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3 MARZO 2003

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NASCE MOJO: I NEW MEDIA ASSAGGIANO IL GUSTO DEL PROFITTO

Milano, 3 marzo 2003 - "Taste profitable ideas" è con questo pay-off che viene presentata oggi Mojo S.r.l. la nuova società del gruppo Gekolab guidata da Elena Antognazza. Un team di esperti dei settori marketing e comunicazione guidati dalla fondatrice di Mlist, la lista di discussione sull'Internet Marketing, si mettono a disposizione delle aziende, ma anche di agenzie di pubblicità, di pr e comunicazione e di centri media, per trasformare l'approccio verso i new media in "idee capaci di generare profitto". E' questo, infatti, il metodo con cui opera Mojo, soprattutto integrando Internet e la telefonia mobile, trasformando semplici strumenti tecnologici in profittevoli canali di marketing. Il passaggio dalla teoria alla pratica si basa su 30 anni di esperienza cumulata nei new media dei soci fondatori di Mojo: Elena Antognazza, che è Amministratore Delegato della società e detiene il 20% delle quote, Dimitri Albino, Presidente del Consiglio di Amministrazione, e Giovanni Bruzzichelli, consigliere, che insieme controllano il restante capitale dell 'azienda attraverso la capofila Gekolab Media Group, di cui sono gli unici proprietari. Un team iniziale formato da 4 esperti del settore, supportati dagli oltre 20 addetti del gruppo Gekolab che offrono a Mojo tutto l'appoggio tecnologico necessario, permettono all'azienda di offrire servizi "below the web" come analisi di community, community management, individuazione di trend, analisi di posizionamento; servizi "on the web" come strategie di sviluppo nuovi siti, "ristrutturazione" di siti esistenti, minisiti per azioni coordinate con il direct marketing, piani di comunicazione, focus group online; soluzioni "off the web" come creazione di eventi, community meeting, direct marketing; e servizi "mobile", come giochi per telefonini, creazione e aggregazioni di contenuti per mobile, servizi premium rate. Il tutto integrato sulla base di progetti studiati dagli analisti di Mojo. "What is mojo?" è la domanda con cui è partita, a inizio febbraio, la campagna teaser che ha preceduto la presentazione della nuova azienda. Mojo significa potere magico o carisma prodigioso. Cat Yronwode, studiosa delle religioni afroamericane, è convinta che "mojo", piuttosto che un'alterazione della parola "magia", sia una derivazione dal termine dell'Africa occidentale "mojuba", che indica una preghiera di lode e ossequio. Nel voodoo, un sacchetto "mojo" è una tasca di stoffa riempita di amuleti soprannaturali. "mojo" si usa anche per la grazia inattesa di una forza misteriosa, al di là la nostra comprensione, o per il talento di una persona che ha ottenuto un dono dagli dèi. "You've got the mojo" è il termine americano usato per dire a una persona particolarmente capace "hai il tocco magico". Infolink: www.mojo.it 

STRATEGIE SRL PRESENTA LA SOLUZIONE LEADER IN ITALIA PER LA GESTIONE DI CAMPAGNE DI COMUNICAZIONE "ONE-TO-ONE" BASATE SULL'INVIO DI MAILING PERSONALIZZATI CON I DATI VARIABILI DEI CLIENTI 
Roma, 3 marzo 2003 - Davanti a un pubblico composto da Responsabili Marketing di Aziende di calibro internazionale operanti in settori diversi (Automobile, Autonoleggio, Banche, Assicurazioni, Telecomunicazioni, Utilities, Compagnie Aeree, Grande distribuzione e Società di Certificazione), è stata presentata ieri allo Sheraton Hotel di Roma "one2one solutions". Sviluppata da Strategie Srl  www.strategieonline.it  "one2one solutions". è attualmente l'unica tecnologia disponibile in Italia, e una delle poche a livello europeo, che consente di realizzare la Comunicazione One to One attraverso l'invio di lettere personalizzate; uno strumento tradizionale di comunicazione realizzato in modo innovativo che permette alle Imprese di raggiungere l'obiettivo principale: fidelizzare la propria clientela. Per ottenere questa "fedeltà" però occorre stabilire, mantenere ed accrescere, tra Azienda e Cliente, un sistema di relazioni ad alto tasso di personalizzazione, un flusso di comunicazione in cui chi riceve il messaggio lo sente come esclusivo e personale perché basato su contenuti che lo riguardano direttamente. Un tipo di relazione in cui il Cliente ha la percezione precisa che l'Azienda lo conosce bene e sa quali sono le sue esigenze e i sui interessi. Con "one2one solutions" è possibile gestire e normalizzare database personalizzati utilizzando i dati variabili raccolti dall'Azienda sui suoi Clienti. La soluzione comprende le attrezzature tecnologiche hardware e software ed il servizio completo per realizzare la compagna di comunicazione: dalla grafica, alla stampa, all'invio del mailing, fino al re-call telefonico e alla gestione di eventi correlati. Il tutto garantendo l'integrazione della Comunicazione One to One con le politiche di marketing aziendale. Le potenzialità di questo modello di comunicazione, l'efficacia e le possibilità di applicazione soluzione che è stata già scelta da importanti aziende perché si basa su tecnologie hardware e software di assoluta eccellenza a livello mondiale sono state presentate e illustrate tramite una case history prestigiosa: la campagna di fidelizzazione Clienti realizzata per Renault Italia che Strategie Srl gestisce ormai da 5 anni con successo. "Le indagini che abbiamo realizzato sul campo indicano che questa è una soluzione efficace - afferma Gabriella Totti, Amministratore Unico di Strategie Srl - la gestione di mailing sviluppati con "one2one solutions" hanno un ritorno di business di circa 10 volte superiore ai mailing tradizionali, soprattutto per quelli rivolti ai Clienti già acquisiti". 

CONCORSO PER IL MARKETING PHILIP MORRIS - EDIZ. 2003 
Torino, 3 marzo 2003 - Mercoledì 5 marzo, alle ore 11.15, presso la Facoltà di Economia di Torino (C.so Unione Sovietica, 218 bis), ci sarà la presentazione del concorso per il marketing Philip Morris. L'edizione 2003 è riservata agli studenti universitari di tutti i corsi di laurea delle Università italiane e ai neo-laureati. Il progetto è dedicato a chi vuole imparare a progettare e a lavorare in gruppo, sviluppando la propria creatività su un caso reale di marketing. Infolink: www.econ.unito.it

SINTESI DELLA RICERCA "TWEENS AND BRANDS" UNA RICERCA INTERNAZIONALE 
Milano, 3 marz 2003 - Come vivono le marche i "bambini" di 11-12 anni? Cosa significano per loro? Quali sono le marche più apprezzate? Per rispondere a questi interrogativi, alla fine del 2002 Ipsos-Insight, The Worldwide Qualitative Research Company - il team per le ricerche qualitative del gruppo Ipsos - ha condotto una ricerca qualitativa multiclient in ben 13 paesi nel mondo: Argentina, Belgio, Brasile, Cina, Francia, Germania,Gran Bretagna, Italia, Polonia, Portogallo, Russia ed Ungheria. Sono state quindi organizzate 2 discussioni di gruppo, svolte contemporaneamente in ciascun paese, una con bambini ed una con bambine. Chiamiamoli così, per facilità, "bambini": di fatto abbiamo voluto utilizzare una espressione diversa - "tweens" - ad indicare una età "in between", tra l'infanzia e la adolescenza. Perché questo è un punto cruciale, e la base motivazionale più profonda dell'atteggiamento verso le marche: a questa età, non si è più bambini e non si è ancora teen agers. E' un'età "di passaggio", in cui atteggiamenti e comportamenti sono finalizzati alla costruzione della propria identità, sia di genere (maschile/femminile), sia psicologica e sociale. Ed ecco allora che le marche svolgono, sorprendentemente, un ruolo cruciale: sostengono i bambini in questo passaggio, nell'acquisire una maggiore indipendenza dalla famiglia, nell'integrarsi nel gruppo dei pari, nell'assumere in esso una propria identità, nell'appropriarsi delle categorie di riferimento utili a destreggiarsi nel mondo dei consumi. Di fatto, si può affermare che siano un potente agente di socializzazione, quasi al pari della scuola e della famiglia. La disponibilità ed apertura verso le marche a questa età è di fatto veramente impressionante: i bambini, anche se con qualche difficoltà, colgono il concetto di marca, le marche popolano il loro immaginario, le marche vengono scelte (per lo meno "virtualmente"), ed usate (quando si può) con enorme carica emotiva. Ciò riguarda tutti i Paesi, sia quelli dove il fenomeno di marca è più consolidato, sia quelli dove sta emergendo, anche se naturalmente differenze nella relazione con le marche ci sono, evidentemente, in relazione allo stadio di sviluppo del fenomeno ma anche in ragione della struttura socio-culturale nei diversi Paesi. I bambini conoscono una quantità di marche enorme (ne sono state citate decine e decine, nelle discussioni di gruppo), anche se le preferenze poi si orientano verso alcune specifiche marche, in verità molto ricorrenti nei diversi Paesi. Bene identificabili, d'altra parte, i key-drivers che guidano l'apprezzamento per alcune marche, piuttosto che per altre. Innanzitutto il gradimento per le marche è fortemente radicato nelle relative categorie di prodotto: cioè le merceologie che appartengono agli interessi attuali od aspirazionali, dei bambini, mentre i settori più "funzionali", soprattutto quelli in cui le scelte sono fortemente guidate dalla famiglia (prodotti alimentari in primo piano), sono quelli meno "investiti". In quest'ambito, le marche più attraenti sono quelle "accessibili"- in quanto materialmente vicine, visibili, "in giro", per le strade, addosso agli amici; quelle dinamiche - cioè con un'immagine di attivismo, di movimento; quelle "democratiche", cioè non troppo esclusive o pretenziose; e quelle "aspirazionali". Respinte, invece, le marche più funzionali; quelle rivolte ad un target anche appena più giovane, in cui i tweens rifiutano radicalmente di riconoscersi; quelle con personalità deboli, poco innovative, e fuori moda. Il concetto di "coolness" è quello più utilizzato per indicare la relazione preferenziale tra i "bambini" e le marche: una marca "giusta, per me, per noi" in questo preciso momento. Quindi, quali le marche "top" nell'immaginario infantile 11/12 ? le marche dello sportwear: forniscono un forte sostegno all'integrazione nel gruppo, ma al tempo stesso alla possibilità di distinguersi nella scelta dei modelli; le marche di abbigliamento fashion, che per le bambine svolgono un ruolo cruciale nella costruzione della propria specifica personalità sessuale e psicologica; le marche dei fast food, che vengono però vissute in maniera molto ambivalente, a seconda che veicolino modelli infantili (ed in questo caso rischiano di perdere in attrattività e consenso) o modelli più spostati verso l'adolescenza (in questo caso, capaci di attirare ed affermarsi); le marche dei giochi elettronici - un mondo prettamente "al maschile", che rappresentano uno dei valori più forti nella quotidianità dell'infanzia - il ludico, il divertimento-, ma che raccoglie anche valenze egoriferite (essere vincenti, intelligenti, superiori agli altri); le marche della telefonia cellulare, categoria veramente "collante" tra i due sessi, oggetto ormai familiare nei paesi occidentali ma alquanto aspirazionale nell'est Europa; le bevande (soft drink): l'emblema della socializzazione e dello stare insieme, implicano - soprattutto quelli gasati - lievi elementi di trasgressività che li rendono ancor più desiderabili; ed infine le marche degli snacks: un categoria che combina elementi infantili con indicatori di autonomia adolescenziale. Essi costituiscono, infatti, uno dei rari beni su cui i tweens possono esercitare il loro - ancora esiguo, ma crescente - potere economico. 

TANDEM RELAZIONI PUBBLICHE PER EPAC 
Milano, 3 marzo 2003. Il Comitato EpaC, organizzazione no profit impegnata nella lotta all'epatite C, ha affidato a Tandem Relazioni Pubbliche l'incarico di mettere a punto e attuare una serie di eventi che si svolgeranno durante tutto il 2003. Il primo di questi eventi sarà il convegno "Epatite, conosciamola meglio" che si terrà a Milano il 22 marzo alle 10.30 presso il Teatro Sala Fontana in Via Boltraffio 21, con il patrocinio del Comune di Milano Settore Zona 9. Nella prima parte del convegno i relatori (illustri nomi della medicina e dell'epatologia oltre al presidente dell'EpaC Ivan Gardini) informeranno i cittadini su tutte le problematiche riguardanti le malattie epatiche e le relative modalità di prevenzione con particolare attenzione all'epatite C, mentre nella seconda parte il pubblico potrà porre domande e ricevere immediate risposte. L'ingresso è gratuito e aperto a tutti i cittadini. 

IL PARTITO DELLA VELOCITÀ 
Rozzano, 3 marzo 2003 - Fa inaspettati proseliti la fazione di chi sostiene, in Italia, che non è la velocità il primo nemico da battere per chi si propone di contenere gli incidenti stradali. Personaggi di spicco come il ministro delle infrastrutture Pietro Lunardi e l'editorialista Piero Ostellino si sono aggiunti recentemente al coro di chi, da tempo, va sostenendo che sono assai più pericolosi i veicoli che procedono troppo lentamente e che la disattenzione alla guida comporta rischi ben più gravi di un'andatura sostenuta. Davanti a queste affermazioni, il mensile "Quattroruote" ha realizzato un'inchiesta per verificare sul campo la fondatezza di queste tesi del tutto controcorrente, con una serie di test effettuati con automobili lanciate a diverse valocità. I risultati sono pubblicati sul numero di marzo del mensile, che da tempo sostiene una propria tesi in materia: l'importante non è tanto discutere in astratto di velocità, quanto dei modi con cui i limiti vengono effettivamente apposti nei vari tratti di strada. Spesso si tratta di limiti completamente irrealistici, che vengono costantemente ignorati dalla stragrande maggioranza degli automobilisti, e di misure di repressione del tutto episodiche e casuali. Molto meglio sarebbe avere limiti leggermente più elevati, ma con la possibilità di colpire veramente chi eccede. 

E' ON AIR IL NUOVO FILMATO IDEATO DALLA J. WALTER THOMPSON DI MILANO E REALIZZATO DA FILMMASTER PER KELLOGG?S SPECIAL K FRUTTI ROSSI. 
Milano, 3 marzo 2003 - Sulle note dell'indimenticabile "You can leave your hat on", colonna sonora del film "9 Settimane e mezzo", una giovane coppia mette in scena un gioco di seduzione. Lo spot rivisita in chiave ironica una celebre sequenza del film di Adrian Lyne: davanti al frigorifero la protagonista si fa imboccare dal suo compagno con la frutta di Kellogg?'s Special K Frutti Rossi. "Quando la frutta fa così gola è la frutta di Kellog's Special K frutti rossi", recita la voce fuori campo. Il claim "Speciali per la tua linea" chiude lo spot. La creatività è di J. Walter Thompson Milano con la Direzione Creativa di Pietro Maestri. Il team di lavoro è stato composto da Alberto Citterio (Creative Group Head e Copy) e da Marco Parisella (Art Direcor). Lo spot, della durata di 30", è stato prodotto da FilmMaster, con il coordinamento dell'executive producer Ada Bonvini. La regia è dell' australiano Derek Richards. La pianificazione di MindShare prevede la presenza sulle le più importanti reti televisive. 

E' FIRMATA FILMMASTER LA NUOVA CAMPAGNA KINDER DELICE 
Milano, 3 marzo 2003 - E' prodotta da FilmMaster la nuova campagna Kinder Delice in onda sulle principali reti nazionali. La campagna dal titolo "Valigia" è stata ideata dalla Pubbliregia, con la direzione creativa di Franco Carrer e di Laura Sottovia. Nello spot di 30" un gruppo di ragazzini in gita scolastica scende dall? autobus schiamazzando allegramente e si dirige verso l'ostello all'interno di un parco naturale. La scena si sposta in una delle camere, dove un ragazzino sta disfando la sua valigia sotto lo sguardo divertito di due compagni. La premurosa mamma ha pensato a tutto: un lussuoso sapone incartato, una pila di magliette pulite. Ogni cosa viene riposta nuovamente nella valigia. Poi è la volta della merenda. I compagni lo invitano a lasciarla dov'è: "Sarà una di quelle precise..nutrienti..con tanto latte" commentano ridacchiando. Invece è Kinder Delice. Si scatena l'entusiasmo dei ragazzini, che si precipitano attorno alla valigia e ne afferrano una a testa. "Kinder Delice ha il nutrimento di tanto latte, sotto un manto goloso di cacao, per questo piace tanto ai ragazzi!", commenta la voce fuori campo". "Dieci punti a tua mamma!" esclama un ragazzo mentre gusta la sua merenda. "Anche quindici", replica a bocca piena un altro. Il claim "Kinder Delice. L'equilibrio giusto tra nutrimento e gusto" chiude il film. Lo spot è stato girato da Riccardo Milani, con il coordinamento esecutivo di Monica Rossi. La fotografia è di Arnaldo Catinari. 

IL GENIO NELLO SPOT PUMA 
Milano, 3 marzo 2003 - Una campagna pubblicitaria che conquista senza ricorrere a grandi effetti, puntando sulla semplicità: questa è l'essenza del nuovo spot Puma. Simpatico e divertente, è ambientato in Jamaica: l'allegria dei colori e dei suoni di questo paese, infatti, rispecchiano perfettamente la filosofia del brand. Il tema è ripreso dalle favole, dalla storia d'Aladino, rivisitata in chiave moderna: Lo spot si apre su una spiaggia caraibica, dove un ragazzo passeggiando s'imbatte nella classica lampada dei desideri: basta sfregare ed ecco un genio pronto ad esaudire ogni richiesta. Ma é un genio dal look molto particolare e a colpire l'attenzione sono le sue scarpe (mod H.Street), naturalmente Puma. L'unico desiderio possibile per il ragazzo è proprio potere avere le stesse sneakers.... Di colpo, l'intero popolo Jamaicano - donne, uomini, bambini e persino neonati - magicamente si trova ai piedi le coloratissime scarpe Puma. L'idea creativa della campagna pubblicitaria è nata in seguito all'importante agreement tra Puma e la Federazione Jamaicana. In conformità a tale accordo, Puma è diventato fornitore ufficiale fino al 2008, dell'abbigliamento e delle calzature di tutte le squadre che prenderanno parte ai principali eventi sportivi, tra cui le Olimpiadi e le Olimpiadi invernali. Lo spot, che è stato presentato in anteprima a Milano al Galà della Pubblicità, é in onda da febbraio sulle reti Mediaset (Italia Uno e Canale 5). La pianificazione, avente come soggetto la Jamaica, prevede un notevole investimento sia televisivo sia di stampa per tutto il 2003. 

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