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Notiziario Marketpress di Mercoledì 10 Dicembre 2008
SAFER INTERNET: 55 MILIONI DI EURO PER UNA RETE PIÙ SICURA PER I MINORI  
 
Bruxelles, 10 dicembre 2008 - A partire dal 1° gennaio 2009 l´Ue avrà un nuovo programma "Safer Internet". Dopo il voto del 23 ottobre, con cui il Parlamento europeo ha espresso a stragrande maggioranza il proprio sostegno al programma Safer Internet ( Ip/08/1571), il Consiglio dei ministri ha adottato oggi il nuovo programma. Proposto dalla Commissione europea il 28 febbraio 2008 ( Ip/08/310), il programma Safer Internet 2009-2013 mira a proteggere i minori in un ambiente in linea sempre più complesso e a offrire loro gli strumenti per utilizzare con sicurezza servizi web quali la socializzazione in rete, i blog e la messaggeria istantanea. Il 75% dei minori (di età compresa tra i 6 e i 17 anni) utilizza già la rete e il 50% dei minori di 10 anni possiede un cellulare, tuttavia da un nuovo sondaggio dell´Eurobarometro, pubblicato oggi, emerge che il 60% dei genitori europei teme che i loro figli possano diventare vittima di adescamenti in linea (adulti che fanno amicizia con un minore con l´intenzione di abusarne sessualmente) e il 54% teme che i figli possano essere vittime di bullismo in linea (ossia molestati su siti Internet o tramite Sms). Il nuovo programma Safer Internet si propone di lottare contro l´adescamento e il bullismo in linea rendendo più sofisticati e sicuri il software in linea e le tecnologie mobili. Nel periodo 2009-2013 l´Ue spenderà 55 milioni di euro per rendere internet più sicura. "Oggigiorno i minori iniziano molto presto a navigare su Internet e a utilizzare le tecnologie mobili e, raggiunta l´adolescenza, sono dei veri e propri esperti di tecnologie e della navigazione sul web. Si tratta di tecnologie che li aiutano a studiare e offrono loro nuove appassionanti possibilità di socializzazione, per cui spesso essi imparano a utilizzarle più velocemente dei loro genitori. Dobbiamo fare in modo che quando utilizzano servizi in linea o mobili, i minori possano riconoscere i rischi potenziale e farvi fronte," ha dichiarato la commissaria Ue per la Società dell´informazione e i media Viviane Reding. "Mi compiaccio che il Parlamento e il Consiglio abbiano approvato la proposta della Commissione con tanta rapidità, consentendoci di rispondere alle preoccupazioni del tutto naturali dei genitori e di fare in modo che in Europa i minori possano esplorare le nuove tecnologie in tutta sicurezza". Il programma Safer Internet 2009-2013, adottato oggi dal Consiglio dei ministri, fa tesoro del successo del precedente programma relativo al periodo 2005-2008. Il nuovo programma proposto consentirà di cofinanziare progetti per: sensibilizzare maggiormente il pubblico: dotare i minori, i genitori e gli insegnanti degli strumenti per compiere scelte responsabili in linea, consigliandoli sulle necessarie precauzioni da prendere; fornire al pubblico una rete di punti di contatto raggiungibili tramite un sito web o per telefono, per segnalare contenuti o comportamenti illeciti o dannosi, in particolare materiale pedopornografico e casi di adescamento e bullismo in linea; promuovere iniziative di autoregolamentazione in questo settore e favorire la partecipazione dei minori alla creazione di un ambiente in linea più sicuro; creare una base di conoscenze sulle nuove tendenze nell´uso delle tecnologie in linea e sulle relative conseguenze per la vita dei minori, favorendo la collaborazione a livello europeo tra tecnici, psicologi e sociologi. I 55 milioni di euro stanziati per il nuovo programma Safer Internet verranno distribuiti come segue: il 48% dovrebbe essere utilizzato per azioni di sensibilizzazione, il 34% per lottare contro i contenuti illeciti e i comportamenti dannosi in linea, il 10% per promuovere un ambiente in linea più sicuro e l´8% per creare la base di conoscenze. Secondo il nuovo sondaggio dell´Eurobarometro condotto in tutti gli Stati membri dell´Ue, il 75% dei minori di età compresa tra i 6 e i 17 anni utilizza già internet, e la tendenza è in continua crescita. La metà dei genitori che non utilizzano internet dichiara che i figli invece hanno accesso a internet. L´altra metà dei genitori dichiara di parlare con i figli delle attività da questi svolte in linea. Inoltre, prendono precauzioni, ad esempio non consentono ai figli di comunicare informazioni personali in linea (92%) o di parlare con persone sconosciute (83%). Il 59% dei genitori afferma di utilizzare software di filtraggio e di sorveglianza. I genitori che non usano strumenti di filtraggio dichiarano di avere fiducia nei figli (64%) o di non sapere come procurarsi i filtri o come usarli (14%). Lo studio Sip Bench sugli strumenti di filtraggio pubblicato recentemente dalla Commissione dimostra che negli ultimi tre anni gli strumenti sono nel complesso migliorati e sono più facili da installare. Per maggiori informazioni sul nuovo programma Safer Internet 2009-2013, vedi: Ip/08/310, Memo/08/322 e Ip/08/1571 Per maggiori informazioni sul vigente programma Safer Internet 2005-2008, vedi: Ip/06/1512 e Ip/08/207 Il nuovo sondaggio Eurobarometro "Towards a safer use of the Internet for children in the Eu – a parents´ perspective" è disponibile su: http://ec. Europa. Eu/information_society/activities/sip/eurobarometer/ .  
   
   
AGENZIA PER LA DIFFUSIONE DELLE TECNOLOGIE PER L´INNOVAZIONE  
 
Roma, 10 dicembre 2008 - Il Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione, Renato Brunetta, ha presentato il 28 novembre scorso la nuova Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l’innovazione, che si prefigge di promuovere la competitività delle piccole e medie imprese grazie alla diffusione capillare delle tecnologie e servizi innovativi. Con sede presso la Camera di Commercio di Milano, sarà sottoposta ai poteri di indirizzo e vigilanza del Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione e sarà presieduta dal prof. Renato Ugo. L’agenzia, istituita con la legge finanziaria 2006, partirà con un budget iniziale di 5 milioni di euro. Compito primario è quello di ottimizzare il sistema della ricerca con quello produttivo, grazie alla valorizzazione e alla diffusione di nuove tecnologie e nuove conoscenze, che possono concretizzarsi in brevetti ed applicazioni industriali, prodotti su scala nazionale ed internazionale. In particolare, l’Agenzia, secondo lo statuto approvato con Dpcm 8 aprile 2008, si occuperà di sostenere l’istruttoria tecnico-scientifica nell’ambito della valutazione dei progetti di innovazione industriale ed in particolare di quelli previsti dall’art. 1, commi 842 e seguenti, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (industria 2015), svolgendo contemporaneamente un’analisi delle necessità in termini di innovazione tecnologica a supporto degli investimenti. Darà sostegno alla diffusione e promozione della formazione di alto livello, che riguarda soprattutto ricercatori e manager specializzati. Infine, avrà anche il compito di coordinare attività di previsione delle linee di tendenza dello sviluppo tecnologico-scientifico ed economico. L´agenzia potrà contare sull´autorevolezza del Presidente e del Cda, composto da professionisti di fama internazionale, e godrà quindi di un notevole prestigio in un contesto nazionale ed internazionale. Oltre al budget stabilito dalla finanziaria 2006, lo scopo finale è raggiungere il completo autofinanziamento dell´Agenzia grazie alla nascita di accordi sia con enti pubblici sia con privati, per lo svolgimento delle sue attività istituzionali. .  
   
   
CONFERENZA SUL RAFFORZAMENTO DELL´INTEGRAZIONE DEGLI SFORZI NELLA RICERCA TIC  
 
Budapest, Ungheria, 10 dicembre 2008 - Il 19 e 20 gennaio 2009 si terrà a Budapest (Ungheria) una conferenza sul rafforzamento dell´integrazione degli sforzi nella ricerca sulla tecnologia dell´informazione e della comunicazione (Tic). I processi individuali di apprendimento nei vari stadi della vita, sono sostenuti da una serie di concetti pedagogici e andragogici (ad esempio l´apprendimento in età adulta). Questa conferenza mira a esplorare soluzioni innovative per i processi di apprendimento individuale, focalizzando l´attenzione sulla relazione insegnante-tecnologia. Alcuni dei temi trattati includono: ambiente politico: nuove vedute dell´E-learning; ambienti di apprendimento personalizzati; sviluppo istituzionale e tecnologie; mobilità virtuale; data mining e ergonomia del software. La conferenza è organizzata dal progetto Logos ("Knowledge-on-demand for ubiquitous learning"), finanziato dall´Ue, il coordinatore di progetto Antenna Hungaria e la Rete europea per l´apprendimento a distanza (Eden). Essa segna il completamento del progetto Logos. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Logosproject. Com/default. Aspx?tabid=666 .  
   
   
AMMINISTRAZIONE DIGITALE: I RISULTATI DELLA COOPERAZIONE FRA LE AMMINISTRAZIONI REGIONALI  
 
Napoli, 10 novembre 2008 – Oggi e domani presso l’hotel Royal Continental, in via Partenope 38, si svolgerà l’evento Icar (Interoperabilità e Cooperazione Applicativa tra le Regioni) organizzato dall’Assessorato Ricerca e Innovazione della Regione Campania e dal Cisis (Centro Interregionale per i sistemi Informatici, geografici e statistici). Sedici Regioni ed una Provincia autonoma si incontrano a Napoli per condividere e discutere i risultati sull’utilizzo della piattaforma di cooperazione interregionale che permette alle Pubbliche Amministrazioni ed agli Enti di “dialogare” e scambiarsi dati ed informazioni. I lavori della due giorni saranno aperti dal saluto dell’assessore alla Ricerca e Innovazione della Regione Campania, Nicola Mazzocca, che illustrerà lo stato dell’arte dei progetti di E-gov in Regione Campania e i prossimi obiettivi. Cartoni animati ed uno spettacolo teatrale sono tra gli strumenti utilizzati, nell’ambito del progetto, per comunicare ai cittadini ed agli operatori della Pubblica Amministrazione i vantaggi della cooperazione applicativa. Il progetto rientra tra gli interventi previsti nell´Accordo di Programma Quadro (Apq) integrativo per l´e-government e la Società dell´Informazione. .  
   
   
ASSINFOR, BANDO MADE IN ITALY: SUCCESSO OLTRE OGNI ASPETTATIVA, MA OCCORRONO PIU´ RISORSE PER FINANZIARE L´INNOVAZIONE IT NELLE IMPRESE ITALIANE  
 
 Roma, 10 dicembre 2008 - "Il successo straordinario per numero e qualità delle partecipazioni del bando sulle nuove tecnologie per il Made in Italy di Industria 2015, conferma in pieno la voglia d´innovazione che si va affermando nelle imprese italiane, messa in luce recentemente anche dall´indagine congiunturale di Assinform". Ennio Lucarelli, Presidente dell´Associazione nazionale delle imprese per l´Information Technology, non nasconde la soddisfazione per la riuscita, oltre ogni previsione, di un´iniziativa complessa che ha visto Confindustria e le sue associazioni di categoria svolgere un´efficace opera di coinvolgimento delle imprese, il Ministero dello Sviluppo Economico coordinare e finalizzare il tutto. "Abbiamo sostenuto il bando Made in Italy con convinzione fin dall´inizio - sottolinea Lucarelli - anche perchè siamo riusciti a cogliere per primi il segnale che dietro alla ripresa della domanda di innovazione tecnologica di questi ultimi anni, vi era un cambio di strategia delle imprese, in particolare delle Pmi, impegnate nel notevole sforzo di investire in nuove tecnologie per crescere e competere". "Oggi - conclude il Presidente di Assinform - la partecipazione al bando di oltre 3. 000 imprese che insieme a 1. 000 centri di ricerca hanno presentato 429 progetti di innovazione tecnologica del Made in Italy, segnala con chiarezza questa realtà che, per altro, rappresenta una grande novità nel panorama italiano. La domanda potenziale di nuove tecnologie che esprime il bando è di 3,7 miliardi di euro, di cui 2,1 mld da parte delle Pmi, a fronte della quale il Ministero si appresta a distribuire 190 milioni di euro d´incentivi. Senza voler sottovalutare lo sforzo del Governo, è evidente che si tratta di risorse assai limitate, alle quali dovranno essere aggiunti più consistenti finanziamenti affinchè si passi a una strategia sistemica per promuovere l´innovazione e in particolare l´innovazione It nell´economia italiana”. .  
   
   
VERSO IL FUTURO IN FIBRA OTTICA CON «FIBRE SUISSE» SWISSCOM COSTRUISCE LA RETE A BANDA LARGA IN FIBRA OTTICA DEL FUTURO.  
 
Berna, 9 dicembre 2008 - Dopo l’allacciamento alla fibra ottica di interi quartieri e delle grandi aziende, ora è la volta dei clienti privati e delle Pmi: iniziando da Zurigo, Basilea e Ginevra, entro la fine del 2009 saranno collegate alla fibra ottica già 100’000 economie domestiche. Secondo i piani, nel corso del prossimo anno la rete destinata alle unità abitative sarà estesa alle città di San Gallo, Berna, Friburgo e Losanna. Le prime offerte per i clienti privati e le Pmi saranno lanciate nel primo semestre del 2009. Nei prossimi anni Swisscom prevede di investire complessivamente circa 8 miliardi di Chf nell’infrastruttura svizzera di telecomunicazione e It, circa il 35% dei quali nel potenziamento della rete in fibra ottica. Nella realizzazione di reti di telecomunicazione, Swisscom può attingere a circa 150 anni di esperienza. Grazie alle conoscenze acquisite e alla concorrenza con i gestori di reti di telefonia mobile e via cavo, oggi la Svizzera dispone di un’infrastruttura di telecomunicazione fra le migliori al mondo in fatto di efficienza. Per mantenere anche in futuro la posizione di punta nella comunicazione a banda larga, nell’ottobre 2008 Swisscom ha iniziato a estendere la propria rete in fibra ottica ai clienti privati e alle Pmi. L’infrastruttura esistente supporta tale potenziamento poiché Swisscom dispone già di una fitta rete altamente efficiente grazie agli investimenti nella rete di base realizzata in fibra ottica (backbone) e all’estensione delle fibre ottiche fin nei quartieri abitativi per consentire la diffusione di Vdsl. 12’500 immobili commerciali sono già allacciati - Da oltre un decennio Swisscom collega in rete le grandi aziende con le fibre ottiche. Circa un terzo dei clienti commerciali usufruisce già dei servizi a banda larga attraverso la rete ad alta velocità e in Svizzera sono complessivamente 12’500 gli edifici commerciali connessi direttamente a Swisscom tramite fibre ottiche. E l’interesse per le reti in fibra ottica è in forte crescita: nell’arco di un anno il numero dei clienti di Swisscom allacciati alla fibra ottica è aumentato del 40 percento. L’esigenza di nuove applicazioni aziendali, quali ad esempio Voice over Ip (Voip), Unified Communications e servizi di videoconferenza, richiede capacità di rete sempre maggiori e induce un numero crescente di grandi aziende a passare dalla rete in rame a quella in fibra ottica, più efficiente. I clienti beneficiano della concorrenza esistente tra le diverse reti - Già a fine luglio Swisscom aveva invitato potenziali partner del settore delle telecomunicazioni, delle reti via cavo e dell’elettricità a costruire insieme la rete in fibra ottica. Grazie alla partecipazione di più partner, si aspira a realizzare tale rete in modo più rapido e conveniente. La collaborazione genera inoltre una concorrenza tra le diverse reti che favorisce gli investimenti e le innovazioni, procurando i vantaggi maggiori ai clienti e ai proprietari di case. Affinché gli eventuali partner di cooperazione possano ampliare la propria infrastruttura in fibra ottica anche dopo l’inizio dei lavori, Swisscom posa in tutte le zone più fibre per abitazione. Una di esse sarà utilizzata da Swisscom, mentre le altre saranno a disposizione dei partner. Con il modello a più fibre si impedisce che in Svizzera nasca un nuovo monopolio delle reti. Tale modello tiene inoltre conto delle richieste espresse dai concorrenti, nel quadro della Ltc, in relazione a un accesso completo ai cavi in rame. Nella rete in fibra ottica la tecnica è la base della libera concorrenza - In Svizzera i servizi di telecomunicazione vengono offerti già oggi attraverso diverse reti. Accanto a Swisscom, anche i gestori di reti via cavo, le aziende elettriche e le ferrovie operano in qualità di fornitori. I gestori di rete che possiedono una propria infrastruttura possono ricorrere a diverse tecnologie per sviluppare e offrire i loro servizi. La scelta delle tecnologie impiegate determina in larga misura i servizi e la qualità della rete del futuro. I gestori di rete potranno differenziarsi sul mercato a livello di servizio, qualità e innovazione tecnologica soltanto se sorvegliano e gestiscono l’intera rete – dalle centrali fino all’apparecchio del cliente finale. La posa di più fibre ottiche per abitazione comporta un aumento marginale degli investimenti, ma in compenso permette di garantire la competizione sul piano tecnologico e dei servizi. Non sarebbe ragionevole limitarsi a una sola fibra ottica per abitazione, poiché ciò pregiudicherebbe la dinamica del mercato e l’innovazione tecnologica nell’industria delle telecomunicazioni per i prossimi 30-50 anni. Modelli di cooperazione per ogni esigenza - Swisscom offre ai partner interessati quattro diversi modelli di cooperazione per partecipare alla costruzione e alla gestione della rete in fibra ottica, evitare doppioni durante la realizzazione, ridurre i costi e accelerare i tempi di introduzione delle reti a banda larga in Svizzera. Partnership a livello di costruzione: questo modello di cooperazione si rivolge in particolare ai partner con proprie canalizzazioni, tra cui aziende elettriche e gestori di reti via cavo. La costruzione della rete in fibra ottica in una determinata area, ad esempio un quartiere o un’intera città, viene affidata a uno dei partner. Si procede alla posa di più fibre ottiche in modo tale che a opera ultimata gli altri partner di cooperazione ne ricevano una. Se tutti i partner si occupano dell’allacciamento di aree delle stesse dimensioni con reciproco scambio delle fibre, non è necessario effettuare pagamenti compensativi. Partnership a livello di investimenti: questa collaborazione è interessante per i partner senza condotte per cavi proprie. I partner finanziamo il potenziamento in maniera congiunta. Un partner costruisce l’intera rete e concede all’investitore un diritto d’uso sulle fibre posate. Noleggio di singole fibre ottiche: il noleggio di singole fibre ottiche da parte di partner che non intendono investire nel potenziamento della rete, ma desiderano determinare personalmente il livello della tecnica per la gestione della rete in fibra ottica. Noleggio di servizi di trasmissione: analogamente alla soluzione già affermata da anni sul mercato nel settore della tecnologia Dsl a banda larga, Swisscom propone anche offerte di rivendita per Internet Service Provider che non vogliono investire in un’infrastruttura propria. Questi fornitori possono utilizzare sia le fibre ottiche sia la tecnologia di rete sovraordinata di Swisscom. Lancio dell’offerta di rivendita nel marzo 2009 - All’inizio di novembre Swisscom ha sottoposto la propria offerta di rivendita a tutti gli Internet Service Provider. L’offerta, che si fonda su principi non discriminatori ed equi, nella prima fase comprenderà larghezze di banda da 30 a 50 megabit al secondo per il download (ricezione di dati) e fino a 10 megabit al secondo per l’upload (invio di dati). Durante la fase pilota, che prenderà avvio a inizio marzo e diventerà operativa a livello commerciale nell’autunno 2009, l’offerta sarà circoscritta alle aree di Zurigo, Basilea e Ginevra già servite dalla fibra ottica. Nell’ambito della collaborazione, i partner verificano l’attuazione tecnica e l’indice di gradimento riscontrato sul mercato per le singole offerte. Gli Internet Service Provider, tra cui figurano Vtx, green, netstream e init7, sono liberi di impostare a piacimento le proprie offerte per i clienti finali e di rivendita. Offerte per i clienti privati dal 2009 - Con il potenziamento della rete a fibra ottica viene innanzitutto predisposta l’infrastruttura necessaria per i prodotti e le offerte da proporre in futuro ai clienti privati nonché alle piccole e medie imprese. Tali offerte saranno presumibilmente lanciate sul mercato nel primo semestre del 2009. .  
   
   
PIAZZA TOSCANA, TUTTI ON LINE PER DISCUTERE DI PAESAGGIO. IL PIANO REGIONALE APRE ALLA PARTECIPAZIONE  
 
 Firenze, 10 dicembre 2008 - Sul sito della Regione è nata ufficialmente ´Piazza Toscana´ > ww01. Regione. Toscana. It/partecipazione/ Piazza Toscana è un sito di social-network dove dibattiti e discussioni danno vita a tanti, piccoli o grandi, capannelli. Le discussioni più votate occupano le prime posizioni e l´home page diventa di per sé una rassegna di temi caldi. I cittadini potranno ascolta! re, inte rvenire ma anche votare, partecipando così alle decisioni della Regione, ma anche di Comuni e altre realtà che decideranno di affacciarsi sulla piazza o porre alla piazza virtuale un quesito. I primi dibattiti sono già iniziati, e riguardano il paesaggio. Si parla di piazza Bovio a Piombino e del Cisternino a Livorno, della terza corsia sull´autostrada e del piano strutturale a Bagno a Ripoli, e ancora di Castelfalfi a Montaione. È sufficiente registrarsi per poter partecipare al dibattito e dire la propria opinione. Così, prima di ogni decisione del Consiglio regionale si potrà esprimersi su uno strumento essenziale di governo del territorio in Toscana e su un disegno di politica pubblica che identifica la Regione nel panorama europeo. Il piano paesaggistico è il Pit che dà attuazione alla legge regionale 1 del 2005, alla luce della Convenzione europea del paesaggio da un lato, e del Codice per i beni paesaggistici dall´altro. In Toscana, grazie all´intesa raggiunta tra diversi soggetti, si è stabilito che d´ora in poi la pianificazione di tutto Il territorio, si farà in piena collaborazione, su iniziativa della Regione, tra Province, Comuni, Comunità montane e Stato. La qualità e il valore del piano paesaggistico toscano vengono rappresentati mediante 40 schede dei paesaggi con individuazione degli obiettivi di qualità che si riferiscono a 38 ambiti di paesaggio già individuati dal Pit vigente. Inoltre, il Pit contiene una serie di prescrizioni per la politica energetica regionale, ribadendo così la le ragioni del paesaggio nelle scelte di questo tipo. .  
   
   
MENO STRESS E PIÙ SCELTA: I REGALI DI NATALE SI COMPRANO ONLINE  
 
 Milano, 10 dicembre 2008 - Arrivano i primi freddi invernali e a novembre è già tempo di pensare alle feste. Inizia così la corsa ai regali di Natale, che sono ovviamente un piacere ma a volte anche un dovere. Spesso, oltre al denaro, la ricerca dei doni natalizi richiede infatti tempo e impegno. Secondo uno studio condotto da un gruppo di ricercatori della University of East London, gli acquisti natalizi non solo avrebbero una ricaduta diretta sulle finanze, ma causerebbero addirittura uno stress tale da minacciare la salute psico-fisica. Come contenere tale stress? La soluzione adottata da molti per limitare i danni sembra essere quella di affidarsi a internet per lo shopping natalizio. In vista delle festività 2008 un numero crescente di consumatori dichiara infatti di voler acquistare i regali di Natale sul web. È quanto emerge dall’indagine di Nielsen Online sulle intenzioni di acquisto per il periodo natalizio. Si tratta di una survey online condotta negli Stati Uniti dal 6 all’11 novembre, basata su 1,300 utenti che hanno acquistato online per le feste l’anno scorso o che hanno dichiarato di volerlo fare quest’anno. Il 41% degli intervistati intende infatti aumentare la percentuale del proprio budget natalizio da spendere online. La percentuale di coloro che dichiarano di spendere la maggior parte del proprio budget online sale al 36% dal 32% di un anno fa. Per quanto riguarda i prodotti, cresce il numero delle persone che intendono acquistare giocattoli, videogiochi e libri sul web. Perché comprare online? Perché è comodo e permette di risparmiare tempo e denaro. La crisi economica in atto porta inevitabilmente in primo piano l’attenzione al prezzo, che diventa la motivazione principale all’acquisto online per il 53% dei consumatori, mentre lo era per il 46% l’anno scorso. Tuttavia la ragione fondamentale per la quale i consumatori decidono di fare acquisti sul web continua ad essere la comodità: il 76% dei consumatori sceglie il web perché è un “negozio” aperto sette giorni su sette, 24 ore al giorno, mentre il 75% apprezza il fatto di poter risparmiare tempo. E in Italia? In Italia l’ecommerce è in crescita, ma non è ai livelli di Stati Uniti o Regno Unito, segno che ci sono ancora ampi margini di sviluppo. Internet consolida comunque sempre più il proprio ruolo di orientatore dei consumi: è il luogo in cui si ricercano informazioni, opinioni, si confrontano prezzi e offerte anche se poi spesso l’acquisto viene fatto in un negozio. Nel nostro paese sono da sempre molto visitati i cosiddetti siti di “Infocommerce”. A dicembre 2007 il 67% dei navigatori attivi ne ha visitato almeno uno con un sales conversion rate del 10%: su 100 visitatori sui siti dove è possibile comprare un bene o servizio, 10 hanno effettivamente concluso l’acquisto online. Osservando il trend dell’ultimo anno in termini di penetrazione sui navigatori attivi, si nota come alcune categorie di siti siano state particolarmente visitate nei mesi di novembre e dicembre 2007. Un vero e proprio picco c’è stato per i siti legati alle occasioni speciali, visitati dal 15% dei navigatori nel mese di dicembre, magari da chi decide di mandare un bigliettino di auguri o un piccolo dono dell’ultimo minuto. Anche i siti di annunci e aste sono stati molto visitati nel mese dicembre, raggiungendo una penetrazione del 48%, così come i siti legati all’elettronica di consumo, che a dicembre sono stati visti dal 25% degli internauti. C’è anche chi si prende più tempo per scegliere i regali di Natale consultando anticipatamente guide per lo shopping e siti di confronto prezzi, categoria che l’anno scorso ha raggiunto una penetrazione del 32% nel mese di novembre. E quest’anno? Per ora sull’ecommerce legato al Natale 2008 si possono solo fare previsioni, ma già da settembre emerge che i siti legati agli acquisti online hanno iniziato un trend di crescita che lascia ben sperare per un boom nei mesi di novembre e dicembre. .  
   
   
CABLECOM DECIDE DI SNELLIRE LA PROPRIA ORGANIZZAZIONE E COMUNICA UN CAMBIAMENTO NELLA DIREZIONE AZIENDALE  
 
 Zurigo, 10 dicembre 2008 - Cablecom rafforza la struttura organizzativa e sfrutta le sinergie nel settore It e back office. In tale contesto è al vaglio della società anche una riduzione dei posti di lavoro. Dopo sette anni dedicati all’organizzazione e all’espansione di cablecom, Rudolf Fischer ha deciso di ritirarsi dalla carica di Managing Director, ma continuerà a svolgere le proprie funzioni fino alla nomina del suo successore. Alla luce dell’inasprimento sempre maggiore della concorrenza e al fine di concentrare la società sulle attività principali, cablecom rafforza le strutture organizzative e le divisioni aziendali nell’ambito di un programma teso ad aumentare l’efficienza. Al tempo stesso, l’accorpamento delle funzioni It e di back office all’interno del Gruppo, reso possibile grazie all’introduzione di un nuovo software di amministrazione, produce nuove sinergie in tutti i rami aziendali. Il settore del Servizio Clienti non sarà interessato da tali modifiche. Cablecom resta fedele al proprio obiettivo dichiarato di migliorare costantemente il servizio alla clientela. Durante queste fasi si metteranno al vaglio anche una riduzione dei posti di lavoro e fino a 150 dimissioni imposte dall’azienda. Per alleggerire la situazione saranno attuati in prima battuta provvedimenti come l’arresto delle assunzioni e il conseguente sfruttamento della fluttuazione naturale, modelli alternativi di orario di lavoro oppure i prepensionamenti. A tutela dei diritti di partecipazione dei lavoratori stabiliti dalla legge è stato avviato il processo di consultazione con i rappresentanti dei lavoratori. Una decisione definitiva su eventuali dimissioni imposte dall’azienda sarà presa in gennaio, al termine della valutazione dei risultati della consultazione. .  
   
   
IL MONDO DEL RECRUITING SUL WEB E SULLA STAMPA  
 
Milano, 10 dicembre 2008 - Agenti e rappresentanti di commercio, addetti amministrativi, programmatori e analisti informatici, esperti di logistica, ma soprattutto operai, sia generici che specializzati. Sono queste le professioni più ricercate anche in questo momento di congiuntura economica difficile, stando agli annunci di lavoro pubblicati negli ultimi mesi su carta stampata e web. Se, infatti, da un lato aumentano le aziende che fanno ricorso agli ammortizzatori sociali, dall’altro ce ne sono anche altre che, fortunatamente, hanno bisogno di nuovo personale. Secondo le rilevazioni di Job Dynamix/nielsen da inizio anno sono state pubblicate circa 600mila inserzioni. Una media di oltre 60mila nuove richieste al mese che a ottobre, quando la crisi finanziaria ha cominciato a farsi sentire sull´economia reale, non ha subito particolari flessioni. Ai primi posti della classifica degli annunci di ricerca di personale si trova il personale addetto alla vendita: se ne selezionano 10mila al mese e da settembre a ottobre la richiesta è aumentata dell´8 per cento. La ragione di questa crescita va ricercata nel fatto che queste figure professionali sono fondamentali per sviluppare il business e non rappresentano costi fissi elevati per le aziende, perchè molti sono remunerati in base ai risultati raggiunti. C´è anche una ripresa nella selezione di professionisti del marketing e, soprattutto sul canale web, continua la forte richiesta di personale specializzato in nuove tecnologie e di informatici. Gli operai, invece, che risultano sempre la categoria più gettonata nel ranking degli annunci pubblicati, mostrano un trend negativo: nella classifica di Job Dynamix le richieste sono passate dalle oltre 7. 300 di giugno alle poco più di 6. 000 di ottobre. Un terzo delle ricerche di personale è fatto direttamente dalle aziende, mentre due terzi passano attraverso società di selezione. La maggior parte degli annunci, il 98% del totale, viene pubblicata da siti specializzati, alcuni di emanazione editoriale, altri indipendenti, spesso appartenenti a gruppi internazionali. La ricerca del personale attraverso la rete non riguarda più solo poche società all’avanguardia, ma si sta allargando a tutto il mondo del lavoro, dalle grandi multinazionali alle piccole e medie aziende. Tra i siti che raccolgono più annunci la leadership spetta a Infojobs, al secondo posto del ranking c’è Monster, poi seguono nell’ordine Trovolavoro (Corriere della Sera. It), Stepstone, Cliccalavoro, Miojob (La Repubblica. It), Cambiolavoro, Talentmanager, Careerbuilder e Cercolavoro. Diverso rispetto al web, in termini di numerosità e tipologia di inserzioni, oltre che di offerta commerciale da parte degli operatori, è il recruiting che passa attraverso le pagine dei giornali. Gli annunci di ricerca pubblicati in dieci mesi sono circa 10mila, quasi 300 a settimana. La parte del leone la fa Il Corriere della Sera con le tradizionali pagine del venerdì. Le posizioni successive sono occupate da La Repubblica, Il Messaggero e Il Sole 24 Ore. Queste quattro testate raccolgono circa il 70% degli annunci. .  
   
   
GAPP INDAGA SUL RAPPORTO TRA GENERE E CARRIERA SCIENTIFICA  
 
 Bruxelles, 10 dicembre 2008 - Il genere di appartenenza è un fattore determinante nella scelta di intraprendere una carriera nel campo della scienza e della tecnologia (S&t)? Per affrontare questa importante questione, il progetto Gapp ("Gender awareness participation process"), finanziato dall´Ue con 808. 380 Eur nell´ambito del Sesto programma quadro, ha indagato le differenze di genere nella scelta di una carriera scientifica. I risultati del progetto sono stati presentati alla conferenza conclusiva del Gapp tenutasi il 4 novembre a Bruxelles. Le scoperte del progetto di due anni hanno rivelato che non esistono differenze importanti nelle scelte di istruzione e opportunità lavorative tra uomini e donne. Ma i partner del progetto hanno espresso la loro preoccupazione sul fatto che gli studenti non hanno un´idea precisa su ciò che è effettivamente disponibile sul mercato del lavoro. Le loro presupposizioni si basano sulle loro esperienze scolastiche, hanno detto i ricercatori. Essi hanno osservato che i partecipanti al progetto hanno espresso il desiderio di approfondire meglio le loro conoscenze sulle professioni S&t. "I partecipanti ci hanno parlato dell´importanza della pratica nella S&t e vedono la S&t strettamente legata alla realtà," hanno dichiarato. I risultati hanno anche mostrato che l´esperienza nella S&t andrebbe acquisita ad un´età più giovane possibile. Sulla base del feedback fornito dagli studenti, la scienza risulta interessante, divertente e stimolante. Vista però come materia scolastica, essa viene definita noiosa, complessa e difficile. Ma i risultati hanno dimostrato che le maggiori differenze di genere erano legate alle opportunità di carriera. Quello che si riscontra, secondo i partner, è un "divario generazionale" nell´affrontare i temi riguardanti il genere. Le ragazze giovani non erano d´accordo sulle limitazioni o restrizioni dovute al genere, ma le insegnati (esclusa la generazione più giovane) sembravano essere d´accordo sull´esistenza di un "ordine di genere", in cui le donne ancora combattono gli stereotipi, cercando di conciliare carriera e doveri famigliari. Il progetto è stato eseguito da istituzioni e centri scientifici impegnati nella comunicazione della scienza attraverso programmi accessibili, documenti interattivi e programmi. Le istituzioni di ricerca hanno concentrato l´attenzione su tre tipi principali di attività: ricerca qualitativa, workshop partecipativi per permettere a studenti ed esperti nel campo della S&t di incontrarsi, e attività pilota. I partner del Gapp hanno spiegato che la prima fase del progetto ha posto l´attenzione sulla ricerca qualitativa. In questa fase il team ha creato 64 gruppi focus. I gruppi hanno indagato come la percezione della scienza e delle carriere scientifiche influenza l´interesse, la motivazione e la scelta delle materie scolastiche e universiarie, e la vita professionale delle persone. I risultati hanno dimostrato che le ragazze tendono ad attribuire più importanza ai risultati sociali della S&t (ad esempio attinenti alla salute), ma sono più scettiche sulle scienze contemporanee; mentre i ragazzi sono più attratti dal successo ottenuto da qualche importante scienziato o imprenditore tecnologico di sesso maschile. Sulle scelte di carriera degli studenti influiscono anche gli insegnanti, i genitori e gli interessi personali. Un altro fattore a determinare la percezione della S&t e le scelte compiute in questo campo, è il fatto che è comunemente ritenuto che gli scienziati siano maschi. Sono state anche condotte delle interviste con 60 leader di opinione, tra cui scienziati, politici e esperti sul tema dei generi. Nella seconda fase del progetto si sono svolti workshop sulla "Open space technology". "I partner sono stati in grado di individuare le idee, gli interessi, [e] i bisogni dei giovani (soprattutto delle giovani ragazze) e di scienziati, insegnanti e genitori, sugli studi riguardanti la S&t e le carriere correlate," hanno detto i ricercatori. La fase successiva ha concentrato l´attenzione sulla realizzazione di attività pilota: questo includeva la presentazione di modelli di ruoli a studenti e genitori in Danimarca, per motivarli e anche per coinvolgerli in discussioni di gruppo; lavorare in laboratori di S&t in Italia; e lanciare un blog di scienziati in Portogallo. In Belgio gli studenti hanno incontrato scienziati donna e parlato con loro; ed è stato lanciato un concorso di riprese video per i giovani nei Paesi Bassi, mentre in Polonia è stato prodotto un film sulla vita di due giovani scienziati. In questa fase sono stati coinvolti un totale di 6 paesi, 26 istituti di ricerca, 40 ricercatori, 1817 studenti di diverse scuole, 87 insegnanti e 207 genitori. L´ultima fase ha valutato le attività pilota. Secondo i partner le attività hanno riscosso "un grande successo tra tutti i partecipanti", e hanno aggiunto che "la consapevolezza degli studenti su cosa significa essere uno scienziato [. ] e di cosa si occupa effettivamente, è notevolmente cambiata". Sia i ricercatori che gli insegnanti hanno fornito suggerimenti preziosi sulle attività pilota e molti studenti hanno espresso il loro interesse di continuare le attività. Il lavoro ha mostrato risultati incoraggianti: gli studenti hanno rivisto le loro idee su cosa significa svolgere una professione nella S&t. Lanciare nuove attività scolastiche e incoraggiare gli studenti a partecipare, potrebbe motivarli a scegliere carriere nell´ambito della S&t in futuro. Andrebbe notato che, nonostante i successi raggiunti negli ultimi anni nel colmare il divario tra uomini e donne nelle professioni S&t, deve cambiare la società per poter assicurare un maggiore equilibrio, hanno commentato i partner del Gapp. Per ulteriori informazioni, visitare: Gapp: http://www. Gendergapp. Eu Ue Scienza e società: http://ec. Europa. Eu/research/science-society/ .  
   
   
CONFERENZA DEI GIOVANI ITALIANI NEL MONDO  
 
 Roma, 10 dicembre 2008 - Si svolgerà a Roma presso la Fao dal 10 al 12 dicembre 2008, la prima “Conferenza dei giovani italiani nel mondo”, che sarà presieduta dal Ministro Frattini . La seduta inaugurale sarà ospitata dalla Camera dei Deputati e aperta dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. L’esigenza di convocare una Conferenza dei giovani italiani e di origine italiana nel mondo è stata manifestata negli ultimi anni con grande determinazione dalle nostre collettività all’estero e dai loro organismi rappresentativi, al fine di individuare strumenti utili per definire una linea politica per la valorizzazione delle nuove generazioni e favorire il consolidarsi del loro rapporto con il nostro Paese. In particolare negli ultimi due anni, il Consiglio generale degli Italiani all’estero ha promosso, in ogni Paese ove fossero significativamente presenti nostre collettività, una serie di incontri dei giovani durante i quali sono stati prodotti i documenti “giovani – Paese”, che di fatto costituiscono i lavori preparatori sui quali si basa la Conferenza. Parteciperanno ai tre giorni di dibattito circa 400 delegati di età compresa tra i 18 ed i 35 anni, in rappresentanza dei 950 mila loro coetanei italiani sparsi nel mondo. A parte i delegati provenienti dall’estero, sono stati invitati altri 200 giovani residenti in Italia tra studenti, professionisti, imprenditori, lavoratori, esponenti del mondo dell’arte, della cultura e dello sport. La collettività italiana all’estero - secondo gli schedari consolari - al 31 dicembre 2007 si componeva di 3. 870. 000 individui, così ripartiti per aree geografiche (la ripartizione per aree geografiche presa in considerazione è quella prevista per il C. G. I. E. ): Europa e Nord Africa 55,4 %, America Latina 31,4 % ,Paesi anglofoni 11,8 % Sono 929. 249 i giovani compresi in una fascia di età tra i 18 e i 35 anni pari al 24 % della collettività, mentre le percentuali per aree geografiche non si discostano molto da quelle della collettività nel suo insieme: Europa + Nord Africa, 501. 659 53,9 %, America Latina, 308. 212 33,1 % , Paesi anglofobi, 94. 000 10,1 %. Questi i temi attorno ai quali si svilupperà la Conferenza: Identità italiana ed interculturalità; Lingua e cultura; Informazione e comunicazione; Mondo del lavoro e lavoro nel mondo; Rappresentanza e partecipazione. I lavori della Conferenza saranno affidati ad altrettanti moderatori individuati dalla “Dante Alighieri” tra personalità del mondo accademico e del giornalismo. I documenti prodotti dai cinque gruppi di lavoro saranno presentati in seduta Plenaria per la discussione e l’approvazione. Nel Comitato organizzatore, composto da 30 membri, sono presenti tra gli altri, il Sindaco di Roma, membri del Senato e della Camera dei Deputati, rappresentanti dei Ministeri interessati (Istruzione, Beni Culturali, Gioventù, Affari Regionali), del Cgie, esperti in tematiche giovanili. Ne fanno parte anche cinque rappresentanti delle Regioni individuate tra quelle che abbiano dimostrato un particolare interesse per le tematiche inerenti le nuove generazioni di italiani all’estero. .  
   
   
UNA SCUOLA PER TUTTI, POTENZIATO IL DIRITTO ALLO STUDIO PRESENTO IL NUOVO PIANO TRIENNALE 2008-2010 DELAL TOSCANA DUE MILIONI IN PIÙ PER BORSE DI STUDIO, CONTRIBUTI LIBRO, COMODATI  
 
 Firenze, 10 dicembre 2008 -Una scuola alla portata di tutti. La Regione ha deciso di potenziare le risorse e rendere più razionali le procedure per il diritto allo studio scolastico con l´obiettivo di ampliare le opportunità di accesso e prosecuzione degli studi per gli alunni che frequentano la scuola in Toscana, dalle elementari alle superiori. I nuovi indirizzi regionali per il diritto allo studio scolastico e le modalità procedurali per la programmazione e la gestione del sistema per il triennio 2008-2010 sono stati approvati nei giorni scorsi dalla giunta, su proposta dell´assessore all´istruzione Gianfranco Simoncini. E´ una piccola rivoluzione, a cominciare dalle risorse. E fra le novità, l´estensione delle borse di studio (fino ad oggi riservate al biennio) anche ai ragazzi che frequentano il terzo, quarto e quinto anno delle superiori. «Già a parti re da quest´anno scolastico - spiega l´assessore - si introducono significative innovazioni, in termini di razionalizzazione, semplificazione e maggiore armonizzazione territoriale. Si tratta di novità che tendono ad ampliare le opportunità per bambini e ragazzi che trovano difficoltà a procedere negli studi causa delle condizioni socio-economiche delle famiglie. Assicurare a tutti le stesse opportunità è per noi un impegno prioritario. E lo è a maggior ragione in questa fase, in cui il governo interviene con pesanti tagli che rischiano di deprimere la scuola pubblica e limitare il diritto allo studio». A partire dal 2008 la Regione si è impegnata ad integrare i fondi statali, aumentando in modo significativo le risorse proprie. Sono così stati stanziati per il 2008 1. 982. 853,00 euro, che diventeranno 3. 278. 078,00 sia nel 2009 che nel 2010: sono circa 2 milioni in più di risorse regionali rispetto a quanto&n bsp; stanziato annualmente nel corso dell’ultimo decennio (in media 1 milione/1 milione e 200 mila euro l’anno). A partire dall’anno scolastico 2009-2010 saranno inoltre applicati nuovi indicatori per la distribuzione delle risorse sul territorio, che terranno fra l’altro conto di premialità connesse all’investimento di risorse locali da parte di Comuni e Province. Una parte dei fondi sarà destinata ad azioni provinciali di compensazione fra i comuni, finalizzate a promuovere al massimo uniformità di trattamento sul territorio. Gli incentivi saranno erogati, come in passato, tramite bandi che saranno emanati dai Comuni. Ecco quali sono le tipologie di incentivo previste. Borse di studio destinate agli studenti, dalle elementari alle superiori, appartenenti a nuclei familiari con Indicatore economico equivalente (Isee) non superiore a 12 mila euro, che diventeranno 13. 500 per l’anno scolastico 2009 -2010 e 15 mila nell´anno scolastico 2010-2011. Le famiglie beneficiarie, in base alle nuove disposizioni, non dovranno più produrre alcuna documentazione di spesa. L’importo della borsa è di 150 euro per gli studenti di scuole primarie e secondarie di primo grado e a 250 euro per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. Borse di studio riservate a studenti residenti nelle Isole del Giglio e di Capraia iscritti a scuole superiori di altri Comuni toscani, appartenenti a nuclei familiari con Isee non superiore a 20 mila euro L’importo della borsa è di 1. 500 euro l´anno. Contributi per il rimborso dei libri di testo scolastici e progetti di comodato gratuito con le scuole. Sono confermati i contributi per il rimborso dei libri di testo scolastici per gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado (medie e superiori), appartenenti a famiglie con Isee non superiore a 12 mila euro per il . 2008-2009, 13. 500 per il 2009-2010 e 15. 000 per il 2010-2011. A partire dal prossimo anno scolastico la Regione prevede di finanziare l’avvio sul territorio di servizi di comodato gratuito dei libri di testo scolastici a favore di studenti iscritti alle scuole superiori. Iter più veloce Il nuovo sistema di incentivi, una volta a regime, consentirà di sveltire l’erogazione delle borse di studio e dei contributi libro che saranno disponibili per gli studenti entro i primi mesi di avvio dell’anno scolastico. Per quest’anno si prevede l’adozione dei bandi comunali entro la fine di dicembre 2008. I contributi saranno erogati entro la primavera 2009. «Il nostro obiettivo – spiega Simoncini - è quello di aumentare il tasso di partecipazione scolastico nei livelli più alti dell´istruzione, in modo da qualificare il nostro capitale umano e renderlo più competitivo di fronte alle sfide della globalizzazio ne. Per raggiungere questo obiettivo occorre agire su più fronti: abbiamo cercato di ampliare al massimo la sfera dei beneficiari degli incentivi economici che, anche se non sono risolutivi, possono aiutarci a superare le barriere di natura economica e sociale che ancora oggi costituiscono un ostacolo alla frequenza e al successo scolastico». Qualche numero sulla scuola in Toscana - In Toscana si registra un costante aumento del numero degli iscritti nelle scuole primarie e secondarie di primo e di secondo grado. Nell’anno scolastico 2008-2009 gli studenti toscani delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado sono 380. 959, ovvero il 3% in più rispetto all’anno scolastico precedente. In aumento risultano anche gli studenti di cittadinanza non italiana (+ 1%), rappresentando l’11% degli iscritti nelle scuole primarie e secondarie di primo grado e il 6,6% nelle scuole secondarie di secondo grado. Il tasso di partecipazione nell’istruzione superiore risulta in costante crescita e superiore alla media italiana: nel 2000 era del 92,2%, nel 2007 è salito al 97,2%. I dati sugli abbandoni scolastici precoci indicano che vi è una tendenza progressiva al miglioramento nel medio lungo periodo. Nel 2000 i giovani fra i 18 ed i 24 anni che avevano assolto la sola istruzione secondaria inferiore e che non partecipavano a corsi scolastici e formativi rappresentavano il 23,4%; nel 2007 sono scesi al 18% di questa fascia di età. Anche la percentuale dei giovani in possesso di diploma fra i 20 ed i 24 anni mostra una tendenza progressiva al miglioramento. Erano infatti il 60,8% nel 2000, risultano il 77,7% nel 2007. In entrambi i casi tuttavia le percentuali rimangono ancora ben lontane dagli obiettivi fissati dal Consiglio europeo di Lisbona. .  
   
   
TOSCANA: DUE MILIONI IN PIÙ PER IL DIRITTO ALLO STUDIO. NUOVE BORSE PER FINIRE LE SUPERIORI  
 
Firenze, 10 dicembre 2008 - Per una scuola alla portata di tutti, la Regione Toscana aumenta gli investimenti e snellisce le procedure. La Giunta ha approvato nei giorni scorsi una piccola rivoluzione nel campo del diritto allo studio per il triennio 2008-2010. Fra le novità, l´estensione delle borse di studio (fino ad oggi riservate al biennio) anche ai ragazzi che frequentano il terzo, quarto e quinto anno delle superiori. In primo luogo si aumentano le risorse per due milioni di euro circa nei 3 anni. A partire dall´anno scolastico 2009-2010 saranno inoltre applicati nuovi indicatori per la distribuzione delle risorse sul territorio, finalizzati ad ottenere uniformità di trattamento tra le varie aree. Gli incentivi saranno erogati, come in passato, tramite bandi che sarann! o emanat i dai Comuni. Ecco quali sono le tipologie di incentivo previste. Borse di studio destinate agli studenti, dalle elementari alle superiori, appartenenti a famiglie con Indicatore economico equivalente (Isee) non superiore a 12 mila euro (13. 500 per l´anno scolastico 2009-2010 e 15 mila nel 2010-2011). Le famiglie non dovranno più produrre alcuna documentazione di spesa. L´importo della borsa è di 150 euro per gli studenti di elementari e medie e a 250 euro per gli studenti delle superiori. Le famiglie in queste fasce di reddito hanno inoltre diritto a contributi per il rimborso per i libri di testo (scuole medie e superiori). A partire dal prossimo anno scolastico la Regione prevede di finanziare servizi di comodato gratuito dei libri a favore di studenti iscritti alle superiori. Particolari borse di studio di 1500 euro l´anno sono riservate a studenti residenti nelle Isole del Giglio e di Capraia iscritti a scuole superiori di altri Comuni toscani (famiglie con Isee non superiore a 20 mila euro). Grazie al nuovo sistema di incentivi le borse di studio e i contributi libro saranno disponibili per gli studenti entro i primi mesi di avvio dell´anno scolastico. Per quest´anno si prevede l´adozione dei bandi comunali entro la fine di dicembre 2008. I contributi saranno erogati entro la primavera 2009. In Toscana si registra un costante aumento del numero degli iscritti nelle scuole primarie e secondarie di primo e di secondo grado. Nell´anno scolastico 2008-2009 gli studenti sono il 3% in più rispetto all´anno precedente. Aumentano anche gli studenti di cittadinanza non italiana (+ 1! %), che sono l´11% degli iscritti nelle scuole elementari e medie e il 6,6% nelle scuole superiori. Il tasso di partecipazione nell´istruzione superiore risulta in costante crescita e superiore alla media italiana: nel 2000 era del 92,2%, nel 2007 è salito al 97,2%. I dati sugli abbandoni scolastici precoci mostrano una tendenza al miglioramento: nel 2000 i giovani fra i 18 ed i 24 anni con la sola licenza media che non partecipavano a corsi scolastici e formativi erano il 23,4%, nel 2007 sono scesi al 18%. Cresce anche il numero dei diplomati fra i 20 ed i 24 anni: erano il 60,8% nel 2000, risultano il 77,7% nel 2007. Le percentuali rimangono tuttavia ben lontane dagli obiettivi fissati dal Consiglio europeo di Lisbona (abbandoni 10%, al massimo, diplomati 85%). .  
   
   
TRENTO: OGGI L’INAUGURAZIONE DEI CORSI DELLE PROFESSIONI SANITARIE  
 
Trento, 10 dicembre 2008 – Oggi a partire dalle ore 15, nella sala della Cooperazione di via Segantini, a Trento, la cerimonia d’inaugurazione dell’Anno accademico 2008-2009 dei corsi delle professioni sanitarie. Alla cerimonia parteciperanno il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai, i rettori delle Università di Trento e Verona, Davide Bassi e Alessandro Mazzucco, e il direttore generale facente funzioni dell’Azienda provinciale per i Servizi sanitari Franco Debiasi. Gli studenti iscritti ai sette corsi di laurea attivati a Trento, Rovereto e Ala, tramite l’Università di Verona, Facoltà di medicina, sono circa 700; qualche centinaio anche i docenti e i tutor coinvolti nella gestione dei tirocini. Ad essi si aggiungono i 43 medici attualmente impegnati nella frequenza della scuola triennale di formazione specifica in medicina generale a Trento, e i 70 medici trentini che si stanno specializzando presso le Facoltà di medicina delle Università di Verona, Padova, Brescia e Udine. Il questi anni il sistema formativo trentino in ambito sanitario è cresciuto quindi considerevolmente; parimenti si registra una crescita continua dell’interesse dei giovani verso le professioni sanitarie non-mediche. L’inugurazione del nuovo anno accademico rappresenta dunque un momento importante non solo per salutare i corsisti che si apprestano ad iniziare o a completare il loro percorso di formazione ma anche per fare il punto su una realtà in continua evoluzione e sulle collaborazioni in essere fra il Trentino e le strutture universitarie vicine al nostro territorio. .  
   
   
BORSE DI STUDIO E INIZIATIVE SOCIO-CULTURALI PER PROMUOVERE LA LINGUA SARDA  
 
Cagliari, 10 Dicembre 2008 - C´è tempo fino al 29 dicembre 2008 per partecipare gli interventi tesa a stimolare e supportare l´utilizzo della lingua e la sua diffusione: borse di studio, progetti di collaborazione e iniziative a carattere socio-culturale. Sono 10 le borse di studio rivolte a giovani laureati sardi per una ricerca - con specifico riferimento allo studio della metodologia della didattica di insegnamento della lingua sarda nelle scuole - nell’ambito di quattro aree disciplinari: Lingua e Letteratura della Sardegna (7 borse), Storia della Sardegna (1 borsa), Storia dell’Arte (1 borsa), Diritto (1 borsa). Ciascun candidato potrà concorrere per una sola area disciplinare. Ulteriori 3 borse di studio sono indirizzate a giovani laureati in materie di area umanistica, ambito linguistico, per la realizzazione di una ricerca sulle metodologie della didattica di insegnamento della lingua sarda nelle scuole. L’importo di ciascuna borsa di studio è pari a 10. 000 euro lordi. Possono essere presentate da Università aventi sede in aree dell’Unione Europea in cui si registra una forte presenza di emigrati sardi le proposte per collaborazioni con atenei europei per il sostegno di corsi di lingua sarda. I progetti dovranno riferirsi all’ambito grammaticale della lingua sarda con l´obiettivo di garantire la trasmissione generazionale e lo sviluppo delle metodologie didattiche ai fini della salvaguardia della lingua di minoranza storica. Entro gli stessi termini anche le proposte per iniziative socio-culturali all’ambito della lingua della letteratura sarda da svolgersi fuori dalla Sardegna e all´estero quali convegni di studi, corsi di formazione, traduzione di testi in lingua sarda ecc. E le proposte di cessione di diritti per la pubblicazione nel sito web regionale di registrazioni di gare poetiche fra improvvisatori di chiara rinomanza e valore, con relative trascrizioni e di opere didattiche per l’apprendimento della lingua sarda nelle scuole. .  
   
   
SEMINARIO MICROFINANZA ROMA – 12 DICEMBRE 2008: OLTRE L’ASSISTENZA… IL DIRITTO ALL’INIZIATIVA ECONOMICA  
 
Roma, 10 dicembre 2008 - “Microfinanza: per il diritto all’iniziativa economica” è il titolo del seminario conclusivo che si svolgerà a Roma, venerdì 12 dicembre 2008, dalle ore 9,00, presso l’Aula V (I Piano) della Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, in Via del Castro Laurenziano, 9. “Di fronte alla crisi economica e sociale mondiale la microfinanza è attuale anche per le popolazioni vulnerabili in Italia e in Occidente: giovani, immigrati… è uno strumento, che permette alle persone misere, generalmente escluse dai sistemi finanziari formali, di accedere al credito, al risparmio e ad altri prodotti finanziari. È il diritto alla vita e all’iniziativa economica”, ha dichiarato Guido Barbera – Presidente del Cipsi (coordinamento di 47 Ong e associazioni di cooperazione e solidarietà internazionale) nel presentare il programma dettagliato dell’iniziativa. Sarà presentato anche il documentario “I poveri sono Bonsai” che prova a tracciare le variegate facce della microfinanza attraverso le testimonianze di agricoltori, artigiani e piccoli commercianti in Argentina, Bolivia, Senegal Burkina Faso, India, Italia. Al seminario saranno presenti tra gli altri: On. Mario Baccini – Presidente del Comitato Nazionale Italiano Permanente per il Microcredito; Guido Barbera – Presidente Cipsi; Mario La Torre – Ordinario di Economia degli Intermediari Finanziari e Microfinanza e Finanza Etica – Univ. La Sapienza e Sergio Marelli – Presidente Aoi. L’incontro, come quelli che ci sono già stati, si inserisce nell’ambito del progetto “Oltre l’assistenza… il diritto all’iniziativa economica per il raggiungimento degli obiettivi del millennio”, finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e dalla Fondazione Cariplo. Il progetto nasce come iniziativa di un gruppo di Ong e di altre organizzazioni impegnate nel campo della microfinanza. L’obiettivo è sensibilizzare società civile, enti finanziatori, operatori del settore e opinione pubblica sul contributo significativo che il microcredito e la microfinanza possono dare in favore del raggiungimento degli Obiettivi del Millennio. Attraverso un utilizzo cosciente e contestualizzato della microfinanza, si prospetta la costruzione di sistemi finanziari dinamici e durevoli, atti a garantire ad un numero più ampio possibile di persone e famiglie il diritto all´iniziativa economica, diritto fondamentale a sostegno di uno sviluppo dignitoso e sostenibile (www. Microfinanza-italia. Org). .  
   
   
A.GE. TOSCANA: PIACE ALLE SCUOLE IL TEST INFORMATIVO SULLA RIFORMA  
 
Firenze, 10 dicembre 2008 - Le scuole hanno dimostrato di apprezzare il test informativo sulla Riforma messo a punto dall’Associazione Genitori A. Ge. Toscana: diffuso da pochi giorni, il test ha raccolto numerosi consensi sia dalle scuole toscane, che l’hanno ricevuto in visione, sia da altri appassionati di scuola, che l’hanno scaricato dalla rete. “Docenti e dirigenti hanno apprezzato soprattutto la serietà dell’iniziativa e la nostra partecipazione, da genitori, alle problematiche complesse derivanti dalla nuova normativa –dichiara Rita Manzani Di Goro, presidente dell’A. Ge. Toscana- I genitori dal canto loro sono rimasti soddisfatti di poter avere finalmente un’informazione accessibile, completa e soprattutto non di parte”. All’a. Ge. Toscana sono giunti apprezzamenti anche da altre regioni: alcune scuole hanno manifestato l’intenzione di diffondere il test fra i genitori, segno che questo non facile lavoro di semplificazione della normativa è stato apprezzato per l’accessibilità e per il rigore. Poiché l’iter di riforma della scuola sembra lungi dall’essere completato, il test sarà aggiornato di pari passo con le nuove determinazioni parlamentari e resterà disponibile sul sito www. Agetoscana. It alla voce Normativa per Genitori. .  
   
   
FVG: DA GENNAIO AL VIA LA SCUOLA TUTORI VOLONTARI PER MINORI  
 
Trieste, 10 dicembre 2008 - Prenderà il via a gennaio, a Pordenone, la sesta edizione della Scuola per tutori legali volontari per minori d´età, voluta dal presidente del Consiglio regionale Edouard Ballaman, al quale fa riferimento l´Ufficio del Tutore dei minori del Friuli Venezia Giulia. Il percorso formativo è rivolto a volontari particolarmente sensibili e disponibili a dedicarsi alla tutela di bambini e adolescenti in situazioni di disagio: minori allontanati dalla famiglia, stranieri non accompagnati, minori disabili. La Scuola, gratuita, si svolgerà dal 16 gennaio al 14 marzo tutti i venerdì (pomeriggio) e i sabati (mattina). Diverse le materie trattate, indispensabili all´esercizio di questa funzione: si va dalla legislazione minorile all´organizzazione sociale dei servizi per minori, fino alla psicologia dell´età evolutiva. Per iscriversi o ricevere maggiori informazioni, rivolgersi in orario d´ufficio alle sedi provinciali dell´Ufficio del Tutore dei minori oppure consultare il sito www. Regione. Fvg. It/tutoreminori .  
   
   
ENERGIOCHI, UNA STELLA PER ILLUMINARE LE SCUOLE  
 
Pescara, 10 dicembre 2008 - Una stella per illuminare le scuole: è il titolo dell´iniziativa lanciata dalla Regione in collaborazione con i Ministeri della Pubblica Istruzione e dell´Ambiente per diffondere i temi del risparmio energetico e delle fonti di energia rinnovabile. Nei prossimi giorni, ogni scuola delle 780 presenti sul territorio abruzzese riceverà una stella luminosa dalle dimensioni di 80 cm in legno di multistrato per esterni, impregnata ad acqua con vernice atossica di colore giallo, decorata con 100 luci led alimentate da pannellino fotovoltaico 10x15 cm circa, dotato di batterie ed interruttore crepuscolare. Il materiale verrà consegnato in un apposito kit costituito da una scatola di cartone con stampa logo Energiochi e Regione Abruzzo, una stella in legno, luci, pannello fotovoltaico, ganci e foglio di istruzioni per il montaggio. L´iniziativa, che segna l´inizio della nuova edizione del concorso Energiochi, giunto quest´anno alla sua quarta edizione, ha ricevuto il plauso del Ministero dell´Ambiente che ha deciso di finanziare l´iniziativa. .  
   
   
IN TOSCANA ANCHE IL PAESAGGIO SI DISCUTE ‘IN PIAZZA’ PRESENTATO IL PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE A CATEGORIE, OPERATORI E CITTADINI  
 
Firenze, 10 dicembre 2008 - Qualità, trasparenza e semplificazione: sono il dna del Piano paesaggistico regionale che il 5 dicembre è stato presentato a operatori, categorie e cittadini dall´assessore regionale al territorio Riccardo Conti presso la sala Auditorium del Consiglio regionale della Toscana. Il piano, appena concluso l´approfondito giro di confronto con gli enti locali, si propone a uomini e donne della società civile, all´insegna della più vasta partecipazione, secondo quelle che sono le pratiche consolidate dell´esperienza toscana. E secondo anche gli ultimi e innovativi strumenti partecipativi regionali, come la piattaforma social-network “Piazza Toscana”, il canale appena inaugurato della sezione dedicata ai diritti e alla partecipazione dove potranno essere seguiti tutti i processi partecipativi in corso. Andando all´indirizzo www. Regione. Toscana. It/garantecomunicazionepit entrando, dal menù a destra, nella scheda relativa al “Pit quale piano paesaggistico”, si troverà l´accesso al Forum “ Piazza Toscana” e quindi al gruppo che sta discutendo del piano paesaggistico. Basterà inserirsi per poter dibattere, confrontarsi, come in una vera piazza, e quindi partecipare alle decisioni della Regione, ma anche dei Comuni e delle altre realtà che decideranno di affacciarsi o porre alla piazza virtuale un quesito. Così, prima che il documento venga adottato e poi approvato in Consiglio regionale – nei primi mesi del 2009, quando saranno state raccolte le osservazioni dei cittadini, organizzati e no - si potrà apportare un contributo o solo esprimersi su uno strumento essenziale di governo del territorio in Toscana e su un disegno di politica pubblica che identifica la Regione nel panorama europeo. Il piano paesaggistico è il Pit che dà attuazione alla legge regionale 1 del 2005, alla luce della Convenzione europea del paesaggio da un lato, e del Codice per i beni paesaggistici dall´altro. La Regione disciplina la definizione della normativa paesaggistica, non solo con riferimento alla tutela ma anche in relazione alle parti soggette a vincolo. Il piano, dunque, è un assunto, come recita il Codice dei beni paesaggistici, ma riguarderà l´intero paesaggio, patrimonio delle comunità che lo abitano, come stabilisce la Convenzione europea. «La Toscana è la prima regione in Italia a concludere un´operazione qualitativa che va ben oltre il Codice – commenta l´assessore Conti – e che è stata resa possibile anche grazie all´intesa recentemente promossa dalla Regione Toscana con la Direzione regionale del Ministero per i beni e le attività culturali, la Direzione ge nerale delle Soprintendenze della Toscana, Anci, Upi Toscana e Uncem. Un´intesa che stabilisce che d´ora in poi la pianificazione del territorio, dalle colline alle aree urbane, dalle zone lacustri fino a quelle pedemontane, si farà in piena collaborazione, su iniziativa della Regione tra Province, Comuni, Comunità montane e Stato, senza trascurare le competenze dei Parchi nazionali e di quelli regionali e locali. Il procedimento snellisce molto le procedure ma non attenua il rigore del controllo dei fenomeni paesaggistici. Saranno i Comuni stessi a dover verificare, in stretta cooperazione con la “sovracomunalità” delle Province e con il coordinamento e la regia della Regione, la coerenza e la conformità del loro piano alla pianificazione paesaggistica regionale, che è peraltro estremamente esigente nelle schede paesaggistiche di cui si compone. L´intervento delle soprintendenze del Ministero sarà invece limitato ai beni paesagg istici sottoposti a vincolo». La qualità e il valore del piano paesaggistico toscano vengono rappresentati mediante 40 “schede dei paesaggi con individuazione degli obiettivi di qualità” che si riferiscono a 38 ambiti di paesaggio già individuati dal Pit vigente. Inoltre, il Pit annovera una serie di prescrizioni per la politica energetica regionale sancendo la crucialità trasversale delle ragioni del paesaggio nella formulazione e nella messa in opera delle politiche settoriali come energia, rifiuti e infrastrutture. La messa in opera del Piano paesaggistico avrà luogo nella costante attenzione dei cittadini e delle loro aggregazioni. Tutti potranno esprimere opinioni, posizioni, segnalazioni, giudizi e proposte al garante della comunicazione della regione per le politiche territoriali accedendo al seguente indirizzo web: www. Regione. Toscana. It/garantecomunicazionepit spazio di dibattito pubblico che permarrà in funzione a tempo indeterminato e che troverà costante capacità di risposta nell´amministrazione regionale. .  
   
   
PUGLIA: PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE: AL VIA IL PROCESSO PARTECIPATIVO  
 
 Bari, 10 Dicembre 2008 - Dopo un’intensa attività di elaborazione, con queste conferenze d’area avviamo il processo di partecipazione dei pugliesi alla stesura del Piano paesaggistico”. Lo ha dichiarato l’Assessore regionale all’Assetto del Territorio Angela Barbanente illustrando insieme agli Assessori Massimo Ostillio ed Enzo Russo e al Prof. Alberto Magnaghi, il primo ciclo di Conferenze d´Area del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale che si svolgerà tra il 9 e il 15 dicembre. ““La presenza oggi – ha proseguito la Barbanente – anche di altri colleghi testimonia che intendiamo costruire questo strumento attraverso una fertile contaminazione da parte di tutti gli assessorati, che abbia una comune convergenza di visione e di strategie”. Per l’Assessore Russo: “si è voluto creare una vera e propria rete interassessorile efficiente per allargare quanto più è possibile il quadro di conoscenze necessario alla redazione del Piano”. Secondo Ostillio: “è evidente che parlare di paesaggio vuol dire parlare di un bene che supera la singola visione di un assessorato. Per questo, avere una prospettiva comune diventa una marcia in più che qualifica la nostra azione a favore dei pugliesi”. “Con questo nuovo strumento – ha spiegato il coordinatore scientifico del Piano Paesaggistico, il prof. Magnaghi – vogliamo passare da una visione del paesaggio considerata come palla al piede dello sviluppo, ad una visione intesa come risorsa e patrimonio che può produrre ricchezza. La Convenzione Europea del paesaggio riconosce infatti che il paesaggio è in ogni luogo elemento importante della qualità della vita delle popolazioni: nelle aree urbane e nelle campagne, nei territori degradati, come in quelli di grande qualità, nelle zone considerate eccezionali, come in quelle della vita quotidiana”. Per favorire la massima partecipazione sociale alle Conferenze, sono stati scelti tre diversi luoghi secondo il seguente calendario: 10 dicembre 2008 - Convento di Santa Margherita, Altamura (Ba) - 12 dicembre 2008 - Castello di Acaya, Vernole (Le) - 15 dicembre 2008 - Teatro Comunale, Lucera (Fg) Le Conferenze saranno accompagnate da una mostra della cartografia del piano e dei progetti sperimentali finora attivati nei diversi ambiti del territorio pugliese. Nelle Conferenze sarà presentato l’Atlante del patrimonio dei Paesaggi della Puglia, Si discuteranno inoltre le linee di uno scenario strategico per uno sviluppo fondato sulla qualità dell’ambiente e del paesaggio e sulle buone pratiche necessarie a realizzarlo. .  
   
   
TOSCANA: LA REGIONE FINANZIA LAVORI DI RIPRISTINO AMBIENTALE PER 5,6 MILIONI DI EURO FIRMATO L´ACCORDO DI PROGRAMMA PER BOCCA D´OMBRONE  
 
 Firenze, 10 dicembre 2008 - Regione Toscana, Provincia e Comune di Grosseto, Ente parco regionale della Maremma, Consorzio di bonifica grossetano e Azienda regionale agricola di Alberese, hanno firmato l´accordo di programma da 5,6 milioni di euro per il ripristino della spiaggia di Bocca d´Ombrone, la regimazione delle acque interne e la riduzione della loro salinizzazione. I fondi provengono interamente dal bilancio regionale. «Si tratta – spiega l´assessore regionale alla difesa del suolo, Marco Betti - di un investimento in favore della qualità ambientale di una delle zone più belle e di pregio del nostro litorale, che merita di essere salvaguardata e valorizzata adeguatamente. Il progetto che concordemente abbiamo sottoscritto prevede la ricostruzione dell´argine a mare per mitigare sia l´erosione costiera che l´intrusione dell´acqua salmastra (cioè il cosidde tto cuneo salino) nelle aree retrostanti, il consolidamento della spiaggia tramite la realizzazione di pennelli (barriere formate da sacchi di sabbia), lavori di canalizzazione e bonifica per il recupero delle aree salinizzate, interventi sulla pineta granducale e ripristino della viabilità interna al parco e delle recinzioni. I primi lavori dovrebbero iniziare entro la primavera prossima e per la loro ultimazione saranno necessari circa due anni». Il soggetto incaricato di attuare l´intervento è il Consorzio di bonifica grossetano. Le firme sull´accordo di programma sono state messe dall´assessore regionale alla difesa del suolo, Marco Betti per la Regione Toscana, dall´assessore Sergio Bovicelli per la Provincia di Grosseto, dal sindaco di Grosseto, Emilio Bonifazi, da Giampiero Sammurri, presidente dell´Ente regionale parco della Maremma, da Fabio Bellacchi, presidente del Consorzio di bonifica grossetano e da St efano Barzagli, presidente dell´Azienda regionale di Alberese. .  
   
   
RIFIUTI REGGIO CALABRIA, OK DELLA GIUNTA ALL’UTILIZZO DELLA DISCARICA DI ROSSANO  
 
Reggio Calabria, 10 dicembre 2008 - La Giunta regionale, nella seduta di ieri, in merito alla richiesta formulata dal Commissario all’emergenza ambientale, prefetto Goffredo Sottile, e in conformità al deliberato del Consiglio regionale dello scorso 3 dicembre 3008, ha preso atto di quanto indicato dallo stesso commissario Sottile e ha individuato, al fine di superare la gravissima criticità relativa ai rifiuti determinatasi nel territorio della provincia di Reggio Calabria, come unica soluzione possibile quella di utilizzare la discarica di servizio Tec in località Bucita nel Comune di Rossano. La Giunta ha disposto anche la comunicazione della presente mozione al Commissario delegato prefetto Sottile invitandolo ad assumere le determinazioni al riguardo nella misura e per il tempo strettamente necessari. La Regione Calabria, con deliberazione n. 783 del 22 ottobre 2008, operando in piena intesa con le Province e i Comuni interessati, ha approvato il secondo Atto integrativo dell’Accordo di programma quadro “Tutela e risanamento ambientale per il territorio della Regione Calabria”, individuando e finanziando, con le economie derivanti dalle delibere Cipe n. 138/2000 e n. 35/2005, una serie di interventi strategici di pronta cantierabilità, specificatamente indicati, volti a creare, in materia di rifiuti, nel più breve tempo possibile, una capacità di abbanco superiore ai tre milioni di metri cubi. .  
   
   
NUOVE REGOLE PER SMALTIRE PILE E BATTERIE: PRODUZIONE E CONSUMO SOSTENIBILE: PER PILE E ACCUMULATORI SI ALLUNGA LA VITA E SI ALLEGGERISCE IL PESO.  
 
Roma, 10 dicembre 2008 - Entra in vigore il 18 dicembre prossimo - dopo essere stato approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri del 19 novembre 2008 - il decreto legislativo n. 188 del 20 novembre 2008 che recepisce la direttiva europea 2006/ 66/Ce sulla produzione e il riciclo di pile e accumulatori, che abroga la direttiva 91/157/Cee. Il provvedimento - attraverso la definizione di un sistema di regole per la gestione delle pile e degli accumulatori e dei relativi rifiuti - si propone di ridurre al minimo la produzione di rifiuti derivanti dalla dismissione di pile ed accumulatori, favorendo la raccolta dei rifiuti al fine del loro reimpiego, del riciclo o del recupero, contribuendo in tal modo alla tutela, alla salvaguardia e al miglioramento della qualità dell’ambiente. Il sistema è improntato in maniera quasi esclusiva sulla responsabilità dei produttori di pile e di accumulatori ai quali si chiede di sovvenzionare tutte le operazioni, dall’informazione ai cittadini, alla raccolta differenziata dei rifiuti, nonché di finanziare la realizzazione di sistemi di trattamento e di riciclaggio dei rifiuti di pile e di accumulatori. Sono dunque i produttori che d’ora in poi debbono farsi carico in maniera globale di tutti gli oneri inerenti la raccolta, il trattamento ed il riciclaggio delle pile e degli accumulatori siano essi portatili, industriali o di veicoli, in qualunque momento immessi sul mercato. Le novità ora introdotte puntano a organizzare non solo un consumo, ma anche una produzione sostenibile, introducendo modifiche sostanziali. La direttiva infatti prevede disposizioni che disciplinano la raccolta, il ritiro e la produzione di tutti i tipi di pile, fissando obiettivi che devono essere raggiunti a livello nazionale: raccolta di almeno il 25% delle pile portatili utilizzate annualmente in ogni Stato membro entro il 2012, per raggiungere il 45% entro il 2016. Obbligo di riciclare tutte le pile raccolte (con le eventuali deroghe per le pile portatili pericolose); limitazioni all’uso del mercurio in tutte le pile e all’uso del cadmio nelle pile portatili; divieto di smaltimento in discarica o mediante incenerimento delle pile industriali o delle batterie per autoveicoli; l´adozione di requisiti specifici per i processi di riciclo dei diversi tipi di pile (obbligatorietà di soddisfare determinati livelli di efficienza); obbligo per i produttori di pile, in conformità al principio della responsabilità del produttore, di finanziare i costi della raccolta, del trattamento e del riciclaggio delle pile usate. .