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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 11 Novembre 2008 |
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RIFORMA DELLE TELECOMUNICAZIONI: LA COMMISSIONE PRESENTA NUOVI TESTI LEGISLATIVI PER CREARE LE PREMESSE PER UN COMPROMESSO TRA IL PARLAMENTO E IL CONSIGLIO |
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Bruxelles, 11 novembre 2008 - La Commissione europea pubblica il 7 novembre nuovi testi legislativi nel quadro del pacchetto di riforma delle telecomunicazioni dell’Ue per tenere conto del voto del Parlamento europeo del 24 settembre 2008 e delle discussioni in corso in sede di Consiglio. Nel novembre 2007 la Commissione ha presentato proposte di riforma della normativa sulle telecomunicazioni dell’Ue, intese a creare un mercato unico delle telecomunicazioni dell’Ue che consenta di migliorare i diritti dei consumatori e delle imprese e di aumentare la concorrenza e gli investimenti per promuovere la prestazione di servizi transfrontalieri e la banda larga senza filo ad alta velocità per tutti (Ip/07/1677). I nuovi testi presentati oggi dalla Commissione saranno discussi nel quadro del Consiglio dei ministri delle telecomunicazioni il 27 novembre prossimo. Al centro dei testi frutto del compromesso troviamo un nuovo, piccolo ufficio indipendente per i regolatori europei delle telecomunicazioni che dovrebbe aiutare la Commissione a garantire una maggiore coerenza delle misure regolamentari sui mercati europei delle telecomunicazioni. Il nuovo quadro di regolamentazione dovrebbe diventare legge in tutti i 27 Stati membri dell’Ue entro il 2010. “Il Parlamento europeo e il Consiglio convengono con la Commissione sulla necessità di rafforzare il mercato unico delle telecomunicazioni dell’Ue. Adesso si tratta di andare oltre questo consenso sugli obiettivi e di trovare un accordo anche sui testi legislativi concreti. Con le proposte pubblicate oggi dalla Commissione intendiamo facilitare il lavoro dei legislatori europei. Ci siamo concentrati sugli aspetti importanti ed abbiamo tralasciato i punti che in questo momento non sono essenziali”, ha dichiarato Viviane Reding, Commissaria dell’Ue per le telecomunicazioni. “Spero che ciò aiuti la presidenza francese a compiere progressi sostanziali nella riforma comunitaria delle telecomunicazioni in vista della prossima riunione del Consiglio del 27 novembre”. La proposta modificata della Commissione sulla riforma delle telecomunicazioni abbraccia i seguenti punti principali: L’autorità europea per le telecomunicazioni proposta dalla Commissione avrà dimensioni e competenze sostanzialmente più ridotte rispetto a quanto previsto inizialmente. Assecondando i desideri espressi dal Parlamento e dal Consiglio, si tratterà di un ufficio snello ed efficiente che si incentrerà sulla normativa in materia di telecomunicazioni e non avrà alcuna competenza per quanto riguarda lo spettro o la sicurezza della rete. In contrasto con la proposta iniziale della Commissione, l’Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell’informazione (Enisa) non verrà fusa con il nuovo ufficio ma continuerà ad esistere separatamente[1] come richiesto dal Parlamento e dal Consiglio. Tenuto conto della posizione adottata di recente dal Gruppo dei regolatori europei (Erg)[2], i regolatori nazionali indipendenti costituiranno il nucleo centrale del nuovo ufficio che sarà denominato "Organismo dei regolatori europei delle telecomunicazioni", per sottolineare questo cambiamento di approccio. I dirigenti delle autorità delle telecomunicazioni nazionali assumeranno un ruolo importante nella gestione del nuovo ufficio e nella nomina del suo direttore esecutivo e si garantirà appieno l’indipendenza personale e finanziaria di questo organismo. La Commissione accetta inoltre la proposta del Parlamento che il 50% del personale del nuovo ufficio possa essere distaccato dalle autorità di regolamentazione nazionali. Compreso il personale distaccato, l’ufficio dovrebbe impiegare non oltre 20 esperti in base alla proposta legislativa della Commissione: 10 esperti reclutati dall’ufficio stesso e 10 distaccati dalle autorità di regolamentazione nazionali. La Commissione conferma la sua proposta del 13 novembre 2007 di rafforzare l’indipendenza personale e finanziaria delle autorità nazionali di regolamentazione delle telecomunicazioni nella riforma della normativa dell’Ue sulle telecomunicazioni, una proposta che è già stata approvata dal Parlamento europeo. Applicazione di correttivi più coerenti nel mercato delle telecomunicazioni dell’Ue: è rafforzata la normativa esistente in base alla quale le autorità nazionali di regolamentazione consultano la Commissione e i loro omologhi degli altri Stati membri sui progetti di misure di regolamentazione per garantire un coinvolgimento efficace e diretto del nuovo “Organismo dei regolatori europei delle telecomunicazioni”. In particolare i regolatori nazionali possono essere tenuti a modificare o ritirare un progetto di misura qualora sia la Commissione che il nuovo ufficio ritengano che tale misura crei un ostacolo al mercato unico o sia in altro modo incompatibile con il diritto comunitario. La proposta modificata riafferma il potere delle autorità nazionali di regolamentazione di imporre il correttivo della separazione funzionale, laddove ciò sia necessario per superare strozzature di concorrenza persistenti. Questo correttivo imporrebbe ad un operatore dominante di separare la sua infrastruttura di rete dal suo ramo “servizi” (senza modificare la struttura di proprietà) per migliorare la concorrenza sul mercato. Questo correttivo può essere imposto solo da un’autorità di regolamentazione nazionale con l’approvazione della Commissione, la quale, come “custode del trattato”, deve assicurare che sia applicato in modo coerente con i principi della normativa dell’Ue sulle telecomunicazioni. Per quanto riguarda la politica dello spettro radio, il suo coordinamento strategico sarà rafforzato a livello politico attraverso un processo mediante il quale la Commissione presenta un programma pluriennale di politica dello spettro radio dell’Ue ai fini della sua adozione congiunta da parte del Parlamento e del Consiglio. È stata altresì rafforzata la promozione degli obiettivi di politica culturale e dei media in linea con gli emendamenti del Parlamento europeo, anche se la Commissione nella sua proposta modificata ha fatto in modo che ciò non limiti indebitamente la flessibilità rafforzata nell’uso dello spettro e non metta in discussione la promozione della banda larga senza fili nelle aree rurali e nelle altre aree non metropolitane, in linea con la politica della Commissione sulla “banda larga per tutti”. Attualmente il ruolo della Commissione nel coordinamento delle condizioni e delle procedure relative ai diritti di utilizzo dello spettro è chiaramente incentrato su servizi paneuropei come proposto dal Parlamento europeo. Il suggerimento del Parlamento europeo di creare un nuovo organismo consultivo per la politica dello spettro radio non è stato tuttavia accolto dalla Commissione per evitare sovrapposizioni con il Gruppo “Politica dello spettro radio” già esistente. Investimenti in nuove reti: Il Parlamento ha confermato e rafforzato la normativa dell’Ue esistente in materia di investimenti in reti a larga banda ad alta velocità, respingendo tutti gli inviti alla tolleranza normativa e promuovendo investimenti efficienti in nuove reti in fibra ottica; la Commissione apprezza questi importanti chiarimenti. In quest’ottica, nel 2009 la Commissione fornirà orientamenti normativi più dettagliati sulle reti di accesso di prossima generazione (Ip/08/1370). Diritti dei consumatori: Più trasparenza e un’informazione di migliore qualità, migliore accessibilità per gli utenti disabili, il diritto dei consumatori di cambiare l’operatore fisso o mobile entro un giorno lavorativo mantenendo il proprio numero e maggiore efficienza per il numero di emergenza europeo 112, sono questi i principali vantaggi per i consumatori proposti dalla Commissione e fermamente sostenuti dal Parlamento europeo. La Commissione riafferma pertanto questi diritti dei consumatori nella sua proposta modificata. Essa conviene inoltre con il Parlamento europeo circa la necessità di garantire un’attuazione efficace dei numeri armonizzati di importanza sociale che iniziano con “116”, come il 116000 per la segnalazione di casi di minori scomparsi. In aggiunta le autorità nazionali per le telecomunicazioni saranno in grado di adottare provvedimenti per garantire la qualità minima del servizio offerto agli utenti di Internet al fine di mantenerne la neutralità in Europa, se ciò è considerato necessario ed opportuno. Le proposte modificate della Commissione garantiscono che tutti i requisiti nazionali siano stabiliti in modo da non creare ostacoli al mercato interno. L’emendamento 138 adottato dal Parlamento nel suo voto plenario del 24 settembre prevede che “non possono essere imposte limitazioni ai diritti e alle libertà fondamentali degli utenti finali, in mancanza di una decisione preliminare dell’autorità giudiziaria, in particolare in conformità dell’articolo 11 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea sulla libertà di espressione e di informazione, ad eccezione del caso in cui vi sia una minaccia per la sicurezza pubblica e l’intervento dell’autorità giudiziaria sia successivo. ” Come già dichiarato il 6 ottobre, la Commissione può accogliere questo emendamento, che è stato adottato nella plenaria del Parlamento europeo con una maggioranza di nove decimi (Memo/08/681). La Commissione considera questo emendamento un’importante conferma dei principi di base dell’ordinamento giuridico comunitario, specialmente dei diritti fondamentali dei cittadini. Esso lascia agli Stati membri margini sufficienti per raggiungere un equilibrio corretto tra i diversi diritti fondamentali, in particolare il diritto al rispetto per la vita privata, il diritto alla tutela della proprietà, il diritto ad un ricorso effettivo e il diritto alla libertà di espressione e di informazione. Sicurezza dei dati: La Commissione riafferma la necessità degli operatori di telecomunicazioni di notificare alle autorità di regolamentazione e al pubblico i casi di violazione della sicurezza. La Commissione ribadisce che in linea di massima le notifiche devono essere inviate alle persone interessate e che la procedura di notifica deve restare rapida, semplice ed efficace. Per chiarire in modo obiettivo i casi in cui saranno necessarie tali notifiche, la Commissione fornirà orientamenti più dettagliati, nel quadro del nuovo testo legislativo, in merito alle circostanze di una violazione che determinerebbero obbligo di notifica. Contesto: La Commissione europea ha proposto di riformare la normativa dell’Ue sulle telecomunicazioni il 13 novembre 2007 (Ip/07/1677). Nel giugno di quest’anno il Consiglio dei ministri delle telecomunicazioni ha espresso per la prima volta il proprio parere sulle proposte della Commissione (Memo/08/384). Il Parlamento europeo ha dibattuto la riforma prima a livello di commissione parlamentare (Memo/08/491) e quindi il 2 settembre nell’assemblea plenaria (Memo/08/551, Memo/08/552). Il Parlamento europeo ha votato in prima lettura l’intero pacchetto di riforma nella sessione plenaria del 24 settembre (Memo/08/581). La Commissione ha il diritto di modificare le sue proposte in qualunque momento durante il processo legislativo. Si tratta di una parte importante del diritto di iniziativa della Commissione previsto esplicitamente dall’articolo 250 del trattato Ce. Prossimi passi: Riunione del Consiglio dei ministri delle telecomunicazioni il 27 novembre. Voto in seconda lettura nel Parlamento europeo prevista nell’aprile 2009. La consultazione pubblica sul futuro di Enisa, aperta fino al 9 gennaio 2009, è reperibile all’indirizzo seguente: http://ec. Europa. Eu/yourvoice/ipm/forms/dispatch?form=infsonis . |
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AI NASTRI DI PARTENZA LA DORSALE REGIONALE MARCHIGIANA A BANDA LARGA |
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Roma, 11 Novembre 2008 - Su proposta dell´assessore ai Lavori pubblici e informatizzazione, Gianluca Carrabs, la Giunta regionale ha approvato il documento tecnico per la realizzazione delle dorsali a banda larga previste dal Piano telematico regionale. La realizzazione degli interventi e` stata affidata alla Societa` infrastrutture e telecomunicazioni Spa (Infratel) in qualita` di stazione appaltante. Il Governo regionale ha anche approvato la convenzione tra Regione Marche e Infratel, per l´attuazione del programma. ´Investiamo oltre 25,5 milioni di euro per mettere in linea l´intera regione con uno dei trend tecnologici piu` significativi della societa` della conoscenza. Le reti in fibra ottica funzionali alla connettivita` a banda larga sono una condizione essenziale per lo sviluppo di infrastrutture di telecomunicazione utili a mettere a disposizione della comunita` regionale servizi digitali avanzati´ commenta Carrabs. Gli oltre 25,5 milioni di euro diretti a colmare il residuo ´digital divide´ presente sul territorio regionale - ossia quel divario che separa chi puo` accedere alle nuove tecnologie e chi no, perche` residente in aree non coperte dalle nuove infrastrutture di comunicazione ´ derivano in parte dal Por-fesr 2007 ´ 2013 (17. 504. 500 euro) e in parte dal Fas 2007 ´ 2013 (8 milioni di euro). A questi si aggiungeranno ulteriori 13 milioni di euro derivanti dall´accordo di programma sottoscritto lo scorso marzo tra Regione Marche e Ministero delle Comunicazioni e recentemente confermato dal Ministero per lo Sviluppo economico. Un investimento complessivo, quindi, di 38,5 milioni di euro. La riduzione del divario digitale che sara` realizzata attraverso gli interventi, si indirizza non solo ai cittadini per utilizzare strumenti avanzati di e-government, come la certificazione telematica, autorizzazioni, pagamenti, informazioni sulle pratiche, internet veloce e posta elettronica, ma anche a supporto dei servizi al mondo imprenditoriale regionale. La delibera approvata contiene il progetto preliminare dell``intero intervento: posa di 707 km di fibra ottica, con 147 comuni interessati sui 246 complessivi. L``avvio dei cantieri e` previsto gia` per marzo 2009 e il completamento dei lavori programmato entro due anni dall´avvio. Il provvedimento di Giunta si inserisce nell´ambito del Piano telematico regionale per lo sviluppo della banda larga e il superamento del digital divide, approvato con atto del Consiglio regionale del 15 luglio scorso. Il piano definisce le strategie di sviluppo della banda larga sul territorio regionale e individua tre tipologie di intervento: costituzione di dorsali e reti di distribuzione in fibra ottica, creazione di un sistema di accesso di tipo wireless nelle aree marginali del territorio regionale, aggiornamento dell´elettronica delle centrali telefoniche degli operatori di telecomunicazione. . |
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CARTELLA SOCIALE INFORMATIZZATA: VERRá RINNOVATA LA CONVENZIONE TRA PROVINCIA E COMUNE DI TRENTO PER L’UTILIZZO DEL SOFTWARE CHE GESTISCE GLI ARCHIVI INFORMATICI SOCIO-ASSISTENZIALI |
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Trento, 11 novembre 2008 – Verrà rinnovata per altri tre anni la convenzione, in scadenza il 31 dicembre 2008, tra Provincia autonoma e Comune di Trento per la gestione informatizzata degli archivi informatici socio-assistenziali. Considerando la necessità di garantire il compimento delle procedure e degli adempimenti da cui dipende la regolare esecuzione dell’attività di gestione della cartella sociale informatizzata, la Giunta provinciale ha approvato il 7 novembre lo schema della nuova convenzione. La spesa complessiva a carico della Provincia è pari 216. 000 euro. Tutto parte dalla banca dati realizzata dal Comune di Trento per gestire le richieste, qualunque esse siano, inviate al Servizio attività sociali. Tale procedura è stata realizzata in modalità web e quindi può essere utilizzata anche dal Servizio Politiche sociali della Provincia, nonché dai Comprensori e dalle costituende Comunità di valle nonché dal Comune di Rovereto. Oltre alla Provincia - Servizio per le politiche sociali, il software sviluppato dal Comune di Trento per la gestione delle cartelle sociali è attualmente utilizzato dai Comprensori Valle di Fiemme, Primiero, Valle dell’Adige, Alto Garda e Ledro e Ladino di Fassa. . |
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CORSO DI DOMOTICA A FIRENZE |
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Firenze, 11 novembre 2008 - La domotica è la disciplina che integra gli impianti tecnologici presenti in un´abitazione, per migliorare comfort, sicurezza e ottimizzare i consumi di energia. Su questo tema, Firenze Tecnologia e l’Istituto Statale di Istruzione Superiore Leonardo da Vinci di Firenze organizzano il corso di formazione “Homeplc e Ladderhome per la domotica”. Il corso si tiene nei giorni 13 e 14 novembre 2008, nell’Istituto Leonardo da Vinci, in via del Terzolle 91 a Firenze, con il seguente orario giovedì 13, dalle 16:15 alle 20:30, e venerdì 14, dalle 8:30 alle 13:00. Il corso è dedicato a tutti coloro che vogliono avvicinarsi e approfondire la conoscenza di una nuova gamma di Plc, che estende all’ambito domotico l’utilizzo dei “Programmable Logic Controller” e dei relativi metodi di programmazione a blocchi funzione, ampiamente diffusi per la gestione di macchine e processi industriali. L’obiettivo è di trasmettere ai partecipanti tutte le informazioni sull’architettura del sistema Plchome e di avviarli a programmare con il software Ladderhome secondo lo standard Iec61131 e supervisionare il sistema con il frame work Abs-xcomm. Il corso si svolge nel Laboratorio Labdomvinci, nato a marzo con un accordo tra Firenze Tecnologia e l’Istituto statale, per creare un laboratorio sperimentale per la diffusione della domotica. L’iscrizione è limitata a un massimo di 14 partecipanti. Per iscrizioni: 055 2661033 – vinci@labdom. It. . |
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NON C’E’ DUE SENZA TRE: ARRIVA TRACE-ID 2009 |
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Milano, 11 novembre 2008. Alla terza edizione è già più di un classico, è indispensabile per capire come sta andando il mercato e per incontrare gli attori che contano e i clienti che investono. Trace-id (www. Trace-id. Eu), la mostra-convegno di Datacollection da’ appuntamento a tutti gli operatori della domanda e dell’offerta della tracciabilità e dell’identificazione automatica per il 25 marzo 2009 a Milano. L’edizione 2008 dell’evento, tenutasi il 2 aprile scorso, ha avuto 26 espositori ed ha sfiorato i 500 registrati, un aumento di quasi il 50 per cento rispetto all’anno precedente. “L’obiettivo della terza edizione è fare ancora meglio, commenta Ernesto Salvioli, editore di Datacollection. Sul fronte degli espositori siamo pienamente attivi, con risultati molto interessanti; su quello dei contenuti, stiamo puntando a casi di successo rivelatori dell’evoluzione delle esigenze dei clienti e della tecnologia. Poi stiamo lavorando a qualche novità esclusiva di Trace-id: non per nulla è l’evento imprescindibile del settore. Ce lo dice il mercato: giusto il formato, giusto il mix di contenuti e di marketing, giusto il pubblico, giusta la comunicazione. Trace-id è qui per restare e continuare a vincere. ” Il sito www. Trace-id. Eu è sempre disponibile per reperire gli aggiornamenti e i dettagli logistici della manifestazione. Allo stesso indirizzo sono anche disponibili le presentazioni e il materiale delle edizioni precedenti, per chi non avesse potuto partecipare. . |
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TOSCANA LABORATORIO EUROPEO DELLA FATTURAZIONE ON LINE |
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Firenze, 11 novembre 2008 - Si calcola che quando sarà pienamente adottata le imprese europee potranno risparmiare qualcosa come 240 miliardi di euro, e questo è solo uno dei vantaggi di un´innovazione tecnologica che, tra le altre cose, produrrà semplificazione, trasparenza, rapidità, migliori relazioni con la pubblica amministrazione. Tutto questo può comportare la fatturazione elettronica, parte importante di un processo di “dematerializzazione” che però ancora stenta a essere pienamente adottata, per mancanza di accordo sulle procedure e sugli standard da utilizzare. Ed è per questo che la Commissione europea ha recentemente costituito un gruppo di esperti con il compito di elaborare una strategia comune. E sono questi esperti che si riuniscono in questi giorni a Firenze, nell´ambito di un programma che prevede anche un primo momento di confronto pubblico su questo percorso. L´occasione sarà u na tavola rotonda che, promossa da Sepa International (Sepa è l´acronimo di Single euro payments area – area unica di pagamenti in Europa – ed è l´obiettivo dell´Unione europea per la creazione di un mercato unico dei pagamenti all´interno del quale le transazioni abbiano gli stessi costi e modalità). L´iniziativa, in collaborazione con la Regione Toscana, è in programma domani mercoledì 11 novembre (ore 18-20. 30) al Grand Hotel (piazza Ognissanti 3) di Firenze. Sarà anche l´occasione per valutare quanto ha fatto la Regione Toscana su questo terreno, a partire dal progetto Sirius per la fatturazione elettronica per gli acquisti sanitari. Percorso che la caratterizza già come una delle regioni più attive e attente in materia candidandola a diventare un vero e proprio laboratorio europeo nel campo della fatturazione elettronica e in genere dell´e- business. . |
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MODENA - DAL 3/11 A REGIME L´UTILIZZO DEL NUOVO SOFTWARE FEDRA PLUS 6 |
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Modena, 11 novembre 2008 - Al fine di adottare in modo generalizzato un software aggiornato e adeguato ai regolamenti ministeriali sull´ invio delle pratiche, dopo i rinvii dei mesi scorsi e la fase di aggiornamento dell´utenza, si conferma che dal 3 novembre le pratiche da presentare al Registro delle Imprese devono essere compilate obbligatoriamente utilizzando il software Fedra Plus 6. 0 e/o successive (secondo le specifiche tecniche approvate con decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 06/02/2008), scaricabile gratuitamente dal sito Web Telemaco, o di software compatibili. È pertanto, inibito automaticamente l´invio di pratiche telematiche compilate con versioni antecedenti al Fedra Plus 6. 0 e con software analoghi non a norma del Dm 06/02/2008. . |
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IMPRONTE DIGITALI PER UN ACCESSO SICURO A STRUTTURE E SERVIZI: INGEGNERI PAVESI SI AGGIUDICANO IL PREMIO “INNOVATE ITALY – ALTERA DESIGN CONTEST 2008”. |
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Pavia, 11 novembre 2008 - Il palmares dei recenti riconoscimenti per le attività del Laboratorio di Microcalcolatori del Dipartimento di Informatica e Sistemistica della Facoltà di Ingegneria si arricchisce di un’ulteriore gemma: dopo aver collaborato con la ditta Mondo di Gallo d’Alba alla validazione della innovativa pista di atletica dei record delle Olimpiadi di Pechino (34 olimpici e 2000 personali); dopo la proposta di una nuova calzatura per il gioco del calcio (Twist&go della società Lotto); dopo aver vinto la selezione nazionale del concorso Altran Engineering Academy, voluto da Altran, una società di progettazione che collabora con il team Renault F1, che premia ogni anno tesi che propongono idee progettuali originali da applicare nel mondo delle competizioni sportive e in particolare in Formula Uno; ora è la volta del concorso “Innovate Italy – Altera Design Contest 2008”. Si tratta di un concorso per progetti multidisciplinari nell’ambito dell’Ingegneria aperto a laureandi e neo-laureati italiani, nato con lo scopo di aiutare studenti valenti a coltivare il loro interesse verso i sistemi computerizzati progettati appositamente per una determinata applicazione, a migliorare le loro tecniche di progetto e soprattutto a sfruttare creatività e innovazione per ottenere i migliori risultati. Altera, azienda leader mondiale nella progettazione e realizzazione di logiche programmabili, offre l’opportunità a persone creative e intelligenti di confrontarsi in una sana competizione in cui team di progetto lavorino assieme per trasformare tutto ciò che immaginano in realtà. Nella primavera di quest’anno il gruppo di lavoro del laboratorio di Microcalcolatori ha proposto le idee e la documentazione di progetto relativi a un’attività di tesi di laurea in corso; a metà giugno ha ricevuto la comunicazione che l’attività era stata giudicata una fra le 40 migliori presentate e dunque idonea per la partecipazione alla selezione finale; ai 40 gruppi proponenti è stato fornito quanto necessario, a livello hardware e software, per poter completare lo sviluppo. A ciò sono seguiti l’invio del progetto completo a fine settembre e la vittoria sancita con la premiazione in occasione della manifestazione annuale “System on a Programmable Chip (Sopc) World Italy 2008”, tenutasi a Milano il 5 novembre. Il gruppo era composto da Giulia Matrone, laureata il 13 ottobre 2008, da Mauro Giachero e Nelson Nazzicari, dottorandi di Ricerca, sotto la guida dei professori Giovanni Danese e Francesco Leporati. La proposta riguardava lo studio e la realizzazione di in sistema compatto ed efficiente per il riconoscimento automatico di impronte digitali. L´uso delle impronte digitali come metodo per accertare l´identità di una persona è certamente uno dei più consolidati e sicuri. Ciò nonostante, allo stato dell´arte, il processo di automatizzazione della ricerca di corrispondenze tra una nuova impronta acquisita e le numerose presenti negli archivi non soddisfa completamente le necessità degli utenti a causa dei tempi di elaborazione molto lunghi. Va, inoltre, considerato un altro ambito: il trend di forte abbassamento del costo delle tecnologie ha permesso di formulare già da diverso tempo il paradigma del pervasive computing. Esso si pone, ormai, non più come una prospettiva a lungo termine, ma come un obiettivo reale su cui investire risorse e che si vedrà realizzato con certezza nei prossimi anni. L´idea centrale di tale prospettiva è quella di spostare l´elaborazione elettronica da pochi elementi molto "intelligenti" (Personal Computer, palmari, ecc. ) a decine o addirittura centinaia di piccole unità di calcolo più semplici, ma abbastanza sofisticate da svolgere ruoli di aiuto alla vita quotidiana. L´uso delle impronte digitali in quest´ambito può sicuramente assumere un ruolo di sempre maggiore interesse; a titolo di esempio possono essere citate alcune applicazioni: identificazione per l´accesso a strutture: avvicinando il dito al sensore il soggetto, se autorizzato, accede alla sua camera oppure alle sale di un albergo, piuttosto che a centri convegni o al luogo di lavoro; identificazione per l´accesso a risorse economiche: viene verificata in tempo reale l´effettiva paternità della carta di credito o bancomat osservando la compatibilità dell´impronta dell´utente con quanto memorizzato sulla carta stessa; accesso a servizi telematici: attrezzature da palestra che ricordano il piano di lavoro personalizzato; immediato accesso alle banche dati di biblioteche con relativo storico; snellimento delle operazioni burocratiche. Appare chiaro come, in tale prospettiva, servano strumenti adatti: efficienti, embedded, di basso costo e a bassi consumi. Il progetto premiato dimostra come sia possibile realizzare uno strumento hardware/software in grado di implementare in maniera efficiente uno dei migliori algoritmi attualmente noti per il confronto di impronte digitali; ottiene, inoltre, sfruttando componenti comunemente presenti sul mercato e di costo contenuto, prestazioni migliori rispetto ai normali calcolatori; infine, mostra come sia possibile portare un progetto nato ex novo nell´ambito universitario ad un passo da quel processo di industrializzazione che demarca la linea di confine tra ricerca accademica ed applicazioni commerciali. Alle attività descritte collaborano: Gian Mario Bertolotti, Andrea Cristiani, Giovanni Danese, Roberto Gandolfi, Mauro Giachero, Francesco Leporati, Remo Lombardi, Giulia Matrone, Nelson Nazzicari e Mauro Testa. . |
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INVITO A PRESENTARE PROPOSTE COST PER LA COOPERAZIONE IN MATERIA DI RICERCA |
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Bruxelles, 11 novemrbe 2008 - Cost (Cooperazione europea in materia di ricerca scientifica e tecnologica) ha pubblicato un invito a presentare proposte sulle azioni che possono contribuire allo sviluppo scientifico, tecnologico, economico, culturale o sociale in Europa. Sono particolarmente gradite le proposte che rivestono un ruolo introduttivo per altri programmi europei o quelle di ricercatori che si trovano all´inizio della carriera di ricerca. Cost è organizzato in nove ampie categorie (biomedicina e bioscienze molecolari; chimica e scienze e tecnologie molecolari; scienze del sistema terrestre e gestione ambientale; alimentazione e agricoltura; boschi, i loro prodotti e servizi; individui, società, cultura e salute; tecnologie dell´informazione e della comunicazione; materiali, scienze naturali e nanoscienze; trasporti e sviluppo urbano). I candidati sono pregati di collocare la loro proposta in una delle categorie. Tuttavia, le proposte interdisciplinari, che non rientrano in una delle categorie specifiche, saranno accettate e valutate separatamente. Cost non finanzia la ricerca, ma sostiene le attività di networking come conferenze, incontri, scambi scientifici a breve termine e attività di estenzione. Riceve supporto finanziario per le sue attività di coordinamento dal Settimo programma quadro (7°Pq). Per tutti i dettagli sul bando consultare il seguente indirizzo Internet: http://www. Cost. Esf. Org/opencall/ . |
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PRESENTATA LA "CARTA GIOVANI EURO<26" |
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Cagliari, 11 Novembre 2008 - È stata presentata ieri dal Presidente della regione Renato Soru e dall´assessore Maria Antonietta Mongiu la "Carta Giovani Euro<26" della Regione Sardegna. Uno strumento importante attraverso cui contribuire a "rafforzare il senso di cittadinanza dei giovani, migliorare la qualità della vita e ampliare lo spettro delle loro possibilità. La Regione investe sui giovani con risultati concreti e importanti dotandoli di un ventaglio di vantaggi che aumenta il valore delle loro risorse economiche e dà loro maggiori opportunità di partecipare ad eventi culturali, sportivi e di svago", ha affermato il Presidente sottolineando la necessità di garantire condizioni di pari opportunità a tutti i ragazzi e le ragazze della Sardegna. "Questa nuova azione si somma agli interventi relativi ai Centri di aggregazione giovanili e al Diritto allo studio, crea opportunità di comunicazione e di aggregazione", ha dichiarato l´assessore Mongiu davanti a una folta platea tra cui numerosi amministratori locali, i rappresentanti dell´Anci, della Consulta degli studenti, degli studenti universitari, e di Italia Nostra. Testimonial dell´iniziativa, a cui ha partecipato anche Angela Dato, presidente nazionale e vice presidente europea dell´Associazione Carta Giovani, il giocatore di basket Luigi da Tome e Virginia Ledda, brillante studentessa sarda che ha partecipato ad una delle sessioni collaterali del G8 in Giappone. La Carta Giovani della Regione Sardegna, in collaborazione con l´Associazione Carta Giovani, in Italia unico membro della Eyca – European Youth Card Association con 210. 000 soci e 3. 700 punti convenzionati, nasce infatti per promuovere la qualità della vita delle ragazze e dei ragazzi e garantire diritti, agevolazioni, opportunità e servizi in campo culturale, turistico, artistico, sportivo e commerciale. La Carta può essere ritirata gratuitamente presso il Comune di residenza ed è valida in 40 paesi europei. Attualmente sono 214 i Comuni della Sardegna che hanno già aderito e si prevede a breve l´adesione degli altri Comuni; sono 711 i soggetti convenzionati che garantiscono agevolazioni e servizi. Tra questi associazioni culturali, sportive, esercizi commerciali e associazioni di categoria che garantiscono riduzioni sui prezzi normalmente praticati. La Carta consentirà inoltre di partecipare a eventi, a iniziative e progetti sviluppati dalla Regione Sardegna, Comuni, Associazione Carta Giovani e dalle altre organizzazioni europee Euro<26 aderenti alla Eyca. . |
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LAZIO, SIGLATO PROTOCOLLO APPALTI TRA ´ITACA´ |
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Roma, 11 novembre 2008 - Avrà durata triennale il protocollo siglato ieri tra il direttore del Dipartimento Itaca (Industrial design, Tecnologie dell´Architettura, Cultura dell´Ambiente - Università degli Studi di Roma "La Sapienza") e Bruno Astorre, assessore Lavori Pubblici della Regione e presidente di Itaca (Istituto per l´innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale). I due enti, che svolgono le loro attività in settori di comune interesse, attraverso il protocollo potranno attivare un apposito Comitato di Coordinamento, formato da due rappresentanti per ciascuna delle parti, presieduto a rotazione da un rappresentante appartenente ad uno dei due organismi. Tale Comitato potrà designare o attivare, caso per caso, persone o gruppi di lavoro con mandato specifico, anche al fine di realizzare attività di promozione e realizzazione di studi e ricerche, o iniziative di formazione e aggiornamento nei settori di comune interesse. Inoltre, lo stesso Comitato potrà assumere le decisioni necessarie, dandone informazione attraverso un rapporto periodico trasmesso ai rispettivi organi. Le parti si sono anche impegnate all´organizzazione di eventi e manifestazioni informative a carattere nazionale, su temi di comune interesse delle Regioni e delle facoltà di Architettura. Tra gli obiettivi la realizzazione di un incontro seminariale di informazione reciproca, fra Regioni e rete delle facoltà di Architettura italiane. . |
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GIOVANI A VERONA: PRESENTAZIONE PROGETTO “IN-FORMIAMO LA RETE” DIRETTO A 24 MILA GIOVANI PROVINCIA VERONA E FINANZIATO DA REGIONE |
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Verona 11 novembre 2008 - “Un progetto di larga scala, che parte dal basso, individuato e voluto dagli assessori alle politiche giovanili di tanti comuni del veronese, con l’obiettivo di rendere protagonisti i giovani veronesi, di far largo alla loro creatività, favorendo la loro partecipazione attiva alla vita sociale, e alla vita delle istituzioni che i giovani devono sentire vicine, e non estranee, alle loro esigenze e bisogni”. Così Stefano Valdegamberi, assessore regionale alle politiche giovanili, ha commentato stamani a Verona, nella Sala Antica della Provincia, il progetto “in-Formiamo la Rete”, progetto finanziato dalla Regione Veneto- Assessorato alle politiche giovanili con 10 mila euro, attribuiti sulla base delle leggi regionali sui giovani la . 29 del 1988 e la n. 37 del 1994. L’iniziativa veronese vedrà coinvolti 24 mila giovani tra i 15 e i 29 anni residenti nei 25 Comuni che fanno parte del territorio dell’Azienda Ulss n. 21 , ai quali sarà spedita una lettera di presentazione dell’iniziativa per raccogliere i loro indirizzi e-mail e i numeri di cellulare consentendo così la creazione di un database a disposizione dei Comuni. “In questo modo - ha spiegato Valdegamberi - sarà possibile contattare i ragazzi con gli sms e la posta elettronica, informandoli di iniziative su viaggi di lavoro, stages, formazione, eventi. E’ un modo intelligente e aggiornato - ha rilevato ancora - di costruire una comunità virtuale, alla quale speriamo di poter affiancare presto una comunità reale che veda dialogare costruttivamente i giovani e le istituzioni. Bisogna responsabilizzare i giovani alla vita democratica e sociale, e sappiamo per certo che la partecipazione alla cita sociale significa assunzione di responsabilità e d’iniziativa. Solo facendo spazio alle nuove generazioni - sottolinea l’Assessore - potremo sperare in un futuro per la nostra società. La Regione Veneto sta portando avanti da anni una politica per dare spazio ai giovani veneti, alle tante cose buone che fanno, e non solo agli aspetti negativi diffusi scandalisticamente dai media”. Erano presenti alla presentazione del progetto, tra gli altri, l’Assessore provinciale alle politiche sociali Maria Luisa Tezza, il sindaco di San Pietro di Morubio, capofila dell’iniziativa, Giorgio Malaspina e l’Assessore Andrea Poli (ideatore e responsabile del progetto). Il progetto comprende anche un concorso a premi con vincita di un personal computer per i giovani che risponderanno inviando i loro dati . |
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“CITTADINI ATTIVI DELLA SCUOLA E DEL DOMANI”: ECOLOGIA E RACCOLTA DIFFERENZIATA: ARRIVA IN PUGLIA LA SETTIMANA DESS-UNESCO 2008 |
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Bari, 11 Novembre 2008 - Grande festa in Puglia, dal 10 al 16 novembre, sul tema della raccolta differenziata e della riduzione dei rifiuti: la settimana Dess – Unesco organizzata nell’ambito della campagna “Differentemente” comprende circa 40 eventi principali con spettacoli teatrali, fiere, mostre, convegni, proiezioni di film, incontri di discussione, visite guidate, gare di giochi in piazza ed on line (con Ecowarriors) etc. E 170 eventi in altrettante scuole dei 776 istituti scolastici aderenti all’iniziativa in tutta la Puglia. La settimana Dess 2008 punta sulla Scuola e sui “cittadini attivi della scuola e del domani” in grado di coinvolgere le Istituzioni e le energie sociali presenti sul territorio, favorendo riflessioni comuni e la promozione di sani stili di vita, con competenze relazionali che consentono il coinvolgimento dell’intera collettività. Il tema proposto, coerente con quello definito in ambito Cni Unesco, affronta la materia della raccolta differenziata, della valorizzazione del bene rifiuto e della riduzione della produzione e della pericolosità dei rifiuti. Il merito di un livello così ampio di partecipazione va riconosciuto all’Assessorato all’Ecologia ed allo Sviluppo Economico che con il Sistema Infea Puglia e l’Ufficio Scolastico Regionale, hanno stimolato l’implementazione di iniziative finalizzate ad agire sui comportamenti dei cittadini attraverso la straordinaria mediazione degli studenti della scuola pugliese. Dettagli e programma di tutti gli eventi sono consultabili sul sito www. Differentemente. It La Settimana Unesco Ess si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. . |
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APERTURA DEL CENTRO REGIONALE INFEA A MONTEMARCIANO, L´11 NOVEMBRE |
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Ancona, 10 novembre 2008 - Nella seconda settimana di novembre, dall´11 al 16, si terranno una serie di iniziative per l´inaugurazione e il lancio del Centro Regionale Infea (Informazione Formazione Educazione Ambientale) nella nuova sede di Villa Colle Sereno di Montemarciano. L´inaugurazione del Centro regionale si terra` martedi` 11 novembre, alle ore 15, in presenza dell´assessore all´Ambiente, Marco Amagliani e del sindaco di Montemarciano, Gerardo Cingolani. Il giorno stesso, le Poste Italiane emetteranno un apposito annullo filatelico che riproduce il profilo del nuovo logo Infea che evoca il paesaggio delle Marche Gli eventi per la settimana di lancio del Centro regionale coinvolgeranno sia giovani che adulti nell´intenzione di promuovere la cultura della sostenibilita`, per un modello di sviluppo socialmente equo, territorialmente equilibrato, ecologicamente sostenibile e solidale. Si avvieranno workshop per insegnanti ed educatori (il Breat, 1 Borsa regionale di educazione ambientale e turismo natura), laboratori ludico didattici sul tema del riuso creativo - che vedranno protagonisti gli scolari, curati dalle Ludoteche della rete regionale del Riu` (Tolentino, S. M. Nuova, Fermo e Pesaro) - seminari di formazione e mostre. Evento finale sara` la Prima domenica insieme dal titolo ´Il paesaggio a portata di piede alla scoperta delle risorse paesaggistiche del territorio´ con dibattito su `Riciclare in rete. Che passione!´. Il programma ha ottenuto il riconoscimento e il logo della Commissione Nazionale Italiana per l´Unesco ed e` inserito nelle iniziative della settimana nazionale del Decennio (2005/2014) per l´educazione allo sviluppo sostenibile che in contemporanea si svolgono in tutta Italia sul tema della `riduzione e riciclaggio dei rifiuti´. . |
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PUGLIA: COMMISSARIAMENTO TUTELA DELLE ACQUE, VENDOLA SCRIVE A BERLUSCONI |
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Bari, 11 novembre 2008 - “Valutare l’opportunità di prorogare, sino a tutto il 31/12/2009, lo stato di emergenza nel territorio della Regione Puglia, relativamente al settore della tutela delle acque superficiali e sotterranee e dei cicli di depurazione”. Lo ha chiesto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola in una lettera indirizzata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. “Non è certo azzardato affermare – scrive Vendola – che i grossi problemi di emergenza ambientale, nel settore della tutela delle acque, possono ritenersi risolti e superati. Il panorama pugliese è invero del tutto diverso rispetto a quello, enormemente critico, che si presentava agli occhi del Governo Centrale all’atto della proclamazione, nella Regione Puglia, del primo stato di emergenza. Se tutto ciò è indubitabilmente vero, è però altrettanto vero che la cessazione immediata dei poteri straordinari di questo Commissario, alla data del 1° gennaio 2009, potrebbe pregiudicare e vanificare, quanto meno in parte, gli sforzi sin qui profusi e addirittura, in alcuni (e non pochi) casi, determinare la pressoché automatica assunzione di ogni sorta di responsabilità a carico degli Enti a beneficio dei quali è stata diretta l’azione commissariale”. . |
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INAUGURATA LA CASSA DI ESPANSIONE DEL TORRENTE BELBO UN´OPERA FONDAMENTALE PER LA SICUREZZA IDRAULICA DELLA ZONA |
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Canelli, 11 novembre 2008 - E’ stata inaugurata il 7 novembre a Canelli un’opera di fondamentale importanza per la sicurezza idraulica della vallata del Belbo: si tratta della cassa di espansione del torrente Belbo, posta nei territori dei comuni di Canelli (At) e S. Stefano Belbo (Cn) e realizzata dall’Agenzia Interregionale per il fiume Po (Aipo), l’Ente strumentale delle Regioni Piemonte, Lombardia, Emilia-romagna, Veneto che nel 2003 ha ereditato le funzioni dell’ex Magistrato per il Po. La nuova opera riduce drasticamente il rischio di un’esondazione del Belbo, tramite un sistema di deviazione dell’acqua in eccesso, causata da una piena, all’interno di due grandi bacini. Alla cerimonia di inaugurazione hanno preso parte la presidente dell’Aipo e assessore regionale alla Difesa del suolo Bruna Sibille, i Sindaci dei Comuni di Canelli e S. Stefano Belbo, Piergiuseppe Dus e Giuseppe Artuffo, il vicesindaco di Nizza Monferrato Sergio Perazzo, il Prefetto di Asti Antonio De Bonis, gli assessori della Provincia di Asti, Annalisa Conti e Pier Franco Ferraris, i rappresentanti delle Comunità montane. La benedizione è stata impartita dal Vescovo di Acqui, Mons. Pier Giorgio Micchiardi. La presidente dell’Aipo Bruna Sibille ha dichiarato: “Trovandoci qui oggi, ci uniamo a tutti coloro che in questi giorni ricordano i lutti e le distruzioni dell’alluvione del 1994. Nello stesso tempo guardiamo al cammino di ricostruzione e di rilancio che abbiamo percorso e ci sentiamo impegnati affinché eventi del genere non si ripetano più. Quest’opera è infatti una risposta concreta e di lungo periodo ai tragici avvenimenti di allora. La sua realizzazione è stata resa possibile dall’impegno congiunto di tutte le istituzioni del territorio insieme all’Aipo e alla Regione e dalla condivisione da parte dei cittadini. ” La presidente Sibille ha infine sottolineato: “è necessario oggi interrogarsi sulle scelte da compiere per far sì che i corsi d’acqua sopravvivano ai cambiamenti climatici e quindi prevedere interventi capaci di rilanciarne la funzione sotto tutti i punti di vista in modo che siano sempre più una risorsa per l’ambiente, per il territorio e per le attività economiche. ” La cassa di espansione, che si estende lateralmente al Belbo per circa 1800 metri e ha una superficie di 40,5 ettari, è formata da due bacini di invaso laterali, comunicanti fra loro che, in caso di significative piene del torrente, raccolgono l’acqua tramite un manufatto regolatore/sfioratore d’ingresso e uno sfioratore intermedio. I due invasi, le cui arginature raggiungono nel punto massimo 6 metri di altezza, sono in grado di contenere, rispettivamente, fino a 958. 000 e 852. 000 metri cubi d’acqua, per un totale di 1. 800. 000 metri cubi. La costruzione della cassa d’espansione, avvenuta tra il 2005 e il 2008, è stata preceduta da una serie di studi e approfondimenti tecnico-scientifici da parte del Politecnico di Milano e del Politecnico di Torino, presso quest’ultimo è stato sperimentato il funzionamento dell’opera con una modellazione fisica. L’importo complessivo per la realizzazione dell’opera è di circa 18 milioni di euro. . |
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RECUPERO RIFIUTI, VOLÀNO PER L’INDUSTRIA NAZIONALE |
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Rimini, 11 novembre 2008 – Aumentano i quantitativi di rifiuti avviati al riciclo; continuiamo ad importare dall’estero “materie prime riciclate”; il settore dei “recuperatori” conferma un ruolo strategico per lo sviluppo dell’industria nazionale, ma oggi sta già subendo i primi effetti negativi della crisi dei prezzi delle materie prime. E’ questa, in sintesi, la fotografia del comparto del recupero che emerge dallo studio annuale “L’italia del Recupero” presentato stamane da Fise Unire (l’Associazione di Confindustria che rappresenta le aziende del recupero rifiuti) a Rimini, nel corso della Fiera Ecomondo. Il Rapporto evidenzia l’importanza del settore del riciclo, confermata dalla sua continua crescita: se negli ultimi anni la produzione industriale ha subito una contrazione dell’1,6%, le attività di recupero sono cresciute complessivamente dell’8,2%. Il mercato del riciclo produce ogni anno 35 milioni di tonnellate di materiali recuperati sostitutivi delle materie prime vergini e di cui, in particolare: 20 sono costituiti da metalli, 5,5 da carta e cartone, 4,8 da legno, 1,8 da vetro e 1,3 da plastica. I recuperatori privati agiscono su un quantitativo di rifiuti raccolti di oltre 23 milioni di tonnellate. L’italia si conferma anche nel 2007 un Paese importatore di materie prime seconde riciclabili. I quantitativi di rifiuti avviati a recupero sono, infatti, ancora superiori al totale della raccolta differenziata in quasi tutti i settori industriali; discorso a parte vale per la carta, comparto in cui da qualche anno si registra un’esportazione del macero raccolto. La costante importazione dei materiali recuperati indica che esistono ulteriori spazi per lo sviluppo della raccolta dei rifiuti. Inoltre, le alte percentuali di riutilizzo del materiale recuperato rispetto a quello vergine (generalmente più costoso sia economicamente che in termini di impatto ambientale) segnalano che il settore del recupero costituisce un giacimento potenzialmente in forte crescita di materie seconde, che occorrerebbe altrimenti importare. Il settore del recupero è oggi rappresentato soprattutto da imprese di medio-piccole dimensioni che necessitano di adeguate regole di mercato e di garanzie su condizioni di libera concorrenza per potersi sviluppare. La diffusa prassi da parte degli enti locali di affidare servizi in maniera non corretta (tramite applicazioni distorte dell’affidamento in-house) continua, invece, a condizionare la presenza sul mercato degli operatori privati, come testimonia anche la recente indagine conoscitiva sul settore degli imballaggi da parte dell’Autorità Garante della concorrenza e del mercato. “A fronte di un quadro tendenzialmente positivo nel recente passato”, dichiara Corrado Scapino, Presidente di Fise Unire, “le imprese del settore vivono oggi criticità legate alla situazione di mercato, contraddistinta da forti flessioni nelle quotazioni delle materie prime, che stanno determinando condizioni di incertezza per il futuro del settore. Alla luce della crisi attuale, è evidente che il mercato non può costituire l’unico volàno per lo sviluppo di questo comparto: appare, quindi, ancor più necessario puntare sull’efficienza, sulla qualità, sul contenimento dei costi dei servizi e considerare per le filiere di recupero la cui responsabilità ricade sui produttori iniziali dei beni più stringenti meccanismi di “polluter pays” (chi inquina paga) e, comunque, basati sul principio di sussidiarietà”. Queste le principali evidenze (in cifre) emerse dal Rapporto per i singoli settori:
Carta |
Come per l’Europa, anche per l´Italia il 2007 è stato un anno positivo per raccolta e recupero. I volumi dei maceri da raccolta differenziata sono raddoppiati in dieci anni. In tale contesto, il nostro Paese è da anni esportatore netto di macero, soprattutto verso i Paesi asiatici nei quali le delocalizzazioni produttive hanno avuto come effetto una fortissima crescita del packaging, produzione prevalentemente a base macero. |
Plastica |
Nel 2007 circa 598. 000 tonnellate di materie plastiche post-consumo sono state avviate a recupero in Italia, con una crescita del 5% rispetto all´anno precedente. Per ogni tonnellata di plastica avviata a riciclo si evita la produzione di circa 3 tonnellate di Co2 equivalenti rispetto all´incenerimento, o si evita la produzione di circa 2 tonnellate dello stesso gas rispetto all´avvio a discarica. |
Acciaio |
I quantitativi di acciaio raccolti hanno raggiunto le 411. 000 tonnellate, con un avvio al riciclo di 391. 000 tonnellate e una crescita, rispetto al risultato ottenuto nel 2006, di circa 22. 400 tonnellate (pari al 6%). Il riciclo in Europa di circa 2,5 milioni di tonnellate di imballaggi in acciaio ha evitato il rilascio nell’ambiente di circa 4,7 milioni di tonnellate di Co2, equivalenti più o meno a quelle emesse da 2 milioni di auto guidate per 15. 000 chilometri |
Alluminio |
A fine 2007 la quota di recupero di imballaggi di alluminio ammonta al 59% dell’immesso al consumo, pari a 43. 400 tonnellate di materiale di alluminio, 38. 600 delle quali riciclate come materia prima. Il riciclo, giunto al 52,5% dell’immesso al consumo, è cresciuto di oltre il 15% nell’ultimo biennio. Grazie alle quantità riciclate sono state evitate emissioni serra per 400. 000 tonnellate di Co2 e risparmiata energia pari a 144. 000 tep (tonnellate equivalenti petrolio). |
Legno |
In Italia sono state recuperate complessivamente 1. 739. 205 tonnellate di rifiuti da imballaggio in legno, pari al 60,82% sul totale degli imballaggi in legno circolanti sul territorio nazionale nel 2007 (2. 859. 574 tonnellate). Tali quantitativi superano ampiamente quelli indicati dalla legge (35%). I risultati di recupero attesi per il 2008 lasciano presagire quantitativi in linea con quanto conseguito nel 2007, con un leggero calo dell’immesso a consumo. |
Gomma |
La situazione italiana dei pneumatici fuori uso nel 2007, al pari di quella europea, mostra un trend stabile rispetto a quello dello scorso anno, con circa 400. 000 tonnellate di pneumatici fuori uso prodotti. Di queste il 24% è avviato a recupero energetico, il 12,5% serve come materia prima seconda, il 2% viene esportato, il 12,5% viene utilizzato per la ricostruzione e il 49% non viene trattato o è soggetto a destinazioni non censite. |
Batterie |
Nel 2007 la raccolta di batterie a fine vita avviate a riciclo si è attestata sulle 187. 623 tonnellate, con un lieve calo rispetto all’anno precedente. La totalità delle batterie conferite copre solo parzialmente la capacità di trattamento degli impianti. Le batterie avviate a riciclo producono piombo oltre il 40% del fabbisogno nazionale e la reimmissione nel circuito industriale si traduce in un risparmio annuale di circa 200 milioni di euro. |
Rifiuti tecnologici |
Il quantitativo totale di Raee di provenienza urbana recuperati nell’anno 2006 è stato di 107mila tonnellate, con una crescita continua negli anni; tuttavia esso è ancora lontano dall’obiettivo di 4 kg/abitante/anno da raggiungere a fine 2008 pari a circa 240. 000 tonnellate, secondo la direttiva europea Raee e il relativo decreto di recepimento. I grandi elettrodomestici (come frigoriferi, congelatori, lavatrici etc. ) costituiscono la parte preponderante (40% circa). |
Rifiuti inerti |
In Italia vengono prodotte annualmente circa 46 milioni di tonnellate di rifiuti inerti. Di questi, solo il 10% viene riciclato. L’introduzione di un obiettivo di riciclaggio a livello comunitario pari al 70% appare oggi difficilmente raggiungibile, anche nei tempi lunghi (2020) previsti dalla Commissione Europea. | . |
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RICERCA E SVILUPPO: CONAI PRESENTA AD ECOMONDO LA NUOVA AREA ESPOSITIVA CON 11 PROGETTI PER LO SVILUPPO DI UN CICLO DI GESTIONE ECO-SOSTENIBILE DEI RIFIUTI DI IMBALLAGGIO |
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Rimini, 11 novembre 2008 - – Si trovava accanto allo stand istituzionale del Sistema Consortile (Stand Conai n. 015 Padiglione B1), la nuova area allestita da Conai, dedicata a 11 progetti di ricerca e sviluppo dei materiali di imballaggio. Progetti nati con l’obiettivo di ottimizzare l’impatto ambientale dell’intero ciclo di gestione dei rifiuti di tutti e sei i materiali di imballaggio, il cosiddetto ciclo “dalla culla alla culla”. Gli ideatori e sviluppatori dei progetti fanno parte del network del sapere ambientale: un’iniziativa del Sistema Conai che mira a costruire nel tempo una rete di know how, collegata a Università, Istituti di ricerca, Associazioni, Enti per la gestione di tematiche ambientali riguardanti gli imballaggi. I progetti sin ad oggi sviluppati dal network riguardano tutte le fasi della packaging chain: dalla progettazione degli imballaggi, alle fasi di raccolta, selezione e trattamento dei rifiuti, passando dalle nuove tecnologie per il riciclo e recupero energetico, fino ad arrivare ai prodotti realizzati con nuova materia prima. Attraverso appositi touch screen, verranno illustrati progetti che vanno dalle sperimentazioni condotte in un impianto pilota per la gassificazione dei rifiuti, alternativa al processo classico di termovalorizzazione, rispetto al quale produce un minor volume di emissioni, pari a un terzo di quello emesso da un impianto di combustione tradizionale e che può essere costruito con piccole unità modulari con un ridotto investimento e un minore impatto ambientale. O ancora, lo studio per realizzare un modello informatizzato per la valutazione e ottimizzazione dei costi e dei flussi dei materiali della raccolta differenziata, da mettere a disposizione dei comuni italiani. Un modello flessibile e facile da usare per l’utente, ed applicabile ad ogni tipo di territorio, in grado di quantificare i costi tenendo conto di parametri come la modalità di raccolta differenziata, il materiale da raccogliere, la tipologia di territorio da servire, il livello di urbanizzazione, ecc. All’interno dell’area sarà possibile approfondire il progetto per compostare i rifiuti di imballaggio cellulosici (carta e cartone) contaminati da residui di cibo. I visitatori potranno inoltre curiosare tra i progetti per lo sviluppo e l’applicazione di plastiche da riciclo, provenienti dalla raccolta urbana, nel settore della nautica o tra i progetti per l’utilizzo del rottame di vetro riciclato per la produzione di blocchi in laterizio fono assorbenti. Infine, nello stand si trovano soluzioni per le imprese che intendano dotarsi di un marchio di qualità per i pallet di legno, e alcuni progetti già operativi come quello per il recupero dell’alluminio dalle scorie provenienti da impianti di termovalorizzazione e quello per il riciclo di fusti d’acciaio usati e delle miscele di solventi esausti in essi contenuti. . |
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PROPOSTA: INTRODURRE LA CAUZIONE SUI VUOTI DELLE BOTTIGLIE PER EVITARNE L’ABBANDONO. |
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Lecce, 11 novembre 2008 - E’di attuale rilevanza la questione dell’abbandono delle bottiglie nei luoghi pubblici e nelle strade. I vuoti sia in plastica che in vetro “regnano” purtroppo spesso incontrastati: in determinati luoghi ( stadi di calcio, luoghi dove si svolgono eventi, lungo le strade) accumulandosi perché abbandonati dagli assuntori nonostante gli sforzi degli operatori ecologici formando veri e propri strati di bottiglie soprattutto al termine di eventi in particolare quegli sportivi dopo le partite di calcio. Assieme alle bottiglie, ovunque rilevantissimo il numero (superiore a quello delle stesse bottiglie) dei tappi delle bottiglie in plastica. Tanto anche il vetro raccolto: le bottiglie abbandonate sono presenti un po’ ovunque, e, spesso rotte - costituiscono un pericolo non trascurabile per la sicurezza stradale in particolare per i motociclisti. Poiché l’argomento attiene la salute pubblica oltrechè il pubblico decoro delle nostre strade e dell’ambiente circostante, il componente del Dipartimento Tematico “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori, Giovanni D’agata, interviene proponendo una possibile soluzione preventiva, complementare alla necessaria intensificazione della raccolta dei rifiuti: l’introduzione generalizzata della cauzione sui vuoti delle bottiglie. Nella quasi totale assenza di un’adeguata politica di raccolta differenziata nel nostro territorio – seppur sempre più necessaria - questa vecchia prassi limiterebbe drasticamente l’abbandono di contenitori (sia in vetro che in plastica) nell’ambiente, favorendo, al contrario, il loro riutilizzo. In molti paesi europei (Germania, Austria, Olanda, Danimarca, Austria ed altri ancora), cauzioni di 15- 20 centesimi di euro sui vuoti consentono la restituzione di oltre il 90% dei contenitori venduti (una percentuale che nessuna raccolta differenziata riesce a raggiungere); in Italia la cauzione è quasi scomparsa e anche per questo le bottiglie contribuiscono a degradare i nostri ameni paesaggi costituendo un vero e proprio pericolo anche per la sicurezza stradale. . |
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