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di
VENERDI'
23 MAGGIO 2003
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PROMUOVERE IL RISPETTO DEI DIRITTI UMANI E DELLA
DEMOCRAZIA NEL MEDITERRANEO
Bruxelles, 23 maggio 2003 - La Commissione ha adottato una comunicazione
intitolata: "Rinvigorire le azioni dell'Unione europea in materia di
diritti umani e di democratizzazione con i partner del Mediterraneo". La
promozione della democrazia, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti
umani, nonché delle libertà fondamentali costituisce uno dei principali
obiettivi delle politiche esterne dell'UE, come dichiarato nella comunicazione
della Commissione, dell'8 maggio 2001, circa il ruolo dell'Unione europea nella
promozione dei diritti umani e della democratizzazione nei paesi terzi. Chris
Patten, commissario per le Relazioni esterne ha affermato: "I diritti umani
e le libertà fondamentali sono una parte essenziale del quadro che regge le
relazioni dell'UE con i nostri partner del Mediterraneo. Il progresso verso il
pieno rispetto dei diritti umani e dei princìpi democratici deve venire
dall'interno del paese. Grazie ai successi ottenuti nel corso della sua storia,
tuttavia, l'Europa continuerà a contribuire allo sviluppo di una società
civile più libera". La comunicazione, che sarà presentata ai partner
mediterranei dell'UE durante la Conferenza ministeriale EuroMed del 26-27 maggio
a Creta definisce orientamenti di lavoro per la promozione dei diritti umani e
delle libertà fondamentali in collaborazione con i partner mediterranei. La
comunicazione rientra nel piano d'azione concordato da tutti i partecipanti al
vertice ministeriale EuroMed di Valencia del 22-23 aprile 2002, durante il quale
le parti si sono impegnate a moltiplicare gli sforzi in tale settore cruciale.
La comunicazione è inoltre coerente con la nuova strategia di prossimità
dell'UE ("Europa ampliata") elaborata di recente. La recente Undp Arab
Human Development Report 2002 rappresenta, inoltre, un importante contributo
all'analisi dei diritti umani e della democratizzazione nella regione. La
comunicazione delinea le modalità per assicurare la massima efficacia degli
strumenti a disposizione dell'UE e dei suoi partner mediterranei in vista
dell'attuazione della finalità che li accomuna: la promozione e la tutela dei
diritti umani universali e delle libertà fondamentali. La comunicazione propone
10 raccomandazioni concrete per migliorare il dialogo politico tra l'UE e i suoi
partner mediterranei, nonché la cooperazione finanziaria dell'UE sulle
questioni legate ai diritti umani. La loro attuazione sarà rafforzata da tre
livelli di complementarità: tra il dialogo politico e l'assistenza finanziaria,
tra il programma Meda e l'assistenza nell'ambito dell'iniziativa europea per la
democrazia e la tutela dei diritti umani (Iedtdu) e, da ultimo, tra la
dimensione nazionale e quella regionale. Le misure pratiche basilari proposte
dalla Commissione: conferiranno un'attenzione maggiore e più operativa al
dialogo politico in materia di diritti umani e di democratizzazione a tutti i
livelli con i partner Meda; agevoleranno lo sviluppo di piani d'azione nazionale
e regionali circa le questioni legate ai diritti umani e alla democrazia con
quei partner Meda che desiderano impegnarsi in tal senso; promuoveranno gli
input da parte della società civile dei paesi partner Meda; consentiranno di
prendere meglio in considerazione le questioni legate ai diritti umani e alla
democrazia nei documenti di strategia nazionale e regionale e nei programmi
indicativi della Commissione, anche tramite speciali agevolazioni supplementari;
promuoveranno una maggiore complementarità tra il programma Meda e l'iniziativa
europea per la democrazia e la tutela dei diritti umani, nonché maggiori sforzi
nel campo del miglioramento del quadro elettorale.
I MINISTRI DEGLI ESTERI EUROMEDITERRANEI DISCUTERANNO
DELLA COLLABORAZIONE NEL MEDITERRANEO E NEL MEDIO ORIENTE
Bruxelles, 23 maggio 2003 La prossima Conferenza ministeriale euromediterranea
si terrà a Creta il 26-27 maggio 2003. Uno dei punti più importanti all'ordine
del giorno sarà costituito dalla valutazione congiunta, alla vigilia
dell'allargamento dell'UE, di quale dovrà essere il ruolo del partenariato nel
ridurre le tensioni derivate dalla guerra in Iraq, nel contesto della
persistente incertezza riguardo al processo di pace in Medio Oriente. Questa
riunione intermedia dei Ministri degli Esteri del partenariato euromediterraneo
(il cosiddetto 'processo di Barcellona') ha luogo mentre atti di violenza e
tensioni politiche continuano in tutta la regione. Sullo sfondo della
comunicazione della Commissione sull'"Europa ampliata"¹, che
inserisce in un nuovo contesto le relazioni con i paesi vicini dell'UE
allargata, il commissario Chris Patten ha affermato: "Il maggior successo
di politica estera ottenuto dall'UE è stato il suo allargamento. Dobbiamo ora
definire, con i nostri partner mediterranei, modalità di sviluppo del processo
di Barcellona, al fine di renderli partecipi al massimo degli stessi vantaggi,
anche se la questione dell'adesione all'UE per loro non si pone". Il
partenariato è lo strumento principale per sviluppare le relazioni tra l'Europa
e i suoi vicini meridionali. I ministri studieranno modi per confermare il loro
impegno comune per il ripristino della pace e della stabilità nella regione e
per migliorare l'intesa tra le culture e le tradizioni delle due sponde del
Mediterraneo. Per la prima volta parteciperanno alla riunione i Ministri degli
Esteri dei paesi candidati (Cipro e Malta vi hanno già partecipato in qualità
di partner mediterranei). Con l'allargamento partenariato euromediterraneo
passerà da 27 a 35 membri e rappresenterà un veicolo multilaterale per il
rafforzamento delle relazioni tra i nuovi Stati membri e i partner del
Mediterraneo del Sud. I ministri misureranno i progressi compiuti dall'ultima
riunione di Valencia un anno fa, quando hanno approvato all'unanimità il piano
d'azione di Valencia. Le iniziative a breve e medio termine previste dal piano
sono tutte destinate a rafforzare la cooperazione in materia di riforme
politiche ed economiche, ad elevare i livelli di prosperità e a migliorare la
comprensione reciproca. I ministri discuteranno sulle azioni ulteriori da
intraprendere per migliorare l'attuazione di queste misure. Il dialogo tra
culture e civiltà è particolarmente importante nell'epoca attuale. I ministri
dovrebbero approvare una dichiarazione sui principi guida del dialogo e
confermare i primi passi verso la creazione di una Fondazione euromediterranea
per il dialogo tra le culture, che dovrebbe essere ultimata per la prossima
riunione dei ministri prevista per il 3-4 dicembre a Napoli. Inoltre, a Creta i
ministri dovrebbero raggiungere un accordo su una serie di azioni specifiche:
Attuare rapidamente gli accordi di associazione euromediterranei Approfondire la
cooperazione politica e nel campo della sicurezza, specialmente contro il
terrorismo Migliorare il rispetto dei diritti umani e dei principi democratici
trovando un terreno comune per le riforme legislative e regolamentari e
migliorare gli standard delle forze dell'ordine (Com (2003) 294) Sviluppare la
cooperazione in materia di sistemi giudiziari e formazione delle forze di
polizia nonché approcci comuni ai problemi dell'immigrazione Adeguare
progressivamente la regolamentazione a quella del mercato unico Sostenere il
libero scambio e la cooperazione regionali e in special modo l'Accordo di libero
scambio di Agadir tra il Marocco, la Tunisia, l'Egitto e la Giordania Esaminare
l'efficacia del programma Meda alla luce del considerevole miglioramento dei
suoi tassi di esborso Utilizzare la linea di credito della Bei per gli
investimenti e il partenariato euromediterranei (Femip) per promuovere lo
sviluppo del settore privato e l'interconnessione delle infrastrutture
Migliorare la sostenibilità del partenariato (protezione dell'ambiente)
Migliorare la visibilità del partenariato (attraverso il programma 'Dialogo
euromediterraneo')
LA GERMANIA CHIEDE UNA MAGGIORE PARTECIPAZIONE DI
RICERCATORI ARABI AI PROGETTI COMUNI DI RICERCA
Bruxelles, 23 maggio 2003 - Il segretario di Stato tedesco per l'Istruzione e la
Ricerca Uwe Thomas ha accolto con soddisfazione la notizia dell'approvazione da
parte del Consiglio "Competitività" dell'UE di un accordo che
permette ad Israele di partecipare al sesto programma quadro (6PQ). Egli ha
inoltre invocato un maggiore coinvolgimento di ricercatori arabi nei progetti di
cooperazione internazionale. Nelle dichiarazioni fatte poco prima di una visita
in Israele, volta ad incrementare la partecipazione delle imprese locali in
progetti collaborativi di ricerca, Thomas ha espresso compiacimento per il fatto
che i ricercatori israeliani stanno dimostrando di voler cooperare con i loro
vicini arabi, nonostante l'instabilità politica della regione. Il segretario di
Stato tedesco ha inoltre rivelato che il suo governo intende finanziare progetti
comuni svolti da Germania, Israele e i paesi confinanti con quest'ultimo.
"Gli scienziati sono costruttori di ponti sulla lunga via verso la pace in
Medio Oriente", ha affermato il segretario di Stato. Thomas ha sostenuto
che l'Israele gode di un clima di apertura nei confronti di innovazione, ricerca
e rischio ed è proprio tale caratteristica a rendere il paese un partner
interessante sulla scena internazionale. Secondo la sua descrizione, la
partecipazione dell'Israele al quinto programma quadro dell'Israele si è
rivelata "molto proficua".
RICERCA E DIRITTI DI PROPRIETÀ INTELLETTUALE:
VALORIZZARE PIÙ ADEGUATAMENTE LE INFORMAZIONI FORNITE DAI BREVETTI
Bruxelles, 23 maggio 2003 Per rafforzare le capacità di ricerca e d'innovazione
in Europa occorre un rafforzamento del sistema di brevettazione nonché una
formazione e informazione più adeguate in proposito. Ieri a Liegi (Belgio)
Philippe Busquin, commissario responsabile della ricerca, ha partecipato insieme
a M. Kober, presidente dell'Ufficio europeo dei brevetti (Ueb) all'inaugurazione
del convegno Patlib 2003 dedicato all'"informazione brevetti", cioè
l'informazione fornita dai brevetti. Il commissario Busquin ha sottolineato
l'importanza crescente delle problematiche relative ai diritti di proprietà
intellettuale nel campo scientifico e tecnologico, in particolare nel quadro
dell'intensificazione dei rapporti università-industria. La tutela della
proprietà intellettuale costituisce un elemento chiave del piano d'azione della
Commissione(1) per portare al 3% del PIL il suo contributo alle attività di
ricerca dell'Unione entro il 2010. "Il piano d'azione adottato recentemente
dalla Commissione prevede numerosi punti riguardanti i rapporti università-industria
e la proprietà intellettuale", ha affermato il commissario Busquin.
"La Commissione propone ad esempio di imporre per gli studenti delle facoltà
scientifiche, ingegneristiche ed economiche, un minimo di formazione di base
sulle questioni di proprietà intellettuale e di trasferimento
tecnologico." Formare i ricercatori Oltre agli aspetti regolamentari,
alcune azioni e raccomandazioni del piano d'azione rispecchiano l'esigenza di
sviluppare ulteriormente la sensibilizzazione e la formazione dei ricercatori su
questi aspetti: Sostenere le attività di formazione e sensibilizzazione in
materia di DPI coordinate a livello europeo, avendo come destinatario principale
la comunità europea della ricerca. Garantire che, prima della laurea, gli
studenti, in particolare delle facoltà scientifiche, ingegneristiche ed
economiche, ricevano una formazione e una sensibilizzazione in materia di
proprietà intellettuale e di trasferimento tecnologico. Sviluppare orientamenti
europei per la gestione e la valorizzazione dei diritti di proprietà
intellettuale negli istituti di ricerca pubblici e i partenariati
pubblico/privato. Questi orientamenti aiuteranno gli istituti di ricerca
pubblici ad elaborare e applicare, su base volontaria, della carte che
conterranno i grandi principi da osservare riguardanti, ad esempio, la proprietà
e la concessione di licenze sui risultati di ricerca, la ripartizione delle
entrate ecc. Riformare la ricerca pubblica Questi aspetti si inseriscono nel
contesto più vasto di un'indispensabile riforma della ricerca pubblica che
comporta peraltro: l'intensificazione e la professionalizzazione dei rapporti
tra il settore pubblico e il settore privato, la riduzione degli ostacoli alla
collaborazioni transfrontaliere, e una maggiore attenzione rivolta alla
valorizzazione dei risultati della ricerca pubblica. Il ruolo delle università
Quest'ultimo aspetto è stato sottolineato anche dalla recente comunicazione
della Commissione sul "Ruolo delle università nell'Europa della
conoscenza" che evidenzia l'esigenza di "sfruttare più efficacemente
i risultati del lavoro scientifico", sviluppando ulteriormente il ruolo
delle università nel processo di innovazione tecnologica, in particolare
mediante la creazione di giovani imprese tecnologiche ("spin-off"). Le
università di oggi si situano all'incrocio della ricerca, dell'istruzione e
dell'innovazione. Le sfide legate a questa evoluzione sono di notevole portata,
poiché impongono alle università di sconvolgere alcune tradizioni secolari, ma
si tratta del prezzo da pagare per trarre beneficio dalle opportunità legate a
queste evoluzioni, e confermare il ruolo centrale che svolgono nella società
della conoscenza. Il brevetto comunitario La proposta presentata dalla
Commissione nell'agosto 2000 mira ad istituire un titolo comunitario di proprietà
intellettuale che andrà ad aggiungersi ai brevetti nazionali e al brevetto
europeo regolato dal sistema della convenzione di Monaco e dal suo Ufficio
europeo dei brevetti (Ueb). Il brevetto comunitario è concepito come titolo
unitario il cui costo deve essere notevolmente inferiore a quello del brevetto
europeo, pur garantendo una sicurezza giuridica più elevata mediante un sistema
giurisdizionale comunitario specialistico. Per ridurre i costi, le esigenze in
materia di traduzione dei brevetti comunitari dopo la loro concessione si
applicheranno esclusivamente alle loro rivendicazioni. Dopo vari anni di
delibere, il Consiglio dei ministri della Concorrenza del 3 marzo 2003 ha
trovato un accordo su una strategia politica comune che definisce i principali
elementi del futuro brevetto comunitario, e cioè l'aspetto giuridico, il regime
linguistico, i costi, il ruolo degli uffici nazionali e la ripartizione delle
entrate. Il convegno Patlib Analogamente ai circa 280 centri di documentazione
Patlib ubicati in tutto il territorio europeo, il convegno Patlib mirava ad
agevolare la valorizzazione della massa di informazioni tecniche legate ai
brevetti. Si tratta di un'operazione fondamentale in quanto si ritiene che i
doppioni nella ricerca costino ogni anno venti miliardi di euro all'industria
europea, una situazione dovuta essenzialmente ad una carenza di informazioni
riguardanti i risultati dei progetti di R&S già realizzati. Innovazione e
trasferimento tecnologico Le questioni di proprietà intellettuale e le
relazioni università-industria sono altrettanto importanti per le imprese
private, le cui esigenze in materia di conoscenze nuove, e dunque in materia di
protezione intellettuale, sono anche in pieno sviluppo. L'importanza crescente
delle questioni di proprietà intellettuale e di trasferimento tecnologico in
seno alla politica europea della ricerca consente di prevedere un rafforzamento
della collaborazione tra l'Ueb e la Commissione che, di fatto, perseguono molti
obiettivi comuni. Infolink: Convegno Patlib 2003 : http://www.european-patent-office.org/epidos/conf/patlib2003
"CON OLTRE 7 MILIARDI DI EURO DI FATTURATO
L'INDUSTRIA COSMETICA ITALIANA È TRA I SETTORI DI PUNTA DEL MADE IN ITALY"
ALBERTO DONATI RICONFERMATO PRESIDENTE DI UNIPRO
Milano, 23 maggio 2003 L'Assemblea annuale elettiva di Unipro, l'associazione
delle industrie cosmetiche italiane, ha riconfermato Alberto Donati (O.F.I.)
come Presidente con un nuovo mandato per i prossimi due anni. In un 2002 che ha
visto un rallentamento delle vendite dopo oltre otto anni di crescita, ma anche
un rafforzamento rispetto alle principali industrie europee del settore, la
riconferma del Presidente consentirà di traghettare il settore oltre la
difficile situazione congiunturale rafforzando la competitività delle imprese
italiane. "Voglio esprimere la mia soddisfazione - ha dichiarato il
neo-Presidente - per essere per altri due anni alla guida di un settore che con
oltre 8 miliardi di euro di fatturato complessivo è ormai con la moda,
l'arredamento, l'oreficeria, un settore di punta dello "stile
italiano" nel mondo e che, da solo, rappresenta un terzo della bilancia
commerciale del settore fashion." A fronte di un mercato tedesco - leader
in Europa - che ha avuto un bilancio 2002 negativo dello 0,7%, il mercato
italiano, con le oltre 500 piccole medie imprese attive nel settore della
cosmetica, guadagna posizioni e competitività. Nel 2003 la crescita delle
esportazioni si attesterà oltre il 3% e l'indice di produzione al 3,3%,
superiore quindi alla crescita 2002 (+3,1%). "In una situazione economica e
politica di grande incertezza a livello internazionale - continua Donati - le
previsioni congiunturali sul 2003 confermano la vitalità delle nostre imprese
di settore, che cominciano a beneficiare anche del processo di razionalizzazione
e qualificazione di alcuni enti pubblici, in particolare il Ministero delle
Attività Produttive e l'Ice dove si stanno concretizzando azioni di
ottimizzazione dei servizi alle aziende che già hanno dato frutti positivi
negli ultimi 3-4 anni". Nel 2002 il settore della cosmetica in Italia è
cresciuto dell'1% a 8.040 milioni di euro, mentre l'industria nazionale del
comparto ha registrato un incremento del fatturato dell'1,7% per un valore di
circa 7.000 milioni di euro. Le vendite sui mercati internazionali sono
cresciute nel 2002 del 4,9%, con un rallentamento rispetto agli anni precedenti,
ma comunque in positivo in raffronto ad altri importanti Paesi europei. Per
quanto riguarda i canali sono in crescita la grande distribuzione (+3,6%),
seguita dalle farmacie (+3,5%), mentre la profumeria registra un calo del 4,2%.
L'erboristeria, con una crescita dell'11,4% si riconferma il canale con più
potenzialità di sviluppo. L'Assemblea si è espressa anche sulle altre cariche
eleggendo quattro i Vice Presidenti Franco Brambilla (Beiersdorf) Enrico De Toma
(Colgate Palmolive) Fabio Franchina (FramesiI) Aldo Sortino (L'Oréal Italia) e
quattro Consiglieri Incaricati: Antonio Argentieri (L'erbolario), Saverio
Impastato (Henkel), Pier Giuseppe Prandoni (Muster & Dikson), Luca Virginio
(Procter & Gamble).
CEMENTIR CONTI IN CRESCITA NEL 2002: AUMENTANO MARGINE
OPERATIVO LORDO (+23,5%) E FATTURATO (+26%). DIVIDENDO DI 0,06 EURO.
Roma, 23 maggio 2003 - Margine operativo lordo in aumento del 23,5% a quota
84,71 milioni di Euro (68,62 milioni di Euro al 31-12-01) e fatturato netto di
283,02 milioni di Euro in crescita del 26% rispetto ai 224,76 milioni di Euro
dell'esercizio precedente. Sono questi alcuni dei principali dati del bilancio
chiuso al 31-12-2002 approvati dall'assemblea della Cementir che si è riunita
ieri sotto la presidenza di Francesco Caltagirone Jr. I dati dell'esercizio 2002
sono paragonabili a quelli dell'esercizio precedente limitatamente all'ultimo
trimestre in quanto influenzati dal consolidamento del Gruppo Cimentas, 7°
produttore turco di cemento, acquisito alla fine del 2001. Il risultato netto è
stato di 45,31 milioni di Euro con un incremento del 3,7 per cento rispetto al
precedente esercizio (43,71 milioni di Euro). Il margine operativo lordo delle
attività del Gruppo in Italia, sempre al 31-12- 2002, è stato di 74,7 milioni
di Euro (+11,5 per cento), mentre quello del Gruppo Cimentas è stato pari a 10
milioni di Euro. La posizione finanziaria netta del Gruppo Cementir al
31-12-2002 è positiva per 76,8 milioni di Euro e risulta in crescita di 82,6
milioni di Euro rispetto al 31-12-2001 (negativa per 5,8 milioni di Euro). Il
patrimonio netto consolidato ha raggiunto i 440,5 milioni di Euro dai 412,6
milioni di Euro di fine 2001. Nel corso del 2002 il Gruppo Cementir ha
consolidato il trend di crescita, migliorando le performance rispetto agli
esercizi precedenti e aumentando i livelli di efficienza e produttività. Per il
2003 si prevede di proseguire nella direzione di sviluppo sia dei siti italiani
che turchi, con una attenta focalizzazione sull'attività di implementazione
delle sinergie di prodotto e territorio e sull'ottimizzazione dei costi.
L'assemblea ha approvato la distribuzione di un dividendo unitario di 0,06 Euro
con credito d'imposta pieno. La data di stacco della cedola è il 26 maggio, il
pagamento il 29 maggio 2003. L'assemblea ha fissato in 11 i membri del cda,
nominando il nuovo consiglio di amministrazione che risulta così composto:
Francesco Caltagirone Jr., Luciano Leone, Edoardo Caltagirone, Mario Ciliberto,
Pasquale Alcini, Saverio Caltagirone, Carlo Carlevaris, Mario Delfini, Fabio
Gera, Walter Montevecchi, Riccardo Nicolini. L'assemblea ha inoltre autorizzato
la società ad eseguire la compravendita di azioni proprie nel numero massimo di
6.000.000 per un valore nominale di 6.000.000 di Euro, costituendo a tal fine un
apposito fondo di 13 milioni di Euro mediante prelievo dalla riserva sovraprezzo
azioni. In seguito alle svalutazioni e rettifiche di valore attinenti alla
controllata Cimentas, l'assemblea ha approvato il ripianamento delle perdite
della capogruppo pari a 62,9 milioni di Euro attraverso l'utilizzo della riserva
di rivalutazione.
OPA RESIDUALE SU AZIONI INTERBANCA
Milano, 23 maggio 2003 - La Consob ha fissato in 19,5 euro per ogni azione il
prezzo dell´offerta pubblica di acquisto residuale che Banca Antonveneta spa è
tenuta a promuovere, ai sensi dell´art. 108 del Testo Unico della Finanza,
sulle azioni ordinarie di Interbanca spa. Banca Antonveneta è, infatti, giunta
a detenere il 96,003% del capitale dell´emittente, circostanza che ha
determinato l´obbligo di opa residuale. Tale percentuale è stata acquisita a
seguito dell´offerta pubblica di acquisto volontaria svoltasi nel periodo 17
febbraio 14 marzo 2003 su azioni ordinarie Interbanca, su obbligazioni
Interbanca e Antonveneta convertibili in azioni Interbanca e su azioni ordinarie
Interbanca rivenienti dall´esercizio delle stesse obbligazioni, tenuto anche
conto della cessione di azioni effettuata a seguito dell´opa medesima. Poiché
all´offerta pubblica volontaria risulta conferito un quantitativo superiore al
70% delle azioni oggetto dell´opa, la Consob ha determinato il prezzo in misura
pari al corrispettivo della precedente offerta, ai sensi dell´art. 50, comma 4,
del regolamento emittenti. Il testo integrale della delibera sarà disponibile
nel sito internet della Commissione ( www.consob.it
). La Commissione ha contestualmente consentito la pubblicazione del documento
informativo relativo all´opa residuale sulle azioni ordinarie Interbanca e all´offerta
pubblica volontaria promossa sulle obbligazioni Interbanca e Antonveneta
convertibili in azioni Interbanca, nonché sulle azioni Interbanca rivenienti
dall´esercizio dei warrant Antonveneta, offerte che avranno entrambe inizio il
3 giugno e termineranno il 7 luglio 2003. Il testo integrale della delibera n.
14084 del 21 maggio 2003 relativa alla determinazione del prezzo è disponibile
nel sito internet della Consob.
PRECISAZIONI GENERALI FRANCE ASSURANCES
Milano, 22 maggio 2003. In riferimento alla richiesta di sospensione del titolo
della controllata francese Generali France Assurance, quotata presso la Borsa di
Parigi, il Gruppo Generali precisa che tale sospensione è legata esclusivamente
ad un'operazione finanziaria infragruppo in Francia.
PRECISAZIONI DATA SERVICE
Milano, 23 maggio 2003 - In relazione a quanto pubblicato ieri da un quotidiano
finanziario, la società Data Service S.p.A. precisa che: la diminuzione del
cash flow e il conseguente calo della posizione finanziaria netta che si è
verificato nel primo trimestre del 2003 è dovuto, come già comunicato in sede
di approvazione della relazione trimestrale, al ritardato pagamento di crediti
commerciali da parte di alcuni enti pubblici, fenomeno questo tipico del primo
trimestre dell'anno. A tutt'oggi non risultano esercitati i diritti legati al
piano di stock option riservato a manager del Gruppo, e peraltro, il prezzo di
esercizio per questo è fissato in 47,5€ dal primo piano (approvato il 17
marzo 2001) e in 37,5€ dal secondo piano (approvato il 28 settembre 2001).
MILANO: SEMPRE PIU' A MISURA DI CONSUMATORI ARRIVA UN
NUOVO STATUTO E UN CHIARIMENTO SULLA MICHETTA
Milano, 23 maggio 2003. Un nuovo statuto, a misura di consumatori e un
chiarimento sul tema della michetta e del pane con una conclusione che mette
d'accordo consumatori e panificatori. E' questo il bilancio dell'incontro
odierno dell'Osservatorio dei Prezzi del Comune e della Camera di Commercio: lo
strumento di monitoraggio, diffusione dati e proposte nato per far fronte alla
preoccupazione sugli aumenti dei prezzi per i consumatori e per le imprese.
Un'iniziativa dell'Assessorato al Commercio del Comune di Milano di concerto con
la Camera di Commercio, con il coinvolgimento delle associazioni
imprenditoriali, dei lavoratori e dei consumatori. Un passaggio che rende Milano
sempre più città vicina ai consumatori: circa quattro milioni. L'assessore
Roberto Predolin Presidente dell'Osservatorio dei Prezzi ha iniziato con un
chiarimento su temi importanti come quelli del pane con una conclusione che
mette d'accordo consumatori e panificatori. "L'Osservatorio - ha dichiarato
Predolin - apprezza la collaborazione e l'atteggiamento costruttivo mantenuto in
questi mesi dall'Associazione Panificatori Milanesi, concretizzatosi in
particolare nella importante decisione di revocare gli aumenti annunciati per il
prodotto "Michetta". Nell'ottica tuttavia di promuovere una sempre
maggior corrispondenza tra le istanze dei consumatori, manifestate dalle loro
associazioni e il mondo produttivo, l'Osservatorio, secondo le finalità e gli
obiettivi previsti nel suo statuto, chiede all'unanimità che l'Associazione dei
Panificatori Milanesi si faccia promotrice della fabbricazione e distribuzione,
tramite i propri associati, di una tipologia di pane a prezzo conveniente per i
cittadini". "Lo statuto rappresenta un passaggio importante -- ha
dichiarato Renato Borghi vice Presidente dell'Osservatorio e membro di giunta
della Camera di commercio -. Che riconosce in un'area trainante per lo sviluppo
economico come quella milanese la centralità dei consumatori. Le istituzioni
sono ora chiamate ad un compito impegnativo nella ricerca di individuazione di
strumenti che possano rendere effettiva ed efficace la partecipazione degli
utenti e l'alleanza tra imprese e consumatori, in un mercato corretto e
trasparente". Il nuovo statuto dell'Osservatorio Prezzi. Gli obiettivi?
Esaminare e monitorare i dati ufficiali sui prezzi al consumo e all'ingrosso,
anche attraverso listini ed indagini particolari, condurre rilevazioni
sull'andamento, la struttura e gli sviluppi dei consumi, approfondire e valutare
le specificità milanesi. Con quali strumenti? Le risorse finanziarie messe a
disposizione dal Comune e dalla Camera di Commercio, la collaborazione con l'Istat,
azioni coordinate con la Regione Lombardia. Ma anche convenzioni, la
collaborazione di enti, Università, centri di ricerca accreditati. Seguendo un
programma di attività annuale e con incontri trimestrali. La struttura? Un
Presidente designato dal Comune di Milano (l'Assessore al Commercio e
Artigianato), un Vicepresidente designato dalla Camera di Commercio (il
Presidente o un suo delegato), un tavolo di Componenti stabili (designati dalle
Organizzazioni imprenditoriali e dalle Associazioni dei consumatori), un
Comitato Tecnico Scientifico (col dirigente del Servizio Statistiche Economiche
del Comune di Milano, il dirigente Istat - ufficio regionale lombardo -, il
responsabile Servizio Studi della Camera di Commercio di Milano, un esperto
esterno, un funzionario del Comune di Milano e uno della Camera di Commercio),
una Segreteria organizzativa.
"MILANO CHIAMA NEW YORK" IL BISOGNO DI NUOVI
MATERIALI E TECNOLOGIE SPINGE LE IMPRESE A GUARDARE OLTREOCEANO
Milano, 23 maggio 2003 - Le imprese artigiane dell'arredamento, settore che
raggruppa 70.000 aziende in Italia con oltre 200.000 addetti, guardano
oltreoceano per migliorare la qualità e la potenzialità della propria
produzione. Un obiettivo non facile da perseguire soprattutto perché in Italia
il settore della ricerca e dell'innovazione tecnologica fatica a decollare.
Ancora ridotti gli investimenti economici del Governo e delle aziende che
faticano a trovare risorse da destinare ad un settore di fondamentale
importanza. E proprio nell'ambito dei servizi mirati a sviluppare l'attività
delle aziende si inquadra la partecipazione di Aial Confartigianato
(Associazione Italiana Artigiani del Legno) in Material Connexion.
"Material Connexion ha una propria sede anche a Milano - dice Guido Cesati,
segretario nazionale di Aial Confartigianato - e rappresenta, attraverso la
stretta collaborazione con la struttura centrale di New York, uno dei più
importanti centri di documentazione e ricerca internazionali sui materiali
innovativi ed in particolare per quelli destinati all'arredamento. Purtroppo in
Italia gli investimenti destinati alla ricerca e allo sviluppo di nuove
tecnologie sono ancora gravemente insufficienti - aggiunge Guido Cesati -. Il
recente rapporto stilato dall'Istat su queste tematiche indica che tali
investimenti non raggiungono il 4%. Senza dimenticare, poi, che nell'ultimo
triennio mediamente meno del 50% della piccola, media e grande impresa nazionale
ha destinato risorse, anche minime, ad innovazione e ricerca. Dobbiamo cercare
di invertire la rotta, come quella posta in essere da Aial Confartigianato e
offrire così nuove possibilità di sviluppo ai nostri imprenditori".
Fondata nel 1997, Material Connexion ha raccolto nel corso degli anni oltre
3.000 processi o materiali innovativi, provenienti da tutto il mondo. Ogni mese
questa "library" si arricchisce di nuovi elementi tutti selezionati da
tecnici di fama internazionale. "In particolare - sottolinea Guido Cesati
-. La collaborazione con Material Connexion risulta utile per tutte quelle
aziende che non avendo risorse da destinare alla ricerca dei materiali
innovativi desiderano comunque impiegarli. Attraverso questo strumento le nostre
imprese potranno conoscere rapidamente cosa offre il mercato, la reperibilità e
i costi del prodotto cui si è interessati. I vantaggi per gli associati
AialConfartigianato - conclude Cesati - è rappresentato dalla possibilità di
un accesso on line e gratuito alla library di Material Connexion"
TRASPORTI: ECCO DOVE INTERVENIRE LUNEDÌ IL MINISTRO
LUNARDI ALLA CAMERA DI COMMERCIO DI MILANO. LE RICHIESTE DELLE IMPRESE
Milano, 23 maggio 2003 - Quanto incidono i costi di trasporto sul fatturato
delle imprese? In quali settori è un costo più rilevante? Come valuta i
trasporti il mondo economico? Dove intervenire con più urgenza? Su quali tratte
e su che tipo di trasporto? Se ne parlerà in occasione del convegno "Il
corridoio plurimodale - Corridoio 5 Sistema integrato di trasporto a Sud delle
Alpi". Sarà presentata un'indagine sulla percezione delle infrastrutture
da parte delle imprese milanesi ed italiane. Un convegno di livello europeo sul
tema del "Corridoio Plurimodale / Sistema Integrato a Sud delle Alpi".
lunedì 26 Maggio 2003 Ore 9.30 - 13.30 Camera di Commercio di Milano Sala
Consiglio Via Meravigli, 9/b Milano Parteciperanno: Pietro Lunardi, Ministro
delle Infrastrutture e dei Trasporti, Carlo Sangalli, Presidente della Camera di
Commercio di Milano e del Comitato Promotore del Corridoio Plurimodale, Roberto
Formigoni, Presidente della Regione Lombardia, Ombretta Colli, Presidente della
Provincia di Milano, Jean Claude Juan, Direttore Generale Pacac, Gian Maria
Gros-Pietro, Presidente Autostrade Spa, Guido Podestà, Vice Presidente
Parlamento Europeo, Giovanni Verga, Assessore allo Sviluppo del Territorio
Comune di Milano, Jean Paix, Direttore Sviluppo Divisione Passeggeri Sncf,
Giuliano Gallanti, Presidente Autorità Portuale di Genova, Giuseppe Zamberletti,
Presidente Stretto di Messina Spa e Istituto Grandi Infrastrutture, Enrico Salza,
Vice Presidente San Paolo Imi Spa, Gaetano Morazzoni, Membro Forum europeo per i
Trasporti.
COSTITUITO IL CONSORZIO PER L'ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA
NAZIONALE DI RICERCHE IN ANTARTIDE
Roma, 23 maggio 2003 - Il 17 aprile u.s., presso il Ministero dell'Istruzione,
dell'Università e della Ricerca (Miur), è stato firmato l'atto costitutivo del
Consorzio, che subentra all'Enea, per l'attuazione del Programma Nazionale di
Ricerche in Antartide (Pnra). Gli Enti fondatori: Enea Ente per le Nuove
tecnologie, l'Energia e l'Ambiente, Cnr Consiglio Nazionale delle Ricerche, Ingv
Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Ogs Istituto nazionale di
oceanografia e di geofisica sperimentale), hanno nominato i seguenti organi
direttivi: Consiglio di Amministrazione: Ing. Mario Zucchelli (Enea) -
Presidente, Dr. Ivo Allegrini (Cnr) - Membro, Dr. Tullio Pepe (Ingv) Membro, Dr.
Ivo Grimaldi (Ogd) - Membro; Direttore Generale: Ing. Antonino Cucinotta (Enea)
Collegio Sindacale: Dr. Luciano Criscuoli (Presidente), Dr. Agostino
Chiappiniello (Sindaco effettivo), Dr.ssa Paola Nucciarelli (Sindaco effettivo),
Ing Antonio Scelfo (Sindaco supplente), Dr. Giuseppe Patrizi (Sindaco
supplente). Il Consorzio, per la gestione del Pnra, ha la forma di società
consortile a responsabilità limitata, con sede legale presso l'Enea-CR Casaccia
ed avrà durata fino al 31 dicembre 2012. L'attuazione del Programma, che si
svolge nel rispetto delle norme del Trattato antartico, viene garantita
dall'interfacciarsi del Consorzio con gli organismi consultivi del Miur:
Commissione Nazionale Scientifica per l'Antartide e Comitato Interministeriale.
Il Consorzio provvede, anche, all'attuazione di specifici accordi
internazionali, alla realizzazione, gestione e manutenzione di mezzi e
infrastrutture anche navali per la ricerca in Antartide e garantisce il supporto
necessario per l'esecuzione delle campagne di ricerca. Il Consorzio potrà,
inoltre, porre in essere operazioni industriali, commerciali, finanziarie
mobiliari e immobiliari e quant'altro collegato all'oggetto sociale. Si delinea,
peraltro, un periodo di transizione, in cui le due strutture (Enea-Consorzio)
opereranno in stretta connessione per assicurare la continuità nelle operazioni
necessarie all'attuazione del Programma ed in particolare della prossima XIX
Campagna antartica, che è prevista partire dal prossimo mese di ottobre.
AL BAR ZUCCA LA PRESENTAZIONE DELLA LEGGE PER LA TUTELA
DEI LOCALI STORICI E A MILANO DUECENTO ANNI FA C'ERANO PIU' ARMERIE DI OGGI
Milano, 23 maggio 2003. Gli imprenditori milanesi ad inizio ottocento? 6241, in
testa le osterie (430, il 6,9% del totale), alberghi e bettole (408, 65%), sarti
(310, il 5%), poi liquori e vini (301, 4,8%), calzolai (206;3,3%), tessitori
(195; 3,1%), carrai (185, 3,0%) e carbonai (181;2,9%). Ma c'erano anche agenti
di cambio (22) ed artisti (62 tra pittori e scultori compreso Hayez, che aveva
bottega in via della Spiga), cioccolatai (60) e venditori di suppellettili
religiose (50). E inoltre grandi mercanti, commissionari, spedizionieri e
negozianti in coloniali, droghe, lane, cotoni, filati e metalli. E poi arrotini,
intagliatori, "apparatori di chiese", calzolai, cappellai, costruttori
di carrozze, sellai, maniscalchi, calcografi, incisori, pittori, mobilieri,
mugnai, orologiai, orefici, parrucchieri, tipografi, librai e vetrai. Le donne
lavoravano come "cavamacchie, lavatrici e soppressatici (stiratrici)"
e sarte. Chi poteva permetterselo, di sera, magari chiamando un fiacchere (taxi
di allora), si svagava girando per le numerose bettole, caffè, locande,
offellerie (panetterie), osterie e trattorie. Tra gli imprenditori dell'epoca al
posto dell'odierno Brambilla i nomi più diffusi sono Colombo (36), Bianchi
(31), Rossi (29), Cattaneo (26), Galli (26) e Villa (26). Queste le attività
produttive note alla Camera di Commercio di Milano. E se confrontiamo la Milano
economica di due secoli fa con quella di oggi? Le bigiotterie ieri erano 20 ed
oggi 2500, le banche 34 ieri e oltre 400 oggi. Ma ci sono settori tradizionali
in controtendenza: le sartorie da 310 di ieri alle 236 di oggi, i fabbri dai 118
ai 179 di oggi, i calzolai dai 206 di ieri agli 82 di oggi, le cappellerie dalle
94 di ieri alle 30 di oggi, le armerie dalle 45 di ieri alle 28 di oggi. Della
tutela dei locali storici ha parlato Carlo Sangalli, presidente della Camera di
Commercio di Milano, oggi presso il Bar Zucca in Galleria Vittorio Emanuele a
Milano in occasione della presentazione della nuova legge sulla protezione delle
attività storiche, attraverso il disegno di legge 1869 depositato in Senato da
Riccardo De Corato, primo firmatario. "Le imprese storiche - ha dichiarato
Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano - sono lo
specchio di una realtà imprenditoriale che ha saputo fare della tradizione il
punto di partenza per la crescita e lo sviluppo odierno. Sono luoghi preziosi
della città dove si valorizza il rapporto umano e presidi sociali
ineliminabili. Sono pezzi vivi della nostra storia, punti di riferimento
geografici e soprattutto baluardi della nostra identità ambrosiana. La loro
storia si intreccia in modo indissolubile con gli eventi della vita cittadina e
il loro mantenimento e il loro futuro è la cartina tornasole di uno sviluppo
equilibrato. Ecco perché una legge per la loro tutela è un passo importante:
sarebbe contraddittorio che una città aperta a tutte le culture come Milano
disperdesse la propria". A proposito dell'ideazione di un logo da
attribuire alle botteghe storiche il Vice Sindaco e assessore all'Arredo Urbano
Riccardo De Corato ha dichiarato "Il logo è un segno visibile, concreto,
ma vi è iscritta anche un'elevata funzione simbolica. E' un'icona che agisce
nell'immaginario della collettività, concorrendo a creare un'attenzione, una
nuova sensibilità nei confronti dei locali storici, beni culturali e
monumentali. Il marchio rappresenta quindi un elemento di rispetto rivolto ai
suoi frequentatori, un'identità facilmente percepibile in una città che, pur
accogliendo le espressioni dei cambiamenti in atto e dell'innovazione, intende
segnare sul proprio territorio il bene prezioso della memoria storica
dell'operosità." Le attività di inizio 1800 - Negozianti principali in
droghe, coloniali, lane, cotoni, cotoni filati, metalli, commissionari,
spedizionieri. Tra le attività si trovano servizi di spedizione per l'Italia
svolti con "condotte" proprie, negozianti di droghe, medicinali,
coloniali, vini forestieri, negozianti di telerie e cotonerie e fabbriche che
arrivano a produrre 40 tele al giorno, venditori di acquavite, rosoli e spiriti
all'ingrosso e al minuto, negozi di cotoni, lane, peli di cammello, cere e
pellami, negozi di "telerie e cordami" e stabilimenti per la
conciatura e la tintura dei panni. Negozianti, fabbricatori, mercanti e artisti.
Tra le attività più interessanti si trovano 19 mercanti di abiti fatti, 7
fabbricatori di acque di colonia, medicinali, acidule e minerali, 2 fabbricatori
di aghi e spille, 1 intagliatore di alabastri e scagliola, 3 "apparatori"
di chiese, 3 fabbricatori di astucci per gioie, 5 fabbricatori di carri da
trasporto, 2 di berretti da uomo, 3 di bastoni da mano, 3 di bigliardi, 20
negozianti e produttori di bigiotterie e gioie, 11 produttori di bilance,
stadere, pesi e misure, 15 produttori di birra, 7 produttori di bretelle e
portafogli, 44 fabbricatori e mercanti di berrette, calze, maglie e guanti, 6
produttori di candele di cera, 10 fabbricatori di ceste, circa 100 cappellai, 7
negozianti e mercanti di cappelli di paglia, 1 produttore di cappelli e berretti
inverniciati, 1 di cappelli di truciolo di salice, 10 fabbricatori di carta (di
paglia e d'alga, colorata, rasata e marrocchinata, d'oro e d'argento per fiori,
e da disegno tinta in pasta a vari colori), 3 venditori di carta usata, 2
produttori di carte da gioco, 29 signore "cavamacchie, lavatrici e
soppressatrici", 45 venditori di cioccolata in bevanda, 1 fabbricante di
bracci snodati, 63 mercanti di moda e "modisti". E ancora: numerosi
calcografi (miniatori e stampatori su rame), falegnami, fiorai, filatori di
seta, fonditori di caratteri, formaggiai, produttori di oli e saponi,
fruttivendoli e venditori di granaglie, imballatori e fabbricatori di tele
cerate, imbalsamatori e fabbricatori di oggetti in cera, imbottitori di sedie e
scranni, indoratori e inverniciatori di carrozze e mobili, litografi,
lattivendoli, macchinisti e idraulici, maniscalchi, materassai, mobilieri,
mugnai, orologiai e orefici, parrucchieri, sarti e sarte, tipografi, librai e
vetrai. Variegata la schiera dei incisori: a taglio, incisori a granito,
incisori topografici- geografici, incisori di figura a contorni, incisori
d'architettura, in legno e metallo e in acciaio. Così come le tipologie di
pittori: 19 figuristi, 9 ornatisti, 3 pittori di scene e 8 paesisti. Ma troviamo
anche lunghi elenchi delle strutture ricettive: alberghi, bettole, caffè,
fiaccheri, locande, offellerie, osterie e trattorie. Fra le altre professioni
riconosciute: maestri di musica, ballo e scherma, ingegneri e architetti civili,
architetti, notai, ragionieri, agrimensori periti, medici e "chirurghi
maggiori e minori", dentisti, ernisti, veterinari. I nomi più diffusi?
Alberti (7), Banfi (9), Beretta (10), Bianchi (31), Bonomi (9), Bossi (18),
Brambilla (10), Bussola (7), Casati (10), Casiraghi (7), Cattaneo (26), Colombo
(36), Confalonieri (6), Crippa (8), Croce (10), Dell'Acqua (11), Ferrari (7),
Ferrario (24), Fontana (11), Frigerio (13), Fumagalli (18), Galli (26), Gatti
(9), Gerosa (8), Ghezzi (13), Giussani (14), Grassi (11), Legnani (7), Locatelli
(11), Macchi (8), Magni (9), Malocchi (7), Manzoni (8), Mariani (15),
Mazzucchelli (10), Merini (7), Meschia (9), Monti (15), Negri (9), Pagani (11),
Pellegrini (7), Perego (14), Piazza (7), Pogliani (8), Polli (7), Ponti (17),
Pozzi (16), Ratti (9), Ravizza (7), Ripamonti (7), Riva (23), Ronchi (7), Rossi
(29), Sala (14), Sommaruga (7), Strada (7), Tagliabue (7), Valentini (7), Villa
(26), Vismara (13), Zucchi (8). Stazioni dei fiaccheri e costi (odierni taxi).
Si trovavano in Piazza Fontana, Piazza Santo Sepolcro, Leone di Porta Orientale,
Stazione del Bottonuto, Stazione di piazza San Dalmazio. Per una corsa (meno di
un'ora), lire italiane 54, lire italiane 93 (per un'ora di servizio), lire
italiane 54 (per le ore successive), lire italiane 77 (aumento notturno). www.comune.milano.it
CENTRO SERVIZI P.M.I. E STUDIO META DI BRESCIA LANCIANO
UN TRAINING PER LE PMI REGGIANE DAL TITOLO "VENDERE DI PIU' E MEGLIO"
Reggio Emilia, 23 maggio 2002 - Sarà presentato giovedì prossimo 29 maggio il
training progettato da Centro Servizi P.M.I., società di formazione dell'Api di
Reggio Emilia, e Studio Meta di Brescia, dal titolo "Vendere di più e
meglio: il rapporto con se stessi e con il Cliente per un'azione commerciale
efficace". La presentazione si inserisce all'interno di un dibattito aperto
sulla complessità del mestiere di "venditore" e sulle principali
strategie di vendita: dai fattori su cui devono focalizzarsi le conoscenze dei
venditori di prodotti e servizi, agli obiettivi massimi che ciascun venditore può
porsi ogni volta che comunica con un cliente e dal rischio di cadere in azioni
di vendita abitudinarie e dispersive fino alle tecniche di comunicazione per
influire sul processo decisorio del cliente. Questi sono solo alcuni dei temi
sui quali, a partire dalle ore 17,00, il Dott. Antonio Torlai di Studio Meta si
confronterà con le aziende reggiane che vorranno partecipare all'incontro, con
l'obiettivo di stimolare i venditori, gli agenti e i promotori presenti a
riflettere sull'opportunità di adottare comportamenti più efficaci e di
acquisire maggiori capacità di relazione e di persuasione in ogni aspetto del
contatto con il cliente e in ogni fase della trattativa commerciale. Ancora più
alto sarà l'obiettivo del training "Vendere di più e meglio": non
tanto e non solo riflettere sugli approcci al cliente più opportuni ed
efficaci, ma assumere concretamente questi atteggiamenti e sviluppare realmente
i comportamenti necessari per un'azione commerciale vincente. "Per
raggiungere questo importante obiettivo - anticipa Antonio Torlai - è
necessario lavorare su se stessi, rafforzare l'efficacia della comunicazione in
fase di approccio, analisi, ascolto e guida, saper personalizzare le soluzioni
offerte al cliente, padroneggiare gli strumenti per negoziare efficacemente
prezzi e decisioni, essere attivi nel processo di fidelizzazione del cliente nel
tempo e - conclude Torlai - saper programmare e organizzare il proprio tempo in
funzione degli obiettivi, indirizzando gli sforzi laddove maggiore può essere
il ritorno". Gli incontri previsti dal training di vendita per raggiungere
l'obiettivo dichiarato e acquisire le competenze necessarie ad un'azione
commerciale efficace sono 5, per un totale di 40 ore, con intervalli di tre o
quattro settimane tra una giornata e la successiva, al fine di consentire
l'applicazione dei contenuti via via affrontati alla propria realtà operativa.
Durante il training i partecipanti si alleneranno in situazioni tratte dalla
loro realtà quotidiana, redigeranno un piano di azione personale,
sperimenteranno nelle loro realtà lavorative quanto hanno appreso e, all'inizio
di ogni giornata, verificheranno, con il trainer e i colleghi del corso, i
risultati concreti ottenuti sul campo. Studio Meta è tra le altre cose rinomato
proprio per le tecniche di formazione particolari ed esclusive: come si legge
anche nel sito www.studiometa.it la missione dello studio è quello di favorire
il raggiungimento di risultati di eccellenza nelle realtà di ogni tipo e
dimensione, producendo nelle persone un cambiamento degli atteggiamenti mentali
e dei comportamenti e lo sviluppo continuo delle attitudini, attraverso
soluzioni formative, costruite sugli obiettivi del cliente, che consentono, in
un clima di energia, positività e fiducia, un apprendimento autonomo e
durevole. "Oltre a ritenere importante - afferma Neve Dallari, Responsabile
dell'Area a mercato di Centro Servizi P.M.I. - un contributo formativo e
informativo sulle tecniche di vendita in un momento di rallentamento economico,
siamo particolarmente lieti di proporre alle aziende reggiane, grazie alla
collaborazione con Studio Meta, modalità formative innovative. L'innovazione e
la sperimentazione - prosegue Neve Dallari - sono da sempre un importante
obiettivo di Centro Servizi P.M.I.: lo dimostrano recenti iniziative come la
formazione per persone occupate in impresa simulata (progetto Tetris) e il
progetto Rubik sulla formazione flessibile per le piccole e medie imprese".
Sarà la stessa Neve Dallari, dopo il saluto del Direttore di Centro Servizi
P.M.I. Anna Maria Sartori, a presentare alla platea Antonio Torlai di Studio
Meta, facendo una brevissima introduzione sull'attività dello Studio e sul
training "Vendere di più e meglio". Per informazioni e adesioni alla
giornata di presentazione è possibile contattare Neve Dallari e Chiara Pompili
presso Centro Servizi P.M.I. (sede di Via Che Guevara, 2) ai numeri di telefono
0522/326286 e 0522/320586.
LE COMPETENZE PIÙ IMPORTANTI NEL SETTORE DEI SERVIZI
INNOVATIVI? ATTITUDINE AL PROBLEM SOLVING E AUTOSTIMA
Milano, 23 maggio 2003 - Capacità di disanima del bisogno altrui, attitudine
all'accoglienza e al problem solving e, soprattutto, una buona dose di
autostima. Queste le caratteristiche premianti per chi opera nel settore dei
servizi e che si acquisiscono solo grazie all'esperienza. "Il servizio è
un problema di esperienza, ovvero di maturazione di competenza
professionale" questo in definitiva la conclusione dell'intervento di
Sergio Capranico al seminario Assores "Le competenze nel mondo dei
servizi" tenutosi a Milano in occasione di Somedia 2003, l'Incontro Annuale
dedicato alle Organizzazioni e alle Risorse Umane. Sergio Capranico, docente di
Psicologia delle Organizzazioni dell'Università Cattolica di Milano, presentato
dalla Dott.ssa Maria Rita Costantino, ha ripercorso antropologicamente il
concetto di servizio per identificare gli asset fondanti per chi opera nel
settore dei servizi, settore oggi sottoposto a frenetiche evoluzioni e ad
estrema competitività. Per Capranico esiste un'origine si può dire genetica
delle due abilità fondanti nei servizi: la capacità di accoglienza ha un
codice materno, mentre l'attitudine al problem solving verso il mondo esterno
deriva invece da un codice paterno Tali abilità, però, diventano competenze
reali solo nel momento in cui l'individuo riesce a metterle in atto. Condizione
imprescindibile a questo processo la capacità di farsi subalterni (servizio
deriva, infatti, da servire, latino servus) senza sentirsi umiliati. Ecco la
fondamentale importanza dell'autostima, che inibisce desideri di rivalsa, e che
si rafforza con la maturazione di competenze professionali, ovvero attraverso
l'esperienza. "Condivido pienamente l'opinione di Capranico", ha
commentato Egidio Garbelli, Presidente di Assores, che ha presieduto il
seminario, "sia come professionista nel settore dei servizi sia come
consulente nella Ricerca e Selezione del Personale. In un ambito come il nostro,
in modo particolare, il processo descritto è evidente: solo e soprattutto
l'esperienza permette di offrire un reale servizio alle aziende, di metterle
nelle condizioni di fare le scelte giuste. E' per questo che come associazione
di categoria stiamo lavorando molto per far capire ai vari interlocutori,
candidati, aziende, Governo, in particolare in questo momento di riforma della
legislazione del lavoro, che esistono competenze che non si possono inventare e
che non possono essere parametrizzate solo in termini quantitativi e
monetari".
"LA FABBRICA E LA MEMORIA" SEMINARIO NEL FILONE
PROGETTARE E TRASMETTERE LA MEMORIA
Sesto S. Giovanni, 23 maggio 2003 - Si è svolto ieri presso Agenzia di Sviluppo
Nord Milano - Incubatore Officina Multimediale Concordia - viale Italia 548,
Sesto S.Giovanni (Mi), il terzo appuntamento del ciclo di seminari aperti alla
città (Milano,19 marzo - 29 maggio 2003) organizzati dal Politecnico di Milano
sul tema: La memoria: un "Work in progress" a cura di Giovanni Cesareo
Trasmettere la memoria, si dice: quasi che la memoria fosse un prodotto
immutabile già pronto da diffondere e rimanesse immutata negli anni, nei
decenni. In realtà, non è affatto così. La memoria si progetta e si produce:
attraverso i ricordi dei protagonisti, di chi ha vissuto l'esperienza che si
intende rievocare, ma anche attraverso i materiali di chi - con mezzi di
comunicazione e con intenzioni diverse - ha voluto documentare quell'esperienza.
E, infine, si produce anche attraverso i confronti e le sensibilità di chi, di
volta in volta, "legge" quei ricordi e quei materiali e li rielabora.
La memoria, quindi, è il risultato di un "work in progress" che non
si arresta mai e risente costantemente dei mutamenti d'epoca, delle
trasformazioni della realtà. La memoria, infatti, è sempre il frutto
dell'intreccio tra "esperienza di vita" ed "esperienza
simulata". Il rischio più forte è proprio quello di considerare, invece,
la memoria una sorte di monumento costruito una volta per tutte e immutabile nel
tempo. Perché i monumenti sono rappresentazioni stereotipate e, spesso,
finiscono per incrinarsi e per crollare: e allora, le "memorie"
vengono reinventate ai fini più diversi e più ingannevoli. E' di questo che si
vuol discutere nelle quattro conferenze seminariali programmate a Sesto San
Giovanni. Tre di esse sono dedicate a temi e processi che hanno attraversato il
Novecento e si presentano oggi in forte trasformazione: l'immigrazione,
l'impresa, il lavoro. Se ne discuterà a Sesto San Giovanni perché questi temi
e questi processi sono indissolubilmente intrecciati con la storia di questa
città e della sua attuale realtà in radicale evoluzione. Si ritiene quindi che
qui si potranno incontrare e si potranno confrontare docenti, ricercatori,
studenti del Politecnico e testimoni-protagonisti, giovani e meno giovani. La
quarta conferenza seminariale sarà dedicata, infine, alla rete proprio perché,
nel contesto della multimedialità, Internet appare senza dubbio come una
gigantesca riserva di memorie - ma appunto per questo il terreno più fecondo
per favore una discussione sulla progettazione e sulla produzione della memoria.
La Memoria: ultimo appuntamento 29 maggio 2003: "Web memoria: la memoria in
rete" Interventi di Carlo Formenti e Giuseppe Richeri. Infolink: www.design.polimi.it
CONCORSO PER INDIVIDUARE LE TECNOLOGIE PIÙ INNOVATIVE
CON UN AMPIO POTENZIALE COMMERCIALE
Bruxelles, 23 maggio 2003 - Università e laboratori di ricerca sono invitati a
partecipare all'edizione 2003 del concorso "Science2Market", che
permetterà ai vincitori di entrare in contatto diretto con gli investitori di
capitali di rischio, i fornitori di tecnologia, i potenziali concessionari di
licenze e i partner strategici. Progetti tecnologici d'interesse e società
spin-off di università e laboratori di ricerca di tutta l'Europa saranno
inclusi nella rosa delle migliori 50 proposte "Science2Market" che
comparirà quest'estate in un'edizione speciale della rivista edita
dall'organizzazione "Tornado Insider". I candidati che presenteranno
le sei migliori idee saranno poi selezionati per fornirne una presentazione
durante la conferenza "Upstart Europe". In tale sede, una commissione
di giudici sceglierà i progetti più promettenti nel campo delle scienze della
vita e della fisica. I progetti vincitori potranno fregiarsi del titolo di
"Migliore proposta in Europa". La data di scadenza del concorso è il
6 giugno. Infolink: http://www.tornado-insider.com/upstarteurope/s2m
IL SERVIZIO PARTNER DI CORDIS OFFRE SOLUZIONI MIRATE PER
LA RICERCA DI COLLABORATORI
Bruxelles, 23 maggio 2003 - Cordis, il servizio d'informazione in materia di
ricerca e sviluppo della Commissione europea, offre una rassegna completa delle
richieste di partner per partecipare al sesto programma quadro di ricerca (6PQ).
Il servizio Partner fornisce indicazioni sulle richieste di collaborazione
provenienti da aziende, istituti di ricerca e università, evidenziando il loro
interesse nei confronti di programmi tematici specifici del 6PQ. Grazie ad una
nuova funzione, gli utenti potranno specificare i settori di attività e gli
strumenti ai quali desiderano partecipare. Per beneficiare di questi nuovi
strumenti d'identificazione, i partner registrati presso il servizio sono
invitati ad aggiornare i loro profili. L'apposita interfaccia di ricerca,
inoltre, offre la possibilità di individuare i potenziali collaboratori in base
a temi e strumenti specifici. Presto, la funzione di ricerca sarà in grado di
operare anche per settore di attività. Questo servizio gratuito rappresenta uno
strumento chiave per trovare partner di ricerca ottimali e creare nuove reti e
partenariati ad orientamento tecnologico. Cordis offre un'elevata visibilità ad
oltre 5.000 organizzazioni, facilitandone la partecipazione al 6PQ. http://partners-service.cordis.lu
CONFERENZA MONDIALE SULLA BIOMASSA PER L'ENERGIA,
L'INDUSTRIA E LA PROTEZIONE DEL CLIMA
Roma, 23 maggio 2003 - Dal 10 al 14 maggio 2004, Roma ospiterà la seconda
edizione della conferenza mondiale e mostra tecnologica sulla biomassa per
l'energia, l'industria e la protezione del clima. La manifestazione presenterà
i più recenti sviluppi nell'ambito dell'utilizzo della biomassa e fungerà da
forum per lo scambio di informazioni tra scienziati, responsabili politici e
professionisti. Tra gli argomenti che saranno affrontati nel corso del convegno
figurano: La ricerca e sviluppo di sistemi tecnologici per la conversione
bioenergetica; Le istanze sul piano strategico e politico; La biomassa nei paesi
in via di sviluppo. La conferenza prevede un invito aperto a presentare
articoli; i relativi abstract dovranno essere presentati entro il 10 ottobre
2003. Infolink: http://www.conference-biomass.com/
FUNZIONA IL SISTEMA DI RACCOLTA DEL CONSORZIO NAZIONALE
RILEGNO, CRESCE LA RACCOLTA RIFIUTI DI LEGNO NEL CENTRO SUD: 33.819 TONNELLATE
AVVIATE AL RICICLO NEL PRIMO TRIMESTRE 2003 TRA SICILIA E LAZIO.
Cesena, 23 maggio 2003 - Raccolta differenziata e avvio al recupero del legno al
60,56% in tutta Italia, una raccolta diretta passata dalle 30.000 tonn/mese di
inizio 2002 alle oltre 80.000 tonn/mese di fine anno, oltre 200 piattaforme di
conferimento associate su tutto il territorio nazionale e un utile netto - dopo
le imposte - di circa 1 milione e 300mila euro. Sono questi i principali numeri
ottenuti nel 2002 da Rilegno, il consorzio nazionale di riciclo e recupero del
legno nato in base al decreto lgs 22/97 all'interno del sistema Conai (Consorzio
Nazionale Imballaggi); numeri presentati ai rappresentanti dei 2.175 soci nel
corso dell'assemblea annuale di fine aprile. Una raccolta che funziona, e che
toglie i rifiuti di legno dalla discarica, anche nelle regioni ad emergenza
rifiuti del Sud Italia: nel 2002 sono state avviate al riciclo 79.138 tonnellate
di rifiuti legnosi in Sicilia, Campania, Calabria, Puglia e Lazio. Nel solo
primo trimestre del 2003 la raccolta dei rifiuti di legno in quelle zone ha
subito un ulteriore incremento, avviando al riciclo 33.819 tonnellate di
materiale da gennaio a marzo 2003 con una raccolta più che doppia rispetto al
primo trimestre dello scorso anno (quando si era attestata su 15.204 tonnellate
di materiale raccolto). Un enorme quantitativo di rifiuti, in volume oltre che
in peso, che viene convogliato alle industrie del riciclo del legno, evitando di
ingombrare il sistema delle discariche ormai al collasso. I rifiuti lignei
attualmente vengono trasportati - dopo un primo trattamento presso le
piattaforme convenzionate con Rilegno - alle grandi industrie del riciclo
concentrate nella pianura padana, dove diventeranno la base per i pannelli
truciolari utilizzati nella realizzazione di una gran parte di mobili e arredi.
Ma uno degli obiettivi futuri di Rilegno, oltre ad arrivare alla completa
copertura del territorio nazionale con le piattaforme di raccolta, è quello
della realizzazione di impianti di trasformazione e riciclaggio dei rifiuti di
legno anche al Sud, per rendere economicamente più vantaggioso e più agevole
il trattamento dei rifiuti del Mezzogiorno, evitando i maggiori costi di
trasporto derivati dal trasferimento dei rifiuti. "I risultati ottenuti -
ha precisato il presidente del Consorzio Fausto Crema - dimostrano che Rilegno,
nato all'interno del sistema Conai per raccogliere e avviare al riciclo in tutta
Italia i rifiuti di imballaggio di legno e gli altri rifiuti lignei, seguendo
gli obiettivi imposti dalla legge, ha lavorato con economicità ed efficienza,
capillarizzando la propria attività su tutta la penisola attraverso un sistema
non assistenziale, ma di mercato".
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