NOTIZIARIO
MARKETPRESS
NEWS
di
MARTEDI'
18 MARZO 2003
pagina 4
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SINDROME
RESPIRATORIA ACUTA GRAVE: LINEE TELEFONICHE MINISTERO PER INFORMAZIONI
Roma,
18 marzo 2003 - Il Ministero della Salute ha predisposto i seguenti numeri
telefonici: 06 - 59944211/59944277/59944280, ai quali risponderanno esperti
per fornire informazioni sulla "sindrome respiratoria acuta grave"
(Sars). Informazioni e indicazioni sulle misure di sorveglianza nei
confronti della nuova forma di malattia infettiva sono disponibili sul sito
del Ministero www.ministerosalute.it
INDIVIDUATO
IL MECCANISMO D'AZIONE DI ALCUNI VIRUS TUMORALI
Roma, 18 marzo 2003 - Un attacco possibile al meccanismo attraverso il quale
i virus oncogeni producono tumori quali adenoma e papilloma nelle cellule
umane. È quanto si cerca di attuare nei laboratori dell'Istituto di
Biologia e Patologia Molecolari del Consiglio Nazionale delle Ricerche di
Roma e dell'Istituto Regina Elena di Roma, specializzati nello studio di
alcuni virus, quali Adenovirus e Papillomavirus, che provocano tumori
comuni, come quello della cervice uterina ed altre neoplasie epiteliali.
Grazie a queste ricerche - nate dalla collaborazione tra il gruppo
coordinato dal prof. Marco G. Paggi all'Istituto Regina Elena e quello della
dr.ssa Patrizia Lavia al Cnr e il contributo fondamentale dell'Associazione
Italiana per la Ricerca sul Cancro (Airc) e la Fondazione Italiana per la
Ricerca sul Cancro (Firc) - è stato possibile comprendere come un virus
sconvolge il delicato meccanismo con cui le cellule si dividono. Questa
comprensione potrebbe aiutare a trovare la via per proteggersi in futuro
dall'attacco del virus, impedendo la trasformazione delle cellule sane in
tumorali. Ma in un futuro più lontano potrebbe anche contrastare il cancro,
ristabilendo ciò che il virus ha modificato. Pubblicato sul prossimo numero
della rivista internazionale Cancer Research, lo studio rappresenta un
importante risultato per la scienza italiana: "Si tratta di un lavoro
di cui andiamo orgogliosi - spiega il prof. Francesco Cognetti, direttore
dell'Oncologia Medica del Regina Elena e presidente nazionale dell'Aiom,
l'Associazione Nazionale di Oncologia Medica - grazie al quale è stato
fatto un altro passo avanti nella ricerca sui meccanismi alla base della
nascita dei tumori. Il prossimo passo sarà capire come competere col virus
per rendergli la vita difficile". "Abbiamo cercato - spiega
Patrizia Lavia, dell'Istituto di Biologia e Patologia Molecolari del Cnr di
Roma - di individuare nuovi bersagli cellulari delle oncoproteine virali. In
questo quadro, abbiamo dimostrato che l'oncoproteina E1A di Adenovirus
(molto studiata come modello di oncoproteina trasformante) interagisce
fisicamente con Ran, una piccola proteina nucleare, coinvolta in molti
processi di segnalazione nella cellula ed in grado di controllare anche a
divisione cellulare. L'identificazione di una nuova interazione tra E1A e
Ran è di grande importanza, in quanto suggerisce che almeno alcune delle
attività oncogeniche di E1A siano esplicate inducendo divisioni cellulari
anomale, proprio attraverso Ran". "Questa scoperta - concludono il
prof. Paggi e la dr.ssa Anna Maria Mileo del Regina Elena - mostra come
avviene la modificazione di alcuni sistemi che controllano la corretta
divisione cellulare a causa di un virus. Abbiamo individuato alcune proteine
cellulari essenziali per questa divisione, le quali vengono alterate dalla
presenza del virus o, più precisamente, di uno specifico fattore del virus.
Fattore che provoca un'imprecisa divisione cellulare, con un numero anomalo
di cromosomi nelle cellule figlie. Questa è la porta di quel fenomeno che
si chiama 'instabilità genetica', il primo passo per la trasformazione
neoplastica. Insomma, il materiale genetico non viene più correttamente
tramandato; vi è quindi un'altissima probabilità di mutazioni, la qual
cosa può indurre la trasformazione neoplastica".
CORDIS
OFFRE MAGGIORI INFORMAZIONI SUI PROGRAMMI NAZIONALI DI RICERCA IN MATERIA DI
BIOTECNOLOGIE
Bruxelles, 18 marzo 2003 - Cordis, il servizio d'informazione in materia di
ricerca e sviluppo della Commissione europea, propone un'interfaccia in via
di espansione dedicata ai programmi di ricerca nazionali sulle
biotecnologie, i materiali e i processi di produzione. La ricerca in materia
di nanotecnologie e nanoscienze, materiali multifunzionali basati sulla
conoscenza e nuovi processi e dispositivi di produzione rientra nel sesto
programma quadro (6PQ). La Commissione europea sta inoltre svolgendo uno
studio sulle attività ed iniziative attualmente finanziate a livello
nazionale in questi settori, i cui risultati finali saranno messi a
disposizione su Cordis, attraverso un'interfaccia dove sarà possibile
effettuare ricerche. Gli utenti troveranno informazioni su oltre 60 azioni
svolte a livello nazionale, riguardanti gli obiettivi, le indicazioni in
materia di bilancio e le regole di partecipazione, nonché le descrizioni
delle priorità e i contatti utili. Le notizie che si sono aggiunte di
recente riguardano i programmi svolti in Danimarca, Germania, Grecia,
Irlanda e Regno Unito. Entro breve, saranno disponibili dati su tutti gli
Stati membri, accessibili attraverso questa funzione di ricerca
centralizzata. L'obiettivo della nuova pagina è di offrire un punto di
accesso esauriente e di sostenere la realizzazione dello Spazio europeo
della ricerca, mettendo insieme gli sforzi di ricerca nazionali ed europei
compiuti nei settori legati alla nanotecnologia. http://www.cordis.lu/rtd2002/era-developments/national-research.htm
TAVOLA
ROTONDA: LA CERTIFICAZIONE PER L'EXPORT DI PRODOTTI FARMACEUTICI NELLA
FEDERAZIONE RUSSA
Milano, 18 marzo 2003 - Per le aziende lombarde che intendono esportare
prodotti farmaceutici e dispositivi medici in Russia è da oggi
indispensabile conoscere le nuove regole che disciplinano l'ingresso delle
merci alle frontiere. Offrire una panoramica completa su queste norme,
capire in cosa consiste e come verrà effettuata dalle autorità russe la
certificazione di qualità sui prodotti in ingresso nel Paese, sono gli
obiettivi di questo incontro. La tavola rotonda, organizzata da Promos,
azienda speciale della Camera di Commercio di Milano per
l'internazionalizzazione, in collaborazione con Uni -Ente Nazionale Italiano
di Unificazione e Qsa-Vniis, vedrà la partecipazione dei massimi esperti
russi in materia: rappresentanti del Gosstandart (Ente Russo di Normazione,
Accreditamento, Certificazione), del Vniinmash (Organismo di
Certificazione facente capo al Gosstandart), del Ministero della Salute e
delle Autorità Doganali. Saranno inoltre presenti esponenti delle autorità
italiane competenti. La partecipazione all'incontro è gratuita: per
informazioni e adesioni contattare: Promos tel. 02.8515.5203 mercoledì 19
marzo 2003 ore 9.30 - 13.30 Palazzo Affari ai Giureconsulti Via Mercanti, 2
Milano (MM- Cordusio) Programma 9:00 Registrazione dei partecipanti; 9:30
Apertura dei lavori e saluto introduttivo Paolo Sacchi - Promos, azienda
speciale della Camera di commercio di Milano per l'internazionalizzazione;
Paolo Morelli - Direttore Generale Uni - Ente Nazionale Italiano di
Unificazione Giorgio Barone - Managing Partner Qsa - Vniis; 10:00 Rilevanza
della Regolamentazione Tecnica nell'ordinamento giuridico della Federazione
Russa Korovkin Igor - Vice-Presidente Gosstandart; 10:20 La certificazione
obbligatoria dei farmaci come strumento di difesa del mercato Russo Belov
Evgeny - Vice Direttore del Dipartimento Tecnico - Scientifico del
Gosstandart; 10:40 La certificazione delle apparecchiature e dei dispositivi
medici Boudennaia Janna - Direttore del Vniinmash of Gosstandart; 11:00
Ruolo della certificazione dei farmaci nella lotta ai prodotti contraffatti
Alexander Toporkov - Vice Direttore dipartimento di Stato per il controllo
dei medicinali - Ministero della Salute; 11:20 La procedura per la
registrazione doganale dei prodotti importati in Russia Ipatov Alexey -
Responsabile del Settore Controllo di Sicurezza delle Importazioni -
Comitato delle Dogane dello Stato; 11:40 Dibattito; 12:15 Coffee break;
13:00 Confronto tra le Autorità Istituzionali Russe e quelle
Italiane.
MERCEDES-BENZ
CLASSICNEWS QUARANT'ANNI FA: LA " SL PAGODA" ALLE PORTE
Stoccarda, 18 Marzo 2003 -La leggenda automobilistica della "SL
Mercedes-Benz" è una storia infinita. Mentre la 300 SL Mercedes-Benz
"ali di gabbiano" presentata nel 1954 ha potuto approfittare
direttamente dei successi della 300 SL da competizione, il nuovo modello 230
SL della serie 113 ha avuto una vita un po' più difficile. Del resto,
questa vettura doveva sostituire contemporaneamente due modelli di successo
della gamma precedente, ovvero la 300 SL e la 190 SL. Questa erede si
presenta, caldamente attesa, nella primavera del 1963 al Salone dell'Auto di
Ginevra. Le prime opinioni su questa nuova creazione tra le auto sportive,
che non sembra avere più niente in comune con i vigorosi modelli che
l'hanno preceduta, oscillano tra un'aperta repulsione e una prudente
approvazione. Due posti sportiva con grinta La nuova Mercedes-Benz 230 SL,
secondo le intenzioni del suo progettista, non doveva essere né una dura
sportiva vecchio stampo, né un mansueto duetto per signore come la 190 SL.
Quest'auto si presentava come una due posti ad alte prestazioni, con
un'ottima tenuta di strada ed un comfort raffinato. Su questi argomenti, il
dibattito sul vero spirito di un'auto sportiva trovò nuova legna da ardere,
per poi spegnersi di colpo quando la nuova 230 SL pochi giorni dopo la sua
nascita cominciò a conseguire concreti successi sportivi, come la vittoria
al rally Spa-Sofia-Lüttich sotto la guida di Eugen Böhringer/Klaus Kaiser.
La carrozzeria della vettura è caratterizzata da linee pulite e mascoline,
e dall'inconfondibile frontale della SL con la stella Mercedes che troneggia
al centro. Nella parte centrale, il cofano presenta una lieve bombatura
supplementare, concepita per fare spazio al motore verticale a sei cilindri.
Il bagagliaio è di generose dimensioni. L'hard-top, con i suoi vetri alti e
il tetto sostenuto da montanti sottili, trasmette un senso di leggerezza che
non corrisponde affatto al cliché di un'auto sportiva, anche perché la sua
linea leggermente concava ricorda molto i templi dell'Estremo Oriente. E così,
ancora prima che la vettura entri effettivamente in circolazione sulle
strade, nasce quel soprannome: "Pagoda". La 230 SL viene messa in
vendita nell'estate del 1963, nella versione roadster con una capote
pieghevole straordinariamente facile da usare, già una piccola rivoluzione
di per sé, e nella variante roadster con hard-top. Nel marzo 1967, mentre
nel frattempo la 230 SL era stata sostituita dalla 250 SL, si aggiunge come
ulteriore variante un modello Coupé con hard-top. Poiché manca la capote e
il relativo vano di alloggiamento, questa vettura offre più spazio per i
bagagli o un sedile di emergenza nell'abitacolo. Tutte e tre le versioni si
possono guidare scoperte. Il suo valore di Cx pari a 0,52 mette tutti a
tacere. Sicurezza è il nuovo motto La "Pagoda" è la prima SL in
cui la velocità viene associata alla sicurezza. Dato che le sue basi sono
costituite dal gruppo del pianale della celebre serie di modelli "Heckflossen"
("codine"), la prima automobile al mondo dotata di carrozzeria di
sicurezza, anche la 230 SL possiede una cellula dell'abitacolo rigida e zone
di assorbimento degli urti con elementi deformabili sul frontale e sulla
coda. Come per la berlina, l'abitacolo è stato "ammorbidito", ciò
privato di spigoli ed angoli vivi; le cinture di sicurezza, come per il
modello precedente, sono disponibili a richiesta. Telaio, motore e cambio Il
telaio, ripreso dalla berlina a quattro porte del modello 220 SE, è stato
armonizzato per rispondere alle esigenze di un modello Roadster, e quindi
dispone di uno sterzo a circolazione di sfere, un sistema frenante a doppio
circuito e freni a disco sull'asse anteriore. Le sospensioni sono rigide, ma
al tempo stesso insolitamente confortevoli per un'auto sportiva. Allo
smorzamento provvedono gli ammortizzatori a gas compresso, e per la prima
volta una SL viaggia su pneumatici cinturati. Tuttavia il motore a sei
cilindri, anche questo ripreso dalla berlina, ha dovuto essere sottoposto ad
alcune drastiche modifiche, tra cui la più importante il passaggio dalla
pompa di iniezione a due stantuffi a quella a sei stantuffi. Questo
accorgimento consente di "sparare" il carburante direttamente
nella camera di combustione attraverso il canale di aspirazione
preriscaldato e le valvole di ammissione aperte, e non più soltanto nel
collettore di aspirazione. Il motore alesato a 2,3 litri eroga così 150 CV
a 5500 giri/min ed offre una coppia di 20 mkg a 4200 giri/min. Questo motore
di impostazione estremamente sportiva esige una guida che lo faccia girare a
pieno ritmo: i bassi regimi non fanno al caso della 230 SL!. Il cambio a
quattro marce, sempre ripreso dal concetto costruttivo della berlina, è
stato modificato solamente nella prima marcia con un rapporto più breve,
per ottenere un'accelerazione più sportiva. Ed infatti per lo scatto da
zero a 100 km/h la vettura impiega solo 9,7 secondi. A partire da gennaio
1966 è disponibile anche un cambio a cinque marce (marca ZF), e per chi
desidera il massimo del comfort è possibile avere anche il cambio
automatico come equipaggiamento a richiesta. All'uscita di produzione della
"Pagoda", la percentuale di vetture vendute con cambio automatico
risulta essere addirittura del 77 % circa. Lo stesso vale per il
servosterzo, ugualmente disponibile a richiesta. Alla fine di febbraio 1967,
dopo 19.381 veicoli prodotti, la 230 SL viene sostituita dalla 250 SL, un
modello leggermente più grande di cilindrata, ma per il resto
prevalentemente identico, per restare fedeli al motto: "Non c'è niente
di meglio della cilindrata, che una cilindrata maggiore". Appena un
anno più tardi, questa perla di saggezza viene nuovamente applicata, quando
la 280 SL da 170 CV coglie l'eredità del modello da 2,5 litri. Di tutte e
tre le "SL Pagoda" vengono venduti fino a marzo 1971
complessivamente 48.912 esemplari: un numero notevole per questa serie
innovativa e stilisticamente originale di vetture sportive Mercedes-Benz.
AUTOMOTOR
2003 I CONVEGNI E GLI AVVENIMENTI COLLATERALI
Torino, 18 marzo 2003 - Definito il calendario dei convegni che avranno
luogo a Lingotto Fiere nel corso della 22° edizione di Automotor, unico
appuntamento italiano esclusivamente dedicato all¹Original Equipment
Manufacturing, all¹Aftermarket ed all¹accessorio di Qualità, che si
svolgerà a Torino dal 26 al 30 marzo 2003. Ecco i più importanti eventi
legati alla manifestazione il cui calendario è disponibile anche sul sito, www.automotor2003.com
Mercoledì 26 marzo ore 10,30, Sala Blu - Padiglione 2. Convegno inaugurale
dal titolo ³Gli ostacoli alla competitività del settore produttivo dell¹indotto
auto² Nel convegno, curato da Einstein Communications, saranno esaminati i
principali nodi che il settore automotive deve affrontare per poter superare
il delicato momento di transizione che attraversa, le potenzialità del
settore, gli impegni e le politiche del Governo. Apertura con l¹intervento
di Alfredo Cazzola presidente di Lingotto Fiere Convegno, moderato dal Prof.
Paolo Del Debbio Prendono parte: On.le Giuseppe Vegas, Sottosegretario al
Ministero dell¹Economia Ing. Giancarlo Michellone, Amministratore Delegato
e Direttore Generale del Centro Ricerche Fiat Dr.Carlo Sinceri Presidente Anfia
Dr. Ugo Calzoni Direttore Generale Istituto nazionale per il Commercio
Estero Prof. Luigi Prosperetti Docente di Economia Internazionale presso l¹Università
Bicocca di Milano Dr.Andrea Chessa, Direttore Commerciale Ocap Il convegno
prevede la messa a punto di un documento di prospettiva sulla tematica,
redatto dal Prof. Del Debbio che sarà distribuito ai presenti ed in seguito
veicolato ai maggiori operatori del settore. Al termine: inaugurazione del
Salone Automotor Mercoledì 26 marzo ore 15,00, Sala Blu - Padiglione 2.
Convegno-incontro organizzato dal mensile InterAutoNews, dal titolo ³Assistenza
e Ricambi affidati a terzi o irrinunciabile arma di fidelizzazione?². L¹incontro
sarà moderato dal direttore di InterAutoNews, Tommaso Tommasi, e vedrà
ospiti: l'Avv. Marco Grilli, esperto degli aspetti legali della Nuova
Distribuzione che interverrà illustrando il corretto approccio a quest¹importante
opportunità. Rivestirà particolare importanza per i partecipanti il
dibattito che Marco Grilli intende aprire con i presenti, rispondendo alle
domande, fornirà ulteriori approfondimenti sulla materia Renato Argonauta
che vanta una lunga ed ampia esperienza nella gestione di importanti
concessionarie d¹auto nazionali ed estere. Giovedì 27 marzo ore 9,30 Sala
Blu - Padiglione 2. Seminario dal titolo ³Cavalcando il futuro², curato
dal Centro Ricerche Fiat e dall¹Associazione Tecnica dell¹Automobile Ata.
La giornata sarà dedicata ad approfondire diversi aspetti del futuro dell¹auto,
affrontando tematiche relative: al Veicolo (trend evolutivi in ottica di
sicurezza, confort e piacere di guida), al Motore (tecnologie motoristiche
del prossimo decennio, riduzione di consumi ed emissioni inquinanti) alle
Nuove Tecnologie di Prodotto e di Processo (lo sforzo sinergico per il
miglioramento dei prodotti, dei processi produttivi e delle metodologie).
Esperti del Centro Ricerche Fiat e di Fiat Auto proporranno le loro
testimonianze su questi affascinanti argomenti. Nel pomeriggio saranno
esposti alcuni prototipi di ricerca del Centro Fiat che applicano tecnologie
futuribili in tema di alimentazione, sicurezza, propulsione e guida. Alcuni
di questi veicoli potranno essere provati. Giovedì 27 marzo ore 10,30 la
Sala A - 1° piano Galleria Visitatori. Incontro organizzato dal periodico
Notiziario Motoristico, dal titolo "L'impatto della legge Monti - Block
Exemption Regulation - sul settore dei ricambi e dell'assistenza in Italia².
Verranno resi noti i risultati di un¹indagine svolta dall¹agenzia PR3
International che ha interrogato otto Case automobilistiche su come
intendono operare in funzione delle nuove normative. Relatore Cesare
Soresina. Saranno inoltre trattati i seguenti temi: Giampaolo Giovanelli:
minacce ed opportunità dei concessionari auto nell¹ambito dell¹assistenza
Giorgio Donà: la Monti e il mercato del ricambio originale ed equivalente.
Angelo Scammacca: adattamento ed opportunità di sviluppo da parte dei
distributori indipendenti in funzione della nuova normativa Monti. Giovedì
27 marzo ore 14,30 Sala Rossa - Padiglione 1. Convegno organizzato da Anfia
Associazione Nazionale Industrie Automobilistiche e dalla rivista Parts, dal
titolo ³I Valori dell¹Aftermarket². Saluto di: Francesca Bonadeo
Direttore editoriale di Parts- Alfredo Cazzola Presidente Lingotto Fiere-
Carlo Sinceri Presidente Anfia Il convegno sarà suddiviso in due parti;
nella prima saranno presentate le relazioni di componentisti e distributori
appartenenti al settore dell¹aftermarket, nella seconda si svolgerà una
Tavola Rotonda dal Titolo: Aftermarket e Case Auto a confronto dopo la
Direttiva Monti Moderatore: Riccardo Buttafarro Presidente Gruppo di Lavoro
ANFIA aftermarket Partecipano i responsabili delle divisioni ricambi e
post-vendita d¹importanti Case automobilistiche che incontrano i
protagonisti della filiera indipendente per un dialogo aperto e diretto sul
futuro delle distribuzione e della riparazione in Italia. Giovedì 27 marzo
ore 17,00 Sala A - 1° Piano Galleria Visitatori. L'Associazione
Internazionale Apra organizza il Simposio sul tema della rigenerazione dei
componenti auto, dal titolo ³Ricondizionare: la forma risolutiva di
riciclaggio". Apra-Automotive Parts Rebuilders Association è un¹associazione
mondiale cui aderiscono 1500 membri, di cui 120 europei, il cui obiettivo è
l¹incontro tra coloro che operano nell¹industria del ricondizionamento. I
relatori sono: Ferdinand Weiland Direttore Apra per l¹Europa Oliver Schultz
dirigente Rematec la Fiera Europea per ricondizionatori che si tiene quest¹anno
in giugno ad Amsterdam. Coordina il convegno Rita Millo export Manager di Orem
Italia Venerdì 28 marzo ore 9,30 Sala Londra del Centro Congressi Lingotto.
Convegno organizzato dall' Anfia dal titolo "Strumenti di crescita per
la componentistica italiana . Saluto di: Emanuele Bosio Presidente Gruppo
Componenti e di Carlo Sinceri Presidente Anfia I temi svolti sono:
evoluzione della filiera automotive nei rapporti di fornitura-Thomas Sedran
la logistica come fattore di competitività- Claudio Brun strumenti
finanziari per gl¹investimenti delle imprese all¹estero- Ruggero Manciati
nuove aree di outsourcing- Luca Mentuccia e Mauro Marchiaro Intervento di
Giancarlo Boschetti Amministratore Delegato di Fiat Auto Sabato 29 marzo ore
11,00 Sala A - 1° Piano GalleriaVisitatori. Conferenza stampa di Sidat/micronAir
sul tema "Filtri aria abitacolo micronAir". Verrà trattato il
problema dell¹aria inquinata all¹interno delle auto nelle varie stagioni e
le soluzioni offerte dal filtro micronAir. Relatori: Giacomo Menzio e
Alberto Perino. Durante tutta la manifestazione la Bosch farà effettuare
prove dimostrative di ABS e di ESP su una pista appositamente creata nell¹ambito
del Centro Espositivo dalle ore 9,30 alle ore 18,30. Per questi test sono
stati invitati studenti dei Politecnici e del quarto e quinto anno degli
Istituti Tecnici di Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta. Infolink: www.automotor2003.com
SUZUKI
IN FESTA DAL 18 AL 19 MARZO 2003 A "TAVOLETTA" SI VA SOLO SE È DI
CIOCCOLATÒ
Torino, 18 marzo 2003 - Si apre all'insegna del gusto e della cultura la
settimana finale di Cioccolato. Dalla giornata di giovedì si
intensificheranno le iniziative promozionali con la grande festa nel centro
storico di Torino che culminerà sabato 22 e domenica 23 marzo. Anche martedì
e mercoledì il "popolo dei golosi" potrà dedicarsi ai piaceri
della gola e della mente con una serie di appuntamenti, gastronomici e
culturali, dedicati al mondo del cioccolato. Suzuki, in qualità di
fornitore ufficiale di CioccolaTò, continuerà ad accompagnare tutta la
manifestazione con le automobili e le moto ufficiali della kermesse.
Calendario delle manifestazioni in programma a Torino per le giornate di
martedì e mercoledì. Durante la settimana i menù a base di cioccolato
saranno i protagonisti gastronomici dei ristoranti di Torino (elenco
disponibile sul sito di CioccolaTò, http://www.cioccola-to.com
). I gustosi piatti, capaci di integrare la tradizione gastronomica
piemontese ed italiana con i derivati del cacao, sapranno solleticare la
curiosità degli amanti della buona cucina. In collaborazione con
l'Associazione Orientarsi e Suzuki Italia S.p.A., per "CioccolaTò e
Oriente" l'appuntamento sarà martedì 18 alle ore 20.30 con la cucina
giapponese dell'Arcadia Sushi Bar (galleria Subalpina tel. 0115613898) dove
i sapori culturali del Sol Levante si integreranno appieno con il gusto del
cioccolato. Per la cultura, martedì 18 dalle ore 18.00, la Fondazione
Accorsi (via Po, 55) presenterà "Gustosi Capricci": una mostra
dedicata a tazze e cioccolatiere d'epoca di rara bellezza. Al Circolo della
Stampa (c.so Stati Uniti, 27), martedì dalle ore 21.00, si terrà il
convegno "Il cioccolato e i grassi vegetali: possibili scenari dopo
l'entrata in vigore della nuova normativa europea". Durante la serata
si esploreranno diversi aspetti sulla nuova direttiva relativa alla
produzione del cioccolato. Dalle ore 23:00 di martedì il Magazzino
Gilgamesh (piazza Moncenisio, 13/B) presenterà "Musica dal Centro
America" con i ritmi del musicista Miguel Acosta. Il 19 marzo, per
"CioccolaTò e la notte", al The Beach (Murazzi del Po) la
passione del tango si unirà a quella del cioccolato in una serata fatta di
dolcezza e sensualità, pronta a suscitare le più piacevoli sensazioni.
Ulteriori informazioni sulle giornate del cioccolato a Torino e in provincia
relative al calendario, ai ristoranti e a tutto quanto può essere utile
sapere, possono essere reperite visitando il sito di CioccolaTò
all'indirizzo http://www.cioccola-to.com
IPACK-IMA
CHIUDE RAFFORZATA NELL'INTERNAZIONALITÀ E PROIETTATA NELLA NUOVA FIERA DI
MILANO PER IL 2006 PUBBLICO DI QUALITÀ E 45MILA VISITATORI IL 24% DEI QUALI
PROVENIENTI DALL'ESTERO
Milano, 18 marzo 2003 - Ipack-Ima 2003 va in archivio con una buona
partecipazione di pubblico, rafforzata nell'internazionalità e con ottime
prospettive di crescita per la prossima edizione. Sono in estrema sintesi le
indicazioni che gli organizzatori traggono a consuntivo della diciannovesima
edizione della mostra internazionale dell'imballaggio e confezionamento,
trasporti industriali interni e macchine per l'industria alimentare, che si
è conclusa sabato 8 marzo alla Fiera di Milano. Quarantacinque mila
visitatori hanno affollato i padiglioni del Portello: si tratta di una
presenza che, per quantità e qualità è valutata molto positivamente in
considerazione delle difficoltà del momento economico e politico
internazionale e tenendo conto della novità rappresentata dall'introduzione
dell'ingresso a pagamento, in linea con le altre fiere mondiali del
packaging. La crescita del prestigio internazionale di Ipack-Ima è
sottolineata dalla crescente percentuale di visitatori esteri: il 24% di
stranieri sul totale dei visitatori registrati, all'incirca un visitatore su
quattro, dato in linea con le fiere di riferimento mondiali nel settore del
packaging, indica che gli end-user internazionali hanno scelto di non
mancare all'appuntamento nonostante i timori suscitati dall'imminente
conflitto tra Usa e Iraq. Il concetto di integrazione che ha ispirato questa
edizione si è tradotto, in fiera, in una sensibile crescita nel campo dei
materiali, del processo alimentare e del beverage ed in un impegno notevole
- pur in considerazione del momento difficile - profuso dagli espositori. Le
indicazioni maturate nei cinque giorni di Ipack-Ima 2003 legittimano gli
organizzatori a lavorare per all'ulteriore salto di qualità e di visibilità
che sarà possibile nel 2006 grazie al nuovo quartiere fieristico milanese
di Rho-Pero. "Questa diciannovesima edizione al Portello chiude un
ciclo importante delle nostra mostra - dichiara Guido Corbella,
amministratore delegato di Ipack-Ima srl -. Ora siamo proiettati verso il
futuro con la certezza fondata su un accordo già sottoscritto con Fiera
Milano SpA che farà di Ipack-Ima 2006 probabilmente la mostra che terrà a
battesimo il nuovo polo fieristico e certamente la prima fiera nel campo
della meccanica strumentale. Con tale premesse, lavoreremo per sviluppare il
potenziale che la nostra esposizione è in grado di esprimere nella sua
funzione di fiera di eccellenza, finalmente liberata dai vincoli strutturali
che ci hanno condizionato fino ad oggi. www.ipack-ima.it
DIGITAL:LAND
A PHOTO SHOW 2003, NELL'ANNO DELLA FOTOGRAFIA DIGITALE 21 - 24 MARZO PAD. 11
- STAND D09-D07-C10-C08
Vicenza, 18 marzo 2003 - Digital:Land, il progetto che intende rispondere
alle nuove esigenze espresse dal mercato della fotografia nell'età del
digitale, non poteva mancare all'appuntamento di PhotoShow. Fotoamatori e
fotonegozianti sono invitati al salone del digital imaging, al padiglione 11
(stand D09-D07-C10-C08). Nello stand di digital:Land si potrà entrare nella
camera oscura digitale, sperimentando lo stile di vita che vede il computer
al centro di moltissime attività quotidiane, per il lavoro e per gli hobby.
Gli appassionati potranno provare la semplicità e le alte performance delle
soluzioni proposte dai partner tecnologici di digital:Land. Sabato 22 marzo
si terrà inoltre il dibattito "2003 Anno della fotografia digitale,
tra industria e arte", a cura di digital:Land. I maestri della
fotografia italiana, testimonial del progetto, daranno vita ad un dibattito
sulle nuove potenzialità espressive che la tecnologia digitale ha portato
per la fotografia. Per i fotonegozianti, PhotoShow sarà l'occasione per
conoscere le opportunità di business legate al progetto, che prevede la
possibilità di diventare un negozio qualificato a proporre il bundle di
strumenti per la vita digitale. In occasione della fiera, i fotonegozianti
possono diventare punti digital:Land a condizioni privilegiate. Digital:Land
è il progetto per la fotografia digitale che porta nel negozio di
fotografia tutti gli strumenti basati sulle nuove tecnologie, rispondendo
alle nuove esigenze del settore. Nasce dalla sinergia con FIAF (Federazione
Italiana delle Associazioni Fotografiche) e con partner tecnologici quali
Apple ed Epson e Manfrotto, aziende di assoluta eccellenza e fornitori degli
stumenti più avanzati e specifici per la gestione delle immagini. Infolink:
www.digitalland.it
ALLA
FIERA DI TRIESTE DAL 5 APRILE ALL'11 MAGGIO ABISSI, VIAGGIO NEI MISTERI DEL
PROFONDO GLOBO E L'ACQUARIO DI GENOVA PRESENTANO UN EVENTO DA NON
PERDERE
Trieste, 18 marzo 2003 - Gli abissi marini: l'ultima frontiera del Pianeta
Terra. Un ambiente affascinante dove, a rigide temperature e pressioni
enormi, vivono straordinarie creature dall'aspetto inquietante. Globo
divulgazione scientifica in collaborazione con l'Acquario di Genova e la
Fiera di Trieste propone presso il comprensorio fieristico triestino
"Abissi, viaggio nei misteri del profondo", una mostra sulle
profondità marine per secoli rimaste inesplorate e che da sempre hanno
suscitato la curiosità degli uomini. Dopo la positiva esperienza dello
scorso anno, quando l'Acquario presentò la mostra "Squali, predatori
predati" in occasione dell'Esposizione di Ricerca Avanzata ERA, questa
nuova collaborazione si inserisce nel piano di potenziamento delle attività
di Globo, che quest'anno inizierà tra l'altro la costruzione del secondo
tassello del Science Centre di Trieste. Dal 5 aprile all'11 maggio 2003,
l'esposizione condurrà i visitatori in un viaggio nello spazio e nel tempo
alla scoperta dei segreti degli abissi: dalle difficili condizioni di vita
delle profondità oscure, fredde e inospitali alle tappe che hanno segnato
l'avventura dell'uomo nel mondo sommerso; dai tesori archeologici che i
fondali custodiscono alle risorse energetiche. La mostra è strutturata in
tre sezioni. La prima proietta il visitatore nel mondo senza luce degli
abissi mostrando gli incredibili adattamenti messi in atto dalle creature
abissali per sopravvivere. Si scopre, ad esempio, come la caratteristica
della bioluminescenza sia utile per la vita dei pesci nell'oscurità
profonda; o come il fondo marino, interessato da fenomeni di tipo vulcanico,
ospiti sorgenti idrotermali dalla tipica forma a camino. La seconda sezione
è dedicata invece a un viaggio nel tempo che ripercorre l'evolversi del
legame tra l'uomo e gli abissi. Dalla realizzazione di mezzi e attrezzature
sempre più efficaci per consentire all'uomo di sopportare le proibitive
condizioni degli abissi, fino alla scoperta e sfruttamento delle risorse di
cui il fondale marino è potenzialmente ricco (petrolio, minerali preziosi,
materiale genetico di studio). La terza tappa della mostra presenta gli
abissi nell'ideale fantastico: un tuffo tra leggende e miti di antichi
mostri marini. Apposite vasche ospiteranno, inoltre, alcuni tra gli abitanti
più singolari delle acque profonde: il pesce Flash, con i particolari
organi luminosi posti sotto gli occhi, il Nautilus, antica e bizzarra
creatura e il più grande fra i crostacei, il Granchio Gigante del Giappone.
In esposizione anche l'attrezzatura da palombaro: il vestito di profondità
della collezione dell'Historical Diving Society Italia, il caratteristico
elmo e il mini-sommergibile di uno degli ultimi palombari, Fulvio Loperfido.
Infolink: www.globo.trieste.it
"AL
DI LÀ DEGLI OCEANI" INSTALLAZIONE AL MUSEO NAZIONALE DELLA SCIENZA E
DELLA TECNOLOGIA DI MILANO.
Milano, 18 marzo 2003 - S E' stata inaugurata l'installazione "Al di là
degli Oceani" che De Agostini ha voluto donare al Museo Nazionale della
Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci" di Milano in
ricordo di Cristina Drago, scomparsa prematuramente, che per molti anni ha
svolto con passione, impegno e successo il ruolo di responsabile editoriale
dei libri per ragazzi. L'editoria per ragazzi in generale, e la divulgazione
storica e scientifica in particolare, ha sempre costituito una parte molto
importante della produzione editoriale di De Agostini e Cristina Drago è
stata l'artefice di alcune fortunate collane in questo settore. Per questo,
si è inteso ricordarla realizzando all'interno di un'importante istituzione
museale, legata al mondo della scienza, un progetto nuovo e interattivo che
prendesse le mosse proprio da questa esperienza editoriale. "Abbiamo
scelto questo progetto tra i tanti perché è quello che più si avvicina
all'idea e all'impegno che da tanti anni De Agostini persegue nel settore
dell'editoria per ragazzi: la conoscenza e l'apprendimento attraverso la
sperimentazione e il gioco, - afferma Marco Drago, Presidente di De Agostini.
Vogliamo in questo modo ricordare il lavoro che mia sorella Cristina ha
svolto per tanti anni come editor di libri per ragazzi, dando continuità al
suo 'modus operandi' nel trovare al libro nuove vie, nuove forme e nuove
modalità di comunicazione. Per questo abbiamo scelto il Museo Nazionale
della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci" di Milano,
per il suo costante impegno nel settore delle attività didattiche per
ragazzi". Apprezzamento per la sinergia tra De Agostini e il Museo
Nazionale della Scienza e della Tecnologia è espresso da Carlo Tognoli,
Presidente del Museo, che la definisce una "forma di collaborazione
intelligente e produttiva fra mondo culturale e impresa privata. Un
investimento importante, una forma divulgativa alternativa dove l'aspetto
storico e quello scientifico convivono con grande efficacia, per migliorare
l'offerta rivolta al mondo della scuola e alle famiglie in generale".
L'installazione Al di là degli Oceani, curata da Paola Pacetti, esperta di
progettazione museale e Direttore del Museo dei Ragazzi di Palazzo Vecchio a
Firenze, è la ricostruzione in dimensioni originali della Trinidad, la nave
ammiraglia della piccola flotta con la quale Ferdinando Magellano ha
compiuto nel 1520 il primo giro del mondo, doppiando la punta sud
dell'America meridionale. L'installazione, collocata all'interno del
Padiglione Aeronavale del Museo, è il palcoscenico di tre
laboratori-atelier interattivi. Guidato da attori-animatori, il pubblico
ripercorre la lunga traversata, le avventure, le fatiche della vita dei
navigatori del '500, rivivendo l'atmosfera, il fascino e le condizioni di
navigazione dell'epoca. L'idea di far rivivere il viaggio compiuto dalla
nave di Magellano e di trasformarlo in un'installazione museale interattiva
scaturisce da una nuova collana di libri per ragazzi, correlata a un sito
internet, dal titolo "La Clessidra", in cui sono narrate, in un
continuo rimando tra passato e presente, le storie dell'umanità che
rischiano di essere dimenticate. Tra queste, in Al di là degli Oceani, il
libro che ha dato il titolo all'installazione museale, si racconta
l'avventurosa navigazione che permise a Magellano di compiere la
circumnavigazione della Terra. I laboratori-atelier, attivi in fase
sperimentale già dal mese di dicembre, hanno fino ad ora raccolto
prenotazioni per oltre 3000 visitatori e 140 gruppi scolastici; da oggi
saranno disponibili anche per il pubblico delle famiglie durante i weekend.
In questo modo, l'installazione Al di là degli Oceani diviene un dono che
De Agostini intende offrire non solo al Museo e al pubblico dei suoi
visitatori, ma, più in generale, a tutta la città di Milano. Infolink: www.deagostini.it
www.museoscienza.org
STORIE
DA UN'ERUZIONE POMPEI, ERCOLANO, OPLONTIS NAPOLI, MUSEO ARCHEOLOGICO
NAZIONALE 21 MARZO-31 AGOSTO 2003 ; BRUXELLES, MUSEE ROYAUX D'ART ET D'HISTOIRE
9 OTTOBRE 2003-8 FEBBRAIO 2004
Roma, 18 marzo 2003 - Ideata dalla Soprintendenza Archeologica di Pompei
congiuntamente alla Soprintendenza per i Beni Archeologici di Napoli e
Caserta e promossa dalla Regione Campania-Assessorato ai Beni Culturali, la
mostra è curata da un comitato scientifico presieduto da Pietro Giovanni
Guzzo di cui fanno parte Antonio d'Ambrosio, Mariarosaria Borriello, Stefano
De Caro, Teresa Giove, Marisa Mastroroberto e Fausto Zevi ed è realizzata
con il sostegno della Compagnia di San Paolo e un contributo della
Autostrade Meridionali S.p.A. Per la prima volta una mostra su Pompei rivela
un reportage insolito degli eventi drammatici dell'eruzione del 79 d.C.
Grazie all'audace allestimento i documenti archeologici - tra cui molti
inediti - insieme ai calchi delle figure umane, raccontano le loro storie in
dialogo complementare e continuo con la collezione della prestigiosa sede
espositiva. "Poco dopo quella nube calò sulla terra e ricoprì il
mare... Mi volto indietro: una fitta oscurità ci incombeva alle spalle e,
riversandosi sulla terra, ci veniva dietro come un torrente... Si fece
notte, non però come quando c'è la luna e il cielo è ricoperto a nubi, ma
come a luce spenta in ambienti chiusi. Avresti potuto sentire i cupi pianti
disperati delle donne, le invocazioni dei bambini, le urla degli uomini...taluni,
per paura della morte, si auguravano la morte; molti innalzavano le mani
agli dei, nella maggioranza però si formava la convinzione che ormai gli
dei non esistessero più e che quella notte sarebbe stata eterna e l'ultima
del mondo". Plinio il Giovane, Lettere, VI, 20 Arrivò così, in piena
estate. L'ora calda e tranquilla del meriggio mediterraneo venne turbata
prima da un sordo e lontano brontolio, poi, in una sequenza da incubo, da
una serie di catastrofi senza rimedio e senza riparo. Prima lo spaventoso
boato del vulcano risvegliato, la terra che trema, l'impressionante nube
nera che sale nel cielo per chilometri, levandosi a forma di pino dalla
vetta del Vesuvio, fino a oscurare completamente il sole. Il tempo, forse,
per gli adulti di sentire il brivido d'orrore, il ricordo del terremoto di
diciassette anni prima; per i bambini, invece, uno spettacolo sorprendente,
inatteso, presto però rovinato dallo sgomento dei genitori. Brevi momenti
di pausa, l'illusione di uno scampato pericolo, e poi il flagello riprende:
una pioggia fitta, insistente, terribile di lapilli infuocati, di pomici
roventi, di sassi accesi. Si cerca riparo sotto i portici, nelle case, nei
peristili delle ville, nelle taverne: i tetti s'incendiano e crollano sotto
il peso di tonnellate di pietre che cadono dal cielo. Chi si è rifugiato ai
piani alti scompare fra le macerie; chi scappa per le strade o sotto i
portici resta soffocato dall'acre vapore rovente e irrespirabile. Le mamme
tengono i bambini stretti al petto, perché almeno non vedano l'orrore e si
spengano così, con un'ultima carezza di disperato amore. Nelle raffinate
stanze del recente palazzo di Moregine, fra gli dei affrescati nei triclini,
c'è forse tempo per un estremo abbraccio di sesso e di morte. A Pompei si
muore così, quel 24 agosto; a Ercolano, invece, tutto è diverso. Il giro
dei venti e della lava non porta il fuoco dal cielo, quasi un castigo
biblico, ma una lenta, inesorabile discesa di una funerea coltre che a poco
a poco ricopre la città e inghiotte chi non può fuggire. Centinaia di
abitanti si rifugiano fra i magazzini e gli impianti portuali, che diventano
però una trappola mortale: uno sbuffo di gas dal vulcano, e gli ercolanesi
muoiono asfissiati. Un giorno e una notte di tragedie. Poi, l'alba
appannata, offuscata dal fumo; il sole che non riesce a trapelare attraverso
la cenere sospesa, come una lugubre, inattesa eclissi. Lungo la costa, tra
Miseno e Stabia, incrocia la nave di Plinio il Vecchio, lacerato da un misto
di impotenza, di terrore e di magnetica attrazione verso lo spettacolo
naturale della più celebre eruzione vulcanica dell'antichità. A suo
nipote, Plinio il Giovane, si devono i più diretti e impressionanti
racconti della catastrofe, fra cui la citazione riportata in apertura. Da
oltre due secoli le città sepolte dal Vesuvio sono un inesauribile campo di
scavi, scoperte, sorprese ed emozioni. Accanto ai celeberrimi tesori di
Pompei, Ercolano, Stabia e Boscoreale, che costituiscono certamente il
nucleo di edifici e reperti omogenei e organici più importante del mondo,
la ricerca archeologica continua a riportare alla luce tracce, ricordi e
suggestioni della vita di due millenni fa. Da alcuni anni a questa parte,
inoltre, alla riscoperta di interi edifici e di splendidi e finora inediti
capolavori di oreficeria, di pittura e di scultura si è unito il desiderio
di conoscere fin nei più quotidiani dettagli la vita degli antichi
residenti in area vesuviana. Una ricerca appassionante e insieme delicata,
in costante incremento e sviluppo, i cui esiti vengono ora presentati al
pubblico, con un'esposizione colma di emozioni e di novità. La mostra offre
fra l'altro la straordinaria opportunità di ammirare in anteprima i
ritrovamenti delle recenti campagne di scavo condotte nel suburbio di
Pompei, in località Moregine, che hanno consentito di riportare alla luce
due edifici: a uno di essi appartengono le raffinate pitture parietali di IV
stile che decoravano tre triclini. Agli affreschi del primo edificio di
Moregine, che hanno come tema i Dioscuri e la dea Venere, il ciclo delle
Muse e Apollo, la personificazione della Palude e Roma Amazzone, si
aggiungono, nel secondo edificio, i contesti di ritrovamento di alcuni
individui, fra i quali una donna provvista di un ricco corredo di gioielli,
che cercavano disperatamente una via di fuga. Tra le numerose novità della
mostra si segnala inoltre la presentazione per la prima volta al pubblico
delle pregevolissime pitture di II stile rinvenute in anni recenti nella
Villa 6 di Terzigno, alla periferia dell'antica Pompei: lo straordinario
ciclo pittorico che richiama alla memoria la megalografia della Villa dei
Misteri, ornava il quartiere residenziale di una fattoria agricola. Sono,
questi, pochi esempi delle 'storie' ricostruite in mostra da cui se ne trae,
in complesso, uno spaccato di quella che fu la vita di uomini e donne, di
ricchi e di poveri, di artigiani e commercianti fino alla tragica eruzione
del Vesuvio. Un aspetto fondamentale è il rapporto con la sede espositiva.
Per la prima volta, le opere, gli allestimenti e il percorso di una grande
mostra dedicata all'eruzione del Vesuvio entrano in dialogo con le grandiose
collezioni "pompeiane" del Museo Archeologico Nazionale di Napoli,
in un gioco di intrecci e di rimandi di grande efficacia. Le scelte di
allestimento, curato da Maurizio di Puolo, l'eccezionale spettacolarità di
alcune soluzioni (come la ricostruzione degli ambienti di Moregine
all'interno del gigantesco salone della Meridiana), la forza evocativa delle
vetrine appositamente realizzate permettono di seguire in modo immediato e
ben riconoscibile l'itinerario espositivo, ma, nello stesso tempo, di
comprendere in modo ancor più palpitante il valore e il significato delle
raccolte del museo, in larga parte dedicato ai ritrovamenti nelle città
sepolte dall'eruzione nel 79 d.C. Esemplare in questo senso è l'operazione
compiuta nella sala dedicata alla Villa ercolanese dei Papiri, completata
con gli eccezionali, recenti ritrovamenti di pregevoli sculture. Ospitata
com'è all'interno di uno dei più importanti e "classici" musei
archeologici del mondo, la mostra si dipana infatti lungo una prospettiva di
visita e di presentazione del tutto innovativa. Grazie a un raffinato
sistema di "moduli" e a una particolarissima attenzione agli
apparati didascalici, il punto focale della visita e della ricerca
scientifica non è più la corretta identificazione e schedatura degli
oggetti, ma si spinge più in là, nel desiderio di ricostruire e raccontare
le "storie" degli individui sorpresi dalla catastrofe, rinvenuti
negli edifici o durante la fuga verso impossibili vie di salvezza, e
ritrovati spesso con monete, monili e oggetti che aiutano a ricostruirne la
vita quotidiana. 11 calchi umani, 30 affreschi, 10 sculture, 500 preziosi
monili, 200 oggetti di uso comune, legni e una eccezionale cassaforte in
bronzo e ferro consentono di cogliere anche gli aspetti individuali, spesso
toccanti nella loro immediata umanità, all'interno di un dramma collettivo.
Si tratta di un orientamento inedito dell'archeologia, reso possibile
proprio grazie alla ricchezza e alla varietà dei reperti dell'area
vesuviana, e alla straordinaria conservazione dei corpi degli abitanti
sorpresi dall'eruzione. Anche in questo caso, impressionante è la perfetta
corrispondenza dei reperti archeologici con le parole di Plinio, che,
ricordando la fine dello zio, soffocato dalle esalazioni del vulcano,
ricorda che "il suo corpo fu trovato intatto e illeso, coperto dei
panni che aveva indosso: l'aspetto più simile a un uomo che dorme, che non
a un morto".
A
TEATRO . "LA COSCIENZA DI ZENO" DAL ROMANZO DI ITALO SVEVO
Milano, 18 marzo 2003 - Teatro Tre srl in coproduzione con Teatro Stabile
Friuli-Venezia Giulia presentano Massimo Dapporto in "La coscienza di
Zeno" di Tullio Kezich dal romanzo di Italo Svevo. Con Virgilio Zernitz
e Silvana De Santis, David Sebasti. Scene Bruno Buonincontri, costumi
Annalisa Di Piero, musiche Paolo Terni. Regia di Piero Maccarinelli. Reduce
dal successo ottenuto lo scorso gennaio a Trieste, approda al Teatro Manzoni
di Milano "La Coscienza di Zeno" nella bella riduzione di Tullio
Kezich, protagonista Massimo Dapporto nel complesso ruolo di Zeno Cosini,
affiancato da un cast di ottimi attori e diretto da Piero Maccarinelli che
così ci parla della sua idea registica: "Alla fine dell'Ottocento
Trieste si trova a vivere il suo massimo splendore, città mercantile,
colta, multietnica e multiculturale. Vive nella città una borghesia
imprenditoriale che coltiva psicoanalisi e musica, letteratura e teatro, in
un contesto dove la cultura ebraica risulta se non dominante certo
determinante, e che sembra essere molto assimilabile, preso atto delle
inevitabili differenze, alla borghesia newyorkese di Woody Allen.
Analizzando il capolavoro di Svevo non si può prescindere dalla
storicizzazione, né dalla contestualizzazione dell'opera nel clima
politico, sociale e culturale che l'ha prodotta, ma quando Ardenzi mi ha
proposto la regia della "Coscienza di Zeno" nella riduzione di
Tullio Kezich, subito la sagoma di Woody Allen mi si è parata davanti agli
occhi. Zeno è un inetto e figlio della borghesia triestina (si è citata
spesso la maschera di Charlot a suo proposito), ma oggi senza
decontestualizzarlo a me sembra assai più vicino a quella del geniale
regista ebreo americano. L'incapacità di Zeno a scegliere tra le molte
donne della sua vita, il suo vagare indeciso fra le idealizzazioni della
femminilità e la femmina moglie-madre, il suo cercare modelli di padre, il
moltiplicarsi delle costanti proiezioni della sua mente, il suo rapporto
conflittuale con la psicanalisi, la sua ipocondria, il suo costante non
uscire dalle cerchia della città metropolitana dal cuore di Trieste, la sua
capacità di rimozione, il suo dipendere da figure femminili di grande
decisione e determinazione, il circondarsi di figure maschili talvolta
altrettanto inette (Copler), talvolta inutilmente idealizzate a cui sentirsi
inferiori sul piano del fascino (Guido), spesso paterne a cui guardare con
un sorriso di compatimento (il padre, lo psicoanalista, il padre Malfenti),
la sua camaleontica trasformazione in Svevo scrittore e in Ettore Schmitz
commerciante, il suo vagare continuo fra distrazione e menzogna che genera
somatizzazioni, ma lo rende irresistibilmente e contagiosamente vicino.
Negli anni sessanta, quando Squarzina allestì per la prima volta e in modo
indimenticabile lo Zeno con Lionello, si trattava ancora di riparare ad un
torto, ad una omissione di ribadire l'importanza e la centralità del
percorso intellettuale ed artistico di Svevo per la cultura e il teatro
italiano. Oggi credo ci si possa sentire più liberi nel rileggerlo e più
autorizzati a scoprire il dato tragicomico e grottesco, ma anche leggero e
ironico del percorso di Zeno e Svevo. Per questo nello spettacolo ho
immaginato che tutto partisse dal 1916, da Zeno dalla sua coscienza
raggiunta, e che fosse lui stesso in un percorso a ritroso di associazioni e
immagini che si accavallavano nella sua mente, ad accompagnarci nei molti
luoghi dei suoi ricordi, popolati dai molti personaggi della sua vita, che a
volte scopertamente sono interpreti di doppi o tripli ruoli, accostati sia
per la somiglianza o l'assonanza delle loro specificità, sia proprio per la
loro dissonanza. Ho immaginato che Zeno potesse essere il Caronte di questo
suo viaggio assumendosi però la doppia natura di guida e di protagonista
del suo percorso, entrando e uscendo in continuazione dal personaggio in una
dimensione squisitamente di gioco teatrale, che allontanasse il più
possibile la credibilità dello sceneggiato o dello stile televisivo. Ho
chiesto a Buonincontri una scenografia che mi consentisse dei continui cambi
d'ambiente e di atmosfera, ma che non definisse troppo filologicamente
l'epoca, che lasciasse indefinitamente novecentesco l'ambiente, mentre per i
costumi ho preferito un maggiore rigore filologico perché non si trattava
di attualizzare Zeno. Zeno è già di per se attuale, nostro contemporaneo;
qui sta la grandezza dell'opera di Svevo che sembra parlare di noi, della
nostra incertezza, della nostra inettitudine ai primi anni di questo secolo:
anche la profezia finale di Svevo oggi ci appare inquietamente nostra.
Svevo-Zeno è l'omino con la bombetta di Magritte, irresistibilmente e
atemporalmente nostro contemporaneo". Personaggi ed interpreti (in
ordine di apparizione): Zeno Cosini - Massimo Dapporto, Dottor S., Alfio
Cosini, Giovanni Malfenti - Virgilio Zernitz, Maria, sig.ra Malfenti -
Silvana De Santis, Coprosich, Luciano - Paolo Summaria, Copler - Alessandro
Lombardo, Augusta - Laura Mazzi, Anna - Monica Barbato, Ada - Federica Di
Martino, Alberta, Carmen - Vanessa Scalera, Guido Speier - David Sebasti,
Carla - Arianna Ninchi. Al Teatro Manzoni di Milano (Via Manzoni 42 - tel.
02-7636901 - sito Internet www.teatromanzoni.it
) dal 18 marzo al 13 aprile 2003. Orari: feriali ore 20,45 - domenica ore
15,30. Biglietto: Poltrona euro 28,00.
A
TEATRO . "UNA SERATA CON PINTER" DAL 18 MARZO AL 6 APRILE
2003
Milano, 18 marzo 2003 - Per nell'ambito del progetto 'Work in Progress'
"Una serata con Pinter" sono in scena al Teatro Litta di Milano
due atti unici di Harold Pinter: "Paesaggio", traduzione di
Alessandra Serra, con Claudio Lobbia (Duff) Elisabetta Pogliani (Beth) e
"Una specie di Alaska", traduzione di Alessandra Serra, con
Claudio Lobbia (Hornby), Elisabetta Pogliani (Deborah), Paola Zecca (Pauline),
scene di Guido Buganza, costumi di Francesca Faini, consulenza musicale di
Giovanni Venosta, luci di Fausto Bonvini, aiuto regia Paola Zecca; regia di
Valeria Talenti. Primo spettatore: Antonio Syxty. Paesaggio è il monologo
"simultaneo" di una coppia. I due protagonisti ci raccontano la
vita vissuta. Una specie di Alaska (ispirato al libro di Oliver Sacks,
"Risvegli") è la storia di una donna che ritorna alla vita dopo
ventinove anni di pseudo-coma provocati da una malattia. Ma entrambi sono
soprattutto una straordinaria partitura di parole: parole nitide, per
tentare di afferrare la labilità della memoria, quell' orizzonte nebbioso
che svela volti e inganni e poi li ri-inghiotte Parole accurate che cercano
di avvicinarci all'altro, che provano a portare alla luce le immagini che ci
scorrono dentro. Parole assenti, a volte dolorose a volte pregne di una più
intensa volontà di dire. Due atti unici per attraversarci nell'universo
fragile della nostra trasparente presenza, nell'opaca assenza della
malattia, e nella dolorosa esperienza di ogni mancato incontro con l'altro.
Questo spettacolo ha una nota speciale per me. Ho avuto l'opportunità di
sfiorare il lavoro di Harold Pinter. Ora 'Una serata con Pinter' è
l'occasione per lavorare intorno ad un segreto: quel segreto che Pinter
custodisce nei suoi silenzi, quel segreto con cui ricrea sulla scena, con
ineguagliabile maestria, tutta l'ambiguità opaca del nostro agire umano.
Work in Progressè un progetto del Teatro Litta che, in collaborazione con
L'Eti - Ente Teatrale Italiano -, la Regione Lombardia, la Provincia di
Milano ed il Comune di Milano, promuove il lavoro di un giovane regista
under 30 e si sviluppa in tre anni di lavoro: Il lavoro del regista giovane
viene supervisionato da un regista senior , nel caso Antonio Syxty che funge
da tutor (primo spettatore). Informazioni e prenotazioni da martedì a
sabato : tel. 0286454545 Feriali ore 21 festivi ore 16.30, posto unico 16,00
euro - riduzioni martedì e mercoledì 10,00 euro, anziani 8,00 euro,
prevendita 1,00 euro. Valido l'abbonamento Invito a Teatro. Per informazioni
www.teatrolitta.it
AL
MUSEO DIOCESANO DI PADOVA LA MOSTRA "DALL'ADIGE ALLE ALPI. TESORI
RITROVATI DELLA CHIESA DI PADOVA"
Padova, 18 marzo 2003 - Fino al 1° giugno a Padova al Museo Diocesano,
prezioso scrigno quattrocentesco, saranno esposti i tesori
"ritrovati" della Diocesi padovana, una delle più estese
d'Italia. "Dall'Adige alle Alpi. Tesori 'ritrovati' della Chiesa di
Padova" è il titolo della rassegna che offre al pubblico un nucleo
rilevante di opere restituite a nuova vita perché ritrovate dopo furti o
riportate all'originaria bellezza dopo importanti interventi di restauro, e
appartenenti al vasto territorio compreso nella Diocesi di Padova che si
estende appunto dall'Adige alle Alpi, dalla Laguna Veneta all'Altopiano dei
Sette Comuni. La mostra, parte di un progetto più ampio che coinvolge le
scuole del territorio, è allestita nelle Gallerie del Palazzo Vescovile
sviluppandosi nei piani della prestigiosa residenza: nel Salone dei Vescovi,
nelle Sale di rappresentanza e nell'antico appartamento del Vescovo. Tra i
documenti più antichi e preziosi saranno esposti il polittico con la
Madonna e Santi di un anonimo pittore padovano della prima metà del XIV
secolo, proveniente dal Duomo di Piove di Sacco, e il Crocifisso ligneo
scolpito da Nicolò Baroncelli per la chiesa parrocchiale di Vigonza nel
1454. Altre opere significative del XV secolo sono la tavola raffigurante il
Lamento sul corpo di Cristo di Andrea da Murano (1470-80), del Duomo di
Cittadella e la scultura lignea di San Bernardino da Siena proveniente dalla
Chiesa degli Eremitani di Padova. Sono esposte inoltre la Madonna in trono
tra Santi di Bartolomeo Montagna dipinto per la Chiesa di Santa Maria in
Vanzo di Padova all'inizio del secondo decennio del XVI secolo; e la Natività
della chiesa parrocchiale di Valstagna, frutto della collaborazione tra
Francesco e Jacopo Bassano (post 1525). Tra i dipinti più importanti del
Seicento ricordiamo La Cena in Emmaus di Alessandro Maganza ora collocata
nella sacrestia della Chiesa dei Santi Marco e Pancrazio di Crespano del
Grappa; il Martirio di Sant'Agnese del padovano Giulio Cirello, dipinto per
la chiesa di Sant'Agnese di Padova oggi sconsacrata e adibita ad officina
meccanica; la tela dall'insolita iconografia raffigurante La Vergine che
porge il ritratto di san Domenico a un domenicano realizzato da Antonio
Zanchi e proveniente dalla Chiesa di Santa Maria delle Grazie di Este (1697
ca.). E' inoltre possibile ammirare, dopo i recenti restauri, la tela
raffigurante San Francesco di Paola di Giambattista Tiepolo proveniente
dalla Chiesa di San Nicolò di Piove di Sacco e oggi conservata al Museo
Diocesano. All'interno del percorso espositivo sono inoltre allestite aree
con postazioni multimediali per far conoscere le diverse competenze delle
istituzioni che si occupano di tutela, come la Soprintendenza per il
Patrimonio Storico Artistico e Demoetnoantropologico del Veneto, il Nucleo
Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale e la Diocesi attraverso il Museo
Diocesano e l'Ufficio Beni Culturali. Per le scolaresche, per le quali
funziona un servizio di viste guidate, è stata studiata una particolare
attività didattica suddivisa in tre momenti: il "saluto" di
Pietro Barozzi, vescovo di Padova dal 1487 al 1507 che accoglie i ragazzi;
la visita vera e propria alla mostra ed al Museo Diocesano; il gioco di
ruolo appositamente ideato per la mostra da StudioGiochi di Venezia con la
consulenza del Museo Diocesano, dal titolo "Da che pARTE stai?" .
In alcune domeniche inoltre eccezionalmente, sarà il vescovo Pietro Barozzi
in persona ad accogliere tutti i visitatori al Palazzo Vescovile, con la
possibilità, anche per gli adulti, di partecipare gratuitamente al gioco.
Infine, in occasione della Settimana della Cultura 2003, indetta dal
Ministero per i Beni e le Attività Culturali dal 5 all'11 maggio 2003, sarà
organizzata, nell'ambito della mostra, una serie di incontri e convegni che
affronteranno tematiche legate alla tutela del patrimonio culturale
ecclesiastico. Ritorna inoltre, l'iniziativa Verso le origini che propone
l'accesso ad alcuni oratori e chiese minori di importanza storica e
artistica della Diocesi di Padova, solitamente chiusi al pubblico. Da
rilevare che i proventi della vendita del biglietto di ingresso alla mostra,
con il quale è possibile anche visitare il Museo Diocesano, contribuiranno
al restauro di un'opera d'arte esposta in mostra, la Carretta processionale
con Santi e angeli della metà del XVIII secolo in legno scolpito e dipinto,
opera di un Anonimo Scultore veneto e proveniente dalla Chiesa di Santa
Maria delle Consolazioni di Este. La Mostra è promossa e organizzata dalla
Diocesi di Padova - Museo Diocesano e Ufficio Beni Culturali e dal Ministero
per i Beni e le Attività Culturali - Soprintendenza per il Patrimonio
Storico Artistico e Demoetnoantropologico del Veneto in collaborazione con
la Direzione Generale del Veneto del Ministero dell'Istruzione,
dell'Università e della Ricerca e dal Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio
Culturale. Ideazione del progetto: Andrea Nante e Giuliana Ericani;
direzione della mostra: Andrea Nante e Fabrizio Magani. Sede
dell'esposizione: Museo Diocesano, Palazzo Vescovile, piazza Duomo 12,
Padova. Orari: tutti i giorni: 9.00 - 13.00/15.00-19.00 (lunedì chiuso).
Catalogo: Museo Diocesano di Padova. Per informazioni e prenotazioni visite
e laboratori: Segreteria Museo Diocesano tel. +39 049.652855 - +39
049.8761924, fax +39 049.8226150, e-mail info@museodiocesanopadova.it
sito internet www.museodiocesanopadova.it
LA
BIENNALE DI VENEZIA - 50° MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE "SOGNI E
CONFLITTI; LA TIRANNIA DELL'OSSERVATORE" 15 GIUGNO - 2 NOVEMBRE 2003-
ANTEPRIMA: 12-13-14 GIUGNO 2003
Venezia 18 marzo 2003 - Sì, non vi state sbagliando: John Smith é
l'artista che quest'anno rappresenta l'Estonia alla Biennale di Venezia con
il progetto intitolato "Marko und Kaido". Invece dei video,
l'Estonia presenta in questa edizione la storia della vita di Marko e Kaido,
narrata in dipinti e installazioni. La vicenda é in verità una storia di
provincialismo e di sogni provinciali, la nostra risposta all'idea che sta
alla base della 50° Biennale di Venezia, "Sogni e conflitti"
proposta dal curatore Francesco Bonami. La mostra si svolge in un
appartamento e un giardino, adatti dal punto di vista concettuale, nei
pressi di Palazzo Grassi. John Smith, naturalmente, é un personaggio
fittizio, il Personaggio Concettuale in costante cambiamento creato da due
artisti, Marko Mäetamm e Kaido Ole, che per anni hanno condiviso uno
studio. In queste circostanze, dal loro lavoro fianco a fianco, nasce il
terzo uomo, John, con un terzo punto di vista. John é un ... idiota, se la
definizione di Deleuze e Guattari del concetto di "Personaggio
Concettuale" viene presa letteralmente. Come artista John é un
novellino, ha iniziato a partecipare alle mostre solo pochi anni fa. A
Venezia il personaggio misterioso e in continua evoluzione di John si ferma
almeno per un minuto, e rivela i suoi segreti in forma di racconto
autobiografico: John é un immigrante tedesco di origini polacche che dopo
lunghi studi al Goethe Institute di Stoccarda diviene un tecnologo genetico.
L'istituto lo manda a studiare la "popolazione media" di Rapla,
una città provinciale nella provinciale Estonia (in passato contea
provinciale dell'Unione sovietica, sta ora diventando rapidamente la
provincia dell'Unione Europea). Lavorando come insegnante d'arte al liceo
locale, egli scopre due ragazzi assolutamente nella media, Marko e Kaido,
che assomigliano incredibilmente agli artisti Mäetamm e Ole e divengono
oggetto dei suoi studi. Smith li segue per quasi quarantanni di un'esistenza
tremendamente noiosa; inizia gradualmente a sospettare che il suo lavoro sia
privo di singificato, e ad un certo punto smette di inviare i propri
rapporti all'istituto di Stoccarda, dove si erano in realtà dimenticati di
lui già da tempo. Subito dopo però qualcosa di strano accade nel cortile
della casa che Kaido e Marko condividono: i due iniziano a costruire un
razzo. Quasi fossero i fratelli strambi dello Ziggy Stardust di David Bowie,
o Wallace e Gromit, Kaido e Marko decidono di lasciarsi alle spalle la
polverosa Rapla e "scappare verso le stelle". Ritti a fianco di
grandi uomini come Martin Luther King, Marko und Kaido potrebbero affermare
con altrettanto orgoglio: Noi avevamo un sogno! Non occorre sottolineare che
il loro tentativo é un fallimento... Il "programma spaziale" di
Kaido e Marko é solo un progetto ottimistico, infantile e idiota quanto
quello dello stesso John Smith. Potremmo persino affermare che essi formano
un'unità concettuale. Dietro questa "follia del villaggio"
concettualizzata, però, emerge il materiale semi-autobiografico di Mäetamm
e Ole, che sono entrambi ragazzi provenienti da piccole città, anche se se
ne sono andati, e conoscono bene la percezione e lo stile di vita
provinciale. (Un progetto artistico costituisce un modo grandioso per
mettersi in contatto con le proprie radici, no? Avrebbero dovuto essere
selezionati per Documenta da un pezzo!) I soggetti di John sono tutto tranne
che straordinari; il suo stile pittorico d'altronde é assolutamente
fantastico. I suoi dipinti non hanno la caratteristica che siamo soliti
definire "pittorica", quel che conta é la pura immagine. I quadri
di John sono realizzati dai due artisti, ma non rivelano mai il loro
"vero" autore. La straordinarietà dei dipinti di John é
costantemente in conflitto con il soggetto, ma l'aspetto emozionante
consiste nel fatto che con un poco di abilità tecnica tutti potrebbero
eseguirli: possiamo perciò affermare che l'arte di John Smith é sotto ogni
aspetto l'arte dell'uomo comune. Infolink: www.scca.ee/main.html
www.artecommunications.com
"ANSELMO
BUCCI (1887-1955)" QUADRERIA CESARINI, FOSSOMBRONE, PESARO 13 APRILE -
9 NOVEMBRE 2003
Cesarini di Fossombrone (Pesaro), 18 marzo 2003 - Si inaugura domenica 22
aprile, alla Pinacoteca Cesarini di Fossombrone (Pesaro) la mostra
"Anselmo Bucci (1887-1955)", promossa dalla Provincia di Pesaro e
Urbino e dal Comune di Fossombrone con il sostegno della Regione Marche e
del Fondo Sociale Europeo e con il contributo delle Fondazioni Monte di Pietà,
Caripesaro e Carifano. La rassegna, a cura di Elena Pontiggia, comprende
oltre cento opere, ed espone per la prima volta un importante nucleo di
dipinti inediti appartenuti a Bucci stesso, che l'artista aveva sempre
gelosamente conservato presso di sè, destinandoli a una collocazione
museale. IIl percorso espositivo documenta tutta la ricerca pittorica di
Bucci, dal simbolismo e dal post-impressionismo dei primi anni del secolo,
quando l'artista vive a Parigi, alla stagione del Novecento Italiano, di cui
negli anni venti è uno dei fondatori, fino al naturalismo lirico degli anni
trenta. Sono esposti tutti i principali capolavori dell'artista, dal grande
Autunno, apprezzato da Apollinaire, al suggestivo Il Kimono del 1919; da
Inverno in riviera(1912) e dalla serie di paesaggi di Cagnes, dipinti con
particolare felicità cromatica durante un viaggio nel sud della Francia, al
Funerale dell'eroe del 1917; dal celebre I pittori, esposto alla Biennale di
Venezia del 1924, alla Quercia del 1932, esempio del cromatismo lirico degli
anni trenta. Sono esposte anche le curiose, piccole tavole dedicate al Giro
d'Italia, dipinte nel 1940, quando, insieme con Orio Vergani, Bucci segue il
Giro dominato da Fausto Coppi. Una sezione della mostra sarà dedicata alle
incisioni, in cui Bucci è un riconosciuto maestro. Sarà esposta fra
l'altro la serie di Paris qui bouge realizzata nel 1909, vivacissimo
ritratto della Parigi Belle Epoque. Durante la mostra sarà inoltre
visitabile a Palazzo Comunale di Fossombrone la monumentale I maschi (1909),
opera simbolista di Bucci vasta oltre sette metri. La mostra, che rimarrà
aperta fino al 9 novembre, è accompagnata da un catalogo Silvana
Editoriale, con testi di Elena Pontiggia, Silvia Cuppini, Lorella Giudici,
Claudio Giardini, e approfonditi apparati critici, ricchi di numerosi
documenti inediti. Informazioni e prenotazioni gruppi: Ingenia Servizi per
la Cultura: tel 0721 370956 e-mail info@ingeniacultura.it
UBALDO
BERTOLI PARMA - PALAZZO PIGORINI 24 APRILE - 8 GIUGNO 2003
Parma, 18 marzo 2003 - L'Assessorato alle Attività Culturali e Teatrali del
Comune di Parma e la Fondazione Monte di Parma hanno organizzato una mostra
dedicata al pittore e scrittore partigiano Ubaldo Bertoli. L'esposizione,
che si terrà dal 24 Aprile all'8 Giugno 2003, si situa nell'ambito delle
manifestazioni per le celebrazioni del 25 Aprile e intende evidenziare sia
la produzione di Bertoli pittore, con una selezione di un centinaio di sue
opere figurative, sia la sua attività di scrittore e giornalista esponendo
lettere, articoli e scritti inediti. Nato a Solignano di Parma il 1°
Gennaio 1909, Bertoli è comandante partigiano con il nome di
"Gino" dal 1944 al 1945. A partire dal 1945 si occupa di
giornalismo redigendo e illustrando il Vento del Nord, organo dell'Anpi di
Parma. Successivamente passa alla redazione della Gazzetta di Parma e ne
cura la terza pagina. Nel 1956 lavora per alcuni mesi a Milano nella
redazione del Giorno e in seguito è a Roma come redattore del quotidiano La
sera di Roma. All'Eni è all'ufficio stampa e nelle riviste aziendali Il
Fuoco e Il Gatto Selvatico, poi torna a lavorare al Giorno come inviato
speciale. Nel 1961 pubblica per Guanda La Quarantasettesima, con prefazione
di Attilio Bertolucci, riedito poi nel 1976 da Einaudi e nel 1995 da
Bompiani. Qui Bertoli ricostruisce gli eventi relativi a una brigata
partigiana attiva in Emilia rielaborando la memoria in una felice prosa
narrativa. Le passioni personali, le azioni, le tensioni politiche dei
protagonisti compongono un romanzo dove il confronto tra
l'"irrazionalità" dei partigiani e la "razionalità"
degli ufficiali inglesi è metafora dell'istinto vitale e dell'ideologia che
muove gli animi alla Resistenza. Le stesse tensioni poi si tradurranno
iconograficamente in segno incisivo nelle sue rappresentazioni delle figure
dei partigiani. Nel 2000 Guanda pubblica La nave dei sogni proibiti, a cura
di Guido Conti, con tre suoi racconti. Bertoli muore a Bazzano Parmense il
16 settembre 2000. Ubaldo Bertoli possiede grandi doti di disegnatore e
colorista, ma è soprattutto uno scrittore, un narratore, come si nota con
evidenza anche nella sua pittura. Giornalista e viaggiatore instancabile,
lavora a quotidiani importanti e questo contribuisce alla formazione in lui
di una capacità analitica "tagliente", di stampo satirico,
tramite la parola scritta - come da tradizione giornalistica - ma anche per
mezzo della forma e del colore: i suoi disegni denotano infatti una
narratività pungente e sarcastica, ma dotata di una forte carica umana dal
contenuto "poetico". L'autoritratto è il suo soggetto preferito,
ma Bertoli si ritrae senza narcisismo: è come se raccontasse le storie di
un Ubaldo Bertoli inventato, un personaggio che è al contempo aderente alla
propria identità e altro da sé. In questo le sue rappresentazioni di se
stesso si caratterizzano per un particolarissimo tono di distacco e ironia.
Le sue sono figure, che siano autoritratti o ritratti di altri personaggi,
dolci-amare e profondamente "morali", comunque prive di ogni
moralismo. E i suoi paesaggi, le sue città, sono il liquefarsi di un mondo
interiore. Il suo segno è espressivo, nervoso, un segno che, dunque, si
adatta alla sua prosa intimista, frammentaria e descrittiva al tempo stesso,
espressione sarcastica della sua particolarissima visione del mondo. La
narrazione figurativa, che è sviluppata con il colore invece che con la
parola, rivela dal canto suo un notevole gusto cromatico, una vera e propria
sapienza coloristica da grande pittore. La mostra, realizzata grazie al
contributo di Banca Monte e Fondazione Monte di Parma, Cassa di Risparmio di
Parma e Unione Parmense degli Industriali di Parma, verrà inaugurata a
Palazzo Pigorini giovedì 24 Aprile 2003 alle 17.30 e si concluderà
domenica 8 Giugno. Rimarrà aperta tutti i giorni, tranne i lunedì non
festivi, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. In particolare, il 25 Aprile e
il 2 Giugno l'esposizione sarà aperta, mentre il 1 Maggio rimarrà chiusa.
L'ingresso è libero. Per informazioni: Palazzo Pigorini tel. 0521/218967
Iat Comune di Parma tel. 0521/218889 e-mail turismo@comune.parma.it
A
CASTELFRANCO VENETO DAL 5 AL 27 APRILE LA TERZA EDIZIONE DI "ELEGANTIA"
Castelfranco Veneto, 18 marzo 2003 - Le lacche saranno le regine della terza
edizione di Elegantia, la rassegna antiquariale nata nell'aprile scorso come
"un nuovo modo di acquistare arte" ha preso una forma più
definita e sicuramente oggi è ancora di più un appuntamento da non
mancare. Il 5 aprile lo storico palazzetto Liberty di Via San Pio X a
Castelfranco Veneto apre i battenti su 130 opere d'arte che resteranno
esposte fino al 27 aprile. Sono importanti mobili ed arredi dal Barocco al
Neoclassico. Alle lacche verrà riservata una sezione speciale sia nella
mostra che nel catalogo. Ad essere proposte saranno lacche di diversa
provenienza, anche se la parte del leone la faranno le lacche veneziane.
Analogamente, veneziani e veneti saranno anche i principali nuclei di
mobili, dipinti ed arredi, ma anche in questo caso non mancheranno pezzi
provenienti da altre manifatture italiane. Va poi sottolineato che oltre ai
suoi connotati di mostra-mercato, Elegantia assume sempre più le sembianze
di un'esposizione d'arte. Il percorso espositivo è un viaggio nella
tradizione antiquariale veneta e veneziana: si ha l'impressione di visitare
una dimora veneta nobiliare con i caldi tessuti delle tappezzerie, i mobili
in radica di noce, le porcellane, gli argenti e tutti i complementi
d'arredo. Un elegante catalogo illustra anche questa edizione. Il volume
dedica una pagina alle condizioni di vendita con chiare indicazioni per chi
si avvicina all'acquisto. La formula (con i prezzi fissi e definitivi) già
collaudata per le passate edizioni, offre la possibilità all'acquirente di
saltare tutti i passaggi delle trattative private che ormai fanno parte
della teatralità in uso fra i mercanti d'arte. Inoltre ogni spesa
aggiuntiva, dal trasposto ad un eventuale restauro è inclusa nel prezzo
dell'oggetto, operazione questa che dà al compratore una maggiore
tranquillità e una garanzia in più. Non manca mai ed è allegata all'opera
un'expertise di autenticità che con una precisa scheda tecnica descrive
l'oggetto, ne qualifica il valore e sottolinea gli eventuali interventi di
restauro. Due parole per ricordare la prima edizione di Elegantia
(aprile-maggio 2002) che proponeva l'intero arredamento di una villa veneta,
con particolare attenzione al mobile di pregio. Non va dimenticato lo
splendido capolavoro di Pietro Liberi Venere che toglie le frecce a Cupido
venduto per 37.000 Euro. L'appuntamento dell'ottobre 2002 dava invece più
risalto all'influenza veneziana. Rappresentativa è stata la raccolta di
specchiere intagliate, scolpite e dorate, il meglio insomma di quello che
usciva dalle botteghe lagunari nel Settecento. La rassegna del prossimo
aprile non si allontana dalla linea ormai cara a Casa Cecchetto.
Selezionando con cura gli oggetti, Cecchetto arreda i suoi spazi creando una
serena atmosfera che invoglia all'approfondimento e all'acquisto. Non sarà
difficile trovare il cassettone cercato da tempo; il secrétaire per lo
studio; un bel servizio di posate o il dipinto da mettere in salotto. Il
catalogo (euro 2,00) può essere richiesto direttamente a: Galleria
Cecchetto Antiquariato, Via Pio X 17 Castelfranco Veneto (Tv); tel + 39 0423
721332; e-mail: info@ceccheettoantiquaritato.com
. Oppure potrà essere scaricato in formato Pdf dal sito web: www.cecchettoantiquariato.com
o in alternativa, consultato in linea. Per chi volesse trascorrere qualche
giorno in Veneto, è possibile usufruire di una convenzione con l'Hotel
Villa Cipriani in Asolo che riserva agli ospiti di Cecchetto uno sconto del
10% su camere e ristorante. I cataloghi si possono ritirare gratuitamente
negli hotel della catena Starwood di Venezia e Asolo: Hotel Villa Cipriani,
Gritti Dal 5 al 27 aprile 2003 (orari - feriali 10/13 e 15/20 - festivi e
prefestivi 10/20) .
DAL
6 ALL'8 GIUGNO IL MONASTERO DI SANTA GIULIA FESTEGGERÀ LA SUA SANTA
Brescia, 18 marzo 2003 - Da venerdì 6 a domenica 8 giugno, per festeggiare
la santa cui è dedicato il monastero più importante di Brescia i
visitatori si troveranno, come per magia, nell'antica Roma. Tre giorni di
festa nella festa, nella quale farà bella mostra di sé anche la Vittoria
alata, uno dei simboli più conosciuti della città. La splendida statua
bronzea, com'è noto, nel frattempo avrà lasciato - solo temporaneamente -
le ali in museo, secondo quanto previsto dall'evento "Brixia. Brescia
Romana" organizzato dal Comune di Brescia - Civici Musei d'Arte e
Storia - Soprintendenza Archeologica della Lombardia e Fondazione CAB. Fino
al 29 giugno la Vittoria sarà a confronto con la "gemella"
Afrodite partenopea. Quest'anno e con questa coincidenza, la festa di Santa
Giulia trasformerà lo storico complesso di via dei Musei e l'intero
quartiere nella Brixia antica, ricca provincia del romano impero, facendone
rivivere abitazioni e botteghe, accampamenti militari e mercati, strade e
dimore patrizie. Un intero weekend "a spasso nel tempo" per
camminare dopo secoli lungo le strade romane sapientemente svelate
all'interno del Museo di Santa Giulia, per entrare nelle antiche Domus
dell'Ortaglia restituite alla città con i mosaici decorati come preziosi
tappeti e con i raffinati affreschi. Centurioni in uniforme e matrone
abbigliate con i caratteristici pepli accompagneranno i visitatori nella
straordinaria area archeologica di Piazza del Foro, mentre gli artigiani del
"foro romano" - il fabbro, l'orafo, lo scultore, il ceramista -
forgeranno utensili, spade e corazze, gioielli e monili, nelle botteghe
della Mostra Mercato dell'artigianato artistico allestita nelle Piazze dal
pomeriggio di sabato, in un vivace contrasto con la rude vita militare
dell'accampamento romano, fedelmente ricostruito e animato da soldati e
centurioni negli spazi esterni del Museo. L'accampamento vedrà ricostruite
sei tende nelle quali un gruppo di quaranta legionari vivranno secondo i
ritmi e le consuetudini militari dell'antica Roma. Questa "animazione
romana" proporrà ai visitatori pure un'esibizione del cavaliere del
Corpus Equitum Legionis che si presenterà con l'equipaggiamento completo,
sella compresa, messa eccezionalmente a disposizione dal Museo di Rochefort.
Il cavaliere si esibirà cavalcando ed utilizzando le varie armi in
dotazione (lancio della iacula e attacco con la spada). E, ancora, un gruppo
di 9 gladiatori si esibirà in due spettacoli il sabato e due la domenica,
secondo le modalità in uso durante gli antichi combattimenti. Il ricco
programma romano prevede infine la simulazione del rito del matrimonio
secondo la descrizione fornita da Catullo: due personaggi della Brixia
romana si uniscono in matrimonio e dopo il rito si festeggerà con le "Saltationes
Nuptiales", uno spettacolo di danze e declamazioni che ripropone la
festa con il banchetto in onore degli sposi. Ma vivere nell'antica Roma pure
anche per gustarne le antiche ricette. In un "Termopolium"
fedelmente ricostruito si distribuiranno cibi e bevande tipiche: focacce di
farro cucinate al momento nel tipico forno in muratura, zuppe di farro e
cereali, formaggi di pecora, carne cucinata secondo le consuetudini di oltre
duemila anni fa, ed innaffiata dai vini tipici del vitigno di Santa Giulia.
E come in tutte le feste non mancheranno musica e danze, circo e teatro,
figuranti ed attori, per festeggiare Santa Giulia. Adelchi, figlio del re
Desiderio fondatore del Monastero di Santa Giulia, sarà il protagonista di
due serate teatrali che nel chiostro del Museo metteranno in scena la nota
tragedia, mentre il corteo dei personaggi in costume, composto da 40
legionari, 10 artigiani, 15 danzatrici, 30 civili e 3 cavalieri con la biga
e due carri, 5 musici e l'eques romano, divertirà grandi e piccini
snodandosi attraverso la città e le piazze. "Brescia è fiera",
spiega il sindaco della città, Paolo Corsini, "di Santa Giulia Museo
della Città, ampio, ricco e funzionale museo civico concepito come codice
interpretativo di una storia secolare. Un Museo in continuo dialogo fra
l'esposizione permanente e le evidenze del territorio, di un'area
archeologica che insiste sull'asse dell'antico decumano massimo -l'attuale
via Musei - che comprende, la zona forense (Basilica, Foro, Capitolium), il
teatro romano, le abitazioni e le terme, il complesso di Santa Giulia. Una
Brixia romana arricchita dalle Domus dell'Ortaglia, dalle due Afroditi
ritrovate esposte eccezionalmente in una coreografia di straordinaria
suggestione". Anche in questa edizione non mancherà la tradizionale e
folta presenza delle "bancarelle" di tutti i musei lombardi che
distribuiranno materiale relativo alla loro storia e alle loro
manifestazioni, alla gastronomia del territorio con le prelibate specialità
bresciane, alle composizioni floreali proposte dai florovivaisti locali e
tutta una serie di iniziative tipiche proposte dal ricco programma
dell'intera manifestazione. Un'occasione unica, dunque, per ammirare lo
splendido complesso museale di Santa Giulia e per riscoprire nella Brescia
di oggi, il cuore romano della "Brixia" di duemila anni fa.
4°
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI MUSICA CRISTIANA " IL MONDO CANTA MARIA
" MERCOLEDÌ 30 APRILE 2003 - TEATRO ASTRA DI SCHIO (VI)
Schio (Vi) 18 marzo 2003 - L'Associazione San Massimiliano Maria Kolbe di
Schio dell'emittente radiofonica satellitare Radio Kolbe, con il patrocinio
del Comune di Schio, organizza la quarta edizione del concerto
internazionale di musica cristiana "il Mondo Canta Maria" che si
svolgerà mercoledì 30 aprile 2003 alle ore 20,30 presso il Teatro Astra di
Schio (Vi). L' avvenimento che si ripropone annualmente, è diventato un
appuntamento fisso del panorama musicale cattolico mondiale, arricchito
negli anni dalla presenza dei più apprezzati artisti provenienti
dall'Italia e da varie parti del mondo, oltre che dall'interesse che molte
testate giornalistiche, radio e Tv nazionali e locali hanno voluto
attribuire al concerto. Claudio Venturi apprezzato cantautore veronese già
interprete di tre album. Da Napoli presenzierà al concerto don Paolo
Auricchio giovane sacerdote cappellano del carcere minorile di Nisida, che
ha condiviso il suo ministero coinvolgendo i giovani attraverso la musica
cristiana. Novità di quest'anno è l'inserimento nel cast di una giovane
proposta. A rappresentare questa categoria sarà il foggiano Frà Gianni,
giovane francescano una delle nuove rivelazioni dell'anno 2002 della musica
cristiana made in Italy, che ha da poco pubblicato il suo primo Cd dal
titolo "E gioia sarà". Grande attesa al concerto per il
famosissimo artista ed ex pop-star degli anni '80 l' inglese Sal Solo (che
oggi vive in Usa) ex leader e voce solista dei famosi gruppi Rockets e
Classix Nuoveau. Dal 1983 a seguito di una profonda conversione al
cristianesimo, testimonia in tutto il mondo attraverso concerti
multimediali. Per la prima volta in Italia da Tampa in Florida U.S.A. la
cantautrice Annie Karto apprezzata in tutto il continente americano per la
sua musica melodiosa, meditativa e di preghiera. Dall'Irlanda, Dana
apprezzata e popolare cantautrice nota al pubblico europeo da più di 25
anni, con una carriera assai ricca autrice dell' inno della Gmg di Denver Usa
e deputato del Parlamento Europeo a Bruxelles. Il concerto sarà presentato
anche quest' anno dal ligure Piergiorgio Bussani coadiuvato dallo speaker di
Radio Kolbe Anna Maria Pozza di Schio e da Annalisa Cantando conduttrice
Mediaset di Milano. Radio Kolbe seguirà oltre che l'organizzazione del
concerto anche le riprese televisive e radiofoniche dell'evento. La serata
ha un nuovo direttore artistico, Fabio Angiolin, incaricato anche dei
rapporti con la stampa in collaborazione con Informazione Musica Cristiana
di Milano. L'ingresso in Teatro per il concerto è libero. La nostra
emittente Radio Kolbe seguirà le fasi della manifestazione con il seguente
programma: Martedì 29 aprile dalle ore 20,30 alle ore 22,30 in diretta
"Speciale il Mondo Canta Maria" con le interviste ai protagonisti
del concerto. Mercoledì 30 aprile dalle ore 17,00 alle ore 19,00
collegamenti diretti con il Teatro Astra con interviste ai protagonisti
della serata. -Mercoledì 30 aprile dalle ore 20,30 alle ore 23,00 diretta
integrale del concerto. L'emittente radiofonica Radio Kolbe può essere
ascoltata : Sul Satellite Hot Bird 13° Est Freq. 12,673 MHz - pol. Vert. -
fec. 3/4 - SR 27500. Sul sito internet www.radiokolbe.net in audio e in
video. Sulle frequenze in FM per la provincia di Vicenza 94,100 - Verona
93,250 - Altopiano di Asiago 93,250. Infolink: http://www.radiokolbe.net
2°
MEETING REGNUM DEI - ARTE E PREGHIERA -MUSICA CRISTIANA INTERNAZIONALE 30
MAGGIO - 31 MAGGIO 2003 ALL´OASI SAN GIACOMO-OPERA DON CALABRIA
Vago di Lavagno (Verona), 18 marzo 2003 - Arte e preghiera all´Oasi San
Giacomo. Il 30 Maggio e 31 Maggio 2003 intense giornate d´incontro tra
artisti e appassionati d´arte cristiana provenienti da tutta Italia, ma
anche da diversi paesi d´Europa. La seconda edizione del Regnum Dei sarà
aperta a tutti gli studenti con un dibattito sul "Disagio
Giovanile" sarà presente con una sua testimonianza di Vita e di Fede
il cantautore di Milano Roberto Bignoli, artista che non necessita di
nessuna presentazione, date le sue indiscusse qualità artistiche e umane
attestate da numerosi riconoscimenti internazionali. La sera del 30 Maggio
alle ore 21.00, dopo il gran successo riscosso al Concerto di Natale
trasmesso su Rai Uno, eccezionale Concerto Gospel del gruppo "Summertime
Gospel Choir" 25 elementi tra musicisti e coristi che completamente dal
vivo entusiasmano, sempre, le folle che accorrono ai loro concerti. Da non
perdere. Il 31 Maggio alle ore 9.30 incontro-dibattito. Interverranno
cantautori di Dio ed altri personaggi dello sport e dello spettacolo. Al
termine del convegno porterà il proprio messaggio il gruppo Mt. 5,13 di
Piergiorgio Bussani (responsabile della Sez. Liguria "Il Mio Dio Canta
Giovane" e direttore artistico del Festival di Musica Cristiana di
Caposele (AV) che si esibirà e proporrà alcune cover delle più famose
canzoni d'ispirazione cattolica. Nel pomeriggio di sabato 31 maggio, dopo
una pausa pranzo, alle ore 15.00 dalla Germania darà la propria
testimonianza il gruppo musicale Regina Amoris. Alle 15.20 ci sarà un
momento d´incontro con giovani provenienti dalle diverse realtà
parrocchiali, per conoscersi, confrontarsi e far sentire la propria voce, le
proprie idee e i propri sentimenti attraverso canti, danze e testimonianze.
Parteciperà il Circolo della Danza, diretto da Milena Spera che si esibirà
in una performance hip-hop. In tanti, di culture diverse, provenienze
diverse ma con un unico ideale: Gesù. Chiuderà il pomeriggio Don Gaetano
Borgo il "Prete Rock" Cordinerà il pomeriggio Piergiorgio Bussani
con l'animazione del gruppo MT.5,13 Alle ore 18.00 la Santa Messa avrà la
singolarità di essere animata da tutti i cantautori che aderiscono al
Regnum Dei. Alle ore 19.00 pausa cena. Alle ore 21.00 Concerto dei
Cantautori di Dio con: Luis Alfredo Diaz, il più popolare Cantautore
Cattolico della Spagna e direttore Artistico del Multifestival David di
Barcellona, Roberto Bignoli vincitore di due "Unity Awards", Oscar
Mondiale della Musica Cristiana Washington (Usa) 2002 , Gigi Giordano, Don
Matteo Zambuto, Presidente Ass. Naz. Artisti Cristiani "Il Mio Dio
Canta Giovane", Suor Cristina Damonte suora Paolina, Rino Davoli, Mt
5,13, Don Mimmo Iervolino il "Prete Dance",Irenne Coronado
(Guatemala), Bernardo La Fonte e Francesca Lota, Jordan Sax, Unico Spirito.
Ospite D´Onore: da Miami la famosissima Pollyanna Dorough sorella di Howie
D. dei Backstreet Boys. Presenta:
Don Claudio Savio (Teleradiopace) autore e conduttore del programma Tv
"unopertutti tuttiperuno" La direzione Artistica è curata da Rino
Davoli e Gigi Giordano. Il concerto sarà ripreso e trasmesso in diretta via
satellite da TelePace Verona. Ingresso Libero! Per contatti: regnumdei@libero.it
Oasi San Giacomo - Opera Don Calabria- Vago di Lavagno (Verona) Infoline:
045.99.18.66 - Fax: 045.99.15.48 I gruppi parrocchiali ed i giovani artisti
che vogliono aderire al meeting devono prendere contatto con la segreteria
del Regnum Dei Meeting: Beatrice cell. 329.64.88.583
Infolink: http://www.informusic.it
FARSETTIARTE :
ASTA DEGLI ARREDI DEL CASTELLO DI MONTEACUTO A BAGNO A RIPOLI, FIRENZE
Firenze, 18 marzo 2003 - Dal 30 di aprile il castello di Monteacuto , antico
complesso a vedetta della val di Sieve alle porte di Firenze, aprirà i
propri appartamenti privati al pubblico per accogliere l'esposizione e la
vendita all'incanto di magnifici pezzi, testimonianze dirette della sua
ricca storia, legata a quella dei suoi importanti proprietari. Il complesso
di Monteacuto, costituito intorno alla curtes medioevale dove affacciano la
cappella privata e l'alta torre scheggiata, fu trasformato da rocca
fortificata in residenza gentilizia rinascimentale dai Salviati che
commissionarono per la cappella sia le quattrocentesche raffigurazioni di
santi francescani sia l'affresco con la Natività eseguito da Francesco
Granacci nel secondo decennio del Cinquecento. Passato allo scadere del
Cinquecento per vie legali a Filippo Nerli, ambasciatore di Francesco I de
Medici, pervenne agli Acciaiuoli nel diciassettesimo secolo. Nella complessa
sequenza degli ambienti del castello di Monteacuto, perlopiù introdotti da
architravi stemmate, scaldati da antichi camini e collegati da misteriosi
passaggi e dai calavivande, sarà possibile accedere a pezzi che risultano
pervenuti al castello direttamente dalle precedenti proprietà, come la
credenza cinquecentesca i cui pannelli riportano gli scudi Nerli e Salviati
, i cassettoni del Cinque e Seicento e lo splendido arazzo del fiammingo
Jacob Geubels. Al pregio dei pezzi di arredamento fanno seguito i dipinti,
ritratti di antichi proprietari come quelli di scuola fiorentina seicentesca
dei Duchi Acciaiuoli , un ritratto di Cosimo I con il Toson d'oro della
bottega del Bronzino, oppure tele devozionali come la Fuga in Egitto di
Francesco Zuccarelli, la Santa Caterina d'Alessandria di Pier Dandini e la
Sant'Orsola di Marco Pino. Tra le rarità si segnala una preziosa raccolta
di tavolette d'avorio dipinte con soggetti erotici di arte induista del
principio del XX secolo. Oltre agli appartamenti privati ufficiali, verranno
eccezionalmente aperte alla vendita anche le soffitte del castello, ricetto
del più svariato repertorio di oggetti e curiosità. Presso il Castello :
asta 9 - 10 - 11 maggio 2003, esposizione dal 30 aprile all'11 maggio.
Catalogo a richiesta (orario 10.30/19.00 festivi compresi) Per informazioni:
Farsettiarte, tel. 0574.572400 www.farsettiarte.it
DONEY
BAR, IL LUOGO DI RITROVO ROMANO PER L'APERITIVO CHE PROPONE NOVITÀ ANCHE
PER LA CENA
Roma, 18 marzo 2003 Dopo il successo ottenuto con l'appuntamento
dell'aperitivo, il Doney Bar, annesso all'Hotel Westin Excelsior di Roma,
propone novità per la cena con piatti unici e sfiziosi. Aperto giorno e
notte e frequentato da vip e nottambuli dall'ora dell'aperitivo al dopo
cena, è diventato un must della vita cultural-mondana romana e domenica 2
Marzo 2003 alle ore 21,30 in occasione della presentazione del nuovo menù,
festeggia il grande successo dello spettacolo teatrale " Metti, una
sera a cena ", dopo l'ultima replica al Teatro Eliseo. Ricca la lista
di ospiti illustri che parteciperanno, tra cui Fausto e Lella Bertinotti,
Mita Medici, Giada Desideri, Elisabetta Cavallotti, Antonellina Interlenghi,
Nathaly Caldonazzo, Paolo Conticini, Simonetta Battistoni, Lorenzo Lavia,
Pamela Prati...ed altri ancora. Naturalmente sarà al completo il cast dello
spettacolo: Elena Sofia Ricci, Stefano Santospago, Monica Scattini (con il
suo Roberto Brunetti) e Kaspar Capparoni. Ora, l'appuntamento in via Veneto
è anche a cena, dove il Doney Bar, si presenta con un taglio più
contemporaneo: da salotto per aperitivi e lounge bar, a ristorante à la
carte, a dopo cena per raffinati drink. Lo Chef James Foglieni, con la sua
cucina decisamente mediterranea, propone un nuovo menù per chi desidera
intrattenersi anche per la cena: gratinata di carciofi con ovoline di
bufala, bombolotti cacio e pepe, gnocchi alla zucca con rombo e funghi
chiodini, tagliata di manzo con verdure di stagione, carpaccio di branzino
con pomodorini, olive e capperi, il classico hamburger con bacon croccante e
formaggio fuso e, per concludere una scelta di dessert. Ai cocktail più
richiesti come il Rallye, il Cosmopolitan ed il Tintoretto (succo di
melograno e spumante), all'ora dell'aperitivo si accompagnano gustosi
stuzzichini come il carpaccio di tonno fresco con capperi e olive, i
tortelli fritti ripieni al formaggio dolce, croccanti gamberi caldi al
basilico. Un mix tra classico e contemporaneo, dove candele e candelabri
regalano una luce calda ed accogliente, mentre la musica rigorosamente
lounge e chill-out crea l'atmosfera giusta per trascorrere una serata nel
cuore di Roma all'insegna della classe e del lusso. Doney Bar: Via V. Veneto
n.141- 00187 Roma - tel. 06.4708 2805
TUBORG
ENTRA ATTIVAMENTE NEL MONDO DELLA MUSICA ROCK EMERGENTE
Milano, 18 marzo 2003 - Tuborg, la birra preferita dai giovani entusiasti e
"assetati" di vita, si lega alla musica rock emergente. Attraverso
la sua collaborazione con la rivista Rock Sound, Tuborg intende infatti
offrire ai nuovi gruppi un'opportunità concreta per affermarsi nel panorama
della musica rock italiana. Il progetto prevede innanzitutto la
sponsorizzazione del primo Rock Sound Tuborg Festival, che avrà luogo a
Bologna il prossimo 10 maggio, interamente dedicato ai gruppi emergenti
italiani. Parallelamente Tuborg collabora con Rock Sound per la selezione
delle giovani band italiane che vengono mensilmente presentate sulla rivista
sia nella pagina "a tutta birra" sia nel Cd sampler allegato. A
fine anno, in occasione dei Rock Sound Awards, al gruppo più votato dai
lettori verrà conferito il Premio Tuborg, che prevede un contributo per
l'incisione del loro prossimo Cd. "La musica, e in particolare la
musica emergente dal vivo, rappresenta per Tuborg il linguaggio più diretto
per rivolgersi a quei giovani fra i 18 e i 24 anni che nello stare insieme
ricercano, oltre al divertimento, un'occasione per esprimere se
stessi", ha dichiarato Erasmo Viola, Responsabile Marketing di
Carlsberg Italia. "Con questa sponsorizzazione Tuborg non intende solo
accompagnare questi giovani nelle più significative occasioni di
socializzazione ma vuole soprattutto contribuire alla loro realizzazione
personale proponendosi come talent scout della musica rock
italiana".
ICE
PARTY CON LIGABUE 26 APRILE 2003
Livigno, 18 marzo 2003 - Dopo una serie di ospiti famosi proposti nelle
prime edizioni Ice Party 2003 si preannuncia come il più grande evento
invernale organizzato in quota e un'occasione da non perdere per gli
appassionati di musica e spettacolo. Nella grande cornice panoramica del
rifugio M'eating Point Mottolino a 2500 s.l.m salirà sul palcoscenico
Ligabue che a Livigno concluderà il suo tour ufficiale. Promosso e
organizzato da Apt, Mottolino, E Skipass, Ice Party proporrà un evento
indimenticabile con Liga e la sua Band, Fede, Mel, Rigo, Robby. Tappa dopo
tappa, foto e videoclips esclusivi, Luciano Ligabue ha consolidato il gruppo
per un Live 2003 straordinario, un progetto ambizioso diviso tra teatri e
palasport che ha previsto due concerti per ogni città ed infine l'inedito
spettacolo in alta quota. Live 2003 si chiuderà il 26 aprile a Livigno in
un contesto unico nel panorama italiano: Ligabue si esibirà in un concerto
ad alta quota, raggiungibile solo con gli impianti di risalita, in una
scenografia naturale che permette di vedere montagne a 360°. Infatti lo
show si svolgerà all'aperto, in tarda mattinata per godere al meglio la
musica sulla neve: ski & sun, snow & fun. Ligabue, 10 anni al top
delle classifiche, record di presenze ad ogni concerto, con i magnifici
sette farà cantare e ballare il pubblico in uno scenario fantastico al
ritmo del suo ultimo album "fuori come và" per poi salutarci
prima di una lunga pausa professionale. La location del concerto è
raggiungibile per gli sciatori da tutte le partenze degli impianti Mottolino
e per i non sciatori dalla telecabina centrale Mottolino e dall'impianto di
Trepalle. Il concerto concluderà anche il grande show "Good Music Week"
in calendario dal 22 al 26 aprile a Livigno, a cui gli appassionati della
musica non potranno rinunciare, la settimana dedicata alla musica in genere,
rigorosamente live in un tour itinerante nei migliori locali di Livigno Un
appuntamento da non perdere per gli amanti della montagna che avranno così
una nuova occasione per godersi, a tempo di rock, la neve più fresca
d'Europa. Per il grande evento è partita la Prevendita di uno speciale
skipass, valido esclusivamente per la ski-area Mottolino il giorno 26 aprile
2003 a prezzo unico di euro 24, che dà la possibilità di assistere
gratuitamente al concerto. Tale prevendita è disponibile presso le filiali
del Credito Valtellinese, negli uffici Mottolino, Apt Livigno, Associazione
Skipass, e online all'indirizzo www.iceparty.it
"SAPORI
DI PUGLIA" AL VIVENDO DI ROMA DAL 27 AL 29 MARZO.
Roma, 18 marzo 2003 - Un appuntamento da non perdere quello organizzato dal
ristorante "Vivendo", presso il St. Regis Grand di Roma, dal 27 al
29 marzo, completamente dedicato alla cucina pugliese, in collaborazione con
l'azienda Maglio. "Vivendo" è stato appena nominato per il
secondo anno consecutivo da Zagat, la bibbia della gastronomia secondo il
Wall Street Journal, quale miglior ristorante della capitale per la qualità
del cibo e per l'impeccabile servizio offerto. Per il prossimo appuntamento
enogastronomico, l'azienda Maglio, con una lunga tradizione culinaria che
risale al 1875, sarà rappresentata al Vivendo dai fratelli Maglio, chef e
pasticceri, che proporranno agli ospiti piatti tipici pugliesi,
sapientemente abbinati a tre rinomate aziende vinicole: Botromagno di
Brindisi, Cantina Sociale di Sava di Taranto e l'Azienda Vitivinicola
Candido di Brindisi. Per iniziare, sarà possibile gustare nella preziosa
cantina di...vino del St. Regis Grand Roma un ricco aperitivo a base di
gustosi stuzzichini pugliesi, per poi proseguire la serata affidandosi
completamente al menu studiato per l'occasione. Burratina di Gioia del
Colle, ventaglietti di polpo con crema di carciofi, zuppa di legumi con
frutti di mare, ciceri e tria, roll di coniglio con rape stufate e crema di
ceci, involtini di pesce spada in umido, torta delizia, agnellino pasquale,
capricci, sono solo un assaggio dei tre giorni alla scoperta dei sapori di
Puglia. Il costo della cena, comprensivo di vini, bevande e caffè è di €
70,00 per persona (Iva e servizio inclusi). Infolink: Tel. 06.4709 2736
e-mail: vivendo.restaurant@stregis.com
www.starwoodhotels.com
VOLLEY
LAND : VI [RI]FACCIAMO LA FESTA! NON È UNA MINACCIA! E' LA PROMESSA PIÙ
GRANDE CHE_ POSSIAMO FARVI.
Milano, 18 marzo 2003 - Si, perché l'appuntamento con la festa più
entusiasmante della pallavolo italiano ed internazionale si avvicina a
grandi passi. A distanza di un solo anno dall'ultima edizione, Volley Land
vivrà il suo quarto atto il 22 e 23 marzo 2003 al FilaForum di Assago (Mi).
Volley Land. è la terra della pallavolo; un'isola felice in cui si conferma
il collaudato mix tra l'appuntamento agonistico di altissimo livello e la
possibilità per le migliaia di ragazzi de! FilaForum di essere protagonisti
in prima persona. Già perché quest'anno Volley Land "uscirà"
dai confini' nazionali, ospitando per la prima volta la Final Four di
Indesit Europen Champions League. Un avvenimento agonistico eccezionale, a
testimonianza del prestigio di una manifestazione unica nel panorama dello
pallavolo internazionale. Ma Volley Land non sarà soltanto dedicata ai
"grandi". Il FilaForum si trasformerà nuovamente nella casa della
pallavolo per tutti, a cominciare dalla F.un Area di Quota 8, il piano più
"pazzo" del FilaForum dedicato alla voglia di giocare e
divertirsi. Insomma, anche per quest'anno Volley Land è prontissima per [ri]fare
la festa alle migliaia di visitatori che affolleranno il FilaForum di
Milano.
SPORTUR 2003, NUOVI PACCHETTI
SPECIALI TURISMO E SPORT: MARE+BEACH VOLLEY A CERVIA, MONTAGNA+CALCIO A 5 A
MOENA
Cervia, 18 marzo 2003 - Bastano quattro amici (ma anche 6 o 8...), una rete
sulla sabbia, un pallone. Sullo sfondo, gli ombrelloni e il mare. E' il più
classico dei 'beach games', il beach volley. A proporre una vacanza attiva
all'insegna di questo sport, che è unico per il mix di divertimento,
socializzazione e spirito di competizione - ed è fantastico per scolpire il
fisico - è Sportur, la grande 'centrale organizzativa' del turismo sportivo
italiano. Sportur ha ideato infatti alcuni pacchetti esclusivi validi dal 1
maggio fino al 24 luglio e dal 4 settembre al 25 settembre 2003. Location
delle sfide i campi regolamentari - non importa dunque tracciare le linee di
bordo campo con i piedi... - del Bagno Fantini Buona Vista di Cervia (RA),
patria del beach volley da oltre 20 anni (primo in Italia). Per un soggiorno
'weekend lungo' (tre giorni, con arrivo il giovedì sera) i prezzi partono
da 151€ a persona, con sistemazione mezza pensione in hotel 3***stelle a
Cervia/Milano Marittima/Pinarella/Lido di Savio (Ra). Oltre a tre intense
giornate di spiaggia, con agguerrite partite a suon di schiacciate e bagher
presso il Bagno Fantini Buona Vista (dove si possono tra l'altro incontrare
i giocatori 'resident' del bagno, dai quali carpire segreti), il programma
prevede al venerdì un beach party, al sabato sera la discoteca, l'ingresso
libero in palestra fitness durante tutto il soggiorno, l'utilizzo dei campi
da beach volley, un ombrellone e un lettino per ogni camera prenotata,
l'assicurazione, tariffe agevolate per pacchetti benessere presso le Terme
di Cervia. Prevista anche la soluzione 5 notti a 234 € e 7 notti a 316
€. In questo caso c'è la possibilità di allenamento volley in palestra o
presso il Palazzetto dello Sport di Cervia con supplemento, oltre a quella
di organizzare tornei di volley/beach volley e partite amichevoli con altre
squadre. Il pacchetto si addice dunque sia a squadre amatoriali e
dilettantistiche già esistenti, sia a gruppetti di semplici appassionati
(ma anche ad individuali che volessero aggregarsi ad altri sul posto). E
dopo le tiratissime partite di beach volley, la base ideale per scoprire
l'entroterra della Romagna è proprio Cervia, la città balneare di antiche
origini, forte della vicinanza con mete quali il Parco del Delta del Po,
Mirabilandia, Ravenna, Brisighella, Bertinoro, l'entroterra malatestiano di
Rimini, con Santarcangelo di Romagna, Verucchio, Torriana, San Leo, la val
Conca. Questo pacchetto beach volley è una novità assoluta di Sportur 2003
(che intanto continua in Italia e all'estero con il suo intenso programma di
gare, camps con i campioni e relativi pacchetti soggiorno, calendario e
approfondimenti su www.sportur.com), e, come tutti quelli di Sportur, è un
po' speciale: perché, oltre a un normale programma 'turistico', offre il
know-how esclusivo e quel pizzico di 'pepe' sportivo che caratterizza la
filosofia Sportur. Pacchetti calcio a 5 a Cervia e Moena Da segnalare infine
un'altra novità, i pacchetti dedicati al calcio a 5 dal 1 al 30 settembre
2003. In questo caso le location sono sempre Cervia (Ra), a partire da 277
€ in tre stelle pensione completa, e Moena (Tn), nelle Dolomiti della val
di Fassa, da 222 €. In entrambi i casi il programma prevede, oltre a varie
facilitazioni, l'uso di modernissimi campi interni in soletta antishock,
parquet o erba per 12 ore complessive. Infolink:
www.sportur.com
PER
LA MILANO CHE CORRE! AI GIARDINI DI PORTA VENEZIA LEZIONI GRATUITE CON
PUMA
Milano, 18 marzo 2003 - Arrivano i primi caldi, torna la voglia di muoversi,
di stare all'aria aperta, di recuperare la forma trascurata nei mesi
invernali. Per questo è nato Puma Running Point, un punto d'incontro per
tutti coloro che vogliono imparare o migliorare le proprie tecniche di
corsa, un'iniziativa organizzata dalla rivista "La Corsa" con il
patrocinio dell'Assessorato allo Sport del comune di Milano e con Puma
Italia in qualità di sponsor tecnico. Il progetto nasce dalla volontà di
avvicinare i milanesi all'attività fisica, dando, allo stesso tempo, un
nuovo valore agli spazi verdi della città, spesso trascurati o poco
sfruttati, progetto a cui Puma ha aderito immediatamente. Tutti coloro che
vogliono partecipare all'iniziativa avranno a disposizione come insegnante,
gratuitamente e direttamente sul posto di allenamento, un tecnico di
altletica leggera, il Prof. Gabriele Barbaro. Specialista in maratone,
Barbaro fornirà consigli utili non solo per preparare gare importanti come
le maratone o non competitive come la Stramilano -anche per quest'anno
sponsorizzata da Puma-, ma anche semplicemente per il proprio benessere
fisico. L'iniziativa, che avrà inizio mercoledì 19 marzo, si terrà al
parco di Porta Venezia, vicino al Museo di Storia Naturale, lato di via
Palestro, dove ci sarà una struttura mobile con l'insegna "Puma
Running Point". Dal 19 marzo 2003 fino a dicembre. Per informazioni: la
corsa, tel. 02/42419220, e-mail: redazione@lacorsa.it
Prof. Barbaro, tel. 347/4467571 e-mail: gabriele.barbaro@tin.it
GYMWALKING:
QUATTRO PASSI "GYM-NICI"! ARRIVA LA GYMWALKING: GINNASTICA
PASSEGGIANDO TRA LA NATURA.
Torino, 18 marzo 2003 - Gli schemi di allenamento delle attuali discipline
sportive non sembrano tenere conto della domanda della società attuale, che
vuole nuove proposte e formule innovative. La risposta a tale domanda arriva
con la GymWalking che propone un'attività ginnica correlata alla
"camminata". In realtà è la ginnastica che "conduce il
passo" mentre la camminata asseconda i movimenti e la complessità
degli esercizi. Questa nuova disciplina, frutto di studi mirati, si
caratterizza in tre fasi di allenamento e, proprio per questo, si configura
come una disciplina "trasversale" a tutte le attività di fitness,
di wellness e sportive in genere, in quanto è sia propedeutico/formativa,
sia complementare ad ognuna. Con la su semplicità di approccio esalta il
concetto evolutivo dello "sport per tutti". A ciascuno un
programma di allenamento mirato alle proprie esigenze. Per rispettare questo
assunto è sufficiente seguire due semplici regole: 1. Ascoltare il proprio
corpo: la respirazione e il battito cardiaco. Se la respirazione è
affannosa, il battito è troppo alto: Stop! si passa subito al "riposo
attivo" ossia si interrompono gli esercizi ma si continua a camminare
con il resto del gruppo in modo da non sentirsi esclusi. Camminare è
un'attività rilassante. Una buona respirazione, inoltre, diminuisce
l'accumulo di acido lattico e, di conseguenza, riduce gli
"indolenzimenti del giorno dopo" che scoraggiano l'esercizio
costante. 2. Ascoltare il "lavoro" muscolare. Se ad esempio si
percepisce che i muscoli degli arti superiori dolgono: Stop! Si passa,
prontamente, ad esercizi per il busto e per gli arti inferiori. Lo scopo
della GymWalking, infatti, è di modellare il corpo e di mantenerlo in
ottima forma senza creare eccessi di massa muscolare. L'istruttore saprà
intercalare esercizi più dinamici con esercizi di rilassamento e stretching
e variare rapidamente gli esercizi in modo tale da non insistere troppo su
alcune fasce muscolari. Vuoi provare?! Calza scarpe comode, invita gli amici
e vieni al parco del Valentino l'11 maggio 2003. Alle ore 9,30, a Torino, si
terrà una manifestazione di GymWalking, gratuita e aperta a tutti. La
partenza sarà dalla Fontana dei "12 Mesi" Viale Balsamo angolo
Viale Mattioli e il percorso si snoderà lungo il fiume Po nell'anello
compreso tra il ponte Isabella ed il Ponte Umberto I°. Prenotata il tuo
pettorale e segnalaci la tua partecipazione inviando una e-mail a playagim@netscape.net
o un Sms al numero 320/0209380 o 329/5442188. Vuoi diventare istruttore di
GymWalking? I corsi si terranno nelle seguenti date: 24 maggio a Torino; 13
settembre a Milano. Tutti i dettagli sul sito www.playagim.org
o telefonando al 3200209380. Se, invece, vuoi diventare istruttore di
PlayaGim ed insegnare ginnastica al mare nella prossima estate, ecco le date
dei corsi: 31/5-1/6/2003 a Marina di Massa - Toscana; 7-8/6/2003 a Roma -
Lazio; 15-16/6/2003 a Rimini - Emilia Romagna; 21-22/6/2003 a Forte dei
Marmi - Toscana; 19-20/7/2003 ad Alassio - Liguria. Infolink: www.playagim.org
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