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2003 anno 6°  

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di

LUNEDI'
17 MARZO  2003

pagina 1

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ENTRATE FISCALI GENNAIO-FEBBRAIO 2003 - DATI DI CASSA

Roma, 17 marzo 2003 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che il totale delle entrate fiscali incassate a tutto febbraio 2003, confrontato con il dato relativo allo stesso periodo del 2002, è il seguente: 

 

Gennaio-Febbraio 2003

Gennaio-Febbraio 2002

Variazione %

Entrate tributarie

46.241

43.585

+6.1%

Contributi sociali

21.952

20.987

+4.6%

Totale entrate

68.194

64.572

+5.6%

(dati in milioni di euro)

Per maggiore completezza di informazione, vengono di seguito riportati anche i dati relativi rispettivamente al solo mese di febbraio e di gennaio, confrontati ciascuno con lo stesso periodo del 2002: 

 

Febbraio 2003

Febbraio 2002

Variazione%

Entrate tributarie

21.281

19.822

+7.4%

Contributi sociali

11.166

10.841

+3.0%

Totale entrate

32.448

30.663

+5.8%

(dati in milioni di euro)

 

Gennaio 2003

Gennaio 2002

Variazione %

Entrate tributarie

24.960

23.763

+5.0%

Contributi sociali

10.786

10.146

+6.3%

Totale entrate

35.746

33.909

+5.4%

(dati in milioni di euro)

CIPE: RIUNIONE DEL 14 MARZO 2003
Roma, 17 marzo 2003 . Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che il 14 marzo a Palazzo Chigi si è svolta una riunione del Cipe, presidente Giulio Tremonti, segretario Mario Baldassarri. Il Comitato interministeriale per la programmazione economica ha approvato il riparto del Fondo sanitario nazionale di parte corrente, pari a 78.405 milioni di euro. Il Cipe ha anche esaminato la relazione annuale dell'Unità tecnica finanza di progetto, ed ha approvato la sua riforma. L'Unità tecnica finanza di progetto diventerà organo di supporto del Cipe ed affiancherà il Ministero delle Infrastrutture e la Cassa depositi e prestiti nell'analisi dei costi delle opere pubbliche. In particolare, per ciascuna opera verrà elaborata, oltre a quella tecnica, una istruttoria finanziaria al fine di dare maggiore efficacia alle risorse pubbliche e di attrarre finanza di mercato. Il Cipe ha inoltre varato il Programma Grandi Stazioni, inserito nel programma delle opere strategiche regolate dalla legge obiettivo. Gli interventi riguardano 11 città per un totale di 13 stazioni: Bari, Bologna, Firenze, Genova (2 stazioni), Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia (2 stazioni), Verona. L' investimento complessivo è di 578 milioni di euro, dei quali 261 milioni a carico dello Stato e la parte restante a carico di Grandi Stazioni SpA. Il Comitato ha infine approvato quattro contratti di programma relativi ai consorzi polo floricolo e Serramarina, entrambi in Basilicata, il consorzio area aquilana, il consorzio Molise agroalimentare. Per la prima volta, il Cipe ha anche avviato una ricognizione sull'efficienza e l'efficacia dei Patti territoriali. L'obiettivo è duplice: (a) valutare la validità di questo strumento di programmazione negoziata per la capacità di realizzare i progetti; (b) verificare l'effettivo riequilibrio del territorio.

MEDIOBANCA LA RELAZIONE SEMESTRALE AL 31 DICEMBRE 2002: IL PRIMO SEMESTRE DELL'ESERCIZIO CHIUDE A LIVELLO CONSOLIDATO CON UN RISULTATO LORDO DELLA GESTIONE ORDINARIA DI € 214,7 MILIONI, IN AUMENTO DEL 16,8% RISPETTO ALL'ANNO PRECEDENTE
Milano, 17 marzo 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Mediobanca presieduto dal Vice Presidente dott. Cesare Geronzi ha approvato il 14 marzo la Relazione semestrale al 31 dicembre 2002. Il primo semestre dell'esercizio chiude a livello consolidato con un risultato lordo della gestione ordinaria di € 214,7 milioni, in aumento del 16,8% rispetto all'anno precedente, grazie all'andamento del margine d'interesse (+21,6%) che ha beneficiato degli apporti dell'attività di trading sul portafoglio di tesoreria; le commissioni si mantengono su livelli prossimi a quelli dello scorso esercizio malgrado il perdurante ristagno delle attività di investment banking. Il negativo andamento dei mercati continua a condizionare il risultato contabile che presenta anche per il semestre un saldo negativo di € 186,1 milioni, per la quota di pertinenza della Capogruppo. A tale risultato si perviene dopo aver portato a carico del conto economico € 293,8 milioni di allineamenti sul portafoglio titoli (azionari ed obbligazionari), che includono € 34,8 milioni di minusvalenze relative alla quota della partecipazione Fondiaria-SAI ceduta successivamente al 31 dicembre. Nel corrispondente periodo dello scorso esercizio l'utile era stato di € 272 milioni, avendo registrato da un lato € 462 milioni di plusvalenze da realizzo e dall'altro € 319,3 milioni di minusvalenze sul portafoglio titoli. L'avversa congiuntura dei mercati, che non mostra allo stato segnali di possibile recupero, ha prudenzialmente suggerito anche per la scadenza semestrale di riferirsi - quale parametro per il calcolo degli allineamenti sul portafoglio azionario - ai prezzi di fine periodo anziché a quelli medi del semestre luglio-dicembre, con un maggior onere di circa € 93 milioni. Dopo tali allineamenti, il portafoglio titoli azionario e obbligazionario presenta a fine dicembre una plusvalenza di € 2.412,6 milioni che scende a € 2.247,8 milioni alle quotazioni di ieri. Le perdite da valorizzazione dei contratti derivati (€ 50,6 milioni) non tengono conto di € 44,7 milioni di plusvalenze sugli stessi strumenti, di cui € 30,3 milioni maturate a far tempo dall'inizio dell'esercizio; tali plusvalenze vengono contabilizzate solo al momento del realizzo. Le svalutazioni su crediti restano unicamente collegate all'operatività nel settore delle famiglie, del factoring e marginalmente del leasing. L'incremento delle rettifiche è attribuibile al rigore applicato nel quadro del generale deterioramento del rischio. Al 31 dicembre i mezzi di provvista sono pari ad € 22.506,2 milioni (+9,7% rispetto al 30 giugno), i finanziamenti e le anticipazioni a € 15.628,4 milioni (-8,9%) e gli investimenti in partecipazioni a € 3.369,9 milioni (+ 0,5%) tenuto ovviamente conto dei predetti allineamenti. Il patrimonio netto del Gruppo sale a € 4.841,8 milioni (€ 4.706,7 milioni al 30 giugno) senza tener conto del risultato di periodo e delle plusvalenze nette sul portafoglio titoli. La Capogruppo presenta un risultato lordo della gestione ordinaria di € 144 milioni, in aumento del 27% rispetto allo scorso anno. La crescita è interamente attribuibile al margine di interesse alla cui formazione hanno concorso in misura importante le operazioni di tesoreria. Il risultato ante imposte e accantonamenti chiude con una perdita di € 237,9 milioni (contro un utile di € 169,4 milioni al 31 dicembre 2001). A formare il risultato concorrono quest'anno svalutazioni sul portafoglio titoli per € 298,7 milioni, calcolate per le azioni e le obbligazioni convertibili quotate ai corsi puntuali di fine periodo; lo scorso anno le componenti straordinarie sul portafoglio titoli presentavano un saldo netto positivo di € 137,5 milioni, differenza tra € 456,3 milioni di utili e € 318,8 milioni di svalutazioni. La provvista - inclusi gli affidamenti da banche e i Fondi Bei - aumenta nel semestre di circa € 1,9 miliardi - mentre i finanziamenti e le anticipazioni diminuiscono di € 1,8 miliardi; conseguentemente, le disponibilità si incrementano di € 3,4 miliardi, incluso l'apporto delle operazioni in pronti contro termine e del saldo delle altre voci di bilancio.

BANCA SELLA: CONFERMATI I RATINGS ASSEGNATI DA MOODY'S
Biella, 14 febbraio 2003 - Moody's, primaria agenzia statunitense di rating, ha pubblicato il rapporto aggiornato su Banca Sella SpA, confermando i seguenti livelli di rating assegnati, per la prima volta, a febbraio del 2001: Depositi a lungo termine A3; Depositi a breve termine P-2; Solidità finanziaria C. Le previsioni di Moody's circa i suddetti livelli sono stabili e riflettono l'attesa capacità della Banca di consolidare la sua presenza senza intaccare i suoi fondamentali finanziari. La valutazione dell'Agenzia di rating su Banca Sella evidenzia, fra i punti di forza dell'Istituto biellese: il management innovativo; la lungimirante strategia nello sviluppo di nuove aree di business caratterizzate da tassi di crescita attesi elevati e utili relativamente superiori, quali Private Banking e Sistemi di Pagamento; un'intensa attività nel settore dell'Internet Banking, che la pone fra i primi cinque operatori del settore in Italia; un controllo e una proprietà stabili da parte della famiglia Sella.

BANCA PROFILO: APPROVATO IL PROGETTO DI BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2002 UTILE NETTO A € 3,27 MILIONI, MEZZI AMMINISTRATI PER € 1.964 MILIONI CONVOCATA L'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI PER IL 24 APRILE 2002
Milano, 17 marzo 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Profilo, investment bank specializzata in Private Banking e Capital Market, ha approvato ili 14 marzo il Progetto di bilancio al 31/12/2002. Il consuntivo dei dati di bilancio 2002 è contraddistinto da un utile netto di € 3.270.085, in crescita del 6,4% rispetto al risultato dell'anno precedente (€ 3.073.403). I ricavi ammontano a € 44 milioni (€ 47,5 milioni nel 2001). I costi, pari a € 25,3 milioni, sono diminuiti di € 6 milioni (- 19% rispetto al 2001) con una contrazione del 8% delle spese per il personale (passato dalle 193 unità del 2001 alle 169 del 2002) e del 29% delle spese diverse. L'incremento dell'utile netto è estremamente positivo, soprattutto se valutato alla luce del trend negativo che ha continuato a contraddistinguere i mercati finanziari e della persistente congiuntura sfavorevole in ambito internazionale. Concentrandosi sulla riorganizzazione interna e sulla flessibilità operativa, Banca Profilo ha mirato al consolidamento delle proprie attività e al recupero di efficienza. I mezzi amministrati, ammontati a 1.964 milioni di Euro (- 7,2% sul 2001), indicano una diminuzione sostanzialmente riconducibile alla valorizzazione dei portafogli. Il patrimonio netto al 31/12/2002 è pari a € 107,5 milioni (117,9 nel 2001) facendo segnare una lieve flessione dovuta al pagamento del dividendo 2002 e alla distribuzione di parte della Riserva "Sovrapprezzi di Emissione". Il CdA ha deliberato inoltre di sottoporre all'Assemblea degli azionisti (24 aprile p.v. in prima convocazione o 30 aprile in seconda convocazione) la proposta di: 1. destinare l'utile a dividendo per complessivi € 3.262.297 in ragione di € 0,0269 per azione, su un totale di 121.275.000 azioni totali 2. destinare l'importo residuo di € 7.788 ad Altre Riserve 3. distribuire agli azionisti parte della Riserva "Sovrapprezzi di Emissione", pari a €27.651.027 al 31.12.2002, per un importo complessivo di € 4.002.075, corrispondente ad € 0,033 per ciascuna delle 121.275.000 azioni del capitale della Banca Il pagamento del dividendo, che potrà usufruire integralmente del credito d'imposta, e della Riserva "Sovrapprezzi di Emissione" avverrà a partire dal 10 luglio 2003, con stacco cedola n.5, fissato al 7 luglio 2003. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato l'esercizio di stock option da parte di dipendenti. Ciò comporterà la sottoscrizione di n. 1.197.000 nuove azioni che verranno emesse - al valore nominale di € 0,52 per azione - con apposito aumento di capitale a loro riservato in esecuzione della delibera del 23/4/2002. Tale aumento di capitale comporterà l'incremento del n. totale delle azioni - da 121.275.00 a 122.472.000 - per un ammontare del capitale sociale di € 622.000. Il CdA ha altresì approvato di sottoporre all'Assemblea la proposta di autorizzare l'acquisto in una o più volte, per un periodo compreso tra la date della delibera assembleare e l'assemblea di approvazione del bilancio al 31-12-2003, nei limiti di legge fino ad un massimo di 12.103.245 azioni ordinarie di Banca profilo del valore nominale di € 0,52 ciascuna, pari al 9,98% del capitale sociale, per un prezzo unitario non inferiore al loro valore nominale e non superiore del 20% rispetto al prezzo di riferimento del giorno precedente ogni singolo acquisto

CONCLUSA CON SUCCESSO L'OPA SU INTERBANCA
Padova, 17 marzo 2003 - Si è conclusa il 14 marzo l'Offerta Pubblica di Acquisto sui titoli della controllata Interbanca S.p.A., lanciata da Banca Antonveneta lo scorso 17 febbraio. Dai conteggi preliminari effettuati ad esito dell'Offerta, soggetti ad ulteriori verifiche, risultano pervenute: 

STRUMENTI FINANZIARI OGGETTO DI OPA

n. strumenti oggetto di OPA

Numero adesioni

percentuale sugli strumenti oggetto di OPA

Azioni ordinarie Interbanca god. 1.1.2002

18.547.434

16.140.821

87,025%

Azioni Interbanca god. 1.1.2003

151.695

148.501

97,894%

Obbligazioni Interbanca convertibili in az. IB

427.318

417.610

97,728%

Obbligazioni BAPV convertibile in az. IB

10.777

10.213

94,767%

In base al numero delle azioni ordinarie apportate, tenuto conto di quelle già possedute, Banca Antonveneta verrebbe quindi a detenere circa il 96% del capitale sociale di Interbanca S.p.A.. In considerazione della percentuale raggiunta, Banca Antonveneta, come dichiarato nel Documento di Offerta, procederà al lancio di un'Opa residuale ai sensi dell'art. 108 del TUF con le modalità e nei tempi previsti dalla vigente normativa. L'Avviso definitivo sui risultati verrà pubblicato entro il prossimo 19 marzo, data di pagamento del corrispettivo dell'Offerta e di trasferimento dei titoli conferiti.

NELLA NUOVA SEDE DEGLI ALPINI DI BUSTO GAROLFO UNA CATENA DI SOLIDARIETÀ IL GRAZIE DEL PRESIDENTE DEL GRUPPO, VIRGINIO HOLZER, PER IL CONTRIBUTO DELLA BCC DI BUSTO GAROLFO E BUGUGGIATE
Busto Golfo, 17 marzo 2003 - "Con estrema riconoscenza per l'aiuto da voi prestatoci, vi informo che i lavori di ampliamento e di ristrutturazione della sede sono stati portati a termine e sono risultati estremamente funzionali per la vita del gruppo". Così Virginio Holzer, capo del gruppo di Busto Garolfo dell'associazione nazionale alpini, ha scritto in una lettera indirizzata a Silvano Caglio, presidente della Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate, per ringraziare del contributo di 7.500 euro che l'istituto di credito ha erogato nei mesi scorsi."E non è la prima volta che la Bcc ci aiuta -aggiunge Holzer-. Nei lunghi anni di costruzione della nostra sede, il cui primo mattone è stato posto nel 1994 mentre l'inaugurazione si è tenuta nel 1999, la banca ci ha sempre fattivamente sostenuto, assieme a tante imprese edili di Busto Garolfo. Con l'ultimo contributo ricevuto dalla Bcc, abbiamo rifatto il tetto, completato ed attrezzato i locali della nostra cucina". La sede del gruppo alpini di Busto Garolfo si trova in via Domenico Savio 37 ed è intitolata al sottotenente Enrico Gornati. Il gruppo, che si ritrova al venerdì sera, conta 47 alpini e 25 amici degli alpini ed è impegnato in attività di beneficenza sul territorio, raccogliendo fondi, organizzando cene e iniziative varie, e, su richiesta dell'amministrazione, gestendo il posto ristoro del parco comunale durante le fiere di primavera ed autunno. Gli utili derivanti da tali attività vengono devoluti a vari enti ed istituti che operano sul territorio: in particolare, nel corso del 2002 il gruppo alpini ha sostenuto le attività de "Il Seme". Quest'anno, invece, oggetto degli aiuti del gruppo di Holzer sarà il Gpu (genitori per la promozione umana), associazione che opera in favore dei bimbi portatori di handicap o svantaggiati. La sede del gruppo alpini è da sempre pronta ad ospitare altre associazioni di volontariato: in questo momento, metà del locale cantina è adibito a magazzino dal locale corpo di protezione civile. Il commento di Silvano Caglio, presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate Il gruppo alpini di Busto Garolfo è una realtà da sempre significativa nell'ambito del territorio di Busto Garolfo, che ha contribuito a creare quel tessuto di solidarietà diffusa che rappresenta l'aspetto più vivo e vitale di una comunità umana. Il nostro territorio è ricco di associazioni e noi cerchiamo sempre di sostenerle. Per vocazione di nascita, infatti, la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate condivide il sistema di valori che è alla base della finanza etica, e da sempre sviluppa iniziative mirate a sostenere la crescita del terzo settore, nel rispetto reciproco della propria storia, delle funzioni istituzionali e delle rispettive autonomie. "La nostra presenza è un valore per l'intera zona", aggiunge Gianni Macchi, direttore generale della Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate, che così riassume la vocazione dell'istituto di cui è alla guida e che ogni anno destina oltre 500mila euro (più di un miliardo delle vecchie lire) in beneficenza e attività promozionali locali

ASSOGESTIONI: I GESTORI ISTITUZIONALI SU OLIVETTI -TELECOM
Milano, 17 marzo 2003 - La proposta di fusione Olivetti-Telecom deliberata dai rispettivi consigli il 12 marzo u.s. investe direttamente gli interessi di milioni di risparmiatori italiani e stranieri che hanno fatto affidamento per una rilevante quota dei loro investimenti nelle prospettive di crescita e sviluppo del maggiore gruppo quotato italiano. La proposta è giunta improvvisa all'attenzione del mercato, con pesanti e divergenti conseguenze sull'andamento delle quotazioni delle società coinvolte. In data 14 febbraio 2003 i vertici della Telecom dichiaravano testualmente al mercato che non c'era alcuna "pressure in the chain for a rushed solution" e che comunque l'impegno a ridurre e semplificare la situazione attuale sarebbe stato realizzato secondo un "market friendly approach". Nello stesso contesto si presentava un piano di contenimento dell'indebitamento fino al 2005, che la proposta di fusione smentisce poiché comporta, ove approvata, un consistente aumento del debito. Ancora il giorno 6 marzo u.s., le agenzie di stampa riportavano notizie di fonte Olivetti e Telecom che smentivano l'imminente riassetto del gruppo, pur in presenza di una volatilità anomala delle quotazioni e di notizie di stampa di segno opposto poi rivelatesi precise e circostanziate. Un tale quadro di informazioni ha pesantemente condizionato l'andamento dei titoli del gruppo, determinando una divaricazione non altrimenti giustificata da fatti economici e aziendali di natura reddituale, andamento che può essere unicamente spiegato dallo stillicidio di notizie divergenti e dalla crescente consapevolezza che una proposta di fusione fosse prossima. I prezzi attuali scontano dunque gli effetti finanziari del piano di fusione e hanno progressivamente cessato di riflettere esclusivamente i fondamentali reddituali delle aziende del gruppo. Infatti la perdita di valore dei titoli Telecom e il concomitante apprezzamento dei titoli Olivetti, in assenza di altri fatti aziendali rilevanti, non possono che in larga misura incorporare la redistribuzione di valore che sarebbe determinata dal progetto di fusione. L'operazione di fusione, come proposta al mercato, presenta diversi aspetti pregiudizievoli degli interessi degli azionisti Telecom, anche a prescindere dalla piena condivisone dell'obiettivo di accorciamento della struttura di gruppo, tra i quali va sottolineato il diritto di recesso offerto agli azionisti Olivetti. In particolare l'esercizio di tale diritto potrà essere sostenuto grazie a nuovo indebitamento garantito da risorse finanziarie della Telecom, con grave nocumento della posizione dei soci della società operativa. Risulta pertanto di fondamentale importanza chiarire il fondamento giuridico della previsione di un diritto di recesso ai soci Olivetti. Inoltre, il rapporto di cambio trova, per le ragioni esposte in precedenza, una debole giustificazione negli attuali livelli di mercato, che viceversa ne sono in parte la conseguenza, e richiede pertanto un'attenta valutazione basata sui fondamentali aziendali. Sotto un profilo più generale, presso gli investitori istituzionali, sussiste una diffusa preoccupazione in quanto il piano di fusione ha già ricevuto una prima accoglienza negativa da parte dei mercati finanziari internazionali e potrebbe anche avere, qualora perseguito nella sua attuale configurazione, conseguenze reputazionali di lungo periodo per il mercato nazionale dei capitali. Gli investitori istituzionali, per la responsabilità che devono ai propri risparmiatori e più in generale al mercato, hanno il compito di valutare in ogni loro aspetto le vicende aziendali e i comportamenti dei consigli di amministrazione delle società in cui investono, e sono tenuti a tutelare i diritti relativi alla partecipazioni azionarie dei portafogli da loro gestiti. A garanzia dei diritti di tutti gli azionisti, il nostro ordinamento prevede che il progetto di fusione sia approvato da una deliberazione dell'assemblea straordinaria, una delle sedi ove i gestori istituzionali agiscono a tutela dei diritti e nell'interesse degli investitori di minoranza.

TELECOM ITAIA: LE GRAVI ED ERRATE AFFERMAZIONI DI ASSOGESTIONI POSSONO CREARE TURBATIVE DI MERCATO
Roma, 17 marzo 2003 - Con riferimento al comunicato stampa di Assogestioni Telecom Italia ribadisce la piena validità dell'operazione effettuata nell'interesse di tutti gli azionisti Olivetti e Telecom Italia; inoltre viene ribadito la piena e totale disponibilità ad illustrare ad Assogestioni ogni elemento, così come già fatto al mercato e alla comunità finanziaria, al fine di eliminare le gravi imprecisioni che dalla comunicazione di Assogestioni emergono. Telecom italia sottolinea che il mercato, al di là del riallineamento di posizione di breve termine, si è già riposizionato ai valori precedenti l'annuncio dell'operazione che riflettevano un rapporto di concambio sia di breve che di medio periodo, rapporto confermato anche in via prospettica da recenti analisi di primarie istituzioni finanziarie. Telecom Italia si augura che le immotivate dichiarazioni sia sotto l'aspetto giuridico che valutativo non creino turbative di mercato, di cui Assogestioni si dovrà assumere tutte le responsabilità.

2002 POSITIVO PER IL GRUPPO BAYER IN ITALIA 1.788 MILIONI DI EURO DI FATTURATO
Milano, 17 marzo 2003 - Gli effetti negativi della congiuntura sono stati ben arginati in tutti i settori, anche se i provvedimenti di contenimento della spesa sanitaria hanno influenzato negativamente gran parte dei segmenti di questo mercato. Andamento positivo soprattutto nei prodotti per l'agricoltura e la sanità animale, nei farmaci biologici e nei sistemi diagnostici. Realizzato il più grande riassetto organizzativo della storia dell'azienda, con la creazione di società autonome, alcune delle quali già operative dall'inizio del 2003 Nella difficile congiuntura che ha caratterizzato gran parte dei settori industriali nel 2002, evidenziata da fenomeni di forte stagnazione della domanda e di parallelo calo dei prezzi di vendita dei prodotti, il Gruppo Bayer in Italia ha reagito con determinazione chiudendo l'esercizio in positivo, consolidando la posizione sui mercati chiave e tessendo al contempo una straordinaria opera di riorganizzazione strutturale in sintonia con tutto il Gruppo a livello mondiale. Nell'esercizio 2002 Bayer in Italia ha registrato un volume d'affari complessivo di 1.787,8 milioni di Euro, inferiore in valore assoluto a quello registrato nel 2001 (1.802 milioni di Euro) ma di fatto in crescita dello 0,7 per cento rispetto a esso se si considerano le cessioni e le dismissioni di attività avvenute nel corso dell'anno e riportate a bilancio. Notevole il contributo dell'export, il cui volume d'affari ha raggiunto i 321 milioni di Euro, spinto dall'ottimo andamento del business di Bayer Biologicals. In linea con la strategia adottata dal Gruppo Bayer in tutto il mondo, Bayer in Italia ha sviluppato nel 2002 un impegno straordinario nella realizzazione di un nuovo assetto organizzativo globale. È il più grande progetto di evoluzione strutturale della storia dell'azienda. 'The new Bayer', come dice il logotipo creato per comunicare tale progetto di riorganizzazione, ha portato alla creazione di due società autonome - Bayer CropScience e Bayer Polimeri - ciascuna delle quali rappresenta uno dei pilastri consolidati del business dell'azienda. Già operative dall'inizio del 2003, le nuove società faranno capo a una holding che assicurerà il supporto, la forza, le sinergie e la stessa continuità storica del nome Bayer. Questo nuovo assetto, deciso nel 2001, è mirato ad aumentare ulteriormente la focalizzazione sul mercato, la flessibilità d'azione e la capacità di valorizzare le enormi potenzialità del Gruppo. Il progetto organizzativo prevedeva in parallelo la dismissione delle attività non considerate core business. In quest'ottica è stata ceduta nel corso del 2002 la Haarmann & Reimer, azienda produttrice di fragranze e aromi. La Dralon G.m.b.H. - non più di proprietà Bayer già dall'inizio del 2001 - dal primo luglio 2002 ha avviato una propria organizzazione di vendita, concludendo in tal modo - per altro anticipatamente, e quindi con qualche ripercussione sui piani di budget - la rappresentanza in precedenza affidata alla divisione Fibre. A dicembre 2002 la divisione Consumer Care ha ceduto il ramo d'azienda 'Insect control' (marchi Baygon e Autan) alla SCJohnson, mantenendo però la struttura produttiva del Polo di Filago e la distribuzione del marchio Autan sul canale farmacia. Produzione: continuano gli investimenti con uno sguardo alla ripresa Il permanere di una situazione di stagnazione della domanda sia in Italia che all'estero, ha comportato nel 2002 andamenti ancora altalenanti dei volumi prodotti. Alle flessioni registrate nei settori delle materie plastiche, nei polimeri e in alcune produzioni farmaceutiche e per automedicazione, fanno da contrappunto il forte incremento della divisione Agraria (+ 30%) e gli aumenti - più contenuti ma comunque significativi - nei lattici sintetici e nei prodotti speciali. Sui volumi prodotti ha inciso notevolmente anche la cessione del sito per la produzione di resine per vernici presso il Polo di Garbagnate Milanese. A partire da novembre 2002 - ma la graduale riduzione produttiva è iniziata da giugno - tali attività sono state definitivamente trasferite agli stabilimenti Bayer AG di Bitterfeld e Bayer Spagna di Prat, nell'ambito della riorganizzazione produttiva di LS Europa. La politica di investimenti produttivi del Gruppo Bayer in Italia, focalizzata soprattutto sui Poli di Garbagnate (Milano) e di Filago (Bergamo) e sulla ristrutturazione globale dell'insediamento Bayer Biologicals di Rosia (Siena), è stata alimentata nel 2002 con circa 20 milioni di Euro, spesi per nuovi impianti e per ottimizzare strutture e processi. L'unità produttiva PH di Garbagnate ha brillantemente superato tutte le verifiche Emea e Fda, ottenendo in tal modo il riconoscimento formale della propria efficienza e validità da istituzioni di calibro mondiale. Presso il Polo di Filago la divisione Materie Plastiche ha inaugurato il Centro di Competenza Europeo del Colore, con il quale Bayer vuole rispondere sempre meglio alle esigenze del mercato italiano, noto in tutto il mondo per la creatività e per il design. Il Centro di Competenza del Colore completa l'offerta del Polo di Filago, specializzato nella produzione di lotti medio/piccoli di tutte le principali materie plastiche, e rende Bayer ancora più efficiente nello sviluppo di nuovi colori in collaborazione con i clienti, riuscendo a predisporre campioni per le prime prove già in pochissimi giorni. Bayer Biologicals ha vissuto un altro anno di intenso lavoro mirato alla realizzazione del nuovo Centro di competenza europeo dei medicinali biologici nell'insediamento produttivo di Rosia. I 2,5 milioni di Euro complessivamente spesi nel corso del 2002 sono stati investiti principalmente nel completamento degli impianti per il Controllo Qualità, nell'automazione delle linee di confezionamento e nell'implementazione del sistema informatico dei laboratori (Lims). Tanti i traguardi raggiunti dall'azienda nel corso dell'anno: a gennaio 2002 è stato avviato il laboratorio di Chimica/Biochimica; Bayer Biologicals è diventata importatore e produttore dei prodotti biologici emoderivati per il mercato europeo; a settembre è stato qualificato il laboratorio di Microbiologia e a dicembre è stata avviata l'attività dei test di sterilità. Nel campo della Ricerca e Sviluppo, il Gruppo Bayer in Italia ha proseguito nel 2002 il suo impegno con investimenti complessivi per oltre 10 milioni di Euro. Considerati da Bayer valori sempre più imprescindibili, l'ambiente, la qualità e la sicurezza hanno occupato anche nel 2002 un posto assolutamente prioritario. Nel Polo di Filago è stata rinnovata in aprile la registrazione Emas secondo il regolamento Ce 761/2001; in ottobre è avvenuto il rinnovo delle certificazioni Iso 14001 per la divisione Prodotti Speciali; tutte le certificazioni Iso 9000 sono state confermate. Il sistema di gestione della sicurezza, strutturato secondo quanto previsto dal D.L. 334/99 (Seveso 2), è stato implementato in tutte le unità produttive Bayer e nelle aziende terze presenti nel Polo di Filago; la visita ispettiva da parte del Ministero dell'Ambiente si è conclusa con esito positivo. Una testimonianza diretta di sicurezza viene dall'area produttiva Bayer Chemicals di Filago, che ha raggiunto il traguardo di 1.500 giornate lavorative senza incidenti, pur a fronte di una produzione nel frattempo quadruplicata. Sempre sul tema della sicurezza, il Polo di Garbagnate ha collaborato con l'Associazione dei Farmacisti Italiani (Afi) alla stesura delle linee guida per l'applicazione della Norma Oshas 18001. Importante su questi temi anche l'impegno Bayer nello sviluppo e nella commercializzazione di prodotti migliorativi, come nel caso dei nuovi ignifughi molto vantaggiosi sotto il profilo ecologico. In tal senso si distinguono anche Bayoxide E III (per l'eliminazione dell'arsenico dalle acque potabili) e Baypure, additivo per i detergenti che ha una biodegradabilità superiore ai prodotti finora in commercio. La riorganizzazione per società autonome, sviluppata da Bayer nel corso del 2002, ha comportato un grande impegno anche nel campo dei sistemi informativi che alle nuove società dovevano assicurare l'ossatura e il supporto in termini di tecnologie di comunicazione, di elaborazione e di condivisione dei dati. Uno degli esempi più significativi in ambito nazionale dell'integrazione informatica effettuata riguarda il progetto Scup, cioè la realizzazione del nuovo sistema informativo per Bayer CropScience. Esso ha richiesto tra l'altro la migrazione degli utenti ex Aventis CropScience da Exchange a Lotus Notes, strumento di posta elettronica standard per tutto il Gruppo Bayer. Ogni realtà nazionale Bayer partecipa inoltre alla gestione integrata dei servizi informatici del Gruppo a livello mondiale. In tal senso sta rivestendo sempre maggiore importanza il gruppo internazionale informatico Im Ema, gestito dai responsabili Edp di tutta Europa, che ha in carico tematiche di grande rilievo quali la sicurezza informatica, il supporto applicativo, l'unità organizzativa tra le strutture del Gruppo. Per ciò che riguarda le infrastrutture informatiche, sono stati sviluppati nel 2002 molteplici progetti. Tra essi figurano: l'implementazione del software Its per consentire ai collaboratori esterni di effettuare ordini tramite SAP R/3; la rete 'extranet' per permettere l'utilizzo di funzionalità informatiche anche alle aziende partner (Pharbenia, Axxam, ecc.); l'implementazione di 'reti sicure' Vpn (Virtual Privat Network) per l'utilizzo di nuove tecnologie quali Gprs (trasmissione dati tramite rete mobile Gsm) e Mpls (rete dati 'terrestre'); l'erogazione dei servizi 'operativi' attraverso una gestione di outsourcing. Nell'ambito della formazione tesa a migliorare l'uso degli strumenti informatici, sono state realizzate iniziative di successo per estendere le conoscenze di applicativi quali Excel e PowerPoint, avvalendosi di metodi di apprendimento sia consolidati sia innovativi (tutorship). L'obiettivo di dare linee guida e riconoscibilità comune a tutti i siti Web realizzati da Bayer in Italia, è stato portato avanti nel 2002 con importanti interventi quali il nuovo sito di Bayer CropScience e il Progetto Emofilia. Enorme successo stanno riscuotendo tutte le iniziative di Bayer online, grazie alla loro capacità di mettere a disposizione - sia degli specialisti e degli operatori del settore, sia di tutto il pubblico - l'enorme bagaglio di informazione e di esperienza che l'azienda possiede. La testimonianza concreta di tale successo viene dai circa 650.000 accessi del 2002 al network dei siti Bayer. La presenza dell'azienda nella vita sociale e culturale si è sviluppata nel 2002 su diversi fronti. Il contributo di Bayer ha consentito la realizzazione di grandi concerti in alcune delle basiliche italiane più prestigiose, proseguendo un programma che è divenuto ormai un 'classico' per migliaia di appassionati di musica. Il mecenatismo di Bayer ha consentito inoltre la realizzazione di molteplici iniziative nel campo dell'arte, della cultura, dello sport, unite dal comune denominatore dello sviluppo dei principi e dei valori fondamentali per la vita dell'uomo e della società.

CRESCITA DEL 25,7% ED AUMENTO DELLA REDDITIVITA' OPERATIVA DEL 38,6% PER IL GRUPPO PERMASTEELISA NEL 2002
Milano, 17 marzo 2003 - il 14 marzo, il Consiglio di Amministrazione di Permasteelisa S.p.A. si è riunito, sotto la presidenza di Enzo Pavan, ed ha approvato il Bilancio Civilistico di Permasteelisa S.p.A. ed il Bilancio Consolidato del Gruppo, entrambi relativi all'esercizio 2002. Il valore della produzione, rilevato al 31 dicembre 2002, è pari a circa 995 milioni di Euro, con un incremento del 25,7% rispetto 2001. Il Risultato operativo (Ebit) è passato da 55,5 milioni di Euro del 2001 a 76,9 milioni di Euro del 2002 con un incremento del 38,6%. L'utile ante imposte si è attestato a 75,7 milioni di Euro con una variazione del - 1,4%, mentre l'utile netto ha raggiunto 55,5 milioni di Euro con un incremento del 10,9%. È doveroso ricordare che l'esercizio 2001 aveva beneficiato di proventi straordinari lordi pari a 26,1 milioni di Euro, contro i 2,7 milioni di Euro di questo esercizio. Il risultato ha beneficiato di una minore incidenza delle imposte sul reddito, passata dal 35,0% al 27,3%, dovuta principalmente all'effetto della legge Tremonti sugli investimenti italiani ed al riconoscimento di imposte differite attive relative all'acquisizione Gartner. Il Gruppo è prevalentemente cresciuto nel settore delle facciate sui mercati statunitense, tedesco ed inglese. Da sottolineare l'incremento nel settore interni sul mercato statunitense. "Nonostante le incertezze a livello economico e politico - ha commentato Enzo Pavan - il Gruppo ha dimostrato di essere in grado di reagire conquistando nuove quote di mercato ed entrando in nuovi settori e nuove aree geografiche. Questa capacità, accompagnata ad una presenza globale ed una forte struttura progettistico-produttiva, ci permettono di guardare al 2003, anno che prevediamo difficile per l'intera economia, con fiducia ed ottimismo." Buoni sono i risultati del Bilancio Civilistico, relativamente al quale si rileva un valore della produzione pari a 78,8 milioni di Euro ed un utile netto di 20,3 milioni di Euro. Alla luce di tali risultati il Consiglio d'Amministrazione ha deciso di sottoporre all'approvazione dell'Assemblea Ordinaria degli Azionisti, convocata per il giorno 28 aprile 2003 ed, in seconda convocazione, per il giorno 30 aprile 2003, la seguente proposta di deliberazione: La distribuzione di un dividendo pari ad Euro 0,36 per azione, pagabile a partire dalla data del 29 maggio 2003, previo stacco della cedola n° 4, in data 26 maggio 2003. Il Consiglio ha anche approvato la Relazione Annuale sulla Corporate Governance ed ha approvato il Regolamento di funzionamento dell'Assemblea Ordinaria e Straordinaria degli Azionisti da sottoporre all'approvazione da parte dell'Assemblea stessa.

LONDRA MANTIENE LA POSIZIONE DI LOCATION PIÙ CARA AL MONDO PER SPAZI USO UFFICIO BRUXELLES OTTIENE LA MIGLIORE PERFORMANCE IN CLASSIFICA, SCALANDO DIECI POSIZIONI MILANO GUADAGNA DUE POSIZIONI PASSANDO DAL 10° ALL'8° POSTO GLI AFFITTI PER UFFICI PRIMARI PERDONO IN MEDIA IL 7%
Milano, 17 marzo 2003 - Londra, Tokyo e Parigi mantengono la loro posizione di città più care al mondo per gli spazi adibiti ad uso ufficio, è quanto emerge dall'ultimo report Business Space Across tbc World 2003, l'annuale rapporto realizzato dalla società internazionale di consulenza nell'ambito delle proprietà immobiliari Cushman & Wakefield Healey & Baker, la divisione Europea della New Yorkese Cushman & Wakefield. Il gap tra i costi di locazione di un ufficio a Londra, Tokyo o Parigi e le altre location principali nel mondo, si è ulteriormente ampliato. Queste tre città top non solo hanno sperimentato una minore pressione nel ribasso degli affitti, ma hanno anche sofferto in misura minore la rivalutazione dell'Euro. L'edizione di quest'anno del Business Space Across the World, il report annuale che monitora le location al mondo più costose per spazi uso ufficio ed industriali, coinvolge 209 principali location uso uffici in 46 Paesi e 122 location industriali in 38 Paesi. David Hutchings, Head del European Research Group di Cushman & Wakefield Healey & Baker, afferma: "La minaccia della guerra ed un aumento nelle tensioni geopolitiche, unitamente agli scandali finanziari su larga scala avvenuti verso la fine dello scorso anno, hanno compromesso le performance dell'economia mondiale, causando un effetto di ritorno sulla domanda per gli uffici." Un metro quadro in affitto l'anno per spazi primari uso ufficio nel West End di Londra oggi è quotato in media €1.478, rispetto a €1.104 a Tokyo e €961 a Parigi. Al 4° posto troviamo l'area di Midtwon a New York seguita da Mosca e Francoforte, mentre Hong Kong ha continuato la sua discesa passando dalla 6a alla 12' posizione. Bruxelles è la città che cresce maggiormente nella classifica. La "capitale d'Europa" scala dieci posizioni raggiungendo il 19° posto grazie alle performance del Quartiere Leopold, il distretto business, agevolato da una forte domanda da parte dei locatari, dalla disponibilità di spazi uso ufficio di buona qualità, da una scarsa offerta, unitamente alla vicinanza alla Commissione Europea ed ad una buona rete di trasporti pubblici. "Bruxelles si mantiene forte anche alla luce della proposta di ampliamento dell' UE" conclude il report. Milano guadagna due posizioni attestandosi all'8° posto nella classifica generale, oggi l'affitto di un metro quadro per spazi primari uso ufficio è di € 624. Guardando alla futura situazione generale degli uffici, David Hutchings commenta: "Le società che hanno uffici in locazione manterranno principalmente un atteggiamento cauto per il resto dell'anno, in particolare mentre continua il clima di incertezze sulla crisi in Iraq. "L'arrivo della tanto attesa ripresa economica globale, vedrà molti mercato in posizioni avvantaggiate rispetto all'ultimo rallentamento economico grazie al fatto che la disponibilità di nuovi spazi ad uso uffici e le attività di sub affitto diminuiranno nel corso del 2003 ." 
COSTI ANNUALI TOTALI DI SPAZI IN LOCATIONE PER USO UFFICIO - Tabella delle location più costose per ognuno dei 46 Paesi oggetto del report. 

Posiz.

Posiz.

Paese

città

€ al metro

2003

2002

 

 

quadro

1

1

UK

Londra (West End)

1.478

2

2

Giappone

Tokyo

1.104

3

3

Francia

Parigi

961

4

4

USA

New York (Midtown)

770

5

7

Russia

Mosca

729

6

6

Germania

Francoforte

685

7

12

Svezia

Stoccolma (Birger Jarlsgatan)

636

8

10

Italia

Milano

624

9

8

Svizzera

Ginevra

592

10

11

Grecia

Atene (Piazza Syntagma)

589

11

13

Corea

Seul

567

12

5

Cina

Hong Kong

565

=13

14

Irlanda

Dublino

525

= 13

17

Polonia

Varsavia

525

15

15

Lussemburgo

Lussemburgo

501

16

16

Spagna

Madrid

481

17

9

India

Mumbai

454

18

21

Olanda

Amsterdam

418

19

29

Belgio

Bruxelles (Quartiere Leopold)

391

20

18

Singapore

Singapore

388

21

26

Norvegia

Oslo

371

22

19

Romania

Bucarest

363

23

28

Libano

Beirut

361

24

20

Taiwan

Taipei

352

=25

31

Austria

Vienna

350

=25

24

Australia

Sydney

350

27

27

Messico

Città del Messico

332

28

32

Danimarca

Copenaghen

329

29

23

Israele

Tel Aviv

325

30

38

Ungheria

Budapest

323

31

30

Portogallo

Lisbona (Ave de Liberdade)

315

32

37

Finlandia

Helsinki

302

33

35

Cina

Beijing

297

34

22

Argentina

Buenos Aires

280

35

33

Canada

Toronto

279

36

34

Repubblica Ceca

Praga

276

37

40

UAE

Dubai

264

38

25

Brasile

San Paolo

231

39

Na

Estonia

Tallin

228

40

Na

Lituania

Vilnius

220

41

42

Nuova Zelanda

Auckland

219

42

36

Turchia

Istanbul (Zincilikuyu)

202

43

41

Filippine

Makati

152

44

44

Tailandia

Bangkok

130

45

43

Malesia

Kuala Lumpur

124

46

45

Sud Africa

Sandton

116

HIGHLIGHTS PER REGIONI L'Africa e il Medio Oriente sono le uniche regioni ad aver registrato, lo scorso anno, una crescita media nei livelli di affitto per spazi uso ufficio. La diminuzione più ampia si è avuta nelle Americhe. 
Regione                                       % crescita/diminuzione affitti nel corso del 2002 
Media globale generale                                          - 7 
Europa                                                                      - 5 
Americhe                                                                - 11 
Asia                                                                          - 5 
Africa &Medio Oriente                                         + 6 

Delle 209 location monitorate nel Business Space A cìr s the Wun'4 la città di Durban in Sud Africa, risulta essere la location con il più alto livello di crescita negli affitti per spazi uso ufficio, dato rilevato in base alla valuta locale, Durban rimane comunque la location industriale più economica la mondo ed i livelli di affitto provengono da una base bassa. La seconda città con le migliori performance in termini di crescita è Bologna, supportata da una scarsità di spazi di buona qualità. Il primato per città con la più ampia diminuzione va alla capitale Argentina Buenos Aires, condizionata da continue crisi economiche. 

Gli scalatori

% crescita affitti nel

I tre discesisti

% diminuzione affitti

 

2002 in valuta locale

 

nel 2002 in valuta locale

EUROPA

 

 

 

Bologna, Italia

+29

Atene, Grecia

- 23

Milano (Periferia)

+21

Wroclaw, Polonia

- 22

= Malaga

+ 17.5

Ginevra, Svizzera

- 22

=Valencia

+17.5

 

 

AMERICHE

Los Angeles, USA

+ 3

Buenos Aires, Argentina

- 57

Chicago, USA

+ 1

Silicon Valley, USA

- 26

Dallas, USA

+ 0.5

San Francisco, USA

- 21

ASIA PACIFICO

Shanghai, Cina

+ 12

Hong Kong, Cina

- 33

Auckland, Nuova

+ 9

Bangalore, India

- 22

Zelanda

 

 

 

Bangkok, Tailandia

+ 7

Singapore

- 18

AFRICA & MEDIO

ORIENTE

Durban (La Lucia),

+33

Tel Aviv, Israele

- 21

Sud Africa

 

 

 

Johannesburg, Sud

+25

Herzliya, Israele

- 20

Africa

 

 

 

Abu Dhabi

+20

Sandton, Sud Africa

- 3

CUSHMAN & WAKEFFIELD HEALEY & BAKER: INDAGINE SUL MERCATO LOGISTICO MILANESE 2002
Milano, 17 marzo 2003 - Storicamente il settore logistico in Italia si è sviluppato tardivamente rispetto alle altre primarie nazioni europee, tuttavia negli ultimi anni gli indicatori del mercato logistico hanno dimostrato che l'Italia sta diventando un punto focale sia per i sistemi di distribuzione sud europei, sia per quelli continentali. Diverse fonti hanno, infatti, stimato che la crescita del settore logistico negli anni dal 1999 al 2001 è stata circa del 10-15 % annuo. Esiste una tendenza per il settore logistico di essere guidato dall'andamento della produzione e del consumo da cui ne consegue che esso risulta largamente influenzato dalle condizioni del mercato economico in generale. In relazione alle attuali condizioni generali del mercato economico, si potrebbe insinuare che una crescita del 10-15 % non sarà raggiunto nell'anno 2002 e nei mesi successivi. Fino ad un certo punto tale concetto è rispecchiato nei tassi di assorbimento immobiliari in quanto i valori di crescita relativi all'anno 2002 sono inferiori del 9,73% rispetto a quelli dell'anno precedente ma, allo stesso tempo, è importante notare che tale variazione dipende da un assorbimento nel 2002 di soli 33.745 m2 in meno rispetto al 2001 e che l'assorbimento di grandi immobili logistici presenta una lenta rotazione, fattori che rendono difficile giustificare, almeno da un punto di vista dell'assorbimento immobiliare, significative diminuzioni del settore. I progressi nel settore logistico hanno incrementato la competitività nel settore, hanno modificato le tecnologie e sviluppato nuove metodologie lavorative. Per ottimizzare l'efficienza molte compagnie logistiche stanno rapidamente migliorando i propri servizi e, in molti casi, si stanno riorganizzando o fondendosi con altre compagnie logistiche per creare grandi gruppi operanti a livello pan-europeo con l'obbiettivo di fornire servizi a società multinazionali in tutta Europa. Queste fusioni hanno fatto sì che molte compagnie Italiane fossero acquisite da gruppi stranieri (spesso gruppi postali) e, di conseguenza, le compagnie più piccole, che da sempre hanno caratterizzato questo settore nel passato, stanno incontrando enormi difficoltà per rimanere competitive sul mercato. In molte città industrializzate del Nord Italia esistono numerosi immobili usati che non sono conformi agli standard industriali moderni oltre che alla legislazione sulla salute e la sicurezza, in particolare tali immobili sono spesso carenti per quanto riguarda l'accessibilità, i parcheggi le aree di manovra e quelle di carico - scarico. Questo, insieme all'evolversi delle caratteristiche degli immobili logistici, ha influenzato significativamente il mercato che sta attraversando un periodo di rapidi cambiamenti guidato da un forte rinnovamento dello stock. Da un'analisi svolta dalla Cushman & Wakefield Healey & Baker sullo stock degli immobili logistici che gravita sulla città di Milano è emerso che il 49% dello stock di oggi è stato costruito prima del 1995 e che circa il 23% dello stock di oggi è costituito da immobili che non sono stati originariamente progettati per processi logistici moderni e non rispondono alle esigenze attuali Con uno stock totale di circa 3,830,000 m2 di magazzini (Cushman & Wakefield Healey & Baker ne ha registrati 3,270,654 m2 stimato essere approssimativamente l'80% dello stock totale) la regione Lombardia, e più specificatamente l'area di Milano e limitrofi, ospita tutte le multinazionali logistiche e almeno il 25% di tutto lo stock logistico Italiano, rendendola senza dubbio il punto focale dei sistemi logistici e dei trasporti in Italia. Anche se lo stock tende ad esser sparso per tutte le aree che circondano la città, i magazzini logistici a Milano si concentrano prevalentemente nella zona est della città. Oltre ad essere l'area che costituisce storicamente la zona economicamente dominante di tutta l'area milanese, la parte est della provincia milanese (Melzo, Segrate ecc.) fu la prima a godere delle connessioni ferroviarie e della vicinanza con l'aeroporto di Linate. Le altre aree di maggiore interesse logistico sono quelle del nord-ovest e lungo le autostrade Al ed A4. E possibile, inoltre, osservare la tendenza a posizionare le più recenti costruzioni, specialmente quelle di grande dimensioni, in zone più lontane dalla città dove i prezzi dei terreni sono inferiori. Sviluppo del settore Logistico - Gran parte delle aree disponibili nel nord Italia sono piccoli spazi spesso all'interno delle città (tra immobili industriali, residenziali e commerciali) e nella periferia, che non sono adatte alla costruzione di nuovi immobili ad uso logistico di significative dimensioni. Sebbene la richiesta di immobili logistici di piccole e medie dimensioni si concentri ancora prevalentemente nelle aree più vicine alla città, molte delle aree che circondano la provincia di Milano (ad un raggio di circa 25 km) formano parte di parchi naturali o sono adibite ad uso agricolo ed è perciò impossibile utilizzarle nel breve/medio termine futuro per lo sviluppo di immobili logistici e per tali motivi c'è una forte carenza di terreni disponibili in queste zone. Se ci si sposta dalla provincia di Milano (65-80 km) la disponibilità di aree per lo sviluppo logistico aumenta. Questi siti sono particolarmente adatti a grandi immobili logistici di circa 50,000-80,000 m2 dai quali possono essere svolti servizi logistici conto terzi per molteplici clienti. Gli affitti per tali immobili possono raggiungere un livello anche del 30% inferiore ad ubicazioni più vicino alla città. Spesso, però, operazioni logistiche svolte da tali complessi hanno bisogno del supporto di immobili più piccoli posizionati in luoghi strategici più vicini alla città. L'assorbimento e la domanda di grandi immobili logistici di questo tipo che si trovano distanti dalla città e che hanno affitti più bassi tendono ad aumentare e per fare fronte a tali richieste si è intrapresa una recente politica di sviluppo speculativo in queste zone. Fino ad oggi l'evoluzione del mercato logistico si è basata sulle attività di piccole o medie compagnie che possedevano spazi da edificare e che iniziavano il processo di costruzione solo una volta identificato un potenziale occupante. A Milano, lo sviluppo speculativo del mercato logistico iniziò seriamente solo a partire dall'anno 2000. Da quell'anno in poi, gli sviluppatori stranieri e quelli Italiani hanno contribuito ad incrementare il numero delle speculazioni nell'area che gravita attorno allaa città di Milano e nelle vicinanze delle autostrade, o in quelle con un buon accesso alle tangenziali. Mercato degli investimenti del settore Logistico - Gli investitori istituzionali non hanno, storicamente, incluso le proprietà industriali all'interno dei loro portafogli di investimento. Recentemente, tuttavia, gli investitori hanno cominciato a focalizzare la loro attenzione verso gli immobili industriali, grazie alla rapida espansione del settore logistico. Il reddito iniziale lordo relativo ad immobili nuovi, di alta qualità, locati in posizioni favorevoli, occupati da società solide con contratti di locazione che garantiscono un durata minima di 6 - 9 anni, attualmente raggiunge un valore cha va dall' 8,3 all' 8,75%. l reddito iniziale lordo relativo ad immobili vecchi, ristrutturati ma ubicati in posizioni strategiche può raggiungere anche il 9,0%. Immobili vecchi e locati in posizioni sfavorevoli o che hanno altezze sottotrave insufficienti, tendono a raggiungere un reddito iniziale lordo che va dal 9,5% al 10,0%. l grafico sottostante illustra l'evoluzione dei prezzi relativi alla locazione di immobili per la logistica nell'area milanese. 

                                                         1996          1997      1998        1999        2000       2001     2002 
Good quality modem 
logistics facilities 
Maximum                                                                          9,50%   9,50%    8,75%    8.75%   8,50% 
Minimum                                                                           8,80%   8,50%    8,34%    8,34%   8,30% 

Older logistics properties. 
Minimum                                                                        11,20%  11,00%  10,75% 10,75% 10,50% 
Minimum                                                                         10,00%   09,75%  09,20% 09,20% 09,00% 

Prezzi di locazione I prezzi di locazione degli immobili logistici nell'area milanese possono variare da: € 46.0 (ITL 89.068) e € 62 (ITL 120.049)/m2/anno. Se si considerano immobili industriali adatti ad una logistica moderna, si può osservare che i prezzi di locazione dipendono maggiormente dall'ubicazione piuttosto che dalla qualità degli edifici stessi o dei servizi proposti. In alcune aree in cui gli spazi edificabili sono particolarmente scarsi (ad esempio la zona limitrofa all'aeroporto di Malpensa, circondata dal parco naturale del Ticino) i prezzi di locazione sono più elevati di circa il 35% rispetto ai dati sopraccitati. Il grafico sottostante illustra l'evoluzione dei prezzi relativi alla locazione di immobili industriali nell'area milanese.

                                                                           1996      1997      1998      1999      2000      2001      2002 
Good quality modem logistics facilities 
Maximum                                                            45,00   47,00    50,00     52,00     58,00     60,00     62,00 
Minimum                                                            40,00  42,00    44,00      48,00    52,00     54,00     56,00 
Older logistics properties. 

Minimum                                                              38,00  41,00   42,00      47,00     50,00     52,00    54,00 
Minimum                                                              32,00   34,00  35,00       37,00     40,00     44,00    46,00
 

Prezzi di vendita dei terreni edificabili I prezzi di vendita dei terreni edificabili ad uso logistico (basati sulla, superficie copribile) nell'area milanese possono generalmente variare da: € 155 (ITL 300.122) a € 250 ( ITL484.067) per m2. In alcuni luoghi in cui gli spazi disponibili scarseggiano (per esempio Genova, Firenze, Malpensa ecc.) i prezzi possono raggiungere i: € 285 (ITL 550.000) per m2.

AXA PROTEZIONE SALUTE LA POLIZZA INNOVATIVA CHE OFFRE PREVENZIONE, ORIENTAMENTO, ASSISTENZA E PROTEZIONE ECONOMICA
Milano, 17 marzo 2003 - Axa Protezione salute è un sistema completo di servizi di assistenza sanitaria e di garanzie assicurative destinato a orientare e agevolare l'accesso al mondo della sanità pubblica e privata. Axa Protezione salute è unica nel suo genere perché offre un check-up gratuito, orientamento all'interno delle strutture mediche, pubbliche e private, servizi di Second Opinion (secondo parere medico), garanzie di elevata qualità e gestione delle emergenze attraverso il circuito Axa Assistance (137 cliniche e 334 centri diagnostoci). Una polizza modulare e personalizzabile progettata per coprire i danni economici conseguenti a malattie e infortuni che richiedano visite, accertamenti, ricoveri, interventi chirurgici e relative cure per la riabilitazione. Negli ultimi anni la salute ha scalato la gerarchia dei valori ponendo le basi per lo sviluppo di una vera e propria cultura della salute. La ricerca del servizio di qualità che permetta di evitare problemi legati ad accessibilità, tempestività e assistenza, è cresciuta tra gli utenti perché è aumentata sia la responsabilità di prevenzione sia l'esigenza di un'informazione autorevole. La risposta di Axa è Protezione salute, un prodotto nato non solo per curare ma per proteggere la propria salute: dalla prevenzione alla diagnosi, dalla cura alla convalescenza e alla riabilitazione. II sistema di Axa Protezione salute propone tre differenti formule attraverso le quali è possibile scegliere la protezione economica più adatta: formula completa: è la protezione totale, comprensiva di tutte le garanzie Axa; formula integrativa: la protezione che abbina i servizi forniti dal Sistema Sanitario Nazionale a servizi privati agevolando l'accesso a visite e analisi; formula speciale: per una protezione adeguata in caso di gravi malattie o di grandi interventi. Axa Protezione salute risulta essere la capostipite di un nuovo modo di interpretare la polizza sanitaria, attraverso soluzioni assicurative che guidano il cliente verso scelte più consapevoli.

SMOKING POLICY IN CARTASI: A UN ANNO DALLA SUA INTRODUZIONE RISULTATI OLTRE LE ASPETTATIVE
Milano, 17 marzo 2003 E' passato ormai un anno da quando CartaSi, società che gestisce la carta di credito più diffusa in Italia, introduceva la Smoking Policy presso le proprie sedi di Milano e Roma con l'obiettivo dì incentivare i dipendenti a smettere di fumare in azienda. Per presentare i primi risultati di questa iniziativa e per continuare l'attività di sensibilizzazione sulle tematiche medico-giuridiche del fulvo attivo e passivo in azienda, CartaSi ba organizzato oggi, in collaborazione con la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, una tavola rotonda alla quale hanno preso parte i vertici CartaSi, il Prof. Gianni Ravasi, Presidente della Lega Sezione di Milano e il Prof. Silvio Garattini Presidente dell'istituto Mario Negri. Degli oltre 800 dipendenti, l'87% ha risposto al questionario e di questi il 95% si è espresso favorevolmente sull'introduzione della Smoking Policy. 165 sono i dipendenti che si sono dichiarati fumatori e 34 (19 donne e 15 uomini) hanno partecipato ai primi colloqui orientativi. Dodici hanno optato per il colloquio presso una delle due sedi della società, 8 hanno scelto un percorso di gruppo presso la Lega Italiana per la Lotta contro Tumori, mentre gli altri si sono orientati verso tecniche alternative, quali l'agopuntura o l'ipnosi. Secondo quanto già annunciato l'anno scorso dalla società, chi avrà smesso di fumare per un periodo minimo di due anni riceverà, previo attestato della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, unn "premio salutista" (incentivo economico o equivalente in beni, come ad esempio l'iscrizione in palestra) in segno di apprezzamento per il proprio impegno. "Siamo particolarmente soddisfatti - ha dichiarato Sandro Molinari, Presidente di CartaSi -per l'impegno dimostrato dai fumatori dell'azienda, che, mettendosi in gioco personalmente, hanno deciso di aderire ai programmi di aiuto alla cessazione del fumo proposti dalla società. Speriamo che il nostro esempio possa indurre altre aziende ad adottare una politica di questo tipo, che non solo va incontro alle esigenze dei non fumatori, ma vuole creare informazione e dare sostegno agli stessi fatmatari ". "Come presidente della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori di Milano" ha dichiarato il professor Gianni Ravasi "sono molto soddisfatto dell'iniziativa svolta da CartaSi per l'introduzione de-110 Smoking Policy nelle proprie sedi. La nostra associazione, attiva da più di cinquant'anni sul fronte del fumo con le campagne di sensibilizzazione nelle scuole, con l'organizzazione della Giornata Mondiale senza Tabacco su tutto il territorio, con l'aiuto personalizzato per chi desidera smettere di fiumare, è da sempre accanto con il proprio know how e le proprie risorse a quanti, e CartaSi ne e un brillante esempio, comprendono l'entità del problema fumo e le sue implicazioni per la salute di tutti, fumatori e non"

ANIA: INCIDENTE A4: NESSUNO SCATTO DI MALUS DALLA PROPRIA COMPAGNIA
Roma, 17 marzo 2003 - In seguito alle numerose richieste di chiarimenti Ania ribadisce che gli automobilisti coinvolti nell'incidente dell'A4 potranno rivolgersi direttamente alla loro compagnia (anche per le altre persone a bordo del veicolo), per il risarcimento dei danni sia alla persona che al veicolo. Ania precisa inoltre che questa procedura semplificata accelera i tempi di risarcimento e non comporta alcuna penalizzazione in termini di bonus/malus. Gli automobilisti coinvolti, in altri termini, verranno risarciti dalla compagnia senza che l'incidente sia conteggiato al momento del rinnovo della polizza.

TELECOM ITALIA E ENDESA ITALIA: CONTRATTO ANNUALE PER LA FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA ENDESA FORNIRÀ A TELECOM IL 10% DEL PROPRIO FABBISOGNO ANNUO
Roma, 17 marzo 2003 - Telecom Italia e Endesa Italia hanno firmato un contratto annuale per la fornitura di energia elettrica che sarà destinata alle società del Gruppo Telecom. L'energia che Endesa Italia fornirà a Telecom Italia proviene dal suo parco di produzione, che conta una potenza installata di 5.720 Mw ed una produzione prevista nel 2003 attorno ai 18.000 Gwh. Nel 2003, la società prevede di fornire circa 4.000 Gwh a grossisti e ai propri clienti. Con questo contratto il gruppo multinazionale Endesa s.a, di cui Endesa Italia srl fa parte, amplia il suo portafoglio clienti in Europa, dove conta più di 500 punti di fornitura al mercato libero, in cinque paesi, per un consumo totale annuale superiore a 8.900 GWh. Questo accordo consente a Telecom Italia di soddisfare circa il 10 % del proprio fabbisogno annuo a condizioni più vantaggiose di quelle riscontrabili nel mercato elettrico regolamentato.

TIM: PRECISAZIONE TECNICA SU PROCEDURE UE
Roma, 17 marzo 2003 - In merito a quanto riportato il 14 marzo da alcuni organi di stampa, Tim precisa di aver avviato nel febbraio del 2001 una procedura di chiarimento su presunti aiuti di Stato in favore di Wind, che sarebbe stata accompagnata, sempre a quanto si apprende da notizie di stampa, da analoghe iniziative di altri operatori. Tale procedimento ha seguito da allora il normale corso istruttorio che l'Unione Europea adotta in simili circostanze.

LA COMMISSIONE AUTORIZZA L'ACQUISIZIONE CONGIUNTA DI UN GESTORE DI BINGO E CASINÒ NEL REGNO UNITO DA PARTE DELLE SOCIETÀ D'INVESTIMENTO CANDOVER E CINVEN
Bruxelles, 17 marzo 2003 - La Commissione europea ha approvato, sulla base del regolamento sulle concentrazioni, l'acquisizione congiunta della società Gala, gestore di bingo e casinò nel Regno Unito, da parte delle società d'investimento Candover e Cinven. La società Gala Group Limited gestisce sale bingo, casinò e macchine per il gioco d'azzardo in Gran Bretagna. In base ad un accordo notificato alla Commissione il 13 febbraio 2003, le due società britanniche Candover Partners Limited e Cinven Limited, che forniscono servizi di consulenza in materia di gestione e di investimenti, acquisiranno il controllo comune della Gala tramite l'acquisto delle sue azioni. Dalle indagini della Commissione è emerso che la Candover possiede una partecipazione di maggioranza in un centro vacanze che offre ai suoi clienti il gioco del bingo come parte di uno dei pacchetti di intrattenimento. Tuttavia, poiché questa attività di "bingo delle vacanze" può essere distinta dal "bingo commerciale" gestito dalla Gala, l'operazione non dà luogo a problemi di concorrenza per quanto riguarda i giochi del bingo. La Commissione ha riscontrato, inoltre, che la Cinven possiede la partecipazione di controllo di un'impresa proprietaria di pub con sede nel Regno Unito, che gestisce macchine da gioco nei suoi locali. L'acquisizione, tuttavia, non dà luogo a sovrapposizioni significative tra le attività di gestione delle macchine per il gioco d'azzardo da parte delle imprese partecipanti. L'operazione non incide, quindi, in misura sensibile sulla concorrenza in questo mercato. La Commissione ha concluso che non vi sono problemi sotto il profilo della concorrenza e ha autorizzato l'acquisizione sulla base del regolamento sulle concentrazioni.

SVILUPPO ECONOMICO E TUTELA AMBIENTALE NEL NORD MILANO: AL LAVORO PER LA SOSTENIBILITA' BRESSO, CINISELLO BALSAMO, COLOGNO MONZESE E SESTO SAN GIOVANNI FANNO IL PUNTO SU INTERVENTI E PROGETTI AVVIATI PER MIGLIORARE L'AMBIENTE E LA QUALITÀ DELLA VITA DEI LORO CITTADINI
Sesto San Giovanni, 17 marzo 2003 - Un modello di sviluppo economico compatibile con la tutela dell'ambiente si sta consolidando nei Comuni di Bresso, Cologno Monzese, Cinisello Balsamo e Sesto San Giovanni, impegnati da anni nella costruzione di un'area sovracomunale integrata, attraverso la creazione di strumenti come l'Agenzia Sviluppo Nord Milano, il Piano Strategico territoriale e l'Agenda 21. Durante l'incontro conclusivo dell'Agenda 21 Nord Milano, tenutosi presso la nuova sede della società Abb di Sesto San Giovanni, i quattro Comuni hanno fatto il punto su interventi e progetti realizzati o in fase di realizzazione in ambiti considerati strategici per lo sviluppo sostenibile del territorio: mobilità e inquinamento atmosferico e acustico; verde, natura e qualità urbana; energia e rifiuti; sistema produttivo e lavoro. L'Agenda 21 Nord Milano è strumento di cooperazione sovracomunale avviato nel 2000 con il supporto dell'Asnm, attraverso cui le quattro municipalità hanno definito volontariamente un Piano di Azioni da realizzare fino il 2010 per migliorare l'ambiente e la qualità della vita dei cittadini dell'area. L'Agenda 21 Nord Milano è stata il punto di partenza per attivare a livello comunale strumenti di partecipazione cittadina (Agende 21 con Forum locali) e a livello sovracomunale una modalità di lavoro e di cooperazione che garantisca la realizzazione degli obiettivi sostenibili condivisi. Fra i numerosi interventi e progetti avviati dai Comuni di Bresso, Cologno Monzese, Cinisello Balsamo e Sesto San Giovanni sono da sottolineare, per il loro carattere strategico e intercomunale, i seguenti: I quattro Comuni del Nord Milano hanno promosso un Progetto sulla Mobilità Sostenibile (finanziato dal Ministero dell'Ambiente e che ha visto come capofila il Comune di Cologno) per individuare soluzioni innovative di organizzazione e di gestione di un servizio di trasporto non convenzionale ad elevata flessibilità spazio - temporale (Multiorigine, Multidestinazione, MtM) da implementare in tutta l'area. Il progetto ha permesso la realizzazione di un'indagine per ricostruire il quadro conoscitivo (soprattutto della domanda); la definizione delle linee guida e delle alternative progettuali da sviluppare, la individuazione di un primo progetto pilota da realizzare: un portale di infomobilità del Nord Milano. Questo progetto pilota (scelto dalla Regione Lombardia da essere finanziato nel 2003) permetterà di mettere a sistema tutte le informazioni sull'offerta di trasporto esistente nell'area metropolitana. Inoltre il portale servirà a promuovere servizi di trasporto non convenzionali, quali car sharing e car pooling, ma anche modalità innovative di gestione del trasporto, come il mobility manger d'area. A queste azioni 'leggere' vanno aggiunte le numerose iniziative assunte dagli enti locali in materia di nuove infrastrutture per il trasporto. Per esempio va ricordata la realizzazione della Metrotranvia Milano-Cinisello, la cui costruzione si concluderà nel 2005. La cooperazione tra i comuni del Nord Milano, e tra questi a quelli dell'hinterland milanese, ha generato un rafforzamento del sistema del verde e dei grandi parchi dell'area che sta consolidando la Cintura Verde del Nord Milano. E' stato già costituito il parco di Grugnotorto, la cui gestione per i primi cinque anni è stata affidata all'Associazione Legambiente. Sono invece in fase di completamento gli iter procedurali di costituzione di altri due parchi dichiarati di interesse sovracomunale dalla Regione Lombardia: Media Valle del Labro e Est delle Cave. Prosegue inoltre il rafforzamento del Parco Nord. Il Comune di Bresso ha sollecitato una conferenza di servizi per accelerare l'ampliamento di altri 17 ettari di terreno, ricavati dall'ex aeroporto. Il Nord Milano è una dell'aree all'avanguardia nella promozione e nella diffusione di fonti rinnovabili di energie o assimilate attraverso lo sviluppo a livello comunale o intercomunale di centrali di cogenerazione (energia elettrica e termica) e della relativa rete di teleriscaldamento di quartiere o di città. Il progressivo ampliamento di questo tipo di infrastrutture tecnologiche e la contemporanea realizzazione di azioni di risparmio energetico sulle loro utenze, stanno portando ad una riduzione del fabbisogno complessivo, alla eliminazione di singoli impianti e ad una riduzione delle emissioni in atmosfera. Un esempio di risparmio energetico del nuovo costruito è la nuova sede di Sesto San Giovanni della società Abb S.p.A, azienda multinazionale leader nelle tecnologie elettrotecniche legate all'ambiente e all'energia. L'edificio è stato progettato per ottenere un risparmio energetico del 30%, grazie a un sistema integrato costituito dalla facciata 'attiva (in grado di catturare la luce solare), del contrasoffitto climatizzato e del ricambio dell'aria. La nuova sede è stata progettata dallo studio dell'architetto Marzoratti in collaborazione con i vertici di Abb, guidati dall'esperienza dell'ingegner Pellegata. I quattro Comuni del Nord Milano, nell'ambito del lavoro avviato con Asnm nel rilancio economico e nella creazione di una nuova identità produttiva dell'area, si sono impegnati nel promuovere l'insediamento di funzioni e di attività produttive sostenibili. In questa ottica sono già stati realizzati quattro nuovi distretti produttivi a Bresso, Cologno Monzese e Sesto San Giovanni, progettati secondo canoni innovativi (cunicoli tecnologici) e di sostenibilità ambientale. La selezione delle 74 società artigiane e Pmi assegnatarie è stata realizzata sulla basi di criteri quali la creazione di occupazione, il carattere innovativo dell'intervento e la tutela ambientale dell'attività svolta.

GRANDI NOVITÀ NELL'ESTATE DI FINNAIR CON L'ENTRATA IN VIGORE DELL'ORARIO ESTIVO, VERRÀ INAUGURATO IL VOLO GIORNALIERO NON STOP DA ROMA E SALIRANNO A 11 I VOLI SETTIMANALI DA MILANO
Milano, 17 marzo 2003 - Con l'entrata in vigore dell'orario estivo, partire per la Finlandia con Finnair sarà ancora più facile e comodo. Da Roma Fiumicino il volo non stop diventerà giornaliero, mentre da Milano Malpensa ci saranno ben 11 possibilità alla settimana per raggiungere direttamente Helsinki (volo giornaliero e doppia frequenza il lunedì, il mercoledì, il giovedì e il venerdì). Il potenziamento dei collegamenti nonstop tra l'Italia e la capitale finlandese, risponde alle esigenze della domanda in continua crescita e offre ai passeggeri la possibilità di usufruire di nuove fantastiche coincidenze per le rotte domestiche, ottimizzando così il momento del viaggio per arrivare prima alla destinazione finale. L'offerta del vettore di bandiera finlandese sul mercato italiano non è mai stata così ricca e articolata. Un 2003 ricco di novità, che vedrà anche il completamento del programma di sostituzione degli aeromobili utilizzati da Finnair per i collegamenti con l'Italia, con i nuovissimi Airbus A 319, per fornire un servizio di bordo sempre più comodo e funzionale. Da non dimenticare infine le rotte estive di Finnair, come i voli settimanali non stop da e per Rimini e Verona per Helsinki, o i voli stagionali da Helsinki per Lakselv (Capo Nord), Bergen (sulla costa norvegese) e Murmansk (Russia). Queste, insieme alle 16 destinazioni domestiche e ai voli per tutte le principali capitali dei paesi nordici, fanno di Finnair il vettore ideale per una vacanza estiva verso il Nord Europa, alla scoperta di paesaggi suggestivi, emozioni a contatto con la natura, luoghi da non dimenticare. L'esperienza, la professionalità, la qualità del servizio, la sicurezza e l'affidabilità del vettore, hanno origini lontane: non bisogna dimenticare che Finnair è una tra le compagnie aeree più vecchie al mondo e che il prossimo novembre festeggerà i suoi primi 80 anni di vita. Infolink: www.finnair.com/italia

SICUREZZA DEGLI ASCENSORI: UNI CONFERMA CHE LE NORME CI SONO (IL PROBLEMA E' FARLE RISPETTARE)
Milano, 17 marzo 2003 - A seguito del ripetersi di incidenti (purtroppo, alcuni, anche con vittime) l'opinione pubblica, sempre più allarmata, si chiede fino a che punto gli ascensori siano davvero sicuri, se ci sono norme che stabiliscono controlli periodici e chi deve garantire lo standard minimo della loro efficienza. L'Uni, Ente Nazionale Italiano di Unificazone (organizzazione riconosciuta dallo Stato e dall'Unione Europea che svolge attività normativa in tutti i settori industriali, commerciali e del terziario ad esclusione di quello elettrico ed elettrotecnico), dopo aver premesso che a livello internazionale esiste la Uni Iso 4190-6 con la quale vengono fissati i criteri di scelta degli ascensori da installare negli edifici per abitazione le cui caratteristiche tecniche devono essere adeguate al "traffico" dei passeggeri previsto, ricorda che è dal 1995 che esiste la direttiva CE n.16 in base alla quale gli ascensori di nuova costruzione devono essere realizzati in conformità alle norme tecniche europee Uni En 81-1 e 81-2 , norme che stabiliscono le "regole di sicurezza per la costruzione e l'installazione degli ascensori" elettrici ed idraulici. Ci sono norme internazionali, poi, che fanno specifico riferimento alle caratteristiche tecniche che devono avere alcuni elementi di fondamentale importanza per la sicurezza degli ascensori, come, per esempio, le funi (norme Uni Iso 4344 e Uni Iso 4101)e i dispositivi di comando e segnalazione (norma Uni Iso 4190-5). L'Uni ricorda anche che per quanto riguarda gli ascensori più vecchi, esiste la norma Uni 10411 che stabilisce i criteri di "buona tecnica" da adottare per la modifica o la sostituzione di parti di ascensori elettrici realizzati prima del recepimento della direttiva. La norma precisa che in questo caso vanno presi in considerazione gli interventi più significativi e non la semplice manutenzione. E' da tenere presente che per la manutenzione degli ascensori non esiste una norma specifica, ma che proprio lo scorso anno è stata emessa a livello europeo la Uni En 13015 che stabilisce quali informazioni i costruttori e gli installatori devono inserire nei libretti di istruzione in modo che tutti gli interventi periodici di controllo e di revisione possano essere eseguite nel modo migliore.

CLARKS SBARCA NELLA CAPITALE DELLA MODA
Milano, 17 marzo 2003 - Clarks, l'azienda inglese leader nel settore della produzione, distribuzione e vendita di calzature, ha aperto a Milano il suo terzo punto vendita monomarca italiano, potenziando così ulteriormente la propria rete distributiva secondo il progetto di rinnovamento del retail system voluto dalla Casa Madre. Ad un anno dall'apertura del secondo negozio monomarca a Verona, Clarks inaugura ora un nuovo punto vendita in una delle vie più importanti nel panorama dello shopping milanese: Corso Buenos Aires 63. Il negozio di Milano si articola su una superficie di circa 60 metri quadrati e presenta il nuovo sistema espositivo Crs (Clarks Retail System), progettato espressamente da Clarks per i propri clienti, al fine di rendere più omogenea l'esposizione delle due linee Clarks e Clarks Originals. Le vetrine tematiche, che espongono la Collezione Primavera Estate 2003, sono ispirate alle nuova campagne pubblicitarie "Portraits by Clarks Shoes" e "Doing Our Own Thing"e rispecchiano la filosofia di un marchio storico al passo coi tempi. Distribuito in 150 Paesi in tutto il mondo, Clarks è presente nel mercato italiano da oltre 30 anni; dal 1993 è distribuito dalla Asak & Co., con sede proprio nel veronese. L'inaugurazione ufficiale del negozio è prevista per il prossimo 20 marzo, in concomitanza con la giornata inaugurale del Micam

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