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3 MARZO 2003
pagina 4
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LA
COMMISSIONE EUROPEA RAFFORZA IL PROGRAMMA D'AZIONE CONTRO LE MALATTIE
TRASMISSIBILI NEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO
Bruxelles,
3 marzo 2003 - La Commissione europea ha pubblicato oggi una relazione sui
progressi compiuti negli ultimi due anni nell'attuazione del suo programma
d'azione su Hiv/Aids, malaria e tubercolosi, adottato nel febbraio 20011 La
relazione, intitolata "Aggiornamento sul programma d'azione della CE -
Azione accelerata di lotta contro l'Hiv/Aids, la malaria e la tubercolosi
nel quadro della riduzione della povertà", indica che, nonostante i
progressi compiuti migliorando l'efficacia delle iniziative esistenti,
rendendo i medicinali più accessibili per le popolazioni dei paesi poveri e
aumentando gli investimenti nella ricerca e nello sviluppo, i compiti
restano immani e la mobilitazione essenziale. Fin dall'adozione del
programma, la Commissione non ha cessato di richiamare l'attenzione sulla
minaccia che rappresentano queste malattie e in particolare non ha esitato a
far partecipare i paesi in via di sviluppo al dibattito e ai negoziati
multilaterali. Nel 2001 sono stati erogati sul bilancio della Comunità 450
milioni di € nel settore della sanità e delle politiche demografiche. La
relazione indica anche i compiti che dovranno essere affrontati in futuro e
precisa i problemi politici fondamentali da risolvere. Poul Nielson,
commissario UE responsabile dello sviluppo e dell'aiuto umanitario, ha così
commentato l'approvazione della relazione: "A due anni dalla sua
adozione, il programma d'azione continua ad essere un quadro politico
globale, coerente e rivolto al futuro, inteso a dare un contributo
significativo alla lotta contro queste malattie mortali, che rappresentano
un vero e proprio flagello. È importante condurre una buona politica; ma
ancora più importante è realizzarla concretamente ed efficacemente sul
campo. Secondo le stime, 6 milioni di persone sono morte nel 2001 di Hiv/Aids,
tubercolosi o malaria: continua pertanto a sussistere la necessità urgente
di un'azione collettiva di grandi dimensioni. Ci attendono grandi sfide e
siamo decisi a fare la nostra parte affrontandole". Il programma
d'azione2definisce una serie d'interventi intesi a rafforzare l'impatto
delle azioni esistenti, migliorare l'accessibilità economica dei farmaci
essenziali e incoraggiare la ricerca e lo sviluppo di beni pubblici mondiali
specifici destinati a combattere queste malattie a livello nazionale,
regionale e mondiale. Incidenza delle azioni esistenti - Per quanto riguarda
il miglioramento dell'incidenza, i progressi sono stati limitati. Il numero
di persone colpite o affette da Hiv/Aids, tubercolosi o malaria e che
muoiono di queste malattie è ancora in aumento. Pochi hanno accesso a
trattamenti efficaci contro la tubercolosi e la malaria o a farmaci
antiretrovirali. Nonostante tutti i paesi siano d'accordo sull'urgente
necessità di combattere queste malattie, manca tuttora un'azione collettiva
di grandi dimensioni a livello nazionale e mondiale. Con il suo programma
d'azione la Commissione ha tuttavia, insieme con i suoi numerosi partner,
avviato questa lotta, richiamato l'attenzione sulle malattie in questione e
sulla necessità di operare in modo coordinato al raggiungimento degli
stessi obiettivi. L'approccio dell'UE è dettato dalla necessità rendere
coerenti tra loro tutti gli sforzi internazionali intrapresi nel campo della
sanità e dell'istruzione, come pure del commercio e della ricerca.
L'accento sarà mantenuto su un aumento della spesa per le strutture
sociali, che rappresentano il fattore decisivo dell'efficacia di tali
sforzi. Accessibilità dei farmaci e commercio -La relazione indica che la
stretegia della graduazione (vale a dire riduzione) dei prezzi proposta
dalla Commissione come norma da applicare ai paesi poveri ha riscosso un
ampio sostegno ed è praticata da alcuni fabbricanti nelle vendite ai paesi
in via di sviluppo. La Commissione ha preso anche un'iniziativa per
migliorare la protezione contro le importazioni nell'UE di medicinali a
prezzi graduati proponendo un regolamento a tal fine. Si è constatato che i
dazi e altri prelievi applicati dai paesi importatori rappresentano seri
ostacoli all'accesso ai medicinali e dovrebbero perciò essere soppressi.
L'UE si adopererà per la loro eliminazione. Nell'ambito dell'Organizzazione
mondiale del commercio (Omc), durante i lunghi negoziati sfociati nella
dichiarazione di Doha sui diritti di proprietà intellettuale connessi al
commercio, l'UE si è battuta per garantire che la protezione della proprietà
intellettuale sia messa al servizio della sanità pubblica. Restano però
irrisolti i problemi dei paesi aderenti all'Omc che non dispongono di
capacità, o dispongono di capacità insufficienti, di fabbricazione nel
settore farmaceutico in generale, a proposito dell'uso effettivo delle
licenze obbligatorie. L'UE continua ad impegnarsi pienamente per trovare il
più rapidamente possibile una soluzione durevole e multilaterale a questo
problema. Ricerca e sviluppo - Nel campo della ricerca la Commissione è
riuscita a compiere un notevole passo avanti con l'aumento dei fondi
stanziati dall'UE e con il miglioramento della loro utilizzazione. Per la
prima volta l'Europa sarà in grado di esprimersi con una sola voce e di
intervenire come un attore unico al livello mondiale nel settore della
ricerca. Risorse sostanzialmente accresciute sono state stanziate per la
ricerca preclinica e clinica fondamentale su Hiv/Aids, malaria e tubercolosi
con il sesto programma quadro. Gli Stati membri dell'UE, i paesi in via di
sviluppo e altri donatori stanno unendo i loro sforzi sul campo associandosi
in un programma integrato europeo di ricerca contro le tre malattie della
povertà. La Commissione destinerà 200 milioni di € a questa iniziativa
dal titolo "Programma dei paesi europei e dei paesi in via di sviluppo
per le sperimentazioni cliniche" (Edctp). La Commissione investirà
inoltre altri 200 milioni di € nella ricerca più fondamentale. Il
programma Edctp costituisce un nuovo passo avanti che rafforzerà e
uniformerà gli sforzi di ricerca intrapresi in Europa e in Africa nella
lotta contro le tre malattie in questione. Esso coinvolge inoltre pienamente
i ricercatori scientifici e le pubbliche autorità dei paesi in via di
sviluppo. L'Edctp rappresenta l'occasione unica di istituire tra l'UE e i
paesi in via di sviluppo un partenariato durevole, sostenibile ed effettivo,
indispensabile per accelerare lo sviluppo di nuovi prodotti in grado di
arrestare le tre principali malattie trasmissibili. A livello mondiale l'UE
si è impegnata attivamente ad affrontare i problemi individuati dal
programma d'azione, ad esempio nel contesto del G8 e, più in particolare, a
Okinawa, in occasione dei vertici UE-Stati Uniti e nel forum UE-UA. La
Commissione partecipa attivamente al Fondo mondiale di lotta contro l'Aids,
la tubercolosi e la malaria (Gfatm) e il suo contributo per il 2002 ammonta
a 120 milioni di €. La relazione conclude che il programma d'azione ha
dimostrato quanto sia essenziale un intervento forte dell'UE; essa
sottolinea che il programma ha avuto il risultato di rafforzare
sensibilmente al livello mondiale le posizioni dell'UE sulle azioni mirate
di lotta contro l'Hiv/Aids, la malaria e la tubercolosi, in collaborazione
con altri partner. Sono tuttavia necessari rinnovati sforzi per assicurare
un dialogo periodico e strutturato con i paesi in via di sviluppo. Uno
sforzo supplementare è necessario anche per assicurare un'azione comune al
livello europeo e con partner specifici riguardo a tutti i problemi
menzionati nel programma. Infolink: http://europa.eu.int/comm/development/sector/social/communicable_en.htm
http://europa.eu.int/comm/research/info/conferences/edctp/edctp_en.html
I RISULTATI DI UNA INDAGINE NAZIONALE
SUL BENESSERE PSICOLOGICO ETA', REDDITO E STATUS LAVORATIVO SONO LE
VARIABILI CHE PIU' INFLUENZANO LO STATO DI SALUTE DEGLI ITALIANI
Milano, 3 marzo 2002 - Il disagio psicologico di chi vive in stato di
stress; come lo stress influisce sulla nostra qualità della vita;
l'incidenza dell'ambiente di lavoro su questa patologia. Sono stati questi i
temi trattati oggi nel corso del convegno "Stressati o felici? Disagio
psicologico e qualità della vita, stato di salute e ambiente di
lavoro", organizzato da Bracco a Milano, nel quale sono stati
presentati i risultati di una indagine sul benessere psicologico degli
italiani. L'incontro, coordinato dal giornalista scientifico Luciano Onder,
ha visto tra i relatori: Enzo Grossi, Direttore Medico Bracco, Giovanni
Apolone, Capo Laboratorio dell'istituto Mario Negri, Mauro Niero, Docente di
Metodologia della Ricerca Sociale, Università degli Studi di Verona, Anna
Zanardi, Psicologa e Docente Iulm, e Giuseppe Briatico, Presidente
Associazione Nazionale Medici D'Azienda e Competenti. L'indagine, tema
centrale dell'appuntamento, è stata condotta su un campione rappresentativo
della popolazione italiana adulta - oltre 1000 individui -, di ambo i sessi
e appartenenti a tutte le categorie economico-sociali. Lo strumento
utilizzato per l'indagine è stato il Pgwbi (Psychological Generai
Well-Being Index), un questionario di 22 domande che indaga i differenti
stati dell'individuo: Ansia, Depressione, Salute in Generale, Vitalità,
Positività e Auto-controllo. A partire dal 1997, Bracco ha promosso e
sostenuto una serie di attività di ricerca scientifica sul questionario
Pgwbi, in collaborazione con l'istituto Mapi Values di Lione e l'istituto
Mario Negri di Milano. Inizialmente si è attuata una validazione
linguistica e psicometrica dello strumento Pgwbi per il suo uso nella
popolazione italiana. Successivamente l'indagine nazionale, condotta
attraverso la Doxa, ha permesso di fotografare lo stato di benessere e di
malessere della popolazione in rapporto a variabili demografiche, ambientali
e mediche. Il Pgwbi fornisce il risultato sullo stato di salute degli
intervistati in punti: da 0, che corrisponde allo stato di massimo
malessere, a 110 rispettivo dello stato di massimo benessere. I valori di
riferimento dei punteggi sono i seguenti Malessere Grave 0-59;Malessere
Moderato 60-72; Non Malessere 73-97; Benessere Positivo 98-110. II
punteggio Pgwbi medio della popolazione indagata è risultato pari a 78,1
punti, da cui emerge che in base a questa metodologia, per lo meno a livello
di tendenza media, la popolazione italiana non è stressata. Età, reddito e
status sono le variabili che più influiscono su benessere e malessere delle
persone. L'età è una variabile molto influente sul benessere. Circa 11
punti Pgwbi separano i giovani fra 15 e 24 anni dagli anziani oltre 175
anni, ovvero lo stato di benessere discende con l'aumentare dell'età.
Inoltre Il Pgwbi ha dimostrato che nelle persone appartenenti alla
"terza età" (oltre i 65 anni) il livello di benessere tende a
rimanere costante. Invecchiare non comporta una diminuzione percepita di
benessere negli uomini, cosa che invece avviene, per le donne. La scolarità
influisce solo discretamente sul benessere. Confrontando la scolarità a
parità di reddito si è notato che vi è sempre una differenza di benessere
a favore degli intervistati con scolarità più elevata, una differenza di
ben 12 punti Pgwbi. Sempre secondo l'analisi, il reddito e lo status
lavorativo hanno un'elevata influenza sul benessere percepito. I redditi
bassi hanno una media di 67,514 mentre i redditi superiori hanno una media
di 81,021 Pgwbi. In relazione allo stato di salute, il punteggio Pgwbi è
pari 83,603 in assenza di patológie; scende fra 77 e 78 negli intervistati
con 1-2 malattie e precipita sotto i 50 punti Pgwbi quando, l'individuo è
affetto da 4 o più malattie contemporaneamente. Considerando i diversi tipi
di patologia si riscontrano situazioni già note in letteratura: il
benessere soggettivo non segue necessariamente la gravità clinica della
patologia.
APPROVATO
DECRETO LEGGE CONTRO ILLECITI IN SANITÀ
Roma, 3 marzo 2003 - Su proposta del Ministro della Salute Girolamo Sirchia,
il Consiglio dei Ministri ha approvato oggi il Decreto legge concernente
"Disposizioni urgenti per il perseguimento di illeciti nel settore
sanitario", che interviene nella normativa vigente per rendere più
severe le sanzioni attualmente previste e per rafforzare il controllo sul
territorio nei vari settori della sanità, a tutela della salute dei
cittadini e del funzionamento del Servizio sanitario nazionale. Il
provvedimento introduce nell'ordinamento sanzioni amministrative pecuniarie
minime di 50 mila Euro, che possono arrivare fino a venti volte il prodotto,
il profitto o il prezzo della violazione, per quei professionisti del
Servizio sanitario nazionale, dipendenti e convenzionati, che effettuano
prescrizioni farmaceutiche o diagnostiche non pertinenti con la malattia del
paziente ovvero richiedono in violazione di legge o di regolamento rimborsi
inappropriati, determinano ingiustificati ricoveri ospedalieri o assumono
impegni contrattuali e obbligazioni, cagionando un danno alle Asl e agli
ospedali. Le somme incassate con le multe saranno utilizzate per la
riduzione delle liste di attesa principalmente nella Regione dove è
avvenuto l'illecito. A conclusione del procedimento, sarà effettuata
comunicazione ai competenti ordini e collegi professionali affinché
valutino l'ipotesi di sospensione dell'esercizio della professione o la
radiazione dall'albo del professionista. Il Decreto legge inasprisce anche
le sanzioni amministrative pecuniarie sugli abusi della pubblicità in
materia sanitaria e, in particolare, di quella relativa agli informatori
scientifici, prevedendo multe da una minimo di 5 mila a un massimo di 30
mila Euro. Per quanto riguarda il Codice penale, è inserita una specifica
circostanza aggravante nell'articolo 640 per le truffe commesse dagli
operatori del settore in danno del Servizio sanitario nazionale: è
notevolmente aumentata la pena pecuniaria ed è resa obbligatoria la
confisca dei beni connessi con il reato. Anche qui, il provvedimento che
definisce il giudizio sarà comunicato al competente ordine o collegio
professionale che, valutati gli atti, dispone la radiazione dalla
professione del responsabile. Sul piano dei controlli, il Decreto legge
costituisce una task force di specialisti facenti capo al Ministero della
Salute che affiancherà i Nas nell'attività di controllo dell'applicazione
dei Livelli essenziali di assistenza e la Guardia di Finanza
nell'accertamento di reati a danno del Servizio sanitario nazionale, inclusa
la corretta rappresentazione dei Drg (Diagnosis Related Groups) alle
Regioni. Con l'ultimo articolo, infine, sono raddoppiate le multe per chi
infrange i divieti di fumare, l'importo minimo passa da 25 euro a 50 Euro,
il massimo da 250 a 500. I responsabili del rispetto divieto rischieranno
invece da 300 a 3000 Euro, contro le multe attuali che vanno da 200 a
2000.
AGGIORNAMENTO
PER MEDICI DI MEDICINA GENERALE RICHIESTO ACCREDITAMENTO ECM - MINISTERO
SALUTE INFORMATICA, COMUNICAZIONE E INTERNET PER MEDICI DEL TERRITORIO
Milano, 3 marzo 2003 - Il corso è dedicato ai laureati in medicina e
chirurgia che intendono approfondire la loro competenza nella medicina della
comunità nelle seguenti aree: utilizzo del personal computer nelle Cure
Primarie; risorse informatiche utili per la Medicina della Comunità;
principali software per la gestione dello studio del Medico di Medicina
Generale; Internet, portali dedicati, banche dati, motori di ricerca (Medline),
sistemi esperti. cartella clinica Sovp (soggettività, oggettività,
valutazione, piano di intervento); modalità di interfacciamento telematico
tra territorio, medicina di famiglia e istituzioni; impatto dell'informatica
e della telematica sulla clinica e sulla relazione medico-paziente;
innovazioni tecnologiche nel prossimo futuro del medico del Territorio.
Programma: Prima giornata - 22 marzo 2003 Sala conferenze Ieo - Milano
"Strumenti Operativi Informatici Per Il Medico Del Territorio":
ore 8.30 registrazione dei partecipanti ; 09.00-10.00: il computer e la rete
WWW (F. Perozziello); 10.00-10.30: districarsi tra software e format (L.
Pecchi); 10.30-11.30: PC or not PC: etica e informatica (V. Accomasso);
11.30-12.30: sicurezza e tutela dei dati (virus, cookies, hackers ecc.) (A.
Politi); 12.30-13.00: discussione con relatori; 13.00 verifica dell'
apprendimento e chiusura dei lavori. Esercitazione: ore 15-18 - Aula
Informatica* Dimostrazioni pratiche di navigazione: i browser (Prove dirette
di collegamento da parte dei partecipanti) ore 18.00 valutazione evento
formativo e chiusura dei lavori. Seconda giornata - 12 aprile 2003 Sala
conferenze Ieo - Milano "Informatica e Studio Medico"; ore 8.30
registrazione dei partecipanti ; 09.00-09.45 cartella clinica e scheda
sanitaria (F. Perozziello); 09.45.10.30: la cartella Sovp (V. Accomasso) ;
10.30-11.30: software dedicato per il medico di medicina generale (M.
Visconti); 11.30-12.30: sistemi esperti (M. Vassura); 12.30-13.00:
discussione con relatori ; 13.00 verifica dell' apprendimento e chiusura dei
lavori. Esercitazione: ore 15-18 - Aula Informatica* . Dimostrazioni
pratiche di software gestionale: millewin, perseo, koynè 2... (prove
dirette di utilizzo dei software da parte dei partecipanti) ore 18.00
valutazione evento formativo e chiusura dei lavori .Terza giornata - 17
maggio 2003 Sala conferenze Ieo- Milano : "Web e comunità virtuale in
medicina": ore 8.30 registrazione dei partecipantiq 09.00-10.00:
Medline (V. Accomasso); 10.00-10.30: l'agenzia (Progetto Città Sane) (L.
Donisetti); 10.30-11.00: la comunità virtuale dei Pediatri (M.E. Bettinelli);
11.00-11.30: il portale della Asl Milano Città (G. Ruggeri); 11.30-12.30:
Territorio e Rete (A. Politi); 12.30-13.00: discussione con relatori; 13.00
verifica dell' apprendimento e chiusura dei lavori. Esercitazione: ore
15-18: Aula Informatica* ; Dimostrazioni di ricerca in medline e di accesso
a portali medici (prove dirette di ricerca da parte dei partecipanti) ore
18.00 valutazione evento formativo e chiusura dei lavori. Quarta giornata -
14 giugno 2003 Sala conferenze Ieo - Milano "Il futuro presente: nuovi
orizzonti" ore 8.30 registrazione dei partecipanti; 09.00-10.00:
innovazioni informatiche e telematiche (F. Perozziello); 10.00-11.00: il
Sistema Informatico Sanitario; card e badge (M. Visconti); 11.00-12.00:le
frontiere della telemedicina (R. Bellazzi); 12.00-12.30: psicopatologia
della realtà virtuale (V. Accomasso); 12.30-13.00: discussione con
relatori; 13.00 verifica dell' apprendimento e chiusura dei lavori.
Esercitazione: ore 15-18 - Aula Informatica* dimostrazioni di
telemedicina(prove di trasmissione tracciati Ecg, spirometria da parte dei
partecipanti) ore 18.00 valutazione evento formativo e chiusura dei lavori .
aula attrezzata della Spc Italia - via Vittor Pisani, 31 - Milano.
Iscrizione Il numero massimo di iscritti è stato fissato in 60 La quota di
iscrizione al corso è di € 260,00 e va versata mediante bonifico bancario
sul c/c 16/04 - ABI 03069 - Cab 32971 - banca Intesabci Cologno Monzese -
intestato a Scuola Italiana Formazione e Ricerca in Medicina di Famiglia La
quota di iscrizione per i Medici di Medicina Generale è ridotta del 50% :
€ 130,00. La domanda di ammissione al corso deve essere inviata via fax,
alla segreteria organizzativa, al numero 02.26688203 dopo aver effettuato il
pagamento della quota di iscrizione. Alla fine delle attività, ai medici
regolarmente iscritti, sarà rilasciato l'attestato di partecipazione. La
frequenza, per l'attribuzione dei crediti Ecm è obbligatoria. E' stato
richiesto l'accreditamento Ecm al Ministero della Salute. Il numero di
crediti assegnati, appena disponibile, sarà inserito nel sito. Sede parte
teorica: Aula Conferenze dell'Istituto Europeo di Oncologia (Ieo), via
Ripamonti, 435 - 20141 Milano. esercitazioni: aula attrezzata della Spc
Italia - via Vittor Pisani, 31 - Milano. Relatori 1. Dr. Accomasso Valter (Mmg
- Milano) - Scuola Italiana Formazione e Ricerca in Medicina di Famiglia; 2.
Dott. Ing. Bellazzi Riccardo (Professore Associato di Informatica Medica,
Università di Pavia); 3. Dr.ssa Bettinelli Maria Enrica (dirigente medico
di I livello Servizio Pediatri di Libera Scelta e Consultori Pediatrici -
Dipartimento Servizi Sanitari di Base- Asl Città di Milano); 4. Dr.ssa
Donisetti Marialaura Federica (Progetto Città Sane - Comune di Milano); 5.
Pecchi Luca (Direttore Tecnico Portale 01Net, Gruppo Editoriale Agepe); 6.
Dr. Perozziello Federico Edoardo (Dirigente Medico Asl Milano Città); 7.
Dr. Politi Alessandro (Mmg - Milano); 8. Ruggeri Giovanni (coordinatore
dell'Ufficio Stampa della Asl Città di Milano e responsabile dell'Ufficio
Web Project per lo sviluppo e l'aggiornamento del sito Internet aziendale);
9. Dr. Vassura Massimiliano (Mmg - Milano, esperto in protocolli di
validazione con supporto informatico, gestione informatica di dati medici e
cartelle cliniche); 10. Dr. Visconti Marco (Mmg - Pavia, Referente
Informatico Co.S. e Consulente informatico Asl provinciale di Cremona per la
Medicina Generale).
23
MARZO: GIORNATA NAZIONALE DI PREVENZIONE ONCOLOGICA
Milano, 3 marzo 2003 . Si è svolta una interessante conferenza per fare il
punto sulla situazione nazionale della lotta contro i tumori e presentazione
della Giornata Nazionale di Prevenzione Oncologica che si terrà quest'anno
il 23 marzo, (prima domenica di primavera, quale simbolo di speranza e di
rinascita). Riportiamo l'intervento del Professor Francesco Schittulli -
Presidente Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori: " Non c'è ombra
di dubbio, nell'ultimo decennio la percezione e la sensibilità dei
cittadini nei confronti della salute in generale e della prevenzione in
particolare, è cresciuta in forma concreta, in modo esponenziale anno dopo
anno. Con questo non voglio dire che abbiamo raggiunto il traguardo che ci
eravamo prefissato o che l'obiettivo sia stato realizzato. Semplicemente che
molto è stato fatto, forse anche più di quello che all'inizio ritenevamo
impossibile, ma che molto resta ancora da fare. Soprattutto nei confronti
del 55 per cento degli italiani che, a tutt'oggi, non pratica alcuna forma
di prevenzione. Alimentazione, stili di vita, check-up annuali, diagnosi
precoci, rappresentano ormai elementi strettamente connessi alla vìta di
tutti (anche se non ancora da tutti seguiti) E questo rappresenta
sicuramente un successo. Non pretendo certo di ascriverlo completamente
all'attività della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, ma
certamente pensiamo di poter rivendicare, con. orgoglio, di aver fatto la
nostra importante e, a volte, determinante parte. Nel 2001 è stata la Lega
Italiana per la Lotta contro i Tumori ad immaginare e, contemporaneamente, a
gettare le basì concrete affinché ogni anno, la prima domenica di
Primavera, venisse proclamata la Giornata Nazionale della Prevenzione
Oncologica. Ci siamo riusciti. Sulla Gazzetta Ufficiale del luglio 2001
veniva indetta la "Giornata". Lo scorso anno l'abbiamo celebrata
in tutta Italia, quest'anno siamo ormai alla vigilia della seconda e
speriamo di coinvolgere e sensibilizzare attivamente un numero sempre
maggiore dì italiani. Da sempre, la "prevenzione" ha
rappresentato ìl punto centrale della nostra attività, quello sul quale,
senza ovviamente tralasciare cura, assistenza e reinserimento, abbiamo
puntato con maggior forza e con maggiore impegno, certi che questa fosse la
prima linea sulla quale arginare e inchiodare la malattia. L'obiettivo è
soprattutto quello di educare, cioè di collocare i temi scientifici
all'interno di un contesto culturale con significati relazionali, etici e
sociali. Trasformare insomma il "discorso" prevenzione in qualcosa
che faccia parte integrante della nostra vita e delle nostre giornate,
qualcosa di semplice e naturale, come bere e mangiare. In questo contesto
assume una rilevanza fondamentale la prevenzione verso il mondo giovanile,
verso la scuola. Non è un compito facile.. Il mondo dei cosiddetti adulti
utilizza un linguaggio comunicativo diverso, spesso incomprensibile ai
ragazzi. L'onnipotenza che ci viene donata dall'adolescenza e dalla
giovinezza non trova riscontri nel realismo dell'età adulta. La campagna
proibizionistica attualmente in atto negli Stati Uniti nei confronti del
fumo non sembra dare i risultati sperati, almeno per quel che riguarda
l'universo giovani, dove al contrario si assiste ad una recrudescenza del
fenomeno. Non sempre il pragmatismo nudo e crudo è in condizione di segnare
punti. Proibire non basta.. Ci vuole altro. Occorre capire, comprendere,
ricordare, spiegare, creare un contesto culturale accettabile e accettato.
In questo senso la brevità temporale di un banale "No" o di un
sintetico " Fa male", non è solo insufficiente, ma spesso
controproducente. Ecco perchè la prevenzione resta la nostra "linea
del Piave", di irriducibile difesa. Certo, oggi lo scenario generale,
rispetto ad un decennio fa, è completamente mutato e la situazione
decisamente migliorata, ma cullarci su questo successo significherebbe porre
le basi di future sconfitte. Ancora oggi si registrano annualmente oltre 270
mila nuovi casi di tumore e circa 160 mila decessi. Tra malati, pazienti
guariti, nuovi casi e persone in cura, il dramma della malattia coinvolge
ancora oltre un milione e mezzo di persone. Non c'è dubbio in termini di
sopravvivenza che la situazione sia nettamente migliorata, grazie alle
scoperte scientifiche, ad una diagnostica più sofisticata, precisa e
puntuale, ad un maggior ricorso alla più attenta anticipazione diagnostica.
Ancora oggi, però, tra le 60 e le 80 mila persone potrebbero ogni anno
essere salvate con interventi di prevenzione primaria e secondaria e di
queste almeno 25 mila dalle campagne di "screening" per i tumori
della mammella, del collo dell'utero, del colon retto, della prostata e del
melanoma. Quindi, oltre alla prevenzione primaria, cioè la promozione di
uno stile di vita più sano, assumono fondamentale rilevanza tutti i
passaggi della prevenzione secondaria, cioè le campagne di "screening
sistematico" per le fasce di popolazione a rischio, nei confronti dei
tumori più frequenti. Di tutto questo siamo profondamento convinti, su
tutto questo concentreremo ancora la nostra attenzione e la nostra forza di
volontà. Su questi fronti continueranno a impegnarsi i 338 ambulatori della
Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori dislocati su tutto il territorio
nazionale, le nostre 103 Sezioni Provinciali, i nostri oltre 800 mila Soci.
E non si tratta solo di uno sforzo e di un impegno organizzativo, ma della
reale convinzione e certezza che vinceremo la sfida. Queste importanti e,
pensiamo, in qualche modo confortanti dichiarazioni sono state rilasciate
dal Professor Francesco Schittulli nel corso di un convegno organizzato al
Circolo della Stampa di Milano dal ben noto Sudio Unicorno del Professor
Sergio Angeletti, che ha riunito al tavolo dei relatori eminenti personalità
nel campo dell'oncologia. Oltre al professor Schittulli, Presidente
Nazionale della Lega Italiana Tumori di Roma e dell'Istituto Scientifico
Oncologico di Bari, il Professor Adriano Paccagnella, Direttore Divisione
Oncologia Medica Ospedale Mestre-Venezia, il Professor Armando Santoro,
Direttore Dipartimento Scienze Onco-Ematologiche dell'Istituto Clinico
Humanitas di Milano, il Professor Franco Carpagnano Direttore Reparto
Chirurgia Toracica Ospedale San Paolo di Bari, il Professor Vittorio Gebbia,
Direttore Dipartimento Oncologico Clinico "Maddalena" di Palermo.
E' stata data notizia di un interessante Convegno che si terrà a Venezia
dal 21 al 23 marzo sul tema "Stato dell'Arte e Prospettive nella Lotta
ai Tumori: il carcinoma polmonare e il carcinoma della mammella". www.legatumori.it
Nel corso dell'incontro abbiamo appreso con particolare attenzione che
presso l'Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Oncologico di
Bari è stato creato, per ora crediamo unico in Italia, sotto la direzione
del Professor Francesco Schittulli il "Dipartimento Donna" -
Dipartimento medico-chirurgico di prevenzione, anticipazione diagnostica,
cura e riabilitazione dei tumori della mammella e della sfera genitale
femminile. Un esempio che pensiamo andrebbe seguito in molte altre località
italiane. Informazioni: Istituto di Ricovero e Cura a carattere scientifico
Oncologico di Bari. e-mail: senologia.onco.bari@tin.it
Infolink: www.legatumori.com
"
2003
- ANNO EUROPEO DELLE PERSONE CON DISABILITÀ" CONFERENZA SU
"TECNOLOGIE E DISABILI: UNA SOCIETÀ SENZA ESCLUSI" PRESENTAZIONE
DEL "LIBRO BIANCO" E DEL DISEGNO DI LEGGE STANCA
Roma, 3 marzo 2003 - Innovazione tecnologica "amica", ossia
strumento per migliorare la qualità della vita dei disabili e fattore di
inclusione e non di ulteriore esclusione. In concomitanza con l'Anno Europeo
delle persone con disabilità, il Ministro per l'Innovazione e le
Tecnologie, Lucio Stanca, con l'obiettivo di "sfruttare a pieno le
enormi potenzialità delle moderne tecnologie per abbattere le barriere che
rallentano l'integrazione sociale, ma anche professionale, delle categorie
svantaggiate", ha promosso la conferenza su "Tecnologie per la
disabilità: una società senza esclusi", che si terrà la mattina di
mercoledì 5 marzo nella Sala del Cenacolo della Camera dei Deputati e che
sarà moderata da Maurizio Costanzo. La conferenza fornirà pure l'occasione
per presentare il "Libro Bianco" della Commissione
interministeriale per l'uso e lo sviluppo delle tecnologie in favore delle
categorie deboli, e lo specifico disegno di legge predisposto dal ministro
Stanca. I lavori saranno aperti dal presidente della Camera, Pierferdinando
Casini, e conclusi dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.
Interverranno anche i ministri Girolamo Sirchia, Roberto Maroni e Rocco
Buttiglione. Ci saranno pure le significative testimonianze di Paolo Berro e
Davide Cervellin che, grazie alle nuove tecnologie, hanno superato i nodi
della disabilità e conquistato significative posizioni sociali e
professionali. "La società basata sulle tecnologie dell'informazione
deve essere per tutti. L'Europa ed il Governo hanno questo chiaro ed unico
obiettivo", ha detto il ministro Stanca, presentando l'iniziativa.
"Il settore pubblico, con il supporto dei privati e di ampie componenti
della società civile, può certamente dare un contributo decisivo alla
promozione dello sviluppo di una società dell'informazione veramente aperta
a tutti, ispirata all'esigenza di rispondere ai bisogni di ogni individuo, a
prescindere dalla condizione sociale e dalle competenze professionali. Il
problema della inclusione interessa almeno il 5% della popolazione italiana
portatrice di significativi elementi di disabilità, ossia non meno di 2,8
milioni di cittadini che devono quotidianamente fare i conti con barriere
architettoniche, fisiche ed anche mentali", ha concluso il
ministro.
MENO
TASSE PER LE FONDAZIONI CHE FANNO RICERCA DI INTERESSE SOCIALE VIA LIBERA
ALLA DISCIPLINA ONLUS PER GLI ENTI CHE SVOLGONO ATTIVITÀ NEL CAMPO DELLA
SALUTE, DELL'ALIMENTAZIONE E DELL'AMBIENTE
Roma, 3 marzo 2003 - Via libera alle agevolazioni fiscali e
all'equiparazione alle Onlus per le Fondazioni che svolgono attività di
ricerca di particolare interesse sociale (salute, alimentazione e ambiente).
Il Consiglio dei Ministri ha approvato stamani, su proposta del Ministro
dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Letizia Moratti, il
Regolamento di attuazione del Decreto legislativo n. 460 del 1997 per la
definizione degli ambiti e delle modalità di svolgimento dell'attività di
ricerca scientifica di particolare interesse sociale da parte di Fondazioni
senza fini di lucro. Tale decreto, che aveva modificato la disciplina
tributaria degli enti non commerciali, aveva infatti istituito la figura
delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale. In particolare, esso
aveva individuato gli enti ammessi a beneficiare della denominazione di
Onlus. Con il Regolamento approvato stamani sono state definite le attività
di ricerca di particolare interesse sociale che ammettono le Fondazioni a
beneficiare della disciplina delle Onlus e delle relative agevolazioni
fiscali. Tali ambiti di ricerca sono stati così individuati: a.
prevenzione, diagnosi e cura di tutte le patologie dell'essere umano; b.
prevenzione e limitazione dei danni derivanti da abuso di droghe; c. studio
delle malattie ad eziologia di carattere ambientale; d. produzione di nuovi
farmaci e vaccini per uso umano e veterinario; e. metodi e sistemi per
aumentare la sicurezza nella categoria agroalimentare e nell'ambiente a
tutela della salute pubblica; f. riduzione dei consumi energetici; g.
smaltimento dei rifiuti; h. simulazioni, diagnosi e previsione del
cambiamento climatico; i. prevenzione, diagnosi e cura di patologie sociali
e forme di emarginazione sociale; j. miglioramento dei servizi e degli
interventi sociali, sociosanitari e sanitari. Il Regolamento prevede che le
Fondazioni possano svolgere le attività di ricerca direttamente oppure
attraverso Università, enti di ricerca e altre Fondazioni.
AMBIENTE
MEDICALE: ELO PRESENTA I NUOVI DESKTOP TOUCHMONITOR LCD A 18"
Milano, 3 marzo 2003 - Il monitor - disponibile in due colori con codici
1825L quello grigio scuro e 1827L quello beige - è conforme alle
certificazioni UL2601 e Ce Mod che ne assicurano il perfetto utilizzo in
ambiente sanitario/medicale. Entrambi i modelli sono disponibili con
connessione Usb oppure seriale e possono essere utilizzati sia con la
tecnologia AccuTouch a 5 fili resistiva, sia con quella a onda superficiale
IntelliTouch. Altre caratteristiche che li contraddistinguono sono: angoli
di visualizzazione orizzontale e verticale di 170°, rapporto di contrasto
400:1, risoluzione di 1280 x 1024, altoparlanti integrati, on-screen display
(Osd), buona gestione dei cavi, incredibile stabilità al tocco e supporto
per due differenti formati di input video - analogico e digitale (Dvi-D).
"I touchmonitor per ambiente sanitario di Elo rappresentano per i
professionisti del settore il modo più semplice e diretto per interagire
con computer e apparecchiature medicali", afferma Michael Bartelmess,
Product Management Director in Elo. "Visto l'enorme successo riscosso
dai nostri touchmonitor Lcd a 15" nell'ambiente medico/sanitario,
abbiamo deciso di introdurre sul mercato un modello a 18". I due nuovi
modelli vantano caratteristiche quali VESA display mounting, opzione di
montaggio a muro, interfaccia Dvi-D e una base incredibilmente stabile. Il
monitor dispone inoltre di funzionalità on-screen display che comprendono
volume, alti, bassi, controllo dei bilanciamenti, così come la scelta della
lingua tra inglese, francese, tedesco, italiano, giapponese e
spagnolo". Grazie alle certificazioni ricevute (Ul, Cul, Fcc, Ce e Tüv-Gs)
i due nuovi modelli 1825L e 1827L sono particolarmente adatti per l'utilizzo
in ambiente medicale sia negli Stati Uniti, sia in Europa. Tecnologie
AccuTouch e IntelliTouch "Le tecnologie touch di Elo sono note per gli
ottimi livelli di flessibilità e affidabilità che garantiscono",
continua Bartelmess. "Grazie all'incredibile durevolezza e alla
precisione che li contraddistinguono, i nostri touchscreen a tecnologia
AccuTouch e IntelliTouch sopportano un uso intensivo, frequenti pulizie e il
potenziale rovesciamento di liquidi". I touchscreen sono disponibili
con tecnologia resistiva a cinque fili AccuTouch che assicura durata,
affidabilità e performance incomparabili. Garantisce inoltre operazioni
stabili drift-free, caratterizzate da grande accuratezza di tocco. AccuTouch
può essere azionata con un dito, una mano guantata o uno stilo. La
superficie duratura dello schermo offre protezione contro gli agenti
chimici. In alternativa, i touchscreen sono disponibili con tecnologia a
onda superficiale IntelliTouch che rappresenta la perfetta soluzione touch
per le immagini: incredibile nitidezza e risoluzione delle immagini,
unitamente a operazioni drift-free sono alcune delle caratteristiche
fondamentali di questa tecnologia. La risposta accurata e rapida può essere
attivata con un dito o uno stilo e la superficie di vetro resistente ai
graffi lavora anche se danneggiata.
CONCERTO
BENEFICO A FAVORE DELLA FONDAZIONE FLORIANI IN OCCASIONE DELL'INAUGURAZIONE
DI IPACK-IMA 2003
Milano, 3 marzo 2003 - Martedì 4 marzo 2003 alle ore 20.30 al Teatro Dal
Verme concerto straordinario dell'Orchestra d'Archi I Pomeriggi Musicali che
eseguirà, diretta dal Maestro Mauro Rossi, le "Quattro stagioni"
di Antonio Vivaldi. Il concerto è promosso dalla società Ipack-Ima in
occasione dell'inaugurazione di "Ipack-Ima 2003" la grande Mostra
Internazionale dell'imballaggio e dei macchinari per l'industria alimentare
che avrà luogo a Milano dal 4 all'8 marzo negli spazi della Fiera Milano.
Ipack Ima offre così la possibilità ai propri espositori - 1700
provenienti da 30 paesi - e soprattutto al pubblico, di godere delle celebri
note di Vivaldi e allo stesso tempo di sostenere le attività della
Fondazione Floriani, cui sarà devoluto l'intero ricavato della serata. La
Fondazione Floriani è un ente apolitico, aconfessionale, senza fini di
lucro, fondata nel 1977, che ha come obiettivo la diffusione e
l'applicazione delle Cure Palliative nell'assistenza al paziente in fase
terminale, quelle cure, cioè, che affrontano tutti gli aspetti della
sofferenza del malato: quello fisico, quello psicologico e quello sociale.
La Fondazione promuove studi e ricerche scientifiche di nuovi mezzi e
tecniche applicate alle Cure Palliative, organizza strutture operative per
l'assistenza e l'intervento domiciliare, operando anche all'interno di
strutture pubbliche. L'inaugurazione di "Ipack-Ima 2003" diventa
così un importante momento nel quale il mondo del business e
dell'innovazione si apre all'impegno sociale dedicando attenzione e
solidarietà a tutte quelle persone che soffrono di una malattia incurabile.
Costo dei biglietti: € 25.00 (esclusi diritti di prevendita) Prevendite:
Biglietteria Teatro Dal Verme 02 87905201 www.ticketone.it
Biglietteria TicketOne c/o Spazio Oberdan 02 29536577 Biglietteria Ticket
Web c/o Filaforum 02 48857332 www.ticketweb.it
Box Office Ricordi Mediastores 02 8690683 www.ticket.it
Box Office Ricordi Monza 039 2301566 Box Ticket Messaggerie Musicali 02 795502 Box Ticket
Bovisa 02 39322737 Box Ticket Emporio Supercentrale
02 6696757 Mariposa 02 55184792 Stradivarius 02.29400600 Prevendita
telefonica: 02 43911094 dal lunedì al venerdì, dalle ore 10.00 alle 13.00
e dalle 14.00 alle 18.00; acquisto con carta di credito e possibilità di
consegna a domicilio dei biglietti (solo per Milano). Prenotazioni e-mail: aragorn@aragorn.it
LA PASTA E LA
"COMING FOOD REVOLUTION": JEREMY RIFKIN A IPACK-IMA 2003 UN
TESTIMONIAL D'ECCEZIONE PER LA MOSTRA PIÙ IMPORTANTE DELL'ANNO NEI SETTORI
DELLE MACCHINE PER L'INDUSTRIA ALIMENTARE E IL PACKAGING
Milano, 3 marzo 2003 - "The Coming Food Revolution", la
rivoluzione, basata sulla riscoperta dei cereali, che cambierà le nostre
abitudini alimentari secondo Jeremy Rifkin, parte dall'Italia. Per la
precisione, prende il via da Ipack-Ima 2003, dal regno incontrastato delle
macchine che dal nostro Paese sono diffuse in ogni parte del mondo per
realizzare la pasta. Lo studioso statunitense venerdì 7 marzo terrà la
conferenza dedicata proprio a "The Coming Food Revolution"
all'interno di Ipack-Ima (in programma alla Fiera di Milano dal 4 all'8
marzo prossimi), rivolgendosi ad un pubblico altamente qualificato e
specializzato di industriali delle macchine per pastifici ed utilizzatori,
il top dei pastai internazionali. L'abbinamento fra Jeremy Rifkin ed
Ipack-Ima 2003 è tutt'altro che casuale. la fiera che si svolge a Milano
dal 4 all'8 marzo è la più importante sede di confronto fra i produttori
di macchine per la pasta, dolci e prodotti da forno e gli industriali pastai
di ogni parte del mondo. Ipack-Ima, di cui si tiene la 19ma edizione,
rappresenta la sintesi fra l'offerta di una punta d'eccellenza
dell'industria e la più alta espressione alimentare del "made in Italy".
Altra "anima" di Ipack-Ima è il packaging, per le quali la mostra
costituisce il più importante appuntamento europeo dell'anno. In un
percorso integrato dell'intero ciclo industriale, saranno esposte le
macchine, i materiali e le soluzioni per l'imballaggio e il confezionamento,
ed i trasporti industriali interni. Ipack-Ima, promossa dalle associazioni
nazionali Ucima - Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche per il
Confezionamento e l'Imballaggio e Anima - Federazione delle Associazioni
Nazionali dell'Industria Meccanica Varia e Affine, si estende su una
superficie di oltre 66.000 mq netti, occupando 12 saloni della Fiera di
Milano. Gli espositori presenti sono 1740 espositori provenienti da 31
Paesi, così ripartiti: 510 esteri, 1230 italiani. Si tratta di un elenco
particolarmente ricco, in cui sono presenti i player mondiali di riferimento
praticamente in tutti i settori della mostra. Ipack-Ima 2003 sarà
inaugurata martedì 4 marzo alla presenza del presidente di Confindustria
Antonio d'Amato. www.ipackima.it www.acimga.it
MERCATO DEL
LAVORO: 24 ORE PER TROVARE LAVORO 100 DISOCCUPATI TROVERANNO LAVORO DURANTE
COM 2003 IN PROGRAMMA DAL 10 AL 12 APRILE
Vicenza 3 marzo 2003 - A Com 2003, la rassegna della Fiera di Vicenza
dedicata alla comunicazione d'impresa in programma dal 10 al 12 aprile, 100
disoccupati cercheranno di ottenere colloqui per un lavoro tramite
un'iniziativa denominata "24 ore per trovare lavoro". La sfida che
la Fiera di Vicenza in collaborazione con lo Studio Bicego, il sindacato
Cisl e Publiadige, è disposta a compiere è che di tutti questi candidati
almeno il 70% avrà buone possibilità di successo in 24 ore di
manifestazione. Le persone che avranno risposto ad un annuncio sui
principali quotidiani saranno orientati dallo Studio Bicego a capire qual è
l'attitudine professionale più adatta al loro profilo e dopo un breve
training dedicato ad imparare le tecniche di ricerca e di approccio
all'impresa, e cercheranno quindi di ottenere colloqui per l'assunzione. In
uno spazio apposito, allestito all'interno del quartiere fieristico, dotato
di computer e telefoni, i 100 candidati prescelti potranno sostenere
colloqui di approfondimento con gli imprenditori e i responsabili del
personale contattati. In tal senso, è già stata data assicurazione da
parte di alcuni dei più importanti imprenditori del Triveneto riguardo la
loro disponibilità ad effettuare interviste con figure di loro interesse
durante la manifestazione. L'obiettivo del progetto è dimostrare che nel
mondo del lavoro, specie nel Nord Est e per certi tipi di figure
professionali, le opportunità non mancano se si applicano metodo e
professionalità. Lo svolgimento di "24 ore per trovare lavoro"
sarà stabilito da un calendario, che va da martedì 8 aprile(dalle 14.30
alle 18.30) fino al venerdì 11(tutti i giorni dalle 9.30 alle 18.30), con
la conclusione nella mattinata di sabato 12.
I PRODOTTI
SURGELATI CONQUISTANO SEMPRE PIU' CONSUMATORI NEL MONDO
Verona, 2 marzo 2003 - Continua a crescere l'apprezzamento e la fiducia dei
consumatori di tutto il mondo nei confronti dei prodotti surgelati. Una
crescita dettata anche dall'alta tecnologia di produzione che sarà in
vetrina a Criotech Expo, Mostra Convegno internazionale sulle tecnologie,
impianti e componenti per la refrigerazione, in programma alla Fiera di
Verona (Italy) dal 22 al 25 maggio 2003 Sono sempre di più i consumatori di
tutto il mondo che portano sulle loro tavole i prodotti surgelati. Andando a
leggere, infatti, i dati - pubblicati recentemente da Quick Frozen Foods
International - ci si accorge come i consumi di alimenti surgelati stanno
crescendo un po' in tutto il mondo. A partire dai Paesi dell'Unione Europea
dove nel 2001 il consumo di prodotti surgelati è aumentato - secondo i dati
della Fafpas - Federation des associations de fabricants des produits surgelés
- dell'1,8% raggiungendo così gli 11,3 milioni di tonnellate. Nell'Unione
Europea sono i britannici i maggiori consumatori di surgelati (circa 2,9
milioni di t). Sullo stesso livello dei sudditi della Regina vi sono i
tedeschi con oltre 2,8 milioni di tonnellate, seguiti dai francesi con poco
più di 2 milioni di t e dagli italiani con un consumo di 713.000
tonnellate. Crescita notevole anche in quella che è considerata la Patria
dei prodotti surgelati, gli Stati Uniti dove, nel 2001 la vendita totale di
alimenti surgelati - secondo i dati dell'American Frozen Food Institute - ha
raggiunto i 26,6 miliardi di dollari, con un aumento del 6,1% rispetto il
2000, più di un miliardo di dollari rispetto al 1999 e più 2 miliardi di
dollari in confronto al 1998. Secondo un'indagine della Tupperware nei
supermercati Usa, circa il 94% degli americani ha dichiarato di acquistare
talvolta prodotti surgelati e il 30% ha affermato di acquistarli sempre.
Riguardo, poi, alle presunte differenze qualitative tra prodotto surgelato e
fresco interviene un'altra indagine negli Usa secondo la quale il 76% dei
proprietari di ristoranti ha dichiarato che nel prossimo decennio le
tecnologie di refrigerazione avranno un'evoluzione così forte che ci sarà
praticamente l'impossibilità di distinguere alimenti surgelati da quelli
freschi dopo la preparazione. E saranno proprio queste tecnologie innovative
ad essere in vetrina a Criotech Expo, la Mostra Convegno internazionale
sulle tecnologie, impianti e componenti per la refrigerazione, in programma
alla Fiera di Verona (Italy) dal 22 al 25 maggio 2003.
LA CRESCITA
CONTINUA DELLA PRODUZIONE INTERNAZIONALE DI CARNI
Verona, 3 marzo 2003 - Tra il 1994 e il 2002 la produzione mondiale di carni
è cresciuta ad un ritmo del 2,4% all'anno, passando da meno di 200 ad oltre
235 milioni di tonnellate. E' quanto emerge nel rapporto 2002 sul
"Mercato della carne bovina", curato da Ismea-Osservatorio del
latte. Andando ad analizzare più in dettaglio i diversi comparti del
settore ci si accorge come la produzione mondiale di carne bovina in questi
ultimi sette anni ha registrato un andamento sostanzialmente stabile con una
crescita media annua dello 0,9%. Una crescita più lenta, quindi, rispetto
all'intero settore. Infatti, con una crescita complessiva nei sette anni di
appena 3,5 milioni di tonnellate la quota di carne bovina sul totale carni
è passata da poco meno del 28% al 25%. Tra le altre carni solo il pollame
è cresciuto ad un tasso superiore alla media, in conseguenza di una
crescita sostenuta sia nei Paesi in via di sviluppo che in quelli
sviluppati, mentre il tasso di espansione delle carni suine si è collocato
appena al di sotto della media. Dal rapporto Ismea risulta evidente come nei
Paesi europei l'epidemia di Bse (meglio conosciuta con il termine di
"mucca pazza") e, secondariamente, gli episodi di afta epizootica
che hanno toccato, oltre al vecchio continente, anche zone dell'Estremo
Oriente e del Sudamerica, hanno provocato una riduzione assoluta della
produzione di carne bovina. Il 2002 è stato sicuramente un anno di nuova
crescita per il settore delle carni bovine che finalmente stanno recuperando
dalla crisi Bse. Nell'Unione Europea, infatti, sempre secondo i dati Ismea,
nei primi sette mesi dello scorso anno sono stati 15 milioni i capi bovini
macellati, il 9% in più rispetto allo stesso periodo del 2001. In termini
di peso morto, il dato Eurostat parla di 4,2 milioni di tonnellate, in
aumento dell'8% su base annua. Relativamente ai diversi Paesi Ue, si
evidenzia una crescita sostenuta in Francia (+10%) e nel Regno Unito (+8%),
con punte del 31% in Irlanda. Gli Stati Uniti rimangono il Paese leader
nella produzione mondiale di carne bovina con una produzione vicina ai 12
milioni di tonnellate. Gli Usa rappresentano anche il maggior Paese
esportatore di carni bovine, in termini di valore, con una quota intorno al
22% (era il 16,6% nel 1994). Per quanto riguarda, invece, le quantità è
l'Australia il primo Paese esportatore a livello mondiale (oggi circa il 70%
della produzione di carne bovina australiana viene esportata). La crescita
produttiva più appariscente è stata registrata dalla Cina che in questi
ultimi 5 anni ha raddoppiato la sua produzione che è passata da 2,5 milioni
di tonnellate ai 5,1 milioni attuali (dati Fao). Sono questi solo alcuni dei
dati del settore mondiale delle carni che sarà al centro dell'attenzione
nella prossima edizione di Eurocarne, il Salone internazionale delle
tecnologie per la lavorazione, conservazione e distribuzione delle carni, in
programma alla Fiera di Verona dal 22 al 25 maggio 2003. Eurocarne torna al
suo pubblico internazionale sempre più qualificato dopo i risultati
positivi registrati nell'ultima edizione del 2000 dove, nonostante la
particolare situazione dettata dall'emergenza "mucca pazza", ha
fatto registrare la presenza, grazie anche alla contemporaneità con
Intershop e Criotech Expo, di 573 espositori (di cui 151 esteri) su 63.000
mq espositivi complessivi e di 45.000 visitatori professionali (provenienti
da ben 77 Paesi).
L'IMPORTANTE
VETRINA DI INTERSHOP IN PROGRAMMA A VERONA DAL 22 AL 25 MAGGIO 2003 NON SI
ARRESTA NEL MONDO L'EVOLUZIONE DEI PUNTI VENDITA
Milano, 3 marzo 2003 - La continua crescita dei punti vendita, soprattutto
di quelli legati alle grandi catene distributive internazionali, fa capire
come oggi più che mai il punto vendita è diventato uno dei più importanti
strumenti di marketing che richiede sia innovazione che attenzione alle
nuove esigenze degli operatori e dei consumatori. Negli ultimi cinque anni,
dal 1997 al 2002, i punti vendita per alimenti delle 30 principali catene
distributive mondiali, sono aumentati del 23%. Nel 2002 i punti vendita
alimentari, della Top 30 della gdo internazionale, hanno raggiunto le
122.000 unità, mentre nel 1997 erano meno di 99.000. E' quanto emerge
dall'edizione 2002 di M+M Planet Retail Report, che ha evidenziato come
siano proprio i punti vendita della grande distribuzione (a partire da
supermercati, ipermercati, convenience store, discount) quelli a registrare
i maggiori incrementi. Gli ipermercati, ad esempio, in questi ultimi cinque
anni hanno registrato una crescita del 50% (da 2.788 a 4.190), i discount
nello stesso periodo sono passati da quasi 22.000 a oltre 27.000 (+25%), i
supermercati sono saliti da 32.000 a 37.000 (+17%), i cash & carry sono
invece aumentati da 934 a 1.387 (+49%), mentre i convenience stores sono
cresciuti da circa 37.000 a quasi 46.000 (+22%). Non è quindi un caso che
oggi le prime 30 catene distributive alimentari nel mondo siano presenti in
88 Paesi, circa il 70% in più rispetto al 1997. E' Wal-Mart la catena con
il maggior numero di punti vendita nel mondo: nel 2002, infatti, la nota
catena americana aveva 2.063 punti vendita (+47,5% rispetto al 1997),
seguita dalla tedesca Metro con 1.318 (+21% rispetto al '97) e dalla
francese Carrefour con 913 (+39% rispetto al '97). Questi grandi colossi
della distribuzione alimentare hanno aperto i loro punti vendita, in
particolar modo, nei mercati "più aperti" dell'America Latina,
dell'Europa centrale e orientale, del Medio Oriente e dell'Africa. Tra il
1997 e il 2002, tanto per citare un esempio indicativo, in America Latina il
numero di punti vendita è cresciuto del 237%. Ma continua ad essere
l'Europa occidentale l'area con il maggior numero di punti vendita (quasi
72.000) delle maggiori 30 catene distributive, seguita dall'Asia con oltre
28.000 e dal Nord America con circa 15.000. Si tratta di numeri che fanno
capire la continua crescita della grande distribuzione organizzata ma al
tempo stesso fanno emergere l'importanza del punto vendita diventato sempre
più vero strumento di marketing che richiede innovazione e attenzione alle
nuove esigenze degli operatori e dei consumatori di tutto il mondo. E sono
proprio questi aspetti che fanno di Intershop, Mostra convegno
internazionale degli arredamenti e attrezzature per il commercio, in
programma alla Fiera di Verona dal 22 al 25 maggio 2003, un appuntamento di
estrema importanza per prendere visione delle principali innovazioni di
questo settore strategico. Si tratta di una rassegna che si rivolge anche
all'articolato mondo della distribuzione commerciale - dal punto vendita
tradizionale al franchising, alla grande distribuzione organizzata - creando
un unico evento fieristico che, come evidenziato in premessa, è
caratterizzato da forti valenze e sinergie nel panorama internazionale. Il
successo di Intershop è evidenziato anche dai numeri dell'ultima edizione
svoltasi nel 2000, che ha fatto registrare, complessivamente con Criotech
Expo ed Eurocarne, la presenza di 46.000 operatori professionali provenienti
da ben 77 Paesi, 573 società espositrici italiane ed estere, su una
superficie espositiva pari a 63.000 metri quadrati.
EURO PA 2003:
GOVERNO LOCALE, VISIONE EUROPEA TERZA EDIZIONE DEL SALONE DELLE AUTONOMIE
LOCALI LA VETRINA DELL'INNOVAZIONE E DELLA QUALITA'
Rimini, 3 marzo 2003 - Un punto d'incontro per amministratori, dirigenti e
funzionari degli Enti Locali. Un ricco programma di eventi per discutere sui
temi di maggiore attualità che riguardano il nuovo Sistema delle Autonomie
Locali. Un salone-vetrina di oltre quindicimila metri quadri espositivi per
conoscere i prodotti innovativi, le tecnologie, i nuovi servizi per la
Pubblica Amministrazione Locale. La terza edizione di EuroP.A., organizzato
in collaborazione con le Associazioni Nazionali degli Enti Locali, Anci, Upi,
Uncem e Legautonomie, si terrà a Rimini dal 2 al 5 aprile 2003, presso il
nuovo Quartiere Fieristico. L'appuntamento di quest'anno avrà come tema
centrale quello del governo locale e dell'Europa, in una prospettiva che
vede l'amministrazione territoriale del nostro Paese inserita in un quadro
transnazionale, in rapporto con le esperienze di innovazione, riordino, ed
evoluzione della pubblica amministrazione degli altri Paesi Ue. Nel corso
delle quattro giornate di EuroP.A un fitto calendario di convegni, seminari
e workshop affronterà i temi di maggiore attualità legati alla "nuova
amministrazione locale", così come viene delineata dalla riforma del
titolo V della Costituzione e dal nuovo assetto federalista dello Stato. La
Riforma costituzionale e il nuovo ordinamento del Sistema delle Autonomie,
l'innovazione tecnologica e l'e-Government, i servizi socio assistenziali e
la riforma del Welfare, lo sviluppo del territorio, la polizia locale e il
commercio, le politiche del personale, la Governance europea, saranno le
principali aree tematiche intorno alle quali si articoleranno gli incontri
di questa terza edizione. Nel corso di EuroP.A verrà assegnato "L'Italian
Web Award", il riconoscimento per il miglior sito della Pubblica
Amministrazione Locale, il Premio "Innovazione nei Servizi Sociali-Città
di Rimini", rivolto alle "pratiche eccellenti" di welfare, e
quello per "La montagna sostenibile", dedicato alle migliori
iniziative di sviluppo sostenibile realizzate. Oltre 150 aziende, presenti
all'interno del Salone, daranno l'opportunità di conoscere i progetti più
innovativi, le tecnologie all'avanguardia, i servizi telematici al
cittadino, i nuovi modelli di sviluppo del territorio, i prodotti e le
soluzioni più originali che oggi si stanno sperimentando nelle
amministrazioni locali. All'interno dello spazio espositivo saranno presenti
inoltre tutti gli operatori dell'intero sistema autonomistico, dando vita ad
un luogo di scambio e di confronto tra esperienze diverse e nuove
sperimentazioni di gestione e governo dell'amministrazione locale. Rimini,
2/5 Aprile 2003 Infolink: www.euro-pa.it
"PROMOTION EXPO 2003" -
FIERA MILANO, 5/7 MARZO
Milano, 3 marzo 2003 - "Quando il gioco si fa duro". Certamente
ricordate l'espressione cara a John Belushi, uno dei mitici Blues Brothers,
passata a significare che, in tempi difficili (e quelli attuali, dal punto
di vista economico, non sono cero facili), a vincere la competizione sono la
squadra e i giocatori più motivati e preparati. Questa metafora piace agli
organizzatori per esprimere lo spirito dell'edizione 2003 di "Promotion
Expo" con la consapevolezza che la manifestazione espositiva che si
terrà dal 5 al 7 marzo prossimi a Fiera Milano sarà terreno d'incontro,
appunto, per i "role players" della promozione, ovvero gli attori
più importanti del settore, più sensibili alle attuali configurazioni del
mercato, alle trasformazioni in atto, alle sue prospettive di business.
L'arrivo del digitale promette di cambiare il mondo della comunicazione; la
leva promozionale diventa sempre più un programma di relazione; il mondo
del mass market, la distribuzione e i servizi promozionali progressivamente
acquisiscono la consapevolezza del valore rappresentato dal consumatore. Così,
Promotion Expo 2003 sarà l'evento espositivo per registrare il cambiamento
in atto: un palcoscenico ideale dove, oltre a monitorare le novità più
interessanti del settore, gli operatori del mercato avranno la possibilità
di programmare le strategie per il futuro del business. "Quest'anno più
che mai - dice Osvaldo Ponchia, a.u. di OPS, la società organizzatrice -
Promotion Expo si conferma appuntamento decisivo per monitorare l'andamento
di tutte le componenti del comparto della comunicazione non
tradizionale". Saranno numerose le presenze qualificate di aziende e le
iniziative di spicco programmate per la dodicesima edizione della
manifestazione espositiva. Si prevede infatti la partecipazione di oltre 300
espositori e un afflusso di circa 10.000 visitatori professionali,
interessati a ricercare oggettistica, stringere contatti con agenzie,
valutare l'offerta di servizi e di materiali per la comunicazione sul punto
di vendita. Per l'osservazione del mercato, strumento basilare per le
attività di business, soprattutto in un momento congiunturale complesso
come l'attuale, verranno presentati i risultati della quarta ricerca
Promotion-AcNielsen Cra. Si attende un'indicazione circa una ripresa più
marcata degli investimenti in questo settore attesa quest'anno e dunque del
sistema promozioni, capace più dell'advertising di sostenere i consumi. A
tal proposito la ricerca - che verrà presentata proprio durante la tre
giorni fieristica dalla rivista "Promotion" - offirà
un'indicazione analitica sulle intenzioni di spesa promozionale per il 2003
per la quale - come ovvio - c'è grande attesa da parte degli operatori. Internet: www.ops.it
e-mail: info@ops.it
XIV
MOSTRA DEL LIBRO ANTICO
Milano, 3 marzo 2003 - La Mostra del Libro Antico in programma dal 14 al 16
marzo 2003, torna, dopo tre anni, al Palazzo della Permanente di Milano (via
Turati 34), luogo in cui la rassegna, giunta alla XIV edizione, è nata e si
è affermata. Settanta espositori, librai antiquari tra i più importanti al
mondo, offrono ancora una volta l'occasione di accostarci all'immaginifico
mondo del libro antico. Un mondo dove possono essere soddisfatti i gusti e
gli interessi di ognuno. Migliaia di pregiati volumi percorrono ogni strada
del sapere, fonti inesauribili di cultura, ma anche di divertenti curiosità,
patria degli appassionati di carte, caratteri e rilegature, e di chi
semplicemente desidera ammirare la bellezza delle miniature e delle
incisioni. Come ogni anno, il sito web dedicato alla Mostra www.mostradellibroantico.it
offre una panoramica completa sulla rassegna e consente agli utenti di
entrare in contatto diretto con gli espositori e con i loro cataloghi
informatici, oltre che di accedere alle pagine delle centocinquanta aziende
sponsor della manifestazione. La mostra si sviluppa su un' estensione
temporale di oltre seicento anni, partendo dai manoscritti miniati e dagli
incunaboli per giungere a libri di grande pregio del XIX secolo e a
sorprendenti iniziative editoriali del XX secolo. Fra i prestigiosi volumi
che saranno in mostra, alcuni meritano un'attenzione particolare Manoscritti
- In primo piano è senza dubbio da porre "Histoire romaine",
ovvero i dieci libri della prima decade della Storia Romana di Tito Livio in
francese, un prezioso volume manoscritto a Parigi nell'ultimo decennio del
XIV secolo per un membro della famiglia reale o, comunque, dell'alta nobiltà.
Il testo, tradotto da Pierre Bersuire amico del Petrarca durante il suo
soggiorno ad Avignone, è dotato di un glossario per i termini più
difficili (Dr. Jörn Günther Antiquariat - Amburgo). La libreria londinese
Bernard Quaritch espone un manoscritto veneziano del tardo 1400: una
raccolta in italiano delle vite dei filosofi e dei più grandi nomi della
letteratura classica, riferibili principalmente a Diogene Laertio. I 99
fogli della pergamena, scritti su colonne singole in inchiostro marrone,
sono impreziositi da numerose iniziali in oro, blu, porpora, rosso e verde.
Incunaboli - Il primo libro di viaggi illustrato viene proposto dalla
newyorchese Martayan Lan: "Peregrinationes in terram sanctam" di
Bernhard von Breydenbach, stampato a Mainz nel 1486. Erhard Reuwich, un
ottimo disegnatore di Utrecht, accompagnò l'autore nel suo viaggio in Terra
Santa, effettuato nel 1483, cosicché per la prima volta abbiamo immagini
dettagliate riprese dal vero di alcune delle più importanti città europee
e del medio oriente, quali Venezia, Rodi, Gerusalemme. Inoltre la tecnica
delle incisioni sul legno è davvero rivoluzionaria per l'epoca, non solo
per le notevoli dimensioni, ma anche per l'introduzioni di alcune novità
importanti come il tratteggio chiaro scuro nel frontespizio. Il libro ebbe
un grande successo, tanto che se ne conoscono almeno 8 edizioni nel corso
del XV secolo e numerose traduzioni. La libreria Sourget di Chartres
presenta "Opera", prima edizione dei componimenti di Orazio,
finemente illustrata, la prima a essere stampata in Germania (il 12 marzo
1498). Il prezioso volume, che conserva un'originale rilegatura tedesca del
diciottesimo secolo, è ornato da 168 eleganti incisioni su legno, di cui 37
a piena pagina Cinquecento - La libreria Pregliasco (Torino) propone una tra
le più cospicue e rare opere tipografiche del celebre stampatore veneziano
Aldo Manuzio: la prima edizione a stampa dei "Moralia" di
Plutarco. Al poderoso lavoro di redazione (i due volumi constano di ben 534
fogli), che ebbe inizio nel 1506 e finì nel 1509, con Demetrios Dukas
collaborò anche il noto umanista olandese Erasmo da Rotterdam. Un originale
trattato sull'arte della danza, "Il Ballarino..." di Fabrizio
Carosio stampato a Venezia nel 1581, viene presentato dalla torinese Il
Cartiglio. L'opera, ricca di incisioni su rame in piena pagina, è
considerata fondamentale per lo studio del ballo del Cinquecento, mettendo
in risalto l'importante ruolo svolto dagli italiani nella diffusione
dell'arte della danza. Seicento e Settecento - Fra le rarità di questi
secoli si situa "L'emporio delle glorie palermitane" di Paolo A.
Del Vio, (stampato a Palermo nel 1704), opera presentata dalla libreria Il
Polifilo di Milano. Particolarmente interessanti sono le quattro tavole
contenute nel volume, ripiegate, disegnate e incise in rame dall'autore
stesso, che era ingegnere. Esse mostrano gli apparati per la festa di santa
Rosalia del 1704; la prima, formata da cinque parti per una lunghezza
complessiva di ben 196 centimetri, raffigura la cavalcata con i carri
allegorici, che portano il Bucintoro e altre navi. Da Lella e Gianni Morra,
libreria veneziana specializzata in stampe giapponesi, si può ammirare una
nota opera illustrata da Shunsho e Shigemasa e pubblicata nel 1776: "Seiro
Bijin Awase Sugata Kagami". Il libro celebra la grazia e la bellezza
delle idealizzate cortigiane d'alto rango ritraendole in artistiche attività
di intrattenimento durante le quattro stagioni, nei loro templi del piacere:
le Case verdi. Può essere considerato un evento eccezionale l'apparizione
sul mercato di due lettere manoscritte, datate e firmate di Giacomo
Casanova, mirabile esempio della sua versatilità e abilità del comporre.
La prima, datata 13 febbraio 1780, si articola in dieci righe ed è
indirizzata ad un esponente dell'autorità dell'epoca, ma la seconda del 12
febbraio 1789, destinatario il nipote, è ben più ricca di informazioni e
narra una delle avventure compiute dallo scrittore veneziano, che tanto
hanno contribuito alla sua fama e alla sua fortuna (Letteratura Tattile -
Rimini). Ottocento e Novecento - E'considerata una tra le opere più famose
dell'Ottocento "La Storia naturale degli uccelli che nidificano in
Lombardia" di Eugenio Bettoni (Milano 1865-1868), esposta dalla
libreria milanese Malavasi. Due volumi di testo e uno di 120 superbe tavole
eseguite in cromolitografia da Oscar Dressler, illustrano una ricchissima
collezione ornitologica di esemplari impagliati, donata dalla famiglia
Turati al Museo di Storia Naturale di Milano, e purtroppo distrutta durante
la seconda guerra mondiale. Tormentata la storia della finissima plaquette,
presentata dalla Libreria Pontremoli di Milano, "Une saison en enfer"
di Arthur Rimbaud, (Bruxelles, 1873), il diario autobiografico della sua
avventurosa, ma travagliata adolescenza. L'acconto versato dalla madre del
poeta per la stampa di questo libro non fu considerato sufficiente dalla
tipografia, che trattenne buona parte degli unici 500 esemplari lasciando
all'autore poche copie, inviate ad alcuni amici, tra i quali Paul Verlaine,
in prigione a Mons. Il resto della tiratura fu scoperto solo nel 1901
proprio nel magazzino dello stampatore, da un bibliofilo belga che distrusse
75 volumi danneggiati. La Libreria Ai Due Santi di Padova porta in mostra
gli 8 volumi de "Il Giornale dei Bambini", in cui venne pubblicata
l'edizione originale del Pinocchio, ovvero "La storia di un
burattino". Il capolavoro immortale della letteratura per ragazzi
apparve infatti a puntate su tale rivista dal 7 luglio 1881 al 25 gennaio
1883. Presso Il Polifilo di Milano si può ammirare l'edizione originale
della brossura illustrata di "Le poète assassiné" di Guillaume
Apollinaire, pubblicata da L'Edition, Bibliothèque des curieux, a Parigi
nel 1916. Il prezioso esemplare, che vanta una dedica olografa sul foglio di
guardia, fu donato dall'autore, precursore del surrealismo, al suo amico
Giuseppe Ungaretti. E proprio di Giuseppe Ungaretti è l'esemplare numero 31
de "La Guerre. (Une Poésie)", pubblicata a Parigi nel 1919, prima
edizione delle uniche 80 fuori commercio con bella dedica autografa a
Giovanni Papini (Libreria Antiquaria Gozzini - Firenze). La proposta è
quindi varia, in grado di soddisfare curiosità e interessi di tutti, e
variamente distribuita nel tempo lungo oltre seicento anni. Al di là delle
tematiche - o assieme ad esse - sta il gusto per il libro particolare, per
l'opera prima, per la bellezza della miniatura, della xilografia o della
litografia, per la carta antica, per la rilegatura preziosa e per tante cose
ancora. Il gusto per il passato che dentro questi libri è racchiuso e si
svela quando, con grande attenzione, li apriamo e ne scorriamo le parole di
cui già molti prima di noi, magari tante generazioni fa, hanno avuto
l'occasione di appropriarsi e di gioire.
URBANI:
FISSATI NUOVI CRITERI PER I CONTRIBUTI AI TEATRI CON IL DECRETO MINISTERIALE
SBLOCCATI I CONTRIBUTI CHE INTERESSAVANO QUASI IL 55% DEI TEATRI
ITALIANI
Roma, 3 marzo 2003 - A seguito dell'adozione da parte del Consiglio dei
Ministri del Decreto Legge n. 24 del 18 febbraio 2003, il Ministro per i
Beni e le Attività Culturali, Giuliano Urbani, ha firmato quest'oggi il
Decreto Ministeriale recante criteri e modalità di erogazione dei
contributi statali alle attività teatrali. Il decreto, già inviato agli
organi di controllo, pone fine alla paralisi dell'erogazione dei contributi
alle compagnie teatrali sanando una gravissima situazione. Gli elementi di
sostanziale novità contenuti nel decreto sono i seguenti: Opzione tra
annualità e triennalità del contributo; l'introduzione di una maggiore
elasticità nei criteri di giudizio, abbandonando la distinzione
"verticale" e per quote prefissate tra valutazione quantitativa
(fondata sui costi dell'attività) e valutazione qualitativa (fondata, in
primis, sulla validità artistica del progetto), a favore di una distinzione
"orizzontale" che considera l'elemento quantitativo solo in
presenza dell'accertata qualità culturale del progetto; - la maggiore
attenzione dedicata alle attività di formazione e di promozione e, al
contempo, il minor rilievo attribuito ai costi per i compensi artistici, al
fine di favorire una politica di contenimento del prezzo del biglietto; - la
semplificazione e razionalizzazione delle procedure e la revisione dei
requisiti e delle condizioni di ammissibilità, in funzione di un
alleggerimento degli adempimenti richiesti ai soggetti beneficiari.
CIRCUITO
DI TEATRO DI QUALITÀ NEL TERRITORIO DI VARESE E LECCO
Milano, 3 marzo 2003 - Progetto sperimentale, promosso dalla Regione
Lombardia in stretto raccordo con gli Enti Locali finalizzato alla
realizzazione di circuiti di distribuzione di spettacoli di qualità sul
territorio regionale. Le aree interessate dalla sperimentazione sono, nel
2003, quelle del territorio di Varese e di Lecco. Il progetto nasce dalla
volontà di dar vita ad un sistema di circuiti locali caratterizzati da
un?unica struttura organizzativa e da una direzione artistica qualificata,
che porti alla realizzazione di un cartellone teatrale in ogni comune
aderente al progetto, coordinando gli sforzi e ottimizzando le
risorse.
LA
SCUOLA DEGLI ARTEFICI DI BRERA PALAZZO REALE, DAL 4 AL 30 MARZO 2003
Milano, 3 marzo 2003 - Si apre martedì 4 marzo, nelle sale di Palazzo
Reale, una mostra dedicata alla Scuola degli Artefici, che come espressione
di scuola artigiana e operaia, racchiude in sé quei valori che trovano
valida espressione nel tessuto urbano di Brera, di quel quartiere che, come
e forse più dell'Accademia, è memoria di generazioni di artisti-operai che
in quel luogo hanno appreso i primi rudimenti dell'arte per educarsi e
dedicarsi al "bello". Grazie alla Scuola degli Artefici un
poverissimo Giovanni Segantini poté educarsi all'arte come anche Tranquillo
Cremona, Pellizza da Volpedo, Filippo Tallone, Adolf Wildt e Carlo Carrà,
artisti di grande livello la cui formazione si deve a docenti estremamente
qualificati che nella Scuola degli Artefici hanno intrapreso quel profondo
rapporto tra tecnica ed arte, artigiano ed artista, artigianato ed industria
dando così vita a una autentica scuola di pregevolissimi artigiani
specializzati nei lavori di oreficeria, ceramica, trompe l'oeil. Attraverso
le opere che costituiscono la mostra è possibile ripercorrere la trama
delle fitte relazioni intercorse, in più di cento anni, tra la Scuola e le
esigenze produttive della città, introducendo un tema di particolare e
permanente attualità che trova continuità nella esperienza del design
contemporaneo, così radicato a Milano proprio grazie all'intreccio tra
esigenze del mondo produttivo e sensibilità artistica di cui la Scuola
degli Artefici resta esempio insuperato.
METAMORFOSI
DEL MITO. PITTURA BAROCCA TRA NAPOLI, GENOVA E VENEZIA. PALAZZO DUCALE,
GENOVA APPARTAMENTO DEL DOGE DAL 22 MARZO AL 6 LUGLIO 2003
Genova, 3 marzo 2003 - La circolazione delle traduzioni delle Metamorfosi di
Ovidio, divenute basilari per l'approfondimento delle conoscenze dei miti da
parte degli artisti, determina, agli inizi del Seicento, un rinnovato
interesse verso le tematiche mitologiche. La formulazione di nuove proposte
iconografiche, maturate in ambito romano-bolognese ad opera dei Carracci e
dei loro discepoli, fornisce le basi per le successive interpretazioni, di
stampo classicistico, del Vouet e del Poussin, in alternativa alle quali
trovano affermazione le soluzioni introdotte dal Rubens e da Pietro da
Cortona, con dichiarati intenti propositivi in chiave barocca. Facendo perno
sulla fase di reinvenzione del tema mitologico, la mostra, scegliendo un
percorso rivolto all'analisi di dipinti di ambito mediterraneo, punta a
valorizzare i termini iconografici innovativi che segnarono il passaggio
dalla produzione pittorica seicentesca a quella settecentesca, portando
attenzione anche alle tematiche meno consuete nel panorama delle scelte
operate dalla committenza nelle tre aree considerate. La riproposta del
ricco repertorio ovidiano, rivisitato sulla scorta delle fonti classiche e
moderne relative ai diversi miti, ha costituito la premessa per un riesame
delle interpretazioni iconografiche maturate tra Sei e Settecento. Nel
contempo l'analisi delle varianti iconografiche ha consentito di verificare
le interrelazioni tra gli apporti pittorici e le coeve proposte di ambito
letterario.letterariarpretazioni iconografiche maturate tra Sei e Settecento
e le coevetituisce la premessa per un riesame delle interrala I nuclei
tematici, indagati attraverso il riferimento alle testimonianze poetiche e
teatrali, che presero avvio con i ricchi repertori del Marino, e trovarono
seguito in quelli di stampo melodrammatico sviluppati dal Metastasio, hanno
fornito occasione di verifica delle complesse fasi di rielaborazione
tematica, permettendo di cogliere l'ampia varietà dei livelli
interpretativi. Prendendo le mosse da un significativo gruppo di opere
relative alle tre aree considerate (napoletana, genovese e veneta), è stato
possibile valutarne l'apporto innovativo sul piano iconografico, sia
attraverso un confronto con i prodotti artistici delle aree affini (anche in
relazione alla circolazione delle proposte grafiche), sia in considerazione
dei transiti degli artisti nelle diverse aree. La produzione di ambito
veneto, anche grazie alle progressive richieste degli artisti all'interno
del circuito europeo, permette di cogliere il positivo riflesso della
tradizione iconografica cinquecentesca, da Tiziano a Tintoretto, nel
passaggio dalla pittura dei "tenebrosi", a quella dei
"chiaristi". In ambito genovese l'iniziale consenso verso la
corrente pittoricistica di stampo fiammingo, piuttosto incline ad
un'indagine analitica dei termini compositivi, cede il passo ad una
progrediente affermazione delle esperienze barocche, avviate dallo Strozzi e
culminate nelle tumultuose visioni del Baciccio: un percorso che aprirà la
strada all'affermazione della decorazione dei palazzi nobilari. La
situazione napoletana appare caratterizzata da una dichiarata apertura verso
gli apporti veneti, inizialmente vincolati alla matrice tenebristica di
stampo pretiano, ma che verranno inglobati dalle soluzioni barocche
giordanesche, e risulteranno esemplari sia per coloro che aderiranno al
metro giordanesco, che per quanti attueranno la svolta in chiave rococò. La
mostra consente pertanto un approccio al prodotto artistico non solo a
livello di interpretazione tematica, ma soprattutto in relazione al
particolare linguaggio adottato dagli artisti in connessione alle proposte
iconografiche formulate. Sul filo della narrazione che accompagna lo
svolgimento dei diversi episodi, trovano pertanto opportuno risalto quegli
elementi compositivi che siglano il passaggio dalla componente barocca a
quella tardobarocca, come dalle rischiarate atmosfere arcadiche agli
sviluppi in chiave rococò. Per l'area napoletana è stata presa in
considerazione la produzione pittorica di artisti quali, Luca Giordano,
Giacomo Farelli, Paolo De Matteis, Francesco Solimena, Giovan Battista Lam:
Filippo Napoletano, Hendrick van Somer, Andrea De Lione, Salvator Rosa,
Pietro Novelli, Mattia Preti a, Francesco De Mura, Corrado Giaquinto. Per
l'area genovese, sono stati considerati soprattutto: il Grechetto, Giovanni
Andrea e Giovan Battista Carlone, Anton Maria Vassallo, Sinibaldo Scorza,
Giovan Battista Casoni, Valerio Castello, Bartolomeo Guidobono, Domenico
Piola, Gregorio De Ferrari, Alessandro Magnasco, Domenico Parodi, Paolo
Gerolamo Piola, Carlo Giuseppe Ratti. Per l'area veneta: Giulio Carpioni,
Pietro Liberi, Sebastiano Mazzoni, Giambattista Langetti, Pietro Negri,
Francesco Maffei, Andrea Celesti, Antonio Carneo, Federico Cervelli, Antonio
Bellucci, Sebastiano Ricci, Giovanni Antonio Pellegrini, Nicolò Bambini,
Jacopo Amigoni, Giambattista Piazzetta. Sezioni considerate: Il momento
della trasformazione Le tematiche affrontate all'interno delle Metamorfosi
consentono di individuare alcuni percorsi caratterizzanti relativi a momenti
liberatori, difensivi, consolatori o punitivi, come anche a situazioni nelle
quali la divinità, per raggiungere il suo scopo, assume diverse sembianze.
Il risultato del processo metamorfico offre pertanto spazio ad un'ampia
varietà di soluzioni, verificabili sia attraverso le trasformazioni di
Dafne e Siringa in piante, di Narciso in fiore, di Coronide in uccello, che
per sostituzione, come nel caso di Ifigenia. All'interno del medesimo
circuito il protagonismo di Giove si manifesta attraverso il ricorso ad una
serie di metamorfosi, che compaiono all'interno dell'elaborata trama
predisposta da Aracne, finalizzata ad illustrare gli amori illeciti degli
dei. La suprema divinità olimpica assume pertanto le sembianze di toro per
rapire Europa, di pioggia d'oro per sedurre Danae, e di cigno per unirsi a
Leda. Le punizioni La serie di interventi punitivi permette di porre
l'accento su testimonianze conflittuali, spinte spesso fino al limite della
sopportazione fisica. I motivi che sono alla base degli interventi punitivi
possono essere suddivisi o in ragione dei tradimenti, come nel caso della
mortificante trasformazione di Io in vacca, e della conseguente uccisione di
Argo, di Apollo che si vendica del tradimento di Coronide, di Vulcano che
sorprende Venere e Marte, ma anche di Semele che viene incenerita a seguito
dell'apparizione di Giove. Alla mancata ubbidienza nei confronti del potere
superiore vanno ricondotti gli episodi relativi alle azioni di Diana nei
confronti di Callisto e di Atteone, mentre agli atteggiamenti di sfida e di
pretesa superiorità nei riguardi della divinità, vanno riferiti quelli di
Niobe, Latona e Aracne. Nel circuito delle operazioni punitive trovano
inoltre inserimento sia la vicenda di Progne, che dopo essersi finta
Baccante per ritrovare Filomela, ricorre all'uccisione del proprio figlio
per punire Tereo (macchiatosi del turpe adulterio consumato a danno della
sorella), sia quella relativa ad Orfeo, e conseguente al suo isolamento, che
risulterà provocatorio per le Baccanti, sì da determinarne la vendetta. La
dimensione solare All'interno di tale sezione trovano spazio i riferimenti
all'ambito operativo di Apollo, sia quale guida solare, che come promotore
delle arti. Sono stati pertanto considerati quali momenti esemplari quelli
della conduzione del carro del Sole (anche in connessione alla figura di
Aurora), quello relativo all'abbinamento del dio con le Muse, e quello della
contesa musicale con Marsia. Gli amori Nel complesso intreccio narrativo che
accompagna lo svolgimento della trama ovidiana delle Metamorfosi sono le
vicende amorose ad offrire una linea di continuità, contrassegnata spesso
da episodi legati a trasformazioni. Se da un lato si assiste ad interventi
eroici (Perseo e Andromeda), in alcuni casi è lasciato spazio ad
intereventi consolatori (Bacco e Arianna; Atalanta e Ippomene) o ad eventi
segnati dal dolore (Venere e Adone; Aci e Galatea). Spesso è il rapimento
ad essere risolutore per una serie di circostanze caratterizzate da
improvvisi trasporti amorosi. Al rapimento ricorrono Plutone, per appagare
il proprio desiderio nei confronti di Proserpina, Borea per possedere Orizia,
Nesso nel tentativo di sottrarre Deianira ad Ercole, ma anche Paride per
potersi unire ad Elena. Infolink:
www.palazzoducale,genova.it
VIAGGIO CON I
FENICI - PERSONALE DI LINO TARDIA
Milano, 3 marzo 2003 - Nato nel '38, lungo il suo percorso formativo Tardia
frequenta i maestri Renato Guttuso e Saro Mirabella. Dal '55 comincia ad
esporre, ottenendo, ben presto, consensi in Italia e all'estero. Gli anni
'60 segnano il suo passaggio dal realismo all'informale ed ancora e alla
"nuova figurazione", secondo la maniera di Francis Bacon, che
incontra durante un soggiorno a Londra Partecipa a collettive insieme a
Guttuso, De Chirico, Sironi, Treccani ed altri autori noti nel panorama
artistico internazionale. Espone le proprie opere in "personali" a
Londra, Parigi, New York, Chicago, Huston, Ottawa, Tripoli. Attualmente vive
a Roma, dove insegna presso l'Accademia. "Lino Tardia è riuscito a
riavvicinarsi al mito fondante in un'energia primordiale e germinale che
muove tutti i suoi mezzi di pittore capace di visione ma anche di struttura
in modo da inserire nel quadrato l'enigma della madre fenicia, della madre
di sempre antica e moderna". (da "Un sintetismo mitografico"
Dario Micacchi '90) Le visioni di Tardia si riflettono in forma di tagli
sull'epidermide della tela fino quasi ad inciderne l'anima....il pennello
sembra un dardo pronto a colpire il cuore del problema, la tela si offre
quale teatro delle passioni e i colori non sono altro che quel vibrante
collagene capace di consegnare identità al suo linguaggio figurativo...Lo
squarcio aperto attraverso gli umori pittorici appare costellato da un
flusso continuo di segnali notturni: la luce, fascio selenico mosso dalle
leve acquee delle maree, separa, su due fronti, il mondo celeste da quello
marino mostrandosi, per altro, fortemente commisto alle terre. E sono terre
d'approdo, sillabe tremanti al crepuscolo, realtà le quali come ombre, si
muovono nel recinto pittorico di Tardia.("Nelle acque di Delfinio"
Aldo Gerbinio) Sono figure nitide, affilate, delimitate con purezza di
segno, quelle che appaiono nei quadri recenti di Tardia....Ma le masse di
colore che circondano ed assediano il viaggio dei suoi "fenici",
le vuole sontuose, cariche di rosa acidi, di grandi campi grigi, di vaste
parti nere. ...Tardia, formatosi a ridosso del realismo acre, potente,
carico di materia, già fortemente esistenziale di Guttuso, allontanandosi
poi dal disimpegno formale dei realisti più didascalici, quindi da Guttuso
stesso, ha incrociato quasi naturalmente una pittura che voleva caricarsi di
un'intensa emozionalità senza nulla cedere di quella profonda riflessione
formale che il realismo del secondo dopoguerra aveva trascurato.("Un
viaggio nella pittura" Enrico Mascelloni)Infolink: www.openart.it
PREMIO "MILANO
PER LA MODA": VINCONO GIUSI FERRÉ E MARIELLA MILANI RICONOSCIMENTO
SPECIALE A CARLA VANNI E ANTONIO MUTARELLI
Milano, 3 marzo 2003 - . Grande festa per la consegna del premio
"Milano per la moda", che ha avuto luogo a Palazzo Marino. Si
tratta di un annuale riconoscimento (giunto alla seconda edizione) destinato
al giornalista italiano o straniero che con la sua professionalità e il suo
impegno è riuscito a enfatizzare il binomio "Milano e la moda".
"Questo premio -spiega Bozzetti- testimonia il ruolo strategico della
comunicazione quale fattore di successo dell'attività degli stilisti e
l'attenzione che il Comune ha per la moda quale principale fattore di
sviluppo economico, occupazionale e urbanistico per la nostra città".
Tale premio prevede una giuria di stilisti e imprenditori ed è stato
consegnato durante una cerimonia a Palazzo Marino alla quale hanno preso
parte tutti i membri della giuria, stilisti, imprenditori, autorità e
rappresentanti della stampa italiana e estera. Presenti, oltre all'assessore
Giovanni Bozzetti, al presidente Mario Boselli, e al presidente onorario
Beppe Modenese della Camera Nazionale della Moda, che hanno organizzato
l'evento, il sindaco Gabriele Albertini, il vicesindaco Riccardo De Corato
il questore Vincenzo Boncoraglio, il prefetto Bruno Ferrante, il
Soprintendente Alberto Artioli, gli stilisti Alviero Martini, Ottavio e
Vittorio Missoni, Raffaella Curiel, Nicola Del Verme, Mariella Burani, Santo
Versace, Ennio Capasa (Costume National), Anna Molinari, Giovanna Ferragamo,
Antonio Marras, Gaetano Marzotto, Giacomo Santucci (Gucci), Laudomia Pucci,
Stefano Dominella (Gattinoni), Saverio Moschillo (John Richmond), Alberto
Casotti (La Perla), Ermanno Ronchi (Erreuno), il presidente di Fiera Milano
Flavio Cattaneo, il fotografo Bob Kriegher, gli onorevoli Ignazio La Russa e
Paolo Romani. Quest'anno si è scelto di creare due categorie di premiati:
una giornalista della carta stampata e una della Tv che hanno ricevuto due
busti dipinti dall'artista Giuliano Ghelli e verranno insignite
dell'Ambrogino d'oro. La giuria ha deciso di premiare per la carta stampata
Giusy Ferrè (motivazione: acuta osservatrice della Moda e delle sue
evoluzioni; attenta ai fenomeni economici e di costume con particolare
attenzione alle realtà milanesi), e per la televisione Mariella Milani
(motivazione: instancabile per la sua presenza professionale e la grande
attenzione agli eventi del settore moda; particolarmente attenta alle
attività milanesi). Nella stessa serata sono stati conferiti due premi
speciali ai giornalisti Carla Vanni, direttore responsabile di Grazia
(motivazione: figura professionale di alto livello nel settore della moda,
particolarmente attenta alle attività moda rivolte alla città di Milano e
ai giovani) e Antonio Mutarelli, giornalista e operatore della Rai (da più
di 30 anni svolge la propria attività nel campo della moda con
professionalità e passione). Per l'occasione nella Sala Alessi,
recentemente restaurata e le adiacenti sale delle Tempere, degli Arazzi e
degli Affreschi si è svolta una cena di gala. in onore dei premiati e di
tutti coloro che svolgono la loro attività nel settore della moda, molto
importante anche dal punto di vista economico per Milano e per l'Italia
intera
AMERICAN'S CUP:
DIETRO AI SUCCESSI DI ALINGHI C'È L'INGEGNO ITALIANO SONO DI ALFIO
QUARTERONI GLI STUDI CHE HANNO CONTRIBUITO A RENDERE IMBATTIBILE LA BARCA
SVIZZERA. IL DOCENTE ITALIANO INSEGNA AL POLITECNICO DI MILANO DOVE DIRIGE
UN LABORATORIO ALL'AVANGUARDIA NELLA IDRODINAMICA: IL MOX.
Milano, 3 marzo 2003 - I nostri porta bandiera non hanno raggiunto i
risultati sperati nell'American's Cup. Eppure in questo ultimo finale di
gara c'è comunque una parte del genio e dell'estro italiano. Alinghi,
infatti, la fortunata barca svizzera, è il frutto di quasi due anni di
studi condotti da Alfio Quarteroni, docente di Analisi Numerica e direttore
scientifico del Laboratorio di Modellistica e Calcolo Scientifico (Mox) al
Politecnico di Milano, nonché docente di Modelling and Scientific Computing
presso l'Ecole Polytéchnique Fédérale di Losanna. "Questa
affascinante avventura - ha commentato in merito Alfio Quarteroni - è nata
a Losanna, quando Russel Coutts ed Ernesto Bertarelli hanno nominato
l'Università svizzera 'Official Scientific Advisor' di Alinghi . Abbiamo
iniziato a testare i progetti che il team di designer ci proponeva
utilizzando modelli matematici e verificandone il comportamento in
situazioni che hanno previsto oltre 35 milioni di incognite." Il lavoro
svolto ha portato alla configurazione di circa un centinaio di imbarcazioni
da cui sono state tratte Swiss SU 64, ovvero quella che sta gareggiando
nell'American's Cup, e Swiss SU 75, una barca ancora più innovativa che ha
operato come appoggio durante le varie sfide. Attraverso supercalcolatori e
modelli matematici sono stati studiati moltissimi aspetti: il campo di
pressioni operate dall'acqua sulla chiglia e sullo scafo, le linee di
corrente intorno alla barca sopra e sotto l'acqua, la formazione delle onde
dovute all'impatto dell'acqua con la chiglia e il bulbo, le vorticità
create da questi stessi elementi sotto la superficie marina, infine le scie
di turbolenza generate dalle vele e il loro impatto sull'imbarcazione
sfidante. "Non posso che essere orgoglioso dei risultati ottenuti
dall'imbarcazione. Ma ciò che mi dà ancora più soddisfazione è l'idea di
aver dimostrato come la ricerca, anche quella matematica, che può sembrare
più astratta, possa essere di grandissimo aiuto alle aziende e alle
istituzioni. E' in questa direzione che ci siamo mossi, con il supporto del
Rettore e del Direttore del Dipartimento di Matematica del Politecnico di
Milano, per creare a Milano il Mox, il laboratorio di Modellistica e Calcolo
Scientifico. Stiamo già svolgendo importanti studi nel settore ambientale
(ad esempio la simulazione di maree, di onde sismiche o di processi di
inquinamento idrico) e nella medicina (con l'analisi del sistema
cardiovascolare e delle perturbazioni sul flusso sanguigno dovuto
all'inserimento di protesi come by-pass). Vogliamo dimostrare con i fatti
che la ricerca in Italia può e deve dare frutti abbondanti e
significativi".
ASSICURAZIONE
OBBLIGATORIA PER CHI SCIA E OBBLIGO DI CASCO PER I MINORI DI 15 ANNI.
REGIONI E COMUNI DOVRANNO REGOLAMENTARE L'UTILIZZO DELLE PISTE PER LE VARIE
DISCIPLINE
Roma, 3 marzo 2003 - Il Ministro Urbani esprime grande soddisfazione per
l'approvazione da parte del Consiglio dei Ministri di un Disegno di Legge
riguardante la sicurezza nella pratica dello sci. "L'incremento degli
infortuni - ha dichiarato il Ministro -, purtroppo a volte anche mortali,
che si è verificato sulle piste nel corso degli ultimi tempi, rende ormai
indispensabile un intervento organico che garantisca che questa attività
venga svolta in condizioni di sicurezza". Il disegno di legge
approvato, che passa ora all'esame delle Camere, prevede ovviamente che
nella materia sono chiamate a fare la loro parte anche le Regioni e gli
altri Enti territoriali. Difatti l'art. 3 affida a provvedimenti regionali
la disciplina di tutti quegli interventi che possano garantire la sicurezza
sulle piste, dalla segnaletica al pronto soccorso fino ad arrivare al
controllo rigoroso della progettazione e della manutenzione delle piste. Sarà
compito dei Comuni, laddove il numero degli impianti e le caratteristiche
delle piste lo consentano, regolamentare i tratti di pista da riservare allo
sci agonistico e le modalità e i tempi del loro utilizzo. Inoltre all'art.
4 il disegno di legge prevede l'obbligatorietà per i minori di 15 anni di
indossare un casco protettivo e relative sanzioni. Infine i gestori delle
aree sciabili dovranno stipulare apposite polizze assicurative ai fini della
responsabilità civile e danni derivabili agli utenti in relazione
all'utilizzo degli impianti, e comunque gli utenti delle aree sciabili
dovranno essere a loro volta assicurati ai fini della responsabilità civile
per danni derivabili a persone o cose a seguito di infortuni occorsi
all'interno delle aree.
LUNEDI'
PRESENTAZIONE COPPA EUROPA PIANCAVALLO NELLA SEDE DELLA REGIONE DI PORDENONE
LA CONFERENZA STAMPA RELATIVA ALL'IMPORTANTE EVENTO, IN PROGRAMMA DAL 9 AL
15 MARZO
Pordenone, 3 marzo 2003 - Si svolgerà oggi alle ore 14.30, presso la sede
della Regione in piazza Ospedale Vecchio 11 a Pordenone, la conferenza
stampa di presentazione delle finali di Coppa Europa di sci alpino, in
programma a Piancavallo dal 9 al 15 marzo. L'evento è organizzato dallo Sci
Club Pordenone e da Promotur. Si tratta di una delle più importanti
manifestazioni sciistiche internazionali della stagione ed infatti saranno
presenti molti fra i nomi più noti del circo bianco. Il primo appuntamento
è previsto nella mattinata di lunedì 10 marzo con lo slalom gigante
maschile. Seguiranno martedì 11 la discesa femminile e lo slalom maschile,
mercoledì 12 il supergigante femminile, giovedì 13 il supergigante
maschile e il parallelo maschile e femminile, venerdì 14 il gigante
femminile, sabato 15 lo slalom femminile e la discesa maschile. Alla
conferenza stampa di lunedì presenzieranno l'assessore regionale allo Sport
Luca Ciriani, la presidentessa dello Sc Pordenone Cristina Riponti, il
direttore del polo Promotur di Piancavallo Enzo Sima, il consigliere
nazionale della Fisi (Federazione Italiana Sport Invernali) Luciano Zanier,
il presidente del Comitato Fisi del Friuli Venezia Giulia Franco Fontana e
il grande Kristian Ghedina. www.tarvisio2003.it
IL BILANCIO:
EUROPEI NEL SEGNO DEI PAESI DELL'EST UCRAINA, BIELORUSSIA, RUSSIA E
REPUBBLICA CECA LE PRINCIPALI PROTAGONISTE A PIANI DI LUZZA. PER L'ITALIA
SOLO UN RUOLO DI COMPARSA
Forni Avoltri, 3 marzo 2003 - Le staffette hanno concluso ieri i Campionati
europei di biathlon, disputati nella splendida cornice del Centro di sci
nordico di Piani di Luzza dal 25 febbraio sino al 2 marzo. Una
manifestazione che ha visto il dominio quasi assoluto dei paesi dell'est,
con l'unica eccezione della Germania, che proprio nella giornata conclusiva
ha ottenuto il suo unico oro nella categoria Seniores. In particolare sono
stati Ucraina, Bielorussia e Russia (oggi vincitrice della 4x6 km femminile)
le nazioni protagoniste, ma è d'obbligo ricordare anche l'ottimo
comportamento della Repubblica Ceca nelle Juniores. L'Ucraina ha conquistato
i titoli di tutte le prove individuali maschili grazie a Korobeinikov,
Deryzemlya e Bilanenko mentre la Bielorussia, che schierava campionissimi
quali Dratchev e Olga Zubrilova, ha ottenuto il maggior numero di medaglie
complessive. L'Italia ha sempre viaggiato nelle posizioni di rincalzo, non
riuscendo mai ad ottenere un piazzamento individuale nei primi quindici. Al
termine della settimana continentale carnica non sono mancati i complimenti
all'organizzazione e alla struttura che ha ospitato l'evento. Anche
l'interesse è stato elevato, come dimostra il telegramma di congratulazioni
inviato ai suoi connazionali dal Presidente russo Vladimir Putin. Ora Forni
Avoltri insegue altri traguardi: a settembre si svolgeranno i Mondiali
estivi (corsa-tiro) e, in futuro, l'obiettivo è una prova di Coppa del
Mondo. Il Medagliere Campionati europei di biathlon: Ucraina: 3 ori, 1
argento; Bielorussia: 1 oro, 3 argenti, 3 bronzi ; Russia: 1 oro, 2 argenti;
Germania: 1 oro, 4 bronzi; Slovacchia: 1 oro; Norvegia: 1 argento.
Campionati europei di biathlon (Juniores): Russia: 5 ori, 4 bronzi;
Repubblica Ceca: 3 ori, 2 argenti, 1 bronzo; Austria: 1 oro, 1 argento;
Bielorussia: 4 argenti, 2 bronzo; Francia:1 argento, 2 bronzi; Slovacchia:1
argento.
LA GIORNATA:
STAFFETTE D'ORO PER GERMANIA E RUSSIA I TEDESCHI VINCONO LA 4X7.5 KM
MASCHILE, LE RUSSE LE PROVE SUI 6 KM. L'ITALIA NUOVAMENTE LONTANA DALLE
POSIZIONI DI VERTICE
Forni Avoltri, 3 marzo 2003 - Germania e Russia chiudono alla grande la loro
partecipazione ai Campionati europei di biathlon di Piani di Luzza, a Forni
Avoltri (Udine). I tedeschi Graf, Pump, Wollschlaeger e Morgenstern hanno
vinto la staffetta 4x7.5 km maschile precedendo in volata la Russia dopo una
gara dominata in buona parte dall'Ucraina, crollata all'ultima fermata al
poligono a causa degli errori di Deryzemlya, vincitore nell'Inseguimento di
giovedì. Terzo posto per la Bielorussia, trascinata dal campionissimo
Dratchev. Solo dodicesima, su quindici iscritte, l'Italia, giunta a
6'52"2 dalla Germania. Nessuno fra Longo, Da Canal, Bonaldi e Hoellrigl
è riuscito a far segnare un pieno al poligono; anzi, la media è stata di
tre errori per ogni serie. Nella prova Juniores successo della Repubblica
Ceca su Bielorussia e Russia. Proprio la staffetta femminile russa ha
dominato la 4x6 km: al traguardo il quartetto composto da Elena Khroustalova,
Anna Bogali, Joulia Yakovleva e Irina Malgina ha preceduto di oltre un
minuto la Repubblica Ceca e la Bielorussia, classificatesi nell'ordine. La
Russia è stata in testa praticamente sin dai primi metri e si è giovata
della pessima seconda frazione della tedesca Janet Klein, che nella serie in
piedi si è vista costretta ad effettuare due giri di penalità, perdendo
complessivamente dalle russe oltre un minuto e mezzo. Alla fine la Germania
chiuderà al quinto posto. La Russia non ha avuto rivali nemmeno nella 3x6
km Juniores: la Bielorussia è giunta seconda a 2'41"1, la Repubblica
Ceca terza a 4'07". In entrambi le prove l'Italia è arrivata
penultima: il quartetto Seniores era composto da Siegrid Pallhuber, Romina
Demetz, Katja Haller e Leda Abati, il terzetto Juniores da Elisa Bosonetto,
Verena Spechtenhauser e Michaela Nex. La cerimonia di chiusura, che ha avuto
luogo sul campo di gara, ha scritto la parola fine ad una manifestazione
decisamente riuscita. Il Centro di sci nordico di Forni Avoltri tornerà,
però, alla ribalta già a settembre in occasione dei Campionati Mondiali
Estivi.
LA GRANDE
FAMIGLIA DEL BIATHLON
Forni Avoltri, 3 marzo 2003 - Disponibilità, allegria e tanta voglia di
fare. Sono queste le caratteristiche che contraddistinguono la gente della
Carnia. Tutto il paese di Forni Avoltri, infatti, si è mobilitato per far sì
che i Campionati europei di biathlon in corso nel moderno impianto di Piani
di Luzza, siano ricordati non solo come un importante appuntamento
agonistico ma anche come una grande festa dello sport. La cittadina
dell'Alta Val Degano, per questa occasione, è addobbata a festa e gli
atleti sentono il calore della gente del luogo che li ha quasi
"adottati". Adalgisa, che esibisce un tradizionale costume carnico,
è entusiasta del grande spirito di gruppo che anima lo staff impegnato in
questo evento. "Tutti i fornesi e gli Enti locali sono stati coinvolti:
Pro loco, associazioni, ma anche singoli volontari. Il grande affiatamento
che regna tra noi addetti ai lavori era già emerso in occasione
dell'Universiade, ma ora, con questa esperienza, si è ulteriormente
accresciuto. Ognuno sa cosa deve fare. Questa è la nostra forza. E poi -
rimarca con entusiasmo la simpatica signora - un plauso speciale va a tutti
quei ragazzi che hanno addirittura preso ferie dal lavoro per aiutare gli
organizzatori". Anche il fornese Manuele Ferrari, direttore di pista in
questi Europei, è soddisfatto della mobilitazione creata dalla kermesse
sportiva: "C'è un grande entusiasmo qui a Piani di Luzza. Ci si saluta
tutti: organizzatori, tecnici, atleti, volontari ed i brindisi in compagnia
sono frequentissimi. D'altronde -continua Ferrari - la struttura del nostro
Centro di sci nordico agevola questi continui contatti: gli uffici, il
ristorante e gli spazi dedicati agli atleti e ai loro skimen sono tutti
molto vicini. È praticamente impossibile non incontrarsi più volte al
giorno". Entrando nel bar del Centro biathlon un curioso cartello
trilingue (italiano, inglese, russo) cattura immediatamente l'attenzione:
"E' vietato cambiarsi d'abito all'interno del locale". "Il
clima familiare che si respira qui è così forte - spiega divertito il
gestore - che gli atleti avevano scambiato questo spazio dedicato alla
ristorazione per una specie di ritrovo comune dove era lecito anche
spogliarsi. Per evitare situazioni imbarazzanti, anche se divertenti, siamo
dovuti correre ai ripari ". www.tarvisio2003.it
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