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2003 anno 6°  

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LUNEDI'
10  NOVEMBRE 2003

pagina 4

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CON UN APPELLO DELL'ULTIMA ORA, GLI SCIENZIATI CHIEDONO ALL'ONU DI FERMARE IL DIVIETO DELLA CLONAZIONE TERAPEUTICA

Bruxelles, 10 novembre 2003 - Il 5 novembre, alla vigilia del voto delle Nazioni Unite sul proposto divieto della clonazione umana, un gruppo di eminenti scienziati esperti in cellule staminali ha rivolto un ultimo appello all'Assemblea generale dell'Onu affinché la clonazione umana a scopo terapeutico non sia dichiarata illegale. Il divieto totale della clonazione umana a scopo riproduttivo e terapeutico è stato proposto dal Costa Rica, con l'appoggio degli Stati Uniti. Tuttavia, l'Istituto per una politica sulla clonazione umana (Hcpi) ha mobilitato alcuni fra i più illustri scienziati al mondo, allo scopo di appoggiare una proposta di compromesso del Belgio che incoraggia gli Stati membri a proibire la clonazione riproduttiva, ma non il trasferimento del nucleo delle cellule somatiche (clonazione terapeutica). Secondo il direttore dello Hcpi, Bernard Siegel, "è estremamente importante riconoscere la differenza fra clonazione riproduttiva e clonazione terapeutica. L'opinione scientifica internazionale specializzata in materia sostiene la clonazione delle cellule staminali a fini terapeutici". Siegel prosegue affermando che rinunciare al proseguimento delle ricerche sulle tecniche di clonazione terapeutica "equivarrebbe a voltare le spalle ad uno dei progressi medici potenzialmente più importanti del nostro tempo e, così facendo, si distruggerebbe la speranza di conoscere e curare molte malattie e affezioni mortali". Fra i sostenitori della posizione dello Hcpi figurano il dott. Ian Wilmut, lo scienziato del Roslin Institute che ha clonato la pecora Dolly, e il giudice srilankese del Tribunale internazionale, Christopher Weeramantry, attualmente in pensione. Lo Hcpi intende esprimere la propria disapprovazione nei confronti della clonazione umana a scopo riproduttivo e sostiene un'iniziativa del Tribunale internazionale volta a definire tale pratica un crimine contro l'umanità. "Dichiarare la clonazione umana a scopo riproduttivo un crimine contro l'umanità solleciterà tutti gli Stati membri a reprimere queste attività [e] fungerà da deterrente a lungo termine", ha concluso Siegel. Infolink: http://www.Clonelaw.org/

MEDICINA DI LABORATORIO: SIRCHIA AL SUPER VERTICE DELLE ASSOCIAZIONI SCIENTIFICHE ITALIANE
Milano 10 novembre 2003 – Il ministro della salute Girolamo Sirchia aprirà oggi a Milano il super vertice della medicina di laboratorio italiana, la Conferenza Professionale in programma al Centro Congressi Museo dei Navigli (via S. Marco 40, ore 15,30 – 19. Martedì ore 9 – 13). Il tema: “La medicina di laboratorio in Italia: come disegnare il futuro”. Protagonisti della Conferenza, in particolare, i vertici di tutte le associazioni scientifiche degli specialisti di laboratorio: Mario Plebani, presidente Sibioc (biochimici chimici), Giuseppe Aprili, presidente della Simti (trasfusionisti), Pier Angelo Bonini, del comitato scientifico Cefar, Piero Cappelletti, presidente Simel (medicina di laboratori), Enrico De Simone, presidente Aipac (patologi), Enrico Magliano, presidente Amcli (microbiologi clinici), Vittorio Ninfo, presidente Siapec (anatomopatologi), e Gian Stefano Sciorelli, presidente Fismelab, la Federazione italiana medicina di laboratorio che associa tutte le società meno la Simel. Cinque gli obiettivi che la Conferenza intende definire: 1) le principali linee di evoluzione della medicina di laboratorio nel suo insieme e nelle singole subdiscipline. 2) i modelli organizzativi attraverso i quali si concretizzerà il cambiamento della medicina di laboratorio in Italia. 3) le nuove responsabilità della dirigenza ed i rapporti fra le figure professionali in uno scenario che cambia. 4) le modalità attraverso le quali i dati di laboratorio possano divenire ancor più informazioni essenziali nel processo diagnostico-terapeutico. 5) un nuovo rapporto fra costi, organizzazione e qualità dei servizi. La Conferenza Professionale è organizzata da Biomedia con la collaborazione di Roche Diagnostics.

ACCORDO ITALIA-USA: SCAMBIO DI CERVELLI E CENTRALE OPERATIVA EMERGENZE INFETTIVE
Roma, 10 novembre 2003 - Il Ministro della Salute Girolamo Sirchia ha incontrato oggi a Berlino il sottosegretario di stato alla Sanità degli Stati Uniti Tommy G. Thompson. L’incontro è stato l’occasione per fare il punto sullo stato di sviluppo e rilancio dell’accordo Italia-usa, sviluppato nell’aprile scorso a Roma, nel settore della salute e delle scienze mediche con specifico riferimento all’oncologia alle malattie rare e al bioterrorismo. Su proposta del Ministro Sirchia è stato concordato l’avvio, a partire dall’inizio dell’anno prossimo, di attività di scambio di giovani ricercatori tra Istituti Scientifici italiani e statunitensi per periodi da tre mesi a un anno. Nel corso della riunione prevista a Roma nel febbraio 2004 avrà luogo l’incontro di tutti gli esperti dei due paesi che partecipano alle attività scientifiche finanziate attraverso un recente provvedimento del Ministro Sirchia e su base paritetica anche dagli Stati Uniti. L’incontro di Berlino ha anche permesso di porre le fondamenta per una collaborazione operativa contro le emergenze infettive con la realizzazione di una centrale operativa presso il Ministero della Salute collegata con la corrispondente unità del Dipartimento della Sanità di Washington. Accordi sono stati anche assunti al fine di rendere compatibili sistemi di telecomunicazioni. Il Ministro Sirchia ha infine espresso al sottosegretario Thompson la propria preoccupazione per la annunciata volontà dell’ azienda farmaceutica Pfizer di disimpegnarsi dagli investimenti sul centro di ricerca di Nerviano. Il sottosegretario Thompson ha condiviso la preoccupazione e ha proposto un incontro a tre tra il presidente della Pfizer lo stesso Thomposon ed il Ministro Sirchia da tenersi a breve a Washington. Il Ministro Sirchia ha anche manifestato al sottosegretario Thompson il suo compiacimento per l’azione svolta nei confronti dell’azienda Genzyme che ha fornito il farmaco contro la glicogenosi di tipo 2 ad altri bambini italiani.  

NOVARTIS PHARMA AG FIRMA UN ACCORDO DI LICENZA CON SIGMA-TAU PER L'ANTITUMORALE GIMATECAN  L’INIBITORE ORALE DELLA TOPOISOMERASI I, ATTUALMENTE IN FASE II, AMPLIA ULTERIORMENTE L’INNOVATIVA PIPELINE DI NOVARTIS IN ONCOLOGIA.
Basilea - Origgio , 10 novembre 2003 - Novartis Pharma Ag ha firmato un accordo con Sigma-tau per i diritti di sviluppo e commercializzazione di Gimatecan, un inibitore orale della topoisomerasi I di nuova generazione, attualmente in fase Ii di sviluppo clinico, per il trattamento di tumori solidi. I dati preclinici sono stati positivi e i risultati delle prime fasi di sperimentazione clinica hanno dimostrato un buon profilo di tollerabilità, con effetti collaterali ridotti, come la diarrea, che possono limitare l’uso di un dosaggio efficace come per altri farmaci citotossici. Studi di fase Ii sono in corso in molti tumori. Il farmaco, somministrato per via orale, ha la potenzialità di alleviare al paziente il carico della malattia. Gli inibitori della topoisomerasi I sono un’importante classe di farmaci citotossici utilizzati nella terapia antitumorale, che impediscono la divisione delle cellule tumorali, grazie allinibizione dell’enzima responsabile della replicazione del Dna. Novartis avrà i diritti di esclusiva su Gimatecan a livello mondiale e di semi-esclusiva in Italia. In base allaccordo, Sigma-tau riceverà un pagamento alla firma, successivi pagamenti secondo il piano di sviluppo del prodotto e royalties sulle vendite nette a livello mondiale. ”I farmaci citotossici rimangono un pilastro nella terapia antitumorale ” ha dichiarato Thomas Ebeling, Ceo di Novartis Pharma Ag. ”Cè un forte bisogno terapeutico tuttora insoddisfatto di nuovi farmaci appartenenti a questa classe, che siano più efficaci, di più facile somministrazione e meglio tollerati. I dati preliminari di Gimatecan ci danno l’opportunità di applicare tutta la nostra esperienza nello sviluppo e nella commercializzazione di farmaci per rispondere a questo bisogno e per migliorare la vita delle persone affette da tumore.” ”Questo accordo dimostra ancora una volta la grande considerazione che Novartis ha verso l’Italia, non solo come importante mercato, ma anche come Paese che genera innovazione e tecnologia, e guarda con interesse all’opportunità di collaborare con aziende nazionali con capacità e competenze, come Sigma-tau ha commentato Giacomo Di Nepi, Amministratore delegato di Novartis in Italia. Claudio Cavazza, Presidente di Sigma-tau, ha affermato: ”Abbiamo investito in modo significativo in innovazione, in ricerca & sviluppo e siamo molto gratificati nel vedere che il primo prodotto oncologico frutto della nostra ricerca viene ritenuto così interessante e promettente da essere l’oggetto di questo importante accordo con Novartis, azienda leader nel settore oncologico, a livello internazionale. Questo accordo conferma le nostre scelte strategiche ed è una valida premessa per lo sviluppo futuro di Gimatecan.”

THINPREP PAP TEST, IL NUOVO SISTEMA DIAGNOSTICO INDICATO PER LO SCREENING DELLE CELLULE ATIPICHE DEL CERVICO-CARCINOMA E DEI SUOI PRECURSORI
Milano, 10 novembre 2003 - In Italia vengono diagnosticati all'anno circa 3.800 nuovi casi di cervico-carcinoma con una mortalità annuale pari a circa 1.800 donne. Il cervico-carcinoma è un tumore epiteliale maligno che colpisce il collo dell'utero. Questa forma di tumore, se diagnosticata nelle sue fasi iniziali, è guaribile. Per questo motivo l'individuazione tempestiva delle donne a rischio tramite un esame ad hoc è di fondamentale importanza per rilevare possibili lesioni precancerose e intervenire di conseguenza. "Non c'è dubbio - afferma Sergio Pecorelli, Cattedra di Ginecologia Oncologica, Università degli Studi di Brescia - che il dato di circa 25.000 nuovi casi all'anno di cervico-carcinoma nei 15 Paesi dell'Unione Europea, nonché dei 3.800 casi in Italia, rappresenta un fenomeno tanto assurdo quanto preoccupante. Il cervico-carcinoma, di cui ormai conosciamo tutto in termini epidemiologici, di fattori di rischio e di possibilità di prevenzione, sia secondaria che primaria, dovrebbe e potrebbe essere eradicato nei Paesi occidentali, Italia compresa, se solo si attuassero le norme preventive conosciute ormai da decenni. L'approvazione del programma di prevenzione oncologica in Europa, fermamente voluto dalla Presidenza Italiana, può rappresentare l'avvio di misure concrete per l'attuazione degli screening di popolazione in Italia." Secondo le stime della Commissione Oncologica Nazionale, in Italia il miglioramento della qualità degli screening potrebbe evitare 1.500-2.000 morti l'anno. Attualmente, prelievi inadeguati, insieme ad interpretazioni diagnostiche errate e a difetti di metodologia dei programmi di screening sono causa di dati di incidenza e mortalità ancora troppo elevati. "Il mondo scientifico punta oggi ad elevare la qualità degli screening così da ottenere migliori risultati diagnostici - afferma Gaetano Nardo, Responsabile Centro di Riferimento Regionale per la Promozione e il Controllo di Qualità in Colposcopia e del Trattamento delle Lesioni Screen Detected, Verona - Negli ultimi anni è stata introdotta una tecnica innovativa, la citologia su strato sottile, il Thinprep Pap Test, con lo scopo di ridurre i limiti dello striscio convenzionale e gli errori di campionamento ad esso correlati." L'esame citologico su strato sottile ha infatti dimostrato una superiore sensibilità diagnostica rispetto al Pap test convenzionale. Tale sensibilità consente di ottenere risultati diagnostici molto più soddisfacenti, una riduzione dei falsi negativi e soprattutto permette di individuare oltre il doppio delle lesioni squamose intraepiteliali, precursori del cervivo-carcinoma. "L'adozione del Thinprep Pap Test in Veneto in occasione dello screening organizzato - aggiunge Gaetano Nardo - ha avuto lo scopo di valutare, su un campione di oltre 12.000 casi, l'accuratezza diagnostica di questa metodica. I risultati ottenuti con questo sistema di screening hanno evidenziato, rispetto alla metodica classica, una triplicazione di diagnosi di lesioni di basso grado (Lsil) e una riduzione dell'85% di campioni insoddisfacenti. Quest'ultimo aspetto non è da trascurare poiché incide positivamente sui costi della sanità pubblica evitando un ulteriore riesame delle pazienti." La metodica Thinprep Pap Test è attualmente adottata dai laboratori di Anatomia Patologica Ospedalieri di molte regioni italiane oltre che da alcuni laboratori privati. Ad oggi i centri sono circa 100 e sono dislocati su quasi tutto il territorio nazionale. Il prelievo del campione ginecologico da parte del clinico avviene utilizzando gli appositi dispositivi (spatola in plastica e Cytobrush) che, invece di essere strisciati su un vetrino da microscopio, vengono immersi e risciacquati in una fiala pre-riempita con una soluzione (Preservcyt). Il campione Thinprep viene poi inserito all'interno di un processore, dove è sottoposto alle fasi di dispersione, raccolta e trasferimento. Tale processo permette di separare le cellule dai detriti non diagnostici (sangue, muco, etc.) creando un campione rappresentativo, chiaro, uniforme e riproducibile. Il Thinprep permette inoltre di effettuare altri test (ad es. Test per Hpv) riutilizzando la stessa fiala, senza dover richiamare la paziente per un ulteriore prelievo.

PHILIPS E EPIC SI ALLEANO PER FORNIRE SOLUZIONI IT PROFESSIONALI INTEGRATE NEL CAMPO DEL MONITORAGGIO E DELL’IMAGING MEDICALE L’ACCORDO MIRA AD ELIMINARE GLI OSTACOLI E RAGGIUNGERE LA MASSIMA QUALITÀ NELLA CURA DEL PAZIENTE, FORNENDO UN FLUSSO CONTINUO DI INFORMAZIONI PER L’HEALTHCARE DIGITALE
Milano, 10 novembre 2003 - Royal Philips Electronics e Epic Systems Corporation hanno siglato un accordo per fornire software professionali, soluzioni It per l’imaging e il monitoraggio medicale, che renderanno sempre disponibili in modo integrato le informazioni sui singoli pazienti. Questo accordo unisce l’esperienza di Epic nei sistemi di informazione medicale professionali focalizzati sul paziente con l’esperienza di Philips nel campo dell’imaging medicale, nelle soluzioni Pacs e nella tecnologia di monitoraggio del paziente. Gli sforzi congiunti delle due aziende permetteranno la comunicazione tra i dispositivi medici e il software professionale in tutti i reparti, mettendo a disposizione le informazioni sul paziente nel luogo in cui vengono prestate le cure e comportando così una migliore qualità delle prestazioni mediche. Tutto ciò comporterà inoltre un processo unico per effettuare ordini e somministrare farmaci, riducendo così le possibilità di errore. La gestione complessiva di un paziente dalla diagnosi alla terapia sarà effettuata attraverso un unico database, disponibile in ogni momento durante la cura del paziente. Epic continuerà a fornire in modo esclusivo soluzioni medicali It al suo mercato tradizionale, composto da grandi strutture ospedaliere e cliniche, centri di ricerca medica e centri di cura per bambini. Philips commercializzerà le soluzioni medicali It, dotate del software Epic, come parte della propria famiglia di prodotti Vequion. L’accordo permetterà ad entrambe le aziende di continuare a sviluppare e supportare le interfacce basate su standard aperti con altri fornitori, per soddisfare al meglio le necessità dei propri clienti. “Questo accordo porta l’integrazione medica a un livello più alto e rappresenta un passo logico nella strategia di Epic”, ha dichiarato Judith R. Faulkner, Presidente e Ceo di Epic. “Eliminando le barriere tra monitoraggio, diagnostica per immagini e information technology, saremo in grado di offrire sistemi che garantiscono una migliore cura del paziente e una maggiore semplicità dei processi. Servire organizzazioni di tipo medico al di fuori del nostro mercato tradizionale era un nostro obiettivo, siamo felici che ora ciò sia possibile.” “I nostri clienti non cercano semplicemente nuove tecnologie ma soluzioni It che rendano possibile condividere le informazioni sul paziente in modo coerente in tutta la struttura ospedaliera”, ha dichiarato Jouko Karvinen, Presidente e Ceo di Philips Medical Systems. “Siamo felici di poter integrare nel nostro portfolio di soluzioni Vequion la nuova versione del software Epic, riconosciuto come il leader nel settore. Questo permetterà di offrire a molti ospedali e cliniche in tutto il mondo una soluzione Philips completa e solida.” Le soluzioni Philips e Epic sono utilizzate nelle principali strutture medicali di tutto il mondo, tra cui la Cleveland Clinic Foundation in Ohio e il Geisinger Health System in Pennsylvania. “La partnership tra le due aziende rappresenta realmente una opportunità per migliorare la qualità complessiva della medicina clinica perché fornirà ai medici le informazioni sui pazienti quando ne hanno bisogno e dove ne hanno bisogno. In questo modo gli specialisti di vari reparti potranno sempre comunicare con i loro colleghi in tutta la struttura”, ha dichiarato Martin Harris, Cio della Cleveland Clinic Foundation. “Grazie al posizionamento di Philips, il software Epic, caratterizzato da un’elevata qualità, potrà raggiungere una serie di organizzazioni di piccole e medie dimensioni”, ha dichiarato Frank Richards, Cio di Geisinger Health System. “Questo contribuirà ad ampliare l’adozione di soluzioni di Electronic Medical Record, che rappresentano strumenti importanti per promuovere la sicurezza del paziente”. Le prime soluzioni integrate saranno disponibili alla fine del 2004.

FUMO: CLAMOROSA SENTENZA DEL TRIBUNALE DI ROMA ORDINATA LA CTU PER FISSARE I PUNTI DI INVALIDITA’ DI UNA DONNA AMMALATASI DI CANCRO PER IL FUMO DEI SUOI COLLEGHI
Roma, 10 novembre 2003 - Nuova vittoria in campo giudiziario per i non fumatori. Il Tribunale di Roma, infatti, (Dott. Ssa Giuseppina Vetritto), ha ordinato oggi la Ctu (Consulenza Tecnica d’Ufficio) per fissare i punti di invalidità permanente di una donna ammalatasi di cancro a causa del fumo passivo dei colleghi con cui era costretta a lavorare. Questa la vicenda: M. S. , non fumatrice, dipendente romana della Pubblica Amministrazione, è stata costretta a lavorare per 7 lunghi anni a stretto contatto con colleghi fumatori. Convivenza con colleghi e fumo che ha provocato nella signora l’insorgenza di un tumore ai polmoni, male che l’ha costretta a subire operazioni chirurgiche e sottoporsi a cure mediche pesantissime. Subendo disagi e danni enormi. La signora si è allora rivolta al Codacons è ha intentato causa contro la P. A. Affinchè le venga riconosciuto un equo risarcimento dei danni subiti. La donna, assistita dall’Avv. Carlo Rienzi, è riuscita prima a farsi riconoscere una causa di servizio da parte dell’amministrazione per cui lavorava, e ora ha ottenuto la nomina di una Ctu che, come stabilito dal Tribunale, dovrà “accertare la misura percentuale dell’invalidità permanente derivata a M. S. Dalle patologie documentate in atti”. Il Tribunale ha quindi riconosciuto per la prima volta il danno da fumo passivo di una lavoratrice ammalatasi a causa del fumo dei colleghi e ha disposto una perizia per stabilire la cifra da assegnare come risarcimento.

SEMINARIO DI AGGIORNAMENTO SU: “ LA MEDICINA TRADIZIONALE DELLA MONGOLIA”
Empoli, 10 novembre 2003 – Il seminario si svolgerà presso il Convento degli Agostiniani via dei Neri di Empoli il giorno 24 novembre. Il programma prevede il seguente svolgimento: 09,00 – Registrazione ed Apertura del Convegno; 09.30 Introduzione ai lavori Modera: Antonio Raschi, Cnr – Ibimet, Firenze; 09.40 Le "altre medicine" nella storia Donatella Lippi, Università di Firenze; 10.00 “Attualità della Medicina Tradizionale Mongola” Khamba Lama Damdinsuren Natsagdorj Rettore Istituto di Med. Trad. Mongola Otoch-manramba; 11.30 “La ricerca applicata alle medicine tradizionali” Gioacchino Calapai Ist. Farmacologia, Università di Messina ; 11.50 “Piante medicinali mongole nella fitoterapia occidentale” Fabio Firenzuoli Centro di Medicina Naturale, Ospedale di Empoli; 12.10 “Problematiche della coltivazione delle piante officinali” Luciana Angelini Dip. Di Agronomia e gestione dell’agroecosistema, Università di Pisa. 12.30 Discussione Iscrizione Gratuita, Obbligatoria e Riservata Ai Primi 100 Iscritti. Infolink: www.Naturamedica.net

PREMIATA LA CHIMICA CHE FA INNOVAZIONE CONSEGNATI PER LA PRIMA VOLTA , IN OCCASIONE DI RICH-MAC 2003, I PREMI “ LA CHIMICA E L’INDUSTRIA – RICH-MAC” A QUATTRO TECNOLOGIE CHIMICHE INNOVATIVE, IN MEMORIA DI GIULIO NATTA NEL CENTENARIO DELLA NASCITA
Milano, 10 novembre 2003. In occasione del seminario inaugurale di Rich-mac 2003 (Rassegna Internazionale della Chimica e delle Apparecchiature Chimiche e per Analisi, Ricerca, Controlli e Biotecnologie) in programma per il 25 novembre in Fiera Milano verrà attribuito per la prima volta il premio “La chimica e l’industria - Rich-mac” dedicato a Giulio Natta, l'unico italiano a ricevere il premio Nobel per la chimica, di cui quest’anno ricorre il centenario dalla nascita. Il riconoscimento, consegnato nel corso del seminario La chimica per l’innovazione sostenibile, organizzato dalla Fast, premia quattro aziende che hanno sviluppato prodotti e processi innovativi e hanno introdotto significative innovazioni nel settore della depurazione ambientale e nel campo emergente delle nanotecnologie. Basell (prima come Montecatini, poi come Montedison e Montell), a Ferrara, da più di quaranta anni, ha continuato ad innovare il processo di produzione del polipropilene, portando sul mercato un prodotto con sempre migliori e diversificate proprietà, aumentandone così sempre di più i settori di utilizzo. L’ultimo processo, lo Spherizone, è stato recentemente realizzato a Brindisi. Lonza, a Bergamo, da trent’anni ha continuato a migliorare il processo di produzione di anidride maleica da n- butano, con una serie continua di innovazioni sulle diverse fasi di ottenimento del catalizzatore, aumentandone la resa, la produttività e la selettività nel prodotto. I diversi catalizzatori migliorati nel corso degli anni sono stati poi tutti utilizzati nell’impianto di Ravenna, il più grosso impianto a letto fluido al mondo. Colorobbia ha portato sul mercato un nuovo processo di produzione nanotecnologica di polveri applicabili al settore ceramico, a quello dei pigmenti e del farmaceutico. La Radici ha messo a punto un sistema catalitico di abbattimento di N2o, gas ad effetto serra, sottoprodotto dei processi di ossidazione con acido nitrico di cicloesanone ad acido adipico. Un prepilota è già stato realizzato ed è in costruzione un impianto pilota industriale preso lo stabilimento di Novara. Tutte e quattro le innovazioni sono state coperte da un lunga serie di brevetti e la storia di queste innovazioni sono riportate su questo numero della rivista, ad eccezione di quella della Lonza che sarà pubblicata in un prossimo numero. Maggiori informazioni sul seminario di apertura di Rich-mac 2003 e sull’intera manifestazione sono disponibili all’indirizzo www.Richmac.it oppure nella sezione appositamente dedicata del portale www.Ilb2b.it

SOLUZIONI A VALORE AGGIUNTO PER IL SETTORE FOOD SERVICE: QUINTO EVENTO SPECIALE CRYOVAC A PACKFORUM
Parigi, 10 novembre 2003 - Packforum, il centro permanente di consulenza Cryovac Europe-parigi, ha lo scopo istituzionale di presentare ai responsabili del packaging soluzioni ottimali in materia di confezionamento. Il quinto incontro è stato interamente dedicato al settore Food Service. 84 operatori del settore hanno seguito una serie di workshop nonché dimostrazioni dal vivo dei più avanzati sistemi di confezionamento. È stato inoltre tenuto un seminario di approfondimento nel corso del quale hanno preso la parola 10 relatori di società leader europee ed americane. I 39 partecipanti iscritti al seminario rappresentavano 35 società del settore Food Service di 13 paesi europei. Tendenze e dinamiche di mercato Il settore Food Service europeo fa registrare una crescita estremamente rapida. Nella sola Gran Bretagna, il 28% dei pasti viene consumato fuori casa e la percentuale è destinata a raggiungere il 59% entro il 2020. Da un punto di vista economico, la quota di mercato è perfino più ampia perché corrisponde al 30% di ciò che i consumatori spendono in cibi e bevande. Su scala europea, il numero complessivo dei pasti consumati ogni anno è di 606 miliardi di cui 305 miliardi preparati e distribuiti dal settore Food Service. L’industria europea del Food Service è il terzo mercato mondiale dopo l’Asia (densità della popolazione) e il Nord-america (frequenza dei pasti consumati fuori casa). Il settore ha subito un declino dal punto di vista del fatturato, causato dal ripiego dei consumatori su canali di distribuzione a basso costo; la crescita si concentra attualmente sui punti di vendita fast food, le tavole calde, i ristoranti takeaway e quelli che effettuano consegne a domicilio. La crescita del Food Service è stata favorita da molti fattori, principalmente di tipo sociologico: crescente numero di famiglie poco numerose con entrambi i genitori che lavorano, single con reddito elevato e invecchiamento della popolazione; in tutti i casi i consumatori cercano soluzioni gastronomiche più pratiche e meno impegnative. Stanno inoltre cambiando le abitudini e i comportamenti: ricerca di alimentazione sana e maggiori preoccupazioni ambientali, nuovi modelli di vita e preferenze per i cibi etnici. In generale, il settore alimentare è confrontato con i problemi della commercializzazione, dell’identificazione dei marchi, della praticità e della logistica, della funzionalità e della sicurezza dei cibi. La crescita viene ostacolata dalla necessità di reperire personale con più specializzazioni e di garantirsene la collaborazione a lungo termine. Stando a recenti sondaggi i consumatori stanno abbandonando i modelli tradizionali e il loro comportamento diviene meno prevedibile. I dieci criteri principali che concorrono alla scelta di un punto vendita sembrerebbero essere: il fattore sorpresa, la rapidità, la freschezza degli articoli, la sicurezza, le variazioni dell’offerta, i locali di vendita, l’accoglienza, il senso di responsabilità, la gentilezza e il rapporto qualità/prezzo. Alla domanda quali siano gli alimenti più ricercati, un terzo dei consumatori risponde: cibi sani, leggeri e facili da preparare. In questo contesto, il settore Food Service sta cambiando e si orienta sempre più alle preferenze dei consumatori. Jo Hillaert, International Food Consultants, Belgio, afferma: “L’identificazione dei marchi è la risposta a uno stile di vita più dinamico e concitato. La chiave del successo sta nel fattore sorpresa, nell’accoglienza e in una conoscenza assoluta dei prodotti. Gli operatori dei punti vendita offriranno consulenza ed esperienza e la produzione diverrà sempre più centralizzata; saranno quindi la presentazione e il valore aggiunto dei prodotti a convincere il consumatore. Il punto di vista dell’industria Food Service L’industria del Food Service sta scoprendo che le soluzioni di packaging hight tech permettono di risolvere buona parte dei problemi specifici del settore. Le buste verticali Cryovac, ad esempio, sono ideali per la produzione in grandi quantità di alimenti refrigerati e non. Le buste presentano molti vantaggi rispetto ai tradizionali contenitori rigidi e sono particolarmente indicate per cibi liquidi o pompabili. Www.seledair-emea.com Alcuni esempi: Kagome Inc., è la filiale statunitense di un’azienda leader giapponese che produce salse a base di pomodoro ed altre verdure. Nel 1995 Kagome ha optato per il confezionamento in buste Cryovac perché questo sistema, innovativo e tecnologicamente avanzato, offre un notevole vantaggio concorrenziale. Il sistema garantisce l’integrità delle confezioni, riduce i costi di trasporto e magazzinaggio, quelli connessi agli scarti, al peso dei materiali e allo smaltimento dei rifiuti. Luis de Oliveira di Kagome spiega: “Il nuovo sistema di confezionamento Cryovac è stato ben accolto perché risolve i problemi di qualità e ci permette di migliorare il nostro servizio ai clienti”. Kagome ha eletto Cryovac “miglior fornitore dell’anno 2001- 2002” . La società belga Deliva produce 15 tonnellate al giorno di minestre e salse e deve il proprio successo a una riuscita integrazione verticale: parte della sua produzione va difatti a ristoranti, alberghi e operatori di catering che fanno capo alla società. Anche Deliva ha optato per le buste Cryovac: le motivazioni sono state l’affidabilità, il riempimento a due comparti, l’igiene, la conservabilità prolungata e l’approccio globale Cryovac. Anche la società britannica The Sauce Company si pone obiettivi di praticità: con un’ampia gamma di minestre, salse e piatti pronti, vende il 70% dei suoi prodotti al Food Service (in buste flessibili) e il 30% a dettaglianti (in contenitori rigidi). Marc Alibone afferma: “La flessibilità è la chiave del nostro successo: il settore Food Service richiede costi ridotti, rispetto delle specifiche, qualità omogenea, capacità di cambiare il formato delle confezioni e idee innovative. Dobbiamo evitare le mode passeggere e dare più importanza alla sostanza che alla forma”. Il punto di vista degli operatori Food Service Negli Usa, la grande catena di ristoranti Fuddruckers (227 punti vendita) è stata uno dei primi operatori a sperimentare i vantaggi delle buste verticali Cryovac. Nel 2002, Fuddruckers ha installato in tutti i propri ristoranti i sistemi a dispenser Cryovac per maionese, senape, ketchup e altri condimenti. Grazie al nuovo sistema i ristoranti dispongono ora di un’unità a 5 dispenser che migliora la resa delle confezioni e la sicurezza dei prodotti, risolve i problemi di perdite o gocciolamento, incrementa la produttività, permette di ridurre il costo della manodopera e facilita l’accesso ai condimenti e il consumo delle salse da parte dei clienti. Myra Segars-szustak di Fuddruckers dichiara: “Ancora oggi, a più di un anno di distanza, continuiamo a notare una diminuzione dei costi d’esercizio e manodopera”! La società norvegese Ove Dahl ha in appalto i servizi catering della cittadina di Kristiansand le cui cucine centralizzate preparano pasti per circa 600 anziani ospitati in case di riposo, 400-500 persone che vivono nelle proprie abitazioni e i circa 700 utenti delle mense municipali. Ogni settimana vengono prodotti 10.000 piatti pronti, altrettante minestre da scaldare prima del consumo e dolci. La fusione delle varie cucine centralizzate in un unico impianto, l’adozione della tecnologia Cryovac Cook-chill e del confezionamento sottovuoto Darfresh Ftf ha permesso un aumento della produttività, notevoli riduzioni dei costi operativi, una migliore integrità delle confezioni e conservabilità prolungata. Confezionamento presso il punto vendita Le opportunità del confezionamento presso il punto vendita sono state illustrate da Max Enterkin, Cryovac: “I materiali rigidi Cryovac per il Food Service aumentano il valore del prodotto e consentono una netta differenziazione: la confezione diviene parte del processo creativo e non è più considerata un semplice fattore di costo; la differenziazione, per parte sua, si basa su un packaging originale che permette un’agevole identificazione del marchio”. Le confezioni rigide presentano indubbi vantaggi per il settore Food Service: praticità (isolamento termico e riscaldamento successivo) e facilità d’uso (manipolazioni con una sola mano, apertura facilitata e uso della confezione come piatto di portata). Cryovac dispone di soluzioni innovative per gli operatori Food Service che permettono un ampio ricorso al design, alle componenti innovative, alla creatività e ad un’efficace identificazione dei marchi. Sviluppi di mercato e opportunità commerciali Secondo Caroline Bremner di Euromonitor International, le maggiori opportunità di crescita del settore Food Service risiedono nei punti vendita piatti pronti, nell’affermarsi di nuove concezioni come il “fast casual” (abbinamento di fast food e scelta occasionale) nonché da una crescente segmentazione dell’offerta (fast food per i prodotti da forno e coffee shop). L’offerta di alimenti confezionati è un settore in forte espansione che offre alle multinazionali possibilità di crescita pari al 2-3% annuo. Produttori e distributori creeranno nuove sinergie commerciali tenendo conto della tendenza alle scelte occasionali e dell’interesse per i menu esotici. Nei paesi dell’Europa occidentale la crescita sarà più in termini di fatturato che di unità vendute perché le iniziative di marketing si concentreranno sulla qualità dell’offerta esistente e su un’espansione controllata. I punti vendita subiranno un’ulteriore segmentazione, dovuta alla concorrenza all’interno del “fast casual” e alla nascita di marchi voluttuari (cucina straniera o esotica). Va inoltre tenuto conto della crescita delle economie emergenti, come quella della Grecia, grazie ai prossimi Giochi Olimpici. Nei paesi dell’Europa orientale la crescita raggiungerà valori a due cifre grazie all’aumento del potere d’acquisto e al cambiamento delle abitudini alimentari. Packaging e Marketing Fabrice Roy, Cryovac, ha parlato dell’interazione fra packaging e tendenze di mercato, tanto a livello tecnico che a livello commerciale. L’identificazione delle esigenze del consumatore va di pari passo con la valutazione delle tecnologie di packaging presenti e future e deve tener conto degli aspetti legati alla comunicazione e alla differenziazione dei prodotti. Impiegando le tecnologie più avanzate, Cryovac è in grado di realizzare nel giro di 24 ore modelli tridimensionali che forniscono una risposta concreta alle esigenze del cliente. A conclusione del seminario, Joan Romero, Chairman, Cryovac, ha ricordato ai partecipanti che il settore Food Service costituirà un’indubbia opportunità di crescita per tutti gli operatori del mercato alimentare. I pasti fuori casa stanno diventando una realtà in tutti i paesi europei e la tendenza è destinata ad affermarsi. Grazie alle tecnologie di packaging esistenti e ai futuri sviluppi del settore, il Food Service sarà in grado di migliorare la propria offerta, rispondendo alle esigenze di mercato e proponendo assortimenti di cibi o piatti pronti. L’innovazione, la differenziazione e la tecnologia saranno le forze trainanti degli sviluppi dei prossimi anni; e il packaging è un elemento chiave di ognuna di queste forze. Www.sealedair.com

HONG KONG TOYS AND GAMES FAIR SEMPRE PIÙ FORTE GRAZIE AL CONTINUO RINNOVAMENTO
Milano, 10 novembre 2003 - Per cominciare il nuovo anno all’insegna del divertimento, la Hong Kong Toys and Games Fair dal 6 al 9 gennaio proporrà agli operatori di settore di tutto il mondo un caleidoscopio di giochi e giocattoli innovativi. Per l’edizione 2004 della fiera si prevede un successo record, con oltre 1.750 espositori provenienti da ogni angolo del mondo. Tra questi ci sarà una numerosa rappresentanza di padiglioni regionali di Cina Popolare, Germania, India, Italia, Pakistan, Corea, Spagna, Taiwan e Tailandia, confermando ancora una volta l’alto livello dell’evento a livello internazionale. Con una tale diversità di articoli esposti, gli acquirenti potranno scegliere tra una vasta gamma di prodotti per giochi e giocattoli, quali giocattoli elettronici e a batteria, giocattoli educativi, tutto l’occorrente per organizzare feste, peluches, articoli per lo sport e le attività all’aperto, giocattoli per neonati, giocattoli meccanici/pressofusi e action figure, per nominarne solo alcuni dalle sezioni principali. Da notare anche due sezioni di particolare interesse: Hobby Goods (prodotti per gli hobby) e Bicycles (biciclette). Lanciata nel 2003, la sezione Hobby Goods conterà circa 30 società che esporranno modellini, puzzle, miniature, giochi in scatola, articoli da collezione, giochi da tavolo e altro ancora. Incoraggiata dai risultati soddisfacenti ottenuti nel 2003, questa sezione continuerà a offrire agli acquirenti sempre nuove scelte per lo stoccaggio. Per dare ancora nuovo impulso alla fiera, gli organizzatori presenteranno nell’edizione 2004 la sezione Bicycle, per la quale si prevede la partecipazione di circa 10 aziende. La fiera continua a dimostrarsi sempre più efficiente, offrendo agli operatori del settore puntuali indagini di mercato. Durante l’evento della durata di quattro giorni sono in programma quattro seminari, tra cui due seminari industriali su Code of Business Practices Certification Programme (programma di certificazione per il codice delle pratiche aziendali) del Icti (International Council of Toy Industries) e su Future Trend of Product Safety (future tendenze della sicurezza del prodotto). Un altro interessante seminario sarà tenuto da Gary Hoiem, direttore dell’International Brand Management di Toys "R" Us Inc. Si concentreranno sulla questione molto attuale del commercio tra Hong Kong e la Cina Popolare , l’Accordo di Libero Commercio. In base a questo accordo, 273 tipologie di prodotto esportate da Hong Kong nella Cina Popolare a partire dal 1° gennaio 2004 non saranno soggette ai dazi doganali sulle importazioni. All’edizione 2003 della Hong Kong Toys and Games Fair hanno partecipato 28.433 visitatori commerciali. Nei primi otto mesi del 2003, Hong Kong ha esportato in tutto il mondo giocattoli, bambole e prodotti correlati per un valore totale di 5,8 miliardi di Us$.

APRE IN VIA BRERA TABLETRENDS - IL GUSTO DEL DESIGN, IL NUOVO CONCEPT STORE THOMAS DEDICATO ALL'ARTE DI APPARECCHIARE CREATIVO
Milano, 10 novembre 2003 . Tabletrends - Il gusto del design è un piccolo gioiello incastonato nel cuore di Brera, al civico numero 6, che vuol essere molto più della classica vetrina consacrata alle forme innovative, raffinate e trendy delle collezioni Thomas, frutto del talento di designer internazionali. Ciò che Rosenthal Italia intende ottenere con il nuovo Tabletrends - Il gusto del design è, infatti, qualcosa di unico nel panorama milanese: un punto d'incontro dove gli aspetti della creatività, della consulenza e del servizio al cliente hanno la preminenza, dove è piacevole andare per semplice curiosità o per il desiderio di conoscere ed esplorare i tanti dettagli che rendono piacevole la tavola. Commessi che sono chef sono a disposizione del pubblico per spiegare come una particolare forma sia non solo esteticamente gradevole ma anche perfettamente funzionale alla valorizzazione di una specifica portata, come si possa ottenere una presentazione di classe con i giusti accorgimenti nella scelta e nella disposizione degli elementi sul piatto e quale sia il vino da abbinare, eventualmente acquistabile tra le etichette disponibili nell'annessa cantina. Si tratta, perciò, di una formula coinvolgente, che fonde la classica esposizione di servizi per la tavola e un laboratorio di cucina "a vista" in un insieme che porta la bellezza e il design fuori dall'atmosfera rarefatta delle vetrine per farli "respirare" nel quotidiano. L'atmosfera nel nuovo concept store è elegante e raccolta ma, allo stesso tempo, calda e mai formale. Nulla di strano, perciò, se i visitatori di Tabletrends - Il gusto del design si ritroveranno ad indossare il grembiule per partecipare a incontri sull'abbinamento tra forme e sapori oppure per assistere alla realizzazione in diretta di sfiziose ricette da parte degli chef Tabletrends. Si può dire che Tabletrends - Il gusto del design sia la dimostrazione che in cucina non vale il detto "l'abito non fa il monaco"; è vero, anzi, che la forma (di piatti, vassoi ed accessori) è anche sostanza, specie quando trasforma il piacere del buon cibo in un'esperienza sensoriale unica e coinvolgente.

PRIMO SHOP IN SHOP EMPORIO ARMANI IN UN AEROPORTO
Milano, 10 novembre 2003 . E' stato aperto a Roma il primo shop in shop Emporio Armani all'interno di un aeroporto, a Roma Fiumicino, aeroporto Leonardo da Vinci, Satellite Terminal C, partenze internazionali. Disegnato da Giorgio Armani in collaborazione con uno staff interno di architetti, il negozio riprende l'immagine dell'Emporio Armani di New Bond Street a Londra. Disposto su un unico livello per una superficie di 200 metri quadrati , offre tutto per lui e per lei, dall'intimo all'abbigliamento da sera, lo sportswear, la collezione Armani Jeans, gli orologi, i profumi, la collezione Emporio Armani Gioielli, articoli da regalo e la completa gamma di accessori.

"TESORI DAL MARCHESATO PALEOLOGO" ALLA FONDAZIONE FERRERO DI ALBA FINO ALL'8 DICEMBRE
Milano, 10 novembre 2003 - Dopo l'importante mostra su Macrino d'Alba, la Fondazione Ferrero e la Soprintendenza per il Patrimonio Storico e Artistico per il Piemonte, indagano i cinque secoli di vicende artistiche di quello che fu il Marchesato Paleologo. Proseguendo una collaborazione già avviata nel 2001, la mostra, oltre a realizzare una significativa sinergia fra pubblico e privato, celebra il 20° anniversario della Fondazione Ferrero. L'impegnativo progetto intende presentare i risultati dei restauri eseguiti negli ultimi dieci anni nel territorio dell'antico Marchesato di Monferrato - corrispondente sostanzialmente alle attuali Diocesi di Alba e Casale Monferrato - insieme a una serie di altri interventi realizzati per l'occasione con l'apporto finanziario della Fondazione. Giovanni Romano, che presiede il comitato scientifico della mostra, afferma che si tratta di uno "spettacolo entusiasmante", sia per la vitale complessità del territorio preso in esame, sia per la qualità e varietà delle opere scelte a documentarlo: "dalle Madonne gotiche ai ritratti dell'Ottocento, dalle tavole di Spanzotti e Gandolfino da Roreto alle grandi pale barocche, dalla realtà locale ruotante intorno a un pittore come il Moncalvo, alle splendide tele del pittore bolognese Marcantonio Franceschini ". Tutte opere nate o commissionate per un territorio geograficamente limitato, decentrato, eppure unico nella storia europea. Non è casuale che su queste colline, ai confini tra Italia e Francia, abbiano regnato casate tra le più illustri in Europa, dal mitico Aleramo che, intorno al Mille, si sarebbe guadagnato questi territori con una cavalcata lunga tre giorni; a Guglielmo il Vecchio, nipote dell'Imperatore Barbarossa, che decise di legare le sorti del suo piccolo regno a quelle delle famiglie imperiali di Bisanzio, mettendo a punto una fitta serie di legami matrimoniali. Fu un discendente dei principi Paleologi, Teodoro I, ad assumere il rango di titolare del Marchesato ai primi del Trecento. In virtù della politica matrimoniale della marchesa Anna d'Alençon, il territorio passò ai Gonzaga, diventando, non molto dopo, campo di battaglia per le truppe di Francia e Spagna. Solo nel 1713, la Pace di Utrecht sancì il passaggio dell'intero Marchesato ai Savoia. Mentre Alba e le Langhe erano entrate nella sfera di influenza sabauda già da quasi un secolo, Casale accetta l'imposizione, ma continua silenziosamente e sottilmente a rivendicare un ruolo indipendente. A questo fine, utilizza uno dei pochi mezzi possibili, la cultura, mantenendo i legami con l'arte e gli artisti lombardi, veneti ed emiliani, anziché "farsi dominare" dai modi e dalla moda piemontese, come invece avvenne nella vicina Alba. La mostra documenta questa lunga storia e anche la separazione dei destini delle due città a partire dal 1630, quando Alba venne annessa al Ducato di Savoia. Tra le opere più antiche, oltre a sculture e oreficerie (alcune di eccezionale importanza, come il Reliquiario della Santa Croce), la mostra propone dipinti del pittore Giovanni Martino Spanzotti, di Gandolfino da Roreto - artista astigiano formatosi sui modelli provenzali e lombardi - fino ad arrivare alla "maniera moderna" importata da Roma da Gaudenzio Ferrari. Originario del Marchesato è anche Guglielmo Caccia detto il Moncalvo, che, formatosi presso il pittore Ambrogio Oliva, anche lui presente in mostra, organizzerà una fiorente bottega in grado di diffondere per tutto il Piemonte e la vicina Lombardia una pittura "controriformata", dai modi semplici e accattivanti, che dominerà la produzione in quest'area tra fine Cinque e inizio Seicento. L'importanza delle novità artistiche caravaggesche è testimoniata dalla Madonna del Carmine del casalese Nicolò Musso e dalle opere del pittore Giovanni Claret; mentre la cultura più strettamente lombarda è presente con un dipinto di Stefano Danedi detto il Montalto e con la riscoperta di una piccola tela di Giovanni Battista Arduino, allievo del Morazzone. Due raffinati esempi del bolognese Franceschini e una tela del pittore del Centro Italia Giovanni Pirri, la cui opera resta ancora da indagare, testimoniano l' arrivo ad Alba, nel Settecento, di artisti esterni. A documentare le numerose presenze non locali che arricchiscono Casale nel Settecento vi sono, invece, il bolognese Ercole Graziani e il veronese Pietro Rotari, che poco dopo si sposterà a Dresda e a San Pietroburgo. La cultura legata alla corte sabauda, che si manifesta soprattutto nell'albese, è rappresentata, oltre che dalla Madonna del Rosario di Dufour, proveniente da Vezza d'Alba, dalla Via Crucis di Rapous e infine dal ritratto di Pio Vidua, nobile casalese divenuto ministro sabaudo durante la restaurazione. Lo "spettacolo entusiasmante" offerto dalle opere in mostra continua nel territorio, con la proposta di un itinerario tra castelli, borghi, santuari e conventi disseminati tra Langhe e Monferrato, tutti collegati alle vicende documentate dalle opere esposte nelle sale della Fondazione Ferrero. A far da cornice all'arte e alla storia, un territorio che proprio nei mesi della mostra esprime il meglio dei suoi profondi, antichi, vitali umori, con i forti sapori del tartufo e dei suoi formaggi e il profumo dei suoi grandi vini. Slow Food, associazione nata proprio da queste parti, è stata mobilitata per arricchire la visita alla mostra con consigli che, alla gioia per gli occhi, aggiungano le non meno importanti gioie per il palato. Orario:feriali 15-19; giovedì 15-23; sabato, domenica e festivi 10-19. Ingresso libero. Esclusivamente per le scuole e su prenotazione la mostra viene aperta al mattino (9-12,30) nei giorni feriali (dal lunedì al venerdì). Mostra promossa dalla Fondazione Ferrero e dalla Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico e Demoetnoantropologico per il Piemonte. Catalogo edito da: Editrice Artistica Piemontese, Savigliano. Per informazioni e prenotazioni: al numero 0173/295029 - Email: info@fondazioneferrero.It

“PROGETTO SARTRE ANNO II” SPETTACOLI, INCONTRI, FILM, INSTALLAZIONI
Milano, 10 novembre 2003 - Mentre continuano le repliche dello spettacolo “Il Diavolo E Il Buon Dio”, regia Annig Raimondi, produzione Teatro Arsenale ecco gli altri appuntamenti del progetto: lunedì 10 novembre - ore 18 , incontro dal titolo “Backstage di un progetto: Sartre e il teatro” per la sezione ‘Dietro le quinte’ alla Fnac di Milano, via Torino, con Paolo Bignamini, Carlo Grassi, per la direzione del Progetto Sartre , Annig Raimondi, regista e gli attori del progetto: Ruggero Dondi, Marino Campanaro, Maria Eugenia D’aquino, Riccardo Magherini, Vladimir Todisco Grande, Claudio Castrogiovanni. Verranno anche letti brani tratti dall’opera teatrale “Il diavolo e il buon Dio” Ingresso Libero. Al Forum della Fnac, via Torino, Milano, info: 02 720821. Www.fnac.it  martedì 11 novembre - ore 11 , seminario incontro coordinato dal prof. Paolo Gallerani dal titolo “La condizione della violenza: Il diavolo e il buon Dio di J.p. Sartre” all’Accademia di Brera, cattedra di scultura. Interverranno la direzione del progetto, la regista e gli attori dello spettacolo sartriano in scena al teatro Arsenale. Ingresso Libero. Aula di scultura 39 , via Brera 28, Milano info: gallerani.Scult@tiscali.it

LE MILLEUNO CENERENTOLE A SARMEDE
Milano, 10 novembre 2003 - Da almeno duemila anni i bambini dei quattro angoli del mondo si sono sentiti raccontare, in centinaia di lingue e versioni, la storia della scarpetta che cambiò la vita ad una dolce e sfortunata fanciulla, al suo bel principe e, probabilmente, all'intero regno, oltre che ad una matrigna senza cuore e a due sorellastre davvero egoistacce. Cam, Shel-sien, Vassilissa, Zezzolla, Pretty Woman, in arte Cenerentola. La sua storia la si raccontava già all'ombra delle piramidi ma anche nell'antica Cina, Russia o in Vietnam, nel mondo greco-romano e in quello arabo, via via fino alle versioni "ufficiali" di Perrault, dei fratelli Grimm e a, naturalmente, di Walt Disney o, per tutti gli adulti che dei bambini conservano la capacità di sognare, all'immagine di Julia Roberts. Era quindi d'obbligo che la Mostra Internazionale d'illustrazione per l'infanzia di Sarmede (aperta dal 25 ottobre al 21 dicembre), dopo l'omaggio riservato all'italianissimo Pinocchio, riservasse un pari tributo alla più universale tra le eroine delle fiabe, Cenerentola, appunto. Ad interpretarne la storia sono stati chiamati i "mostri sacri" dell'illustrazione mondiale ma anche le nuovissime generazioni di illustratori, quelli che proprio a Sarmede in questi anni si sono perfezionati grazie ai corsi di illustrazione per l'infanzia. In catalogo, a commentare le immagini, è stata invitata una quasi fata di oggi, Luciana Littizzetto che con Cenerentola avverte una forte identità: "Forse per via del piede. Io porto il 33 e mezzo. Come lei. Solo che al posto delle scarpine di cristallo (che a ben vedere non devono essere proprio morbidissime) porto le espadrillas di corda. Molto più comode. E anche meno difficili da perdere". Accanto all'omaggio a Cenerentola, la Xxi edizione della Mostra di Sarmede propone il meglio delle illustrazioni pubblicate nel mondo negli ultimi due anni. Ad essere esposte sono le tavole originali di 43 artisti di 21 Paesi. L'illustratore cui la mostra riserva una personale è, quest'anno, la slovena Marija Lucija Stupica, l'illustratrice celebre per saper offrire illustrazioni "affascinanti per il disegno di una precisione da filigrana, con le quali riesce a risuscitare un mondo che sembra del tutto scordato nel passato lontano ma che invece risulta essere un'interpretazione sensata di un tempo, nel quale l'individuo si sente ugualmente o forse anche più solo, con lo sguardo sempre più fissato nel ricco mondo dell'al di là della realtà quotidiana e della ragione cruda". A contenere, per la verità sempre più a stento, le tre ricchissime proposte espositive della Xxi Mostra Internazionale d'Illustrazione per l'Infanzia, è il Municipio di Sarmede, edificio che nel mondo degli illustratori viene definito come " la Cappella degli Scrovegni della fantasia". E questo perché anonime pareti e soffitti di androni ed uffici sono state "prese in consegna" da uno dei massimi illustratori viventi: Jozef Wilkon che, anno dopo anno, aggiunge nuove sezioni al suo capolavoro, trasformando una seriosa sede municipale in un regno della immaginazione e della fantasia dove per entrare nell'ufficio del Sindaco bisogna passare tra leoni ed elefanti e dove persino i lampadari si sono trasformati in animali perfettamente ambientati nella giungla o nelle profondità marine nelle quali continuano a lavorare - certamente con il sorriso - gli addetti all'anagrafe e all'Ici. Altri protagonisti del mondo dell'illustrazione, calamitati tra queste colline dalla magnetica personalità di Stepan Zavrel che qui aveva trovato rifugio, hanno lasciato il loro segno sulle pareti di molte case della zona, trasformando veramente Sarmede nel "Paese della fiaba". Persino la Comunità Europea ha riconosciuto questa unicità decretando un suo finanziamento per i percorsi "Luoghi di Fiaba" che, percorrendo le Prealpi trevigiane ai piedi del Gran Bosco del Consiglio, portano il visitatore a scoprire angoli di assoluta suggestione resi ancora più indimenticabili dagli affreschi, tutti rigorosamente dedicati alla interpretazione di fiabe o di antiche storie locali, realizzati dai maggiori illustratori di mezzo mondo. In questa straordinaria ambientazione, nel periodo della mostra, tornano le Fiere del Teatro (domenica 30 novembre e 7 dicembre 2003). Sono fantasmagoriche rievocazioni delle feste popolari dei secoli scorsi con gruppi di strada richiamati a Sarmede da tutta Europa. Il tutto in una dimensione molto vera, dove non è raro imbattersi in mangiafuoco, uomini sui trespoli, donne cannone, burattinai o incantatori di serpenti mischiarsi al pubblico per bere un buon brulè e sbocconcellare una saporosa pinza, accanto ad uno dei falò che riscaldano la piazze e le strade del paese. Affianca la Mostra Internazionale d'Illustrazione per l'Infanzia anche una mostra della collezione Bohem Press. Dall'inizio dell'attività, cioè circa 30 anni, la casa editrice Bohem Press a Zurigo raccoglie moderne illustrazioni per libri per bambini, principalmente - ma non esclusivamente - dei suoi stessi artisti (la qualità e la quantità di questa collezione sono ormai leggendarie). La raccolta è una delle migliori a livello mondiale e comprende anche serie complete e libri interi. In questa mostra è esposta una piccola parte della raccolta, partendo dal padre del manifesto polacco Jan Lenica, per passare a due suoi conterranei Jozef Wilkon e Michael Grejniec e al grande artista lituano Stasys Eidrigivicius che vive in Polonia, pubblica in tutto il mondo, famoso per i suoi manifesti per film, teatro, opera e che in Giappone ha un museo a lui dedicato. E poi ci sono le illustrazioni della sudafricana Fiona Moodie e quelle di Stepan Zavrel che è stato per lungo tempo il direttore artistico della casa editrice, nonché della Mostra di Illustrazione di Sarmede. Dopo la "prima" di Sarmede e la replica di Treviso (Casa dei Carraresi, in aprile) la Mostra , come le precedenti, prende le vie del mondo, riproposta in città italiane ed europee. Ogni edizione viaggia per anni, incantando ovunque un pubblico che - stando alle stime degli organizzatori - supera (per l'insieme delle edizioni in tutte le loro tappe) le duecentomila persone. Duecentomila bambini e adulti che con Sarmede hanno sognato, sorriso, pensato. Xxi Mostra Internazionale d'Illustrazione per l'Infanzia "Le immagini della fantasia". Sarmede (Tv), Sede municipale dal 25 ottobre al 21 dicembre. Orario: feriali dalle 9.00 alle 13.00, dalle 14.00 alle 16.00 e dalle 20.00 alle 21.30; festivi e prefestivi dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 21.30. La Mostra della Collezione Bohem Press è aperta presso il Museo Zavrel solo il sabato e la domenica; orario: 10.00-12.30 e 14.30-21.30. Ingresso libero. Infolink:  Http://www.tmn.it/sarmede/mostre.htm

A BRUXELLES "LE VILLE D'ITALIA" IN MOSTRA ALLE HALLES SAINT GÉRY
Milano, 10 novembre 2003 - Le "Ville d'Italia" sono protagoniste di una ampia esposizione allestita fino al 31 dicembre nelle Halles Saint Géry (Place Saint Géry) a Bruxelles. Qui sono presentate splendide immagini fotografiche, spesso d'autore, e altre testimonianze delle più belle residenze di campagna tra Quattrocento e Settecento, disseminate tra Veneto e Friuli, nella Campagna Romana e lungo la costa vesuviana del Golfo di Napoli. La mostra che le presenta al pubblico belga e internazionale è promossa dall'Istituto Regionale Ville Venete, per la Regione Veneto , dall'Istituto Regionale Ville Tuscolane, per la Regione Lazio , e dall'Ente per le Ville Vesuviane, per la Regione Campania. L'esposizione gode del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, delle tre Regioni e della collaborazione dell'E.n.i.t.. La presentazione a Bruxelles, in concomitanza con il Semestre Italiano, dei capolavori architettonici rappresentati dalle ville venete, tuscolane e vesuviane, non ha solo un contenuto turistico o di promozione culturale. L'intento delle tre istituzioni organizzatrici è, infatti, soprattutto quello di sollecitare, a livello comunitario, un concreto interesse nei confronti della tutela, conservazione e valorizzazione di un patrimonio immenso e straordinariamente importante: nei soli ambiti territoriali delle tre istituzioni, sono state censite più di 5 mila dimore di interesse storico ed artistico aventi caratteristiche di "Villa". La mostra di Bruxelles costituisce un ulteriore tassello di una rete di rapporti che sta diventando sempre più concreta tra le "Ville d'Italia" e le realtà che gestiscono o si occupano di beni monumentali analoghi nei diversi Paesi europei. Una rete che, come si è già verificato in Italia, possa stimolare il governo comunitario a riservare maggiori attenzioni e risorse a questo immenso, eccezionale tesoro le cui potenzialità sono, almeno in Italia, solo in parte valorizzate. Istituto Regionale Ville Venete, Istituto Regionale Ville Tuscolane e Ente per le Ville Vesuviane hanno, proprio per mettere insieme forze e strategie, sottoscritto poco più di un anno fa un apposito protocollo di intesa. L'accordo prevede una serie di interventi comuni a livello nazionale e comunitario per portare a conoscenza dell'opinione pubblica, dei governi regionali, di quello nazionale e europeo, l'urgenza di adottare soluzioni che consentano ai privati ed enti pubblici possessori di prestigiosi immobili storici di far fronte agli altissimi costi di restauro e di manutenzione attraverso strumenti di sostegno finanziario e fiscale. Proprio in questa direzione va anche l'idea di una mostra che portasse nel cuore del governo comunitario la conoscenza della straordinarietà delle "Ville d'Italia". Alla salvaguardia degli immobili va aggiunta l'esigenza di tutelare il contesto paesaggistico nel quale i Beni Culturali sono inseriti; su questo fronte, le tre istituzioni hanno deciso di attivarsi sia per stimolare una maggiore sensibilità collettiva sia perché vengano previsti e attivati precisi strumenti di salvaguardia urbanistica. Contestualmente alla salvaguardia deve procedere la valorizzazione. Solo una parte delle infinite potenzialità turistico/culturali di questi complessi monumentali è, sino ad oggi, realmente espressa.. Un passo avanti è rappresentato dalla creazione e promozione di iniziative comuni a livello regionale e comunitario finalizzate a far conoscere questi sistemi di Beni Culturali diffusi sul territorio.

IL TEMPO DEL SOGNO ARTE FIGURATIVA TRIBALE DEGLI ABORIGENI AUSTRALIANI FIRENZE, BIBLIOTECA COMUNALE CENTRALE, 10 NOVEMBRE – 8 DICEMBRE 2003
Firenze 10 Novembre 2003 - Secondo gli aborigeni australiani, la vita umana, animale e vegetale è parte di una vasta e immutabile rete di rapporti che risale al grande spirito ancestrale del Tempo del Sogno. Una dimensione mitologica che rivive tutt’oggi nelle manifestazioni spirituali, nelle cerimonie sacre, negli oggetti d’arte ispirati alla tradizione. Al Tempo del Sogno si richiama esplicitamente la mostra di Arte Figurativa Tribale degli Aborigeni Australiani presentata oggi a Firenze dall’Assessore alla Cultura Simone Siliani e dai due curatori, gli architetti Luca Faccenda e Marco Parri. Aperta al pubblico dal 10 novembre all’8 dicembre nel Complesso delle Oblate che ospita la Biblioteca Comunale Centrale (Via S. Egidio 21). La mostra ospita un’importante collezione di oltre 75 manufatti artistici contemporanei raccolta grazie al contributo dei principali musei d’Australia: boomerang, bastoni del vento (didjeridoos), graffiti, pittura del corpo e pittura del terreno che è forse la più tipica tra le forme espressive aborigene. Tra i principali autori, Djambu Barra Barra (Sambo), Ada Bird Petjarre, Paddy Fordham Wainburranga, Josie Petrick Kemarre, Gary Simon Jagamarra, Linda Syddick Napaltjarri, Wenten Rubuntja, Shirley Bray, Dorothy Napangardi, Walala Tjapaltjarri, Allan Kenpa e Nancy Naninurra. Artisti che in un mondo sempre più standardizzato e monoculturale fanno dell’arte tribale un solido baluardo della diversità Curata da Faccenda e Parri, specializzati in esposizioni d’arte, la mostra nasce grazie alla promozione del Comune di Firenze (Assessorato alla Cultura) e alla collaborazione di Trevi Trust – Lugano e di Ignesti, Firenze – Volkswagen Italia. Determinante, il sostegno di Dino Volpicelli, Ambasciatore d’Italia a Canberra dell’ambasciatore australiano a Roma, William Rory Macdonald Steele, e del suo addetto culturale Clelia March Doeve. Il percorso espositivo è articolato in quattro momenti: 1) Gli oggetti di rito: tra questi uno straordinario cestello rituale in corteccia di eucalipto con un’altrettanto rara pittura di “uomo venuto dallo spazio”. Boomerangs di vari tipi, dipinti, didjeridoos (I rami di eucalipto resi cavi dalle termiti) con i quali, come noto, gli sciamani producono particolari suoni rituali. 2) La pittura del corpo: al contrario che in Occidente e in Asia, l’arte aborigena è una pittura al femminile e gli autori più celebri sono donne. La tradizione, di cui le donne sono custodi, vuole che le pitture magiche che adornano il corpo durante i riti, vengano riprodotte su tela o su corteccia di eucalipto per tramandare alle generazioni future i disegni e i loro significati esoterici. 3) I graffitismi: prendendo spunto dai soggetti affrescati e graffiti sulle pareti delle grotte del Centro Nord del continente, gli aborigeni ripropongono essenzialmente figure di spiriti e animali dall’esclusivo significato esoterico. Gli “eletti” continuano a ispirarvisi per celebrare riti magici segreti. 4) La pittura del terreno: è il filone più diffuso dell’espressività aborigena. Per un complesso di etnie che non conoscono la scrittura, comunicare con le arti figurative è indispensabile per tramandare sia aspetti pratici del sapere (accia, ricerca di cibo o acqua), sia regole esoteriche (riti del fuoco o dell’iniziazione). Le tecniche dominanti sfruttano pigmenti naturali, trasferiti con mezzi rudimentali su superfici (di tela grezza o di corteccia d’albero) fino a ottenere, quasi incredibilmente, opere-capolavoro ormai contese dai più prestigiosi Musei del mondo. Si tratta essenzialmente di decodificare i segni lasciati sul terreno dagli stessi aborigeni e dalle loro prede, i cui percorsi si sovrappongono a vere e proprie mappe che individuano l’ubicazione delle grotte o le preziose sorgenti d’acqua. Si crea così un reticolo, espresso generalmente per punti di colore, espressione dei movimenti del nomade e della sua preda su un terreno comune.

IL SUPERMERCADO DE ARTE È ALLA SUA TERZA EDIZIONE ITALIANA
Milano, 10 novembre 2003 - Il Supermercado de Arte, una straordinaria avventura culturale nata in Spagna 20 anni fa, è arrivata alla sua terza edizione. Questo originale ed unico appuntamento con l'arte contemporanea, non solo permetterà ai visitatori di effettuare una vera e propria esperienza conoscitiva, ma creerà anche un'occasione di "shopping di qualità" per il Natale 2003. Dopo il successo delle scorse edizioni milanesi (1999 e 2000 con più di 10.000 visitatori ciascuna), quest'anno, in occasione del 20° anniversario spagnolo, il Supermercado de Arte si terrà a Milano dal 2 al 24 dicembre 2003 nuovamente presso lo Spazio Bigli, e a Roma, dal 28 novembre 2003 al 10 gennaio 2004 presso il Tempio di Dioniso. In ognuna delle location è previsto uno spazio dove saranno esposte le opere dei 70 artisti selezionati per un totale di 6.000 opere circa, e uno spazio dedicato alle "Gallerie" dove si troveranno opere di artisti più affermati di dimensioni diverse ed ad prezzo più elevato. Il Supermercado de Arte è un'idea innovativa, semplice e funzionale: ogni artista, accuratamente selezionato, sarà presente con circa 80 opere uniche di dimensione e prezzo differente (da Eur 96,00 a Eur 269,00), che instaureranno un "gioco di sguardi", una complicità e un contatto diretto tra artista e cliente/visitatore. Tutti gli stili e le tendenze artistiche saranno rappresentate: dal figurativo all'astratto, dal neo espressionismo alla nuova pop. Le opere in esposizione e in vendita sono tutte originali, non sono copie, non sono tirature limitate, né litografie, né serigrafie ma pezzi unici ed originali, tutti con firma e certificato di autenticità. Il visitatore percorrerà i diversi stand con un carrello o un cestello scegliendo con calma e precisione tra le 6.000 opere a disposizione. In questo modo il Supermercado de Arte realizza il suo primo obiettivo: avvicinare l'arte contemporanea al grande pubblico modificando il concetto di arte come l'esclusiva di un'élite. Il Supermercado de Arte promuove inoltre il collezionismo favorendo la conoscenza e il contatto diretto tra il pubblico e gli artisti presenti. In questa terza edizione il Supermercado de Arte ospiterà opere di giovani artisti esordienti, molti dei quali appena usciti dall'Accademia d'Arte e promettenti; tra gli altri Pino Boresta, Pierluigi Mattiuzzi, Montesol, Ceesepe (collaboratore di Pedro Almodovar). Negli spazi dedicati alle "Gallerie" saranno presenti a Roma Gino Marotta, Massimo Catalani, Giorgio Cavalieri, mentre a Milano esporranno: Pino Di Gennaro, Renato Galbusera, Maria Jannelli, Antonio Miano e Claudio Zanini.

MOSTRA "FRIDA KAHLO" SINO ALL'8 FEBBRAIO AL MUSEO DELLA PERMANENTE DI MILANO: EVENTI COLLATERALI DI GRANDE INTERESSE.- CONFERENZE E CONCERTO.
Milano, 10 novembre. In occasione della mostra di Frida Kahlo prodotta da Arthemisia, in collaborazione con il Centro Italiano per le Arti e la Cultura , in corso sino all'8 febbraio 2004 al Museo della Permanente di Milano, sono in programma una serie di eventi collaterali di grande interesse per il pubblico: Un vasto ciclo di conferenze su Frida e il Messico presso la sede della mostra; un affascinante concerto per Frida presso il Teatro Smeraldo. Le conferenze dal titolo "Frida Kahlo - Charlas Nocturnas" sono a cura di Alejandro Farfán (architetto messicano esperto sul tema) e si tengono al Museo della Permanente ogni martedì e giovedì da novembre sino al 5 febbraio 2004, alle ore 21.00, con partecipazione gratuita (compresa nel biglietto della mostra). Il concerto dal titolo "Alas Pa' Volar" con Angelica Ionatos (cantante greca di fama internazionale) è un concerto scenografico per una voce e cinque musicisti con regia di Omar Porras che va in scena lunedì 10 novembre 2003 alle ore 21.00 al Teatro Smeraldo. Programma Conferenze: Milano, Museo della Permanente, via Turati 34 Tutti i martedì e giovedì alle ore 21.00 "Frida Kahlo - Charlas Nocturnas" Ciclo di conferenze su Frida e il Messico di Alejandro Farfán 6/11/03 Le culture del Anáhuac e Mesoamerica; 11/11/03 Le opere di Frida; 13/11/03 Gli Aztechi; 18/11/03 La fotografia e Frida; 20/11/03 I Mayas; 25/11/03 Frida e la politica; 27/11/03 Zone archeologiche del Messico (Teotihuacán, Monte Albán, Mitla, Palenque, Chichén Itzá); 2/12/03 Frida e Diego. Un amore sconvolgente; 4/12/03 Tradizioni messicane; 9/12/03 Frida e i personaggi della sua vita (Tina Modotti, Trotsky, Breton); 11/12/03 Messico da nord a sud; 16/11/03 Il muralismo in Messico (Rivera, Siqueiros, Orozco); 18/12/03 Messico paese di artisti. Le manifestazioni artistiche del paese; 23/12/03 Muralisti e rivoluzione messicana; 30/12/03 Città del Messico, la città di Frida; 1/01/04 Leggende messicane - Mercati tradizionali; 6/01/04 La provincia messicana, altro amore di Frida; 8/01/04 La musica e la danza in Messico; 13/01/04 Il film di Frida, quanto ha di autentico; 15/01/04 Il cinema messicano; 20/01/04 La nuova scuola pittorica del Messico; 22/01/04 Oaxaca, tierra de arte; 3/02/04 Conclusioni su Frida; 5/02/04 Conclusioni sul Messico. Conferenze speciali: La fiesta del Día de Muertos (con la ricostruzione in mostra del tipico altare messicano per i morti, realizzato per Frida) Domenica 16 novembre 2003, ore 17.00; Las tradicionales posadas mexicanas Domenica 14 dicembre 2003, ore 17.00; Le feste nazionali del Messico Domenica 18 gennaio 2004, ore 17.00.  

NUOVA TAPPA MILANESE PER “W.E.B.”, LA SPUMEGGIANTE INIZIATIVA DELLA BERLUCCHI
Milano 10 novembre 2003 - Dopo il successo riscosso dai precedenti appuntamenti meneghini, lunedì sera, 10 novembre, a partire dalle 19.00, torna a Milano il “Wine Educational Berlucchi”, un vero e prorpio corso di degustazione, della durata di un paio d’ore, per scoprire tutti i segreti dello spumante Metodo Classico, dalla vigna alla flûte. L’appuntamento è presso il Wine Bar Sempione 42, in Corso Sempione 42. “L’idea dei W.e.b. – dichiara Paolo Ziliani, responsabile commerciale e marketing dell’azienda franciacortina – nasce dal desiderio di avvicinare il pubblico dei giovani al consumo dello spumante di qualità. Vogliamo promuovere Berlucchi a tutto pasto spiegando che la maggiore corposità, struttura, complessità e longevità delle nostre Cuvée è frutto delle grandi innovazioni effettuate negli ultimi anni: nei vigneti, nella vinificazione, nella cura e nella selezione delle uve che le compongono”. Approccio culturale allo spumante Metodo Classico, dalla produzione al servizio agli abbinamenti, ma anche momento di convivialità, i Wine Educational Berlucchi sono degustazioni della durata di due ore, guidate da un Wine Educator, che vedono protagoniste le quattro Cuvée Imperiali di casa Berlucchi: la fragranza e vivacità del Brut, grande classico della maison, la vinosità e morbidezza del Max Rosè, la struttura e l’equilibrio del Millesimato 1997 e l’eleganza del Cellarius Riserva Speciale. Le spumeggianti bollicine sono proposte in abbinamento alla migliore produzione italiana di salumi e formaggi, accuratamente selezionati dalla Berlucchi: il Lardo di Colonnata dell’Associazione Tutela del Lardo di Colonnata, il Culatello di Zibello Dop del Consorzio del Culatello di Zibello, il Bagoss della Cooperativa Valle di Bagolino ed il Caciocavallo Podolico Vetus. Il W.e.b. Di Milano è uno dei trenta in programma nei prossimi mesi nei migliori locali della Penisola e sarà tenuto dal Wine Educator Egidio Fusco. Ai Wine Educational Berlucchi l’azienda ha deciso di dedicare anche un sito internet, www.Web-berlucchi.it, dove è possibile trovare un calendario completo in continuo aggiornamento dei singoli appuntamenti, tutte le informazioni relative agli spumanti, ai prodotti degustati ed i profili dei Wine Educator. La quota di partecipazione è di 10 €. I posti sono limitati e pertanto è indispensabile la prenotazione, telefonando allo 02.317849

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