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Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Novembre 2011
ENERGIA, LOMBARDIA: LAVORO COMUNE CON STATO E UE  
 
Bergamo, 14 novembre 2011 - In tema di politica e risparmio energetico "è giusto che lo Stato svolga una funzione regolatoria e che la svolga fino in fondo, senza perdere tempo". Allo stesso tempo però "anche le Regioni devono fare la propria parte, anzitutto perché garantiscono quel consenso dei territori che è tanto più forte - e necessario per portare avanti azioni virtuose - quanto più si è vicini ai cittadini". Ne è convinto l´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Reti Marcello Raimondi che, il 12 novembre a Bergamo, ha partecipato al convegno ´Politiche energetiche dell´Ue e situazione in Italia´, organizzato nell´ambito della Settimana per l´energia. "Regione Lombardia - ha spiegato Raimondi - è una realtà che grazie alla sua efficienza riesce a sveltire anche gli iter amministrativi indispensabili quando si parla di grandi impianti energetici. Questo dimostra che non si può fare a meno di un lavoro comune fra il Governo centrale e le regioni che, appunto, essendo il primo tramite con la base, riescono a creare quel consenso necessario alla realizzazione, ad esempio, delle grandi centrali elettriche, che vogliamo sempre più energeticamente efficienti e quindi rispettose dell´ambiente". L´assessore ha quindi spiegato il percorso intrapreso per diminuire la quantità di energia impiegata pur mantenendo la medesima soglia dei consumi: "Il rendimento elettrico è migliorato di più del 10 per cento dal 2000 ad oggi, cioè dal 40 per cento al 52 per cento. Minori consumi non corrispondono a minor sviluppo, bisogna solo rendere più efficienti i materiali e gli strumenti". Energia e ambiente sono dunque le due facce della stessa medaglia ed è, di conseguenza, quanto mai opportuno che le Regioni, anzitutto quelle più virtuose, stimolino non solo lo Stato, ma anche l´Europa, ad esercitare in toto il ruolo di ciascuno, affinché le stesse Regioni abbiano a disposizione strumenti e politiche che "permettano effettivamente di raggiungere i limiti imposti". E´ quello che è successo l´altro giorno a Bruxelles, dove Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Piemonte hanno sottoscritto con Baden Wuerttemberg, Nord Reno-westfalia e Assia (Germania), Fiandre (Belgio), Ranstad (Olanda), Stiria (Austria), Catalogna (Spagna) e Londra un Protocollo d´Intesa per affrontare le criticità in materia di qualità dell´aria e quindi di risparmio energetico in un´ottica europea e con lo spirito di coniugare sviluppo economico e sostenibilità. "Pur in un contesto orografico critico - ha concluso Raimondi - la Lombardia ha le emissioni pro capite più basse d´Europa. Questo è stato possibile solo grazie a politiche strutturali che la comunità scientifica riconosce come le uniche in grado di avere effetti significativi. Necessitano però di tempi adeguati e non immediati, perché i risultati sono visibili nel medio-lungo periodo. L´unione europea tenga dunque conto di questo aspetto rendendo praticabili i limiti imposti e, soprattutto, premiando le Regioni virtuose".  
   
   
FVG: 2 MILIONI PER EFFICIENZA ENERGETICA AZIENDE  
 
Paluzza, 14 novembre 2011 - La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia ha incrementato di 2 milioni di euro la dotazione del bando per le iniziative rivolte al sostegno dell´efficienza energetica e l´utilizzo delle fonti rinnovabili da parte delle imprese. La decisione è stata presa il 10 novembre, su indicazione dell´assessore regionale alle Attività produttive Federica Seganti di concerto con il collega alla Cultura, Sport, Relazioni internazionali Elio De Anna, con il risultato di portare a 10 milioni le risorse disponibili, che includono una quota di 2,450 milioni del Fesr, 2,300 milioni di fondi regionali e 5,250 milioni di fondi statali. Il bando rientra infatti tra le azioni contenute nel Por Fesr 2007-2013 (Obiettivo "Competitività regionale ed occupazione") e lo scorso giugno era stata approvata la graduatoria unica relativa alle operazioni ammissibili a finanziamento e tutte le risorse disponibili (8 milioni di euro) erano state impegnate a favore delle prime 129 imprese. "I fondi aggiunti oggi serviranno a far scorrere la graduatoria e consentiranno di finanziare ancora un buon numero di imprese - ha spiegato l´assessore Seganti - dal momento che su 401 domande pervenute, ben 189 erano state giudicate ammissibili".  
   
   
PRIMA CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLA PROGETTAZIONE, COSTRUZIONE, MANUTENZIONE, MONITORAGGIO E CONTROLLO DEI SISTEMI IDRICI URBANI  
 
New Forest, 14 novembre 2011 - La prima conferenza internazionale sulla progettazione, costruzione, manutenzione, monitoraggio e controllo dei sistemi idrici urbani si terrà dal 25 al 27 aprile 2012 a New Forest, nel Regno Unito. I sistemi idrici dell´ambiente urbano comprendono le reti di alimentazione e sistemi di drenaggio delle acque reflue e piovane. Essi interagiscono tra loro e con gli altri corpi idrici quali fiumi, laghi e falde acquifere, e questa interazione influenza la qualità e la quantità dei diversi sistemi. Con il continuo espandersi delle nostre città le infrastrutture urbane devono essere rivalutate e adattate alle nuove esigenze legate alla crescita della popolazione e le crescenti zone di urbanizzazione. La conferenza riunirà ricercatori e ingegneri professionisti provenienti da un´ampia gamma di diverse discipline coinvolte nel settore idrico. Saranno discussi temi quali la contaminazione e gli scarichi inquinanti nei corpi idrici urbani, così come il monitoraggio dei sistemi di riciclo dell´acqua. Per ulteriori informazioni, visitare il sito: http://www.Wessex.ac.uk/12-conferences/urban-water-2012.html    
   
   
COSTRUIRE IN MODO SOSTENIBILE: ECCO I MATERIALI INNOVATIVI  
 
Trieste, 14 novembre 2011 - Cemento green, materiali a cambiamento di fase, fono e termo isolanti green, vernici riflettenti, vetri intelligenti. Sono solo alcuni degli esempi di materiali innovativi di cui si è parlato il 10 novembre a Udine durante un workshop dedicato a edilizia sostenibile e innovazione ecologica, organizzato da Area Science Park in collaborazione con Confindustria Udine. Oggigiorno, anche nell’ottica del raggiungimento degli obiettivi europei del 20 20 20, per realizzare un progetto edilizio è necessario valutare - tra i criteri di sviluppo - materiali e tecnologie non soltanto performanti ma anche capaci di contenere gli impatti ambientali. Emerge quindi l’esigenza di costruire non solo seguendo leggi di natura, ma canoni di sostenibilità; un’esigenza che si traduce nella necessità di trovare soluzioni alternative che sostituiscano le risorse non rinnovabili, senza rinunciare agli standard di vita e benessere a cui siamo abituati. Ma esistono soluzioni per limitare l’impatto ambientale delle lavorazioni, ridurre i consumi energetici e allo stesso tempo contenere i costi, aumentando la competitività? E quali sono? Materiali innovativi come fono- e termoisolanti da risorse rinnovabili in grado di rivestire e proteggere le murature, mattoni adatti per la crescita controllata di muschi e pannelli isolanti termici realizzati con rifiuti civili quali vetro e carta sono risposte concrete a queste domande. Sono soluzioni innovative che a parità di rendimento hanno minore impatto ambientale rispetto alle costruzioni edili classiche. “Il materiale più utilizzato in edilizia è il cemento - spiega Paolo Santinato Project Manager di Matech. - Fonti ufficiali stimano che il contributo di inquinamento mondiale dato dalla sua produzione sia pari al 10%. Diventa quindi necessario ridurne il consumo. E ciò diventa possibile sostituendolo il cemento vergine ad esempio con nuovi mattoni in paglia compressa e ricoperti di intonaco, riciclandolo in miscela (fino al 90%) e caricandolo con riempitivi derivanti dalle scorie dell’incenerimento dei rifiuti”. L’incontro è anche l’occasione per illustrare ad aziende e operatori del settore pubblico le opportunità che il Matechpoint Fvg di Area offre nella scelta e nell’utilizzo di materiali, utili a realizzare progetti edilizi sostenibili, innovativi e competitivi. Di competitività e mercati globali ha parlato anche Alexandro Luci, capogruppo aziende «materiali da costruzione» di Confindustria Udine: “I materiali e le tecnologie innovative possono aiutare le imprese a competere nel mercato globale creando, allo stesso tempo ricerca, innovazione ed efficienza energetica per il nostro Paese. Lo sviluppo ecosostenibile diventa quindi non solo uno strumento di tutela dell’ambiente ma anche un potente strumento di sviluppo dell’economia e dell’occupazione”.  
   
   
SEMINARI DI CAREGGI: CON UN CONFRONTO EUROPEO SU PARTECIPAZIONE E PAESAGGIO  
 
Firenze, 14 novembre 2011 – Un centinaio di docenti, ricercatori e dottorandi europei – italiani, fiamminghi, belgi, olandesi, tedeschi, sloveni, austriaci – si sono confrontati sul tema della “Partecipazione nella pianificazione del paesaggio, il caso della Regione Toscana e delle Fiandre” nella Sala Pegaso della Regione Toscana. E’ il primo dei “Seminari di Careggi”, organizzato da Uniscape, la rete europea di università per l’attuazione della Convenzione europea sul paesaggio che ha sede nella Villa medicea di Careggi. Ad aprire i lavori del seminario, il 10 novembre, l’assessore al governo del territorio Anna Marson che ha sottolineato come “non sia un caso che il ciclo di approfondimenti avviato oggi sia dedicato a partecipazione e paesaggio, uno degli argomenti chiave oggi all’ordine del giorno anche dell’agenda regionale toscana. Da un lato l’assessorato al governo del territorio sta infatti lavorando, in collaborazione con il Ministero per i beni e le attività culturali, alla revisione del Piano paesaggistico. E contemporaneamente è stato avviato il perfezionamento della legge 1 sul governo del territorio e della legge 69 sulla partecipazione. Leggi che riconoscono il ruolo importante che i cittadini possono avere nella costruzione delle politiche per il territorio e per il paesaggio”. Tra i vari interventi del seminario, coordinati da Bas Pedroli, direttore di Uniscape, anche quello di Marina Ricucci dell’università di Pisa e di Daniele Quinti del comitato “Giù le mani da Baratti” che hanno illustrato, come caso di studio, il processo partecipativo che si è attivato con successo per il golfo di Baratti, dimostrando che “la democrazia rappresentativa può e deve essere integrata dal contributo delle forze sociali, uno strumento importante per fare scelte giuste ai fini della tutela dei beni comuni”. Veerle van Eetvelde dell’Università di Ghent ha poi presentato un quadro dettagliato delle politiche fiamminghe per il paesaggio che hanno come punto di partenza l’Atlante del paesaggio (del 2000) e come asse centrale la certificazione dei siti da gestire e tutelare come patrimonio paesaggistico negli atti di pianificazione. I lavori sono proseguiti con un dibattito che ha posto le basi di una “Dichiarazione di Careggi”. Si è costituito anche un gruppo di lavoro dei ricercatori e dottorandi per elaborare nuovi e metodi e prospettive per la tutela, gestione e pianificazione del paesaggio. “Approfondimenti e confronti come quello odierno – è il bilancio di Anna Marson – ci possono fornire spunti importanti anche per mettere a punto i percorsi partecipativi che accompagneranno la nuova redazione del Piano paesaggistico”.  
   
   
CASA: 8 MLN. EURO INTERVENTI FVG CON PIANO CASA NAZIONALE  
 
Paluzza, 14 novembre 2011 - Sarà trasmesso al ministero delle Infrastrutture già nella giornata del 10 novembre, o al massimo 11 mattino, la decisione della Giunta regionale - approvata il 10 novembre su proposta dell´assessore Riccardo Riccardi - con la quale vengono comunicati a Roma i soggetti pubblici e privati a cui saranno assegnate le risorse statali attribuite al Friuli Venezia Giulia dal "Piano nazionale di Edilizia abitativa". "Nel rispetto dei tempi concordati con il ministero - sottolinea l´assessore alle Infrastrutture Riccardi - gli uffici della Regione invieranno dunque l´elenco delle cosiddette manifestazioni d´interesse approvate dalla Giunta per un importo complessivo pari a quanto indicato dal Piano nazionale, che vede l´assegnazione alla nostra regione di risorse per quasi 8 milioni di euro, il 2,1 per cento dell´intero globale nazionale, circa 378 milioni di euro". Per la distribuzione di questi finanziamenti la Giunta ha tenuto conto delle prescrizioni dettate dal Piano statale ed in particolare "di un´equa distribuzione delle risorse su tutto il territorio regionale, della possibilità di andare a realizzare alloggi a canone sociale e sostenibile e, anche, dell´apporto, quanto mai necessario di questi tempi, di capitali privati". Sulla base di questi criteri, la Giunta ha deliberato di proporre al finanziamento dello Stato i programmi degli Ater, le Aziende territoriale per l´Edilizia residenziale, dell´Alto Friuli (intervento a Venzone), di Gorizia e di Trieste rispettivamente per 1,68 milioni, per 1,087 milioni e per 1,968 milioni di euro, nonché per 1,74 milioni di euro all´impresa "Tilatti" (intervento a Remanzacco) ed all´impresa "Del Mistro", per un intervento a Maniago. "Sarà così possibile attribuire per intero l´intera posta assegnata dallo Stato alla nostra regione, che è esattamente di 7 milioni e 956 mila euro", conferma Riccardi.  
   
   
UN MILIONE PER RECUPERO MONASTERO DI ASTINO (BG)  
 
 Milano, 14 novembre 2011 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore alla Cultura Massimo Buscemi, ha approvato la seconda tranche di finanziamento di 1 milione di euro (la prima del 2009 ammontava a 400.000 euro) per il recupero e la valorizzazione del complesso monumentale di Astino (Bg). I fondi erogati serviranno a finanziare diversi interventi, tra cui il recupero di cascina Mulino (costo 156.000 euro) e il restauro della chiesa del Santo Sepolcro (costo 3.350.000 euro, divisi in due lotti) che verrà ripristinata a luogo di culto e resa fruibile al pubblico. "Con i fondi stanziati - commenta l´assessore Buscemi - supporteremo il Comune e la Fondazione Mia (Congregazione della Misericordia Maggiore di Bergamo) nell´opera di recupero di questo bene ecclesiastico, che sarà destinato a centro culturale". Il contributo è attribuito direttamente alla Fondazione Mia (soggetto proprietario del complesso monumentale) che, attraverso la società controllata ´Val d´Astino srl´, è anche il soggetto attuatore degli interventi di recupero. Nel giugno del 2007 il Comune di Bergamo, la Fondazione Mia, la Società ´Val d´Astino srl´, il Consorzio Parco dei Colli di Bergamo e l´Amministrazione provinciale di Bergamo hanno sottoscritto un accordo per la valorizzazione del complesso. Nel 2009 Regione Lombardia ha erogato un primo finanziamento per effettuare alcuni lavori urgenti di tutela e messa in sicurezza del complesso. L´importanza del recupero del monastero di Astino è stata ribadita anche con l´Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale di Bergamo sottoscritto nel 2008, nell´atto integrativo del 2010 e attraverso apposite convenzioni necessarie per erogare le due tranche di finanziamento. "Con questo intervento - aggiunge Buscemi - confermiamo il nostro interesse verso i beni architettonici del territorio e il continuo impegno per la loro valorizzazione. Da 9 secoli questo straordinario complesso rappresenta per la città di Bergamo un punto di riferimento fondamentale, prima come istituzione religiosa poi come istituzione sociale, ora come bene culturale e paesaggistico, patrimonio di tutta la nostra regione". Soddisfazione per lo stanziamento di questa seconda tranche di finanziamento viene espressa anche dall´assessore regionale al Territorio e Urbanistica Daniele Belotti. "Se è vero - dichiara Belotti - che il finanziamento approvato era già previsto a seguito di un impegno sottoscritto a suo tempo dall´ex assessore Zanello, è anche vero che in un momento di difficoltà economiche come questo bisogna riconoscere all´assessore Buscemi l´indiscutibile merito di essere riuscito a mantenere gli impegni presi. Ora è fondamentale, parallelamente al recupero, stabilire anche la destinazione e, a questo proposito, c´è l´assoluto impegno di tutti i soggetti coinvolti e in primis del Comune e del sindaco Tentorio in prima persona". Soddisfatto anche l´assessore regionale ad Ambiente, Energia e Reti Marcello Raimondi. "E´ senz´altro un passo importante - commenta Raimondi - che conferma ancora una volta la serietà dell´impegno regionale nei confronti del territorio bergamasco. Conosciamo tutti il valore che la nostra comunità attribuisce a questo complesso monumentale. In particolare restituire la Chiesa del Santo Sepolcro a luogo di culto riveste un significato che va oltre la bellezza del luogo. Continueremo perciò a seguire da vicino il prosieguo dell´intervento per una sua pronta e positiva realizzazione".  
   
   
BOLZANO, DURNWALDER INCONTRA LE BANCHE: ASSIEME PER "BAUSPAREN" E RILANCIO DELL´ECONOMIA  
 
Bolzano, 14 novembre 2011 - Le linee del bilancio 2012, modelli di collaborazione tra pubblico e privato per sostenere le aziende, il progetto della Giunta provinciale di introdurre il “Bausparen” il sistema di costruzione del risparmio da investire nella casa: questi i temi principali approfonditi il 10 novembre a Bolzano dal presidente della Provincia Luis Durnwalder con i responsabili delle banche locali. Nuova tappa dei periodici confronti del presidente Luis Durnwalder con le parti sociali in Alto Adige: il 10 novembre a Palazzo Widmann i problemi e gli interventi collegati alla congiuntura economica sono stati monitorati e discussi con i vertici delle banche locali in un colloquio proficuo e ricco di spunti. A presidenti e direttori generali di Federazione cooperative Raiffeisen, Cassa centrale Raiffeisen, Cassa di risparmio, Banca popolare e Banca di Trento e Bolzano il presidente Durnwalder ha illustrato le linee portanti del bilancio provinciale e della finanziaria 2012 "con le misure per rilanciare l´economia, a cominciare dall´esclusione di tagli negli investimenti, dall´aumento di risorse per il fondo di rotazione e per l´innovazione, dalla riduzione dell´Irap per le aziende virtuose", ha spiegato il Presidente. Gli istituti di credito hanno espresso un giudizio complessivamente positivo sulla manovra locale e si sono detti soddisfatti per lo sforzo in atto di garantire migliori condizioni alla crescita economica. "Dalle banche ho avuto anche la conferma dell´interesse a sviluppare modelli di collaborazione tra pubblico e privato, anche attraverso società di finanziamento in Ppp che possano sostenere le aziende in difficoltà", ha aggiunto Durnwalder. Si è parlato inoltre di come favorire l´acquisizione di capitale a livello locale, attraverso maggiori investimenti sul territorio e con il coinvolgimento diretto di fondi gestiti da Pensplan. Nell´incontro con le banche si è poi discusso del "Bausparen", l´intervento innovativo in materia di edilizia abitativa pensato dalla Giunta provinciale: "Un sistema per le future generazioni, con la possibilità di costruire in banca il risparmio da investire poi a condizioni vantaggiose nell’alloggio", ha ricordato Durnwalder. "È un modello non previsto in Italia e stiamo verificando tutti i presupposti di un accordo a più livelli, sia attraverso i contatti con le banche locali che con un eventuale coinvolgimento di Pensplan", ha aggiunto il Presidente, che ha chiesto agli istituti di credito di elaborare una propria valutazione in merito andando incontro alle necessità dei cittadini. "La Provincia dal canto suo studierà un´agevolazione per concedere un aumento di contributo, una sorta di premio a chi ha risparmiato per più anni al fine di acquistare un alloggio", ha specificato Durnwalder. Nelle prossime settimane sono attesi la risposta delle banche e i passi successivi.  
   
   
SLOVACCHIA, PROBABILMENTE AUMENTO IVA DI UN PUNTO  
 
Bratislava, 14 novembre 2011 - Il Governo Slovacco aveva promesso che l´aumento dell´aliquota unica dell´Iva dal 19 al 20 per cento introdotto lo scorso gennaio doveva restare in vigore soltanto fino a quando il deficit del bilancio pubblico sarebbe stato riportato al livello del 3 per cento del Pil, come necessario per il rispetto del Trattato di Maastricht. Ma la caduta del Governo - scrive il quotidiano Pravda - e il buco di bilancio di 700 milioni di euro stanno facendo non solo temere che la promessa di riportare l´Iva al 19 per cento nel 2013 non venga rispettata, ma addirittura i politici slovacchi stanno parlando (a bassa voce) di un ulteriore aumento dell´Iva. Il buco attuale nel bilancio dello Stato è stato causato da una crescita economica inferiore quest´anno (e per gli anni a venire) a quanto previsto anche soltanto pochi mesi fa. Per il momento, però, non se ne farà nulla: nessun partito si assumerà il rischio di introdurre misure impopolari nel periodo pre-elettorale in vista del voto di marzo. Secondo le informazioni in mano a Pravda, i deputati di un po´ tutto lo spettro politico si aspettano di vedere un aumento dell´aliquota Iva dopo le elezioni, anche se oggi non sono disposti ad ammetterlo in pubblico, spiegando che si tratta di una risorsa di emergenza. Per ridurre il disavanzo ci sono anche altre possibili misure come il taglio dei fondi previsti per gli enti regionali e comunali, misura che il ministro delle Finanze Ivan Miklos (Sdku) ha spinto in Parlamento in seconda lettura, e che prevede una riduzione delle risorse a disposizione degli enti autonomi locali di qualcosa come 250 milioni, che si vanno ad aggiungere al calo di tasse incassate a causa della crisi economica generalizzata, ma c´è ancora qualche dubbio se la legge alla fine passerà. Nel frattempo, il partito di opposizione Smer-sd, con le parole del suo presidente Robert Fico, ha ammesso che qualsiasi bilancio è meglio di nessun bilancio, ma ha anche indicato che il bilancio 2012 sarà quasi certamente modificato dal nuovo Governo che uscirà dalle elezioni di marzo. Secondo l´economista Vladimir Balaz dell´Accademia Slovacca delle Scienze (Sav), i politici dovrebbero invece aumentare le imposte sul reddito. "Io personalmente preferisco la tassazione dei dividendi", ha dichiarato Balaz, aggiungendo che la proposta di bilancio pronta per l´approvazione in Parlamento con il deficit fissato al 3,8 per cento del Pil nel 2012 non è realistica. "Possiamo aspettarci che il deficit statale salga sensibilmente", ha detto. Se la stima della Bers si rivela corretta, il deficit potrebbe avvicinarsi l´anno prossimo anche al 6 per cento del Pil.  
   
   
EXPO. REGIONE: SULLA DEROGA AL PATTO SERVE DI PIÙ  
 
 Milano, 14 novembre 2011 - Bene che si sia messa in sicurezza Expo. Meno bene che non sia stata prevista l´esclusione di Expo dai vincoli del Patto di stabilità per gli Enti locali. ´Insomma, non è stato riconosciuto - come si legge in una Nota - che Expo non è affare di Enti locali, ma impresa di valenza nazionale e di respiro internazionale. Insomma è un investimento del Paese, non una spesa delle amministrazioni comunali o provinciali´. Il giudizio è riferito all´emendamento alla legge di stabilità approvato ieri in Commissione del Senato, con il parere favorevole del Governo, relativo alle spese di Comune e Provincia per ´organizzazione di Expo 2015. ´L´emendamento modifica - sottolinea la Nota - le sanzioni previste per gli enti che sforano il Patto di stabilità, consentendo a Comune e Provincia, nel 2012, di effettuare egualmente spese per investimento per l´organizzazione di Expo. In questo modo la realizzazione di Expo è messa in sicurezza, e questo è certamente positivo. ´Naturalmente - continua la Nota - non è certo auspicabile l´eventualità di uno sforamento da parte di questi due Enti, perché le ricadute sul 2012 sarebbero comunque pesantemente negative sui bilanci e le spese per i servizi. Proprio per contibuire ad evitare simile eventualità, Regione Lombardia si è fatta carico di una deroga al Patto di Stabilità 2011 per 17 milioni al Comune e 7 per la Provincia. ´Ora - conclude la Nota - Regione Lombardia auspica un perfezionamento della norma statale nella direzione di un pieno riconoscimento del valore nazionale di Expo, cui deve cpoerentememnte affiancarsi una deroga piena per gli investimenti legati ad Expo, l riprendendo i termini della proposta che Regione Lombardia ha presentato nelle scorse settimane´.  
   
   
IMPRESE MILANESI PREOCCUPATE PER L’INSTABILITÀ POLITICA ITALIA IN DIFFICOLTÀ, MA NOI ANDIAMO AVANTI  
 
Milano, 14 novembre 2011. Resistono le imprese milanesi. Tengono, anche se in calo le attese per quanto riguarda l’immediato futuro della propria azienda: la quota di chi pronostica un miglioramento scende da settembre a ottobre di 7 punti. Gli imprenditori milanesi continuano però a rimanere (parzialmente) ottimisti sul futuro della loro impresa (+4 il saldo tra chi ritiene un miglioramento e chi un peggioramento). E’ in particolare l’export che convoglia più fiducia dalle imprese milanesi (saldo tra chi prevede un aumento e chi una diminuzione: +5), mentre per fatturato, ordini e occupazione la situazione è stabile. Ancor prima della diminuzione degli ordini o dell’insolvenza dei propri clienti è l’instabilità politico-economica nazionale a preoccupare maggiormente gli imprenditori milanesi (per il 30%). Emerge da una indagine della Camera di commercio di Milano in collaborazione con Ispo (Istituto per gli studi sulla pubblica opinione) sulle opinioni e aspettative di 500 imprese statisticamente rappresentative dell’area milanese. Cade la fiducia nel Paese e tiene Milano. La fiducia delle imprese milanesi sulla congiuntura economica per i prossimi 12 mesi subisce un calo di oltre 9 punti ad ottobre rispetto ad appena 30 giorni prima, attestandosi a -18 (saldo percentuale tra le attese positive e quelle negative). Gli imprenditori si mostrano più preoccupati per la capacità di ripresa dell’Italia: la quasi totalità (92%, +8 rispetto al mese precedente) ritiene che la ripresa sia più lenta del previsto e solo il 9% pensa che il peggio della crisi sia davvero passato. Una preoccupazione che intacca anche le previsioni su Milano. Ad ottobre infatti per la prima volta i pessimisti sul futuro della ripresa di Milano superano gli ottimisti: saldo di -3 rispetto al saldo di +14 a settembre 2011. “Facciamo rete contro la crisi”: l’ 11 novembre a Palazzo Mezzanotte in piazza Affari 6, si è svolto un evento per ascoltare il mondo imprenditoriale e delineare gli strumenti urgenti da adottare per rilanciare lo sviluppo economico. Lo ha organizzato la Camera di commercio di Milano che ha presentato le iniziative più rilevanti dell’Ente a sostegno delle imprese. L’obiettivo è quello di dare voce agli imprenditori che avranno la possibilità di esprimere le loro considerazioni e presentare le loro proposte intervenendo direttamente durante la giornata o attraverso la partecipazione alle iniziative multimediali previste. I temi del convegno: Allearsi per crescere: le nuove reti d’impresa, Allearsi per vincere la sfida globale: Expo e internazionalizzazione Pmi, Sviluppo delle imprese e patrimonializzazione per un credito più accessibile. Tra i partecipanti: Carlo Sangalli, Presidente Camera di commercio di Milano, Pietro Scott Jovane, Amministratore delegato Microsoft Italia, Ivan Malavasi, Presidente R.ete. Imprese Italia, Alberto Meomartini, Presidente Assolombarda, Giorgio Squinzi, Amministratore Unico Gruppo Mapei S.p.a., Alessandro Profumo, Appeal Strategy and Finance Chairman, Giuseppe Sala, Amministratore delegato Expo 2015 S.p.a., Bruno Ermolli, Presidente Promos, Enrico Pazzali, Amministratore delegato Fiera Milano, Giuseppe Mussari, Presidente Abi, Giacomo Vaciago, Ordinario di Politica Economica e Finanziaria Università Cattolica. Renato Mannheimer, Presidente Ispo Ricerche, presenterà una ricerca sull’andamento dell’economia milanese ottobre 2011 e sulle previsioni 2012.  
   
   
CLUB DEI 15: ROADSHOW NAZIONALE PER PROMUOVERE LA “LEAN PRODUCTION” IL VIA VERRÀ DATO DAL CONVEGNO CHE SI TERRÀ LUNEDÌ 14 NOVEMBRE ALL’UNIVERSITÀ CARLO CATTANEO – LIUC DI CASTELLANZA  
 
Castellanza, 14 novembre 2011 - Un roadshow nazionale per promuovere tra le imprese la filosofia della “Lean Production”: è quello organizzato dal Club dei 15, il raggruppamento delle associazioni industriali territoriali del Sistema Confindustria dove più alta è la vocazione manifatturiera dell’economia locale (Ancona, Biella, Belluno, Bergamo, Brescia, Como, Lecco, Mantova, Modena, Monza-brianza, Novara, Pordenone, Prato, Reggio Emilia, Treviso, Varese, Vicenza). “Lean Production”, in italiano “Produzione snella”, ossia quell’approccio che aiuta le imprese a focalizzarsi sulle attività e sui progetti a maggiore valore aggiunto, eliminando così gli sprechi e permettendo di recuperare competitività, produttività e risorse attraverso un’opera di riorganizzazione interna aziendale. Nata nell’industria automobilistica giapponese (famoso il caso della Toyota), la Lean Production è da anni una realtà anche in molte grandi aziende italiane. Obiettivo del Club dei 15 è di diffonderne ulteriormente i principi, con un occhio di riguardo alle piccole e medie imprese, che possono trarre da questa pratica più di un vantaggio. Due su tutti: da una parte, migliorare la propria struttura di produzione rendendola più efficiente, e, dall’altra, acquisire maggiori opportunità di legare rapporti con i più importanti contractors nazionali e internazionali che già applicano al loro interno la Lean Production e che sempre di più chiedono alla propria catena di fornitura di adattarsi agli stessi principi. Con questo scopo il Club dei 15 lancia la “Settimana Lean”. Un roadshow nazionale che farà tappa nelle tre aree geografiche dove è presente il Club: Nord-ovest (con l’appuntamento del 14 novembre all’Università Carlo Cattaneo – Liuc di Castellanza, in provincia di Varese), Nord-est (con l’appuntamento del 16 novembre presso la Lean Experience Factory a S. Vito al Tagliamento, in provincia di Pordenone), Centro (con l’evento conclusivo del 17 novembre all’Auditorium Giorgio Fini di Modena). “L’attuale congiuntura economica – spiega il coordinatore del Club dei 15, Alberto Ribolla – richiede un rilancio del tema della cosiddetta organizzazione snella, attraverso la quale poter incrementare la produttività nel nostro sistema produttivo, passo fondamentale per ritrovare competitività sui mercati internazionali. All’interno dei territori che compongono il Club dei 15 esiste un patrimonio di conoscenze fatto di esperienze aziendali sul capo che vogliamo mettere a fattor comune, creando una sorta di fenomeno d’osmosi imprenditoriale”. Mettere in evidenza e raccontare le esperienze positive di casi aziendali di successo legati alla Lean Production, favorire il confronto e la collaborazione tra imprese di diversi territori, preparare e diffondere materiale informativo, catturare l’attenzione delle Pmi sul tema: questi i principali obiettivi della “Settimana Lean” del Club dei 15. Il primo appuntamento del roadshow nazionale si terrà dunque lunedì 14 novembre, alle ore 10.00 all’Università Carlo Cattaneo – Liuc di Castellanza (piazza Soldini, 5). Di seguito il programma dei lavori:
10.00 Saluto di benvenuto Valter Lazzari Rettore Università Carlo Cattaneo-liuc
10.15 La sfida del Club dei 15 Alberto Ribolla, Coordinatore Club dei 15
10.35 La cultura del Lean Thinking Tommaso Rossi, Università Carlo Cattaneo-liuc
10.55 I risultati dell’approccio Lean in produzione Giuseppe Manacorda, Husqvarna Motorcycles S.r.l.
11.15 Conclusioni Giovanni Brugnoli, Presidente Unione degli Industriali della Provincia di Varese
11.30 Presentazione della Kart Factory
12.30 Termine dei lavori
 
   
   
KEYMEC UNA ECCELLENZA PER IL FVG  
 
San Vito al Tagliamento, 14 novembre 2011 - "Alla Keymec si riscontra una grande volontà dell´imprenditorialità di fare sistema e di preoccuparsi del capitale umano che alle aziende serve. Keymec da questo punto di vista è un´esperienza unica anche perchè con questa ulteriore collaborazione internazionale della ´Lean Experence Factory´, ovvero della fabbrica simulata qui messa in campo, consente quella innovazione di processo all´interno di molte piccole e medie aziende del settore meccanico e non solo che sono una risorsa della regione e che servono al suo sviluppo". Così si è espresso l´assessore regionale all´Istruzione, università e ricerca, Roberto Molinaro, al termine della visita compiuta l’ 11 novembre alla "Keymec", centro di innovazione, ricerca e formazione per la meccanica nella Zona Industriale "Ponterosso" (Zipr) a San Vito al Tagliamento, accompagnato dal consigliere regionale Daniele Gerolin. Una realtà viva e proiettata al futuro illustrata dal presidente di Keymec, Benito Zollia, e da altri dirigenti e collaboratori del centro: "Keymec - ha affermato Zollia - è un centro di eccellenza che fa ricerca e innovazione e quindi pone le aziende soprattutto del territorio nella facoltà di accedere alla conoscenza più innovativa che è frutto delle esperienze maturate alla Brovedani (azienda insediata anch´essa a Ponterosso) e poi transitate qui e messe a disposizione del territorio". Di Keymec sono soci Brovedani Group spa, Consorzio per la Zipr, Enaip Fvg, Polo Tecnologico di Pordenone e Università di Udine; gode del sostegno di molti enti e imprese, fra cui la stessa Regione e la Fondazione Crup. Attraverso le proprie attività di ricerca e formazione, Keymec accompagna le aziende, specie del settore della meccanica, in un processo di crescita e sviluppo tecnologico, grazie alle numerose attività di ricerca applicata e formative svolte da ricercatori e docenti provenienti da università e industria. Grazie al "Laboratorio K-lab", vengono svolte ricerche nel campo della meccanica di precisione per sperimentare nuove tecnologie, concepire metodologie innovative per la pianificazione, esecuzione e ottimizzazione del processo produttivo e per formare personale altamente qualificato. Il laboratorio - che opera grazie all´apporto di docenti e ricercatori dell´Università di Udine - propone varie attività di formazione in tre macro-aree: innovazione tecnologica, qualità industriale, organizzazione della produzione. Circa i progetti di ricerca, Keymec è impegnato, fra l´altro, sul grande tema "Nuove metodologie per la lavorazione dei materiali di difficile lavorabilità" finanziato dalla Regione. Nel corso dell´incontro - che l´assessore Molinaro ha affermato essere stato "di grande interesse per gli orizzonti che apre verso un futuro migliore" - sono stati anche affrontati gli aspetti legati più strettamente alla formazione, auspicando un sempre più stretto collegamento della ricerca applicata con il mondo non solo dell´università ma anche della scuola superiore.  
   
   
VERTENZA MERLONI; LETTERA MARINI-SPACCA A MINISTRO: "OCCORRE RIMODULARE ACCORDO DI PROGRAMMA"  
 
Perugia, 14 novembre 2011 - Rimodulare i contenuti dell´Accordo di programma sottoscritto tra il Governo e le due Regioni per sostenere la ripresa economica nel territorio umbro-marchigiano interessato dalla crisi della Merloni. E´ quanto chiedono i due presidenti di Umbria e Marche, Catiuscia Marini e Gianmario Spacca, in una lettera inviata al Ministro per le attività produttive, Paolo Romani, con la quale chiedono anche un incontro urgente. "Abbiamo preso atto con soddisfazione - scrivono Marini e Spacca - dei progressi per la cessione delle infrastrutture produttive dell´azienda. Rimane tuttavia fortissima la preoccupazione per il grande numero di esuberi (circa 1.400) di cui al momento non è previsto il riassorbimento occupazionale. E´ necessario, quindi, procedere ad una riprogrammazione veloce e coerente dell´Accordo di programma, per agevolarne il supporto di nuove iniziative imprenditoriali che offrano nuove opportunità ai lavoratori, salvaguardando la coesione sociale dei territori interessati. I tecnici del Ministero e delle Regioni sono già al lavoro per tali finalità". Per tali ragioni i due presidenti auspicano un nuovo incontro istituzionale per accelerare, con un calendario immediatamente operativo, i tempi della rimodulazione dell´Accordo di programma, al fine di rendere effettivamente disponibili le risorse impegnate. "L´incontro - concludono i presidenti - si rende necessario anche per affrontare la problematica specifica del recupero dei pagamenti verso i fornitori attivata dall´Amministrazione straordinaria, che, soprattutto in questa fase di crisi economica, sta creando grande pregiudizio per l´indotto di Pmi del territorio".  
   
   
TRENTO: DA GRANDE FARÒ L’ARTIGIANO: SONO 220 GLI ISCRITTI AL BUSINESS GAME LA PASTICCERIA/GELATERIA E LA CARPENTERIA IN LEGNO SONO I MODELLI DI PICCOLA IMPRESA PIÙ GETTONATI  
 
Trento, 14 novembre 2011 - I giovanissimi hanno voglia di investire sul proprio futuro? Sognano di avviare un’attività in proprio e di fare l’imprenditore artigiano? Evidentemente sì. Lo dimostrano i numeri della prima edizione del "Business Game – gioca oggi per vincere domani", il gioco che simula la gestione di una piccola impresa, dalla fase di start-up fino ai tre anni di vita. Sono 220 gli iscritti in questa prima edizione tra i 16 e i 25 anni e provengono da tutta la provincia. 69 le squadre complessive, 53 di queste in rappresentanza di 10 Istituti Scolastici Secondari, altre 15 formate da studenti iscritti all’Università di Trento o residenti in provincia di Trento. Tra i modelli di piccola azienda sui quali condurre il gioco i più gettonati sono quelli della pasticceria/gelateria e della carpenteria in legno, con 18 squadre per ciascuno. Seguono il modello di impresa di web design (17 squadre) e il micro nido (16 squadre). Il 10 novembre, presso l’Aula Magna di Via Gilli 3, a Trento sono state illustrate ai partecipanti le regole ed i dettagli del gioco che partirà ufficialmente la prossima settimana quando i ragazzi si collegheranno alla piattaforma software on line. Giovedì 17 e 24 novembre, giovedì 1° dicembre e mercoledì 7 dicembre i ragazzi metteranno alla prova le proprie abilità strategiche ed il proprio talento imprenditoriale, prendendo confidenza con un nuovo ambito che richiede lo sviluppo di un piano di lavoro in team. Ogni singola “giocata” (ovvero ogni singolo carnet di domande alle quali dovranno rispondere collegandosi ad una piattaforma software) corrisponde a tre mesi di vita dell’azienda ed in una giornata ne verranno effettuate fino a 4. Fondamentali le scelte che dovranno compiere ai fini del gioco, ovviamente differenti a seconda del modello di azienda prescelto. Così, se la gestione oculata del budget e dei collaboratori rimane comune a tutte le tipologie di azienda, l’aspirante imprenditore pasticcere dovrà scegliere se puntare sui gelati o sulla pasticceria fresca (o entrambi) e se vi è la necessità di assumere nuovi camerieri. D’altra parte il futuro web designer dovrà pensare ai corsi di formazione e di aggiornamento per i propri dipendenti, e la gestione di un micro nido richiede la scelta mirata di un’ampia varietà di proposte per i piccoli ospiti, che vanno dalle attività ludiche all’aria aperta a quelle più strettamente educative, andando incontro anche alle esigenze dei genitori. La finalissima per decretare i gruppi vincitori in riferimento ai quattro modelli di azienda proposti si disputerà nel mese di febbraio. In premio stage aziendali e corsi di formazione. Nel corso del gioco, inoltre, i ragazzi saranno affiancati e supportati dai sensei (che in giapponese vuol dire maestro) imprenditori del settore che hanno maturato esperienza nel campo e che possono dare consigli utili per gestire un’azienda. Il Business Game – gioca oggi per vincere domani è stata ideato da Ceii Trentino e sostenuto dell’Assessorato all’Artigianato della Provincia autonoma di Trento e dal Servizio Cultura, Turismo e Politiche Giovanili del Comune di Trento. Partner del progetto sono anche l’Assessorato all’Istruzione e Sport della Provincia autonoma di Trento ed Informatica Trentina Spa. I modelli di gioco sono stati sviluppati da Ceii Trentino in stretta collaborazione con Cetic, (Centro di Ricerche per l’Economia e le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione), un centro di ricerca dell’Università Carlo Cattaneo Liuc di Castellanza(varese). Il "Business Game – gioca oggi per vincere domani" è stato inoltre selezionato tra i venti progetti più innovativi proposti dai Bic europei membri-soci della rete Ebn (European Business Network), l’ente europeo con sede a Bruxelles che annovera oltre 200 Business Innovation Center in oltre 21 Paesi. Il business game sarà quindi presentato ufficialmente a Berlino lunedì 28 e martedì 29 novembre in occasione di un importante forum europeo, il “Tools Exchange Forum for Innovation Based Incubators and Bics”  
   
   
FONDAZIONE SODALITAS PRESENTA “WORKING AGE”: LA GUIDA ON LINE PER LA GESTIONE DELLE DIVERSE ETA’ IN AZIENDA  
 
Milano, 14 novembre 2011 – Sono stati presentati il 10 novembre durante il convegno “Le diverse età al lavoro: generazione Y, over 50 e dialogo intergenerazionale”, presso la sede di Accenture, i primi risultati del Laboratorio Working Age promosso da Fondazione Sodalitas insieme con 8 imprese aderenti: Accenture, Banca Popolare di Milano, Ibm, Kraft Foods, L’oreal, Randstad, Telecom Italia e Vodafone Italia. Avviato nel gennaio 2010, il Laboratorio Working Age è nato su idea di Fondazione Sodalitas con l’obiettivo di raccogliere informazioni di scenario sulla gestione delle diverse età in azienda, tema che a fronte di un’elevata disoccupazione giovanile e di una difficoltà occupazionale per gli over 50 è di forte attualità. Nello specifico, il Laboratorio si propone di costruire e comunicare una conoscenza diffusa sul tema, condividere le esperienze che le singole imprese hanno intrapreso su queste problematiche e avviare sperimentazioni su specifici ambiti tematici i cui risultati possano essere condivisi con altre imprese e rappresentanti delle Istituzioni. Tutte le best practice e i risultati raggiunti dal Laboratorio Working Age sino ad oggi sono da ora disponibili on line all’interno di una guida scaricabile direttamente dal sito della Fondazione (www.Sodalitas.it). “Il posto di lavoro è il luogo in cui ognuno è chiamato a confrontarsi con persone diverse da sé per genere, per livello di scolarizzazione, per le abilità, per nazionalità e, non ultima, per età – ha dichiarato Roberto Ramasco, Consigliere Delegato di Fondazione Sodalitas – Anche dalla capacità di integrare queste diversità dipendono non solo il ‘clima’ aziendale ma anche le possibilità dell’impresa di competere sul mercato”. In questi mesi di lavoro, le imprese partecipanti al Laboratorio Working Age si sono confrontate in particolare sui temi della gestione della Generation Y (i giovani nati negli anni ’80), della popolazione over 50 e del dialogo intergenerazionale. “Dialogo e confronto intergenerazionale costituiscono oggi un valore tangibile per ogni tipo di business, che sia profit o non profit – ha affermato Rodolfo Landini, Direttore Servizi Centrali e Human Capital & Diversity Lead di Accenture. Nella nostra azienda, tale capacità viene quotidianamente interpretata mettendo talento, energia e intraprendenza al servizio di uno sviluppo sostenibile nel lavoro e a fianco dei nostri clienti: ciò è possibile solo attraverso il trasferimento alle risorse più giovani di competenze sempre più mirate e specialistiche, coniugando la più ampia conoscenza con valori etici che consentono di operare le scelte giuste, per far crescere il business e creare solidi riferimenti per le generazioni future”. All’interno della guida “Working Age” le iniziative di active age management che le imprese hanno già intrapreso sono state suddivise all’interno di tre categorie, definite a seconda delle finalità che si prefiggono: 1. Orientare i giovani nel mondo del lavoro e attrarre in azienda i talenti: ampliare i confini aziendali, incontrare i giovani nel loro “ambiente” attraverso una presenza nelle scuole e nelle università, adattare i linguaggi della comunicazione d’impresa alle caratteristiche degli interlocutori, sviluppare iniziative di employer branding anche interattive, proporre posizioni costruite sul know how di esperienza, che rendano l’azienda attrattiva anche per le fasce più. 2. “Far crescere” le persone in azienda sia in termini formativi che di performance: valorizzare la “age diversity” come elemento centrale della cultura d’impresa, attivare iniziative di scambio generazionale e di cross-fertilization tra giovani e over 50, per dare voce alle diverse età (ne sono esempio il reverse mentoring di Ibm; il community meeting di Accenture; la formazione dirigenti d’azienda di Bpm; il graduate program di Vodafone). 3. Favorire una migliore integrazione delle persone in azienda coltivando il senso di appartenenza: informare i collaboratori sull’andamento dell’azienda, attivare strumenti di ascolto delle esigenze e dei bisogni per il benessere delle diverse fasce aziendali, sviluppare strumenti di flessibilità per rispondere alle esigenze di giovani e over 50, promuovere il volontariato d’impresa come strumento per includere ad aumentare motivazione e senso di appartenenza di giovani e over50. Fondazione Sodalitas e le imprese partecipanti al Laboratorio Working Age intendono promuovere il lavoro svolto insieme impegnandosi a diffondere a livello nazionale i progetti già portati a termine, sviluppando un confronto attivo anche con gli interlocutori istituzionali e cercando la collaborazione e l’integrazione di queste esperienze con il mondo della scuola, affinché questa accresca la propria capacità di intercettare le reali necessità – in termini di competenze e di professionalità – del mondo dell’impresa.  
   
   
FVG: COGARANZIE E CONTROGARANZIE IN FAVORE DI PMI REGIONALI  
 
Udine, 14 novembre 2011 - Su proposta dell´Assessore alle Finanze, Sandra Savino, è stata approvata ieri nel corso della Giunta tenutasi a Paluzza, una delibera che autorizza l´assegnazione, a titolo di controgaranzia fidejussoria in favore di alcune imprese aventi sede in Regione Friuli Venezia Giulia. Le operazioni cogarantite - a valere sul Fondo regionale di garanzia per le Pmi - sono costituite da finanziamenti per importi eccedenti i 250 mila euro (più precisamente, 251.047,40 euro), alle quali si aggiungono ulteriori controgaranzie come da richieste dei Confidi convenzionati per più di 200 mila euro (200.838 euro), totale che supera i 450 mila euro (451.885,40 euro). "I finanziamenti a medio-lungo termine (36-60 mesi) che beneficiano delle suddette controgaranzie si collocano nell´ambito degli interventi per il sostegno e lo sviluppo competitivo delle microimprese e Pmi regionali. Gli interventi si inseriscono in una serie di provvedimenti che mirano a ridurre il rischio in operazioni poste in essere nel quadro dell´attività d´impresa", ha spiegato Savino.  
   
   
COMICENT: REGIONE TOSCANA MANTENUTO IMPEGNI E GIÀ PAGATO MEZZO MILIONE  
 
Firenze, 14 novembre 2011 – Comicent: la Regione ha mantenuto le promesse e già pagato la prima tranche dei finanziamenti per mezzo milione di euro. Questo in sintesi il messaggio che l’assessore regionale all’agricoltura Gianni Salvadori invia a tutti gli operatori del settore florovivaistico. “Nei giorni scorsi – ricorda l’assessore – sono comparse sulla stampa dichiarazioni che attribuivano alla Regione Toscana l’impasse sul destino del mercato dei fiori di Pescia. In particolare si sosteneva che non fossero stati erogati i finanziamenti promessi. Invece – rassicura Salvadori – la Regione ha già pagato, in data 18 ottobre 2011, la somma di mezzo milione di euro, pari ad un terzo della cifra complessiva di 1 milione e mezzo destinata per il 2011, e già attribuita con decreto del maggio scorso. Il rimanente milione lo erogheremo alla sottoscrizione del verbale di consegna.” L’assessore sgombra il campo dalle incertezze anche circa la proprietà del Comicent. “Il Comune di Pescia ha accettato – ricorda Salvadori – il trasferimento della proprietà del Comicent fin dal marzo 2010 ed ha presentato un progetto per la messa in sicurezza degli impianti. La Regione ha approvato il progetto ed ha inserito nel proprio bilancio pluriennale la somma concordata, per complessivi 10 milioni di euro. Come si vede – conclude Salvadori – per quanto ci riguarda non vi sono incertezze, né sulla proprietà nè sulle cifre che sono state concordate.”  
   
   
KEMET-ARCOTRONICS, FIRMATO L’ACCORDO  
 
Bologna, 14 novembre 2011 - Kemet si impegna ad iniziare entro dicembre i lavori di costruzione del nuovo stabilimento di Pontecchio Marconi, nel comune di Sasso Marconi. Nel nuovo stabilimento, da costruire entro 24 mesi, confluiranno le produzioni a più alto valore aggiunto. Tutte le fasi di realizzazione dell’accordo saranno accompagnate con l’utilizzo degli adeguati ammortizzatori sociali. Inoltre si rafforza la strategia di ricerca e sviluppo con innesti di nuove figure laureate. Così si è concluso il tavolo regionale per la vertenza Kemet-arcotronics, secondo l’accordo firmato tra proprietà, rappresentanti dei lavoratori, sindacati, Regione Emilia-romagna ed autonomie locali. “L’impresa - ha commentato al termine dell’incontro l’assessore regionale alle Attività produttive, Gian Carlo Muzzarelli - investe per un nuovo stabilimento, assicura lavoro, nuova ricerca e sviluppo, il che è fondamentale in un momento molto delicato per tutto il paese, a partire dalla questione occupazionale che è quella che più ci preme. Ora occorre seguire l’impegno per possibili reindustrializzazioni degli stabilimenti di Monghidoro e Vergato. Il dato rilevante è che con l’accordo si consolida il legame tra l’impresa e l’Emilia-romagna: in Europa razionalizza, da noi potenzia gli investimenti e consolida il lavoro. L’accordo, come avevamo sottolineato, era vicino. La pausa di riflessione ha fatto bene a tutte le parti, che ringrazio per la responsabilità dimostrata”.  
   
   
CONVENZIONE FRIULI INNOVAZIONE - AREA SCIENCE PARK ATTIVO ANCHE A UDINE IL SERVIZIO PATLIB CONSULENZE ALLE IMPRESE IN MATERIA DI INFORMAZIONE BREVETTUALE  
 
Udine, 14 novembre 2011 - Tra le collaborazioni tra il Parco Scientifico e Tecnologico di Udine e Area Science Park rientra da poco anche il servizio di consulenza brevettuale Patlib a favore delle imprese. Il Centro Patlib in Friuli-venezia Giulia, attivato da Area in collaborazione con l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi e con l’Epo (European Patent Office), ha tra i propri scopi l’erogazione di servizi di informazione brevettuale atti a promuovere la cultura del brevetto a supporto della diffusione dell’innovazione e del trasferimento delle tecnologie. Per facilitare le imprese e i ricercatori della provincia di Udine ad accedere a questo servizio e per non duplicare inutilmente l’iniziativa, è stato attivato di recente un punto operativo Patlib presso la struttura di Friuli Innovazione, attivo ogni terzo giovedì del mese. I responsabili dello sportello Patlib riceveranno su appuntamento imprese e ricercatori (questo mese il 17 novembre, a dicembre è confermata la giornata del 15), che dovranno prenotarsi entro il martedì precedente. Per appuntamenti chiamare lo 0432 629914 o scrivere a: segreteria@friulinnovazione.It  “Le ricerche brevettuali sono uno strumento prezioso a disposizione delle imprese e dei ricercatori per ottenere importanti indicazioni sulle linee evolutive del mercato e della tecnologia, nonché analizzare l’attività dei concorrenti”, afferma Claudia Di Benedetto, responsabile del servizio di Trasferimento Tecnologico di Friuli Innovazione, - “solo che” - continua – “c’è ancora una limitata conoscenza sulle potenzialità che tali strumenti possono avere nella gestione strategica dell’impresa.”  
   
   
COMMERCIO, I DISTRETTI SBARCANO IN SARDEGNA IL DUC DI BUSTO ARSIZIO ECCELLENZA DA ESPORTARE  
 
Busto Arsizio/va, 14 novembre 2011 - I distretti del commercio lombardi, e in particolare quelli di Busto Arsizio nel varesotto, sbarcano in Sardegna. L´accordo è stato raggiunto l’ 11 novembre tra l´assessore al Commercio, Turismo e Servizi della Regione Lombardia Stefano Maullu e l´assessore al Commercio, Turismo e Artigianato della Regione Sardegna Luigi Crisponi. La scelta di Busto Arsizio come esempio di distretto urbano del commercio (Duc) da esportare non è casuale. Da anni infatti il cuore della città è il fulcro aggregante del territorio. A suggellare il gemellaggio il sindaco di Busto Arsizio Gianluigi Farioli, il presidente del distretto del commercio bustese Franco Castiglioni e il presidente di Unioncamere Sardegna Gavino Sini. ´La scelta di promuovere il modello del Distretto urbano del Commercio di Busto Arsizio in Sardegna - ha detto l´assessore Maullu - va al di là dei miei legami con l´isola. Si tratta infatti di guardare ai risultati ottenuti in termini di qualità, fatturato e innovazione. L´attrattività di investimento bustese insieme all´impegno del pubblico e del privato hanno creato una squadra vincente´. I distretti del commercio sono un modo innovativo di operare sul territorio e possono essere considerati come la risposta del commercio di vicinato alla presenza dei centri commerciali. ´I distretti del commercio - ha detto l´assessore Crisponi - sono per la Sardegna un percorso nuovo e importante soprattutto dopo lo tsunami economico che ha investito anche la nostra isola. Si tratta quindi di dare una risposta immediata ad un apparato imprenditoriale sfiancato. Come sempre lotteremo a testa alta e con caparbietà per raggiungere il nostro obiettivo, forti anche dell´eccellente esperienza lombarda´.  
   
   
PARMA: PROVINCIA E ASCOM INSIEME PER IL LAVORO, UNA CONVENZIONE PER FAVORIRE L’INCONTRO TRA DOMANDA E OFFERTA DI LAVORO ATTRAVERSO I SERVIZI DEI CENTRI PER L’IMPIEGO  
 
Parma, 14 novembre 2011 – Facilitare l’ingresso delle persone nel mondo del lavoro e al contempo aiutare le aziende a trovare più facilmente i profili di cui hanno bisogno. Questi i principali obiettivi di “Rete lavoro”, la convenzione firmata il 10 novembre nell’Ente di piazza della Pace tra Provincia e Ascom Confcommercio: un progetto, della durata di un anno, che in particolare intende promuovere nelle imprese iscritte all’associazione d’impresa il servizio di incrocio tra domanda e offerta di lavoro messo a disposizione dai Centri per l’impiego. A siglare l’accordo nella sala Savani il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli e il direttore generale di Ascom Enzo Malanca. “Non si tratta di un atto formale ma di un modo concreto per rendere utile la Provincia al territorio. Un patto che stringiamo con una realtà molto rappresentativa del sistema delle imprese del commercio - ha detto il presidente Vincenzo Bernazzoli -. I servizi alle imprese rappresentano un elemento importante nella qualità di sviluppo del territorio. Per questo negli anni abbiamo investito molte risorse nei Centri per l’impiego: un servizio di alta qualità dove lavorano professionisti a disposizione di cittadini e imprese, professionisti in grado di cogliere capacità e peculiarità e di fornire opportunità tanto ai lavoratori quanto alle aziende.”. “Noi conosciamo bene la domanda di occupazione e quali sono le imprese che possono offrire lavoro. Ora questo accordo ci consentirà di avere un partner importante in grado di selezionare i giovani, formarli e a volte anche “riconvertirli” – ha affermato Enzo Malanca -. Il nostro settore, nonostante il momento che stiamo vivendo, offre ancora possibilità di lavoro a persone che però si sappiano inserire con professionalità: ecco perché questa collaborazione con la Provincia è indispensabile”. In base alla convenzione, i Centri per l’impiego si impegneranno a ricercare e selezionare, attraverso la propria banca dati, figure professionali da inserire all’interno delle aziende associate che ne facciano richiesta. In questo modo i Centri per l’impiego potranno conoscere in modo più dettagliato le esigenze professionali e produttive delle aziende e promuovere i servizi pubblici per l’impiego in modo efficace in tutte le realtà iscritte. I servizi di preselezione potranno riguardare anche la promozione di tirocini formativi e di orientamento, da svolgersi nelle imprese associate e interessate: tirocini le cui spese assicurative saranno rimborsate per i primi tre mesi dalla Provincia. “L’accordo prevede che i Centri per l’impiego forniscano alle imprese una rosa di nomi preselezionati in massimo cinque giorni - ha sottolineato l’assessore provinciale alla Formazione professionale e Politiche del lavoro Manuela Amoretti -. Tempi rapidi che testimoniano la concretezza di questa convenzione. Un accordo che ha una duplice utilità: da una parte supporta le aziende, aiutandole a trovare più velocemente le figure di cui hanno bisogno, dall’altra risponde ai bisogni delle persone: riuscendo a intercettare meglio i posti vacanti si possono infatti allargare le opportunità di chi cerca lavoro”. Ascom farà da tramite tra le aziende e i Centri per l’impiego, impegnandosi a pubblicizzare nelle proprie imprese i servizi offerti dai Centri, non solo in relazione all’incrocio di domanda e offerta di nuovi lavoratori, ma anche per quanto riguarda le opportunità di formazione professionale. Inoltre, Ascom si impegna a supportare i Centri per l’impiego nella realizzazione di progetti di inserimento lavorativo rivolti alle fasce più deboli. Infine, la convenzione prevede che le imprese associate possano usufruire di un operatore dedicato all’interno dell’associazione e nei Centri per l’impiego. Commercio, pubblici esercizi, alberghi e ristoranti rappresentano un settore che ricopre un ruolo importante nel nostro territorio, come ha ricordato Bernazzoli: “Un settore che ha un forte impatto in termini occupazionali e che ha tenuto nonostante la crisi”. “Siamo sempre stati una specie di ammortizzatore sociale, in grado di ricevere quelle forze lavoro espulse in altri settori e nonostante questo c’è ancora spazio”, ha aggiunto Malanca. Un settore che nel 2010 ha fatto registrare un +15% di avviamenti destagionalizzati rispetto al 2009, con un saldo positivo tra avviamenti e cessazioni, e che nel primo semestre del 2011 ha tenuto, nonostante gli effetti della riduzione della vendita al dettaglio. Con questa convenzione la Provincia prosegue la collaborazione pluriennale con le associazioni datoriali del territorio di Parma. Negli anni, l’Ente di piazza della Pace ha infatti stipulato convenzioni con diverse associazioni d’impresa e organismi di servizio per il sistema produttivo tra cui, Apla, Cna, Confesercenti, Confapi, Cassa Edile – Centro Servizi Edili e Federmanager.  
   
   
SELEX ELSAG: BENE IL PRONUNCIAMENTO DEL SENATO  
 
Firenze, 14 novembre 2011 – “Apprezzo il pronunciamento del Senato e mi auguro che quanto prima si possa dar corso a quanto indicato”. Così l’assessore Gianfranco Simoncini commenta l’approvazione unanime da parte del Senato di un ordine del giorno in cui si chiede di rifinanziare il progetto Tetra, stralciato dalla legge di stabilità. Nel progetto Tetra (settore delle telecomunicazioni) è impegnata la Selex Elsag di Firenze, una presenza industriale storica, con un patrimonio di competenze, posti di lavoro e ottime prospettive di sviluppo nel futuro. L’azienda impiega, nella sola Toscana, circa 500 persone, tutti lavoratori altamente qualificati, più un notevole numero di dipendenti delle imprese dell’indotto. “Ringrazio tutti i parlamentari – dice Simoncini – ma in particolare modo Achille Passoni e Vannino Chiti che si sono presi carico del problema e che hanno seguito con particolare impegno la vicenda. Ora continuiamo a seguirla passo passo, stiamo vicini a questa situazione e a tutto il sistema produttivo toscano”.  
   
   
IL LEGNAME TRENTINO DI PREGIO VA ALL´ASTA  
 
 Trento, 14 novembre 2011 - Giovedì 1 marzo 2012 si terrà la prima vendita di legname trentino di pregio, un appuntamento atteso dalle ditte del settore, anche oltralpe, ma soprattutto da artigiani ed artisti che potranno acquistare finalmente un singolo lotto di materiale pregiato per i loro lavori. L’evento è realizzato in collaborazione con la Federazione provinciale degli Allevatori, che metterà a disposizione il piazzale della sede di via delle Bettine per l’esposizione dei tronchi in vendita. L’iniziativa si colloca nell’ambito dei programmi comuni di valorizzazione e di commercializzazione del legno locale, sottoscritti dal Servizio foreste e fauna della Provincia autonoma di Trento e dalla Camera di Commercio di Trento. L’obiettivo è quello di valorizzare un prodotto del territorio conosciuto in tutto il mondo: sono celebri ormai le rare qualità dell’abete di risonanza delle Foreste di Paneveggio, così come il pino cimbro utilizzato come legno da intaglio dall’artigianato di pregio ed il larice - compatto e resistente – perfetto per travature, pavimenti e mobili tradizionali. Senza dimenticare le numerose latifoglie (faggio, castagno, noce, acero, frassino) che crescono ad altitudini più basse. Il legname posto in vendita potrà essere sia di conifera che di latifoglia, dovrà provenire dalle foreste trentine e possedere caratteristiche corrispondenti (almeno) alla Classe A, secondo le norme di classificazione Pat-cnr e Uni Env. Nei giorni precedenti la vendita gli interessati potranno visionare i lotti, che saranno esposti presso il piazzale della Federazione provinciale Allevatori di Trento, in via delle Bettine, n°40. Foto del legname con la relativa descrizione saranno consultabili anche sul sito www.Legnotrentino.it. La gara di vendita si terrà giovedì 1 marzo 2012 alle ore 11: entro tale ora dovranno pervenire tutte le offerte di acquisto in busta chiusa. Il regolamento della vendita si trova sul sito www.Legnotrentino.it nella sezione “Bandi e gare”, dove sarà possibile trovare anche i moduli per effettuare le offerte di acquisto.