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Notiziario Marketpress di
Martedì 29 Giugno 2004 |
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DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE PRODI SULLA DESIGNAZIONE DI JOSÉ MANUEL DURÃO BARROSO |
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Bruxelles, 29 giugno 2004 - La decisione di indicare il Primo Ministro portoghese Durão Barroso come prossimo Presidente della Commissione Europea mi ha fatto molto piacere, sia per il valore della persona, sia per le capacità del Portogallo di aver saputo partecipare costruttivamente al processo dell’integrazione europea, sia per il segnale di ritrovata unità che la designazione rappresenta. Questa decisione sottolinea come il Portogallo sia uno dei simboli delle ‘success stories’ del progetto dell’Unione Europea ed è un riconoscimento delle capacità della sua classe dirigente, del suo popolo, delle sue istituzioni e delle sue realtà produttive e sociali. E saluto con soddisfazione la conferma di un ritrovato accordo all’interno dell’Unione, che già aveva avuto una sua dimostrazione con l’approvazione della Costituzione pochi giorni fa, e che ora viene cosí ribadito e sottolineato. Abbiamo attraversato giorni difficili, altri ci attenderanno in futuro ma li stiamo affrontando con il giusto approccio e José Manuel Durão Barroso è la personalità capace di ricoprire questo ruolo di estrema responsabilità e delicatezza. I miei complimenti anche alla non comune abilità diplomatica di Bertie Ahern, anche lui alla guida di un Paese simbolo di una ‘sucess story’ della storia dell’Unione, che ha saputo ricondurre l’Ue all’accordo e all’unanimità su temi di grande difficoltà. Una Presidenza che ricorderemo a lungo. |
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ROMANO PRODI: GIURAMENTO DEI NUOVI COMMISSARI |
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Lussemburgo, 29 giugno 2004 - Corte di giustizia, di seguito il discorso di Prodi tenuto ieri in occasione del giuramento dei nuovi commissari: “ Signor Presidente, Oggi ci troviamo di fronte a voi per il giuramento dei nuovi membri della Commissione in una situazione molto particolare. Le circostanze mi ispirano tre riflessioni che vorrei condividere con voi e con la vostra Istituzione che ha fatto tanto per il successo della costruzione dell'Europa. La prima riflessione, con la quale credo di interpretare il pensiero di tutti i miei colleghi nell’atto di prestare giuramento, va alla solennità del momento. Il giuramento rappresenta per tutti noi un impegno. Viene prestato con un rispetto estremo dell'Istituzione di fronte alla quale lo si pronuncia, e con la gravità e l'umiltà imposte dall’entità dei compiti che ci attendono. Ma viene prestato anche con la determinazione incrollabile da parte di ciascuno di noi di affrontare questi compiti con la massima dignità e di risponderne ai nostri cittadini. La mia seconda riflessione, che certamente condividete con me, è il piacere di accompagnare oggi i colleghi dei dieci nuovi Stati membri di fronte a voi. Mi guarderò bene dall'entrare nel dibattito sulla vecchia e sulla nuova Europa. Voglio solamente testimoniare che, con il loro impegno ed entusiasmo, i nuovi commissari hanno portato un soffio di primavera alla costruzione della nostra missione. Il loro arrivo rassicura, ringiovanisce e rafforza la nostra istituzione nella sua capacità di azione, di immaginazione e di proposta. Il caso ha voluto del resto che molti di coloro che si presentano oggi come nuovi commissari probabilmente saranno chiamati a far parte anche della prossima Commissione. In questo modo, nel prossimo Collegio saranno proprio loro i veterani. Avendoli visti all’opera, la prospettiva non mi preoccupa affatto, anzi mi rassicura sul futuro della nostra Commissione. Questo mi porta alla terza riflessione. Il mandato della Commissione che presiedo scade fra pochi mesi ed è gia tempo di bilanci, almeno per me. Non è questa la sede né l’occasione per fare un bilancio approfondito di ciò che abbiamo fatto. Ma alla fine di questo mandato, che cosa vediamo di essenziale? L’euro è una realtà, e si sta affermando come una grande moneta internazionale che ci protegge dagli imprevisti del passato. Dieci nuovi paesi sono entrati nell'Unione e fra non molto altri due li seguiranno. L'unione si è data una Costituzione dopo una Convenzione vibrante che io ho reclamato sin dalla fine del vertice di Nizza e che resterà nella storia come un modello di esercizio democratico. Non voglio attribuire a me stesso la paternità di queste tre rivoluzioni tranquille e non le attribuisco neanche alla brillante squadra di commissari che ho il privilegio di guidare. Come sapete, le vittorie hanno molti padri, solamente le sconfitte sono orfane. Affermo solamente, sotto l’occhio vigile dell’opinione pubblica, che il nostro Collegio ha svolto pienamente il ruolo che il nostro equilibrio istituzionale gli attribuisce: il ruolo di forza propositiva e di guardiano dei Trattati. Nell’opera che abbiamo condotto, non vorrei dimenticare i risultati meno mediatici ma che preparano ugualmente il futuro. Soprattutto, la nostra riforma interna, che comprende un nuovo regolamento finanziario e un nuovo statuto del personale, grazie alla quale la Commissione diventa un’istituzione più idonea a portare avanti i sui compiti di gestione in maniera trasparente e responsabile. Queste riforme, che ci mettono davanti a molte amministrazioni dei nostri Stati membri, sono state condotte con coraggio e, alla fine, hanno riscosso un buon grado di adesione da parte del nostro personale. Signor Presidente, Signore e signori della corte, In un mondo che diventa sempre più pericoloso e conflittuale dobbiamo esercitare meglio il mandato affidatoci dei nostri padri fondatori di fare del nostro continente un'area di pace, di democrazia, di Diritto, di cooperazione e di progresso economico e sociale. Ma i nostri cittadini si attendono di più da noi, e lo hanno manifestato nelle ultime elezioni. Lungi dallo scoraggiarci, il loro messaggio deve invece spronarci nella nostra azione e nella nostra comunicazione. Il senso della storia accompagna il nostro progetto. E tanto resta ancora da fare. Signor Presidente, In questo progetto, come ha detto cinque anni fa e come ho il piacere di ricordare oggi, la Corte di giustizia è la nostra stella polare. È un punto fisso. Voi affermate il Diritto. È su di voi che ci appoggiamo per far progredire la nostra costruzione nel Diritto, come voi avete fatto sin dall'inizio. Ed è su di voi che contiamo per ricordare ogni giorno che viviamo in una comunità di Diritto” |
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IL GOVERNO IRLANDESE NOMINA CAPO DELLA CONSULENZA SCIENTIFICA UN FUNZIONARIO DELL'UE |
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Bruxelles, 29 giugno 2004 - Il governo irlandese ha annunciato la nomina di Barry Mc Sweeney, attuale direttore generale del Ccr dell'Ue, a capo della consulenza per la ricerca in Irlanda. La nomina fa parte di una serie di decisioni del governo per dare impulso al potenziale irlandese in scienza, tecnologia e innovazione. Altre misure includono un investimento di 2,48 miliardi di euro per la ricerca e lo sviluppo (R&s) nel quadro del piano di sviluppo nazionale, e la creazione di un comitato di gabinetto esclusivamente destinato a trattare e coordinare i temi scientifici e tecnologici. Il comitato verrà aiutato da un comitato interministeriale di funzionari senior che hanno, nei rispettivi dipartimenti governativi, specifiche responsabilità in aree scientifiche e tecnologiche. Il governo spera che questa impostazione garantisca un approccio alla R&s tale da coinvolgere 'l'intero governo'. Mary Harney, Tanaiste e ministro per le Imprese, il Commercio e l'Occupazione, ha inoltre annunciato che il consiglio irlandese per scienza, tecnologia e innovazione sarà diretto dal dottor Ed Walsh. Il Consiglio, ha detto Harney, sarà l'interfaccia tra la comunità scientifica e le nuove strutture che si stanno creando. 'Qualche anno fa avevo chiesto a Ed Walsh di guidare una commissione internazionale di esperti per studiare come l'Irlanda avrebbe potuto meglio mobilitare e coordinare gli sforzi nel settore scientifico e tecnologico', ha spiegato Harney. 'Nell'attuale pacchetto di misure sono confluite un buon numero delle idee fondamentali sviluppate dalla commissione Walsh'. Harney ha aggiunto che era stata la stessa commissione a raccomandare la nomina di un capo della consulenza scientifica. 'Come capo della consulenza scientifica, Mc Sweeney fornirà opinioni specializzate indipendenti su tutti gli aspetti scientifici, tecnologici e innovativi secondo le richieste del governo', ha aggiunto Harney. Mc Sweeney, attuale direttore generale del Ccr della Commissione europea e biochimico di formazione, sarà il referente per i temi scientifici nell'ambito dell'Ue e internazionale. |
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IL BILANCIO TEDESCO PER IL 2005 MOSTRA CHE LA RICERCA È UNA 'CHIARA PRIORITÀ' |
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Bruxelles, 29 giugno 2004 - Con un aumento di 296 milioni di euro, la ricerca sarà tra i settori più premiati dal bilancio tedesco per il 2005, ha affermato il 23 giugno il ministro tedesco per la Ricerca Edelgard Bulmahn. 'L'investimento per l'istruzione e la ricerca parla da solo', ha detto Bulmahn. 'Il settore continua ad essere una chiara priorità tra le politiche del governo federale'. Secondo i calcoli di Bulmahn, l'aumento delle somme disponibili per la ricerca porterà il bilancio totale annuale del settore a 9,9 miliardi di euro. Nel dare l'annuncio, Bulmahn ha anche sottolineato che, da quando è andata al potere nel 1988, la coalizione governativa rosso-verde ha aumentato il bilancio per l'istruzione e la ricerca del 36,5%. Con circa 925 milioni di euro all'anno destinati alle loro infrastrutture, le università si una bella fetta del bilancio. Il ministro ha comunque sollecitato i Länder a spendere di più per le loro università e ne ha criticato alcuni per averle penalizzate con tagli di bilancio proprio quando il governo federale sta mettendo più soldi a disposizione. L'investimento per gl'istituti di ricerca aumenterà di un 3%. In precedenza Bulmahn aveva ricordato che il governo sta aspettando una riforma dai centri di ricerca per aumentare l'efficienza, il sostegno alle spin-off e la cooperazione tra ricerca universitaria e non universitaria. 'Daremo più soldi alla ricerca, in cambio ci aspettiamo più ricerca dai nostri soldi', ha ripetuto il 23 giugno. Citando l'obiettivo di Barcellona, portare in tutta l'Ue la spesa per la ricerca al 3% del Pil entro il 2010, Bulmahn ha anche sollecitato un maggiore impegno del settore privato. 'Tutti quelli che vi partecipano hanno ancora della strada da fare', ha detto. Per dissipare i timori della comunità tedesca dei ricercatori, Bulmahn ha confermato che i progetti individuali di ricerca continueranno ad essere sostenuti e riceveranno anzi un aumento di fondi di circa il 3%. Le priorità del paese saranno la scienza alimentare, le nanotecnologie e le tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni: appoggeremo i settori che offrono occupazione, ha spiegato il ministro. |
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"E-GOVERNMENT: STRUMENTO INNOVATIVO AL SERVIZIO DELL'AZIENDA CHE COMPETE" STANCA: "L'INNOVAZIONE PORTA SEMPLIFICAZIONE E RISPARMI PER LE IMPRESE RILANCIANDO LO SPORTELLO UNICO" |
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Pordenone, 29 giugno 2004 - L'innovazione tecnologica sconfigge la burocrazia. "Semplificazione delle procedure e risparmi negli adempimenti diventano una realtà per le imprese grazie alle Tecnologie dell'Informazione e del Comunicazione, l'Ict, che consentono anche di rilanciare lo Sportello Unico per le Imprese, una riforma sinora rimasta in gran parte inattuata". A sottolineare la convenienza di questa rivoluzione digitale è stato Lucio Stanca, ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, al convegno su "e-Government: strumento innovativo al servizio dell'azienda che compete", a Pordenone, dove Camera di Commercio e Comune hanno varato il "Progetto Enterprise", indicato dalla Conferenza Europea sull'e-Government come una delle migliori esperienze europee. A certificare il "peso", in termini di semplificazione e convenienza, della rivoluzione tecnologica che introduce nuovi modelli organizzativi nei rapporti tra imprese ed uffici pubblici - ha aggiunto il ministro Stanca - è la Relazione della Commissione Europea (febbraio 2004) al Consiglio ed al Parlamento, secondo la quale a due anni dall'introduzione dello Sportello Unico per le Imprese in Italia per la creazione di una nuova impresa i tempi sono scesi da 22 a 6 settimane (ossia - 73%), le procedure sono diminuite da 21 a 12 (- 43%), i costi si sono ridotti in media da 7.700 euro a 3.516 (- 54%); mentre per l'avviamento di una ditta individuale il tempo di esecuzione delle pratiche burocratiche da 16 settimane è sceso ad una sola (- 93%), i procedimenti da 11 sono calati a 5 (- 54%), i costi da 1.150 euro si sono contenuti in 340 euro (- 70%). Il ministro Stanca ha ricordato che "proprio da Pordenone parte una componente fondamentale della 2.A fase del processo di e-Government, che finanzia il riuso dei progetti sovvenzionati nella 1.A fase, ossia favorisce la loro estensione ad altre realtà nazionali, con semplificazioni e risparmi non solo per la Pubblica amministrazione ma anche per le imprese. È il caso del 'Progetto Enterprise' che snellisce e rende più semplici le procedure mettendo a disposizione 275 servizi on-line, rispondendo alle esigenze delle imprese nelle fasi di apertura, sviluppo, modifica di una attività, pagamento degli oneri fiscali e verifica delle pratiche allo Sportello Unico". Solo nella fase di determinazione dell'iter procedurale da seguire sono coperti circa 300 procedimenti amministrativi, che danno origine a ben 20 mila diverse esigenze di una impresa quando si rivolge allo Sportello Unico. "L'innovazione tecnologica applicata alle procedure burocratiche delle imprese è diventata una strada obbligata", ha concluso il ministro Stanca, "non solo per la modernizzazione del Paese, ma perché si crea valore aggiunto in termini di maggior competitività, sicurezza e riduzione dei costi". |
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"BUROCRAZIA IN ITALIA: OCCORRE CAMBIARE" STANCA: "L'INNOVAZIONE STRADA OBBLIGATA PER LA SEMPLIFICAZIONE" SOLO IN UN MESE 5.811 PAGINE DI NUOVE NORME EUROPEE |
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Milano, 29 giugno 2004 - "Le norme e la burocrazia rischiano di schiacciarci, di penalizzare le nostre imprese, se non corriamo ai ripari partendo dalle opportunità offerteci dalle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione (Ict)". Il monito è stato lanciato da Lucio Stanca, ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, al convegno "Burocrazia in Italia: occorre cambiare", promosso dal Gruppo Lombardo dei Cavalieri del Lavoro, a Milano. "Quella che è cresciuta in Europa non è l'economia, ma la Gazzetta Ufficiale dell'Ue: solo ad aprile sono state emesse 5.811 pagine di norme che, se messe in fila, si dilungherebbero per quasi 2 chilometri", ha detto Stanca. Poi, il ministro ha sottolineato che "non è con nuove norme che si possono risolvere le sfide della semplificazione, ma con la loro riduzione all'essenziale, ossia con la deregolazione". Inoltre, ha aggiunto, "vi sono casi come lo Sportello Unico delle Imprese e le dichiarazioni di inizio di attività di un'impresa le cui applicazioni vanno riusate ed i processi di servizio vanno ingegnerizzati in funzione dell'Ict". Stanca ha detto di concordare con la proposta appena avanzata dalla Confindustria di costituire alla Presidenza del Consiglio una Task Force per la Semplificazione, ma a condizione che ci sia la dovuta attenzione al rilevante contributo che può dare l'innovazione tecnologica in questo campo. Del resto, ha aggiunto il ministro, "quella dell'ammodernamento tecnologico della Pubblica amministrazione, per perseguire semplificazione e risparmi per cittadini ed imprese, è la strada dall'e-Government, imboccata nell'ambito del Riforma Digitale, una delle priorità del Governo, che ha tra i suoi capisaldi anche quello di favorire l'economia di Rete per aumentare la competitività del Paese". Stanca ha ricordato che "lo Stato ha stanziato solo per l'ammodernamento della Pubblica amministrazione quasi un miliardo di euro, il più grande investimento pubblico in Ict sinora effettuato". Insomma, ha aggiunto il ministro, "o continuiamo a chiedere a cittadini ed imprese di supplire con i certificati alla scarsa capacità di comunicazioni delle amministrazioni, isolate tra loro, oppure eliminiamo questa continua riproduzione di documentazione lasciando che l'emissione e circolazione di certificati avvenga mediante la connessione digitale delle amministrazione". In quest'ottica il Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie ha appena approvato lo schema di un Sistema Pubblico di Connettività, una sorta di "Autostrada del Sole digitale" che collegherà tutti gli enti e uffici pubblici italiani per lo scambio efficiente e sicuro di documenti e informazioni, evitando così ai cittadini le file. Infine, citando Luigi Einaudi ("Migliaia, milioni di individui producono e risparmiano nonostante tutto quello che la burocrazia può inventare per molestarli, incepparli, scoraggiarli"), Stanca ha detto che "il nostro Governo intende eliminare quel 'nonostante tutto'". |
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OCSE: INCENTIVARE IL RISPARMIO PER COMBATTERE LA POVERTÀ PRESENTATO AL CNEL IL RAPPORTO SULL’ASSET BUILDING |
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Roma, 29 giugno 2004 - Combattere la povertà attraverso il risparmio, favorendo la costituzione di un patrimonio personale che permetta alle famiglie svantaggiate di poter contare su piccole riserve di ricchezza e contribuendo così al benessere dell’intera società. Questo l’obiettivo dell’asset building, uno strumento di lotta alla povertà, ma soprattutto una “grande idea” di politica sociale, sostenuta dall’Ocse, attraverso il suo programma per lo sviluppo dell’economia e dell’occupazione a livello locale (Leed), ed espressa nel Rapporto “L’asset building e l’uscita dalla povertà. Un nuovo dibattito sulla politica del welfare”, presentato oggi al Cnel. L’asset building rappresenta un vero e proprio investimento sociale, che rimette in discussione la centralità delle politiche di sostegno al reddito, quali strategie tradizionali per migliorare le condizioni socio-economiche dei ceti meno abbienti, ritenute necessarie ma non sufficienti. Dunque, uno strumento non alternativo ma integrativo, che vede protagonisti le istituzioni, le Ong e i gruppi imprenditoriali che operano a livello locale. I programmi di asset building, già adottati in molti Paesi non solo dell’area Ocse, estendono forme di incentivazione al risparmio a tutti coloro che ne sono esclusi. Cercano, infatti, di stimolare le famiglie povere a risparmiare piccoli importi, da utilizzare poi non solo per far fronte a eventuali oscillazioni dei redditi di sussistenza, ma soprattutto per scopi specifici che possano aiutare a uscire dalla condizione di povertà, per esempio l’acquisto di una casa. In genere, il programma incentiva il risparmio integrandolo con un sussidio pubblico o privato. In pratica, il cliente si impegna a risparmiare regolarmente piccoli importi per un determinato periodo, ai quali il programma aggiunge un ulteriore ammontare, e alla fine potrà utilizzare il denaro risparmiato più i fondi integrati che avranno fruttato gli stessi interessi. Si crea così una piccola riserva di ricchezza, che può servire per comprare un’abitazione, per avviare un’impresa, per investire nell’istruzione. L’asset building, quindi, si basa soprattutto sulla microfinanza (si stima che oltre 7 mila istituti di microfinanza raggiungono circa 16 milioni di poveri nei Paesi in via di sviluppo). Ma cominciano a diffondersi anche i Fondi personali di apprendimento (Ila), che rappresentano strategie innovative di finanziamento per la formazione permanente, a carattere universale o mirati esclusivamente ai poveri o ai soggetti a bassa scolarizzazione. A giustificare il ricorso a politiche di asset building, l’esigenza di compensare le distorsioni dei mercati finanziari, ma soprattutto il vantaggio che il sistema comporta per la società e l’economia nel suo complesso. La costituzione di un patrimonio personale attraverso il risparmio, infatti, contribuisce all’inclusione sociale e al benessere generale, favorendo la stabilità familiare, lo sviluppo di capitale umano, la specializzazione del lavoro, l’assunzione dei rischi, l’efficienza personale, l’influenza sociale, la partecipazione politica, il benessere dei figli e, infine, creando un orientamento al futuro. |
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Aste Titoli Di Stato A Medio/lungo Termine Del 14 Giugno 2004 | | | | | | | | | | | | | | | | | | | cct T.v. | | btp 3,00% | | btp 4,25% | | | | | | | | Scadenza | | 01.05.2011 | | 01.06.2007 | | 01.08.2014 | Cod./tranche | | it0003658009/5 | | it0003674238/3 | | it0003618383/11 | Imp.offerto | | 2500 | | 3000 | | 3000 | Regolamento | | 01.07.2004 | | 01.07.2004 | | 01.07.2004 | Ced. God. 01.12.03 | | 1,15 | | | | | Imp.domandato | | 3983 | | 5366 | | 4885 | Imp.assegnato | | 2500 | | 3000 | | 3000 | Prezzo aggiudicazione | | 101,14 | | 99,97 | | 98,87 | Prezzo esclusione | | 99,169 | | 98,022 | | 97,01 | Rendimento lordo | | 2,22 | | 3,03 | | 4,43 | Variazione Rend.asta prec.(*) | | 0,11 | | 0,10 | | 0,02 | Rendimento netto | | 1,92 | | 2,65 | | 3,89 | Riparto | | 70,143 | | 20,954 | | 17,08 | Importo in circolazione (mln) | | 9500 | | 7000 | | 19600 | Riapertura (mln) | | 250 | | 300 | | 300 | Prezzo nettisti | | 101,140000 | | 99,970000 | | 98,866062 | | | | | | | | (*) raffronto con titolo di pari durata | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | Elaborazione Assiom | | | | | | | |
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Aste Titoli Di Stato A Medio/lungo Termine Del 14 Giugno 2004 | | | | | | | | | | | | | | | | | | | cct T.v. | | btp 3,00% | | btp 4,25% | | | | | | | | Scadenza | | 01.05.2011 | | 01.06.2007 | | 01.08.2014 | Cod./tranche | | it0003658009/5 | | it0003674238/3 | | it0003618383/11 | Imp.offerto | | 2500 | | 3000 | | 3000 | Regolamento | | 01.07.2004 | | 01.07.2004 | | 01.07.2004 | Ced. God. 01.12.03 | | 1,15 | | | | | Imp.domandato | | 3983 | | 5366 | | 4885 | Imp.assegnato | | 2500 | | 3000 | | 3000 | Prezzo aggiudicazione | | 101,14 | | 99,97 | | 98,87 | Prezzo esclusione | | 99,169 | | 98,022 | | 97,01 | Rendimento lordo | | 2,22 | | 3,03 | | 4,43 | Variazione Rend.asta prec.(*) | | 0,11 | | 0,10 | | 0,02 | Rendimento netto | | 1,92 | | 2,65 | | 3,89 | Riparto | | 70,143 | | 20,954 | | 17,08 | Importo in circolazione (mln) | | 9500 | | 7000 | | 19600 | Riapertura (mln) | | 250 | | 300 | | 300 | Prezzo nettisti | | 101,140000 | | 99,970000 | | 98,866062 | | | | | | | | (*) raffronto con titolo di pari durata | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | Elaborazione Assiom | | | | | | | |
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Aste Titoli Di Stato A Medio/lungo Termine Del 14 Giugno 2004 | | | | | | | | | | | | | | | | | | | cct T.v. | | btp 3,00% | | btp 4,25% | | | | | | | | Scadenza | | 01.05.2011 | | 01.06.2007 | | 01.08.2014 | Cod./tranche | | it0003658009/5 | | it0003674238/3 | | it0003618383/11 | Imp.offerto | | 2500 | | 3000 | | 3000 | Regolamento | | 01.07.2004 | | 01.07.2004 | | 01.07.2004 | Ced. God. 01.12.03 | | 1,15 | | | | | Imp.domandato | | 3983 | | 5366 | | 4885 | Imp.assegnato | | 2500 | | 3000 | | 3000 | Prezzo aggiudicazione | | 101,14 | | 99,97 | | 98,87 | Prezzo esclusione | | 99,169 | | 98,022 | | 97,01 | Rendimento lordo | | 2,22 | | 3,03 | | 4,43 | Variazione Rend.asta prec.(*) | | 0,11 | | 0,10 | | 0,02 | Rendimento netto | | 1,92 | | 2,65 | | 3,89 | Riparto | | 70,143 | | 20,954 | | 17,08 | Importo in circolazione (mln) | | 9500 | | 7000 | | 19600 | Riapertura (mln) | | 250 | | 300 | | 300 | Prezzo nettisti | | 101,140000 | | 99,970000 | | 98,866062 | | | | | | | | (*) raffronto con titolo di pari durata | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | Elaborazione Assiom | | | | | | | |
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Aste Titoli Di Stato A Medio/lungo Termine Del 14 Giugno 2004 | | | | | | | | | | | | | | | | | | | cct T.v. | | btp 3,00% | | btp 4,25% | | | | | | | | Scadenza | | 01.05.2011 | | 01.06.2007 | | 01.08.2014 | Cod./tranche | | it0003658009/5 | | it0003674238/3 | | it0003618383/11 | Imp.offerto | | 2500 | | 3000 | | 3000 | Regolamento | | 01.07.2004 | | 01.07.2004 | | 01.07.2004 | Ced. God. 01.12.03 | | 1,15 | | | | | Imp.domandato | | 3983 | | 5366 | | 4885 | Imp.assegnato | | 2500 | | 3000 | | 3000 | Prezzo aggiudicazione | | 101,14 | | 99,97 | | 98,87 | Prezzo esclusione | | 99,169 | | 98,022 | | 97,01 | Rendimento lordo | | 2,22 | | 3,03 | | 4,43 | Variazione Rend.asta prec.(*) | | 0,11 | | 0,10 | | 0,02 | Rendimento netto | | 1,92 | | 2,65 | | 3,89 | Riparto | | 70,143 | | 20,954 | | 17,08 | Importo in circolazione (mln) | | 9500 | | 7000 | | 19600 | Riapertura (mln) | | 250 | | 300 | | 300 | Prezzo nettisti | | 101,140000 | | 99,970000 | | 98,866062 | | | | | | | | (*) raffronto con titolo di pari durata | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | Elaborazione Assiom | | | | | | | |
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ASTE TITOLI DI STATO A MEDIO/LUNGO TERMINE DEL 14 GIUGNO 2004
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Aste Titoli Di Stato A Medio/lungo Termine Del 14 Giugno 2004 | | | | | | | | | | | | | | | | | | | cct T.v. | | btp 3,00% | | btp 4,25% | | | | | | | | Scadenza | | 01.05.2011 | | 01.06.2007 | | 01.08.2014 | Cod./tranche | | it0003658009/5 | | it0003674238/3 | | it0003618383/11 | Imp.offerto | | 2500 | | 3000 | | 3000 | Regolamento | | 01.07.2004 | | 01.07.2004 | | 01.07.2004 | Ced. God. 01.12.03 | | 1,15 | | | | | Imp.domandato | | 3983 | | 5366 | | 4885 | Imp.assegnato | | 2500 | | 3000 | | 3000 | Prezzo aggiudicazione | | 101,14 | | 99,97 | | 98,87 | Prezzo esclusione | | 99,169 | | 98,022 | | 97,01 | Rendimento lordo | | 2,22 | | 3,03 | | 4,43 | Variazione Rend.asta prec.(*) | | 0,11 | | 0,10 | | 0,02 | Rendimento netto | | 1,92 | | 2,65 | | 3,89 | Riparto | | 70,143 | | 20,954 | | 17,08 | Importo in circolazione (mln) | | 9500 | | 7000 | | 19600 | Riapertura (mln) | | 250 | | 300 | | 300 | Prezzo nettisti | | 101,140000 | | 99,970000 | | 98,866062 | | | | | | | | (*) raffronto con titolo di pari durata | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | Elaborazione Assiom | | | | | | | |
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ASTE TITOLI DI STATO A MEDIO/LUNGO TERMINE DEL 14 GIUGNO 2004
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Aste Titoli Di Stato A Medio/lungo Termine Del 14 Giugno 2004 | | | | | | | | | | | | | | | | | | | cct T.v. | | btp 3,00% | | btp 4,25% | | | | | | | | Scadenza | | 01.05.2011 | | 01.06.2007 | | 01.08.2014 | Cod./tranche | | it0003658009/5 | | it0003674238/3 | | it0003618383/11 | Imp.offerto | | 2500 | | 3000 | | 3000 | Regolamento | | 01.07.2004 | | 01.07.2004 | | 01.07.2004 | Ced. God. 01.12.03 | | 1,15 | | | | | Imp.domandato | | 3983 | | 5366 | | 4885 | Imp.assegnato | | 2500 | | 3000 | | 3000 | Prezzo aggiudicazione | | 101,14 | | 99,97 | | 98,87 | Prezzo esclusione | | 99,169 | | 98,022 | | 97,01 | Rendimento lordo | | 2,22 | | 3,03 | | 4,43 | Variazione Rend.asta prec.(*) | | 0,11 | | 0,10 | | 0,02 | Rendimento netto | | 1,92 | | 2,65 | | 3,89 | Riparto | | 70,143 | | 20,954 | | 17,08 | Importo in circolazione (mln) | | 9500 | | 7000 | | 19600 | Riapertura (mln) | | 250 | | 300 | | 300 | Prezzo nettisti | | 101,140000 | | 99,970000 | | 98,866062 | | | | | | | | (*) raffronto con titolo di pari durata | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | Elaborazione Assiom | | | | | | | |
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APPROVATO IL PROGETTO DI FUSIONE DI AREA S.P.A. IN BIPIELLE INVESTIMENTI |
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Lodi, 29 giugno 2004 - Premesso che Bipielle Investimenti S.p.a. È controllata dalla Banca Popolare di Lodi, e che questa, come comunicato al mercato in data 2 luglio 2003, è creditrice dell’azionista di maggioranza di Area S.p.a. E che i suoi crediti sono garantiti, fra l’altro, da pegno assistito da diritto di voto sul 63,69% del capitale della stessa Area S.p.a., comunica che il Consiglio di Amministrazione di Bipielle Investimenti S.p.a., presieduto dal professor Dino Piero Giarda, e quello di Area S.p.a., presieduto dal dott. Ernesto Capra, riunitisi entrambi il 28 giugno, hanno deliberato di proporre alle convocando assemblee straordinarie delle rispettive società, la fusione per incorporazione di Area S.p.a., nonché di alcune società minori controllate dalla stessa Area S.p.a., in Bipielle Investimenti S.p.a. Il Consiglio di Amministrazione di Area S.p.a. Ha altresì deliberato un’operazione di azzeramento e ricostituzione del capitale, ai sensi dell’art. 2447 Cod. Civ., mediante annullamento di tutte le azioni esistenti ed aumento del capitale della stessa, in forma inscindibile ai sensi dell’art. 2439, secondo comma, Cod. Civ., per un importo complessivo (comprensivo del sovrapprezzo) di almeno Euro 100 mln., mediante emissione di n. 50.000.000 nuove azioni da nominali Euro 1,00 ciascuna, godimento regolare, ad un prezzo minimo di Euro 2,00 ciascuna, di cui Euro 1,00 a titolo di valore nominale ed Euro 1,00 a titolo di sovrapprezzo minimo, da offrirsi in opzione agli azionisti, entro il 31 dicembre 2004; l’operazione di aumento del capitale sociale sarà sottoposta all’approvazione dell’Assemblea straordinaria degli azionisti di Area S.p.a. Contestualmente alla deliberazione relativa alla fusione e, in ogni caso, detta operazione avrà esecuzione, a norma dell’art. 2439 Cod. Civ., prima che si producano verso i terzi gli effetti dell’atto di fusione per incorporazione di Area S.p.a. In Bipielle Investimenti S.p.a. In ordine alle modalità di attuazione della fusione di Area S.p.a. In Bipielle Investimenti sono state previste le seguenti alternative: 1) nel caso in cui Area S.p.a. Proceda all’aumento di capitale sopra descritto, la fusione avrà luogo sulla base del seguente rapporto di concambio: 10 azioni Bipielle Investimenti di nuova emissione (derivanti dall’aumento di capitale deliberato al servizio della fusione) ogni 25 azioni di Area S.p.a. Da nominali Euro 1,00; 2) nel caso in cui l’aumento di capitale di Area S.p.a. Di cui al punto 1) non trovi esecuzione, la fusione comporterà la sola ridistribuzione delle azioni Bipielle Investimenti da effettuarsi secondo i seguenti rapporti: 29 azioni Bipielle Investimenti assegnate ogni nr. 30 azioni Bipielle Investimenti possedute; nr. 13 azioni Bipielle Investimenti assegnate ogni nr. 250 azioni Area S.p.a. Possedute..l’operazione, fatte salve le autorizzazioni delle competenti autorità, permetterà a Bipielle Investimenti di ottenere il controllo diretto dei principali assets di Area S.p.a., costituiti da: Area Banca, azienda bancaria basata su una rete di vendita di circa 680 promotori e 62 negozi finanziari; Area Life International, compagnia assicurativa di diritto irlandese attiva nella realizzazione e commercializzazione di prodotti del ramo vita; Area Company, che comprende le attività di promozione assicurativa, mediante la rete di circa 300 sub agenti assicurativi. Il nuovo piano industriale di sviluppo e integrazione del Gruppo Area ha l’obiettivo di ridefinire l’impostazione strategica delle società, nonché razionalizzare le aree di business, rafforzando la rete di promozione finanziaria e assicurativa. In questa prospettiva l’inserimento del Gruppo Area in Bipielle Investimenti renderà possibile lo sviluppo di importanti sinergie nel Gruppo Bipielle, in modo particolare sotto l’aspetto distributivo – commerciale, tramite l’integrazione della rete dei 680 promotori finanziari di Area Banca, ferma restando la salvaguardia delle caratteristiche peculiari della struttura distributiva, con la rete degli oltre 700 promotori di Banca Bipielle.net, e il coordinamento della forza territoriale dei 62 business center di Area con i circa 70 punti operativi di Bipielle Ducato. Infine l’acquisizione di Area Life International arricchirà il comparto assicurativo del Gruppo Bipielle, già forte di importanti partnership commerciali con Aviva e Aurora. |
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ASSEMBLEA UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE: L’INDUSTRIA ITALIANA DELLA MACCHINA UTENSILE ROBOT E AUTOMAZIONE RESTA SALDA AL TERZO POSTO NELLE GRADUATORIE MONDIALI DI PRODUZIONE E ESPORTAZIONE ANDREA RIELLO CONCLUDE IL SUO MANDATO; ALBERTO TACCHELLA È IL PRESIDENTE DESIGNATO DELL’ASSOCIAZIONE |
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Cinisello, 29 giugno 2004 - Nonostante il negativo andamento della congiuntura economica internazionale, nel 2003, l’industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione resta salda al vertice delle graduatorie mondiali, dove ricopre, ormai da anni, il terzo posto, sia per produzione che per esportazione. Ciò non toglie che il bilancio 2003 sia caratterizzato da un segno prevalentemente negativo. Secondo i dati di consuntivo presentati da Andrea Riello, presidente Ucimu-sistemi Per Produrre, durante l’annuale assemblea dei Soci, la produzione italiana ha, infatti, patito un decremento dell’8%, rispetto al 2002, che ne ha ridotto il valore a 4.028 milioni di euro. Sul risultato globale ha pesato, principalmente, il calo delle consegne sul mercato interno, ridottesi a 2.177 milioni (-10,3%). Più contenuto, invece, il decremento registrato dalle esportazioni, diminuite, del 5,1%, a 1.851 milioni. I principali mercati di sbocco della produzione italiana sono risultati la Germania, che ha assorbito l’11,9% del totale, la Francia (9,7%) e gli Stati Uniti (9,4%); tornati davanti alla Spagna (8,9%); al quinto posto della graduatoria, la Cina con una quota pari all’8,2% del totale esportato. Risultati soddisfacenti sono stati raccolti dall’export nei mercati emergenti: accanto alla Cina, dove le consegne sono cresciute del 32,1% rispetto al valore registrato nell’anno precedente, India (+20,6%); Russia (+33,3%); Repubblica Ceca (+14,1%) e Turchia (+26,3%). Risultati, questi, che, almeno in parte, hanno arginato il calo delle consegne nelle tradizionali aree di sbocco del made in Italy (Germania -16,7%; Francia -23,2%; Spagna -25%); fra le quali solo gli Stati Uniti hanno mostrato chiari segnali di ripresa (+30,8%). Ha affermato Andrea Riello: “i costruttori italiani, da sempre votati alle esportazioni, cui è destinato più della metà della produzione nazionale di settore, hanno dimostrato, negli anni, grande flessibilità nel ri-orientare l’offerta verso le aree più dinamiche. Ma - ha continuato Riello - oggi, più che mai, si trovano a dover fronteggiare un mercato fortemente modificato, nei flussi e nelle modalità, un commercio che sposta il proprio focus dalle aree tradizionali a quelle emergenti, vicine e lontane”. “Da qui -ha rilevato Riello- la necessità di riflettere sui mercati potenzialmente più interessanti, in prospettiva, per l’industria italiana e sulle modalità per presidiarli”. Proprio su questi temi, Andrea Riello ha chiamato esponenti del mondo politico e economico italiano a confrontarsi nel corso della tavola rotonda “I nuovi mercati: Europa dell’allargamento o Cina”. Al dibattito, moderato dal professor Gian Maria Gros-pietro, direttore Dipartimento Economia Università Luiss, sono intervenuti Adolfo Urso, viceministro Attività Produttive, Danilo Oreste Broggi, presidente Confapi, Massimo Calearo, vicepresidente Federmeccanica e presidente associazione industriali Vicenza e Raffaello Vignali, presidente Compagnia delle Opere. L’assemblea coincide con il rinnovo delle cariche associative. Designato a succedere a Andrea Riello alla presidenza di Ucimu-sistemi Per Produrre è Alberto Tacchella, presidente di Tacchella Macchine e già vicepresidente dell’associazione dal 2000. |
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ASSEMBLEA UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE: L’INDUSTRIA ITALIANA DELLA MACCHINA UTENSILE ROBOT E AUTOMAZIONE RESTA SALDA AL TERZO POSTO NELLE GRADUATORIE MONDIALI DI PRODUZIONE E ESPORTAZIONE ANDREA RIELLO CONCLUDE IL SUO MANDATO; ALBERTO TACCHELLA È IL PRESIDENTE DESIGNATO DELL’ASSOCIAZIONE |
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Cinisello, 29 giugno 2004 - Nonostante il negativo andamento della congiuntura economica internazionale, nel 2003, l’industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione resta salda al vertice delle graduatorie mondiali, dove ricopre, ormai da anni, il terzo posto, sia per produzione che per esportazione. Ciò non toglie che il bilancio 2003 sia caratterizzato da un segno prevalentemente negativo. Secondo i dati di consuntivo presentati da Andrea Riello, presidente Ucimu-sistemi Per Produrre, durante l’annuale assemblea dei Soci, la produzione italiana ha, infatti, patito un decremento dell’8%, rispetto al 2002, che ne ha ridotto il valore a 4.028 milioni di euro. Sul risultato globale ha pesato, principalmente, il calo delle consegne sul mercato interno, ridottesi a 2.177 milioni (-10,3%). Più contenuto, invece, il decremento registrato dalle esportazioni, diminuite, del 5,1%, a 1.851 milioni. I principali mercati di sbocco della produzione italiana sono risultati la Germania, che ha assorbito l’11,9% del totale, la Francia (9,7%) e gli Stati Uniti (9,4%); tornati davanti alla Spagna (8,9%); al quinto posto della graduatoria, la Cina con una quota pari all’8,2% del totale esportato. Risultati soddisfacenti sono stati raccolti dall’export nei mercati emergenti: accanto alla Cina, dove le consegne sono cresciute del 32,1% rispetto al valore registrato nell’anno precedente, India (+20,6%); Russia (+33,3%); Repubblica Ceca (+14,1%) e Turchia (+26,3%). Risultati, questi, che, almeno in parte, hanno arginato il calo delle consegne nelle tradizionali aree di sbocco del made in Italy (Germania -16,7%; Francia -23,2%; Spagna -25%); fra le quali solo gli Stati Uniti hanno mostrato chiari segnali di ripresa (+30,8%). Ha affermato Andrea Riello: “i costruttori italiani, da sempre votati alle esportazioni, cui è destinato più della metà della produzione nazionale di settore, hanno dimostrato, negli anni, grande flessibilità nel ri-orientare l’offerta verso le aree più dinamiche. Ma - ha continuato Riello - oggi, più che mai, si trovano a dover fronteggiare un mercato fortemente modificato, nei flussi e nelle modalità, un commercio che sposta il proprio focus dalle aree tradizionali a quelle emergenti, vicine e lontane”. “Da qui -ha rilevato Riello- la necessità di riflettere sui mercati potenzialmente più interessanti, in prospettiva, per l’industria italiana e sulle modalità per presidiarli”. Proprio su questi temi, Andrea Riello ha chiamato esponenti del mondo politico e economico italiano a confrontarsi nel corso della tavola rotonda “I nuovi mercati: Europa dell’allargamento o Cina”. Al dibattito, moderato dal professor Gian Maria Gros-pietro, direttore Dipartimento Economia Università Luiss, sono intervenuti Adolfo Urso, viceministro Attività Produttive, Danilo Oreste Broggi, presidente Confapi, Massimo Calearo, vicepresidente Federmeccanica e presidente associazione industriali Vicenza e Raffaello Vignali, presidente Compagnia delle Opere. L’assemblea coincide con il rinnovo delle cariche associative. Designato a succedere a Andrea Riello alla presidenza di Ucimu-sistemi Per Produrre è Alberto Tacchella, presidente di Tacchella Macchine e già vicepresidente dell’associazione dal 2000. |
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ASSEMBLEA UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE: L’INDUSTRIA ITALIANA DELLA MACCHINA UTENSILE ROBOT E AUTOMAZIONE RESTA SALDA AL TERZO POSTO NELLE GRADUATORIE MONDIALI DI PRODUZIONE E ESPORTAZIONE ANDREA RIELLO CONCLUDE IL SUO MANDATO; ALBERTO TACCHELLA È IL PRESIDENTE DESIGNATO DELL’ASSOCIAZIONE |
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Cinisello, 29 giugno 2004 - Nonostante il negativo andamento della congiuntura economica internazionale, nel 2003, l’industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione resta salda al vertice delle graduatorie mondiali, dove ricopre, ormai da anni, il terzo posto, sia per produzione che per esportazione. Ciò non toglie che il bilancio 2003 sia caratterizzato da un segno prevalentemente negativo. Secondo i dati di consuntivo presentati da Andrea Riello, presidente Ucimu-sistemi Per Produrre, durante l’annuale assemblea dei Soci, la produzione italiana ha, infatti, patito un decremento dell’8%, rispetto al 2002, che ne ha ridotto il valore a 4.028 milioni di euro. Sul risultato globale ha pesato, principalmente, il calo delle consegne sul mercato interno, ridottesi a 2.177 milioni (-10,3%). Più contenuto, invece, il decremento registrato dalle esportazioni, diminuite, del 5,1%, a 1.851 milioni. I principali mercati di sbocco della produzione italiana sono risultati la Germania, che ha assorbito l’11,9% del totale, la Francia (9,7%) e gli Stati Uniti (9,4%); tornati davanti alla Spagna (8,9%); al quinto posto della graduatoria, la Cina con una quota pari all’8,2% del totale esportato. Risultati soddisfacenti sono stati raccolti dall’export nei mercati emergenti: accanto alla Cina, dove le consegne sono cresciute del 32,1% rispetto al valore registrato nell’anno precedente, India (+20,6%); Russia (+33,3%); Repubblica Ceca (+14,1%) e Turchia (+26,3%). Risultati, questi, che, almeno in parte, hanno arginato il calo delle consegne nelle tradizionali aree di sbocco del made in Italy (Germania -16,7%; Francia -23,2%; Spagna -25%); fra le quali solo gli Stati Uniti hanno mostrato chiari segnali di ripresa (+30,8%). Ha affermato Andrea Riello: “i costruttori italiani, da sempre votati alle esportazioni, cui è destinato più della metà della produzione nazionale di settore, hanno dimostrato, negli anni, grande flessibilità nel ri-orientare l’offerta verso le aree più dinamiche. Ma - ha continuato Riello - oggi, più che mai, si trovano a dover fronteggiare un mercato fortemente modificato, nei flussi e nelle modalità, un commercio che sposta il proprio focus dalle aree tradizionali a quelle emergenti, vicine e lontane”. “Da qui -ha rilevato Riello- la necessità di riflettere sui mercati potenzialmente più interessanti, in prospettiva, per l’industria italiana e sulle modalità per presidiarli”. Proprio su questi temi, Andrea Riello ha chiamato esponenti del mondo politico e economico italiano a confrontarsi nel corso della tavola rotonda “I nuovi mercati: Europa dell’allargamento o Cina”. Al dibattito, moderato dal professor Gian Maria Gros-pietro, direttore Dipartimento Economia Università Luiss, sono intervenuti Adolfo Urso, viceministro Attività Produttive, Danilo Oreste Broggi, presidente Confapi, Massimo Calearo, vicepresidente Federmeccanica e presidente associazione industriali Vicenza e Raffaello Vignali, presidente Compagnia delle Opere. L’assemblea coincide con il rinnovo delle cariche associative. Designato a succedere a Andrea Riello alla presidenza di Ucimu-sistemi Per Produrre è Alberto Tacchella, presidente di Tacchella Macchine e già vicepresidente dell’associazione dal 2000. |
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ASSEMBLEA UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE: L’INDUSTRIA ITALIANA DELLA MACCHINA UTENSILE ROBOT E AUTOMAZIONE RESTA SALDA AL TERZO POSTO NELLE GRADUATORIE MONDIALI DI PRODUZIONE E ESPORTAZIONE ANDREA RIELLO CONCLUDE IL SUO MANDATO; ALBERTO TACCHELLA È IL PRESIDENTE DESIGNATO DELL’ASSOCIAZIONE |
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Cinisello, 29 giugno 2004 - Nonostante il negativo andamento della congiuntura economica internazionale, nel 2003, l’industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione resta salda al vertice delle graduatorie mondiali, dove ricopre, ormai da anni, il terzo posto, sia per produzione che per esportazione. Ciò non toglie che il bilancio 2003 sia caratterizzato da un segno prevalentemente negativo. Secondo i dati di consuntivo presentati da Andrea Riello, presidente Ucimu-sistemi Per Produrre, durante l’annuale assemblea dei Soci, la produzione italiana ha, infatti, patito un decremento dell’8%, rispetto al 2002, che ne ha ridotto il valore a 4.028 milioni di euro. Sul risultato globale ha pesato, principalmente, il calo delle consegne sul mercato interno, ridottesi a 2.177 milioni (-10,3%). Più contenuto, invece, il decremento registrato dalle esportazioni, diminuite, del 5,1%, a 1.851 milioni. I principali mercati di sbocco della produzione italiana sono risultati la Germania, che ha assorbito l’11,9% del totale, la Francia (9,7%) e gli Stati Uniti (9,4%); tornati davanti alla Spagna (8,9%); al quinto posto della graduatoria, la Cina con una quota pari all’8,2% del totale esportato. Risultati soddisfacenti sono stati raccolti dall’export nei mercati emergenti: accanto alla Cina, dove le consegne sono cresciute del 32,1% rispetto al valore registrato nell’anno precedente, India (+20,6%); Russia (+33,3%); Repubblica Ceca (+14,1%) e Turchia (+26,3%). Risultati, questi, che, almeno in parte, hanno arginato il calo delle consegne nelle tradizionali aree di sbocco del made in Italy (Germania -16,7%; Francia -23,2%; Spagna -25%); fra le quali solo gli Stati Uniti hanno mostrato chiari segnali di ripresa (+30,8%). Ha affermato Andrea Riello: “i costruttori italiani, da sempre votati alle esportazioni, cui è destinato più della metà della produzione nazionale di settore, hanno dimostrato, negli anni, grande flessibilità nel ri-orientare l’offerta verso le aree più dinamiche. Ma - ha continuato Riello - oggi, più che mai, si trovano a dover fronteggiare un mercato fortemente modificato, nei flussi e nelle modalità, un commercio che sposta il proprio focus dalle aree tradizionali a quelle emergenti, vicine e lontane”. “Da qui -ha rilevato Riello- la necessità di riflettere sui mercati potenzialmente più interessanti, in prospettiva, per l’industria italiana e sulle modalità per presidiarli”. Proprio su questi temi, Andrea Riello ha chiamato esponenti del mondo politico e economico italiano a confrontarsi nel corso della tavola rotonda “I nuovi mercati: Europa dell’allargamento o Cina”. Al dibattito, moderato dal professor Gian Maria Gros-pietro, direttore Dipartimento Economia Università Luiss, sono intervenuti Adolfo Urso, viceministro Attività Produttive, Danilo Oreste Broggi, presidente Confapi, Massimo Calearo, vicepresidente Federmeccanica e presidente associazione industriali Vicenza e Raffaello Vignali, presidente Compagnia delle Opere. L’assemblea coincide con il rinnovo delle cariche associative. Designato a succedere a Andrea Riello alla presidenza di Ucimu-sistemi Per Produrre è Alberto Tacchella, presidente di Tacchella Macchine e già vicepresidente dell’associazione dal 2000. |
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Cinisello, 29 giugno 2004 - Nonostante il negativo andamento della congiuntura economica internazionale, nel 2003, l’industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione resta salda al vertice delle graduatorie mondiali, dove ricopre, ormai da anni, il terzo posto, sia per produzione che per esportazione. Ciò non toglie che il bilancio 2003 sia caratterizzato da un segno prevalentemente negativo. Secondo i dati di consuntivo presentati da Andrea Riello, presidente Ucimu-sistemi Per Produrre, durante l’annuale assemblea dei Soci, la produzione italiana ha, infatti, patito un decremento dell’8%, rispetto al 2002, che ne ha ridotto il valore a 4.028 milioni di euro. Sul risultato globale ha pesato, principalmente, il calo delle consegne sul mercato interno, ridottesi a 2.177 milioni (-10,3%). Più contenuto, invece, il decremento registrato dalle esportazioni, diminuite, del 5,1%, a 1.851 milioni. I principali mercati di sbocco della produzione italiana sono risultati la Germania, che ha assorbito l’11,9% del totale, la Francia (9,7%) e gli Stati Uniti (9,4%); tornati davanti alla Spagna (8,9%); al quinto posto della graduatoria, la Cina con una quota pari all’8,2% del totale esportato. Risultati soddisfacenti sono stati raccolti dall’export nei mercati emergenti: accanto alla Cina, dove le consegne sono cresciute del 32,1% rispetto al valore registrato nell’anno precedente, India (+20,6%); Russia (+33,3%); Repubblica Ceca (+14,1%) e Turchia (+26,3%). Risultati, questi, che, almeno in parte, hanno arginato il calo delle consegne nelle tradizionali aree di sbocco del made in Italy (Germania -16,7%; Francia -23,2%; Spagna -25%); fra le quali solo gli Stati Uniti hanno mostrato chiari segnali di ripresa (+30,8%). Ha affermato Andrea Riello: “i costruttori italiani, da sempre votati alle esportazioni, cui è destinato più della metà della produzione nazionale di settore, hanno dimostrato, negli anni, grande flessibilità nel ri-orientare l’offerta verso le aree più dinamiche. Ma - ha continuato Riello - oggi, più che mai, si trovano a dover fronteggiare un mercato fortemente modificato, nei flussi e nelle modalità, un commercio che sposta il proprio focus dalle aree tradizionali a quelle emergenti, vicine e lontane”. “Da qui -ha rilevato Riello- la necessità di riflettere sui mercati potenzialmente più interessanti, in prospettiva, per l’industria italiana e sulle modalità per presidiarli”. Proprio su questi temi, Andrea Riello ha chiamato esponenti del mondo politico e economico italiano a confrontarsi nel corso della tavola rotonda “I nuovi mercati: Europa dell’allargamento o Cina”. Al dibattito, moderato dal professor Gian Maria Gros-pietro, direttore Dipartimento Economia Università Luiss, sono intervenuti Adolfo Urso, viceministro Attività Produttive, Danilo Oreste Broggi, presidente Confapi, Massimo Calearo, vicepresidente Federmeccanica e presidente associazione industriali Vicenza e Raffaello Vignali, presidente Compagnia delle Opere. L’assemblea coincide con il rinnovo delle cariche associative. Designato a succedere a Andrea Riello alla presidenza di Ucimu-sistemi Per Produrre è Alberto Tacchella, presidente di Tacchella Macchine e già vicepresidente dell’associazione dal 2000. |
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Cinisello, 29 giugno 2004 - Nonostante il negativo andamento della congiuntura economica internazionale, nel 2003, l’industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione resta salda al vertice delle graduatorie mondiali, dove ricopre, ormai da anni, il terzo posto, sia per produzione che per esportazione. Ciò non toglie che il bilancio 2003 sia caratterizzato da un segno prevalentemente negativo. Secondo i dati di consuntivo presentati da Andrea Riello, presidente Ucimu-sistemi Per Produrre, durante l’annuale assemblea dei Soci, la produzione italiana ha, infatti, patito un decremento dell’8%, rispetto al 2002, che ne ha ridotto il valore a 4.028 milioni di euro. Sul risultato globale ha pesato, principalmente, il calo delle consegne sul mercato interno, ridottesi a 2.177 milioni (-10,3%). Più contenuto, invece, il decremento registrato dalle esportazioni, diminuite, del 5,1%, a 1.851 milioni. I principali mercati di sbocco della produzione italiana sono risultati la Germania, che ha assorbito l’11,9% del totale, la Francia (9,7%) e gli Stati Uniti (9,4%); tornati davanti alla Spagna (8,9%); al quinto posto della graduatoria, la Cina con una quota pari all’8,2% del totale esportato. Risultati soddisfacenti sono stati raccolti dall’export nei mercati emergenti: accanto alla Cina, dove le consegne sono cresciute del 32,1% rispetto al valore registrato nell’anno precedente, India (+20,6%); Russia (+33,3%); Repubblica Ceca (+14,1%) e Turchia (+26,3%). Risultati, questi, che, almeno in parte, hanno arginato il calo delle consegne nelle tradizionali aree di sbocco del made in Italy (Germania -16,7%; Francia -23,2%; Spagna -25%); fra le quali solo gli Stati Uniti hanno mostrato chiari segnali di ripresa (+30,8%). Ha affermato Andrea Riello: “i costruttori italiani, da sempre votati alle esportazioni, cui è destinato più della metà della produzione nazionale di settore, hanno dimostrato, negli anni, grande flessibilità nel ri-orientare l’offerta verso le aree più dinamiche. Ma - ha continuato Riello - oggi, più che mai, si trovano a dover fronteggiare un mercato fortemente modificato, nei flussi e nelle modalità, un commercio che sposta il proprio focus dalle aree tradizionali a quelle emergenti, vicine e lontane”. “Da qui -ha rilevato Riello- la necessità di riflettere sui mercati potenzialmente più interessanti, in prospettiva, per l’industria italiana e sulle modalità per presidiarli”. Proprio su questi temi, Andrea Riello ha chiamato esponenti del mondo politico e economico italiano a confrontarsi nel corso della tavola rotonda “I nuovi mercati: Europa dell’allargamento o Cina”. Al dibattito, moderato dal professor Gian Maria Gros-pietro, direttore Dipartimento Economia Università Luiss, sono intervenuti Adolfo Urso, viceministro Attività Produttive, Danilo Oreste Broggi, presidente Confapi, Massimo Calearo, vicepresidente Federmeccanica e presidente associazione industriali Vicenza e Raffaello Vignali, presidente Compagnia delle Opere. L’assemblea coincide con il rinnovo delle cariche associative. Designato a succedere a Andrea Riello alla presidenza di Ucimu-sistemi Per Produrre è Alberto Tacchella, presidente di Tacchella Macchine e già vicepresidente dell’associazione dal 2000. |
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Torino, 29 giugno 2004 - L'assemblea degli Azionisti di Directa Sim ha approvato il bilancio dell'esercizio chiuso il 31 dicembre 2003 con un utile netto di 70.781 Euro, contro 31.116 Euro del 2002, dopo aver spesato interamente investimenti pubblicitari per 1.081.135 Euro e operato ammortamenti anticipati per 118.395 Euro. L'intermediato Directa nel 2003 sui mercati Cash (azioni italiane, Usa e covered warrant) è stato di 30.682 milioni di Euro, con un incremento del 18% rispetto al 2002, mentre le commissioni di negoziazione sono state di 8.958 mila Euro, con un incremento del 6% sul 2002. Il minor incremento delle commissioni rispetto all'intermediato è determinato dalla riduzione delle commissioni unitarie effettuata nel maggio 2003. L'intermediato sui mercati derivati (al valore nozionale dei contratti) è praticamente raddoppiato rispetto all'anno precedente, anche in funzione del lancio dell'operatività sull'Eurex, a partire da ottobre 2003. "Nonostante la debolezza del mercato, Directa ha chiuso il suo settimo esercizio consecutivo in utile ed ha continuato ad investire in nuovi progetti - ha commentato il Presidente Dr. Massimo Segre - quali il Pen Trader, la nuova esclusiva piattaforma su palmare, sviluppata lungo tre anni di lavoro e lanciata nel mese di maggio, nata per connettersi e scambiare dati ad alta velocità con i server Directa, uno strumento di straordinaria immediatezza operativa, per certi versi addirittura superiore a un Pc fisso, e destinato a trasformare il modo in cui molti faranno trading. Nel corso del 2004 procederemo al collegamento diretto con l'Eurex e con il Chicago Mercantile Exchange (Cme); dei quali diventeremo negoziatori diretti per fornire un servizio ai massimi livelli di tempestività e qualità". |
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Torino, 29 giugno 2004 - L'assemblea degli Azionisti di Directa Sim ha approvato il bilancio dell'esercizio chiuso il 31 dicembre 2003 con un utile netto di 70.781 Euro, contro 31.116 Euro del 2002, dopo aver spesato interamente investimenti pubblicitari per 1.081.135 Euro e operato ammortamenti anticipati per 118.395 Euro. L'intermediato Directa nel 2003 sui mercati Cash (azioni italiane, Usa e covered warrant) è stato di 30.682 milioni di Euro, con un incremento del 18% rispetto al 2002, mentre le commissioni di negoziazione sono state di 8.958 mila Euro, con un incremento del 6% sul 2002. Il minor incremento delle commissioni rispetto all'intermediato è determinato dalla riduzione delle commissioni unitarie effettuata nel maggio 2003. L'intermediato sui mercati derivati (al valore nozionale dei contratti) è praticamente raddoppiato rispetto all'anno precedente, anche in funzione del lancio dell'operatività sull'Eurex, a partire da ottobre 2003. "Nonostante la debolezza del mercato, Directa ha chiuso il suo settimo esercizio consecutivo in utile ed ha continuato ad investire in nuovi progetti - ha commentato il Presidente Dr. Massimo Segre - quali il Pen Trader, la nuova esclusiva piattaforma su palmare, sviluppata lungo tre anni di lavoro e lanciata nel mese di maggio, nata per connettersi e scambiare dati ad alta velocità con i server Directa, uno strumento di straordinaria immediatezza operativa, per certi versi addirittura superiore a un Pc fisso, e destinato a trasformare il modo in cui molti faranno trading. Nel corso del 2004 procederemo al collegamento diretto con l'Eurex e con il Chicago Mercantile Exchange (Cme); dei quali diventeremo negoziatori diretti per fornire un servizio ai massimi livelli di tempestività e qualità". |
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Torino, 29 giugno 2004 - L'assemblea degli Azionisti di Directa Sim ha approvato il bilancio dell'esercizio chiuso il 31 dicembre 2003 con un utile netto di 70.781 Euro, contro 31.116 Euro del 2002, dopo aver spesato interamente investimenti pubblicitari per 1.081.135 Euro e operato ammortamenti anticipati per 118.395 Euro. L'intermediato Directa nel 2003 sui mercati Cash (azioni italiane, Usa e covered warrant) è stato di 30.682 milioni di Euro, con un incremento del 18% rispetto al 2002, mentre le commissioni di negoziazione sono state di 8.958 mila Euro, con un incremento del 6% sul 2002. Il minor incremento delle commissioni rispetto all'intermediato è determinato dalla riduzione delle commissioni unitarie effettuata nel maggio 2003. L'intermediato sui mercati derivati (al valore nozionale dei contratti) è praticamente raddoppiato rispetto all'anno precedente, anche in funzione del lancio dell'operatività sull'Eurex, a partire da ottobre 2003. "Nonostante la debolezza del mercato, Directa ha chiuso il suo settimo esercizio consecutivo in utile ed ha continuato ad investire in nuovi progetti - ha commentato il Presidente Dr. Massimo Segre - quali il Pen Trader, la nuova esclusiva piattaforma su palmare, sviluppata lungo tre anni di lavoro e lanciata nel mese di maggio, nata per connettersi e scambiare dati ad alta velocità con i server Directa, uno strumento di straordinaria immediatezza operativa, per certi versi addirittura superiore a un Pc fisso, e destinato a trasformare il modo in cui molti faranno trading. Nel corso del 2004 procederemo al collegamento diretto con l'Eurex e con il Chicago Mercantile Exchange (Cme); dei quali diventeremo negoziatori diretti per fornire un servizio ai massimi livelli di tempestività e qualità". |
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Torino, 29 giugno 2004 - L'assemblea degli Azionisti di Directa Sim ha approvato il bilancio dell'esercizio chiuso il 31 dicembre 2003 con un utile netto di 70.781 Euro, contro 31.116 Euro del 2002, dopo aver spesato interamente investimenti pubblicitari per 1.081.135 Euro e operato ammortamenti anticipati per 118.395 Euro. L'intermediato Directa nel 2003 sui mercati Cash (azioni italiane, Usa e covered warrant) è stato di 30.682 milioni di Euro, con un incremento del 18% rispetto al 2002, mentre le commissioni di negoziazione sono state di 8.958 mila Euro, con un incremento del 6% sul 2002. Il minor incremento delle commissioni rispetto all'intermediato è determinato dalla riduzione delle commissioni unitarie effettuata nel maggio 2003. L'intermediato sui mercati derivati (al valore nozionale dei contratti) è praticamente raddoppiato rispetto all'anno precedente, anche in funzione del lancio dell'operatività sull'Eurex, a partire da ottobre 2003. "Nonostante la debolezza del mercato, Directa ha chiuso il suo settimo esercizio consecutivo in utile ed ha continuato ad investire in nuovi progetti - ha commentato il Presidente Dr. Massimo Segre - quali il Pen Trader, la nuova esclusiva piattaforma su palmare, sviluppata lungo tre anni di lavoro e lanciata nel mese di maggio, nata per connettersi e scambiare dati ad alta velocità con i server Directa, uno strumento di straordinaria immediatezza operativa, per certi versi addirittura superiore a un Pc fisso, e destinato a trasformare il modo in cui molti faranno trading. Nel corso del 2004 procederemo al collegamento diretto con l'Eurex e con il Chicago Mercantile Exchange (Cme); dei quali diventeremo negoziatori diretti per fornire un servizio ai massimi livelli di tempestività e qualità". |
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Torino, 29 giugno 2004 - L'assemblea degli Azionisti di Directa Sim ha approvato il bilancio dell'esercizio chiuso il 31 dicembre 2003 con un utile netto di 70.781 Euro, contro 31.116 Euro del 2002, dopo aver spesato interamente investimenti pubblicitari per 1.081.135 Euro e operato ammortamenti anticipati per 118.395 Euro. L'intermediato Directa nel 2003 sui mercati Cash (azioni italiane, Usa e covered warrant) è stato di 30.682 milioni di Euro, con un incremento del 18% rispetto al 2002, mentre le commissioni di negoziazione sono state di 8.958 mila Euro, con un incremento del 6% sul 2002. Il minor incremento delle commissioni rispetto all'intermediato è determinato dalla riduzione delle commissioni unitarie effettuata nel maggio 2003. L'intermediato sui mercati derivati (al valore nozionale dei contratti) è praticamente raddoppiato rispetto all'anno precedente, anche in funzione del lancio dell'operatività sull'Eurex, a partire da ottobre 2003. "Nonostante la debolezza del mercato, Directa ha chiuso il suo settimo esercizio consecutivo in utile ed ha continuato ad investire in nuovi progetti - ha commentato il Presidente Dr. Massimo Segre - quali il Pen Trader, la nuova esclusiva piattaforma su palmare, sviluppata lungo tre anni di lavoro e lanciata nel mese di maggio, nata per connettersi e scambiare dati ad alta velocità con i server Directa, uno strumento di straordinaria immediatezza operativa, per certi versi addirittura superiore a un Pc fisso, e destinato a trasformare il modo in cui molti faranno trading. Nel corso del 2004 procederemo al collegamento diretto con l'Eurex e con il Chicago Mercantile Exchange (Cme); dei quali diventeremo negoziatori diretti per fornire un servizio ai massimi livelli di tempestività e qualità". |
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ALITALIA APPROVA IL BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2003 |
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Roma, 29 giugno 2004 - L’assemblea straordinaria ed ordinaria degli Azionisti della Società, nella riunione tenutasi ieri, ha, tra l’altro, deliberato: di modificare lo statuto sociale al fine di ridurre la composizione del Consiglio di Amministrazione in un numero di membri compreso tra tre e cinque; di approvare il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2003, riportando a nuovo la perdita di esercizio pari ad Euro 517.051.153; di nominare il Consiglio di Amministrazione per gli esercizi 2004-2006, composto di cinque membri e, segnatamente: Ing. Giancarlo Cimoli Prof. Avv. Serafino Gatti M. Jean-cyril Spinetta Avv. Roberto Ulissi Dott. Augusto Zodda nominando, altresì, Presidente l’ing. Giancarlo Cimoli. In ottemperanza ad una richiesta della Consob, Alitalia precisa che, nel corso dell’Assemblea, il Presidente ha rappresentato quanto segue: " La Consob ha invitato la Società, ai sensi del’art. 114, comma 3, del D. Lgs. N. 58/1998, a fornire, in occasione del'Assemblea degli Azionisti convocata per il 25 - 28 giugno 2004, le considerazioni in ordine ai rilievi avanzati dal Colegio Sindacale nela propria relazione predisposta ai sensi del'art. 153 del D. Lgs. N. 58/98 e del'art. 2429, comma 3, del codice civile circa "1'esigenza di conoscere con certezza l'operatività del reperimento del "prestito ponte" nel termine di svolgimento del'Assemblea>> e la necessità altrimenti di una successiva convocazione di un'Assemblea straordinaria <<per le determinazioni conseguenti" ed in ordine ala dichiarazione di impossibilità al'espressione di un giudizio sul bilancio d'esercizio e sul bilancio consolidato 2003 riportata nele relazioni dela società di revisione redatte ai sensi del'art. 156 del D. Lgs.n.58/98. Al riguardo: nel quadro dela conformità ala legge ed al’atto costitutivo riscontrata dal Colegio Sindacale dele operazioni svolte nel’esercizio 2003 dal Consiglio di Amministrazione; dela verificata rispondenza e completezza dele informazioni fornite dagli Amministratori nela loro Relazione accertata sia da parte del Colegio Sindacale, in relazione ai fatti di cui i componenti tale Organo sono stati a conoscenza a seguito dela partecipazione ale riunioni degli Organi Sociali e del’esercizio dei propri doveri di vigilanza e dei propri poteri di ispezione e di controlo, sia da parte dela Società di revisione, nel’espletamento dei suoi compiti; si svolgono le richieste considerazioni in ottemperanza al’invito formulato in tal senso dala Consob. Le espressioni del Colegio Sindacale dela Compagnia e la dichiarazione dela Società di revisione, richiamate dal’Autorità di Vigilanza, sono state formulate nel’ambito di quanto richiesto, nela fattispecie, dale previsioni dela normativa di legge e regolamentare che disciplinano i doveri e l’attività propri del’Organo Sindacale e dela revisione contabile. Dette espressioni e dichiarazioni non sono, peraltro, in contrasto con quele svolte dai componenti il Consiglio di Amministrazione nel’ambito dele responsabilità e dei compiti propri di tale Organo che sono, nel’interesse stesso dela Compagnia, complementari a queli del Colegio Sindacale e dela Società di revisione, nel quadro del rapporto interorganico che si sviluppa fra gli Amministratori ed i componenti il Colegio Sindacale e del rapporto di colaborazione instaurato con la Società incaricata dela revisione legale dei conti. In tale contesto, il provvedimento emanato dal Consiglio dei Ministri del 22 giugno 2004 per il rilascio di garanzia delo Stato in favore di Alitalia permette di conseguire un significativo ed indispensabile concreto contributo per consentire ala Compagnia il reperimento di adeguate risorse finanziarie mediante “prestito ponte” per sostenere l’operatività aziendale per il tempo compatibile con la concreta attivazione del Piano di Industriale 2004-2008 che, attraverso incisive azioni, dovrà permettere il risanamento ed il rilancio dela Società. In relazione a quanto sopra, emerge, quindi, un concreto, primo riscontro circa l’avveramento dela condizione prospettata dagli Amministratori nel redigere con criteri di continuità aziendale il progetto di bilancio di esercizio e bilancio consolidato del Gruppo Alitalia al 31 dicembre 2003, raforzandosi la confidenza nel’attuazione di un incisivo piano di risanamento e rilancio del Gruppo e del reperimento di adeguate risorse finanziarie tramite aumento di capitale." In riferimento a quanto precede il Collegio Sindacale ha dichiarato quanto segue: " Il Colegio prende atto positivamente del decreto legge emanato dal Consiglio dei Ministri del 22 giugno 2004 per il rilascio di garanzia delo Stato in favore di Alitalia, finalizzato al reperimento di un “prestito ponte”. In coerenza con quanto esposto nela propria relazione, il Colegio fa presente che occorre tener conto sia del’impatto economico che scaturirà da detto “prestito ponte” sia dela necessità di individuare le risorse necessarie al suo rimborso. Il Colegio confida che tali aspetti saranno assunti ed adeguatamente risolti al’interno del piano di ristrutturazione che il Consiglio è impegnato a definire in tempi ragionevolmente brevi da cui emergeranno le proposte da sottoporre agli Azionisti in una successiva, specifica Assemblea. |
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BENETTON GROUP: NEWS DELLA SETTIMANA |
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Ponzano veneto, 29 giugno 2004 - Il titolo del Gruppo Benetton ha chiuso la quarta settimana del mese di giugno al prezzo di riferimento di 9,339 euro, facendo registrare un lieve ribasso dello -0,5% rispetto alla chiusura di venerdଠ18 giugno. I volumi medi giornalieri sono stati di circa 200 mila pezzi. La performance del titolo rispetto ad inizio anno si attesta a +2,5%, contro un apprezzamento dell'indice generale Mibtel e del Midex rispettivamente del +6,1% e del +1,2%. Per quanto riguarda la quotazione al Nyse, nel corso della settimana sono stati emessi 4.400 nuovi Adr. Il totale di titoli in circolazione al 25 giugno è pari a 1.564.837 (equivalenti a 3.129.674 azioni ordinarie, pari al 5,7% del flottante). Il prezzo degli Adr ha registrato in settimana una contrazione dello -0,6%. |
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TELECOM ITALIA MEDIA: IL CONSIGLIO SI RIUNISCE IL 27 LUGLIO ANZICHÉ IL 7 SETTEMBRE |
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Milano, 28 giugno 2004 - Con riferimento al calendario dei principali eventi societari, reso noto al mercato in data 3 novembre 2004, Telecom Italia Media comunica che il Consiglio di Amministrazione della società, che esaminerà ed approverà la relazione sull’andamento del primo semestre 2004, si terrà in data 27 luglio 2004 anziché in data 7 settembre. Conseguentemente non avrà luogo la riunione del Consiglio di Amministrazione del 26 luglio 2004 chiamata ad esaminare i dati preliminari del Gruppo Telecom Italia Media del primo semestre 2004. |
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TELECOM ITALIA MEDIA ACQUISTA IL 40% DI WEBFIN PER 287 MILIONI DI EURO RISOLTO IL CONTENZIOSO DI 700 MILIONI DI EURO CON IL GRUPPO DE AGOSTINI |
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Milano, 29 giugno 2004 - Ti Media comunica di aver raggiunto un accordo con il Gruppo De Agostini per la definizione della controversia, oggetto di procedura arbitrale, relativa al contratto stipulato il 20 settembre 2000 riguardante, fra l’altro, l’acquisto del 40% di Webfin (che possiede il 66% di Matrix, titolare del portale Virgilio). In particolare, in base all’accordo - che supera quello sopra richiamato del 20 settembre 2000 - De Agostini Invest trasferisce l’intera partecipazione detenuta in Webfin a Ti Media (che già controlla la società con il 60%). Quest’ultima, in luogo del prezzo originariamente pattuito di 700 milioni di euro, corrisponde 287 milioni di euro, a cui devono aggiungersi 38 milioni di euro, a fronte di quanto già versato da De Agostini Invest a partire dal luglio 2001 per ripianare le perdite e ricapitalizzare Webfin. A livello finanziario l’accordo comporta per Ti Media un incremento, immediato e temporaneo, dell’indebitamento di 325 milioni di euro, pari all’importo del finanziamento erogato, a condizioni di mercato, da Telecom Italia, come da impegni assunti lo scorso anno in sede di cessione del controllo della “nuova” Seat (società beneficiaria dell’operazione di scissione da cui nel 2003 è nata Ti Media), in modo da consentire a Ti Media di disporre dei mezzi necessari per soddisfare i debiti e gli impegni esistenti alla data di efficacia della scissione. Ti Media migliorerà peraltro la propria situazione finanziaria e patrimoniale attraverso due operazioni: cessione a Vertico (società posseduta integralmente da Telecom Italia e già azionista di Matrix al 33,3%) della partecipazione in Webfin acquisita da De Agostini Invest. Tale vendita - che è prevista al prezzo di 42,6 milioni di euro, definito sulla base delle valutazioni ottenute dalle due società - consente da un lato a Ti Media, che mantiene inalterato il controllo su Matrix, di ridurre la propria esposizione finanziaria.2 nei confronti della controllante, dall’altro di consolidare i rapporti di collaborazione commerciale nell’area Internet già in essere fra Telecom Italia e Matrix/virgilio; aumento di capitale a pagamento in opzione per un controvalore complessivo (comprensivo di sovrapprezzo) di circa 120 milioni di euro, da eseguirsi entro l’anno. Si prevede che la convocazione dell’assemblea chiamata ad approvare la proposta sia deliberata entro la fine del mese di luglio 2004 dal Consiglio di Amministrazione della Società, che per questo motivo anticiperà l’approvazione della relazione semestrale, così da fornire al mercato la più ampia informativa. Telecom Italia assicura il proprio sostegno all’iniziativa mediante sottoscrizione della quota di spettanza dell’aumento di capitale, nonché dell’eventuale quota residua che dovesse rimanere inoptata. Gli effetti economici delle operazioni sopra descritte consistono in una perdita, al netto dell’effetto fiscale, di 130 milioni di euro per Ti Media S.p.a. Per quanto riguarda Telecom Italia S.p.a questa sarà di 113 milioni di euro. A livello consolidato la perdita netta sarà di 189 milioni di euro per il Gruppo Ti Media e di 116 milioni di euro per il Gruppo Telecom Italia . Il completamento delle suddette operazioni comporterà un aumento dell’indebitamento netto consolidato per Ti Media di circa 162 milioni di euro a fine 2004, che scenderà a circa 70 milioni di euro nel 2006. Per quanto riguarda Telecom Italia questo sarà di circa 280 milioni di euro alla fine di quest’anno, per scendere a 186 milioni di euro alla fine del 2005. Non si prevedono variazioni degli obiettivi già comunicati al mercato da Telecom Italia e Ti Media per effetto delle sopra descritte operazioni. |
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GRUPPO PAGNOSSIN: RETTIFICA AL PARAGRAFO “GIUDIZIO POSITIVO DEI REVISORI SUL BILANCIO 2003” |
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Treviso, 29 giugno 2004 - In riferimento a quanto pubblicato ieri Pagnossin specifica che solo, relativamente al bilancio 2003 della controllata Richard Ginori 1735 S.p.a., i revisori si sono espressi in maniera positiva sul fatto che il bilancio è conforme alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione, e che è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria e il risultato economico della Società; il tutto tenendo conto che sono stati fatti sette rilievi commentati nel comunicato al mercato della Richard Ginori 1735 S.p.a. Del 24 giugno 2004 . Invece, relativamente al bilancio civilistico e consolidato della Pagnossin S.p.a., la Relazione della Società di Revisione rimane quella emessa in data 18 giugno 2004 e comunicata al mercato lo stesso 18 giugno e successivamente con errata corrige il 24 giugno 2004, nella quale i revisori non si esprimevano né sul bilancio d’esercizio né sul bilancio consolidato al 31 dicembre 2003 della Pagnossin S.p.a. In quanto esistono rilevanti incertezze descritte e commentate nel comunicato al mercato della Pagnossin S.p.a. Del 25 giugno 2004. Tra l’altro, con riguardo all’incertezza espressa relativamente all’adesione definitiva di tutte le banche al progetto di ristrutturazione in discussione, si precisa che (i) al momento non sono intervenuti fatti o eventi nuovi o comunicazioni scritte da parte delle banche rispetto a quelli noti alla data della Relazione della Società di Revisione del 18 giugno 2004; (ii) la Società deve ancora ottenere le risposte scritte da parte delle banche del finanziamento in pool che ha come capofila la Banca Antonveneta. Infine, nel momento in cui saranno disponibili le adesioni di tutte le banche alla proposta della Società, è intenzione della Pagnossin S.p.a. Di chiedere alla Società di Revisione di considerare di riemettere la propria Relazione. |
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FINARTE: APPROVATI IL BILANCIO DELLA SOCIETÀ AL 31 DICEMBRE 2003 CHE CHIUDE CON UNA PERDITA DI € 11.993 116 |
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Milano, 29 maggio 2004 - L’assemblea dei Soci di Finarte - Semenzato Casa d’Aste S.p.a., convocata con avviso pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 121 del 25 maggio 2004, si è riunita ieri in seconda convocazione. Sono risultati presenti n. 22 azionisti partecipanti all’Assemblea,in proprio o per delega per complessive n.27.917.337 azioni ordinarie, regolarmente depositate ed aventi diritto ad altrettanti voti, che rappresentano il 55,745% di n. 50.080.000 di azioni pari all’intero Capitale Sociale. L’assemblea ha approvato a larga maggioranza le proposte del Consiglio di Amministrazione sui punti all’ordine del giorno. Più precisamente, nella parte ordinaria, sono stati approvati il Bilancio della società al 31 dicembre 2003 che chiude con una perdita di € 11.993 116 portata integralmente a nuovo; la nomina ad Amministratore dell’avvocato Giorgio Baldini già cooptato dal Consiglio di Amministrazione del 14 maggio 2004 e l’integrazione del compenso proposta dalla società di Revisione. Nella parte straordinaria l Assemblea ha preso atto che la Società si trova nella situazione prevista dall’art. 2446 del Codice Civile in quanto il Bilancio al 31 dicembre 2003 presenta una perdita accumulata di € 22.221.362 che, tenuto conto delle Riserve in essere fa sì che il patrimonio sia di € 9.567.026 a fronte di un Capitale Sociale di € 26.041.600 L’assemblea ha deciso di rimandare la decisione su eventuali riduzioni ed aumenti del Capitale Sociale ad una prossima Assemblea Straordinaria da tenersi nei termini previsti dallo stesso articolo 2446 del Codice Civile. |
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EFFETTO EURO (E CINA) SULL’EXPORT LOMBARDO EURO FORTE E CONCORRENZA DALL’ESTREMO ORIENTE OSTACOLI PER LA LOMBARDIA INTERNAZIONALE |
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Milano, 29 giugno 2004 - Per quasi una impresa lombarda su 3 l’indebolimento del dollaro rispetto all’euro e la concorrenza proveniente dalla Cina e dall’Estremo Oriente sono stati i principali ostacoli nel corso dell’ultimo anno nella corsa sui mercati esteri. E così, per avere successo, il segreto è affidarsi alla qualità dei prodotti, all’innovazione e al rapporto consolidato con i clienti. Lavorare in gruppo piace alle imprese che esportano (quasi 1 impresa che lavora con l’estero su 4 lo fa). Tra i servizi ritenuti più importanti dalle imprese nella loro sfida all’internazionalizzazione, ancora una volta ha la meglio la partecipazione alle fiere, seguita dalla richiesta di servizi specialistici e dalle informazioni on-line. Sono questi alcuni dati che emergono dal rapporto finale sui condizionamenti all’attività sui mercati internazionali condotta da Cesdi Srl su un campione di 202 imprese lombarde che nel corso del 2003 si sono avvalse dei servizi erogati da Promos – Azienda Speciale della Camera di Commercio per le attività internazionali. I dati sono stati presentati oggi, durante il convegno di inaugurazione del Lombardiapoint Milano, Punto Operativo per l’Internazionalizzazione in Camera di Commercio di Milano, via Meravigli 11. “ Sono oltre 31 mila le imprese lombarde attive nell’import export, di cui circa 12 mila solo nell’area milanese, quasi un terzo delle circa 100 mila in tutta Italia - ha dichiarato Bruno Ermolli, Presidente di Promos - azienda speciale della Camera di Commercio di Milano per le attività internazionali. Oggi la proiezione internazionale delle imprese e del sistema paese è sempre più una dimensione strategica che richiede un impegno serio e un’azione coordinata da parte di tutte le istituzioni che lavorano per la promozione all’estero del nostro sistema economico. E’ il primo casello d’entrata dell’autostrada dell’internazionalizzazione, e si fonda sulla piattaforma di servizi della Camera di commercio, sulla quale collaborano le altre istituzioni ”. Ostacoli allo sviluppo dell’export. Quasi 9 imprese su 10 (l’85,8% del campione) sottolineano la presenza di fattori che hanno frenato l’attività sui mercato esteri nel corso dell’ultimo anno. In particolare, a livello di macro categoria, il 70% delle imprese segnala la concorrenza da parte di altri paesi; il 65% la congiuntura mondiale; il 42,1% i problemi interni all’azienda; l’11,2% la congiuntura italiana. Se guardiamo più nel dettaglio, l’ostacolo principale sollevato dalle imprese è costituito dalla caduta del dollaro rispetto all’euro (35%); segue la concorrenza proveniente dalla Cina e dall’Estremo Oriente (33%); una generale flessione della domanda dall’estero a seguito della crisi economica mondiale (30%); la concorrenza proveniente da altri operatori italiani (20%); è meno sentita, invece, la concorrenza proveniente da altri paesi dell’Ue. Tra i vincoli presenti all’interno dell’azienda, il 16% sottolinea la mancanza di personale idoneo; il 12,5% le dimensioni aziendali. Tipi di imprese e ostacoli all’export. Gli ostacoli allo sviluppo dell’attività sui mercati esteri sono percepiti in misura diversa a seconda del livello di internazionalizzazione delle imprese: le imprese meno internazionalizzate sottolineano soprattutto i problemi interni all’azienda (carenza di personale/mancanza di informazioni/limiti organizzativi: 65%); quelle con una presenza internazionale più consolidata risentono maggiormente della concorrenza degli altri paesi (79%) e degli effetti del cambio euro/dollaro (78%). Se consideriamo la dimensione di imprese, il 41% delle micro imprese ammette ostacoli interni all’azienda (contro il 20% delle altre classi dimensionali); la congiuntura mondiale viene percepita come un ostacolo dal 60% delle medie e grandi imprese (e solo dal 37% delle micro imprese). Punti di forza…E’ nella qualità dei prodotti e dei servizi l’arma segreta degli imprenditori milanesi e lombardi sul mercato globale (per l’85,3% degli intervistati). Ma hanno successo anche grazie al rapporto consolidato con il cliente (73,6%); alla flessibilità rispetto ai prodotti richiesti dal cliente (72,6%); alla assicurazione della qualità del prodotto (72,1%); e alla innovatività nel prodotto (71,6%). Bene anche il rispetto dei tempi di consegna (65,5%) e la rapidità delle consegne (64%). …e di debolezza rispetto alla concorrenza. Le imprese si sentono deboli nei confronti della concorrenza in particolare per agenti o rappresentanti nei paesi di sbocco (35,5%). Lavorare in gruppo. Circa un quarto del campione di imprese (26,4%) ha scelto di fare parte di un gruppo o di un consorzio per avere successo sui mercati esteri, in particolare tale percentuale sale al 36,8% per le imprese con il livello di internazionalizzazione più elevato. Una impresa su due (il 52,3%) considera poi vantaggioso presentarsi sui mercati esteri insieme ad altre imprese, in particolare per la possibilità di ridurre i costi di esplorazione del mercato; di promozione e dei rappresentanti in loco. I servizi più richiesti dalle imprese. E’ la partecipazione a fiere il servizio più importante richiesto dalle imprese per il successo del loro processo di internazionalizzazione (voto da 0 a 3: 2,15); seguono i servizi specialistici richiesti dalle aziende (1,99); le informazioni on-line (1,85); le missioni all’estero (1,81); e l’accoglienza in Italia di delegazioni straniere (1,75). Più contenuta la valutazione dell’importanza dell’organizzazione di seminari e convegni (1,60); e della promozione di prodotti on-line (1,46). La valutazione del ruolo che assumano i vari servizi dipende dal livello di internazionalizzazione delle imprese: le aziende più dinamiche e già attive sui mercati esteri attribuiscono maggior importanza alle fiere (voto: 2,24) e ai servizi personalizzati (2,03). Quelle con una presenza meno consolidata, soprattutto le informazioni on-line (2,08) e i servizi specifici richiesti dalle aziende (2,04). L’identikit delle imprese lombarde internazionali. Nel 41,1% dei casi si tratta di imprese con in media tra 10 e 50 addetti e tra 2 a 10 milioni di euro di fatturato; seguono per il 38,1% delle piccole imprese (con meno di 10 addetti e meno di 2 milioni di fatturato); nel 15,7% dei casi si tratta di medie imprese (tra 50 e 499 addetti e tra 10 e 50 milioni di fatturato); infine nel 5,1% dei casi si tratta di grandi imprese (oltre 500 addetti e oltre 50 milioni di euro di fatturato). I settori più rappresentati sono il metalmeccanico/elettronica (34,6%); seguono i servizi per le imprese e il tessile/abbigliamento/calzature (15,8%); le altre industrie manifatturiere (14,9%); e infine il legno/mobilio/arredamento (8,4%). Per circa la metà delle imprese (pari al 41,4% del totale); l’export incide in misura notevole sul giro d’affari aziendale (50% o più del fatturato); per un altro 24,4% incide poi tra il 20 e il 49%. Più di una impresa su tre (35,0%) ha avviato o prevede l’avvio di altre forme di internazionalizzazione nel futuro prossimo della sua azienda al di là dell’export (presenze dirette; joint venture; accordi produttivi). Tra le aree di riferimento: a fare la voce grossa è l’Unione Europea (dove il 69,5% delle imprese milanesi e lombarde ha sviluppato relazioni d’affari); segue l’Estremo Oriente (47,7%); il Centro Est Europa (46,2%); il Nord America (37,1%); e il Centro Sud America (28,4%). Tra le relazioni d’affari in nuove aree previste per i prossimi anni, a prevalere è il Centro Est Europa (21,3% della imprese); segue l’Estremo Oriente (15,2%); e il Centro Sud America (10,7%). Da una ricerca della Camera di Commercio di Milano attraverso Cesdi sui servizi di internazionalizzazione delle imprese (sulle imprese lombarde utenti di Promos, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano nel 2003 ) | Totale complessivo imprese | Ostacoli Allo Sviluppo All'export % | % opera in gruppo | % opera in consorzio | Ritengono vantaggioso presentarsi sui mercati esteri con altre imprese: % Si | Milano | 101 | 84,2 | 13,1 | 8,1 | 46,5 | Bergamo | 16 | 68,8 | 25,0 | 18,8 | 43,8 | Brescia | 20 | 95,0 | 23,8 | 19,0 | 76,2 | Como | 14 | 100,0 | 14,3 | 28,6 | 85,7 | Varese | 18 | 83,3 | 5,6 | 16,7 | 50,0 | altre province | 28 | 89,3 | | | | da una ricerca della Camera di Commercio di Milano attraverso Cesdi sui servizi di internazionalizzazione delle imprese (sulle imprese lombarde utenti di Promos, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano nel 2003 ) Punti Di Forza E Di Debolezza Rispetto Alla Concorrenza | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | provincia di Milano | provincia di Bergamo | provincia di Brescia | provincia di Como | provincia di Varese | | % forza | % debolezza | % forza | % debolezza | % forza | % debolezza | % forza | % debolezza | % forza | % debolezza | Prezzo/costi | 28,3 | 43,4 | 37,5 | 37,5 | 38,1 | 38,1 | 7,1 | 64,3 | 38,9 | 33,3 | Dilazioni pagamento | 20,2 | 41,4 | 18,8 | 31,3 | 19,0 | 33,3 | 21,4 | 42,9 | 44,4 | 16,7 | Qualità prodotti/servizi | 82,8 | 1,0 | 75,0 | 0,0 | 100,0 | 0,0 | 100,0 | 0,0 | 77,8 | 0,0 | Prodotti nuovi/innovativi | 66,7 | 7,1 | 62,5 | 12,5 | 81,0 | 4,8 | 92,9 | 0,0 | 72,2 | 5,6 | Design del prodotto | 2,0 | 57,6 | 50,0 | 0,0 | 66,7 | 9,5 | 85,7 | 0,0 | 61,1 | 11,1 | Capacità adattam. Richieste | 70,7 | 9,1 | 56,3 | 12,5 | 85,7 | 9,5 | 85,7 | 7,1 | 66,7 | 16,7 | Elasticità variaz. Volumi | 67,7 | 10,1 | 56,3 | 18,8 | 61,9 | 28,6 | 78,6 | 14,3 | 61,1 | 11,1 | Rapporti consolidati | 74,7 | 4,0 | 62,5 | 0,0 | 71,4 | 14,3 | 92,9 | 0,0 | 66,7 | 11,1 | Rapidità consegne | 61,6 | 11,1 | 43,8 | 18,8 | 76,2 | 14,3 | 92,9 | 0,0 | 61,1 | 16,7 | Rispetto tempi consegna | 61,6 | 11,1 | 43,8 | 18,8 | 81,0 | 14,3 | 71,4 | 7,1 | 66,7 | 11,1 | Garanzia qualità | 66,7 | 3,0 | 68,8 | 0,0 | 95,2 | 4,8 | 92,9 | 0,0 | 61,1 | 5,6 | Assistenza | 57,6 | 4,0 | 62,5 | 0,0 | 61,9 | 4,8 | 71,4 | 0,0 | 44,4 | 5,6 | Presenza in loco | 36,4 | 38,4 | 43,8 | 12,5 | 42,9 | 23,8 | 57,1 | 21,4 | 11,1 | 44,4 | servizi Piu' Importanti Per L'internazionalizzazione | Provincia di Milano | Provincia di Bergamo | Provincia di Brescia | Provincia di Como | Provincia di Varese | | importanza media | importanza media | importanza media | importanza media | importanza media | Fiere | 2,16 | 2,25 | 1,95 | 2,62 | 2,28 | Delegazioni | 1,71 | 1,60 | 1,86 | 2,00 | 1,72 | Missioni | 1,82 | 1,94 | 1,73 | 2,00 | 2,00 | Servizi specifici per imprese | 1,90 | 1,81 | 1,95 | 2,23 | 2,12 | Informazioni online | 1,85 | 1,63 | 1,86 | 1,85 | 1,81 | Promozione online | 1,37 | 1,44 | 1,64 | 1,77 | 1,65 | Seminari e convegni | 1,50 | 1,53 | 1,90 | 1,58 | 1,78 | |
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Milano, 29 giugno 2004 - Per quasi una impresa lombarda su 3 l’indebolimento del dollaro rispetto all’euro e la concorrenza proveniente dalla Cina e dall’Estremo Oriente sono stati i principali ostacoli nel corso dell’ultimo anno nella corsa sui mercati esteri. E così, per avere successo, il segreto è affidarsi alla qualità dei prodotti, all’innovazione e al rapporto consolidato con i clienti. Lavorare in gruppo piace alle imprese che esportano (quasi 1 impresa che lavora con l’estero su 4 lo fa). Tra i servizi ritenuti più importanti dalle imprese nella loro sfida all’internazionalizzazione, ancora una volta ha la meglio la partecipazione alle fiere, seguita dalla richiesta di servizi specialistici e dalle informazioni on-line. Sono questi alcuni dati che emergono dal rapporto finale sui condizionamenti all’attività sui mercati internazionali condotta da Cesdi Srl su un campione di 202 imprese lombarde che nel corso del 2003 si sono avvalse dei servizi erogati da Promos – Azienda Speciale della Camera di Commercio per le attività internazionali. I dati sono stati presentati oggi, durante il convegno di inaugurazione del Lombardiapoint Milano, Punto Operativo per l’Internazionalizzazione in Camera di Commercio di Milano, via Meravigli 11. “ Sono oltre 31 mila le imprese lombarde attive nell’import export, di cui circa 12 mila solo nell’area milanese, quasi un terzo delle circa 100 mila in tutta Italia - ha dichiarato Bruno Ermolli, Presidente di Promos - azienda speciale della Camera di Commercio di Milano per le attività internazionali. Oggi la proiezione internazionale delle imprese e del sistema paese è sempre più una dimensione strategica che richiede un impegno serio e un’azione coordinata da parte di tutte le istituzioni che lavorano per la promozione all’estero del nostro sistema economico. E’ il primo casello d’entrata dell’autostrada dell’internazionalizzazione, e si fonda sulla piattaforma di servizi della Camera di commercio, sulla quale collaborano le altre istituzioni ”. Ostacoli allo sviluppo dell’export. Quasi 9 imprese su 10 (l’85,8% del campione) sottolineano la presenza di fattori che hanno frenato l’attività sui mercato esteri nel corso dell’ultimo anno. In particolare, a livello di macro categoria, il 70% delle imprese segnala la concorrenza da parte di altri paesi; il 65% la congiuntura mondiale; il 42,1% i problemi interni all’azienda; l’11,2% la congiuntura italiana. Se guardiamo più nel dettaglio, l’ostacolo principale sollevato dalle imprese è costituito dalla caduta del dollaro rispetto all’euro (35%); segue la concorrenza proveniente dalla Cina e dall’Estremo Oriente (33%); una generale flessione della domanda dall’estero a seguito della crisi economica mondiale (30%); la concorrenza proveniente da altri operatori italiani (20%); è meno sentita, invece, la concorrenza proveniente da altri paesi dell’Ue. Tra i vincoli presenti all’interno dell’azienda, il 16% sottolinea la mancanza di personale idoneo; il 12,5% le dimensioni aziendali. Tipi di imprese e ostacoli all’export. Gli ostacoli allo sviluppo dell’attività sui mercati esteri sono percepiti in misura diversa a seconda del livello di internazionalizzazione delle imprese: le imprese meno internazionalizzate sottolineano soprattutto i problemi interni all’azienda (carenza di personale/mancanza di informazioni/limiti organizzativi: 65%); quelle con una presenza internazionale più consolidata risentono maggiormente della concorrenza degli altri paesi (79%) e degli effetti del cambio euro/dollaro (78%). Se consideriamo la dimensione di imprese, il 41% delle micro imprese ammette ostacoli interni all’azienda (contro il 20% delle altre classi dimensionali); la congiuntura mondiale viene percepita come un ostacolo dal 60% delle medie e grandi imprese (e solo dal 37% delle micro imprese). Punti di forza…E’ nella qualità dei prodotti e dei servizi l’arma segreta degli imprenditori milanesi e lombardi sul mercato globale (per l’85,3% degli intervistati). Ma hanno successo anche grazie al rapporto consolidato con il cliente (73,6%); alla flessibilità rispetto ai prodotti richiesti dal cliente (72,6%); alla assicurazione della qualità del prodotto (72,1%); e alla innovatività nel prodotto (71,6%). Bene anche il rispetto dei tempi di consegna (65,5%) e la rapidità delle consegne (64%). …e di debolezza rispetto alla concorrenza. Le imprese si sentono deboli nei confronti della concorrenza in particolare per agenti o rappresentanti nei paesi di sbocco (35,5%). Lavorare in gruppo. Circa un quarto del campione di imprese (26,4%) ha scelto di fare parte di un gruppo o di un consorzio per avere successo sui mercati esteri, in particolare tale percentuale sale al 36,8% per le imprese con il livello di internazionalizzazione più elevato. Una impresa su due (il 52,3%) considera poi vantaggioso presentarsi sui mercati esteri insieme ad altre imprese, in particolare per la possibilità di ridurre i costi di esplorazione del mercato; di promozione e dei rappresentanti in loco. I servizi più richiesti dalle imprese. E’ la partecipazione a fiere il servizio più importante richiesto dalle imprese per il successo del loro processo di internazionalizzazione (voto da 0 a 3: 2,15); seguono i servizi specialistici richiesti dalle aziende (1,99); le informazioni on-line (1,85); le missioni all’estero (1,81); e l’accoglienza in Italia di delegazioni straniere (1,75). Più contenuta la valutazione dell’importanza dell’organizzazione di seminari e convegni (1,60); e della promozione di prodotti on-line (1,46). La valutazione del ruolo che assumano i vari servizi dipende dal livello di internazionalizzazione delle imprese: le aziende più dinamiche e già attive sui mercati esteri attribuiscono maggior importanza alle fiere (voto: 2,24) e ai servizi personalizzati (2,03). Quelle con una presenza meno consolidata, soprattutto le informazioni on-line (2,08) e i servizi specifici richiesti dalle aziende (2,04). L’identikit delle imprese lombarde internazionali. Nel 41,1% dei casi si tratta di imprese con in media tra 10 e 50 addetti e tra 2 a 10 milioni di euro di fatturato; seguono per il 38,1% delle piccole imprese (con meno di 10 addetti e meno di 2 milioni di fatturato); nel 15,7% dei casi si tratta di medie imprese (tra 50 e 499 addetti e tra 10 e 50 milioni di fatturato); infine nel 5,1% dei casi si tratta di grandi imprese (oltre 500 addetti e oltre 50 milioni di euro di fatturato). I settori più rappresentati sono il metalmeccanico/elettronica (34,6%); seguono i servizi per le imprese e il tessile/abbigliamento/calzature (15,8%); le altre industrie manifatturiere (14,9%); e infine il legno/mobilio/arredamento (8,4%). Per circa la metà delle imprese (pari al 41,4% del totale); l’export incide in misura notevole sul giro d’affari aziendale (50% o più del fatturato); per un altro 24,4% incide poi tra il 20 e il 49%. Più di una impresa su tre (35,0%) ha avviato o prevede l’avvio di altre forme di internazionalizzazione nel futuro prossimo della sua azienda al di là dell’export (presenze dirette; joint venture; accordi produttivi). Tra le aree di riferimento: a fare la voce grossa è l’Unione Europea (dove il 69,5% delle imprese milanesi e lombarde ha sviluppato relazioni d’affari); segue l’Estremo Oriente (47,7%); il Centro Est Europa (46,2%); il Nord America (37,1%); e il Centro Sud America (28,4%). Tra le relazioni d’affari in nuove aree previste per i prossimi anni, a prevalere è il Centro Est Europa (21,3% della imprese); segue l’Estremo Oriente (15,2%); e il Centro Sud America (10,7%). Da una ricerca della Camera di Commercio di Milano attraverso Cesdi sui servizi di internazionalizzazione delle imprese (sulle imprese lombarde utenti di Promos, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano nel 2003 ) | Totale complessivo imprese | Ostacoli Allo Sviluppo All'export % | % opera in gruppo | % opera in consorzio | Ritengono vantaggioso presentarsi sui mercati esteri con altre imprese: % Si | Milano | 101 | 84,2 | 13,1 | 8,1 | 46,5 | Bergamo | 16 | 68,8 | 25,0 | 18,8 | 43,8 | Brescia | 20 | 95,0 | 23,8 | 19,0 | 76,2 | Como | 14 | 100,0 | 14,3 | 28,6 | 85,7 | Varese | 18 | 83,3 | 5,6 | 16,7 | 50,0 | altre province | 28 | 89,3 | | | | da una ricerca della Camera di Commercio di Milano attraverso Cesdi sui servizi di internazionalizzazione delle imprese (sulle imprese lombarde utenti di Promos, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano nel 2003 ) Punti Di Forza E Di Debolezza Rispetto Alla Concorrenza | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | provincia di Milano | provincia di Bergamo | provincia di Brescia | provincia di Como | provincia di Varese | | % forza | % debolezza | % forza | % debolezza | % forza | % debolezza | % forza | % debolezza | % forza | % debolezza | Prezzo/costi | 28,3 | 43,4 | 37,5 | 37,5 | 38,1 | 38,1 | 7,1 | 64,3 | 38,9 | 33,3 | Dilazioni pagamento | 20,2 | 41,4 | 18,8 | 31,3 | 19,0 | 33,3 | 21,4 | 42,9 | 44,4 | 16,7 | Qualità prodotti/servizi | 82,8 | 1,0 | 75,0 | 0,0 | 100,0 | 0,0 | 100,0 | 0,0 | 77,8 | 0,0 | Prodotti nuovi/innovativi | 66,7 | 7,1 | 62,5 | 12,5 | 81,0 | 4,8 | 92,9 | 0,0 | 72,2 | 5,6 | Design del prodotto | 2,0 | 57,6 | 50,0 | 0,0 | 66,7 | 9,5 | 85,7 | 0,0 | 61,1 | 11,1 | Capacità adattam. Richieste | 70,7 | 9,1 | 56,3 | 12,5 | 85,7 | 9,5 | 85,7 | 7,1 | 66,7 | 16,7 | Elasticità variaz. Volumi | 67,7 | 10,1 | 56,3 | 18,8 | 61,9 | 28,6 | 78,6 | 14,3 | 61,1 | 11,1 | Rapporti consolidati | 74,7 | 4,0 | 62,5 | 0,0 | 71,4 | 14,3 | 92,9 | 0,0 | 66,7 | 11,1 | Rapidità consegne | 61,6 | 11,1 | 43,8 | 18,8 | 76,2 | 14,3 | 92,9 | 0,0 | 61,1 | 16,7 | Rispetto tempi consegna | 61,6 | 11,1 | 43,8 | 18,8 | 81,0 | 14,3 | 71,4 | 7,1 | 66,7 | 11,1 | Garanzia qualità | 66,7 | 3,0 | 68,8 | 0,0 | 95,2 | 4,8 | 92,9 | 0,0 | 61,1 | 5,6 | Assistenza | 57,6 | 4,0 | 62,5 | 0,0 | 61,9 | 4,8 | 71,4 | 0,0 | 44,4 | 5,6 | Presenza in loco | 36,4 | 38,4 | 43,8 | 12,5 | 42,9 | 23,8 | 57,1 | 21,4 | 11,1 | 44,4 | servizi Piu' Importanti Per L'internazionalizzazione | Provincia di Milano | Provincia di Bergamo | Provincia di Brescia | Provincia di Como | Provincia di Varese | | importanza media | importanza media | importanza media | importanza media | importanza media | Fiere | 2,16 | 2,25 | 1,95 | 2,62 | 2,28 | Delegazioni | 1,71 | 1,60 | 1,86 | 2,00 | 1,72 | Missioni | 1,82 | 1,94 | 1,73 | 2,00 | 2,00 | Servizi specifici per imprese | 1,90 | 1,81 | 1,95 | 2,23 | 2,12 | Informazioni online | 1,85 | 1,63 | 1,86 | 1,85 | 1,81 | Promozione online | 1,37 | 1,44 | 1,64 | 1,77 | 1,65 | Seminari e convegni | 1,50 | 1,53 | 1,90 | 1,58 | 1,78 | |
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Milano, 29 giugno 2004 - Per quasi una impresa lombarda su 3 l’indebolimento del dollaro rispetto all’euro e la concorrenza proveniente dalla Cina e dall’Estremo Oriente sono stati i principali ostacoli nel corso dell’ultimo anno nella corsa sui mercati esteri. E così, per avere successo, il segreto è affidarsi alla qualità dei prodotti, all’innovazione e al rapporto consolidato con i clienti. Lavorare in gruppo piace alle imprese che esportano (quasi 1 impresa che lavora con l’estero su 4 lo fa). Tra i servizi ritenuti più importanti dalle imprese nella loro sfida all’internazionalizzazione, ancora una volta ha la meglio la partecipazione alle fiere, seguita dalla richiesta di servizi specialistici e dalle informazioni on-line. Sono questi alcuni dati che emergono dal rapporto finale sui condizionamenti all’attività sui mercati internazionali condotta da Cesdi Srl su un campione di 202 imprese lombarde che nel corso del 2003 si sono avvalse dei servizi erogati da Promos – Azienda Speciale della Camera di Commercio per le attività internazionali. I dati sono stati presentati oggi, durante il convegno di inaugurazione del Lombardiapoint Milano, Punto Operativo per l’Internazionalizzazione in Camera di Commercio di Milano, via Meravigli 11. “ Sono oltre 31 mila le imprese lombarde attive nell’import export, di cui circa 12 mila solo nell’area milanese, quasi un terzo delle circa 100 mila in tutta Italia - ha dichiarato Bruno Ermolli, Presidente di Promos - azienda speciale della Camera di Commercio di Milano per le attività internazionali. Oggi la proiezione internazionale delle imprese e del sistema paese è sempre più una dimensione strategica che richiede un impegno serio e un’azione coordinata da parte di tutte le istituzioni che lavorano per la promozione all’estero del nostro sistema economico. E’ il primo casello d’entrata dell’autostrada dell’internazionalizzazione, e si fonda sulla piattaforma di servizi della Camera di commercio, sulla quale collaborano le altre istituzioni ”. Ostacoli allo sviluppo dell’export. Quasi 9 imprese su 10 (l’85,8% del campione) sottolineano la presenza di fattori che hanno frenato l’attività sui mercato esteri nel corso dell’ultimo anno. In particolare, a livello di macro categoria, il 70% delle imprese segnala la concorrenza da parte di altri paesi; il 65% la congiuntura mondiale; il 42,1% i problemi interni all’azienda; l’11,2% la congiuntura italiana. Se guardiamo più nel dettaglio, l’ostacolo principale sollevato dalle imprese è costituito dalla caduta del dollaro rispetto all’euro (35%); segue la concorrenza proveniente dalla Cina e dall’Estremo Oriente (33%); una generale flessione della domanda dall’estero a seguito della crisi economica mondiale (30%); la concorrenza proveniente da altri operatori italiani (20%); è meno sentita, invece, la concorrenza proveniente da altri paesi dell’Ue. Tra i vincoli presenti all’interno dell’azienda, il 16% sottolinea la mancanza di personale idoneo; il 12,5% le dimensioni aziendali. Tipi di imprese e ostacoli all’export. Gli ostacoli allo sviluppo dell’attività sui mercati esteri sono percepiti in misura diversa a seconda del livello di internazionalizzazione delle imprese: le imprese meno internazionalizzate sottolineano soprattutto i problemi interni all’azienda (carenza di personale/mancanza di informazioni/limiti organizzativi: 65%); quelle con una presenza internazionale più consolidata risentono maggiormente della concorrenza degli altri paesi (79%) e degli effetti del cambio euro/dollaro (78%). Se consideriamo la dimensione di imprese, il 41% delle micro imprese ammette ostacoli interni all’azienda (contro il 20% delle altre classi dimensionali); la congiuntura mondiale viene percepita come un ostacolo dal 60% delle medie e grandi imprese (e solo dal 37% delle micro imprese). Punti di forza…E’ nella qualità dei prodotti e dei servizi l’arma segreta degli imprenditori milanesi e lombardi sul mercato globale (per l’85,3% degli intervistati). Ma hanno successo anche grazie al rapporto consolidato con il cliente (73,6%); alla flessibilità rispetto ai prodotti richiesti dal cliente (72,6%); alla assicurazione della qualità del prodotto (72,1%); e alla innovatività nel prodotto (71,6%). Bene anche il rispetto dei tempi di consegna (65,5%) e la rapidità delle consegne (64%). …e di debolezza rispetto alla concorrenza. Le imprese si sentono deboli nei confronti della concorrenza in particolare per agenti o rappresentanti nei paesi di sbocco (35,5%). Lavorare in gruppo. Circa un quarto del campione di imprese (26,4%) ha scelto di fare parte di un gruppo o di un consorzio per avere successo sui mercati esteri, in particolare tale percentuale sale al 36,8% per le imprese con il livello di internazionalizzazione più elevato. Una impresa su due (il 52,3%) considera poi vantaggioso presentarsi sui mercati esteri insieme ad altre imprese, in particolare per la possibilità di ridurre i costi di esplorazione del mercato; di promozione e dei rappresentanti in loco. I servizi più richiesti dalle imprese. E’ la partecipazione a fiere il servizio più importante richiesto dalle imprese per il successo del loro processo di internazionalizzazione (voto da 0 a 3: 2,15); seguono i servizi specialistici richiesti dalle aziende (1,99); le informazioni on-line (1,85); le missioni all’estero (1,81); e l’accoglienza in Italia di delegazioni straniere (1,75). Più contenuta la valutazione dell’importanza dell’organizzazione di seminari e convegni (1,60); e della promozione di prodotti on-line (1,46). La valutazione del ruolo che assumano i vari servizi dipende dal livello di internazionalizzazione delle imprese: le aziende più dinamiche e già attive sui mercati esteri attribuiscono maggior importanza alle fiere (voto: 2,24) e ai servizi personalizzati (2,03). Quelle con una presenza meno consolidata, soprattutto le informazioni on-line (2,08) e i servizi specifici richiesti dalle aziende (2,04). L’identikit delle imprese lombarde internazionali. Nel 41,1% dei casi si tratta di imprese con in media tra 10 e 50 addetti e tra 2 a 10 milioni di euro di fatturato; seguono per il 38,1% delle piccole imprese (con meno di 10 addetti e meno di 2 milioni di fatturato); nel 15,7% dei casi si tratta di medie imprese (tra 50 e 499 addetti e tra 10 e 50 milioni di fatturato); infine nel 5,1% dei casi si tratta di grandi imprese (oltre 500 addetti e oltre 50 milioni di euro di fatturato). I settori più rappresentati sono il metalmeccanico/elettronica (34,6%); seguono i servizi per le imprese e il tessile/abbigliamento/calzature (15,8%); le altre industrie manifatturiere (14,9%); e infine il legno/mobilio/arredamento (8,4%). Per circa la metà delle imprese (pari al 41,4% del totale); l’export incide in misura notevole sul giro d’affari aziendale (50% o più del fatturato); per un altro 24,4% incide poi tra il 20 e il 49%. Più di una impresa su tre (35,0%) ha avviato o prevede l’avvio di altre forme di internazionalizzazione nel futuro prossimo della sua azienda al di là dell’export (presenze dirette; joint venture; accordi produttivi). Tra le aree di riferimento: a fare la voce grossa è l’Unione Europea (dove il 69,5% delle imprese milanesi e lombarde ha sviluppato relazioni d’affari); segue l’Estremo Oriente (47,7%); il Centro Est Europa (46,2%); il Nord America (37,1%); e il Centro Sud America (28,4%). Tra le relazioni d’affari in nuove aree previste per i prossimi anni, a prevalere è il Centro Est Europa (21,3% della imprese); segue l’Estremo Oriente (15,2%); e il Centro Sud America (10,7%). Da una ricerca della Camera di Commercio di Milano attraverso Cesdi sui servizi di internazionalizzazione delle imprese (sulle imprese lombarde utenti di Promos, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano nel 2003 ) | Totale complessivo imprese | Ostacoli Allo Sviluppo All'export % | % opera in gruppo | % opera in consorzio | Ritengono vantaggioso presentarsi sui mercati esteri con altre imprese: % Si | Milano | 101 | 84,2 | 13,1 | 8,1 | 46,5 | Bergamo | 16 | 68,8 | 25,0 | 18,8 | 43,8 | Brescia | 20 | 95,0 | 23,8 | 19,0 | 76,2 | Como | 14 | 100,0 | 14,3 | 28,6 | 85,7 | Varese | 18 | 83,3 | 5,6 | 16,7 | 50,0 | altre province | 28 | 89,3 | | | | da una ricerca della Camera di Commercio di Milano attraverso Cesdi sui servizi di internazionalizzazione delle imprese (sulle imprese lombarde utenti di Promos, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano nel 2003 ) Punti Di Forza E Di Debolezza Rispetto Alla Concorrenza | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | provincia di Milano | provincia di Bergamo | provincia di Brescia | provincia di Como | provincia di Varese | | % forza | % debolezza | % forza | % debolezza | % forza | % debolezza | % forza | % debolezza | % forza | % debolezza | Prezzo/costi | 28,3 | 43,4 | 37,5 | 37,5 | 38,1 | 38,1 | 7,1 | 64,3 | 38,9 | 33,3 | Dilazioni pagamento | 20,2 | 41,4 | 18,8 | 31,3 | 19,0 | 33,3 | 21,4 | 42,9 | 44,4 | 16,7 | Qualità prodotti/servizi | 82,8 | 1,0 | 75,0 | 0,0 | 100,0 | 0,0 | 100,0 | 0,0 | 77,8 | 0,0 | Prodotti nuovi/innovativi | 66,7 | 7,1 | 62,5 | 12,5 | 81,0 | 4,8 | 92,9 | 0,0 | 72,2 | 5,6 | Design del prodotto | 2,0 | 57,6 | 50,0 | 0,0 | 66,7 | 9,5 | 85,7 | 0,0 | 61,1 | 11,1 | Capacità adattam. Richieste | 70,7 | 9,1 | 56,3 | 12,5 | 85,7 | 9,5 | 85,7 | 7,1 | 66,7 | 16,7 | Elasticità variaz. Volumi | 67,7 | 10,1 | 56,3 | 18,8 | 61,9 | 28,6 | 78,6 | 14,3 | 61,1 | 11,1 | Rapporti consolidati | 74,7 | 4,0 | 62,5 | 0,0 | 71,4 | 14,3 | 92,9 | 0,0 | 66,7 | 11,1 | Rapidità consegne | 61,6 | 11,1 | 43,8 | 18,8 | 76,2 | 14,3 | 92,9 | 0,0 | 61,1 | 16,7 | Rispetto tempi consegna | 61,6 | 11,1 | 43,8 | 18,8 | 81,0 | 14,3 | 71,4 | 7,1 | 66,7 | 11,1 | Garanzia qualità | 66,7 | 3,0 | 68,8 | 0,0 | 95,2 | 4,8 | 92,9 | 0,0 | 61,1 | 5,6 | Assistenza | 57,6 | 4,0 | 62,5 | 0,0 | 61,9 | 4,8 | 71,4 | 0,0 | 44,4 | 5,6 | Presenza in loco | 36,4 | 38,4 | 43,8 | 12,5 | 42,9 | 23,8 | 57,1 | 21,4 | 11,1 | 44,4 | servizi Piu' Importanti Per L'internazionalizzazione | Provincia di Milano | Provincia di Bergamo | Provincia di Brescia | Provincia di Como | Provincia di Varese | | importanza media | importanza media | importanza media | importanza media | importanza media | Fiere | 2,16 | 2,25 | 1,95 | 2,62 | 2,28 | Delegazioni | 1,71 | 1,60 | 1,86 | 2,00 | 1,72 | Missioni | 1,82 | 1,94 | 1,73 | 2,00 | 2,00 | Servizi specifici per imprese | 1,90 | 1,81 | 1,95 | 2,23 | 2,12 | Informazioni online | 1,85 | 1,63 | 1,86 | 1,85 | 1,81 | Promozione online | 1,37 | 1,44 | 1,64 | 1,77 | 1,65 | Seminari e convegni | 1,50 | 1,53 | 1,90 | 1,58 | 1,78 | |
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EFFETTO EURO (E CINA) SULL’EXPORT LOMBARDO EURO FORTE E CONCORRENZA DALL’ESTREMO ORIENTE OSTACOLI PER LA LOMBARDIA INTERNAZIONALE |
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Milano, 29 giugno 2004 - Per quasi una impresa lombarda su 3 l’indebolimento del dollaro rispetto all’euro e la concorrenza proveniente dalla Cina e dall’Estremo Oriente sono stati i principali ostacoli nel corso dell’ultimo anno nella corsa sui mercati esteri. E così, per avere successo, il segreto è affidarsi alla qualità dei prodotti, all’innovazione e al rapporto consolidato con i clienti. Lavorare in gruppo piace alle imprese che esportano (quasi 1 impresa che lavora con l’estero su 4 lo fa). Tra i servizi ritenuti più importanti dalle imprese nella loro sfida all’internazionalizzazione, ancora una volta ha la meglio la partecipazione alle fiere, seguita dalla richiesta di servizi specialistici e dalle informazioni on-line. Sono questi alcuni dati che emergono dal rapporto finale sui condizionamenti all’attività sui mercati internazionali condotta da Cesdi Srl su un campione di 202 imprese lombarde che nel corso del 2003 si sono avvalse dei servizi erogati da Promos – Azienda Speciale della Camera di Commercio per le attività internazionali. I dati sono stati presentati oggi, durante il convegno di inaugurazione del Lombardiapoint Milano, Punto Operativo per l’Internazionalizzazione in Camera di Commercio di Milano, via Meravigli 11. “ Sono oltre 31 mila le imprese lombarde attive nell’import export, di cui circa 12 mila solo nell’area milanese, quasi un terzo delle circa 100 mila in tutta Italia - ha dichiarato Bruno Ermolli, Presidente di Promos - azienda speciale della Camera di Commercio di Milano per le attività internazionali. Oggi la proiezione internazionale delle imprese e del sistema paese è sempre più una dimensione strategica che richiede un impegno serio e un’azione coordinata da parte di tutte le istituzioni che lavorano per la promozione all’estero del nostro sistema economico. E’ il primo casello d’entrata dell’autostrada dell’internazionalizzazione, e si fonda sulla piattaforma di servizi della Camera di commercio, sulla quale collaborano le altre istituzioni ”. Ostacoli allo sviluppo dell’export. Quasi 9 imprese su 10 (l’85,8% del campione) sottolineano la presenza di fattori che hanno frenato l’attività sui mercato esteri nel corso dell’ultimo anno. In particolare, a livello di macro categoria, il 70% delle imprese segnala la concorrenza da parte di altri paesi; il 65% la congiuntura mondiale; il 42,1% i problemi interni all’azienda; l’11,2% la congiuntura italiana. Se guardiamo più nel dettaglio, l’ostacolo principale sollevato dalle imprese è costituito dalla caduta del dollaro rispetto all’euro (35%); segue la concorrenza proveniente dalla Cina e dall’Estremo Oriente (33%); una generale flessione della domanda dall’estero a seguito della crisi economica mondiale (30%); la concorrenza proveniente da altri operatori italiani (20%); è meno sentita, invece, la concorrenza proveniente da altri paesi dell’Ue. Tra i vincoli presenti all’interno dell’azienda, il 16% sottolinea la mancanza di personale idoneo; il 12,5% le dimensioni aziendali. Tipi di imprese e ostacoli all’export. Gli ostacoli allo sviluppo dell’attività sui mercati esteri sono percepiti in misura diversa a seconda del livello di internazionalizzazione delle imprese: le imprese meno internazionalizzate sottolineano soprattutto i problemi interni all’azienda (carenza di personale/mancanza di informazioni/limiti organizzativi: 65%); quelle con una presenza internazionale più consolidata risentono maggiormente della concorrenza degli altri paesi (79%) e degli effetti del cambio euro/dollaro (78%). Se consideriamo la dimensione di imprese, il 41% delle micro imprese ammette ostacoli interni all’azienda (contro il 20% delle altre classi dimensionali); la congiuntura mondiale viene percepita come un ostacolo dal 60% delle medie e grandi imprese (e solo dal 37% delle micro imprese). Punti di forza…E’ nella qualità dei prodotti e dei servizi l’arma segreta degli imprenditori milanesi e lombardi sul mercato globale (per l’85,3% degli intervistati). Ma hanno successo anche grazie al rapporto consolidato con il cliente (73,6%); alla flessibilità rispetto ai prodotti richiesti dal cliente (72,6%); alla assicurazione della qualità del prodotto (72,1%); e alla innovatività nel prodotto (71,6%). Bene anche il rispetto dei tempi di consegna (65,5%) e la rapidità delle consegne (64%). …e di debolezza rispetto alla concorrenza. Le imprese si sentono deboli nei confronti della concorrenza in particolare per agenti o rappresentanti nei paesi di sbocco (35,5%). Lavorare in gruppo. Circa un quarto del campione di imprese (26,4%) ha scelto di fare parte di un gruppo o di un consorzio per avere successo sui mercati esteri, in particolare tale percentuale sale al 36,8% per le imprese con il livello di internazionalizzazione più elevato. Una impresa su due (il 52,3%) considera poi vantaggioso presentarsi sui mercati esteri insieme ad altre imprese, in particolare per la possibilità di ridurre i costi di esplorazione del mercato; di promozione e dei rappresentanti in loco. I servizi più richiesti dalle imprese. E’ la partecipazione a fiere il servizio più importante richiesto dalle imprese per il successo del loro processo di internazionalizzazione (voto da 0 a 3: 2,15); seguono i servizi specialistici richiesti dalle aziende (1,99); le informazioni on-line (1,85); le missioni all’estero (1,81); e l’accoglienza in Italia di delegazioni straniere (1,75). Più contenuta la valutazione dell’importanza dell’organizzazione di seminari e convegni (1,60); e della promozione di prodotti on-line (1,46). La valutazione del ruolo che assumano i vari servizi dipende dal livello di internazionalizzazione delle imprese: le aziende più dinamiche e già attive sui mercati esteri attribuiscono maggior importanza alle fiere (voto: 2,24) e ai servizi personalizzati (2,03). Quelle con una presenza meno consolidata, soprattutto le informazioni on-line (2,08) e i servizi specifici richiesti dalle aziende (2,04). L’identikit delle imprese lombarde internazionali. Nel 41,1% dei casi si tratta di imprese con in media tra 10 e 50 addetti e tra 2 a 10 milioni di euro di fatturato; seguono per il 38,1% delle piccole imprese (con meno di 10 addetti e meno di 2 milioni di fatturato); nel 15,7% dei casi si tratta di medie imprese (tra 50 e 499 addetti e tra 10 e 50 milioni di fatturato); infine nel 5,1% dei casi si tratta di grandi imprese (oltre 500 addetti e oltre 50 milioni di euro di fatturato). I settori più rappresentati sono il metalmeccanico/elettronica (34,6%); seguono i servizi per le imprese e il tessile/abbigliamento/calzature (15,8%); le altre industrie manifatturiere (14,9%); e infine il legno/mobilio/arredamento (8,4%). Per circa la metà delle imprese (pari al 41,4% del totale); l’export incide in misura notevole sul giro d’affari aziendale (50% o più del fatturato); per un altro 24,4% incide poi tra il 20 e il 49%. Più di una impresa su tre (35,0%) ha avviato o prevede l’avvio di altre forme di internazionalizzazione nel futuro prossimo della sua azienda al di là dell’export (presenze dirette; joint venture; accordi produttivi). Tra le aree di riferimento: a fare la voce grossa è l’Unione Europea (dove il 69,5% delle imprese milanesi e lombarde ha sviluppato relazioni d’affari); segue l’Estremo Oriente (47,7%); il Centro Est Europa (46,2%); il Nord America (37,1%); e il Centro Sud America (28,4%). Tra le relazioni d’affari in nuove aree previste per i prossimi anni, a prevalere è il Centro Est Europa (21,3% della imprese); segue l’Estremo Oriente (15,2%); e il Centro Sud America (10,7%). Da una ricerca della Camera di Commercio di Milano attraverso Cesdi sui servizi di internazionalizzazione delle imprese (sulle imprese lombarde utenti di Promos, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano nel 2003 ) | Totale complessivo imprese | Ostacoli Allo Sviluppo All'export % | % opera in gruppo | % opera in consorzio | Ritengono vantaggioso presentarsi sui mercati esteri con altre imprese: % Si | Milano | 101 | 84,2 | 13,1 | 8,1 | 46,5 | Bergamo | 16 | 68,8 | 25,0 | 18,8 | 43,8 | Brescia | 20 | 95,0 | 23,8 | 19,0 | 76,2 | Como | 14 | 100,0 | 14,3 | 28,6 | 85,7 | Varese | 18 | 83,3 | 5,6 | 16,7 | 50,0 | altre province | 28 | 89,3 | | | | da una ricerca della Camera di Commercio di Milano attraverso Cesdi sui servizi di internazionalizzazione delle imprese (sulle imprese lombarde utenti di Promos, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano nel 2003 ) Punti Di Forza E Di Debolezza Rispetto Alla Concorrenza | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | provincia di Milano | provincia di Bergamo | provincia di Brescia | provincia di Como | provincia di Varese | | % forza | % debolezza | % forza | % debolezza | % forza | % debolezza | % forza | % debolezza | % forza | % debolezza | Prezzo/costi | 28,3 | 43,4 | 37,5 | 37,5 | 38,1 | 38,1 | 7,1 | 64,3 | 38,9 | 33,3 | Dilazioni pagamento | 20,2 | 41,4 | 18,8 | 31,3 | 19,0 | 33,3 | 21,4 | 42,9 | 44,4 | 16,7 | Qualità prodotti/servizi | 82,8 | 1,0 | 75,0 | 0,0 | 100,0 | 0,0 | 100,0 | 0,0 | 77,8 | 0,0 | Prodotti nuovi/innovativi | 66,7 | 7,1 | 62,5 | 12,5 | 81,0 | 4,8 | 92,9 | 0,0 | 72,2 | 5,6 | Design del prodotto | 2,0 | 57,6 | 50,0 | 0,0 | 66,7 | 9,5 | 85,7 | 0,0 | 61,1 | 11,1 | Capacità adattam. Richieste | 70,7 | 9,1 | 56,3 | 12,5 | 85,7 | 9,5 | 85,7 | 7,1 | 66,7 | 16,7 | Elasticità variaz. Volumi | 67,7 | 10,1 | 56,3 | 18,8 | 61,9 | 28,6 | 78,6 | 14,3 | 61,1 | 11,1 | Rapporti consolidati | 74,7 | 4,0 | 62,5 | 0,0 | 71,4 | 14,3 | 92,9 | 0,0 | 66,7 | 11,1 | Rapidità consegne | 61,6 | 11,1 | 43,8 | 18,8 | 76,2 | 14,3 | 92,9 | 0,0 | 61,1 | 16,7 | Rispetto tempi consegna | 61,6 | 11,1 | 43,8 | 18,8 | 81,0 | 14,3 | 71,4 | 7,1 | 66,7 | 11,1 | Garanzia qualità | 66,7 | 3,0 | 68,8 | 0,0 | 95,2 | 4,8 | 92,9 | 0,0 | 61,1 | 5,6 | Assistenza | 57,6 | 4,0 | 62,5 | 0,0 | 61,9 | 4,8 | 71,4 | 0,0 | 44,4 | 5,6 | Presenza in loco | 36,4 | 38,4 | 43,8 | 12,5 | 42,9 | 23,8 | 57,1 | 21,4 | 11,1 | 44,4 | servizi Piu' Importanti Per L'internazionalizzazione | Provincia di Milano | Provincia di Bergamo | Provincia di Brescia | Provincia di Como | Provincia di Varese | | importanza media | importanza media | importanza media | importanza media | importanza media | Fiere | 2,16 | 2,25 | 1,95 | 2,62 | 2,28 | Delegazioni | 1,71 | 1,60 | 1,86 | 2,00 | 1,72 | Missioni | 1,82 | 1,94 | 1,73 | 2,00 | 2,00 | Servizi specifici per imprese | 1,90 | 1,81 | 1,95 | 2,23 | 2,12 | Informazioni online | 1,85 | 1,63 | 1,86 | 1,85 | 1,81 | Promozione online | 1,37 | 1,44 | 1,64 | 1,77 | 1,65 | Seminari e convegni | 1,50 | 1,53 | 1,90 | 1,58 | 1,78 | |
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EFFETTO EURO (E CINA) SULL’EXPORT LOMBARDO EURO FORTE E CONCORRENZA DALL’ESTREMO ORIENTE OSTACOLI PER LA LOMBARDIA INTERNAZIONALE |
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Milano, 29 giugno 2004 - Per quasi una impresa lombarda su 3 l’indebolimento del dollaro rispetto all’euro e la concorrenza proveniente dalla Cina e dall’Estremo Oriente sono stati i principali ostacoli nel corso dell’ultimo anno nella corsa sui mercati esteri. E così, per avere successo, il segreto è affidarsi alla qualità dei prodotti, all’innovazione e al rapporto consolidato con i clienti. Lavorare in gruppo piace alle imprese che esportano (quasi 1 impresa che lavora con l’estero su 4 lo fa). Tra i servizi ritenuti più importanti dalle imprese nella loro sfida all’internazionalizzazione, ancora una volta ha la meglio la partecipazione alle fiere, seguita dalla richiesta di servizi specialistici e dalle informazioni on-line. Sono questi alcuni dati che emergono dal rapporto finale sui condizionamenti all’attività sui mercati internazionali condotta da Cesdi Srl su un campione di 202 imprese lombarde che nel corso del 2003 si sono avvalse dei servizi erogati da Promos – Azienda Speciale della Camera di Commercio per le attività internazionali. I dati sono stati presentati oggi, durante il convegno di inaugurazione del Lombardiapoint Milano, Punto Operativo per l’Internazionalizzazione in Camera di Commercio di Milano, via Meravigli 11. “ Sono oltre 31 mila le imprese lombarde attive nell’import export, di cui circa 12 mila solo nell’area milanese, quasi un terzo delle circa 100 mila in tutta Italia - ha dichiarato Bruno Ermolli, Presidente di Promos - azienda speciale della Camera di Commercio di Milano per le attività internazionali. Oggi la proiezione internazionale delle imprese e del sistema paese è sempre più una dimensione strategica che richiede un impegno serio e un’azione coordinata da parte di tutte le istituzioni che lavorano per la promozione all’estero del nostro sistema economico. E’ il primo casello d’entrata dell’autostrada dell’internazionalizzazione, e si fonda sulla piattaforma di servizi della Camera di commercio, sulla quale collaborano le altre istituzioni ”. Ostacoli allo sviluppo dell’export. Quasi 9 imprese su 10 (l’85,8% del campione) sottolineano la presenza di fattori che hanno frenato l’attività sui mercato esteri nel corso dell’ultimo anno. In particolare, a livello di macro categoria, il 70% delle imprese segnala la concorrenza da parte di altri paesi; il 65% la congiuntura mondiale; il 42,1% i problemi interni all’azienda; l’11,2% la congiuntura italiana. Se guardiamo più nel dettaglio, l’ostacolo principale sollevato dalle imprese è costituito dalla caduta del dollaro rispetto all’euro (35%); segue la concorrenza proveniente dalla Cina e dall’Estremo Oriente (33%); una generale flessione della domanda dall’estero a seguito della crisi economica mondiale (30%); la concorrenza proveniente da altri operatori italiani (20%); è meno sentita, invece, la concorrenza proveniente da altri paesi dell’Ue. Tra i vincoli presenti all’interno dell’azienda, il 16% sottolinea la mancanza di personale idoneo; il 12,5% le dimensioni aziendali. Tipi di imprese e ostacoli all’export. Gli ostacoli allo sviluppo dell’attività sui mercati esteri sono percepiti in misura diversa a seconda del livello di internazionalizzazione delle imprese: le imprese meno internazionalizzate sottolineano soprattutto i problemi interni all’azienda (carenza di personale/mancanza di informazioni/limiti organizzativi: 65%); quelle con una presenza internazionale più consolidata risentono maggiormente della concorrenza degli altri paesi (79%) e degli effetti del cambio euro/dollaro (78%). Se consideriamo la dimensione di imprese, il 41% delle micro imprese ammette ostacoli interni all’azienda (contro il 20% delle altre classi dimensionali); la congiuntura mondiale viene percepita come un ostacolo dal 60% delle medie e grandi imprese (e solo dal 37% delle micro imprese). Punti di forza…E’ nella qualità dei prodotti e dei servizi l’arma segreta degli imprenditori milanesi e lombardi sul mercato globale (per l’85,3% degli intervistati). Ma hanno successo anche grazie al rapporto consolidato con il cliente (73,6%); alla flessibilità rispetto ai prodotti richiesti dal cliente (72,6%); alla assicurazione della qualità del prodotto (72,1%); e alla innovatività nel prodotto (71,6%). Bene anche il rispetto dei tempi di consegna (65,5%) e la rapidità delle consegne (64%). …e di debolezza rispetto alla concorrenza. Le imprese si sentono deboli nei confronti della concorrenza in particolare per agenti o rappresentanti nei paesi di sbocco (35,5%). Lavorare in gruppo. Circa un quarto del campione di imprese (26,4%) ha scelto di fare parte di un gruppo o di un consorzio per avere successo sui mercati esteri, in particolare tale percentuale sale al 36,8% per le imprese con il livello di internazionalizzazione più elevato. Una impresa su due (il 52,3%) considera poi vantaggioso presentarsi sui mercati esteri insieme ad altre imprese, in particolare per la possibilità di ridurre i costi di esplorazione del mercato; di promozione e dei rappresentanti in loco. I servizi più richiesti dalle imprese. E’ la partecipazione a fiere il servizio più importante richiesto dalle imprese per il successo del loro processo di internazionalizzazione (voto da 0 a 3: 2,15); seguono i servizi specialistici richiesti dalle aziende (1,99); le informazioni on-line (1,85); le missioni all’estero (1,81); e l’accoglienza in Italia di delegazioni straniere (1,75). Più contenuta la valutazione dell’importanza dell’organizzazione di seminari e convegni (1,60); e della promozione di prodotti on-line (1,46). La valutazione del ruolo che assumano i vari servizi dipende dal livello di internazionalizzazione delle imprese: le aziende più dinamiche e già attive sui mercati esteri attribuiscono maggior importanza alle fiere (voto: 2,24) e ai servizi personalizzati (2,03). Quelle con una presenza meno consolidata, soprattutto le informazioni on-line (2,08) e i servizi specifici richiesti dalle aziende (2,04). L’identikit delle imprese lombarde internazionali. Nel 41,1% dei casi si tratta di imprese con in media tra 10 e 50 addetti e tra 2 a 10 milioni di euro di fatturato; seguono per il 38,1% delle piccole imprese (con meno di 10 addetti e meno di 2 milioni di fatturato); nel 15,7% dei casi si tratta di medie imprese (tra 50 e 499 addetti e tra 10 e 50 milioni di fatturato); infine nel 5,1% dei casi si tratta di grandi imprese (oltre 500 addetti e oltre 50 milioni di euro di fatturato). I settori più rappresentati sono il metalmeccanico/elettronica (34,6%); seguono i servizi per le imprese e il tessile/abbigliamento/calzature (15,8%); le altre industrie manifatturiere (14,9%); e infine il legno/mobilio/arredamento (8,4%). Per circa la metà delle imprese (pari al 41,4% del totale); l’export incide in misura notevole sul giro d’affari aziendale (50% o più del fatturato); per un altro 24,4% incide poi tra il 20 e il 49%. Più di una impresa su tre (35,0%) ha avviato o prevede l’avvio di altre forme di internazionalizzazione nel futuro prossimo della sua azienda al di là dell’export (presenze dirette; joint venture; accordi produttivi). Tra le aree di riferimento: a fare la voce grossa è l’Unione Europea (dove il 69,5% delle imprese milanesi e lombarde ha sviluppato relazioni d’affari); segue l’Estremo Oriente (47,7%); il Centro Est Europa (46,2%); il Nord America (37,1%); e il Centro Sud America (28,4%). Tra le relazioni d’affari in nuove aree previste per i prossimi anni, a prevalere è il Centro Est Europa (21,3% della imprese); segue l’Estremo Oriente (15,2%); e il Centro Sud America (10,7%). Da una ricerca della Camera di Commercio di Milano attraverso Cesdi sui servizi di internazionalizzazione delle imprese (sulle imprese lombarde utenti di Promos, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano nel 2003 ) | Totale complessivo imprese | Ostacoli Allo Sviluppo All'export % | % opera in gruppo | % opera in consorzio | Ritengono vantaggioso presentarsi sui mercati esteri con altre imprese: % Si | Milano | 101 | 84,2 | 13,1 | 8,1 | 46,5 | Bergamo | 16 | 68,8 | 25,0 | 18,8 | 43,8 | Brescia | 20 | 95,0 | 23,8 | 19,0 | 76,2 | Como | 14 | 100,0 | 14,3 | 28,6 | 85,7 | Varese | 18 | 83,3 | 5,6 | 16,7 | 50,0 | altre province | 28 | 89,3 | | | | da una ricerca della Camera di Commercio di Milano attraverso Cesdi sui servizi di internazionalizzazione delle imprese (sulle imprese lombarde utenti di Promos, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano nel 2003 ) Punti Di Forza E Di Debolezza Rispetto Alla Concorrenza | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | provincia di Milano | provincia di Bergamo | provincia di Brescia | provincia di Como | provincia di Varese | | % forza | % debolezza | % forza | % debolezza | % forza | % debolezza | % forza | % debolezza | % forza | % debolezza | Prezzo/costi | 28,3 | 43,4 | 37,5 | 37,5 | 38,1 | 38,1 | 7,1 | 64,3 | 38,9 | 33,3 | Dilazioni pagamento | 20,2 | 41,4 | 18,8 | 31,3 | 19,0 | 33,3 | 21,4 | 42,9 | 44,4 | 16,7 | Qualità prodotti/servizi | 82,8 | 1,0 | 75,0 | 0,0 | 100,0 | 0,0 | 100,0 | 0,0 | 77,8 | 0,0 | Prodotti nuovi/innovativi | 66,7 | 7,1 | 62,5 | 12,5 | 81,0 | 4,8 | 92,9 | 0,0 | 72,2 | 5,6 | Design del prodotto | 2,0 | 57,6 | 50,0 | 0,0 | 66,7 | 9,5 | 85,7 | 0,0 | 61,1 | 11,1 | Capacità adattam. Richieste | 70,7 | 9,1 | 56,3 | 12,5 | 85,7 | 9,5 | 85,7 | 7,1 | 66,7 | 16,7 | Elasticità variaz. Volumi | 67,7 | 10,1 | 56,3 | 18,8 | 61,9 | 28,6 | 78,6 | 14,3 | 61,1 | 11,1 | Rapporti consolidati | 74,7 | 4,0 | 62,5 | 0,0 | 71,4 | 14,3 | 92,9 | 0,0 | 66,7 | 11,1 | Rapidità consegne | 61,6 | 11,1 | 43,8 | 18,8 | 76,2 | 14,3 | 92,9 | 0,0 | 61,1 | 16,7 | Rispetto tempi consegna | 61,6 | 11,1 | 43,8 | 18,8 | 81,0 | 14,3 | 71,4 | 7,1 | 66,7 | 11,1 | Garanzia qualità | 66,7 | 3,0 | 68,8 | 0,0 | 95,2 | 4,8 | 92,9 | 0,0 | 61,1 | 5,6 | Assistenza | 57,6 | 4,0 | 62,5 | 0,0 | 61,9 | 4,8 | 71,4 | 0,0 | 44,4 | 5,6 | Presenza in loco | 36,4 | 38,4 | 43,8 | 12,5 | 42,9 | 23,8 | 57,1 | 21,4 | 11,1 | 44,4 | servizi Piu' Importanti Per L'internazionalizzazione | Provincia di Milano | Provincia di Bergamo | Provincia di Brescia | Provincia di Como | Provincia di Varese | | importanza media | importanza media | importanza media | importanza media | importanza media | Fiere | 2,16 | 2,25 | 1,95 | 2,62 | 2,28 | Delegazioni | 1,71 | 1,60 | 1,86 | 2,00 | 1,72 | Missioni | 1,82 | 1,94 | 1,73 | 2,00 | 2,00 | Servizi specifici per imprese | 1,90 | 1,81 | 1,95 | 2,23 | 2,12 | Informazioni online | 1,85 | 1,63 | 1,86 | 1,85 | 1,81 | Promozione online | 1,37 | 1,44 | 1,64 | 1,77 | 1,65 | Seminari e convegni | 1,50 | 1,53 | 1,90 | 1,58 | 1,78 | |
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EFFETTO EURO (E CINA) SULL’EXPORT LOMBARDO EURO FORTE E CONCORRENZA DALL’ESTREMO ORIENTE OSTACOLI PER LA LOMBARDIA INTERNAZIONALE |
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Milano, 29 giugno 2004 - Per quasi una impresa lombarda su 3 l’indebolimento del dollaro rispetto all’euro e la concorrenza proveniente dalla Cina e dall’Estremo Oriente sono stati i principali ostacoli nel corso dell’ultimo anno nella corsa sui mercati esteri. E così, per avere successo, il segreto è affidarsi alla qualità dei prodotti, all’innovazione e al rapporto consolidato con i clienti. Lavorare in gruppo piace alle imprese che esportano (quasi 1 impresa che lavora con l’estero su 4 lo fa). Tra i servizi ritenuti più importanti dalle imprese nella loro sfida all’internazionalizzazione, ancora una volta ha la meglio la partecipazione alle fiere, seguita dalla richiesta di servizi specialistici e dalle informazioni on-line. Sono questi alcuni dati che emergono dal rapporto finale sui condizionamenti all’attività sui mercati internazionali condotta da Cesdi Srl su un campione di 202 imprese lombarde che nel corso del 2003 si sono avvalse dei servizi erogati da Promos – Azienda Speciale della Camera di Commercio per le attività internazionali. I dati sono stati presentati oggi, durante il convegno di inaugurazione del Lombardiapoint Milano, Punto Operativo per l’Internazionalizzazione in Camera di Commercio di Milano, via Meravigli 11. “ Sono oltre 31 mila le imprese lombarde attive nell’import export, di cui circa 12 mila solo nell’area milanese, quasi un terzo delle circa 100 mila in tutta Italia - ha dichiarato Bruno Ermolli, Presidente di Promos - azienda speciale della Camera di Commercio di Milano per le attività internazionali. Oggi la proiezione internazionale delle imprese e del sistema paese è sempre più una dimensione strategica che richiede un impegno serio e un’azione coordinata da parte di tutte le istituzioni che lavorano per la promozione all’estero del nostro sistema economico. E’ il primo casello d’entrata dell’autostrada dell’internazionalizzazione, e si fonda sulla piattaforma di servizi della Camera di commercio, sulla quale collaborano le altre istituzioni ”. Ostacoli allo sviluppo dell’export. Quasi 9 imprese su 10 (l’85,8% del campione) sottolineano la presenza di fattori che hanno frenato l’attività sui mercato esteri nel corso dell’ultimo anno. In particolare, a livello di macro categoria, il 70% delle imprese segnala la concorrenza da parte di altri paesi; il 65% la congiuntura mondiale; il 42,1% i problemi interni all’azienda; l’11,2% la congiuntura italiana. Se guardiamo più nel dettaglio, l’ostacolo principale sollevato dalle imprese è costituito dalla caduta del dollaro rispetto all’euro (35%); segue la concorrenza proveniente dalla Cina e dall’Estremo Oriente (33%); una generale flessione della domanda dall’estero a seguito della crisi economica mondiale (30%); la concorrenza proveniente da altri operatori italiani (20%); è meno sentita, invece, la concorrenza proveniente da altri paesi dell’Ue. Tra i vincoli presenti all’interno dell’azienda, il 16% sottolinea la mancanza di personale idoneo; il 12,5% le dimensioni aziendali. Tipi di imprese e ostacoli all’export. Gli ostacoli allo sviluppo dell’attività sui mercati esteri sono percepiti in misura diversa a seconda del livello di internazionalizzazione delle imprese: le imprese meno internazionalizzate sottolineano soprattutto i problemi interni all’azienda (carenza di personale/mancanza di informazioni/limiti organizzativi: 65%); quelle con una presenza internazionale più consolidata risentono maggiormente della concorrenza degli altri paesi (79%) e degli effetti del cambio euro/dollaro (78%). Se consideriamo la dimensione di imprese, il 41% delle micro imprese ammette ostacoli interni all’azienda (contro il 20% delle altre classi dimensionali); la congiuntura mondiale viene percepita come un ostacolo dal 60% delle medie e grandi imprese (e solo dal 37% delle micro imprese). Punti di forza…E’ nella qualità dei prodotti e dei servizi l’arma segreta degli imprenditori milanesi e lombardi sul mercato globale (per l’85,3% degli intervistati). Ma hanno successo anche grazie al rapporto consolidato con il cliente (73,6%); alla flessibilità rispetto ai prodotti richiesti dal cliente (72,6%); alla assicurazione della qualità del prodotto (72,1%); e alla innovatività nel prodotto (71,6%). Bene anche il rispetto dei tempi di consegna (65,5%) e la rapidità delle consegne (64%). …e di debolezza rispetto alla concorrenza. Le imprese si sentono deboli nei confronti della concorrenza in particolare per agenti o rappresentanti nei paesi di sbocco (35,5%). Lavorare in gruppo. Circa un quarto del campione di imprese (26,4%) ha scelto di fare parte di un gruppo o di un consorzio per avere successo sui mercati esteri, in particolare tale percentuale sale al 36,8% per le imprese con il livello di internazionalizzazione più elevato. Una impresa su due (il 52,3%) considera poi vantaggioso presentarsi sui mercati esteri insieme ad altre imprese, in particolare per la possibilità di ridurre i costi di esplorazione del mercato; di promozione e dei rappresentanti in loco. I servizi più richiesti dalle imprese. E’ la partecipazione a fiere il servizio più importante richiesto dalle imprese per il successo del loro processo di internazionalizzazione (voto da 0 a 3: 2,15); seguono i servizi specialistici richiesti dalle aziende (1,99); le informazioni on-line (1,85); le missioni all’estero (1,81); e l’accoglienza in Italia di delegazioni straniere (1,75). Più contenuta la valutazione dell’importanza dell’organizzazione di seminari e convegni (1,60); e della promozione di prodotti on-line (1,46). La valutazione del ruolo che assumano i vari servizi dipende dal livello di internazionalizzazione delle imprese: le aziende più dinamiche e già attive sui mercati esteri attribuiscono maggior importanza alle fiere (voto: 2,24) e ai servizi personalizzati (2,03). Quelle con una presenza meno consolidata, soprattutto le informazioni on-line (2,08) e i servizi specifici richiesti dalle aziende (2,04). L’identikit delle imprese lombarde internazionali. Nel 41,1% dei casi si tratta di imprese con in media tra 10 e 50 addetti e tra 2 a 10 milioni di euro di fatturato; seguono per il 38,1% delle piccole imprese (con meno di 10 addetti e meno di 2 milioni di fatturato); nel 15,7% dei casi si tratta di medie imprese (tra 50 e 499 addetti e tra 10 e 50 milioni di fatturato); infine nel 5,1% dei casi si tratta di grandi imprese (oltre 500 addetti e oltre 50 milioni di euro di fatturato). I settori più rappresentati sono il metalmeccanico/elettronica (34,6%); seguono i servizi per le imprese e il tessile/abbigliamento/calzature (15,8%); le altre industrie manifatturiere (14,9%); e infine il legno/mobilio/arredamento (8,4%). Per circa la metà delle imprese (pari al 41,4% del totale); l’export incide in misura notevole sul giro d’affari aziendale (50% o più del fatturato); per un altro 24,4% incide poi tra il 20 e il 49%. Più di una impresa su tre (35,0%) ha avviato o prevede l’avvio di altre forme di internazionalizzazione nel futuro prossimo della sua azienda al di là dell’export (presenze dirette; joint venture; accordi produttivi). Tra le aree di riferimento: a fare la voce grossa è l’Unione Europea (dove il 69,5% delle imprese milanesi e lombarde ha sviluppato relazioni d’affari); segue l’Estremo Oriente (47,7%); il Centro Est Europa (46,2%); il Nord America (37,1%); e il Centro Sud America (28,4%). Tra le relazioni d’affari in nuove aree previste per i prossimi anni, a prevalere è il Centro Est Europa (21,3% della imprese); segue l’Estremo Oriente (15,2%); e il Centro Sud America (10,7%). Da una ricerca della Camera di Commercio di Milano attraverso Cesdi sui servizi di internazionalizzazione delle imprese (sulle imprese lombarde utenti di Promos, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano nel 2003 ) | Totale complessivo imprese | Ostacoli Allo Sviluppo All'export % | % opera in gruppo | % opera in consorzio | Ritengono vantaggioso presentarsi sui mercati esteri con altre imprese: % Si | Milano | 101 | 84,2 | 13,1 | 8,1 | 46,5 | Bergamo | 16 | 68,8 | 25,0 | 18,8 | 43,8 | Brescia | 20 | 95,0 | 23,8 | 19,0 | 76,2 | Como | 14 | 100,0 | 14,3 | 28,6 | 85,7 | Varese | 18 | 83,3 | 5,6 | 16,7 | 50,0 | altre province | 28 | 89,3 | | | | da una ricerca della Camera di Commercio di Milano attraverso Cesdi sui servizi di internazionalizzazione delle imprese (sulle imprese lombarde utenti di Promos, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano nel 2003 ) Punti Di Forza E Di Debolezza Rispetto Alla Concorrenza | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | provincia di Milano | provincia di Bergamo | provincia di Brescia | provincia di Como | provincia di Varese | | % forza | % debolezza | % forza | % debolezza | % forza | % debolezza | % forza | % debolezza | % forza | % debolezza | Prezzo/costi | 28,3 | 43,4 | 37,5 | 37,5 | 38,1 | 38,1 | 7,1 | 64,3 | 38,9 | 33,3 | Dilazioni pagamento | 20,2 | 41,4 | 18,8 | 31,3 | 19,0 | 33,3 | 21,4 | 42,9 | 44,4 | 16,7 | Qualità prodotti/servizi | 82,8 | 1,0 | 75,0 | 0,0 | 100,0 | 0,0 | 100,0 | 0,0 | 77,8 | 0,0 | Prodotti nuovi/innovativi | 66,7 | 7,1 | 62,5 | 12,5 | 81,0 | 4,8 | 92,9 | 0,0 | 72,2 | 5,6 | Design del prodotto | 2,0 | 57,6 | 50,0 | 0,0 | 66,7 | 9,5 | 85,7 | 0,0 | 61,1 | 11,1 | Capacità adattam. Richieste | 70,7 | 9,1 | 56,3 | 12,5 | 85,7 | 9,5 | 85,7 | 7,1 | 66,7 | 16,7 | Elasticità variaz. Volumi | 67,7 | 10,1 | 56,3 | 18,8 | 61,9 | 28,6 | 78,6 | 14,3 | 61,1 | 11,1 | Rapporti consolidati | 74,7 | 4,0 | 62,5 | 0,0 | 71,4 | 14,3 | 92,9 | 0,0 | 66,7 | 11,1 | Rapidità consegne | 61,6 | 11,1 | 43,8 | 18,8 | 76,2 | 14,3 | 92,9 | 0,0 | 61,1 | 16,7 | Rispetto tempi consegna | 61,6 | 11,1 | 43,8 | 18,8 | 81,0 | 14,3 | 71,4 | 7,1 | 66,7 | 11,1 | Garanzia qualità | 66,7 | 3,0 | 68,8 | 0,0 | 95,2 | 4,8 | 92,9 | 0,0 | 61,1 | 5,6 | Assistenza | 57,6 | 4,0 | 62,5 | 0,0 | 61,9 | 4,8 | 71,4 | 0,0 | 44,4 | 5,6 | Presenza in loco | 36,4 | 38,4 | 43,8 | 12,5 | 42,9 | 23,8 | 57,1 | 21,4 | 11,1 | 44,4 | servizi Piu' Importanti Per L'internazionalizzazione | Provincia di Milano | Provincia di Bergamo | Provincia di Brescia | Provincia di Como | Provincia di Varese | | importanza media | importanza media | importanza media | importanza media | importanza media | Fiere | 2,16 | 2,25 | 1,95 | 2,62 | 2,28 | Delegazioni | 1,71 | 1,60 | 1,86 | 2,00 | 1,72 | Missioni | 1,82 | 1,94 | 1,73 | 2,00 | 2,00 | Servizi specifici per imprese | 1,90 | 1,81 | 1,95 | 2,23 | 2,12 | Informazioni online | 1,85 | 1,63 | 1,86 | 1,85 | 1,81 | Promozione online | 1,37 | 1,44 | 1,64 | 1,77 | 1,65 | Seminari e convegni | 1,50 | 1,53 | 1,90 | 1,58 | 1,78 | |
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IN ARRIVO 8 MILIONI DI EURO PER GLI IMPRENDITORI MILANESI E LOMBARDI FINO A 25.000 EURO PER OGNI IMPRESA. PER ARREDI, SOFTWARE, RISTRUTTURAZIONE, FRANCHISING, COMUNICAZIONE, SPESE NOTARILI |
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Milano, 30 giugno 2004 - Arrivano i contributi: 8 milioni di euro. Li mette a disposizione il Progetto Saturno per le nuove imprese ed i lavoratori autonomi. L’obiettivo è quello di promuovere e sviluppare l’imprenditorialità milanese e lombarda attraverso un sistema di rete che prevede contributi in conto capitale a fondo perduto per sostenere le nuove imprese, l’aiuto ai lavoratori autonomi e per i progetti innovativi quali programmi d’investimento per l’innovazione di prodotto, di mercato, di processo, anche per l’ampliamento e l’ammodernamento dell’attività esercitata. Per la domanda di richiesta dei contributi dovrà essere utilizzata esclusivamente la modulistica disponibile sul sito www.Saturno.lombardia.it o presso la rete degli Sportelli Punto Nuova Impresa. Le domande devono pervenire entro le ore 16.00 del 30 settembre 2004, presso l’Ufficio Protocollo della Camera di commercio di Milano, in via San Vittore al Teatro 14, a Milano. Questa è una delle iniziative del Progetto di Sovvenzione globale Saturno che stanzia in totale 17 milioni di euro per orientamento, informazione, assistenza e contributi, arriva un aiuto reale. Un progetto, promosso e cofinanziato da Regione Lombardia, Ministero del lavoro e delle politiche sociali e Fondo Sociale Europeo, realizzato dalle Camere di Commercio lombarde - con capofila la Camera di Commercio di Milano - e Unioncamere Lombardia. “Il Progetto di Sovvenzione globale Saturno - ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano - ha l'obiettivo di diffondere imprenditorialità, supportare l’inizio attività e favorire l’innovazione nelle piccole imprese milanesi e lombarde, e pone una particolare attenzione alle specifiche esigenze territoriali attraverso la rete delle Camere di Commercio locali e delle associazioni delle imprese”. Destinatari - I contributi possono richiederli le nuove imprese iscritte al Registro delle Imprese a partire dal 1/1/2002: piccole imprese individuali, le società di persone, le società di capitali e le cooperative. La sede operativa deve essere in Lombardia. I lavoratori autonomi che abbiano richiesto l’avvio attività presso l’Ufficio delle Entrate (attribuzione della partita Iva) a partire dall’01/01/2002 e fino alla data di pubblicazione del presente Bando, che abbiano sede operativa in Lombardia. Spese ammissibili - Acquisto di beni strumentali ed arredi necessari all’attività; acquisto di software; ristrutturazione di immobili; avvio di attività in franchising; spese notarili; spese per il piano di comunicazione; acquisto di attività preesistenti. Nel programma di investimento possono rientrare le spese fatturate a partire dal 01/01/2004. Contributi - L'entità del contributo, in conto capitale, a fondo perduto è pari al 50% degli investimenti ammessi, al netto di Iva, fino ad un massimo di 25.000,00 euro. Per progetti che prevedano investimenti ammessi superiori a € 50.000,00, il contributo a fondo perduto non potrà superare, comunque, il tetto massimo di € 25.000,00. L’investimento complessivo ammesso dovrà risultare non inferiore a € 10.000,00 al netto dell’Iva, pertanto il contributo minimo erogabile è di € 5.000,00. Non saranno ammesse a contributo le spese sostenute in contanti o mediante assegno circolare. L’erogazione del contributo avverrà in un’unica soluzione, dietro presentazione, da parte del beneficiario, della “Richiesta di erogazione saldo” e della documentazione finale di spesa. Il contributo sarà erogato entro 30 giorni dalla presentazione della richiesta di erogazione completa di tutti i suoi elementi. Come si presenta la domanda - Bisogna utilizzare la modulistica disponibile sul sito www.Saturno.lombardia.it che consiste in un modulo di domanda contenente i principali dati ed informazioni sull’impresa o lavoratore autonomo e una scheda tecnica (business plan o piano di sviluppo) riguardante la descrizione dettagliata dell’iniziativa proposta ed i relativi dati economico-finanziari. Dopo aver compilato ed inviato on-line il formulario devono, pena l’inammissibilità, stampare ed inviare “in forma cartacea”. Le domande devono pervenire, entro le ore 16.00 del 30/09/2004, in busta chiusa, presso l’Ufficio Protocollo della Camera di Commercio di Milano. Presentazioni pubbliche del bando - La Regione Lombardia e le Camere di Commercio locali hanno organizzato delle presentazioni pubbliche per spiegare il bando, di seguito il calendario: Bergamo, 12 Luglio dalle ore 10,00 alle ore 12,30 Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni Via Petrarca, 10 (Piazza delle Libertà); Milano, 13 Luglio dalle ore 10,00 alle ore 12,30 Camera di Commercio - Sala Conferenze Via Meravigli, 9/b; Brescia, 13 Luglio dalle ore 15,00 alle ore 17,30 Camera di Commercio - Sala A (piano terra) Via Orzinuovi, 3; Mantova, 14 Luglio dalle ore 10,00 alle ore 12,30 Centro Congressi Mamu - Sala Oltrepo Mantovano Largo Pradella, 1/A; Lodi, 15 Luglio dalle ore 10,00 alle ore 12,30 Camera di Commercio - Sala Consiglio (3° piano) Via Haussmann, 11/15; Sondrio, 15 Luglio dalle ore 10,45 alle ore 13,15 Camera di Commercio Via Piazzi, 23; Pavia, 16 Luglio dalle ore 10,00 alle ore 12,30 Camera di Commercio - Sala Consiliare Via Mentana, 27; Como, 19 Luglio dalle ore 9,30 alle ore 12,00 Camera di Commercio - Salone Scacchi (1° piano) Via Parini, 16; Lecco, 19 Luglio dalle ore 14,30 alle ore 17,00 presso Camera di Commercio - Sala Riunioni (1° piano) Via Amendola, 4; Cremona, 20 Luglio dalle ore 10,00 alle ore 12,30 presso Camera di Commercio - Sala Maffei Via Lanaioli, 7. Gli Sportelli Punto Nuova Impresa ricevono su appuntamento e si trovano presso le Camere di Commercio di: Bergamo, Via Zilioli, 2 Tel. 035/3888015 - Fax 035/247169 E-mail: pni@bg.Camcom.it Brescia, Via Orzinuovi, 3 Tel. 030/3514319 - Fax 030/3514364 E-mail: pni@probrixia.Camcom.it Como Via Parini, 16 Tel. 031/256379 – Fax 031/256517 E-mail: pni@co.Camcom.it Cremona P.zza Stradivari, 5 Tel. 0372/490278 - Fax 0372/21396 E-mail: pni@cr.Camcom.it Lecco C.so Martiri, 73 - Tel. 0341/292216 - Fax 0341/292255 E-mail: pni@lc.Camcom.it Lodi Via Haussmann, 15 - Tel. 0371/4505234 - Fax 0371/431604 E-mail: sportello.Informativo@lo.camcom.it Mantova L.go Pradella, 1 - Tel. 0376/356043 - Fax 0376/224430 E-mail: ligabue@promoimpresaonline.It Milano Via Mercanti, 8 - Tel. 02/8515.5342 - Fax 02/8515.5335 E-mail: formaper.Pni@mi.camcom.it Pavia C.so Strada Nuova, 47/d - Tel. 0382/393235 - Fax 0382/393271 E-mail: paviaform@pv.Camcom.it Sondrio Via Piazzi, 23 - Tel. 0342/527203 - Fax 0342/512866 E-mail: pni@so.Camcom.it Varese P.zza Monte Grappa, 5 - Tel. 0332/295361 - Fax 0332/286038 E-mail: pni@va.Camcom.it e presso la Regione Lombardia - Direzione Generale Formazione Istruzione e Lavoro Via Cardano, 10 - Milano Tel. 02/6765.2299 - Fax 02/6765.2088 E-mail: formaper.Pni.rl@mi.camcom.it |
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IN ARRIVO 8 MILIONI DI EURO PER GLI IMPRENDITORI MILANESI E LOMBARDI FINO A 25.000 EURO PER OGNI IMPRESA. PER ARREDI, SOFTWARE, RISTRUTTURAZIONE, FRANCHISING, COMUNICAZIONE, SPESE NOTARILI |
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Milano, 30 giugno 2004 - Arrivano i contributi: 8 milioni di euro. Li mette a disposizione il Progetto Saturno per le nuove imprese ed i lavoratori autonomi. L’obiettivo è quello di promuovere e sviluppare l’imprenditorialità milanese e lombarda attraverso un sistema di rete che prevede contributi in conto capitale a fondo perduto per sostenere le nuove imprese, l’aiuto ai lavoratori autonomi e per i progetti innovativi quali programmi d’investimento per l’innovazione di prodotto, di mercato, di processo, anche per l’ampliamento e l’ammodernamento dell’attività esercitata. Per la domanda di richiesta dei contributi dovrà essere utilizzata esclusivamente la modulistica disponibile sul sito www.Saturno.lombardia.it o presso la rete degli Sportelli Punto Nuova Impresa. Le domande devono pervenire entro le ore 16.00 del 30 settembre 2004, presso l’Ufficio Protocollo della Camera di commercio di Milano, in via San Vittore al Teatro 14, a Milano. Questa è una delle iniziative del Progetto di Sovvenzione globale Saturno che stanzia in totale 17 milioni di euro per orientamento, informazione, assistenza e contributi, arriva un aiuto reale. Un progetto, promosso e cofinanziato da Regione Lombardia, Ministero del lavoro e delle politiche sociali e Fondo Sociale Europeo, realizzato dalle Camere di Commercio lombarde - con capofila la Camera di Commercio di Milano - e Unioncamere Lombardia. “Il Progetto di Sovvenzione globale Saturno - ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano - ha l'obiettivo di diffondere imprenditorialità, supportare l’inizio attività e favorire l’innovazione nelle piccole imprese milanesi e lombarde, e pone una particolare attenzione alle specifiche esigenze territoriali attraverso la rete delle Camere di Commercio locali e delle associazioni delle imprese”. Destinatari - I contributi possono richiederli le nuove imprese iscritte al Registro delle Imprese a partire dal 1/1/2002: piccole imprese individuali, le società di persone, le società di capitali e le cooperative. La sede operativa deve essere in Lombardia. I lavoratori autonomi che abbiano richiesto l’avvio attività presso l’Ufficio delle Entrate (attribuzione della partita Iva) a partire dall’01/01/2002 e fino alla data di pubblicazione del presente Bando, che abbiano sede operativa in Lombardia. Spese ammissibili - Acquisto di beni strumentali ed arredi necessari all’attività; acquisto di software; ristrutturazione di immobili; avvio di attività in franchising; spese notarili; spese per il piano di comunicazione; acquisto di attività preesistenti. Nel programma di investimento possono rientrare le spese fatturate a partire dal 01/01/2004. Contributi - L'entità del contributo, in conto capitale, a fondo perduto è pari al 50% degli investimenti ammessi, al netto di Iva, fino ad un massimo di 25.000,00 euro. Per progetti che prevedano investimenti ammessi superiori a € 50.000,00, il contributo a fondo perduto non potrà superare, comunque, il tetto massimo di € 25.000,00. L’investimento complessivo ammesso dovrà risultare non inferiore a € 10.000,00 al netto dell’Iva, pertanto il contributo minimo erogabile è di € 5.000,00. Non saranno ammesse a contributo le spese sostenute in contanti o mediante assegno circolare. L’erogazione del contributo avverrà in un’unica soluzione, dietro presentazione, da parte del beneficiario, della “Richiesta di erogazione saldo” e della documentazione finale di spesa. Il contributo sarà erogato entro 30 giorni dalla presentazione della richiesta di erogazione completa di tutti i suoi elementi. Come si presenta la domanda - Bisogna utilizzare la modulistica disponibile sul sito www.Saturno.lombardia.it che consiste in un modulo di domanda contenente i principali dati ed informazioni sull’impresa o lavoratore autonomo e una scheda tecnica (business plan o piano di sviluppo) riguardante la descrizione dettagliata dell’iniziativa proposta ed i relativi dati economico-finanziari. Dopo aver compilato ed inviato on-line il formulario devono, pena l’inammissibilità, stampare ed inviare “in forma cartacea”. Le domande devono pervenire, entro le ore 16.00 del 30/09/2004, in busta chiusa, presso l’Ufficio Protocollo della Camera di Commercio di Milano. Presentazioni pubbliche del bando - La Regione Lombardia e le Camere di Commercio locali hanno organizzato delle presentazioni pubbliche per spiegare il bando, di seguito il calendario: Bergamo, 12 Luglio dalle ore 10,00 alle ore 12,30 Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni Via Petrarca, 10 (Piazza delle Libertà); Milano, 13 Luglio dalle ore 10,00 alle ore 12,30 Camera di Commercio - Sala Conferenze Via Meravigli, 9/b; Brescia, 13 Luglio dalle ore 15,00 alle ore 17,30 Camera di Commercio - Sala A (piano terra) Via Orzinuovi, 3; Mantova, 14 Luglio dalle ore 10,00 alle ore 12,30 Centro Congressi Mamu - Sala Oltrepo Mantovano Largo Pradella, 1/A; Lodi, 15 Luglio dalle ore 10,00 alle ore 12,30 Camera di Commercio - Sala Consiglio (3° piano) Via Haussmann, 11/15; Sondrio, 15 Luglio dalle ore 10,45 alle ore 13,15 Camera di Commercio Via Piazzi, 23; Pavia, 16 Luglio dalle ore 10,00 alle ore 12,30 Camera di Commercio - Sala Consiliare Via Mentana, 27; Como, 19 Luglio dalle ore 9,30 alle ore 12,00 Camera di Commercio - Salone Scacchi (1° piano) Via Parini, 16; Lecco, 19 Luglio dalle ore 14,30 alle ore 17,00 presso Camera di Commercio - Sala Riunioni (1° piano) Via Amendola, 4; Cremona, 20 Luglio dalle ore 10,00 alle ore 12,30 presso Camera di Commercio - Sala Maffei Via Lanaioli, 7. Gli Sportelli Punto Nuova Impresa ricevono su appuntamento e si trovano presso le Camere di Commercio di: Bergamo, Via Zilioli, 2 Tel. 035/3888015 - Fax 035/247169 E-mail: pni@bg.Camcom.it Brescia, Via Orzinuovi, 3 Tel. 030/3514319 - Fax 030/3514364 E-mail: pni@probrixia.Camcom.it Como Via Parini, 16 Tel. 031/256379 – Fax 031/256517 E-mail: pni@co.Camcom.it Cremona P.zza Stradivari, 5 Tel. 0372/490278 - Fax 0372/21396 E-mail: pni@cr.Camcom.it Lecco C.so Martiri, 73 - Tel. 0341/292216 - Fax 0341/292255 E-mail: pni@lc.Camcom.it Lodi Via Haussmann, 15 - Tel. 0371/4505234 - Fax 0371/431604 E-mail: sportello.Informativo@lo.camcom.it Mantova L.go Pradella, 1 - Tel. 0376/356043 - Fax 0376/224430 E-mail: ligabue@promoimpresaonline.It Milano Via Mercanti, 8 - Tel. 02/8515.5342 - Fax 02/8515.5335 E-mail: formaper.Pni@mi.camcom.it Pavia C.so Strada Nuova, 47/d - Tel. 0382/393235 - Fax 0382/393271 E-mail: paviaform@pv.Camcom.it Sondrio Via Piazzi, 23 - Tel. 0342/527203 - Fax 0342/512866 E-mail: pni@so.Camcom.it Varese P.zza Monte Grappa, 5 - Tel. 0332/295361 - Fax 0332/286038 E-mail: pni@va.Camcom.it e presso la Regione Lombardia - Direzione Generale Formazione Istruzione e Lavoro Via Cardano, 10 - Milano Tel. 02/6765.2299 - Fax 02/6765.2088 E-mail: formaper.Pni.rl@mi.camcom.it |
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IN ARRIVO 8 MILIONI DI EURO PER GLI IMPRENDITORI MILANESI E LOMBARDI FINO A 25.000 EURO PER OGNI IMPRESA. PER ARREDI, SOFTWARE, RISTRUTTURAZIONE, FRANCHISING, COMUNICAZIONE, SPESE NOTARILI |
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Milano, 30 giugno 2004 - Arrivano i contributi: 8 milioni di euro. Li mette a disposizione il Progetto Saturno per le nuove imprese ed i lavoratori autonomi. L’obiettivo è quello di promuovere e sviluppare l’imprenditorialità milanese e lombarda attraverso un sistema di rete che prevede contributi in conto capitale a fondo perduto per sostenere le nuove imprese, l’aiuto ai lavoratori autonomi e per i progetti innovativi quali programmi d’investimento per l’innovazione di prodotto, di mercato, di processo, anche per l’ampliamento e l’ammodernamento dell’attività esercitata. Per la domanda di richiesta dei contributi dovrà essere utilizzata esclusivamente la modulistica disponibile sul sito www.Saturno.lombardia.it o presso la rete degli Sportelli Punto Nuova Impresa. Le domande devono pervenire entro le ore 16.00 del 30 settembre 2004, presso l’Ufficio Protocollo della Camera di commercio di Milano, in via San Vittore al Teatro 14, a Milano. Questa è una delle iniziative del Progetto di Sovvenzione globale Saturno che stanzia in totale 17 milioni di euro per orientamento, informazione, assistenza e contributi, arriva un aiuto reale. Un progetto, promosso e cofinanziato da Regione Lombardia, Ministero del lavoro e delle politiche sociali e Fondo Sociale Europeo, realizzato dalle Camere di Commercio lombarde - con capofila la Camera di Commercio di Milano - e Unioncamere Lombardia. “Il Progetto di Sovvenzione globale Saturno - ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano - ha l'obiettivo di diffondere imprenditorialità, supportare l’inizio attività e favorire l’innovazione nelle piccole imprese milanesi e lombarde, e pone una particolare attenzione alle specifiche esigenze territoriali attraverso la rete delle Camere di Commercio locali e delle associazioni delle imprese”. Destinatari - I contributi possono richiederli le nuove imprese iscritte al Registro delle Imprese a partire dal 1/1/2002: piccole imprese individuali, le società di persone, le società di capitali e le cooperative. La sede operativa deve essere in Lombardia. I lavoratori autonomi che abbiano richiesto l’avvio attività presso l’Ufficio delle Entrate (attribuzione della partita Iva) a partire dall’01/01/2002 e fino alla data di pubblicazione del presente Bando, che abbiano sede operativa in Lombardia. Spese ammissibili - Acquisto di beni strumentali ed arredi necessari all’attività; acquisto di software; ristrutturazione di immobili; avvio di attività in franchising; spese notarili; spese per il piano di comunicazione; acquisto di attività preesistenti. Nel programma di investimento possono rientrare le spese fatturate a partire dal 01/01/2004. Contributi - L'entità del contributo, in conto capitale, a fondo perduto è pari al 50% degli investimenti ammessi, al netto di Iva, fino ad un massimo di 25.000,00 euro. Per progetti che prevedano investimenti ammessi superiori a € 50.000,00, il contributo a fondo perduto non potrà superare, comunque, il tetto massimo di € 25.000,00. L’investimento complessivo ammesso dovrà risultare non inferiore a € 10.000,00 al netto dell’Iva, pertanto il contributo minimo erogabile è di € 5.000,00. Non saranno ammesse a contributo le spese sostenute in contanti o mediante assegno circolare. L’erogazione del contributo avverrà in un’unica soluzione, dietro presentazione, da parte del beneficiario, della “Richiesta di erogazione saldo” e della documentazione finale di spesa. Il contributo sarà erogato entro 30 giorni dalla presentazione della richiesta di erogazione completa di tutti i suoi elementi. Come si presenta la domanda - Bisogna utilizzare la modulistica disponibile sul sito www.Saturno.lombardia.it che consiste in un modulo di domanda contenente i principali dati ed informazioni sull’impresa o lavoratore autonomo e una scheda tecnica (business plan o piano di sviluppo) riguardante la descrizione dettagliata dell’iniziativa proposta ed i relativi dati economico-finanziari. Dopo aver compilato ed inviato on-line il formulario devono, pena l’inammissibilità, stampare ed inviare “in forma cartacea”. Le domande devono pervenire, entro le ore 16.00 del 30/09/2004, in busta chiusa, presso l’Ufficio Protocollo della Camera di Commercio di Milano. Presentazioni pubbliche del bando - La Regione Lombardia e le Camere di Commercio locali hanno organizzato delle presentazioni pubbliche per spiegare il bando, di seguito il calendario: Bergamo, 12 Luglio dalle ore 10,00 alle ore 12,30 Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni Via Petrarca, 10 (Piazza delle Libertà); Milano, 13 Luglio dalle ore 10,00 alle ore 12,30 Camera di Commercio - Sala Conferenze Via Meravigli, 9/b; Brescia, 13 Luglio dalle ore 15,00 alle ore 17,30 Camera di Commercio - Sala A (piano terra) Via Orzinuovi, 3; Mantova, 14 Luglio dalle ore 10,00 alle ore 12,30 Centro Congressi Mamu - Sala Oltrepo Mantovano Largo Pradella, 1/A; Lodi, 15 Luglio dalle ore 10,00 alle ore 12,30 Camera di Commercio - Sala Consiglio (3° piano) Via Haussmann, 11/15; Sondrio, 15 Luglio dalle ore 10,45 alle ore 13,15 Camera di Commercio Via Piazzi, 23; Pavia, 16 Luglio dalle ore 10,00 alle ore 12,30 Camera di Commercio - Sala Consiliare Via Mentana, 27; Como, 19 Luglio dalle ore 9,30 alle ore 12,00 Camera di Commercio - Salone Scacchi (1° piano) Via Parini, 16; Lecco, 19 Luglio dalle ore 14,30 alle ore 17,00 presso Camera di Commercio - Sala Riunioni (1° piano) Via Amendola, 4; Cremona, 20 Luglio dalle ore 10,00 alle ore 12,30 presso Camera di Commercio - Sala Maffei Via Lanaioli, 7. Gli Sportelli Punto Nuova Impresa ricevono su appuntamento e si trovano presso le Camere di Commercio di: Bergamo, Via Zilioli, 2 Tel. 035/3888015 - Fax 035/247169 E-mail: pni@bg.Camcom.it Brescia, Via Orzinuovi, 3 Tel. 030/3514319 - Fax 030/3514364 E-mail: pni@probrixia.Camcom.it Como Via Parini, 16 Tel. 031/256379 – Fax 031/256517 E-mail: pni@co.Camcom.it Cremona P.zza Stradivari, 5 Tel. 0372/490278 - Fax 0372/21396 E-mail: pni@cr.Camcom.it Lecco C.so Martiri, 73 - Tel. 0341/292216 - Fax 0341/292255 E-mail: pni@lc.Camcom.it Lodi Via Haussmann, 15 - Tel. 0371/4505234 - Fax 0371/431604 E-mail: sportello.Informativo@lo.camcom.it Mantova L.go Pradella, 1 - Tel. 0376/356043 - Fax 0376/224430 E-mail: ligabue@promoimpresaonline.It Milano Via Mercanti, 8 - Tel. 02/8515.5342 - Fax 02/8515.5335 E-mail: formaper.Pni@mi.camcom.it Pavia C.so Strada Nuova, 47/d - Tel. 0382/393235 - Fax 0382/393271 E-mail: paviaform@pv.Camcom.it Sondrio Via Piazzi, 23 - Tel. 0342/527203 - Fax 0342/512866 E-mail: pni@so.Camcom.it Varese P.zza Monte Grappa, 5 - Tel. 0332/295361 - Fax 0332/286038 E-mail: pni@va.Camcom.it e presso la Regione Lombardia - Direzione Generale Formazione Istruzione e Lavoro Via Cardano, 10 - Milano Tel. 02/6765.2299 - Fax 02/6765.2088 E-mail: formaper.Pni.rl@mi.camcom.it |
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IN ARRIVO 8 MILIONI DI EURO PER GLI IMPRENDITORI MILANESI E LOMBARDI FINO A 25.000 EURO PER OGNI IMPRESA. PER ARREDI, SOFTWARE, RISTRUTTURAZIONE, FRANCHISING, COMUNICAZIONE, SPESE NOTARILI |
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Milano, 30 giugno 2004 - Arrivano i contributi: 8 milioni di euro. Li mette a disposizione il Progetto Saturno per le nuove imprese ed i lavoratori autonomi. L’obiettivo è quello di promuovere e sviluppare l’imprenditorialità milanese e lombarda attraverso un sistema di rete che prevede contributi in conto capitale a fondo perduto per sostenere le nuove imprese, l’aiuto ai lavoratori autonomi e per i progetti innovativi quali programmi d’investimento per l’innovazione di prodotto, di mercato, di processo, anche per l’ampliamento e l’ammodernamento dell’attività esercitata. Per la domanda di richiesta dei contributi dovrà essere utilizzata esclusivamente la modulistica disponibile sul sito www.Saturno.lombardia.it o presso la rete degli Sportelli Punto Nuova Impresa. Le domande devono pervenire entro le ore 16.00 del 30 settembre 2004, presso l’Ufficio Protocollo della Camera di commercio di Milano, in via San Vittore al Teatro 14, a Milano. Questa è una delle iniziative del Progetto di Sovvenzione globale Saturno che stanzia in totale 17 milioni di euro per orientamento, informazione, assistenza e contributi, arriva un aiuto reale. Un progetto, promosso e cofinanziato da Regione Lombardia, Ministero del lavoro e delle politiche sociali e Fondo Sociale Europeo, realizzato dalle Camere di Commercio lombarde - con capofila la Camera di Commercio di Milano - e Unioncamere Lombardia. “Il Progetto di Sovvenzione globale Saturno - ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano - ha l'obiettivo di diffondere imprenditorialità, supportare l’inizio attività e favorire l’innovazione nelle piccole imprese milanesi e lombarde, e pone una particolare attenzione alle specifiche esigenze territoriali attraverso la rete delle Camere di Commercio locali e delle associazioni delle imprese”. Destinatari - I contributi possono richiederli le nuove imprese iscritte al Registro delle Imprese a partire dal 1/1/2002: piccole imprese individuali, le società di persone, le società di capitali e le cooperative. La sede operativa deve essere in Lombardia. I lavoratori autonomi che abbiano richiesto l’avvio attività presso l’Ufficio delle Entrate (attribuzione della partita Iva) a partire dall’01/01/2002 e fino alla data di pubblicazione del presente Bando, che abbiano sede operativa in Lombardia. Spese ammissibili - Acquisto di beni strumentali ed arredi necessari all’attività; acquisto di software; ristrutturazione di immobili; avvio di attività in franchising; spese notarili; spese per il piano di comunicazione; acquisto di attività preesistenti. Nel programma di investimento possono rientrare le spese fatturate a partire dal 01/01/2004. Contributi - L'entità del contributo, in conto capitale, a fondo perduto è pari al 50% degli investimenti ammessi, al netto di Iva, fino ad un massimo di 25.000,00 euro. Per progetti che prevedano investimenti ammessi superiori a € 50.000,00, il contributo a fondo perduto non potrà superare, comunque, il tetto massimo di € 25.000,00. L’investimento complessivo ammesso dovrà risultare non inferiore a € 10.000,00 al netto dell’Iva, pertanto il contributo minimo erogabile è di € 5.000,00. Non saranno ammesse a contributo le spese sostenute in contanti o mediante assegno circolare. L’erogazione del contributo avverrà in un’unica soluzione, dietro presentazione, da parte del beneficiario, della “Richiesta di erogazione saldo” e della documentazione finale di spesa. Il contributo sarà erogato entro 30 giorni dalla presentazione della richiesta di erogazione completa di tutti i suoi elementi. Come si presenta la domanda - Bisogna utilizzare la modulistica disponibile sul sito www.Saturno.lombardia.it che consiste in un modulo di domanda contenente i principali dati ed informazioni sull’impresa o lavoratore autonomo e una scheda tecnica (business plan o piano di sviluppo) riguardante la descrizione dettagliata dell’iniziativa proposta ed i relativi dati economico-finanziari. Dopo aver compilato ed inviato on-line il formulario devono, pena l’inammissibilità, stampare ed inviare “in forma cartacea”. Le domande devono pervenire, entro le ore 16.00 del 30/09/2004, in busta chiusa, presso l’Ufficio Protocollo della Camera di Commercio di Milano. Presentazioni pubbliche del bando - La Regione Lombardia e le Camere di Commercio locali hanno organizzato delle presentazioni pubbliche per spiegare il bando, di seguito il calendario: Bergamo, 12 Luglio dalle ore 10,00 alle ore 12,30 Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni Via Petrarca, 10 (Piazza delle Libertà); Milano, 13 Luglio dalle ore 10,00 alle ore 12,30 Camera di Commercio - Sala Conferenze Via Meravigli, 9/b; Brescia, 13 Luglio dalle ore 15,00 alle ore 17,30 Camera di Commercio - Sala A (piano terra) Via Orzinuovi, 3; Mantova, 14 Luglio dalle ore 10,00 alle ore 12,30 Centro Congressi Mamu - Sala Oltrepo Mantovano Largo Pradella, 1/A; Lodi, 15 Luglio dalle ore 10,00 alle ore 12,30 Camera di Commercio - Sala Consiglio (3° piano) Via Haussmann, 11/15; Sondrio, 15 Luglio dalle ore 10,45 alle ore 13,15 Camera di Commercio Via Piazzi, 23; Pavia, 16 Luglio dalle ore 10,00 alle ore 12,30 Camera di Commercio - Sala Consiliare Via Mentana, 27; Como, 19 Luglio dalle ore 9,30 alle ore 12,00 Camera di Commercio - Salone Scacchi (1° piano) Via Parini, 16; Lecco, 19 Luglio dalle ore 14,30 alle ore 17,00 presso Camera di Commercio - Sala Riunioni (1° piano) Via Amendola, 4; Cremona, 20 Luglio dalle ore 10,00 alle ore 12,30 presso Camera di Commercio - Sala Maffei Via Lanaioli, 7. Gli Sportelli Punto Nuova Impresa ricevono su appuntamento e si trovano presso le Camere di Commercio di: Bergamo, Via Zilioli, 2 Tel. 035/3888015 - Fax 035/247169 E-mail: pni@bg.Camcom.it Brescia, Via Orzinuovi, 3 Tel. 030/3514319 - Fax 030/3514364 E-mail: pni@probrixia.Camcom.it Como Via Parini, 16 Tel. 031/256379 – Fax 031/256517 E-mail: pni@co.Camcom.it Cremona P.zza Stradivari, 5 Tel. 0372/490278 - Fax 0372/21396 E-mail: pni@cr.Camcom.it Lecco C.so Martiri, 73 - Tel. 0341/292216 - Fax 0341/292255 E-mail: pni@lc.Camcom.it Lodi Via Haussmann, 15 - Tel. 0371/4505234 - Fax 0371/431604 E-mail: sportello.Informativo@lo.camcom.it Mantova L.go Pradella, 1 - Tel. 0376/356043 - Fax 0376/224430 E-mail: ligabue@promoimpresaonline.It Milano Via Mercanti, 8 - Tel. 02/8515.5342 - Fax 02/8515.5335 E-mail: formaper.Pni@mi.camcom.it Pavia C.so Strada Nuova, 47/d - Tel. 0382/393235 - Fax 0382/393271 E-mail: paviaform@pv.Camcom.it Sondrio Via Piazzi, 23 - Tel. 0342/527203 - Fax 0342/512866 E-mail: pni@so.Camcom.it Varese P.zza Monte Grappa, 5 - Tel. 0332/295361 - Fax 0332/286038 E-mail: pni@va.Camcom.it e presso la Regione Lombardia - Direzione Generale Formazione Istruzione e Lavoro Via Cardano, 10 - Milano Tel. 02/6765.2299 - Fax 02/6765.2088 E-mail: formaper.Pni.rl@mi.camcom.it |
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IN ARRIVO 8 MILIONI DI EURO PER GLI IMPRENDITORI MILANESI E LOMBARDI FINO A 25.000 EURO PER OGNI IMPRESA. PER ARREDI, SOFTWARE, RISTRUTTURAZIONE, FRANCHISING, COMUNICAZIONE, SPESE NOTARILI |
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Milano, 30 giugno 2004 - Arrivano i contributi: 8 milioni di euro. Li mette a disposizione il Progetto Saturno per le nuove imprese ed i lavoratori autonomi. L’obiettivo è quello di promuovere e sviluppare l’imprenditorialità milanese e lombarda attraverso un sistema di rete che prevede contributi in conto capitale a fondo perduto per sostenere le nuove imprese, l’aiuto ai lavoratori autonomi e per i progetti innovativi quali programmi d’investimento per l’innovazione di prodotto, di mercato, di processo, anche per l’ampliamento e l’ammodernamento dell’attività esercitata. Per la domanda di richiesta dei contributi dovrà essere utilizzata esclusivamente la modulistica disponibile sul sito www.Saturno.lombardia.it o presso la rete degli Sportelli Punto Nuova Impresa. Le domande devono pervenire entro le ore 16.00 del 30 settembre 2004, presso l’Ufficio Protocollo della Camera di commercio di Milano, in via San Vittore al Teatro 14, a Milano. Questa è una delle iniziative del Progetto di Sovvenzione globale Saturno che stanzia in totale 17 milioni di euro per orientamento, informazione, assistenza e contributi, arriva un aiuto reale. Un progetto, promosso e cofinanziato da Regione Lombardia, Ministero del lavoro e delle politiche sociali e Fondo Sociale Europeo, realizzato dalle Camere di Commercio lombarde - con capofila la Camera di Commercio di Milano - e Unioncamere Lombardia. “Il Progetto di Sovvenzione globale Saturno - ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano - ha l'obiettivo di diffondere imprenditorialità, supportare l’inizio attività e favorire l’innovazione nelle piccole imprese milanesi e lombarde, e pone una particolare attenzione alle specifiche esigenze territoriali attraverso la rete delle Camere di Commercio locali e delle associazioni delle imprese”. Destinatari - I contributi possono richiederli le nuove imprese iscritte al Registro delle Imprese a partire dal 1/1/2002: piccole imprese individuali, le società di persone, le società di capitali e le cooperative. La sede operativa deve essere in Lombardia. I lavoratori autonomi che abbiano richiesto l’avvio attività presso l’Ufficio delle Entrate (attribuzione della partita Iva) a partire dall’01/01/2002 e fino alla data di pubblicazione del presente Bando, che abbiano sede operativa in Lombardia. Spese ammissibili - Acquisto di beni strumentali ed arredi necessari all’attività; acquisto di software; ristrutturazione di immobili; avvio di attività in franchising; spese notarili; spese per il piano di comunicazione; acquisto di attività preesistenti. Nel programma di investimento possono rientrare le spese fatturate a partire dal 01/01/2004. Contributi - L'entità del contributo, in conto capitale, a fondo perduto è pari al 50% degli investimenti ammessi, al netto di Iva, fino ad un massimo di 25.000,00 euro. Per progetti che prevedano investimenti ammessi superiori a € 50.000,00, il contributo a fondo perduto non potrà superare, comunque, il tetto massimo di € 25.000,00. L’investimento complessivo ammesso dovrà risultare non inferiore a € 10.000,00 al netto dell’Iva, pertanto il contributo minimo erogabile è di € 5.000,00. Non saranno ammesse a contributo le spese sostenute in contanti o mediante assegno circolare. L’erogazione del contributo avverrà in un’unica soluzione, dietro presentazione, da parte del beneficiario, della “Richiesta di erogazione saldo” e della documentazione finale di spesa. Il contributo sarà erogato entro 30 giorni dalla presentazione della richiesta di erogazione completa di tutti i suoi elementi. Come si presenta la domanda - Bisogna utilizzare la modulistica disponibile sul sito www.Saturno.lombardia.it che consiste in un modulo di domanda contenente i principali dati ed informazioni sull’impresa o lavoratore autonomo e una scheda tecnica (business plan o piano di sviluppo) riguardante la descrizione dettagliata dell’iniziativa proposta ed i relativi dati economico-finanziari. Dopo aver compilato ed inviato on-line il formulario devono, pena l’inammissibilità, stampare ed inviare “in forma cartacea”. Le domande devono pervenire, entro le ore 16.00 del 30/09/2004, in busta chiusa, presso l’Ufficio Protocollo della Camera di Commercio di Milano. Presentazioni pubbliche del bando - La Regione Lombardia e le Camere di Commercio locali hanno organizzato delle presentazioni pubbliche per spiegare il bando, di seguito il calendario: Bergamo, 12 Luglio dalle ore 10,00 alle ore 12,30 Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni Via Petrarca, 10 (Piazza delle Libertà); Milano, 13 Luglio dalle ore 10,00 alle ore 12,30 Camera di Commercio - Sala Conferenze Via Meravigli, 9/b; Brescia, 13 Luglio dalle ore 15,00 alle ore 17,30 Camera di Commercio - Sala A (piano terra) Via Orzinuovi, 3; Mantova, 14 Luglio dalle ore 10,00 alle ore 12,30 Centro Congressi Mamu - Sala Oltrepo Mantovano Largo Pradella, 1/A; Lodi, 15 Luglio dalle ore 10,00 alle ore 12,30 Camera di Commercio - Sala Consiglio (3° piano) Via Haussmann, 11/15; Sondrio, 15 Luglio dalle ore 10,45 alle ore 13,15 Camera di Commercio Via Piazzi, 23; Pavia, 16 Luglio dalle ore 10,00 alle ore 12,30 Camera di Commercio - Sala Consiliare Via Mentana, 27; Como, 19 Luglio dalle ore 9,30 alle ore 12,00 Camera di Commercio - Salone Scacchi (1° piano) Via Parini, 16; Lecco, 19 Luglio dalle ore 14,30 alle ore 17,00 presso Camera di Commercio - Sala Riunioni (1° piano) Via Amendola, 4; Cremona, 20 Luglio dalle ore 10,00 alle ore 12,30 presso Camera di Commercio - Sala Maffei Via Lanaioli, 7. Gli Sportelli Punto Nuova Impresa ricevono su appuntamento e si trovano presso le Camere di Commercio di: Bergamo, Via Zilioli, 2 Tel. 035/3888015 - Fax 035/247169 E-mail: pni@bg.Camcom.it Brescia, Via Orzinuovi, 3 Tel. 030/3514319 - Fax 030/3514364 E-mail: pni@probrixia.Camcom.it Como Via Parini, 16 Tel. 031/256379 – Fax 031/256517 E-mail: pni@co.Camcom.it Cremona P.zza Stradivari, 5 Tel. 0372/490278 - Fax 0372/21396 E-mail: pni@cr.Camcom.it Lecco C.so Martiri, 73 - Tel. 0341/292216 - Fax 0341/292255 E-mail: pni@lc.Camcom.it Lodi Via Haussmann, 15 - Tel. 0371/4505234 - Fax 0371/431604 E-mail: sportello.Informativo@lo.camcom.it Mantova L.go Pradella, 1 - Tel. 0376/356043 - Fax 0376/224430 E-mail: ligabue@promoimpresaonline.It Milano Via Mercanti, 8 - Tel. 02/8515.5342 - Fax 02/8515.5335 E-mail: formaper.Pni@mi.camcom.it Pavia C.so Strada Nuova, 47/d - Tel. 0382/393235 - Fax 0382/393271 E-mail: paviaform@pv.Camcom.it Sondrio Via Piazzi, 23 - Tel. 0342/527203 - Fax 0342/512866 E-mail: pni@so.Camcom.it Varese P.zza Monte Grappa, 5 - Tel. 0332/295361 - Fax 0332/286038 E-mail: pni@va.Camcom.it e presso la Regione Lombardia - Direzione Generale Formazione Istruzione e Lavoro Via Cardano, 10 - Milano Tel. 02/6765.2299 - Fax 02/6765.2088 E-mail: formaper.Pni.rl@mi.camcom.it |
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IN ARRIVO 8 MILIONI DI EURO PER GLI IMPRENDITORI MILANESI E LOMBARDI FINO A 25.000 EURO PER OGNI IMPRESA. PER ARREDI, SOFTWARE, RISTRUTTURAZIONE, FRANCHISING, COMUNICAZIONE, SPESE NOTARILI |
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Milano, 30 giugno 2004 - Arrivano i contributi: 8 milioni di euro. Li mette a disposizione il Progetto Saturno per le nuove imprese ed i lavoratori autonomi. L’obiettivo è quello di promuovere e sviluppare l’imprenditorialità milanese e lombarda attraverso un sistema di rete che prevede contributi in conto capitale a fondo perduto per sostenere le nuove imprese, l’aiuto ai lavoratori autonomi e per i progetti innovativi quali programmi d’investimento per l’innovazione di prodotto, di mercato, di processo, anche per l’ampliamento e l’ammodernamento dell’attività esercitata. Per la domanda di richiesta dei contributi dovrà essere utilizzata esclusivamente la modulistica disponibile sul sito www.Saturno.lombardia.it o presso la rete degli Sportelli Punto Nuova Impresa. Le domande devono pervenire entro le ore 16.00 del 30 settembre 2004, presso l’Ufficio Protocollo della Camera di commercio di Milano, in via San Vittore al Teatro 14, a Milano. Questa è una delle iniziative del Progetto di Sovvenzione globale Saturno che stanzia in totale 17 milioni di euro per orientamento, informazione, assistenza e contributi, arriva un aiuto reale. Un progetto, promosso e cofinanziato da Regione Lombardia, Ministero del lavoro e delle politiche sociali e Fondo Sociale Europeo, realizzato dalle Camere di Commercio lombarde - con capofila la Camera di Commercio di Milano - e Unioncamere Lombardia. “Il Progetto di Sovvenzione globale Saturno - ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano - ha l'obiettivo di diffondere imprenditorialità, supportare l’inizio attività e favorire l’innovazione nelle piccole imprese milanesi e lombarde, e pone una particolare attenzione alle specifiche esigenze territoriali attraverso la rete delle Camere di Commercio locali e delle associazioni delle imprese”. Destinatari - I contributi possono richiederli le nuove imprese iscritte al Registro delle Imprese a partire dal 1/1/2002: piccole imprese individuali, le società di persone, le società di capitali e le cooperative. La sede operativa deve essere in Lombardia. I lavoratori autonomi che abbiano richiesto l’avvio attività presso l’Ufficio delle Entrate (attribuzione della partita Iva) a partire dall’01/01/2002 e fino alla data di pubblicazione del presente Bando, che abbiano sede operativa in Lombardia. Spese ammissibili - Acquisto di beni strumentali ed arredi necessari all’attività; acquisto di software; ristrutturazione di immobili; avvio di attività in franchising; spese notarili; spese per il piano di comunicazione; acquisto di attività preesistenti. Nel programma di investimento possono rientrare le spese fatturate a partire dal 01/01/2004. Contributi - L'entità del contributo, in conto capitale, a fondo perduto è pari al 50% degli investimenti ammessi, al netto di Iva, fino ad un massimo di 25.000,00 euro. Per progetti che prevedano investimenti ammessi superiori a € 50.000,00, il contributo a fondo perduto non potrà superare, comunque, il tetto massimo di € 25.000,00. L’investimento complessivo ammesso dovrà risultare non inferiore a € 10.000,00 al netto dell’Iva, pertanto il contributo minimo erogabile è di € 5.000,00. Non saranno ammesse a contributo le spese sostenute in contanti o mediante assegno circolare. L’erogazione del contributo avverrà in un’unica soluzione, dietro presentazione, da parte del beneficiario, della “Richiesta di erogazione saldo” e della documentazione finale di spesa. Il contributo sarà erogato entro 30 giorni dalla presentazione della richiesta di erogazione completa di tutti i suoi elementi. Come si presenta la domanda - Bisogna utilizzare la modulistica disponibile sul sito www.Saturno.lombardia.it che consiste in un modulo di domanda contenente i principali dati ed informazioni sull’impresa o lavoratore autonomo e una scheda tecnica (business plan o piano di sviluppo) riguardante la descrizione dettagliata dell’iniziativa proposta ed i relativi dati economico-finanziari. Dopo aver compilato ed inviato on-line il formulario devono, pena l’inammissibilità, stampare ed inviare “in forma cartacea”. Le domande devono pervenire, entro le ore 16.00 del 30/09/2004, in busta chiusa, presso l’Ufficio Protocollo della Camera di Commercio di Milano. Presentazioni pubbliche del bando - La Regione Lombardia e le Camere di Commercio locali hanno organizzato delle presentazioni pubbliche per spiegare il bando, di seguito il calendario: Bergamo, 12 Luglio dalle ore 10,00 alle ore 12,30 Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni Via Petrarca, 10 (Piazza delle Libertà); Milano, 13 Luglio dalle ore 10,00 alle ore 12,30 Camera di Commercio - Sala Conferenze Via Meravigli, 9/b; Brescia, 13 Luglio dalle ore 15,00 alle ore 17,30 Camera di Commercio - Sala A (piano terra) Via Orzinuovi, 3; Mantova, 14 Luglio dalle ore 10,00 alle ore 12,30 Centro Congressi Mamu - Sala Oltrepo Mantovano Largo Pradella, 1/A; Lodi, 15 Luglio dalle ore 10,00 alle ore 12,30 Camera di Commercio - Sala Consiglio (3° piano) Via Haussmann, 11/15; Sondrio, 15 Luglio dalle ore 10,45 alle ore 13,15 Camera di Commercio Via Piazzi, 23; Pavia, 16 Luglio dalle ore 10,00 alle ore 12,30 Camera di Commercio - Sala Consiliare Via Mentana, 27; Como, 19 Luglio dalle ore 9,30 alle ore 12,00 Camera di Commercio - Salone Scacchi (1° piano) Via Parini, 16; Lecco, 19 Luglio dalle ore 14,30 alle ore 17,00 presso Camera di Commercio - Sala Riunioni (1° piano) Via Amendola, 4; Cremona, 20 Luglio dalle ore 10,00 alle ore 12,30 presso Camera di Commercio - Sala Maffei Via Lanaioli, 7. Gli Sportelli Punto Nuova Impresa ricevono su appuntamento e si trovano presso le Camere di Commercio di: Bergamo, Via Zilioli, 2 Tel. 035/3888015 - Fax 035/247169 E-mail: pni@bg.Camcom.it Brescia, Via Orzinuovi, 3 Tel. 030/3514319 - Fax 030/3514364 E-mail: pni@probrixia.Camcom.it Como Via Parini, 16 Tel. 031/256379 – Fax 031/256517 E-mail: pni@co.Camcom.it Cremona P.zza Stradivari, 5 Tel. 0372/490278 - Fax 0372/21396 E-mail: pni@cr.Camcom.it Lecco C.so Martiri, 73 - Tel. 0341/292216 - Fax 0341/292255 E-mail: pni@lc.Camcom.it Lodi Via Haussmann, 15 - Tel. 0371/4505234 - Fax 0371/431604 E-mail: sportello.Informativo@lo.camcom.it Mantova L.go Pradella, 1 - Tel. 0376/356043 - Fax 0376/224430 E-mail: ligabue@promoimpresaonline.It Milano Via Mercanti, 8 - Tel. 02/8515.5342 - Fax 02/8515.5335 E-mail: formaper.Pni@mi.camcom.it Pavia C.so Strada Nuova, 47/d - Tel. 0382/393235 - Fax 0382/393271 E-mail: paviaform@pv.Camcom.it Sondrio Via Piazzi, 23 - Tel. 0342/527203 - Fax 0342/512866 E-mail: pni@so.Camcom.it Varese P.zza Monte Grappa, 5 - Tel. 0332/295361 - Fax 0332/286038 E-mail: pni@va.Camcom.it e presso la Regione Lombardia - Direzione Generale Formazione Istruzione e Lavoro Via Cardano, 10 - Milano Tel. 02/6765.2299 - Fax 02/6765.2088 E-mail: formaper.Pni.rl@mi.camcom.it |
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PROGETTO SUL RICAMBIO GENERAZIONALE NELLA PMI UMBRA “DI PADRE IN FIGLIO: DAL CAMBIAMENTO SÙBITO AL CAMBIAMENTO GESTITO” |
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Perugia, 29 giugno 2004 - Un progetto per garantire il più adeguato ricambio generazionale possibile a quelle piccole e medie imprese dell’Umbria che si trovano ad un punto di svolta di fronte al trasferimento della proprietà o della gestione dai “vecchi” titolari a quelli più giovani, privi però nella maggior parte dei casi delle necessarie esperienze e competenze per evitare qualsivoglia contraccolpo. L’idea è del consorzio Nova Umbria, su delega della Regione dell’Umbria, che ha indetto un apposito bando per sostenere opportunamente il problema della successione nelle imprese. Dalla fase progettuale a quella operativa il passo è stato breve: l’Ati (Associazione temporanea d’impresa) composta dalla capofila Ial Umbria (ente di formazione della Cisl regionale) e da Intesa Formazione (ente di formazione di Banca Intesa); dal Consorzio Co.hor. Espressione unitaria di Confcooperative Umbria e Lega delle Cooperative dell’Umbria, e dalla società di consulenza Etass, ha infatti attivato una serie di azioni informative, formative e di assistenza tecnico-consulenziale gratuite per le imprese che intendono affrontare in maniera strutturata il ricambio generazionale in azienda, tra le quali anche due seminari di approfondimento, in programma a Terni (presso la sede della Camera di Commercio) e a Foligno (presso Palazzo Brugi, sede di Intesa Formazione) rispettivamente il 12 e il 13 luglio p.V.. Il progetto, a carattere sperimentale, si rivolge nella fase ricognitiva, grazie al supporto delle associazioni di categoria, a 1.000 imprese umbre appartenenti a tutti i settori produttivi. Tra queste, invitate a partecipare ai citati incontri illustrativi, saranno ben 52 ad avere la possibilità di partecipare in maniera del tutto gratuita ad un articolato percorso formativo e consulenziale volto a sostenere in modo ottimale e meno traumatico il processo di ricambio, se è vero, in base ad uno studio condotto dalla “Bocconi” di Milano che un’impresa su cinque chiude quando i figli o i giovani prendono il posto dei padri o dei vecchi titolari e che attualmente sono ben 22.000 su 66.000 in tutta Italia le imprese a rischio di chiusura. Relativamente all’Umbria non esistono dati precisi: per questo il progetto, che rientra nel più vasto programma di internazionalizzazione e nell’ambito della gestione della Sovvenzione Globale, fungerà anche da osservatorio privilegiato di monitoraggio delle aziende in difficoltà per questo specifico motivo. Il progetto verrà presentato alla stampa mercoledì 30 giugno p.V. Alle ore 11 a Perugia presso la Sala Multimediale di Palazzo Cesaroni (Piazza Italia) alla presenza dell’Assessore regionale Gaia Grossi; del presidente di Nova Umbria e Sviluppumbria, Calogero Alessi; del presidente di Ial Umbria Cisl, Giuseppe Bolognini; del presidente del Consorzio Co.hor, Adriano Padiglioni; del rappresentante di Intesa Formazione, Cinzia Gaudino. |
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PROGETTO SUL RICAMBIO GENERAZIONALE NELLA PMI UMBRA “DI PADRE IN FIGLIO: DAL CAMBIAMENTO SÙBITO AL CAMBIAMENTO GESTITO” |
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Perugia, 29 giugno 2004 - Un progetto per garantire il più adeguato ricambio generazionale possibile a quelle piccole e medie imprese dell’Umbria che si trovano ad un punto di svolta di fronte al trasferimento della proprietà o della gestione dai “vecchi” titolari a quelli più giovani, privi però nella maggior parte dei casi delle necessarie esperienze e competenze per evitare qualsivoglia contraccolpo. L’idea è del consorzio Nova Umbria, su delega della Regione dell’Umbria, che ha indetto un apposito bando per sostenere opportunamente il problema della successione nelle imprese. Dalla fase progettuale a quella operativa il passo è stato breve: l’Ati (Associazione temporanea d’impresa) composta dalla capofila Ial Umbria (ente di formazione della Cisl regionale) e da Intesa Formazione (ente di formazione di Banca Intesa); dal Consorzio Co.hor. Espressione unitaria di Confcooperative Umbria e Lega delle Cooperative dell’Umbria, e dalla società di consulenza Etass, ha infatti attivato una serie di azioni informative, formative e di assistenza tecnico-consulenziale gratuite per le imprese che intendono affrontare in maniera strutturata il ricambio generazionale in azienda, tra le quali anche due seminari di approfondimento, in programma a Terni (presso la sede della Camera di Commercio) e a Foligno (presso Palazzo Brugi, sede di Intesa Formazione) rispettivamente il 12 e il 13 luglio p.V.. Il progetto, a carattere sperimentale, si rivolge nella fase ricognitiva, grazie al supporto delle associazioni di categoria, a 1.000 imprese umbre appartenenti a tutti i settori produttivi. Tra queste, invitate a partecipare ai citati incontri illustrativi, saranno ben 52 ad avere la possibilità di partecipare in maniera del tutto gratuita ad un articolato percorso formativo e consulenziale volto a sostenere in modo ottimale e meno traumatico il processo di ricambio, se è vero, in base ad uno studio condotto dalla “Bocconi” di Milano che un’impresa su cinque chiude quando i figli o i giovani prendono il posto dei padri o dei vecchi titolari e che attualmente sono ben 22.000 su 66.000 in tutta Italia le imprese a rischio di chiusura. Relativamente all’Umbria non esistono dati precisi: per questo il progetto, che rientra nel più vasto programma di internazionalizzazione e nell’ambito della gestione della Sovvenzione Globale, fungerà anche da osservatorio privilegiato di monitoraggio delle aziende in difficoltà per questo specifico motivo. Il progetto verrà presentato alla stampa mercoledì 30 giugno p.V. Alle ore 11 a Perugia presso la Sala Multimediale di Palazzo Cesaroni (Piazza Italia) alla presenza dell’Assessore regionale Gaia Grossi; del presidente di Nova Umbria e Sviluppumbria, Calogero Alessi; del presidente di Ial Umbria Cisl, Giuseppe Bolognini; del presidente del Consorzio Co.hor, Adriano Padiglioni; del rappresentante di Intesa Formazione, Cinzia Gaudino. |
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PROGETTO SUL RICAMBIO GENERAZIONALE NELLA PMI UMBRA “DI PADRE IN FIGLIO: DAL CAMBIAMENTO SÙBITO AL CAMBIAMENTO GESTITO” |
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Perugia, 29 giugno 2004 - Un progetto per garantire il più adeguato ricambio generazionale possibile a quelle piccole e medie imprese dell’Umbria che si trovano ad un punto di svolta di fronte al trasferimento della proprietà o della gestione dai “vecchi” titolari a quelli più giovani, privi però nella maggior parte dei casi delle necessarie esperienze e competenze per evitare qualsivoglia contraccolpo. L’idea è del consorzio Nova Umbria, su delega della Regione dell’Umbria, che ha indetto un apposito bando per sostenere opportunamente il problema della successione nelle imprese. Dalla fase progettuale a quella operativa il passo è stato breve: l’Ati (Associazione temporanea d’impresa) composta dalla capofila Ial Umbria (ente di formazione della Cisl regionale) e da Intesa Formazione (ente di formazione di Banca Intesa); dal Consorzio Co.hor. Espressione unitaria di Confcooperative Umbria e Lega delle Cooperative dell’Umbria, e dalla società di consulenza Etass, ha infatti attivato una serie di azioni informative, formative e di assistenza tecnico-consulenziale gratuite per le imprese che intendono affrontare in maniera strutturata il ricambio generazionale in azienda, tra le quali anche due seminari di approfondimento, in programma a Terni (presso la sede della Camera di Commercio) e a Foligno (presso Palazzo Brugi, sede di Intesa Formazione) rispettivamente il 12 e il 13 luglio p.V.. Il progetto, a carattere sperimentale, si rivolge nella fase ricognitiva, grazie al supporto delle associazioni di categoria, a 1.000 imprese umbre appartenenti a tutti i settori produttivi. Tra queste, invitate a partecipare ai citati incontri illustrativi, saranno ben 52 ad avere la possibilità di partecipare in maniera del tutto gratuita ad un articolato percorso formativo e consulenziale volto a sostenere in modo ottimale e meno traumatico il processo di ricambio, se è vero, in base ad uno studio condotto dalla “Bocconi” di Milano che un’impresa su cinque chiude quando i figli o i giovani prendono il posto dei padri o dei vecchi titolari e che attualmente sono ben 22.000 su 66.000 in tutta Italia le imprese a rischio di chiusura. Relativamente all’Umbria non esistono dati precisi: per questo il progetto, che rientra nel più vasto programma di internazionalizzazione e nell’ambito della gestione della Sovvenzione Globale, fungerà anche da osservatorio privilegiato di monitoraggio delle aziende in difficoltà per questo specifico motivo. Il progetto verrà presentato alla stampa mercoledì 30 giugno p.V. Alle ore 11 a Perugia presso la Sala Multimediale di Palazzo Cesaroni (Piazza Italia) alla presenza dell’Assessore regionale Gaia Grossi; del presidente di Nova Umbria e Sviluppumbria, Calogero Alessi; del presidente di Ial Umbria Cisl, Giuseppe Bolognini; del presidente del Consorzio Co.hor, Adriano Padiglioni; del rappresentante di Intesa Formazione, Cinzia Gaudino. |
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PROGETTO SUL RICAMBIO GENERAZIONALE NELLA PMI UMBRA “DI PADRE IN FIGLIO: DAL CAMBIAMENTO SÙBITO AL CAMBIAMENTO GESTITO” |
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Perugia, 29 giugno 2004 - Un progetto per garantire il più adeguato ricambio generazionale possibile a quelle piccole e medie imprese dell’Umbria che si trovano ad un punto di svolta di fronte al trasferimento della proprietà o della gestione dai “vecchi” titolari a quelli più giovani, privi però nella maggior parte dei casi delle necessarie esperienze e competenze per evitare qualsivoglia contraccolpo. L’idea è del consorzio Nova Umbria, su delega della Regione dell’Umbria, che ha indetto un apposito bando per sostenere opportunamente il problema della successione nelle imprese. Dalla fase progettuale a quella operativa il passo è stato breve: l’Ati (Associazione temporanea d’impresa) composta dalla capofila Ial Umbria (ente di formazione della Cisl regionale) e da Intesa Formazione (ente di formazione di Banca Intesa); dal Consorzio Co.hor. Espressione unitaria di Confcooperative Umbria e Lega delle Cooperative dell’Umbria, e dalla società di consulenza Etass, ha infatti attivato una serie di azioni informative, formative e di assistenza tecnico-consulenziale gratuite per le imprese che intendono affrontare in maniera strutturata il ricambio generazionale in azienda, tra le quali anche due seminari di approfondimento, in programma a Terni (presso la sede della Camera di Commercio) e a Foligno (presso Palazzo Brugi, sede di Intesa Formazione) rispettivamente il 12 e il 13 luglio p.V.. Il progetto, a carattere sperimentale, si rivolge nella fase ricognitiva, grazie al supporto delle associazioni di categoria, a 1.000 imprese umbre appartenenti a tutti i settori produttivi. Tra queste, invitate a partecipare ai citati incontri illustrativi, saranno ben 52 ad avere la possibilità di partecipare in maniera del tutto gratuita ad un articolato percorso formativo e consulenziale volto a sostenere in modo ottimale e meno traumatico il processo di ricambio, se è vero, in base ad uno studio condotto dalla “Bocconi” di Milano che un’impresa su cinque chiude quando i figli o i giovani prendono il posto dei padri o dei vecchi titolari e che attualmente sono ben 22.000 su 66.000 in tutta Italia le imprese a rischio di chiusura. Relativamente all’Umbria non esistono dati precisi: per questo il progetto, che rientra nel più vasto programma di internazionalizzazione e nell’ambito della gestione della Sovvenzione Globale, fungerà anche da osservatorio privilegiato di monitoraggio delle aziende in difficoltà per questo specifico motivo. Il progetto verrà presentato alla stampa mercoledì 30 giugno p.V. Alle ore 11 a Perugia presso la Sala Multimediale di Palazzo Cesaroni (Piazza Italia) alla presenza dell’Assessore regionale Gaia Grossi; del presidente di Nova Umbria e Sviluppumbria, Calogero Alessi; del presidente di Ial Umbria Cisl, Giuseppe Bolognini; del presidente del Consorzio Co.hor, Adriano Padiglioni; del rappresentante di Intesa Formazione, Cinzia Gaudino. |
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PROGETTO SUL RICAMBIO GENERAZIONALE NELLA PMI UMBRA “DI PADRE IN FIGLIO: DAL CAMBIAMENTO SÙBITO AL CAMBIAMENTO GESTITO” |
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Perugia, 29 giugno 2004 - Un progetto per garantire il più adeguato ricambio generazionale possibile a quelle piccole e medie imprese dell’Umbria che si trovano ad un punto di svolta di fronte al trasferimento della proprietà o della gestione dai “vecchi” titolari a quelli più giovani, privi però nella maggior parte dei casi delle necessarie esperienze e competenze per evitare qualsivoglia contraccolpo. L’idea è del consorzio Nova Umbria, su delega della Regione dell’Umbria, che ha indetto un apposito bando per sostenere opportunamente il problema della successione nelle imprese. Dalla fase progettuale a quella operativa il passo è stato breve: l’Ati (Associazione temporanea d’impresa) composta dalla capofila Ial Umbria (ente di formazione della Cisl regionale) e da Intesa Formazione (ente di formazione di Banca Intesa); dal Consorzio Co.hor. Espressione unitaria di Confcooperative Umbria e Lega delle Cooperative dell’Umbria, e dalla società di consulenza Etass, ha infatti attivato una serie di azioni informative, formative e di assistenza tecnico-consulenziale gratuite per le imprese che intendono affrontare in maniera strutturata il ricambio generazionale in azienda, tra le quali anche due seminari di approfondimento, in programma a Terni (presso la sede della Camera di Commercio) e a Foligno (presso Palazzo Brugi, sede di Intesa Formazione) rispettivamente il 12 e il 13 luglio p.V.. Il progetto, a carattere sperimentale, si rivolge nella fase ricognitiva, grazie al supporto delle associazioni di categoria, a 1.000 imprese umbre appartenenti a tutti i settori produttivi. Tra queste, invitate a partecipare ai citati incontri illustrativi, saranno ben 52 ad avere la possibilità di partecipare in maniera del tutto gratuita ad un articolato percorso formativo e consulenziale volto a sostenere in modo ottimale e meno traumatico il processo di ricambio, se è vero, in base ad uno studio condotto dalla “Bocconi” di Milano che un’impresa su cinque chiude quando i figli o i giovani prendono il posto dei padri o dei vecchi titolari e che attualmente sono ben 22.000 su 66.000 in tutta Italia le imprese a rischio di chiusura. Relativamente all’Umbria non esistono dati precisi: per questo il progetto, che rientra nel più vasto programma di internazionalizzazione e nell’ambito della gestione della Sovvenzione Globale, fungerà anche da osservatorio privilegiato di monitoraggio delle aziende in difficoltà per questo specifico motivo. Il progetto verrà presentato alla stampa mercoledì 30 giugno p.V. Alle ore 11 a Perugia presso la Sala Multimediale di Palazzo Cesaroni (Piazza Italia) alla presenza dell’Assessore regionale Gaia Grossi; del presidente di Nova Umbria e Sviluppumbria, Calogero Alessi; del presidente di Ial Umbria Cisl, Giuseppe Bolognini; del presidente del Consorzio Co.hor, Adriano Padiglioni; del rappresentante di Intesa Formazione, Cinzia Gaudino. |
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PROGETTO SUL RICAMBIO GENERAZIONALE NELLA PMI UMBRA “DI PADRE IN FIGLIO: DAL CAMBIAMENTO SÙBITO AL CAMBIAMENTO GESTITO” |
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Perugia, 29 giugno 2004 - Un progetto per garantire il più adeguato ricambio generazionale possibile a quelle piccole e medie imprese dell’Umbria che si trovano ad un punto di svolta di fronte al trasferimento della proprietà o della gestione dai “vecchi” titolari a quelli più giovani, privi però nella maggior parte dei casi delle necessarie esperienze e competenze per evitare qualsivoglia contraccolpo. L’idea è del consorzio Nova Umbria, su delega della Regione dell’Umbria, che ha indetto un apposito bando per sostenere opportunamente il problema della successione nelle imprese. Dalla fase progettuale a quella operativa il passo è stato breve: l’Ati (Associazione temporanea d’impresa) composta dalla capofila Ial Umbria (ente di formazione della Cisl regionale) e da Intesa Formazione (ente di formazione di Banca Intesa); dal Consorzio Co.hor. Espressione unitaria di Confcooperative Umbria e Lega delle Cooperative dell’Umbria, e dalla società di consulenza Etass, ha infatti attivato una serie di azioni informative, formative e di assistenza tecnico-consulenziale gratuite per le imprese che intendono affrontare in maniera strutturata il ricambio generazionale in azienda, tra le quali anche due seminari di approfondimento, in programma a Terni (presso la sede della Camera di Commercio) e a Foligno (presso Palazzo Brugi, sede di Intesa Formazione) rispettivamente il 12 e il 13 luglio p.V.. Il progetto, a carattere sperimentale, si rivolge nella fase ricognitiva, grazie al supporto delle associazioni di categoria, a 1.000 imprese umbre appartenenti a tutti i settori produttivi. Tra queste, invitate a partecipare ai citati incontri illustrativi, saranno ben 52 ad avere la possibilità di partecipare in maniera del tutto gratuita ad un articolato percorso formativo e consulenziale volto a sostenere in modo ottimale e meno traumatico il processo di ricambio, se è vero, in base ad uno studio condotto dalla “Bocconi” di Milano che un’impresa su cinque chiude quando i figli o i giovani prendono il posto dei padri o dei vecchi titolari e che attualmente sono ben 22.000 su 66.000 in tutta Italia le imprese a rischio di chiusura. Relativamente all’Umbria non esistono dati precisi: per questo il progetto, che rientra nel più vasto programma di internazionalizzazione e nell’ambito della gestione della Sovvenzione Globale, fungerà anche da osservatorio privilegiato di monitoraggio delle aziende in difficoltà per questo specifico motivo. Il progetto verrà presentato alla stampa mercoledì 30 giugno p.V. Alle ore 11 a Perugia presso la Sala Multimediale di Palazzo Cesaroni (Piazza Italia) alla presenza dell’Assessore regionale Gaia Grossi; del presidente di Nova Umbria e Sviluppumbria, Calogero Alessi; del presidente di Ial Umbria Cisl, Giuseppe Bolognini; del presidente del Consorzio Co.hor, Adriano Padiglioni; del rappresentante di Intesa Formazione, Cinzia Gaudino. |
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DISCUTERE DI FEDERALISMO A ROMA. CON IL CNR SI PUÒ |
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Roma, 29 giugno 2004 - Mettere a disposizione del legislatore, in un momento di accesa discussione sul federalismo, le competenze e le riflessioni della comunità scientifica sul regionalismo italiano. È questo lo scopo del convegno Regionalismo in bilico tra attuazione e riforma della riforma, organizzato dall’Issirfa, Istituto di studio sui sistemi regionali federali e sulle autonomie del Cnr, che si svolge mercoledì 30 giugno a Roma, nella Sala del Cenacolo della Camera dei deputati. “Dall’attività di monitoraggio sul regionalismo italiano che l’Issirfa conduce a tre livelli – generale, legislativo e sulla finanza – sono emersi elementi che non vanno sottovalutati da chi lavora per l’attuazione del federalismo nel nostro Paese e che ci è sembrato, quindi, opportuno evidenziare con una giornata di dibattito tra i massimi esperti della materia”, spiega Antonio D’atena, direttore dell’Issirfa - Cnr. “Dai nostri studi”, prosegue D’atena, “emerge, per esempio, una perdita di potere normativo e di ruolo da parte dei consigli regionali a favore delle giunte, ossia dell’esecutivo. Si rileva, inoltre, come si siano venuti a determinare intrecci complessi tra stato e regioni in fatto di competenze legislative. Intrecci che hanno generato un vivacissimo contenzioso che ha impegnato fortemente la Corte Costituzionale: un’istituzione che assume sempre più un ruolo chiave di razionalizzazione dei nodi che l’applicazione della riforma pone sul tappeto”. All’esame dell’attuazione-applicazione delle riforme è dedicata la prima parte del convegno, che vede la partecipazione, tra gli altri, di Alberto De Roberto, presidente del Consiglio di Stato, e di Franco Gallo, ordinario di diritto tributario alla Luiss di Roma. Nel pomeriggio, con una tavola rotonda presieduta da Leopoldo Elia, presidente emerito della Corte Costituzionale, si affronta invece il tema delle modifiche alla riforma. “Uno dei punti cruciali da sciogliere”, sottolinea D’atena, “è la creazione di una Camera federale che sia realmente espressione territoriale e non invece politica, qual è quella che sembra emergere dalle attuali proposte. È molto dubbio che questo obiettivo sia realmente raggiungibile. In conseguenza di ciò, dovrebbe prendersi in seria considerazione l’attuazione della cosiddetta Bicameralina: la commissione bicamerale per le questioni regionali integrata con rappresentati locali e regionali”. Nel corso del convegno verranno presentati, inoltre, i volumi con i risultati del lavoro di monitoraggio svolto dall’Issirfa-cnr nell’ultimo anno e il nuovo sito web dell’Istituto. |
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Roma, 29 giugno 2004 - Mettere a disposizione del legislatore, in un momento di accesa discussione sul federalismo, le competenze e le riflessioni della comunità scientifica sul regionalismo italiano. È questo lo scopo del convegno Regionalismo in bilico tra attuazione e riforma della riforma, organizzato dall’Issirfa, Istituto di studio sui sistemi regionali federali e sulle autonomie del Cnr, che si svolge mercoledì 30 giugno a Roma, nella Sala del Cenacolo della Camera dei deputati. “Dall’attività di monitoraggio sul regionalismo italiano che l’Issirfa conduce a tre livelli – generale, legislativo e sulla finanza – sono emersi elementi che non vanno sottovalutati da chi lavora per l’attuazione del federalismo nel nostro Paese e che ci è sembrato, quindi, opportuno evidenziare con una giornata di dibattito tra i massimi esperti della materia”, spiega Antonio D’atena, direttore dell’Issirfa - Cnr. “Dai nostri studi”, prosegue D’atena, “emerge, per esempio, una perdita di potere normativo e di ruolo da parte dei consigli regionali a favore delle giunte, ossia dell’esecutivo. Si rileva, inoltre, come si siano venuti a determinare intrecci complessi tra stato e regioni in fatto di competenze legislative. Intrecci che hanno generato un vivacissimo contenzioso che ha impegnato fortemente la Corte Costituzionale: un’istituzione che assume sempre più un ruolo chiave di razionalizzazione dei nodi che l’applicazione della riforma pone sul tappeto”. All’esame dell’attuazione-applicazione delle riforme è dedicata la prima parte del convegno, che vede la partecipazione, tra gli altri, di Alberto De Roberto, presidente del Consiglio di Stato, e di Franco Gallo, ordinario di diritto tributario alla Luiss di Roma. Nel pomeriggio, con una tavola rotonda presieduta da Leopoldo Elia, presidente emerito della Corte Costituzionale, si affronta invece il tema delle modifiche alla riforma. “Uno dei punti cruciali da sciogliere”, sottolinea D’atena, “è la creazione di una Camera federale che sia realmente espressione territoriale e non invece politica, qual è quella che sembra emergere dalle attuali proposte. È molto dubbio che questo obiettivo sia realmente raggiungibile. In conseguenza di ciò, dovrebbe prendersi in seria considerazione l’attuazione della cosiddetta Bicameralina: la commissione bicamerale per le questioni regionali integrata con rappresentati locali e regionali”. Nel corso del convegno verranno presentati, inoltre, i volumi con i risultati del lavoro di monitoraggio svolto dall’Issirfa-cnr nell’ultimo anno e il nuovo sito web dell’Istituto. |
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Roma, 29 giugno 2004 - Mettere a disposizione del legislatore, in un momento di accesa discussione sul federalismo, le competenze e le riflessioni della comunità scientifica sul regionalismo italiano. È questo lo scopo del convegno Regionalismo in bilico tra attuazione e riforma della riforma, organizzato dall’Issirfa, Istituto di studio sui sistemi regionali federali e sulle autonomie del Cnr, che si svolge mercoledì 30 giugno a Roma, nella Sala del Cenacolo della Camera dei deputati. “Dall’attività di monitoraggio sul regionalismo italiano che l’Issirfa conduce a tre livelli – generale, legislativo e sulla finanza – sono emersi elementi che non vanno sottovalutati da chi lavora per l’attuazione del federalismo nel nostro Paese e che ci è sembrato, quindi, opportuno evidenziare con una giornata di dibattito tra i massimi esperti della materia”, spiega Antonio D’atena, direttore dell’Issirfa - Cnr. “Dai nostri studi”, prosegue D’atena, “emerge, per esempio, una perdita di potere normativo e di ruolo da parte dei consigli regionali a favore delle giunte, ossia dell’esecutivo. Si rileva, inoltre, come si siano venuti a determinare intrecci complessi tra stato e regioni in fatto di competenze legislative. Intrecci che hanno generato un vivacissimo contenzioso che ha impegnato fortemente la Corte Costituzionale: un’istituzione che assume sempre più un ruolo chiave di razionalizzazione dei nodi che l’applicazione della riforma pone sul tappeto”. All’esame dell’attuazione-applicazione delle riforme è dedicata la prima parte del convegno, che vede la partecipazione, tra gli altri, di Alberto De Roberto, presidente del Consiglio di Stato, e di Franco Gallo, ordinario di diritto tributario alla Luiss di Roma. Nel pomeriggio, con una tavola rotonda presieduta da Leopoldo Elia, presidente emerito della Corte Costituzionale, si affronta invece il tema delle modifiche alla riforma. “Uno dei punti cruciali da sciogliere”, sottolinea D’atena, “è la creazione di una Camera federale che sia realmente espressione territoriale e non invece politica, qual è quella che sembra emergere dalle attuali proposte. È molto dubbio che questo obiettivo sia realmente raggiungibile. In conseguenza di ciò, dovrebbe prendersi in seria considerazione l’attuazione della cosiddetta Bicameralina: la commissione bicamerale per le questioni regionali integrata con rappresentati locali e regionali”. Nel corso del convegno verranno presentati, inoltre, i volumi con i risultati del lavoro di monitoraggio svolto dall’Issirfa-cnr nell’ultimo anno e il nuovo sito web dell’Istituto. |
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Roma, 29 giugno 2004 - Mettere a disposizione del legislatore, in un momento di accesa discussione sul federalismo, le competenze e le riflessioni della comunità scientifica sul regionalismo italiano. È questo lo scopo del convegno Regionalismo in bilico tra attuazione e riforma della riforma, organizzato dall’Issirfa, Istituto di studio sui sistemi regionali federali e sulle autonomie del Cnr, che si svolge mercoledì 30 giugno a Roma, nella Sala del Cenacolo della Camera dei deputati. “Dall’attività di monitoraggio sul regionalismo italiano che l’Issirfa conduce a tre livelli – generale, legislativo e sulla finanza – sono emersi elementi che non vanno sottovalutati da chi lavora per l’attuazione del federalismo nel nostro Paese e che ci è sembrato, quindi, opportuno evidenziare con una giornata di dibattito tra i massimi esperti della materia”, spiega Antonio D’atena, direttore dell’Issirfa - Cnr. “Dai nostri studi”, prosegue D’atena, “emerge, per esempio, una perdita di potere normativo e di ruolo da parte dei consigli regionali a favore delle giunte, ossia dell’esecutivo. Si rileva, inoltre, come si siano venuti a determinare intrecci complessi tra stato e regioni in fatto di competenze legislative. Intrecci che hanno generato un vivacissimo contenzioso che ha impegnato fortemente la Corte Costituzionale: un’istituzione che assume sempre più un ruolo chiave di razionalizzazione dei nodi che l’applicazione della riforma pone sul tappeto”. All’esame dell’attuazione-applicazione delle riforme è dedicata la prima parte del convegno, che vede la partecipazione, tra gli altri, di Alberto De Roberto, presidente del Consiglio di Stato, e di Franco Gallo, ordinario di diritto tributario alla Luiss di Roma. Nel pomeriggio, con una tavola rotonda presieduta da Leopoldo Elia, presidente emerito della Corte Costituzionale, si affronta invece il tema delle modifiche alla riforma. “Uno dei punti cruciali da sciogliere”, sottolinea D’atena, “è la creazione di una Camera federale che sia realmente espressione territoriale e non invece politica, qual è quella che sembra emergere dalle attuali proposte. È molto dubbio che questo obiettivo sia realmente raggiungibile. In conseguenza di ciò, dovrebbe prendersi in seria considerazione l’attuazione della cosiddetta Bicameralina: la commissione bicamerale per le questioni regionali integrata con rappresentati locali e regionali”. Nel corso del convegno verranno presentati, inoltre, i volumi con i risultati del lavoro di monitoraggio svolto dall’Issirfa-cnr nell’ultimo anno e il nuovo sito web dell’Istituto. |
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Roma, 29 giugno 2004 - Mettere a disposizione del legislatore, in un momento di accesa discussione sul federalismo, le competenze e le riflessioni della comunità scientifica sul regionalismo italiano. È questo lo scopo del convegno Regionalismo in bilico tra attuazione e riforma della riforma, organizzato dall’Issirfa, Istituto di studio sui sistemi regionali federali e sulle autonomie del Cnr, che si svolge mercoledì 30 giugno a Roma, nella Sala del Cenacolo della Camera dei deputati. “Dall’attività di monitoraggio sul regionalismo italiano che l’Issirfa conduce a tre livelli – generale, legislativo e sulla finanza – sono emersi elementi che non vanno sottovalutati da chi lavora per l’attuazione del federalismo nel nostro Paese e che ci è sembrato, quindi, opportuno evidenziare con una giornata di dibattito tra i massimi esperti della materia”, spiega Antonio D’atena, direttore dell’Issirfa - Cnr. “Dai nostri studi”, prosegue D’atena, “emerge, per esempio, una perdita di potere normativo e di ruolo da parte dei consigli regionali a favore delle giunte, ossia dell’esecutivo. Si rileva, inoltre, come si siano venuti a determinare intrecci complessi tra stato e regioni in fatto di competenze legislative. Intrecci che hanno generato un vivacissimo contenzioso che ha impegnato fortemente la Corte Costituzionale: un’istituzione che assume sempre più un ruolo chiave di razionalizzazione dei nodi che l’applicazione della riforma pone sul tappeto”. All’esame dell’attuazione-applicazione delle riforme è dedicata la prima parte del convegno, che vede la partecipazione, tra gli altri, di Alberto De Roberto, presidente del Consiglio di Stato, e di Franco Gallo, ordinario di diritto tributario alla Luiss di Roma. Nel pomeriggio, con una tavola rotonda presieduta da Leopoldo Elia, presidente emerito della Corte Costituzionale, si affronta invece il tema delle modifiche alla riforma. “Uno dei punti cruciali da sciogliere”, sottolinea D’atena, “è la creazione di una Camera federale che sia realmente espressione territoriale e non invece politica, qual è quella che sembra emergere dalle attuali proposte. È molto dubbio che questo obiettivo sia realmente raggiungibile. In conseguenza di ciò, dovrebbe prendersi in seria considerazione l’attuazione della cosiddetta Bicameralina: la commissione bicamerale per le questioni regionali integrata con rappresentati locali e regionali”. Nel corso del convegno verranno presentati, inoltre, i volumi con i risultati del lavoro di monitoraggio svolto dall’Issirfa-cnr nell’ultimo anno e il nuovo sito web dell’Istituto. |
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Roma, 29 giugno 2004 - Mettere a disposizione del legislatore, in un momento di accesa discussione sul federalismo, le competenze e le riflessioni della comunità scientifica sul regionalismo italiano. È questo lo scopo del convegno Regionalismo in bilico tra attuazione e riforma della riforma, organizzato dall’Issirfa, Istituto di studio sui sistemi regionali federali e sulle autonomie del Cnr, che si svolge mercoledì 30 giugno a Roma, nella Sala del Cenacolo della Camera dei deputati. “Dall’attività di monitoraggio sul regionalismo italiano che l’Issirfa conduce a tre livelli – generale, legislativo e sulla finanza – sono emersi elementi che non vanno sottovalutati da chi lavora per l’attuazione del federalismo nel nostro Paese e che ci è sembrato, quindi, opportuno evidenziare con una giornata di dibattito tra i massimi esperti della materia”, spiega Antonio D’atena, direttore dell’Issirfa - Cnr. “Dai nostri studi”, prosegue D’atena, “emerge, per esempio, una perdita di potere normativo e di ruolo da parte dei consigli regionali a favore delle giunte, ossia dell’esecutivo. Si rileva, inoltre, come si siano venuti a determinare intrecci complessi tra stato e regioni in fatto di competenze legislative. Intrecci che hanno generato un vivacissimo contenzioso che ha impegnato fortemente la Corte Costituzionale: un’istituzione che assume sempre più un ruolo chiave di razionalizzazione dei nodi che l’applicazione della riforma pone sul tappeto”. All’esame dell’attuazione-applicazione delle riforme è dedicata la prima parte del convegno, che vede la partecipazione, tra gli altri, di Alberto De Roberto, presidente del Consiglio di Stato, e di Franco Gallo, ordinario di diritto tributario alla Luiss di Roma. Nel pomeriggio, con una tavola rotonda presieduta da Leopoldo Elia, presidente emerito della Corte Costituzionale, si affronta invece il tema delle modifiche alla riforma. “Uno dei punti cruciali da sciogliere”, sottolinea D’atena, “è la creazione di una Camera federale che sia realmente espressione territoriale e non invece politica, qual è quella che sembra emergere dalle attuali proposte. È molto dubbio che questo obiettivo sia realmente raggiungibile. In conseguenza di ciò, dovrebbe prendersi in seria considerazione l’attuazione della cosiddetta Bicameralina: la commissione bicamerale per le questioni regionali integrata con rappresentati locali e regionali”. Nel corso del convegno verranno presentati, inoltre, i volumi con i risultati del lavoro di monitoraggio svolto dall’Issirfa-cnr nell’ultimo anno e il nuovo sito web dell’Istituto. |
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PESANO I PREZZI ALLA PRODUZIONE E I COSTI DEI PRODOTTI PETROLIFERI CONFCOMMERCIO SU CITTA’ CAMPIONE: OCCORRE UNA STRATEGIA EUROPEA PER ALLENTARE LA TENSIONE SUL CARO PETROLI |
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Roma, 29 giugno 2004 - La ripresa a giugno, dopo alcuni mesi di stazionarietà, del processo inflazionistico italiano è un dato largamente atteso ed in linea con quanto sta accadendo in altri Paesi europei e riflette, come segnalano anche i dati relativi ai prezzi alla produzione, le pressioni che si sono determinate negli ultimi tempi dal lato delle materie prime petrolifere: questo il commento del Centro Studi Confcommercio ai dati sulle anticipazioni delle città campione relativamente all’andamento dell’inflazione a giugno. Questa tendenza – sottolinea Confcommercio - non sembra peraltro destinata ad attenuarsi nell’immediato ed è una situazione che determina alcune preoccupazioni circa la possibile evoluzione dei prezzi al consumo nei prossimi mesi. Il permanere di elementi di tensione dal lato delle materie prime petrolifere e di altri prodotti intermedi rischia, infatti, di trasferirsi nei prossimi mesi sui costi di produzione e di trasporto di gran parte dei beni, con inevitabili effetti negativi – conclude la nota - sulle possibilità di rientro dell’inflazione su valori prossimi al 2% nella seconda parte dell’anno. |
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ENEL, CON IL PARTNER LOCALE ESN-ENERGO, GESTIRÀ LA CENTRALE TERMOELETTRICA SAN PIETROBURGO È IL PRIMO OPERATORE INTERNAZIONALE AL QUALE VIENE AFFIDATA LA GUIDA DI UN COMPLESSO PRODUTTIVO FONDAMENTALE PER IL SISTEMA ELETTRICO RUSSO |
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Mosca, 29 giugno 2004 – La società russa Rao Unified Energy Sistem e il consorzio Enel- Esn Energo hanno firmato ieri un contratto che consegna al consorzio stesso la gestione della moderna centrale termica della regione nord-occidentale che sorge nei pressi di San Pietroburgo (North-west Thermal Power Plant; Nwtpp). L’accordo è stato siglato dai Ceo di Rao Uesr Anatoly Chubais, di Enel Paolo Scaroni e di Esn Grigory Berezkin.per la prima volta, il controllo e la gestione di un impianto chiave del sistema elettrico russo viene affidato a un consorzio guidato da una grande società internazionale dell’energia come Enel.il consorzio Enel-esn ha vinto la gara per la gestione di Nwtpp nel febbraio 2004, battendo un’agguerrita concorrenza internazionale. Hanno partecipato alla prima fase della gara, acquisendo la documentazione relativa, 9 utilities tra le più importanti a livello internazionale che rispondevano agli stringenti criteri economico-industriali di pre-qualificazione; possesso e/o gestione di una capacità installata di oltre 5.000 Mw, ricavi 2002 superiori a cinque miliardi di dollari, esperienza nella gestione di impianti all’estero, un rating sul credito investment grade o superiore. Le società hanno avuto la possibilità di condurre una dettagliata due diligence su Nwtpp. Due (il consorzio italo-russo Enel-esn e la finlandese Fortum) hanno partecipato alla fase finale della gara. Il contratto di gestione, approvato dal consiglio di amministrazione della Rao, prevede che il consorzio abbia l’esclusiva responsabilità della gestione dell’impianto per i prossimi tre anni e dell’organizzazione di un project financing di circa 125 milioni di dollari, finalizzato al completamento della costruzione di una seconda unità produttiva che porterà la potenza complessiva di Nwtpp a 900 Mw. La Rao confida che il coinvolgimento di Enel-esn porterà un significativo miglioramento nell’efficienza produttiva e tecnologica di Nwtpp, grazie all’esperienza manageriale e tecnica di Enel nella gestione di impianti a ciclo combinato (Enel è prima in Europa in questo campo con oltre 5.000 Mw installati) e all’esperienza di successo di Esn nella gestione di centrali elettriche in Russia. Con l’attuazione dell’accordo, Enel ed Esn ottengono un’opportunità unica per entrare nel mercato russo dell’energia elettrica, un mercato che ha un forte potenziale di crescita, potendo acquisire sul campo le conoscenze necessarie per valutare le future occasioni di investimento. Nwtpp è una centrale termoelettrica che sorge vicino a San Pietroburgo, nel nord-ovest della Russia. Utilizza la tecnologia dei cicli combinati alimentati a gas ed è l’impianto tecnologicamente più avanzato del Paese con un rendimento del 51,5%, mentre le tradizionali centrali termoelettriche non raggiungono il 40%. Il primo gruppo della centrale ha una potenza installata di 450 Mw. Il secondo, che porterà la potenza complessiva a 900 Mw, è in costruzione e sarà completato nel 2006. Rao possiede il 61,8% del capitale di Nwtpp, la restante quota è suddivisa tra alcuni enti pubblici locali. Rao Users è la più grande società elettrica del mondo. Controlla più del 70% della produzione e della distribuzione dell’energia elettrica in Russia e sta attuando un importante programma di miglioramento della qualità del servizio e di sviluppo delle infrastrutture. I ricavi del 2003 ammontano a 724,9 miliardi di rubli (1,7 miliardi di dollari). L’attuale capitalizzazione di Borsa è di oltre 12 miliardi di dollari Enel è la maggior società nella produzione, trasmissione, distribuzione e vendita di energia elettrica in Italia e una delle prime in Europa con oltre 45.000 Mw di potenza installata e una capitalizzazione di Borsa di 41 miliardi di Euro. Enel è anche il secondo protagonista nella distribuzione e vendita di gas in Italia.enel è la società leader in Europa nei cicli combinati con oltre 5.000 Mw di capacità installata E’ ai primi posti nel mondo nella produzione di energia da fonti rinnovabili, idroelettrica, geotermica, eolica, biomasse e solare, con circa 17.000 Mw in Italia, Spagna e Americhe.i ricavi 2003 ammontano a 31,3 miliardi di euro, l’Ebidta a 9,8 miliardi di euro e l’utile netto è pari a 2,5 miliardi di euro. Enel, tra le utilities europee, è quella che gode dei rating sul credito più elevati: A+ per Standard & Poors, A1 per Moody’s. Esn è un gruppo specializzato in management strategico. Tra le sue principali esperienza la gestione della compagnia petrolifera Komi Tek e del sistema energetico regionale Kolenergo. Il gruppo è attualmente uno dei principali azionisti dei Rao Ueser con una quota del 5,3%. |
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TRIMESTRE LUGLIO-SETTEMBRE: AUMENTA LA TARIFFA ELETTRICA (1,2%), CONFERMATA QUELLA DEL GAS IL RINCARO DEI COMBUSTIBILI HA PESATO SUI COSTI DELLA PRODUZIONE ELETTRICA MA LA TARIFFA SI MANTIENE INFERIORE A QUELLA DI INIZIO ANNO |
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Milano, 29 giugno 2004 - L'autorità per l'energia elettrica e il gas ha aggiornato le tariffe di elettricità e gas per il terzo trimestre 2004, deliberando un aumento della tariffa elettrica dell'1,2% per il settore domestico (1,4% in media nazionale) mentre è stata confermata la tariffa di riferimento del gas metano già in vigore. Sui meccanismi di aggiornamento tariffario hanno pesato i forti rialzi dei prezzi del petrolio degli ultimi tre mesi che trascinano quelli del metano e dei combustibili per la produzione termoelettrica. Nel caso del gas gli aumenti, rispetto al dato medio dei nove mesi precedenti, non hanno comunque superato la soglia di invarianza oltre la quale si procede all'aggiornamento tariffario. Per l'elettricità, invece, gli aumenti dei costi di produzione si riflettono sui prezzi della borsa elettrica con un effetto meno differito. I provvedimenti sono disponibili sul sito www.Autorità.energia.it Elettricità. L'aumento per luglio-settembre 2004 segue tre trimestri in discesa e uno di stabilità; nel corso del 2004 si sono registrate due riduzioni di entità analoghe: la prima lo scorso 1 febbraio per effetto della riduzione delle tariffe di trasporto e distribuzione dell'elettricità per gli anni 2004-2007, la seconda con l'aggiornamento dell'1 aprile. Nonostante l'inflazione, la tariffa per il prossimo trimestre si mantiene quindi inferiore a quella in vigore lo scorso gennaio. Per gli aggiornamenti trimestrali l'Autorità si basa sui costi di acquisto dell'elettricità sostenuti dall'Acquirente Unico per conto dei clienti del mercato "vincolato" (famiglie, commercio, artigianato) e anche sulle previsioni di spesa formulate dallo stesso per i mesi successivi. Per i suoi approvvigionamenti l'Acquirente Unico, oltre a beneficiare delle quote di energia di importazione e di energia cosiddetta Cip6 ad esso riservate, può individuare ogni più opportuno mix di copertura. In particolare può acquistare in borsa o stipulare contratti bilaterali anche del tipo per differenze (a prezzi prefissati) in relazione agli andamenti del mercato, pur sempre correlati a quelli dei costi della produzione. Questi ultimi, a loro volta, e per il nostro Paese in particolare, risentono dell'andamento dei prezzi del petrolio e dei combustibili per le centrali termoelettriche che si riflettono in borsa. Più in generale, per promuovere la concorrenza sul mercato dell'elettricità e prevenire anomalie di prezzi dovute ad eventuale esercizio di potere di dominanza di alcuni produttori, l'Autorità ha avviato una serie di iniziative sull'andamento delle borsa nell'ambito dei propri compiti di controllo e sorveglianza a tutela dei consumatori. L'aggiornamento delle tariffarie ha riguardato anche alcune delle componenti a copertura degli oneri generali di sistema, che sono state rimodulate in linea con le previsioni di necessità di gettito per i prossimi mesi. Per la famiglia residente con una potenza impegnata di 3 kW e consumi di 225 kWh mensili, che rappresenta la grande maggioranza dell'utenza domestica, l'aumento dell'1,2% corrisponde ad una maggiore spesa, comprese le tasse, di circa 3,60 euro all'anno. La tariffa media nazionale al netto delle imposte risulta ora pari a 10,18 centesimi di euro per kWh ed è composta dalle seguenti voci: trasmissione, distribuzione e misura (comprese le componenti a copertura dei costi di perequazione e miglioramento della qualità del servizio) 2,36 centesimi di euro per kWh (23,2%); produzione, dispacciamento e vendita 6,53 centesimi di euro per kWh (64,2%); componenti specifiche (certificati verdi, interrompibilità, disponibilità impianti e riconciliazione) 0,33 centesimi di euro per kWh (3,2%); oneri generali di sistema (energia rinnovabile, ricerca, nucleare, stranded costs, rimborsi alle reti isolate, perdite) 0,96 centesimi di euro per kWh (9,4%). Gas metano. La variazione delle quotazioni dei greggi e dei prodotti petroliferi, cui è indicizzato il prezzo del gas metano (basato su medie di nove mesi), non ha superato la soglia di invarianza (5%) oltre la quale è previsto l'adeguamento della relativa componente tariffaria. E' stata pertanto confermata la tariffa di riferimento già in vigore per chi utilizza meno di 200 mila metri cubi all'anno, definita dall'Autorità e che deve essere obbligatoriamente offerta dai venditori accanto a loro eventuali diverse proposte. Come anche per il settore elettrico prima dell'avvento della borsa, il sistema di aggiornamento trimestrale del costo del gas metano, anch'esso soggetto alle variazioni internazionali del prezzo del petrolio, procrastina nel tempo eventuali aumenti e riduzioni. I recenti rialzi potranno quindi riflettersi nell'aggiornamento per l'ultimo trimestre dell'anno. |
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UN PROGETTO PER L’ENERGIA PULITA RAFFORZA L’IMPEGNO DI ELYO ITALIA NEL SUD L’AZIENDA ACQUISISCE UN CONTRATTO DELLA DURATA DI 9 ANNI E PER UN VALORE COMPLESSIVO DI OLTRE 57 MILIONI DI EURO PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO ENERGIA E DEL GLOBAL SERVICE DELLA AUSL N. 6 DI PALERMO |
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Milano, 29 giugno 2004 - Elyo Italia si è aggiudicata la gara per l’appalto del servizio energia dell’Azienda Unità Sanitaria Locale n. 6 di Palermo, rafforzando così il suo posizionamento e ruolo in ambito sanitario. Per Elyo Italia, capogruppo dell’Ati (Associazione Temporanea di Imprese) costituita anche da Manutencoop Facility Management Spa e da Giuseppe Lapis Sas, si tratta di realizzare la manutenzione, la conduzione e la gestione degli impianti di riscaldamento, condizionamento e dei sistemi idrosanitari, antincendio ed elettrici dell’azienda sanitaria palermitana e i lavori di adeguamento e riqualificazione degli impianti stessi. La durata del contratto acquisito è di 9 anni, a partire dalla presa in carico e in consegna degli impianti, e ha un valore complessivo di oltre 57 milioni di euro. Al centro del progetto di Elyo Italia vi è l’ottimizzazione dei consumi energetici e del sistema di produzione dell’energia, della distribuzione e gestione dei sistemi termico-impiantistici oltre all’introduzione di significative innovazioni tecniche (per esempio, il telecontrollo). Elyo Italia, certificata Uni En Iso 9001, forte della competenza ed esperienza acquisita e del primato internazionale del Gruppo nel settore energetico - in particolare nell’area della cogenerazione e del teleriscaldamento che, come è noto, riducono le emissioni inquinanti in atmosfera - non a caso ha puntato nella progettazione per l’Ausl n. 6 di Palermo sui sistemi di cogenerazione, sugli impianti a pannelli solari e fotovoltaici e sulla trasformazione a metano degli impianti termici. “Questo nuovo contratto - spiega Aldo Chiarini, Amministratore Delegato di Elyo Italia - rafforza la nostra presenza al sud, già significativamente articolata. Soprattutto conferma l’apprezzamento deciso del know how progettuale e tecnologico di Elyo Italia, assolutamente in grado di assicurare ai nostri clienti/partner il massimo di garanzia, affidabilità e vantaggio competitivo. Siamo inoltre particolarmente soddisfatti - ha aggiunto - di aver acquisito nuove posizioni in un mercato, quello appunto energetico, decisamente dinamico e in forte sviluppo. Per noi rappresenta un ulteriore riconoscimento dei nostri valori e del nostro spirito di responsabilità nei riguardi dell’ambiente”. |
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Milano, 29 giugno 2004 - Elyo Italia si è aggiudicata la gara per l’appalto del servizio energia dell’Azienda Unità Sanitaria Locale n. 6 di Palermo, rafforzando così il suo posizionamento e ruolo in ambito sanitario. Per Elyo Italia, capogruppo dell’Ati (Associazione Temporanea di Imprese) costituita anche da Manutencoop Facility Management Spa e da Giuseppe Lapis Sas, si tratta di realizzare la manutenzione, la conduzione e la gestione degli impianti di riscaldamento, condizionamento e dei sistemi idrosanitari, antincendio ed elettrici dell’azienda sanitaria palermitana e i lavori di adeguamento e riqualificazione degli impianti stessi. La durata del contratto acquisito è di 9 anni, a partire dalla presa in carico e in consegna degli impianti, e ha un valore complessivo di oltre 57 milioni di euro. Al centro del progetto di Elyo Italia vi è l’ottimizzazione dei consumi energetici e del sistema di produzione dell’energia, della distribuzione e gestione dei sistemi termico-impiantistici oltre all’introduzione di significative innovazioni tecniche (per esempio, il telecontrollo). Elyo Italia, certificata Uni En Iso 9001, forte della competenza ed esperienza acquisita e del primato internazionale del Gruppo nel settore energetico - in particolare nell’area della cogenerazione e del teleriscaldamento che, come è noto, riducono le emissioni inquinanti in atmosfera - non a caso ha puntato nella progettazione per l’Ausl n. 6 di Palermo sui sistemi di cogenerazione, sugli impianti a pannelli solari e fotovoltaici e sulla trasformazione a metano degli impianti termici. “Questo nuovo contratto - spiega Aldo Chiarini, Amministratore Delegato di Elyo Italia - rafforza la nostra presenza al sud, già significativamente articolata. Soprattutto conferma l’apprezzamento deciso del know how progettuale e tecnologico di Elyo Italia, assolutamente in grado di assicurare ai nostri clienti/partner il massimo di garanzia, affidabilità e vantaggio competitivo. Siamo inoltre particolarmente soddisfatti - ha aggiunto - di aver acquisito nuove posizioni in un mercato, quello appunto energetico, decisamente dinamico e in forte sviluppo. Per noi rappresenta un ulteriore riconoscimento dei nostri valori e del nostro spirito di responsabilità nei riguardi dell’ambiente”. |
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Milano, 29 giugno 2004 - Elyo Italia si è aggiudicata la gara per l’appalto del servizio energia dell’Azienda Unità Sanitaria Locale n. 6 di Palermo, rafforzando così il suo posizionamento e ruolo in ambito sanitario. Per Elyo Italia, capogruppo dell’Ati (Associazione Temporanea di Imprese) costituita anche da Manutencoop Facility Management Spa e da Giuseppe Lapis Sas, si tratta di realizzare la manutenzione, la conduzione e la gestione degli impianti di riscaldamento, condizionamento e dei sistemi idrosanitari, antincendio ed elettrici dell’azienda sanitaria palermitana e i lavori di adeguamento e riqualificazione degli impianti stessi. La durata del contratto acquisito è di 9 anni, a partire dalla presa in carico e in consegna degli impianti, e ha un valore complessivo di oltre 57 milioni di euro. Al centro del progetto di Elyo Italia vi è l’ottimizzazione dei consumi energetici e del sistema di produzione dell’energia, della distribuzione e gestione dei sistemi termico-impiantistici oltre all’introduzione di significative innovazioni tecniche (per esempio, il telecontrollo). Elyo Italia, certificata Uni En Iso 9001, forte della competenza ed esperienza acquisita e del primato internazionale del Gruppo nel settore energetico - in particolare nell’area della cogenerazione e del teleriscaldamento che, come è noto, riducono le emissioni inquinanti in atmosfera - non a caso ha puntato nella progettazione per l’Ausl n. 6 di Palermo sui sistemi di cogenerazione, sugli impianti a pannelli solari e fotovoltaici e sulla trasformazione a metano degli impianti termici. “Questo nuovo contratto - spiega Aldo Chiarini, Amministratore Delegato di Elyo Italia - rafforza la nostra presenza al sud, già significativamente articolata. Soprattutto conferma l’apprezzamento deciso del know how progettuale e tecnologico di Elyo Italia, assolutamente in grado di assicurare ai nostri clienti/partner il massimo di garanzia, affidabilità e vantaggio competitivo. Siamo inoltre particolarmente soddisfatti - ha aggiunto - di aver acquisito nuove posizioni in un mercato, quello appunto energetico, decisamente dinamico e in forte sviluppo. Per noi rappresenta un ulteriore riconoscimento dei nostri valori e del nostro spirito di responsabilità nei riguardi dell’ambiente”. |
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Milano, 29 giugno 2004 - Elyo Italia si è aggiudicata la gara per l’appalto del servizio energia dell’Azienda Unità Sanitaria Locale n. 6 di Palermo, rafforzando così il suo posizionamento e ruolo in ambito sanitario. Per Elyo Italia, capogruppo dell’Ati (Associazione Temporanea di Imprese) costituita anche da Manutencoop Facility Management Spa e da Giuseppe Lapis Sas, si tratta di realizzare la manutenzione, la conduzione e la gestione degli impianti di riscaldamento, condizionamento e dei sistemi idrosanitari, antincendio ed elettrici dell’azienda sanitaria palermitana e i lavori di adeguamento e riqualificazione degli impianti stessi. La durata del contratto acquisito è di 9 anni, a partire dalla presa in carico e in consegna degli impianti, e ha un valore complessivo di oltre 57 milioni di euro. Al centro del progetto di Elyo Italia vi è l’ottimizzazione dei consumi energetici e del sistema di produzione dell’energia, della distribuzione e gestione dei sistemi termico-impiantistici oltre all’introduzione di significative innovazioni tecniche (per esempio, il telecontrollo). Elyo Italia, certificata Uni En Iso 9001, forte della competenza ed esperienza acquisita e del primato internazionale del Gruppo nel settore energetico - in particolare nell’area della cogenerazione e del teleriscaldamento che, come è noto, riducono le emissioni inquinanti in atmosfera - non a caso ha puntato nella progettazione per l’Ausl n. 6 di Palermo sui sistemi di cogenerazione, sugli impianti a pannelli solari e fotovoltaici e sulla trasformazione a metano degli impianti termici. “Questo nuovo contratto - spiega Aldo Chiarini, Amministratore Delegato di Elyo Italia - rafforza la nostra presenza al sud, già significativamente articolata. Soprattutto conferma l’apprezzamento deciso del know how progettuale e tecnologico di Elyo Italia, assolutamente in grado di assicurare ai nostri clienti/partner il massimo di garanzia, affidabilità e vantaggio competitivo. Siamo inoltre particolarmente soddisfatti - ha aggiunto - di aver acquisito nuove posizioni in un mercato, quello appunto energetico, decisamente dinamico e in forte sviluppo. Per noi rappresenta un ulteriore riconoscimento dei nostri valori e del nostro spirito di responsabilità nei riguardi dell’ambiente”. |
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Milano, 29 giugno 2004 - Elyo Italia si è aggiudicata la gara per l’appalto del servizio energia dell’Azienda Unità Sanitaria Locale n. 6 di Palermo, rafforzando così il suo posizionamento e ruolo in ambito sanitario. Per Elyo Italia, capogruppo dell’Ati (Associazione Temporanea di Imprese) costituita anche da Manutencoop Facility Management Spa e da Giuseppe Lapis Sas, si tratta di realizzare la manutenzione, la conduzione e la gestione degli impianti di riscaldamento, condizionamento e dei sistemi idrosanitari, antincendio ed elettrici dell’azienda sanitaria palermitana e i lavori di adeguamento e riqualificazione degli impianti stessi. La durata del contratto acquisito è di 9 anni, a partire dalla presa in carico e in consegna degli impianti, e ha un valore complessivo di oltre 57 milioni di euro. Al centro del progetto di Elyo Italia vi è l’ottimizzazione dei consumi energetici e del sistema di produzione dell’energia, della distribuzione e gestione dei sistemi termico-impiantistici oltre all’introduzione di significative innovazioni tecniche (per esempio, il telecontrollo). Elyo Italia, certificata Uni En Iso 9001, forte della competenza ed esperienza acquisita e del primato internazionale del Gruppo nel settore energetico - in particolare nell’area della cogenerazione e del teleriscaldamento che, come è noto, riducono le emissioni inquinanti in atmosfera - non a caso ha puntato nella progettazione per l’Ausl n. 6 di Palermo sui sistemi di cogenerazione, sugli impianti a pannelli solari e fotovoltaici e sulla trasformazione a metano degli impianti termici. “Questo nuovo contratto - spiega Aldo Chiarini, Amministratore Delegato di Elyo Italia - rafforza la nostra presenza al sud, già significativamente articolata. Soprattutto conferma l’apprezzamento deciso del know how progettuale e tecnologico di Elyo Italia, assolutamente in grado di assicurare ai nostri clienti/partner il massimo di garanzia, affidabilità e vantaggio competitivo. Siamo inoltre particolarmente soddisfatti - ha aggiunto - di aver acquisito nuove posizioni in un mercato, quello appunto energetico, decisamente dinamico e in forte sviluppo. Per noi rappresenta un ulteriore riconoscimento dei nostri valori e del nostro spirito di responsabilità nei riguardi dell’ambiente”. |
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Milano, 29 giugno 2004 - Elyo Italia si è aggiudicata la gara per l’appalto del servizio energia dell’Azienda Unità Sanitaria Locale n. 6 di Palermo, rafforzando così il suo posizionamento e ruolo in ambito sanitario. Per Elyo Italia, capogruppo dell’Ati (Associazione Temporanea di Imprese) costituita anche da Manutencoop Facility Management Spa e da Giuseppe Lapis Sas, si tratta di realizzare la manutenzione, la conduzione e la gestione degli impianti di riscaldamento, condizionamento e dei sistemi idrosanitari, antincendio ed elettrici dell’azienda sanitaria palermitana e i lavori di adeguamento e riqualificazione degli impianti stessi. La durata del contratto acquisito è di 9 anni, a partire dalla presa in carico e in consegna degli impianti, e ha un valore complessivo di oltre 57 milioni di euro. Al centro del progetto di Elyo Italia vi è l’ottimizzazione dei consumi energetici e del sistema di produzione dell’energia, della distribuzione e gestione dei sistemi termico-impiantistici oltre all’introduzione di significative innovazioni tecniche (per esempio, il telecontrollo). Elyo Italia, certificata Uni En Iso 9001, forte della competenza ed esperienza acquisita e del primato internazionale del Gruppo nel settore energetico - in particolare nell’area della cogenerazione e del teleriscaldamento che, come è noto, riducono le emissioni inquinanti in atmosfera - non a caso ha puntato nella progettazione per l’Ausl n. 6 di Palermo sui sistemi di cogenerazione, sugli impianti a pannelli solari e fotovoltaici e sulla trasformazione a metano degli impianti termici. “Questo nuovo contratto - spiega Aldo Chiarini, Amministratore Delegato di Elyo Italia - rafforza la nostra presenza al sud, già significativamente articolata. Soprattutto conferma l’apprezzamento deciso del know how progettuale e tecnologico di Elyo Italia, assolutamente in grado di assicurare ai nostri clienti/partner il massimo di garanzia, affidabilità e vantaggio competitivo. Siamo inoltre particolarmente soddisfatti - ha aggiunto - di aver acquisito nuove posizioni in un mercato, quello appunto energetico, decisamente dinamico e in forte sviluppo. Per noi rappresenta un ulteriore riconoscimento dei nostri valori e del nostro spirito di responsabilità nei riguardi dell’ambiente”. |
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PUBLIC UTILITIES: STRATEGIE DECISIVE PER COMPETERE NEL LIBERO MERCATO |
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Roma, 29 giugno 2004 - Nel settore dei Servizi Pubblici Locali la creazione di società di "vendita" e di "gestione" implica una revisione aziendale complessiva in cui l'orientamento al cliente e il potenziamento dei canali di comunicazione divengono le discriminanti per il raggiungimento degli obiettivi di business. Per individuare gli strumenti più efficaci per emergere in un mercato sempre più competitivo, Business International organizza il convegno “Nuove Strategie Per Lo Sviluppo Della Competitivita' nel settore delle Public Utilities” Roma, 1 luglio 2004 - Grand Hotel Parco dei Principi Alla presenza di Giorgio Santilli, Giornalista, Il Sole 24 Ore; Tomaso Tommasi di Vignano, Presidente, Hera; Gioacchino Gabbuti, Direttore Generale, Acquedotto Pugliese; Enrico Zanelli, Presidente, Atm; Donato Marinelli, Direttore Commerciale, Acquedotto Pugliese; Marco Bucci, Vice Presidente, Remedy; Luigi Riccardi, Direttore Generale, Delos; attraverso un dibattito tra gli operatori del settore e grazie alla presentazione di testimonianze e best practice, saranno esaminati i modelli di business, le prospettive e le risorse necessarie alla riorganizzazione dei processi in un'ottica di efficienza e competitività nell'area dei Servizi Pubblici Locali. |
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PUBLIC UTILITIES: STRATEGIE DECISIVE PER COMPETERE NEL LIBERO MERCATO |
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Roma, 29 giugno 2004 - Nel settore dei Servizi Pubblici Locali la creazione di società di "vendita" e di "gestione" implica una revisione aziendale complessiva in cui l'orientamento al cliente e il potenziamento dei canali di comunicazione divengono le discriminanti per il raggiungimento degli obiettivi di business. Per individuare gli strumenti più efficaci per emergere in un mercato sempre più competitivo, Business International organizza il convegno “Nuove Strategie Per Lo Sviluppo Della Competitivita' nel settore delle Public Utilities” Roma, 1 luglio 2004 - Grand Hotel Parco dei Principi Alla presenza di Giorgio Santilli, Giornalista, Il Sole 24 Ore; Tomaso Tommasi di Vignano, Presidente, Hera; Gioacchino Gabbuti, Direttore Generale, Acquedotto Pugliese; Enrico Zanelli, Presidente, Atm; Donato Marinelli, Direttore Commerciale, Acquedotto Pugliese; Marco Bucci, Vice Presidente, Remedy; Luigi Riccardi, Direttore Generale, Delos; attraverso un dibattito tra gli operatori del settore e grazie alla presentazione di testimonianze e best practice, saranno esaminati i modelli di business, le prospettive e le risorse necessarie alla riorganizzazione dei processi in un'ottica di efficienza e competitività nell'area dei Servizi Pubblici Locali. |
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PUBLIC UTILITIES: STRATEGIE DECISIVE PER COMPETERE NEL LIBERO MERCATO |
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Roma, 29 giugno 2004 - Nel settore dei Servizi Pubblici Locali la creazione di società di "vendita" e di "gestione" implica una revisione aziendale complessiva in cui l'orientamento al cliente e il potenziamento dei canali di comunicazione divengono le discriminanti per il raggiungimento degli obiettivi di business. Per individuare gli strumenti più efficaci per emergere in un mercato sempre più competitivo, Business International organizza il convegno “Nuove Strategie Per Lo Sviluppo Della Competitivita' nel settore delle Public Utilities” Roma, 1 luglio 2004 - Grand Hotel Parco dei Principi Alla presenza di Giorgio Santilli, Giornalista, Il Sole 24 Ore; Tomaso Tommasi di Vignano, Presidente, Hera; Gioacchino Gabbuti, Direttore Generale, Acquedotto Pugliese; Enrico Zanelli, Presidente, Atm; Donato Marinelli, Direttore Commerciale, Acquedotto Pugliese; Marco Bucci, Vice Presidente, Remedy; Luigi Riccardi, Direttore Generale, Delos; attraverso un dibattito tra gli operatori del settore e grazie alla presentazione di testimonianze e best practice, saranno esaminati i modelli di business, le prospettive e le risorse necessarie alla riorganizzazione dei processi in un'ottica di efficienza e competitività nell'area dei Servizi Pubblici Locali. |
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PUBLIC UTILITIES: STRATEGIE DECISIVE PER COMPETERE NEL LIBERO MERCATO |
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Roma, 29 giugno 2004 - Nel settore dei Servizi Pubblici Locali la creazione di società di "vendita" e di "gestione" implica una revisione aziendale complessiva in cui l'orientamento al cliente e il potenziamento dei canali di comunicazione divengono le discriminanti per il raggiungimento degli obiettivi di business. Per individuare gli strumenti più efficaci per emergere in un mercato sempre più competitivo, Business International organizza il convegno “Nuove Strategie Per Lo Sviluppo Della Competitivita' nel settore delle Public Utilities” Roma, 1 luglio 2004 - Grand Hotel Parco dei Principi Alla presenza di Giorgio Santilli, Giornalista, Il Sole 24 Ore; Tomaso Tommasi di Vignano, Presidente, Hera; Gioacchino Gabbuti, Direttore Generale, Acquedotto Pugliese; Enrico Zanelli, Presidente, Atm; Donato Marinelli, Direttore Commerciale, Acquedotto Pugliese; Marco Bucci, Vice Presidente, Remedy; Luigi Riccardi, Direttore Generale, Delos; attraverso un dibattito tra gli operatori del settore e grazie alla presentazione di testimonianze e best practice, saranno esaminati i modelli di business, le prospettive e le risorse necessarie alla riorganizzazione dei processi in un'ottica di efficienza e competitività nell'area dei Servizi Pubblici Locali. |
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PUBLIC UTILITIES: STRATEGIE DECISIVE PER COMPETERE NEL LIBERO MERCATO |
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Roma, 29 giugno 2004 - Nel settore dei Servizi Pubblici Locali la creazione di società di "vendita" e di "gestione" implica una revisione aziendale complessiva in cui l'orientamento al cliente e il potenziamento dei canali di comunicazione divengono le discriminanti per il raggiungimento degli obiettivi di business. Per individuare gli strumenti più efficaci per emergere in un mercato sempre più competitivo, Business International organizza il convegno “Nuove Strategie Per Lo Sviluppo Della Competitivita' nel settore delle Public Utilities” Roma, 1 luglio 2004 - Grand Hotel Parco dei Principi Alla presenza di Giorgio Santilli, Giornalista, Il Sole 24 Ore; Tomaso Tommasi di Vignano, Presidente, Hera; Gioacchino Gabbuti, Direttore Generale, Acquedotto Pugliese; Enrico Zanelli, Presidente, Atm; Donato Marinelli, Direttore Commerciale, Acquedotto Pugliese; Marco Bucci, Vice Presidente, Remedy; Luigi Riccardi, Direttore Generale, Delos; attraverso un dibattito tra gli operatori del settore e grazie alla presentazione di testimonianze e best practice, saranno esaminati i modelli di business, le prospettive e le risorse necessarie alla riorganizzazione dei processi in un'ottica di efficienza e competitività nell'area dei Servizi Pubblici Locali. |
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Roma, 29 giugno 2004 - Nel settore dei Servizi Pubblici Locali la creazione di società di "vendita" e di "gestione" implica una revisione aziendale complessiva in cui l'orientamento al cliente e il potenziamento dei canali di comunicazione divengono le discriminanti per il raggiungimento degli obiettivi di business. Per individuare gli strumenti più efficaci per emergere in un mercato sempre più competitivo, Business International organizza il convegno “Nuove Strategie Per Lo Sviluppo Della Competitivita' nel settore delle Public Utilities” Roma, 1 luglio 2004 - Grand Hotel Parco dei Principi Alla presenza di Giorgio Santilli, Giornalista, Il Sole 24 Ore; Tomaso Tommasi di Vignano, Presidente, Hera; Gioacchino Gabbuti, Direttore Generale, Acquedotto Pugliese; Enrico Zanelli, Presidente, Atm; Donato Marinelli, Direttore Commerciale, Acquedotto Pugliese; Marco Bucci, Vice Presidente, Remedy; Luigi Riccardi, Direttore Generale, Delos; attraverso un dibattito tra gli operatori del settore e grazie alla presentazione di testimonianze e best practice, saranno esaminati i modelli di business, le prospettive e le risorse necessarie alla riorganizzazione dei processi in un'ottica di efficienza e competitività nell'area dei Servizi Pubblici Locali. |
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GE INAUGURA UN CENTRO TECNOLOGICO IN GERMANIA |
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Garching, Germania - 28 giugno 2004-General Electric ha ufficialmente inaugurato ieri il suo nuovo centro europeo di ricerca globale a Garching, vicino a Monaco, Germania, durante una cerimonia organizzata dal Presidente e Ceo Jeff Immelt. Questa infrastruttura di 10.000 metri quadrati rappresenta l'ultimo tassello del programma di sviluppo tecnologico internazionale da 4 miliardi di dollari avviato da Ge. Fin dal 2001, Ge ha investito 100 milioni di dollari statunitensi nei suoi uffici centrali di ricerca e sviluppo di New York, ha aperto una infrastruttura di ricerca da 64 milioni di dollari statunitensi a Shanghai, Cina, e ha effettuato un investimento iniziale di 52 milioni di dollari statunitensi in questo centro europeo, in base alla strategia di ampliamento delle capacità di sviluppo di tecnologie avanzate della società . Entro il 2005, il nuovo centro europeo Global Reasearch ospiterà 150 scienziati ed ingegneri, che svilupperanno nuove tecnologie che contribuiranno alla crescita futura di Ge. Gli scienziati del centro condurranno ricerche avanzate verso nuove tecnologie per i prodotti e i servizi futuri, lavorando a stretto contatto con le divisioni interne di Ge per definire le richieste tecnologiche future dei clienti europei della società . Il centro punterà su quattro aree di ricerca principali: -- Tecnologie per la generazione di fonti energetiche alternative, in particolare idrogeno, biomassa e pile a combustibile; -- Sistemi elettrici per fonti energetiche rinnovabili quali solare, eolica e idrica; -- Sensori specializzati per applicazioni in ambito automobilistico, biologico e in ambienti aggressivi; -- Tecnologie sofisticate di imaging medico, ad esempio ultrasuoni, risonanza magnetica per imaging (Mri) e imaging molecolare. La decisione di Ge di investire in questo nuovo centro tecnologico in Europa rientra nell'impegno volto ad aumentare gli utili tramite la leadership tecnologica. "Vinciamo nel mercato offrendo ai nostri clienti innovazioni in grado di cambiare la loro vita," ha affermato il Presidente e Ceo di Ge Jeffrey Immelt. "Stiamo seminando oggi per la nostra crescita futura espandendo le nostra capacità di innovazione e portando lo sviluppo tecnologico più vicino ai nostri clienti europei. La leadership tecnologica produce i risultati migliori, vince le battaglie della concorrenza e crea ed espande i mercati." Il centro europeo è la quarta infrastruttura di Global Research di Ge che si aggiunge agli uffici centrali di Global Research di Niskayuna, New York (1.800 dipendenti), al centro tecnologico John F. Welch a Bangalore, India (1.600 dipendenti) e al centro tecnologico cinese a Shanghai (150 dipendenti). Il nuovo centro si trova presso il campus del politecnico di Monaco. "Con la tecnologia che stiamo sviluppando abbiamo la possibilità di riformare letteralmente il modo in cui funziona il mondo", ha dichiarato Scott Donnelly, vicepresidente senior di Global Research. "Possiamo creare un nuovo paradigma per il modo in cui si genera il mondo e il modo in cui utilizza l'energia. Possiamo aiutare a trasformare il settore della sanità dall'attuale approccio del "vedere e trattare" al modello futuro del "prevedere e prevenire". Il Centro europeo è determinante nell'ambito di questa iniziativa in quanto rafforza le nostre capacità di ricerca, fornendoci accesso ad un nuovo pool di talenti tecnici e portando lo sviluppo tecnologico più vicino ad alcuni dei nostri clienti chiave in questi settori". Nani Beccalli, presidente dell'area Emea di Ge, ha dichiarato, "Questa infrastruttura ci permetterà di sfruttare il capitale intellettuale e gli standard di istruzione elevati in Europa, in particolare nell'ambito della scienza e delle tecnologie. Si tratta di un segno tangibile del nostro impegno a lungo termine di crescita in questo mercato." |
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RAS: FINO AL 31 OTTOBRE NESSUNA RIVALSA VERSO GLI ASSICURATI SENZA PATENTINO |
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Milano, 28 giugno 2004 – A causa delle difficoltà pratiche di applicazione della nuova normativa sul patentino per i ciclomotori, le compagnie del Gruppo Ras (Ras, Genialloyd, Allianz Subalpina) comunicano che fino al 31 ottobre 2004 rinunceranno ad esercitare la rivalsa nei confronti dei clienti sprovvisti di patentino che dovessero provocare un sinistro. Ras auspica, comunque, che tutti gli assicurati possano adempiere agli obblighi di legge nel minor tempo possibile. |
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LA SETTIMANA DELLA CULTURA AMBIENTALE |
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Genova, 29 giugno 2004 - La comunicazione dell’evento promosso da Apat, Arpal, Regione Liguria e Genova 2004 ha richiesto una strategia particolarmente attenta agli “elementi di distinzione”, ovvero a quei plus che potessero consentirne la valorizzazione pur in presenza di una serie di condizionamenti oggettivi, tra cui: il ripetersi di un appuntamento giunto all’ottava edizione, con quanto ciò implica in termini di “attese” la coincidenza con Genova Capitale della Cultura, momento capace di creare forte rumore di fondo sulla sede della Settimana della Cultura Ambientale, ma anche di “prevaricarla” in termini comunicazionali. La scelta di posizionamento effettuata vuole volgere in positivo questi fattori, con una lettura della Settimana della Cultura Ambientale come “il più alto momento di riflessione a livello internazionale (europeo) per il 2004 sui temi riguardanti l’ambiente marino, ed in particolare quello mediterraneo”. Un’ulteriore scelta strategica dell’attività comunicativa svolta è stata dettata dal riconoscimento della concentrazione dell’evento su target estremamente definiti, e quindi dalla volontà di evitare ogni possibile dispersione di energie e risorse, a beneficio di una comunicazione estremamente mirata - e laddove possibile - “ad personam”. Comunicazione mirata ha significato comunque dialogare con una “community” di 10.000 persone, rappresentanti istituzionali, soggetti pubblici e privati per lo più italiani, ma anche europei ed internazionali. La sinergia con il team di comunicazione di Genova 2004 ha poi consentito un effetto combinato rivolto ad un pubblico più ampio, finalizzato a caratterizzare l’evento come “centrale” nell’ambito del contenitore “Genova - Capitale Europea della Cultura” anche verso i non-addetti ai lavori. L’attività dell’agenzia si è quindi concentrata sulla consulenza e realizzazione dei seguenti strumenti: immagine coordinata; below the line; database; media planning; relazioni media; web communication. E sul loro sviluppo nell’arco temporale di sei mesi pre-evento. Il database si è rivelato particolarmente strategico, essendo finalizzato alla creazione di un dialogo continuativo con i destinatari primari del messaggio della Settimana, un dialogo che si è concretizzato in una prima spedizione del depliant-invito ai 10.000 nominativi, e alla successiva del programma definitivo dell’evento. Parallelamente, tramite e-mail, gli stessi destinatari venivano raggiunti dalla newsletter settimanale di presentazione dei diverti momenti su cui la Settimana si articola, completata da interviste a relatori autorevoli presenti nelle cinque giornate, ai promotori e ai rappresentanti del mondo istituzionale, della ricerca e dell’impresa. Www.sca2004.it è il portale di accesso al vastissimo programma della conferenza, ricco di link e approfondimenti su eventi collaterali, strutture di ospitalità, di molteplici strumenti di interazione per prepararsi al meglio per la Settimana. La scelta di focalizzare l’attenzione sul target primario, sui pubblici più vicini al tema “Ambiente”, ha imposto un orientamento particolare al media planning e alla web communication: entrambe si sono sviluppate nella ricerca di attivazione delle diverse partnership istituzionali dell’evento (siti e house organ delle agenzie per l’ambiente regionali, siti e house organ dei partner pubblici e privati, ecc.); con spazio limitato alla pianificazione sulla stampa quotidiana, concentrata nella settimana immediatamente precedente l’evento. La volontà di coinvolgere il territorio e la città di Genova nella manifestazione ha poi dettato la previsione di un’affissione locale di manifesti 70x100 e 100x140, per veicolare l’invito alla cittadinanza e sintetizzare i temi delle giornate. Educazione e comunicazione ambientale come presupposti per la realizzazione di uno sviluppo sostenibile sono infatti tema trasversale ai diversi appuntamenti e alle diverse sezioni tematiche affrontate sia dall’Ottava Conferenza delle Agenzie ambientalei che dal Convegno internazionale su ambiente marino e costiero: numerose le esperienze messe in campo da Agenzie regionali, enti pubblici, aziende, centri di ricerca che troveranno spazio sia negli interventi che nella Mostra prevista all’interno dell’area congressuale dei Magazzini del Cotone. In linea con questa considerazione, l’importanza assegnata ad una valutazione preliminare dello stato dell’arte, ovverto dell’attenzione che i cittadini riservano all’ambiente, del grado di conoscenza dei diversi temi e dell’approccio alle fonti energetiche rinnovabili: questi gli oggetti di indagine di due ricerche che saranno presentate nel corso dell’evento, rispettivamente da Apat – su grado di interesse e fonti di informazione – e da Are, Agenzia Regionale per l’Energia ligure – su “La conoscenza dei cittadini ed i loro bisogni informativi sulle rinnovabili” – che ha commissionato lo studio all’Istituto Italiano per gli Studi sull’opinione pubblica – Ispo guidato dal professor Mannheimer. |
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Genova, 29 giugno 2004 - La comunicazione dell’evento promosso da Apat, Arpal, Regione Liguria e Genova 2004 ha richiesto una strategia particolarmente attenta agli “elementi di distinzione”, ovvero a quei plus che potessero consentirne la valorizzazione pur in presenza di una serie di condizionamenti oggettivi, tra cui: il ripetersi di un appuntamento giunto all’ottava edizione, con quanto ciò implica in termini di “attese” la coincidenza con Genova Capitale della Cultura, momento capace di creare forte rumore di fondo sulla sede della Settimana della Cultura Ambientale, ma anche di “prevaricarla” in termini comunicazionali. La scelta di posizionamento effettuata vuole volgere in positivo questi fattori, con una lettura della Settimana della Cultura Ambientale come “il più alto momento di riflessione a livello internazionale (europeo) per il 2004 sui temi riguardanti l’ambiente marino, ed in particolare quello mediterraneo”. Un’ulteriore scelta strategica dell’attività comunicativa svolta è stata dettata dal riconoscimento della concentrazione dell’evento su target estremamente definiti, e quindi dalla volontà di evitare ogni possibile dispersione di energie e risorse, a beneficio di una comunicazione estremamente mirata - e laddove possibile - “ad personam”. Comunicazione mirata ha significato comunque dialogare con una “community” di 10.000 persone, rappresentanti istituzionali, soggetti pubblici e privati per lo più italiani, ma anche europei ed internazionali. La sinergia con il team di comunicazione di Genova 2004 ha poi consentito un effetto combinato rivolto ad un pubblico più ampio, finalizzato a caratterizzare l’evento come “centrale” nell’ambito del contenitore “Genova - Capitale Europea della Cultura” anche verso i non-addetti ai lavori. L’attività dell’agenzia si è quindi concentrata sulla consulenza e realizzazione dei seguenti strumenti: immagine coordinata; below the line; database; media planning; relazioni media; web communication. E sul loro sviluppo nell’arco temporale di sei mesi pre-evento. Il database si è rivelato particolarmente strategico, essendo finalizzato alla creazione di un dialogo continuativo con i destinatari primari del messaggio della Settimana, un dialogo che si è concretizzato in una prima spedizione del depliant-invito ai 10.000 nominativi, e alla successiva del programma definitivo dell’evento. Parallelamente, tramite e-mail, gli stessi destinatari venivano raggiunti dalla newsletter settimanale di presentazione dei diverti momenti su cui la Settimana si articola, completata da interviste a relatori autorevoli presenti nelle cinque giornate, ai promotori e ai rappresentanti del mondo istituzionale, della ricerca e dell’impresa. Www.sca2004.it è il portale di accesso al vastissimo programma della conferenza, ricco di link e approfondimenti su eventi collaterali, strutture di ospitalità, di molteplici strumenti di interazione per prepararsi al meglio per la Settimana. La scelta di focalizzare l’attenzione sul target primario, sui pubblici più vicini al tema “Ambiente”, ha imposto un orientamento particolare al media planning e alla web communication: entrambe si sono sviluppate nella ricerca di attivazione delle diverse partnership istituzionali dell’evento (siti e house organ delle agenzie per l’ambiente regionali, siti e house organ dei partner pubblici e privati, ecc.); con spazio limitato alla pianificazione sulla stampa quotidiana, concentrata nella settimana immediatamente precedente l’evento. La volontà di coinvolgere il territorio e la città di Genova nella manifestazione ha poi dettato la previsione di un’affissione locale di manifesti 70x100 e 100x140, per veicolare l’invito alla cittadinanza e sintetizzare i temi delle giornate. Educazione e comunicazione ambientale come presupposti per la realizzazione di uno sviluppo sostenibile sono infatti tema trasversale ai diversi appuntamenti e alle diverse sezioni tematiche affrontate sia dall’Ottava Conferenza delle Agenzie ambientalei che dal Convegno internazionale su ambiente marino e costiero: numerose le esperienze messe in campo da Agenzie regionali, enti pubblici, aziende, centri di ricerca che troveranno spazio sia negli interventi che nella Mostra prevista all’interno dell’area congressuale dei Magazzini del Cotone. In linea con questa considerazione, l’importanza assegnata ad una valutazione preliminare dello stato dell’arte, ovverto dell’attenzione che i cittadini riservano all’ambiente, del grado di conoscenza dei diversi temi e dell’approccio alle fonti energetiche rinnovabili: questi gli oggetti di indagine di due ricerche che saranno presentate nel corso dell’evento, rispettivamente da Apat – su grado di interesse e fonti di informazione – e da Are, Agenzia Regionale per l’Energia ligure – su “La conoscenza dei cittadini ed i loro bisogni informativi sulle rinnovabili” – che ha commissionato lo studio all’Istituto Italiano per gli Studi sull’opinione pubblica – Ispo guidato dal professor Mannheimer. |
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Genova, 29 giugno 2004 - La comunicazione dell’evento promosso da Apat, Arpal, Regione Liguria e Genova 2004 ha richiesto una strategia particolarmente attenta agli “elementi di distinzione”, ovvero a quei plus che potessero consentirne la valorizzazione pur in presenza di una serie di condizionamenti oggettivi, tra cui: il ripetersi di un appuntamento giunto all’ottava edizione, con quanto ciò implica in termini di “attese” la coincidenza con Genova Capitale della Cultura, momento capace di creare forte rumore di fondo sulla sede della Settimana della Cultura Ambientale, ma anche di “prevaricarla” in termini comunicazionali. La scelta di posizionamento effettuata vuole volgere in positivo questi fattori, con una lettura della Settimana della Cultura Ambientale come “il più alto momento di riflessione a livello internazionale (europeo) per il 2004 sui temi riguardanti l’ambiente marino, ed in particolare quello mediterraneo”. Un’ulteriore scelta strategica dell’attività comunicativa svolta è stata dettata dal riconoscimento della concentrazione dell’evento su target estremamente definiti, e quindi dalla volontà di evitare ogni possibile dispersione di energie e risorse, a beneficio di una comunicazione estremamente mirata - e laddove possibile - “ad personam”. Comunicazione mirata ha significato comunque dialogare con una “community” di 10.000 persone, rappresentanti istituzionali, soggetti pubblici e privati per lo più italiani, ma anche europei ed internazionali. La sinergia con il team di comunicazione di Genova 2004 ha poi consentito un effetto combinato rivolto ad un pubblico più ampio, finalizzato a caratterizzare l’evento come “centrale” nell’ambito del contenitore “Genova - Capitale Europea della Cultura” anche verso i non-addetti ai lavori. L’attività dell’agenzia si è quindi concentrata sulla consulenza e realizzazione dei seguenti strumenti: immagine coordinata; below the line; database; media planning; relazioni media; web communication. E sul loro sviluppo nell’arco temporale di sei mesi pre-evento. Il database si è rivelato particolarmente strategico, essendo finalizzato alla creazione di un dialogo continuativo con i destinatari primari del messaggio della Settimana, un dialogo che si è concretizzato in una prima spedizione del depliant-invito ai 10.000 nominativi, e alla successiva del programma definitivo dell’evento. Parallelamente, tramite e-mail, gli stessi destinatari venivano raggiunti dalla newsletter settimanale di presentazione dei diverti momenti su cui la Settimana si articola, completata da interviste a relatori autorevoli presenti nelle cinque giornate, ai promotori e ai rappresentanti del mondo istituzionale, della ricerca e dell’impresa. Www.sca2004.it è il portale di accesso al vastissimo programma della conferenza, ricco di link e approfondimenti su eventi collaterali, strutture di ospitalità, di molteplici strumenti di interazione per prepararsi al meglio per la Settimana. La scelta di focalizzare l’attenzione sul target primario, sui pubblici più vicini al tema “Ambiente”, ha imposto un orientamento particolare al media planning e alla web communication: entrambe si sono sviluppate nella ricerca di attivazione delle diverse partnership istituzionali dell’evento (siti e house organ delle agenzie per l’ambiente regionali, siti e house organ dei partner pubblici e privati, ecc.); con spazio limitato alla pianificazione sulla stampa quotidiana, concentrata nella settimana immediatamente precedente l’evento. La volontà di coinvolgere il territorio e la città di Genova nella manifestazione ha poi dettato la previsione di un’affissione locale di manifesti 70x100 e 100x140, per veicolare l’invito alla cittadinanza e sintetizzare i temi delle giornate. Educazione e comunicazione ambientale come presupposti per la realizzazione di uno sviluppo sostenibile sono infatti tema trasversale ai diversi appuntamenti e alle diverse sezioni tematiche affrontate sia dall’Ottava Conferenza delle Agenzie ambientalei che dal Convegno internazionale su ambiente marino e costiero: numerose le esperienze messe in campo da Agenzie regionali, enti pubblici, aziende, centri di ricerca che troveranno spazio sia negli interventi che nella Mostra prevista all’interno dell’area congressuale dei Magazzini del Cotone. In linea con questa considerazione, l’importanza assegnata ad una valutazione preliminare dello stato dell’arte, ovverto dell’attenzione che i cittadini riservano all’ambiente, del grado di conoscenza dei diversi temi e dell’approccio alle fonti energetiche rinnovabili: questi gli oggetti di indagine di due ricerche che saranno presentate nel corso dell’evento, rispettivamente da Apat – su grado di interesse e fonti di informazione – e da Are, Agenzia Regionale per l’Energia ligure – su “La conoscenza dei cittadini ed i loro bisogni informativi sulle rinnovabili” – che ha commissionato lo studio all’Istituto Italiano per gli Studi sull’opinione pubblica – Ispo guidato dal professor Mannheimer. |
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Genova, 29 giugno 2004 - La comunicazione dell’evento promosso da Apat, Arpal, Regione Liguria e Genova 2004 ha richiesto una strategia particolarmente attenta agli “elementi di distinzione”, ovvero a quei plus che potessero consentirne la valorizzazione pur in presenza di una serie di condizionamenti oggettivi, tra cui: il ripetersi di un appuntamento giunto all’ottava edizione, con quanto ciò implica in termini di “attese” la coincidenza con Genova Capitale della Cultura, momento capace di creare forte rumore di fondo sulla sede della Settimana della Cultura Ambientale, ma anche di “prevaricarla” in termini comunicazionali. La scelta di posizionamento effettuata vuole volgere in positivo questi fattori, con una lettura della Settimana della Cultura Ambientale come “il più alto momento di riflessione a livello internazionale (europeo) per il 2004 sui temi riguardanti l’ambiente marino, ed in particolare quello mediterraneo”. Un’ulteriore scelta strategica dell’attività comunicativa svolta è stata dettata dal riconoscimento della concentrazione dell’evento su target estremamente definiti, e quindi dalla volontà di evitare ogni possibile dispersione di energie e risorse, a beneficio di una comunicazione estremamente mirata - e laddove possibile - “ad personam”. Comunicazione mirata ha significato comunque dialogare con una “community” di 10.000 persone, rappresentanti istituzionali, soggetti pubblici e privati per lo più italiani, ma anche europei ed internazionali. La sinergia con il team di comunicazione di Genova 2004 ha poi consentito un effetto combinato rivolto ad un pubblico più ampio, finalizzato a caratterizzare l’evento come “centrale” nell’ambito del contenitore “Genova - Capitale Europea della Cultura” anche verso i non-addetti ai lavori. L’attività dell’agenzia si è quindi concentrata sulla consulenza e realizzazione dei seguenti strumenti: immagine coordinata; below the line; database; media planning; relazioni media; web communication. E sul loro sviluppo nell’arco temporale di sei mesi pre-evento. Il database si è rivelato particolarmente strategico, essendo finalizzato alla creazione di un dialogo continuativo con i destinatari primari del messaggio della Settimana, un dialogo che si è concretizzato in una prima spedizione del depliant-invito ai 10.000 nominativi, e alla successiva del programma definitivo dell’evento. Parallelamente, tramite e-mail, gli stessi destinatari venivano raggiunti dalla newsletter settimanale di presentazione dei diverti momenti su cui la Settimana si articola, completata da interviste a relatori autorevoli presenti nelle cinque giornate, ai promotori e ai rappresentanti del mondo istituzionale, della ricerca e dell’impresa. Www.sca2004.it è il portale di accesso al vastissimo programma della conferenza, ricco di link e approfondimenti su eventi collaterali, strutture di ospitalità, di molteplici strumenti di interazione per prepararsi al meglio per la Settimana. La scelta di focalizzare l’attenzione sul target primario, sui pubblici più vicini al tema “Ambiente”, ha imposto un orientamento particolare al media planning e alla web communication: entrambe si sono sviluppate nella ricerca di attivazione delle diverse partnership istituzionali dell’evento (siti e house organ delle agenzie per l’ambiente regionali, siti e house organ dei partner pubblici e privati, ecc.); con spazio limitato alla pianificazione sulla stampa quotidiana, concentrata nella settimana immediatamente precedente l’evento. La volontà di coinvolgere il territorio e la città di Genova nella manifestazione ha poi dettato la previsione di un’affissione locale di manifesti 70x100 e 100x140, per veicolare l’invito alla cittadinanza e sintetizzare i temi delle giornate. Educazione e comunicazione ambientale come presupposti per la realizzazione di uno sviluppo sostenibile sono infatti tema trasversale ai diversi appuntamenti e alle diverse sezioni tematiche affrontate sia dall’Ottava Conferenza delle Agenzie ambientalei che dal Convegno internazionale su ambiente marino e costiero: numerose le esperienze messe in campo da Agenzie regionali, enti pubblici, aziende, centri di ricerca che troveranno spazio sia negli interventi che nella Mostra prevista all’interno dell’area congressuale dei Magazzini del Cotone. In linea con questa considerazione, l’importanza assegnata ad una valutazione preliminare dello stato dell’arte, ovverto dell’attenzione che i cittadini riservano all’ambiente, del grado di conoscenza dei diversi temi e dell’approccio alle fonti energetiche rinnovabili: questi gli oggetti di indagine di due ricerche che saranno presentate nel corso dell’evento, rispettivamente da Apat – su grado di interesse e fonti di informazione – e da Are, Agenzia Regionale per l’Energia ligure – su “La conoscenza dei cittadini ed i loro bisogni informativi sulle rinnovabili” – che ha commissionato lo studio all’Istituto Italiano per gli Studi sull’opinione pubblica – Ispo guidato dal professor Mannheimer. |
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Genova, 29 giugno 2004 - La comunicazione dell’evento promosso da Apat, Arpal, Regione Liguria e Genova 2004 ha richiesto una strategia particolarmente attenta agli “elementi di distinzione”, ovvero a quei plus che potessero consentirne la valorizzazione pur in presenza di una serie di condizionamenti oggettivi, tra cui: il ripetersi di un appuntamento giunto all’ottava edizione, con quanto ciò implica in termini di “attese” la coincidenza con Genova Capitale della Cultura, momento capace di creare forte rumore di fondo sulla sede della Settimana della Cultura Ambientale, ma anche di “prevaricarla” in termini comunicazionali. La scelta di posizionamento effettuata vuole volgere in positivo questi fattori, con una lettura della Settimana della Cultura Ambientale come “il più alto momento di riflessione a livello internazionale (europeo) per il 2004 sui temi riguardanti l’ambiente marino, ed in particolare quello mediterraneo”. Un’ulteriore scelta strategica dell’attività comunicativa svolta è stata dettata dal riconoscimento della concentrazione dell’evento su target estremamente definiti, e quindi dalla volontà di evitare ogni possibile dispersione di energie e risorse, a beneficio di una comunicazione estremamente mirata - e laddove possibile - “ad personam”. Comunicazione mirata ha significato comunque dialogare con una “community” di 10.000 persone, rappresentanti istituzionali, soggetti pubblici e privati per lo più italiani, ma anche europei ed internazionali. La sinergia con il team di comunicazione di Genova 2004 ha poi consentito un effetto combinato rivolto ad un pubblico più ampio, finalizzato a caratterizzare l’evento come “centrale” nell’ambito del contenitore “Genova - Capitale Europea della Cultura” anche verso i non-addetti ai lavori. L’attività dell’agenzia si è quindi concentrata sulla consulenza e realizzazione dei seguenti strumenti: immagine coordinata; below the line; database; media planning; relazioni media; web communication. E sul loro sviluppo nell’arco temporale di sei mesi pre-evento. Il database si è rivelato particolarmente strategico, essendo finalizzato alla creazione di un dialogo continuativo con i destinatari primari del messaggio della Settimana, un dialogo che si è concretizzato in una prima spedizione del depliant-invito ai 10.000 nominativi, e alla successiva del programma definitivo dell’evento. Parallelamente, tramite e-mail, gli stessi destinatari venivano raggiunti dalla newsletter settimanale di presentazione dei diverti momenti su cui la Settimana si articola, completata da interviste a relatori autorevoli presenti nelle cinque giornate, ai promotori e ai rappresentanti del mondo istituzionale, della ricerca e dell’impresa. Www.sca2004.it è il portale di accesso al vastissimo programma della conferenza, ricco di link e approfondimenti su eventi collaterali, strutture di ospitalità, di molteplici strumenti di interazione per prepararsi al meglio per la Settimana. La scelta di focalizzare l’attenzione sul target primario, sui pubblici più vicini al tema “Ambiente”, ha imposto un orientamento particolare al media planning e alla web communication: entrambe si sono sviluppate nella ricerca di attivazione delle diverse partnership istituzionali dell’evento (siti e house organ delle agenzie per l’ambiente regionali, siti e house organ dei partner pubblici e privati, ecc.); con spazio limitato alla pianificazione sulla stampa quotidiana, concentrata nella settimana immediatamente precedente l’evento. La volontà di coinvolgere il territorio e la città di Genova nella manifestazione ha poi dettato la previsione di un’affissione locale di manifesti 70x100 e 100x140, per veicolare l’invito alla cittadinanza e sintetizzare i temi delle giornate. Educazione e comunicazione ambientale come presupposti per la realizzazione di uno sviluppo sostenibile sono infatti tema trasversale ai diversi appuntamenti e alle diverse sezioni tematiche affrontate sia dall’Ottava Conferenza delle Agenzie ambientalei che dal Convegno internazionale su ambiente marino e costiero: numerose le esperienze messe in campo da Agenzie regionali, enti pubblici, aziende, centri di ricerca che troveranno spazio sia negli interventi che nella Mostra prevista all’interno dell’area congressuale dei Magazzini del Cotone. In linea con questa considerazione, l’importanza assegnata ad una valutazione preliminare dello stato dell’arte, ovverto dell’attenzione che i cittadini riservano all’ambiente, del grado di conoscenza dei diversi temi e dell’approccio alle fonti energetiche rinnovabili: questi gli oggetti di indagine di due ricerche che saranno presentate nel corso dell’evento, rispettivamente da Apat – su grado di interesse e fonti di informazione – e da Are, Agenzia Regionale per l’Energia ligure – su “La conoscenza dei cittadini ed i loro bisogni informativi sulle rinnovabili” – che ha commissionato lo studio all’Istituto Italiano per gli Studi sull’opinione pubblica – Ispo guidato dal professor Mannheimer. |
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Un’ulteriore scelta strategica dell’attività comunicativa svolta è stata dettata dal riconoscimento della concentrazione dell’evento su target estremamente definiti, e quindi dalla volontà di evitare ogni possibile dispersione di energie e risorse, a beneficio di una comunicazione estremamente mirata - e laddove possibile - “ad personam”. Comunicazione mirata ha significato comunque dialogare con una “community” di 10.000 persone, rappresentanti istituzionali, soggetti pubblici e privati per lo più italiani, ma anche europei ed internazionali. La sinergia con il team di comunicazione di Genova 2004 ha poi consentito un effetto combinato rivolto ad un pubblico più ampio, finalizzato a caratterizzare l’evento come “centrale” nell’ambito del contenitore “Genova - Capitale Europea della Cultura” anche verso i non-addetti ai lavori. L’attività dell’agenzia si è quindi concentrata sulla consulenza e realizzazione dei seguenti strumenti: immagine coordinata; below the line; database; media planning; relazioni media; web communication. E sul loro sviluppo nell’arco temporale di sei mesi pre-evento. Il database si è rivelato particolarmente strategico, essendo finalizzato alla creazione di un dialogo continuativo con i destinatari primari del messaggio della Settimana, un dialogo che si è concretizzato in una prima spedizione del depliant-invito ai 10.000 nominativi, e alla successiva del programma definitivo dell’evento. Parallelamente, tramite e-mail, gli stessi destinatari venivano raggiunti dalla newsletter settimanale di presentazione dei diverti momenti su cui la Settimana si articola, completata da interviste a relatori autorevoli presenti nelle cinque giornate, ai promotori e ai rappresentanti del mondo istituzionale, della ricerca e dell’impresa. Www.sca2004.it è il portale di accesso al vastissimo programma della conferenza, ricco di link e approfondimenti su eventi collaterali, strutture di ospitalità, di molteplici strumenti di interazione per prepararsi al meglio per la Settimana. La scelta di focalizzare l’attenzione sul target primario, sui pubblici più vicini al tema “Ambiente”, ha imposto un orientamento particolare al media planning e alla web communication: entrambe si sono sviluppate nella ricerca di attivazione delle diverse partnership istituzionali dell’evento (siti e house organ delle agenzie per l’ambiente regionali, siti e house organ dei partner pubblici e privati, ecc.); con spazio limitato alla pianificazione sulla stampa quotidiana, concentrata nella settimana immediatamente precedente l’evento. La volontà di coinvolgere il territorio e la città di Genova nella manifestazione ha poi dettato la previsione di un’affissione locale di manifesti 70x100 e 100x140, per veicolare l’invito alla cittadinanza e sintetizzare i temi delle giornate. Educazione e comunicazione ambientale come presupposti per la realizzazione di uno sviluppo sostenibile sono infatti tema trasversale ai diversi appuntamenti e alle diverse sezioni tematiche affrontate sia dall’Ottava Conferenza delle Agenzie ambientalei che dal Convegno internazionale su ambiente marino e costiero: numerose le esperienze messe in campo da Agenzie regionali, enti pubblici, aziende, centri di ricerca che troveranno spazio sia negli interventi che nella Mostra prevista all’interno dell’area congressuale dei Magazzini del Cotone. In linea con questa considerazione, l’importanza assegnata ad una valutazione preliminare dello stato dell’arte, ovverto dell’attenzione che i cittadini riservano all’ambiente, del grado di conoscenza dei diversi temi e dell’approccio alle fonti energetiche rinnovabili: questi gli oggetti di indagine di due ricerche che saranno presentate nel corso dell’evento, rispettivamente da Apat – su grado di interesse e fonti di informazione – e da Are, Agenzia Regionale per l’Energia ligure – su “La conoscenza dei cittadini ed i loro bisogni informativi sulle rinnovabili” – che ha commissionato lo studio all’Istituto Italiano per gli Studi sull’opinione pubblica – Ispo guidato dal professor Mannheimer. |
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GIORNATA D'INFORMAZIONE SULLE RISORSE IDRICHE MONDIALI E I CAMBIAMENTI CLIMATICI |
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Bruxelles, 29 giugno 2004 - Il 9 luglio si svolgerà a Bruxelles una giornata d'informazione sulle risorse idriche mondiali e i cambiamenti climatici. L'evento è stato organizzato in vista della scadenza, il 26 ottobre, del terzo invito a presentare proposte di progetti nell'ambito della sottopriorità 'Cambiamento globale ed ecosistemi' del Sesto programma quadro (6Pq). L'evento si propone di presentare il tema così come coperto nel programma di lavoro, e di fornire opportunità di contatti tra i potenziali candidati. I partecipanti avranno la possibilità di discutere problemi di ricerca e di fare una breve presentazione delle proprie idee di progetto. Per informazioni amministrative: Valérie Ubrich E-mail: Valerie.ubrich@cec.eu.int Per informazioni tecniche e scientifiche: Panagiotis Balabanis E-mail: panagotis.Balabanis@cec.eu.int |
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GIORNATA D'INFORMAZIONE SULLE RISORSE IDRICHE MONDIALI E I CAMBIAMENTI CLIMATICI |
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Bruxelles, 29 giugno 2004 - Il 9 luglio si svolgerà a Bruxelles una giornata d'informazione sulle risorse idriche mondiali e i cambiamenti climatici. L'evento è stato organizzato in vista della scadenza, il 26 ottobre, del terzo invito a presentare proposte di progetti nell'ambito della sottopriorità 'Cambiamento globale ed ecosistemi' del Sesto programma quadro (6Pq). L'evento si propone di presentare il tema così come coperto nel programma di lavoro, e di fornire opportunità di contatti tra i potenziali candidati. I partecipanti avranno la possibilità di discutere problemi di ricerca e di fare una breve presentazione delle proprie idee di progetto. Per informazioni amministrative: Valérie Ubrich E-mail: Valerie.ubrich@cec.eu.int Per informazioni tecniche e scientifiche: Panagiotis Balabanis E-mail: panagotis.Balabanis@cec.eu.int |
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Bruxelles, 29 giugno 2004 - Il 9 luglio si svolgerà a Bruxelles una giornata d'informazione sulle risorse idriche mondiali e i cambiamenti climatici. L'evento è stato organizzato in vista della scadenza, il 26 ottobre, del terzo invito a presentare proposte di progetti nell'ambito della sottopriorità 'Cambiamento globale ed ecosistemi' del Sesto programma quadro (6Pq). L'evento si propone di presentare il tema così come coperto nel programma di lavoro, e di fornire opportunità di contatti tra i potenziali candidati. I partecipanti avranno la possibilità di discutere problemi di ricerca e di fare una breve presentazione delle proprie idee di progetto. Per informazioni amministrative: Valérie Ubrich E-mail: Valerie.ubrich@cec.eu.int Per informazioni tecniche e scientifiche: Panagiotis Balabanis E-mail: panagotis.Balabanis@cec.eu.int |
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Bruxelles, 29 giugno 2004 - Il 9 luglio si svolgerà a Bruxelles una giornata d'informazione sulle risorse idriche mondiali e i cambiamenti climatici. L'evento è stato organizzato in vista della scadenza, il 26 ottobre, del terzo invito a presentare proposte di progetti nell'ambito della sottopriorità 'Cambiamento globale ed ecosistemi' del Sesto programma quadro (6Pq). L'evento si propone di presentare il tema così come coperto nel programma di lavoro, e di fornire opportunità di contatti tra i potenziali candidati. I partecipanti avranno la possibilità di discutere problemi di ricerca e di fare una breve presentazione delle proprie idee di progetto. Per informazioni amministrative: Valérie Ubrich E-mail: Valerie.ubrich@cec.eu.int Per informazioni tecniche e scientifiche: Panagiotis Balabanis E-mail: panagotis.Balabanis@cec.eu.int |
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GIORNATA D'INFORMAZIONE SULLE RISORSE IDRICHE MONDIALI E I CAMBIAMENTI CLIMATICI |
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Bruxelles, 29 giugno 2004 - Il 9 luglio si svolgerà a Bruxelles una giornata d'informazione sulle risorse idriche mondiali e i cambiamenti climatici. L'evento è stato organizzato in vista della scadenza, il 26 ottobre, del terzo invito a presentare proposte di progetti nell'ambito della sottopriorità 'Cambiamento globale ed ecosistemi' del Sesto programma quadro (6Pq). L'evento si propone di presentare il tema così come coperto nel programma di lavoro, e di fornire opportunità di contatti tra i potenziali candidati. I partecipanti avranno la possibilità di discutere problemi di ricerca e di fare una breve presentazione delle proprie idee di progetto. Per informazioni amministrative: Valérie Ubrich E-mail: Valerie.ubrich@cec.eu.int Per informazioni tecniche e scientifiche: Panagiotis Balabanis E-mail: panagotis.Balabanis@cec.eu.int |
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GIORNATA D'INFORMAZIONE SULLE RISORSE IDRICHE MONDIALI E I CAMBIAMENTI CLIMATICI |
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Bruxelles, 29 giugno 2004 - Il 9 luglio si svolgerà a Bruxelles una giornata d'informazione sulle risorse idriche mondiali e i cambiamenti climatici. L'evento è stato organizzato in vista della scadenza, il 26 ottobre, del terzo invito a presentare proposte di progetti nell'ambito della sottopriorità 'Cambiamento globale ed ecosistemi' del Sesto programma quadro (6Pq). L'evento si propone di presentare il tema così come coperto nel programma di lavoro, e di fornire opportunità di contatti tra i potenziali candidati. I partecipanti avranno la possibilità di discutere problemi di ricerca e di fare una breve presentazione delle proprie idee di progetto. Per informazioni amministrative: Valérie Ubrich E-mail: Valerie.ubrich@cec.eu.int Per informazioni tecniche e scientifiche: Panagiotis Balabanis E-mail: panagotis.Balabanis@cec.eu.int |
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QUESTA SERA IN ASSOLOMBARDA L’ACCELERATORE D’IMPRESA DEL POLITECNICO E IL GRUPPO GIOVANI IMPRENDITORI PRESENTANO LA SECONDA “START CUP MILANO” |
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Milano, 29 giugno 2004 - Questa sera, alle ore 18,15 nella sede di Assolombarda, in via Pantano, il professor Giuseppe Serazzi, direttore dell’Acceleratore d’Impresa del Politecnico di Milano, e la dottoressa Monica Sordi, vicepresidente dal Gruppo Giovani Imprenditori di Assolombarda, presentano la seconda edizione del Premio per l’innovazione tecnologica “Start Cup Milano”. Al Premio, che mette in palio finanziamenti complessivi per 15 mila Euro destinati a tre progetti già supportati da business plan imprenditoriali, possono partecipare aspiranti imprenditori che intendono avviare iniziative di sviluppo di prodotti e servizi high-tech ed innovativi e imprese già costituite da non più di due anni o che siano interessate a creare nuovi spin off che rientrino, comunque, nelle aree di competenza del Politecnico di Milano quali, per esempio, disegno industriale, meccanica, informatica, elettronica, aerospaziale ambiente ed energia. Il bando di concorso per partecipare alla “Start Cup Milano”, realizzata con il supporto del Comune di Milano e la sponsorizzazione della Camera di Commercio di Milano, scade il prossimo 23 luglio. La premiazione avverrà ai primi di ottobre e i tre business plan che risulteranno vincitori, a dicembre parteciperanno automaticamente alla seconda edizione del premio Nazionale Per l’Innovazione al quale, quest’anno aderiscono oltre al Politecnico di Milano, altri nove Atenei di tutta Italia. All’incontro di questa sera, interverranno anche, come “testimonials”, i vincitori della passata edizione (il cui progetto Imaginary si è distinto sui venti ammessi alla competizione dello scorso anno) e Marco Giglio di Gaia, un’azienda nata tre anni fa nell’Acceleratore d’Impresa del Politecnico, proprio da un’dea innovativa,. Attualmente, i “contatti” avvenuti tramite il sito www.Ai.polimi.it/startcup sono stati circa seimila e già una cinquantina di aspiranti imprenditori si sono dimostrati interessati a presentare i loro progetti. |
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Milano, 29 giugno 2004 - Questa sera, alle ore 18,15 nella sede di Assolombarda, in via Pantano, il professor Giuseppe Serazzi, direttore dell’Acceleratore d’Impresa del Politecnico di Milano, e la dottoressa Monica Sordi, vicepresidente dal Gruppo Giovani Imprenditori di Assolombarda, presentano la seconda edizione del Premio per l’innovazione tecnologica “Start Cup Milano”. Al Premio, che mette in palio finanziamenti complessivi per 15 mila Euro destinati a tre progetti già supportati da business plan imprenditoriali, possono partecipare aspiranti imprenditori che intendono avviare iniziative di sviluppo di prodotti e servizi high-tech ed innovativi e imprese già costituite da non più di due anni o che siano interessate a creare nuovi spin off che rientrino, comunque, nelle aree di competenza del Politecnico di Milano quali, per esempio, disegno industriale, meccanica, informatica, elettronica, aerospaziale ambiente ed energia. Il bando di concorso per partecipare alla “Start Cup Milano”, realizzata con il supporto del Comune di Milano e la sponsorizzazione della Camera di Commercio di Milano, scade il prossimo 23 luglio. La premiazione avverrà ai primi di ottobre e i tre business plan che risulteranno vincitori, a dicembre parteciperanno automaticamente alla seconda edizione del premio Nazionale Per l’Innovazione al quale, quest’anno aderiscono oltre al Politecnico di Milano, altri nove Atenei di tutta Italia. All’incontro di questa sera, interverranno anche, come “testimonials”, i vincitori della passata edizione (il cui progetto Imaginary si è distinto sui venti ammessi alla competizione dello scorso anno) e Marco Giglio di Gaia, un’azienda nata tre anni fa nell’Acceleratore d’Impresa del Politecnico, proprio da un’dea innovativa,. Attualmente, i “contatti” avvenuti tramite il sito www.Ai.polimi.it/startcup sono stati circa seimila e già una cinquantina di aspiranti imprenditori si sono dimostrati interessati a presentare i loro progetti. |
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Milano, 29 giugno 2004 - Questa sera, alle ore 18,15 nella sede di Assolombarda, in via Pantano, il professor Giuseppe Serazzi, direttore dell’Acceleratore d’Impresa del Politecnico di Milano, e la dottoressa Monica Sordi, vicepresidente dal Gruppo Giovani Imprenditori di Assolombarda, presentano la seconda edizione del Premio per l’innovazione tecnologica “Start Cup Milano”. Al Premio, che mette in palio finanziamenti complessivi per 15 mila Euro destinati a tre progetti già supportati da business plan imprenditoriali, possono partecipare aspiranti imprenditori che intendono avviare iniziative di sviluppo di prodotti e servizi high-tech ed innovativi e imprese già costituite da non più di due anni o che siano interessate a creare nuovi spin off che rientrino, comunque, nelle aree di competenza del Politecnico di Milano quali, per esempio, disegno industriale, meccanica, informatica, elettronica, aerospaziale ambiente ed energia. Il bando di concorso per partecipare alla “Start Cup Milano”, realizzata con il supporto del Comune di Milano e la sponsorizzazione della Camera di Commercio di Milano, scade il prossimo 23 luglio. La premiazione avverrà ai primi di ottobre e i tre business plan che risulteranno vincitori, a dicembre parteciperanno automaticamente alla seconda edizione del premio Nazionale Per l’Innovazione al quale, quest’anno aderiscono oltre al Politecnico di Milano, altri nove Atenei di tutta Italia. All’incontro di questa sera, interverranno anche, come “testimonials”, i vincitori della passata edizione (il cui progetto Imaginary si è distinto sui venti ammessi alla competizione dello scorso anno) e Marco Giglio di Gaia, un’azienda nata tre anni fa nell’Acceleratore d’Impresa del Politecnico, proprio da un’dea innovativa,. Attualmente, i “contatti” avvenuti tramite il sito www.Ai.polimi.it/startcup sono stati circa seimila e già una cinquantina di aspiranti imprenditori si sono dimostrati interessati a presentare i loro progetti. |
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Milano, 29 giugno 2004 - Questa sera, alle ore 18,15 nella sede di Assolombarda, in via Pantano, il professor Giuseppe Serazzi, direttore dell’Acceleratore d’Impresa del Politecnico di Milano, e la dottoressa Monica Sordi, vicepresidente dal Gruppo Giovani Imprenditori di Assolombarda, presentano la seconda edizione del Premio per l’innovazione tecnologica “Start Cup Milano”. Al Premio, che mette in palio finanziamenti complessivi per 15 mila Euro destinati a tre progetti già supportati da business plan imprenditoriali, possono partecipare aspiranti imprenditori che intendono avviare iniziative di sviluppo di prodotti e servizi high-tech ed innovativi e imprese già costituite da non più di due anni o che siano interessate a creare nuovi spin off che rientrino, comunque, nelle aree di competenza del Politecnico di Milano quali, per esempio, disegno industriale, meccanica, informatica, elettronica, aerospaziale ambiente ed energia. Il bando di concorso per partecipare alla “Start Cup Milano”, realizzata con il supporto del Comune di Milano e la sponsorizzazione della Camera di Commercio di Milano, scade il prossimo 23 luglio. La premiazione avverrà ai primi di ottobre e i tre business plan che risulteranno vincitori, a dicembre parteciperanno automaticamente alla seconda edizione del premio Nazionale Per l’Innovazione al quale, quest’anno aderiscono oltre al Politecnico di Milano, altri nove Atenei di tutta Italia. All’incontro di questa sera, interverranno anche, come “testimonials”, i vincitori della passata edizione (il cui progetto Imaginary si è distinto sui venti ammessi alla competizione dello scorso anno) e Marco Giglio di Gaia, un’azienda nata tre anni fa nell’Acceleratore d’Impresa del Politecnico, proprio da un’dea innovativa,. Attualmente, i “contatti” avvenuti tramite il sito www.Ai.polimi.it/startcup sono stati circa seimila e già una cinquantina di aspiranti imprenditori si sono dimostrati interessati a presentare i loro progetti. |
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Milano, 29 giugno 2004 - Questa sera, alle ore 18,15 nella sede di Assolombarda, in via Pantano, il professor Giuseppe Serazzi, direttore dell’Acceleratore d’Impresa del Politecnico di Milano, e la dottoressa Monica Sordi, vicepresidente dal Gruppo Giovani Imprenditori di Assolombarda, presentano la seconda edizione del Premio per l’innovazione tecnologica “Start Cup Milano”. Al Premio, che mette in palio finanziamenti complessivi per 15 mila Euro destinati a tre progetti già supportati da business plan imprenditoriali, possono partecipare aspiranti imprenditori che intendono avviare iniziative di sviluppo di prodotti e servizi high-tech ed innovativi e imprese già costituite da non più di due anni o che siano interessate a creare nuovi spin off che rientrino, comunque, nelle aree di competenza del Politecnico di Milano quali, per esempio, disegno industriale, meccanica, informatica, elettronica, aerospaziale ambiente ed energia. Il bando di concorso per partecipare alla “Start Cup Milano”, realizzata con il supporto del Comune di Milano e la sponsorizzazione della Camera di Commercio di Milano, scade il prossimo 23 luglio. La premiazione avverrà ai primi di ottobre e i tre business plan che risulteranno vincitori, a dicembre parteciperanno automaticamente alla seconda edizione del premio Nazionale Per l’Innovazione al quale, quest’anno aderiscono oltre al Politecnico di Milano, altri nove Atenei di tutta Italia. All’incontro di questa sera, interverranno anche, come “testimonials”, i vincitori della passata edizione (il cui progetto Imaginary si è distinto sui venti ammessi alla competizione dello scorso anno) e Marco Giglio di Gaia, un’azienda nata tre anni fa nell’Acceleratore d’Impresa del Politecnico, proprio da un’dea innovativa,. Attualmente, i “contatti” avvenuti tramite il sito www.Ai.polimi.it/startcup sono stati circa seimila e già una cinquantina di aspiranti imprenditori si sono dimostrati interessati a presentare i loro progetti. |
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Milano, 29 giugno 2004 - Questa sera, alle ore 18,15 nella sede di Assolombarda, in via Pantano, il professor Giuseppe Serazzi, direttore dell’Acceleratore d’Impresa del Politecnico di Milano, e la dottoressa Monica Sordi, vicepresidente dal Gruppo Giovani Imprenditori di Assolombarda, presentano la seconda edizione del Premio per l’innovazione tecnologica “Start Cup Milano”. Al Premio, che mette in palio finanziamenti complessivi per 15 mila Euro destinati a tre progetti già supportati da business plan imprenditoriali, possono partecipare aspiranti imprenditori che intendono avviare iniziative di sviluppo di prodotti e servizi high-tech ed innovativi e imprese già costituite da non più di due anni o che siano interessate a creare nuovi spin off che rientrino, comunque, nelle aree di competenza del Politecnico di Milano quali, per esempio, disegno industriale, meccanica, informatica, elettronica, aerospaziale ambiente ed energia. Il bando di concorso per partecipare alla “Start Cup Milano”, realizzata con il supporto del Comune di Milano e la sponsorizzazione della Camera di Commercio di Milano, scade il prossimo 23 luglio. La premiazione avverrà ai primi di ottobre e i tre business plan che risulteranno vincitori, a dicembre parteciperanno automaticamente alla seconda edizione del premio Nazionale Per l’Innovazione al quale, quest’anno aderiscono oltre al Politecnico di Milano, altri nove Atenei di tutta Italia. All’incontro di questa sera, interverranno anche, come “testimonials”, i vincitori della passata edizione (il cui progetto Imaginary si è distinto sui venti ammessi alla competizione dello scorso anno) e Marco Giglio di Gaia, un’azienda nata tre anni fa nell’Acceleratore d’Impresa del Politecnico, proprio da un’dea innovativa,. Attualmente, i “contatti” avvenuti tramite il sito www.Ai.polimi.it/startcup sono stati circa seimila e già una cinquantina di aspiranti imprenditori si sono dimostrati interessati a presentare i loro progetti. |
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RICERCA: RITORNANO I CERVELLI DEL NOSTRO FUTURO LA FONDAZIONE GIOVANNI ARMENISE-HARVARD INVESTE NEI GIOVANI SCIENZIATI |
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Milano-boston, 29 giugno 2004 - Non più biglietti di sola andata, adesso i giovani ricercatori possono permettersi di fare esperienze all’estero sapendo di poter rientrare a lavorare in Italia. La Fondazione Giovanni Armenise-harvard mantiene le sue promesse di aiutare la ricerca investendo sui giovani che vogliono crescere in nuovi e stimolanti ambienti internazionali con l’obiettivo finale di reintegrarsi nella comunità scientifica italiana. Questo era il sogno di Davide Corona quando è partito 8 anni fa dall’Italia per gli Usa, ma le speranze di realizzarlo erano poche. Oggi, grazie anche alla Fondazione Giovanni Armenise-harvard che con la borsa di studio Career Development Award finanzia da 3 a 5 anni giovani scienziati resisi indipendenti, ha una sicura posizione presso l’Istituto San Raffaele di Milano. Corona studierà il ruolo delle modificazione della cromatina nelle malattie dell’uomo. Il Dna, negli organismi elevati come gli esseri umani, è associato a proteine regolatorie in una struttura dinamica chiamata cromatina. Certe modificazioni di cromatina permettono al Dna di essere accessibile a fattori che “leggono” le informazioni. Userà il moscerino della frutta Drosophila melanogaster come sistema di modello per scomporre alcune delle più importanti modificazioni della cromatina che possono essere all’origine delle malattie dell’uomo. Luca Santarelli, giovane psichiatra molecolare passato poi alla biologia molecolare per studiare i determinanti molecolari e cellulari dei disordini del comportamento con speciale enfasi sui neuropeptidi e la neurogenesi dell’adulto, grazie al Career Development Award, è in attesa di tornare dal Centro di Neurobioogia e Comportamento della Columbia University per andare presso il nuovo Istituto Europeo di Ricerca sul Cervello (Ebri) della Fondazione S.lucia a Roma. Luigi Adamo invece inizierà in autunno il suo programma Phd presso la Harvard Medical School. La Fondazione Armenise-harvard provvede infatti al finanziamento di due anni presso la Harvard Medical School e un anno di post-dottorato in Italia. Premi ogni anno anche per i giovani giornalisti che scrivono di scienza: Luca Tancredi Barone e Guido Romeo hanno vinto l’edizione 2004 del concorso per giornalisti scientifici, organizzato dalla Fondazione Giovanni Armenise-harvard in collaborazione con l’Ugis, Unione Giornalisti Italiani Scientifici. Uno stage entusiasmante a Boston, presso la Harvard Medical School, e l’esclusiva partecipazione al simposio annuale della Fondazione, riservato solo a ricercatori internazionali. Le scadenze dei prossimi concorsi sono: Armenise-harvard Career Development Award, adesioni entro il 15 ottobre 2004; Armenise-harvard Phd Program, adesioni entro la prima metà di dicembre 2004 ; Borse di Studio per giornalisti scientifici Armenise-harvard/ugis, adesioni entro il 15 marzo 2005 Infolink: http//www.Hms.harvard.edu/armenise |
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RICERCA: RITORNANO I CERVELLI DEL NOSTRO FUTURO LA FONDAZIONE GIOVANNI ARMENISE-HARVARD INVESTE NEI GIOVANI SCIENZIATI |
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Milano-boston, 29 giugno 2004 - Non più biglietti di sola andata, adesso i giovani ricercatori possono permettersi di fare esperienze all’estero sapendo di poter rientrare a lavorare in Italia. La Fondazione Giovanni Armenise-harvard mantiene le sue promesse di aiutare la ricerca investendo sui giovani che vogliono crescere in nuovi e stimolanti ambienti internazionali con l’obiettivo finale di reintegrarsi nella comunità scientifica italiana. Questo era il sogno di Davide Corona quando è partito 8 anni fa dall’Italia per gli Usa, ma le speranze di realizzarlo erano poche. Oggi, grazie anche alla Fondazione Giovanni Armenise-harvard che con la borsa di studio Career Development Award finanzia da 3 a 5 anni giovani scienziati resisi indipendenti, ha una sicura posizione presso l’Istituto San Raffaele di Milano. Corona studierà il ruolo delle modificazione della cromatina nelle malattie dell’uomo. Il Dna, negli organismi elevati come gli esseri umani, è associato a proteine regolatorie in una struttura dinamica chiamata cromatina. Certe modificazioni di cromatina permettono al Dna di essere accessibile a fattori che “leggono” le informazioni. Userà il moscerino della frutta Drosophila melanogaster come sistema di modello per scomporre alcune delle più importanti modificazioni della cromatina che possono essere all’origine delle malattie dell’uomo. Luca Santarelli, giovane psichiatra molecolare passato poi alla biologia molecolare per studiare i determinanti molecolari e cellulari dei disordini del comportamento con speciale enfasi sui neuropeptidi e la neurogenesi dell’adulto, grazie al Career Development Award, è in attesa di tornare dal Centro di Neurobioogia e Comportamento della Columbia University per andare presso il nuovo Istituto Europeo di Ricerca sul Cervello (Ebri) della Fondazione S.lucia a Roma. Luigi Adamo invece inizierà in autunno il suo programma Phd presso la Harvard Medical School. La Fondazione Armenise-harvard provvede infatti al finanziamento di due anni presso la Harvard Medical School e un anno di post-dottorato in Italia. Premi ogni anno anche per i giovani giornalisti che scrivono di scienza: Luca Tancredi Barone e Guido Romeo hanno vinto l’edizione 2004 del concorso per giornalisti scientifici, organizzato dalla Fondazione Giovanni Armenise-harvard in collaborazione con l’Ugis, Unione Giornalisti Italiani Scientifici. Uno stage entusiasmante a Boston, presso la Harvard Medical School, e l’esclusiva partecipazione al simposio annuale della Fondazione, riservato solo a ricercatori internazionali. Le scadenze dei prossimi concorsi sono: Armenise-harvard Career Development Award, adesioni entro il 15 ottobre 2004; Armenise-harvard Phd Program, adesioni entro la prima metà di dicembre 2004 ; Borse di Studio per giornalisti scientifici Armenise-harvard/ugis, adesioni entro il 15 marzo 2005 Infolink: http//www.Hms.harvard.edu/armenise |
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Milano-boston, 29 giugno 2004 - Non più biglietti di sola andata, adesso i giovani ricercatori possono permettersi di fare esperienze all’estero sapendo di poter rientrare a lavorare in Italia. La Fondazione Giovanni Armenise-harvard mantiene le sue promesse di aiutare la ricerca investendo sui giovani che vogliono crescere in nuovi e stimolanti ambienti internazionali con l’obiettivo finale di reintegrarsi nella comunità scientifica italiana. Questo era il sogno di Davide Corona quando è partito 8 anni fa dall’Italia per gli Usa, ma le speranze di realizzarlo erano poche. Oggi, grazie anche alla Fondazione Giovanni Armenise-harvard che con la borsa di studio Career Development Award finanzia da 3 a 5 anni giovani scienziati resisi indipendenti, ha una sicura posizione presso l’Istituto San Raffaele di Milano. Corona studierà il ruolo delle modificazione della cromatina nelle malattie dell’uomo. Il Dna, negli organismi elevati come gli esseri umani, è associato a proteine regolatorie in una struttura dinamica chiamata cromatina. Certe modificazioni di cromatina permettono al Dna di essere accessibile a fattori che “leggono” le informazioni. Userà il moscerino della frutta Drosophila melanogaster come sistema di modello per scomporre alcune delle più importanti modificazioni della cromatina che possono essere all’origine delle malattie dell’uomo. Luca Santarelli, giovane psichiatra molecolare passato poi alla biologia molecolare per studiare i determinanti molecolari e cellulari dei disordini del comportamento con speciale enfasi sui neuropeptidi e la neurogenesi dell’adulto, grazie al Career Development Award, è in attesa di tornare dal Centro di Neurobioogia e Comportamento della Columbia University per andare presso il nuovo Istituto Europeo di Ricerca sul Cervello (Ebri) della Fondazione S.lucia a Roma. Luigi Adamo invece inizierà in autunno il suo programma Phd presso la Harvard Medical School. La Fondazione Armenise-harvard provvede infatti al finanziamento di due anni presso la Harvard Medical School e un anno di post-dottorato in Italia. Premi ogni anno anche per i giovani giornalisti che scrivono di scienza: Luca Tancredi Barone e Guido Romeo hanno vinto l’edizione 2004 del concorso per giornalisti scientifici, organizzato dalla Fondazione Giovanni Armenise-harvard in collaborazione con l’Ugis, Unione Giornalisti Italiani Scientifici. Uno stage entusiasmante a Boston, presso la Harvard Medical School, e l’esclusiva partecipazione al simposio annuale della Fondazione, riservato solo a ricercatori internazionali. Le scadenze dei prossimi concorsi sono: Armenise-harvard Career Development Award, adesioni entro il 15 ottobre 2004; Armenise-harvard Phd Program, adesioni entro la prima metà di dicembre 2004 ; Borse di Studio per giornalisti scientifici Armenise-harvard/ugis, adesioni entro il 15 marzo 2005 Infolink: http//www.Hms.harvard.edu/armenise |
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RICERCA: RITORNANO I CERVELLI DEL NOSTRO FUTURO LA FONDAZIONE GIOVANNI ARMENISE-HARVARD INVESTE NEI GIOVANI SCIENZIATI |
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Milano-boston, 29 giugno 2004 - Non più biglietti di sola andata, adesso i giovani ricercatori possono permettersi di fare esperienze all’estero sapendo di poter rientrare a lavorare in Italia. La Fondazione Giovanni Armenise-harvard mantiene le sue promesse di aiutare la ricerca investendo sui giovani che vogliono crescere in nuovi e stimolanti ambienti internazionali con l’obiettivo finale di reintegrarsi nella comunità scientifica italiana. Questo era il sogno di Davide Corona quando è partito 8 anni fa dall’Italia per gli Usa, ma le speranze di realizzarlo erano poche. Oggi, grazie anche alla Fondazione Giovanni Armenise-harvard che con la borsa di studio Career Development Award finanzia da 3 a 5 anni giovani scienziati resisi indipendenti, ha una sicura posizione presso l’Istituto San Raffaele di Milano. Corona studierà il ruolo delle modificazione della cromatina nelle malattie dell’uomo. Il Dna, negli organismi elevati come gli esseri umani, è associato a proteine regolatorie in una struttura dinamica chiamata cromatina. Certe modificazioni di cromatina permettono al Dna di essere accessibile a fattori che “leggono” le informazioni. Userà il moscerino della frutta Drosophila melanogaster come sistema di modello per scomporre alcune delle più importanti modificazioni della cromatina che possono essere all’origine delle malattie dell’uomo. Luca Santarelli, giovane psichiatra molecolare passato poi alla biologia molecolare per studiare i determinanti molecolari e cellulari dei disordini del comportamento con speciale enfasi sui neuropeptidi e la neurogenesi dell’adulto, grazie al Career Development Award, è in attesa di tornare dal Centro di Neurobioogia e Comportamento della Columbia University per andare presso il nuovo Istituto Europeo di Ricerca sul Cervello (Ebri) della Fondazione S.lucia a Roma. Luigi Adamo invece inizierà in autunno il suo programma Phd presso la Harvard Medical School. La Fondazione Armenise-harvard provvede infatti al finanziamento di due anni presso la Harvard Medical School e un anno di post-dottorato in Italia. Premi ogni anno anche per i giovani giornalisti che scrivono di scienza: Luca Tancredi Barone e Guido Romeo hanno vinto l’edizione 2004 del concorso per giornalisti scientifici, organizzato dalla Fondazione Giovanni Armenise-harvard in collaborazione con l’Ugis, Unione Giornalisti Italiani Scientifici. Uno stage entusiasmante a Boston, presso la Harvard Medical School, e l’esclusiva partecipazione al simposio annuale della Fondazione, riservato solo a ricercatori internazionali. Le scadenze dei prossimi concorsi sono: Armenise-harvard Career Development Award, adesioni entro il 15 ottobre 2004; Armenise-harvard Phd Program, adesioni entro la prima metà di dicembre 2004 ; Borse di Studio per giornalisti scientifici Armenise-harvard/ugis, adesioni entro il 15 marzo 2005 Infolink: http//www.Hms.harvard.edu/armenise |
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Milano-boston, 29 giugno 2004 - Non più biglietti di sola andata, adesso i giovani ricercatori possono permettersi di fare esperienze all’estero sapendo di poter rientrare a lavorare in Italia. La Fondazione Giovanni Armenise-harvard mantiene le sue promesse di aiutare la ricerca investendo sui giovani che vogliono crescere in nuovi e stimolanti ambienti internazionali con l’obiettivo finale di reintegrarsi nella comunità scientifica italiana. Questo era il sogno di Davide Corona quando è partito 8 anni fa dall’Italia per gli Usa, ma le speranze di realizzarlo erano poche. Oggi, grazie anche alla Fondazione Giovanni Armenise-harvard che con la borsa di studio Career Development Award finanzia da 3 a 5 anni giovani scienziati resisi indipendenti, ha una sicura posizione presso l’Istituto San Raffaele di Milano. Corona studierà il ruolo delle modificazione della cromatina nelle malattie dell’uomo. Il Dna, negli organismi elevati come gli esseri umani, è associato a proteine regolatorie in una struttura dinamica chiamata cromatina. Certe modificazioni di cromatina permettono al Dna di essere accessibile a fattori che “leggono” le informazioni. Userà il moscerino della frutta Drosophila melanogaster come sistema di modello per scomporre alcune delle più importanti modificazioni della cromatina che possono essere all’origine delle malattie dell’uomo. Luca Santarelli, giovane psichiatra molecolare passato poi alla biologia molecolare per studiare i determinanti molecolari e cellulari dei disordini del comportamento con speciale enfasi sui neuropeptidi e la neurogenesi dell’adulto, grazie al Career Development Award, è in attesa di tornare dal Centro di Neurobioogia e Comportamento della Columbia University per andare presso il nuovo Istituto Europeo di Ricerca sul Cervello (Ebri) della Fondazione S.lucia a Roma. Luigi Adamo invece inizierà in autunno il suo programma Phd presso la Harvard Medical School. La Fondazione Armenise-harvard provvede infatti al finanziamento di due anni presso la Harvard Medical School e un anno di post-dottorato in Italia. Premi ogni anno anche per i giovani giornalisti che scrivono di scienza: Luca Tancredi Barone e Guido Romeo hanno vinto l’edizione 2004 del concorso per giornalisti scientifici, organizzato dalla Fondazione Giovanni Armenise-harvard in collaborazione con l’Ugis, Unione Giornalisti Italiani Scientifici. Uno stage entusiasmante a Boston, presso la Harvard Medical School, e l’esclusiva partecipazione al simposio annuale della Fondazione, riservato solo a ricercatori internazionali. Le scadenze dei prossimi concorsi sono: Armenise-harvard Career Development Award, adesioni entro il 15 ottobre 2004; Armenise-harvard Phd Program, adesioni entro la prima metà di dicembre 2004 ; Borse di Studio per giornalisti scientifici Armenise-harvard/ugis, adesioni entro il 15 marzo 2005 Infolink: http//www.Hms.harvard.edu/armenise |
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Milano-boston, 29 giugno 2004 - Non più biglietti di sola andata, adesso i giovani ricercatori possono permettersi di fare esperienze all’estero sapendo di poter rientrare a lavorare in Italia. La Fondazione Giovanni Armenise-harvard mantiene le sue promesse di aiutare la ricerca investendo sui giovani che vogliono crescere in nuovi e stimolanti ambienti internazionali con l’obiettivo finale di reintegrarsi nella comunità scientifica italiana. Questo era il sogno di Davide Corona quando è partito 8 anni fa dall’Italia per gli Usa, ma le speranze di realizzarlo erano poche. Oggi, grazie anche alla Fondazione Giovanni Armenise-harvard che con la borsa di studio Career Development Award finanzia da 3 a 5 anni giovani scienziati resisi indipendenti, ha una sicura posizione presso l’Istituto San Raffaele di Milano. Corona studierà il ruolo delle modificazione della cromatina nelle malattie dell’uomo. Il Dna, negli organismi elevati come gli esseri umani, è associato a proteine regolatorie in una struttura dinamica chiamata cromatina. Certe modificazioni di cromatina permettono al Dna di essere accessibile a fattori che “leggono” le informazioni. Userà il moscerino della frutta Drosophila melanogaster come sistema di modello per scomporre alcune delle più importanti modificazioni della cromatina che possono essere all’origine delle malattie dell’uomo. Luca Santarelli, giovane psichiatra molecolare passato poi alla biologia molecolare per studiare i determinanti molecolari e cellulari dei disordini del comportamento con speciale enfasi sui neuropeptidi e la neurogenesi dell’adulto, grazie al Career Development Award, è in attesa di tornare dal Centro di Neurobioogia e Comportamento della Columbia University per andare presso il nuovo Istituto Europeo di Ricerca sul Cervello (Ebri) della Fondazione S.lucia a Roma. Luigi Adamo invece inizierà in autunno il suo programma Phd presso la Harvard Medical School. La Fondazione Armenise-harvard provvede infatti al finanziamento di due anni presso la Harvard Medical School e un anno di post-dottorato in Italia. Premi ogni anno anche per i giovani giornalisti che scrivono di scienza: Luca Tancredi Barone e Guido Romeo hanno vinto l’edizione 2004 del concorso per giornalisti scientifici, organizzato dalla Fondazione Giovanni Armenise-harvard in collaborazione con l’Ugis, Unione Giornalisti Italiani Scientifici. Uno stage entusiasmante a Boston, presso la Harvard Medical School, e l’esclusiva partecipazione al simposio annuale della Fondazione, riservato solo a ricercatori internazionali. Le scadenze dei prossimi concorsi sono: Armenise-harvard Career Development Award, adesioni entro il 15 ottobre 2004; Armenise-harvard Phd Program, adesioni entro la prima metà di dicembre 2004 ; Borse di Studio per giornalisti scientifici Armenise-harvard/ugis, adesioni entro il 15 marzo 2005 Infolink: http//www.Hms.harvard.edu/armenise |
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LA MATEMATICA ITALIANA CONQUISTA L'EUROPA |
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Roma, 29 giugno 2004 - E’ il primo italiano a vincere il premio della Società matematica europea e lo fa risolvendo un problema studiato senza successo per più di cinquanta anni da famosi matematici. Stefano Bianchini, giovane ricercatore dell’Iac, Istituto per le applicazione del calcolo Mauro Picone del Consiglio nazionale delle ricerche, con alle spalle una laurea in ingegneria nucleare, ha ricevuto oggi a Stoccolma l’ambito riconoscimento grazie ai suoi studi sull’approssimazione e la stabilità delle onde d'urto nei sistemi iperbolici di leggi di conservazione. Si tratta di studi che possono essere fatti risalire a Euler, che nel 1755 propose un modello matematico per studiare la dinamica dei gas, mediante poche variabili macroscopiche (densità, pressione, velocità e temperatura) legate da alcune equazioni differenziali e da un'equazione di stato per la pressione. Oltre un secolo dopo si avviò il primo studio matematico significativo di queste equazioni, osservando che le loro soluzioni possono genericamente presentare la formazione di discontinuità, anche partendo da condizioni iniziali molto regolari. Questo poneva dei problemi alquanto difficili sia sul piano dell'interpretazione che della risoluzione, e in ogni modo non affrontabili con gli strumenti matematici dell'epoca. Fu solo con la seconda guerra mondiale che la questione tornò a essere studiata e von Neumann pose il problema di ottenere le migliori approssimazioni per le soluzioni. Problema oggi risolto dal giovane ricercatore del Cnr. In collaborazione con Alberto Bressan, professore della Scuola internazionale superiore di studi avanzati di Trieste, Bianchini è riuscito, infatti, a costruire soluzioni di sistemi di equazioni non lineari iperboliche, tramite approssimazione viscosa, che trovano applicazioni nello studio della dinamica dei gas. Bianchini ha così contribuito in modo determinante alla risoluzione di questa difficile tematica di ricerca introducendo un'originale decomposizione della soluzione in onde semplici non lineari, e permettendo quindi di compiere uno straordinario progresso concettuale in questo ambito. |
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LA MATEMATICA ITALIANA CONQUISTA L'EUROPA |
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Roma, 29 giugno 2004 - E’ il primo italiano a vincere il premio della Società matematica europea e lo fa risolvendo un problema studiato senza successo per più di cinquanta anni da famosi matematici. Stefano Bianchini, giovane ricercatore dell’Iac, Istituto per le applicazione del calcolo Mauro Picone del Consiglio nazionale delle ricerche, con alle spalle una laurea in ingegneria nucleare, ha ricevuto oggi a Stoccolma l’ambito riconoscimento grazie ai suoi studi sull’approssimazione e la stabilità delle onde d'urto nei sistemi iperbolici di leggi di conservazione. Si tratta di studi che possono essere fatti risalire a Euler, che nel 1755 propose un modello matematico per studiare la dinamica dei gas, mediante poche variabili macroscopiche (densità, pressione, velocità e temperatura) legate da alcune equazioni differenziali e da un'equazione di stato per la pressione. Oltre un secolo dopo si avviò il primo studio matematico significativo di queste equazioni, osservando che le loro soluzioni possono genericamente presentare la formazione di discontinuità, anche partendo da condizioni iniziali molto regolari. Questo poneva dei problemi alquanto difficili sia sul piano dell'interpretazione che della risoluzione, e in ogni modo non affrontabili con gli strumenti matematici dell'epoca. Fu solo con la seconda guerra mondiale che la questione tornò a essere studiata e von Neumann pose il problema di ottenere le migliori approssimazioni per le soluzioni. Problema oggi risolto dal giovane ricercatore del Cnr. In collaborazione con Alberto Bressan, professore della Scuola internazionale superiore di studi avanzati di Trieste, Bianchini è riuscito, infatti, a costruire soluzioni di sistemi di equazioni non lineari iperboliche, tramite approssimazione viscosa, che trovano applicazioni nello studio della dinamica dei gas. Bianchini ha così contribuito in modo determinante alla risoluzione di questa difficile tematica di ricerca introducendo un'originale decomposizione della soluzione in onde semplici non lineari, e permettendo quindi di compiere uno straordinario progresso concettuale in questo ambito. |
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LA MATEMATICA ITALIANA CONQUISTA L'EUROPA |
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Roma, 29 giugno 2004 - E’ il primo italiano a vincere il premio della Società matematica europea e lo fa risolvendo un problema studiato senza successo per più di cinquanta anni da famosi matematici. Stefano Bianchini, giovane ricercatore dell’Iac, Istituto per le applicazione del calcolo Mauro Picone del Consiglio nazionale delle ricerche, con alle spalle una laurea in ingegneria nucleare, ha ricevuto oggi a Stoccolma l’ambito riconoscimento grazie ai suoi studi sull’approssimazione e la stabilità delle onde d'urto nei sistemi iperbolici di leggi di conservazione. Si tratta di studi che possono essere fatti risalire a Euler, che nel 1755 propose un modello matematico per studiare la dinamica dei gas, mediante poche variabili macroscopiche (densità, pressione, velocità e temperatura) legate da alcune equazioni differenziali e da un'equazione di stato per la pressione. Oltre un secolo dopo si avviò il primo studio matematico significativo di queste equazioni, osservando che le loro soluzioni possono genericamente presentare la formazione di discontinuità, anche partendo da condizioni iniziali molto regolari. Questo poneva dei problemi alquanto difficili sia sul piano dell'interpretazione che della risoluzione, e in ogni modo non affrontabili con gli strumenti matematici dell'epoca. Fu solo con la seconda guerra mondiale che la questione tornò a essere studiata e von Neumann pose il problema di ottenere le migliori approssimazioni per le soluzioni. Problema oggi risolto dal giovane ricercatore del Cnr. In collaborazione con Alberto Bressan, professore della Scuola internazionale superiore di studi avanzati di Trieste, Bianchini è riuscito, infatti, a costruire soluzioni di sistemi di equazioni non lineari iperboliche, tramite approssimazione viscosa, che trovano applicazioni nello studio della dinamica dei gas. Bianchini ha così contribuito in modo determinante alla risoluzione di questa difficile tematica di ricerca introducendo un'originale decomposizione della soluzione in onde semplici non lineari, e permettendo quindi di compiere uno straordinario progresso concettuale in questo ambito. |
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Roma, 29 giugno 2004 - E’ il primo italiano a vincere il premio della Società matematica europea e lo fa risolvendo un problema studiato senza successo per più di cinquanta anni da famosi matematici. Stefano Bianchini, giovane ricercatore dell’Iac, Istituto per le applicazione del calcolo Mauro Picone del Consiglio nazionale delle ricerche, con alle spalle una laurea in ingegneria nucleare, ha ricevuto oggi a Stoccolma l’ambito riconoscimento grazie ai suoi studi sull’approssimazione e la stabilità delle onde d'urto nei sistemi iperbolici di leggi di conservazione. Si tratta di studi che possono essere fatti risalire a Euler, che nel 1755 propose un modello matematico per studiare la dinamica dei gas, mediante poche variabili macroscopiche (densità, pressione, velocità e temperatura) legate da alcune equazioni differenziali e da un'equazione di stato per la pressione. Oltre un secolo dopo si avviò il primo studio matematico significativo di queste equazioni, osservando che le loro soluzioni possono genericamente presentare la formazione di discontinuità, anche partendo da condizioni iniziali molto regolari. Questo poneva dei problemi alquanto difficili sia sul piano dell'interpretazione che della risoluzione, e in ogni modo non affrontabili con gli strumenti matematici dell'epoca. Fu solo con la seconda guerra mondiale che la questione tornò a essere studiata e von Neumann pose il problema di ottenere le migliori approssimazioni per le soluzioni. Problema oggi risolto dal giovane ricercatore del Cnr. In collaborazione con Alberto Bressan, professore della Scuola internazionale superiore di studi avanzati di Trieste, Bianchini è riuscito, infatti, a costruire soluzioni di sistemi di equazioni non lineari iperboliche, tramite approssimazione viscosa, che trovano applicazioni nello studio della dinamica dei gas. Bianchini ha così contribuito in modo determinante alla risoluzione di questa difficile tematica di ricerca introducendo un'originale decomposizione della soluzione in onde semplici non lineari, e permettendo quindi di compiere uno straordinario progresso concettuale in questo ambito. |
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