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VENERDI'
31 OTTOBRE 2003
pagina 1
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LA VIA BREVE
PER LO SVILUPPO
Milano, 31 ottobre 2003 - Il Ministero per l'Innovazione e le Tecnologie
indica a enti centrali e locali la strada da percorrere per un cambiamento
rapido al servizio del cittadino. Tutti i mesi all'interno del 'Il punto
sull'e-gov', la rubrica realizzata ad hoc per il mensile Pubblica La
modernizzazione della Pubblica Amministrazione è un fattore determinante
per la crescita economica, sociale e democratica dei Paesi in via di
Sviluppo. Questa il tema affrontato da Luca Sabatano, del Ministero per
l'Innovazione e le Tecnologie, cui il Ministro Lucio Stanca ha affidato il
compito di inaugurare la rubrica 'Il punto sull'e-gov' all'interno del
mensile Pubblica. 'Uno strumento attraverso il quale il Ministero,
sottolinea Mario Salvatori, amministratore delegato del Gruppo Editoriale
Edipi che edita la rivista, si propone di raggiungere ogni mese le scrivanie
dei nostri 14.000 abbonati, paganti e a rotazione. Tutti rigorosamente
amministratori e dirigenti della Pubblica Amministrazione Locale e Centrale,
poiché Pubblica è una rivista verticale e specializzata. La fiducia
accordataci dal Ministero è una dimostrazione del buon lavoro svolto sin
qui dalla squadra di professionisti che lavorano alla realizzazione di
Pubblica, guidati dal direttore della testata, Federica Serva. E della
capillarità di diffusione della nostra rivista'. Il primo numero della
rubrica del Ministero per l'Innovazione e le Tecnologie è dedicata ad
un'analisi del rapporto tra sviluppo delle nuove tecnologie informatiche e
divario socio economico tra paesi ricchi e paesi poveri. 'Paradossalmente,
sottolinea Luca Sabatano, proprio nell'era della cosiddetta 'globalizzazione',
che dovrebbe abbattere le distanze, facilitare i contatti tra popoli e
culture diverse, aumentare gli scambi commerciali e le opportunità
economiche, ci troviamo di fronte, invece, ad un nuovo pericolo di
discriminazione, che è stato giustamente definito digital divide'. Basta
riflettere su alcuni dati: Internet sembra immensa, ma in realtà connette
solo il 6,7% della popolazione mondiale e l'88% degli accessi si ha nei
Paesi industrializzati (che rappresentano solo il 14% degli abitanti del
pianeta), mentre l'Africa ed il Medio Oriente non raggiungono insieme l'1%.
Se pensiamo che un terzo della popolazione mondiale non ha mai fatto una
telefonata ci rendiamo conto di quanto profondo sia questo divario. Varie
sono le iniziative per superare il digital divide, tra cui quelle avviate
dal Governo italiano in Albania, Giordania, Mozambico, Nigeria e Tunisia.
'Prendendo ispirazione, continua Sabatano, dal lavoro svolto dalla Digital
Opportuniy Task Force del G8 presieduta dall'Italia, il nostro Governo ha
lanciato, in occasione della Conferenza Internazionale di Palermo del
2002, l
'iniziativa italiana 'e-Government per lo Sviluppo', che parte da un
approccio concreto, finalizzato alla realizzazione di progetti operativi nei
Paesi in Via di Sviluppo, attraverso risultati misurabili. In un anno e
mezzo, infatti, sono stati predisposti 10 progetti di e-government con
Albania, Giordania, Mozambico, Nigeria e Tunisia, i primi 5 Paesi che hanno
aderito all'iniziativa per aree che vanno dall'e-Accounting (contabilità
nazionale) ed e-Procurement, alla creazione di Intranet di governo, al
sistema di gestione del territorio e catasto, alla gestione informatica
dell'Anagrafe, all'e-Statistics, alle Reti di Governo'. Con queste
iniziative l'Italia ha avviato un nuovo metodo di cooperazione
internazionale, in cui vengono realizzati progetti che investono il cuore
stesso del funzionamento della macchina dello Stato: viene sviluppata una
cooperazione 'virtuosa' con un positivo rapporto tra costi e benefici,
rendendo anche più attrattivi per gli investimenti stranieri quegli stessi
Paesi, grazie alla garanzia di maggiore sicurezza, trasparenza e certezza
dell'azione amministrativa.
L'OCSE PUBBLICA UNA DICHIARAZIONE
POLITICA SULLA BANDA LARGA
Bruxelles, 31 ottobre 2003 - L'organizzazione per la cooperazione e lo
sviluppo economico (Ocse) ha dichiarato che sono indispensabili politiche
governative neutrali in materia di tecnologia se si vogliono conseguire a
pieno i vantaggi economici e sociali offerti dalla banda larga. In una
dichiarazione pubblicata il 27 ottobre, il Comitato per la politica
dell'informazione, dell'informatica e delle comunicazioni (Iccp) dell'Ocse
ha delineato i principi che, a suo avviso, devono guidare lo sviluppo delle
connessioni ad Internet ad alta velocità, ed ha individuato diversi settori
prioritari d'intervento. Riguardo alle varie tecnologie a banda larga
attualmente a disposizione dei consumatori, quali i sistemi Dsl, via cavo,
fissi senza fili e satellitari, l'Ocse afferma: "La politica
governativa deve esprimersi in favore della concorrenza, prestando
particolare attenzione alla neutralità fra queste diverse tecnologie".
Un secondo principio guida, individuato nella dichiarazione politica,
riguarda l'incoraggiamento della ricerca e sviluppo nel campo delle
tecnologie dell'informazione e della comunicazione (Tic) per lo sviluppo
della banda larga ed il potenziamento della sua efficacia economica, sociale
e culturale. Fra gli altri standard che l'Ocse ritiene debbano sostenere lo
sviluppo della banda larga figurano l'esigenza di un'adeguata sicurezza e
riservatezza delle informazioni, un accesso a prezzi equi per tutti i
cittadini, indipendentemente dalla località di residenza, e quadri
normativi che equilibrino gli interessi di fornitori ed utenti, ad esempio
riguardo ai diritti di proprietà intellettuale. Ove non sia già
necessario, i governi devono agire per liberalizzare i mercati delle
telecomunicazioni, secondo la dichiarazione politica. Tuttavia, nei casi in
cui vi sia una scarsa competitività, è possibile richiedere altresì
misure di salvaguardia in favore della concorrenza. I governi possono
svolgere nel contempo un ruolo fondamentale nella dimostrazione delle
potenzialità dei servizi e dei contenuti a banda larga, utilizzando in
particolare la tecnologia per incrementare l'efficienza dell'erogazione dei
servizi pubblici. Occorre dare priorità all'istruzione, all'assistenza
sanitaria ed ai servizi d'informazione generale nelle strategie governative
della banda larga. L'utilizzo della banda larga nei paesi Ocse è aumentato
di oltre il 50 per cento nel periodo conclusosi nel settembre 2003, e
l'organizzazione ritiene che la rilevanza delle connessioni ad Internet ad
alta velocità quale motore per la crescita sia stata chiaramente
dimostrata. Hugo Parr, direttore generale del ministero norvegese del
Commercio e dell'Industria, nonché presidente del comitato Iccp, ha
dichiarato: "Le Tic rappresentano il motore fondamentale per la
crescita economica, e la banda larga rappresenta forse l'unico e più
importante elemento di sviluppo trasversale nel settore delle Tic in questo
momento. La scelta di risposte politiche adeguate può produrre un
considerevole impatto per il settore pubblico e privato". Pe http://www.Oecd.org/home/
LE INFRASTRUTTURE DI RICERCA: CENTRI
DI SCAMBIO, DI FORMAZIONE E DI ECCELLENZA PER IL SER
Bruxelles, 31 ottobre 2003 - Il commissario europeo per
la Ricerca Philippe
Busquin parteciperà alla conferenza internazionale sul tema "Le
infrastrutture di ricerca: centri di scambio, di formazione e di eccellenza
per lo Spazio europeo della ricerca (Ser)", che si svolgerà il 21 e 22
novembre a Trieste. L'obiettivo della conferenza "Infra/era 2003"
è di valutare il ruolo presente e futuro delle infrastrutture di ricerca
nella costruzione del Ser e di sviluppare ulteriormente una politica comune
all'Ue ed agli Stati membri in questo settore, come già anticipato dal
Forum strategico europeo sulle infrastrutture di ricerca (Esfri). I
partecipanti potranno contribuire al dibattito attraverso un forum aperto su
Internet. I risultati di queste discussioni e delle proposte saranno
comunicati ai responsabili politici europei in vista dell'introduzione di
nuove misure a favore della crescita del Ser. La conferenza sarà
organizzata dalla Presidenza italiana dell'Ue. Infolink: http://www.Elettra.trieste.it/infraera2003/
FINANZIARIA: TREMONTI CONVOCA I
PRESIDENTI DELLE REGIONI
Roma, 31 ottobre 2003 - Il Mef comunica che in merito alla Legge
Finanziaria, il ministro Giulio Tremonti ha convocato presso il Ministero i
presidenti delle Regioni italiane il giorno 5 novembre alle ore 18.
CESSIONE DI AZIONI ENEL SPA
Roma, 30 ottobre 2003 - Il Mef comunica di aver concluso un contratto di
vendita di n. 400 milioni di azioni ordinarie Enel S.p.a., corrispondenti a
circa il 6,6% del capitale ordinario, con Morgan Stanley & Co.
International Limited, con l'obiettivo di promuoverne il successivo
collocamento presso altri investitori. Nell’ambito dell’operazione (c.D.
Bought deal) l’acquirente è stato selezionato, con l’ausilio di Lazard,
a seguito di una procedura competitiva sul prezzo alla quale sono state
invitate a partecipare primarie banche, individuate con l’assistenza della
stessa Lazard sulla base di parametri oggettivi. La procedura è stata
avviata il giorno 29 ottobre, successivamente alla chiusura della borsa e
conclusa nel corso della notte. A seguito della cessione, la quota detenuta
dal Ministero in Enel S.p.a. Risulterà pari poco meno del 61% del capitale
sociale. Il Ministero si è impegnato con l'acquirente a non vendere sul
mercato, direttamente o indirettamente, ulteriori azioni o strumenti
finanziari ad esse relativi per un periodo di 180 giorni.
MEDIOCREDITO FVG SPA: CLOSING
DELL’OPERAZIONE DI PRIVATIZZAZIONE
Roma, 31 ottobre 2003 - Il Mef comunica che ieri è stato perfezionato il
closing dell’operazione di vendita della partecipazione del 34,01%
detenuta dallo Stato nel Mediocredito Friuli Venezia Giulia S.p.a., mediante
girata delle azioni a favore della Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste
e contestuale incasso da parte del Ministero del corrispettivo, pari a
61.253.500 euro. L’individuazione della Fondazione Cassa di Risparmio di
Trieste quale acquirente della partecipazione era avvenuta ad esito di una
procedura competitiva conclusasi lo scorso mese di luglio. Il closing
odierno è stato effettuato a seguito dell’ottenimento da parte della
Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste delle necessarie autorizzazioni
all’acquisto rese dalle competenti Autorità di vigilanza. Per il Mef l’advisor
per l’operazione è stata Société Générale.
MAPPA
COMPLETA DEL RISPARMIO GESTITO SETTEMBRE 2003 CONTINUA
LA CRESCITA DELL
’INDUSTRIA DEL RISPARMIO GESTITO. A SETTEMBRE I PATRIMONIO ARRIVA A QUOTA
842,3 MILIARDI DI EURO.
Milano, 31 ottobre 2003 - Anche a settembre l’Industria del Risparmio
Gestito ha registrato una crescita. Il patrimonio lordo riportato nella
Mappa del Risparmio Gestito ha raggiunto i 842,3 miliardi di euro mentre il
patrimonio al netto delle duplicazioni degli Oicr di gruppo si è attestato
a quota 720 miliardi di euro. Questo il dato complessivo di tutta
l’Industria che ogni mese viene fotografata dalla Mappa del Risparmio
Gestito nella quale rientrano tutte le componenti: Oicr, Gpf, Gpm, gestioni
di patrimoni previdenziali, prodotti assicurativi, altre gestioni. Gli Oicr
si mantengono in cima alla classifica dei prodotti finanziari con un
patrimonio lordo di 499,3 miliardi di euro (496,5 miliardi di euro il
netto). Al secondo posto le Gestioni di Prodotti Assicurativi con un
patrimonio lordo di 146,3 miliardi di euro (116,7 miliardi di euro il
netto). In terza posizione le Gpf Retail con 94,7 miliardi di euro di lordo
(16,1 miliardi di euro il netto); seguono le Gpm Retail con 49,4 miliardi di
euro di lordo (41 miliardi di euro il netto) e la categoria residuale delle
Altre Gestioni con un patrimonio lordo di 41,8 miliardi di euro (39,9
miliardi di euro il netto). Chiudono la classifica le Gestioni di Patrimoni
Previdenziali con 10,5 miliardi di euro di patrimonio lordo e 9,5 miliardi
di euro di patrimonio netto. Il comparto che detiene il patrimonio maggiore
è, anche a settembre, quello obbligazionario: 309 miliardi di euro il
lordo; 281 miliardi di euro il netto. A seguire i prodotti bilanciati con
175 miliardi di euro di patrimonio lordo (137,8 miliardi di euro il netto);
i prodotti azionari con 113,8 miliardi di euro di lordo e 102,8 miliardi di
euro il netto e, a breve distanza, i prodotti monetari con un patrimonio
lordo di 113,3 miliardi di euro, netto di 110,8 miliardi di euro. Chiudono
la lista: la categoria residuale dei prodotti non classificati (103,5
miliardi di euro il lordo, 67,4 miliardi di euro il netto) e i prodotti
flessibili (27,5 miliardi di euro di patrimonio lordo e 19,9 miliardi di
euro di netto).
LUXOTTICA GROUP ANNUNCIA CHE LANCERÀ
UN’OFFERTA PUBBLICA DI ACQUISTO SU UN ULTERIORE 20% DI RAYBAN SUN OPTICS
INDIA IN CASO DI ORDINE DA PARTE DELLA CORTE SUPREMA INDIANA
Milano, 30 ottobre 2003 - Luxottica Group S.p.a. Ha annunciato, in
ottemperanza alla sentenza emessa il 29 agosto dal Securities Appellate
Tribunal (Sat),
la Corte
d’Appello indiana, che intende lanciare, attraverso una propria
controllata Ray Ban Indian Holdings Inc., un’Offerta Pubblica per
acquisire un ulteriore 20% delle azioni di Rayban Sun Optics India Ltd.,
quotata sul mercato indiano. Luxottica Group aveva proposto appello contro
questa decisione alla Corte Suprema Indiana. A seguito dell’appello
proposto da Luxottica Group,
la Corte Suprema
Indiana ha disposto che l'annuncio dell'offerta e l’eventuale lancio della
stessa siano subordinate al proprio ordine. Leonardo Del Vecchio, Presidente
di Luxottica Group ha affermato: "Come già dichiarato in precedenza,
l’investimento stimato per il lancio dell’Offerta Pubblica di Acquisto
sarebbe di massimi Euro 16 milioni inclusi gli interessi, importo che non
avrebbe un impatto significativo sul Gruppo. In caso di completa adesione
all’Offerta Pubblica, la partecipazione indiretta in Ray Ban Sun Optics
India Ltd. Si incrementerebbe circa dall’attuale 44% al 64%."
GRUPPO RICHARD – GINORI RELAZIONE
DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE DELOITTE & TOUCHE SULLA SEMESTRALE AL 30
GIUGNO 2003
Sesto Fiorentino, 30 ottobre 2003 - Il 29 ottobre 2003
la Società
di Revisione Deloitte & Touche S.p.a., dopo aver effettuato la revisione
contabile limitata svolta secondo i criteri raccomandati dalla Consob con
delibera n. 10867 del 31 luglio
1997, ha
rilasciato la relazione sulla situazione semestrale al 30 giugno 2003. Al
riguardo
la Società
di Revisione nella sua relazione ha confermato alcuni rilievi già inseriti
nella relazione di certificazione sul bilancio al 31 dicembre 2002 e già
commentati ed illustrati dal Consiglio di Amministrazione nella relazione
sulla gestione e nella nota integrativa sul bilancio chiuso al 31 dicembre
2002; su tali rilievi lo stesso Consiglio di Amministrazione aveva dato
comunque idonea informazione, con apposito comunicato stampa, al mercato. In
sintesi
la Società
di Revisione ha espresso tre rilievi: il primo è relativo ad un credito
verso un cliente estero con un’esposizione, al 30 giugno 2003, di €uro
1,8 milioni ( in essere al 31 dicembre 2002 per €uro 3,0 milioni)
relativamente al quale sono pervenuti ulteriori incassi per €uro 225 mila.
La Società
di Revisione nella sua relazione ha espresso un giudizio di incertezza
relativo alla recuperabilità del credito residuo pari a €uro 1,5 milioni;
gli amministratori ritengono di poter incassare la parte residua del credito
precisando, fra l’altro, che a garanzia del credito residuo, l’azienda
di logistica che ha in carico la merce del creditore, ha ricevuto istruzioni
di procedere ad ulteriori spedizioni solo dopo l’ottenimento del consenso
della Richard-ginori
1735. In
base al piano di rientro concordato gli amministratori ritengono di
incassare il credito residuo entro marzo 2004. Il secondo rilievo espresso
dalla Società di Revisione è relativo alla sottostima del fondo di
svalutazione delle rimanenze di magazzino per un ammontare di circa €uro
2,0 milioni. Relativamente alla svalutazione del valore delle giacenze per
effetto dell’obsolescenza determinata dal lento rigiro dei codici a
magazzino
la Società
fa presente quanto segue: -per le giacenze dei prodotti semilavorati
bianchi, la società ritiene che vi sia un’elevata probabilità di
recuperare detti valori in quanto si tratta di manufatti in porcellana
bianca che devono essere ancora decorati. Si ritiene inoltre che a seguito
delle attuali e prossime riduzioni di capacità produttiva ci si attende dei
significativi decrementi, nel prossimo futuro, del valore delle rimanenze,
in particolare dei prodotti semilavorati. Si sottolinea che i valori di
carico a magazzino riflettono i soli costi industriali del bianco, costi che
incidono in maniera veramente lieve sul prezzo di vendita (del prodotto
bianco); inoltre dette giacenze si riferiscono per circa il 75% a forme
storiche e/o a forme in assortimento che sono prodotte e commercializzate
dalla Richard-ginori. In base a queste considerazioni la società ritiene di
poter escludere la svalutazione di queste giacenze. -relativamente al saldo
“prodotti finiti” si tratta di giacenze di prodotto decorato che
presentano saldi anche significativi in rapporto alle vendite effettive
degli ultimi esercizi. Al fine di verificare l’evenienza di una
svalutazione dei saldi di magazzino per gli effetti correlati al lento
rigiro delle giacenze, la società ha verificato relativamente alle giacenze
con il più basso indice di rotazione i margini ottenuti nelle vendite
effettuate nell’ultimo triennio. Pur riconoscendo l’elevato saldo delle
giacenze ed il basso indice di rotazione delle stesse gli elaborati indicano
che i margini ottenibili dalle vendite future possano essere di un ammontare
tale da poter coprire gli oneri finanziari e gli altri oneri gestionali da
porre in relazione con il lento rigiro. Si sottolinea che, anche a seguito
di queste problematiche, il Consiglio di Amministrazione della Società ha
individuato tra le priorità gestionali il miglioramento degli indici di
rotazione delle giacenze di prodotto finito nel prossimo futuro. Pertanto in
base alle considerazioni sopra esposte, il Consiglio di Amministrazione non
ritiene di avere sufficienti elementi per poter addivenire ad ulteriori
svalutazioni del saldo di magazzino al netto del fondo già esposto in
bilancio. In sede di chiusura del bilancio del corrente esercizio il
Consiglio di Amministrazione procederà ad una più attenta verifica del
saldo giacenze anche alla luce degli effetti benefici che si attende dalla
riduzione della capacità produttiva. Il terzo rilievo è relativo alla
valutazione della Società controllata francese prendendo a riferimento il
patrimonio netto della stessa inclusivo del valore di €uro 0,56 milioni
attribuito al marchio della partecipata. L’attribuzione del valore del
marchio è originata dal riacquisto dello marchio stesso a fronte di una
cessione avvenuta nel 2001; secondo il parere espresso dalla Società di
Revisione, le caratteristiche dell’operazione effettuata, non sono tali da
costituire validi presupposti per il riconoscimento della plusvalenza. A
commento dell’operazione gli amministratori avevano già dato ampia e
dettagliata informazione nella nota integrativa relativa al bilancio al 31
dicembre
2002 a
spiegazione della voce “fondo copertura perdite società controllate”
che qui viene integralmente riportato e confermato: “Si evidenzia che nel
corso dell’esercizio il “fondo copertura perdite società controllate”
è stato utilizzato, per quanto riferito alla partecipata Laure Japy France
et Rg, per un importo di €uro 542 mila in seguito al seguente evento: -
nel mese di Dicembre del 2002
la Laure Japy
France et Rg ha riacquistato il marchio ”Laure Japy” per un importo pari
a €uro 590 mila, lo stesso marchio era stato venduto nel 2001 ad un prezzo
pari a €uro 620 mila. Peraltro il prezzo della cessione del 2001 risultava
essere allineato al valore del marchio individuato da una perizia
commissionata ad un terzo valutatore che indicava il valore del marchio in
intervallo compreso tra €uro 744 mila ed €uro 785 mila. La controllata
francese aveva chiuso il conto economico nel 2001 con una perdita
d’esercizio complessiva di €uro 617 mila e di conseguenza
la Società
aveva stanziato nello stesso bilancio lo stesso importo di €uro 617 mila
nel fondo copertura perdite società controllate. Detto importo di €uro
617 mila considerava la perdita della controllata francese dopo la
contabilizzazione di solo 1/8 del provento derivante dalla vendita del
marchio. Infatti nello scorso esercizio era stato deciso di correlare la
contabilizzazione del beneficio della plusvalenza con la futura
contabilizzione dei costi di royalties da liquidare ai nuovi proprietari del
marchio, pertanto i 7/8 della plusvalenza erano stati riscontati. A seguito
del riacquisto della Laure Japy del proprio marchio avvenuto nel 2002 e
della iscrizione del valore d’acquisto pattuito nelle immobilizzazione
immateriali,
la Società
ha contabilizzato una riduzione del fondo copertura perdite società
controllate per un importo pari a €uro 542 mila; pertanto si richiama
l’attenzione del lettore del presente bilancio che il risultato
d’esercizio 2002 della Società ha beneficiato di un importo pari a circa
€uro 542 mila inscritto nella voce “altri ricavi e proventi” del conto
economico 2002 mentre il risultato dell’esercizio 2002 della Laure Japy
Sa, la cui perdita d’esercizio è stata recepita interamente nel bilancio
2002 della Società, “sconta” la contabilizzazione degli oneri accessori
relativi all’acquisto del marchio pari a circa €uro 40 mila.”
ENI COSTITUITA
LA JOINT VENTURE
PER
LA REALIZZAZIONE DEL
NUOVO IMPIANTO DI LIQUEFAZIONE DI GAS NATURALE IN NIGERIA
Roma, 31 ottobre 2003 - Eni ha firmato ieri a Londra l´accordo per la
costituzione della joint venture che progetterà l´impianto di liquefazione
di gas naturale nel terminale petrolifero di Brass, operato da Eni e situato
sul Delta del fiume Niger, in Nigeria. La joint venture è costituita, oltre
che dall´Eni, da Nigerian National Petroleum Corporation (Nnpc),
Conocophillips (Cop) e Chevrontexaco (Cvx). Secondo l´accordo, la joint
venture avvierà entro la fine dell´anno l´ingegneria di base (Feed, front
end engineering and design) per la realizzazione di due treni da circa 5
milioni di tonnellate all´anno ciascuno. La decisione finale per l´investimento
verrà presa a completamento degli studi preliminari ed entro la fine del
2004. I due treni saranno alimentati con il gas di giacimenti operati da
Naoc (Nigerian Agip Oil Company) e Chevrontexaco. L´impianto è previsto
essere operativo alla fine del 2008. Il mercato primario del gas trattato
dal primo treno sarà quello degli Stati Uniti dove saranno destinati circa
5 milioni di tonnellate all´anno di gas naturale liquefatto. Con la
partecipazione a questo progetto, Eni si conferma tra gli operatori più
attivi sulla scena internazionale del gas naturale liquefatto e rafforza
ulteriormente il proprio rapporto con
la Repubblica Federale
della Nigeria dove opera fin dal 1962.
ASSOTRAVEL INVITA LE AGENZIE DI VIAGGIO
ADERENTI A NON SOTTOSCRIVERE IL NUOVO CONTRATTO CON TRENITALIA.
Roma, 30 ottobre 2003 - Assotravel (l’Associazione Nazionale della agenzie
di viaggio e turismo aderenti a Confindustria) invita le agenzie di viaggio,
aderenti e non, a ricusare la sottoscrizione del nuovo contratto che
Trenitalia sta inviando in questi giorni per rinnovare in pejus il rapporto
con le agenzie convenzionate. La richiesta fa seguito alla proclamazione
congiunta, con le altre Associazioni di categoria, dei 4 giorni (dal 28 al
31 ottobre) di astensione dalla vendita della biglietteria ferroviaria da
parte delle agenzie di viaggio. Inoltre, domani 31 ottobre, a conclusione
della sospensione dell’erogazione del servizio, si terrà una conferenza
stampa congiunta sulla vertenza, presso la sede della Fiavet Nazionale in
Via Ravenna
8 a
Roma, nel corso della quale si farà il punto della situazione e si valuterà
l’ipotesi di avviare nuove iniziative in comune. La redazione unilaterale
delle Nuove Condizioni Generali di Contratto, che prevedono una riduzione
del regime commissionale, ha provocato la pronta reazione di Assotravel,
sempre più intenzionata a contrastare le politiche vessatorie e
monopolistiche dell’azienda ferroviaria. Le agenzie di viaggio stanno,
ormai, lentamente sostituendo le tradizionali biglietterie, coprendo il 39%
dei biglietti fatturati da Trenitalia, con un incremento annuo del 6%, per
ognuno dei quali la provvigione media è attualmente del 7%. Fino ad oggi le
agenzie di viaggio dotate di biglietteria ferroviaria in Italia sono 2562
con un venduto di oltre 600 milioni di Euro. La diffusione delle agenzie di
viaggio come biglietteria ferroviaria rappresenta un servizio che è anche
di pubblica utilità, consentendone una migliore fruibilità ed un più
agevole accesso alle informazioni soprattutto da parte di anziani e
disabili. Pertanto con tale azione Assotravel, di concerto con le altre
Associazioni di categoria, facendosi portavoce delle istanze dei propri
associati, continua il suo impegno a tutelare l’interesse delle agenzie di
viaggio per continuare ad erogare, a condizioni più eque, un servizio che
risulta sempre più richiesto dalla collettività.
ALITALIA: APPROVATE LE LINEE GUIDA
DEL PIANO 2004-2006
Roma, 30 ottobre 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Alitalia ha
approvato, ieri le specifiche azioni per l’implementazione della strategia
delle Linee Guida del Piano 2004- 2006 varato lo scorso 12 settembre. Le
azioni, confermando pienamente gli obiettivi finanziari e di redditività
individuati dalle Linee Guida, prevedono il rilancio del Core Business della
Compagnia attraverso un’ulteriore focalizzazione delle risorse sul
trasporto aereo e un’azione congiunta mirata all’incremento dei ricavi e
di intervento deciso sulla struttura dei costi. In sintesi sono previsti: Un
adeguato sviluppo della capacità offerta tale da consentire ad Alitalia il
mantenimento di un ruolo primario all’interno dei futuri scenari di
settore e delle alleanze (crescita media annua della rete complessiva
nell’intorno del 9% in termini di Tko). Coerentemente lo sviluppo del
network si focalizza su alcune priorità: a) consolidamento della leadership
sul mercato italiano, con particolare riferimento allo sviluppo di Malpensa
e Fiumicino; b) recupero del differenziale di frequenze rispetto ai
principali competitor sui mercati originati dall’Italia; c) sviluppo del
portafoglio frequenze / destinazioni sui mercati elettivi. Un programma
investimenti per i prossimi tre anni (circa 1.200 milioni di Euro) mirato al
completamento dell’importante programma di rinnovamento della flotta
avviato nel 2001 e pienamente compatibile con le attuali disponibilità
finanziarie di Alitalia ed i futuri flussi di cassa generati dalla gestione
operativa della stessa negli anni di Piano. Una diffusa azione di
efficientamento su tutte le entità organizzative che consenta, tramite una
sostanziale riduzione dei costi unitari (Catk), una dinamica dei costi
complessivi meno che proporzionale rispetto alla dinamica dei ricavi, quale
requisito indispensabile per il recupero della redditività aziendale. Le
iniziative comprese in tale azione di competenza del Consiglio di
Amministrazione saranno da questo Organo specificatamente approvate.
Parallelamente, sono previste azioni di revisione del perimetro di make or
buy aziendali al fine di rendere la struttura dei costi anche più
flessibile. Il raggiungimento di importanti risultati economico-finanziari
nell’arco temporale di Piano: a) margine di redditività operativa (Ebitdar)
tra il 15% e il 17%; b) un risultato operativo che, dalla perdita prevista
per il corrente esercizio di circa 410 milioni di euro, perverrà ad un
sostanziale equilibrio nel 2004 e permetterà il pieno equilibrio economico
sin dal 2005 ed il mantenimento di una struttura finanziaria equilibrata. Le
principali azioni per il conseguimento di tali obiettivi sono: a) una
drastica riduzione dei costi commerciali e di distribuzione, anche
attraverso lo sviluppo di canali di vendita diretta; b) una significativa
rinegoziazione delle condizioni di fornitura; c) un significativo aumento
della produttività complessiva di Alitalia; d) l’attivazione di misure
dirette al recupero di efficienza ed al miglioramento della flessibilità
tramite accordi di outsourcing con primari operatori specializzati (tale
operazione coinvolgerà circa 1.200 unità); e. La ricerca di adeguati
interventi per gestire circa 1.500 risorse in esubero che non riguarderanno
le aree operative di front-line di terra e di volo; f. Una determinata
azione di riduzione dei costi di sistema nei confronti degli altri player
presenti nella catena di produzione del trasporto aereo. L’amministratore
Delegato di Alitalia, Francesco Mengozzi, dopo aver brevemente commentato
sui drastici mutamenti strutturali che stanno interessando l’industria del
trasporto aereo e sugli impatti negativi che tale contesto avrà sul
risultato di fine anno della Compagnia, ha dichiarato: “Alitalia, a valle
di questo intenso esercizio di pianificazione e riorganizzazione, ha
raccolto le energie e la determinazione per uscire dalla crisi e giocare un
ruolo importante a livello internazionale che potrà permetterle di
partecipare a pieno titolo nel fondamentale processo di integrazione fra
vettori già oggi in atto”. Il Consiglio di Amministrazione, inoltre, ha
approvato l’iniziativa di trasformazione in Special Freighter di tre
aeromobili Md11 Combi, la vendita alla Volga Dnepr di due aeromobili B747
Freighter, unitamente a due motori di scorta e parti di ricambio. In
relazione a quanto indicato dall’art. 2.6.2, lettera c) del Regolamento
dei Mercati Organizzati e Gestiti da Borsa Italiana S.p.a., si informa,
infine, che il Consiglio di Amministrazione ha convenuto di anticipare
all’ 11 novembre 2003 la seduta consiliare – già programmata per il 14
novembre p.V. - con all’ordine del giorno l’approvazione della Relazione
Trimestrale al 30 settembre 2003.
CAMPANIA START-UP UN LUOGO DI INCONTRO
TRA IDEE E RISORSE PER PROMUOVERE
LA CREAZIONE E
SVILUPPO D'IMPRESA
Napoli 31 ottobre 2003 - Campania Start-up è un'associazione senza scopo di
lucro che aggrega una comunità composita di imprenditori, finanziatori,
ricercatori, esperti, operatori degli enti locali e istituzioni. Scopo
dell'associazione è quello di mettere in circolazione informazioni, idee,
esperienze, risorse e competenze a supporto dello sviluppo economico del
territorio regionale promuovendo, in particolare, la creazione e lo sviluppo
di realtà imprenditoriali innovative e di eccellenza. Il "motore"
di Campania Start-up è costituito dall'organizzazione degli incontri
mensili (previsti il primo venerdì di ogni mese) articolati su: dibattiti
di attualità su temi di rilievo nel campo dell'economia,dell'impresa, della
finanza, della ricerca, con relatori di rilievo provenienti dalla comunità
scientifica, istituzionale o imprenditoriale, nazionale e internazionale;
presentazione di nuove idee d'impresa e progetti di sviluppo ad una platea
di soggetti che a diverso titolo possono contribuire alla realizzazione
della business idea; momenti informali di confronto tra i membri
dell'associazione attraverso l'organizzazione di eventi culturali e
"conviviali". Il giorno 7 novembre 2003
la Città
della Scienza di Napoli ospiterà l'evento inaugurale di presentazione di
Campania Start-up. Il programma di questa prima iniziativa prevede la
presentazione dell'associazione e dell'analoga esperienza di Club Start-up
che è stata realizzata nel parco tecnologico di Sophia Antipolis, in Costa
Azzurra (di cui ospiteremo il fondatore e presidente, Senatore Pierre
Laffitte); inoltre sarà dato spazio ad alcuni interventi sul mondo della
finanza d'impresa, per presentare l'esperienza di investimenti in capitale
di rischio dal punto di vista dei soggetti finanziatori (testimonianze di
Aifi e Iban) e delle imprese finanziate (Tiscali), per un'analisi critica
delle opportunità e delle difficoltà nella relazione tra questi
investimenti e lo sviluppo imprenditoriale, con particolare riferimento al
Mezzogiorno. Infine, saranno presentati due progetti di sviluppo
imprenditoriale, a cura di Elixir Pharmaceuticals e di Infobyte. Infolink: www.Campania-start-up.it
"VI CONGRESSO NAZIONALE DEGLI
ARCHITETTI" BARI, FIERA DEL LEVANTE, 30 OTTOBRE 1 NOVEMBRE 2003.
PRESENTE UNA DELEGAZIONE DI ALA
Bari, 31 ottobre 2003 - In occasione del Vi Congresso Nazionale degli
Architetti, che si terrà presso
la Fiera
del Levante di Bari dal 30 ottobre al 1 novembre p.V., sarà presente una
delegazione di Ala Assoarchitetti. Al congresso parteciperanno architetti
provenienti da tutta Italia, personalità del mondo politico e della
professione. Grazie alla collaborazione del Consiglio Nazionale degli
Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori e della rivista L¹arca,
è riservato uno spazio per la distribuzione di materiale divulgativo del
Premio Internazionale Dedalo - Minosse alla committenza di architettura e
dei partners di Ala.
SI È COSTITUITA ASSOBENESSERE,
L’ASSOCIAZIONE ITALIANA DELLE IMPRESE DEL BENESSERE ADERENTE A
CONFINDUSTRIA
Roma, 31 ottobre 2003 - Su iniziativa di alcune aziende leader operanti nel
settore del benessere e del fitness, aderenti a Confindustria, si è
costituita a Roma, l’Associazione rappresentativa delle imprese che
esercitano professionalmente attività volte alla produzione e allo scambio
di beni e servizi nel settore del benessere. Filippo Fernè, imprenditore
del settore termale ed Amministratore delegato delle Terme di Sirmione, è
stato nominato Presidente dell’Associazione. La domanda di benessere,
proveniente dal mercato, sta generando in Italia un grande interesse, è in
costante crescita ed ha fatto registrare, anche tra le fasce più giovani
della popolazione, un notevole aumento dei consumi. Questa forte fase
evolutiva di espansione del settore, ha visto l’attivazione, anche
all’interno delle strutture turistico-ricettive di moderni e specializzati
centri benessere, concepiti nell’ottica di una innovativa linea di
servizio, da offrire alla clientela sempre più esigente ed attenta alle
nuove tendenze ed ai nuovi stili di vita. Il motivo costituente della nuova
associazione è quello di fornire una adeguata tutela e rappresentanza alle
imprese del comparto, garantendo l’attuazione delle migliori condizioni
per supportare ed aiutare la crescita e lo sviluppo delle aziende operanti
nel settore del benessere e della salute, agevolandole, al contempo a
sensibilizzare e sviluppare il proprio orientamento alla qualità e alla
tutela del cliente/consumatore. Nella sua fase iniziale, il compito di
Assobenessere sarà quello di consentire l’avvio di una dialettica diretta
ed efficace, nei confronti degli interlocutori istituzionali, al fine di
esprimere in maniera determinata delle linee univoche ed omogenee
affrontando immediatamente alcune priorità. Si segnala, in primo luogo, la
necessità di dare una risposta precisa, anche in termini normativi, alla
esigenza di differenziazione e di riconoscibilità avvertita da quegli
operatori del settore, che da sempre forniscono un servizio distintivo, a
livello di organizzazione e di standard qualitativi offerti, oltre
all’urgenza di individuare una precisa linea di intervento nella direzione
della formazione professionale e specialistica.
SECONDO UNO STUDIO,
LA RIPARTIZIONE DEI
PREMI NOBEL DIMOSTRA IL "RECUPERO DEI CERVELLI" DA PARTE DEGLI USA
Bruxelles, 31 ottobre 2003 - Il predominio scientifico degli Stati Uniti ed
il relativo declino della scienza in Europa è dimostrato da un cambiamento
di tendenza rispetto alla nazionalità dei premi Nobel, secondo una nuova
relazione della fondazione britannica "Sutton Trust". La "Sutton
Trust" ha esaminato la nazionalità di tutti i premi Nobel per la
chimica, l'economia, la medicina e la fisica, sin dall'istituzione del
premio avvenuta nel 1900, i quali al momento di ricevere il riconoscimento
erano affiliati ad un'università (532 su 559). Nel caso in cui i vincitori
intrattenevano collaborazioni con più di un'università, si è considerato
soltanto l'istituto principale. Lo studio ha rivelato che i cittadini
statunitensi dominano la classifica dei vincitori sin dal
1970. A
partire da questa data, gli americani si sono aggiudicati oltre la metà dei
premi Nobel e, di recente, il dato ha quasi raggiunto i due terzi. Il Regno
Unito resta al secondo posto, pur conseguendo al momento un numero inferiore
di premi rispetto al passato, mentre il numero di vincitori della Germania
è diminuito dal 30 per cento registrato prima della Seconda Guerra
mondiale, ad una percentuale che si è mantenuta inferiore al 10 per cento
sin dal 1940.
La Francia
si trova al quarto posto, ma ha vinto il premio soltanto 26 volte dal 1900,
rispetto alle 67, 77 e 235 volte in cui Germania, Regno Unito e Stati Uniti
si sono rispettivamente aggiudicati il Nobel. I dati statistici sul
principale istituto di appartenenza di ciascun vincitore mostrano altresì
una crescente supremazia da parte degli Stati Uniti. Le università
statunitensi hanno vinto circa la metà di tutti i premi Nobel scientifici e
attualmente se ne aggiudicano oltre il 70 per cento. Le università
britanniche, dal canto loro, hanno conseguito circa il 20 per cento dei
premi fino agli anni '70, ed ora si attestano al di sotto del dieci per
cento, mentre
la Germania
non ha ancora vinto un premio in questo inizio millennio. Le informazioni
sui premi Nobel affiliati ad un'università appartenente ad una nazione
diversa dalla loro forniscono un quadro preciso del "recupero dei
cervelli" (brain gain) da parte dell'America. Nella prima metà del Xx
secolo, furono soltanto tre i premi Nobel vinti nelle università
statunitensi da parte di cittadini non americani. Questo dato è stato già
eguagliato nei soli primi tre anni del Xxi secolo. La "Sutton
Trust" ammette che l'analisi dell'assegnazione dei premi Nobel non è
sufficiente a fornire una rappresentazione esaustiva dei risultati
scientifici conseguiti in Europa e negli Stati Uniti, ma sostiene che
esistono altre prove a sostegno delle conclusioni dello studio: "È
chiaro che i premi Nobel non esauriscono l'intero quadro. Sebbene si tratti
dei riconoscimenti più rinomati, più prestigiosi e più ricchi, essi non
riguardano la matematica ed altre discipline quali l'ecologia, l'evoluzione
e le scienze spaziali. L'inclusione di tutti i premi più importanti
nell'analisi non altera, tuttavia, la conclusione: la percentuale degli
Stati Uniti è superiore al 50 per cento, ed il Regno Unito occupa il
secondo posto con circa il 10 per cento". Lo studio rileva che
un'indagine sulle citazioni contenute negli articoli scientifici mostra la
stessa tendenza: "Anche in questo caso, gli Stati Uniti annoverano la
metà delle citazioni mondiali ed il Regno Unito è secondo con il nove per
cento". La ragione del relativo declino dei risultati scientifici al di
fuori degli Stati Uniti risiede nella mancanza di finanziamenti a favore
dell'insegnamento superiore, conclude la "Sutton Trust". Questa
affermazione è dimostrata nella relazione mediante il confronto della
situazione degli Stati Uniti con quella del Regno Unito: "Vent'anni fa,
il Regno Unito investiva 10.000 sterline [14.572 euro] per studente nella
formazione universitaria, rivalutate ad oggi; oggi spende soltanto 5.100
sterline [7.431 euro]. Il contrario si verifica in America dove, per le
università private, il finanziamento medio per studente è passato da 6.000
sterline [8.743 euro] ad oltre 11.000 sterline [16.028 euro] nel corso
dell'ultimo ventennio". Lo studio conclude con una visione pessimistica
del futuro, in particolare per il Regno Unito: "I premi Nobel
forniscono una misura dei rendimenti differita nel tempo e, visto il rapido
deterioramento dei finanziamenti alle università britanniche nello scorso
ventennio, è probabile che l'attuale posizione britannica rispetto a quella
statunitense sia peggiore di quanto suggerito da questo studio sui premi
Nobel". Infolink: http://www.Suttontrust.com/text/nobel.doc
FORTE SOSTEGNO DELLA COMMISSIONE AL
SETTORE DEI TRASPORTO MARITTIMO EUROPEO
Bruxelles, 31 ottobre 2003 -
La Commissione
ha reso pubblici in data odierna i nuovi Orientamenti comunitari in materia
di aiuti di Stato ai trasporti marittimi. Tali orientamenti, improntati allo
stesso approccio degli orientamenti del 1997, prevedono un notevole
rafforzamento del monitoraggio della Commissione sugli effetti degli aiuti
di Stato e contengono nuove disposizioni in merito alle esenzioni fiscali
per i marittimi e agli aiuti pubblici alla navigazione a corto raggio. In
virtù del nuovo quadro legislativo gli Stati membri potranno continuare a
favorire l'industria marittima europea mediante agevolazioni fiscali,
garantendo tuttavia eque condizioni di concorrenza nel mercato interno.
"Il trasporto marittimo è un settore di grande importanza per
l'Unione, per il suo impatto non solo in termini economici e sociali, ma
anche ambientali" ha spiegato Loyola de Palacio, vicepresidente della
Commissione europea competente per i trasporti e l'energia. "La nuova
disciplina contribuirà in modo significativo alla promozione di questo
settore e fornirà gli strumenti necessari per mantenere un naviglio Ue
competitivo e di qualità. Gli orientamenti avranno inoltre effetti positivi
sull'occupazione e sulla sicurezza marittima", ha aggiunto.
La Commissione
ha adottato ieri una nuova comunicazione sugli orientamenti comunitari in
materia di aiuti di Stato ai trasporti marittimi, intesa a porre in essere
un contesto fiscale favorevole che consenta agli armatori di far fronte alla
concorrenza internazionale dovuta ai registri aperti e alle bandiere di
comodo. A tal fine saranno autorizzati regimi di tassazione sul
tonnellaggio, sgravi fiscali e riduzioni degli oneri sociali per i marittimi
e aiuti alla formazione. Le compagnie di navigazione potranno continuare a
beneficiare di tali misure a condizione che a bordo delle navi della flotta
siano rispettate le norme di sicurezza, ambientali e sociali. Le nuove
disposizioni degli orientamenti del 2003 riguardano: Norme più chiare in
materia di esenzioni fiscali per i marittimi. In linea di principio, la
nuova comunicazione autorizza tali sgravi per tutti i marittimi,
indipendentemente dalla loro cittadinanza o residenza. Tuttavia, nel caso
dei marittimi arruolati a bordo di navi che effettuano servizi regolari di
trasporto passeggeri tra i porti dell'Unione, il regime si applica soltanto
ai cittadini degli Stati membri dell'Ue e del See, in quanto la maggior
parte dei marittimi di cittadinanza Ue lavora su questo tipo di navi.
Applicazione flessibile ma più efficace del "legame di bandiera"
in materia fiscale. Per legame di bandiera si intende il requisito in base
al quale possono beneficiare di un aiuto di Stato soltanto le navi che
battono la bandiera di uno Stato membro. Sebbene alcune disposizioni fiscali
come la tassa sul tonnellaggio continuino ad essere svincolate dalla
bandiera, le compagnie di navigazione che operano meno del 60% del naviglio
sotto bandiera Ue devono conservare sotto bandiera Ue un naviglio almeno
pari a quello che avranno al momento dell'entrata in vigore della nuova
comunicazione. In caso contrario, non potranno usufruire della misura per le
nuove navi della flotta non battenti bandiera Ue. Gli Stati membri possono
derogare alla regola soltanto se il loro naviglio battente bandiera Ue non
diminuisce. Gli Stati membri sono tenuti a riferire regolarmente alla
Commissione in merito all'applicazione di questa misura e a comprovare
l'osservanza delle altre condizioni di deroga al principio del legame di
bandiera. Nuove norme specifiche per la navigazione marittima a corto
raggio. I nuovi orientamenti disciplinano gli aiuti di Stato alla
navigazione marittima a corto raggio. Queste norme prevedono che gli aiuti
possano essere erogati per la fase di avvio dei nuovi servizi e siano tali
da consentire che il trasporto su strada (essenzialmente di merci) sia
effettuato, in tutto o in parte, per via marittima. Gli aiuti devono avere
durata limitata (massimo tre anni) ela selezione dei beneficiari deve
avvenire secondo procedure improntate ai principi di trasparenza e non
discriminazione. La comunicazione contiene inoltre nuovi orientamenti in
materia di tassazione sul tonnellaggio e di altre misure fiscali nonché
disposizioni specifiche sulle attività di rimorchio e dragaggio, per le
quali il principale criterio di ammissibilità agli aiuti è l'effettivo
funzionamento delle navi in mare. Antefatti Lottare contro il cambio di
bandiera Da molti anni l'Unione si adopera per porre fine al trasferimento
della flotta europea sotto bandiere di comodo.
La Commissione
ha adottato al riguardo due comunicazioni, nel 1989 e nel 1997, nelle quali
ha stabilito i requisiti che gli Stati membri devono soddisfare per erogare
aiuti al settore marittimo. L'obiettivo è mantenere il maggior numero di
navi possibile sotto bandiera Ue preservando nel contempo eque condizioni di
concorrenza nel mercato interno. Valutazione degli orientamenti attuali Nel
2002
la Commissione
ha proceduto ad una valutazione degli orientamenti. L'esercizio ha avuto
inizio nel gennaio dello scorso anno con l'invio di un questionario agli
Stati membri. Successivamente, è stata effettuata l'analisi delle risposte
al questionario e si è svolta un'ampia consultazione con gli operatori del
settore. La consultazione e l'analisi hanno rivelato che gli attuali
orientamenti producono risultati soddisfacenti e contribuiscono ad invertire
la tendenza all'abbandono della bandiera Ue.
La Commissione
intende pertanto mantenere e rafforzare la propria politica in questo
settore. Tuttavia, dalla valutazione è emersa anche la necessità di
precisare talune misure e di tenere conto di altri aspetti, in particolare
promuovere la navigazione a corto raggio e definire chiaramente i marinai
che possono beneficiare degli aiuti. Regimi di aiuti degli Stati membri In
questo settore gli Stati membri hanno principalmente fatto ricorso ad una
tassazione sul tonnellaggio e a regimi di sgravio fiscale per i marittimi.
La tassazione sul tonnellaggio implica che l'armatore paghi un'imposta di
importo direttamente proporzionale al naviglio operato, a prescindere dagli
effettivi profitti o perdite della compagnia di navigazione. La tassazione
sul tonnellaggio è applicata in Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia,
Germania, Irlanda, Grecia, Paesi Bassi, Spagna e Regno Unito. Misure
incentrate sul costo del lavoro sono invece in vigore in Belgio, Danimarca,
Francia, Finlandia, Germania, Italia, Grecia, Paesi Bassi e Svezia. In base
alle risposte al questionario inviato nel gennaio 2002 e ai dati più
recenti(1), gli Stati membri che hanno introdotto misure di aiuto, in
particolare mediante sgravi fiscali, hanno ottenuto buoni risultati in
termini di ritorno di un volume significativo di naviglio battente bandiera
Ue. Sotto il profilo statistico, la flotta iscritta nei registri navali
degli Stati membri è aumentata ogni anno dello 0,4% in termini di numero di
navi e dell'1,5% in termini di tonnellaggio. La percentuale passa al 12,4%
nel caso delle navi container. Malgrado questi sviluppi la quota del
naviglio mondiale iscritta nei registri degli Stati membri è leggermente
diminuita. Obblighi e contratti di servizio pubblico In materia di
cabotaggio marittimo possono essere imposti obblighi di servizio pubblico o
conclusi contratti di servizio pubblico a condizione che tali obblighi e le
compensazioni che ne derivano siano conformi alle condizioni e alle
procedure stabilite dal trattato Ce e come interpretate dalla Corte di
giustizia.
La Commissione
accetta inoltre che, qualora un servizio di trasporto internazionale sia
necessario per far fronte ad un'impellente necessità di trasporto pubblico,
possano essere imposti obblighi di servizio pubblico o conclusi contratti di
servizio pubblico, a condizione che ogni compensazione sia conforme alle
norme e alle procedure stabilite dal trattato Ce in materia di aiuti di
Stato. La durata dei contratti di servizio pubblico deve essere ragionevole
e non eccessiva, generalmente di sei anni, in quanto contratti di durata
significativamente superiore rischierebbero di creare situazioni di
monopolio (privato). Le licitazioni in corso continuano a vigere e le
disposizioni specifiche per le piccole isole sono trattate in una
legislazione distinta (cfr. Ip/03/1483).
SERVIZIO PUBBLICO MARITTIMO:
LA COMMISSIONE SEMPLIFICA
LE REGOLE APPLICABILI ALLE PICCOLE ISOLE
Bruxelles, 31 ottobre 2003 -
La Commissione
ha adottato una comunicazione riguardante il cabotaggio marittimo che pone
le basi per semplificare le regole del trasporto pubblico marittimo da o
verso le piccole isole. «È importante liberare dagli oneri amministrativi
le autorità degli Stati membri responsabili dei collegamenti con le piccole
isole: la decisione della Commissione garantisce la trasparenza e la non
discriminazione senza appesantire le procedure» ha dichiarato Loyola de
Palacio, vicepresidente responsabile per i Trasporti e l'Energia. D'ora in
avanti il 40% delle isole beneficeranno delle deroghe. La comunicazione
sull'interpretazione del regolamento “Cabotaggio”(1) adottata dalla
Commissione precisa le regole applicabili in materia di servizio pubblico
marittimo e prevede un regime semplificato per le piccole isole. Infatti la
legislazione vigente non attua alcuna distinzione tra le regole di servizio
pubblico in base alla dimensione delle isole. Tra alcune isole che
attraggono un considerevole numero di armatori e le piccole isole che
nessuno vuole collegare, le realtà sono molto diverse. Per questi piccoli
territori, sono necessarie pratiche più flessibili.
La Commissione
stima che la stipulazione di contratti di servizio pubblico per i
collegamenti marittimi di una piccola isola debba potersi effettuare
mediante semplice invito a manifestare interesse, piuttosto che con la
pubblicazione di una procedura di gara, più onerosa sul piano
amministrativo. La durata dei contratti potrà essere di 12 anni, ossia il
doppio della durata prevista in diritto privato. Ai fini del servizio
pubblico marittimo,
la Commissione
ha definito “piccole” le isole caratterizzate da un traffico annuo
totale inferiore a 100 000 passeggeri trasportati via mare. Tale soglia
consente al 40% delle isole della Comunità di beneficiare di regole
semplificate. La comunicazione adottata precisa inoltre le regole
applicabili agli estuari marittimi. Il servizio pubblico marittimo concerne
principalmente le isole.
La Commissione
stima che gli obblighi di servizio pubblico devono poter essere imposti
anche nel caso di taluni “lunghi” estuari. Infatti, le popolazioni di
quelle zone si trovano in una situazione di isolamento comparabile a quella
degli abitanti di un'isola nel caso in cui la distanza stradale è tale che
il trasporto terrestre non costituisce un alternativa al trasporto
marittimo.
La Commissione
qualifica come “lunghi” gli estuari ove la traversata marittima è
almeno 10 volte più breve del corrispondente tragitto via terra, a
condizione che tale tragitto via terra sia superiore a
100 km
. La comunicazione non fa riferimento alle compensazioni accordate dalle
pubbliche autorità in contropartita di tali servizi, che saranno trattate
ulteriormente dalla Commissione.
«MUOVI IL CORPO, SFORZA
LA MENTE
»: MIGLIAIA DI PARTECIPANTI AL BLOCCO DI PARTENZA PER L'INIZIO DELL'ANNO
EUROPEO DELL'EDUCAZIONE ATTRAVERSO LO SPORT.
Bruxelles, 31 ottobre 2003 - Il 1° gennaio 2004 avrà inizio l'Anno europeo
dell'educazione attraverso lo sport. Per 12 mesi e in 28 paesi1, l'Unione
europea promuoverà i valori educativi dello sport e rafforzerà i rapporti
tra il mondo sportivo e quello dell'istruzione, mostrando che oltre alla
passione e alla competizione, lo sport trasmette valori civici e
contribuisce a migliorare l'educazione. Un motto («Muovi il corpo, sforza
la mente») e un logo accompagneranno una serie di quasi 200 manifestazioni
ed eventi. «L'anno europeo dell'educazione attraverso lo sport si inserisce
in un contesto eccezionale per i giovani di questo continente», ha
dichiarato Viviane Reding, Commissario europeo responsabile dell'istruzione
e della cultura, in occasione di una conferenza stampa a Bruxelles. «In
effetti, vari eventi importanti, in particolare il Campionato europeo di
calcio in Portogallo e i Giochi olimpici e paraolimpici di Atene metteranno
il loro continente al centro dell'attualità sportiva internazionale. Per
questo motivo l'Unione europea ha scelto l'anno 2004 per diffondere e
spiegare meglio i valori sportivi ai giovani di ben 28 paesi. Mi rallegro di
vedere che nei prossimi mesi si moltiplicheranno le iniziative che
promuovono questi valori, che contribuiranno all'educazione dei giovani».
«L'europa è stata sempre al centro del mondo dello sport» ha continuato
il Commissario «quasi 2/3 dei Giochi olimpici (estivi ed invernali) si sono
svolti sul suo territorio e un europeo su tre pratica regolarmente uno sport».
«Spero» ha concluso Viviane Reding «che il 2004 conferisca un nuovo
slancio allo sport europeo in tutte le sue dimensioni: non solo come
competizione d'elite, ma anche come attività educativa e sociale. Mi auguro
inoltre che questo sia anche l'anno che vedrà l'inserimento dello sport nel
trattato costituzionale». La decisione di designare il 2004 «Anno europeo
dell'educazione attraverso lo sport» è stata adottata dal Parlamento e del
Consiglio all'inizio di quest'anno, in base ad una proposta della
Commissione. Varie stelle dello sport europeo hanno deciso di sostenere
l'Anno europeo: grandi sportivi di oggi, come la campionessa francese di
tennis Amélie Mauresmo, ed ex campioni come lo sciatore lussemburghese Marc
Girardelli. Alcuni sostenitori dell'Aees 2004 hanno assistito alla
conferenza stampa, in particolare Theresa Zabell, ex campionessa del mondo
di vela, attualmente deputato al Parlamento europeo, Rosa Mota, la
campionessa olimpica portoghese di maratona nel 1988 e Kulcsar Gyözo,
leggendario campione ungherese della scherma. Numerose federazioni sportive
hanno voluto sostenere l'Aees, fra cui il Comitato olimpico europeo,
la Federazione
internazionale dello sport scolastico e
la Federazione
internazionale di sci. Anche l'emittente televisiva sportiva europea
Eurosport offrirà il suo sostegno. Inoltre, alcune grandi manifestazioni
sportive che si svolgeranno nel 2004 metteranno in rilievo l'Aees, come il
Torneo delle quattro colline (salto con gli sci) a Garmisch-partenkirchen
(gennaio), l'Euro 2004 di calcio (giugno-luglio) in Portogallo e i Giochi
olimpici di Atene (agosto). Daranno rilievo all'Aees anche alcune
manifestazioni culturali prestigiose, come il Concerto di Capodanno a
Vienna. Gli obiettivi dell'Anno sono molteplici. In primo luogo, occorre
sensibilizzare il pubblico europeo, in particolare i giovani, all'importanza
dello sport nello sviluppo della personalità e dei rapporti sociali, nonché
rafforzare il legame tra l'istruzione e lo sport in Europa. Per aiutare a
realizzare eventi legati all'Anno europeo, lo scorso maggio
la Commissione
europea ha lanciato un invito a presentare proposte che permetterà di
selezionare progetti transnazionali per il primo semestre del
2004. L
'ultima fase dell'invito a presentare proposte si concluderà il 1° marzo
2004 e riguarderà i progetti che si svolgeranno a partire dal luglio 2004.
Durante la conferenza stampa, Viviane Reding ha presentato il logo che
accompagnerà tutte le manifestazioni dell'Aees 2004. Realizzato da una
studentessa di Berlino, Julia Kotulla, il logo è stato selezionato da una
giuria di esperti di design e marketing fra 600 progetti pervenuti da 27
paesi nel corso dell'estate. In una cerimonia che si svolgerà a Verona il
prossimo 21 novembre, in occasione del Forum europeo dello sport, sarà
consegnato a Julia Kotula e alla sua università un premio di € 10.000. Lo
stesso giorno,
la Commissione
europea renderà pubblico un sondaggio di Eurobarometro sullo sport e
sull'educazione. Oltre al logo, il motto «Muovi il corpo, sforza la mente»
sarà il simbolo di questa campagna per tutto il
2004. L
'inizio ufficiale dell'Anno avrà luogo il prossimo gennaio e costituirà
uno degli eventi principali degli inizi della Presidenza irlandese
dell'Unione. In ciascuno Stato partecipante è stato designato un organo
nazionale di coordinamento per controllare la realizzazione e lo svolgimento
dell'Anno. Per ulteriori informazioni, nonché per giocare e vincere online,
è stato recentemente inaugurato un sito Internet dedicato all'Aees 2004: http://www.Eyes-2004.info
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