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5 DICEMBRE 2003
pagina 6
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NON SI ARRESTA LA CRESCITA DELLO
SPORTSWEAR CHE IN ITALIA REGISTRA UN INCREMENTO DEL 17% NEL TRIENNIO 1999 -
2002 E CONFERMA LA TENDENZA ANCHE
PER IL 2003 CON UN ULTERIORE AUMENTO DEL 4%
W.l. Gore & Associati ha presentato il 3 dicembre la nuova ricerca
realizzata da Pambianco Strategie di Impresa dedicata allo studio dei
mercato italiano ed europeo dello Sportswear. Il Mercato Dello Sportswear In
Italia E In Europa In Italia, il consumo di Sportswear nel 2003 si prevede
intorno ai 7.300 milioni di euro rispetto ai 7.000 del 2002, mentre il
consumo totale dell'abbigliamento, dopo una crescita dei 10% nel triennio
1999-2002, si conferma per il 2003 in
linea con il 2002 a
22.000 milioni di euro. L'incidenza dello Sportswear sul totale
dell'abbigliamento è salita dal 30% del 1999 al 32% del 2002 e dovrebbe
crescere di un altro punto nel 2003 raggiungendo il 33%. Il mercato dello
Sportswear nel 2002 è stato pari a 7.000 milioni di euro, dei quali 7.500
milioni di produzione italiana (incluse fagon realizzate all'estero da
aziende italiane e prodotti finiti acquistati dalle aziende italiane in
"paesi di produzione'), 2.000 milioni di import, dove prevalgono
prodotti di fascia medio-bassa e bassa, e 2.500 milioni di export, dove
invece prevalgono i prodotti di fascia alta e medio-alta e con marchi forti.
In Europa, il consumo di Sportswear registra una crescita del 19% nel
triennio 1999-2001, passando da 37.500 milioni di euro del 1999 a
44.500 milioni dei 2002, contro la crescita del 9% dei totale abbigliamento,
passato da 110 milioni di euro dei 1999 a
120.000 milioni nel 2002. Lo Sportswear conferma il trend di crescita anche
in Europa, dove le previsioni per il 2003 sono di un aumento del 2% per un
consumo di 45.500 milioni di euro contro una crescita 0 del totale
abbigliamento. Il rallentamento della crescita dell'abbigliamento nel 2003
(+ 2%), è significativo del fatto che le dimensioni del comparto hanno
raggiunto valori rilevanti in assoluto. L'incidenza dello Sportswear sul
totale abbigliamento è di conseguenza salita dal 1999 al 2002 dal 34% al
37% e dovrebbe crescere di un altro punto nel 2003 attestandosi al 38%. Il
consumo di Sportswear nei principali Paesi europei - Italia, Germania,
Francia, Uk, Spagna, Benelux e Paesi Scandinavi - vale nel 2002 circa il 75%
circa dei consumo totale. I Canali Distributivi Dello Sportswear In Italia E
In Europa La distribuzione dei prodotti di Sportswear in Europa passa
soprattutto attraverso i Department stores, le Catene di negozi (Rinascente,
Zara, con il 45%) e i negozi indipendenti (31%). Fra il 1999 e il 2002 è
cresciuta l'incidenza dei Dept. Stores/catene (dal 44% al 45%), dei negozi
monomarca (dal 3% al 5%) e degli altri canali (dal 17% al 19%) a scapito
degli indipendenti. Per il futuro, si ipotizza una continua crescita dei Dpt.
Store/catene e dei Monomarca con l'affermarsi di marchi di Sportswear forti,
sempre a scapito della distribuzione indipendente che dovrebbe mantenersi o
crescere lievemente nella fascia alta e proseguire nello sviluppo e nella
ricerca. Il peso dei Dept. Stores/catene è elevato in Francia, Germania,
U.k., Paesi Scandinavi e Benelux (dal 45% al 56%), paesi in cui questo
canale è storicamente forte. È invece relativamente basso in Italia (29%)
e in Spagna (32%), dove è elevato il peso dei negozi indipendenti (51% in
Italia e 50% in Spagna). Il peso dei negozi Monomarca è in forte crescita
ma ancora basso in tutti i Paesi europei (5% in Italia, 4% in Germania, 2%
in Spagna). "Il terzo appuntamento dell'Osservatorio Gore conferma la
crescita dello Sportswear, non solo in Italia ma anche in Europa - sostiene
Marina Debra Pini, coordinatore divisione consumer di W.l. Gore &
Associati - La ricerca evidenzia inoltre come la sfida futura per le aziende
sia di posizionare lo Sportswear verso la fascia alta: fra il 1999 e il 2002
/incidenza delle fasce alta e medio-alta è cresciuta dal 23% al 26%,
rappresentando più di un quarto del mercato. L Italia, in particolare, si
sta consolidando in questo segmento grazie alla cultura della qualità e del
prodotto radicata nel nostro paese, unitamente alla presenza di numerose
aziende italiane di Sportswear di fascia alta". Le Aziende Italiane Di
Sportswear In Europa Il fatturato del campione della ricerca - 39 tra le
aziende italiane più importanti del settore Sportswear - rappresenta il 47%
del valore della produzione totale italiana e, considerando il valore delle
sole fasce alta, medio-alta e della parte alta (50%) della media (fasce di
appartenenza prevalente delle Aziende considerate), l'incidenza del
fatturato del campione sale ulteriormente al 72%. Nel triennio 1999-2002, le
aziende del campione hanno aumentato il fatturato del 49% e, nello stesso
periodo, l'export ha aumentato la sua incidenza sul fatturato dal 43% al
51%. 16 di esse operano in Europa, anche o esclusivamente con almeno un
marchio in licenza (41%). L'export 2002 delle aziende del campione è
diretto per oltre 2/3 verso l'Europa e per 1/3 verso il resto del mondo.
Germania (16%), Francia (16%) e Inghilterra (10%) rappresentano le
destinazioni più importanti per l'export italiano. Gli investimenti in
comunicazione rappresentano il 4,6% del fatturato: il valore è allineato a
quello delle Aziende di medie dimensioni della Moda (tutti i settori) e
inferiore rispetto a quello dei Gruppi della Moda e dll'Activewear (dal 6 al
10%). In particolare, oltre metà degli investimenti in comunicazione (54%)
è destinata all'Italia, 1/3 all'Europa (32%) e il 14% è investito nel
resto del mondo. Lo Sviluppo Futuro Delle Aziende Italiane Di Sportswear I
marchi di Sportswear stanno costruendo una propria identità, attuale e in
grado di evolvere con i tempi, e si sono "sganciati" dai concetti
originari - mestieri e attività dell'uomo - che hanno conferito all'inizio
il loro riconoscimento. Le aziende di Sportswear hanno notevolmente
aumentato la loro dimensione: il fatturato è cresciuto del 49% nel
triennio. Sono adesso consapevoli di dovere dedicare risorse crescenti
all'innovazione di prodotto (modelli, ricerca materiali, ...) e sono
diventate più internazionali: la quota di export del campione è passata
dal 43% al 51% nel triennio 1999-2001. La sfida futura per le aziende è di:
riuscire a sviluppare un marchio emozionale e forte che consenta uno
sviluppo, tramite licenze, anche in prodotti correlati a quelli originali;
consolidare e sviluppare ulteriormente la loro presenza nelle fasce alte del
mercato; investire nell'innovazione di prodotto, sia in termini di contenuti
stilistici, sia di politica di offerta (collezioni, flash, riassorbimenti);
sviluppare, anche nei principali Paesi europei, una politica di
comunicazione che utilizzi non solo gli strumenti tradizionali (cataloghi e
pubblicità sulla stampa) ma anche quelli più innovativi (eventi,
sponsorizzazioni Tv); r costruire una rete di negozi monomarca, non solo
flagship store nelle principali città, finalizzati a conferire immagine al
marchio con, in aggiunta, negozi in franchising con solidi partner locali;
accrescere il peso anche dei mercati extra europei che oggi valgono solo il
31% del fatturato delle aziende
GIANFRANCO FERRÉ: OPERA DI STATO - VIENNA
Moda, arte orafa e musica, nelle loro declinazioni più
raffinate ed avvincenti, contribuiscono alla realizzazione di un evento
straordinario. Nella cornice dell’Opera di Stato di Vienna, settanta abiti
Gianfranco Ferré, delle collezioni storiche e di quelle attuali, daranno
vita ad una singolare sfilata, ispirata ai personaggi più affascinanti ed
amati dell’opera lirica, dell’operetta e del balletto, in un
riuscitissimo abbinamento con le creazioni di Haban, nome storico della
gioielleria austriaca. Appassionate e ieratiche, sensuali e caste, altere e
romantiche le eroine di un mondo di sogno e di magia rivelano una nuova
identità incredibilmente moderna, grazie alla versatilità di uno stile
inconfondibile la cui ricchezza di riferimenti rende immediata e
sorprendentemente naturale l’assonanza tra abito e personaggio. Così,
Desdemona e Violetta, Tosca e la Regina della Notte, Aida e Cio-cio San, Turandot ed Isolde, Carmen e Fiordiligi,
Rosalinde ed Anna Glavary, Giulietta ed Erodiade, insieme a tante altre
figure scaturite dalla fantasia dei grandi compositori, prendono vita in
abiti nati per la passerella e per la realtà di oggi. È la realtà
dell’eleganza del nostro tempo che regala al mito un fascino inedito ed
irresistibile…
CERRUTI SCEGLIE ALLISON
Cerruti e Allison S.p.a. (Gruppo It Holding) hanno
siglato un accordo di licenza per la produzione e distribuzione della linea
eyewear Cerruti 1881. L’accordo avrà una durata di cinque anni
rinnovabile per altri cinque. La durata consistente dell’accordo
simboleggia la forza del progetto che permetterà a Cerruti e Allison di
lavorare in modo organico allo sviluppo di una linea di occhiali in cui
creatività e innovazione saranno gli elementi predominanti. Già in corso
lo sviluppo del prodotto che comprenderà collezioni Uomo e Donna di
occhiali da sole e da vista Cerruti 1881. I primi 50 modelli che
scaturiranno dal connubio di queste due importanti realtà del lusso Made in
Italy vedranno il loro debutto ufficiale al Mido che si terrà a Milano nel
maggio 2004. Cerruti, icona del design italiano e della moda internazionale,
da sempre si caratterizza per la qualità e l’innovazione del proprio
prodotto. La collaborazione con Allison, azienda di consolidata esperienza
nella produzione e distribuzione di occhiali per i più grandi nomi della
moda, è la scelta naturale perché la linea Cerruti 1881 si attesti come
protagonista nel settore dell’eyewear internazionale. Allison – da oltre
40 anni sul mercato dell’occhialeria – ha registrato tassi di crescita
superiori al 30% annuo, sviluppando progetti creativi unici ed originali,
mantenendo sempre come punto di riferimento dei propri progetti l’innovatività.
Da questa nuovo accordo di licenza Cerruti si aspetta il medesimo successo
ottenuto nell’ultimo biennio dalle collezioni di prêt-à-porter uomo e
donna Cerruti 1881 e dalle licenze legate al brand nei campi delle fragranze
e degli accessori moda.
L’IMPECCABILE FEMMINILITÀ ED
ELEGANZA FIRMATA MARIO VALENTINO
Per la fredda stagione la collezione di Mario Valentino è caratterizzata
dai toni caldi e suadenti della terra, spezzati da rossi grintosi ma non
sfacciati: il tutto alternato dai verdi velati di grigio che caricano di
suggestione un’immagine frammentaria degli anni ’70. Pellami consistenti
sembrano corazzare il corpo quasi per sfidare tutto ciò che lo circonda ma
che, al contempo, ostenta più che mai tutto il suo charme vestendosi di
pelli zebrate o dando il senso del proprio volume e della materia con le
morbide nappe metallizzate. Un’immagine di una donna sicura di sé che ama
divertirsi con linee più dure e avventurose come giubboni sportivi,
minigonne strutturate, pantaloni da bustini segnati proposti anche nel
total-white.Le calzature hanno forme tondeggianti, strutture
particolareggiate da tacchi spessi o da forme coniche. Gli stivali sono
proposti alti oltre il ginocchio, senza comunque tralasciare linee più
femminili ed intriganti dalle punte corte ma sfilanti o sandali alti ed
eleganti per la sera. Anche gli accessori, raffinati e molto curati , si
rivestono di colore con l’utilizzo di capretti brillanti, vitelli e
camosci giocosi, oltre a nappe sgargianti e fantasie audaci.
RICERCATA E FEMMINILE LA COLLEZIONE
“VILLA FRETO” DI ANNA MARCHETTI
Si chiama “Villa Freto” ed è la linea che la nota stilista modenese
Anna Marchetti dedica alla Haute Coutûre, composta da capi raffinati e ben
coordinati fra loro. Sono capi molto particolari che vogliono vestire la
donna solo per le occasioni più importanti. Abiti lunghi e corti con ricami
ricchissimi fatti tutti a mano in stile orientale, abiti tempestati da
strass su linee molto sexy e aderenti. La donna che veste “Villa Freto”
ama mostrare il proprio corpo con seduzione e charme. Le giacche, coordinate
con pantaloni dalle linee pulite o con gonne dalla foggia ricca e
drappeggiata, sono ricamatissime con intagli di tulle e rete. I top e i
bustier sono di pizzo e con ricami preziosi. Spesso sono drappeggiati o ‘a
fisarmonica’. Gli orli sono quasi tutti asimmetrici. I colori sono il
rosso ciliegia, il beige biscotto e il nero.
VARIOPINTA E DIVERTENTE LA COLLEZIONE
BAMBINA DI AGATHA RUIZ DE LA PRADA
Niente grigiore, niente malinconia nell’inverno di Agatha Ruiz de La Prada.
Le tradizionali icone della stilista spagnola si modificano per dar vita ad
una collezione multicolor che risponde alle esigenze della stagione fredda.
La collezione prende spunto dalla fattoria: è la semplicità degli animali
e del loro ambiente naturale a far da sfondo all’estro di Agatha. Otto i
temi dominanti dell’inverno: ingenue casette uscite dal mondo della favola
sotto un cielo di velluto azzurro, bandierine di sagre su abiti e completi
in jersey con maglieria abbinata e decorata con fiori, grandi ananas a cuore
in diversi modelli sportivi ed eleganti, enormi sorrisi in rosso e blu a
contrasto, cuori multicolori di ispirazione etnica ricamati su velluto,
stampe floreali investite di pioggia e cuori, senza dimenticare il circo,
l’eterna illusione infantile. Le forme di Agatha, come è nel suo stile,
sono semplici. Volumi divertenti con tagli solo dove necessario e con
vistose applicazioni di nastri colorati, di lettere o di caratterizzanti
icone della stilista. La grande novità è il tailleur per le bambine, gonna
o pantalone, anche se alle feste è il vestito ad essere protagonista. I
tessuti di fibre naturali, in lana o cotone, in velluto liscio o millerighe,
in feltro e in tricot.
C.P. COMPANY UNDERSIXTEEN : LA MODA
BIMBO E RAGAZZO CHE VESTE CLASSICO
Dedicata ai giovani e giovanissimi dai 2 ai 16 anni , C.p. Company
Undersixteen è una collezione che per la fredda stagione propone il più
classico stile marina rendendolo estremamente contemporaneo attraverso
l’impiego di materiali innovativi e di ricerca. Con vestibilità d’uso
quotidiano e mai banali, tradizionali ma non vecchie perché attente alle
tendenze d’avanguardia senza esasperazioni. Capi ricercati e semplici
nella loro raffinatezza, che privilegiano innanzitutto la praticità, il
comfort e la libertà. Capispalla, camicie, gonne, maglioni, giacche
sviluppati singolarmente da coordinare fra loro oppure combinare con altri
pezzi del proprio guardaroba. I capispalla sono di diverse lunghezze e il
classico risulta sempre il più richiesto nella stagione invernale. Piumini
in tela di nylon rip-stop, pea coat in panno di lana molto consistente,
giubbotti in fustagno. Esclusivi i modelli in nylon oppure in tela di cotone
resinata e délavé come fossero invecchiati tra i quali alcuni effetto
montone foderati internamente con felpa ad ‘orsetto’. Le maglie scoprono
il comfort del winter cotton ovvero un cotone a 3/5 fili che permette la
lavorazione di modelli grossi come quelli norvegesi delle isole di Aran, ma
leggeri. I pantaloni hanno accorgimenti classici della moda bimbo come lo
stringi-pancia interno vita. Le modellerie però sono da adulto. Stile
marina militare con combat multitasche per il bimbo e pantaloni a gamba
larga ma sottili ai fianchi per la bambina per cui è stata anche condotta
un’importante ricerca nel punto vita. Le camicie hanno la stessa praticità
delle t-shirt perché in jersey di cotone, tessuto che in questa collezione
trova massimo sviluppo in una sorta di underwear invernale composta da
magliette a girocollo, polo, felpe e sottili da portare sotto qualunque
cosa. Comunque la modellistica è sempre ampia e avvolgente. I colori della
collezione sono un nero leggermente scarico e il bianco stucco.
LE CRAVATTE MULTICOLOR FIRMATE LES
COPAINS
E’ il colore la linea guida della nuova collezione Les Copains. I toni
caldi dei rossi, degli arancio e dei gialli sono declinati in purissime lane
e cashmere e si alternano a quelli più freddi dei blu, dei carta da
zucchero e dei grigi. I fondi uniti sono sempre riconoscibili dal logo, i
micromotivi e le righe si avvicendano dando vita a una collezione
sofisticata ed elegante. Righe originali e uniti armaturati sono realizzati
in sete jacquard, ricche e corpose, dagli accostamenti particolari. Le
cravatte sartoriali, sempre curatissime, hanno le fodere in tessuto
cravatteria di seta: la preziosità artigianale è esaltata dalle cuciture
fatte a mano con punto di chiusura a occhiello. Completa la collezione il
nuovo modello dall’inconsueto e divertente dettaglio di pala e codino a
contrasto.
CALZEDONIA : COAST TO COAST, LA NUOVA
CATENA PER IL TEMPO LIBERO D’AUTORE
Coast to Coast, una catena di
store dedicati all’abbigliamento per il free time: è il nome dato
all’ultima ed entusiasmante avventura lanciata da Calzedonia Spa. Il
marchio “Coast to Coast” nasce nel 1989 a Torbole, sul lago di Garda,
perché fortemente voluto da Erica Fambri, che crea una linea di
abbigliamento da tempo libero per soddisfare le sue esigenze di sportiva
stanca delle classiche tute deformate e sciatte. Così per coniugare
praticità e design, comfort ed eleganza minimal, Erica disegna una serie di
capi trasversali, perfetti sia per le palestre che per le scampagnate come
pure per i week end all’insegna del relax. Il nome della prima collezione,
ovvero di quello che poi è diventato il marchio Coast to Coast, deriva dal
mondiale di windsurf svoltosi a Torbole nell’88 durante il quale i due
circoli locali di surf si sfidarono da una costa all’altra del lago. Da
allora la collezione della Fambri ha avuto un successo sempre più crescente
grazie anche alla maniacale ricerca di materiali per la realizzazione dei
capi. Che hanno come peculiarità quella di essere realizzati in tessuti
tecnici, termici e ad alta traspirabilità. Non solo, la cura si estende
anche alla ricerca di fibre naturali come il bamboo o il ginseng per
raggiungere il massimo della piacevolezza e del benessere. Ora Calzedonia
Spa lancia il marchio Coast to Coast aprendo quattro quattro store: a
Trento, Bologna, Venezia e Viareggio. I primi di una serie che formeranno la
nuova catena Coast to Coast, destinata a chi ama l’abbigliamento di
design, libero, pratico, funzionale e carico di uno charme metropolitano e
cosmopolita.
NICOLE FARHI : ORIGINALITÀ
PER LUI, FEMMINILITÀ PER LEI
Per l'inverno 2003 Nicole Farhi veste l'uomo puntando alla libertà di
spirito e all'originalità per dare forma e sostanza al concetto di
'spontaneità di stile'. I tessuti sono tutti in velluto lavato, pelle e
montone con strati di giocosi quadri e maglia spessa. Il classico
abbigliamento sportivo e i dettagli militari vengono resi attuali da
lavorazioni inattese. I pantaloni sono scomposti ed i cappotti ampi, mentre
le giacche sono attillate. Il look è avvolgente con baveri larghi e grandi
sciarpe morbide. Le tonalità di colore scelte per questa collezione vedono
la presenza di una ricca varietà di colori scuri resi ancora più intensi
dalla presenza del nero e rinvigoriti dal rosa indiano. Tessuti ricchi e
forme decise per l'energetica collezione di Nicole Farhi dedicata alla
donna. Caratterizzata da uno spirito militare dal sapore vagamente vintage,
la collezione non rinuncia mai alla femminilità; pelle lavata e velluto
colorato accostati alla seta stampata, grandi colli in pelliccia su piccole
giacche dalla linea sciancrata creano sfumature maschili dal gusto
decisamente femminile. La gamma dei color valorizza i toni dei neutri più
chiari ed esalta quelli scuri ed intensi. La sera scintilla d'oro e
d'argento in versione ossidata.
CHICCO : LE SCARPINE PER
I PICCINI
Progettate 'a prova di bambino" con grande fantasia e creatività, le
multiformi scarpine Chicco sono divertenti e soprattutto ultracofortevoli,
perfette per correre e stare all'aria aperta. Realizzate in materiali
morbidissimi con suole leggere e flessibili, sono instancabili compagne di
giochi. Disponibili in tante misure per ogni passaggio d'età, crescono
insieme a chi le indossa.
NASCE "JAM", IL
NUOVO STORE DESTINATO AI GIOVANI
L'inaugurazione della rinnovata Galleria Colonna è per Roma un avvenimento
importante, riportando agli antichi splendori un luogo storico della vita
della città e conferendogli una centralità commerciale, culturale e
sociale davvero unica. La Rinascente
è protagonista nell'operazione di recupero e valorizzazione della Galleria
Colonna: è infatti uno dei partner immobiliari che ha promosso
l'iniziativa, insieme al Gruppo Lamaro e alla Compagnia di San Paolo
Investimenti Patrimoniali S.p.a. Ma Rinascente è anche uno degli operatori
commerciali che saranno attivi nella stessa Galleria, proponendo un negozio
di media superficie destinato ad una nuova formula. Si tratta di un punto
vendita di 1.700 mq, distribuiti su più piani, interamente centrato
sull'offerta di abbigliamento e accessori, orientato al mondo giovane ed
espressione di un forte elemento di novità nella strategia di sviluppo
della Rinascente: rappresenta infatti il primo store di una catena destinata
ad espandersi sul territorio mirando al target specifico dei giovani. Il
carattere di novità si ritrova anche nel brand: "Jam", nome
evocativo di un negozio nel quale ciascuno può trovare, tra i prodotti e i
marchi più vari, i capi coerenti con la propria personalità e il proprio
stile di abbigliamento. "Jam" di Galleria Colonna rappresenta un
importante contenitore per oltre 90 marchi, tutti riconosciuti nel mondo dei
giovani e collocati nell'ambito di uno stile sportivo e di tendenza. Il
negozio è caratterizzato da atmosfere, luci, colori e suoni tipici del
mondo dei giovani. E non vuole essere solo un negozio. E' il luogo di tanti
modi di essere, dove chi entra può scegliere di seguire la tendenza o di
crearsene una propria, combinando i vari pezzi, i diversi stili oppure
scegliendone uno solo. Per poi cambiarlo, mescolarlo, reinventarlo tutte le
volte che ne ha voglia. L'offerta dei marchi presenti nel negozio "Jam"
sarà in continua evoluzione per stare al passo con i cambiamenti degli
stili giovanili, destinati ad avere cicli di vita molto brevi. La ricerca
continua di nuovi prodotti in linea con le tendenze del momento, l'offerta
ampia e aggiornata, l'anticipazione anche delle mode internazionali faranno
di "Jam" il negozio di riferimento dei giovani. "Jam"
nasce dopo uno studio profondo degli universi giovanili, delle loro
aggregazioni in tribù, dei loro modi di vivere e di pensare. Ma nasce anche
dalla collaborazione con i molteplici marchi, veri partner di questo
progetto, disposti a condividere la nuova avventura. Un'attenzione
particolare è stata dedicata alla scelta del personale: 50 giovani che
rispecchieranno la filosofia di Jam, di etnie, razze e culture diverse ma
con in comune la condivisione degli stessi valori dei loro clienti e
l'entusiasmo per una professione di relazioni, dinamica e moderna. Ognuno di
loro infatti vestirà un suo look distintivo per meglio vivere il negozio e
il rapporto con il pubblico. Per il nuovo store rivolto a un target diverso
da quello tradizionale dei Grandi Magazzini e con un concept di negozio
totalmente differente da quello abituale è stato necessario scegliere un
nuovo brand. Il brand doveva essere evocativo del mondo di riferimento,
fortemente identificativo dei caratteri nuovi del negozio e in grado di
trasferire contenuti ed emozioni. Un brand che esprimesse i caratteri di uno
spazio riempito dai tanti modi di essere dell'universo dei giovani. Quindi
un grande contenitore di marche, per permettere a ciascuno di scegliere una
tendenza o di crearsene una propria, nuova e su misura. Con la possibilità
poi di cambiarla, reinventarla, mescolarla. Un luogo in cui trovare
ispirazione, scoprire trend, esplorare combinazioni e lanciare uno sguardo
sul mondo. Un luogo in cui i giovani vivessero l'abbigliamento come vero e
proprio mezzo espressivo, per dichiarare la propria personalità e le
proprie aspirazioni, per assecondare la propria vena creativa e il proprio
stato d'animo. Un nome che desse ragione anche dell'atmosfera del negozio:
luci, colori, musiche diverse e mescolate, perché diversi sono gli stili e
le mode e diverse sono le configurazioni dei prodotti. Un mix che esprimesse
tutte le facce del pianeta giovani e ne rendesse possibile la lettura dei
cambiamenti. La ricerca del nome è stata complessa ma affascinante e si è
valsa della collaborazione d istituti specializzati in quest'ambito di
analisi e particolarmente esperti nell'esplorazione del mondo giovanile.
Dopo un lungo processo di selezione è stata identificata una ristretta rosa
di brand che è stata sottoposta, tramite ricerche di mercato, al giudizio
dei potenziali clienti per capirne i caratteri evocativi e le percezioni
istintive. Al termine di tutto questo percorso di studio la scelta è caduta
su Jam. Jam suggerisce apertura, dinamismo, sportività. L'essere trendy,
esteso al di fuori dei confini nazionali: inglese o americano, ma anche
"Jamaica". Evoca musica, socialità, allegria, ma anche
trasgressione, commistione di cose diverse, personalità in formazione.
Porta a immaginare un negozio allegro, vitale, invitante, con un'atmosfera
solare e armoniosa, carico di dinamismo, informalità, vicinanza emotiva e
"disordine creativo". Jam rappresenta un luogo di tendenza,
alternativo, per giovani estrosi e un po' ribelli ma anche per tipi
pretenziosi che vogliono "farsi notare". La forma grafica scelta,
tondeggiante nella sua iscrizione nel punto, evoca musica, leggerezza e
allegria, con un mondo variegato racchiuso al suo interno. Il nero di sfondo
al "punto" suggerisce la notte, i locali, la musica. Il colore
della lettera "a", che può variare in relazione alle occasioni,
evoca dinamismo, allegria, eccentricità, fantasia, originalità,
indeterminatezza. Un brand, quindi, particolarmente dinamico, come il target
a cui si riferisce; in grado di vivere e assumere connotazioni diverse,
esattamente come accadrà al nuovo spazio di Galleria Colonna. Emerge
un'adozione diffusa di stili mutevoli d'abbigliamento in sintonia con le
occasioni e i luoghi, un uso consapevole e libero dell'abbigliamento e di
tutti gli stili proposti dal mercato. Quindi massima sensibilità alle
proposte innovative, ai suggerimenti e all'offerta del mercato. L'elemento
più innovativo è quindi nel concetto di "fusion": dalla musica,
al cibo, all'abbigliamento, la mescolanza, in maniera libera e fantasiosa,
di stili e culture come espressione di massima libertà e costruzione di
identità. Una moda di "mix & match", una tendenza alla
contaminazione di stili, ad abbinare capi in modo non canonico che sfocia in
uno stile stravagante ed incrociato, ovvero nel cosiddetto cross-dressing:
ibridazioni che mescolano maschile e femminile, formale e sportswear,
naturale e high-tech, austerità e stravaganza. Le marche sono importanti
per i giovani, che però le interpretano in chiave fusion, componendo mix di
marche diverse piuttosto che identificarsi in un unico e solo
"logo". Il marchio incarna e veicola una serie di immagini e
simboli, che vengono però personalizzati e interpretati dal singolo in
chiave individuale.
IL NUOVO CORSO DI MASKA
Nel corso di una conferenza stampa che ha voluto fare il punto sulla
situazione del marchio Maska, dopo la cessione dell’azienda da parte di
Fin.part a Go & Create Investment - società di investimenti di diritto
lussemburghese, che fa capo al ravennate Luigi Francesconi e al suo
amministratore delegato, a tutt’oggi in carica, Gianni Trevisan (con una
quota rispettivamente dell’85 e del 15% del capitale) - i due soci hanno
sottolineato una forte volontà propulsiva per rilanciare e consolidare
l’azienda stessa. Rilancio che vedrà maggiori investimenti in
comunicazione, probabile allargamento del gruppo societario e consolidamento
dei marchi: il primo Maska che sfila in passerella dedicato ad una signora
raffinata e sensuale che tuttavia introduce accanto ai classici capispalla,
punti di forza della griffe, anche piccoli pezzi abbinabili in libertà, il
giovane Mk a prezzi più contenuti e pensata per la donna giovane e
dinamica, il conformato Elekta, la maglieria Balajò destinata a diventare
la linea di sportswear e freewear soprattutto per giovani tra i 20 e i 25
anni. A sua volta Stefano Guerriero, il nuovo direttore creativo, ha
motivato la sua decisione di accettare il nuovo ruolo all’interno
dell’azienda per le forti potenzialità che offre, con il suo solido know
how nella lavorazione e nella ricerca di materiali e per la possibilità di
giungere al momento conclusivo della sfilata che esalta la creatività della
collezione e diventa un fatto di grande impatto comunicativo. In particolare
Guerriero ha sottolineato la volontà di disegnare una collezione che abbia
una forte personalità e un forte appeal verso i mercati emergenti, per una
donna che sia e si senta internazionale. “Con un aumento di capitale di
cinque milioni di euro - ha precisato Trevisan, parlando delle mosse di
Maska con l’ingresso dei nuovi soci - è stato possibile acquisire gli
immobili dell’azienda (fabbriche e negozi). Inoltre, è stato ottenuto un
accordo di mobilità per i dipendenti (l’organico è stato ridimensionato
di 50 unità) e si è provveduto a ristrutturare i debiti verso i
fornitori”. “Ora la società ha ripreso a pieno ritmo tutte le attività
– ha aggiunto Trevisan - e ha consegnato fino al 94% gli ordini per
l’autunno/inverno già dallo scorso ottobre”.
FASCI DI LUCE, LUCENTEZZA E PREZIOSITÀ
NEI GIOIELLI PER LE FESTE DI FINE ANNO
Fasci di luce, lucentezza e preziosità, varietà di linee e ispirazioni al
mondo della natura e dell'arte: tutto questo nel microcosmo del gioiello.
Per avvicinarsi alle più recenti creazioni, niente di meglio che sognare
alla luce delle creazioni storiche. Come quelle di Jean Schlumberger per
Tiffany & Co che parlano di ispirazioni naturalistiche in forma di
fiori, uccelli e creature mitiche di grande energia e vitalità o quelle di
Chantecler che approdano al centro di Milano dalla mitica piazzetta di
Capri, raccontando storie di rose in oro e diamanti, tagli a carré e
mezzaluna, zaffiri rosa e pastello. Nella collezione Piume di Damiani
diamanti e zaffiri formano una leggera piuma che disegna anello e orecchini,
mentre tutta la collezione Bliss scintilla di diamanti in piccoli orecchini,
sottili bracciali e collier dedicati anche a giovani donne che amano
l'informalità. Originalissimi i pezzi della collezione Eau à
la Bouche
di Boucheron che fonde estetica e gola con uno speciale trattamento dell'oro
in sfumature color cacao, romantico l'anello "Amore" di Pasquale
Bruni in edizione limitata, dove lettere in diamanti parlano d'amore
formando una corona su cui poggia un topazio blu di grandi dimensioni,
sofisticati gli orecchini a goccia nella collezione Theme 2003 Bulgari in
oro giallo ed elementi decorativi rettangolari in madreperla. Di grande
estrosità il ciondolo Timeless Heart di Adelio Rossini, un cuore d'oro e
cristallo adorno di 205 preziosi rubini, i pendenti Louis Vuitton lucenti di
zaffiri, smeraldi, diamanti incastonati in un melange multicolore, il
collier in oro bianco Zancan con pendente a goccia, tempestato da
scintillanti diamanti bianchi, zaffiri e cinque topazi azzurri, per un
totale di 20 carati, la collezione Emporio Armani di pezzi in argento
abbinati a elementi naturali, pietre e legno d'ebano, citrino di Madeira e
iolite in forme essenziali, i bracciali Molecole dal design all'avanguardia
e abbinamento di oro e argento con pelle, gomma soft-touch, lacci e
cuciture, la parure di orecchini e collana Legi in forme squadrate in oro,
corallo e onice. Più informali molte linee giovani da indossare con
disinvoltura. Così il ciondolo Astoria di Lalla & Rossana in oro
bianco, diamanti e zaffiri, il ciondolo Beans di Breil Stones dalle linee
smussate come una pepita preziosa in acciaio lucente, gli scintillanti
bracciali Maschio in pietre semipreziose coloratissime unite da cerniere a
forma di minuscole roselline. Anche i materiali insoliti costruiscono
gioielli creativi e di grande effetto. Ad esempio il cristallo Baccarat
unito a pietre dure nella parure di gocce pendenti Tentation, il cristallo
del collier Daniel Swarovski nei toni del verde muschio, vinaccia, noce per
ricordare le atmosfere autunnali, il pendente in porcellana Bernardaud a
fiore decorato a mano e rifinito a pennello in oro e platino. Ed è in
porcellana anche la nuova linea di Nomination che si è già conquistata un
suo pubblico affezionato: su bracciali e anelli in acciaio e oro, la
porcellana bicolore costruisce stacchi di colore intriganti con una doppia
palette rosa e blu, o verde e giallo, o porpora e giallo. Varietà
fantasiosa che invita a creare e personalizzare al massimo il proprio
gioiello.
IL PRIMO MONOMARCA ITALIANO ADELIO
ROSSINI PER GIOIELLI DAL DESIGN UNICO E RICERCATO
In Via Formentini 4/6, nel
suggestivo quartiere di Brera, dove arte e moda sono indiscusse
protagoniste, il negozio Adelio Rossini offre una nuova luce. Il design
unico che contraddistingue i gioielli Adelio Rossini - anelli, orecchini e
collier in cui sapientemente si fondono tradizione e innovazione - definisce
anche l’immagine dello spazio, sviluppato su due livelli e concepito in
modo fortemente distintivo e riconoscibile. Ideatore del progetto è
Maurizio Lai, architetto che ha firmato anche il negozio Adelio Rossini a
Montecarlo. Lai vanta nel suo curriculum numerose esperienze anche in veste
di scenografo e infatti lo spazio milanese dedicato ad Adelio Rossini è
pensato in chiave “spettacolare” per la scelta dei materiali, in alcuni
casi piuttosto inconsueti e non convenzionali per una gioielleria. Accanto
alla naturalità del pavimento di rovere trattato anticato convivono pareti
composte da lastre di lamiera in acciaio “corten” acidato che
enfatizzano l’eleganza e il design dei gioielli, esposti in vetrina in
teche di cristallo illuminate, la cui luce e materia si fondono nello spazio
circostante. La luce è grande protagonista della scena: l’intera parete
di fondo e il soffitto sono realizzati in cristallo sabbiato retroilluminato
e lastre di acciaio danno vita a suggestivi riflessi. Nello spazio
sottostante le pareti in legno curvate sono trattate a smalto colore avorio
e al centro del soffitto un controsoffitto in cristallo illumina i tavoli
realizzati su disegno in acciaio e vetro trasparente. Alle pareti, le teche
espositive, completamente di vetro, ruotano all’interno di nicchie
incorniciate da profili di acciaio lucido. Con l’inaugurazione del negozio
milanese, Adelio Rossini intende offrire alla propria clientela la
possibilità di avvicinare e conoscere nel dettaglio l’intera proposta
delle proprie collezioni, che rappresentano per raffinatezza, eleganza e
stile, un’imperdibile occasione per rendere il Natale 2003 ancora più
scintillante e indimenticabile.
GIORGIO ARMANI RELATORE PRINCIPALE
ALLA CONFERENZA STAMPA FASHION 2003 DELL’INTERNATIONAL HERALD TRIBUNE
Il 4 dicembre il Gruppo Armani ha annunciato alcuni risultati preliminari
relativi al 2003, con una previsione di calo dei propri ricavi consolidati
di appena il 3% rispetto al 2002 (e di crescita del +3% a cambi costanti),
in un contesto, quale quello del settore Moda e Beni di Lusso, che, a quanto
anticipato dagli analisti, subirà nel 2003 una diminuzione media dei ricavi
di circa l’8%, a fronte delle condizioni commerciali particolarmente
difficili dell’anno. L’azienda conferma inoltre che prevede anche nel
2003 il mantenimento di margini operativi vicini ai livelli degli ultimi
anni. Il Gruppo Armani ha anche confermato che nel 2003 sono stati destinati
al suo programma di investimenti strategici ulteriori 55 milioni di Euro.
Questo programma, completamente autofinanziato, ha superato nel corso degli
ultimi sei anni 700 milioni di Euro (pari a circa il 70% del cash flow di
Gruppo), in linea con queste priorità strategiche: espansione della capacità
produttiva, crescita e diversificazione del marchio e del portafoglio
prodotti, e continua espansione della rete retail. I risultati preliminari
per l’intero anno 2003 saranno annunciati dal Gruppo nel Gennaio 2004.
Alla conferenza dell’International Herald Tribune, Giorgio Armani, ha
parlato della propria filosofia e visione che hanno permesso al Gruppo
Armani di realizzare una crescita media negli ultimi 6 anni, compreso
l’intero 2003, prevista al 12%. Giorgio Armani Presidente e Amministratore
Delegato della Giorgio Armani S.p.a., ha, tra l’altro, dichiarato: “Dopo
un periodo di grande complessità affrontato dal settore Moda e Beni di
Lusso, in concomitanza con
la Sars
, la guerra in Iraq e il generale rallentamento di alcune tra le più
importanti economie mondiali, ho ragione di pensare che siamo ormai vicini a
una svolta in positivo. Ciò è dimostrato dall’aumento di clientela nei
nostri negozi e dalla maggiore affluenza di turisti nelle principali città
del mondo, e, fatto forse ancora più importante, dall’ottimismo per il
2004 e per il 2005 manifestato dai nostri principali partners commerciali. A
fronte di questi fattori di complessità, credo comunque che la strategia di
integrazione verticale che abbiamo perseguito con impegno negli ultimi
cinque anni, grazie alla quale il Gruppo ha acquisito maggiore controllo su
tutti gli aspetti delle attività di design, produzione, distribuzione e
vendita al dettaglio, ci permetterà di beneficiare pienamente della fase di
ripresa del mercato. Guardando al 2004, il Gruppo Armani continuerà la
propria crescita in modo deciso e disciplinato, come nel passato, contando
anche sull’espansione delle linee di accessori, profumi, cosmetici e
arredamento, oltre che sull’ulteriore espansione della rete di vendita
mondiale, soprattutto in mercati emergenti come
la Cina. Infatti
nella primavera del 2004, saremo tra i primi nel nostro settore ad aprire
uno spazio commerciale con entrambe le linee Giorgio Armani e Emporio Armani
sotto lo stesso tetto, a Shanghai Bund, la futura via della moda di questa
città. Tale apertura seguirà quella della boutique Giorgio Armani di
Pechino, inaugurata nel 1998, e dell’Armani/chater House di Hong Kong,
spazio commerciale di
3000 metri quadrati
inaugurato nel
2002. In
questo modo il Gruppo Armani disporrà di punti vendita nelle tre città
principali della Cina, costituendo così il punto di partenza per un piano
che nei prossimi cinque anni prevede l’apertura di 20-30 negozi su questo
mercato. ” Sommario delle iniziative 2003 Continua lo sviluppo
dell’esclusiva rete retail con l’apertura di 30 nuovi negozi (30
aperture nel 2002) incluso il terzo multibrand del Gruppo, l’Armani/fünf
Höfe a Monaco sulla Theatinerstrasse. Prosegue il rinnovamento dei punti
vendita con 11 rinnovi (16 rinnovi nel 2002) comprese le boutique Giorgio
Armani di Londra e Roma, e l’Emporio Armani di Beverly Hills a Los
Angeles. Continua il programma di espansione di Armani Casa con due nuovi
negozi a Monaco e a Nicosia, portando il totale a 15; saranno inoltre aperti
20 corner Armani Casa, come parte del programma di espansione della
collezione in negozi specializzati. Continua il programma di espansione
delle linee di cosmetici e di profumi con il lancio in tutto il mondo di
Emporio Armani Night per uomo e donna, (testimonial Milla Jovovich) a
completamento delle due linee di profumi Emporio Armani già esistenti (Classic
e White). Inoltre l’accelerata espansione dei punti vendita Giorgio Armani
Cosmetics in negozi selezionati è il risultato dei sorprendenti dati di
vendita nei negozi esistenti. Lancio delle collezioni Giorgio Armani e
Emporio Armani Occhiali prodotte e distribuite su licenza da Safilo,
supportate da una campagna pubblicitaria innovativa e originale. Lancio
della linea Emporio Armani abbigliamento e accessori in Germania, grazie
all’apertura, nell’Armani/fünf Höfe di Monaco, di un Emporio Armani.
GORE-TEX LAB TOUR 03.04 I TEST DI
QUALITÀ E FUNZIONALITÀ IN DIRETTA NEI PUNTI VENDITA.
In collaborazione con Dainese e Vuarnet Gore-tex offre la dimostrazione , inÒdell’efficacia
della tecnologia applicata all’abbigliamento Snow. Gore-tex collaborazione
con i Partner Dainese e Vuarnet, organizza un ciclo di presenze interattive
nei maggiori Punti Vendita nazionali al fine di sottolineare gli aspetti
prevalenti della tecnologia presente nei nuovi capi dedicati agli sport Lab
Tour 03.04, che avrà inizio i primi giorni di novembreÒinvernali.
Gore-tex e terminerà nel mese di febbraio, offrirà al pubblico la
possibilità di venire a contatto con alcuni dei Test standard utilizzati da
Gore per garantire le : nel Format espositivo, posizionato all’internoÒfunzioni
dei capi in Gore-tex dei Punti Vendita per due giorni consecutivi, sono
stati concentrati gli strumenti di analisi relativi agli effetti di
durabilità, abrasione, traspirabilità e impermeabilità, gli stessi
strumenti a cui solitamente sono sottoposti tutti i capi che poi al pubblico
si presentano con la matrice . Solo attraverso queste operazioni è
possibile verificare l’efficaciaÒGore-tex
della qualità promessa e la funzionalità nei confronti degli agenti
atmosferici a garanzia del massimo comfort e delle migliori prestazioni
durante qualsiasi utilizzo. Nelle diverse sedi i test verranno effettuati su
una serie di capi tecnici firmati Dainese e Vuarnet, marchi sostenitori dei
contenuti di alta tecnologia, tra i più innovatori e profondi conoscitori
delle esigenze degli sportivi nei loro differenti ambiti di attività.
Finalizzato a completare le informazioni per il pubblico anche
l’accattivante filmato che viene proiettato in occasione dei Test e che
illustra i dettagli salienti e le caratteristiche oggi
sempre più protagonista sulla neve, sia a livelloÒdella
membrana Gore-tex agonistico nelle gare di Coppa del Mondo e in quelle di
Skiercross, sia quale indispensabile compagno di divertimento e passione di
tutti gli sciatori e i lab tour
03.04 partirà a novembre dal Punto Vendita Nencini diÒrider.
Gore-tex Arezzo e passando da Sport d’hiver, B.go San Dalmazzo, nencini,
cadenzano, parma sport, parma, sportway, gravellona toce, alpi sport,
brescia, gilioli sport, vignola, sportler, trieste, esserre, busto arsizio,
jolly sport, torino, germani sport, cesano boscone, olimpia sport, cortina,
best sport, cortina, sport pertner, ancona, sportler, trento, dainese store,
roma e milano, mottini sport, livigno, zinnermann sport, livigno, lo
scarpaneve, ponte di legno, arriverà in marzo da schmalzl a ortisei.
UN 2003 FRIZZANTE PER
LA GRIFFE DEL
“BASSOTTO”, P.D.M. PROPRIETARIA DEL MARCHIO HARMONT & BLAINE
Altro che crisi! Per
la P.d
.m. Spa il 2003 si avvia verso la chiusura con risultati a dir poco
eccezionali. Archiviato il 2002 con un fatturato pari a 6,514 milioni di
Euro la società proprietaria del marchio Harmont & Blaine, chiuderà
l’anno con un fatturato pari a 11,400 milioni (+75%). “Nonostante la
sfavorevole congiuntura, il trend positivo proseguirà anche per il 2004 –
dice l’ A.d. Domenico Menniti - “ Gli ordini in portafoglio fanno
stimare il
2004 a
17,500 mln di Euro con un ulteriore balzo in avanti del 53,50%. Al 30
Settembre
2003, a
fronte di un fatturato pari a 9,291 mln si registrava un utile ante imposte
pari a 1,051 mln oltre ad accantonamenti ed ammortamenti per 0,696 mln di
Euro. All’inizio del mese di Novembre l’assemblea ordinaria della società
ha approvato, su proposta dell’ A.d., un aumento di capitale la cui
sottoscrizione sarà riservata ai soci per 1,2mln di Euro portando così il
capitale sociale a 3,0mln di euro. Tale aumento di capitale sarà destinato
a finanziare l’investimento necessario all’ampliamento del capannone
industriale nell’area industriale di Caivano. L’investimento previsto,
da realizzare nel biennio 2004-2005, sarà pari a 2,8 mln di euro. Alla fine
dell’intervento
la P.d
.m. Potrà contare su una superficie coperta di mq 5.600. E’ proseguita
nel frattempo l’acquisizione di nuovi punti vendita ed in virtù di tali
acquisizioni le boutiques monomarca Harmont & Blaine – a gestione
diretta e di proprietà della P.d.m. Spa - salgono a 12 e tutte in
prestigiose località ed in location di primario livello (Torino – Sanremo
- Santa Margherita Ligure – Forte dei Marmi – Marina di Pietrasanta –
Viareggio – Porto Rotondo – Porto Cervo – Trani – Palermo –
Firenze). Oltre ai punti vendita a gestione diretta, altri monomarca Harmont
& Blaine completano la rete italiana (Capri, Riccione, Messina, Napoli,
Formia, Avellino etc). “E’ nostro intendimento – dice l’A.d. -
rivolgere lo sguardo al mercato estero che già dimostra di apprezzare le
nostre proposte”. Ai corner di Taipei presto si aggiungeranno quelli
previsti presso Ondos e Focas ad Atene. Contatti sono in corso con Galeries
La Fayette
e con El Corte Anglais per rafforzare la presenza in Spagna ed in Francia.
“Entro fine anno potremo annunciare ufficialmente nuove partnership che ci
consentiranno di affrontare al meglio sia il mercato americano che quello
giapponese”. In vista nuovi soci? “Non prevediamo al momento operazioni
di finanza straordinaria – conferma l’ A.d.-. Nel prossimo futuro,
quando le condizioni generali del mercato lo consentiranno, potremo prendere
in considerazione, su precisi piani di sviluppo, l’ingresso di nuovi
compagni di viaggio. Oggi proseguiamo da soli, pur non disdegnando di
guardarci attorno. “
LA CREATIVITÀ DI
ROBERTA DI CAMERINO TROVA PERMANENZA E CONTINUITÀ NELLA FONDAZIONE
COSTITUITA A LUGANO
Milano, 5 dicembre 2003 - In data 17 gennaio 2003 é stata costituita a
Lugano
la Fondazione Roberta
di Camerino, organizzazione no profit di diritto svizzero sottoposta alla
vigilanza dell’Autorità Cantonale. Il Fondatore, Ingegner Adalberto
Sansone, presiede il Consiglio di Amministrazione, i cui membri sono:
la Signora Giuliana
Camerino, l’Avvocato Luisa Gianella, Giudice Federale, il Dottor Alfredo
Gysi, Presidente della Direzione Generale della Bsi S.a. E
la Signora Rose-marie
Corti.
La Fondazione Roberta
di Camerino è nata grazie all’iniziativa dell’Ingegner Sansone, al fine
di “assicurare continuità allo straordinario lavoro che Giuliana porta
avanti da anni ed al quale io stesso, trascurando altri impegni, mi dedico
da tempo con passione”- dichiara egli stesso - “ho quindi cercato un
modo per proseguire e divulgare la ricchissima “fabbrica di idee” che
Giuliana ha prodotto e produce, affinché, quando deciderà di lasciare ad
altri il compito di continuare il suo lavoro, resti una testimonianza
tangibile del percorso creativo da lei seguito. Studiare l’opera di
Roberta di Camerino significa, di fatto, analizzare non solo le sue
innovazioni stilistiche, le forme e i modelli estetici proposti, ma anche la
cultura e gli stili di vita della società.” Roberta di Camerino é, prima
di tutto, esplosione di colori puri e disegni; la sua moda non nasce dal
corpo ma dal disegno e da una capacità inventiva particolarmente originale
e decisamente riconoscibile: sono queste le caratteristiche che la
contraddistinguono e hanno fatto di lei uno dei personaggi di spicco della
storia della moda e del costume. La finalità primaria della Fondazione é
quella di offrire un servizio di pubblica utilità, permettendo l’accesso
ai propri archivi a Università, Accademie e Istituti che tengono corsi di
stilismo di moda, design, costume e, collaborando con gli stessi e con
Istituzioni Pubbliche e Private, all’organizzazione di mostre a scopo
didattico, propedeutico e divulgativo. “Nell’anno Accademico 1999/2000
l’Università di Pavia, una delle più antiche del mondo, ha conferito il
Dottorato in Economia ad uno studente che ha presentato una tesi basata sul
“Caso Roberta di Camerino” - prosegue l’Ingegner Sansone -
“quest’onore, che è stato riservato a Giuliana, costituisce un
precedente unico che, mi auguro, possa ripetersi. Inoltre in una prossima
seduta del Consiglio di Amministrazione della Fondazione roberta di
camerino, sarà proposta l’istituzione di una Borsa di Studio destinata
agli studenti più meritevoli.”
La Fondazione
svolge la propria attività sotto il controllo cantonale, mentre l’uso
della proprietà intellettuale rimane nelle mani del Consiglio di
Amministrazione: onere che il suo Presidente ritiene giusto assumersi
nell’interesse di quanti, studenti o meno, desiderino conoscere e
approfondire gli avvenimenti che hanno portato “una ragazza rifugiata in
Svizzera” a diventare una stilista di fama mondiale. A tale proposito
la Signora Camerino
ha donato alla Fondazione tutti i suoi archivi sia ”fisici” sia
“cartacei”, riservando per sé la proprietà intellettuale: il materiale
é stato diviso, ordinato, catalogato utilizzando un programma informatico
di ultima generazione per consentirne una facile e razionale consultazione.
L’archivio della Fondazione roberta di camerino custodisce tutti i disegni
in originale ed un esemplare di ogni borsa, abito, oggetto realizzato nel
corso della sua carriera dagli esordi ai giorni nostri, nonché gli articoli
pubblicati, le immagini, i filmati, le notizie e la documentazione completa
relativa alla sua attività. L’archivio è costantemente aggiornato con
l’aggiunta di prototipi delle nuove collezioni. “La forma non é il
fine, ma il risultato del nostro lavoro” sosteneva Mies van der Rohe: é
un pensiero forte, profondo, che dà all’estetica un senso etico e
restituisce valore al fare.
INGEO FIBERS E
NAPAPIJRI : SECONDA STAGIONE A PITTI IMMAGINE UOMO PER PRESENTARE LE
EVOLUZIONI DI “PERFORMANCE UNDERWEAR” LINEA DI INTIMO TECNOLOGICO
TOTALMENTE REALIZZATA CON INGEO FIBERS AUTUNNO/INVERNO 2004/ 2005
Fiingeo fibers, la rivoluzionaria fibra “man – made”, che deriva al
100 % da risorse completamente rinnovabili sarà per la seconda volta
presente alla 65° Edizione di Pitti Immagine accanto a Napapijri, azienda
leader nella produzione di abbigliamento tecnico/sportivo per presentare
Performance Underwear, una linea di intimo tecnico totalmente realizzato con
Ingeo fibers. Performance Underwear, una collezione di intimo tecnico a
marchio Napapijri interamente realizzata con la fibra Ingeo ,è un progetto
sviluppato per dare completezza alla collezione Napapijri. La fibra Ingeo
infatti e’ stata scelta dall’azienda per conferire ai capi della
collezione Napapijri Performance Underwear alcune caratteristiche tecniche
quali termicita’, leggerezza, traspirabilita’ e proprietà
antibatteriche. La collezione e’ composta da 4 modelli da uomo e 2 modelli
da donna: Uomo: Samales, una maglia manica lunga scollo a V; Falaj, una
maglia manica lunga con collo ergonomico; Vass, una maglia girocollo con
manica corta; Ned, un long john ovvero una calzamaglia. Donna: Issa, una
maglia girocollo con manica corta e Missiones un long john. I colori
disponibili saranno nero, beige e bianco. Il tessuto, jersey garzato e a
costine all’interno, è realizzato con Ingeoô fiber 100% ed è prodotto
da Figli di Michelangelo Calamai mentre il filato è prodotto da Fil Man
Made Group. L’avventura di Napapijri inizia ad Aosta circa 13 anni fa.
L’azienda, dal nome Green Sport Monte Bianco che all’epoca era
specializzata solo nel settore degli zaini tecnici da montagna, verso la metà
degli anni 90, allarga la sua produzione fino ad abbracciare anche
l’abbigliamento con la nascita del marchio Napapijri. Nel corso degli anni
vengono siglate joint venture e accordi di collaborazione con aziende
tecnologicamente avanzate così da garantire ai prodotti Napapijri standard
qualitativi particolarmente elevati. Conosciuta a livello nazionale ed
internazionale, il marchio Napapijri è distribuito in Italia attraverso
negozi multimarca e in America, Francia e Germania con una rete di
distributori internazionali legati da accordi di partnership. L’azienda a
partire dal gennaio 2003 ha
acquistato il brand di abbigliamento Blue System con l’intenzione di
diversificare le proprie strategie commerciali: Napapijri sviluppa il mondo
dello sport e dello sportswear e Blue System occupa il settore fashion e
trend del mercato. Il negozio monomarca che l’azienda ha nel cuore di
Milano, si è aggiunto ai punti vendita di Chamonix e Parigi. Oltre che
rispondere ad un’esigenza commerciale, il negozio di Milano rappresenta un
osservatorio privilegiato fondamentale per l’evoluzione del marchio. E’
un occhio sempre aperto puntato su una delle realtà urbane più
significative e di tendenza del nostro paese. Tra i progetti dell’azienda
sono previste nuove aperture di punti vendita: sono stati appena inaugurati
i monomarca di Stoccolma e Monaco in Germania. Lo scorso marzo inoltre è
stato aperto un negozio a Tokio, in fine, l’incremento del Far East con
l’apertura di altri corner, è oggetto di grandi aspettative. Ingeo fibers
è un nuovo concetto di fibra basato sui principi della sostenibilità in
termini economici, responsabilità verso la società e rispetto per
l’ambiente. Il processo di produzione è basato sulla fermentazione degli
zuccheri semplici vegetali per creare un polimero esclusivo che può essere
filato in fibra. Ingeo fibers è adatto a vari tipi di prodotti e
applicazioni tessili, potendo competere con le fibre tradizionali sia per
costo che per prestazioni. Infolink: www.Ingeofibers.com
INGEO FIBERS ANNUNCIA
UNA NUOVA PARTNERSHIP CON VERSACE SPORT
Firenze, 8/11 gennaio 2004, si apre il sipario sulla 65esima edizione di
Pitti Immagine Uomo, l’anteprima mondiale per gli accessori e
l’abbigliamento maschile relativi alla stagione autunno/inverno 2004/05,
ospitata alla Fortezza da Basso di Firenze. Ingeo fibers, sulla scia di un
successo in continua espansione, sarà presente alla manifestazione accanto
ad uno dei maggiori rappresentanti del made in Italy nel mondo: Versace e,
nella fattispecie con la linea Versace Sport. Versace Sport condivide i
principi e i valori che ispirano i cambiamenti promossi dalla fibra Ingeoô
nel campo dell’abbigliamento, promovendo un nuovo modo di fare business,
garantendo un futuro migliore all’ambiente e al mondo in generale. Come
risultato un piumino da uomo imbottito, in colore grigio roccia : la
proposta Ingeo fibers/ Versace Sport per questa edizione di Pitti Immagine
Uomo. Il capo è realizzato con Ingeo fibers utilizzando tessuto fornito da
Itp e filato prodotto da Leitsu. A completare la collezione sviluppata da
Versace Sport e Ingeo fibers, due capi donna: un piumino imbottito in colore
grigio roccia con le stesse caratteristiche di quello da uomo e una t-shirt
in tessuto – fornito da Jackytex - con stampa esclusiva Versace Sport.
BAGUTTA E INGEO FIBERS:
UN SODALIZIO CONSOLIDATO
Firenze, 8/11 gennaio 2004, si apre il sipario sulla 65esima edizione di
Pitti Immagine Uomo, l’anteprima mondiale per gli accessori e
l’abbigliamento maschile relativi alla stagione autunno/inverno 2004/05,
ospitata alla Fortezza da Basso di Firenze. Ingeo fibers, per la seconda
stagione, sarà ancora protagonista presso lo stand di Bagutta, leader
internazionale nella produzione di camiceria, che presenterà per
l’occasione due nuovi articoli realizzati in mischia di Ingeo fibers,
cotone e seta. Due le proposte di questa collezione: Per la prima due
diversi disegni rigati proposti in 8 varianti di colore, , in mischia Ingeoô
fibers, cotone e seta. Blu, grigio, marrone bruciato e bordeaux i colori
scelti da Bagutta accanto ad Ingeo fibers in tono naturale. Per la seconda 3
bianchi armaturati in mischia Ingeo fibers e cotone. Le camicie sono
realizzate con tessuti prodotti da Mtvv (Manifattura Tessile Vittorio
Veneto) e con filato prodotto da Fil Man Made Group.
A MILANO APRE
LA PRIMA
“TIENDA” ITALIANA COLORATISSIMA ED ESTROSA DI AGATHA RUIZ DE
LA PRADA
Ha
aperto a Milano l’8 ottobre 2003 la nuova “Tienda” (Concept Store) di
via Maroncelli che Agatha Ruiz de
la Prada
, creativissima stilista spagnola, figura emblematica della movida
madrilena, arriverà in Italia invadendola con forme e colori. Pannelli
luminosi, mensoline illuminate da striscioline di luce, espositori in
alluminio e vetro, pavimenti in resina chiarissima per un effetto
“monolitico” di continuità, il caratteristico “filo di Arianna” (un
tubo di acciaio circolare che corre sinuosamente da una parete all’altra)
e tutto il coloratissimo mondo della stilista: ecco la “Tienda” milanese
di Agatha Ruiz de
la Prada. Uno
spazio espositivo allungato (grazie all’accorpamento del negozio
preesistente e del retrobottega affacciato sul cortile, tipico delle case di
fine ‘800) e prospettico, estremamente versatile e diversificabile (adatto
all’organizzazione di eventi e sfilate). Materiali dall’aspetto
“semplice” e “pulito”, quali il vetro (doppio acidato), la luce
“naturale”, l’acciaio e l’allumino: sfumature “metalliche” e
trasparenze per conferire allo spazio un’area di neutralità, tale da non
contrastare con l’esplosione dell’allegra e incontenibile creatività di
Agatha: abiti e calzature per la donna, l’uomo, il bambino e il neonato,
carrozzine, culle e passeggini, cartoleria e zainetti, occhiali e
bigiotteria, biancheria per la casa, carta da parati e piastrelle, cuscini e
cuscinotti, tavoli, sedie e ancora di più … Una linea creativa estranea a
tutte le correnti dettate dalle principali passerelle internazionali, quella
che Agatha Ruiz de
la Prada
ha mantenuto fin dal suo esordio nel 1980. Questo atteggiamento, per così
dire, indipendente le è servito a delineare un linguaggio proprio, una
concezione “agathiana” della vita che abbraccia anche i più piccoli
dettagli: l’assenza del colore nero nelle sue collezioni, così come la
difesa dell’abito riciclato ed ecologico, la rendono del tutto originale.
L’arte di Agatha Ruiz de
la Prada
è senza dubbio l’esempio più attuale dell’eredità surrealista nel
mondo della moda e del design. La tipica versatilità della stilista
richiama infatti i primi passi della corrente artistica che ha maggiormente
influito sull’arte contemporanea. Ad Agatha (come al resto dei
surrealisti), la cui visione del mondo è positiva, infantile e naif, non
interessano gli orrori quotidiani: è, al contrario, il “meraviglioso”
di cui si veste la realtà che la stilista vuol rivelarci.
NUOVE PROPOSTE NELLA COLLEZIONE UOMO
AUTUNNO-INVERNO 2003-2004 BRUNELLO CUCINELLI CASHMERE
Ci sono molte novità nella
prossima collezione autunno-inverno 2003-2004 di Brunello Cucinelli, che
propone maglie 100% cashmere, e nel più sofisticato cashmere leggerissimo
dal peso impalpabile, per dare un’immagine giovane, raffinata sportiva e
insolita ad un prodotto nobile e prezioso come il cashmere. Nuovi i filati
di matrice sport, che vengono presentati in prezioso pile di puro cashmere,
abbinato a T-shirt sportive in confortevole cotone dalle diverse pesantezze.
I dettagli rimangono punto di riferimento in questa collezione, che porta
nel mondo nel cashmere bicolore, zip, asole a contrasto e tinte insolite,
riuscendo così a rinnovare un prodotto che si pensava non si potesse
mutare. Ecco allora originali combinazioni, zip esclusive, realizzate in
flanella a contrasto, e nuove lavorazioni nei pull irlandesi, pensati però
per il mondo dello sport con tasche, cappuccio e zip. E per la prima volta
la collezione uomo Brunello Cucinelli si arricchisce di giacche e cappotti
che, aggiungendosi alla linea dei pantaloni, rappresentano una risposta alle
richieste di ampliamento della collezione maglia. Sono cinque giacche e tre
soprabiti, che diventano capi speciali, unici e preziosi per la scelta dei
tessuti e la lavorazione rigorosamente artigianale. Poche proposte, rivolte
soprattutto ad un uomo sportivo che non rinuncia però a tessuti nobili e
basici, come il 100% cashmere, la flanella e i cotoni in velluto o in trama.
Anche i colori sono pensati allo sport ed al benessere come i rossi, i
celesti, l’arancio e il giallo da accostare ai bianchi, i sabbia, i grigi,
gli azzurri e i blu per creare contrasti e cromatismi insoliti.
PREMIO LEONARDO 2003: ANCORA UNA
VOLTA POLIMODA VINCITRICE
Per la seconda volta Polimoda, noto Istituto internazionale di Fashion,
Design e Marketing con sede a Firenze, ha vinto il Premio Leonardo ‘03.
E’ Laura Colagrande la prescelta, ex-studentessa ora avviata ad una
brillante carriera di manager presso la nota azienda di intimo
La Perla
, che ha ricevuto oggi il premio presso il Quirinale, dal Presidente del
Comitato Leonardo Laura Biagiotti, alla presenza del Presidente della
Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, in occasione della consegna dei
tradizionali premi alle imprese al top, istituiti sette anni fa da
Confindustria e Istituto per il commercio estero (Ice). Laura ha vinto
grazie alla sua tesi intitolata “tendenze emergenti e prossime sfide per
l’industria italiana dell’underwear. Strategie vincenti delle marche di
successo. Analisi dell’innovazione di processo della fase produttiva fino
ai punti vendita”, da cui è stato tratto anche un volume edito da Franco
Angeli dal titolo “La scommessa dell’intimo”. E’ stato il Comitato
leonardo italian quality committee – composto da un’ampia rappresentanza
di uomini italiani di prestigio internazionale nei campi più diversi
dall’imprenditoria alla scienza all’arte, accomunati dal desiderio di
valorizzare e far conoscere “l’eccellenza italiana” – a premiare
Laura Colagrande che si è distinta con una specifica ricerca volta a
mettere in luce, come l’eccellenza della produzione italiana sia in grado
di produrre innovazione e cultura nel design. Il premio assegnato insieme ad
altri cinque del valore di 3.000 Euro ciascuno sono stati concessi dal
Cavaliere della Gran Croce Gianmaria Buccellati, dalla Fondazione Antonio
Ratti, dalla Fondazione Biagiotti Cigna e dal Centro di Firenze per la moda
italiana. Polimoda è sempre all’avanguardia nella formazione in campo
moda. Oltre che nell’area del “Design Moda”, propone anche corsi in
“Design Tessile” e in “Marketing Strategico-operativo”. L’offerta
dei master Polimoda si arricchisce a partire da gennaio 2004 con due nuovi
corsi: Master in Fashion Marketing & Merchandising, che ha l'obiettivo
di preparare professionisti con conoscenze e capacità tali da poter essere
inseriti all'interno di un gruppo di lavoro che si occupa della
commercializzazione del prodotto moda; Master in Marketing Management for
Fashion - Beauty and Cosmetic, per la formazione di manager in grado di
operare, oltre che nella moda, nel settore della bellezza, cosmesi e
profumo, e in quello del benessere.
RAF SIMONS VINCITORE DEL SWISS
TEXTILES AWARD ALLA NOTTE DEL GWAND FASHION FESTIVAL
Per la quarta volta il Centro Tessile Svizzero (Swiss Textiles) mette a
disposizione un premio per il vincitore del Gwand Fashion Festival.
L’edizione del 2003 è stata vinta dallo stilista belga Raf Simons.
Durante la notte dei “Contemporary Designers”, è stato assegnato a Raf
Simons il Swiss Textiles Award, il premio messo a disposizione dalla
Federazione Tessile Svizzera con lo scopo di offrire ai designers
un’occasione per avere successo. Il premio, pari a 100.000 euro, è stato
commisurato sulla base dei bisogni del vincitore e sarà impiegato per
finanziare operazioni di relazioni pubbliche ed eventi di moda. Oltre a ciò,
il vincitore riceverà anche tessuti da aziende tessili svizzere per un
valore totale di 10.000 euro. Agli altri partecipanti
la Federazione Tessile
Svizzera darà dei buoni per ricevere tessuti per un valore di 2.000 euro.
Lo spirito Internazionale del Festival: Se all’inizio il Fashion Festival
di Gwand si rivolgeva esclusivamente ai giovani stilisti svizzeri, a partire
dallo scorso anno la possibilità di accedere alla competizione è stata
estesa anche agli stilisti stranieri. Il Fashion Festival di Gwand e
la Federazione Tessile
Svizzera sperano, infatti, di riuscire a sottolineare la vocazione
internazionale di questo evento e a posizionare il criterio di valutazione
degli stilisti ad un livello particolarmente alto. Del resto la competitività
rappresenta uno dei principali requisiti per riuscire ad emergere nel
settore dello stilismo di moda, ormai fortemente internazionalizzato.
Selezione nominale dei finalisti: Le esperienze fatte dai vincitori del
Swiss Textile Award delle passate edizioni dimostrano che è estremamente
difficile per gli stilisti emergenti sopravvivere nel mercato internazionale
della moda. In considerazione di ciò, il Fashion Festival di Gwand ha
deciso di adottare un nuovo metodo di selezione degli stilisti: è stata,
infatti, creata una rete di esperti nazionali ed internazionali con la
missione di selezionare stilisti di talento provenienti dall’Europa, dal
Nord America e dai Paesi Cee. Tra gli esperti: Alix Browne, Fashion Editor
for V Magazine, New York; Carine Roitfeld, Fashion Director for Vogue,
Paris; Julie Gilhart, Vice-president of Barneys, New York; Katharina Sand,
Owner/buyer, Septième Etage, Genève; Keiko Hirayama, Fashion Director of
Shiseido, Tokyo; Maria Luisa Poumaillou, Owner/head Buyer for Maria Luisa,
Paris; Pamela Golbin, Curator, Union Centrale des Arts Décoratifs, Musée
de
la Mode
et du Textile, Paris; Patrizia Crivelli, Federal Office for Culture, Bern;
Pia Hermann, Hgk Basle, Fashion Design Department: Body + Garment; Rolf
Nungesser & Christian Reymond, Quer – der Raum, Zurich; Shunichi
Mugita, Fashion Writer for Wwd, Japan; Sabrina Cioffi, Fashion Writer for
Sport&street, Modena; Susanne Tiede-frater, Head Buyer for Selfridges,
London; Suzanne Vock, President of Gwand, Lucerne; Terry Jones,
Editor-in-chief i-D, London; I finalisti: Tra tutti i nominativi ricevuti
alla fine di maggio, il Fashion Festival Gwand e
la Federazione Tessile
Svizzera hanno selezionato sette stilisti di alto livello: Bernhard Willhelm;
Boudicca; Hamish Morrow; Henrik Vibskov; Markus Huëmer; Yvan Mispelaere;
Raf Simons; Come ospite speciale della serata era presente il vincitore
dello Swiss Textiles Award 2002, Benoît Missolin. Raf Simons, vincitore del
Gwand Fashion Festival 2003: Raf Simons non crea semplicemente moda: crea
abiti attraverso i quali trasmettere messaggi politici, culturali e sociali.
Per far questo durante le sfilate delle sue collezioni, trasforma le
passerelle in palcoscenici sui quali i suoi modelli “parlano” al
pubblico grazie al supporto di selezionate musiche, dipinti, colori,
proiezioni multimediali, scenografie dagli effetti speciali e parole. Come
mezzo per spiegare la psiche maschile si ispira alle rivolte giovanili del
passato e del presente. I suoi abiti sono visibilmente influenzati da
movimenti come il punk o il goth: riprendendo alcuni elementi, Simons li
mette in scena come protagonisti delle sue collezioni. Elementi che
certamente non trovano ispirazione dai cataloghi di moda, ma dalla strada.
Gli elementi elettronici dello show di Raf Simons mettono in evidenza i
tratti di una persona ribelle, che mostra un debole per la dissonanza dei
gusti e delle atmosfere e che riesce a far confluire tutto questo in uno
stile ad alto grado di seduzione per i giovani. Provocatoria, senza fronzoli
e singolarmente severa, la collezione primavera\estate 2004 è stato uno dei
tipici patchwork di Simons. Nel mondo della moda si è introdotto come
autodidatta, dopo il radicale cambiamento di professione deciso nel 1995. Da
designer di mobili Simons diviene stilista di moda: per due anni presenta i
suoi lavori esclusivamente all’interno di film e videoinstallazioni. Solo
successivamente esordisce sulle passerelle parigine. Alla fama nel
mainstream business del mondo della moda giunge quando viene assunto dalla
Ruffo Research di Milano, dove per un anno è creatore della linea maschile,
riuscendo comunque a mantenere la propria indipendenza creativa. Tra i
giovani stilisti, Simons è un incontestato estro creativo perché ha fiuto
per l’abbigliamento maschile alternativo, ma sempre adeguato ai tempi.
SECTOR 185 NASCE L'OROLOGIO
"HIGH TECH" MULTICOLOR
Sector leader nella produzione di orologi sportivi, da sempre attento alle
caratteristiche tecniche e ai dettagli, presenta il nuovo Sector 185
multicolor, sviluppo della gamma Alutek che si realizza tramite
un'evoluzione delle tradizionali forme Sector. Completamente in alluminio,
l'alta qualità di questa lega ha permesso un accurato processo di
anodizzazione, particolare tecnica di colorazione dell'alluminio, che ha
reso il 185 un orologio dal design innovativo e dai colori accattivanti,
ideale per un pubblico giovane e dinamico. Adatto ad essere indossato tutti
i giorni in qualsiasi occasione, Sector 185 mantiene vive le sue
caratteristiche sportive grazie ai contenuti tecnici di alto livello e ad
una particolare attenzione dei dettagli. Resistente alla corrosione e
all'usura, non tossico e rispettoso dell'ambiente, l'alluminio ha un peso di
un terzo inferiore all'acciaio, caratteristica che rende Sector 185 leggero,
dall'alto contenuto high tech che ne garantisce una perfetta portabilità.
La particolare cura dello stile e del design è abbinata alla ricerca di
prestazioni tecniche elevate che garantiscono l'utilizzo dell'orologio nelle
più svariate situazioni, come dimostra il Sector 185 Multifunction dotato
di funzioni quali il giorno, la data, 24h, le ore, i minuti e i secondi e di
un movimento Tmi Vx33 montato su cassa
34 mm
. Il vetro minerale bombato e le lancette ad alta luminosità consentono una
maggior visibilità, mentre i pulsanti ergonomici inseriti nella cassa
garantiscono un'elevata praticità e un'indiscussa vestibilità.
Impermeabile fino a 10 Atm, con fondello a vite in acciaio, Sector 185 è
disponibile in cinque versioni con innumerevoli varianti colore: 3H Gent,
Chrono Gent, Chrono Lady, 3H Lady e Multifunction.
WATCHES COLLECTION SPRING/SUMMER 2004
LA PRIMA COLLEZIONE
"MARIELLA BURANI
Mariella Burani e Sector Group, leader dell'orologeria Made in Italy,
presentano la prima collezione "Mariella Burani Gli Orologi", una
linea di orologi-accessorio da donna prodotti e distribuiti da Sector con la
diretta supervisione dell'ufficio stile di Mariella Burani Fashion Group.
Ancora una volta Sector Group presenta una collezione di orologi nella quale
non vengono stravolti i canoni estetici dell'orologeria, ma vengono
uniformati a quelli tipici della griffe. Il tempo è anche moda, di sicuro
per Mariella Burani, che per la prossima stagione presenta una nuova
collezione di orologi, coerente con la collezione primavera/estate
abbigliamento, in cui la creatività dello stile italiano torna a sedurre
chi cerca negli orologi non solo oggetti per scandire il tempo, ma accessori
da indossare tutti i giorni per essere in tendenza. Pelle di pitone
colorata, stampe in contrasto di gabbiani, fiori stampati a laser sui
cinturini e intarsiati dai colori basic come il bianco e il nero mescolati a
colori densi e profondi in una fusione di grande modernità che rendono
questi accessori - moda inconfondibilmente Mariella Burani. Il passato, il
presente ma anche il futuro : il gusto del remake continua a caratterizzare
lo stile inconfondibile della griffe. Cinturini con motivi folk, bianco
totale, rosa petalo, pizzi sensuali, piccole borchie personalizzate: queste
le proposte della nuova linea "Mariella Burani Gli Orologi" ,
destinata ad un pubblico prevalentemente femminile che esalta con piccoli
dettagli la propria sensualità. Gli orologi Mariella Burani seguiranno la
stagionalità della moda proponendo ogni sei mesi degli accessori
assolutamente in stile con le collezioni della griffe.
VALENTINO I WATCH COLLECTION SPRING/SUMMER
2004 IMMAGINAZIONE ED ELEGANZA, STILE E BELLEZZA.
La moda di Valentino rappresenta la trasposizione estetica di un ideale di
perfezione, una suggestione che a contatto con il mondo e le persone reali
si trasforma in vita, sentimenti, emozioni. Un sogno che in quarant'anni di
tradizione, successi ed eleganti creazioni ha segnato la storia dell'alta
moda, definendo la vera essenza dell'Italian fashion. L'espressione più
piena di questo ideale è sicuramente
la Haute Couture
, origine e grande fucina per la ricerca e lo sviluppo creativo di tutte le
collezioni Valentino, dal prèt-à-porter agli accessori, dai profumi agli
orologi. Per Valentino, l'alta moda ha sempre significato qualità,
precisione del taglio, dei drappeggi, attenzione ai dettagli e alla scelta
degli accessori. Un'espressione della più alta tradizione creativa e
artigianale italiana. Una continuità con i migliori valori del passato che,
unita a una rara consapevolezza del presente, hanno reso gli abiti di
Valentino contemporaneamente classici e modernissimi. E proprio questi
valori fondamentali hanno spinto la prestigiosa "maison" a
firmare, nell'ottobre del 2002, un contratto di licenza con Sector Group,
leader di mercato nel settore dell'orologeria. Una stretta collaborazione
che ha garantito lo straordinario successo di una collezione dallo stile
inconfondibile fortemente caratterizzata da orologi-gioiello Swiss Made dal
design altamente innovativo, veri accessori moda in perfetto accordo con lo
stile Valentino.
ROBERTO CAVALLI TIMEWEAR WATCH
COLLECTION SPRING/SUMMER 2004 GEOMETRIE, GLAMOUR E COLORI
Queste le caratteristiche dei
nuovi orologi della collezione Spring Summer '04 firmati Roberto Cavalli
Timewear per un pubblico-camaleonte con un guardaroba fashionable che va dal
daywear "ready for snapshots" ad abiti opulenti. Moods, forme e
colori che spaziano dallo stile cowboy dei saloon alle icone animalier
tipiche dello stilista fiorentino. Coccodrillo, struzzo, galouchat, casse a
forma di serpente, simboli incisi sui fondello, borchie decorative: tutte
vanità irrinunciabili per la nuova collezione Roberto Cavalli Timewear che
gioca con dettagli estrosi e materiali audaci. Casse asimmetriche uniche nel
loro genere, bracciali in acciaio, placcati oro, cinturini in gomma
colorata, sfumature del quadrante che accentuano le suggestive geometrie
delle casse: una collezione di orologi caratterizzata da percorsi incrociati
e contaminazioni fashion. Ricercati e stravaganti gli orologi Roberto
Cavalli Timewear mantengono la loro portabilità ed eleganza adattandosi
perfettamente ai nuovi trend della primavera - estate '04 per un total look
Roberto Cavalli.
LA TRADIZIONE MILLENARIA
DEL MONDO ORIENTALE NELLE COLLEZIONI DI GIOIELLI BROSWAY AUTUNNO/INVERNO
2003-2004
La collezione Doomy trae la sua ispirazione dalla tradizione millenaria del
mondo orientale, dal mito del Buddha, il quale prima di morire chiamò a sé
tutti gli animali, ma solo in 12 si presentarono. Di lì la sua decisione di
attribuire ad ogni anno il nome e le caratteristiche di uno di questi
animali seguendo il loro ordine di apparizione. Ciò avrebbe influenzato il
carattere e il destino dei nati all’interno dell’anno stesso. La
collezione Doomy, che prende il nome dai 12 animali dell’Oroscopo cinese
presenta, così, una serie di ciondoli in acciaio e diamanti a taglio
brillante incastonato su oro, uno per ciascun ciondolo; i pendenti
ritraggono allora il Topo, il Bufalo,
la Tigre
, il Coniglio, il Drago, il Serpente, il Cavallo,
la Capra
,
la Scimmia
, il Gallo, il Cane e il Maiale. Gala Collection è una collezione rivolta
alla donna elegante ed insieme dinamica che ama esprimere la propria
personalità indossando un accessorio dal design unico. La collezione
presenta tre modelli d’ispirazione geometrica: Gala Circle, Gala Elipse,
Gala Aztec, collane in acciaio con diamante incastonato nel pendente, dove
la sinuosità e il movimento delle linee morbide si mixano alla staticità
dei ciondoli.
La Collezione Cosmos
regala pezzetti della volta celeste: sono 12 le costellazioni dello Zodiaco
riprodotte in pendenti in acciaio anallergico e oro18 kt da indossare al
collo grazie al cordoncino e al cravattino 18 kt. Gioielli dal design
giovane e particolarmente moderno che illuminano il volto!
La Collezione Flat
Chain propone una serie di bracciali in acciaio con inserti in oro o
diamanti: la catena, reinterpretata, diviene, così, emblema del legame
indissolubile che unisce l’uomo alle proprie passioni, ai propri valori.
Un bracciale elegantemente sobrio da indossare sempre perché espressione
fedele della personalità di chi lo indossa.
La Collezione Way
: bracciali in pelle dai colori vivaci impreziositi da moduli in acciaio con
applicazioni in oro, oro e smalto, pietre e murrine diventano un gioiello
dal design moderno e soprattutto personalizzato perché modificabile a
seconda del proprio mood o abbigliamento
PER I REGALI DI NATALE UNA BRILLANTE
SOSTA NEL NUOVO PUNTO VENDITA ZOCCAI GIOIELLI
All’interno del nuovo store Brian&barry di Piazza San Babila il nuovo
shop in shop Zoccai si presenta come un concentrato di stile e raffinatezza,
una piccola dimora ricca di creazioni esclusive che si contraddistinguono
per eleganza, originalità e plaisirs de la vie. I must e le novità della
celebre casa orafa vicentina sono raccolti in un unico ambiente, vetrina
globale della Home Sweet Home Zoccai: gioielli e pietre preziose alternati
in giochi di luce e sfumature di colore; orologi gioiello che coniugano
movimento svizzero e design italiano; esclusivi vetri lavorati a mano e
decorati con metalli preziosi; sofisticate penne gioiello, raffinati
strumenti di scrittura in argento e lacca arricchiti da pietre preziose e
brillanti. L’apertura del nuovo punto vendita Zoccai, oltre a incrementare
ulteriormente la visibilità del brand a livello nazionale, rappresenta una
attenta operazione di fashion business, una strategia volta ad avvicinare
sempre più il mondo della moda a quello dell’oreficeria. Tutte le
collezioni Zoccai sono anche ammirabili presso lo Show Room Legi
International di Milano, Piazza Diaz, 7 – 6° piano, previo appuntamento.
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