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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 29 Maggio 2007
STAMINALI, PROGRESSI NELLA CURA DELLO SCOMPENSO CARDIACO LA RICERCA DI GIANLUIGI CONDORELLI DELL’IRCCS MULTIMEDICA VOLTA A DETERMINARE QUALE TIPO DI PROGENITORE, INCLUSE LE CELLULE STAMINALI EMBRIONALI, POSSA PRODURRE SENZA SOLUZIONE DI CONTINUITÀ MIOCITI CARDIACI, CIOÈ LE CELLULE ALLA BASE DELLA CONTRATTILITÀ CARDIACA.  
 
Sesto San Giovanni, 29 maggio 2007 - Generare in modo “infinito” cellule utili a migliorare la contrattilità del cuore per curare lo scompenso cardiaco. Con la speranza, in un prossimo futuro, di sostituire il trapianto di cuore con una semplice iniezione di cellule. È questo l’obiettivo che si prefigge il gruppo di studio coordinato dal professor Gianluigi Condorelli, Ricercatore in area Cardiovascolare dell’Irccs Multimedica di Milano e Direttore del Dipartimento di Medicina del Consiglio Nazionale delle Ricerche. È quanto è emerso oggi all’interno del Convegno “Cellule staminali: applicazioni nelle malattie croniche. Prospettive terapeutiche”, promosso dall’Irccs Multimedica, ultimo appuntamento di Aspettando Milanocheckup, il ciclo di incontri preparatori a Milanocheckup, la nuova mostra della salute e sanità in programma dal 6 al 9 giugno a fieramilano. La ricerca di Condorelli, ancora in corso, è volta a determinare quale tipo di progenitore, incluse le cellule staminali embrionali, possa produrre senza soluzione di continuità miociti cardiaci, cioè appunto le cellule alla base della contrattilità cardiaca. Ad oggi, il gruppo di studio ha determinato che le cellule staminali embrionali sono in grado di generare cardiomiociti con caratteristiche fetali. Si sta inoltre sperimentando la capacità di produrre miociti cardiaci anche da parte di cellule di origine diversa da quella embrionale, in particolare dal cuore ed altri organi di feti provenienti da aborti. Lo scompenso cardiaco è una malattia caratterizzata da un’anomala funzione contrattile del cuore, che risulta incapace di pompare una quantità di sangue adeguata alle richieste metaboliche dell’organismo. Viene riscontrato con sempre maggior frequenza e costituisce un problema sanitario mondiale di dimensioni crescenti, soprattutto nel mondo occidentale: rappresenta la principale malattia in ambito cardiovascolare. L’aumento dell’età media, la riduzione della mortalità per eventi cardiaci acuti, come l’infarto del miocardio, i progressi nel trattamento delle patologie cardiovascolari croniche, come la cardiopatia ischemica, l’ipertensione arteriosa o il diabete mellito, sembrano, infatti, posticipare l’insorgenza della malattia piuttosto che prevenirla. Si stima che, attualmente, circa 5 milioni di Americani ne siano affetti e che ogni anno vengano diagnosticati oltre mezzo milione di nuovi casi, con una richiesta annuale di quasi 900. 000 ospedalizzazioni. In Europa, la prevalenza nella popolazione generale varia dallo 0,4 al 2% e in Italia almeno mezzo milione di persone ne è colpito. L’incidenza della malattia, ossia il numero di nuovi casi annui, cresce notevolmente con l’aumentare dell’età, costituendo la causa più frequente di ospedalizzazione nella popolazione over 65. Se non si riesce a intervenire prontamente sulla causa, lo scompenso cardiaco può avere conseguenze molto gravi. La mortalità media tra i pazienti affetti da questa malattia è di circa il 50% a 5 anni, arrivando, nei casi più gravi, addirittura ad una mortalità del 50% a 1 anno. In circa il 40% dei casi il decesso avviene improvvisamente, probabilmente per la comparsa di un’aritmia fatale. Anche in termini economici, lo scompenso cardiaco costituisce un problema sanitario di estrema rilevanza: in termini di risorse, rappresenta in Europa e negli Stati Uniti d’America l’1-2% della spesa sanitaria totale. Un altro aspetto legato ai progenitori cellulari ed alle loro applicazioni nelle malattie cardiovascolari indagato dal gruppo di studio del professor Condorelli riguarda la capacità riparativa dei progenitori endoteliali (cioè quelli relativi allo strato cellulare che riveste il cuore e i vasi sanguigni) nelle patologie cardiovascolari ed in particolare nella cardiopatia ischemica. Ad oggi sono stati analizzati circa 200 pazienti con stenosi (cioè un restringimento) delle coronarie di diversa entità. In questi pazienti sono stati misurati diversi fattori di crescita così come il numero di progenitori comuni ematopoietici (che riguardano, cioè, la produzione di cellule ematiche e piastrine) ed endoteliali. I risultati che stanno emergendo indicano che il numero di progenitori endoteliali, valutati con tecniche di biologia cellulare, aumenta in modo proporzionale alla gravità della malattia coronarica. Sono stati identificati, inoltre, alcuni fattori di crescita endoteliali, anch’essi correlati con la malattia coronarica. La cardiopatia ischemica è una malattia causata da un ridotto apporto di sangue al cuore a causa dell’ostruzione o del restringimento dei vasi che giungono al muscolo cardiaco. Si tratta della malattia più frequente dei paesi occidentali e rappresenta la prima causa di morte nella popolazione. I principali fattori di rischio sono il fumo, alti livelli di colesterolo provocati da una dieta alimentare sbagliata e lo stress. Le conseguenze possono essere l’infarto del miocardio e un conseguente scompenso cardiaco. Nel corso del convegno sulle applicazioni delle cellule staminali, presieduto da Enrico Garaci, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, e introdotto da Mario Condorelli, Direttore Scientifico Irccs Multimedica e da Giovanni Zotta, Direttore Generale della Ricerca Scientifica e Tecnologica del Ministero della Salute, molte personalità di spicco della ricerca italiana hanno presentato i propri studi sull’impiego delle cellule staminali in diverse patologie croniche: dalla distrofia muscolare con l’intervento di Giulio Cossu della Fondazione San Raffaele del Monte Tabor, allo studio dello sviluppo del cervello e delle malattie neurologiche con Luciano Conti dell’Università degli Studi di Milano, dalle patologie ossee con la relazione di Paolo Bianco dell’Università La Sapienza di Roma, alle cellule staminali nell’ematopoiesi normale nei tumori con Ruggero De Maria dell’Istituto Superiore di Sanità. Michele de Luca dell’Università di Modena e Reggio Emilia ha affrontato il tema delle cellule staminali epiteliali in medicina rigenerativa, Ornella Parolini, direttore del Centro di Ricerca E. Menni, il tema delle cellule staminali nella membrana amniotica. Infine Gianluigi Condorelli dell’Irccs Multimedica ha presentato le nuove prospettive terapeutiche dell’impiego di cellule staminali nelle patologie cardiache. .  
   
   
DISPONIBILE ANCHE IN ITALIA LA CLOFARABINA NUOVA TERAPIA CONTRO LA LEUCEMIA LINFATICA NEI BAMBINI IL PROF. MANDELLI: “È LA VERA NOVITÀ DEGLI ULTIMI ANNI CONTRO UNA MALATTIA DALLE CAUSE SCONOSCIUTE” – E ORA SI ATTENDONO RISULTATI PROMETTENTI ANCHE NEGLI ANZIANI  
 
Roma, 29 maggio 2007 – Arriva in Italia una delle più potenti armi oggi esistenti per la lotta alla leucemia linfatica acuta nel bambino. È la clofarabina, la prima molecola per la terapia nei casi più gravi, in recidiva o refrattari ad altre terapie. Il farmaco, che ha ricevuto l’approvazione dell’ Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) lo scorso marzo, è da oggi disponibile in fascia H e rappresenta una delle più promettenti opzioni terapeutiche per questi pazienti. “Credo che la clofarabina si possa annoverare tra le vere novità dell’ultimo decennio – afferma il prof. Franco Mandelli, direttore dell’Istituto di ematologia all’Università La Sapienza di Roma -, la disponibilità del farmaco anche nel nostro Paese rappresenta un grande passo avanti nella lotta alla leucemia linfatica acuta. Questa molecola ha infatti dimostrato di allungare di 66-67 settimane la sopravvivenza dei bambini in condizioni più problematiche, rappresentando per loro una concreta speranza di giungere al trapianto di midollo e quindi alla guarigione. La clofarabina è efficace nelle forme di leucemia linfatica acuta, con una buona tollerabilità, e potrebbe essere utile, sia in monoterapia, come è stato impiegato fino ad ora, sia in associazione ad altri farmaci chemioterapici che ne potenziano l’azione. Nutro poi molte speranze sugli sviluppi futuri di questa molecola che non ha ancora rivelato tutte le sue potenzialità”. Attualmente è stata sottoposta all’Agenzia Europea del farmaco (Emea) la richiesta di autorizzazione per l’utilizzo per la terapia della leucemia mieloide acuta dell’anziano. La leucemia linfatica acuta è la forma di tumore più frequente nei bambini ed è responsabile dell’80% di tutti i casi di leucemia pediatrica. L’incidenza annuale della malattia è di circa 3–4 nuovi casi ogni 100. 000 ragazzi di età compresa tra gli 0 e i 15 anni, circa 350–400 persone ogni anno nel nostro Paese. È una patologia che colpisce più frequentemente i bambini di età compresa tra 3 e 6 anni e non ha una particolare predilezione per nessuno dei due sessi. “Non è una malattia né contagiosa né ereditaria – continua il prof. Mandelli - e le cause sono sconosciute. Si sa solamente che l’esposizione alle radiazioni e alcuni fattori tossici possono facilitarne l’insorgenza. Stiamo cercando di individuare quali sono i meccanismi che scatenano la malattia ma, ad oggi, non è purtroppo possibile prevenire la leucemia linfatica acuta: la diagnosi precoce ed una terapia corretta fin dalle prime fasi rappresentano attualmente l’unica strada per intervenire in maniera efficace. Il pediatra svolge un ruolo fondamentale per identificare alcuni elementi che possono destare preoccupazione. Il passo successivo è quello di rivolgersi all’ematologo. In Italia per fortuna esistono ottimi centri pediatrici di onco-ematologia distribuiti su tutto il territorio ed una scuola ematologica di altissimo livello, riconosciuta da tutta la comunità scientifica internazionale. “Il nostro Paese – conclude il prof. Mandelli - può inoltre contare su un’altra preziosa risorsa, che è il volontariato: associazioni come l’Ail- Associazione Italiana contro le Leucemie Linfomi e Mieloma possono fare molto per diffondere la conoscenza sulle patologie, supportare i malati ed i loro familiari per migliorarne la qualità di vita, ma anche per raccogliere finanziamenti per incentivare la ricerca”. .  
   
   
PIANO OPERATIVO PER RIDURRE I RISCHI DELLE ONDATE DI CALORE  
 
Roma, 29 maggio 2007 - Il ministero della Salute ha predisposto un Piano per ridurre le conseguenze negative sulla salute da eventuali ondate di calore in particolare rivolte alle fasce di popolazione più a rischio (anziani, bambini, persone con patologie croniche). Per l’estate 2007 le previsioni meteorologiche indicano la possibilità del verificarsi nel mese di giugno di ondate di calore. Questi i principali elementi del Piano. Le Linee guida, concordate con Comuni e Regioni, per la prevenzione degli effetti sulla salute da ondate di calore anomalo. Il Sistema nazionale di allerta per ondate di calore anomalo che è in grado di dichiarare quotidianamente, per ciascuna delle grandi città ove è operativo, la previsione, riguardante le successive 72 ore, del livello di rischio. La creazione degli elenchi dei sottogruppi suscettibili alle ondate di calore (le cosiddette “Anagrafi della fragilità”). La Campagna informativa con: annunci via radio e televisione, materiale informativo che sarà distribuito attraverso le farmacie, i quotidiani e i settimanali, e il servizio Call Center 1500, attivo tutti i giorni dal mese di giugno. Il Protocollo d’intesa con Mmg siglato con l´obiettivo di migliorare l’impegno delle istituzioni e dei medici per identificare prontamente gli anziani a rischio ed incrementare le attività di controllo terapeutico e di sollievo dal disagio del caldo. Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/linee_guida_caldo_2007/index. Html . .  
   
   
UOMO EGUALE A DONNA: IL POLICLINICO LANCIA UN SERVIZIO DI PREVENZIONE E DIAGNOSI DELLA SALUTE MASCHILE NUOVO APPROCCIO ALLA SALUTE DELL´UOMO IN UN CONVEGNO NELL´AMBITO DELLA MOSTRA PROFESSIONALE DELLA MEDICINA E SANITÀ, MILANOCHECHUP (FIERA MILANO, 6-9 GIUGNO)  
 
Milano, 29 maggio 2007 - Un centro di diagnosi e cura dello stato di salute dell´uomo che tenga costantemente sott´occhio la situazione attraverso controlli periodici e invidui tempestivamente - laddove si manifestino - eventuali problemi. E´ quanto sta realizzando all´Ospedale Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena, coordinando competenze e contributi di un team multispecialistico, il professor Francesco Rocco, direttore della cattedra di Urologia dell´Università degli Studi di Milano. Della "clinica dell´uomo" si parlerà il 7 giugno al convegno Uomo e salute, nell´ambito degli appuntamenti convegnistici di Milanocheckup, la mostra della medicina e sanità di Fiera Milano che avrà luogo dal 6 al 9 giugno. Si tratta di una piccola rivoluzione culturale, prima ancora che di un servizio di prevenzione, diagnosi e cura. "Manca nella percezione comune - spiega Rocco - il concetto dell´utilità di una strategia di tutela della salute dell´uomo basata sull´analisi sistematica degli eventi evolutivi, dalla giovinezza alla maturità alla senescenza. Un approccio analogo a quello invece accettato come un fatto scontato per la donna. Per quest´ultima è infatti una prassi consolidata associare gli eventi fisiologici della vita riproduttiva (menarca, gestazione e parto, menopausa) con controlli sanitari regolari. Ma l´uomo non ha un´analoga buona abitudine e questo impedisce interventi tempestivi che potrebbero risolvere situazioni critiche alla loro prima manifestazione". Questo meccanismo virtuoso sarà messo in moto ("molto presto" promette Rocco) con la proposta di un checkup maschile molto articolato, ripetuto nel tempo e realizzato con il contributo di un gruppo di specialisti in diversi campi: endocrinologi, internisti, urologi, dermatologi, andrologi. Sarà un servizio per ora unico in Italia. Milanochekup, che avrà luogo nel nuovo quartiere espositivo di Fiera Milano a Rho, è una mostra professionale dedicata alla medicina e sanità diversa da tutto ciò che in questo campo già esisteva. Una mostra caratterizzata da un forte contenuto di ricerca e informazione medicoscientifica, che si propone come ambito privilegiato di aggiornamento e confronto per ricercatori, clinici e gestori sia privati che pubblici della sanità, in una visione complessiva e organica della salute. Milanocheckup, nel cui ambito è stato costituito un Centro per l´innovazione sanitaria, è infatti una rassegna di sistema, che integra una sezione espositiva e una congressuale multidisciplinare, declinata in oltre 70 sessioni e workshop di approfondimento e formazione. .  
   
   
AL VIA LA CONSULTA REGIONALE PER LA SALUTE MENTALE DEL LAZIO  
 
 Roma, 29 maggio 2007 - Si è ufficialmente insediata venerdì 25 maggio 2007 la Consulta regionale per la salute mentale istituita dalla Regione Lazio presso l’Assessorato alla Sanità. Il neo-organismo è composto da 12 rappresentanti delle associazioni di familiari, utenti e società scientifiche ed organismi di volontariato e tutela dei diritti dislocate sul territorio, più tre esperti, di nomina consiliare, tra gli operatori del settore. A presiedere la Consulta è stata eletta Daniela Pezzi, rappresentante dell’Area Sanitaria della Caritas Diocesana di Roma. La Consulta, in collaborazione con l’Assessorato alla Sanità della Regione Lazio, sarà chiamata a svolgere i seguenti compiti: a) promuovere la partecipazione attiva delle persone con sofferenza mentale alla vita della collettività ed il riconoscimento dei loro diritti; b) formulare proposte per la realizzazione di interventi in favore delle persone con sofferenza mentale, finalizzati, in particolare, a favorirne l’integrazione sociale; c) promuovere iniziative per la corretta applicazione delle norme che prevedono il superamento e la definitiva chiusura degli ex ospedali psichiatrici; d) collaborare con l’amministrazione regionale per il monitoraggio sulle strutture psichiatriche, pubbliche e private, esistenti sul territorio regionale, in merito al possesso ed al mantenimento dei requisiti strutturali, organizzativi e funzionali della struttura nonché alle attività svolte e ai livelli assistenziali, qualitativi e quantitativi, forniti dalle stesse, relazionandone all’Assessore competente e annualmente alla Commissione Sanità; e) promuovere, nel pieno rispetto della dignità della persona e nella garanzia del diritto di cittadinanza, iniziative per rimuovere situazioni di particolare gravità, richiedendo, se necessario, atti o relazioni scritte in merito alle disfunzioni segnalate; f) proporre, anche in collaborazione con le Consulte dipartimentali per la salute mentale, azioni finalizzate al miglioramento dell’assistenza in favore delle persone con sofferenza mentale. L’insediamento della Consulta riveste carattere di eccezionalità poiché la Regione Lazio è l’unica ad essersi dotata di un organismo con tali funzioni in cui è prevista la partecipazione dei familiari delle persone malate. Parimenti è da sottolineare che il voto del rappresentante degli utenti conta quanto quello di ogni altro rappresentante dell’organismo. .  
   
   
NOMINE SANITÀ BOLOGNA, PARMA, MODENA E FERRARA  
 
Bologna, 29 maggio 2007 - La Direzione generale Sanità e Politiche sociali comunica l´intenzione della Giunta regionale di procedere alla nomina dei propri componenti, con funzioni di Presidente, nei Collegi sindacala dell´Azienda Usl di Bologna, dell´Azienda Ospedaliero-universitaria di Parma, Modena e Ferrara. Le nomine hanno durata triennale. .  
   
   
ADRIBLOOD,LA DONAZIONE DI SANGUE UNISCE L´ADRIATICO  
 
 Pescara, 29 maggio 2007 - "Con il progetto Adriblood il sangue diventa simbolo di amicizia e solidarietà, non più simbolo di tragedie e sofferenze". Così l´assessore alla Sanità, Bernardo Mazzocca, ha sigillato stamane la firma della convenzione per il progetto "Adriblood". Il progetto, finanziato dall´Unione Europea con un fondo di 495. 800 euro, è finalizzato alla cooperazione tra istituzioni sanitarie e organizzazioni non governative impegnate nella promozione e diffusione della donazione del sangue nei Paesi dell´area adriatica. L´abruzzo è capofila di questo progetto pilota che coinvolge anche Molise, Puglia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Croazia, Bosnia-erzegovina, Serbia, Montenegro e Albania. "La rete di cooperazione consentirà di incrementare buone pratiche sanitarie e di combattere il mercato del sangue che prospera nei Paesi balcanici, assecondando invece la cultura della donazione gratuita e volontaria ed è per questi motivi che riveste grande importanza il fatto che l´Abruzzo sia capofila di questo progetto pilota" ha spiegato l´assessore Mazzocca. Effetto della carenza di una cultura della donazione e del diffuso "mercato del sangue" sono i problemi dell´autosuffcienza e della sicurezza del sangue, tra i principali obiettivi indicati dalla convenzione. Altri obiettivi della convenzione sono la creazione di un osservatorio e di una banca dati idonei a misurare le necessità effettive di sangue e ad agire con tempestività ed efficacia in ogni caso di emergenza. "Accanto a queste finalità occorrerà diffondere anche nuovi stili di vita ed una nuova cultura - ha precisato Mazzocca - in questo modo sarà più facile garantire la sicurezza del sangue, la diffusione della donazione, il superamento dell´arretratezza delle condizioni in cui versa la stessa donazione nel sistema sanitario dei Paesi dell´altra sponda dell´Adriatico, specie in Albania". Il progetto prevede anche campagne promozionali della donazione del sangue, mediante la produzione di opuscoli informativi, l´organizzazione di convegni tematici e l´allestimento di un apposito sito web informativo La convenzione determina finalità e ruoli dei partner nel progetto "Adriblood" e scadrà nel mese di giugno del 2008. .  
   
   
OSPEDALE VALDESE DI TORINO: APPROVATO L’ATTO DI INTEGRAZIONE ALL’ACCORDO D’INTESA REGIONE-TAVOLA VALDESE  
 
Torino, 29 maggio 2007 - La Regione Piemonte riconosce l’alto valore dell’attività svolta dall’ospedale evangelico valdese di Torino e quindi intende assicurarne l’unitarietà funzionale, nell’ambito della sua attuale configurazione istituzionale di presidio a gestione diretta dell’Asl 1. Lo si afferma nell’atto di integrazione al protocollo d’intesa Regione-tavola valdese del 2005, approvato oggi dalla Giunta regionale. Nel documento si sottolinea innanzitutto come l’ospedale valdese debba mantenere e accrescere il radicamento territoriale che lo ha caratterizzato nel passato, potenziando le prestazioni ambulatoriali, di day service, di ospedale di giorno e di degenza per acuti, prevedendo l’organizzazione delle attività sanitarie mediante un approccio per percorsi assistenziali e adottando un modello organizzativo di tipo dipartimentale per le strutture che compongono il presidio. A questo scopo, nel prossimo piano di riqualificazione e riequilibrio economico-finanziario, la direzione dell’Asl 1 dovrà inserire un apposito capitolo dedicato allo sviluppo dell’ospedale e alla sua integrazione nell’ambito della rete ospedale ospedaliera torinese. A garantire il coordinamento delle attività cliniche del Valdese, anche in relazione a quelle degli altri ospedali dell’Asl 1, sarà un «referente clinico», nominato dal direttore generale dell’azienda sanitaria tra i responsabili di Struttura complessa operanti nell’ospedale. Il «referente clinico» si affiancherà al direttore di presidio e parteciperà alle sedute del Collegio di direzione dell’Azienda. Inoltre, per assicurare «il pieno coinvolgimento di un ente ecclesiastico valdese indicato dalla Tavola valdese» nello sviluppo della gestione del presidio da parte dell’Asl, così come stabilito dalla legge regionale 11/2004, nel testo approvato oggi si prevede l’istituzione di una Commissione consultiva composta, oltre che dal direttore generale dell’Asl 1, anche da un rappresentante di ciascuna delle seguenti istituzioni: Assessorato regionale alla tutela della salute e sanità, Tavola valdese o ente ecclesiastico indicato dalla Tavola stessa, Comune di Torino, Circoscrizione territorialmente competente. La Commissione sarà chiamata ad esprimere parere obbligatorio sugli atti di programmazione e organizzazione dell’Asl 1 che riguardano l’ospedale valdese e ad esaminare, con cadenza almeno semestrale, un’apposita relazione sull’andamento dell’attività del presidio stesso predisposto dai vertici dell’azienda. .  
   
   
LA SCUOLA IN OSPEDALE ESPERIENZA POSITIVA IL SERVIZIO E´ PRESENTE IN DODICI NOSOCOMI DELLA REGIONE  
 
Pescara, 29 maggio 2007 - "E´ in atto una sforzo collettivo per ridisegnare un sistema sanitario regionale che non perda di vista l´obiettivo di fornire un servizio sempre migliore ai cittadini anche in termini di formazione e di istruzione all´interno delle strutture ospedaliere. Un´attenzione particolare meritano, quindi, le fasce più deboli. In primo luogo, i bambini e le persone che sono a loro più vicine". Lo ha sostenuto l´assessore alla Sanità, Bernardo Mazzocca, in apertura del convegno "La febbre a colori. La scuola in ospedale 1997-2007" che si sta tenendo a Chieti, all´auditorium della Civitella. Mazzocca, succesivamente, ha ricordato alcune delle principali iniziative rivolte ai piccoli pazienti ed avviate sul teritorio regionale. Al tempo stesso, l´assessore ha riconosciuto all´organizzazione scolastica regionale "la lungimiranza di aver creduto in un progetto ormai decennale che si è sviluppato negli anni in tutte le aziende sanitarie della regione e che oggi è attivo in ben dodici presidi ospedalieri". Un´inziativa che si ricollega ad altre analoghe come quella dell´Unicef o come il progetto "Leggere per crescere" teso a favorire la lettura all´interno degli ospedali. All´incontro odierno hanno preso parte, tra gli altri, Lamberto Quarta, segretario generale della Presidenza della Giunta regionale, Nino Santilli, direttore generale dell´Ufficio scolastico regionale, il professor Francesco Chiarelli, diretore della Clinica pediatrica di Chieti, il sindaco di Chieti, Francesco Ricci e Marisa Bottarel, dirigente del Ministero della Pubblica Istruzione. .  
   
   
LA FONDAZIONE IRCCS BESTA PREMIATA AL FORUM PUBBLICA AMMINISTRAZIONE SALUTE 2007  
 
 Milano, 29 Maggio 2007 - La Fondazione Irccs Istituto Neurologico “Carlo Besta” di Milano, da sempre all’avanguardia nel campo della ricerca scientifica in Neuroscienze, ha ottenuto il premio per l’area Controllo e Prevenzione con menzione particolare, nell’ambito del Premio Forum Salute Pa, dedicato ai progetti, alle azioni, ai percorsi innovativi realizzati dai soggetti del Leonardi - è una novità assoluta in Italia nelle indagini su salute e disabilità, e costituisce una sfida culturale, oltre che scientifica, di grande portata, poiché apre ad un nuovo modo di considerare la disabilità”. La ricerca infatti sorpassa modelli basati solo sulla limitazione funzionale o la menomazione delle persone e, al di là della certificazione di “Invalido”, descrive invece il bisogno che ne origina e quale è il rapporto della persona con disabilità con la rete dei servizi socio sanitari, o con gli altri fattori contestuali rilevanti (es. Trasporti, comunicazione e tempo libero, lavoro ecc. ). In quest’ottica, numerosi intervistatori appartenenti alla rete associativa, ovvero professionisti che operano nel settore socio sanitario o le stesse persone con disabilità, sono i protagonisti di questa indagine porta a porta, che rileva a largo spettro l’insieme dei bisogni mediante la somministrazione dei questionari di ricerca correlati alla Classificazione Icf dell’Oms. Anche per questi motivi, Leonardi afferma che, in questo senso, il Progetto Ved realizza uno studio Unico in Italia. Le varie fasi del progetto Ved riuniscono, sotto il coordinamento della Fondazione Besta, il contributo di un pool di esperti nei settori salute e disabilità, tra cui menzioniamo il Centro ricerca & analisi statistica Explora di Padova, il dipartimento di sociologia dell’Università Milano-bicocca e il Disability Italian Network, gruppo tecnico scientifico per l’implementazione dell’Icf in Italia. Grazie a questo innovativo e originale progetto, ormai nelle sue fasi conclusive, si renderà possibile la stesura del “Primo Libro bianco sulla Invalidità civile in Italia: il Nord e il Centro”, che verrà presentato al Ministero della Salute nel 2007 e, successivamente, alla comunità nazionale e internazionale, e i cui risultati potranno essere di supporto, per lo sviluppo di riflessioni e politiche mirate, ai politici e agli amministratori a livello regionale e nazionale. .  
   
   
L’ASSESSORE BRESCIANI INAUGURA IL NUOVO PRONTO SOCCORSO DI ROMANO DI LOMBARDIA  
 
Romano di Lombardia, 29 maggio 2007 - E’ stato inaugurato venerdì 25 maggio, il nuovo Pronto Soccorso dell’Ospedale di Romano di Lombardia e a tagliare il nastro è stato l’Assessore Regionale alla Sanità, dott. Luciano Bresciani. Alla presenza anche di tutte le autorità locali, la nuova struttura è stata presentata dal dott. Andrea Mentasti, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Treviglio-caravaggio, di cui l’ospedale di Romano fa parte. Moderno e funzionale al settore Emergenza-urgenza, il nuovo Pronto Soccorso si estende per una superficie totale di 600 mq, ovvero il doppio dell’area che il vecchio edificio ricopriva in precedenza. Dislocati razionalmente sono i locali della nuova struttura: camera calda, triage infermieri, sala soccorso, locale barellati, sala osservazioni, medico di guardia, sala visite pediatriche e sala attesa pazienti pediatrici, sala emergenze, oltre al deposito farmaci e attrezzature, e quello sporco-pulito con percorso distinto. Durante l’evento sono stati illustrati nel dettaglio gli interventi che sono stati necessari per realizzare il nuovo Pronto Soccorso, che è uno dei vari progetti messi in atto nell’ambito di un più ampio piano di valorizzazione e rafforzamento di questo ospedale al centro della Bassa Bergamasca Orientale. La mission dell’ospedale è infatti caratterizzata da un preciso obiettivo di incremento qualitativo oltre che quantitativo, un miglioramento organizzativo e inoltre una crescita professionale interna. .  
   
   
METODO PER SMETTERE DI FUMARE USANDO IL PROPRIO CELLULARE IDEATO DA UN ADOLESCENTE ITALIANO UN INNOVATIVO METODO PER SMETTERE DI FUMARE UTILIZZANDO IL PROPRIO CELLULARE.  
 
Roma, 29 maggio 2007 Si chiama Trillaesmetti il metodo per smettere di fumare con il proprio telefono cellulare ed è il risultato della geniale idea di un adolescente italiano. Trillaesmetti è un avvertitore telefonico che apprende le abitudini del fumatore, nel corso di una settimana e, successivamente, gli invia degli sms sul telefono cellulare indicandogli quando può accendere la propria sigaretta. Con questo metodo il fumatore può disabituarsi gradualmente alla dipendenza da nicotina, fino a smettere di fumare, nel tempo massimo di 28 giorni. Un metodo che, per assurdo, non vieta di fumare durante il proprio percorso e che si pone come un vero e proprio “personal trainer della salute”. Durante il percorso, infatti, alcuni sms motivazionali incentiveranno l’aspirante ex fumatore a resistere alle tentazioni della nicotina. Trillaesmetti non ha controindicazioni, in quanto non prevede l’assunzione di alcun farmaco. Per far apprendere le proprie abitudini da fumatore al sistema è necessario fare uno squillo ad un numero telefonico assegnato. La chiamata non avrà alcun costo poichè non c’è scatto alla risposta. E’ inoltre importante che il numero di telefono del fumatore sia visibile altrimenti il sistema non potrà riconoscerlo. Nel sito http://www. Trillaesmetti. It è possibile trovare tutte le informazioni utili ed anche una sezione dedicata alle esperienze degli ex fumatori. Il calcio di inizio di Trillaesmetti è programmato per il 31 maggio, giornata mondiale senza tabacco. .  
   
   
COLLETTIVA ACIMAC A CERAMICS CHINA 2007 QUATTORDICI AZIENDE ITALIANE DI PRIMO LIVELLO SARANNO PRESENTI DAL 30 MAGGIO AL 2 GIUGNO ALL’IMPORTANTE FIERA DI GUANGZHOU, OCCUPANDO UNA SUPERFICIE DI 1.300 METRI QUADRATI  
 
Modena, 29 maggio 2007 - Dal 30 maggio al 2 giugno, a Guangzhou (Canton), torna l’appuntamento con Ceramics China, la fiera nata nel 1986 e ormai divenuta la più importante manifestazione asiatica dedicata alle tecnologie e materie prime per l’industria ceramica. L’evento è organizzato da Ccpit - Building Materials Sub-council e Ccia (China Ceramic Industry Association), con il supporto di Acimac (l’Associazione dei costruttori italiani di macchine e attrezzature per ceramica). Acimac organizza come ogni anno, in collaborazione con Ice, la partecipazione delle aziende italiane all’interno dell’Italian Pavilion, che si sviluppa quest’anno su una superficie di 1. 300 metri quadrati, in crescita rispetto ai 1. 100 metri quadrati della scorsa edizione. Presenti quattordici aziende di primo piano: Air Power, Assoprint, Bmr, Cmf Technology, Colorobbia - Industrie Bitossi, Gabtec, Icf & Welko, Nbp, Sacmi, Simec, Siti – B&t Group, System, Tecno Italia, Tsc. Nell’ambito degli incontri intitolati “Resource, Environment Protection, Creativity and Efficiency”, il direttore di Acimac, Paolo Gambuli, prenderà parte, mercoledì 30 maggio nel pomeriggio, ad una conferenza dedicata all’analisi delle possibili soluzioni che l’industria ceramica cinese dovrà adottare per risolvere i nodi dell’inquinamento atmosferico e dei consumi energetici. Il direttore di Acimac presenzierà inoltre ad una conferenza stampa internazionale, promossa da Ice, durante la quale parlerà della partecipazione collettiva delle aziende italiane in fiera, dei benefici derivanti dall’utilizzo della tecnologia italiana (efficienza, affidabilità, ridotti consumi, assistenza post vendita, alta qualità dei prodotti, prestazioni ambientali), della tutela della proprietà intellettuale e dell’andamento dei mercati internazionali – quelli asiatici in particolare – per i produttori italiani di macchine. .  
   
   
IERI ALL´ACCADEMIA DI SAN LUCA A ROMA È STATA PRESENTATA LA DONAZIONE DELLA "COLLEZIONE LEMME" AL PALAZZO CHIGI DI ARICCIA  
 
Roma,29 maggio 2007 - La "Collezione Lemme" h la piy importante quadreria privata di nuova formazione di dipinti del ´600 e ´700 romano, raccolta con entusiasmo e passione da Fabrizio e Fiammetta Lemme - prematuramente scomparsa nel 2005 -, con la consulenza di insigni studiosi quali Federico Zeri, Italo Faldi e Giuliano Briganti. Con grande atto di magnanimit`, lo scorso 16 aprile, l´avvocato Fabrizio Lemme ha comunicato al Comune di Ariccia la Sua volont` di donare liberalmente a Palazzo Chigi la parte piy importante della sua raccolta, costituita da 126 dipinti, oggetto di notifica da parte del Ministero dei Beni Culturali e Ambientali come un complesso di elevato interesse storico artistico (Decreto del 10 dicembre 1998); a questo nucleo Lemme ha aggiunto un dipinto del Baciccio e uno dell´allievo Odazzi, per un totale di 128 quadri. La raccolta h stata oggetto nel 1998 di una mostra presso il Museo del Louvre, il Palazzo Reale di Milano e il Palazzo Barberini di Roma; lo stesso anno sono stati donati al Louvre 20 quadri e una scultura collocati nella "Sala Lemme" ed altri 28 alla Galleria Nazionale d´Arte Antica di Palazzo Barberini. H per Ariccia motivo di grande orgoglio che, dopo il Louvre, sia stata scelta la residenza chigiana come depositaria del nucleo fondamentale della "Collezione Lemme", donazione che, nell´ambito della pittura romana, non ha precedenti a Roma per consistenza e coerenza scientifica. Preziosi dipinti del Cavalier d´Arpino, Fetti, Caroselli, Preti, Borgognone, Baciccio, Baldi, Seiter, Giacinto e Ludovico Gimignani, Ferri, Maratta, Morandi, Ghezzi, Luti, Costanzi, Benefial, Batoni, Conca, Corvi, Giaquinto, Cades, Cavallucci permetteranno di ripercorrere la pittura romana tra barocco e neoclassicismo. Parte integrante della Collezione bozzetti e modelli per pale d´altare e cicli decorativi di chiese e palazzi romani, come il bozzetto del Borgognone per Sant´andrea al Quirinale, quello di Ludovico Gimignani per la pala dell´Assunta di Ariccia (due chiese berniniane), o quello di Evangelisti per Santa Maria del Vivario a Frascati. In tal senso la raccolta h un vero e proprio riflesso della cultura figurativa romana, quasi uno "specchio di Roma Barocca", con un valore intrinseco - le opere d´arte in si - ed uno riverberato, in quanto richiamo a fabbriche e monumenti importanti della capitale e del suo circondario. Questa importantissima acquisizione, assieme al patrimonio chigiano e alla collezione Fagiolo, candida Palazzo Chigi ad essere riferimento a livello internazionale per il Barocco Romano, per la particolare coerenza, omogeneit` e sistematicit` di presenze artistiche anche rispetto alle massime istituzioni museali romane. Il patrimonio di beni mobili di Palazzo Chigi, infatti, ceduto al Comune di Ariccia dal principe Agostino Chigi il 29 dicembre 1988, si h andato valorizzando e incrementando in maniera cospicua nel corso dell´ultimo decennio, sia con il restauro e recupero degli arredi presenti che con nuove acquisizioni. Attualmente, h stato costituito all´interno del palazzo, su idea di Maurizio Fagiolo dell´Arco, il "Museo del Barocco", che ospita la raccolta di dipinti dell´insigne storico dell´arte, scomparso prematuramente l´11 maggio 2002. La collezione Fagiolo comprende 48 dipinti che offrono una panoramica sul Seicento Romano, illustrato nelle sue varie correnti artistiche (classicismo, barocco berniniano e cortonesco), con opere del Sassoferrato, Baciccio, Borgognone, Morandi, Gimignani, Pozzo, Passeri e altri. Si sono aggiunte recentemente ulteriori donazioni: due dipinti di Trevisani e Lauri (Ferdinando Peretti), uno attribuito a Mattia da Farnese di provenienza Chigi (Raniero Gnoli), due cani levrieri di mano del "Campidoglio", gi` Chigi (Luigi Koelliker). La "Collezione Lemme" andr` ad impreziosire ulteriormente il "Museo del Barocco" e i suoi dipinti verranno collocati a quadreria, sul tipo dei cabinets d´amateurs e delle disposizioni della case patrizie, come gli stessi Lemme hanno peraltro arredato la propria dimora, naturalmente secondo piy opportuni criteri di sicurezza e fruibilit` per la nuova destinazione pubblica. Dal 26 ottobre 2007 la "Collezione Lemme" sarà oggetto di una grande Mostra ospitata nella seicentesca cornice di Palazzo Chigi ad Ariccia. .  
   
   
ESSITAM (IPOTESI OCCIDENTALE) 31 MAGGIO 29 SETTEMBRE  
 
Roma, 29 maggio 2007 - Container presenta la prima personale a Roma del pittore Alessandro Bellucco. Essitam (ipotesi occidentale) un titolo programmatico che rivela il cognome di uno dei più importanti artisti del secolo scorso. Con due tele giganti, che verranno esposte nello spazio di Container, Bellucco si confronta con il pittore de La Danse e de La Joie de vivre, arrivando ad una interpretazione personalissima ed estremamente evocativa di due opere che sono ormai parte del patrimonio collettivo e del suo immaginario. In questo faccia a faccia con Matisse, Bellucco mette in campo uno stile pittorico lucido, senza veli, sarcastico e diretto, che non lascia indifferenti e che convive altresì con un tono poetico e lirico. Dei due celebri quadri del maestro francese l’artista estrapola le figure principali ribaltandole iconograficamente nelle loro posizioni e azzerando quasi completamente ogni riferimento spazio-temporale, tornando così a concentrarsi e a analizzare il soggetto preferito della sua produzione artistica: il corpo umano, tradotto e manipolato con gli strumenti pittorici, sul quale l’artista insiste in quanto incarnazione e formalizzazione delle debolezze esistenziali, siano esse personali siano esse sociali. . .  
   
   
LA FIERA DELLE GALLERIE ITALIANE D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DAL 18 AL 22 OTTOBRE SI TERRÀ NELLA CITTÀ SCALIGERA LA III EDIZIONE DI ARTVERONA, LA MANIFESTAZIONE CHE APRE LA STAGIONE AUTUNNALE DEL MERCATO DELL’ARTE  
 
 Verona, 29 maggio 2007 - Dopo il successo delle prime due edizioni, che ha visto un numero crescente di visitatori (oltre 20. 000 nel 2006), Artverona si è conquistata il titolo di comprimaria tra le maggiori e più storiche fiere d’arte nazionali. Sua missione specifica è quella di esprimere al meglio l’ampia e qualificata realtà delle gallerie italiane che operano nel moderno e nel contemporaneo. Un panorama rappresentato solo in parte dalle altre fiere, che o sono locali o tendono a prediligere le gallerie straniere. L’insieme degli operatori italiani costituisce una realtà estremamente interessante sia sul piano economico che culturale: non solo affonda le sue radici nella storia dell’arte più significativa nel mondo, ma propone anche opere di artisti di valore, italiani e internazionali. A conferma del suo ruolo, Artverona ospiterà la presentazione del Rapporto annuale del Laboratorio sul Commercio Italiano dei Beni Artistici (Lcba) a cura di Nomisma, che in questa occasione comunicherà il consuntivo della stagione 2006/07 e traccerà le previsioni per il 2007/08, proponendo una serie di riflessioni sulla stato di salute del mercato. Seguirà una tavola rotonda. Con l’obiettivo di migliorare la sua formula, Artverona ha affidato al nuovo Comitato Consultivo un’ancora più severa selezione delle gallerie partecipanti. Fedele alla scelta iniziale di prediligere per il Comitato esperti non direttamente legati al mondo delle gallerie, i nuovi componenti sono: Beatrice Buscaroli, critica d’arte e direttrice artistica delle Collezioni d’Arte e di Storia della Carisbo; Francesca Pini, responsabile per l’arte del Corriere della Sera Magazine; Emanuela Magliano Pellegrini, collezionista d’arte moderna, Milano; Giorgio Fasol, collezionista d’arte contemporanea, Verona. Tra le iniziative caratterizzanti la manifestazione, riconfermate: - Outsider Art, la sezione speciale dedicata all’arte degli “irregolari”, per la quale Artverona è l’unica fiera di riferimento in Europa - Premio Aletti Artverona, rivolto agli artisti under 35 e promosso da Banca Alettti, mainsponsor della Fiera - Progetto Icona, dedicato alle gallerie espositrici, il quale vedrà un’apposita commissione selezionare l’opera da loro proposta che simbolicamente meglio rappresenti i valori della Fiera; a conclusione della manifestazione, l’opera entrerà nella collezione della Galleria d’Arte Moderna Palazzo Forti e diventerà l’immagine coordinata di Artverona per l’anno successivo. .  
   
   
IL PARADISO IN TERRA I GIARDINI MEDIOEVALI ALLA ROCCA BORROMEO DI ANGERA ROCCA BORROMEO DI ANGERA (LAGO MAGGIORE), DAL 22 GIUGNO 2007 AL 19 OTTOBRE 2008  
 
Angera, 29 maggio 2007 - “Il Paradiso in terra” è una mostra, ma anche molto di più. Negli intenti dei Principi Borromeo questa iniziativa segna l’avvio di una graduale trasformazione della Rocca Borromeo di Angera, sul Lago Maggiore, in un “centro d’interpretazione” sul Medioevo, rivolto agli appassionati, alle famiglie, al pubblico scolastico. La regia di questa trasformazione della magnifica Rocca Borromeo in un innovativo “parco tematico” sul Medioevo (operazione sino ad oggi senza confronti in Italia) è stata affidata dalla Principessa Bona Borromeo ad una equipe formata da Daniele Jalla, storico e museologo e dagli architetti Luisella Italia e Massimo Venegoni dello studio Dedalo di Torino, esperti in progettazione museografica, affiancati per l’occasione dallo storico Mauro Ambrosoli e dall’iconografa Lucia Impelluso. La Rocca Borromeo, che s’innalza sulla sponda lombarda del Lago Maggiore, è dei Borromeo dalla fine del Quattrocento. Austera nella sua imponente eleganza, la Rocca, in questa prima fase del progetto, diverrà un meraviglioso “libro aperto” nel Medioevo dei giardini, collegando così i giardini rinascimentali dell’Isola Bella e l’Orto Botanico dell’Isola Madre in una triangolazione di stili paesaggistici tra loro complementari. All’esterno, nella grande spianata che si affaccia verso il Lago, tutto attorno alla Cappella, nell’autunno i giardinieri delle Isole Borromee inizieranno a mettere a dimora, sotto la guida di esperti, le giovani piante che, crescendo, ricreeranno, con precisione filologica, le diverse tipologie del giardino medievale. All’interno della Rocca Borromeo, negli imponenti ambienti dell’Ala Scaligera, una mostra scenografica e coinvolgente illustrerà il tema, evocando ciò che documenti ed immagini descrivono nelle diverse sezioni della mostra. Sulla base di testi medioevali, Mauro Ambrosoli, esperto tra i massimi di storia dell’agricoltura, ha individuato tre principali tipologie di giardini. Gli architetti hanno elaborato un progetto articolato su due registri espositivi; il primo propone al centro di ciascuna delle tre sale la rievocazione di un giardino, pensata come una camera scenografica immersiva, con suoni e immagini proiettate. Il secondo, che si sviluppa lungo le pareti di ciascuna sala, propone attraverso la riproduzione di immagini di riferimento, la spiegazione simbolica degli elementi costituenti i singoli giardini. Il primo è “Il giardino dei Principi”, riservato al castellano, raccolto all’interno delle mura del castello, un luogo di conversazione, spazio dove i musici allietano i momenti di festa tra architetture vegetali che riprendono quelle in pietra. Il tutto è circondato da alti muri su cui si arrampicano rosai rigorosamente bianchi o vermigli e gelsomini, mentre il prato di minutissima erba è chiuso da verdissimi aranci e cedri. Il secondo giardino è il “Verziere”, cinto da siepi di pruni e rosai bianchi, ospita alberi da frutto disposti secondo un ordine preciso che ombreggiano la fontana centrale per i pesci. Un giardino pieno anche di “belli animali”: conigli, lepri, caprioli, cerbiatti. Infine “Il Giardino delle erbe piccole” che si differenzia dall’orto dei semplici delle istituzioni monastiche o ospedaliere perché accomuna aiuole di erbe minute, belle da vedere, odorifere, medicinali e fiori annui a alberi da frutto radi e dolci “più per diletto che per profitto”. Il tutto in ossequio al principio aristotelico in cui il piccolo rappresenta, come un microcosmo, la natura circostante, dal grande al piccolo, dall’albero al filo d’erba. Il titolo della mostra fa riferimento alla metafora di “amore e religione” dove il Paradiso Terrestre è descritto come “locus amoenus”, ovvero luogo associato all’amore (amoenus deriva infatti da amor). In mostra il visitatore sarò condotto attraverso un percorso che gli permetterà di identificare i diversi aspetti del luogo così detto “giardino” e seguire, attraverso le immagini e gli oggetti esposti, i valori d’uso connessi con questa complessa istituzione: ambiente di conversazione e socializzazione, luogo di creazione paesaggistica, esperienza agricola e soprattutto luogo fitto, e fatto, di simbologie ben precise. Tutto, infatti, in questi giardini è riconducibile non al caso o al gusto, ma a precisissimi aspetti simbolici: ecco che l’arancia è d’obbligo perché simbolo di Afrodite, dea a sua volta simbolo del “Bello Ordine”, ecco che l’acqua non deve mai mancare, così come la peschiera con i pesci perché essi sono simbolo di fertilità in quanto vivono nell’acqua che è simbolo del principio della vita. Il percorso espositivo nelle Sale Scaligere rimanda alle immagini dei manoscritti miniati del Roman de la Rose (giardino maschile) e della Citè des Dames (giardino femminile), ai ragazzi e poi alle ragazze del Decameron, ai testi di Pier de’ Crescenti sui lavori agricoli destinati ai maschi e a quelli, non pochi, riservati alle donne, alle piante maschili e a quelle femminili. Uno spazio è destinato persino ad un Santo martire, Petro d’Anghiera, che partito dal Lago Maggiore giunge ala Corte di Spagna dove ha modo di accedere alle notizie che giungono dalle nuove terre, informazioni che puntualmente riporta al cardinale Ascanio Sforza. Nelle sue lettere, oltre a descrivere il primo viaggio di Cristoforo Colombo riporta anche l’introduzione di una delle nuove piante “dalle Indie” in Spagna: il mais. Con la scoperta dell’America finisce ufficialmente il Medio Evo, ma termina anche la tipologia “medioevale” del gradino, non fosse altro che per la rivoluzione che, nell’agricoltura e nella storia del giardinaggio in Europa, portavano le specie che via via arrivavano dal Nuovo Mondo. .  
   
   
PINACOTECA DI BRERA TERZO APPUNTAMENTO PER IL CICLO DI FILM E DOCUMENTARI SULL´INFLUENZA DELLA SCIENZA E DELLA TECNICA NELLE ARTI VISIVE  
 
Milano, 29 maggio 2007 - Il documentario ripercorre le vicende dell’allestimento del Museo Astronomico di Brera a partire dagli strumenti storici dell’Osservatorio. Illustrando la strumentazione protagonista, il filmato racconta l’avvicendarsi degli astronomi e i lavori di maggiore rilievo, dai secoli Xviii e Xix fino alle scoperte più recenti. Nel documentario è dato particolare rilievo al restauro del telescopio Merz (1863-1865), impiegato da Giovanni Virginio Schiaparelli (1835-1910), astronomo famoso per le osservazioni del pianeta Marte, che consentirono di gettare le basi di una nuova branca dell’astronomia: la planetologia. Inoltre dai lavori dello scienziato ha avuto origine l’acceso dibattito sull’esistenza di esseri intelligenti su Marte. La Pinacoteca di Brera e il Museo Astronomico-orto Botanico di Brera dell’Università degli Studi di Milano, organizzano un ciclo di proiezioni di film e documentari sull’influenza della scienza e della tecnica nelle arti visive. Le proiezioni hanno frequenza settimanale, ogni mercoledì alle ore 18. 00, nella Sala della Passione della Pinacoteca. 30 maggio 2007 Ore 18 Pinacoteca Di Brera Sala della Passione, via Brera 28, Milano- ingresso libero. . .  
   
   
MOSTRA “ORETTA RANGONI MACHIAVELLI E GUGLIELMO MONTI. DIPINTI” VENEZIA, SALE MONUMENTALI DELLA BIBLIOTECA NAZIONALE MARCIANA  
 
Venezia, 29 maggio 2007 - Alla Libreria Sansoviniana (con ingresso: Piazzetta San Marco 13/a, Venezia), mercoledì 30 maggio 2007, alle ore 18. 00, sarà inaugurata la mostra “Oretta Rangoni Machiavelli e Guglielmo Monti. Dipinti”. Saranno presenti gli artisti. La mostra, ospitata nelle Sale monumentali (Libreria Sansoviniana) della Biblioteca Nazionale Marcian, rimarrà aperta dal 31 maggio al 30 giugno 2007, con orario: tutti i giorni 9-18 (ingresso per il pubblico dal Museo Correr, Ala Napoleonica di Piazza San Marco). Guglielmo Monti è nato a Roma. Architetto e fine pittore paesaggista. Vive a Stra. Ha pubblicato, tra l’altro, articoli per “Architecture d’aujourd’hui”, “Controspazio”, “Galileo”. Attualmente è Soprintendente per Beni architettonici e per il paesaggio del Veneto orientale. Oretta Rangoni Machiavelli è nata a Pisa. È stata allieva di Avenali, Assenza, Lipinski, Oppo e Ziveri. Ha studiato otto anni all’Accademia di Francia a Villa Medici, nella Capitale, all’Accademia Romana e all’Istituto d’Arte. Ha coltivato varie tecniche, fra cui l’affresco e l’incisione. Dipinge ritratti, specialmente di bambini, che sa interpretare con profondità, utilizzando con la stessa maestria la matita, l’olio e l’acquerello. Suoi temi favoriti sono gli animali, ed i paesaggi dove avverte, nel vento e nel moto dell’acqua, il misterioso fascino della natura. Vive e lavora a Roma in Piazza di Spagna 51 e a Venezia, S. Polo 2646. Le sue opere figurano in numerose collezioni private e musei in Italia e all’estero. Inaugurazione 30 maggio 2007, ore 18. 00 .  
   
   
UN’ARCA DI NOÈ PER I BENI CULTURALI NOAH’S ARK È IL TITOLO DEL PROGETTO EUROPEO COORDINATO DALL’ISAC-CNR DI BOLOGNA, CHE SI OCCUPA DELL’IMPATTO CHE I CAMBIAMENTI CLIMATICI AVRANNO SUL PATRIMONIO CULTURALE NEI PROSSIMI 100 ANNI. I RISULTATI FINALI SARANNO PRESENTATI A ROMA IL 30 MAGGIO  
 
 Roma, 29 maggio 2007 - Qual è l’effetto dei cambiamenti climatici sul patrimonio culturale? Per valutare un rischio finora ignorato e che è invece fondamentale, la Commissione Europea ha finanziato il progetto Noah’s Ark, coordinato dall’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima-Isac del Consiglio nazionale delle ricerche di Bologna per le sue specifiche competenze sul degrado fisico, chimico e biologico dei materiali da costruzione, con la collaborazione di numerosi enti di ricerca specializzati. Il progetto che viene presentato, il 30 maggio, a Roma, presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali (ex Chiesa di Santa Marta), piazza del Collegio Romano, 5, alle ore 9. 00, ha affrontato questa problematica elaborando i dati e i parametri ambientali che possono influenzare lo scenario futuro del patrimonio monumentale europeo e stimare il danno che questo subirà nei prossimi 100 anni. Il risultato degli studi è un ‘Atlante di Vulnerabilità’ con le mappe delle variazioni climatiche che potranno causare danni a materiali lapidei, metalli, legno, nelle aree di probabile rischio evidenziate. Sono state realizzate mappe dell’area europea relative al presente (1961-1990), al vicino futuro (2010-2039) e al lontano futuro (2070-2099) e mappe delle differenze tra le medie per quantificare l’entità delle variazioni. Fra i risultati si evidenziano numerose previsioni di rischio. L’erosione dovuta all’azione della pioggia sui marmi aumenta nel Nord Europa (Inghilterra settentrionale e penisola scandinava), arrivando a produrre una perdita di materiale all’anno dello spessore di 35 micron. In tutta Europa si assisterà ad un incremento generale del fenomeno di cristallizzazione di sali, particolarmente dannoso per i materiali porosi, quali ad esempio arenarie e mattoni, che saranno soggetti a maggiori stress meccanici interni con formazione di fratture fino a completa disgregazione. Cresce nel nord Europa la corrosione di ferro e bronzo correlata agli inquinanti e alla temperatura media annuale, con massimi in corrispondenza di temperature medie annuali di 10°C. La corrosione dello zinco, utilizzato per le coperture dei tetti nei monumenti soprattutto nell’Europa centrale e settentrionale, è prevista in prevalenza nelle aree costiere con elevata deposizione di cloruri. L’effetto della radiazione solare sui materiali lapidei continuerà ad avere conseguenze rilevanti nel bacino del Mediteraneo, in particolare Sicilia e sud della Spagna e inizierà a produrre effetti anche nell’Europa centrale, coinvolgendo interamente Italia, Spagna, Portogallo, Grecia e area balcanica. Monumenti marmorei classici, quali i Templi di Agrigento, e le facciate di chiese rinascimentali e barocche subiranno decoesione e alveolizzazione. I parametri presi in esame da Noah’s Ark sono: temperatura (variazioni stagionali e annuali, cicli di gelo e disgelo, shock termici); precipitazioni (valore stagionale e annuale, umidità relativa, giorni consecutivi ed eventi estremi di pioggia); vento (valore annuale e stagionale, trasporto e deposizione di spray marino e rosa delle precipitazioni); inquinamento atmosferico (acidità delle precipitazioni e concentrazione di agenti inquinanti So2 e Hno3). “Il lavoro ha sottolineato il ruolo predominante dell’acqua come fattore di danno”, osserva Cristina Sabbioni dell’Isac-cnr, responsabile del progetto. “Nonostante la temperatura sia spesso imputata come la variabile principale dei cambiamenti climatici, se si considerano i beni culturali sembra prevalere il ruolo non solo di eventi estremi come precipitazioni intense, alluvioni e tempeste, ma anche di quelli meno evidenti e più diffusi che provocano danni strutturali nei tetti e negli elementi ornamentali degli edifici (guglie, pinnacoli), penetrando nei materiali fino ad una loro completa decoesione. L’acqua, inoltre, è coinvolta nelle variazioni di umidità responsabili della crescita di microrganismi, in particolare su materiali lapidei e legno, e della formazione di sali che degradano le superfici ed accelerano i fenomeni di corrosione. Infine, precipitazioni più intense possono sia aumentare il rischio di alluvioni sia favorire la penetrazione dell’acqua nei materiali e nelle strutture”. Estati sempre più secche potrebbero invece, prosegue la ricercatrice, “portare ad un maggiore essiccamento dei suoli che svolgono un ruolo protettivo nei confronti dei reperti archeologici ancora non oggetto di scavo. Inoltre, un aumento dei fenomeni di cristallizzazione dei sali si può verificare nelle strutture murarie producendo decoesione dei materiali e danno estetico superficiale”. Oltre all’‘Atlante di Vulnerabilità’ il progetto Noah’s Ark ha prodotto delle ‘Linee guida’, con lo scopo di informare chi gestisce il patrimonio culturale sugli effetti prodotti dai cambiamenti climatici e indirizzare le autorità competenti verso opportuni interventi di adattamento, quali sistemi di monitoraggio dei parametri climatici critici. Negli ultimi anni la comunità scientifica ha rivolto una attenzione sempre maggiore alle questioni climatiche e meteorologiche, ma non sono stati ancora eseguiti studi approfonditi riguardo l’effetto delle future variazioni del clima sul patrimonio culturale. “L’intergovernmental Panel on Climate Change-ipcc (Comitato intergovernativo sul mutamento climatico) costituito dalle Nazioni Unite”, spiega Sabbioni, “dopo aver richiesto due interventi che sintetizzassero i risultati del nostro progetto non li ha inseriti nei propri report, i quali considerano l’impatto dei cambiamenti climatici sulla salute dell’uomo, sull’agricoltura e sul suolo, ma non sul patrimonio culturale”. .  
   
   
ARTE CONTEMPORANEA: A PONTEDERA LA MOSTRA ANTOLOGICA DI CANUTI DAL 30 MAGGIO AL MUSEO PIAGGIO ´GIOVANNI ALBERTO AGNELLI´  
 
Firenze, 29 maggio 2007 - ´Mutevole forma´, una scultura bronzea realizzata dal maestro Nado Canuti nel 1992, fa da oggi parte del patriomonio di opere d´arte in possesso della Regione Toscana. Canuti, nato a Bettolle (Si) nel 1929, è uno tra i più importanti artisti contemporanei italiani. Ha deciso di donare la statua alla Regione in occasione della presentazione di una sua mostra antologica che si terrà a Pontedera (Pi) a partire da mercoledì 30 maggio. Saranno oltre 90 le opere del maestro esposte nelle sale del Museo Piaggio ´Giovanni Alberto Agnelli´: 3 sculture in marmo (la Venere bianca in marmo di Carrara, Orizzontale ed Archetipo in marmo nero del Belgio), 8 in ferro dipinto, 7 in ottone, 30 parietali in masonite, 15 collages su carta a tecnica mista, 15 grafiche e molte altre opere tra cui teatrini in ferro e lavagne parietali. La regia dell´evento è stata affidata all´architetto Alberto Bartalini, che si avvale del contributo critico di Dino Carlesi, Gillo Dorfles e Vittorio Sgarbi. L´antologica di Canuti fa parte del progetto ´Officina Canuti - l´artista e il territorio´, attivo dal 30 novembre scorso, che prevede anche una serie di interventi scultorei ed installazioni in piazze e ambienti urbani dei comuni di Pontedera, Ponsacco, Lajatico e Palaia, la realizzazione di un murales permanente sulla facciata di un palazzo di proprietà della Provincia di Pisa situato in centro a Pontedera, la realizzazione di laboratori diretti dal maestro e dedicati agli studenti della città. Grazie a questa iniziativa Pontedera si conferma sempre più una città-galleria, che ospita opere permanenti e installazioni temporanee di artisti di fama internazionale come Enrico Baj, Arturo Carmassi, Pietro Cascella, Peter Ditzler, Yasuda Kan, Ugo Nespolo, Mino Trafeli, Giuliano Vangi. Un risultato raggiunto grazie alla sensibilità per la cultura contemporanea dimostrata dagli amministartori locali e dalla Fondazione Piaggio, e reso possibile anche grazie al sostegno fornito negli anni scorsi dalla Regione Toscana attraverso il progetto Tra Art- Rete regionale per l´arete contemporanea. L´antologica ´Officina Canuti´ sarà inaugurata mercoledì 30 maggio alle 17,30. Seguiranno la visita ai luoghi della città dove già sono installate opere dell´artista ed una sosta all´ospedale Felice Lotti, dove sono ospitati i lavori prodotti nel corso del laboratori che vedono coinvolti gli studenti delle scuole superiori di Pontedera. La giornata si concluderà proprio nella sede del laboratorio, la vera e propria ´officina´ ricavata in una vecchia acciaieria messa a disposizione dell´artista dal Comune di Pontedera. La mostra, che si concluderà a settembre, è visitabile dal mercoledì al sabato, dalle 10 alle 18 (chiusa nel periodo dal 12 al 19 agosto). L´ingresso è gratuito. Il catalogo, edito da Bandecchi & Vivaldi, sarà disponibile a settembre. .  
   
   
"MAGNA GRASCIA TEATRO" APRIRÀ A CIRELLA CON ORNELLA VANONI IL PROGRAMMA IN UNDICI AREE ARCHEOLOGICHE CON TRENTOTTO SPETTACOLI  
 
Reggio Calabria, 29 maggio 2007 - Il sedici luglio, con una prima assoluta di Ornella Vanoni, prende il via la Iv edizione di "Magna Graecia Teatro"; sarà lo splendido scenario della struttura incastonata tra i ruderi di Cirella di Diamante ad ospitare la rappresentazione di apertura. Quest´anno la rassegna che, come è noto, ha la finalità di valorizzare i magnifici siti Archeologici della Calabria con la messa in scena di testi fondamentali del Teatro Greco e di opere liriche, si svilupperà attraverso un itinerario che, sino al diciannove agosto, toccherà ben undici aree archeologiche, che faranno da palcoscenico a 38 rappresentazioni. L´iniziativa si inserisce a pieno titolo nella strategia che guida le politiche culturali della Regione Calabria, che mira a valorizzare storie, tradizioni e beni culturali, affinché i calabresi " riscoprendo la propria identità - afferma l´on. Sandro Principe, Assessore regionale alla Cultura - ritrovino forza e convinzione, per vincere le sfide di un presente complesso e di un futuro, che può divenire incerto, senza chiarezza di idee e di programmi". Il Magna Graecia Teatro presenta caratteristiche artistiche e progettuali che ne fanno una delle rassegne più interessanti dell´Italia meridionale, con una indiscutibile valenza nazionale. Il festival calabrese è un progetto itinerante, che dal Tempio di Marasà a Locri al Teatro all´aperto di Palmi, dal parco Scolacium di Roccelletta di Borgia al Teatro dei Ruderi di Cirella/diamante, da Capo Colonna a Crotone agli scavi di Sibari, dal parco di Medma a Rosarno all´antica Kaulon di Monasterace, dal Parco delle Rimembranze a Vibo Valentia alle Terme di Caronte a Lamezia Terme ed all´area archeologica a Reggio Calabria, tocca tutti luoghi della Regione dove si vive una atmosfera speciale, grazie alle tracce di una classicità che ha segnato indelebilmente la storia e la civiltà occidentale. Proprio in queste atmosfere, rese ancor più stimolanti dalle splendide aurore e dagli struggenti crepuscoli dei mari Jonio e Tirreno, viaggeranno gli attori delle rappresentazioni, scelti dalla direzione artistica intesa, non come semplice assemblaggio di offerte teatrali, ma come creazione di un organico progetto culturale. L´edizione 2007 sarà caratterizzata da un disegno monografico, che vedrà la maggior parte delle proposte teatrali affidate alle traduzioni di Edoardo Saguineti. Il grande poeta italiano, che tanto ha lavorato sul teatro classico, durante il festival visiterà i siti archeologici della Calabria, dedicando a ogni luogo una memoria poetica, che nobiliterà le serate nelle quali Sanguineti leggerà i suoi testi inediti, la cui pubblicazione diventerà patrimonio culturale della Regione, insieme al video che racconterà il suo viaggio in Calabria. Numerosi gli artisti: Ornella Vanoni che, stimolata da Giancarlo Cauteruccio, ritorna al teatro, uno dei suoi primi amori artistici condiviso con Giorgio Strehler. La grande Voce italiana si misurerà con alcune delle figure femminili più affascinanti del mito, interpretando testi originali del poeta Roberto Mussapi. Tre Maestri del Teatro d´Arte quali Enzo Moscato, Alfonso Santagata, Vincenzo Pirrotta proporranno le loro visioni della tragedia. Attenzione particolare sarà riservata alle nuove generazioni impegnate nel teatro: Krypton, con una particolare "Orestea", curata da Fulvio Cauteruccio, Egumteatro con un viaggio critico nella tragedia, Tuccio Guicciardini con un progetto di teatro-danza su "Le Troiane", le compagnie calabresi Teatro della Ginestra, con una moderna indagine su "I Sette contro Tebe", Lalineasottile di Massimo Costabile con Antonella Carbone in una modernissima "Medea", il centro R. A. T. , che con Teatri del Sud, accogliendo le sollecitazioni della Direzione Artistica, metterà in cantiere un evento teatrale senza precedenti: la traduzione del mito medeico nella lingua e nei canti Arbëreshe delle antiche comunità albanesi della Calabria, affidandone la regia a Francesco Suriano. Da segnalare, inoltre, la collaborazione del Teatro Stabile di Calabria e della Compagnia Scena Verticale. Giancarlo Cauteruccio curerà la regia di un testo inedito di Vincenzo Ziccarelli, nato appositamente per il Festival, che affronta la problematica della guerra riscrivendo, attraverso i personaggi del mito, la vicenda dell´incendio di Troia. Un lavoro drammaturgico di grande spessore interamente scritto in dialetto calabrese, che vedrà in scena sette attori e lo stesso regista, nelle vesti di un insolito narratore, arcaico e moderno al tempo stesso, in una scena centrale, circondato dal pubblico, come una barca in mezzo al mare. Una menzione particolare merita Giovanna Marini che propone, in una versione appositamente strutturata, le sue musiche per la tragedia classica, composte per registi quali Thierry Salmon e Franz Marejnen, che saranno eseguite da 32 elementi del Coro Arcanto di Bologna. Infine il teatro di produzione con Paola Pitagora e Roberto Alpi in una "Fedra" senecana, che riserva particolari sorprese; Paola Pitagora, inoltre, si esibirà ne "La Festa delle Donne" di Aristofane. Antonio Orfanò propone il suo complesso "Upupa", uno spettacolo di grande impatto e sicuro coinvolgimento. Coerentemente integrata la sezione musicale, che con questa edizione 2007 apre uno spazio nuovo nel programma del Festival, con un repertorio classico, da Gluck a Cherubini, da Purcell a Cimarosa e Jommelli, affidato all´esecuzione dell´Orchestra dei Solisti di Napoli, diretta dal M° Susanna Pascetti. Sarà, inoltre, eseguita l´opera originale di Vincenzo Palermo, curata dal Conservatorio di Cosenza/crotone; un melologo per voci recitanti e orchestra, dal titolo "I Canti delle Pietre", da "I Versi Aurei" di Pitagora. La rassegna ideata, promossa ed organizzata dall´Assessorato alla Cultura della Regione Calabria, guidato dall´On. Sandro Principe, si avvarrà, anche quest´anno, della prestigiosa, lungimirante, competente ed appassionata Direzione Artistica del regista-attore Giancarlo Cauteruccio. Un progetto articolato e complesso, il cui spessore culturale assume un forte significato, per il rilancio di una Regione del meridione d´Italia che lavora concretamente ed ostinatamente per la sua rinascita. .  
   
   
GOLF - LPGA TOUR: GIULIA SERGAS A META´ CLASSIFICA NEL CORNING CLASSIC  
 
Milano, 29 maggio 2007 - Giulia Sergas, unica italiana in gara, si è classificata 23ª con 279 colpi (67 72 71 69) nel Corning Classic, disputato sul percorso del Corning Cc, nella città da cui prende nome il circolo nello stato di New York. Primo successo nel Lpga Tour per la ventisettenne coreana Young Kim (268 - 68 64 68 68) con tre colpi di vantaggio sulla connazionale Mi Hyun Kim (271 - 68 67 66 70) e sulla statunitense Paula Creamer (66 68 66 71). All´inizio del turno finale la vincitrice divideva la leadership con la stessa Creamer e con Bath Bader, terminata quarta con 272 insieme a In-kyung Kim. Al sesto posto con 273 Ai Miyazato, Seon Hwa Lee e Diana D´alessio. La Sergas, per il suo parziale di 69 colpi, ha messo a segno tre birdie. Ha intascato 12. 923 dollari che l´hanno portata al 66° posto nella money list ($ 60. 760). Al 20° Silvia Cavalleri con 226. 755 dollari guadagnati, al 139° Veronica Zorzi con $ 10. 916. Us Senior Pga: Denis Watson Dopo 23 Anni - Finale con sorpresa nel 68° Senior Pga Championship, il primo major della categoria "over 50" disputato sull´Ocean Course del Kiawah Island Golf Resort, a Kiawah Island nel South Carolina. Ha vinto, infatti, Denis Watson dello Zimbabwe (279 - 71 71 69 68), che ha approfittato di un doppio bogey dell´argentino Eduardo Romero (281 - 68 70 71 72) per sorpassarlo dopo che questi era stato in vetta sin dall´inizio. Il cinquantaduenne Watson non vinceva una gara da 23 anni, dopo aver colto tre titoli nell´Us Pga Tour. Al terzo posto con 282 Nick Price, anche lui dello Zimbabwe, al quarto con 284 il giapponese Joe Ozaki, al quinto con 286 lo statunitense Tim Simpson. Bassa classifica per Costantino Rocca 66° con 302 (74 74 76 78), alla seconda esperienza nella categoria, e per Giuseppe Calì, 71° con 304 (75 77 76 76). Us Pga Tour: Rory Sabbatini In Play Off - Il sudafricano Rory Sabbatini (266 - 70 67 62 67) ha conseguito il quarto titolo nell´Us Pga Tour, imponendosi in play off nel Crowe Plaza Invitational al Colonial Country Club di Fort Worth nel Texas. Il trentunenne di Durban ha superato con un par alla prima buca di spareggio lo statunitense Jim Furyk (65 66 68 67) e il tedesco Bernhard Langer (65 68 66 67) con i quali aveva terminato alla pari le 72 buche regolamentari. Al quarto posto con 268 Pat Perez, al quinto con 269 Nathan Green e Tom Lehman, al 18° con 272 David Toms, al 58° con 278 Davis Love Iii. Ladies Pgai Championship Sospeso Per La Pioggia Al Montecatini Golf - La pioggia ha rovinato i piani dell’organizzazione del Ladies Pgai Championship, che per la prima volta nei suoi dieci anni di vita è ospitato dal bel tracciato del Montecatini Golf. Il torneo, che nel primo giro prevedeva la formula pro-am (ovvero ciascuna professionista in squadra con tre dilettanti), era regolarmente partito alle ore 9. 40 ma dopo un’ora circa il pericolo dei fulmini ha costretto i giudici arbitri a sospendere il gioco, in attesa di un miglioramento. Purtroppo il cielo non ha dato segno di volersi rasserenare e alle ore 14 è arrivata la decisione definitiva di rimandare la pro-am al mese di ottobre, in data da decidersi; insieme alla pro-am si disputerà anche lo skins game, che vedrà a confronto in una sfida appassionante le prime quattro professioniste classificate del campionato. Domani, martedì 29 maggio, si assegnerà il titolo con le proettes impegnate individualmente sulla distanza di 27 buche e non di 18, come inizialmente programmato. Il campionato è sponsorizzato dal Credito Cooperativo Banca di Pistoia con un montepremi complessivo che è stato ridefinito in 23 mila euro; la vincitrice del torneo, oltre al premio in denaro di cinquemila euro, si vedrà consegnare un orologio con brillanti di Tb Buti, azienda fiorentina di orologeria di alta gamma. L’albergo ufficiale che ospita le giocatrici durante l’evento è il Grotta Giusti Terme Hotel di Monsummano Terme. Il premio dell’Argenteria Brandimarte di Firenze per il risultato individuale della pro-am – un piatto in argento lavorato a mano – sarà rimesso in palio nell’appuntamento di ottobre. A Massimo De Luca Il Premio Ussiroma “Golf Passione E Competenza” - Presso il Salone d’Onore del Circolo Canottieri Aniene di Roma, si è svolta la tradizionale cerimonia di consegna dei Premi Ussiroma. Tra i riconoscimenti votati dall’Associazione romana, anche il premio "Golf Passione e Competenza", giunto ormai alla quinta edizione, che quest’anno è stato assegnato a Massimo De Luca, direttore di Raisport. Il vincitore non ha potuto essere presente per ritirare il premio ma, contestualmente alla proclamazione del segretario dell’Ussiroma, Gianfranco Tobia, il presidente della Federazione Italiana Golf, Franco Chimenti ha commentato: “Anche quest ’anno abbiamo scelto il personaggio giusto, in una fase in cui stiamo registrando una grande crescita di tutto il movimento”. Il premio "Passione e Competenza" è stato istituito nel 2003, anno in cui è stato assegnato a Mario Camicia. Successivamente è andato a Silvia Audisio, Nicola Forcignanò e a Maria Pia Gennaro. .