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di
MARTEDI'
3 FEBBRAIO 2004
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L'UE ATTIVA UN
HELPDESK ON-LINE PER PROMUOVERE L'ACCESSO DEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO AI
MERCATI DELL'UE
Bruxelles, 3 febbraio 2004 - Paesi in via di sviluppo: L'ue attiva un
helpdesk on-line per promuovere l'accesso dei paesi in via di sviluppo ai
mercati dell'Ue Grazie ad un nuovo sportello di assistenza on-line istituito
dalla Commissione europea ( http://export-help.Cec.eu.int
) gli esportatori dei paesi in via di sviluppo disporranno di uno strumento
che faciliterà il loro accesso al mercato dell'Ue. Questo helpdesk gratuito
contiene, direttamente disponibili in linea, le principali informazioni in
materia di dazi doganali, di documentazione doganale, di norme di origine e
di statistiche commerciali. In una seconda fase, ora in via di elaborazione,
questo strumento fornirà una più vasta gamma di informazioni che
comprenderà anche i requisiti di importazione specifici per prodotto, quali
i requisiti sanitari e fitosanitari. Il Commissario europeo responsabile per
il Commercio, Pascal Lamy, ha dichiarato: "Con l'attivazione di questo
helpdesk vogliamo garantire che gli esportatori dei paesi in via di sviluppo
dispongano di un massimo di informazioni e di assistenza per operare sul
mercato Ue. Vogliamo ad esempio assicurarci che le preferenze commerciali
dell'Ue vengano sfruttate al massimo. Questa iniziativa è un chiaro esempio
del nostro impegno volto a fornire assistenza tecnica ai paesi in via di
sviluppo e a garantire che il teorico accesso al mercato si traduca in un
incremento degli scambi." Nella sua prima fase, l'helpdesk attivato
oggi fornirà informazioni pratiche ed esaustive sulle tariffe
all'importazione e sulle preferenze, sulle statistiche commerciali, sulle
norme in materia di origine e sulla documentazione doganale. È inoltre
disponibile un forum on line per gli importatori dell'Ue e per gli
esportatori dei paesi in via di sviluppo. Questo sistema moltiplicherà per
i paesi in via di sviluppo i benefici derivanti dalle condizioni di accesso
al mercato Ue di cui usufruiscono attualmente e dalle più vantaggiose
condizioni oggetto di negoziati tanto in seno all'Omc quanto a livello
bilaterale. Attualmente solo il 52% dei prodotti originari dei paesi in via
di sviluppo ed ammissibili a beneficiare di preferenze tariffarie sono
importati nell'Ue a condizioni preferenziali. La gamma di informazioni che
questo sportello di assistenza può fornire verrà ampliata nel corso del
prossimo anno ed includerà i requisiti tecnici e sanitari specifici per
prodotto, compresi I requisiti in materia di marchi ed etichettature, nonché
informazioni su imposte e dazi interni (Iva e accise) applicabili nei
singoli Stati membri. Gli utilizzatori di questo helpdesk sono invitati a
dare suggerimenti riguardo ad ulteriori informazioni che ritengono possa
essere utile aggiungere all'offerta dell'helpdesk per meglio soddisfare le
loro esigenze. Contesto L'ue fornisce a livello mondiale il maggior numero
di preferenze commerciali ai paesi in via di sviluppo grazie ai diversi
regimi preferenziali istituiti per i paesi in via di sviluppo e in
particolare per I paesi meno sviluppati. Tra questi regimi citiamo: Il
Sistema delle Preferenze Generalizzate (Spg) per i paesi in via di sviluppo
Sono 178 i paesi in via di sviluppo che beneficiano di queste preferenze
concesse dall'Ue. Nel 2002 hanno beneficiato di tali preferenze importazioni
Ue per un valore pari a 53,2 miliardi di euro; nell'Spg rientra l'iniziativa
"Tutto tranne le armi" che concede la franchigia doganale senza
limiti quantitativi all'ingresso dei prodotti originari dei 49 paesi più
poveri del mondo. Nel 2002 le importazioni Ue effettuate sotto questo regime
sono state pari a 2,2 miliardi di euro; le preferenze concesse a 77 paesi
dell'area Africa, Caraibi e Pacifico nel quadro dell'accordo di Cotonou. Nel
2002, gli Acp hanno effettuato circa 31 miliardi di euro di esportazioni
nell'Ue, di cui il 99% in esenzione doganale. Circa il 30% di tali
importazioni ha beneficiato del trattamento preferenziale concesso
dall'accordo di Cotonou; gli accordi preferenziali bilaterali e regionali
conclusi dall'Ue con il Cile, il Messico, i paesi mediterranei il Sudafrica
e con paesi nella regione dei Balcani. Ne consegue che più del 40% delle
importazioni Ue proviene da paesi in via di sviluppo. Va aggiunto che l'Ue
assorbe circa un quinto della totalità delle esportazioni dei paesi in via
di sviluppo. L'ue è inoltre il principale importatore di prodotti agricoli
da paesi terzi, con importazioni che superano quelle degli Usa, del Giappone
e del Canada raggruppate. Nel settembre 2002, la Commissione
ha adottato un piano di azione volto a sostenere gli sforzi dei paesi in via
di sviluppo tesi a sfruttare i vantaggi derivanti dagli scambi (Commercio e
Sviluppo: aiutare i paesi in via di sviluppo a beneficiare degli scambi). Il
documento sottolinea l'importanza del rapporto tra sviluppo, commercio e
l'integrazione dei paesi in via di sviluppo nell'economia mondiale. In
conclusione, il documento propone una serie di iniziative che l'Ue potrebbe
adottare per sostenere gli sforzi dei paesi in via di sviluppo per meglio
usufruire del sistema del commercio mondiale. La quarta conferenza
ministeriale dell'Omc tenutasi a Doha nel novembre
2001 ha
lanciato l'agenda di sviluppo di Doha, incentrata sull'impegno per
un'efficace partecipazione dei paesi in via di sviluppo al sistema del
commercio mondiale. Nel quadro dei negoziati Omc in corso, l'Ue ha già
proposto ulteriori aperture dei mercati a favore dei paesi in via di
sviluppo, tanto per i prodotti agricoli quanto per quelli industriali.
"Expanding Exports Helpdesk: Consigli per i paesi in via di sviluppo
che esportano nell'Ue" http://export-help.Cec.eu.int
http://europa.Eu.int/comm/trade/issues/global/index_en.htm
PRESENTAZIONE
FORUM P.A. 2004 STANCA: "CONTRO
LA BUROCRAZIA GLI
ITALIANI SONO I PRIMI CONSUMATORI DI E-GOVERNMENT IN EUROPA" L'HIT
PARADE VEDE AL PRIMO POSTO I SITI DEI MINISTERI DELL'ECONOMIA,
DELL'ISTRUZIONE, DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE E DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO
. Milano, 3 febbraio 2004 - Gli italiani stanno scoprendo l'e-Government
come antidoto alla burocrazia e si pongono come i primi
"consumatori" in Europa nella navigazione nei siti della Pubblica
amministrazione. A rendere noti i primi dati di questa progressione a
livello europeo, è stato Lucio Stanca, Ministro per l'Innovazione e le
Tecnologie, citando le ultime rilevazioni di Audiweb-nielsen//netratings, in
occasione della presentazione del Forum P.a.
2004 a
palazzo Marino, di Milano. In particolare, ha detto Stanca, "sono stati
oltre 9 milioni, il 53% dei navigatori italiani attivi, i cittadini del
Belpaese che nel trimestre settembre-novembre 2003 hanno visitato i siti
delle Pubbliche amministrazioni, rispetto al 40% dello stesso periodo del
2002. È un dato molto confortante", ha aggiunto il ministro ricordando
poi che "questo andamento ci pone, in Europa, davanti al 52% dei
navigatori francesi, al 45% di quelli inglesi ed al 35% di quello dei
tedeschi. Questo crescente interesse è confermato anche dal più elevato
tempo che gli italiani che visitano i siti di e-Government hanno impegnato
nella loro comunicazione in rete con le P.a.: 42 minuti in media nel
trimestre di rilevazione, contro i 34 minuti dei navigatori francesi, 30 di
quelli inglesi e 14 di quelli tedeschi". I siti di e-Government in
Italia sono inoltre al 6° posto fra quelli più visitati dagli italiani:
16,3 milioni hanno navigato nei motori di ricerca e portali; 14,2 milioni in
quelli dei servizi di telecomunicazioni e internet; 12,3 milioni nei siti
dedicati al tempo libero ed altrettanti per la navigazione nell'informatica
e nell'elettronica di consumo; oltre 11 milioni nelle aree dei Media e
dell'informazione; 9,1 milioni nei siti dell'e-Government. "Anche su
questo fronte", ha sottolineato il ministro Stanca, "l'Italia
conferma il miglior posizionamento europeo poiché i siti di e-Government
sono invece fra le categorie meno visitate negli altri Paesi, superati da
altri tipi di siti, come quelli della finanza in rete, i viaggi ed il
commercio. Tanto che i siti della Pubblica amministrazione sono al 12°
posto in Francia per numero di navigatori; al 13° nel Regno Unito ed al 14°
in Germania". Sempre secondo le ultime rilevazioni Audiweb-nielens//netratings,
l'hit parade vede al primo posto il sito del Ministero dell'Economia (oltre
1,3 milioni di visitatori); seguito da quello del Ministero dell'Istruzione,
Università e Ricerca (1,1 milioni); Ministero per le Attività Produttive
(882 mila); Presidenza del Consigli dei Ministri (575 mila); Ministero del
Lavoro e Politiche Sociali (420 mila); Ministero della Difesa (383 mila) e
Ministero della Salute (295 mila). "Questo positivo andamento
testimonia come gli italiani comincino ad avere familiarità con i servizi
on line della Pubblica amministrazione", ha sottolineato Stanca
sottolineando che, "questo è il frutto dell'impegnativo lavoro
intrapreso negli ultimi anni per ammodernare e rendere più efficiente gli
uffici pubblici nei loro rapporti con cittadini e imprese mediante una
massiccia applicazione delle nuove tecnologie dell'informazione e della
comunicazione, ossia dell'Ict". A tale proposito il ministro per
l'Innovazione e le Tecnologie ha ricordato che "abbiamo realizzato un
Sistema di Governance, un asset per il Paese che prima non esisteva, basato
su tre pilastri: l'organizzazione, un metodo fondato sul coordinamento che
coinvolge le Pubbliche amministrazioni centrali ma anche quelle locali e,
non certo ultimo, sullo sviluppo delle risorse sia tecnologiche che
umane". È in quest'ottica che, ha proseguito Stanca, "conclusa la
progettualità della 1.A fase di e-Government che sta cominciando proprio in
questi mesi a dare i suoi primi tangibili frutti, è già cominciato il
lavoro condiviso con le Autonomia locali di realizzazione della 2.A fase,
che poggia su cinque linee guida: il completamento delle infrastruttura; il
coinvolgimento nell'innovazione di tutti gli Enti rimasti esclusi dalla 1.A
fase, non solo con l'ampliamento dei progetti ma anche il riuso delle
soluzioni tecnologiche; il sostegno all'inclusione dei piccoli e medi
Comuni; la promozione di progetti di democrazia digitale, l'e-Democracy, per
rinnovare il rapporto tra cittadini e decisioni pubbliche; un progetto di
comunicazione per tutti i cittadini affinché conoscano e apprezzino le
nuove opportunità di servizio. Per questa 2.A fase il Governo ha messo a
disposizione oltre 200 milioni di euro, cui se ne aggiungeranno almeno
altrettanti da parte degli enti coinvolti". Non ultimo Stanca si è
soffermato su un processo appena avviato, volto ad integrare le politiche a
sostegno dell'offerta di servizi di e-Government con una politica a sostegno
della domanda. In sostanza, ha spiegato il ministro,"si tratta di dare
ai cittadini una motivazione all'uso di Internet e di stimolare l'accesso e
la diffusione della rete, mediante una variegata serie di iniziative, come
gli incentivi agli acquisti di pc con connessione ad Internet; la promozione
di nuovi punti di accesso al Web da comunità e luoghi pubblici; misure per
favorire l'abbattimenti delle barriere digitali per i disabili (Legge Stanca
- ndr) affinché ci siano una loro più facile inclusione mediante le nuove
tecnologie informatiche". Infine, il Ministro per l'Innovazione e le
Tecnologie, soffermandosi sulla prossima edizione del Forum P.a., ha
annunciato che il 13 maggio si terrà alla Fiera di Roma
la Conferenza Internazionale
"e-Government: sostenere
la Democrazia
, accelerare lo Sviluppo", che coinvolgerà i ministri di diversi
Paesi, non solo europei, confermando che l'Italia ha ormai assunto il ruolo
di laboratorio internazionale dell'e-Goverment sia in Europa che nel mondo,
mediante il processo di e-Government per lo Sviluppo, con l'apertura a nuovi
Paesi dell'America Latina (Bolivia, Honduras, Panama, Perù, Uruguay e
Carabi) ed il consolidamento dei progetti già in corso nell'Europa
dell'Est, Medio Oriente e Africa, grazie alla leadership riconosciuta
all'Italia da organismi internazionali come l'Onu,
la Banca Mondiale
,
la Fondazione Gateway
e
la Banca Interamericana
di Sviluppo
FABBISOGNO DEL SETTORE STATALE – GENNAIO
2004
Roma, 3 febbraio 2004 - Il Mef comunica che nel mese di gennaio 2004 si è
registrato un disavanzo del settore statale di circa 2.900 milioni di euro.
Nel mese di gennaio 2003 si era realizzato un disavanzo di 994 milioni di
euro.
COMMENTO AI DATI DI FABBISOGNO – GENNAIO
2004
Roma, 3 febbraio 2004 . Il Mef comunica che nel mese di gennaio 2004 si è
realizzato un disavanzo del settore statale superiore per circa 1.900
milioni a quello di gennaio dello scorso anno. La differenza va attribuita
all’effetto tecnico del recupero di imposte versate nel 2003.
L’andamento delle spese risulta in linea con quanto previsto.
UBS
OUTLOOK 1° TRIMESTRE 2004
Berna, 3 febbraio 2004 - L’indicatore congiunturale Ubs conferma la
ripresa. Sulla scia della maggiore vitalità dell’economia mondiale, negli
ultimi tre mesi del 2003 anche l’andamento delle attività
nell’industria svizzera è migliorato e nel trimestre in corso si prevede
un’ulteriore accelerazione. Per l’economia nel suo complesso,
l’indicatore congiunturale Ubs segnala un avanzamento in zona di crescita
positiva. Dopo un'accentuata stagnazione per buona parte del 2003,
nell'ultimo trimestre l'industria svizzera ha evidenziato una netta tendenza
alla ripresa. È quanto emerge dai risultati dell’ultimo sondaggio
trimestrale di Ubs condotto in dicembre presso 300 imprese industriali. Dopo
più di due anni di andamento regressivo, nel quarto trimestre le commesse
hanno registrato un sostanziale incremento e, nel raffronto con l’anno
precedente, i fatturati sono aumentati sia sul mercato delle esportazioni
sia su quello interno. L'avvio del rilancio della congiuntura industriale
dovrebbe continuare ad acquisire ulteriore slancio nei prossimi mesi. Tali
stime ottimistiche trovano conferma nell’indicatore congiunturale Ubs, i
cui risultati si basano sul sondaggio trimestrale tra le imprese e che, con
due trimestri di anticipo sui dati ufficiali, fornisce previsioni
attendibili sullo sviluppo del prodotto interno lordo (Pil). Pertanto, dopo
le tendenze negative dei primi nove mesi 2003, al più tardi nel primo
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2004 l
'attività economica dovrebbe registrare nuovamente tassi di crescita
positivi rispetto all’anno precedente. Forti impulsi dall’estero - Già
in occasione del sondaggio di settembre, le imprese avevano previsto una
netta schiarita; ora tale ottimismo è confermato. La ripresa economica
globale ha generato l’auspicato aumento degli ordinativi dall’estero e,
per la prima volta da due anni, l’industria svizzera ha segnato un
miglioramento, anche se marginale, degli affari. Le commesse dalla Svizzera
hanno invece accusato ancora un leggero regresso. Complessivamente, è stato
possibile incrementare i fatturati e, grazie al ciclo avanzato delle scorte,
mantenere la produzione ai livelli dell’anno scorso. Il calo delle
commesse in portafoglio è stato meno marcato e, quale ulteriore dato
positivo, lo sfruttamento delle capacità produttive nella media
dell’industria è aumentata di due punti percentuali all’85%,
avvicinandosi chiaramente alla media pluriennale dell’87%. Evidenti
segnali di ripresa - Le imprese ritengono che la tendenza al rilancio si
accentuerà ulteriormente nel trimestre in corso. Complessivamente, il 37%
di tutte le aziende prevede di poter accrescere il fatturato
all’esportazione, mentre soltanto il 14% prospetta uno sviluppo negativo.
Anche la stima delle possibilità di vendita in Svizzera è alquanto
positiva. Per di più, a saldo ogni sesta impresa progetta un’espansione
della produzione. Grazie a carnet di ordini più consistenti, al migliore
sfruttamento delle capacità produttive e agli effetti sempre più tangibili
dei programmi di risparmio sui costi, pure i ricavi dovrebbero finalmente
segnare un leggero aumento. A causa della persistente pressione sui prezzi,
tale aumento dovrebbe tuttavia risultare ancora contenuto. Non si intravede
un’inversione di tendenza per quanto riguarda gli organici: nei mesi da
gennaio a marzo, solo il 13% delle imprese potrà assumere nuovi dipendenti
mentre il 25% prevede un’ulteriore ridimensionamento. Rispetto al quarto
trimestre
2003, in
cui a saldo ogni quinta azienda si è vista costretta a ridurre il
personale, tali dati rappresentano comunque un miglioramento.
CONFINDUSTRIA: IL KUWAIT
"PONTE " PER
LA RICOSTRUZIONE DELL'IRAQ
ALLEANZA TRA IMPRESE ITALIANE E QUELLE DEL KUWAIT
Roma, 3 febbraio 2004 – Il Kuwait "porta d'accesso" per la
ricostruzione dell'Iraq. E' questo il "grimaldello" con il quale
il sistema industriale italiano si propone come partner per investimenti in
Iraq. Si legge in quest'ottica la visita in Italia del ministro
dell'industria del Kuwait H.e. Abdallah Al-taweel che, alla guida di una
delegazione imprenditoriale, domani, incontra in Confindustria i
rappresentanti di 60 aziende italiane. La riunione, alla quale partecipano
Gianfranco Cerutti, vicepresidente della Confindustria per
l'internazionalizzazione, il viceministro alle attività produttive con
delega al commercio estero Adolfo Urso, il dottor Ugo Calzoni direttore
generale dell'Ice, il dottor Massimo D'aiuto direttore generale della Simest
e il dottor Giorgio Tellini direttore generale della Sace, sarà l'occasione
per siglare un accordo di collaborazione tra Confindustria e
la Camera
di Commercio e dell'Industria, che in Kuwait rappresenta il mondo delle
imprese.
BANCA POPOLARE DI SONDRIO:
BALZO DELL'UTILE NETTO, CHE SI AFFERMA A € 60.117.119, PIÙ 28,72%. BENE
PURE GLI AGGREGATI PATRIMONIALI:
LA RACCOLTA DIRETTA
AUMENTA A € 8.184 MILIONI, PIÙ 11,35%
Sondrio, 3 febbraio 2004 - Il Consiglio di amministrazione della Banca
Popolare di Sondrio ieri ha esaminato e approvato il bilancio dell'esercizio
2003. La decisa crescita del risultato economico e quella più che
soddisfacente degli aggregati patrimoniali esprimono lo sviluppo operativo
della banca, la cui offerta trova favorevole accoglienza sia nelle aree
tradizionalmente presidiate e sia in quelle di recente e nuovo insediamento.
Ciò riafferma l'efficacia degli indirizzi gestionali da tempo chiaramente
delineati, la cui validità ha manifestato positivi effetti pure in presenza
di una congiuntura economica non favorevole e del perdurare di tensioni
internazionali. In apertura dei lavori l'Amministrazione, dopo avere
ricordato il compianto vicepresidente avvocato Salvatore Bonomo, a norma
degli articoli 35, 1° comma, e 36, 5° comma, dello statuto sociale ha
deliberato in merito alle cariche consiliari. Il signor dottor Claudio
Benedetti di Castione Andevenno (So), direttore generale di Federchimica
dove opera dal 1973, è stato cooptato nella carica di consigliere;
successivamente il Consiglio ha nominato vicepresidente il signor ragionier
Carlo Grassi, amministratore dal 1994; infine il signor Renato Sozzani,
amministratore dal
1979, ha
assunto la carica di consigliere di cui all'articolo 36, 3° comma, dello
statuto sociale. L'assemblea ordinaria e straordinaria dei Soci è indetta
in prima convocazione il 5 marzo 2004 presso la sede legale e in seconda
convocazione sabato 6 marzo 2004, alle ore 10.30, presso il centro
polifunzionale «Pentagono» di Bormio (So), via Manzoni 22, sede che lo
scorso anno ha ospitato, in modo più che confortevole, i numerosissimi soci
intervenuti e che viene confermata perdurando la mancanza, nel capoluogo, di
strutture adeguate. In via straordinaria verrà sottoposto all'Assemblea il
progetto di aumento del capitale sociale a suo tempo approvato
dall'Amministrazione, le cui caratteristiche principali sono: - assegnazione
gratuita di una nuova azione del valore nominale di € 3,00, godimento 1°
gennaio 2004, ogni cinque azioni possedute, con trasferimento da «sovrapprezzi
di emissione» a «capitale» del relativo importo; - contemporanea
emissione straordinaria di azioni a pagamento da offrire in opzione in
ragione di due nuove azioni del valore nominale di € 3,00, godimento 1°
gennaio 2004, ogni cinque azioni possedute, al prezzo di € 4,00, di cui
€ 3,00 da versare a «capitale» ed €
1,00 a
«sovrapprezzi di emissione». Quanto alle risultanze dell'esercizio
2003, l
'utile netto si afferma a €
60.117.119, in
progresso di ben il 28,72%. Gli aggregati patrimoniali evidenziano un
concreto accrescimento: la raccolta diretta segna € 8.184 milioni, con un
aumento dell'11,35%, mentre gli impieghi economici sommano € 7.117
milioni, in progresso del 13,93%. La raccolta indiretta si attesta, ai
valori correnti, a € 12.690 milioni, più 9,02%, mentre quella
assicurativa somma € 372 milioni, più 13,22%. La raccolta complessiva da
clientela si posiziona quindi a € 21.246 milioni, più 9,98%. L'incremento
della componente diretta della raccolta trae naturalmente vantaggio
dall'acquisizione di numerosa nuova clientela, soprattutto, ma non solo,
nelle aree di recente insediamento, circostanza che afferma la capacità
della banca di operare efficacemente al dettaglio. Confermano la positiva
tendenza, in linea con il progresso dell'aggregato, lo sviluppo delle voci
conti correnti, più 15,28%, depositi a risparmio, più 11,44%, e
obbligazioni, più 12,30%. Quanto alla raccolta indiretta, che in parte
beneficia della ripresa dei corsi azionari, spicca il più 23,13% delle
diverse forme di risparmio gestito, complessivamente € 2.600 milioni,
segno del gradimento riservato alla specifica offerta, tradizionalmente
equilibrata e prudente. Lo sviluppo degli impieghi accompagna l'espansione
territoriale dell'istituto e si manifesta nel sostegno economico alle
famiglie e alle piccole e medie imprese delle aree presidiate. I mirati
insediamenti nelle province padane della Lombardia, realizzati e in
progetto, e in quelle di Piacenza e di Novara favoriscono l'incremento delle
relazioni con il comparto agricolo, che la banca segue con attenzione. Tra
le componenti dell'aggregato la voce mutui ipotecari sale del 25,15%,
confermando, a motivo della considerazione prestata dalla banca al settore,
la tendenza in atto da alcuni anni. Le sofferenze nette sono pari allo 0,99%
degli impieghi per cassa, rapporto che, tra i migliori a livello di sistema,
attesta la qualità dell'erogato. Gli impieghi finanziari ammontano a €
2.828 milioni, meno 12,14%, mentre i crediti di firma segnano un
accrescimento del 10,60% a € 1.690 milioni. Il conto economico beneficia
dell'espansione degli aggregati patrimoniali, del soddisfacente andamento
dei servizi e, in riferimento alla ripresa dei mercati azionari, della
valutazione del portafoglio titoli di proprietà. Il margine di interesse
evidenzia un progresso del 6,66% a € 223 milioni. Le commissioni nette da
servizi, pari a € 95 milioni, aumentano del 6,16%. Il margine
d'intermediazione segna € 341 milioni, più 9,30%, mentre il risultato
lordo di gestione - che sconta gli investimenti correlati allo sviluppo
dimensionale e all'aggiornamento tecnologico - si affermano a € 157
milioni, più 15,09%. Dedotti gli ammortamenti, le rettifiche di valore, gli
accantonamenti per rischi e oneri e le imposizioni fiscali, si perviene al
predetto utile netto di € 60.117.119. Il risultato d'esercizio permette di
proporre all'Assemblea la distribuzione di un dividendo unitario di €
0,23, il 21,05% in più rispetto a quello di € 0,19 corrisposto per
l'esercizio 2002. Il pagamento, nel rispetto delle vigenti disposizioni e
considerato che lo stacco avverrà il 15 marzo prossimo, decorrerà dal 18
marzo
2004. L
'incremento del dividendo si aggiunge alla crescita del valore dell'azione,
negoziata al Mercato Expandi, la cui quotazione ha segnato un apprezzamento
del 13,99%, che fa seguito alle plusvalenze registrate negli anni
precedenti, anche nei recenti periodi di forte arretramento degli indici
borsistici. La compagine sociale ha superato, a fine dicembre, i 117.000
soci, con un aumento nell'esercizio di 8.147 unità. A oggi i soci sono
117.760. La rete territoriale della banca contava a fine anno 191 unità, di
cui 13 istituite nell'esercizio in rassegna. Precisamene e in ordine
cronologico: Roma agenzia 21, quartiere Nomentano; Carnago (Va); Pavia
agenzia 1, nei locali dove operava la succursale, trasferita in ambienti più
confacenti alle dimensioni conseguite; Milano agenzia 22, via Santa Sofia;
Bormio (So) agenzia 1, nello storico stabile di proprietà in via Roma;
Lecco agenzia 4; Gallarate (Va); Salò (Bs); Abbadia Lariana (Lc); Crema (Cr);
Milano agenzia 23, viale Certosa; Merano (Bz), primo insediamento nella
regione Trentino Alto Adige; Toscolano Maderno (Bs). Oggi apre l'agenzia 24
di Milano, viale Piave, mentre lunedì 9 corrente mese avvia l'operatività
quella di Desio (Mi). L'obiettivo - anche per il corrente anno - è di
intensificare via via il presidio e quindi l'operatività nella Regione
Lombardia, nelle aree immediatamente limitrofe e nella città di Roma. La
controllata Banca Popolare di Sondrio (Suisse) Sa, all'ottavo esercizio, ha
concretamente sviluppato gli aggregati patrimoniali. L'utile netto si
attesta a franchi svizzeri 6.934.050, più 5,73%. Con l'apertura
dell'importante succursale di Monaco (Monte-carlo) le dipendenze della «Suisse»
sono 13, cui si aggiunge la rappresentanza di Zurigo, che nel semestre
corrente verrà trasformata in filiale a piena operatività. Il Consiglio ha
infine approvato il bilancio consolidato del Gruppo bancario Banca Popolare
di Sondrio, di cui la casa madre e la «Suisse» costituiscono le componenti
essenziali. L'utile netto consolidato ammonta a € 63,872 milioni, più
28,48%. L'amministrazione ha rivolto espressioni di particolare
apprezzamento al Personale del Gruppo, composto, a fine anno, di 2.186 unità.
SKF
INDUSTRIE RENDE NOTI I RISULTATI DELL'ESERCIZIO 2003. COMUNICATI ANCHE I
DATI CONSOLIDATI DEL GRUPPO A LIVELLO MONDIALE.
Torino, 3 febbraio 2004 - Skf Industrie, principale consociata in Italia del
gruppo svedese Skf, produttrice di cuscinetti volventi, ha reso noti il 30
genaio i risultati dell'esercizio 2003, chiuso al 31 dicembre, illustrando,
nel contempo, quelli consolidati di Gruppo per lo stesso periodo. Nel corso
di un incontro con la stampa, l'Amministratore Delegato Giuseppe Donato ha
comunicato che il fatturato consolidato di Skf in Italia, settore
cuscinetti, è stato di 754 milioni 787 mila Euro, a fronte dei 754 milioni
e 531 mila Euro dell'esercizio precedente. L'utile operativo è ammontato a
20 milioni 620 mila Euro, rispetto ai 30 milioni 699 mila Euro del 2002. La
diminuzione dell'utile operativo è principalmente dovuta all'effetto
negativo provocato dall'andamento delle valute sulle esportazioni, la cui
crescita ha bilanciato un debole mercato interno. Ciò ha consentito il
mantenimento del livello di attività del 2002 ma con una sensibile
compressione dei margini. Durante lo scorso anno, la domanda dei prodotti
Skf nel mercato italiano è stata inferiore a quella dell'anno precedente
nel suo complesso e in particolare nel comparto automobilistico. All'interno
di questo quadro, tuttavia, alcuni segmenti hanno dato segni di maggiore
vitalità. Segnaliamo tra questi la produzione di lavatrici che ha
registrato un dato record in Italia per il terzo anno consecutivo, i
trattori e le macchine movimento terra, i veicoli industriali. I
miglioramenti di processo e soluzioni innovative hanno consentito di
contrastare efficacemente le conseguenze di un'oggettiva riduzione della
domanda. Così è stato, infatti, per i cuscinetti di alta precisione per le
macchine utensili e per il buon sviluppo del Service Business. Anche quest'anno
è continuata la crescita di questo settore, all'interno del quale si sono
particolarmente distinti i servizi di monitoraggio e di affidabilità dei
macchinari. Per ciò che riguarda la meccatronica, questa è da tempo un
elemento fondamentale della strategia Skf. Questa nuova branca tecnologica
è balzata all'attenzione internazionale con la presentazione del prototipo
Filo nel 2001 e della successiva Novanta nel 2002, entrambi frutto della
collaborazione con la carrozzeria Bertone su meccaniche Opel e Saab. Mentre
la Novanta
, pur rappresentando lo stato dell'arte di tutte le applicazioni fino ad
oggi sviluppate dalla tecnologia By-wire, è ancora equipaggiata con una
tradizionale motorizzazione a combustione,
la General Motors
ha presentato nel 2002 il progetto denominato Autonomy e nel 2003 il
prototipo Hy-wire in cui la propulsione è elettrica ed è ottenuta con
celle a combustibile, alimentate a idrogeno; Skf ha contribuito alla
progettazione e realizzazione di questo prototipo ed ha ottenuto il premio
2003 Gm
Supplier of the year, fornendo i sistemi di sterzatura e di frenatura ed il
comando dell'acceleratore basati sulla tecnologia By-wire. Skf ha costituito
in Italia, nel 2000, presso la sua Automotive Division, una business unit
dedicata a quello che ci si attende possa diventare un nuovo ed importante
mercato. Tornando al mercato italiano, rileviamo che negli ultimi quattro
mesi, tutti i settori hanno mostrato segni di ripresa. Al 31 dicembre 2003 i
dipendenti di Skf Industrie ed Omvp erano 3.725 rispetto ai 3.786 dell'anno
scorso alla stessa data. A questi vanno aggiunti 181 dipendenti di Gamfior,
23 di Skf Multitec e 796 di Rft, che portano la forza lavoro di Skf in
Italia ad un totale di 4.725 unità. Gli investimenti delle società Skf in
Italia nel 2003 sono stati complessivamente 39,84 milioni di Euro, di cui
35,44 milioni nell'area cuscinetti, finalizzati all'aumento della capacità
produttiva e a miglioramenti tecnologici, qualitativi ed ambientali.
Risultati del Gruppo Skf a livello mondiale Per quanto riguarda il quarto
trimestre e l'intero anno 2003, il Gruppo Skf dichiara un aumento delle
vendite, calcolate in valuta locale, rispetto agli stessi periodi del 2002.
Il margine operativo, escludendo le spese per le ristrutturazioni e la
svalutazione di alcune attività per un valore di 487 milioni di corone
svedesi, ha raggiunto il 10,3% nel quarto trimestre ed il 9,2% nell'intero
anno. Anche il flusso di cassa è risultato consistente in entrambi i
periodi considerati. Nel corso dell'anno, Skf ha ottenuto risultati
superiori alla media del mercato in vari segmenti industriali. Il Consiglio
di Amministrazione propone un aumento del dividendo del 25%, portandolo a
10,00 corone svedesi. L'utile operativo relativo all'intero 2003 è
risultato pari a 3.299 milioni di corone svedesi (4.022 nel 2002). Se si
escludono le spese per ristrutturazioni e la svalutazione di alcune attività
del quarto trimestre, l'utile operativo del 2003 è ammontato a 3.786
milioni di corone. Le vendite nette del Gruppo sono ammontate a 41.377
milioni di corone rispetto ai 42.430 milioni di corone dell'anno precedente.
La diminuzione delle vendite può essere così ripartita: struttura 0,3%,
volume 4,2%, prezzi/mix 0,7%, effetti dei cambi - 7,7%. Evoluzione delle
vendite Le vendite totali del Gruppo Skf, calcolate in valuta locale, sono
aumentate del 3,5% nel quarto trimestre e del 5,2% nell'intero anno. In
Europa, le vendite sono rimaste invariate nel quarto trimestre rispetto allo
stesso periodo dello scorso anno mentre sono state leggermente superiori se
le analizziamo nell'arco dell'intero anno. Le vendite in America
settentrionale sono state leggermente inferiori nel quarto trimestre ed
invariate nell'anno. Per ciò che riguarda l'Asia, le vendite sono aumentate
in modo significativo sia nel quarto trimestre sia nell'intero anno.
Prospettive Si ritiene che la domanda di prodotti e servizi del Gruppo Skf
possa migliorare nel corso del primo trimestre del 2004. E' atteso un
leggero aumento in Europa ed una sostanziale stabilità in America
settentrionale. Si prevede, invece, un aumento consistente sia in Asia sia
in America Latina. Il livello produttivo, come normalmente accade nella
prima metà dell'anno, sarà leggermente superiore alla domanda per
assicurare un buon livello di servizio durante il periodo estivo.
PRIMA RIUNIONE DEL TAVOLO
TECNICO SU INFORMAZIONI IN MERITO AI VETTORI CHARTER
Roma, 3 febbraio 2004 – Venerdì 30 gennaio, presso la sede dell’Ente
Nazionale per l'Aviazione Civile, ha avuto luogo la prima riunione del
tavolo tecnico costituito per l’elaborazione di proposte a garanzia dei
livelli di qualità ed informazione da fornire ai passeggeri da parte dei
tour operator nella scelta dei vettori aerei. Alla riunione, convocata della
Direzione Generale per
la Navigazione Aerea
del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, hanno partecipato il
Direttore Generale dell’Enac, Com.te Silvano Manera, i Direttori Generali
del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del Ministero delle
Attività Produttive ed i rappresentanti delle associazioni del settore
quali Assaereo, Assotravel, Assoviaggi, Astoi, Confavio, Fiavet, Ibar, Adoc,
Comitato 8 ottobre per non dimenticare ed il Consiglio Nazionale dei
Consumatori e degli Utenti. In apertura di seduta, il Direttore Generale
dell’Enac ha elencato le iniziative intraprese a seguito del tragico
incidente di Sharm El Sheikh, come la riunione del 16 gennaio u.S. A
Bruxelles finalizzata al potenziamento del programma Safa ed alla
concertazione europea per lo scambio di informazioni sui controlli
effettuati dai singoli Stati e su eventuali provvedimenti sanzionatori e
restrittivi adottati. Aspetti che hanno trovato riscontro nell’accordo
raggiunto a livello Ue, sulla base del quale, dall’entrata in vigore della
Direttiva, gli Stati Membri dovranno comunicare alla Commissione Europea
tutte le decisioni relative a restrizioni operative su singoli aeromobili e
su compagnie aeree. Le informazioni raccolte verranno pubblicate annualmente
dalla Commissione e saranno rese disponibili al pubblico ed agli operatori
del settore. Nel corso della riunione, le associazioni presenti hanno
convenuto sulla necessità di affidarsi a vettori che abbiano ottenuto la
certificazione di sicurezza europea Jar o certificazione equivalente. Tale
informazione dovrà essere contenuta nei depliant illustrativi dei tour
operator. Il tavolo tecnico si riunirà nuovamente a breve per la stesura
del documento che conterrà gli standard comuni per le informazione da
garantire ai passeggeri.
CREDIT SWISS FIRST BOSTON COLLOCA CON
SUCCESSO LE AZIONI DI AUSTRIAN AIRLINES GROUP ALLA BORSA DI VIENNA
Milano, 3 febbraio 2004 – Credit Suisse First Boston, che aveva rilevato
il 10% delle azioni di Austrian Airlines durante la recente crisi
d’insolvenza di Swissair, ha collocato con successo la propria quota sulla
piazza di Vienna. Tale quota era già scesa al di sotto del 5% durante il
2002. Il flottante Austrian Airlines si attesta ora al 43,2%. La rimanente
parte dell’azionariato è suddivisa tra Öiag 39,7%, investitori
istituzionali austriaci 10,6%, Austrian Airlines 5% ed Air France 1,5%.
”Sono estremamente soddisfatto dell’ampio collocamento del nostro titolo
da parte di Credit Suisse presso numerosi investitori”, ha commentato
Thomas Kleibl, Chief Financial Officer Austrian Airlines. “Questo avrà
sicuramente un impatto positivo sul flottante e, di conseguenza, sulla
liquidità del titolo azionario sulla piazza finanziaria di Vienna;
aumentando in maniera considerevole l’interesse per le nostre azioni da
parte di nuovi investitori, sia piccoli che grandi.” Le azioni Austrian
Airlines hanno registrato un notevole rialzo dall’inizio di quest’anno,
salendo da 6,50 Euro fino al livello attuale di 9,50 Euro. L’importanza
del pacchetto di misure varate nel corso del 2003 dal Gruppo in risposta
alle difficili condizioni del settore, tra le quali maggiore flessibilità
nell’offerta e il varo di importanti campagne di prodotto e di marketing,
è oggi riconosciuta dal mercato.
DICHIARAZIONE DELLA SOCIETA' RYANAIR A
SEGUITO DELLA CONFERENZA STAMPA "UFFICIOSA" TENUTA DALLA
COMMISSIONE UE SUL CASO CHARLEROI IN ANTICIPANDO
LA DECISIONE DI
OGGI
Milano, 3 febbraio 2004 - Rispondendo alle domande dei giornalisti
successivamente alla Conferenza Stampa Ufficiosa tenuta dalla Commissione Ue
ieri mattina (Lunedì 2 Febbraio 2004) sul caso Charleroi - il giorno prima
della data in cui
la Commissione
tutta deve votare - un portavoce Ryanair ha detto: "Con una mossa senza
precedenti,
la Direzione Trasporti
della Commissione Ue ha dato ai giornalisti specifici dettagli sulla
decisione della Commissione per il caso di Charleroi prima del voto di
domani mattina dell'intera Commissione. Questo avrà un effetto seriamente
pregiudiziale sul voto della Commissione di domani. "Questa conferenza
stampa "ufficiosa" dimostra che
la Commissione
è consapevole dell'effetto negativo di questa decisione sui consumatori
Europei e sullo sviluppo delle compagnie aeree a tariffe basse presso gli
aeroporti regionali poco utilizzati di tutta Europa. Altrimenti, non
sarebbero arrivati a tal punto di informare privatamente e di far trapelare
dettagli prima che l'intera Commissione abbia avuto l'opportunità di
visionare i fatti e considerare le più ampie implicazioni di questo caso.
"Malgrado i migliori sforzi della Direzione Trasporti, l'industria e i
consumatori si stanno ora svegliando e rendendo conto del fatto che questa
decisione porterà a più alti costi aeroportuali e di conseguenza a più
alte tariffe aeree. Gli unici che trarranno beneficio da questa decisione
sono le compagnie aeree ad alte tariffe e gli aeroporti ad alti costi.
"Forti obiezioni alla decisione proposta sono state già fatte dal
Forum degli Aeroporti Regionali Europei, dall'Assemblea delle Regioni
Europee, dall'Elfaa e questo pomeriggio, dal Presidente del Parlamento
Europeo Pat Cox (vedere allegato), tutti preoccupati seriamente sulle
implicazioni per l'Europa di questa decisione negativa. "La decisione
proposta dalla Commissione stravolgerà 20 anni di concorrenza, di
liberalizzazione e di trasporto aereo a basse tariffe e i consumatori
soffriranno tariffe più alte, minor concorrenza e minor scelta."
SABRE TRAVEL NETWORK ATTIVA I PREPAGATI
AUTOMATICI ALITALIA.
LA NUOVA FUNZIONALITÀ
PERMETTE DI INVIARE RICHIESTE PER PREPAGATI NAZIONALI ED INTERNAZIONALI
TRAMITE UNA PIATTAFORMA AUTOMATIZZATA PER
LA GESTIONE DI
CODE PREDEFINITE.
Milano, 3 febbraio
2004 - Sabre Travel Network annuncia l’implementazione del nuovo sistema
Prepagati Automatici Alitalia che permetterà alle agenzie di viaggio Iata
di inoltrare richieste per biglietteria prepagata Nazionale ed
Internazionale. Le richieste potranno riguardare tutte le tariffe aeree
quotate dal sistema Arco di Alitalia e le tariffe speciali Seaman-poseidon
concordate dalle Agenzie di viaggi con Alitalia. Il sistema prevede due fasi
di lavorazione distinte per la quotazione tariffaria e l’emissione in modo
tale da consentire all’agente di verificare e valutare il prezzo del
Prepagato prima di procedere alla sua emissione. “I prepagati automatici
Alitalia confermano il nostro continuo impegno verso un mercato sempre più
competitivo che esige soluzioni in grado di offrire maggiore velocità ed
efficienza operativa” sottolinea Roberto Grande, Direttore Sabre per
Italia e Spagna. “La gestione in tempo reale delle richieste per la
biglietteria prepagata Alitalia consentirà infatti alle agenzie nostre
clienti grossi benefici in termini di tempi di lavoro e produttività”.
Tutte le informazioni ed istruzioni dettagliate per gli agenti sono
disponibili sul sito di Agency eServices (https://eservices.Sabre.com).
Requisiti base Alitalia L’accettazione delle richieste per Prepagati
Automatici Alitalia è soggetta ad alcuni requisiti di base concordati tra
Sabre ed Alitalia. La scheda Pta in Arco può gestire: Massimo 7 passeggeri
nella stessa prenotazione Massimo 12 segmenti aerei inclusi Open, Arnk Non
è consentito l'inserimento di open segments tra due segmenti prenotati Il
primo segmento di un itinerario non può essere Open Massimo 3 differenti
tipi di passeggero per Pnr ( Seaman escluso ) Ogni Pnr può contenere una
sola scheda Pta La selezione dei segmenti aerei non è consentita La
selezione dei passeggeri non è permessa E’ consentita esclusivamente la
quotazione automatica fatta eccezione per le tariffe Seaman Tod (Ticket on
Departure) consentito fatta eccezione di Milano e Roma Le transazioni Pta
dovranno riportare esclusivamente Codici Aeroportuali (es. Mxp anzichè Mil,
o Fco anzichè Rom) Presenza di almeno un segmento Az per itinerari
domestici e o internazionali Requisiti base Sabre Non sono richieste
particolari attivazioni da parte delle agenzie Sabre o Help Desk per
accedere al servizio. Gli unici requisiti richiesti sono: Agenzia
Accreditata Iata Nazionale e/o Internazionale Autorizzazione Iata
all’emissione di biglietteria aerea Piastrina (Cip) Az
ENEL CONQUISTA 37.000 CLIENTI IN SICILIA
FORMALIZZATA L’ACQUISIZIONE DELLE SOCIETÀ SICILMETANO E SICILMETANO
ENERGY PER 41 MILIONI DI EURO
Roma, 3 febbraio 2004 – Continua la crescita di Enel nella distribuzione e
vendita di gas. E’ stato, infatti, formalizzato l’accordo per
l’acquisizione del gruppo Sicilmetano che serve circa 37 mila clienti
nelle province di Palermo, Catania, Ragusa, Agrigento e Siracusa. Il Gruppo
Sicilmetano è costituito da due società, Sicilmetano Spa (distribuzione) e
Sicilmetano Energy Srl (vendita), quest’ultima nata in attuazione del
Decreto 164/00 che prevede dal 1° gennaio 2003 per tutti gli operatori
l’obbligo di separazione societaria delle attività di distribuzione e
vendita di gas. Il corrispettivo complessivo per il 100% delle quote
azionarie di entrambe le società è di 41 milioni di euro. Il multiplo
pagato, in termini di valore d’impresa, per questa acquisizione è pari a
8,2 volte il margine operativo lordo (Ebitda) 2002 del gruppo Sicilmetano.
Sicilmetano Spa è titolare di 15 concessioni che hanno una durata media
residua di 18 anni. Il gruppo Sicilmetano, 43 dipendenti, ha fatturato nel
2002 14,5 milioni di euro con un Ebitda di 5,3 milioni di euro. Nello stesso
anno, ha venduto 35,4 milioni di metri cubi di gas. Il Gruppo Sicilmetano,
costituito nel 1980, era rimasto sinora sotto il controllo della famiglia
Virlinzi. Con questa acquisizione, Enel Gas porta il totale dei suoi clienti
a circa 1.850.000 e 4,4 miliardi di metri cubi di gas venduti, confermandosi
il secondo operatore nazionale del settore. Enel Gas ha un ambizioso
programma di crescita: nel 2008 punta a raggiungere 3,3 milioni di clienti,
attraverso acquisizioni e azioni mirate di marketing, portando la propria
quota di clienti dall’attuale 11% al 20% del totale.
SECONDO
IL CAPO UNITÀ HANS FORSSTRÖM, NEL SETTORE DELLA RICERCA SULLA FISSIONE
NUCLEARE IL SER ESISTE GIÀ
Bruxelles, 3 febbraio 2004 - Hans Forsström, capo dell'Unità
"Fissione nucleare e radioprotezione" della Commissione europea,
ha dichiarato al Notiziario Cordis che nel settore della ricerca nucleare lo
Spazio europeo della ricerca (Ser) è già una realtà, alla quale hanno
chiaramente contribuito le possibilità di collaborazione offerte dai
programmi quadro che si sono succeduti. Il Primo programma quadro europeo,
realizzato negli anni '70, fu in realtà un programma Euratom, pertanto la
collaborazione nel settore della ricerca nucleare è ormai consolidata, ha
spiegato Forsström. "Un fatto è certo: in un settore in cui la
cooperazione esiste da molto tempo si può affermare che lo Spazio europeo
della ricerca è già stato creato. Ciò significa che i partner si
conoscono ed elaborano [insieme] le proposte", ha affermato Forsström.
Egli, pertanto, si è detto molto soddisfatto della risposta al primo invito
a presentare proposte nell'ambito del Sesto programma quadro (6Pq), a
seguito del quale 21 progetti sono stati ammessi ai finanziamenti.
Interrogato sulla possibilità che gli stretti legami fra quanti operano nel
settore della ricerca nucleare rappresentino un ostacolo all'ingresso di
potenziali nuovi partner, ad esempio organizzazioni dei paesi in fase di
adesione, Forsström ha risposto che chi possiede il know-how necessario non
trova ostacoli alla partecipazione ai consorzi dell'Ue: "Credo che le
organizzazioni valide, e ve ne sono molte, non abbiano difficoltà ad unirsi
alle reti esistenti, poiché dispongono già di buoni contatti". La
percentuale di partecipanti dei paesi in fase di adesione ai progetti
ammessi ad un finanziamento nell'ambito del primo invito del 6Pq è
"abbastanza buona", tuttavia "è molto difficile per le nuove
organizzazioni di tali paesi assumere la direzione dei progetti", ha
aggiunto Forsström. "Perché ciò accada, occorre tempo". I
progetti ammessi ai finanziamenti sono per la maggior parte progetti
integrati, ma vi sono anche due reti di eccellenza e alcuni progetti più
piccoli. Nel complesso, i consorzi beneficeranno di uno stanziamento
comunitario pari a 67 milioni di euro. Gli argomenti affrontati dai progetti
non sono inediti, poiché già contemplati da precedenti programmi quadro,
ma l'elemento innovativo risiede nel modo in cui tutti gli aspetti vengono
integrati, ha dichiarato Forsström al Notiziario Cordis. Uno dei progetti,
per esempio, verte sullo smaltimento dei rifiuti radioattivi. Tale processo
prevede lo stoccaggio dei rifiuti in un container di grandi dimensioni, il
quale viene poi interrato in profondità e ricoperto con materiale da
imballaggio. Sebbene precedenti iniziative di ricerca abbiano già
analizzato vari aspetti di questa tecnica, il nuovo progetto integrato
studierà i processi che avvengono all'interno del container,
dell'imballaggio e dei rifiuti stessi. Quest'iniziativa riunisce
organizzazioni che operano in ciascuna fase dello smaltimento dei rifiuti.
"L'aspetto innovativo del 6Pq è rappresentato da un'integrazione molto
più forte fra tutte le parti", ha affermato Forsström. I progetti
finanziati nell'ambito del 6Pq, inoltre, pongono molta più enfasi
sull'aspetto dell'istruzione e della formazione. A questi due elementi è
dedicato perfino uno dei progetti, denominato "Neptuno", nel
settore dell'ingegneria e della tecnologia nucleare. Tale iniziativa prevede
la creazione di una rete di università e organizzazioni di ricerca,
incaricata di studiare le modalità di definizione di un piano di studi
comune per il settore dell'ingegneria e della tecnologia nucleare, con il
fine ultimo di elaborare un programma europeo di master. Ugualmente
innovativo è il progetto "Risc-rad", che esaminerà il modo in
cui le radiazioni interagiscono con le cellule. Questo processo può
distruggere o alterare il meccanismo di autoriparazione naturale delle
cellule, con ripercussioni sulla salute umana. Il progetto "Perfect"
analizza invece un altro effetto collaterale delle radiazioni, ricorrendo
alla modellizzazione matematica per simulare gli effetti delle radiazioni
sull'acciaio. Il consorzio cercherà di costruire un "reattore
virtuale", che consentirebbe di ridurre il numero di test necessari,
con un conseguente risparmio di tempo e denaro. Il progetto è coordinato da
un'azienda elettrica, interessata a conoscere la durata di vita residua dei
propri reattori. Il secondo invito a presentare proposte, attualmente
aperto, si concluderà ad aprile. Forsström ritiene che le tematiche
previste da questo invito siano complementari a quelle affrontate nel primo.
In vista della pubblicazione del terzo invito a presentare proposte, si sta
preparando un invito a manifestare interesse, al fine di determinare quali
settori non siano stati ancora contemplati e in quali ambiti le parti
interessate vorrebbero presentare una proposta.
LE UNIVERSITÀ BRITANNICHE CREANO UN CENTRO DI
COLLABORAZIONE INDUSTRIALE NEL SETTORE DELLA R&S
Londra, 3 febbraio 2004 - Nel Regno Unito è stato inaugurato un nuovo
centro volto a promuovere la collaborazione nella ricerca e sviluppo
(R&s) tra le università e l'industria nel settore della scienza delle
particelle. Il centro industriale della scienza e dell'ingegneria delle
particelle (Icpse), che è stato realizzato con i finanziamenti dell'agenzia
per lo sviluppo regionale Yorkshire Forward, comprende gruppi di ricerca
dell'Università di Leeds, dove esso ha sede, e dell'Università di
Sheffield. L'icpse ha una base di ricerca di oltre 120 persone e offre
accesso ad infrastrutture d'avanguardia del valore di 30 milioni di euro.
Tali risorse saranno messe a disposizione delle piccole e medie imprese (Pmi)
come pure delle grandi aziende, in vista di produrre e sviluppare idee
innovative. Il dott. Ceri Williams, direttore della valorizzazione
scientifica presso
la Yorkshire Forward
, ha dichiarato: "Questo programma pionieristico collocherà
stabilmente le università della regione nel cuore della R&s industriale
a livello locale, nazionale e internazionale. Il centro di collaborazione
[...] è stato selezionato per gli ottimi risultati già ottenuti in materia
di cooperazione industriale, la sua visione strategica e l'entusiasmo del
personale universitario chiave". Oltre a svolgere ricerche scientifiche
in collaborazione con l'industria, il centro fornirà servizi strategici e
tecnici alle imprese nei settori chimico, alimentare, farmaceutico, idrico e
minerario. Tali servizi comprenderanno corsi di formazione personalizzati,
consulenza sulle opportunità di finanziamento a livello del Regno Unito e
dell'Ue e gestione di progetti di ricerca congiunti. Il direttore
commerciale dell'Icpse, dott. Simon Lawson, spiega: "Un'organizzazione
che impiega la tecnologia delle particelle nei processi o nei prodotti può
trarre vantaggio da una migliore comprensione delle loro caratteristiche.
[...] Il nostro obiettivo è di fungere da punto d'accesso unico per tutti
gli aspetti relativi a tale tecnologia, sia essa destinata al settore
farmaceutico, al trattamento degli effluenti o alla riduzione dei residui
nel settore estrattivo". L'icpse è uno dei sei centri di
collaborazione industriale nello Yorkshire. Gli altri cinque riguardano i
polimeri, la chimica verde, i biomateriali, l'ingegneria tissutale, la
biologia delle cellule staminali e l'analisi e la ricerca sui materiali.
L'obiettivo è di creare un totale di 15 centri in tutti i principali
settori commerciali della regione. Infolink: http://www.Particletechnology.org
“ULISSE” SI RINNOVA E RICOMINCIA DA UNO RIPRENDE IL
CICLO DI 16 SEMINARI SULLA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE ORGANIZZATO DA
CENTRO SERVIZI P.M.I.
Reggio Emilia, 3 febbraio 2004 – Mercoledì prossimo 4 febbraio 2004
ricomincia “Ulisse”, il ciclo di 16 seminari sulla gestione a 360 gradi
delle risorse umane organizzato da Centro Servizi P.m.i., società di
formazione delle Associazioni Piccole e Medie Industrie (Api) di Reggio
Emilia, Parma, Modena e Forlì-cesena. Il percorso, presentato il 26
novembre scorso in un incontro aperto al pubblico presso la nuova sede di
Centro Servizi P.m.i., ricalca la struttura organizzativa della precedente
edizione – distribuzione delle giornate di approfondimento durante tutto
l’arco dell’anno, intervallo di due settimane tra un seminario e il
seminario successivo, possibilità di partecipare a condizioni di favore
all’intero ciclo di seminari o a un ciclo ridotto di otto incontri,
opportunità per le aziende di incaricare persone di volta in volta diverse
a seconda del tema trattato ecc. – ma si rinnova nei contenuti, oltre a
proporre alcuni nuovi relatori. Non si poteva infatti non fare i conti con
la cosiddetta “legge Biagi”, quindi cambiano i temi strettamente legati
al lavoro: si parlerà dei nuovi contratti flessibili e delle opportunità
che questi offrono alle aziende, di flessibilità dell’orario di lavoro,
di retribuzioni variabili e costo del lavoro, ma anche di sviluppo della
trattativa sindacale e di gestione delle vertenze individuali. Ma si
rinnovano anche i seminari dai contenuti più “umanisitici”, dai
risvolti più “relazionali”: non si parlerà più genericamente di
comunicazione d’impresa ma di clima aziendale come opportunità per una
corretta gestione del personale, così come
la Pnl
e l’analisi transazionale lasciano il passo alla gestione dei colloqui con
i collaboratori e al counseling come strumento per la motivazione dei
collaboratori. Ed è parlando di sviluppo della trattativa sindacale che
mercoledì prossimo 4 febbraio, dalle 9,00 alle 13,00 e dalle 14,00 alle
18,00, presso le aule di Centro Servizi P.m.i. Di Via Aristotele 109, si
inizierà a trattare la gestione delle risorse umane a 360 gradi.
La Dott.ssa Giuseppina
Speziale – Responsabile Sindacale dell’Api di Reggio Emilia – aprirà
il ciclo di seminari parlando della normativa in materia (Assemblea, Rsu,
permessi sindacali), analizzando le varie fasi della trattativa, con
particolare riferimento alle principali problematiche legate agli aspetti
sindacali della vertenza, che peraltro caratterizza la trattativa con Rsu e
organizzazioni sindacali. “L’obiettivo primo di questo seminario –
anticipa Giuseppina Speziale – è fornire gli elementi per una corretta
gestione delle relazioni industriali, con particolare riferimento alle
tecniche relative alla gestione delle trattative rivolte al rinnovo dei
contratti aziendali o ad altre operazioni collettive, quali, ad esempio,
mobilità, Cigo, gestione dell’orario di lavoro”. Questo primo seminario
si rivolge essenzialmente a Imprenditori, Responsabili delle risorse umane e
Responsabili amministrativi, ma occorre ricordare che i destinatari del
progetto “Ulisse” possono essere molto diversi nei 16 seminari,
nonostante il filo conduttore di tutti gli incontri sia la gestione delle
risorse umane: Imprenditori e Responsabili Amministrativi laddove si
approfondisce il tema del costo del lavoro e del contenimento dei costi,
Responsabili del Sistema Qualità laddove si approfondisce il tema del
coinvolgimento delle risorse umane nei sistemi di gestione per la qualità,
Responsabili del Personale laddove si approfondisce il tema della
valutazione delle competenze e così via. “Lo scorso anno – riferisce
Neve Dallari, Responsabile dell’Area a Mercato di Centro Servizi P.m.i.
– sono state soprattutto le medie e grandi aziende ad aver sfruttato al
massimo le potenzialità dell’intero ciclo di seminari, facilitate dal
numero elevato di dipendenti e presentando un organigramma strutturato con
ruoli di responsabilità ben definiti. Le imprese di piccole dimensioni –
continua Neve Dallari – hanno ricavato il massimo beneficio dalla formula
che permetteva l’acquisto, comunque vantaggioso, di otto seminari
(costruendosi un percorso ad hoc a seconda delle specifiche esigenze di
aggiornamento) o dalla partecipazione a uno o più incontri di interesse”.
Sono venti le aziende che hanno aderito lo scorso anno alla prima edizione
di Ulisse, per un totale di quasi sessanta persone coinvolte e una frequenza
media a ogni seminario di otto persone, con picchi anche di venti
partecipanti in alcuni seminari. Mercoledì è la volta del primo seminario
della seconda edizione di “Ulisse” e sono già dieci le aziende aderenti
al progetto. Ogni seminario prevede una quota di iscrizione a carico dei
partecipanti. La partecipazione all’intero ciclo di seminari o ad un ciclo
ridotto di otto incontri consente notevoli riduzioni di prezzo, oltre a
garantire alle aziende la partecipazione di due persone, che possono essere
diverse a ogni seminario. Per informazioni ed iscrizioni è possibile
contattare Neve Dallari e Chiara Pompili presso Centro Servizi P.m.i. Al
numero di telefono 0522 267711, oppure consultare il sito www.Cspmi.it/re/nuoviseminari.htm
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