cambiamenti.
STIPULATO L’ATTO DI SCISSIONE PARZIALE DELLA BANCA POPOLARE
DI NOVARA A FAVORE DEL BANCO POPOLARE DI VERONA E NOVARA
Verona, 27 ottobre 2003 - Conformemente alle delibere delle assemblee
straordinarie della Banca Popolare di Novara S.p.a. E del Banco Popolare di
Verona e Novara S.c.a r.L. Che hanno approvato il progetto di scissione
parziale di ramo d’azienda costituito da n. 84 sportelli e dalle Aree
Affari a supporto della rete, dalla Banca Popolare di Novara a favore del
Banco Popolare di Verona e Novara, e avuto riguardo alla realizzazione degli
adempimenti previsti dalla legge, in data odierna è stato stipulato il
relativo atto di scissione, sottoscritto dal Presidente della Banca Popolare
di Novara, prof. Siro Lombardini, e dal Presidente del Banco Popolare di
Verona e Novara, avv. Carlo Fratta Pasini. Gli effetti giuridici della
scissione decorreranno dal 1° novembre 2003, data entro la quale verrà
effettuata l’iscrizione. Sottoscritti I Contratti Di Cessione Di Rami
D’azienda Dal Credito Bergamasco Al Banco Popolare Di Verona E Novara E
Dalla Banca Popolare Di Novara Al Credito Bergamasco. A fa seguito al
comunicato congiunto del 14 ottobre scorso il 24 ottobre sono state
perfezionate le cessioni di rami d’azienda relative al: trasferimento di
n. 36 sportelli, dell’Area Affari Veneto e del marchio “Banco San
Marco”, dal Credito Bergamasco al Banco Popolare di Verona e Novara,
mediante la sottoscrizione del relativo contratto di cessione da parte dei
Presidenti, avv. Cesare Zonca e avv. Fratta Pasini; trasferimento di n. 33
sportelli e dell’Area Affari Monza, dalla Banca Popolare di Novara al
Credito Bergamasco, mediante la sottoscrizione del relativo contratto di
cessione da parte dei Presidenti, prof. Siro Lombardini e avv. Cesare Zonca.
Entrambe le operazioni sono subordinate all’ottenimento della richiesta
autorizzazione dalla Banca d’Italia. Gli effetti giuridici, contabili,
fiscali ed operativi delle predette cessioni decorreranno dal 1° dicembre
2003. Con l’efficacia delle predette operazioni il Banco Popolare di
Verona e Novara disporrà di una rete complessiva di n. 504 sportelli, il
Credito Bergamasco di n. 218 sportelli e
la Banca Popolare
di Novara di n. 417 sportelli.
DAL GRUPPO BANCARIO CREDITO VALTELLINESE UNA NUOVA POLIZZA
INDEX-LINKED DELLA SERIE ORIZZONTI
Sondrio, 27 ottobre 2003 - Il Gruppo bancario Credito Valtellinese ha
perfezionato, tramite la partecipata Global Assicurazioni S.p.a., una nuova
emissione di polizze index-linked della serie Orizzonti, che abbinano la
sicurezza del capitale versato e di un rendimento minimo garantito alla
possibilità di beneficiare di andamenti positivi dei mercati finanziari.
Global Orizzonti 2 è costituita da una base obbligazionaria, che assicura
il capitale iniziale a scadenza e cedole annuali del 2% per i primi tre
anni, e da un'opzione che al termine del contratto accorda un'eventuale
percentuale di maggiorazione dell'importo versato, legata all'andamento di
un paniere di tre primari indici azionari mondiali (Eurostoxx50,
Standard&poor's500 e Nikkei225). In un periodo caratterizzato da forte
volatilità dei mercati, Global Orizzonti 2 riscontra un notevole interesse
presso gli investitori, in quanto offre l'opportunità di beneficiare delle
performance positive delle principali Borse internazionali, facendo fronte
all'incertezza sull'andamento delle stesse grazie a soluzioni assicurative e
finanziarie ad hoc. L'investimento, il cui premio minimo sottoscrivibile è
di 2.500 euro, ha una durata contrattuale di 6 anni e sarà a disposizione
della clientela di tutte le banche del Gruppo fino al 13 novembre 2003.
DIGITAL
BROS: L’ASSEMBLEA DEI SOCI HA APPROVATO IL BILANCIO D’ESERCIZIO AL 30
GIUGNO 2003.L’EBITDA È PARI A 3,5 MILIONI DI EURO IN CRESCITA DI OLTRE 4
MILIONI DI EURO
Milano, 27 ottobre 2003 - Autorizzato il Cda ad effettuare operazione di
buy-back per sostenere il corso del titolo e effettuare eventuali operazioni
di acquisizione di partecipazioni strategiche. Confermato Martial Chaillet
quale membro del consiglio di amministrazione. Si è svolta , venerdì 24
ottobre 2003, l’Assemblea dei Soci di Digital Bros, gruppo operante nel
digital entertainment quotato al Nuovo Mercato della Borsa Italiana.
L’assemblea ha espresso la propria soddisfazione nell’operato della
società approvando il Bilancio d’Esercizio del periodo 1 luglio 2002 –
30 giugno 2003. L’assemblea dei Soci ha inoltre autorizzato il Consiglio
di Amministrazione ad effettuare operazioni di acquisto e di vendita di
azioni proprie. Le operazioni di buy-back trovano motivazione nella volontà
della società di sostenere il corso del titolo e di effettuare eventuali
acquisizioni di partecipazioni strategiche. I Soci hanno inoltre manifestato
la loro piena fiducia nei confronti di Martial Chaillet confermandolo quale
membro indipendente del Consiglio di Amministrazione con scadenza del
mandato contestuale alla scadenza dell’attuale Cda che coincide con
l’assemblea che approverà il bilancio 2004/2005. Per quanto riguarda i
dati di bilancio, il Gruppo chiude con un fatturato consolidato pari a 50,5
milioni di Euro, in aumento del 23,5% rispetto ai 40,9 milioni di Euro
proforma registrati nel corrispondente periodo 2001/2002. L’ebitda è pari
a 3,5 milioni di Euro in crescita di oltre 4 milioni di Euro rispetto al
valore proforma dello stesso periodo 2001/2002 e l’Ebit risulta positivo
per 1,2 milioni di Euro in aumento di 3,6 milioni di Euro rispetto al valore
negativo registrato nell’anno precedente. L’ebt registra un valore
negativo pari a 1,1 milioni di Euro ma con un forte incremento positivo di
oltre 15 milioni di Euro rispetto al valore dell’anno precedente che
peraltro era influenzato da significativi elementi straordinari. La
capogruppo Digital Bros S.p.a., società operante nella localizzazione e
distribuzione di videogiochi, ha registrato un incremento di fatturato del
25,7% che passa da 39,3 milioni di Euro registrato nel periodo 2001/2002 a
49,5 milioni di Euro del periodo 2002 /2003. Importanti miglioramenti a
livello di capogruppo anche dei margini economici-finanziari. L’ebitda,
rispetto ai 2,4 milioni di Euro registrati nel periodo 2001/2002, risulta in
crescita di quasi 3 milioni di Euro e raggiunge 5,2 milioni di Euro
attestandosi al 10,6% del fatturato. L’ebit, in aumento del 268% rispetto
all’anno precedente, è pari a 3,5 milioni di Euro. L’ebt è in netto
miglioramento a 1,1 milioni di Euro. La capogruppo chiude con un utile netto
pari a 849 mila Euro. L’assemblea dei Soci ha approvato di rinviare a
nuovo l’utile dell’esercizio. Le previsioni per il prossimo esercizio
sono confermate: un fatturato previsto consolidato pari a 96,9 milioni di
Euro e un Ebt pari a 4,6 milioni di Euro.
FILA
HOLDING S.P.A DIVENTA RCS INVESTIMENTI S.P.A.
Biella, 27 ottobre 2003 - L’assemblea dei soci di Fila Holding, tenutasi
il 24 ottobre ha deliberato: la modifica della denominazione sociale della
società da Fila Holding S.p.a. In Rcs Investimenti S.p.a. E il
trasferimento della sede legale da Viale Cesare Battisti
26, in
Biella, a Via Angelo Rizzoli
2, a
Milano, in entrambi i casi con efficacia dal primo gennaio 2004; il riporto
a nuovo di tutte le perdite esistenti al 30 giugno 2003; l’ assenso,sia
alla revoca dalla quotazione presso il New York Stock Exchange delle Ads
rappresentative di azioni ordinarie della Società ( in particolare non
interponendo appello nel caso il New York Stock Exchange stesso, come
attualmente, abbia già intrapreso di propria iniziativa una procedura di
revoca dalla quotazione), che alla cancellazione della registrazione delle
suddette Ads e delle azioni ordinarie di Fila Holding ai sensi del
Securities and Exchange Act del 1934 degli Stati Uniti d’America e
successive modifiche ed integrazioni, che anche alla risoluzione del vigente
accordo di deposito tra Fila Holding, The Bank of New York ed i possessori
di American Depositary Receipts rappresentativi delle suddette Ads relativo
all’emissione ed amministrazione delle Ads medesime, autorizzando il
Consiglio di Amministrazione a provvedervi nel rispetto delle condizioni
legali applicabili.
LINIFICIO - ZIGNAGO STIPULATO L’ATTO DI FUSIONE
Fara Gera d’Adda, 27 Ottobre 2003 – E’ stato reso noto che in
esecuzione della delibera dell’Assemblea Straordinaria del 10 ottobre
2003, il 24 ottobre è stato stipulato l’atto di fusione per
incorporazione della Zignago Tessile S.p.a. Nel Linificio e Canapificio
Nazionale S.p.a. Gli effetti giuridici dell’operazione avranno effetto
dalle ore 00,01 del primo giorno successivo alla data dell’ultima
iscrizione dell’atto di fusione nei Registri delle Imprese competenti;
sulla decorrenza di tali effetti verrà fornita tempestiva informativa ai
sensi della vigente normativa.
LA
STAGNAZIONE NON
RISPARMIA
LA MECCANICA VARIA
Milano, 27 ottobre 2003 - Preoccupazione per la battuta d'arresto dei
progranuni di investimento e per l'eccessivo apprezzamento dell'euro
rispetto al dollaro, che non consente di fare fronte con l'export alla stasi
del mercato interno. Intanto scende dal +8,9% a -10% il saldo tra le aziende
che giudicano il loro fatturato "migliorato" e quelle che lo
giudicano "peggiorato". "A causa di un euro troppo forte
rispetto al dollaro e alle monete legate al dollaro" - commenta Savino
Rizzio, presidente Anima- "le nostre aziende non riescono a
beireficiare dei cenni di ripresa che provengono da alcuni mercati
extraeuropei, mentre perdura la stavi del mercato interno". Dopo i
segnali di ripresa manifestatisi nel secondo trimestre, tornano a soffiare i
venti della stagnazione sulla meccanica varia italiana. E' quanto emerge dai
risultati dell'indagine trimestrale sull'andamento del settore resi noti da
Anima (Federazione delle Associazioni Nazionali dell'Industria Meccanica
varia ed Affine). Analizzando i dati elaborati dalla Federazione su un
campione di 378 imprese associate, emerge che tra luglio e settembre il
saldo tra le aziende che denunciano una situazione di fatturato
"migliorata" e quelle che invece la giudicano "peggiorata- è
diventato negativo, passando da 94%ó del Il trimestre
2003 a
-10% del Iii trimestre 2003. Aumentano infitti le aziende che dichiarano
peggiorato il fatturato complessivo rispetto al periodo aprile giugno 2003,
dal 22,6% del periodo precedente al 320% mentre diminuiscono quelle che
segnalano un incremento (il 22% delle aziende contro il 31,5% nel Ii
trimestre 2003). Fatturati stabili per il 46% del campione. Situazioni
equivalenti sia sul mercato interno, con un saldo pari a -9,2 % (era +7,8 %
nel trimestre precedente), che sui mercati esteri, che hanno fatto
registrare un saldo pari a -10,4% (+3,2% )del Ii trimestre). Le aziende che
dichiarano migliorato il fatturato Italia sono infatti il 22% (31,8% nel Ii
trimestre 2003), contro il 31,2% che lo indica peggiorato (.Era il 240ó nel
trimestre precedente.)., mentre per quanto riguarda i mercati esteri le
imprese che nel periodo luglio settembre giudicano migliorato il fatturato
sono il 19% (24,6% nel il trimestre 2003) contro il 29,4% che invece
registra un peggioramento 21,4% nel periodo precedente). La situazione
ordini - pur registrando un lieve incremento rispetto al trimestre
precedente - è tra le più basse degli ultimi anni, Le previsioni,
tuttavia, per il Iv trimestre sono improntate su un cauta fiducia nella
ripresa, non generalizzata però a tutti i comparti rappresentati: se il
54,2% delle imprese si attende infatti il perdurare di una sostanziale
stabilità, si prospetta un incremento della domanda per il 29.1% delle
aziende, mentre solo il 16, 7% prevede un peggioramento. L'indagine denuncia
aspettative di un leggero miglioramento sia per quanto riguarda l'Italia che
l'estero: il x,9% delle aziende si attende un aumento sul mercato
internazionale ed il 25.7% in Italia. Stabile la previsione relativa
all'occupazione (per il 79,9% delle aziende intervistate.), ma una
situazione di stallo caratterizza anche i programmi di investimento. Un
Segnale. Questo, che è fonte di particolare apprensione per il presidente
Rizzio, che afferma: "La situazione sta diventando allarmante per il
persistere del basso valore del dollaro che penalizza pesantemente le nostre
esportazioni verso i mercato mentre il mercato interno risulta ancora
debole. Questa situazione di in passe non deve però influenzare
negativamente le de dl 779 vestimento e lo sviluppo di nuovi prodotti dai
quali dipende il futuro della nostra industria ". Analisi settoriale -
Il comparto "Sistemi di sollevamento e movimentazione" ha accusato
una frenata nel Iii trimestre sia per quanto riguarda il mercato nazionale
che quelli esteri, con risultati nettamente inferiori anche a quelli
dell'analogo periodo del 2002. Le previsioni mostrano per il Iv trimestre
livelli di attività ancora contenuti. Urn'int.onazione congiunturale debole
caratterizza anche il comparto delle 'Macchine edili, stradali, minerarie ed
affini" negli ultimi 2 trimestri dell'anno. Come previsto, la ripresa
segnata dalle "Macchine ed impianti per l'industria alimentare" e
dalle `Affettatrici tritacarne ed affini" si è esaurita nel Ii
trimestre e pesanti cali di attività sono attesi anche per il Iv trimestre,
in particolare sui mercati esteri. Una nota leggermente più positiva
contraddistingue le "Attrezzature frigorifere per il commercio". I
risultati del Iii trimestre sono stati per il 50% delle aziende superiori a
quelli dello scorso anno e buone performance sono attese sui mercati
internazionali. Il comparto delle "Macchine per caffè espresso"
sta vivendo una fase di stallo che non condiziona fortunatamente i programmi
di investimento. E' proseguita nel Iii trimestre la ripresa della domanda
nazionale per le "Macchine della lavorazione delle carni", più
stabile la situazione sul fronte estero. Sono rallentate le richieste di
`Apparecchiature aerauliche" dopo un Ii trimestre in espansione per il
caldo eccezionale. Le previsioni per il Iv trimestre mostrano situazioni
differenziate: u n terzo delle aziende intervistate si attende risultati in
crescita rispetto al 2.002, un terzo stabili e un ulteriore terzo in calo.
E' proseguita nel Iii trimestre l'evoluzione positiva del settore
"Apparecchi e componenti per impianti termici", con il 50°ió del
campione che dichiara una crescita del fatturato. Buone le opportunità in
particolare all'estero. Le attese sono ancora improntate all'ottimismo. I
risultati non brillanti del Iii trimestre non impediscono aí costruttori di
"Serrature e ferramenta" di formulare delle previsioni abbastanza
favorevoli per fine anno: il 46,2% delle aziende intervistate si attende un
aumento rispetto al periodo precedente, il 53,5°'o una stabilità e nessuna
un calo. Anche il comparto `'Casseforti, porte corazzate e cassette di
sicurezza" ha accusato un generale calo del fatturato . La ripresa
della domanda prevista per il Iv trimestre non consentirà di raggiungere
gli stessi volumi dell'analogo periodo dell'armo precedente. Una situazione
ordini bassa caratterizza a fine trimestre il settore "Posateria,
coltelleria, vasellame, pentolame ed affme", tuttavia si spera in un
miglior Lamento della situazione sul finale dell'anno, grazie in particolare
ad una ripresa della domanda estera. Occupazione ed investimenti mostrano
trend negativi. Il comparto "Impianti di finitura" attende, dopo
una fase di rallentamento, il rivitalizzarsi del mercato nazionale nel Iv
trimestre, mentre le prospettive per quanto riguarda l'estero sono meno
favorevoli. In flessione l'occupazione, battuta d'arresto negli
investimenti. Desta qualche preoccupazione la situazione del comparto
"Rubinetteria sanitaria": oltre il 30°delle aziende denuncia un
calo di fatturato sia in Italia che all'estero. Con un carnet ordini sceso
ad un mese si profila una contrazione dell'attività produttiva nell'ultima
parte dell'anno. Una situazione ordini bassa contraddistingue anche il
comparto " Valvolame in bronzo e ottone". Il mercato nazionale
offre migliori opportunità rispetto a quello estero, dove la concorrenza
sui prezzi é sempre più accentuata. Dopo una pausa di riflessione
l'attività del comparto " Valvolame ad uso industriale" ha
ripreso slancio con il 62,5% delle aziende che vantano una crescita del
fatturato. Per quel che riguarda gli Strumenti di misura, controllo e
regolazione" si segnala performance non brillanti nei comparti "illisuratori
per gas- e "Misuratori per acqua", migliori le previsioni per il
comparto "Distributori di carburante" sostenuto dalla domanda
interna. Una fase di stabilità contraddistingue il compatto "Sistemi
elettronici di conversione". Il comparto "Dispositivi per la
protezione individuale sul lavoro" si attende per il Iv trimestre un
leggero rallentamento della sua naturale crescita. Infine il comparto "Caldareria",
con 3,8 mesi di lavoro assicurato guarda a fine anno con una certa
tranquillità: il 46,7% del campione si attende un incremento del fatturato,
il 36,6% una stabilità e solo il 16,7% un calo.
UN’ANIMA
MECCANICA IN RUSSIA
Milano, 27 ottobre 2003 - “Abbiamo investito in Russia,” dice Matteo
Donelli, marketing manager, della società Zapi Spa,di Reggio Emilia”
accettando la sfida di un Paese che, stando ai dati Sace, è ancora a
rischio
5 A
per inflazione, debolezza del settore bancario e mentalità dirigenziale
ancora statale. Lo abbiamo fatto perché le opportunità di business ci
sono, c’è anche una favorevole politica economica. Abbiamo trovato
inoltre utile avere degli interlocutori validi a livello associativo e
istituzionale come Fbo, (Foreign Businessoffice) di Anima-italianmec. E’
importante non sentirsi soli per poter affrontare problematiche relative ai
pagamenti, alle trattative commerciali , con tempestività, oltre che per
puntare su una corretta strategia di mercato in Russia”. Da una recente
indagine di Anima , federazione delle associazioni nazionali
dell’industria meccanica varie ed affine, le principali difficoltà per le
aziende italiane del settore meccanico in Russia riguardano: trovare
compratori (42,9 per cento) , ottenere sicurezza dei pagamenti (38,6 per
cento), avere interlocutori istituzionali a supporto. I risultati
dell’indagine sono stati illustrati in un recente convegno
sull’esportazione in Russia , realizzato in collaborazione con Regione
Lombardia, Promos/cciaa Milano, Aidda, Fast e il consolato generale della
federazione russa. Per agevolare le imprese è prevista dal 26 al 30
novembre una missione economica a Mosca con incontri e visite presso aziende
russe. “L’industria lombarda, “dice Massimo Zanello, assessore pmi e
cooperazione della Regione Lombardia,”ha, nel mercato russo, uno sbocco
ottimale, con un Pil in crescita del 7,2 per cento e una produzione
industriale salita del 6,8 per cento nel primo semestre 2003.Il progetto
Anima-italianmec si svolge con la nostra collaborazione e vuole essere di
sostegno mirato alle imprese del settore”. E’ prevista anche una seconda
missione imprenditoriale a Mosca e altre due a S.pietroburgo tra la fine del
2003 e i primi mesi del 2004. L’obiettivo è favorire contatti tra aziende
lombarde e partner locali qualificati ( www.Italianmec.com
) nei settori edilizia, industria, produzione di energia, ambiente per
imprese che producono impianti e componenti per impianti, e beni di consuimo
durevoli. Le esportazioni della meccanica verso
la Russia
, stando ai dati Anima, sono del 45,1 per cento. “Anche le donne manager
russe stanno aumentando,” sottolinea Wanda Pandoli Ferrero, presidente di
Aidda, associazione donne imprenditrici e dirigenti d’azienda,” è
abbiamo già avviato un partenariato di cooperazione. Alla fine degli anni
80 le donne imprenditrici o in posizioni al vertice in Russia erano meno del
10 per cento, negli anni 90 occupavano il 18% delle posizioni di leadership
nelle aziende e la crescita è lenta ma stabile in questo senso come
orientamento positivo. Come Aidda collaboriamo con il board della
associazione nazionale russa Women e Business e a novembre ci sarà un
incontro a Milano per donne manager e imprenditrici per avviare progetti
concreti (www.Aidda.org)”. Nella Federazione russa si sta assistendo ad un
pilotaggio da parte del governo centrale di alcune aree e città,
recuperando anni di stagnazione e di emarginazione: zone che sono entrate
nel mirino di investitori stranieri per le grandi potenzialità offerte e
che, nel corso dei prossimi anni , supereranno per interesse quelle di Mosca
e di San Pietroburgo, ormai diventate mature per l’investimento e la
produzione. La riqualificazione industriale e agricola di aree della
Federazione ricchissime di materie prime e di risorse energetiche, quali
alcune regioni della Siberia, attrarrà inevitabilmente operazioni di
fornitura merci, attrezzature, tecnologie e favorirà lo sviluppo di joint
venture con partner internazionali.
“BUSINESS
ANGELS" E "SEED CAPITAL": SUPPORTI ALLA NASCITA E ALLA
CRESCITA DELL'IMPRENDITORIALITÀ IN EUROPA?
Milano, 27 ottobre 2003 - Le reti di business angels devono e possono andare
oltre il ruolo di piattaforma di incontro tra investitore e imprenditore? E'
saggio per le reti di Ba assumere compiti di consulenza e al limite di
training anche tecnologico (tecno-angel) nei confronti di investitori e
imprenditori? Domande cruciali per
la Fase Due
dello sviluppo del capitale di rischio informale non solo in Italia. Alcune
risposte al prossimo convegno Iban - Eban del 13 e 14 novembre a Milano, con
la partecipazione confermata di: Erkki Liikanen - Commissario europeo
responsabile delle Imprese e della Società dell'informazione Elio Catania -
Presidente e Amministratore Delegato Ibm Italia
MILANO
E L'ITALIA VISTA DAGLI IMPRENDITORI STRANIERI IN CONTATTO CON LE SEDI ESTERE
DI PROMOS/CAMERA DI COMMERCIO
Milano, 27 ottobre 2003 - L’italia apprezzata dagli imprenditori stranieri
è fatta di conferme e stereotipi (cibo, sole e calcio ma anche moda e
competitività delle imprese) Le città più conosciute per opportunità
d’affari? Stravince Milano col 94,4% delle preferenze straniere. Si
piazzano bene Torino (49,4%), Roma (42,7%), Bologna (27%) e un po’ anche
Firenze (10,1%). L’italia è associata alla moda per il 78,7% degli
intervistati. Al mangiar bene, cibo e vino (75,3%). E’ famosa come meta
turistica (71,9%). Molti la ricordano soprattutto per la cultura: chiese e
musei (60,7%) e teatro e cultura (37,1%). Come Paese del sole e del mare
(39,3%). Grande rispetto per il calcio (65,2%). Un Paese da comprare….
Grazie allo shopping (41,6%). Le aziende più conosciute? Decisamente Fiat e
Ferrari (93,3%) e Pirelli (71,9%). E l’economia? Il 47,2% degli
intervistati ha indicato come grado di competitività internazionale
"molto". E il 15,7% ha dichiarato "moltissimo". E aprire
un’attività in Italia può rappresentare un forte vantaggio competitivo
per il 28,1%. Non solo a Milano (58,4%), ma anche a Torino (22,5%), Roma
(16,9%), Venezia e Bologna (7,9%). Perché è un ottimo mercato potenziale
(42,7%), per la posizione geografica (29,2%), come porta d’ingresso sul
mercato Mediterraneo (24,7%). Ma c’è anche un 20% che ritiene il nostro
paese poco o per niente vantaggioso per aprire un’attività. I punti di
forza? La qualità della vita (74,2%), l’ambiente economico (34,8%), hotel
e ristoranti (33,7%). E gli italiani sono businessmen convincenti grazie
alla capacità comunicativa (42,7%), flessibilità (33,7%) ed eleganza
(34,8%). Meno i riconoscimenti per efficienza (10, 1%) e serietà (5,6%).
Americani, inglesi e svedesi? Ci ammirano per la moda. I tedeschi? Ci
ritengono competitivi (73,3%), anche per aprire un’attività (86,7%). E
gli olandesi preferiscono puntare su Milano (83,3%), gli inglesi su Torino
(50%), i tedeschi su Roma (33,3%). Emerge da un’indagine realizzata da
Promos, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano per
l’internazionalizzazione sugli utenti stranieri delle sue sedi
all’estero. Città più conosciute per opportunità d’affari. Per il
94,4% degli intervistati Milano è la metropoli più conosciuta per gli
affari. Torino seconda (49,4%), seguita da Roma (42,7%), Bologna (27%),
Firenze (10,1%), Venezia (6,7%), Napoli (4,5%) e il 5,6% segnala altre città.
L'italia è conosciuta per… La moda per il 78,7% degli intervistati, cibo
e vino (75,3%), turismo (71,9%), calcio (65,2%), chiese e musei (60,7%),
shopping (41,6%), sole e mare (39,3%), teatro e cultura (37,1%), fiere
(29,2%), imprese (27%), tecnologia (19,1%), finanza (4,5%), vita notturna
(3,4%), altro (4,5%). Le aziende italiane maggiormente conosciute
all'estero. Prima
la Fiat
(93,3%), Pirelli (71,9%), Telecom (11,2%), Mediaset (10,1%), i 5 milioni di
pmi (6,7%), i distretti (3,4%), altro (12,4%). Come viene valutata la
competitività internazionale dell'Italia. Il 47,2% degli intervistati ha
indicato come grado di competitività internazionale "molto". Il
28,1% ha indicato "abbastanza" ed addirittura il 15,7% ha
dichiarato "moltissimo". Solo il 6,7% ha dichiarato
"poco". Per paesi. L’italia è ritenuta competitiva a livello
internazionale dal 73,3% dei tedeschi, il 50% degli inglesi, degli olandesi
e degli spagnoli, dal 43,8% dei francesi, dal 42,9% degli svedesi e dal
35,3% dei belgi. Aprire un’attività in Italia può rappresentare un
vantaggio competitivo? Il 31,5% degli intervistati ha indicato
“abbastanza”. Il 28,1% "molto"; il 10,1% “poco” e anche un
10,1% ha dichiarato “per nulla”; il 9% "moltissimo"; il 6,7%
"altro". Per paesi. Ritiene nel complesso vantaggioso aprire
un’attività in Italia l’86,7% dei tedeschi, l’83,3% degli olandesi,
l’81,3% dei francesi, il 70,6% dei belgi, il 57,1% degli svedesi, il 50%
dei britannici e degli americani e il 33,3% degli spagnoli. E dove. Il 58,4%
dichiara a Milano; Torino 22,5%, a Roma 16,9%, Venezia e Bologna 7,9%,
Firenze 3,4%, Napoli 2,2%, altro 4,5%. Per paesi. Milano è preferita
dall’83,3% degli olandesi, dall’80% dei tedeschi, dal 71,4% degli
svedesi, dal 68,8% dei francesi, dal 50% degli spagnoli e degli americani e
dal 41,2% dei belgi. Torino invece piace al 50% degli inglesi, al 46,7% dei
tedeschi, al 25% dei francesi e degli americani, al 16,7% degli spagnoli, al
14,3% degli svedesi e all’11,8% dei belgi. Roma è preferita in Germania
(33,3%), Regno Unito (25%), Olanda (16,7%), Svezia (14,3%), Belgio (11,8%) e
Francia (6,7%). I punti di forza dell'Italia. La qualità della vita
(74,2%), l’ambiente economico (34,8%), hotel e ristoranti (33,7%),
l’internazionalità (28, 1%), centri congressi e fiere (24,7%), aeroporti
(10,1%), università (9%), altro (5,6%), trasporti pubblici (3,4%). … e
degli italiani. Capacità comunicativa (42,7%), eleganza (34,8%),
flessibilità (33,7%), abilità tecniche (29,2%), gentilezza (24,7%),
impegno e capacità di mediazione e creatività (16,9%), efficienza (10,1%),
serietà (5,6%), altro (3,4%). Per paesi. La capacità comunicativa degli
italiani è famosa presso il 73,3% dei tedeschi, il 56,3% dei francesi, il
50% degli spagnoli, il 28,6% degli svedesi, il 17,6% dei belgi. L’eleganza
italiana conquista invece il 50% degli spagnoli, degli olandesi, dei
francesi e degli statunitensi, il 46,7% dei tedeschi, il 25% degli inglesi,
il 14,3% degli svedesi, l’11,8% dei belgi. Perché aprire un'attività in
Italia può rappresentare un vantaggio competitivo? Il 42,7% ritiene che sia
un ottimo mercato potenziale, il 29,2% sceglie la posizione geografica, il
24,7% la porta d’ingresso sul mercato Mediterraneo; l’11,2% la porta
d’ingresso sul mercato Europeo e i bassi rischi. Il 15,7% è attratto dal
potenziale delle risorse umane, il 10,1% dall’assistenza nelle diverse
fasi di apertura e dal costo della forza lavoro, il 6,7% è attratto dalla
crescita del contesto economico, il 5,6% dal sistema fiscale, ma anche spera
di aumentare la visibilità, l’1,1% per le materie prime e il 2,2% per
altro. Per paesi. L’italia è un ottimo mercato potenziale per le imprese
francesi (56,3%), tedesche (53,3%), olandesi (50%), svedesi (42,9%),
spagnole (33,3%), inglesi e americane (25%), belghe (23,5%).
L’INTERNAZIONALIZZAZIONE
PRODUTTIVA DI MILANO
Milano, 27 ottobre 2003 - Elaborazione ufficio studi Camera di Commercio di
Milano su banca dati Reprint, sviluppata presso il Politecnico di Milano
nell’ambito delle ricerche sull’internazionalizzazione produttiva
dell’industria italiana promosse dal Cnel e dall’Ice E’ opinione ormai
consolidata che l’internazionalizzazione produttiva attraverso gli Ide
costituisca un importante fattore di competitività e di stimolo alla
crescita delle economie locali. Infatti, sia l’espansione produttiva
all’estero delle imprese nazionali (internazionalizzazione attiva) che le
partecipazioni di imprese multinazionali estere in imprese industriali con
sede amministrativa e/o impianti produttivi sul territorio locale
(internazionalizzazione passiva) valorizzano le risorse esclusive delle
imprese nazionali, massimizzano le opportunità di crescita e rappresentano
un presupposto per un ulteriore accumulazione di vantaggi competitivi sui
mercati internazionali. Il fatto di essere una multinazionale, cioè,
consente di creare esternalità positive che agiscono come elemento
propulsivo per le economie in cui risiedono le case madri. Tali imprese
contribuiscono inoltre all’allargamento e al consolidamento della base
produttiva, sia in termini di investimenti che in termini di occupazione. Se
poi gli investimenti dall’estero sono fatti nei settori tecnologici e
science based, questi trasferiscono nel paese ospite tecnologie, competenze
e capitale umano, stimolano la competizione e inseriscono, attraverso
partnership, i fornitori locali nei grandi circuiti internazionali.
All’inizio del 2002 le imprese all’estero comunque partecipate
(partecipazioni di controllo, paritarie e minoritarie) da imprese milanesi
sono 3.361 per un totale di oltre 275 mila addetti. Le partecipazioni di
controllo riguardano l’81% delle imprese partecipate e il 79% circa degli
addetti. La grande maggioranza delle attività partecipate si concentra in
due soli settori: l’industria manifatturiera (36%, ma ben l’84%
considerando gli addetti) e il commercio all’ingrosso, ossia le filiali
commerciali (43%). Di un certo rilievo la presenza estera nell’energia e
costruzioni, mentre il settore dei servizi – in particolare software e
telecomunicazioni – riveste un peso ancora modesto, seppure in crescita,
nella proiezione multinazionale dell’economia milanese. Nel periodo più
recente (2000-2002) si registra una crescita delle partecipazioni estere
milanesi (+12% in termini di imprese e +13% in termini di addetti), che
appare più decisa se riferita alle partecipazioni di controllo (+14% e
+16%) e interessa, in diversa misura, quasi tutti i settori di attività
(con andamenti particolarmente positivi per il comparto dei mezzi di
trasporto e dei servizi professionali alle imprese). Milano detiene una
indiscussa posizione di leadership nella proiezione internazionale del
sistema produttivo italiano: nell’area milanese si concentra infatti oltre
il 25% delle partecipazioni estere di tutte le imprese italiane. Questa
relativa maggiore propensione all’internazionalizzazione attiva si
accentua ulteriormente nei comparti manifatturieri caratterizzati da un più
elevato contenuto tecnologico o da economie di scala, nonché nei servizi
avanzati alle imprese, mentre si riduce per le attività di tipo
tradizionale. Milano si presenta anche come la principale porta d’ingresso
(o gateway) degli investimenti delle imprese estere in Italia: sempre
all’inizio del 2002 si contano nell’area milanese 2.359 imprese a
partecipazione estera, in cui sono occupati oltre 324 mila addetti. Il polo
milanese assorbe ben il 43% del totale delle partecipazioni estere in Italia
( e il 37% dei relativi addetti), una concentrazione che appare ancora più
elevata considerando le filiali commerciali (62% del totale nazionale in
termini di addetti), l’informatica e le telecomunicazioni (65%) e i
servizi professionali (56%), contro un’incidenza del settore
manifatturiero nettamente più bassa (28%). In altre parole, le funzioni
terziarie giocano a Milano – e più intensamente che altrove – un ruolo
di primo piano nell’attrazione degli investimenti esteri. Tra il 2000 e il
2002, il tasso di crescita del numero delle imprese a partecipazione estera
localizzate nella provincia di Milano assume un valore (+5%) inferiore alla
già non particolarmente sostenuta tendenza nazionale (+7%), una dinamica
rallentata che evidenzia l’esistenza di uno scarto tra il potenziale di
risorse e opportunità di cui l’area milanese è ampiamente dotata e
l’effettiva traduzione di tali risorse in un fattore di richiamo per gli
investimenti delle imprese estere.
NANDO
PASQUALI E’ IL NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO DELL’ACQUIRENTE UNICO
Roma, 27 ottobre 2003 – Il nuovo Consiglio di Amministrazione
dell’Acquirente Unico, riunito il 24 ottobre per la prima volta, ha
nominato Nando Pasquali Amministratore Delegato della società. Questo
incarico si va ad aggiungere a quello di Presidente dell’Au, conferito
allo stesso Pasquali durante l’Assemblea degli azionisti del 21 ottobre
scorso. Con la nomina odierna si completa la struttura del nuovo vertice
dell’Au: Nando Pasquali, Presidente e Amministratore Delegato, Vittorio
Corsini, Consigliere, Leonilde Vitolo, Consigliere.
PIRELLI
E NEXANS SI AGGIUDICANO UN CONTRATTO DA 100 MILIONI DI EURO IN TUNISIA NUOVI
ELETTRODOTTI SOTTERRANEI RAFFORZERANNO
LA RETE ELETTRICA
NAZIONALE
Milano-parigi, 27 Ottobre 2003 - Il consorzio formato da Pirelli Cavi e
Sistemi Energia e Nexans si è aggiudicato un contratto del valore di 100
milioni di euro per la fornitura e l'installazione "chiavi in
mano", per conto dell'Ente nazionale per l'energia Steg - Société
Tunisienne de l'Electricité et du Gaz , di cavi di trasmissione di energia
elettrica sotterranei e relativi accessori ad alta tensione per il
potenziamento e l'ampliamento della rete di trasmissione elettrica tunisina.
In particolare, Pirelli - leader mondiale nel settore dei cavi energia - e
Nexans realizzeranno nuove linee sotterranee per il collegamento in alta
tensione tra le principali sottostazioni elettriche che forniscono energia
alle più rilevanti regioni del Paese; queste nuove linee miglioreranno
significativamente l'affidabilità e la capacità di trasmissione delle
reti, riducendo i rischi di black-out. Il contratto, nell'ambito del quale
Pirelli riveste il ruolo di capofila , prevede la fornitura e la posa in
opera di cavi energia in polietilene Xlpe - operanti alla tensione di 90 e
225 kiloVolt - i relativi accessori e tutte le attività locali di
installazione, supervisione, prova e attivazione. I cavi del progetto, che
si estenderà dall'ultimo trimestre
2003 a
tutto il 2005, saranno prodotti negli stabilimenti francesi di Pirelli e
belgi di Nexans. L'accordo con Steg è un'ulteriore conferma della
leadership di Pirelli e Nexans anche nell'area nord africana: negli ultimi
tre anni, infatti, le due società hanno già vinto numerosi contratti con
le utility locali e hanno installato cavi ed accessori per un totale di
oltre 200 milioni di euro.
ACEA: L’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI HA ESAMINATO
LA SEMESTRALE
2003 ED HA NOMINATO IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ED IL COLLEGIO SINDACALE
Roma, 27 ottobre 2003 – Si è riunita il 24 otttobre in sede ordinaria
l’Assemblea degli Azionisti di Acea S.p.a., presieduta da Fulvio Vento,
per esaminare
la Relazione
semestrale al 30 giugno 2003, già approvata dal Consiglio di
Amministrazione il 12 settembre 2003. I principali indicatori economici
della semestrale, approvata dal Consiglio di Amministrazione lo scorso 12
settembre e comunicati al mercato in precedenza, sono stati illustrati
all’Assemblea dal Presidente e dall’Amministratore Delegato. La
strategia perseguita dal Gruppo Acea si conferma fortemente orientata verso
le attività di core business, come dimostrato dai principali eventi che
hanno caratterizzato l’operatività del Gruppo nei primi sei mesi: il
perfezionamento dell’acquisto di Interpower; l’aggiudicazione della gara
per la selezione di un socio di minoranza negli Ato di Siena e Grosseto,
Pisa e Firenze. L’assemblea degli Azionisti ha nominato il nuovo Consiglio
d’Amministrazione, che resterà in carica per i prossimi tre anni,
costituito da: Franco Bernabé, Massimo Caputi, Umberto Colombo, Fabiano
Fabiani, Piero Giarda, Jean-pierre Hansen, Andrea Mangoni, Raffaele Ranucci,
Luigi Spaventa. Fabiano Fabiani è stato eletto Presidente del Consiglio di
Amministrazione. E’ stato altresì nominato, per il prossimo tiennio, il
Collegio sindacale composto da: Roberto Pertile (Presidente), Francesco
Lopomo e Maurizio Lauri (Sindaci effettivi) e infine Claudio Valerio e
Pierumberto Spanò (Sindaci supplenti). Il Rappresentante dell’Azionista
di maggioranza ha espresso apprezzamento e gratitudine al Presidente
uscente, Fulvio Vento; ha altresì ringraziato per la dedizione mostrata
l’Amministratore Delegato uscente, Paolo Cuccia.
AUTORITA’
PER L’ENERGIA ELETTRICA ED IL GAS: DESIGNAZIONI CLIENTELARI ED IN
CONFLITTO CON LE AZIENDE CONTROLLATE
Roma, 27 ottobre 2003 - - Mentre in precedenza l’ Autorità per
l’energia elettrica ed il gas ha cercato di assumere una lieve parvenza di
equidistanza dalle imprese sottoposte al suo controllo (anche se gli ultimi
commissari uscenti sono scaduti verso la totale subalternità agli interessi
delle aziende dell’elettricità), l’ultima tornata di nomine varata ieri
dal Governo, in perfetto stile spartitorio e clientelare, costituisce un
“unicum”, un tutt’uno con talune aziende monopolistiche probabilmente
loro espressione, con buona pace dei diritti e degli interessi dei
consumatori ad avere servizi di qualità a prezzi calmierati. L’intesa dei
consumatori misurerà l’indipendenza dei commissari nominati sottoposti
peraltro al voto parlamentare, con i 25,82 euro di rimborso che, dopo il
black out del 28 settembre, spettano di diritto a milioni di utenti. Non
pretendevamo certo che tra i commissari nominati vi fosse anche una
rappresentanza dell’Intesa – commentano Adoc, Adusbef, Codacons e
Federconsumatori - ma designare alla presidenza l’ex vice presidente
dell’Enel rappresenta un vulnus che l’Intesa non esiterà a riparare.
CAMBIO DI POLTRONE IN POLYTEMS HIR BIANCA FERSINI
MASTELLONI, NOMINATA PRESIDENTE ED AMMINISTRATORE DELEGATO
Roma, 27 Ottobre 2003. Polytems Hir, società di marketing e comunicazione
economico-finanziaria, comunica che Bianca Fersini Mastelloni già Direttore
della società, è stata nominata nuovo Presidente ed Amministratore
Delegato. Bianca Fersini Mastelloni subentra al Presidente uscente Hélène
Roch, Direttore Generale del Gruppo francese Polytems, impegnata nel
rilancio del Gruppo in Francia in un segmento di mercato che vira dalle
small-caps alle big-caps e già da tempo coinvolta nella privatizzazione di
aziende in Tunisia ed Algeria. Tra gli obiettivi del nuovo Presidente il
consolidamento nel segmento della comunicazione after-market, della
comunicazione di operazioni di finanza straordinaria delle crisi aziendali
di società quotate, nonchè l’ulteriore potenziamento degli uffici di
Milano e Roma con l’assunzione di nuovi professionisti.
NUOVO CHIEF
SALES OFFICER PER LOTTO SPORT ITALIA
Montebelluna (Tv),27 ottobre - A partire dal prossimo 3 novembre Alberto
Niero assumerà la posizione di Chief Sales Officer di Lotto Sport Italia
S.p.a., riportando direttamente ad Andrea Tomat, Presidente e Direttore
Generale. Al Chief Sales Officer rispondono il Vice-president National Sales,
Vincenzo Rebuf, e il Vice- President International Sales, Mauro Favaretti.
Il Cso coordinerà inoltre l'attività di due organi di staff: l'Ufficio
Retail, coordinato da Roberto Schiavo e l'Ufficio Sales Planning &
Coordination, guidato attualmente da Giovanna Cagnin. Andrea
Tomat rimane, ad interim, Chief Marketing and Product Officer. L'inserimento
di Alberto Niero si inquadra nei programmi di potenziamento della struttura
aziendale nell'area commerciale, con l'intento di fornire un coordinamento
più rapido delle attività ed una crescente incisività ai processi di
crescita e sviluppo nei diversi mercati. L'inserimento di Niero è, inoltre,
diretto a consentire una più efficace e attenta programmazione dei processi
di previsione, programmazione e controllo delle vendite. Vincenzo Rebuf e
Mauro Favaretti continueranno nelle funzioni sin qui svolte, mantenendo un
ruolo chiave nella gestione delle attività di vendita nei rispettivi
mercati. Laurea in Economia e Commercio, 41 anni, Alberto Niero ha lavorato
nel Gruppo Coin - grande distribuzione - per sei anni; successivamente è
entrato in Benetton Sport System - nella divisione Prince Europa - per poi
passare alla Staff - Gruppo Diesel - ed infine ritornare in Bss a seguire il
marchio Rollerblade. Ha occupato via, via posizioni di crescente
responsabilità; inizialmente nell'area Amministrativa e nel Controllo di
Gestione e, successivamente, in quella Commerciale. "Desidero augurare
a Niero un pronto e pieno inserimento in azienda - ha dichiarato Andrea
Tomat - Formulo a tutta la struttura vendite - interna ed esterna - i miei
personali auguri perché sappia formare un team vincente e motivato capace
di raggiungere importanti e prestigiosi traguardi, proseguendo nel cammino
di successi che ci ha condotti fino qui."
AIR
DOLOMITI E SIXT TI REGALANO L’UPGRADING
Milano, 27 ottobre 200 3- Air Dolomiti, in collaborazione con il partner
Sixt, lancia una speciale promozione dedicata ai passeggeri che acquistano
un biglietto on-line. Dal 13 ottobre al 09 novembre 2003 prenotando un
biglietto aereo attraverso il sito della Compagnia e riservando
un’automobile con Sixt è possibile riceverne una di categoria superiore
rispetto a quella richiesta. Il biglietto aereo verrà spedito direttamente
a casa insieme ad un voucher di upgrading di Sixt da presentare al momento
del ritiro dell’autovettura. Air Dolomiti,
la Compagnia
regionale italiana partner di Lufthansa, concentra la propria attività
sugli scali italiani di Verona, Trieste, Venezia, Bologna, Ancona, Bari,
Cagliari, Genova, Milano Orio, Napoli, Milano Linate e Pisa. Offre centinaia
di collegamenti in Europa e nel mondo via Vienna, Francoforte e Monaco di
Baviera, il secondo hub di Lufthansa. Dall’aeroporto di Verona è
possibile raggiungere le più belle capitali europee quali Parigi,
Barcellona, Madrid, Bruxelles e Berlino dallo scalo Milano Linate. Sixt,
oggi società specializzata nell’autonoleggio, viene fondata nel
1912 in
Germania da Martin Sixt. Alla fine degli anni ’90, dopo aver stretto un
importante accordo con Deutsche Lufthansa Ag, apre numerosi uffici nei
maggiori aeroporti europei.
La Sixt
, in Italia, è presente su tutto il territorio nazionale, nei principali
aeroporti e città. Società dinamica e flessibile conta una flotta di 5.000
auto e un sistema informatico avanzato Infolink: www.Airdolomiti.it
FESTEGGIARE
HALLOWEEN CON VOLAREWEB.COM
Milano, 27 ottobre 2003 - Si possono acquistare dalla mezzanotte di Lunedì
27 alla mezzanotte di Martedì 28 Ottobre con eccezionali tariffe a partire
da 6,99* Euro, per volare da Mercoledì
29 a
Venerdì 31 Ottobre 2003, le seguenti destinazioni: Milano Orio al Serio –
Bari e viceversa; Milano Orio al Serio – Palermo e viceversa; Roma
Fiumicino – Bari e viceversa; Venezia – Cagliari e viceversa; Napoli –
Venezia e viceversa. I voli sono prenotabili attraverso il sito
www.Volareweb.com, chiamando il Call Center Volareweb.com al numero 899 500
030 (per le chiamate da rete fissa 0,80 Euro più Iva al minuto e 0,103 Euro
più Iva alla risposta; i costi della chiamata da rete mobile variano in
funzione delle tariffe applicate dall'operatore), presso le biglietterie
Volareweb.com (all'aeroporto di Milano Linate, Milano Orio al Serio,
Venezia, Rimini, Roma Fiumicino, Napoli, Bari, Brindisi, Catania, Palermo,
Lampedusa, Olbia; in centro città a Milano, in via Albricci, e a Gallarate;
nell’aeroporto di Praga, Madrid, Palma di Maiorca e Valencia), oppure
presso le agenzie di viaggio registrate al servizio. *Tariffe di sola
andata, tasse aeroportuali escluse ( tasse a partire da 8,53 €). Spese
amministrative € 6 per transazione. Supplemento Operations & Security
€ 12 per tratta. Escluse tariffe Flexible Fare. Tariffe soggette alla
disponibilità di posti. Possono essere combinate con le normali tariffe
disponibili in altri giorni. Non disponibili via Gds. Volareweb.com è un
marchio di Volare Airlines S.p.a.: i voli hanno il codice del vettore Volare
Airlines e saranno operati da aeromobili di Volare Airlines. I voli da Roma
Fiumicino a Catania e vv, e da Roma Fiumicino a Palermo e vv. (esclusa
la Va
8754/5) sono operati da Windjet.
ALITALIA:
NUOVO COLLEGAMENTOMILANO-MALPENSA/CLUJ
Roma, 27 ottobre 2003 - Un nuovo collegamento Milano-malpensa con Cluj, in
collaborazione con
la Compagnia
aerea rumena Tarom, partirà dalla prossima stagione invernale con 3 voli a
settimana il martedì, il giovedì e la domenica. L'introduzione del nuovo
volo Milano Malpensa per Cluj porta a 34 i collegamenti settimanali fra
l'Italia e
la Romania. Per
la stagione invernale 2003/2004 Alitalia effettua 14 voli settimanali da
Milano-malpensa con aeromobile Md-
80, in
aggiunta ai 7 voli settimanali da Roma-fiumicino sempre con aeromobile
Md-80.
La Tarom
invece effettua un volo giornaliero da Roma, 3 voli settimanali da Timisoara
e 3 da Cluj. Il nuovo collegamento Alitalia/tarom da Malpensa per Cluj
consente di aumentare l'offerta nell'area industriale del nord della
Romania, grazie anche alle numerose coincidenze sullo scalo milanese.
ALITALIA:
NUOVO COLLEGAMENTO ROMA-BANGKOK-TAIPEI
Roma, 27 ottobre 2003 - Alitalia effettua a partire dal 26 ottobre un nuovo
collegamento Roma-bangkok-taipei e viceversa in collaborazione con
la Compagnia
aerea China Airlines. Dal 26 ottobre quindi sarà possibile volare con
Alitalia da Roma per Bangkok e Taipei tre volte la settimana (lunedì,
mercoledì, venerdì), frequenze che saliranno a quattro a partire dal
prossimo mese di Novembre. Il nuovo collegamento Alitalia/china Airlines,
che sarà facilmente raggiungibile da tutta Italia e dalle principali città
europee grazie alle numerose coincidenze che offre lo scalo
intercontinentale di Roma-fiumicino, aumenta la presenza della nostra
Compagnia in Estremo Oriente, area tra le più dinamiche per il settore del
trasporto aereo. Grazie a questo accordo, Alitalia torna ad essere presente
su uno degli scali storici, Bangkok, ed offre per la prima volta la
destinazione Taipei, dove alta tecnologia e cultura millenaria si fondono
insieme. I voli saranno effettuati con aeromobile Airbus 340, dove Alitalia
offrirà servizi
PRECISAZIONI
ALITALIA
Roma, 27 ottobre 2003 - In relazione a notizie stampa concernenti la
sospensione da parte di Minerva Airlines dell'attività di volo e con
riferimento, in particolare, alla giustificazione addotta da parte della
stessa Minerva Airlines a tale sua iniziativa con riferimento ad un asserito
credito rivendicato dalla stessa nei confronti di Alitalia per debiti che
tale compagnia presume accumulati in nome e per conto della stessa Alitalia,
si respinge il tentativo, privo di ogni fondamento, di coinvolgere Alitalia
in decisioni di esclusiva competenza della Minerva e quello di addebitare
sempre ad Alitalia gli esiti negativi dell'attività svolta anch'essa
esclusivamente ascrivibile alla Minerva Airlines. Nel quadro di quanto
sopra, Alitalia, nell'esclusivo interesse della clientela, assumerà
iniziative per l'organizzazione di un operativo di protezione su propri voli
o su voli di vettori terzi. Oggi
GERMANIA
EXPRESS, "LOW COST" A TARIFFE FISSE, VOLERÀ DA ROMA A MONACO DUE
VOLTE AL GIORNO, DAL 3 NOVEMBRE.
Roma, 27 ottobre2003 - Il recente accordo tra le compagnie "low cost"
tedesche, Germania Express, collegherà, a partire dal 3 Novembre prossimo,
Roma Fiumicino a Monaco di Baviera con due voli giornalieri. Le tariffe
saranno 44 euro a tratta per il lancio e 77 per il proseguio dell'attività.
Germania Express, infatti, ha definito per tutto il suo network prezzi
fissi: 44, 77, 88, 99 o 111 euro a tratta (da 250 euro da Dusseldorf a
Tiblisi). Il vettore si basa su un sistema multi-hub su diverse città
tedesche; 11 rotte da Berlino Tegel, sette da Amburgo e nove da Dusseldorf
durante l’estate, ma anche su Zurigo, Svizzera, con dieci rotte. La
compagnia, operativa dal primo giugno scorso, vola con Fokker 100 da un
centinaio di posti venduti attarverso le agenzie viaggi (7% la commissione),
il sito internet www.Gexx.de al
momento solo in tedesco e in inglese anche se è prevista una versione in
italiana (oltre che spagnola e francese), nonchè via call center o
biglietterie in aeroporto (per quest'ultime due possibilità è previsto una
fee di 5 euro a tratta)
AIR
ONE HA TRASPORTATO IL QUATTRO MILIONESIMO PASSEGGERO DALL’INIZIO
DELL’ANNO.
Roma, 27 ottobre 2003 - Nel numero di passeggeri trasportati quest’anno la
maggiore compagnia aerea privata italiana ha registrato finora una crescita
del 22,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il quattro
milionesimo passeggero è risultato il dott. Paolo Volturo, della Daimler
Chrysler, che stava per imbarcarsi sul volo Ap6351 da Torino a Roma. Davide
Lunetta, responsabile commerciale Air One per il Nord Italia, ha consegnato
in premio al passeggero un carnet di sei biglietti validi su tutti i voli
nazionali della compagnia.
La Sagat
, società di gestione dell’aeroporto di Torino Caselle, ha inoltre fatto
omaggio al passeggero di una tessera di ingresso alla sala Vip
dell’aeroporto valida fino alla fine del 2004. “Se nel 2002 la
fortissima crescita di Air One ha fatto seguito all’apertura di molte
nuove rotte, nel 2003 l’aumento del numero di passeggeri è dovuto
soprattutto al maggiore tasso di riempimento dei nostri voli – un sicuro
segno che gli orari, il servizio e le tariffe corrispondono alle esigenze
del mercato”, commenta Claudio Balzarini, Direttore Vendite di Air One. La
forte crescita di quest’anno del traffico di Air One fa seguito
all’aumento dell’81% nel numero di passeggeri trasportati
complessivamente nel 2002, il tasso di crescita più alto registrato in
tutto il mondo (escludendo le compagnie nate nel 2001) Con l’inizio
dell’orario invernale i voli quotidiani sulla rotta Roma-torino
aumenteranno da
5 a
6, la tratta Torino-napoli sarà potenziata con un terzo volo giornaliero e
le frequenze da Roma per Catania e Palermo aumenteranno da
4 a
5. Un’altra novità riguarderà la tratta principale di Air One: con
l’introduzione di un volo da Milano Linate a Roma alle 6.30 (primo
collegamento del mattino in assoluto tra le due città) e di una nuova
frequenza da Roma a Linate alle 17.30, i collegamenti quotidiani nei giorni
feriali sono complessivamente
16 in
entrambe le direzioni. Infine il collegamento estivo Torino-lamezia sarà
effettuato anche durante il periodo invernale e il nuovo volo Pisa-catania
arricchirà l’ormai esteso network della compagnia. Air One opera oltre
1000 voli settimanali. Nel 2002 la compagnia ha trasportato oltre quattro
milioni di passeggeri, registrando sui soli voli di linea una crescita del
91% rispetto all’anno precedente. Oggi la compagnia controllata dal Gruppo
Toto ha circa 1.900 dipendenti, compresi quelli della consociata Eas per
l’assistenza aeroportuale, ed una flotta costituita da 27 Boeing 737. Su
tutti i voli Air One, ad eccezione di quelli da e per Trapani, è possibile
accumulare miglia con "Miles & More", il programma frequent
flyer di Lufthansa. Le miglia possono essere utilizzate per ottenere premi o
biglietti gratuiti con Air One e con le compagnie della Star Alliance.
CANADA:
HMSHOST SI AGGIUDICA
LA GARA PER
I SERVIZI DI RETAIL NELL'AEROPORTO INTERNAZIONALE DI EDMONTON IL CONTRATTO
HA DURATA DI SETTE ANNI E I RICAVI PREVISTI NEL PERIODO OLTREPASSANO I 30
MILIONI DI DOLLARI USA
Milano, 27 ottobre 2003 - Tramite la controllata Hmshost Corporation, il
Gruppo Autogrill si è aggiudicato un nuovo contratto per la gestione delle
attività di retail nell'Aeroporto Internazionale di Edmonton. Il contratto
ha durata di sette anni e i ricavi previsti nel periodo oltrepassano i 30
milioni di dollari Usa. Con oltre 5 milioni di viaggiatori l'anno,
l'aeroporto di Edmonton è il quarto aeroporto del Canada per traffico
passeggeri. I nuovi punti di vendita 'retail', che Hmshost sta progettando,
celebreranno la fama della città di Edmonton come la 'città dei Festival'.
L'apertura della maggior parte dei nuovi negozi è prevista per novembre, in
concomitanza con l'inaugurazione della nuova 'Central Hall' dello scalo.
Newsstands . Hmshost gestirà cinque chioschi di giornali in diverse parti
dell'aeroporto con la formula News Connection. Unendo in un unico concept il
meglio della carta stampata, della programmazione radiofonica e televisiva e
dei media elettronici, il nuovo servizio garantisce il meglio
dell'informazione globale alla comunità dell'aeroporto di Edmonton.
Edmonton Emporium. Àˆ la vetrina dei migliori oggetti d'arte e
artigianato, dei migliori souvenirs e specialità gastronomiche della parte
settentrionale della provincia di Alberta. L'atmosfera è piacevole e la
gamma offerta ai viaggiatori dell'aeroporto di Edmonton è unica e
distintiva. Roots. Àˆ un marchio di abbigliamento canadese conosciuto a
livello internazionale per la qualità e lo stile dei suoi prodotti. Nel
punto di vendita nell'aeroporto sarà disponibile l'intera gamma di
abbigliamento e accessori casual per donna, uomo e bambino. Edmonton Sports
Scene. La città di Edmonton è rinomata per la forte tradizione atletica,
celebrata nell'aeroporto da una formula ad hoc: Edmonton Sport Scene.
Presentando oggetti 'ricordo' delle squadre locali, il concept riflette lo
spirito sportivo della città . Altri punti di vendita saranno Rocky
Mountain Chocolate Factory e Laugh N'learn, famoso marchio di giocattoli di
Edmonton.
ISVAP:
ASTRA ASSICURAZIONI GENERALI S.A. NON È ATTUALMENTE ABILITATA
ALL’ESERCIZIO DELL’ATTIVITÀ ASSICURATIVA IN ITALIA.
Roma, 27 ottobre 2003 - Sono pervenute all'Isvap segnalazioni riguardo alla
circolazione sul territorio italiano di autoveicoli esponenti contrassegni
per l’assicurazione della responsabilità civile auto recanti
l’indicazione di una società denominata Astra Assicurazioni Generali S.a.
Con sede in Atene – Grecia. Al riguardo si rende noto che la suddetta
società, pur essendo autorizzata all’esercizio dell’attività
assicurativa in Grecia, non è attualmente abilitata all’esercizio
dell’attività assicurativa in Italia. Si richiama, pertanto,
l’attenzione degli utenti e degli intermediari sulla circostanza che
l’eventuale stipula di polizze recanti l’intestazione sopra indicata
comporterebbe per i contraenti l’insussistenza della copertura
obbligatoria r. C. Auto e per gli intermediari lo svolgimento di
un’attività non consentita dalle vigenti disposizioni normative. Questo
Istituto raccomanda pertanto di verificare preventivamente che i contratti
da sottoscrivere siano emessi da imprese regolarmente autorizzate allo
svolgimento dell’attività assicurativa. A tale proposito chiarimenti e
informazioni potranno essere richiesti direttamente all’Isvap (Via del
Quirinale, 21 – 00187 Roma – tel. 06. 42. 13. 31 – telefax
06.42.13.32.06) oppure acquisiti attraverso la consultazione del sito www.Isvap.it
SICUREZZA
STRADALE. SEN. FABRIS (UDEUR): « GRAVI MESSAGGI CONTRASTANTI DI LUNARDI»
Verona, 27 ottobre 2003 - Intervenendo al convegno del Silb-fipe
(l’associazione degli imprenditori dei locali da ballo) nell’ambito del
Primo Salone Internazionale della Sicurezza Stradale di Verona, il sen.
Mauro Fabris (Udeur), Vice Presidente della Commissione Trasporti del
Senato, ha dichiarato: “Pur apprezzando molto il coraggio del Ministro
Lunardi nel dare attuazione ad importanti norme inerenti la sicurezza
stradale, come la patente a punti voluta dal Parlamento nella scorsa
Legislatura, non condivido la brutta abitudine di continuare a dare ai
cittadini messaggi contrastanti. Se, infatti, inaugurando ieri il Salone
della Sicurezza Stradale Lunardi aveva ribadito l’impegno del Governo su
questa materia, la successiva dichiarazione, rilasciata a margine del
Vertice informale dei Ministri Europei con delega alla sicurezza stradale,
con cui annunciava l’innalzamento dei limiti di velocità a
150 Km/h
su alcuni tratti autostradali, di cui peraltro ritengo che i gestori
autostradali non vorranno assumersi la responsabilità, denuncia un
atteggiamento ambiguo del Governo che confonde i cittadini e non giova alla
loro sicurezza. Sarebbe, infatti, preferibile garantire prima un
significativo implemento della sicurezza sulle nostre strade, sia in termini
di una nuova cultura della sicurezza da parte degli utenti che di maggiori
investimenti infrastrutturali. Una maggiore sicurezza stradale deriva – ha
continuato Fabris – dall’applicazione di politiche di
“capillarizzazione” delle norme innovative che in questo settore sono
state introdotte, anche attraverso il coinvolgimento di tutte le realtà
interessate. In questo senso condivido pienamente la proposta avanzata dal
Silb-fipe per l’introduzione dei controlli sullo stato psico-fisico degli
utenti dei locali pubblici all’uscita dagli stessi, a carico degli stessi
gestori, per impedire che i ragazzi possano mettersi al volante in
condizioni di pericolo, o per introdurre l’“accompagnatore” che
assicuri il rientro a casa dei ragazzi non in condizione di guidare. Un mio
personale intervento in sede i conversione in legge dell’ultimo decreto di
riforma del Codice della Strada ha garantito l’approvazione di un ordine
del giorno che impegna il Governo in tale direzione e sul quale ho
riscontrato un ampio consenso tra tutte le forze politiche, dimostrando come
il Parlamento non condivida nuove forme di proibizionismo quali la chiusura
anticipata delle discoteche, misure che in nessun modo sono capaci di
incidere sulla sostanza del problema”.
L’UNRAE ANALIZZA TENDENZE E PREFERENZE DEGLI
ITALIANI DIESEL AD UN PASSO DAL 50% DEL MERCATO DEI 9 MESI RIPRESINA DELLE
BERLINE, PIU’ TARGHE NELLE ISOLE
Roma, 27 ottobre 2003 - Cresce il diesel, ormai arrivato a 2,7 punti dal 50%
del mercato annuale, si registra una forte accelerazione, dal 37,5 al 40,9%
della domanda di vetture del secondo segmento (anche qui, fenomeno dovuto
alla diffusione dei piccoli diesel di moderna tecnologia), riprende il
noleggio dopo la crisi del turismo, conseguente alla tragedia delle 2 Torri
di New York, riprende il mercato dei privati ma solo per via del primo
trimestre di ecoincentivi, aumentano le immatricolazioni nelle isole e si
contraggono quelle del nord est del paese. Fra i diversi stili di
carrozzeria, già in precedenza detto della ripresa delle piccole (in
particolar modo delle berline), sono in lieve flessione le station wagon ma
anche le monovolume medie a causa del ciclo di rinnovo di alcuni prodotti
trainanti del segmento, in forte crescita i fuoristrada e Suv, specie per
merito dell’ampliamento dell’offerta di questi ultimi, in ripresa i
monovolume grandi, stabili le multispazio e in significativa modificazione i
settori dei cabrio e dei coupé, per via dell’ingresso sul mercato di
vetture con tecnologia avanzata dei tettucci apribili, in grado di avere sia
un cabrio sia un coupè secondo le esigenze del guidatore. I prodotti delle
Case estere, infine, ottengono la prima posizione in 6 delle 8 classifiche
delle Top Ten per tipologia di carrozzeria. Tutto questo, e molto altro
ancora, emerge dall’analisi che l’Unrae elabora trimestralmente, per
offrire all’attenzione degli analisti e del pubblico uno spaccato del
mercato italiano dell’automobile nuova. L’elaborazione riguarda
1.749.105 autovetture immatricolate nei primi nove mesi dell’anno in
corso, messo a confronto con il mercato totale degli ultimi due anni pieni,
per consentire una valutazione dei trend più significativi.
ECOSYSTEMS:
UN PROGETTO LEADER IN EUROPA
Milano, 27 ottobre 2003 - Si chiama Ecosystems è un progetto cofinanziato
dalla Commissione europea nel settore delle macchine utensili. Il costo
complessivo del progetto di ricerca Ecosystems è di 4.793 kEuro, di cui
finanziati dalla Commissione Europea (nell'ambito del Quinto Programma
Quadro) 2.734 kEuro. La cifra risulta superiore al 50 per cento del costo
complessivo perchè il cofinanziamento è pari al 50% per le industrie, al
100% per le università.I partner del progetto sono: Centro Ricerche Fiat
(I), Guehring (D); Rwth/wzl (D); Ideko-danobat (E), Ku Leuven (B);
Rexroth-star (D); Franz-kessler (D), Platit (Ch); Natan (E). "Come
Centro Ricerche Fiat ",sottolinea l'ing. Sergio Durante, di Crf,
coordinatore di Ecosystems,"abbiamo partecipato a 300 progetti di
ricerca comunitari, e di questi, il mio team ne ha coordinati 21. Consiglio
alle piccole e medie imprese di aderire ai bandi comunitari anche se il Vi
programma quadro è più difficile rispetto ai precedenti, fare parte però
di un progetto integrato aiuta a crescere sia per le sinergie che nascono
tra i partner che per i risultati che a cascata si hanno via via nel corso
dello sviluppo dei singoli lavori di ricerca . Importante è accordarsi bene
in partenza sui diritti legati a eventuali brevetti". Il progetto
Ecosystems finisce a metà dell'anno prossimo, ha già dato vita a concreti
risultati industriali per sistemi produttivi di nuova generazione: offre
importanti soluzioni per lavorazioni meccaniche a secco, favorisce una
produzione automobilistica più ecologica. La preoccupazione sempre maggiore
per la salute umana e l'impatto ambientale, comporta profonde implicazioni
sui sistemi produttivi per grandi serie, come la produzione di componenti
automotive. Ecosystems sviluppa nuove macchine utensili, componenti, sistemi
e strategie di lavorazione per ridurre l'impatto ambientale e migliorare la
flessibilità nelle produzioni di componenti meccanici in media o grande
serie: una particolare attenzione viene rivolta ai nuovi materiali a scarsa
lavorabilità (difficult-to cut) oggi richiesti dall'industria
automobilistica. "Siamo riusciti," dice Sergio Durante," a
ridurre il rumore durante la lavorazione al di sotto dei 70
decibel,eliminare lubrorefrigeranti da taglio, attivando un approccio
integrato di varie soluzionitecnologche e sviluppando moduli a più assi ad
alta velocità. Due nuovi moduli sviluppati secondo questi principi, sono
stati infine integrati a formare la trasferta ecosystems, in cui sono stati
inseriti un nuovo sistema di recupero e compattazione del truciolo ed un
sistema di "intelligent machining", che ottimizza precisione
geometrica del componente compensando le distorsioni durante lavorazione.
Inoltre sono state condotte analisi termografiche all'interno della camera
di lavoro, durante il taglio , al fine di individuare le zone più
sollecitate termicamente ed eventuali zone di accumulo truciolo caldo, e
sono stati messi a punto rivestimenti nanocompositi per utensileria ad alta
resistenza e ridotto coefficiente d'attrito. La messa a punto di nuovi
sistemi Mql (Minumum Quantity Lubrication: l'impiego di aria ad alta
pressione con una piccolissima quantità di olio in luogo della
lubrorefrigerazione convenzionale),e l'impiego di nuove generazioni di
utensili dedicati (nuovi materiali, geometrie e coating studiati per Mql)
forniranno nuovi sviluppi e risultati entro l'estate prossima".Il Team
Machining, di cui ing.Durante è il responsabile, è il gruppo di lavoro del
Centro Ricerche Fiat che si occupa dello studio delle nuove lavorazioni
meccaniche: nuove macchine utensili, utensili (materiali, geometrie e
coating), sistemi accessori (ad esempio sistemi Mql), sistemi di fissaggio
componenti, ma anche e soprattutto lo sviluppo di nuovi processi di
lavorazione (ad esempio lavorazioni assistite laser, turn-milling, ecc.) e
lavorabilità di nuovi materiali difficult-to cut. Questa struttura di
ricerca è quasi unica in europa, in quanto generalmente le grandi aziende
manifatturiere si affidano, per la ricerca in ambito machining, alle
università del settore (specie in Germania) ed ai centri di ricerca
nazionali. Team Machining si colloca al di fuori dei singoli Settori Fiat e,
catalizzando la ricerca specialistica (per un valore di oltre 43Meuro),
consente importante un vantaggio competitivo per tutto il Gruppo e per le
Piccole e Medie Imprese partner di ricerca. Per tali ragioni il Team ricopre
oggi una posizione leader in Europa
PRODOTTI FORESTALI ECOCOMPATIBILI
Oporto, 27 ottobre 2003 - Dal 22 al 24 settembre si è svolta ad Oporto
(Portogallo) la prima conferenza sui prodotti forestali ecocompatibili.
L'obiettivo dell'incontro è di riunire scienziati e industriali che operano
nei settori silvicolo e ambientale, e di presentare le ricerche e le
innovazioni più recenti sulla lavorazione dei prodotti in legno con un
impatto ambientale minimo e in grado addirittura di portare vantaggi
all'ambiente. Gli argomenti di discussione comprendono: adesivi ottenuti
dalle risorse rinnovabili; impatto ambientale dei preservanti tradizionali;
metodi innovativi per la protezione del legno (modifiche chimiche, metodi
biologici, trapping, ecc.); riciclaggio del legname in generale e
riciclaggio del legname trattato con preservanti; valutazione del ciclo di
vita dei prodotti forestali; nuovi prodotti e processi con un impatto
ambientale minimo. Termine ultimo per la presentazione degli abstract: 29
febbraio 2004. Infolink: http://www.Ufp.pt/events.php?intid=10038
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