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di
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17 MARZO 2003
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ENTRATE FISCALI GENNAIO-FEBBRAIO 2003 -
DATI DI CASSA
Roma, 17 marzo 2003 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che il
totale delle entrate fiscali incassate a tutto febbraio 2003, confrontato con il
dato relativo allo stesso periodo del 2002, è il seguente:
|
Gennaio-Febbraio 2003
|
Gennaio-Febbraio 2002
|
Variazione %
|
Entrate
tributarie
|
46.241
|
43.585
|
+6.1%
|
Contributi
sociali
|
21.952
|
20.987
|
+4.6%
|
Totale
entrate
|
68.194
|
64.572
|
+5.6%
|
(dati in milioni di euro)
Per maggiore completezza di informazione, vengono di seguito
riportati anche i dati relativi rispettivamente al solo mese di febbraio e di
gennaio, confrontati ciascuno con lo stesso periodo del 2002:
|
Febbraio 2003
|
Febbraio 2002
|
Variazione%
|
Entrate
tributarie
|
21.281
|
19.822
|
+7.4%
|
Contributi
sociali
|
11.166
|
10.841
|
+3.0%
|
Totale
entrate
|
32.448
|
30.663
|
+5.8%
|
(dati in milioni di euro)
|
Gennaio 2003
|
Gennaio 2002
|
Variazione %
|
Entrate
tributarie
|
24.960
|
23.763
|
+5.0%
|
Contributi
sociali
|
10.786
|
10.146
|
+6.3%
|
Totale
entrate
|
35.746
|
33.909
|
+5.4%
|
(dati in milioni di euro)
CIPE: RIUNIONE DEL 14 MARZO 2003
Roma, 17 marzo 2003 . Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che il
14 marzo a Palazzo Chigi si è svolta una riunione del Cipe, presidente Giulio
Tremonti, segretario Mario Baldassarri. Il Comitato interministeriale per la
programmazione economica ha approvato il riparto del Fondo sanitario nazionale
di parte corrente, pari a 78.405 milioni di euro. Il Cipe ha anche esaminato la
relazione annuale dell'Unità tecnica finanza di progetto, ed ha approvato la
sua riforma. L'Unità tecnica finanza di progetto diventerà organo di supporto
del Cipe ed affiancherà il Ministero delle Infrastrutture e la Cassa depositi e
prestiti nell'analisi dei costi delle opere pubbliche. In particolare, per
ciascuna opera verrà elaborata, oltre a quella tecnica, una istruttoria
finanziaria al fine di dare maggiore efficacia alle risorse pubbliche e di
attrarre finanza di mercato. Il Cipe ha inoltre varato il Programma Grandi
Stazioni, inserito nel programma delle opere strategiche regolate dalla legge
obiettivo. Gli interventi riguardano 11 città per un totale di 13 stazioni:
Bari, Bologna, Firenze, Genova (2 stazioni), Milano, Napoli, Palermo, Roma,
Torino, Venezia (2 stazioni), Verona. L' investimento complessivo è di 578
milioni di euro, dei quali 261 milioni a carico dello Stato e la parte restante
a carico di Grandi Stazioni SpA. Il Comitato ha infine approvato quattro
contratti di programma relativi ai consorzi polo floricolo e Serramarina,
entrambi in Basilicata, il consorzio area aquilana, il consorzio Molise
agroalimentare. Per la prima volta, il Cipe ha anche avviato una ricognizione
sull'efficienza e l'efficacia dei Patti territoriali. L'obiettivo è duplice:
(a) valutare la validità di questo strumento di programmazione negoziata per la
capacità di realizzare i progetti; (b) verificare l'effettivo riequilibrio del
territorio.
MEDIOBANCA LA RELAZIONE SEMESTRALE AL 31
DICEMBRE 2002: IL PRIMO SEMESTRE DELL'ESERCIZIO CHIUDE A LIVELLO CONSOLIDATO CON
UN RISULTATO LORDO DELLA GESTIONE ORDINARIA DI € 214,7 MILIONI, IN AUMENTO DEL
16,8% RISPETTO ALL'ANNO PRECEDENTE
Milano, 17 marzo 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Mediobanca presieduto
dal Vice Presidente dott. Cesare Geronzi ha approvato il 14 marzo la Relazione
semestrale al 31 dicembre 2002. Il primo semestre dell'esercizio chiude a
livello consolidato con un risultato lordo della gestione ordinaria di € 214,7
milioni, in aumento del 16,8% rispetto all'anno precedente, grazie all'andamento
del margine d'interesse (+21,6%) che ha beneficiato degli apporti dell'attività
di trading sul portafoglio di tesoreria; le commissioni si mantengono su livelli
prossimi a quelli dello scorso esercizio malgrado il perdurante ristagno delle
attività di investment banking. Il negativo andamento dei mercati continua a
condizionare il risultato contabile che presenta anche per il semestre un saldo
negativo di € 186,1 milioni, per la quota di pertinenza della Capogruppo. A
tale risultato si perviene dopo aver portato a carico del conto economico €
293,8 milioni di allineamenti sul portafoglio titoli (azionari ed
obbligazionari), che includono € 34,8 milioni di minusvalenze relative alla
quota della partecipazione Fondiaria-SAI ceduta successivamente al 31 dicembre.
Nel corrispondente periodo dello scorso esercizio l'utile era stato di € 272
milioni, avendo registrato da un lato € 462 milioni di plusvalenze da realizzo
e dall'altro € 319,3 milioni di minusvalenze sul portafoglio titoli. L'avversa
congiuntura dei mercati, che non mostra allo stato segnali di possibile
recupero, ha prudenzialmente suggerito anche per la scadenza semestrale di
riferirsi - quale parametro per il calcolo degli allineamenti sul portafoglio
azionario - ai prezzi di fine periodo anziché a quelli medi del semestre
luglio-dicembre, con un maggior onere di circa € 93 milioni. Dopo tali
allineamenti, il portafoglio titoli azionario e obbligazionario presenta a fine
dicembre una plusvalenza di € 2.412,6 milioni che scende a € 2.247,8 milioni
alle quotazioni di ieri. Le perdite da valorizzazione dei contratti derivati
(€ 50,6 milioni) non tengono conto di € 44,7 milioni di plusvalenze sugli
stessi strumenti, di cui € 30,3 milioni maturate a far tempo dall'inizio
dell'esercizio; tali plusvalenze vengono contabilizzate solo al momento del
realizzo. Le svalutazioni su crediti restano unicamente collegate all'operatività
nel settore delle famiglie, del factoring e marginalmente del leasing.
L'incremento delle rettifiche è attribuibile al rigore applicato nel quadro del
generale deterioramento del rischio. Al 31 dicembre i mezzi di provvista sono
pari ad € 22.506,2 milioni (+9,7% rispetto al 30 giugno), i finanziamenti e le
anticipazioni a € 15.628,4 milioni (-8,9%) e gli investimenti in
partecipazioni a € 3.369,9 milioni (+ 0,5%) tenuto ovviamente conto dei
predetti allineamenti. Il patrimonio netto del Gruppo sale a € 4.841,8 milioni
(€ 4.706,7 milioni al 30 giugno) senza tener conto del risultato di periodo e
delle plusvalenze nette sul portafoglio titoli. La Capogruppo presenta un
risultato lordo della gestione ordinaria di € 144 milioni, in aumento del 27%
rispetto allo scorso anno. La crescita è interamente attribuibile al margine di
interesse alla cui formazione hanno concorso in misura importante le operazioni
di tesoreria. Il risultato ante imposte e accantonamenti chiude con una perdita
di € 237,9 milioni (contro un utile di € 169,4 milioni al 31 dicembre 2001).
A formare il risultato concorrono quest'anno svalutazioni sul portafoglio titoli
per € 298,7 milioni, calcolate per le azioni e le obbligazioni convertibili
quotate ai corsi puntuali di fine periodo; lo scorso anno le componenti
straordinarie sul portafoglio titoli presentavano un saldo netto positivo di €
137,5 milioni, differenza tra € 456,3 milioni di utili e € 318,8 milioni di
svalutazioni. La provvista - inclusi gli affidamenti da banche e i Fondi Bei -
aumenta nel semestre di circa € 1,9 miliardi - mentre i finanziamenti e le
anticipazioni diminuiscono di € 1,8 miliardi; conseguentemente, le
disponibilità si incrementano di € 3,4 miliardi, incluso l'apporto delle
operazioni in pronti contro termine e del saldo delle altre voci di bilancio.
BANCA SELLA: CONFERMATI I RATINGS
ASSEGNATI DA MOODY'S
Biella, 14 febbraio 2003 - Moody's, primaria agenzia statunitense di rating, ha
pubblicato il rapporto aggiornato su Banca Sella SpA, confermando i seguenti
livelli di rating assegnati, per la prima volta, a febbraio del 2001: Depositi a
lungo termine A3; Depositi a breve termine P-2; Solidità finanziaria C. Le
previsioni di Moody's circa i suddetti livelli sono stabili e riflettono
l'attesa capacità della Banca di consolidare la sua presenza senza intaccare i
suoi fondamentali finanziari. La valutazione dell'Agenzia di rating su Banca
Sella evidenzia, fra i punti di forza dell'Istituto biellese: il management
innovativo; la lungimirante strategia nello sviluppo di nuove aree di business
caratterizzate da tassi di crescita attesi elevati e utili relativamente
superiori, quali Private Banking e Sistemi di Pagamento; un'intensa attività
nel settore dell'Internet Banking, che la pone fra i primi cinque operatori del
settore in Italia; un controllo e una proprietà stabili da parte della famiglia
Sella.
BANCA PROFILO: APPROVATO IL PROGETTO DI
BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2002 UTILE NETTO A € 3,27 MILIONI, MEZZI AMMINISTRATI
PER € 1.964 MILIONI CONVOCATA L'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI PER IL 24 APRILE
2002
Milano, 17 marzo 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Profilo,
investment bank specializzata in Private Banking e Capital Market, ha approvato
ili 14 marzo il Progetto di bilancio al 31/12/2002. Il consuntivo dei dati di
bilancio 2002 è contraddistinto da un utile netto di € 3.270.085, in crescita
del 6,4% rispetto al risultato dell'anno precedente (€ 3.073.403). I ricavi
ammontano a € 44 milioni (€ 47,5 milioni nel 2001). I costi, pari a € 25,3
milioni, sono diminuiti di € 6 milioni (- 19% rispetto al 2001) con una
contrazione del 8% delle spese per il personale (passato dalle 193 unità del
2001 alle 169 del 2002) e del 29% delle spese diverse. L'incremento dell'utile
netto è estremamente positivo, soprattutto se valutato alla luce del trend
negativo che ha continuato a contraddistinguere i mercati finanziari e della
persistente congiuntura sfavorevole in ambito internazionale. Concentrandosi
sulla riorganizzazione interna e sulla flessibilità operativa, Banca Profilo ha
mirato al consolidamento delle proprie attività e al recupero di efficienza. I
mezzi amministrati, ammontati a 1.964 milioni di Euro (- 7,2% sul 2001),
indicano una diminuzione sostanzialmente riconducibile alla valorizzazione dei
portafogli. Il patrimonio netto al 31/12/2002 è pari a € 107,5 milioni (117,9
nel 2001) facendo segnare una lieve flessione dovuta al pagamento del dividendo
2002 e alla distribuzione di parte della Riserva "Sovrapprezzi di
Emissione". Il CdA ha deliberato inoltre di sottoporre all'Assemblea degli
azionisti (24 aprile p.v. in prima convocazione o 30 aprile in seconda
convocazione) la proposta di: 1. destinare l'utile a dividendo per complessivi
€ 3.262.297 in ragione di € 0,0269 per azione, su un totale di 121.275.000
azioni totali 2. destinare l'importo residuo di € 7.788 ad Altre Riserve 3.
distribuire agli azionisti parte della Riserva "Sovrapprezzi di
Emissione", pari a €27.651.027 al 31.12.2002, per un importo complessivo
di € 4.002.075, corrispondente ad € 0,033 per ciascuna delle 121.275.000
azioni del capitale della Banca Il pagamento del dividendo, che potrà usufruire
integralmente del credito d'imposta, e della Riserva "Sovrapprezzi di
Emissione" avverrà a partire dal 10 luglio 2003, con stacco cedola n.5,
fissato al 7 luglio 2003. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato
l'esercizio di stock option da parte di dipendenti. Ciò comporterà la
sottoscrizione di n. 1.197.000 nuove azioni che verranno emesse - al valore
nominale di € 0,52 per azione - con apposito aumento di capitale a loro
riservato in esecuzione della delibera del 23/4/2002. Tale aumento di capitale
comporterà l'incremento del n. totale delle azioni - da 121.275.00 a
122.472.000 - per un ammontare del capitale sociale di € 622.000. Il CdA ha
altresì approvato di sottoporre all'Assemblea la proposta di autorizzare
l'acquisto in una o più volte, per un periodo compreso tra la date della
delibera assembleare e l'assemblea di approvazione del bilancio al 31-12-2003,
nei limiti di legge fino ad un massimo di 12.103.245 azioni ordinarie di Banca
profilo del valore nominale di € 0,52 ciascuna, pari al 9,98% del capitale
sociale, per un prezzo unitario non inferiore al loro valore nominale e non
superiore del 20% rispetto al prezzo di riferimento del giorno precedente ogni
singolo acquisto
CONCLUSA CON SUCCESSO L'OPA SU INTERBANCA
Padova, 17 marzo 2003 - Si è conclusa il 14 marzo l'Offerta Pubblica di
Acquisto sui titoli della controllata Interbanca S.p.A., lanciata da Banca
Antonveneta lo scorso 17 febbraio. Dai conteggi preliminari effettuati ad esito
dell'Offerta, soggetti ad ulteriori verifiche, risultano pervenute:
STRUMENTI FINANZIARI OGGETTO DI OPA
|
n.
strumenti oggetto di OPA
|
Numero adesioni
|
percentuale
sugli strumenti oggetto di OPA
|
Azioni
ordinarie Interbanca god. 1.1.2002
|
18.547.434
|
16.140.821
|
87,025%
|
Azioni
Interbanca god. 1.1.2003
|
151.695
|
148.501
|
97,894%
|
Obbligazioni
Interbanca convertibili in az. IB
|
427.318
|
417.610
|
97,728%
|
Obbligazioni
BAPV convertibile in az. IB
|
10.777
|
10.213
|
94,767%
|
In base
al numero delle azioni ordinarie apportate, tenuto conto di quelle già
possedute, Banca Antonveneta verrebbe quindi a detenere circa il 96% del
capitale sociale di Interbanca S.p.A.. In considerazione della percentuale
raggiunta, Banca Antonveneta, come dichiarato nel Documento di Offerta, procederà
al lancio di un'Opa residuale ai sensi dell'art. 108 del TUF con le modalità e
nei tempi previsti dalla vigente normativa. L'Avviso definitivo sui risultati
verrà pubblicato entro il prossimo 19 marzo, data di pagamento del
corrispettivo dell'Offerta e di trasferimento dei titoli conferiti.
NELLA NUOVA SEDE DEGLI ALPINI DI BUSTO
GAROLFO UNA CATENA DI SOLIDARIETÀ IL GRAZIE DEL PRESIDENTE DEL GRUPPO, VIRGINIO
HOLZER, PER IL CONTRIBUTO DELLA BCC DI BUSTO GAROLFO E BUGUGGIATE
Busto Golfo, 17 marzo 2003 - "Con estrema riconoscenza per l'aiuto da voi
prestatoci, vi informo che i lavori di ampliamento e di ristrutturazione della
sede sono stati portati a termine e sono risultati estremamente funzionali per
la vita del gruppo". Così Virginio Holzer, capo del gruppo di Busto
Garolfo dell'associazione nazionale alpini, ha scritto in una lettera
indirizzata a Silvano Caglio, presidente della Banca di Credito Cooperativo di
Busto Garolfo e Buguggiate, per ringraziare del contributo di 7.500 euro che
l'istituto di credito ha erogato nei mesi scorsi."E non è la prima volta
che la Bcc ci aiuta -aggiunge Holzer-. Nei lunghi anni di costruzione della
nostra sede, il cui primo mattone è stato posto nel 1994 mentre l'inaugurazione
si è tenuta nel 1999, la banca ci ha sempre fattivamente sostenuto, assieme a
tante imprese edili di Busto Garolfo. Con l'ultimo contributo ricevuto dalla Bcc,
abbiamo rifatto il tetto, completato ed attrezzato i locali della nostra
cucina". La sede del gruppo alpini di Busto Garolfo si trova in via
Domenico Savio 37 ed è intitolata al sottotenente Enrico Gornati. Il gruppo,
che si ritrova al venerdì sera, conta 47 alpini e 25 amici degli alpini ed è
impegnato in attività di beneficenza sul territorio, raccogliendo fondi,
organizzando cene e iniziative varie, e, su richiesta dell'amministrazione,
gestendo il posto ristoro del parco comunale durante le fiere di primavera ed
autunno. Gli utili derivanti da tali attività vengono devoluti a vari enti ed
istituti che operano sul territorio: in particolare, nel corso del 2002 il
gruppo alpini ha sostenuto le attività de "Il Seme". Quest'anno,
invece, oggetto degli aiuti del gruppo di Holzer sarà il Gpu (genitori per la
promozione umana), associazione che opera in favore dei bimbi portatori di
handicap o svantaggiati. La sede del gruppo alpini è da sempre pronta ad
ospitare altre associazioni di volontariato: in questo momento, metà del locale
cantina è adibito a magazzino dal locale corpo di protezione civile. Il
commento di Silvano Caglio, presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate
Il gruppo alpini di Busto Garolfo è una realtà da sempre significativa
nell'ambito del territorio di Busto Garolfo, che ha contribuito a creare quel
tessuto di solidarietà diffusa che rappresenta l'aspetto più vivo e vitale di
una comunità umana. Il nostro territorio è ricco di associazioni e noi
cerchiamo sempre di sostenerle. Per vocazione di nascita, infatti, la Bcc di
Busto Garolfo e Buguggiate condivide il sistema di valori che è alla base della
finanza etica, e da sempre sviluppa iniziative mirate a sostenere la crescita
del terzo settore, nel rispetto reciproco della propria storia, delle funzioni
istituzionali e delle rispettive autonomie. "La nostra presenza è un
valore per l'intera zona", aggiunge Gianni Macchi, direttore generale della
Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate, che così riassume
la vocazione dell'istituto di cui è alla guida e che ogni anno destina oltre
500mila euro (più di un miliardo delle vecchie lire) in beneficenza e attività
promozionali locali
ASSOGESTIONI: I GESTORI ISTITUZIONALI SU
OLIVETTI -TELECOM
Milano, 17 marzo 2003 - La proposta di fusione Olivetti-Telecom deliberata dai
rispettivi consigli il 12 marzo u.s. investe direttamente gli interessi di
milioni di risparmiatori italiani e stranieri che hanno fatto affidamento per
una rilevante quota dei loro investimenti nelle prospettive di crescita e
sviluppo del maggiore gruppo quotato italiano. La proposta è giunta improvvisa
all'attenzione del mercato, con pesanti e divergenti conseguenze sull'andamento
delle quotazioni delle società coinvolte. In data 14 febbraio 2003 i vertici
della Telecom dichiaravano testualmente al mercato che non c'era alcuna "pressure
in the chain for a rushed solution" e che comunque l'impegno a ridurre e
semplificare la situazione attuale sarebbe stato realizzato secondo un
"market friendly approach". Nello stesso contesto si presentava un
piano di contenimento dell'indebitamento fino al 2005, che la proposta di
fusione smentisce poiché comporta, ove approvata, un consistente aumento del
debito. Ancora il giorno 6 marzo u.s., le agenzie di stampa riportavano notizie
di fonte Olivetti e Telecom che smentivano l'imminente riassetto del gruppo, pur
in presenza di una volatilità anomala delle quotazioni e di notizie di stampa
di segno opposto poi rivelatesi precise e circostanziate. Un tale quadro di
informazioni ha pesantemente condizionato l'andamento dei titoli del gruppo,
determinando una divaricazione non altrimenti giustificata da fatti economici e
aziendali di natura reddituale, andamento che può essere unicamente spiegato
dallo stillicidio di notizie divergenti e dalla crescente consapevolezza che una
proposta di fusione fosse prossima. I prezzi attuali scontano dunque gli effetti
finanziari del piano di fusione e hanno progressivamente cessato di riflettere
esclusivamente i fondamentali reddituali delle aziende del gruppo. Infatti la
perdita di valore dei titoli Telecom e il concomitante apprezzamento dei titoli
Olivetti, in assenza di altri fatti aziendali rilevanti, non possono che in
larga misura incorporare la redistribuzione di valore che sarebbe determinata
dal progetto di fusione. L'operazione di fusione, come proposta al mercato,
presenta diversi aspetti pregiudizievoli degli interessi degli azionisti Telecom,
anche a prescindere dalla piena condivisone dell'obiettivo di accorciamento
della struttura di gruppo, tra i quali va sottolineato il diritto di recesso
offerto agli azionisti Olivetti. In particolare l'esercizio di tale diritto potrà
essere sostenuto grazie a nuovo indebitamento garantito da risorse finanziarie
della Telecom, con grave nocumento della posizione dei soci della società
operativa. Risulta pertanto di fondamentale importanza chiarire il fondamento
giuridico della previsione di un diritto di recesso ai soci Olivetti. Inoltre,
il rapporto di cambio trova, per le ragioni esposte in precedenza, una debole
giustificazione negli attuali livelli di mercato, che viceversa ne sono in parte
la conseguenza, e richiede pertanto un'attenta valutazione basata sui
fondamentali aziendali. Sotto un profilo più generale, presso gli investitori
istituzionali, sussiste una diffusa preoccupazione in quanto il piano di fusione
ha già ricevuto una prima accoglienza negativa da parte dei mercati finanziari
internazionali e potrebbe anche avere, qualora perseguito nella sua attuale
configurazione, conseguenze reputazionali di lungo periodo per il mercato
nazionale dei capitali. Gli investitori istituzionali, per la responsabilità
che devono ai propri risparmiatori e più in generale al mercato, hanno il
compito di valutare in ogni loro aspetto le vicende aziendali e i comportamenti
dei consigli di amministrazione delle società in cui investono, e sono tenuti a
tutelare i diritti relativi alla partecipazioni azionarie dei portafogli da loro
gestiti. A garanzia dei diritti di tutti gli azionisti, il nostro ordinamento
prevede che il progetto di fusione sia approvato da una deliberazione
dell'assemblea straordinaria, una delle sedi ove i gestori istituzionali
agiscono a tutela dei diritti e nell'interesse degli investitori di minoranza.
TELECOM ITAIA: LE GRAVI ED ERRATE
AFFERMAZIONI DI ASSOGESTIONI POSSONO CREARE TURBATIVE DI MERCATO
Roma, 17 marzo 2003 - Con riferimento al comunicato stampa di Assogestioni
Telecom Italia ribadisce la piena validità dell'operazione effettuata
nell'interesse di tutti gli azionisti Olivetti e Telecom Italia; inoltre viene
ribadito la piena e totale disponibilità ad illustrare ad Assogestioni ogni
elemento, così come già fatto al mercato e alla comunità finanziaria, al fine
di eliminare le gravi imprecisioni che dalla comunicazione di Assogestioni
emergono. Telecom italia sottolinea che il mercato, al di là del riallineamento
di posizione di breve termine, si è già riposizionato ai valori precedenti
l'annuncio dell'operazione che riflettevano un rapporto di concambio sia di
breve che di medio periodo, rapporto confermato anche in via prospettica da
recenti analisi di primarie istituzioni finanziarie. Telecom Italia si augura
che le immotivate dichiarazioni sia sotto l'aspetto giuridico che valutativo non
creino turbative di mercato, di cui Assogestioni si dovrà assumere tutte le
responsabilità.
2002 POSITIVO PER IL GRUPPO BAYER IN
ITALIA 1.788 MILIONI DI EURO DI FATTURATO
Milano, 17 marzo 2003 - Gli effetti negativi della congiuntura sono stati ben
arginati in tutti i settori, anche se i provvedimenti di contenimento della
spesa sanitaria hanno influenzato negativamente gran parte dei segmenti di
questo mercato. Andamento positivo soprattutto nei prodotti per l'agricoltura e
la sanità animale, nei farmaci biologici e nei sistemi diagnostici. Realizzato
il più grande riassetto organizzativo della storia dell'azienda, con la
creazione di società autonome, alcune delle quali già operative dall'inizio
del 2003 Nella difficile congiuntura che ha caratterizzato gran parte dei
settori industriali nel 2002, evidenziata da fenomeni di forte stagnazione della
domanda e di parallelo calo dei prezzi di vendita dei prodotti, il Gruppo Bayer
in Italia ha reagito con determinazione chiudendo l'esercizio in positivo,
consolidando la posizione sui mercati chiave e tessendo al contempo una
straordinaria opera di riorganizzazione strutturale in sintonia con tutto il
Gruppo a livello mondiale. Nell'esercizio 2002 Bayer in Italia ha registrato un
volume d'affari complessivo di 1.787,8 milioni di Euro, inferiore in valore
assoluto a quello registrato nel 2001 (1.802 milioni di Euro) ma di fatto in
crescita dello 0,7 per cento rispetto a esso se si considerano le cessioni e le
dismissioni di attività avvenute nel corso dell'anno e riportate a bilancio.
Notevole il contributo dell'export, il cui volume d'affari ha raggiunto i 321
milioni di Euro, spinto dall'ottimo andamento del business di Bayer Biologicals.
In linea con la strategia adottata dal Gruppo Bayer in tutto il mondo, Bayer in
Italia ha sviluppato nel 2002 un impegno straordinario nella realizzazione di un
nuovo assetto organizzativo globale. È il più grande progetto di evoluzione
strutturale della storia dell'azienda. 'The new Bayer', come dice il logotipo
creato per comunicare tale progetto di riorganizzazione, ha portato alla
creazione di due società autonome - Bayer CropScience e Bayer Polimeri -
ciascuna delle quali rappresenta uno dei pilastri consolidati del business
dell'azienda. Già operative dall'inizio del 2003, le nuove società faranno
capo a una holding che assicurerà il supporto, la forza, le sinergie e la
stessa continuità storica del nome Bayer. Questo nuovo assetto, deciso nel
2001, è mirato ad aumentare ulteriormente la focalizzazione sul mercato, la
flessibilità d'azione e la capacità di valorizzare le enormi potenzialità del
Gruppo. Il progetto organizzativo prevedeva in parallelo la dismissione delle
attività non considerate core business. In quest'ottica è stata ceduta nel
corso del 2002 la Haarmann & Reimer, azienda produttrice di fragranze e
aromi. La Dralon G.m.b.H. - non più di proprietà Bayer già dall'inizio del
2001 - dal primo luglio 2002 ha avviato una propria organizzazione di vendita,
concludendo in tal modo - per altro anticipatamente, e quindi con qualche
ripercussione sui piani di budget - la rappresentanza in precedenza affidata
alla divisione Fibre. A dicembre 2002 la divisione Consumer Care ha ceduto il
ramo d'azienda 'Insect control' (marchi Baygon e Autan) alla SCJohnson,
mantenendo però la struttura produttiva del Polo di Filago e la distribuzione
del marchio Autan sul canale farmacia. Produzione: continuano gli investimenti
con uno sguardo alla ripresa Il permanere di una situazione di stagnazione della
domanda sia in Italia che all'estero, ha comportato nel 2002 andamenti ancora
altalenanti dei volumi prodotti. Alle flessioni registrate nei settori delle
materie plastiche, nei polimeri e in alcune produzioni farmaceutiche e per
automedicazione, fanno da contrappunto il forte incremento della divisione
Agraria (+ 30%) e gli aumenti - più contenuti ma comunque significativi - nei
lattici sintetici e nei prodotti speciali. Sui volumi prodotti ha inciso
notevolmente anche la cessione del sito per la produzione di resine per vernici
presso il Polo di Garbagnate Milanese. A partire da novembre 2002 - ma la
graduale riduzione produttiva è iniziata da giugno - tali attività sono state
definitivamente trasferite agli stabilimenti Bayer AG di Bitterfeld e Bayer
Spagna di Prat, nell'ambito della riorganizzazione produttiva di LS Europa. La
politica di investimenti produttivi del Gruppo Bayer in Italia, focalizzata
soprattutto sui Poli di Garbagnate (Milano) e di Filago (Bergamo) e sulla
ristrutturazione globale dell'insediamento Bayer Biologicals di Rosia (Siena),
è stata alimentata nel 2002 con circa 20 milioni di Euro, spesi per nuovi
impianti e per ottimizzare strutture e processi. L'unità produttiva PH di
Garbagnate ha brillantemente superato tutte le verifiche Emea e Fda, ottenendo
in tal modo il riconoscimento formale della propria efficienza e validità da
istituzioni di calibro mondiale. Presso il Polo di Filago la divisione Materie
Plastiche ha inaugurato il Centro di Competenza Europeo del Colore, con il quale
Bayer vuole rispondere sempre meglio alle esigenze del mercato italiano, noto in
tutto il mondo per la creatività e per il design. Il Centro di Competenza del
Colore completa l'offerta del Polo di Filago, specializzato nella produzione di
lotti medio/piccoli di tutte le principali materie plastiche, e rende Bayer
ancora più efficiente nello sviluppo di nuovi colori in collaborazione con i
clienti, riuscendo a predisporre campioni per le prime prove già in pochissimi
giorni. Bayer Biologicals ha vissuto un altro anno di intenso lavoro mirato alla
realizzazione del nuovo Centro di competenza europeo dei medicinali biologici
nell'insediamento produttivo di Rosia. I 2,5 milioni di Euro complessivamente
spesi nel corso del 2002 sono stati investiti principalmente nel completamento
degli impianti per il Controllo Qualità, nell'automazione delle linee di
confezionamento e nell'implementazione del sistema informatico dei laboratori (Lims).
Tanti i traguardi raggiunti dall'azienda nel corso dell'anno: a gennaio 2002 è
stato avviato il laboratorio di Chimica/Biochimica; Bayer Biologicals è
diventata importatore e produttore dei prodotti biologici emoderivati per il
mercato europeo; a settembre è stato qualificato il laboratorio di
Microbiologia e a dicembre è stata avviata l'attività dei test di sterilità.
Nel campo della Ricerca e Sviluppo, il Gruppo Bayer in Italia ha proseguito nel
2002 il suo impegno con investimenti complessivi per oltre 10 milioni di Euro.
Considerati da Bayer valori sempre più imprescindibili, l'ambiente, la qualità
e la sicurezza hanno occupato anche nel 2002 un posto assolutamente prioritario.
Nel Polo di Filago è stata rinnovata in aprile la registrazione Emas secondo il
regolamento Ce 761/2001; in ottobre è avvenuto il rinnovo delle certificazioni
Iso 14001 per la divisione Prodotti Speciali; tutte le certificazioni Iso 9000
sono state confermate. Il sistema di gestione della sicurezza, strutturato
secondo quanto previsto dal D.L. 334/99 (Seveso 2), è stato implementato in
tutte le unità produttive Bayer e nelle aziende terze presenti nel Polo di
Filago; la visita ispettiva da parte del Ministero dell'Ambiente si è conclusa
con esito positivo. Una testimonianza diretta di sicurezza viene dall'area
produttiva Bayer Chemicals di Filago, che ha raggiunto il traguardo di 1.500
giornate lavorative senza incidenti, pur a fronte di una produzione nel
frattempo quadruplicata. Sempre sul tema della sicurezza, il Polo di Garbagnate
ha collaborato con l'Associazione dei Farmacisti Italiani (Afi) alla stesura
delle linee guida per l'applicazione della Norma Oshas 18001. Importante su
questi temi anche l'impegno Bayer nello sviluppo e nella commercializzazione di
prodotti migliorativi, come nel caso dei nuovi ignifughi molto vantaggiosi sotto
il profilo ecologico. In tal senso si distinguono anche Bayoxide E III (per
l'eliminazione dell'arsenico dalle acque potabili) e Baypure, additivo per i
detergenti che ha una biodegradabilità superiore ai prodotti finora in
commercio. La riorganizzazione per società autonome, sviluppata da Bayer nel
corso del 2002, ha comportato un grande impegno anche nel campo dei sistemi
informativi che alle nuove società dovevano assicurare l'ossatura e il supporto
in termini di tecnologie di comunicazione, di elaborazione e di condivisione dei
dati. Uno degli esempi più significativi in ambito nazionale dell'integrazione
informatica effettuata riguarda il progetto Scup, cioè la realizzazione del
nuovo sistema informativo per Bayer CropScience. Esso ha richiesto tra l'altro
la migrazione degli utenti ex Aventis CropScience da Exchange a Lotus Notes,
strumento di posta elettronica standard per tutto il Gruppo Bayer. Ogni realtà
nazionale Bayer partecipa inoltre alla gestione integrata dei servizi
informatici del Gruppo a livello mondiale. In tal senso sta rivestendo sempre
maggiore importanza il gruppo internazionale informatico Im Ema, gestito dai
responsabili Edp di tutta Europa, che ha in carico tematiche di grande rilievo
quali la sicurezza informatica, il supporto applicativo, l'unità organizzativa
tra le strutture del Gruppo. Per ciò che riguarda le infrastrutture
informatiche, sono stati sviluppati nel 2002 molteplici progetti. Tra essi
figurano: l'implementazione del software Its per consentire ai collaboratori
esterni di effettuare ordini tramite SAP R/3; la rete 'extranet' per permettere
l'utilizzo di funzionalità informatiche anche alle aziende partner (Pharbenia,
Axxam, ecc.); l'implementazione di 'reti sicure' Vpn (Virtual Privat Network)
per l'utilizzo di nuove tecnologie quali Gprs (trasmissione dati tramite rete
mobile Gsm) e Mpls (rete dati 'terrestre'); l'erogazione dei servizi 'operativi'
attraverso una gestione di outsourcing. Nell'ambito della formazione tesa a
migliorare l'uso degli strumenti informatici, sono state realizzate iniziative
di successo per estendere le conoscenze di applicativi quali Excel e PowerPoint,
avvalendosi di metodi di apprendimento sia consolidati sia innovativi (tutorship).
L'obiettivo di dare linee guida e riconoscibilità comune a tutti i siti Web
realizzati da Bayer in Italia, è stato portato avanti nel 2002 con importanti
interventi quali il nuovo sito di Bayer CropScience e il Progetto Emofilia.
Enorme successo stanno riscuotendo tutte le iniziative di Bayer online, grazie
alla loro capacità di mettere a disposizione - sia degli specialisti e degli
operatori del settore, sia di tutto il pubblico - l'enorme bagaglio di
informazione e di esperienza che l'azienda possiede. La testimonianza concreta
di tale successo viene dai circa 650.000 accessi del 2002 al network dei siti
Bayer. La presenza dell'azienda nella vita sociale e culturale si è sviluppata
nel 2002 su diversi fronti. Il contributo di Bayer ha consentito la
realizzazione di grandi concerti in alcune delle basiliche italiane più
prestigiose, proseguendo un programma che è divenuto ormai un 'classico' per
migliaia di appassionati di musica. Il mecenatismo di Bayer ha consentito
inoltre la realizzazione di molteplici iniziative nel campo dell'arte, della
cultura, dello sport, unite dal comune denominatore dello sviluppo dei principi
e dei valori fondamentali per la vita dell'uomo e della società.
CRESCITA DEL 25,7% ED AUMENTO DELLA
REDDITIVITA' OPERATIVA DEL 38,6% PER IL GRUPPO PERMASTEELISA NEL 2002
Milano, 17 marzo 2003 - il 14 marzo, il Consiglio di Amministrazione di
Permasteelisa S.p.A. si è riunito, sotto la presidenza di Enzo Pavan, ed ha
approvato il Bilancio Civilistico di Permasteelisa S.p.A. ed il Bilancio
Consolidato del Gruppo, entrambi relativi all'esercizio 2002. Il valore della
produzione, rilevato al 31 dicembre 2002, è pari a circa 995 milioni di Euro,
con un incremento del 25,7% rispetto 2001. Il Risultato operativo (Ebit) è
passato da 55,5 milioni di Euro del 2001 a 76,9 milioni di Euro del 2002 con un
incremento del 38,6%. L'utile ante imposte si è attestato a 75,7 milioni di
Euro con una variazione del - 1,4%, mentre l'utile netto ha raggiunto 55,5
milioni di Euro con un incremento del 10,9%. È doveroso ricordare che
l'esercizio 2001 aveva beneficiato di proventi straordinari lordi pari a 26,1
milioni di Euro, contro i 2,7 milioni di Euro di questo esercizio. Il risultato
ha beneficiato di una minore incidenza delle imposte sul reddito, passata dal
35,0% al 27,3%, dovuta principalmente all'effetto della legge Tremonti sugli
investimenti italiani ed al riconoscimento di imposte differite attive relative
all'acquisizione Gartner. Il Gruppo è prevalentemente cresciuto nel settore
delle facciate sui mercati statunitense, tedesco ed inglese. Da sottolineare
l'incremento nel settore interni sul mercato statunitense. "Nonostante le
incertezze a livello economico e politico - ha commentato Enzo Pavan - il Gruppo
ha dimostrato di essere in grado di reagire conquistando nuove quote di mercato
ed entrando in nuovi settori e nuove aree geografiche. Questa capacità,
accompagnata ad una presenza globale ed una forte struttura
progettistico-produttiva, ci permettono di guardare al 2003, anno che prevediamo
difficile per l'intera economia, con fiducia ed ottimismo." Buoni sono i
risultati del Bilancio Civilistico, relativamente al quale si rileva un valore
della produzione pari a 78,8 milioni di Euro ed un utile netto di 20,3 milioni
di Euro. Alla luce di tali risultati il Consiglio d'Amministrazione ha deciso di
sottoporre all'approvazione dell'Assemblea Ordinaria degli Azionisti, convocata
per il giorno 28 aprile 2003 ed, in seconda convocazione, per il giorno 30
aprile 2003, la seguente proposta di deliberazione: La distribuzione di un
dividendo pari ad Euro 0,36 per azione, pagabile a partire dalla data del 29
maggio 2003, previo stacco della cedola n° 4, in data 26 maggio 2003. Il
Consiglio ha anche approvato la Relazione Annuale sulla Corporate Governance ed
ha approvato il Regolamento di funzionamento dell'Assemblea Ordinaria e
Straordinaria degli Azionisti da sottoporre all'approvazione da parte
dell'Assemblea stessa.
LONDRA MANTIENE LA POSIZIONE DI LOCATION
PIÙ CARA AL MONDO PER SPAZI USO UFFICIO BRUXELLES OTTIENE LA MIGLIORE
PERFORMANCE IN CLASSIFICA, SCALANDO DIECI POSIZIONI MILANO GUADAGNA DUE
POSIZIONI PASSANDO DAL 10° ALL'8° POSTO GLI AFFITTI PER UFFICI PRIMARI PERDONO
IN MEDIA IL 7%
Milano, 17 marzo 2003 - Londra, Tokyo e Parigi mantengono la loro posizione di
città più care al mondo per gli spazi adibiti ad uso ufficio, è quanto emerge
dall'ultimo report Business Space Across tbc World 2003, l'annuale rapporto
realizzato dalla società internazionale di consulenza nell'ambito delle
proprietà immobiliari Cushman & Wakefield Healey & Baker, la divisione
Europea della New Yorkese Cushman & Wakefield. Il gap tra i costi di
locazione di un ufficio a Londra, Tokyo o Parigi e le altre location principali
nel mondo, si è ulteriormente ampliato. Queste tre città top non solo hanno
sperimentato una minore pressione nel ribasso degli affitti, ma hanno anche
sofferto in misura minore la rivalutazione dell'Euro. L'edizione di quest'anno
del Business Space Across the World, il report annuale che monitora le location
al mondo più costose per spazi uso ufficio ed industriali, coinvolge 209
principali location uso uffici in 46 Paesi e 122 location industriali in 38
Paesi. David Hutchings, Head del European Research Group di Cushman &
Wakefield Healey & Baker, afferma: "La minaccia della guerra ed un
aumento nelle tensioni geopolitiche, unitamente agli scandali finanziari su
larga scala avvenuti verso la fine dello scorso anno, hanno compromesso le
performance dell'economia mondiale, causando un effetto di ritorno sulla domanda
per gli uffici." Un metro quadro in affitto l'anno per spazi primari uso
ufficio nel West End di Londra oggi è quotato in media €1.478, rispetto a
€1.104 a Tokyo e €961 a Parigi. Al 4° posto troviamo l'area di Midtwon a
New York seguita da Mosca e Francoforte, mentre Hong Kong ha continuato la sua
discesa passando dalla 6a alla 12' posizione. Bruxelles è la città che cresce
maggiormente nella classifica. La "capitale d'Europa" scala dieci
posizioni raggiungendo il 19° posto grazie alle performance del Quartiere
Leopold, il distretto business, agevolato da una forte domanda da parte dei
locatari, dalla disponibilità di spazi uso ufficio di buona qualità, da una
scarsa offerta, unitamente alla vicinanza alla Commissione Europea ed ad una
buona rete di trasporti pubblici. "Bruxelles si mantiene forte anche alla
luce della proposta di ampliamento dell' UE" conclude il report. Milano
guadagna due posizioni attestandosi all'8° posto nella classifica generale,
oggi l'affitto di un metro quadro per spazi primari uso ufficio è di € 624.
Guardando alla futura situazione generale degli uffici, David Hutchings
commenta: "Le società che hanno uffici in locazione manterranno
principalmente un atteggiamento cauto per il resto dell'anno, in particolare
mentre continua il clima di incertezze sulla crisi in Iraq. "L'arrivo della
tanto attesa ripresa economica globale, vedrà molti mercato in posizioni
avvantaggiate rispetto all'ultimo rallentamento economico grazie al fatto che la
disponibilità di nuovi spazi ad uso uffici e le attività di sub affitto
diminuiranno nel corso del 2003 ."
COSTI ANNUALI TOTALI DI SPAZI IN
LOCATIONE PER USO UFFICIO - Tabella delle location più costose per ognuno dei
46 Paesi oggetto del report.
Posiz.
|
Posiz.
|
Paese
|
città
|
€ al metro
|
2003
|
2002
|
|
|
quadro
|
1
|
1
|
UK
|
Londra (West End)
|
1.478
|
2
|
2
|
Giappone
|
Tokyo
|
1.104
|
3
|
3
|
Francia
|
Parigi
|
961
|
4
|
4
|
USA
|
New York (Midtown)
|
770
|
5
|
7
|
Russia
|
Mosca
|
729
|
6
|
6
|
Germania
|
Francoforte
|
685
|
7
|
12
|
Svezia
|
Stoccolma (Birger Jarlsgatan)
|
636
|
8
|
10
|
Italia
|
Milano
|
624
|
9
|
8
|
Svizzera
|
Ginevra
|
592
|
10
|
11
|
Grecia
|
Atene (Piazza Syntagma)
|
589
|
11
|
13
|
Corea
|
Seul
|
567
|
12
|
5
|
Cina
|
Hong Kong
|
565
|
=13
|
14
|
Irlanda
|
Dublino
|
525
|
= 13
|
17
|
Polonia
|
Varsavia
|
525
|
15
|
15
|
Lussemburgo
|
Lussemburgo
|
501
|
16
|
16
|
Spagna
|
Madrid
|
481
|
17
|
9
|
India
|
Mumbai
|
454
|
18
|
21
|
Olanda
|
Amsterdam
|
418
|
19
|
29
|
Belgio
|
Bruxelles (Quartiere Leopold)
|
391
|
20
|
18
|
Singapore
|
Singapore
|
388
|
21
|
26
|
Norvegia
|
Oslo
|
371
|
22
|
19
|
Romania
|
Bucarest
|
363
|
23
|
28
|
Libano
|
Beirut
|
361
|
24
|
20
|
Taiwan
|
Taipei
|
352
|
=25
|
31
|
Austria
|
Vienna
|
350
|
=25
|
24
|
Australia
|
Sydney
|
350
|
27
|
27
|
Messico
|
Città del Messico
|
332
|
28
|
32
|
Danimarca
|
Copenaghen
|
329
|
29
|
23
|
Israele
|
Tel Aviv
|
325
|
30
|
38
|
Ungheria
|
Budapest
|
323
|
31
|
30
|
Portogallo
|
Lisbona (Ave de Liberdade)
|
315
|
32
|
37
|
Finlandia
|
Helsinki
|
302
|
33
|
35
|
Cina
|
Beijing
|
297
|
34
|
22
|
Argentina
|
Buenos Aires
|
280
|
35
|
33
|
Canada
|
Toronto
|
279
|
36
|
34
|
Repubblica Ceca
|
Praga
|
276
|
37
|
40
|
UAE
|
Dubai
|
264
|
38
|
25
|
Brasile
|
San Paolo
|
231
|
39
|
Na
|
Estonia
|
Tallin
|
228
|
40
|
Na
|
Lituania
|
Vilnius
|
220
|
41
|
42
|
Nuova Zelanda
|
Auckland
|
219
|
42
|
36
|
Turchia
|
Istanbul (Zincilikuyu)
|
202
|
43
|
41
|
Filippine
|
Makati
|
152
|
44
|
44
|
Tailandia
|
Bangkok
|
130
|
45
|
43
|
Malesia
|
Kuala Lumpur
|
124
|
46
|
45
|
Sud Africa
|
Sandton
|
116
|
HIGHLIGHTS PER REGIONI L'Africa e il Medio Oriente sono le uniche regioni ad
aver registrato, lo scorso anno, una crescita media nei livelli di affitto per
spazi uso ufficio. La diminuzione più ampia si è avuta nelle Americhe.
Regione
% crescita/diminuzione affitti nel corso del 2002
Media globale generale
- 7
Europa
- 5
Americhe
- 11
Asia
- 5
Africa &Medio Oriente
+ 6
Delle 209
location monitorate nel Business Space A cìr s the Wun'4 la città di Durban in
Sud Africa, risulta essere la location con il più alto livello di crescita
negli affitti per spazi uso ufficio, dato rilevato in base alla valuta locale,
Durban rimane comunque la location industriale più economica la mondo ed i
livelli di affitto provengono da una base bassa. La seconda città con le
migliori performance in termini di crescita è Bologna, supportata da una
scarsità di spazi di buona qualità. Il primato per città con la più ampia
diminuzione va alla capitale Argentina Buenos Aires, condizionata da continue
crisi economiche.
Gli scalatori
|
%
crescita affitti nel
|
I
tre discesisti
|
%
diminuzione affitti
|
|
2002 in valuta locale
|
|
nel 2002 in valuta locale
|
EUROPA
|
|
|
|
Bologna, Italia
|
+29
|
Atene,
Grecia
|
-
23
|
Milano
(Periferia)
|
+21
|
Wroclaw, Polonia
|
-
22
|
=
Malaga
|
+ 17.5
|
Ginevra, Svizzera
|
-
22
|
=Valencia
|
+17.5
|
|
|
AMERICHE
|
Los Angeles, USA
|
+ 3
|
Buenos Aires, Argentina
|
-
57
|
Chicago, USA
|
+ 1
|
Silicon Valley, USA
|
-
26
|
Dallas, USA
|
+ 0.5
|
San Francisco, USA
|
-
21
|
ASIA
PACIFICO
|
Shanghai, Cina
|
+ 12
|
Hong Kong, Cina
|
-
33
|
Auckland, Nuova
|
+ 9
|
Bangalore,
India
|
-
22
|
Zelanda
|
|
|
|
Bangkok,
Tailandia
|
+
7
|
Singapore
|
-
18
|
AFRICA & MEDIO
|
ORIENTE
|
Durban (La Lucia),
|
+33
|
Tel Aviv, Israele
|
-
21
|
Sud Africa
|
|
|
|
Johannesburg, Sud
|
+25
|
Herzliya, Israele
|
-
20
|
Africa
|
|
|
|
Abu Dhabi
|
+20
|
Sandton, Sud Africa
|
-
3
|
CUSHMAN & WAKEFFIELD HEALEY & BAKER: INDAGINE SUL
MERCATO LOGISTICO MILANESE 2002
Milano, 17 marzo 2003 - Storicamente il settore logistico in Italia si è
sviluppato tardivamente rispetto alle altre primarie nazioni europee, tuttavia
negli ultimi anni gli indicatori del mercato logistico hanno dimostrato che
l'Italia sta diventando un punto focale sia per i sistemi di distribuzione sud
europei, sia per quelli continentali. Diverse fonti hanno, infatti, stimato che
la crescita del settore logistico negli anni dal 1999 al 2001 è stata circa del
10-15 % annuo. Esiste una tendenza per il settore logistico di essere guidato
dall'andamento della produzione e del consumo da cui ne consegue che esso
risulta largamente influenzato dalle condizioni del mercato economico in
generale. In relazione alle attuali condizioni generali del mercato economico,
si potrebbe insinuare che una crescita del 10-15 % non sarà raggiunto nell'anno
2002 e nei mesi successivi. Fino ad un certo punto tale concetto è rispecchiato
nei tassi di assorbimento immobiliari in quanto i valori di crescita relativi
all'anno 2002 sono inferiori del 9,73% rispetto a quelli dell'anno precedente
ma, allo stesso tempo, è importante notare che tale variazione dipende da un
assorbimento nel 2002 di soli 33.745 m2 in meno rispetto al 2001 e che
l'assorbimento di grandi immobili logistici presenta una lenta rotazione,
fattori che rendono difficile giustificare, almeno da un punto di vista
dell'assorbimento immobiliare, significative diminuzioni del settore. I
progressi nel settore logistico hanno incrementato la competitività nel
settore, hanno modificato le tecnologie e sviluppato nuove metodologie
lavorative. Per ottimizzare l'efficienza molte compagnie logistiche stanno
rapidamente migliorando i propri servizi e, in molti casi, si stanno
riorganizzando o fondendosi con altre compagnie logistiche per creare grandi
gruppi operanti a livello pan-europeo con l'obbiettivo di fornire servizi a
società multinazionali in tutta Europa. Queste fusioni hanno fatto sì che
molte compagnie Italiane fossero acquisite da gruppi stranieri (spesso gruppi
postali) e, di conseguenza, le compagnie più piccole, che da sempre hanno
caratterizzato questo settore nel passato, stanno incontrando enormi difficoltà
per rimanere competitive sul mercato. In molte città industrializzate del Nord
Italia esistono numerosi immobili usati che non sono conformi agli standard
industriali moderni oltre che alla legislazione sulla salute e la sicurezza, in
particolare tali immobili sono spesso carenti per quanto riguarda l'accessibilità,
i parcheggi le aree di manovra e quelle di carico - scarico. Questo, insieme
all'evolversi delle caratteristiche degli immobili logistici, ha influenzato
significativamente il mercato che sta attraversando un periodo di rapidi
cambiamenti guidato da un forte rinnovamento dello stock. Da un'analisi svolta
dalla Cushman & Wakefield Healey & Baker sullo stock degli immobili
logistici che gravita sulla città di Milano è emerso che il 49% dello stock di
oggi è stato costruito prima del 1995 e che circa il 23% dello stock di oggi è
costituito da immobili che non sono stati originariamente progettati per
processi logistici moderni e non rispondono alle esigenze attuali Con uno stock
totale di circa 3,830,000 m2 di magazzini (Cushman & Wakefield Healey &
Baker ne ha registrati 3,270,654 m2 stimato essere approssimativamente l'80%
dello stock totale) la regione Lombardia, e più specificatamente l'area di
Milano e limitrofi, ospita tutte le multinazionali logistiche e almeno il 25% di
tutto lo stock logistico Italiano, rendendola senza dubbio il punto focale dei
sistemi logistici e dei trasporti in Italia. Anche se lo stock tende ad esser
sparso per tutte le aree che circondano la città, i magazzini logistici a
Milano si concentrano prevalentemente nella zona est della città. Oltre ad
essere l'area che costituisce storicamente la zona economicamente dominante di
tutta l'area milanese, la parte est della provincia milanese (Melzo, Segrate
ecc.) fu la prima a godere delle connessioni ferroviarie e della vicinanza con
l'aeroporto di Linate. Le altre aree di maggiore interesse logistico sono quelle
del nord-ovest e lungo le autostrade Al ed A4. E possibile, inoltre, osservare
la tendenza a posizionare le più recenti costruzioni, specialmente quelle di
grande dimensioni, in zone più lontane dalla città dove i prezzi dei terreni
sono inferiori. Sviluppo del settore Logistico - Gran parte delle aree
disponibili nel nord Italia sono piccoli spazi spesso all'interno delle città
(tra immobili industriali, residenziali e commerciali) e nella periferia, che
non sono adatte alla costruzione di nuovi immobili ad uso logistico di
significative dimensioni. Sebbene la richiesta di immobili logistici di piccole
e medie dimensioni si concentri ancora prevalentemente nelle aree più vicine
alla città, molte delle aree che circondano la provincia di Milano (ad un
raggio di circa 25 km) formano parte di parchi naturali o sono adibite ad uso
agricolo ed è perciò impossibile utilizzarle nel breve/medio termine futuro
per lo sviluppo di immobili logistici e per tali motivi c'è una forte carenza
di terreni disponibili in queste zone. Se ci si sposta dalla provincia di Milano
(65-80 km) la disponibilità di aree per lo sviluppo logistico aumenta. Questi
siti sono particolarmente adatti a grandi immobili logistici di circa
50,000-80,000 m2 dai quali possono essere svolti servizi logistici conto terzi
per molteplici clienti. Gli affitti per tali immobili possono raggiungere un
livello anche del 30% inferiore ad ubicazioni più vicino alla città. Spesso,
però, operazioni logistiche svolte da tali complessi hanno bisogno del supporto
di immobili più piccoli posizionati in luoghi strategici più vicini alla città.
L'assorbimento e la domanda di grandi immobili logistici di questo tipo che si
trovano distanti dalla città e che hanno affitti più bassi tendono ad
aumentare e per fare fronte a tali richieste si è intrapresa una recente
politica di sviluppo speculativo in queste zone. Fino ad oggi l'evoluzione del
mercato logistico si è basata sulle attività di piccole o medie compagnie che
possedevano spazi da edificare e che iniziavano il processo di costruzione solo
una volta identificato un potenziale occupante. A Milano, lo sviluppo
speculativo del mercato logistico iniziò seriamente solo a partire dall'anno
2000. Da quell'anno in poi, gli sviluppatori stranieri e quelli Italiani hanno
contribuito ad incrementare il numero delle speculazioni nell'area che gravita
attorno allaa città di Milano e nelle vicinanze delle autostrade, o in quelle
con un buon accesso alle tangenziali. Mercato degli investimenti del settore
Logistico - Gli investitori istituzionali non hanno, storicamente, incluso le
proprietà industriali all'interno dei loro portafogli di investimento.
Recentemente, tuttavia, gli investitori hanno cominciato a focalizzare la loro
attenzione verso gli immobili industriali, grazie alla rapida espansione del
settore logistico. Il reddito iniziale lordo relativo ad immobili nuovi, di alta
qualità, locati in posizioni favorevoli, occupati da società solide con
contratti di locazione che garantiscono un durata minima di 6 - 9 anni,
attualmente raggiunge un valore cha va dall' 8,3 all' 8,75%. l reddito iniziale
lordo relativo ad immobili vecchi, ristrutturati ma ubicati in posizioni
strategiche può raggiungere anche il 9,0%. Immobili vecchi e locati in
posizioni sfavorevoli o che hanno altezze sottotrave insufficienti, tendono a
raggiungere un reddito iniziale lordo che va dal 9,5% al 10,0%. l grafico
sottostante illustra l'evoluzione dei prezzi relativi alla locazione di immobili
per la logistica nell'area milanese.
1996 1997
1998 1999
2000 2001 2002
Good quality modem
logistics facilities
Maximum
9,50% 9,50% 8,75% 8.75%
8,50%
Minimum
8,80% 8,50% 8,34% 8,34%
8,30%
Older logistics
properties.
Minimum
11,20% 11,00% 10,75% 10,75% 10,50%
Minimum
10,00% 09,75% 09,20% 09,20% 09,00%
Prezzi di locazione I prezzi di locazione degli immobili logistici nell'area
milanese possono variare da: € 46.0 (ITL 89.068) e € 62 (ITL
120.049)/m2/anno. Se si considerano immobili industriali adatti ad una logistica
moderna, si può osservare che i prezzi di locazione dipendono maggiormente
dall'ubicazione piuttosto che dalla qualità degli edifici stessi o dei servizi
proposti. In alcune aree in cui gli spazi edificabili sono particolarmente
scarsi (ad esempio la zona limitrofa all'aeroporto di Malpensa, circondata dal
parco naturale del Ticino) i prezzi di locazione sono più elevati di circa il
35% rispetto ai dati sopraccitati. Il grafico sottostante illustra l'evoluzione
dei prezzi relativi alla locazione di immobili industriali nell'area milanese.
1996 1997 1998
1999 2000 2001
2002
Good quality modem
logistics facilities
Maximum
45,00 47,00 50,00 52,00
58,00 60,00 62,00
Minimum
40,00 42,00 44,00 48,00
52,00 54,00 56,00
Older logistics properties.
Minimum
38,00 41,00 42,00 47,00
50,00 52,00 54,00
Minimum
32,00 34,00 35,00 37,00
40,00 44,00 46,00
Prezzi di vendita dei terreni edificabili I prezzi di vendita dei
terreni edificabili ad uso logistico (basati sulla, superficie copribile)
nell'area milanese possono generalmente variare da: € 155 (ITL 300.122) a €
250 ( ITL484.067) per m2. In alcuni luoghi in cui gli spazi disponibili
scarseggiano (per esempio Genova, Firenze, Malpensa ecc.) i prezzi possono
raggiungere i: € 285 (ITL 550.000) per m2.
AXA
PROTEZIONE SALUTE LA POLIZZA INNOVATIVA CHE OFFRE PREVENZIONE, ORIENTAMENTO,
ASSISTENZA E PROTEZIONE ECONOMICA
Milano, 17 marzo 2003 - Axa Protezione salute è un sistema completo di servizi
di assistenza sanitaria e di garanzie assicurative destinato a orientare e
agevolare l'accesso al mondo della sanità pubblica e privata. Axa Protezione
salute è unica nel suo genere perché offre un check-up gratuito, orientamento
all'interno delle strutture mediche, pubbliche e private, servizi di Second
Opinion (secondo parere medico), garanzie di elevata qualità e gestione delle
emergenze attraverso il circuito Axa Assistance (137 cliniche e 334 centri
diagnostoci). Una polizza modulare e personalizzabile progettata per coprire i
danni economici conseguenti a malattie e infortuni che richiedano visite,
accertamenti, ricoveri, interventi chirurgici e relative cure per la
riabilitazione. Negli ultimi anni la salute ha scalato la gerarchia dei valori
ponendo le basi per lo sviluppo di una vera e propria cultura della salute. La
ricerca del servizio di qualità che permetta di evitare problemi legati ad
accessibilità, tempestività e assistenza, è cresciuta tra gli utenti perché
è aumentata sia la responsabilità di prevenzione sia l'esigenza di
un'informazione autorevole. La risposta di Axa è Protezione salute, un prodotto
nato non solo per curare ma per proteggere la propria salute: dalla prevenzione
alla diagnosi, dalla cura alla convalescenza e alla riabilitazione. II sistema
di Axa Protezione salute propone tre differenti formule attraverso le quali è
possibile scegliere la protezione economica più adatta: formula completa: è la
protezione totale, comprensiva di tutte le garanzie Axa; formula integrativa: la
protezione che abbina i servizi forniti dal Sistema Sanitario Nazionale a
servizi privati agevolando l'accesso a visite e analisi; formula speciale: per
una protezione adeguata in caso di gravi malattie o di grandi interventi. Axa
Protezione salute risulta essere la capostipite di un nuovo modo di interpretare
la polizza sanitaria, attraverso soluzioni assicurative che guidano il cliente
verso scelte più consapevoli.
SMOKING
POLICY IN CARTASI: A UN ANNO DALLA SUA INTRODUZIONE RISULTATI OLTRE LE
ASPETTATIVE
Milano, 17 marzo 2003 E' passato ormai un anno da quando CartaSi, società che
gestisce la carta di credito più diffusa in Italia, introduceva la Smoking
Policy presso le proprie sedi di Milano e Roma con l'obiettivo dì incentivare i
dipendenti a smettere di fumare in azienda. Per presentare i primi risultati di
questa iniziativa e per continuare l'attività di sensibilizzazione sulle
tematiche medico-giuridiche del fulvo attivo e passivo in azienda, CartaSi ba
organizzato oggi, in collaborazione con la Lega Italiana per la Lotta contro i
Tumori, una tavola rotonda alla quale hanno preso parte i vertici CartaSi, il
Prof. Gianni Ravasi, Presidente della Lega Sezione di Milano e il Prof. Silvio
Garattini Presidente dell'istituto Mario Negri. Degli oltre 800 dipendenti,
l'87% ha risposto al questionario e di questi il 95% si è espresso
favorevolmente sull'introduzione della Smoking Policy. 165 sono i dipendenti che
si sono dichiarati fumatori e 34 (19 donne e 15 uomini) hanno partecipato ai
primi colloqui orientativi. Dodici hanno optato per il colloquio presso una
delle due sedi della società, 8 hanno scelto un percorso di gruppo presso la
Lega Italiana per la Lotta contro Tumori, mentre gli altri si sono orientati
verso tecniche alternative, quali l'agopuntura o l'ipnosi. Secondo quanto già
annunciato l'anno scorso dalla società, chi avrà smesso di fumare per un
periodo minimo di due anni riceverà, previo attestato della Lega Italiana per
la Lotta contro i Tumori, unn "premio salutista" (incentivo economico
o equivalente in beni, come ad esempio l'iscrizione in palestra) in segno di
apprezzamento per il proprio impegno. "Siamo particolarmente soddisfatti -
ha dichiarato Sandro Molinari, Presidente di CartaSi -per l'impegno dimostrato
dai fumatori dell'azienda, che, mettendosi in gioco personalmente, hanno deciso
di aderire ai programmi di aiuto alla cessazione del fumo proposti dalla società.
Speriamo che il nostro esempio possa indurre altre aziende ad adottare una
politica di questo tipo, che non solo va incontro alle esigenze dei non
fumatori, ma vuole creare informazione e dare sostegno agli stessi fatmatari
". "Come presidente della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori
di Milano" ha dichiarato il professor Gianni Ravasi "sono molto
soddisfatto dell'iniziativa svolta da CartaSi per l'introduzione de-110 Smoking
Policy nelle proprie sedi. La nostra associazione, attiva da più di
cinquant'anni sul fronte del fumo con le campagne di sensibilizzazione nelle
scuole, con l'organizzazione della Giornata Mondiale senza Tabacco su tutto il
territorio, con l'aiuto personalizzato per chi desidera smettere di fiumare, è
da sempre accanto con il proprio know how e le proprie risorse a quanti, e
CartaSi ne e un brillante esempio, comprendono l'entità del problema fumo e le
sue implicazioni per la salute di tutti, fumatori e non"
ANIA:
INCIDENTE A4: NESSUNO SCATTO DI MALUS DALLA PROPRIA COMPAGNIA
Roma, 17 marzo 2003 - In seguito alle numerose richieste di chiarimenti Ania
ribadisce che gli automobilisti coinvolti nell'incidente dell'A4 potranno
rivolgersi direttamente alla loro compagnia (anche per le altre persone a bordo
del veicolo), per il risarcimento dei danni sia alla persona che al veicolo.
Ania precisa inoltre che questa procedura semplificata accelera i tempi di
risarcimento e non comporta alcuna penalizzazione in termini di bonus/malus. Gli
automobilisti coinvolti, in altri termini, verranno risarciti dalla compagnia
senza che l'incidente sia conteggiato al momento del rinnovo della polizza.
TELECOM
ITALIA E ENDESA ITALIA: CONTRATTO ANNUALE PER LA FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA
ENDESA FORNIRÀ A TELECOM IL 10% DEL PROPRIO FABBISOGNO ANNUO
Roma, 17 marzo 2003 - Telecom Italia e Endesa Italia hanno firmato un contratto
annuale per la fornitura di energia elettrica che sarà destinata alle società
del Gruppo Telecom. L'energia che Endesa Italia fornirà a Telecom Italia
proviene dal suo parco di produzione, che conta una potenza installata di 5.720
Mw ed una produzione prevista nel 2003 attorno ai 18.000 Gwh. Nel 2003, la
società prevede di fornire circa 4.000 Gwh a grossisti e ai propri clienti. Con
questo contratto il gruppo multinazionale Endesa s.a, di cui Endesa Italia srl
fa parte, amplia il suo portafoglio clienti in Europa, dove conta più di 500
punti di fornitura al mercato libero, in cinque paesi, per un consumo totale
annuale superiore a 8.900 GWh. Questo accordo consente a Telecom Italia di
soddisfare circa il 10 % del proprio fabbisogno annuo a condizioni più
vantaggiose di quelle riscontrabili nel mercato elettrico regolamentato.
TIM:
PRECISAZIONE TECNICA SU PROCEDURE UE
Roma, 17 marzo 2003 - In merito a quanto riportato il 14 marzo da alcuni organi
di stampa, Tim precisa di aver avviato nel febbraio del 2001 una procedura di
chiarimento su presunti aiuti di Stato in favore di Wind, che sarebbe stata
accompagnata, sempre a quanto si apprende da notizie di stampa, da analoghe
iniziative di altri operatori. Tale procedimento ha seguito da allora il normale
corso istruttorio che l'Unione Europea adotta in simili circostanze.
LA
COMMISSIONE AUTORIZZA L'ACQUISIZIONE CONGIUNTA DI UN GESTORE DI BINGO E CASINÒ
NEL REGNO UNITO DA PARTE DELLE SOCIETÀ D'INVESTIMENTO CANDOVER E CINVEN
Bruxelles, 17 marzo 2003 - La Commissione europea ha approvato, sulla base del
regolamento sulle concentrazioni, l'acquisizione congiunta della società Gala,
gestore di bingo e casinò nel Regno Unito, da parte delle società
d'investimento Candover e Cinven. La società Gala Group Limited gestisce sale
bingo, casinò e macchine per il gioco d'azzardo in Gran Bretagna. In base ad un
accordo notificato alla Commissione il 13 febbraio 2003, le due società
britanniche Candover Partners Limited e Cinven Limited, che forniscono servizi
di consulenza in materia di gestione e di investimenti, acquisiranno il
controllo comune della Gala tramite l'acquisto delle sue azioni. Dalle indagini
della Commissione è emerso che la Candover possiede una partecipazione di
maggioranza in un centro vacanze che offre ai suoi clienti il gioco del bingo
come parte di uno dei pacchetti di intrattenimento. Tuttavia, poiché questa
attività di "bingo delle vacanze" può essere distinta dal "bingo
commerciale" gestito dalla Gala, l'operazione non dà luogo a problemi di
concorrenza per quanto riguarda i giochi del bingo. La Commissione ha
riscontrato, inoltre, che la Cinven possiede la partecipazione di controllo di
un'impresa proprietaria di pub con sede nel Regno Unito, che gestisce macchine
da gioco nei suoi locali. L'acquisizione, tuttavia, non dà luogo a
sovrapposizioni significative tra le attività di gestione delle macchine per il
gioco d'azzardo da parte delle imprese partecipanti. L'operazione non incide,
quindi, in misura sensibile sulla concorrenza in questo mercato. La Commissione
ha concluso che non vi sono problemi sotto il profilo della concorrenza e ha
autorizzato l'acquisizione sulla base del regolamento sulle concentrazioni.
SVILUPPO
ECONOMICO E TUTELA AMBIENTALE NEL NORD MILANO: AL LAVORO PER LA SOSTENIBILITA'
BRESSO, CINISELLO BALSAMO, COLOGNO MONZESE E SESTO SAN GIOVANNI FANNO IL PUNTO
SU INTERVENTI E PROGETTI AVVIATI PER MIGLIORARE L'AMBIENTE E LA QUALITÀ DELLA
VITA DEI LORO CITTADINI
Sesto San Giovanni, 17 marzo 2003 - Un modello di sviluppo economico compatibile
con la tutela dell'ambiente si sta consolidando nei Comuni di Bresso, Cologno
Monzese, Cinisello Balsamo e Sesto San Giovanni, impegnati da anni nella
costruzione di un'area sovracomunale integrata, attraverso la creazione di
strumenti come l'Agenzia Sviluppo Nord Milano, il Piano Strategico territoriale
e l'Agenda 21. Durante l'incontro conclusivo dell'Agenda 21 Nord Milano,
tenutosi presso la nuova sede della società Abb di Sesto San Giovanni, i
quattro Comuni hanno fatto il punto su interventi e progetti realizzati o in
fase di realizzazione in ambiti considerati strategici per lo sviluppo
sostenibile del territorio: mobilità e inquinamento atmosferico e acustico;
verde, natura e qualità urbana; energia e rifiuti; sistema produttivo e lavoro.
L'Agenda 21 Nord Milano è strumento di cooperazione sovracomunale avviato nel
2000 con il supporto dell'Asnm, attraverso cui le quattro municipalità hanno
definito volontariamente un Piano di Azioni da realizzare fino il 2010 per
migliorare l'ambiente e la qualità della vita dei cittadini dell'area. L'Agenda
21 Nord Milano è stata il punto di partenza per attivare a livello comunale
strumenti di partecipazione cittadina (Agende 21 con Forum locali) e a livello
sovracomunale una modalità di lavoro e di cooperazione che garantisca la
realizzazione degli obiettivi sostenibili condivisi. Fra i numerosi interventi e
progetti avviati dai Comuni di Bresso, Cologno Monzese, Cinisello Balsamo e
Sesto San Giovanni sono da sottolineare, per il loro carattere strategico e
intercomunale, i seguenti: I quattro Comuni del Nord Milano hanno promosso un
Progetto sulla Mobilità Sostenibile (finanziato dal Ministero dell'Ambiente e
che ha visto come capofila il Comune di Cologno) per individuare soluzioni
innovative di organizzazione e di gestione di un servizio di trasporto non
convenzionale ad elevata flessibilità spazio - temporale (Multiorigine,
Multidestinazione, MtM) da implementare in tutta l'area. Il progetto ha permesso
la realizzazione di un'indagine per ricostruire il quadro conoscitivo
(soprattutto della domanda); la definizione delle linee guida e delle
alternative progettuali da sviluppare, la individuazione di un primo progetto
pilota da realizzare: un portale di infomobilità del Nord Milano. Questo
progetto pilota (scelto dalla Regione Lombardia da essere finanziato nel 2003)
permetterà di mettere a sistema tutte le informazioni sull'offerta di trasporto
esistente nell'area metropolitana. Inoltre il portale servirà a promuovere
servizi di trasporto non convenzionali, quali car sharing e car pooling, ma
anche modalità innovative di gestione del trasporto, come il mobility manger
d'area. A queste azioni 'leggere' vanno aggiunte le numerose iniziative assunte
dagli enti locali in materia di nuove infrastrutture per il trasporto. Per
esempio va ricordata la realizzazione della Metrotranvia Milano-Cinisello, la
cui costruzione si concluderà nel 2005. La cooperazione tra i comuni del Nord
Milano, e tra questi a quelli dell'hinterland milanese, ha generato un
rafforzamento del sistema del verde e dei grandi parchi dell'area che sta
consolidando la Cintura Verde del Nord Milano. E' stato già costituito il parco
di Grugnotorto, la cui gestione per i primi cinque anni è stata affidata
all'Associazione Legambiente. Sono invece in fase di completamento gli iter
procedurali di costituzione di altri due parchi dichiarati di interesse
sovracomunale dalla Regione Lombardia: Media Valle del Labro e Est delle Cave.
Prosegue inoltre il rafforzamento del Parco Nord. Il Comune di Bresso ha
sollecitato una conferenza di servizi per accelerare l'ampliamento di altri 17
ettari di terreno, ricavati dall'ex aeroporto. Il Nord Milano è una dell'aree
all'avanguardia nella promozione e nella diffusione di fonti rinnovabili di
energie o assimilate attraverso lo sviluppo a livello comunale o intercomunale
di centrali di cogenerazione (energia elettrica e termica) e della relativa rete
di teleriscaldamento di quartiere o di città. Il progressivo ampliamento di
questo tipo di infrastrutture tecnologiche e la contemporanea realizzazione di
azioni di risparmio energetico sulle loro utenze, stanno portando ad una
riduzione del fabbisogno complessivo, alla eliminazione di singoli impianti e ad
una riduzione delle emissioni in atmosfera. Un esempio di risparmio energetico
del nuovo costruito è la nuova sede di Sesto San Giovanni della società Abb
S.p.A, azienda multinazionale leader nelle tecnologie elettrotecniche legate
all'ambiente e all'energia. L'edificio è stato progettato per ottenere un
risparmio energetico del 30%, grazie a un sistema integrato costituito dalla
facciata 'attiva (in grado di catturare la luce solare), del contrasoffitto
climatizzato e del ricambio dell'aria. La nuova sede è stata progettata dallo
studio dell'architetto Marzoratti in collaborazione con i vertici di Abb,
guidati dall'esperienza dell'ingegner Pellegata. I quattro Comuni del Nord
Milano, nell'ambito del lavoro avviato con Asnm nel rilancio economico e nella
creazione di una nuova identità produttiva dell'area, si sono impegnati nel
promuovere l'insediamento di funzioni e di attività produttive sostenibili. In
questa ottica sono già stati realizzati quattro nuovi distretti produttivi a
Bresso, Cologno Monzese e Sesto San Giovanni, progettati secondo canoni
innovativi (cunicoli tecnologici) e di sostenibilità ambientale. La selezione
delle 74 società artigiane e Pmi assegnatarie è stata realizzata sulla basi di
criteri quali la creazione di occupazione, il carattere innovativo
dell'intervento e la tutela ambientale dell'attività svolta.
GRANDI
NOVITÀ NELL'ESTATE DI FINNAIR CON L'ENTRATA IN VIGORE DELL'ORARIO ESTIVO, VERRÀ
INAUGURATO IL VOLO GIORNALIERO NON STOP DA ROMA E SALIRANNO A 11 I VOLI
SETTIMANALI DA MILANO
Milano, 17 marzo 2003 - Con l'entrata in vigore dell'orario estivo, partire per
la Finlandia con Finnair sarà ancora più facile e comodo. Da Roma Fiumicino il
volo non stop diventerà giornaliero, mentre da Milano Malpensa ci saranno ben
11 possibilità alla settimana per raggiungere direttamente Helsinki (volo
giornaliero e doppia frequenza il lunedì, il mercoledì, il giovedì e il
venerdì). Il potenziamento dei collegamenti nonstop tra l'Italia e la capitale
finlandese, risponde alle esigenze della domanda in continua crescita e offre ai
passeggeri la possibilità di usufruire di nuove fantastiche coincidenze per le
rotte domestiche, ottimizzando così il momento del viaggio per arrivare prima
alla destinazione finale. L'offerta del vettore di bandiera finlandese sul
mercato italiano non è mai stata così ricca e articolata. Un 2003 ricco di
novità, che vedrà anche il completamento del programma di sostituzione degli
aeromobili utilizzati da Finnair per i collegamenti con l'Italia, con i
nuovissimi Airbus A 319, per fornire un servizio di bordo sempre più comodo e
funzionale. Da non dimenticare infine le rotte estive di Finnair, come i voli
settimanali non stop da e per Rimini e Verona per Helsinki, o i voli stagionali
da Helsinki per Lakselv (Capo Nord), Bergen (sulla costa norvegese) e Murmansk
(Russia). Queste, insieme alle 16 destinazioni domestiche e ai voli per tutte le
principali capitali dei paesi nordici, fanno di Finnair il vettore ideale per
una vacanza estiva verso il Nord Europa, alla scoperta di paesaggi suggestivi,
emozioni a contatto con la natura, luoghi da non dimenticare. L'esperienza, la
professionalità, la qualità del servizio, la sicurezza e l'affidabilità del
vettore, hanno origini lontane: non bisogna dimenticare che Finnair è una tra
le compagnie aeree più vecchie al mondo e che il prossimo novembre festeggerà
i suoi primi 80 anni di vita. Infolink: www.finnair.com/italia
SICUREZZA
DEGLI ASCENSORI: UNI CONFERMA CHE LE NORME CI SONO (IL PROBLEMA E' FARLE
RISPETTARE)
Milano, 17 marzo 2003 - A seguito del ripetersi di incidenti (purtroppo, alcuni,
anche con vittime) l'opinione pubblica, sempre più allarmata, si chiede fino a
che punto gli ascensori siano davvero sicuri, se ci sono norme che stabiliscono
controlli periodici e chi deve garantire lo standard minimo della loro
efficienza. L'Uni, Ente Nazionale Italiano di Unificazone (organizzazione
riconosciuta dallo Stato e dall'Unione Europea che svolge attività normativa in
tutti i settori industriali, commerciali e del terziario ad esclusione di quello
elettrico ed elettrotecnico), dopo aver premesso che a livello internazionale
esiste la Uni Iso 4190-6 con la quale vengono fissati i criteri di scelta degli
ascensori da installare negli edifici per abitazione le cui caratteristiche
tecniche devono essere adeguate al "traffico" dei passeggeri previsto,
ricorda che è dal 1995 che esiste la direttiva CE n.16 in base alla quale gli
ascensori di nuova costruzione devono essere realizzati in conformità alle
norme tecniche europee Uni En 81-1 e 81-2 , norme che stabiliscono le
"regole di sicurezza per la costruzione e l'installazione degli
ascensori" elettrici ed idraulici. Ci sono norme internazionali, poi, che
fanno specifico riferimento alle caratteristiche tecniche che devono avere
alcuni elementi di fondamentale importanza per la sicurezza degli ascensori,
come, per esempio, le funi (norme Uni Iso 4344 e Uni Iso 4101)e i dispositivi di
comando e segnalazione (norma Uni Iso 4190-5). L'Uni ricorda anche che per
quanto riguarda gli ascensori più vecchi, esiste la norma Uni 10411 che
stabilisce i criteri di "buona tecnica" da adottare per la modifica o
la sostituzione di parti di ascensori elettrici realizzati prima del recepimento
della direttiva. La norma precisa che in questo caso vanno presi in
considerazione gli interventi più significativi e non la semplice manutenzione.
E' da tenere presente che per la manutenzione degli ascensori non esiste una
norma specifica, ma che proprio lo scorso anno è stata emessa a livello europeo
la Uni En 13015 che stabilisce quali informazioni i costruttori e gli
installatori devono inserire nei libretti di istruzione in modo che tutti gli
interventi periodici di controllo e di revisione possano essere eseguite nel
modo migliore.
CLARKS
SBARCA NELLA CAPITALE DELLA MODA
Milano, 17 marzo 2003 - Clarks, l'azienda inglese leader nel settore della
produzione, distribuzione e vendita di calzature, ha aperto a Milano il suo
terzo punto vendita monomarca italiano, potenziando così ulteriormente la
propria rete distributiva secondo il progetto di rinnovamento del retail system
voluto dalla Casa Madre. Ad un anno dall'apertura del secondo negozio monomarca
a Verona, Clarks inaugura ora un nuovo punto vendita in una delle vie più
importanti nel panorama dello shopping milanese: Corso Buenos Aires 63. Il
negozio di Milano si articola su una superficie di circa 60 metri quadrati e
presenta il nuovo sistema espositivo Crs (Clarks Retail System), progettato
espressamente da Clarks per i propri clienti, al fine di rendere più omogenea
l'esposizione delle due linee Clarks e Clarks Originals. Le vetrine tematiche,
che espongono la Collezione Primavera Estate 2003, sono ispirate alle nuova
campagne pubblicitarie "Portraits by Clarks Shoes" e "Doing Our
Own Thing"e rispecchiano la filosofia di un marchio storico al passo coi
tempi. Distribuito in 150 Paesi in tutto il mondo, Clarks è presente nel
mercato italiano da oltre 30 anni; dal 1993 è distribuito dalla Asak & Co.,
con sede proprio nel veronese. L'inaugurazione ufficiale del negozio è prevista
per il prossimo 20 marzo, in concomitanza con la giornata inaugurale del Micam
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