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2003 anno 6°  

NOTIZIARIO
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NEWS
di

GIOVEDI'
13 NOVEMBRE  2003

pagina 4

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SANITÀ PUBBLICA E CONSUMATORI (POLITICA SOCIALE) SCREENING DEI TUMORI

Bruxelles, 13 novembre 2003 - Le patologie tumorali rappresentano nei paesi industrializzati una delle principali cause di morte per malattia. Esse hanno un enorme impatto sociale. L'unica arma certa della quale oggi si dispone a titolo di prevenzione è quella della «prevenzione secondaria», attraverso l'uso di test clinici predittivi. Non si può dunque pensare di lasciare che un'attività di prevenzione così importante, sia in ambito sociale che sanitario, rimanga una realtà nazionale o regionale a seconda delle possibilità economiche e culturali di questo o quel paese. Ecco perché la Commissione ha lanciato un appello agli Stati membri affinché istituiscano dei programmi di prevenzione del cancro del seno, del colon e del collo dell'utero. La relazione di Antonio Mussa (Uen, I), approvata all'unanimità dalla commissione per la sanità pubblica, esamina la proposta dell'Esecutivo proponendo una serie di emendamenti, non vincolanti. I deputati pongono in particolare l'accento sulla necessità di sostegno psicologico e sull'accompagnamento post-terapeutico dei pazienti risultati positivi ai test di screening. Tutte le persone esposte a sostanze mutagene o cancerogene dovrebbero disporre di test appropriati. D'altra parte, afferma l'organo parlamentare, si dovrebbe favorire lo scambio di esperienze tra Stati membri. I parlamentari chiedono di istituire un modello di chiamata unica per «screening multifasici» nella popolazione che si trova nella fascia d'età interessata dalla raccomandazione. Gli Stati membri sono inoltre incoraggiati a sostenere la ricerca europea sui nuovi metodi di screening e di controllo, nonché a promuovere campagne di informazione mirate a sensibilizzare e a informare la popolazione sui vantaggi e i rischi dello screening dei tumori per quanto riguarda la diagnosi precoce. Coloro che devono sottoporsi ai test di screening dovrebbero avere diritto al permesso per assenza dal posto di lavoro. Si chiede infine di monitorare regolarmente gli indicatori dell'incidenza, sopravvivenza e mortalità, conformemente ai principi della Rete europea dei registri dei tumori, al fine di stabilire la priorità di determinati test rispetto ad altri.

CONVEGNO “COSTRUIRE UN SISTEMA DI PROSSIMITÀ” L’ISTITUTO PER LA RICERCA SOCIALE (IRS) PRESENTA UNO STUDIO SUI SERVIZI ALLA PERSONA DELLA CARITAS
Milano, 13 novembre 2003 - Di fronte alle nuove esigenze delle persone anziane, la riflessione sui servizi di prossimità è particolarmente attuale. Più che di servizi formalizzati o di un metodo di lavoro, la definizione fa riferimento ad un modo di essere, ad uno stile di presenza tipico delle comunità cristiane e delle reti di vicinanza e di volontariato locali. In tal senso fa da sempre parte della scelta di condivisione di Caritas, tradotta in forme diverse dalle molte realtà di ascolto e di volontariato diffuse sul territorio diocesano. Negli ultimi anni Caritas ha sviluppato diverse sperimentazioni e riflessioni sull’accompagnamento delle persone anziane e delle difficoltà specifiche di chi vive nel contesto metropolitano, sia sotto il versante dei servizi che sotto quello pastorale. Su questo tema, Giovedì 13 novembre 2003, dalle ore 9 alle ore 13, presso la Sala assemblee di Banca Intesa (Milano, Palazzo Besana, Piazza Belgioioso 1) Caritas Ambrosiana propone un momento di riflessione e dibattito. La giornata sarà l’occasione per presentare i dati della ricerca condotta in collaborazione con l’Istituto per la Ricerca Sociale (Irs) – grazie ad un finanziamento della Fondazione Cariplo – sui servizi di prossimità dei quartieri milanesi di Baggio e Gratosoglio. Interverranno Maria Grazia Guida e Fabrizio Giunco dell’Area Anziani di Caritas Ambrosiana (ore 9.30), che descriveranno la storia e i contenuti del modello della prossimità; Chiara Crepaldi dell’Istituto per la Ricerca Sociale (10,30) che commenterà lo studio; Mirella Noseda (11,15), del Centro di ascolto della Parrocchia San Pio V, che parlerà del progetto Formica del quartiere Calvairate-molise; Giorgio Sarto (11,30) responsabile dell’Unità pastorale del decanato Forlanini, che rifletterà sul rapporto fra prossimità, Rsa e territorio; Anna Sandrin (11,45), responsabile del Centro di ascolto della Parrocchia Madonna dei Poveri di Baggio, che racconterà la propria esperienza sul campo. Chiuderà la mattinata don Virginio Colmegna, direttore di Caritas Ambrosiana, che indicherà le linee guida del futuro sviluppo dell’esperienza. Giovedì 13 novembre 2003, ore 9 Sala assemblee Banca Intesa – Palazzo Besana Piazza Belgioioso, 1 Milano

PHILIPS CONTINUA IL SUO IMPEGNO SULLA CORPORATE SOCIAL RESPONSIBILITY PRESENTANDO LE SUE NUOVE INIZIATIVE DI SOLIDARIETÀ
Milano, 12 novembre 2003 - Philips presenta le iniziative di Corporate Social Responsibility (Csr) attuate in Italia che si inseriscono nel percorso che l’azienda porta avanti fin dalla sua fondazione e che la pongono in primo piano per quanto riguarda la responsabilità verso l’ambiente e la società. Dopo la pubblicazione del suo primo bilancio di sostenibilità a marzo di quest’anno, l’istituzione di un Sustainability Board e di un Corporate Sustainability Office, la definizione di una politica aziendale di sostenibilità e l’avvio di numerose iniziative nei diversi paesi che hanno portato il Dow Jones Sustainability Index, l’indice che misura le prestazioni finanziarie delle aziende impegnate nella sostenibilità a livello mondiale, ad assegnare a Philips il punteggio massimo nel mercato dei beni semidurevoli, ora la sostenibilità si traduce in attività concrete anche sul territorio italiano. Anche in Italia Philips ha identificato un Sustainability Board, un Ethic Officer e una task force interdivisionale, il “Green Team”, e si è impegnata nel mettere in pratica progetti di Csr consoni alle proprie linee strategiche e aderenti all’impegno verso la salute e l’educazione soprattutto nei confronti dei bambini. Supportata da Atos Origin Executive Partner, Philips ha definito un preciso modello di riferimento in cui collocare queste iniziative focalizzandosi principalmente sue tre aree di intervento a breve termine: l’impegno sociale, l’impegno verso i dipendenti e l’impegno verso l’ambiente che ci circonda. Philips ha inoltre aderito a Sodalitas, l’ente che raggruppa gli interessi delle aziende e delle Onlus nel campo della responsabilità sociale. Le prime iniziative presentate oggi nell’ambito dell’impegno verso la società vedono Philips al fianco di due importanti associazioni che operano nel campo sociale: Comocuore e il Comitato Maria Letizia Verga. Insieme a Comocuore, associazione che promuove iniziative di informazione e prevenzione volte a ridurre i tassi di mortalità per le malattie coronariche, Philips promuoverà una grande campagna di sensibilizzazione sulla prevenzione cardiologia negli istituti scolastici della provincia di Como, alla ricerca di rare patologie cardiache definite “Qt lungo” e Brugada. La collaborazione il Comitato Maria Letizia Verga invece mira, attraverso la realizzazione di un calendario fotografico, a finanziare le attività del comitato che da diversi anni si occupa della ricerca sulla leucemia infantile e degli aiuti alle famiglie dei bambini ricoverati presso l’ospedale S. Gerardo di Monza. “ La Corporate Social Responsibility è per noi uno strumento indispensabile per perseguire in modo concreto una strategia di sviluppo sostenibile”, ha commentato Sergio Tonfi, Brand and Communication Manager e Ethic Officer di Philips Italia. “Facendo riferimento ai valori Philips e alla sua storia più che centenaria di attenzione all’ambiente e alle persone, ci siamo dedicati sia all’impegno sociale sia alle politiche di sviluppo delle risorse umane col fine di valorizzare gli individui e sviluppare la qualità della società. In poco più di sei mesi abbiamo compiuto dei grandi passi e grazie al contributo di tutte le nostre persone continueremo ad impegnarci sempre più per migliorare la qualità della vita della gente.”

IL “DURACELL BUNNY TOUR 2003” DIVERTIMENTO E SOLIDARIETA’ 18 APPUNTAMENTI IDEATI DA RTR
Milano, 13 novembre 2003 - In occasione del trentesimo compleanno del Bunny Duracell, Rtr ha ideato un tour itinerante all’interno dei centri commerciali. Il tour partirà il 14 novembre 2003 e terminerà il 23 dicembre, coinvolgendo 6 tra i più importanti Centri Commerciali del Nord e Centro Italia. Il Bunny Tour ospiterà la charity Abio, Associazione Bambini In Ospedale, fondata nel 1978, per promuovere l’umanizzazione dell’ospedale e sdrammatizzare l’impatto del bambino e della sua famiglia con le strutture sanitarie secondo i principi della Carta dei Diritti del Bambino in Ospedale attraverso attività di informazione,assistenza, sostegno, intrattenimento, gioco. Nello stand ci sarà un’urna per le offerte per l’Associazione e verranno distribuiti opuscoli informativi. All’interno dell’area posizionata nelle gallerie dei centri ci saranno tante divertenti sorprese ad accogliere tutti i bambini. Due hostess vestite da coniglietti Duracell e un animatore faranno giocare i bambini con attività di face painting e sculture di palloncini. Per rendere ancor più colorato e accattivante lo spazio sarà realizzato un Bunny gigante di peluche, che sarà il fulcro del gioco. Semplice e coinvolgente la dinamica: i bambini che si presenteranno allo stand potranno partecipare alla prova d’abilità che permetterà ai concorrenti di ricevere un simpatico premio. Tutti i protagonisti riceveranno un gadget a scelta tra album da colorare, portachiavi, tatoo, orecchie da coniglietto e anche una bella foto ricordo: Canon Italia infatti parteciperà all’iniziativa regalando una foto scattata con la Canon Powershot A 80 e stampata al momento grazie alla stampante Direct Print Cp 300. “Sono particolarmente contento che la nostra collaborazione con il Gillette Group Italy continui” - ha dichiarato Riccardo Tafà, Amministratore di Rtr - “In questo caso dobbiamo ringraziare Duracell che ci da l’opportunità di confrontarci con un tema stimolante:quello di far divertire e giocare i bambini regalando attimi di allegria in un momento particolare dell’anno.” Ancora una volta Rtr si rende promotrice di una coinvolgente iniziativa, questa volta a favore dei più piccoli.

"EXPO DEI SAPORI" - SALONE DELL'ENOGASTRONOMIA E DEI PRODOTTI TIPICI - PRODOTTI DI QUALITÀ, AFFARI PER 22 MILIARDI DI EURO - FIERA 13- 18 NOVEMBRE
Milano, 13 novembre. 22 mila milioni di euro. Questo il giro d'affari dei prodotti di qualità secondo l'ultima indagine Ismea-federalimentare (l'istituito per i servizi del mercato agricolo alimentare). Il dato si riferisce al comparto dei prodotti tipici, biologici e a marchio regionale. Il giro di affari è realizzato per oltre 1 '80% nel mercato interno e rappresenta quasi il 20% dei consumi alimentari nazionali. Sempre secondo Ismea la tendenza delle famiglie è di un progressivo orientamento ad acquistare cibo ,di qualità. Inoltre, la ricerca di sicurezza e qualità da parte del consumatore ha favorito, negli ultimi anni, l' affermazione dei prodotti a qualità garantita la cui dimensione economica, nel 2002, ha sfiorato il 10% dei consumi pari a un giro d' affari di 15 miliardi di euro. , Expo dei Sapori quest' anno alla seconda edizione si estende su trentamila metri quadrati e conta su 900 espositori contro i 680 presenti 1 'anno scorso, registrando il 30% in più delle presenze espositive. Per sei giorni la fiera sarà il punto d'incontro di imprese, distributori, produttori del settore agro alimentare e consumatori. L' obiettivo della manifestazione è rilanciare i prodotti di qualità, offrire nuove occasioni di mercato, fornire strumenti utili alle imprese e agli esercenti per rispondere alle esigenze espresse dal grande pubblico in sintonia con quanto fatto dalla Regione Lombardia. I 63 master in programma, più del doppio rispetto alI' edizione precedente, sono tenuti dai migliori esperti del settore, indirizzati a esercenti e al pubblico dei consumatori sono uno degli strumenti a disposizione degli operatori per soddisfare una domanda di consumo caratterizzata dalla qualità . Expo dei Sapori, il Salone dell'enogastronomia e dei prodotti tipici, è alla Fiera di Milano dal 13 al 18 novembre. Porta Metropolitana e Domodossola. I giorni dedicati agli operatori sono giovedì 13, venerdì 14 e lunedì 17 novembre dalle 10 alle 18. Martedì 18 dalle lO alle 15. L 'accesso è a inviti per gli operatori. L 'ingresso al pubblico è solo venerdì 14 dalle ore 18 alle 23 ; sabato 15 e domenica 16 dalle lO alle 23. Biglietto 7 euro. Www.expodeisapori.it Alla presentazione della manifestazione, l’Assessore all’Agricoltura e Vice Presidente della Regione Lombardia, Viviana Beccalossi ha dichiarato: “ La Lombardia Promuove I Prodotti Tipici E Lancia Il Patto Per La Sicurezza E La Qualita' Alimentare ” desidero innanzitutto ricordare che questa manifestazione, oltre ad essere un'importante e qualificata vetrina di svariati prodotti del settore agroalimentare italiano, è anche un momento di riflessione ed approfondimento sulle tematiche che ruotano intorno a questo settore. In tal senso, la Regione Lombardia ha deciso di essere protagonista di queste giornate, oltre che, con i propri prodotti tipici della sua terra, anche con una serie di iniziative mirate alla valorizzazione e ali 'affermazione degli stessi quali sinonimo di genuinità e sicurezza alimentare. In quest'ottica si inquadrano i due momenti promossi dalla Regione Lombardia giovedì 13 novembre alle ore 11 e sabato 15 novembre sempre alle ore 11. Nel primo caso andremo a sottoscrivere un patto per la sicurezza e la qualità alimentare in Lombardia nel quale istituzioni, aziende agricole, produttori e rappresentanti della grande distribuzione si impegneranno a mettere in atto azioni concrete e ben definite mirate ad un ulteriore conoscenza e diffusione dei prodotti tipici lombardi, il tutto ovviamente alI 'insegna della qualità e della sicurezza. In questo tipo d'azione un ruolo particolarmente importante recitano e continueranno a recitare le Organizzazioni Professionali che, in sintonia con la Regione , possono favorire le aziende agricole nella commercializzazione della loro produzione. Per quanto riguarda il secondo appuntamento intitolato "I sapori della nostra terra al servizio della salute e della famiglia italiana" ritengo che i temi della valorizzazione e della tutela dei prodotti tipici siano argomenti basilari per chi opera in questo settore.. Molto si è fatto e molto si deve ancora fare. La Lombardia con il 14% della produzione agroalimentare nazionale è la prima regione italiana del settore. Quella lombarda è una produzione ad elevata qualità come risulta dal numero delle denominazioni d'origine con una ventina di prodotti Dop e Igp e 14 vini Doc e 3 Docg. Numeri importanti che ci impongono di moltiplicare i nostri sforzi per garantire al consumatore una possibilità di scelta qualificata sempre più ampia. Infolink: www.Agricoltura.regione.lombardia.it  

L'ASSOCIAZIONE NAZIONALE CITTA' A MILANO CON IL SALONE DELL'OLIO
Milano, 13 novembre 2003 - "Expo dei Sapori" dedica mille metri quadrati ai migliori oli d'ltalia L' Associazione Nazionale Città dell'Olio definisce le proprie finalità principali nella tutela e promozione dell'ambiente e del paesaggio olivicolo;' divulgazione della storia e della cultura dell'olio e dell'olivo. Per questo al Salone dell'Olio non si promuove solo il prodotto ma verranno valorizzati anche i territori di provenienza. Dal '90 la produzione mondiale di olio d'oliva è in crescita e le tendenze di mercato confermano l' orientamento verso l' extravergine italiano. Anche l' estero premia a pieni voti l' olio italiano, Senza dubbio è il criterio dell ' origine a influenzare la scelta del compratore e l' extravergine viene considerato un prodotto tipico della tradizione italiana. Gusto, sapore, profumo e colore inoltre rappresentano i punti di forza del made in Italy. Realizzato con la partnership dell' Associazione Nazionale Città dell'Olio e delle Gestione Fiere di Milano, il Salone dell'Olio è stato organizzato come un itinerario lungo "l'Italia degli extravergine" che darà modo ai visitatori di conoscere le peculiarità degli oli di ogni Regione grazie anche a spazi espositivi alternati ad aree dedicate a degustazioni guidate. Corsi tenuti dalle organizzazioni di assaggiatori professionisti permetteranno anche alle persone non esperte di apprezzare le varietà degli oli presentati educandoli ad un acquisto più mirato alla qualità. Saranno l'Umbria e la Puglia le Regioni protagoniste di questa seconda edizione del Salone dell'Olio, a loro verranno dedicate due giornate con appuntamenti gastronomici, convegni e presentazioni degli oli locali. Associazione Nazionale Città dell'Olio - Monteriggioni (Siena) tel. 0577.329109 fax 0577.326042

SALONE DEL VINO LA "CARTA D'IDENTITA'" DEL VINO ITALIANO
Torino, 13 novembre 2003 - Il "mondo del vino" ha un giro d¹affari in Italia di 8.000 milioni di euro; La produzione italiana rappresenta, di media, il 21% della produzione mondiale ed il 34% di quella dell¹Unione Europea; L'intero patrimonio della filiera vitivinicola (compreso quindi anche il valore degli impianti e strutture legate alla produzione di vini, liquori, distillati e aceti balsamici) sfiora i 50 miliardi di euro (fonte: Università di Bologna/federvini); 1,2 milioni gli occupati che sono riconducibili al vino, compresa la fase della distribuzione (stime effettuate dall¹Università di Bologna); La piramide del vino in Italia è così composta: 3 milioni d¹ettolitri Docg, 9 milioni d¹ettolitri Doc, 22 milioni d¹ettolitri Igt, 20 milioni d¹ettolitri di vino da tavola; La vendemmia 2003 è stata di 44.900.000 ettolitri, ma la produzione media (ultimi 5 anni) è stata di 54 milioni di ettolitri (fonte: Unione Italiana Vini/ismea); Le aziende vitivinicole sono 800.000 (Censimento Istat 2000), ma le aziende imbottigliatrici (che hanno una media di 5 etichette) sono 30.000; La superficie vitata italiana (Censimento Istat 2000) è di 675.000 ettari ( 1.227.000 ettari nel 1980): i 2/3 delle aziende hanno una superficie vitata inferiore ad 1 ettaro ; 7.000 una superficie superiore ai 10 ettari , poche centinaia più di 50 ettari di vigneto. 233.000 ettari sono impiegati in Italia per la produzione di Doc e Docg. Nel mondo la superficie vitata è di 7.884 milioni di ettari (il 41% nell¹Unione Europea); Il comparto vino conferma il ruolo primario delle esportazioni agroalimentari italiane contribuendo per il 16,8% al totale esportato del comparto; Stando ad un rapporto dell'Ufficio Studi della banca d¹affari Mediobanca (marzo 2002), condotta sulle 38 principali società d¹Italia (che rappresentano circa un quarto del valore totale della produzione e oltre un terzo dell'export), nel 2001, è continuata a salire la redditività delle imprese, con un utile netto più che triplicato e salito a 75,5 milioni di euro nel 2000 dai 22 milioni di euro nel ' 96; il Roe (ritorno sul capitale investito) è cresciuto dal 4,2% nel ' 96 al 10,2% nel 2000. Merito della crescita delle aziende, ma anche del miglioramento della qualità; Il consumo medio annuo di vino per abitante in Italia è sui 59 litri (le proiezioni parlano di 60 litri nel 2005); Il fenomeno delle enoteche e wine-bar? 1.000 locali con un fatturato da 300 milioni di euro; Il principale luogo di acquisto di vino è la grande distribuzione organizzata (Gdo), con il 40%: nel 2001, le vendite di vino hanno raggiunto i 480 milioni di litri. Seguono il piccolo dettaglio (10%), l'enoteca (15%), l'approvvigionamento diretto (32%), le vendite per corrispondenza (3%); Le regioni italiane più citate all¹estero sui mass-media per i vini sono, in ordine, la Toscana , il Piemonte, il Veneto e la Sicilia ; L¹italia è il primo Paese esportatore al mondo: nel 2001, 15,6 milioni di ettolitri ed il valore è stato di 2.580 milioni di euro. Il ruolo di leader per l'export italiano è confermato dagli Usa, primo mercato mondiale per i vini imbottigliati, con un valore di 535 milioni di euro ( la Germania è sui 515 milioni di euro). L¹italia oggi detiene una quota di mercato nel mondo del 25% e precede la Francia (23%) e la Spagna (16%). Nel gennaio/novembre 2002, stando all¹Ismea, il settore del vino ha avuto un avanzo valutario di 2.346 milioni di euro. Il comparto segna un passo in avanti del 7%; Le importazioni in Italia, nel 2001, sono state di 180 milioni di euro (il ³pole position² c¹è la Francia , con l¹80%, quindi Spagna e Germania); Nella hit parade delle enoteche d¹Italia è il Brunello di Montalcino il leader indiscusso. A fargli compagnia sulla vetta sono Chianti e Chianti Classico; quarto viene il Barolo seguito dalla Barbera d'Asti, dal Dolcetto e dal Barbaresco; la carica dei piemontesi è interrotta all'ottavo posto dal Greco di Tufo e riprende poi al nono gradino con la Barbera d'Alba; chiude la graduatoria dei ³magnifici dieci² il Sangiovese di Romagna (fonte: Osservatorio del Salone del Vino di Torino); Tendenze nelle vendite? Il superamento in volume dei vini in bottiglia su quelli sfusi. Non solo, nel 2002, la vendita di prodotto sfuso è ulteriormente in calo del 7,9% e l¹imbottigliato è cresciuto del 2,03%. Prevalgono i vini rossi, che coprono una quota del 53% e del 57% (rispettivamente volume e valore), la più alta percentuale registrata nel quinquennio. Ma anche il consumo dei bianchi è in leggera ripresa; I vini doc e docg rappresentano, in quantità, circa il 21% della produzione italiana. Le Docg sono 24 (Bardolino Superiore, Barolo, Barbaresco, Brachetto, Brunello di Montalcino, Nobile di Montepulciano, Chianti, Chianti Classico, Albana di Romagna, Asti o Asti Spumante, Moscato d¹Asti, Ghemme, Carmignano, Franciacorta, Gattinara, Gavi, Ramandolo, Recioto di Soave, Sagrantino di Montefalco, Soave Superiore, Torgiano, Taurasi, Vernaccia di San Gimignano, Vermentino di Gallura) e le Doc sono 350 circa, ma con oltre 1.800 tipologie diverse tra menzioni aggiuntive e sotto specificazioni; I viticoltori biologici italiani sono 5.000 e la superficie vitata è di 25.000 ettari . Il vino biologico italiano è apprezzato soprattutto dal mercato internazionale, che assorbe dal 70 all'80%. La Sicilia è la regione con la maggiore dedizione al biologico; Gli ³accessori² del vino (barbatelle, macchine per l'enologia e l'imbottigliamento, botti, macchine agricole per la viticoltura, tappi di sugheroŠ) hanno un giro d¹affari di 2.600 milioni di euro; L¹italia è il maggiore utilizzatore di tappi di sughero: 1,5 miliardi di pezzi su un potenziale di 4 miliardi. Il numero dei tappi di sughero usati per imbottigliare il vino nel mondo è di 19 miliardi (nel 2010 arriverà a 24 miliardi di pezzi). Il costo del tappo di sughero standard è di 0,18 euro (ma i tappi ³super² da 6 centimetri vanno anche a 0,7 euro); La produzione vivaistica italiana è all¹avanguardia nel mondo (conta 3.000 addetti per un fatturato di 130 milioni di euro). Nel 2001, i vitigni più richiesti sono stati quelli a bacca rossa (74%). Il saldo tra l¹import e l¹export di barbatelle è attivo: in Italia, arrivano 4 milioni di barbatelle di varietà internazionali più diffuse (da Francia e Germania) d finiscono all'estero 19 milioni di barbatelle italiane (i migliori clienti sono: Spagna, Nord Africa, Grecia, Francia, Portogallo, Austria e Germania). La Vivai Cooperativi di Rauscedo è l¹azienda leader nel mondo nella produzione vivaistica delle barbatelle (52% del mercato italiano). Un fenomeno recente, in Italia, ma anche nel mondo, è la riscoperta delle cultivar italiane (Sangiovese, Montepulciano d¹Abruzzo, Sagrantino, Barbera, Aglianico, Nero d¹Avola, Refosco dal Peduncolo Rosso ...); Quello del turismo enologico è un vero e proprio boom: dimenticate le partenze di massa verso luoghi di villeggiatura iper-affollati o lontane mete esotiche, le nuove tendenze parlano di viaggi all¹insegna della riscoperta dei prodotti e dei sapori di casa nostra, da assaggiare nei week-end o nelle ³micro-vacanze². Gli italiani che subiscono il fascino dei territori del vino sono ormai un esercito: ben 3,5 milioni di turisti di casa nostra hanno scelto mete enogastronomiche ed il fatturato del settore (pari a 2,5 miliardi di euro, nel 2002) è in costante crescita. Questo scenario, prospettato da ricerche sociali, conferma che l¹enoturismo è il volano più efficiente per muovere flussi, grazie al mix dei suoi principali elementi: cultura, paesaggio, vino, cucina, arte, prodotti agroalimentari, artigianato di qualità; Il 94% delle aziende italiane produttrici ha tratto vantaggio dall¹aumento di interesse per il vino, registrato negli ultimi anni: il maggior risultato l¹allargamento del mercato, sia in termini di maggiori vendite che in termini di incremento della copertura dei canali di vendita. Questi risultati hanno indotto anche la maggior parte delle cantine a fare investimenti: nel 2001, le aziende che hanno fatto qualche tipo di azione sono state il 73%; in testa alla graduatoria il miglioramento della cantina (91% di indicazioni), seguito dall¹incremento della rete distributiva (69%) e quindi dall¹incremento della superficie vitata (61%), dall¹ampliamento della cantina (58%) e dall¹acquisizione di altre aziende o di altro terreno (12%) (fonte: Osservatorio del Salone del Vino); Nel 2001, il 5% del fatturato delle cantine associate al Movimento Turismo del Vino è stato destinato al sostegno e allo sviluppo dell¹enoturismo: in particolare, si è puntato al miglioramento delle strutture e all¹organizzazione di iniziative (corsi di cucina, seminari sui prodotti locali, eventi culturali e concerti); Gli adepti del vino di qualità in Italia sono oltre 6 milioni (soprattutto tra i 26 e 45 anni) che cercano e consumano in maniera sempre più crescente etichette di qualità, comprano guide e riviste specializzate, frequentano enoteche e wine-bar, partono per weekend alla scoperta di territori ricchi d¹arte, storia, ambiente, ma anche di cantine. Ma l¹attenzione verso il mondo del vino ha una platea ben più grande: sono 24 milioni i consumatori italiani stabili della bevanda cara a Bacco e 16 milioni hanno disponibilità a casa di uno stock di vini (fonte: Censis Servizi spa); La ³top ten² sulle intenzioni di visita nei distretti del vino (un potenziale di 10 milioni d¹italiani con ³intenzioni e progetti di viaggio² nei singoli micro-distretti): in ordine, Chianti, Conegliano, Oltrepò Pavese, Montalcino, Monferrato, Langhe, Trentino, Montefalco, Collio, Castelli Romani (fonte: Censis Servizi spa). Infolink: www.Salonedelvino.com  

I SEMI UNA COLLANA AUDACE
Torino, 13 novembre 2003 - I Semi è una collana di biografie di uomini e donne che hanno valorizzato la terra in cui hanno vissuto e lavorato, che hanno inciso nel comportamento delle persone, che hanno cambiato con la loro opera lo stato delle cose. Sarebbe più semplice dire che è un'iniziativa rivolta agli uomini di Cultura, ma con questa parola spesso si indicano gli intellettuali, gli scrittori, i filosofi. Luigi Veronelli l'ha di contro voluta per quegli uomini, anche di Cultura, che hanno agito, uomini fra uomini, con le opere più che con le parole, con i prodotti più che con le intenzioni: ne è infatti uscito un sottotitolo chiarificatore: “Vite dei Protagonisti delle Culture Materiali”. Non si tratta di biografie di soli vignaioli, come la presenza dell’editore Veronelli potrebbe far pensare o la scelta dei primi titoli suggerire, ma di un racconto aperto che - partendo da coloro che più di ogni altra figura, i vignaioli appunto, hanno esaltato la terra - raggiungerà altri protagonisti capaci di realizzare, per il piacere dell’Uomo, i più vari prodotti, dai cocktail di Arrigo Cipriani, alla grappa di Giannola Nonino. Troveremo antichi contadini come Pino Ratto e grandi imprenditori come Piero Antinori, scomodi preti come Alexandre Bougeat e timidi "artisti" silenziosi come Mario Schiopetto, colti giornalisti come Gianni Brera e poeti sognatori come Tonino Guerra, viscerali trascinatori come Giacomo Bologna, donne combattive e serene come Paola Di Mauro, uomini difficili e tenaci come Cosimo Taurino, eroi con la dimensione del tragico come Mario d’Ambra, solari intellettuali come Riccardo Riccardi. Salone del Vino, Torino 17 novembre, ore 11, Sala Mathusalem

EXPOCASA2 LINGOTTO FIERE ­ TORINO: 27 NOVEMBRE ­ 7 DICEMBRE
Torino, 13 novembre 2003 - Expocasa2 il salone dell¹ arredamento e della cultura dell¹abitare, entra a far parte di un avvenimento globale in quanto per i primi quattro giorni si affianca a Restructura, il salone, della ristrutturazione e del recupero edilizio e ospita un¹ anteprima di Idea sposa, il salone delle coppie che programmano le nozze e che si svolgerà all¹inizio del prossimo anno dal 24 gennaio al 1° febbraio. Questa concomitanza di avvenimenti sinergici, conferma quella che è la filosofia Lingotto Fiere che pone al centro delle sua attività operativa il servizio al visitatore. In occasione di questi eventi infatti, ci sarà la possibilità di documentarsi sulle più recenti tecnologie di ristrutturazione, che ben si abbinano al progetto di un rinnovo dell¹arredamento, per il quale Expocasa2 propone una panoramica estremamente completa. Saranno presenti alla rassegna, produttori che espongono la gamma completa di arredamenti in ogni stile, foggia e prezzo e sarà offerta la possibilità di farsi preparare un vero e proprio progetto abitativo dai numerosi architetti presenti sugli stand. Ma non é tutto, infatti Expocasa2 ospita l¹anteprima di Idea Sposa, si tratta di un punto d¹informazione molto completo, per le giovani coppie che a primavera pensano di unire le loro vite, un momento dell¹ esistenza che ci spinge a desiderare ³tutto bello e tutto nuovo² perciò, possibili ristrutturazioni della casa che si andrà ad abitare e acquisto di un arredamento adeguato ai nostri gusti, necessità e possibilità economiche. A Lingotto Fiere si origina così un “collage” di opportunità che certamente richiamerà l¹attenzione del pubblico. Sono previste inoltre per le coppie iniziative quali: la possibilità, registrandosi all¹ ³info point² di ricevere il periodico ³idea sposa magazine² e nei giorni dal 1 al 7 dicembre di usufruire di uno sconto del 50% sul biglietto d¹ingresso. Expocasa 2 - Salone del mobile e dell'arredamento Torino Lingotto Fiere dal 27 novembre al 7 dicembre2003 www.Lingottofiere.it

TO-PRESENT:VISITA GUIDATA
Torino, 13 novembre 2003 - Una 'visita guidata' attraverso le tematiche piu' attuali dell'arte contemporanea, con immagini in diretta ogni giorno e voci in cui competono analisi ed esperienze diverse, visioni differenti che ci guidano all'interno dei processi creativi. Un progetto che e' il frutto della combinazione di interazioni tra le voci di artisti e critici, gli eventi del panorama torinese e le immagini che abbiamo proposto di: Artissima 10, le mostre in contemporanea, le installazioni e le opere degli artisti, l'arte che si confronta con la citta'... Undo.net/to-present 6 novembre: Da Artissima 10 un percorso attraverso le opere di artisti extraeuropei e progetti video in cui ci accompagnano le parole di Marco Scotini e Dimitris Kozaris. 7 novembre: Dalla Gam le opere di arte africana e delle avanguardie storiche, ad Artissima 10 un percorso fra quelle di artisti contemporanei africani; commento di Antonio Somaini. Le parole di Lorenza Pignatti accompagnano le immagini della mostra ''Lei'' alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo con i lavori di artiste internazionali dagli anni '70 ad oggi; la visita continua in ''Present Future'' che propone 15 artisti emergenti. Eva Marisaldi commenta i suoi lavori esposti negli stand della fiera e in alcune mostre in citta'. 8 novembre: La performance, l'uso (e l'abuso) del corpo nell'arte contemporanea attraverso fotografie e video dalla fiera e in alcune mostre in citta'; commento audio di Marcello Maloberti. Lo spazio urbano e lo spazio come soggetto di ricerca: un percorso con Antonella Bruzzese (a12) fra opere e progetti che affrontano il tema da diverse prospettive. Gabi Scardi parla di Public art: nello stand di a-titolo le proposte degli artisti nell'ambito dei progetti d'intervento di fondazioni ed enti, nelle strade di Torino le nuove spettacolari istallazioni luminose e i nuovi manifesti d'artista. 9 novembre: La citta', il tempo e la creativita' secondo Alessandro Guerriero con le immagini di opere dalla fiera e dagli opening di sabato sera. La differenza fra musei pubblici e fondazioni private, la gestione e l'economia: l'analisi di Marina Pugliese e' accompagnata dalle immagini di opere esposte in fiera che affrontano questi temi con ironia o provocazione. Gli artisti e critici che hanno partecipato a questo progetto fanno parte del corpus di docenti della scuola di Arti e Design che prende il via quest'anno alla Nuova Accademia di Belle Arti di Milano - Naba. Infolink: http://www.Undo.net/to-present/artiedesign  Documentazione e iscrizioni: naba@naba.It

ALESSANDRO LO MONACO PLUS ULTRA IL 28.11.03 LA GALLERIA DESART INAUGURERÀ UNA MOSTRA PERSONALE DI ALESSANDRO LO MONACO.
Brescia, 13 novembre 2003 - L’uso dei mezzi elettronici per fare arte è oggi diffuso ma impone la conoscenza di un linguaggio digitale appropriato, e solo chi, come Alessandro Lo Monaco, abbia avuto una frequentazione nel tempo e consuetudine con gli apparati tecnologici attuali, riesce a coniugare con talento, idee e capacità e a creare immagini virtuali originali, senza l’utilizzo di collage fotografici. La tecnologia digitale, attraverso un codice binario, consente di produrre a Lo Monaco immagini dotate di una qualità riproduttiva unica. Esse sono generate e plasmate a suo volere e piacere, per poi essere “espulse”, dopo un periodo di virtuale-gestazione, dal grembo dell’apparato di elaborazione. Corpi umani che persistono in catatonica sospensione, fisiognomicamente alieni, partecipi e stupiti dalla violenza della loro stessa esistenza e condiscendenti al proprio annientamento. Le immagini di Lo Monaco inducono a riflettere sul situarsi della specie umana in un’icona virtuale che sfoggia valori di riferimento meramente tecnologici, nel migliore dei casi scientifici non già etici. I suoi plasmatici “viv-enti”, superati i confini estetici dell’androgino e/o del femminino del passato, si ritrovano, antropologicamente plus ultra. L’artista attualmente vive Svizzera. Luogo: Desart Contemporary art & design p.Zza Tebaldo Brusato, 2 Brescia Periodo: Dal 28 novembre 2003 al 10 gennaio Orario: da martedì a sabato 15.30 – 19.00 Vernice:venerdì 28 novembre ore 18.00

SUL PALCOSCENICO DEL TEATRO FRANCO PARENTI DI MILANO APPRODA, DOPO IL MEMORABILE ILIADE, L’ODISSEA DEL TEATRO DEL CARRETTO
Milano, 13 novembre 2003 - “Quindici anni dopo l’Iliade, il Teatro del Carretto ricrea l’Odissea, senza più chiedere alle statue degli dèi di mediare la terribilità insita nel mito, lasciando il posto alla ferocia di una storia ricca di miraggi ma non di illusioni, nel suo spettacolo forse più alto e disperato... Lo spettacolo è un emozionante viaggio tra i mostri del nostro quotidiano.” Così Franco Quadri su la Repubblica. Il capolavoro della letteratura classica rivisto attraverso gli occhi di una compagnia che, più di ogni altra, saprà far rivivere, con immagini e suggestioni, le avventure di Ulisse. Dopo Iliade (1988), la Compagnia del Teatro del Carretto si confronta ancora una volta con Omero rinnovando la propria ricerca teatrale pur nel rispetto dello stile che le ha fatto riscuotere apprezzamento e attenzioni in Italia e all’estero. L’abbandono alle suggestioni poetiche di Omero si dovrà accompagnare al tentativo di insinuarsi all’interno del solco tra la visione offerta dalla scrittura e la poesia, e la realtà sottintesa... Sotto quel sole potranno convivere immagini arcaiche e non, realistiche e surreali, drammatiche e parodistiche, in una fusione e confusione che è propria dei sogni, ché il viaggio di Ulisse – archetipo del percorso dell’esistenza – può essere visto come un viaggio interiore, flusso di coscienza la cui rotta è indicata dai sogni: dove “i luoghi attraversati” possono trasformarsi in atmosfere... In oggetti ricordo... In oggetti giocattolo...In monologhi interiori... In una dimensione onirica che sottolinea la marginalità materiale dei “luoghi” stessi, significativi solo nel loro aspetto simbolico. Dal 13 al 23 novembre 2003 teatro del carretto Infolink: www.Teatrofrancoparenti.com  

PETER SCHREIER DIRIGE IL MESSIAH DI HÄENDEL NELLA CATTEDRALE DI PARMA CON L'ORCHESTRA E IL CORO DEL TEATRO REGIO.
Parma, 13 novembre 2003 - Un omaggio straordinario, un augurio prezioso, un invito al raccoglimento e alla riflessione nella splendida Cattedrale cittadina sulle note di una delle partiture più amate, offerto alla città di Parma dalla Fondazione Teatro Regio per il prossimo venerdì 5 dicembre. Nel tempo dell’Avvento, abbracciati dagli affreschi della Cattedrale, i cittadini di Parma potranno infatti ascoltare il Messiah di Georg Friederich Häendel, summa degli oratori, eseguito dall’Orchestra del Teatro Regio di Parma, diretta dal Maestro Peter Schreier e dal Coro del Teatro Regio di Parma diretto da Martino Faggiani, solisti: il soprano Elisabeth Kulman, il mezzosoprano Annekathrin Laabs, il tenore Alexander Yudenkov, il baritono Markus Butter. Un inno all’amore e alla fraternità per il quale la Curia Vescovile ha accolto con disponibilità il desiderio della Fondazione Teatro Regio, che con grande impegno ha voluto così porgere il proprio augurio di pace a tutta la città, invitandola a condividere una serata insieme di grande musica e di profonda riflessione spirituale, ricordando Walter Gaibazzi, recentemente scomparso, alla cui memoria la serata è dedicata. “Sono innamorato della musica classica e religiosa e fra questa degli oratori – spiega Monsignor Grisenti, Direttore dell’Ufficio Amministrativo della Curia Vescovile di Parma. Da quelli più antichi di Carissimi, Monteverdi, Bach, a quelli di Haydn, Vivaldi, Mendelssohn. Una frequentazione robusta e appassionata della musica sacra. Ma fra gli oratori, quello che ascolto e amo di più è il Messiah di Häendel per la sua caratterizzazione biblica e per la bellezza straordinaria dei cori, degli assolo e della partitura orchestrale. Dalla prima parte dedicata alla natività, sino all’ultima dedicata alla resurrezione con il celebre Hallelujah, universalmente conosciuto”. “Credo che l'appuntamento del 5 dicembre sia un grande omaggio a Häendel e alla comunità parmense in preparazione al Santo Natale. Una preparazione fatta di brani biblici e preghiere. Come tale, il Messiah sarà preceduto da alcune riflessioni del Direttore dell’Ufficio Liturgico Don Mario Mazza”. “Invito tutti i parmigiani a partecipare, a loro sarà offerto il testo nella sua versione originale in inglese, con la traduzione in italiano affinché tutti possano comprendere questa riflessione e questa preghiera espressa attraverso la musica e il canto. Come diceva Sant’agostino infatti Chi canta prega due volte”. Sul podio il Maestro Peter Schreier, dal 1979 richiesto su scala internazionale per il repertorio sinfonico-vocale, a lui tanto familiare, tanto che nel 1988 gli vengono conferiti a Monaco il premio “Ernst von Siemens” e a Vienna il “Wiener Flötenuhr” per l’interpretazione dell’opera di Mozart. Punto focale del lavoro artistico di Peter Schreier sono l’interpretazione di Bach e Mozart, nonché del Lied dal classico al moderno. Il soprano Elisabeth Kulman già durante gli studi si fa notare per il suo enorme potenziale vocale e scenico, dimostrandosi ancora giovanissima all’altezza di ruoli quali Susanna e la Contessa in Nozze di Figaro; si dedica con pari impegno all’attività concertistica, lavorando con direttori quali Nikolaus Harnoncourt, Martin Haselböck, Marc Piollet, e Herbert Böck. Con Peter Schreier canta la Passione secondo Matteo di Bach alla Filarmonica di Monaco di Baviera e l’Oratorio di Natale al Teatro di Lussemburgo. Il mezzosoprano Annekathrin Laabs si dedica principalmente all’attività concertistica e ha già cantato con Peter Schreier la Passione secondo Matteo di Bach alla Filarmonica di Monaco di Baviera e l’Oratorio di Natale al Teatro di Lussemburgo e la Messa in si minore in versione scenica a Los Angeles. L’ attenzione del tenore Alexander Yudenkov è rivolta particolarmente alla musica sacra ed ha collaborato con direttori quali Helmuth Rilling, Frieder Bernius, Werner Pfaff, Solfgang Schäfer, e altri. Markus Butter collabora abitualmente con direttori e orchestre di spicco: nella scorsa stagione è apparso in una serie di rappresentazioni concertanti di Fidelio di Beethoven dirette da Zubin Mehta in Israele, e in concerti al Gewandhaus di Lipsia. Nel 2000, oltre al debutto alla Victoria Hall di Ginevra, c’è stato quello al Festival di Salisburgo con la Messa Waisenhaus di Mozart e, su invito di Zubin Mehta, un recital alla Maratona Brahms di Tel Aviv. Secondo Sir Newman Flower, uno dei molti biografi di Häendel, il Messiah “tenendo conto dell’immensità del lavoro e e della brevità con cui fu composto, rimarrà forse per sempre, la prova più grande nella storia intera della composizione musicale”. Classificare il Messiah è difficile, più di un oratorio: un’osmosi fra sacro e profano, teatralità e musicalità pura. Il Messiah è innanzitutto la storia di Gesù Cristo e Häendel dà una veste drammatica a una serie di passi delle sacre scritture. Poche composizioni passano alla storia come capolavori, questo è uno dei rari casi. Ancora nell'Ottocento, da Haydn a Beethoven, a Mendelssohn, a Brahms, nessuno potrà fare a meno di guardare al Messiah che, per la sua vigorosa drammaturgia e la straordinaria incisività della scrittura strumentale, belcantistica e polifonico-vocale, costituisce un serbatoio di prorompente inventiva. Il coro è lo straordinario protagonista di molti momenti, dagli episodi più maestosi alle dolcezze pastorali più seducenti; Häendel plasma il materiale corale con tale abilità da renderlo capace di incantare tutti: lo spettatore, ateo e credente, il cantante in prima persona. Grandioso il coro dell’Amen finale Gloria all’Agnello che fu immolato incarna musicalmente il mistero umile e immenso della salvezza, e insieme la gloria della potenza di Cristo. Lo stesso Häendel disse: “non so se ero nel mio corpo quando lo scrissi”. Il musicista si mise al lavoro il 22 agosto 1772, il 14 settembre dello stesso anno aveva già finito, in tutto, 260 pagine del manoscritto sono state riempite dentro il periodo notevolmente corto di 24 giorni. Un successo folgorante: settanta edizioni nel giro di due anni. La serata è offerta alla città dalla Fondazione Teatro Regio di Parma Venerdì 5 dicembre 2003, ore 20.30

SCREAMADELICA GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE INFINITO IN CONCERTO
Roma, 13 novembre 2003 - Giovedì 13 novembre nuovo appuntamento con Screamadelica, la serata dedicata ai suoni di Radio Città Futura. Ad aprire ci saranno gli Infinito, band all’esordio discografico con il singolo "Nuvole". Il gruppo propone brani di velata malinconia e poderosi crescendo, la cui particolare atmosfera romantica è al di fuori di qualsiasi tempo. Suoni eterei e melodici nella migliore tradizione della new-wave britannica. La serata proseguirà dopo il live con la discoteca “alternative-rock” curata dai Dj di Radio Città Futura Fabio Luzietti & Andrea Esu. Radio Città Futura, la città dei suoni e delle parole Screamadelica – Ex Magazzini – Via dei Magazzini Generali, 8bis – ore 21.30 Info 0669925100 – Ingresso Gratuito

UN POSTO NEL MONDO PRESENTA IL CONCERTO DI VITTORIO COSMA
Varese, 13 novembre 2003 - Il festival Un posto nel mondo arricchisce il suo percorso con il ritorno in città del musicista varesino Vittorio Cosma. Premiato a Berlino per la colonna sonora di “Colpo di luna”. Con il musicista suoneranno Giancarlo Parisi, Massimo martellotta, Cristiano Calcagnile e Enrico Guerzoni. Il concerto si terrà giovedì 13 novembre alle ore 21 presso l’Aula Magna Università dell’Insubria a Varese – Ingresso gratuito L’appuntamento, inserito all’interno della sezione Così lontano, così vicino, si concluderà proprio con la proiezione di Colpo Di Luna di Alberto Simone con Tchenky Karyo, Nino Manfredi, Isabelle Pasco, Jim Van der Woude, Johan Leysen. La pellicola ritrae un uomo che torna nei luoghi in cui ha vissuto e un vecchio che cura il proprio figlio affetto da disturbi psichici. Il tutto si svolge in Sicilia in un rifugio per malati di mente. L’opera prima di Simone è stata presentata a Berlino e gode della magistrale interpretazione di Nino Manfredi, che riesce a superare i rischi della retorica sulla follia. C'è un'inedita misura in questo ritratto di vecchio operaio, capace d'instaurare un rapporto paterno con l'intero gruppo di cui fa parte l'amatissimo figlio: così il film prende un'andatura commossa ma non pietistica, attenta alla verosimiglianza ma, qua e là, toccata dalla grazia affettuosa del sogno e dell'emotività. Certo, si tratta di un tipo di film che punta pur sempre all'effetto sicuro, che consolida le attese primarie di una platea timorata. Però con una bella dignità di sguardo e di pensiero, con apprezzabile cura della composizone e con rare cadute nella retorica.

JWRC: SUZUKI VINCE ANCHE IN GRAN BRETAGNA
Milano, 13 novembre 2003 - La Suzuki Ignis Super 1600 degli svedesi Daniel Carlsson e Mattias Andersson, già vincitori in Finlandia, si è aggiudicata il Rally di Gran Bretagna, prova finale del Campionato Mondiale Rally Junior. Un successo completato dal terzo e quarto posto delle Ignis di Ville-pertti Teuronen e Salvador Canellas. Ritirato nell'ultima giornata per la rottura della trasmissione, invece, Urmo Aava con la quarta Suzuki in gara. Il risultato ha portato Canellas a confermare il secondo posto in classifica generale, a soli 2 punti dalla vetta, con Carlsson terzo, Aava quinto e Teuronen sesto. Il Rally di Gran Bretagna di solito è caratterizzato dal cattivo tempo, con pioggia, nebbia e molto fango. Questa volta, però, nel Galles del Sud dove si svolgeva la prova non è piovuto per tutti e tre i giorni di gara. Condizioni che hanno portato ad avere sassi e ghiaietto sui percorsi, rendendo ancora più scivoloso il fondo stradale. Una difficoltà in più per i concorrenti del Jwrc, con vetture a due ruote motrici. "E' il modo migliore di concludere il campionato - ha commentato Carlsson - L'auto non ci ha dato problemi per tutto il rally. L'affidabilità in tutta la stagione è stata fantastica. Avevo molta fiducia prima della gara perché sapevo che l'auto era molto adatta a queste condizioni difficili. E' andata esattamente così e mi sono molto divertito. Voglio ringraziare tutti quelli che hanno reso possibile questa stagione meravigliosa. Un'esperienza che mi ha aperto la strada per il futuro". Carlsson, infatti, l'anno prossimo correrà per un team ufficiale impegnato nel Wrc, e questo è un ulteriore motivo di orgoglio per la Suzuki. Salvador Canellas, quarto al traguardo, aveva prima della gara una piccola possibilità di vincere il Campionato, se il leader, il francese Tirabassi, non avesse preso punti e lui avesse ottenuto almeno il secondo posto. La prima eventualità si è verificata, ma per lo spagnolo la gara non è stata facile: "Sono contento del risultato perché il primo giorno abbiamo avuto problemi con il cambio e perso del tempo - ha detto Canellas - La sostituzione poi del cambio ci ha portato a un'ulteriore perdita di tempo perché ha comportato delle penalità. Non è stato facile per me entrare in sintonia con questo rally, perché non sono proprio abituato a questo tipo di condizioni". Risto Laine, team manager della Monster Sport Europe, ha commentato: "Siamo felici per la seconda vittoria della stagione, dopo un anno ricco di soddisfazioni. In sette prove, abbiamo avuto otto piloti sul podio e due vittorie, non possiamo proprio lamentarci. Certo, ci sarebbe piaciuto vincere il campionato, ma il fatto che ci siamo andati così vicino la dice lunga sul valore della nostra auto e dei nostri piloti. Peccato solo il ritiro di Urmo Aava, a parte questo è stato davvero un buon rally. Ringrazio tutti per il loro lavoro; ora concentriamoci sulla prossima stagione!" Il mondiale Rally Junior 2004 inizierà con il Rally di Montecarlo, che si svolgerà tra il 23 e 25 gennaio prossimi.

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