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2003 anno 6°  

NOTIZIARIO
MARKETPRESS

NEWS
di

LUNEDI'
13 GENNAIO 2003

pagina 4

 

 

BUSQUIN CHIEDE LA MESSA AL BANDO GLOBALE DELLA CLONAZIONE UMANA 

Bruxelles, 13 gennaio 2003 - L'8 gennaio, il commissario per la Ricerca Philippe Busquin ha ribadito il suo totale sostegno alla stesura di una convenzione globale per vietare la clonazione umana a scopo riproduttivo. La dichiarazione del Commissario fa seguito all'annuncio, da parte della società americana Clonaid, della nascita dei primi bambini clonati al mondo. Molti esperti dubitano della fondatezza di tali affermazioni, soprattutto perché la società non consente di sottoporre i due neonati al test del DNA. "La clonazione umana riproduttiva non è solo deplorevole sotto il profilo etico e morale, ma è anche scientificamente irresponsabile: l'esperienza degli animali clonati dimostra le enormi incertezze e i rischi connessi alla clonazione", ha dichiarato Busquin. Il Commissario ha fatto notare che la pratica della clonazione umana è in aperta contravvenzione con l'articolo tre della Carta europea dei diritti fondamentali, e che le ricerche in questo settore sono escluse dai programmi quadro per la ricerca della Commissione. Nell'ambito del sesto programma quadro, l'UE rifiuta di finanziare qualsiasi progetto volto alla produzione di cloni umani, alla modificazione permanente dei geni ereditari umani, o alla creazione di embrioni umani, esclusivamente a scopo di ricerca o per l'estrazione di cellule staminali. La Convenzione sui diritti umani e la biomedicina del Consiglio d'Europa si oppone fermamente alla clonazione umana riproduttiva, posizione condivisa anche dal Gruppo europeo per l'etica nella scienza. Il Giappone ha recentemente espresso il suo desiderio di cooperare con altri paesi alla stesura di un trattato internazionale per la messa al bando di questa pratica. 

IL PROGETTO FASTY PERMETTE AI DISABILI DI AUMENTARE LA VELOCITÀ DI SCRITTURA 
Bruxelles, 13 gennaio 2003 - Mentre prende il via la campagna per l'anno europeo dei disabili, il Notiziario Cordis offre un'analisi del progetto "Fasty" (Faster typing for disabled persons), volto a migliorare la qualità di vita delle persone disabili. La comunicazione e lo scambio di informazioni svolgono un ruolo essenziale nella società. I disturbi della comunicazione possono compromettere gravemente la qualità di vita di un individuo. Fasty, un progetto finanziato nell'ambito della sezione Tsi (Tecnologie della società dell'informazione) del quinto programma quadro (5PQ), è stato varato nel gennaio 2001 con un importante obiettivo: aumentare la velocità di composizione testuale dei disabili non anglofoni che utilizzano sistemi di scrittura intuitiva e dispositivi di acquisizione. Il progetto vede la partecipazione di partner provenienti da quattro Stati membri dell'UE e dispone di un bilancio complessivo di 2,46 milioni di euro. Il Notiziario Cordis ha intervistato Wolfgang Zagler del centro Fortec/Research Group for Rehabilitation Technology di Vienna, il quale ha illustrato i tre principali "target" a cui il progetto si rivolge: soggetti affetti da handicap motori con utilizzo limitato degli arti superiori, individui con disabilità fonoarticolatorie e soggetti con disturbi del linguaggio. Come ha spiegato Zagler, ciascun gruppo presenta delle specifiche difficoltà di comunicazione, per le quali è necessario elaborare delle soluzioni altrettanto specifiche. Per esempio, se un esperto dattilografo è in grado di scrivere 300 parole al minuto, le persone affette da disturbi motori possono raggiungere risultati molto inferiori solo utilizzando sistemi di scrittura alternativi come il tasto unico (single switch). Il progetto Fasty mira alla creazione di un sistema di battitura che permetta di aumentare la velocità di redazione testuale da parte dei disabili mediante il ricorso alla scrittura intuitiva: poche battute sulla tastiera saranno sufficienti a creare delle parole complete o delle frasi intere. In questo modo, i disabili riusciranno a comporre più velocemente un testo con un minor impegno fisico e cognitivo, diminuendo allo stesso tempo l'incidenza di errori di ortografia e grammatica. Gli utilizzatori avranno a disposizione una normale tastiera ed una gamma completa di speciali dispositivi di acquisizione, compreso un sintetizzatore vocale. Il sistema Fasty, inoltre, potrà essere adattato alle esigenze linguistiche e di comunicazione dell'utilizzatore. Sebbene esistano già sistemi di scrittura intuitiva per anglofoni, Zagler ha spiegato al Notiziario Cordis che nessun programma di questo tipo è abbastanza potente da migliorare la velocità di comunicazione e l'accesso alla tecnologia dell'informazione per i disabili di altre lingue europee. Per colmare tale lacuna, i partecipanti a Fasty stanno lavorando ad un sistema multilingue (tedesco, francese, olandese e svedese). Inoltre, verrà elaborato e applicato un software di scrittura intuitiva che funziona indipendentemente dalla lingua e separa chiaramente l'unità di previsione (predictor), il dizionario, la grammatica e l'interfaccia utente. Ciò garantisce la possibilità di utilizzare il sistema con la maggior parte delle lingue europee senza pregiudicarne le prestazioni. Durante il primo anno di attività, il progetto Fasty si è concentrato sull'analisi delle esigenze degli utenti al fine di assicurare il coinvolgimento degli utilizzatori fin dall'inizio. Pertanto, è stato elaborato un ampio questionario per conoscere le preferenze e le esigenze degli utenti (ai fini della previsione delle parole), ma anche per raccogliere informazioni sui vari handicap, i tipi di software e hardware impiegati, l'utilizzo del PC e la dattilografia, nonché sulla disponibilità a partecipare a Fasty. Fra il 70 e l'80 per cento degli utenti si è dichiarato disponibile a partecipare al progetto o a sostenerlo. Secondo Zagler, intorno alla metà del 2003 dovrebbe essere pronto un prototipo del sistema. Infolink: http://www.fortec.tuwien.ac.at/reha.e/projects/Fasty/Fasty.html 

SERVIZI SANITARI E ASSISTENZA AGLI ANZIANI 
Bruxelles, 13 gennaio 2003 - La commissione per l'occupazione e gli affari sociali, con l'approvazione della relazione di Mario Mantovani (Ppe/De, I), si rallegra della comunicazione dell'Esecutivo sul futuro dei servizi sanitari e dell'assistenza agli anziani, che costituisce una buona base di discussione. Il Consiglio europeo di Barcellona del marzo 2002 ha sottolineato la necessità di creare e sviluppare, nel 2002 e 2003, la cooperazione tra Stati membri in questo settore procedendo allo scambio di buone pratiche e di informazioni e discutendo delle sfide comuni a livello europeo. I deputati concordano sulle tre priorità dei sistemi della sanità nell'Unione europea e nei Paesi candidati indicate dalla Commissione: accesso per tutti alle cure, elevato livello qualitativo nell'offerta delle cure e sostenibilità finanziaria. Si ritiene tuttavia che esse siano state ridotte a concetti troppo rigidi, nonché indirizzate in modo unilaterale ed eccessivo verso una strategia di riduzione dei costi. I deputati condividono le conclusioni della Commissione, constatando che per raggiungere tali obiettivi serve la cooperazione di tutti gli operatori del sistema sanitario. Essi criticano però il fatto che la strategia, gli strumenti concreti e il ruolo dell'Unione non siano sviluppati a sufficienza. I parlamentari sottolineano in particolare l'esigenza di una migliore cooperazione in materia di scambio d'informazioni e di buone pratiche, di ricerca, di definizione degli indicatori sulla sanità e di elaborazione delle norme comuni relative alla sorveglianza dei servizi sanitari. Essi chiedono un'informazione corretta e imparziale dei cittadini sulle possibilità di cura, nonché una maggiore libertà di scelta del paziente. Dovrebbe inoltre essere creato un mercato unico dei servizi e dei prodotti sanitari. Si segnala il rischio che l'obiettivo della sostenibilità finanziaria sia sopravvalutato rispetto ai costi dell'accessibilità e della qualità. Le soluzioni dovrebbero essere indicate al più presto: si chiedono in tal senso campagne di sensibilizzazione e d'informazione, analisi e ricerche specifiche, programmi di finanziamento dei progetti di formazione e di formazione continua. Maggiore attenzione, infine, dovrebbe essere prestata ad alcuni aspetti dello sviluppo dei servizi sanitari e sociali a favore degli anziani, come il trattamento delle malattie mentali legate alla senilità, il mantenimento dell'autonomia, l'integrazione, l'accesso ai servizi di riadattamento e di prevenzione, l'assistenza e il sostegno alle famiglie che si prendono carico di anziani, la lotta contro i maltrattamenti e gli abbandoni. 

ACCORDO SUI COSMETICI 
Bruxelles, 13 gennaio 2003 - La delegazione del Parlamento al comitato di conciliazione ha approvato all'unanimità il compromesso finale sul 7° emendamento alla direttiva sui cosmetici. In precedenza erano già stati conclusi accordi in merito al divieto di sperimentazione su animali e alla commercializzazione dei prodotti così testati. E' stato anche raggiunto un accordo su tutti gli altri dettagli di carattere più tecnico, rendendo così possibile chiudere la procedura di conciliazione e approvarne i risultati nella discussione in plenaria. I principali elementi dell'accordo sono: il divieto di sperimentazione e di commercializzazione relativo alla grande maggioranza di metodi di sperimentazione sarà applicato sei anni dopo l'entrata in vigore della direttiva, ovvero nel 2009; per i tre metodi di sperimentazione per i quali non sono allo studio metodi sostitutivi, il divieto di immissione sul mercato sarà effettivo nei dieci anni che seguono l'entrata in vigore della direttiva, ovvero entro il 2013; la proroga della scadenza fissata al 2013 dovrà essere oggetto di codecisione fra Consiglio e Parlamento, garantendo a quest'ultimo la parola finale su eventuali decisioni future; sarà introdotto il divieto d'uso per le sostanze considerate cancerogene, mutagene o influenti sul sistema riproduttivo; le informazioni sulla composizione qualitativa e quantitativa dei prodotti cosmetici nonché le informazioni relative ad eventuali effetti negativi per la salute umana dovranno essere facilmente accessibili al pubblico; saranno migliorati i criteri per l'etichettatura di sostanze in grado di provocare allergie. E' stato concordato, infine, che i metodi sostitutivi di sperimentazione dovranno essere convalidati e approvati a livello comunitario, tenendo conto dello sviluppo delle procedure di convalida nei Paesi dell'Ocse. 

DONATA AL BAMBIN GESÙ LA PRIMA RACCOLTA DI LIBRI CHE COINVOLGERÀ 300 NOSOCOMI IL FANTASTICO MONDO DEL "C'ERA UNA VOLTA" IN AIUTO DEI PICCOLI RICOVERATI IN OSPEDALE 
Roma, 13 gennaio 2003s - Il libro come strumento di terapia, compagno di viaggio attraverso il deserto della malattia, rifugio dal dolore, dalla sofferenza, dalla malinconia. La lettura, importante per la crescita e lo sviluppo psicofisico di ogni bambino, diventa indispensabile per il piccolo ricoverato in ospedale. Lo affermano psicologi e pediatri riuniti oggi a Roma presso l'ospedale Bambino Gesù in occasione della consegna della prima biblioteca in un reparto di pediatria, dono di GlaxoSmithKline, in collaborazione con Mondadori. Si parte dall'ospedale romano come simbolo di tutti i centri italiani dove sono attive strutture di pediatria. L'iniziativa, che coinvolgerà 300 nosocomi italiani, prevede la distribuzione totale di 29 mila volumi selezionati da personale esperto, e si colloca nel programma di responsabilità sociale 'Salute e Società' attivato dall'azienda a partire dal 1999. "Possiamo affermare - sostiene il professor Alberto Ugazio, coordinatore del dipartimento di medicina pediatrica dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù - che la lettura è un vero e proprio ausilio terapeutico: come il porsi positivamente di fronte alla malattia aiuta la guarigione, così il leggere, l'evadere con la fantasia, diventa un alleato per il piccolo malato e per gli stessi medici che lo hanno in cura. In ospedale, per far passare il tempo ai bambini, utilizziamo anche la televisione come passatempo, mentre la lettura assume un ruolo completamente diverso ed è di aiuto per i piccoli ma anche per i genitori. Per alcuni bambini il ricovero in ospedale è la prima occasione per passare molto tempo con la mamma e per aver l'opportunità di leggere con lei; il mio auspicio è che almeno per alcuni di essi la lettura in compagnia dei genitori si trasformi in una buona abitudine da continuare anche una volta guariti e tornati alla normalità della vita domestica". "La salute, per noi appartenenti al mondo occidentale - afferma il dottor Giuseppe Recchia, direttore medico di GlaxoSmithkline - è un concetto che non si limita all'assenza di malattia, ma abbraccia uno stato di benessere molto ampio che comprende il benessere fisico, psichico, sociale e affettivo. Conseguentemente la lotta alla malattia non si combatte soltanto attraverso l'impiego di irrinunciabili cure di carattere farmacologico, ma anche attraverso l'altrettanto irrinunciabile utilizzo di strumenti di natura psicosociale che aiutano il medico ad ottimizzare la stessa compliance alla terapia. Questo vale per tutte le categorie di pazienti ma è intuitivamente più urgente per le fasce più fragili e più deboli, come ad esempio l'infanzia. Il porsi con atteggiamento positivo nei confronti della malattia, quindi, aiuta il paziente non solo a sopportare la malattia ma anche a guarire meglio e più in fretta. Nel selezionare i titoli dei volumi gli esperti hanno voluto privilegiare libri in grado di incanalare positivamente l'immaginazione del bambino che altrimenti rischierebbe di focalizzare solo pensieri di sofferenza e di dolore, come spiega Maria Rita Parsi, psicologa e presidente della Fondazione Movimento del Bambino. Il libro, soprattutto se.letto in ospedale, deve invece rappresentare un'oasi di serenità in un contesto di sofferenza. "Abbiamo scelto libri positivi - spiega Margherita Forestan, responsabile editoria per ragazzi della Mondadori - con una forte vena umoristica. Libri differenziati per fasce d'età, ma tutti con un denominatore comune: la positività. I protagonisti dei racconti alla fine ce la fanno: non importa da che situazione di difficoltà partano ma è importante che tutto poi vada per il meglio. Non finti eroi ma ragazzi normali che hanno il coraggio di crederci e di non lasciarsi andare". "Da tempo mi batto come neuropsichiatra infantile, e come Sottosegretario di Stato al Ministero della Salute adesso, per evitare il più possibile il disagio del "bambino virtuale - conclude il Sottosegretario alla Salute, on. Antonio Guidi -. Virtuale perché non ha contatti costanti con i coetanei, conosce poco gli adulti in questa famiglia sfilacciata e perché, anche nella città, ha sempre meno spazi di aggregazione. Le strategie per ricondurlo alla concretezza sono molte: tra queste vi è certamente il libro. Il libro con la sua concretezza, con le pagine da sfogliare in avanti, ma anche con la possibilità di tornare indietro, mentre tutto quello cui assiste in modo virtuale va sempre avanti, freneticamente avanti, e non si può tornare indietro. Questo libro, con la sua materialità, gestibilità e anche gestualità, gli ridona concretezza. Se questo è vero in generale, è ancora più vero in una realtà ospedaliera, sicuramente umanizzata come l'Ospedale Bambino Gesù, ma nella quale qualcosa di estraneo c'è sempre, dalla malattia imprevista a figure che non conosceva prima, a tempi e luoghi diversi. Ecco, il libro, la biblioteca in un ospedale sempre, con la sua realtà così familiare, è una grande sfida; non solo per ridare al bambino che soffre una possibilità di svago, facendolo così soffrire meno". 

RITORNA FEEL ROUGE, PER UN NUOVO APPUNTAMENTO NELLA SETTIMANA DELLA MODA MASCHILE
Milano, 14 gennaio 2003 - Nella settimana della moda ritorna "feel rouge, momenti in puro stile Alfa Romeo". È l'atteso appuntamento con eventi must promossi dalla Casa Automobilistica con l'obiettivo di diffondere lo spirito che più la caratterizza. feel rouge è in realtà un programma attivo già da un anno, perché vivere Alfa Romeo vuol dire scegliere di guidare ogni giorno vetture affascinanti, prestazionali e sicure, ma anche lasciarsi coinvolgere appena possibile da uno stile di vita fatto di divertimento, di contemporaneità e di passione. Così, feel rouge ha viaggiato dal nord al sud con un fitto programma di iniziative: dall'animazione estiva nei villaggi turistici e nelle spiagge più rinomate, alle piazze di numerose città, fino all'Umbria Jazz di cui Alfa Romeo è sponsor ufficiale dal 2001. Un grande successo è stato anche l'evento di settembre a Milano Moda Donna: ha richiamato più di cinquemila presenze, con la scelta di una location davvero originale come il Museo della Scienza e della Tecnologia e l'esclusiva del concerto di Terence Trent d'Arby, il tutto in una cornice perfettamente Alfa Romeo. feel rouge ritorna in questa edizione di Milano Moda Uomo per proporre un altro momento esclusivo. Il punto di incontro questa volta sarà il Casablanca, il noto locale già al centro dell'attenzione della moda milanese. In corso Como 14, aprirà eccezionalmente le porte alle ore 18.30 per ospitare il fashion drink, lo speciale aperitivo firmato feel rouge, dedicato alla Camera Nazionale della Moda e al pubblico di queste giornate. Un invito particolare è riservato agli ospiti e ai partner Alfa Romeo dell'evento, tra cui l'agenzia Riccardo Gay e i suoi modelli, i giornalisti di settore, della rivista Capital oltre, ovviamente, alla Camera Nazionale della Moda; sarà loro offerto anche per questo trasferimento lo speciale servizio di "courtesy transportation" a bordo delle vetture Alfa Romeo. Fino alle ore 21,30 nel locale predomineranno sapori, colori e musica lounge con dj dal vivo per un'atmosfera coinvolgente in tutti i sensi, non trascurando però quel pizzico di emozione sportiva che caratterizza da sempre il Marchio. Complici saranno, infatti, le grandi novità Alfa Romeo esposte all'esterno. Come ogni iniziativa feel rouge, anche questa si propone di diventare un piacevole appuntamento, capace di offrire e creare nuove occasioni di condivisione delle tendenze. 

MODIT A FIERA MILANO DAL 28 FEBBRAIO AL 3 MARZO: RITORNO AL FUTURO
Milano, 13 gennaio 2003 - Dal 28 febbraio al 3 marzo parte la nuova era della moda femminile milanese, con il motto "Modit: ritorno al futuro". Il calendario della moda femminile milanese guarda al futuro e modifica il proprio assetto con un'offerta diversificata. Tornano, con identità propria due manifestazioni storiche che negli anni '90 si erano fuse in un unico evento: Momi. Efima, la società fieristica facente capo a Sistema Moda Italia, organizzerà "Modit" la manifestazione del pret a porter che dal 28 febbraio al 3 marzo si ripresenterà negli spazi di Fiera Milano, separatamente dalla manifestazione che andrà ad organizzare ExpoCts. Efima non intende con Modit replicare la formula di Momi ma sta lavorando ad un nuovo progetto di immagine e di marketing elevando la qualutà delle presentazioni e modificando il lay-out espositivo. Le aziende che in questi giornu stanno aderendo alla proposta Modit saranno protagoniste di un nuovo corso della storia della moda milanese, iniziata con Modit nel '78 in contemporanea alle sfilate di Milano Collezioni. "Il 2003 segna un importante traguardo, ovvero i 25 anni della nascita del marchio Modit - afferma il Presidente di Efima, Luigi Ciocca - Il rinnovamento della manifestazione diventa per noi importante occasione in cui evidenziare l'impegno del sitema industriale italiano, che Efima rappresenta in materia fieristica per conto di Smi, nella promozione del settore. Il nostro impegno sarà concentrato nella creazione di nuove opportunità per valorizzare ulteriormente il titolo di Milano Capitale della Moda, perseguendo sempre nuove alleanze che consolidano la combinazione vincente tra stilismo, industria, immagine e cultura". Nell'ambito del nuovo progetto di rilancio di Modit, Efima farà leva sulle simergie con "White", la manifestazione di tendenza che con il successo riscosso loscorso settembre ha costituito la più grande innovazione nel calendario milanese della donna. Molte le novità allo studio per adeguare l'offerta espositiva e di servizio alle diverse richieste di mercati sempre più esigenti e flessibili. Infolink: www.sistemamodaitalia.it www.efima.com 

CHIBI&CART- SALONE DEL GIOCATTOLO 2003: DAL 17 AL 20 GENNAIO A FIERA MILANO 6 CORSIE PREFERENZIALI VERSO IL BUSINESS 
Milano, 13 gennaio 2003 - Chibi & Cart e il Salone Internazionale del Giocattolo proseguono nella loro crescita. Il momento di stasi che ha interessato il panorama economico internazionale non ha infatti fermato le due manifestazioni di Fiera Milano International per i settori dell'articolo promozionale, della bigiotteria, del regalo e del giocattolo, che affronteranno ancora con più grinta e maggiore energia i mercati coinvolti. Anzi l'apertura del 2003, prevista con un doppio appuntamento, dal 17 al 20 gennaio per Chibi & Cart e Chibimart Inverno, e con un giorno in più, quindi, dal 17 al 21 gennaio per il Salone Internazionale del Giocattolo, sarà decisamente al rilancio. L'edizione 2002 aveva già rappresentato un momento di decisa svolta nella storia dei due eventi fieristici. La configurazione espositiva in cinque "percorsi" inaugurata nell'appuntamento dello scorso gennaio ha portato ad un importante adeguamento al mercato e alle esigenze logistiche e commerciali dei suoi fruitori. La nuova filosofia espositiva studiata in base alle tipologie di acquisto ha infatti notevolmente facilitato la visita e ha reso estremamente comprensibile ed efficace uno strumento caratterizzato da una crescente complessità. Il consenso sia da parte degli espositori che dei visitatori è stato dimostrato dai numeri: oltre 40.000 gli operatori in visita con una percentuale del 12% di buyers stranieri. Il trend delle aziende presenti è stato estremamente positivo così come la presenza dei clienti, ancora più selezionati e decisi nelle loro ricerche di qualità e nelle scelte che sono andati ad operare. Questi sono i motivi che hanno portato Fiera Milano International a dare un convinto impulso sulla strada intrapresa. I percorsi diventano infatti sei con la riconduzione nell'alveo di partenza del Cart che, richiamato dal posizionamento di novembre, si reinserisce costituendo un suo percorso integrato, dal nome che strizza l'occhio al futuro: C@rt & Co. I percorsi dell'edizione 2003 saranno pertanto sei: Promozionale; Decorazioni Natalizie e Feste; C@rt & Co; Regalo e giocattolo; Party & Co; Bijoux e Accessori Moda. Notevole importanza assumerà, all'interno del percorso Bijoux, l'ambito degli accessori moda, grazie anche alle sinergie sviluppate con le case produttrici e le firme del settore. Il suo peso all'interno dell'esposizione sarà rafforzato soprattutto con nuove iniziative di promozione rivolte ad un nuovo target di visitatori. Rilevante sarà il ruolo rivestito tanto dalla parte convegnistica, per la diffusione delle analisi e dei dati di mercato, quanto dalle occasioni di intrattenimento, che sfrutteranno le suggestioni e il fascino degli oggetti presenti alle mostre. In contemporanea si svolgerà ancora Chibimart, Mostra Mercato della Bigiotteria in pietre dure, preziose, argento, artigianato, articoli da regalo, secondo le tradizionali sinergie con i percorsi regalo e tendenze moda. www.fmi.it 

FINO A DOMENICA 19 GENNAIO L'ANTIQUARIATO DI QUALITA' IN MOSTRA A GENOVA
Genova, 13 gennaio 2003 - Pubblico di intenditori quello di oggi in Fiera a Genova per la nona edizione di Antiqua, Mostra europea d'arte antica in programma fino a domenica 19 gennaio. La rassegna - organizzata da Symposium - presenta quest'anno una serie di pezzi straordinari, esposti da sessantacinque selezionatissimi antiquari provenienti da ogni parte d'Italia, e offre spunti d'interesse assai particolari, come una bella mostra sui preziosi velluti "Genova" e una rassegna di presepi contemporanei. Per quanto riguarda i dipinti sono numerosi i pezzi importanti: dai due paesaggi di Jan Wildens, a lungo collaboratore di Rubens, un ritratto di donna di Louis Tocqué e la "Madonna con bambino e Sant'Anna" di Giovanni Battista Lama e poi ancora opere di Rubaldo Merello, Eugenio Olivari, Gianbattista Torriglia Antonio Varni e di importanti artisti della scuola napoletana. Per gli amanti della tradizione genovese da non mancare il cassettoncino (a due cassetti) quadrifoglio genovese, due poltroncine in mogano del '700 o i due rari comodini a calice in ebano realizzati tra il 1800 e il 1810. Tra le "chicche" sono da segnalare una credenza francese primo impero firmata dall'ebanista Dumas, una coppia di candelabri stile impero in bronzo dorato provenienti da San Pietroburgo, due lampade a olio del '700 con smalti cloisonnè di manifattura pechinese e una bella credenza toscana in noce del 1600 a due corpi lunga tre metri e mezzo e aperta a giorno nella parte superiore. Ospiti d'onore della manifestazione sono i velluti di seta tessuti a mano, che ancora oggi vengono prodotti dalle Seterie di Zoagli Cordani, l'unica azienda al mondo a possedere gli ultimi due telai del '500. Ad Antiqua sono in esposizione una selezione di tessuti di rara bellezza, vere e proprie opere d'arte realizzate su commissione dal '500 ad oggi che vanno dai velluti delle dame raffigurate in molti quadri di Van Dick a quelli realizzati nei primi del '900 per lo Studio Ovale della Casa Bianca e al velluto liscio nero tessuto per Jacqueline Kennedy, una delle donne più eleganti del XX secolo. Una produzione che non riveste più alcun interesse commerciale, in un'ora di lavoro si tessono non più di tre centimetri di velluto, ma che serve a mantenere viva una tradizione che nel '500 impose il nome di Genova nel mondo e fece dei "setaioli" una delle categorie economiche più importanti e prestigiose dell'epoca. All'interno dello stand è da segnalare una bellissima miniatura di telaio in legno di ulivo in grado di far comprendere le complesse fasi della lavorazione del tessuto. Tra le curiosità in rassegna anche una piccola rassegna di presepi realizzati da artisti contemporanei con i materiali più diversi: dal plexiglass alla terracotta, dal ferro saldato all'ardesia. Aria di novità per quanto riguarda il catalogo: per il primo anno, grazie alla collaborazione con Graphic Sector, si tratta - oltre che di un vademecum cartaceo di sapore tradizionale - di un cd-rom con foto immersive a 360° gradi. Un tour virtuale nella rassegna per cogliere, anche a mostra conclusa, i dettagli di ogni pezzo in esposizione, con una sezione introduttiva dedicata a quindici presepi liguri dal '500 ai giorni nostri . Infolink: www.symposiummostre.it 

RIMINI CAPITALE DELLE TENDENZE DEL BEVERAGE DAL 1° AL 4 FEBBRAIO A RIMINI FIERA PIANETA BIRRA BEVERAGE & CO
Rimini, 13 gennaio 2003 - La proposta è molto recente e prevede di inserire la città di Rimini tra i capoluoghi campione, utili a redigere le indagini Istat sul consumo degli italiani. Rimini fa tendenza. Anzi, ormai da anni la città-simbolo internazionale dell'entertainment è considerata, particolarmente in questo campo, anticipatrice e produttrice d'innovazione e trend. Un autentico laboratorio d'idee: quelle che riguardano i giovani, ma anche quelle riferibili ad un fascia di consumatori adulta. a Rimini, con pianeta birra beverage & co, le tendenze del beverage E dove poteva nascere, svilupparsi e affermarsi internazionalmente una manifestazione professionale incentrata sugli stili del bere? A Rimini naturalmente. Dal 1° al 4 febbraio prossimi a Rimini Fiera ospiterà infatti la 5a edizione di "Pianeta Birra Beverage & Co", l'esposizione internazionale di birre, bevande, snack, attrezzature ed arredamenti per Pub e Pizzerie, nella quale gli operatori dell' Ho.Re.Ca. (grossisti, importatori, buyer) potranno trovare su oltre 50 mila metri quadri (in questa edizione la manifestazione si arricchisce infatti di 2 nuovi padiglioni espositivi per un totale di 8) gli ultimissimi prodotti nati nell'universo del beverage, e allo stesso tempo i gestori dei locali troveranno suggestioni, atmosfere e spunti per rinnovare la propria attività. Gli stili del bere a rimini si tramutano direttamente in emozioni ed affari La manifestazione, rigorosamente riservata agli operatori professionali, è organizzata in 7 aree tematiche, 7 saloni nello stesso salone: 'Le Birre', 'Cocktails' Village', 'La Cantina', 'Fruit Juices Zone', 'Bio Bar', la nuova area 'Caffetteria' e, in collaborazione con Mineracqua, 'Le Acque'. L'edizione 2003 della Fiera del Beverage rappresenterà ed esemplificherà il nuovo concetto del bere: se fino a pochi anni fa, birra, vino, succhi, acque e via enumerando, rappresentavano un momento necessario ma fuggente nei consumi individuali, oggi rappresentano invece scelte precise, rispecchiano o inducono uno stile di vita. Ed ecco che la risposta del mercato arriva pronta: al fianco dei luoghi classici d'intrattenimento come i bar e i pub, nascono sempre più frequentemente locali appositamente creati su misura per il prodotto offerto come i wine bar, i waterbar, i coffee shop, i brunch café, fino ai locali all'ultima moda come gli "oil bar". Luoghi dove il prodotto condiziona lo stile d'arredamento che poi, se avrà successo, verrà "esportato" con le medesime caratteristiche in altri luoghi della città oppure proprio al di fuori dei confini regionali. Cogliere le tendenze, tramutarle in 'prodotti' e mostrare queste novità al trade nel corso di Pianeta Birra Beverage & Co (visitata nel 2002 da 43.297 operatori professionali) significa per le aziende sviluppare con certezza il proprio business; e, allo stesso modo, Pianeta Birra Beverage & Co diviene a pieno titolo, per il trade, un imprescindibile luogo dove reperire nuovi prodotti e servizi per la propria clientela e il successo del proprio locale. In fiera la zona 'sound' e la zona 'quiet'. e la sera... Pianeta Birra Beverage & Co assumerà a pieno titolo le vesti di una mini-city dove le ambientazioni più animate saranno collocate nell'area "sound", mentre nella zona "quiet" verranno privilegiati i contatti business to business. E la sera, quando i contatti in Fiera si saranno già trasformati in affari, ci sarà una città intera pronta a mostrarsi agli operatori quale esempio di tendenze che si intrecciano in un solo luogo, con l'insuperata tradizione dei pub del lungomare di Rimini e le eccellenti novità dei locali del Centro Storico. Igiornalisti scendono in campo 'giudicati' dai professionisti del mestiere Tra le diverse iniziative collaterali organizzate durante Pianeta Birra, l'Ubsm (Unione Barman Sammarinesi) coinvolgerà direttamente i giornalisti attraverso un concorso che li vedrà protagonisti nel preparare cocktail fantasiosi e di qualità. Non mancherà la giuria, composta naturalmente dagli stessi barman professionisti. I 'Magnifici 6' Di Pianeta Birra Beverage & Co 2003 Nel 2003 la manifestazione, rivolta esclusivamente agli addetti ai lavori e che ha portato lo scorso anno oltre 40 mila visitatori, si arricchisce di 2 nuovi padiglioni espositivi (8 in totale per oltre 50 mila metri quadri complessivi d'esposizione), con 5 aree tematiche, 5 saloni nello stesso salone: "Le Birre", "Fruit Juices Zone", "La cantina", "Bio Bar" e la novità "Caffetteria". Pianeta Birra Beverage & Co ospiterà inoltre la seconda edizione del salone "Le Acque" organizzato in partnership con Mineracqua. Rimini Fiera in partnership con Mineracqua presenterà, dal 1° a l 4 febbraio, la 2a edizione del Salone "Le Acque". Oltre a riflettere il primato produttivo dell'Italia, che secondo i dati dell'Associazione è di ben 10.650 milioni di litri d'acqua all'anno provenienti da più di 700 sorgenti e 175 fonti operative, sono la leadership nel consumo (pari a 172 litri annui pro capite) e il corrispondente giro di affari (circa 3.000 milioni di euro) a suggerire uno spazio interamente dedicato, "un salone dentro il salone". Un consumo, quello di acqua, che va peraltro perdendo i connotati di una consuetudine distratta e scontata, e per questo non soggetta a preferenze, e che invece si specifica sempre più come stile di vita e scelta consapevole. I ristoranti ormai riservano all'acqua carte dedicate, usano nella presentazione accortezze degne del più stretto cerimoniale, nascono corsi di degustazione e le aziende si dimostrano come mai prima d'ora attente al design e al packaging delle bottiglie. Anche a livello normativo l'acqua è oggetto di forti attenzioni: il Ministero della Salute, ad esempio, riconosce un'acqua come "minerale" solo sulla scorta di specifici fattori come la purezza, le caratteristiche chimiche costanti e quelle a favore della salute, per distinguersi ulteriormente in "minimamente mineralizzata", "oligominerale", "mediominerale" o "ricca di minerali" a seconda del tenore dei sali presenti in essa. Come riferisce il Presidente di Mineracqua, Ettore Fortuna, se le marche presenti sul mercato sono 280 così da consentire una rispondenza sempre maggiore alle esigenze del consumatore, la vera urgenza è l'informazione, il più possibile puntuale e compiuta, su un'attività di produzione che è nella realtà italiana "supermonitorata" ed evoluta dalla fonte fino all'impianto di imbottigliamento. Ecco che la manifestazione "Le Acque" fa sua questa considerazione aprendo uno spazio oltre che al business anche all'informazione: saranno presenti nel salone le più diverse tipologie di acqua, non mancheranno convegni, corsi di degustazione, ed è prevista una sessione dedicata allo studio degli abbinamenti con i cibi. L'abbinamento del Salone con un prodotto leader dedicato a tutto tondo al beverage, qual è Pianeta Birra Beverage & Co, completa poi il quadro di un appuntamento irrinunciabile per gli operatori del settore. www.pianetabirra.com 

SCRITTURA CREATIVA AL TEATRO VERDI SONO APERTE LE ISCRIZIONI PER IL CORSO "I LINGUAGGI DELLA PROSA" CONDOTTO DA LAURA BOSIO 
Milano, 13 gennaio 2003 - Per la stagione 2002/03 il Teatro Verdi propone una nuova edizione dei tradizionali corsi di scrittura creativa, ampliando e rinnovando la proposta con nuove prestigiose collaborazioni e nuovi ambiti di formazione e di indagine. I corsi di scrittura creativa, nati nel 1983 al Teatro Verdi sotto la guida di Raffaele Crovi, condotti a lungo e con successo da Giuseppe Pontiggia e nelle ultime stagioni affidati a Laura Lepri, si propongono di esplorare percorsi artistici ed espressivi che affiancano l'attività teatrale e si pongono come momento di formazione e di confronto culturale. La programmazione della nuova stagione, dopo aver proposto con successo il corso "La poesia, questa sconosciuta" a cura di Giancarlo Majorino - svoltosi nel periodo ottobre-dicembre 2002 -, riprenderà dopo la pausa natalizia con una nuova serie di appuntamenti condotti da Laura Bosio. Attraverso un approccio problematico e mai normativo, si cercherà di approfondire le modalità di lettura dei testi - poetici, narrativi, saggistici, critici - e le tecniche che ne orientano e ne caratterizzano la composizione. Gennaio- Marzo 2003 - "Corso di scrittura creativa: i linguaggi della prosa" - Attraverso un'analisi del linguaggio della prosa e delle sue tecniche, questo corso di scrittura si propone di rafforzare e arricchire le qualità espressive dei partecipanti, con un duplice obiettivo: rendere più incisiva l'azione della parola e migliorare l'impiego delle parole, rendendolo più preciso ed efficace, e sviluppare le potenzialità creative in un senso specificamente letterario. Il rapporto con la materia tenderà a sviluppare al massimo l'originalità individuale. I partecipanti potranno affrontare proprie esperienze di scrittura in esercitazioni private e in dialoghi e confronti collettivi. Negli incontri verranno affrontati e discussi temi quali: la modifica dell'atteggiamento di fronte al problema della scrittura, approfondimento degli impianti retorici, analisi degli elementi di base del linguaggio e della loro funzione, studio delle forme complesse (dall'articolo al saggio, dal racconto al romanzo), analisi delle parti costitutive del racconto e del romanzo (attacco, snodi, descrizioni, personaggi,ecc.), indagine sui problemi del destinatario, individuazione e correzione degli errori più tipici e più ricorrenti, ricerca di modalità alternative. 8 incontri, nella giornata di mercoledì, dal 22 Gennaio al 12 Marzo 2003. Marzo Maggio 2003 - "Corso di tecniche e linguaggi editoriali" Il corso di tecniche e linguaggi editoriali si propone due scopi essenziali: da un lato, affrontare le tematiche dell'attività editoriale nell'ambito di ciò che concerne la scrittura; dall'altro, migliorare e affinare, grazie a questo ambito apparentemente circoscritto, le modalità della comunicazione verbale, della prosa letteraria e di un linguaggio critico convincente e chiaro. L'editoria, nel Novecento, ha avuto un ruolo decisivo nella scoperta di autori, nella valorizzazione di opere importanti, nella diffusione di correnti speculative ed estetiche. Conseguentemente, si sono sviluppate tecniche relative ai diversi "generi" che caratterizzano l'attività editoriale, dalla lettura al risvolto, dalla presentazione dei libri alla distribuzione e alla critica, fino alla promozione pubblicitaria e a quella più capillarmente culturale. Questi "generi", contrariamente a quanto si può pensare, richiedono competenze specifiche e implicano un ulteriore perfezionamento delle modalità di lettura e di scrittura. L'editing, ad esempio, ovvero la correzione dei testi fatta in collaborazione con l'autore, è un'esperienza tra le più utili per approfondire i meccanismi della scrittura, i problemi strutturali, la possibilità di procedere con tagli e integrazioni al perfezionamento di un'opera. Un corso di tecniche e linguaggi editoriali sviluppa così un duplice interesse, sia tecnico, in senso professionale, sia formativo, in senso letterario. 8 incontri, nella giornata di mercoledì, dal 19 Marzo al 21 Maggio 2003. Laura Bosio, scrittrice, traduttrice, consulente editoriale e docente di "Tecniche di scrittura" al corso post laurea di Comunicazione dell'Università Cattolica di Milano. Ha pubblicato per Feltrinelli "I dimenticati" (premio Bagutta Opera Prima, '93) e, per Mondadori, i romanzi "Annunciazione" natta (premio europeo Moravia, '97) e il recentissimo "Le ali ai piedi". Sede corsi: Teatro Verdi Via Pastrengo 16 Milano. Orario corsi : 18.30 / 20.00 Costo (per ogni modulo 8 incontri) : 300€ + iva 20%. Informazioni e iscrizioni Teatro del Buratto tel 0227002476 - fax 0227001084. e-mail: teatrodelburatto@tiscalinet.it  Chiusura iscrizioni corso "Il linguaggio della prosa " lunedì 20 gennaio 

DA RENOIR A DE STAËL. ROBERTO LONGHI E IL MODERNO 
Ravenna, 13 gennaio 2003 - Il Museo d'Arte della Città - Loggetta Lombardesca di Ravenna, inaugura la nuova attività espositiva con una grande rassegna dal titolo Da Renoir a De Staël. Roberto Longhi e il Moderno, un secolo di storia dell'arte a partire dagli Impressionisti francesi fino al secondo dopoguerra inoltrato, in collaborazione con la Fondazione "Roberto Longhi" di Firenze, l'Accademia Clementina di Bologna, la Fondazione Mazzotta di Milano e l'Istituto dei Beni Culturali di Bologna, sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, il Patrocinio del Ministero dei Beni e Attività Culturali e dell'Ambasciata di Francia in Italia. La mostra sarà inaugurata il 22 febbraio e resterà aperta fino al 30 giugno 2003. Notissimo storico dell'arte, scrittore inimitabile, Roberto Longhi (1890 - 1970) riveste, come è largamente noto, un'importanza fondamentale nella storiografia artistica del secolo. Il progetto espositivo nasce dall'idea di ricostruire uno dei più affascinanti snodi del Novecento, ripercorrendo l'avventura intellettuale dello storico " maestro degli studi italiani dell'arte", senza dubbio una delle voci più geniali ed eccentriche della storiografia artistica contemporanea. La mostra, attraverso oltre 180 tra dipinti e sculture e un vasto repertorio di documenti, si propone di offrire un quadro esaustivo degli interventi critici di Longhi sull'arte dell'Otto e Novecento, lungo un arco cronologico secolare che va da Courbet e gli Impressionisti francesi fino alla metà degli anni '60 del XX secolo. Saranno così documentati, con una sequenza rigorosamente filologica di opere molto rappresentative - scelte, per quanto possibile, tra quelle stesse citate dallo studioso - tutti gli artisti di cui egli si è occupato in saggi, presentazioni, lettere, recensioni, rapide ma illuminanti notazioni critiche. Le opere in mostra provengono da Musei italiani (tra cui la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, la Galleria d'Arte Moderna di Torino, la Pinacoteca di Brera di Milano) e stranieri (tra cui il Musée d'Orsay e il Centre Pompidou di Parigi, la Guggenheim Collection), da importanti collezioni private e dalla stessa Fondazione Longhi di Firenze. Tra gli artisti in mostra, oltre una cinquantina, basti ricordare tra gli italiani Boccioni, Carrà, De Chirico, De Pisis, Guttuso, Leoncillo, Maccari, Mafai, Magnelli Martini, Morandi, Raphael, Scipione; per gli stranieri Bonnard, Cézanne, Courbet, Derain, De Staël, Dufy, Klee, Matisse, Picasso, Renoir, Sisley, Vallotton. Documenterà la mostra un ampio catalogo, edito da Mazzotta, che conterrà, oltre ad un copioso repertorio iconografico, testi di diversi studiosi sui vari aspetti del lavoro critico longhiano e sui rapporti con la cultura del tempo. "Da Renoir a De Staël. Roberto Longhi e il moderno" Ravenna, Museo d'Arte della Città- Loggetta Lombardesca - Via di Roma 13 23 febbraio 30 giugno 2003 Catalogo: Mazzotta Editore Visite guidate, gruppi, prenotazioni: Loggetta Lombardesca tel 0544 482791/482760 - lunedì-venerdì 9-13.30 

MOSTRA PERSONALE DI LUIGI PELLANDA IN ESPOSIZIONE QUARANTA OPERE RECENTI NELL'OCCASIONE VERRÀ PRESENTATA LA "STORIA DELL'ARTE ITALIANA DEL '900 PER GENERAZIONI" 
Bologna, 13 gennaio 2003 - Pellanda, uscendo dagli show artificiosi, dipinge la realtà con una qualità tecnica che è pari al suo sforzo di rivelare l'intima essenza delle cose. Dei suoi quadri si ammira soprattutto il quoziente strepitoso del colore-luce, che irrora l'immagine e la rende, da reale com'è, quasi metafisica. Gli ultimi dipinti sono ancor più "immagati", specie quelli con la tridacna o con i fiori di magnolia. Il chiarore si diffonde al di là della vista: diventa un effetto di attrazione. L'occhio non sa dove posarsi: cerca un appiglio nella luce e l'ingombro fisico quasi sfugge. Ecco il punto fondamentale: la realtà di partenza, quella che noi continuiamo a chiamare natura morta, viene superata dal valore interno della pittura, dalla sua magica irrorazione. I quadri di Pellanda rappresentano quasi il limite della luce fisica: cioè il passaggio ad una luce trascendentale. È interessante il percorso che Pellanda ha fatto in questi anni dal tono scuro al chiarore assoluto. È un processo tecnico, ma non soltanto. La lenticolare analisi dell'oggetto si carica di un significato simbolico che prima pareva non esserci, teso verso l'estrazione di una forza comunicativa. Un esercizio che parrebbe confinato nel gusto intimistico, e quasi alchemico, della "religione dell'arte", esce alla scoperta e ci rende tutti compartecipi. Una conchiglia bianca o dei fiori di magnolie, o più semplicemente alcuni limoni posati sulla tovaglia, diventano motivi di una scoperta di confini che stanno al di là. Il tocco si fa ancor più lieve, quasi impercettibile; il colore diventa veramente luce, pura luce e anche una conchiglia o un limone si mutano in altra cosa. Luigi Pellanda è nato nel 1964 a Bassano del Grappa (VI), dove attualmente vive e lavora. Da molti anni le sue opere vengono esposte in importanti collettive e personali sia in Italia che all'estero. L'ultima sua antologica si è tenuta a Marostica, promossa dal Comune e dell'Assessorato alla cultura, curata da Paolo Rizzi, nel Castello Inferiore di fronte a Piazza degli Scacchi, in ottobre-novembre 2002. Complessivamente la mostra è stata vista da oltre seimila visitatori. Catalogo a cura di Paolo Rizzi, Edizioni Cinquantasei, cento pagine e quaranta tavole a colori. Infolink: www.luigipellanda.it

MOSTRA: "IL MONDO NUOVO. MILANO 1890/1915": LE FOTOGRAFIE RACCONTANO LA MILANO DEI PRIMI DEL '900 
Milano, 13 gennaio 2003 - Domenica 12 gennaio alle ore 11.30 e alle ore 15.30 nella sala cinema allestita all'interno della mostra "Il Mondo Nuovo - Milano 1890/1915" in corso a Palazzo Reale, i volti, le storie, i luoghi della Milano d'inizio '900 hanno rivissuto attraverso le fotografie d'epoca recuperate e selezionate da Muvi, Museo Virtuale della Lombardia, che da due anni rende disponibile su Internet www.url.it/muvi un patrimonio fotografico di oltre 3000 immagini proveniente dalle collezioni e dagli archivi personali appartenenti alle famiglie della nostra regione. Attività per la quale Muvi è stato inserito dall'Unesco nella "Millennium Guide to Cultural Resources on the Web" (la Guida del Millennio alle Risorse Culturali in Rete). Chiunque ha potuto rovistare tra cassetti e soffitte impolverate e mostrare agli esperti di Muvi e al pubblico presente la propria fotografia ingiallita per ricostruire o scoprire la storia che nasconde. Molti sono infatti i segreti della Lombardia d'altri tempi svelati da Muvi grazie a uno strano intreccio di memorie, fotografie, coincidenze e agli interventi del pubblico nel corso di una trasmissione radiofonica proposta settimanalmente da Radio Popolare, partner del progetto. E' stata raccontata, ad esempio, la curiosa vicenda della Trattoria California di Niguarda iniziata con la telefonata di una signora in possesso di una fotografia, datata 1904, della nonna e del bisnonno all'uscita dell'Arena al termine dell'esibizione di Buffalo Bill. Arricchita dall'intervento di un altro ascoltatore che ricordava una storia d'amore tra il mitico Buffalo e una ragazza milanese con la quale avrebbe aperto una trattoria, la vicenda termina con la rivelazione di un terzo ascoltatore che la trattoria California, tuttora esistente a Niguarda, fu effettivamente aperta, proprio in quegli anni, da un cow boy del circo americano innamorato di una giovane milanese. Non è un caso che le foto di quella famosa tappa milanese del grande Buffalo, insieme alle locandine e ad altri documenti, siano presenti anche nella mostra "Il Mondo Nuovo" che, con lo stesso spirito di Muvi, cerca di ricostruire attraverso 300 fotografie e più di 400 tra opere e oggetti, tutti gli aspetti pubblici e privati che hanno caratterizzato Milano tra il 1890 e il 1915. 

PAESI E SAPORI CONFERENZA DEL 17 GENNAIO "C'ERA, NON C'ERA, CI POTREBBE ESSERE" 
Omegna, 13 gennaio 2003 - Venerdì 17 gennaio alle ore 21.00 presso la Fondazione Museo Arti e Industria Forum di Omegna (Vb), si terrà la seconda conferenza del ciclo Paesi e Sapori, dal titolo "C'era, non c'era, ci potrebbe essere: la tradizione gastronomica della Riviera d'Orta". Relatore della serata sarà Riccardo Milan, giornalista enogastronomo. La serata vuole essere una riflessione su ciò che le zone del lago d'Orta avevano e hanno da offrire sulla tavola e vuole essere stimolo per ciò che ancora "ci potrebbe essere" per inventare nuove ricette, nuovi sapori, in un territorio che ha solide base storiche in ambito gastronomico. Attraverso l'analisi di documenti storici e ricerche attuali, la conferenza toccherà tre diversi livelli di discussione. Si inizia con un primo momento centrato sulla cucina "popolare", fatta di elementi poveri e che un tempo soprattutto era patrimonio delle classi sociali basse. Due documenti pubblicati di recente, uno della Comunità Montana dello Strona e Basso Toce, l'altro della Casa dell'Anziano "Massimo Lagostina" di Omegna, saranno il filo conduttore di un'analisi sui sapori semplici e antichi di un tempo. Un secondo momento della serata sarà dedicato ad un manoscritto di fine ottocento appartenuto a Giuseppina Borgatta del ristorante "Del Giardino" di Nonio, in cui sono riportate ricette e consigli culinari "alti" e in cui, al fianco di ricette internazionali, ci sono frequenti richiami alla cucina del territorio cusiano. Il terzo momento sarà infine una valutazione e uno stimolo per pensare a cosa è andato perduto del grande patrimonio culinario cusiano di un tempo, che ha ancora oggi molto da insegnare e offrire. Alla conferenza seguirà una degustazione di prodotti tipici cusiani a cura dell'Istituo Alberghiero Maggia. Le conferenze a ingresso libero hanno ottenuto il riconoscimento quale corso di aggiornamento dai Provveditorati agli studi della provincia di Novara e Verbania e sono realizzate grazie al convinto sostegno della Provincia di Verbania, della Comunità Montana dello Strona e Basso Toce e della Ditta Piazza Effepi di Omegna. Per informazioni: Ecomuseo del Lago d'Orta e Mottarone tel. 0323-89622; fax 0323-888621; e-mail info.ecomuseo@lagodorta.net 

DALLA PANCHINA ALLA CATTEDRA: QUATTRO "MISTER" DEL CALCIO DISPOSTI A SVELARE I LORO SEGRETI 
Parma, 13 gennaio 2003 - Dalla panchina alla cattedra. Cosmi, Lippi, Del Neri e Pincolini per un'intera giornata sono disposti a vestire i panni di insegnanti per far apprendere tecniche preparatorie, schemi e tattiche di gioco alle "nuove leve" del calcio professionistico. L'appuntamento è per lunedì 27 gennaio all'Auditorium dell'hotel Parma & Congressi, nel cuore autentico dell'Emilia con il seminario tecnico "Allenare oggi" riservato gli addetti ai lavori e organizzato dalla Cosma Events di Michela Contini. Un incontro che per la prima volta vedrà da una parte quattro tecnici di assoluta esperienza e diverse filosofie di gioco disposti a svelare i loro "segreti" e, dall'altra, una platea composta da quanti hanno scelto di fare dell'allenamento calcistico la propria professione. Nel corso dell'originale "master della panchina", Serse Cosmi del Perugia, Luigi Del Neri del Chievo, Marcello Lippi della Juventus e Vincenzo Pincolini, già preparatore atletico della Nazionale azzurra e del Milan, in un confronto-dibattito con i trainer delle squadre dei campionati minori, risponderanno a domande mirate, spiegheranno come gestire il gruppo in campo e nello spogliatoio e come si sono modificate le metodologie di gioco. Parleranno anche dei rapporti fra allenatore e Società e allenatore e ambiente e analizzeranno i diversi schemi e le tattiche di gioco. Il seminario, che inizierà alle 10 e terminerà alle 18,30 sarà moderato dal giornalista televisivo Bruno Pizzul. Il programma dell'incontro prevede quattro sessioni tecniche, due coffee break ed un meeting lunch con menù tipico parmigiano. La quota di partecipazione al seminario, che è a numero chiuso ed è riservato a chi appartiene ad una società sportiva, è di  110 euro. Per le iscrizioni e gli accrediti stampa, rivolgersi alla Cosma Events, di Parma, (tel. 0521 258429; fax 0521 924661). 

LE CASE DELLE NAZIONI: UN INCONTRO FRA CULTURE 
Tarvisio, 13 gennaio 2003 Un evento come l'Universiade sarà di certo un grande momento di aggregazione sociale, dedicato ai giovani e alimentato dai giovani, come ha ricordato lo stesso segretario generale della Fisu (Federazione internazionale sport universitari), il belga Roch Campana. L'incontro fra le differenti culture non si concretizzerà soltanto sulle piste, attraverso lo sport, ma prenderà forma, anche e soprattutto, grazie al progetto delle Case delle nazioni, secondo una formula vincente, tradizionalmente adottata in occasione di grandi manifestazioni sportive internazionali. Durante i giochi di Tar2003, infatti, 31 locali del tarvisiano (da Malborghetto a Sella Nevea) si trasformeranno in altrettante "case ospitanti", dove gli atleti e i delegati di una specifica nazione potranno trovare ogni sera feste universitarie con musica dal vivo, concerti e disc-jockey, "farcite" dall'offerta enogastronomia tipica del proprio paese. Questa iniziativa è pensata davvero per coinvolgere tutti. I ragazzi, cioè, non saranno confinati all'interno della propria casa: il senso più autentico che muove il progetto è, infatti, quello di far socializzare gli atleti, i volontari e tutti i giovani dell'Universiade nelle 31 case allestite dal Comitato di gestione. Sono 31 i locali pubblici a disposizione per i paesi presenti a Tar2003: diversi luoghi ospiteranno più di una delegazione con la formula della "casa abbinata". Tra questi l'autentica eccezione sarà quella del Caffè Corin di Tarvisio, ufficialmente Casa Polonia, che nel contempo diverrà anche Casa Slovacchia e Casa Croazia. Tra i vari locali coinvolti, ruolo di prestigio per l'Hotel Il Cervo, dedicato agli Stati Uniti. Tutte le "case", ad ogni modo, saranno perfettamente riconoscibili dall'esterno, poiché saranno accompagnate dalle bandiere degli stessi paesi ospitati. Anche l'Universiade "by night" e dello scambio di culture è dunque assicurata. www.tarvisio2003.it 

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