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2003 anno 6°  

NOTIZIARIO
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NEWS
di

GIOVEDI'
11  DICEMBRE  2003

pagina 1

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LA COMMISSIONE EUROPEA INTENDE MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLA SUA PRESENZA A BRUXELLES

Bruxelles, 11 dicembre 2003 - La Commissione ha reso nota oggi la nuova strategia generale che intende seguire nella sua politica immobiliare e infrastrutturale legata alla sua presenza e alle sue attività a Bruxelles. La Commissione si propone di integrare meglio i suoi edifici nel paesaggio urbano, migliorarne la qualità architettonica generale e l'accessibilità, favorire l'uso dei trasporti pubblici da parte del personale e potenziare le infrastrutture sociali. Affinché il quartiere europeo possa svilupparsi in modo coerente, la Commissione intende promuovere la cooperazione interistituzionale e sottolinea la necessità che le autorità belghe designino un interlocutore unico con cui le istituzioni europee possano instaurare rapporti di fattiva collaborazione sulle questioni riguardanti lo sviluppo del quartiere europeo. Neil Kinnock, vicepresidente della Commissione responsabile della riforma amministrativa, ha dichiarato a proposito dell'adozione di questa strategia: "La concomitanza della recente presentazione da parte le autorità belga di un piano per il quartiere europeo e dell'adozione da parte della Commissione di una strategia immobiliare costituisce un'occasione propizia per un reale cambiamento. La Commissione intende contribuire attivamente alle discussioni sulla messa in atto del piano belga e si adopererà per associare a questa iniziativa le altre istituzioni europee." Alla fine del 2003 le istituzioni europee occupano quasi 1 600 000 m² , ossia il 45% circa della superficie totale destinata ad uffici nel quartiere europeo. Le ripercussioni economiche della presenza del personale delle istituzioni e delle loro famiglie in totale oltre 50.000 persone sono ovviamente rilevanti; le varie attività collegate a questa presenza (scuole europee, corpo diplomatico, stampa, rappresentanze, banche, servizi per le imprese, associazioni internazionali e gruppi di interesse collegati all'Unione europea) contribuiscono anch'esse all'economia locale e ai bilanci delle autorità belghe. Questa presenza, tuttavia, non è priva di effetti collaterali, in particolare nel quartiere europeo, il cui sviluppo ha sofferto di un'insufficiente pianificazione e ha aggravato il problema dei trasporti. Come in molti centri amministrativi, il fatto che il quartiere si svuoti la sera e nel fine settimana può generare un'impressione di insicurezza. Anche la qualità degli edifici è, in qualche caso, discutibile. Finora la Commissione non ha avuto con le autorità belga rapporti più sistematici di quelli di qualsiasi altro residente del quartiere ed è mancata una pianificazione a lungo termine. Per migliorare questa situazione a medio termine, la Commissione ha approvato una strategia diretta alla realizzazione di quattro obiettivi. Integrare gli immobili della Commissione nel tessuto urbano in modo da rispecchiare il ruolo dell'istituzione e rafforzare la sua "immagine" al servizio dell'Europa: favorendo la coesistenza di uffici, negozi e abitazioni nel quartiere europeo, anche destinando ad attività commerciali gli spazi al piano terreno di alcuni edifici della Commissione; accrescendo la capacità della Commissione di influenzare la concezione architettonica degli edifici, in particolare mediante concorsi internazionali; assumendo un ruolo più attivo nella pianificazione urbanistica del quartiere europeo; questo presuppone un interlocutore unico che rappresenti le autorità belghe un organismo pubblico dotato di adeguati poteri in materia urbanistica e un rafforzamento della cooperazione tra le istituzioni europee. Migliorare l'accessibilità e la qualità degli immobili della Commissione: sia rendendo più agevole l'accesso agli edifici, grazie ad una migliore segnaletica e ad un progetto del tipo "Sentier de l'Europe", sia assicurando che tutti gli edifici siano concepiti in modo da permettere un facile accesso del personale e dei visitatori con mobilità ridotta. Migliorare la mobilità : per facilitare gli spostamenti tra i propri edifici, la Commissione continuerà a promuovere l'uso delle biciclette gratuite (attualmente ne sono disponibili un centinaio) e dei trasporti pubblici, in cooperazione con la società dei trasporti pubblici di Bruxelles (Stib) che ha concesso al personale la possibilità di utilizzare gratuitamente i mezzi pubblici su determinati itinerari che collegano gli edifici della Commissione. Questa politica ha avuto successo, come dimostra un'indagine da cui risulta che il 63% delle persone interrogate utilizzano l'autobus della linea numero 22, che collega la maggior parte degli edifici della Commissione. In futuro, il numero di posti-auto a disposizione degli uffici diminuirà, nel quadro di una politica di pianificazione mirante a ridurre la congestione del traffico. La Commissione appoggia questa politica e intende collaborare con le autorità di Bruxelles nella ricerca di alternative valide per il 56% del personale che attualmente utilizza l'automobile per recarsi al lavoro. Tra le soluzioni possibili, quelle consistenti nel negoziare con la Stib ulteriori miglioramenti dei trasporti pubblici nel quartiere europeo e nel mettere a disposizione del personale che non utilizza i parcheggi abbonamenti Stib. Si cercherà di rendere più facile la vita ai ciclisti e la Commissione si sforzerà di trovare per gli asili e le altre infrastrutture sociali sistemazioni che riducano al minimo gli spostamenti. Migliorare l'ambiente di lavoro e le condizioni del personale nel quadro della politica sociale : la Commissione si sforza di utilizzare razionalmente gli spazi di cui dispone, lasciando non occupato il 5% della superficie degli uffici, in modo da permettere una rapida riorganizzazione in caso di nuove assunzioni, come se ne avranno in conseguenza dell'allargamento. Nuovi metodi di lavoro sono allo studio, che prevedono ad esempio l'utilizzazione in comune degli uffici e il telelavoro, e che potrebbero essere completati dall'introduzione di spazi aperti. Un fattore essenziale per assicurare il benessere e la motivazione del personale è la disponibilità di eccellenti strutture di assistenza per l'infanzia, attualmente insufficienti. Sono previsti per ora due nuovi asili nido e servizi di doposcuola sui siti stessi delle scuole europee.

I DELEGATI COMPIONO IMPORTANTI PROGRESSI AL VERTICE MONDIALE SULLA SOCIETÀ DELL'INFORMAZIONE
Ginevra 11 dicembre 2003 – Al Vertice mondiale sulla società dell'informazione, che iniziato ieri 10 dicembre a Ginevra, i negoziatori di 192 paesi hanno risolto gran parte delle loro divergenze sui progetti di documenti da presentare ai capi di Stato e di governo in occasione della manifestazione. A seguito di discussioni dell'ultima ora, difficoltà quali i riferimenti ai diritti umani, alla libertà dei mezzi di comunicazione, ai diritti di proprietà intellettuale ed alla governance di Internet sono state superate. L'unico elemento ancora oggetto di controversia riguarda il modo di finanziare lo sviluppo delle infrastrutture per le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (Tic) nei paesi in via di sviluppo. Una proposta del Senegal, sostenuta dalla maggior parte dei paesi africani, sollecita la costituzione, a questo scopo, di un nuovo fondo internazionale, mentre molte delle nazioni più ricche preferirebbero ridistribuire le risorse finanziarie esistenti. Tuttavia, anche questo problema potrebbe essere risolto, visto che i delegati stanno valutando la possibilità di formulare un testo di compromesso che proponga di effettuare un ulteriore studio sulla questione. I risultati dello studio saranno presentati in occasione della seconda fase del vertice, prevista nel 2005 a Tunisi, nel corso della quale verrà adottata una decisione finale. "Gli interessi in gioco sono molto elevati per tutti, ma siamo certi che raggiungeremo un accordo sul testo, e che ogni aspetto verrà quindi concordato", ha dichiarato Daniel Stauffacher, uno dei delegati svizzeri investito del ruolo di moderatore dei dibattiti. Egli ha accolto altresì favorevolmente la volontà di tutti i paesi di giungere a compromessi: "Abbiamo ricevuto molto sostegno e, in definitiva, ciascuno ha accordato concessioni importanti, senza compromettere nel contempo i propri interessi". Infolink: http://www.Itu.int/wsis/index.html

IVA: LA COMMISSIONE DECIDE DI PROPORRE UNA PROROGA DI DUE ANNI PER LE ALIQUOTE RIDOTTE SUI SERVIZI AD ALTA INTENSITÀ DI LAVORO
Bruxelles, 11 dicembre 2003. La Commissione europea ha deciso di proporre una proroga di due anni (cioè fino al 31 dicembre 2005) per le aliquote Iva ridotte attualmente applicate da nove Stati membri a determinati servizi ad alta intensità di lavoro quali la ristrutturazione di abitazioni private, i servizi prestati dai parrucchieri, la pulitura di vetri e le piccole riparazioni. La direttiva 1999/85/Ce autorizzava, su richiesta, gli Stati membri (cfr. Ip/99/1002) a introdurre a titolo sperimentale un'aliquota Iva ridotta sui servizi ad alta intensità di lavoro dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2002 (scadenza poi prorogata fino al 31 dicembre 2003), per verificare le conseguenze di tale riduzione sotto il profilo dell'occupazione e della lotta contro l'economia sommersa. Su richiesta del Consiglio dei ministri dell'Ue e del Parlamento europeo, la Commissione ha deciso di proporre un'ulteriore proroga di due anni, poiché finora gli Stati membri non hanno accolto la sua proposta del luglio 2003 volta a razionalizzare e a semplificare l'insieme delle norme sulle aliquote Iva ridotte (cfr. Ip/03/1024). La proposta di proroga delle aliquote ridotte sui servizi ad alta intensità di lavoro sarà presentata prossimamente. La direttiva 1999/85/Ce consentiva di applicare, per un periodo sperimentale di tre anni, un'aliquota Iva ridotta a determinati servizi ad alta intensità di lavoro per verificare le conseguenze di tale riduzione sotto il profilo dell'occupazione e della lotta contro l'economia sommersa. Gli Stati membri potevano applicare le aliquote ridotte alle seguenti categorie: 1. Riparazione di: - biciclette - calzature e articoli in pelle - indumenti e biancheria per la casa (inclusi rammendo e modifiche) 2. Riparazioni e ristrutturazioni di abitazioni private, esclusi i materiali che costituiscono una parte significativa del valore del servizio fornito 3. Pulitura di vetri e pulizie presso privati 4. Servizi di assistenza domestica (per es. Aiuto domestico e assistenza a bambini, anziani, malati o disabili) 5. Parrucchieri. Gli Stati membri potevano chiedere di applicare aliquote ridotte a due (o, in casi eccezionali, tre) categorie su cinque. Nove Stati membri (Belgio, Grecia, Spagna, Francia, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo e Regno Unito) hanno chiesto di poter procedere a questo esperimento presentando domande riguardanti i settori sopraelencati a cui intendevano applicare l'aliquota Iva ridotta. Le domande in questione sono state oggetto della decisione 2000/185/Ce del Consiglio del 28 febbraio 2000. Per ulteriori precisazioni circa le aliquote Iva ridotte sui servizi ad alta intensità di lavoro consultare il sito web Europa al seguente indirizzo: http://europa.Eu.int/comm/taxation_customs/taxation/labour_
intensive/labour_intensive_en.htm

ITALIA MULTINAZIONALE: CRESCONO LE PMI, CALA IL FATTURATO NELL’ULTIMO RAPPORTO ICE SULLE IMPRESE ITALIANE ALL’ESTERO VENGONO EVIDENZIATI I PRINCIPALI TREND RELATIVI ALL’INTERNAZIONALIZZAZIONE ECONOMICA
Milano, 11 dicembre 2003 – Anche per il 2003 continua per l’Italia il trend positivo cominciato a inizio decennio: aumenta il numero delle aziende italiane che investono all’estero, e sono per lo più piccole e medie imprese dei settori tradizionali del Made in Italy. Le grandi imprese italiane invece hanno iniziato a dismettere partecipazioni all’estero a partire dal 2001 e questa tendenza è rimasta invariata durante quest’anno: di conseguenza, a livello complessivo, nel 2003 è calato il fatturato globale delle nostre aziende all’estero. La quota maggioritaria di occupati rimane poi detenuta dall’industria manifatturiera (80%). Sono queste le principali conclusioni de “Italia multinazionale” l’ultimo rapporto dell’Ice sul grado di internazionalizzazione economica del nostro Paese che misura sia gli investimenti di imprese italiane all’estero (multinazionalizzazione attiva) sia gli investimenti esteri in Italia (multinazionalizzazione passiva). Il rapporto è stato svolto in collaborazione con il Politecnico di Milano. Per quanto riguarda l’evoluzione delle partecipazioni italiane all’estero, anche nel 2002 è proseguito il trend di crescita del numero dei nuovi investitori e delle imprese estere partecipate, che si sono accompagnate a un aumento del numero degli addetti. Sebbene la crescita sia stata meno marcata rispetto agli anni scorsi è importante notare che il saldo tra nuove iniziative e dismissioni si sia mantenuto positivo anche in una congiuntura internazionale particolarmente difficile. Evoluzione delle partecipazioni: 2000 - 2003

 

Investitori

Imprese estere

Addetti

Fatturato globale annuo (mil. Euro)

Gen. 2003

5.202

14.104

1.146.902

267.017

Gen. 2002

4.973

13.807

1.131.882

283.888

Gen. 2001

4.732

13.083

1.070.048

276.385

Gen. 2000

4.354

12.306

969.426

265.757

Fonte: Ice/banca dati Reprint/politecnico di Milano

L’unico indicatore in diminuzione nel 2003 è quello del fatturato, che pure aveva conosciuto un trend positivo tra il 2000 e il 2002: questo dato, sicuramente non positivo, non segnala però un “crollo” della nostra multinazionalizzazione. Il dato infatti è pesantemente influenzato dall’attività di poche ma grandi aziende (è il caso ad esempio di Telecom Italia) che, in un momento di difficile congiuntura internazionale, hanno preferito ridurre i propri investimenti esteri per concentrarsi sull’Italia. Le Pmi del made in Italy (alimentari, abbigliamento, meccanica, ecc. Cfr. Tabella successiva) hanno continuato a crescere e si sono dimostrati ancora una volta gli attori più dinamici: ovviamente il peso di queste realtà in termini di addetti ma soprattutto di fatturato non riesce a compensare le poche ma significative dismissioni. Da notare che la stragrande maggioranza di tutte le partecipazioni italiane all’estero riguarda aziende manifatturiere: esse danno lavoro all’80% degli addetti. Principali settori di attività delle aziende italiane all’estero I settori principali di attività delle aziende italiane all’estero sono molteplici, ma tutti i dati convergono nel segnalare che, ancora una volta, sono le imprese più tradizionali del made in Italy a caratterizzare il peso specifico dei nostri investimenti, come si può facilmente vedere nella tabella di seguito:

Settore

Addetti

% Su Tot

Prodotti alimentari derivati

95.896

10,4

Autoveicoli, moto e biciclette

88.393

9,6

Lavorazione metalli e loro leghe

79.576

8,7

Macchine e apparecchi meccanici

78.113

8,5

Prodotti dei minerali non metalliferi

54.232

5,9

Abbigliamento

49.953

5,4

Elettronica e telecomunicazioni

43.690

4,8

Tessile

42.208

4,6

Prodotti alimentari di base

32.410

3,5

Carta e prodotti in carta

31.363

3,4

Pneumatici e prodotti in gomma

28.542

3,1

Prodotti in metallo

28.252

3,1

Cuoio, pelletteria e calzature

27.859

3,0

Elettrodomestici

27.704

3,0

Componentistica meccanica auto

26.327

2,9

Fili e cavi isolati

22.493

2,4

Fonte: Ice/banca dati Reprint/politecnico di Milano

Caratteristiche dimensionali: aziende investitrici e imprese partecipate (2003)

Numero di addetti in Italia

Gruppi investitori

Imprese estere partecipate

Addetti delle imprese partecipate

N.

%

N.

%

N.

%

Fino a 49 addetti

2.746

52,8

3.501

24,8

130.031

11,3

Da 50 a 249 addetti

1.464

28,1

2.770

19,6

92.526

8,1

Da 250 a 499 addetti

516

9,9

1.607

11,4

51.519

4,5

Da 500 a 4.999 addetti

444

8,5

3.807

27,0

320.948

28,0

5.000 addetti e oltre

32

0,6

2.419

17,2

551.878

48,1

Totale

5.202

100,0

14.104

100,0

1.146.902

100,0

Fonte: Ice/banca dati Reprint/politecnico di Milano

 

Gli investitori: provenienza regionale A livello regionale la fotografia resta quasi identica a quella degli inizi anni ’90: capofila per dinamicità delle proprie aziende la Lombardia , seguita a notevole distanza da Piemonte, Lazio, Emilia-romagna, Veneto, Toscana e Friuli.

 

N. Addetti

%

Lombardia

389.550

34,0

Piemonte

276.191

24,1

Emilia – Romagna

148.747

13,0

Lazio

142.369

12,4

Veneto

77.361

6,7

Marche

37.637

3,3

Toscana

25.747

2,2

Fonte: Ice/banca dati Reprint/politecnico di Milano

L’evoluzione della localizzazione geografica mondiale Infine occorre fare una riflessione sulle aree geografiche in cui le aziende italiane hanno dato vita a nuove iniziative produttive. In termini assoluti, ovvero guardando al numero degli occupati, (i dati riportati riguardano le sole imprese manifatturiere, l’80% del totale) l’Europa occidentale mantiene largamente il primato senza perdere significative posizioni, mentre il Nord America rimane sostanzialmente stabile. I grandi mutamenti sono da ravvisare invece nel calo dell’America Latina e nella “esplosione” di investimenti in Europa Orientale e in Asia, aree in cui il numero delle iniziative (di dimensione spesso ridotte) è cresciuto in maniera esponenziale.

 

Dati al 1.1.1986

Dati al 1.1.1996

Dati al 1.1.2003

 

N.

%

N.

%

N.

%

 

Imprese partecipate

Europa occidentale

331

47,5

1.182

41,8

1.628

32,2

Europa orientale

4

0,6

588

20,8

1.454

28,8

Africa

71

10,2

307

10,9

528

10,5

Nord America

101

14,5

232

8,2

368

7,3

America Latina

135

19,4

266

9,4

459

9,1

Asia

47

6,7

232

8,2

578

11,4

Oceania

8

1,1

20

0,7

37

0,7

Totale

697

100,0

2.827

100,0

5.052

100,0

 

Addetti delle imprese partecipate

Europa occidentale

94.526

38,8

238.456

39,2

328.675

35,7

Europa centro-orientale

2.100

0,9

108.926

17,9

221.116

24,0

Africa

26.324

10,8

33.730

5,5

68.345

7,4

Nord America

22.996

9,4

54.985

9,0

83.503

9,1

America Latina

75.396

30,9

95.719

15,7

108.133

11,8

Asia

21.298

8,7

74.189

12,2

101.107

11,0

Oceania

1.010

0,4

1.794

0,3

8.714

0,9

Totale

243.650

100,0

607.799

100,0

919.593

100,0

Fonte: Ice/banca dati Reprint/politecnico di Milano

FIAT: CALENDARIO DEGLI EVENTI SOCIETARI  DEL 2004
Torino, 11 dicembre 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Fiat S.p.A. si è riunito  ieri a Torino sotto la presidenza di Umberto Agnelli. L’incontro odierno è stato dedicato all’esame dell’andamento del Gruppo in relazione all’avanzamento del piano di rilancio presentato a giugno. Il Consiglio ha anche definito il calendario degli eventi societari del prossimo anno: 27 febbraio: risultati del quarto trimestre e dell’intero esercizio 2003; 26 marzo: bilancio di esercizio e bilancio consolidato 2003; 8 e 11 maggio: risultati del primo trimestre 2004 e Assemblea degli Azionisti, rispettivamente in prima e seconda convocazione; 30 luglio: risultati del secondo trimestre 2004; 9 settembre: relazione semestrale; 29 ottobre: risultati del terzo trimestre 2004. L’Amministratore Delegato Giuseppe Morchio, prima della riunione, ha presentato al Consiglio Herbert Demel (Fiat Auto), Paolo Monferino (Cnh Global) e Jose Maria Alapont (Iveco). I responsabili dei principali settori del Gruppo hanno illustrato le attività in corso e i rispettivi piani di prodotto/mercato per il 2004.

INDAGINE R&S-IL SOLE 24 ORE SUI BILANCI DELLE SOCIETÀ QUOTATE AL SETTEMBRE 2003
Milano, 11 settembre 2003 - Si tratta di un'indagine che ha per oggetto le società italiane costituenti l'indice di Borsa dei primi 30 titoli.Infolink: www.mbres.it

FONDI GESTITI DA PAI PARTNERS RILEVANO IL 66,85% DEL CAPITALE DI SAECO INTERNATIONAL GROUP SPA
Milano, 11 dicembre 2003 - Pai Partners, attraverso la controllata indiretta al 100% Giro Investimenti S.p.a. (posseduta tramite la controllata El Gringo Investimenti S.p.a.) e gli azionisti di maggioranza di Saeco International Group S.p.a. (di seguito "Saeco") hanno firmato un contratto di compravendita mediante il quale Pai Partners acquisirà indirettamente il 66,85% del capitale sociale detenuto dagli azionisti di maggioranza medesimi subordinatamente alle autorizzazioni antitrust. Il perfezionamento dell'operazione (c.D. Closing) è previsto nel primo trimestre del 2004. Il prezzo di acquisto che sarà corrisposto agli azionisti di maggioranza sarà pari a Euro 3,80 per azione, il controvalore complessivo della quota ceduta dagli azionisti di maggioranza risulterà pertanto pari a circa 508 milioni di Euro. Sulla base delle disposizioni di legge, in seguito al perfezionamento della compravendita della quota pari al 66,85% del capitale sociale di Saeco, dovrà essere lanciata un'Opa Totalitaria ("Opa") sul rimanente 33,15% del capitale sociale medesimo. Ad avviso dell'offerente, il prezzo unitario dell'Opa sarà pari a 3,59 Euro pertanto il controvalore complessivo dell'Opa risulterà pari a circa 238 milioni di Euro. Mediobanca è stato consulente finanziario di Pai Partners.

GLOBAL CROSSING ESCE DAL CAPITOLO 11; ST TELEMEDIA E GLOBAL CROSSING COMPLETANO L’INVESTIMENTO LA RICOSTITUITA SOCIETÀ È PRONTA A FAR LEVA SULL’EFFICIENTE MODELLO DI BUSINESS E SUI SERVIZI GLOBALI BASATI SU IP.
Singapore e Forham Park, Nj, 11 dicembre 2003 – Singapore Technologies Telemedia (St Telemedia) e Global Crossing hanno reso noto di aver portato a termine l’accordo di acquisizione, consentendo alla nuova Global Crossing di uscire dal Capitolo 11. St Telemedia ha investito 250 milioni di dollari in Global Crossing per acquisire il 61,5% delle azioni della società. Il piano di riorganizzazione di Global Crossing, confermato dalla United States Bankruptcy Court del Southern District di New York il 26 dicembre 2002, è diventato effettivo il 9 dicembre 2003. “Global Crossing è uscita oggi dal Capitolo 11 con asset senza paragoni – una rete basata su Ip che raggiunge oltre 500 tra i maggiori centri industriali del mondo e serve decine di migliaia di clienti, tra i quali più del 40% delle aziende Fortune 500” , ha commentato il Ceo di Global Crossing, John Legere. “La nostra rete, insieme a un efficiente modello di business e a un team di professionisti dedicato, rafforzerà la nostra posizione di protagonista sul mercato delle telecomunicazioni.” “Questo annuncio è una buona notizia per i clienti e i dipendenti di Global Crossing”, ha dichiarato Lee Theng Kiat, presidente e Ceo di St Telemedia. “St Telemedia intende portare Global Crossing a essere un’azienda dinamica e globale”, ha aggiunto. “Lavoreremo con il management di Global Crossing per integrare ed estendere i servizi sul mercato. Grazie alla nostra profonda esperienza e competenza nel settore delle telecomunicazioni e al team dedicato di professionisti, sono convinto che la nuova Global Crossing costituirà un modello di riferimento per quanto riguarda sia la sua vision che la sua attività.” Oltre ai 250 milioni di dollari di investimento, St Telemedia si è accordata per acquistare 200 milioni di dollari in effetti garantiti che originariamente dovevano essere distribuiti fra i creditori. In base al piano di riorganizzazione finale, l’iniezione di 200 milioni di dollari in contante da parte di St Telemedia doveva essere utilizzata da Global Crossing per pagare i creditori. Secondo Mr. Lee, l’investimento ulteriore enfatizza “l’impegno di St Telemedia verso i dipendenti, i clienti e il futuro successo di Global Crossing.” Durante l’amministrazione controllata, Global Crossing ha portato avanti significative misure per migliorare l’efficienza e ora è ben posizionata per diventare leader di mercato nei servizi dati e Ip. L’azienda ha mantenuto una base di fatturato di circa 3 miliardi di dollari, mentre le spese operative relative al segmento delle telecomunicazioni e derivanti dalle operazioni sono state ridotte del 63% circa, passando da un picco massimo annuale di 2 miliardi di dollari circa dell’inizio del 2001 a un livello previsto annuale di poco più dei 700 milioni attuali. Inoltre, il debito a lungo termine di Global Crossing si è ridotto passando da 11 miliardi di dollari alla fine del 2001, comprensivi di 1 miliardo di dollari di debito di Asia Global Crossing, a 200 milioni di dollari di debito. Il completamento della sua rete ha permesso a Global Crossing di ridurre le spese di capitale del 95% circa, passando da 4,1 miliardi di dollari nel 2000, comprensivi di 800 milioni di dollari circa di spese di capitale di Asia Global Crossing, a meno di 200 milioni di dollari previsti nel 2003. Global Crossing ha sottoscritto circa 4.200 contratti nuovi o rinnovati del valore di 1,7 miliardi di dollari durante il periodo della ristrutturazione. Inoltre, nel 2003 trasmetterà 17 miliardi di minuti di traffico Voice over Internet Protocol (Voip), con una crescita a 15-fold nel volume di traffico Voip rispetto al 2001, mentre per il traffico Ip totale si prevede una crescita di oltre il 700% nello stesso periodo. “Abbiamo superato grossi ostacoli per poter effettuare un vero cambiamento e presentarci come una società forte, sana e affidabile”, ha continuato Legere. “Global Crossing è ora pronta a crescere e ha davanti a sè un futuro promettente.” Mr. Lee ha anche sottolineato l’importante ruolo che il nuovo board of directors di Global Crossing svolgerà per realizzare una strategia di corporate governance e di business. Il nuovo board sarà composto da 10 persone con esperienza nelle telecomunicazioni, nel business e nella sicurezza. Secondo il piano di riorganizzazione, a St Telemedia fanno capo 8 directors e ai maggiori creditori di Global Crossing gli altri due. Lodewijk Christiaan van Wachem, già chiarman del supervisory board della Royal Dutch Petroleum Company, sarà il chairman del board di Global Crossing. Il management team resterà in carica. Come annunciato in precedenza, il piano di riorganizzazione di Global Crossing aveva previsto la cancellazione delle esistenti azioni privilegiate e ordinarie. I detentori di questo tipo di azioni non sono stati presi in considerazione dal piano di riorganizzazione. Secondo il piano, Global Crossing ha emesso il 61,5% delle azioni, pari a 18 milioni di nuove azioni privilegiate e 6,6 milioni di azioni ordinarie, a favore di St Telemedia per i suoi 250 milioni di dollari investiti nella nuova Global Crossing. Il restante 38,5% delle azioni, pari a 15,4 milioni di azioni ordinarie, è stato distribuito ai precedenti creditori di Global Crossing garantiti o no. Le azioni ordinarie sono state inizialmente quotate all’Over-the-counter Market e Global Crossing ha richiesto la quotazione delle sue nuove azioni ordinarie al Nasdaq National Market. Global Crossing, insieme al suo auditor indipendente, Grant Thorton Llp, ha finalizzato i suoi risultati finanziari per gli anni che si sono conclusi al 31 dicembre 2001 e al 31 dicembre 2002. L’8 dicembre 2003, Global Crossing ha registrato i suoi 10-k alla Securities and Exchange Commission per l’anno che si è concluso al 31 dicembre 2002.

FITCH RATINGS CONFERMA “AA -“ AD ERGO PREVIDENZA CON OUTLOOK STABILE
Milano, 11 dicembre 2003 - L’agenzia londinese Fitch Ratings ha riesaminato il rating di Ergo Previdenza a seguito della riduzione del rating di Munich Re (che attraverso il gruppo assicurativo tedesco Ergo Versicherungsgruppe Ag controlla Ergo Previdenza) da “Aa+“ ad “Aa”, avvenuta in data 28 novembre 2003. Ciononostante, Fitch ritiene che lo sforzo di crescita di Ergo Previdenza, comunque sostenuto da Munich Re e da Ergo Versicherungsgruppe Ag, permetta di mantenere invariato il rating della società. Fitch dichiara inoltre che continuerà a monitorare i progressi di Ergo Previdenza relativamente alla realizzazione del piano strategico triennale 2003 - 2005 che consentirà alla società di diventare una compagnia multi-canale e multi-prodotto.

INFRACOM ITALIA: LA SOCIETÀ ENTRA NEL CAPITALE SOCIALE DI UNEX S.R.L.
Milano, 20 dicembre 2003 - Infracom Italia spa, società leader nell’offerta alle aziende di servizi di telecomunicazione e a valore aggiunto, ha acquisito nei giorni scorsi il 20% della quota societaria della vicentina Unex s.R.l., realtà operante nell’ambito delle spedizioni multicarrier. Unex è particolarmente nota alle aziende per le sue soluzioni di outsourcing dell’ufficio spedizioni. Il valore aggiunto dell’offerta è da riconoscersi oltre che nella competenza e professionalità dell’organizzazione anche al proprietario software innovativo, denominato “Nextship Tm”, che consente di gestire il ciclo completo delle spedizioni via web, dal ritiro della merce in azienda alla consegna ai destinatari. Si tratta di un nuovo sistema che integra le funzionalità offerte dai maggiori corrieri e spedizionieri nazionali ed internazionali, con una grande flessibilità di offerta e l’immediata condivisione con i clienti delle informazioni inerenti la spedizione stessa. Come ha sottolineato Giovanni Zola, direttore generale di Infracom Italia, “la partnership tra le due Società, entrambe orientate a dare un servizio alle aziende grazie all’uso di innovativi sistemi tecnologici, consente ad Infracom di ampliare la propria gamma di servizi e ad Unex di ampliare il proprio raggio d’azione grazie alle sinergie che potranno essere espresse sul territorio nazionale”. “L’offerta commerciale che scaturisce da questo accordo – ha concluso Franco Iacono, presidente di Unex - fonde l’originalità e l’efficienza della nostra soluzione ampiamente testato dalle aziende, alla solidità e competitività del Gruppo Infracom”.

GRUPPO MONDO TV: SEGNALI MOLTO POSITIVI SULL’ANDAMENTO ECONOMICO-FINANZIARIO NEL 2004 GRAZIE ANCHE ALLA RIPRESA DEL SETTORE DI RIFERIMENTO. ACCORDO STRATEGICO IN ASIA IN VIA DI REALIZZAZIONE.
Roma, 11 dicembre 2003 - Con riferimento all’andamento economico-finanziario del Gruppo nell’esercizio 2004, Mondo Tv stima un ulteriore progresso, rispetto ai pur molto positivi risultati attesi per l’intero esercizio 2003, anche in virtù della definitiva ripresa del mercato dell’animazione e, più in generale, di quello della pubblicità televisiva. Tale indicazione di massima è possibile anche grazie alla “visibilità” elevata che il Gruppo dispone su parte dei ricavi e determinata dai criteri contabili di imputazione che ne impongono il riconoscimento in quote costanti lungo tutto il periodo di durata del contratto e non al singolo periodo in cui si perfeziona la cessione (come invece avviene normalmente a livello internazionale) determinando anche una lettura conservativa delle stesse risultanze contabili. Il Gruppo Mondo Tv - primario operatore in Europa nella creazione e distribuzione di “cartoons” per la Tv ed il cinema ed attivo nei settori correlati - comunica di essere in fase avanzata di contrattazione con un primario operatore asiatico nel settore dell’animazione per partnership produttiva e commerciale per serie Tv e film d’animazione. L’accordo preliminare (Mou) di tale partnership, che dovrebbe riguardare diverse serie animate per la Tv e alcuni film d’animazione per il cinema potrebbe essere firmato già nel primo trimestre 2004. Tale partnership rappresenterebbe un ulteriore passo nel rafforzamento delle relazioni commerciali di Mondo Tv nell’area del sud est asiatico (il Gruppo è infatti già presente in Corea con diversi accordi strategici con Hahn Shin Corp, Sek, Mmc) e nella diversificazione ulteriore dei fornitori e partner del Gruppo.  

GRUPPO COIN: IL CDA ESAMINA LA RELAZIONE SULL ’ANDAMENTO DEL TERZO TRIMESTRE 2003.
Venezia, 11 dicembre 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Gruppo Coin ha esaminato ieri a Venezia la relazione sull’andamento del terzo trimestre 2003, chiuso al 31 ottobre 2003. Il 29 ottobre scorso il Gruppo ha siglato un accordo con Kaufhalle Ag e Kaufhalle Gmbh & Co. Kg in forza del quale Gruppo Coin ha anticipato la risoluzione dei contratti di affitto di 71 punti vendita in Germania e di una parte della sede di Colonia. A seguito dell’accordo è stata avviata la procedura per la chiusura al 31 gennaio 2004 degli stessi negozi; pertanto Gruppo Coin ha raggiunto l’obiettivo strategico di riduzione di più di due terzi della rete di vendita in Germania con due anni di anticipo rispetto a quanto previsto dal piano industriale. Piano industriale che prevede la focalizzazione delle attività del Gruppo sul mercato Italia attraverso il rafforzamento delle insegne Coin e Oviesse. Ricordiamo che con questa importante operazione di ristrutturazione, Gruppo Coin ha drasticamente ridotto le consistenti perdite generate dal mercato tedesco e pertanto già dal prossimo esercizio il Gruppo potrà tornare in utile grazie ai positivi risultati del mercato italiano. Il patrimonio netto consolidato, previsto negativo alla fine dell'esercizio in corso, grazie agli utili futuri dovrebbe progressivamente migliorare per diventare positivo entro il triennio. In relazione all’accordo raggiunto relativamente alla controllata tedesca, nel trimestre sono stati iscritti oneri straordinari per 122,2 milioni di Euro, di cui 50 milioni di Euro relativi al corrispettivo per l’anticipata estinzione dei contratti d’affitto dei 71 negozi e di una parte della sede e 72,2 milioni di Euro relativi ad una stima di costi connessi alle attività in corso di risoluzione dei rapporti di lavoro e di dismissione degli impianti e attrezzature presenti. Rispetto a tale stima l’accertamento definitivo di tutti i costi connessi all’evento straordinario di chiusura dei punti vendita, troverà una più puntuale quantificazione nel bilancio d’esercizio. Passando ad esaminare i risultati consuntivi del gruppo dei primi nove mesi dell’esercizio, nel periodo dal 1° febbraio al 31 ottobre, i ricavi netti consolidati hanno raggiunto i 986,7 milioni di Euro, contro i 1.084,6 milioni di Euro dei primi 9 mesi del 2002. Il margine operativo lordo è negativo per 8,2 milioni di Euro (era positivo per 25,4 milioni di Euro nel corrispondente periodo del 2002) e risente, oltre che della flessione delle vendite, di 3,9 milioni di Euro per le attività connesse all'aumento di capitale e alla ristrutturazione delle linee di credito. Il risultato prima delle imposte è negativo per 203,8 milioni di Euro contro un risultato negativo di 56,1 milioni di Euro al 31 ottobre 2002, dopo aver stanziato ammortamenti per 49,9 milioni di Euro (erano 55,1 milioni di Euro nel corrispondente periodo del 2002) e oneri straordinari netti, imputabili per la quasi totalità alla prevista restituzione dei 71 punti vendita in Germania, per 129,7 milioni di Euro (erano 10,3 milioni di Euro nei primi 9 mesi del 2002). Le dimensioni della perdita sono tali che il patrimonio netto consolidato al 31 ottobre 2003 risulta negativo per 94,7 milioni di Euro; alla stessa data la società capogruppo, Gruppo Coin S.p.a., presenta un patrimonio netto pari a 15,0 milioni di Euro, già comprensivo del recente aumento di capitale, e un risultato ante imposte negativo per 103,8 milioni di Euro. In Italia le vendite delle insegne storiche del Gruppo (Oviesse e Coin) subiscono una flessione del 2,4%. Pur in presenza di questi risultati, in base alle ultime rilevazioni Sita – Nielsen relative agli otto mesi gennaio – agosto 2003, a livello complessivo, le insegne di Gruppo (Oviesse e Coin) confermano la propria leadership in ambito nazionale, con una quota di mercato che si attesta al 3,78% (era 3,75% nel periodo gennaio – aprile 2003). Per quanto riguarda i risultati gestionali delle stesse insegne, escludendo il mercato tedesco, si evidenzia quanto segue: il margine operativo lordo è pari a 55,3 milioni di Euro; il risultato operativo raggiunge 15,8 milioni di Euro. La stagionalità tipica della grande distribuzione del settore tessile fa sì che una parte significativa delle vendite e del reddito operativo vengano generati nell’ultimo trimestre dell’esercizio. L’andamento delle esportazioni verso il mercato svizzero mostra una flessione nel periodo del 54,6% in gran parte imputabile al venir meno della somministrazione di merce tessile Oviesse ai negozi Au Bon Marchè che non rientrano nel piano di conversione in affiliati Oviesse.

APPROVA L'ALLEANZA TRA BRITISH AIRWAYS E IBERIA
Bruxelles, 11 dicembre 2003 - La Commissione europea ha autorizzato l'alleanza tra British Airways (Ba), Iberia e Gb Airways, un'affiliata della Ba. Inizialmente, la Commissione temeva che l'alleanza avrebbe ridotto la scelta dei consumatori e aumentato i prezzi su una serie di rotte in cui i due partner detengono una forte posizione. Tali preoccupazioni si sono rivelate infondate e ora la Commissione può concedere l'immunità antitrust per il periodo abituale di sei anni sulla base del regolamento del 1987 che definisce l'applicazione delle regole di concorrenza al settore aereo. Nel commentare il caso, il commissario responsabile per la concorrenza Mario Monti ha detto: "Tale risultato positivo dimostra che l'applicazione delle regole di concorrenza non ostacola il consolidamento del settore aereo o degli accordi di alleanza. L'alleanza permetterà alla Ba e all'Iberia di offrire, pur salvaguardando una concorrenza sufficiente tra Londra e la Spagna , ai passeggeri una maggiore scelta di destinazioni che andrà a beneficio sia di coloro che viaggiano per lavoro che di coloro che viaggiano per vacanze". Il 19 luglio 2002, la British Airways , l'Iberia e la Gb Airways hanno notificato alla Commissione una serie di accordi di cooperazione e hanno chiesto l'esenzione di cui all'articolo 81, paragrafo 3 del trattato(1). L'accordo permetterà loro di cooperare mediante le rispettive reti per quanto riguarda i prezzi, gli orari e la capacità. L'analisi ha dimostrato che le reti dei partner sono ampiamente complementari. I clienti di Iberia potranno avvalersi di un maggior numero di rotte verso il Medio Oriente e l'Estremo Oriente mentre i passeggeri della Ba si avvarranno di una scelta più ampia di voli verso l'America latina. La Commissione , tuttavia, ha anche individuato una serie di rotte tra Londra e la Spagna in cui la combinazione delle forze della compagnia di bandiera spagnola, della Ba e della sua affiliata Gb Airways determinerebbe un controllo pari a circa il 50 e il 100% del mercato. Tale situazione, se non verrà opportunamente affrontata, porterà ad un aumento dei prezzi dal momento che l'ingresso sul mercato è reso difficile da una carenza di slot di atterraggio e di decollo negli aeroporti europei. Le rotte che suscitano le preoccupazioni della Commissione sono quelle che collegano Londra a Barcellona, Madrid, Bilbao, Siviglia e Valencia. La soluzione consiste nella cessione di slot Attualmente i partner dell'alleanza sono in concorrenza sulle due rotte principali tra i due paesi: Londra-madrid e Londra-barcellona sulle quali operano insieme con un totale di 15 e 11 voli al giorno rispettivamente. Vi sono altri tre concorrenti sulla rotta per Madrid e due sulla rotta per Barcellona. L'esame di mercato effettuato dalla Commissione ha stabilito che un concorrente deve offrire almeno quattro voli al giorno da Heathrow o Gatwick per essere competitivo per coloro che viaggiano per affari o per piacere. Easyjet, uno dei concorrenti, offre tale servizio concorrenziale tra Gatwick e Barcellona, ma non ci sono concorrenti che offrano lo stesso servizio sulla rotta di Madrid. Al fine di sciogliere i dubbi della Commissione, le parti hanno stabilito di cedere all'aeroporto Gatwick di Londra e a quello di Madrid gli slot di atterraggio e di decollo necessari affinché una compagnia concorrente possa operare con quattro voli giornalieri. Londra-bilbao è un'altra rotta sulla quale sono stati individuati problemi dal momento che la Ba e l'Iberia sono state fino a poco tempo fa gli unici operatori con un volo giornaliero ciascuna, uno da Heathrow e un altro da Gatwick. Easyjet ha inaugurato un servizio giornaliero da Gatwick all'inizio della stagione invernale. Pur accogliendo con favore tale nuovo sviluppo, la Commissione ha ritenuto che sarebbe necessario un servizio giornaliero supplementare onde garantire che i viaggiatori per affari possano disporre di sufficienti alternative concorrenziali su tale rotta. A tal fine, le parti si sono impegnate a fornire slot per un altro servizio giornaliero sulla rotta Gatwick - Bilbao. L'iberia e la Gb Airways sono inoltre le uniche compagnie aeree sulle rotte Londra-siviglia e Londra-valencia. Se i due aeroporti spagnoli non hanno problemi per quanto riguarda la capacità, lo stesso non può essere detto per Heathrow e Gatwick, che sono i due aeroporti preferiti da coloro che viaggiano per affari. Dal momento che le due rotte sono utilizzate prevalentemente da coloro che viaggiano per piacere e che il numero di coloro che viaggiano per affari potrebbe non essere sufficiente per due concorrenti indipendenti, la Commissione ha accettato l'impegno delle parti a cedere slot per un servizio giornaliero da Gatwick su ciascuna rotta qualora il numero dei viaggiatori d'affari dovesse aumentare in una certa misura. Background L'accordo è stato notificato ai sensi del regolamento 3975/87 relativo alle modalità di applicazione delle regole di concorrenza alle imprese di trasporti aerei. Tale regolamento prevede che se la Commissione non si oppone, entro un termine di novanta giorni a decorrere dal giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee di una sintesi degli accordi, questi sono automaticamente esenti dal divieto per un periodo di sei anni al massimo. La sintesi è stata pubblicata il 12 settembre 2003(2) e il periodo di 90 giorni scade il 10 dicembre 2003. Le tre compagnie aeree si sono impegnate a cedere slot di atterraggio e decollo sulle rotta di cui sopra. Il testo di tali impegni sarà pubblicato sul sito Internet della Commissione. Il numero di alleanze internazionali tra compagnie aere e di analoghi accordi di cooperazione è aumentato significativamente negli ultimi anni. Tale processo di consolidamento e di riposizionamento economico nel settore del trasporto aereo diventerà probabilmente più rapido a seguito della sentenza della Corte nelle cause "open skies". La Commissione ha un approccio positivo nei confronti delle alleanze e fusioni aeree. Le alleanze possono apportare benefici ai consumatori e all'economia nel suo complesso analogamente ai risparmi di spese e ai miglioramenti di servizio ottenuti grazie alle reti combinate. Tuttavia, esiste il rischio che tali miglioramenti in termini di efficienza vengano ottenuti a spese dell'eliminazione della concorrenza su determinati mercati. Tali problemi sorgono principalmente sulle rotte tra gli hub dei partner dell'alleanza in cui questi ultimi possono essere gli unici concorrenti e in cui esistono notevoli barriere all'ingresso sul mercato. Quando ciò si verifica, la Commissione cerca di garantire una concorrenza costante eliminando tali barriere. L'alleanza tra la Ba e l'Iberia è una delle ultime esaminate dalla Commissione. Tra le altre vi sono quelle tra la Lufthansa e le Austrian Airlines e la Ba e la Sn Brussels Airline. La Commissione sta ancora esaminando l'alleanza tra l'Air France e l'Alitalia e si augura di portare presto a termine tale esame sulla base delle stesse norme.

ALITALIA: IL CDA CONFERMA LA VALIDITÀ DEL PIANO INDUSTRIALE
Roma, 11 dicembre 2003 - Il Consiglio d’Amministrazione di Alitalia riunitosi ieri ha preso atto, tra l’altro, dell’esauriente relazione svolta dall’Amministratore Delegato in ordine allo stato di implementazione del Piano Industriale 2004- 06. A tale riguardo il Consiglio d’Amministrazione ha specificatamente confermato la validità del Piano Industriale nella sua interezza e la necessità delle azioni di sua implementazione, ribadendo l’impegno fermo, unitario e determinato a portarle avanti con tempestività. In relazione a quanto sopra il Consiglio d’Amministrazione ha confermato all’Amministratore Delegato ampio mandato a porre in essere quanto necessario ed opportuno.

AEROPORTO DI FIRENZE: IL CDA COOPTA CINQUE NUOVI CONSIGLIERI
Firenze, 11 dicembre 2003 – Il Consiglio di amministrazione di Aeroporto di Firenze-a.d.f. S.p.a., presieduto da Riccardo Bicchi, riunitosi ieri ha preso atto delle dimissioni presentate dai consiglieri Giuseppe Cocchi, Sandro Piccini, Roberto Russo, Aldo Saba e Pietro Vatrano nel rispetto del contratto di compravendita del 29% stipulato tra Adf ed Acquisizione Prima Srl.sandro Piccini e Roberto Russo erano membri del Comitato Remunerazioni, Aldo Saba era membro del Comitato di Controllo Interno. Il Cda ha preso atto anche delle dimissioni presentate da Antonio Romoli, dalla carica di membro del Consiglio d’amministrazione e dall’incarico di Amministratore delegato, in anticipo rispetto alla naturale scadenza prevista con l’Assemblea di approvazione del bilancio 2003, al fine di favorire l’inizio della nuova gestione aziendale con il nuovo anno. I nuovi consiglieri, cooptati dal Cda, sono Fabio Battaggia, Claudio Berrino, Mario Carrara, Mario Mauro, Aldo Napoli. Il presidente Riccardo Bicchi, anche a nome del Consiglio d’Amministrazione, ha ringraziato i consiglieri dimissionari per la fattiva collaborazione dedicata all’attività del Consiglio.

AIR FRANCE: TRAFFICO DI NOVEMBRE 2003 IN   PROGRESSIONE DEL 4,6% · LOAD FACTOR A 74,5% (+0,3 PUNTI) ATTIVITÀ PASSEGGERI
Parigi, 11 dicembre 2003  - A novembre, primo mese della stagione invernale, il traffico (+4,6%) supera la capacità d'offerta (+4,1%), ció permette di supportare il coefficiente d'occupazione al 74,5% (+0,3 punti). · La rete a lungo raggio L'attività sul raggio ha registrato una buona performance con il traffico in aumento del 4% per un'aumento della capacità del 2,6%. Il coefficiente d'occupazione della rete a lungo raggio guadagna 1,1 punto e arriva al 79,9%. - L'america del Nord registra un aumento del 6,4% del traffico per una crescita del 4% della capacità. Il coefficiente d'occupazione aumenta di 1,7 punti al 75,4%. - L'america Latina resta molto dinamica con un traffico in aumento del 25,9% con una progressione della capacità del 17,9%. Il coefficiente d'occupazione aumenta di 5,3 punti all' 83,4%. - L'attività sulla rete asiatica ritorna a crescere, traffico in aumento del 1,8%, ma co una leggera caduta della capacità dello 0,7%. Il coefficiente d'occupazione guadagna 2 punti e si attesta all'83,7%. - Sullla rete Caraibi / Oceano Indiano, la capacità si è ridotta dell'1,5% mentre il traffico del 3,8%. Il coefficiente d'occupazione resta ai livelli elevati dell'83,6% (-2 punti). - Sulla rete Africa / Medio Oriente, l'offerta è in aumento del 1,4% mentre il traffico progredisce del 2,7%. Il coefficiente d'occupazione si attesta al 73,5% (+0,9 punti) · La rete medio raggio internazionale La rete medio raggio internazionale registra un traffico in progressione del 7% per un offerta in crescita del 7,9%. Il coefficiente d'occupazione si attesta al 57,6% (-0,5 punti). · La rete domestica Sulla rete domestica, l'offerta è in aumento dell' 8,8% , come da programma, mentre il traffico aumenta del 6,2%. Il coefficiente d'occupazione aumenta al 64,5%, in diminuzione dell'1,6%. Attività Cargo Nel mese di novembre, il traffico Cargo aumenta del 2,1%. L'offerta aumenta del 5,9% e il coefficiente di riempimento si attesta al 66,7% (-2,5 punti). Escludendo l'effetto dei cambi statistici*, l'offerta aumenta del 4,7% e il coefficiente di riempimento diminuisce di 1,7 punti. *una modifica delle statistiche di settembre ha aumentato artificialmente la capacità e ridotto il coefficiente di riempimento. 

PUNTUALITÀ DEI VOLI AIR FRANCE PER IL MESE DI NOVEMBRE 2003
Parigi, 11 dicembre 2003 - Dal 1° novembre 2000, Air France diffonde regolarmente i suoi risultati sulla puntualità. Questa diffusione viene fatta mensilmente, in occasione della pubblicazione dei risultati d'attività della Compagnia. Il criterio usato è la percentuale dei voli partiti in orario o almeno con 15 minuti di ritardo, qualunque sia la causa del ritardo, dell'insieme degli scali della rete. Questo criterio é comunemente utilizzato dai professionisti del trasporto aereo per misurare i risultati della puntualità delle compagnie aeree, specialmente in Europa. Puntualità Compagnie: alla partenza, per il mese di novembre 2003: 79,6% ; risultati cumulato dall'inizio dell'anno: 81,6%. La percentuale delle quattro principali cause di ritardo per questo mese di novembre sono: cause esterne alla Compagnie : 46%,; cause interne legate alla gestione dei clienti: 15%; cause interne legate alla gestione dell'aereo e del carico: 18%; conseguenze a catena dei ritardi risultanti da queste tre cause: 21%. Puntualità " La Navette ": alla partenza, per il mese di novembre 2003: 85,3%,; risultati cumulati dall'inizio dell'anno : 85,2%.

AEROPORTO DI VENEZIA :5 MILIONI DI PASSEGGERI
Venezia, 11 dicembre 2003 - La data di ieri segna per l’Aeroporto di Venezia il raggiungimento di 5milioni di passeggeri, un traguardo che conferma lo scalo veneziano al terzo posto dopo Roma e il sistema aeroportuale di Milano nel panorama degli aeroporti italiani. Si chiude così, con la previsione di oltre 5,2 milioni di passeggeri, un anno particolarmente significativo per l’Aeroporto di Venezia, che ha saputo superare le difficoltà che nell’anno hanno penalizzato il trasporto aereo (Sars, Guerra in Iraq) e che registra incrementi percentuali del traffico a due cifre. Tali risultati vanno ascritti ad alcuni fattori determinanti: l’entrata a regime della nuova aerostazione, inaugurata a luglio 2002, che permette operazioni più efficienti e fluide, e viene riconosciuta come uno degli esempi migliori di infrastruttura aeroportuale a livello europeo; l’attenzione allo sviluppo del traffico con l’introduzione di nuove linee; il costante monitoraggio del livello di qualità dei servizi complessivamente offerti dall’aeroporto; lo sviluppo del modello organizzativo del Gruppo Save. Il Traffico - Oltre 5,2 milioni di passeggeri a fine 2003 ed un incremento del 25% rispetto all’anno precedente a fronte di una crescita media italiana del 9%. Tale risultato è il frutto dello sviluppo del traffico in due direttrici, quella dei vettori tradizionali e quella dei vettori low cost. L’attenzione ad entrambe le tipologie di traffico ha infatti determinato da un lato l’entrata di nuovi vettori, lo sviluppo di nuove destinazioni e l’incremento di linee già esistenti, dall’altro ha dato spazio ai vettori low cost (ed in particolar modo a Volareweb.com) che oggi rappresentano il 25% del traffico totale. Altro fattore determinante per la crescita del traffico è stata la riduzione del minimum connecting time (il tempo minimo per il trasferimento di un passeggero da un volo in arrivo ad un altro in coincidenza e in partenza dallo stesso scalo) da 50 a 35 minuti. Nel 2004 l’Aeroporto di Venezia colmerà le ultime lacune ad oggi esistenti nella rete di collegamenti con l’Europa. Per la prossima stagione estiva sono infatti già confermati i voli di linea per Dublino di Air Lingus, il rientro a Venezia di Sas con i nuovi voli per Copenhagen e per Stoccolma, ed è in via di definizione l’accordo con la portoghese Tap per nuovi voli per Lisbona. Il prossimo anno registrerà anche l’ulteriore potenziamento dei collegamenti con l’Est Europa, un mercato con altissimo potenziale di crescita, già notevolmente sviluppato nel 2003 da Volareweb.com con i suoi voli per Timisoara e Bucarest. Di recente è stato infatti concluso l’accordo con la compagnia aerea polacca Lot che in estate introdurrà nuovi voli per Varsavia. Particolare interesse da parte di Save è inoltre riposto nell’incremento dei voli con la Russia (oggi collegata a Venezia dal volo settimanale di Aeroflot per Mosca). Un’attenzione condivisa anche dalla Regione Veneto, che proprio in questi giorni ospita una delegazione di 60 operatori turistici russi. Il Monitoraggio Della Qualita’ - Save ha di recente aderito al Global Airport Monitoring Program della Iata, l’associazione che raggruppa le principali compagnie aeree mondiali, con l’ intento di confrontarsi con altri aeroporti a livello internazionale. Si tratta di un programma di monitoraggio trimestrale dei servizi offerti dai principali aeroporti internazionali, che per l’ultimo survey relativo al periodo luglio – settembre 2003 pone l’Aeroporto di Venezia ai primi posti per qualità dei servizi offerti. Il programma consiste nell’effettuazione di sondaggi ai passeggeri tramite questionari che ne analizzano la personale “esperienza dell’aeroporto” in termini sia di efficienza dei servizi e del personale, che di piacevolezza dell’ambiente. Tramite il questionario, i passeggeri assegnano un punteggio da 1 a 5 (5= eccellente; 4= molto buono; 3=buono; 2= sufficiente; 1= scarso) ai diversi servizi aeroportuali. Per il trimestre in questione, il giudizio complessivo espresso sull’Aeroporto di Venezia è di 3.93 punti, a fronte di una media complessiva di 3.64 punti, e posiziona il “Marco Polo” al 7^ posto tra i migliori scali in assoluto e tra i primissimi in Europa al pari di grandi aeroporti quali Copenhagen, Bruxelles, Atene su un totale di 35 aeroporti rilevati (l’aeroporto con la migliore prestazione è Hong Kong, con 4.30 punti). Il campione intervistato ha dimostrato particolare apprezzamento per l’infrastruttura ed i servizi in essa distribuiti. Lo scalo risulta infatti al 6^ posto per la piacevolezza dell’ambiente (dopo Hong Kong, Dubai, Singapore, Seul, Kuala Lumpur), al 2^ posto dopo Dubai per i servizi di ristorazione, al 3^ posto per il comfort delle sale d’attesa (dopo Hong Kong e San José).

IL GRUPPO AUTOGRILL (BENETTON) SI AGGIUDICA UN NUOVO CONTRATTO DEL VALORE DI 700 MILIONI DI EURO NELLO SCALO DI AMSTERDAM ED È PRONTO A GIOCARE UN RUOLO DA LEADER ANCHE NEL MERCATO AEROPORTUALE EUROPEO
Milano, 11 dicembre 2003 - Il Gruppo Autogrill, tramite la controllata americana Hmshost, leader negli Stati Uniti nei servizi di ristorazione e retail nel mercato aeroportuale, ha ottenuto il rinnovo fino al 2017 della concessione per i 56 ristoranti già gestiti all'interno dello scalo. Inoltre si è aggiudicata nuove superfici per ulteriori attività di food and beverage: ulteriori 10 punti vendita che si estendono su circa 3.500 mq e che vanno ad aggiungersi agli attuali 15.000 mq. I ricavi previsti dall'estensione della concessione ammontano a 700 milioni di euro e si sommano ai 400 milioni già previsti dal contratto esistente. L'aeroporto di Schiphol ad Amsterdam è il quarto aeroporto in Europa per traffico passeggeri con circa 40 milioni di viaggiatori l'anno. Oltre a marchi noti a livello internazionale come Burger King e Sbarro, Hmshost ha sviluppato una serie di formule ad hoc per i viaggiatori dell'aeroporto di Schiphol. Tra i principali concetti previsti si segnalano: The Palais con Brown Dutch Cafà e Mediterranean Sandwich Bar. Il locale, si inserisce nel programma di Hmshost volto a valorizzare con i suoi punti di vendita la cultura e le tradizioni locali. Bubbles Seafood and Wine Bar. In questo locale a tema, ispirato alla tradizione nautica olandese, viene servito pesce fresco tutto i giorni. Water and Energy Bar. Per rispondere alle esigenze dei viaggiatori più esigenti e attenti alla propria salute, questa formula propone una vasta gamma di bevande a base di frutta Market Food Court. La food-court di 1.500 metri quadrati che puಠospitare oltre 400 persone sedute, è stata ideata per offrire alle famiglie in transito, in un ambiente rilassante, una vasta scelta di piatti internazionali e locali. Le attività di ristorazione realizzate da Hmshost a Schiphol rappresentano uno dei migliori esempi nel mondo di mix di offerta, studiato per poter rispondere alle esigenze di ogni tipologia di viaggiatore in transito nello scalo, al fine di soddisfare il maggior numero possibile di consumatori. La soddisfazione dei clienti si traduce in una spesa media per passeggeri in partenza tra le più alte d'Europa: 3,4 euro. Con il successo di Amsterdam viene ufficializzata Hmshost Europe, la nuova organizzazione che svilupperà il network aeroportuale in Europa. Il team è guidato da Elie W. Maalouf ed è composto Daniele Valori -Business Development; da Reoewein Nielten - Direttor Concept e da Roel Van Meyer - Director, Design and Construction. La gestione delle attività nell'aeroporto di Amsterdam è affidata a Walter Seib, quella dell'aeroporto di Zurigo a Frank Eberli. 'Il Gruppo Autogrill è orgoglioso di aver consolidato una partnership di lungo termine con l'aeroporto che vanta il più alto successo commerciale d'Europa oltre a un importante numero di premi conferiti dalla Iata (International Airport Transport Association), commenta Gianmario Tondato, Amministratore Delegato di Autogrill. L'esperienza di Schiphol costituisce una piattaforma chiave per il canale aeroportuale europeo in cui contiamo di aumentare la presenza nei prossimi anni'.

DESIGN FOCUS A MILANO NASCE L’OSSERVATORIO SCIENTIFICO SUL SISTEMA DEL DESIGN LOMBARDO
Milano, 11 dicembre 2003 – Arriva Design Focus, Osservatorio sul sistema del design lombardo promosso da Camera di Commercio di Milano e Fondazione Politecnico, assieme a Regione Lombardia, Assolombarda, Federlegno Arredo, Api Milano, Adi (Associazione per il Disegno Industriale), Unione Artigiani della Provincia di Milano, Fondazione Triennale di Milano. Design Focus nasce dalla collaborazione sviluppata negli ultimi tre anni nel campo della ricerca sul design tra la facoltà del Design del Politecnico di Milano e la Camera di Commercio di Milano; opera con il supporto scientifico dell’Agenzia Sdi Sistema Design Italia ed è un organismo aperto anche ad altri enti, istituzioni e associazioni protagonisti del mondo del design. Il territorio milanese e lombardo è caratterizzato da una particolare concentrazione di risorse, attività, competenze, azioni e prodotti legati al design. Quello del design è uno dei punti di forza del sistema economico produttivo lombardo; il design è esso stesso un settore produttivo (di attività di progetto, di attività formative, di editoria, di prodotti culturali, di luoghi, di eventi ecc.), ma anche un generale orientamento di una consistente parte dell’imprenditoria lombarda. Uno dei principali obiettivi è quello di favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta di design, generando innovazione e competitività per l’intero sistema economico produttivo lombardo. Il nuovo organismo opererà su due principali livelli di azione: uno strategico-politico, ovvero la creazione di una policy sul design, un luogo aperto di anticipazione, discussione e pianificazione di temi e progetti per la competitività del sistema, e uno informativo-scientifico, e cioè la costruzione di un capitale informativo. Che rappresenti la base per la costruzione di scenari informativi e operativi, e che porti a esplicitare linee di politica per il design milanese e nazionale. “Il design milanese e lombardo - ha dichiarato Pier Andrea Chevallard, Segretario Generale della Camera di Commercio di Milano - rappresenta un elemento di eccellenza che porta le nostre imprese ad essere conosciute in tutto il mondo. Un settore sempre più importante, capace di coniugare creatività, innovazione e tecnologia, in una realtà competitiva. Ecco perché Milano è il luogo ideale per un museo del design. E l’Osservatorio del Design, può aiutare a promuovere questo comparto. Creando un luogo di incontro e di collaborazione progettuale tra i diversi attori (imprese, istituzioni, professionisti) interessati alla promozione del design quale leva strategica dello sviluppo locale”. “Il tema dell’innovazione e del trasferimento dell’innovazione - ha sostenuto Giampio Bracchi, Presidente della Fondazione Politecnico- è una delle missioni della Fondazione, nata per far crescere con azioni integrate la cultura scientifica e tecnica al servizio della competitività del sistema economico produttivo lombardo e nazionale e per promuove progetti e iniziative di vasto interesse per la comunità. Tra queste si colloca Design Focus, iniziativa sviluppata in accordo con Camera di Commercio di Milano che è uno dei soci fondatori della Fondazione stessa. Design Focus è uno degli osservatori che la Fondazione ha promosso”. Per ulteriori informazioni: Camera di Commercio di Milano – Ufficio Stampa - tel. 02/8515.5224-5298 - 335/6413321 Sergio Vicario – Metafora – tel. 02 71040091/348 9895170 Progetti in attivazione di Design Focus sulle seguenti tematiche: Museo del Design a Milano, Protezione e tutela del design Museo del Design a Milano Design Focus intende supportare fattivamente il progetto del Museo del Design, intorno al quale sta da tempo lavorando la Triennale di Milano, con il concorso di importanti enti e istituzioni milanesi e lombarde. Lo farà generando azioni di confronto e di stimolo affinché il progetto del Museo del Design a Milano prenda presto il via e sostenendo culturalmente il progetto stesso, dando particolare evidenza al design come elemento/valore fondante dell’identità del made in Italy. Protezione e tutela del design Verrà messo a punto un sistema di azioni miranti a ricostruire il quadro internazionale della problematica della tutela del design con la finalità di mettere in connessione giuristi, esperti di design e operatori, per definire reali strumenti di orientamento per le imprese. Design Focus si impegna contemporaneamente a sviluppare e sostenere progetti miranti a rendere visibile e riconoscibile il design come uno dei caratteri distintivi di Milano e del territorio lombardo, a favorire la ricerca innovativa di design nelle imprese e a rendere accessibile il design alle imprese, valorizzando allo stesso tempo i giovani designer usciti dal sistema formativo milanese e lombardo e il sistema delle professioni. Per questo Design Focus sostiene tre progetti: Design Connection: è un progetto volto a comunicare e valorizzare le risorse di design a Milano e in Lombardia, che punta a mettere in rete le risorse e le attività presenti sul territorio attraverso la costituzione di un network a cui sarà associato un brand, riconoscendo il design come valore strategico e competitivo. Elementi importanti della rete saranno i “Design Infopoint”, spazi informativi, o terminali disponibili per la consultazione collocati dentro la città e i luoghi lombardi di maggior interesse turistico. Design Innovazione: è un progetto mirante a incentivare la ricerca e il design come fattore competitivo per le imprese lombarde e a creare strutture di connessione tra le università, tra i centri di formazione per il design, i professionisti del settore e il mondo delle imprese, attraverso azioni di policy che promuovano l’investimento nella ricerca, a fronte di specifici sostegni finanziari. In questo quadro è stato proposta l’istituzione di “Milano Design Innovation”, premio dedicato a giovani designer di tutto il mondo con meno di 35 anni e alle imprese lombarde per lo sviluppo di progetti innovativi e l’iniziativa “Aggiungi un Designer all’impresa” per il trasferimento della competenza di design anche a quelle imprese lombarde che in genere non utilizzano il design, grazie ad un meccanismo di facilitazione mirante a dare la possibilità di lavorare per un certo periodo di tempo con giovani designer supportati da uno staff di docenti e professionisti. Qualche dato di settore Ammontano a circa cinque miliardi di euro le esportazioni milanesi nel comparto del design e rappresentano il 14% del totale manifatturiero. Milano si conferma leader del settore, vanta, infatti, con oltre 13 mila imprese, il 37% del settore sul totale lombardo e il 6,4% sul totale italiano. I dati emergono da una ricerca dell’ufficio studi della Camera di Commercio di Milano, sui dati del registro delle imprese nel 2002. Consistente anche il numero di addetti del settore, oltre 65 mila (16% del totale manifatturiero). Ma chi sono i rappresentanti del design milanese e lombardo? Sono piccole e medie imprese. Nei settori dell’arredamento (40%), dell’illuminazione (19%) e dei prodotti in metallo (19%), fortemente orientate al “settore casa” (maniglierie e rubinetterie, pentolame, posateria, accessori per la tavola). E sempre specialiste in export (52% sul totale del proprio fatturato) verso i mercati esteri (il 32% nei paesi europei e il 20% nei paesi extraeuropei). E la centralità che il capoluogo lombardo ha nel settore ne fa la sede naturale per la nascita di un museo e di un Osservatorio sul sistema del design, finalizzati a valorizzare l’identità cittadina e territoriale. La competitività del made in Italy punta sul design e parte proprio da Milano. Imprese, addetti, import-export nel design Imprese Il design milanese con 13.281 aziende rappresenta il 36,9% del totale lombardo e il 6,4% di quello italiano. Al primo posto (18%) le industrie di legno, con oltre 2 mila imprese in valore assoluto, esclusi i mobili realizzati in paglia. Seguono le industrie tessili (14%), le imprese per la fabbricazione di articoli in cuoio e da viaggio e la fabbricazione di mobili (10%). Fabbricazione di sedie e sedili (8%). Ma anche i mobili per uffici e negozi e i mobili per cucina. Addetti Gli addetti del settore del design a Milano (oltre 65 mila, calcolati in valore assoluto) rappresentano il 16% del totale del settore manifatturiero. In testa le industrie tessili, dove si concentra il 35%, al secondo posto l’abbigliamento (17%). Seguono le industrie di articoli di legno (11%), la fabbricazione di mobili (10%), gli articoli di cuoio e da viaggio (9%). Ma anche la fabbricazione di mobili per uffici e negozi (3%), e mobili da cucina. Import-export Milano esporta design nel mondo per un valore di oltre 5 miliardi di euro (14% del totale di export manifatturiero), in confronto a un import del 6% (3 miliardi e mezzo di euro). Sono i prodotti delle industrie tessili e dell’abbigliamento (61% del totale) a trainare le esportazioni del settore. Elevate anche le esportazioni nel design di mobili (19%), per un valore di oltre 900 milioni di euro. Seguono i prodotti in cuoio e pelle (12%), gli apparecchi di illuminazione e lampade elettriche (7%), prodotti in legno (2%).

REGIME ITALIANO DI CONSOLIDAMENTO DI PASSIVITÀ NEL SETTORE AGRICOLO
Bruxelles, 10 dicembre 2003 - La Commissione ha deciso di avviare un'indagine su un regime italiano di consolidamento di passività attuato dalla regione Lazio a favore delle aziende e delle cooperative agricole. Tale regime, basato su una legge le cui disposizioni modificate sono state approvate nel 1996, anche in quel caso dopo un'indagine, e di cui nel 2001 è stato proposto un rifinanziamento per un importo di poco superiore a 200 000 euro, prevede un contributo in conto interessi su mutui quindicennali per il consolidamento di passività onerose connesse ad investimenti già realizzati. Con il passare degli anni il regime di aiuto avrebbe dovuto essere adeguato alle diverse normative entrate in vigore in materia di aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà. In questa fase la Commissione dubita che tale adeguamento sia stato fatto e mette in dubbio, di conseguenza, che gli aiuti concessi nel corso degli ultimi anni nell'ambito di tale regime siano conformi alla normativa in vigore e compatibili con il mercato comune. Una volta ricevuta la notifica ufficiale di questa decisione, le autorità italiane disporranno di un mese per comunicare le proprie osservazioni e fornire tutti i chiarimenti necessari. La decisione è pubblicata nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee. I terzi interessati potranno comunicare le proprie osservazioni entro un mese a partire dalla data della pubblicazione. Le stesse saranno trasmesse all'Italia, che avrà così la possibilità di replicare. Non appena sarà in possesso dei chiarimenti richiesti alle autorità italiane, degli eventuali contributi dei terzi interessati e delle eventuali repliche da parte italiana, la Commissione delibererà quanto prima in merito alla compatibilità degli aiuti con il mercato comune.

SIMPOSIO INTERNAZIONALE SULL'INGEGNERIA ELETTRICA, ELETTRONICA E INFORMATICA
Nicosia, 11 dicembre 2003 - Dall'11 al 13 marzo 2004 si svolgerà a Nicosia (Cipro) il secondo simposio internazionale sull'ingegneria elettrica, elettronica e informatica. La manifestazione consentirà ad accademici, ricercatori e professionisti di presentare gli sviluppi recenti nei settori dell'ingegneria elettrica, elettronica e informatica, e fungerà anche da forum per i dibattiti e lo scambio di esperienze. L'auspicio è che il simposio possa contribuire ad orientare le future attività di ricerca e sviluppo in questi settori e ad accelerare gli sforzi volti a produrre tecniche e approcci nuovi. I temi specifici di discussione saranno i seguenti: sistemi di comunicazione; criptografia e sicurezza delle reti; produzione, trasmissione e distribuzione di energia; automazione e controlli. È prevista inoltre una mostra di nuovi prodotti tecnologici per ciascuno dei tre settori di ingegneria sopracitati. Infolink: http://neu-cee2004.Neu.edu.tr/

AL VIA IL PRIMO PROGETTO DI GENERAL ELECTRIC WIND ENERGY IN TERRITORIO CINESE: DIECI TURBINE EOLICHE PER UNA CENTRALE IN MONGOLIA ENTRO IL 2020 LA CINA INTENDE ATTIVARE 20 GIGAWATT DI ENERGIA RINNOVABILE E PULITA
Salzbergen/Germania - Firenze  - 11 Dicembre 2003 - Ge Wind Energy consegna dieci turbine eoliche da 1,5 megawatt (Mw) destinate alla centrale eolica da 15 Mw di Huitengxile, nella regione della Mongolia Interna. Questa importante fornitura segna l'ingresso di Ge Wind Energy nel mercato cinese. Questo progetto prevede l'impiego delle più grandi turbine e della più avanzata tecnologia mai utilizzate finora da un impianto eolico in Cina. Oltre alle turbine, Ge fornirà anche consulenza tecnica per l'installazione e la messa in funzione della centrale; Ge China curerà invece l'assistenza e il supporto tecnico. "Questo progetto rappresenta un importante traguardo sia per Ge che per l'intera Cina, un Paese nel quale sta crescendo l'interesse verso lo sfruttamento di un'energia pulita come quella ottenuta dal vento", dichiara Steve Zwolinski, Presidente di Ge Wind Energy, divisione di Ge Power Systems. "Collaboriamo con i nostri clienti per il successo di questo progetto e siamo impazienti di mettere a frutto ulteriori opportunità a supporto dell'iniziativa con cui la Cina intende attivare 20 gigawatt di energia rinnovabile entro il 2020".

ASSOGAS RICORRE AL TAR CONTRO I BANDI DI GARA PER L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE DEL GAS ANCHE L’AUTORITÀ PER L’ENERGIA ELETTRICA E IL GAS CONDIVIDE LA POSIZIONE DI ASSOGAS
Milano, 11 dicembre ’03 - Assogas fondata nel 1979, è l’Associazione Nazionale Industriali Privati Gas e Servizi Collaterali. Aderente a Confindustria, l’Associazione oggi rappresenta circa 90 Aziende di piccola e media dimensione operanti nel settore della distribuzione e della vendita del gas, con un bacino d’utenza di circa 1.200 comuni italiani per un totale di 1.600.000 clienti finali serviti e un’erogazione complessiva di oltre 2,6 miliardi l’anno di metri cubi di gas naturale. La presidenza è ricoperta da Giandomenico Fabiani. L’attenzione di Assogas, negli ultimi tempi si è concentrata sull’art.14 del nuovo decretone collegato alla Finanziaria, che recentemente è stato approvato (Gazzetta Ufficiale del 24/25 novembre 2003) scorporando le tematiche gas e energia. Il problema però potrebbe ripresentarsi nei medesimi termini nell’ambito della Finanziaria e/o del Decreto Marzano per quest’ultimo, ad esempio, qualora fosse confermata la possibilità di riscatto anticipato delle concessioni anche nel periodo “transitorio” definito dal D.lgs. Di settore n° 164 del 2000; provvedimenti che, come afferma il Presidente Fabiani, “pensati nello spirito della libera concorrenza, di fatto si traducono in un ritorno al monopolio pubblico”. L’azione promossa da Assogas per arginare questo stato di cose non si limita all’esternazione di posizioni ufficiali, ma si è concretizzata anche in una serie di ricorsi al Tar (e nell’80% dei casi vinti) volti a contestare bandi di gara dei Comuni. La posizione di Assogas in merito è riassumibile in: 1) intollerabili barriere all’accesso imponendo requisiti di partecipazione eccessivi; 2) richiesta di pesanti canoni (percentuali sul Vrd – vincolo sui ricavi della distribuzione - superiori al 50 – 60%) da versare al Comune, rendendo le condizioni di gara manifestamente diseconomiche. Sulla vicenda è stato chiamato a pronunciarsi il Tar di Brescia, in merito ai bandi di gara pubblicati dai comuni di Mapello (Bg) e Soave (Vr), anche questi impugnati da Assogas. Su questo tema L’autority si è pronunciata confermando la correttezza degli argomenti svolti da Assogas, chiarendo esattamente quali sono le uniche richieste che i Comuni possono avanzare ai partecipanti alla gara. Più in particolare, l’Autorità ha evidenziato che gli oneri che nell’ambito del bando di gara possono essere posti a carico del gestore sotto forma di corrispettivo da riconoscersi al Comune oltre che di impegni per ammodernamento degli impianti non devono rappresentare più del 35 – 40% del Vrd, precisando comunque che questi importi possono essere riconosciuti al Comune in relazione ai costi da questo sostenuti in passato per la realizzazione dell’impianto. Al di fuori di questa ipotesi, invece, nessun canone può essere richiesto dai Comuni ai partecipanti alla gara. Assogas vede con favore la posizione dell’Autorità che è orientata a garantire equità ed equilibrio nel settore, sottoposto ad un delicato periodo di transizione verso la nuova configurazione del mercato, salvaguardando la sostenibilità economica degli investimenti nelle reti e nelle infrastrutture, atti a garantire la sicurezza del servizio gas. Trascurare o sottovalutare questi equilibri avrebbe come conseguenza quella di “costringere” gli operatori, per rimanere sul mercato, a non investire adeguatamente nel rinnovamento tecnologico e fisico delle reti accelerando la loro obsolescenza a danno del patrimonio impiantistico, della sua sicurezza e della sua efficienza (come hanno dimostrato recenti episodi di grave disservizio accaduti in analoga situazione in altri Paesi dove non si sono tenuti nella debita considerazione questi aspetti). Infolink: www.Assogas.com 

ASM ANNUNCIA I RISULTATI PREVISTI A FINE ANNO: MOL + 17%, EBIT + 32%, UTILE NETTO + 52%
Milano, 11 dicembre 2003 - Ieri nel corso di un incontro con la comunità finanziaria tenutosi in Piazza Affari, Renzo Capra, Presidente della società , ha reso noti i risultati economici previsti per l'esercizio in corso, tracciando una panoramica sia sulle principali operazioni concluse dall' Ipo che sulle nuove iniziative in corso, ed ha annunciato inoltre gli obiettivi del piano strategico dell'azienda. Il valore della produzione sale di 55 milioni di euro, Ebitda ed Ebit crescono rispettivamente di 34 (+17%) e 32 (+30%) milioni di euro, l'Utile netto aumenta di 33 milioni di euro (+52%): questi i risultati attesi dell'esercizio in corso, rispetto al 2002. Sono stimati in circa 500 milioni di euro gli investimenti "di sviluppo" nel biennio 2002 - 2003. I principali interventi sono relativi alla realizzazione dei repowering delle centrali di Ponti sul Mincio e di Cassano, alla terza linea del termoutilizzatore, all'acquisizione di 8 società attive nella distribuzione e vendita di gas per circa 70.000 clienti e 120 milioni di metri cubi di gas venduti addizionali; il conferimento degli asset della rete gas in alta e media pressione del Gruppo Asm nella newco (Retragas), lo sviluppo industriale della partecipazione in Endesa Italia che ha portato alla creazione della Jv Ergon Energia, con l'ambizioso traguardo del 10% del mercato libero nei prossimi 5 anni ed infine il contratto preliminare per l'acquisto della rete Enel in 45 comuni della provincia di Brescia, cui sarà fatto fronte sfruttando solo una parte della capacità di indebitamento complessiva della società , che consentirà ad Asm di incrementare ad oltre 210.000 il numero dei clienti serviti. Sarebbe, infine, in dirittura d'arrivo l'autorizzazione della nuova centrale turbogas di Gissi, a cui dovrebbero seguirne altre significative in termini di investimento. Fra i nuovi più importanti programmi futuri in campo energetico viene mantenuto l'accento sulla crescita nella capacità di generazione, con un target nel 2008 di 1300Mw installati, ma anche sullo sviluppo delle vendite sia dirette (8Twh da centrali proprie) che tramite Ergon Energia (target 2008: 11Twh). Nel settore gas l'obiettivo dichiarato è quello di acquisire altri 85.000 clienti circa, oltre che di realizzare nuovi contratti per forniture di gas dall'estero. Nel servizio di teleriscaldamento si prevede la progressiva estensione alle zone non servite in città e nell'hinterland, grazie al calore aggiuntivo fornito dalla terza linea del termoutilizzatore, mentre nel settore ambientale si punta al mantenimento della posizione nella provincia di Brescia ed alla partecipazione allo sviluppo di impianti di termoutilizzazione rifiuti in altre aree. Nel ciclo idrico integrato è previsto uno sviluppo limitato all'ambito locale mentre superano i confini della provincia le ricerche di opportunità di crescita degli altri servizi (gestione calore, facility management e Ict), anche attraverso partnership temporanee e/o territoriali. Il target del piano al 2008 prevede il raggiungimento di un volume di affari pari a 1.300 milioni di euro con il mantenimento del rapporto Valore della produzione/Ebitda al 28%. Renzo Capra ha dichiarato: "Esprimo soddisfazione per le previsioni di chiusura dell'esercizio in corso, ma ancora di più per quanto emerge dal piano industriale. Quello dichiarato è un obiettivo ragionevole, considerando le risorse di cui disponiamo e i progetti a cui stiamo lavorando, che ci consentirà di incrementare la redditività delle nostre azioni, che rappresenta il nostro target più importante".

ASM DOPO LE RECENTI ACQUISIZIONI, SEMPLIFICA LA CATENA DI COMANDO MEDIANTE FUSIONI
Brescia, 11 dicembre 2003 - Dopo le recenti acquisizioni nel settore gas (otto società ) Asm ha avviato un processo di razionalizzazione delle proprie partecipazioni. Le sedi legali di Tidone Gas, Gastecnica Reggiana, Alfa Metano, Gas Orobica e Cige sono state trasferite in blocco presso la sede di Asm, mentre si terranno domani 10 dicembre le cinque assemblee straordinarie che approveranno il progetto di fusione mediante incorporazione in Cige di Tidone Gas, Gastecnica Reggiana, Alfa Metano e Gas Orobica cioè delle società recentemente acquisite che gestiscono le reti di distribuzione. Per le società Gas Orobica Service e Cige Service che si occupano dell'attività di vendita, si è proceduto invece ad approvare i progetti di fusione in Asmea, la società del gruppo cui è demandata la funzione di vendita dei servizi multiutility. L'operazione consente anche il raggiungimento dell'obiettivo del raddoppio delle utenze gas servite da Cige permettendo alla stessa di usufruire dei benefici previsti in tali casi dal D.lgs.vo Letta, prolungando di un anno la scadenza delle concessioni. Il prossimo passo nelle attività di distribuzione gas, qualora Asm dovesse acquisire nel breve periodo altre società di distribuzione e di vendita per almeno 70.000 clienti nuovi, potrebbe essere l'incorporazione nella capogruppo di tutte le società di distribuzione, in modo da beneficiare di una ulteriore proroga di tutte le concessioni. Per quanto attiene l'attività di trasporto del gas naturale, regolata dall'Autorità per l'Energia Elettrica ed il Gas separatamente dalla distribuzione, Asm ha costituito la società Retragas allo scopo specifico di gestire l'attività di trasporto e di fornitura ai clienti diretti del gas sulle reti intercomunali e interregionali del gruppo Asm. La società nasce dallo scorporo delle reti in alta e media pressione di Valgas, Asm Brescia e Sinergia. Le reti di trasporto non risultano soggette al regime delle concessioni e la costituzione di Retragas consente di evitare pertanto la contendibilità delle suddette reti a partire dal 2005. Domani verrà avviata la procedura prevista per l'approvazione del cosiddetto "codice di rete" della società Retragas. L'approvazione dell'Autorità per l'Energia Elettrica ed il Gas (ai sensi della delibera 137/2002) consentirà alla società la piena operatività .

LA COMMISSIONE EUROPEA AUTORIZZA GLI AIUTI FRANCESI E ITALIANI PER L'AUTOSTRADA VIAGGIANTE SPERIMENTALE TRA LIONE E TORINO
Bruxelles, 11 dicembre 2003 La Commissione ha autorizzato ieri gli aiuti finanziari francesi e italiani per il progetto sperimentale di autostrada ferroviaria tra Aiton e Orbassano sulla direttrice Lionetorino. Il nuovo servizio sarà gestito dalla società Autostrada Ferroviaria Alpina (Afa) per il periodo 2003-2006. La Francia e l'Italia potranno entrambe concedere una sovvenzione di 23,5 milioni di euro per sostenere economicamente il nuovo servizio di autostrada viaggiante tra Aiton e Orbassano per la fase di sperimentazione del progetto, tra il 2003 e il 2006. L 'autostrada ferroviaria o autostrada viaggiante è un sistema di trasporto che consiste nell'imbarcare gli automezzi stradali pesanti e i loro conducenti a bordo di treni navetta per percorrenze di 200- 300 chilometri . Questo modo di trasporto presenta una valida alternativa per l'attraversamento degli ostacoli naturali quali il Canale della Manica o, come in questo caso, le Alpi e permette di ridurre sia il traffico stradale che l'impatto ambientale dei trasporti. In considerazione del carattere sperimentale delle attività, delle condizioni di esercizio particolarmente difficili della linea durante la fase sperimentale e della specificità delle tecnologie coinvolte, la realizzazione del progetto deve poter contare su un sostegno finanziario del settore pubblico. In occasione del vertice di Périgueux del 27 novembre 2001, i governi francese e italiano avevano deciso di costituire l'impresa Autostrada Ferroviaria Alpina (Afa), una società di diritto italiano a cui fanno capo principalmente Sncf e Trenitalia1. Questa iniziativa dovrebbe contribuire ad incoraggiare l'uso del trasporto combinato in alternativa al trasporto su strada, un obiettivo centrale della politica europea dei trasporti2. La Commissione ritiene che gli aiuti siano compatibili con la disciplina sulla concorrenza3 in quanto limitati alla fase sperimentale del progetto. 1 Autorizzata dalla Commissione europea il 4 agosto 2003. 2 Cfr. Libro bianco «La politica europea dei trasporti fino al 201: il momento delle scelte», Com(2001) 370 reperibile al seguente indirizzo: http://europa.Eu.int/comm/energy_transport/it/lb_it.html

AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE EUROPEA APPROVA IL REGIME ITALIANO DI AIUTI AL TRASPORTO COMBINATO
Bruxelles, 11 dicembre 2003 - La Commissione europea ha autorizzato ieri un regime italiano di aiuti(1) destinati a ridurre gli svantaggi concorrenziali del trasporto ferroviario di merci e del trasporto combinato nei confronti del trasporto stradale. Il regime di aiuti mira ad attenuare gradualmente lo svantaggio concorrenziale di cui soffre il trasporto merci ferroviario rispetto al trasporto stradale. Il diverso grado di internalizzazione dei costi esterni dei due modi di trasporto tende infatti a penalizzare il trasporto su rotaia. Le misure di aiuto intendono migliorare i servizi di trasporto ferroviario e comprendono: aiuti alle imprese che si impegnano a realizzare un numero minimo annuo di treni completi di trasporto combinato o di merci pericolose; aiuti agli investimenti per lo sviluppo del trasporto ferroviario di merci; aiuti alle imprese ferroviarie che si impegnano ad effettuare un certo numero di treni-chilometro nel territorio nazionale per il trasporto combinato accompagnato di merci; agevolazioni tariffarie per il trasporto di passeggeri per via ferroviaria. Queste misure saranno finanziate mediante la costituzione di un apposito fondo. Il governo italiano assegnerà un contributo quindicennale ad un organismo finanziario designato per decreto ministeriale. Il contributo consentirà di rimborsare i mutui assunti dai beneficiari del regime di aiuti. Il regime prevede tre limiti di impegno quindicennali pari a 14 500 000 euro per l'anno 2002; 5 000 000 di euro per l'anno 2003 e 13 000 000 di euro per l'anno 2004, per un importo totale di 487,5 milioni di euro. Una delle misure del regime di aiuti prevede la realizzazione del progetto franco-italiano di autostrada ferroviaria sperimentale tra Aiton e Orbassano (linea Lione-torino). L'italia contribuirà al progetto per mezzo del summenzionato regime di aiuti approvato dalla Commissione, mentre il finanziamento francese della fase sperimentale è stato autorizzato in data odierna mediante un'altra decisione della Commissione. Il nuovo progetto prevede l'erogazione di servizi di trasporto combinato accompagnato(2). La Commissione ritiene che le misure siano compatibili con il trattato(3) e conformi agli obiettivi del Libro bianco della Commissione sulla politica dei trasporti(4). (1) "Disposizioni in materia di trasporto ferroviario e interventi per lo sviluppo del trasporto ferroviario di merci", articolo 38 della legge 1° agosto 2002, n. 166 "Disposizioni in materia di infrastrutture e trasporti". (2) Per trasporto combinato accompagnato si intende il trasporto di un complesso veicolare stradale completo - accompagnato dal conducente mediante un altro modo di trasporto (ad es. Treno o traghetto). (3) Ai sensi dellarticolo 3, paragrafo 1, lettera b) del regolamento (Cee) n. 1107/70 del Consiglio e dellarticolo 87, paragrafo 3, lettera c) del trattato Ce. (4) "La politica europea dei trasporti fino al 2010: il momento delle scelte", Com(2001) 370.

PROMUOVERE LA RICERCA COMUNITARIA PER RIDURRE L'INQUINAMENTO ATMOSFERICO DOVUTO AL TRAFFICO
Bruxelles, 11 dicembre 2003 - L'ue ha firmato in data odierna un accordo con gli Stati Uniti, il Giappone e la Cina finalizzato alla riduzione dell'inquinamento atmosferico dovuto ai trasporti. Siglato in occasione di una conferenza tenutasi a Milano, l'accordo consentirà di condurre attività congiunte di ricerca in materia di emissioni e di prove sui veicoli. L'accordo prevede inoltre la costituzione di una piattaforma scientifica comune per la misurazione e l'analisi comparativa dell'inquinamento atmosferico dovuto al traffico. Questa iniziativa comune fornirà un sostegno scientifico nel contesto dei nuovi requisiti internazionali in materia di emissioni del settore dei trasporti e una base per le future norme europee per i veicoli passeggeri e i veicoli commerciali leggeri (Euro V). Gli organismi di regolamentazione, i rappresentanti dell'industria e i ricercatori di tutto il mondo si sono riuniti a Milano per discutere dei sistemi di prova e di misura delle emissioni, delle norme in materia di emissioni, degli effetti delle emissioni sulla salute umana nonché dei nuovi carburanti, dei nuovi motori e delle nuove tecnologie di post-trattamento. "L'inquinamento atmosferico è un problema che riguarda tutti gli abitanti del pianeta. L'uso sempre maggiore delle automobili fa sì che il problema richieda soluzioni innovative che consentano di proteggere la salute umana e l'ambiente e contribuiscano nel contempo a migliorare la competitività dell'industria," afferma Philippe Busquin, commissario europeo per la ricerca. "Dobbiamo fissare norme relative alle emissioni e sorvegliarne l'applicazione, oltre che valutare gli effetti di tali emissioni sulla salute umana e sull'ambiente, sviluppare nuove applicazioni per rendere i motori degli autoveicoli più ecologici ed aiutare l'industria a vincere questa importante sfida. A tal fine occorre intensificare gli sforzi di ricerca e l'accordo raggiunto oggi contribuirà alla realizzazione di questo obiettivo riunendo le principali parti interessate del settore." Aria più pulita La Commissione europea sta elaborando una serie di direttive destinate a fissare i limiti di emissione per le autovetture e i veicoli commerciali leggeri (Euro V) e per i veicoli pesanti (Euro Vi). Il suo programma "Aria pulita per l'Europa" (Clean Air For Europe - Cafe) è il quadro di riferimento per la futura legislazione e le future iniziative politiche in materia di qualità dell'aria. Il programma Cafe ha già permesso di annoverare gli elevati livelli di inquinanti atmosferici quali il particolato e l'ozono tra i problemi legati ai trasporti che richiedono una rapida soluzione. La futura legislazione europea in questo campo verterà probabilmente anche su altri componenti tossici dei gas di scarico degli autoveicoli. Un approccio multisettoriale Il Centro comune di ricerca (Ccr) della Commissione mette la propria perizia tecnica al servizio dell'elaborazione di una solida base scientifica per la legislazione sulle emissioni dei veicoli e sulla qualità dell'aria. Le attività di ricerca in materia di emissioni dei veicoli, ad esempio, si svolgono presso i Vehicle Emission Laboratories (Vela) di Ispra. I laboratori di ricerca dell'Ue sono in grado di caratterizzare le emissioni di qualsiasi tipo di veicolo stradale e non stradale dal punto di vista fisico-chimico e tossicologico. Essi tentano inoltre di orientare le misure politiche a livello locale, regionale e nazionale ai fini di una migliore qualità dell'aria nelle grandi aree urbane. Progetti di ricerca relativi alle emissioni Il Ccr ha avviato i seguenti progetti di ricerca in questo campo: Effetti del carburante sulle emissioni: il Ccr studia i potenziali effetti dei nuovi tipi di carburante sulle emissioni degli autoveicoli. Le prove vengono realizzate utilizzando qualità diverse di diesel e di additivi che riducono le emissioni di particolato. Macchinari mobili non stradali: il Ccr ha contribuito alla messa a punto di un nuovo ciclo di prova per i macchinari mobili non stradali e coordina un gruppo di lavoro dell'Unece incaricato di definire il nuovo protocollo per l'armonizzazione del ciclo di prova a livello mondiale. Ciclo di prova dei motocicli a livello mondiale: il Ccr ha effettuato una vasta campagna di misurazione destinata a definire i nuovi limiti di emissione per i motocicli. Sono state effettuate oltre 460 prove su banco dinamometrico seguite da una prova interlaboratorio (round robin) coronata da successo. Analisi del ciclo "well-to-wheel": il Ccr ha sviluppato uno strumento di analisi del ciclo del carburante (ciclo '"well-to-wheel") in collaborazione con Eucar (Consiglio europeo per la R &s nel settore automobilistico) e Concawe (Organizzazione europea delle società petrolifere per la protezione dell'ambiente e della salute). Tale strumento di analisi consente di raffrontare l'efficienza in termini di emissioni totali di Co2 delle autovetture che utilizzano carburanti convenzionali e non convenzionali. Stabilire norme a livello mondiale Oggi sarà sottoscritto anche un memorandum d'intesa tra il Ccr, l'Environmental Protection Agency's National Vehicle and Fuel Emissions Laboratory (Epa/nvfel) statunitense, il National Traffic Safety and Environment Laboratory (Ntsel) giapponese e lo State Environment Protection Administration (Sepa) cinese. Verrà così suggellata un'intensa cooperazione avvenuta nel quadro del gruppo di lavoro della Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite (Unece Grpe). La firma del memorandum permetterà una collaborazione tra i laboratori di prova omologati per sviluppare e definire di nuove norme in materia di emissioni armonizzate su scala mondiale. Infolink: http://ies.Jrc.cec.eu.int/units/eh/events/euro5/

MOTORI: IERI, OGGI E DOMANI. NEL SEGNO DELL’AMBIENTE
Napoli, 11 dicembre 2003 - Il futuro dei motori ad accensione comandata e diesel compatibili con l’ambiente, i sistemi di abbattimento delle emissioni allo scarico dei motori automobilistici, i motori ad alte prestazioni, l’idrogeno nei motori a combustione interna, le tecnologie avanzate per la produzione dei combustibili a basso impatto ambientale. In poche parole le tecnologie emergenti nella ricerca motoristica: questi i temi chiave sui quali esperti internazionali, provenienti dal mondo accademico e industriale, si confronteranno a Napoli per due giorni, a partire da oggi giovedì 11 dicembre, in occasione del convegno Engines of sustainable development. “Lo sviluppo di sistemi di combustione per motori termici ad alto rendimento energetico e intrinsecamente puliti e la riduzione delle emissioni di sostanze nocive per l’uomo e per l’ambiente”, spiega Aldo Di Lorenzo, direttore dell’Istituto motori del Cnr di Napoli che ha organizzato l’incontro, “sono i principali obiettivi su cui, fin dalla sua fondazione nel 1940, è impegnato il nostro istituto. Ora”, prosegue Di Lorenzo, “ci troviamo a una svolta e a una scelta obbligata: si guarda all’idrogeno o ad altre fonti energetiche come prospettive per il futuro”. A conclusione delle celebrazioni per i 150 anni dall’invenzione del motore a scoppio, costruito dal fisico Eugenio Barsanti e dall’ingegnere Felice Matteucci, la manifestazione di Napoli, infatti, oltre a offrire un profilo storico dell’evoluzione del motore a scoppio, traccerà soprattutto le prospettive per il futuro, che devono tener conto delle esigenze di compatibilità ambientale e di efficienza energetica. Per informazioni: Carlo Beatrice, tel. 081/7177136, Claudio Bertoli, tel. 081/7177104

DOPO QUELLO IN MONGOLFIERA, GIRO DEL MONDO CON UN AEREO SOLARE
Milano, 11 dicembre 2003 - Dopo quello in mongolfiera, giro del mondo con un aereo solare Una nuova sfida dello svizzero Bertrand Piccard, che nel 1999 ha volato attorno mondo senza scalo con la mongolfiera Breitling Orbiter, insieme al britannico Brian Jones Il giro del mondo a bordo di un aereo solare: questa la nuova sfida annunciata a Losanna da Bertrand Piccard che, a 46 anni, ha voglia di spiccare nuovamente il volo e di tornare a guardare il mondo dal cielo, a bordo di un aereo solare. E' una sfida tecnologica, sportiva ma anche un sogno che Piccard spera di realizzare nel 2007 con il primo volo notturno e nel 2009 con il giro del mondo, secondo quanto ha rivelato lo stesso esploratore in una conferenza stampa indetta al Politecnico di Losanna (Epfl). Sono infatti gli esperti del prestigioso Epfl che lo assisteranno nell'impresa realizzando il rivoluzionario velivolo. L'obiettivo è di concepire un mezzo di trasporto senza carburante fossile e senza emissioni inquinanti che possa restare in volo anche di notte grazie all'energia solare. L'impresa - ha insistito Piccard - ha anche un messaggio: dimostrare il ruolo fondamentale che può svolgere la tecnologia di punta nella promozione dello sviluppo sostenibile. ''Voglio mobilitare l'entusiasmo del pubblico in favore delle energie rinnovabili'', ha detto Piccard. Lo studio di fattibilità è stato appena concluso. Il disegno dell'aereo richiederà ancora almeno un anno di lavori, poi si passerà alla fase di costruzione. Il primo prototipo è previsto per il 2006 e il primo volo di collaudo, nel giugno dello stesso anno. L'aereo avrà la sagoma di un gigantesco aliante ed avrà 150 metri quadri di superficie alare, questo per poter catturare ed immagazzinare tutta l'energia possibile durante le 9-10 ore diurne e poter restare in volo anche di notte. ''Se l'impresa andrà in porto ci saremo avvicinati al volo perpetuo'', ha dichiarato Piccard. L'epfl prevede di sviluppare materiali multifunzionali e particolarmente leggeri. E' inoltre prevista la messa a punto di un pilota automatico "intelligente", in grado di anticipare le situazioni e di svegliare il pilota se necessario. L'ex comandante della mongolfiera Breitling Orbiter che nel 1999 ha suscitato un entusiasmo planetario con la sua impresa, di professione è psichiatra. Grintoso, occhi azzurri e sorriso da ragazzo, ha nel sangue l'avventura. Suo nonno Auguste, il fisico noto per le sue geniali invenzioni nel campo degli aerostati e dei sottomarini, salì per primo nella stratosfera con un pallone a idrogeno, nel 1931. Inventò il batiscafo (il più noto è il "Trieste" che esplorò la Fossa delle Marianne) e il pallone stratosferico con cabina pressurizzata. Il padre di Bertrand, Jacques, ha invece progettato il primo sottomarino turistico del mondo. Bertrand Piccard è padre di tre bambini ed è tra l'altro stato campione del mondo di acrobazia aerea.

"MATERDEI": CORIAN CON L'ARTE IN METROPOLITANA A NAPOLI
Napoli, 11 Dicembre 2003 - La realizzazione della fermata della metropolitana di Napoli "Materdei" e' stata portata a termine e inaugurata il 5 luglio 2003 nell'ambito del progetto " Le stazioni dell'arte" della societa' Metropolitana di Napoli Spa, Concessionaria del Comune di Napoli per la realizzazione della Linea 1. Alla creazione degli ambienti sotterranei e della piazza esterna hanno contribuito numerosi artisti e architetti contemporanei di fama internazionale, su un progetto di Alessandro Mendini. Spicca, dalla successione di forme audaci e colori vivi, l'opera di Ettore Spalletti, che si inserisce, attraverso forme e tonalita' essenziali concretizzate nella matericita' compatta del marmo del Belgio e di Dupont Corian, come pausa, invito alla riflessione. Ettore Spalletti, rielaborando i suoi temi basati sullo studio e la rappresentazione di forme, tonalita' primarie ed essenziali, ha realizzato una ampia e compatta parete bianca, di 3x7 metri, in Corian colore Cameo White. La parete appare monolitica, grazie alle proprieta' del materiale, che permette di realizzare giunture non visibili, presentando cosi' un senso di continuita' di superficie. La continuita' e la tattilita' morbida della superficie si pongono come fondo imponente ma discreto della colonna conica e del parallelepipedo, note estetiche consuete nell'arte di Ettore Spalletti. Nella parete e' integrata una stella in ottone bagnato in oro zecchino, di 2 mm spessore. La parete e' stata realizzata dalla societa' di Napoli Momoline srl, che fornisce soluzioni integrate di arredo per laboratori scientifici, di ricerca e di industria farmaceutica in aziende pubbliche e private. Inaugurata il 5 luglio 2003, la fermata della metropolitana Materdei a Napoli e' stata realizzata con la partecipazione, oltre a Ettore Spalletti, di Sandro Chia, Lucio Del Pezzo, Luigi Serafini, Luigi Ontani, Sol Lewitt, Domenico Bianchi, Denis Santachiara, Robert Gligorov, Anna Gili, Innocente, Stefano Giovannoni, George Sowden, Mathelda Balatresi. La societa' Metropolitana di Napoli Spa, grazie al contributo critico del curatore artistico Prof. Achille Bonito Oliva, ha sviluppato il progetto "Le stazioni dell'arte" per avvicinare i cittadini all'arte contemporanea, affidando a differenti architetti la progettazione di alcune stazioni. Alessandro Mendini per Salvator Rosa, Domenico Orlacchio per Cilea-quattro Giornate, Gae Aulenti per Museo e Dante. Da impersonali luoghi di passaggio, gli ambienti metropolitani si sono mutati in luoghi di "arte pubblica" in cui tele, sculture e fotografie hanno donato vita a luoghi deputati alla sola mobilita' urbana. L'arte cosi' ha abbandonato l'atmosfera statica del museo, in cui il visitatore e' spettatore, per porsi interattivamente al cospetto del viaggiatore stimolarlo a un confronto quotidiano, obbligatorio, con il linguaggio dell'arte contemporanea. L'architetto Renaldo Fasanaro, coordinatore della cantierizzazione delle opere d'arte per conto della Metropolitana di Napoli, spiega: "Il progetto "Le stazioni dell'arte" e' l'unico esempio di interazione tra arti e mestieri, sin dal tempo delle grandi cattedrali barocche. Per due mesi, il cantiere ha riunito maestranze differenti, pittori, artisti, architetti e artigiani di ogni sorta, provenienti da tutta Italia e dall'Europa. La sfida maggiore del progetto e' gestire e risolvere le problematiche legate all'interazione, piuttosto inconsueta, dell'artista con le costrizioni del cantiere: proprieta' dei materiali, usura, norme di sicurezza". La M.n. Metropolitana e' la concessionaria dl Comune di Napoli per la realizzazione della Linea 1. La M.n. Ha particolarmente curato lo studio delle tecniche di costruzione in considerazione del particolare sottosuolo di Napoli, che presenta una serie di problemi dovuti all'alternarsi di strati di tufo, pozzolane, lapilli, cavita' non censite e falde freatiche. Dopo una prima fase di esercizio a navetta, la linea va ora a regime con un tempo di percorrenza di circa 24 minuti sull'intera tratta Piscinola-dante ed una frequenza dei treni uno ogni 6 minuti. Attualmente circa 200 mila persone viaggiano giornalmente con la metropolitana cittadina.

PRESENTAZIONE DEL CORSO PER “TECNICO SUPERIORE PER L’AMMINISTRAZIONE ECONOMICO – FINANZIARIA ED IL CONTROLLO DI GESTIONE"
Perugia, 11 dicembre 2003 -Verrà presentato oggi pomeriggio, con inizio alle ore 16 presso l’Ufficio Orientamento dell’Università degli Studi di Perugia in piazza Iv Novembre, il Corso per “Tecnico superiore per l’amministrazione economico – finanziaria ed il controllo di gestione", realizzato dall’Associazione Temporanea di Scopo (Ats) che racchiude l’Università di Perugia - Corso di Laurea in Economia Aziendale di Perugia, l’Istituto “Giordano Bruno” di Perugia, le aziende del settore B-i Group Srl di Perugia e Euristica di Gubbio (Pg), nonché l’agenzia formativa Cooperativa Scuola Lavoro Umbria di Perugia. Nel corso dell’incontro, professori universitari, imprenditori e liberi professionisti presenteranno il corso a studenti e soggetti in cerca di un’occupazione, illustrando la figura professionale e chiarendone l’importanza nel contesto delle Pmi umbre. Il corso, rivolto a 20 candidati, è gratuito e si articolerà in 1.300 ore presso l’Istituto Tecnico per le Attività Sociali “Giordano Bruno” di Perugia. Il ruolo di questa figura è quello di curare il sistema di contabilità, gli adempimenti amministrativo/fiscali e la redazione dei bilanci, di occuparsi delle analisi economico finanziarie, dei rapporti con il sistema creditizio e di individuare sistemi di previsione e controllo orientati a criteri di efficacia ed efficienza gestionale. Notevoli le possibilità di sbocco lavorativo. Le iscrizioni vengono raccolte fino al 31 dicembre p.V. Dalla Cooperativa Scuola Lavoro Umbria in via Brufani 7 a Perugia, telefono 075/5055251.

POLITECNICO DI MILANO DIPARTIMENTO INDACO-LABORATORI LUCE & COLORE E FACOLTÀ DEL DESIGN PRESENTANO IL CORSO BREVE DI FORMAZIONE IL COLORE E LA CITTÀ LA COMPONENTE CROMATICA NEL PROGETTO ARCHITETTONICO E URBANO
Milano, 11 dicembre 2003 - Obiettivi e Contenuti: Capire come utilizzare al meglio il colore, è un tema centrale non solo per gli artisti ma anche per gli architetti, i designer, i progettisti che pur operando abitualmente scelte cromatiche, spesso non hanno una precisa conoscenza degli aspetti psico-fisio-percettivi legati all'impiego del colore. Eppure, da una corretta scelta del colore può dipendere il successo stesso del progetto e la sua capacità di inserirsi positivamente nell'ambiente costruito; la città, appunto, e più in generale il paesaggio. Il corso si propone di fornire innanzitutto una conoscenza teorica di base sul colore e sugli aspetti legati alla sua percezione, presupposto indispensabile a una efficace proposta cromatica, e poi di approfondire gli aspetti metodologici e strumentali legati al progetto del colore. In particolare viene approfondito il tema dei Piani del Colore e della qualificazione/riqualificazione della città attraverso la valorizzazione dei suoi colori e della sua immagine cromatica. Struttura: La durata del corso è di 28 ore distribuite su quattro giornate, 22-23 e 29-30 gennaio 2004 Con la partecipazione di Istituto Del Colore comprendenti esercitazioni strumentali e progettuali. A chi è rivolto: Il corso avanzato si rivolge ai professionisti che operano nella progettazione edilizia, ambientale, urbanistica, agli architetti, ingegneri, designer che vogliono approfondire gli aspetti legati alla progettazione del colore e agli Uffici Tecnici. Docenti: Mario Bisson, Cristina Boeri, Piero Donelli, Maurizio Messa (Minolta Italia), Jorrit Tornquist, (.) Il corso prevede l'alternarsi di docenti, presso la Facoltà del Design del Politecnico di Milano, tecnici e progettisti che operano professionalmente con il colore. Direttore scientifico: Alberto Seassaro Curatore: Prof. Mario Bisson, Laboratorio Colore, Politecnico di Milano. Sede: Politecnico di Milano - Facoltà del Design Dipartimento Indaco Laboratori Luce & Colore, via Durando 10, Milano. Materiale didattico: Ai partecipanti verrà consegnata una dispensa con i contenuti del corso. Verrà rilasciato attestato di partecipazione. Per richiedere il modulo di iscrizione: www.Labcolore.polimi.it  - www.Tornquist.it  contattare arch. Cristina Boeri, Laboratorio Colore lab.Colore@polimi.it - tel. 02.2399.5612

DECOLLANO I FONDI INTERPROFESSIONALI PER LA FORMAZIONE CONTINUA
Roma, 10 dicembre ,2003 - Con il 2003 si conclude la fase transitoria di avvio dei Fondi paritetici interprofessionali, i nuovi organismi nati con l’obiettivo di promuovere la formazione continua di operai, impiegati, quadri e dirigenti per una larga parte delle imprese italiane. Nel corso del 2003 entro il termine previsto del 30 giugno (con effetti dal 1° gennaio 2004) sono state registrate adesioni per 283.926 aziende(circa il 21% delle potenziali destinatarie) per un totale di 3.855.650 lavoratori dipendenticoinvolti (pari al 38% degli interessati). Le adesioni sono ulteriormente cresciute nel corso degli ultimi mesi portando la percentuale prevedibile per fine anno intorno al 44% sul totale dei lavoratori. Già dal prossimo anno una quota rilevante delle risorse derivanti dal contributo dello 0,30% sarà quindi trasferita periodicamente dall’Inps ai Fondi interprofessionali. Le nuove risorse si andranno peraltro ad aggiungere ai circa 190 milioni di eurogià stanziati nella fase transitoria attraverso due decreti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. “Finalmente, dopo tanti anni – ha dichiarato il Sottosegretario al Welfare, Pasquale Viespoli, - decollano i fondi interprofessionali per la formazione continua, che hanno riscontrato un grande successo tra le imprese. E’ un segnale positivo che tanto le imprese quanto le parti economiche e sociali intendano formare i propri addetti perché è chiaro che la formazione continua è necessaria non solo per l’occupabilità dei lavoratori, ma anche per lo sviluppo della competitività delle imprese e, quindi, del Paese”.

TRASPORTI PUBBLICI: LUNEDÌ 15 DICEMBRE 2003 SCIOPERO NAZIONALE DALLE 8.45 ALLE 15 E DALLE 18 AL TERMINE DEL SERVIZIO PROCLAMATO DA FILT CGIL - FIT CISL - UILT UIL - FAISA CISAL- SLAI COBAS - COMU
Milano 11 dicembre 2003 - Lunedì 15 dicembre 2003, le organizzazioni sindacali Filt Cgil- Fit Cisl - Uilt Uil - Faisa Cisal - Slai Cobas - Comu hanno dichiarato uno sciopero nazionale a sostegno della vertenza in atto per il rinnovo del secondo biennio economico 2002-2003 del Contratto Collettivo Nazionale. Il servizio di trasporto pubblico sarà regolare: dall’inizio del servizio alle 8.45; dalle 15 alle 18. Il personale Atm addetto alla guida dei treni delle linee metropolitane, dei mezzi di superficie, del servizio Radiobus, dei parcheggi e del servizio di metropolitana leggera automatica tra l'Ospedale San Raffaele e la stazione Cascina Gobba (M2) che aderisce all’agitazione si asterrà dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 al termine del servizio. Data la volontarietà di ogni singolo dipendente di aderire allo sciopero, anche se non appartenente alle organizzazioni sindacali che lo hanno dichiarato: non è prevedibile sulla rete di superficie urbana e interurbana la riduzione del servizio; è probabile sull’intera rete metropolitana la sospensione del servizio. Per ulteriori informazioni i Clienti Atm possono contattare il Numero Verde 800808181, operativo tutti i giorni dalle 7.30 alle 19.30, o consultare il sito Internet www.Atm-mi.it

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