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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 13 Novembre 2008 |
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NUOVE CELLULE ASSASSINE SCOPRONO I TANTI TRAVESTIMENTI DELL´HIV |
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Bruxelles, 13 novembre 2008 Ricercatori del Regno Unito e degli Usa hanno creato un globulo bianco in grado di riconoscere ceppi di Hiv-1 che eludono il sistema immunitario. Le nuove "cellule assassine" create dal team potrebbero riuscire a rendere inefficace il virus anche se ben camuffato, rallentando o possibilmente evitando l´insorgenza dell´Aids negli individui infetti. I risultati sono stati pubblicati online sulla rivista Nature Medicine. Si stima che nel 2007 le persone infettate dall´Hiv fossero 33 milioni in tutto il mondo. La resistenza ai trattamenti con antiretrovirali, che hanno la funzione di ritardare l´insorgenza dell´Aids, sta diventando sempre di più un problema. Trovare trattamenti nuovi e più economici contro questo virus distruttivo è di primaria importanza ed è una delle priorità dell´agenda politica. L´hiv si moltiplica e muta rapidamente, ed ha a disposizione tutta una serie di strategie per evitare di essere riconosciuto dal sistema immunitario. Una delle strategie più efficaci per eludere le cellule T è la capacità di nascondere le proprie "impronte molecolari": gli antigeni rivelatori che normalmente i virus mostrano sulla superficie delle cellule infette. Normalmente, tali impronte (chiamate epitopi) sono identificate dalle cellule T, che a loro volta innescano una risposta immunitaria. "Quando il corpo prepara una nuova cellula assassina T in reazione all´Hiv", ha spiegato il professor Andy Sewell dell´Università di Cardiff, nel Regno Unito, "il virus può alterare le impronte molecolari che sono ricercate da tali cellule, nel giro di appena un paio di giorni. È impossibile rintracciare e distruggere qualcosa che riesce a mascherarsi tanto prontamente. Non appena abbiamo visto, più di dieci anni fa, quanto velocemente il virus riesce ad eludere il sistema immunitario, abbiamo capito che non ci sarebbe mai stato un vaccino convenzionale per l´Hiv. " I ricercatori si sono impegnati per escogitare una strategia capace di rilevare tali mascheramenti in modo da riconoscere e indebolire (o se possibile distruggere) l´Hiv-1. Lavorando con un antigene chiamato Sl9 (che fa mutare l´Hiv, riducendo la sua vitalità), hanno creato un recettore cellula T killer che è riuscito a riconoscere tutti i diversi travestimenti usati dal virus per evitare di essere trovato. Tale recettore è stato attaccato alle cellule T killer, che sono quindi state in grado di distruggere le cellule infettate con l´Hiv nella coltura. Secondo il dott. Bent Jakobsen, dell´azienda con sede nel Regno Unito proprietaria della nuova tecnologia, "Il ricettore cellula T è il metodo della natura per esaminare e rimuovere le cellule infette - è disegnato appositamente per tale compito ma probabilmente fallisce con l´Hiv a causa della altissima capacità del virus di mutare". "Quando si troverà di fronte alle nostre cellule assassine, il virus morirà o sarà costretto a cambiare nuovamente il suo travestimento, indebolendosi nel processo," ha detto il professor Sewell, che ha aggiunto che le nuove cellule hanno maggiori probabilità di indebolire e non di uccidere il virus. "Anche se riusciamo solo ad indebolire il virus, sarà comunque un risultato positivo poiché in questo modo potrebbe diventare un bersaglio molto più lento e facilmente rilevabile. Costringere il virus ad uno stato più debole potrebbe ridurre la sua capacità di trasmissione all´interno della popolazione e potrebbe aiutare a rallentare o persino ad evitare l´insorgenza dell´Aids nei pazienti. " Per il prossimo anno sono in programma sperimentazioni cliniche con l´uso di cellule T killer negli Usa, al momento in attesa di approvazione da parte delle autorità. Secondo il professor Rodney Phillips dell´Università di Oxford, dove la ricerca collaborativa è cominciata sin dal 2003, "Fino ad ora nessuno è stato in grado di eliminare il virus in maniera naturale. Le cellule immunitarie modificate in laboratorio in questo modo costituiscono un esperimento che ci dice se possiamo potenziare la reazione naturale in modo utile e sicuro per eliminare le cellule infette. Se si dimostra efficace, questa tecnologia potrebbe essere applicata ad altri agenti infettivi. " "Adesso siamo riusciti a creare un recettore in grado di rilevare le impronte fondamentali dell´Hiv e di eliminare l´infezione da Hiv in laboratorio," ha detto il dott. Jakobsen. "Se riusciamo a trasferire questo risultato in clinica, potremmo finalmente avere una potente terapia nelle nostre mani. " Per ulteriori informazioni, visitare: Nature Medicine http://www. Nature. Com/nm Università della Pennsylvania http://www. Uphs. Upenn. Edu Università di Oxford http://www. Emdis. Ox. Ac. Uk Wellcome Trust http://www. Wellcome. Ac. Uk/ . |
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RICERCATORI SCOPRONO LEGAME TRA GENE E CAUSA DI CECITÀ |
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Bruxelles, 13 novembre 2008 - La degenerazione maculare è una delle maggiori cause della cecità nelle persone al di sopra dei 60 anni e uno studio transatlantico potrebbe aver scoperto il responsabile di questo problema. Ricercatori dell´Università di Southhampton nel Regno Unito e dell´Università di Iowa negli Usa ritengono che il gene Serping 1 sia il responsabile della degenerazione maculare legata all´età (Amd). La scoperta potrebbe aiutare gli scienziati a trovare trattamenti più efficaci e a migliorare le procedure di screening per i pazienti. Essa è stata recentemente pubblicata online nella rivista Lancet. L´amd colpisce il fondo dell´occhio, che è la parte dell´occhio che ci permette di vedere gli oggetti nel dettaglio. I ricercatori sostengono che il 33% della popolazione al di sopra dei 75 anni soffrirà eventualmente di Amd. Dati del passato indicavano che quasi il 66% degli ultraottantenni soffre di Amd e oltre il 10% perdono la vista a causa di questa malattia. Gli studiosi hanno individuato il gene Serping 1 nel 25% dei pazienti coinvolti nello studio. In passato i ricercatori avevano individuato altri geni o loci genetici (localizzazioni particolari su cromosomi contenenti geni funzionali) che rivelavano la suscettibilità di una persona per l´Amd. La nuova ricerca ha dimostrato che una variante del gene Serping1 aiuta a scatenare la produzione delle proteine per il "sistema del comlemento" all´interno dell´occhio, in particolare la retina e lo strato coroideale: le due aree colpite dall´Amd. Le proteine aiutano la regolazione di una parte del sistema immunitario dell´organismo, ciò che gli esperti chiamano il "sistema del complemento". La ricerca ha rivelato che il gene Serping 1 spinge il sistema del complemento al superlavoro, innescando un malfunzionamento che causa un´aggressione della retina e dello strato coroideale. L´effetto, tuttavia, non è rapido. I ricercatori fanno notare che potrebbero essere necessari 70 anni affinché si sviluppi. Il professor Andrew Lotery dell´Università di Southampton, coautore dello studio, ha osservato che anche se "sembra improbabile che un sistema immunitario di difesa innato generalizzato risulti in una malattia localizzata dell´occhio negli anziani", la ricerca ha fornito le prove che è effettivamente così. Il team di Southampton ha affermato che il peso economico annuale creato dalla malattia potrebbe raggiungere gli 80 milioni di sterline (circa 100,4 Mio Eur). Secondo i ricercatori queste cifre potrebbero aumentare con l´aumentare del numero di anziani. La ricerca ha anche dimostrato che la spesa sanitaria per chi soffre di Amd è sette volte più alta rispetto ai pazienti che non ne soffrono. Riguardo a come l´attuale ricerca influirà sul lavoro futuro, il professor Lotery ha commentato: "Significa che possiamo diagnosticare le persone ad uno stadio precoce e applicare trattamenti più mirati, magari soltanto terapie farmacologiche da somministrare prima che i pazienti sviluppino una forma avanzata della malattia. " Per ulteriori informazioni, visitare: Lancet http://www. Thelancet. Com/ Università di Southampton http://www. Soton. Ac. Uk/ University of Iowa http://www. Uiowa. Edu/ . |
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PERCORSO FORMATIVO “LA PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI DOMESTICI NEI PRIMI 4 ANNI DI VITA” |
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Aosta, 13 novembre 2008 - L’assessorato della sanità, salute e politiche sociali informa che venerdì 14 e sabato 15 novembre 2008 si svolgerà all’Hostellerie du Cheval Blanc, in via Clavalité ad Aosta, un percorso formativo dal titolo “La prevenzione degli incidenti domestici nei primi 4 anni di vita”. L’iniziativa è rivolta ai pediatri consultoriali e di libera scelta, agli assistenti sanitari, agli infermieri pediatrici e alle ostetriche. Nelle due giornate di lavori saranno presentati e commentati i materiali informativi che gli operatori utilizzeranno poi, nel quadro della loro abituale attività, negli incontri con i genitori presso le strutture sanitarie, come durante il corso di preparazione al parto nei punti nascita e durante le sedute vaccinali nei consultori familiari. Il corso è parte integrante del progetto di “Prevenzione attiva”, promosso dal Consiglio per il Controllo delle malattie (Ccm) e dalle Regioni, ed integra le azioni poste in atto nell’ambito del Piano regionale della Prevenzione in materia di incidenti domestici. Gli incidenti tra le mura di casa rappresentano la prima causa di morte per i bambini al di sotto dei 4 anni di età. Il percorso formativo, al cui avvio presenzierà l’Assessore Albert Lanièce, verrà condotto dalla dr. Ssa Rosa D’ambrosio, dirigente responsabile dell’Unità Operativa di Epidemiologia ed Educazione Sanitaria del Dipartimento di Prevenzione Asl 1 Torino e Coordinatrice del “Tavolo per la Sicurezza Domestica” della città di Torino, coadiuvata dall’infermiera professionale Giorgiana Modolo, responsabile dell’Area formazione presso la Struttura Semplice Epidemiologia ed Educazione Sanitaria della A. S. L. To 1. . |
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GENOVA: AL GALLIERA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO AZIENDALE PER LA PREVENZIONE DEL CANCRO DEL COLON-RETTO DEDICATO AI DIPENDENTI DELL´ENTE E AI LORO FAMILIARI |
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Genova, 13 novembre 2008 - il Salone Congressi dell´Ospedale Galliera ospiterà - alle ore 14 - la presentazione del primo progetto aziendale multidisciplinare per la prevenzione del cancro del colon-retto. "Si tratta- spiega Paolo Michetti, Direttore della S. C. Di Gastroenterologia del Galliera- di un percorso che consentirà, attraverso un questionario e un colloquio dedicato, di formulare proposte personalizzate di screening oncologico, offrendo un servizio di prevenzione ai dipendenti dell´Ente e ai loro familiari". Il carcinoma colo-rettale (Ccr) è una delle neoplasie più frequenti per incidenza e mortalità nei Paesi industrializzati, seconda causa di morte dopo il tumore polmonare nell´uomo e la neoplasia mammaria nella donna. In Italia si ammalano di Ccr da 20. 000 a 30. 000 persone ogni anno con un tasso di mortalità del 50%. In Liguria l´incidenza è di 103 casi/100. 000 abitanti per gli uomini e 83 casi/100. 000 per le donne. In totale ogni anno in Liguria si verificano 1. 400 nuovi casi di questo tumore. "Diversi - continua Michetti- sono i fattori che possono aumentare il rischio di Ccr come una dieta a elevato consumo di grassi e povera di fibre, età maggiore di 50 anni, anamnesi familiare, malattie infiammatorie croniche intestinali. Ma il Ccr è una malattia prevenibile e la sopravvivenza è strettamente correlata allo stadio della malattia al momento della diagnosi". In allegato pieghevole pieghevole sull´iniziativa, questionario di screening e scheda di adesione al progetto. Programma della presentazione di giovedì 13 novembre: ore 14. 00 Introduzione: Dott. Adriano Lagostena Direttore Generale, Dott. Roberto Tramalloni Direttore Sanitario, Prof. Gian Massimo Gazzaniga Coordinatore Comitato Scientifico. Ore 14. 30 Descrizione del progetto aziendale: Dott. Lionello Pardini Medicina Preventiva; Dott. Ssa Annaglays Allegretti Sc Gastroenterologia. Ore 15. 00 Ruolo del Laboratorio di Analisi: Dott. Marco Mori Direttore Sc Laboratorio Analisi. Ore 15. 10 Ruolo dell´Endoscopia: Dott. Massimo Opezzi Sc Gastroenterologia. Ore 15. 20 Ruolo della Radiologia; Dott. Gian Andrea Rollandi Direttore Radiodiagnostica. Modera: Dott. Paolo Michetti - Direttore Gastroenterologia. . |
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ENTRO FINE ANNO PIU’ DI 400 MILIONI DI EURO AL VENETO PER LA SANITA’ |
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Venezia, 13 novembre 2008 - Accordo raggiunto stasera a Roma in sede riservata della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome sul riparto del fondo sanitario nazionale, in attuazione del Decreto Legislativo n. 56 del 18 febbraio 2000. Lo comunica l’assessore al bilancio del Veneto Isi Coppola che ha partecipato alla riunione. “Il ministero dell’economia e delle finanze – fa rilevare l’assessore - aveva presentato alle Regioni una proposta di riparto che prevedeva per il Veneto minori risorse rispetto alla spesa storica per 4 milioni di euro. Naturalmente questa proposta è stata immediatamente respinta da noi e da altre Regioni, in quanto non è assolutamente più accettabile che Regioni virtuose in termini di spesa come il Veneto possano essere penalizzate anche di un solo euro. Tant’è vero che nella commissione affari finanziari del 29 ottobre scorso abbiamo lavorato per presentare in Conferenza delle Regioni un’ipotesi di correzione della proposta ministeriale per compensare proprio quelle Regioni che maggiormente erano state penalizzate in passato. Da qui nasce il risultato di oggi, condiviso anche dall’assessore alla sanità Sandri, che riequilibra il riparto e porta al Veneto 6,5 milioni in più, invece che 4 in meno”. “Non è stata una passeggiata – commenta l’assessore Coppola - ma ha infine prevalso il principio, che è il principio fondamentale del futuro federalismo fiscale, di allontanarsi gradualmente dal criterio della spesa storica che ha nel tempo avvantaggiato le Regioni meno virtuose a discapito di chi invece ha sempre ben gestito le risorse. Anche se può sembrare poca cosa a fronte delle migliaia di milioni di euro destinata alla sanità, è comunque una questione di principio che ormai non è più assolutamente derogabile”. “Inoltre, questo passaggio era importante – conclude l’assessore Coppola – perché l’accordo raggiunto tra le Regioni è la condizione per poter sbloccare anche i crediti sanitari pregressi vantati nei confronti dello Stato. Per il Veneto, si tratta di qualcosa come più di 400 milioni di euro a saldo del 2006 e del 2007, che riceveremo entro fine anno. Ciò consentirà di non andare in sofferenza di cassa e di non dover ricorrere all’indebitamento”. . |
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PRESENTATO MODELLO SAN DANIELE PER CURE PRIMARIE |
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Cernobbio, 11 novembre 2008 - La sperimentazione nel distretto socio-sanitario di San Daniele del Friuli di "Centri di assistenza primaria" quale soluzione ideale per ottimizzare la presa in carico di pazienti che non necessitano di ricovero ospedaliero ma di percorsi terapeutici ed assistenziali multidisciplinari. E´ questo l´elemento principale di un progetto pilota su possibili percorsi di innovazione nel campo delle cure primarie, illustrato a Cernobbio, sul lago di Como, da Andrea Beretta Zanoni, professore di Economia aziendale all´Università di Verona, nel corso del terzo Forum "Meridiano sanità", incentrato sul tema "Le sfide per la sanità nel prossimo decennio: innovazione, qualità e sostenibilità". Meridiano sanità è un´iniziativa di Ambrosetti-the European House, avviata nel 2005 allo scopo di portare all´attenzione di istituzioni ed operatori riflessioni di alto livello per valorizzare il sistema sanitario italiano, quale patrimonio fondamentale dei cittadini. Lo studio di fattibilità di un nuovo modello organizzativo da sperimentare a San Daniele - formulata alla presenza dell´assessore regionale alla Salute e Protezione sociale Vladimir Kosic - è il frutto di una collaborazione tra Regione Friuli Venezia Giulia e Ambrosetti, con il sostegno di Pharma (Pharmaceutical Research and Manufactures of America), associazione che rappresenta le principali imprese farmaceutiche e biotecnologiche degli Stati Uniti. Per un anno un tavolo tecnico composto dai principali esperti del distretto (14 Comuni, poco meno di 50 mila abitanti) ha analizzato le attuali caratteristiche dell´assistenza primaria, ricostruendo il modo in cui sono affrontati cinque diversi percorsi clinici: in presenza di diabete, di malattie oncologiche, di necessità di terapia anticoagulante orale, di anziani fragili, o nel caso più semplice di "codici bianchi", riservati a chi richiede prestazioni sanitarie non urgenti e che si rivolge inappropriatamente all´ospedale. "Pur essendo stati riscontrati numerosi punti di forza ed eccellenze organizzative e professionali - ha evidenziato Beretta Zanoni, che del progetto è il responsabile - sono comunque emerse alcune criticità e debolezze". Esse consistono in "incertezze nella presa in carico del paziente e mancanza di attribuzione formale di ruoli e responsabilità; sovrapposizioni tra assistenza primaria (medici di famiglia) e secondaria (ospedali), con un certo numero di prestazioni non appropriate e conseguente allungamento delle liste di attesa; carenza di comunicazione tra i diversi attori del sistema socio-sanitario; ridotto utilizzo di tecnologie informatiche". Secondo Beretta Zanoni sono inoltre ampie le possibilità di accrescere l´empowerment (presa di coscienza) del paziente e migliorare le informazioni sulle terapie. Da queste considerazioni la formulazione di una serie di proposte per i diversi percorsi terapeutici e, più in generale, l´ipotesi di un nuovo assetto organizzativo che parta da un "protocollo di presa in carico a seconda della complessità e del bisogno e da un sistema informatizzato condiviso per la gestione dei dati sanitari" (cartelle cliniche, referti,. ), per arrivare all´istituzione di "presidi medici innovativi, ove operi un team multiprofessionale (medici, infermieri, specialisti, fisioterapisti, dietisti), coordinati da un "case manager" (il responsabile della presa in carico di pazienti cronici o multiproblematici) e con una buona dotazione di attrezzature (mini-laboratorio per esami di routine, elettrocardiografo, ecografo, ecc. ). Quattro, secondo lo studio di Ambrosetti, sarebbero i "centri per le cure primarie" di cui avrebbe bisogno San Daniele. Strutture che, rileva ancora il professor Beretta Zanoni, a fronte di un´iniziale "minima richiesta di risorse aggiuntive", farebbero migliorare le risposte alle esigenze di salute, accrescendo la qualità della vita del paziente. Non solo. "Con il potenziamento delle cure primarie è destinato a ridursi l´accesso alle prestazioni, ad aumentare il numero di quelle più appropriate, a calare il ricorso all´ospedale". Con, in definitiva, "la possibilità di avere nel tempo un impatto positivo sui fabbisogni finanziari". In sostanza un modello applicativo d´integrazione organizzativa con forte propensione all´innovazione, cui la platea di Cernobbio (ministri ed ex ministri, parlamentari, amministratori pubblici, dirigenti della sanità, operatori del settore) guarda con interesse. . |
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CONTRO GLI ILLECITI NELLA SANITÀ ISTITUITA COMMISSIONE ISPETTIVA REGIONALE LAZIALE |
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Roma, 13 novembre 2008 - Un nuovo strumento per ottimizzare e potenziare l’attività di controllo, vigilanza e ispezione nei confronti di quegli Enti che erogano prestazioni di assistenza sanitaria e sociosanitaria sul territorio regionale. Con questo obiettivo la Giunta regionale, su proposta del presidente Piero Marrazzo e del Vice presidente Esterino Montino, ha deliberato l’istituzione della ‘Commissione ispettiva regionale sanitaria’. L’organo andrà a operare affiancandosi agli enti che già si occupano delle attività di vigilanza nel settore (come Asl, Agenzia di sanità pubblica e uffici regionali) per valutare la qualità delle prestazioni erogate. La Commissione, che collaborerà con le forze dell’ordine contro eventuali violazioni a danno del Sistema sanitario nazionale, sarà composta da nove membri nominati con decreto del Presidente della Regione Marrazzo. Faranno parte della task force anti-illeciti: 3 dirigenti regionali (uno dei quali svolgerà le funzioni di presidente); un componente scelto dal Nas dei Carabinieri; un rappresentante dell’Agenzia di sanità pubblica (Asp); un componente dell’Ispettorato del Lavoro; uno dal Consiglio superiore di Sanità; uno dal comando regionale della Guardia di Finanza, uno designato dalla Procura regionale della Corte dei Conti e un rappresentante del Tribunale per i diritti del malato. “Fino ad oggi i controlli nella gestione della sanità sono stato pochi, a campione e solo sull’appropriatezza nell’offerta sanitaria - ha dichiarato il Vice presidente Montino - e la commissione può rappresentare una opportunità in più per garantire qualità ed efficienza alla sanità del Lazio. Nell’assessorato alla Sanità ci sarà un avvicendamento dei dirigenti, la rotazione di ruoli e funzioni non può che far bene all’assistenza regionale, il varo di una nuova sanità va accompagnato da segnali forti di discontinuità”. . |
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CAMPANIA: SANITÀ, OK TERZA VERIFICA DEI CONTI ASL |
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Napoli,. 13 novembre 2008 - Dopo le due prime verifiche positive, il terzo monitoraggio consecutivo a cadenza trimestrale avviato dalla Regione sui conti di asl, aziende ospedaliere, policlinici e fondazione Pascale, ha evidenziato il mantenimento dell’equilibrio dei conti della sanità regionale. In particolare, rispetto al disavanzo programmato di 250 milioni di euro, la terza verifica registra, a consuntivo, un miglioramento di oltre 5 milioni di euro rispetto all’obiettivo prefissato, tenendo conto anche delle compensazioni di bilancio. I dati, già trasmessi ai ministeri dell’Economia e del Welfare dall’assessorato alla Sanità, sono stati resi noti stamane dall’assessore al Bilancio, Mariano D’antonio, nel corso di un’audizione davanti alla commissione Bilancio del consiglio regionale. “La verifica del terzo trimestre – dichiara l’assessore alla Sanità Angelo Montemarano – conferma che è in atto un progressivo miglioramento dei conti del sistema sanitario. Adesso bisogna continuare con determinazione sul percorso virtuoso individuato e su questo fronte continueremo a chiedere l’impegno di tutte le aziende, alcune delle quali devono ancora superare le criticità manifestate nell’ultimo trimestre” ha concluso Montemarano. . |
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BESTA, 9 MILIONI DAL "SOCIO" FONDAZIONE MARIANI |
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Milano, 13 novembre 2008 - E´ di oltre 9 milioni di euro il contributo che la Fondazione Mariani porta in dote all´Istituto Besta, grazie all´ingresso della stessa Mariani nella Fondazione Irccs Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano. La Giunta regionale, su proposta del presidente Roberto Formigoni, di concerto con l´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani, ha validato l´iniziativa con l´espressione del suo parere favorevole. Parere dovuto, in quanto la Regione è ente fondatore della Fondazione Besta insieme al Ministero della Salute e al Comune di Milano. L´apporto di risorse è esattamente di 9. 250. 000, di cui 6 milioni in conto capitale a titolo di accrescimento del fondo patrimoniale di dotazione, e 3. 250. 000 in conto esercizio, questi ultimi da versarsi in modalità da definire in apposita convenzione. "Si conferma - ha sottolineato il presidente della Regione Roberto Formigoni - la validità della scelta a suo tempo effettuata di perseguire la strada delle Fondazioni come strumento che favorisce la possibilità di convogliare maggiori risorse a beneficio dei servizi resi ai cittadini e ai pazienti. Oggi viene dato seguito puntualmente a quanto era stato deciso e programmato, ed è un fatto importante per tutta la Lombardia". "Con questo atto - spiega l´assessore alla Sanità Luciano Bresciani - il rapporto tra i due enti, che già aveva radici solide, compie un salto di qualità. La Fondazione Mariani già da anni ha infatti sviluppato un proficuo rapporto di collaborazione con l´Istituto Neurologico mediante progetti nell´ambito dell´assistenza, della formazione e della ricerca in un ambito delicato quale la neurologia infantile. Ora avremo dunque, a breve, un ulteriore ampliamento della già avanzatissima offerta socio-sanitaria del Besta". . |
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BOLZANO: DUE CASE DI RIPOSO ACCORPATE IN VAL PASSIRIA |
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Bolzano, 13 novembre 2008 - In val Passiria le due case di riposo Santa Barbara e San Benedetto verranno accorpate. L´assessore provinciale alle Politiche sociali Richard Theiner ha effettuato un sopralluogo per approfondire la situazione: "Salutiamo con favore ogni intervento per migliorare i servizi al cittadino", ha sottolineato. Alle prese con liste di attesa e carenza di personale infermieristico nelle case di riposo e strutture di degenza, la soluzione dell´accorpamento fornisce nuove opportunità per il futuro: di questo ha discusso l´assessore provinciale Richard Theiner con i responsabili del Consorzio servizi per anziani in val Passiria. Theiner ha approfondito gli aspetti organizzativi collegati all´accorpamento gestionale delle due case di riposo della valle, che verrà realizzato con il nuovo anno. Nel corso di un sopralluogo alla struttura di casa San Benedetto a San Leonardo in Passiria, l´assessore Theiner ha discusso del futuro del servizio in zona e dell´innovativa soluzione con il presidente del Consorzio Hans Schwarz, i sindaci di San Martino e San Leonardo, Hermann Pirpamer e Konrad Pfitscher, le responsabili del personale di assistenza Johanna Oberprantacher e Petra Mükusch, il direttore Erwin Lorenzini. . |
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AL GALLIERA DI GENOVA OGGI CONVEGNO “L´OSPEDALE PER INTENSITA´ DI CURA” |
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Genova, 11 novembre 2008 - L´attuale organizzazione degli ospedali per unità operative non si rivela più adeguata alle modalità di espletamento della medicina moderna, comportando spesso un non ottimale utilizzo delle risorse umane e tecnico - strumentali. “E´ per questo che il Nuovo Galliera – spiega Adriano Lagostena, Direttore Generale dell´Ente- sarà un ospedale progettato e strutturato per intensità di cura. Un formula innovativa che permetterà di utilizzare al meglio le risorse disponibili e quindi di dare risposte più rapide ed efficaci all´utente. In questo contesto i medici e infermieri opereranno in rete e in sinergia, applicando protocolli diagnostico terapeutici definiti e condivisi superando l´individualismo e la gerarchia rigida. Domani nell´ambito del convegno ci proponiamo di illustrare e analizzare queste trasformazioni”. Programma 11 novembre 2008 Ore 08. 30- Registrazione dei partecipanti; Ore 08. 45- Saluto delle autorità; I Sessione - Moderatore: Roberto Murgia- Ore 09. 00 - Il possibile modello per l´ospedale nuovo - Relatore: Adriano Lagostena; Ore 09. 30 - Il livello 1 di assistenza nella "lean production" - Relatore: Francesco Nicosia; Ore 10. 00 - Il livello 2 di assistenza: varietà dei criteri di accesso e cura - Relatore: Giuliano Lo Pinto; Ore 10. 30 - Il livello 3 di assistenza e la continuità di cura - Relatore: Ernesto Palummeri; Ore 11. 00 - Coffee Break. Ii Sessione - Moderatore: Roberto Tramalloni: Ore 11. 15 - L´esperienza del Week surgery: obiettivi e problemi di organizzazione - Relatore: Massimo Maffezzini; Ore 11. 45 - L´esperienza della Day surgery autonoma: organizzazione per obiettivi - Relatore: Alba Biglieri; Ore 12. 15 - Nuovi ruoli gestionali - Relatori: Fernada Stefani, Paolo Rivarola, Maria Angela Picetti; Ore 12. 45 - Trenta minuti di discussione; Ore 13. 15 – Lunch. Iii Sessione - Moderatori: Giuliano Lo Pinto, Francesco Nicosia, Ernesto Palummeri: Ore 14. 00 - Il Prc (Prericovero chirurgico centralizzato) - Relatore: Anselmo Arlandini; Ore 14. 20 - La recovery-room per migliorare il flusso dei pazienti chirurgici - Relatore: Monica Brenta; Ore 14. 40 - La nuova piastra interventistica: aspetti organizzativi - Relatore: Laura Morando; Ore 15. 00 - La degenza breve per il paziente in entrata - Relatore: Antonio Magioncalda; Ore 15. 20 - a Acdm (Area di 2° livello di intensità di cure) - Relatore: Giorgio Leoncini; Ore 15. 40- Trenta minuti di discussione; Ore 16. 10- Test Ecm e Conclusioni del corso. Sede Del Corso E. O. Ospedali Galliera di Genova, Salone Congressi, ingresso Via Volta 8. . |
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NELLA VALIGETTA DEL BEBÈ LIBRI, MUSICA E... IL LATTE DELLA MAMMA LA PROMOZIONE DELL´ALLATTAMENTO AL SENO PROTAGONISTA A DIRE&FARE |
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Firenze, 13 novembre 2008 - La valigetta “sponsorizzata”, con campioni di latte artificiale, biberon e creme griffate non fa più parte di quel bagaglio di congedo che i punti nascita della Toscana consegnano alle neomamme nel momento in cui tornano a casa con il loro bebè. In compenso tra poche settimane sarà sostituita da una valigetta un po´ diversa, contenente ben altri messaggi: un opuscolo intitolato “Naturalmente mamma” con tutte le informazioni su come proseguire l´allattamento al seno (è disponibile in 7 lingue, inglese, francese, spagnolo, cinese, arabo e rumeno); un libretto dedicato al bimbo, per quando la mamma, tenendolo in braccio, lo introdurrà nel favoloso mondo della lettura (progetto nazionale Nati per leggere); un Cd con ninne nanne e musica adatta ai piccolissimi; un depliant che spiega brevemente le semplici regole per prevenire la sindrome Sids e un comodo body di cotone con un disegno di Sergio Staino per una “Nanna sicura”. Anche la valigetta-regalo fa parte delle attività che la Regione Toscana, dipartimento per il diritto alla salute, sta mettendo in campo per promuovere nella regione l´allattamento al seno, pratica che costituisce per il neonato il modo migliore possibile di iniziare il percorso di vita. Proprio con questo obiettivo nell´ambito della rassegna della Pubblica amministrazione Dire&fare, che si svolge questa settimana alla Fortezza da Basso di Firenze, è stata organizzata per giovedì 13 novembre alle ore 15, presso la Polveriera l´iniziativa intitolata “Allattamento al seno”. Nel corso dell´incontro, che sarà condotto da Linda Grilli, prenderanno la parola le mamme, le nonne, i pediatri, le ostetriche, le consulenti per l´allattamento impegnate nelle Asl della Toscana e le donne dell´associazione Nosotras. Domande e risposte serviranno a chiarire l´importanza di questa pratica, a fugare ogni dubbio e a motivare tutti coloro che nei punti nascita della Toscana sono impegnati a fare in modo che il latte materno sia davvero il primo insostituibile alimento dei toscani in erba. . |
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ROBERTO BARNI CONDOMINIO CLANDESTINO 19 NOVEMBRE - 23 DICEMBRE 2008 MILANO |
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Milano, 13 novembre 2008 - L’uomo è al centro della ricerca artistica di Roberto Barni. L’artista sceglie di rappresentare l’essere umano moderno e per farlo non utilizza figure caratterizzate, ma modelli anonimi, “confusi nella folla”. Gli uomini di Barni si presentano a noi in cammino, ma senza una meta precisa. L’idea di movimento a cui rimandano ricorda di più un continuo stato d’attesa, il cercare di “andare avanti”, una sorta di moto perpetuo alla ricerca di una nuova situazione possibile. L’attimo in cui vengono imprigionati ci restituisce sempre un’immagine della loro precarietà; li ritroviamo quasi come acrobati che affrontano equilibri instabili, salvati unicamente da quel senso di ritmo che in qualche modo trasmettono. E il loro appoggiarsi vicendevolmente più che far trapelare l’idea di solidarietà appare come un tentativo di sopravvivenza. Appaiono disorientati, ciascuno volto in una direzione, gli sguardi assenti che irrimediabilmente non posso incrociarsi. La loro rigidità sembra volerci comunicare che quel senso di provvisorio, di precario, viene accettato come immutabile. La mostra alla Fondazione Mudima presenta lavori più recenti di Roberto Barni, dal 2005 ad oggi, che comprendono disegni realizzati con olio su tela, acquerelli su carta e sculture in bronzo. In occasione dell´inaugurazione verranno presentate 3 nuove sculture dal titolo Condominio, Clandestini e Viaggiatore. Roberto Barni nasce a Pistoia il 30 settembre 1939. Negli anni Sessanta fa parte del gruppo della Scuola di Pistoia insieme a Umberto Buscioni, Gianni Ruffi e Adolfo Natalini. Il suo percorso artistico si allontanerà dalle basi concettuali per approdare ad un’espressività più urgente. Dagli anni Settanta inizia la sua ricerca per introdurre nelle opere le sue riflessioni che porteranno poi Barni a far riemergere le figure dal tempo e a riprendere corpo nello spazio. Inizia da questo periodo ad utilizzare i calchi fino ad approdare alla scultura che, dalla fine degli anni Ottanta, sarà sempre più presente tra i suoi lavori. Pittura e scultura vivono in un rapporto di confronto e scambio: la pittura prende volume, la scultura ruba alla pittura il suo cromatismo. Roberto Barni vive e lavora a Firenze. . |
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MOSTRA DI GIUSEPPE MODICA ROMA E LA CITTÀ RIFLESSA 12 NOVEMBRE - 14 DICEMBRE 2008 ROMA, PALAZZO DI VENEZIA |
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Roma, 13 novembre 2008 - Claudio Strinati, Soprintendente per il Polo museale della citt` di Roma del Ministero per i Beni e le Attivit` culturali, presenta dal 12 novembre 2008, nelle sale del Palazzo di Venezia, Appartamento Barbo, la mostra del pittore Giuseppe Modica "Roma e la citt` riflessa", da lui curata. La mostra ha il patrocinio del Senato della Repubblica, del Ministero per i Beni e le Attivit` Culturali, dell´Assessorato alla Cultura del Comune di Roma e della Fondazione Leonardo Sciascia. Giuseppe Modica, artista affermato, elitario e navigatore solitario, h autore "di una pittura di straordinaria qualit`, unica nel panorama dell´arte italiana" (Janus) e "che occupa un posto di primo piano nella cultura pittorica contemporanea" (M. Fagiolo). Dopo le retrospettive del 2004 al Complesso del Vittoriano di Roma, alla Galleria Civica di Arezzo, al Loggiato di San Bartolomeo di Palermo nel 2005 e alla Galleria Civica di Marsala nel 2007, Modica torna ad esporre a Roma, nel Museo Nazionale del Palazzo di Venezia, con un gruppo di circa 40 opere, inedite e relativamente recenti, in cui il tema dominante e conduttore h la citt` riflessa. Roma, a tratti riconoscibile nella sua fisionomia iconografica, viene restituita in misteriose e stupefatte apparizioni visionarie, nelle quali la scansione ritmica e la rifrazione dei dati del reale e della memoria contribuiscono a creare una sottile ma essenziale elaborazione del linguaggio. Il lavoro pittorico di Modica h da lunghi anni costituito da una lenta e complessa stratificazione di pensiero ed emozione che incarna, sia nel senso proprio che figurato, il tema della "riflessione": una sorta di filosofia labirintica che inganna e disorienta lo sguardo per restituirci una identit` essenziale del "vedere", misteriosamente lirica ed evocativa. "Lo specchio, ancora una volta protagonista della pittura di Modica - scrive Guido Giuffrh - accentra ed esalta lo smarrimento che nasce dall´incontro di oggettivit` e memoria, flagranza di oggetti ed eco di vite trascorse - nell´incrociarsi di prospettive rovesciate, nel rincorrersi logorante della realt` e del suo simulacro Oggi negli stessi vetri si riflettono (o direttamente si offrono allo sguardo pensoso) i monumenti romani, gli archi, le vestigia di una storia che l´artista affronta senza retorica passatista ma piuttosto nello stupore e nella densit` che da sempre sono anima della sua pittura. E ben di piy dei monumenti, sempre peraltro immersi nell´articolato contesto della citt`, conta appunto quello stupore: muto sgomento di chi, sulle cose, sugli spazi, nell´inseguirsi delle luci e delle ombre s´interroga sul senso e sul perchi del tempo e della vita". La mostra h organizzata da Cinzia Chiari, presidente dell´Associazione culturale L´arte, con il coordinameto scientifico di Alberto Agazzani e Carla Cerati. Il catalogo edito da Giunti si avvale dei testi di Claudio Strinati, Guido Giuffrh e di una conversazione con l´artista di Alberto Agazzani. Grazie al contributo di Unicredit Group l´ingresso alla mostra sar` gratuito. . |
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GOLF – FINALE QS EUROPEAN TOUR CON SEI GIOCATORI ITALIANI |
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Roma, 13 novembre 2008 - Sei giocatori italiani prendono parte alla finale della Qualifying School dell´European Tour (13-18 novembre), che si disputa sul due percorsi, il Red e il Green, del Pga Golf de Catalunya, a Girona in Spagna. Sono Emanuele Canonica ed Edoardo Molinari, ammessi di diritto alla fase conclusiva (77 in totale), e Lorenzo Gagli, Michele Reale, Nicola Maestroni e il dilettante Federico Colombo che vi sono giunti attraverso le prequalifiche (79). Proveranno ad affiancare Francesco Molinari e Alessandro Tadini, già nell´European Tour 2009. Il torneo si disputa sulla distanza di 108 buche con taglio dopo le prime 72 che lascerà in gara i primi 70 classificati e i pari merito al 70° posto. Al termine i primi 30 classificati e i pari merito al 30° posto riceveranno la "carta" per il circuito continentale con categoria 11, mentre gli altri avranno la categoria 14 per l´European Tour, con poche possibilità di giocare, e la categoria 7 per il Challenge Tour. Tra i partecipanti alcuni professionisti, come Canonica, che hanno frequentato il tour maggiore ottenendo anche dei successi quali lo svedese Patrik Sjoland, il tedesco Sven Struver, l´inglese Peter Baker, lo spagnolo Santiago Luna e gli scozzesi Andrew Oldcorn e Andrew Coltart. Vi saranno anche alcuni giocatori provenienti dall´Alps Tour come i promettenti francesi Julien Grillon e Julien Guerrier e l´austriaco Roland Steiner. Da ricordare lo sfortunato paraguaiano Marco Ruiz, che non è riuscito ad ottenere la "carta" attraverso la money list del Challenge Tour per soli 259 euro. Il Ladies European Tour In Corea - Il Ladies European Tour fa tappa in Corea per il Saint Four Ladies Masters (14-16 novembre), torneo organizzato in collaborazione con la Korean Lpga in programma al Saint Four G&r, a Jeju Island, con la partecipazione di quattro proettes italiane: Veronica Zorzi, Anna Rossi, Margherita Rigon e Vittoria Valvassori. In campo vi saranno ben 68 giocatrici coreane, tra le quali reciterà il ruolo di favorita Amy Yang insieme alla francese Gwladys Nocera, alle gemelle inglesi Samatha e Johanna Head, in una delle rare apparizioni insieme nella stessa gara, e alla Zorzi. Il montepremi è di 220. 000 euro. Lpga Tour Nella Citta´ Natale Di Lorena Ochoa - Debutta nel Lpga Tour il Lorena Ochoa Invitational (13-16 novembre), torneo organizzato dalla numero uno mondiale che si disputa nella città messicana dove è nata, a Guadalajara sul percorso del Guadalajara Golf Club. Vi prendono parte 36 selezionate proettes, le prime dell´ordine di merito e cinque inviate dagli sponsor. La Ochoa cercherà l´ottava vittoria stagionale davanti ai suoi sostenitori, ma avrà sicuramente una forte concorrenza. Sarà particolarmente motivata la svedese Annika Sorenstam, alle ultime battute della sua splendida carriera e desiderosa di chiuderla come si conviene a chi ha dominato la scena mondiale per oltre un decennio, ma hanno le carte in regola per conquistare il titolo la statunitense Paula Creamer, la norvegese Suzann Pettersen e le orientali Hee-won Han, Jeong Jang, Inbee Park e Yani Tseng. Il montepremi è di un milione di dollari. Seniors Tour: Stage 1 Qualifying School - Sui due percorsi portoghesi del Pinheiros Altos Gc, a Quinta do Lago, e del Quinta de Cima Golf a Vilanova de Cacela, nell´Algarve, si svolge lo Stage 1 della Qualifying School del Seniors Tour europeo (13-14 novembre). Vi partecipano 141 concorrenti tra i quali Adriano Mori e Franco Ripamonti, insieme a Charles Aceto Le Chevallier, che insegna al Campanino Gc. Si gioca sulla distanza di 36 buche al termine delle quali 55 concorrenti saranno ammessi a disputare la finale in programma al Pestana Golf Resort, sul tracciato del Pinta Course, dal 17 al 20 novembre. In palio 14 "carte" delle quali solo le prime sei permettono la partecipazione a tempo pieno nel circuito. . |
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