NOTIZIARIO
MARKETPRESS
NEWS
di
LUNEDI'
10 NOVEMBRE 2003
pagina 4
VUOI PUBBLICIZZARE
LA TUA AZIENDA SU QUESTO SPAZIO
A SOLI 200 €
AL MESE ?
TELEFONATECI ALLO
02 48 95 07 34 |
|
CON UN APPELLO
DELL'ULTIMA ORA, GLI SCIENZIATI CHIEDONO ALL'ONU DI FERMARE IL DIVIETO DELLA
CLONAZIONE TERAPEUTICA
Bruxelles, 10 novembre 2003 - Il 5 novembre, alla vigilia del voto delle
Nazioni Unite sul proposto divieto della clonazione umana, un gruppo di
eminenti scienziati esperti in cellule staminali ha rivolto un ultimo
appello all'Assemblea generale dell'Onu affinché la clonazione umana a
scopo terapeutico non sia dichiarata illegale. Il divieto totale della
clonazione umana a scopo riproduttivo e terapeutico è stato proposto dal
Costa Rica, con l'appoggio degli Stati Uniti. Tuttavia, l'Istituto per una
politica sulla clonazione umana (Hcpi) ha mobilitato alcuni fra i più
illustri scienziati al mondo, allo scopo di appoggiare una proposta di
compromesso del Belgio che incoraggia gli Stati membri a proibire la
clonazione riproduttiva, ma non il trasferimento del nucleo delle cellule
somatiche (clonazione terapeutica). Secondo il direttore dello Hcpi, Bernard
Siegel, "è estremamente importante riconoscere la differenza fra
clonazione riproduttiva e clonazione terapeutica. L'opinione scientifica
internazionale specializzata in materia sostiene la clonazione delle cellule
staminali a fini terapeutici". Siegel prosegue affermando che
rinunciare al proseguimento delle ricerche sulle tecniche di clonazione
terapeutica "equivarrebbe a voltare le spalle ad uno dei progressi
medici potenzialmente più importanti del nostro tempo e, così facendo, si
distruggerebbe la speranza di conoscere e curare molte malattie e affezioni
mortali". Fra i sostenitori della posizione dello Hcpi figurano il
dott. Ian Wilmut, lo scienziato del Roslin Institute che ha clonato la
pecora Dolly, e il giudice srilankese del Tribunale internazionale,
Christopher Weeramantry, attualmente in pensione. Lo Hcpi intende esprimere
la propria disapprovazione nei confronti della clonazione umana a scopo
riproduttivo e sostiene un'iniziativa del Tribunale internazionale volta a
definire tale pratica un crimine contro l'umanità. "Dichiarare la
clonazione umana a scopo riproduttivo un crimine contro l'umanità
solleciterà tutti gli Stati membri a reprimere queste attività [e] fungerà
da deterrente a lungo termine", ha concluso Siegel. Infolink: http://www.Clonelaw.org/
MEDICINA DI LABORATORIO:
SIRCHIA AL SUPER VERTICE DELLE ASSOCIAZIONI SCIENTIFICHE ITALIANE
Milano 10 novembre 2003 – Il ministro della salute Girolamo Sirchia aprirà
oggi a Milano il super vertice della medicina di laboratorio italiana,
la Conferenza Professionale
in programma al Centro Congressi Museo dei Navigli (via S. Marco 40, ore
15,30 – 19. Martedì ore 9 – 13). Il tema: “La medicina di laboratorio
in Italia: come disegnare il futuro”. Protagonisti della Conferenza, in
particolare, i vertici di tutte le associazioni scientifiche degli
specialisti di laboratorio: Mario Plebani, presidente Sibioc (biochimici
chimici), Giuseppe Aprili, presidente della Simti (trasfusionisti), Pier
Angelo Bonini, del comitato scientifico Cefar, Piero Cappelletti, presidente
Simel (medicina di laboratori), Enrico De Simone, presidente Aipac
(patologi), Enrico Magliano, presidente Amcli (microbiologi clinici),
Vittorio Ninfo, presidente Siapec (anatomopatologi), e Gian Stefano
Sciorelli, presidente Fismelab,
la Federazione
italiana medicina di laboratorio che associa tutte le società meno
la Simel. Cinque
gli obiettivi che
la Conferenza
intende definire: 1) le principali linee di evoluzione della medicina di
laboratorio nel suo insieme e nelle singole subdiscipline. 2) i modelli
organizzativi attraverso i quali si concretizzerà il cambiamento della
medicina di laboratorio in Italia. 3) le nuove responsabilità della
dirigenza ed i rapporti fra le figure professionali in uno scenario che
cambia. 4) le modalità attraverso le quali i dati di laboratorio possano
divenire ancor più informazioni essenziali nel processo
diagnostico-terapeutico. 5) un nuovo rapporto fra costi, organizzazione e
qualità dei servizi.
La Conferenza Professionale
è organizzata da Biomedia con la collaborazione di Roche Diagnostics.
ACCORDO ITALIA-USA:
SCAMBIO DI CERVELLI E CENTRALE OPERATIVA EMERGENZE INFETTIVE
Roma, 10 novembre 2003 - Il Ministro della Salute Girolamo Sirchia ha
incontrato oggi a Berlino il sottosegretario di stato alla Sanità degli
Stati Uniti Tommy G. Thompson. L’incontro è stato l’occasione per fare
il punto sullo stato di sviluppo e rilancio dell’accordo Italia-usa,
sviluppato nell’aprile scorso a Roma, nel settore della salute e delle
scienze mediche con specifico riferimento all’oncologia alle malattie rare
e al bioterrorismo. Su proposta del Ministro Sirchia è stato concordato
l’avvio, a partire dall’inizio dell’anno prossimo, di attività di
scambio di giovani ricercatori tra Istituti Scientifici italiani e
statunitensi per periodi da tre mesi a un anno. Nel corso della riunione
prevista a Roma nel febbraio 2004 avrà luogo l’incontro di tutti gli
esperti dei due paesi che partecipano alle attività scientifiche finanziate
attraverso un recente provvedimento del Ministro Sirchia e su base
paritetica anche dagli Stati Uniti. L’incontro di Berlino ha anche
permesso di porre le fondamenta per una collaborazione operativa contro le
emergenze infettive con la realizzazione di una centrale operativa presso il
Ministero della Salute collegata con la corrispondente unità del
Dipartimento della Sanità di Washington. Accordi sono stati anche assunti
al fine di rendere compatibili sistemi di telecomunicazioni. Il Ministro
Sirchia ha infine espresso al sottosegretario Thompson la propria
preoccupazione per la annunciata volontà dell’ azienda farmaceutica
Pfizer di disimpegnarsi dagli investimenti sul centro di ricerca di Nerviano.
Il sottosegretario Thompson ha condiviso la preoccupazione e ha proposto un
incontro a tre tra il presidente della Pfizer lo stesso Thomposon ed il
Ministro Sirchia da tenersi a breve a Washington. Il Ministro Sirchia ha
anche manifestato al sottosegretario Thompson il suo compiacimento per
l’azione svolta nei confronti dell’azienda Genzyme che ha fornito il
farmaco contro la glicogenosi di tipo 2 ad altri bambini italiani.
NOVARTIS PHARMA AG FIRMA
UN ACCORDO DI LICENZA CON SIGMA-TAU PER L'ANTITUMORALE GIMATECAN
L’INIBITORE ORALE DELLA TOPOISOMERASI I, ATTUALMENTE IN FASE II,
AMPLIA ULTERIORMENTE L’INNOVATIVA PIPELINE DI NOVARTIS IN ONCOLOGIA.
Basilea - Origgio , 10 novembre 2003 - Novartis Pharma Ag ha firmato un
accordo con Sigma-tau per i diritti di sviluppo e commercializzazione di
Gimatecan, un inibitore orale della topoisomerasi I di nuova generazione,
attualmente in fase Ii di sviluppo clinico, per il trattamento di tumori
solidi. I dati preclinici sono stati positivi e i risultati delle prime fasi
di sperimentazione clinica hanno dimostrato un buon profilo di tollerabilità,
con effetti collaterali ridotti, come la diarrea, che possono limitare
l’uso di un dosaggio efficace come per altri farmaci citotossici. Studi di
fase Ii sono in corso in molti tumori. Il farmaco, somministrato per via
orale, ha la potenzialità di alleviare al paziente il carico della
malattia. Gli inibitori della topoisomerasi I sono un’importante classe di
farmaci citotossici utilizzati nella terapia antitumorale, che impediscono
la divisione delle cellule tumorali, grazie allinibizione dell’enzima
responsabile della replicazione del Dna. Novartis avrà i diritti di
esclusiva su Gimatecan a livello mondiale e di semi-esclusiva in Italia. In
base allaccordo, Sigma-tau riceverà un pagamento alla firma, successivi
pagamenti secondo il piano di sviluppo del prodotto e royalties sulle
vendite nette a livello mondiale. ”I farmaci citotossici rimangono un
pilastro nella terapia antitumorale ” ha dichiarato Thomas Ebeling, Ceo di
Novartis Pharma Ag. ”Cè un forte bisogno terapeutico tuttora
insoddisfatto di nuovi farmaci appartenenti a questa classe, che siano più
efficaci, di più facile somministrazione e meglio tollerati. I dati
preliminari di Gimatecan ci danno l’opportunità di applicare tutta la
nostra esperienza nello sviluppo e nella commercializzazione di farmaci per
rispondere a questo bisogno e per migliorare la vita delle persone affette
da tumore.” ”Questo accordo dimostra ancora una volta la grande
considerazione che Novartis ha verso l’Italia, non solo come importante
mercato, ma anche come Paese che genera innovazione e tecnologia, e guarda
con interesse all’opportunità di collaborare con aziende nazionali con
capacità e competenze, come Sigma-tau ha commentato Giacomo Di Nepi,
Amministratore delegato di Novartis in Italia. Claudio Cavazza, Presidente
di Sigma-tau, ha affermato: ”Abbiamo investito in modo significativo in
innovazione, in ricerca & sviluppo e siamo molto gratificati nel vedere
che il primo prodotto oncologico frutto della nostra ricerca viene ritenuto
così interessante e promettente da essere l’oggetto di questo importante
accordo con Novartis, azienda leader nel settore oncologico, a livello
internazionale. Questo accordo conferma le nostre scelte strategiche ed è
una valida premessa per lo sviluppo futuro di Gimatecan.”
THINPREP PAP TEST, IL
NUOVO SISTEMA DIAGNOSTICO INDICATO PER LO SCREENING DELLE CELLULE ATIPICHE
DEL CERVICO-CARCINOMA E DEI SUOI PRECURSORI
Milano, 10 novembre 2003 - In Italia vengono diagnosticati all'anno circa
3.800 nuovi casi di cervico-carcinoma con una mortalità annuale pari a
circa 1.800 donne. Il cervico-carcinoma è un tumore epiteliale maligno che
colpisce il collo dell'utero. Questa forma di tumore, se diagnosticata nelle
sue fasi iniziali, è guaribile. Per questo motivo l'individuazione
tempestiva delle donne a rischio tramite un esame ad hoc è di fondamentale
importanza per rilevare possibili lesioni precancerose e intervenire di
conseguenza. "Non c'è dubbio - afferma Sergio Pecorelli, Cattedra di
Ginecologia Oncologica, Università degli Studi di Brescia - che il dato di
circa 25.000 nuovi casi all'anno di cervico-carcinoma nei 15 Paesi
dell'Unione Europea, nonché dei 3.800 casi in Italia, rappresenta un
fenomeno tanto assurdo quanto preoccupante. Il cervico-carcinoma, di cui
ormai conosciamo tutto in termini epidemiologici, di fattori di rischio e di
possibilità di prevenzione, sia secondaria che primaria, dovrebbe e
potrebbe essere eradicato nei Paesi occidentali, Italia compresa, se solo si
attuassero le norme preventive conosciute ormai da decenni. L'approvazione
del programma di prevenzione oncologica in Europa, fermamente voluto dalla
Presidenza Italiana, può rappresentare l'avvio di misure concrete per
l'attuazione degli screening di popolazione in Italia." Secondo le
stime della Commissione Oncologica Nazionale, in Italia il miglioramento
della qualità degli screening potrebbe evitare 1.500-2.000 morti l'anno.
Attualmente, prelievi inadeguati, insieme ad interpretazioni diagnostiche
errate e a difetti di metodologia dei programmi di screening sono causa di
dati di incidenza e mortalità ancora troppo elevati. "Il mondo
scientifico punta oggi ad elevare la qualità degli screening così da
ottenere migliori risultati diagnostici - afferma Gaetano Nardo,
Responsabile Centro di Riferimento Regionale per
la Promozione
e il Controllo di Qualità in Colposcopia e del Trattamento delle Lesioni
Screen Detected, Verona - Negli ultimi anni è stata introdotta una tecnica
innovativa, la citologia su strato sottile, il Thinprep Pap Test, con lo
scopo di ridurre i limiti dello striscio convenzionale e gli errori di
campionamento ad esso correlati." L'esame citologico su strato sottile
ha infatti dimostrato una superiore sensibilità diagnostica rispetto al Pap
test convenzionale. Tale sensibilità consente di ottenere risultati
diagnostici molto più soddisfacenti, una riduzione dei falsi negativi e
soprattutto permette di individuare oltre il doppio delle lesioni squamose
intraepiteliali, precursori del cervivo-carcinoma. "L'adozione del
Thinprep Pap Test in Veneto in occasione dello screening organizzato -
aggiunge Gaetano Nardo - ha avuto lo scopo di valutare, su un campione di
oltre 12.000 casi, l'accuratezza diagnostica di questa metodica. I risultati
ottenuti con questo sistema di screening hanno evidenziato, rispetto alla
metodica classica, una triplicazione di diagnosi di lesioni di basso grado (Lsil)
e una riduzione dell'85% di campioni insoddisfacenti. Quest'ultimo aspetto
non è da trascurare poiché incide positivamente sui costi della sanità
pubblica evitando un ulteriore riesame delle pazienti." La metodica
Thinprep Pap Test è attualmente adottata dai laboratori di Anatomia
Patologica Ospedalieri di molte regioni italiane oltre che da alcuni
laboratori privati. Ad oggi i centri sono circa 100 e sono dislocati su
quasi tutto il territorio nazionale. Il prelievo del campione ginecologico
da parte del clinico avviene utilizzando gli appositi dispositivi (spatola
in plastica e Cytobrush) che, invece di essere strisciati su un vetrino da
microscopio, vengono immersi e risciacquati in una fiala pre-riempita con
una soluzione (Preservcyt). Il campione Thinprep viene poi inserito
all'interno di un processore, dove è sottoposto alle fasi di dispersione,
raccolta e trasferimento. Tale processo permette di separare le cellule dai
detriti non diagnostici (sangue, muco, etc.) creando un campione
rappresentativo, chiaro, uniforme e riproducibile. Il Thinprep permette
inoltre di effettuare altri test (ad es. Test per Hpv) riutilizzando la
stessa fiala, senza dover richiamare la paziente per un ulteriore prelievo.
PHILIPS E EPIC SI ALLEANO
PER FORNIRE SOLUZIONI IT PROFESSIONALI INTEGRATE NEL CAMPO DEL MONITORAGGIO
E DELL’IMAGING MEDICALE L’ACCORDO MIRA AD ELIMINARE GLI OSTACOLI E
RAGGIUNGERE
LA MASSIMA QUALITÀ
NELLA CURA DEL PAZIENTE, FORNENDO UN FLUSSO CONTINUO DI INFORMAZIONI PER
L’HEALTHCARE DIGITALE
Milano, 10 novembre 2003 - Royal Philips Electronics e Epic Systems
Corporation hanno siglato un accordo per fornire software professionali,
soluzioni It per l’imaging e il monitoraggio medicale, che renderanno
sempre disponibili in modo integrato le informazioni sui singoli pazienti.
Questo accordo unisce l’esperienza di Epic nei sistemi di informazione
medicale professionali focalizzati sul paziente con l’esperienza di
Philips nel campo dell’imaging medicale, nelle soluzioni Pacs e nella
tecnologia di monitoraggio del paziente. Gli sforzi congiunti delle due
aziende permetteranno la comunicazione tra i dispositivi medici e il
software professionale in tutti i reparti, mettendo a disposizione le
informazioni sul paziente nel luogo in cui vengono prestate le cure e
comportando così una migliore qualità delle prestazioni mediche. Tutto ciò
comporterà inoltre un processo unico per effettuare ordini e somministrare
farmaci, riducendo così le possibilità di errore. La gestione complessiva
di un paziente dalla diagnosi alla terapia sarà effettuata attraverso un
unico database, disponibile in ogni momento durante la cura del paziente.
Epic continuerà a fornire in modo esclusivo soluzioni medicali It al suo
mercato tradizionale, composto da grandi strutture ospedaliere e cliniche,
centri di ricerca medica e centri di cura per bambini. Philips
commercializzerà le soluzioni medicali It, dotate del software Epic, come
parte della propria famiglia di prodotti Vequion. L’accordo permetterà ad
entrambe le aziende di continuare a sviluppare e supportare le interfacce
basate su standard aperti con altri fornitori, per soddisfare al meglio le
necessità dei propri clienti. “Questo accordo porta l’integrazione
medica a un livello più alto e rappresenta un passo logico nella strategia
di Epic”, ha dichiarato Judith R. Faulkner, Presidente e Ceo di Epic.
“Eliminando le barriere tra monitoraggio, diagnostica per immagini e
information technology, saremo in grado di offrire sistemi che garantiscono
una migliore cura del paziente e una maggiore semplicità dei processi.
Servire organizzazioni di tipo medico al di fuori del nostro mercato
tradizionale era un nostro obiettivo, siamo felici che ora ciò sia
possibile.” “I nostri clienti non cercano semplicemente nuove tecnologie
ma soluzioni It che rendano possibile condividere le informazioni sul
paziente in modo coerente in tutta la struttura ospedaliera”, ha
dichiarato Jouko Karvinen, Presidente e Ceo di Philips Medical Systems.
“Siamo felici di poter integrare nel nostro portfolio di soluzioni Vequion
la nuova versione del software Epic, riconosciuto come il leader nel
settore. Questo permetterà di offrire a molti ospedali e cliniche in tutto
il mondo una soluzione Philips completa e solida.” Le soluzioni Philips e
Epic sono utilizzate nelle principali strutture medicali di tutto il mondo,
tra cui
la Cleveland Clinic
Foundation in Ohio e il Geisinger Health System in Pennsylvania. “La
partnership tra le due aziende rappresenta realmente una opportunità per
migliorare la qualità complessiva della medicina clinica perché fornirà
ai medici le informazioni sui pazienti quando ne hanno bisogno e dove ne
hanno bisogno. In questo modo gli specialisti di vari reparti potranno
sempre comunicare con i loro colleghi in tutta la struttura”, ha
dichiarato Martin Harris, Cio della Cleveland Clinic Foundation. “Grazie
al posizionamento di Philips, il software Epic, caratterizzato da
un’elevata qualità, potrà raggiungere una serie di organizzazioni di
piccole e medie dimensioni”, ha dichiarato Frank Richards, Cio di
Geisinger Health System. “Questo contribuirà ad ampliare l’adozione di
soluzioni di Electronic Medical Record, che rappresentano strumenti
importanti per promuovere la sicurezza del paziente”. Le prime soluzioni
integrate saranno disponibili alla fine del 2004.
FUMO: CLAMOROSA SENTENZA
DEL TRIBUNALE DI ROMA ORDINATA
LA CTU PER
FISSARE I PUNTI DI INVALIDITA’ DI UNA DONNA AMMALATASI DI CANCRO PER IL
FUMO DEI SUOI COLLEGHI
Roma, 10 novembre 2003 - Nuova vittoria in campo giudiziario per i non
fumatori. Il Tribunale di Roma, infatti, (Dott. Ssa Giuseppina Vetritto), ha
ordinato oggi
la Ctu
(Consulenza Tecnica d’Ufficio) per fissare i punti di invalidità
permanente di una donna ammalatasi di cancro a causa del fumo passivo dei
colleghi con cui era costretta a lavorare. Questa la vicenda: M. S. , non
fumatrice, dipendente romana della Pubblica Amministrazione, è stata
costretta a lavorare per 7 lunghi anni a stretto contatto con colleghi
fumatori. Convivenza con colleghi e fumo che ha provocato nella signora
l’insorgenza di un tumore ai polmoni, male che l’ha costretta a subire
operazioni chirurgiche e sottoporsi a cure mediche pesantissime. Subendo
disagi e danni enormi. La signora si è allora rivolta al Codacons è ha
intentato causa contro
la P. A.
Affinchè le venga riconosciuto un equo risarcimento dei danni subiti. La
donna, assistita dall’Avv. Carlo Rienzi, è riuscita prima a farsi
riconoscere una causa di servizio da parte dell’amministrazione per cui
lavorava, e ora ha ottenuto la nomina di una Ctu che, come stabilito dal
Tribunale, dovrà “accertare la misura percentuale dell’invalidità
permanente derivata a M. S. Dalle patologie documentate in atti”. Il
Tribunale ha quindi riconosciuto per la prima volta il danno da fumo passivo
di una lavoratrice ammalatasi a causa del fumo dei colleghi e ha disposto
una perizia per stabilire la cifra da assegnare come risarcimento.
SEMINARIO DI
AGGIORNAMENTO SU: “
LA MEDICINA TRADIZIONALE
DELLA MONGOLIA”
Empoli, 10 novembre 2003 – Il seminario si svolgerà presso il Convento
degli Agostiniani via dei Neri di Empoli il giorno 24 novembre. Il programma
prevede il seguente svolgimento: 09,00 – Registrazione ed Apertura del
Convegno; 09.30 Introduzione ai lavori Modera: Antonio Raschi, Cnr –
Ibimet, Firenze; 09.40 Le "altre medicine" nella storia Donatella
Lippi, Università di Firenze; 10.00 “Attualità della Medicina
Tradizionale Mongola” Khamba Lama Damdinsuren Natsagdorj Rettore Istituto
di Med. Trad. Mongola Otoch-manramba; 11.30 “La ricerca applicata alle
medicine tradizionali” Gioacchino Calapai Ist. Farmacologia, Università
di Messina ; 11.50 “Piante medicinali mongole nella fitoterapia
occidentale” Fabio Firenzuoli Centro di Medicina Naturale, Ospedale di
Empoli; 12.10 “Problematiche della coltivazione delle piante officinali”
Luciana Angelini Dip. Di Agronomia e gestione dell’agroecosistema,
Università di Pisa. 12.30 Discussione Iscrizione Gratuita, Obbligatoria e
Riservata Ai Primi 100 Iscritti. Infolink: www.Naturamedica.net
PREMIATA
LA CHIMICA CHE
FA INNOVAZIONE CONSEGNATI PER
LA PRIMA VOLTA
, IN OCCASIONE DI RICH-MAC 2003, I PREMI “
LA CHIMICA E
L’INDUSTRIA – RICH-MAC” A QUATTRO TECNOLOGIE CHIMICHE INNOVATIVE, IN
MEMORIA DI GIULIO NATTA NEL CENTENARIO DELLA NASCITA
Milano, 10 novembre
2003. In
occasione del seminario inaugurale di Rich-mac 2003 (Rassegna Internazionale
della Chimica e delle Apparecchiature Chimiche e per Analisi, Ricerca,
Controlli e Biotecnologie) in programma per il 25 novembre in Fiera Milano
verrà attribuito per la prima volta il premio “La chimica e l’industria
- Rich-mac” dedicato a Giulio Natta, l'unico italiano a ricevere il premio
Nobel per la chimica, di cui quest’anno ricorre il centenario dalla
nascita. Il riconoscimento, consegnato nel corso del seminario La chimica
per l’innovazione sostenibile, organizzato dalla Fast, premia quattro
aziende che hanno sviluppato prodotti e processi innovativi e hanno
introdotto significative innovazioni nel settore della depurazione
ambientale e nel campo emergente delle nanotecnologie. Basell (prima come
Montecatini, poi come Montedison e Montell), a Ferrara, da più di quaranta
anni, ha continuato ad innovare il processo di produzione del polipropilene,
portando sul mercato un prodotto con sempre migliori e diversificate
proprietà, aumentandone così sempre di più i settori di utilizzo.
L’ultimo processo, lo Spherizone, è stato recentemente realizzato a
Brindisi. Lonza, a Bergamo, da trent’anni ha continuato a migliorare il
processo di produzione di anidride maleica da n- butano, con una serie
continua di innovazioni sulle diverse fasi di ottenimento del catalizzatore,
aumentandone la resa, la produttività e la selettività nel prodotto. I
diversi catalizzatori migliorati nel corso degli anni sono stati poi tutti
utilizzati nell’impianto di Ravenna, il più grosso impianto a letto
fluido al mondo. Colorobbia ha portato sul mercato un nuovo processo di
produzione nanotecnologica di polveri applicabili al settore ceramico, a
quello dei pigmenti e del farmaceutico.
La Radici
ha messo a punto un sistema catalitico di abbattimento di N2o, gas ad
effetto serra, sottoprodotto dei processi di ossidazione con acido nitrico
di cicloesanone ad acido adipico. Un prepilota è già stato realizzato ed
è in costruzione un impianto pilota industriale preso lo stabilimento di
Novara. Tutte e quattro le innovazioni sono state coperte da un lunga serie
di brevetti e la storia di queste innovazioni sono riportate su questo
numero della rivista, ad eccezione di quella della Lonza che sarà
pubblicata in un prossimo numero. Maggiori informazioni sul seminario di
apertura di Rich-mac 2003 e sull’intera manifestazione sono disponibili
all’indirizzo www.Richmac.it oppure nella sezione appositamente dedicata
del portale www.Ilb2b.it
SOLUZIONI A VALORE
AGGIUNTO PER IL SETTORE FOOD SERVICE: QUINTO EVENTO SPECIALE CRYOVAC A
PACKFORUM
Parigi, 10 novembre 2003 - Packforum, il centro permanente di consulenza
Cryovac Europe-parigi, ha lo scopo istituzionale di presentare ai
responsabili del packaging soluzioni ottimali in materia di confezionamento.
Il quinto incontro è stato interamente dedicato al settore Food Service. 84
operatori del settore hanno seguito una serie di workshop nonché
dimostrazioni dal vivo dei più avanzati sistemi di confezionamento. È
stato inoltre tenuto un seminario di approfondimento nel corso del quale
hanno preso la parola 10 relatori di società leader europee ed americane. I
39 partecipanti iscritti al seminario rappresentavano 35 società del
settore Food Service di 13 paesi europei. Tendenze e dinamiche di mercato Il
settore Food Service europeo fa registrare una crescita estremamente rapida.
Nella sola Gran Bretagna, il 28% dei pasti viene consumato fuori casa e la
percentuale è destinata a raggiungere il 59% entro il 2020. Da un punto di
vista economico, la quota di mercato è perfino più ampia perché
corrisponde al 30% di ciò che i consumatori spendono in cibi e bevande. Su
scala europea, il numero complessivo dei pasti consumati ogni anno è di 606
miliardi di cui 305 miliardi preparati e distribuiti dal settore Food
Service. L’industria europea del Food Service è il terzo mercato mondiale
dopo l’Asia (densità della popolazione) e il Nord-america (frequenza dei
pasti consumati fuori casa). Il settore ha subito un declino dal punto di
vista del fatturato, causato dal ripiego dei consumatori su canali di
distribuzione a basso costo; la crescita si concentra attualmente sui punti
di vendita fast food, le tavole calde, i ristoranti takeaway e quelli che
effettuano consegne a domicilio. La crescita del Food Service è stata
favorita da molti fattori, principalmente di tipo sociologico: crescente
numero di famiglie poco numerose con entrambi i genitori che lavorano,
single con reddito elevato e invecchiamento della popolazione; in tutti i
casi i consumatori cercano soluzioni gastronomiche più pratiche e meno
impegnative. Stanno inoltre cambiando le abitudini e i comportamenti:
ricerca di alimentazione sana e maggiori preoccupazioni ambientali, nuovi
modelli di vita e preferenze per i cibi etnici. In generale, il settore
alimentare è confrontato con i problemi della commercializzazione,
dell’identificazione dei marchi, della praticità e della logistica, della
funzionalità e della sicurezza dei cibi. La crescita viene ostacolata dalla
necessità di reperire personale con più specializzazioni e di garantirsene
la collaborazione a lungo termine. Stando a recenti sondaggi i consumatori
stanno abbandonando i modelli tradizionali e il loro comportamento diviene
meno prevedibile. I dieci criteri principali che concorrono alla scelta di
un punto vendita sembrerebbero essere: il fattore sorpresa, la rapidità, la
freschezza degli articoli, la sicurezza, le variazioni dell’offerta, i
locali di vendita, l’accoglienza, il senso di responsabilità, la
gentilezza e il rapporto qualità/prezzo. Alla domanda quali siano gli
alimenti più ricercati, un terzo dei consumatori risponde: cibi sani,
leggeri e facili da preparare. In questo contesto, il settore Food Service
sta cambiando e si orienta sempre più alle preferenze dei consumatori. Jo
Hillaert, International Food Consultants, Belgio, afferma:
“L’identificazione dei marchi è la risposta a uno stile di vita più
dinamico e concitato. La chiave del successo sta nel fattore sorpresa,
nell’accoglienza e in una conoscenza assoluta dei prodotti. Gli operatori
dei punti vendita offriranno consulenza ed esperienza e la produzione diverrà
sempre più centralizzata; saranno quindi la presentazione e il valore
aggiunto dei prodotti a convincere il consumatore. Il punto di vista
dell’industria Food Service L’industria del Food Service sta scoprendo
che le soluzioni di packaging hight tech permettono di risolvere buona parte
dei problemi specifici del settore. Le buste verticali Cryovac, ad esempio,
sono ideali per la produzione in grandi quantità di alimenti refrigerati e
non. Le buste presentano molti vantaggi rispetto ai tradizionali contenitori
rigidi e sono particolarmente indicate per cibi liquidi o pompabili.
Www.seledair-emea.com Alcuni esempi: Kagome Inc., è la filiale statunitense
di un’azienda leader giapponese che produce salse a base di pomodoro ed
altre verdure. Nel 1995 Kagome ha optato per il confezionamento in buste
Cryovac perché questo sistema, innovativo e tecnologicamente avanzato,
offre un notevole vantaggio concorrenziale. Il sistema garantisce
l’integrità delle confezioni, riduce i costi di trasporto e
magazzinaggio, quelli connessi agli scarti, al peso dei materiali e allo
smaltimento dei rifiuti. Luis de Oliveira di Kagome spiega: “Il nuovo
sistema di confezionamento Cryovac è stato ben accolto perché risolve i
problemi di qualità e ci permette di migliorare il nostro servizio ai
clienti”. Kagome ha eletto Cryovac “miglior fornitore dell’anno 2001-
2002”
. La società belga Deliva produce 15 tonnellate al giorno di minestre e
salse e deve il proprio successo a una riuscita integrazione verticale:
parte della sua produzione va difatti a ristoranti, alberghi e operatori di
catering che fanno capo alla società. Anche Deliva ha optato per le buste
Cryovac: le motivazioni sono state l’affidabilità, il riempimento a due
comparti, l’igiene, la conservabilità prolungata e l’approccio globale
Cryovac. Anche la società britannica The Sauce Company si pone obiettivi di
praticità: con un’ampia gamma di minestre, salse e piatti pronti, vende
il 70% dei suoi prodotti al Food Service (in buste flessibili) e il 30% a
dettaglianti (in contenitori rigidi). Marc Alibone afferma: “La
flessibilità è la chiave del nostro successo: il settore Food Service
richiede costi ridotti, rispetto delle specifiche, qualità omogenea,
capacità di cambiare il formato delle confezioni e idee innovative.
Dobbiamo evitare le mode passeggere e dare più importanza alla sostanza che
alla forma”. Il punto di vista degli operatori Food Service Negli Usa, la
grande catena di ristoranti Fuddruckers (227 punti vendita) è stata uno dei
primi operatori a sperimentare i vantaggi delle buste verticali Cryovac. Nel
2002, Fuddruckers ha installato in tutti i propri ristoranti i sistemi a
dispenser Cryovac per maionese, senape, ketchup e altri condimenti. Grazie
al nuovo sistema i ristoranti dispongono ora di un’unità a 5 dispenser
che migliora la resa delle confezioni e la sicurezza dei prodotti, risolve i
problemi di perdite o gocciolamento, incrementa la produttività, permette
di ridurre il costo della manodopera e facilita l’accesso ai condimenti e
il consumo delle salse da parte dei clienti. Myra Segars-szustak di
Fuddruckers dichiara: “Ancora oggi, a più di un anno di distanza,
continuiamo a notare una diminuzione dei costi d’esercizio e
manodopera”! La società norvegese Ove Dahl ha in appalto i servizi
catering della cittadina di Kristiansand le cui cucine centralizzate
preparano pasti per circa 600 anziani ospitati in case di riposo, 400-500
persone che vivono nelle proprie abitazioni e i circa 700 utenti delle mense
municipali. Ogni settimana vengono prodotti 10.000 piatti pronti,
altrettante minestre da scaldare prima del consumo e dolci. La fusione delle
varie cucine centralizzate in un unico impianto, l’adozione della
tecnologia Cryovac Cook-chill e del confezionamento sottovuoto Darfresh Ftf
ha permesso un aumento della produttività, notevoli riduzioni dei costi
operativi, una migliore integrità delle confezioni e conservabilità
prolungata. Confezionamento presso il punto vendita Le opportunità del
confezionamento presso il punto vendita sono state illustrate da Max
Enterkin, Cryovac: “I materiali rigidi Cryovac per il Food Service
aumentano il valore del prodotto e consentono una netta differenziazione: la
confezione diviene parte del processo creativo e non è più considerata un
semplice fattore di costo; la differenziazione, per parte sua, si basa su un
packaging originale che permette un’agevole identificazione del
marchio”. Le confezioni rigide presentano indubbi vantaggi per il settore
Food Service: praticità (isolamento termico e riscaldamento successivo) e
facilità d’uso (manipolazioni con una sola mano, apertura facilitata e
uso della confezione come piatto di portata). Cryovac dispone di soluzioni
innovative per gli operatori Food Service che permettono un ampio ricorso al
design, alle componenti innovative, alla creatività e ad un’efficace
identificazione dei marchi. Sviluppi di mercato e opportunità commerciali
Secondo Caroline Bremner di Euromonitor International, le maggiori
opportunità di crescita del settore Food Service risiedono nei punti
vendita piatti pronti, nell’affermarsi di nuove concezioni come il “fast
casual” (abbinamento di fast food e scelta occasionale) nonché da una
crescente segmentazione dell’offerta (fast food per i prodotti da forno e
coffee shop). L’offerta di alimenti confezionati è un settore in forte
espansione che offre alle multinazionali possibilità di crescita pari al
2-3% annuo. Produttori e distributori creeranno nuove sinergie commerciali
tenendo conto della tendenza alle scelte occasionali e dell’interesse per
i menu esotici. Nei paesi dell’Europa occidentale la crescita sarà più
in termini di fatturato che di unità vendute perché le iniziative di
marketing si concentreranno sulla qualità dell’offerta esistente e su
un’espansione controllata. I punti vendita subiranno un’ulteriore
segmentazione, dovuta alla concorrenza all’interno del “fast casual” e
alla nascita di marchi voluttuari (cucina straniera o esotica). Va inoltre
tenuto conto della crescita delle economie emergenti, come quella della
Grecia, grazie ai prossimi Giochi Olimpici. Nei paesi dell’Europa
orientale la crescita raggiungerà valori a due cifre grazie all’aumento
del potere d’acquisto e al cambiamento delle abitudini alimentari.
Packaging e Marketing Fabrice Roy, Cryovac, ha parlato dell’interazione
fra packaging e tendenze di mercato, tanto a livello tecnico che a livello
commerciale. L’identificazione delle esigenze del consumatore va di pari
passo con la valutazione delle tecnologie di packaging presenti e future e
deve tener conto degli aspetti legati alla comunicazione e alla
differenziazione dei prodotti. Impiegando le tecnologie più avanzate,
Cryovac è in grado di realizzare nel giro di 24 ore modelli tridimensionali
che forniscono una risposta concreta alle esigenze del cliente. A
conclusione del seminario, Joan Romero, Chairman, Cryovac, ha ricordato ai
partecipanti che il settore Food Service costituirà un’indubbia
opportunità di crescita per tutti gli operatori del mercato alimentare. I
pasti fuori casa stanno diventando una realtà in tutti i paesi europei e la
tendenza è destinata ad affermarsi. Grazie alle tecnologie di packaging
esistenti e ai futuri sviluppi del settore, il Food Service sarà in grado
di migliorare la propria offerta, rispondendo alle esigenze di mercato e
proponendo assortimenti di cibi o piatti pronti. L’innovazione, la
differenziazione e la tecnologia saranno le forze trainanti degli sviluppi
dei prossimi anni; e il packaging è un elemento chiave di ognuna di queste
forze. Www.sealedair.com
HONG KONG TOYS AND GAMES
FAIR SEMPRE PIÙ FORTE GRAZIE AL CONTINUO RINNOVAMENTO
Milano, 10 novembre 2003 - Per cominciare il nuovo anno all’insegna del
divertimento,
la Hong Kong
Toys and Games Fair dal 6 al 9 gennaio proporrà agli operatori di settore
di tutto il mondo un caleidoscopio di giochi e giocattoli innovativi. Per
l’edizione 2004 della fiera si prevede un successo record, con oltre 1.750
espositori provenienti da ogni angolo del mondo. Tra questi ci sarà una
numerosa rappresentanza di padiglioni regionali di Cina Popolare, Germania,
India, Italia, Pakistan, Corea, Spagna, Taiwan e Tailandia, confermando
ancora una volta l’alto livello dell’evento a livello internazionale.
Con una tale diversità di articoli esposti, gli acquirenti potranno
scegliere tra una vasta gamma di prodotti per giochi e giocattoli, quali
giocattoli elettronici e a batteria, giocattoli educativi, tutto
l’occorrente per organizzare feste, peluches, articoli per lo sport e le
attività all’aperto, giocattoli per neonati, giocattoli meccanici/pressofusi
e action figure, per nominarne solo alcuni dalle sezioni principali. Da
notare anche due sezioni di particolare interesse: Hobby Goods (prodotti per
gli hobby) e Bicycles (biciclette). Lanciata nel 2003, la sezione Hobby
Goods conterà circa 30 società che esporranno modellini, puzzle,
miniature, giochi in scatola, articoli da collezione, giochi da tavolo e
altro ancora. Incoraggiata dai risultati soddisfacenti ottenuti nel 2003,
questa sezione continuerà a offrire agli acquirenti sempre nuove scelte per
lo stoccaggio. Per dare ancora nuovo impulso alla fiera, gli organizzatori
presenteranno nell’edizione 2004 la sezione Bicycle, per la quale si
prevede la partecipazione di circa 10 aziende. La fiera continua a
dimostrarsi sempre più efficiente, offrendo agli operatori del settore
puntuali indagini di mercato. Durante l’evento della durata di quattro
giorni sono in programma quattro seminari, tra cui due seminari industriali
su Code of Business Practices Certification Programme (programma di
certificazione per il codice delle pratiche aziendali) del Icti (International
Council of Toy Industries) e su Future Trend of Product Safety (future
tendenze della sicurezza del prodotto). Un altro interessante seminario sarà
tenuto da Gary Hoiem, direttore dell’International Brand Management di
Toys "R" Us Inc. Si concentreranno sulla questione molto attuale
del commercio tra Hong Kong e
la Cina Popolare
, l’Accordo di Libero Commercio. In base a questo accordo, 273 tipologie
di prodotto esportate da Hong Kong nella Cina Popolare a partire dal 1°
gennaio 2004 non saranno soggette ai dazi doganali sulle importazioni.
All’edizione 2003 della Hong Kong Toys and Games Fair hanno partecipato
28.433 visitatori commerciali. Nei primi otto mesi del 2003, Hong Kong ha
esportato in tutto il mondo giocattoli, bambole e prodotti correlati per un
valore totale di 5,8 miliardi di Us$.
APRE IN VIA BRERA
TABLETRENDS - IL GUSTO DEL DESIGN, IL NUOVO CONCEPT STORE THOMAS DEDICATO
ALL'ARTE DI APPARECCHIARE CREATIVO
Milano, 10 novembre 2003 . Tabletrends - Il gusto del design è un piccolo
gioiello incastonato nel cuore di Brera, al civico numero 6, che vuol essere
molto più della classica vetrina consacrata alle forme innovative,
raffinate e trendy delle collezioni Thomas, frutto del talento di designer
internazionali. Ciò che Rosenthal Italia intende ottenere con il nuovo
Tabletrends - Il gusto del design è, infatti, qualcosa di unico nel
panorama milanese: un punto d'incontro dove gli aspetti della creatività,
della consulenza e del servizio al cliente hanno la preminenza, dove è
piacevole andare per semplice curiosità o per il desiderio di conoscere ed
esplorare i tanti dettagli che rendono piacevole la tavola. Commessi che
sono chef sono a disposizione del pubblico per spiegare come una particolare
forma sia non solo esteticamente gradevole ma anche perfettamente funzionale
alla valorizzazione di una specifica portata, come si possa ottenere una
presentazione di classe con i giusti accorgimenti nella scelta e nella
disposizione degli elementi sul piatto e quale sia il vino da abbinare,
eventualmente acquistabile tra le etichette disponibili nell'annessa
cantina. Si tratta, perciò, di una formula coinvolgente, che fonde la
classica esposizione di servizi per la tavola e un laboratorio di cucina
"a vista" in un insieme che porta la bellezza e il design fuori
dall'atmosfera rarefatta delle vetrine per farli "respirare" nel
quotidiano. L'atmosfera nel nuovo concept store è elegante e raccolta ma,
allo stesso tempo, calda e mai formale. Nulla di strano, perciò, se i
visitatori di Tabletrends - Il gusto del design si ritroveranno ad indossare
il grembiule per partecipare a incontri sull'abbinamento tra forme e sapori
oppure per assistere alla realizzazione in diretta di sfiziose ricette da
parte degli chef Tabletrends. Si può dire che Tabletrends - Il gusto del
design sia la dimostrazione che in cucina non vale il detto "l'abito
non fa il monaco"; è vero, anzi, che la forma (di piatti, vassoi ed
accessori) è anche sostanza, specie quando trasforma il piacere del buon
cibo in un'esperienza sensoriale unica e coinvolgente.
PRIMO SHOP IN SHOP
EMPORIO ARMANI IN UN AEROPORTO
Milano, 10 novembre 2003 . E' stato aperto a Roma il primo shop in shop
Emporio Armani all'interno di un aeroporto, a Roma Fiumicino, aeroporto
Leonardo da Vinci, Satellite Terminal C, partenze internazionali. Disegnato
da Giorgio Armani in collaborazione con uno staff interno di architetti, il
negozio riprende l'immagine dell'Emporio Armani di New Bond Street a Londra.
Disposto su un unico livello per una superficie di
200 metri quadrati
, offre tutto per lui e per lei, dall'intimo all'abbigliamento da sera, lo
sportswear, la collezione Armani Jeans, gli orologi, i profumi, la
collezione Emporio Armani Gioielli, articoli da regalo e la completa gamma
di accessori.
"TESORI DAL
MARCHESATO PALEOLOGO" ALLA FONDAZIONE FERRERO DI ALBA FINO ALL'8
DICEMBRE
Milano, 10 novembre 2003 - Dopo l'importante mostra su Macrino d'Alba,
la Fondazione Ferrero
e
la Soprintendenza
per il Patrimonio Storico e Artistico per il Piemonte, indagano i cinque
secoli di vicende artistiche di quello che fu il Marchesato Paleologo.
Proseguendo una collaborazione già avviata nel 2001, la mostra, oltre a
realizzare una significativa sinergia fra pubblico e privato, celebra il
20° anniversario della Fondazione Ferrero. L'impegnativo progetto intende
presentare i risultati dei restauri eseguiti negli ultimi dieci anni nel
territorio dell'antico Marchesato di Monferrato - corrispondente
sostanzialmente alle attuali Diocesi di Alba e Casale Monferrato - insieme a
una serie di altri interventi realizzati per l'occasione con l'apporto
finanziario della Fondazione. Giovanni Romano, che presiede il comitato
scientifico della mostra, afferma che si tratta di uno "spettacolo
entusiasmante", sia per la vitale complessità del territorio preso in
esame, sia per la qualità e varietà delle opere scelte a documentarlo:
"dalle Madonne gotiche ai ritratti dell'Ottocento, dalle tavole di
Spanzotti e Gandolfino da Roreto alle grandi pale barocche, dalla realtà
locale ruotante intorno a un pittore come il Moncalvo, alle splendide tele
del pittore bolognese Marcantonio Franceschini ". Tutte opere nate o
commissionate per un territorio geograficamente limitato, decentrato, eppure
unico nella storia europea. Non è casuale che su queste colline, ai confini
tra Italia e Francia, abbiano regnato casate tra le più illustri in Europa,
dal mitico Aleramo che, intorno al Mille, si sarebbe guadagnato questi
territori con una cavalcata lunga tre giorni; a Guglielmo il Vecchio, nipote
dell'Imperatore Barbarossa, che decise di legare le sorti del suo piccolo
regno a quelle delle famiglie imperiali di Bisanzio, mettendo a punto una
fitta serie di legami matrimoniali. Fu un discendente dei principi Paleologi,
Teodoro I, ad assumere il rango di titolare del Marchesato ai primi del
Trecento. In virtù della politica matrimoniale della marchesa Anna d'Alençon,
il territorio passò ai Gonzaga, diventando, non molto dopo, campo di
battaglia per le truppe di Francia e Spagna. Solo nel 1713,
la Pace
di Utrecht sancì il passaggio dell'intero Marchesato ai Savoia. Mentre Alba
e le Langhe erano entrate nella sfera di influenza sabauda già da quasi un
secolo, Casale accetta l'imposizione, ma continua silenziosamente e
sottilmente a rivendicare un ruolo indipendente. A questo fine, utilizza uno
dei pochi mezzi possibili, la cultura, mantenendo i legami con l'arte e gli
artisti lombardi, veneti ed emiliani, anziché "farsi dominare"
dai modi e dalla moda piemontese, come invece avvenne nella vicina Alba. La
mostra documenta questa lunga storia e anche la separazione dei destini
delle due città a partire dal 1630, quando Alba venne annessa al Ducato di
Savoia. Tra le opere più antiche, oltre a sculture e oreficerie (alcune di
eccezionale importanza, come il Reliquiario della Santa Croce), la mostra
propone dipinti del pittore Giovanni Martino Spanzotti, di Gandolfino da
Roreto - artista astigiano formatosi sui modelli provenzali e lombardi -
fino ad arrivare alla "maniera moderna" importata da Roma da
Gaudenzio Ferrari. Originario del Marchesato è anche Guglielmo Caccia detto
il Moncalvo, che, formatosi presso il pittore Ambrogio Oliva, anche lui
presente in mostra, organizzerà una fiorente bottega in grado di diffondere
per tutto il Piemonte e la vicina Lombardia una pittura "controriformata",
dai modi semplici e accattivanti, che dominerà la produzione in quest'area
tra fine Cinque e inizio Seicento. L'importanza delle novità artistiche
caravaggesche è testimoniata dalla Madonna del Carmine del casalese Nicolò
Musso e dalle opere del pittore Giovanni Claret; mentre la cultura più
strettamente lombarda è presente con un dipinto di Stefano Danedi detto il
Montalto e con la riscoperta di una piccola tela di Giovanni Battista
Arduino, allievo del Morazzone. Due raffinati esempi del bolognese
Franceschini e una tela del pittore del Centro Italia Giovanni Pirri, la cui
opera resta ancora da indagare, testimoniano l' arrivo ad Alba, nel
Settecento, di artisti esterni. A documentare le numerose presenze non
locali che arricchiscono Casale nel Settecento vi sono, invece, il bolognese
Ercole Graziani e il veronese Pietro Rotari, che poco dopo si sposterà a
Dresda e a San Pietroburgo. La cultura legata alla corte sabauda, che si
manifesta soprattutto nell'albese, è rappresentata, oltre che dalla Madonna
del Rosario di Dufour, proveniente da Vezza d'Alba, dalla Via Crucis di
Rapous e infine dal ritratto di Pio Vidua, nobile casalese divenuto ministro
sabaudo durante la restaurazione. Lo "spettacolo entusiasmante"
offerto dalle opere in mostra continua nel territorio, con la proposta di un
itinerario tra castelli, borghi, santuari e conventi disseminati tra Langhe
e Monferrato, tutti collegati alle vicende documentate dalle opere esposte
nelle sale della Fondazione Ferrero. A far da cornice all'arte e alla
storia, un territorio che proprio nei mesi della mostra esprime il meglio
dei suoi profondi, antichi, vitali umori, con i forti sapori del tartufo e
dei suoi formaggi e il profumo dei suoi grandi vini. Slow Food, associazione
nata proprio da queste parti, è stata mobilitata per arricchire la visita
alla mostra con consigli che, alla gioia per gli occhi, aggiungano le non
meno importanti gioie per il palato. Orario:feriali 15-19; giovedì 15-23;
sabato, domenica e festivi 10-19. Ingresso libero. Esclusivamente per le
scuole e su prenotazione la mostra viene aperta al mattino (9-12,30) nei
giorni feriali (dal lunedì al venerdì). Mostra promossa dalla Fondazione
Ferrero e dalla Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico e
Demoetnoantropologico per il Piemonte. Catalogo edito da: Editrice Artistica
Piemontese, Savigliano. Per informazioni e prenotazioni: al numero
0173/295029 - Email: info@fondazioneferrero.It
“PROGETTO SARTRE ANNO
II” SPETTACOLI, INCONTRI, FILM, INSTALLAZIONI
Milano, 10 novembre 2003 - Mentre continuano le repliche dello spettacolo
“Il Diavolo E Il Buon Dio”, regia Annig Raimondi, produzione Teatro
Arsenale ecco gli altri appuntamenti del progetto: lunedì 10 novembre - ore
18 , incontro dal titolo “Backstage di un progetto: Sartre e il teatro”
per la sezione ‘Dietro le quinte’ alla Fnac di Milano, via Torino, con
Paolo Bignamini, Carlo Grassi, per la direzione del Progetto Sartre , Annig
Raimondi, regista e gli attori del progetto: Ruggero Dondi, Marino
Campanaro, Maria Eugenia D’aquino, Riccardo Magherini, Vladimir Todisco
Grande, Claudio Castrogiovanni. Verranno anche letti brani tratti
dall’opera teatrale “Il diavolo e il buon Dio” Ingresso Libero. Al
Forum della Fnac, via Torino, Milano, info: 02 720821. Www.fnac.it
martedì 11 novembre - ore 11 ,
seminario incontro coordinato dal prof. Paolo Gallerani dal titolo “La
condizione della violenza: Il diavolo e il buon Dio di J.p. Sartre”
all’Accademia di Brera, cattedra di scultura. Interverranno la direzione
del progetto, la regista e gli attori dello spettacolo sartriano in scena al
teatro Arsenale. Ingresso Libero. Aula di scultura 39 , via Brera 28, Milano
info: gallerani.Scult@tiscali.it
LE MILLEUNO CENERENTOLE A
SARMEDE
Milano, 10 novembre 2003 - Da almeno duemila anni i bambini dei quattro
angoli del mondo si sono sentiti raccontare, in centinaia di lingue e
versioni, la storia della scarpetta che cambiò la vita ad una dolce e
sfortunata fanciulla, al suo bel principe e, probabilmente, all'intero
regno, oltre che ad una matrigna senza cuore e a due sorellastre davvero
egoistacce. Cam, Shel-sien, Vassilissa, Zezzolla, Pretty Woman, in arte
Cenerentola. La sua storia la si raccontava già all'ombra delle piramidi ma
anche nell'antica Cina, Russia o in Vietnam, nel mondo greco-romano e in
quello arabo, via via fino alle versioni "ufficiali" di Perrault,
dei fratelli Grimm e a, naturalmente, di Walt Disney o, per tutti gli adulti
che dei bambini conservano la capacità di sognare, all'immagine di Julia
Roberts. Era quindi d'obbligo che
la Mostra Internazionale
d'illustrazione per l'infanzia di Sarmede (aperta dal 25 ottobre al 21
dicembre), dopo l'omaggio riservato all'italianissimo Pinocchio, riservasse
un pari tributo alla più universale tra le eroine delle fiabe, Cenerentola,
appunto. Ad interpretarne la storia sono stati chiamati i "mostri
sacri" dell'illustrazione mondiale ma anche le nuovissime generazioni
di illustratori, quelli che proprio a Sarmede in questi anni si sono
perfezionati grazie ai corsi di illustrazione per l'infanzia. In catalogo, a
commentare le immagini, è stata invitata una quasi fata di oggi, Luciana
Littizzetto che con Cenerentola avverte una forte identità: "Forse per
via del piede. Io porto il 33 e mezzo. Come lei. Solo che al posto delle
scarpine di cristallo (che a ben vedere non devono essere proprio
morbidissime) porto le espadrillas di corda. Molto più comode. E anche meno
difficili da perdere". Accanto all'omaggio a Cenerentola,
la Xxi
edizione della Mostra di Sarmede propone il meglio delle illustrazioni
pubblicate nel mondo negli ultimi due anni. Ad essere esposte sono le tavole
originali di 43 artisti di 21 Paesi. L'illustratore cui la mostra riserva
una personale è, quest'anno, la slovena Marija Lucija Stupica,
l'illustratrice celebre per saper offrire illustrazioni "affascinanti
per il disegno di una precisione da filigrana, con le quali riesce a
risuscitare un mondo che sembra del tutto scordato nel passato lontano ma
che invece risulta essere un'interpretazione sensata di un tempo, nel quale
l'individuo si sente ugualmente o forse anche più solo, con lo sguardo
sempre più fissato nel ricco mondo dell'al di là della realtà quotidiana
e della ragione cruda". A contenere, per la verità sempre più a
stento, le tre ricchissime proposte espositive della Xxi Mostra
Internazionale d'Illustrazione per l'Infanzia, è il Municipio di Sarmede,
edificio che nel mondo degli illustratori viene definito come "
la Cappella
degli Scrovegni della fantasia". E questo perché anonime pareti e
soffitti di androni ed uffici sono state "prese in consegna" da
uno dei massimi illustratori viventi: Jozef Wilkon che, anno dopo anno,
aggiunge nuove sezioni al suo capolavoro, trasformando una seriosa sede
municipale in un regno della immaginazione e della fantasia dove per entrare
nell'ufficio del Sindaco bisogna passare tra leoni ed elefanti e dove
persino i lampadari si sono trasformati in animali perfettamente ambientati
nella giungla o nelle profondità marine nelle quali continuano a lavorare -
certamente con il sorriso - gli addetti all'anagrafe e all'Ici. Altri
protagonisti del mondo dell'illustrazione, calamitati tra queste colline
dalla magnetica personalità di Stepan Zavrel che qui aveva trovato rifugio,
hanno lasciato il loro segno sulle pareti di molte case della zona,
trasformando veramente Sarmede nel "Paese della fiaba". Persino
la Comunità Europea
ha riconosciuto questa unicità decretando un suo finanziamento per i
percorsi "Luoghi di Fiaba" che, percorrendo le Prealpi trevigiane
ai piedi del Gran Bosco del Consiglio, portano il visitatore a scoprire
angoli di assoluta suggestione resi ancora più indimenticabili dagli
affreschi, tutti rigorosamente dedicati alla interpretazione di fiabe o di
antiche storie locali, realizzati dai maggiori illustratori di mezzo mondo.
In questa straordinaria ambientazione, nel periodo della mostra, tornano le
Fiere del Teatro (domenica 30 novembre e 7 dicembre 2003). Sono
fantasmagoriche rievocazioni delle feste popolari dei secoli scorsi con
gruppi di strada richiamati a Sarmede da tutta Europa. Il tutto in una
dimensione molto vera, dove non è raro imbattersi in mangiafuoco, uomini
sui trespoli, donne cannone, burattinai o incantatori di serpenti mischiarsi
al pubblico per bere un buon brulè e sbocconcellare una saporosa pinza,
accanto ad uno dei falò che riscaldano la piazze e le strade del paese.
Affianca
la Mostra Internazionale
d'Illustrazione per l'Infanzia anche una mostra della collezione Bohem
Press. Dall'inizio dell'attività, cioè circa 30 anni, la casa editrice
Bohem Press a Zurigo raccoglie moderne illustrazioni per libri per bambini,
principalmente - ma non esclusivamente - dei suoi stessi artisti (la
qualità e la quantità di questa collezione sono ormai leggendarie). La
raccolta è una delle migliori a livello mondiale e comprende anche serie
complete e libri interi. In questa mostra è esposta una piccola parte della
raccolta, partendo dal padre del manifesto polacco Jan Lenica, per passare a
due suoi conterranei Jozef Wilkon e Michael Grejniec e al grande artista
lituano Stasys Eidrigivicius che vive in Polonia, pubblica in tutto il
mondo, famoso per i suoi manifesti per film, teatro, opera e che in Giappone
ha un museo a lui dedicato. E poi ci sono le illustrazioni della sudafricana
Fiona Moodie e quelle di Stepan Zavrel che è stato per lungo tempo il
direttore artistico della casa editrice, nonché della Mostra di
Illustrazione di Sarmede. Dopo la "prima" di Sarmede e la replica
di Treviso (Casa dei Carraresi, in aprile)
la Mostra
, come le precedenti, prende le vie del mondo, riproposta in città italiane
ed europee. Ogni edizione viaggia per anni, incantando ovunque un pubblico
che - stando alle stime degli organizzatori - supera (per l'insieme delle
edizioni in tutte le loro tappe) le duecentomila persone. Duecentomila
bambini e adulti che con Sarmede hanno sognato, sorriso, pensato. Xxi Mostra
Internazionale d'Illustrazione per l'Infanzia "Le immagini della
fantasia". Sarmede (Tv), Sede municipale dal 25 ottobre al 21 dicembre.
Orario: feriali dalle 9.00 alle 13.00, dalle 14.00 alle 16.00 e dalle 20.00
alle 21.30; festivi e prefestivi dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle
21.30.
La Mostra
della Collezione Bohem Press è aperta presso il Museo Zavrel solo il sabato
e la domenica; orario: 10.00-12.30 e 14.30-21.30. Ingresso libero. Infolink:
Http://www.tmn.it/sarmede/mostre.htm
A BRUXELLES "LE
VILLE D'ITALIA" IN MOSTRA ALLE HALLES SAINT GÉRY
Milano, 10 novembre 2003 - Le "Ville d'Italia" sono protagoniste
di una ampia esposizione allestita fino al 31 dicembre nelle Halles Saint
Géry (Place Saint Géry) a Bruxelles. Qui sono presentate splendide
immagini fotografiche, spesso d'autore, e altre testimonianze delle più
belle residenze di campagna tra Quattrocento e Settecento, disseminate tra
Veneto e Friuli, nella Campagna Romana e lungo la costa vesuviana del Golfo
di Napoli. La mostra che le presenta al pubblico belga e internazionale è
promossa dall'Istituto Regionale Ville Venete, per
la Regione Veneto
, dall'Istituto Regionale Ville Tuscolane, per
la Regione Lazio
, e dall'Ente per le Ville Vesuviane, per
la Regione Campania.
L'esposizione gode del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei
Ministri, delle tre Regioni e della collaborazione dell'E.n.i.t.. La
presentazione a Bruxelles, in concomitanza con il Semestre Italiano, dei
capolavori architettonici rappresentati dalle ville venete, tuscolane e
vesuviane, non ha solo un contenuto turistico o di promozione culturale.
L'intento delle tre istituzioni organizzatrici è, infatti, soprattutto
quello di sollecitare, a livello comunitario, un concreto interesse nei
confronti della tutela, conservazione e valorizzazione di un patrimonio
immenso e straordinariamente importante: nei soli ambiti territoriali delle
tre istituzioni, sono state censite più di 5 mila dimore di interesse
storico ed artistico aventi caratteristiche di "Villa". La mostra
di Bruxelles costituisce un ulteriore tassello di una rete di rapporti che
sta diventando sempre più concreta tra le "Ville d'Italia" e le
realtà che gestiscono o si occupano di beni monumentali analoghi nei
diversi Paesi europei. Una rete che, come si è già verificato in Italia,
possa stimolare il governo comunitario a riservare maggiori attenzioni e
risorse a questo immenso, eccezionale tesoro le cui potenzialità sono,
almeno in Italia, solo in parte valorizzate. Istituto Regionale Ville
Venete, Istituto Regionale Ville Tuscolane e Ente per le Ville Vesuviane
hanno, proprio per mettere insieme forze e strategie, sottoscritto poco più
di un anno fa un apposito protocollo di intesa. L'accordo prevede una serie
di interventi comuni a livello nazionale e comunitario per portare a
conoscenza dell'opinione pubblica, dei governi regionali, di quello
nazionale e europeo, l'urgenza di adottare soluzioni che consentano ai
privati ed enti pubblici possessori di prestigiosi immobili storici di far
fronte agli altissimi costi di restauro e di manutenzione attraverso
strumenti di sostegno finanziario e fiscale. Proprio in questa direzione va
anche l'idea di una mostra che portasse nel cuore del governo comunitario la
conoscenza della straordinarietà delle "Ville d'Italia". Alla
salvaguardia degli immobili va aggiunta l'esigenza di tutelare il contesto
paesaggistico nel quale i Beni Culturali sono inseriti; su questo fronte, le
tre istituzioni hanno deciso di attivarsi sia per stimolare una maggiore
sensibilità collettiva sia perché vengano previsti e attivati precisi
strumenti di salvaguardia urbanistica. Contestualmente alla salvaguardia
deve procedere la valorizzazione. Solo una parte delle infinite
potenzialità turistico/culturali di questi complessi monumentali è, sino
ad oggi, realmente espressa.. Un passo avanti è rappresentato dalla
creazione e promozione di iniziative comuni a livello regionale e
comunitario finalizzate a far conoscere questi sistemi di Beni Culturali
diffusi sul territorio.
IL TEMPO DEL SOGNO ARTE
FIGURATIVA TRIBALE DEGLI ABORIGENI AUSTRALIANI FIRENZE, BIBLIOTECA COMUNALE
CENTRALE, 10 NOVEMBRE – 8 DICEMBRE 2003
Firenze 10 Novembre 2003 - Secondo gli aborigeni australiani, la vita umana,
animale e vegetale è parte di una vasta e immutabile rete di rapporti che
risale al grande spirito ancestrale del Tempo del Sogno. Una dimensione
mitologica che rivive tutt’oggi nelle manifestazioni spirituali, nelle
cerimonie sacre, negli oggetti d’arte ispirati alla tradizione. Al Tempo
del Sogno si richiama esplicitamente la mostra di Arte Figurativa Tribale
degli Aborigeni Australiani presentata oggi a Firenze dall’Assessore alla
Cultura Simone Siliani e dai due curatori, gli architetti Luca Faccenda e
Marco Parri. Aperta al pubblico dal 10 novembre all’8 dicembre nel
Complesso delle Oblate che ospita
la Biblioteca Comunale
Centrale (Via S. Egidio 21). La mostra ospita un’importante collezione di
oltre 75 manufatti artistici contemporanei raccolta grazie al contributo dei
principali musei d’Australia: boomerang, bastoni del vento (didjeridoos),
graffiti, pittura del corpo e pittura del terreno che è forse la più
tipica tra le forme espressive aborigene. Tra i principali autori, Djambu
Barra Barra (Sambo), Ada Bird Petjarre, Paddy Fordham Wainburranga, Josie
Petrick Kemarre, Gary Simon Jagamarra, Linda Syddick Napaltjarri, Wenten
Rubuntja, Shirley Bray, Dorothy Napangardi, Walala Tjapaltjarri, Allan Kenpa
e Nancy Naninurra. Artisti che in un mondo sempre più standardizzato e
monoculturale fanno dell’arte tribale un solido baluardo della diversità
Curata da Faccenda e Parri, specializzati in esposizioni d’arte, la mostra
nasce grazie alla promozione del Comune di Firenze (Assessorato alla
Cultura) e alla collaborazione di Trevi Trust – Lugano e di Ignesti,
Firenze – Volkswagen Italia. Determinante, il sostegno di Dino Volpicelli,
Ambasciatore d’Italia a Canberra dell’ambasciatore australiano a Roma,
William Rory Macdonald Steele, e del suo addetto culturale Clelia March
Doeve. Il percorso espositivo è articolato in quattro momenti: 1) Gli
oggetti di rito: tra questi uno straordinario cestello rituale in corteccia
di eucalipto con un’altrettanto rara pittura di “uomo venuto dallo
spazio”. Boomerangs di vari tipi, dipinti, didjeridoos (I rami di
eucalipto resi cavi dalle termiti) con i quali, come noto, gli sciamani
producono particolari suoni rituali. 2) La pittura del corpo: al contrario
che in Occidente e in Asia, l’arte aborigena è una pittura al femminile e
gli autori più celebri sono donne. La tradizione, di cui le donne sono
custodi, vuole che le pitture magiche che adornano il corpo durante i riti,
vengano riprodotte su tela o su corteccia di eucalipto per tramandare alle
generazioni future i disegni e i loro significati esoterici. 3) I
graffitismi: prendendo spunto dai soggetti affrescati e graffiti sulle
pareti delle grotte del Centro Nord del continente, gli aborigeni
ripropongono essenzialmente figure di spiriti e animali dall’esclusivo
significato esoterico. Gli “eletti” continuano a ispirarvisi per
celebrare riti magici segreti. 4) La pittura del terreno: è il filone più
diffuso dell’espressività aborigena. Per un complesso di etnie che non
conoscono la scrittura, comunicare con le arti figurative è indispensabile
per tramandare sia aspetti pratici del sapere (accia, ricerca di cibo o
acqua), sia regole esoteriche (riti del fuoco o dell’iniziazione). Le
tecniche dominanti sfruttano pigmenti naturali, trasferiti con mezzi
rudimentali su superfici (di tela grezza o di corteccia d’albero) fino a
ottenere, quasi incredibilmente, opere-capolavoro ormai contese dai più
prestigiosi Musei del mondo. Si tratta essenzialmente di decodificare i
segni lasciati sul terreno dagli stessi aborigeni e dalle loro prede, i cui
percorsi si sovrappongono a vere e proprie mappe che individuano
l’ubicazione delle grotte o le preziose sorgenti d’acqua. Si crea così
un reticolo, espresso generalmente per punti di colore, espressione dei
movimenti del nomade e della sua preda su un terreno comune.
IL SUPERMERCADO DE ARTE È ALLA SUA TERZA EDIZIONE
ITALIANA
Milano, 10 novembre 2003 - Il Supermercado de Arte, una straordinaria
avventura culturale nata in Spagna 20 anni fa, è arrivata alla sua terza
edizione. Questo originale ed unico appuntamento con l'arte contemporanea,
non solo permetterà ai visitatori di effettuare una vera e propria
esperienza conoscitiva, ma creerà anche un'occasione di "shopping di
qualità" per il Natale 2003. Dopo il successo delle scorse edizioni
milanesi (1999 e 2000 con più di 10.000 visitatori ciascuna), quest'anno,
in occasione del 20° anniversario spagnolo, il Supermercado de Arte si
terrà a Milano dal 2 al 24 dicembre 2003 nuovamente presso lo Spazio Bigli,
e a Roma, dal 28 novembre 2003 al 10 gennaio 2004 presso il Tempio di
Dioniso. In ognuna delle location è previsto uno spazio dove saranno
esposte le opere dei 70 artisti selezionati per un totale di 6.000 opere
circa, e uno spazio dedicato alle "Gallerie" dove si troveranno
opere di artisti più affermati di dimensioni diverse ed ad prezzo più
elevato. Il Supermercado de Arte è un'idea innovativa, semplice e
funzionale: ogni artista, accuratamente selezionato, sarà presente con
circa 80 opere uniche di dimensione e prezzo differente (da Eur
96,00 a
Eur 269,00), che instaureranno un "gioco di sguardi", una
complicità e un contatto diretto tra artista e cliente/visitatore. Tutti
gli stili e le tendenze artistiche saranno rappresentate: dal figurativo
all'astratto, dal neo espressionismo alla nuova pop. Le opere in esposizione
e in vendita sono tutte originali, non sono copie, non sono tirature
limitate, né litografie, né serigrafie ma pezzi unici ed originali, tutti
con firma e certificato di autenticità. Il visitatore percorrerà i diversi
stand con un carrello o un cestello scegliendo con calma e precisione tra le
6.000 opere a disposizione. In questo modo il Supermercado de Arte realizza
il suo primo obiettivo: avvicinare l'arte contemporanea al grande pubblico
modificando il concetto di arte come l'esclusiva di un'élite. Il
Supermercado de Arte promuove inoltre il collezionismo favorendo la
conoscenza e il contatto diretto tra il pubblico e gli artisti presenti. In
questa terza edizione il Supermercado de Arte ospiterà opere di giovani
artisti esordienti, molti dei quali appena usciti dall'Accademia d'Arte e
promettenti; tra gli altri Pino Boresta, Pierluigi Mattiuzzi, Montesol,
Ceesepe (collaboratore di Pedro Almodovar). Negli spazi dedicati alle
"Gallerie" saranno presenti a Roma Gino Marotta, Massimo Catalani,
Giorgio Cavalieri, mentre a Milano esporranno: Pino Di Gennaro, Renato
Galbusera, Maria Jannelli, Antonio Miano e Claudio Zanini.
MOSTRA "FRIDA KAHLO"
SINO ALL'8 FEBBRAIO AL MUSEO DELLA PERMANENTE DI MILANO: EVENTI COLLATERALI
DI GRANDE INTERESSE.- CONFERENZE E CONCERTO.
Milano, 10 novembre. In occasione della mostra di Frida Kahlo prodotta da
Arthemisia, in collaborazione con il Centro Italiano per le Arti e
la Cultura
, in corso sino all'8 febbraio 2004 al Museo della Permanente di Milano,
sono in programma una serie di eventi collaterali di grande interesse per il
pubblico: Un vasto ciclo di conferenze su Frida e il Messico presso la sede
della mostra; un affascinante concerto per Frida presso il Teatro Smeraldo.
Le conferenze dal titolo "Frida Kahlo - Charlas Nocturnas" sono a
cura di Alejandro Farfán (architetto messicano esperto sul tema) e si
tengono al Museo della Permanente ogni martedì e giovedì da novembre sino
al 5 febbraio 2004, alle ore 21.00, con partecipazione gratuita (compresa
nel biglietto della mostra). Il concerto dal titolo "Alas Pa'
Volar" con Angelica Ionatos (cantante greca di fama internazionale) è
un concerto scenografico per una voce e cinque musicisti con regia di Omar
Porras che va in scena lunedì 10 novembre 2003 alle ore 21.00 al Teatro
Smeraldo. Programma Conferenze: Milano, Museo della Permanente, via Turati
34 Tutti i martedì e giovedì alle ore 21.00 "Frida Kahlo - Charlas
Nocturnas" Ciclo di conferenze su Frida e il Messico di Alejandro
Farfán 6/11/03 Le culture del Anáhuac e Mesoamerica; 11/11/03 Le opere di
Frida; 13/11/03 Gli Aztechi; 18/11/03 La fotografia e Frida; 20/11/03 I
Mayas; 25/11/03 Frida e la politica; 27/11/03 Zone archeologiche del Messico
(Teotihuacán, Monte Albán, Mitla, Palenque, Chichén Itzá); 2/12/03 Frida
e Diego. Un amore sconvolgente; 4/12/03 Tradizioni messicane; 9/12/03 Frida
e i personaggi della sua vita (Tina Modotti, Trotsky, Breton); 11/12/03
Messico da nord a sud; 16/11/03 Il muralismo in Messico (Rivera, Siqueiros,
Orozco); 18/12/03 Messico paese di artisti. Le manifestazioni artistiche del
paese; 23/12/03 Muralisti e rivoluzione messicana; 30/12/03 Città del
Messico, la città di Frida; 1/01/04 Leggende messicane - Mercati
tradizionali; 6/01/04 La provincia messicana, altro amore di Frida; 8/01/04
La musica e la danza in Messico; 13/01/04 Il film di Frida, quanto ha di
autentico; 15/01/04 Il cinema messicano; 20/01/04 La nuova scuola pittorica
del Messico; 22/01/04 Oaxaca, tierra de arte; 3/02/04 Conclusioni su Frida;
5/02/04 Conclusioni sul Messico. Conferenze speciali: La fiesta del Día de
Muertos (con la ricostruzione in mostra del tipico altare messicano per i
morti, realizzato per Frida) Domenica 16 novembre 2003, ore 17.00; Las
tradicionales posadas mexicanas Domenica 14 dicembre 2003, ore 17.00; Le
feste nazionali del Messico Domenica 18 gennaio 2004, ore 17.00.
NUOVA TAPPA MILANESE PER
“W.E.B.”,
LA SPUMEGGIANTE INIZIATIVA
DELLA BERLUCCHI
Milano 10 novembre 2003 - Dopo il successo riscosso dai precedenti
appuntamenti meneghini, lunedì sera, 10 novembre, a partire dalle 19.00,
torna a Milano il “Wine Educational Berlucchi”, un vero e prorpio corso
di degustazione, della durata di un paio d’ore, per scoprire tutti i
segreti dello spumante Metodo Classico, dalla vigna alla flûte.
L’appuntamento è presso il Wine Bar Sempione
42, in
Corso Sempione 42. “L’idea dei W.e.b. – dichiara Paolo Ziliani,
responsabile commerciale e marketing dell’azienda franciacortina – nasce
dal desiderio di avvicinare il pubblico dei giovani al consumo dello
spumante di qualità. Vogliamo promuovere Berlucchi a tutto pasto spiegando
che la maggiore corposità, struttura, complessità e longevità delle
nostre Cuvée è frutto delle grandi innovazioni effettuate negli ultimi
anni: nei vigneti, nella vinificazione, nella cura e nella selezione delle
uve che le compongono”. Approccio culturale allo spumante Metodo Classico,
dalla produzione al servizio agli abbinamenti, ma anche momento di
convivialità, i Wine Educational Berlucchi sono degustazioni della durata
di due ore, guidate da un Wine Educator, che vedono protagoniste le quattro
Cuvée Imperiali di casa Berlucchi: la fragranza e vivacità del Brut,
grande classico della maison, la vinosità e morbidezza del Max Rosè, la
struttura e l’equilibrio del Millesimato 1997 e l’eleganza del Cellarius
Riserva Speciale. Le spumeggianti bollicine sono proposte in abbinamento
alla migliore produzione italiana di salumi e formaggi, accuratamente
selezionati dalla Berlucchi: il Lardo di Colonnata dell’Associazione
Tutela del Lardo di Colonnata, il Culatello di Zibello Dop del Consorzio del
Culatello di Zibello, il Bagoss della Cooperativa Valle di Bagolino ed il
Caciocavallo Podolico Vetus. Il W.e.b. Di Milano è uno dei trenta in
programma nei prossimi mesi nei migliori locali della Penisola e sarà
tenuto dal Wine Educator Egidio Fusco. Ai Wine Educational Berlucchi
l’azienda ha deciso di dedicare anche un sito internet,
www.Web-berlucchi.it, dove è possibile trovare un calendario completo in
continuo aggiornamento dei singoli appuntamenti, tutte le informazioni
relative agli spumanti, ai prodotti degustati ed i profili dei Wine Educator.
La quota di partecipazione è di 10 €. I posti sono limitati e pertanto è
indispensabile la prenotazione, telefonando allo 02.317849
Pagina 1
Pagina 2
Pagina 3
Pagina
4 Pagina 5
Pagina 6 Pagina
7
Titoli
Home
Archivio news
|