NOTIZIARIO
MARKETPRESS
NEWS
di
GIOVEDI'
13 NOVEMBRE 2003
pagina 4
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SANITÀ
PUBBLICA E CONSUMATORI (POLITICA SOCIALE) SCREENING DEI TUMORI
Bruxelles,
13 novembre 2003 - Le patologie tumorali rappresentano nei paesi
industrializzati una delle principali cause di morte per malattia. Esse
hanno un enorme impatto sociale. L'unica arma certa della quale oggi si
dispone a titolo di prevenzione è quella della «prevenzione secondaria»,
attraverso l'uso di test clinici predittivi. Non si può dunque pensare di
lasciare che un'attività di prevenzione così importante, sia in ambito
sociale che sanitario, rimanga una realtà nazionale o regionale a seconda
delle possibilità economiche e culturali di questo o quel paese. Ecco perché
la Commissione
ha lanciato un appello agli Stati membri affinché istituiscano dei
programmi di prevenzione del cancro del seno, del colon e del collo
dell'utero. La relazione di Antonio Mussa (Uen, I), approvata all'unanimità
dalla commissione per la sanità pubblica, esamina la proposta
dell'Esecutivo proponendo una serie di emendamenti, non vincolanti. I
deputati pongono in particolare l'accento sulla necessità di sostegno
psicologico e sull'accompagnamento post-terapeutico dei pazienti risultati
positivi ai test di screening. Tutte le persone esposte a sostanze mutagene
o cancerogene dovrebbero disporre di test appropriati. D'altra parte,
afferma l'organo parlamentare, si dovrebbe favorire lo scambio di esperienze
tra Stati membri. I parlamentari chiedono di istituire un modello di
chiamata unica per «screening multifasici» nella popolazione che si trova
nella fascia d'età interessata dalla raccomandazione. Gli Stati membri sono
inoltre incoraggiati a sostenere la ricerca europea sui nuovi metodi di
screening e di controllo, nonché a promuovere campagne di informazione
mirate a sensibilizzare e a informare la popolazione sui vantaggi e i rischi
dello screening dei tumori per quanto riguarda la diagnosi precoce. Coloro
che devono sottoporsi ai test di screening dovrebbero avere diritto al
permesso per assenza dal posto di lavoro. Si chiede infine di monitorare
regolarmente gli indicatori dell'incidenza, sopravvivenza e mortalità,
conformemente ai principi della Rete europea dei registri dei tumori, al
fine di stabilire la priorità di determinati test rispetto ad altri.
CONVEGNO “COSTRUIRE UN
SISTEMA DI PROSSIMITÀ” L’ISTITUTO PER
LA RICERCA SOCIALE
(IRS) PRESENTA UNO STUDIO SUI SERVIZI ALLA PERSONA DELLA CARITAS
Milano, 13 novembre 2003 - Di fronte alle nuove esigenze delle persone
anziane, la riflessione sui servizi di prossimità è particolarmente
attuale. Più che di servizi formalizzati o di un metodo di lavoro, la
definizione fa riferimento ad un modo di essere, ad uno stile di presenza
tipico delle comunità cristiane e delle reti di vicinanza e di volontariato
locali. In tal senso fa da sempre parte della scelta di condivisione di
Caritas, tradotta in forme diverse dalle molte realtà di ascolto e di
volontariato diffuse sul territorio diocesano. Negli ultimi anni Caritas ha
sviluppato diverse sperimentazioni e riflessioni sull’accompagnamento
delle persone anziane e delle difficoltà specifiche di chi vive nel
contesto metropolitano, sia sotto il versante dei servizi che sotto quello
pastorale. Su questo tema, Giovedì 13 novembre 2003, dalle ore 9 alle ore
13, presso
la Sala
assemblee di Banca Intesa (Milano, Palazzo Besana, Piazza Belgioioso 1)
Caritas Ambrosiana propone un momento di riflessione e dibattito. La
giornata sarà l’occasione per presentare i dati della ricerca condotta in
collaborazione con l’Istituto per
la Ricerca Sociale
(Irs) – grazie ad un finanziamento della Fondazione Cariplo – sui
servizi di prossimità dei quartieri milanesi di Baggio e Gratosoglio.
Interverranno Maria Grazia Guida e Fabrizio Giunco dell’Area Anziani di
Caritas Ambrosiana (ore 9.30), che descriveranno la storia e i contenuti del
modello della prossimità; Chiara Crepaldi dell’Istituto per
la Ricerca Sociale
(10,30) che commenterà lo studio; Mirella Noseda (11,15), del Centro di
ascolto della Parrocchia San Pio V, che parlerà del progetto Formica del
quartiere Calvairate-molise; Giorgio Sarto (11,30) responsabile dell’Unità
pastorale del decanato Forlanini, che rifletterà sul rapporto fra prossimità,
Rsa e territorio; Anna Sandrin (11,45), responsabile del Centro di ascolto
della Parrocchia Madonna dei Poveri di Baggio, che racconterà la propria
esperienza sul campo. Chiuderà la mattinata don Virginio Colmegna,
direttore di Caritas Ambrosiana, che indicherà le linee guida del futuro
sviluppo dell’esperienza. Giovedì 13 novembre 2003, ore 9 Sala assemblee
Banca Intesa – Palazzo Besana Piazza Belgioioso, 1 Milano
PHILIPS CONTINUA IL SUO
IMPEGNO SULLA CORPORATE SOCIAL RESPONSIBILITY PRESENTANDO LE SUE NUOVE
INIZIATIVE DI SOLIDARIETÀ
Milano, 12 novembre 2003 - Philips presenta le iniziative di Corporate
Social Responsibility (Csr) attuate in Italia che si inseriscono nel
percorso che l’azienda porta avanti fin dalla sua fondazione e che la
pongono in primo piano per quanto riguarda la responsabilità verso
l’ambiente e la società. Dopo la pubblicazione del suo primo bilancio di
sostenibilità a marzo di quest’anno, l’istituzione di un Sustainability
Board e di un Corporate Sustainability Office, la definizione di una
politica aziendale di sostenibilità e l’avvio di numerose iniziative nei
diversi paesi che hanno portato il Dow Jones Sustainability Index,
l’indice che misura le prestazioni finanziarie delle aziende impegnate
nella sostenibilità a livello mondiale, ad assegnare a Philips il punteggio
massimo nel mercato dei beni semidurevoli, ora la sostenibilità si traduce
in attività concrete anche sul territorio italiano. Anche in Italia Philips
ha identificato un Sustainability Board, un Ethic Officer e una task force
interdivisionale, il “Green Team”, e si è impegnata nel mettere in
pratica progetti di Csr consoni alle proprie linee strategiche e aderenti
all’impegno verso la salute e l’educazione soprattutto nei confronti dei
bambini. Supportata da Atos Origin Executive Partner, Philips ha definito un
preciso modello di riferimento in cui collocare queste iniziative
focalizzandosi principalmente sue tre aree di intervento a breve termine:
l’impegno sociale, l’impegno verso i dipendenti e l’impegno verso
l’ambiente che ci circonda. Philips ha inoltre aderito a Sodalitas,
l’ente che raggruppa gli interessi delle aziende e delle Onlus nel campo
della responsabilità sociale. Le prime iniziative presentate oggi
nell’ambito dell’impegno verso la società vedono Philips al fianco di
due importanti associazioni che operano nel campo sociale: Comocuore e il
Comitato Maria Letizia Verga. Insieme a Comocuore, associazione che promuove
iniziative di informazione e prevenzione volte a ridurre i tassi di mortalità
per le malattie coronariche, Philips promuoverà una grande campagna di
sensibilizzazione sulla prevenzione cardiologia negli istituti scolastici
della provincia di Como, alla ricerca di rare patologie cardiache definite
“Qt lungo” e Brugada. La collaborazione il Comitato Maria Letizia Verga
invece mira, attraverso la realizzazione di un calendario fotografico, a
finanziare le attività del comitato che da diversi anni si occupa della
ricerca sulla leucemia infantile e degli aiuti alle famiglie dei bambini
ricoverati presso l’ospedale S. Gerardo di Monza. “
La Corporate Social
Responsibility è per noi uno strumento indispensabile per perseguire in
modo concreto una strategia di sviluppo sostenibile”, ha commentato Sergio
Tonfi, Brand and Communication Manager e Ethic Officer di Philips Italia.
“Facendo riferimento ai valori Philips e alla sua storia più che
centenaria di attenzione all’ambiente e alle persone, ci siamo dedicati
sia all’impegno sociale sia alle politiche di sviluppo delle risorse umane
col fine di valorizzare gli individui e sviluppare la qualità della società.
In poco più di sei mesi abbiamo compiuto dei grandi passi e grazie al
contributo di tutte le nostre persone continueremo ad impegnarci sempre più
per migliorare la qualità della vita della gente.”
IL “DURACELL BUNNY TOUR
2003”
DIVERTIMENTO E SOLIDARIETA’ 18 APPUNTAMENTI IDEATI DA RTR
Milano, 13 novembre 2003 - In occasione del trentesimo compleanno del Bunny
Duracell, Rtr ha ideato un tour itinerante all’interno dei centri
commerciali. Il tour partirà il 14 novembre 2003 e terminerà il 23
dicembre, coinvolgendo 6 tra i più importanti Centri Commerciali del Nord e
Centro Italia. Il Bunny Tour ospiterà la charity Abio, Associazione Bambini
In Ospedale, fondata nel 1978, per promuovere l’umanizzazione
dell’ospedale e sdrammatizzare l’impatto del bambino e della sua
famiglia con le strutture sanitarie secondo i principi della Carta dei
Diritti del Bambino in Ospedale attraverso attività di
informazione,assistenza, sostegno, intrattenimento, gioco. Nello stand ci
sarà un’urna per le offerte per l’Associazione e verranno distribuiti
opuscoli informativi. All’interno dell’area posizionata nelle gallerie
dei centri ci saranno tante divertenti sorprese ad accogliere tutti i
bambini. Due hostess vestite da coniglietti Duracell e un animatore faranno
giocare i bambini con attività di face painting e sculture di palloncini.
Per rendere ancor più colorato e accattivante lo spazio sarà realizzato un
Bunny gigante di peluche, che sarà il fulcro del gioco. Semplice e
coinvolgente la dinamica: i bambini che si presenteranno allo stand potranno
partecipare alla prova d’abilità che permetterà ai concorrenti di
ricevere un simpatico premio. Tutti i protagonisti riceveranno un gadget a
scelta tra album da colorare, portachiavi, tatoo, orecchie da coniglietto e
anche una bella foto ricordo: Canon Italia infatti parteciperà
all’iniziativa regalando una foto scattata con
la Canon Powershot
A 80 e stampata al momento grazie alla stampante Direct Print Cp 300.
“Sono particolarmente contento che la nostra collaborazione con il
Gillette Group Italy continui” - ha dichiarato Riccardo Tafà,
Amministratore di Rtr - “In questo caso dobbiamo ringraziare Duracell che
ci da l’opportunità di confrontarci con un tema stimolante:quello di far
divertire e giocare i bambini regalando attimi di allegria in un momento
particolare dell’anno.” Ancora una volta Rtr si rende promotrice di una
coinvolgente iniziativa, questa volta a favore dei più piccoli.
"EXPO
DEI SAPORI" - SALONE DELL'ENOGASTRONOMIA E DEI PRODOTTI TIPICI -
PRODOTTI DI QUALITÀ, AFFARI PER 22 MILIARDI DI EURO - FIERA 13- 18 NOVEMBRE
Milano, 13 novembre. 22 mila milioni di euro. Questo il giro d'affari dei
prodotti di qualità secondo l'ultima indagine Ismea-federalimentare
(l'istituito per i servizi del mercato agricolo alimentare). Il dato si
riferisce al comparto dei prodotti tipici, biologici e a marchio regionale.
Il giro di affari è realizzato per oltre 1 '80% nel mercato interno e
rappresenta quasi il 20% dei consumi alimentari nazionali. Sempre secondo
Ismea la tendenza delle famiglie è di un progressivo orientamento ad
acquistare cibo ,di qualità. Inoltre, la ricerca di sicurezza e qualità da
parte del consumatore ha favorito, negli ultimi anni, l' affermazione dei
prodotti a qualità garantita la cui dimensione economica, nel
2002, ha
sfiorato il 10% dei consumi pari a un giro d' affari di 15 miliardi di euro.
, Expo dei Sapori quest' anno alla seconda edizione si estende su trentamila
metri quadrati e conta su 900 espositori contro i 680 presenti 1 'anno
scorso, registrando il 30% in più delle presenze espositive. Per sei giorni
la fiera sarà il punto d'incontro di imprese, distributori, produttori del
settore agro alimentare e consumatori. L' obiettivo della manifestazione è
rilanciare i prodotti di qualità, offrire nuove occasioni di mercato,
fornire strumenti utili alle imprese e agli esercenti per rispondere alle
esigenze espresse dal grande pubblico in sintonia con quanto fatto dalla
Regione Lombardia. I 63 master in programma, più del doppio rispetto alI'
edizione precedente, sono tenuti dai migliori esperti del settore,
indirizzati a esercenti e al pubblico dei consumatori sono uno degli
strumenti a disposizione degli operatori per soddisfare una domanda di
consumo caratterizzata dalla qualità . Expo dei Sapori, il Salone
dell'enogastronomia e dei prodotti tipici, è alla Fiera di Milano dal 13 al
18 novembre. Porta Metropolitana e Domodossola. I giorni dedicati agli
operatori sono giovedì 13, venerdì 14 e lunedì 17 novembre dalle 10 alle
18. Martedì 18 dalle lO alle
15. L
'accesso è a inviti per gli operatori. L 'ingresso al pubblico è solo
venerdì 14 dalle ore 18 alle 23 ; sabato 15 e domenica 16 dalle lO alle 23.
Biglietto 7 euro. Www.expodeisapori.it Alla presentazione della
manifestazione, l’Assessore all’Agricoltura e Vice Presidente della
Regione Lombardia, Viviana Beccalossi ha dichiarato: “
La Lombardia Promuove
I Prodotti Tipici E Lancia Il Patto Per
La Sicurezza E
La Qualita' Alimentare
” desidero innanzitutto ricordare che questa manifestazione, oltre ad
essere un'importante e qualificata vetrina di svariati prodotti del settore
agroalimentare italiano, è anche un momento di riflessione ed
approfondimento sulle tematiche che ruotano intorno a questo settore. In tal
senso,
la Regione Lombardia
ha deciso di essere protagonista di queste giornate, oltre che, con i propri
prodotti tipici della sua terra, anche con una serie di iniziative mirate
alla valorizzazione e ali 'affermazione degli stessi quali sinonimo di
genuinità e sicurezza alimentare. In quest'ottica si inquadrano i due
momenti promossi dalla Regione Lombardia giovedì 13 novembre alle ore 11 e
sabato 15 novembre sempre alle ore 11. Nel primo caso andremo a
sottoscrivere un patto per la sicurezza e la qualità alimentare in
Lombardia nel quale istituzioni, aziende agricole, produttori e
rappresentanti della grande distribuzione si impegneranno a mettere in atto
azioni concrete e ben definite mirate ad un ulteriore conoscenza e
diffusione dei prodotti tipici lombardi, il tutto ovviamente alI 'insegna
della qualità e della sicurezza. In questo tipo d'azione un ruolo
particolarmente importante recitano e continueranno a recitare le
Organizzazioni Professionali che, in sintonia con
la Regione
, possono favorire le aziende agricole nella commercializzazione della loro
produzione. Per quanto riguarda il secondo appuntamento intitolato "I
sapori della nostra terra al servizio della salute e della famiglia
italiana" ritengo che i temi della valorizzazione e della tutela dei
prodotti tipici siano argomenti basilari per chi opera in questo settore..
Molto si è fatto e molto si deve ancora fare.
La Lombardia
con il 14% della produzione agroalimentare nazionale è la prima regione
italiana del settore. Quella lombarda è una produzione ad elevata qualità
come risulta dal numero delle denominazioni d'origine con una ventina di
prodotti Dop e Igp e 14 vini Doc e 3 Docg. Numeri importanti che ci
impongono di moltiplicare i nostri sforzi per garantire al consumatore una
possibilità di scelta qualificata sempre più ampia. Infolink: www.Agricoltura.regione.lombardia.it
L'ASSOCIAZIONE
NAZIONALE CITTA' A MILANO CON IL SALONE DELL'OLIO
Milano, 13 novembre 2003 - "Expo dei Sapori" dedica mille metri
quadrati ai migliori oli d'ltalia L' Associazione Nazionale Città dell'Olio
definisce le proprie finalità principali nella tutela e promozione
dell'ambiente e del paesaggio olivicolo;' divulgazione della storia e della
cultura dell'olio e dell'olivo. Per questo al Salone dell'Olio non si
promuove solo il prodotto ma verranno valorizzati anche i territori di
provenienza. Dal '90 la produzione mondiale di olio d'oliva è in crescita e
le tendenze di mercato confermano l' orientamento verso l' extravergine
italiano. Anche l' estero premia a pieni voti l' olio italiano, Senza dubbio
è il criterio dell ' origine a influenzare la scelta del compratore e l'
extravergine viene considerato un prodotto tipico della tradizione italiana.
Gusto, sapore, profumo e colore inoltre rappresentano i punti di forza del
made in Italy. Realizzato con la partnership dell' Associazione Nazionale
Città dell'Olio e delle Gestione Fiere di Milano, il Salone dell'Olio è
stato organizzato come un itinerario lungo "l'Italia degli
extravergine" che darà modo ai visitatori di conoscere le peculiarità
degli oli di ogni Regione grazie anche a spazi espositivi alternati ad aree
dedicate a degustazioni guidate. Corsi tenuti dalle organizzazioni di
assaggiatori professionisti permetteranno anche alle persone non esperte di
apprezzare le varietà degli oli presentati educandoli ad un acquisto più
mirato alla qualità. Saranno l'Umbria e
la Puglia
le Regioni protagoniste di questa seconda edizione del Salone dell'Olio, a
loro verranno dedicate due giornate con appuntamenti gastronomici, convegni
e presentazioni degli oli locali. Associazione Nazionale Città dell'Olio -
Monteriggioni (Siena) tel. 0577.329109 fax 0577.326042
SALONE
DEL VINO LA "CARTA D'IDENTITA'" DEL VINO ITALIANO
Torino, 13 novembre 2003 - Il "mondo del vino" ha un giro d¹affari
in Italia di 8.000 milioni di euro; La produzione italiana rappresenta, di
media, il 21% della produzione mondiale ed il 34% di quella dell¹Unione
Europea; L'intero patrimonio della filiera vitivinicola (compreso quindi
anche il valore degli impianti e strutture legate alla produzione di vini,
liquori, distillati e aceti balsamici) sfiora i 50 miliardi di euro (fonte:
Università di Bologna/federvini); 1,2 milioni gli occupati che sono
riconducibili al vino, compresa la fase della distribuzione (stime
effettuate dall¹Università di Bologna); La piramide del vino in Italia è
così composta: 3 milioni d¹ettolitri Docg, 9 milioni d¹ettolitri Doc, 22
milioni d¹ettolitri Igt, 20 milioni d¹ettolitri di vino da tavola; La
vendemmia 2003 è stata di 44.900.000 ettolitri, ma la produzione media
(ultimi 5 anni) è stata di 54 milioni di ettolitri (fonte: Unione Italiana
Vini/ismea); Le aziende vitivinicole sono 800.000 (Censimento Istat 2000),
ma le aziende imbottigliatrici (che hanno una media di 5 etichette) sono
30.000; La superficie vitata italiana (Censimento Istat 2000) è di
675.000 ettari
(
1.227.000 ettari
nel 1980): i 2/3 delle aziende hanno una superficie vitata inferiore ad
1 ettaro
; 7.000 una superficie superiore ai
10 ettari
, poche centinaia più di
50 ettari
di vigneto.
233.000 ettari
sono impiegati in Italia per la produzione di Doc e Docg. Nel mondo la
superficie vitata è di 7.884 milioni di ettari (il 41% nell¹Unione
Europea); Il comparto vino conferma il ruolo primario delle esportazioni
agroalimentari italiane contribuendo per il 16,8% al totale esportato del
comparto; Stando ad un rapporto dell'Ufficio Studi della banca d¹affari
Mediobanca (marzo 2002), condotta sulle 38 principali società d¹Italia
(che rappresentano circa un quarto del valore totale della produzione e
oltre un terzo dell'export), nel 2001, è continuata a salire la redditività
delle imprese, con un utile netto più che triplicato e salito a 75,5
milioni di euro nel 2000 dai 22 milioni di euro nel ' 96; il Roe (ritorno
sul capitale investito) è cresciuto dal 4,2% nel ' 96 al 10,2% nel 2000.
Merito della crescita delle aziende, ma anche del miglioramento della qualità;
Il consumo medio annuo di vino per abitante in Italia è sui
59 litri
(le proiezioni parlano di
60 litri
nel 2005); Il fenomeno delle enoteche e wine-bar? 1.000 locali con un
fatturato da 300 milioni di euro; Il principale luogo di acquisto di vino è
la grande distribuzione organizzata (Gdo), con il 40%: nel 2001, le vendite
di vino hanno raggiunto i 480 milioni di litri. Seguono il piccolo dettaglio
(10%), l'enoteca (15%), l'approvvigionamento diretto (32%), le vendite per
corrispondenza (3%); Le regioni italiane più citate all¹estero sui
mass-media per i vini sono, in ordine,
la Toscana
, il Piemonte, il Veneto e
la Sicilia
; L¹italia è il primo Paese esportatore al mondo: nel 2001, 15,6 milioni
di ettolitri ed il valore è stato di 2.580 milioni di euro. Il ruolo di
leader per l'export italiano è confermato dagli Usa, primo mercato mondiale
per i vini imbottigliati, con un valore di 535 milioni di euro (
la Germania
è sui 515 milioni di euro). L¹italia oggi detiene una quota di mercato nel
mondo del 25% e precede
la Francia
(23%) e
la Spagna
(16%). Nel gennaio/novembre 2002, stando all¹Ismea, il settore del vino ha
avuto un avanzo valutario di 2.346 milioni di euro. Il comparto segna un
passo in avanti del 7%; Le importazioni in Italia, nel 2001, sono state di
180 milioni di euro (il ³pole position² c¹è
la Francia
, con l¹80%, quindi Spagna e Germania); Nella hit parade delle enoteche d¹Italia
è il Brunello di Montalcino il leader indiscusso. A fargli compagnia sulla
vetta sono Chianti e Chianti Classico; quarto viene il Barolo seguito dalla
Barbera d'Asti, dal Dolcetto e dal Barbaresco; la carica dei piemontesi è
interrotta all'ottavo posto dal Greco di Tufo e riprende poi al nono gradino
con
la Barbera
d'Alba; chiude la graduatoria dei ³magnifici dieci² il Sangiovese di
Romagna (fonte: Osservatorio del Salone del Vino di Torino); Tendenze nelle
vendite? Il superamento in volume dei vini in bottiglia su quelli sfusi. Non
solo, nel 2002, la vendita di prodotto sfuso è ulteriormente in calo del
7,9% e l¹imbottigliato è cresciuto del 2,03%. Prevalgono i vini rossi, che
coprono una quota del 53% e del 57% (rispettivamente volume e valore), la più
alta percentuale registrata nel quinquennio. Ma anche il consumo dei bianchi
è in leggera ripresa; I vini doc e docg rappresentano, in quantità, circa
il 21% della produzione italiana. Le Docg sono 24 (Bardolino Superiore,
Barolo, Barbaresco, Brachetto, Brunello di Montalcino, Nobile di
Montepulciano, Chianti, Chianti Classico, Albana di Romagna, Asti o Asti
Spumante, Moscato d¹Asti, Ghemme, Carmignano, Franciacorta, Gattinara, Gavi,
Ramandolo, Recioto di Soave, Sagrantino di Montefalco, Soave Superiore,
Torgiano, Taurasi, Vernaccia di San Gimignano, Vermentino di Gallura) e le
Doc sono 350 circa, ma con oltre 1.800 tipologie diverse tra menzioni
aggiuntive e sotto specificazioni; I viticoltori biologici italiani sono
5.000 e la superficie vitata è di
25.000 ettari
. Il vino biologico italiano è apprezzato soprattutto dal mercato
internazionale, che assorbe dal 70 all'80%.
La Sicilia
è la regione con la maggiore dedizione al biologico; Gli ³accessori² del
vino (barbatelle, macchine per l'enologia e l'imbottigliamento, botti,
macchine agricole per la viticoltura, tappi di sugheroŠ) hanno un giro d¹affari
di 2.600 milioni di euro; L¹italia è il maggiore utilizzatore di tappi di
sughero: 1,5 miliardi di pezzi su un potenziale di 4 miliardi. Il numero dei
tappi di sughero usati per imbottigliare il vino nel mondo è di 19 miliardi
(nel 2010 arriverà a 24 miliardi di pezzi). Il costo del tappo di sughero
standard è di 0,18 euro (ma i tappi ³super² da
6 centimetri
vanno anche a 0,7 euro); La produzione vivaistica italiana è all¹avanguardia
nel mondo (conta 3.000 addetti per un fatturato di 130 milioni di euro). Nel
2001, i vitigni più richiesti sono stati quelli a bacca rossa (74%). Il
saldo tra l¹import e l¹export di barbatelle è attivo: in Italia, arrivano
4 milioni di barbatelle di varietà internazionali più diffuse (da Francia
e Germania) d finiscono all'estero 19 milioni di barbatelle italiane (i
migliori clienti sono: Spagna, Nord Africa, Grecia, Francia, Portogallo,
Austria e Germania).
La Vivai Cooperativi
di Rauscedo è l¹azienda leader nel mondo nella produzione vivaistica delle
barbatelle (52% del mercato italiano). Un fenomeno recente, in Italia, ma
anche nel mondo, è la riscoperta delle cultivar italiane (Sangiovese,
Montepulciano d¹Abruzzo, Sagrantino, Barbera, Aglianico, Nero d¹Avola,
Refosco dal Peduncolo Rosso ...); Quello del turismo enologico è un vero e
proprio boom: dimenticate le partenze di massa verso luoghi di villeggiatura
iper-affollati o lontane mete esotiche, le nuove tendenze parlano di viaggi
all¹insegna della riscoperta dei prodotti e dei sapori di casa nostra, da
assaggiare nei week-end o nelle ³micro-vacanze². Gli italiani che
subiscono il fascino dei territori del vino sono ormai un esercito: ben 3,5
milioni di turisti di casa nostra hanno scelto mete enogastronomiche ed il
fatturato del settore (pari a 2,5 miliardi di euro, nel 2002) è in costante
crescita. Questo scenario, prospettato da ricerche sociali, conferma che l¹enoturismo
è il volano più efficiente per muovere flussi, grazie al mix dei suoi
principali elementi: cultura, paesaggio, vino, cucina, arte, prodotti
agroalimentari, artigianato di qualità; Il 94% delle aziende italiane
produttrici ha tratto vantaggio dall¹aumento di interesse per il vino,
registrato negli ultimi anni: il maggior risultato l¹allargamento del
mercato, sia in termini di maggiori vendite che in termini di incremento
della copertura dei canali di vendita. Questi risultati hanno indotto anche
la maggior parte delle cantine a fare investimenti: nel 2001, le aziende che
hanno fatto qualche tipo di azione sono state il 73%; in testa alla
graduatoria il miglioramento della cantina (91% di indicazioni), seguito
dall¹incremento della rete distributiva (69%) e quindi dall¹incremento
della superficie vitata (61%), dall¹ampliamento della cantina (58%) e dall¹acquisizione
di altre aziende o di altro terreno (12%) (fonte: Osservatorio del Salone
del Vino); Nel 2001, il 5% del fatturato delle cantine associate al
Movimento Turismo del Vino è stato destinato al sostegno e allo sviluppo
dell¹enoturismo: in particolare, si è puntato al miglioramento delle
strutture e all¹organizzazione di iniziative (corsi di cucina, seminari sui
prodotti locali, eventi culturali e concerti); Gli adepti del vino di qualità
in Italia sono oltre 6 milioni (soprattutto tra i 26 e 45 anni) che cercano
e consumano in maniera sempre più crescente etichette di qualità, comprano
guide e riviste specializzate, frequentano enoteche e wine-bar, partono per
weekend alla scoperta di territori ricchi d¹arte, storia, ambiente, ma
anche di cantine. Ma l¹attenzione verso il mondo del vino ha una platea ben
più grande: sono 24 milioni i consumatori italiani stabili della bevanda
cara a Bacco e 16 milioni hanno disponibilità a casa di uno stock di vini
(fonte: Censis Servizi spa); La ³top ten² sulle intenzioni di visita nei
distretti del vino (un potenziale di 10 milioni d¹italiani con ³intenzioni
e progetti di viaggio² nei singoli micro-distretti): in ordine, Chianti,
Conegliano, Oltrepò Pavese, Montalcino, Monferrato, Langhe, Trentino,
Montefalco, Collio, Castelli Romani (fonte: Censis Servizi spa). Infolink: www.Salonedelvino.com
I SEMI UNA COLLANA
AUDACE
Torino, 13 novembre 2003 - I Semi è una collana di biografie di uomini e
donne che hanno valorizzato la terra in cui hanno vissuto e lavorato, che
hanno inciso nel comportamento delle persone, che hanno cambiato con la loro
opera lo stato delle cose. Sarebbe più semplice dire che è un'iniziativa
rivolta agli uomini di Cultura, ma con questa parola spesso si indicano gli
intellettuali, gli scrittori, i filosofi. Luigi Veronelli l'ha di contro
voluta per quegli uomini, anche di Cultura, che hanno agito, uomini fra
uomini, con le opere più che con le parole, con i prodotti più che con le
intenzioni: ne è infatti uscito un sottotitolo chiarificatore: “Vite dei
Protagonisti delle Culture Materiali”. Non si tratta di biografie di soli
vignaioli, come la presenza dell’editore Veronelli potrebbe far pensare o
la scelta dei primi titoli suggerire, ma di un racconto aperto che -
partendo da coloro che più di ogni altra figura, i vignaioli appunto, hanno
esaltato la terra - raggiungerà altri protagonisti capaci di realizzare,
per il piacere dell’Uomo, i più vari prodotti, dai cocktail di Arrigo
Cipriani, alla grappa di Giannola Nonino. Troveremo antichi contadini come
Pino Ratto e grandi imprenditori come Piero Antinori, scomodi preti come
Alexandre Bougeat e timidi "artisti" silenziosi come Mario
Schiopetto, colti giornalisti come Gianni Brera e poeti sognatori come
Tonino Guerra, viscerali trascinatori come Giacomo Bologna, donne combattive
e serene come Paola Di Mauro, uomini difficili e tenaci come Cosimo Taurino,
eroi con la dimensione del tragico come Mario d’Ambra, solari
intellettuali come Riccardo Riccardi. Salone del Vino, Torino 17 novembre,
ore 11, Sala Mathusalem
EXPOCASA2 LINGOTTO FIERE TORINO:
27 NOVEMBRE 7 DICEMBRE
Torino, 13 novembre 2003 - Expocasa2 il salone dell¹ arredamento e della
cultura dell¹abitare, entra a far parte di un avvenimento globale in quanto
per i primi quattro giorni si affianca a Restructura, il salone, della
ristrutturazione e del recupero edilizio e ospita un¹ anteprima di Idea
sposa, il salone delle coppie che programmano le nozze e che si svolgerà
all¹inizio del prossimo anno dal 24 gennaio al 1° febbraio. Questa
concomitanza di avvenimenti sinergici, conferma quella che è la filosofia
Lingotto Fiere che pone al centro delle sua attività operativa il servizio
al visitatore. In occasione di questi eventi infatti, ci sarà la possibilità
di documentarsi sulle più recenti tecnologie di ristrutturazione, che ben
si abbinano al progetto di un rinnovo dell¹arredamento, per il quale
Expocasa2 propone una panoramica estremamente completa. Saranno presenti
alla rassegna, produttori che espongono la gamma completa di arredamenti in
ogni stile, foggia e prezzo e sarà offerta la possibilità di farsi
preparare un vero e proprio progetto abitativo dai numerosi architetti
presenti sugli stand. Ma non é tutto, infatti Expocasa2 ospita l¹anteprima
di Idea Sposa, si tratta di un punto d¹informazione molto completo, per le
giovani coppie che a primavera pensano di unire le loro vite, un momento
dell¹ esistenza che ci spinge a desiderare ³tutto bello e tutto nuovo²
perciò, possibili ristrutturazioni della casa che si andrà ad abitare e
acquisto di un arredamento adeguato ai nostri gusti, necessità e possibilità
economiche. A Lingotto Fiere si origina così un “collage” di opportunità
che certamente richiamerà l¹attenzione del pubblico. Sono previste inoltre
per le coppie iniziative quali: la possibilità, registrandosi all¹ ³info
point² di ricevere il periodico ³idea sposa magazine² e nei giorni dal 1
al 7 dicembre di usufruire di uno sconto del 50% sul biglietto d¹ingresso.
Expocasa 2 - Salone del mobile e dell'arredamento Torino Lingotto Fiere dal
27 novembre al 7 dicembre2003 www.Lingottofiere.it
TO-PRESENT:VISITA
GUIDATA
Torino, 13 novembre 2003 - Una 'visita guidata' attraverso le tematiche piu'
attuali dell'arte contemporanea, con immagini in diretta ogni giorno e voci
in cui competono analisi ed esperienze diverse, visioni differenti che ci
guidano all'interno dei processi creativi. Un progetto che e' il frutto
della combinazione di interazioni tra le voci di artisti e critici, gli
eventi del panorama torinese e le immagini che abbiamo proposto di:
Artissima 10, le mostre in contemporanea, le installazioni e le opere degli
artisti, l'arte che si confronta con la citta'... Undo.net/to-present 6
novembre: Da Artissima 10 un percorso attraverso le opere di artisti
extraeuropei e progetti video in cui ci accompagnano le parole di Marco
Scotini e Dimitris Kozaris. 7 novembre: Dalla Gam le opere di arte africana
e delle avanguardie storiche, ad Artissima 10 un percorso fra quelle di
artisti contemporanei africani; commento di Antonio Somaini. Le parole di
Lorenza Pignatti accompagnano le immagini della mostra ''Lei'' alla
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo con i lavori di artiste internazionali
dagli anni '70 ad oggi; la visita continua in ''Present Future'' che propone
15 artisti emergenti. Eva Marisaldi commenta i suoi lavori esposti negli
stand della fiera e in alcune mostre in citta'. 8 novembre: La performance,
l'uso (e l'abuso) del corpo nell'arte contemporanea attraverso fotografie e
video dalla fiera e in alcune mostre in citta'; commento audio di Marcello
Maloberti. Lo spazio urbano e lo spazio come soggetto di ricerca: un
percorso con Antonella Bruzzese (a12) fra opere e progetti che affrontano il
tema da diverse prospettive. Gabi Scardi parla di Public art: nello stand di
a-titolo le proposte degli artisti nell'ambito dei progetti d'intervento di
fondazioni ed enti, nelle strade di Torino le nuove spettacolari
istallazioni luminose e i nuovi manifesti d'artista. 9 novembre: La citta',
il tempo e la creativita' secondo Alessandro Guerriero con le immagini di
opere dalla fiera e dagli opening di sabato sera. La differenza fra musei
pubblici e fondazioni private, la gestione e l'economia: l'analisi di Marina
Pugliese e' accompagnata dalle immagini di opere esposte in fiera che
affrontano questi temi con ironia o provocazione. Gli artisti e critici che
hanno partecipato a questo progetto fanno parte del corpus di docenti della
scuola di Arti e Design che prende il via quest'anno alla Nuova Accademia di
Belle Arti di Milano - Naba. Infolink: http://www.Undo.net/to-present/artiedesign
Documentazione e iscrizioni: naba@naba.It
ALESSANDRO LO MONACO PLUS ULTRA IL
28.11.03
LA GALLERIA DESART
INAUGURERÀ UNA MOSTRA PERSONALE DI ALESSANDRO LO MONACO.
Brescia, 13 novembre 2003 - L’uso dei mezzi elettronici per fare arte è
oggi diffuso ma impone la conoscenza di un linguaggio digitale appropriato,
e solo chi, come Alessandro Lo Monaco, abbia avuto una frequentazione nel
tempo e consuetudine con gli apparati tecnologici attuali, riesce a
coniugare con talento, idee e capacità e a creare immagini virtuali
originali, senza l’utilizzo di collage fotografici. La tecnologia
digitale, attraverso un codice binario, consente di produrre a Lo Monaco
immagini dotate di una qualità riproduttiva unica. Esse sono generate e
plasmate a suo volere e piacere, per poi essere “espulse”, dopo un
periodo di virtuale-gestazione, dal grembo dell’apparato di elaborazione.
Corpi umani che persistono in catatonica sospensione, fisiognomicamente
alieni, partecipi e stupiti dalla violenza della loro stessa esistenza e
condiscendenti al proprio annientamento. Le immagini di Lo Monaco inducono a
riflettere sul situarsi della specie umana in un’icona virtuale che
sfoggia valori di riferimento meramente tecnologici, nel migliore dei casi
scientifici non già etici. I suoi plasmatici “viv-enti”, superati i
confini estetici dell’androgino e/o del femminino del passato, si
ritrovano, antropologicamente plus ultra. L’artista attualmente vive
Svizzera. Luogo: Desart Contemporary art & design p.Zza Tebaldo Brusato,
2 Brescia Periodo: Dal 28 novembre 2003 al 10 gennaio Orario: da martedì a
sabato 15.30 – 19.00 Vernice:venerdì 28 novembre ore 18.00
SUL PALCOSCENICO DEL TEATRO FRANCO
PARENTI DI MILANO APPRODA, DOPO IL MEMORABILE ILIADE, L’ODISSEA DEL TEATRO
DEL CARRETTO
Milano, 13 novembre 2003 - “Quindici anni dopo l’Iliade, il Teatro del
Carretto ricrea l’Odissea, senza più chiedere alle statue degli dèi di
mediare la terribilità insita nel mito, lasciando il posto alla ferocia di
una storia ricca di miraggi ma non di illusioni, nel suo spettacolo forse più
alto e disperato... Lo spettacolo è un emozionante viaggio tra i mostri del
nostro quotidiano.” Così Franco Quadri su
la Repubblica. Il
capolavoro della letteratura classica rivisto attraverso gli occhi di una
compagnia che, più di ogni altra, saprà far rivivere, con immagini e
suggestioni, le avventure di Ulisse. Dopo Iliade (1988),
la Compagnia
del Teatro del Carretto si confronta ancora una volta con Omero rinnovando
la propria ricerca teatrale pur nel rispetto dello stile che le ha fatto
riscuotere apprezzamento e attenzioni in Italia e all’estero.
L’abbandono alle suggestioni poetiche di Omero si dovrà accompagnare al
tentativo di insinuarsi all’interno del solco tra la visione offerta dalla
scrittura e la poesia, e la realtà sottintesa... Sotto quel sole potranno
convivere immagini arcaiche e non, realistiche e surreali, drammatiche e
parodistiche, in una fusione e confusione che è propria dei sogni, ché il
viaggio di Ulisse – archetipo del percorso dell’esistenza – può
essere visto come un viaggio interiore, flusso di coscienza la cui rotta è
indicata dai sogni: dove “i luoghi attraversati” possono trasformarsi in
atmosfere... In oggetti ricordo... In oggetti giocattolo...In monologhi
interiori... In una dimensione onirica che sottolinea la marginalità
materiale dei “luoghi” stessi, significativi solo nel loro aspetto
simbolico. Dal 13 al 23 novembre 2003 teatro del carretto Infolink: www.Teatrofrancoparenti.com
PETER SCHREIER DIRIGE
IL MESSIAH DI HÄENDEL NELLA CATTEDRALE DI PARMA CON L'ORCHESTRA E IL CORO
DEL TEATRO REGIO.
Parma, 13 novembre 2003 - Un omaggio straordinario, un augurio prezioso, un
invito al raccoglimento e alla riflessione nella splendida Cattedrale
cittadina sulle note di una delle partiture più amate, offerto alla città
di Parma dalla Fondazione Teatro Regio per il prossimo venerdì 5 dicembre.
Nel tempo dell’Avvento, abbracciati dagli affreschi della Cattedrale, i
cittadini di Parma potranno infatti ascoltare il Messiah di Georg Friederich
Häendel, summa degli oratori, eseguito dall’Orchestra del Teatro Regio di
Parma, diretta dal Maestro Peter Schreier e dal Coro del Teatro Regio di
Parma diretto da Martino Faggiani, solisti: il soprano Elisabeth Kulman, il
mezzosoprano Annekathrin Laabs, il tenore Alexander Yudenkov, il baritono
Markus Butter. Un inno all’amore e alla fraternità per il quale
la Curia Vescovile
ha accolto con disponibilità il desiderio della Fondazione Teatro Regio,
che con grande impegno ha voluto così porgere il proprio augurio di pace a
tutta la città, invitandola a condividere una serata insieme di grande
musica e di profonda riflessione spirituale, ricordando Walter Gaibazzi,
recentemente scomparso, alla cui memoria la serata è dedicata. “Sono
innamorato della musica classica e religiosa e fra questa degli oratori –
spiega Monsignor Grisenti, Direttore dell’Ufficio Amministrativo della
Curia Vescovile di Parma. Da quelli più antichi di Carissimi, Monteverdi,
Bach, a quelli di Haydn, Vivaldi, Mendelssohn. Una frequentazione robusta e
appassionata della musica sacra. Ma fra gli oratori, quello che ascolto e
amo di più è il Messiah di Häendel per la sua caratterizzazione biblica e
per la bellezza straordinaria dei cori, degli assolo e della partitura
orchestrale. Dalla prima parte dedicata alla natività, sino all’ultima
dedicata alla resurrezione con il celebre Hallelujah, universalmente
conosciuto”. “Credo che l'appuntamento del 5 dicembre sia un grande
omaggio a Häendel e alla comunità parmense in preparazione al Santo
Natale. Una preparazione fatta di brani biblici e preghiere. Come tale, il
Messiah sarà preceduto da alcune riflessioni del Direttore dell’Ufficio
Liturgico Don Mario Mazza”. “Invito tutti i parmigiani a partecipare, a
loro sarà offerto il testo nella sua versione originale in inglese, con la
traduzione in italiano affinché tutti possano comprendere questa
riflessione e questa preghiera espressa attraverso la musica e il canto.
Come diceva Sant’agostino infatti Chi canta prega due volte”. Sul podio
il Maestro Peter Schreier, dal 1979 richiesto su scala internazionale per il
repertorio sinfonico-vocale, a lui tanto familiare, tanto che nel 1988 gli
vengono conferiti a Monaco il premio “Ernst von Siemens” e a Vienna il
“Wiener Flötenuhr” per l’interpretazione dell’opera di Mozart.
Punto focale del lavoro artistico di Peter Schreier sono l’interpretazione
di Bach e Mozart, nonché del Lied dal classico al moderno. Il soprano
Elisabeth Kulman già durante gli studi si fa notare per il suo enorme
potenziale vocale e scenico, dimostrandosi ancora giovanissima all’altezza
di ruoli quali Susanna e
la Contessa
in Nozze di Figaro; si dedica con pari impegno all’attività
concertistica, lavorando con direttori quali Nikolaus Harnoncourt, Martin
Haselböck, Marc Piollet, e Herbert Böck. Con Peter Schreier canta
la Passione
secondo Matteo di Bach alla Filarmonica di Monaco di Baviera e l’Oratorio
di Natale al Teatro di Lussemburgo. Il mezzosoprano Annekathrin Laabs si
dedica principalmente all’attività concertistica e ha già cantato con
Peter Schreier
la Passione
secondo Matteo di Bach alla Filarmonica di Monaco di Baviera e l’Oratorio
di Natale al Teatro di Lussemburgo e
la Messa
in si minore in versione scenica a Los Angeles. L’ attenzione del tenore
Alexander Yudenkov è rivolta particolarmente alla musica sacra ed ha
collaborato con direttori quali Helmuth Rilling, Frieder Bernius, Werner
Pfaff, Solfgang Schäfer, e altri. Markus Butter collabora abitualmente con
direttori e orchestre di spicco: nella scorsa stagione è apparso in una
serie di rappresentazioni concertanti di Fidelio di Beethoven dirette da
Zubin Mehta in Israele, e in concerti al Gewandhaus di Lipsia. Nel 2000,
oltre al debutto alla Victoria Hall di Ginevra, c’è stato quello al
Festival di Salisburgo con
la Messa Waisenhaus
di Mozart e, su invito di Zubin Mehta, un recital alla Maratona Brahms di
Tel Aviv. Secondo Sir Newman Flower, uno dei molti biografi di Häendel, il
Messiah “tenendo conto dell’immensità del lavoro e e della brevità con
cui fu composto, rimarrà forse per sempre, la prova più grande nella
storia intera della composizione musicale”. Classificare il Messiah è
difficile, più di un oratorio: un’osmosi fra sacro e profano, teatralità
e musicalità pura. Il Messiah è innanzitutto la storia di Gesù Cristo e Häendel
dà una veste drammatica a una serie di passi delle sacre scritture. Poche
composizioni passano alla storia come capolavori, questo è uno dei rari
casi. Ancora nell'Ottocento, da Haydn a Beethoven, a Mendelssohn, a Brahms,
nessuno potrà fare a meno di guardare al Messiah che, per la sua vigorosa
drammaturgia e la straordinaria incisività della scrittura strumentale,
belcantistica e polifonico-vocale, costituisce un serbatoio di prorompente
inventiva. Il coro è lo straordinario protagonista di molti momenti, dagli
episodi più maestosi alle dolcezze pastorali più seducenti; Häendel
plasma il materiale corale con tale abilità da renderlo capace di incantare
tutti: lo spettatore, ateo e credente, il cantante in prima persona.
Grandioso il coro dell’Amen finale Gloria all’Agnello che fu immolato
incarna musicalmente il mistero umile e immenso della salvezza, e insieme la
gloria della potenza di Cristo. Lo stesso Häendel disse: “non so se ero
nel mio corpo quando lo scrissi”. Il musicista si mise al lavoro il 22
agosto 1772, il 14 settembre dello stesso anno aveva già finito, in tutto,
260 pagine del manoscritto sono state riempite dentro il periodo
notevolmente corto di 24 giorni. Un successo folgorante: settanta edizioni
nel giro di due anni. La serata è offerta alla città dalla Fondazione
Teatro Regio di Parma Venerdì 5 dicembre 2003, ore 20.30
SCREAMADELICA GIOVEDÌ
13 NOVEMBRE INFINITO IN CONCERTO
Roma, 13 novembre 2003 - Giovedì 13 novembre nuovo appuntamento con
Screamadelica, la serata dedicata ai suoni di Radio Città Futura. Ad aprire
ci saranno gli Infinito, band all’esordio discografico con il singolo
"Nuvole". Il gruppo propone brani di velata malinconia e poderosi
crescendo, la cui particolare atmosfera romantica è al di fuori di
qualsiasi tempo. Suoni eterei e melodici nella migliore tradizione della
new-wave britannica. La serata proseguirà dopo il live con la discoteca
“alternative-rock” curata dai Dj di Radio Città Futura Fabio Luzietti
& Andrea Esu. Radio Città Futura, la città dei suoni e delle parole
Screamadelica – Ex Magazzini – Via dei Magazzini Generali, 8bis – ore
21.30 Info 0669925100 – Ingresso Gratuito
UN POSTO NEL MONDO
PRESENTA IL CONCERTO DI VITTORIO COSMA
Varese, 13 novembre 2003 - Il festival Un posto nel mondo arricchisce il suo
percorso con il ritorno in città del musicista varesino Vittorio Cosma.
Premiato a Berlino per la colonna sonora di “Colpo di luna”. Con il
musicista suoneranno Giancarlo Parisi, Massimo martellotta, Cristiano
Calcagnile e Enrico Guerzoni. Il concerto si terrà giovedì 13 novembre
alle ore 21 presso l’Aula Magna Università dell’Insubria a Varese –
Ingresso gratuito L’appuntamento, inserito all’interno della sezione Così
lontano, così vicino, si concluderà proprio con la proiezione di Colpo Di
Luna di Alberto Simone con Tchenky Karyo, Nino Manfredi, Isabelle Pasco, Jim
Van der Woude, Johan Leysen. La pellicola ritrae un uomo che torna nei
luoghi in cui ha vissuto e un vecchio che cura il proprio figlio affetto da
disturbi psichici. Il tutto si svolge in Sicilia in un rifugio per malati di
mente. L’opera prima di Simone è stata presentata a Berlino e gode della
magistrale interpretazione di Nino Manfredi, che riesce a superare i rischi
della retorica sulla follia. C'è un'inedita misura in questo ritratto di
vecchio operaio, capace d'instaurare un rapporto paterno con l'intero gruppo
di cui fa parte l'amatissimo figlio: così il film prende un'andatura
commossa ma non pietistica, attenta alla verosimiglianza ma, qua e là,
toccata dalla grazia affettuosa del sogno e dell'emotività. Certo, si
tratta di un tipo di film che punta pur sempre all'effetto sicuro, che
consolida le attese primarie di una platea timorata. Però con una bella
dignità di sguardo e di pensiero, con apprezzabile cura della composizone e
con rare cadute nella retorica.
JWRC: SUZUKI VINCE
ANCHE IN GRAN BRETAGNA
Milano, 13 novembre 2003 -
La Suzuki Ignis
Super 1600 degli svedesi Daniel Carlsson e Mattias Andersson, già vincitori
in Finlandia, si è aggiudicata il Rally di Gran Bretagna, prova finale del
Campionato Mondiale Rally Junior. Un successo completato dal terzo e quarto
posto delle Ignis di Ville-pertti Teuronen e Salvador Canellas. Ritirato
nell'ultima giornata per la rottura della trasmissione, invece, Urmo Aava
con la quarta Suzuki in gara. Il risultato ha portato Canellas a confermare
il secondo posto in classifica generale, a soli 2 punti dalla vetta, con
Carlsson terzo, Aava quinto e Teuronen sesto. Il Rally di Gran Bretagna di
solito è caratterizzato dal cattivo tempo, con pioggia, nebbia e molto
fango. Questa volta, però, nel Galles del Sud dove si svolgeva la prova non
è piovuto per tutti e tre i giorni di gara. Condizioni che hanno portato ad
avere sassi e ghiaietto sui percorsi, rendendo ancora più scivoloso il
fondo stradale. Una difficoltà in più per i concorrenti del Jwrc, con
vetture a due ruote motrici. "E' il modo migliore di concludere il
campionato - ha commentato Carlsson - L'auto non ci ha dato problemi per
tutto il rally. L'affidabilità in tutta la stagione è stata fantastica.
Avevo molta fiducia prima della gara perché sapevo che l'auto era molto
adatta a queste condizioni difficili. E' andata esattamente così e mi sono
molto divertito. Voglio ringraziare tutti quelli che hanno reso possibile
questa stagione meravigliosa. Un'esperienza che mi ha aperto la strada per
il futuro". Carlsson, infatti, l'anno prossimo correrà per un team
ufficiale impegnato nel Wrc, e questo è un ulteriore motivo di orgoglio per
la Suzuki. Salvador
Canellas, quarto al traguardo, aveva prima della gara una piccola possibilità
di vincere il Campionato, se il leader, il francese Tirabassi, non avesse
preso punti e lui avesse ottenuto almeno il secondo posto. La prima
eventualità si è verificata, ma per lo spagnolo la gara non è stata
facile: "Sono contento del risultato perché il primo giorno abbiamo
avuto problemi con il cambio e perso del tempo - ha detto Canellas - La
sostituzione poi del cambio ci ha portato a un'ulteriore perdita di tempo
perché ha comportato delle penalità. Non è stato facile per me entrare in
sintonia con questo rally, perché non sono proprio abituato a questo tipo
di condizioni". Risto Laine, team manager della Monster Sport Europe,
ha commentato: "Siamo felici per la seconda vittoria della stagione,
dopo un anno ricco di soddisfazioni. In sette prove, abbiamo avuto otto
piloti sul podio e due vittorie, non possiamo proprio lamentarci. Certo, ci
sarebbe piaciuto vincere il campionato, ma il fatto che ci siamo andati così
vicino la dice lunga sul valore della nostra auto e dei nostri piloti.
Peccato solo il ritiro di Urmo Aava, a parte questo è stato davvero un buon
rally. Ringrazio tutti per il loro lavoro; ora concentriamoci sulla prossima
stagione!" Il mondiale Rally Junior 2004 inizierà con il Rally di
Montecarlo, che si svolgerà tra il 23 e 25 gennaio prossimi.
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