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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 15 Gennaio 2013 |
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QUESTA SETTIMANA AL PARLAMENTO EUROPEO: AGENZIE DI RATING, LAVORO PER I GIOVANI E PRESIDENZA DEL CONSIGLIO |
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Strasburgo, 15 gennaio 2013- Il Parlamento voterà mercoledì in sessione plenaria delle nuove regole per ridurre l´eccessivo affidamento ai rating sul debito sovrano da parte degli operatori finanziari. I deputati si confronteranno sulla cosiddetta "Garanzia per i giovani", che mira a offrire a tutti i giovani la possibilità di ricevere offerte di lavoro, istruzione o tirocinio dopo quattro mesi di disoccupazione. All´ordine del giorno anche la nuova Presidenza del Consiglio irlandese e la situazione in Siria. Martedì i deputati porranno le proprie domande alla Commissione sugli investimenti per la ricerca e l´innovazione. Discuteranno anche il futuro dell´Ue con il Cancelliere austriaco Werner Faymann. Il giorno seguente si confronteranno sulla cosiddetta "Garanzia per i giovani". Il progetto di risoluzione necessita l´approvazione dei ministri del Lavoro in febbraio per poter entrare in vigore in tutti gli Stati membri. Mercoledì i deputati voteranno delle nuove regole sull´inquadramento delle agenzie di rating. E su nuovi strumenti finanziari per la mutualizzazione del debito sovrano, come la possibilità degli eurobonds. Presidenza Mercoledì il Parlamento discuterà le priorità della nuova Presidenza irlandese con Taoiseach Enda Kenny. Martedì tornerà sul lavoro svolto durante la precedente Presidenza cipriota con il presidente Demetris Christofias. Affari esteri La situazione in Siria verrà discussa mercoledì. Lo stesso giorno i deputati discuteranno i prossimi passi per un Medio Oriente libero da armi nucleari e chiederanno il sostegno per un accordo di cooperazione tra Ue e Iraq. Una relazione sulla povertà e il pirataggio nel Cordo d´Africa sarà anche presentata lunedì. |
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IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO EUROPEO HERMAN VAN ROMPUY INCONTRA IL SEGRETARIO GENERALE DELLA LEGA DEGLI STATI ARABI, NABIL ELARABY |
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Il Cairo, 14 Gennaio 2013 – Di seguito l’intervento di ieri del presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy dopo il suo incontro con il Segretario Generale della Lega degli Stati Arabi, Nabil Elaraby: “ E ´un grande piacere e l´onore di essere al Cairo oggi e di incontrare il Segretario Generale della Lega degli Stati Arabi Nabil Elaraby. Il segretario generale ed io abbiamo avuto un proficuo scambio sulle sfide internazionali in particolare quelli che interessano questa regione. Sulla scia del successo della riunione ministeriale tenutasi tra l´Unione europea e la Lega degli Stati arabi al Cairo lo scorso novembre, abbiamo discusso il modo di approfondire il dialogo e la cooperazione. Abbiamo affrontato, in particolare, il conflitto israelo-palestinese e la crisi siriana. In Siria il massacro deve finire. Secondo la recente valutazione delle Nazioni Unite, più di 60.000 persone sono già morte. Questo è terribile e inaccettabile. Ho ribadito la posizione dell´Unione europea che il presidente Assad deve farsi da parte come si stanno compiendo sforzi per facilitare una transizione inclusiva e democratica. Il Rappresentante speciale congiunta delle Nazioni Unite e della Lega degli Stati Arabi, Lakhdar Brahimi, ha il nostro pieno sostegno a trovare una soluzione politica alla crisi. L´unione europea ha inoltre accolto con favore la creazione del National Coalition for rivoluzionario siriano e le forze di opposizione e le accetta come legittimi rappresentanti del popolo siriano. E ´importante che ora impegnarsi con Brahimi rappresentante speciale congiunto e la sua squadra. Segretario Generale Elaraby e ho anche discusso della necessità di azioni concertate e coordinate da parte di tutti gli attori chiave per porre fine al conflitto israelo-palestinese. Ora è il momento di guardare avanti e di prendere provvedimenti coraggiosi verso la pace in Medio Oriente. E ´la chiave per rilanciare i negoziati diretti e sostanziale, senza precondizioni, tra le parti nel conflitto israelo-palestinese. L´obiettivo dovrebbe essere una soluzione duratura che termina tutte le richieste. Per quanto riguarda i recenti sviluppi in Mali, ho ribadito la profonda preoccupazione dell´Ue con le azioni dei gruppi terroristi e ribelli nel paese che rappresentano una minaccia grave per la sua governabilità e causano così tante sofferenze tra la popolazione. E ´davvero urgente di fermarli, assistere il governo del Mali riprendere il pieno controllo sul proprio territorio e far avanzare il processo di riconciliazione. Infine, abbiamo discusso di come agire ulteriormente sulle priorità individuate per la cooperazione tra l´Unione europea e la Lega degli Stati arabi, in particolare nei settori della formazione e gli scambi di diplomatici, la condivisione di esperienze in materia di osservazione elettorale e la gestione delle crisi, che sarà la chiave per affrontare le sfide future. Ringrazio il Segretario Generale Elaraby per la sua ospitalità e per aver condiviso le sue opinioni con me e non vedo l´ora di un ulteriore rafforzamento della cooperazione a tutti i livelli tra l´Unione europea e la Lega degli Stati arabi. |
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UE: ŠTEFAN FüLE INCONTRA I CAPI DELLE DELEGAZIONI DELLA REGIONE VICINA |
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Bruxelles, 15 gennaio 2013 - Di seguito il discorso del Commissario europeo per l´allargamento e la politica di vicinato Štefan Füle, ai capi delle delegazioni della regione vicina Sul quadro generale Pev: “Il 2012 è stato un anno difficile nel nostro quartiere. Transizioni democratiche in paesi vicini a sud si stanno rivelando lunga e spesso difficile, nonostante alcuni progressi in materia di elezioni democratiche. Nel quartiere orientale inoltre, la transizione democratica rimane poco uniforme, anche se c´è stata più segni di sviluppi positivi dalla Moldavia in particolare. Ovunque, la situazione economica è stata influenzata negativamente dalla crisi in Europa. Ciò rende più difficile per i partner di intraprendere e attuare la riforma complessa. La stessa Ue è stata assorbita dalla propria crisi e difficoltà. Questo è, naturalmente, che rende più difficile per proiettare la nostra politica e lanciare nuove iniziative che coinvolgono anche alcuni brevi dolori termine economiche o di coraggio politico. Abbiamo anche sentito più voci a mettere in discussione il nuovo approccio alla politica europea di vicinato ha deciso nel 2011. Non è il momento di cambiare il nostro corso. Abbiamo bisogno di mostrare pazienza strategica, concentrarsi sulla realizzazione e sul rendere la nostra offerta più attraente per i nostri partner, e più in linea con le loro esigenze. Abbiamo anche bisogno di spiegare meglio le positive conseguenze a breve e lungo termine dell ´incarico con l´Unione europea nel quadro della Pev. Le sfide per l´attuazione della Pev, in particolare, più per di più, e altri nuovi incentivi. Il pacchetto Pev prossimo sarà adottata il 20 marzo. Esso comprenderà una comunicazione, dodici relazioni nazionali, due relazioni regionali in materia di Est e Sud e un report con indicatori quantitativi di progresso verso la riforma. La nostra intenzione è che il pacchetto sarà rilasciato prima rispetto allo scorso anno, in modo che le valutazioni delle relazioni sullo stato di avanzamento possono essere meglio prendere in considerazione per la programmazione annuale di assistenza finanziaria ai partner, secondo il principio del "more for more". Una sfida chiave per l´attuazione di più per di più è il modo in cui valutare i progressi compiuti. La valutazione deve essere basata sulla consultazione aperta con un gran numero di parti interessate, comprese società civile e verificate sulla base di indicatori internazionali. La nostra valutazione è catturato nelle relazioni sullo stato di avanzamento dei paesi Enp. Relazioni sullo stato di avanzamento deve essere sempre più chiaro su ciò che l´Unione europea per quanto riguarda la chiave per la trasformazione democratica in ogni paese partner vicino. Le ultime relazioni sui progressi che hai preparato mostra che alcuni progressi sono stati compiuti nel 2012 verso le elezioni libere ed eque nel quartiere, ma che resta ancora molto da fare, in particolare in materia di libertà civili e dello Stato di diritto. L´ue continuerà a offrire ai partner come incentivi tangibili del 3ms (denaro, accesso al mercato e la mobilità delle persone), così come i settori di cooperazione tecnica come i trasporti, l´energia, la tutela dell´ambiente e molti altri. Messaggi principali di comunicazione del 2013 La comunicazione si concentrerà sullo stato di attuazione della politica europea di vicinato e di esaminare le tendenze generali in tutta la nostra zona. Si ricorda che i progressi del 2012 sulle raccomandazioni chiave per ogni partner è stato limitato e riguarda principalmente l´organizzazione di elezioni libere ed eque. Altri lavori saranno necessari nel 2013 per attuare tutte le raccomandazioni chiave. La comunicazione sottolinea la necessità di differenziazione e di proprietà congiunta con i partner. Si richiedono un approccio globale alla Pev anche comprese Pesc e strumenti della Psdc. La comunicazione inoltre sottolineare la necessità di migliorare la comunicazione con le parti interessate nei paesi partner, inclusa la società civile. Esito delle consultazioni con le parti interessate e l´importanza di mantenere tali consultazioni anche a livello locale Seae incontri organizzati con gli alti funzionari dei partner del Sud il 5 novembre e del partner orientali il 4 dicembre. Gli incontri ha preso atto dell´attuazione Pev finora e guardò sfide future. Abbiamo avuto buone discussioni in uno spirito di proprietà comune. Partners ha sottolineato il principio di differenziazione. Partner del Sud ha chiesto più dialogo intenso politico con l´Ue. Partner orientali voluto fare progressi nelle relazioni con l´Unione europea al vertice di novembre partenariato orientale a Vilnius. Abbiamo sottolineato la necessità di una riforma migliore in particolare nel settore della democrazia profonda e sostenibile, che porterebbe a relazioni più forti tra i partner e l´Ue. Siamo d´accordo che sia utile a garantire la regolarità in queste riunioni degli alti funzionari, con almeno una riunione l´anno in un contesto regionale e un terzo funzionari che combinano sia dal Sud e nelle regioni orientali. Per quanto riguarda la società civile, numerose organizzazioni della società civile hanno risposto alla nostra richiesta di contributi e ha fornito preziose informazioni e dati sulla attuazione della Pev, in vista della preparazione degli stati di avanzamento successivi. Essi hanno inoltre ricordato i vincoli giuridici sulle loro attività in diversi paesi partner. Vorrei sottolineare il mio impegno per il coinvolgimento della società civile nella politica europea di vicinato e incoraggio le delegazioni a tenere un dialogo regolare con le autorità, non solo, ma anche con la società civile nei loro paesi ("dialogo strutturato"). Vorrei anche menzionare brevemente alcuni dei suggerimenti che è venuto fuori da un incontro che ho avuto lo scorso dicembre con un gruppo di riflessione e di accademici sull´attuazione della Pev. Una delle idee proposte è l´impegno degli ambienti commerciali. Comunità di business possono essere potenzialmente importanti alleati in trasformazione stimolare nei paesi partner. Gruppi di riflessione anche pensato dobbiamo pubblicizzare meglio i nostri risultati e dei benefici della nostra politica per le persone, se vogliamo ottenere il sostegno nei paesi partner. Si tratta di una questione importante per le delegazioni, che hanno una conoscenza molto maggiore di sedi in merito a concrete azioni dell´Ue e dei loro benefici. Su questo aspetto, contiamo sulla vostra partecipazione attiva. Aggiornamento sulla preparazione Eni e programmazione I negoziati sul futuro strumento europeo di vicinato nel contesto del prossimo Qfp sono entrate in una fase di consultazione a tre, con 3 incontri già aver avuto luogo. Una busta aumento finanziaria per l´Eni, come proposto dalla Commissione, consentirebbe una cooperazione rafforzata con i paesi partner dell´Ue e riflettere la priorità della Ue relazioni con i suoi vicini, anche se c´è bisogno di aggiungere che il clima per i negoziati sul bilancio rimane difficile. In termini di tempo, ci auguriamo che tutte le questioni in sospeso deve essere risolta dal primo trimestre del 2013, al fine di non compromettere la programmazione degli aiuti necessari per la prosecuzione senza soluzione di continuità di attuazione del nostro sostegno, ma questo non è garantito. La nuova politica di vicinato implica che ogni cambiamento nel livello di assistenza è visto come un messaggio politico, sia per incoraggiare le prenotazioni progresso o il segnale per quanto riguarda l´attuazione delle riforme. Cercheremo di evitare un approccio meccanicistico che coinvolge predeterminati importi e quote di campagna. Uno degli aspetti chiave per l´Eni nel nuovo Qfp sarà l´attuazione della "strategia di incentivazione basato su" ("più per più"). Ci sarà un collegamento diretto tra le relazioni sullo stato di avanzamento e di assistenza supplementare. Di conseguenza, le delegazioni devono riferire rapidamente e con precisione sulle priorità del piano d´azione. Speriamo che il futuro regolamento Eni consentirà la flessibilità necessaria per rispondere efficacemente e rapidamente alle sfide nei paesi partner e premiare le loro prestazioni. Vorrei aggiungere che Responsabilità reciproca significa anche che dobbiamo fornire tempestivamente le nostre promesse. Importante per le delegazioni al fine di garantire il coordinamento dei donatori sul terreno, anche in consultazione con gli Stati membri dell´Ue e la società civile. Vorrei anche sottolineare che vediamo un sacco di merito nella programmazione congiunta e vi incoraggio a essere proattivi in questo esercizio. C´è molto valore aggiunto da guadagnare da una programmazione congiunta nel quadro degli obiettivi comuni dell´Ue definiti stabiliti nei piani d´azione della Pev. |
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LAVORO: UNA GARANZIA E UN DIRITTO PER I GIOVANI EUROPEI UNA OFFERTA DI LAVORO DI QUALITÀ, UNA FORMAZIONE O UNO STAGE PER TUTTI GIOVANI SOTTO I 25 ANNI. IN GRECIA E SPAGNA PIÙ DEL 55% DEI GIOVANI ERANO DISOCCUPATI NEL 2011. |
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Strasburgo, 15 gennaio 2013 - La disoccupazione colpisce oggi un giovane europeo su quattro. L´ue sta cercando un modo per combattere questo fenomeno sociale che riguarda un´intera generazione. Lunedì i deputati si confronteranno su un sistema che gli Stati dell´Ue dovrebbero adottare per assicurare che ogni studente possa trovare un posto di lavoro, seguire una formazione o avere un´esperienza lavorativa entro quattro mesi dalla fine degli studi. La proposta della Commissione prevede che tutti giovani sotto i 25 anni dovrebbero avere il diritto di una offerta di lavoro di qualità, una formazione o uno stage entro quattro mesi dalla fine dei propri studi. Questo sistema sarebbe finanziato dal Fondo Sociale Europeo e integrato nelle politiche nazionali degli Stati membri. "È nostro compito evitare che la crisi cancelli il futuro dei giovani cittadini europei" ha dichiarato il presidente del Pe Martin Schulz davanti al Consiglio dell´Ue, il 13 dicembre 2012. "Considerando il tragico livello di dispoccupazione giovanile in Ue, la garanzia per i giovani risulta di vitale importanza". Schulz ha anche invitato la Presidenza irlandese a farne una delle priorità dei mesi a venire. Qualche numero - In Grecia e Spagna più del 55% dei giovani erano disoccupati nel 2011 e la media dell´Ue tocca il 21% (circa 5,5 milioni di persone). Nel 2011 7,5 milioni di persone di età compresa fra 15 e 24 anni in Ue non avevano un lavoro e non seguivano un corso di formazione: ciò costa circa 150 milioni di euro. Mentre il costo di un sistema di garanzia per i giovani ammonterebbe a 21 milioni. Lunedì pomeriggio la deputata socialista francese Pervenche Berès si è rivolta alla Commissione le proprie domande relative all´implementazione del sistema. |
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UE. FARE DI PIÙ CON MENO - LA RIFORMA DEGLI AIUTI DI STATO IN TEMPI DI AUSTERITÀ: SOSTENERE LA CRESCITA TRA I VINCOLI DI BILANCIO |
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Londra, 15 gennaio 2013 – Di seguito il discorso dell’ 11 gennaio di Joaquín Almunia Vice Presidente della Commissione europea, responsabile per la politica della concorrenza: “ Signor Segretario di Stato, Professor Jacobs, Professori, Cari studenti, Signore e Signori: Ringrazio College del re e il Collegio d´Europa per unire le forze per organizzare questo evento. Iniziative di questo genere sono l´occasione ideale per discutere le politiche e spiegare le decisioni che prendiamo insieme nelle istituzioni europee. In effetti, processo decisionale dell´Ue si basa su consultazioni regolari e un dialogo aperto con le organizzazioni e gli individui che sono affetti da nostre decisioni. Ma mi piace partecipare a questi dibattiti da Bruxelles per contrastare la percezione dell´Ue come un Leviatano burocratico e aprire nuovi canali di comunicazione con i nostri stakeholder e con i nostri concittadini. Sono anche felice che questa conferenza si svolge a Londra, dato che il Regno Unito è uno dei più attivi sostenitori del nostro tema di oggi, la strategia per la modernizzazione del controllo degli aiuti di Stato. La nostra iniziativa semplificherà le norme e procedure e proporrà un nuovo patto per i governi europei. La riforma ha iniziato a dare i suoi primi frutti nel mese di dicembre, come spiegherò più avanti, e le sue diverse componenti sarà discusso e approvato da ora fino a metà 2014. Ma la nostra iniziativa strategica avrà i suoi effetti desiderati solo se si integra con le numerose misure di sostegno alla crescita adottate a livello nazionale. Spero che questo si verifica anche con la strategia industriale presentato da Cable segretario l´anno scorso, poco dopo le Olimpiadi. Sia le autorità del Regno Unito e la Commissione europea, a pochi principi fondamentali, vale a dire il riconoscimento di un ruolo dello Stato nel plasmare l´economia, mettendo insieme gli sforzi pubblici e privati, e di creare le migliori condizioni dei mercati per stimolare la crescita e creare posti di lavoro. Prima di descrivere la nostra riforma, vorrei dire qualche parola sul ruolo della politica degli aiuti di Stato nel processo di integration.Together europea con il controllo del comportamento anticoncorrenziale delle imprese private, il controllo degli aiuti di Stato è stata la prima parte della mercato interno capitolo del Rapporto Spaak del 1956. I primi architetti dell´Unione europea ha mostrato coraggio e un acume ammirevole istituzionale quando hanno dato ad un´autorità indipendente - la Commissione europea - il potere di controllare il sostegno economico che le autorità nazionali concedono a società private. Dal 1957, l´attuazione del diritto degli aiuti di Stato ha sostenuto l´integrazione economica in Europa e garantire il buon funzionamento del mercato unico. Il sistema non ha equivalenti in nessun´altra parte del mondo. Blocco Nessun altro paese, la competenza o il commercio ha dovuto fare in modo che le decisioni prese dai governi nazionali non pregiudicherebbe l´integrità di un super-mercato interno nazionale. I principi di base del sistema non sono cambiati nel corso degli anni. L´obiettivo principale rimane la ricerca del giusto equilibrio tra intervento dello Stato e la mano invisibile. Quando il mercato non può assicurare la merce che le persone hanno bisogno, i nostri governi possono intervenire per correggere il fallimento del mercato. Gli articoli del trattato che istituisce le regole attuali di aiuti di Stato - che sono ora in numero del Trattato di Lisbona 107 e 108 - sono rimasti immutati dal Trattato di Roma è entrato in vigore il 1 ° gennaio 1958. Tuttavia, la storia della politica degli aiuti di Stato è stato uno di adattamento e di resilienza. Per stare al passo con il cambiamento, il quadro giuridico per il controllo degli aiuti di Stato, in via di sviluppo le disposizioni del Trattato, è stato aggiornato regolarmente nel corso degli anni e la valutazione degli effetti delle misure di aiuto è diventato più sofisticato. Nel corso degli ultimi decenni, il controllo degli aiuti di Stato ha dovuto adattarsi al drammatico aumento delle dimensioni e le funzioni dei nostri settori pubblici e il numero degli interventi di Stato attraverso sovvenzioni pubbliche. Più di recente, le sfide che dobbiamo affrontare sono evoluti drammaticamente. Il contesto economico è stato trasformato dalla tecnologia e l´integrazione dei mercati mondiali. Inoltre, con la progressiva integrazione di nuovi paesi all´Unione, il sistema si è ampliata in senso orizzontale di integrare nuove autorità nazionali. Si è anche cresciuto in complessità in quanto i vari livelli di governo - e, quindi, la concessione degli aiuti di Stato le autorità - sono organizzati in modo diverso in ogni Stato membro. E, ultimo ma non meno importante, dal 2008 le imprese ei governi hanno dovuto far fronte alle conseguenze della crisi lunga e molto profonda. La riforma che stiamo portando avanti oggi tiene conto di questi elementi e segue questa tradizione di adattamento e la resilienza. Lasciate che vi spieghi come il ruolo istituzionale della politica degli aiuti di Stato ha bisogno di cambiare per rispondere alle condizioni di oggi. Questo è un momento difficile per i governi a prendere decisioni di spesa. Il costo opportunità della spesa inefficiente è stato raramente più grande. Battered dalla recessione, sempre più europei si rivolgono alle loro autorità nazionali e Ue per il supporto. Vogliono vedere piani credibili per la crescita e l´occupazione. Hanno bisogno di migliori prospettive per il loro futuro e quello dei loro figli. Ma queste richieste arrivano in un momento in cui quasi tutti i governi hanno bisogno di ridurre il debito e consolidare le loro finanze. Come può bilanci pubblici sopportare la pressione? La risposta migliore è la crescita. E le politiche pubbliche hanno un ruolo importante in questo senso. Spesa pubblica e le politiche fiscali deve essere mirata a creare le migliori condizioni per un costante - in periodo di espansione - e sostenibile. Naturalmente, una strategia di crescita credibile dovrà includere altri elementi, come pure. Abbiamo anche bisogno di riforme strutturali e una maggiore concorrenza nel mercato unico - che in realtà è una riforma strutturale che ci sarebbe costato nulla e produrre risultati rapidi. Ma la spesa pubblica e dei sistemi fiscali rimangono determinanti. Investimenti intelligenti per incrementare il nostro capitale fisico e umano sono necessari per riavviare i motori della crescita in Europa. Insomma, in tempi di budget sempre più ristretti i paesi dell´Ue hanno a che fare più con meno. È per questo che la politica degli aiuti di Stato ha bisogno di cambiare rotta e diventare più strategico. Questo è l´obiettivo principale della nostra riforma delle norme sugli aiuti di Stato: vogliamo aiutare i governi nazionali fare un uso più efficiente delle risorse scarse. La spesa pubblica e la struttura fiscale può essere meglio mirata a promuovere la crescita. Il nuovo quadro può aiutare gli Stati membri di conciliare le esigenze gemelle per consolidare i propri bilanci e di raggiungere gli obiettivi fissati dalla strategia dell´Ue per la crescita e l´occupazione. Per aiutare i governi europei a migliorare la qualità delle finanze pubbliche, voglio il controllo degli aiuti di Stato e - più in generale - della concorrenza ad essere una costante della sorveglianza di bilancio dell´Ue e raccomandazioni di politica economica. La riforma intende promuovere quello che io chiamo ´buon aiuto´, cioè, ben progettato e mirati gli aiuti che limita le distorsioni della concorrenza nel mercato interno, i fallimenti del mercato correzioni, e persegue obiettivi comuni europei. Esempi di questo tipo di aiuti includono il supporto che promuova l´innovazione, le tecnologie verdi e lo sviluppo del capitale umano. In particolare, nei nuovi livelli di aiuti di rischio degli orientamenti sul capitale sarà adeguato alla fase di sviluppo dei beneficiari, in quanto molto giovane start-up e di una società più affermati non hanno bisogno della stessa quantità di aiuti. La riforma promuoverà anche l´effetto di incentivazione degli aiuti pubblici. Buon aiuto dovrebbe integrare la spesa privata, non sostituirlo. Sappiamo tutti regimi in cui l´aiuto non ha avuto un impatto concreto sulle decisioni delle imprese. Aiuti che paga per le attività che il beneficiario avrebbe intraprese comunque è uno spreco di risorse pubbliche che non può più permettersi. Il regime che emergerà dalla riforma scoraggiare un´altra forma di aiuto spreco. Questo è l´aiuto che mantiene le società non redditizie in vita indefinita. Le nuove linee guida salvataggio e la ristrutturazione che stiamo preparando aiuterà i governi dell´Unione europea orientare le proprie risorse via da questa forma di aiuto inefficiente. E vorrei ricordare che prendere la strada di una crescita sostenibile, i paesi europei devono sfruttare il potenziale del mercato interno al massimo. Di conseguenza, il controllo degli aiuti di Stato è più essenziale che mai per garantire anche in condizioni nel mercato unico. Per fare questo, il nostro controllo anche rispondere alle crescenti disparità nelle capacità fiscali di diversi paesi europei - possiamo chiamarli i "tasche profonde distorsioni». Sappiamo per esperienza che queste disparità può essere una sfida per la parità di condizioni e che il controllo degli aiuti di Stato è un buon strumento per affrontarlo. Infine, sono convinto che la trasparenza deve essere un ingrediente di tutti i responsabili delle politiche. Non dimentichiamo che la politica degli aiuti di Stato è circa l´uso del denaro dei contribuenti. Questo significa che le persone hanno il diritto di sapere chi riceve aiuto, quanto e perché. Abbiamo l´opportunità con questa riforma per le tecnologie dell´informazione mantenere la sua promessa per un maggiore controllo democratico e la partecipazione. Siamo in grado di aiutare i nostri concittadini, ritengono le compagnie e le autorità pubbliche responsabili. Signore e Signori: Finora ho descritto gli obiettivi generali della nostra attuale riforma della politica degli aiuti di Stato. Ora vorrei brevemente darvi lo stato di avanzamento del processo di riforma da quando è stato lanciato. Norme sugli aiuti di Stato hanno sostanzialmente ampliata nel corso degli anni e ora sono circa 30 diversi strumenti giuridici. Uno degli obiettivi della riforma è quello di semplificare e renderli più coerenti. Questo non significa un consolidamento di tutte le linee guida esistenti, ma una definizione di principi comuni che si applicano alla nostra valutazione su tutta la linea. Per essere più efficace, i nostri strumenti hanno bisogno di essere più semplice e facile da rispettare. Quindi, nozioni come fallimento del mercato e l´effetto di incentivazione saranno trattati allo stesso modo attraverso le diverse linee guida e quadri. Lo scorso dicembre, la Commissione ha adottato i primi orientamenti di questa nuova generazione, quelli per il settore della banda larga. Allo stesso tempo, abbiamo anche adottato la revisione della abilitazione e dei regolamenti procedurali, che il Consiglio inizierà a discutere a fine mese. Data la maggiore complessità del controllo degli aiuti di Stato, il numero e la qualità dei casi siamo in grado di esaminare ogni anno è aumentato in modo esponenziale negli ultimi anni, quando la crisi ha innescato un eccezionale livello di interventi pubblici. Per affrontare questa sfida, le modifiche proposte al regolamento di procedura al fine di migliorare la gestione dei reclami e di garantire che la Commissione, qualora in materia di mercato in tempo utile. In particolare, abbiamo bisogno di ricevere tutte le informazioni possibili che possono essere utili per prendere le nostre decisioni. A tale scopo, la Commissione deve essere in grado - se necessario - per ottenere informazioni direttamente dal settore, come in materia di antitrust, e di condurre indagini sugli aiuti concessi negli stessi settori da vari Stati membri. Per quanto riguarda il futuro, nel corso dei prossimi 12 o 18 mesi provvederemo ad aggiornare un certo numero di altre linee guida, comprese quelle in materia di aiuti regionali, che dovrebbe essere pronto per l´adozione, nel maggio di quest´anno, nelle linee direttrici sulle sul salvataggio e di ristrutturazione industriale e quelli per l´aviazione , che sono previsti verso l´estate, il quadro di ricerca, sviluppo e innovazione e gli orientamenti in materia di capitale di rischio, sia in programma alla fine del 2013, e gli orientamenti in materia di aiuti a favore dell´ambiente, che molto probabilmente sarà pronto all´inizio del 2014. Per completare l´elenco, stiamo anche lavorando a una revisione del regolamento generale di esenzione per categoria e stiamo considerando se una modifica del regolamento de minimis è garantito. Signore e Signori: Si prega di consentire una considerazione finale prima di chiudere. Ho aperto la mia presentazione ricordando il coraggio e la visione dei nostri padri fondatori quando hanno dato alla Commissione il potere esclusivo di controllare gli interventi governativi alcuni economiche. La loro visione è ancora valido oggi, ma abbiamo bisogno di aggiornare il nostro modo di perseguirlo. Questo è ciò che vogliamo raggiungere con la strategia di ammodernamento degli aiuti di Stato. Se dovessi riassumere le ragioni principali dietro di esso, direi che la riforma intende inviare tre messaggi forti: In primo luogo, che la politica degli aiuti di Stato - lungi dall´essere una ossessione burocratica di eurocrati di Bruxelles - è uno strumento molto importante per focalizzare meglio l´uso delle risorse pubbliche ed evitare lo spreco di denaro dei contribuenti; In secondo luogo, che questo è il momento giusto per rinnovare la nostra fiducia nella forza del mercato unico per aumentare la resilienza e il dinamismo delle nostre economie, e In terzo luogo, che il potenziale di crescita dell´Europa verrà aumentato se la Commissione europea ei suoi Stati membri, stare insieme per mettere a fuoco la spesa pubblica e le politiche fiscali su comuni obiettivi europei. Grazie. |
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UE: INVITO A PRESENTARE PROPOSTE PER UNA SOVVENZIONE CER PER LE PROVE DI CONCETTO |
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Bruxelles, 15 gennaio 2013 - La Commissione europea ha pubblicato l´invito a presentare proposte per una sovvenzione Cer per le prove di concetto (Erc Proof of Concept), nell´ambito del Settimo programma quadro (7° Pq) dell´Ue. Finanziato con 10 milioni di euro dallo stanziamento di bilancio 2013, l´invito ha lo scopo di aiutare chi ha ricevuto una sovvenzione a stabilire una prova di concetto e a identificare un percorso di sviluppo e una strategia per i diritti di proprietà intellettuale per le idee provenienti da un progetto finanziato dal Cer. L´obiettivo è permettere la presentazione di idee innovative a investitori di capitale di rischio, aziende o imprenditori sociali in una fase di pre-dimostrazione nella quale le potenziali opportunità di sfruttamento sono già state identificate. L´invito è volto a stabilire la fattibilità, le questioni tecniche e l´orientamento generale di un concetto, chiarire la posizione e la strategia per quanto riguarda i diritti di proprietà intellettuale, fornire informazioni sul bilancio e altre opportunità e stabilire contatti per il finanziamento delle fasi successive. Infine, dovrebbe contribuire a coprire le spese iniziali per fondare una società. Per leggere l´annuncio ufficiale del bando, consultare: Portale dei partecipanti http://ec.Europa.eu/research/participants/portal/page/call_fp7;efp7_session_id=h3g6q0stvljnwmqcbzgmkst2nl6vt2ccnz9hk4myhbtjbqvvrdcc!-837262629?callidentifier=erc-2013-poc&specificprogram=ideas#wlp_call_fp7 Per vedere le richieste di partenariato per questo invito, consultare: Servizio Partner di Cordis https://cordis.Europa.eu/partners/web/guest/calls |
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SETTIMA INDAGINE COMUNITARIA SULL´INNOVAZIONE PIÙ ELEVATA LA PERCENTUALE DI IMPRESE INNOVATIVE IN GERMANIA, LUSSEMBURGO E BELGIO |
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Bruxelles, 15 gennaio 2013 - Nella Ue-27 , il 53% delle imprese uno del settore e dei servizi dichiarati attività di innovazione svolte tra il 2008 e il 2010. Tra gli Stati Uniti gli Stati membri della Ue-27 , la più alta percentuale di imprese con attività innovative svolte sono stati registrati in Germania (79% delle imprese) in Lussemburgo (68%), in Belgio (61%) e che in Portogallo , in Svezia e Irlanda (60% ciascuno), e il più basso in Bulgaria (27%), in Polonia (28%), in Lettonia (30%) e la Romania e l´Ungheria (entrambi 31% ). E ´ s informazioni dal sondaggio sul Innovazione 2010 della Comunità 2 prodotti in Stati membri dell´Ue-27, nonché l´Islanda, la Norvegia , la Croazia, la Serbia e la Turchia, sono pubblicate da Eurostat , il Ufficio statistico dell´Unione europea . L´innovazione in questo studio è l´innovazione in termini di prodotto e di processo e l´innovazione nella organizzazione e il marketing. L´indagine fornisce una vasta gamma di indicatori sulle attività di innovazione delle imprese e fornisce per la prima volta informazioni sulle competenze e la creatività. A, innovando nove aziende in prodotti e processi, collaborando con partner europei Tra le aziende che hanno attività innovative in termini di prodotti e processi nella Ue-27 tra il 2008 e il 2010, il 27% ha collaborato tre con altre imprese, università o istituti di ricerca pubblici, mentre l´altro 73% utilizzate solo le risorse interne. Le percentuali più elevate di cooperazione in materia di innovazione sono stati osservati in Cipro (62% di tutte le imprese innovative in termini di prodotti e processi), in Austria (51%), in Slovenia (45%) e Lituania e Ungheria (43% ciascuno), e il più basso in Italia (12%) a Malta (18%), in Portogallo (20%) e la Spagna e la Bulgaria (22% ciascuno). In -27 , 11% delle imprese innovative hanno collaborato con un partner di un altro degli Stati Uniti Stato membro dell´Ue-27, un paesi Efta o al candidato o aderenti 4 , 3 % con un partner di Stati Uniti Stati Uniti d´America e il 2% con un partner dall´India o dalla Cina. I più alti livelli di cooperazione con gli altri partner europei sono stati registrati a Cipro (38% di tutte le imprese innovative in termini di prodotti e processi), in Slovenia (35%), in Austria , in Estonia e Slovacchia ( 30%), Finlandia (28%) e il Lussemburgo (27%) e più bassa in Italia (4%), in Spagna (5%), in Germania (8%) e il Portogallo (9%) . In collaborazione con i partner e gli Stati Uniti, la Finlandia (12%), la Svezia (11%) e la Slovenia (8%) hanno registrato i più alti tassi di proporzioni, la collaborazione con i partner più importanti India e Cina di essere osservati in Finlandia (9%), in Svezia (7%), in Lussemburgo e Slovenia (6% ciascuno). |
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UE: € 65 MILIONI A SOSTEGNO DELLE RIFORME IN KOSOVO
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Bruxelles, 15 Gennaio 2013 - La Commissione europea ha stanziato € 65 milioni a sostegno del Kosovo sforzi per attuare il suo programma di riforma dell´Ue. I fondi saranno utilizzati per le riforme della giustizia e dei sistemi della pubblica amministrazione, gli investimenti per l´istruzione e lo sviluppo regionale, e di fornire opportunità abitative e di lavoro per i Rom, ashkali e famiglie egiziane che vivono attualmente in piombo campi contaminati. Serviranno anche promuovere lo sviluppo del settore privato, il sostegno alle Pmi e al rafforzamento del Kosovo capacità commerciali. " Questi nuovi fondi riflettono il nostro impegno ad assistere il Kosovo nel suo cammino verso l´Unione europea. Maggiori pubblica amministrazione efficiente e del sistema giudiziario, una migliore integrazione delle minoranze e l´istruzione, così come lo sviluppo economico sono priorità fondamentali in questo senso. Nostro finanziamento sosterrà la necessaria riforme, portando benefici tangibili ai cittadini, "ha dichiarato il commissario per l´allargamento e la politica europea di vicinato Štefan Füle. Il finanziamento stanziato oggi rientra nel programma annuale 2013 per il Kosovo dello strumento dell´Ue per assistenza preadesione (Ipa), e sarà riempito con un supplemento di € 12,5 milioni di co-finanziamento da parte delle autorità del Kosovo e gli altri donatori. Il programma aiuterà anche a rispondere alle priorità politiche che hanno bisogno di un sostegno finanziario per la loro attuazione, come il dialogo Belgrado-pristina, la revisione strategica di Eulex, e il dialogo sui visti. |
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MACROREGIONE ADRIATICO-IONICA, NUOVE STRATEGIE EUROPEE |
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Termoli, 15 gennaio 2013 - «Il Progetto Adrigov è strettamente legato agli obiettivi e alle progettazioni dell´Euroregione Adriatica, siamo quindi particolarmente lieti di vedere che il suo avvio è praticamente coincidente con la storica decisione del Consiglio europeo di dare mandato alla Commissione di stilare una strategia per la costituzione di una Macroregione Adriatico-ionica. Il Progetto Adrigov si prefigge l´intento di realizzare una governance interistituzionale capace di dar vita e sostenere iniziative di sviluppo e cooperazione transfrontaliera nel Bacino Adriatico. Una governance di buone pratiche, dunque, con l´individuazione di filoni di interventi da parte di vari partner del progetto che potranno, a loro volta, essere assorbiti e condivisi dall´Euroregione nella sua attività di proposizione di un propria proposta per la stesura della strategia della costruenda Macroregione». Lo ha detto il Presidente dell´Euroregione Adriatica, Michele Iorio, aprendo nel pomeriggio di ieri, a Termoli, i lavori della Tavola rotonda "Le nuove strategie europee per la Macroregione Adriatico e Ionica". La Tavola rotonda è stata organizzata dall´Euroregione Adriatica nell´ambito di Adrigov, progetto europeo che vede impegnati tredici partner istituzionali costituiti da Regioni italiane e Enti locali appartenenti ai Paesi transfrontalieri. Adrigov si prefigge l´obiettivo di mettere a frutto tutte le buone pratiche di governance in un arco temporale di due anni, a partire dal primo ottobre scorso. Ciò al fine di spronare e sostenere iniziative di cooperazione transfrontaliere nel campo della cultura, del commercio, dell´industria, del turismo e della pesca, oltre che della sicurezza e della protezione e salvaguardia dell´ambiente .Il Progetto Adrigov è coordinato dalla Regione Molise. «Le regole europee - ha detto Francesco Cocco, Coordinatore del Progetto Adrigov per la Regione Molise - prevedono un massimo di tredici partner, ma è obiettivo condiviso allargare l´azione di programmazione e progettazione, e anche di dibattito e confronto, ad altri partner insistenti nel Bacino Adriatico e Ionico, oltre che ai forum già operativi delle città, delle Università e delle Camere di Commercio attive in quest´aria». «Da questo incontro - ha continuato il Presidente Iorio - e soprattutto da questo progetto, che abbiamo voluto tenere non a caso in quella che fu la città che aprì il lungo percorso che portò prima alla costituzione dell´Euroregione, poi al suo attivismo nei confronti dei Governi di appartenenza dei componenti e, quindi, dell´Unione europea, per quindi giungere alla decisione del Consiglio europeo dello sorso dicembre, sono sicuro scaturiranno input importanti per la messa a punto di una strategia per la Macroregione Adriatica che crei sviluppo sostenibile per l´intera area e, in generale, per tutto il Mediterraneo». |
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BOLZANO: DURNWALDER HA RICEVUTO IL DIRETTIVO DELLA FUEV |
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Bolzano, 15 gennaio 2013 - La raccolta di firme promossa dall’Unione federativa dei gruppi popolari europei (Fuev) che mira ad una maggiore attenzione de parte dell’Unione Europea nei confronti delle minoranze etniche in Europa è stata al centro dell’incontro di ieri tra il presidente della Provincia, Luis Durnwalder, ed il direttivo della Fuev. Il presidente dell´Unione federativa dei gruppi popolari europei (Fuev), Hans Heinrich Hansen, la vicepresidente, Martha Stocker, ed il presidente della minoranza ungherese in Romania, Hunor Kelemen, sono stati ricevuti il 14 gennaio a Palazzo Widmann dal presidente della Provincia, Luis Durnwalder. Al centro del colloquio l´iniziativa promossa dalla Fuev che mira alla raccolta di un milione di firme a livello europeo per promuovere una maggiore attenzione da parte dell´Unione Europea nei confronti dei diritti delle minoranze etniche. La Fuev raccoglie a livello europeo 81 organizzazioni in rappresentanza di numerose minoranze etnico - linguistiche di 32 Paesi diversi. Nel corso dell´incontro il direttivo della Fuev ha illustrato al presidente Durnwalder le modalità e gli scopi della raccolta di firme ed ha inoltre proposto di svolgere un ruolo di "ambasciatore" dell´iniziativa a livello europeo. In particolare il presidente della minoranza ungherese in Romania, Hunor Kelemen, ha avuto parole di elogio per l´autonomia altoatesina considerata dal suo partito una sorta di modello al quale ispirarsi per ottenere analoghi riconoscimenti per le minoranze presenti in Romania. Kelemen ha inoltre invitato Durnwalder a prendere parte nel prossimo mese di aprile ad una celebrazione della minoranza ungherese che si svolgerà in Transilvania, mentre il presidente della Fuev lo ha invitato al congresso che si svolgerà in giugno a Bressanone in occasione del quale prenderà il via la raccolta di firme da sottoporre all´attenzione dell´Unione Europea. Il presidente della Provincia ha sottolineato l´importanza delle minoranze etniche in Europa che compongono un mosaico composto da tessere diverse tra loro ma tutte ugualmente importanti. |
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ELEZIONI. IL COMUNE DI MILANO SI PREPARA PER LE CONSULTAZIONI POLITICHE E REGIONALI STANZIATI 8,5 MILIONI PER L’ALLESTIMENTO DEI SEGGI, SERVIZI INFORMATICI, PAGAMENTO SCRUTATORI E L’ASSUNZIONE DI LAVORATORI PRECARI. PREVISTO UN RISPARMIO DI UN 1 MILIONE DI EURO |
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Milano, 15 gennaio 2013 - Sono stati approvati dalla Giunta comunale le linee di indirizzo per la definizione degli interventi necessari a gestire e coordinare le consultazioni elettorali Politiche e Regionali che si terranno il 24 e 25 febbraio. Il Comune ha preventivato una spesa di 8.500.000 di euro, somma che sarà interamente rimborsata per un terzo dalla Regione Lombardia e per la restante parte dal Governo. Rispetto al 2009, quando si svolse l´election day per le elezioni Provinciali e Europee, su due giornate e con lo scrutinio stabilito in due diverse giornate esattamente come quest´anno, si prevede una diminuzione della spese di circa 1 milione. Dell’importo complessivo stanziato dal Comune, 420.800 euro sono destinati all’assunzione di 75 impiegati (provenienti dagli elenchi dei lavoratori precari e dando priorità a chi si trova senza lavoro) per ´rafforzare´ vari uffici comunali, dall’anagrafe sino ai servizi elettorali. Per gli emolumenti dei 5300 scrutatori e i relativi presidenti di seggio la spesa prevista è di 1.356.000 euro. Per gli scrutatori – incarico per il quale si è registrato un boom di richieste - è prevista una retribuzione di 170 euro, per i presidenti di seggio 224. Ci sono, inoltre, 3.900.000 stanziati per gli straordinari del personale già in organico del Comune. 600.000 euro vengono stanziati per le spese tecniche sia di software che di hardware necessarie a garantire il corretto flusso dei dati elettorali dalle sezioni a Palazzo Marino. L’allestimento delle 1250 sezioni, collocate nei 211 plessi scolastici che saranno sede elettorale, comporta un spesa prevista di 808.000 euro. A questi se ne aggiungono 320.000 per le manutenzioni e la gestione degli impianti e eventuali interventi straordinari. Garantito il raggiungimento del seggio anche alle persone con disabilità grazie ad un servizio di trasporto dedicato per un importo di 25.000 euro. 67 mila euro sono destinati alle attività di affissione della propaganda elettorale dei partiti e dei candidati in competizione negli spazi dedicati, e per il controllo delle affissioni abusive. Sono invece state realizzate interamente a costo zero alcune iniziative di comunicazione istituzionale che hanno preso il via la settimana scorsa, con informazioni su come rinnovare o sostituire la scheda elettorale: l’azione informativa è veicolata tramite un banner sul sito Internet e volantini, locandine e manifesti nelle metropolitane, negli spazi di pubblica affissione dedicati nelle sedi dei Consigli di Zona e nelle biblioteche comunali. Inoltre, telefonando al contact center del Comune (020202) si potranno avere tutte le informazioni. Nel corso delle prossime settimane prenderà il via anche una campagna informativa on line. Un vero e proprio vademecum elettronico per i cittadini con tutte le informazioni su quando, come e dove si vota. Il sito del Comune, durante le elezioni fornirà dati sulle affluenze alle urne e poi pubblicherà in tempo reale l’esito dello spoglio delle schede milanesi fino ai dati conclusivi. |
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POR FSE; APPREZZAMENTO DEL MINISTRO BARCA LA SARDEGNA È AL TERZO POSTO IN ITALIA, DOPO L´EMILIA ROMAGNA E LA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO |
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Cagliari, 15 Gennaio 2013 - "Le parole di elogio del Ministro Barca rappresentano una grande soddisfazione e devono spronare l´Amministrazione regionale a proseguire su questa strada". E´ il commento dell´assessore del Lavoro, Antonello Liori, alle dichiarazioni del ministro della Coesione territoriale, Fabrizio Barca, che, ai margini dell´inaugurazione dell´anno accademico dell´Università di Cagliari, ha definito "un bel risultato" il terzo posto della Sardegna per capacità di spesa delle risorse comunitarie. "Come già accaduto nel 2011, nell´ambito del Por Fse, abbiamo confermato e superato il target di spesa obbligatorio, che per dicembre era di 391 milioni di euro (53,7%), mentre la spesa certificata è stata di oltre 398 milioni (54,6%) - ha aggiunto Liori, riferendosi del Por Fse, gestito dall’Assessorato del Lavoro - La Sardegna è al terzo posto in Italia, dopo l’Emilia Romagna e la Provincia autonoma di Trento. Un risultato ulteriormente valorizzato dal controllo comunitario che ha rilevato uno 0% di errore nella spesa". "Il Por Fse, con 729 milioni di euro di dotazione, è un´importante opportunità che la Sardegna non può vanificare - ha concluso l´assessore - Dimostrando una buona capacità di spesa e rispettando i target imposti dal’Europa, abbiamo realizzato interventi che hanno consentito alla Sardegna di contrastare le difficoltà della crisi. La buona spendita dei fondi europei è un obiettivo strategico al quale non possiamo sottrarci. Proseguire con una gestione virtuosa ci consentirà di accelerare e completare i programmi cofinanziati, anche in una logica di programmazione 2014-20, evitando di perdere importanti risorse comunitarie in questo delicato momento socio-economico per la nostra Isola. E´, perciò, opportuno riprogrammare le politiche da attuare in futuro, soprattutto puntando alla creazione di nuove opportunità di lavoro". |
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LA GIUNTA HA APPROVATO IL DOCUMENTO FINALE DEL PA.S.SO. IL PATTO PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE DEL TRENTINO UN PATTO TRA AMMINISTRAZIONE, TERRITORIO E CITTADINI PER UN FUTURO SOSTENIBILE. |
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Trento, 15 gennaio 2013 - Europa; comunicazione, educazione e cultura; tutela e valorizzazione della biodiversità; mobilità sostenibile, energia e lotta al cambiamento climatico; agricoltura e stili di vita: sono queste le cinque priorità per lo sviluppo sostenibile del Trentino che costituiscono i pilastri di Passo, il documento approvato oggi dalla Giunta provinciale su proposta del presidente Alberto Pacher. Partendo da una ricognizione della situazione attuale del territorio, Pa.s.so - che indica in sigla proprio il "Patto per lo sviluppo sostenibile del Trentino" - fornisce indicazioni e impegni chiari sulle strategie dello sviluppo sostenibile a livello provinciale, da qui al 2020 e oltre. La sua approvazione arriva dopo un lungo iter partecipativo nel quale i maggiori attori territoriali hanno potuto interagire ed esprimere un parere. Non solo: grazie ai nuovi strumenti di comunicazione sociale offerti dalla rete anche i cittadini hanno potuto contribuire direttamente alla sua definizione. Un documento finale, dunque, quello varato oggi, che rappresenta però anche il punto di partenza di un percorso di responsabilizzazione diffusa che porterà alla sottoscrizione aperta del Patto da parte dei diversi soggetti interessati, pubblici e privati. Il 28 giugno 2000 la Giunta provinciale aveva adottato il primo “Atto di indirizzo sullo sviluppo sostenibile” per definire i caratteri specifici dello sviluppo sostenibile del territorio trentino nel decennio 2000 – 2010. Concluso il periodo di validità dell’Atto di indirizzo si è manifestata la volontà di proseguire assumendo nuovi impegni per il futuro, in una prospettiva di miglioramento continuo che faccia dei risultati conseguiti le precondizioni per raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi. Nasce da questo presupposto il nuovo “Patto per lo Sviluppo Sostenibile 2020 e oltre”, che intende fornire indicazioni e impegni su strategie sostenibili di lungo periodo, fungendo da “lente di ingrandimento” che parte dalle politiche promosse dall’Europa per puntare l’attenzione sulla provincia di Trento, sulle sue peculiarità e sui rapporti con territorio e istituzioni. Il documento opera su cinque "sostenibilità", che si suddividono poi in obiettivi e azioni, in grado di esprimere una sufficiente “massa critica” per affrontare le questioni in maniera puntuale e coordinata, evitando sia gli approcci frammentari quanto quelli troppo ampi e dispersivi. Questo Patto risulta essere un quadro strategico complessivo per gli attori territoriali trentini che trova i suoi punti di forza nella condivisione dei contenuti e nel sistema di valutazione della sua efficacia nel tempo, facendo proprie le tendenze internazionali che si muovono verso una “governance della sostenibilità” che deve diventare più operativa, più misurabile, più coordinata e più diffusa per rappresentare il catalizzatore dei processi di innovazione territoriale. In questa prospettiva il Patto per lo Sviluppo Sostenibile del Trentino “2020 e oltre” promuove la definizione di un set di indicatori per il monitoraggio e una valutazione periodica, capace di misurare i progressi realizzati ed eventualmente reindirizzare gli interventi. Per ognuna delle 5 sostenibilità vengono individuati alcuni indicatori chiave che possano fornire un livello significativo di informazione. La redazione del documento, affidata al Servizio Valutazione Ambientale in accordo con il Dipartimento Territorio, Ambiente e Foreste, ha coinvolto tutte le strutture provinciali interessate alle tematiche in esso trattate, attraverso un lungo iter di controllo e confronto attivo sui contenuti. Il documento è stato altresì presentato alla Terza Commissione del Consiglio della Provincia autonoma di Trento per un confronto sui contenuti, e diversi altri incontri hanno inoltre permesso il coinvolgimento di attori del territorio (Università, Fondazioni, Associazioni di categoria, Enti di ricerca, Parchi, Amministrazioni Pubbliche, Associazioni,…), che hanno avuto la possibilità di interagire direttamente con il Passo proponendo nuove idee o modifiche degli obiettivi e delle azioni. Nell’arco del 2012 il documento è stato inoltre reso pubblico per un confronto con la cittadinanza attraverso un blog dedicato (www.Passo.tn.it), rendendo concreto l’impegno della Provincia per rendere trasparenti i processi decisionali, attivando quelle forme di partecipazione che definiscono l’accorta gestione di un territorio e dando così, un’importante opportunità al cittadino di contribuire, con responsabilità, all’azione di difesa del suo futuro. Per mesi, i cittadini, oltre a prendere visione del documento del Pa.s.so., hanno potuto fare osservazioni, commenti, apportare la propria esperienza e confrontarsi su biodiversità, ecosistemi, paesaggi, sostenibilità nel produrre e nel consumare e poi ancora su democrazia, innovazione sociale, energia, trasporti, clima, sostenibilità nell’abitare e nel muoversi. Il contributo di ognuno è stato determinante accanto ai risultati degli incontri territoriali con istituzioni, rappresentanti dei comuni e delle comunità di valle, che si sono svolti a latere. Da questo confronto sono emersi contributi importanti che sono stati presi in considerazione dove possibile e che hanno quindi concorso alla versione definita, e quindi condivisa e concertata, del documento in approvazione. Questi attori potranno, durante i prossimi mesi, scegliere se sottoscrivere il Passo e se e come impegnarsi in prima persona nel raggiungimento di alcuni obiettivi e/o azioni contenute nel documento, scegliendo in totale libertà quali. Con tali soggetti la Provincia – impegnata nello sviluppo di tutte le azioni per il raggiungimento degli obiettivi fissati, sottoscriverà una Lettera di intenti descrittiva degli impegni di ciascuno. E´ importante evidenziare la particolare rilevanza che tale Patto assume per la programmazione dell´attività della Provincia. Esso assume infatti rilevanza anche per la programmazione settoriale, in quanto la formulazione dei relativi strumenti dovrà essere coerente, per quanto immediatamente applicabile, con scelte contenute nel predetto Passo. E´ possibile scaricare il documento del Passo sul blog www.Passo.tn.it |
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ELEZIONI, GLI ASSESSORI PROVINCIALI TORINESI CANDIDATI SI AUTOSOSPENDONO SAITTA: “APPREZZO, LO DOVREBBERO FARE TUTTI I CANDIDATI” |
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Torino, 15 gennaio 2013 - Umberto D’ottavio e Marco Balagna, candidati alle prossime elezioni come parlamentari per il Pd e l’Udc, si autosospendono da assessori provinciali all’Istruzione e all’Agricoltura, rispettando una prassi consolidata a Palazzo Cisterna ogni volta che in campagna elettorale si verificano candidature per componenti della Giunta. Lo hanno comunicato al presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta che ha commentato: “apprezzo la scelta di opportunità compiuta anche questa volta da esponenti della mia Giunta che evitano in questo modo di utilizzare il loro incarico pubblico in campagna elettorale. Auspico accada così in ogni Ente ed istituzione”. |
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MINORANZE: ACCORDO-REGIONE UNIUD PER CONVEGNO CARTA EUROPEA LINGUE |
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Trieste, 15 gennaio 2013 - Nell´ambito delle iniziative dirette volte ad approfondire le conoscenze, il confronto e lo scambio di esperienze in materia di interventi per la tutela delle minoranze linguistiche presenti sul nostro territorio, la Regione ha recentemente sottoscritto una convenzione con l´Università degli Studi di Udine, dipartimento di Scienze giuridiche, per la realizzazione del convegno internazionale su "Vent´anni di Carta europea delle lingue regionali. Lingue, diritti, cittadinanza: Friuli Venezia Giulia, Italia, Europa, Mediterraneo". Si tratta per l´appunto di celebrare il ventennale della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie, adottata a Strasburgo il 5 novembre 1992, cogliendo così lo spunto, nel corso di un´intensa giornata di studi, per una riflessione a più voci sui temi della diversità linguistica e culturale, del diritto alla lingua, delle politiche di tutela e della cittadinanza in Europa. L´obiettivo dell´iniziativa - colto e portato avanti immediatamente dall´assessore regionale alla Cultura, Elio De Anna - è dunque quello di analizzare in ambito accademico e istituzionale un importante strumento di tutela internazionale delle lingue minori. |
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IL GOVERNO HA SOSPESO GLI SGRAVI PER LE ASSUNZIONI DI LAVORATORI IN MOBILITÀ GIURIDICA LA PROVINCIA “OLTRE 25MILA CASI IN PIEMONTE” |
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Torino, 15 gennaio 2013 - Cresce il numero di nuovi disoccupati che si presentano agli sportelli dei Centri per l´impiego a Torino e sul territorio. Nei primi sei giorni lavorativi del 2013, i nuovi disoccupati presi in carico sono stati 4.634 (erano stati 3.795 lo scorso anno e 2.467 nel 2011). “A rendere maggiormente complicata la situazione di crisi - commenta l’assessore provinciale al Lavoro Carlo Chiama - contribuisce il mancato rifinanziamento della cosiddetta mobilità giuridica prevista dalla legge 236 del ‘93. Proprio lunedì infatti la Regione Piemonte facendo riferimento a questa normativa nazionale ha comunicato ai Centri per l´impiego che da quest’anno non è più possibile iscrivere in lista di mobilità i lavoratori licenziati in forma individuale, cioè quelli delle piccole imprese che non godono degli ammortizzatori sociali. Solo nei primi giorni dell’anno, questa tipologia di nuovi disoccupati è stata pari a 780, quasi il doppio dell’anno precedente (erano 457 nel 2012 e 315 nel 2011). La Regione Piemonte ci ha anche comunicato che gli incentivi all´assunzione non essendo più stati rifinanziati non sono più applicabili ai lavoratori iscritti regolarmente in mobilità negli anni precedenti e ancora in lista”. Tutto ciò significa che né i 780 nuovi disoccupati né i 14.732 iscritti a Torino (oltre 25mila in Piemonte) nella lista di mobilità giuridica legata alla legge 236 non possono più godere degli sgravi contributivi in caso di nuova assunzione. “Nei nostri Centri per l’Impiego – aggiunge l’assessore Chiama – abbiamo dovuto registrare casi in cui i datori di lavoro non hanno dato seguito all’assunzione di disoccupati iscritti in questa lista e ci sono stati momenti di tensione. Se il Governo non ripristinerà al più presto il finanziamento della legge 236/93 si verranno a creare ulteriori problematiche a disoccupati che non percepiscono alcun sostegno al reddito e le imprese che volevano assumere in un momento così difficile saranno incredibilmente penalizzate”. |
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SARDEGNA: ACCORDO PER IL RINNOVO DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA |
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Sardegna, 15 gennaio 2013 - L’assessorato Regionale del Lavoro informa che mercoledì 9 gennaio 2013 è stato sottoscritto il verbale di accordo istituzionale per il rinnovo della concessione degli ammortizzatori sociali in deroga per l’anno 2013. Pertanto, potranno essere prorogati per l’anno 2013 i trattamenti di Cigs e mobilità in deroga, già autorizzati ed erogati per il 2012. Potranno inoltre essere autorizzate per l’anno 2013 le nuove concessioni di Cigd e mobilità in deroga. Entrambi i benefici potranno essere concessi nel limite delle risorse finanziarie disponibili. Le domande di proroga e di prima concessione della mobilità in deroga dovranno essere inoltrate, dai lavoratori o dalle loro Organizzazioni sindacali, esclusivamente mediante il sistema telematico nell’apposito sito dedicato del Sil–sardegna, secondo le modalità indicate negli allegati all’Accordo, a partire da mercoledì 16 gennaio 2013, ore 15. L’erogazione del trattamento è subordinata al rilascio da parte del lavoratore interessato di una dichiarazione di immediata disponibilità (Did), da presentare al Centro servizi per il lavoro competente per territorio, a partecipare ad un intervento di politica attiva (orientamento, formazione, riqualificazione professionale ecc). Coloro i quali si rifiutino di partecipare alle iniziative o non vi partecipino regolarmente senza un giustificato motivo perderanno il diritto all’erogazione del beneficio. |
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BOLZANO: TIROCINIO IN PROVINCIA PER 200 STUDENTI E NEOLAUREATI |
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Bolzano, 15 gennaio 2013 - Entro il 28 febbraio si può fare richiesta per svolgere un tirocinio presso l´Amministrazione provinciale. Il contingente stabilito il 14 gennaio dalla Giunta provinciale è di 200 tirocinanti. Possono presentare domanda gli studenti che frequentano almeno la quarta classe della scuola superiore o professionale, gli universitari e i neolaureati. "La finalità dei tirocini è quella di avvicinare i giovani al mondo del lavoro, anche attraverso esperienze professionali nella Pubblica amministrazione", ha detto il presidente Durnwalder dopo la seduta di Giunta. Ai tirocini nell´azienda Provincia possono essere ammessi giovani a partire dalla quarta classe delle scuole medie superiori e delle scuole professionali, studenti universitari e neolaureati. La Giunta ha fissato per il 2013 un contingente di 200 unità, gli interessati possono presentare la domanda entro il prossimo 28 febbraio alla Ripartizione personale della Provincia, Ufficio assunzioni del personale. Durante il periodo di tirocinio pratico - che non è superiore ai tre mesi nel periodo estivo - gli studenti ricevono un compenso e si devono attenere all´orario di servizio dei dipendenti provinciali. Durante il periodo di tirocinio i praticanti vengono assistiti da collaboratori esperti (tutors), individuati da rispettivi direttori delle Ripartizioni alle quali sono stati assegnati. Agli studenti delle scuole superiori viene assegnata un´indennità di 30 € lordi al giorno, agli universitari o neolaureati di 40 € e ai praticanti negli uffici della Provincia a Bruxelles o Roma 50 €. |
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BOLZANO: ASSISTENZA AI PROFUGHI DEL NORDAFRICA FINO A MAGGIO |
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Bolzano, 15 gennaio 2015 - Finita l´emergenza profughi dal Nordafrica, la Giunta provinciale ha deciso il 14 gennaio di garantire un periodo di accoglienza ordinaria fino al 31 maggio 2013 per dare tempo a questi cittadini extracomunitari di cercare di trovare un´occupazione e regolarizzare la propria posizione. Attualmente sono 121 i profughi dal Nordafrica ancora in Alto Adige. Con la fine del 2012 si è chiusa la cosiddetta emergenza Nordafrica in seguito alle „primavere arabe" del 2011. Nonostante la chiusura ufficiale, il Ministero dell´Interno sosterrà finanziariamente fino a fine febbraio le organizzazioni che assistono i profughi (35 euro al giorno per persona). "Ma la Giunta ha deciso di intervenire e prorogare questa assistenza ordinaria fino a fine maggio", ha spiegato il presidente Luis Durnwalder dopo la seduta. In Alto Adige sono le organizzazioni Volontarius, Caritas e River Equipe che assistono i 121 profughi nordafricani ancora in Alto Adige (complessivamente erano 201) ospitati nei quattro centri appositamente creati a Bolzano, Merano e Vandoies. "I profughi che hanno già trovato un lavoro e che quindi hanno un reddito, devono sostenere una parte dei costi", sottolinea Karl Tragust, responsabile provinciale della questione. Nei primi sei mesi dopo il loro arrivo i profughi non potevano lavorare. Nel frattempo 12 hanno un regolare rapporto di lavoro, 15 fanno uno stage professionale. Sono quattro i produghi che hanno superato il patentino di bilinguismo D. "Il lavoro per i profughi nordafricani giunti in Alto Adige è stato gestito in stretta collaborazione tra Provincia e Stato: coinvolti le ripartizioni provinciali Famiglia e Politiche sociali, sanità, lavoro, formazione professionale, edilizia e la protezione civile, la Questura e il Commissariato del Governo. Questa buona collaborazione è anche garanzia per il futuro lavoro di integrazione", sottolinea Tragust. L´obiettivo è quello di accompagnare gradualmente i profughi verso una vita indipendente. Il principale problema è rappresentato dalla necessità di trovare un alloggio in quanto, come detto, dovranno lasciare i Centri di assistenza entro fine maggio 2013. |
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MILANO: LA CASA DELLE DONNE NELL’EX SCUOLA DI VIA MARSALA |
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Milano, 15 gennaio 2013 - L’ex scuola di via Marsala 8 ospiterà la prima Casa delle donne di Milano. Lo ha annunciato l’assessore alla Casa e Demanio Lucia Castellano, intervenendo nella seduta congiunta delle Commissioni Pari opportunità e Casa, Demanio e Lavori pubblici. “Sono molto soddisfatta – ha commentato l’assessore Castellano – di consegnare alla città uno spazio che presto ospiterà questo importante progetto sociale rivolto alle donne, intese non solo come associazioni ma anche come singole cittadine. Era uno degli obiettivi del programma del Sindaco e, come assessore al Demanio, avevo preso l’impegno di trovare uno spazio adeguato. L’ex scuola di via Marsala è un luogo centrale, facilmente raggiungibile, bello e dignitoso: crearvi uno spazio in cui le donne possano incontrarsi, confrontarsi, riconoscersi è di certo un bel segnale per la città”. L’individuazione dello stabile apre la strada alla definizione del bando, che sarà messo a punto e pubblicato nelle prossime settimane, con l’obiettivo di raccogliere un numero rilevante di idee e progetti per uno spazio dedicato alle donne. La struttura è di 2.300 metri quadri complessivi; alla Casa delle donne saranno destinati gli spazi al piano terra (circa 400 mq), cui è collegato il giardino. “A settembre – ha ricordato l’assessore Castellano – abbiamo cambiato completamente il sistema dei bandi per l’uso e la valorizzazione degli spazi inutilizzati, grandi e piccoli, del Comune di Milano. In questo quadro ci muoveremo per mettere a punto le linee di indirizzo di questa nuova assegnazione. Ma ho ritenuto importante aprire subito un confronto anche in Commissione per poter raccogliere suggerimenti e proposte utili a definire meglio i contenuti del bando”. |
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BOLZANO, FAMIGLIA, DISABILITÀ, LAVORO: LA PROVINCIA ILLUSTRA LE NOVITÀ AI COMUNI |
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Bolzano, 15 gennaio 2013 - Reinserimento sociale, nuovo pass per la famiglia, piano di eliminazione delle barriere architettoniche: le novità intervenute in questi settori per i Comuni sono state illustrate l’ 11 gennaio a Bolzano ai sindaci e agli assessori comunali dai responsabili dell´Assessorato provinciale alle politiche sociali e dei distretti sociali. Prestazioni finanziarie, attuazione della nuova legge per la promozione della famiglia, sostegno delle persone in situazioni di disabilità: sono ambiti in cui la collaborazione tra la Provincia e i Comuni è indispensabile. Per questo l´assessore a famiglia e politiche sociali Richard Theiner ha invitato i sindaci e gli assessori comunali competenti al vertice di oggi a Bolzano. Nell´incontro informativo i responsabili provinciali del settore e dei distretti sociali hanno illustrato le novità che investono direttamente i Comuni. Combinate alle prestazioni finanziarie nel sociale, la Provincia in collaborazione con i distretti sociali e i Comuni, offre alle persone disoccupate che beneficiano del contributo sociale la possibilità di svolgere lavori socialmente utili che favoriscono il loro reinserimento sociale. Il direttore dei Servizi sociali del comprensorio Oltradige/bassa Atesina Bernhard von Wohlgemuth e Alessandro Borsoi del distretto sociale Bassa Atesina hanno illustrato questo modello di occupazione (applicabile ad esempio in servizi nei cantieri comunali, nelle scuole per l´infanzia, nella consegna pasti a domicilio) che rappresenta un primo passo per ritrovare la strada nel mondo del lavoro. In nessun caso, ha sottolineato il direttore di Dipartimento Florian Zerzer, il reinserimento di queste persone deve andare a scapito di altri lavoratori: va considerato una forma di volontariato, la collaborazione va definita individualmente per la singola persona e basata sul principio della prestazione con una contropartita. "Se gli interessati si rifiutano di assolvere ai compiti affidati, può essere prevista una riduzione del contributo sociale." Nell´incontro si è poi parlato del nuovo pass famiglia, che sarà introdotto nel corso dell´anno e sostituirà l´attuale myfamilypass dell´associazione delle famiglie cattoliche (Katholischer Familienverband). Il nuovo strumento - nessuna nuova tessera, ma un´integrazione della Carta dei servizi già disponibile - prevede agevolazioni su tutto il territorio provinciale a favore delle famiglie con figli ancora minorenni. "In tal modo la Provincia punta a rafforzare il petere di acquisto delle famiglia e ad alleggerire il peso delle spese familiari", ha ricordato Zerzer. Ad attivare la Carta saranno i Comuni attraverso i rispettivi sportelli. Ai rappresentanti dei Comuni è stata infine presentata dall´architetto Verena Oberrauch della Fondazione Vital la campagna di sensibilizzazione per l´eliminazione delle barriere architettoniche. I Comuni sono tenuti a presentare in Provincia i rispettivi piani di adeguamento: 82 lo hanno già fatto, 24 ci stanno lavorando in cooperazione con la Fondazione Vital e 10 devono ancora attivarsi. |
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INCONTRI PER PRESENTARE I BANDI REGIONALI PER L’IMPRENDITORIA GIOVANILE E FEMMINILE DEL VENETO |
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Venezia, 15 gennaio 2013 - A partire dal 4 febbraio prossimo potranno essere presentate le domande di partecipazione ai nuovi bandi regionali per l’imprenditoria giovanile e femminile. Per far conoscere queste ulteriori opportunità per la nascita di nuove imprese nel Veneto, su iniziativa dell’assessorato regionale all’economia sono stati previsti incontri pubblici nei sette comuni capoluogo di provincia. Il primo è in programma mercoledì alle ore 15.00 a Padova nel Centro Conferenze della Camera di Commercio alla Stanga; gli altri si svolgeranno in sedi camerali giovedì 17 gennaio a Treviso e Rovigo; lunedì 21 a Verona; martedì 22 a Vicenza e mercoledì 23 gennaio a Venezia e Belluno. I bandi della Regione sono rivolti alle nuove Pmi, con sede in Veneto, nate dopo l’1 luglio 2011 (imprese individuali, cooperative, consorzi, società di persone, di capitali) e prevedono 4 milioni a fondo perduto per investimenti delle nuove Pmi a prevalente partecipazione giovanile e altri 5 per Pmi a prevalente partecipazione femminile. Il finanziamento coprirà le spese ammissibili al massimo per il 50% (limite minimo 10 mila euro corrispondenti ad una spesa rendicontata e ammessa a contributo pari ad euro 20.000 euro; limite massimo 75 mila euro corrispondenti ad una spesa rendicontata e ammessa a contributo pari a 150 mila euro). La modalità di presentazione delle domande è a “sportello” e l’istruttoria avverrà secondo l’ordine cronologico di arrivo. I bandi, pubblicati sul Bur n. 1/2013, sono consultabili anche dal sito della Regione. |
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