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MARTEDì
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Notiziario Marketpress di
Martedì 29 Giugno 2004 |
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UNO STUDIO AVVERTE DELL'ASSENZA DI INFORMAZIONE SUGLI EFFETTI DEGLI OGM SULLA SALUTE |
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Bruxelles, 29 giugno 2004 - Un'indagine recentemente pubblicata da un team di scienziati in Norvegia e Danimarca ha rivelato una grave assenza di ricerca pubblica sugli effetti degli Ogm (organismi geneticamente modificati) sulla salute. Lo studio, dei Professori Ian Pryme e Rolf Lembcke, è apparso sulla rivista Nutrition and Health, ed ha rivelato che sono stati pubblicati solo dieci studi sugli effetti per la salute dei cibi o dell'alimentazione Gm. Inoltre, secondo i due professori, la qualità di alcune delle ricerche pubblicate è scadente o inadeguata. 'Sebbene siano stati in molti a strombazzare le loro opinioni, sia nella stampa scientifica che in quella di diffusione popolare, i dati sulla sicurezza dei cibi Gm pubblicati su riviste autorevoli perché sottoposte a peer review sono davvero molto pochi. Parrebbe insomma che la regolamentazione sugli alimenti Gm sia attualmente basata su una serie di orientamenti assolutamente insufficienti', afferma il rapporto. Oltre metà degli studi pubblicati erano stati svolti in collaborazione con società private, e nessuno di questi ha riscontrato effetti negativi sull'uomo. Negli studi considerati indipendenti, ossia quelli condotti da istituzioni in grado di sviluppare e coltivare da sé piante Gm, 'sono stati riportati (ma non spiegati) effetti nocivi', afferma l'indagine, aggiungendo che 'è notevole che questi effetti siano stati tutti osservati dopo un'alimentazione di soli 10/14 giorni'. Molti studi sono rimasti non pubblicati, nota il rapporto, mentre vari altri sono doppioni. 'In conclusione, ci pare che siano necessari uno sforzo scientifico ed uno studio ben maggiori prima di poter affermare che il consumo a lungo termine di cibi contenenti Ogm non rischia di provocare qualsivoglia problema di salute. Sarà essenziale testare in modo adeguato ciascun singolo prodotto Gm prima della sua introduzione sul mercato', conclude il rapporto. |
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UNO STUDIO AVVERTE DELL'ASSENZA DI INFORMAZIONE SUGLI EFFETTI DEGLI OGM SULLA SALUTE |
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Bruxelles, 29 giugno 2004 - Un'indagine recentemente pubblicata da un team di scienziati in Norvegia e Danimarca ha rivelato una grave assenza di ricerca pubblica sugli effetti degli Ogm (organismi geneticamente modificati) sulla salute. Lo studio, dei Professori Ian Pryme e Rolf Lembcke, è apparso sulla rivista Nutrition and Health, ed ha rivelato che sono stati pubblicati solo dieci studi sugli effetti per la salute dei cibi o dell'alimentazione Gm. Inoltre, secondo i due professori, la qualità di alcune delle ricerche pubblicate è scadente o inadeguata. 'Sebbene siano stati in molti a strombazzare le loro opinioni, sia nella stampa scientifica che in quella di diffusione popolare, i dati sulla sicurezza dei cibi Gm pubblicati su riviste autorevoli perché sottoposte a peer review sono davvero molto pochi. Parrebbe insomma che la regolamentazione sugli alimenti Gm sia attualmente basata su una serie di orientamenti assolutamente insufficienti', afferma il rapporto. Oltre metà degli studi pubblicati erano stati svolti in collaborazione con società private, e nessuno di questi ha riscontrato effetti negativi sull'uomo. Negli studi considerati indipendenti, ossia quelli condotti da istituzioni in grado di sviluppare e coltivare da sé piante Gm, 'sono stati riportati (ma non spiegati) effetti nocivi', afferma l'indagine, aggiungendo che 'è notevole che questi effetti siano stati tutti osservati dopo un'alimentazione di soli 10/14 giorni'. Molti studi sono rimasti non pubblicati, nota il rapporto, mentre vari altri sono doppioni. 'In conclusione, ci pare che siano necessari uno sforzo scientifico ed uno studio ben maggiori prima di poter affermare che il consumo a lungo termine di cibi contenenti Ogm non rischia di provocare qualsivoglia problema di salute. Sarà essenziale testare in modo adeguato ciascun singolo prodotto Gm prima della sua introduzione sul mercato', conclude il rapporto. |
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UNO STUDIO AVVERTE DELL'ASSENZA DI INFORMAZIONE SUGLI EFFETTI DEGLI OGM SULLA SALUTE |
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Bruxelles, 29 giugno 2004 - Un'indagine recentemente pubblicata da un team di scienziati in Norvegia e Danimarca ha rivelato una grave assenza di ricerca pubblica sugli effetti degli Ogm (organismi geneticamente modificati) sulla salute. Lo studio, dei Professori Ian Pryme e Rolf Lembcke, è apparso sulla rivista Nutrition and Health, ed ha rivelato che sono stati pubblicati solo dieci studi sugli effetti per la salute dei cibi o dell'alimentazione Gm. Inoltre, secondo i due professori, la qualità di alcune delle ricerche pubblicate è scadente o inadeguata. 'Sebbene siano stati in molti a strombazzare le loro opinioni, sia nella stampa scientifica che in quella di diffusione popolare, i dati sulla sicurezza dei cibi Gm pubblicati su riviste autorevoli perché sottoposte a peer review sono davvero molto pochi. Parrebbe insomma che la regolamentazione sugli alimenti Gm sia attualmente basata su una serie di orientamenti assolutamente insufficienti', afferma il rapporto. Oltre metà degli studi pubblicati erano stati svolti in collaborazione con società private, e nessuno di questi ha riscontrato effetti negativi sull'uomo. Negli studi considerati indipendenti, ossia quelli condotti da istituzioni in grado di sviluppare e coltivare da sé piante Gm, 'sono stati riportati (ma non spiegati) effetti nocivi', afferma l'indagine, aggiungendo che 'è notevole che questi effetti siano stati tutti osservati dopo un'alimentazione di soli 10/14 giorni'. Molti studi sono rimasti non pubblicati, nota il rapporto, mentre vari altri sono doppioni. 'In conclusione, ci pare che siano necessari uno sforzo scientifico ed uno studio ben maggiori prima di poter affermare che il consumo a lungo termine di cibi contenenti Ogm non rischia di provocare qualsivoglia problema di salute. Sarà essenziale testare in modo adeguato ciascun singolo prodotto Gm prima della sua introduzione sul mercato', conclude il rapporto. |
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Bruxelles, 29 giugno 2004 - Un'indagine recentemente pubblicata da un team di scienziati in Norvegia e Danimarca ha rivelato una grave assenza di ricerca pubblica sugli effetti degli Ogm (organismi geneticamente modificati) sulla salute. Lo studio, dei Professori Ian Pryme e Rolf Lembcke, è apparso sulla rivista Nutrition and Health, ed ha rivelato che sono stati pubblicati solo dieci studi sugli effetti per la salute dei cibi o dell'alimentazione Gm. Inoltre, secondo i due professori, la qualità di alcune delle ricerche pubblicate è scadente o inadeguata. 'Sebbene siano stati in molti a strombazzare le loro opinioni, sia nella stampa scientifica che in quella di diffusione popolare, i dati sulla sicurezza dei cibi Gm pubblicati su riviste autorevoli perché sottoposte a peer review sono davvero molto pochi. Parrebbe insomma che la regolamentazione sugli alimenti Gm sia attualmente basata su una serie di orientamenti assolutamente insufficienti', afferma il rapporto. Oltre metà degli studi pubblicati erano stati svolti in collaborazione con società private, e nessuno di questi ha riscontrato effetti negativi sull'uomo. Negli studi considerati indipendenti, ossia quelli condotti da istituzioni in grado di sviluppare e coltivare da sé piante Gm, 'sono stati riportati (ma non spiegati) effetti nocivi', afferma l'indagine, aggiungendo che 'è notevole che questi effetti siano stati tutti osservati dopo un'alimentazione di soli 10/14 giorni'. Molti studi sono rimasti non pubblicati, nota il rapporto, mentre vari altri sono doppioni. 'In conclusione, ci pare che siano necessari uno sforzo scientifico ed uno studio ben maggiori prima di poter affermare che il consumo a lungo termine di cibi contenenti Ogm non rischia di provocare qualsivoglia problema di salute. Sarà essenziale testare in modo adeguato ciascun singolo prodotto Gm prima della sua introduzione sul mercato', conclude il rapporto. |
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LA NUOVA PIATTAFORMA DI TECNOLOGIA FORMA LA PRIMA PARTE DELLA VISIONE PER LA BIOTECNOLOGIA DELLE PIANTE |
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Bruxelles, 29 giugno 2004 - Il Commissario per la Ricerca Philippe Busquin ha approvato la visione ventennale per il futuro della biotecnologia delle piante in Europa, presentatagli a Bruxelles il 24 giugno. Il documento è stato stilato da rappresentanti dell'industria, della ricerca, dell'agricoltura e dalle organizzazioni di consumatori. Il documento rappresenta il primo passo verso la creazione di una piattaforma di tecnologia sulla biotecnologia delle piante nei prossimi mesi. Della piattaforma di tecnologia faranno parte i portatori di interessi che hanno sviluppato la visione, oltre a rappresentanti degli Stati membri ed altri esperti. Il loro compito principale sarà sviluppare un'agenda di ricerca strategica per il settore. 'Oggi, a fronte delle importanti sfide ai livelli globale ed europeo, dobbiamo prestare una rinnovata attenzione alle piante', scrive Busquin nell'introduzione del documento sulla visione. 'La popolazione mondiale, in continua crescita, deve essere nutrita, e le crescenti domande di alimenti d'alta qualità, sicuri ed economici devono essere soddisfatte. [...] Il passaggio ad una economia sostenibile ampiamente basata sulle risorse rinnovabili - un'economia a 'base biologica' - è tanto inevitabile quanto auspicabile'. Tra le altre personalità d'alto livello che hanno approvato la visione, oltre a Busquin, vi erano Feike Sijbesma, presidente dell'associazione europea per le bioindustrie Europabio, e Andrzej Legocki, presidente dell'Accademia delle scienze polacca. Nel corso della conferenza stampa per la presentazione del documento, il Professor Legocki ha ricordato ai giornalisti che nei decenni trascorsi sono stati i ricercatori europei a svolgere opera di pionieri nella biotecnologia delle piante, aggiungendo che ora è giunto il momento di mettere in pratica le conoscenze a vantaggio dei consumatori europei, dell'industria e dell'agricoltura. 'Dobbiamo lanciare programmi diretti allo svolgimento della ricerca in settori chiave, mentre per lo sviluppo dei nuovi prodotti si devono formare dei partenariati pubblico-privato', ha dichiarato il Professor Legocki, che ha inoltre reso noto che il lavoro della piattaforma di tecnologia seguirà una road map basata su tre priorità strategiche: produrre alimenti di migliore qualità, sani e di costo contenuto; promuovere la sostenibilità agricola e ambientale; potenziare la competitività europea attraverso la promozione della ricerca di base. La visione delinea le pietre miliari per la biotecnologia delle piante in Europa sia a breve/medio termine che a medio/lungo. Essa prevede la creazione, entro il 2015, di programmi di ricerca di base sulla genomica delle piante per i principali raccolti dell'Unione europea, progetti imperniati sul miglioramento di nutrizione e alimentazione, e partenariati pubblico-privato per lo sviluppo di prodotti agricoli e alimentari, dell'energia e dei biomateriali. Per il 2025, la visione è quella di una base di conoscenze completa sulla genomica, che abbracci tutti i raccolti d'importanza strategica nell'Ue e le varietà di raccolti superiori per soddisfare i bisogni dei consumatori e ambientali, oltre a partenariati con i paesi in via di sviluppo per contribuire alla promozione dell'autosufficienza e della competitività. Le altre sfide da raccogliere in seno alla ricerca includono l'incremento della biodiversità, la riduzione dell'impatto ambientale dell'agricoltura, il miglioramento della coesistenza e lo sviluppo di biocarburanti più efficienti. Il Commissario Busquin si è detto lieto di prestare il suo sostegno all'iniziativa per svariate ragioni. Dopo avere sottolineato l'enorme importanza economica per l'Europa delle piante e dei prodotti da esse derivati, ha attirato l'attenzione sulla stagnazione dell'investimento e sulla preoccupante emorragia di ricercatori e aziende biotecnologiche dal continente. Quando è stato avanzato che la visione di questa piattaforma di tecnologia giungeva cinque o magari anche dieci anni troppo tardi per invertire queste tendenze, Busquin ha tuttavia dissentito: 'Non stiamo cominciando da zero. Molta ricerca è già stata condotta nell'ambito della priorità 'Sicurezza alimentare' e attraverso il progetto Era-net sulla genomica delle piante, ma è certo che dovremo fare uno sforzo per incentivare la ricerca in questo settore'. Il Dr Indridi Benediktsson era uno dei rappresentanti della Commissione nel gruppo che ha redatto il documento relativo alla visione, e il Notiziario Cordis gli ha chiesto se concordasse con questa valutazione. 'Credo che questa piattaforma di tecnologia arrivi al momento giusto, perché adesso abbiamo creato l'opportuno quadro legislativo, la necessaria volontà politica e il sostegno ai settori della biotecnologia e della ricerca'. Tutti i presenti si sono adoperati per chiarire che la visione non è destinata a promuovere gli organismi geneticamente modificati, sebbene gli Ogm non siano esclusi dall'agenda. Tutti hanno anche sottolineato che le preoccupazioni e i punti di vista dei consumatori saranno ascoltati attraverso la partecipazione delle organizzazioni dei consumatori alla piattaforma. Al Commissario è stato tuttavia chiesto come mai le lobby contrarie agli Ogm non fossero state incluse nella piattaforma, per rispecchiare un'opinione condivisa da molti europei. 'Questa è una piattaforma per chi si interessa alla R&s, e quindi non siamo obbligati ad invitarvi chi non ha esperienza di ricerca. La Commissione continuerà a consultarsi con le Ong [organizzazioni non governative] e le organizzazioni ambientali, ma coloro che vogliono ottenere dei progressi in questo settore debbono essere liberi di lavorare insieme'. Busquin ha aggiunto che l'Europa possiede al riguardo degli Ogm il quadro legislativo più rigoroso del mondo, e che i consumatori saranno sempre in grado di operare la scelta tra gli alimenti geneticamente modificati e quelli tradizionali grazie al nuovo sistema di etichettatura dell'Ue. La visione dell'Europa per la biotecnologia delle piante è stata accolta con soddisfazione anche dal Professor Mohamed Hassan, direttore esecutivo della Accademia delle scienze del terzo mondo. Egli ha dichiarato che una aumentata compartecipazione con l'Europa offrirà ai paesi in via di sviluppo, specie quelli dell'Africa, l'opportunità di crearsi delle capacità in questo settore. 'Molti paesi stanno facendo veramente poco in quest'area perché non possiedono le capacità scientifiche per formarsi da sé un'opinione sulla tecnologia'. A suo giudizio, dotandoli per esempio delle risorse per svolgere il lavoro e la lunga prassi di sequenziazione genetica, i paesi in via di sviluppo potranno costruire la loro infrastruttura scientifica e contribuire allo sforzo di ricerca globale. 'Non dimentichiamoci che la maggior parte della biodiversità delle piante nel mondo si trova in alcuni tra i paesi più poveri', ha concluso il Professor Hassan. Tenendo ben presenti le sfide e le pietre miliari che la attendono sul cammino, la Commissione spera che l'industria della biotecnologia delle piante in Europa possieda ora quella base di cui ha bisogno per garantire la sua futura competitività. Infolink: http://www.Epsoweb.org/catalog/tp/index.htm |
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GMPR GROUP PARTNER ITALIANO DI REED MIDEM PER MAPIC, MIPIM E GLOBAL CITY LE FIERE INTERNAZIONALI DELL'IMMOBILIARE E DEGLI URBAN DECISION MAKERS |
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Bologna, 29 giugno 2004 - Reed Midem ha assegnato ufficialmente a Gmpr Group, la rappresentanza di Mapic, Mipim e Global City, per i rapporti con le istituzioni italiane del Mercato internazionale degli investimenti immobiliari. Come sottolinea Nadine Castagna, Marketing and Sales Director della divisione immobiliare di Reed Midem: "l'Italia sta assumendo crescente importanza per i nostri eventi dell'immobiliare: all'edizione del 2003 di Mapic l'Italia è stato il secondo Paese espositore, dopo la Francia, e il quarto a Mipim 2004. Questa è la ragione per cui Reed Midem considera essenziale essere rappresentato in questo Paese". Reed Midem, leader mondiale nell'organizzazione di mercati professionali internazionali. Gli eventi di Reed Midem, che si svolgono a Cannes-francia- sono diventati un appuntamento fondamentale nelle agende dei professionisti. Ogni anno, Reed Midem organizza e promuove due importanti eventi del mercato immobiliare. Mapic (Cannes, 17-19 Novembre 2004); alla sua decima edizione, è una fiera internazionale dedicata ai retailers per accelerare la loro crescita, esplorando l'immenso portfolio di locations commerciali nelle città e nei centri urbani, negli shopping centres, in stazioni, aeroporti, factory outlets e altro. È la vetrina ideale per le città di tutto il mondo per portare alla ribalta i propri progetti di riqualificazione urbana e di sviluppo. In novembre sono previste le presenze di 6000 professionisti e 1450 retailers. Mipim (Cannes 8-11 Marzo 2005); ormai alla quindicesima edizione, è la più grande vetrina di programmi immobiliari internazionali, punto di incontro per oltre 15.000 decision-makers, 3.500 investitori provenienti da tutto il mondo per presentare i progetti di real estate. Toccherà quindi a Gmprgroup la gestione delle presenze italiane nel padiglione dell'Italian Way. Ma la grande novità per il 2005 è Global City (Cannes,6-8 Marzo 2005); il nuovo appuntamento firmato Reed Midem, dedicato agli urban decision makers, in cui i Sindaci delle città e le Istituzioni di tutto il mondo avranno la possibilità di confrontare le "buone pratiche" urbanistiche delle comunità locali. Responsabile dei progetti Red Midem per Gmpr, agenzia di marketing e comunicazione fondata da Rolando Gualerzi a Bologna nel 1993, sarà Patrizia Marani, che vanta una lunga esperienza nel campo delle relazioni pubbliche internazionali e nell'organizzazione di grandi eventi. |
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GMPR GROUP PARTNER ITALIANO DI REED MIDEM PER MAPIC, MIPIM E GLOBAL CITY LE FIERE INTERNAZIONALI DELL'IMMOBILIARE E DEGLI URBAN DECISION MAKERS |
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Bologna, 29 giugno 2004 - Reed Midem ha assegnato ufficialmente a Gmpr Group, la rappresentanza di Mapic, Mipim e Global City, per i rapporti con le istituzioni italiane del Mercato internazionale degli investimenti immobiliari. Come sottolinea Nadine Castagna, Marketing and Sales Director della divisione immobiliare di Reed Midem: "l'Italia sta assumendo crescente importanza per i nostri eventi dell'immobiliare: all'edizione del 2003 di Mapic l'Italia è stato il secondo Paese espositore, dopo la Francia, e il quarto a Mipim 2004. Questa è la ragione per cui Reed Midem considera essenziale essere rappresentato in questo Paese". Reed Midem, leader mondiale nell'organizzazione di mercati professionali internazionali. Gli eventi di Reed Midem, che si svolgono a Cannes-francia- sono diventati un appuntamento fondamentale nelle agende dei professionisti. Ogni anno, Reed Midem organizza e promuove due importanti eventi del mercato immobiliare. Mapic (Cannes, 17-19 Novembre 2004); alla sua decima edizione, è una fiera internazionale dedicata ai retailers per accelerare la loro crescita, esplorando l'immenso portfolio di locations commerciali nelle città e nei centri urbani, negli shopping centres, in stazioni, aeroporti, factory outlets e altro. È la vetrina ideale per le città di tutto il mondo per portare alla ribalta i propri progetti di riqualificazione urbana e di sviluppo. In novembre sono previste le presenze di 6000 professionisti e 1450 retailers. Mipim (Cannes 8-11 Marzo 2005); ormai alla quindicesima edizione, è la più grande vetrina di programmi immobiliari internazionali, punto di incontro per oltre 15.000 decision-makers, 3.500 investitori provenienti da tutto il mondo per presentare i progetti di real estate. Toccherà quindi a Gmprgroup la gestione delle presenze italiane nel padiglione dell'Italian Way. Ma la grande novità per il 2005 è Global City (Cannes,6-8 Marzo 2005); il nuovo appuntamento firmato Reed Midem, dedicato agli urban decision makers, in cui i Sindaci delle città e le Istituzioni di tutto il mondo avranno la possibilità di confrontare le "buone pratiche" urbanistiche delle comunità locali. Responsabile dei progetti Red Midem per Gmpr, agenzia di marketing e comunicazione fondata da Rolando Gualerzi a Bologna nel 1993, sarà Patrizia Marani, che vanta una lunga esperienza nel campo delle relazioni pubbliche internazionali e nell'organizzazione di grandi eventi. |
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Bologna, 29 giugno 2004 - Reed Midem ha assegnato ufficialmente a Gmpr Group, la rappresentanza di Mapic, Mipim e Global City, per i rapporti con le istituzioni italiane del Mercato internazionale degli investimenti immobiliari. Come sottolinea Nadine Castagna, Marketing and Sales Director della divisione immobiliare di Reed Midem: "l'Italia sta assumendo crescente importanza per i nostri eventi dell'immobiliare: all'edizione del 2003 di Mapic l'Italia è stato il secondo Paese espositore, dopo la Francia, e il quarto a Mipim 2004. Questa è la ragione per cui Reed Midem considera essenziale essere rappresentato in questo Paese". Reed Midem, leader mondiale nell'organizzazione di mercati professionali internazionali. Gli eventi di Reed Midem, che si svolgono a Cannes-francia- sono diventati un appuntamento fondamentale nelle agende dei professionisti. Ogni anno, Reed Midem organizza e promuove due importanti eventi del mercato immobiliare. Mapic (Cannes, 17-19 Novembre 2004); alla sua decima edizione, è una fiera internazionale dedicata ai retailers per accelerare la loro crescita, esplorando l'immenso portfolio di locations commerciali nelle città e nei centri urbani, negli shopping centres, in stazioni, aeroporti, factory outlets e altro. È la vetrina ideale per le città di tutto il mondo per portare alla ribalta i propri progetti di riqualificazione urbana e di sviluppo. In novembre sono previste le presenze di 6000 professionisti e 1450 retailers. Mipim (Cannes 8-11 Marzo 2005); ormai alla quindicesima edizione, è la più grande vetrina di programmi immobiliari internazionali, punto di incontro per oltre 15.000 decision-makers, 3.500 investitori provenienti da tutto il mondo per presentare i progetti di real estate. Toccherà quindi a Gmprgroup la gestione delle presenze italiane nel padiglione dell'Italian Way. Ma la grande novità per il 2005 è Global City (Cannes,6-8 Marzo 2005); il nuovo appuntamento firmato Reed Midem, dedicato agli urban decision makers, in cui i Sindaci delle città e le Istituzioni di tutto il mondo avranno la possibilità di confrontare le "buone pratiche" urbanistiche delle comunità locali. Responsabile dei progetti Red Midem per Gmpr, agenzia di marketing e comunicazione fondata da Rolando Gualerzi a Bologna nel 1993, sarà Patrizia Marani, che vanta una lunga esperienza nel campo delle relazioni pubbliche internazionali e nell'organizzazione di grandi eventi. |
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Bologna, 29 giugno 2004 - Reed Midem ha assegnato ufficialmente a Gmpr Group, la rappresentanza di Mapic, Mipim e Global City, per i rapporti con le istituzioni italiane del Mercato internazionale degli investimenti immobiliari. Come sottolinea Nadine Castagna, Marketing and Sales Director della divisione immobiliare di Reed Midem: "l'Italia sta assumendo crescente importanza per i nostri eventi dell'immobiliare: all'edizione del 2003 di Mapic l'Italia è stato il secondo Paese espositore, dopo la Francia, e il quarto a Mipim 2004. Questa è la ragione per cui Reed Midem considera essenziale essere rappresentato in questo Paese". Reed Midem, leader mondiale nell'organizzazione di mercati professionali internazionali. Gli eventi di Reed Midem, che si svolgono a Cannes-francia- sono diventati un appuntamento fondamentale nelle agende dei professionisti. Ogni anno, Reed Midem organizza e promuove due importanti eventi del mercato immobiliare. Mapic (Cannes, 17-19 Novembre 2004); alla sua decima edizione, è una fiera internazionale dedicata ai retailers per accelerare la loro crescita, esplorando l'immenso portfolio di locations commerciali nelle città e nei centri urbani, negli shopping centres, in stazioni, aeroporti, factory outlets e altro. È la vetrina ideale per le città di tutto il mondo per portare alla ribalta i propri progetti di riqualificazione urbana e di sviluppo. In novembre sono previste le presenze di 6000 professionisti e 1450 retailers. Mipim (Cannes 8-11 Marzo 2005); ormai alla quindicesima edizione, è la più grande vetrina di programmi immobiliari internazionali, punto di incontro per oltre 15.000 decision-makers, 3.500 investitori provenienti da tutto il mondo per presentare i progetti di real estate. Toccherà quindi a Gmprgroup la gestione delle presenze italiane nel padiglione dell'Italian Way. Ma la grande novità per il 2005 è Global City (Cannes,6-8 Marzo 2005); il nuovo appuntamento firmato Reed Midem, dedicato agli urban decision makers, in cui i Sindaci delle città e le Istituzioni di tutto il mondo avranno la possibilità di confrontare le "buone pratiche" urbanistiche delle comunità locali. Responsabile dei progetti Red Midem per Gmpr, agenzia di marketing e comunicazione fondata da Rolando Gualerzi a Bologna nel 1993, sarà Patrizia Marani, che vanta una lunga esperienza nel campo delle relazioni pubbliche internazionali e nell'organizzazione di grandi eventi. |
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Bologna, 29 giugno 2004 - Reed Midem ha assegnato ufficialmente a Gmpr Group, la rappresentanza di Mapic, Mipim e Global City, per i rapporti con le istituzioni italiane del Mercato internazionale degli investimenti immobiliari. Come sottolinea Nadine Castagna, Marketing and Sales Director della divisione immobiliare di Reed Midem: "l'Italia sta assumendo crescente importanza per i nostri eventi dell'immobiliare: all'edizione del 2003 di Mapic l'Italia è stato il secondo Paese espositore, dopo la Francia, e il quarto a Mipim 2004. Questa è la ragione per cui Reed Midem considera essenziale essere rappresentato in questo Paese". Reed Midem, leader mondiale nell'organizzazione di mercati professionali internazionali. Gli eventi di Reed Midem, che si svolgono a Cannes-francia- sono diventati un appuntamento fondamentale nelle agende dei professionisti. Ogni anno, Reed Midem organizza e promuove due importanti eventi del mercato immobiliare. Mapic (Cannes, 17-19 Novembre 2004); alla sua decima edizione, è una fiera internazionale dedicata ai retailers per accelerare la loro crescita, esplorando l'immenso portfolio di locations commerciali nelle città e nei centri urbani, negli shopping centres, in stazioni, aeroporti, factory outlets e altro. È la vetrina ideale per le città di tutto il mondo per portare alla ribalta i propri progetti di riqualificazione urbana e di sviluppo. In novembre sono previste le presenze di 6000 professionisti e 1450 retailers. Mipim (Cannes 8-11 Marzo 2005); ormai alla quindicesima edizione, è la più grande vetrina di programmi immobiliari internazionali, punto di incontro per oltre 15.000 decision-makers, 3.500 investitori provenienti da tutto il mondo per presentare i progetti di real estate. Toccherà quindi a Gmprgroup la gestione delle presenze italiane nel padiglione dell'Italian Way. Ma la grande novità per il 2005 è Global City (Cannes,6-8 Marzo 2005); il nuovo appuntamento firmato Reed Midem, dedicato agli urban decision makers, in cui i Sindaci delle città e le Istituzioni di tutto il mondo avranno la possibilità di confrontare le "buone pratiche" urbanistiche delle comunità locali. Responsabile dei progetti Red Midem per Gmpr, agenzia di marketing e comunicazione fondata da Rolando Gualerzi a Bologna nel 1993, sarà Patrizia Marani, che vanta una lunga esperienza nel campo delle relazioni pubbliche internazionali e nell'organizzazione di grandi eventi. |
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GMPR GROUP PARTNER ITALIANO DI REED MIDEM PER MAPIC, MIPIM E GLOBAL CITY LE FIERE INTERNAZIONALI DELL'IMMOBILIARE E DEGLI URBAN DECISION MAKERS |
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Bologna, 29 giugno 2004 - Reed Midem ha assegnato ufficialmente a Gmpr Group, la rappresentanza di Mapic, Mipim e Global City, per i rapporti con le istituzioni italiane del Mercato internazionale degli investimenti immobiliari. Come sottolinea Nadine Castagna, Marketing and Sales Director della divisione immobiliare di Reed Midem: "l'Italia sta assumendo crescente importanza per i nostri eventi dell'immobiliare: all'edizione del 2003 di Mapic l'Italia è stato il secondo Paese espositore, dopo la Francia, e il quarto a Mipim 2004. Questa è la ragione per cui Reed Midem considera essenziale essere rappresentato in questo Paese". Reed Midem, leader mondiale nell'organizzazione di mercati professionali internazionali. Gli eventi di Reed Midem, che si svolgono a Cannes-francia- sono diventati un appuntamento fondamentale nelle agende dei professionisti. Ogni anno, Reed Midem organizza e promuove due importanti eventi del mercato immobiliare. Mapic (Cannes, 17-19 Novembre 2004); alla sua decima edizione, è una fiera internazionale dedicata ai retailers per accelerare la loro crescita, esplorando l'immenso portfolio di locations commerciali nelle città e nei centri urbani, negli shopping centres, in stazioni, aeroporti, factory outlets e altro. È la vetrina ideale per le città di tutto il mondo per portare alla ribalta i propri progetti di riqualificazione urbana e di sviluppo. In novembre sono previste le presenze di 6000 professionisti e 1450 retailers. Mipim (Cannes 8-11 Marzo 2005); ormai alla quindicesima edizione, è la più grande vetrina di programmi immobiliari internazionali, punto di incontro per oltre 15.000 decision-makers, 3.500 investitori provenienti da tutto il mondo per presentare i progetti di real estate. Toccherà quindi a Gmprgroup la gestione delle presenze italiane nel padiglione dell'Italian Way. Ma la grande novità per il 2005 è Global City (Cannes,6-8 Marzo 2005); il nuovo appuntamento firmato Reed Midem, dedicato agli urban decision makers, in cui i Sindaci delle città e le Istituzioni di tutto il mondo avranno la possibilità di confrontare le "buone pratiche" urbanistiche delle comunità locali. Responsabile dei progetti Red Midem per Gmpr, agenzia di marketing e comunicazione fondata da Rolando Gualerzi a Bologna nel 1993, sarà Patrizia Marani, che vanta una lunga esperienza nel campo delle relazioni pubbliche internazionali e nell'organizzazione di grandi eventi. |
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SETTEMBRE: NEI PERCORSI DI MACEF L’ITALIA CHE PRODUCE E CHE VENDE |
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Milano, 29 giugno 2004 - Si terrà dal 3 al 6 settembre, in Fiera Milano, l’edizione autunnale di Macef , la grande esposizione internazionale dedicata agli operatori dei settori Tavola, Cucina e Argenteria per la casa, Complemento d’arredo, Tessile e Decorazione, Festività, Regalo, Cerimonia e Cartoleria, Oreficeria, Gioielleria e Accessori Moda. Dopo il rilancio dello scorso gennaio (caratterizzato dall’ingresso nell’universo di Macef delle merceologie del Chibi&cart, del giocattolo e del natalizio e dalla ripartizione della esposizione in cinque percorsi con merceologie omogenee) Macef ripropone il suo ruolo nella filiera commerciale stagionale caratterizzata - prevalentemente ma non esclusivamente - dagli acquisti dei dettaglianti in vista del Natale. “Vengono confermati i percorsi merceologici – commenta Marisa Corso, direttore area commerciale e mercati della manifestazione – e viene confermato il concept di una mostra rivolta a un pubblico di operatori qualificati, spesso buyer di grandi catene di distribuzione internazionali, capaci di effettuare scelte e acquisti di qualità”. Mostra di grandi numeri, Macef ospiterà su un’area netta di circa 125mila metri quadrati oltre 3.000 aziende fra espositori diretti e case rappresentate. Molto ben rappresentata la componente estera, con circa 800 aziende. Molto elevate anche le attese per i visitatori . Ampio e qualificato il ventaglio di eventi che faranno corona al fronte espositivo: un progetto volto a valorizzare il design, d’intesa con l’Adi, Associazione per il disegno industriale, che proprio a settembre 2004 celebra la Xx edizione del prestigioso premio per il design Compasso d’Oro; l’incontro Domus 2004, collegato al programma della Commissione europea per il trasferimento di tecnologia nell’industria dell’arredamento della casa; un progetto rivolto al tema del caffè (e quindi all’insieme dei prodotti che girano intorno a questo vero e proprio rito della quotidianità). Ancora, sono previste iniziative in parte spettacolari in parte didattiche, con gli accordi che Macef ha stretto con il Gruppo Guzzini e con l’Acquario di Genova. Sono poi riproposte le più fortunate iniziative di marketing volte a promuovere Macef presso i decisori di acquisto della distribuzione: come il progetto Sud (accordi con le Confcommercio locali delle principali città del Mezzogiorno per far conoscere la mostra ai dettaglianti locali e per portarli a Milano attraverso pacchetti viaggio molto vantaggiosi); o il progetto Buyers, che da alcune edizioni va costruendo intorno alla mostra milanese un circuito di grandi clienti internazionali disposti a prendere in considerazione Macef sia come fonte primaria per gli acquisti sia come riferimento stilistico-formale relativo alle tendenze della produzione e dei consumi. Il nuovo concetto organizzativo di Macef, tuttavia, non si esaurisce nei padiglioni fieristici. “Nella prima parte dell’anno - commenta Marisa Corso – Fiera Milano International in collaborazione con Unespos, l’Unione delle Associazioni e dei Consorzi Espositori, ha commissionato ad Astra/demoskopea una importante e completa indagine sull’andamento dei consumi di prodotti per la casa in Italia. Avvertivamo il bisogno di fornire alle aziende che si riferiscono a Macef degli strumenti conoscitivi aggiornati, completi ed esclusivi, per rendere più agevole la loro attività produttiva e commerciale in questa che è certamente la fase congiunturale più lunga e difficile degli ultimi decenni”. Contemporaneamente Macef porta avanti il suo impegno nell’area della contraffazione (tema assai importante che proprio nel mondo espositivo ha trovato un forte moltiplicatore d’impatto a inizio d’anno). E lo fa realizzando e mettendo a disposizione degli espositori una Guida Pratica dedicata alla tutela dei diritti di proprietà industriale e intellettuale. Alla Guida seguirà – in ottobre – un workshop di approfondimento. Il panel dei relatori è in via di definizione. “Saranno presenti - dice ancora Corso – personaggi politico-istituzionali e tecnico-giuridici di primissimo piano. Fra essi prevediamo il viceministro Adolfo Urso, esponenti qualificati della Guardia di Finanza, top manager di aziende particolarmente sensibili all’argomento e, naturalmente, esponenti del mondo fieristico e studi legali specializzati in anticontraffazione”. Particolarmente ricca, infine, la dotazione di servizi di un simile contesto organizzativo. Collegano Macef con gli aeroporti un bus-navetta (da e per Linate) e il servizio ferroviario Malpensa Express (ogni mezz’ora attraverso la Stazione delle Ferrovie Nord Domodossola, dove chi viaggia Alitalia con il solo bagaglio a mano può effettuare il check-in presso il banco in stazione. Attivata anche dall’Atm, come di consueto, la "Circolare Fiera" che collega tutte le porte del quartiere espositivo con la Metropolitana Linea 1 Rossa, fermata Amendola Fiera (limitrofa a Porta Metropolitana) e Lotto Fiera 2 nei pressi del Portello. All’interno del quartiere ben nove minibus effettuano in continuazione i collegamenti, trasportando i visitatori nei vari padiglioni. Sono poi stati attivati parcheggi per circa 20.000 posti auto per i visitatori nelle immediate adiacenze della Fiera; 6 fra ristoranti e selfservice con una capacità di 18mila pasti giornalieri, e 24 bar. |
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C.W.F. A PITTI BIMBO 2004: PRIMA ASSOLUTA PER LE NUOVE COLLEZIONI PRIMAVERA/ESTATE 2005 DKNY ELLE KENZO NIKE TIMBERLAND |
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Firenze, 29 giugno 2004 - Grande rientro a Pitti Bimbo 2004 per C.w.f. – Children Worldwide Fashion – che, con i brand Dkny, Elle, Kenzo, Nike, Timberland è uno dei protagonisti assoluti del fashion riservato al bambino dai 0 ai 16 anni. Una presenza all’insegna della qualità ma soprattutto delle novità. La prima, assoluta, è della maison Kenzo: la collezione primavera/estate 2005 si rinnova completamente e si ispira al new style della linea adulta. Non si tradiscono, tuttavia, i valori essenziali del brand - mix di tessuti, colori, natura – bensì vengono esaltati attraverso il filtro di nuove, lontane suggestioni. Aria di rinnovamento anche nella maison Dkny: si lasciano le atmosfere romantiche della scorsa estate e ci si tuffa in una collezione tonica ed allegra che mette in scena un look chic-metropolitano. I dress code del lifestyle new-yorkese, protagonisti della collezione per la prossima estate, sono pura espressione di colore e voglia di ridere. L’estate 2005 di Elle sarà spumeggiante e creativa! Si ispira agli stili e ai colori più trendy del momento - il look anni 50, il grafismo degli anni pop e lo sportswear più glamorous - la nuova collezione firmata Elle. Tagli morbidi, linee pulite, mise femminili … il tutto “insaporito” da colori brillanti, tocchi di glamour e particolari humour. Fedele ai valori di sempre, Nike abbina moda e movimento, qualità e sicurezza per offrire a bambini pieni di brio una linea comoda al 100%, dinamica e di una creatività sorprendente! Il messaggio essenziale della nuova collezione è la libertà di movimento. La collezione primavera estate 2005 propone una linea di vestiti esclusivi, dallo stile innovativo e metropolitano, decisamente orientata alle aspettative di bambini e preadolescenti. Timberland prosegue il “cammino evolutivo” delle ultime due stagioni, presentando una collezione ormai molto influenzata da stili metropolitani, pur rimanendo autentica e fedele alla sua tradizione di comfort e di qualità premium nonché all’ispirazione per eccellenza del brand: la natura. Tagli ultra funzionali, colori outdoor brillanti e immagini floreali inedite: ecco la formula sempre vincente di Timberland! C.w.f. Vi invita a scoprire le sue collezioni a Pitti Bimbo 2004 e a non perdervi due sorprendenti sfilate: Dkny e Kenzo calcheranno infatti la passerella del Teatrino Lorenese, venerdì 2 luglio alle ore 12.30. Godetevi lo spettacolo! |
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C.W.F. A PITTI BIMBO 2004: PRIMA ASSOLUTA PER LE NUOVE COLLEZIONI PRIMAVERA/ESTATE 2005 DKNY ELLE KENZO NIKE TIMBERLAND |
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Firenze, 29 giugno 2004 - Grande rientro a Pitti Bimbo 2004 per C.w.f. – Children Worldwide Fashion – che, con i brand Dkny, Elle, Kenzo, Nike, Timberland è uno dei protagonisti assoluti del fashion riservato al bambino dai 0 ai 16 anni. Una presenza all’insegna della qualità ma soprattutto delle novità. La prima, assoluta, è della maison Kenzo: la collezione primavera/estate 2005 si rinnova completamente e si ispira al new style della linea adulta. Non si tradiscono, tuttavia, i valori essenziali del brand - mix di tessuti, colori, natura – bensì vengono esaltati attraverso il filtro di nuove, lontane suggestioni. Aria di rinnovamento anche nella maison Dkny: si lasciano le atmosfere romantiche della scorsa estate e ci si tuffa in una collezione tonica ed allegra che mette in scena un look chic-metropolitano. I dress code del lifestyle new-yorkese, protagonisti della collezione per la prossima estate, sono pura espressione di colore e voglia di ridere. L’estate 2005 di Elle sarà spumeggiante e creativa! Si ispira agli stili e ai colori più trendy del momento - il look anni 50, il grafismo degli anni pop e lo sportswear più glamorous - la nuova collezione firmata Elle. Tagli morbidi, linee pulite, mise femminili … il tutto “insaporito” da colori brillanti, tocchi di glamour e particolari humour. Fedele ai valori di sempre, Nike abbina moda e movimento, qualità e sicurezza per offrire a bambini pieni di brio una linea comoda al 100%, dinamica e di una creatività sorprendente! Il messaggio essenziale della nuova collezione è la libertà di movimento. La collezione primavera estate 2005 propone una linea di vestiti esclusivi, dallo stile innovativo e metropolitano, decisamente orientata alle aspettative di bambini e preadolescenti. Timberland prosegue il “cammino evolutivo” delle ultime due stagioni, presentando una collezione ormai molto influenzata da stili metropolitani, pur rimanendo autentica e fedele alla sua tradizione di comfort e di qualità premium nonché all’ispirazione per eccellenza del brand: la natura. Tagli ultra funzionali, colori outdoor brillanti e immagini floreali inedite: ecco la formula sempre vincente di Timberland! C.w.f. Vi invita a scoprire le sue collezioni a Pitti Bimbo 2004 e a non perdervi due sorprendenti sfilate: Dkny e Kenzo calcheranno infatti la passerella del Teatrino Lorenese, venerdì 2 luglio alle ore 12.30. Godetevi lo spettacolo! |
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C.W.F. A PITTI BIMBO 2004: PRIMA ASSOLUTA PER LE NUOVE COLLEZIONI PRIMAVERA/ESTATE 2005 DKNY ELLE KENZO NIKE TIMBERLAND |
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Firenze, 29 giugno 2004 - Grande rientro a Pitti Bimbo 2004 per C.w.f. – Children Worldwide Fashion – che, con i brand Dkny, Elle, Kenzo, Nike, Timberland è uno dei protagonisti assoluti del fashion riservato al bambino dai 0 ai 16 anni. Una presenza all’insegna della qualità ma soprattutto delle novità. La prima, assoluta, è della maison Kenzo: la collezione primavera/estate 2005 si rinnova completamente e si ispira al new style della linea adulta. Non si tradiscono, tuttavia, i valori essenziali del brand - mix di tessuti, colori, natura – bensì vengono esaltati attraverso il filtro di nuove, lontane suggestioni. Aria di rinnovamento anche nella maison Dkny: si lasciano le atmosfere romantiche della scorsa estate e ci si tuffa in una collezione tonica ed allegra che mette in scena un look chic-metropolitano. I dress code del lifestyle new-yorkese, protagonisti della collezione per la prossima estate, sono pura espressione di colore e voglia di ridere. L’estate 2005 di Elle sarà spumeggiante e creativa! Si ispira agli stili e ai colori più trendy del momento - il look anni 50, il grafismo degli anni pop e lo sportswear più glamorous - la nuova collezione firmata Elle. Tagli morbidi, linee pulite, mise femminili … il tutto “insaporito” da colori brillanti, tocchi di glamour e particolari humour. Fedele ai valori di sempre, Nike abbina moda e movimento, qualità e sicurezza per offrire a bambini pieni di brio una linea comoda al 100%, dinamica e di una creatività sorprendente! Il messaggio essenziale della nuova collezione è la libertà di movimento. La collezione primavera estate 2005 propone una linea di vestiti esclusivi, dallo stile innovativo e metropolitano, decisamente orientata alle aspettative di bambini e preadolescenti. Timberland prosegue il “cammino evolutivo” delle ultime due stagioni, presentando una collezione ormai molto influenzata da stili metropolitani, pur rimanendo autentica e fedele alla sua tradizione di comfort e di qualità premium nonché all’ispirazione per eccellenza del brand: la natura. Tagli ultra funzionali, colori outdoor brillanti e immagini floreali inedite: ecco la formula sempre vincente di Timberland! C.w.f. Vi invita a scoprire le sue collezioni a Pitti Bimbo 2004 e a non perdervi due sorprendenti sfilate: Dkny e Kenzo calcheranno infatti la passerella del Teatrino Lorenese, venerdì 2 luglio alle ore 12.30. Godetevi lo spettacolo! |
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C.W.F. A PITTI BIMBO 2004: PRIMA ASSOLUTA PER LE NUOVE COLLEZIONI PRIMAVERA/ESTATE 2005 DKNY ELLE KENZO NIKE TIMBERLAND |
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Firenze, 29 giugno 2004 - Grande rientro a Pitti Bimbo 2004 per C.w.f. – Children Worldwide Fashion – che, con i brand Dkny, Elle, Kenzo, Nike, Timberland è uno dei protagonisti assoluti del fashion riservato al bambino dai 0 ai 16 anni. Una presenza all’insegna della qualità ma soprattutto delle novità. La prima, assoluta, è della maison Kenzo: la collezione primavera/estate 2005 si rinnova completamente e si ispira al new style della linea adulta. Non si tradiscono, tuttavia, i valori essenziali del brand - mix di tessuti, colori, natura – bensì vengono esaltati attraverso il filtro di nuove, lontane suggestioni. Aria di rinnovamento anche nella maison Dkny: si lasciano le atmosfere romantiche della scorsa estate e ci si tuffa in una collezione tonica ed allegra che mette in scena un look chic-metropolitano. I dress code del lifestyle new-yorkese, protagonisti della collezione per la prossima estate, sono pura espressione di colore e voglia di ridere. L’estate 2005 di Elle sarà spumeggiante e creativa! Si ispira agli stili e ai colori più trendy del momento - il look anni 50, il grafismo degli anni pop e lo sportswear più glamorous - la nuova collezione firmata Elle. Tagli morbidi, linee pulite, mise femminili … il tutto “insaporito” da colori brillanti, tocchi di glamour e particolari humour. Fedele ai valori di sempre, Nike abbina moda e movimento, qualità e sicurezza per offrire a bambini pieni di brio una linea comoda al 100%, dinamica e di una creatività sorprendente! Il messaggio essenziale della nuova collezione è la libertà di movimento. La collezione primavera estate 2005 propone una linea di vestiti esclusivi, dallo stile innovativo e metropolitano, decisamente orientata alle aspettative di bambini e preadolescenti. Timberland prosegue il “cammino evolutivo” delle ultime due stagioni, presentando una collezione ormai molto influenzata da stili metropolitani, pur rimanendo autentica e fedele alla sua tradizione di comfort e di qualità premium nonché all’ispirazione per eccellenza del brand: la natura. Tagli ultra funzionali, colori outdoor brillanti e immagini floreali inedite: ecco la formula sempre vincente di Timberland! C.w.f. Vi invita a scoprire le sue collezioni a Pitti Bimbo 2004 e a non perdervi due sorprendenti sfilate: Dkny e Kenzo calcheranno infatti la passerella del Teatrino Lorenese, venerdì 2 luglio alle ore 12.30. Godetevi lo spettacolo! |
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C.W.F. A PITTI BIMBO 2004: PRIMA ASSOLUTA PER LE NUOVE COLLEZIONI PRIMAVERA/ESTATE 2005 DKNY ELLE KENZO NIKE TIMBERLAND |
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Firenze, 29 giugno 2004 - Grande rientro a Pitti Bimbo 2004 per C.w.f. – Children Worldwide Fashion – che, con i brand Dkny, Elle, Kenzo, Nike, Timberland è uno dei protagonisti assoluti del fashion riservato al bambino dai 0 ai 16 anni. Una presenza all’insegna della qualità ma soprattutto delle novità. La prima, assoluta, è della maison Kenzo: la collezione primavera/estate 2005 si rinnova completamente e si ispira al new style della linea adulta. Non si tradiscono, tuttavia, i valori essenziali del brand - mix di tessuti, colori, natura – bensì vengono esaltati attraverso il filtro di nuove, lontane suggestioni. Aria di rinnovamento anche nella maison Dkny: si lasciano le atmosfere romantiche della scorsa estate e ci si tuffa in una collezione tonica ed allegra che mette in scena un look chic-metropolitano. I dress code del lifestyle new-yorkese, protagonisti della collezione per la prossima estate, sono pura espressione di colore e voglia di ridere. L’estate 2005 di Elle sarà spumeggiante e creativa! Si ispira agli stili e ai colori più trendy del momento - il look anni 50, il grafismo degli anni pop e lo sportswear più glamorous - la nuova collezione firmata Elle. Tagli morbidi, linee pulite, mise femminili … il tutto “insaporito” da colori brillanti, tocchi di glamour e particolari humour. Fedele ai valori di sempre, Nike abbina moda e movimento, qualità e sicurezza per offrire a bambini pieni di brio una linea comoda al 100%, dinamica e di una creatività sorprendente! Il messaggio essenziale della nuova collezione è la libertà di movimento. La collezione primavera estate 2005 propone una linea di vestiti esclusivi, dallo stile innovativo e metropolitano, decisamente orientata alle aspettative di bambini e preadolescenti. Timberland prosegue il “cammino evolutivo” delle ultime due stagioni, presentando una collezione ormai molto influenzata da stili metropolitani, pur rimanendo autentica e fedele alla sua tradizione di comfort e di qualità premium nonché all’ispirazione per eccellenza del brand: la natura. Tagli ultra funzionali, colori outdoor brillanti e immagini floreali inedite: ecco la formula sempre vincente di Timberland! C.w.f. Vi invita a scoprire le sue collezioni a Pitti Bimbo 2004 e a non perdervi due sorprendenti sfilate: Dkny e Kenzo calcheranno infatti la passerella del Teatrino Lorenese, venerdì 2 luglio alle ore 12.30. Godetevi lo spettacolo! |
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Firenze, 29 giugno 2004 - Grande rientro a Pitti Bimbo 2004 per C.w.f. – Children Worldwide Fashion – che, con i brand Dkny, Elle, Kenzo, Nike, Timberland è uno dei protagonisti assoluti del fashion riservato al bambino dai 0 ai 16 anni. Una presenza all’insegna della qualità ma soprattutto delle novità. La prima, assoluta, è della maison Kenzo: la collezione primavera/estate 2005 si rinnova completamente e si ispira al new style della linea adulta. Non si tradiscono, tuttavia, i valori essenziali del brand - mix di tessuti, colori, natura – bensì vengono esaltati attraverso il filtro di nuove, lontane suggestioni. Aria di rinnovamento anche nella maison Dkny: si lasciano le atmosfere romantiche della scorsa estate e ci si tuffa in una collezione tonica ed allegra che mette in scena un look chic-metropolitano. I dress code del lifestyle new-yorkese, protagonisti della collezione per la prossima estate, sono pura espressione di colore e voglia di ridere. L’estate 2005 di Elle sarà spumeggiante e creativa! Si ispira agli stili e ai colori più trendy del momento - il look anni 50, il grafismo degli anni pop e lo sportswear più glamorous - la nuova collezione firmata Elle. Tagli morbidi, linee pulite, mise femminili … il tutto “insaporito” da colori brillanti, tocchi di glamour e particolari humour. Fedele ai valori di sempre, Nike abbina moda e movimento, qualità e sicurezza per offrire a bambini pieni di brio una linea comoda al 100%, dinamica e di una creatività sorprendente! Il messaggio essenziale della nuova collezione è la libertà di movimento. La collezione primavera estate 2005 propone una linea di vestiti esclusivi, dallo stile innovativo e metropolitano, decisamente orientata alle aspettative di bambini e preadolescenti. Timberland prosegue il “cammino evolutivo” delle ultime due stagioni, presentando una collezione ormai molto influenzata da stili metropolitani, pur rimanendo autentica e fedele alla sua tradizione di comfort e di qualità premium nonché all’ispirazione per eccellenza del brand: la natura. Tagli ultra funzionali, colori outdoor brillanti e immagini floreali inedite: ecco la formula sempre vincente di Timberland! C.w.f. Vi invita a scoprire le sue collezioni a Pitti Bimbo 2004 e a non perdervi due sorprendenti sfilate: Dkny e Kenzo calcheranno infatti la passerella del Teatrino Lorenese, venerdì 2 luglio alle ore 12.30. Godetevi lo spettacolo! |
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“1 GIORNO DA MODELLA” A SPOSIDEA 2004 VILLA CASTELBARCO ALBANI, VAPRIO D’ADDA (MI) |
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Vaprio d’Adda, 29 Giugno 2004 - Villa Castelbarco Albani ospiterà a Sposidea 2004, dal 30 settembre al 3 ottobre, il concorso “1 giorno da modella”, che offre alle future spose l’imperdibile occasione di essere star per un giorno sfilando con il sospirato abito bianco nella passerella d’onore della mostra. Organizzato in collaborazione con il magazine Sposawhite, il concorso “1 giorno da modella” è dedicato a tutte le ragazze in procinto di sposarsi che, con ironia e giocosità, vogliono vedere in anticipo quanto e come saranno belle il giorno del loro matrimonio. Tutti i riferimenti per il concorso Le future spose potranno iscriversi a “1 giorno da modella” entro il 25 settembre 2004 attraverso i siti www.Villacastelbarco.com www.Whitemagazine.it www.Allafollia.it o inviando l'apposito coupon pubblicato su Sposawhite del mese di Giugno. A Sposidea un’equipe di esperti di immagine e un vero set fotografico appositamente allestito, con aree open space per il make up e l’hair styling, attendono le aspiranti spose modelle nei giorni di giovedì 30 settembre e venerdì 1 ottobre 2004 per i casting. Una giuria di esperti selezionerà dieci fortunate che vivranno l’emozione di sfilare domenica 2 ottobre sulla passerella di Sposidea, indossando gli abiti più belli dei migliori stilisti presenti alla manifestazione. Domenica 2 ottobre 2004 il gran finale: sotto gli occhi di fidanzati-futuri-mariti, mamme-future-suocere, amiche-future-testimoni e del pubblico dei visitatori della mostra, le aspiranti spose modelle verranno truccate acconciate e vestite… pronte a vivere un giorno da modelle! Le ragazze sfileranno indossando un abito da sposa messo a disposizione dagli atelier presenti alla mostra e la giuria sceglierà la futura sposa che meglio interpreta lo stile Sposidea: dinamica e spigliata in passerella come nella vita. In palio, per la fortunata vincitrice, un meraviglioso abito da sposa offerto dallo stilista per cui avrà sfilato e l’occasione di vedere le foto del suo matrimonio pubblicate sul magazine Sposawhite. Proprio come una star. Infolink: www.Villacastelbarco.com |
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“1 GIORNO DA MODELLA” A SPOSIDEA 2004 VILLA CASTELBARCO ALBANI, VAPRIO D’ADDA (MI) |
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Vaprio d’Adda, 29 Giugno 2004 - Villa Castelbarco Albani ospiterà a Sposidea 2004, dal 30 settembre al 3 ottobre, il concorso “1 giorno da modella”, che offre alle future spose l’imperdibile occasione di essere star per un giorno sfilando con il sospirato abito bianco nella passerella d’onore della mostra. Organizzato in collaborazione con il magazine Sposawhite, il concorso “1 giorno da modella” è dedicato a tutte le ragazze in procinto di sposarsi che, con ironia e giocosità, vogliono vedere in anticipo quanto e come saranno belle il giorno del loro matrimonio. Tutti i riferimenti per il concorso Le future spose potranno iscriversi a “1 giorno da modella” entro il 25 settembre 2004 attraverso i siti www.Villacastelbarco.com www.Whitemagazine.it www.Allafollia.it o inviando l'apposito coupon pubblicato su Sposawhite del mese di Giugno. A Sposidea un’equipe di esperti di immagine e un vero set fotografico appositamente allestito, con aree open space per il make up e l’hair styling, attendono le aspiranti spose modelle nei giorni di giovedì 30 settembre e venerdì 1 ottobre 2004 per i casting. Una giuria di esperti selezionerà dieci fortunate che vivranno l’emozione di sfilare domenica 2 ottobre sulla passerella di Sposidea, indossando gli abiti più belli dei migliori stilisti presenti alla manifestazione. Domenica 2 ottobre 2004 il gran finale: sotto gli occhi di fidanzati-futuri-mariti, mamme-future-suocere, amiche-future-testimoni e del pubblico dei visitatori della mostra, le aspiranti spose modelle verranno truccate acconciate e vestite… pronte a vivere un giorno da modelle! Le ragazze sfileranno indossando un abito da sposa messo a disposizione dagli atelier presenti alla mostra e la giuria sceglierà la futura sposa che meglio interpreta lo stile Sposidea: dinamica e spigliata in passerella come nella vita. In palio, per la fortunata vincitrice, un meraviglioso abito da sposa offerto dallo stilista per cui avrà sfilato e l’occasione di vedere le foto del suo matrimonio pubblicate sul magazine Sposawhite. Proprio come una star. Infolink: www.Villacastelbarco.com |
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“1 GIORNO DA MODELLA” A SPOSIDEA 2004 VILLA CASTELBARCO ALBANI, VAPRIO D’ADDA (MI) |
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Vaprio d’Adda, 29 Giugno 2004 - Villa Castelbarco Albani ospiterà a Sposidea 2004, dal 30 settembre al 3 ottobre, il concorso “1 giorno da modella”, che offre alle future spose l’imperdibile occasione di essere star per un giorno sfilando con il sospirato abito bianco nella passerella d’onore della mostra. Organizzato in collaborazione con il magazine Sposawhite, il concorso “1 giorno da modella” è dedicato a tutte le ragazze in procinto di sposarsi che, con ironia e giocosità, vogliono vedere in anticipo quanto e come saranno belle il giorno del loro matrimonio. Tutti i riferimenti per il concorso Le future spose potranno iscriversi a “1 giorno da modella” entro il 25 settembre 2004 attraverso i siti www.Villacastelbarco.com www.Whitemagazine.it www.Allafollia.it o inviando l'apposito coupon pubblicato su Sposawhite del mese di Giugno. A Sposidea un’equipe di esperti di immagine e un vero set fotografico appositamente allestito, con aree open space per il make up e l’hair styling, attendono le aspiranti spose modelle nei giorni di giovedì 30 settembre e venerdì 1 ottobre 2004 per i casting. Una giuria di esperti selezionerà dieci fortunate che vivranno l’emozione di sfilare domenica 2 ottobre sulla passerella di Sposidea, indossando gli abiti più belli dei migliori stilisti presenti alla manifestazione. Domenica 2 ottobre 2004 il gran finale: sotto gli occhi di fidanzati-futuri-mariti, mamme-future-suocere, amiche-future-testimoni e del pubblico dei visitatori della mostra, le aspiranti spose modelle verranno truccate acconciate e vestite… pronte a vivere un giorno da modelle! Le ragazze sfileranno indossando un abito da sposa messo a disposizione dagli atelier presenti alla mostra e la giuria sceglierà la futura sposa che meglio interpreta lo stile Sposidea: dinamica e spigliata in passerella come nella vita. In palio, per la fortunata vincitrice, un meraviglioso abito da sposa offerto dallo stilista per cui avrà sfilato e l’occasione di vedere le foto del suo matrimonio pubblicate sul magazine Sposawhite. Proprio come una star. Infolink: www.Villacastelbarco.com |
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Vaprio d’Adda, 29 Giugno 2004 - Villa Castelbarco Albani ospiterà a Sposidea 2004, dal 30 settembre al 3 ottobre, il concorso “1 giorno da modella”, che offre alle future spose l’imperdibile occasione di essere star per un giorno sfilando con il sospirato abito bianco nella passerella d’onore della mostra. Organizzato in collaborazione con il magazine Sposawhite, il concorso “1 giorno da modella” è dedicato a tutte le ragazze in procinto di sposarsi che, con ironia e giocosità, vogliono vedere in anticipo quanto e come saranno belle il giorno del loro matrimonio. Tutti i riferimenti per il concorso Le future spose potranno iscriversi a “1 giorno da modella” entro il 25 settembre 2004 attraverso i siti www.Villacastelbarco.com www.Whitemagazine.it www.Allafollia.it o inviando l'apposito coupon pubblicato su Sposawhite del mese di Giugno. A Sposidea un’equipe di esperti di immagine e un vero set fotografico appositamente allestito, con aree open space per il make up e l’hair styling, attendono le aspiranti spose modelle nei giorni di giovedì 30 settembre e venerdì 1 ottobre 2004 per i casting. Una giuria di esperti selezionerà dieci fortunate che vivranno l’emozione di sfilare domenica 2 ottobre sulla passerella di Sposidea, indossando gli abiti più belli dei migliori stilisti presenti alla manifestazione. Domenica 2 ottobre 2004 il gran finale: sotto gli occhi di fidanzati-futuri-mariti, mamme-future-suocere, amiche-future-testimoni e del pubblico dei visitatori della mostra, le aspiranti spose modelle verranno truccate acconciate e vestite… pronte a vivere un giorno da modelle! Le ragazze sfileranno indossando un abito da sposa messo a disposizione dagli atelier presenti alla mostra e la giuria sceglierà la futura sposa che meglio interpreta lo stile Sposidea: dinamica e spigliata in passerella come nella vita. In palio, per la fortunata vincitrice, un meraviglioso abito da sposa offerto dallo stilista per cui avrà sfilato e l’occasione di vedere le foto del suo matrimonio pubblicate sul magazine Sposawhite. Proprio come una star. Infolink: www.Villacastelbarco.com |
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“1 GIORNO DA MODELLA” A SPOSIDEA 2004 VILLA CASTELBARCO ALBANI, VAPRIO D’ADDA (MI) |
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Vaprio d’Adda, 29 Giugno 2004 - Villa Castelbarco Albani ospiterà a Sposidea 2004, dal 30 settembre al 3 ottobre, il concorso “1 giorno da modella”, che offre alle future spose l’imperdibile occasione di essere star per un giorno sfilando con il sospirato abito bianco nella passerella d’onore della mostra. Organizzato in collaborazione con il magazine Sposawhite, il concorso “1 giorno da modella” è dedicato a tutte le ragazze in procinto di sposarsi che, con ironia e giocosità, vogliono vedere in anticipo quanto e come saranno belle il giorno del loro matrimonio. Tutti i riferimenti per il concorso Le future spose potranno iscriversi a “1 giorno da modella” entro il 25 settembre 2004 attraverso i siti www.Villacastelbarco.com www.Whitemagazine.it www.Allafollia.it o inviando l'apposito coupon pubblicato su Sposawhite del mese di Giugno. A Sposidea un’equipe di esperti di immagine e un vero set fotografico appositamente allestito, con aree open space per il make up e l’hair styling, attendono le aspiranti spose modelle nei giorni di giovedì 30 settembre e venerdì 1 ottobre 2004 per i casting. Una giuria di esperti selezionerà dieci fortunate che vivranno l’emozione di sfilare domenica 2 ottobre sulla passerella di Sposidea, indossando gli abiti più belli dei migliori stilisti presenti alla manifestazione. Domenica 2 ottobre 2004 il gran finale: sotto gli occhi di fidanzati-futuri-mariti, mamme-future-suocere, amiche-future-testimoni e del pubblico dei visitatori della mostra, le aspiranti spose modelle verranno truccate acconciate e vestite… pronte a vivere un giorno da modelle! Le ragazze sfileranno indossando un abito da sposa messo a disposizione dagli atelier presenti alla mostra e la giuria sceglierà la futura sposa che meglio interpreta lo stile Sposidea: dinamica e spigliata in passerella come nella vita. In palio, per la fortunata vincitrice, un meraviglioso abito da sposa offerto dallo stilista per cui avrà sfilato e l’occasione di vedere le foto del suo matrimonio pubblicate sul magazine Sposawhite. Proprio come una star. Infolink: www.Villacastelbarco.com |
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“1 GIORNO DA MODELLA” A SPOSIDEA 2004 VILLA CASTELBARCO ALBANI, VAPRIO D’ADDA (MI) |
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Vaprio d’Adda, 29 Giugno 2004 - Villa Castelbarco Albani ospiterà a Sposidea 2004, dal 30 settembre al 3 ottobre, il concorso “1 giorno da modella”, che offre alle future spose l’imperdibile occasione di essere star per un giorno sfilando con il sospirato abito bianco nella passerella d’onore della mostra. Organizzato in collaborazione con il magazine Sposawhite, il concorso “1 giorno da modella” è dedicato a tutte le ragazze in procinto di sposarsi che, con ironia e giocosità, vogliono vedere in anticipo quanto e come saranno belle il giorno del loro matrimonio. Tutti i riferimenti per il concorso Le future spose potranno iscriversi a “1 giorno da modella” entro il 25 settembre 2004 attraverso i siti www.Villacastelbarco.com www.Whitemagazine.it www.Allafollia.it o inviando l'apposito coupon pubblicato su Sposawhite del mese di Giugno. A Sposidea un’equipe di esperti di immagine e un vero set fotografico appositamente allestito, con aree open space per il make up e l’hair styling, attendono le aspiranti spose modelle nei giorni di giovedì 30 settembre e venerdì 1 ottobre 2004 per i casting. Una giuria di esperti selezionerà dieci fortunate che vivranno l’emozione di sfilare domenica 2 ottobre sulla passerella di Sposidea, indossando gli abiti più belli dei migliori stilisti presenti alla manifestazione. Domenica 2 ottobre 2004 il gran finale: sotto gli occhi di fidanzati-futuri-mariti, mamme-future-suocere, amiche-future-testimoni e del pubblico dei visitatori della mostra, le aspiranti spose modelle verranno truccate acconciate e vestite… pronte a vivere un giorno da modelle! Le ragazze sfileranno indossando un abito da sposa messo a disposizione dagli atelier presenti alla mostra e la giuria sceglierà la futura sposa che meglio interpreta lo stile Sposidea: dinamica e spigliata in passerella come nella vita. In palio, per la fortunata vincitrice, un meraviglioso abito da sposa offerto dallo stilista per cui avrà sfilato e l’occasione di vedere le foto del suo matrimonio pubblicate sul magazine Sposawhite. Proprio come una star. Infolink: www.Villacastelbarco.com |
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GRANDE SUCCESSO PER LA 5^ EDIZIONE DEL GALA’ DELLA MODA - FASHION FOR CHILDREN
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Milano, 29 giugno 2004 - Sono oltre 500 gli ospiti che hanno assistito alla 5^ edizione del Galà della Moda - Fashion for Children, a Villa Erba di Cernobbio (Co) venerdì 25 giugno 2004. Milly Moratti, Maria Teresa Ruta, Franco Oppini, Giovanni Bozzetti (Assessore alla Moda del Comune di Milano); Maria Luisa Trussardi (Consigliere Camera Nazionale della Moda Italiana) e l'intero cast della fortunata serie televisiva Vivere, sono alcuni importanti nomi del panorama italiano del mondo imprenditoriale, dello sport e dello spettacolo presenti venerdì sera al Galà della Moda, organizzato da Efesto e Rotaract in collaborazione con la Camera Nazionale della Moda Italiana. I 40.000 euro ricavati dalla serata - il 60% in più rispetto alla precedente edizione - è stato interamente devoluto all' Associazione Prometeo, onlus che opera a livello mondiale a difesa dell’infanzia violata, offrendo assistenza medico-legale alle vittime di abusi sessuali e realizzando oltre 200 conferenze all'anno per sensibilizzare l'opinione pubblica nei confronti del dilagante fenomeno della pedofilia. Galà della Moda - Fashion for Children ha offerto diversi momenti di intrattenimento per il pubblico: la sfilata di moda che ha visto protragoniste le creazioni primavera-estate 2004 di alcuni stilisti di fama internazionale quali Coveri, Clips e Lidia Cardinale; i costumi da bagno di Parah con abbinati gli occhiali da sole di Silhouette. La mostra dal titolo “Una piccola luce. I bambini vestono le favole e le fiabe” , realizzata con i disegni e le illustrazioni di bambini tra i 4 e i 10 anni che con la loro fantasia hanno interpretato la moda nelle favole. La consegna del premio “Light for Young” riconoscimento annualmente conferito a chi, col proprio operato, sia divenuto simbolo verso i giovani per stile e qualità morali, intellettuali e professionali. Quest'anno il premio è stato attribuito a F.c. Internazionale Milano per l'attività svolta in tutto il mondo nei confronti dei bambini attraverso il progetto Inter Campus. Il premio è stato ritirato da Paolo Viganò, direttore comnicazione della società milanese. L’edizione del 2004 si è svolta con il patrocinio di Regione Lombardia, Provincia di Como, Comune di Como, Comune di Cernobbio e Ideacomo, avvalendosi del contributo di sponsor quali Volareweb.com, Haier Electronics Europe, Silhouette, Ck Calvin Klein Watches & Jewelry, Mercedes S.c.a. |
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Milano, 29 giugno 2004 - Sono oltre 500 gli ospiti che hanno assistito alla 5^ edizione del Galà della Moda - Fashion for Children, a Villa Erba di Cernobbio (Co) venerdì 25 giugno 2004. Milly Moratti, Maria Teresa Ruta, Franco Oppini, Giovanni Bozzetti (Assessore alla Moda del Comune di Milano); Maria Luisa Trussardi (Consigliere Camera Nazionale della Moda Italiana) e l'intero cast della fortunata serie televisiva Vivere, sono alcuni importanti nomi del panorama italiano del mondo imprenditoriale, dello sport e dello spettacolo presenti venerdì sera al Galà della Moda, organizzato da Efesto e Rotaract in collaborazione con la Camera Nazionale della Moda Italiana. I 40.000 euro ricavati dalla serata - il 60% in più rispetto alla precedente edizione - è stato interamente devoluto all' Associazione Prometeo, onlus che opera a livello mondiale a difesa dell’infanzia violata, offrendo assistenza medico-legale alle vittime di abusi sessuali e realizzando oltre 200 conferenze all'anno per sensibilizzare l'opinione pubblica nei confronti del dilagante fenomeno della pedofilia. Galà della Moda - Fashion for Children ha offerto diversi momenti di intrattenimento per il pubblico: la sfilata di moda che ha visto protragoniste le creazioni primavera-estate 2004 di alcuni stilisti di fama internazionale quali Coveri, Clips e Lidia Cardinale; i costumi da bagno di Parah con abbinati gli occhiali da sole di Silhouette. La mostra dal titolo “Una piccola luce. I bambini vestono le favole e le fiabe” , realizzata con i disegni e le illustrazioni di bambini tra i 4 e i 10 anni che con la loro fantasia hanno interpretato la moda nelle favole. La consegna del premio “Light for Young” riconoscimento annualmente conferito a chi, col proprio operato, sia divenuto simbolo verso i giovani per stile e qualità morali, intellettuali e professionali. Quest'anno il premio è stato attribuito a F.c. Internazionale Milano per l'attività svolta in tutto il mondo nei confronti dei bambini attraverso il progetto Inter Campus. Il premio è stato ritirato da Paolo Viganò, direttore comnicazione della società milanese. L’edizione del 2004 si è svolta con il patrocinio di Regione Lombardia, Provincia di Como, Comune di Como, Comune di Cernobbio e Ideacomo, avvalendosi del contributo di sponsor quali Volareweb.com, Haier Electronics Europe, Silhouette, Ck Calvin Klein Watches & Jewelry, Mercedes S.c.a. |
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Milano, 29 giugno 2004 - Sono oltre 500 gli ospiti che hanno assistito alla 5^ edizione del Galà della Moda - Fashion for Children, a Villa Erba di Cernobbio (Co) venerdì 25 giugno 2004. Milly Moratti, Maria Teresa Ruta, Franco Oppini, Giovanni Bozzetti (Assessore alla Moda del Comune di Milano); Maria Luisa Trussardi (Consigliere Camera Nazionale della Moda Italiana) e l'intero cast della fortunata serie televisiva Vivere, sono alcuni importanti nomi del panorama italiano del mondo imprenditoriale, dello sport e dello spettacolo presenti venerdì sera al Galà della Moda, organizzato da Efesto e Rotaract in collaborazione con la Camera Nazionale della Moda Italiana. I 40.000 euro ricavati dalla serata - il 60% in più rispetto alla precedente edizione - è stato interamente devoluto all' Associazione Prometeo, onlus che opera a livello mondiale a difesa dell’infanzia violata, offrendo assistenza medico-legale alle vittime di abusi sessuali e realizzando oltre 200 conferenze all'anno per sensibilizzare l'opinione pubblica nei confronti del dilagante fenomeno della pedofilia. Galà della Moda - Fashion for Children ha offerto diversi momenti di intrattenimento per il pubblico: la sfilata di moda che ha visto protragoniste le creazioni primavera-estate 2004 di alcuni stilisti di fama internazionale quali Coveri, Clips e Lidia Cardinale; i costumi da bagno di Parah con abbinati gli occhiali da sole di Silhouette. La mostra dal titolo “Una piccola luce. I bambini vestono le favole e le fiabe” , realizzata con i disegni e le illustrazioni di bambini tra i 4 e i 10 anni che con la loro fantasia hanno interpretato la moda nelle favole. La consegna del premio “Light for Young” riconoscimento annualmente conferito a chi, col proprio operato, sia divenuto simbolo verso i giovani per stile e qualità morali, intellettuali e professionali. Quest'anno il premio è stato attribuito a F.c. Internazionale Milano per l'attività svolta in tutto il mondo nei confronti dei bambini attraverso il progetto Inter Campus. Il premio è stato ritirato da Paolo Viganò, direttore comnicazione della società milanese. L’edizione del 2004 si è svolta con il patrocinio di Regione Lombardia, Provincia di Como, Comune di Como, Comune di Cernobbio e Ideacomo, avvalendosi del contributo di sponsor quali Volareweb.com, Haier Electronics Europe, Silhouette, Ck Calvin Klein Watches & Jewelry, Mercedes S.c.a. |
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Milano, 29 giugno 2004 - Sono oltre 500 gli ospiti che hanno assistito alla 5^ edizione del Galà della Moda - Fashion for Children, a Villa Erba di Cernobbio (Co) venerdì 25 giugno 2004. Milly Moratti, Maria Teresa Ruta, Franco Oppini, Giovanni Bozzetti (Assessore alla Moda del Comune di Milano); Maria Luisa Trussardi (Consigliere Camera Nazionale della Moda Italiana) e l'intero cast della fortunata serie televisiva Vivere, sono alcuni importanti nomi del panorama italiano del mondo imprenditoriale, dello sport e dello spettacolo presenti venerdì sera al Galà della Moda, organizzato da Efesto e Rotaract in collaborazione con la Camera Nazionale della Moda Italiana. I 40.000 euro ricavati dalla serata - il 60% in più rispetto alla precedente edizione - è stato interamente devoluto all' Associazione Prometeo, onlus che opera a livello mondiale a difesa dell’infanzia violata, offrendo assistenza medico-legale alle vittime di abusi sessuali e realizzando oltre 200 conferenze all'anno per sensibilizzare l'opinione pubblica nei confronti del dilagante fenomeno della pedofilia. Galà della Moda - Fashion for Children ha offerto diversi momenti di intrattenimento per il pubblico: la sfilata di moda che ha visto protragoniste le creazioni primavera-estate 2004 di alcuni stilisti di fama internazionale quali Coveri, Clips e Lidia Cardinale; i costumi da bagno di Parah con abbinati gli occhiali da sole di Silhouette. La mostra dal titolo “Una piccola luce. I bambini vestono le favole e le fiabe” , realizzata con i disegni e le illustrazioni di bambini tra i 4 e i 10 anni che con la loro fantasia hanno interpretato la moda nelle favole. La consegna del premio “Light for Young” riconoscimento annualmente conferito a chi, col proprio operato, sia divenuto simbolo verso i giovani per stile e qualità morali, intellettuali e professionali. Quest'anno il premio è stato attribuito a F.c. Internazionale Milano per l'attività svolta in tutto il mondo nei confronti dei bambini attraverso il progetto Inter Campus. Il premio è stato ritirato da Paolo Viganò, direttore comnicazione della società milanese. L’edizione del 2004 si è svolta con il patrocinio di Regione Lombardia, Provincia di Como, Comune di Como, Comune di Cernobbio e Ideacomo, avvalendosi del contributo di sponsor quali Volareweb.com, Haier Electronics Europe, Silhouette, Ck Calvin Klein Watches & Jewelry, Mercedes S.c.a. |
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Milano, 29 giugno 2004 - Sono oltre 500 gli ospiti che hanno assistito alla 5^ edizione del Galà della Moda - Fashion for Children, a Villa Erba di Cernobbio (Co) venerdì 25 giugno 2004. Milly Moratti, Maria Teresa Ruta, Franco Oppini, Giovanni Bozzetti (Assessore alla Moda del Comune di Milano); Maria Luisa Trussardi (Consigliere Camera Nazionale della Moda Italiana) e l'intero cast della fortunata serie televisiva Vivere, sono alcuni importanti nomi del panorama italiano del mondo imprenditoriale, dello sport e dello spettacolo presenti venerdì sera al Galà della Moda, organizzato da Efesto e Rotaract in collaborazione con la Camera Nazionale della Moda Italiana. I 40.000 euro ricavati dalla serata - il 60% in più rispetto alla precedente edizione - è stato interamente devoluto all' Associazione Prometeo, onlus che opera a livello mondiale a difesa dell’infanzia violata, offrendo assistenza medico-legale alle vittime di abusi sessuali e realizzando oltre 200 conferenze all'anno per sensibilizzare l'opinione pubblica nei confronti del dilagante fenomeno della pedofilia. Galà della Moda - Fashion for Children ha offerto diversi momenti di intrattenimento per il pubblico: la sfilata di moda che ha visto protragoniste le creazioni primavera-estate 2004 di alcuni stilisti di fama internazionale quali Coveri, Clips e Lidia Cardinale; i costumi da bagno di Parah con abbinati gli occhiali da sole di Silhouette. La mostra dal titolo “Una piccola luce. I bambini vestono le favole e le fiabe” , realizzata con i disegni e le illustrazioni di bambini tra i 4 e i 10 anni che con la loro fantasia hanno interpretato la moda nelle favole. La consegna del premio “Light for Young” riconoscimento annualmente conferito a chi, col proprio operato, sia divenuto simbolo verso i giovani per stile e qualità morali, intellettuali e professionali. Quest'anno il premio è stato attribuito a F.c. Internazionale Milano per l'attività svolta in tutto il mondo nei confronti dei bambini attraverso il progetto Inter Campus. Il premio è stato ritirato da Paolo Viganò, direttore comnicazione della società milanese. L’edizione del 2004 si è svolta con il patrocinio di Regione Lombardia, Provincia di Como, Comune di Como, Comune di Cernobbio e Ideacomo, avvalendosi del contributo di sponsor quali Volareweb.com, Haier Electronics Europe, Silhouette, Ck Calvin Klein Watches & Jewelry, Mercedes S.c.a. |
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Milano, 29 giugno 2004 - Sono oltre 500 gli ospiti che hanno assistito alla 5^ edizione del Galà della Moda - Fashion for Children, a Villa Erba di Cernobbio (Co) venerdì 25 giugno 2004. Milly Moratti, Maria Teresa Ruta, Franco Oppini, Giovanni Bozzetti (Assessore alla Moda del Comune di Milano); Maria Luisa Trussardi (Consigliere Camera Nazionale della Moda Italiana) e l'intero cast della fortunata serie televisiva Vivere, sono alcuni importanti nomi del panorama italiano del mondo imprenditoriale, dello sport e dello spettacolo presenti venerdì sera al Galà della Moda, organizzato da Efesto e Rotaract in collaborazione con la Camera Nazionale della Moda Italiana. I 40.000 euro ricavati dalla serata - il 60% in più rispetto alla precedente edizione - è stato interamente devoluto all' Associazione Prometeo, onlus che opera a livello mondiale a difesa dell’infanzia violata, offrendo assistenza medico-legale alle vittime di abusi sessuali e realizzando oltre 200 conferenze all'anno per sensibilizzare l'opinione pubblica nei confronti del dilagante fenomeno della pedofilia. Galà della Moda - Fashion for Children ha offerto diversi momenti di intrattenimento per il pubblico: la sfilata di moda che ha visto protragoniste le creazioni primavera-estate 2004 di alcuni stilisti di fama internazionale quali Coveri, Clips e Lidia Cardinale; i costumi da bagno di Parah con abbinati gli occhiali da sole di Silhouette. La mostra dal titolo “Una piccola luce. I bambini vestono le favole e le fiabe” , realizzata con i disegni e le illustrazioni di bambini tra i 4 e i 10 anni che con la loro fantasia hanno interpretato la moda nelle favole. La consegna del premio “Light for Young” riconoscimento annualmente conferito a chi, col proprio operato, sia divenuto simbolo verso i giovani per stile e qualità morali, intellettuali e professionali. Quest'anno il premio è stato attribuito a F.c. Internazionale Milano per l'attività svolta in tutto il mondo nei confronti dei bambini attraverso il progetto Inter Campus. Il premio è stato ritirato da Paolo Viganò, direttore comnicazione della società milanese. L’edizione del 2004 si è svolta con il patrocinio di Regione Lombardia, Provincia di Como, Comune di Como, Comune di Cernobbio e Ideacomo, avvalendosi del contributo di sponsor quali Volareweb.com, Haier Electronics Europe, Silhouette, Ck Calvin Klein Watches & Jewelry, Mercedes S.c.a. |
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DA PRATO I TESSUTI PIÙ HIGH-TECH PER LA NUOVA CHIESA DI PADRE PIO SONO 1000 METRI PER I PARAMENTI DEI 10 CARDINALI, 120 VESCOVI, 500 SACERDOTI PROTAGONISTI IL 1° LUGLIO DEL GRANDE EVENTO A S. GIOVANNI ROTONDO |
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Prato, 29 giugno 2004 - Oltre un chilometro di tessuti made in Prato, preziosissimi e della più alta tecnologia. Due settimane per le ricerche iconografiche. Un mese e mezzo per la confezione. Tanto è occorso per realizzare i paramenti per i 10 cardinali, 120 vescovi e 500 sacerdoti che il 1° luglio, a S. Giovanni Rotondo, parteciperanno alla cerimonia di dedicazione a San Padre Pio da Pietrelcina della nuova, grande chiesa progettata dall’architetto Renzo Piano. Dopo la Basilica di S. Pietro sarà la più grande della cristianità, privilegio finora della cattedrale di St. Paul a Londra. Era Papa Paolo Giovanni Ii che in origine doveva celebrare la cerimonia, anche se ha poi incaricato di sostituirlo l’arcivescovo di Manfredonia, Domenico Umberto d’Ambrosio, delegato della Santa Sede per le Opere e il Santuario pugliese. D’ambrosio sarà assistito da 7 diaconi e da circa 700 concelebranti. Si prevede comunque una presenza complessiva di almeno 2000 prelati. I fedeli saranno invece centinaia di migliaia. Vastissima la copertura dei mezzi d’informazione. Rai 1 offrirà in esclusiva una diretta della cerimonia per due ore, dalle 16,30 alle 18,30, immagini acquistate dalle televisioni di decine di Paesi. Già accreditati oltre 300 giornalisti da tutto il mondo. Carlo Longo, presidente degli industriali pratesi, commenta così l’evento: “Si tratta di un’occasione straordinaria per rendere omaggio a una grande personalità religiosa e per mostrare all’Italia e al mondo le eccezionali capacità di Prato nel settore tessile e nella moda. Queste tipologie di tessuti, così elaborate e particolari, costituiscono dal punto di vista della tecnica tessile una sfida che ci fa piacere raccogliere. Mi pare che i risultati ci diano ragione”. Sono esattamente 1076 i metri di speciale tessuto occorsi alla sartoria liturgica X Regio di Treviso per confezionare le 200 casule e 500 stole dei prelati concelebranti, oltre alle grandi dalmatiche dei 7 diaconi. Si tratta di una tela di pura lana a quattro capi ritorti, tramata in lurex argento, realizzata con una tecnica particolarissima (è usata solo per i paramenti sacri) che impedisce alla stoffa di prendere pieghe. Sempre prodotti a Prato, e questi donati dall'Unione Industriale Pratese, anche stoffa e confezione del Polistavrion che sarà indossato dal celebrante principale, l'arcivescovo d'Ambrosio (in origine il Papa). Si tratta di un completo, casula, stola e mitra, che prende il nome (polistavrion, in greco “molte croci”) dal particolare disegno del tessuto, appunto con molte croci. Il tessuto, in due versioni, è un jacquard cosiddetto "doppio alternato a due effetti". I toni di colore dominanti sono il porpora e l'oro, ciascuno dei quali composto da filati (dominanti il lurex e la seta) di sfumature diverse, che conferiscono alla stoffa un effetto cangiante particolarmente raffinato. In più, gli ornati di casula e mitra, in lana e oro, sono tempestati di oltre 1850 pietre dure sfaccettate, metà corniola rossa e metà globuli e grani d'oro. Questi paramenti, oltre a quelli dell'altare e degli addobbi principali, hanno richiesto altri 120 metri di stoffa. La ricerca iconografica sul Polistavrion è stata realizzata dallo studio Ballarin di Venezia su mosaici, affreschi, miniature e icone considerati in un periodo di tempo di sette secoli, dal più antico, 1191, alla metà del secolo Xix. Il tessuto è dono dell’Unione Industriale Pratese a Padre Pio in questa circostanza, destinata a coinvolgere l’intero mondo cristiano; l’Unione Industriale ricorda che Prato è il maggior distretto tessile e della moda in Europa. La produzione è di elevatissima qualità e si caratterizza per creatività e alto contenuto moda. Tessuti e filati pratesi sono da sempre protagonisti assoluti di alta moda, prêt à porter, maglieria. Legare il nome di Prato a grandi eventi mediatici come il Giubileo e, più recentemente, il matrimonio di Felipe di Spagna, contribuisce a dare visibilità internazione al settore tessile e ad aumentarne fama e credibilità. |
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DA PRATO I TESSUTI PIÙ HIGH-TECH PER LA NUOVA CHIESA DI PADRE PIO SONO 1000 METRI PER I PARAMENTI DEI 10 CARDINALI, 120 VESCOVI, 500 SACERDOTI PROTAGONISTI IL 1° LUGLIO DEL GRANDE EVENTO A S. GIOVANNI ROTONDO |
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Prato, 29 giugno 2004 - Oltre un chilometro di tessuti made in Prato, preziosissimi e della più alta tecnologia. Due settimane per le ricerche iconografiche. Un mese e mezzo per la confezione. Tanto è occorso per realizzare i paramenti per i 10 cardinali, 120 vescovi e 500 sacerdoti che il 1° luglio, a S. Giovanni Rotondo, parteciperanno alla cerimonia di dedicazione a San Padre Pio da Pietrelcina della nuova, grande chiesa progettata dall’architetto Renzo Piano. Dopo la Basilica di S. Pietro sarà la più grande della cristianità, privilegio finora della cattedrale di St. Paul a Londra. Era Papa Paolo Giovanni Ii che in origine doveva celebrare la cerimonia, anche se ha poi incaricato di sostituirlo l’arcivescovo di Manfredonia, Domenico Umberto d’Ambrosio, delegato della Santa Sede per le Opere e il Santuario pugliese. D’ambrosio sarà assistito da 7 diaconi e da circa 700 concelebranti. Si prevede comunque una presenza complessiva di almeno 2000 prelati. I fedeli saranno invece centinaia di migliaia. Vastissima la copertura dei mezzi d’informazione. Rai 1 offrirà in esclusiva una diretta della cerimonia per due ore, dalle 16,30 alle 18,30, immagini acquistate dalle televisioni di decine di Paesi. Già accreditati oltre 300 giornalisti da tutto il mondo. Carlo Longo, presidente degli industriali pratesi, commenta così l’evento: “Si tratta di un’occasione straordinaria per rendere omaggio a una grande personalità religiosa e per mostrare all’Italia e al mondo le eccezionali capacità di Prato nel settore tessile e nella moda. Queste tipologie di tessuti, così elaborate e particolari, costituiscono dal punto di vista della tecnica tessile una sfida che ci fa piacere raccogliere. Mi pare che i risultati ci diano ragione”. Sono esattamente 1076 i metri di speciale tessuto occorsi alla sartoria liturgica X Regio di Treviso per confezionare le 200 casule e 500 stole dei prelati concelebranti, oltre alle grandi dalmatiche dei 7 diaconi. Si tratta di una tela di pura lana a quattro capi ritorti, tramata in lurex argento, realizzata con una tecnica particolarissima (è usata solo per i paramenti sacri) che impedisce alla stoffa di prendere pieghe. Sempre prodotti a Prato, e questi donati dall'Unione Industriale Pratese, anche stoffa e confezione del Polistavrion che sarà indossato dal celebrante principale, l'arcivescovo d'Ambrosio (in origine il Papa). Si tratta di un completo, casula, stola e mitra, che prende il nome (polistavrion, in greco “molte croci”) dal particolare disegno del tessuto, appunto con molte croci. Il tessuto, in due versioni, è un jacquard cosiddetto "doppio alternato a due effetti". I toni di colore dominanti sono il porpora e l'oro, ciascuno dei quali composto da filati (dominanti il lurex e la seta) di sfumature diverse, che conferiscono alla stoffa un effetto cangiante particolarmente raffinato. In più, gli ornati di casula e mitra, in lana e oro, sono tempestati di oltre 1850 pietre dure sfaccettate, metà corniola rossa e metà globuli e grani d'oro. Questi paramenti, oltre a quelli dell'altare e degli addobbi principali, hanno richiesto altri 120 metri di stoffa. La ricerca iconografica sul Polistavrion è stata realizzata dallo studio Ballarin di Venezia su mosaici, affreschi, miniature e icone considerati in un periodo di tempo di sette secoli, dal più antico, 1191, alla metà del secolo Xix. Il tessuto è dono dell’Unione Industriale Pratese a Padre Pio in questa circostanza, destinata a coinvolgere l’intero mondo cristiano; l’Unione Industriale ricorda che Prato è il maggior distretto tessile e della moda in Europa. La produzione è di elevatissima qualità e si caratterizza per creatività e alto contenuto moda. Tessuti e filati pratesi sono da sempre protagonisti assoluti di alta moda, prêt à porter, maglieria. Legare il nome di Prato a grandi eventi mediatici come il Giubileo e, più recentemente, il matrimonio di Felipe di Spagna, contribuisce a dare visibilità internazione al settore tessile e ad aumentarne fama e credibilità. |
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DA PRATO I TESSUTI PIÙ HIGH-TECH PER LA NUOVA CHIESA DI PADRE PIO SONO 1000 METRI PER I PARAMENTI DEI 10 CARDINALI, 120 VESCOVI, 500 SACERDOTI PROTAGONISTI IL 1° LUGLIO DEL GRANDE EVENTO A S. GIOVANNI ROTONDO |
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Prato, 29 giugno 2004 - Oltre un chilometro di tessuti made in Prato, preziosissimi e della più alta tecnologia. Due settimane per le ricerche iconografiche. Un mese e mezzo per la confezione. Tanto è occorso per realizzare i paramenti per i 10 cardinali, 120 vescovi e 500 sacerdoti che il 1° luglio, a S. Giovanni Rotondo, parteciperanno alla cerimonia di dedicazione a San Padre Pio da Pietrelcina della nuova, grande chiesa progettata dall’architetto Renzo Piano. Dopo la Basilica di S. Pietro sarà la più grande della cristianità, privilegio finora della cattedrale di St. Paul a Londra. Era Papa Paolo Giovanni Ii che in origine doveva celebrare la cerimonia, anche se ha poi incaricato di sostituirlo l’arcivescovo di Manfredonia, Domenico Umberto d’Ambrosio, delegato della Santa Sede per le Opere e il Santuario pugliese. D’ambrosio sarà assistito da 7 diaconi e da circa 700 concelebranti. Si prevede comunque una presenza complessiva di almeno 2000 prelati. I fedeli saranno invece centinaia di migliaia. Vastissima la copertura dei mezzi d’informazione. Rai 1 offrirà in esclusiva una diretta della cerimonia per due ore, dalle 16,30 alle 18,30, immagini acquistate dalle televisioni di decine di Paesi. Già accreditati oltre 300 giornalisti da tutto il mondo. Carlo Longo, presidente degli industriali pratesi, commenta così l’evento: “Si tratta di un’occasione straordinaria per rendere omaggio a una grande personalità religiosa e per mostrare all’Italia e al mondo le eccezionali capacità di Prato nel settore tessile e nella moda. Queste tipologie di tessuti, così elaborate e particolari, costituiscono dal punto di vista della tecnica tessile una sfida che ci fa piacere raccogliere. Mi pare che i risultati ci diano ragione”. Sono esattamente 1076 i metri di speciale tessuto occorsi alla sartoria liturgica X Regio di Treviso per confezionare le 200 casule e 500 stole dei prelati concelebranti, oltre alle grandi dalmatiche dei 7 diaconi. Si tratta di una tela di pura lana a quattro capi ritorti, tramata in lurex argento, realizzata con una tecnica particolarissima (è usata solo per i paramenti sacri) che impedisce alla stoffa di prendere pieghe. Sempre prodotti a Prato, e questi donati dall'Unione Industriale Pratese, anche stoffa e confezione del Polistavrion che sarà indossato dal celebrante principale, l'arcivescovo d'Ambrosio (in origine il Papa). Si tratta di un completo, casula, stola e mitra, che prende il nome (polistavrion, in greco “molte croci”) dal particolare disegno del tessuto, appunto con molte croci. Il tessuto, in due versioni, è un jacquard cosiddetto "doppio alternato a due effetti". I toni di colore dominanti sono il porpora e l'oro, ciascuno dei quali composto da filati (dominanti il lurex e la seta) di sfumature diverse, che conferiscono alla stoffa un effetto cangiante particolarmente raffinato. In più, gli ornati di casula e mitra, in lana e oro, sono tempestati di oltre 1850 pietre dure sfaccettate, metà corniola rossa e metà globuli e grani d'oro. Questi paramenti, oltre a quelli dell'altare e degli addobbi principali, hanno richiesto altri 120 metri di stoffa. La ricerca iconografica sul Polistavrion è stata realizzata dallo studio Ballarin di Venezia su mosaici, affreschi, miniature e icone considerati in un periodo di tempo di sette secoli, dal più antico, 1191, alla metà del secolo Xix. Il tessuto è dono dell’Unione Industriale Pratese a Padre Pio in questa circostanza, destinata a coinvolgere l’intero mondo cristiano; l’Unione Industriale ricorda che Prato è il maggior distretto tessile e della moda in Europa. La produzione è di elevatissima qualità e si caratterizza per creatività e alto contenuto moda. Tessuti e filati pratesi sono da sempre protagonisti assoluti di alta moda, prêt à porter, maglieria. Legare il nome di Prato a grandi eventi mediatici come il Giubileo e, più recentemente, il matrimonio di Felipe di Spagna, contribuisce a dare visibilità internazione al settore tessile e ad aumentarne fama e credibilità. |
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DA PRATO I TESSUTI PIÙ HIGH-TECH PER LA NUOVA CHIESA DI PADRE PIO SONO 1000 METRI PER I PARAMENTI DEI 10 CARDINALI, 120 VESCOVI, 500 SACERDOTI PROTAGONISTI IL 1° LUGLIO DEL GRANDE EVENTO A S. GIOVANNI ROTONDO |
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Prato, 29 giugno 2004 - Oltre un chilometro di tessuti made in Prato, preziosissimi e della più alta tecnologia. Due settimane per le ricerche iconografiche. Un mese e mezzo per la confezione. Tanto è occorso per realizzare i paramenti per i 10 cardinali, 120 vescovi e 500 sacerdoti che il 1° luglio, a S. Giovanni Rotondo, parteciperanno alla cerimonia di dedicazione a San Padre Pio da Pietrelcina della nuova, grande chiesa progettata dall’architetto Renzo Piano. Dopo la Basilica di S. Pietro sarà la più grande della cristianità, privilegio finora della cattedrale di St. Paul a Londra. Era Papa Paolo Giovanni Ii che in origine doveva celebrare la cerimonia, anche se ha poi incaricato di sostituirlo l’arcivescovo di Manfredonia, Domenico Umberto d’Ambrosio, delegato della Santa Sede per le Opere e il Santuario pugliese. D’ambrosio sarà assistito da 7 diaconi e da circa 700 concelebranti. Si prevede comunque una presenza complessiva di almeno 2000 prelati. I fedeli saranno invece centinaia di migliaia. Vastissima la copertura dei mezzi d’informazione. Rai 1 offrirà in esclusiva una diretta della cerimonia per due ore, dalle 16,30 alle 18,30, immagini acquistate dalle televisioni di decine di Paesi. Già accreditati oltre 300 giornalisti da tutto il mondo. Carlo Longo, presidente degli industriali pratesi, commenta così l’evento: “Si tratta di un’occasione straordinaria per rendere omaggio a una grande personalità religiosa e per mostrare all’Italia e al mondo le eccezionali capacità di Prato nel settore tessile e nella moda. Queste tipologie di tessuti, così elaborate e particolari, costituiscono dal punto di vista della tecnica tessile una sfida che ci fa piacere raccogliere. Mi pare che i risultati ci diano ragione”. Sono esattamente 1076 i metri di speciale tessuto occorsi alla sartoria liturgica X Regio di Treviso per confezionare le 200 casule e 500 stole dei prelati concelebranti, oltre alle grandi dalmatiche dei 7 diaconi. Si tratta di una tela di pura lana a quattro capi ritorti, tramata in lurex argento, realizzata con una tecnica particolarissima (è usata solo per i paramenti sacri) che impedisce alla stoffa di prendere pieghe. Sempre prodotti a Prato, e questi donati dall'Unione Industriale Pratese, anche stoffa e confezione del Polistavrion che sarà indossato dal celebrante principale, l'arcivescovo d'Ambrosio (in origine il Papa). Si tratta di un completo, casula, stola e mitra, che prende il nome (polistavrion, in greco “molte croci”) dal particolare disegno del tessuto, appunto con molte croci. Il tessuto, in due versioni, è un jacquard cosiddetto "doppio alternato a due effetti". I toni di colore dominanti sono il porpora e l'oro, ciascuno dei quali composto da filati (dominanti il lurex e la seta) di sfumature diverse, che conferiscono alla stoffa un effetto cangiante particolarmente raffinato. In più, gli ornati di casula e mitra, in lana e oro, sono tempestati di oltre 1850 pietre dure sfaccettate, metà corniola rossa e metà globuli e grani d'oro. Questi paramenti, oltre a quelli dell'altare e degli addobbi principali, hanno richiesto altri 120 metri di stoffa. La ricerca iconografica sul Polistavrion è stata realizzata dallo studio Ballarin di Venezia su mosaici, affreschi, miniature e icone considerati in un periodo di tempo di sette secoli, dal più antico, 1191, alla metà del secolo Xix. Il tessuto è dono dell’Unione Industriale Pratese a Padre Pio in questa circostanza, destinata a coinvolgere l’intero mondo cristiano; l’Unione Industriale ricorda che Prato è il maggior distretto tessile e della moda in Europa. La produzione è di elevatissima qualità e si caratterizza per creatività e alto contenuto moda. Tessuti e filati pratesi sono da sempre protagonisti assoluti di alta moda, prêt à porter, maglieria. Legare il nome di Prato a grandi eventi mediatici come il Giubileo e, più recentemente, il matrimonio di Felipe di Spagna, contribuisce a dare visibilità internazione al settore tessile e ad aumentarne fama e credibilità. |
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Prato, 29 giugno 2004 - Oltre un chilometro di tessuti made in Prato, preziosissimi e della più alta tecnologia. Due settimane per le ricerche iconografiche. Un mese e mezzo per la confezione. Tanto è occorso per realizzare i paramenti per i 10 cardinali, 120 vescovi e 500 sacerdoti che il 1° luglio, a S. Giovanni Rotondo, parteciperanno alla cerimonia di dedicazione a San Padre Pio da Pietrelcina della nuova, grande chiesa progettata dall’architetto Renzo Piano. Dopo la Basilica di S. Pietro sarà la più grande della cristianità, privilegio finora della cattedrale di St. Paul a Londra. Era Papa Paolo Giovanni Ii che in origine doveva celebrare la cerimonia, anche se ha poi incaricato di sostituirlo l’arcivescovo di Manfredonia, Domenico Umberto d’Ambrosio, delegato della Santa Sede per le Opere e il Santuario pugliese. D’ambrosio sarà assistito da 7 diaconi e da circa 700 concelebranti. Si prevede comunque una presenza complessiva di almeno 2000 prelati. I fedeli saranno invece centinaia di migliaia. Vastissima la copertura dei mezzi d’informazione. Rai 1 offrirà in esclusiva una diretta della cerimonia per due ore, dalle 16,30 alle 18,30, immagini acquistate dalle televisioni di decine di Paesi. Già accreditati oltre 300 giornalisti da tutto il mondo. Carlo Longo, presidente degli industriali pratesi, commenta così l’evento: “Si tratta di un’occasione straordinaria per rendere omaggio a una grande personalità religiosa e per mostrare all’Italia e al mondo le eccezionali capacità di Prato nel settore tessile e nella moda. Queste tipologie di tessuti, così elaborate e particolari, costituiscono dal punto di vista della tecnica tessile una sfida che ci fa piacere raccogliere. Mi pare che i risultati ci diano ragione”. Sono esattamente 1076 i metri di speciale tessuto occorsi alla sartoria liturgica X Regio di Treviso per confezionare le 200 casule e 500 stole dei prelati concelebranti, oltre alle grandi dalmatiche dei 7 diaconi. Si tratta di una tela di pura lana a quattro capi ritorti, tramata in lurex argento, realizzata con una tecnica particolarissima (è usata solo per i paramenti sacri) che impedisce alla stoffa di prendere pieghe. Sempre prodotti a Prato, e questi donati dall'Unione Industriale Pratese, anche stoffa e confezione del Polistavrion che sarà indossato dal celebrante principale, l'arcivescovo d'Ambrosio (in origine il Papa). Si tratta di un completo, casula, stola e mitra, che prende il nome (polistavrion, in greco “molte croci”) dal particolare disegno del tessuto, appunto con molte croci. Il tessuto, in due versioni, è un jacquard cosiddetto "doppio alternato a due effetti". I toni di colore dominanti sono il porpora e l'oro, ciascuno dei quali composto da filati (dominanti il lurex e la seta) di sfumature diverse, che conferiscono alla stoffa un effetto cangiante particolarmente raffinato. In più, gli ornati di casula e mitra, in lana e oro, sono tempestati di oltre 1850 pietre dure sfaccettate, metà corniola rossa e metà globuli e grani d'oro. Questi paramenti, oltre a quelli dell'altare e degli addobbi principali, hanno richiesto altri 120 metri di stoffa. La ricerca iconografica sul Polistavrion è stata realizzata dallo studio Ballarin di Venezia su mosaici, affreschi, miniature e icone considerati in un periodo di tempo di sette secoli, dal più antico, 1191, alla metà del secolo Xix. Il tessuto è dono dell’Unione Industriale Pratese a Padre Pio in questa circostanza, destinata a coinvolgere l’intero mondo cristiano; l’Unione Industriale ricorda che Prato è il maggior distretto tessile e della moda in Europa. La produzione è di elevatissima qualità e si caratterizza per creatività e alto contenuto moda. Tessuti e filati pratesi sono da sempre protagonisti assoluti di alta moda, prêt à porter, maglieria. Legare il nome di Prato a grandi eventi mediatici come il Giubileo e, più recentemente, il matrimonio di Felipe di Spagna, contribuisce a dare visibilità internazione al settore tessile e ad aumentarne fama e credibilità. |
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DA PRATO I TESSUTI PIÙ HIGH-TECH PER LA NUOVA CHIESA DI PADRE PIO SONO 1000 METRI PER I PARAMENTI DEI 10 CARDINALI, 120 VESCOVI, 500 SACERDOTI PROTAGONISTI IL 1° LUGLIO DEL GRANDE EVENTO A S. GIOVANNI ROTONDO |
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Prato, 29 giugno 2004 - Oltre un chilometro di tessuti made in Prato, preziosissimi e della più alta tecnologia. Due settimane per le ricerche iconografiche. Un mese e mezzo per la confezione. Tanto è occorso per realizzare i paramenti per i 10 cardinali, 120 vescovi e 500 sacerdoti che il 1° luglio, a S. Giovanni Rotondo, parteciperanno alla cerimonia di dedicazione a San Padre Pio da Pietrelcina della nuova, grande chiesa progettata dall’architetto Renzo Piano. Dopo la Basilica di S. Pietro sarà la più grande della cristianità, privilegio finora della cattedrale di St. Paul a Londra. Era Papa Paolo Giovanni Ii che in origine doveva celebrare la cerimonia, anche se ha poi incaricato di sostituirlo l’arcivescovo di Manfredonia, Domenico Umberto d’Ambrosio, delegato della Santa Sede per le Opere e il Santuario pugliese. D’ambrosio sarà assistito da 7 diaconi e da circa 700 concelebranti. Si prevede comunque una presenza complessiva di almeno 2000 prelati. I fedeli saranno invece centinaia di migliaia. Vastissima la copertura dei mezzi d’informazione. Rai 1 offrirà in esclusiva una diretta della cerimonia per due ore, dalle 16,30 alle 18,30, immagini acquistate dalle televisioni di decine di Paesi. Già accreditati oltre 300 giornalisti da tutto il mondo. Carlo Longo, presidente degli industriali pratesi, commenta così l’evento: “Si tratta di un’occasione straordinaria per rendere omaggio a una grande personalità religiosa e per mostrare all’Italia e al mondo le eccezionali capacità di Prato nel settore tessile e nella moda. Queste tipologie di tessuti, così elaborate e particolari, costituiscono dal punto di vista della tecnica tessile una sfida che ci fa piacere raccogliere. Mi pare che i risultati ci diano ragione”. Sono esattamente 1076 i metri di speciale tessuto occorsi alla sartoria liturgica X Regio di Treviso per confezionare le 200 casule e 500 stole dei prelati concelebranti, oltre alle grandi dalmatiche dei 7 diaconi. Si tratta di una tela di pura lana a quattro capi ritorti, tramata in lurex argento, realizzata con una tecnica particolarissima (è usata solo per i paramenti sacri) che impedisce alla stoffa di prendere pieghe. Sempre prodotti a Prato, e questi donati dall'Unione Industriale Pratese, anche stoffa e confezione del Polistavrion che sarà indossato dal celebrante principale, l'arcivescovo d'Ambrosio (in origine il Papa). Si tratta di un completo, casula, stola e mitra, che prende il nome (polistavrion, in greco “molte croci”) dal particolare disegno del tessuto, appunto con molte croci. Il tessuto, in due versioni, è un jacquard cosiddetto "doppio alternato a due effetti". I toni di colore dominanti sono il porpora e l'oro, ciascuno dei quali composto da filati (dominanti il lurex e la seta) di sfumature diverse, che conferiscono alla stoffa un effetto cangiante particolarmente raffinato. In più, gli ornati di casula e mitra, in lana e oro, sono tempestati di oltre 1850 pietre dure sfaccettate, metà corniola rossa e metà globuli e grani d'oro. Questi paramenti, oltre a quelli dell'altare e degli addobbi principali, hanno richiesto altri 120 metri di stoffa. La ricerca iconografica sul Polistavrion è stata realizzata dallo studio Ballarin di Venezia su mosaici, affreschi, miniature e icone considerati in un periodo di tempo di sette secoli, dal più antico, 1191, alla metà del secolo Xix. Il tessuto è dono dell’Unione Industriale Pratese a Padre Pio in questa circostanza, destinata a coinvolgere l’intero mondo cristiano; l’Unione Industriale ricorda che Prato è il maggior distretto tessile e della moda in Europa. La produzione è di elevatissima qualità e si caratterizza per creatività e alto contenuto moda. Tessuti e filati pratesi sono da sempre protagonisti assoluti di alta moda, prêt à porter, maglieria. Legare il nome di Prato a grandi eventi mediatici come il Giubileo e, più recentemente, il matrimonio di Felipe di Spagna, contribuisce a dare visibilità internazione al settore tessile e ad aumentarne fama e credibilità. |
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"DOMUSLEGNO" - LA FIERA DEL LEGNO - TORINO, 4/7 NOVEMBRE 2004 |
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Torino, 29 giugno 2004 - Il legno è una conquista culturale: su queste poche parole si innesta una nuova filosofia fieristica di alto profilo: dal 4 al 7 novembre 2004 si aprirà a Torino "Domuslegno", la prima fiera del settore legno organizzata in Italia. Perché Domuslegno? Il legno non ha una fiera sua. Ma è ospitato in tante e diverse manifestazioni settoriali che non ne esaltano le qualità e, pur primeggiando, è costretto a convivere con le imitazioni. Era ora di conferirgli il bollino blu. Con Domuslegno gli operatori del legno, disporranno della loro fiera per un settore di eccezionale importanza e vitalità. Un settore capace di crescere e svilupparsi secondo canoni di efficienza già tracciati, ma bisognoso di un palcoscenico tutto suo. Sì, il materiale del futuro è proprio il legno e Domuslegno vuole aprire nuovi orizzonti, a chi lo lavora, vuole fare percorre all'industria, all'artigianato e al commercio del legno, la strada maestra verso il successo che meritano, vuole metterli su un palcoscenico esclusivo, come hanno già fatto tutti i Paesi dell'Europa centrale. Perché novembre ? Perché è il mese in cui i cantieri si fermano ed è necessario "pensare"agli interni, alle ristrutturazioni che ripartono in primavera e andare a curiosare in fiera, cercando tutto ciò che il legno può offrire alla casa, agli alberghi, agli edifici pubblici. E poi perché la maggior parte delle fiere sono organizzate in febbraio e marzo con concentrazioni a dir poco umilianti per il visitatore che è costretto a perdere troppo tempo sia per raggiungère il quartiere fieristico, sia per visitarlo. E perché Torino? Sino a oggi, tutte le manifestazioni che riguardano il settore legno sono organizzate verso est, e quindi da Bolzano verso il sud, transitando lungo la dorsale adriatica. Per Domuslegno è stato scelto 1'Ovest e non a caso una grande città come Torino, capitale del Piemonte, che assicura consumi notevoli. Cioè quell'area del sud Europa unita ail 'Italia dai trafori del Bianco e del Frejus. Torino dista circa tre quarti d'ora d'automobile da Milano, possiede una tangenziale scorrevole che porta in Svizzera ed in Francia velocemente, appunto verso 1'Europa dell'ovest. Per raggiungere Bologna, per esempio i milanesi impiegano molto di più. Oltretutto i lavori in corso per dotare l'ltalia dell'alta velocità collegheranno ancora meglio il nostro Paese con la Francia, la Spagna e il Portogallo. Il Piemonte è un cantiere in fermento per le Olimpiadi 2006 e per la firma del contratto dell 'alta velocità che lo collegherà alla Francia e a Lione. E' stato scelto anche perché è la parte dell'Italia più protetta dall'invasione dei prodotti dei paesi dell'Est e del Baltico, pronti ormai a scompaginare i progetti di sviluppo del Triveneto. Proprio da Torino partirà la dorsale fieristica tirrenica con le Fiere di Roma e di Napoli . Infine in Piemonte vi è la più alta concentrazione di serramentisti di qualità, ma stranamente non vi sono produttori di semilavorati. E poi il Piemonte in fatto di "gusto" è imbattibile: qui è sorta la prima e unica università enogastronomica ". A chi si rivolge Domuslegno? Si rivolge al progettista in senso lato. Cioè a colui che ama i materiali nuovi. Il legno è stato dimenticato nel cassetto per settant'anni. Le università gli hanno chiuso le porte in faccia. Ora però il progetti sta lo sta riscoprendo, sia per gli alti contenuti tecnologici del materiale, sia per il valore ecologico, ed infine come materiale dalle prestazioni eccezionali se rapportate al peso. Lo riscopre e lo studia proprio per le caratteristiche innovative rispetto a materiali più giovani che sanno soltanto mostrare i muscoli, ma meno freschi, meno resistenti al fuoco e ai movimenti tellurici e più pesanti, anche da digerire. Come si presenterà Domuslegno? Domuslegno ha definito il proprio lay-out con la convinzione di essere un evento-expo assolutamente innovativo, capace di offrire al progetti sta italiano il quadro completo dei componenti di legno per edilizia. Le coperture, le pannellature e le rifiniture per la casa, le ferramenta, le porte sia interne che esterne, i pavimenti, le scale, le finestre. Vale a dire un'offerta vasta e completa, di prodotti che ruotano intorno ad aree ben definite che sono appartenute nei secoli al grande settore del legno, ma che oggi hanno saputo trasformarsi sino ad assumere valori del tutto innovativi. Quali le manifestazioni collaterali? Tante ed importanti. Innanzitutto un corso di progettazione e calcolo per imprenditori e progettisti, della durata di un giorno. Sarà presente a Torino una rappresentanza scelta fra i migliori professori universitari italiani. Poi un grande architetto sarà l'anima di un convegno dedicato alla ristrutturazione interna di una delle perle mondiali dell'architettura milanese. Verrà presentata una nuova tipologia di finestra di legno. Qualcosa che la falegnameria italiana e i progettisti che lavorano nel settore non hanno mai avuto modo di vedere. Vi sarà un concorso per la progettazione di una facciata continua di legno e legno composto con altri materiali. Infine un corso per la corretta installazione delle porte e delle finestre -a norma -in cantiere. |
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BAGNO SHOW E IL DESIGN APPRODA A BARI |
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Bari, 29 giugno 2004 - Bagno Show, la fiera specializzata nel settore arredobagno, torna ad essere protagonista a Bari, presso la Fiera del Levante, dal 19 al 21 novembre 2004. Bagno Show, giunta alla sua quinta edizione, nasce con l’obiettivo di interagire con un territorio ricco e vivace, come quello del Centro e Sud Italia; la scelta di Bari, quindi, non è casuale. Nicoletta Fontana, Presidente Assobagno, Associazione Nazionale delle Industrie dell’Arredamento e articoli per il bagno di Federlegno-arredo, associazione che da sempre patrocina la manifestazione, afferma: “L’obiettivo principale di Bagno Show Bari è la presenza sul territorio, è, infatti, la fiera che permette di parlare direttamente ai nostri clienti, promovendo maggiormente l’immagine delle nostre aziende nel Centro e Sud Italia. La manifestazione, ideata con una formula vincente, permette alle aziende espositrici di interagire con questo mercato con il minimo dispendio di risorse umane ed economiche.” Bagno Show è quindi una manifestazione importante che si rivolge ad un pubblico altamente qualificato di architetti, designer, progettisti, responsabili di show room e addetti agli acquisti. Quest’anno Senaf, società organizzatrice della fiera, ha ideato una serie di iniziative per raggiungere in maniera efficace questo pubblico e posizionare Bagno Show come uno fra gli eventi più significativi del Sud Italia dedicato al design. Il primo di questi interessanti appuntamenti è il convegno, che si svolgerà nel pomeriggio di venerdì 19 novembre, organizzato dall’Adi, l’Associazione per il Design Industriale. L’organizzazione di questo convegno, dal titolo “Le risorse del territorio e design”, ha come obiettivo quello di presentare l’Adi ed il suo operato ai professionisti della zona. Carlo Forcolini, Presidente Adi, dichiara: “La decisione di presiedere un convegno nell’ambito di questa fiera nasce dalla volontà di creare una delegazione della nostra associazione anche in Puglia, dove non esiste ancora una sede di rappresentanza locale; la fiera ci offre una buona opportunità per coinvolgere tutti gli operatori di zona del design e presentare l’Adi, cercando di coinvolgere anche le istituzioni.” Altra importante iniziativa, nata con l’obiettivo di coinvolgere architetti e designer, è la mostra dal titolo “Luce & Design: bagno di luce”, organizzata dallo Studio Led con la competenza e la professionalità di due professionisti come Pietro Palladino e Cinzia Ferrari. La Mostra prevede due installazioni, entrambe finalizzate a presentare la corretta illuminazione del bagno. La prima installazione riguarda il bagno, luogo dell’ abitare, quasi salotto nel quale diventa sempre importante stimolare sensazioni di benessere e di relax, garantisce una buona illuminazione e individua la corretta disposizione dei corpi illuminanti e un attenta osservanza della normativa vigente. La seconda, invece, riguarda il progetto illuminotecnico nello show room dove la luce ha il compito di ordinare e focalizzare l’attenzione sui singoli prodotti, creando precise gerarchie percettive che indirizzano il potenziale acquirente ora su un articolo ora su un altro. Accanto ad ogni allestimento viene rappresentata la struttura dell’impianto nel quale vengono svelati i segreti dell’illuminotecnica che hanno permesso di ottenere determinati risultati. Inoltre, saranno esposti anche dei pannelli con rappresentazioni grafiche tridimensionali per suggerire altre soluzioni oltre a quelle utilizzate. I visitatori potranno, infine, visionare anche i risultati del concorso “L’intelligenza dei sensi. Superfici-interfaccia per l’ambiente bagno”, voluto da Assobagno di Federlegno Arredo, organizzato da Material Connexion Milano e Design Italia con la collaborazione della rivista Bagno Design. Il concorso ha avuto il patrocinio di Adi-associazione per il Design Industriale. Saranno in mostra i 20 modellini di progetti selezionati dal concorso compreso il progetto vincitore, che era indirizzato a tutti i giovani progettisti italiani, invitati ad ideare un oggetto o un sistema di oggetti nei quali le funzioni per il bagno fossero connesse ad un materiale, dando alla superficie valenze sensoriali innovative. Tutte queste iniziative sono legate da un denominatore comune che rappresenta il concetto chiave di Bagno Show Bari: il settore del bagno sempre più verso il design. “L’arredobagno sta vivendo un’evoluzione-afferma Nicoletta Fontana-le aziende del settore sono più orientate verso il design, verso l’arredamento. Nonostante questa tendenza, il mercato degli installatori, che rappresenta un nucleo ben separato da quello degli architetti, continuerà ad esistere e a giocare un ruolo fondamentale nel settore”. Bagno Show sarà quindi l’appuntamento ideale per tutti i professionisti del settore desiderosi di conoscere le novità e le evoluzioni di questo mercato in continua crescita. Bagno Show si svolge in contemporanea a Termoidraulica Clima Bari, dedicata ai settori climatizzazione, riscaldamento, refrigerazione, idrosanitaria e trattamento acque. |
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BAGNO SHOW E IL DESIGN APPRODA A BARI |
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Bari, 29 giugno 2004 - Bagno Show, la fiera specializzata nel settore arredobagno, torna ad essere protagonista a Bari, presso la Fiera del Levante, dal 19 al 21 novembre 2004. Bagno Show, giunta alla sua quinta edizione, nasce con l’obiettivo di interagire con un territorio ricco e vivace, come quello del Centro e Sud Italia; la scelta di Bari, quindi, non è casuale. Nicoletta Fontana, Presidente Assobagno, Associazione Nazionale delle Industrie dell’Arredamento e articoli per il bagno di Federlegno-arredo, associazione che da sempre patrocina la manifestazione, afferma: “L’obiettivo principale di Bagno Show Bari è la presenza sul territorio, è, infatti, la fiera che permette di parlare direttamente ai nostri clienti, promovendo maggiormente l’immagine delle nostre aziende nel Centro e Sud Italia. La manifestazione, ideata con una formula vincente, permette alle aziende espositrici di interagire con questo mercato con il minimo dispendio di risorse umane ed economiche.” Bagno Show è quindi una manifestazione importante che si rivolge ad un pubblico altamente qualificato di architetti, designer, progettisti, responsabili di show room e addetti agli acquisti. Quest’anno Senaf, società organizzatrice della fiera, ha ideato una serie di iniziative per raggiungere in maniera efficace questo pubblico e posizionare Bagno Show come uno fra gli eventi più significativi del Sud Italia dedicato al design. Il primo di questi interessanti appuntamenti è il convegno, che si svolgerà nel pomeriggio di venerdì 19 novembre, organizzato dall’Adi, l’Associazione per il Design Industriale. L’organizzazione di questo convegno, dal titolo “Le risorse del territorio e design”, ha come obiettivo quello di presentare l’Adi ed il suo operato ai professionisti della zona. Carlo Forcolini, Presidente Adi, dichiara: “La decisione di presiedere un convegno nell’ambito di questa fiera nasce dalla volontà di creare una delegazione della nostra associazione anche in Puglia, dove non esiste ancora una sede di rappresentanza locale; la fiera ci offre una buona opportunità per coinvolgere tutti gli operatori di zona del design e presentare l’Adi, cercando di coinvolgere anche le istituzioni.” Altra importante iniziativa, nata con l’obiettivo di coinvolgere architetti e designer, è la mostra dal titolo “Luce & Design: bagno di luce”, organizzata dallo Studio Led con la competenza e la professionalità di due professionisti come Pietro Palladino e Cinzia Ferrari. La Mostra prevede due installazioni, entrambe finalizzate a presentare la corretta illuminazione del bagno. La prima installazione riguarda il bagno, luogo dell’ abitare, quasi salotto nel quale diventa sempre importante stimolare sensazioni di benessere e di relax, garantisce una buona illuminazione e individua la corretta disposizione dei corpi illuminanti e un attenta osservanza della normativa vigente. La seconda, invece, riguarda il progetto illuminotecnico nello show room dove la luce ha il compito di ordinare e focalizzare l’attenzione sui singoli prodotti, creando precise gerarchie percettive che indirizzano il potenziale acquirente ora su un articolo ora su un altro. Accanto ad ogni allestimento viene rappresentata la struttura dell’impianto nel quale vengono svelati i segreti dell’illuminotecnica che hanno permesso di ottenere determinati risultati. Inoltre, saranno esposti anche dei pannelli con rappresentazioni grafiche tridimensionali per suggerire altre soluzioni oltre a quelle utilizzate. I visitatori potranno, infine, visionare anche i risultati del concorso “L’intelligenza dei sensi. Superfici-interfaccia per l’ambiente bagno”, voluto da Assobagno di Federlegno Arredo, organizzato da Material Connexion Milano e Design Italia con la collaborazione della rivista Bagno Design. Il concorso ha avuto il patrocinio di Adi-associazione per il Design Industriale. Saranno in mostra i 20 modellini di progetti selezionati dal concorso compreso il progetto vincitore, che era indirizzato a tutti i giovani progettisti italiani, invitati ad ideare un oggetto o un sistema di oggetti nei quali le funzioni per il bagno fossero connesse ad un materiale, dando alla superficie valenze sensoriali innovative. Tutte queste iniziative sono legate da un denominatore comune che rappresenta il concetto chiave di Bagno Show Bari: il settore del bagno sempre più verso il design. “L’arredobagno sta vivendo un’evoluzione-afferma Nicoletta Fontana-le aziende del settore sono più orientate verso il design, verso l’arredamento. Nonostante questa tendenza, il mercato degli installatori, che rappresenta un nucleo ben separato da quello degli architetti, continuerà ad esistere e a giocare un ruolo fondamentale nel settore”. Bagno Show sarà quindi l’appuntamento ideale per tutti i professionisti del settore desiderosi di conoscere le novità e le evoluzioni di questo mercato in continua crescita. Bagno Show si svolge in contemporanea a Termoidraulica Clima Bari, dedicata ai settori climatizzazione, riscaldamento, refrigerazione, idrosanitaria e trattamento acque. |
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Bari, 29 giugno 2004 - Bagno Show, la fiera specializzata nel settore arredobagno, torna ad essere protagonista a Bari, presso la Fiera del Levante, dal 19 al 21 novembre 2004. Bagno Show, giunta alla sua quinta edizione, nasce con l’obiettivo di interagire con un territorio ricco e vivace, come quello del Centro e Sud Italia; la scelta di Bari, quindi, non è casuale. Nicoletta Fontana, Presidente Assobagno, Associazione Nazionale delle Industrie dell’Arredamento e articoli per il bagno di Federlegno-arredo, associazione che da sempre patrocina la manifestazione, afferma: “L’obiettivo principale di Bagno Show Bari è la presenza sul territorio, è, infatti, la fiera che permette di parlare direttamente ai nostri clienti, promovendo maggiormente l’immagine delle nostre aziende nel Centro e Sud Italia. La manifestazione, ideata con una formula vincente, permette alle aziende espositrici di interagire con questo mercato con il minimo dispendio di risorse umane ed economiche.” Bagno Show è quindi una manifestazione importante che si rivolge ad un pubblico altamente qualificato di architetti, designer, progettisti, responsabili di show room e addetti agli acquisti. Quest’anno Senaf, società organizzatrice della fiera, ha ideato una serie di iniziative per raggiungere in maniera efficace questo pubblico e posizionare Bagno Show come uno fra gli eventi più significativi del Sud Italia dedicato al design. Il primo di questi interessanti appuntamenti è il convegno, che si svolgerà nel pomeriggio di venerdì 19 novembre, organizzato dall’Adi, l’Associazione per il Design Industriale. L’organizzazione di questo convegno, dal titolo “Le risorse del territorio e design”, ha come obiettivo quello di presentare l’Adi ed il suo operato ai professionisti della zona. Carlo Forcolini, Presidente Adi, dichiara: “La decisione di presiedere un convegno nell’ambito di questa fiera nasce dalla volontà di creare una delegazione della nostra associazione anche in Puglia, dove non esiste ancora una sede di rappresentanza locale; la fiera ci offre una buona opportunità per coinvolgere tutti gli operatori di zona del design e presentare l’Adi, cercando di coinvolgere anche le istituzioni.” Altra importante iniziativa, nata con l’obiettivo di coinvolgere architetti e designer, è la mostra dal titolo “Luce & Design: bagno di luce”, organizzata dallo Studio Led con la competenza e la professionalità di due professionisti come Pietro Palladino e Cinzia Ferrari. La Mostra prevede due installazioni, entrambe finalizzate a presentare la corretta illuminazione del bagno. La prima installazione riguarda il bagno, luogo dell’ abitare, quasi salotto nel quale diventa sempre importante stimolare sensazioni di benessere e di relax, garantisce una buona illuminazione e individua la corretta disposizione dei corpi illuminanti e un attenta osservanza della normativa vigente. La seconda, invece, riguarda il progetto illuminotecnico nello show room dove la luce ha il compito di ordinare e focalizzare l’attenzione sui singoli prodotti, creando precise gerarchie percettive che indirizzano il potenziale acquirente ora su un articolo ora su un altro. Accanto ad ogni allestimento viene rappresentata la struttura dell’impianto nel quale vengono svelati i segreti dell’illuminotecnica che hanno permesso di ottenere determinati risultati. Inoltre, saranno esposti anche dei pannelli con rappresentazioni grafiche tridimensionali per suggerire altre soluzioni oltre a quelle utilizzate. I visitatori potranno, infine, visionare anche i risultati del concorso “L’intelligenza dei sensi. Superfici-interfaccia per l’ambiente bagno”, voluto da Assobagno di Federlegno Arredo, organizzato da Material Connexion Milano e Design Italia con la collaborazione della rivista Bagno Design. Il concorso ha avuto il patrocinio di Adi-associazione per il Design Industriale. Saranno in mostra i 20 modellini di progetti selezionati dal concorso compreso il progetto vincitore, che era indirizzato a tutti i giovani progettisti italiani, invitati ad ideare un oggetto o un sistema di oggetti nei quali le funzioni per il bagno fossero connesse ad un materiale, dando alla superficie valenze sensoriali innovative. Tutte queste iniziative sono legate da un denominatore comune che rappresenta il concetto chiave di Bagno Show Bari: il settore del bagno sempre più verso il design. “L’arredobagno sta vivendo un’evoluzione-afferma Nicoletta Fontana-le aziende del settore sono più orientate verso il design, verso l’arredamento. Nonostante questa tendenza, il mercato degli installatori, che rappresenta un nucleo ben separato da quello degli architetti, continuerà ad esistere e a giocare un ruolo fondamentale nel settore”. Bagno Show sarà quindi l’appuntamento ideale per tutti i professionisti del settore desiderosi di conoscere le novità e le evoluzioni di questo mercato in continua crescita. Bagno Show si svolge in contemporanea a Termoidraulica Clima Bari, dedicata ai settori climatizzazione, riscaldamento, refrigerazione, idrosanitaria e trattamento acque. |
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BAGNO SHOW E IL DESIGN APPRODA A BARI |
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Bari, 29 giugno 2004 - Bagno Show, la fiera specializzata nel settore arredobagno, torna ad essere protagonista a Bari, presso la Fiera del Levante, dal 19 al 21 novembre 2004. Bagno Show, giunta alla sua quinta edizione, nasce con l’obiettivo di interagire con un territorio ricco e vivace, come quello del Centro e Sud Italia; la scelta di Bari, quindi, non è casuale. Nicoletta Fontana, Presidente Assobagno, Associazione Nazionale delle Industrie dell’Arredamento e articoli per il bagno di Federlegno-arredo, associazione che da sempre patrocina la manifestazione, afferma: “L’obiettivo principale di Bagno Show Bari è la presenza sul territorio, è, infatti, la fiera che permette di parlare direttamente ai nostri clienti, promovendo maggiormente l’immagine delle nostre aziende nel Centro e Sud Italia. La manifestazione, ideata con una formula vincente, permette alle aziende espositrici di interagire con questo mercato con il minimo dispendio di risorse umane ed economiche.” Bagno Show è quindi una manifestazione importante che si rivolge ad un pubblico altamente qualificato di architetti, designer, progettisti, responsabili di show room e addetti agli acquisti. Quest’anno Senaf, società organizzatrice della fiera, ha ideato una serie di iniziative per raggiungere in maniera efficace questo pubblico e posizionare Bagno Show come uno fra gli eventi più significativi del Sud Italia dedicato al design. Il primo di questi interessanti appuntamenti è il convegno, che si svolgerà nel pomeriggio di venerdì 19 novembre, organizzato dall’Adi, l’Associazione per il Design Industriale. L’organizzazione di questo convegno, dal titolo “Le risorse del territorio e design”, ha come obiettivo quello di presentare l’Adi ed il suo operato ai professionisti della zona. Carlo Forcolini, Presidente Adi, dichiara: “La decisione di presiedere un convegno nell’ambito di questa fiera nasce dalla volontà di creare una delegazione della nostra associazione anche in Puglia, dove non esiste ancora una sede di rappresentanza locale; la fiera ci offre una buona opportunità per coinvolgere tutti gli operatori di zona del design e presentare l’Adi, cercando di coinvolgere anche le istituzioni.” Altra importante iniziativa, nata con l’obiettivo di coinvolgere architetti e designer, è la mostra dal titolo “Luce & Design: bagno di luce”, organizzata dallo Studio Led con la competenza e la professionalità di due professionisti come Pietro Palladino e Cinzia Ferrari. La Mostra prevede due installazioni, entrambe finalizzate a presentare la corretta illuminazione del bagno. La prima installazione riguarda il bagno, luogo dell’ abitare, quasi salotto nel quale diventa sempre importante stimolare sensazioni di benessere e di relax, garantisce una buona illuminazione e individua la corretta disposizione dei corpi illuminanti e un attenta osservanza della normativa vigente. La seconda, invece, riguarda il progetto illuminotecnico nello show room dove la luce ha il compito di ordinare e focalizzare l’attenzione sui singoli prodotti, creando precise gerarchie percettive che indirizzano il potenziale acquirente ora su un articolo ora su un altro. Accanto ad ogni allestimento viene rappresentata la struttura dell’impianto nel quale vengono svelati i segreti dell’illuminotecnica che hanno permesso di ottenere determinati risultati. Inoltre, saranno esposti anche dei pannelli con rappresentazioni grafiche tridimensionali per suggerire altre soluzioni oltre a quelle utilizzate. I visitatori potranno, infine, visionare anche i risultati del concorso “L’intelligenza dei sensi. Superfici-interfaccia per l’ambiente bagno”, voluto da Assobagno di Federlegno Arredo, organizzato da Material Connexion Milano e Design Italia con la collaborazione della rivista Bagno Design. Il concorso ha avuto il patrocinio di Adi-associazione per il Design Industriale. Saranno in mostra i 20 modellini di progetti selezionati dal concorso compreso il progetto vincitore, che era indirizzato a tutti i giovani progettisti italiani, invitati ad ideare un oggetto o un sistema di oggetti nei quali le funzioni per il bagno fossero connesse ad un materiale, dando alla superficie valenze sensoriali innovative. Tutte queste iniziative sono legate da un denominatore comune che rappresenta il concetto chiave di Bagno Show Bari: il settore del bagno sempre più verso il design. “L’arredobagno sta vivendo un’evoluzione-afferma Nicoletta Fontana-le aziende del settore sono più orientate verso il design, verso l’arredamento. Nonostante questa tendenza, il mercato degli installatori, che rappresenta un nucleo ben separato da quello degli architetti, continuerà ad esistere e a giocare un ruolo fondamentale nel settore”. Bagno Show sarà quindi l’appuntamento ideale per tutti i professionisti del settore desiderosi di conoscere le novità e le evoluzioni di questo mercato in continua crescita. Bagno Show si svolge in contemporanea a Termoidraulica Clima Bari, dedicata ai settori climatizzazione, riscaldamento, refrigerazione, idrosanitaria e trattamento acque. |
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BAGNO SHOW E IL DESIGN APPRODA A BARI |
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Bari, 29 giugno 2004 - Bagno Show, la fiera specializzata nel settore arredobagno, torna ad essere protagonista a Bari, presso la Fiera del Levante, dal 19 al 21 novembre 2004. Bagno Show, giunta alla sua quinta edizione, nasce con l’obiettivo di interagire con un territorio ricco e vivace, come quello del Centro e Sud Italia; la scelta di Bari, quindi, non è casuale. Nicoletta Fontana, Presidente Assobagno, Associazione Nazionale delle Industrie dell’Arredamento e articoli per il bagno di Federlegno-arredo, associazione che da sempre patrocina la manifestazione, afferma: “L’obiettivo principale di Bagno Show Bari è la presenza sul territorio, è, infatti, la fiera che permette di parlare direttamente ai nostri clienti, promovendo maggiormente l’immagine delle nostre aziende nel Centro e Sud Italia. La manifestazione, ideata con una formula vincente, permette alle aziende espositrici di interagire con questo mercato con il minimo dispendio di risorse umane ed economiche.” Bagno Show è quindi una manifestazione importante che si rivolge ad un pubblico altamente qualificato di architetti, designer, progettisti, responsabili di show room e addetti agli acquisti. Quest’anno Senaf, società organizzatrice della fiera, ha ideato una serie di iniziative per raggiungere in maniera efficace questo pubblico e posizionare Bagno Show come uno fra gli eventi più significativi del Sud Italia dedicato al design. Il primo di questi interessanti appuntamenti è il convegno, che si svolgerà nel pomeriggio di venerdì 19 novembre, organizzato dall’Adi, l’Associazione per il Design Industriale. L’organizzazione di questo convegno, dal titolo “Le risorse del territorio e design”, ha come obiettivo quello di presentare l’Adi ed il suo operato ai professionisti della zona. Carlo Forcolini, Presidente Adi, dichiara: “La decisione di presiedere un convegno nell’ambito di questa fiera nasce dalla volontà di creare una delegazione della nostra associazione anche in Puglia, dove non esiste ancora una sede di rappresentanza locale; la fiera ci offre una buona opportunità per coinvolgere tutti gli operatori di zona del design e presentare l’Adi, cercando di coinvolgere anche le istituzioni.” Altra importante iniziativa, nata con l’obiettivo di coinvolgere architetti e designer, è la mostra dal titolo “Luce & Design: bagno di luce”, organizzata dallo Studio Led con la competenza e la professionalità di due professionisti come Pietro Palladino e Cinzia Ferrari. La Mostra prevede due installazioni, entrambe finalizzate a presentare la corretta illuminazione del bagno. La prima installazione riguarda il bagno, luogo dell’ abitare, quasi salotto nel quale diventa sempre importante stimolare sensazioni di benessere e di relax, garantisce una buona illuminazione e individua la corretta disposizione dei corpi illuminanti e un attenta osservanza della normativa vigente. La seconda, invece, riguarda il progetto illuminotecnico nello show room dove la luce ha il compito di ordinare e focalizzare l’attenzione sui singoli prodotti, creando precise gerarchie percettive che indirizzano il potenziale acquirente ora su un articolo ora su un altro. Accanto ad ogni allestimento viene rappresentata la struttura dell’impianto nel quale vengono svelati i segreti dell’illuminotecnica che hanno permesso di ottenere determinati risultati. Inoltre, saranno esposti anche dei pannelli con rappresentazioni grafiche tridimensionali per suggerire altre soluzioni oltre a quelle utilizzate. I visitatori potranno, infine, visionare anche i risultati del concorso “L’intelligenza dei sensi. Superfici-interfaccia per l’ambiente bagno”, voluto da Assobagno di Federlegno Arredo, organizzato da Material Connexion Milano e Design Italia con la collaborazione della rivista Bagno Design. Il concorso ha avuto il patrocinio di Adi-associazione per il Design Industriale. Saranno in mostra i 20 modellini di progetti selezionati dal concorso compreso il progetto vincitore, che era indirizzato a tutti i giovani progettisti italiani, invitati ad ideare un oggetto o un sistema di oggetti nei quali le funzioni per il bagno fossero connesse ad un materiale, dando alla superficie valenze sensoriali innovative. Tutte queste iniziative sono legate da un denominatore comune che rappresenta il concetto chiave di Bagno Show Bari: il settore del bagno sempre più verso il design. “L’arredobagno sta vivendo un’evoluzione-afferma Nicoletta Fontana-le aziende del settore sono più orientate verso il design, verso l’arredamento. Nonostante questa tendenza, il mercato degli installatori, che rappresenta un nucleo ben separato da quello degli architetti, continuerà ad esistere e a giocare un ruolo fondamentale nel settore”. Bagno Show sarà quindi l’appuntamento ideale per tutti i professionisti del settore desiderosi di conoscere le novità e le evoluzioni di questo mercato in continua crescita. Bagno Show si svolge in contemporanea a Termoidraulica Clima Bari, dedicata ai settori climatizzazione, riscaldamento, refrigerazione, idrosanitaria e trattamento acque. |
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Bari, 29 giugno 2004 - Bagno Show, la fiera specializzata nel settore arredobagno, torna ad essere protagonista a Bari, presso la Fiera del Levante, dal 19 al 21 novembre 2004. Bagno Show, giunta alla sua quinta edizione, nasce con l’obiettivo di interagire con un territorio ricco e vivace, come quello del Centro e Sud Italia; la scelta di Bari, quindi, non è casuale. Nicoletta Fontana, Presidente Assobagno, Associazione Nazionale delle Industrie dell’Arredamento e articoli per il bagno di Federlegno-arredo, associazione che da sempre patrocina la manifestazione, afferma: “L’obiettivo principale di Bagno Show Bari è la presenza sul territorio, è, infatti, la fiera che permette di parlare direttamente ai nostri clienti, promovendo maggiormente l’immagine delle nostre aziende nel Centro e Sud Italia. La manifestazione, ideata con una formula vincente, permette alle aziende espositrici di interagire con questo mercato con il minimo dispendio di risorse umane ed economiche.” Bagno Show è quindi una manifestazione importante che si rivolge ad un pubblico altamente qualificato di architetti, designer, progettisti, responsabili di show room e addetti agli acquisti. Quest’anno Senaf, società organizzatrice della fiera, ha ideato una serie di iniziative per raggiungere in maniera efficace questo pubblico e posizionare Bagno Show come uno fra gli eventi più significativi del Sud Italia dedicato al design. Il primo di questi interessanti appuntamenti è il convegno, che si svolgerà nel pomeriggio di venerdì 19 novembre, organizzato dall’Adi, l’Associazione per il Design Industriale. L’organizzazione di questo convegno, dal titolo “Le risorse del territorio e design”, ha come obiettivo quello di presentare l’Adi ed il suo operato ai professionisti della zona. Carlo Forcolini, Presidente Adi, dichiara: “La decisione di presiedere un convegno nell’ambito di questa fiera nasce dalla volontà di creare una delegazione della nostra associazione anche in Puglia, dove non esiste ancora una sede di rappresentanza locale; la fiera ci offre una buona opportunità per coinvolgere tutti gli operatori di zona del design e presentare l’Adi, cercando di coinvolgere anche le istituzioni.” Altra importante iniziativa, nata con l’obiettivo di coinvolgere architetti e designer, è la mostra dal titolo “Luce & Design: bagno di luce”, organizzata dallo Studio Led con la competenza e la professionalità di due professionisti come Pietro Palladino e Cinzia Ferrari. La Mostra prevede due installazioni, entrambe finalizzate a presentare la corretta illuminazione del bagno. La prima installazione riguarda il bagno, luogo dell’ abitare, quasi salotto nel quale diventa sempre importante stimolare sensazioni di benessere e di relax, garantisce una buona illuminazione e individua la corretta disposizione dei corpi illuminanti e un attenta osservanza della normativa vigente. La seconda, invece, riguarda il progetto illuminotecnico nello show room dove la luce ha il compito di ordinare e focalizzare l’attenzione sui singoli prodotti, creando precise gerarchie percettive che indirizzano il potenziale acquirente ora su un articolo ora su un altro. Accanto ad ogni allestimento viene rappresentata la struttura dell’impianto nel quale vengono svelati i segreti dell’illuminotecnica che hanno permesso di ottenere determinati risultati. Inoltre, saranno esposti anche dei pannelli con rappresentazioni grafiche tridimensionali per suggerire altre soluzioni oltre a quelle utilizzate. I visitatori potranno, infine, visionare anche i risultati del concorso “L’intelligenza dei sensi. Superfici-interfaccia per l’ambiente bagno”, voluto da Assobagno di Federlegno Arredo, organizzato da Material Connexion Milano e Design Italia con la collaborazione della rivista Bagno Design. Il concorso ha avuto il patrocinio di Adi-associazione per il Design Industriale. Saranno in mostra i 20 modellini di progetti selezionati dal concorso compreso il progetto vincitore, che era indirizzato a tutti i giovani progettisti italiani, invitati ad ideare un oggetto o un sistema di oggetti nei quali le funzioni per il bagno fossero connesse ad un materiale, dando alla superficie valenze sensoriali innovative. Tutte queste iniziative sono legate da un denominatore comune che rappresenta il concetto chiave di Bagno Show Bari: il settore del bagno sempre più verso il design. “L’arredobagno sta vivendo un’evoluzione-afferma Nicoletta Fontana-le aziende del settore sono più orientate verso il design, verso l’arredamento. Nonostante questa tendenza, il mercato degli installatori, che rappresenta un nucleo ben separato da quello degli architetti, continuerà ad esistere e a giocare un ruolo fondamentale nel settore”. Bagno Show sarà quindi l’appuntamento ideale per tutti i professionisti del settore desiderosi di conoscere le novità e le evoluzioni di questo mercato in continua crescita. Bagno Show si svolge in contemporanea a Termoidraulica Clima Bari, dedicata ai settori climatizzazione, riscaldamento, refrigerazione, idrosanitaria e trattamento acque. |
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"LE MONDIAL DE L'AUTMOBILE 2004" - PARIGI, 25 SETTEMBRE/10 OTTOBRE |
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Parigi, 29 giugno 2004 - Il conto alla rovescia è cominciato. A sei mesi dalla sua apertura, il Mondial de l' Automobile 2004 si svela. Concentrerà i suoi sforzi -secondo i desideri dello staff organizzatore- sul miglioramento del confort delle visite e sulla qualità e ricchezza della mostra. Un salone posizionato sotto il segno del pianeta automobile. Un numero eccezionale di nuovi prodotti. Assicurando un' esposizione mediatica eccezionale grazie al suo ruolo di leader dei saloni automobilistici a livello mondiale in termini di pubblico (circa 1.500.000 visitatori e 10.600 giornalisti di cui oltre la metà dall'estero - dati edizione 2002 - la maggior parte dei costruttori francesi e stranieri ha scelto Parigi per lanciare i nuovi prodotti. Il Mondial dell' Automobile equivale ai grandi momenti aggregativi come la Coppa del Mondo di Calcio o i Giochi Olimpici per quantità di giornalisti. Il Mondial intensificherà i suoi sforzi per offrire ai giornalisti la trasmissione delle conferenze stampa in diretta dall 'ufficio stampa e procurare, in particolare alla stampa audiovisiva, condizioni di lavoro ancora migliori. La recente entrata in servizio del padiglione 5 interamente ristrutturato aveva fatto ipotizzare una vera rivoluzione con la presentazione dei costruttori auto su quattro padiglioni (1,3,4 e 5). Voluto dal comitato organizzatore, il cambiamento non avverrà nel 2004: i costruttori interrogati e interessati hanno preferito vedere come il padiglione 5 (assegnato ai veicoli utilitari) funzionerà quest'anno. Il Mondial dovrebbe avere questa ripartizione logica da1 2006. Edizione di transizione in termini di distribuzione e di geografia delle posizioni il 2004 conosce nondimeno dei cambiamenti con il desiderio della Volkswagen di raggiungere gli altri marchi del gruppo nel padiglione 4. L' edizione 2004 si segnala anche per il ritorno di Rolls-royce e d'Isuzu così come per la scelta del gruppo Daimlerchrysler di lanciare il marchio Dodge a Parigi. Tutte le marche mondiali saranno presenti e la maggior parte ha espresso il desiderio di ampliare la superficie dello stand. Se teniamo conto dei settori allestimenti/accessori e servizi, il Mondial 2004 registra un incremento di circa il 15% degli espositori. Parigi, che ha preso l'abitudine di dedicare un padiglione a mostre speciali, porrà in evidenza il tema spettacolare di "l'Automobile e i .Fumetti". Per questo, il Mondial lavora con il festival del fumetto di Angoulème; l'idea è di presentare dei fac-simile di grandi dimensioni che mostrino le auto degli eroi del fumetto e le macchine in originale esposte accanto. Gli autori illustreranno le loro opere come in un mini-salone del fumetto. Quest'idea- che dovrebbe realizzare un'esposizione vivente, originale e che permetta di attrarre un pubblico allargato- ha ricevuto un'accoglienza molto favorevole dai costruttori. Gran parte delle auto che sono state "messe in scena" nella storia del fumetto saranno presentate. Inoltre, i visitatori ritroveranno le animazioni tradizionali che fanno parte del successo del Mondial, soprattutto nelle aree esterne: piste di prova, iniziazione al 4x4, piste in partnership con la Ffsa (Federazione Francese dello Sport Automobilistico); piste di karting, piste per le nt,!ove energie, pista di guida accompagnata in collaborazione con la Prevenzione Stradale, la gendarmeria nazionale e la Questura. Infine, un progetto molto importante è attualmente allo studio nell' ambito della Sicurezza Stradale in collaborazione con diversi partners e con lo scopo, attraverso un gioco- concorso, di sensibilizzare una quantità importante di giovani visitatori dai J4 ai 18 anni. E' tra le missioni di un Salone come il Mondial di partecipare a questo grande sforzo nazionale lanciato dal Presidente della Repubblica in occasione dell'inaugurazione del Mondial dell' Automobile del 2002. Al termine di una gara che ha messo in competizione agenzie che non avessero come clienti costruttori automobilistici, ma che abbiano già vinto dei primi e dato prova di creatività,c l' agenzia Lowe Alice è uscita vincitrice. Ha firmato una comunicazione originale. L 'immagine mette in scena un pianeta che assume la forma di un'auto. L 'auto in cielo: un simbolo che dimostra il posto preponderante dell'automobile nella società. In primo luogo, il Mondial può vantarsi di accogliere tutti i costruttori nazionali che occupano un ruolo sul mercato. In secondo luogo, Parigi, la città, ha un indubbio fascino. Inoltre, la "ricetta che prevede una presentazione settoriale dei diversi temi ha fatto le sue esperienze e rende il Salone più vivo e facile da visitare. Anche se occupa l' intero parco espositivo di Porte de Versailles, il Mondial è rimasto un salone amichevole e a misura d'uomo. Parigi ha un modo di lavorare personale, in stretta simbiosi con i costruttori. E prevista infine una promozione importante preceduta dall ' organizzazione di conferenze stampa nelle principali capitali europee e per la prima volta quest'anno negli Stati Uniti e in Giappone. Il Mondial è il solo organizzatore di Saloni automobilistici a farlo. Nel loro settore gli organizzatori del Mondial sono anche gli unici aesportare il proprio "savoir-faire" Dopo aver ottenuto l'incarico da prte dell'Ente Organizzatore del Salone Automobilistico di Buenos Aires (prossima edizione nel 2005) e di quelli di Bucarest e de Il Cairo, il Mondial ha appena vinto la gara internazionale d'offerta per l'organizzazione del Salone del Messico che si svolgerà nel dicembre prossimo. Riconoscimento del lavoro compiuto a Parigi. Queste vittorie rinforzano la credibilità del Mondial de l'Automobile nei confronti dei costruttori e degli espositori. Www.mondial-automobile.com |
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"LE MONDIAL DE L'AUTMOBILE 2004" - PARIGI, 25 SETTEMBRE/10 OTTOBRE |
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Parigi, 29 giugno 2004 - Il conto alla rovescia è cominciato. A sei mesi dalla sua apertura, il Mondial de l' Automobile 2004 si svela. Concentrerà i suoi sforzi -secondo i desideri dello staff organizzatore- sul miglioramento del confort delle visite e sulla qualità e ricchezza della mostra. Un salone posizionato sotto il segno del pianeta automobile. Un numero eccezionale di nuovi prodotti. Assicurando un' esposizione mediatica eccezionale grazie al suo ruolo di leader dei saloni automobilistici a livello mondiale in termini di pubblico (circa 1.500.000 visitatori e 10.600 giornalisti di cui oltre la metà dall'estero - dati edizione 2002 - la maggior parte dei costruttori francesi e stranieri ha scelto Parigi per lanciare i nuovi prodotti. Il Mondial dell' Automobile equivale ai grandi momenti aggregativi come la Coppa del Mondo di Calcio o i Giochi Olimpici per quantità di giornalisti. Il Mondial intensificherà i suoi sforzi per offrire ai giornalisti la trasmissione delle conferenze stampa in diretta dall 'ufficio stampa e procurare, in particolare alla stampa audiovisiva, condizioni di lavoro ancora migliori. La recente entrata in servizio del padiglione 5 interamente ristrutturato aveva fatto ipotizzare una vera rivoluzione con la presentazione dei costruttori auto su quattro padiglioni (1,3,4 e 5). Voluto dal comitato organizzatore, il cambiamento non avverrà nel 2004: i costruttori interrogati e interessati hanno preferito vedere come il padiglione 5 (assegnato ai veicoli utilitari) funzionerà quest'anno. Il Mondial dovrebbe avere questa ripartizione logica da1 2006. Edizione di transizione in termini di distribuzione e di geografia delle posizioni il 2004 conosce nondimeno dei cambiamenti con il desiderio della Volkswagen di raggiungere gli altri marchi del gruppo nel padiglione 4. L' edizione 2004 si segnala anche per il ritorno di Rolls-royce e d'Isuzu così come per la scelta del gruppo Daimlerchrysler di lanciare il marchio Dodge a Parigi. Tutte le marche mondiali saranno presenti e la maggior parte ha espresso il desiderio di ampliare la superficie dello stand. Se teniamo conto dei settori allestimenti/accessori e servizi, il Mondial 2004 registra un incremento di circa il 15% degli espositori. Parigi, che ha preso l'abitudine di dedicare un padiglione a mostre speciali, porrà in evidenza il tema spettacolare di "l'Automobile e i .Fumetti". Per questo, il Mondial lavora con il festival del fumetto di Angoulème; l'idea è di presentare dei fac-simile di grandi dimensioni che mostrino le auto degli eroi del fumetto e le macchine in originale esposte accanto. Gli autori illustreranno le loro opere come in un mini-salone del fumetto. Quest'idea- che dovrebbe realizzare un'esposizione vivente, originale e che permetta di attrarre un pubblico allargato- ha ricevuto un'accoglienza molto favorevole dai costruttori. Gran parte delle auto che sono state "messe in scena" nella storia del fumetto saranno presentate. Inoltre, i visitatori ritroveranno le animazioni tradizionali che fanno parte del successo del Mondial, soprattutto nelle aree esterne: piste di prova, iniziazione al 4x4, piste in partnership con la Ffsa (Federazione Francese dello Sport Automobilistico); piste di karting, piste per le nt,!ove energie, pista di guida accompagnata in collaborazione con la Prevenzione Stradale, la gendarmeria nazionale e la Questura. Infine, un progetto molto importante è attualmente allo studio nell' ambito della Sicurezza Stradale in collaborazione con diversi partners e con lo scopo, attraverso un gioco- concorso, di sensibilizzare una quantità importante di giovani visitatori dai J4 ai 18 anni. E' tra le missioni di un Salone come il Mondial di partecipare a questo grande sforzo nazionale lanciato dal Presidente della Repubblica in occasione dell'inaugurazione del Mondial dell' Automobile del 2002. Al termine di una gara che ha messo in competizione agenzie che non avessero come clienti costruttori automobilistici, ma che abbiano già vinto dei primi e dato prova di creatività,c l' agenzia Lowe Alice è uscita vincitrice. Ha firmato una comunicazione originale. L 'immagine mette in scena un pianeta che assume la forma di un'auto. L 'auto in cielo: un simbolo che dimostra il posto preponderante dell'automobile nella società. In primo luogo, il Mondial può vantarsi di accogliere tutti i costruttori nazionali che occupano un ruolo sul mercato. In secondo luogo, Parigi, la città, ha un indubbio fascino. Inoltre, la "ricetta che prevede una presentazione settoriale dei diversi temi ha fatto le sue esperienze e rende il Salone più vivo e facile da visitare. Anche se occupa l' intero parco espositivo di Porte de Versailles, il Mondial è rimasto un salone amichevole e a misura d'uomo. Parigi ha un modo di lavorare personale, in stretta simbiosi con i costruttori. E prevista infine una promozione importante preceduta dall ' organizzazione di conferenze stampa nelle principali capitali europee e per la prima volta quest'anno negli Stati Uniti e in Giappone. Il Mondial è il solo organizzatore di Saloni automobilistici a farlo. Nel loro settore gli organizzatori del Mondial sono anche gli unici aesportare il proprio "savoir-faire" Dopo aver ottenuto l'incarico da prte dell'Ente Organizzatore del Salone Automobilistico di Buenos Aires (prossima edizione nel 2005) e di quelli di Bucarest e de Il Cairo, il Mondial ha appena vinto la gara internazionale d'offerta per l'organizzazione del Salone del Messico che si svolgerà nel dicembre prossimo. Riconoscimento del lavoro compiuto a Parigi. Queste vittorie rinforzano la credibilità del Mondial de l'Automobile nei confronti dei costruttori e degli espositori. Www.mondial-automobile.com |
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"LE MONDIAL DE L'AUTMOBILE 2004" - PARIGI, 25 SETTEMBRE/10 OTTOBRE |
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Parigi, 29 giugno 2004 - Il conto alla rovescia è cominciato. A sei mesi dalla sua apertura, il Mondial de l' Automobile 2004 si svela. Concentrerà i suoi sforzi -secondo i desideri dello staff organizzatore- sul miglioramento del confort delle visite e sulla qualità e ricchezza della mostra. Un salone posizionato sotto il segno del pianeta automobile. Un numero eccezionale di nuovi prodotti. Assicurando un' esposizione mediatica eccezionale grazie al suo ruolo di leader dei saloni automobilistici a livello mondiale in termini di pubblico (circa 1.500.000 visitatori e 10.600 giornalisti di cui oltre la metà dall'estero - dati edizione 2002 - la maggior parte dei costruttori francesi e stranieri ha scelto Parigi per lanciare i nuovi prodotti. Il Mondial dell' Automobile equivale ai grandi momenti aggregativi come la Coppa del Mondo di Calcio o i Giochi Olimpici per quantità di giornalisti. Il Mondial intensificherà i suoi sforzi per offrire ai giornalisti la trasmissione delle conferenze stampa in diretta dall 'ufficio stampa e procurare, in particolare alla stampa audiovisiva, condizioni di lavoro ancora migliori. La recente entrata in servizio del padiglione 5 interamente ristrutturato aveva fatto ipotizzare una vera rivoluzione con la presentazione dei costruttori auto su quattro padiglioni (1,3,4 e 5). Voluto dal comitato organizzatore, il cambiamento non avverrà nel 2004: i costruttori interrogati e interessati hanno preferito vedere come il padiglione 5 (assegnato ai veicoli utilitari) funzionerà quest'anno. Il Mondial dovrebbe avere questa ripartizione logica da1 2006. Edizione di transizione in termini di distribuzione e di geografia delle posizioni il 2004 conosce nondimeno dei cambiamenti con il desiderio della Volkswagen di raggiungere gli altri marchi del gruppo nel padiglione 4. L' edizione 2004 si segnala anche per il ritorno di Rolls-royce e d'Isuzu così come per la scelta del gruppo Daimlerchrysler di lanciare il marchio Dodge a Parigi. Tutte le marche mondiali saranno presenti e la maggior parte ha espresso il desiderio di ampliare la superficie dello stand. Se teniamo conto dei settori allestimenti/accessori e servizi, il Mondial 2004 registra un incremento di circa il 15% degli espositori. Parigi, che ha preso l'abitudine di dedicare un padiglione a mostre speciali, porrà in evidenza il tema spettacolare di "l'Automobile e i .Fumetti". Per questo, il Mondial lavora con il festival del fumetto di Angoulème; l'idea è di presentare dei fac-simile di grandi dimensioni che mostrino le auto degli eroi del fumetto e le macchine in originale esposte accanto. Gli autori illustreranno le loro opere come in un mini-salone del fumetto. Quest'idea- che dovrebbe realizzare un'esposizione vivente, originale e che permetta di attrarre un pubblico allargato- ha ricevuto un'accoglienza molto favorevole dai costruttori. Gran parte delle auto che sono state "messe in scena" nella storia del fumetto saranno presentate. Inoltre, i visitatori ritroveranno le animazioni tradizionali che fanno parte del successo del Mondial, soprattutto nelle aree esterne: piste di prova, iniziazione al 4x4, piste in partnership con la Ffsa (Federazione Francese dello Sport Automobilistico); piste di karting, piste per le nt,!ove energie, pista di guida accompagnata in collaborazione con la Prevenzione Stradale, la gendarmeria nazionale e la Questura. Infine, un progetto molto importante è attualmente allo studio nell' ambito della Sicurezza Stradale in collaborazione con diversi partners e con lo scopo, attraverso un gioco- concorso, di sensibilizzare una quantità importante di giovani visitatori dai J4 ai 18 anni. E' tra le missioni di un Salone come il Mondial di partecipare a questo grande sforzo nazionale lanciato dal Presidente della Repubblica in occasione dell'inaugurazione del Mondial dell' Automobile del 2002. Al termine di una gara che ha messo in competizione agenzie che non avessero come clienti costruttori automobilistici, ma che abbiano già vinto dei primi e dato prova di creatività,c l' agenzia Lowe Alice è uscita vincitrice. Ha firmato una comunicazione originale. L 'immagine mette in scena un pianeta che assume la forma di un'auto. L 'auto in cielo: un simbolo che dimostra il posto preponderante dell'automobile nella società. In primo luogo, il Mondial può vantarsi di accogliere tutti i costruttori nazionali che occupano un ruolo sul mercato. In secondo luogo, Parigi, la città, ha un indubbio fascino. Inoltre, la "ricetta che prevede una presentazione settoriale dei diversi temi ha fatto le sue esperienze e rende il Salone più vivo e facile da visitare. Anche se occupa l' intero parco espositivo di Porte de Versailles, il Mondial è rimasto un salone amichevole e a misura d'uomo. Parigi ha un modo di lavorare personale, in stretta simbiosi con i costruttori. E prevista infine una promozione importante preceduta dall ' organizzazione di conferenze stampa nelle principali capitali europee e per la prima volta quest'anno negli Stati Uniti e in Giappone. Il Mondial è il solo organizzatore di Saloni automobilistici a farlo. Nel loro settore gli organizzatori del Mondial sono anche gli unici aesportare il proprio "savoir-faire" Dopo aver ottenuto l'incarico da prte dell'Ente Organizzatore del Salone Automobilistico di Buenos Aires (prossima edizione nel 2005) e di quelli di Bucarest e de Il Cairo, il Mondial ha appena vinto la gara internazionale d'offerta per l'organizzazione del Salone del Messico che si svolgerà nel dicembre prossimo. Riconoscimento del lavoro compiuto a Parigi. Queste vittorie rinforzano la credibilità del Mondial de l'Automobile nei confronti dei costruttori e degli espositori. Www.mondial-automobile.com |
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"LE MONDIAL DE L'AUTMOBILE 2004" - PARIGI, 25 SETTEMBRE/10 OTTOBRE |
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Parigi, 29 giugno 2004 - Il conto alla rovescia è cominciato. A sei mesi dalla sua apertura, il Mondial de l' Automobile 2004 si svela. Concentrerà i suoi sforzi -secondo i desideri dello staff organizzatore- sul miglioramento del confort delle visite e sulla qualità e ricchezza della mostra. Un salone posizionato sotto il segno del pianeta automobile. Un numero eccezionale di nuovi prodotti. Assicurando un' esposizione mediatica eccezionale grazie al suo ruolo di leader dei saloni automobilistici a livello mondiale in termini di pubblico (circa 1.500.000 visitatori e 10.600 giornalisti di cui oltre la metà dall'estero - dati edizione 2002 - la maggior parte dei costruttori francesi e stranieri ha scelto Parigi per lanciare i nuovi prodotti. Il Mondial dell' Automobile equivale ai grandi momenti aggregativi come la Coppa del Mondo di Calcio o i Giochi Olimpici per quantità di giornalisti. Il Mondial intensificherà i suoi sforzi per offrire ai giornalisti la trasmissione delle conferenze stampa in diretta dall 'ufficio stampa e procurare, in particolare alla stampa audiovisiva, condizioni di lavoro ancora migliori. La recente entrata in servizio del padiglione 5 interamente ristrutturato aveva fatto ipotizzare una vera rivoluzione con la presentazione dei costruttori auto su quattro padiglioni (1,3,4 e 5). Voluto dal comitato organizzatore, il cambiamento non avverrà nel 2004: i costruttori interrogati e interessati hanno preferito vedere come il padiglione 5 (assegnato ai veicoli utilitari) funzionerà quest'anno. Il Mondial dovrebbe avere questa ripartizione logica da1 2006. Edizione di transizione in termini di distribuzione e di geografia delle posizioni il 2004 conosce nondimeno dei cambiamenti con il desiderio della Volkswagen di raggiungere gli altri marchi del gruppo nel padiglione 4. L' edizione 2004 si segnala anche per il ritorno di Rolls-royce e d'Isuzu così come per la scelta del gruppo Daimlerchrysler di lanciare il marchio Dodge a Parigi. Tutte le marche mondiali saranno presenti e la maggior parte ha espresso il desiderio di ampliare la superficie dello stand. Se teniamo conto dei settori allestimenti/accessori e servizi, il Mondial 2004 registra un incremento di circa il 15% degli espositori. Parigi, che ha preso l'abitudine di dedicare un padiglione a mostre speciali, porrà in evidenza il tema spettacolare di "l'Automobile e i .Fumetti". Per questo, il Mondial lavora con il festival del fumetto di Angoulème; l'idea è di presentare dei fac-simile di grandi dimensioni che mostrino le auto degli eroi del fumetto e le macchine in originale esposte accanto. Gli autori illustreranno le loro opere come in un mini-salone del fumetto. Quest'idea- che dovrebbe realizzare un'esposizione vivente, originale e che permetta di attrarre un pubblico allargato- ha ricevuto un'accoglienza molto favorevole dai costruttori. Gran parte delle auto che sono state "messe in scena" nella storia del fumetto saranno presentate. Inoltre, i visitatori ritroveranno le animazioni tradizionali che fanno parte del successo del Mondial, soprattutto nelle aree esterne: piste di prova, iniziazione al 4x4, piste in partnership con la Ffsa (Federazione Francese dello Sport Automobilistico); piste di karting, piste per le nt,!ove energie, pista di guida accompagnata in collaborazione con la Prevenzione Stradale, la gendarmeria nazionale e la Questura. Infine, un progetto molto importante è attualmente allo studio nell' ambito della Sicurezza Stradale in collaborazione con diversi partners e con lo scopo, attraverso un gioco- concorso, di sensibilizzare una quantità importante di giovani visitatori dai J4 ai 18 anni. E' tra le missioni di un Salone come il Mondial di partecipare a questo grande sforzo nazionale lanciato dal Presidente della Repubblica in occasione dell'inaugurazione del Mondial dell' Automobile del 2002. Al termine di una gara che ha messo in competizione agenzie che non avessero come clienti costruttori automobilistici, ma che abbiano già vinto dei primi e dato prova di creatività,c l' agenzia Lowe Alice è uscita vincitrice. Ha firmato una comunicazione originale. L 'immagine mette in scena un pianeta che assume la forma di un'auto. L 'auto in cielo: un simbolo che dimostra il posto preponderante dell'automobile nella società. In primo luogo, il Mondial può vantarsi di accogliere tutti i costruttori nazionali che occupano un ruolo sul mercato. In secondo luogo, Parigi, la città, ha un indubbio fascino. Inoltre, la "ricetta che prevede una presentazione settoriale dei diversi temi ha fatto le sue esperienze e rende il Salone più vivo e facile da visitare. Anche se occupa l' intero parco espositivo di Porte de Versailles, il Mondial è rimasto un salone amichevole e a misura d'uomo. Parigi ha un modo di lavorare personale, in stretta simbiosi con i costruttori. E prevista infine una promozione importante preceduta dall ' organizzazione di conferenze stampa nelle principali capitali europee e per la prima volta quest'anno negli Stati Uniti e in Giappone. Il Mondial è il solo organizzatore di Saloni automobilistici a farlo. Nel loro settore gli organizzatori del Mondial sono anche gli unici aesportare il proprio "savoir-faire" Dopo aver ottenuto l'incarico da prte dell'Ente Organizzatore del Salone Automobilistico di Buenos Aires (prossima edizione nel 2005) e di quelli di Bucarest e de Il Cairo, il Mondial ha appena vinto la gara internazionale d'offerta per l'organizzazione del Salone del Messico che si svolgerà nel dicembre prossimo. Riconoscimento del lavoro compiuto a Parigi. Queste vittorie rinforzano la credibilità del Mondial de l'Automobile nei confronti dei costruttori e degli espositori. Www.mondial-automobile.com |
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"LE MONDIAL DE L'AUTMOBILE 2004" - PARIGI, 25 SETTEMBRE/10 OTTOBRE |
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Parigi, 29 giugno 2004 - Il conto alla rovescia è cominciato. A sei mesi dalla sua apertura, il Mondial de l' Automobile 2004 si svela. Concentrerà i suoi sforzi -secondo i desideri dello staff organizzatore- sul miglioramento del confort delle visite e sulla qualità e ricchezza della mostra. Un salone posizionato sotto il segno del pianeta automobile. Un numero eccezionale di nuovi prodotti. Assicurando un' esposizione mediatica eccezionale grazie al suo ruolo di leader dei saloni automobilistici a livello mondiale in termini di pubblico (circa 1.500.000 visitatori e 10.600 giornalisti di cui oltre la metà dall'estero - dati edizione 2002 - la maggior parte dei costruttori francesi e stranieri ha scelto Parigi per lanciare i nuovi prodotti. Il Mondial dell' Automobile equivale ai grandi momenti aggregativi come la Coppa del Mondo di Calcio o i Giochi Olimpici per quantità di giornalisti. Il Mondial intensificherà i suoi sforzi per offrire ai giornalisti la trasmissione delle conferenze stampa in diretta dall 'ufficio stampa e procurare, in particolare alla stampa audiovisiva, condizioni di lavoro ancora migliori. La recente entrata in servizio del padiglione 5 interamente ristrutturato aveva fatto ipotizzare una vera rivoluzione con la presentazione dei costruttori auto su quattro padiglioni (1,3,4 e 5). Voluto dal comitato organizzatore, il cambiamento non avverrà nel 2004: i costruttori interrogati e interessati hanno preferito vedere come il padiglione 5 (assegnato ai veicoli utilitari) funzionerà quest'anno. Il Mondial dovrebbe avere questa ripartizione logica da1 2006. Edizione di transizione in termini di distribuzione e di geografia delle posizioni il 2004 conosce nondimeno dei cambiamenti con il desiderio della Volkswagen di raggiungere gli altri marchi del gruppo nel padiglione 4. L' edizione 2004 si segnala anche per il ritorno di Rolls-royce e d'Isuzu così come per la scelta del gruppo Daimlerchrysler di lanciare il marchio Dodge a Parigi. Tutte le marche mondiali saranno presenti e la maggior parte ha espresso il desiderio di ampliare la superficie dello stand. Se teniamo conto dei settori allestimenti/accessori e servizi, il Mondial 2004 registra un incremento di circa il 15% degli espositori. Parigi, che ha preso l'abitudine di dedicare un padiglione a mostre speciali, porrà in evidenza il tema spettacolare di "l'Automobile e i .Fumetti". Per questo, il Mondial lavora con il festival del fumetto di Angoulème; l'idea è di presentare dei fac-simile di grandi dimensioni che mostrino le auto degli eroi del fumetto e le macchine in originale esposte accanto. Gli autori illustreranno le loro opere come in un mini-salone del fumetto. Quest'idea- che dovrebbe realizzare un'esposizione vivente, originale e che permetta di attrarre un pubblico allargato- ha ricevuto un'accoglienza molto favorevole dai costruttori. Gran parte delle auto che sono state "messe in scena" nella storia del fumetto saranno presentate. Inoltre, i visitatori ritroveranno le animazioni tradizionali che fanno parte del successo del Mondial, soprattutto nelle aree esterne: piste di prova, iniziazione al 4x4, piste in partnership con la Ffsa (Federazione Francese dello Sport Automobilistico); piste di karting, piste per le nt,!ove energie, pista di guida accompagnata in collaborazione con la Prevenzione Stradale, la gendarmeria nazionale e la Questura. Infine, un progetto molto importante è attualmente allo studio nell' ambito della Sicurezza Stradale in collaborazione con diversi partners e con lo scopo, attraverso un gioco- concorso, di sensibilizzare una quantità importante di giovani visitatori dai J4 ai 18 anni. E' tra le missioni di un Salone come il Mondial di partecipare a questo grande sforzo nazionale lanciato dal Presidente della Repubblica in occasione dell'inaugurazione del Mondial dell' Automobile del 2002. Al termine di una gara che ha messo in competizione agenzie che non avessero come clienti costruttori automobilistici, ma che abbiano già vinto dei primi e dato prova di creatività,c l' agenzia Lowe Alice è uscita vincitrice. Ha firmato una comunicazione originale. L 'immagine mette in scena un pianeta che assume la forma di un'auto. L 'auto in cielo: un simbolo che dimostra il posto preponderante dell'automobile nella società. In primo luogo, il Mondial può vantarsi di accogliere tutti i costruttori nazionali che occupano un ruolo sul mercato. In secondo luogo, Parigi, la città, ha un indubbio fascino. Inoltre, la "ricetta che prevede una presentazione settoriale dei diversi temi ha fatto le sue esperienze e rende il Salone più vivo e facile da visitare. Anche se occupa l' intero parco espositivo di Porte de Versailles, il Mondial è rimasto un salone amichevole e a misura d'uomo. Parigi ha un modo di lavorare personale, in stretta simbiosi con i costruttori. E prevista infine una promozione importante preceduta dall ' organizzazione di conferenze stampa nelle principali capitali europee e per la prima volta quest'anno negli Stati Uniti e in Giappone. Il Mondial è il solo organizzatore di Saloni automobilistici a farlo. Nel loro settore gli organizzatori del Mondial sono anche gli unici aesportare il proprio "savoir-faire" Dopo aver ottenuto l'incarico da prte dell'Ente Organizzatore del Salone Automobilistico di Buenos Aires (prossima edizione nel 2005) e di quelli di Bucarest e de Il Cairo, il Mondial ha appena vinto la gara internazionale d'offerta per l'organizzazione del Salone del Messico che si svolgerà nel dicembre prossimo. Riconoscimento del lavoro compiuto a Parigi. Queste vittorie rinforzano la credibilità del Mondial de l'Automobile nei confronti dei costruttori e degli espositori. Www.mondial-automobile.com |
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"LE MONDIAL DE L'AUTMOBILE 2004" - PARIGI, 25 SETTEMBRE/10 OTTOBRE |
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Parigi, 29 giugno 2004 - Il conto alla rovescia è cominciato. A sei mesi dalla sua apertura, il Mondial de l' Automobile 2004 si svela. Concentrerà i suoi sforzi -secondo i desideri dello staff organizzatore- sul miglioramento del confort delle visite e sulla qualità e ricchezza della mostra. Un salone posizionato sotto il segno del pianeta automobile. Un numero eccezionale di nuovi prodotti. Assicurando un' esposizione mediatica eccezionale grazie al suo ruolo di leader dei saloni automobilistici a livello mondiale in termini di pubblico (circa 1.500.000 visitatori e 10.600 giornalisti di cui oltre la metà dall'estero - dati edizione 2002 - la maggior parte dei costruttori francesi e stranieri ha scelto Parigi per lanciare i nuovi prodotti. Il Mondial dell' Automobile equivale ai grandi momenti aggregativi come la Coppa del Mondo di Calcio o i Giochi Olimpici per quantità di giornalisti. Il Mondial intensificherà i suoi sforzi per offrire ai giornalisti la trasmissione delle conferenze stampa in diretta dall 'ufficio stampa e procurare, in particolare alla stampa audiovisiva, condizioni di lavoro ancora migliori. La recente entrata in servizio del padiglione 5 interamente ristrutturato aveva fatto ipotizzare una vera rivoluzione con la presentazione dei costruttori auto su quattro padiglioni (1,3,4 e 5). Voluto dal comitato organizzatore, il cambiamento non avverrà nel 2004: i costruttori interrogati e interessati hanno preferito vedere come il padiglione 5 (assegnato ai veicoli utilitari) funzionerà quest'anno. Il Mondial dovrebbe avere questa ripartizione logica da1 2006. Edizione di transizione in termini di distribuzione e di geografia delle posizioni il 2004 conosce nondimeno dei cambiamenti con il desiderio della Volkswagen di raggiungere gli altri marchi del gruppo nel padiglione 4. L' edizione 2004 si segnala anche per il ritorno di Rolls-royce e d'Isuzu così come per la scelta del gruppo Daimlerchrysler di lanciare il marchio Dodge a Parigi. Tutte le marche mondiali saranno presenti e la maggior parte ha espresso il desiderio di ampliare la superficie dello stand. Se teniamo conto dei settori allestimenti/accessori e servizi, il Mondial 2004 registra un incremento di circa il 15% degli espositori. Parigi, che ha preso l'abitudine di dedicare un padiglione a mostre speciali, porrà in evidenza il tema spettacolare di "l'Automobile e i .Fumetti". Per questo, il Mondial lavora con il festival del fumetto di Angoulème; l'idea è di presentare dei fac-simile di grandi dimensioni che mostrino le auto degli eroi del fumetto e le macchine in originale esposte accanto. Gli autori illustreranno le loro opere come in un mini-salone del fumetto. Quest'idea- che dovrebbe realizzare un'esposizione vivente, originale e che permetta di attrarre un pubblico allargato- ha ricevuto un'accoglienza molto favorevole dai costruttori. Gran parte delle auto che sono state "messe in scena" nella storia del fumetto saranno presentate. Inoltre, i visitatori ritroveranno le animazioni tradizionali che fanno parte del successo del Mondial, soprattutto nelle aree esterne: piste di prova, iniziazione al 4x4, piste in partnership con la Ffsa (Federazione Francese dello Sport Automobilistico); piste di karting, piste per le nt,!ove energie, pista di guida accompagnata in collaborazione con la Prevenzione Stradale, la gendarmeria nazionale e la Questura. Infine, un progetto molto importante è attualmente allo studio nell' ambito della Sicurezza Stradale in collaborazione con diversi partners e con lo scopo, attraverso un gioco- concorso, di sensibilizzare una quantità importante di giovani visitatori dai J4 ai 18 anni. E' tra le missioni di un Salone come il Mondial di partecipare a questo grande sforzo nazionale lanciato dal Presidente della Repubblica in occasione dell'inaugurazione del Mondial dell' Automobile del 2002. Al termine di una gara che ha messo in competizione agenzie che non avessero come clienti costruttori automobilistici, ma che abbiano già vinto dei primi e dato prova di creatività,c l' agenzia Lowe Alice è uscita vincitrice. Ha firmato una comunicazione originale. L 'immagine mette in scena un pianeta che assume la forma di un'auto. L 'auto in cielo: un simbolo che dimostra il posto preponderante dell'automobile nella società. In primo luogo, il Mondial può vantarsi di accogliere tutti i costruttori nazionali che occupano un ruolo sul mercato. In secondo luogo, Parigi, la città, ha un indubbio fascino. Inoltre, la "ricetta che prevede una presentazione settoriale dei diversi temi ha fatto le sue esperienze e rende il Salone più vivo e facile da visitare. Anche se occupa l' intero parco espositivo di Porte de Versailles, il Mondial è rimasto un salone amichevole e a misura d'uomo. Parigi ha un modo di lavorare personale, in stretta simbiosi con i costruttori. E prevista infine una promozione importante preceduta dall ' organizzazione di conferenze stampa nelle principali capitali europee e per la prima volta quest'anno negli Stati Uniti e in Giappone. Il Mondial è il solo organizzatore di Saloni automobilistici a farlo. Nel loro settore gli organizzatori del Mondial sono anche gli unici aesportare il proprio "savoir-faire" Dopo aver ottenuto l'incarico da prte dell'Ente Organizzatore del Salone Automobilistico di Buenos Aires (prossima edizione nel 2005) e di quelli di Bucarest e de Il Cairo, il Mondial ha appena vinto la gara internazionale d'offerta per l'organizzazione del Salone del Messico che si svolgerà nel dicembre prossimo. Riconoscimento del lavoro compiuto a Parigi. Queste vittorie rinforzano la credibilità del Mondial de l'Automobile nei confronti dei costruttori e degli espositori. Www.mondial-automobile.com |
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TEATRO SAN BABILA PRESENTA LA STAGIONE TEATRALE 2004/2005 8 SPETTACOLI IN ABBONAMENTO |
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Milano, 29 giugno 2004 - Dal 12 Ottobre Al 7 Novembre Compagnia I due della città del sole Luigi De Filippo In “Non E’ Vero Ma Ci Credo” Di Peppino De Filippo, Regia di Luigi De Filippo, Commedia brillante con otto attori. Dal 9 Novembre Al 5 Dicembre Tuttoteatro2 Enrico Beruschi In “Il Postino Dell’arcobaleno” Di Amendola e Corrucci, Regia di Marco Landi, Commedia brillante con 8 attori. Dal 7 Dicembre Al 9 Gennaio ‘05 Ente Autonomo Antonio De Curtis Ric & Gian E Patrizia Rossetti In “Comunque Vada Sara’ Un Successo” Di Enrico Vaime, Regia di Aldo Giuffrè, Commedia brillante con 7 attor.I Dall’ 11 Gennaio Al 6 Febbraio Teatro Stabile di Bolzano Patrizia Milani E Carlo Simoni In “La Vedova Scaltra” Di Carlo Goldoni, Regia di Marco Bernardi, Commedia con 12 attori. Dal 8 Febbraio Al 6 Marzo Teatro Stabile del Veneto Ugo Pagliai E Paola Gassman In “Il Trionfo Dell’amore” Di P.c. De Marivaux, Regia di Luca De Fusco, Commedia con 8 attori. Dal 8 Marzo Al 3 Aprile Cooperativa Teatro per l’Europa Giancarlo Zanetti E Juliane Reiss In “Genio E Sregolatezza, La Vita Di Edmund Kean” Di R. Fitz Simons, Regia di Giancarlo Zanetti, Commedia con 4 attori. Dal 5 Aprile Al 1 Maggio Emmeventi Teatro Marina Malfatti In “La Vita Che Ti Diedi” Di Luigi Pirandello, Regia di Luigi Squarzina, Commedia con 9 attori. Dal 3 Al 29 Maggio Compagnia Mozzarella Teatrosempre Piero Mazzarella – Rino Silveri In “El Casciaball” Di Jacopo Rodi, Regia di Rino Silveri, Comico con 8 attori. |
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TEATRO SAN BABILA PRESENTA LA STAGIONE TEATRALE 2004/2005 8 SPETTACOLI IN ABBONAMENTO |
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Milano, 29 giugno 2004 - Dal 12 Ottobre Al 7 Novembre Compagnia I due della città del sole Luigi De Filippo In “Non E’ Vero Ma Ci Credo” Di Peppino De Filippo, Regia di Luigi De Filippo, Commedia brillante con otto attori. Dal 9 Novembre Al 5 Dicembre Tuttoteatro2 Enrico Beruschi In “Il Postino Dell’arcobaleno” Di Amendola e Corrucci, Regia di Marco Landi, Commedia brillante con 8 attori. Dal 7 Dicembre Al 9 Gennaio ‘05 Ente Autonomo Antonio De Curtis Ric & Gian E Patrizia Rossetti In “Comunque Vada Sara’ Un Successo” Di Enrico Vaime, Regia di Aldo Giuffrè, Commedia brillante con 7 attor.I Dall’ 11 Gennaio Al 6 Febbraio Teatro Stabile di Bolzano Patrizia Milani E Carlo Simoni In “La Vedova Scaltra” Di Carlo Goldoni, Regia di Marco Bernardi, Commedia con 12 attori. Dal 8 Febbraio Al 6 Marzo Teatro Stabile del Veneto Ugo Pagliai E Paola Gassman In “Il Trionfo Dell’amore” Di P.c. De Marivaux, Regia di Luca De Fusco, Commedia con 8 attori. Dal 8 Marzo Al 3 Aprile Cooperativa Teatro per l’Europa Giancarlo Zanetti E Juliane Reiss In “Genio E Sregolatezza, La Vita Di Edmund Kean” Di R. Fitz Simons, Regia di Giancarlo Zanetti, Commedia con 4 attori. Dal 5 Aprile Al 1 Maggio Emmeventi Teatro Marina Malfatti In “La Vita Che Ti Diedi” Di Luigi Pirandello, Regia di Luigi Squarzina, Commedia con 9 attori. Dal 3 Al 29 Maggio Compagnia Mozzarella Teatrosempre Piero Mazzarella – Rino Silveri In “El Casciaball” Di Jacopo Rodi, Regia di Rino Silveri, Comico con 8 attori. |
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Milano, 29 giugno 2004 - Dal 12 Ottobre Al 7 Novembre Compagnia I due della città del sole Luigi De Filippo In “Non E’ Vero Ma Ci Credo” Di Peppino De Filippo, Regia di Luigi De Filippo, Commedia brillante con otto attori. Dal 9 Novembre Al 5 Dicembre Tuttoteatro2 Enrico Beruschi In “Il Postino Dell’arcobaleno” Di Amendola e Corrucci, Regia di Marco Landi, Commedia brillante con 8 attori. Dal 7 Dicembre Al 9 Gennaio ‘05 Ente Autonomo Antonio De Curtis Ric & Gian E Patrizia Rossetti In “Comunque Vada Sara’ Un Successo” Di Enrico Vaime, Regia di Aldo Giuffrè, Commedia brillante con 7 attor.I Dall’ 11 Gennaio Al 6 Febbraio Teatro Stabile di Bolzano Patrizia Milani E Carlo Simoni In “La Vedova Scaltra” Di Carlo Goldoni, Regia di Marco Bernardi, Commedia con 12 attori. Dal 8 Febbraio Al 6 Marzo Teatro Stabile del Veneto Ugo Pagliai E Paola Gassman In “Il Trionfo Dell’amore” Di P.c. De Marivaux, Regia di Luca De Fusco, Commedia con 8 attori. Dal 8 Marzo Al 3 Aprile Cooperativa Teatro per l’Europa Giancarlo Zanetti E Juliane Reiss In “Genio E Sregolatezza, La Vita Di Edmund Kean” Di R. Fitz Simons, Regia di Giancarlo Zanetti, Commedia con 4 attori. Dal 5 Aprile Al 1 Maggio Emmeventi Teatro Marina Malfatti In “La Vita Che Ti Diedi” Di Luigi Pirandello, Regia di Luigi Squarzina, Commedia con 9 attori. Dal 3 Al 29 Maggio Compagnia Mozzarella Teatrosempre Piero Mazzarella – Rino Silveri In “El Casciaball” Di Jacopo Rodi, Regia di Rino Silveri, Comico con 8 attori. |
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Milano, 29 giugno 2004 - Dal 12 Ottobre Al 7 Novembre Compagnia I due della città del sole Luigi De Filippo In “Non E’ Vero Ma Ci Credo” Di Peppino De Filippo, Regia di Luigi De Filippo, Commedia brillante con otto attori. Dal 9 Novembre Al 5 Dicembre Tuttoteatro2 Enrico Beruschi In “Il Postino Dell’arcobaleno” Di Amendola e Corrucci, Regia di Marco Landi, Commedia brillante con 8 attori. Dal 7 Dicembre Al 9 Gennaio ‘05 Ente Autonomo Antonio De Curtis Ric & Gian E Patrizia Rossetti In “Comunque Vada Sara’ Un Successo” Di Enrico Vaime, Regia di Aldo Giuffrè, Commedia brillante con 7 attor.I Dall’ 11 Gennaio Al 6 Febbraio Teatro Stabile di Bolzano Patrizia Milani E Carlo Simoni In “La Vedova Scaltra” Di Carlo Goldoni, Regia di Marco Bernardi, Commedia con 12 attori. Dal 8 Febbraio Al 6 Marzo Teatro Stabile del Veneto Ugo Pagliai E Paola Gassman In “Il Trionfo Dell’amore” Di P.c. De Marivaux, Regia di Luca De Fusco, Commedia con 8 attori. Dal 8 Marzo Al 3 Aprile Cooperativa Teatro per l’Europa Giancarlo Zanetti E Juliane Reiss In “Genio E Sregolatezza, La Vita Di Edmund Kean” Di R. Fitz Simons, Regia di Giancarlo Zanetti, Commedia con 4 attori. Dal 5 Aprile Al 1 Maggio Emmeventi Teatro Marina Malfatti In “La Vita Che Ti Diedi” Di Luigi Pirandello, Regia di Luigi Squarzina, Commedia con 9 attori. Dal 3 Al 29 Maggio Compagnia Mozzarella Teatrosempre Piero Mazzarella – Rino Silveri In “El Casciaball” Di Jacopo Rodi, Regia di Rino Silveri, Comico con 8 attori. |
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Milano, 29 giugno 2004 - Dal 12 Ottobre Al 7 Novembre Compagnia I due della città del sole Luigi De Filippo In “Non E’ Vero Ma Ci Credo” Di Peppino De Filippo, Regia di Luigi De Filippo, Commedia brillante con otto attori. Dal 9 Novembre Al 5 Dicembre Tuttoteatro2 Enrico Beruschi In “Il Postino Dell’arcobaleno” Di Amendola e Corrucci, Regia di Marco Landi, Commedia brillante con 8 attori. Dal 7 Dicembre Al 9 Gennaio ‘05 Ente Autonomo Antonio De Curtis Ric & Gian E Patrizia Rossetti In “Comunque Vada Sara’ Un Successo” Di Enrico Vaime, Regia di Aldo Giuffrè, Commedia brillante con 7 attor.I Dall’ 11 Gennaio Al 6 Febbraio Teatro Stabile di Bolzano Patrizia Milani E Carlo Simoni In “La Vedova Scaltra” Di Carlo Goldoni, Regia di Marco Bernardi, Commedia con 12 attori. Dal 8 Febbraio Al 6 Marzo Teatro Stabile del Veneto Ugo Pagliai E Paola Gassman In “Il Trionfo Dell’amore” Di P.c. De Marivaux, Regia di Luca De Fusco, Commedia con 8 attori. Dal 8 Marzo Al 3 Aprile Cooperativa Teatro per l’Europa Giancarlo Zanetti E Juliane Reiss In “Genio E Sregolatezza, La Vita Di Edmund Kean” Di R. Fitz Simons, Regia di Giancarlo Zanetti, Commedia con 4 attori. Dal 5 Aprile Al 1 Maggio Emmeventi Teatro Marina Malfatti In “La Vita Che Ti Diedi” Di Luigi Pirandello, Regia di Luigi Squarzina, Commedia con 9 attori. Dal 3 Al 29 Maggio Compagnia Mozzarella Teatrosempre Piero Mazzarella – Rino Silveri In “El Casciaball” Di Jacopo Rodi, Regia di Rino Silveri, Comico con 8 attori. |
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Milano, 29 giugno 2004 - Dal 12 Ottobre Al 7 Novembre Compagnia I due della città del sole Luigi De Filippo In “Non E’ Vero Ma Ci Credo” Di Peppino De Filippo, Regia di Luigi De Filippo, Commedia brillante con otto attori. Dal 9 Novembre Al 5 Dicembre Tuttoteatro2 Enrico Beruschi In “Il Postino Dell’arcobaleno” Di Amendola e Corrucci, Regia di Marco Landi, Commedia brillante con 8 attori. Dal 7 Dicembre Al 9 Gennaio ‘05 Ente Autonomo Antonio De Curtis Ric & Gian E Patrizia Rossetti In “Comunque Vada Sara’ Un Successo” Di Enrico Vaime, Regia di Aldo Giuffrè, Commedia brillante con 7 attor.I Dall’ 11 Gennaio Al 6 Febbraio Teatro Stabile di Bolzano Patrizia Milani E Carlo Simoni In “La Vedova Scaltra” Di Carlo Goldoni, Regia di Marco Bernardi, Commedia con 12 attori. Dal 8 Febbraio Al 6 Marzo Teatro Stabile del Veneto Ugo Pagliai E Paola Gassman In “Il Trionfo Dell’amore” Di P.c. De Marivaux, Regia di Luca De Fusco, Commedia con 8 attori. Dal 8 Marzo Al 3 Aprile Cooperativa Teatro per l’Europa Giancarlo Zanetti E Juliane Reiss In “Genio E Sregolatezza, La Vita Di Edmund Kean” Di R. Fitz Simons, Regia di Giancarlo Zanetti, Commedia con 4 attori. Dal 5 Aprile Al 1 Maggio Emmeventi Teatro Marina Malfatti In “La Vita Che Ti Diedi” Di Luigi Pirandello, Regia di Luigi Squarzina, Commedia con 9 attori. Dal 3 Al 29 Maggio Compagnia Mozzarella Teatrosempre Piero Mazzarella – Rino Silveri In “El Casciaball” Di Jacopo Rodi, Regia di Rino Silveri, Comico con 8 attori. |
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A MILANO IN MOSTRA A PALAZZO REALE "EUROGENERATION", REPORTAGE FOTOGRAFICO NELLA GIOVANE EUROPA DEL FUTURO |
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Milano, 29 giugno 2004 - Un viaggio in 25 paesi per vedere e indagare chi sono e come vivono i ventenni d'Europa. Eurogeneration è un reportage fotografico realizzato in contemporanea in città e luoghi differenti nel corso degli ultimi tre mesi del 2003. Un documentario transnazionale. Gli autori sono 14 giovani fotografi scelti da eye, la nuova struttura di produzione mostre dell'agenzia Contrasto, punto di riferimento per il fotogiornalismo di qualità e la fotografia d'autore. Ogni fotografo ha scelto di raccontare il dove, come, quando e perché della generazione che sarà chiamata a guidare la nuova Europa. I colori, i volti, gli ambienti e le storie si incrociano, si sovrappongono, si mescolano. Grazie a un'interpretazione sempre autentica e diretta. Spesso provocatoria. A volte disorientante. Comunque anticonformista, come Stone Island Denims, il marchio italiano d'abbigliamento informale in tela indaco che sponsorizza la mostra. Insieme a Contrasto/eye Stone Island Denims partecipa così alla realizzazione della mostra a Palazzo Reale che rimarrà aperta fino al 5 settembre 2004, nell'ambito della manifestazione Estate Fotografia dell'Assessorato alla Cultura e Musei del Comune di Milano. Una selezione di 200 immagini, una o più storie di ogni paese, corredate da testi di 6 giovani europei. Un'occasione per offrire uno spaccato di un universo eterogeneo. Con caratteristiche comuni dall'Irlanda a Cipro. Qualche anteprima: i giovani europei formano un gruppo in costante evoluzione. Tutti cercano di entrare nel mondo del lavoro e di formare eventualmente una famiglia molto più tardi di quanto accadesse solo una generazione fa. Scuola e università, lavoro e ambiente sociale, non svolgono più lo stesso ruolo d'integrazione e si raggiunge l'autonomia più avanti nel tempo. I percorsi individuali sono ancor più differenziati e specifici. Molti di loro desiderano partecipare alla vita politica anche se non hanno ancora trovato il modo per farlo. Un fatto: i giovani europei hanno molto da raccontare. Sono i primi a sentire gli andamenti economici e demografici, la globalizzazione e le differenze culturali. E da loro ci si aspetta il cambiamento. |
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A MILANO IN MOSTRA A PALAZZO REALE "EUROGENERATION", REPORTAGE FOTOGRAFICO NELLA GIOVANE EUROPA DEL FUTURO |
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Milano, 29 giugno 2004 - Un viaggio in 25 paesi per vedere e indagare chi sono e come vivono i ventenni d'Europa. Eurogeneration è un reportage fotografico realizzato in contemporanea in città e luoghi differenti nel corso degli ultimi tre mesi del 2003. Un documentario transnazionale. Gli autori sono 14 giovani fotografi scelti da eye, la nuova struttura di produzione mostre dell'agenzia Contrasto, punto di riferimento per il fotogiornalismo di qualità e la fotografia d'autore. Ogni fotografo ha scelto di raccontare il dove, come, quando e perché della generazione che sarà chiamata a guidare la nuova Europa. I colori, i volti, gli ambienti e le storie si incrociano, si sovrappongono, si mescolano. Grazie a un'interpretazione sempre autentica e diretta. Spesso provocatoria. A volte disorientante. Comunque anticonformista, come Stone Island Denims, il marchio italiano d'abbigliamento informale in tela indaco che sponsorizza la mostra. Insieme a Contrasto/eye Stone Island Denims partecipa così alla realizzazione della mostra a Palazzo Reale che rimarrà aperta fino al 5 settembre 2004, nell'ambito della manifestazione Estate Fotografia dell'Assessorato alla Cultura e Musei del Comune di Milano. Una selezione di 200 immagini, una o più storie di ogni paese, corredate da testi di 6 giovani europei. Un'occasione per offrire uno spaccato di un universo eterogeneo. Con caratteristiche comuni dall'Irlanda a Cipro. Qualche anteprima: i giovani europei formano un gruppo in costante evoluzione. Tutti cercano di entrare nel mondo del lavoro e di formare eventualmente una famiglia molto più tardi di quanto accadesse solo una generazione fa. Scuola e università, lavoro e ambiente sociale, non svolgono più lo stesso ruolo d'integrazione e si raggiunge l'autonomia più avanti nel tempo. I percorsi individuali sono ancor più differenziati e specifici. Molti di loro desiderano partecipare alla vita politica anche se non hanno ancora trovato il modo per farlo. Un fatto: i giovani europei hanno molto da raccontare. Sono i primi a sentire gli andamenti economici e demografici, la globalizzazione e le differenze culturali. E da loro ci si aspetta il cambiamento. |
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Milano, 29 giugno 2004 - Un viaggio in 25 paesi per vedere e indagare chi sono e come vivono i ventenni d'Europa. Eurogeneration è un reportage fotografico realizzato in contemporanea in città e luoghi differenti nel corso degli ultimi tre mesi del 2003. Un documentario transnazionale. Gli autori sono 14 giovani fotografi scelti da eye, la nuova struttura di produzione mostre dell'agenzia Contrasto, punto di riferimento per il fotogiornalismo di qualità e la fotografia d'autore. Ogni fotografo ha scelto di raccontare il dove, come, quando e perché della generazione che sarà chiamata a guidare la nuova Europa. I colori, i volti, gli ambienti e le storie si incrociano, si sovrappongono, si mescolano. Grazie a un'interpretazione sempre autentica e diretta. Spesso provocatoria. A volte disorientante. Comunque anticonformista, come Stone Island Denims, il marchio italiano d'abbigliamento informale in tela indaco che sponsorizza la mostra. Insieme a Contrasto/eye Stone Island Denims partecipa così alla realizzazione della mostra a Palazzo Reale che rimarrà aperta fino al 5 settembre 2004, nell'ambito della manifestazione Estate Fotografia dell'Assessorato alla Cultura e Musei del Comune di Milano. Una selezione di 200 immagini, una o più storie di ogni paese, corredate da testi di 6 giovani europei. Un'occasione per offrire uno spaccato di un universo eterogeneo. Con caratteristiche comuni dall'Irlanda a Cipro. Qualche anteprima: i giovani europei formano un gruppo in costante evoluzione. Tutti cercano di entrare nel mondo del lavoro e di formare eventualmente una famiglia molto più tardi di quanto accadesse solo una generazione fa. Scuola e università, lavoro e ambiente sociale, non svolgono più lo stesso ruolo d'integrazione e si raggiunge l'autonomia più avanti nel tempo. I percorsi individuali sono ancor più differenziati e specifici. Molti di loro desiderano partecipare alla vita politica anche se non hanno ancora trovato il modo per farlo. Un fatto: i giovani europei hanno molto da raccontare. Sono i primi a sentire gli andamenti economici e demografici, la globalizzazione e le differenze culturali. E da loro ci si aspetta il cambiamento. |
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Milano, 29 giugno 2004 - Un viaggio in 25 paesi per vedere e indagare chi sono e come vivono i ventenni d'Europa. Eurogeneration è un reportage fotografico realizzato in contemporanea in città e luoghi differenti nel corso degli ultimi tre mesi del 2003. Un documentario transnazionale. Gli autori sono 14 giovani fotografi scelti da eye, la nuova struttura di produzione mostre dell'agenzia Contrasto, punto di riferimento per il fotogiornalismo di qualità e la fotografia d'autore. Ogni fotografo ha scelto di raccontare il dove, come, quando e perché della generazione che sarà chiamata a guidare la nuova Europa. I colori, i volti, gli ambienti e le storie si incrociano, si sovrappongono, si mescolano. Grazie a un'interpretazione sempre autentica e diretta. Spesso provocatoria. A volte disorientante. Comunque anticonformista, come Stone Island Denims, il marchio italiano d'abbigliamento informale in tela indaco che sponsorizza la mostra. Insieme a Contrasto/eye Stone Island Denims partecipa così alla realizzazione della mostra a Palazzo Reale che rimarrà aperta fino al 5 settembre 2004, nell'ambito della manifestazione Estate Fotografia dell'Assessorato alla Cultura e Musei del Comune di Milano. Una selezione di 200 immagini, una o più storie di ogni paese, corredate da testi di 6 giovani europei. Un'occasione per offrire uno spaccato di un universo eterogeneo. Con caratteristiche comuni dall'Irlanda a Cipro. Qualche anteprima: i giovani europei formano un gruppo in costante evoluzione. Tutti cercano di entrare nel mondo del lavoro e di formare eventualmente una famiglia molto più tardi di quanto accadesse solo una generazione fa. Scuola e università, lavoro e ambiente sociale, non svolgono più lo stesso ruolo d'integrazione e si raggiunge l'autonomia più avanti nel tempo. I percorsi individuali sono ancor più differenziati e specifici. Molti di loro desiderano partecipare alla vita politica anche se non hanno ancora trovato il modo per farlo. Un fatto: i giovani europei hanno molto da raccontare. Sono i primi a sentire gli andamenti economici e demografici, la globalizzazione e le differenze culturali. E da loro ci si aspetta il cambiamento. |
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A MILANO IN MOSTRA A PALAZZO REALE "EUROGENERATION", REPORTAGE FOTOGRAFICO NELLA GIOVANE EUROPA DEL FUTURO |
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Milano, 29 giugno 2004 - Un viaggio in 25 paesi per vedere e indagare chi sono e come vivono i ventenni d'Europa. Eurogeneration è un reportage fotografico realizzato in contemporanea in città e luoghi differenti nel corso degli ultimi tre mesi del 2003. Un documentario transnazionale. Gli autori sono 14 giovani fotografi scelti da eye, la nuova struttura di produzione mostre dell'agenzia Contrasto, punto di riferimento per il fotogiornalismo di qualità e la fotografia d'autore. Ogni fotografo ha scelto di raccontare il dove, come, quando e perché della generazione che sarà chiamata a guidare la nuova Europa. I colori, i volti, gli ambienti e le storie si incrociano, si sovrappongono, si mescolano. Grazie a un'interpretazione sempre autentica e diretta. Spesso provocatoria. A volte disorientante. Comunque anticonformista, come Stone Island Denims, il marchio italiano d'abbigliamento informale in tela indaco che sponsorizza la mostra. Insieme a Contrasto/eye Stone Island Denims partecipa così alla realizzazione della mostra a Palazzo Reale che rimarrà aperta fino al 5 settembre 2004, nell'ambito della manifestazione Estate Fotografia dell'Assessorato alla Cultura e Musei del Comune di Milano. Una selezione di 200 immagini, una o più storie di ogni paese, corredate da testi di 6 giovani europei. Un'occasione per offrire uno spaccato di un universo eterogeneo. Con caratteristiche comuni dall'Irlanda a Cipro. Qualche anteprima: i giovani europei formano un gruppo in costante evoluzione. Tutti cercano di entrare nel mondo del lavoro e di formare eventualmente una famiglia molto più tardi di quanto accadesse solo una generazione fa. Scuola e università, lavoro e ambiente sociale, non svolgono più lo stesso ruolo d'integrazione e si raggiunge l'autonomia più avanti nel tempo. I percorsi individuali sono ancor più differenziati e specifici. Molti di loro desiderano partecipare alla vita politica anche se non hanno ancora trovato il modo per farlo. Un fatto: i giovani europei hanno molto da raccontare. Sono i primi a sentire gli andamenti economici e demografici, la globalizzazione e le differenze culturali. E da loro ci si aspetta il cambiamento. |
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NOVE MOSTRE PER DIECI FOTOGRAFI SI INAUGURANO OGGI A SAN MINIATO LE PRIME ESPOSIZIONI DI OCCHI DI SCENA, LO STERMINATO FESTIVAL DELLA FOTOGRAFIA DELLO SPETTACOLO |
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San Miniato, 29 giugno 2004 - Passi di tango, corpi volteggianti nella danza, sguardi, volti, scene teatrali, scampoli di set, note di un concerto. Attimi fuggenti catturati nel loro massimo vigore espressivo. Si inaugurano domani a San Miniato, ormai capitale designata della fotografia dello spettacolo, ben nove delle previste quattordici mostre del primo festival Occhi di Scena. Dall’oratorio Loretino alla Cappella piccola e al Confortorio di via Angelica, dalla fondazione Campana-guazzesi, alla Rocca di Federico Ii fino all’Accademia degli Euteleti, i luoghi deputati di una delle più straordinarie città toscane sono riservati fino al 28 novembre alle grandi firme della fotografia di scena, ospiti di un evento spettacolare e sterminato. I protagonisti sono forse poco noti al pubblico delle platee, ma conosciutissimi ai grandi registi, attori, istituzioni che se li contendono. Vasco Ascolini (titolo della mostra Il corpo, il volto, la maschera) è cavaliere dell’Ordre des Arts e des Lettres della repubblica francese per meriti acquisiti come fotografo di beni culturali, e da 30 anni lavora per il Teatro Municipale di Reggio Emilia. Sue foto sono in mostra permanente a New York al Moma e al Guggenheim. Lucia Baldini, toscana di Montevarchi nonché fotografa di Carla Fracci, è una specialista della scena musicale underground e lavora per il Teatro dell’Opera di Roma. A San Miniato espone Passi di Tango, descrizione passionale e plastica di un balletto a due, oltre il tempo e oltre lo spazio. Sei delle nove mostre sono in realtà tutte dedicate al mondo della danza, una sezione del festival chiamata appunto Sguardi di Danza. Protagonisti Cristiani Castaldi (Graffi in movimento), Giancarlo Marcocchi (Poladanza), Silvia Lelli (Danza dentro, Danza oltre) e Massimo Agus (Corpo che danza). Silvia Lelli è stata per quasi vent’anni fotografo ufficiale della Scala di Milano. Agus è invece uno dei due direttori artistici di Occhi di Scena, reduce da lunghi anni operativi a New York e a San Miniato, con l’altro direttore Cosimo Chiarelli, ha fondato il Centro per la Fotografia dello Spettacolo. Blickfangstrasse 12-Frammenti di un ritmo in 12 foto è invece il titolo della mostra di Piero Tauro. Romano, Tauro ha lavorato per le maggiori compagnie internazionali (Pina Bausch e il suo Wuppertal Tanztheater, Maguy Marin, Dv8, Jan Fabre, Emio Greco, C. De La B.) e ha collaborato con i più importanti Festival di danza. E’ il fotografo ufficiale del Festival Oriente-occidente di Rovereto, del Romaeuropa Festival e di Bolzano Danza. Quanto a Riccardo De Antonis, anche lui romano, è uno specialista del reportage antropologico e di teatro contemporaneo. L’ultima delle nove mostre è dedicata a Pier Paolo Pagano, fiorentino, e Francesco Galli, romano, i due vincitori “con pari dignità” del concorso Occhi di Scena 2004 riservato ai fotografi non professionisti. L’inaugurazione è in programma alle ore 16 all’Accademia degli Euteleti (piazza Xx Settembre), presenti tutti gli autori. Il festival, come noto, è promosso dal Centro per la Fotografia dello Spettacolo, con la collaborazione del Comune di San Miniato e il supporto tecnico organizzativo di Titivillus Mostre Editoria. Le altre mostre saranno inaugurate tra il 9 e il 16 luglio. |
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SCULPTURES 1948 - 1966 A CURA DI GIOVANNI BATTISTA MARTINI E ALBERTO RONCHETTI |
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Genova, 28 giugno 2004 - L’accademia Ligustica di Belle Arti di Genova inaugura la mostra Garelli Sculture 1948-1966 nell’ambito delle manifestazioni per Genova Capitale Europea della Cultura. L’esposizione offre un’ampia panoramica su trent’anni di lavoro dello scultore, sulla sua continua ricerca, e mette in luce la fitta rete di relazioni internazionali che ne hanno caratterizzato la produzione artistica. Le oltre cinquanta opere esposte, realizzate dal 1948 al 1966, evidenziano l’ampia evoluzione artistica di Garelli dalla sperimentazione iniziale sulla figura umana – intesa come immagine non tradizionale ma "strutturale", rielaborata in rapporto con lo spazio – a quella sull’oggetto, in seguito considerato più vicino alla realtà tecnologica del mondo contemporaneo. In mostra spiccano le terrecotte – anche di grandi dimensioni - realizzate tra la fine degli anni ’40 e i primi anni ’60, caratterizzate da influssi picassiani, realizzate nel periodo in cui Garelli opera tra Vallauris, Albisola, Gubbio e Castellamonte. Emergono anche le imponenti fusioni in bronzo e i ferri saldati, fino alle ultime opere, i celebri Tubi in lamiera colorata. Tutti i lavori in mostra testimoniano come Garelli, anche nella fase matura della sua ricerca, conservi intatta la capacità di sperimentare nuovi linguaggi e orientamenti culturali. La mostra, curata da Giovanni Battista Martini e Alberto Ronchetti e promossa da Jean-michel Foray, direttore dei Musées Nationaux du Xxe siecle des Alpes Maritimes (Musée Chagall di Nizza, Musée Leger di Biot, Musée Picasso di Vallauris); è stata presentata con il titolo "Garelli Sculptures 1948-1966" dal 27 marzo al 7 giugno 2004 in Francia nelle tre sedi museali dell’antico Château Musée de Vallauris: Musée National Picasso "La Guerre et la Paix", Musée de la céramique, e Musée Magnelli, dove ha ottenuto un grande successo di critica e di pubblico. L’esposizione testimonia l’importanza dell’incontro di Garelli con Picasso, il quale fu un grande punto di riferimento per il suo lavoro. I due artisti si incontrarono a Vallauris, e come afferma Giovanni Battista Martini, " Picasso contribuì in maniera determinante a influenzare gli svolgimenti della sua personale ricerca sulla figura umana". Artista internazionale Franco Garelli viaggia ed è presente in numerose mostre in Europa, America e Oriente; il suo percorso artistico è segnato da due esperienze fondamentali: il Giappone, dove lavora ed espone a Tokyo, Kyoto, Osaka, e gli Stati Uniti, dove a New York espone presso la Columbia University, la Parma Gallery, la Martha Jackson Gallery, a Dallas al Museum for Contemporary Arts, a Pittsburgh al Carnegie Institute. Anna Costantini, nel testo in catalogo sottolinea: "Le conseguenze di questi due viaggi, l’assimilazione diretta di ciò che vede in queste due occasioni, sono le premesse di un nuovo atteggiamento e di nuove considerazioni prima di tutto sulla sua adesione all’informale, anche in chiave retrospettiva". Cenni biografici Sin da principio Franco Garelli (1909-1973) è appassionato di scultura, tuttavia si laurea in medicina nei primi anni Trenta, e per diversi anni concilia un serio impegno professionale nel campo della medicina con la carriera artistica, che dai primi anni Sessanta diviene l’occupazione principale. Le sue sculture e le Figure mostrano un’approfondita conoscenza dell’anatomia del corpo umano, valorizzato nel suo gioco di pieni e vuoti. Il 1948 è l’anno della sua prima partecipazione alla Biennale di Venezia e al Premio Saint Vincent, dove emergono le influenze esercitate su di lui dall’arte di Picasso. La fine degli anni Quaranta rappresenta un periodo di grandi incontri: Lucio Fontana, Tullio Mazzotti, Agenore Fabbri. "Nell’agosto del 1950 – commenta Jean-michel Foray – Picasso riceve a Vallauris la visita di alcuni artisti italiani. Tra loro Lucio Fontana, Franco Garelli, Tullio d’Albisola. Di questo incontro resta un piccolo reportage fotografico. Si tratta di foto amatoriali: ognuno prende a turno l’apparecchio perché tutti possano comparire accanto al maestro. Fontana riprende Garelli con Picasso e in cambio Garelli fotografa Picasso e Fontana". Al 1950 risale la sua sperimentazione sulla tecnica della fusione in bronzo. Il 1954 è l’anno della svolta, attraverso la ricerca di materiali inconsueti - legno, ferro, materiali di risulta – che assembla con spago e cera e fonde nel bronzo. Il successivo passaggio decisivo si ha quando giunge a una maggior articolazione della figura nello spazio mediante l’uso del ferro e della saldatura autogena: in tal modo si inserisce nell’esperienza informale italiana e internazionale. In quegli anni stringe intense relazioni con Appel, Corneille, e Asger Jorn, col quale partecipa alle attività del "Primo Laboratorio Sperimentale" del Movimento Internazionale per una Bauhaus immaginista di Alba. Risale al 1955 la prima esposizione di opere in ferro saldato, in cui la ricerca fondamentale è sempre incentrata sull’immagine dell’uomo. Artista ormai noto e affermato, in questi anni viene invitato a grandi manifestaizoni artistiche in Italia e all’estero, a Milano, Roma, Parigi, Tokyo, New York. Di questi anni è l’inizio dell’amicizia col critico francese Michel Tapiè, attento testimone del suo sviluppo artistico e della sua ricerca plastica, e grazie al quale Garelli comincia un fruttuoso rapporto di scambio con gli artisti del gruppo Gutai. Nel 1963 la nuova ricerca – non più sulla figura ma sull’oggetto - porta alla nascita dei Tubi, strutture presentate alla Xxxiii Biennale di Venezia nel 1966 in una sala personale. Una significativa documentazione fotografica esposta in mostra raffigura momenti salienti della vita di Garelli. Accompagna la mostra il catalogo bilingue edito da Electa con testi critici e ampi apparati bio-bibliografici. Per Informazioni: Accademia Ligustica di Belle Arti Tel. 0039.010.581957 |
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SCULPTURES 1948 - 1966 A CURA DI GIOVANNI BATTISTA MARTINI E ALBERTO RONCHETTI |
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Genova, 28 giugno 2004 - L’accademia Ligustica di Belle Arti di Genova inaugura la mostra Garelli Sculture 1948-1966 nell’ambito delle manifestazioni per Genova Capitale Europea della Cultura. L’esposizione offre un’ampia panoramica su trent’anni di lavoro dello scultore, sulla sua continua ricerca, e mette in luce la fitta rete di relazioni internazionali che ne hanno caratterizzato la produzione artistica. Le oltre cinquanta opere esposte, realizzate dal 1948 al 1966, evidenziano l’ampia evoluzione artistica di Garelli dalla sperimentazione iniziale sulla figura umana – intesa come immagine non tradizionale ma "strutturale", rielaborata in rapporto con lo spazio – a quella sull’oggetto, in seguito considerato più vicino alla realtà tecnologica del mondo contemporaneo. In mostra spiccano le terrecotte – anche di grandi dimensioni - realizzate tra la fine degli anni ’40 e i primi anni ’60, caratterizzate da influssi picassiani, realizzate nel periodo in cui Garelli opera tra Vallauris, Albisola, Gubbio e Castellamonte. Emergono anche le imponenti fusioni in bronzo e i ferri saldati, fino alle ultime opere, i celebri Tubi in lamiera colorata. Tutti i lavori in mostra testimoniano come Garelli, anche nella fase matura della sua ricerca, conservi intatta la capacità di sperimentare nuovi linguaggi e orientamenti culturali. La mostra, curata da Giovanni Battista Martini e Alberto Ronchetti e promossa da Jean-michel Foray, direttore dei Musées Nationaux du Xxe siecle des Alpes Maritimes (Musée Chagall di Nizza, Musée Leger di Biot, Musée Picasso di Vallauris); è stata presentata con il titolo "Garelli Sculptures 1948-1966" dal 27 marzo al 7 giugno 2004 in Francia nelle tre sedi museali dell’antico Château Musée de Vallauris: Musée National Picasso "La Guerre et la Paix", Musée de la céramique, e Musée Magnelli, dove ha ottenuto un grande successo di critica e di pubblico. L’esposizione testimonia l’importanza dell’incontro di Garelli con Picasso, il quale fu un grande punto di riferimento per il suo lavoro. I due artisti si incontrarono a Vallauris, e come afferma Giovanni Battista Martini, " Picasso contribuì in maniera determinante a influenzare gli svolgimenti della sua personale ricerca sulla figura umana". Artista internazionale Franco Garelli viaggia ed è presente in numerose mostre in Europa, America e Oriente; il suo percorso artistico è segnato da due esperienze fondamentali: il Giappone, dove lavora ed espone a Tokyo, Kyoto, Osaka, e gli Stati Uniti, dove a New York espone presso la Columbia University, la Parma Gallery, la Martha Jackson Gallery, a Dallas al Museum for Contemporary Arts, a Pittsburgh al Carnegie Institute. Anna Costantini, nel testo in catalogo sottolinea: "Le conseguenze di questi due viaggi, l’assimilazione diretta di ciò che vede in queste due occasioni, sono le premesse di un nuovo atteggiamento e di nuove considerazioni prima di tutto sulla sua adesione all’informale, anche in chiave retrospettiva". Cenni biografici Sin da principio Franco Garelli (1909-1973) è appassionato di scultura, tuttavia si laurea in medicina nei primi anni Trenta, e per diversi anni concilia un serio impegno professionale nel campo della medicina con la carriera artistica, che dai primi anni Sessanta diviene l’occupazione principale. Le sue sculture e le Figure mostrano un’approfondita conoscenza dell’anatomia del corpo umano, valorizzato nel suo gioco di pieni e vuoti. Il 1948 è l’anno della sua prima partecipazione alla Biennale di Venezia e al Premio Saint Vincent, dove emergono le influenze esercitate su di lui dall’arte di Picasso. La fine degli anni Quaranta rappresenta un periodo di grandi incontri: Lucio Fontana, Tullio Mazzotti, Agenore Fabbri. "Nell’agosto del 1950 – commenta Jean-michel Foray – Picasso riceve a Vallauris la visita di alcuni artisti italiani. Tra loro Lucio Fontana, Franco Garelli, Tullio d’Albisola. Di questo incontro resta un piccolo reportage fotografico. Si tratta di foto amatoriali: ognuno prende a turno l’apparecchio perché tutti possano comparire accanto al maestro. Fontana riprende Garelli con Picasso e in cambio Garelli fotografa Picasso e Fontana". Al 1950 risale la sua sperimentazione sulla tecnica della fusione in bronzo. Il 1954 è l’anno della svolta, attraverso la ricerca di materiali inconsueti - legno, ferro, materiali di risulta – che assembla con spago e cera e fonde nel bronzo. Il successivo passaggio decisivo si ha quando giunge a una maggior articolazione della figura nello spazio mediante l’uso del ferro e della saldatura autogena: in tal modo si inserisce nell’esperienza informale italiana e internazionale. In quegli anni stringe intense relazioni con Appel, Corneille, e Asger Jorn, col quale partecipa alle attività del "Primo Laboratorio Sperimentale" del Movimento Internazionale per una Bauhaus immaginista di Alba. Risale al 1955 la prima esposizione di opere in ferro saldato, in cui la ricerca fondamentale è sempre incentrata sull’immagine dell’uomo. Artista ormai noto e affermato, in questi anni viene invitato a grandi manifestaizoni artistiche in Italia e all’estero, a Milano, Roma, Parigi, Tokyo, New York. Di questi anni è l’inizio dell’amicizia col critico francese Michel Tapiè, attento testimone del suo sviluppo artistico e della sua ricerca plastica, e grazie al quale Garelli comincia un fruttuoso rapporto di scambio con gli artisti del gruppo Gutai. Nel 1963 la nuova ricerca – non più sulla figura ma sull’oggetto - porta alla nascita dei Tubi, strutture presentate alla Xxxiii Biennale di Venezia nel 1966 in una sala personale. Una significativa documentazione fotografica esposta in mostra raffigura momenti salienti della vita di Garelli. Accompagna la mostra il catalogo bilingue edito da Electa con testi critici e ampi apparati bio-bibliografici. Per Informazioni: Accademia Ligustica di Belle Arti Tel. 0039.010.581957 |
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SCULPTURES 1948 - 1966 A CURA DI GIOVANNI BATTISTA MARTINI E ALBERTO RONCHETTI |
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Genova, 28 giugno 2004 - L’accademia Ligustica di Belle Arti di Genova inaugura la mostra Garelli Sculture 1948-1966 nell’ambito delle manifestazioni per Genova Capitale Europea della Cultura. L’esposizione offre un’ampia panoramica su trent’anni di lavoro dello scultore, sulla sua continua ricerca, e mette in luce la fitta rete di relazioni internazionali che ne hanno caratterizzato la produzione artistica. Le oltre cinquanta opere esposte, realizzate dal 1948 al 1966, evidenziano l’ampia evoluzione artistica di Garelli dalla sperimentazione iniziale sulla figura umana – intesa come immagine non tradizionale ma "strutturale", rielaborata in rapporto con lo spazio – a quella sull’oggetto, in seguito considerato più vicino alla realtà tecnologica del mondo contemporaneo. In mostra spiccano le terrecotte – anche di grandi dimensioni - realizzate tra la fine degli anni ’40 e i primi anni ’60, caratterizzate da influssi picassiani, realizzate nel periodo in cui Garelli opera tra Vallauris, Albisola, Gubbio e Castellamonte. Emergono anche le imponenti fusioni in bronzo e i ferri saldati, fino alle ultime opere, i celebri Tubi in lamiera colorata. Tutti i lavori in mostra testimoniano come Garelli, anche nella fase matura della sua ricerca, conservi intatta la capacità di sperimentare nuovi linguaggi e orientamenti culturali. La mostra, curata da Giovanni Battista Martini e Alberto Ronchetti e promossa da Jean-michel Foray, direttore dei Musées Nationaux du Xxe siecle des Alpes Maritimes (Musée Chagall di Nizza, Musée Leger di Biot, Musée Picasso di Vallauris); è stata presentata con il titolo "Garelli Sculptures 1948-1966" dal 27 marzo al 7 giugno 2004 in Francia nelle tre sedi museali dell’antico Château Musée de Vallauris: Musée National Picasso "La Guerre et la Paix", Musée de la céramique, e Musée Magnelli, dove ha ottenuto un grande successo di critica e di pubblico. L’esposizione testimonia l’importanza dell’incontro di Garelli con Picasso, il quale fu un grande punto di riferimento per il suo lavoro. I due artisti si incontrarono a Vallauris, e come afferma Giovanni Battista Martini, " Picasso contribuì in maniera determinante a influenzare gli svolgimenti della sua personale ricerca sulla figura umana". Artista internazionale Franco Garelli viaggia ed è presente in numerose mostre in Europa, America e Oriente; il suo percorso artistico è segnato da due esperienze fondamentali: il Giappone, dove lavora ed espone a Tokyo, Kyoto, Osaka, e gli Stati Uniti, dove a New York espone presso la Columbia University, la Parma Gallery, la Martha Jackson Gallery, a Dallas al Museum for Contemporary Arts, a Pittsburgh al Carnegie Institute. Anna Costantini, nel testo in catalogo sottolinea: "Le conseguenze di questi due viaggi, l’assimilazione diretta di ciò che vede in queste due occasioni, sono le premesse di un nuovo atteggiamento e di nuove considerazioni prima di tutto sulla sua adesione all’informale, anche in chiave retrospettiva". Cenni biografici Sin da principio Franco Garelli (1909-1973) è appassionato di scultura, tuttavia si laurea in medicina nei primi anni Trenta, e per diversi anni concilia un serio impegno professionale nel campo della medicina con la carriera artistica, che dai primi anni Sessanta diviene l’occupazione principale. Le sue sculture e le Figure mostrano un’approfondita conoscenza dell’anatomia del corpo umano, valorizzato nel suo gioco di pieni e vuoti. Il 1948 è l’anno della sua prima partecipazione alla Biennale di Venezia e al Premio Saint Vincent, dove emergono le influenze esercitate su di lui dall’arte di Picasso. La fine degli anni Quaranta rappresenta un periodo di grandi incontri: Lucio Fontana, Tullio Mazzotti, Agenore Fabbri. "Nell’agosto del 1950 – commenta Jean-michel Foray – Picasso riceve a Vallauris la visita di alcuni artisti italiani. Tra loro Lucio Fontana, Franco Garelli, Tullio d’Albisola. Di questo incontro resta un piccolo reportage fotografico. Si tratta di foto amatoriali: ognuno prende a turno l’apparecchio perché tutti possano comparire accanto al maestro. Fontana riprende Garelli con Picasso e in cambio Garelli fotografa Picasso e Fontana". Al 1950 risale la sua sperimentazione sulla tecnica della fusione in bronzo. Il 1954 è l’anno della svolta, attraverso la ricerca di materiali inconsueti - legno, ferro, materiali di risulta – che assembla con spago e cera e fonde nel bronzo. Il successivo passaggio decisivo si ha quando giunge a una maggior articolazione della figura nello spazio mediante l’uso del ferro e della saldatura autogena: in tal modo si inserisce nell’esperienza informale italiana e internazionale. In quegli anni stringe intense relazioni con Appel, Corneille, e Asger Jorn, col quale partecipa alle attività del "Primo Laboratorio Sperimentale" del Movimento Internazionale per una Bauhaus immaginista di Alba. Risale al 1955 la prima esposizione di opere in ferro saldato, in cui la ricerca fondamentale è sempre incentrata sull’immagine dell’uomo. Artista ormai noto e affermato, in questi anni viene invitato a grandi manifestaizoni artistiche in Italia e all’estero, a Milano, Roma, Parigi, Tokyo, New York. Di questi anni è l’inizio dell’amicizia col critico francese Michel Tapiè, attento testimone del suo sviluppo artistico e della sua ricerca plastica, e grazie al quale Garelli comincia un fruttuoso rapporto di scambio con gli artisti del gruppo Gutai. Nel 1963 la nuova ricerca – non più sulla figura ma sull’oggetto - porta alla nascita dei Tubi, strutture presentate alla Xxxiii Biennale di Venezia nel 1966 in una sala personale. Una significativa documentazione fotografica esposta in mostra raffigura momenti salienti della vita di Garelli. Accompagna la mostra il catalogo bilingue edito da Electa con testi critici e ampi apparati bio-bibliografici. Per Informazioni: Accademia Ligustica di Belle Arti Tel. 0039.010.581957 |
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SCULPTURES 1948 - 1966 A CURA DI GIOVANNI BATTISTA MARTINI E ALBERTO RONCHETTI |
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Genova, 28 giugno 2004 - L’accademia Ligustica di Belle Arti di Genova inaugura la mostra Garelli Sculture 1948-1966 nell’ambito delle manifestazioni per Genova Capitale Europea della Cultura. L’esposizione offre un’ampia panoramica su trent’anni di lavoro dello scultore, sulla sua continua ricerca, e mette in luce la fitta rete di relazioni internazionali che ne hanno caratterizzato la produzione artistica. Le oltre cinquanta opere esposte, realizzate dal 1948 al 1966, evidenziano l’ampia evoluzione artistica di Garelli dalla sperimentazione iniziale sulla figura umana – intesa come immagine non tradizionale ma "strutturale", rielaborata in rapporto con lo spazio – a quella sull’oggetto, in seguito considerato più vicino alla realtà tecnologica del mondo contemporaneo. In mostra spiccano le terrecotte – anche di grandi dimensioni - realizzate tra la fine degli anni ’40 e i primi anni ’60, caratterizzate da influssi picassiani, realizzate nel periodo in cui Garelli opera tra Vallauris, Albisola, Gubbio e Castellamonte. Emergono anche le imponenti fusioni in bronzo e i ferri saldati, fino alle ultime opere, i celebri Tubi in lamiera colorata. Tutti i lavori in mostra testimoniano come Garelli, anche nella fase matura della sua ricerca, conservi intatta la capacità di sperimentare nuovi linguaggi e orientamenti culturali. La mostra, curata da Giovanni Battista Martini e Alberto Ronchetti e promossa da Jean-michel Foray, direttore dei Musées Nationaux du Xxe siecle des Alpes Maritimes (Musée Chagall di Nizza, Musée Leger di Biot, Musée Picasso di Vallauris); è stata presentata con il titolo "Garelli Sculptures 1948-1966" dal 27 marzo al 7 giugno 2004 in Francia nelle tre sedi museali dell’antico Château Musée de Vallauris: Musée National Picasso "La Guerre et la Paix", Musée de la céramique, e Musée Magnelli, dove ha ottenuto un grande successo di critica e di pubblico. L’esposizione testimonia l’importanza dell’incontro di Garelli con Picasso, il quale fu un grande punto di riferimento per il suo lavoro. I due artisti si incontrarono a Vallauris, e come afferma Giovanni Battista Martini, " Picasso contribuì in maniera determinante a influenzare gli svolgimenti della sua personale ricerca sulla figura umana". Artista internazionale Franco Garelli viaggia ed è presente in numerose mostre in Europa, America e Oriente; il suo percorso artistico è segnato da due esperienze fondamentali: il Giappone, dove lavora ed espone a Tokyo, Kyoto, Osaka, e gli Stati Uniti, dove a New York espone presso la Columbia University, la Parma Gallery, la Martha Jackson Gallery, a Dallas al Museum for Contemporary Arts, a Pittsburgh al Carnegie Institute. Anna Costantini, nel testo in catalogo sottolinea: "Le conseguenze di questi due viaggi, l’assimilazione diretta di ciò che vede in queste due occasioni, sono le premesse di un nuovo atteggiamento e di nuove considerazioni prima di tutto sulla sua adesione all’informale, anche in chiave retrospettiva". Cenni biografici Sin da principio Franco Garelli (1909-1973) è appassionato di scultura, tuttavia si laurea in medicina nei primi anni Trenta, e per diversi anni concilia un serio impegno professionale nel campo della medicina con la carriera artistica, che dai primi anni Sessanta diviene l’occupazione principale. Le sue sculture e le Figure mostrano un’approfondita conoscenza dell’anatomia del corpo umano, valorizzato nel suo gioco di pieni e vuoti. Il 1948 è l’anno della sua prima partecipazione alla Biennale di Venezia e al Premio Saint Vincent, dove emergono le influenze esercitate su di lui dall’arte di Picasso. La fine degli anni Quaranta rappresenta un periodo di grandi incontri: Lucio Fontana, Tullio Mazzotti, Agenore Fabbri. "Nell’agosto del 1950 – commenta Jean-michel Foray – Picasso riceve a Vallauris la visita di alcuni artisti italiani. Tra loro Lucio Fontana, Franco Garelli, Tullio d’Albisola. Di questo incontro resta un piccolo reportage fotografico. Si tratta di foto amatoriali: ognuno prende a turno l’apparecchio perché tutti possano comparire accanto al maestro. Fontana riprende Garelli con Picasso e in cambio Garelli fotografa Picasso e Fontana". Al 1950 risale la sua sperimentazione sulla tecnica della fusione in bronzo. Il 1954 è l’anno della svolta, attraverso la ricerca di materiali inconsueti - legno, ferro, materiali di risulta – che assembla con spago e cera e fonde nel bronzo. Il successivo passaggio decisivo si ha quando giunge a una maggior articolazione della figura nello spazio mediante l’uso del ferro e della saldatura autogena: in tal modo si inserisce nell’esperienza informale italiana e internazionale. In quegli anni stringe intense relazioni con Appel, Corneille, e Asger Jorn, col quale partecipa alle attività del "Primo Laboratorio Sperimentale" del Movimento Internazionale per una Bauhaus immaginista di Alba. Risale al 1955 la prima esposizione di opere in ferro saldato, in cui la ricerca fondamentale è sempre incentrata sull’immagine dell’uomo. Artista ormai noto e affermato, in questi anni viene invitato a grandi manifestaizoni artistiche in Italia e all’estero, a Milano, Roma, Parigi, Tokyo, New York. Di questi anni è l’inizio dell’amicizia col critico francese Michel Tapiè, attento testimone del suo sviluppo artistico e della sua ricerca plastica, e grazie al quale Garelli comincia un fruttuoso rapporto di scambio con gli artisti del gruppo Gutai. Nel 1963 la nuova ricerca – non più sulla figura ma sull’oggetto - porta alla nascita dei Tubi, strutture presentate alla Xxxiii Biennale di Venezia nel 1966 in una sala personale. Una significativa documentazione fotografica esposta in mostra raffigura momenti salienti della vita di Garelli. Accompagna la mostra il catalogo bilingue edito da Electa con testi critici e ampi apparati bio-bibliografici. Per Informazioni: Accademia Ligustica di Belle Arti Tel. 0039.010.581957 |
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Genova, 28 giugno 2004 - L’accademia Ligustica di Belle Arti di Genova inaugura la mostra Garelli Sculture 1948-1966 nell’ambito delle manifestazioni per Genova Capitale Europea della Cultura. L’esposizione offre un’ampia panoramica su trent’anni di lavoro dello scultore, sulla sua continua ricerca, e mette in luce la fitta rete di relazioni internazionali che ne hanno caratterizzato la produzione artistica. Le oltre cinquanta opere esposte, realizzate dal 1948 al 1966, evidenziano l’ampia evoluzione artistica di Garelli dalla sperimentazione iniziale sulla figura umana – intesa come immagine non tradizionale ma "strutturale", rielaborata in rapporto con lo spazio – a quella sull’oggetto, in seguito considerato più vicino alla realtà tecnologica del mondo contemporaneo. In mostra spiccano le terrecotte – anche di grandi dimensioni - realizzate tra la fine degli anni ’40 e i primi anni ’60, caratterizzate da influssi picassiani, realizzate nel periodo in cui Garelli opera tra Vallauris, Albisola, Gubbio e Castellamonte. Emergono anche le imponenti fusioni in bronzo e i ferri saldati, fino alle ultime opere, i celebri Tubi in lamiera colorata. Tutti i lavori in mostra testimoniano come Garelli, anche nella fase matura della sua ricerca, conservi intatta la capacità di sperimentare nuovi linguaggi e orientamenti culturali. La mostra, curata da Giovanni Battista Martini e Alberto Ronchetti e promossa da Jean-michel Foray, direttore dei Musées Nationaux du Xxe siecle des Alpes Maritimes (Musée Chagall di Nizza, Musée Leger di Biot, Musée Picasso di Vallauris); è stata presentata con il titolo "Garelli Sculptures 1948-1966" dal 27 marzo al 7 giugno 2004 in Francia nelle tre sedi museali dell’antico Château Musée de Vallauris: Musée National Picasso "La Guerre et la Paix", Musée de la céramique, e Musée Magnelli, dove ha ottenuto un grande successo di critica e di pubblico. L’esposizione testimonia l’importanza dell’incontro di Garelli con Picasso, il quale fu un grande punto di riferimento per il suo lavoro. I due artisti si incontrarono a Vallauris, e come afferma Giovanni Battista Martini, " Picasso contribuì in maniera determinante a influenzare gli svolgimenti della sua personale ricerca sulla figura umana". Artista internazionale Franco Garelli viaggia ed è presente in numerose mostre in Europa, America e Oriente; il suo percorso artistico è segnato da due esperienze fondamentali: il Giappone, dove lavora ed espone a Tokyo, Kyoto, Osaka, e gli Stati Uniti, dove a New York espone presso la Columbia University, la Parma Gallery, la Martha Jackson Gallery, a Dallas al Museum for Contemporary Arts, a Pittsburgh al Carnegie Institute. Anna Costantini, nel testo in catalogo sottolinea: "Le conseguenze di questi due viaggi, l’assimilazione diretta di ciò che vede in queste due occasioni, sono le premesse di un nuovo atteggiamento e di nuove considerazioni prima di tutto sulla sua adesione all’informale, anche in chiave retrospettiva". Cenni biografici Sin da principio Franco Garelli (1909-1973) è appassionato di scultura, tuttavia si laurea in medicina nei primi anni Trenta, e per diversi anni concilia un serio impegno professionale nel campo della medicina con la carriera artistica, che dai primi anni Sessanta diviene l’occupazione principale. Le sue sculture e le Figure mostrano un’approfondita conoscenza dell’anatomia del corpo umano, valorizzato nel suo gioco di pieni e vuoti. Il 1948 è l’anno della sua prima partecipazione alla Biennale di Venezia e al Premio Saint Vincent, dove emergono le influenze esercitate su di lui dall’arte di Picasso. La fine degli anni Quaranta rappresenta un periodo di grandi incontri: Lucio Fontana, Tullio Mazzotti, Agenore Fabbri. "Nell’agosto del 1950 – commenta Jean-michel Foray – Picasso riceve a Vallauris la visita di alcuni artisti italiani. Tra loro Lucio Fontana, Franco Garelli, Tullio d’Albisola. Di questo incontro resta un piccolo reportage fotografico. Si tratta di foto amatoriali: ognuno prende a turno l’apparecchio perché tutti possano comparire accanto al maestro. Fontana riprende Garelli con Picasso e in cambio Garelli fotografa Picasso e Fontana". Al 1950 risale la sua sperimentazione sulla tecnica della fusione in bronzo. Il 1954 è l’anno della svolta, attraverso la ricerca di materiali inconsueti - legno, ferro, materiali di risulta – che assembla con spago e cera e fonde nel bronzo. Il successivo passaggio decisivo si ha quando giunge a una maggior articolazione della figura nello spazio mediante l’uso del ferro e della saldatura autogena: in tal modo si inserisce nell’esperienza informale italiana e internazionale. In quegli anni stringe intense relazioni con Appel, Corneille, e Asger Jorn, col quale partecipa alle attività del "Primo Laboratorio Sperimentale" del Movimento Internazionale per una Bauhaus immaginista di Alba. Risale al 1955 la prima esposizione di opere in ferro saldato, in cui la ricerca fondamentale è sempre incentrata sull’immagine dell’uomo. Artista ormai noto e affermato, in questi anni viene invitato a grandi manifestaizoni artistiche in Italia e all’estero, a Milano, Roma, Parigi, Tokyo, New York. Di questi anni è l’inizio dell’amicizia col critico francese Michel Tapiè, attento testimone del suo sviluppo artistico e della sua ricerca plastica, e grazie al quale Garelli comincia un fruttuoso rapporto di scambio con gli artisti del gruppo Gutai. Nel 1963 la nuova ricerca – non più sulla figura ma sull’oggetto - porta alla nascita dei Tubi, strutture presentate alla Xxxiii Biennale di Venezia nel 1966 in una sala personale. Una significativa documentazione fotografica esposta in mostra raffigura momenti salienti della vita di Garelli. Accompagna la mostra il catalogo bilingue edito da Electa con testi critici e ampi apparati bio-bibliografici. Per Informazioni: Accademia Ligustica di Belle Arti Tel. 0039.010.581957 |
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Genova, 28 giugno 2004 - L’accademia Ligustica di Belle Arti di Genova inaugura la mostra Garelli Sculture 1948-1966 nell’ambito delle manifestazioni per Genova Capitale Europea della Cultura. L’esposizione offre un’ampia panoramica su trent’anni di lavoro dello scultore, sulla sua continua ricerca, e mette in luce la fitta rete di relazioni internazionali che ne hanno caratterizzato la produzione artistica. Le oltre cinquanta opere esposte, realizzate dal 1948 al 1966, evidenziano l’ampia evoluzione artistica di Garelli dalla sperimentazione iniziale sulla figura umana – intesa come immagine non tradizionale ma "strutturale", rielaborata in rapporto con lo spazio – a quella sull’oggetto, in seguito considerato più vicino alla realtà tecnologica del mondo contemporaneo. In mostra spiccano le terrecotte – anche di grandi dimensioni - realizzate tra la fine degli anni ’40 e i primi anni ’60, caratterizzate da influssi picassiani, realizzate nel periodo in cui Garelli opera tra Vallauris, Albisola, Gubbio e Castellamonte. Emergono anche le imponenti fusioni in bronzo e i ferri saldati, fino alle ultime opere, i celebri Tubi in lamiera colorata. Tutti i lavori in mostra testimoniano come Garelli, anche nella fase matura della sua ricerca, conservi intatta la capacità di sperimentare nuovi linguaggi e orientamenti culturali. La mostra, curata da Giovanni Battista Martini e Alberto Ronchetti e promossa da Jean-michel Foray, direttore dei Musées Nationaux du Xxe siecle des Alpes Maritimes (Musée Chagall di Nizza, Musée Leger di Biot, Musée Picasso di Vallauris); è stata presentata con il titolo "Garelli Sculptures 1948-1966" dal 27 marzo al 7 giugno 2004 in Francia nelle tre sedi museali dell’antico Château Musée de Vallauris: Musée National Picasso "La Guerre et la Paix", Musée de la céramique, e Musée Magnelli, dove ha ottenuto un grande successo di critica e di pubblico. L’esposizione testimonia l’importanza dell’incontro di Garelli con Picasso, il quale fu un grande punto di riferimento per il suo lavoro. I due artisti si incontrarono a Vallauris, e come afferma Giovanni Battista Martini, " Picasso contribuì in maniera determinante a influenzare gli svolgimenti della sua personale ricerca sulla figura umana". Artista internazionale Franco Garelli viaggia ed è presente in numerose mostre in Europa, America e Oriente; il suo percorso artistico è segnato da due esperienze fondamentali: il Giappone, dove lavora ed espone a Tokyo, Kyoto, Osaka, e gli Stati Uniti, dove a New York espone presso la Columbia University, la Parma Gallery, la Martha Jackson Gallery, a Dallas al Museum for Contemporary Arts, a Pittsburgh al Carnegie Institute. Anna Costantini, nel testo in catalogo sottolinea: "Le conseguenze di questi due viaggi, l’assimilazione diretta di ciò che vede in queste due occasioni, sono le premesse di un nuovo atteggiamento e di nuove considerazioni prima di tutto sulla sua adesione all’informale, anche in chiave retrospettiva". Cenni biografici Sin da principio Franco Garelli (1909-1973) è appassionato di scultura, tuttavia si laurea in medicina nei primi anni Trenta, e per diversi anni concilia un serio impegno professionale nel campo della medicina con la carriera artistica, che dai primi anni Sessanta diviene l’occupazione principale. Le sue sculture e le Figure mostrano un’approfondita conoscenza dell’anatomia del corpo umano, valorizzato nel suo gioco di pieni e vuoti. Il 1948 è l’anno della sua prima partecipazione alla Biennale di Venezia e al Premio Saint Vincent, dove emergono le influenze esercitate su di lui dall’arte di Picasso. La fine degli anni Quaranta rappresenta un periodo di grandi incontri: Lucio Fontana, Tullio Mazzotti, Agenore Fabbri. "Nell’agosto del 1950 – commenta Jean-michel Foray – Picasso riceve a Vallauris la visita di alcuni artisti italiani. Tra loro Lucio Fontana, Franco Garelli, Tullio d’Albisola. Di questo incontro resta un piccolo reportage fotografico. Si tratta di foto amatoriali: ognuno prende a turno l’apparecchio perché tutti possano comparire accanto al maestro. Fontana riprende Garelli con Picasso e in cambio Garelli fotografa Picasso e Fontana". Al 1950 risale la sua sperimentazione sulla tecnica della fusione in bronzo. Il 1954 è l’anno della svolta, attraverso la ricerca di materiali inconsueti - legno, ferro, materiali di risulta – che assembla con spago e cera e fonde nel bronzo. Il successivo passaggio decisivo si ha quando giunge a una maggior articolazione della figura nello spazio mediante l’uso del ferro e della saldatura autogena: in tal modo si inserisce nell’esperienza informale italiana e internazionale. In quegli anni stringe intense relazioni con Appel, Corneille, e Asger Jorn, col quale partecipa alle attività del "Primo Laboratorio Sperimentale" del Movimento Internazionale per una Bauhaus immaginista di Alba. Risale al 1955 la prima esposizione di opere in ferro saldato, in cui la ricerca fondamentale è sempre incentrata sull’immagine dell’uomo. Artista ormai noto e affermato, in questi anni viene invitato a grandi manifestaizoni artistiche in Italia e all’estero, a Milano, Roma, Parigi, Tokyo, New York. Di questi anni è l’inizio dell’amicizia col critico francese Michel Tapiè, attento testimone del suo sviluppo artistico e della sua ricerca plastica, e grazie al quale Garelli comincia un fruttuoso rapporto di scambio con gli artisti del gruppo Gutai. Nel 1963 la nuova ricerca – non più sulla figura ma sull’oggetto - porta alla nascita dei Tubi, strutture presentate alla Xxxiii Biennale di Venezia nel 1966 in una sala personale. Una significativa documentazione fotografica esposta in mostra raffigura momenti salienti della vita di Garelli. Accompagna la mostra il catalogo bilingue edito da Electa con testi critici e ampi apparati bio-bibliografici. Per Informazioni: Accademia Ligustica di Belle Arti Tel. 0039.010.581957 |
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Milano, 29 giugno 2004 - Dopo Antigone e Medea, saranno la figlia di Agamennone Elettra e la sua implacabile vendetta per la morte del padre ad essere al centro del terzo incontro di “Il Mito e la Donna”, all’interno della rassegna Apertamente, curata e condotta da Massimiliano Finazzer Flory per “Milano Ottagono”. “Elettra è, nell’immagine occidentale, un mito che rappresenta la faida familiare, la storia di scontro per il potere alimentato dai sentimenti, dove il sangue scorre senza che la pietà possa aiutare il lettore. Dunque, proprio del significato della parola pietà ci interrogheremo” dichiara Finazzer Flory. Il padre di Elettra, ucciso dalla moglie e dal suo amante, viene infatti vendicato indirettamente da Elettra armando le mani del più giovane e inconsapevole fratello Oreste. Il mito pone una inquietante domanda: fino a che punto la vendetta ripara un’ingiustizia senza crearne un’altra più grave? Intervengono: Massimiliano Finazzer Flory e Guido Avezzù, ordinario di letteratura greca all’Università di Verona. I testi affrontati riguardano i drammaturghi greci Sofocle (circa 409) e Euripide (circa 413); e gli scrittori del Novecento Hofmannsthal (1909) e Yourcenar (1954). La scelta ancora una volta contrappone l’antico al moderno, offrendoci un’Elettra ambigua e insicura con i greci, crudele con Hofmannsthal, disincantata per Yourcenar. Durante l’incontro Ottavia Piccolo* terrà una lettura teatrale dei brani più significativi dei testi affrontati. “Colonna sonora” sarà l’Elektra di Richard Strass. Martedì 29 giugno, ore 21.00 Ottagono – Galleria Vittorio Emanuele Ingresso Libero per informazioni: 349.0908883 |
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APERTAMENTE ELETTRA NEI TESTI DI SOFOCLE, EURIPIDE, HOFMANNSTHAL, YOURCENAR |
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Milano, 29 giugno 2004 - Dopo Antigone e Medea, saranno la figlia di Agamennone Elettra e la sua implacabile vendetta per la morte del padre ad essere al centro del terzo incontro di “Il Mito e la Donna”, all’interno della rassegna Apertamente, curata e condotta da Massimiliano Finazzer Flory per “Milano Ottagono”. “Elettra è, nell’immagine occidentale, un mito che rappresenta la faida familiare, la storia di scontro per il potere alimentato dai sentimenti, dove il sangue scorre senza che la pietà possa aiutare il lettore. Dunque, proprio del significato della parola pietà ci interrogheremo” dichiara Finazzer Flory. Il padre di Elettra, ucciso dalla moglie e dal suo amante, viene infatti vendicato indirettamente da Elettra armando le mani del più giovane e inconsapevole fratello Oreste. Il mito pone una inquietante domanda: fino a che punto la vendetta ripara un’ingiustizia senza crearne un’altra più grave? Intervengono: Massimiliano Finazzer Flory e Guido Avezzù, ordinario di letteratura greca all’Università di Verona. I testi affrontati riguardano i drammaturghi greci Sofocle (circa 409) e Euripide (circa 413); e gli scrittori del Novecento Hofmannsthal (1909) e Yourcenar (1954). La scelta ancora una volta contrappone l’antico al moderno, offrendoci un’Elettra ambigua e insicura con i greci, crudele con Hofmannsthal, disincantata per Yourcenar. Durante l’incontro Ottavia Piccolo* terrà una lettura teatrale dei brani più significativi dei testi affrontati. “Colonna sonora” sarà l’Elektra di Richard Strass. Martedì 29 giugno, ore 21.00 Ottagono – Galleria Vittorio Emanuele Ingresso Libero per informazioni: 349.0908883 |
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Milano, 29 giugno 2004 - Dopo Antigone e Medea, saranno la figlia di Agamennone Elettra e la sua implacabile vendetta per la morte del padre ad essere al centro del terzo incontro di “Il Mito e la Donna”, all’interno della rassegna Apertamente, curata e condotta da Massimiliano Finazzer Flory per “Milano Ottagono”. “Elettra è, nell’immagine occidentale, un mito che rappresenta la faida familiare, la storia di scontro per il potere alimentato dai sentimenti, dove il sangue scorre senza che la pietà possa aiutare il lettore. Dunque, proprio del significato della parola pietà ci interrogheremo” dichiara Finazzer Flory. Il padre di Elettra, ucciso dalla moglie e dal suo amante, viene infatti vendicato indirettamente da Elettra armando le mani del più giovane e inconsapevole fratello Oreste. Il mito pone una inquietante domanda: fino a che punto la vendetta ripara un’ingiustizia senza crearne un’altra più grave? Intervengono: Massimiliano Finazzer Flory e Guido Avezzù, ordinario di letteratura greca all’Università di Verona. I testi affrontati riguardano i drammaturghi greci Sofocle (circa 409) e Euripide (circa 413); e gli scrittori del Novecento Hofmannsthal (1909) e Yourcenar (1954). La scelta ancora una volta contrappone l’antico al moderno, offrendoci un’Elettra ambigua e insicura con i greci, crudele con Hofmannsthal, disincantata per Yourcenar. Durante l’incontro Ottavia Piccolo* terrà una lettura teatrale dei brani più significativi dei testi affrontati. “Colonna sonora” sarà l’Elektra di Richard Strass. Martedì 29 giugno, ore 21.00 Ottagono – Galleria Vittorio Emanuele Ingresso Libero per informazioni: 349.0908883 |
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Milano, 29 giugno 2004 - Dopo Antigone e Medea, saranno la figlia di Agamennone Elettra e la sua implacabile vendetta per la morte del padre ad essere al centro del terzo incontro di “Il Mito e la Donna”, all’interno della rassegna Apertamente, curata e condotta da Massimiliano Finazzer Flory per “Milano Ottagono”. “Elettra è, nell’immagine occidentale, un mito che rappresenta la faida familiare, la storia di scontro per il potere alimentato dai sentimenti, dove il sangue scorre senza che la pietà possa aiutare il lettore. Dunque, proprio del significato della parola pietà ci interrogheremo” dichiara Finazzer Flory. Il padre di Elettra, ucciso dalla moglie e dal suo amante, viene infatti vendicato indirettamente da Elettra armando le mani del più giovane e inconsapevole fratello Oreste. Il mito pone una inquietante domanda: fino a che punto la vendetta ripara un’ingiustizia senza crearne un’altra più grave? Intervengono: Massimiliano Finazzer Flory e Guido Avezzù, ordinario di letteratura greca all’Università di Verona. I testi affrontati riguardano i drammaturghi greci Sofocle (circa 409) e Euripide (circa 413); e gli scrittori del Novecento Hofmannsthal (1909) e Yourcenar (1954). La scelta ancora una volta contrappone l’antico al moderno, offrendoci un’Elettra ambigua e insicura con i greci, crudele con Hofmannsthal, disincantata per Yourcenar. Durante l’incontro Ottavia Piccolo* terrà una lettura teatrale dei brani più significativi dei testi affrontati. “Colonna sonora” sarà l’Elektra di Richard Strass. Martedì 29 giugno, ore 21.00 Ottagono – Galleria Vittorio Emanuele Ingresso Libero per informazioni: 349.0908883 |
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Milano, 29 giugno 2004 - Dopo Antigone e Medea, saranno la figlia di Agamennone Elettra e la sua implacabile vendetta per la morte del padre ad essere al centro del terzo incontro di “Il Mito e la Donna”, all’interno della rassegna Apertamente, curata e condotta da Massimiliano Finazzer Flory per “Milano Ottagono”. “Elettra è, nell’immagine occidentale, un mito che rappresenta la faida familiare, la storia di scontro per il potere alimentato dai sentimenti, dove il sangue scorre senza che la pietà possa aiutare il lettore. Dunque, proprio del significato della parola pietà ci interrogheremo” dichiara Finazzer Flory. Il padre di Elettra, ucciso dalla moglie e dal suo amante, viene infatti vendicato indirettamente da Elettra armando le mani del più giovane e inconsapevole fratello Oreste. Il mito pone una inquietante domanda: fino a che punto la vendetta ripara un’ingiustizia senza crearne un’altra più grave? Intervengono: Massimiliano Finazzer Flory e Guido Avezzù, ordinario di letteratura greca all’Università di Verona. I testi affrontati riguardano i drammaturghi greci Sofocle (circa 409) e Euripide (circa 413); e gli scrittori del Novecento Hofmannsthal (1909) e Yourcenar (1954). La scelta ancora una volta contrappone l’antico al moderno, offrendoci un’Elettra ambigua e insicura con i greci, crudele con Hofmannsthal, disincantata per Yourcenar. Durante l’incontro Ottavia Piccolo* terrà una lettura teatrale dei brani più significativi dei testi affrontati. “Colonna sonora” sarà l’Elektra di Richard Strass. Martedì 29 giugno, ore 21.00 Ottagono – Galleria Vittorio Emanuele Ingresso Libero per informazioni: 349.0908883 |
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APERTAMENTE ELETTRA NEI TESTI DI SOFOCLE, EURIPIDE, HOFMANNSTHAL, YOURCENAR |
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Milano, 29 giugno 2004 - Dopo Antigone e Medea, saranno la figlia di Agamennone Elettra e la sua implacabile vendetta per la morte del padre ad essere al centro del terzo incontro di “Il Mito e la Donna”, all’interno della rassegna Apertamente, curata e condotta da Massimiliano Finazzer Flory per “Milano Ottagono”. “Elettra è, nell’immagine occidentale, un mito che rappresenta la faida familiare, la storia di scontro per il potere alimentato dai sentimenti, dove il sangue scorre senza che la pietà possa aiutare il lettore. Dunque, proprio del significato della parola pietà ci interrogheremo” dichiara Finazzer Flory. Il padre di Elettra, ucciso dalla moglie e dal suo amante, viene infatti vendicato indirettamente da Elettra armando le mani del più giovane e inconsapevole fratello Oreste. Il mito pone una inquietante domanda: fino a che punto la vendetta ripara un’ingiustizia senza crearne un’altra più grave? Intervengono: Massimiliano Finazzer Flory e Guido Avezzù, ordinario di letteratura greca all’Università di Verona. I testi affrontati riguardano i drammaturghi greci Sofocle (circa 409) e Euripide (circa 413); e gli scrittori del Novecento Hofmannsthal (1909) e Yourcenar (1954). La scelta ancora una volta contrappone l’antico al moderno, offrendoci un’Elettra ambigua e insicura con i greci, crudele con Hofmannsthal, disincantata per Yourcenar. Durante l’incontro Ottavia Piccolo* terrà una lettura teatrale dei brani più significativi dei testi affrontati. “Colonna sonora” sarà l’Elektra di Richard Strass. Martedì 29 giugno, ore 21.00 Ottagono – Galleria Vittorio Emanuele Ingresso Libero per informazioni: 349.0908883 |
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APRE IL MUSEO NAZIONALE IL 29 GIUGNO L’ANTARTIDE A TRIESTE ANTEPRIMA FINO AL 4 LUGLIO, PERMANENTE DA SETTEMBRE |
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Trieste, 29 giugno 2004 – Viene inaugurata oggi la sezione espositiva di Trieste del Museo Nazionale dell¹Antartide, dedicata alla storia dell¹esplorazione in particolare italiana e aperta al grande pubblico. Il Museo è una struttura espositiva voluta dal Governo italiano che si articola anche nelle sedi di Genova, già operativa e indirizzata alla biologia antartica e a Siena con compiti orientati allo studio delle rocce antartiche. La sezione di Trieste, che si sviluppa su una superficie di 800 metri quadrati, rimarrà aperta ogni giorno fino al 4 luglio per una interessantissima anteprima. Il Museo di Trieste poi, riaprirà il 10 settembre definitivamente, andando a incrementare la proposta di turismo scientifico del capoluogo del Friuli Venezia Giulia. La sede triestina, diretta dal prof. Antonio Brambati, si suddivide in tre settori principali; il primo è dedicato alla storiografia dell¹Antartide e presenta alcune preziosissime carte storiche originali del passato. Il secondo settore narra la storia dell¹esplorazione dell¹Antartide, con particolare riferimento ai tre pionieri di quella che fu una delle pià aspre e difficili conquiste terrestri dell¹uomo: Scott, Shackleton e Amundsen. L¹ultimo settore si occupa delle spedizioni italiane, a partire dagli inizi del Œ900 fino alle ultime spedizioni organizzate dal Progetto Nazionale delle Ricerche in Antartide. Il Museo, il cui allestimento e gestione è curato da Globo divulgazione scientifica, è aperto per questa anteprima dal 30 giugno al 4 luglio dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20. Per informazioni e visite guidate : 0403755565. |
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Trieste, 29 giugno 2004 – Viene inaugurata oggi la sezione espositiva di Trieste del Museo Nazionale dell¹Antartide, dedicata alla storia dell¹esplorazione in particolare italiana e aperta al grande pubblico. Il Museo è una struttura espositiva voluta dal Governo italiano che si articola anche nelle sedi di Genova, già operativa e indirizzata alla biologia antartica e a Siena con compiti orientati allo studio delle rocce antartiche. La sezione di Trieste, che si sviluppa su una superficie di 800 metri quadrati, rimarrà aperta ogni giorno fino al 4 luglio per una interessantissima anteprima. Il Museo di Trieste poi, riaprirà il 10 settembre definitivamente, andando a incrementare la proposta di turismo scientifico del capoluogo del Friuli Venezia Giulia. La sede triestina, diretta dal prof. Antonio Brambati, si suddivide in tre settori principali; il primo è dedicato alla storiografia dell¹Antartide e presenta alcune preziosissime carte storiche originali del passato. Il secondo settore narra la storia dell¹esplorazione dell¹Antartide, con particolare riferimento ai tre pionieri di quella che fu una delle pià aspre e difficili conquiste terrestri dell¹uomo: Scott, Shackleton e Amundsen. L¹ultimo settore si occupa delle spedizioni italiane, a partire dagli inizi del Œ900 fino alle ultime spedizioni organizzate dal Progetto Nazionale delle Ricerche in Antartide. Il Museo, il cui allestimento e gestione è curato da Globo divulgazione scientifica, è aperto per questa anteprima dal 30 giugno al 4 luglio dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20. Per informazioni e visite guidate : 0403755565. |
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Trieste, 29 giugno 2004 – Viene inaugurata oggi la sezione espositiva di Trieste del Museo Nazionale dell¹Antartide, dedicata alla storia dell¹esplorazione in particolare italiana e aperta al grande pubblico. Il Museo è una struttura espositiva voluta dal Governo italiano che si articola anche nelle sedi di Genova, già operativa e indirizzata alla biologia antartica e a Siena con compiti orientati allo studio delle rocce antartiche. La sezione di Trieste, che si sviluppa su una superficie di 800 metri quadrati, rimarrà aperta ogni giorno fino al 4 luglio per una interessantissima anteprima. Il Museo di Trieste poi, riaprirà il 10 settembre definitivamente, andando a incrementare la proposta di turismo scientifico del capoluogo del Friuli Venezia Giulia. La sede triestina, diretta dal prof. Antonio Brambati, si suddivide in tre settori principali; il primo è dedicato alla storiografia dell¹Antartide e presenta alcune preziosissime carte storiche originali del passato. Il secondo settore narra la storia dell¹esplorazione dell¹Antartide, con particolare riferimento ai tre pionieri di quella che fu una delle pià aspre e difficili conquiste terrestri dell¹uomo: Scott, Shackleton e Amundsen. L¹ultimo settore si occupa delle spedizioni italiane, a partire dagli inizi del Œ900 fino alle ultime spedizioni organizzate dal Progetto Nazionale delle Ricerche in Antartide. Il Museo, il cui allestimento e gestione è curato da Globo divulgazione scientifica, è aperto per questa anteprima dal 30 giugno al 4 luglio dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20. Per informazioni e visite guidate : 0403755565. |
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Trieste, 29 giugno 2004 – Viene inaugurata oggi la sezione espositiva di Trieste del Museo Nazionale dell¹Antartide, dedicata alla storia dell¹esplorazione in particolare italiana e aperta al grande pubblico. Il Museo è una struttura espositiva voluta dal Governo italiano che si articola anche nelle sedi di Genova, già operativa e indirizzata alla biologia antartica e a Siena con compiti orientati allo studio delle rocce antartiche. La sezione di Trieste, che si sviluppa su una superficie di 800 metri quadrati, rimarrà aperta ogni giorno fino al 4 luglio per una interessantissima anteprima. Il Museo di Trieste poi, riaprirà il 10 settembre definitivamente, andando a incrementare la proposta di turismo scientifico del capoluogo del Friuli Venezia Giulia. La sede triestina, diretta dal prof. Antonio Brambati, si suddivide in tre settori principali; il primo è dedicato alla storiografia dell¹Antartide e presenta alcune preziosissime carte storiche originali del passato. Il secondo settore narra la storia dell¹esplorazione dell¹Antartide, con particolare riferimento ai tre pionieri di quella che fu una delle pià aspre e difficili conquiste terrestri dell¹uomo: Scott, Shackleton e Amundsen. L¹ultimo settore si occupa delle spedizioni italiane, a partire dagli inizi del Œ900 fino alle ultime spedizioni organizzate dal Progetto Nazionale delle Ricerche in Antartide. Il Museo, il cui allestimento e gestione è curato da Globo divulgazione scientifica, è aperto per questa anteprima dal 30 giugno al 4 luglio dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20. Per informazioni e visite guidate : 0403755565. |
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Trieste, 29 giugno 2004 – Viene inaugurata oggi la sezione espositiva di Trieste del Museo Nazionale dell¹Antartide, dedicata alla storia dell¹esplorazione in particolare italiana e aperta al grande pubblico. Il Museo è una struttura espositiva voluta dal Governo italiano che si articola anche nelle sedi di Genova, già operativa e indirizzata alla biologia antartica e a Siena con compiti orientati allo studio delle rocce antartiche. La sezione di Trieste, che si sviluppa su una superficie di 800 metri quadrati, rimarrà aperta ogni giorno fino al 4 luglio per una interessantissima anteprima. Il Museo di Trieste poi, riaprirà il 10 settembre definitivamente, andando a incrementare la proposta di turismo scientifico del capoluogo del Friuli Venezia Giulia. La sede triestina, diretta dal prof. Antonio Brambati, si suddivide in tre settori principali; il primo è dedicato alla storiografia dell¹Antartide e presenta alcune preziosissime carte storiche originali del passato. Il secondo settore narra la storia dell¹esplorazione dell¹Antartide, con particolare riferimento ai tre pionieri di quella che fu una delle pià aspre e difficili conquiste terrestri dell¹uomo: Scott, Shackleton e Amundsen. L¹ultimo settore si occupa delle spedizioni italiane, a partire dagli inizi del Œ900 fino alle ultime spedizioni organizzate dal Progetto Nazionale delle Ricerche in Antartide. Il Museo, il cui allestimento e gestione è curato da Globo divulgazione scientifica, è aperto per questa anteprima dal 30 giugno al 4 luglio dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20. Per informazioni e visite guidate : 0403755565. |
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I NUOVI LUOGHI DI INCONTRO: QUEGLI INDIMENTICABILI GIOVEDI AL MUSEO... CULTURA E DIVERTIMENTO "SENZA BARRIERE" AL MUSEO NICOLIS DI VERONA PROGRAMMI SPECIALI E VISITE GRATUITE PER I PORTATORI DI HANDICAP |
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Verona, 29 giugno 2004 - Chi ha detto che un Museo deve essere un "tempio", un "luogo sacro" della cultura e del sapere al quale avvicinarsi con timore e una buona dose di diffidenza? La smentita viene dal Museo Nicolis di Villafranca, alle porte di Verona, che testimonia in modo concreto, immediato, visibile, il suo profilo moderno e sorprendente di luogo di incontri, di emozioni, di divertimento. Per tutti i visitatori e, soprattutto, per chi quotidianamente affronta le fatiche e i disagi, fisici e psicologici, di una disabilità. Si chiama "Museo Nicolis dell'auto, della tecnica, della meccanica", ma c'è infinitamente di più in questa sorprendente struttura privata, scintillante di acciaio e vetro alle porte di Verona, dedicata alla storia dell'ingegno umano. Progettata secondo criteri innovativi che valorizzano gli spazi e li rendono facilmente accessibili e fruibili, il Museo Nicolis è una meta per visitatori di tutte le età; proprio per questo ancora più attento ai bisogni e alle aspettative del pubblico più disagiato. Per i disabili, che nella cultura trovano il luogo privilegiato di incontri liberi e "senza barriere", il Museo Nicolis ha di recente messo a punto una serie di iniziative specifiche. Istituendo, per esempio, una giornata speciale (tutti i giovedì) con visite guidate gratuite per i portatori di handicap che vengono condotti da esperti del Museo alla scoperta delle sue straordinarie collezioni. L'automobile è la indiscussa protagonista del percorso museale perché è stata ed è una delle grandi passioni del suo fondatore, l'imprenditore veronese Luciano Nicolis, che ha dedicato la sua vita a cercare in giro per il mondo auto d'epoca, spesso ridotte a rottami, a recuperarle e restaurarle, restituendole al loro antico splendore. Fra gli "incontri" più sorprendenti che si possono fare basti ricordare la Motrice Pia, il primo motore a benzina brevettato dal veronese Enrico Bernardi nel 1882, quasi contemporaneamente all'antagonista tedesco Karl Benz, la mitica Isotta Fraschini del 1929 (Viale del Tramonto, Rodolfo Valentino, lo Zar Alessandro, Isadora Duncan); la Lancia Astura 1000 Miglia unica al mondo, costruita appositamente per Luigi Villoresi, e moltissimi altri gioielli a quattro ruote.... Oltre alle macchine (un centinaio, tutte funzionanti!!!) i visitatori potranno ammirare più di 100 moto di ogni epoca e 100 biciclette che raccontano la storia di questo mezzo di trasporto negli ultimi due secoli e le imprese eroiche di un ciclismo popolare e amatissimo. Gli appassionati di fotografia si entusiasmeranno davanti alle macchine fotografiche di ogni epoca mentre i "musicofili" potranno sognare davanti agli inediti strumenti musicali e agli oggetti introvabili che testimoniano il talento dell'uomo, la forza del suo pensiero e della sua cultura, cioè di quel patrimonio che non tramonta e che supera barriere fisiche, psicologiche, razziali, offrendo opportunità continue di dialogo e di partecipazione. Per rendere i "Giovedì al Museo" ancora più dinamici e coinvolgenti, gli esperti di Nicolis organizzano, su richiesta, anche workshop e attività di laboratorio. Visitatori di tutto il mondo hanno testimoniato che il Museo Nicolis di Villafranca è un "Museo-non-museo", è un luogo diverso, vivo, stimolante, divertente. Custodisce idee e opere di ingegno del passato ma le fa vivere attraverso la costante presenza dlel'uomo. E' un luogo amichevole e di incontro. Senza barriere, nel senso più autentico del termine |
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I NUOVI LUOGHI DI INCONTRO: QUEGLI INDIMENTICABILI GIOVEDI AL MUSEO... CULTURA E DIVERTIMENTO "SENZA BARRIERE" AL MUSEO NICOLIS DI VERONA PROGRAMMI SPECIALI E VISITE GRATUITE PER I PORTATORI DI HANDICAP |
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Verona, 29 giugno 2004 - Chi ha detto che un Museo deve essere un "tempio", un "luogo sacro" della cultura e del sapere al quale avvicinarsi con timore e una buona dose di diffidenza? La smentita viene dal Museo Nicolis di Villafranca, alle porte di Verona, che testimonia in modo concreto, immediato, visibile, il suo profilo moderno e sorprendente di luogo di incontri, di emozioni, di divertimento. Per tutti i visitatori e, soprattutto, per chi quotidianamente affronta le fatiche e i disagi, fisici e psicologici, di una disabilità. Si chiama "Museo Nicolis dell'auto, della tecnica, della meccanica", ma c'è infinitamente di più in questa sorprendente struttura privata, scintillante di acciaio e vetro alle porte di Verona, dedicata alla storia dell'ingegno umano. Progettata secondo criteri innovativi che valorizzano gli spazi e li rendono facilmente accessibili e fruibili, il Museo Nicolis è una meta per visitatori di tutte le età; proprio per questo ancora più attento ai bisogni e alle aspettative del pubblico più disagiato. Per i disabili, che nella cultura trovano il luogo privilegiato di incontri liberi e "senza barriere", il Museo Nicolis ha di recente messo a punto una serie di iniziative specifiche. Istituendo, per esempio, una giornata speciale (tutti i giovedì) con visite guidate gratuite per i portatori di handicap che vengono condotti da esperti del Museo alla scoperta delle sue straordinarie collezioni. L'automobile è la indiscussa protagonista del percorso museale perché è stata ed è una delle grandi passioni del suo fondatore, l'imprenditore veronese Luciano Nicolis, che ha dedicato la sua vita a cercare in giro per il mondo auto d'epoca, spesso ridotte a rottami, a recuperarle e restaurarle, restituendole al loro antico splendore. Fra gli "incontri" più sorprendenti che si possono fare basti ricordare la Motrice Pia, il primo motore a benzina brevettato dal veronese Enrico Bernardi nel 1882, quasi contemporaneamente all'antagonista tedesco Karl Benz, la mitica Isotta Fraschini del 1929 (Viale del Tramonto, Rodolfo Valentino, lo Zar Alessandro, Isadora Duncan); la Lancia Astura 1000 Miglia unica al mondo, costruita appositamente per Luigi Villoresi, e moltissimi altri gioielli a quattro ruote.... Oltre alle macchine (un centinaio, tutte funzionanti!!!) i visitatori potranno ammirare più di 100 moto di ogni epoca e 100 biciclette che raccontano la storia di questo mezzo di trasporto negli ultimi due secoli e le imprese eroiche di un ciclismo popolare e amatissimo. Gli appassionati di fotografia si entusiasmeranno davanti alle macchine fotografiche di ogni epoca mentre i "musicofili" potranno sognare davanti agli inediti strumenti musicali e agli oggetti introvabili che testimoniano il talento dell'uomo, la forza del suo pensiero e della sua cultura, cioè di quel patrimonio che non tramonta e che supera barriere fisiche, psicologiche, razziali, offrendo opportunità continue di dialogo e di partecipazione. Per rendere i "Giovedì al Museo" ancora più dinamici e coinvolgenti, gli esperti di Nicolis organizzano, su richiesta, anche workshop e attività di laboratorio. Visitatori di tutto il mondo hanno testimoniato che il Museo Nicolis di Villafranca è un "Museo-non-museo", è un luogo diverso, vivo, stimolante, divertente. Custodisce idee e opere di ingegno del passato ma le fa vivere attraverso la costante presenza dlel'uomo. E' un luogo amichevole e di incontro. Senza barriere, nel senso più autentico del termine |
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Verona, 29 giugno 2004 - Chi ha detto che un Museo deve essere un "tempio", un "luogo sacro" della cultura e del sapere al quale avvicinarsi con timore e una buona dose di diffidenza? La smentita viene dal Museo Nicolis di Villafranca, alle porte di Verona, che testimonia in modo concreto, immediato, visibile, il suo profilo moderno e sorprendente di luogo di incontri, di emozioni, di divertimento. Per tutti i visitatori e, soprattutto, per chi quotidianamente affronta le fatiche e i disagi, fisici e psicologici, di una disabilità. Si chiama "Museo Nicolis dell'auto, della tecnica, della meccanica", ma c'è infinitamente di più in questa sorprendente struttura privata, scintillante di acciaio e vetro alle porte di Verona, dedicata alla storia dell'ingegno umano. Progettata secondo criteri innovativi che valorizzano gli spazi e li rendono facilmente accessibili e fruibili, il Museo Nicolis è una meta per visitatori di tutte le età; proprio per questo ancora più attento ai bisogni e alle aspettative del pubblico più disagiato. Per i disabili, che nella cultura trovano il luogo privilegiato di incontri liberi e "senza barriere", il Museo Nicolis ha di recente messo a punto una serie di iniziative specifiche. Istituendo, per esempio, una giornata speciale (tutti i giovedì) con visite guidate gratuite per i portatori di handicap che vengono condotti da esperti del Museo alla scoperta delle sue straordinarie collezioni. L'automobile è la indiscussa protagonista del percorso museale perché è stata ed è una delle grandi passioni del suo fondatore, l'imprenditore veronese Luciano Nicolis, che ha dedicato la sua vita a cercare in giro per il mondo auto d'epoca, spesso ridotte a rottami, a recuperarle e restaurarle, restituendole al loro antico splendore. Fra gli "incontri" più sorprendenti che si possono fare basti ricordare la Motrice Pia, il primo motore a benzina brevettato dal veronese Enrico Bernardi nel 1882, quasi contemporaneamente all'antagonista tedesco Karl Benz, la mitica Isotta Fraschini del 1929 (Viale del Tramonto, Rodolfo Valentino, lo Zar Alessandro, Isadora Duncan); la Lancia Astura 1000 Miglia unica al mondo, costruita appositamente per Luigi Villoresi, e moltissimi altri gioielli a quattro ruote.... Oltre alle macchine (un centinaio, tutte funzionanti!!!) i visitatori potranno ammirare più di 100 moto di ogni epoca e 100 biciclette che raccontano la storia di questo mezzo di trasporto negli ultimi due secoli e le imprese eroiche di un ciclismo popolare e amatissimo. Gli appassionati di fotografia si entusiasmeranno davanti alle macchine fotografiche di ogni epoca mentre i "musicofili" potranno sognare davanti agli inediti strumenti musicali e agli oggetti introvabili che testimoniano il talento dell'uomo, la forza del suo pensiero e della sua cultura, cioè di quel patrimonio che non tramonta e che supera barriere fisiche, psicologiche, razziali, offrendo opportunità continue di dialogo e di partecipazione. Per rendere i "Giovedì al Museo" ancora più dinamici e coinvolgenti, gli esperti di Nicolis organizzano, su richiesta, anche workshop e attività di laboratorio. Visitatori di tutto il mondo hanno testimoniato che il Museo Nicolis di Villafranca è un "Museo-non-museo", è un luogo diverso, vivo, stimolante, divertente. Custodisce idee e opere di ingegno del passato ma le fa vivere attraverso la costante presenza dlel'uomo. E' un luogo amichevole e di incontro. Senza barriere, nel senso più autentico del termine |
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Verona, 29 giugno 2004 - Chi ha detto che un Museo deve essere un "tempio", un "luogo sacro" della cultura e del sapere al quale avvicinarsi con timore e una buona dose di diffidenza? La smentita viene dal Museo Nicolis di Villafranca, alle porte di Verona, che testimonia in modo concreto, immediato, visibile, il suo profilo moderno e sorprendente di luogo di incontri, di emozioni, di divertimento. Per tutti i visitatori e, soprattutto, per chi quotidianamente affronta le fatiche e i disagi, fisici e psicologici, di una disabilità. Si chiama "Museo Nicolis dell'auto, della tecnica, della meccanica", ma c'è infinitamente di più in questa sorprendente struttura privata, scintillante di acciaio e vetro alle porte di Verona, dedicata alla storia dell'ingegno umano. Progettata secondo criteri innovativi che valorizzano gli spazi e li rendono facilmente accessibili e fruibili, il Museo Nicolis è una meta per visitatori di tutte le età; proprio per questo ancora più attento ai bisogni e alle aspettative del pubblico più disagiato. Per i disabili, che nella cultura trovano il luogo privilegiato di incontri liberi e "senza barriere", il Museo Nicolis ha di recente messo a punto una serie di iniziative specifiche. Istituendo, per esempio, una giornata speciale (tutti i giovedì) con visite guidate gratuite per i portatori di handicap che vengono condotti da esperti del Museo alla scoperta delle sue straordinarie collezioni. L'automobile è la indiscussa protagonista del percorso museale perché è stata ed è una delle grandi passioni del suo fondatore, l'imprenditore veronese Luciano Nicolis, che ha dedicato la sua vita a cercare in giro per il mondo auto d'epoca, spesso ridotte a rottami, a recuperarle e restaurarle, restituendole al loro antico splendore. Fra gli "incontri" più sorprendenti che si possono fare basti ricordare la Motrice Pia, il primo motore a benzina brevettato dal veronese Enrico Bernardi nel 1882, quasi contemporaneamente all'antagonista tedesco Karl Benz, la mitica Isotta Fraschini del 1929 (Viale del Tramonto, Rodolfo Valentino, lo Zar Alessandro, Isadora Duncan); la Lancia Astura 1000 Miglia unica al mondo, costruita appositamente per Luigi Villoresi, e moltissimi altri gioielli a quattro ruote.... Oltre alle macchine (un centinaio, tutte funzionanti!!!) i visitatori potranno ammirare più di 100 moto di ogni epoca e 100 biciclette che raccontano la storia di questo mezzo di trasporto negli ultimi due secoli e le imprese eroiche di un ciclismo popolare e amatissimo. Gli appassionati di fotografia si entusiasmeranno davanti alle macchine fotografiche di ogni epoca mentre i "musicofili" potranno sognare davanti agli inediti strumenti musicali e agli oggetti introvabili che testimoniano il talento dell'uomo, la forza del suo pensiero e della sua cultura, cioè di quel patrimonio che non tramonta e che supera barriere fisiche, psicologiche, razziali, offrendo opportunità continue di dialogo e di partecipazione. Per rendere i "Giovedì al Museo" ancora più dinamici e coinvolgenti, gli esperti di Nicolis organizzano, su richiesta, anche workshop e attività di laboratorio. Visitatori di tutto il mondo hanno testimoniato che il Museo Nicolis di Villafranca è un "Museo-non-museo", è un luogo diverso, vivo, stimolante, divertente. Custodisce idee e opere di ingegno del passato ma le fa vivere attraverso la costante presenza dlel'uomo. E' un luogo amichevole e di incontro. Senza barriere, nel senso più autentico del termine |
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I NUOVI LUOGHI DI INCONTRO: QUEGLI INDIMENTICABILI GIOVEDI AL MUSEO... CULTURA E DIVERTIMENTO "SENZA BARRIERE" AL MUSEO NICOLIS DI VERONA PROGRAMMI SPECIALI E VISITE GRATUITE PER I PORTATORI DI HANDICAP |
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Verona, 29 giugno 2004 - Chi ha detto che un Museo deve essere un "tempio", un "luogo sacro" della cultura e del sapere al quale avvicinarsi con timore e una buona dose di diffidenza? La smentita viene dal Museo Nicolis di Villafranca, alle porte di Verona, che testimonia in modo concreto, immediato, visibile, il suo profilo moderno e sorprendente di luogo di incontri, di emozioni, di divertimento. Per tutti i visitatori e, soprattutto, per chi quotidianamente affronta le fatiche e i disagi, fisici e psicologici, di una disabilità. Si chiama "Museo Nicolis dell'auto, della tecnica, della meccanica", ma c'è infinitamente di più in questa sorprendente struttura privata, scintillante di acciaio e vetro alle porte di Verona, dedicata alla storia dell'ingegno umano. Progettata secondo criteri innovativi che valorizzano gli spazi e li rendono facilmente accessibili e fruibili, il Museo Nicolis è una meta per visitatori di tutte le età; proprio per questo ancora più attento ai bisogni e alle aspettative del pubblico più disagiato. Per i disabili, che nella cultura trovano il luogo privilegiato di incontri liberi e "senza barriere", il Museo Nicolis ha di recente messo a punto una serie di iniziative specifiche. Istituendo, per esempio, una giornata speciale (tutti i giovedì) con visite guidate gratuite per i portatori di handicap che vengono condotti da esperti del Museo alla scoperta delle sue straordinarie collezioni. L'automobile è la indiscussa protagonista del percorso museale perché è stata ed è una delle grandi passioni del suo fondatore, l'imprenditore veronese Luciano Nicolis, che ha dedicato la sua vita a cercare in giro per il mondo auto d'epoca, spesso ridotte a rottami, a recuperarle e restaurarle, restituendole al loro antico splendore. Fra gli "incontri" più sorprendenti che si possono fare basti ricordare la Motrice Pia, il primo motore a benzina brevettato dal veronese Enrico Bernardi nel 1882, quasi contemporaneamente all'antagonista tedesco Karl Benz, la mitica Isotta Fraschini del 1929 (Viale del Tramonto, Rodolfo Valentino, lo Zar Alessandro, Isadora Duncan); la Lancia Astura 1000 Miglia unica al mondo, costruita appositamente per Luigi Villoresi, e moltissimi altri gioielli a quattro ruote.... Oltre alle macchine (un centinaio, tutte funzionanti!!!) i visitatori potranno ammirare più di 100 moto di ogni epoca e 100 biciclette che raccontano la storia di questo mezzo di trasporto negli ultimi due secoli e le imprese eroiche di un ciclismo popolare e amatissimo. Gli appassionati di fotografia si entusiasmeranno davanti alle macchine fotografiche di ogni epoca mentre i "musicofili" potranno sognare davanti agli inediti strumenti musicali e agli oggetti introvabili che testimoniano il talento dell'uomo, la forza del suo pensiero e della sua cultura, cioè di quel patrimonio che non tramonta e che supera barriere fisiche, psicologiche, razziali, offrendo opportunità continue di dialogo e di partecipazione. Per rendere i "Giovedì al Museo" ancora più dinamici e coinvolgenti, gli esperti di Nicolis organizzano, su richiesta, anche workshop e attività di laboratorio. Visitatori di tutto il mondo hanno testimoniato che il Museo Nicolis di Villafranca è un "Museo-non-museo", è un luogo diverso, vivo, stimolante, divertente. Custodisce idee e opere di ingegno del passato ma le fa vivere attraverso la costante presenza dlel'uomo. E' un luogo amichevole e di incontro. Senza barriere, nel senso più autentico del termine |
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RIPROPOSTA LA MOSTRA STORICA DI BOROTALCO NELLA FAMOSA GALLERIA D’ARTE CA' D'ORO A ROMA |
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Roma 29 giugno 2004 – In seguito al grande successo, la mostra “100 anni di Borotalco” sarà ospitata a Roma, per due settimane, nella storica Galleria d’arte Ca’ D’oro. Gloria Porcella, direttrice dello storico spazio espositivo frequentato da Guttuso e De Chirico, ha affermato: “100 anni di Borotalco, è una mostra che ripercorre un viaggio nella tradizione, nella cultura e nella modernità del nostro Paese e da sempre il nostro spazio espositivo cerca di ospitare accanto a esibizioni di grandi artisti di fama mondiale, come lo scultore americano J. Seward Johnson, anche mostre che rispecchiano l’evoluzione dell’arte e della società in cui viviamo” Le opere esposte nella mostra “100 anni di Borotalco” infatti, sono icone di questo secolo che, oltre a mostrare lo sviluppo del prodotto, prima, e del marchio, poi, hanno decretato il successo dell’“inconfondibile profumo di Borotalco”. Attraverso un iter articolato in periodi storici, si ripercorre un viaggio nell’evoluzione di un marchio e della sua comunicazione. Le immagini pubblicitarie, i manifesti dell’epoca e le confezioni originali del Boro-talcum Roberts, oggi sono diventate autentiche opere d’arte (di particolare interesse l’illustrazione originale “Donna con Bambino” che Gino Boccasile ha dedicato a Borotalco intorno agli anni ’50) Nel percorso di cento anni di comunicazione non poteva mancare la televisione e il Carosello, (1961 “I proverbi della settimana”, “Corri Donna Corri” e “Corri Bimbo Corri”. Alla comunicazione televisiva, che ha contraddistinto la seconda metà del novecento, è infatti dedicata un’apposita sezione della mostra. Un cenno particolare va infine alle opere di Antonio De Pascale e Alessandro Nassiri che, testimoniano quanto il marchio Borotalco sia diventato icona di studi e progetti artistici contemporanei. La dirompente opera di Antonio Da Pascale, “Nonèborotalco” , re-interpretazione in chiave moderna della storica immagine del 1904, e le due fotografie realizzate tramite l’utilizzo di alcuni frame dello spot “Puff Puff” e “Accarezzame” di Alessandro Nassiri, testimoniano quanto questo “secolare” prodotto abbia influenzato l’immaginario comune. |
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FESTIVAL JAZZ DEDICATO ALLA MUSICA DI IMPROVVISAZIONE CONTEMPORANEA: A PAVIA IL 30 GIUGNO E 1 LUGLIO, AI GIARDINI MALASPINA |
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Pavia, 29 giugno 2004 - Due serate per guardare dove guardano in pochi. Due serate per scoprire il mondo della musica contemporanea, a cavallo tra il jazz e l’elettronca, tra improvvisazione e puro suono. Mercoledì 30 giugno e giovedì 1 luglio (dalle 21,30 alle 24); i Giardini Malaspina di Piazza Petrarca si trasformeranno in un laboratorio musicale in cui una decian di artisti si alterneranno sul palco, seguendo il filo conduttore dell’elettronica, per proporre momenti di pura improvvisazione e angoli di composizioni “in punta di penna”. L’associazione “Up Art Aid” di Pavia propone, infatti, in collaborazione con l’Assessorato all’Istruzione e alle Politiche Giovanili e la Provincia di Pavia, “Imprò&jazz” una finestra sulle tendenze della musica d’improvvisazione contemporanea. «La necessità che qualcosa del genere nasca a Pavia – dicono gli organizzatori - viene dalla considerazione che la nostra città si configura come polo importante di questo movimento. In essa infatti vivono e lavorano alcuni dei migliori artisti del panorama jazzistico italiano, persone che da anni portano avanti importanti progetti di ricerca nella musica contemporanea». Strumenti, note e timbri ai quali si aggiungeranno musica elettronica, voci, testi, recitazione. Verranno proposti dialoghi fra due o più strumenti che si muoveranno ad esplorare la forma dialogica, nucleo primo della comunicazione. Durante le serate si alterneranno sul palco Nicola Arata, Riccardo Bonomi, Guido Bosticco, Angelo Contini, Federico Cumar, Alberto Greguoldo, Lorenzo Dal Rì, Guido Mazzon, Gianni Mimmo e Carlo Virzì. I fondi raccolti saranno destinati alla pubblicazione nel periodico Kronstadt. |
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RIPROPOSTA LA MOSTRA STORICA DI BOROTALCO NELLA FAMOSA GALLERIA D’ARTE CA' D'ORO A ROMA |
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Roma 29 giugno 2004 – In seguito al grande successo, la mostra “100 anni di Borotalco” sarà ospitata a Roma, per due settimane, nella storica Galleria d’arte Ca’ D’oro. Gloria Porcella, direttrice dello storico spazio espositivo frequentato da Guttuso e De Chirico, ha affermato: “100 anni di Borotalco, è una mostra che ripercorre un viaggio nella tradizione, nella cultura e nella modernità del nostro Paese e da sempre il nostro spazio espositivo cerca di ospitare accanto a esibizioni di grandi artisti di fama mondiale, come lo scultore americano J. Seward Johnson, anche mostre che rispecchiano l’evoluzione dell’arte e della società in cui viviamo” Le opere esposte nella mostra “100 anni di Borotalco” infatti, sono icone di questo secolo che, oltre a mostrare lo sviluppo del prodotto, prima, e del marchio, poi, hanno decretato il successo dell’“inconfondibile profumo di Borotalco”. Attraverso un iter articolato in periodi storici, si ripercorre un viaggio nell’evoluzione di un marchio e della sua comunicazione. Le immagini pubblicitarie, i manifesti dell’epoca e le confezioni originali del Boro-talcum Roberts, oggi sono diventate autentiche opere d’arte (di particolare interesse l’illustrazione originale “Donna con Bambino” che Gino Boccasile ha dedicato a Borotalco intorno agli anni ’50) Nel percorso di cento anni di comunicazione non poteva mancare la televisione e il Carosello, (1961 “I proverbi della settimana”, “Corri Donna Corri” e “Corri Bimbo Corri”. Alla comunicazione televisiva, che ha contraddistinto la seconda metà del novecento, è infatti dedicata un’apposita sezione della mostra. Un cenno particolare va infine alle opere di Antonio De Pascale e Alessandro Nassiri che, testimoniano quanto il marchio Borotalco sia diventato icona di studi e progetti artistici contemporanei. La dirompente opera di Antonio Da Pascale, “Nonèborotalco” , re-interpretazione in chiave moderna della storica immagine del 1904, e le due fotografie realizzate tramite l’utilizzo di alcuni frame dello spot “Puff Puff” e “Accarezzame” di Alessandro Nassiri, testimoniano quanto questo “secolare” prodotto abbia influenzato l’immaginario comune. |
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FESTIVAL JAZZ DEDICATO ALLA MUSICA DI IMPROVVISAZIONE CONTEMPORANEA: A PAVIA IL 30 GIUGNO E 1 LUGLIO, AI GIARDINI MALASPINA |
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Pavia, 29 giugno 2004 - Due serate per guardare dove guardano in pochi. Due serate per scoprire il mondo della musica contemporanea, a cavallo tra il jazz e l’elettronca, tra improvvisazione e puro suono. Mercoledì 30 giugno e giovedì 1 luglio (dalle 21,30 alle 24); i Giardini Malaspina di Piazza Petrarca si trasformeranno in un laboratorio musicale in cui una decian di artisti si alterneranno sul palco, seguendo il filo conduttore dell’elettronica, per proporre momenti di pura improvvisazione e angoli di composizioni “in punta di penna”. L’associazione “Up Art Aid” di Pavia propone, infatti, in collaborazione con l’Assessorato all’Istruzione e alle Politiche Giovanili e la Provincia di Pavia, “Imprò&jazz” una finestra sulle tendenze della musica d’improvvisazione contemporanea. «La necessità che qualcosa del genere nasca a Pavia – dicono gli organizzatori - viene dalla considerazione che la nostra città si configura come polo importante di questo movimento. In essa infatti vivono e lavorano alcuni dei migliori artisti del panorama jazzistico italiano, persone che da anni portano avanti importanti progetti di ricerca nella musica contemporanea». Strumenti, note e timbri ai quali si aggiungeranno musica elettronica, voci, testi, recitazione. Verranno proposti dialoghi fra due o più strumenti che si muoveranno ad esplorare la forma dialogica, nucleo primo della comunicazione. Durante le serate si alterneranno sul palco Nicola Arata, Riccardo Bonomi, Guido Bosticco, Angelo Contini, Federico Cumar, Alberto Greguoldo, Lorenzo Dal Rì, Guido Mazzon, Gianni Mimmo e Carlo Virzì. I fondi raccolti saranno destinati alla pubblicazione nel periodico Kronstadt. |
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RIPROPOSTA LA MOSTRA STORICA DI BOROTALCO NELLA FAMOSA GALLERIA D’ARTE CA' D'ORO A ROMA |
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Roma 29 giugno 2004 – In seguito al grande successo, la mostra “100 anni di Borotalco” sarà ospitata a Roma, per due settimane, nella storica Galleria d’arte Ca’ D’oro. Gloria Porcella, direttrice dello storico spazio espositivo frequentato da Guttuso e De Chirico, ha affermato: “100 anni di Borotalco, è una mostra che ripercorre un viaggio nella tradizione, nella cultura e nella modernità del nostro Paese e da sempre il nostro spazio espositivo cerca di ospitare accanto a esibizioni di grandi artisti di fama mondiale, come lo scultore americano J. Seward Johnson, anche mostre che rispecchiano l’evoluzione dell’arte e della società in cui viviamo” Le opere esposte nella mostra “100 anni di Borotalco” infatti, sono icone di questo secolo che, oltre a mostrare lo sviluppo del prodotto, prima, e del marchio, poi, hanno decretato il successo dell’“inconfondibile profumo di Borotalco”. Attraverso un iter articolato in periodi storici, si ripercorre un viaggio nell’evoluzione di un marchio e della sua comunicazione. Le immagini pubblicitarie, i manifesti dell’epoca e le confezioni originali del Boro-talcum Roberts, oggi sono diventate autentiche opere d’arte (di particolare interesse l’illustrazione originale “Donna con Bambino” che Gino Boccasile ha dedicato a Borotalco intorno agli anni ’50) Nel percorso di cento anni di comunicazione non poteva mancare la televisione e il Carosello, (1961 “I proverbi della settimana”, “Corri Donna Corri” e “Corri Bimbo Corri”. Alla comunicazione televisiva, che ha contraddistinto la seconda metà del novecento, è infatti dedicata un’apposita sezione della mostra. Un cenno particolare va infine alle opere di Antonio De Pascale e Alessandro Nassiri che, testimoniano quanto il marchio Borotalco sia diventato icona di studi e progetti artistici contemporanei. La dirompente opera di Antonio Da Pascale, “Nonèborotalco” , re-interpretazione in chiave moderna della storica immagine del 1904, e le due fotografie realizzate tramite l’utilizzo di alcuni frame dello spot “Puff Puff” e “Accarezzame” di Alessandro Nassiri, testimoniano quanto questo “secolare” prodotto abbia influenzato l’immaginario comune. |
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FESTIVAL JAZZ DEDICATO ALLA MUSICA DI IMPROVVISAZIONE CONTEMPORANEA: A PAVIA IL 30 GIUGNO E 1 LUGLIO, AI GIARDINI MALASPINA |
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Pavia, 29 giugno 2004 - Due serate per guardare dove guardano in pochi. Due serate per scoprire il mondo della musica contemporanea, a cavallo tra il jazz e l’elettronca, tra improvvisazione e puro suono. Mercoledì 30 giugno e giovedì 1 luglio (dalle 21,30 alle 24); i Giardini Malaspina di Piazza Petrarca si trasformeranno in un laboratorio musicale in cui una decian di artisti si alterneranno sul palco, seguendo il filo conduttore dell’elettronica, per proporre momenti di pura improvvisazione e angoli di composizioni “in punta di penna”. L’associazione “Up Art Aid” di Pavia propone, infatti, in collaborazione con l’Assessorato all’Istruzione e alle Politiche Giovanili e la Provincia di Pavia, “Imprò&jazz” una finestra sulle tendenze della musica d’improvvisazione contemporanea. «La necessità che qualcosa del genere nasca a Pavia – dicono gli organizzatori - viene dalla considerazione che la nostra città si configura come polo importante di questo movimento. In essa infatti vivono e lavorano alcuni dei migliori artisti del panorama jazzistico italiano, persone che da anni portano avanti importanti progetti di ricerca nella musica contemporanea». Strumenti, note e timbri ai quali si aggiungeranno musica elettronica, voci, testi, recitazione. Verranno proposti dialoghi fra due o più strumenti che si muoveranno ad esplorare la forma dialogica, nucleo primo della comunicazione. Durante le serate si alterneranno sul palco Nicola Arata, Riccardo Bonomi, Guido Bosticco, Angelo Contini, Federico Cumar, Alberto Greguoldo, Lorenzo Dal Rì, Guido Mazzon, Gianni Mimmo e Carlo Virzì. I fondi raccolti saranno destinati alla pubblicazione nel periodico Kronstadt. |
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Roma 29 giugno 2004 – In seguito al grande successo, la mostra “100 anni di Borotalco” sarà ospitata a Roma, per due settimane, nella storica Galleria d’arte Ca’ D’oro. Gloria Porcella, direttrice dello storico spazio espositivo frequentato da Guttuso e De Chirico, ha affermato: “100 anni di Borotalco, è una mostra che ripercorre un viaggio nella tradizione, nella cultura e nella modernità del nostro Paese e da sempre il nostro spazio espositivo cerca di ospitare accanto a esibizioni di grandi artisti di fama mondiale, come lo scultore americano J. Seward Johnson, anche mostre che rispecchiano l’evoluzione dell’arte e della società in cui viviamo” Le opere esposte nella mostra “100 anni di Borotalco” infatti, sono icone di questo secolo che, oltre a mostrare lo sviluppo del prodotto, prima, e del marchio, poi, hanno decretato il successo dell’“inconfondibile profumo di Borotalco”. Attraverso un iter articolato in periodi storici, si ripercorre un viaggio nell’evoluzione di un marchio e della sua comunicazione. Le immagini pubblicitarie, i manifesti dell’epoca e le confezioni originali del Boro-talcum Roberts, oggi sono diventate autentiche opere d’arte (di particolare interesse l’illustrazione originale “Donna con Bambino” che Gino Boccasile ha dedicato a Borotalco intorno agli anni ’50) Nel percorso di cento anni di comunicazione non poteva mancare la televisione e il Carosello, (1961 “I proverbi della settimana”, “Corri Donna Corri” e “Corri Bimbo Corri”. Alla comunicazione televisiva, che ha contraddistinto la seconda metà del novecento, è infatti dedicata un’apposita sezione della mostra. Un cenno particolare va infine alle opere di Antonio De Pascale e Alessandro Nassiri che, testimoniano quanto il marchio Borotalco sia diventato icona di studi e progetti artistici contemporanei. La dirompente opera di Antonio Da Pascale, “Nonèborotalco” , re-interpretazione in chiave moderna della storica immagine del 1904, e le due fotografie realizzate tramite l’utilizzo di alcuni frame dello spot “Puff Puff” e “Accarezzame” di Alessandro Nassiri, testimoniano quanto questo “secolare” prodotto abbia influenzato l’immaginario comune. |
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Pavia, 29 giugno 2004 - Due serate per guardare dove guardano in pochi. Due serate per scoprire il mondo della musica contemporanea, a cavallo tra il jazz e l’elettronca, tra improvvisazione e puro suono. Mercoledì 30 giugno e giovedì 1 luglio (dalle 21,30 alle 24); i Giardini Malaspina di Piazza Petrarca si trasformeranno in un laboratorio musicale in cui una decian di artisti si alterneranno sul palco, seguendo il filo conduttore dell’elettronica, per proporre momenti di pura improvvisazione e angoli di composizioni “in punta di penna”. L’associazione “Up Art Aid” di Pavia propone, infatti, in collaborazione con l’Assessorato all’Istruzione e alle Politiche Giovanili e la Provincia di Pavia, “Imprò&jazz” una finestra sulle tendenze della musica d’improvvisazione contemporanea. «La necessità che qualcosa del genere nasca a Pavia – dicono gli organizzatori - viene dalla considerazione che la nostra città si configura come polo importante di questo movimento. In essa infatti vivono e lavorano alcuni dei migliori artisti del panorama jazzistico italiano, persone che da anni portano avanti importanti progetti di ricerca nella musica contemporanea». Strumenti, note e timbri ai quali si aggiungeranno musica elettronica, voci, testi, recitazione. Verranno proposti dialoghi fra due o più strumenti che si muoveranno ad esplorare la forma dialogica, nucleo primo della comunicazione. Durante le serate si alterneranno sul palco Nicola Arata, Riccardo Bonomi, Guido Bosticco, Angelo Contini, Federico Cumar, Alberto Greguoldo, Lorenzo Dal Rì, Guido Mazzon, Gianni Mimmo e Carlo Virzì. I fondi raccolti saranno destinati alla pubblicazione nel periodico Kronstadt. |
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RIPROPOSTA LA MOSTRA STORICA DI BOROTALCO NELLA FAMOSA GALLERIA D’ARTE CA' D'ORO A ROMA |
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Roma 29 giugno 2004 – In seguito al grande successo, la mostra “100 anni di Borotalco” sarà ospitata a Roma, per due settimane, nella storica Galleria d’arte Ca’ D’oro. Gloria Porcella, direttrice dello storico spazio espositivo frequentato da Guttuso e De Chirico, ha affermato: “100 anni di Borotalco, è una mostra che ripercorre un viaggio nella tradizione, nella cultura e nella modernità del nostro Paese e da sempre il nostro spazio espositivo cerca di ospitare accanto a esibizioni di grandi artisti di fama mondiale, come lo scultore americano J. Seward Johnson, anche mostre che rispecchiano l’evoluzione dell’arte e della società in cui viviamo” Le opere esposte nella mostra “100 anni di Borotalco” infatti, sono icone di questo secolo che, oltre a mostrare lo sviluppo del prodotto, prima, e del marchio, poi, hanno decretato il successo dell’“inconfondibile profumo di Borotalco”. Attraverso un iter articolato in periodi storici, si ripercorre un viaggio nell’evoluzione di un marchio e della sua comunicazione. Le immagini pubblicitarie, i manifesti dell’epoca e le confezioni originali del Boro-talcum Roberts, oggi sono diventate autentiche opere d’arte (di particolare interesse l’illustrazione originale “Donna con Bambino” che Gino Boccasile ha dedicato a Borotalco intorno agli anni ’50) Nel percorso di cento anni di comunicazione non poteva mancare la televisione e il Carosello, (1961 “I proverbi della settimana”, “Corri Donna Corri” e “Corri Bimbo Corri”. Alla comunicazione televisiva, che ha contraddistinto la seconda metà del novecento, è infatti dedicata un’apposita sezione della mostra. Un cenno particolare va infine alle opere di Antonio De Pascale e Alessandro Nassiri che, testimoniano quanto il marchio Borotalco sia diventato icona di studi e progetti artistici contemporanei. La dirompente opera di Antonio Da Pascale, “Nonèborotalco” , re-interpretazione in chiave moderna della storica immagine del 1904, e le due fotografie realizzate tramite l’utilizzo di alcuni frame dello spot “Puff Puff” e “Accarezzame” di Alessandro Nassiri, testimoniano quanto questo “secolare” prodotto abbia influenzato l’immaginario comune. |
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FESTIVAL JAZZ DEDICATO ALLA MUSICA DI IMPROVVISAZIONE CONTEMPORANEA: A PAVIA IL 30 GIUGNO E 1 LUGLIO, AI GIARDINI MALASPINA |
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RIPROPOSTA LA MOSTRA STORICA DI BOROTALCO NELLA FAMOSA GALLERIA D’ARTE CA' D'ORO A ROMA |
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Roma 29 giugno 2004 – In seguito al grande successo, la mostra “100 anni di Borotalco” sarà ospitata a Roma, per due settimane, nella storica Galleria d’arte Ca’ D’oro. Gloria Porcella, direttrice dello storico spazio espositivo frequentato da Guttuso e De Chirico, ha affermato: “100 anni di Borotalco, è una mostra che ripercorre un viaggio nella tradizione, nella cultura e nella modernità del nostro Paese e da sempre il nostro spazio espositivo cerca di ospitare accanto a esibizioni di grandi artisti di fama mondiale, come lo scultore americano J. Seward Johnson, anche mostre che rispecchiano l’evoluzione dell’arte e della società in cui viviamo” Le opere esposte nella mostra “100 anni di Borotalco” infatti, sono icone di questo secolo che, oltre a mostrare lo sviluppo del prodotto, prima, e del marchio, poi, hanno decretato il successo dell’“inconfondibile profumo di Borotalco”. Attraverso un iter articolato in periodi storici, si ripercorre un viaggio nell’evoluzione di un marchio e della sua comunicazione. Le immagini pubblicitarie, i manifesti dell’epoca e le confezioni originali del Boro-talcum Roberts, oggi sono diventate autentiche opere d’arte (di particolare interesse l’illustrazione originale “Donna con Bambino” che Gino Boccasile ha dedicato a Borotalco intorno agli anni ’50) Nel percorso di cento anni di comunicazione non poteva mancare la televisione e il Carosello, (1961 “I proverbi della settimana”, “Corri Donna Corri” e “Corri Bimbo Corri”. Alla comunicazione televisiva, che ha contraddistinto la seconda metà del novecento, è infatti dedicata un’apposita sezione della mostra. Un cenno particolare va infine alle opere di Antonio De Pascale e Alessandro Nassiri che, testimoniano quanto il marchio Borotalco sia diventato icona di studi e progetti artistici contemporanei. La dirompente opera di Antonio Da Pascale, “Nonèborotalco” , re-interpretazione in chiave moderna della storica immagine del 1904, e le due fotografie realizzate tramite l’utilizzo di alcuni frame dello spot “Puff Puff” e “Accarezzame” di Alessandro Nassiri, testimoniano quanto questo “secolare” prodotto abbia influenzato l’immaginario comune. |
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FESTIVAL JAZZ DEDICATO ALLA MUSICA DI IMPROVVISAZIONE CONTEMPORANEA: A PAVIA IL 30 GIUGNO E 1 LUGLIO, AI GIARDINI MALASPINA |
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Pavia, 29 giugno 2004 - Due serate per guardare dove guardano in pochi. Due serate per scoprire il mondo della musica contemporanea, a cavallo tra il jazz e l’elettronca, tra improvvisazione e puro suono. Mercoledì 30 giugno e giovedì 1 luglio (dalle 21,30 alle 24); i Giardini Malaspina di Piazza Petrarca si trasformeranno in un laboratorio musicale in cui una decian di artisti si alterneranno sul palco, seguendo il filo conduttore dell’elettronica, per proporre momenti di pura improvvisazione e angoli di composizioni “in punta di penna”. L’associazione “Up Art Aid” di Pavia propone, infatti, in collaborazione con l’Assessorato all’Istruzione e alle Politiche Giovanili e la Provincia di Pavia, “Imprò&jazz” una finestra sulle tendenze della musica d’improvvisazione contemporanea. «La necessità che qualcosa del genere nasca a Pavia – dicono gli organizzatori - viene dalla considerazione che la nostra città si configura come polo importante di questo movimento. In essa infatti vivono e lavorano alcuni dei migliori artisti del panorama jazzistico italiano, persone che da anni portano avanti importanti progetti di ricerca nella musica contemporanea». Strumenti, note e timbri ai quali si aggiungeranno musica elettronica, voci, testi, recitazione. Verranno proposti dialoghi fra due o più strumenti che si muoveranno ad esplorare la forma dialogica, nucleo primo della comunicazione. Durante le serate si alterneranno sul palco Nicola Arata, Riccardo Bonomi, Guido Bosticco, Angelo Contini, Federico Cumar, Alberto Greguoldo, Lorenzo Dal Rì, Guido Mazzon, Gianni Mimmo e Carlo Virzì. I fondi raccolti saranno destinati alla pubblicazione nel periodico Kronstadt. |
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A LUCESOLI IL TORNEO DI GOLF "OLE IN ONE" BY VERY ITALIANO |
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Milano, 29 giugno 2004 - E' Lorenzo Lucesoli il vincitore del primo Trofeo di Golf "Hole in One" Very Italiano organizzato dal Campo Pratica di Golf Città di Jesi sulle 3 buche appena inaugurate. Il percorso di 5 buche disegnato dal professionista Raul A. Gonzalez Blanco (tre Par 4 e due Par 3); è stato completato da Lucesoli in 25 colpi. L'edizione ha visto la partecipazione di 25 golfisti, tra uomini, donne e ragazzi, principianti senza handicap. Soddisfazione per gli organizzatori e per gli Sponsor che, visto il successo della prima edizione, hanno deciso di riproporla anche il prossimo anno. |
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A LUCESOLI IL TORNEO DI GOLF "OLE IN ONE" BY VERY ITALIANO |
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Milano, 29 giugno 2004 - E' Lorenzo Lucesoli il vincitore del primo Trofeo di Golf "Hole in One" Very Italiano organizzato dal Campo Pratica di Golf Città di Jesi sulle 3 buche appena inaugurate. Il percorso di 5 buche disegnato dal professionista Raul A. Gonzalez Blanco (tre Par 4 e due Par 3); è stato completato da Lucesoli in 25 colpi. L'edizione ha visto la partecipazione di 25 golfisti, tra uomini, donne e ragazzi, principianti senza handicap. Soddisfazione per gli organizzatori e per gli Sponsor che, visto il successo della prima edizione, hanno deciso di riproporla anche il prossimo anno. |
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A LUCESOLI IL TORNEO DI GOLF "OLE IN ONE" BY VERY ITALIANO |
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Milano, 29 giugno 2004 - E' Lorenzo Lucesoli il vincitore del primo Trofeo di Golf "Hole in One" Very Italiano organizzato dal Campo Pratica di Golf Città di Jesi sulle 3 buche appena inaugurate. Il percorso di 5 buche disegnato dal professionista Raul A. Gonzalez Blanco (tre Par 4 e due Par 3); è stato completato da Lucesoli in 25 colpi. L'edizione ha visto la partecipazione di 25 golfisti, tra uomini, donne e ragazzi, principianti senza handicap. Soddisfazione per gli organizzatori e per gli Sponsor che, visto il successo della prima edizione, hanno deciso di riproporla anche il prossimo anno. |
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A LUCESOLI IL TORNEO DI GOLF "OLE IN ONE" BY VERY ITALIANO |
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Milano, 29 giugno 2004 - E' Lorenzo Lucesoli il vincitore del primo Trofeo di Golf "Hole in One" Very Italiano organizzato dal Campo Pratica di Golf Città di Jesi sulle 3 buche appena inaugurate. Il percorso di 5 buche disegnato dal professionista Raul A. Gonzalez Blanco (tre Par 4 e due Par 3); è stato completato da Lucesoli in 25 colpi. L'edizione ha visto la partecipazione di 25 golfisti, tra uomini, donne e ragazzi, principianti senza handicap. Soddisfazione per gli organizzatori e per gli Sponsor che, visto il successo della prima edizione, hanno deciso di riproporla anche il prossimo anno. |
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A LUCESOLI IL TORNEO DI GOLF "OLE IN ONE" BY VERY ITALIANO |
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Milano, 29 giugno 2004 - E' Lorenzo Lucesoli il vincitore del primo Trofeo di Golf "Hole in One" Very Italiano organizzato dal Campo Pratica di Golf Città di Jesi sulle 3 buche appena inaugurate. Il percorso di 5 buche disegnato dal professionista Raul A. Gonzalez Blanco (tre Par 4 e due Par 3); è stato completato da Lucesoli in 25 colpi. L'edizione ha visto la partecipazione di 25 golfisti, tra uomini, donne e ragazzi, principianti senza handicap. Soddisfazione per gli organizzatori e per gli Sponsor che, visto il successo della prima edizione, hanno deciso di riproporla anche il prossimo anno. |
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A LUCESOLI IL TORNEO DI GOLF "OLE IN ONE" BY VERY ITALIANO |
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Milano, 29 giugno 2004 - E' Lorenzo Lucesoli il vincitore del primo Trofeo di Golf "Hole in One" Very Italiano organizzato dal Campo Pratica di Golf Città di Jesi sulle 3 buche appena inaugurate. Il percorso di 5 buche disegnato dal professionista Raul A. Gonzalez Blanco (tre Par 4 e due Par 3); è stato completato da Lucesoli in 25 colpi. L'edizione ha visto la partecipazione di 25 golfisti, tra uomini, donne e ragazzi, principianti senza handicap. Soddisfazione per gli organizzatori e per gli Sponsor che, visto il successo della prima edizione, hanno deciso di riproporla anche il prossimo anno. |
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GIRARDI E DELLAVECCHIA PROTAGONISTI NELLA SECONDA TAPPA DELLA TRASLAVAL
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Trento, 29 giugno 2004 - La seconda tappa della Traslaval, il Giro Podistico della Val di Fassa, è stata breve ma sicuramente impegnativa. In effetti la distanza di 8,8 chilometri non ha certo impensierito nessuno, ma i continui saliscendi e l’ultima discesa che piombava su Vigo di Fassa attraverso un tortuoso single track - scavato dalla pioggia e aggrappato ad un bosco in grande pendenza - hanno creato la selezione ancor più che in salita. La gara ha avuto un unico protagonista: Ettore Girardi. Non poteva essere diversamente visto che il trentino è il vincitore di due edizioni e nelle altre tre fin qui disputate ha colto tre secondi posti. Ieri si è messo a condurre le danze fin dal primo chilometro allungando sensibilmente sul gruppo dei 400 runners, poi ha cercato di contenere l’attacco di Massimiliano Ronca che lo ha tallonato, staccato di una decina di secondi, per tutta la gara. Girardi, abile scalatore, si è sempre distinto anche per le grandi qualità in discesa e dunque nella tappa di oggi gli avversari avevano davvero poche chances. Col primo allungo di Girardi, già alla periferia di Vigo di Fassa dove la gara ha preso il via alle 9.30, i valori in campo si sono subito evidenziati con il valsuganotto Marco Rosso sempre in contatto a vista coi primi e con Pinamonti che, dopo il successo di ieri, ha dovuto regolare il passo accodandosi anche a Giaccoli. E proprio Pinamonti ha dovuto anche sprintare con Conti sul traguardo, finendo poi a pari tempo. Christian Zorzi, ovviamente al centro dell’attenzione, oggi ha cercato di mantenere un buon ritmo ed infatti si è piazzato nono migliorando la situazione in classifica generale rispetto al 12° di ieri. “Zorro” pare prendere sul serio questo impegno e non si concede distrazioni, neppure quando al suo passaggio viene riconosciuto tra il pubblico. Il fondista è stato preceduto dallo specialista Campestrin e dall’allenatore delle Fiamme Gialle Sergio Piller. Mara Dellavecchia ha bissato il successo di ieri, ma per tutta la tappa è stata seguita come un’ombra dalla milanese Tessa Caimi. La sua Traslaval non appare poi tanto scontata ma il distacco accumulato ieri è abbastanza cospicuo. Terzo posto di tappa - e così si ripete anche nella classifica assoluta dopo due giornate - per la bellunese Evelina Gnech. C’è molta curiosità sul “tappone” di domani. Il ruolino di marcia segna 16 chilometri con un dislivello minimo. Sono previsti tre giri attorno al lago della Fedaia, ma siamo ad oltre 2000 metri ai margini del ghiacciaio della Marmolada, poi l’ultimo chilometro impenna leggermente verso il rifugio Cima Undici, una tappa sicuramente da ricordare. Oggi si è fatto vivo anche Antonio Molinari ed ha fatto sapere che sarà della partita. Tra le donne è annunciata anche Cristina Paluselli che si sta ancora coccolando la medaglia d’oro della Cdm di granfondo sugli sci. In montagna ci sa fare, anche nelle sky-races, forse l’aria frizzante della Marmolada e la neve le faranno trovare stimoli in più, proprio come a Christian “zorro” Zorzi. Classifica Ii.a Tappa - Vigo Di Fassa 1) Girardi Ettore (Atl. Trento) 0.37.51; 2) Ronca Massimiliano (La Recastello) 0.38.03; 3) Rosso Marco (Atletica Trento) 0.38.49; 4) Giaccoli Stefano (Podistica Tranese) 0.39.15; 5) Pinamonti Adriano (Atl. Valli Di Non E Sole) 0.40.13; 6) Conti Alberto (Pol. Piagnona) 0.40.13; 7) Piller Sergio (C.u.s. Parma) 0.40.20; 8) Campestrin Cristiano (Gs Valsugana Trentino) 0.40.22; 9) Zorzi Christian (libero) 0.40.25; 10) Franceschini Luca (Gs Fraveggio) 0.41.10. Femminile 1) Dellavecchia Mara (Gp Oleggio 2000) 0.50.41; 2) Caimi Tessa (Atletica Ambrosiana) 0.50.53; 3) Gnech Evelina (Atl. Fiori Barp) 0.52.57; 4) Vignanipaola (Alpea Sarmas) 0.54.11; 5) Merlini Antonietta (Avis San Benedetto Del Tronto) 0.54.18;6) Cappelliniadelaide (Atletica Desenzano) 0.54.28; 7) Brugnara Romana (Atletica Valle Di Cembra) 0.54.31; 8) Passera Cinzia (Runners Valbossa) 0.55.01; 9) Bellorini Ombretta (Atletica 3v) 0.55.43; 10) Bracchi Sonia (Atl. Franciacorta) 0.56.30. |
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GIRARDI E DELLAVECCHIA PROTAGONISTI NELLA SECONDA TAPPA DELLA TRASLAVAL
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Trento, 29 giugno 2004 - La seconda tappa della Traslaval, il Giro Podistico della Val di Fassa, è stata breve ma sicuramente impegnativa. In effetti la distanza di 8,8 chilometri non ha certo impensierito nessuno, ma i continui saliscendi e l’ultima discesa che piombava su Vigo di Fassa attraverso un tortuoso single track - scavato dalla pioggia e aggrappato ad un bosco in grande pendenza - hanno creato la selezione ancor più che in salita. La gara ha avuto un unico protagonista: Ettore Girardi. Non poteva essere diversamente visto che il trentino è il vincitore di due edizioni e nelle altre tre fin qui disputate ha colto tre secondi posti. Ieri si è messo a condurre le danze fin dal primo chilometro allungando sensibilmente sul gruppo dei 400 runners, poi ha cercato di contenere l’attacco di Massimiliano Ronca che lo ha tallonato, staccato di una decina di secondi, per tutta la gara. Girardi, abile scalatore, si è sempre distinto anche per le grandi qualità in discesa e dunque nella tappa di oggi gli avversari avevano davvero poche chances. Col primo allungo di Girardi, già alla periferia di Vigo di Fassa dove la gara ha preso il via alle 9.30, i valori in campo si sono subito evidenziati con il valsuganotto Marco Rosso sempre in contatto a vista coi primi e con Pinamonti che, dopo il successo di ieri, ha dovuto regolare il passo accodandosi anche a Giaccoli. E proprio Pinamonti ha dovuto anche sprintare con Conti sul traguardo, finendo poi a pari tempo. Christian Zorzi, ovviamente al centro dell’attenzione, oggi ha cercato di mantenere un buon ritmo ed infatti si è piazzato nono migliorando la situazione in classifica generale rispetto al 12° di ieri. “Zorro” pare prendere sul serio questo impegno e non si concede distrazioni, neppure quando al suo passaggio viene riconosciuto tra il pubblico. Il fondista è stato preceduto dallo specialista Campestrin e dall’allenatore delle Fiamme Gialle Sergio Piller. Mara Dellavecchia ha bissato il successo di ieri, ma per tutta la tappa è stata seguita come un’ombra dalla milanese Tessa Caimi. La sua Traslaval non appare poi tanto scontata ma il distacco accumulato ieri è abbastanza cospicuo. Terzo posto di tappa - e così si ripete anche nella classifica assoluta dopo due giornate - per la bellunese Evelina Gnech. C’è molta curiosità sul “tappone” di domani. Il ruolino di marcia segna 16 chilometri con un dislivello minimo. Sono previsti tre giri attorno al lago della Fedaia, ma siamo ad oltre 2000 metri ai margini del ghiacciaio della Marmolada, poi l’ultimo chilometro impenna leggermente verso il rifugio Cima Undici, una tappa sicuramente da ricordare. Oggi si è fatto vivo anche Antonio Molinari ed ha fatto sapere che sarà della partita. Tra le donne è annunciata anche Cristina Paluselli che si sta ancora coccolando la medaglia d’oro della Cdm di granfondo sugli sci. In montagna ci sa fare, anche nelle sky-races, forse l’aria frizzante della Marmolada e la neve le faranno trovare stimoli in più, proprio come a Christian “zorro” Zorzi. Classifica Ii.a Tappa - Vigo Di Fassa 1) Girardi Ettore (Atl. Trento) 0.37.51; 2) Ronca Massimiliano (La Recastello) 0.38.03; 3) Rosso Marco (Atletica Trento) 0.38.49; 4) Giaccoli Stefano (Podistica Tranese) 0.39.15; 5) Pinamonti Adriano (Atl. Valli Di Non E Sole) 0.40.13; 6) Conti Alberto (Pol. Piagnona) 0.40.13; 7) Piller Sergio (C.u.s. Parma) 0.40.20; 8) Campestrin Cristiano (Gs Valsugana Trentino) 0.40.22; 9) Zorzi Christian (libero) 0.40.25; 10) Franceschini Luca (Gs Fraveggio) 0.41.10. Femminile 1) Dellavecchia Mara (Gp Oleggio 2000) 0.50.41; 2) Caimi Tessa (Atletica Ambrosiana) 0.50.53; 3) Gnech Evelina (Atl. Fiori Barp) 0.52.57; 4) Vignanipaola (Alpea Sarmas) 0.54.11; 5) Merlini Antonietta (Avis San Benedetto Del Tronto) 0.54.18;6) Cappelliniadelaide (Atletica Desenzano) 0.54.28; 7) Brugnara Romana (Atletica Valle Di Cembra) 0.54.31; 8) Passera Cinzia (Runners Valbossa) 0.55.01; 9) Bellorini Ombretta (Atletica 3v) 0.55.43; 10) Bracchi Sonia (Atl. Franciacorta) 0.56.30. |
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GIRARDI E DELLAVECCHIA PROTAGONISTI NELLA SECONDA TAPPA DELLA TRASLAVAL
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Trento, 29 giugno 2004 - La seconda tappa della Traslaval, il Giro Podistico della Val di Fassa, è stata breve ma sicuramente impegnativa. In effetti la distanza di 8,8 chilometri non ha certo impensierito nessuno, ma i continui saliscendi e l’ultima discesa che piombava su Vigo di Fassa attraverso un tortuoso single track - scavato dalla pioggia e aggrappato ad un bosco in grande pendenza - hanno creato la selezione ancor più che in salita. La gara ha avuto un unico protagonista: Ettore Girardi. Non poteva essere diversamente visto che il trentino è il vincitore di due edizioni e nelle altre tre fin qui disputate ha colto tre secondi posti. Ieri si è messo a condurre le danze fin dal primo chilometro allungando sensibilmente sul gruppo dei 400 runners, poi ha cercato di contenere l’attacco di Massimiliano Ronca che lo ha tallonato, staccato di una decina di secondi, per tutta la gara. Girardi, abile scalatore, si è sempre distinto anche per le grandi qualità in discesa e dunque nella tappa di oggi gli avversari avevano davvero poche chances. Col primo allungo di Girardi, già alla periferia di Vigo di Fassa dove la gara ha preso il via alle 9.30, i valori in campo si sono subito evidenziati con il valsuganotto Marco Rosso sempre in contatto a vista coi primi e con Pinamonti che, dopo il successo di ieri, ha dovuto regolare il passo accodandosi anche a Giaccoli. E proprio Pinamonti ha dovuto anche sprintare con Conti sul traguardo, finendo poi a pari tempo. Christian Zorzi, ovviamente al centro dell’attenzione, oggi ha cercato di mantenere un buon ritmo ed infatti si è piazzato nono migliorando la situazione in classifica generale rispetto al 12° di ieri. “Zorro” pare prendere sul serio questo impegno e non si concede distrazioni, neppure quando al suo passaggio viene riconosciuto tra il pubblico. Il fondista è stato preceduto dallo specialista Campestrin e dall’allenatore delle Fiamme Gialle Sergio Piller. Mara Dellavecchia ha bissato il successo di ieri, ma per tutta la tappa è stata seguita come un’ombra dalla milanese Tessa Caimi. La sua Traslaval non appare poi tanto scontata ma il distacco accumulato ieri è abbastanza cospicuo. Terzo posto di tappa - e così si ripete anche nella classifica assoluta dopo due giornate - per la bellunese Evelina Gnech. C’è molta curiosità sul “tappone” di domani. Il ruolino di marcia segna 16 chilometri con un dislivello minimo. Sono previsti tre giri attorno al lago della Fedaia, ma siamo ad oltre 2000 metri ai margini del ghiacciaio della Marmolada, poi l’ultimo chilometro impenna leggermente verso il rifugio Cima Undici, una tappa sicuramente da ricordare. Oggi si è fatto vivo anche Antonio Molinari ed ha fatto sapere che sarà della partita. Tra le donne è annunciata anche Cristina Paluselli che si sta ancora coccolando la medaglia d’oro della Cdm di granfondo sugli sci. In montagna ci sa fare, anche nelle sky-races, forse l’aria frizzante della Marmolada e la neve le faranno trovare stimoli in più, proprio come a Christian “zorro” Zorzi. Classifica Ii.a Tappa - Vigo Di Fassa 1) Girardi Ettore (Atl. Trento) 0.37.51; 2) Ronca Massimiliano (La Recastello) 0.38.03; 3) Rosso Marco (Atletica Trento) 0.38.49; 4) Giaccoli Stefano (Podistica Tranese) 0.39.15; 5) Pinamonti Adriano (Atl. Valli Di Non E Sole) 0.40.13; 6) Conti Alberto (Pol. Piagnona) 0.40.13; 7) Piller Sergio (C.u.s. Parma) 0.40.20; 8) Campestrin Cristiano (Gs Valsugana Trentino) 0.40.22; 9) Zorzi Christian (libero) 0.40.25; 10) Franceschini Luca (Gs Fraveggio) 0.41.10. Femminile 1) Dellavecchia Mara (Gp Oleggio 2000) 0.50.41; 2) Caimi Tessa (Atletica Ambrosiana) 0.50.53; 3) Gnech Evelina (Atl. Fiori Barp) 0.52.57; 4) Vignanipaola (Alpea Sarmas) 0.54.11; 5) Merlini Antonietta (Avis San Benedetto Del Tronto) 0.54.18;6) Cappelliniadelaide (Atletica Desenzano) 0.54.28; 7) Brugnara Romana (Atletica Valle Di Cembra) 0.54.31; 8) Passera Cinzia (Runners Valbossa) 0.55.01; 9) Bellorini Ombretta (Atletica 3v) 0.55.43; 10) Bracchi Sonia (Atl. Franciacorta) 0.56.30. |
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GIRARDI E DELLAVECCHIA PROTAGONISTI NELLA SECONDA TAPPA DELLA TRASLAVAL
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Trento, 29 giugno 2004 - La seconda tappa della Traslaval, il Giro Podistico della Val di Fassa, è stata breve ma sicuramente impegnativa. In effetti la distanza di 8,8 chilometri non ha certo impensierito nessuno, ma i continui saliscendi e l’ultima discesa che piombava su Vigo di Fassa attraverso un tortuoso single track - scavato dalla pioggia e aggrappato ad un bosco in grande pendenza - hanno creato la selezione ancor più che in salita. La gara ha avuto un unico protagonista: Ettore Girardi. Non poteva essere diversamente visto che il trentino è il vincitore di due edizioni e nelle altre tre fin qui disputate ha colto tre secondi posti. Ieri si è messo a condurre le danze fin dal primo chilometro allungando sensibilmente sul gruppo dei 400 runners, poi ha cercato di contenere l’attacco di Massimiliano Ronca che lo ha tallonato, staccato di una decina di secondi, per tutta la gara. Girardi, abile scalatore, si è sempre distinto anche per le grandi qualità in discesa e dunque nella tappa di oggi gli avversari avevano davvero poche chances. Col primo allungo di Girardi, già alla periferia di Vigo di Fassa dove la gara ha preso il via alle 9.30, i valori in campo si sono subito evidenziati con il valsuganotto Marco Rosso sempre in contatto a vista coi primi e con Pinamonti che, dopo il successo di ieri, ha dovuto regolare il passo accodandosi anche a Giaccoli. E proprio Pinamonti ha dovuto anche sprintare con Conti sul traguardo, finendo poi a pari tempo. Christian Zorzi, ovviamente al centro dell’attenzione, oggi ha cercato di mantenere un buon ritmo ed infatti si è piazzato nono migliorando la situazione in classifica generale rispetto al 12° di ieri. “Zorro” pare prendere sul serio questo impegno e non si concede distrazioni, neppure quando al suo passaggio viene riconosciuto tra il pubblico. Il fondista è stato preceduto dallo specialista Campestrin e dall’allenatore delle Fiamme Gialle Sergio Piller. Mara Dellavecchia ha bissato il successo di ieri, ma per tutta la tappa è stata seguita come un’ombra dalla milanese Tessa Caimi. La sua Traslaval non appare poi tanto scontata ma il distacco accumulato ieri è abbastanza cospicuo. Terzo posto di tappa - e così si ripete anche nella classifica assoluta dopo due giornate - per la bellunese Evelina Gnech. C’è molta curiosità sul “tappone” di domani. Il ruolino di marcia segna 16 chilometri con un dislivello minimo. Sono previsti tre giri attorno al lago della Fedaia, ma siamo ad oltre 2000 metri ai margini del ghiacciaio della Marmolada, poi l’ultimo chilometro impenna leggermente verso il rifugio Cima Undici, una tappa sicuramente da ricordare. Oggi si è fatto vivo anche Antonio Molinari ed ha fatto sapere che sarà della partita. Tra le donne è annunciata anche Cristina Paluselli che si sta ancora coccolando la medaglia d’oro della Cdm di granfondo sugli sci. In montagna ci sa fare, anche nelle sky-races, forse l’aria frizzante della Marmolada e la neve le faranno trovare stimoli in più, proprio come a Christian “zorro” Zorzi. Classifica Ii.a Tappa - Vigo Di Fassa 1) Girardi Ettore (Atl. Trento) 0.37.51; 2) Ronca Massimiliano (La Recastello) 0.38.03; 3) Rosso Marco (Atletica Trento) 0.38.49; 4) Giaccoli Stefano (Podistica Tranese) 0.39.15; 5) Pinamonti Adriano (Atl. Valli Di Non E Sole) 0.40.13; 6) Conti Alberto (Pol. Piagnona) 0.40.13; 7) Piller Sergio (C.u.s. Parma) 0.40.20; 8) Campestrin Cristiano (Gs Valsugana Trentino) 0.40.22; 9) Zorzi Christian (libero) 0.40.25; 10) Franceschini Luca (Gs Fraveggio) 0.41.10. Femminile 1) Dellavecchia Mara (Gp Oleggio 2000) 0.50.41; 2) Caimi Tessa (Atletica Ambrosiana) 0.50.53; 3) Gnech Evelina (Atl. Fiori Barp) 0.52.57; 4) Vignanipaola (Alpea Sarmas) 0.54.11; 5) Merlini Antonietta (Avis San Benedetto Del Tronto) 0.54.18;6) Cappelliniadelaide (Atletica Desenzano) 0.54.28; 7) Brugnara Romana (Atletica Valle Di Cembra) 0.54.31; 8) Passera Cinzia (Runners Valbossa) 0.55.01; 9) Bellorini Ombretta (Atletica 3v) 0.55.43; 10) Bracchi Sonia (Atl. Franciacorta) 0.56.30. |
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GIRARDI E DELLAVECCHIA PROTAGONISTI NELLA SECONDA TAPPA DELLA TRASLAVAL
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Trento, 29 giugno 2004 - La seconda tappa della Traslaval, il Giro Podistico della Val di Fassa, è stata breve ma sicuramente impegnativa. In effetti la distanza di 8,8 chilometri non ha certo impensierito nessuno, ma i continui saliscendi e l’ultima discesa che piombava su Vigo di Fassa attraverso un tortuoso single track - scavato dalla pioggia e aggrappato ad un bosco in grande pendenza - hanno creato la selezione ancor più che in salita. La gara ha avuto un unico protagonista: Ettore Girardi. Non poteva essere diversamente visto che il trentino è il vincitore di due edizioni e nelle altre tre fin qui disputate ha colto tre secondi posti. Ieri si è messo a condurre le danze fin dal primo chilometro allungando sensibilmente sul gruppo dei 400 runners, poi ha cercato di contenere l’attacco di Massimiliano Ronca che lo ha tallonato, staccato di una decina di secondi, per tutta la gara. Girardi, abile scalatore, si è sempre distinto anche per le grandi qualità in discesa e dunque nella tappa di oggi gli avversari avevano davvero poche chances. Col primo allungo di Girardi, già alla periferia di Vigo di Fassa dove la gara ha preso il via alle 9.30, i valori in campo si sono subito evidenziati con il valsuganotto Marco Rosso sempre in contatto a vista coi primi e con Pinamonti che, dopo il successo di ieri, ha dovuto regolare il passo accodandosi anche a Giaccoli. E proprio Pinamonti ha dovuto anche sprintare con Conti sul traguardo, finendo poi a pari tempo. Christian Zorzi, ovviamente al centro dell’attenzione, oggi ha cercato di mantenere un buon ritmo ed infatti si è piazzato nono migliorando la situazione in classifica generale rispetto al 12° di ieri. “Zorro” pare prendere sul serio questo impegno e non si concede distrazioni, neppure quando al suo passaggio viene riconosciuto tra il pubblico. Il fondista è stato preceduto dallo specialista Campestrin e dall’allenatore delle Fiamme Gialle Sergio Piller. Mara Dellavecchia ha bissato il successo di ieri, ma per tutta la tappa è stata seguita come un’ombra dalla milanese Tessa Caimi. La sua Traslaval non appare poi tanto scontata ma il distacco accumulato ieri è abbastanza cospicuo. Terzo posto di tappa - e così si ripete anche nella classifica assoluta dopo due giornate - per la bellunese Evelina Gnech. C’è molta curiosità sul “tappone” di domani. Il ruolino di marcia segna 16 chilometri con un dislivello minimo. Sono previsti tre giri attorno al lago della Fedaia, ma siamo ad oltre 2000 metri ai margini del ghiacciaio della Marmolada, poi l’ultimo chilometro impenna leggermente verso il rifugio Cima Undici, una tappa sicuramente da ricordare. Oggi si è fatto vivo anche Antonio Molinari ed ha fatto sapere che sarà della partita. Tra le donne è annunciata anche Cristina Paluselli che si sta ancora coccolando la medaglia d’oro della Cdm di granfondo sugli sci. In montagna ci sa fare, anche nelle sky-races, forse l’aria frizzante della Marmolada e la neve le faranno trovare stimoli in più, proprio come a Christian “zorro” Zorzi. Classifica Ii.a Tappa - Vigo Di Fassa 1) Girardi Ettore (Atl. Trento) 0.37.51; 2) Ronca Massimiliano (La Recastello) 0.38.03; 3) Rosso Marco (Atletica Trento) 0.38.49; 4) Giaccoli Stefano (Podistica Tranese) 0.39.15; 5) Pinamonti Adriano (Atl. Valli Di Non E Sole) 0.40.13; 6) Conti Alberto (Pol. Piagnona) 0.40.13; 7) Piller Sergio (C.u.s. Parma) 0.40.20; 8) Campestrin Cristiano (Gs Valsugana Trentino) 0.40.22; 9) Zorzi Christian (libero) 0.40.25; 10) Franceschini Luca (Gs Fraveggio) 0.41.10. Femminile 1) Dellavecchia Mara (Gp Oleggio 2000) 0.50.41; 2) Caimi Tessa (Atletica Ambrosiana) 0.50.53; 3) Gnech Evelina (Atl. Fiori Barp) 0.52.57; 4) Vignanipaola (Alpea Sarmas) 0.54.11; 5) Merlini Antonietta (Avis San Benedetto Del Tronto) 0.54.18;6) Cappelliniadelaide (Atletica Desenzano) 0.54.28; 7) Brugnara Romana (Atletica Valle Di Cembra) 0.54.31; 8) Passera Cinzia (Runners Valbossa) 0.55.01; 9) Bellorini Ombretta (Atletica 3v) 0.55.43; 10) Bracchi Sonia (Atl. Franciacorta) 0.56.30. |
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GIRARDI E DELLAVECCHIA PROTAGONISTI NELLA SECONDA TAPPA DELLA TRASLAVAL
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Trento, 29 giugno 2004 - La seconda tappa della Traslaval, il Giro Podistico della Val di Fassa, è stata breve ma sicuramente impegnativa. In effetti la distanza di 8,8 chilometri non ha certo impensierito nessuno, ma i continui saliscendi e l’ultima discesa che piombava su Vigo di Fassa attraverso un tortuoso single track - scavato dalla pioggia e aggrappato ad un bosco in grande pendenza - hanno creato la selezione ancor più che in salita. La gara ha avuto un unico protagonista: Ettore Girardi. Non poteva essere diversamente visto che il trentino è il vincitore di due edizioni e nelle altre tre fin qui disputate ha colto tre secondi posti. Ieri si è messo a condurre le danze fin dal primo chilometro allungando sensibilmente sul gruppo dei 400 runners, poi ha cercato di contenere l’attacco di Massimiliano Ronca che lo ha tallonato, staccato di una decina di secondi, per tutta la gara. Girardi, abile scalatore, si è sempre distinto anche per le grandi qualità in discesa e dunque nella tappa di oggi gli avversari avevano davvero poche chances. Col primo allungo di Girardi, già alla periferia di Vigo di Fassa dove la gara ha preso il via alle 9.30, i valori in campo si sono subito evidenziati con il valsuganotto Marco Rosso sempre in contatto a vista coi primi e con Pinamonti che, dopo il successo di ieri, ha dovuto regolare il passo accodandosi anche a Giaccoli. E proprio Pinamonti ha dovuto anche sprintare con Conti sul traguardo, finendo poi a pari tempo. Christian Zorzi, ovviamente al centro dell’attenzione, oggi ha cercato di mantenere un buon ritmo ed infatti si è piazzato nono migliorando la situazione in classifica generale rispetto al 12° di ieri. “Zorro” pare prendere sul serio questo impegno e non si concede distrazioni, neppure quando al suo passaggio viene riconosciuto tra il pubblico. Il fondista è stato preceduto dallo specialista Campestrin e dall’allenatore delle Fiamme Gialle Sergio Piller. Mara Dellavecchia ha bissato il successo di ieri, ma per tutta la tappa è stata seguita come un’ombra dalla milanese Tessa Caimi. La sua Traslaval non appare poi tanto scontata ma il distacco accumulato ieri è abbastanza cospicuo. Terzo posto di tappa - e così si ripete anche nella classifica assoluta dopo due giornate - per la bellunese Evelina Gnech. C’è molta curiosità sul “tappone” di domani. Il ruolino di marcia segna 16 chilometri con un dislivello minimo. Sono previsti tre giri attorno al lago della Fedaia, ma siamo ad oltre 2000 metri ai margini del ghiacciaio della Marmolada, poi l’ultimo chilometro impenna leggermente verso il rifugio Cima Undici, una tappa sicuramente da ricordare. Oggi si è fatto vivo anche Antonio Molinari ed ha fatto sapere che sarà della partita. Tra le donne è annunciata anche Cristina Paluselli che si sta ancora coccolando la medaglia d’oro della Cdm di granfondo sugli sci. In montagna ci sa fare, anche nelle sky-races, forse l’aria frizzante della Marmolada e la neve le faranno trovare stimoli in più, proprio come a Christian “zorro” Zorzi. Classifica Ii.a Tappa - Vigo Di Fassa 1) Girardi Ettore (Atl. Trento) 0.37.51; 2) Ronca Massimiliano (La Recastello) 0.38.03; 3) Rosso Marco (Atletica Trento) 0.38.49; 4) Giaccoli Stefano (Podistica Tranese) 0.39.15; 5) Pinamonti Adriano (Atl. Valli Di Non E Sole) 0.40.13; 6) Conti Alberto (Pol. Piagnona) 0.40.13; 7) Piller Sergio (C.u.s. Parma) 0.40.20; 8) Campestrin Cristiano (Gs Valsugana Trentino) 0.40.22; 9) Zorzi Christian (libero) 0.40.25; 10) Franceschini Luca (Gs Fraveggio) 0.41.10. Femminile 1) Dellavecchia Mara (Gp Oleggio 2000) 0.50.41; 2) Caimi Tessa (Atletica Ambrosiana) 0.50.53; 3) Gnech Evelina (Atl. Fiori Barp) 0.52.57; 4) Vignanipaola (Alpea Sarmas) 0.54.11; 5) Merlini Antonietta (Avis San Benedetto Del Tronto) 0.54.18;6) Cappelliniadelaide (Atletica Desenzano) 0.54.28; 7) Brugnara Romana (Atletica Valle Di Cembra) 0.54.31; 8) Passera Cinzia (Runners Valbossa) 0.55.01; 9) Bellorini Ombretta (Atletica 3v) 0.55.43; 10) Bracchi Sonia (Atl. Franciacorta) 0.56.30. |
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