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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 20 Settembre 2010 |
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I GIORNALISTI DELL’ UFFICIO STAMPA DENUNCIANO L’AGGRESSIONE SUBITA NELLA SEDE DELLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA |
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Catqanzaro, 20 settembre 2010 - I giornalisti dell’Ufficio stampa della Giunta regionale denunciano il fatto gravissimo che si è verificato nel pomeriggio del 16 settembre, subito dopo che il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, a conclusione dell’incontro con i sindaci della Sibaritide, ha lasciato la sede di pal. “Alemanni”: un giornalista dell’ Ufficio stampa, alla presenza del sub commissario della sanità Navarria e del Consigliere regionale Caputo, si stava apprestando a scrivere il relativo comunicato quando, all’improvviso, è stato fatto oggetto, da parte di alcuni partecipanti all’incontro, di una furibonda aggressione verbale, con frasi provocatorie e minacciose, seguita, inspiegabilmente, anche da un contatto ravvicinato, con conseguenze fisiche al giovane professionista. I giornalisti dell’Ufficio stampa della Giunta stigmatizzano questo clima di tensione, peraltro aggravato dai ruoli istituzionali ricoperti dai partecipanti alla riunione, nonché dalla natura del luogo dove si è svolto l’increscioso episodio. |
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ANNUNCIO CHIUSURA DELLE REDAZIONI DI BOLOGNA E FIRENZE DE "L´UNITÀ", ERRANI: "SCELTA COMUNQUE GRAVE PER LE IMPLICAZIONI CHE HA PER I LAVORATORI, PER L´IMPOVERIMENTO DEL PANORAMA EDITORIALE" |
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Bologna, 20 settembre 2010 - Solidarietà ai giornalisti delle redazioni di Bologna e Firenze de L´unità, "di fronte all’annuncio della chiusura da parte dell’editore". La esprime il presidente della Regione Emilia-romagna, Vasco Errani. "Al di là delle motivazioni, mi sembra una scelta comunque grave per le implicazioni che ha per i lavoratori, per l’impoverimento del panorama editoriale in particolare per la città di Bologna, fortemente legata a questa storica testata". "I cittadini di questa città e dell’Emilia-romagna - continua Errani - hanno sempre manifestato affetto a questo giornale, nel contesto di un confronto culturale e politico che richiede una informazione libera e plurale di cui L’unità e le cronache locali sono state, e debbono continuare ad essere, un punto di riferimento essenziale. E’ questo l’invito che mi sento di rivolgere all’editore". |
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ANCHE IL PRESIDENTE DELLA TOSCANA ROSSI A FIANCO DEI GIORNALISTI DE L´UNITÀ «MI AUGURO SI POSSA INDIVIDUARE UNA SOLUZIONE CHE EVITI LA CHIUSURA» |
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Firenze, 20 settembre 2010 - Anche il presidente Enrico Rossi esprime la propria solidarietà ai giornalisti de l´Unità, dopo i due giorni di sciopero indetti dall´assemblea di redazione per protestare contro la decisione che mette a serio rischio la sopravvivenza di due redazioni regionali, Toscana ed Emilia Romagna. 11 i posti di lavoro in pericolo. «Appena pochi mesi fa – ha detto – la proprietà aveva deciso di rilanciare le due redazioni, i segnali sembravano incoraggianti. Spero davvero che venga individuata una soluzione positiva a questa situazione che, oltre a privare il settore dell´informazione di un validissimo ed autorevole contributo, mette a repentaglio il futuro di alcune famiglie». |
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EPOLIS. CAPPELLACCI-LA SPISA: REGIONE SARDEGNA DISPONIBILE A UN RUOLO DI GARANZIA ISTITUZIONALE |
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Cagliari, 20 Settembre 2010 - "La Giunta segue la vertenza E-polis con tutta l´attenzione che merita: essa riguarda sia la salvaguardia del posto di lavoro per tanti giovani, sia il pluralismo dell’informazione. Su questo fronte la Regione è disponibile al confronto e a svolgere un ruolo di garanzia istituzionale". Così il presidente Ugo Cappellacci ha commentato la riunione del Comitato Interassessoriale per le emergenze economico sociali, che il 16 settembre si è riunito per esaminare la situazione della società Epolis. "Auspichiamo - ha aggiunto l’assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, coordinatore del Comitato - la ripresa delle pubblicazioni da parte delle due testate sarde e la garanzia di continuità per il lavoro di tanti professionisti dell´informazione. Attendiamo evoluzioni riscontrabili da parte dell’azienda". All´incontro, svoltosi nella sede della Presidenza della Regione, hanno preso parte il presidente della Sfirs, Antonio Tilocca, il presidente della società Alberto Rigotti, i rappresentanti della stampa sarda, del Comitato di redazione e le rappresentanze sindacali. La società ha prospettato un nuovo piano aziendale per la ripresa delle pubblicazioni e l’intenzione di saldare i pregressi entro il prossimo mese di dicembre. |
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ENERGIA E AMBIENTE, SEMINARIO DI FORMAZIONE PER GIORNALISTI E STUDENTI IL 22 E 23 OTTOBRE A TRENTO PROMOSSO DA ORDINE NAZIONALE DEI GIORNALISTI, FNSI E PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI |
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Trento, 20 settembre 2010 - Aggiornarsi per informare correttamente sui temi dell’energia e dell’ambiente con particolare riferimento alla “green economy” è l’obiettivo del seminario di formazione per giornalisti che si terrà a Trento il 22 e 23 ottobre 2010. L’incontro, promosso da Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Fnsi, Presidenza del Consiglio dei Ministri, con la collaborazione scientifica dell’Autorità per l’energia elettrica e il Gas, è gratuito e aperto a tutti i redattori, gli addetti stampa, gli studenti delle scuole di giornalismo e di Scienze della Comunicazione. Nel corso del seminario si svolgerà la cerimonia del Premio “Giornalismo: l’addetto stampa dell’anno”, ideato e presieduto da Giacomo di Iasio. Il seminario di formazione si articola in una prima giornata dedicata a tematiche di tipo sia generalista che specialistico e in una seconda giornata di approfondimento di temi più settoriali. Nella prima parte, docenti ed operatori del settore illustreranno i contenuti essenziali dell’attività di ufficio stampa dedicato all’ambiente ed all’energia (valore e notiziabilità, metodologie, strumenti, aspetti strategici, emergenze, gestione della mailing list, redazione di un comunicato, interlocuzione con i giornalisti, interattività ecc..). Inoltre sono state inserite anche alcune “best practices” per illustrare nel concreto esperienze di colleghi impegnati in "prima linea". Il secondo momento è dedicato all’approfondimento dei temi dell’energia e dell’ambiente, anche con l’ausilio di esperti e di responsabili di varie testate (quotidiani, agenzie, Internet, radio, tv ecc…), uffici stampa e comunicazione, organismi istituzionali, imprenditori del comparto. Al seminario interverranno, fra gli altri, il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, Guido Bortoni capo Dipartimento Energia del Ministero Sviluppo Economico, Alessandro Ortis presidente Autorità per l’energia elettrica e il gas, Nando Pasquali amministratore delegato Gse-gestore servizi elettrici, Roberto Malaman direttore generale Autorità per l’energia elettrica e il Gas, Franco Siddi segretario nazionale Fnsi, Enrico Paissan vice-presidente Ordine dei Giornalisti, Giuseppe Dolcini presidente commissione ambiente Acri e della Fondazione Cassa di Risparmio di Forlì, Carlo Corazza direttore della sede di rappresentanza Ue di Milano, oltre a rappresentanti del Ministero dello sviluppo Economico, di Dolomiti Energia e dell´Agenzia provinciale di Trento per l’energia. Per consultare il programma basta collegarsi ai siti internet: www.Hlstampa.com/ Www.odg.it/ Www.fnsi.it/ Le iscrizioni (gratuite e con attestato di frequenza) sono aperte per giornalisti, comunicatori, studenti delle scuole di giornalismo e di Scienze della comunicazione e possono essere effettuate alla mail: info@hlstampa.Com |
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CINEMA: VIA LIBERA DELLA GIUNTA DELLA SARDEGNA A COPRODUZIONE LUNGOMETRAGGI |
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Cagliari, 20 Settembre 2010 - La leggenda di Kaspar Hauser re dell´Asinara, Su Re e Bellas Mariposas - tutte opere realizzate o girate nell’isola ovvero con un diretto legame con la cultura, la lingua e l’identità regionale - sono i tre lungometraggi beneficiari della coproduzione della Regione Sardegna, mentre Vangelo secondo Maria potrà accedere al prestito a tasso agevolato. La Giunta Regionale, su proposta dell’assessore dei Beni Culturali Maria Lucia Baire, e in base all’esito della graduatoria finale delle opere cinematografiche valutate da un’apposita Commissione tecnico-artistica, ha dato il via libera alla coproduzione, intervento previsto dalla legge regionale n. 15 del 2006 per lo sviluppo del cinema in Sardegna. In particolare, per i primi tre lungometraggi, che godono di un intervento diretto di coproduzione della Regione a sostegno del film, è stato assegnato complessivamente 1 milione di euro, ripartito proporzionalmente tenuto conto del contributo richiesto da ciascuna società di produzione e della quota massima di partecipazione regionale alla coproduzione non superiore al 35% del costo del film. Per il quarto progetto, invece, la cifra concessa per il prestito a tasso agevolato è pari a 500mila euro. “La Regione Sardegna – ha sottolineato l’assessore Baire - vuole proseguire gli investimenti in cultura e, quindi, anche nel settore cinema di cui riconosce l’importanza quale mezzo fondamentale di espressione artistica, di formazione culturale, di comunicazione, oltre che un rilevante strumento di crescita sociale ed economica". |
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UNA RIFORMA SERIA PER IL SETTORE CINEMATOGRAFICO LA REGIONE TOSCANA INTENDE PREMIARE IL MERITO NELLA PROGRAMMAZIONE CULTURALE UN SISTEMA DIFFUSO E ASSISTITO DALLA CONSULENZA DI CRITICI, GESTORI, OPERATORI |
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Firenze, 20 settembre 2010 - «La Regione Toscana, qualunque siano le scelte del governo sui finanziamenti, continuerà ad investire sulla cultura perché rappresenta un patrimonio del nostro territorio che si proietta non solo sulle coscienze dei cittadini, ma anche sulla nostra economia, grazie al turismo e al commercio ad essa strettamente legati. Certo saranno da cambiare alcune forme, garantendo soprattutto il merito; per questo stiamo operando per passare al finanziamento su progetto, in modo da poter operare controlli seri sulla qualità e aiutare quel che davvero porta creatività e ricerca». Lo ha detto il 16 settembre l´assessore alla cultura Cristina Scaletti intervenendo all´assemblea delle cooperative della cultura e dei beni culturali della Lega toscana che si è svolta presso la biblioteca della Oblate a Firenze. «Molto è stato fatto per il settore culturale da tutte le amministrazioni che hanno preceduto quella attualmente in carica, ma devo registrare alcune criticità su cui mi sento in obbligo di intervenire - ha aggiunto Scaletti -, come per esempio nel settore cinematografico. Qui stiamo operando innanzitutto per dare un respiro autenticamente territoriale al progetto di una Casa del Cinema; penso ad un sistema a rete capace di essere riferimento per tutta la struttura regionale dei cinema, fermando la crescita delle multisale – un mercato ormai saturo – e lavorando per riportare sale funzionanti nei centri storici delle città. In questo lavoro, stiamo costituendo un elenco di critici, gestori, operatori sia a livello regionale che nazionale. Vogliamo coinvolgerli in momenti di consultazione, le cui forme sono allo studio, per costituire una platea competente in grado di assistere la programmazione nei prossimi anni, facendo da cassa di risonanza dei bisogni del territorio toscano. Su quanto in corso, stiamo rivisitando il contrat to che riguarda l´Odeon di Firenze; posso già dire che nel 2011 dimezzeremo il finanziamento da 400mila a 200mila euro l´anno, operazione che si ripeterà nel 2012 portando la cifra a 100mila euro». E´ un metodo che l´assessore promette di estendere a tutta la gestione della cultura, perché la politica deve muoversi in armonia con i consigli dei professionisti: «Inoltre - ha concluso l´assessore – sarà indispensabile cercare il contributo anche economico da parte di chi ha a cuore lo sviluppo della nostra regione anche sul piano culturale. Esempio di questa strada può essere l´intesa raggiunta con le fondazioni bancarie per contribuire ai finanziamenti dei progetti culturali che saranno individuati come prioritari». |
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TOSCANA: FINANZIAMENTO DA DUE MILIONI DI EURO PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA A SOSTEGNO DELLE PICCOLE SALE CINEMATOGRAFICHE» 54 LE DOMANDE ACCOLTE SU 69, MA PRESTO AMMESSE ANCHE LE ALTRE 15 |
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Firenze, 20 settembre 2010 - Il cinema è arte, ma anche tecnica. Gli sviluppi tecnologici, dal digitale fino al 3D, stanno diventando standard per essere competitivi sul mercato, e la Regione intende essere di sostegno in particolare alle microimprese che gestiscono le piccole sale cinematografiche in Toscana, quelle che più sentono i contraccolpi della crisi. A questo scopo sono ora disponibili i due milioni di euro di fondi europei finalizzati alla qualificazione e all´innovazione tecnologica delle piccole sale toscane. Si tratta in particolare di consentire l´acquisto di apparecchi di proiezione e riproduzione digitale, impianti per la ricezione del segnale digitale terrestre e via satellite e la ristrutturazione e messa a norma delle cabine di proiezione, degli impianti e dei servizi adibiti a proiezione di pellicole. Il finanziamento può contribuire fino al 50 per cento dell´investimento, escluso il terzo caso (ristrutturazione e messa a norma) dove il tetto di contributo è previsto fino al 20 per cento. «Abbiamo esaminato 69 domande da tutta la Toscana – afferma l´assessore alla cultura Cristina Scaletti – e siamo in grado di finanziarne subito 54. Per i rimanenti 15 esercizi sono però in grado di garantire un rapido inserimento nella graduatoria e raggiungere il cento per cento di accoglimento delle richieste». «Si tratta – aggiunge Scaletti – di una risposta concreta che si inserisce in modo appropriato negli indirizzi di governo della Regione nel settore cinema, che vedo indirizzato verso un sistema a rete. Dobbiamo sostenere le sale medio-piccole, quelle inserite nel tessuto cittadino, per consentire una fruizione di qualità che non trovi sbocchi soltanto nei grandi centri multisala che sono cresciuti ai margini degli aggregati urbani. Una fruizione sociale che deve riguardare giovani e anziani, tutti i cittadini senza distinzioni e che vuole consentire la distribuzione certo delle grandi produzioni, ma anche quella del cinema indipendente e di nicchia per dare una chance di visione che altrimenti mancherebbe». |
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IN BASILICATA NASCE BIBLIOTECA PARI OPPORTUNITÀ, IL PRIMO NUCLEO I VOLUMI DEGLI AUTORI CHE HANNO PARTECIPATO AL "FESTIVALFEMMINILE" |
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Potenza, 20 settembre 2010 - Proseguono le iniziative realizzate nell’ambito del “Festivalfemminile” - voluto dalla Presidenza della Giunta regionale e dall’Autorità per i Diritti e le Pari Opportunità e promosso di concerto con l’Autorità di Gestione del Po Fesr 2007-2013. Sono infatti disponibili per la consultazione, presso l’Autorità per i Diritti e le Pari Opportunità, i volumi degli autori che hanno preso parte all’evento e che costituiscono il primo nucleo di una biblioteca che intende raccogliere alcuni dei più interessanti contributi di pensatori contemporanei degli studi di genere e sui temi della filosofia della differenza, della filosofia morale, della filosofia politica. “All’interno di una società sempre più complessa, che fa della comunicazione uno degli strumenti fondamentali delle nuove relazioni sociali – dichiara l’Autorità per i Diritti e le Pari Opportunità, Nunzia Caiazzo – è necessario creare sempre più occasioni per favorire la diffusione di una cultura di parità, attraverso messaggi in grado di raggiungere il cuore delle nuove generazioni sui temi della diversità e della differenza. Una biblioteca può sembrare un po’ anacronistica nell’era di internet e della multimedialità, ma credo che sia un modo per riscoprire una dimensione spazio-temporale diversa - quella della lettura e della speculazione - ed una forma di dialogo – quello con l’autore e quello introspettivo – che è estremamente diverso rispetto all’utilizzo delle chat, ma non per questo meno interessante”. Nell´ambito del "Festivalfemminile" è, inoltre, prevista a breve l´inaugurazione di un ciclo di incontri di approfondimento e di lettura con esponenti del mondo accademico e della società civile, impegnati nelle tematiche della differenza di genere. Per la consultazione o per ulteriori informazioni, si prega di richiedere un appuntamento attraverso i seguenti recapiti: tel. 0971 668358 – 0971 668189 email pariopportunita@regione.Basilicata.it . L´elenco dei testi può essere consultato sui siti: www.Basilicatane.it/ Dipartimento Presidenza e www.Festivalfemminile.it/ |
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7 MILIONI DI EURO PER LE BIBLIOTECHE DEL LAZIO |
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Roma, 20 settembre 2010 - La Giunta regionale del Lazio, presieduta da Renata Polverini, ha approvato la delibera che stanzia sette milioni di euro per il funzionamento e lo sviluppo delle biblioteche, degli archivi storici, dei musei e delle strutture scientifiche degli enti locali. La ripartizione dei fondi prevede 2milioni 483.544mila euro per la conservazione dei patrimoni, l´organizzazione di iniziative culturali e scientifiche; 413.165mila euro per contributi agli impianti, le attrezzature, gli allestimenti, il funzionamento e lo sviluppo delle biblioteche d´interesse locale e 103.291 euro per la formazione e l´aggiornamento degli addetti alle biblioteche e i musei degli enti locali, nonché alla gestione e l´ordinamento degli archivi storici. Altri 4 milioni di euro, da trasferire alle Province e al Comune di Roma, sono destinati quali contributi per la costruzione, l´ampliamento, la ristrutturazione e la conservazione delle sedi delle biblioteche, degli archivi storici, dei musei e delle strutture scientifiche degli enti locali nonché per impianti, attrezzature e allestimenti ad essi relativi. |
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7ª BIENNALE SU RESTAURO E GESTIONE DEL PATRIMONIO |
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Valladolid , 20 settembre 2010 - La 7ª Biennale sul restauro e la gestione del patrimonio si terrà dall´11 al 14 novembre 2010 a Valladolid, in Spagna. Il patrimonio culturale è stato visto per molti anni come un bene comune con un valore sociale, tra gli altri, che riflette la storia di una specifica società umana, essendo parte della sua memoria e, di conseguenza, della sua identità. La gente di solito riconoscere il valore culturale di questa eredità storica e, talvolta, si identifica con esso. Questa interrelazione tra la società e il patrimonio, derivante dallo sviluppo storico della cultura in cui la società vive, è stato analizzato da diverse prospettive e discipline teoriche e pratiche, che hanno esaminato i numerosi fattori che caratterizzano questo rapporto. Il tema centrale della prossima edizione 2010 sarà l´Economia dei beni bulturali" ("Economics of Cultural Heritage"), con varie attività organizzate attorno a questo tema. Il programma è progettato per fornire una piccola guida pratica analitica dei beni culturali, definire le politiche necessarie, assicurare il coinvolgimento di numerosi attori sociali e il grande pubblico alla conservazione del loro patrimonio locale, nell´ambito delle rispettive possibilità, accordi tra vari enti pubblici e privati, e promuovere il concetto di patrimonio culturale come un bene comune sociale che contribuisce allo sviluppo e migliora la qualità della vita. L´evento si prevede anche uno sfondo per una serie più ampia di attività volte a tutti coloro che sono interessati a comprendere l´importanza di preservare e mantenere il patrimonio culturale per le generazioni future . L´evento è organizzato dal progetto Niker ("New integrated knowledge-based approaches to the protection of cultural heritage from earthquake-induced risk"). |
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AGENZIA NAZIONALE BENI CONFISCATI, CALDORO PROPONE SEDE A NAPOLI PRESSO FONDAZIONE POLIS |
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Naoli, 20 settembre 2010 - "Sono d’accordo con il prefetto Mario Morcone sulla necessità di aprire a Napoli una sede dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata". Così il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro replica alle dichiarazioni del prefetto. "Già in occasioni precedenti ho sostenuto la necessità di individuare in città una sede, già aperta a Roma e a Reggio Calabria, anche alla luce del fatto che in Campania abbiamo ben 1348 beni confiscati ai clan. "In attesa di trovare una soluzione definitiva, potremmo ospitare l’Agenzia nel palazzo della Regione, a fianco della Fondazione Po.l.i.s. Sulle politiche integrate di sicurezza. Questo aiuterebbe anche il lavoro di rete che l’Agenzia e la Fondazione da noi promossa possono portare avanti. "La lotta alla criminalità organizzata, la destinazione a fini sociali e di utilità collettiva dei beni sequestrati, l’aiuto ai familiari delle vittime, l’affermazione della sicurezza e della legalità rappresentano una priorità dell’azione della Giunta regionale, su cui siamo fermamente impegnati. Collocare la sede dell’Agenzia a Santa Lucia rappresenterebbe un ulteriore, deciso segnale della volontà del Governo nazionale e della Regione Campania di proseguire senza sosta su questa strada”, conclude il presidente Caldoro. |
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BOLZANO: NASCE IL "PREMIO PAUL FLORA": RICONOSCIMENTO CULTURALE TRANSFRONTALIERO |
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Bolzano, 20 settembre 2010 - In ricordo dell´artista Paul Flora, scomparso nel 2009, la Provincia di Bolzano e il Land Tirolo assegneranno in futuro a cadenza annuale il "Premio Paul Flora". Lo specifico accordo è stato sottoscritto oggi (19 settembre) a Castel Tirolo dai due governatori Luis Durnwalder e Günther Platter e dalle due assessore alla cultura Sabina Kasslatter Mur e Beate Palfrader. Già a fine 2009 le due Giunte provinciali di Alto Adige e Tirolo avevano deliberato di istituire un premio culturale transfrontaliero intitolato a Paul Flora, il famoso artista scomparso che era di casa tanto a sud quanto a nord del Brennero e che aveva molto a cuore il sostegno di giovani artisti. Oggi a Castel Tirolo, a margine della cerimonia di consegna delle croci al merito tirolesi, è stato siglato l´accordo per assegnare annualmente il "Premio Paul Flora" - con una dotazione di 10mila euro - dedicato alla promozione dell´arte contemporanea nelle due aree. Verrà conferito alternativamente da Alto Adige e Tirolo, la prima edizione è prevista ancora nel 2010. A decidere l´attribuzione del premio a giovani artisti sarà una giuria composta dal direttore della Galleria nel Taxispalais di Innsbruck, da un rappresentante della famiglia Flora e da un componente designato dalla Giunta provinciale altoatesina. Sempre a margine della cerimonia di Castel Tirolo, il presidente Durnwalder e l´assessora Kasslatter Mur hanno preso in consegna un busto di Eduard Reut-nicolussi, dono della famiglia - presenti le figlie Annemarie e Rosmarie - alla Provincia di Bolzano. Reut-nicolussi, onorevole sia nel Parlamento austriaco che in quello italiano, fu una delle figure centrali della storia sudtirolese nella prima metà del Xx secolo. Il busto verrà esposto nella torre di Castel Tirolo. |
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MILANO: POMERIGGI MUSICALI ECCELLENZA CULTURALE |
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Milano, 20 marzo 2010 - Nel decimo anniversario della gestione del Teatro Dal Verme, la Fondazione "I Pomeriggi Musicali" affianca al programma concertistico e sinfonico "classico" una ricca offerta di musica eseguita dai giovani e fatta per i giovani, oltre che un programma di eventi di folk, blues e canzone d´autore. Tre le rassegne che partiranno nelle prossime settimane, presentate il 16 settembre in una conferenza stampa cui ha partecipato l´assessore alla Cultura della Regione Lombardia, Massimo Buscemi, insieme al presidente della Fondazione, Massimo Collarini, ai responsabili dei vari eventi in cartellone e ai rappresentanti degli enti locali, tra cui l´assessore provinciale Maerna. Nel suo intervento Buscemi ha voluto innanzitutto complimentarsi con il presidente della Fondazione "I Pomeriggi Musicali" per la "gestione virtuosa non solo dei contenuti ma anche dei bilanci" di questo "brillante decennio". "Si tratta - ha detto - di un fatto molto importante, considerato anche il periodo economico che stiamo vivendo che vede la necessità di tagliare tutti gli sprechi". Dopo aver ricordato come la Lombardia nel 2011 dovrà sopportare un taglio di 700 milioni di euro su un bilancio di 4,5 miliardi, Buscemi ha confermato la volontà di proseguire nel fare "grandi cose" anche grazie all´apporto che garantisce la tradizione del mecenatismo a Milano ma non solo. "Essendo ´I Pomeriggi Musicali´ una delle eccellenze culturali di Milano e della Lombardia - ha aggiunto l´assessore - che può vantare un seguito di pubblico molto significativo, come le 180 mila presenze della stagione che si è chiusa a giugno, noi la sosteniamo e continueremo a sostenerla. E´ importante che si continui nella tradizione musicale di questa istituzione, in questo teatro, il Dal Verme, che è di grande prestigio. E´ infatti una sede storica, del periodo risorgimentale, nel cuore di Milano". I Concerti - Prenderanno avvio il 28 ottobre prossimo per concludersi il 19 maggio 2011 gli undici concerti de "La musica è giovane", rassegna nella quale saranno ospitate giovani star della scena internazionale e che propone prezzi speciali per biglietti e abbonamenti per gli under 40. I giovani allievi dell´orchestra "I Piccoli Pomeriggi Musicali" (dai 7 ai 17 anni) saranno invece protagonisti, dal 31 ottobre al 15 maggio, di un ciclo di otto concerti, in programma la domenica mattina. Si tratta della quarta stagione di questo cartellone. E´ giunta invece alla terza edizione "Music Club", la rassegna di eventi di musica folk, blues e d´autore, in programma dal 27 settembre al 5 novembre. |
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AL VIA LA CAMPAGNA ABBONAMENTI DELLA STAGIONE LIRICA 2010 DEL TEATRO VERDI DI PADOVA |
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Padova, 20 settembre 2010 - Presentata a Padova, dopo una lunga e travagliata gestazione, la nuova Stagione Lirica di Padova, soppravvissuta nonostante gli ingenti tagli allo spettacolo, che porta in scena i giovani. Inaugurazione tutta francese con Carmen di Georges Bizet per la nuova Stagione Lirica 2010 del Teatro Verdi di Padova. La Stagione Lirica è promossa dall´Assessorato alla Cultura del Comune di Padova e realizzata grazie al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con il sostegno della Regione Veneto, con il contributo della Fondazione Antonveneta e dell’Hotel Milano di Padova. Carmen di Georges Bizet sarà in scena al Teatro Verdi di Padova mercoledì 20 ottobre alle ore 20.45, venerdì 22 ottobre alle ore 20.45 e domenica 24 ottobre alle ore 16.00. Secondo titolo in cartellone Rigoletto di Giuseppe Verdi, con il quale si conclude la cosiddetta ´trilogia popolare´ verdiana, dopo gli allestimenti de La Traviata (2008) e Il Trovatore (2009). Quattro le ecite di Rigoletto che avranno luogo al Teatro Verdi di Padova martedì 21 dicembre alle ore 16.00 (prova generale riservata alle scuole), giovedì 23 dicembre alle ore 20.45, lunedì 27 dicembre alle ore 20.45, mercoledì 29 dicembre alle ore 16.00. La realizzazione di Carmen è una nuova coproduzione Li.ve. (Associati Lirica Veneta) tra i Comuni di Padova, Bassano del Grappa-opera Festival, Rovigo-teatro Sociale. L´allestimento al Teatro Verdi porta la firma di Ivan Stefanutti (regia, scene e costumi) e Claudio Ronda (coreografia). La direzione dell´Orchestra Regionale Filarmonia Veneta è affidata a Francesco Rosa, mentre il Coro Li.ve sarà diretto da Giorgio Mazzucato. Il cast prevede Rinat Shaham nel ruolo di Carmen, Andrea Carè in quello di Don Josè (sostituito da Calin Bratescu nella recita del 22 ottobre), Daria Masiero sarà Micaela e Nmon Ford Escamillo. Accanto a questi completano il cast: Marek Kalbus (Zuniga), Natalia Roman ( Frasquita), Milena Josipovic (Mercedes), Gabriele Nani (Dancairo), Max Renè Cosotti (Remendado) e Donato Di Gioia (Morales). Nuovo l’allestimento di Rigoletto firmato da un “mago prodigioso” come il giovane regista Stefano Poda (regia, scene, costumi, coreografia e luci); l´Orchestra Regionale Filarmonia Veneta sarà diretta da Pietro Rizzo; mentre Dino Zambello dirigerà il Coro Città di Padova. Il cast è composto da Franco Vassallo nel ruolo di Rigoletto, Jessica Pratt in quello di Gilda, Giordano Lucà sarà il Duca di Mantova, e ancora Maurizio Muraro (Sparafucile), Kendall Gladen (Maddalena), Milena Josipovic (Giovanna), Andrea Zese (Conte di Monterone), Gabriele Nani (Marullo), Max Renè Cosotti (Matteo Borsa), Gianluca Lentini (Conte di Ceprano), Miriam Artiaco (Contessa di Ceprano e paggio della duchessa). Per ulteriori informazioni e foto: http//padovacultura.Padovanet.it |
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AL TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI DOPO IL TOUR ESTIVO NEGLI STATES IN COMPAGNIA DI CARLOS SANTANA, STEVE WINWOOD ARRIVA PER DUE DATE DI CUI SARÀ PROTAGONISTA ASSOLUTO. |
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Milano, 20 settembre 2010 - Il suo tour europeo si fermerà il 2 ottobre a Milano al Teatro degli Arcimboldi e il 3 ottobre a Roma, all’Auditorium Parco della Musica (Sala S. Cecilia). La carriera di Steve Winwood inizia nel 1963 quando giovanissimo entra a far parte dello Spencer Davis Group che produce hit come Gimme some lovin’ : canta in perfetto stile rythm and blues e suona indifferentemente organo, pianoforte e chitarre. Terminata l’avventura con la prima band, si unisce ai Traffic. Il gruppo cambia frequentemente formazione e spazia tra i generi musicali più diversi, passando dal rock psichedelico al progressive, e includendo nelle sue composizioni anche jazz, folk, blues e r&b. Dopo i Traffic insieme ad Eric Clapton, Ginger Baker (entrambi ex Cream) e al bassista Ric Grech fonda il primo supergruppo della storia del rock, i Blind Faith. Pubblicano un solo album, ma danno vita ad un trend che continua ancora oggi. Dal 1977 Winwood intraprende la carriera solista: Jimi Hendrix , David Gilmour, James Brown, Muddy Waters, Toots & the Maytals, Phil Collins, Christina Aguilera, Tito Puente , il giapponese Stomu Yamashta e il percussionista Remi Kabaka sono solo alcuni dei musicisti con cui ha collaborato. Steve Winwood porta con sé da sempre l’idea della musica come lavoro di squadra, un campo dove sperimentare mescolando influenze, stili, idee e personalità: la sua performance, così come la sua carriera, più che un romanzo richiama una raccolta di racconti brevi, dove è la sua intensa voce blues a fare da guida. Www.teatroarcimboldi.it/ |
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AL TEATRO CIAK – FABBRICA DEL VAPORE BIAGIO IZZO IN UN TÈ PER TRE |
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Milano, 20 settembre 2010 - Una storia di amicizia e sentimenti, ma anche di tradimenti e ripensamenti. Accadde tutto trent’anni fa. Due amici avevano giocato una schedina al totocalcio, in società; una cosa alla buona, come si faceva una volta, per il gusto di stare insieme la domenica davanti alla radio ascoltando i risultati del campionato di calcio. Mai avrebbero messo in conto, i due, l’ipotesi d’indovinare tredici risultati tutti di fila sulla stessa colonna. Quella volta però accadde l’inverosimile. Con un montepremi record di trentaquattromiliardi, quattrocentosettantacinque milioni, ottocentocinquantaduemila e quattrocentonovantadue lire, venne registrata anche la vincita più alta in assoluto nella storia del Totocalcio. Una schedina con un 13 e cinque 12 regalava ai suoi possessori 5.549.756.245 lire. Una cifra spaventosa! Uno dei due amici non resse all’emozione: colto da infarto ci rimase sul colpo. L’occasione fa l’uomo ladro, si dice; così il superstite incassò l’intera vincita per una somma spropositata a quei tempi (anche oggi mica male) che lo iscrisse a pieno titolo nel club dei miliardari, precipitandolo senza scampo nel girone dei dannati a vita. Se il totocalcio gli aveva regalato fortuna e successo, il rimorso, verme roditore della coscienza, lo aveva trascinato nell’abisso dei sensi di colpa. In preda alla disperazione, "La pena più grande è portare sul cuore, giorno e notte, il testimone delle proprie colpe" [Giovenale] il miliardario, (oggi milionario) decide dopo trent’anni di restituire la somma sottratta, calcolando chiaramente gl’interessi maturati negli anni. In cambio dell’ammontare di un milione di euro, all’unico erede dell’amico tragicamente scomparso, non chiede altro che il perdono. Il perdono per 1 milione di euro? Si potrebbe anche fare, se non ci fossero una serie di colpi di scena che complicano la storia. Bruno Tabacchini. Note di regia:. Questa volta Biagio Izzo si fa in due per divertirci. Ed esattamente due fratelli, due gemelli, i fratelli Ferdinando e Michele Scapece. Ma la farsa nasce dal fatto che nessuno dei due sa dell´esistenza dell´altro. Due fratelli che scatenano equivoci senza fine, cinismo ironico, continui travestimenti e scambi di persona. Lo spettacolo è pieno di personaggi e la storia vuole che anche questi siano persone simili, ma diverse! Due avvocati: uno finge di esserlo e l´altro vorrebbe non esserlo. Due donne: una tirchia in cerca di risparmio e l´altra avida in cerca di un continuo guadagno. Due ragazze: una cresciuta in una famiglia per bene innamorata del gemello più educato e l´altra arrabbiata e ignorante innamorata del gemello più volgare. Quindi, il numero due torna più volte in questa commedia per mettere in moto un meccanismo che, per certi versi, al di là della trama, ricorda "I Due Gemelli Veneziani", per altri "Rumori Fuori Scena", senza dimenticare Plauto e Feydeau. Una piece divertentissima, una macchina infernale di comicità´ , un ingranaggio studiato in ogni particolare. E´ talmente piena di situazioni, battute, personaggi, entrate ed uscite che, quando lo spettatore la vede, non può non pensare alla fatica che fanno tutti gli attori per interpretarla. I due gemelli entrano ed escono talmente tante volte, che lo spettatore stesso si ritroverà a chiedersi che cosa potrà accadere più di quello che sta vedendo. E quindi, dirigendo questo testo, ho cercato di spiazzare più volte chi guarda lo spettacolo, facendolo ridere per la situazione che si viene a creare. E la cosa vincente dello spettacolo è che, questa farsa, pur avendo un grande protagonista, permette anche agli altri interpreti di portare ciascuno la propria pietra, senza la quale il meccanismo comico si fermerebbe e la storia crollerebbe. Insomma, per creare una perfetta scansione comica, Biagio Izzo moltiplica la sua comicità, interpretando una farsa classica. |
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AL TEATRO VENTAGLIO SMERALDO MASSIMO RANIERI IN CANTO PERCHÉ NON SO NUOTARE …DA 40 ANNI. LO SPETTACOLO CHE RIPERCORRE LA STORIA DEL GRANDE MATTATORE NAPOLETANO |
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Milano, 20 settembre 2010 - Un grande successo testimoniato da più di 460 repliche in tutta Italia e da un milione di spettatori che hanno assistito allo spettacolo nei tre anni di tour. “Canto perché non so nuotare…da 40 anni” è un grande spettacolo in cui Massimo Ranieri racconta la sua storia, i suoi quarant’anni di carriera, passando attraverso i suoi celeberrimi brani, ma che attraverso interpretazioni di Mina, Battiato, Battisti, Tenco ed altri. Lo spettacolo di cui l’artista, nato il 3 maggio del ’51 nel quartiere popolare di Santa Lucia a Napoli, è protagonista, ha i colori e le emozioni di un grande show in cui, con la sua impareggiabile voce e la sua ineguagliabile presenza scenica, si esibisce appunto nei suoi brani più famosi ed esegue per la prima volta alcune fra le più belle canzoni degli ultimi decenni. Ci sono tutte le sue canzoni storiche (“La voce nel silenzio”, “Erba di casa mia”, “Rose Rosse”, “Perdere l’amore”), i classici della canzone napoletana (“Mi troverai”, “Ti voglio bene assai”, “Reginella”), ma anche i brani vicini alla sua crescita artistica: da “Il cielo in una stanza” a “Io che amo solo te”, da “’Istrione” a “Ti penso”, fino ad “Almeno tu nell’Universo” e a tante altre pietre miliari della canzone italiana. Con lui sul palco, un’orchestra di 15 elementi ed un corpo di ballo di 8, tutti al femminile. Le coreografie sono di Franco Miseria, arricchite dagli splendidi costumi di Giovanni Ciacci. Nello spettacolo, scritto con Gualtiero Peirce, lo showman canta, balla e recita, raccontando tappe emozionanti della sua vita. In questo ideale viaggio attraverso 40 anni, lo accompagna anche il piccolo Federico Pisano, che interpreta un amico immaginario che sorprenderà gli spettatori con un numero di tip tap degno di Broadway. |
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I POMERIGGI MUSICALI FESTEGGIANO I DIECI ANNI (2001-2011) DI GESTIONE DEL TEATRO DAL VERME E RAGGIUNGONO IL TRAGUARDO RICCHI DI GRANDI SODDISFAZIONI. |
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Milano, 20 settembre 2010 - E’ grazie ai risultati raggiunti e all’apprezzamento testimoniato da un pubblico affezionato ma anche severo - che nella sola stagione 2009/2010 ha gratificato il Dal Verme di oltre 180.000 presenze - che I Pomeriggi Musicali guardano al futuro con slancio ed entusiasmo, benché, le evidenti difficoltà determinate dal taglio dei contributi pubblici, mettano una seria ipoteca sul futuro dell’Istituzione. La Stagione 2010 /2011 del Teatro Dal Verme debutta il 27 settembre p.V con il concerto di Joanna Newsom, ospiterà poi la 66ª Stagione Sinfonica dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali, la 2ª edizione del Festival di Musica Contemporanea Koinè, la rassegna di musica da camera Armonie d’Autore, i tradizionali incontri del giovedì pomeriggio con personalità della cultura e del giornalismo su temi e dilemmi del vivere contemporaneo, le lezioni-concerto di Emanuele Ferrari e molto altro. I Pomeriggi Musicali, infatti, hanno avviato un’ intensa collaborazione con i maggiori operatori musicali italiani e il palcoscenico del Dal Verme ospiterà, nel corso dell’anno, i concerti straordinari di artisti della scena jazz, pop e rock. Oggi, però, I Pomeriggi Musicali vogliano puntare l’attenzione su due progetti in particolare, La Musica è giovane e la Quarta Stagione dei Piccoli Pomeriggi Musicali. La Musica è giovane è una rassegna di 11 concerti, estrapolati dalla 66ª Stagione Sinfonica dei Pomeriggi Musicali e caratterizzata dalla presenza di direttori e solisti di età compresa tra i 16 e i 30 anni che - per talento e personalità - si sono imposti all’attenzione degli operatori internazionali. Musicisti nei quali i Pomeriggi Musicali credono al punto di presentarli in un cartellone a loro dedicato. Questa rassegna viene proposta ad un prezzo particolarmente vantaggioso al pubblico Under40. Si vuole incoraggiare i giovani che non hanno mai frequentato una sala da concerto a provarci, certi che non si possa restare insensibili alla vitalità che la musica classica sprigiona. La Quarta Stagione dei Piccoli Pomeriggi Musicali è la gioiosa conferma che la scelta della Fondazione di ospitare al proprio interno una Accademia di Formazione Professionale Orchestrale per allievi di strumento di età compresa tra i 7 e i 17 anni è stata tra le più giuste e fortunate tra quelle operate nel corso della sua storia. Dal 2007, da ottobre a giugno, nelle sale del Dal Verme, si tengono regolarmente le prove dell’Orchestra I Piccoli Pomeriggi Musicali che, sotto la direzione stabile di Daniele Parziani, prepara i concerti in cartellone la domenica mattina nella Sala Grande del Dal Verme. A tre anni dalla sua costituzione, l’Orchestra I Piccoli Pomeriggi Musicali è considerata una delle realtà più interessanti nel panorama delle formazioni giovanili europee ed è regolarmente invitata nell’ambito di stagioni nazionali e europee. Le tre precedenti edizioni sono state seguite da un pubblico di famiglie sempre più folto, entusiasta e appassionato, particolarmente coinvolto dalla vivacità dei programmi e dalla disponibilità dei giovani professori d’orchestra che alla fine del concerto accolgono sul palcoscenico i piccoli spettatori per rispondere a tutte le loro domande e curiosità. Per stimolare ancor più l’interesse degli ascoltatori, particolare attenzione verrà rivolta anche alla redazione del programma di sala che -arricchito dai disegni originali di Cinzia Piazzoli e alle foto di Lorenza Daverio - sarà un piccolo diario di viaggio, divertente e colorato, tra le partiture e le prove e le lezioni affrontate dai ragazzi dell’orchestra. Su un versante completamente diverso, I Pomeriggi Musicali producono Music Club la fortunata rassegna che ha coinvolto concerto dopo concerto un pubblico sempre più numeroso. La proposta musicale è prevalentemente acustica e spazia tra folk e sperimentazione portando sul palcoscenico - ad un orario insolito, il giovedì alle 18.30 - artisti dalle carriere lunghe e gloriose accanto a nuove proposte. I Pomeriggi Musicali credono profondamente nell’utilità di una proposta culturale aperta, varia e vitale nella vita sociale di un Paese. Nel corso della loro storia hanno cercato pervicacemente di tenere vivo lo slancio verso il futuro, tentando strade nuove, investendo su giovani talenti, evitando spesso strade sicure e sperimentate e sempre attenti alla reazione del pubblico ad ogni nuova proposta. |
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AL TEATRO MANZONI ENRICO RUGGERI IN CONCERTO |
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Milano, 20 settembre 2010 - Enrico Ruggeri, accompagnato dalla sua band, chiuderà il fortunato tour dell´album "La Ruota" con 3 imperdibili concerti al Teatro Manzoni di Milano il 7, 8 e 9 ottobre 2010. Malgrado l´intensa attività live degli ultimi 25 anni, non abbiamo mai visto un tour di Enrico Ruggeri simile al precedente. Questa volta non assisteremo nemmeno a Un Concerto simile a quello della sera prima: Enrico infatti ripropone la fortunata formula del 1993 (l´anno di Mistero) nella quale tutti i grandi successi saranno contenuti in una ruota, questa volta elettronica, e verranno sorteggiati di volta in volta dal pubblico stesso. Sarà un happening che renderà ogni concerto unico e irripetibile, evidenziando la grande comunicativa di Ruggeri, più che mai mattatore di una serata piena di sorprese, con amici e vip che si alterneranno sul palco ai fans storici per contribuire a un concerto e a un tour destinati più che mai a entrare nella storia del nostro spettacolo. Enrico Ruggeri, accompagnato dalla sua band, chiuderà il fortunato tour dell´album "La Ruota" con 3 imperdibili concerti al Teatro Manzoni di Milano il 7, 8 e 9 ottobre 2010. Nel corso della conferenza stampa verranno annunciati eventuali ospiti che parteciperanno alle serate. |
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AL TEATRO MANZONI ENRICO RUGGERI IN CONCERTO |
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Milano, 20 settembre 2010 - Enrico Ruggeri, accompagnato dalla sua band, chiuderà il fortunato tour dell´album "La Ruota" con 3 imperdibili concerti al Teatro Manzoni di Milano il 7, 8 e 9 ottobre 2010. Malgrado l´intensa attività live degli ultimi 25 anni, non abbiamo mai visto un tour di Enrico Ruggeri simile al precedente. Questa volta non assisteremo nemmeno a Un Concerto simile a quello della sera prima: Enrico infatti ripropone la fortunata formula del 1993 (l´anno di Mistero) nella quale tutti i grandi successi saranno contenuti in una ruota, questa volta elettronica, e verranno sorteggiati di volta in volta dal pubblico stesso. Sarà un happening che renderà ogni concerto unico e irripetibile, evidenziando la grande comunicativa di Ruggeri, più che mai mattatore di una serata piena di sorprese, con amici e vip che si alterneranno sul palco ai fans storici per contribuire a un concerto e a un tour destinati più che mai a entrare nella storia del nostro spettacolo. Enrico Ruggeri, accompagnato dalla sua band, chiuderà il fortunato tour dell´album "La Ruota" con 3 imperdibili concerti al Teatro Manzoni di Milano il 7, 8 e 9 ottobre 2010. Nel corso della conferenza stampa verranno annunciati eventuali ospiti che parteciperanno alle serate. |
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PROGETTO ACCADEMIA 2010: GIOACHINO ROSSINI, L’OCCASIONE FA IL LADRO A MILANO, TEATRO ALLA SCALA |
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Milano, 20 settembre 2010 - Cantanti, solisti e orchestra dell´Accademia del Teatro alla Scala tornano sul palcoscenico del Piermarini per il consueto appuntamento con il “Progetto Accademia”, la produzione d’opera che ogni anno è inserita nella stagione “grande” del Teatro. A Daniele Rustioni è affidata la direzione de L’occasione fa il ladro di Gioachino Rossini, divertente farsa in un atto, nell’allestimento storico di Jean-pierre Ponnelle ripreso da Sonja Frisell. Scritta in soli undici giorni da un giovanissimo Rossini, L’occasione fa il ladro andò in scena al Teatro San Moisè di Venezia nel 1812. Nel segno tipico della farsa, che coniuga divertimento e vitalità attraverso colpi di scena e agnizioni inaspettate, i protagonisti della vicenda si scambiano reciprocamente identità innescando una serie di equivoci che inevitabilmente si ricompongono per assicurare il lieto fine. “Notte buia e tempestosa”, avverte il libretto. In una locanda si riparano Don Parmenione e il Conte Alberto; il primo, si scoprirà poi, all’inseguimento di una giovane sedotta e abbandonata; il secondo in viaggio verso la promessa sposa. Il casuale scambio di valigia di uno dei servitori induce lo scaltro Parmenione a impossessarsi della più interessante identità del Conte Alberto. Stessa azione compie la futura consorte del Conte, Berenice, che si scambia d’abito con un’amica di famiglia, Ernestina, abbandonata dal proprio amante, per conoscere in incognito il futuro pretendente. Fra equivoci e parapiglia, nessun dubbio che le vere identità vengano ben presto svelate e le coppie ricomposte. Con questa prova di bravura i cantanti solisti proseguono nel loro percorso biennale di studi che si concluderà nel mese di giugno quando, in occasione del Concerto istituzionale, riceveranno il diploma finale. L’accademia di perfezionamento per cantanti lirici, attiva dal 1997, allunga il catalogo dei talenti che si sono formati alla sua scuola. Accanto agli attuali allievi, Jaeheui Kwon, Pretty Yende, Marika Gulordava, Jihan Shin, Filippo Polinelli, Valeria Tornatore, Evis Mula, Filippo Fontana e Valeri Turmanov, tornano sul palcoscenico scaligero gli ex allievi Leonardo Cortellazzi, Massimo Cavalletti e Davide Pelissero. Per il quarto anno consecutivo si ripropone inoltre l’iniziativa di chiamare giovani musicisti dai più prestigiosi conservatori e teatri europei nella compagine orchestrale del "Progetto Accademia": per L’occasione fa il ladro sono stati invitati i migliori strumentisti ad arco della National Academy of Music "Pantcho Vladigerov" di Sofia e della Royal Danish Academy of Music di Copenhagen. Soggetto. Sala in un albergo di campagna. In una notte oscura e tempestosa, Don Parmenione e il suo servo Martino cenano in una locanda sulla strada per Napoli. Don Parmenione, spavaldo e incurante dei tuoni, beve e mangia a quattro palmenti da bon viveur qual è, mentre Martino, impaurito e seduto in disparte, approfitta degli avanzi del padrone. Entra il Conte Alberto, un altro viaggiatore sorpreso dal temporale, il cui servo – dopo aver gettato la valigia del padrone accanto a quella di Don Parmenione – si addormenta su una panca. I due nobiluomini sembrano fraternizzare: il Conte Alberto sta andando a Napoli per sposarsi e ha molta fretta. Finito il temporale, egli scuote il suo servo e riprende il viaggio. Ma il servo, essendo mezzo addormentato, prende la valigia di Don Parmenione e lascia quella del padrone. Quando si tratta di pagare la cena, Don Parmenione si accorge dello scambio della valigia, ma ormai il Conte Alberto è lontano. D’altronde, spiantato com’è, quell’errore non può che giovargli. Martino forza subito la valigia che contiene, oltre ai documenti del Conte Alberto, varie cose preziose tra cui un ritratto femminile: «Quest’è la sposa», dice tutto ringalluzzito Don Parmenione. La decisione è presto presa, nonostante le proteste di Martino: Don Parmenione si farà passare per il Conte Alberto e andrà a Napoli per sposare la bella sconosciuta. Grand’atrio terreno in casa della Marchesa. Don Eusebio sta aspettando lo sposo della nipote Berenice, la quale, per poter meglio studiare il suo pretendente che non ha mai visto, si scambia d’abiti con un’amica di famiglia, Ernestina, loro ospite. Arriva Don Parmenione tutto in ghingheri che si presenta a Ernestina credendola la sposa. Quest’ultima sembra tutt’altro che insensibile alle avances dell’improbabile nubendo. Ma entra anche il Conte Alberto che, incontrata fortuitamente Berenice, subito si dichiara a lei. Tornato in scena Don Eusebio, in compagnia di Ernestina e Don Parmenione, ecco che si scatena il parapiglia: il Conte Alberto accusa Don Parmenione di avergli rubato l’identità, fra lo sconcerto generale. Terminata la baraonda, l’azione si rimette in moto. Si viene a sapere che Ernestina è ospite di Don Eusebio dopo essere stata sedotta e abbandonata. Poco dopo Berenice smaschera Parmenione accusandolo di essere un impostore. Anche Martino confessa la vera natura del suo padrone. Costui cerca di trovare un’onorevole soluzione: essendosi invaghito di Ernestina e detestando Berenice, preferirebbe di gran lunga sposare la prima piuttosto che la seconda, amata invece dal Conte Alberto. Dunque egli svela la sua vera identità: il suo nome è Parmenione di Castelnuovo e doveva venire a Napoli per inseguire la sorella dell’amico Conte Ernesto, fuggita di casa con un seduttore. Ernestina resta sbalordita. È lei infatti la giovane fuggitiva che Parmenione stava cercando: abbandonata dall’amante, accetta la proposta di matrimonio di Parmenione. Il lieto fine è assicurato per entrambe le coppie. |
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TEATRO SMERALDO: GOSPEL CONNECTION GALA CONCERT CON LA PARTECIPAZIONE STRAORDINARIA DI GOSPEL CONNECTION MASS CHOIR & FABULOUS 5 |
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Milano, 20 settembre 2010 - Il “Gospel Connection Gala Concert” chiude ufficialmente il prestigioso workshop “Gospel Connection”, che quest’anno giunge alla sua ottava edizione. Sul palco una straordinaria formazione gospel statunitense, i Fabulous 5 Gospel Singers, e il più grande coro gospel d’Italia: il Gospel Connection Mass Choir. Il Gospel Connection Mass Choir è una formazione costituita nel 2003, andata ampliandosi e rinforzandosi di anno in anno sino a divenire una realtà di fama e prestigio con oltre 300 coristi. In oltre otto anni di lavoro il gruppo ha raggiunto una preparazione ed uno standard artistico notevole: un risultato eccezionale se si pensa solo al numero dei suoi componenti. Il gruppo è amato per il livello di coesione e di eccellenza che, a detta di pubblico e critica, lo rende simile ai più noti cori di colore americani. La caratteristica più accattivante del Gospel Connection Mass Choir è che il gruppo si esibisce una sola volta all’anno al termine di “Gospel Connection”, da cui appunto prende nome: una prestigiosa tre-giorni di corsi, seminari e incontri dedicata interamente alla musica gospel. Grazie a un lavoro costante di ricerca e preparazione, il repertorio del coro è andato via via ampliandosi e ora abbraccia il genere gospel a 360°: dai brani negro-spiritual al gospel tradizionale, dal contemporary gospel al materiale inedito appositamente composto dai maestri preparatori per “Gospel Connection”. Il gruppo si esibisce sia a cappella che con accompagnamento strumentale. Il Gospel Connection Mass Choir si è già esibito nei più prestigiosi teatri del Paese fra cui il Teatro Ventaglio Smeraldo, l’Auditorium di Milano, il Teatro delle Celebrazioni di Bologna e presso la Basilica Superiore di San Francesco ad Assisi. Il coro è stato di volta in volta preparato e diretto da grandi nomi del gospel internazionali fra cui: Bob Singleton, Richard Smallwood, Pastor Keith Moncrief, Kellie Turner, Professor Othis Lloyd, Knagui, Trini Massie e molti ancora. |
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LA UNITED EUROPE CHAMBER ORCHESTRA 10° STAGIONE SINFONICA 2010/2011 |
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Milano, 20 settembre 2010 - La 10° Stagione Sinfonica concerto per concerto… La United Europe Chamber Orchestra fu costituita dal direttore d’orchestra milanese Massimo Palumbo nel 2000, debuttò con la prima stagione stabile al Conservatorio G. Verdi di Milano nel 2001 e diventò Fondazione l’anno successivo. La prossima Stagione Sinfonica 2010/2011 segna i primi 10 anni di attività dell’Orchestra: tra gli appuntamenti e gli interpreti da non perdere segnaliamo la violinista Suela Mullaj, punta ti diamante dell’Orchestra Ueco, che si esibirà in una serie di concerti virtuosi di Bach, Bruch, Mozart e Cajkovskj; il Festival Bach con il gradito ritorno del chitarrista Emanuele Segre (20 gennaio); il concerto celebrativo dei 150 anni dell’Unità d’Italia (17 marzo). Una stagione ricca di appuntamenti per i 10 anni di passione, sentimento e cultura fino all’ultima nota con la Unite Europe Chamber Orchestra. 1° concerto: giovedì 21 ottobre 2010, Sala Verdi ore 21.00 Introduzione. Concerto di apertura della Stagione Sinfonica 2010/2011, anniversario dei primi 10 anni di attività dell’Orchestra Ueco. In apertura due ouverture beetoveniane Coriolano (1807) ed Egmont (1810) entrambe potenti ed espressive tali da trasfondere plasticamente i sentimenti che animano il protagonista al punto da renderli “fisici”. Magnifico concentrato di un’energia musicale dirompente che in pochi minuti di forma tripartita dà gioia agli amanti della musica pura ma sa offrire, a chi la cerchi, anche una mirabile narrazione per note. Subito protagonista, nella seconda parte, la violinista Suela Mullaj con il virtuosismo di Niccolò Paganini nel Concerto n. 1 dalla tecnica sbalorditiva, che vede il solista impegnato in difficili colpi d´arco fra passaggi di estrema varietà timbrica. 2° concerto: giovedì 4 novembre 2010, Sala Verdi ore 21.00 Introduzione. In ogni stagione la Ueco propone un Festival monografico dedicato ad un grande compositore ripercorrendone idealmente la vita e le opere. È ben noto che diciture come “concerti per pianoforte” riferito a Bach, rappresentano una forzatura poiché i primi fortepiani all´epoca erano strumenti rivoluzionari. Queste composizioni per “tastiera” di Bach richiederebbero rigorosamente il clavicembalo, tuttavia la tradizione pianistica ha sempre dimostrato il senso di universalità della scrittura bachiana. Bach fu il primo, nella storia della musica, ad assegnare alla tastiera un ruolo di solista rispetto all´orchestra, emancipandolo dalle funzioni di accompagnamento. Con il Brandeburghese n. 5 si assiste a una delle più amate pagine bachiane, brillanti per fantasia, virtuosismo e immediatezza d’invenzione. 3° concerto: giovedì 18 novembre 2010, Sala Verdi ore 21.00. Introduzione. Due stili romantici “contemporanei” a confronto: quello di Dvorák serenamente ancorato a una concezione dalla declinazione “nazionalista ceca” particolarissima espressione del Romanticismo rispetto allo strumentalismo viennese e tedesco. Il Quintetto op. 81, velato di sincera melanconia, è animato dalle ballate folkloristiche dai profumi di canzone popolare, lasciando parlare sentimenti e suggestioni, senza specchi, senza filtri, per poi abbandonarsi ad un brahmsiano turbinio virtuosistico nell’energica brusca coda di chiusura. Bruch, musicista del secondo romanticismo tedesco, fa parte della corrente tradizionalista e il suo Concerto n. 1 va posto nel solco della tradizione mendelssohniana depurato da un’emotività più spinta, tendente al passionale che non ad una serena analisi interiore. E’ un’opera garbata e quasi confidenziale, che ammorbidisce con disinvoltura intonazioni cantabili e spaziature acutamente drammatiche, dove l’acceso sentimentalismo emotivo prevale su ogni profonda ragione spirituale. 4° concerto: giovedì (16 oppure 23) dicembre 2010 5°concerto: giovedì 20 gennaio 2011, Sala Verdi ore 21.00 Introduzione. Emanuele Segre, virtuoso della chitarra, insieme agli Archi dell’Orchestra Ueco si propone nel secondo appuntamento del Festival Bach con un concerto tutto “a sei corde”: occasione unica per godere di un Bach per liuto (chitarra) raramente eseguito nell’ambito di una Stagione Sinfonica. Le Suite per liuto di Bach, architetture musicali solide e atemporali, che di barocco hanno solo l´aspetto puramente formale della successione di un preludio e di una serie danze veloci e lente. Se il posto che occupano nel catalogo bachiano è sicuramente marginale, non si può certo dire che si tratti di composizioni minori: ci troviamo infatti di fronte a pagine di stupefacente bellezza. 6° concerto: giovedì 3 febbraio 2011, Sala Verdi ore 21.00 Introduzione. Queste tre opere rappresentano in Bach il concerto strumentale tedesco di derivazione veneziana con una struttura a tre tempi, risultato del connubio tra il dualismo orchestra - strumento solo, il carattere di un tema con chiare origini "vivaldiane" e infine una tessitura polifonica caratterizzata da un gioco di rimandi e risposte. In ogni concerto, Suela Mullaj, è impegnata a tradurre con il violino pagine di grande lirismo, dalla drammaticità combattiva del primo concerto, alla malinconia “cosmica” del secondo, al più spirituale dei tre per il concerto in re minore, questo, per complessità e profondità delle tematiche, risulta essere la composizione più coinvolgente, in un crescendo di slanci melodici trascinati dai due violini protagonisti. 7° concerto: giovedì 17 febbraio 2011, Sala Verdi ore 21.00 |
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IDENTITÀ. TORNA “GH’ERA ONA VOLTA...MILAN” LA RASSEGNA DI TEATRO, MUSICA E CABARET DELLA TRADIZIONE MILANESE |
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Milano, 20 settembre 2010 - Dopo il successo delle passate edizioni, torna “Gh’era ona volta Milan – I noster tradizion”, la rassegna di musica, teatro e cabaret della grande tradizione meneghina, giunta quest’anno alla 6a edizione. La manifestazione, promossa dall’Assessorato al Turismo, Marketing territoriale e Identità, in collaborazione con l’associazione Amici della Musica e dello Spettacolo, prenderà il via domenica 19 settembre e si concluderà il 13 dicembre 2010, in dodici teatri milanesi. “Un appuntamento entrato di diritto nel calendario personale di tutti gli amanti della grande tradizione milanese - spiega l’assessore Alessandro Morelli -. Dodici serate che valorizzano le identità del nostro territorio, oltre a raccontare la storia e le tradizioni della città. Non un ‘amarcord’ ma un palcoscenico di confronto per le giovani compagnie dialettali di musica, teatro e cabaret che operano nei diversi quartieri della nostra città”. “Molti degli spettacoli in programma – conclude Morelli – rievocano la nostra tradizione, mentre altri sono decisamente più attuali e adatti anche a un pubblico giovane, proprio per avvicinare questi ultimi alla riscoperta del nostro dialetto e delle nostre tradizioni”. In programma dodici serate in altrettanti teatri di quartiere che alterneranno musica, cabaret e teatro popolare. La manifestazione si apre domenica 19 settembre, al Teatro Delfino, con Roberto Brivio, fondatore dei “Gufi”. “I Cantamilano”, con le loro canzoni di “Scompilation Milanesa” si esibiranno invece venerdì 24 settembre, al Teatro della Creta. Sabato 2 e domenica 3 ottobre, spazio al teatro dialettale con la compagnia teatrale “Il nodo” nell’opera “L’amis de tutti”. Nanni Svampa sarà protagonista della serata di venerdì 15 ottobre al Teatro Pime. Venerdì 22 ottobre, sempre al Teatro della Creta, serata di cabaret con Walter Di Gemma che proporrà lo spettacolo “Dove sono finiti i milanesi”. Sabato 30 ottobre, le atmosfere e le canzoni delle osterie rivivranno al Teatro Don Orione nello spettacolo ”W l’osteria”. Domenica 31 ottobre, al Don Orione andrà in scena la commedia dialettale “Con tutt el ben che te voeuri” della Compagnia Teatrale S. Andrea. Venerdì 5 novembre, al Teatro della Creta, Roberto Sironi intratterrà il pubblico con “Swing manouches e bauscia”. Sabato 13 e domenica 14 novembre, la Compagnia Barlafuss porterà in scena al Teatro San Carlo alla Cà Cranda la commedia “La gesetta del Pasquiroeu”. La serata di sabato 20 novembre sarà dedicata a Nino Rossi con lo spettacolo “La vita l’è ona canzon” in cui si esibiranno Roberto Marelli e “Gli Amici della Musica”. Sabato 4 dicembre, la Compagnia Dialettale Inverunese porterà sul palco del Pime la rivista comica “Oh!! Che spueel…”. Sabato 11 dicembre il Teatro Pavoni ospiterà “On marì per la mia tosa”, commedia comica in due atti, a cura della Compagnia Teatrale Cornatese. La rassegna si concluderà lunedì 13 dicembre, all’Auditorium di Milano, con la sedicesima edizione del Premio Giovanni D’anzi che sarà condotta da Eugenio Baldan. Come ogni anno, il premio D’anzi sarà l’occasione per ritrovare tutti insieme i grandi nomi della musica milanese che proporranno nuove composizioni in dialetto meneghino. Tutti gli appuntamenti della rassegna “Gh’era ona volta Milan” sono a ingresso gratuito, previa prenotazione allo 02-91080322 (numero dell’Associazione Amici della Musica) o tramite il sito ufficiale della rassegna www.Gheraonavoltamilan.it |
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MOSTRE A MILANO. PRESENTATE LE OPERE DI ANGIOLA TREMONTI: LE SUE DONNE MADRI OFFRONO UNO SGUARDO NUOVO SUL MONDO |
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Milano, 20 settembre 2010 - È stata presentata il 16 settembre, nella Sala da Ballo della Galleria d’Arte Moderna, la mostra di Angiola Tremonti “Sculture 2000-2010”, che resterà aperta al pubblico dal 17 settembre al 15 ottobre. L’esposizione, prodotta da Palazzo Reale e Galleria d’Arte Moderna con il patrocinio di Regione Lombardia e Provincia di Milano, è curata da Luca Beatrice e presenta il ricco excursus creativo dell’artista milanese. “Il tema della maternità ha ispirato da sempre la produzione artistica e letteraria d’Occidente e d’Oriente e ha creato nel tempo icone e simboli che si associano a valori non soltanto religiosi – spiega l’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory. - Nel suo originale percorso d’artista, Angiola Tremonti ha dato vita alle figure delle ‘Mabille’, donne madri che, nelle sue parole, sono ‘matrici, creature uniche, essenze soavemente amorfe’ e incarnano il principio vitale che si infrange come un’onda e ritorna attraverso le cose e i pensieri. In questo universo onirico tutto può trasformarsi. “Fra antiche memorie e frenesie del vivere contemporaneo – continua Finazzer Flory - le donne di Angiola Tremonti rappresentano un differente sguardo sull’essere e l’abitare il mondo, con passione per l’umano e desiderio di giocare con la natura, per provare a sondare le sue forze primigenie e misteriose là dove realtà e sogno si confondono creativamente”. La mostra, con la quale la Gam inaugura la stagione artistica 2010/2011, presenta il lavoro scultoreo dell’ultimo decennio dell’artista, un corpus realizzato con l’utilizzo di diversi materiali, come bronzo, acciaio e resina. Angiola Tremonti predilige la scultura per esprimere il proprio mondo fantastico, un universo magico abitato da figure fiabesche: corpi femminili in dolce attesa trasformate in alberi – le “Mabille” – conigli rappresentati con sembianze umane, e, ancora, tenere marmotte animate da una mano pensierosa. Alle opere in bronzo e acciaio di grandi dimensioni (da m 2,50 a m 3,40) collocate nel giardino e nel cortile della Villa Reale, si aggiungono le sculture in bronzo di medie dimensioni e in resina illuminata, allestite negli spazi espositivi interni. La mostra è accompagnata da un ampio catalogo bilingue edito da Silvana Editoriale con una ricca selezione di apparati iconografici e testi critici di Luca Beatrice, Francesca Bonazzoli, Rossana Bossaglia, Luciano Caramel, Raffaele De Grada, Gillo Dorfles. Galleria d’Arte Moderna Milano www.Gam-milano.com/ |
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DALL’ 1 AL 3 DI OTTOBRE SI TERRÀ A MILANO, PRESSO LA SCENOGRAFICA CORNICE DELL’UMANITARIA IN VIA SAN BARNABA 38, IL MI JAPAN FESTIVAL. |
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Milano, 20 settembre 2010 - Un evento totalmente nuovo per concezione e realizzazione che tratterà la cultura e le capacità produttive giapponesi in tutti i loro aspetti. Ogni giorno si terranno dimostrazioni e spettacoli rappresentativi della cultura giapponese, dagli origami all’arte della calligrafia, dal bonsai all’ikebana, dalla cerimonia del tè a quella del kimono, dai manga al cosplay, dal sudoku alle antiche e tradizionali arti marziali. Se una volta il Giappone per gli italiani era esclusivamente sinonimo da una parte di tecnologia e dall’altra di cartoon, in questi ultimi anni si sono diffusi con crescita esponenziale molti altri temi legati alla realtà nipponica, dalla sapienza del cibo, agli stili di vita, alla cultura nei suoi molteplici aspetti. Mi Japan Festival vuole rappresentare tutte le espressioni e le potenzialità della cultura giapponese con un evento nuovo per Milano, sull’onda dell´incredibile japanese boom – l’apertura di oltre 200 ristoranti giapponesi nella sola Milano (peraltro solo 17 autentici) contro i 15 totali di pochi anni fa, la grande diffusione di alcune mascotte nipponiche (Hello Kitty su tutti) e la passione per i manga. A questo proposito, Sanrio, azienda licenziataria di vari marchi fra cui il noto Hello Kitty, in occasione del 50° anniversario della Compagnia, all’interno del proprio stand, regalerà charms con i suoi personaggi più rappresentativi e metterà a disposizione una “nail machine”, un fantastico strumento per decorare in maniera fantasiosa e creativa le unghie. Inoltre, mascotte dell’evento, sarà un “uomo/pupazzo” Hello Kitty che rallegrerà tutti gli appassionati. Per i più “tecnologici”, Nintendo, Panasonic e Canon esporranno alcuni prodotti dell’ultima generazione. In particolare, Nintendo metterà a disposizione 3 postazioni Nintendo Wii con cui il pubblico potrà cimentarsi. |
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A LUGANO DAL 23 OTTOBRE 2010 AL 27 FEBBRAIO 2011 NIPPON |
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Lugano, 20 settembre 2010 - Quattro mostre e numerosi eventi compongono un percorso che coinvolge gli spazi espositivi più prestigiosi della città e illustra la cultura del Giappone: dalle origini dell´arte e dalle antiche tradizioni fino alle forme artistiche più contemporanee, inclusi i grandi interpreti della fotografia. Villa Ciani, 23 ottobre 2010 - 27 febbraio 2011 Ineffabile perfezione. La fotografia del Giappone. 1860-1910. Al Museo d’Arte - Villa Malpensata, 23 ottobre 2010 - 20 febbraio 2011 Araki love and death. Al Museo Cantonale d’Arte e al Parco di Villa Ciani, 23 ottobre 2010 - 20 febbraio 2011. Gutai dipingere con il tempo e lo spazio. Al Museo delle Culture - Heleneum, 23 ottobre 2010 - 27 febbraio 2011 Shunga. Arte ed eros nel giappone del periodo edo. Al Ciani, 30 ottobre 2010 - 20 febbraio 2011. Attività di presentazione della cultura tradizionale del Giappone Al Palazzo dei Congressi e al Teatro Cittadella. 9 ottobre, 21 ottobre, 26 ottobre, 29 novembre, 7 dicembre 2010. Gli spettacoli. A Lugano dal 23 ottobre 2010 al 27 febbraio 2011 è in calendario Nippon, un’iniziativa unica nel suo genere, promossa dalla Città di Lugano, che coinvolgerà l’intera città, a partire dai suoi centri espositivi più prestigiosi, offrendo un itinerario che indagherà gli aspetti più interessanti dell’arte e della fotografia, dalla metà dell’Ottocento ai nostri giorni, e delle antiche tradizioni del Paese del Sol Levante. E non mancheranno manifestazioni, incontri e spettacoli teatrali come ulteriori approfondimenti. La rassegna Nippon. Tra mito e realtà: arte e cultura nel Paese del Sol levante rappresenta anche una tappa importante del percorso che porterà la città di Lugano ad inaugurare nel 2013 uno straordinario nuovo centro culturale, il Lac. E segna anche l’inizio di nuovo modo di organizzare eventi per la città, dove le parole “condivisione e integrazione tra le diverse realtà culturali del territorio” sono e saranno le basi su cui poggeranno tutte le iniziative. Un ideale punto di partenza da cui iniziare l’itinerario Nippon è rappresentato dalle due mostre fotografiche Ineffabile perfezione. La fotografia del Giappone. 1860-1910, in programma a Villa Ciani, e Araki Love and Death al Museo d’Arte di Villa Malpensata, che dischiuderanno le porte della storia iconografica del Giappone, dalle sue origini nel Xix secolo, fino alla contemporaneità, con una delle personalità più rilevanti dell’universo fotografico internazionale. A Villa Ciani - dal 23 ottobre 2010 al 27 febbraio 2011 – sarà allestita Ineffabile perfezione. La fotografia del Giappone. 1860-1910. Curata da Francesco Paolo Campione, direttore del Museo delle Culture di Lugano, e da Marco Fagioli, coprodotta Giunti Arte mostre musei con il Museo delle Culture di Lugano, l’esposizione proporrà 200 fotografie (prevalentemente stampe all’albumina, acquerellate a mano) dei maggiori fotografi della seconda metà dell’Ottocento, provenienti da una collezione privata costituita da un appassionato cultore d’arte italiano, considerata la più grande raccolta del genere esistente al mondo, superiore anche a quella conservata all’Università di Nagasaki. Ineffabile perfezione presenterà alcuni capolavori di uno dei più importanti capitoli della storia della fotografia, conducendo il visitatore a immergersi nelle diverse tematiche della cultura e dell’arte del Giappone, proprio nel periodo in cui, abbandonando un isolamento che durava da trecento anni, il Paese del Sol levante si apriva all’America e all’Europa, influenzando con le immagini e le espressioni della sua creatività il gusto dell´intero Occidente. Il percorso espositivo, organizzato per sezioni indagherà la rappresentazione del paesaggio e la natura “educata” dalla cultura, il gusto dell’esotismo e il profondo rapporto tra la fotografia e le stampe del ukiyo-e, l’immagine della donna còlta nei molteplici aspetti della bellezza sublime, come in quello dei mestieri e delle attività della casa, della bottega e dei campi e della donna di piacere. O ancora, i grandi interpreti della fotografia giapponese e straniera, come Kusakabe Kimbei, considerato il maestro nel realizzare sofisticate fotografie all’albumina colorate a mano. L’esposizione è completata dalla presenza di una cinquantina di opere d’arte e di raffinati oggetti di cultura materiale provenienti da prestigiose collezioni private. Fra questi, una magnifica armatura di Samurai del Xv secolo, alcune preziose sculture di carattere religioso, una raffinatissima selezione di abiti maschili e femminili e una scelta di sedici straordinarie maschere del teatro Nō. Catalogo Giunti arte mostre musei. L’analisi sulla fotografia giapponese giungerà fino alla contemporaneità più attuale con la mostra Araki Love and Death, in programma al Museo d’Arte, Villa Malpensata - dal 23 ottobre 2010 al 20 febbraio 2011 - che presenterà le immagini di Nobuyoshi Araki, uno degli artisti più noti e celebrati al mondo. Curata da Fuyumi Namioka, la retrospettiva di Lugano, una delle pochissime organizzate da un museo europeo, ne ripercorre la carriera documentando tutti i temi sviluppati, proponendo anche una serie di scatti inediti, realizzati dal fotografo giapponese nelle settimane immediatamente precedenti la mostra ed esposte a Lugano in assoluta anteprima. La fotografia di Araki esprime e riattualizza molti dei temi che più strettamente si legano alla cultura giapponese. A Villa Malpensata verranno esposte oltre alle serie autobiografiche, come Sentimental Journey e Winter Journey che narrano per immagini la storia dal tragico finale della relazione dell’artista con la moglie, anche i paesaggi urbani (Cityscapes), le foto di cieli, le immagini di fiori, di cibo e naturalmente i nudi femminili cui, più che a ogni altro soggetto, si lega la sua fama. Da questo elenco emerge fino a che punto l’opera di Araki esprima la cultura giapponese, nell’esaltazione del mutare delle stagioni, della bellezza caduca dei fiori e della sensualità femminile. Le foto dell’artista non si limitano a una semplice registrazione di questi soggetti, ma rendono evidente e quasi tangibile, anche agli occhi di un occidentale, il carattere conturbante che essi assumono nella cultura nipponica. A contraddistinguere i suoi lavori vi è anche l’urgenza di catturare il continuo mutare della realtà attraverso una documentazione fotografica serrata. Tale urgenza è restituita in mostra dalle numerose polaroid scattate da Araki nel corso degli anni e allestite in modo da formare un grande mosaico. Catalogo Silvana Editoriale. Al Museo Cantonale d’Arte e nel Parco di Villa Ciani - dal 23 ottobre 2010 al 20 febbraio 2011 – è in programma la mostra Gutai Dipingere con il tempo e lo spazio. Curata da Marco Franciolli, direttore del Museo Cantonale d’Arte, l’esposizione ripercorrerà le vicende del movimento artistico giapponese Gutai, costituitosi nel 1954 ad Osaka su iniziativa del pittore Jiro Yoshihara, unitamente a Akira Kanayma, Saburo Murakami, Kazuo Shiraga, e Shozo Shimamoto. Il gruppo Gutai, che negli anni vedrà accrescere il numero dei suoi membri, sarà attivo fino al 1972 - data della morte del fondatore - è caratterizzato da happening, installazioni all’aperto (da qui la denominazione “avanguardia sotto il cielo”), mostre di un giorno, action painting e performance di carattere teatrale e ha influenzato l’arte internazionale del dopoguerra, anticipando fenomeni quali Fluxus e l’arte concettuale. La mostra si focalizza sul primo e secondo periodo Gutai (1954-1960 e 1961-1964), le fasi più intense e significative nella ricerca di nuovi linguaggi. L’obiettivo è quello di approfondire la portata e l’eredità di questo movimento. Sono inoltre oggetto di analisi gli intensi scambi intercorsi tra Gutai e la scena artistica di Parigi e Torino, così come i rapporti con Fluxus, il Gruppo Zero e lo Spazialismo italiano. Nell’opera del gruppo ciò che presiede alla creazione è il desiderio di dare vita alla materia per rivelarne le qualità intrinseche. Il rapporto fra artista e materia appare dunque rovesciato: sono gli artisti a porsi al servizio dell’opera, anziché piegarla alla propria sensibilità. Nella sezione ospitata al Parco di Villa Ciani, verranno ricreate alcune delle più significative installazioni ideate in occasione delle esposizioni all’aperto tenutesi in Giappone a metà degli anni Cinquanta. Tra queste, una lunga passerella percorribile, un campanile di stoffa dall’interno del quale si può osservare uno scampolo di cielo e una serie di festoni di nylon contenenti acqua pigmentata con colori diversi. Tali opere presuppongono in molti casi una partecipazione attiva dell’osservatore. Catalogo Silvana Editoriale. Al Museo delle Culture, Heleneum - dal 23 ottobre 2010 al 27 febbraio 2011 - si terrà Shunga. Arte ed Eros nel Giappone del periodo Edo. Curata da Günther Giovannoni, l’esposizione presenterà una serie di shunga, termine giapponese che significa letteralmente “immagini della primavera” e che definisce un genere di stampe a soggetto erotico che raggiunsero la massima fioritura nel periodo dello shogunato dei Tokugawa, tra il 1603 e il 1867. Gli shunga costituiscono una delle più vivaci manifestazioni di una riflessione etica ed estetica sulla brevità e transitorietà della vita, riflessione che esprime i valori del ceto borghese delle grandi città di quel tempo. Mercanti, artigiani, medici e artisti erano esclusi dal potere politico, ma, economicamente fiorenti, affermavano una concezione edonistica della vita, in aperto contrasto con la rigida morale neoconfuciana dei samurai che reggevano il paese. Queste stampe materializzano la visione del mondo di coloro che irridevano il conservatorismo del potere politico, raffigurando il lusso, le feste, gli spettacoli teatrali e la vita delle case di piacere, dove i borghesi trovavano la compagnia di donne esperte nell´arte dell´intrattenimento e dell´amore. La selezione - 62 opere tra xilografie e volumi a stampa - presentata all’Heleneum contempla le opere degli autori più importanti dell’evoluzione del genere, da Koryusai a Kunimori, e di altri artisti quali Kiyonaga, Utamaro, Hokusai e Hiroshige. Catalogo Mazzotta. Per tutto il periodo, una serie di iniziative collaterali favoriranno l’incontro del pubblico con la cultura tradizionale giapponese attraverso molte sue affascinanti forme d’espressione. Il Ciani ospiterà una serie di eventi e attività, a cura dell’Associazione Culturale Giappone in Italia, che permetteranno di osservare da vicino o prendere parte in prima persona ad alcuni momenti rituali e culturali della vita nipponica, realizzati e condotti da esperti conoscitori di ognuna delle discipline proposte. In particolare, vi sarà l’opportunità di assistere alla vestizione del kimono e della geisha, o alla cerimonia del tè, rito che in Giappone trascende la dimensione privata per assumere un significato sociale e spirituale. Inoltre, si terranno ulteriori appuntamenti con la Cultura del Giappone, come dimostrazioni di ikebana, di arti marziali, oltre a proposte di corsi di origami e impacchettatura, potatura del bonsai, presentazioni di calligrafia. E poi Nippon in Scena, una manifestazione che porterà a Lugano appuntamenti straordinari con il teatro e la danza giapponese. Si parte sabato 9 ottobre 2010 al Palazzo dei Congressi con Kodo In Concerto. One Earth Tour 2010. Un eccezionale incontro con i 13 musicisti-danzatori-artisti del più spettacolare e più famoso gruppo giapponese di percussioni taiko - la Compagnia Kodo - in tournée mondiale. Giovedì 21 ottobre 2010, al Palazzo dei Congressi, Martha Graham Dance Company con uno spettacolo di danza con 5 coreografie di Martha Graham e le scene dello scultore giapponese Isamu Noguchi. Martedì 26 ottobre 2010 al Teatro Cittadella, Nô E Kabuki - Dalla Tradizione Alla Creazione: conferenza danzata di e con Shiro Daïmon, uno dei massimo esperti e interpreti dell’arte gestuale tradizionale giapponese (in collaborazione con il Festival Internazionale del Teatro). Lunedì 29 novembre 2010 al Teatro Cittadella, Teatro Kyôgen: una serata teatrale che mette in scena storie comiche giapponesi che richiamano situazioni, personaggi e tecniche della nostra Commedia dell’Arte. E per finire, martedì 7 dicembre 2010 al Teatro Cittadella, Madame De Sade di Yukio Mishima (con la Compagnia Teatroaperto/teatro Dehon Teatro Stabile dell’Emilia Romagna e la regia di Piero Ferrarini): un testo teatrale centrale nella produzione scenica dello celebre scrittore giapponese ma anche una straordinaria sintesi di elementi culturali europei e nipponici. Programma completo su http://www.Nipponlugano.ch/ |
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MORANDI. L´ESSENZA DEL PAESAGGIO ALBA, FONDAZIONE FERRERO |
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Cuneo, 20 settembre 2010 - Appuntamento di livello assoluto quello che la Fondazione Ferrero, la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e la Regione Piemonte propongono per la stagione culturale d´autunno. Si tratta della più approfondita esposizione mai dedicata al mondo ad un tema fondamentale nella poetica di Giorgio Morandi, quello del paesaggio. Per questa mostra Maria Cristina Bandera, che ne è la curatrice, ha selezionato e ottenuto una scelta di opere di indiscussa qualità, individuate anche a partire dai destinatari cui lo stesso Morandi le aveva riservate, in particolare i suoi interpreti - Cesare Brandi, Cesare Gnudi, Roberto Longhi, Luigi Magnani, Carlo Ludovico Ragghianti, Lamberto Vitali - e i suoi più importanti collezionisti. In tutto più di settanta opere, soprattutto dipinti su tela e una ristretta scelta di acquerelli. Proprio per ricreare i fili di committenze famose e di amicizie altrettanto importanti, la rassegna si amplia ad una ulteriore selezione di opere appartenute agli artisti contemporanei a Morandi, che per primi ne compresero la grandezza, e di tele ammirate da letterati come Giorgio Bassani, che dedicò una poesia a un Paesaggio di Morandi, poi scelto per la copertina delle sue Storie Ferraresi. Questo importante aspetto della pittura di Morandi è valorizzato da un intenso lavoro di ricerca, supportato da confronti e approfondimenti che danno vita alla mostra, inedita nel suo genere, ed anche a un catalogo caratterizzato da rigorosa scientificità e da un´aggiornata lettura trasversale. Ciascuna opera in mostra risponde a criteri ben precisi di scelta. Così l´esposizione prende avvio da un primo strepitoso nucleo di opere degli anni dieci, oli rarissimi e mai sino ad oggi riuniti in numero così elevato, "paesaggi" connotati da esperienze formative, ad iniziare da Cézanne, che sfociano in quelli successivi degli anni venti dove l´esperienza cézanniana si somma a una sintesi derivata dalla conoscenza di Piero della Francesca, meditato sulla monografia di Roberto Longhi del 1927. E, a seguire, quelli degli anni trenta in cui Morandi raggiunge una grandezza autonoma e risultati altissimi. Una sezione nutrita è quella successiva, dedicata ai paesaggi severi e spogliati di naturalismo, realizzati negli anni della guerra quando, isolato a Grizzana, Morandi tornò ripetutamente su questo tema, raggiungendo uno dei vertici della sua pittura, anzi, secondo Roberto Longhi «il culmine [.] forse il più alto da lui raggiunto, dai paesaggi del 1943». Infine, per ripercorrere l´intero svolgimento dell´attività dell´artista, sono previsti i "cortili di via Fondazza" degli anni cinquanta e, nuovamente, i paesaggi di Grizzana dei suoi ultimi anni, pervasi da un´inquietudine moderna, caratterizzati da una scarna essenzialità e dal rarefarsi della pittura, quando ormai il confine tra paesaggio e natura morta si fa labile, così da poter prevedere di accostare almeno un´opera di questo genere. «Il progetto espositivo - afferma Maria Cristina Bandera - è studiato per mettere in risalto l´itinerario mentale compiuto da Morandi nell´affrontare un tema che gli è peculiare e per permettere al grande pubblico di conoscere e fare proprie la "poesia" e la grandezza anche di questo aspetto della sua pittura». La Mostra, posta sotto l´Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, è promossa dalla Fondazione Piera, Pietro e Giovanni Ferrero, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, dalla Regione Piemonte e realizzata con la collaborazione della Fondazione di Studi di Storia dell´Arte Roberto Longhi di Firenze. Si avvale di un Comitato Scientifico composto da Maria Cristina Bandera, Mina Gregori, Antonio Paolucci, Giovanni Romano, Claudio Spadoni, Bruno Toscano. Catalogo a cura di Maria Cristina Bandera (24 Ore Cultura). Saggi di Maria Cristina Bandera, Barbara Cinelli, Mina Gregori, Gian Paolo Minardi, Ferzan Ozpetek e Paolo Pejrone. |
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AD ALBA (CUNEO) LA MOSTRA FRANCO BATTIATO PROVE D’AUTORE NELLA CHIESA DI SAN DOMENICO, 25 OPERE DELL’ARTISTA E MUSICISTA SICILIANO. |
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Cuneo, 20 settembre 2010 - Dal 2 al 31 ottobre 2010, la chiesa di San Domenico ad Alba ospiterà la personale di Franco Battiato, dal titolo Prove d’autore. L’esposizione, curata da Elisa Gradi in collaborazione con Giuliano Allegri e Simone Sorini, promossa dal Comune di Alba e dalla Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, ripercorrerà la produzione di Battiato pittore dagli anni ’90 a oggi, attraverso 25 opere realizzate tra gli anni ’90 e oggi, tra cui il grande Trittico oltre a Gilgamesh, suo primo libro d’artista e il mediometraggio, di cui ha curato la regia, dedicato allo scrittore Gesualdo Bufalino, presentato alla mostra del Cinema di Venezia nel 2009. L’apertura della mostra coincide con la 80^ edizione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba e col Palio degli asini, per il quale Battiato ha disegnato il drappo. Personalità poliedrica, Battiato ha sempre parlato del suo approccio all’arte, come una ‘pura sfida e una terapia riabilitativa’ che lo hanno portato alla ricerca di diverse forme espressive e a perseguire una strada di assoluta autonomia, libero da dogmi stilistici di ogni genere, lontano dalle scelte critiche e del mercato. Come afferma Elisa Gradi, “Franco Battiato non è un pittore. È un uomo che dipinge. Questo ribalta la prospettiva e annienta ogni tentativo di schematizzazione. Sebbene sia constatabile un progressivo affinamento della tecnica pittorica nel suo percorso, Battiato non se ne lascia sopraffare, non assoggetta se stesso e il suo lavoro a finalità estetiche dettate”. Come lo stesso Battiato ha avuto modo di affermare, “Una volta pensavo che la mia totale incapacità nel disegno dipendesse dalla mancanza di una naturale predisposizione, come nel caso di uno stonato che non riesce ad emettere la stessa nota che ha in testa. Col tempo ho scoperto invece che avevo un’idea astratta, archetipa, dell’oggetto che osservavo; quello che mi mancava era la possibilità di coglierlo nella sua esatta forma. Per analizzare praticamente questo genere di chiusura, vent’anni fa iniziai a dipingere, per pura sfida: questa terapia riabilitativa mi sta privando di quel difetto. Ora posso dire, finalmente, che potrei cominciare a dipingere, e bene, anche se non so quando”. Il percorso espositivo si snoda attraverso i nuclei concettuali della sua riflessione sull’arte: il tempo, la memoria, la storia, la bellezza, l’indagine di una figurazione che esplora l’invisibile. La sua ricerca, isolata dalle tendenze e dalle mode dell’attualità, lo porta alla realizzazione di opere in cui impone il proprio tempo creativo, dove è ben presente la rilettura dell’arte bizantina e medievale, traendo liberamente da esse riferimenti e motivi, quali la ieraticità delle figure, come ben evidente nei ritratti di Gilgamesh o di Manlio Sgalambro, e l’uso del fondale oro, come in Dervisci danzanti, o in Preghiera. |
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"PLAYHOUSE DISNEY LIVE!" IL NUOVO GRANDE SPETTACOLO DISNEY IN ARRIVO IN ITALIA PER LA PRIMA VOLTA IN ASSOLUTO |
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Milano, 20 settembre 2010 - Prodotto da “Feld Entertainment”, lo spettacolo targato “Disney Live!” è presentato in Italia da “Applauso” esclusivamente nei più prestigiosi teatri delle maggiori città, da dicembre 2010. Prendendo il nome dal canale televisivo prescolare leader della pay tv in Italia, Playhouse Disney, lo spettacolo “Playhouse Disney Live!” porterà in scena gli episodi delle quattro famose serie tv preferite dai bambini: "Winnie The Pooh", "La Casa di Topolino", "Manny Tuttofare" e "Little Einsteins". Nelle storie dei personaggi - grazie alle quale ci si può divertire imparando - ci sono avventure emozionanti, ricche di musica, amicizia, sorprese, e tantissime cose da vedere e da fare. Non mancheranno all’appuntamento con i numerosissimi fan italiani le più celebri “icone” dell’universo Disney, su tutti, il simpatico orsetto Winnie The Pooh, i sempre più amati Topolino, Minnie, Paperino, Pluto, e i loro amici. Lo show porterà in scena, inoltre, due tra le più note serie in onda su “Playhouse Disney”: in particolare, l’avventura del buffo personaggio Manny Tuttofare, conosciuto dai bambini per i suoi inseparabili attrezzi parlanti, e le avventure di Leo e i compagni di “viaggio” Quincy, June e Annie, direttamente dal cartone “Little Einsteins”. Disney, un marchio particolarmente amato in Italia, è attenta da sempre allo sviluppo e alle esigenze dei bambini più piccoli; “Playhouse Disney Live!”, riprendendo il “concept” del popolarissimo canale a cui si ispira, si pone quindi anche l’obiettivo di rispondere, in maniera divertente ed educativa, ai naturali e spontanei interessi, alle tante curiosità dei bambini in età “prescolare”, e di accompagnare i genitori- con suggerimenti ed idee - nell’esperienza di crescita dei loro bambini. Forme, colori e numeri (“La casa di Topolino”) musica e arte (“Little Einsteins”), prime parole di inglese (“Manny”) sono esempi di piccoli grandi “argomenti” affrontati dalle varie serie Sono aperte le prevendite: saltate a piè pari nel divertimento più scatenato! |
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UN SOLO MINUTO PER UNA INTERA PARTITA A SCACCHI. CON LA POSSIBILITÀ PER CHI HA COLPO D’OCCHIO E FANTASIA DI PREVALERE SUL PIÙ AFFERMATO CAMPIONE. DA OTTOBRE GARE E TORNEI UFFICIALI SUL SITO INTERNET DI SCACCHISTARS.IT |
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Milano, 20 setembre 2010 - Una partita a scacchi in un solo minuto. Un capovolgimento degli stereotipi che caratterizzano il gioco una vera rivoluzione copernicana; gli scacchi sono da sempre considerati un gioco di riflessione, lento e lungo: Garry Kasparov per giocare una sola mossa nel campionato mondiale 1986 contro Anatolij Karpov, di minuti ne consumò ben 79. Eppure giocare in modo corretto un’intera partita a scacchi, dalla mossa di apertura allo scacco matto, in soli 60 secondi è possibile. La mente umana può essere fulminea nel prendere le decisioni, ordinarle in sequenza logica, studiare mosse e contromosse. Vincere una partita a scacchi avendo a disposizione un solo minuto permette di capire quali immense potenzialità possediamo, a volte senza nemmeno saperlo. Nelle partite a un minuto tutto diventa possibile, anche che il giocatore alle prime armi prevalga sul campione. L’importante infatti non è più la tradizionale conoscenza del gioco, ma un esaltante mix di fantasia, colpo d’occhio e senso del ritmo: per giocare basta conoscere i rudimenti base degli scacchi, per vincere sono necessari talento e uno spiccato spirito agonistico. La sfida di codificare gli scacchi a un minuto in gare ufficiali, con premi anche in denaro, e addirittura di organizzare un torneo di campionato con il patrocinio della Federazione Italiana degli Scacchi e un montepremi di 20.000 euro, è stata raccolta da Scacchistars.it , nuovo sito internet tutto italiano. Naturalmente sul sito si può giocare anche con altre diverse cadenze, secondo il proprio gusto e il tempo disponibile, ma di certo le più spettacolari e adrenaliche sono quelle da 5 minuti, 3 minuti e appunto 1 minuto per l’intera partita. Per saperne di più e mettersi alla prova basta collegarsi a www.Scacchistars.it/ Il sito apre il 20 settembre (solo sezione prova e allenamento) ma ogni giorno vi sarà un torneo a premi in materiale scacchistico (montepremi Euro 500 per torneo in materiale) ***il 7 ottobre saranno aperte le sfide e i tornei (sit & Go) a denaro ***il 14 ottobre primo torneo programmato con premi in denaro (1000 Euro montepremi), iscrizione 1 Euro Il gioco degli scacchi a portata di mouse per tutti e con tante formule di gioco Nei brevi cinque minuti di una comune pausa caffè, fino a ieri ci si limitava a una sigaretta o qualche chiacchiera. Oggi c´è invece chi gioca on-line un intero torneo di scacchi. Chi pensava agli scacchi come a un gioco lento e rilassante scopre che oggi hanno messo il turbo, e il risultato è sorprendente! Accade con le partite a cadenza veloce, dette ’lampo’ nel gergo scacchistico, nei tornei organizzati a ciclo continuo in internet all´indirizzo www.Scacchistars.it. Vince chi dà scacco matto o fa esaurire all’avversario il tempo a disposizione. In Scacchistars.it si può scegliere di partecipare ai tornei di scacchi Sit&go, che iniziano appena raggiunto il numero richiesto di giocatori in stanza, oppure ai tornei programmati che iniziano a un´ora prefissata, oppure ancora a sfide individuali contro un altro giocatore singolo. Ci sono poi i tornei Luckystars, in cui la fortuna ha un peso determinante e può quindi accadere di tutto, anche che un neofita finisca davanti a qualche stella di prima grandezza del firmamento scacchistico nazionale. E in più nel mese di novembre, Scacchistars.it organizzerà i campionati nazionali di queste innovative formule di gioco con il patrocinio della Federazione Scacchistica Italiana, che assegneranno lo scudetto assoluto e i titoli di campione di categoria (compresa la categoria Esordienti). C´è in palio anche un montepremi minimo garantito di 20.000 euro! E chi non cerca né titoli né premi ma vuole semplicemente divertirsi o mettersi alla prova potrà comunque impegnarsi in sfide e tornei ugualmente mozzafiato all´interno dell´area libera di allenamento del sito. Gare e tornei con montepremi in denaro: una nuova area competitiva per tutti, con sistemi antifrode all’avanguardia. Www.scacchistars.it è il primo e unico sito di scacchi on-line italiano con regolare autorizzazione ministeriale al pagamento di premi in denaro. Sul sito si disputano regolari tornei a montepremi garantito organizzati a ciclo continuo. Tutti possono iscriversi purché maggiorenni e residenti in Italia, come imposto dalla vigente normativa Aams (Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato) che regola la partecipazione a questo genere di giochi in Internet. Una nuova arena competitiva per la nutrita schiera degli appassionati di giochi di fortuna e di abilità on-line, che da oggi dispongono di nuovi montepremi cui dare l´assalto, sfidando tutti coloro che già giocano regolarmente a scacchi. E non c’è possibilità di imbrogliare, grazie ai sistemi antifrode all’avanguardia di cui Scacchistars.it è dotata. Per questo è stata scelta, tra gli altri, da Michele Godena oggi uno dei più forti giocatori azzurri, Grande Maestro (il massimo titolo negli scacchi), pluricampione italiano e vincitore anche di un campionato dell’Unione Europea. “Ho scelto e adottato Scacchistars.it come mia chess-room preferita” ha dichiarato Godena, “sia per la gamma di possibilità di gioco, davvero ampia e in grado di soddisfare sia gli scacchisti agonisti sia chi gioca per diletto, sia per l´insuperabile sistema antifrode di cui è dotata, che individua infallibilmente i tanti bari e i furbetti che spesso in Internet provano ad avvalersi illecitamente di programmi di gioco o altri trucchi: in Scacchistars si può solamente giocare pulito!” |
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