NOTIZIARIO
MARKETPRESS
NEWS
di
LUNEDI'
13 GENNAIO 2003
pagina 4
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BUSQUIN
CHIEDE LA MESSA AL BANDO GLOBALE DELLA CLONAZIONE UMANA
Bruxelles,
13 gennaio 2003 - L'8 gennaio, il commissario per la Ricerca Philippe
Busquin ha ribadito il suo totale sostegno alla stesura di una convenzione
globale per vietare la clonazione umana a scopo riproduttivo. La
dichiarazione del Commissario fa seguito all'annuncio, da parte della società
americana Clonaid, della nascita dei primi bambini clonati al mondo. Molti
esperti dubitano della fondatezza di tali affermazioni, soprattutto perché
la società non consente di sottoporre i due neonati al test del DNA.
"La clonazione umana riproduttiva non è solo deplorevole sotto il
profilo etico e morale, ma è anche scientificamente irresponsabile:
l'esperienza degli animali clonati dimostra le enormi incertezze e i rischi
connessi alla clonazione", ha dichiarato Busquin. Il Commissario ha
fatto notare che la pratica della clonazione umana è in aperta
contravvenzione con l'articolo tre della Carta europea dei diritti
fondamentali, e che le ricerche in questo settore sono escluse dai programmi
quadro per la ricerca della Commissione. Nell'ambito del sesto programma
quadro, l'UE rifiuta di finanziare qualsiasi progetto volto alla produzione
di cloni umani, alla modificazione permanente dei geni ereditari umani, o
alla creazione di embrioni umani, esclusivamente a scopo di ricerca o per
l'estrazione di cellule staminali. La Convenzione sui diritti umani e la
biomedicina del Consiglio d'Europa si oppone fermamente alla clonazione
umana riproduttiva, posizione condivisa anche dal Gruppo europeo per l'etica
nella scienza. Il Giappone ha recentemente espresso il suo desiderio di
cooperare con altri paesi alla stesura di un trattato internazionale per la
messa al bando di questa pratica.
IL
PROGETTO FASTY PERMETTE AI DISABILI DI AUMENTARE LA VELOCITÀ DI
SCRITTURA
Bruxelles, 13 gennaio 2003 - Mentre prende il via la campagna per l'anno
europeo dei disabili, il Notiziario Cordis offre un'analisi del progetto
"Fasty" (Faster typing for disabled persons), volto a migliorare
la qualità di vita delle persone disabili. La comunicazione e lo scambio di
informazioni svolgono un ruolo essenziale nella società. I disturbi della
comunicazione possono compromettere gravemente la qualità di vita di un
individuo. Fasty, un progetto finanziato nell'ambito della sezione Tsi
(Tecnologie della società dell'informazione) del quinto programma quadro
(5PQ), è stato varato nel gennaio 2001 con un importante obiettivo:
aumentare la velocità di composizione testuale dei disabili non anglofoni
che utilizzano sistemi di scrittura intuitiva e dispositivi di acquisizione.
Il progetto vede la partecipazione di partner provenienti da quattro Stati
membri dell'UE e dispone di un bilancio complessivo di 2,46 milioni di euro.
Il Notiziario Cordis ha intervistato Wolfgang Zagler del centro Fortec/Research
Group for Rehabilitation Technology di Vienna, il quale ha illustrato i tre
principali "target" a cui il progetto si rivolge: soggetti affetti
da handicap motori con utilizzo limitato degli arti superiori, individui con
disabilità fonoarticolatorie e soggetti con disturbi del linguaggio. Come
ha spiegato Zagler, ciascun gruppo presenta delle specifiche difficoltà di
comunicazione, per le quali è necessario elaborare delle soluzioni
altrettanto specifiche. Per esempio, se un esperto dattilografo è in grado
di scrivere 300 parole al minuto, le persone affette da disturbi motori
possono raggiungere risultati molto inferiori solo utilizzando sistemi di
scrittura alternativi come il tasto unico (single switch). Il progetto Fasty
mira alla creazione di un sistema di battitura che permetta di aumentare la
velocità di redazione testuale da parte dei disabili mediante il ricorso
alla scrittura intuitiva: poche battute sulla tastiera saranno sufficienti a
creare delle parole complete o delle frasi intere. In questo modo, i
disabili riusciranno a comporre più velocemente un testo con un minor
impegno fisico e cognitivo, diminuendo allo stesso tempo l'incidenza di
errori di ortografia e grammatica. Gli utilizzatori avranno a disposizione
una normale tastiera ed una gamma completa di speciali dispositivi di
acquisizione, compreso un sintetizzatore vocale. Il sistema Fasty, inoltre,
potrà essere adattato alle esigenze linguistiche e di comunicazione
dell'utilizzatore. Sebbene esistano già sistemi di scrittura intuitiva per
anglofoni, Zagler ha spiegato al Notiziario Cordis che nessun programma di
questo tipo è abbastanza potente da migliorare la velocità di
comunicazione e l'accesso alla tecnologia dell'informazione per i disabili
di altre lingue europee. Per colmare tale lacuna, i partecipanti a Fasty
stanno lavorando ad un sistema multilingue (tedesco, francese, olandese e
svedese). Inoltre, verrà elaborato e applicato un software di scrittura
intuitiva che funziona indipendentemente dalla lingua e separa chiaramente
l'unità di previsione (predictor), il dizionario, la grammatica e
l'interfaccia utente. Ciò garantisce la possibilità di utilizzare il
sistema con la maggior parte delle lingue europee senza pregiudicarne le
prestazioni. Durante il primo anno di attività, il progetto Fasty si è
concentrato sull'analisi delle esigenze degli utenti al fine di assicurare
il coinvolgimento degli utilizzatori fin dall'inizio. Pertanto, è stato
elaborato un ampio questionario per conoscere le preferenze e le esigenze
degli utenti (ai fini della previsione delle parole), ma anche per
raccogliere informazioni sui vari handicap, i tipi di software e hardware
impiegati, l'utilizzo del PC e la dattilografia, nonché sulla disponibilità
a partecipare a Fasty. Fra il 70 e l'80 per cento degli utenti si è
dichiarato disponibile a partecipare al progetto o a sostenerlo. Secondo
Zagler, intorno alla metà del 2003 dovrebbe essere pronto un prototipo del
sistema. Infolink: http://www.fortec.tuwien.ac.at/reha.e/projects/Fasty/Fasty.html
SERVIZI
SANITARI E ASSISTENZA AGLI ANZIANI
Bruxelles, 13 gennaio 2003 - La commissione per l'occupazione e gli affari
sociali, con l'approvazione della relazione di Mario Mantovani (Ppe/De, I),
si rallegra della comunicazione dell'Esecutivo sul futuro dei servizi
sanitari e dell'assistenza agli anziani, che costituisce una buona base di
discussione. Il Consiglio europeo di Barcellona del marzo 2002 ha
sottolineato la necessità di creare e sviluppare, nel 2002 e 2003, la
cooperazione tra Stati membri in questo settore procedendo allo scambio di
buone pratiche e di informazioni e discutendo delle sfide comuni a livello
europeo. I deputati concordano sulle tre priorità dei sistemi della sanità
nell'Unione europea e nei Paesi candidati indicate dalla Commissione:
accesso per tutti alle cure, elevato livello qualitativo nell'offerta delle
cure e sostenibilità finanziaria. Si ritiene tuttavia che esse siano state
ridotte a concetti troppo rigidi, nonché indirizzate in modo unilaterale ed
eccessivo verso una strategia di riduzione dei costi. I deputati condividono
le conclusioni della Commissione, constatando che per raggiungere tali
obiettivi serve la cooperazione di tutti gli operatori del sistema
sanitario. Essi criticano però il fatto che la strategia, gli strumenti
concreti e il ruolo dell'Unione non siano sviluppati a sufficienza. I
parlamentari sottolineano in particolare l'esigenza di una migliore
cooperazione in materia di scambio d'informazioni e di buone pratiche, di
ricerca, di definizione degli indicatori sulla sanità e di elaborazione
delle norme comuni relative alla sorveglianza dei servizi sanitari. Essi
chiedono un'informazione corretta e imparziale dei cittadini sulle
possibilità di cura, nonché una maggiore libertà di scelta del paziente.
Dovrebbe inoltre essere creato un mercato unico dei servizi e dei prodotti
sanitari. Si segnala il rischio che l'obiettivo della sostenibilità
finanziaria sia sopravvalutato rispetto ai costi dell'accessibilità e della
qualità. Le soluzioni dovrebbero essere indicate al più presto: si
chiedono in tal senso campagne di sensibilizzazione e d'informazione,
analisi e ricerche specifiche, programmi di finanziamento dei progetti di
formazione e di formazione continua. Maggiore attenzione, infine, dovrebbe
essere prestata ad alcuni aspetti dello sviluppo dei servizi sanitari e
sociali a favore degli anziani, come il trattamento delle malattie mentali
legate alla senilità, il mantenimento dell'autonomia, l'integrazione,
l'accesso ai servizi di riadattamento e di prevenzione, l'assistenza e il
sostegno alle famiglie che si prendono carico di anziani, la lotta contro i
maltrattamenti e gli abbandoni.
ACCORDO
SUI COSMETICI
Bruxelles, 13 gennaio 2003 - La delegazione del Parlamento al comitato di
conciliazione ha approvato all'unanimità il compromesso finale sul 7°
emendamento alla direttiva sui cosmetici. In precedenza erano già stati
conclusi accordi in merito al divieto di sperimentazione su animali e alla
commercializzazione dei prodotti così testati. E' stato anche raggiunto un
accordo su tutti gli altri dettagli di carattere più tecnico, rendendo così
possibile chiudere la procedura di conciliazione e approvarne i risultati
nella discussione in plenaria. I principali elementi dell'accordo sono: il
divieto di sperimentazione e di commercializzazione relativo alla grande
maggioranza di metodi di sperimentazione sarà applicato sei anni dopo
l'entrata in vigore della direttiva, ovvero nel 2009; per i tre metodi di
sperimentazione per i quali non sono allo studio metodi sostitutivi, il
divieto di immissione sul mercato sarà effettivo nei dieci anni che seguono
l'entrata in vigore della direttiva, ovvero entro il 2013; la proroga della
scadenza fissata al 2013 dovrà essere oggetto di codecisione fra Consiglio
e Parlamento, garantendo a quest'ultimo la parola finale su eventuali
decisioni future; sarà introdotto il divieto d'uso per le sostanze
considerate cancerogene, mutagene o influenti sul sistema riproduttivo; le
informazioni sulla composizione qualitativa e quantitativa dei prodotti
cosmetici nonché le informazioni relative ad eventuali effetti negativi per
la salute umana dovranno essere facilmente accessibili al pubblico; saranno
migliorati i criteri per l'etichettatura di sostanze in grado di provocare
allergie. E' stato concordato, infine, che i metodi sostitutivi di
sperimentazione dovranno essere convalidati e approvati a livello
comunitario, tenendo conto dello sviluppo delle procedure di convalida nei
Paesi dell'Ocse.
DONATA
AL BAMBIN GESÙ LA PRIMA RACCOLTA DI LIBRI CHE COINVOLGERÀ 300 NOSOCOMI IL
FANTASTICO MONDO DEL "C'ERA UNA VOLTA" IN AIUTO DEI PICCOLI
RICOVERATI IN OSPEDALE
Roma, 13 gennaio 2003s - Il libro come strumento di terapia, compagno di
viaggio attraverso il deserto della malattia, rifugio dal dolore, dalla
sofferenza, dalla malinconia. La lettura, importante per la crescita e lo
sviluppo psicofisico di ogni bambino, diventa indispensabile per il piccolo
ricoverato in ospedale. Lo affermano psicologi e pediatri riuniti oggi a
Roma presso l'ospedale Bambino Gesù in occasione della consegna della prima
biblioteca in un reparto di pediatria, dono di GlaxoSmithKline, in
collaborazione con Mondadori. Si parte dall'ospedale romano come simbolo di
tutti i centri italiani dove sono attive strutture di pediatria.
L'iniziativa, che coinvolgerà 300 nosocomi italiani, prevede la
distribuzione totale di 29 mila volumi selezionati da personale esperto, e
si colloca nel programma di responsabilità sociale 'Salute e Società'
attivato dall'azienda a partire dal 1999. "Possiamo affermare -
sostiene il professor Alberto Ugazio, coordinatore del dipartimento di
medicina pediatrica dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù - che la lettura
è un vero e proprio ausilio terapeutico: come il porsi positivamente di
fronte alla malattia aiuta la guarigione, così il leggere, l'evadere con la
fantasia, diventa un alleato per il piccolo malato e per gli stessi medici
che lo hanno in cura. In ospedale, per far passare il tempo ai bambini,
utilizziamo anche la televisione come passatempo, mentre la lettura assume
un ruolo completamente diverso ed è di aiuto per i piccoli ma anche per i
genitori. Per alcuni bambini il ricovero in ospedale è la prima occasione
per passare molto tempo con la mamma e per aver l'opportunità di leggere
con lei; il mio auspicio è che almeno per alcuni di essi la lettura in
compagnia dei genitori si trasformi in una buona abitudine da continuare
anche una volta guariti e tornati alla normalità della vita
domestica". "La salute, per noi appartenenti al mondo occidentale
- afferma il dottor Giuseppe Recchia, direttore medico di GlaxoSmithkline -
è un concetto che non si limita all'assenza di malattia, ma abbraccia uno
stato di benessere molto ampio che comprende il benessere fisico, psichico,
sociale e affettivo. Conseguentemente la lotta alla malattia non si combatte
soltanto attraverso l'impiego di irrinunciabili cure di carattere
farmacologico, ma anche attraverso l'altrettanto irrinunciabile utilizzo di
strumenti di natura psicosociale che aiutano il medico ad ottimizzare la
stessa compliance alla terapia. Questo vale per tutte le categorie di
pazienti ma è intuitivamente più urgente per le fasce più fragili e più
deboli, come ad esempio l'infanzia. Il porsi con atteggiamento positivo nei
confronti della malattia, quindi, aiuta il paziente non solo a sopportare la
malattia ma anche a guarire meglio e più in fretta. Nel selezionare i
titoli dei volumi gli esperti hanno voluto privilegiare libri in grado di
incanalare positivamente l'immaginazione del bambino che altrimenti
rischierebbe di focalizzare solo pensieri di sofferenza e di dolore, come
spiega Maria Rita Parsi, psicologa e presidente della Fondazione Movimento
del Bambino. Il libro, soprattutto se.letto in ospedale, deve invece
rappresentare un'oasi di serenità in un contesto di sofferenza.
"Abbiamo scelto libri positivi - spiega Margherita Forestan,
responsabile editoria per ragazzi della Mondadori - con una forte vena
umoristica. Libri differenziati per fasce d'età, ma tutti con un
denominatore comune: la positività. I protagonisti dei racconti alla fine
ce la fanno: non importa da che situazione di difficoltà partano ma è
importante che tutto poi vada per il meglio. Non finti eroi ma ragazzi
normali che hanno il coraggio di crederci e di non lasciarsi andare".
"Da tempo mi batto come neuropsichiatra infantile, e come
Sottosegretario di Stato al Ministero della Salute adesso, per evitare il più
possibile il disagio del "bambino virtuale - conclude il
Sottosegretario alla Salute, on. Antonio Guidi -. Virtuale perché non ha
contatti costanti con i coetanei, conosce poco gli adulti in questa famiglia
sfilacciata e perché, anche nella città, ha sempre meno spazi di
aggregazione. Le strategie per ricondurlo alla concretezza sono molte: tra
queste vi è certamente il libro. Il libro con la sua concretezza, con le
pagine da sfogliare in avanti, ma anche con la possibilità di tornare
indietro, mentre tutto quello cui assiste in modo virtuale va sempre avanti,
freneticamente avanti, e non si può tornare indietro. Questo libro, con la
sua materialità, gestibilità e anche gestualità, gli ridona concretezza.
Se questo è vero in generale, è ancora più vero in una realtà
ospedaliera, sicuramente umanizzata come l'Ospedale Bambino Gesù, ma nella
quale qualcosa di estraneo c'è sempre, dalla malattia imprevista a figure
che non conosceva prima, a tempi e luoghi diversi. Ecco, il libro, la
biblioteca in un ospedale sempre, con la sua realtà così familiare, è una
grande sfida; non solo per ridare al bambino che soffre una possibilità di
svago, facendolo così soffrire meno".
RITORNA
FEEL ROUGE, PER UN NUOVO APPUNTAMENTO NELLA SETTIMANA DELLA MODA MASCHILE
Milano, 14 gennaio 2003 - Nella settimana della moda ritorna "feel
rouge, momenti in puro stile Alfa Romeo". È l'atteso appuntamento con
eventi must promossi dalla Casa Automobilistica con l'obiettivo di
diffondere lo spirito che più la caratterizza. feel rouge è in realtà un
programma attivo già da un anno, perché vivere Alfa Romeo vuol dire
scegliere di guidare ogni giorno vetture affascinanti, prestazionali e
sicure, ma anche lasciarsi coinvolgere appena possibile da uno stile di vita
fatto di divertimento, di contemporaneità e di passione. Così, feel rouge
ha viaggiato dal nord al sud con un fitto programma di iniziative:
dall'animazione estiva nei villaggi turistici e nelle spiagge più rinomate,
alle piazze di numerose città, fino all'Umbria Jazz di cui Alfa Romeo è
sponsor ufficiale dal 2001. Un grande successo è stato anche l'evento di
settembre a Milano Moda Donna: ha richiamato più di cinquemila presenze,
con la scelta di una location davvero originale come il Museo della Scienza
e della Tecnologia e l'esclusiva del concerto di Terence Trent d'Arby, il
tutto in una cornice perfettamente Alfa Romeo. feel rouge ritorna in questa
edizione di Milano Moda Uomo per proporre un altro momento esclusivo. Il
punto di incontro questa volta sarà il Casablanca, il noto locale già al
centro dell'attenzione della moda milanese. In corso Como 14, aprirà
eccezionalmente le porte alle ore 18.30 per ospitare il fashion drink, lo
speciale aperitivo firmato feel rouge, dedicato alla Camera Nazionale della
Moda e al pubblico di queste giornate. Un invito particolare è riservato
agli ospiti e ai partner Alfa Romeo dell'evento, tra cui l'agenzia Riccardo
Gay e i suoi modelli, i giornalisti di settore, della rivista Capital oltre,
ovviamente, alla Camera Nazionale della Moda; sarà loro offerto anche per
questo trasferimento lo speciale servizio di "courtesy transportation"
a bordo delle vetture Alfa Romeo. Fino alle ore 21,30 nel locale
predomineranno sapori, colori e musica lounge con dj dal vivo per
un'atmosfera coinvolgente in tutti i sensi, non trascurando però quel
pizzico di emozione sportiva che caratterizza da sempre il Marchio. Complici
saranno, infatti, le grandi novità Alfa Romeo esposte all'esterno. Come
ogni iniziativa feel rouge, anche questa si propone di diventare un
piacevole appuntamento, capace di offrire e creare nuove occasioni di
condivisione delle tendenze.
MODIT
A FIERA MILANO DAL 28 FEBBRAIO AL 3 MARZO: RITORNO AL FUTURO
Milano, 13 gennaio 2003 - Dal 28 febbraio al 3 marzo parte la nuova era
della moda femminile milanese, con il motto "Modit: ritorno al
futuro". Il calendario della moda femminile milanese guarda al futuro e
modifica il proprio assetto con un'offerta diversificata. Tornano, con
identità propria due manifestazioni storiche che negli anni '90 si erano
fuse in un unico evento: Momi. Efima, la società fieristica facente capo a
Sistema Moda Italia, organizzerà "Modit" la manifestazione del
pret a porter che dal 28 febbraio al 3 marzo si ripresenterà negli spazi di
Fiera Milano, separatamente dalla manifestazione che andrà ad organizzare
ExpoCts. Efima non intende con Modit replicare la formula di Momi ma sta
lavorando ad un nuovo progetto di immagine e di marketing elevando la qualutà
delle presentazioni e modificando il lay-out espositivo. Le aziende che in
questi giornu stanno aderendo alla proposta Modit saranno protagoniste di un
nuovo corso della storia della moda milanese, iniziata con Modit nel '78 in
contemporanea alle sfilate di Milano Collezioni. "Il 2003 segna un
importante traguardo, ovvero i 25 anni della nascita del marchio Modit -
afferma il Presidente di Efima, Luigi Ciocca - Il rinnovamento della
manifestazione diventa per noi importante occasione in cui evidenziare
l'impegno del sitema industriale italiano, che Efima rappresenta in materia
fieristica per conto di Smi, nella promozione del settore. Il nostro impegno
sarà concentrato nella creazione di nuove opportunità per valorizzare
ulteriormente il titolo di Milano Capitale della Moda, perseguendo sempre
nuove alleanze che consolidano la combinazione vincente tra stilismo,
industria, immagine e cultura". Nell'ambito del nuovo progetto di
rilancio di Modit, Efima farà leva sulle simergie con "White", la
manifestazione di tendenza che con il successo riscosso loscorso settembre
ha costituito la più grande innovazione nel calendario milanese della
donna. Molte le novità allo studio per adeguare l'offerta espositiva e di
servizio alle diverse richieste di mercati sempre più esigenti e
flessibili. Infolink: www.sistemamodaitalia.it www.efima.com
CHIBI&CART-
SALONE DEL GIOCATTOLO 2003: DAL 17 AL 20 GENNAIO A FIERA MILANO 6 CORSIE
PREFERENZIALI VERSO IL BUSINESS
Milano, 13 gennaio 2003 - Chibi & Cart e il Salone Internazionale del
Giocattolo proseguono nella loro crescita. Il momento di stasi che ha
interessato il panorama economico internazionale non ha infatti fermato le
due manifestazioni di Fiera Milano International per i settori dell'articolo
promozionale, della bigiotteria, del regalo e del giocattolo, che
affronteranno ancora con più grinta e maggiore energia i mercati coinvolti.
Anzi l'apertura del 2003, prevista con un doppio appuntamento, dal 17 al 20
gennaio per Chibi & Cart e Chibimart Inverno, e con un giorno in più,
quindi, dal 17 al 21 gennaio per il Salone Internazionale del Giocattolo,
sarà decisamente al rilancio. L'edizione 2002 aveva già rappresentato un
momento di decisa svolta nella storia dei due eventi fieristici. La
configurazione espositiva in cinque "percorsi" inaugurata
nell'appuntamento dello scorso gennaio ha portato ad un importante
adeguamento al mercato e alle esigenze logistiche e commerciali dei suoi
fruitori. La nuova filosofia espositiva studiata in base alle tipologie di
acquisto ha infatti notevolmente facilitato la visita e ha reso estremamente
comprensibile ed efficace uno strumento caratterizzato da una crescente
complessità. Il consenso sia da parte degli espositori che dei visitatori
è stato dimostrato dai numeri: oltre 40.000 gli operatori in visita con una
percentuale del 12% di buyers stranieri. Il trend delle aziende presenti è
stato estremamente positivo così come la presenza dei clienti, ancora più
selezionati e decisi nelle loro ricerche di qualità e nelle scelte che sono
andati ad operare. Questi sono i motivi che hanno portato Fiera Milano
International a dare un convinto impulso sulla strada intrapresa. I percorsi
diventano infatti sei con la riconduzione nell'alveo di partenza del Cart
che, richiamato dal posizionamento di novembre, si reinserisce costituendo
un suo percorso integrato, dal nome che strizza l'occhio al futuro: C@rt
& Co. I percorsi dell'edizione 2003 saranno pertanto sei: Promozionale;
Decorazioni Natalizie e Feste; C@rt & Co; Regalo e giocattolo; Party
& Co; Bijoux e Accessori Moda. Notevole importanza assumerà,
all'interno del percorso Bijoux, l'ambito degli accessori moda, grazie anche
alle sinergie sviluppate con le case produttrici e le firme del settore. Il
suo peso all'interno dell'esposizione sarà rafforzato soprattutto con nuove
iniziative di promozione rivolte ad un nuovo target di visitatori. Rilevante
sarà il ruolo rivestito tanto dalla parte convegnistica, per la diffusione
delle analisi e dei dati di mercato, quanto dalle occasioni di
intrattenimento, che sfrutteranno le suggestioni e il fascino degli oggetti
presenti alle mostre. In contemporanea si svolgerà ancora Chibimart, Mostra
Mercato della Bigiotteria in pietre dure, preziose, argento, artigianato,
articoli da regalo, secondo le tradizionali sinergie con i percorsi regalo e
tendenze moda. www.fmi.it
FINO
A DOMENICA 19 GENNAIO L'ANTIQUARIATO DI QUALITA' IN MOSTRA A GENOVA
Genova, 13 gennaio 2003 - Pubblico di intenditori quello di oggi in Fiera a
Genova per la nona edizione di Antiqua, Mostra europea d'arte antica in
programma fino a domenica 19 gennaio. La rassegna - organizzata da Symposium
- presenta quest'anno una serie di pezzi straordinari, esposti da
sessantacinque selezionatissimi antiquari provenienti da ogni parte
d'Italia, e offre spunti d'interesse assai particolari, come una bella
mostra sui preziosi velluti "Genova" e una rassegna di presepi
contemporanei. Per quanto riguarda i dipinti sono numerosi i pezzi
importanti: dai due paesaggi di Jan Wildens, a lungo collaboratore di
Rubens, un ritratto di donna di Louis Tocqué e la "Madonna con bambino
e Sant'Anna" di Giovanni Battista Lama e poi ancora opere di Rubaldo
Merello, Eugenio Olivari, Gianbattista Torriglia Antonio Varni e di
importanti artisti della scuola napoletana. Per gli amanti della tradizione
genovese da non mancare il cassettoncino (a due cassetti) quadrifoglio
genovese, due poltroncine in mogano del '700 o i due rari comodini a calice
in ebano realizzati tra il 1800 e il 1810. Tra le "chicche" sono
da segnalare una credenza francese primo impero firmata dall'ebanista Dumas,
una coppia di candelabri stile impero in bronzo dorato provenienti da San
Pietroburgo, due lampade a olio del '700 con smalti cloisonnè di
manifattura pechinese e una bella credenza toscana in noce del 1600 a due
corpi lunga tre metri e mezzo e aperta a giorno nella parte superiore.
Ospiti d'onore della manifestazione sono i velluti di seta tessuti a mano,
che ancora oggi vengono prodotti dalle Seterie di Zoagli Cordani, l'unica
azienda al mondo a possedere gli ultimi due telai del '500. Ad Antiqua sono
in esposizione una selezione di tessuti di rara bellezza, vere e proprie
opere d'arte realizzate su commissione dal '500 ad oggi che vanno dai
velluti delle dame raffigurate in molti quadri di Van Dick a quelli
realizzati nei primi del '900 per lo Studio Ovale della Casa Bianca e al
velluto liscio nero tessuto per Jacqueline Kennedy, una delle donne più
eleganti del XX secolo. Una produzione che non riveste più alcun interesse
commerciale, in un'ora di lavoro si tessono non più di tre centimetri di
velluto, ma che serve a mantenere viva una tradizione che nel '500 impose il
nome di Genova nel mondo e fece dei "setaioli" una delle categorie
economiche più importanti e prestigiose dell'epoca. All'interno dello stand
è da segnalare una bellissima miniatura di telaio in legno di ulivo in
grado di far comprendere le complesse fasi della lavorazione del tessuto.
Tra le curiosità in rassegna anche una piccola rassegna di presepi
realizzati da artisti contemporanei con i materiali più diversi: dal
plexiglass alla terracotta, dal ferro saldato all'ardesia. Aria di novità
per quanto riguarda il catalogo: per il primo anno, grazie alla
collaborazione con Graphic Sector, si tratta - oltre che di un vademecum
cartaceo di sapore tradizionale - di un cd-rom con foto immersive a 360°
gradi. Un tour virtuale nella rassegna per cogliere, anche a mostra
conclusa, i dettagli di ogni pezzo in esposizione, con una sezione
introduttiva dedicata a quindici presepi liguri dal '500 ai giorni nostri .
Infolink: www.symposiummostre.it
RIMINI
CAPITALE DELLE TENDENZE DEL BEVERAGE DAL 1° AL 4 FEBBRAIO A RIMINI FIERA
PIANETA BIRRA BEVERAGE & CO
Rimini, 13 gennaio 2003 - La proposta è molto recente e prevede di inserire
la città di Rimini tra i capoluoghi campione, utili a redigere le indagini
Istat sul consumo degli italiani. Rimini fa tendenza. Anzi, ormai da anni la
città-simbolo internazionale dell'entertainment è considerata,
particolarmente in questo campo, anticipatrice e produttrice d'innovazione e
trend. Un autentico laboratorio d'idee: quelle che riguardano i giovani, ma
anche quelle riferibili ad un fascia di consumatori adulta. a Rimini, con
pianeta birra beverage & co, le tendenze del beverage E dove poteva
nascere, svilupparsi e affermarsi internazionalmente una manifestazione
professionale incentrata sugli stili del bere? A Rimini naturalmente. Dal 1°
al 4 febbraio prossimi a Rimini Fiera ospiterà infatti la 5a edizione di
"Pianeta Birra Beverage & Co", l'esposizione internazionale di
birre, bevande, snack, attrezzature ed arredamenti per Pub e Pizzerie, nella
quale gli operatori dell' Ho.Re.Ca. (grossisti, importatori, buyer) potranno
trovare su oltre 50 mila metri quadri (in questa edizione la manifestazione
si arricchisce infatti di 2 nuovi padiglioni espositivi per un totale di 8)
gli ultimissimi prodotti nati nell'universo del beverage, e allo stesso
tempo i gestori dei locali troveranno suggestioni, atmosfere e spunti per
rinnovare la propria attività. Gli stili del bere a rimini si tramutano
direttamente in emozioni ed affari La manifestazione, rigorosamente
riservata agli operatori professionali, è organizzata in 7 aree tematiche,
7 saloni nello stesso salone: 'Le Birre', 'Cocktails' Village', 'La Cantina',
'Fruit Juices Zone', 'Bio Bar', la nuova area 'Caffetteria' e, in
collaborazione con Mineracqua, 'Le Acque'. L'edizione 2003 della Fiera del
Beverage rappresenterà ed esemplificherà il nuovo concetto del bere: se
fino a pochi anni fa, birra, vino, succhi, acque e via enumerando,
rappresentavano un momento necessario ma fuggente nei consumi individuali,
oggi rappresentano invece scelte precise, rispecchiano o inducono uno stile
di vita. Ed ecco che la risposta del mercato arriva pronta: al fianco dei
luoghi classici d'intrattenimento come i bar e i pub, nascono sempre più
frequentemente locali appositamente creati su misura per il prodotto offerto
come i wine bar, i waterbar, i coffee shop, i brunch café, fino ai locali
all'ultima moda come gli "oil bar". Luoghi dove il prodotto
condiziona lo stile d'arredamento che poi, se avrà successo, verrà
"esportato" con le medesime caratteristiche in altri luoghi della
città oppure proprio al di fuori dei confini regionali. Cogliere le
tendenze, tramutarle in 'prodotti' e mostrare queste novità al trade nel
corso di Pianeta Birra Beverage & Co (visitata nel 2002 da 43.297
operatori professionali) significa per le aziende sviluppare con certezza il
proprio business; e, allo stesso modo, Pianeta Birra Beverage & Co
diviene a pieno titolo, per il trade, un imprescindibile luogo dove reperire
nuovi prodotti e servizi per la propria clientela e il successo del proprio
locale. In fiera la zona 'sound' e la zona 'quiet'. e la sera... Pianeta
Birra Beverage & Co assumerà a pieno titolo le vesti di una mini-city
dove le ambientazioni più animate saranno collocate nell'area
"sound", mentre nella zona "quiet" verranno privilegiati
i contatti business to business. E la sera, quando i contatti in Fiera si
saranno già trasformati in affari, ci sarà una città intera pronta a
mostrarsi agli operatori quale esempio di tendenze che si intrecciano in un
solo luogo, con l'insuperata tradizione dei pub del lungomare di Rimini e le
eccellenti novità dei locali del Centro Storico. Igiornalisti scendono in
campo 'giudicati' dai professionisti del mestiere Tra le diverse iniziative
collaterali organizzate durante Pianeta Birra, l'Ubsm (Unione Barman
Sammarinesi) coinvolgerà direttamente i giornalisti attraverso un concorso
che li vedrà protagonisti nel preparare cocktail fantasiosi e di qualità.
Non mancherà la giuria, composta naturalmente dagli stessi barman
professionisti. I 'Magnifici 6' Di Pianeta Birra Beverage & Co 2003 Nel
2003 la manifestazione, rivolta esclusivamente agli addetti ai lavori e che
ha portato lo scorso anno oltre 40 mila visitatori, si arricchisce di 2
nuovi padiglioni espositivi (8 in totale per oltre 50 mila metri quadri
complessivi d'esposizione), con 5 aree tematiche, 5 saloni nello stesso
salone: "Le Birre", "Fruit Juices Zone", "La
cantina", "Bio Bar" e la novità "Caffetteria".
Pianeta Birra Beverage & Co ospiterà inoltre la seconda edizione del
salone "Le Acque" organizzato in partnership con Mineracqua.
Rimini Fiera in partnership con Mineracqua presenterà, dal 1° a l 4
febbraio, la 2a edizione del Salone "Le Acque". Oltre a riflettere
il primato produttivo dell'Italia, che secondo i dati dell'Associazione è
di ben 10.650 milioni di litri d'acqua all'anno provenienti da più di 700
sorgenti e 175 fonti operative, sono la leadership nel consumo (pari a 172
litri annui pro capite) e il corrispondente giro di affari (circa 3.000
milioni di euro) a suggerire uno spazio interamente dedicato, "un
salone dentro il salone". Un consumo, quello di acqua, che va peraltro
perdendo i connotati di una consuetudine distratta e scontata, e per questo
non soggetta a preferenze, e che invece si specifica sempre più come stile
di vita e scelta consapevole. I ristoranti ormai riservano all'acqua carte
dedicate, usano nella presentazione accortezze degne del più stretto
cerimoniale, nascono corsi di degustazione e le aziende si dimostrano come
mai prima d'ora attente al design e al packaging delle bottiglie. Anche a
livello normativo l'acqua è oggetto di forti attenzioni: il Ministero della
Salute, ad esempio, riconosce un'acqua come "minerale" solo sulla
scorta di specifici fattori come la purezza, le caratteristiche chimiche
costanti e quelle a favore della salute, per distinguersi ulteriormente in
"minimamente mineralizzata", "oligominerale", "mediominerale"
o "ricca di minerali" a seconda del tenore dei sali presenti in
essa. Come riferisce il Presidente di Mineracqua, Ettore Fortuna, se le
marche presenti sul mercato sono 280 così da consentire una rispondenza
sempre maggiore alle esigenze del consumatore, la vera urgenza è
l'informazione, il più possibile puntuale e compiuta, su un'attività di
produzione che è nella realtà italiana "supermonitorata" ed
evoluta dalla fonte fino all'impianto di imbottigliamento. Ecco che la
manifestazione "Le Acque" fa sua questa considerazione aprendo uno
spazio oltre che al business anche all'informazione: saranno presenti nel
salone le più diverse tipologie di acqua, non mancheranno convegni, corsi
di degustazione, ed è prevista una sessione dedicata allo studio degli
abbinamenti con i cibi. L'abbinamento del Salone con un prodotto leader
dedicato a tutto tondo al beverage, qual è Pianeta Birra Beverage & Co,
completa poi il quadro di un appuntamento irrinunciabile per gli operatori
del settore. www.pianetabirra.com
SCRITTURA
CREATIVA AL TEATRO VERDI SONO APERTE LE ISCRIZIONI PER IL CORSO "I
LINGUAGGI DELLA PROSA" CONDOTTO DA LAURA BOSIO
Milano, 13 gennaio 2003 - Per la stagione 2002/03 il Teatro Verdi propone
una nuova edizione dei tradizionali corsi di scrittura creativa, ampliando e
rinnovando la proposta con nuove prestigiose collaborazioni e nuovi ambiti
di formazione e di indagine. I corsi di scrittura creativa, nati nel 1983 al
Teatro Verdi sotto la guida di Raffaele Crovi, condotti a lungo e con
successo da Giuseppe Pontiggia e nelle ultime stagioni affidati a Laura
Lepri, si propongono di esplorare percorsi artistici ed espressivi che
affiancano l'attività teatrale e si pongono come momento di formazione e di
confronto culturale. La programmazione della nuova stagione, dopo aver
proposto con successo il corso "La poesia, questa sconosciuta" a
cura di Giancarlo Majorino - svoltosi nel periodo ottobre-dicembre 2002 -,
riprenderà dopo la pausa natalizia con una nuova serie di appuntamenti
condotti da Laura Bosio. Attraverso un approccio problematico e mai
normativo, si cercherà di approfondire le modalità di lettura dei testi -
poetici, narrativi, saggistici, critici - e le tecniche che ne orientano e
ne caratterizzano la composizione. Gennaio- Marzo 2003 - "Corso di
scrittura creativa: i linguaggi della prosa" - Attraverso un'analisi
del linguaggio della prosa e delle sue tecniche, questo corso di scrittura
si propone di rafforzare e arricchire le qualità espressive dei
partecipanti, con un duplice obiettivo: rendere più incisiva l'azione della
parola e migliorare l'impiego delle parole, rendendolo più preciso ed
efficace, e sviluppare le potenzialità creative in un senso specificamente
letterario. Il rapporto con la materia tenderà a sviluppare al massimo
l'originalità individuale. I partecipanti potranno affrontare proprie
esperienze di scrittura in esercitazioni private e in dialoghi e confronti
collettivi. Negli incontri verranno affrontati e discussi temi quali: la
modifica dell'atteggiamento di fronte al problema della scrittura,
approfondimento degli impianti retorici, analisi degli elementi di base del
linguaggio e della loro funzione, studio delle forme complesse
(dall'articolo al saggio, dal racconto al romanzo), analisi delle parti
costitutive del racconto e del romanzo (attacco, snodi, descrizioni,
personaggi,ecc.), indagine sui problemi del destinatario, individuazione e
correzione degli errori più tipici e più ricorrenti, ricerca di modalità
alternative. 8 incontri, nella giornata di mercoledì, dal 22 Gennaio al 12
Marzo 2003. Marzo Maggio 2003 - "Corso di tecniche e linguaggi
editoriali" Il corso di tecniche e linguaggi editoriali si propone due
scopi essenziali: da un lato, affrontare le tematiche dell'attività
editoriale nell'ambito di ciò che concerne la scrittura; dall'altro,
migliorare e affinare, grazie a questo ambito apparentemente circoscritto,
le modalità della comunicazione verbale, della prosa letteraria e di un
linguaggio critico convincente e chiaro. L'editoria, nel Novecento, ha avuto
un ruolo decisivo nella scoperta di autori, nella valorizzazione di opere
importanti, nella diffusione di correnti speculative ed estetiche.
Conseguentemente, si sono sviluppate tecniche relative ai diversi
"generi" che caratterizzano l'attività editoriale, dalla lettura
al risvolto, dalla presentazione dei libri alla distribuzione e alla
critica, fino alla promozione pubblicitaria e a quella più capillarmente
culturale. Questi "generi", contrariamente a quanto si può
pensare, richiedono competenze specifiche e implicano un ulteriore
perfezionamento delle modalità di lettura e di scrittura. L'editing, ad
esempio, ovvero la correzione dei testi fatta in collaborazione con
l'autore, è un'esperienza tra le più utili per approfondire i meccanismi
della scrittura, i problemi strutturali, la possibilità di procedere con
tagli e integrazioni al perfezionamento di un'opera. Un corso di tecniche e
linguaggi editoriali sviluppa così un duplice interesse, sia tecnico, in
senso professionale, sia formativo, in senso letterario. 8 incontri, nella
giornata di mercoledì, dal 19 Marzo al 21 Maggio 2003. Laura Bosio,
scrittrice, traduttrice, consulente editoriale e docente di "Tecniche
di scrittura" al corso post laurea di Comunicazione dell'Università
Cattolica di Milano. Ha pubblicato per Feltrinelli "I dimenticati"
(premio Bagutta Opera Prima, '93) e, per Mondadori, i romanzi
"Annunciazione" natta (premio europeo Moravia, '97) e il
recentissimo "Le ali ai piedi". Sede corsi: Teatro Verdi Via
Pastrengo 16 Milano. Orario corsi : 18.30 / 20.00 Costo (per ogni modulo 8
incontri) : 300€ + iva 20%. Informazioni e iscrizioni Teatro del Buratto
tel 0227002476 - fax 0227001084. e-mail: teatrodelburatto@tiscalinet.it
Chiusura iscrizioni corso "Il linguaggio della prosa " lunedì 20
gennaio
DA
RENOIR A DE STAËL. ROBERTO LONGHI E IL MODERNO
Ravenna, 13 gennaio 2003 - Il Museo d'Arte della Città - Loggetta
Lombardesca di Ravenna, inaugura la nuova attività espositiva con una
grande rassegna dal titolo Da Renoir a De Staël. Roberto Longhi e il
Moderno, un secolo di storia dell'arte a partire dagli Impressionisti
francesi fino al secondo dopoguerra inoltrato, in collaborazione con la
Fondazione "Roberto Longhi" di Firenze, l'Accademia Clementina di
Bologna, la Fondazione Mazzotta di Milano e l'Istituto dei Beni Culturali di
Bologna, sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, il
Patrocinio del Ministero dei Beni e Attività Culturali e dell'Ambasciata di
Francia in Italia. La mostra sarà inaugurata il 22 febbraio e resterà
aperta fino al 30 giugno 2003. Notissimo storico dell'arte, scrittore
inimitabile, Roberto Longhi (1890 - 1970) riveste, come è largamente noto,
un'importanza fondamentale nella storiografia artistica del secolo. Il
progetto espositivo nasce dall'idea di ricostruire uno dei più affascinanti
snodi del Novecento, ripercorrendo l'avventura intellettuale dello storico
" maestro degli studi italiani dell'arte", senza dubbio una delle
voci più geniali ed eccentriche della storiografia artistica contemporanea.
La mostra, attraverso oltre 180 tra dipinti e sculture e un vasto repertorio
di documenti, si propone di offrire un quadro esaustivo degli interventi
critici di Longhi sull'arte dell'Otto e Novecento, lungo un arco cronologico
secolare che va da Courbet e gli Impressionisti francesi fino alla metà
degli anni '60 del XX secolo. Saranno così documentati, con una sequenza
rigorosamente filologica di opere molto rappresentative - scelte, per quanto
possibile, tra quelle stesse citate dallo studioso - tutti gli artisti di
cui egli si è occupato in saggi, presentazioni, lettere, recensioni, rapide
ma illuminanti notazioni critiche. Le opere in mostra provengono da Musei
italiani (tra cui la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, la Galleria
d'Arte Moderna di Torino, la Pinacoteca di Brera di Milano) e stranieri (tra
cui il Musée d'Orsay e il Centre Pompidou di Parigi, la Guggenheim
Collection), da importanti collezioni private e dalla stessa Fondazione
Longhi di Firenze. Tra gli artisti in mostra, oltre una cinquantina, basti
ricordare tra gli italiani Boccioni, Carrà, De Chirico, De Pisis, Guttuso,
Leoncillo, Maccari, Mafai, Magnelli Martini, Morandi, Raphael, Scipione; per
gli stranieri Bonnard, Cézanne, Courbet, Derain, De Staël, Dufy, Klee,
Matisse, Picasso, Renoir, Sisley, Vallotton. Documenterà la mostra un ampio
catalogo, edito da Mazzotta, che conterrà, oltre ad un copioso repertorio
iconografico, testi di diversi studiosi sui vari aspetti del lavoro critico
longhiano e sui rapporti con la cultura del tempo. "Da Renoir a De Staël.
Roberto Longhi e il moderno" Ravenna, Museo d'Arte della Città-
Loggetta Lombardesca - Via di Roma 13 23 febbraio 30 giugno 2003 Catalogo:
Mazzotta Editore Visite guidate, gruppi, prenotazioni: Loggetta Lombardesca
tel 0544 482791/482760 - lunedì-venerdì 9-13.30
MOSTRA
PERSONALE DI LUIGI PELLANDA IN ESPOSIZIONE QUARANTA OPERE RECENTI
NELL'OCCASIONE VERRÀ PRESENTATA LA "STORIA DELL'ARTE ITALIANA DEL '900
PER GENERAZIONI"
Bologna, 13 gennaio 2003 - Pellanda, uscendo dagli show artificiosi, dipinge
la realtà con una qualità tecnica che è pari al suo sforzo di rivelare
l'intima essenza delle cose. Dei suoi quadri si ammira soprattutto il
quoziente strepitoso del colore-luce, che irrora l'immagine e la rende, da
reale com'è, quasi metafisica. Gli ultimi dipinti sono ancor più "immagati",
specie quelli con la tridacna o con i fiori di magnolia. Il chiarore si
diffonde al di là della vista: diventa un effetto di attrazione. L'occhio
non sa dove posarsi: cerca un appiglio nella luce e l'ingombro fisico quasi
sfugge. Ecco il punto fondamentale: la realtà di partenza, quella che noi
continuiamo a chiamare natura morta, viene superata dal valore interno della
pittura, dalla sua magica irrorazione. I quadri di Pellanda rappresentano
quasi il limite della luce fisica: cioè il passaggio ad una luce
trascendentale. È interessante il percorso che Pellanda ha fatto in questi
anni dal tono scuro al chiarore assoluto. È un processo tecnico, ma non
soltanto. La lenticolare analisi dell'oggetto si carica di un significato
simbolico che prima pareva non esserci, teso verso l'estrazione di una forza
comunicativa. Un esercizio che parrebbe confinato nel gusto intimistico, e
quasi alchemico, della "religione dell'arte", esce alla scoperta e
ci rende tutti compartecipi. Una conchiglia bianca o dei fiori di magnolie,
o più semplicemente alcuni limoni posati sulla tovaglia, diventano motivi
di una scoperta di confini che stanno al di là. Il tocco si fa ancor più
lieve, quasi impercettibile; il colore diventa veramente luce, pura luce e
anche una conchiglia o un limone si mutano in altra cosa. Luigi Pellanda è
nato nel 1964 a Bassano del Grappa (VI), dove attualmente vive e lavora. Da
molti anni le sue opere vengono esposte in importanti collettive e personali
sia in Italia che all'estero. L'ultima sua antologica si è tenuta a
Marostica, promossa dal Comune e dell'Assessorato alla cultura, curata da
Paolo Rizzi, nel Castello Inferiore di fronte a Piazza degli Scacchi, in
ottobre-novembre 2002. Complessivamente la mostra è stata vista da oltre
seimila visitatori. Catalogo a cura di Paolo Rizzi, Edizioni Cinquantasei,
cento pagine e quaranta tavole a colori. Infolink: www.luigipellanda.it
MOSTRA:
"IL MONDO NUOVO. MILANO 1890/1915": LE FOTOGRAFIE RACCONTANO LA
MILANO DEI PRIMI DEL '900
Milano, 13 gennaio 2003 - Domenica 12 gennaio alle ore 11.30 e alle ore
15.30 nella sala cinema allestita all'interno della mostra "Il Mondo
Nuovo - Milano 1890/1915" in corso a Palazzo Reale, i volti, le storie,
i luoghi della Milano d'inizio '900 hanno rivissuto attraverso le fotografie
d'epoca recuperate e selezionate da Muvi, Museo Virtuale della Lombardia,
che da due anni rende disponibile su Internet www.url.it/muvi un patrimonio
fotografico di oltre 3000 immagini proveniente dalle collezioni e dagli
archivi personali appartenenti alle famiglie della nostra regione. Attività
per la quale Muvi è stato inserito dall'Unesco nella "Millennium Guide
to Cultural Resources on the Web" (la Guida del Millennio alle Risorse
Culturali in Rete). Chiunque ha potuto rovistare tra cassetti e soffitte
impolverate e mostrare agli esperti di Muvi e al pubblico presente la
propria fotografia ingiallita per ricostruire o scoprire la storia che
nasconde. Molti sono infatti i segreti della Lombardia d'altri tempi svelati
da Muvi grazie a uno strano intreccio di memorie, fotografie, coincidenze e
agli interventi del pubblico nel corso di una trasmissione radiofonica
proposta settimanalmente da Radio Popolare, partner del progetto. E' stata
raccontata, ad esempio, la curiosa vicenda della Trattoria California di
Niguarda iniziata con la telefonata di una signora in possesso di una
fotografia, datata 1904, della nonna e del bisnonno all'uscita dell'Arena al
termine dell'esibizione di Buffalo Bill. Arricchita dall'intervento di un
altro ascoltatore che ricordava una storia d'amore tra il mitico Buffalo e
una ragazza milanese con la quale avrebbe aperto una trattoria, la vicenda
termina con la rivelazione di un terzo ascoltatore che la trattoria
California, tuttora esistente a Niguarda, fu effettivamente aperta, proprio
in quegli anni, da un cow boy del circo americano innamorato di una giovane
milanese. Non è un caso che le foto di quella famosa tappa milanese del
grande Buffalo, insieme alle locandine e ad altri documenti, siano presenti
anche nella mostra "Il Mondo Nuovo" che, con lo stesso spirito di
Muvi, cerca di ricostruire attraverso 300 fotografie e più di 400 tra opere
e oggetti, tutti gli aspetti pubblici e privati che hanno caratterizzato
Milano tra il 1890 e il 1915.
PAESI
E SAPORI CONFERENZA DEL 17 GENNAIO "C'ERA, NON C'ERA, CI POTREBBE
ESSERE"
Omegna, 13 gennaio 2003 - Venerdì 17 gennaio alle ore 21.00 presso la
Fondazione Museo Arti e Industria Forum di Omegna (Vb), si terrà la seconda
conferenza del ciclo Paesi e Sapori, dal titolo "C'era, non c'era, ci
potrebbe essere: la tradizione gastronomica della Riviera d'Orta".
Relatore della serata sarà Riccardo Milan, giornalista enogastronomo. La
serata vuole essere una riflessione su ciò che le zone del lago d'Orta
avevano e hanno da offrire sulla tavola e vuole essere stimolo per ciò che
ancora "ci potrebbe essere" per inventare nuove ricette, nuovi
sapori, in un territorio che ha solide base storiche in ambito gastronomico.
Attraverso l'analisi di documenti storici e ricerche attuali, la conferenza
toccherà tre diversi livelli di discussione. Si inizia con un primo momento
centrato sulla cucina "popolare", fatta di elementi poveri e che
un tempo soprattutto era patrimonio delle classi sociali basse. Due
documenti pubblicati di recente, uno della Comunità Montana dello Strona e
Basso Toce, l'altro della Casa dell'Anziano "Massimo Lagostina" di
Omegna, saranno il filo conduttore di un'analisi sui sapori semplici e
antichi di un tempo. Un secondo momento della serata sarà dedicato ad un
manoscritto di fine ottocento appartenuto a Giuseppina Borgatta del
ristorante "Del Giardino" di Nonio, in cui sono riportate ricette
e consigli culinari "alti" e in cui, al fianco di ricette
internazionali, ci sono frequenti richiami alla cucina del territorio
cusiano. Il terzo momento sarà infine una valutazione e uno stimolo per
pensare a cosa è andato perduto del grande patrimonio culinario cusiano di
un tempo, che ha ancora oggi molto da insegnare e offrire. Alla conferenza
seguirà una degustazione di prodotti tipici cusiani a cura dell'Istituo
Alberghiero Maggia. Le conferenze a ingresso libero hanno ottenuto il
riconoscimento quale corso di aggiornamento dai Provveditorati agli studi
della provincia di Novara e Verbania e sono realizzate grazie al convinto
sostegno della Provincia di Verbania, della Comunità Montana dello Strona e
Basso Toce e della Ditta Piazza Effepi di Omegna. Per informazioni: Ecomuseo
del Lago d'Orta e Mottarone tel. 0323-89622; fax 0323-888621; e-mail info.ecomuseo@lagodorta.net
DALLA
PANCHINA ALLA CATTEDRA: QUATTRO "MISTER" DEL CALCIO DISPOSTI A
SVELARE I LORO SEGRETI
Parma, 13 gennaio 2003 - Dalla panchina alla cattedra. Cosmi, Lippi, Del
Neri e Pincolini per un'intera giornata sono disposti a vestire i panni di
insegnanti per far apprendere tecniche preparatorie, schemi e tattiche di
gioco alle "nuove leve" del calcio professionistico.
L'appuntamento è per lunedì 27 gennaio all'Auditorium dell'hotel Parma
& Congressi, nel cuore autentico dell'Emilia con il seminario tecnico
"Allenare oggi" riservato gli addetti ai lavori e organizzato
dalla Cosma Events di Michela Contini. Un incontro che per la prima volta
vedrà da una parte quattro tecnici di assoluta esperienza e diverse
filosofie di gioco disposti a svelare i loro "segreti" e,
dall'altra, una platea composta da quanti hanno scelto di fare
dell'allenamento calcistico la propria professione. Nel corso dell'originale
"master della panchina", Serse Cosmi del Perugia, Luigi Del Neri
del Chievo, Marcello Lippi della Juventus e Vincenzo Pincolini, già
preparatore atletico della Nazionale azzurra e del Milan, in un
confronto-dibattito con i trainer delle squadre dei campionati minori,
risponderanno a domande mirate, spiegheranno come gestire il gruppo in campo
e nello spogliatoio e come si sono modificate le metodologie di gioco.
Parleranno anche dei rapporti fra allenatore e Società e allenatore e
ambiente e analizzeranno i diversi schemi e le tattiche di gioco. Il
seminario, che inizierà alle 10 e terminerà alle 18,30 sarà moderato dal
giornalista televisivo Bruno Pizzul. Il programma dell'incontro prevede
quattro sessioni tecniche, due coffee break ed un meeting lunch con menù
tipico parmigiano. La quota di partecipazione al seminario, che è a numero
chiuso ed è riservato a chi appartiene ad una società sportiva, è di 110
euro. Per le iscrizioni e gli accrediti stampa, rivolgersi alla Cosma Events,
di Parma, (tel. 0521 258429; fax 0521 924661).
LE
CASE DELLE NAZIONI: UN INCONTRO FRA CULTURE
Tarvisio, 13 gennaio 2003 Un evento come l'Universiade sarà di certo un
grande momento di aggregazione sociale, dedicato ai giovani e alimentato dai
giovani, come ha ricordato lo stesso segretario generale della Fisu
(Federazione internazionale sport universitari), il belga Roch Campana.
L'incontro fra le differenti culture non si concretizzerà soltanto sulle
piste, attraverso lo sport, ma prenderà forma, anche e soprattutto, grazie
al progetto delle Case delle nazioni, secondo una formula vincente,
tradizionalmente adottata in occasione di grandi manifestazioni sportive
internazionali. Durante i giochi di Tar2003, infatti, 31 locali del
tarvisiano (da Malborghetto a Sella Nevea) si trasformeranno in altrettante
"case ospitanti", dove gli atleti e i delegati di una specifica
nazione potranno trovare ogni sera feste universitarie con musica dal vivo,
concerti e disc-jockey, "farcite" dall'offerta enogastronomia
tipica del proprio paese. Questa iniziativa è pensata davvero per
coinvolgere tutti. I ragazzi, cioè, non saranno confinati all'interno della
propria casa: il senso più autentico che muove il progetto è, infatti,
quello di far socializzare gli atleti, i volontari e tutti i giovani
dell'Universiade nelle 31 case allestite dal Comitato di gestione. Sono 31 i
locali pubblici a disposizione per i paesi presenti a Tar2003: diversi
luoghi ospiteranno più di una delegazione con la formula della "casa
abbinata". Tra questi l'autentica eccezione sarà quella del Caffè
Corin di Tarvisio, ufficialmente Casa Polonia, che nel contempo diverrà
anche Casa Slovacchia e Casa Croazia. Tra i vari locali coinvolti, ruolo di
prestigio per l'Hotel Il Cervo, dedicato agli Stati Uniti. Tutte le
"case", ad ogni modo, saranno perfettamente riconoscibili
dall'esterno, poiché saranno accompagnate dalle bandiere degli stessi paesi
ospitati. Anche l'Universiade "by night" e dello scambio di
culture è dunque assicurata. www.tarvisio2003.it
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