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3 MARZO 2003
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LA PRESIDENZA GRECA PROPONE UN SECONDO
COMPROMESSO SUL BREVETTO COMUNITARIO
Bruxelles, 3 marzo 2003 - In
un'intervista rilasciata al Notiziario Cordis, il segretario generale greco
per la Ricerca e sviluppo, Dimitris Deniozos, ha dichiarato che la
Presidenza greca si appresta ad adottare un secondo compromesso a seguito
dei nuovi sviluppi della normativa sul brevetto comunitario. L'adozione del
secondo compromesso è stata approvata il 26 febbraio in occasione di una
riunione del Comitato dei rappresentanti permanenti degli Stati membri
presso l'UE (Coreper), nel corso della quale la delegazione tedesca ha
proposto ulteriori suggerimenti per il compromesso greco. La proposta
avanzata dalla delegazione tedesca è stata ritenuta complementare al
compromesso della Presidenza greca ed ha ottenuto ampio sostegno dagli altri
Stati membri, ha dichiarato Deniozos. La proposta tedesca concordava con gli
orientamenti principali del quadro inizialmente proposto dalla Grecia, che
richiedeva la costituzione di un sistema giudiziario centrale con sede in
Lussemburgo. Vi sono stati, tuttavia, pareri discordanti, riguardo
all'introduzione di un sistema di mobilità dei giudici che consenta loro di
espletare la propria attività nell'ambito dei processi che si svolgono
negli Stati membri". La delegazione tedesca ha suggerito che le
proposte sulla mobilità dei giudici siano adottate per un periodo
transitorio, al fine di consentire la costituzione definitiva di tribunali
specializzati negli Stati membri, competenti per le controversie in materia
di brevetto. Deniozos ha dichiarato al Notiziario Cordis che la Presidenza
greca ha convenuto di inserire la proposta tedesca in un secondo documento,
che sarà dibattuto in occasione del Consiglio "Competitività"
del 3 marzo. Si auspica che tali distaccamenti del sistema centrale, se
approvati dal Consiglio, possano essere operativi entro il 2010. Sono state
attualmente individuate due possibili ipotesi di accordo politico sul
brevetto comunitario. Qualora non si raggiunga un accordo in occasione del
Consiglio "Competitività", il Consiglio stesso potrà chiedere al
Coreper di sviluppare ulteriormente le linee guida indicate nel compromesso.
Deniozos ritiene che se il 3 marzo non si perverrà ad un accordo, sarà
possibile raggiungerlo il 12 o il 29 maggio.
LA RICERCA SOCIOECONOMICA È ESSENZIALE
PER LA GESTIONE DEL PROGRESSO SCIENTIFICO: INTERVISTA AD UNO DEI DIRETTORI
DELLA DG RICERCA
Bruxelles, 3 marzo 2003 - Secondo quanto affermato dal responsabile della
Direzione K- Economia e società della conoscenza in seno alla Dg Ricerca
della Commissione, Jean-François Marchipont, durante un'intervista concessa
al Notiziario Cordis, la ricerca nel campo delle scienze sociali e umane
migliorerà il rapporto fra il progresso scientifico e i suoi vantaggi per
la società. Nell'ambito del sesto programma quadro (6PQ), varato
recentemente, la ricerca nel campo delle scienze sociali e umane costituisce
l'elemento centrale della priorità "Cittadini e governance nella
società basata sulla conoscenza". Ma qual è la situazione attuale
della ricerca socioeconomica in Europa e perché la Commissione l'ha inclusa
fra le sue priorità chiave? Marchipont ha risposto a tali domande e ha
spiegato i motivi per cui ritiene che questo settore sia destinato ad
attirare una crescente attenzione in futuro. Interrogato sulle ragioni che
devono indurre l'Europa ad intraprendere attività di ricerca nel campo
delle scienze sociali e umane, Marchipont ha spiegato che tali iniziative
forniscono un collegamento essenziale fra la scienza e la definizione delle
politiche. "Grazie a queste attività, la base scientifica delle
politiche europee e nazionali sarà molto migliore rispetto al
passato", ha affermato Marchipont. Così come la ricerca medica può
condurre allo sviluppo di vaccini contro le malattie, i progetti di ricerca
sociale possono sfociare nell'elaborazione di politiche efficaci a beneficio
della società. La ricerca socioeconomica assolve un'altra funzione cruciale
nel rapporto fra scienza e società: "Il progresso scientifico avanza
molto rapidamente, ma la nostra capacità di valutare le relative
conseguenze sociali è ancora insufficiente. La ricerca sulle scienze
sociali e umane ci permette di misurare con precisione tali conseguenze e,
pertanto, è essenziale dedicarsi ad attività di questo tipo se vogliamo
continuare ad essere gli artefici del nostro progresso", ha
sottolineato Marchipont. Accanto al ruolo di previsione degli effetti del
cambiamento, la ricerca socioeconomica può assumere un'altra funzione
anticipatrice, come strumento per l'identificazione delle tendenze
scientifiche che servono ad orientare il processo decisionale e di
definizione delle priorità. Marchipont ritiene che questa dimensione
anticipatrice assumerà un'importanza cruciale nel dimostrare all'opinione
pubblica e alla comunità scientifica ciò che è possibile ottenere
attraverso il progresso scientifico generale. L'esistenza di un'area
prioritaria dedicata alle attività di natura socioeconomica, nell'ambito
del 6PQ, riflette l'importanza attribuita a questo settore di ricerca. Lo
stesso dicasi dell'aumento della dotazione di bilancio a favore di tali
attività: 225 milioni di euro stanziati a favore della priorità
"Cittadini e governance" del 6PQ, rispetto ai 147 milioni di euro
per la "Ricerca socioeconomica mirata" del 5PQ. Se a ciò si
aggiungono i finanziamenti per le attività incentrare sugli aspetti
socioeconomici in altre aree prioritarie non tecnologiche, la cifra totale
degli stanziamenti nell'ambito del 6PQ raggiunge circa i 355 milioni di
euro, e risulta ancora più elevata se si considera l'insieme di tutte le
attività socioeconomiche, comprese quelle realizzate nell'ambito delle
priorità tecnologiche. Marchipont ha dichiarato al Notiziario Cordis di
approvare questa tendenza, ma di ritenere che la ricerca nel campo delle
scienze sociali e umane assumerà una posizione ancor più importante
nell'ambito dei futuri programmi comunitari: "L'orientamento politico
è corretto, l'interesse per questo settore cresce, ma il sostegno non
corrisponde ancora all'importanza che esso merita". Tuttavia,
Marchipont è realista circa il ritmo del cambiamento e sostiene che non
sarebbe proficuo elevare i livelli dei finanziamenti al di là della capacità
del mondo scientifico di assorbirli e utilizzarli pienamente. Anzi, egli
ritiene che prima di poter sfruttare appieno il loro potenziale, le scienze
sociali e umane dovranno subire una riorganizzazione. "Le scienze
sociali sono molte disomogenee e spesso vengono considerate meno
scientifiche, per esempio, delle scienze naturali. La creazione di uno
Spazio europeo della ricerca [Ser] fornirà alle scienze sociali un
importante stimolo a riorganizzarsi". Al fine di facilitare tale
riorganizzazione, la Commissione ha creato un gruppo consultivo per la
priorità "Cittadini e governance", presieduto dall'ex ministro
portoghese Maria João Rodriguez. Il gruppo si prefigge l'obiettivo di
analizzare la creazione di un Ser per le scienze sociali e di valutare il
ruolo della ricerca socioeconomica sia in quanto tale, sia in rapporto ad
altre aree politiche. Alla luce dell'attuale adozione di simili misure a
livello europeo, Marchipont ritiene che sia giunto il momento di
riorganizzare la ricerca socioeconomica anche a livello nazionale. Egli ha
spiegato al Notiziario Cordis che gli Stati membri dovrebbero valutare due
linee d'azione: l'apertura dei programmi nazionali di ricerca socioeconomica
alla partecipazione di altri paesi e il rafforzamento della cooperazione, a
livello europeo, fra le attività nazionali di ricerca socioeconomica. La
Commissione, dal canto suo, intende promuovere l'importanza di questo tipo
di ricerca affinando i metodi per la valutazione dell'impatto di tali
attività. Mentre nell'ambito dei programmi quadro precedenti questa
valutazione è stata condotta a posteriori, Marchipont definisce il processo
che verrà adottato nel 6PQ "più costante e continuamente
aggiornato". La Commissione auspica che la possibilità di individuare
più chiaramente i benefici socioeconomici sia della ricerca attinente a
questo settore, sia di quella più generale, incoraggi gli Stati membri, così
come le società private, ad incrementare i rispettivi livelli di spesa per
la ricerca, avvicinandoli così all'obiettivo del tre per cento del Pil
fissato a Barcellona. In un'altra iniziativa concreta, la Direzione K ha
istituito un gruppo di riflessione composto da scienziati di alto livello,
incaricati di realizzare una cartografia della situazione delle scienze
sociali e umane in Europa, con particolare attenzione ai paesi candidati.
Quest'attività costituisce il prosieguo di una metodologia elaborata nel
corso di un'iniziativa del governo francese attuata da Maurice Godelier.
Marchipont è convinto che una percezione più chiara dei benefici della
ricerca sociale, accanto ad una riorganizzazione in tutta Europa delle
scienze sociali e umane, consentirà di ottenere risultati migliori, di
aumentare la credibilità e di accordare una maggiore priorità alle scienze
sociali. Egli ritiene essenziale quest'ultimo punto, poiché, come afferma:
"L'importanza di questo settore di ricerca cresce di giorno in
giorno". Per ulteriori informazioni sulla priorità "Cittadini e
governance nella società della conoscenza", consultare il seguente
indirizzo web: http://www.cordis.lu/fp6/citizens.htm
Per maggiori informazioni sulle attività di previsione della Commissione
visitare il seguente sito: http://www.cordis.lu/rtd2002/foresight/home.html
ESTIMATION RAPIDE - FEVRIER 2003 L'INFLATION DE LA ZONE
EURO ESTIMEE A 2,3%
Bruxelles,Le 28 février 2003 - Selon une estimation rapide publiée
aujourd'hui par Eurostat, l'Office statistique des Communautés européennes
à Luxembourg, le taux d'inflation annuel1 de la zone euro2 s'établirait à
2,3% en février 2003. En janvier le taux était de 2,2%. Élaboration des
estimations rapides L'inflation de la zone euro est mesurée par l'Indice
des Prix à la Consommation de l'Union Monétaire (Ipcum). Pour élaborer
les estimations rapides de l'Ipcum, Eurostat utilise les informations préliminaires
sur les prix relatives au mois de référence, diffusées par les Etats
membres pour lesquels les données sont disponibles, ainsi que des
informations préliminaires sur les prix de l'énergie. La procédure d'estimation
utilise les méthodes de régression et de modélisation des séries
chronologiques afin de combiner des informations historiques avec des
informations sur les variations récentes de prix de manière à obtenir un
indice total pour la zone euro. Il n'existe pas de ventilation détaillée.
Les simulations ont montré que la procédure d'estimation était fiable (au
cours des deux dernières années: anticipation correcte de l'indice dans 13
cas, différence de 0,1% dans 9 cas et différence de 0,2% dans 2 cas dont
le dernier en avril 2002). Suite à la mise à jour régulière du panier de
l'Ipch et de la pondération en Allemagne3, les séries de l'Ipch allemand
ainsi que des agrégats de l'Ipcum ont été mis à jour à partir de
janvier 2000. Ces chiffres restant encore provisoires, l'estimation rapide
de ce mois comporte une plus grande incertitude que les performances passées
pourraient indiquer. Vous trouverez des informations complémentaires dans
le communiqué d'Eurostat 113/2001 du 5 novembre 2001.
ISTAT:
IL GOVERNO HA IL PIENO CONTROLLO DELLA FINANZA PUBBLICA
Roma, 3 marzo 2003 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze, in base ai
dati economici e di finanza pubblica resi noti oggi dall'Istat, rileva che:
il governo ha il pieno controllo della finanza pubblica, come dimostrano i
significativi miglioramenti dei rapporti deficit-Pil e debito-Pil; in
particolare, il rapporto debito-Pil è migliorato di quasi 3 punti
percentuali (da 109,4 a 106,7%), rispetto al Programma di stabilità
presentato dal governo in novembre alla Commissione Ue. Questo risultato -
che va attribuito per 1,2 punti percentuali a misure strutturali - conferma
gli impegni assunti dall'Italia in sede europea; il rapporto deficit-Pil
(2,3%) è sceso di 0,3 punti percentuali rispetto al 2001 ed è leggermente
migliore delle previsioni formulate dalla Commissione europea (2,4%); questi
obiettivi sono stati conseguiti in un quadro congiunturale non favorevole,
caratterizzato da bassa crescita, e sono tanto più significativi se
raffrontati al diffuso peggioramento della situazione di finanza pubblica
dei principali partner europei; la crescita del Pil è dello 0,4%, dentro la
media europea. Ma il dato tendenziale del quarto trimestre 2002, pari all'1%
rispetto al quarto trimestre 2001, segnala non solo la tenuta, ma anche le
potenzialità della nostra economia, pur in uno scenario di grande
incertezza; la reazione dei mercati finanziari, in particolare con
l'ulteriore riduzione degli spread sui titoli a lungo termine, conferma la
fiducia nel processo di risanamento della finanza pubblica italiana.
WORKSHOP
AMBROSETTI: "LO SCENARIO DELLA FINANZA PER I L VANTAGGIO
COMPETITIVO"
Villa d'Este di Cernobbio (Co): Inizia venerdì 7 marzo, alle ore 8.45, a
Villa d'Este di Cernobbio (Co), per concludersi sabato 8, alle ore 13.15, la
quattordicesima edizione del tradizionale workshop "Lo scenario della
finanza per il vantaggio competitivo" Questi i principali argomenti che
saranno trattati nel corso dell'incontro: Quadro economico internazionale e
sue prospettive; Stabilità finanziaria, politiche monetarie e tassi di
cambio; Il quadro geopolitica; Corporate Governance: quali problemi, quali
soluzioni; Finanza innovativa per le imprese; Europa: mercati finanziari,
governo dell'economia, della moneta e della finanza Agenda per l'Italia Fra
i relatori interverranno: Josef Ackermano (Presidente del Comitato
Esecutivo, Deutsche Bank), Bodil Nyboe Andersen (Governatrice, Banca di
Danimarca), Andrea Boltho (Economista, Università di Oxford), Howard Davies
(Presidente, Financial Services Authority, Regno Unito), Eugenio Dorningo
Solans (Membro del Comitato Esecutivo, Banca Centrale Europea), Oystein
Fjeldstad (Norwegian School of Management), Jacob A. Frenkel (Presidente,
Merrill Lynch Internationaal), Vittorio Grilli (Ragioniere Generale dello
Stato, Ministero dell'Economia e delle Finanze), Susan Kalla (Vice Fresident
e Analista Senior, Friedman, Billings, Ramsey Group, Inc), Edward Luttwak
(Direttore. Centro Studi Strategici Internazionali, Usa), Sir George
Mathewson (Presidente, Royal Bank of Scotland), Paolo Savona (Economista),
Luigi Spaventa (Presicente, Consob), Peter Sutherland (Presidente, Goldman
Sachs International - Chairman, British Perroleum), Angelo Tantazzi
(Presidente, Borsa Italiana), Michael Treschow (Presidente, Ericsson Ab),
Giacomo Vaciago (Economista) e James D4 Wolfensohn (Presidente, The World
Bank). E' prevista la partecipazione del Ministro dell'Economia Giulio
Tremonti.
MPS
ALTERNATIVE INVESTMENTS E MONDOHEDGE LANCIANO I PRIMI INDICI DI FONDI HEDGE
ITALIANI
Milano, 3 marzo 2003 - Partono i MondoHedge FdF Indices, i primi indici
rappresentativi del mercato italiano degli hedge fund (fondi speculativi),
realizzati da Mps Alternative Investments Sgr Spa (sgr speculativa del
Gruppo Monte dei Paschi di Siena) e da MondoHedge Spa, il primo media in
lingua italiana dedicato al mondo degli investimenti alternativi. I
MondoHedge FdF Indices sono calcolati dall'Ufficio Quantitative Methods di
Mps Alternative Investments sulla base dei dati raccolti da MondoHedge.
L'obiettivo è di fornire degli Indici rappresentativi dell'andamento dei
Fondi Speculativi italiani in termini di performance e di rischio,
aumentando sia la conoscenza sia la trasparenza del settore degli hedge fund
presso la platea italiana. I nuovi indici, che riguardano i fondi di fondi
hedge italiani, saranno diffusi sia a livello aggregato, sia a livello di
sottoindici, e coprono circa il 95% dell'attuale mercato dei fondi
speculativi in Italia. E' previsto un indice Generale (Mh FdF Indice
Generale), rappresentativo dell'insieme dei fondi di fondi hedge, e due
livelli di scomposizione; al primo troviamo gli indici Multistrategy e
Specialist. L'indice Multi-strategy a sua volta si compone di tre
sottoindici, distinti per caratteristiche di volatilità. Nel dettaglio: 1.
Mh FdF Indice Generale - 1.1. Mh FdF Indice Multi-Strategy: è l'indice
globale dei fondi speculativi multi-manager e multi-strategy, composto dai
seguenti sottoindici: Mh FdF Indice Low Volatility: composto dai fondi
speculativi multi-strategy e multi-manager che perseguono un obiettivo di
volatilità contenuta, paragonabile a quella tipica dei mercati
obbligazionari; Mh FdF Indice Medium Volatility: composto dai fondi
speculativi multi-strategy e multi-manager che perseguono un obiettivo
rendimento assoluto positivo contenendo la volatilità su livelli di poco
superiori a quella tipicamente riscontrata sui mercati obbligazionari; Mh
FdF Indice High Volatility: composto dai fondi speculativi multi-manager e
multistrategy che hanno un obiettivo di rendimento assoluto positivo con una
volatilità superiore a quella tipica dei mercati obbligazionari ma
inferiore a quella dei mercati azionari; 1.2 Mh FdF Indice Specialist:
indice globale dei fondi speculativi multi-manager che privilegiano una
concentrazione del portafoglio su specifiche strategie. Attualmente è
composto da un unico sottoindice: Mh FdF Indice Equity: composto dai fondi
speculativi multi-manager che investono prevalentemente in hedge fund di
tipo long/short equity. Gli indici saranno calcolati sia asset weighted,
pesati per il Patrimonio di ogni singolo fondo costituente, sia equal
weighted, senza tener conto della massa in gestione. In quest'ultimo caso
tutti i costituenti hanno lo stesso peso. Nel calcolo degli indici sono
presi in considerazione tutti i fondi speculativi autorizzati da Banca
d'Italia che comunicano il valore unitario della quota e il Patrimonio
complessivo del fondo a MondoHedge. Una volta inserito nell'indice, ogni
singolo fondo costituente ne continuerà a far parte anche nel caso di
liquidazione o fallimento. Sono, inoltre, inclusi i fondi che hanno già
raggiunto il numero massimo di sottoscrittori (e quindi chiusi).
L'inclusione nel sottoindice è preliminarmente affidata alle dichiarazioni
del gestore. Periodicamente viene analizzato il comportamento di ogni fondo
costituente in termini di performance e volatilità in relazione allo stile
di investimento dichiarato dal gestore, al fine di verificarne la coerenza
con l'indice d'appartenenza.
ENI:
APPROVATA L'EMISSIONE DI UN PRESTITO OBBLIGAZIONARIO DI 1,5 MILIARDI DI
EURO
San Donato Milanese, 3 marzo 2003 - Il Consiglio di Amministrazione dell'Eni
ha deliberato ieri, 27 febbraio, l'emissione di un prestito obbligazionario
dell'ammontare complessivo di 1,5 miliardi di euro. La delibera è stata
assunta in base alla facoltà attribuita dall'Assemblea degli Azionisti del
30 maggio 2002 e sarà eseguita in una o più tranche. L'emissione è volta
a perseguire un migliore equilibrio tra l'indebitamento a breve e a quello a
medio-lungo termine del Gruppo. Il prestito sarà collocato sulla borsa di
Lussemburgo.
ENI
- PRECONSUNTIVO 2002: UTILE NETTO PRIMA DEGLI ONERI NON RICORRENTI: 4.912
MILIONI DI EURO DIVIDENDO PROPOSTO: 0,75 EURO PER AZIONE
S. Donato Milanese, 3 marzo 2003 - Il Consiglio di Amministrazione dell'Eni
ha esaminato ieri il bilancio consolidato preconsuntivo 2002 che chiude con
l'utile netto di 4.582 milioni di euro. La flessione di 3.169 milioni di
euro deriva essenzialmente dalla circostanza che nel 2001 vennero conseguite
le plusvalenze derivanti dal collocamento sul mercato del 40,24% di Snam
Rete Gas (2.453 milioni di euro) e dalla cessione del patrimonio immobiliare
(610 milioni di euro). In termini omogenei, prima delle componenti non
ricorrenti e dell'attribuzione ai terzi azionisti dell'utile conseguito da
Snam Rete Gas nel 1° semestre 20021 , l'utile netto si riduce di 646
milioni di euro (da 5.757 milioni di euro a 5.111 milioni di euro2 ), pari
all'11,2%, a seguito essenzialmente della riduzione del 14,5% dell'utile
operativo prima delle componenti non ricorrenti (da 10.482 milioni di euro a
8.959 milioni di euro), in parte compensata dalle minori imposte sul
reddito, connesse in particolare alla contrazione dell'utile prima delle
imposte, e dai minori oneri finanziari netti. L'utile netto prima delle
componenti non ricorrenti (oneri netti di 330 milioni di euro) ammonta a
4.912 milioni di euro (-14,7% rispetto al 2001). Sulla base dei risultati
del preconsuntivo, il Consiglio di Amministrazione proporrà all'Assemblea
degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,75 euro per azione che
colloca il pay out a circa il 62%. All'intero dividendo compete il credito
di imposta ordinario del 56,25%. L'utile operativo conseguito nel 2002
(8.502 milioni di euro) registra la diminuzione di 1.811 milioni di euro
rispetto al 2001, pari al 17,6%, dovuta essenzialmente: settore Exploration
& Production (-809 milioni di euro, pari al 13,5%) a seguito
essenzialmente della flessione del prezzo di vendita del gas naturale
(11,1%), delle maggiori svalutazioni di asset minerari (244 milioni di
euro), dell'apprezzamento dell'euro sul dollaro (5,6%), nonché della
maggiore attività di ricerca esplorativa (94 milioni di euro). Questi
fattori negativi sono stati parzialmente compensati dall'aumento del prezzo
del barile e dal miglioramento del mix produttivo (complessivamente +5,2%),
dalla crescita della produzione venduta di idrocarburi (23,4 milioni di boe3
, pari al 4,7%) e dalle plusvalenze conseguite sulla cessione di asset (92
milioni di euro); settore Refining & Marketing (-658 milioni di euro,
pari al 66,8%) a seguito essenzialmente dei minori margini di raffinazione
(-59,4% il margine sul Brent); settore Gas & Power (-441 milioni di
euro, pari al 12%) a seguito della variazione del mix di vendita, per la
maggiore incidenza delle vendite all'estero connessa al progressivo
allineamento ai tetti fissati dal D.Lgs. 164/2000, nonché dei minori volumi
venduti (1,20 miliardi di metri cubi, pari all'1,9%). Inoltre ha inciso sul
risultato la svalutazione di asset in Brasile e in Argentina (93 milioni di
euro) e il pagamento (86 milioni di euro) del tributo ambientale istituito
dalla Regione Sicilia con legge regionale 26 marzo 2002, n. 2. Nel 2002 la
produzione giornaliera di idrocarburi è stata di 1.472 mila boe (petrolio e
condensati 921 mila barili; gas naturale 551 mila boe) con un incremento di
103 mila boe rispetto al 2001, pari al 7,5%, nonostante i tagli produttivi
decisi dall'Opec (con un effetto sulla produzione di 26 mila boe) e le
azioni di razionalizzazione del portafoglio di asset minerari (con un
effetto sulla produzione di -8 mila boe). Nel quarto trimestre 2002 la
produzione giornaliera è stata di 1.527 mila boe e pertanto è stato
conseguito con un anno di anticipo rispetto ai programmi il target di 1,5
milioni di boe fissato per il 2003. L'Eni intende mantenere nei prossimi
anni una forte crescita della produzione facendo leva sullo sviluppo
interno, con l'obiettivo al 2006 di produrre oltre 1,8 milioni di boe/giorno
(incremento medio annuo di circa il 6%). Le riserve certe di idrocarburi al
31 dicembre 2002 (7 miliardi di boe) sono aumentate di 101 milioni di boe
rispetto al 2001. L'incremento ha consentito di rimpiazzare il 119% della
produzione; il 129% se si esclude l'effetto delle razionalizzazioni. La vita
utile residua delle riserve è di 13,2 anni (13,7 anni nel 2001). Le azioni
di razionalizzazione e di miglioramento dell'efficienza hanno consentito di
realizzare risparmi di costi di 523 milioni di euro, compensando pressoché
interamente gli incrementi dovuti alla dinamica salariale e all'inflazione.
Complessivamente la riduzione dei costi nel quadriennio 1999-2002 ammonta a
circa 1,7 miliardi di euro, corrispondente al 50% del target di 3,4 miliardi
di euro programmato per il 2006. Gli investimenti tecnici e in
partecipazioni ammontano a 9.441 milioni di euro. Gli investimenti tecnici
(8.058 milioni di euro) sono aumentati di 1.452 milioni di euro rispetto al
2001, pari al 22 %. Gli investimenti in partecipazioni (1.383 milioni di
euro) hanno riguardato in particolare l'acquisto nell'attività costruzioni
e perforazioni della società francese Bouygues Offshore e l'acquisto, in
joint venture con la società tedesca Enbw, del 97% della Gvs.
L'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre ammonta a 11.155 milioni di
euro con un aumento di 1.051 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2001 a
seguito essenzialmente dell'anticipazione di alcune partite tributarie. Il
leverage (rapporto tra indebitamento finanziario netto e patrimonio netto,
compresi gli interessi di terzi azionisti) è pari a 0,39 (0,34 al 31
dicembre 2001). Nel 2002 sono state acquistate 52,26 milioni di azioni
proprie per il corrispettivo complessivo di 770 milioni di euro (in media
14,74 euro per azione4 ). Complessivamente dall'inizio del programma di
acquisto (1° settembre 2000) al 26 febbraio 2003 l'Eni ha acquistato 218
milioni di azioni proprie, pari al 5,46% del capitale sociale, per un costo
di 3.007 milioni di euro (in media 13,77 euro per azione).
IL
C.D.A. DI ART'È: APPROVA IL PROGETTO DI BILANCIO FATTURATO 2002 IN CRESCITA
DEL 19% A 46,5 MILIONI DI EURO
Villanova di Castenaso, 3 marzo 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di
Art'è, leader in Italia nel mercato dei beni culturali di alta gamma, si è
riunito oggi sotto la presidenza di Marilena Ferrari per esaminare e
approvare il progetto di bilancio dell'esercizio 2002. Il fatturato
consolidato dell'anno è stato pari a 46,5 milioni di euro, in crescita del
19% rispetto allo scorso esercizio. A tale proposito si ricorda che Fmr non
è stata consolidata nel Conto Economico ma solo nello Stato Patrimoniale,
dal momento che l'acquisizione è stata conclusa solo nell'ultima parte
dell'anno. L'andamento del fatturato evidenzia un forte incremento nel
secondo semestre (+37% rispetto al medesimo periodo del 2001), mentre nella
prima parte dell'anno è risultato sostanzialmente in linea con l'anno
precedente (+1%). Il trend di miglioramento progressivo è attribuibile alla
scelta di concentrare nel primo semestre gran parte degli investimenti
finalizzati a un potenziamento strutturale di tutti i driver di crescita del
Gruppo, che ha già dato i primi risultati nella seconda parte dell'anno.
Oltre al rafforzamento della struttura manageriale, i principali sforzi sono
stati concentrati nel potenziamento della rete distributiva, sotto l'aspetto
dimensionale e organizzativo, nell'informatizzazione del Gruppo e
nell'aumento della visibilità complessiva con il lancio del progetto Ta
Matete. Il Gruppo ha inoltre consolidato la propria posizione competitiva -
sotto il profilo delle linee di prodotti, del database clienti e prospect,
dei canali distributivi e dei marchi - grazie anche alle importanti
acquisizioni, tra cui Fmr, e agli accordi commerciali conclusi. A conferma
dell'efficacia delle strategie adottate e del positivo trend di sviluppo, la
raccolta ordini della Capogruppo nei soli primi due mesi del 2003, segna già
una crescita di quasi il 50% sull'omologo periodo dell'anno precedente.
Nell'esercizio 2002 il Margine Operativo Lordo a livello consolidato è
stato pari a 7,1 milioni di euro, in crescita di circa il 5% rispetto ai 6,8
milioni di euro del 2001, e con un'incidenza sul fatturato del 15%. Anche il
Mol evidenzia un forte miglioramento nel secondo semestre, con un aumento
del 36% rispetto allo stesso periodo 2001, mentre nel primo semestre
registrava una diminuzione del 58% rispetto al 2001. Il Mol delle attività
tradizionali a fine esercizio ha superato la attese raggiungendo i 9,7
milioni di euro con un incidenza del 22% sul fatturato, superiori alle
previsioni precedentemente formulate (20%). La redditività del Gruppo, al
di sotto del Margine Operativo Lordo, risente di ammortamenti e svalutazioni
per 3,1 milioni di euro e di oneri straordinari pari a 1,8 milioni di euro.
Il reddito operativo è positivo per 3,4 milioni di euro contro i 5,4
milioni dell'esercizio passato e il reddito ante imposte è pari a 2 milioni
di euro rispetto ai 5,1 milioni del 2001. Il Gruppo Art'è chiude
l'esercizio con un utile netto consolidato pari a 2,1 milioni di euro contro
i 3,6 milioni di euro del 2001. Il fatturato dell'esercizio 2002 della
Capogruppo Art'è S.p.A. è stato pari a 44,6 milioni di euro con un MOL
pari a 7,4 milioni di euro. Il risultato ante imposte della Capogruppo è
negativo per 1,5 milioni di euro, mentre il risultato netto è pari a meno
1,3 milioni di euro. Tale risultato è influenzato da una svalutazione di
partecipazioni pari a 4,2 milioni di euro effettuata esclusivamente per fini
fiscali senza la quale il risultato ante imposte sarebbe stato pari a 2,6
milioni di euro. In considerazione di quanto esposto, il Consiglio di
Amministrazione ha pertanto deciso di proporre all'Assemblea dei Soci la
distribuzione di un dividendo pari a 0,40 euro per azione, e dunque
invariato rispetto allo scorso esercizio, attraverso l' utilizzo della
riserva straordinaria. La data di stacco della cedola n. 2 è il 28 aprile
2003 e quella di pagamento il 2 maggio 2003. I dividendi godono di un
credito di imposta pieno. La posizione finanziaria netta risulta a fine
periodo positiva, con un saldo di 9,5 milioni di euro: la liquidità e la
capacità di utilizzo della leva finanziaria rappresentano un fattore
critico di successo per la continuazione del processo di sviluppo del
Gruppo. "Il 2002 è stato un anno molto importante per l'evoluzione del
nostro Gruppo. - ha dichiarato Marilena Ferrari, Presidente di Art'è S.p.A.
- Oltre agli ottimi risultati raggiunti, il Gruppo Art'è nello scorso
esercizio ha posto le basi per divenire un polo culturale ed editoriale di
riferimento non solo in Italia ma anche in Europa, organizzandosi e
strutturandosi per sostenere al meglio la crescita prevista. Grazie alle
importanti acquisizioni e agli accordi conclusi, Art'è ha saputo rafforzare
la propria leadership nel mercato dei beni culturali di alta gamma, sotto il
profilo dei marchi gestiti, della base clienti e della gamma prodotti e
servizi, aprendo interessanti prospettive di crescita in settori contigui e
in nuovi mercati".
BIOSEARCH
ITALIA: IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE HA APPROVATO I RISULTATI AL 31
DICEMBRE 2002 - RICAVI NETTI PARI A 6,5 MILIONI DI EURO; 6,3 A LIVELLO
CONSOLIDATO
Milano, 3 marzo 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Biosearch Italia
ha approvato i risultati di Biosearch Italia S.p.A. e del Gruppo Biosearch
al 31 dicembre 2002. In sintesi i dati finanziari: ricavi netti pari a 6,5
milioni di euro; 6,3 a livello consolidato: perdita di periodo di 12,3
milioni di euro; 12,8 a livello consolidato: Posizione Finanziaria Netta
consolidata di 101,1 milioni di euro: Fatti ed attività di maggiore rilievo
ad oggi: Firmato l'atto di fusione di Biosearch in Versicor , con efficacia
1 marzo 2003; Avviati, da parte di Versicor, gli studi clinici di Fase III
della Dalbavancina per le infezioni della cute e dei tessuti molli;
Conclusi, da parte di Versicor, gli studi clinici di fase II della
Dalbavancina per il trattamento delle infezioni della pelle e dei tessuti
molli. I risultati ottenuti, annunciati in settembre, hanno dimostrato
l'efficacia clinica di Dalbavancina, primo antibiotico iniettabile a singola
somministrazione settimanale; Avviata, da parte di Versicor, la Fase II di
sviluppo clinico della Dalbavancina per il trattamento delle setticemie
causate da stafilococchi resistenti; Completato l'arruolamento dello studio
clinico di Fase I di BI-K0376, la nuova molecola per il trattamento topico
dell'acne; Riacquisiti da IntraBiotics Pharmaceuticalsi diritti per la
formulazione topica, volta in particolare al trattamento dei portatori di
Stafilococcus aureus multiresistente; Prosegue negli Stati Uniti la Fase III
degli studi clinici della Ramoplanina, condotti dal licenziatario Genome
Therapeutics Corporation ; Proseguono le attività di ricerca e sviluppo
preclinico al fine di ottenere una più robusta pipeline di prodotti;
Assegnato alla società un finanziamento di 6.5 milioni di euro, da parte
del Ministero delle Attività Produttive, sul fondo per l'Innovazione
Tecnologica; Proseguono, a Pisticci (Mt), le attività di costruzione
dell'impianto produttivo. Risultati Economici e Finanziari Ricavi: Biosearch
Italia S.p.A. ha realizzato al 31 dicembre 2002 ricavi netti per 6,5 milioni
di euro, in flessione per 2,4 milioni di euro rispetto all'esercizio
precedente, principalmente a motivo, come da attese, di minori commissioni
di licenza. A livello consolidato i ricavi netti ammontano a 6,3 milioni di
euro (8,8 milioni di euro al 31 dicembre 2001). Costi: nel 2002 Biosearch
Italia S.p.A. ha sostenuto costi operativi per circa 18,3 milioni di euro,
ammortamenti esclusi; nello stesso periodo del 2001 i costi ammontavano a
19,8 milioni di euro. A livello consolidato i costi ammontano a 18.7 milioni
di euro (20,7 milioni di euro al 31 dicembre 2001). Per l'attività di
ricerca e sviluppo la Società ha sostenuto costi per 9,7 milioni di euro,
con una diminuzione di 5,7 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2001,
essenzialmente dovuta all'assenza, nel periodo di riferimento, dei costi di
sviluppo della Ramoplanina attualmente sostenuti dal licenziatario americano
Genome Therapeutics. I costi della produzione ammontano a 2,9 milioni di
euro; maggiori per 1,8 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2001; a
livello consolidato ammontano a 3,4 milioni di euro (2 milioni di euro al 31
dicembre 2001). Le spese generali ed amministrative a fine esercizio 2002
sono pari a circa 5,7 milioni di euro, con incremento di 2,4 milioni di euro
rispetto all'esercizio precedente, soprattutto a motivo delle spese legali e
di consulenza connesse alla operazione di fusione appena conclusa. Gli
ammortamenti incidono sul conto economico per 3,6 milioni di euro, 3,8
milioni di euro a livello consolidato, in linea con i dati al 31 dicembre
2001. Risultato operativo: negativo per 15,4 milioni di euro a livello di
società (negativo per 14.6 milioni di euroal 31 Dicembre 2001); a livello
consolidato il risultato operativo è negativo per 16,3 milioni di euro
(negativo per 15,8 milioni di euro al 31 dicembre 2001). Proventi finanziari
netti: 2,9 milioni di euro a livello consolidato. Risultato d'esercizio:
negativo per 12,3 milioni di euro a livello di Biosearch Italia S.p.A.,
negativo per 11,1 milioni di euro al 31 dicembre 2001; a livello consolidato
la perdita ammonta a 12,8 milioni di euro, 12,2 milioni di euro al 31
dicembre 2001. · Posizione Finanziaria Netta: 101,1 milioni di euro a
livello consolidato (112,8 milioni di euro al 31 dicembre 2001). La
variazione è prevalentemente imputabile ad investimenti fissi: 8,1 milioni
di euro nell'impianto produttivo di Pisticci e 1 milione di euro nel centro
ricerche di Gerenzano. Claudio Quarta, Amministratore Delegato di Biosearch
Italia ha affermato: "Siamo profondamente soddisfatti dei risultati
ottenuti dalla Socieà, sia per quanto riguarda l'aspetto finanziario, ma
soprattutto per gli aspetti societari e di sviluppo dei prodott. A livello
societario è statoinfatti firmato l'atto di fusione con Versicor attraverso
il quale la nostra società si pone in una posizione di leadership a livello
mondiale nel campo degli antinfettivi, mentre, per quanto riguarda i
prodotti, siamo ampiamente soddisfatti dei risultati ottenuti con
l'antibiotico Dalbavancina; II risultati finanziari sono in linea con le
attese"
NOPHUSPHARMA
SPA ANNUNCIA I DATI DI BILANCIO 2002 : POSIZIONE FINANZIARIA NETTA ATTIVA
PARI A 109,8 MILIONI DI EURO AL 31 DICEMBRE 2002 (141,8 MILIONI DI EURO AL
31 DICEMBRE 2001).
Milano 3 marzo 2003 - Novuspharma SpA società biofarmaceutica focalizzata
sulla ricerca di terapie antitumorali, annuncia oggi i dati del bilancio
d'esercizio 2002 e un aggiornamento sulle attività di ricerca e sviluppo
intraprese durante l'ultimo trimestre. E' in corso il reclutamento per lo
studio clinico di fase III, che valuta l'efficacia di Pixantrone (Bbr 2778)
in combinazione con Rituxan (rituximab) nella terapia del linfoma
non-Hodgkin (Nhl) indolente. Risultati preliminari molto incoraggianti sono
stati ottenuti nei tre studi di fase I/II nel linfoma non-Hodgkin (Nhl)
indolente e aggressivo con Pixantrone in combinazione con altri agenti
citotossici. Sulla base di queste osservazioni, un primo studio allargato di
fase II nell' Nhl aggressivo inizierà nel secondo trimestre 2003. Nel corso
del 2003 inizierà lo studio di fase I di Pixantrone in pazienti affetti da
sclerosi multipla. I dettagli di questo programma sperimentale sono stati
presentati al Convegno Europeo della Fondazione Charcot a Siviglia. Siglato
con Micromet AG un accordo di co-sviluppo per Mt201, un anticorpo
monoclonale umano che riconosce l'antigene Ep-Cam. L'avvio della
sperimentazione clinica di fase II è previsto per la prima metà del 2003.
Risultati preliminari positivi nello studio di fase II di Bbr 3576 in
pazienti con cancro alla prostata refrattario alla terapia ormonale. Sono in
corso di preparazione la strategia registrativa e il piano di sviluppo
relativo a questo tipo di tumore, inclusi studi di combinazione. Ampliamento
del programma di ricerca relativo alla scoperta di inibitori del fattore Hif-1a
attraverso. Collaborazione con Cephalon: nell'ambito del programma di
ricerca per l'dentificazione di composti inibitori del proteasoma, si sono
incrementate di diversi ordini di grandezza la potenza e la selettività dei
composti lead originati da Cephalon. Perdita netta dell'anno 2002 pari a
32,1 milioni di Euro (anno 2001: 15,8 milioni di Euro). Questo incremento
riflette l'avanzamento dei nostri piani clinici ed è in linea con i piani
previsionali della Società. Posizione finanziaria netta attiva pari a 109,8
milioni di Euro al 31 dicembre 2002 (141,8 milioni di Euro al 31 dicembre
2001). Silvano Spinelli, Amministratore Delegato, dichiara: "Per
Novuspharma il 2002 è stato un anno di grandi progressi, con l'avvio dello
studio registrativo con Pixantrone e grazie alle conferme di efficacia del
composto che stanno emergendo dai numerosi studi di fase I/II in
combinazione. Il nostro impegno continua ad essere rivolto verso
l'ampliamento del portafoglio di prodotti e delle piattaforme tecnologiche,
così da diversificare il rischio cui sono esposti i nostri azionisti.
Questo è dimostrato concretamente dall'accordo raggiunto con Micromet per
il co-sviluppo dell'anticorpo Mt201, della collaborazione con Cephalon e
dall'avvio di un programma di ricerca d'avanguardia in collaborazione con il
National Cancer Institute." Risultati economico-finanziari - I ricavi
al 31 dicembre 2002 sono stati di 5,6 milioni di Euro rispetto a 1,6 milioni
di Euro registrati nel 2001. Tali ricavi sono principalmente relativi ai
contributi pubblici che Novuspharma riceve a sostegno dei suoi programmi di
ricerca. La perdita registrata nel periodo è stata pari a 32,1 milioni di
Euro contro una perdita di 15,8 milioni di Euro nel 2001. L'incremento dei
costi risulta in linea con i piani previsionali elaborati dalla Società ed
è conseguenza dell'avanzare dei prodotti verso le fasi di sviluppo più
vicine alla commercializzazione; in particolare, i costi più rilevanti sono
relativi all'inizio della fase registrativa di Pixantrone. Novuspharma, alla
chiusura dell'anno, presenta una posizione finanziaria netta attiva pari a
109,8 milioni di Euro (141,8 milioni di Euro al 31 dicembre 2001) ed è
quindi in grado di perseguire gli obiettivi prefissati.
MARZOTTO
: RISULTATI ECONOMICI E FINANZIARI AL 31 DICEMBRE 2002 FATTURATO NETTO
CONSOLIDATO DELL'ESERCIZIO 2002 È AMMONTATO A 1.789 MILIONI DI EURO + 1,8%
RISPETTO AL PRECEDENTE ESERCIZIO
Milano, 3 marzo 2003 - Il Consiglio di Amministrazione della Marzotto S.p.A.
ha esaminato i risultati economici e finanziari del Gruppo e della Società
(non ancora sottoposti a verifica da parte dei revisori) relativi
all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2002. I dati di seguito riportati
comprendono i risultati economici del Gruppo Valentino, acquisito il 31
maggio 2002, per il periodo giugno-dicembre, consolidati con il metodo
dell'integrazione globale. Il fatturato netto consolidato dell'esercizio
2002 è ammontato a 1.789 milioni di euro (2001: 1.757 milioni), in aumento
dell'1,8% rispetto al precedente esercizio. Il fatturato realizzato fuori
dall'Italia è passato dall'82% del 31 dicembre 2001 all''81% del 31
dicembre 2002. L'incremento del fatturato è ascrivibile al consolidamento
del Gruppo Valentino, che ha più che compensato la flessione del settore
tessile laniero. Le attività dell'abbigliamento Marzotto e Hugo Boss hanno
mantenuto il livello del precedente esercizio, nonostante il perdurare della
sfavorevole congiuntura di mercato. Gli utili operativi del Gruppo (in linea
con le previsioni), sono pari a 125 milioni di euro (7% del fatturato), in
diminuzione rispetto ai 185 milioni dell'esercizio 2001 (10,5% del
fatturato). Tale decremento è da attribuirsi al settore tessile laniero e
al Gruppo Hugo Boss. Il saldo positivo dei proventi/oneri non ricorrenti,
che ammonta a 28 milioni di euro (contro un saldo positivo 8 milioni del
2001), ha beneficiato delle plusvalenze di circa 47 milioni di euro
realizzate con le operazioni di spin-off immobiliare e di cessione delle
centrali idroelettriche effettuate dalla Marzotto S.p.A. Tenuto conto di
perdite del Gruppo Valentino riflesse nel bilancio consolidato di Gruppo, al
31 dicembre 2002: l'utile netto consolidato comprensivo delle minoranze
azionarie risulta di 77 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 118
milioni del precedente esercizio; l'utile netto di competenza degli
azionisti della Capogruppo ammonta a 42 milioni di euro (2001: 56 milioni).
L'indebitamento finanziario netto del Gruppo al 31 dicembre 2002, che tiene
conto, oltre che del costo di acquisizione del Gruppo Valentino,
dell'indebitamento del Gruppo Valentino pari a 234 milioni di euro, degli
effetti della prima adozione da parte del Gruppo Hugo Boss del principio
contabile IAS n. 17 (pieno consolidamento dei beni acquisiti in leasing, per
circa 39 milioni di euro), risulta pari a 628 milioni di euro, contro i 419
milioni dell'esercizio precedente (+ 209 milioni). Nell'esercizio 2002 gli
investimenti in attività fisse del Gruppo Marzotto sono ammontati a 91
milioni di euro e le operazioni di spin-off immobiliare e di cessione delle
centrali idroelettriche hanno generato cassa per 84 milioni di euro. La
Marzotto S.p.A. ha realizzato nel 2002 un fatturato netto di 536 milioni di
euro (2001: 574 milioni di euro) ed un utile netto pari a 58 milioni di euro
(2001: 38 milioni di euro). L'utile netto ha beneficiato delle plusvalenze
nette derivanti dalle citate operazioni di cessione di rami d'azienda. Il 26
marzo p.v. il Consiglio di Amministrazione della Marzotto esaminerà,
unitamente alla bozza di relazione sulla gestione, i progetti di bilancio al
31 dicembre 2002 della Società e del Gruppo.
INFERENTIA
DNM: ACQUISTATO RAMO D'AZIENDA DI INFERENTIA DNM ITALIA SPA (EX DNM SPA)
CONTROLLATA AL 100% DA INFERENTIA DNM SPA
Milano 3 marzo 2003 - Nell'ambito del processo di razionalizzazione e
ristrutturazione societaria in corso di completamento nel Gruppo Inferentia
Dnm, è stato stipulato il 28 febbraio il contratto di cessione delle
attività e passività costituenti il ramo d'azienda di Inferentia Dnm
Italia S.p.A.(ex Dnm S.p.A.), ritenuto strategico per il Gruppo, alla
capogruppo Inferentia Dnm S.p.A. Il nuovo orientamento strategico del Gruppo
prevede una precisa focalizzazione nei servizi di marketing relazionale, al
cui sviluppo ha dato un deciso contributo l'ingresso del nuovo azionista Wpp.
Coerente con il riposizionamento strategico di cui sopra, è stato il
completamento del piano di razionalizzazione societaria che ha rappresentato
uno dei temi del piano di ristrutturazione. In particolare, in data odierna,
si è dato corso all'acquisizione da parte di Inferentia Dnm S.p.A del ramo
d'azienda funzionale allo svolgimento delle proprie attività da Inferentia
Dnm Italia (ex Dnm S.p.A) società controllata al 100%. L'acquisto ha
riguardato: i contratti con il personale dipendente e con i collaboratori; i
contratti di locazione ed uso degli immobili; tutte le attrezzature
tecnico/commerciali; i contratti in corso con i clienti; le obbligazioni
verso i fornitori; le partecipazioni in P@rtners S.p.A e Proxima Net s.r.l.
Il prezzo di acquisto delle attività acquisite al netto dei debiti e delle
obbligazioni è stato di € 897.000. Tale prezzo risulta coerente con la
valutazione delle attività e passività del ramo d'azienda eseguita da un
perito indipendente ed in conformità con la delibera del Cda di Inferentia
Dnm S.p.A del 14 febbraio scorso. Per ciò che concerne gli impatti di tale
operazione sulla situazione economico patrimoniale del gruppo, si rileva che
sono già riflessi nella relazione trimestrale consolidata al 31 dicembre
2002 approvata il 14 febbraio 2003. In tale sede, infatti, si è provveduto
a: svalutare completamente l'avviamento residuo di Inferentia Dnm Italia SpA
con un impatto negativo di € 7 milioni; adeguare il valore della
partecipazione del 15% in P@rtners da € 11,658 milioni a € 3 milioni con
un impatto negativo di € 8,658 milioni. Relativamente alla svalutazione di
P@rtners, la stessa è coerente con il riposizionamento del Gruppo
Inferentia Dnm, nonché con le considerazioni sopra esposte sulla
strategicità del business di Inferentia Dnm Italia S.p.A.(ex Dnm S.p.A.).
Il 28 febbraio si è inoltre tenuta l'assemblea straordinaria della società
Inferentia Dnm Italia S.p.A in cui si è deliberato da parte dell'unico
azionista, la controllante Inferentia Dnm S.p.A., il cambio della
denominazione sociale da Inferentia Dnm Italia S.p.A a "Idi Milano in
liquidazione" e la messa in liquidazione volontaria. L'assemblea
straordinaria è stata preceduta dal consiglio di amministrazione che ha
approvato il progetto di bilancio di Inferentia Dnm Italia al 31/12/2002 .
In base ai valori espressi nel bilancio al 31/12/2002 approvato nell'odierno
consiglio di amministrazione, "IDI Milano in liquidazione", al
netto quindi delle attività e passività cedute alla Capogruppo, evidenzia
un valore dell'attivo da liquidare di circa € 12,7 milioni, costituito per
€ 2,7 milioni circa di crediti commerciali verso la Capogruppo, ed un
patrimonio netto di circa € 20.000. Le passività sono principalmente
composte da debiti finanziari verso la capogruppo per € 9,3 milioni che
diventeranno € 8,4 milioni dopo il pagamento del prezzo e da debiti
bancari per circa € 2 milioni. La posizione di debito complessivo verso la
capogruppo della "Idi Milano in liquidazione" è quindi di circa
€ 5,7 milioni. Si ritiene che i dati comunicati al mercato in sede di
trimestrali siano tuttora adeguati a rappresentare la posizione economico
patrimoniale e finanziaria della società essendo la posizione creditoria
netta di Inferentia Dnm S.p.A verso la Idi Milano in liquidazione di € 5,7
milioni ampiamente coperta dall'attivo da liquidare della stessa società.
BANCAETRURIA
PRESENTA ALL'EVENTO STAR RISULTATI RELATIVI AL IV TRIMESTRE 2002 E OBIETTIVI
2003 "OUTSOURCING SELETTIVO" INFORMATICO CON CEDACRI CONSENTIRÀ A
REGIME NEL 2005 UN RISPARMIO DEL 35%
Arezzo, 3 marzo 2003 - Sono stati presentati da BancaEtruria, nel corso
della manifestazione organizzata da Borsa Italiana, i dati relativi al
quarto trimestre 2002 e gli obiettivi per il 2003. In evidenza per il Gruppo
Etruria la dinamica dei principali aggregati economici e patrimoniali. Dopo
l'effettuazione degli accantonamenti per oltre 26 milioni di euro, l'utile
ante imposte al 31 dicembre 2002 è pari a 24,854 milioni di euro in
flessione rispetto ai 35,227 milioni di euro della trimestrale al
31/12/2001. Il margine di intermediazione si attesta a 231 milioni di euro.
Si conferma inoltre la leadership nel mercato dell'oro. Nell'occasione sono
stati annunciati anche i principali obiettivi di budget previsti per il
2003. Per quanto riguarda gli aggregati economici a livello consolidato si
prevede un incremento del risultato lordo di gestione del 24% circa ed una
crescita del margine di interesse del 4,48%. Confermati dal nuovo Direttore
Generale Luca Simoni, che per la prima volta ha incontrato la comunità
finanziaria, i principali obiettivi del Piano Industriale 2003-2005 che
prevedono: Rafforzamento della posizione competitiva; Sviluppo della
redditività da servizi; Ottimizzazione della capital allocation;
Miglioramento dell'efficienza interna; Rafforzamento del governo dei rischi.
È in questa logica che Simoni ha annunciato la firma della lettera di
intenti con Cedacri per il progetto di "outsourcing informatico
selettivo" realizzato nell'ambito del Piano Industriale. La soluzione
prevede un risparmio nei costi a regime nel 2005 pari al 35% e consentirà
al Gruppo Etruria la transizione da una piattaforma propria a una
piattaforma condivisa. Cedacri opera nel mercato dei servizi tecnologici per
il mondo bancario con focus sugli istituti di media e medio/piccola
dimensione. A seguito dell'outsourcing selettivo Etruria Informatica, la
società del Gruppo Etruria che negli ultimi anni ha gestito l'Information
Technology, utilizzando il proprio know how focalizzerà la propria
operatività sullo sviluppo di aspetti specifici della piattaforma a
vantaggio di tutto il Gruppo. Inoltre secondo quanto previsto dal Piano
Industriale per l'efficentamento interno del Gruppo Etruria al fine della
creazione di ulteriore valore, Simoni ha segnalato l'accentramento della
funzione acquisti in BancaEtruria; tale operazione ha già iniziato a
produrre un più efficace controllo dei costi operativi a beneficio diretto
del conto economico della Capogruppo.
BANCA
POPOLARE DI BERGAMO-CREDITO VARESINO: RISULTATI DELLA CAPOGRUPPO DEL 2002 LA
RACCOLTA DIRETTA A 21.381,3 MILIONI DI EURO (+7,9%)
Bergamo, 3 marzo 2003 Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare
di Bergamo-Credito Varesino ha approvato la relazione ed il progetto di
bilancio della Capogruppo relativi all'esercizio 2002. Pur essendo maturato
in un contesto economico meno favorevole, il Bilancio 2002 registra
risultati confortanti sia dal punto di vista patrimoniale, sia dal punto di
vista economico, consentendo di mantenere invariato ad 1 Euro il dividendo
relativo all'anno 2002, come già a suo tempo comunicato. L'utile netto
d'esercizio si attesta a 206,2 milioni di euro in diminuzione del 13,7%
rispetto all'esercizio 2001; su tale risultato ha influito anche uno
sbilancio negativo di 30,2 milioni di euro delle componenti straordinarie,
contro un saldo, pure negativo, di 4,7 milioni di euro nel 2001; tra le
componenti straordinarie negative è compreso un accantonamento di 10
milioni di euro effettuato a fini prudenziali al Fondo Rischi su Crediti (in
sospensione d'imposta). Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di
proporre all'Assemblea l'attribuzione di un dividendo di 1 euro per azione
su di un numero di azioni aumentato a 135.869.875. Il monte dividendi sale
così da 132,3 a 135,9 milioni di euro (+2,72%), mentre le attribuzioni a
riserve ammontano a 46,4 milioni di euro. In relazione alle disposizioni
vigenti, la data di stacco del dividendo è fissata al 19 maggio 2003,
mentre quella di pagamento è al 22 maggio 2003. Si precisa che la revisione
contabile al 31 dicembre 2002 da parte della società Kpmg è in via di
completamento. Sono pure in fase di ultimazione le verifiche di competenza
del Collegio Sindacale. Ai fini di una maggiore completezza
dell'informativa, si allegano lo stato patrimoniale ed il conto economico
riclassificati relativi agli esercizi 2001 (su basi omogenee) e 2002, con
l'evidenziazione delle percentuali di scostamento dei singoli
aggregati.
SANPAOLO
IMI INTERNAZIONALE LANCIA UN'OPA SULLA BANCA UNGHERESE INTER-EUROPA BANK
Torino, 3 marzo 2003 - Sanpaolo Imi Internazionale, società del Gruppo
Sanpaolo Imi, ha deliberato il lancio di un'Opa sulla banca ungherese
Inter-Europa Bank. La banca, di cui il Sanpaolo Imi detiene già il 32%
circa, ha come azionisti anche il Santander Central Hispano (9,99%), Simest
(7,75%) e altri primari investitori istituzionali internazionali. Il
flottante alla Borsa di Budapest è nell'ordine del 45% del capitale
complessivo. Il lancio dell'Opa, che costituisce la prima operazione del
genere nel settore bancario ungherese e la seconda sul mercato dopo
l'entrata in vigore in Ungheria nel 2001 del Capital Market Act, prenderà
avvio dopo l'approvazione delle competenti autorità (Pszaf - Hungarian
Financial Supervisory Authority). Il prezzo di lancio dell'Opa pari ad Huf 1
2000 per azione, equivale ad un premio del 2,1% sull'ultimo prezzo di Borsa
del 24 febbraio 2003, nonché un premio pari al 9,2% e 22,7% sulla media dei
prezzi rispettivamente degli ultimi 30 e 180 giorni. Nell'ipotesi di
adesione fino al 100% del capitale, il controvalore complessivo
dell'operazione di Opa è stimato nell'ordine di € 40 mil.
LE
PRINCIPALI RISULTANZE ESAMINATE DAL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI
INTERBANCA (GRUPPO ANTONVENETA) CHE HA APPROVATO IL BILANCIO AL 31 DICEMBRE
2002. CRESCITA DEL MARGINE D'INTERESSE DA ATTIVITÀ CREDITIZIA (+12%)
Milano, 3 marzo 2003 - Queste le principali risultanze esaminate dal
Consiglio di Amministrazione di Interbanca (Gruppo Antonveneta) riunitosi in
data odierna, che ha approvato il Bilancio al 31 Dicembre 2002. La crescita
del margine d'interesse da attività creditizia (+12%) Il notevole
contributo al conto economico delle commissioni attive 76,8 milioni di Euro
( + 30,9% - 58,7 milioni di Euro nel 2001). L'incidenza dei costi gestionali
sul margine di intermediazione (cost income ratio) scende al 22, 3% (22,9%
nel 2001). L'utile netto d'esercizio migliora attestandosi a 133,4 milioni
di Euro (+ 14,7 % - ? 116,3 milioni nel precedente esercizio). Il R.O.E.
(return on equity) sale al 30,2 % (28,4 % nel 2001). L'attività Creditizia
I crediti verso la clientela ammontano a ? 7.783 milioni (? 7.275 milioni al
31.12.2001) + 7,0%, nel cui ambito si riconferma l'attività di Portafoglio
Sconto, le cui consistenze hanno raggiunto ? 1.302 milioni con un incremento
di oltre il 10,4% riconfermando anche per il 2002 la primaria posizione sul
mercato. L'attività di Corporate Finance ha incrementato la sua presenza
nel segmento della finanza strutturata producendo volumi di erogazioni in
crescita del 12% rispetto al precedente esercizio, principalmente per
operazioni di acquisition financing, quali: Magneti Marelli/After Market
Vetroarredo SpA, Berni SRL, Intermarine SpA. Continua inoltre con profitto
l'attività di istruttoria ai sensi delle Leggi 488/92 e 46/82 che hanno
generato significative commissioni. La qualità del credito erogato è
evidenziata dal rapporto sofferenze nette / crediti netti che migliora
attestandosi all'1,18% (1,28% nel 2001) non avendo mai effettuato alcuna
operazione di securitizzazione. L'attività di Finanza Nell'anno 2002 è
stata intensa e dinamica l'attività del settore volta all'emissione di
strumenti finanziari con un profilo di rischio contenuto e in grado di
offrire un'ampia tipologia di investimento. Il volume complessivo della
provvista si è incrementato di 840 milioni di euro (+11,3% sul 2001).
L'attività di Equity Investment L'assunzione di partecipazioni è
continuata nel corso del 2002 con risultati soddisfacenti portando
l'ammontare delle partecipazioni di merchant banking a 477 milioni di euro,
investiti in 36 aziende di medie dimensioni. Sono stati effettuati 10
investimenti e 12 dismissioni. L'attività di Investment Banking Equity
Capital Market Nonostante l'andamento altalenante delle Borse e il quadro
ribassista, l'attività di Equity Capital Market è più che raddoppiata
rispetto al 2001 e le commissioni sono ammontate a 6,9 milioni di euro.
Interbanca ha svolto il ruolo di global coordinator per l' Ipo Astaldi Spa,
nonchè il ruolo di financial advisor di Fiera di Milano SpA e di Banca
Antonveneta. Nel comparto delle Opa spiccano le operazioni Snia SpA,
Gildemeister SpA, Immsi SpA Merger & Acquisition Pur in un contesto di
forte contrazione del mercato del M&A nel corso del 2002 le commissioni
hanno raggiunto i 4,0 milioni di euro, sono stati acquisiti 24 nuovi
incarichi e sono state portate a termine con successo 12 operazioni.
Advisory L'attività di advisory correlata ad interventi di equity
investment e ad altre operazioni di merchant banking ha comportato
significativi ricavi (13,1 milioni di Euro). Interbanca Gestione
Investimenti Sgr controllata al 100% da Interbanca gestisce con
soddisfacenti performance tre Fondi Chiusi: Interbanca Investimenti: il
primo fondo della Sgr al 31.12.2002 presenta un patrimonio di 60,2 milioni
di euro, investito per il 79% in 13 partecipazioni in società non quotate.
Dal Febbraio 2002 è quotato in Borsa. Interbanca Investimenti Due: nel 2002
il secondo fondo, con un patrimonio di 50 milioni di euro, ha effettuato 8
operazioni di investimento per complessivi 22,6 milioni di euro. Interbanca
Investimenti Sud: E' stata praticamente chiusa la raccolta a 50 milioni di
euro del primo fondo chiuso totalmente dedicato ad investimenti di capitale
di rischio in aziende di medie dimensioni localizzate nel Mezzogiorno.
Prosegue l'attività della holding di partecipazione, Interbanca
International Holding, controllata al 90% da Interbanca e con sede a
Bruxelles, volta alla realizzazione di investimenti in società con assetto
azionario estero. Dalla sua costituzione (secondo semestre 2001) ha
effettuato 4 investimenti. All'Assemblea dei Soci (della quale è stata
deliberata la convocazione per il giorno 24 Aprile 2003 in prima, ed
occorrendo per il giorno 28 Aprile 2003, in seconda) verrà proposta, in
sede di riparto utili, la corresponsione di un dividendo di ? 1,5 per azione
che sarà posto in pagamento a partire dal giorno 2 maggio p.v. (data di
stacco 28 aprile) su un numero di azioni aventi diritto a dividendo di
50.810.969. Nel caso di Assemblea in seconda convocazione il dividendo sarà
posto in pagamento a partire dal giorno 8 maggio p.v. (data di stacco 5
maggio). Si precisa che i dati sopra indicati devono ancora essere
certificati dalla Società di revisione nonchè verificati dal Collegio
Sindacale della Banca.
BANCA
DELL'ARTIGIANATO E DELL'INDUSTRIA APPROVAZIONE BILANCIO AL 31/12/2002:
PRODOTTI ASSICURATIVI - + 89.65%
Brescia, 3 marzo 2003. Il Consiglio di Amministrazione della Banca
dell'Artigianato e dell'Industria, Banca appartenente al Gruppo Bancario
Credito Valtellinese, ha approvato in data 26 febbraio c.a. il bilancio
dell'esercizio 2002: l'anno trascorso ha registrato un incremento
dell'attività tradizionale di raccolta, di impiego e dei servizi prestati
alla clientela - anche di tipo innovativo - dovuto in buona parte
all'apporto delle 3 agenzie aperte nell'anno 2001. La logica di una
progressiva e costante espansione sul territorio bresciano - nel quadro
delle politiche di Gruppo - quest'anno verrà proseguita con sempre maggiore
forza e determinazione con l'apertura di altri 4 sportelli. Dal confronto
dei dati sulla gestione dell'anno trascorso si assiste alla costante
crescita di tutti i principali dati patrimoniali. La raccolta diretta, che
esprime la propensione dei depositanti a detenere disponibilità liquide in
presenza di situazioni di incertezza economica, ha raggiunto 49.488.000
euro, con un incremento del 24,65% rispetto a 39.700.000 euro dell'anno
precedente; l'indiretta risulta essere pressoché immutata passando da
35.564.000 euro del bilancio 2001 a 35.739.138 euro del dicembre 2002. Da
sottolineare, il positivo andamento dei prodotti assicurativi - + 89.65% -
che hanno raggiunto il valore di 2.244.000 euro, a dimostrazione della
capacità della Banca - grazie agli accordi commerciali del Gruppo - di
mettere a disposizione del cliente-risparmiatore opportunità di
investimento sempre più calibrati e rispondenti alle sue necessità. Anche
gli impieghi continuano il trend di crescita passando da 64.596.000 euro a
88.710.000 euro al 31/12/2002, con un aumento in percentuale di oltre il 37.
Il capitale sociale, a seguito della conversione della seconda quota del
Prestito Obbligazionario, convertibile subordinato 2000-2005 e
dell'esercizio del riveniente warrant, passa da 20.350.049 euro a 25.183.112
euro; alla data di chiusura dell'esercizio il Patrimonio Netto ammonta a
22.501.000 euro, con un incremento del 29,85% rispetto a 17.910.000 euro del
31/12/2001. Dal punto di vista economico il margine d'interesse ha
registrato un incremento percentuale del 29,49: 3.100.000 euro rispetto a
2.394.000 euro del 2001. L'incidenza del margine d'interesse sul margine
d'intermediazione (pari a 4.220.000 euro), si attesta a circa il 74%, in
discesa rispetto al quasi 84% dell'anno precedente. I costi di gestione,
costituiti dalle spese amministrative e dalle rettifiche di valore su
immobilizzazioni materiali ed immateriali ammontano a 3.927.000 euro (+ 18%
). Le spese amministrative raggiungono 3.457.000 euro contro 2.830.000 euro
dell'esercizio precedente, con una variazione del 22,16%. Il loro incremento
è in larga parte da attribuire al fatto che nel 2002 i costi delle filiali
aperte gravano per l' intero anno, contro circa i soli 6 mesi dell'anno
precedente. In particolare, le spese per il personale sono cresciute del
23,71%, le altre spese amministrative sono aumentate del 20,91% da 1.569.000
euro a 1.897.000 euro. Il risultato lordo di gestione cambia di segno,
salendo del 160% a + 294.000 euro rispetto a - 490.000 euro del precedente
esercizio. Dopo gli accantonamenti al fondo rischi sui crediti, quelli atti
a fronteggiare i rischi derivanti da revocatorie fallimentari e quelli
relativi all'Irap dell'esercizio, il risultato economico evidenzia un saldo
negativo di 755.907 euro, migliorativo del 10 % rispetto a - 838.001 euro
del 2001.
BANCA
POPOLARE DI SONDRIO ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI ESERCIZIO 2002 UTILE NETTO
A € 46.703.800, PIÙ 1,39%. CONSISTENTE CRESCITA DEGLI AGGREGATI
PATRIMONIALI
Sondrio, 1° marzo 2003 - L'Assemblea ordinaria della Banca Popolare di
Sondrio, svoltasi il 1° marzo a Bormio alla presenza di oltre 3.000 Soci,
approva, con un solo voto contrario, il bilancio dell'esercizio 2002. Il
dottor ingegner Federico Falck nuovo consigliere d'amministrazione. Utile
netto a € 46.703.800, più 1,39%. Consistente crescita degli aggregati
patrimoniali: raccolta diretta € 7.349 milioni, più 26,37%; impieghi
economici € 6.247 milioni, più 11,96%. La raccolta complessiva da
clientela è prossima a € 19.000 milioni, più 3,78% Dividendo unitario di
€ 0,19, in progresso del 5,56% rispetto a quello di € 0,18 corrisposto
per l'esercizio 2001. L'utile distribuito è pari al 55,97% dell'utile
netto, contro il 53,75% dell'esercizio precedente. L'azione Bps si apprezza
dell'1,43%, a fronte del meno 23,50% del Mibtel e del meno 6,06% dell'IMR. A
oggi i Soci sono 111.174. L'articolazione territoriale beneficia
nell'esercizio dell'apertura di 15 nuove filiali, per un totale a fine anno
di 178. Presidiate tutte le province lombarde. A oggi le dipendenze sono
180. Acquisite le tesorerie del Politecnico e dello Iulm di Milano, del
Pontificio Ateneo Salesiano e della Cassa di Previdenza dei Ragionieri di
Roma, dell'Azienda Sondriese Multiservizi. La banca si é inoltre
aggiudicata il servizio di pagamento delle pensioni Inps nell'area
dell'euro. Scrignofacile consente ai disabili motori o sensoriali di
utilizzare le funzioni dispositive e consultive del contenitore virtuale
Scrignobps. La Banca Popolare di Sondrio (Suisse) SA chiude l'esercizio con
profitto e avvia la filiale di Bellinzona e la rappresentanza di Zurigo. Dal
17 scorso mese è operativa la succursale di Monaco (Monte-Carlo),
nell'omonimo Principato. Fitch Ratings di Londra conferma il positivo
rating. Nel rispetto della tradizione, sabato 1° marzo 2003 si è
puntualmente svolta, presso il centro polifunzionale "Pentagono"
di Bormio (So), l'Assemblea ordinaria della Banca Popolare di Sondrio, prima
in Italia tra le aziende quotate. La citata sede assembleare - per l'assenza
di idonee strutture i lavori, prima volta nella storia della banca, non
hanno avuto luogo a Sondrio - ha garantito ai numerosissimi soci
intervenuti, oltre 3.000, una confortevole permanenza, mentre la città di
Bormio ha accolto l'evento con l'efficienza e il senso di ospitalità che
tradizionalmente la contraddistinguono. Il Presidente, in apertura dei
lavori, ha ricordato, insieme a illustri Personalità che hanno onorato la
banca della loro amicizia, i Componenti degli organi societari e i
Collaboratori deceduti. L'Assemblea ha approvato, con un solo voto
contrario, il bilancio al 31 dicembre 2002, chiuso con un utile netto di €
46.703.800, in progresso dell'1,39%, risultato più che apprezzabile a
motivo delle criticità di mercato, soprattutto riferite al pesante
arretramento delle Borse, e congiunturali che hanno interessato le imprese
bancarie. Il riparto prevede la distribuzione di un dividendo lordo di €
0,19 (cedola n. 19), il 5,56% in più rispetto a quello di € 0,18
corrisposto per l'esercizio 2001. Il pagamento, considerato che lo stacco
avverrà, secondo le vigenti disposizioni, il 10 marzo 2003, decorrerà dal
13 marzo successivo. L'azione Banca Popolare di Sondrio ha messo a segno un
significativo più 1,43%, a fronte del meno 23,50% del Mibtel e del meno
6,06% dell'IMR. La compagine sociale ha superato, a fine esercizio, i
109.000 soci, con un aumento di 8.638 unità. A oggi i Soci sono 111.174. Il
deciso incremento degli aggregati patrimoniali, sostenuto dal concreto
sviluppo delle relazioni di lavoro, afferma la vivacità operativa della
banca, la cui offerta commerciale trova positiva accoglienza anche nelle
aree di recente e nuovo insediamento. La raccolta diretta segna € 7.349
milioni, + 26,37%; gli impieghi sommano € 6.247 milioni, + 11,96%. La
componente indiretta della raccolta, che inevitabilmente sconta
l'arretramento dei mercati borsistici, si posiziona a € 11.640 milioni, -
6,75%. La raccolta complessiva da clientela si afferma quindi a € 18.989
milioni, + 3,78%. Le sofferenze nette - pari all'1,22% degli impieghi per
cassa, percentuale tra le migliori a livello di sistema - attestano la
qualità del credito. Gli impieghi finanziari ammontano a € 3.219 milioni,
+ 22,94%, mentre i crediti di firma segnano un accrescimento dell'11,34% a
€ 1.528 milioni. Quanto al conto economico, l'incremento degli aggregati
patrimoniali consente al margine di interesse di crescere del 7,46% a €
209 milioni. Le commissioni nette da servizi progrediscono del 4,63% a €
90 milioni, nonostante le ripercussioni correlate al pesante arretramento
dei mercati borsistici. Il margine d'intermediazione segna € 312 milioni,
+ 4,91%, mentre il risultato lordo di gestione, che sconta gli investimenti
correlati all'espansione territoriale, si conferma a € 136 milioni.
Dedotti gli ammortamenti, le rettifiche di valore, gli accantonamenti per
rischi e oneri e le imposizioni fiscali, si perviene al predetto utile netto
di € 46.703.800. Nell'esercizio in rassegna l'articolazione territoriale
della banca ha beneficiato di 15 nuove dipendenze, per un totale di 178.
Sono state avviate l'agenzia 5 di Sondrio e quelle di Chiuro e di
Campodolcino nella provincia d'origine; Cantù, Menaggio e Bellagio nel
comasco; l'agenzia 1 di Bergamo; Busto Arsizio nell'area di Varese;
l'agenzia 21 di Milano all'interno del Politecnico; l'agenzia 1 di Monza e
quella di Carate Brianza nel milanese; le filiali di Mantova, Cremona,
Piacenza e Novara. Con l'istituzione della dipendenza mantovana la banca
presidia tutte le province lombarde, oltre a Piacenza, Novara,
Verbano-Cusio-Ossola e Roma. Nello scorso mese di febbraio sono state
istituite le agenzie 21 di Roma e quella di Carnago, per cui a oggi le
filiali della banca sono 180, consistenza destinata a concretamente
incrementarsi lungo l'anno. Completano l'articolazione la rappresentanza di
Ginevra e, a oggi, 80 uffici di tesoreria, di cui 3 avviati nel gennaio
corrente anno. Sul fronte dei servizi di tesoreria e cassa, settore nel
quale la banca è particolarmente attiva, spiccano le acquisizioni del
Politecnico di Milano, della Libera Università di Lingue e Comunicazione
IULM di Milano, del Pontificio Ateneo Salesiano di Roma, per cui le
università curate dalla banca sono ora ben sette (oltre alle citate, la
Bocconi di Milano, l'Insubria di Varese, la San Pio V e la Lateranense di
Roma). La Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza a favore dei
Ragionieri e Periti Commerciali di Roma si è aggiunta al folto gruppo di
istituzioni della specie curate dall'istituto. Di rilievo, inoltre,
l'aggiudicazione del servizio di cassa dell'Azienda Sondriese Multiservizi.
Nell'ambito dei servizi di pagamento di massa, la banca si è aggiudicata la
corresponsione delle pensioni INPS nell'intiera area dell'euro. Quanto
all'innovazione tecnologica merita particolare evidenza SCRIGNOFacile,
versione del contenitore virtuale, dispositivo e consultivo, SCRIGNObps,
ideata per l'utilizzo da parte di persone disabili motorie o sensoriali. La
controllata Banca Popolare di Sondrio (Suisse) SA, al settimo esercizio, ha
concretamente sviluppato gli aggregati patrimoniali, circostanza che
consente al totale di bilancio di mettere a segno un progresso intorno al
60%. L'utile netto si attesta a franchi svizzeri 6.558.516, ammontare di
tutto rispetto, sebbene in calo del 27,3% sull'esercizio precedente, a
motivo del più volte richiamato andamento dei mercati borsistici, della
sfavorevole congiuntura e degli investimenti correlati all'ampliamento
dell'articolazione territoriale. L'Assemblea generale della "Suisse"
del 13 scorso mese ha deliberato - in un'ottica di rafforzamento dei mezzi
patrimoniali correlato alle accresciute dimensioni - di destinare
intieramente l'utile d'esercizio alla riserva legale generale, per cui il
capitale proprio si afferma a franchi svizzeri 88.121.105, più 8,07%.
Quanto alla rete distributiva, sono state avviate la succursale di
Bellinzona, capoluogo amministrativo del Canton Ticino, e la rappresentanza
di Zurigo, mentre il 17 febbraio ultimo scorso è stata istituita
l'importante succursale di Monaco (Monte-Carlo), nell'omonimo Principato. La
controllata elvetica conta quindi a oggi 13 dipendenze e una rappresentanza.
A livello consolidato il Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio, di cui
la casa madre e la "Suisse" costituiscono le componenti
essenziali, ha conseguito un utile netto di € 49,713 milioni, in
diminuzione del 3,48% sull'esercizio precedente. Al termine della relazione
il Presidente e Consigliere delegato ha puntualmente risposto agli
interventi dei Soci e ha rivolto espressioni di particolare apprezzamento al
Personale del Gruppo, composto, a fine 2002, di 2.061 unità. Fitch Ratings
di Londra, nel valutare favorevolmente gli indirizzi aziendali, l'andamento
del passato esercizio e le prospettive di ulteriore sviluppo, ha confermato
alla banca il positivo rating di cui è dotata. Quanto infine alle cariche
sociali, sono stati riconfermati i consiglieri in scadenza di mandato
signori Salvatore Bonomo, Giuseppe Fontana, Carlo Grassi, Aldo Rossi e
Renato Sozzani, mentre in sostituzione del compianto signor Mario Testorelli
è stato eletto il dottor ingegner Federico Falck di Milano, appartenente
alla nota famiglia di imprenditori lombardi, storicamente attiva nei settori
siderurgico ed energetico. L'Assemblea ha altresì provveduto all'elezione
del Collegio sindacale, che è stato intieramente riconfermato nelle persone
dei signori Egidio Alessandri, presidente, Piergiuseppe Forni e Roberto
Schiantarelli, sindaci effettivi, Pio Bersani e Mario Vitali, sindaci
supplenti. Il Consiglio di amministrazione svoltosi al termine
dell'Assemblea ha infine riconfermato nella carica di vicepresidente il
signor avvocato Salvatore Bonomo.
"MAPPA
COMPLETA DEL RISPARMIO GESTITO" QUASI 689 MILIARDI DI EURO IL
PATRIMONIO LORDO DEL RISPARMIO GESTITO DAI GRUPPI ITALIANI ASSOCIATI AD
ASSOGESTIONI.
Milano, 3 marzo 2003 - Oggi presso la sede di Assogestioni, a Milano verrà
comunicata la mappa completa dell'Industria del Risparmio Gestito nelle sue
componenti di Oicr, Gpf, Gpm, gestioni di patrimoni previdenziali, prodotti
assicurativi, altre gestioni. Questa rilevazione è una autentica
"prima volta" mondiale, dato che non esistono in tutto il mondo
mappature mensili effettuate non su stime ma sui dati di raccolta per società
e per gruppi, e con un'analisi disaggregata della composizione delle
gestioni. Verranno comunicati i dati complessivi del sistema, per gruppo e
per società, il patrimonio al netto della duplicazione degli Oicr di
Gruppo, il patrimonio lordo e netto degli Oicr, delle gestioni di prodotti
assicurativi, delle Gpf retail e delle Gpm, il patrimonio lordo e netto
delle altre gestioni e delle gestioni di patrimoni previdenziali. Nella
classifica dei gruppi si annunciano movimenti e novità rispetto alla
graduatoria che emerge nel tradizionale monitoraggio Assogestioni dei soli
fondi d'investimento.
I
MIGLIORI TOP TRADER EUROPEI FANNO TRADING CON DENARO REALE IN TEMPO REALE A
BOLOGNA IL 9-10 MARZO
Milano, 3 marzo 2003 - Il Campionato Top Trader di Borsa è diventato
internazionale e per la prima volta in assoluto si confrontano, in una unica
arena di gara, trader spagnoli, svizzeri, francesi, tedeschi ed italiani. La
kermesse è una reale opportunità per tutti: è possibile allargare
l'orizzonte operativo del trading on line prendendo visione dal vivo in che
cosa consiste operare sui mercati internazionali. A Bologna domenica 9 e
lunedì 10 marzo 2003 i migliori top trader europei racconteranno le loro
esperienze e spiegheranno le loro metodologie insieme ai vincitori delle
passate edizioni del Campionato Italiano. L'evento, momento di forte
aggregazione del popolo femminile e di quello maschile, dei giovani e dei
meno giovani, è uno show che dimostra dal vero come ormai i mercati
finanziari non conoscono più frontiere. Le prenotazioni e le attese
sull'evento sono elevate. Molti i temi trattati: è meglio operare sul Fib o
sull'Eurosto 0? E' meglio fare intraday sulle azioni del Nasdaq oppure sul
Nuovo Mercato? Ed ancora: è meglio fare swing trading sulle azioni del Dax
oppure dedicarsi interamente all'Ibex35?
OPA
AUTOSTRADE: RISULTATI DEFINITIVI
Milano, 3 marzo 2003 - Sulla base dei dati definitivi forniti dagli
intermediari incaricati, all'Offerta Pubblica di Acquisto su azioni
ordinarie Autostrade promossa da NewCo28 S.p.A. e terminata il 21 febbraio
2003, sono state portate n. 645.883.333 azioni ordinarie Autostrade, per un
controvalore pari ad Euro 6.458,8 milioni. Le azioni Autostrade portate in
adesione all'Offerta rappresentano il 54,084% del capitale sociale di
Autostrade e, unitamente alle azioni Autostrade di proprietà di
Schemaventotto S.p.A., unico socio dell'Offerente, rappresentano l'83,804%
del capitale sociale di Autostrade. Tutte le condizioni di efficacia
dell'Offerta, di cui alle Avvertenze, sub a.1, lettere (a), (b) e (c), del
Documento d'Offerta si sono avverate, pertanto il pagamento del
corrispettivo delle azioni sarà effettuato il 28 febbraio p.v.. Mediobanca
ha svolto il ruolo di consulente finanziario dell'operazione, nonché di
Co-ordinating Bank e Mandated Lead Arranger per il finanziamento della
stessa.
AUTOGRILL
SPA: LIVIO BUTTIGNOL NOMINATO VICE PRESIDENTE. AFFIDATA A GIANMARIO TONDATO
DA RUOS LA CARICA DI AMMINISTRATORE DELEGATO
Milano, 3 marzo 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Autogrill S.p.A.,
riunito il i25 febbraio sotto la presidenza di Gilberto Benetton, ha
deliberato la convocazione dell'assemblea degli Azionisti il 24 aprile
prossimo in prima convocazione e il 5 maggio in seconda convocazione. Il
Consiglio ha inoltre deciso - in considerazione dell'accelerata dinamica dei
mercati in cui Autogrill compete - di rafforzare la squadra manageriale di
vertice. "Una chiara comprensione dell'evoluzione del mercato e una
tempestiva valutazione dei suoi effetti sui sistemi con cui Autogrill si
interfaccia - ha spiegato Gilberto Benetton, Presidente di Autogrill - sono
essenziali per generare scelte vincenti per l'impresa. Al raggiungimento di
questi obiettivi verranno dedicate attività di estrema importanza per
Autogrill e i suoi azionisti, affidate a risorse manageriali del massimo
livello". In questo schema evolutivo rientra il mutamento della
missione attribuita a Livio Buttignol, che agirà in via prioritaria per
conseguire l'aumento del valore dell'impresa attraverso l'ottimizzazione
delle sue potenzialità competitive e l'eccellenza delle sue relazioni con
il contesto nazionale e internazionale in cui opera. Livio Buttignol, che in
qualità di Amministratore Delegato ha ottenuto risultati positivi e in
costante miglioramento, assumerà quindi la carica di Vice Presidente e
riferirà al Consiglio di Amministrazione e al suo Presidente, Gilberto
Benetton, con il quale concorderà obiettivi e linee guida. La posizione di
Amministratore Delegato sarà affidata a Gianmario Tondato Da Ruos, attuale
President e Chief Operating Officer di Hmshost, la controllata americana di
Autogrill S.p.A. La nomina di Tondato premia gli eccellenti risultati
ottenuti da HmsHost negli ultimi due anni, e in particolare dopo i tragici
fatti dell'11 settembre del 2001. Nel 2002 le attività della controllata
americana di Autogrill sono crescite del 9,8% a cambi costanti, con un
incremento del 9% (su base comparabile) negli aeroporti, a fronte di una
flessione del 5,2% del traffico passeggeri. "Grazie all'esperienza
maturata con successo negli Stati Uniti - ha sottolineato Livio Buttignol -
Gianmario Tondato porterà nel Gruppo quel contributo di know how di alto
livello internazionale che permetterà ad Autogrill di affrontare con nuovo
impulso e assoluta serenità le sfide che la aspettano nei principali canali
in concessione: negli Stati Uniti, in Europa e nel resto del mondo ".
Gianmario Tondato Da Ruos entrerà in carica con la prossima Assemblea che
si riunirà per l'approvazione del bilancio 2002. Le attività di HmsHost,
che produce il 54% dei ricavi del Gruppo, resteranno affidate all'attuale
Ceo John J. McCarthy.
AEDES
S.P.A. NELLA LOGISTICA CON CDC
Milano, 3 marzo 2003 È stato firmato da Aedes, il 27 febbraio , un accordo
con quattro investitori istituzionali europei per il lancio del secondo più
grande fondo logistico pan-europeo promosso dal gruppo Caisse des Dépôts
et Consignations. Con il fondo, denominato Logistis II, Aedes, Immowest, Cnp
e Cdc co-investiranno in Italia, Francia e Spagna in piattaforme di
logistica di nuova generazione. Logistis II è il secondo di una serie di
fondi logistici che Cdc ha intenzione di promuovere sui mercati europei.
Aedes gestirà gli investimenti in Italia. Il capitale dei fondo sarà
successivamente aperto anche a nuovi investitori istituzionali
europei.
FIDIA
- FONDO INTERBANCARIO D'INVESTIMENTO AZIONARIO SGR S.P.A. COMUNICA CHE IN
DATA ODIERNA È STATO APPROVATO IL RENDICONTO AL 31 DICEMBRE 2002 DI
PRUDENTIA
Milano, 3 marzo 2003 - Fidia - Fondo Interbancario D'Investimento Azionario
Sgr S.p.A. comunica che in data odierna è stato approvato il Rendiconto al
31 dicembre 2002 di Prudentia - Fondo Comune di Investimento Mobiliare
Chiuso. Nel corso dell'esercizio, l'attività di individuazione ed analisi
di società non quotate possibile oggetto di investimento ha portato il
Fondo ad acquisire, direttamente o indirettamente, in linea con la politica
di diversificazione del portafoglio, quattro nuove partecipazioni
(Biochimici Psn S.p.A., Farmabios S.p.A., Vetroarredo Sediver S.p.A. e Calp
Cristalleria Artistica La Piana S.p.A.) per complessivi 46.402.577 euro; il
Fondo ha inoltre incrementato la partecipazione in Aive S.p.A., investendo
ulteriori 3.182.134 euro, ed ha partecipato all'aumento di capitale di C.F.
Gomma per 4.112.693 euro. E' stata, invece, ceduta la partecipazione in
Fillattice S.p.A. al prezzo di 6.429.888 euro. I valori mobiliari non
quotati (partecipazioni e le obbligazioni convertibili in società non
quotate) ammontano al 31 dicembre 2002 a 153.469.327 euro, rappresentati da
investimenti nel capitale di 13 società. Nell'esercizio é continuato il
consistente impegno nell'attività di monitoraggio e gestione delle
partecipazioni in portafoglio, le quali in alcuni casi hanno risentito del
rallentamento che ha segnato l'economia mondiale già dal secondo semestre
del 2001 e che si potrà riflettere anche nei bilanci di prossima
approvazione. In base a tali considerazioni ed in ottemperanza a quanto
previsto dal Regolamento emesso dalla Banca d'Italia in data 20 settembre
1999 in materia di criteri di valutazione per le partecipazioni in società
non quotate, sono state operate prudenziali svalutazioni su talune
partecipate. Di conseguenza, al 31 dicembre 2002 il Fondo rileva una perdita
pari a 8.223.864 euro, principalmente da ricondurre al comparto degli
strumenti finanziari non quotati, ed il valore complessivo netto del Fondo
è pari a 234.019.562 euro per un valore unitario delle n. 5.000 quote in
circolazione di 46.804 euro. Nel corso del 2003 sono state perfezionate due
nuove acquisizioni di partecipazioni, rispettivamente nella Minerva Oli
S.p.A. - società che ha acquisito il marchio e le attività Sasso dalla
Nestlé - e nella Nicotra Finanziaria S.p.A., per complessivi 18.813.874
euro. Per un'informativa più ampia e dettagliata si segnala che il
Rendiconto di Prudentia - Fondo Comune di Investimento Mobiliare Chiuso é
disponibile presso la Sede sociale e, dal 27 febbraio, presso Borsa
Italiana.
IL
GRUPPO DE AGOSTINI, ATTRAVERSO LA CONTROLLATA DE AGOSTINI INVEST S.A., HA
RILEVATO DA ALFIERI ASSOCIATED INVESTORS SERVIÇOS DE CONSULTORIA S.A.
Milano, 3 marzo 2003 - Il Gruppo De Agostini, attraverso la controllata De
Agostini Invest S.A., ha rilevato da Alfieri Associated Investors Serviços
de Consultoria S.A. (Investitori Associati III) il 23,16% del capitale
sociale di FinEuroGames Sàrl che ancora non possedeva. In virtù di tale
acquisizione, De Agostini Invest S.A. diviene azionista unico di
FinEuroGames Sàrl che, a seguito dell'intervenuta fusione tra Tyche SpA e
Lottomatica SpA, alla data detiene direttamente il 65,36% del capitale di
Lottomatica SpA.
NASCE
AGRIPART, SOCIETA' DI SERVIZI FINANZIARI PER LA FILIERA AGROALIMENTARE
Milano, 3 marzo 2003 - Il settore agroindustriale italiano da oggi può
contare su un nuovo punto di riferimento per tutte le proprie necessità di
natura finanziaria. Si tratta di Agripart, società partecipata da
Meliorbanca (80%), Agea - Agenzia per le erogazioni in agricoltura (10%) e
Ismea - Istituto di servizi per il mercato agricolo-alimentare (10%).
Agripart è nata per iniziativa del Ministero dell'Agricoltura che, nello
scorso mese di luglio, ha indetto una gara (vinta da Meliorbanca) per
ricercare un partner privato in grado di ottimizzare e valorizzare il
patrimonio di conoscenze e attività svolte tradizionalmente da Agea e Ismea.
Agripart si propone perciò di offrire all'intera filiera agroalimentare,
grazie alla consolidata esperienza nei diversi settori dei soggetti che la
compongono, servizi a tutto tondo, ponendosi come interlocutore unico e
qualificato nei confronti delle oltre 2,3 milioni di aziende che operano nel
settore agricolo italiano. Oltre ai tradizionali servizi offerti dai singoli
soggetti (tesoreria, accesso ai contributi UE, formazione e assistenza agli
imprenditori, credito, ecc.) Agripart opererà come vera e propria merchant
bank, proponendo tutti i servizi di investment banking (dall' advisory per
M&A, leveraged and management buy-out, fondi chiusi, ristrutturazione
del debito, operazioni immobiliari al capital markets, dal private equity al
factoring) nonché di gestione patrimoniale, servizi previdenziali
personalizzati ecc. Agripart si pone pertanto come vero e proprio
"snodo" cruciale per saldare il mondo della produzione agricola e
alimentare e il mondo della finanza. A sancire la piena e armonica
cooperazione, anche funzionale, fra i diversi soggetti, la corporate
governance prevede una presenza articolata negli organi di governo della
società di rappresentanti di tutte le componenti: Presidente è stato
nominato Francesco Dello Russo, mentre Vice Presidenti sono Massimo Caputi
(Amministratore Delegato Sviluppo Italia), Arturo Severani (Presidente Ismea),
Ezio Castiglione (Direttore Generale Ismea e Capo di gabinetto del Ministero
per le politiche agricole e forestali), Antonio Buonfiglio (Commissario Gea
e Vice Capo di Gabinetto del Ministero per le politiche agricole e
forestali), Paolo Gulinelli (Direttore Generale Gea). Amministratore
Delegato è Valerio Lattanzi (Direttore della sede romana di Meliorbanca).
Nel Cda siedono anche Pier Domenico Gallo (Presidente di Meliorbanca),
Ferruccio Piantini (Vice Presidente di Meliorbanca), Carla Ivaldi, Carlo
Artusi. "Oggi, ha dichiarato il Ministro delle Politiche agricole e
forestali, Gianni Alemanno, l'agricoltura ha un nuovo strumento di
finanziamento e promozione per un'imprenditoria moderna e competitiva.
Agripart si propone come una realtà a supporto dello sviluppo locale e del
sistema economico agricolo nazionale. Con Agripart intendiamo facilitare
l'accesso ai servizi finanziari, tradizionali ed innovativi, per favorire la
realizzazione di progetti di modernizzazione del settore agricolo. Questa
nuova società a capitale misto pubblico-privato dovrà essere in grado di
rappresentare l'interfaccia finanziario delle imprese agricole, facendosi
strumento di crescita economica e sociale e dando finalmente risposte
concrete a un segmento di aziende che fino ad oggi non ha avuto un sostegno
adeguato alle proprie necessità. In questo modo diamo una risposta concreta
alla scomparsa di un credito specializzato per il mondo agricolo e capace di
investire sull'economia reale e sullo sviluppo rurale". Per Pier
Domenico Gallo, Presidente di Meliorbanca "Agripart si propone come una
straordinaria opportunità per il mondo agricolo, che può contare su un
soggetto unico per know-how e articolazione, in grado non solo di offrire
servizi organici e personalizzati sulle specifiche esigenze
dell'imprenditoria agro-industriale, ma soprattutto di assistere
l'imprenditore in ogni momento del suo operare e di accompagnarlo nei
progetti di sviluppo, anche con soluzioni sofisticate e innovative".
Per il Presidente di Meliorbanca, inoltre, "Agripart rappresenta
un'ulteriore e concreta conferma di una volontà e capacità di dialogo e di
cooperazione, innovativa quanto efficace, che soggetti pubblici e privati
hanno prodotto a vantaggio del tessuto produttivo e, dunque, dell' economia
del Paese che ha nel campo agricolo e alimentare una risorsa di inestimabile
valore".
DICHIARAZIONE
DELL'AUTORITA' SULLE TARIFFE DI ELETTRICITA' E GAS E SUL DECRETO LEGGE N.
25/2003
Milano, 3 marzo 2003 A precisazione e completamento di quanto comunicato a
margine e nel corso di una audizione svoltasi questa mattina presso la
Camera dei deputati, con l'obiettivo di evitare ingiustificati allarmi
dell'opinione pubblica, l'Autorità per l'energia elettrica e il gas
dichiara che, nonostante i forti aumenti del petrolio di questi giorni le
tariffe dell'elettricità e del gas non subiranno bruschi sbalzi, per
l'efficacia del meccanismo di indicizzazione che distribuisce su tempi molto
lunghi (6 mesi l'elettricità, 9 mesi il gas) gli effetti delle variazioni.
Il trend di questi ultimi mesi fa prevedere aumenti a partire dal prossimo
primo aprile che saranno però contemperati dai più bassi livelli di prezzo
registrati tra settembre e dicembre scorsi. Il disegno di legge di
conversione del decreto-legge n. 25/2003, oggetto dell'audizione presso la X
Commissione della Camera dei Deputati, ponendo termine al rimborso degli
"stranded costs" e al prelievo sull'energia idroelettrica, produce
riduzioni delle tariffe in futuro ma può comportare aumenti nel breve
periodo: l'Autorità potrà compensare le due variazioni evitando modifiche
tariffarie. Sul complesso del provvedimento di legge l'Autorità ribadisce
il giudizio positivo espresso alla Commissione parlamentare. La cessazione
di rimborsi e prelievi, di complessa definizione e determinabili solo a
posteriori in base a dati non immediatamente disponibili, elimina fattori di
grave incertezza, riduce il rischio di comportamenti anticompetitivi delle
imprese e facilita il pieno dispiegarsi degli effetti del processo di
liberalizzazione in corso.
LA
COMMISSIONE EUROPEA AUTORIZZA L'ACQUISIZIONE DA PARTE DI TOTALFINAELF DELLE
ATTIVITÀ DI FORNITURA DI GAS DI MOBIL GAS LIMITED NEL REGNO UNITO
Bruxelles, 3 marzo 2003 - La Commissione europea ha concesso l'approvazione
normativa all'acquisizione da parte di TotalFinaElf delle attività di
fornitura di gas di Mobil Gas nel Regno Unito. L'operazione avrà un effetto
limitato sulla concorrenza nel mercato della fornitura di gas a grossi
clienti industriali e commerciali e in quello della fornitura interrompibile
di gas in Gran Bretagna. L'operazione non solleva serie preoccupazioni sotto
il profilo della concorrenza data la presenza sul mercato di diversi altri
grossi fornitori di gas. TotalFinaElf Uk ("Tfe") fa parte del
gruppo TotalFinaElf, integrato a livello verticale, che opera nel settore
del petrolio e del gas. Le sue attività principali consistono nello
sviluppo, la produzione, gli scambi e la fornitura di gas e di energia
elettrica a clienti industriali e commerciali nel Regno Unito. Mobil Gas
Limited ("Mgl") vende gas naturale al dettaglio a clienti
industriali e commerciali nel Regno Unito e fa parte del gruppo ExxonMobil,
un'altra impresa integrata a livello verticale che opera nel settore del
petrolio e del gas. L'operazione non aumenterà il livello di integrazione
verticale nei mercati del gas a monte, in quanto l'acquisizione riguarda
soltanto le attività di Mobil nel settore della fornitura di gas.
L'indagini di mercato della Commissione si è concentrata sul mercato della
fornitura di gas a grossi clienti industriali e commerciali e su quello
della fornitura interrompibile di gas, ossia la fornitura di gas a grossi
clienti che, al contrario dei clienti di altri mercati, sono disposti a
sopportare delle interruzioni di fornitura in cambio di prezzi più bassi.
Entrambe le imprese operano su questi due mercati. La Commissione ha
concluso che la nuova entità dovrà ancora affrontare un'effettiva
concorrenza da parte di una serie di grossi concorrenti.
LA
COMMISSIONE EUROPEA AUTORIZZA L'ACQUISIZIONE DI PHARMACIA DA PARTE DI PFIZER
A DETERMINATE CONDIZIONI
Bruxelles, 3 marzo 2003 La Commissione europea ha autorizzato l'acquisizione
di Pharmacia Corporation (Pharmacia) da parte di Pfizer Inc. (Pfizer),
nell'ambito di un'operazione che crea la più grande impresa farmaceutica al
mondo. L'autorizzazione fa seguito a un'indagine su una serie di gruppi
terapeutici per farmaci ad uso sia umano che veterinario, in cui
l'operazione sollevava seri dubbi quanto alla sua compatibilità con il
mercato comune. In risposta a questi seri dubbi sollevati dalla Commissione,
le parti hanno proposto una serie di impegni per dissipare le preoccupazioni
in ambito concorrenziale. In assenza di tali soluzioni, l'entità derivante
dalla concentrazione si sarebbe trovata in una situazione che le avrebbe
permesso di sfruttare le sue possibili posizioni dominanti a scapito dei
consumatori nella Comunità. L'operazione, quale inizialmente notificata
alla Commissione, sollevava seri dubbi di natura concorrenziale in alcuni
settori di prodotti farmaceutici ad uso umano - in particolare per quanto
riguarda il gruppo G4B4 (farmaci per incontinenza urinaria), G4B3 (farmaci
per la disfunzione erettile) e C2A (antipertensivi non in associazione, di
origine non vegetale) - e, per quanto riguarda il settore veterinario, sul
mercato della penicillina orale per animali domestici, cioè gatti e cani.
Nell'esaminare i mercati farmaceutici la Commissione si avvale della
classificazione anatomico-terapeutica (Atc), che suddivide i medicinali in
diverse classi terapeutiche. Il sistema Atc è un sistema gerarchico e
comprende 16 categorie, (A, B, C, D, ecc.), ciascuna delle quali ha quattro
livelli. Il primo livello (Atc 1) è il più generale e il quarto (Atc 4) il
più specifico. Sul mercato del gruppo G4B3 (farmaci contro la disfunzione
erettile), Pfizer commercializza il notissimo farmaco Viagra e occupa una
posizione di mercato molto forte - quasi del 100% - nel See. Mentre non sono
stati individuati problemi di concorrenza a livello dei prodotti già
esistenti delle parti, la Commissione aveva espresso il timore che
l'aggiunta di due prodotti di Pharmacia in fase di sviluppo avrebbe potuto
rafforzare ulteriormente la forte posizione di mercato attualmente detenuta
da Pfizer. Le preoccupazioni della Commissione sono state poi accentuate dal
fatto che Pfizer ha avviato dei contenziosi in materia brevettuale negli
Stati Uniti contro una serie di concorrenti che stanno sviluppando farmaci
simili al Viagra. Benché il brevetto europeo di Pfizer sia stato dichiarato
non valido dall'Ufficio europeo dei brevetti, Pfizer ha presentato ricorso
contro questa decisione. La Commissione ha giudicato che l'ampia copertura
brevettuale negli Stati Uniti e la questione pendente in Europa, sempre
riguardo al brevetto, creino incertezza fra i concorrenti e possano incidere
in modo negativo sullo sviluppo e sul futuro lancio di prodotti concorrenti.
Sul mercato del gruppo G4B4 (medicinali contro l'incontinenza urinaria),
Pharmacia dispone di un prodotto, il Detrusitol, per la cura dell'iperattività
della vescica. Il Detrusitol ha raggiunto quote di mercato elevate - che
vanno dal 40% a quasi il 100% - nella maggior parte degli Stati membri
dell'UE. Pfizer non è attiva su questo mercato ma ha un composto, il
Darifenacin, che è in fase di sviluppo III. In assenza di una concorrenza
effettiva, reale o potenziale, l'aggiunta del nuovo prodotto di Pfizer alla
forte posizione di mercato detenuta da Pharmacia avrebbe sollevato seri
dubbi per quanto riguarda questo mercato del prodotto. Per quanto riguarda
il mercato del gruppo C2A (antipertensivi non in associazione, di origine
non vegetale) nei Paesi Bassi, la nuova entità avrebbe raggiunto una
posizione di mercato molto forte con un aumento significativo della sua
quota. L'operazione avrebbe unito i primi due operatori sul mercato, mentre
gli altri concorrenti sarebbero rimasti molto piccoli. La Commissione ha
giudicato che questa operazione avrebbe sollevato seri dubbi, poiché Pfizer
ha recentemente introdotto una nuova versione coperta da brevetto del suo
prodotto principale, e avrebbe reso la concorrenza dei restanti operatori
molto limitata. Quanto all'antibiotico penicillina orale per animali
domestici in Germania, le parti avrebbero raggiunto un quota di mercato
congiunta molto elevata, e l'operazione avrebbe eliminato dal mercato
tedesco il secondo maggiore concorrente di Pfizer. Per eliminare i problemi
di natura concorrenziale, le parti hanno proposto una serie di impegni che
raggiungono effettivamente questo scopo. Per quanto riguarda i prodotti per
la cura della disfunzione erettile, le parti hanno proposto di trasferire i
due prodotti di Pharmacia attualmente in fase di sviluppo: il recettore D2
per la dopamina (Pnu-142774E) e l'apomorfina cloridrato spray nasale, che
Pharmacia sviluppa in cooperazione con Nastech Pharmaceutical Company, Inc.
Per quanto riguarda il mercato dei farmaci contro l'incontinenza urinaria,
le parti hanno proposto di cedere il composto di Pfizer in fase III di
sviluppo, il Darifenacin, a livello mondiale. Quanto agli antipertensivi non
in associazione, di origine non vegetale, nei Paesi Bassi, le parti hanno
proposto di sospendere la vendita del Ketensin e di trasferire i diritti o
le attività all'originario cedente o a terzi. Infine, per quanto riguarda i
farmaci ad uso veterinario, le parti hanno proposto di cedere il prodotto di
Pharmacia Parkemoxin in Germania. La Commissione ha ritenuto questi impegni
adeguati per eliminare i problemi di natura concorrenziale. Pertanto, ferma
restando la piena osservanza degli impegni proposti, la concentrazione è
stata dichiarata compatibile col mercato comune.
IL
GRUPPO DE AGOSTINI AUMENTA LA PROPRIA PARTECIPAZIONE IN LOTTOMATICA
Milano, 3 marzo 2003 - Il Gruppo De Agostini, attraverso la controllata De
Agostini Invest S.A., ha rilevato da Alfieri Associated Investors Serviços
de Consultoria S.A. (Investitori Associati III) il 23,16% del capitale
sociale di FinEuroGames Sàrl che ancora non possedeva. In virtù di tale
acquisizione, De Agostini Invest S.A. diviene azionista unico di
FinEuroGames Sàrl che, a seguito dell'intervenuta fusione tra Tyche SpA e
Lottomatica SpA, alla data detiene direttamente il 65,36% del capitale di
Lottomatica SpA.
CONFCOMMERCIO:
"TURISMO, UNA RICCHEZZA IGNORATA"
Roma, 3 marzo 2003 - E' una delle leve più importanti per lo sviluppo e per
la produzione di ricchezza, ciononostante il turismo continua ad essere una
realtà ignorata da chi tiene le redini della politica economica del nostro
Paese. E questo proprio nel momento in cui la concorrenza internazionale si
è fatta più agguerrita e aggressiva: questo il tema centrale della settima
tappa del "No Day" di Confcommercio, l'iniziativa itinerante che,
dal 24 febbraio all'11 marzo, attraversa l'Italia per sensibilizzare
l'opinione pubblica e spiegare le ragioni che hanno portato la
Confederazione a dire "no" al referendum sull'art.18. A Firenze,
lunedì, il "giro di boa" del roadshow di Confcommercio che,
giunto a metà del suo itinerario attraverso le regioni italiane, si fermerà
nel capoluogo toscano per discutere, nel corso di un convegno, problematiche
e opportunità di un settore, il turismo, che oltre a rappresentare una vera
ricchezza per il nostro paese è anche volano di sviluppo per le piccole e
medie imprese e per l'intero sistema economico. All'incontro parteciperanno,
tra gli altri, il Presidente di Confcommercio, Sergio Billè, il Ministro
dell'Ambiente, Altero Matteoli, il Presidente di Confturismo, Bernabò
Bocca, e il Sottosegretario al Ministero del Lavoro, Grazia Sestini.
L'appuntamento per la stampa è lunedì a Firenze, alle ore 10,30 presso il
Palazzo degli Affari, piazza Adua.
HYDROITALIA:
NUOVA PARTNERSHIP TRENITALIA-ENEL HYDRO-ENERTAD
Roma, 3 marzo 2003 - La joint venture paritetica formata da Enel Hydro
(società del gruppo Enel attiva nel trattamento delle acque) e Enertad
S.p.A. (società del gruppo Tad presente nei servizi ambientali) ha vinto la
gara internazionale bandita da Trenitalia (Gruppo Ferrovie dello Stato) per
la vendita del 51 per cento della società Hydroitalia. La società
Hydroitalia risulta proprietaria della maggiore rete di depurazione di acque
reflue in Italia, con 46 impianti localizzati in tutta la penisola, e in
Sicilia. Enel Hydro e Enertad si sono aggiudicate il 51 per cento delle
azioni di Hydroitalia per un importo di 30 milioni di euro. Trenitalia, che
conserva in portafoglio il 49 per cento delle azioni, si è riservata la
facoltà di cedere la restante quota di capitale tra il 2007 e il 2009 per
una cifra non inferiore ai 35 milioni di euro. Hydroitalia, oltre a
garantire all'azionista Trenitalia il servizio di depurazione dei reflui
della lavorazione delle officine ferroviarie fonderà il proprio business su
un ciclo di servizi integrati per il trattamento delle acque per conto
terzi.
ECCO
LE PROPOSTE DELL'INTESA PER CHIUDERE LA VERTENZA RC AUTO
Roma, 3 marzo 2003 - Ancora in corso il sit-in di protesta dell'Intesa dei
consumatori (Adoc, Adusbef, Codacons E Federconsumatori) sotto Montecitorio
per manifestare contro il decreto salva-compagnie varato dal Governo.
Numerosi cittadini hanno aderito all'iniziativa dell'Intesa e si sono
fermati con le 4 associazioni per manifestare al Governo il proprio
disappunto per il decreto "truffa". I 4 dirigenti dell'Intesa dei
consumatori hanno inoltre chiesto in questi minuti al Sottosegretario Gianni
Letta di essere ricevuti per spiegare al Governo le motivazioni di tale
protesta. Intanto l'Intesa diffonde le proprie proposte finalizzate a
risolvere, in via extragiudiziale, la vertenza rc auto e raggiungere un
accordo serio con l'Ania. Rimborsi (quale soluzione extragiudiziale):
platea: L'accordo è rivolto a tutti coloro che hanno fatto o faranno
richiesta di rimborso totale o parziale per gli anni 1995-2000. Le compagnie
coinvolte sono quelle multate nel 2000 dall'antitrust. Soluzione economica:
1° bonus di 100 euro annuali da utilizzare dal 2002 in avanti a seconda
delle diverse situazioni contrattuali 2° collocazione in una classe di
rischio inferiore a quella attuale. Soluzione problema erga-omnes: Clausola
liberatoria ed obbligatoria individuale per tutti coloro che aderiscono
all'accordo. Proposte ulteriori per contribuire al raffreddamento del caro
tariffe: A) abbattimento delle attuali tariffe. Verifica sull'applicazione
della riduzione dell'1,5% del fondo vittime della strada. B) investimenti
per la prevenzione degli incidenti c) polizze innovative: -a tempo
-riparazione diretta con sconto d) decollo definitivo della conciliazione
extragiudiziale
TRYGGVE
STHEN AMMINISTRATORE DELEGATO DELL'SKF AUTOMOTIVE DIVISION
Göteborg, 3 marzo 2003 - Dopo Tom Johnstone, recentemente nominato
amministratore delegato e direttore generale della Skf, è la volta di
Tryggve Sthen che, dal prossimo 1 aprile, assumerà la carica di
amministratore delegato dell'Skf Automotive Division. Attualmente Tryggve
Sthen è vice amministratore delegato della Ab Volvo e membro del comitato
esecutivo del Gruppo. In ambito Volvo ha assunto varie posizioni di
responsabilità ed è stato amministratore delegato sia della Volvo Trucks
sia della Volvo Construction Equipment. In passato è anche stato
amministratore delegato di varie società della Asea/Abb. La nomina è stata
così commentata da Tom Johnstone: "Sono contento di avere Tryggve tra
di noi. Egli porta alla Skf una grandissima esperienza nella gestione di
operazioni internazionali sia nel campo dell'automobile sia in quello
dell'elettronica. Tryggve Sthen ha 50 anni e si è laureato in fisica
tecnica ed elettrotecnica presso il Linköpings Institute of Technology, in
Svezia. Sposato, ha tre bambini e vive a Göteborg.
IMPRESE
LOMBARDE: IL GRUPPO FA LA FORZA E' QUESTA LA STRADA INTRAPRESA DA OLTRE 37
MILA IMPRESE (PRIMATO ITALIANO). SONO SOPRATTUTTO PICCOLE IMPRESE OPERANTI
NEI SERVIZI AVANZATI E TRADIZIONALI
Milano,3 marzo. Cresce tra le imprese lombarde la voglia di lavorare in
gruppo: sono infatti più di 37 mila le imprese che operano in una logica di
gruppo, pari al 30,9% del totale italiano (prima regione in Italia). Se
consideriamo le sole società di capitale, arriviamo a 35.689 imprese, pari
al 28,1% del totale delle società di capitale presenti in Lombardia.
Mettendosi in gruppi le imprese triplicano le proprie forze: prese
singolarmente le imprese lombarde appartenenti ai gruppi hanno infatti una
dimensione media di 38,7 addetti e un fatturato di 9,4 milioni di euro,
considerate come gruppo il numero medio degli addetti sale a 113 e il
fatturato a 27,5 milioni di euro. E a sorpresa non si tratta soltanto di
imprese di grandi dimensioni: nel 64,8% dei casi sono coinvolte imprese con
meno di 10 addetti. Tra i singoli settori, si registra il primato
dell'intermediazione monetaria e finanziaria (dove il 57,6% lavora in una
logica di gruppo), ma percentuali elevate si riscontrano anche in settori più
tradizionali: dall'agricoltura al commercio. Sono questi alcuni dei dati che
emergono da una elaborazione effettuata dalla Camera di Commercio attraverso
il Lab MiM su dati dell'Osservatorio Unioncamere sui gruppi d'impresa. Un
gruppo è costituito da quelle imprese che controllano altre imprese (con il
possesso di oltre il 50% del capitale azionario di un'altra società) e
dalle relative imprese controllate. "Il sistema imprenditoriale
milanese e lombardo - ha commentato Carlo Sangalli, Presidente Camera di
Commercio di Milano - sta rispondendo alle sfide dettate dai mutamenti del
contesto competitivo e dalla rivoluzione tecnologica attraverso nuovi
modelli organizzativi. La creazione di gruppi di impresa riveste una
particolare importanza a questo riguardo. La logica di gruppo permette
infatti di raggiungere dei vantaggi competitivi non raggiungibili
individualmente. Penso alla diversificazione dell'organizzazione delle
attività svolte, al maggior potere contrattuale associato ad una dimensione
maggiore, all'ottimizzazione della rete di vendita. Milano, come mostrano i
dati, si conferma ancora una volta all'avanguardia in Italia. E se la
presenza dei gruppi d'impresa tra le grandi aziende non rappresenta un
elemento di novità, il dato più interessante da sottolineare è la
diffusione di numerosi gruppi composti da piccole imprese che fanno del
radicamento sul territorio e dei rispettivi legami collaborativi la loro
forza competitiva. E non solo nei settori del terziario avanzato: anche quei
comparti considerati "tradizionali", come il commercio, dimostrano
infatti di aver compreso come la creazione di veri e propri network di
imprese possa rappresentare una strategia ottimale per consolidare e
rafforzare la propria posizione sul mercato. Tutto questo ha una rilevanza
anche per le istituzioni: le strategie di investimento e le politiche
industriali vanno esaminate non più soltanto singolarmente ma
contestualizzate nella logica del gruppo". www.mi.camcom.it Tutti i
dati della ricerca I gruppi di imprese a Milano e in Lombardia. Sono quasi
24 mila le imprese milanesi che operano in una logica di gruppo, pari al
19,6% del totale italiano. Milano è da questo punto di vista la prima
provincia in Italia, seguita da Roma (10,8%) e da Torino (3,8%). Tra le
prime venti province, si posizionano anche Brescia (3.742 imprese coinvolte
in gruppi; 3,1% del tot. italiano; al 5° posto), Bergamo (2,6%; al 6°
posto), Varese (1,7%; 14° posto) e Como (1,2%; 18° posto). La Lombardia è
invece la prima regione in Italia, con 37.629 imprese coinvolte in gruppi
(pari al 30,9% del tot. nazionale). Il primato di Milano e della Lombardia
si conferma anche quando consideriamo la diffusione della dinamica di gruppo
sul rispettivo sistema imprenditoriale: a Milano le imprese in gruppo
rappresentano infatti il 7,8% del numero complessivo delle imprese milanesi
attive (prima in Italia); in Lombardia si raggiunge il 5,2%, contro una
media per l'Italia del 2,6%. Bene anche la provincia di Bergamo (4,2%; 6°
posto in Italia); Brescia (4%; 7° posto), Varese (3,7%; 8° posto) e Como
(3,6%; 10° posto). Sono infine 7.515 i gruppi presenti nella provincia di
Milano (pari al 17,8% del numero complessivo di gruppi presenti in Italia).
Ancora una volta Milano è prima in Italia, seguita da Roma e da Torino. Tra
le prime dieci province, anche Brescia (1.192 gruppi; 2,8%) e Bergamo (1.118
gruppi; 2,6%). La Lombardia si conferma al primo posto tra le regioni (con
12.376 gruppi, pari al 29,3% del tot. italiano). Gruppi e società di
capitali a Milano e in Lombardia. Se consideriamo le sole società di
capitali, le imprese in gruppo milanesi sono 22.619, pari al 29,9% delle
società di capitale di tutta la provincia (quinto posto in Italia, subito
dopo Biella, con il 35,8%; Bolzano, Alessandria e Ravenna; la Lombardia è
invece la terza regione con il 28,1%). Il dato è ancora più significativo
se si analizza dal punto di vista della dimensione: sempre con riferimento
alle sole società di capitale milanesi, alle imprese in gruppo è
ascrivibile il 94,4% degli addetti (terzo posto in Italia, subito dopo
Torino e Roma; mentre la Lombardia con l'88% è seconda dopo il Lazio) e il
77,6% del fatturato (ancora una volta Milano è terza dopo Torino e Roma; la
Lombardia con il 71,9% è quarta dopo Piemonte, Lazio e Val d'Aosta). Nella
classifica nazionale Milano è invece prima per numero assoluto di società
di capitale che lavorano in una logica di gruppo (il 19,6% del tot.);
Brescia si piazza al quinto posto (3,1%) e Bergamo al sesto (2,6%). La
Lombardia ha invece il primato tra le regioni (35.689 società; pari al
30,9% del tot.). Fotografia dell'impresa di "gruppo" milanese.
Nella provincia di Milano sono 16.259 le imprese con meno di nove addetti
che operano all'interno di un gruppo (pari al 68,3% del totale delle imprese
che lavorano in una logica di gruppo, contro una media italiana del 63,4% ed
una lombarda del 64,8%); 2 mila le imprese che hanno tra i 10 e 15 addetti
(8,3%); 3.245 le imprese con 16-49 addetti (pari al 13,6% del tot.); 1.023
le imprese con 50-99 addetti (4,3% del tot.); e infine 1.317 le imprese con
più di 100 addetti (pari al 5,5% del tot., contro il 5,8% della media
italiana e lombarda). Prese singolarmente le imprese milanesi appartenenti
ai gruppi hanno una dimensione media di 43,2 addetti e un fatturato di 10,9
milioni di euro, considerate come gruppo il numero medio degli addetti sale
a 136,6 e il fatturato a 34,7 milioni di euro. Nel quasi 80% dei casi i
gruppi sono composti da due o tre imprese; nel 2,5% dei casi da un numero
superiore a 10 imprese. La maggioranza di questi casi sono attribuibili a
finanziarie, ma alcuni di questi gruppi vedono come capigruppo grandi società
industriali che hanno creato una vera e propria filiera produttiva con
imprese controllate a monte e a valle, dall'approvvigionamento delle materie
prime alla commercializzazione del prodotto finale. Gruppi di imprese
milanesi per settore. Il ricorso al controllo di altre aziende, pur essendo
trasversale e presente in tutti i comparti produttivi, si concentra
maggiormente in alcuni settori: in particolare, il 58,2% delle imprese nel
settore dell'intermediazione monetaria e finanziaria (considerando le sole
società di capitale) appartiene ad un gruppo. Percentuali molto elevate si
riscontrano anche nell'agricoltura (37,6%), nella chimica, gomma e plastica
(33,3%), nell'alimentare (32,7%) e nei trasporti e comunicazioni (32,3%). In
valori assoluti, la presenza più elevata di imprese in gruppo si registra
nei comparti delle attività immobiliari e dei servizi avanzati alle imprese
(9.802), nel commercio, alberghi e ristoranti (4.555), nell'industria
metalmeccanica (2.190) e nell'intermediazione monetaria e finanziaria
(1.854). Le imprese capogruppo milanesi e le loro controllate. I gruppi
aventi come capogruppo una società milanese (o riconducibile alla provincia
di Milano nel caso di persone fisiche a capo del gruppo) sono 7.515.
Complessivamente le imprese controllate da società milanesi sono 27.010, di
cui 22.410 (l'83%) in provincia, 1.830 (6,8%) in regione e 2.771 (10,3%)
fuori regione. L'analisi per localizzazione evidenzia come le imprese
milanesi siano fortemente radicate al territorio, acquisendo partecipazioni
di controllo in società della stessa provincia. Le imprese milanesi
controllate da imprese non provinciali sono invece 1.412, pari al 6% del
totale delle imprese in gruppo.
BILANCIO
E FINANZA? OGGI SI IMPARANO DA CASA ARRIVANO I NUOVI CORSI DI FORMAZIONE A
DISTANZA. DA FORMAPER, AZIENDA SPECIALE DELLA CAMERA DI COMMERCIO
Milano, 3 marzo 2003. Siete un'impresa e vorreste fare un corso di
formazione per conoscere meglio gli aspetti finanziari e i bilanci
aziendali? Ma non riuscite a trovare il tempo? Arriva la soluzione che fa
per voi. Con i corsi on line. Li propone Formaper, azienda speciale della
Camera di Commercio di Milano. Potrete scegliere tra "il bilancio per
non specialisti", "l'analisi di bilancio", "la finanza
per la piccola impresa". Tutti e tre sono percorsi formativi a distanza
che consentono una fruizione personalizzata, secondo i propri tempi, orari e
disponibilità, con frequenza e modalità che ogni partecipante può
decidere liberamente. Il tutto senza necessità di spostamenti e conservando
possibilità di relazione e confronto con esperti e con altri partecipanti.
Avete paura che manchi la pratica? I corsi on line prevedono sessioni
teoriche supportate da numerose esercitazioni che danno al percorso
formativo un taglio decisamente orientato all'immediata applicabilità delle
tecniche e delle conoscenze acquisite. Vi sentite isolati? Tutti gli
iscritti costituiranno una comunità, contribuendo alla creazione di una
vera e propria "aula virtuale". Non brillate nell'uso del
computer? I corsi sono per tutti; non sono necessarie particolari conoscenze
o abilità di carattere informatico. Per poter fruire del corso è
sufficiente un normale personal computer con connessione Internet. "In
un contesto economico in cui gli scenari cambiano con grande rapidità
determinando una sempre maggior competitività fra le aziende, - ha
dichiarato Renato Borghi, presidente di Formaper, azienda speciale della
Camera di Commercio di Milano - la formazione a distanza può esercitare un
ruolo di primo piano. E' infatti uno strumento particolarmente adatto a
rispondere alle particolari esigenze della piccola impresa. Molto spesso per
i piccoli imprenditori risulta difficile ritagliare spazi per la formazione,
anche se ne capiscono l'importanza sia per vincere il senso di isolamento
sia per rispondere in modo adeguato alla sempre maggior competitività".
www.camcom.it www.formaper.com
Durata e costi. La durata è di circa 40 ore, il costo di Euro 200,00 + Iva
(ma è possibile un'agevolazione finanziaria: un voucher formativo della
Regione Lombardia, nell'ambito del Fondo Sociale Europeo). Le iscrizioni
sono aperte per tutto l'anno. I corsi saranno disponibili dal 2 aprile 2003.
Per informazioni: http://www.formaper.com
nell'area "formazione e servizi, piccola impresa, seminari e corsi di
formazione, formazione a distanza e multimediale". Segreteria corsi:
Tel 02 85155385, e-mail: formaper.mkt@mi.camcom.it
Corso on line: il bilancio per non specialisti. Il bilancio non è solo un
adempimento - per taluni - obbligatorio; deve essere interpretato
soprattutto come un'opportunità in quanto rappresenta uno strumento di
grande utilità e rilevanza per l'analisi critica della gestione aziendale.
E' importante quindi conoscere i meccanismi che ne regolano il funzionamento
ed essere in grado di leggerne ed interpretarne le diverse voci. Il corso si
rivolge a: imprenditori e loro collaboratori che , non avendo alcuna
conoscenza del bilancio, vogliano acquisire le nozioni fondamentali per la
lettura e l'interpretazione delle voci di bilancio e a coloro che sono
interessati ad acquisire le conoscenze di base sul bilancio. Corso on line:
l'analisi di bilancio.L'analisi di bilancio costituisce un'importante fonte
di informazioni al fine di valutare alcuni aspetti fondamentali della
gestione economico-finanziaria dell' impresa, verificare la situazione
aziendale, analizzandone i punti di forza e di debolezza, al fine di
elaborare strategie e azioni coerenti. Attraverso la conoscenza delle
tecniche di analisi aziendale basate sugli indici di bilancio, si è quindi
in grado di valutare lo stato di salute dell'impresa. Il corso si rivolge a:
imprenditori e loro collaboratori che desiderino sviluppare conoscenze di
analisi di bilancio, ai quali si raccomanda di aver già seguito il
"Corso on line: il bilancio per non specialisti", se non già in
possesso di conoscenze approfondite su struttura e contenuti del bilancio.
Corso on line: la finanza per la piccola impresa. Il seminario rappresenta
un'occasione per affrontare il tema della gestione finanziaria dell'impresa,
sia dal punto di vista del reperimento di fondi che dal punto di vista del
loro impiego. Ciò comporta effettuare l'analisi della struttura
patrimoniale e finanziaria della propria impresa e valutare la relazione
esistente tra investimenti/finanziamenti a breve e a lungo termine. Si
rivolge a: imprenditori e loro collaboratori che vogliano migliorare gli
aspetti finanziari fondamentali (gestione delle fonti di finanziamento e
impiego dei mezzi finanziari). La formazione on line: come funziona. Gli
iscritti riceveranno una login ed una password che consentiranno di entrare
nella "piattaforma" che gestisce il corso e che rappresenta
l'ambiente di lavoro. La password ha una durata di tre mesi, durante i quali
i partecipanti avranno a disposizione i materiali didattici e i servizi di
assistenza connessi al corso on line. Tutti gli iscritti costituiranno una
comunità, contribuendo alla creazione della cosiddetta "aula
virtuale". Ai partecipanti è richiesto l'invio di una fototessera o
via e-mail (in formato jpeg) o via posta. La prima sessione del corso on
line contiene una presentazione della metodologia "formazione a
distanza".Tutto il materiale del corso può essere stampato. La
piattaforma è dotata di: area didattica - contiene dispense didattiche,
esercitazioni (libere e guidate), approfondimenti, glossario dei termini
tecnici utilizzati, animazioni grafiche, forum di discussione, help in
linea, sitografia e bibliografia; aula virtuale - contiene una scheda di
presentazione per ogni partecipante iscritto al corso; area informazioni -
contiene gli obiettivi e il programma del corso, il calendario delle attività
(mappa di fruizione), una guida all'utilizzo della piattaforma, Faq (ovvero
un elenco delle domande più frequenti e delle soluzioni per utilizzare al
meglio la piattaforma), links, i profili professionali dello staff di
progettazione del corso (Responsabile di progetto - Tutor - Esperto della
materia); area comunicazione - consiste in un sistema di posta interna per
la relazione con il tutor e con i partecipanti appartenenti all'aula
virtuale.
LA
PROVINCIA DI ROMA E ITALIA LAVORO FIRMANO L'ACCORDO PER L'ASSISTENZA E LA
PROMOZIONE DELLE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO E DEI SERVIZI PER
L'IMPIEGO
Roma, 3 marzo 2003 - Questa mattina alle ore 9,30 presso Palazzo Valentini,
la Provincia di Roma, Assessorato al Lavoro e alla Formazione, e Italia
Lavoro, l'agenzia tecnica del Ministero del Welfare per l'assistenza alle
politiche del lavoro, siglano un'intesa per la promozione sul territorio
della provincia delle azioni e dei programmi di Italia Lavoro. "In
questo modo - sostiene l'assessore al Lavoro, Giorgio Fanfani - si realizza
un salto di qualità rispetto alla collaborazione tecnica già avviata con
una convenzione siglata lo scorso mese di dicembre tra la Provincia,
attraverso il suo ente strumentale Capitale Lavoro, e l'agenzia Italia
Lavoro, per l'informatizzazione dei servizi per l'impiego. La nuova
convenzione ha infatti carattere programmatico e consentirà il
trasferimento sul territorio provinciale dei servizi e degli strumenti di
assistenza al lavoro promossi in questi mesi da Italia Lavoro in relazione
ad incarichi ed affidamenti del ministero del Welfare". Sulle modalità
della collaborazione è intervenuto l'amministratore delegato di Italia
Lavoro Spa, Natale Forlani: "Nei prossimi mesi intendiamo, attraverso
la convenzione, avviare iniziative rivolte all'orientamento al lavoro, a
favorire il rapporto tra scuole e imprese, ai servizi per l'impiego e per
gli immigrati, fornendo inoltre assistenza per riprodurre sul territorio
della provincia di Roma le migliori soluzioni territoriali realizzate in
Italia e in Europa per i servizi all'impiego. In questo senso sarà decisivo
l'utilizzo del portale www.italialavoro.it e degli strumenti di messa in
rete già resi disponibili nelle scorse settimane attraverso una precedente
convenzione operativa con la società Capitale Lavoro". Per dare
seguito concreto agli impegni contenuti nella convenzione tra Italia Lavoro
e la Provincia di Roma verrà subito attivato un tavolo tecnico per
provvedere alla verifica dei servizi necessari e per attivare di conseguenza
le azioni ed i programmi di Italia Lavoro.
UN
PROGETTO PER LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE NELL'EDILIZIA DELLE VALLI
BERGAMASCHE. - AL VIA I LAVORI!
Bergamo, 3 marzo 2003 - Grazie al contributo della Fondazione della
Comunita' Bergamasca Onlus potrà finalmente concretizzarsi un'importante
iniziativa di Servitec a sostegno del territorio e dell'ambiente bergamasco.
Si è tenuto nei giorni scorsi il primo incontro per l'avvio del progetto
"Emergenza ambientale nelle Valli Bergamasche: linee guida per uno
sviluppo sostenibile del territorio", promosso dalla Servitec, società
che gestisce il Parco Scientifico di Bergamo. L'obiettivo principale
dell'iniziativa è progettare le basi per una corretta relazione tra
Ambiente Costruito e Ambiente Naturale nelle valli della provincia di
Bergamo. Un tema fondamentale per lo sviluppo sostenibile è l'influenza,
oggi principalmente negativa, che gli insediamenti umani esercitano sulle
risorse naturali e sul territorio. E' ormai evidente e riconosciuto che nel
"mondo sviluppato" la odierna costante urbanizzazione e' al
contempo causa e sintomo di uno sviluppo insostenibile. Quando tale
disfunzione inibisce lo sviluppo di attività sociali, culturali e frena il
turismo, genera chiaramente un danno anche di natura economica per l'intero
sistema territoriale. Nel novero delle disfunzioni imputabili al
"costruito" va calcolato anche il triste contributo ai disastri
naturali. L'effetto delle recenti piogge, alluvioni e frane nelle valli
bergamasche non è stato affatto attenuato e contenuto dalle opere costruite
dall'uomo. Purtroppo pare certo il contrario: la devastazione è stata
amplificata dal disboscamento sistematico e dalla presenza di aree
urbanizzate dal suolo non permeabile, quindi non in grado di drenare i
volumi d'acqua in eccesso. Partendo dalle premesse sopra indicate, il
progetto prevede, in un primo tempo, l'analisi del processo di
urbanizzazione nel contesto bergamasco, nell'intento di identificane le
principali disfunzioni e quindi le aree di potenziale ottimizzazione. La
seconda fase sarà metodologica: verrà costruito lo "strumento",
i principi guida, con cui verranno elaborati i risultati ottenuti nella
prima fase. Nella terza ed ultima fase, la ricerca si concretizzerà con la
realizzazione di una pubblicazione rivolta a tutta la comunità bergamasca,
ma in prospettiva anche italiana, che sarà coinvolta nell'iniziativa
attraverso una serie di incontri e seminari dove verranno presentati i
risultati della ricerca. I lavori verranno svolti e coordinati dal Centro
Architettura Sostenibile e Ambientale (C.A.S.A.) di Servitec in
collaborazione con l'Area Territorio e Ambiente di Servitec, e con il
contributo critico di alcuni ricercatori, urbanisti e architetti
dell'Università di Bergamo, del Politecnico di Milano, del Mit
(Massachusetts Institute of Technology) di Boston e delle Nazioni Unite,
Eclac, di Santiago del Cile. L'importanza dell'iniziativa, come ricordato,
è testimoniata anche dal riconoscimento ottenuto dalla Fondazione della
Comunità Bergamasca Onlus, che ha concesso un contributo al progetto
nell'ambito del bando N° 2, anno 2002. Di fondamentale importanza per il
successo delle attività sarà anche l'adesione al progetto da parte delle
principali istituzioni, degli enti locali interessati e del mondo produttivo
e sociale. Il progetto proposto si rivolge, infatti, ad un pubblico ampio
sia per l'importanza culturale dell'iniziativa, sia per la forte valenza
sociale. Le emergenze ambientali e la qualità della vita urbana sono temi
di forte connotazione civica, che impongono un supporto alle politiche di
protezione civile per contenere i rischi umani impliciti.
PREMIO
LAUTENSCHLÄGER PER LA RICERCA: APERTO L'INVIO A PRESENTARE
CANDIDATURE
Bruxelles, 3 marzo 2003 - L'Università di Heidelberg invita i ricercatori
di fama internazionale che hanno collaborato con l'ateneo, operanti in
qualsiasi disciplina, a proporre delle candidature per il Premio di ricerca
"Lautenschläger". Il premio è aperto ai ricercatori attivi in
tutti i campi scientifici, dalle scienze naturali e la medicina, fino alle
scienze sociali e umane. All'assegnazione del premio può concorrere sia la
ricerca di base che applicata. La giuria è composta da illustri scienziati
e rappresentanti di prestigiose organizzazioni di ricerca, fra cui il
Presidente della fondazione Alexander von Humboldt-Stiftung e il Direttore
scientifico del Laboratorio europeo di biologia molecolare. Il premio è
intitolato al presidente onorario dell'Università di Heidelberg, nonché
fondatore della società Mlp, Manfred Lautenschläger. Infolink: http://www.lautenschlaeger-forschungspreis.uni-hd.de
oppure inviare un messaggio e-mail al seguente indirizzo: lautenschlaeger-forschungspreis@zuv.uni-heidelberg.de
COME
SARÀ IL GIURISTA DI DOMANI NUOVI CONTENUTI E NUOVI PERCORSI: DOCENTI E
PRESIDI DI GIURISPRUDENZA A CONFRONTO NASCERÀ UN ANNUARIO DELLA FORMAZIONE
GIURIDICA
Firenze, 3 marzo 2003 - Come sarà il giurista di domani? Esperto di
legislazione europea, attento alle problematiche dell'ambiente, capace di
usare tecnologie e informatica, ma soprattutto, dopo la riforma
universitaria, con più facce. Lo affermano autorevoli docenti e presidi
delle Facoltà di Giurisprudenza, riuniti oggi a Firenze per il convegno
nazionale "La riforma degli studi giuridici". Si tratta del primo
appuntamento fissato per discutere sui profili formativi del giurista e
avviare una riflessione sulla didattica del diritto. L'iniziativa è della
Facoltà di Giurisprudenza e del Dipartimento di Diritto pubblico
dell'Università di Firenze. I contenuti culturali di base dovranno essere
solidi e non nozionistici, ha sottolineato Luigi Capogrossi Colognesi
docente di diritto romano alla Sapienza, ma dovranno esserci profili
collegati all'evoluzione del sistema costituzionale, alle regole del mercato
globale del lavoro. Lo studio del diritto comparato, in questo senso, è
un'esigenza relativamente nuova ma sempre più avvertita: "L'obiettivo,
ormai vicino, deve essere la formazione di un nuovo giurista in grado, anche
grazie alla circolazione degli studenti - ha notato Vincenzo Varano
ordinario di diritto comparato a Firenze - di conoscere e applicare
direttamente il diritto straniero e comparato nella pratica
quotidiana", così come di individuare e reperire le fonti comunitarie
e di determinare il rapporto fra queste e la normativa interna. Poi il
diritto dell'ambiente che, ha detto il costituzionalista fiorentino Stefano
Grassi, "deve essere considerato come materia interdisciplinare: queste
problematiche, per interesse e complessità tecnica, sono senza dubbio un
banco di prova significativo nella crescita professionale del giurista di
domani". La discussione s'inquadra anche nell'applicazione della
riforma universitaria: per Giurisprudenza è ancora forte il dilemma tra
l'articolazione in un primo triennio e nel successivo biennio specialistico
e quella, più vicina al vecchio ordinamento, in quattro anni a cui segue un
anno di specializzazione. "La riforma si pone spesso in modo rigido
rispetto alle diverse tipologie di curricula delle singole facoltà - ha
detto il costituzionalista Giuseppe Ugo Rescigno dell'Università di Roma La
Sapienza - è ancora problematico, infatti, definire compiutamente quali
siano le figure professionali cui farebbe riferimento il ciclo triennale di
formazione, a meno di non doverlo considerare meramente propedeutico al
ciclo completo quinquennale". Luigi Berlinguer ha portato al convegno
fiorentino il saluto del Consiglio Superiore della Magistratura che, ha
detto, "intende contribuire al rilancio delle scuole di
specializzazione per le professioni legali, con l'apporto dell'esperienza
pratica dei magistrati come componente docente e con l'apporto degli uffici
giudiziari come sede di tirocinio, ma soprattutto per trovare una
convergenza tra magistrati, avvocati, notai e mondo universitario secondo il
principio ispiratore delle scuole stesse, cioè la formazione comune del
giurista pratico, al di là delle divisioni professionali".
Dall'incontro fiorentino, nasce anche un'iniziativa nazionale: la
pubblicazione di un Annuario della formazione giuridica, edito da comitato
scientifico guidato da Paolo Grossi, e cui faranno parte Vincenzo Cerulli
Irelli e Orlando Roselli.
CORSO
MODULARE AVANZATO SU "GLI ACCIAI INOSSIDABILI" - 5A EDIZIONE A
GIUGNO PARTIRÀ IL SECONDO MODULO
Milano, 3 marzo 2003 - Centosette iscritti provenienti da un'area compresa
tra le province di Aosta e di Gorizia, di Chieti e di Nuoro per sconfinare
poi nel Canton Ticino, hanno partecipato assiduamente alle trenta lezioni
che hanno ritmato , dal 5 al 21 febbraio, il primo modulo della 5a edizione
di questo corso, decretando il successo della manifestazione organizzata a
Milano, presso la Fast, dall'Associazione Italiana di Metallurgia, per la
direzione e il coordinamento del prof. Gabriele Di Caprio, con la
collaborazione del Centro Inox. A giugno, nei giorni 4-5-11-12-18-19-20, avrà
luogo, sempre a Milano, alla Fast, il secondo modulo del corso che tratterà,
in trenta lezioni, con modalità analoghe a quelle del primo, tutto
l'insieme delle lavorazioni, della messa in opera, dei criteri di scelta e
delle applicazioni degli acciai inossidabili, così da completare il quadro
complessivo del mondo inox. Questo secondo modulo, essenzialmente
applicativo, sempre diretto e coordinato dal prof. Di Caprio, riprenderà la
trattazione degli argomenti là dove s'era concluso il primo, dedicato alla
metallurgia degli inox, alla loro caratterizzazione, alla resistenza alla
corrosione, ai loro processi produttivi e al loro mercato. Si inizierà
quindi con una serie di diciotto lezioni partendo dalla realizzazione dei
prodotti finiti inossidabili (lamiere, nastri, tubi, barre e tondi in
rotoli) per affrontare le problematiche connesse con le lavorazioni operanti
per deformazione plastica a caldo e a freddo, con quelle operanti per
asportazione di materiali, convenzionali e non, con la sinterizzazione, con
le saldature, con le finiture superficiali e con la garanzia di qualità dei
sistemi inox. Un'ampia carrellata di altre dodici lezioni consentirà infine
di approfondire i criteri che debbono sovrintendere alla scelta corretta
degli inossidabili, alla progettazione con questi materiali, per pervenire
infine a un'ampia panoramica applicativa spaziante dalla tutela
dell'ambiente, alla produzione d'energia, dall'industria chimica,
petrolchimica ed estrattiva, ai mezzi di trasporto, dalle apparecchiature in
pressione, agli impianti per il trattamento di sostanze alimentari, dalle
costruzioni, al restauro degli edifici monumentali. Anche in questo secondo
modulo, nei giorni 4 e 5 giugno saranno presenti "tavoli
informatori" nei quali gli sponsor del corso (acciaierie, centri di
servizio, operatori nel settore della componentistica, dei trattamenti
termici e superficiali) presenteranno le proprie attività così da creare
un collegamento tra l'apprendimento delle lezioni e la realtà concreta del
"comparto inossidabili". L'ultimo giorno, il 20 giugno, sarà
dedicato a una visita di studio presso una realtà operativa del settore
inox. La struttura di questo modulo, che prevede, lezione per lezione, un
collegamento con gli argomenti propedeutici trattati nel primo, consente al
partecipante che non avesse avuto l'opportunità di attendere alle lezioni
del primo, di seguire egualmente, con profitto, il complesso delle lezioni
del secondo. Il programma dettagliato, con l'indicazione dei docenti,
esperti di chiara fama, appartenenti a Industria, Ricerca e Università, è
disponibile su Internet all'indirizzo: www.aimnet.it/inox2.pdf
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