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3  NOVEMBRE 2003

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I RICERCATORI LANCIANO UN MONITO: LE FONTI DI PROVENIENZA DEL VIRUS SARS SONO PIÙ NUMEROSE DI QUANTO SI PENSASSE

Bruxelles, 3 novembre 2003 - Un nuovo studio suggerisce che il numero delle specie animali capaci di ospitare il virus della Sars (sindrome respiratoria acuta severa) è più elevato di quanto si pensasse inizialmente. Team di ricercatori dei Paesi Bassi e di Hong Kong hanno scoperto che i gatti e i furetti domestici possono essere infettati dal virus. Ciò fa temere che la Sars possa essere trasmessa da diversi animali domestici o selvatici e ricontagiare facilmente l'uomo. Molti ricercatori temono che quanto più ampio è il gruppo di potenziali portatori di Sars, tanto più difficile sia rintracciare la fonte dell'infezione e, quindi, contenere future epidemie della malattia. "Potrebbe rivelarsi molto, molto più complesso di quanto pensassimo", ha avvertito Dick Thompson dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms). Quest'ultima ricerca, inoltre, ha aggiunto animali quali civette "masked palm", procioni, cani e tassi alla lista delle specie in grado di trasmettere il virus. I risultati dello studio, tuttavia, hanno indicato alcuni elementi positivi. Gli scienziati, infatti, auspicano che i furetti si rivelino più efficaci delle scimmie utilizzate fino ad oggi per la sperimentazione di farmaci e vaccini, poiché riproducono molto più fedelmente i sintomi della pneumopatia che la Sars provoca nell'uomo. Ulteriori priorità di ricerca sono state individuate durante la prima riunione del Comitato consultivo dell'Oms per la ricerca scientifica sulla Sars, tenutasi a Ginevra il 21 ottobre. Fra gli ambiti prioritari d'azione, figura lo sviluppo di un test diagnostico di riferimento per la malattia e l'elaborazione di metodi di valutazione del flusso di passeggeri negli aeroporti, al fine di determinare quali città sono più vulnerabili alla diffusione internazionale del virus.

FONDAZIONE SAN RAFFAELE DEL MONTE TABOR E IBM: BIOTECNOLOGIE E FUTURO
Milano, 3 novembre 2003 - "Per una settimana parleremo dell'Uomo": questo il titolo di una serie di iniziative che la Fondazione San Raffaele del Monte Tabor e Ibm hanno organizzato in occasione del decennale del Dibit, centro di eccellenza italiano per la medicina molecolare. L'obiettivo è sensibilizzare le istituzioni, le aziende e il grande pubblico sull'importanza di investire in biotecnologia e di promuovere nuovi interventi e sinergie. Il 10 novembre, al Circolo della Stampa, Don Luigi Verzè, Presidente Fondazione San Raffaele del Monte Tabor, Elio Catania, Presidente della Ibm Italia, insieme ai rappresentanti di Cciaa di Milano, Farmindustria e Corriere della Sera presenteranno questo progetto e parleranno delle attuali sfide della genomica e della proteomica e del ruolo sempre piu' strategico che le soluzioni informatiche svolgono in queste aree della Ricerca. Nel corso dell'incontro, Claudio Bordignon. Sovrintendente scientifico San Raffaele, illustrerà le attività del Dibit e Ernesto Hofmann, Senior Consultant della Ibm, farà il punto su come le nuove tecnologie possono accelerare i ritmi e i progressi della Ricerca.

L'ESAME CITOLOGICO SU STRATO SOTTILE, LA NUOVA METODICA DI PREVENZIONE CONTRO IL CERVICO-CARCINOMA
Milano, 3 novembre 2003 - In Italia vengono diagnosticati all'anno circa 3.800 nuovi casi di cervico-carcinoma con una mortalità annuale pari a circa 1.800 donne. Il cervico-carcinoma è un tumore epiteliale maligno che colpisce il collo dell'utero. Questa forma di tumore, se diagnosticata nelle sue fasi iniziali, è guaribile. Per questo motivo l'individuazione tempestiva delle donne a rischio tramite un esame ad hoc è di fondamentale importanza per rilevare possibili lesioni precancerose e intervenire di conseguenza. "Non c'è dubbio - afferma Sergio Pecorelli, Cattedra di Ginecologia Oncologica, Università degli Studi di Brescia - che il dato di circa 25.000 nuovi casi all'anno di cervico-carcinoma nei 15 Paesi dell'Unione Europea, nonché dei 3.800 casi in Italia, rappresenta un fenomeno tanto assurdo quanto preoccupante. Il cervico-carcinoma, di cui ormai conosciamo tutto in termini epidemiologici, di fattori di rischio e di possibilità di prevenzione, sia secondaria che primaria, dovrebbe e potrebbe essere eradicato nei Paesi occidentali, Italia compresa, se solo si attuassero le norme preventive conosciute ormai da decenni. L'approvazione del programma di prevenzione oncologica in Europa, fermamente voluto dalla Presidenza Italiana, può rappresentare l'avvio di misure concrete per l'attuazione degli screening di popolazione in Italia." Secondo le stime della Commissione Oncologica Nazionale, in Italia il miglioramento della qualità degli screening potrebbe evitare 1.500-2.000 morti l'anno. Attualmente, prelievi inadeguati, insieme ad interpretazioni diagnostiche errate e a difetti di metodologia dei programmi di screening sono causa di dati di incidenza e mortalità ancora troppo elevati. "Il mondo scientifico punta oggi ad elevare la qualità degli screening così da ottenere migliori risultati diagnostici - afferma Gaetano Nardo, Responsabile Centro di Riferimento Regionale per la Promozione e il Controllo di Qualità in Colposcopia e del Trattamento delle Lesioni Screen Detected, Verona - Negli ultimi anni è stata introdotta una tecnica innovativa, la citologia su strato sottile, il Thinprep Pap Test, con lo scopo di ridurre i limiti dello striscio convenzionale e gli errori di campionamento ad esso correlati." L'esame citologico su strato sottile ha infatti dimostrato una superiore sensibilità diagnostica rispetto al Pap test convenzionale. Tale sensibilità consente di ottenere risultati diagnostici molto più soddisfacenti, una riduzione dei falsi negativi e soprattutto permette di individuare oltre il doppio delle lesioni squamose intraepiteliali, precursori del cervivo-carcinoma. "L'adozione del Thinprep Pap Test in Veneto in occasione dello screening organizzato - aggiunge Gaetano Nardo - ha avuto lo scopo di valutare, su un campione di oltre 12.000 casi, l'accuratezza diagnostica di questa metodica. I risultati ottenuti con questo sistema di screening hanno evidenziato, rispetto alla metodica classica, una triplicazione di diagnosi di lesioni di basso grado (Lsil) e una riduzione dell'85% di campioni insoddisfacenti. Quest'ultimo aspetto non è da trascurare poiché incide positivamente sui costi della sanità pubblica evitando un ulteriore riesame delle pazienti." La metodica Thinprep Pap Test è attualmente adottata dai laboratori di Anatomia Patologica Ospedalieri di molte regioni italiane oltre che da alcuni laboratori privati. Ad oggi i centri sono circa 100 e sono dislocati su quasi tutto il territorio nazionale. Il prelievo del campione ginecologico da parte del clinico avviene utilizzando gli appositi dispositivi (spatola in plastica e Cytobrush) che, invece di essere strisciati su un vetrino da microscopio, vengono immersi e risciacquati in una fiala pre-riempita con una soluzione (Preservcyt). Il campione Thinprep viene poi inserito all'interno di un processore, dove è sottoposto alle fasi di dispersione, raccolta e trasferimento. Tale processo permette di separare le cellule dai detriti non diagnostici (sangue, muco, etc.) creando un campione rappresentativo, chiaro, uniforme e riproducibile. Il Thinprep permette inoltre di effettuare altri test (ad es. Test per Hpv) riutilizzando la stessa fiala, senza dover richiamare la paziente per un ulteriore prelievo.

L'AZIENDA OSPEDALIERA OSPEDALE “NIGUARDA CA’ GRANDA” PARTECIPA ALLA EXHIBITION-CONFERENCE EURO SALUTE 2003 FIERA DI MILANO, 4 - 7 NOVEMBRE 2003 E PRESENTA NIGUARDA ON LINE, UN PROGETTO DI TELEMEDICINA CHE A NIGUARDA È GIÀ REALTÀ Milano, 3 novembre 2003 - L'azienda Ospedaliera Ospedale "Niguarda Ca' Granda" da circa un anno ha avviato un progetto sperimentale che permette ai pazienti e ai loro medici di consultare la cartella clinica (lettera di dimissione, esami e immagini diagnostiche) e gli esami diagnostici da una qualsiasi postazione internet, ma con piena garanzia del rispetto dalla privacy. Astrazeneca S.p.a., società leader del settore farmaceutico da sempre impegnata nella ricerca e nell'innovazione, ha finanziato nell'ambito di tale progetto la realizzazione del sistema di autenticazione in ambiente "sicuro" dell'utente. Siosistemi e I.net sono i partner tecnologici che hanno realizzato il servizio di strong-authentication che riconosce l'identità dell'utente connesso convalidandone le credenziali per l'accesso al dossier clinico di pertinenza. }Punto di partenza del progetto Niguardaonline è stata la costruzione di un sistema che consente ai medici di estrapolare in real time, attraverso l'allineamento di anagrafica assistiti ed eventi sanitari, il percorso clinico di ogni paziente.~ spiega il Dott. Pasquale Cannatelli, Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliera Ospedale "Niguarda Ca' Granda" }Il secondo passo per la realizzazione del progetto è stato l'abilitazione di un gruppo pilota di pazienti all'accesso via internet al proprio dossier clinico cui alle dimissione dal reparto ospedaliero è stato consegnato gratuitamente il sistema di attivazione del codice d'accesso, chiamato token, un dispositivo di pochi centimetri simile a un portachiavi che offre una garanzia di sicurezza molto superiore a quella di un semplice codice fisso. Oggi il sistema è in una fase avanzata del reclutamento pazienti ed è stato anche effettuato un rilevamento con indagine telefonica sul grado di soddisfazione del primo gruppo di utenti che ha avuto accesso al servizio. E' interessante notare come, nonostante il 34% degli intervistati abbia più di 60 anni e il livello culturale non sia sempre elevato, il giudizio sul servizio sia addirittura ottimo nel 79% dei casi.~ Come interfaccia utente è stata scelta la modalità web al 100%, perciò anche un home computer aggiornato e una connessione internet standard sono in grado di scaricare l'immagine in pochi minuti. L'immagine è la stessa che viene utilizzata nei reparti clinici dell'ospedale, e può essere letta dai medici di base e dagli specialisti esterni direttamente dal loro studio in modo dinamico, ingrandendo le sezioni più interessanti o aumentandone i contrasti. “In altre parole” , spiega l'Ing. Gianni Origgi, Responsabile dei Sistemi Informativi dell'Azienda Ospedaliera Ospedale "Niguarda Ca' Granda" “è l'autenticazione dell'utente che determina le abilitazioni di accessibilità ai dati fornendo il livello di strong-authentication necessario ad un servizio di tale natura. Il sistema offre anche potenzialità future di estensione a personale medico e paramedico cui necessiti interconettersi al sistema informativo ospedaliero da postazioni remote dotate di semplice collegamento internet.”  

CONVEGNO SU ALIMENTAZIONE BIOLOGICA
Milano, 3 novembre 2003 – Il convegno sull'alimentazione biologica dal lattante all'adulto promossa dall'ospedale macedonio melloni e dal fatebenefratelli. Si terrà a Milano sabato 8 novembre All'interno del convegno ci sarà anche una parte dedicata alle mense biologiche nelle scuole (inserimento obbligatorio da legge 23/12/1999 n.488 art 59) Sul sito di consortium tutti i riferimenti normativi nella sezione mense biologiche. Conosrtium è una associazione senza fini di lucro che si pone come obiettivo prioritario fare informazione corretta sul metodo produttivo biologico. In questa logica si inserisce la nostra campagna a favore dell'introduzione delle mense bio nelle scuole. A consortium aderiscono 60 imprese impegnate nella produzione biologica. Infolink: www.Consortium-bio.it

TRIESTEANTIQUA 2003: PREMIATA L’INNOVAZIONE
Trieste, 3 novembre 2003 - Triesteantiqua 2003, la mostra mercato di antiquariato che si è conclusa ieri alla Stazione Marittima di Trieste, sarà archiviata come l’edizione che, grazie al rinnovamento della struttura espositiva e all’innalzamento del livello complessivo delle proposte, ha saputo far fronte all’onda lunga della crisi economica internazionale. Lo confermano il giro d’affari (nei nove giorni di apertura al pubblico le trattative hanno raggiunto nel loro complesso cifre giudicate interessanti dagli stessi espositori) e il numero dei visitatori paganti (più di cinquemila) che si sono rivelati particolarmente preparati, competenti e propensi agli acquiati. C’è un dato che, da solo, conferma come la strada dell’innovazione imboccata fina dallo scorso anno dagli organizzatori della mostra-mercato triestina è premiante: c’è stato, infatti, un netto incremento degli appassionati del “bello senza tempo” giunti a Trieste da altre città, anche lontane, e dall’estero. A consolidare l’alto livello qualitativo della rassegna triestina ha contribuito, indubbiamente, anche la presenza degli espositori giunti da altre ragioni italiane come Piemonte, Puglia, Calabria, e, soprattutto, la cresciuta internazionalizzazione che si è concretizzata nella partecipazione di antiquari austriaci e belgi. Gli stand, tutti allestiti con particolare cura e creatività di gran lunga superiore agli ascorsi anni sono serviti da raffinata cornice ai “tesori” esposti, spesso degni di “sale da museo”, con la differenza che a Triesteantiqua, questi “tesori” era possibile acquistarli. Tra le proposte che quest’anno hanno maggiormente attirato l’attenzione dei visitatori, sono da citare una teca in madreperla appartenuta a Mussolini, paraventi giapponesi del ‘700 e ‘800 in carta di gelso; rari tappeti del Caucaso o dell’Uzbekistan; statue cinesi in corallo e in zanna di mammut; mobili Biedermeier, dipinti del ‘700 e ‘800, gioielli di fattura mitteleuropea, orologi da polso, da tasca e da arredo dei migliori orologiai svizzeri. Per non parlare, poi, della mostra collaterale di fotografie d’epoca, dedicata ai cento anni dell’Industria Triestina e dell’esposizione di flaconi di profumi da collezione, allestita a scopo benefico dal comitato del Friuli Venezia Giulia dell’A.i.r.c., l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, alla quale anche quest’anno Promotrieste devolverà parte degli incassi derivanti dalla vendita dei biglietti d’ingresso. E ancora: l’inedita fusione fra arte, antichità e musica che, grazie all’Associazione Internazionale dell’Operetta Friuli Venezia Giulia, si è concretizzata in tre concerti (quello inaugurale per arpa e flauto replicato poi la domenica succssiva e quello di musica operettistica di venerdì sera) : tre momenti di grande atmosfera che hanno riscosso i più ampi consensi da parte di espositori e visitatori. Sebbene Triesteantqua abbia chiuso i battenti solo ieri sera, si sta già pensando alla edizione 2004. “Il prossimo anno”, annuncia a questo proposito Franco Milosic, direttore di Promotrieste, il Consorzio che organizza la mostra mercato con il contributo della Camera di commercio e il patrocinio della Regione autonoma Friuli Venzia Giulia, della Provincia, del Comune e dell’Agenzia di informazione e di accoglienza turistica di Trieste, “mireremo a consolidare la caratteristica di internazionalità di Tristeantiqua. Il nostro obiettivo è di coinvolgere antiquari dei Paesi che dal primo maggio 2004 entreranno nella Comunità Europea, soprattutto quelli dell’area balcanica, geograficamente e storicamente a noi più vicini e con i quali alcune strutture istituzionali della nostra Regione hanno già consolidati rapporti di collaborazione sul piano commerciale.” 

“ASTE DI VERONA” ALLA 105^ FIERACAVALLI DAL 6 AL 9 NOVEMBRE 2003 A VERONAFERE
Verona, 3 novembre 2003 - In anteprima assoluta in Italia, durante la 105^ edizione di Fieracavalli, Salone Internazionale delle Attrezzature e delle Attività Ippiche (dal 6 al 9 novembre 2003 - www.Fieracavalli.com), l’iniziativa “Aste di Verona”. Veronafiere ha programmato un’asta a numero chiuso di cavalli da salto ad ostacoli per promuovere la produzione selezionata e la commercializzazione di soggetti da sella sportivi. Si tratta di un’occasione di mercato unica nel suo genere in Italia, sia per i proprietari e gli allevatori che si propongono come venditori, sia per gli aspiranti acquirenti. Un evento destinato a divenire un appuntamento fisso all’interno delle future edizioni di Fieracavalli. Sono ammessi alla vendita 100 cavalli, selezionati da un apposito comitato e muniti di Certificato Genealogico Unire (Unione Nazionale Incremento Razze Equine) o di idonea documentazione sostitutiva, oltre ai certificati veterinari previsti dal regolamento. Le sessioni d’asta sono ospitate nell’Area C (giovedì 6 dalle 9.00 alle 14.15, venerdì 7 dalle 13.30 alle 16.15, sabato 8 dalle 9.30 alle 11.15 e dalle 12.15 alle 15.00 e domenica 9 dalle 9.00 alle 10.30 e dalle 11.30 alle 14.15) e prevedono la presentazione in passerella dei soggetti, secondo una suddivisione in sette sezioni: fattrici, puledri di uno, due, tre, quattro, cinque e sei anni. Particolarmente curato si presenta il Catalogo di tutti i 100 cavalli ammessi ad “Aste di Verona”, completo di scheda per ciascun animale, con genealogia dettagliata, indicazione della proprietà e dell’allevamento, curriculum di eventuali performance sportive, descrizione delle caratteristiche morfologiche di tutte le indicazioni utili per una migliore valutazione. “Aste di Verona” è un’iniziativa aperta al pubblico e l’entrata è libera. Infolink: www.Fieracavalli.it

"IDEA SPOSA 2004" TORINO - LINGOTTO FIERE: 24 GENNAIO - 1° FEBBRAIO
Torno, 3 novembre 2003 - Ci si sposa sempre più tardi ­ lui 30 anni lei 27 ­ ma il matrimonio in Italia rimane, nella maggior parte dei casi, un punto fermo per la coppia e costituisce il vero di passaggio alla vita adulta. Nel 2001 i matrimoni celebrati nel nostro Paese sono stati oltre 260.000 un dato che sembra arrestare, la progressiva diminuzione registrata negli ultimi anni. Il matrimonio nel 87.5% dei casi viene celebrato in modo sontuoso, a volte anche oltre le reali possibilità delle famiglie, ma per i figli si fanno tanti sacrifici e certo l¹impegno non viene meno al momento delle nozze. Ammonta infatti a 5 miliardi di Euro il giro d'affari legato alle feste nunziali, senza considerare i doni e le spese per la casa. In media l'evento nozze rappresenta un esborso di 18-20.000 Euro. Il Salone Idea Sposa, giunto alla sua 21° edizione, costituisce da sempre un'opportunità per documentarsi su tutto quanto il mercato offre, soprattutto per quelle famiglie che vivono per la prima volta quest'esperienza. La rassegna torinese presenterà le ultime novità in tema di abbigliamento, accessori, addobbi floreali, acconciature, autonoleggi, servizi foto-cinematografici; inoltre un'ampia gamma di ristoranti, catering e prestigiose location per il ricevimento. Saranno inoltre presenti i settori della regalistica ­ liste di nozze ­ e le agenzie di viaggio. Sono in fase d¹avanzata preparazione eventi che renderanno vivace e interattivo il Salone con varie proposte innovative. Idea Sposa è il momento che consente attraverso una migliore conoscenza del mercato di effettuare le scelte più consone al gusto, alle attese degli sposi e al budget, con la possibilità di fare anche qualche risparmio. Infolink:
www.Lingottofiere.it

"LE BOTTIGLIE DA LEGGERE" CON LA PRESENTAZIONE DELLE MIGLIORI GUIDE
Torino, 3 novembre 2003 - l Salone del Vino, giunto alla sua terza edizione, diventa il "salotto letterario" delle bottiglie italiane. Anche quest'anno, alcune tra le migliori e più diffuse guide enoiche ­ divenute strumento indispensabile per capire tendenze e sostanza del vino italiano ­ hanno scelto la ribalta di Lingotto Fiere per incontrare il pubblico dei lettori, dei produttori e degli enoappassionati. Tutte le guide accompagnano le parole con le sensazioni delle degustazioni. Si comincia domenica 16 novembre con la presentazione di due importanti baedeker: "La Guida agli Spumanti d'Italia", a cura del Gambero Rosso- editore (ore 12.00 spazio Gambero Rosso), e la presentazione di "Duemilavini", il compendio a cura di Ais-bibenda (ore15.30 Sala Blu) cui fa seguito (ore 18.00 sala Nabucodonosor) la degustazione dei 100 top wines italiani. Lunedì 17, Luca Maroni (ore 20.00 sala Nabucodonosor) presenta il suo "Annuario dei vini italiani" accompagnandolo con una degustazione di centinaia di etichette, e Luigi (Gino) Veronelli illustra (ore 10.00 Sala Mathusalem) i "Semi di Veronelli". Martedì 18, la giornata enoico-letteraria è incentrata sulla presentazione (ore 11.00 Sala Gialla) della "Guida al vino quotidiano" di Slow Food-editore che in quell'occasione consegna anche i diplomi ai vini che si sono distinti per il migliore rapporto qualità-prezzo. Questi stessi vini saranno in degustazione alle 15.00 alla sala Nabucodonosor. Ma il panorama delle iniziative editoriali che vengono proposte al Salone del Vino non si ferma qui: le Camere di Commercio e lErsa raccontano la "Guida ai migliori vini del Friuli-venezia Giulia", l'Eti-enoteca Italiana presentano il volume "Il Toscano nel bicchiere", il Rotary illustra il suo "Codice etico per il vino" e Luigi Veronelli torna a parlare di "Olio secondo Veronelli". Infolink: www.Salonedelvino.it

WHITE ...IL COLORE PREFERITO DAI BUYER INTERNAZIONALI 5.800 VISITATORI. STRANIERI + 48 %
Milano 3 novembre 2003 - Con 5.800 visitatori accreditati in quattro giornate e un incremento del 24% rispetto all'edizione di settembre 2002, “White” ha battuto anche le migliori aspettative della vigilia facendo il pieno di visitatori. Un clima effervescente e ottimista ha inondato il percorso del salone milanese organizzato da Efima lo scorso ottobre negli spazi di Superstudio Più, grazie alla presenza delle più prestigiose insegne internazionali che si sono presentate puntuali all'appuntamento con White alla scoperta del nuovo, dagli italiani Biffi, Penelope, Luisa Via Roma, Tessabit, Helmè, Leam, Papete, Sugar, Tony Boutique, Top Ten, 10 Corso Corno, agli stranieri L 'Eclaireur e Colette (Francia), Jones, Harrods, Selfridges (Gran Bretagna), Bosco dei Ciliegi (Russia), Della Spiga (Australia), Barney e Bergdoof Goodman (Usa), Lane Crawford (Hong Kong), Joyce (Hong Kong), Isetan (Giappone). Proprio i visitatori stranieri, 1.521 in totale, sono stati protagonisti di un incremento significativo (+48%), in particolare con un notevole aumento degli operatori statunitensi ( + 41%) e di quelli provenienti dalla Russia, più che triplicati, e dai Paesi dell'Ue. Interessanti e in crescita anche le presenze da Svizzera ( +43,4%), Australia ( +35,7%) e Brasile (+66,6%). Anche gli italiani sono cresciuti raggiungendo le 4.279 presenze ( + 17%). "Ma il successo -afferma Piero Costa, presidente di Efima -si può misurare soprattutto dal tributo che i buyer hanno dato alla manifestazione sottoscrivendo ordini interessanti nei 129 stand di aziende e designer internazionali. Si tratta di un primo segnale importante che ripone fiducia in una possibile ripresa del sistema moda, proprio partendo dalla voglia di osare con proposte innovative e di ricerca". "Grazie ad una rigorosa selezione dei designer e delle aziende presenti al Salone, e ad una accurata progettazione dello spazio sempre più funzionale -spiega Massimiliano Bizzi, direttore creativo e commerciale di White -la manifestazione ha dato conferma di essere una proposta ad alto contenuto di ricerca, dove i negozi e le boutiques che fanno tendenza nel mondo attingono per trovare nuove proposte". Assolutamente "nuovi", ovvero alla loro prima partecipazione fra le proposte innovative di White, i 15 designer emergenti di Inside White si sono guadagnati un'attenzione particolare da parte degli operatori più attenti. Una giuria di esperti composta da titolari delle più prestigiose boutique italiane e da giornalisti di moda ha inoltre scelto il vincitore dell'Inside White Award, andato per questa edizione all'indiano Varun Bahl che con il prestigioso riconoscimento avrà diritto ad uno spazio gratuito per l'edizione primavera. Infolink:
www.Whitemilano.it

"SIA" SALONE INTERNAZIONALE DELL'ATTREZZATURA ALBERGHIERA - FIERA RIMINI, 29 NOVEMBRE/3 DICEMBRE
Milano, 3 novembre 2003 - E' stata presentata la 53a edizione del "Sia", il Salone Internazionale dell’Attrezzatura Alberghiera" orientata al design, che si terrà dal 29 novembre al 3 dicembre prossimi con il patrocinio di Federalberghi nel moderno quartire fieristico di Rimini. " La Sia è la nostra fiera storica, nata nel dopoguerra nei saloni del Grande hotel di Rimini – afferma il direttore generale di Rimini Fiera Piero Venturelli -. Oserei definirla "la madre di tutte le fiere", una fiera "di tendenza", con un vasto respiro internazionale: "oltre all'ubicazione della fiera a Rimini, che attira un vasto bacino d’utenza dall’Europa centrale e dell’est e dal Mediterraneo – spiega Venturelli – la manifestazione in sè ha sempre puntato anche sul mercato estero; quest’anno la Croazia sarà paese partner, mentre grazie alla regione Emilia Romagna e all’Ice annunciamo delegazioni di operatori da Ungheria, Polonia, Russia, Slovacchia e Cuba". Con altre delegazioni in arrivo per la terza edizione del "Forum del turismo nel Mediterraneo", promosso dalla Camera di Commercio di Rimini, che proporrà un calendario di convegni e incontri d’affari fra operatori turistici dell’Ue con quelli di Marocco, Tunisia, Egitto, Giordania, Libano, Turchia e Siria. "Le novità e le ultime tendenze del mercato sono nel dna della fiera – sottolinea Orietta Foschi, product manager della manifestazione – così come l’ampiezza del nostro pubblico: che non è composto da soli albergatori, ma anche da pubblici esercenti, progettisti, architetti, etc, per i quali abbiamo pensato percorsi espositivi specializzati, come Hotel benessere o "Interdeco, salone dei tessuti, pavimentazioni e rifiniture d’interni per il contract" L'edizione 2003 di "Sia" conterà su 700 aziende espositrici per un area di 70 mila metri quadrati, dopo il successo dell'edizione 2002, che ha registrato 38.594 visitatori italiani e 2.249 esteri. Nella manifestazione molto spazio verrà dato al design, principalmente attraverso tre eventi: la nuova edizione di Nonsoloalbergo, in collaborazione con la rivista Suite, che presenta "gli esercizi di stile", "ma non astratti dalla realtà e meramente provocatori", sottolinea il "creatore" della mostra Giuseppe Biondo, de "le scene dell’Ego", con otto proposte di altrettanti designer. "Confortevolmentecameraconbagno", una mostra di design curata dall’architetto Daniele Menichini dedicata alla stanza da bagno, e Democratic room, un progetto per stanze usufruibili anche dai disabili curato dall’architetto Brunella Viani Infolink: www.Siarimini.it  www.Fierarimini.it

GILLETTE PARTECIPA A TUTTINFIERA ENTE FIERA PADOVA, 1-2 NOVEMBRE 2003
Milano, 3 novembre 2003 – E’ arrivato l’appuntamento per tutte le persone che tengono al proprio aspetto, dove ritrovarsi e scoprire tutte le magnifiche novità del mondo dello sport, del tempo libero e della bellezza: “Tuttinfiera” il trampolino di lancio per le ultimissime novità riguardanti il mondo del fitness e del wellness. Quest’anno anche Gillette partecipa alla manifestazione, dal 1° al 2 novembre all’Ente Fiera Padova, offrendo ai visitatori l’opportunità di provare il comfort e il piacere di radersi con il tecnologico rasoio Mach3 Turbo e il Gel da barba Series nelle quattro diverse formulazioni: Pelli Sensibili, Protettivo, Rivitalizzante e Dermo-purificante. Basta una piccola dose di Gel da barba Gillette Series sul palmo della mano; con un leggero massaggio sul viso il gel si trasforma in una ricca crema, che viene assorbita dolcemente dalla tua pelle, ammorbidendo la barba e mantenendo la giusta idratazione durante la rasatura. Grazie alla nuova formulazione, ricca di agenti idratanti ed emollienti, il Gel da barba Gillette Series facilita lo scorrimento del rasoio Mach3 Turbo, le cui straordinarie ed innovative caratteristiche tecnologiche (35 nuovi brevetti) garantiscono una rasatura più profonda e confortevole, con meno irritazioni, anche contropelo. Nello stand Gillette le visitatrici potranno inoltre trovare tutti i nuovi prodotti della linea Gillette pour Elle e ottenere tutte le informazioni e i consigli necessari per una perfetta depilazione con rasoio.  

GRANDE SUCCESSO PER TOYOTA CARRELLI ELEVATORI AL CARREL TROPHY DEL SAIE DI BOLOGNA
Bologna, 3 novembre 2003 - Ha riscosso un grande successo il “Carrell Trophy edizione 2003” organizzato dalla "Casa del Rivenditore" nell'ambito della fiera dell’edilizia Saie, tenutasi a Bologna dal 15 al 19 ottobre. La competizione si è svolta all'interno della fiera in un campo di gara appositamente allestito ed ha attratto numerosi spettatori. Protagonisti dell'evento i carrelli elevatori Toyota. I tre vincitori sono stati premiati da Kazuyuki Mako, presidente di Toyota Carrelli Elevatori Italia. L'iniziativa - che ha visto anche la partecipazione di un'altra società costruttrice di carrelli elevatori - ha permesso a numerosi visitatori di conoscere meglio la gamma Toyota Generation 7. I concorrenti delle passate edizioni del "Carrell Trophy", quest’anno hanno potuto cimentarsi sul campo di gara con i carrelli elevatori diesel Toyota, mentre in un apposito campo di prova i visitatori del Saie hanno avuto la possibilità di testare i carrelli elettrici 7Fbmf con l'ausilio dello staff di Toyota. Dopo la premiazione e la consegna delle coppe, l'evento si è concluso con l’immancabile taglio della torta.  

WINTER CHECK UP: 11 CONTROLLI A € 20
Torino, 3 novembre 2003 - Insieme all'inverno arriva "Winter Check Up", il programma di controlli proposto dai 5.000 punti di assistenza Fiat, Alfa Romeo e Lancia. Dal 1° novembre 2003 al 31 marzo 2004, l 'operazione vede coinvolte Concessionarie, Fiat Center e Officine autorizzate presso le quali i clienti di vetture del Gruppo Fiat possono effettuare 11 controlli ad un prezzo contenuto: € 20 (I.v.a. Inclusa). L'iniziativa conferma l'attenzione di Fiat Auto rivolta a tutti quegli aspetti relativi alla sicurezza stradale, un tema di grande impatto sociale che vede da sempre l'Azienda impegnata anche con programmi educativi nelle scuole di ogni genere e grado. Senza contare che gli 11 controlli di "Winter Check-up" garantiscono un'automobile in perfette condizioni, sicura, rispettosa dell'ambiente e destinata ad una lunga vita. In dettaglio, gli undici test prevedono: controllo computerizzato centralina gestione motore; controllo tensione e impianto ricarica batteria; controllo cinghie servizi; controllo efficienza freni anteriori e posteriori; verifica livelli ed eventuale ripristino (escluso olio motore); controllo usura pneumatici e verifica pressione; verifica efficienza luci ed indicatori di direzione; controllo efficienza tergicristalli e spruzzatori lavavetro; controllo impianto riscaldamento/ antiappannamento; controllo condizioni impianto di scarico; controllo scadenze revisione e bollino blu. Con "Winter Check-up" i dispositivi principali di sicurezza della vettura vengono analizzati e controllati minuziosamente, un intervento che richiede circa trenta minuti. E alla fine dell'operazione, se tutto è in ordine, al cliente viene rilasciata una speciale card personale che gli darà diritto a 6 mesi di assistenza stradale Targa Assistance in tutta Europa. In caso di guasto, infatti, sono completamente gratuiti: il traino (anche a causa di un incidente), l'officina mobile (solo in Italia), la vettura sostitutiva, gli anticipi di denaro, l'invio di ricambi, le spese di albergo e il rientro dei passeggeri. Inoltre, chi usufruisce del servizio "Winter Check-up" riceverà in omaggio un utile flacone di additivo anticongelante lavavetri Alt Breeze, offerto da Fl Selenia. In più, qualora fossero necessari eventuali interventi (e il cliente decide di farli eseguire in officina), verrà consegnato gratuitamente un set di spazzole tergicristallo. Dunque, "Winter Check-up" è un "pieno" di serenità e tanti utili omaggi che la Rete assistenziale Fiat, Alfa Romeo e Lancia riserva ai propri affezionati clienti.

GRANDE SUCCESSO PER LA PRIMA DI READING SERIES A FIRENZE SALA VANNI GREMITA PER ASCOLTARE I QUATTRO SCRITTORI OSPITI DELLA FONDAZIONE SANTA MADDALENA. L’A SOLO CANORO DEL “DEBUTTANTE”SHTEYNGART E IL TERZINO PEARS CON LA MOGLIE ATTACCANTE
Firenze 3 novembre 2003 - Sala Vanni gremitissima a Firenze per il debutto di Reading Series a Firenze, il ciclo di incontri con grandi autori internazionali organizzato dall’Assessorato alla Cultura in collaborazione con la Fondazione Santa Maddalena. Protagonisti gli scrittori Gary Shteyngart, caso letterario dell’anno negli Stati Uniti e da questi giorni in libreria anche in Italia con il suo Il manuale del debuttante russo, l’irlandese John Banville (suo l’ultimo Premio Nonino) che ha appena pubblicato il nuovo romanzo L’invenzione del passato, la coreana Suki Kim e l’inglese Tim Pears. Presentati dalla giornalista Irene Bignardi, hanno letto alcuni brani dei loro romanzi opportunamente tradotti su uno schermo luminoso. Shteyngart, assai estroverso, ha anche cantato una canzone popolare russa i cui versi erano inclusi nel testo prescelto. Pears, con un passato da calciatore dilettante, ha divertito tutti raccontando come ha conosciuto la moglie, lui terzino, lei attaccante. Gli onori di casa sono stati fatti dall’assessore alla cultura Simone Siliani e dal presidente della fondazione Beatrice Monti della Corte, vedova del grande scrittore mitteleuropeo Gregor von Rezzori (1916–2000). Tra i presenti numerose personalità del mondo della politica e della cultura. Come noto, la Fondazione (il nome per esteso è The Gregor von Rezzori and Beatrice Monti della Corte Retreat for Writers and Botanist) ospita gratuitamente ogni anno quattro gruppi di quattro/cinque scrittori, ciascuno per un periodo di un mese o due, dando loro la possibilità di lavorare in piena tranquillità. L’idea di Reading Series a Firenze intende appunto mettere a frutto la loro presenza dando alla città l’occasione di conoscere da vicino una serie di autori di varia provenienza, famosi o meno, ma tutti di sicuro talento. La Fondazione ha sede in Valdarno (a Donnini, comune di Reggello), in una vasta tenuta che dispone di due edifici (del 1400 e del 1500) e di una torre di avvistamento trecentesca. Proprio nella torre si trovava la stanza preferita da Bruce Chatwin, uno dei tanti ospiti illustri dei von Rezzori. Nel comitato direttivo e tra i consiglieri della Fondazione Santa Maddalena figurano, tra gli altri, i registi Bernardo Bertolucci, Pedro Almodovar e Volker Schlondorff, gli scrittori Claudio Magris e Gore Vidal, Bona Frescobaldi, Stephen Graham, editore del Washington Post, il presidente dell’Ansa Boris Biancheri, Pedro Almodovar, l’autore del Paziente inglese Michael Ondaatje, Isabella Rossellini. Prossimo appuntamento con Reading Series a Firenze nella primavera 2004. In primavera il prossimo appuntamento con Reading Series a Firenze.  

MOSTRA: "ART DECO IN ITALIA" - MUSEO ARCHEOLOGICO REGIONALE
Aosta, 5 dicembre 2003/13 aprile 2004. Aosta 3 novembre 2003 - Venerdì 5 dicembre 2003 inaugura, nell’ ambito del Progetto “Valle d'Aostarte”, la mostra “Ari Dico in Itali” presso il Museo Archeologico Regionale di Aosta, primo appuntamento della stagione invernale espositiva organizzata dalla Regione Autonoma Valle d' Aosta. La mostra, a cura di Rossana Bossaglia e Alberto Fiz, si configura come il primo evento specificatamente dedicato all'analisi dell'Art Deco in Italia e consente d'indagare il fenomeno nel suo complesso facendo emergere la sua specificità culturale e artistica. Attraverso un percorso particolarmente suggestivo, vengono presentate oltre centocinquanta opere provenienti da importanti collezioni pubbliche e private italiane tra cui il. Mart di Trento e Rovereto, la Galleria d'Arte Moderna di Torino, la Galleria del Costume di Palazzo Pitti di Firenze,ìi .. Museo Tessile della Fondazione Antonio Ratti di Corno, il Museo Richard Ginori della Manifattura di Doccia di Sesto Fiorentino, la raccolta Buccellati e quella del Credito Emiliano di Reggio Emilia. La selezione comprende arredi, dipinti, sculture, manifesti, ceramiche, vetri, argenti, abiti, gioielli, cartoline e riviste illustrate, per la maggior parte risalenti agli anni Venti, periodo cruciale dell'esperienza Deco. Sono molti i protagonisti di questa rassegna e tra questì è sufficiente segnalare , Guido Andlovitz, Giacomo Balla, Umberto Brunelleschi, Galileo Chini, Fortunato Depero, ~1 Marcello Dudovich, Ivanhoe Gambini, Tullio e Torido Mazzotti, Alessandro Mazzucotelli, Arrigo . Minerbi, Gio Ponti, Enrico Prampolini, Mario Sturani, Adolfo Wildt e Vittorio Zecchin a cui vanno aggiunte le manifatture Lenci e Richard Ginori. Art Deco in Italia, divisa per settori tematici, consente, dunque, un' analisi attenta e scrupolosa di una delle esperienze artistiche più originali del Novecento, in grado d'influenzare profondamente il gusto contemporaneo nei suoi differenti aspetti. N Deco è una rivoluzione estetica legata alle profonde trasformazioni sociali, un'avventura del gusto all'insegna della libertà e della creatività attraverso l'utilizzo di nuovi materiali e di nuove forme. Tra le opere esposte negli spazi del Museo Archeologico Regionale, di cui molte inedite, vanno segnalati un importante mobìle di Giovanni Guerrini realizzato in occasione della celebre Esposizione di Arti Decorative di Monza del 1925 e una camera da letto in puro stile Deco di Gio Ponti realizzata nel 1930 dove la componente decorativa si coniuga con una ricerca neoclassica. Assai ben rappresentati i dipinti con L 'autunno di Umberto Brunelleschi del 1920 e L~bbondanza di Giulio Bargellìni risalente agli anni Trenta. Nella sezione delle ceramiche dominano le figure di Andlovitz e di Sturanì, mentre nell'ambito dei tessuti viene presentato Dafne n.3, lo scialle ricamo in seta realizzato da Marcello Nizzoli ne11925. La mostra analizza in maniera approfondita anche gli stretti legami tra i futuristi Balla, Depero e Prampolini (furono presenti in occasione dell'Esposizione di Parigi de11925) e l'esperienza Deco, anche in virtù delle geniali applicazioni che le formule futuriste mostrarono di poter avere nell'ambito del design. Lo testimoniano, tra l'altro, l'Appendiabiti di Balla o il vassoio e la lampada firmati per Campari da Depero oltre ai tappeti in lana Pesci e Fantasia negra di Enrico Prampolini. Infolink:
www.Regione.vda.it

MOSTRA: "ANDRÉ DERAIN - LA FORMA CLASSICA " - CENTRO SAINT-BÉNIN, AOSTA, 19 DICEMBRE 2003/21 MARZO 2004.
Aosta. 3 novembre 2003 - Venerdì 19 dicembre 2003 inaugura, nell'ambito del Progetto “Valle d'Aostarte”, la mostra “Andre Derain. Laforma classica” presso il Centro Saint-bénin di Aosta. E' il secondo appuntamento, dopo la mostra “L’art Déco in Italia” presso il Museo Archeologico Regionale, di una stagione culturale e artistica particolarmente ricca di eventi organizzata dalla Regione Autonoma Valle d' Aosta. La mostra, a cura di Francesco Poli e Alberto Fiz, ha lo scopo di evidenziare l'importanza di André Derain (Chatou 1880- Garches 1854) nell'ambito dell'arte moderna. Il maestro francese va considerato come uno dei principali esponenti del gruppo “fauve” e, insieme a Picasso e Braque, ha svolto un ruolo da protagonista nella prima fase prirnitivista e cézanniana del Cubismo. E' stato forse il primo artista ad avviare una riflessione critica sull'arte d'avanguardia recuperando i valori arcaici e classici della pittura. Il suo insegnamento, del resto, ha avuto un'influenza determinante su molti artisti tra cui Balthus e Alberto Giacometti. Anche i maestri italiani del Novecento hanno guardato con attenzione alla sua pittura e proprio Carlo Carrà gli ha dedicato nel 1921 una monografia. Nonostante questo, il lavoro di Derain non è sufficientemente conosciuto in Italia dove l'unica retrospettiva pubblica a lui dedicata risale a quasi trent'anni fa. La mostra, dal taglio inedito, si snoda attraverso settanta opere tra cui quaranta dipinti, dieci sculture e una selezione di disegni provenienti da importanti collezione pubbliche e private internazionali. Al progetto espositivo ha collaborato, tra gli altri, la nipote dell'artista Mademoiselle Geneviève Taillade. “André Derain. La forma classica” prende le mosse da “Paysage de jeunesse” del 1899 per proseguire con “Poupeee” de1 1904, importante testimonianza fauve. Ma è sul periodo prirnitivista e classico che si concentra l'esposizione che presenta una serie di nature morte, paesaggi e ritratti di grande importanza. Tra questi, è sufficiente segnalare Morceaux de pain del 1924, Nu debout et nature mort del 1935 e Foret en Ile-de-france del 1946-48. Una sezione specifica della mostra è dedicata al rapporto fra il pittore di Chatou e l'arte italiana classica creando una serie di relazioni con opere di Giorgio De Chirico, Gino Severini, Carlo Carrà, Piero Marussig, Achille Funi e Francesco Menzio. Infolink: www.Regione.vda.it

LE “VILLE D’ITALIA” PROTAGONISTE A BRUXELLES IN MOSTRA ALLE HALLES SAINT GÉRY, LE VILLE VENETE, TUSCOLANE E VESUVIANE
Bruxelles, 1 novembre 2003 - Le “Ville d’Italia” sono protagoniste di una ampia esposizione allestita dal 5 novembre al 31 dicembre nelle Halles Saint Géry (Place Saint Géry) a Bruxelles. Qui sono presentate splendide immagini fotografiche, spesso d’autore, e altre testimonianze delle più belle residenze di campagna tra Quattrocento e Settecento, disseminate tra Veneto e Friuli, nella Campagna Romana e lungo la costa vesuviana del Golfo di Napoli. La mostra che le presenta al pubblico belga e internazionale è promossa dall’Istituto Regionale Ville Venete, per la Regione Veneto , dall’Istituto Regionale Ville Tuscolane, per la Regione Lazio , e dall’Ente per le Ville Vesuviane, per la Regione Campania. L’esposizione gode del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, delle tre Regioni e della collaborazione dell’E.n.i.t.. La presentazione a Bruxelles, in concomitanza con il Semestre Italiano, dei capolavori architettonici rappresentati dalle ville venete, tuscolane e vesuviane, non ha solo un contenuto turistico o di promozione culturale. L’intento delle tre istituzioni organizzatrici è, infatti, soprattutto quello di sollecitare, a livello comunitario, un concreto interesse nei confronti della tutela, conservazione e valorizzazione di un patrimonio immenso e straordinariamente importante: nei soli ambiti territoriali delle tre istituzioni, sono state censite più di 5 mila dimore di interesse storico ed artistico aventi caratteristiche di “Villa”. La mostra di Bruxelles costituisce un ulteriore tassello di una rete di rapporti che sta diventando sempre più concreta tra le “Ville d’Italia” e le realtà che gestiscono o si occupano di beni monumentali analoghi nei diversi Paesi europei. Una rete che, come si è già verificato in Italia, possa stimolare il governo comunitario a riservare maggiori attenzioni e risorse a questo immenso, eccezionale tesoro le cui potenzialità sono, almeno in Italia, solo in parte valorizzate. Istituto Regionale Ville Venete, Istituto Regionale Ville Tuscolane e Ente per le Ville Vesuviane hanno, proprio per mettere insieme forze e strategie, sottoscritto poco più di un anno fa un apposito protocollo di intesa. L’accordo prevede una serie di interventi comuni a livello nazionale e comunitario per portare a conoscenza dell’opinione pubblica, dei governi regionali, di quello nazionale e europeo, l’urgenza di adottare soluzioni che consentano ai privati ed enti pubblici possessori di prestigiosi immobili storici di far fronte agli altissimi costi di restauro e di manutenzione attraverso strumenti di sostegno finanziario e fiscale. Proprio in questa direzione va anche l’idea di una mostra che portasse nel cuore del governo comunitario la conoscenza della straordinarietà delle “Ville d’Italia”. Alla salvaguardia degli immobili va aggiunta l’esigenza di tutelare il contesto paesaggistico nel quale i Beni Culturali sono inseriti; su questo fronte, le tre istituzioni hanno deciso di attivarsi sia per stimolare una maggiore sensibilità collettiva sia perché vengano previsti e attivati precisi strumenti di salvaguardia urbanistica. Contestualmente alla salvaguardia deve procedere la valorizzazione. Solo una parte delle infinite potenzialità turistico/culturali di questi complessi monumentali è, sino ad oggi, realmente espressa.. Un passo avanti è rappresentato dalla creazione e promozione di iniziative comuni a livello regionale e comunitario finalizzate a far conoscere questi sistemi di Beni Culturali diffusi sul territorio.  

BILANCIO DI 80 MILA VISITATORI PER LA NATURA MORTA UN RISULTATO IMPORTANTE PER LA RASSEGNA CURATA DA MINA GREGORI. PROSSIMO APPUNTAMENTO DI PALAZZO STROZZI: IL PERÙ E TREMILA ANNI DI ARTE PRECOLOMBIANA
Firenze, 3 novembre 2003 – Con un bilancio di oltre 80 mila visitatori e un importante consenso di stampa si è chiusa domenica 12 ottobre la grande mostra La natura morta italiana da Caravaggio al Settecento che Palazzo Strozzi ha ospitato per quattro mesi a partire dallo scorso 26 giugno. Prossimo appuntamento, curato e realizzato da Firenze Mostre, la più straordinaria esposizione mai realizzata sul Perù precolombiano. Saranno esposti tessuti, gioielli, dipinti, sculture e oggetti erotici, il meglio di tremila anni di capolavori ritrovati anche in scavi molto recenti e mai visti ne’ in America, ne’ in Europa. Per la prima volta i manufatti delle civiltà andine precolombiane escono dall’archeologia ed entrano di diritto a far parte della storia dell’arte con nomi di artisti, scuole, correnti, così come nei paesi del Mediterraneo abbiamo imparato a classificare le correnti estetiche e i loro protagonisti. Gli 80 mila visitatori della natura morta, la più importante esposizione del genere realizzata in Italia, costituiscono un risultato significativo. In particolare da settembre il flusso di visitatori è stato massiccio aumentando via via fino alle ondate, per certi aspetti perfino clamorose, delle ultime settimane quando sono stati contati a più riprese oltre 2000 ingressi al giorno. Rilevante il contributo dei fiorentini anche grazie alla politica di sconti e alle molte promozioni con aziende di trasporti e associazioni culturali. Molto numerosi i gruppi e le scolaresche arrivate a Palazzo Strozzi da tutta Italia. Il successo di stampa ha coinvolto anche i media internazionali. Come noto, la mostra è stata curata da Mina Gregori ed è stata promossa dal Comune di Firenze - Assessorato alla Cultura, dalla Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Fiorentino, dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, dalla Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi e da Firenze Mostre Spa. Produttore e realizzatore Firenze Mostre Spa con il contributo di Apt Firenze, Ataf Spa e Trenitalia.

MARIO BOTTA LUCE E GRAVITÀ ARCHITETTURE 1993-2003 PADOVA, PALAZZO DELLA RAGIONE, 12 DICEMBRE 2003 -15 FEBBRAIO 2004
Padova, 3 novembre 2003 - Mario Botta, uno degli architetti europei che maggiormente hanno influenzato e continuano ad influenzare le strade dell’architettura contemporanea, è ospite, dal 12 dicembre 2003 al 15 febbraio 2004, del Palazzo della Ragione, il più importante monumento dell’architettura medievale in Europa. Sarà un confronto titanico e assolutamente stimolante, quello che attende il visitatore, tra lo spazio immenso e affrescato del Salone e la sintesi limpida, geometrica, passionale quanto assolutamente equilibrata delle creazioni di Mario Botta. La mostra, organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova e dall’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Padova, si situa nell’ambito della serie di iniziative “Padova incontra l’Architettura” programmate nei prossimi mesi nella città veneta. In questo ampio progetto culturale, alla Mostra sono affiancate le proposte de “L’architettura incontra la scuola”; le mostre “Padova vista dal cielo”; “Padova città d’acque” e – di particolare rilievo - il Premio di Architettura “Barbara Cappochin”. Un ciclo di conferenze permetterà alla città di conoscere architetti impegnati in alcuni dei più significativi interventi di trasformazione della città di Padova:vittorio Gregotti (progetto nuove sedi universitarie), Paolo Portoghesi (nuovo centro direzionale “ La Cittadella ”) e Aurelio Galfetti (“Città della Moda”). Svizzero (nato in Canton Ticino nel 1943), dopo aver lavorato a Venezia sia con Le Corbusier che con Louis Kahn ed essersi laureato allo Iuav con Carlo Scarpa, Mario Botta intraprende un percorso che lo porta a progettare e costruire decine di edifici in Europa, nelle Americhe ed in Asia, a partire dalle piccole case unifamiliari ticinesi per arrivare all’appena inaugurato Museo Mart di Rovereto (Tn); tra i progetti in corso più vicini a noi, la ristrutturazione e l’ampliamento del Teatro della Scala di Milano, nonché gli studi per l’ospedale del Bambino della città di Padova. La mostra è l’occasione per ripercorrere gli ultimi dieci anni della sua attività, dal 1993 al 2003. Attraverso un percorso espositivo da lui stesso ideato, in delicata dialettica con gli ampi spazi del Salone appena restaurato, foto, disegni e modelli tridimensionali restituiscono un ritratto del suo lavoro, fornendo l’occasione di avvicinare e conoscere uno degli architetti contemporanei più prolifici e maggiormente vicini alla cultura europea. Mario Botta. Luce E Gravita’. Architetture, 1993-2003 Padova, Palazzo della Ragione (ingresso da Via Viii febbraio), dal 12 dicembre 2003 al 15 febbraio 2004. Infolink:
http://padovacultura.Padovanet.it

ARTE DA MANGIARE MANGIARE ARTE VA A NEW YORK 3A EDIZIONE NEGLI USA: TEMA LA CONSERVAZIONE DAL 5 AL 9 NOVEMBRE 2003
New York, 3 novembre 2003 - La Conservazione Mostra : Il Mattarello. Installazione: Contenitori contenenti…ricordi... Live performance: Il pane... Questo sconosciuto. Storia di come il pane e il mattarello si incontrarono un giorno… Calendario Dell'evento: 5 Novembre 2003 ore 18.00 Casa Zerilli Marimò della Ny University Inaugurazione. Cocktail offerto dal Ristorante San Domenico. Presentazione del catalogo Art Food: "Tipicamente", dalla Valtellina Cerimonia di Premiazione: rappresentanti della Presidenza del Consiglio della Regione Lombardia premieranno gli organizzatori e ospiti di questo eventi. Installazione su progetto di topylabrys "Contenitori contenenti... Ricordi…", realizzata in collaborazione con gli Artisti presenti: Stefania Dameri, Adolfina de Stefani, Anna Maria Gelmi. 5- 9 Novembre 2003 Ny Science Hall Mostra di Illustrazione a cura della Associazione Italiana Illustratori: "Il Mattarello" 16 Illustratori italiani interpretano lo strumento principe della Pasta, del Pane, della Pizza. Opere di: Sergio Bellotto, Alessandra Ceriani, Contemori Lido, Paolo D’altan, Costanza Favero, Libero Gozzini, Pierluigi Longo, Daniela Melazzi, Grazia Nidaso, Roberto Pomi, Stefano Riboli, Paolo Rui, Guido Scarabottolo, Tomislav Spikic, Silvia Vignale, Daniela Villa Video proiezione: Il Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano sarà presente a questa iniziativa con una video proiezione sulla storia e le attività del Museo. Ristorante San Domenico di Tony May, 240 Central Park South Mostra delle opere di "Tipicamente" immagini interpretate su alluminio presentate alla 96° mostra del Bitto di Morbegno in Valtellina dagli Artisti: Giannetto Bravi, Leonilde Campora, Maria Pia Caprio, Adriana Chiari, Stefania Dameri, Adolfina De Stefani, Raphael De Vittori, Maria Luisa Imperiali, Silvia Manazza, Francesca Petrolo, Luca Rendina, topylabrys. Piatto d’Arte Artisti e Chef interpretano l’Arte con Gusto. Nel menù sarà introdotto il piatto d’Arte da degustare ispirato all’opera di Stefania Dameri. Ristorante 'Salute!', 270 Madison Avenue Mostra di Piatti tra Arte e Design. Tra le opere presenti, creazioni degli Artisti: Stefania Dameri, Adolfina de Stefani, Anna Maria Gelmi, Francesca Petrolo, Raphael de Vittori, Stefano Soddu, topylabrys. Artisti italiani presentano le loro creazioni. Artisti e Chef interpretano l’Arte con Gusto Nel menù sarà introdotto il piatto d’Arte da degustare ispirato a una delle opere presenti. Ristorante "Cinque terre", 22East 38 th Street Piatto tra Arte e Design L’artista Alisoun Meehan e Giovanni Sias interpretano l’Arte con Gusto. Un intero menu ispirato ai profumi e colori della Sardegna. Mostra di Ceramiche d’Artista. 8 Novembre 2003 Ny Hall of Science Live Performance: Laura Caparrotti di Kairos Italy Theater presenta una performance bilingue: "Il pane... Questo sconosciuto. Storia di come il pane e il mattarello si incontrarono un giorno…" Giovanni Sias, Executive Chef del Ristorante 5 Terre presenta una performance sull’arte della preparazione del pane. Infolink: http://www.Artedamangiare.com

A LONDRA LA MOSTRA ARMANI
Londra, 3 novembre 2003 - L¹accademia Reale delle Arti (Piccadilly) ha aperto un nuovo spazio espositivo proprio dietro all¹Accademia, a Burlington Gardens. Per questa occasione, in collaborazione con la Solomon R. Guggenheim Foundation, ha lanciato una retrospettiva esclusiva sulla carriera del noto stilista italiano Giorgio Armani. Con oltre 400 capi d¹abbigliamento accanto agli sketch pubblicitari originali, le foto e i video delle presentazioni, la mostra offre uno sguardo sulla produzione Armani e il suo sviluppo nell¹arco degli ultimi trent¹anni, esaminando anche l¹impatto culturale e sociologico delle opere di Armani sulla cultura contemporanea e sottolineando il suo sviluppo pionieristico nell¹industria cinematografica. Originariamente presentata al Guggenheim Museum di New York nel 2000 e a quello di Bilbao e di Berlino poi, l¹esposizione, è stata inaugurata a Londra il 18 ottobre e proseguirà fino al 15 febbraio 2004. Il London Hotel Reservation Centre, centro di prenotazioni alberghiere a Londra, propone un pacchetto molto interessante: da euro 109,00 per persona comprendente: due pernottamenti in camera doppia in un hotel 3 stelle zona Canary Wharf, compresa prima colazione continentale biglietto di ingresso all¹esposizione "Armani ­ A retrospective", consegnato in hotel. Infolink: www.Londonreservation.net  

LA GALEA SEICENTESCA GENOVESE ENTRA AI MUSEI DEL MARE E DELLA NAVIGAZIONE DI GENOVA
Genova, 3 novembre 2003 - Completate le operazioni di movimentazione della Galea seicentesca nel Quartiere Galata. Il progetto è stato finanziato interamente dalla Compagnia di San Paolo. L’imbarcazione, arrivata a Ponte Parodi nei giorni scorsi, divisa in quattro sezioni per il trasporto, è stata montata al Museo. La galea genovese seicentesca era stata consegnata ufficialmente presso il cantiere della Barkentine Armada Group di Ostenda, in Belgio, al Direttore dei Musei del Mare per conto dei Committenti Comune di Genova e Porto Antico di Genova S.p.a. Lo scorso 6 settembre. Successivamente era avvenuto lo smontaggio e la predisposizione al trasporto. Per motivi logistici lo scafo era stato diviso in quattro parti, imballate singolarmente: la parte prodiera (lunghezza 8,35 metri, altezza massima 3,15 metri, larghezza massima 5 metri e peso 140 quintali), la parte centrale prodiera (lunghezza 9,15 metri, altezza massima 2,55 metri, larghezza massima 5,35 metri e peso 130 quintali), la parte centrale poppiera (lunghezza 9,40 metri, altezza massima 3,05 metri, larghezza massima 5,35 metri e peso 130 quintali) e la parte poppiera (lunghezza 9,75 metri, altezza massima 4,20 metri, larghezza massima 5 metri e peso 150 quintali). La galea, così imballata, era stata portata a Genova con un trasporto speciale su una nave di bandiera olandese. La nave di nome Saline, una Sid Box del 1993 era lunga quasi 90 metri. A seguire informalmente le operazioni, erano presenti Luca Borzani Assessore alla Città Educativa e ai Musei del Comune di Genova, Bruno Gabrielli Assessore all’Urbanistica, Pierangelo Campodonico, Curatore dei Musei del Mare, Carlo Cricchio della società Porto Antico di Genova S.p.a., il responsabile del cantiere Carena e Cemedile e il responsabile del cantiere belga. Infolink: www.Genova-2004.it     

CORRUZIONE AL PALAZZO DI GIUSTIZIA, DI UGO BETTI. ELABORAZIONE E REGIA DI GIANNI MANTESI.
Milano, 3 novembre 2003 - Il teatro di Ugo Betti deve molto a quella che fu la sua carriera di magistrato, coronata nel 1950 a Roma con il ruolo di consigliere di Corte d'Appello. Ed infatti, le storie che egli portò sul palcoscenico assumono spesso il procedimento dell'inchiesta: un determinato evento dà luogo ad una rigorosa indagine, che procede serrata sino alle sue conclusioni estreme, ma che presto solleva il caso particolare a una dolente denuncia della condizione umana, spietata e pietosa al tempo stesso. "Corruzione al Palazzo di Giustizia" è la storia di un'indagine condotta all'interno di quel Palazzo che dovrebbe essere sede e simbolo di ogni valore civile e morale, e che invece si rivela - nella sofferta immaginazione di Betti - un inferno di male azioni, di veleni, di odii, di ingordigie… Specchio peraltro non tanto di una gestione della giustizia di cui Betti era pur sempre un qualificato rappresentante, ma simbolo di una condizione umana universale. Tant'è vero che i protagonisti hanno nomi slegati da ogni riferimento nazionale, come a sottolinearne appunto l'universalità: si chiamano Vanan, Erzi, Croz, Cust…. E l'unico nome riconoscibile e solare è quello di Elena, la giovane e innocente donna che troverà solo nel suicidio la via per uscire dalla corruzione di quel mondo sul quale, ad un certo punto, è costretta ad aprire gli occhi. A significare l'importanza di questo forte dramma, scritto in un linguaggio aspro e quasi brutale che ben riflette la situazione che esprime, è il fatto che esso nacque nel 1949, in quel momento di straordinaria euforia che seguì alla fine della guerra, e che sembrava aprirsi alle più rosee e ottimistiche speranze. Proprio in quel momento, come una nota stonata che si leva a contraddire l'armonia del coro, "Corruzione al Palazzo di Giustizia" sembra ammonire l'umanità su quel che si nasconde sotto il fervore della "ricostruzione" e di quello che in Italia fu salutato come il "miracolo economico". L'uomo era ancora quello cui in piena guerra si era rivolto Quasimodo: "Sei ancora quello della pietra e della fionda, uomo del mio tempo." Dunque "Corruzione al Palazzo di Giustizia". L'elaborazione che ne ha tratto Gianni Mantesi, per questo allestimento celebrativo dei cinquant'anni dalla morte di Ugo Betti, riduce anzitutto la durata del testo agli usi e costumi della nostra fruizione teatrale: ma soprattutto, così facendo, sottrae ancora di più la vicenda e i personaggi alla loro dimensione quotidiana sollevandoli alla loro significazione universale, accentuando, tra l’altro, il valore simbolico del personaggio di Elena, che appare in scena sempre in una dimensione di ricordo o di sogno. Ne emerge una storia teatrale purificata - per così dire - dai manierismi del naturalismo e dello psicologismo (ai quali Betti non poteva "storicamente" sfuggire), rendendo i conflitti drammatici essenziali e pregnanti come in una tragedia di Euripide o - più vicino a noi - di Racine. Un modo anche per allontanare il pericolo che questo testo - così profetico e lungimirante - finisca nel calderone di una superficiale attualità e di una polemica contingente con cui non può né deve aver nulla a che fare. Spazio Zazie, Milano Via Lomazzo,11 – tel. 02 34537852 – 02 33106748 Dal 6 al 30 novembre 2003, dal martedì alla domenica, ore 20.30 Biglietto € 10, ridotto € 5 + tessera € 5

PLUCK AL TEATRO DELLA TOSSE DA MARTEDÌ 4 A SABATO 8 NOVEMBRE 2003
Genova, 3 novembre 2003 - La prima cosa da dire è che sono dei bravi, forse addirittura degli ottimi musicisti. Con i loro strumenti, viola, violino e violoncello, eseguono i brani con la tecnica e la perfezione rigorosa imparata in anni di studi. La seconda cosa da dire è che forse sono pazzi. Pazzi perché hanno deciso che la carriera puramente concertistica a cui erano avviati non avrebbe soddisfatto le loro aspirazioni, che eseguire brani musicali in maniera e in luoghi tradizionali non lasciava abbastanza spazio alla loro fantasia. Hanno capito che non vogliono solo suonare, ma rendere la musica viva, renderla reale. E non solo per i cultori del genere, ma per chiunque abbia un paio di orecchie per ascoltare. Nei loro due anni di attività, dopo l’esordio al Fringe Festival di Edimburgo, hanno suonato un po’ ovunque: per strada, nella Torre di Londra, alla National Portrait Gallery, nelle scuole… nel loro curriculum figura persino un’intervista con il Presidente della Slovenia su un ring di box! Durante lo spettacolo passano con disinvoltura da Bach ai Beatles, suonano la Bamba , senza lanciarsi in complicate spiegazioni o peggio, giustificazioni riguardo a un’operazione poco convenzionale. Stracciano in un’ora o poco più la tradizionale idea di concerto, sfilacciandola in teatro, cabaret, commedia, allargando quanto più possibile i confini in cui generalmente si è soliti rinchiudere la musica. Come è stato detto: “Professionalmente, trovano difficile suonare seriamente. No, seriamente, trovano difficile suonare professionalmente.” Quindi: sono ottimi musicisti e sono pazzi. O meglio, non sono né una cosa né l’altra: sono artisti con il raro dono di voler comunicare (e di riuscirci) il piacere e la follia della musica, di rendere partecipe quanto più pubblico possibile del divertimento che è per loro il mondo delle note. Prezzi: martedì 4 novembre intero 12€, ridotto 10€, da mercoledì 5 a sabato 8 novembre intero 15€, ridotto12€

MANAGERS SUL CAMPO DELLA LAZIO PER DIVENTARE LEADER PROFESSIONISTI E UOMINI D’AZIENDA CHE SCENDONO SUL TERRENO DI GIOCO E SI ALLENANO PROPRIO COME I CAMPIONI DELLA LAZIO.
Roma, 3 novembre 2003 - Il calcio come metodo vincente per migliorare la capacità di lavorare in team e sviluppare la propria leadership. Da questi presupposti nasce l’iniziativa congiunta di Challenge S.p.a, leader nella formazione “esperenziale”, e la Società Sportiva Lazio. L’accordo siglato tra le due società prevede l’organizzazione a Formello di corsi di team building e leadership basati su una metodologia formativa che integra il know-how sulle strategie tattiche del team romano e la profonda conoscenza che Challenge ha maturato sui processi e le dinamiche proprie delle imprese. Gli uomini di business ospiti delle splendide strutture del Country Club della Lazio potranno dunque vivere un’esperienza orginale e lontana dal contesto lavorativo quotidiano, capace di offrire spunti di riflessioni e strumenti per incrementare le proprie competenze professionali. Attraverso la metafora del calcio, gioco di squadra per eccellenza, e il contributo professionale di Challenge che da anni cura con successo questa attività, si avrà l’opportunità di “mettersi in gioco” e allenarsi ad affrontare con successo la vita di tutti i giorni. “Riteniamo che questa esperienza unica possa essere estremamente formativa per tutti coloro che avvertono la necessità di sviluppare le proprie competenze relazionali ed incrementare le proprie performance come leader e come membro di un team di lavoro”, ha commentato Roberto Santori, Amministratore Delegato di Challenge S.p.a. Il primo corso di “Teambuilding e Leadership”, si terrà il 29 e 30 novembre prossimi.  

DISCESA INTERNAZIONALE DEL TEVERE IN CANOA DA CITTÀ DI CASTELLO A ROMA XXV EDIZIONE: 25 APRILE - 1 MAGGIO 2004
Roma, 3 novembre 2003 - Oramai da ben un quarto di secolo ogni 25 aprile prende il via da Città di Castello (Pg) la Discesa Internazionale del Tevere in canoa: sette giorni di ricchi di sport, cultura e natura attraverso l’Umbria ed il Lazio con arrivo il 1 maggio a Roma dopo Ponte Milvio. La Discesa - conosciuta in Italia e all'estero - vede ogni anno partecipanti di tutte le età, anche non esperti. La sua finalità infatti non è agonistica bensì di promozione della canoa come sano mezzo di conoscenza del territorio. Si tratta di un campeggio nautico lungo il fiume, la notte si dormirà in tenda o in camper o più comodamente con il sacco a pelo in palestre messe a disposizione dai comuni rivieraschi che s’incontrano lungo il tragitto. Il recupero giornaliero delle auto, effettuato con l'aiuto di un pullman, consente anche al singolo canoista di poter partecipare alla manifestazione per i giorni desiderati. La Discesa è guidata e assistita da canoisti qualificati, per gli aspiranti partecipanti inesperti sono organizzati dei corsi speciali di canoa in marzo e aprile! Per la cena, quando non offerta dai comuni locali che offrono pietanze tipiche del luogo, si è attrezzati con una piccola cucina da campo. I prodotti alimentari sono acquistati privilegiando botteghe che promuovono agricoltura biologica e commercio equo e solidale. L’uso di stoviglie usa e getta è fortemente disincentivato! I familiari e gli amici dei canoisti che non vanno in canoa potranno giornalmente mettersi d'accordo per visite dei dintorni ed escursioni in bicicletta o a piedi. La valle del Tevere infatti stimola visite di ambienti e paesi famosi (Perugia, Assisi, Deruta, Todi, Orvieto, Viterbo, Roma). L'iscrizione costa 20 euro per tutta la Discesa. Tappe : giovedì 24/4: Tradizionale serata di benvenuto offerta dal Canoa Club Città di Castello; venerdì 25/4: Iscrizioni e partenza, Città di Castello – Umbertine; sabato 26/4: Umbertide - Ponte S. Giovanni; domenica 27/4: Ponte S. Giovanni - Deruta (Sant'angelo di Celle; lunedì 28/4: Deruta - Fratta Todina; martedì 29/4: Fratta Todina – Corsara; mercoledì 30/4: Ponzano- Nazzano; giovedì 1/5: Castel Giubileo - Roma (presso Ponte Milvio). Infolink: www.Discesadeltevere.org

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