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2003 anno 6°  

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di

MARTEDI'
17 GIUGNO  2003

pagina 3

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THE TIMES OF LONDON INTRODUCING THE NEW E-PAPER IT'S THE ACTUAL NEWSPAPER, WITHOUT ANY PAPER

Londra, 17 giugno 2003 - The Times of London has just launched an important new service: the E-paper. It's exactly the same as the printed newspaper in Britain, but available online. And, as it's published every day from 5am Gmt, you will have the opportunity to read it in advance of just about everyone in the UK. When we say it's the same, we mean the same. News, Sport, Business, T2, The Game (every Monday), classifieds, Bricks and Mortar, Public Agenda, even the crossword are laid out exactly as you would see them in the printed newspape

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IL FUTURO DEL GIORNALISMO: TECNOLOGIA E CULTURA
Milano, 17 giugno 2003 - Nuove tecnologie e nuove professionalità, processi di ristrutturazione del comparto editoriale e riqualificazione dei giornalisti. Questi i temi portanti del convegno su "Comunicazione e Giornalismo" svoltosi a Roma nella sede del Cnel (Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro), organizzato da Enn Dimensione Lavoro e Abm Network e patrocinato dall'Ordine dei giornalisti, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Cnel e dalla Regione Lazio. Nella relazione d'apertura il prof. Mario Morcellini, presidente del coordinamento nazionale dei corsi di laurea in Scienze della Comunicazione, si è soffermato sui consumi culturali degli italiani. Secondo dati Istat, per il periodo 1995-2000, si registra un calo di lettori per i quotidiani (preferiti dagli uomini) e un saldo positivo per i settimanali (preferiti dalle donne); tra i quotidiani "tirano" quelli sportivi, economici e di informazione locale; la lettura dei quotidiani è più diffusa al nord e al centro e meno nel Mezzogiorno. A fronte di questi dati bisogna però rilevare che alcune iniziative editoriali, come quella di vendere libri insieme al quotidiano hanno riscosso una buona accoglienza tra i lettori senza che ciò andasse a discapito delle librerie. Secondo la Fieg (Fed. italiana editori di giornali) la complessa e problematica situazione dei giornali è dovuta sia a fattori di ordine congiunturale, sia a nodi strutturali come l'attuale assetto pubblicitario; gli eccessivi vincoli delle strutture distributive; il funzionamento dei servizi pubblici fondamentali quali poste e trasporti. Per Alberto Rigotti, presidente del Network Abm "occorrerebbe istituire un Fondo pubblico-privato per le nuove iniziative editoriali e di comunicazione. Un Fondo che da una parte garantisca la pluralità dell'informazione e dall'altra assicuri nuovi livelli occupazionali, sostenendo le iniziative in difficoltà, predisponendo prodotti competitivi e con una costante attenzione alle micro iniziative e piccole realtà". Accanto alla crisi dell'industria e del mercato editoriale, si colloca la difficile fase attraversata dalla categoria giornalistica. "Negli ultimi dieci anni si è assistito ad un profondo cambiamento della professione. Voler fare il giornalista o l'inviato speciale non è più il sogno di un giovane con alle spalle studi umanistici. Sorprendentemente anche tra gli studenti di Scienze della Comunicazione solo il 9% aspirerebbe a fare il giornalista: in gran parte vorrebbero occuparsi di comunicazione in senso lato o lavorare negli uffici stampa delle pubbliche amministrazioni" ha sottolineato Enzo Cirillo, inviato speciale di La Repubblica. Secondo dati incrociati Fieg-Fnsi-Inpgi alla data dello scorso 31 dicembre, a fronte di circa 100 mila operatori della comunicazione in senso lato, sono 14.500 i giornalisti 'professionisti' a contratto pieno, mentre dei 48 mila 'pubblicisti' solo 8 mila di loro hanno contratti di collaborazione varia e versano contributi sulla Gestione Separata (Inpgi2): i restanti non hanno posizione contributiva. Tra i 30 e i 40 mila, inoltre, sono stimati i collaboratori e informatori senza titolo professionale che non godono di nessun tipo di contratto o tutela previdenziale e sindacale. "Una situazione preoccupante ? secondo il direttore generale dell'Inpgi, Arsenio Tortora ? che deve essere necessariamente corretta". A quanto sopra va aggiunto che secondo rilevazioni Fieg-Fnsi sarebbero circa 2000 i disoccupati e che da diversi anni l'80% delle testate giornalistiche (135 quotidiani e 70 agenzie di informazione) non creano nuova occupazione. Quale futuro allora per questo "mestieraccio", come lo definiscono alcuni del settore? Secondo Piero Capodieci, presidente di Comieco (Consorzio per il riciclo degli imballaggi), "nuove opportunità per i comunicatori potrebbero venire da quelle imprese che negli ultimi anni operano nel settore ambientale e del riciclo dei materiali. Tutte imprese che hanno necessità di farsi conoscere e comunicare all'esterno i loro risultati". Per Bruno Tabacci, presidente della Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo della Camera dei Deputati, le prospettive occupazionali sono legate anche alla crescita della comunicazione nel sistema produttivo del Paese e ai grandi progetti di trasformazione legati alle telecomunicazioni, ai beni culturali e al turismo. Il sottosegretario per la Funzione Pubblica, Learco Saporito, si è invece lungamente soffermato sulla fase attuativa della legge 150/2000 (uffici stampa negli enti pubblici) e sulla formazione del personale addetto alla comunicazione pubblica.Il ministro delle Comunicazioni, Murizio Gasparri, da canto suo ha constatato come "l'accesso alla professione non avviene solamente più in maniera "classica" attraverso la gavetta nelle redazioni. Si deve tener conto anche della possibilità offerta dai corsi di laurea. In più tra breve gli spazi per l'informazione si centuplicheranno grazie alla rivoluzione del sistema radiotelevisivo e del satellitare. Ci sarà un continuo bisogno di professionalità". Da segnalare, in conclusione di convegno, l'interessante botta e riposta tra il commentatore Cesare Lanza e Lorenzo Del Boca, presidente dell'Ordine nazionale dei giornalisti. Per il primo ben vengano i giornalisti freelance che hanno meno vincoli editoriali e maggiore libertà d'azione rispetto ai colleghi con esclusività di rapporto. Per il secondo invece occorrerebbe governare le leggi di mercato che disciplinano la galassia editoriale, contrastando il precariato (falsi freelance) e garantendo al contempo la professionalità ai giornalisti che svolgono l'importante opera di "mediazione giornalistica della realtà". Peccato che non siano state approfondite la questione della riforma dell'accesso alla professione e la crisi degli investimenti pubblicitari, che alla fine, lo si voglia ammettere o meno, determinano la sopravvivenza di un quotidiano, di un periodico o di una TV.

NIELSEN: AD APRILE GLI INVESTIMENTI PUBBLICITARI CALANO DEL 5,2%, TOTALE DEI PRIMI 4 MESI -2,2%
Milano, 17 giugno 2003 - Aprile molto difficile per il mondo media. Nel pieno della guerra in Iraq e della crisi internazionale gli investimenti in comunicazione delle aziende hanno rallentato facendo registrare una variazione del -5,2% sul mese corrispondente del 2002 e portando il risultato finale del quadrimestre al -2,2%. Entrando nel dettaglio dei singoli mezzi, la flessione riguarda sia la Televisione, che chiude il periodo con una contrazione degli investimenti del -1,8%, che la Stampa che segna un'ulteriore variazione negativa del -4,0%. Ancora penalizzati i Quotidiani che archiviano il quadrimeste a -5,0% e il mese di aprile a -8,9%. Il pesante e continuo calo da gennaio ad aprile della pubblicita' Commerciale Nazionale (-11,3%) e' solo parzialmente bilanciato dalla crescita della pubblicita' Locale (+3,6%) e da quella Rubricata/Di Servizio (+2,3%). Sono ben 18 su 25 i settori che registrano un segno negativo per la Commerciale Nazionale sui Quotidiani. In trend positivo sono solamente Bevande/Alcoolici, Telecomunicazioni, Toilettries, Gestione Casa, Distribuzione, Moto/Veicoli e Turismo. I Periodici registrano un -2,3%, con i Settimanali e Mensili Consumer a -1,8% e i Periodici Professionali a - 7,8%. Gli investimenti sulla Radio sono in linea con l'anno scorso (+0,2%), mentre l'aprile negativo rallenta il Cinema e le Affissioni che archiviano comunque il periodo con un saldo positivo rispett ivamente del +3,6% e del +8,3%. Per quanto riguarda i settori, gli investimenti del Largo Consumo, che e' l'aggregato che raccoglie la maggior spesa, registrano ancora andamenti differenziati tra i vari settori.

NICKELODEON TV: LA STAZIONE TELEVISIVA PER GIOVANI PIÙ POPOLARE NEL REGNO UNITO SI AFFIDA AL BIG-IP PER INTERAGIRE CON SEI MILIONI DI CLIENTI
Milano, 17 giugno 2003 - Nickelodeon, il canale televisivo per giovani più popolare nel Regno Unito, ha esteso la sua infrastruttura tecnologica attraverso la piattaforma Big-Ip di F5 Networks. Grazie ai prodotti F5 è stato possibile creare nuove soluzioni interattive, permettendo agli utenti in sei milioni di case l'interazione con i programmi diffusi via satellite e via cavo in digitale. Nickelodeon, nata nel 1993 come joint venture tra Mtv e Sky, già dal 2001 ha avviato progetti destinati ad offrire un insieme di servizi interattivi abbinati ai suoi programmi televisivi. L'interattività è un elemento chiave della strategia della stazione televisiva inglese, tanto che il sito web Nicktv.co.uk ospita sondaggi, competizioni e dietro le quinte, raggiungendo più di tre milioni di pagine visitate al mese. Il sistema implementato grazie al Big-Ip di F5 Networks permette ai telespettatori Nickelodeon di inviare commenti sul gradimento dei nuovi programmi, indicare episodi da rivedere e partecipare a simpatici sondaggi. Il servizio si è dimostrato molto popolare tra i teenagers, ricevendo migliaia di votazioni durante i picchi di ascolto, che si verificano soprattutto durante le vacanze scolastiche, le vacanze natalizie e la trasmissione della serie Sabrina, vita da strega. Il sistema permette inoltre l'interazione attraverso il sito web, gli Sms e i telefoni a toni. L'impiego del Big-Ip ha consentito di ampliare le capacità operative del sistema Nickelodeon, permettendo la scalabilità durante i picchi di traffico, la gestione centralizzata di applicazioni multiple e sistemi di immagazzinamento dati, l'ampliamento del numero di server e della capacità di memoria. L'applicazione del Big-Ip consente inoltre di sostituire server per manutenzione o di fare l'upgrade senza interruzione del servizio. Se un server riscontra problemi, il traffico viene distribuito equamente sull'insieme di server o su server di backup, che possono essere attivati e inseriti on-line nel giro di pochi minuti. "La sfida tecnologica era rappresentata dalla gestione in tempo reale delle informazioni provenienti dai set-top-box, dai telefoni cellulari e dalle connessioni al sito web", afferma Mike Scher, responsabile tecnico per i Paesi dell'area mediterranea in F5 Networks. "Il Big-Ip ha garantito a Nickelodeon di poter offrire un servizio costante ed efficiente, ad un costo competitivo. Lo stesso Paul Goodwin, responsabile IT della stazione televisiva, ha espresso la propria soddisfazione, sia per i risultati che per l'enorme risparmio di tempo consentito dalla soluzione F5 Networks".Infolink: www.f5.com

IL NETWORK RAPPRESENTATO IN ITALIA DA M&CM SI PIAZZA AL PRIMO POSTO NELLA CLASSIFICA DI PR WEEK PER I NETWORK DI AGENZIE DI PUBBLICHE RELAZIONI SPECIALIZZATE NELL'ICT E AL QUINTO POSTO IN GENERALE.
Milano, 17 giugno 2003 - Eurocom Pr Network, il Network europeo delle agenzie di pubbliche Relazioni specializzato nel business to business e nell'Ict, è stato confermato oggi come il maggiore Network Pr in Europa nel mercato dell'Ict (Information e Communication Technology). Secondo Pr Week in UK, Eurocom Pr Network è il quinto Network di Pr in Europa dopo Proi, Worldcom, Pinnacle and Ecco per base clienti. Eurocom è il solo Network Pr europeo specializzato in Ict. Eurocom è anche il più importante Network in Europa in termini di copertura di paesi con la sua presenza in 22 paesi in Europa, contro i 18 di Pinnacle. Creato nell'aprile del 2002, è l'unico dei primi cinque non presente nella classifica del 2002 ed è cresciuto da zero ad un fee annuale di oltre 13.000.000 di euro (9.2 milioni di sterline). Contrariamente ai concorrenti che hanno più partner per paese, Eurocom è l'unico ad avere un solo partner per paese. Eurocom lavora in team per sviluppare business ed è riuscito a creare un team multi-lingue molto unito. In Italia il partner di Eurocom Pr Network è M&CM - Marketing & Communication Management www.mecm.it L'agenzia guidata da Roberto Signorelli (Amm. Unico) e Matteo Teardo (DG) è presente sul mercato da oltre 12 anni e vanta clienti come Dnv, PeopleSoft, Trend Micro, Siebel, Veritas e Secondamano. L'offerta di M&CM si posiziona nella comunicazione integrata e spazia dalle Pubbliche Relazioni all'organizzazione di eventi di marketing, dalle azioni di direct marketing alla pubblicità e al web marketing. Tra le prossime attività di Eurocom, si contano la creazione di practice group in aree specialistiche, un service level agreement, uno standard price list. Una recente survey condotta da Eurocom Pr Network ha mostrato come il management delle aziende tecnologiche europee ritenga le Pubbliche Relazioni il miglior "value for money" in termini di investimenti marketing. Delle 5 opzioni proposte, il 43% ha indicato le Pr e il 20% direct mail, mentre advertising e corporate hospitality hanno conseguito il 13% ciascuno con gli eventi che raggiungono il 10%.

INIZIA OGGI LA PROMOZIONE "VENDI SANDOKAN VINCI IL SARAWAK" DEDICATA AGLI AGENTI DI VIAGGI
Milano, 17 giugno 2003 - Al via la promozione per gli adv "Vendi Sandokan vinci il Sarawak", evento a cura dell'Ente del Turismo del Sarawak, in collaborazione con Tourism Malaysia, Malaysia Airlines e Tour & Travel, che mette in palio un viaggio nel Sarawak tra gli agenti che avranno venduto il maggior numero di pacchetti "Sulle Tracce di Sandokan" o del Catalogo Oriente Tour & Travel al 31 settembre 2003. L'iniziativa promozionale prevede la distribuzione a 100 agenzie di viaggio Cit di un kit contenente pannello vetrina, materiale informativo sulla destinazione e 500 flyer con la descrizione del pacchetto "Sulle tracce di Sandokan", che verrà anche distribuito in altre 4 mila adv sparse sul territorio italiano. "Sulle tracce di Sandokan" è un pacchetto di 16 giorni a partire da 2.340 euro che ripercorre le meraviglie naturali e le tradizioni culturali del Sarawak. Si parte dal capoluogo Kuching, proseguendo verso i parchi di Bako e Mulu fino ad arrivare alle isole di Labuan e Kuraman

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