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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 13 Novembre 2008 |
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PIANTE ANNUALI TRASFORMATE IN PERENNI |
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Scienziati del Belgio e dei Paesi Bassi non solo hanno scoperto i geni che rendono possibile la fioritura delle piante, ma sono riusciti a disattivarli. Le implicazioni della loro ricerca sono vastissime: potrebbe essere possibile coltivare le piante per periodi sensibilmente più lunghi di quanto attualmente possibile. I risultati, pubblicati online nella rivista Nature Genetics, rendono inoltre possibile la comprensione dell´evoluzione delle piante erbacee. La classificazione botanica delle piante avviene in base alla durata della loro vita. Le piante annuali, ad esempio, hanno di solito una durata di un anno. Nell´arco di questo anno le piante germinano, crescono e fioriscono poco prima di morire, producendo semi in grado di garantire la continuazione delle loro specie. Alcune piante biennali, come la barbabietola, pur avendo una durata pari a due anni vengono coltivate come piante annuali per ragioni pratiche. Le piante perenni hanno una durata significativamente superiore e possono sopravvivere per svariati anni. Gli scienziati ipotizzano che le differenze molecolari che esistono tra le piante perenni e quelle annuali potrebbero essere alquanto ridotte. Secondo lo studio, le piante si sono sviluppate nelle forme annuali o perenni per garantire la propria riproduzione e la propria sopravvivenza in presenza di diverse limitazioni ambientali. Per esempio, le piante perenni legnose si sono evolute ripetutamente a partire da antenati annuali in situazioni di isolamento, come sulle isole. Le piante annuali consumano quantità notevoli di energia per sviluppare i fiori, essenziali per la continuità della specie. I semi delle specie annuali sono estremamente sensibili e sono in grado di avvertire l´allungarsi delle giornate e la fine dell´inverno. Questo, a sua volta, avvia il processo di crescita. Con l´avvento delle giornate più lunghe, durante la stagione primaverile, viene inviato un segnale in grado di attivare una serie di geni che inducono la fioritura. Questo studio ha analizzato i geni che regolano la fioritura nella Arabidopsis thaliana (arabetta comune), una specie a fioritura originaria dell´Europa, Asia e Africa nord-occidentale che presenta una breve durata di vita. Gli scienziati hanno silenziato i geni, permettendo alla crocifera di continuare a crescere e prolungando sensibilmente la sua durata. I ricercatori hanno individuato con successo i fattori specifici che regolano il periodo della fioritura, la prevenzione della seconda fioritura e la longevità delle piante annuali ed ha trovato conferma l´ipotesi da loro sostenuta secondo la quale la differenza tra le piante annuali e quelle perenni è alquanto ridotta. Hanno osservato che, oltre all´aumento della durata della vita delle piante, la disattivazione dei geni induceva altri comportamenti simili a quelli delle piante perenni, tra i quali la crescita secondaria con formazione legnosa, che trasforma la crocifera in una pianta di tipo arbustivo. Inoltre, hanno scoperto che la disattivazione dei geni nella crocifera fa in modo che la pianta conservi alcune delle sue riserve di cellule non specializzate, normalmente utilizzate come ausilio alla fioritura prima della morte della pianta; questo permette alla pianta di svilupparsi come pianta perenne e, dunque, di avere un periodo di sopravvivenza sensibilmente maggiore. I botanici hanno stabilito che le piante perenni legnose si sono sviluppate a partire da piante erbacee di tipo annuale; questo studio ha individuato il ruolo chiave svolto in questo processo da tre geni. Questi risultati avranno conseguenze sia in ambito agricolo che sotto il profilo della biologia dell´evoluzione. Per ulteriori informazioni, visitare: Nature Genetics http://www. Nature. Com/ng Università di Gand http://www. Ugent. Be/ . |
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UE APPROVA PROGETTO SVILUPPO SOSTENIBILE AGRICOLTURA LAZIALE |
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Un progetto per lo sviluppo sostenibile del settore agricolo all’interno del territorio laziale. E’ ‘Sustgreenhouse’, promosso dall’Arsial, che ha ricevuto il parere favorevole della Commissione Europea. Il programma, uno dei 26 finanziati in tutta Italia nell’ambito di Life+ (2007/2013), il Fondo europeo per l’ambiente, è realizzato in partenariato con il Consorzio Sud Pontino e il Dipartimento di Fisiologia Vegetale dell’Università di Formia. “Un risultato di cui siamo orgogliosi - ha dichiarato Massimo Pallottini, Commissario straordinario Arsial - che premia la volontà dell’agenzia di proseguire un percorso già tracciato, orientato all’individuazione di valide collaborazioni nazionali e trasnazionali, per il perseguimento dei propri compiti istituzionali”. Il progetto, che secondo l’Ue si inserisce perfettamente nella politica ambientale della Commissione, si rivolge in particolare al territorio della Piana di Fondi, in cui la presenza di un’orticoltura intensiva, con forte utilizzo di acqua di falda, mette a repentaglio la sanità fisico-chimica dei terreni, a causa della loro eccessiva salinizzazione. Gli interventi previsti dal programma puntano, quindi, a un regolare e duraturo sviluppo delle colture orticole, prevalenti nella zona del basso pontino, riducendo il consumo di acqua tramite innovativi sistemi di utilizzo della risorsa idrica. . |
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UN PRESIDIO DI AGRICOLTORI IN RAPPRESENTANZA DI OLTRE 25 MILA IMPRESE EMILIANO ROMAGNOLE ADERENTI ALLA CIA PARTECIPERANNO ALLA MOBILITAZIONE DAVANTI ALL’EIMA DI BOLOGNA IL 14 NOVEMBRE |
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Bologna - Un presidio di agricoltori in rappresentanza di oltre 25 mila imprese emiliano romagnole aderenti alla Cia parteciperanno alla pacifica mobilitazione davanti all’Eima di Bologna il 14 novembre “Ora i fatti. Gli agricoltori chiedono interventi immediati ed efficaci”. Questo lo slogan che caratterizzerà la mobilitazione della Confederazione italiana agricoltori emiliano romagnola. Per l’occasione la Cia allestirà un gazebo informativo nel piazzale della fiera dedicata alla meccanizzazione agricola. Presso l´entrata della Fiera in Piazza della Costituzione, dalle 8,30 alle ore 13 gli imprenditori agricoli, rivendicheranno misure straordinarie in grado di dare valide garanzie alle imprese agricole in questo particolare momento di crisi. In un mercato sempre più vasto e competitivo le imprese agricole - sottolinea un documento della Confederazione - mostrano una strutturale difficoltà a recuperare margini di efficienza ed a produrre reddito da destinare ai consumi, all’innovazione ed agli investimenti. Pesano, ed aggravano questa situazione, da un lato, l’aumento del costo del denaro e le difficoltà di accesso al credito che penalizzano maggiormente le imprese che hanno investito in innovazione e qualità; dall’altro, le anomalie ed il malfunzionamento del mercato (l’impennata dei prezzi di alcune materie prime agricole che ha caratterizzato la scorsa campagna agraria, l’aumento dei costi dei mezzi tecnici, in particolare energetici e prodotti chimici). Un quadro complesso che rischia di aggravarsi ulteriormente se non verranno predisposti validi interventi. Finora, però, le risposte del governo e della maggioranza per fronteggiare queste situazioni di crisi -sottolinea il documento- sono state, parziali, riduttive o sbagliate. . |
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UN TAVOLO ISTITUZIONALE MARCHIGIANO PER AFFRONTARE I PROBLEMI DELLA MONTAGNA. |
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La prossima settimana la Regione Marche convochera` il primo incontro del Tavolo istituzionale della montagna, promosso a seguito dell´incontro che si e` svolto (lo scorso 31 ottobre) a Fonte Avellana. ´L´impegno della Regione a favore delle aree interne e montane non e` in discussione, in quanto e` uno dei capisaldi del programma di Governo della Giunta Spacca´, sottolinea l´assessore regionale Gianluca Carrabs. ´Un impegno che quotidianamente si rinnova come e` avvenuto al convegno E` l´ora dell´Appennino di Fonte Avellana´. In quella occasione il presidente della Regione Gian Mario Spacca e l´assessore alle Politiche per la Montagna Gianluca Carrabs, insieme alle Centrali cooperative Agroforestali e ai sindacati, hanno promosso l´istituzione di un Tavolo permanente per affrontare questa grave congiuntura politica ed economica. ´Saranno chiamati al tavolo ´ evidenzia l´assessore - tutte le istituzioni e gli attori coinvolti per creare un´unica cabina di regia, con lo scopo di tutelare il lavoro, i servizi e la qualita` della vita nelle aree montane. La Giunta regionale, infatti, si dichiara perfettamente consapevole dell´importanza di una strategia unica per predisporre dei progetti in grado di produrre non solo benefici ambientali, ma un´occupazione certa per gli operatori della montagna´. ´Cito due esempi per tutti ´ sottolinea l´assessore Carrabs - Soltanto negli ultimi venti mesi sono stati predisposti interventi per un investimento totale di 7 milioni di euro per il riassetto idrogeologico del territorio, per la manutenzione dei boschi e dei fiumi e la prevenzioni degli incendi e i lavori saranno appaltati alle Comunita` montane. Sono stati inoltre stanziati 25,5 milioni di euro per lo sviluppo della banda larga su tutto il territorio regionale, con l´obiettivo di favorire la competitivita` delle aree interne e montane´. ´Uno dei primi argomenti che la Giunta ha deciso di affrontare al Tavolo istituzionale della prossima settimana ´ aggiunge l´assessore agli Enti Locali, Sandro Donati ´ e` la riorganizzazione delle Comunita` montane alla luce della riforma approvata a luglio e agli impegni economici a essa collegati. La Regione non ha nessuna intenzione di lasciare soli i cittadini e i sindaci dell´entroterra´. . |
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SICUREZZA ALIMENTARE, VENERDI 14 E SABATO 15 NOVEMBRE CONVEGNO A ORVIETO |
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Perugia – Approfondirà le tematiche relative alla sicurezza alimentare il Convegno dal titolo “Alimenta la salute” che si svolgerà il 14 e 15 novembre, con inizio alle ore 9,30, nella Sala dei Quattrocento del Centro Convegni del Palazzo del Capitano di Orvieto. L’iniziativa promossa dai Servizi prevenzione e programmazione e gestione degli interventi di emergenza sanitaria, sanità veterinaria e sicurezza alimentare della Direzione regionale sanità e servizi sociali della Regione Umbria, è rivolta agli operatori dei Dipartimenti di prevenzione delle aziende sanitarie locali e degli istituti zootecnici sperimentali e ai veterinari, nonché a tutti coloro che si occupano, direttamente o indirettamente di sicurezza alimentare e di salute degli animali da allevamento. “Nella nostra regione – hanno spiegato gli organizzatori - alcuni recenti episodi, in particolare la vicenda dell’ etichettatura delle confezioni di alcuni prodotti che presentavano, a detta degli stessi addetti, alterazioni delle date di scadenza, hanno messo in allarme i consumatori che richiedono di poter contare sulla correttezza delle aziende produttrici, ma anche sul controllo attento e continuo, esercitato dagli addetti ai lavori e dai reparti speciali delle Forze dell’ordine, sulle diverse fasi delle filiere alimentari”. Il convegno nazionale sarà articolato in tre diverse sessioni: Una prima parte sarà dedicata ad esplicitare il ruolo e le funzioni svolte in questo ambito dalle organizzazioni internazionali e dai ministeri del Lavoro, della Salute e Politiche sociali, e dall’Istituto Superiore di Sanità. Nella seconda fase saranno resi noti i risultati della sorveglianza esercitata in Umbria sulla salute degli animali e sulla sicurezza alimentare e saranno presentati inoltre, le principali linee di indirizzo del Piano regionale di controllo per la sicurezza alimentare e i nuovi sistemi di allerta, saranno anche divulgati i risultati raccolti nella nostra Regione nell’ambito delle attività previste dai Progetti nazionali “Okkio alla Salute” e “Passi” promossi e coordinati dal Ministero della Salute. Infine, saranno rese note le strategie di intervento messe in campo per la sicurezza alimentare ed il contrasto dell’obesità dal nuovo Piano Sanitario Regionale per il triennio 2009-2011. I lavori del convegno saranno aperti con il saluto del sindaco di Orvieto, Stefano Mocio, del direttore generale della Asl 4, Imolo Fischini, del direttore della Direzione Regionale Sanità e Servizi Sociali della Regione Umbria, Paolo Di Loreto. A Seguire le relazioni di Silvio Borrello del Ministero della Salute, di Daniela Battaglia in rappresentanza della Fao, di Aristarco Seimenis, direttore del Centro Mediterraneo per il controllo delle Zoonosi di Atene, di ottorino Cosivi (Department of Communicable Diseases/who), Agostino Macrì, direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e sicurezza Alimentare dell’Istituto Superiore della Sanità e di Donato Greco del Centro Nazionale di Epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute dell’Iss. Chiuderà i lavori la responsabile del Servizio Prevenzione della Direzione Sanità e Servizi Sociali della Regione Umbria, Mariadonata Giaimo, che presenterà le linee progettuali e l’articolazione delle risorse disponibili messe in campo per la sicurezza alimentare ed il contrasto dell’obesità dal nuovo Piano Sanitario Regionale per il triennio 2009-2011. . |
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CUNEO: VENDEMMIA 2008: STABILITI I PREZZI DELLE UVE |
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Al termine della vendemmia si è riunita ad Alba, presso gli uffici della Camera di Commercio di Cuneo, la Consulta Sezionale Vitivinicola, allargata alle organizzazioni di categoria interessate, per stabilire i prezzi delle uve, relativamente alla campagna vendemmiale 2008. Gli importi medi sono stati elaborati dall’ufficio vitivinicolo di Alba, sulla base delle segnalazioni fornite da un campione di aziende acquirenti e comunicate all’Ente camerale. Sulla base di questa indicazione media dei prezzi, l’ufficio ha, altresì, elaborato una proposta di tabella dei prezzi minimi e massimi, che potesse consentire la valorizzazione delle partite migliori. Detta tabella è stata apprezzata, commentata e discussa ampiamente. La situazione economica, sia quella nazionale che internazionale, sta vivendo un momento di crisi e di incertezza, che non depongono a favore dei mercati. D’altra parte, la quantità e la qualità delle uve prodotte hanno creato una base di fiduciosa speranza per un positivo mantenimento dei target commerciali. Con le opportune modifiche, la tabella proposta è stata approvata all’unanimità, sia dai rappresentanti delle organizzazioni che dai componenti della Consulta. La tabella finale evidenzia che i prezzi indicati per i vini docg Barolo, Barbaresco, Roero, Roero Arneis e Dolcetto di Dogliani Superiore hanno fatto registrare un aumento, rispetto all’annata 2007, che varia di una percentuale tra il 10 ed il 20 %. L’aumento, per i vini doc, è stato più contenuto, con una percentuale tra il 10 al 15%; solamente il Barbera d’Alba ha confermato le quotazioni del 2007. Al termine della riunione la Camera di Commercio di Cuneo ha comunicato che, in seguito alle dimissioni dell’enotecnico Gigi Rosso da presidente della Consulta Vitivinicola, provvederà nei prossimi mesi al rinnovo della medesima, dopo aver ricevuto le opportune indicazioni dei nominativi, da parte delle organizzazioni vitivinicole. Tenuto conto che la definizione dei prezzi delle uve, a vendemmia conclusa, è sempre difficoltosa, la Camera di commercio, auspica che la Consulta Vitivinicola, rinnovata nei suoi componenti e nei compiti assegnati, possa trovare idonee soluzioni per definire accordi di filiera, con prezzi appropriati, in corso d’anno. In allegato la tabella delle quotazioni relative alla vendemmia 2008 . |
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AGROALIMENTARE: CONVEGNO A SIRACUSA SU OPPORTUNITÀ PER IMPRESE SICILIANE |
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Palermo - L’assessore regionale all’Agricoltura, Giovanni La Via, aprirà, lunedì 17 novembre alle ore 17, a palazzo Impellizzeri a Siracusa, i lavori del convegno dal titolo “Agroindustria, fondi europei 2007-2013”. L’appuntamento servirà per fare il punto sulle nuove opportunità di ricerca e innovazione per le imprese agroalimentari siciliane. Dopo le relazioni dei dirigenti generali dei dipartimenti Industria, Giuseppe Incardona (“La ricerca, l’innovazione e il trasferimento tecnologico nella programmazione del programma operativo Fesr 2007/2013”) e Interventi infrastrutturali dell’assessorato all’Agricoltura, Dario Cartabellotta (“I fabbisogni di ricerca e innovazione delle imprese agroalimentari”). A concludere i lavori sarà l’assessore regionale all’Industria, Giuseppe Gianni. . |
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FINE DEL PRECARIATO ALL´ENTE FORESTE |
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Cagliari - "La Sardegna non è solo coste e mare, ha un patrimonio boscato che molti nemmeno sospettano". Lo ha detto il Presidente della Regione Renato Soru, al termine della conferenza stampa tenuta ieri pomeriggio con l´assessore all´Ambiente Cicito Morittu, il presidente e il direttore dell´Ente Foreste, Carlo Murgia e Graziano Nudda, sulle funzioni che la Regione sta man mano assumendo nel campo della forestazione della Sardegna, della tutela del paesaggio e dell´ambiente, nella prevenzione, nella salvaguardia idrogeologica. L´occasione è data dalla recente delibera della giunta, che ha stabilizzato 850 operai forestali, trasformando il precariato dell´occupazione per 6 mesi all´anno in lavoro stabile. "Questa misura, e quella che si potrà adottare fra il 2009 e il 2010, con la stabilizzazione di altri 500 operai - ha detto il Presidente Soru - dà ai forestali e alle loro famiglie maggiori certezze, e all´Ente la possibilità di non ricominciare ogni volta a programmare con nuovo personale. Così come è un contributo importantissimo per le zone interne, i paesi che si spopolano, e che sono stati attraversati da tensioni sociali anche a causa di questo genere di occupazione precaria nei cantieri forestali". La delibera, e il contesto nel quale si inquadra, è stata illustrata dall´assessore Morittu, mentre il Presidente si è soffermato sull´importanza crescente dell´Ente Foreste e sul ruolo che la politica regionale gli ha affidato mentre sviluppava una rigorosa politica di salvaguardia ambientale e paesaggistica in funzione dello sviluppo economico e sociale della Sardegna. "Per noi l´Ente Foreste svolge un ruolo fondamentale - ha detto il Presidente della Regione - ed è stato lungimirante chi in passato ha investito in forestazione, se oggi possiamo vantare il primato in Italia per l´estensione della superficie forestale totale e il contributo all´abbattimento di Co2". Nel suo intervento l´assessore regionale dell´Ambiente, Cicito Morittu, ha sottolineato come il provvedimento di stabilizzazione degli 850 operai forestali abbia un duplice effetto positivo: "Da un lato conferma e si rinnova il ruolo dell´Ente Foreste che non è più confinato solo nei cantieri forestali - ha spiegato l´assessore -, ma attraverso i nuovi compiti istituzionali si caratterizza come un organismo preposto alla salvaguardia e sviluppo della risorsa ambientale e sostegno delle popolazioni nell´ambito della Protezione civile; dall´altro si avvia a soluzione un problema sociale di notevole proporzioni, che consente l´uscita dalla precarietà di un terzo degli operai semestrali attualmente occupati". La Regione impegnerà per l´operazione 8 milioni e 700mila euro all´anno con una copertura assicurata dal ciclo finanziario derivante dall´assegnazione dei fondi comunitari, statali e regionali, dalla riduzione di tutte le spese di funzionamento comprimibili e dal risparmio finanziario derivante dai pensionamenti del triennio 2005-2007. Le stabilizzazioni degli 850 forestali sono state effettuate sulla base della cessazione dal servizio di 492 dipendenti a tempo indeterminato dal 1° gennaio 2005 al 31 dicembre 2007. Nel corso della conferenza stampa si è ricordato inoltre il contributo della forestazione sarda al Protocollo di Kyoto: "Secondo l´inventario nazionale delle foreste e dei serbatoi forestali di carbonio nel panorama italiano - ha concluso l´assessore Morittu - la Sardegna è al 1° posto in Italia per superficie forestale totale con 1. 213. 250 ettari e l´Ente Foreste Sardegna dà un contributo notevole all´assorbimento regionale di anidride carbonica, stimato in un valore compreso tra 2 e 3 Mt Co2 l´anno". . |
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LUCCA: IL PANIERE LUCCHESE IN VETRINA A MILANO |
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Un carnet di sapori autentici, tutti accomunati dalla stessa, genuina originalità: sono i 61 prodotti tipici contenuti nel paniere dei prodotti della tradizione enogastronomica lucchese, uno dei più ricchi di tutta la Toscana, che fino al 15 novembre sono presenti nella prestigiosa vetrina del “Cucchiaio di legno”, un negozio caratteristico nel cuore della vecchia Milano, L’iniziativa è della Camera di Commercio di Lucca e nasce come naturale prosecuzione dell´azione promozionale avviata nel gennaio scorso con la cena che, sempre a Milano, inaugurò la manifestazione “Identità Golose”. Una “kermesse” culinaria alla quale, alla presenza di oltre 130 Vip nazionali ed internazionali, il grande chef del Gambero Rosso di San Vincenzo, Fulvio Pierangelini, venne invitato a interpretare i prodotti del “paniere” lucchese e, con essi, i sapori eccellenti della Rete del Gusto della provincia di Lucca. Al “Cucchiaio di legno”, dunque, il biroldo e la mondiola, insieme con il vino l’olio e tutti gli altri prodotti dell’eccellenza gastronomica lucchese, sono proposti al grande pubblico degli “appassionati del gusto”. La manifestazione ha preso il via ieri pomeriggio, alla presenza del presidente della Camera di Commercio di Lucca, Claudio Guerrieri, con una degustazione riservata a giornalisti e operatori del settore, alla quale hanno partecipato i produttori lucchesi. Tra gli altri, è intervenuto il delegato di Lucca dell´Ais, Leonardo Taddei, che ha illustrato le caratteristiche dei due prodotti di punta del paniere, e cioè il vino e l´olio. . |
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ME’ GUSTA, ECCO IL SALONE MEDITERRANEO DEL GUSTO: NELL’AREA ESPOSITIVA DI VENTICANO (AV) 15-16 NOVEMBRE 2008 - SAPORI E TIPICITA’ DEL SUD ITALIA PROTAGONISTI |
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Venticano (Avellino) – Una vetrina per le produzioni di qualità del Mediterraneo, dall’enologia all’agroalimentare: nel quartiere fieristico di Venticano, in un’area espositiva di oltre 26mila metri quadrati, si prepara la sesta edizione di “Me’ Gusta”, Salone Mediterraneo del Gusto, dei Sapori e delle Tipicità, manifestazione - anche quest’anno arricchita dal Salone degli Agriturismi giunto alla sua seconda edizione - promossa dalla Pro Loco di Venticano e dal Comune di Venticano in collaborazione con la Regione Campania e la Provincia di Avellino. Sabato 15 e domenica 16 novembre sono i giorni dedicati all’evento rivolto alla promozione delle produzioni tipiche di qualità dell’Irpinia, della Campania, dell’Italia, dell’Europea e dei Paesi del Mediterraneo, dall’enologia ai prodotti alimentari, puntando sull’enogastronomia e sulla cucina tipica degli agriturismi. Una finestra sul Mediterraneo, insomma, per un confronto tra le tradizioni e le culture dei produttori provenienti dai vari Paesi nel comune di Venticano, dove da trent’anni si svolge una delle Campionarie più famose del centro-sud Italia, punto di riferimento per chiunque “produca qualità” nel bacino del Mediterraneo. Convegni, degustazioni, dimostrazioni e assaggi, esibizioni culinarie, seminari di degustazione ma anche momenti dedicati alla musica e al divertimento, con l’esibizione della cover band Miϋzikant, nonché alla preparazione e degustazione di piatti tipici locali a cura dell’Associazione “Forum delle Donne” di Venticano. Dopo il brillante esordio della scorsa edizione, anche quest’anno Me’ Gusta proporrà all’interno della manifestazione il Salone degli Agriturismi, uno spazio promozionale e didattico nel quale le strutture ricettive dell’Irpinia si presenteranno al pubblico con un proprio stand, illustrando le caratteristiche della propria offerta turistica e proponendo al tempo stesso degustazioni e abbinamenti. Per il secondo anno consecutivo gli agriturismi si “sfideranno” proponendo, in un’apposita area degustazione allestita all’interno della sala ristorazione, il Miglior Piatto Contadino. Se nell’edizione 2007 il concorso ha avuto come tema il variegato universo delle zuppe, questa volta saranno i primi piatti a solleticare la fantasia degli chef che si esibiranno ma soprattutto il palato della giuria tecnica che avrà il “gravoso” compito di valutare e di quella popolare che ne sancirà il definitivo successo. Il primo classificato si aggiudicherà la partecipazione al Corso di Cucina Semi-professionale “Il Food Cost”, organizzato dalla Scuola di Città del Gusto di Napoli di Gambero Rosso, mentre il secondo ed il terzo classificato parteciperanno ad un Corso Amatoriale di Cucina organizzato dalla Scuola di Città del Gusto Napoli di Gambero Rosso. Sapori, tipicità e assaggi non sono l’unico fil rouge di Me Gusta 2008. La vetrina venticanese, infatti, ha sempre incarnato un’occasione importante per far il punto su alcuni temi strategici, di respiro più generale, che ruotano attorno al mondo dell’enogastronomia. Il tema guida di questa sesta edizione è la sicurezza alimentare: i prodotti presenti all’evento non rappresentano soltanto una selezione delle tante eccellenze che compongono il ricchissimo paniere mediterraneo, ma vogliono essere anche una risposta a tutti quei consumatori che chiedono innanzitutto tracciabilità, trasparenza, garanzia per la propria salute. Un tema di fondamentale importanza che sarà al centro del convegno promosso dalla Coldiretti e in programma domenica 16 novembre, che vedrà l’intervento di importanti ospiti regionali e nazionali. Anche quest’anno non mancheranno diversi focus tematici dedicati ad alcuni prodotti simbolo della filiera gastronomica irpina. Veri e propri laboratori-degustazione per saperne di più sul come e sul perché certe materie prime diventano eccellenze, ma soprattutto per assaggiare senza fretta e assaporare fino in fondo la loro unicità. Siamo vicini alle feste natalizie e ospiti di una delle capitali campane del torrone: non si poteva che cominciare, quindi, con un momento tutto incentrato sull’erede della cupeta di romana memoria, con una degustazione curata dal Torronificio Itan dei Fratelli Nardone. Altro appuntamento consolidato è quello con i Casari d’Irpinia e gli esperti dell’Onaf, che proporranno anche quest’anno un viaggio al centro dei formaggi irpini suggerendo una serie di inconsuete proposte di abbinamento. Un’edizione ricchissima, insomma, tutta da scoprire il 15 e il 16 novembre nel Quartiere Fieristico di Venticano. . |
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POTENZA, L´OPPORTUNITA´ NATURALMENTE LUCANO |
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Si è tenuta, presso il salone- conferenze del Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata, la conferenza stampa di presentazione dell´ottava edizione di Naturalmente Lucano, vetrina enogastronomica, che si svolgerà dal 14 al 16 novembre presso l´Ente Fiera Basilicata. Il Festival del Gusto, così è stata denominata la manifestazione, che couniuga la variegata gamma dei prodotti agroalimentari con l´arte e il folklore della nostra regione. Ad illustrare il ricco programma di eventi e di appuntamenti all´interno dell´iniziativa Naturalmente Lucano, è stato il Presidente dell´Efab, Fernando Barbaro. "L´intento - ha spiegato Barbaro - è quello di far conoscere ed apprezzare la filiera enogastronomica ed artistica lucana, espressione di aree ricche di storia e di tradizione ancora tutte da scoprire. La manifestazione è ormai diventata un punto di riferimento per l´intero comparto agroalimentare della regione che, quest´anno, vuol puntare in modo più forte sul rilancio dell´economia lucana e porsi all´attenzione non solo di un pubblico più vasto, ma anche e soprattutto di operatori del settore turistico e ambientale su scala nazionale e internazionale grazie al patrocinio del ministero delle Politiche Agricole e forestali. Ampio spazio verrà dato anche alla sicurezza alimentare attraverso una collaborazione con l´Università degli studi della Basilicata e l´Inail. All´iniziativa hanno aderito circa 140 aziende lucane insieme all´associazione degli allevatori e alle associazioni dei lucani nel mondo. Questa edizione mette in palio due premi: migliore tesi di laurea e migliore azienda che abbiano interagito con il territorio esaltando le peculiarità". L´obiettivo è di mettere insieme produttori, artigiani, associazioni e istituzioni per accrescere collaborazioni e dare sempre nuova linfa vitale a questo comparto. Ad affiancare l´attività fieristica, momenti di dibattito e momenti dedicati alla tradizione musicale lucana con circa 50 artisti che svolgono ricerca e sperimentazione nel patrimonio folkloristico. L´assessore regionale Roberto Falotico a gran voce richiama il successo dell´iniziativa, tenutasi a Matera circa due mesi fa, durante la quale gli oltre 50. 000 visitatori hanno aiutato e incrementato la vendita dei prodotti locali. "La Basilicata - dice l´assessore regionale Roberto Falotico - si impegna in iniziative e riforme, tenendo sempre presenti i problemi strutturali dell´agricoltura, che non riguardano la sola Basilicata ma il mondo. " Alle difficoltà oggettive, Falotico ritiene che la Regione abbia avuto un´alta capacità di spesa di fondi comunitari per poter portare, oltre i confini regionali e nazionali, le eccellenze agroalimentari del territorio. Attori principali di riforme attuate e di quelle future sono proprio gli imprenditori di aziende agricole che hanno la possibilità di commercializzare i prodotti in nuovi mercati. Prossimo obiettivo è la cosidetta "filiera corta" che consentirà di accedere con più facilità all´acquisto di questi prodotti. L´assessore ha dichiarato che l´attività di valorizzazione è possibile solo grazie alla partecipazione in altre iniziative, come Agrit@uor ad Arezzo venerdì prossimo. "Altri contesti ci permettono di arricchire le nostre conoscenze per migliorare le capacità produttive e per rispondere a richieste ben precise come l´esportazione di frutta e ortaggi a Mosca o come, in questi giorni l´esportazione di uva da vino del metapontino in 41 container a Dubai. " Falotico ha, altresì, annunciato che entro fine anno verranno completate le procedure per l´istituzione dell´Enoteca regionale e delle strade del vino e dei sapori. . |
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CONSORZIO PER LA TUTELA DEL VINO PROSECCO
DI CONEGLIANO-VALDOBBIADENE: ANALIZZARE IL PRESENTE PER PROGETTARE IL FUTURO
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Le strategie per valorizzare l’Autentico Prosecco, quello di Conegliano Valdobbiadene, vengono dal Distretto. Se ne parla Sabato 13 dicembre 2008 h. 9. 30 Auditorium Villa Brandolini V. Roma 7 31052 Solighetto di Pieve di Soligo (Tv) Riserva del nome Prosecco, evoluzione della doc storica, valorizzazione del territorio. In uno scenario che cambia, l’area di Conegliano Valdobbiadene, a cinque anni dal riconoscimento a Distretto, si mette sotto esame. Lo farà il 13 dicembre in occasione dell’annuale presentazione del Centro Studi, che quest’anno avrà come tema “Analizzare il presente per progettare il futuro”. Per il territorio dove è nato il successo del Prosecco, vitigno oggi sulla bocca di tutti, infatti, impostare una strategia efficace basata sull’identità dell’area è da sempre la missione del Consorzio. Per fare questo, la prima cosa è analizzare la realtà e l’incontro del 13 avrà questo obiettivo. Durante l’evento, Mario Volpe, uno dei maggiori esperti di economia distrettuale, metterà “sotto la lente” Conegliano Valdobbiadene raffrontandola alle altre importanti realtà produttive italiane. Oltre che gli elementi distintivi, a parlare saranno anche i numeri, grazie all’illustrazione da parte di Vasco Boatto, responsabile della ricerca, dei dati strutturali e di mercato raccolti dal Centro Studi. Giancarlo Gramatica di Iri Infoscan, parlerà dei dati del mercato italiano della doc, con un focus sul 2008. Una realtà, quella di Conegliano Valdobbiadene, che oggi conta 57. 300. 000 bottiglie. Di queste 46. 980. 000 sono spumante e 14. 600. 000 di esse vengono vendute in tutto il mondo. Il giro d’affari è di 350 milioni di euro. Valori di tutto rispetto, quindi, e ancora in crescita, che per mantenersi tali, tuttavia, impongono uno sguardo attento al futuro. Per questo i circa 5000 produttori del territorio tra viticoltori, vinificatori e imbottigliatori, attraverso il Consorzio di Tutela, hanno deciso di studiare una strategia per rendere davvero unico e riconoscibile, in modo semplice per i consumatori di tutto il mondo, il Prosecco prodotto nell’area storica. Lo studio di marketing, avviato più di un anno fa, e condotto da una delle più importanti società specializzate nella costruzione della brand awareness, verrà presentato il 13 dicembre, sia nelle sue linee guida che nelle azioni operative che verranno sviluppate nel prossimo triennio. Infine sarà Mara Manente, Direttrice del Ciset, che parlerà di turismo come uno degli strumenti possibili per la valorizzazione dell’area, che permette di conoscerne la bellezza e l’alta vocazione vitivinicola. Un aspetto dell’economia dell’area di Conegliano Valdobbiadene, dove sono in costante crescita le strutture ricettive e di accoglienza rurale. Il flusso di turisti, infatti, per oltre il 40% stranieri, annualmente aumenta di circa il 3%, così come il tempo di permanenza sul territorio è aumentato di circa il 5% arrivando ad una media di 2,6 giorni. Per tutte le azioni intraprese e i molti temi che verranno affrontati il 13, possiamo quindi dire che, alla soglia del quarantennale della doc, rappresenterà non una prima commemorazione, ma la raccolta di una nuova sfida per rinnovare nel segno del territorio un lungo periodo di nuovi successi. Come le precedenti edizioni i dati sono stati raccolti ed elaborati dal Centro Studi Prosecco doc Conegliano Valdobbiadene, struttura sostenuta da Regione Veneto, Camera di Commercio di Treviso, produttori del Prosecco doc di Conegliano Valdobbiadene e Consorzio di Tutela. . |
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PROGETTI E CONFRONTI PER UNA STRADA CHE CRESCE
SECONDO CONVEGNO ANNUALE DELLA STRADA DEI VINI DEL PIAVE
SABATO 22 NOVEMBRE AL CASTELLO DI RONCADE (RONCADE, TV)
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La Strada dei Vini del Piave, con il sostegno della Regione del Veneto - propone un nuovo momento di riflessione sull´enoturismo e le sue possibilità di sviluppo, sabato 22 settembre (inizio ore 9. 30) al Castello di Roncade (Roncade, Tv). Dopo il fortunato convegno svoltosi a Oderzo un anno fa ("Strada facendo - un´identità turistica integrata per la Strada dei Vini del Piave) propone ora il convegno "Strada facendo - anno secondo. Progetti e confronti per una Strada che cresce", ideale prosecuzione di quello del 2007 che esporrà tutti gli "aggiornamenti" sull´attività svolta ed i progetti futuri della Strada dei Vini del Piave, anche rapportandoli all’articolato contesto enoturistico regionale e confrontandosi pure con le esperienze maturate da due iniziative analoghe in diverse zone d’Italia e con le autorevoli osservazioni di uno dei massimi esperti nazionali in economia del turismo. Ad aprire gli interventi, dopo i saluti istituzionali, sarà Vittorio Bellussi, presidente della Strada dei Vini del Piave, che affronterà il tema "Un´impresa chiamata territorio", seguirà il dirigente della Regione Veneto della Direzione Promozione Turistica Integrata, Stefano Sisto, che nel suo intervento descriverà "Situazione e prospettive delle Strade del Vino e dei Sapori del Veneto”. A seguire, Giovanna Sveva Ricci Curbastro, presidente Strada del Vino Franciacorta, con la sua relazione su “Accoglienza e innovazione al servizio dell´enoturista” e Alessandro Casciola, direttore Strada del Sagrantino con l´intervento "Dal vino all’accoglienza. Una Strada per più destinazioni”, descriveranno le felici esperienze vissute dai loro territori proprio grazie allo sviluppo delle rispettive Strade del Vino. A concludere i lavori sarà la relazione di Magda Antonioli Corigliano, Direttore Master in Economia del Turismo dell’Università Bocconi di Milano, intitolata “Una rete di esperienze, culture e interessi per disegnare il futuro”. Si tratta quindi di un appuntamento che gode del patrocinio della Provincia di Treviso e del Comune di Roncade, che si preannuncia estremamente interessante e che evidenzia ancora una volta la vitalità e l´impegno della Strada dei Vini del Piave nel raggiungere i propri obiettivi che il suo presidente, Vittorio Bellussi, spiega così: "La Strada dei Vini del Piave vuole essere molto di più di un valido strumento di promozione del territorio. Quello che stiamo cercando di attivare è un processo di aggregazione e di collaborazione tra I soggetti che realizzano l’offerta, dalle Amministrazioni pubbliche al mondo della cultura, dalle strutture ricettive alle Pro Loco, dalla ristorazione alle attività commerciali a tutti gli altri soggetti interessati, oltre – naturalmente - ai produttori vinicoli che sono e restano l’anima principale di questo progetto da loro voluto e promosso. Inoltre, vogliamo anche stabilire un legame vero e proprio con i clienti-turisti offrendo loro esperienze concrete di scoperta dei giacimenti culturali, artistici, archeologici ed agroalimentari che la Strada attraversa. Questo perché crediamo che l’offerta di turismo vitivinicolo non deve costituire un mero supporto commerciale del vino, bensì uno strumento autonomo della formazione di valore, favorendo uno sviluppo turistico sostenibile dal punto di vista ambientale, così da mantenere inalterate le qualità e le attrattive del territorio ed evitando di danneggiare le risorse legate inscindibilmente al suo valore e al suo successo”. Informazioni e preiscrizioni: info@stradavinidelpiave. Com . |
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DOPO LO SBARCO IN CINA
CONTINUA L’AUTUNNO D’ORO
DEL FRANTOIO TUSCUS
DI VETRALLA
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Sabato 29 e domenica 30 Novembre in occasione di Frantoi Aperti torna l’appuntamento con l’olio novello al Frantoio Tuscus Cusanisodano di Vetralla (Vt) Un appuntamento da non perdere per gli appassionati d’olio extravergine d’oliva, per i buongustai o anche solo per chi vuole conoscere più da vicino una realtà dal sapore tutto italiano: al Frantoio Tuscus di Cusanisodano, di fronte alle mura medievali di Vetralla, sull’antica via Cassia (circa al km 62 venendo da Roma), il 29 e il 30 novembre è di scena l’ottimo olio novello. Una ghiotta occasione per conoscere da vicino un’azienda di prim’ordine come è quella del Frantoio Tuscus, che grazie agli sforzi e all’impegno del titolare Giampaolo Sodano (il quale oltre a essere Vice Presidente del Gruppo Sitcom è Presidente del Fadi, l’associazione Frantoi Artigiani d’Italia) è approdata insieme ad altri 6 produttori di olio nel China Central Place di Pechino a Piazza Italia, una sorta di megastore di 3. 600 metri quadrati a tre piani con il meglio dell’enologia e dell’agroalimentare nostrano inaugurato il 6 settembre scorso, visitato dal Presidente Silvio Berlusconi il 24 ottobre, mentre a novembre è atteso il Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia. Dall’alba al tramonto sarà possibile degustare e (ovviamente) acquistare tutti e cinque i tipi di olio extravergine d’oliva prodotto dall’azienda Cusanisodano su calde e fragranti bruschette preparate nella Saletta del Camino. Inoltre, con la preziosa guida di un esperto, cioè Fabrizia Cusani che oltre a essere la co-titolare è anche panelista, si potrà scoprire come viene fatto e quale tipologia di olio si adatta alle Vostre esigenze. In più si potranno assaggiare creme e paté deliziosi, buoni vini, sbirciare nella Boutique dell’Olio e magari trovare un’idea golosa e originale per i regali di Natale agli amici o ai parenti più cari, come per esempio i formidabili cosmetici naturali a base di olio extravergine di oliva biologico: crema per il viso al ginepro e ribes, crema viso notte ai frutti, crema per le mani alla rosa, creme per la cura dei capelli. . |
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TENERA ASCOLI : PROTAGONISTA ASSOLUTA ANCHE QUEST’ANNO SARÀ L’OLIVA DELLA VARIETÀ ASCOLANA TENERA
SABATO 22 E DOMENICA 23 NOVEMBRE AD ASCOLI PICENO
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Nella bella città di Ascoli Piceno, nelle sue vie ricche di storia e tradizione torna nei giorni di sabato 22 e domenica 23 novembre 2008 “Tenera Ascoli - viaggio tra storia e gusto”, la manifestazione organizzata dalla Condotta Slow Food del Piceno, nell’ambito delle attività di Slow Food Marche, in collaborazione con la Fondazione Carisap, la Regione Marche, il Comune, la Provincia, la Camera di Commercio di Ascoli Piceno e del Consorzio di Tutela dell’oliva tenera di Ascoli. Un evento straordinario che già nelle precedenti edizioni aveva riscosso un importante successo mediatico e di pubblico. Protagonista assoluta anche quest’anno sarà l’oliva della varietà Ascolana Tenera che, proprio grazie alla recente costituzione del Consorzio di Tutela consente di controllare e valorizzare l’intera filiera produttiva. Accanto all’oliva ascolana sarà possibile degustare anche gli altri prodotti tipici e della cucina del Piceno passeggiando tra le bellissime piazze, le rue, i chiostri e i cortili medievali, nei luoghi storici della città, degustando le eccellenza del territorio. Nei due giorni di sabato e domenica a Tenera Ascoli si succederanno incontri, degustazioni, una colazione itinerante nel cuore del centro storico di Ascoli e un mercatino dove poter trovare il meglio delle golosità locali con la presenza dei produttori del progetto “Filiera Corta” promosso dalla provincia di Ascoli Piceno. E ancora i Laboratori del Gusto, vero e proprio “marchio di fabbrica” di Slow Food, ovviamente sull’oliva tenera ma anche sull’eccellenza enologica del Piceno e sull’olio extravergine, il tartufo e l´anisetta. Novità di quest´anno saranno un concorso, dedicato al miglior spritz a base “rigorosamente” di vini locali con l´immancabile oliva tenera, e la grande cena-evento, guidata da Aurelio Damiani, patron della storica chiocciola di Porto San Giorgio, “Damiani e Rossi”, chiamato ad interpretare l´oliva nella sua grande duttilità d´accostamento. Il tutto si svolgerà nei luoghi più affascinanti del centro storico di Ascoli Piceno, tra le strade e le piccole vie nelle quali è impagabile perdersi ammirando l’armonica presenza di stili architettonici diversi: via Pretoriana con le sue botteghe artigiane, via dei Soderini con i laboratori di ceramiche artistiche di lunga e prestigiosa tradizione, e poi Palazzo dei Capitani del Popolo, la Chiesa di Sant’andrea, Piazza Arringo con il Duomo e il Chiostro di San Francesco. Per informazioni: Slow Food - Condotta del Piceno: Emidio Bachetti tel. 0736-256472 www. Teneraascoli. It - info@teneraascoli. It . |
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MELASI’: “BUONA DENTRO”. UN PRODOTTO MELINDA E UN’OPPORTUNITÀ
PER ACQUISTARE MELE DI QUALITÀ CERTIFICATA AD UN PREZZO CONVENIENTE
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Melasì è una mela del Consorzio Melinda che, a livello estetico, non raggiunge gli standard stabiliti per potersi fregiare del famoso bollino Melinda, apposto solo sulle mele di primissima scelta. Melasì, quindi, contraddistingue frutti che provengono dalle stesse montagne della Val di Non, cresciuti sugli stessi alberi e curati dagli stessi produttori (nel rispetto degli stessi Disciplinari di produzione certificati) che producono le mele Melinda. Anche la selezione ed il confezionamento dei frutti Melasì avvengono nei centri ad elevata tecnologia dove sono confezionate le mele Melinda, nel rispetto degli stessi severissimi standard, in modo da godere quindi della stessa completa tracciabilità. I frutti Melasì hanno quindi l’origine, la genuinità e la qualità organolettica delle mele Melinda ma presentano alcuni piccoli “nei” estetici (ad esempio, a causa delle grandinate subite, sono segnate sull’epidermide da piccole lesioni cicatrizzate). Il fatto Durante questa primavera e l’inizio dell’estate, alcune grandinate hanno colpito circa il 50% delle zone frutticole della Val di Non e della Val di Sole, in Trentino, dove i 5. 200 piccoli frutticoltori del Consorzio Melinda coltivano le uniche mele Dop italiane. Comunicato Stampa Melasì Grandinate di limitata estensione (non superiori al 5% della superficie) si verificano con relativa frequenza ogni anno nella zona di produzione di Melinda che è tutta in montagna, ma per ritrovare eventi di diffusione ed intensità paragonabili a quelli verificatisi quest’ anno si deve risalire fino al 2000. Fortunatamente, la quasi totalità dei frutticoltori soci del Consorzio Melinda è previdente ed assicura ogni anno il raccolto contro possibili danni da avversità atmosferiche, sempre in agguato per chi produce secondo Natura. Le conseguenze L’eccezionalità delle grandinate del 2008 porterà come conseguenza che quest’anno, il Consorzio Melinda commercializzerà e distribuirà capillarmente in tutta Italia, insieme alle mele Melinda, mele a marchio Melasì. Tutti gli anni i Consumatori possono trovare una certa quantità di mele Melasì sul Mercato. Si tratta però di quantità limitate perché, in genere, i danni da grandine sono poco estesi. Durante la stagione 2008-2009, le mele Melasì presenti sul Mercato saranno invece circa 70. 000 tonnellate (pari a circa il 10% del consumo totale di mele delle famiglie italiane). Avendo potuto usufruire dell’indennizzo assicurativo per i danni subiti dalla grandine, lil Consorzio Melinda commercializzerà le mele Melasì ad un prezzo decisamente conveniente (circa il 30% in meno rispetto alle mele con il marchio Melinda, assolutamente perfette sotto tutti i punti di vista, non solo quello della qualità intrinseca, ma anche quello estetico). Un’opportunità da… cogliere In un contesto socio-economico come l’attuale, si sente parlare quasi solo di aumenti di prezzo, ed è facile incappare in offerte a basso prezzo ma che sacrificano molto su tanti altri aspetti importanti del prodotto. Melasì è un caso in controtendenza: un prodotto di elevata qualità ad un prezzo conveniente. Una reale opportunità per il consumatore attento ad una corretta alimentazione, desideroso di scegliere frutta buona e genuina ed alla ricerca della reale convenienza di Comunicato Stampa Melasì prezzo. La grandine infatti ha intaccato la buccia – ed anche il prezzo – delle Melasì, ma non certo la loro genuinità e bontà. Le mele Melasì saranno facilmente riconoscibili grazie al loro caratteristico imballaggio di colore giallo vivo ed allo specifico bollino che identifica tutti i frutti, disponibili e quindi facilmente reperibili in tutti i canali distributivii. . |
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KALTBACH EMMENTALER E KALTBACH LE GRUYÈRE DI EMMI: LA TRADIZIONE
DEL MIGLIOR FORMAGGIO SVIZZERO PER UN SAPORE INTENSO ED
ESCLUSIVO
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Per un Natale all’insegna della tradizione e del sapore Emmi propone una prelibata selezione di ricette a base di Kaltbach Emmentaler e Kaltbach Le Gruyére i formaggi in pasta semi dura stagionati nelle omonime grotte del cantone Svizzero di Lucerna dove le forme invecchiano in un clima ideale (temperatura costante di 12,5° e umidità del 94%) fino a formare la caratteristica crosta nera. Kaltbach Emmentaler, caratterizzato dalla patina nero-bruna, si distingue per i cristalli bianchi e le gocce rugiadose, le cosiddette “lacrime di gioia” sinonimo di qualità ed esclusività, che si formano nei buchi del formaggio. Kaltbach Le Gruyère, il formaggio più amato dagli svizzeri premiato quest’anno con la medaglia d’oro come “Best Swiss Cheese” alla fiera del formaggio di Nantwitch – Uk, si distingue per la consistenza deliziosamente friabile che si scioglie subito in bocca e sprigiona sul palato il suo caratteristico aroma saporito con un retrogusto non piccante né salato. Il gusto deciso e l’ aroma speziato di Kaltbach Emmentaler e Kaltbach Le Gruyére danno un tocco inconfondibile alla fonduta con sformato di verza e patate. Per un secondo in pieno stile natalizio, Emmi propone il petto di faraona arrosto al timo in crosta di Kaltbach Gruyère dove la carne morbida e saporita della faraona si unisce al sapore intenso di Kaltbach Emmentaler arricchito dal profumo selvatico del timo. Emmi, gruppo svizzero leader nel settore lattiero e caseario, da sempre si contraddistingue per una elevata qualità dei suoi prodotti, un’attenta selezione degli ingredienti, senza utilizzo di conservanti e coloranti. Kaltbach Emmentaler e Kaltbach Le Gruyère “stagionati in grotta” sono formaggi a pasta semi-dura disponibili in porzioni da 150 gr. E fette da 125 gr. Sia nel banco frigo che nel banco gastronomia dei migliori ipermercati italiani. Www. Emmikaltbach. Ch . |
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RIGONI : FIORDIFRUTTA AGLI AGRUMI
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Gli agrumi illuminano l’inverno con il loro colore vivace e solare e, così ricchi di vitamine e sali minerali, sono alleati preziosi del nostro benessere. Fiordifrutta è preparata con gli agrumi più amati e tradizionali: arance, limoni, mandarini e bergamotti, tutti biologici. Una piacevole fusione di sapori e profumi ben armonizzati tra loro che rende questa confettura ideale per la prima colazione e per le merende più sfiziose. Fiordifrutta è dolcificata con zucchero estratto dal succo di mele biologiche. Fiordifrutta agli Agrumi è proposta in eleganti vasetti ottagonali del peso di 340g. È venduta al pubblico al prezzo indicativo di € 4,29, presso i supermercati, ipermercati e negozi specializzati. Gli altri gusti Fiordifrutta sono: albicocca, ciliegia, corniola, fragola, fico, frutti di bosco, lampone, mirtillo nero, mirtillo rosso, mora di rovo, pesca, prugna, prugnolo, ribes nero, rosa canina, visciola. . |
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DOLCI CARLI ALL’OLIO D’OLIVA
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Fratelli Carli pensa per i suoi consumatori dei dolci di Natale che hanno come base l’olio d’oliva. L’uso dell’olio nei dolci, nasce da una tradizione millenaria spesso sottovalutata. L’olio, più leggero e digeribile, dà infatti ai dolci un sapore inconfondibile e particolare. Fratelli Carli presenta due referenze realizzate appositamente per il Natale: Pandolce Genovese Un mondo di gusto secondo l´antica ricetta ligure con uvetta e pinoli Pandolce Genovese da kg 1 Prezzo € 13,20 Pandolce Genovese Con Olio Di Oliva Ingredienti: Farina di frumento; uvetta sultanina; zucchero; scorze di agrumi candite (scorze di arancia e cedro, sciroppo di glucosio-fruttosio, zucchero, correttore di acidità: acido citrico); burro; olio di oliva (5%); latte; pinoli (1,7%); tuorlo d’uovo; sciroppo di zucchero invertito (zucchero, acqua); agenti lievitanti (di fosfato disodico, carbonato acido di sodio); aromi; sale. Può contenere tracce di altra frutta secca a guscio. Dolce Di Natale All´ Olio Di Oliva Un dolce di Natale Dolce di Natale all´Olio di Oliva Carli da kg 1 Prezzo € 11,90 Dolce Di Natale all’olio di oliva (8%) con uvetta e canditi (Prodotto da forno). Ingredienti: Farina di frumento, uva sultanina (16%), zucchero, scorze d’arancia candite (11%) (scorze d’arancia, sciroppo di glucosio-fruttosio, zucchero, correttore di acidità: acido citrico), tuorlo d’uova, olio di oliva Carli (8%), latte scremato, lievito naturale, scorze di limone candite (3%) (scorze di limone, sciroppo di glucosio-fruttosio, zucchero, correttore di acidità: acido citrico), uova, emulsionante: mono-e digliceridi degli acidi grassi, miele, sale, estratto di malto d’orzo, aromi. Contiene: glutine, orzo, uova, latte. Prodotto in uno stabilimento che utilizza: altri cereali contenenti glutine, frutta in guscio, soia, arachidi. Www. Oliocarli. It Telefono: 0183 7080 . |
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LE BASI PRONTE BUITONI ALLEATE IDEALI, NON SOLO PER PREPARARE I PIATTI DELLA FESTA, MA ANCHE PER CREARE ORIGINALISSIMI DECORI E RENDERE LA FESTA ANCORA PIÙ SPECIALE.
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A Natale cucinare si carica di significati simbolici, creando in casa quella atmosfera di calore e familiarità propria di questa ricorrenza: la preparazione dei piatti della tradizione e delle decorazioni natalizie per la casa, fatta insieme alle persone più care, è un momento fondamentale per sentire davvero che sta arrivando il Natale. Le basi pronte Buitoni, già alleate preziose nella preparazione dei piatti delle feste così come quelli più quotidiani, ti regalano in più delle idee originalissime per creare un’atmosfera magica in tutta la casa, con tanti spunti per coinvolgere anche i veri protagonisti del Natale: i bambini. Basterà liberare la fantasia, dando vita alle proprie idee, e la casa si riempirà di profumi, colori e forme veramente speciali, perché fatte con un ingrediente unico: te! Quest’anno grazie alle basi pronte Buitoni avrai un’arma in più per stupire, non solo i palati più esigenti grazie alla alta qualità dei prodotti Buitoni, ma anche gli occhi e i cuori di tutti i tuoi cari… e ti sentirai davvero “Brava”! Buitoni sa come aiutarti a esprimere la tua creatività in cucina, guarda quante sono le basi pronte con cui puoi valorizzare la tua fantasia! E sono tutte nate da un’esperienza e una passione per la qualità che Buitoni porta avanti dal 1827, una tradizione che profuma di bontà e di calore. Inoltre Buitoni, come leader e punto di riferimento della categoria per il consumatore, ha rivisitato tutte le ricette delle basi pronte arrotolate, eliminando da queste ricette i grassi idrogenati, per offrirti dei prodotti qualitativamente eccellenti e soddisfare le istanze di salubrità sempre più sentite dai nostri consumatori. . |
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DA EXCELSA DI BERGAMASCHI & VIMERCATI: PIATTI E SERVIZI TAVOLA IN PORCELLANA |
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Bergamaschi & Vimercati - Fondata nel 1919, l’azienda è attiva nel settore della commercializzazione di prodotti nei segmenti della tavola, della cucina, degli articoli di servizio per la casa, del regalo, dei promozionali, e conta su rapporti consolidati con le maggiori catene distributive nazionali. Ampia la gamma di proposte a catalogo, con oltre 10. 000 referenze, cui si aggiungono annualmente 2. 000 nuovi prodotti, garantendo un ventaglio merceologico capace di soddisfare ogni genere di esigenza del consumatore finale. Da alcuni anni sviluppa un proprio brand di punta - Excelsa – composto da linee di prodotti per la casa il cui concept è sviluppato internamente all’azienda con il contributo di designer qualificati. Il catalogo Excelsa conta su un numero di oltre 1. 500 articoli, ripartiti per i vari comparti casa. Per il Natale le proposte sono Piatto panettone con paletta, diam. Cm 32 in Porcellana, le “Christmas Star”, un Servizio tavola 19 pezzi in Porcellana, il Set the per uno in Porcellana www. Excelsa. It . |
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VINO - RABBONI A REGGIO EMILIA: "COGLIERE LE OPPORTUNITA´ DELLA NUOVA OCM PER PROMUOVERE LA QUALITA´ DEI NOSTRI VINI, RAFFORZANDO LA PRESENZA SUI MERCATI ESTERI." I DATI SULLA VENDEMMIA. |
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Bologna- In Emilia-romagna solo il 25% del vino viene venduto confezionato, a fronte di un dato nazionale del 65%, e a un prezzo medio di 1,38 euro al litro contro 2,47 euro. “Questi dati ci indicano la strada da seguire per valorizzare il vino emiliano-romagnolo – ha detto il 10 novembre a Reggio Emilia l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni - e cioè utilizzare gli aspetti positivi offerti dalla nuova Ocm vino, insieme alle misure del Programma regionale di sviluppo 2007 - 2013, per promuovere moderne filiere vitivinicole incentrate sul produttore agricolo che produce, trasforma e commercializza il vino di qualità, sviluppando una politica di marca che premia i prodotti di fascia medio-alta, con una forte identità e un preciso legame con il territorio”. Concludendo i lavori del convegno organizzato da Fedagri/confcooperative “Nuova Ocm Vino e mercati: quali sfide per la cooperazione?”, Rabboni ha anche sottolineato: "il 2008 rappresenta il primo anno di attuazione della nuova Organizzazione di Mercato del settore vitivinicolo. Accanto a misure che non abbiamo condiviso, quali il mantenimento della pratica dello zuccheraggio e l’estirpazione dei vigneti, essa presenta tuttavia anche opportunità importanti quali il finanziamento della ristrutturazione e riconversione dei vigneti e la promozione dei vini nei mercati extraeuropei. Dobbiamo sapere cogliere queste opportunità, per portare i nostri vini nel mondo, dove diversamente dall’Italia e dall’Europa la domanda resta alta, e per accrescere il loro valore percepito. Ciò richiede scelte coraggiose ed innovative. In primo luogo occorre dedicarsi maggiormente alla commercializzazione e al marketing del vino e soprattutto promuovere grandi aggregazioni commerciali e partnership tra le cantine cooperative e non, per assumere le dimensioni competitive necessarie ai mercati internazionali”. “Ci sono le condizioni per compiere questo salto di qualità - ha sottolineato Rabboni – come dimostrano i dati relativi alle esportazioni del vino emiliano-romagnolo che nel 2007 sono cresciute del 13% contro un dato nazionale del 5% e come dimostra la costante crescita del livello qualitativo del nostro vino negli ultimi anni”. “Per raggiungere questi obiettivi - ha aggiunto Rabboni – è però necessario fare crescere ulteriormente la cooperazione confidando sul supporto attivo delle Istituzioni a partire da quelle nazionali. Chiediamo al Governo Italiano di affiancare le Regioni nello sviluppo di progetti di filiera cooperativa e di contribuire al contenimento dei costi di produzione anche ridimensionando i tagli previsti in Finanziaria per gli aiuti all’export, per i contributi Scau, per la copertura delle assicurazioni contro i danni provocati dal maltempo e al piano nazionale irriguo. ” Dati sulla vendemmia In leggero aumento rispetto al 2007, la produzione di vino emilia-romagnolo dovrebbe attestarsi, secondo le previsioni dell´Associazione Nazionale degli Enologi, su una produzione di circa 6. 250. 000 ettolitri di vino. “Si tratta di un vino complessivamente di buona qualità –ha sottolineato Rabboni – Va registrato tuttavia un andamento diverso nelle diverse province. La produzione romagnola è infatti stimata in crescita del 10 - 15% mentre per la parte occidentale della regione è prevista una riduzione attorno al 20% dovuta sia alle grandinate che hanno interessato le province di Modena e Reggio Emilia sia all´andamento particolarmente piovoso dei mesi di maggio e giugno che hanno favorito lo sviluppo di diverse malattie fungine. ” . |
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COOPERATIVA CINQUE TERRE: TEMPO DI SCIACCHETRÀ |
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A due mesi dalla vendemmia, dopo aver lasciato i migliori grappoli di Bosco, Albarola e Vermentino, scelti e selezionati minuziosamente, ad appassire all´aria e al sole delle Cinque Terre è giunto il momento più atteso dai vignaioli, quello della vinificazione dello Sciacchetrà. La piacevole frenesia che ha animato le terrazze delle Cinque Terre durante il secolare rito della vendemmia si è spostata finalmente alle cantine. Lo sanno bene i 226 soci della Cooperativa Agricoltura Cinque Terre che proprio in questi giorni hanno dato inizio alle operazioni di vinificazione del blasonato vino passito. Un processo di lavorazione rimasto immutato nei secoli che sta inondando la Cantina di profumi intensi: l´attenta deraspatura dei grappoli, la leggera rottura degli acini, rappresentano le fasi preliminari alla fermentazione del mosto con le uve. Una miscela preziosa che riposerà per almeno venti giorni nei tini, ad una temperatura costante di 20-22 gradi, fino a quando lo zucchero si trasformerà in alcool raggiungendo la gradazione ottimale di 14-15 gradi. Ma il lavoro è ancora lungo. Prima di poter brindare con il Doc Cinque Terre Sciacchetrà, occorrerà attendere con pazienza altri due anni. Purtroppo l’annata vitivinicola 2008 sarà ricordata per le avverse condizioni metereologiche che hanno caratterizzato inizio e fine stagione riducendo i quantitativi destinati all´ammostamento dello Sciacchetrà: un giugno fin troppo generoso nelle piogge e un agosto, al contrario, a dir poco avaro di precipitazioni. «L’uva è bella, nonostante il clima non abbia giocato a nostro favore. - Sottolinea Matteo Bonanini, presidente della Cooperativa Agricoltura Cinque Terre - Dai 60 quintali di uve raccolte si otterranno 1200-1300 litri di passito per un totale di circa 1700 bottiglie. Mai come quest´anno, visti i quantitativi, il prodotto sarà rivolto ad un mercato di nicchia alla ricerca della qualità e dei saperi racchiusi in un bicchiere. » Bilancio positivo in termini qualitativi - rassicura il presidente Bonanini - anche sul fronte delle altre produzioni di bianco Doc Cinque Terre:« presto gli amanti dei nostri vini potranno alzare i calici brindando all´annata 2008. I valori finali destinati al mercato si attesteranno intorno alle 163000 bottiglie di Bianco Doc Cinque Terre, mentre i tre Cru delle Coste, Campu di Manarola, Posa di Volastra e Sera di Riomaggiore frutteranno rispettivamente 10500, 16800 e 7000 bottiglie. » . |
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A BAZZANO LA MOSTRA MERCATO DEI VINI PASSITI |
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Dopo il grande successo della prima edizione torna ancora più ricco di vini e cantine da tutta Italia e dall´estero il Concorso Internazionale Di Vini Passiti "Gran Palio Della Signoria Dei Bentivoglio", che avrà luogo sabato 29 e domenica 30 novembre 2008 nelle suggestive sale della Rocca dei Bentivoglio, fortezza dell´anno Mille situata nel Comune di Bazzano, a pochi chilometri da Bologna (sabato dalle 14 alle 22, domenica dalle 10 alle 20). Protagonista assoluto sarà l´affascinante universo dei vini passiti, dalle tipologie dolci a quelle secche passando per vini muffati, a vendemmia tardiva, eiswein e anche vini aromatizzati: una panoramica che darà al pubblico la possibilità di scegliere fra oltre 400 vini, in rappresentanza di circa 300 cantine provenienti da tutte le regioni d´Italia e dalle zone di produzione più importanti a livello mondiale (fra cui Austria, Canada, Sud Africa e Ungheria). Venerdi 28 novembre alle ore 18. 00, avrà luogo la premiazione dei vini presentati dalle aziende partecipanti. Nelle settimane precedenti la Mostra i vini in esposizione verranno infatti giudicati "alla cieca" da due commissioni di degustatori, che decreteranno il vincitore per ciascuna categoria - "passito dolce", "passito secco", "vendemmia tardiva", "icewine", "passito muffato" e "vino chinato-aromatizzato" - e i migliori nell´abbinamento con il Panspeziale (noto anche come "Certosino"), dolce natalizio della tradizione bolognese. Riflettori puntati sui vini passiti insomma, ma non solo. A rendere ancor più piacevole la permanenza alla Rocca di Bazzano infatti una serie di golose iniziative che vedranno coinvolte eccellenze della tradizione gastronomica regionale: incontri-assaggio allestiti dalla Commissione Assaggiatori Parmigiano Reggiano, degustazioni di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena con la famosa acetaia Villa San Donnino, e ancora assaggi e mini-corsi su degustazione e produzione del Nocino Tradizionale di Modena curati dall´Ordine del nocino modenese. Fra le novità di quest´anno anche L´osteria dei Bentivoglio, punto di ristoro allestito nella corte interna della Rocca di Bazzano dove, durante gli orari di apertura della manifestazione, sarà possibile gustare le specialità della cucina bolognese (salumi e formaggi da accompagnare a tigelle e crescentine, e poi pasta e fagioli e tanto altro ancora). L´ingresso avrà il costo di 10 euro, cifra che oltre a comprendere il bicchiere da degustazione del Gran Palio e relativo portabicchiere con tracolla, darà diritto all´assaggio di tutti i vini in mostra, oltre a quello delle tipicità gastronomiche presenti (con esclusione delle consumazioni presso L´osteria dei Bentivoglio). Grazie a un accordo tra Aspi e l´Accademia della Muffa Nobile, a tutti i soci Aspi che presenteranno la tessera sarà garantito l´ingresso scontato di 8 ?. Per ulteriori informazioni e curiosità sugli appuntamenti in programma e sulle convenzioni con le strutture ricettive della zona è possibile consultare i siti www. Concorsovinipassiti. It e www. Muffanobile. It . |
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