NOTIZIARIO
MARKETPRESS
NEWS
di
GIOVEDI'
11 DICEMBRE 2003
pagina 1
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europee,2001 http://www.cordis.lu ) |
LA COMMISSIONE EUROPEA
INTENDE MIGLIORARE
LA QUALITÀ DELLA
SUA PRESENZA A BRUXELLES
Bruxelles, 11 dicembre 2003 -
La Commissione
ha reso nota oggi la nuova strategia generale che intende seguire nella sua
politica immobiliare e infrastrutturale legata alla sua presenza e alle sue
attività a Bruxelles.
La Commissione
si propone di integrare meglio i suoi edifici nel paesaggio urbano,
migliorarne la qualità architettonica generale e l'accessibilità, favorire
l'uso dei trasporti pubblici da parte del personale e potenziare le
infrastrutture sociali. Affinché il quartiere europeo possa svilupparsi in
modo coerente,
la Commissione
intende promuovere la cooperazione interistituzionale e sottolinea la
necessità che le autorità belghe designino un interlocutore unico con cui
le istituzioni europee possano instaurare rapporti di fattiva collaborazione
sulle questioni riguardanti lo sviluppo del quartiere europeo. Neil Kinnock,
vicepresidente della Commissione responsabile della riforma amministrativa,
ha dichiarato a proposito dell'adozione di questa strategia: "La
concomitanza della recente presentazione da parte le autorità belga di un
piano per il quartiere europeo e dell'adozione da parte della Commissione di
una strategia immobiliare costituisce un'occasione propizia per un reale
cambiamento.
La Commissione
intende contribuire attivamente alle discussioni sulla messa in atto del
piano belga e si adopererà per associare a questa iniziativa le altre
istituzioni europee." Alla fine del 2003 le istituzioni europee
occupano quasi
1 600 000 m²
, ossia il 45% circa della superficie totale destinata ad uffici nel
quartiere europeo. Le ripercussioni economiche della presenza del personale
delle istituzioni e delle loro famiglie in totale oltre 50.000 persone sono
ovviamente rilevanti; le varie attività collegate a questa presenza (scuole
europee, corpo diplomatico, stampa, rappresentanze, banche, servizi per le
imprese, associazioni internazionali e gruppi di interesse collegati
all'Unione europea) contribuiscono anch'esse all'economia locale e ai
bilanci delle autorità belghe. Questa presenza, tuttavia, non è priva di
effetti collaterali, in particolare nel quartiere europeo, il cui sviluppo
ha sofferto di un'insufficiente pianificazione e ha aggravato il problema
dei trasporti. Come in molti centri amministrativi, il fatto che il
quartiere si svuoti la sera e nel fine settimana può generare
un'impressione di insicurezza. Anche la qualità degli edifici è, in
qualche caso, discutibile. Finora
la Commissione
non ha avuto con le autorità belga rapporti più sistematici di quelli di
qualsiasi altro residente del quartiere ed è mancata una pianificazione a
lungo termine. Per migliorare questa situazione a medio termine,
la Commissione
ha approvato una strategia diretta alla realizzazione di quattro obiettivi.
Integrare gli immobili della Commissione nel tessuto urbano in modo da
rispecchiare il ruolo dell'istituzione e rafforzare la sua
"immagine" al servizio dell'Europa: favorendo la coesistenza di
uffici, negozi e abitazioni nel quartiere europeo, anche destinando ad
attività commerciali gli spazi al piano terreno di alcuni edifici della
Commissione; accrescendo la capacità della Commissione di influenzare la
concezione architettonica degli edifici, in particolare mediante concorsi
internazionali; assumendo un ruolo più attivo nella pianificazione
urbanistica del quartiere europeo; questo presuppone un interlocutore unico
che rappresenti le autorità belghe un organismo pubblico dotato di adeguati
poteri in materia urbanistica e un rafforzamento della cooperazione tra le
istituzioni europee. Migliorare l'accessibilità e la qualità degli
immobili della Commissione: sia rendendo più agevole l'accesso agli
edifici, grazie ad una migliore segnaletica e ad un progetto del tipo "Sentier
de l'Europe", sia assicurando che tutti gli edifici siano concepiti in
modo da permettere un facile accesso del personale e dei visitatori con
mobilità ridotta. Migliorare la mobilità : per facilitare gli spostamenti
tra i propri edifici,
la Commissione
continuerà a promuovere l'uso delle biciclette gratuite (attualmente ne
sono disponibili un centinaio) e dei trasporti pubblici, in cooperazione con
la società dei trasporti pubblici di Bruxelles (Stib) che ha concesso al
personale la possibilità di utilizzare gratuitamente i mezzi pubblici su
determinati itinerari che collegano gli edifici della Commissione. Questa
politica ha avuto successo, come dimostra un'indagine da cui risulta che il
63% delle persone interrogate utilizzano l'autobus della linea numero 22,
che collega la maggior parte degli edifici della Commissione. In futuro, il
numero di posti-auto a disposizione degli uffici diminuirà, nel quadro di
una politica di pianificazione mirante a ridurre la congestione del
traffico.
La Commissione
appoggia questa politica e intende collaborare con le autorità di Bruxelles
nella ricerca di alternative valide per il 56% del personale che attualmente
utilizza l'automobile per recarsi al lavoro. Tra le soluzioni possibili,
quelle consistenti nel negoziare con
la Stib
ulteriori miglioramenti dei trasporti pubblici nel quartiere europeo e nel
mettere a disposizione del personale che non utilizza i parcheggi
abbonamenti Stib. Si cercherà di rendere più facile la vita ai ciclisti e
la Commissione
si sforzerà di trovare per gli asili e le altre infrastrutture sociali
sistemazioni che riducano al minimo gli spostamenti. Migliorare l'ambiente
di lavoro e le condizioni del personale nel quadro della politica sociale :
la Commissione
si sforza di utilizzare razionalmente gli spazi di cui dispone, lasciando
non occupato il 5% della superficie degli uffici, in modo da permettere una
rapida riorganizzazione in caso di nuove assunzioni, come se ne avranno in
conseguenza dell'allargamento. Nuovi metodi di lavoro sono allo studio, che
prevedono ad esempio l'utilizzazione in comune degli uffici e il telelavoro,
e che potrebbero essere completati dall'introduzione di spazi aperti. Un
fattore essenziale per assicurare il benessere e la motivazione del
personale è la disponibilità di eccellenti strutture di assistenza per
l'infanzia, attualmente insufficienti. Sono previsti per ora due nuovi asili
nido e servizi di doposcuola sui siti stessi delle scuole europee.
I DELEGATI COMPIONO IMPORTANTI
PROGRESSI AL VERTICE MONDIALE SULLA SOCIETÀ DELL'INFORMAZIONE
Ginevra 11 dicembre 2003 – Al Vertice mondiale sulla società
dell'informazione, che iniziato ieri 10 dicembre a Ginevra, i negoziatori di
192 paesi hanno risolto gran parte delle loro divergenze sui progetti di
documenti da presentare ai capi di Stato e di governo in occasione della
manifestazione. A seguito di discussioni dell'ultima ora, difficoltà quali
i riferimenti ai diritti umani, alla libertà dei mezzi di comunicazione, ai
diritti di proprietà intellettuale ed alla governance di Internet sono
state superate. L'unico elemento ancora oggetto di controversia riguarda il
modo di finanziare lo sviluppo delle infrastrutture per le tecnologie
dell'informazione e della comunicazione (Tic) nei paesi in via di sviluppo.
Una proposta del Senegal, sostenuta dalla maggior parte dei paesi africani,
sollecita la costituzione, a questo scopo, di un nuovo fondo internazionale,
mentre molte delle nazioni più ricche preferirebbero ridistribuire le
risorse finanziarie esistenti. Tuttavia, anche questo problema potrebbe
essere risolto, visto che i delegati stanno valutando la possibilità di
formulare un testo di compromesso che proponga di effettuare un ulteriore
studio sulla questione. I risultati dello studio saranno presentati in
occasione della seconda fase del vertice, prevista nel
2005 a
Tunisi, nel corso della quale verrà adottata una decisione finale.
"Gli interessi in gioco sono molto elevati per tutti, ma siamo certi
che raggiungeremo un accordo sul testo, e che ogni aspetto verrà quindi
concordato", ha dichiarato Daniel Stauffacher, uno dei delegati
svizzeri investito del ruolo di moderatore dei dibattiti. Egli ha accolto
altresì favorevolmente la volontà di tutti i paesi di giungere a
compromessi: "Abbiamo ricevuto molto sostegno e, in definitiva,
ciascuno ha accordato concessioni importanti, senza compromettere nel
contempo i propri interessi". Infolink: http://www.Itu.int/wsis/index.html
IVA:
LA COMMISSIONE DECIDE
DI PROPORRE UNA PROROGA DI DUE ANNI PER LE ALIQUOTE RIDOTTE SUI SERVIZI AD
ALTA INTENSITÀ DI LAVORO
Bruxelles, 11 dicembre 2003.
La Commissione
europea ha deciso di proporre una proroga di due anni (cioè fino al 31
dicembre 2005) per le aliquote Iva ridotte attualmente applicate da nove
Stati membri a determinati servizi ad alta intensità di lavoro quali la
ristrutturazione di abitazioni private, i servizi prestati dai parrucchieri,
la pulitura di vetri e le piccole riparazioni. La direttiva 1999/85/Ce
autorizzava, su richiesta, gli Stati membri (cfr. Ip/99/1002) a introdurre a
titolo sperimentale un'aliquota Iva ridotta sui servizi ad alta intensità
di lavoro dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2002 (scadenza poi prorogata
fino al 31 dicembre 2003), per verificare le conseguenze di tale riduzione
sotto il profilo dell'occupazione e della lotta contro l'economia sommersa.
Su richiesta del Consiglio dei ministri dell'Ue e del Parlamento europeo,
la Commissione
ha deciso di proporre un'ulteriore proroga di due anni, poiché finora gli
Stati membri non hanno accolto la sua proposta del luglio 2003 volta a
razionalizzare e a semplificare l'insieme delle norme sulle aliquote Iva
ridotte (cfr. Ip/03/1024). La proposta di proroga delle aliquote ridotte sui
servizi ad alta intensità di lavoro sarà presentata prossimamente. La
direttiva 1999/85/Ce consentiva di applicare, per un periodo sperimentale di
tre anni, un'aliquota Iva ridotta a determinati servizi ad alta intensità
di lavoro per verificare le conseguenze di tale riduzione sotto il profilo
dell'occupazione e della lotta contro l'economia sommersa. Gli Stati membri
potevano applicare le aliquote ridotte alle seguenti categorie: 1.
Riparazione di: - biciclette - calzature e articoli in pelle - indumenti e
biancheria per la casa (inclusi rammendo e modifiche) 2. Riparazioni e
ristrutturazioni di abitazioni private, esclusi i materiali che
costituiscono una parte significativa del valore del servizio fornito 3.
Pulitura di vetri e pulizie presso privati 4. Servizi di assistenza
domestica (per es. Aiuto domestico e assistenza a bambini, anziani, malati o
disabili) 5. Parrucchieri. Gli Stati membri potevano chiedere di applicare
aliquote ridotte a due (o, in casi eccezionali, tre) categorie su cinque.
Nove Stati membri (Belgio, Grecia, Spagna, Francia, Italia, Lussemburgo,
Paesi Bassi, Portogallo e Regno Unito) hanno chiesto di poter procedere a
questo esperimento presentando domande riguardanti i settori sopraelencati a
cui intendevano applicare l'aliquota Iva ridotta. Le domande in questione
sono state oggetto della decisione 2000/185/Ce del Consiglio del 28 febbraio
2000. Per ulteriori precisazioni circa le aliquote Iva ridotte sui servizi
ad alta intensità di lavoro consultare il sito web Europa al seguente
indirizzo: http://europa.Eu.int/comm/taxation_customs/taxation/labour_
intensive/labour_intensive_en.htm
ITALIA MULTINAZIONALE:
CRESCONO LE PMI, CALA IL FATTURATO NELL’ULTIMO RAPPORTO ICE SULLE IMPRESE
ITALIANE ALL’ESTERO VENGONO EVIDENZIATI I PRINCIPALI TREND RELATIVI
ALL’INTERNAZIONALIZZAZIONE ECONOMICA
Milano, 11 dicembre 2003 – Anche per il 2003 continua per l’Italia il
trend positivo cominciato a inizio decennio: aumenta il numero delle aziende
italiane che investono all’estero, e sono per lo più piccole e medie
imprese dei settori tradizionali del Made in Italy. Le grandi imprese
italiane invece hanno iniziato a dismettere partecipazioni all’estero a
partire dal 2001 e questa tendenza è rimasta invariata durante quest’anno:
di conseguenza, a livello complessivo, nel 2003 è calato il fatturato
globale delle nostre aziende all’estero. La quota maggioritaria di
occupati rimane poi detenuta dall’industria manifatturiera (80%). Sono
queste le principali conclusioni de “Italia multinazionale” l’ultimo
rapporto dell’Ice sul grado di internazionalizzazione economica del nostro
Paese che misura sia gli investimenti di imprese italiane all’estero (multinazionalizzazione
attiva) sia gli investimenti esteri in Italia (multinazionalizzazione
passiva). Il rapporto è stato svolto in collaborazione con il Politecnico
di Milano. Per quanto riguarda l’evoluzione delle partecipazioni italiane
all’estero, anche nel 2002 è proseguito il trend di crescita del numero
dei nuovi investitori e delle imprese estere partecipate, che si sono
accompagnate a un aumento del numero degli addetti. Sebbene la crescita sia
stata meno marcata rispetto agli anni scorsi è importante notare che il
saldo tra nuove iniziative e dismissioni si sia mantenuto positivo anche in
una congiuntura internazionale particolarmente difficile. Evoluzione delle
partecipazioni: 2000 - 2003
|
Investitori
|
Imprese estere
|
Addetti
|
Fatturato globale
annuo (mil. Euro)
|
Gen. 2003
|
5.202
|
14.104
|
1.146.902
|
267.017
|
Gen. 2002
|
4.973
|
13.807
|
1.131.882
|
283.888
|
Gen. 2001
|
4.732
|
13.083
|
1.070.048
|
276.385
|
Gen. 2000
|
4.354
|
12.306
|
969.426
|
265.757
|
Fonte: Ice/banca
dati Reprint/politecnico di Milano
|
L’unico indicatore in
diminuzione nel 2003 è quello del fatturato, che pure aveva conosciuto un
trend positivo tra il 2000 e il 2002: questo dato, sicuramente non positivo,
non segnala però un “crollo” della nostra multinazionalizzazione. Il
dato infatti è pesantemente influenzato dall’attività di poche ma grandi
aziende (è il caso ad esempio di Telecom Italia) che, in un momento di
difficile congiuntura internazionale, hanno preferito ridurre i propri
investimenti esteri per concentrarsi sull’Italia. Le Pmi del made in Italy
(alimentari, abbigliamento, meccanica, ecc. Cfr. Tabella successiva) hanno
continuato a crescere e si sono dimostrati ancora una volta gli attori più
dinamici: ovviamente il peso di queste realtà in termini di addetti ma
soprattutto di fatturato non riesce a compensare le poche ma significative
dismissioni. Da notare che la stragrande maggioranza di tutte le
partecipazioni italiane all’estero riguarda aziende manifatturiere: esse
danno lavoro all’80% degli addetti. Principali settori di attività delle
aziende italiane all’estero I settori principali di attività delle
aziende italiane all’estero sono molteplici, ma tutti i dati convergono
nel segnalare che, ancora una volta, sono le imprese più tradizionali del
made in Italy a caratterizzare il peso specifico dei nostri investimenti,
come si può facilmente vedere nella tabella di seguito:
Settore
|
Addetti
|
% Su Tot
|
Prodotti
alimentari derivati
|
95.896
|
10,4
|
Autoveicoli, moto
e biciclette
|
88.393
|
9,6
|
Lavorazione
metalli e loro leghe
|
79.576
|
8,7
|
Macchine e
apparecchi meccanici
|
78.113
|
8,5
|
Prodotti dei
minerali non metalliferi
|
54.232
|
5,9
|
Abbigliamento
|
49.953
|
5,4
|
Elettronica e
telecomunicazioni
|
43.690
|
4,8
|
Tessile
|
42.208
|
4,6
|
Prodotti
alimentari di base
|
32.410
|
3,5
|
Carta e prodotti
in carta
|
31.363
|
3,4
|
Pneumatici e
prodotti in gomma
|
28.542
|
3,1
|
Prodotti in
metallo
|
28.252
|
3,1
|
Cuoio, pelletteria
e calzature
|
27.859
|
3,0
|
Elettrodomestici
|
27.704
|
3,0
|
Componentistica
meccanica auto
|
26.327
|
2,9
|
Fili e cavi
isolati
|
22.493
|
2,4
|
Fonte: Ice/banca
dati Reprint/politecnico di Milano
|
Caratteristiche
dimensionali: aziende investitrici e imprese partecipate (2003)
Numero di addetti
in Italia
|
Gruppi investitori
|
Imprese estere
partecipate
|
Addetti delle
imprese partecipate
|
N.
|
%
|
N.
|
%
|
N.
|
%
|
Fino a 49 addetti
|
2.746
|
52,8
|
3.501
|
24,8
|
130.031
|
11,3
|
Da
50 a
249 addetti
|
1.464
|
28,1
|
2.770
|
19,6
|
92.526
|
8,1
|
Da
250 a
499 addetti
|
516
|
9,9
|
1.607
|
11,4
|
51.519
|
4,5
|
Da
500 a
4.999 addetti
|
444
|
8,5
|
3.807
|
27,0
|
320.948
|
28,0
|
5.000 addetti e
oltre
|
32
|
0,6
|
2.419
|
17,2
|
551.878
|
48,1
|
Totale
|
5.202
|
100,0
|
14.104
|
100,0
|
1.146.902
|
100,0
|
Fonte: Ice/banca dati Reprint/politecnico di
Milano
|
|
Gli investitori:
provenienza regionale A livello regionale la fotografia resta quasi identica
a quella degli inizi anni ’90: capofila per dinamicità delle proprie
aziende
la Lombardia
, seguita a notevole distanza da Piemonte, Lazio, Emilia-romagna, Veneto,
Toscana e Friuli.
|
N. Addetti
|
%
|
Lombardia
|
389.550
|
34,0
|
Piemonte
|
276.191
|
24,1
|
Emilia – Romagna
|
148.747
|
13,0
|
Lazio
|
142.369
|
12,4
|
Veneto
|
77.361
|
6,7
|
Marche
|
37.637
|
3,3
|
Toscana
|
25.747
|
2,2
|
Fonte: Ice/banca
dati Reprint/politecnico di Milano
|
L’evoluzione della
localizzazione geografica mondiale Infine occorre fare una riflessione sulle
aree geografiche in cui le aziende italiane hanno dato vita a nuove
iniziative produttive. In termini assoluti, ovvero guardando al numero degli
occupati, (i dati riportati riguardano le sole imprese manifatturiere,
l’80% del totale) l’Europa occidentale mantiene largamente il primato
senza perdere significative posizioni, mentre il Nord America rimane
sostanzialmente stabile. I grandi mutamenti sono da ravvisare invece nel
calo dell’America Latina e nella “esplosione” di investimenti in
Europa Orientale e in Asia, aree in cui il numero delle iniziative (di
dimensione spesso ridotte) è cresciuto in maniera esponenziale.
|
Dati al 1.1.1986
|
Dati al 1.1.1996
|
Dati al 1.1.2003
|
|
N.
|
%
|
N.
|
%
|
N.
|
%
|
|
Imprese
partecipate
|
Europa occidentale
|
331
|
47,5
|
1.182
|
41,8
|
1.628
|
32,2
|
Europa orientale
|
4
|
0,6
|
588
|
20,8
|
1.454
|
28,8
|
Africa
|
71
|
10,2
|
307
|
10,9
|
528
|
10,5
|
Nord America
|
101
|
14,5
|
232
|
8,2
|
368
|
7,3
|
America Latina
|
135
|
19,4
|
266
|
9,4
|
459
|
9,1
|
Asia
|
47
|
6,7
|
232
|
8,2
|
578
|
11,4
|
Oceania
|
8
|
1,1
|
20
|
0,7
|
37
|
0,7
|
Totale
|
697
|
100,0
|
2.827
|
100,0
|
5.052
|
100,0
|
|
Addetti delle
imprese partecipate
|
Europa occidentale
|
94.526
|
38,8
|
238.456
|
39,2
|
328.675
|
35,7
|
Europa
centro-orientale
|
2.100
|
0,9
|
108.926
|
17,9
|
221.116
|
24,0
|
Africa
|
26.324
|
10,8
|
33.730
|
5,5
|
68.345
|
7,4
|
Nord America
|
22.996
|
9,4
|
54.985
|
9,0
|
83.503
|
9,1
|
America Latina
|
75.396
|
30,9
|
95.719
|
15,7
|
108.133
|
11,8
|
Asia
|
21.298
|
8,7
|
74.189
|
12,2
|
101.107
|
11,0
|
Oceania
|
1.010
|
0,4
|
1.794
|
0,3
|
8.714
|
0,9
|
Totale
|
243.650
|
100,0
|
607.799
|
100,0
|
919.593
|
100,0
|
Fonte: Ice/banca
dati Reprint/politecnico di Milano
|
FIAT: CALENDARIO DEGLI EVENTI SOCIETARI
DEL 2004
Torino, 11 dicembre 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Fiat S.p.A. si
è riunito ieri a Torino sotto
la presidenza di Umberto Agnelli. L’incontro odierno è stato dedicato
all’esame dell’andamento del Gruppo in relazione all’avanzamento del
piano di rilancio presentato a giugno. Il Consiglio ha anche definito il
calendario degli eventi societari del prossimo anno: 27 febbraio: risultati
del quarto trimestre e dell’intero esercizio 2003; 26 marzo: bilancio di
esercizio e bilancio consolidato 2003; 8 e 11 maggio: risultati del primo
trimestre 2004 e Assemblea degli Azionisti, rispettivamente in prima e
seconda convocazione; 30 luglio: risultati del secondo trimestre 2004; 9
settembre: relazione semestrale; 29 ottobre: risultati del terzo trimestre
2004. L’Amministratore Delegato Giuseppe Morchio, prima della riunione, ha
presentato al Consiglio Herbert Demel (Fiat Auto), Paolo Monferino (Cnh
Global) e Jose Maria Alapont (Iveco). I responsabili dei principali settori
del Gruppo hanno illustrato le attività in corso e i rispettivi piani di
prodotto/mercato per il 2004.
INDAGINE R&S-IL
SOLE 24 ORE SUI BILANCI DELLE SOCIETÀ QUOTATE AL SETTEMBRE 2003
Milano, 11 settembre 2003 - Si tratta di un'indagine che ha per
oggetto le società italiane costituenti l'indice di Borsa dei primi 30
titoli.Infolink: www.mbres.it
FONDI GESTITI DA PAI
PARTNERS RILEVANO IL 66,85% DEL CAPITALE DI SAECO INTERNATIONAL GROUP SPA
Milano, 11 dicembre 2003 - Pai Partners, attraverso la controllata indiretta
al 100% Giro Investimenti S.p.a. (posseduta tramite la controllata El Gringo
Investimenti S.p.a.) e gli azionisti di maggioranza di Saeco International
Group S.p.a. (di seguito "Saeco") hanno firmato un contratto di
compravendita mediante il quale Pai Partners acquisirà indirettamente il
66,85% del capitale sociale detenuto dagli azionisti di maggioranza medesimi
subordinatamente alle autorizzazioni antitrust. Il perfezionamento
dell'operazione (c.D. Closing) è previsto nel primo trimestre del 2004. Il
prezzo di acquisto che sarà corrisposto agli azionisti di maggioranza sarà
pari a Euro 3,80 per azione, il controvalore complessivo della quota ceduta
dagli azionisti di maggioranza risulterà pertanto pari a circa 508 milioni
di Euro. Sulla base delle disposizioni di legge, in seguito al
perfezionamento della compravendita della quota pari al 66,85% del capitale
sociale di Saeco, dovrà essere lanciata un'Opa Totalitaria ("Opa")
sul rimanente 33,15% del capitale sociale medesimo. Ad avviso
dell'offerente, il prezzo unitario dell'Opa sarà pari a 3,59 Euro pertanto
il controvalore complessivo dell'Opa risulterà pari a circa 238 milioni di
Euro. Mediobanca è stato consulente finanziario di Pai Partners.
GLOBAL CROSSING ESCE DAL CAPITOLO 11; ST
TELEMEDIA E GLOBAL CROSSING COMPLETANO L’INVESTIMENTO LA RICOSTITUITA
SOCIETÀ È PRONTA A FAR LEVA SULL’EFFICIENTE MODELLO DI BUSINESS E SUI
SERVIZI GLOBALI BASATI SU IP.
Singapore e Forham Park, Nj, 11 dicembre 2003 – Singapore Technologies
Telemedia (St Telemedia) e Global Crossing hanno reso noto di aver portato a
termine l’accordo di acquisizione, consentendo alla nuova Global Crossing
di uscire dal Capitolo
11. St
Telemedia ha investito 250 milioni di dollari in Global Crossing per
acquisire il 61,5% delle azioni della società. Il piano di riorganizzazione
di Global Crossing, confermato dalla United States Bankruptcy Court del
Southern District di New York il 26 dicembre 2002, è diventato effettivo il
9 dicembre 2003. “Global Crossing è uscita oggi dal Capitolo 11 con asset
senza paragoni – una rete basata su Ip che raggiunge oltre 500 tra i
maggiori centri industriali del mondo e serve decine di migliaia di clienti,
tra i quali più del 40% delle aziende Fortune
500”
, ha commentato il Ceo di Global Crossing, John Legere. “La nostra rete,
insieme a un efficiente modello di business e a un team di professionisti
dedicato, rafforzerà la nostra posizione di protagonista sul mercato delle
telecomunicazioni.” “Questo annuncio è una buona notizia per i clienti
e i dipendenti di Global Crossing”, ha dichiarato Lee Theng Kiat,
presidente e Ceo di St Telemedia. “St Telemedia intende portare Global
Crossing a essere un’azienda dinamica e globale”, ha aggiunto.
“Lavoreremo con il management di Global Crossing per integrare ed
estendere i servizi sul mercato. Grazie alla nostra profonda esperienza e
competenza nel settore delle telecomunicazioni e al team dedicato di
professionisti, sono convinto che la nuova Global Crossing costituirà un
modello di riferimento per quanto riguarda sia la sua vision che la sua
attività.” Oltre ai 250 milioni di dollari di investimento, St Telemedia
si è accordata per acquistare 200 milioni di dollari in effetti garantiti
che originariamente dovevano essere distribuiti fra i creditori. In base al
piano di riorganizzazione finale, l’iniezione di 200 milioni di dollari in
contante da parte di St Telemedia doveva essere utilizzata da Global
Crossing per pagare i creditori. Secondo Mr. Lee, l’investimento ulteriore
enfatizza “l’impegno di St Telemedia verso i dipendenti, i clienti e il
futuro successo di Global Crossing.” Durante l’amministrazione
controllata, Global Crossing ha portato avanti significative misure per
migliorare l’efficienza e ora è ben posizionata per diventare leader di
mercato nei servizi dati e Ip. L’azienda ha mantenuto una base di
fatturato di circa 3 miliardi di dollari, mentre le spese operative relative
al segmento delle telecomunicazioni e derivanti dalle operazioni sono state
ridotte del 63% circa, passando da un picco massimo annuale di 2 miliardi di
dollari circa dell’inizio del
2001 a
un livello previsto annuale di poco più dei 700 milioni attuali. Inoltre,
il debito a lungo termine di Global Crossing si è ridotto passando da 11
miliardi di dollari alla fine del 2001, comprensivi di 1 miliardo di dollari
di debito di Asia Global Crossing, a 200 milioni di dollari di debito. Il
completamento della sua rete ha permesso a Global Crossing di ridurre le
spese di capitale del 95% circa, passando da 4,1 miliardi di dollari nel
2000, comprensivi di 800 milioni di dollari circa di spese di capitale di
Asia Global Crossing, a meno di 200 milioni di dollari previsti nel 2003.
Global Crossing ha sottoscritto circa 4.200 contratti nuovi o rinnovati del
valore di 1,7 miliardi di dollari durante il periodo della ristrutturazione.
Inoltre, nel 2003 trasmetterà 17 miliardi di minuti di traffico Voice over
Internet Protocol (Voip), con una crescita a 15-fold nel volume di traffico
Voip rispetto al 2001, mentre per il traffico Ip totale si prevede una
crescita di oltre il 700% nello stesso periodo. “Abbiamo superato grossi
ostacoli per poter effettuare un vero cambiamento e presentarci come una
società forte, sana e affidabile”, ha continuato Legere. “Global
Crossing è ora pronta a crescere e ha davanti a sè un futuro
promettente.” Mr. Lee ha anche sottolineato l’importante ruolo che il
nuovo board of directors di Global Crossing svolgerà per realizzare una
strategia di corporate governance e di business. Il nuovo board sarà
composto da 10 persone con esperienza nelle telecomunicazioni, nel business
e nella sicurezza. Secondo il piano di riorganizzazione, a St Telemedia
fanno capo 8 directors e ai maggiori creditori di Global Crossing gli altri
due. Lodewijk Christiaan van Wachem, già chiarman del supervisory board
della Royal Dutch Petroleum Company, sarà il chairman del board di Global
Crossing. Il management team resterà in carica. Come annunciato in
precedenza, il piano di riorganizzazione di Global Crossing aveva previsto
la cancellazione delle esistenti azioni privilegiate e ordinarie. I
detentori di questo tipo di azioni non sono stati presi in considerazione
dal piano di riorganizzazione. Secondo il piano, Global Crossing ha emesso
il 61,5% delle azioni, pari a 18 milioni di nuove azioni privilegiate e 6,6
milioni di azioni ordinarie, a favore di St Telemedia per i suoi 250 milioni
di dollari investiti nella nuova Global Crossing. Il restante 38,5% delle
azioni, pari a 15,4 milioni di azioni ordinarie, è stato distribuito ai
precedenti creditori di Global Crossing garantiti o no. Le azioni ordinarie
sono state inizialmente quotate all’Over-the-counter Market e Global
Crossing ha richiesto la quotazione delle sue nuove azioni ordinarie al
Nasdaq National Market. Global Crossing, insieme al suo auditor
indipendente, Grant Thorton Llp, ha finalizzato i suoi risultati finanziari
per gli anni che si sono conclusi al 31 dicembre 2001 e al 31 dicembre 2002.
L’8 dicembre 2003, Global Crossing ha registrato i suoi 10-k alla
Securities and Exchange Commission per l’anno che si è concluso al 31
dicembre 2002.
FITCH RATINGS CONFERMA “AA -“ AD ERGO
PREVIDENZA CON OUTLOOK STABILE
Milano, 11 dicembre 2003 - L’agenzia londinese Fitch Ratings ha
riesaminato il rating di Ergo Previdenza a seguito della riduzione del
rating di Munich Re (che attraverso il gruppo assicurativo tedesco Ergo
Versicherungsgruppe Ag controlla Ergo Previdenza) da “Aa+“ ad “Aa”,
avvenuta in data 28 novembre 2003. Ciononostante, Fitch ritiene che lo
sforzo di crescita di Ergo Previdenza, comunque sostenuto da Munich Re e da
Ergo Versicherungsgruppe Ag, permetta di mantenere invariato il rating della
società. Fitch dichiara inoltre che continuerà a monitorare i progressi di
Ergo Previdenza relativamente alla realizzazione del piano strategico
triennale 2003 - 2005 che consentirà alla società di diventare una
compagnia multi-canale e multi-prodotto.
INFRACOM ITALIA:
LA SOCIETÀ ENTRA
NEL CAPITALE SOCIALE DI UNEX S.R.L.
Milano, 20 dicembre 2003 - Infracom Italia spa, società leader
nell’offerta alle aziende di servizi di telecomunicazione e a valore
aggiunto, ha acquisito nei giorni scorsi il 20% della quota societaria della
vicentina Unex s.R.l., realtà operante nell’ambito delle spedizioni
multicarrier. Unex è particolarmente nota alle aziende per le sue soluzioni
di outsourcing dell’ufficio spedizioni. Il valore aggiunto dell’offerta
è da riconoscersi oltre che nella competenza e professionalità
dell’organizzazione anche al proprietario software innovativo, denominato
“Nextship Tm”, che consente di gestire il ciclo completo delle
spedizioni via web, dal ritiro della merce in azienda alla consegna ai
destinatari. Si tratta di un nuovo sistema che integra le funzionalità
offerte dai maggiori corrieri e spedizionieri nazionali ed internazionali,
con una grande flessibilità di offerta e l’immediata condivisione con i
clienti delle informazioni inerenti la spedizione stessa. Come ha
sottolineato Giovanni Zola, direttore generale di Infracom Italia, “la
partnership tra le due Società, entrambe orientate a dare un servizio alle
aziende grazie all’uso di innovativi sistemi tecnologici, consente ad
Infracom di ampliare la propria gamma di servizi e ad Unex di ampliare il
proprio raggio d’azione grazie alle sinergie che potranno essere espresse
sul territorio nazionale”. “L’offerta commerciale che scaturisce da
questo accordo – ha concluso Franco Iacono, presidente di Unex - fonde
l’originalità e l’efficienza della nostra soluzione ampiamente testato
dalle aziende, alla solidità e competitività del Gruppo Infracom”.
GRUPPO MONDO TV: SEGNALI MOLTO POSITIVI
SULL’ANDAMENTO ECONOMICO-FINANZIARIO NEL 2004 GRAZIE ANCHE ALLA RIPRESA
DEL SETTORE DI RIFERIMENTO. ACCORDO STRATEGICO IN ASIA IN VIA DI
REALIZZAZIONE.
Roma, 11 dicembre 2003 - Con riferimento all’andamento
economico-finanziario del Gruppo nell’esercizio 2004, Mondo Tv stima un
ulteriore progresso, rispetto ai pur molto positivi risultati attesi per
l’intero esercizio 2003, anche in virtù della definitiva ripresa del
mercato dell’animazione e, più in generale, di quello della pubblicità
televisiva. Tale indicazione di massima è possibile anche grazie alla
“visibilità” elevata che il Gruppo dispone su parte dei ricavi e
determinata dai criteri contabili di imputazione che ne impongono il
riconoscimento in quote costanti lungo tutto il periodo di durata del
contratto e non al singolo periodo in cui si perfeziona la cessione (come
invece avviene normalmente a livello internazionale) determinando anche una
lettura conservativa delle stesse risultanze contabili. Il Gruppo Mondo Tv -
primario operatore in Europa nella creazione e distribuzione di
“cartoons” per
la Tv
ed il cinema ed attivo nei settori correlati - comunica di essere in fase
avanzata di contrattazione con un primario operatore asiatico nel settore
dell’animazione per partnership produttiva e commerciale per serie Tv e
film d’animazione. L’accordo preliminare (Mou) di tale partnership, che
dovrebbe riguardare diverse serie animate per
la Tv
e alcuni film d’animazione per il cinema potrebbe essere firmato già nel
primo trimestre 2004. Tale partnership rappresenterebbe un ulteriore passo
nel rafforzamento delle relazioni commerciali di Mondo Tv nell’area del
sud est asiatico (il Gruppo è infatti già presente in Corea con diversi
accordi strategici con Hahn Shin Corp, Sek, Mmc) e nella diversificazione
ulteriore dei fornitori e partner del Gruppo.
GRUPPO COIN: IL CDA ESAMINA
LA RELAZIONE SULL
’ANDAMENTO DEL TERZO TRIMESTRE 2003.
Venezia, 11 dicembre 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Gruppo Coin
ha esaminato ieri a Venezia la relazione sull’andamento del terzo
trimestre 2003, chiuso al 31 ottobre 2003. Il 29 ottobre scorso il Gruppo ha
siglato un accordo con Kaufhalle Ag e Kaufhalle Gmbh & Co. Kg in forza
del quale Gruppo Coin ha anticipato la risoluzione dei contratti di affitto
di 71 punti vendita in Germania e di una parte della sede di Colonia. A
seguito dell’accordo è stata avviata la procedura per la chiusura al 31
gennaio 2004 degli stessi negozi; pertanto Gruppo Coin ha raggiunto
l’obiettivo strategico di riduzione di più di due terzi della rete di
vendita in Germania con due anni di anticipo rispetto a quanto previsto dal
piano industriale. Piano industriale che prevede la focalizzazione delle
attività del Gruppo sul mercato Italia attraverso il rafforzamento delle
insegne Coin e Oviesse. Ricordiamo che con questa importante operazione di
ristrutturazione, Gruppo Coin ha drasticamente ridotto le consistenti
perdite generate dal mercato tedesco e pertanto già dal prossimo esercizio
il Gruppo potrà tornare in utile grazie ai positivi risultati del mercato
italiano. Il patrimonio netto consolidato, previsto negativo alla fine
dell'esercizio in corso, grazie agli utili futuri dovrebbe progressivamente
migliorare per diventare positivo entro il triennio. In relazione
all’accordo raggiunto relativamente alla controllata tedesca, nel
trimestre sono stati iscritti oneri straordinari per 122,2 milioni di Euro,
di cui 50 milioni di Euro relativi al corrispettivo per l’anticipata
estinzione dei contratti d’affitto dei 71 negozi e di una parte della sede
e 72,2 milioni di Euro relativi ad una stima di costi connessi alle attività
in corso di risoluzione dei rapporti di lavoro e di dismissione degli
impianti e attrezzature presenti. Rispetto a tale stima l’accertamento
definitivo di tutti i costi connessi all’evento straordinario di chiusura
dei punti vendita, troverà una più puntuale quantificazione nel bilancio
d’esercizio. Passando ad esaminare i risultati consuntivi del gruppo dei
primi nove mesi dell’esercizio, nel periodo dal 1° febbraio al 31
ottobre, i ricavi netti consolidati hanno raggiunto i 986,7 milioni di Euro,
contro i 1.084,6 milioni di Euro dei primi 9 mesi del 2002. Il margine
operativo lordo è negativo per 8,2 milioni di Euro (era positivo per 25,4
milioni di Euro nel corrispondente periodo del 2002) e risente, oltre che
della flessione delle vendite, di 3,9 milioni di Euro per le attività
connesse all'aumento di capitale e alla ristrutturazione delle linee di
credito. Il risultato prima delle imposte è negativo per 203,8 milioni di
Euro contro un risultato negativo di 56,1 milioni di Euro al 31 ottobre
2002, dopo aver stanziato ammortamenti per 49,9 milioni di Euro (erano 55,1
milioni di Euro nel corrispondente periodo del 2002) e oneri straordinari
netti, imputabili per la quasi totalità alla prevista restituzione dei 71
punti vendita in Germania, per 129,7 milioni di Euro (erano 10,3 milioni di
Euro nei primi 9 mesi del 2002). Le dimensioni della perdita sono tali che
il patrimonio netto consolidato al 31 ottobre 2003 risulta negativo per 94,7
milioni di Euro; alla stessa data la società capogruppo, Gruppo Coin S.p.a.,
presenta un patrimonio netto pari a 15,0 milioni di Euro, già comprensivo
del recente aumento di capitale, e un risultato ante imposte negativo per
103,8 milioni di Euro. In Italia le vendite delle insegne storiche del
Gruppo (Oviesse e Coin) subiscono una flessione del 2,4%. Pur in presenza di
questi risultati, in base alle ultime rilevazioni Sita – Nielsen relative
agli otto mesi gennaio – agosto
2003, a
livello complessivo, le insegne di Gruppo (Oviesse e Coin) confermano la
propria leadership in ambito nazionale, con una quota di mercato che si
attesta al 3,78% (era 3,75% nel periodo gennaio – aprile 2003). Per quanto
riguarda i risultati gestionali delle stesse insegne, escludendo il mercato
tedesco, si evidenzia quanto segue: il margine operativo lordo è pari a
55,3 milioni di Euro; il risultato operativo raggiunge 15,8 milioni di Euro.
La stagionalità tipica della grande distribuzione del settore tessile fa sì
che una parte significativa delle vendite e del reddito operativo vengano
generati nell’ultimo trimestre dell’esercizio. L’andamento delle
esportazioni verso il mercato svizzero mostra una flessione nel periodo del
54,6% in gran parte imputabile al venir meno della somministrazione di merce
tessile Oviesse ai negozi Au Bon Marchè che non rientrano nel piano di
conversione in affiliati Oviesse.
APPROVA L'ALLEANZA TRA BRITISH AIRWAYS E
IBERIA
Bruxelles, 11 dicembre 2003 -
La Commissione
europea ha autorizzato l'alleanza tra British Airways (Ba), Iberia e Gb
Airways, un'affiliata della Ba. Inizialmente,
la Commissione
temeva che l'alleanza avrebbe ridotto la scelta dei consumatori e aumentato
i prezzi su una serie di rotte in cui i due partner detengono una forte
posizione. Tali preoccupazioni si sono rivelate infondate e ora
la Commissione
può concedere l'immunità antitrust per il periodo abituale di sei anni
sulla base del regolamento del 1987 che definisce l'applicazione delle
regole di concorrenza al settore aereo. Nel commentare il caso, il
commissario responsabile per la concorrenza Mario Monti ha detto: "Tale
risultato positivo dimostra che l'applicazione delle regole di concorrenza
non ostacola il consolidamento del settore aereo o degli accordi di
alleanza. L'alleanza permetterà alla Ba e all'Iberia di offrire, pur
salvaguardando una concorrenza sufficiente tra Londra e
la Spagna
, ai passeggeri una maggiore scelta di destinazioni che andrà a beneficio
sia di coloro che viaggiano per lavoro che di coloro che viaggiano per
vacanze". Il 19 luglio 2002,
la British Airways
, l'Iberia e
la Gb Airways
hanno notificato alla Commissione una serie di accordi di cooperazione e
hanno chiesto l'esenzione di cui all'articolo 81, paragrafo 3 del
trattato(1). L'accordo permetterà loro di cooperare mediante le rispettive
reti per quanto riguarda i prezzi, gli orari e la capacità. L'analisi ha
dimostrato che le reti dei partner sono ampiamente complementari. I clienti
di Iberia potranno avvalersi di un maggior numero di rotte verso il Medio
Oriente e l'Estremo Oriente mentre i passeggeri della Ba si avvarranno di
una scelta più ampia di voli verso l'America latina.
La Commissione
, tuttavia, ha anche individuato una serie di rotte tra Londra e
la Spagna
in cui la combinazione delle forze della compagnia di bandiera spagnola,
della Ba e della sua affiliata Gb Airways determinerebbe un controllo pari a
circa il 50 e il 100% del mercato. Tale situazione, se non verrà
opportunamente affrontata, porterà ad un aumento dei prezzi dal momento che
l'ingresso sul mercato è reso difficile da una carenza di slot di
atterraggio e di decollo negli aeroporti europei. Le rotte che suscitano le
preoccupazioni della Commissione sono quelle che collegano Londra a
Barcellona, Madrid, Bilbao, Siviglia e Valencia. La soluzione consiste nella
cessione di slot Attualmente i partner dell'alleanza sono in concorrenza
sulle due rotte principali tra i due paesi: Londra-madrid e
Londra-barcellona sulle quali operano insieme con un totale di 15 e 11 voli
al giorno rispettivamente. Vi sono altri tre concorrenti sulla rotta per
Madrid e due sulla rotta per Barcellona. L'esame di mercato effettuato dalla
Commissione ha stabilito che un concorrente deve offrire almeno quattro voli
al giorno da Heathrow o Gatwick per essere competitivo per coloro che
viaggiano per affari o per piacere. Easyjet, uno dei concorrenti, offre tale
servizio concorrenziale tra Gatwick e Barcellona, ma non ci sono concorrenti
che offrano lo stesso servizio sulla rotta di Madrid. Al fine di sciogliere
i dubbi della Commissione, le parti hanno stabilito di cedere all'aeroporto
Gatwick di Londra e a quello di Madrid gli slot di atterraggio e di decollo
necessari affinché una compagnia concorrente possa operare con quattro voli
giornalieri. Londra-bilbao è un'altra rotta sulla quale sono stati
individuati problemi dal momento che
la Ba
e l'Iberia sono state fino a poco tempo fa gli unici operatori con un volo
giornaliero ciascuna, uno da Heathrow e un altro da Gatwick. Easyjet ha
inaugurato un servizio giornaliero da Gatwick all'inizio della stagione
invernale. Pur accogliendo con favore tale nuovo sviluppo,
la Commissione
ha ritenuto che sarebbe necessario un servizio giornaliero supplementare
onde garantire che i viaggiatori per affari possano disporre di sufficienti
alternative concorrenziali su tale rotta. A tal fine, le parti si sono
impegnate a fornire slot per un altro servizio giornaliero sulla rotta
Gatwick - Bilbao. L'iberia e
la Gb Airways
sono inoltre le uniche compagnie aeree sulle rotte Londra-siviglia e
Londra-valencia. Se i due aeroporti spagnoli non hanno problemi per quanto
riguarda la capacità, lo stesso non può essere detto per Heathrow e
Gatwick, che sono i due aeroporti preferiti da coloro che viaggiano per
affari. Dal momento che le due rotte sono utilizzate prevalentemente da
coloro che viaggiano per piacere e che il numero di coloro che viaggiano per
affari potrebbe non essere sufficiente per due concorrenti indipendenti,
la Commissione
ha accettato l'impegno delle parti a cedere slot per un servizio giornaliero
da Gatwick su ciascuna rotta qualora il numero dei viaggiatori d'affari
dovesse aumentare in una certa misura. Background L'accordo è stato
notificato ai sensi del regolamento 3975/87 relativo alle modalità di
applicazione delle regole di concorrenza alle imprese di trasporti aerei.
Tale regolamento prevede che se
la Commissione
non si oppone, entro un termine di novanta giorni a decorrere dal giorno
della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee di una
sintesi degli accordi, questi sono automaticamente esenti dal divieto per un
periodo di sei anni al massimo. La sintesi è stata pubblicata il 12
settembre 2003(2) e il periodo di 90 giorni scade il 10 dicembre 2003. Le
tre compagnie aeree si sono impegnate a cedere slot di atterraggio e decollo
sulle rotta di cui sopra. Il testo di tali impegni sarà pubblicato sul sito
Internet della Commissione. Il numero di alleanze internazionali tra
compagnie aere e di analoghi accordi di cooperazione è aumentato
significativamente negli ultimi anni. Tale processo di consolidamento e di
riposizionamento economico nel settore del trasporto aereo diventerà
probabilmente più rapido a seguito della sentenza della Corte nelle cause
"open skies".
La Commissione
ha un approccio positivo nei confronti delle alleanze e fusioni aeree. Le
alleanze possono apportare benefici ai consumatori e all'economia nel suo
complesso analogamente ai risparmi di spese e ai miglioramenti di servizio
ottenuti grazie alle reti combinate. Tuttavia, esiste il rischio che tali
miglioramenti in termini di efficienza vengano ottenuti a spese
dell'eliminazione della concorrenza su determinati mercati. Tali problemi
sorgono principalmente sulle rotte tra gli hub dei partner dell'alleanza in
cui questi ultimi possono essere gli unici concorrenti e in cui esistono
notevoli barriere all'ingresso sul mercato. Quando ciò si verifica,
la Commissione
cerca di garantire una concorrenza costante eliminando tali barriere.
L'alleanza tra
la Ba
e l'Iberia è una delle ultime esaminate dalla Commissione. Tra le altre vi
sono quelle tra
la Lufthansa
e le Austrian Airlines e
la Ba
e
la Sn Brussels
Airline.
La Commissione
sta ancora esaminando l'alleanza tra l'Air France e l'Alitalia e si augura
di portare presto a termine tale esame sulla base delle stesse norme.
ALITALIA: IL CDA CONFERMA
LA VALIDITÀ DEL
PIANO INDUSTRIALE
Roma, 11 dicembre 2003 - Il Consiglio d’Amministrazione di Alitalia
riunitosi ieri ha preso atto, tra l’altro, dell’esauriente relazione
svolta dall’Amministratore Delegato in ordine allo stato di
implementazione del Piano Industriale 2004-
06. A
tale riguardo il Consiglio d’Amministrazione ha specificatamente
confermato la validità del Piano Industriale nella sua interezza e la
necessità delle azioni di sua implementazione, ribadendo l’impegno fermo,
unitario e determinato a portarle avanti con tempestività. In relazione a
quanto sopra il Consiglio d’Amministrazione ha confermato
all’Amministratore Delegato ampio mandato a porre in essere quanto
necessario ed opportuno.
AEROPORTO DI FIRENZE: IL
CDA COOPTA CINQUE NUOVI CONSIGLIERI
Firenze, 11 dicembre 2003 – Il Consiglio di amministrazione di Aeroporto
di Firenze-a.d.f. S.p.a., presieduto da Riccardo Bicchi, riunitosi ieri ha
preso atto delle dimissioni presentate dai consiglieri Giuseppe Cocchi,
Sandro Piccini, Roberto Russo, Aldo Saba e Pietro Vatrano nel rispetto del
contratto di compravendita del 29% stipulato tra Adf ed Acquisizione Prima
Srl.sandro Piccini e Roberto Russo erano membri del Comitato Remunerazioni,
Aldo Saba era membro del Comitato di Controllo Interno. Il Cda ha preso atto
anche delle dimissioni presentate da Antonio Romoli, dalla carica di membro
del Consiglio d’amministrazione e dall’incarico di Amministratore
delegato, in anticipo rispetto alla naturale scadenza prevista con
l’Assemblea di approvazione del bilancio 2003, al fine di favorire
l’inizio della nuova gestione aziendale con il nuovo anno. I nuovi
consiglieri, cooptati dal Cda, sono Fabio Battaggia, Claudio Berrino, Mario
Carrara, Mario Mauro, Aldo Napoli. Il presidente Riccardo Bicchi, anche a
nome del Consiglio d’Amministrazione, ha ringraziato i consiglieri
dimissionari per la fattiva collaborazione dedicata all’attività del
Consiglio.
AIR FRANCE: TRAFFICO DI NOVEMBRE
2003 IN
PROGRESSIONE DEL 4,6% · LOAD
FACTOR A 74,5% (+0,3 PUNTI) ATTIVITÀ PASSEGGERI
Parigi, 11 dicembre 2003 - A
novembre, primo mese della stagione invernale, il traffico (+4,6%) supera la
capacità d'offerta (+4,1%), ció permette di supportare il coefficiente
d'occupazione al 74,5% (+0,3 punti). · La rete a lungo raggio L'attività
sul raggio ha registrato una buona performance con il traffico in aumento
del 4% per un'aumento della capacità del 2,6%. Il coefficiente
d'occupazione della rete a lungo raggio guadagna 1,1 punto e arriva al
79,9%. - L'america del Nord registra un aumento del 6,4% del traffico per
una crescita del 4% della capacità. Il coefficiente d'occupazione aumenta
di 1,7 punti al 75,4%. - L'america Latina resta molto dinamica con un
traffico in aumento del 25,9% con una progressione della capacità del
17,9%. Il coefficiente d'occupazione aumenta di 5,3 punti all' 83,4%. -
L'attività sulla rete asiatica ritorna a crescere, traffico in aumento del
1,8%, ma co una leggera caduta della capacità dello 0,7%. Il coefficiente
d'occupazione guadagna 2 punti e si attesta all'83,7%. - Sullla rete Caraibi
/ Oceano Indiano, la capacità si è ridotta dell'1,5% mentre il traffico
del 3,8%. Il coefficiente d'occupazione resta ai livelli elevati dell'83,6%
(-2 punti). - Sulla rete Africa / Medio Oriente, l'offerta è in aumento del
1,4% mentre il traffico progredisce del 2,7%. Il coefficiente d'occupazione
si attesta al 73,5% (+0,9 punti) · La rete medio raggio internazionale La
rete medio raggio internazionale registra un traffico in progressione del 7%
per un offerta in crescita del 7,9%. Il coefficiente d'occupazione si
attesta al 57,6% (-0,5 punti). · La rete domestica Sulla rete domestica,
l'offerta è in aumento dell' 8,8% , come da programma, mentre il traffico
aumenta del 6,2%. Il coefficiente d'occupazione aumenta al 64,5%, in
diminuzione dell'1,6%. Attività Cargo Nel mese di novembre, il traffico
Cargo aumenta del 2,1%. L'offerta aumenta del 5,9% e il coefficiente di
riempimento si attesta al 66,7% (-2,5 punti). Escludendo l'effetto dei cambi
statistici*, l'offerta aumenta del 4,7% e il coefficiente di riempimento
diminuisce di 1,7 punti. *una modifica delle statistiche di settembre ha
aumentato artificialmente la capacità e ridotto il coefficiente di
riempimento.
PUNTUALITÀ DEI VOLI AIR
FRANCE PER IL MESE DI NOVEMBRE 2003
Parigi, 11 dicembre 2003 - Dal 1° novembre 2000, Air France diffonde
regolarmente i suoi risultati sulla puntualità. Questa diffusione viene
fatta mensilmente, in occasione della pubblicazione dei risultati d'attività
della Compagnia. Il criterio usato è la percentuale dei voli partiti in
orario o almeno con 15 minuti di ritardo, qualunque sia la causa del
ritardo, dell'insieme degli scali della rete. Questo criterio é comunemente
utilizzato dai professionisti del trasporto aereo per misurare i risultati
della puntualità delle compagnie aeree, specialmente in Europa. Puntualità
Compagnie: alla partenza, per il mese di novembre 2003: 79,6% ; risultati
cumulato dall'inizio dell'anno: 81,6%. La percentuale delle quattro
principali cause di ritardo per questo mese di novembre sono: cause esterne
alla Compagnie : 46%,; cause interne legate alla gestione dei clienti: 15%;
cause interne legate alla gestione dell'aereo e del carico: 18%; conseguenze
a catena dei ritardi risultanti da queste tre cause: 21%. Puntualità "
La Navette
": alla partenza, per il mese di novembre 2003: 85,3%,; risultati
cumulati dall'inizio dell'anno : 85,2%.
AEROPORTO DI VENEZIA :5
MILIONI DI PASSEGGERI
Venezia, 11 dicembre 2003 - La data di ieri segna per l’Aeroporto di
Venezia il raggiungimento di 5milioni di passeggeri, un traguardo che
conferma lo scalo veneziano al terzo posto dopo Roma e il sistema
aeroportuale di Milano nel panorama degli aeroporti italiani. Si chiude così,
con la previsione di oltre 5,2 milioni di passeggeri, un anno
particolarmente significativo per l’Aeroporto di Venezia, che ha saputo
superare le difficoltà che nell’anno hanno penalizzato il trasporto aereo
(Sars, Guerra in Iraq) e che registra incrementi percentuali del traffico a
due cifre. Tali risultati vanno ascritti ad alcuni fattori determinanti:
l’entrata a regime della nuova aerostazione, inaugurata a luglio 2002, che
permette operazioni più efficienti e fluide, e viene riconosciuta come uno
degli esempi migliori di infrastruttura aeroportuale a livello europeo;
l’attenzione allo sviluppo del traffico con l’introduzione di nuove
linee; il costante monitoraggio del livello di qualità dei servizi
complessivamente offerti dall’aeroporto; lo sviluppo del modello
organizzativo del Gruppo Save. Il Traffico - Oltre 5,2 milioni di passeggeri
a fine 2003 ed un incremento del 25% rispetto all’anno precedente a fronte
di una crescita media italiana del 9%. Tale risultato è il frutto dello
sviluppo del traffico in due direttrici, quella dei vettori tradizionali e
quella dei vettori low cost. L’attenzione ad entrambe le tipologie di
traffico ha infatti determinato da un lato l’entrata di nuovi vettori, lo
sviluppo di nuove destinazioni e l’incremento di linee già esistenti,
dall’altro ha dato spazio ai vettori low cost (ed in particolar modo a
Volareweb.com) che oggi rappresentano il 25% del traffico totale. Altro
fattore determinante per la crescita del traffico è stata la riduzione del
minimum connecting time (il tempo minimo per il trasferimento di un
passeggero da un volo in arrivo ad un altro in coincidenza e in partenza
dallo stesso scalo) da
50 a
35 minuti. Nel 2004 l’Aeroporto di Venezia colmerà le ultime lacune ad
oggi esistenti nella rete di collegamenti con l’Europa. Per la prossima
stagione estiva sono infatti già confermati i voli di linea per Dublino di
Air Lingus, il rientro a Venezia di Sas con i nuovi voli per Copenhagen e
per Stoccolma, ed è in via di definizione l’accordo con la portoghese Tap
per nuovi voli per Lisbona. Il prossimo anno registrerà anche l’ulteriore
potenziamento dei collegamenti con l’Est Europa, un mercato con altissimo
potenziale di crescita, già notevolmente sviluppato nel 2003 da
Volareweb.com con i suoi voli per Timisoara e Bucarest. Di recente è stato
infatti concluso l’accordo con la compagnia aerea polacca Lot che in
estate introdurrà nuovi voli per Varsavia. Particolare interesse da parte
di Save è inoltre riposto nell’incremento dei voli con
la Russia
(oggi collegata a Venezia dal volo settimanale di Aeroflot per Mosca).
Un’attenzione condivisa anche dalla Regione Veneto, che proprio in questi
giorni ospita una delegazione di 60 operatori turistici russi. Il
Monitoraggio Della Qualita’ - Save ha di recente aderito al Global Airport
Monitoring Program della Iata, l’associazione che raggruppa le principali
compagnie aeree mondiali, con l’ intento di confrontarsi con altri
aeroporti a livello internazionale. Si tratta di un programma di
monitoraggio trimestrale dei servizi offerti dai principali aeroporti
internazionali, che per l’ultimo survey relativo al periodo luglio –
settembre 2003 pone l’Aeroporto di Venezia ai primi posti per qualità dei
servizi offerti. Il programma consiste nell’effettuazione di sondaggi ai
passeggeri tramite questionari che ne analizzano la personale “esperienza
dell’aeroporto” in termini sia di efficienza dei servizi e del
personale, che di piacevolezza dell’ambiente. Tramite il questionario, i
passeggeri assegnano un punteggio da
1 a
5 (5= eccellente; 4= molto buono; 3=buono; 2= sufficiente; 1= scarso) ai
diversi servizi aeroportuali. Per il trimestre in questione, il giudizio
complessivo espresso sull’Aeroporto di Venezia è di 3.93 punti, a fronte
di una media complessiva di 3.64 punti, e posiziona il “Marco Polo” al
7^ posto tra i migliori scali in assoluto e tra i primissimi in Europa al
pari di grandi aeroporti quali Copenhagen, Bruxelles, Atene su un totale di
35 aeroporti rilevati (l’aeroporto con la migliore prestazione è Hong
Kong, con 4.30 punti). Il campione intervistato ha dimostrato particolare
apprezzamento per l’infrastruttura ed i servizi in essa distribuiti. Lo
scalo risulta infatti al 6^ posto per la piacevolezza dell’ambiente (dopo
Hong Kong, Dubai, Singapore, Seul, Kuala Lumpur), al 2^ posto dopo Dubai per
i servizi di ristorazione, al 3^ posto per il comfort delle sale d’attesa
(dopo Hong Kong e San José).
IL GRUPPO AUTOGRILL (BENETTON) SI
AGGIUDICA UN NUOVO CONTRATTO DEL VALORE DI 700 MILIONI DI EURO NELLO SCALO
DI AMSTERDAM ED È PRONTO A GIOCARE UN RUOLO DA LEADER ANCHE NEL MERCATO
AEROPORTUALE EUROPEO
Milano, 11 dicembre 2003 - Il Gruppo Autogrill, tramite la controllata
americana Hmshost, leader negli Stati Uniti nei servizi di ristorazione e
retail nel mercato aeroportuale, ha ottenuto il rinnovo fino al 2017 della
concessione per i 56 ristoranti già gestiti all'interno dello scalo.
Inoltre si è aggiudicata nuove superfici per ulteriori attività di food
and beverage: ulteriori 10 punti vendita che si estendono su circa 3.500 mq
e che vanno ad aggiungersi agli attuali 15.000 mq. I ricavi previsti
dall'estensione della concessione ammontano a 700 milioni di euro e si
sommano ai 400 milioni già previsti dal contratto esistente. L'aeroporto di
Schiphol ad Amsterdam è il quarto aeroporto in Europa per traffico
passeggeri con circa 40 milioni di viaggiatori l'anno. Oltre a marchi noti a
livello internazionale come Burger King e Sbarro, Hmshost ha sviluppato una
serie di formule ad hoc per i viaggiatori dell'aeroporto di Schiphol. Tra i
principali concetti previsti si segnalano: The Palais con Brown Dutch Cafà
e Mediterranean Sandwich Bar. Il locale, si inserisce nel programma di
Hmshost volto a valorizzare con i suoi punti di vendita la cultura e le
tradizioni locali. Bubbles Seafood and Wine Bar. In questo locale a tema,
ispirato alla tradizione nautica olandese, viene servito pesce fresco tutto
i giorni. Water and Energy Bar. Per rispondere alle esigenze dei viaggiatori
più esigenti e attenti alla propria salute, questa formula propone una
vasta gamma di bevande a base di frutta Market Food Court. La food-court di
1.500 metri quadrati
che puಠospitare oltre 400 persone sedute, è stata ideata per offrire
alle famiglie in transito, in un ambiente rilassante, una vasta scelta di
piatti internazionali e locali. Le attività di ristorazione realizzate da
Hmshost a Schiphol rappresentano uno dei migliori esempi nel mondo di mix di
offerta, studiato per poter rispondere alle esigenze di ogni tipologia di
viaggiatore in transito nello scalo, al fine di soddisfare il maggior numero
possibile di consumatori. La soddisfazione dei clienti si traduce in una
spesa media per passeggeri in partenza tra le più alte d'Europa: 3,4 euro.
Con il successo di Amsterdam viene ufficializzata Hmshost Europe, la nuova
organizzazione che svilupperà il network aeroportuale in Europa. Il team è
guidato da Elie W. Maalouf ed è composto Daniele Valori -Business
Development; da Reoewein Nielten - Direttor Concept e da Roel Van Meyer -
Director, Design and Construction. La gestione delle attività
nell'aeroporto di Amsterdam è affidata a Walter Seib, quella dell'aeroporto
di Zurigo a Frank Eberli. 'Il Gruppo Autogrill è orgoglioso di aver
consolidato una partnership di lungo termine con l'aeroporto che vanta il più
alto successo commerciale d'Europa oltre a un importante numero di premi
conferiti dalla Iata (International Airport Transport Association), commenta
Gianmario Tondato, Amministratore Delegato di Autogrill. L'esperienza di
Schiphol costituisce una piattaforma chiave per il canale aeroportuale
europeo in cui contiamo di aumentare la presenza nei prossimi anni'.
DESIGN FOCUS A MILANO NASCE L’OSSERVATORIO SCIENTIFICO SUL
SISTEMA DEL DESIGN LOMBARDO
Milano, 11 dicembre 2003 – Arriva Design Focus, Osservatorio sul sistema
del design lombardo promosso da Camera di Commercio di Milano e Fondazione
Politecnico, assieme a Regione Lombardia, Assolombarda, Federlegno Arredo,
Api Milano, Adi (Associazione per il Disegno Industriale), Unione Artigiani
della Provincia di Milano, Fondazione Triennale di Milano. Design Focus
nasce dalla collaborazione sviluppata negli ultimi tre anni nel campo della
ricerca sul design tra la facoltà del Design del Politecnico di Milano e
la Camera
di Commercio di Milano; opera con il supporto scientifico dell’Agenzia Sdi
Sistema Design Italia ed è un organismo aperto anche ad altri enti,
istituzioni e associazioni protagonisti del mondo del design. Il territorio
milanese e lombardo è caratterizzato da una particolare concentrazione di
risorse, attività, competenze, azioni e prodotti legati al design. Quello
del design è uno dei punti di forza del sistema economico produttivo
lombardo; il design è esso stesso un settore produttivo (di attività di
progetto, di attività formative, di editoria, di prodotti culturali, di
luoghi, di eventi ecc.), ma anche un generale orientamento di una
consistente parte dell’imprenditoria lombarda. Uno dei principali
obiettivi è quello di favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta di
design, generando innovazione e competitività per l’intero sistema
economico produttivo lombardo. Il nuovo organismo opererà su due principali
livelli di azione: uno strategico-politico, ovvero la creazione di una
policy sul design, un luogo aperto di anticipazione, discussione e
pianificazione di temi e progetti per la competitività del sistema, e uno
informativo-scientifico, e cioè la costruzione di un capitale informativo.
Che rappresenti la base per la costruzione di scenari informativi e
operativi, e che porti a esplicitare linee di politica per il design
milanese e nazionale. “Il design milanese e lombardo - ha dichiarato Pier
Andrea Chevallard, Segretario Generale della Camera di Commercio di Milano -
rappresenta un elemento di eccellenza che porta le nostre imprese ad essere
conosciute in tutto il mondo. Un settore sempre più importante, capace di
coniugare creatività, innovazione e tecnologia, in una realtà competitiva.
Ecco perché Milano è il luogo ideale per un museo del design. E
l’Osservatorio del Design, può aiutare a promuovere questo comparto.
Creando un luogo di incontro e di collaborazione progettuale tra i diversi
attori (imprese, istituzioni, professionisti) interessati alla promozione
del design quale leva strategica dello sviluppo locale”. “Il tema
dell’innovazione e del trasferimento dell’innovazione - ha sostenuto
Giampio Bracchi, Presidente della Fondazione Politecnico- è una delle
missioni della Fondazione, nata per far crescere con azioni integrate la
cultura scientifica e tecnica al servizio della competitività del sistema
economico produttivo lombardo e nazionale e per promuove progetti e
iniziative di vasto interesse per la comunità. Tra queste si colloca Design
Focus, iniziativa sviluppata in accordo con Camera di Commercio di Milano
che è uno dei soci fondatori della Fondazione stessa. Design Focus è uno
degli osservatori che
la Fondazione
ha promosso”. Per ulteriori informazioni: Camera di Commercio di Milano
– Ufficio Stampa - tel. 02/8515.5224-5298 - 335/6413321 Sergio Vicario –
Metafora – tel. 02 71040091/348 9895170 Progetti in attivazione di Design
Focus sulle seguenti tematiche: Museo del Design a Milano, Protezione e
tutela del design Museo del Design a Milano Design Focus intende supportare
fattivamente il progetto del Museo del Design, intorno al quale sta da tempo
lavorando
la Triennale
di Milano, con il concorso di importanti enti e istituzioni milanesi e
lombarde. Lo farà generando azioni di confronto e di stimolo affinché il
progetto del Museo del Design a Milano prenda presto il via e sostenendo
culturalmente il progetto stesso, dando particolare evidenza al design come
elemento/valore fondante dell’identità del made in Italy. Protezione e
tutela del design Verrà messo a punto un sistema di azioni miranti a
ricostruire il quadro internazionale della problematica della tutela del
design con la finalità di mettere in connessione giuristi, esperti di
design e operatori, per definire reali strumenti di orientamento per le
imprese. Design Focus si impegna contemporaneamente a sviluppare e sostenere
progetti miranti a rendere visibile e riconoscibile il design come uno dei
caratteri distintivi di Milano e del territorio lombardo, a favorire la
ricerca innovativa di design nelle imprese e a rendere accessibile il design
alle imprese, valorizzando allo stesso tempo i giovani designer usciti dal
sistema formativo milanese e lombardo e il sistema delle professioni. Per
questo Design Focus sostiene tre progetti: Design Connection: è un progetto
volto a comunicare e valorizzare le risorse di design a Milano e in
Lombardia, che punta a mettere in rete le risorse e le attività presenti
sul territorio attraverso la costituzione di un network a cui sarà
associato un brand, riconoscendo il design come valore strategico e
competitivo. Elementi importanti della rete saranno i “Design Infopoint”,
spazi informativi, o terminali disponibili per la consultazione collocati
dentro la città e i luoghi lombardi di maggior interesse turistico. Design
Innovazione: è un progetto mirante a incentivare la ricerca e il design
come fattore competitivo per le imprese lombarde e a creare strutture di
connessione tra le università, tra i centri di formazione per il design, i
professionisti del settore e il mondo delle imprese, attraverso azioni di
policy che promuovano l’investimento nella ricerca, a fronte di specifici
sostegni finanziari. In questo quadro è stato proposta l’istituzione di
“Milano Design Innovation”, premio dedicato a giovani designer di tutto
il mondo con meno di 35 anni e alle imprese lombarde per lo sviluppo di
progetti innovativi e l’iniziativa “Aggiungi un Designer
all’impresa” per il trasferimento della competenza di design anche a
quelle imprese lombarde che in genere non utilizzano il design, grazie ad un
meccanismo di facilitazione mirante a dare la possibilità di lavorare per
un certo periodo di tempo con giovani designer supportati da uno staff di
docenti e professionisti. Qualche dato di settore Ammontano a circa cinque
miliardi di euro le esportazioni milanesi nel comparto del design e
rappresentano il 14% del totale manifatturiero. Milano si conferma leader
del settore, vanta, infatti, con oltre 13 mila imprese, il 37% del settore
sul totale lombardo e il 6,4% sul totale italiano. I dati emergono da una
ricerca dell’ufficio studi della Camera di Commercio di Milano, sui dati
del registro delle imprese nel 2002. Consistente anche il numero di addetti
del settore, oltre 65 mila (16% del totale manifatturiero). Ma chi sono i
rappresentanti del design milanese e lombardo? Sono piccole e medie imprese.
Nei settori dell’arredamento (40%), dell’illuminazione (19%) e dei
prodotti in metallo (19%), fortemente orientate al “settore casa” (maniglierie
e rubinetterie, pentolame, posateria, accessori per la tavola). E sempre
specialiste in export (52% sul totale del proprio fatturato) verso i mercati
esteri (il 32% nei paesi europei e il 20% nei paesi extraeuropei). E la
centralità che il capoluogo lombardo ha nel settore ne fa la sede naturale
per la nascita di un museo e di un Osservatorio sul sistema del design,
finalizzati a valorizzare l’identità cittadina e territoriale. La
competitività del made in Italy punta sul design e parte proprio da Milano.
Imprese, addetti, import-export nel design Imprese Il design milanese con
13.281 aziende rappresenta il 36,9% del totale lombardo e il 6,4% di quello
italiano. Al primo posto (18%) le industrie di legno, con oltre 2 mila
imprese in valore assoluto, esclusi i mobili realizzati in paglia. Seguono
le industrie tessili (14%), le imprese per la fabbricazione di articoli in
cuoio e da viaggio e la fabbricazione di mobili (10%). Fabbricazione di
sedie e sedili (8%). Ma anche i mobili per uffici e negozi e i mobili per
cucina. Addetti Gli addetti del settore del design a Milano (oltre 65 mila,
calcolati in valore assoluto) rappresentano il 16% del totale del settore
manifatturiero. In testa le industrie tessili, dove si concentra il 35%, al
secondo posto l’abbigliamento (17%). Seguono le industrie di articoli di
legno (11%), la fabbricazione di mobili (10%), gli articoli di cuoio e da
viaggio (9%). Ma anche la fabbricazione di mobili per uffici e negozi (3%),
e mobili da cucina. Import-export Milano esporta design nel mondo per un
valore di oltre 5 miliardi di euro (14% del totale di export
manifatturiero), in confronto a un import del 6% (3 miliardi e mezzo di
euro). Sono i prodotti delle industrie tessili e dell’abbigliamento (61%
del totale) a trainare le esportazioni del settore. Elevate anche le
esportazioni nel design di mobili (19%), per un valore di oltre 900 milioni
di euro. Seguono i prodotti in cuoio e pelle (12%), gli apparecchi di
illuminazione e lampade elettriche (7%), prodotti in legno (2%).
REGIME ITALIANO DI CONSOLIDAMENTO DI PASSIVITÀ NEL SETTORE
AGRICOLO
Bruxelles, 10 dicembre 2003 -
La Commissione
ha deciso di avviare un'indagine su un regime italiano di consolidamento di
passività attuato dalla regione Lazio a favore delle aziende e delle
cooperative agricole. Tale regime, basato su una legge le cui disposizioni
modificate sono state approvate nel 1996, anche in quel caso dopo
un'indagine, e di cui nel 2001 è stato proposto un rifinanziamento per un
importo di poco superiore a 200 000 euro, prevede un contributo in conto
interessi su mutui quindicennali per il consolidamento di passività onerose
connesse ad investimenti già realizzati. Con il passare degli anni il
regime di aiuto avrebbe dovuto essere adeguato alle diverse normative
entrate in vigore in materia di aiuti di Stato per il salvataggio e la
ristrutturazione di imprese in difficoltà. In questa fase
la Commissione
dubita che tale adeguamento sia stato fatto e mette in dubbio, di
conseguenza, che gli aiuti concessi nel corso degli ultimi anni nell'ambito
di tale regime siano conformi alla normativa in vigore e compatibili con il
mercato comune. Una volta ricevuta la notifica ufficiale di questa
decisione, le autorità italiane disporranno di un mese per comunicare le
proprie osservazioni e fornire tutti i chiarimenti necessari. La decisione
è pubblicata nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee. I terzi
interessati potranno comunicare le proprie osservazioni entro un mese a
partire dalla data della pubblicazione. Le stesse saranno trasmesse
all'Italia, che avrà così la possibilità di replicare. Non appena sarà
in possesso dei chiarimenti richiesti alle autorità italiane, degli
eventuali contributi dei terzi interessati e delle eventuali repliche da
parte italiana,
la Commissione
delibererà quanto prima in merito alla compatibilità degli aiuti con il
mercato comune.
SIMPOSIO INTERNAZIONALE SULL'INGEGNERIA ELETTRICA,
ELETTRONICA E INFORMATICA
Nicosia, 11 dicembre 2003 - Dall'11 al 13 marzo 2004 si svolgerà a Nicosia
(Cipro) il secondo simposio internazionale sull'ingegneria elettrica,
elettronica e informatica. La manifestazione consentirà ad accademici,
ricercatori e professionisti di presentare gli sviluppi recenti nei settori
dell'ingegneria elettrica, elettronica e informatica, e fungerà anche da
forum per i dibattiti e lo scambio di esperienze. L'auspicio è che il
simposio possa contribuire ad orientare le future attività di ricerca e
sviluppo in questi settori e ad accelerare gli sforzi volti a produrre
tecniche e approcci nuovi. I temi specifici di discussione saranno i
seguenti: sistemi di comunicazione; criptografia e sicurezza delle reti;
produzione, trasmissione e distribuzione di energia; automazione e
controlli. È prevista inoltre una mostra di nuovi prodotti tecnologici per
ciascuno dei tre settori di ingegneria sopracitati. Infolink: http://neu-cee2004.Neu.edu.tr/
AL VIA IL PRIMO PROGETTO DI GENERAL ELECTRIC
WIND ENERGY IN TERRITORIO CINESE: DIECI TURBINE EOLICHE PER UNA CENTRALE IN
MONGOLIA ENTRO IL 2020
LA CINA INTENDE
ATTIVARE 20 GIGAWATT DI ENERGIA RINNOVABILE E PULITA
Salzbergen/Germania - Firenze -
11 Dicembre 2003 - Ge Wind Energy consegna dieci turbine eoliche da 1,5
megawatt (Mw) destinate alla centrale eolica da 15 Mw di Huitengxile, nella
regione della Mongolia Interna. Questa importante fornitura segna l'ingresso
di Ge Wind Energy nel mercato cinese. Questo progetto prevede l'impiego
delle più grandi turbine e della più avanzata tecnologia mai utilizzate
finora da un impianto eolico in Cina. Oltre alle turbine, Ge fornirà anche
consulenza tecnica per l'installazione e la messa in funzione della
centrale; Ge China curerà invece l'assistenza e il supporto tecnico.
"Questo progetto rappresenta un importante traguardo sia per Ge che per
l'intera Cina, un Paese nel quale sta crescendo l'interesse verso lo
sfruttamento di un'energia pulita come quella ottenuta dal vento",
dichiara Steve Zwolinski, Presidente di Ge Wind Energy, divisione di Ge
Power Systems. "Collaboriamo con i nostri clienti per il successo di
questo progetto e siamo impazienti di mettere a frutto ulteriori opportunità
a supporto dell'iniziativa con cui
la Cina
intende attivare 20 gigawatt di energia rinnovabile entro il 2020".
ASSOGAS
RICORRE AL TAR CONTRO I BANDI DI GARA PER L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI
DISTRIBUZIONE DEL GAS ANCHE L’AUTORITÀ PER L’ENERGIA ELETTRICA E IL GAS
CONDIVIDE
LA POSIZIONE DI
ASSOGAS
Milano, 11 dicembre ’03 - Assogas fondata nel 1979, è l’Associazione
Nazionale Industriali Privati Gas e Servizi Collaterali. Aderente a
Confindustria, l’Associazione oggi rappresenta circa 90 Aziende di piccola
e media dimensione operanti nel settore della distribuzione e della vendita
del gas, con un bacino d’utenza di circa 1.200 comuni italiani per un
totale di 1.600.000 clienti finali serviti e un’erogazione complessiva di
oltre 2,6 miliardi l’anno di metri cubi di gas naturale. La presidenza è
ricoperta da Giandomenico Fabiani. L’attenzione di Assogas, negli ultimi
tempi si è concentrata sull’art.14 del nuovo decretone collegato alla
Finanziaria, che recentemente è stato approvato (Gazzetta Ufficiale del
24/25 novembre 2003) scorporando le tematiche gas e energia. Il problema però
potrebbe ripresentarsi nei medesimi termini nell’ambito della Finanziaria
e/o del Decreto Marzano per quest’ultimo, ad esempio, qualora fosse
confermata la possibilità di riscatto anticipato delle concessioni anche
nel periodo “transitorio” definito dal D.lgs. Di settore n° 164 del
2000; provvedimenti che, come afferma il Presidente Fabiani, “pensati
nello spirito della libera concorrenza, di fatto si traducono in un ritorno
al monopolio pubblico”. L’azione promossa da Assogas per arginare questo
stato di cose non si limita all’esternazione di posizioni ufficiali, ma si
è concretizzata anche in una serie di ricorsi al Tar (e nell’80% dei casi
vinti) volti a contestare bandi di gara dei Comuni. La posizione di Assogas
in merito è riassumibile in: 1) intollerabili barriere all’accesso
imponendo requisiti di partecipazione eccessivi; 2) richiesta di pesanti
canoni (percentuali sul Vrd – vincolo sui ricavi della distribuzione -
superiori al 50 – 60%) da versare al Comune, rendendo le condizioni di
gara manifestamente diseconomiche. Sulla vicenda è stato chiamato a
pronunciarsi il Tar di Brescia, in merito ai bandi di gara pubblicati dai
comuni di Mapello (Bg) e Soave (Vr), anche questi impugnati da Assogas. Su
questo tema L’autority si è pronunciata confermando la correttezza degli
argomenti svolti da Assogas, chiarendo esattamente quali sono le uniche
richieste che i Comuni possono avanzare ai partecipanti alla gara. Più in
particolare, l’Autorità ha evidenziato che gli oneri che nell’ambito
del bando di gara possono essere posti a carico del gestore sotto forma di
corrispettivo da riconoscersi al Comune oltre che di impegni per
ammodernamento degli impianti non devono rappresentare più del 35 – 40%
del Vrd, precisando comunque che questi importi possono essere riconosciuti
al Comune in relazione ai costi da questo sostenuti in passato per la
realizzazione dell’impianto. Al di fuori di questa ipotesi, invece, nessun
canone può essere richiesto dai Comuni ai partecipanti alla gara. Assogas
vede con favore la posizione dell’Autorità che è orientata a garantire
equità ed equilibrio nel settore, sottoposto ad un delicato periodo di
transizione verso la nuova configurazione del mercato, salvaguardando la
sostenibilità economica degli investimenti nelle reti e nelle
infrastrutture, atti a garantire la sicurezza del servizio gas. Trascurare o
sottovalutare questi equilibri avrebbe come conseguenza quella di
“costringere” gli operatori, per rimanere sul mercato, a non investire
adeguatamente nel rinnovamento tecnologico e fisico delle reti accelerando
la loro obsolescenza a danno del patrimonio impiantistico, della sua
sicurezza e della sua efficienza (come hanno dimostrato recenti episodi di
grave disservizio accaduti in analoga situazione in altri Paesi dove non si
sono tenuti nella debita considerazione questi aspetti). Infolink: www.Assogas.com
ASM ANNUNCIA I RISULTATI PREVISTI A FINE ANNO: MOL + 17%,
EBIT + 32%, UTILE NETTO + 52%
Milano, 11 dicembre 2003 - Ieri nel corso di un incontro con la comunità
finanziaria tenutosi in Piazza Affari, Renzo Capra, Presidente della società
, ha reso noti i risultati economici previsti per l'esercizio in corso,
tracciando una panoramica sia sulle principali operazioni concluse dall' Ipo
che sulle nuove iniziative in corso, ed ha annunciato inoltre gli obiettivi
del piano strategico dell'azienda. Il valore della produzione sale di 55
milioni di euro, Ebitda ed Ebit crescono rispettivamente di 34 (+17%) e 32
(+30%) milioni di euro, l'Utile netto aumenta di 33 milioni di euro (+52%):
questi i risultati attesi dell'esercizio in corso, rispetto al 2002. Sono
stimati in circa 500 milioni di euro gli investimenti "di
sviluppo" nel biennio 2002 - 2003. I principali interventi sono
relativi alla realizzazione dei repowering delle centrali di Ponti sul
Mincio e di Cassano, alla terza linea del termoutilizzatore,
all'acquisizione di 8 società attive nella distribuzione e vendita di gas
per circa 70.000 clienti e 120 milioni di metri cubi di gas venduti
addizionali; il conferimento degli asset della rete gas in alta e media
pressione del Gruppo Asm nella newco (Retragas), lo sviluppo industriale
della partecipazione in Endesa Italia che ha portato alla creazione della Jv
Ergon Energia, con l'ambizioso traguardo del 10% del mercato libero nei
prossimi 5 anni ed infine il contratto preliminare per l'acquisto della rete
Enel in 45 comuni della provincia di Brescia, cui sarà fatto fronte
sfruttando solo una parte della capacità di indebitamento complessiva della
società , che consentirà ad Asm di incrementare ad oltre 210.000 il numero
dei clienti serviti. Sarebbe, infine, in dirittura d'arrivo l'autorizzazione
della nuova centrale turbogas di Gissi, a cui dovrebbero seguirne altre
significative in termini di investimento. Fra i nuovi più importanti
programmi futuri in campo energetico viene mantenuto l'accento sulla
crescita nella capacità di generazione, con un target nel 2008 di 1300Mw
installati, ma anche sullo sviluppo delle vendite sia dirette (8Twh da
centrali proprie) che tramite Ergon Energia (target 2008: 11Twh). Nel
settore gas l'obiettivo dichiarato è quello di acquisire altri 85.000
clienti circa, oltre che di realizzare nuovi contratti per forniture di gas
dall'estero. Nel servizio di teleriscaldamento si prevede la progressiva
estensione alle zone non servite in città e nell'hinterland, grazie al
calore aggiuntivo fornito dalla terza linea del termoutilizzatore, mentre
nel settore ambientale si punta al mantenimento della posizione nella
provincia di Brescia ed alla partecipazione allo sviluppo di impianti di
termoutilizzazione rifiuti in altre aree. Nel ciclo idrico integrato è
previsto uno sviluppo limitato all'ambito locale mentre superano i confini
della provincia le ricerche di opportunità di crescita degli altri servizi
(gestione calore, facility management e Ict), anche attraverso partnership
temporanee e/o territoriali. Il target del piano al 2008 prevede il
raggiungimento di un volume di affari pari a 1.300 milioni di euro con il
mantenimento del rapporto Valore della produzione/Ebitda al 28%. Renzo Capra
ha dichiarato: "Esprimo soddisfazione per le previsioni di chiusura
dell'esercizio in corso, ma ancora di più per quanto emerge dal piano
industriale. Quello dichiarato è un obiettivo ragionevole, considerando le
risorse di cui disponiamo e i progetti a cui stiamo lavorando, che ci
consentirà di incrementare la redditività delle nostre azioni, che
rappresenta il nostro target più importante".
ASM DOPO LE RECENTI ACQUISIZIONI, SEMPLIFICA
LA CATENA DI
COMANDO MEDIANTE FUSIONI
Brescia, 11 dicembre 2003 - Dopo le recenti acquisizioni nel settore gas
(otto società ) Asm ha avviato un processo di razionalizzazione delle
proprie partecipazioni. Le sedi legali di Tidone Gas, Gastecnica Reggiana,
Alfa Metano, Gas Orobica e Cige sono state trasferite in blocco presso la
sede di Asm, mentre si terranno domani 10 dicembre le cinque assemblee
straordinarie che approveranno il progetto di fusione mediante
incorporazione in Cige di Tidone Gas, Gastecnica Reggiana, Alfa Metano e Gas
Orobica cioè delle società recentemente acquisite che gestiscono le reti
di distribuzione. Per le società Gas Orobica Service e Cige Service che si
occupano dell'attività di vendita, si è proceduto invece ad approvare i
progetti di fusione in Asmea, la società del gruppo cui è demandata la
funzione di vendita dei servizi multiutility. L'operazione consente anche il
raggiungimento dell'obiettivo del raddoppio delle utenze gas servite da Cige
permettendo alla stessa di usufruire dei benefici previsti in tali casi dal
D.lgs.vo Letta, prolungando di un anno la scadenza delle concessioni. Il
prossimo passo nelle attività di distribuzione gas, qualora Asm dovesse
acquisire nel breve periodo altre società di distribuzione e di vendita per
almeno 70.000 clienti nuovi, potrebbe essere l'incorporazione nella
capogruppo di tutte le società di distribuzione, in modo da beneficiare di
una ulteriore proroga di tutte le concessioni. Per quanto attiene l'attività
di trasporto del gas naturale, regolata dall'Autorità per l'Energia
Elettrica ed il Gas separatamente dalla distribuzione, Asm ha costituito la
società Retragas allo scopo specifico di gestire l'attività di trasporto e
di fornitura ai clienti diretti del gas sulle reti intercomunali e
interregionali del gruppo Asm. La società nasce dallo scorporo delle reti
in alta e media pressione di Valgas, Asm Brescia e Sinergia. Le reti di
trasporto non risultano soggette al regime delle concessioni e la
costituzione di Retragas consente di evitare pertanto la contendibilità
delle suddette reti a partire dal 2005. Domani verrà avviata la procedura
prevista per l'approvazione del cosiddetto "codice di rete" della
società Retragas. L'approvazione dell'Autorità per l'Energia Elettrica ed
il Gas (ai sensi della delibera 137/2002) consentirà alla società la piena
operatività .
LA COMMISSIONE EUROPEA AUTORIZZA
GLI AIUTI FRANCESI E ITALIANI PER L'AUTOSTRADA VIAGGIANTE SPERIMENTALE TRA
LIONE E TORINO
Bruxelles, 11 dicembre 2003
La Commissione
ha autorizzato ieri gli aiuti finanziari francesi e italiani per il progetto
sperimentale di autostrada ferroviaria tra Aiton e Orbassano sulla
direttrice Lionetorino. Il nuovo servizio sarà gestito dalla società
Autostrada Ferroviaria Alpina (Afa) per il periodo 2003-2006.
La Francia
e l'Italia potranno entrambe concedere una sovvenzione di 23,5 milioni di
euro per sostenere economicamente il nuovo servizio di autostrada viaggiante
tra Aiton e Orbassano per la fase di sperimentazione del progetto, tra il
2003 e il
2006. L
'autostrada ferroviaria o autostrada viaggiante è un sistema di trasporto
che consiste nell'imbarcare gli automezzi stradali pesanti e i loro
conducenti a bordo di treni navetta per percorrenze di 200-
300 chilometri
. Questo modo di trasporto presenta una valida alternativa per
l'attraversamento degli ostacoli naturali quali il Canale della Manica o,
come in questo caso, le Alpi e permette di ridurre sia il traffico stradale
che l'impatto ambientale dei trasporti. In considerazione del carattere
sperimentale delle attività, delle condizioni di esercizio particolarmente
difficili della linea durante la fase sperimentale e della specificità
delle tecnologie coinvolte, la realizzazione del progetto deve poter contare
su un sostegno finanziario del settore pubblico. In occasione del vertice di
Périgueux del 27 novembre 2001, i governi francese e italiano avevano
deciso di costituire l'impresa Autostrada Ferroviaria Alpina (Afa), una
società di diritto italiano a cui fanno capo principalmente Sncf e
Trenitalia1. Questa iniziativa dovrebbe contribuire ad incoraggiare l'uso
del trasporto combinato in alternativa al trasporto su strada, un obiettivo
centrale della politica europea dei trasporti2.
La Commissione
ritiene che gli aiuti siano compatibili con la disciplina sulla concorrenza3
in quanto limitati alla fase sperimentale del progetto. 1 Autorizzata dalla
Commissione europea il 4 agosto 2003. 2 Cfr. Libro bianco «La politica
europea dei trasporti fino al 201: il momento delle scelte», Com(2001) 370
reperibile al seguente indirizzo: http://europa.Eu.int/comm/energy_transport/it/lb_it.html
AIUTI DI STATO:
LA COMMISSIONE EUROPEA
APPROVA IL REGIME ITALIANO DI AIUTI AL TRASPORTO COMBINATO
Bruxelles, 11 dicembre 2003 -
La Commissione
europea ha autorizzato ieri un regime italiano di aiuti(1) destinati a
ridurre gli svantaggi concorrenziali del trasporto ferroviario di merci e
del trasporto combinato nei confronti del trasporto stradale. Il regime di
aiuti mira ad attenuare gradualmente lo svantaggio concorrenziale di cui
soffre il trasporto merci ferroviario rispetto al trasporto stradale. Il
diverso grado di internalizzazione dei costi esterni dei due modi di
trasporto tende infatti a penalizzare il trasporto su rotaia. Le misure di
aiuto intendono migliorare i servizi di trasporto ferroviario e comprendono:
aiuti alle imprese che si impegnano a realizzare un numero minimo annuo di
treni completi di trasporto combinato o di merci pericolose; aiuti agli
investimenti per lo sviluppo del trasporto ferroviario di merci; aiuti alle
imprese ferroviarie che si impegnano ad effettuare un certo numero di
treni-chilometro nel territorio nazionale per il trasporto combinato
accompagnato di merci; agevolazioni tariffarie per il trasporto di
passeggeri per via ferroviaria. Queste misure saranno finanziate mediante la
costituzione di un apposito fondo. Il governo italiano assegnerà un
contributo quindicennale ad un organismo finanziario designato per decreto
ministeriale. Il contributo consentirà di rimborsare i mutui assunti dai
beneficiari del regime di aiuti. Il regime prevede tre limiti di impegno
quindicennali pari a 14 500 000 euro per l'anno 2002; 5 000 000 di euro per
l'anno 2003 e 13 000 000 di euro per l'anno 2004, per un importo totale di
487,5 milioni di euro. Una delle misure del regime di aiuti prevede la
realizzazione del progetto franco-italiano di autostrada ferroviaria
sperimentale tra Aiton e Orbassano (linea Lione-torino). L'italia contribuirà
al progetto per mezzo del summenzionato regime di aiuti approvato dalla
Commissione, mentre il finanziamento francese della fase sperimentale è
stato autorizzato in data odierna mediante un'altra decisione della
Commissione. Il nuovo progetto prevede l'erogazione di servizi di trasporto
combinato accompagnato(2).
La Commissione
ritiene che le misure siano compatibili con il trattato(3) e conformi agli
obiettivi del Libro bianco della Commissione sulla politica dei
trasporti(4). (1) "Disposizioni in materia di trasporto ferroviario e
interventi per lo sviluppo del trasporto ferroviario di merci",
articolo 38 della legge 1° agosto 2002, n. 166 "Disposizioni in
materia di infrastrutture e trasporti". (2) Per trasporto combinato
accompagnato si intende il trasporto di un complesso veicolare stradale
completo - accompagnato dal conducente mediante un altro modo di trasporto
(ad es. Treno o traghetto). (3) Ai sensi dellarticolo 3, paragrafo 1,
lettera b) del regolamento (Cee) n. 1107/70 del Consiglio e dellarticolo 87,
paragrafo 3, lettera c) del trattato Ce. (4) "La politica europea dei
trasporti fino al 2010: il momento delle scelte", Com(2001) 370.
PROMUOVERE
LA RICERCA COMUNITARIA
PER RIDURRE L'INQUINAMENTO ATMOSFERICO DOVUTO AL TRAFFICO
Bruxelles, 11 dicembre 2003 - L'ue ha firmato in data odierna un accordo con
gli Stati Uniti, il Giappone e
la Cina
finalizzato alla riduzione dell'inquinamento atmosferico dovuto ai
trasporti. Siglato in occasione di una conferenza tenutasi a Milano,
l'accordo consentirà di condurre attività congiunte di ricerca in materia
di emissioni e di prove sui veicoli. L'accordo prevede inoltre la
costituzione di una piattaforma scientifica comune per la misurazione e
l'analisi comparativa dell'inquinamento atmosferico dovuto al traffico.
Questa iniziativa comune fornirà un sostegno scientifico nel contesto dei
nuovi requisiti internazionali in materia di emissioni del settore dei
trasporti e una base per le future norme europee per i veicoli passeggeri e
i veicoli commerciali leggeri (Euro V). Gli organismi di regolamentazione, i
rappresentanti dell'industria e i ricercatori di tutto il mondo si sono
riuniti a Milano per discutere dei sistemi di prova e di misura delle
emissioni, delle norme in materia di emissioni, degli effetti delle
emissioni sulla salute umana nonché dei nuovi carburanti, dei nuovi motori
e delle nuove tecnologie di post-trattamento. "L'inquinamento
atmosferico è un problema che riguarda tutti gli abitanti del pianeta.
L'uso sempre maggiore delle automobili fa sì che il problema richieda
soluzioni innovative che consentano di proteggere la salute umana e
l'ambiente e contribuiscano nel contempo a migliorare la competitività
dell'industria," afferma Philippe Busquin, commissario europeo per la
ricerca. "Dobbiamo fissare norme relative alle emissioni e sorvegliarne
l'applicazione, oltre che valutare gli effetti di tali emissioni sulla
salute umana e sull'ambiente, sviluppare nuove applicazioni per rendere i
motori degli autoveicoli più ecologici ed aiutare l'industria a vincere
questa importante sfida. A tal fine occorre intensificare gli sforzi di
ricerca e l'accordo raggiunto oggi contribuirà alla realizzazione di questo
obiettivo riunendo le principali parti interessate del settore." Aria
più pulita
La Commissione
europea sta elaborando una serie di direttive destinate a fissare i limiti
di emissione per le autovetture e i veicoli commerciali leggeri (Euro V) e
per i veicoli pesanti (Euro Vi). Il suo programma "Aria pulita per
l'Europa" (Clean Air For Europe - Cafe) è il quadro di riferimento per
la futura legislazione e le future iniziative politiche in materia di qualità
dell'aria. Il programma Cafe ha già permesso di annoverare gli elevati
livelli di inquinanti atmosferici quali il particolato e l'ozono tra i
problemi legati ai trasporti che richiedono una rapida soluzione. La futura
legislazione europea in questo campo verterà probabilmente anche su altri
componenti tossici dei gas di scarico degli autoveicoli. Un approccio
multisettoriale Il Centro comune di ricerca (Ccr) della Commissione mette la
propria perizia tecnica al servizio dell'elaborazione di una solida base
scientifica per la legislazione sulle emissioni dei veicoli e sulla qualità
dell'aria. Le attività di ricerca in materia di emissioni dei veicoli, ad
esempio, si svolgono presso i Vehicle Emission Laboratories (Vela) di Ispra.
I laboratori di ricerca dell'Ue sono in grado di caratterizzare le emissioni
di qualsiasi tipo di veicolo stradale e non stradale dal punto di vista
fisico-chimico e tossicologico. Essi tentano inoltre di orientare le misure
politiche a livello locale, regionale e nazionale ai fini di una migliore
qualità dell'aria nelle grandi aree urbane. Progetti di ricerca relativi
alle emissioni Il Ccr ha avviato i seguenti progetti di ricerca in questo
campo: Effetti del carburante sulle emissioni: il Ccr studia i potenziali
effetti dei nuovi tipi di carburante sulle emissioni degli autoveicoli. Le
prove vengono realizzate utilizzando qualità diverse di diesel e di
additivi che riducono le emissioni di particolato. Macchinari mobili non
stradali: il Ccr ha contribuito alla messa a punto di un nuovo ciclo di
prova per i macchinari mobili non stradali e coordina un gruppo di lavoro
dell'Unece incaricato di definire il nuovo protocollo per l'armonizzazione
del ciclo di prova a livello mondiale. Ciclo di prova dei motocicli a
livello mondiale: il Ccr ha effettuato una vasta campagna di misurazione
destinata a definire i nuovi limiti di emissione per i motocicli. Sono state
effettuate oltre 460 prove su banco dinamometrico seguite da una prova
interlaboratorio (round robin) coronata da successo. Analisi del ciclo
"well-to-wheel": il Ccr ha sviluppato uno strumento di analisi del
ciclo del carburante (ciclo '"well-to-wheel") in collaborazione
con Eucar (Consiglio europeo per
la R
&s nel settore automobilistico) e Concawe (Organizzazione europea delle
società petrolifere per la protezione dell'ambiente e della salute). Tale
strumento di analisi consente di raffrontare l'efficienza in termini di
emissioni totali di Co2 delle autovetture che utilizzano carburanti
convenzionali e non convenzionali. Stabilire norme a livello mondiale Oggi
sarà sottoscritto anche un memorandum d'intesa tra il Ccr, l'Environmental
Protection Agency's National Vehicle and Fuel Emissions Laboratory (Epa/nvfel)
statunitense, il National Traffic Safety and Environment Laboratory (Ntsel)
giapponese e lo State Environment Protection Administration (Sepa) cinese.
Verrà così suggellata un'intensa cooperazione avvenuta nel quadro del
gruppo di lavoro della Commissione economica per l'Europa delle Nazioni
Unite (Unece Grpe). La firma del memorandum permetterà una collaborazione
tra i laboratori di prova omologati per sviluppare e definire di nuove norme
in materia di emissioni armonizzate su scala mondiale. Infolink:
http://ies.Jrc.cec.eu.int/units/eh/events/euro5/
MOTORI: IERI, OGGI E
DOMANI. NEL SEGNO DELL’AMBIENTE
Napoli, 11 dicembre 2003 - Il futuro dei motori ad accensione comandata e
diesel compatibili con l’ambiente, i sistemi di abbattimento delle
emissioni allo scarico dei motori automobilistici, i motori ad alte
prestazioni, l’idrogeno nei motori a combustione interna, le tecnologie
avanzate per la produzione dei combustibili a basso impatto ambientale. In
poche parole le tecnologie emergenti nella ricerca motoristica: questi i
temi chiave sui quali esperti internazionali, provenienti dal mondo
accademico e industriale, si confronteranno a Napoli per due giorni, a
partire da oggi giovedì 11 dicembre, in occasione del convegno Engines of
sustainable development. “Lo sviluppo di sistemi di combustione per motori
termici ad alto rendimento energetico e intrinsecamente puliti e la
riduzione delle emissioni di sostanze nocive per l’uomo e per
l’ambiente”, spiega Aldo Di Lorenzo, direttore dell’Istituto motori
del Cnr di Napoli che ha organizzato l’incontro, “sono i principali
obiettivi su cui, fin dalla sua fondazione nel 1940, è impegnato il nostro
istituto. Ora”, prosegue Di Lorenzo, “ci troviamo a una svolta e a una
scelta obbligata: si guarda all’idrogeno o ad altre fonti energetiche come
prospettive per il futuro”. A conclusione delle celebrazioni per i 150
anni dall’invenzione del motore a scoppio, costruito dal fisico Eugenio
Barsanti e dall’ingegnere Felice Matteucci, la manifestazione di Napoli,
infatti, oltre a offrire un profilo storico dell’evoluzione del motore a
scoppio, traccerà soprattutto le prospettive per il futuro, che devono
tener conto delle esigenze di compatibilità ambientale e di efficienza
energetica. Per informazioni: Carlo Beatrice, tel. 081/7177136, Claudio
Bertoli, tel. 081/7177104
DOPO QUELLO IN
MONGOLFIERA, GIRO DEL MONDO CON UN AEREO SOLARE
Milano, 11 dicembre 2003 - Dopo quello in mongolfiera, giro del mondo con un
aereo solare Una nuova sfida dello svizzero Bertrand Piccard, che nel
1999 ha
volato attorno mondo senza scalo con la mongolfiera Breitling Orbiter,
insieme al britannico Brian Jones Il giro del mondo a bordo di un aereo
solare: questa la nuova sfida annunciata a Losanna da Bertrand Piccard che,
a 46 anni, ha voglia di spiccare nuovamente il volo e di tornare a guardare
il mondo dal cielo, a bordo di un aereo solare. E' una sfida tecnologica,
sportiva ma anche un sogno che Piccard spera di realizzare nel 2007 con il
primo volo notturno e nel 2009 con il giro del mondo, secondo quanto ha
rivelato lo stesso esploratore in una conferenza stampa indetta al
Politecnico di Losanna (Epfl). Sono infatti gli esperti del prestigioso Epfl
che lo assisteranno nell'impresa realizzando il rivoluzionario velivolo.
L'obiettivo è di concepire un mezzo di trasporto senza carburante fossile e
senza emissioni inquinanti che possa restare in volo anche di notte grazie
all'energia solare. L'impresa - ha insistito Piccard - ha anche un
messaggio: dimostrare il ruolo fondamentale che può svolgere la tecnologia
di punta nella promozione dello sviluppo sostenibile. ''Voglio mobilitare
l'entusiasmo del pubblico in favore delle energie rinnovabili'', ha detto
Piccard. Lo studio di fattibilità è stato appena concluso. Il disegno
dell'aereo richiederà ancora almeno un anno di lavori, poi si passerà alla
fase di costruzione. Il primo prototipo è previsto per il 2006 e il primo
volo di collaudo, nel giugno dello stesso anno. L'aereo avrà la sagoma di
un gigantesco aliante ed avrà
150 metri
quadri di superficie alare, questo per poter catturare ed immagazzinare
tutta l'energia possibile durante le 9-10 ore diurne e poter restare in volo
anche di notte. ''Se l'impresa andrà in porto ci saremo avvicinati al volo
perpetuo'', ha dichiarato Piccard. L'epfl prevede di sviluppare materiali
multifunzionali e particolarmente leggeri. E' inoltre prevista la messa a
punto di un pilota automatico "intelligente", in grado di
anticipare le situazioni e di svegliare il pilota se necessario. L'ex
comandante della mongolfiera Breitling Orbiter che nel
1999 ha
suscitato un entusiasmo planetario con la sua impresa, di professione è
psichiatra. Grintoso, occhi azzurri e sorriso da ragazzo, ha nel sangue
l'avventura. Suo nonno Auguste, il fisico noto per le sue geniali invenzioni
nel campo degli aerostati e dei sottomarini, salì per primo nella
stratosfera con un pallone a idrogeno, nel 1931. Inventò il batiscafo (il
più noto è il "Trieste" che esplorò
la Fossa
delle Marianne) e il pallone stratosferico con cabina pressurizzata. Il
padre di Bertrand, Jacques, ha invece progettato il primo sottomarino
turistico del mondo. Bertrand Piccard è padre di tre bambini ed è tra
l'altro stato campione del mondo di acrobazia aerea.
"MATERDEI":
CORIAN CON L'ARTE IN METROPOLITANA A NAPOLI
Napoli, 11 Dicembre 2003 - La realizzazione della fermata della
metropolitana di Napoli "Materdei" e' stata portata a termine e
inaugurata il 5 luglio 2003 nell'ambito del progetto " Le stazioni
dell'arte" della societa' Metropolitana di Napoli Spa, Concessionaria
del Comune di Napoli per la realizzazione della Linea 1. Alla creazione
degli ambienti sotterranei e della piazza esterna hanno contribuito numerosi
artisti e architetti contemporanei di fama internazionale, su un progetto di
Alessandro Mendini. Spicca, dalla successione di forme audaci e colori vivi,
l'opera di Ettore Spalletti, che si inserisce, attraverso forme e tonalita'
essenziali concretizzate nella matericita' compatta del marmo del Belgio e
di Dupont Corian, come pausa, invito alla riflessione. Ettore Spalletti,
rielaborando i suoi temi basati sullo studio e la rappresentazione di forme,
tonalita' primarie ed essenziali, ha realizzato una ampia e compatta parete
bianca, di 3x7 metri, in Corian colore Cameo White. La parete appare
monolitica, grazie alle proprieta' del materiale, che permette di realizzare
giunture non visibili, presentando cosi' un senso di continuita' di
superficie. La continuita' e la tattilita' morbida della superficie si
pongono come fondo imponente ma discreto della colonna conica e del
parallelepipedo, note estetiche consuete nell'arte di Ettore Spalletti.
Nella parete e' integrata una stella in ottone bagnato in oro zecchino, di
2 mm
spessore. La parete e' stata realizzata dalla societa' di Napoli Momoline
srl, che fornisce soluzioni integrate di arredo per laboratori scientifici,
di ricerca e di industria farmaceutica in aziende pubbliche e private.
Inaugurata il 5 luglio 2003, la fermata della metropolitana Materdei a
Napoli e' stata realizzata con la partecipazione, oltre a Ettore Spalletti,
di Sandro Chia, Lucio Del Pezzo, Luigi Serafini, Luigi Ontani, Sol Lewitt,
Domenico Bianchi, Denis Santachiara, Robert Gligorov, Anna Gili, Innocente,
Stefano Giovannoni, George Sowden, Mathelda Balatresi. La societa'
Metropolitana di Napoli Spa, grazie al contributo critico del curatore
artistico Prof. Achille Bonito Oliva, ha sviluppato il progetto "Le
stazioni dell'arte" per avvicinare i cittadini all'arte contemporanea,
affidando a differenti architetti la progettazione di alcune stazioni.
Alessandro Mendini per Salvator Rosa, Domenico Orlacchio per Cilea-quattro
Giornate, Gae Aulenti per Museo e Dante. Da impersonali luoghi di passaggio,
gli ambienti metropolitani si sono mutati in luoghi di "arte
pubblica" in cui tele, sculture e fotografie hanno donato vita a luoghi
deputati alla sola mobilita' urbana. L'arte cosi' ha abbandonato l'atmosfera
statica del museo, in cui il visitatore e' spettatore, per porsi
interattivamente al cospetto del viaggiatore stimolarlo a un confronto
quotidiano, obbligatorio, con il linguaggio dell'arte contemporanea.
L'architetto Renaldo Fasanaro, coordinatore della cantierizzazione delle
opere d'arte per conto della Metropolitana di Napoli, spiega: "Il
progetto "Le stazioni dell'arte" e' l'unico esempio di interazione
tra arti e mestieri, sin dal tempo delle grandi cattedrali barocche. Per due
mesi, il cantiere ha riunito maestranze differenti, pittori, artisti,
architetti e artigiani di ogni sorta, provenienti da tutta Italia e
dall'Europa. La sfida maggiore del progetto e' gestire e risolvere le
problematiche legate all'interazione, piuttosto inconsueta, dell'artista con
le costrizioni del cantiere: proprieta' dei materiali, usura, norme di
sicurezza".
La M.n. Metropolitana
e' la concessionaria dl Comune di Napoli per la realizzazione della Linea 1.
La M.n. Ha
particolarmente curato lo studio delle tecniche di costruzione in
considerazione del particolare sottosuolo di Napoli, che presenta una serie
di problemi dovuti all'alternarsi di strati di tufo, pozzolane, lapilli,
cavita' non censite e falde freatiche. Dopo una prima fase di esercizio a
navetta, la linea va ora a regime con un tempo di percorrenza di circa 24
minuti sull'intera tratta Piscinola-dante ed una frequenza dei treni uno
ogni 6 minuti. Attualmente circa 200 mila persone viaggiano giornalmente con
la metropolitana cittadina.
PRESENTAZIONE DEL CORSO
PER “TECNICO SUPERIORE PER L’AMMINISTRAZIONE ECONOMICO – FINANZIARIA
ED IL CONTROLLO DI GESTIONE"
Perugia, 11 dicembre 2003 -Verrà presentato oggi pomeriggio, con inizio
alle ore 16 presso l’Ufficio Orientamento dell’Università degli Studi
di Perugia in piazza Iv Novembre, il Corso per “Tecnico superiore per
l’amministrazione economico – finanziaria ed il controllo di
gestione", realizzato dall’Associazione Temporanea di Scopo (Ats) che
racchiude l’Università di Perugia - Corso di Laurea in Economia Aziendale
di Perugia, l’Istituto “Giordano Bruno” di Perugia, le aziende del
settore B-i Group Srl di Perugia e Euristica di Gubbio (Pg), nonché
l’agenzia formativa Cooperativa Scuola Lavoro Umbria di Perugia. Nel corso
dell’incontro, professori universitari, imprenditori e liberi
professionisti presenteranno il corso a studenti e soggetti in cerca di
un’occupazione, illustrando la figura professionale e chiarendone
l’importanza nel contesto delle Pmi umbre. Il corso, rivolto a 20
candidati, è gratuito e si articolerà in 1.300 ore presso l’Istituto
Tecnico per le Attività Sociali “Giordano Bruno” di Perugia. Il ruolo
di questa figura è quello di curare il sistema di contabilità, gli
adempimenti amministrativo/fiscali e la redazione dei bilanci, di occuparsi
delle analisi economico finanziarie, dei rapporti con il sistema creditizio
e di individuare sistemi di previsione e controllo orientati a criteri di
efficacia ed efficienza gestionale. Notevoli le possibilità di sbocco
lavorativo. Le iscrizioni vengono raccolte fino al 31 dicembre p.V. Dalla
Cooperativa Scuola Lavoro Umbria in via Brufani
7 a
Perugia, telefono 075/5055251.
POLITECNICO DI MILANO
DIPARTIMENTO INDACO-LABORATORI LUCE & COLORE E FACOLTÀ DEL DESIGN
PRESENTANO IL CORSO BREVE DI FORMAZIONE IL COLORE E
LA CITTÀ LA
COMPONENTE CROMATICA NEL PROGETTO ARCHITETTONICO E URBANO
Milano, 11 dicembre 2003 - Obiettivi e Contenuti: Capire come utilizzare al
meglio il colore, è un tema centrale non solo per gli artisti ma anche per
gli architetti, i designer, i progettisti che pur operando abitualmente
scelte cromatiche, spesso non hanno una precisa conoscenza degli aspetti
psico-fisio-percettivi legati all'impiego del colore. Eppure, da una
corretta scelta del colore può dipendere il successo stesso del progetto e
la sua capacità di inserirsi positivamente nell'ambiente costruito; la
città, appunto, e più in generale il paesaggio. Il corso si propone di
fornire innanzitutto una conoscenza teorica di base sul colore e sugli
aspetti legati alla sua percezione, presupposto indispensabile a una
efficace proposta cromatica, e poi di approfondire gli aspetti metodologici
e strumentali legati al progetto del colore. In particolare viene
approfondito il tema dei Piani del Colore e della
qualificazione/riqualificazione della città attraverso la valorizzazione
dei suoi colori e della sua immagine cromatica. Struttura: La durata del
corso è di 28 ore distribuite su quattro giornate, 22-23 e 29-30 gennaio
2004 Con la partecipazione di Istituto Del Colore comprendenti esercitazioni
strumentali e progettuali. A chi è rivolto: Il corso avanzato si rivolge ai
professionisti che operano nella progettazione edilizia, ambientale,
urbanistica, agli architetti, ingegneri, designer che vogliono approfondire
gli aspetti legati alla progettazione del colore e agli Uffici Tecnici.
Docenti: Mario Bisson, Cristina Boeri, Piero Donelli, Maurizio Messa (Minolta
Italia), Jorrit Tornquist, (.) Il corso prevede l'alternarsi di docenti,
presso
la Facoltà
del Design del Politecnico di Milano, tecnici e progettisti che operano
professionalmente con il colore. Direttore scientifico: Alberto Seassaro
Curatore: Prof. Mario Bisson, Laboratorio Colore, Politecnico di Milano.
Sede: Politecnico di Milano - Facoltà del Design Dipartimento Indaco
Laboratori Luce & Colore, via Durando 10, Milano. Materiale didattico:
Ai partecipanti verrà consegnata una dispensa con i contenuti del corso.
Verrà rilasciato attestato di partecipazione. Per richiedere il modulo di
iscrizione: www.Labcolore.polimi.it
- www.Tornquist.it
contattare arch. Cristina Boeri,
Laboratorio Colore lab.Colore@polimi.it
- tel. 02.2399.5612
DECOLLANO I FONDI
INTERPROFESSIONALI PER
LA FORMAZIONE CONTINUA
Roma, 10 dicembre ,2003 - Con il 2003 si conclude la fase transitoria di
avvio dei Fondi paritetici interprofessionali, i nuovi organismi nati con
l’obiettivo di promuovere la formazione continua di operai, impiegati,
quadri e dirigenti per una larga parte delle imprese italiane. Nel corso del
2003 entro il termine previsto del 30 giugno (con effetti dal 1° gennaio
2004) sono state registrate adesioni per 283.926 aziende(circa il 21% delle
potenziali destinatarie) per un totale di 3.855.650 lavoratori
dipendenticoinvolti (pari al 38% degli interessati). Le adesioni sono
ulteriormente cresciute nel corso degli ultimi mesi portando la percentuale
prevedibile per fine anno intorno al 44% sul totale dei lavoratori. Già dal
prossimo anno una quota rilevante delle risorse derivanti dal contributo
dello 0,30% sarà quindi trasferita periodicamente dall’Inps ai Fondi
interprofessionali. Le nuove risorse si andranno peraltro ad aggiungere ai
circa 190 milioni di eurogià stanziati nella fase transitoria attraverso
due decreti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
“Finalmente, dopo tanti anni – ha dichiarato il Sottosegretario al
Welfare, Pasquale Viespoli, - decollano i fondi interprofessionali per la
formazione continua, che hanno riscontrato un grande successo tra le
imprese. E’ un segnale positivo che tanto le imprese quanto le parti
economiche e sociali intendano formare i propri addetti perché è chiaro
che la formazione continua è necessaria non solo per l’occupabilità dei
lavoratori, ma anche per lo sviluppo della competitività delle imprese e,
quindi, del Paese”.
TRASPORTI PUBBLICI: LUNEDÌ
15 DICEMBRE 2003 SCIOPERO NAZIONALE DALLE 8.45 ALLE 15 E DALLE 18 AL TERMINE
DEL SERVIZIO PROCLAMATO DA FILT CGIL - FIT CISL - UILT UIL - FAISA CISAL-
SLAI COBAS - COMU
Milano 11 dicembre 2003 - Lunedì 15 dicembre 2003, le organizzazioni
sindacali Filt Cgil- Fit Cisl - Uilt Uil - Faisa Cisal - Slai Cobas - Comu
hanno dichiarato uno sciopero nazionale a sostegno della vertenza in atto
per il rinnovo del secondo biennio economico 2002-2003 del Contratto
Collettivo Nazionale. Il servizio di trasporto pubblico sarà regolare:
dall’inizio del servizio alle 8.45; dalle 15 alle 18. Il personale Atm
addetto alla guida dei treni delle linee metropolitane, dei mezzi di
superficie, del servizio Radiobus, dei parcheggi e del servizio di
metropolitana leggera automatica tra l'Ospedale San Raffaele e la stazione
Cascina Gobba (M2) che aderisce all’agitazione si asterrà dalle 8.45 alle
15 e dalle 18 al termine del servizio. Data la volontarietà di ogni singolo
dipendente di aderire allo sciopero, anche se non appartenente alle
organizzazioni sindacali che lo hanno dichiarato: non è prevedibile sulla
rete di superficie urbana e interurbana la riduzione del servizio; è
probabile sull’intera rete metropolitana la sospensione del servizio. Per
ulteriori informazioni i Clienti Atm possono contattare il Numero Verde
800808181, operativo tutti i giorni dalle 7.30 alle 19.30, o consultare il
sito Internet www.Atm-mi.it
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