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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 09 Luglio 2008 |
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PARLAMENTO EUROPEO: NUOVE NORME PER ADDITIVI, AROMI E ENZIMI ALIMENTARI |
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Il Parlamento europeo ha adottato quattro regolamenti volti a armonizzare la normativa su additivi, aromi ed enzimi alimentari che, con una procedura di autorizzazione, andranno inseriti in elenchi Ue, se sicuri e non ingannevoli per i consumatori. L´uso di additivi sarà vietato negli alimenti per lattanti e potrà continuare ad esserlo in taluni prodotti tradizionali italiani. La presenza di alcuni coloranti nocivi per i bambini andrà segnalata. E´ resa più rigorosa la definizione di aromi "naturali". Sulla base di un compromesso negoziato con il Consiglio, il Parlamento ha adottato definitivamente, con una larghissima maggioranza, quattro regolamenti volti a armonizzare, chiarire e aggiornare l’attuale normativa in materia di additivi, enzimi e aromi alimentari e a stabilire una procedura uniforme di autorizzazione per queste sostanze. Oltre a voler sostituire una decina di atti applicabili in questo campo, il pacchetto mira a garantire il buon funzionamento del mercato interno, assicurando al contempo un livello elevato di protezione della vita e della salute umana. L´uso di additivi, aromi e enzimi alimentari, inoltre, non deve indurre i consumatori in errore su questioni concernenti, tra l´altro, la natura, la freschezza, la qualità degli ingredienti impiegati, la genuinità del prodotto, il carattere naturale del processo di produzione o la qualità nutrizionale del prodotto. I regolamenti potranno essere applicati, per ogni legislazione alimentare settoriale, due anni dopo l´adozione delle disposizioni di attuazione settoriali. Procedura di autorizzazione uniforme e trasparente Un primo regolamento istituisce una procedura di autorizzazione uniforme, centralizzata, efficace e trasparente basata su una valutazione dei rischi effettuata dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (l´Efsa) nonché sulla valutazione e gestione dei rischi nella quale la Commissione e gli Stati membri intervengono nell´ambito della procedura del comitato di regolamentazione. Ciò comporterà un´armonizzazione delle disposizioni di legge degli Stati membri relative all´uso degli additivi, degli enzimi e degli aromi alimentari sotto forma di elenchi positivi delle sostanze autorizzate che la Commissione dovrebbe stabilire. Fatte salve talune eccezioni, le sostanze già autorizzate dovranno progressivamente essere sottoposte a una nuova valutazione dei rischi. La procedura uniforme definisce inoltre le modalità dell´aggiornamento degli elenchi, le quali definiscono anche i criteri in base ai quali le sostanze possono essere incluse. L´aggiornamento comprende l´aggiunta o il ritiro di una sostanza nell´elenco comunitario, nonché l´aggiunta, il ritiro o la modifica delle condizioni, caratteristiche o restrizioni che sono connesse alla presenza di una sostanza nell´elenco comunitario. La procedura di aggiornamento può essere avviata dalla Commissione o a seguito di una domanda da parte di uno Stato membro o di una persona interessata, e si conclude con l´adozione di un regolamento della Commissione. Come richiesto dai deputati, se il progetto di regolamento non è conforme al parere dell´Efsa, la Commissione dovrà fornire una spiegazione dei motivi delle divergenze. Entro i ventiquattro mesi seguenti l´adozione di ogni legislazione alimentare settoriale, la Commissione dovrà adottare le misure di attuazione del regolamento, per quanto riguarda in particolare il contenuto, la redazione e la presentazione della domanda, le modalità di controllo della validità della domanda e la natura delle informazioni che devono figurare nel parere dell´Autorità. Quest´ultima, peraltro, dovrà rendere pubblici i suoi pareri e le domande di parere ricevute. Additivi negli alimenti, ma non in quelli crudi, per l´infanzia e nei prodotti tradizionali Un altro regolamento stabilisce norme relative agli additivi alimentari utilizzati negli alimenti, al fine di assicurare un efficace funzionamento del mercato interno e, al contempo, garantire un elevato livello di tutela della salute umana e dei consumatori, compresa la protezione degli interessi di questi ultimi e delle pratiche leali nel commercio degli alimenti, tenendo conto, se del caso, della tutela dell´ambiente. A tal fine, stabilisce degli elenchi comunitari degli additivi alimentari autorizzati, le loro condizioni d´uso e le norme relative alla loro etichettatura quando commercializzati come tali. Per "additivo alimentare" s´intende qualsiasi sostanza abitualmente non consumata come alimento in sé e non utilizzata come ingrediente caratteristico di alimenti la cui aggiunta intenzionale ad alimenti abbia uno scopo tecnologico nella fabbricazione, nella trasformazione, nella preparazione, nel trattamento, nell´imballaggio, nel trasporto o nella conservazione degli stessi. In base alla funzione tecnologica che l´additivo alimentare esercita nel prodotto alimentare, sono definite una serie di "categorie funzionali", tra le quali figurano gli edulcoranti, i coloranti, i conservanti, gli antiossidanti, gli emulsionanti, gli esaltatori di sapidità, i gas d´imballaggio, gli stabilizzanti, gli addensanti e gli agenti lievitanti. Il regolamento indica anche una serie di sostanze che non possono essere considerate additivi alimentari, come ad esempio monosaccaridi, bisaccaridi od oligosaccaridi e gli alimenti contenenti tali sostanze utilizzati per le loro proprietà dolcificanti, basi per gomma da masticare, taluni amidi, gelatina alimentare, proteine del latte e glutine, caseina e inulina. Dovrebbero essere escluse dal campo d´applicazione anche le sostanze considerate additivi alimentari quando sono utilizzate per dare un aroma o un sapore o per fini nutrizionali, come succedanei del sale, vitamine o minerali, nonché le sostanze considerate alimenti che possono essere utilizzate per una funzione tecnica, come il cloruro di sodio o lo zafferano utilizzato come colorante. Il regolamento prevede la compilazione di due elenchi comunitari degli additivi che possono essere immessi sul mercato in quanto tali e utilizzati negli alimenti nonché di quelli che possono essere utilizzati in altri additivi, enzimi e aromatizzanti alimentari alle condizioni d´impiego ivi specificate. Per essere incluso in tali elenchi, un additivo deve soddisfare una serie di condizioni ed essere giustificato da altri «fattori legittimi pertinenti», tra cui i fattori ambientali. Più in particolare, l´uso degli additivi alimentari «deve essere sicuro, deve rispondere ad una necessità tecnologica, non deve indurre in errore i consumatori e deve presentare un vantaggio per questi ultimi». Pertanto, il consumatore non deve essere tratto in inganno riguardo alla natura, alla freschezza, alla qualità degli ingredienti impiegati, alla genuinità del prodotto o al carattere naturale del processo di produzione, oppure alla qualità nutrizionale del prodotto, incluso - come richiesto dai deputati - «il suo contenuto di frutta e verdura». Inoltre, un additivo alimentare deve presentare vantaggi per i consumatori e quindi mirare a conservare la qualità nutrizionale degli alimenti, fornire gli ingredienti o i costituenti necessari per la fabbricazione di alimenti destinati a consumatori con esigenze dietetiche particolari e accrescere la capacità di conservazione o la stabilità di un alimento o migliorarne le proprietà organolettiche, «a condizione di non alterare la natura, la sostanza o la qualità dell´alimento in modo da indurre in errore i consumatori». Un additivo, comunque, non può essere utilizzato «per occultare gli effetti dell´impiego di materie prime difettose o di pratiche o tecniche inappropriate o non igieniche nel corso di una di queste operazioni». Sono fissate condizioni specifiche per edulcoranti e coloranti. Per ogni additivo alimentare incluso negli elenchi comunitari dovranno essere indicati gli alimenti ai quali può essere aggiunto, le condizioni d´impiego (inclusa la quantità utilizzabile) e, se del caso, le restrizioni alla sua vendita diretta ai consumatori finali. Le specifiche degli additivi alimentari relative, in particolare, all´origine, ai criteri di purezza e a ogni altra informazione necessaria, dovranno essere adottate all´atto della prima inclusione dell´additivo alimentare negli elenchi Ue. In linea generale, il regolamento vieta l´impiego di additivi alimentari negli alimenti non trasformati e negli alimenti per lattanti e per la prima infanzia, compresi in quelli dietetici o con scopi medici speciali, tranne nei casi espressamente specificati. Il regolamento permette infine agli Stati membri di continuare a vietare l´impiego di determinate categorie di additivi alimentari negli alimenti tradizionali prodotti sul loro territorio. Per quanto riguarda l´Italia, tutte le categorie di additivi possono continuare ad essere vietate nella "Mortadella" tradizionale italiana e nel "Cotechino e zampone" tradizionale italiano, tranne i conservanti, gli antiossidanti, i regolatori dell´acidità, gli esaltatori di sapidità, gli stabilizzanti e i gas d´imballaggio. Come richiesto dal Parlamento, il compromesso impone l´indicazione di un´avvertenza in etichetta qualora gli alimenti contengono uno o più dei seguenti coloranti alimentari: Sunset yellow (E 110), Giallo di chinolina (E 104), Carmoisina (E 122), Rosso allura (E 129), Tartrazine (E 102), Ponceau 4R (E 124). Accanto alla denominazione del colorante dovrà figurare la scritta «può influire negativamente sull´attività e l´attenzione dei bambini». Se l´evoluzione scientifica o tecnologica lo richiede, questo elenco di coloranti potrà essere modificato. Aromi, più rigore nella definizione di quelli "naturali" Un terzo regolamento stabilisce norme relative agli aromi alimentari e agli ingredienti alimentari con proprietà aromatizzanti destinati a essere utilizzati negli e sugli alimenti. Esso si applica agli aromi utilizzati o destinati a essere utilizzati negli e sugli alimenti, agli ingredienti alimentari con proprietà aromatizzanti, agli alimenti contenenti aromi e/o agli ingredienti alimentari con proprietà aromatizzanti e ai materiali di base per aromi e/o ai materiali di base per ingredienti alimentari con proprietà aromatizzanti. Non si applica, invece, alle sostanze aventi esclusivamente un sapore dolce, aspro o salato, agli alimenti crudi, nonché «agli alimenti non composti e ai miscugli quali, ma non esclusivamente, spezie e/o erbe fresche, essiccate o congelate, alle miscele di tè e miscele per tisane nella loro forma originale se non sono stati utilizzati come ingredienti alimentari». Per "aromi" s’intendono i prodotti non destinati ad essere consumati nella loro forma originale, che sono aggiunti agli alimenti al fine di conferire o modificare un aroma e/o sapore, nonché i prodotti contenenti o fabbricati con sostanze aromatizzanti, preparazioni aromatiche, aromi ottenuti per trattamento termico, aromatizzanti di affumicatura, precursori degli aromi o altri aromi o miscele di aromi. In forza al regolamento, possono essere utilizzati negli o sugli alimenti solo gli aromi o gli ingredienti alimentari con proprietà aromatizzanti che, in base ai dati scientifici disponibili, non presentano un rischio per la salute dei consumatori e il cui uso «non induce in errore il consumatore». Laddove possibile, inoltre, occorre prestare attenzione alle eventuali conseguenze negative per i gruppi vulnerabili. Come per gli additivi, anche per gli aromi sono definite le modalità per la compilazione dell´elenco e le informazioni che vi devono figurare, come le condizioni d´uso, nonché le norme sull´etichettatura. Attualmente sono circa 2600 gli aromi registrati. A quest´ultimo proposito, sono anche previste delle disposizioni specifiche per l´uso del termine "naturale". Più in particolare il termine "naturale" può essere utilizzato per descrivere un aroma «solo se il componente aromatizzante contiene esclusivamente preparazioni aromatiche e/o sostanze aromatizzanti naturali» e, accogliendo quanto richiesto dal Parlamento in prima lettura, può essere utilizzato in associazione ad un riferimento ad un alimento, ad una categoria di alimenti o ad una fonte d’aroma vegetale o animale «solo se la totalità o almeno il 95% del componente aromatizzante è stato ottenuto dal materiale di base a cui è fatto riferimento» (la Commissione proponeva il 90%). Per non indurre in errore il consumatore, il restante 5% massimo «può essere usato soltanto a fini di standardizzazione o per conferire, ad esempio, una nota più fresca, pungente, matura o acerba all´aroma». Enzimi Come per gli additivi e per gli aromi, un quarto regolamento stabilisce un elenco comunitario degli enzimi alimentari autorizzati, le condizioni d´uso e le norme relative all´etichettatura. Per "enzima alimentare" s´intende un prodotto ottenuto da vegetali, animali o microrganismi o prodotti derivati nonché un prodotto ottenuto mediante un processo di fermentazione tramite microrganismi che contiene uno o più enzimi in grado di catalizzare una specifica reazione biochimica e che è aggiunto ad alimenti per uno scopo tecnologico in una qualsiasi fase di fabbricazione, trasformazione, preparazione, trattamento, imballaggio, trasporto o conservazione degli stessi. Il regolamento non si applica agli enzimi alimentari utilizzati nella produzione di additivi alimentari e di coadiuvanti tecnologici, né alle colture microbiche che sono tradizionalmente utilizzate nella produzione di alimenti e che possono incidentalmente produrre enzimi ma non sono utilizzate in modo specifico per produrli. Soltanto gli enzimi alimentari inclusi nell´elenco comunitario possono essere immessi sul mercato in quanto tali e utilizzati negli alimenti e, per esserlo, il tipo d´impiego proposto non deve porre problemi di sicurezza per la salute dei consumatori, mentre l´impiego deve rispondere ragionevolmente ad una necessità tecnologica e non deve indurre in errore i consumatori. . |
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SLOVENIA, STATISTICHE SETTORE AGRICOLO, GIUGNO ´08 |
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Secondo l´Ufficio di Statistica Sloveno, i dati raccolti per i principali prodotti agricoli lasciano prevedere per il 2008 una buona stagione per la coltura di ristoppio e le patate. Nel 2008 ci saranno più aree coltivate a cereali e meno aree coltivate a ravizzone e foraggio. Rispetto al 2007, le aree coltivate a cereali sono aumentate del 19 per cento, mentre sono diminuite del 18 quelle coltivate a ravizzone e dell´8,6 per cento quelle coltivate a foraggio. Le aree coltivate a mais verde sono aumentate del 23,7 per cento annuo. Le previsioni più positive per quanto riguarda l´aumento di produzione cerealicola dipendono come conseguenza dalla maggior area coltivata e anche da migliori raccolti (una più alta produzione per singolo ettaro coltivato); anche le patate avranno una buona annata, sebbene le aree coltivate siano le stesse dell´anno scorso. Il risultato finale dipenderà dalle condizioni del tempo meteorologico. . |
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ENERVIT S.P.A.: VIA LIBERA DI BORSA ITALIANA S.P.A. ALL´AMMISSIONE ALLA QUOTAZIONE DELLE AZIONI ORDINARIE SUL MERCATO EXPANDI |
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Milano — Enervit S. P. A. , società attiva nel mercato dell´integrazione alimentare sportiva e della nutrizione funzionale attraverso la ricerca, lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di alimenti ed integratori per chi pratica sport e per chi attento al proprio benessere, ha ricevuto il 7 Luglio 2008 da Borsa Italiana S. P. A. Il provvedimento di ammissione alla quotazione delle proprie azioni ordinarie sul Mercato Expandi, organizzato e gestito da Borsa Italiana S. P. A. Enervit assistita da Mediobanca - Banca di Credito Finanziario S. P. A. In qualità di unico Global Coordinator e Listing Partner del Collocamento Istituzionale. Lo studio legale incaricato per la Società d´Urso Gatti e Associati e la società di revisione incaricata Baker Tilly Consulaudit. Advisor finanziario per la società Banca Akros. . |
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CENTRALE DEL LATTE DI TORINO & C. S.P.A.: AUMENTA LA PROPRIA QUOTA AZIONARIA IN SALADS & FRUITS DALL’83,7% AL 94,92%. IL CENTRO LATTE RAPALLO S.P.A. RAGGIUNGE IL 50% DEL CAPITALE DI GPP GENOVA PASTA E PESTO S.P.A. |
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Centrale del Latte di Torino & C. S. P. A. - società attiva, unitamente alle controllate Centro Latte Rapallo e Centrale del Latte di Vicenza, nella produzione e commercializzazione di latte fresco, derivati e prodotti ultrafreschi e quotata al segmento Star della Borsa Italiana - all’esito di un aumento di capitale pari a 1,4 milioni di Euro, è passata da una partecipazione dell’83,7% al 94,92% del capitale sociale della Salads & Fruits Srl, realtà operante a Casteggio (Pv) nel settore delle insalate pronte e verdure di Iv gamma e della frutta fresca. Parallelamente Salads & Fruits, oggi con un capitale sociale di 2,288 milioni di Euro, ha ceduto la propria partecipazione (25%) in Belgravia Srl, società di Azzano San Paolo (Bg) attiva anch’essa nella produzione di referenze di Iv gamma, alla Famiglia Camozzi che già ne deteneva il 74%. Con questa operazione, finalizzata ad una razionalizzazione delle partecipazioni, restano immutati i rapporti di fornitura che Salads & Fruits Srl e Belgravia Srl hanno con le aziende del Gruppo Centrale del Latte di Torino nel settore della Iv gamma. Infine, la controllata Centro Latte Rapallo S. P. A. , a seguito di precedenti accordi, ha portato al 50% la propria partecipazione in Gpp Genova Pasta e Pesto Spa, società proprietaria di un immobile industriale locato a terzi e sito in Genova Bolzaneto. . |
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MARR: NEI PRIMI SEI MESI DEL 2008 RICAVI DELLE VENDITE A 523,7 MILIONI DI EURO, IN CRESCITA DEL 6,2% |
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Rimini - Marr nei primi sei mesi del 2008 ha fatto registrare ricavi consolidati delle vendite* per 523,7 milioni di euro con una crescita del 6,2% rispetto ai 492,9 milioni di euro del 2007. La categoria di riferimento dello "Street Market" (ristoranti e hotel non appartenenti a Gruppi o Catene) ha fatto registrare vendite per 321,1 milioni di euro con un incremento di 17,0 milioni di euro sullo stesso periodo 2007. Nella categoria dei "National Account" (catene di alberghi, villaggi turistici, ristoranti e operatori della ristorazione collettiva) le vendite si sono attestate a 102,2 milioni di euro con una crescita pari a 24,1 milioni di euro. Nella categoria dei "Wholesale" (grossisti) le vendite si sono attestate a 100,4 milioni di euro. "I positivi risultati delle vendite del primo semestre 2008 - ha dichiarato l´Amministratore Delegato di Marr Ugo Ravanelli - ci fanno guardare con fiducia alla stagione estiva da poco iniziata. Oltre ad attenderci importanti risultati nell´ambito Street Market e National Account, nei prossimi mesi potremo contare anche sul contributo della recente operazione Emi. Gel. " I dati della relazione semestrale al 30 giugno 2008 verranno presentati alla comunità finanziaria il prossimo 28 agosto in occasione della loro approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione di Marr S. P. A. . . |
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BUITONI, LA REGIONE CONVOCA IL TAVOLO ISTITUZIONALE |
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Firenze - Riunione straordinaria del tavolo istituzionale sul caso Buitoni. Dopo gli sviluppi giudiziari che hanno coinvolto la società alla quale il gruppo Nestlè ha recentemente ceduto lo stabilimento Buitoni di San Sepolcro, il personale dello stabilimento ha votato un ordine del giorno in cui si richiedeva, fra l’altro, l’immediata convocazione del tavolo con le istituzioni. Una richiesta che ha avuto una rapida risposta da parte dell’assessore all’istruzione formazione e lavoro Gianfranco Simoncini che ha fissato l’incontro per sabato 12 luglio, alle 10. 30, nella sala dei Gigli, in Consiglio regionale (via Cavour2). Alla riunione partecipano, oltre all’assessore Siomoncini e ai tecnici di lavoro e attività produttive, la Regione Umbria, la Provincia di Arezzo e il Comune di San Sepolcro, rappresentanti del gruppo Nestlè Italia e di Tmt, le organizzazioni sindacali d! i categoria nazionali, regionali e provinciali e i rappresenta! nti dei lavoratori. «Di fronte allo sconcerto per l’arresto dell’attuale proprietario del gruppo che rileverà lo stabilimento di san Sepolcro e alle preoccupazioni manifestate dai lavoratori – afferma l’assessore Simoncini – abbiamo deciso ancora una volta di mettere tutti i soggetti interessati attorno a una tavolo per fare chiarezza sulla vicenda e assumere tutte le possibili garanzie a tutela della produzione e dei livelli occupazionali». . . |
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“BRAND UMBRIA”, ASSESSORE LIVIANTONI A CONFAGRICOLTURA: “PROMOZIONE COMPLESSIVA DELL’UMBRIA E’ SCELTA STRATEGICA” |
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Perugia - “La Regione Umbria ha da tempo compiuto la scelta strategica di favorire il protagonismo delle imprese, abbandonando tentazioni dirigistiche, che a volte riaffiorano anche su chi dovrebbe sostenere il valore e l’autonomia della impresa”. Lo afferma, in una nota, l’assessore all’agricoltura della Regione Umbria Carlo Liviantoni, rispondendo ad una presa di posizione di Confagricoltura Umbra. “Sorprende e stupisce – è detto nella nota - che Confagricoltura Umbra prenda una posizione così liquidatoria sulla capacità della Regione di promuovere il ‘brand Umbria’ dopo aver avuto conoscenza della assegnazione di finanziamenti ai progetti di promozione che molte aziende agricole dell’Umbria avevano presentato per il primo semestre 2008. Si è trattato di un bando in anticipazione, per non far perdere opportunità di promozione che le aziende e le loro associazioni intendevano attuare con la partecipazione al ‘Vinitaly’, con la promozione dei prodotti biologici (Probio-umbria biologica), con la promozione del grechetto di Todi (Associazione Produttori Grechetto di Todi), con la promozione dei diversi vitigni, dal Sagrantino al Sangiovese (Associazioni Grandi uve), con la promozione del vitellone bianco dell’Appennino (Consorzio di tutela), con la promozione dell’Olio Dop-umbria (Consorzio di tutela), con la promozione vini Doc– Docg di Montefalco (Consorzio di tutela). “Limitarsi a questo bando per dare un giudizio – sostiene l’assessore all’agricoltura - è improprio e parziale, perché il giudizio dovrebbe essere espresso sul complesso della azione regionale. Sorprende inoltre e stupisce che tale giudizio sia avvenuto dopo confronti ed approfondimenti vari con le organizzazioni degli agricoltori sulla impostazione delle azioni a venire e sulle scelte specifiche, per la verità, in via di definizione. “C’è inoltre molta confusione – prosegue la nota - circa la natura di finanziamenti, quando si cerca di contrapporre quelli del ‘Psr’ a quelli di esclusiva provenienza regionale. Occorre avere chiara la cognizione che anche per quanto riguarda fondi di esclusiva provenienza regionale, qualora ve ne fossero a disposizione in un clima di stretta finanziaria ed in una regione piccola come l’Umbria, essi potrebbero essere utilizzati secondo le regole comunitarie essendo sottoposti al regime degli aiuti di Stato. Comunque gli agricoltori sanno perfettamente che a quelli del ‘Psr’ concorre sia la quota europea che quella regionale e statale, attivati tutti dalla partecipazione diretta dei finanziamenti propri delle aziende agricole private. “Nell’utilizzo delle risorse del ‘Psr’ – continua la nota di Liviantoni - non c’è quindi disimpegno finanziario della Regione che, si lascia intendere, dovrebbe mettere altre risorse proprie. Ciò invece rappresenta una scelta forte, tendente ad aggregare quanto più possibile risorse statali, regionali, europee e private per una politica di sviluppo rurale. La condizione indispensabile perché vengano utilizzate è che vi siano imprese private che investano risorse proprie e quindi credano e si sentano impegnate nelle azioni che loro stesse individuano e mettono in campo perché vi prevedono ricadute economiche aziendali e di sviluppo generale. “Certamente la proposta di Confagricoltura, fatta al tavolo verde, di far pagare alle aziende più del 30 per cento del costo del progetto, come abbiamo previsto può avere una sua logica, ma appesantirebbe ancor più le aziende nel momento in cui promuovendo le produzioni di qualità compiono anche una azione di interesse pubblico. Non può sfuggire ad alcuno il fatto che il prodotto di qualità è fortemente legato al territorio, la sua promozione è promozione anche del territorio e quindi del ‘brand Umbria’. Per questo abbiamo pensato che fosse giusto incentivare tale azione che va unita a quella di facilitare le aggregazioni più larghe e stabili di imprese e di prodotti per offrire margini di valore aggiunto ai prodotti agroalimentari, al territorio e a quelle che sono le qualità multiformi dell’Umbria. “Non si può allora affermare che ci si è dedicati ad un solo prodotto, pure importante, come quello del vino su cui giustamente ci è stato richiesto di intervenire. Abbiamo invece sostenuto la promozione di progetti integrati di filiera. In questo quadro però la Regione non si è fermata a contemplare il singolo prodotto dopo essersi spesa per sostenerne l’affermazione: per la verità da tempo ha avvertito la necessità di una promozione delle filiere produttive, ma anche della dimensione ‘Umbria tout-court’, che rivendichiamo di aver proposto da tempo e realizzato, per quelle che sono le competenze regionali, in diverse parti e per molte occasioni. “Per questo – prosegue la nota di Liviantoni -, la scelta compiuta in questi ultimi tempi di spingere sulla promozione complessiva dell’Umbria, che alcuni, riprendendo da nostri documenti, chiamano ‘brand’ è scelta strategica. In questo spazio le produzioni agricole e il paesaggio concorrono, con un grado elevato, a determinare la qualità della immagine dell’Umbria. Ne sono testimonianza le molteplici occasioni in cui abbiamo presentato l’Umbria: dalla Nuova Fiera Campionaria di Milano, alla Borsa internazionale del Turismo, dalle varie iniziative sugli scenari europei a quelli extraeuropei, dal sistema culturale, ambientale e paesaggistico, che abbiamo legato – conclude l’assessore regionale all’agricoltura - ai prodotti agroalimentari e a quelli dei sistemi industriali di alta qualità”. . |
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PRESENTATA "ATRI A TAVOLA" |
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Pescara - "Atri a tavola" è un evento regionale importante per la sua peculiarità risultante dal felice legame stabilito tra la tipicità dei prodotti dell´enogastronomia e dell´artigianato abruzzese e la storia antica del centro teramano. Così l´assessore all´Agricoltura, Marco Verticelli, ha presentato la sesta edizione dell´evento "Atri a tavola" in programma nel centro storico atriano i prossimi 12 e 13 luglio e poi il 12 e 13 agosto. "La Regione conferma attenzione e collaborazione verso queste manifestazioni - ha sottolineato l´assessore Verticelli - infatti sono occasione importante per riscoprire le tipicità della produzione enogastronomica e artigianale dell´Abruzzo e la realtà di città e paesi ricchi di storia, di tradizioni e di cultura". La manifestazione quest´anno propone la lettura del territorio attraverso l´opera dell´artista Andrea de Litio, risalente al Xv secolo e custodita nella Cattedrale. La manifestazione patrocinata dalla Regione è stata promossa dal Comune di Atri, dall´agenzia regionale Arssa e dall´associazione Promoeventi. . . |
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L’ASPARAGO BIANCO DI BASSANO
PRENOTA UN POSTO SU MARTE
“ASPARAGI SU MARTE”? LUNGO IL BRENTA L’IDEA PIACE, GLI SCIENZIATI DELLA NASA INVITATI A DISCUTERNE IN OCCASIONE DELLA PROSSIMA EDIZIONE DI “ASPARAGI & VESPAIOLO”
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“Siamo a disposizione della Nasa e di qualsiasi altra Agenzia Spaziale possa averne interesse, per fornire i semi dei nostri asparagi da piantare su Marte”. Con queste parole il presidente del Consorzio per la Tutela dell’Asparago Bianco di Bassano a Denominazione di Origine Protetta, Piergiorgio Bizzotto, ha accolto la diffusione dei primi dati sulla composizione del suolo del Pianeta Rosso, provenienti dalla sonda spaziale “Phoenix”. Commentando i risultati della spedizione che, proprio in queste ore, stanno arrivando sulla Terra, lo scienziato Nasa Sam Kounaves ha dichiarato ieri che “Quello di Marte è il tipo di suolo che potrebbe essere trovato nel vostro giardino, ricco cioè di sostanze alcaline. E’ un suolo dove potrebbero crescere degli asparagi”. “Saremmo felici che su Marte si piantasse l’Asparago di Bassano”, gli ha fatto eco il Presidente Bizzotto, “perché siamo certi che il patrimonio genetico di queste piante, che le famiglie bassanesi si tramandano, da secoli, di generazione in generazione, sia tanto valido da meritare senz’ombra di dubbio una discendenza extraterrestre”. Molti sono i fattori che concorrono alla trasformazione di un vegetale come l’asparago in un ingrediente prelibato delle cucine di tutto il mondo. Non ultima, la mano del cuoco: “Speriamo che la Nasa trovi presto le soluzioni tecniche che consentano di tentare la coltivazione dell’asparago su Marte. A noi farebbe molto piacere perché siamo sicuri che che trovarvi gli asparagi già impiantati contribuirebbe sicuramente a rendere il quarto pianeta del sistema solare più accogliente. Inoltre, sarebbe forse l’occasione di sperimentare sul serio una qualche forma di meccanizzazione per questa difficile coltivazione, che i nostri contadini continuano a svolgere come da tradizione, completamente a mano in tutte le fasi della lavorazione, dalla semina, al raccolto, al confezionamento”, ha aggiunto Sergio Dussin, presidente del Gruppo Ristoratori di Bassano, che al bianco turione in primavera dedica la propria rassegna. Gli scienziati della missione Phoenix sono invitati in Italia il prossimo anno a discutere i dettagli davanti a un piatto di Asparagi di Bassano e a un calice di Vespaiolo di Breganze. . |
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“BREGANZE, TERRA DI TORRESANI E GRANDI VINI”
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Il gusto caratteristico del piccione “Toresan” allo spiedo, celebrato in tutta la Pedemontana vicentina, l’abilità di cucinare una pietanza difficile, la rievocazione di un passato militare divenuto pacifica consuetudine rurale e infine la tradizione dell’allevamento dei volatili, ancora ben viva nella città di oggi: di tutto questo s’è parlato a Breganze, nella sala dell´Antica Ghiacciaia, sede della Comunità Montana dall’Astico al Brenta. L’incontro ha avuto luogo nella cornice delle iniziative programmate per la “Vespaiolona” e per il “Ristorante in Piazza”. Le iniziative programmate a Breganze per i giorni del solstizio hanno avuto un gran bel successo: in una piazza Mazzini affollata ed imbandita con decine di tavoli apparecchiati sotto le stelle, il “Ristorante in piazza” ha trasformato la centrale piazza Mazzini in un ristorante en-plein-air per cinquecento persone. L´evento, organizzato da Breganze Servizi, ha richiamato oltre cinquecento commensali che hanno apprezzato i Torresani cotti allo spiedo secondo l’antica ricetta, accompagnati dai vini della zona Doc Breganze. Se i “toresani” sono piccioni cucinati prima che abbiano spiccato il primo volo, presi quindi dai nidi sulle torri, hanno volato alto le cantine breganzesi nella successiva “Notte bianca”, che ha animato le sedi dei soci produttori di spettacoli teatrali, degustazioni di prodotti tipici, esibizioni poetiche, cenacoli culturali, grigliate e tant’altro. A spiegare che cosa sia il “Toresan”, che accoglie i visitatori di Breganze fin dai cartelli che della cittadina pedemontana delimitano il territorio comunale, si è cimentato per primo Piergiorgio Laverda, presidente della Cantina cooperativa Beato Bartolomeo: «Le torri dette “colombare” sono una struttura comune nella campagna veneta. A Breganze però sono situate nel centro storico, e presenti in concentrazione molto elevata. Inizialmente avevano una funzione militare, di vedetta verso la prospiciente ed indifesa pianura vicentina, oltre che di prestigio per i nobili proprietari. Con l´avvento della pace generale, conseguente al dominio della Repubblica Veneta, alla fine del ´300 i torrioni hanno perso questa funzione e sono stati adibiti ad uso civile, quindi abitativo ai piani inferiori, ed all´allevamento dei colombi nella parte superiore». La struttura architettonica, comune, venne adottata dallo stesso Palladio, che la inserì in alcune sue opere, come villa Bagnolo a Lonigo e villa Barbaro a Maser. «Il Toresàn va preso giovane, ancora incapace di volare, perché più grasso e dai muscoli più teneri», ha chiarito ai presenti il presidente della Strada del Torcolato, Fausto Maculan. «Pesa circa duecentocinquanta grammi», ha proseguito il Presidente. A Breganze l´allevamento era diffuso al punto che, come ha ricordato scherzosamente il sindaco Ausonio Zanazzo, «persino il sagrestano, ogni volta che saliva sulla torre del campanile per caricare l´orologio, tornava giù regolarmente con un paio di torresani». «Oggi le colombare del centro storico non vengono più usate, ma in campagna e nei fienili ci sono ancora una ventina di produttori - ha aggiunto Elisa Dalla Valle, dell´Accademia del Toresàn. - Da ogni coppia di colombi si hanno dai dieci ai venti torresani l´anno». La cottura dell’uccello è rigorosamente allo spiedo, con l´unica aggiunta di sale e spezie. Verso la fine, si mettono delle fette di polenta a friggere nel grasso colato nella leccarda. Il vino ideale? Secondo la produttrice Franca Miotti, «ogni parte del Toresàn richiederebbe un vino diverso: un merlot per le alette, un “Nero Canaja” per il petto. A Breganze, però, il vino associato al Toresàn è per tradizione il Cabernet». Naturalmente, del Consorzio Doc. “La Vespaiolona è un evento nuovo per il nostro Consorzio”, ha spiegato il presidente del Consorzio di Tutela, Girolamo Lievore, “che ha portato per una notte centinaia di turisti nelle cantine dei soci. Siamo partiti con il piede giusto per fare ancor meglio il prossimo anno. Un’affluenza superiore alle aspettative e la spettacolarità dell’intrattenimento offerto da ogni singola realtà, hanno dilatato un po’ i tempi rispetto all’orario di chiusura che avevamo previsto, ossia le due. So che qualcuno è tornato a casa anche alle quattro e mezza”, ha osservato il presidente Lievore. “Nel complesso è stata un’esperienza molto positiva”, gli ha fatto eco il presidente della Strada del Torcolato, Maculan, “perché ha abbellito le nostre contrade di cantine in grande spolvero e di belle facce tra i filari. Persone come gli ospiti della Vespaiolona, interessate a trascorrere una serata diversa a contatto con i produttori, ritengo che abbiano contribuito a dare vita ad un’esperienza molto rilevante sotto il profilo sia culturale che enogastronomico”. “Un successo su tutti gli aspetti” anche per Gianni Salin, presidente di Breganze Servizi. “Avevamo chiuso con un´ipotesi di 400 partecipanti, siamo arrivati a oltre 500. Il gruppo di lavoro ha dato un ottimo risultato, apprezzabile, fornendo un prodotto molto buono cucinato sul posto, cosa non facile in una piazza così grande e chi ha voluto ha potuto usufruire di ripassi, cosa spesso preclusa in questo genere di manifestazioni; ciononostante, anche il servizio è stato inappuntabile per velocità e precisione”. . |
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SLOW FOOD PUGLIA E IL MERCATINO DEL GUSTO
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Il Mercatino del Gusto è un progetto di Slow Food Puglia; un progetto compreso e sostenuto dalle istituzioni locali e regionali (Regione Puglia, Provincia di Lecce, Città di Maglie, Cciaa di Lecce). Nato nel 1999 a Lecce, ma già nel 2000 “trasferito” a Maglie, è diventato uno degli eventi principali dell’estate – non solo salentina – ma di tutta Puglia. La filosofia che guida questo evento è la vera chiave del successo: non si tratta solo di un’occasione di festa estiva, ma rappresenta un’opportunità per turisti e pugliesi di conoscere, comprendere ed apprezzare i prodotti e le materie prime del territorio. Il Mercatino del Gusto si propone di valorizzare la vocazione agricola e quella turistica, di una regione, consentendo al pubblico di scoprire prodotti della tradizione alimentare salentina e pugliese, relazionandosi direttamente con artigiani, casari, pastai, enologi e frantoiani. Esiste un format del Mercatino, che annualmente viene arricchito e aggiornato, creando di volta in volta nuovi di temi di discussione e confronto. Infatti, l’appuntamento magliese ha notevoli risvolti culturali, favorendo l’incontro tra diverse culture e tradizioni. Un incontro che non è solo enogastronomico e conviviale, ma che passa anche attraverso forme artistiche, come la musica, la letteratura, la danza e il teatro. Mercatino Del Gusto Le Vie dei Sapori e dei Saperi traCorti, Piazze e Giardini Maglie, 1 – 4 Agosto 2008 Il Mercatino del Gusto è a Maglie, elegante centro della provincia di Lecce, a pochi chilometri dal mar Ionio e dal mar Adriatico. Maglie è un incantevole “salotto” dove ci si accomoda volentieri, per conoscerne le piazze, i palazzi ottocenteschi, i cortili nascosti, per vivere un Salento lontano dai clichè. Il Mercatino del Gusto, con le sue quattro giornate, rappresenta la sintesi di un ideale viaggio tra profumi, sapori, suggestioni e storie di una terra straordinariamente ricca, quale è quella pugliese. Il Mercatino del Gusto è un invito ai turisti a conoscere la Puglia e, in particolare, il Salento, attraverso il rapporto diretto con i produttori di olio, vino e specialità gastronomiche, gli eventi culturali e di intrattenimento, i laboratori del gusto, le cene a cura degli chef e le piazze “a tema”. Il Mercatino del Gusto è una manifestazione organizzata dal Comune di Maglie e da Slow Food Puglia, con la collaborazione delle istituzioni locali e regionali, che promuove la cultura del cibo e dell’ospitalità, in un’atmosfera festosa e rilassante. Cosa trovare al Mercatino del Gusto La Via Dell’olio* La Piazza Del Vino* Novita’ 2008! I Microbirrifici Artigianali* La Via Della Gastronomia* La Via Dell’ortofrutta* La Via Dei Presidi Slow Food * I Laboratori Del Gusto Le Cene Degli Chef In Villa Le Piazze “A Tema” Novita’ 2008! Il Cibo Di Strada Nuova Formula 2008 del Meglio Tardi Che Mai … (Musica e intrattenimento) . |
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HAI DIMENTICATO IL SALE ED È TARDI PER IL SUPERMERCATO?
TI VIENE VOGLIA DI LATTE E CEREALI A MEZZANOTTE MA HAI FINITO IL LATTE?
A MILANO NASCE ‘FREE SHOP’ IL PRIMO NEGOZIO AUTOMATICO NEL QUARTIERE ISOLA
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Vuoi bere una bottiglietta d’acqua prima di tornare a casa dopo una serata in discoteca? Bevande, caffè, latte, panini, ma anche gelati, lasagne e molto, molto altro. Immerso nel quartiere Isola, in via Farini 38, aprirà ‘Free Shop’ il primo negozio completamente automatico del quartiere. Un nuovo punto d’incontro per trovare qualsiasi cosa ti serva 24 ore su 24, sette giorni su sette. Free Shop è un negozio completamente automatico con all’interno ben cinque distributori diversi per trovare tanti prodotti, dal caffè ai surgelati, dal latte ai sandwich. In Free Shop potrete prendere un gelato per la pausa pranzo o incontrarvi con gli amici per uno spuntino notturno. Un locale dove la coda non esiste, veloce, economico e coloratissimo, sempre aperto e dove la qualità dei prodotti è sempre garantita. Prodotti Free Shop: Bevante calde (caffè, the, cappuccino, cioccolata. ), bevande fredde (acqua, cole, energy drink. ), snack dolci (cioccolati, barrette, merendine. ), snack salati (affettati, panini, formaggi, yogurt, latte fresco. ), gelati e surgelati (gelati confezionati delle migliori marche, lasagne, piatti pronti. ), non alimentari (preservativi, cartine per tabacco, fazzoletti. ). . |
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CENTRO BOTANICO: LA PRIMA CATENA MULTIPRODOTTO INTERAMENTE DEDICATA AL CONSUMO NATURALE CUORE DI MILANO. IL PIÙ GRANDE SPAZIO DEDICATO AL BIOLOGICO NEL CAPOLUOGO LOMBARDO:
800 METRI QUADRATI PER UNA VERA E PROPRIA OASI NATURALE IN CITTÀ
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Nata nel 2000 da un’idea di Angelo Naj Oleari e Milly Moratti, la Prodotti Naturali Spa ha aperto a Milano, in Via Cesare Correnti 10/12, il terzo negozio del marchio Centro Botanico, a sette anni di distanza dal primo store di Piazza San Marco e a quattro anni da quello di Via Vincenzo Monti. Lo store sarà aperto al pubblico dal lunedì al sabato dalle 10:00 alle 19:45. Il negozio, notevolmente più ampio dei due punti vendita già esistenti, garantirà ai suoi ospiti la possibilità di scegliere tra una quantità di prodotti ancora più vasta. I reparti saranno dedicati a prodotti alimentari (alimenti biologici e biodinamici tra cui cereali, pane, frutta, verdura, carne e pesce ma anche surgelati, pasticceria, piatti pronti, vino biodinamico di alta qualità), cosmesi e prodotti di bellezza, pulizia per la casa (detersivi e detergenti), abbigliamento (indumenti in canapa, lino e cotone naturale), giocattoli per bambini, libri e cd musicali. In linea con la filosofia di Centro Botanico, per una spesa più consapevole, i clienti avranno la possibilità di acquistare prodotti sfusi, limitando così l’utilizzo del packaging. Saranno disponibili dispenser di cereali nel reparto alimentari e distributori di detersivo nel reparto dedicato all’igiene domestica. Tra le novità offerte da Centro Botanico vi saranno elementi d’arredo relativi in particolare alla zona notte, luogo destinato al riposo e per questo considerato di fondamentale importanza per il benessere fisico e mentale. Sarà presente una zona ristorante dove poter degustare un menu ricercato ed esclusivamente composto da prodotti biologici. Questa oasi nel centro di Milano offrirà inoltre un reparto di prodotti omeopatici, rigorosamente sottoposto alla responsabilità di un farmacista e uno spazio volto a sensibilizzare i clienti sul tema “energia”, intesa non solo come produzione ma come risparmio energetico e riciclo. A partire dal prossimo autunno un’area modulabile sarà dedicata a mostre, conferenze e corsi. Si sperimenteranno produzioni di alimenti sani, profumi e saponi, prodotti in carta e in tessuto tinti con colori naturali e quant´altro risulti frutto di sensibilità e conoscenza naturale, nel rispetto dei valori di una terra gestita con amore e di una comunicazione ispirata a messaggi veri e genuini. Le innovazioni interessano anche il piano architettonico: Centro Botanico godrà di particolari installazioni volte ad aumentare il benessere dei clienti durante la permanenza nel negozio, come il soffitto dipinto secondo le regole della teoria dei colori di Goethe. La filosofia alla base di Centro Botanico è quella di offrire un’oasi nel cuore della città, uno spazio in cui ritrovare l’armonia con sé stessi, i propri sensi e l’ambiente. Un luogo dove non esistono stress o compere frettolose, dove i clienti sono seguiti da personale preparato e disponibile. Centro Botanico fornisce all’uomo tutto ciò di cui ha bisogno per nutrirsi, vestirsi, curarsi nel totale rispetto della natura: 10. 000 prodotti e 800 fornitori ricercati accuratamente con il solo criterio della qualità. Il nome “Centro Botanico” non va legato in senso stretto alle piante, considerate comunque il principio e l’origine di tutto, ma vuole invitare a riflettere sull’importanza che il mondo vegetale ha nella vita quotidiana e sulla necessità di stringere un rapporto sempre più intenso e rispettoso con esso. Www. Centrobotanico. It . |
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DALL’ANTICA TRADIZIONE DEI MASTRI PROSCIUTTAI VENETI L’ECCELLENZA DI UNA RISCOPERTA
CRESCE LA CORTE DEL RE DEI PROSCIUTTI: KING’S PRESENTA IL SUO VENETO BERICO EUGANEO D.O.P.
LAVORATO SECONDO I CANONI DEL CONSORZIO DEL PROSCIUTTO VENETO, IL PRODOTTO DI KING’S MANTIENE UN LEGAME INSCINDIBILE CON IL TERRITORIO D’ORIGINE
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Arriva sulle tavole degli italiani (ma non solo, dato lo storico successo del marchio) il Prosciutto Veneto Berico Euganeo D. O. P. Targato King’s, azienda leader nel settore della lavorazione e produzione di prosciutti e membro del Consorzio del Prosciutto Veneto, l’organismo che dal 1971 tutela l’origine e la qualità del prodotto. Il Veneto Berico Euganeo di King’s non è solo il risultato di un perfetto equilibrio tra le diverse fasi di lavorazione, ma di una tradizione che dura da secoli, e che forse va fatta risalire ancora più indietro nel tempo: “Quello che ci permette oggi di ricoprire un ruolo di leader è proprio quell’attaccamento ai valori e alla tradizione di un mestiere che per noi resterà sempre un’arte. Un’arte del saper vivere e del piacere della tavola”, spiega Vladimir Dukcevich, Amministratore Delegato di King’s, che riscopre oggi un prodotto parte dell’esclusiva corte del “prosciutto del cestello” fino a venti anni fa. È un’arte che comincia da lontano, quella del Prosciutto Veneto. Un’arte che ha le sue radici nella cultura contadina della pianura che si apre tra i Colli Berici e gli Euganei, che con la dolcezza del suo clima è la sede ottimale di una buona stagionatura. In queste campagne, nei paesi della dorsale Berico-euganea, da secoli le cosce dei maiali (massaggiate e cosparse di sale secondo le regole della scuola Veneta, ancor oggi rigidamente applicate) diventano prosciutti nelle mani esperte dei salumieri più intraprendenti e capaci, progenitori degli attuali produttori associati nel Consorzio del Prosciutto Veneto, di cui King’s è membro sin dalla fondazione e che sforna ogni anno solo 67 mila “pezzi” del pregiato salume. Il processo seguito con rigore dai Mastri Prosciuttai Veneti prevede diverse fasi di lavorazione, che, dopo la meticolosa selezione della coscia, passa attraverso la salatura e una lenta stagionatura di ben 16 mesi. Dopo questa lunga e sapiente preparazione, mesi di paziente attesa e scrupolosi controlli di qualità, Prosciutto Veneto è pronto per la puntatura, delicata operazione che permette di stabilire il buon andamento del processo produttivo del prosciutto, di valutarne l’aroma e la peculiare dolcezza. L’ultima fase della lavorazione è la stuccatura che, oltre ad avere un’indubbia importanza protettiva, ha anche una certa importanza estetica. Infine, Prosciutto Veneto è pronto per essere marchiato con l’inconfondibile “firma” a fuoco King’s. Il risultato è un prodotto che, grazie al suo aroma delicato e alla sua morbidezza, è ideale per preparare antipasti e rappresenta un’ottima base per primi e secondi piatti di elevato livello gastronomico. Inoltre le caratteristiche organolettiche, il contenuto di sali, grassi e proteine, rendono questo prodotto versatile e adatto a qualsiasi dieta alimentare. Insediata nella zona di produzione da oltre un secolo, King’s – ritornata nel 1999 in mani italiane con l’acquisto da parte della Kipre Holding della famiglia Dukcevich – mantiene un legame pieno con le sue origini e la sua territorialità, da sempre sinonimo di eccellenza, tradizione e cura dei particolari, secondo i dettami di una filosofia che durante tutta la sua storia è stata alla base del successo di King’s: per crescere, e diventare Re, serve rispetto, e quello te lo guadagni solo se rispetti la gente e le sue tradizioni. . |
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NERO PERUGINA PRESENTA I NUOVI PIACERI DEL FONDENTE: GELATO AL COCCO E SORBETTO AI FRUTTI DI BOSCO
IN ESCLUSIVA DA GELATI MOTTA.
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La cremosità del Gelato al Cocco e la freschezza del Sorbetto ai Frutti di Bosco incontrano il puro cioccolato fondente Nero Perugina per un’esperienza unica che coinvolge tutti i sensi. Un’autentica promessa di piacere cui sarà impossibile resistere. Gelati Motta arricchisce, anche quest’anno, la stagione estiva di esclusive e inimitabili novità grazie a Nero Perugina Cocco e Nero Perugina Sorbetto ai Frutti di Bosco. Due nuove e sorprendenti esperienze del fondente che si aggiungono alla gamma Nero Perugina Gelato per tutti gli amanti del cioccolato nella sua forma più pura. Nero Perugina, con le ultime raffinate creazioni Cocco e Frutti di Bosco, seduce i palati più esigenti offrendo un’inimitabile esperienza polisensoriale, un momento di completo relax per un piacere puro e intenso. Una fiamma di fresco cioccolato fondente tutta da scoprire, partendo dalla punta di puro cioccolato fondente per poi abbandonarsi all’incontro con la cremosità del Gelato al Cocco, o con la freschezza del Sorbetto ai Frutti di Bosco. Un vero e proprio rituale di piacere che si svela lentamente, dedicato a chi vuole premiarsi con un momento di appagante dolcezza. Nero Perugina Sorbetto ai Frutti di Bosco si può assaporare nell’esclusivo formato Mini, un’esperienza unica per chi vuole essere trasportato in un mondo di piacere assoluto. Anche quest’anno, inoltre, non mancheranno Nero Perugina Sorbetto all’Arancia, caratterizzato dalla profumata freschezza dell’arancia, Caffè 100% Arabica, ideale per chi ama il gusto deciso del caffè e Crema, la più delicata della gamma. Novità esclusive in grado di soddisfare la voglia di golosità di qualsiasi appassionato: dall’intenditore del puro fondente al più innovativo, sempre alla ricerca di nuovi abbinamenti, come quello tra cioccolato e frutta. Un gelato esclusivo che coniuga l’esperienza e la passione dei Maestri Cioccolatieri Perugina alla voglia di sperimentazione e alla creatività dei Gelati Motta. Nero Perugina Cocco è disponibile nei miglior bar d’Italia al prezzo di € 1,50. Nero Perugina Sorbetto ai Frutti di Bosco è disponibile, solo nella versione Mini, in confezioni assortite con Sorbetto all’Arancia da 6 pezzi nei migliori supermercati al prezzo di € 3,70. . |
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LA STEAKHOUSE GRILL DI ARIETE PROTAGONISTA DELL’ESTATE 2008
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Grande impegno di Ariete – il Genio della Casa - per promuovere attraverso una strategia diversificata la Steakhouse Grill: l’innovativa griglia verticale è infatti protagonista del concorso “La Grigliata da Spettacolo” indetto dal sito www. Carnealfuoco. It. Chi parteciperà all’iniziativa acquistando un prodotto Aia Carne al Fuoco fino al prossimo 3 ottobre, potrà infatti concorrere all’estrazione di una Steakhouse Ariete ogni giorno. La partnership con Carne al Fuoco rappresenta soltanto una delle leve utilizzate per dare visibilità a questa rivoluzionaria griglia che può essere utilizzata tranquillamente in casa senza paura di generare fumi o cattivi odori. Ma non solo, Ariete ha dedicato alla sua griglia verticale un’intera sezione del proprio sito (http://www. Ariete. Net/steakhouse/index. Htm) un vero sito web parallelo nel quale scoprire tutte le caratteristiche del prodotto. Inoltre un utile video dimostrativo spiega nel dettaglio quanto sia facile preparare ottime grigliate grazie alle innovative caratteristiche della Steakhouse che vengono ulteriormente approfondite in apposite pagine interne dedicate ad ogni singola funzionalità del prodotto. La promozione della Stekhouse ha coinvolto direttamente anche i punti vendita. Ariete, infatti, ha predisposto degli speciali espositori dotati di lcd che sono stati collocati all’interno degli appositi corner. Il prodotto che è caratterizzato da un design ultramoderno è stato, così, ulteriormente esaltato da una presentazione ad alto impatto visivo. Lo schermo lcd, infatti, cattura all’istante l’attenzione degli acquirenti spiegando loro in modo estremamente esemplificativo tutte le qualità del prodotto. . |
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ABSOLUT VODKA: SORSI DI DESIGN |
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Sugli scaffali dei migliori supermercati, la celebre bottiglia Absolut Vodka, divenuta un’icona internazionale di lifestyle, si arricchisce di un omaggio prestigioso: un bicchiere shot da 3 cl disegnato dal famoso industrial designer Konstantin Grcic. Con questa originale promozione, tut ta la qualità e la purezza dell’apprezzatissima vodka s vedese, unita allo stile di uno dei designer più cool del momento, invitano ad una degus tazione all’insegna della “perfet ta vodka drinking experience”: “versa nel bicchiere shot la vodka ben fredda. Aggiungi qualche goccia di lime e gustati subito un momento perfetto”. Un messaggio che conferma l’unicità di Absolut Vodka e sottolinea la sua vocazione all’eccellenza, non solo di prodotto ma di tutti gli elementi che contraddistinguono il brand. Lo shot di Grcic fa parte di una collezione di bicchieri creata per Absolut Vodka e destinata ai locali e ai concept store più esclusivi di tutto il mondo. Il designer tedesco ha voluto rispecchiare il fascino della bottiglia-icona di Absolut trasferendo nel suo progetto la stessa semplicità e distintività. “Ritengo che siamo riusciti a creare un oggetto puro e all’avanguardia, che emana una naturale eleganza. Il vetro impiegato è così raffinato da rappresentare l’essenza stessa del vetro” (Konstantin Gric). Quale miglior bicchiere per una vodka che ha fatto della purezza il suo cavallo di battaglia da oltre 100 anni? Absolut Vodka è stata, infatti, creata nel 1879 da Lars Olsson Smith con il nome di “Absolut Rent Branvin” (vodka assolutamente pura) per la speciale tecnica di distillazione continua che prevede la ripetizione dell’intero processo per centinaia di volte fino alla totale rimozione d’ogni impurità. La bottiglia di Absolut Vodka con il bicchiere shot da 3 cl disegnato dal famoso industrial designer Konstantin Grcic è ora in vendita nel canale della grande distribuzione al prezzo di 10 €. Www. Absolut. It; www. Absolut. Com; www. Absolutdrinks. Com . |
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UN COCKTAIL DI FRANCIACORTA FIRMATO DAL FAMOSO BARMAN DEL POSTA DI CORTINA
LE CREAZIONI DI ANTONIO DI FRANCO NEL LIBRO PRESENTATO AL MUSEO REMO BIANCO
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Il Museo d´Arte Contemporanea Remo Bianco annesso alla Tenuta La Montina di Monticelli Brusati, in Franciacorta, ha reso omaggio al più famoso barman d´Italia, Antonio Di Franco del mitico Posta di Cortina. Lunedì 23 giugno è stato infatti presentato in anteprima il libro "L´arte nel bicchiere - storia e storie del bar Posta a Cortina d´Ampezzo". Le prefazioni sono state redatte da alcuni noti personaggi italiani (Bruno Vespa, Luca Cordero di Montezemolo, Angela Lazzarotto, Mario Moretti Polegato, Enrico Cisnetto, Paola Saluzzi e Milena Milani) che hanno voluto rendere omaggio al loro amico barman. Il libro raccoglie le opere della Collezione d´arte moderna Di Franco, creata durante i quarant´anni di attività al Posta di Cortina. Qui Antonio Di Franco ha avuto occasione di conoscere i più importanti artisti del panorama italiano e internazionale e di dedicare ad ognuno di essi un cocktail; arrivando a collezionarne ben 29, tutti illustrati all´interno del libro. Uno di essi è il cocktail La Montina, realizzato con il Franciacorta Extra Brut della maison franciacortina e dedicato al pittore Bresciano Renato Missaglia. E proprio con questo cocktail i partecipanti all’anteprima hanno brindato alle fortune del libro del famoso barman. Informazioni: Museo d’Arte Contemporanea Remo Bianco in Franciacorta, tel. 030 653278, www. Remobianco. Com. . |
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CONSORZIO TUTELA VINI DEL PIAVE: DUE CONVEGNI SULLA ZONAZIONE |
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Il Consorzio Tutela Vini del Piave e Veneto Agricoltura analizzano i primi risultati ottenuti dalla zonazione in corso nella Doc Piave, con due convegni che si svolgerano presso il Consorzio di Bonifica del Basso Piave di San Donà di Piave (Piazza Indipendenza, 25), lunedì 14 luglio 2008, con inizio alle ore 10 e presso il Centro Culturale E. Francesconi di Cordignano (Via Vittorio Veneto, 51), martedì 15 luglio 2008 con inizio alle ore 20. 45. Il primo importante appuntamento di lunedì 14 luglio, realizzato grazie al sostegno de L´agraria e del Gruppo Cerchier, s´intitola "Il vigneto: dalla zonazione alle tecniche di gestione" e proporrà le relazioni di Patrik Marcuzzo dell´Istituto Sperimentale per la Viticoltura di Conegliano (“La zonazione del Piave prende forma”) di Luigi Bonato, agronomo di Evoluzione Ambiente (“Il controllo chimico delle malerbe all’impianto e nella gestione del vigneto”) e Diego Tomasi dell’Istituto Sperimentale per la Viticoltura di Conegliano (“La gestione della chioma - cimatura e legatura”). Le relazioni saranno precedute dalle introduzioni del presidente del Consorzio di Bonifica del Basso Piave, del Sindaco di S. Donà di Piave e del presidente del Consorzio Tutela Vini del Piave, mentre le conclusioni saranno affidate all´on. Corrado Callegari, Amministratore di Veneto Agricoltura. La sera del 15 luglio, invece, dopo i saluti introduttivi del Consorzio Tutela Vini del Piave, aprirà il convegno l´on. Corrado Callegari, Amministratore di Veneto Agricoltura ("La Zonazione: da dati sperimentali a scelte aziendali), seguito dalla relazione di Patrik Marcuzzo dell´Istituto Sperimentale per la Viticoltura di Conegliano (“Risultati annata 2007”), di Fiorello Terzariol del Co. Di. Tv (“Strategie di lotta alla botrite”) e di Diego Tomasi dell’Istituto Sperimentale per la Viticoltura di Conegliano ("I programmi futuri della zonazione). I due convegni, realizzati in due zone ben distinte e lontane all´interno della vasta area Doc Piave per consentire agli interessati dei diversi comprensori di parteciparvi agevolmente, esporranno quindi studi e riflessioni tecniche ricavati dopo oltre un anno di intensa attività della zonazione, ossia della più avanzata attività di miglioramento e valorizzazione delle aree vitate dell´area del Piave, avviata dal Consorzio Tutela Vini del Piave Doc con il sostegno della Regione del Veneto, coordinata da Veneto Agricoltura e curato attivamente dall´Istituto Sperimentale per la Viticoltura di Conegliano. Ai convegni, sotto molti aspetti tra loro complementari, sono invitati a partecipare tutti gli operatori del settore vitivinicolo dell´area Piave per analizzare le varie fasi dell´operazione che coinvolgerà la zona anche nei prossimi tre anni, nonché gli esiti che tale studio ha raggiunto finora e quelli che intende raggiungere (Info: Consorzio Tutela Vini del Piave, tel. 0422. 591277) Qualche Approfondimento Veneto Agricoltura, l´azienda Regionale per i settori Agricolo, Forestale e Agroalimentare, è impegnata da tempo in un articolato programma di zonazione viticola delle aree Doc del Veneto. Il programma sta attuando la mappatura dei comprensori viticoli tracciando per ognuno un quadro completo di informazioni: la composizione e la conformazione dei suoli, gli aspetti climatici, il comportamento fenologico e produttivo dei vitigni, le caratteristiche sensoriali e organolettiche del vino ottenuto da ogni terroir identificato. Il Consorzio Tutela Vini del Piave, che crede profondamente nell´importanza della zonazione, sta attuando un´intensa campagna di informazione presso i produttori dell´area Doc Piave per far percepire diffusamente l´immagine dell´operazione e le potenzialità di accrescimento del valore del territorio che questa può indicare chiaramente. Ed è confortante la grande partecipazione di operatori che i momenti di incontro e di confronto sulla zonazione dell´area Doc Piave hanno registrato fino ad oggi: chiaro sintomo che la "crescita" dei vini del Piave passa anche per una consapevolezza diffusa del valore sia del territorio, sia una moderna imprenditorialità volta a valorizzarlo. Va ricordato che l´Area Piave D. O. C. Comprende nella Provincia di Treviso: l’intero territorio dei comuni di Arcade, Breda di Piave, Casale sul Sile, Cessalto, Chiarano, Cimadolmo, Codognè, Fontanelle, Godega Sant’urbano, Gorgo al Monticano, Mareno di Piave, Maserada sul Piave, Monastier, Oderzo, Ormelle, Ponte di Piave, Ponzano Veneto, Portobuffolé, Povegliano, Roncade, Salgareda, San Biagio di Callalta, San Fior, San Polo di Piave, Santa Lucia di Piave, Spresiano, Vazzola, Zenson di Piave e in parte dei territori dei comuni di Carbonera, Casier, Gaiarine, Mansuè, Mogliano Veneto, Orsago, Preganziol, Silea, Villorba, Colle Umberto, Conegliano, Cordignano, Giavera del Montello, Montebelluna, Motta di Livenza, Nervesa della Battaglia, Paese, San Vendemiano, Susegana, Trevignano, Vittorio Veneto, Volpago del Montello. Ma si estende anche nella Provincia di Venezia sull’intero territorio dei comuni di Fossalta di Piave, Marcon, Meolo, Noventa di Piave, Quarto d’Altino, San Donà di Piave e in parte del territorio dei comuni di Venezia, Ceggia, Eraclea, Jesolo, Musile di Piave, Torre di Mosto. . . |
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UN SOGNO ATTESO 12 ANNI: LA DISTILLERIA BENRIACH PRESENTA
LA NUOVA PREGIATA SERIE DI SCOTCH WHISKY TORBATI “FUMOSUS”
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Distribuiti in edizione limitata da Pellegrini Spa, i tre nuovi torbati Benriach - Arumaticus Fumosus, Importanticus Fumosus, Heredotus Fumosus - sono pronti ad incantare, sorprendere e risvegliare i palati più raffinati ed esigenti degli amanti di whisky. Arumaticus Fumosus, Importanticus Fumosus ed Heredotus Fumosus sono i nomi scelti dalla Distilleria Benriach per i suoi nuovi pregiati scotch whisky fortemente torbati di puro orzo maltato, invecchiati 12 anni, non filtrati a freddo e distribuiti in esclusiva, in Italia, da Pellegrini Spa. Dietro ognuno di essi una storia da narrare fatta di piccoli e preziosi dettagli, un percorso artigianale di passione e ricercatezza, l’attesa di un sogno durata 12 lunghi anni. I nomi di origine latina riprendono una tradizione che, iniziata quasi per gioco dalla distilleria Benriach con Curiositas e Autenthicus, i suoi primi whisky torbati, è ormai divenuta per l’azienda una firma distintiva. La loro torbatura robusta al termine della fase di maltazione, oltre alla rigorosa distillazione nei tradizionali alambicchi di rame, costituisce il trait d’union che lega e accomuna questi preziosi distillati scozzesi provenienti dal suggestivo territorio dello Speyside. Invecchiati inizialmente in botti di rovere americana, i torbati della linea “Fumosus” terminano il loro processo di maturazione in barili di legno dove sono stati precedentemente affinati pregiati sherry, porto o rum scuro. Grazie alla sua porosità il legno di rovere riesce infatti ad assorbire, conservare e successivamente rilasciare elementi che donano a questi distillati caratteristiche cromatiche, aromatiche e olfattive di indescrivibile ricchezza, persistenza e varietà. Arumaticus Fumosus viene affinato in barili di rum scuro giamaicano. Di color oro chiaro, rilascia inizialmente sensazioni olfattive di torba e fumo, erba ed erica, per lasciare immediatamente posto ad un avvolgente profumo di rum e uva sultanina. Al gusto, sapori di torba ed eucalipto, vaniglia e fiori selvatici, si mescolano alla forte e persistente miscela di rum e uva sultanina di cui Arumaticus caldamente profuma. Importanticus Fumosus termina invece la sua maturazione in botti di porto tawny invecchiato. D’aspetto, ha il colore fulvo e brillante del rame, mentre, all’olfatto, grandi sensazioni di torba, alghe, vaniglia ed erbe completano la ricca presenza di porto tawny. Il sorprendente gusto di torba e mirto, unito ad accenni di alghe e note di vaniglia, agrumi e fiori selvatici, si accompagna con equilibrio al ricco sapore di porto tawny. Heredotus Fumosus, infine, completa e arricchisce il suo processo di invecchiamento in barili di sherry Pedro Ximinez. Alla vista, presenta il colore pieno e caldo dell’oro. Lievi sentori di fumo e torba dolce precedono sensazioni olfattive di agrumi e vaniglia, con un ampio profumo finale di sherry Pedro Ximinez. Sorprende al palato il suo peculiare sapore di torba dolce, mirto, lavanda e uva sultanina, con un meraviglioso e trionfante finale di sherry. Invecchiati 12 anni, hanno una gradazione alcolica di 46% e si presentano in un’elegante scatola a tubo con scritte bianche su sfondo nocciola, impreziosita da linee decorative dai colori brillanti a seconda del tipo di whisky. Distribuite in esclusiva da Pellegrini Spa, sono disponibili in numero limitato nelle enoteche più rinomate e attente alla ricerca di vini e distillati di pregio ad un prezzo indicativo di 55 euro. . |
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