NOTIZIARIO
MARKETPRESS
NEWS
di
LUNEDI'
3 NOVEMBRE 2003
pagina 4
VUOI PUBBLICIZZARE
LA TUA AZIENDA SU QUESTO SPAZIO
A SOLI 200 €
AL MESE ?
TELEFONATECI ALLO
02 48 95 07 34 |
|
I RICERCATORI LANCIANO UN MONITO:
LE FONTI DI PROVENIENZA DEL VIRUS SARS SONO PIÙ NUMEROSE DI QUANTO SI
PENSASSE
Bruxelles, 3 novembre 2003 - Un
nuovo studio suggerisce che il numero delle specie animali capaci di
ospitare il virus della Sars (sindrome respiratoria acuta severa) è più
elevato di quanto si pensasse inizialmente. Team di ricercatori dei Paesi
Bassi e di Hong Kong hanno scoperto che i gatti e i furetti domestici
possono essere infettati dal virus. Ciò fa temere che
la Sars
possa essere trasmessa da diversi animali domestici o selvatici e
ricontagiare facilmente l'uomo. Molti ricercatori temono che quanto più
ampio è il gruppo di potenziali portatori di Sars, tanto più difficile sia
rintracciare la fonte dell'infezione e, quindi, contenere future epidemie
della malattia. "Potrebbe rivelarsi molto, molto più complesso di
quanto pensassimo", ha avvertito Dick Thompson dell'Organizzazione
mondiale della Sanità (Oms). Quest'ultima ricerca, inoltre, ha aggiunto
animali quali civette "masked palm", procioni, cani e tassi alla
lista delle specie in grado di trasmettere il virus. I risultati dello
studio, tuttavia, hanno indicato alcuni elementi positivi. Gli scienziati,
infatti, auspicano che i furetti si rivelino più efficaci delle scimmie
utilizzate fino ad oggi per la sperimentazione di farmaci e vaccini, poiché
riproducono molto più fedelmente i sintomi della pneumopatia che
la Sars
provoca nell'uomo. Ulteriori priorità di ricerca sono state individuate
durante la prima riunione del Comitato consultivo dell'Oms per la ricerca
scientifica sulla Sars, tenutasi a Ginevra il 21 ottobre. Fra gli ambiti
prioritari d'azione, figura lo sviluppo di un test diagnostico di
riferimento per la malattia e l'elaborazione di metodi di valutazione del
flusso di passeggeri negli aeroporti, al fine di determinare quali città
sono più vulnerabili alla diffusione internazionale del virus.
FONDAZIONE SAN RAFFAELE DEL MONTE
TABOR E IBM: BIOTECNOLOGIE E FUTURO
Milano, 3 novembre 2003 - "Per una settimana parleremo dell'Uomo":
questo il titolo di una serie di iniziative che
la Fondazione San
Raffaele del Monte Tabor e Ibm hanno organizzato in occasione del decennale
del Dibit, centro di eccellenza italiano per la medicina molecolare.
L'obiettivo è sensibilizzare le istituzioni, le aziende e il grande
pubblico sull'importanza di investire in biotecnologia e di promuovere nuovi
interventi e sinergie. Il 10 novembre, al Circolo della Stampa, Don Luigi
Verzè, Presidente Fondazione San Raffaele del Monte Tabor, Elio Catania,
Presidente della Ibm Italia, insieme ai rappresentanti di Cciaa di Milano,
Farmindustria e Corriere della Sera presenteranno questo progetto e
parleranno delle attuali sfide della genomica e della proteomica e del ruolo
sempre piu' strategico che le soluzioni informatiche svolgono in queste aree
della Ricerca. Nel corso dell'incontro, Claudio Bordignon. Sovrintendente
scientifico San Raffaele, illustrerà le attività del Dibit e Ernesto
Hofmann, Senior Consultant della Ibm, farà il punto su come le nuove
tecnologie possono accelerare i ritmi e i progressi della Ricerca.
L'ESAME
CITOLOGICO SU STRATO SOTTILE,
LA NUOVA METODICA
DI PREVENZIONE CONTRO IL CERVICO-CARCINOMA
Milano, 3 novembre 2003 - In Italia vengono diagnosticati all'anno circa
3.800 nuovi casi di cervico-carcinoma con una mortalità annuale pari a
circa 1.800 donne. Il cervico-carcinoma è un tumore epiteliale maligno che
colpisce il collo dell'utero. Questa forma di tumore, se diagnosticata nelle
sue fasi iniziali, è guaribile. Per questo motivo l'individuazione
tempestiva delle donne a rischio tramite un esame ad hoc è di fondamentale
importanza per rilevare possibili lesioni precancerose e intervenire di
conseguenza. "Non c'è dubbio - afferma Sergio Pecorelli, Cattedra di
Ginecologia Oncologica, Università degli Studi di Brescia - che il dato di
circa 25.000 nuovi casi all'anno di cervico-carcinoma nei 15 Paesi
dell'Unione Europea, nonché dei 3.800 casi in Italia, rappresenta un
fenomeno tanto assurdo quanto preoccupante. Il cervico-carcinoma, di cui
ormai conosciamo tutto in termini epidemiologici, di fattori di rischio e di
possibilità di prevenzione, sia secondaria che primaria, dovrebbe e
potrebbe essere eradicato nei Paesi occidentali, Italia compresa, se solo si
attuassero le norme preventive conosciute ormai da decenni. L'approvazione
del programma di prevenzione oncologica in Europa, fermamente voluto dalla
Presidenza Italiana, può rappresentare l'avvio di misure concrete per
l'attuazione degli screening di popolazione in Italia." Secondo le
stime della Commissione Oncologica Nazionale, in Italia il miglioramento
della qualità degli screening potrebbe evitare 1.500-2.000 morti l'anno.
Attualmente, prelievi inadeguati, insieme ad interpretazioni diagnostiche
errate e a difetti di metodologia dei programmi di screening sono causa di
dati di incidenza e mortalità ancora troppo elevati. "Il mondo
scientifico punta oggi ad elevare la qualità degli screening così da
ottenere migliori risultati diagnostici - afferma Gaetano Nardo,
Responsabile Centro di Riferimento Regionale per
la Promozione
e il Controllo di Qualità in Colposcopia e del Trattamento delle Lesioni
Screen Detected, Verona - Negli ultimi anni è stata introdotta una tecnica
innovativa, la citologia su strato sottile, il Thinprep Pap Test, con lo
scopo di ridurre i limiti dello striscio convenzionale e gli errori di
campionamento ad esso correlati." L'esame citologico su strato sottile
ha infatti dimostrato una superiore sensibilità diagnostica rispetto al Pap
test convenzionale. Tale sensibilità consente di ottenere risultati
diagnostici molto più soddisfacenti, una riduzione dei falsi negativi e
soprattutto permette di individuare oltre il doppio delle lesioni squamose
intraepiteliali, precursori del cervivo-carcinoma. "L'adozione del
Thinprep Pap Test in Veneto in occasione dello screening organizzato -
aggiunge Gaetano Nardo - ha avuto lo scopo di valutare, su un campione di
oltre 12.000 casi, l'accuratezza diagnostica di questa metodica. I risultati
ottenuti con questo sistema di screening hanno evidenziato, rispetto alla
metodica classica, una triplicazione di diagnosi di lesioni di basso grado (Lsil)
e una riduzione dell'85% di campioni insoddisfacenti. Quest'ultimo aspetto
non è da trascurare poiché incide positivamente sui costi della sanità
pubblica evitando un ulteriore riesame delle pazienti." La metodica
Thinprep Pap Test è attualmente adottata dai laboratori di Anatomia
Patologica Ospedalieri di molte regioni italiane oltre che da alcuni
laboratori privati. Ad oggi i centri sono circa 100 e sono dislocati su
quasi tutto il territorio nazionale. Il prelievo del campione ginecologico
da parte del clinico avviene utilizzando gli appositi dispositivi (spatola
in plastica e Cytobrush) che, invece di essere strisciati su un vetrino da
microscopio, vengono immersi e risciacquati in una fiala pre-riempita con
una soluzione (Preservcyt). Il campione Thinprep viene poi inserito
all'interno di un processore, dove è sottoposto alle fasi di dispersione,
raccolta e trasferimento. Tale processo permette di separare le cellule dai
detriti non diagnostici (sangue, muco, etc.) creando un campione
rappresentativo, chiaro, uniforme e riproducibile. Il Thinprep permette
inoltre di effettuare altri test (ad es. Test per Hpv) riutilizzando la
stessa fiala, senza dover richiamare la paziente per un ulteriore prelievo.
L'AZIENDA
OSPEDALIERA OSPEDALE “NIGUARDA CA’ GRANDA” PARTECIPA ALLA
EXHIBITION-CONFERENCE EURO SALUTE 2003 FIERA DI MILANO, 4 - 7 NOVEMBRE 2003
E PRESENTA NIGUARDA ON LINE, UN PROGETTO DI TELEMEDICINA CHE A NIGUARDA È
GIÀ REALTÀ Milano, 3 novembre 2003 - L'azienda Ospedaliera Ospedale "Niguarda
Ca' Granda" da circa un anno ha avviato un progetto sperimentale che
permette ai pazienti e ai loro medici di consultare la cartella clinica
(lettera di dimissione, esami e immagini diagnostiche) e gli esami
diagnostici da una qualsiasi postazione internet, ma con piena garanzia del
rispetto dalla privacy. Astrazeneca S.p.a., società leader del settore
farmaceutico da sempre impegnata nella ricerca e nell'innovazione, ha
finanziato nell'ambito di tale progetto la realizzazione del sistema di
autenticazione in ambiente "sicuro" dell'utente. Siosistemi e I.net
sono i partner tecnologici che hanno realizzato il servizio di
strong-authentication che riconosce l'identità dell'utente connesso
convalidandone le credenziali per l'accesso al dossier clinico di
pertinenza. }Punto di partenza del progetto Niguardaonline è stata la
costruzione di un sistema che consente ai medici di estrapolare in real
time, attraverso l'allineamento di anagrafica assistiti ed eventi sanitari,
il percorso clinico di ogni paziente.~ spiega il Dott. Pasquale Cannatelli,
Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliera Ospedale "Niguarda Ca'
Granda" }Il secondo passo per la realizzazione del progetto è stato
l'abilitazione di un gruppo pilota di pazienti all'accesso via internet al
proprio dossier clinico cui alle dimissione dal reparto ospedaliero è stato
consegnato gratuitamente il sistema di attivazione del codice d'accesso,
chiamato token, un dispositivo di pochi centimetri simile a un portachiavi
che offre una garanzia di sicurezza molto superiore a quella di un semplice
codice fisso. Oggi il sistema è in una fase avanzata del reclutamento
pazienti ed è stato anche effettuato un rilevamento con indagine telefonica
sul grado di soddisfazione del primo gruppo di utenti che ha avuto accesso
al servizio. E' interessante notare come, nonostante il 34% degli
intervistati abbia più di 60 anni e il livello culturale non sia sempre
elevato, il giudizio sul servizio sia addirittura ottimo nel 79% dei casi.~
Come interfaccia utente è stata scelta la modalità web al 100%, perciò
anche un home computer aggiornato e una connessione internet standard sono
in grado di scaricare l'immagine in pochi minuti. L'immagine è la stessa
che viene utilizzata nei reparti clinici dell'ospedale, e può essere letta
dai medici di base e dagli specialisti esterni direttamente dal loro studio
in modo dinamico, ingrandendo le sezioni più interessanti o aumentandone i
contrasti. “In altre parole” , spiega l'Ing. Gianni Origgi, Responsabile
dei Sistemi Informativi dell'Azienda Ospedaliera Ospedale "Niguarda Ca'
Granda" “è l'autenticazione dell'utente che determina le
abilitazioni di accessibilità ai dati fornendo il livello di
strong-authentication necessario ad un servizio di tale natura. Il sistema
offre anche potenzialità future di estensione a personale medico e
paramedico cui necessiti interconettersi al sistema informativo ospedaliero
da postazioni remote dotate di semplice collegamento internet.”
CONVEGNO
SU ALIMENTAZIONE BIOLOGICA
Milano, 3 novembre 2003 – Il convegno sull'alimentazione biologica dal
lattante all'adulto promossa dall'ospedale macedonio melloni e dal
fatebenefratelli. Si terrà a Milano sabato 8 novembre All'interno del
convegno ci sarà anche una parte dedicata alle mense biologiche nelle
scuole (inserimento obbligatorio da legge 23/12/1999 n.488 art 59) Sul sito
di consortium tutti i riferimenti normativi nella sezione mense biologiche.
Conosrtium è una associazione senza fini di lucro che si pone come
obiettivo prioritario fare informazione corretta sul metodo produttivo
biologico. In questa logica si inserisce la nostra campagna a favore
dell'introduzione delle mense bio nelle scuole. A consortium aderiscono 60
imprese impegnate nella produzione biologica. Infolink: www.Consortium-bio.it
TRIESTEANTIQUA 2003: PREMIATA L’INNOVAZIONE
Trieste, 3 novembre 2003 - Triesteantiqua 2003, la mostra mercato di
antiquariato che si è conclusa ieri alla Stazione Marittima di Trieste, sarà
archiviata come l’edizione che, grazie al rinnovamento della struttura
espositiva e all’innalzamento del livello complessivo delle proposte, ha
saputo far fronte all’onda lunga della crisi economica internazionale. Lo
confermano il giro d’affari (nei nove giorni di apertura al pubblico le
trattative hanno raggiunto nel loro complesso cifre giudicate interessanti
dagli stessi espositori) e il numero dei visitatori paganti (più di
cinquemila) che si sono rivelati particolarmente preparati, competenti e
propensi agli acquiati. C’è un dato che, da solo, conferma come la strada
dell’innovazione imboccata fina dallo scorso anno dagli organizzatori
della mostra-mercato triestina è premiante: c’è stato, infatti, un netto
incremento degli appassionati del “bello senza tempo” giunti a Trieste
da altre città, anche lontane, e dall’estero. A consolidare l’alto
livello qualitativo della rassegna triestina ha contribuito, indubbiamente,
anche la presenza degli espositori giunti da altre ragioni italiane come
Piemonte, Puglia, Calabria, e, soprattutto, la cresciuta
internazionalizzazione che si è concretizzata nella partecipazione di
antiquari austriaci e belgi. Gli stand, tutti allestiti con particolare cura
e creatività di gran lunga superiore agli ascorsi anni sono serviti da
raffinata cornice ai “tesori” esposti, spesso degni di “sale da
museo”, con la differenza che a Triesteantiqua, questi “tesori” era
possibile acquistarli. Tra le proposte che quest’anno hanno maggiormente
attirato l’attenzione dei visitatori, sono da citare una teca in
madreperla appartenuta a Mussolini, paraventi giapponesi del ‘700 e ‘800
in carta di gelso; rari tappeti del Caucaso o dell’Uzbekistan; statue
cinesi in corallo e in zanna di mammut; mobili Biedermeier, dipinti del
‘700 e ‘800, gioielli di fattura mitteleuropea, orologi da polso, da
tasca e da arredo dei migliori orologiai svizzeri. Per non parlare, poi,
della mostra collaterale di fotografie d’epoca, dedicata ai cento anni
dell’Industria Triestina e dell’esposizione di flaconi di profumi da
collezione, allestita a scopo benefico dal comitato del Friuli Venezia
Giulia dell’A.i.r.c., l’Associazione Italiana per
la Ricerca
sul Cancro, alla quale anche quest’anno Promotrieste devolverà parte
degli incassi derivanti dalla vendita dei biglietti d’ingresso. E ancora:
l’inedita fusione fra arte, antichità e musica che, grazie
all’Associazione Internazionale dell’Operetta Friuli Venezia Giulia, si
è concretizzata in tre concerti (quello inaugurale per arpa e flauto
replicato poi la domenica succssiva e quello di musica operettistica di
venerdì sera) : tre momenti di grande atmosfera che hanno riscosso i più
ampi consensi da parte di espositori e visitatori. Sebbene Triesteantqua
abbia chiuso i battenti solo ieri sera, si sta già pensando alla edizione
2004. “Il prossimo anno”, annuncia a questo proposito Franco Milosic,
direttore di Promotrieste, il Consorzio che organizza la mostra mercato con
il contributo della Camera di commercio e il patrocinio della Regione
autonoma Friuli Venzia Giulia, della Provincia, del Comune e dell’Agenzia
di informazione e di accoglienza turistica di Trieste, “mireremo a
consolidare la caratteristica di internazionalità di Tristeantiqua. Il
nostro obiettivo è di coinvolgere antiquari dei Paesi che dal primo maggio
2004 entreranno nella Comunità Europea, soprattutto quelli dell’area
balcanica, geograficamente e storicamente a noi più vicini e con i quali
alcune strutture istituzionali della nostra Regione hanno già consolidati
rapporti di collaborazione sul piano commerciale.”
“ASTE DI VERONA” ALLA 105^ FIERACAVALLI DAL 6 AL 9
NOVEMBRE
2003 A
VERONAFERE
Verona, 3 novembre 2003 - In anteprima assoluta in Italia, durante la 105^
edizione di Fieracavalli, Salone Internazionale delle Attrezzature e delle
Attività Ippiche (dal 6 al 9 novembre 2003 - www.Fieracavalli.com),
l’iniziativa “Aste di Verona”. Veronafiere ha programmato un’asta a
numero chiuso di cavalli da salto ad ostacoli per promuovere la produzione
selezionata e la commercializzazione di soggetti da sella sportivi. Si
tratta di un’occasione di mercato unica nel suo genere in Italia, sia per
i proprietari e gli allevatori che si propongono come venditori, sia per gli
aspiranti acquirenti. Un evento destinato a divenire un appuntamento fisso
all’interno delle future edizioni di Fieracavalli. Sono ammessi alla
vendita 100 cavalli, selezionati da un apposito comitato e muniti di
Certificato Genealogico Unire (Unione Nazionale Incremento Razze Equine) o
di idonea documentazione sostitutiva, oltre ai certificati veterinari
previsti dal regolamento. Le sessioni d’asta sono ospitate nell’Area C
(giovedì 6 dalle 9.00 alle 14.15, venerdì 7 dalle 13.30 alle 16.15, sabato
8 dalle 9.30 alle 11.15 e dalle 12.15 alle 15.00 e domenica 9 dalle 9.00
alle 10.30 e dalle 11.30 alle 14.15) e prevedono la presentazione in
passerella dei soggetti, secondo una suddivisione in sette sezioni:
fattrici, puledri di uno, due, tre, quattro, cinque e sei anni.
Particolarmente curato si presenta il Catalogo di tutti i 100 cavalli
ammessi ad “Aste di Verona”, completo di scheda per ciascun animale, con
genealogia dettagliata, indicazione della proprietà e dell’allevamento,
curriculum di eventuali performance sportive, descrizione delle
caratteristiche morfologiche di tutte le indicazioni utili per una migliore
valutazione. “Aste di Verona” è un’iniziativa aperta al pubblico e
l’entrata è libera. Infolink: www.Fieracavalli.it
"IDEA
SPOSA 2004" TORINO - LINGOTTO FIERE: 24 GENNAIO - 1° FEBBRAIO
Torno, 3 novembre 2003 - Ci si sposa sempre più tardi lui 30 anni lei 27
ma il matrimonio in Italia rimane, nella maggior parte dei casi, un punto
fermo per la coppia e costituisce il vero di passaggio alla vita adulta. Nel
2001 i matrimoni celebrati nel nostro Paese sono stati oltre 260.000 un dato
che sembra arrestare, la progressiva diminuzione registrata negli ultimi
anni. Il matrimonio nel 87.5% dei casi viene celebrato in modo sontuoso, a
volte anche oltre le reali possibilità delle famiglie, ma per i figli si
fanno tanti sacrifici e certo l¹impegno non viene meno al momento delle
nozze. Ammonta infatti a 5 miliardi di Euro il giro d'affari legato alle
feste nunziali, senza considerare i doni e le spese per la casa. In media
l'evento nozze rappresenta un esborso di 18-20.000 Euro. Il Salone Idea
Sposa, giunto alla sua 21° edizione, costituisce da sempre un'opportunità
per documentarsi su tutto quanto il mercato offre, soprattutto per quelle
famiglie che vivono per la prima volta quest'esperienza. La rassegna
torinese presenterà le ultime novità in tema di abbigliamento, accessori,
addobbi floreali, acconciature, autonoleggi, servizi foto-cinematografici;
inoltre un'ampia gamma di ristoranti, catering e prestigiose location per il
ricevimento. Saranno inoltre presenti i settori della regalistica liste
di nozze e le agenzie di viaggio. Sono in fase d¹avanzata preparazione
eventi che renderanno vivace e interattivo il Salone con varie proposte
innovative. Idea Sposa è il momento che consente attraverso una migliore
conoscenza del mercato di effettuare le scelte più consone al gusto, alle
attese degli sposi e al budget, con la possibilità di fare anche qualche
risparmio. Infolink: www.Lingottofiere.it
"LE
BOTTIGLIE DA LEGGERE" CON LA PRESENTAZIONE DELLE MIGLIORI GUIDE
Torino, 3 novembre 2003 - l Salone del Vino, giunto alla sua terza edizione,
diventa il "salotto letterario" delle bottiglie italiane. Anche
quest'anno, alcune tra le migliori e più diffuse guide enoiche divenute
strumento indispensabile per capire tendenze e sostanza del vino italiano
hanno scelto la ribalta di Lingotto Fiere per incontrare il pubblico dei
lettori, dei produttori e degli enoappassionati. Tutte le guide accompagnano
le parole con le sensazioni delle degustazioni. Si comincia domenica 16
novembre con la presentazione di due importanti baedeker: "La Guida
agli Spumanti d'Italia", a cura del Gambero Rosso- editore (ore 12.00
spazio Gambero Rosso), e la presentazione di "Duemilavini", il
compendio a cura di Ais-bibenda (ore15.30 Sala Blu) cui fa seguito (ore
18.00 sala Nabucodonosor) la degustazione dei 100 top wines italiani. Lunedì
17, Luca Maroni (ore 20.00 sala Nabucodonosor) presenta il suo
"Annuario dei vini italiani" accompagnandolo con una degustazione
di centinaia di etichette, e Luigi (Gino) Veronelli illustra (ore 10.00 Sala
Mathusalem) i "Semi di Veronelli". Martedì 18, la giornata
enoico-letteraria è incentrata sulla presentazione (ore 11.00 Sala Gialla)
della "Guida al vino quotidiano" di Slow Food-editore che in
quell'occasione consegna anche i diplomi ai vini che si sono distinti per il
migliore rapporto qualità-prezzo. Questi stessi vini saranno in
degustazione alle 15.00 alla sala Nabucodonosor. Ma il panorama delle
iniziative editoriali che vengono proposte al Salone del Vino non si ferma
qui: le Camere di Commercio e lErsa raccontano la "Guida ai migliori
vini del Friuli-venezia Giulia", l'Eti-enoteca Italiana presentano il
volume "Il Toscano nel bicchiere", il Rotary illustra il suo
"Codice etico per il vino" e Luigi Veronelli torna a parlare di
"Olio secondo Veronelli". Infolink: www.Salonedelvino.it
WHITE
...IL COLORE PREFERITO DAI BUYER INTERNAZIONALI 5.800 VISITATORI. STRANIERI
+ 48 %
Milano 3 novembre 2003 - Con 5.800 visitatori accreditati in quattro
giornate e un incremento del 24% rispetto all'edizione di settembre 2002,
“White” ha battuto anche le migliori aspettative della vigilia facendo
il pieno di visitatori. Un clima effervescente e ottimista ha inondato il
percorso del salone milanese organizzato da Efima lo scorso ottobre negli
spazi di Superstudio Più, grazie alla presenza delle più prestigiose
insegne internazionali che si sono presentate puntuali all'appuntamento con
White alla scoperta del nuovo, dagli italiani Biffi, Penelope, Luisa Via
Roma, Tessabit, Helmè, Leam, Papete, Sugar, Tony Boutique, Top Ten, 10
Corso Corno, agli stranieri L 'Eclaireur e Colette (Francia), Jones, Harrods,
Selfridges (Gran Bretagna), Bosco dei Ciliegi (Russia), Della Spiga
(Australia), Barney e Bergdoof Goodman (Usa), Lane Crawford (Hong Kong),
Joyce (Hong Kong), Isetan (Giappone). Proprio i visitatori stranieri,
1.521 in
totale, sono stati protagonisti di un incremento significativo (+48%), in
particolare con un notevole aumento degli operatori statunitensi ( + 41%) e
di quelli provenienti dalla Russia, più che triplicati, e dai Paesi dell'Ue.
Interessanti e in crescita anche le presenze da Svizzera ( +43,4%),
Australia ( +35,7%) e Brasile (+66,6%). Anche gli italiani sono cresciuti
raggiungendo le 4.279 presenze ( + 17%). "Ma il successo -afferma Piero
Costa, presidente di Efima -si può misurare soprattutto dal tributo che i
buyer hanno dato alla manifestazione sottoscrivendo ordini interessanti nei
129 stand di aziende e designer internazionali. Si tratta di un primo
segnale importante che ripone fiducia in una possibile ripresa del sistema
moda, proprio partendo dalla voglia di osare con proposte innovative e di
ricerca". "Grazie ad una rigorosa selezione dei designer e delle
aziende presenti al Salone, e ad una accurata progettazione dello spazio
sempre più funzionale -spiega Massimiliano Bizzi, direttore creativo e
commerciale di White -la manifestazione ha dato conferma di essere una
proposta ad alto contenuto di ricerca, dove i negozi e le boutiques che
fanno tendenza nel mondo attingono per trovare nuove proposte".
Assolutamente "nuovi", ovvero alla loro prima partecipazione fra
le proposte innovative di White, i 15 designer emergenti di Inside White si
sono guadagnati un'attenzione particolare da parte degli operatori più
attenti. Una giuria di esperti composta da titolari delle più prestigiose
boutique italiane e da giornalisti di moda ha inoltre scelto il vincitore
dell'Inside White Award, andato per questa edizione all'indiano Varun Bahl
che con il prestigioso riconoscimento avrà diritto ad uno spazio gratuito
per l'edizione primavera. Infolink: www.Whitemilano.it
"SIA"
SALONE INTERNAZIONALE DELL'ATTREZZATURA ALBERGHIERA - FIERA RIMINI, 29
NOVEMBRE/3 DICEMBRE
Milano, 3 novembre 2003 - E' stata presentata la 53a edizione del
"Sia", il Salone Internazionale dell’Attrezzatura
Alberghiera" orientata al design, che si terrà dal 29 novembre al 3
dicembre prossimi con il patrocinio di Federalberghi nel moderno quartire
fieristico di Rimini. "
La Sia
è la nostra fiera storica, nata nel dopoguerra nei saloni del Grande hotel
di Rimini – afferma il direttore generale di Rimini Fiera Piero Venturelli
-. Oserei definirla "la madre di tutte le fiere", una fiera
"di tendenza", con un vasto respiro internazionale: "oltre
all'ubicazione della fiera a Rimini, che attira un vasto bacino d’utenza
dall’Europa centrale e dell’est e dal Mediterraneo – spiega Venturelli
– la manifestazione in sè ha sempre puntato anche sul mercato estero;
quest’anno
la Croazia
sarà paese partner, mentre grazie alla regione Emilia Romagna e all’Ice
annunciamo delegazioni di operatori da Ungheria, Polonia, Russia, Slovacchia
e Cuba". Con altre delegazioni in arrivo per la terza edizione del
"Forum del turismo nel Mediterraneo", promosso dalla Camera di
Commercio di Rimini, che proporrà un calendario di convegni e incontri
d’affari fra operatori turistici dell’Ue con quelli di Marocco, Tunisia,
Egitto, Giordania, Libano, Turchia e Siria. "Le novità e le ultime
tendenze del mercato sono nel dna della fiera – sottolinea Orietta Foschi,
product manager della manifestazione – così come l’ampiezza del nostro
pubblico: che non è composto da soli albergatori, ma anche da pubblici
esercenti, progettisti, architetti, etc, per i quali abbiamo pensato
percorsi espositivi specializzati, come Hotel benessere o "Interdeco,
salone dei tessuti, pavimentazioni e rifiniture d’interni per il contract"
L'edizione 2003 di "Sia" conterà su 700 aziende espositrici per
un area di 70 mila metri quadrati, dopo il successo dell'edizione 2002, che
ha registrato 38.594 visitatori italiani e 2.249 esteri. Nella
manifestazione molto spazio verrà dato al design, principalmente attraverso
tre eventi: la nuova edizione di Nonsoloalbergo, in collaborazione con la
rivista Suite, che presenta "gli esercizi di stile", "ma non
astratti dalla realtà e meramente provocatori", sottolinea il
"creatore" della mostra Giuseppe Biondo, de "le scene
dell’Ego", con otto proposte di altrettanti designer. "Confortevolmentecameraconbagno",
una mostra di design curata dall’architetto Daniele Menichini dedicata
alla stanza da bagno, e Democratic room, un progetto per stanze usufruibili
anche dai disabili curato dall’architetto Brunella Viani Infolink: www.Siarimini.it
www.Fierarimini.it
GILLETTE
PARTECIPA A TUTTINFIERA ENTE FIERA PADOVA, 1-2 NOVEMBRE 2003
Milano, 3 novembre 2003 – E’ arrivato l’appuntamento per tutte le
persone che tengono al proprio aspetto, dove ritrovarsi e scoprire tutte le
magnifiche novità del mondo dello sport, del tempo libero e della bellezza:
“Tuttinfiera” il trampolino di lancio per le ultimissime novità
riguardanti il mondo del fitness e del wellness. Quest’anno anche Gillette
partecipa alla manifestazione, dal 1° al 2 novembre all’Ente Fiera
Padova, offrendo ai visitatori l’opportunità di provare il comfort e il
piacere di radersi con il tecnologico rasoio Mach3 Turbo e il Gel da barba
Series nelle quattro diverse formulazioni: Pelli Sensibili, Protettivo,
Rivitalizzante e Dermo-purificante. Basta una piccola dose di Gel da barba
Gillette Series sul palmo della mano; con un leggero massaggio sul viso il
gel si trasforma in una ricca crema, che viene assorbita dolcemente dalla
tua pelle, ammorbidendo la barba e mantenendo la giusta idratazione durante
la rasatura. Grazie alla nuova formulazione, ricca di agenti idratanti ed
emollienti, il Gel da barba Gillette Series facilita lo scorrimento del
rasoio Mach3 Turbo, le cui straordinarie ed innovative caratteristiche
tecnologiche (35 nuovi brevetti) garantiscono una rasatura più profonda e
confortevole, con meno irritazioni, anche contropelo. Nello stand Gillette
le visitatrici potranno inoltre trovare tutti i nuovi prodotti della linea
Gillette pour Elle e ottenere tutte le informazioni e i consigli necessari
per una perfetta depilazione con rasoio.
GRANDE
SUCCESSO PER TOYOTA CARRELLI ELEVATORI AL CARREL TROPHY DEL SAIE DI BOLOGNA
Bologna, 3 novembre 2003 - Ha riscosso un grande successo il “Carrell
Trophy edizione
2003”
organizzato dalla "Casa del Rivenditore" nell'ambito della fiera
dell’edilizia Saie, tenutasi a Bologna dal 15 al 19 ottobre. La
competizione si è svolta all'interno della fiera in un campo di gara
appositamente allestito ed ha attratto numerosi spettatori. Protagonisti
dell'evento i carrelli elevatori Toyota. I tre vincitori sono stati premiati
da Kazuyuki Mako, presidente di Toyota Carrelli Elevatori Italia.
L'iniziativa - che ha visto anche la partecipazione di un'altra società
costruttrice di carrelli elevatori - ha permesso a numerosi visitatori di
conoscere meglio la gamma Toyota Generation 7. I concorrenti delle passate
edizioni del "Carrell Trophy", quest’anno hanno potuto
cimentarsi sul campo di gara con i carrelli elevatori diesel Toyota, mentre
in un apposito campo di prova i visitatori del Saie hanno avuto la
possibilità di testare i carrelli elettrici 7Fbmf con l'ausilio dello staff
di Toyota. Dopo la premiazione e la consegna delle coppe, l'evento si è
concluso con l’immancabile taglio della torta.
WINTER CHECK UP: 11 CONTROLLI A € 20
Torino, 3 novembre 2003 - Insieme all'inverno arriva "Winter Check
Up", il programma di controlli proposto dai 5.000 punti di assistenza
Fiat, Alfa Romeo e Lancia. Dal 1° novembre 2003 al 31 marzo
2004, l
'operazione vede coinvolte Concessionarie, Fiat Center e Officine
autorizzate presso le quali i clienti di vetture del Gruppo Fiat possono
effettuare 11 controlli ad un prezzo contenuto: € 20 (I.v.a. Inclusa).
L'iniziativa conferma l'attenzione di Fiat Auto rivolta a tutti quegli
aspetti relativi alla sicurezza stradale, un tema di grande impatto sociale
che vede da sempre l'Azienda impegnata anche con programmi educativi nelle
scuole di ogni genere e grado. Senza contare che gli 11 controlli di "Winter
Check-up" garantiscono un'automobile in perfette condizioni, sicura,
rispettosa dell'ambiente e destinata ad una lunga vita. In dettaglio, gli
undici test prevedono: controllo computerizzato centralina gestione motore;
controllo tensione e impianto ricarica batteria; controllo cinghie servizi;
controllo efficienza freni anteriori e posteriori; verifica livelli ed
eventuale ripristino (escluso olio motore); controllo usura pneumatici e
verifica pressione; verifica efficienza luci ed indicatori di direzione;
controllo efficienza tergicristalli e spruzzatori lavavetro; controllo
impianto riscaldamento/ antiappannamento; controllo condizioni impianto di
scarico; controllo scadenze revisione e bollino blu. Con "Winter
Check-up" i dispositivi principali di sicurezza della vettura vengono
analizzati e controllati minuziosamente, un intervento che richiede circa
trenta minuti. E alla fine dell'operazione, se tutto è in ordine, al
cliente viene rilasciata una speciale card personale che gli darà diritto a
6 mesi di assistenza stradale Targa Assistance in tutta Europa. In caso di
guasto, infatti, sono completamente gratuiti: il traino (anche a causa di un
incidente), l'officina mobile (solo in Italia), la vettura sostitutiva, gli
anticipi di denaro, l'invio di ricambi, le spese di albergo e il rientro dei
passeggeri. Inoltre, chi usufruisce del servizio "Winter Check-up"
riceverà in omaggio un utile flacone di additivo anticongelante lavavetri
Alt Breeze, offerto da Fl Selenia. In più, qualora fossero necessari
eventuali interventi (e il cliente decide di farli eseguire in officina),
verrà consegnato gratuitamente un set di spazzole tergicristallo. Dunque,
"Winter Check-up" è un "pieno" di serenità e tanti
utili omaggi che
la Rete
assistenziale Fiat, Alfa Romeo e Lancia riserva ai propri affezionati
clienti.
GRANDE
SUCCESSO PER
LA PRIMA DI
READING SERIES A FIRENZE SALA VANNI GREMITA PER ASCOLTARE I QUATTRO
SCRITTORI OSPITI DELLA FONDAZIONE SANTA MADDALENA. L’A SOLO CANORO DEL
“DEBUTTANTE”SHTEYNGART E IL TERZINO PEARS CON
LA MOGLIE ATTACCANTE
Firenze 3 novembre 2003 - Sala Vanni gremitissima a Firenze per il debutto
di Reading Series a Firenze, il ciclo di incontri con grandi autori
internazionali organizzato dall’Assessorato alla Cultura in collaborazione
con
la Fondazione Santa
Maddalena. Protagonisti gli scrittori Gary Shteyngart, caso letterario
dell’anno negli Stati Uniti e da questi giorni in libreria anche in Italia
con il suo Il manuale del debuttante russo, l’irlandese John Banville (suo
l’ultimo Premio Nonino) che ha appena pubblicato il nuovo romanzo
L’invenzione del passato, la coreana Suki Kim e l’inglese Tim Pears.
Presentati dalla giornalista Irene Bignardi, hanno letto alcuni brani dei
loro romanzi opportunamente tradotti su uno schermo luminoso. Shteyngart,
assai estroverso, ha anche cantato una canzone popolare russa i cui versi
erano inclusi nel testo prescelto. Pears, con un passato da calciatore
dilettante, ha divertito tutti raccontando come ha conosciuto la moglie, lui
terzino, lei attaccante. Gli onori di casa sono stati fatti dall’assessore
alla cultura Simone Siliani e dal presidente della fondazione Beatrice Monti
della Corte, vedova del grande scrittore mitteleuropeo Gregor von Rezzori
(1916–2000). Tra i presenti numerose personalità del mondo della politica
e della cultura. Come noto,
la Fondazione
(il nome per esteso è The Gregor von Rezzori and Beatrice Monti della Corte
Retreat for Writers and Botanist) ospita gratuitamente ogni anno quattro
gruppi di quattro/cinque scrittori, ciascuno per un periodo di un mese o
due, dando loro la possibilità di lavorare in piena tranquillità. L’idea
di Reading Series a Firenze intende appunto mettere a frutto la loro
presenza dando alla città l’occasione di conoscere da vicino una serie di
autori di varia provenienza, famosi o meno, ma tutti di sicuro talento.
La Fondazione
ha sede in Valdarno (a Donnini, comune di Reggello), in una vasta tenuta che
dispone di due edifici (del 1400 e del 1500) e di una torre di avvistamento
trecentesca. Proprio nella torre si trovava la stanza preferita da Bruce
Chatwin, uno dei tanti ospiti illustri dei von Rezzori. Nel comitato
direttivo e tra i consiglieri della Fondazione Santa Maddalena figurano, tra
gli altri, i registi Bernardo Bertolucci, Pedro Almodovar e Volker
Schlondorff, gli scrittori Claudio Magris e Gore Vidal, Bona Frescobaldi,
Stephen Graham, editore del Washington Post, il presidente dell’Ansa Boris
Biancheri, Pedro Almodovar, l’autore del Paziente inglese Michael Ondaatje,
Isabella Rossellini. Prossimo appuntamento con Reading Series a Firenze
nella primavera
2004. In
primavera il prossimo appuntamento con Reading Series a Firenze.
MOSTRA:
"ART DECO IN ITALIA" - MUSEO ARCHEOLOGICO REGIONALE
Aosta, 5 dicembre 2003/13 aprile 2004. Aosta 3 novembre 2003 - Venerdì 5
dicembre 2003 inaugura, nell’ ambito del Progetto “Valle d'Aostarte”,
la mostra “Ari Dico in Itali” presso il Museo Archeologico Regionale di
Aosta, primo appuntamento della stagione invernale espositiva organizzata
dalla Regione Autonoma Valle d' Aosta. La mostra, a cura di Rossana
Bossaglia e Alberto Fiz, si configura come il primo evento specificatamente
dedicato all'analisi dell'Art Deco in Italia e consente d'indagare il
fenomeno nel suo complesso facendo emergere la sua specificità culturale e
artistica. Attraverso un percorso particolarmente suggestivo, vengono
presentate oltre centocinquanta opere provenienti da importanti collezioni
pubbliche e private italiane tra cui il. Mart di Trento e Rovereto,
la Galleria
d'Arte Moderna di Torino,
la Galleria
del Costume di Palazzo Pitti di Firenze,ìi .. Museo Tessile della
Fondazione Antonio Ratti di Corno, il Museo Richard Ginori della Manifattura
di Doccia di Sesto Fiorentino, la raccolta Buccellati e quella del Credito
Emiliano di Reggio Emilia. La selezione comprende arredi, dipinti, sculture,
manifesti, ceramiche, vetri, argenti, abiti, gioielli, cartoline e riviste
illustrate, per la maggior parte risalenti agli anni Venti, periodo cruciale
dell'esperienza Deco. Sono molti i protagonisti di questa rassegna e tra
questì è sufficiente segnalare , Guido Andlovitz, Giacomo Balla, Umberto
Brunelleschi, Galileo Chini, Fortunato Depero, ~1 Marcello Dudovich, Ivanhoe
Gambini, Tullio e Torido Mazzotti, Alessandro Mazzucotelli, Arrigo . Minerbi,
Gio Ponti, Enrico Prampolini, Mario Sturani, Adolfo Wildt e Vittorio Zecchin
a cui vanno aggiunte le manifatture Lenci e Richard Ginori. Art Deco in
Italia, divisa per settori tematici, consente, dunque, un' analisi attenta e
scrupolosa di una delle esperienze artistiche più originali del Novecento,
in grado d'influenzare profondamente il gusto contemporaneo nei suoi
differenti aspetti. N Deco è una rivoluzione estetica legata alle profonde
trasformazioni sociali, un'avventura del gusto all'insegna della libertà e
della creatività attraverso l'utilizzo di nuovi materiali e di nuove forme.
Tra le opere esposte negli spazi del Museo Archeologico Regionale, di cui
molte inedite, vanno segnalati un importante mobìle di Giovanni Guerrini
realizzato in occasione della celebre Esposizione di Arti Decorative di
Monza del 1925 e una camera da letto in puro stile Deco di Gio Ponti
realizzata nel 1930 dove la componente decorativa si coniuga con una ricerca
neoclassica. Assai ben rappresentati i dipinti con L 'autunno di Umberto
Brunelleschi del 1920 e L~bbondanza di Giulio Bargellìni risalente agli
anni Trenta. Nella sezione delle ceramiche dominano le figure di Andlovitz e
di Sturanì, mentre nell'ambito dei tessuti viene presentato Dafne n.3, lo
scialle ricamo in seta realizzato da Marcello Nizzoli ne11925. La mostra
analizza in maniera approfondita anche gli stretti legami tra i futuristi
Balla, Depero e Prampolini (furono presenti in occasione dell'Esposizione di
Parigi de11925) e l'esperienza Deco, anche in virtù delle geniali
applicazioni che le formule futuriste mostrarono di poter avere nell'ambito
del design. Lo testimoniano, tra l'altro, l'Appendiabiti di Balla o il
vassoio e la lampada firmati per Campari da Depero oltre ai tappeti in lana
Pesci e Fantasia negra di Enrico Prampolini. Infolink: www.Regione.vda.it
MOSTRA:
"ANDRÉ DERAIN -
LA FORMA CLASSICA
" - CENTRO SAINT-BÉNIN, AOSTA, 19 DICEMBRE 2003/21 MARZO 2004.
Aosta. 3 novembre 2003 - Venerdì 19 dicembre 2003 inaugura, nell'ambito del
Progetto “Valle d'Aostarte”, la mostra “Andre Derain. Laforma
classica” presso il Centro Saint-bénin di Aosta. E' il secondo
appuntamento, dopo la mostra “L’art Déco in Italia” presso il Museo
Archeologico Regionale, di una stagione culturale e artistica
particolarmente ricca di eventi organizzata dalla Regione Autonoma Valle d'
Aosta. La mostra, a cura di Francesco Poli e Alberto Fiz, ha lo scopo di
evidenziare l'importanza di André Derain (Chatou 1880- Garches 1854)
nell'ambito dell'arte moderna. Il maestro francese va considerato come uno
dei principali esponenti del gruppo “fauve” e, insieme a Picasso e
Braque, ha svolto un ruolo da protagonista nella prima fase prirnitivista e
cézanniana del Cubismo. E' stato forse il primo artista ad avviare una
riflessione critica sull'arte d'avanguardia recuperando i valori arcaici e
classici della pittura. Il suo insegnamento, del resto, ha avuto
un'influenza determinante su molti artisti tra cui Balthus e Alberto
Giacometti. Anche i maestri italiani del Novecento hanno guardato con
attenzione alla sua pittura e proprio Carlo Carrà gli ha dedicato nel 1921
una monografia. Nonostante questo, il lavoro di Derain non è
sufficientemente conosciuto in Italia dove l'unica retrospettiva pubblica a
lui dedicata risale a quasi trent'anni fa. La mostra, dal taglio inedito, si
snoda attraverso settanta opere tra cui quaranta dipinti, dieci sculture e
una selezione di disegni provenienti da importanti collezione pubbliche e
private internazionali. Al progetto espositivo ha collaborato, tra gli
altri, la nipote dell'artista Mademoiselle Geneviève Taillade. “André
Derain. La forma classica” prende le mosse da “Paysage de jeunesse”
del 1899 per proseguire con “Poupeee” de1 1904, importante testimonianza
fauve. Ma è sul periodo prirnitivista e classico che si concentra
l'esposizione che presenta una serie di nature morte, paesaggi e ritratti di
grande importanza. Tra questi, è sufficiente segnalare Morceaux de pain del
1924, Nu debout et nature mort del 1935 e Foret en Ile-de-france del
1946-48. Una sezione specifica della mostra è dedicata al rapporto fra il
pittore di Chatou e l'arte italiana classica creando una serie di relazioni
con opere di Giorgio De Chirico, Gino Severini, Carlo Carrà, Piero Marussig,
Achille Funi e Francesco Menzio. Infolink: www.Regione.vda.it
LE
“VILLE D’ITALIA” PROTAGONISTE A BRUXELLES IN MOSTRA ALLE HALLES SAINT
GÉRY, LE VILLE VENETE, TUSCOLANE E VESUVIANE
Bruxelles, 1 novembre 2003 - Le “Ville d’Italia” sono protagoniste di
una ampia esposizione allestita dal 5 novembre al 31 dicembre nelle Halles
Saint Géry (Place Saint Géry) a Bruxelles. Qui sono presentate splendide
immagini fotografiche, spesso d’autore, e altre testimonianze delle più
belle residenze di campagna tra Quattrocento e Settecento, disseminate tra
Veneto e Friuli, nella Campagna Romana e lungo la costa vesuviana del Golfo
di Napoli. La mostra che le presenta al pubblico belga e internazionale è
promossa dall’Istituto Regionale Ville Venete, per
la Regione Veneto
, dall’Istituto Regionale Ville Tuscolane, per
la Regione Lazio
, e dall’Ente per le Ville Vesuviane, per
la Regione Campania.
L’esposizione gode del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei
Ministri, delle tre Regioni e della collaborazione dell’E.n.i.t.. La
presentazione a Bruxelles, in concomitanza con il Semestre Italiano, dei
capolavori architettonici rappresentati dalle ville venete, tuscolane e
vesuviane, non ha solo un contenuto turistico o di promozione culturale.
L’intento delle tre istituzioni organizzatrici è, infatti, soprattutto
quello di sollecitare, a livello comunitario, un concreto interesse nei
confronti della tutela, conservazione e valorizzazione di un patrimonio
immenso e straordinariamente importante: nei soli ambiti territoriali delle
tre istituzioni, sono state censite più di 5 mila dimore di interesse
storico ed artistico aventi caratteristiche di “Villa”. La mostra di
Bruxelles costituisce un ulteriore tassello di una rete di rapporti che sta
diventando sempre più concreta tra le “Ville d’Italia” e le realtà
che gestiscono o si occupano di beni monumentali analoghi nei diversi Paesi
europei. Una rete che, come si è già verificato in Italia, possa stimolare
il governo comunitario a riservare maggiori attenzioni e risorse a questo
immenso, eccezionale tesoro le cui potenzialità sono, almeno in Italia,
solo in parte valorizzate. Istituto Regionale Ville Venete, Istituto
Regionale Ville Tuscolane e Ente per le Ville Vesuviane hanno, proprio per
mettere insieme forze e strategie, sottoscritto poco più di un anno fa un
apposito protocollo di intesa. L’accordo prevede una serie di interventi
comuni a livello nazionale e comunitario per portare a conoscenza
dell’opinione pubblica, dei governi regionali, di quello nazionale e
europeo, l’urgenza di adottare soluzioni che consentano ai privati ed enti
pubblici possessori di prestigiosi immobili storici di far fronte agli
altissimi costi di restauro e di manutenzione attraverso strumenti di
sostegno finanziario e fiscale. Proprio in questa direzione va anche
l’idea di una mostra che portasse nel cuore del governo comunitario la
conoscenza della straordinarietà delle “Ville d’Italia”. Alla
salvaguardia degli immobili va aggiunta l’esigenza di tutelare il contesto
paesaggistico nel quale i Beni Culturali sono inseriti; su questo fronte, le
tre istituzioni hanno deciso di attivarsi sia per stimolare una maggiore
sensibilità collettiva sia perché vengano previsti e attivati precisi
strumenti di salvaguardia urbanistica. Contestualmente alla salvaguardia
deve procedere la valorizzazione. Solo una parte delle infinite potenzialità
turistico/culturali di questi complessi monumentali è, sino ad oggi,
realmente espressa.. Un passo avanti è rappresentato dalla creazione e
promozione di iniziative comuni a livello regionale e comunitario
finalizzate a far conoscere questi sistemi di Beni Culturali diffusi sul
territorio.
BILANCIO
DI 80 MILA VISITATORI PER
LA NATURA MORTA
UN RISULTATO IMPORTANTE PER
LA RASSEGNA CURATA
DA MINA GREGORI. PROSSIMO APPUNTAMENTO DI PALAZZO STROZZI: IL PERÙ E
TREMILA ANNI DI ARTE PRECOLOMBIANA
Firenze, 3 novembre 2003 – Con un bilancio di oltre 80 mila visitatori e
un importante consenso di stampa si è chiusa domenica 12 ottobre la grande
mostra La natura morta italiana da Caravaggio al Settecento che Palazzo
Strozzi ha ospitato per quattro mesi a partire dallo scorso 26 giugno.
Prossimo appuntamento, curato e realizzato da Firenze Mostre, la più
straordinaria esposizione mai realizzata sul Perù precolombiano. Saranno
esposti tessuti, gioielli, dipinti, sculture e oggetti erotici, il meglio di
tremila anni di capolavori ritrovati anche in scavi molto recenti e mai
visti ne’ in America, ne’ in Europa. Per la prima volta i manufatti
delle civiltà andine precolombiane escono dall’archeologia ed entrano di
diritto a far parte della storia dell’arte con nomi di artisti, scuole,
correnti, così come nei paesi del Mediterraneo abbiamo imparato a
classificare le correnti estetiche e i loro protagonisti. Gli 80 mila
visitatori della natura morta, la più importante esposizione del genere
realizzata in Italia, costituiscono un risultato significativo. In
particolare da settembre il flusso di visitatori è stato massiccio
aumentando via via fino alle ondate, per certi aspetti perfino clamorose,
delle ultime settimane quando sono stati contati a più riprese oltre 2000
ingressi al giorno. Rilevante il contributo dei fiorentini anche grazie alla
politica di sconti e alle molte promozioni con aziende di trasporti e
associazioni culturali. Molto numerosi i gruppi e le scolaresche arrivate a
Palazzo Strozzi da tutta Italia. Il successo di stampa ha coinvolto anche i
media internazionali. Come noto, la mostra è stata curata da Mina Gregori
ed è stata promossa dal Comune di Firenze - Assessorato alla Cultura, dalla
Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Fiorentino, dall’Ente Cassa di
Risparmio di Firenze, dalla Fondazione di Studi di Storia dell’Arte
Roberto Longhi e da Firenze Mostre Spa. Produttore e realizzatore Firenze
Mostre Spa con il contributo di Apt Firenze, Ataf Spa e Trenitalia.
MARIO
BOTTA LUCE E GRAVITÀ ARCHITETTURE 1993-2003 PADOVA, PALAZZO DELLA RAGIONE,
12 DICEMBRE 2003 -15 FEBBRAIO 2004
Padova, 3 novembre 2003 - Mario Botta, uno degli architetti europei che
maggiormente hanno influenzato e continuano ad influenzare le strade
dell’architettura contemporanea, è ospite, dal 12 dicembre 2003 al 15
febbraio 2004, del Palazzo della Ragione, il più importante monumento
dell’architettura medievale in Europa. Sarà un confronto titanico e
assolutamente stimolante, quello che attende il visitatore, tra lo spazio
immenso e affrescato del Salone e la sintesi limpida, geometrica, passionale
quanto assolutamente equilibrata delle creazioni di Mario Botta. La mostra,
organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova e
dall’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori
della Provincia di Padova, si situa nell’ambito della serie di iniziative
“Padova incontra l’Architettura” programmate nei prossimi mesi nella
città veneta. In questo ampio progetto culturale, alla Mostra sono
affiancate le proposte de “L’architettura incontra la scuola”; le
mostre “Padova vista dal cielo”; “Padova città d’acque” e – di
particolare rilievo - il Premio di Architettura “Barbara Cappochin”. Un
ciclo di conferenze permetterà alla città di conoscere architetti
impegnati in alcuni dei più significativi interventi di trasformazione
della città di Padova:vittorio Gregotti (progetto nuove sedi
universitarie), Paolo Portoghesi (nuovo centro direzionale “
La Cittadella
”) e Aurelio Galfetti (“Città della Moda”). Svizzero (nato in Canton
Ticino nel 1943), dopo aver lavorato a Venezia sia con Le Corbusier che con
Louis Kahn ed essersi laureato allo Iuav con Carlo Scarpa, Mario Botta
intraprende un percorso che lo porta a progettare e costruire decine di
edifici in Europa, nelle Americhe ed in Asia, a partire dalle piccole case
unifamiliari ticinesi per arrivare all’appena inaugurato Museo Mart di
Rovereto (Tn); tra i progetti in corso più vicini a noi, la
ristrutturazione e l’ampliamento del Teatro della Scala di Milano, nonché
gli studi per l’ospedale del Bambino della città di Padova. La mostra è
l’occasione per ripercorrere gli ultimi dieci anni della sua attività,
dal 1993 al 2003. Attraverso un percorso espositivo da lui stesso ideato, in
delicata dialettica con gli ampi spazi del Salone appena restaurato, foto,
disegni e modelli tridimensionali restituiscono un ritratto del suo lavoro,
fornendo l’occasione di avvicinare e conoscere uno degli architetti
contemporanei più prolifici e maggiormente vicini alla cultura europea.
Mario Botta. Luce E Gravita’. Architetture, 1993-2003 Padova, Palazzo
della Ragione (ingresso da Via Viii febbraio), dal 12 dicembre 2003 al 15
febbraio 2004. Infolink: http://padovacultura.Padovanet.it
ARTE
DA MANGIARE MANGIARE ARTE VA A NEW YORK 3A EDIZIONE NEGLI USA: TEMA
LA CONSERVAZIONE DAL
5 AL 9 NOVEMBRE 2003
New York, 3 novembre 2003 -
La Conservazione Mostra
: Il Mattarello. Installazione: Contenitori contenenti…ricordi... Live
performance: Il pane... Questo sconosciuto. Storia di come il pane e il
mattarello si incontrarono un giorno… Calendario Dell'evento: 5 Novembre
2003 ore 18.00 Casa Zerilli Marimò della Ny University Inaugurazione.
Cocktail offerto dal Ristorante San Domenico. Presentazione del catalogo Art
Food: "Tipicamente", dalla Valtellina Cerimonia di Premiazione:
rappresentanti della Presidenza del Consiglio della Regione Lombardia
premieranno gli organizzatori e ospiti di questo eventi. Installazione su
progetto di topylabrys "Contenitori contenenti... Ricordi…",
realizzata in collaborazione con gli Artisti presenti: Stefania Dameri,
Adolfina de Stefani, Anna Maria Gelmi. 5- 9 Novembre 2003 Ny Science Hall
Mostra di Illustrazione a cura della Associazione Italiana Illustratori:
"Il Mattarello" 16 Illustratori italiani interpretano lo strumento
principe della Pasta, del Pane, della Pizza. Opere di: Sergio Bellotto,
Alessandra Ceriani, Contemori Lido, Paolo D’altan, Costanza Favero, Libero
Gozzini, Pierluigi Longo, Daniela Melazzi, Grazia Nidaso, Roberto Pomi,
Stefano Riboli, Paolo Rui, Guido Scarabottolo, Tomislav Spikic, Silvia
Vignale, Daniela Villa Video proiezione: Il Museo della Scienza e della
Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano sarà presente a questa iniziativa
con una video proiezione sulla storia e le attività del Museo. Ristorante
San Domenico di Tony May, 240 Central Park South Mostra delle opere di
"Tipicamente" immagini interpretate su alluminio presentate alla
96° mostra del Bitto di Morbegno in Valtellina dagli Artisti: Giannetto
Bravi, Leonilde Campora, Maria Pia Caprio, Adriana Chiari, Stefania Dameri,
Adolfina De Stefani, Raphael De Vittori, Maria Luisa Imperiali, Silvia
Manazza, Francesca Petrolo, Luca Rendina, topylabrys. Piatto d’Arte
Artisti e Chef interpretano l’Arte con Gusto. Nel menù sarà introdotto
il piatto d’Arte da degustare ispirato all’opera di Stefania Dameri.
Ristorante 'Salute!', 270 Madison Avenue Mostra di Piatti tra Arte e Design.
Tra le opere presenti, creazioni degli Artisti: Stefania Dameri, Adolfina de
Stefani, Anna Maria Gelmi, Francesca Petrolo, Raphael de Vittori, Stefano
Soddu, topylabrys. Artisti italiani presentano le loro creazioni. Artisti e
Chef interpretano l’Arte con Gusto Nel menù sarà introdotto il piatto
d’Arte da degustare ispirato a una delle opere presenti. Ristorante
"Cinque terre", 22East 38 th Street Piatto tra Arte e Design
L’artista Alisoun Meehan e Giovanni Sias interpretano l’Arte con Gusto.
Un intero menu ispirato ai profumi e colori della Sardegna. Mostra di
Ceramiche d’Artista. 8 Novembre 2003 Ny Hall of Science Live Performance:
Laura Caparrotti di Kairos Italy Theater presenta una performance bilingue:
"Il pane... Questo sconosciuto. Storia di come il pane e il mattarello
si incontrarono un giorno…" Giovanni Sias, Executive Chef del
Ristorante 5 Terre presenta una performance sull’arte della preparazione
del pane. Infolink: http://www.Artedamangiare.com
A
LONDRA
LA MOSTRA ARMANI
Londra, 3 novembre 2003 - L¹accademia Reale delle Arti (Piccadilly) ha
aperto un nuovo spazio espositivo proprio dietro all¹Accademia, a
Burlington Gardens. Per questa occasione, in collaborazione con
la Solomon R.
Guggenheim Foundation, ha lanciato una retrospettiva esclusiva sulla
carriera del noto stilista italiano Giorgio Armani. Con oltre 400 capi d¹abbigliamento
accanto agli sketch pubblicitari originali, le foto e i video delle
presentazioni, la mostra offre uno sguardo sulla produzione Armani e il suo
sviluppo nell¹arco degli ultimi trent¹anni, esaminando anche l¹impatto
culturale e sociologico delle opere di Armani sulla cultura contemporanea e
sottolineando il suo sviluppo pionieristico nell¹industria cinematografica.
Originariamente presentata al Guggenheim Museum di New York nel 2000 e a
quello di Bilbao e di Berlino poi, l¹esposizione, è stata inaugurata a
Londra il 18 ottobre e proseguirà fino al 15 febbraio 2004. Il London Hotel
Reservation Centre, centro di prenotazioni alberghiere a Londra, propone un
pacchetto molto interessante: da euro 109,00 per persona comprendente: due
pernottamenti in camera doppia in un hotel 3 stelle zona Canary Wharf,
compresa prima colazione continentale biglietto di ingresso all¹esposizione
"Armani A retrospective", consegnato in hotel. Infolink: www.Londonreservation.net
LA
GALEA SEICENTESCA GENOVESE ENTRA AI MUSEI DEL MARE E DELLA NAVIGAZIONE DI
GENOVA
Genova, 3 novembre 2003 - Completate le operazioni di movimentazione della
Galea seicentesca nel Quartiere Galata. Il progetto è stato finanziato
interamente dalla Compagnia di San Paolo. L’imbarcazione, arrivata a Ponte
Parodi nei giorni scorsi, divisa in quattro sezioni per il trasporto, è
stata montata al Museo. La galea genovese seicentesca era stata consegnata
ufficialmente presso il cantiere della Barkentine Armada Group di Ostenda,
in Belgio, al Direttore dei Musei del Mare per conto dei Committenti Comune
di Genova e Porto Antico di Genova S.p.a. Lo scorso 6 settembre.
Successivamente era avvenuto lo smontaggio e la predisposizione al
trasporto. Per motivi logistici lo scafo era stato diviso in quattro parti,
imballate singolarmente: la parte prodiera (lunghezza 8,35 metri, altezza
massima 3,15 metri, larghezza massima 5 metri e peso 140 quintali), la parte
centrale prodiera (lunghezza 9,15 metri, altezza massima 2,55 metri,
larghezza massima 5,35 metri e peso 130 quintali), la parte centrale
poppiera (lunghezza 9,40 metri, altezza massima 3,05 metri, larghezza
massima 5,35 metri e peso 130 quintali) e la parte poppiera (lunghezza 9,75
metri, altezza massima 4,20 metri, larghezza massima 5 metri e peso 150
quintali). La galea, così imballata, era stata portata a Genova con un
trasporto speciale su una nave di bandiera olandese. La nave di nome Saline,
una Sid Box del 1993 era lunga quasi 90 metri. A seguire informalmente le
operazioni, erano presenti Luca Borzani Assessore alla Città Educativa e ai
Musei del Comune di Genova, Bruno Gabrielli Assessore all’Urbanistica,
Pierangelo Campodonico, Curatore dei Musei del Mare, Carlo Cricchio della
società Porto Antico di Genova S.p.a., il responsabile del cantiere Carena
e Cemedile e il responsabile del cantiere belga. Infolink: www.Genova-2004.it
CORRUZIONE AL PALAZZO DI GIUSTIZIA, DI UGO BETTI.
ELABORAZIONE E REGIA DI GIANNI MANTESI.
Milano, 3 novembre 2003 - Il teatro di Ugo Betti deve molto a quella che fu
la sua carriera di magistrato, coronata nel
1950 a
Roma con il ruolo di consigliere di Corte d'Appello. Ed infatti, le storie
che egli portò sul palcoscenico assumono spesso il procedimento
dell'inchiesta: un determinato evento dà luogo ad una rigorosa indagine,
che procede serrata sino alle sue conclusioni estreme, ma che presto solleva
il caso particolare a una dolente denuncia della condizione umana, spietata
e pietosa al tempo stesso. "Corruzione al Palazzo di Giustizia" è
la storia di un'indagine condotta all'interno di quel Palazzo che dovrebbe
essere sede e simbolo di ogni valore civile e morale, e che invece si rivela
- nella sofferta immaginazione di Betti - un inferno di male azioni, di
veleni, di odii, di ingordigie… Specchio peraltro non tanto di una
gestione della giustizia di cui Betti era pur sempre un qualificato
rappresentante, ma simbolo di una condizione umana universale. Tant'è vero
che i protagonisti hanno nomi slegati da ogni riferimento nazionale, come a
sottolinearne appunto l'universalità: si chiamano Vanan, Erzi, Croz, Cust….
E l'unico nome riconoscibile e solare è quello di Elena, la giovane e
innocente donna che troverà solo nel suicidio la via per uscire dalla
corruzione di quel mondo sul quale, ad un certo punto, è costretta ad
aprire gli occhi. A significare l'importanza di questo forte dramma, scritto
in un linguaggio aspro e quasi brutale che ben riflette la situazione che
esprime, è il fatto che esso nacque nel
1949, in
quel momento di straordinaria euforia che seguì alla fine della guerra, e
che sembrava aprirsi alle più rosee e ottimistiche speranze. Proprio in
quel momento, come una nota stonata che si leva a contraddire l'armonia del
coro, "Corruzione al Palazzo di Giustizia" sembra ammonire
l'umanità su quel che si nasconde sotto il fervore della
"ricostruzione" e di quello che in Italia fu salutato come il
"miracolo economico". L'uomo era ancora quello cui in piena guerra
si era rivolto Quasimodo: "Sei ancora quello della pietra e della
fionda, uomo del mio tempo." Dunque "Corruzione al Palazzo di
Giustizia". L'elaborazione che ne ha tratto Gianni Mantesi, per questo
allestimento celebrativo dei cinquant'anni dalla morte di Ugo Betti, riduce
anzitutto la durata del testo agli usi e costumi della nostra fruizione
teatrale: ma soprattutto, così facendo, sottrae ancora di più la vicenda e
i personaggi alla loro dimensione quotidiana sollevandoli alla loro
significazione universale, accentuando, tra l’altro, il valore simbolico
del personaggio di Elena, che appare in scena sempre in una dimensione di
ricordo o di sogno. Ne emerge una storia teatrale purificata - per così
dire - dai manierismi del naturalismo e dello psicologismo (ai quali Betti
non poteva "storicamente" sfuggire), rendendo i conflitti
drammatici essenziali e pregnanti come in una tragedia di Euripide o - più
vicino a noi - di Racine. Un modo anche per allontanare il pericolo che
questo testo - così profetico e lungimirante - finisca nel calderone di una
superficiale attualità e di una polemica contingente con cui non può né
deve aver nulla a che fare. Spazio Zazie, Milano Via Lomazzo,11 – tel. 02
34537852 – 02 33106748 Dal 6 al 30 novembre 2003, dal martedì alla
domenica, ore 20.30 Biglietto € 10, ridotto € 5 + tessera € 5
PLUCK
AL TEATRO DELLA TOSSE DA MARTEDÌ
4 A
SABATO 8 NOVEMBRE 2003
Genova, 3 novembre 2003 - La prima cosa da dire è che sono dei bravi, forse
addirittura degli ottimi musicisti. Con i loro strumenti, viola, violino e
violoncello, eseguono i brani con la tecnica e la perfezione rigorosa
imparata in anni di studi. La seconda cosa da dire è che forse sono pazzi.
Pazzi perché hanno deciso che la carriera puramente concertistica a cui
erano avviati non avrebbe soddisfatto le loro aspirazioni, che eseguire
brani musicali in maniera e in luoghi tradizionali non lasciava abbastanza
spazio alla loro fantasia. Hanno capito che non vogliono solo suonare, ma
rendere la musica viva, renderla reale. E non solo per i cultori del genere,
ma per chiunque abbia un paio di orecchie per ascoltare. Nei loro due anni
di attività, dopo l’esordio al Fringe Festival di Edimburgo, hanno
suonato un po’ ovunque: per strada, nella Torre di Londra, alla National
Portrait Gallery, nelle scuole… nel loro curriculum figura persino
un’intervista con il Presidente della Slovenia su un ring di box! Durante
lo spettacolo passano con disinvoltura da Bach ai Beatles, suonano
la Bamba
, senza lanciarsi in complicate spiegazioni o peggio, giustificazioni
riguardo a un’operazione poco convenzionale. Stracciano in un’ora o poco
più la tradizionale idea di concerto, sfilacciandola in teatro, cabaret,
commedia, allargando quanto più possibile i confini in cui generalmente si
è soliti rinchiudere la musica. Come è stato detto: “Professionalmente,
trovano difficile suonare seriamente. No, seriamente, trovano difficile
suonare professionalmente.” Quindi: sono ottimi musicisti e sono pazzi. O
meglio, non sono né una cosa né l’altra: sono artisti con il raro dono
di voler comunicare (e di riuscirci) il piacere e la follia della musica, di
rendere partecipe quanto più pubblico possibile del divertimento che è per
loro il mondo delle note. Prezzi: martedì 4 novembre intero 12€, ridotto
10€, da mercoledì
5 a
sabato 8 novembre intero 15€, ridotto12€
MANAGERS
SUL CAMPO DELLA LAZIO PER DIVENTARE LEADER PROFESSIONISTI E UOMINI
D’AZIENDA CHE SCENDONO SUL TERRENO DI GIOCO E SI ALLENANO PROPRIO COME I
CAMPIONI DELLA LAZIO.
Roma, 3 novembre 2003 - Il calcio come metodo vincente per migliorare la
capacità di lavorare in team e sviluppare la propria leadership. Da questi
presupposti nasce l’iniziativa congiunta di Challenge S.p.a, leader nella
formazione “esperenziale”, e
la Società Sportiva
Lazio. L’accordo siglato tra le due società prevede l’organizzazione a
Formello di corsi di team building e leadership basati su una metodologia
formativa che integra il know-how sulle strategie tattiche del team romano e
la profonda conoscenza che Challenge ha maturato sui processi e le dinamiche
proprie delle imprese. Gli uomini di business ospiti delle splendide
strutture del Country Club della Lazio potranno dunque vivere
un’esperienza orginale e lontana dal contesto lavorativo quotidiano,
capace di offrire spunti di riflessioni e strumenti per incrementare le
proprie competenze professionali. Attraverso la metafora del calcio, gioco
di squadra per eccellenza, e il contributo professionale di Challenge che da
anni cura con successo questa attività, si avrà l’opportunità di
“mettersi in gioco” e allenarsi ad affrontare con successo la vita di
tutti i giorni. “Riteniamo che questa esperienza unica possa essere
estremamente formativa per tutti coloro che avvertono la necessità di
sviluppare le proprie competenze relazionali ed incrementare le proprie
performance come leader e come membro di un team di lavoro”, ha commentato
Roberto Santori, Amministratore Delegato di Challenge S.p.a. Il primo corso
di “Teambuilding e Leadership”, si terrà il 29 e 30 novembre prossimi.
DISCESA INTERNAZIONALE DEL TEVERE IN CANOA DA CITTÀ DI
CASTELLO A ROMA XXV EDIZIONE: 25 APRILE - 1 MAGGIO 2004
Roma, 3 novembre 2003 - Oramai da ben un quarto di secolo ogni 25 aprile
prende il via da Città di Castello (Pg)
la Discesa Internazionale
del Tevere in canoa: sette giorni di ricchi di sport, cultura e natura
attraverso l’Umbria ed il Lazio con arrivo il 1 maggio a Roma dopo Ponte
Milvio.
La Discesa
- conosciuta in Italia e all'estero - vede ogni anno partecipanti di tutte
le età, anche non esperti. La sua finalità infatti non è agonistica bensì
di promozione della canoa come sano mezzo di conoscenza del territorio. Si
tratta di un campeggio nautico lungo il fiume, la notte si dormirà in tenda
o in camper o più comodamente con il sacco a pelo in palestre messe a
disposizione dai comuni rivieraschi che s’incontrano lungo il tragitto. Il
recupero giornaliero delle auto, effettuato con l'aiuto di un pullman,
consente anche al singolo canoista di poter partecipare alla manifestazione
per i giorni desiderati.
La Discesa
è guidata e assistita da canoisti qualificati, per gli aspiranti
partecipanti inesperti sono organizzati dei corsi speciali di canoa in marzo
e aprile! Per la cena, quando non offerta dai comuni locali che offrono
pietanze tipiche del luogo, si è attrezzati con una piccola cucina da
campo. I prodotti alimentari sono acquistati privilegiando botteghe che
promuovono agricoltura biologica e commercio equo e solidale. L’uso di
stoviglie usa e getta è fortemente disincentivato! I familiari e gli amici
dei canoisti che non vanno in canoa potranno giornalmente mettersi d'accordo
per visite dei dintorni ed escursioni in bicicletta o a piedi. La valle del
Tevere infatti stimola visite di ambienti e paesi famosi (Perugia, Assisi,
Deruta, Todi, Orvieto, Viterbo, Roma). L'iscrizione costa 20 euro per tutta
la Discesa. Tappe
: giovedì 24/4: Tradizionale serata di benvenuto offerta dal Canoa Club
Città di Castello; venerdì 25/4: Iscrizioni e partenza, Città di Castello
– Umbertine; sabato 26/4: Umbertide - Ponte S. Giovanni; domenica 27/4:
Ponte S. Giovanni - Deruta (Sant'angelo di Celle; lunedì 28/4: Deruta -
Fratta Todina; martedì 29/4: Fratta Todina – Corsara; mercoledì 30/4:
Ponzano- Nazzano; giovedì 1/5: Castel Giubileo - Roma (presso Ponte
Milvio). Infolink: www.Discesadeltevere.org
Pagina 1
Pagina 2
Pagina 3
Pagina
4 Pagina 5
Pagina 6 Pagina
7
Titoli Home
Archivio news
|