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17 MARZO 2003
pagina 4
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MEDICINA:
CONGRESSO INTERNAZIONALE "NEW TECHNOLOGIES IN REPRODUCTIVE MEDICINE,
NEONATOLOGY AND GYNECOLOGY"
Roma, 14 marzo 2003 - Studiosi italiani, europei e nordamericani parteciperanno
dal 17 al 21 marzo 2003 al 5° congresso internazionale sulle nuove tecnologie
applicate alla medicina della riproduzione, alla ginecologia e alla neonatologia.
Il convegno, organizzato dal prof. Ermelando Vinicio Cosmi, Direttore del
Dipartimento di Scienze Ginecologiche, Perinatologia e Puericultura
dell'Università di Roma"La Sapienza", avrà inizio alle ore 15,00
presso l'Aula Convegni del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Roma, P.le Aldo
Moro, 7). Quali sono i risultati ottenuti dalle nuove tecnologie applicate alla
medicina della riproduzione, alla ginecologia e alla neonatologia? Quale impatto
hanno prodotto sulla ricerca applicata e quali sono le ricadute economiche e
sociali che ne derivano? All'analisi e alla discussione di questi temi è
dedicato il congresso internazionale "New Technologies in Reproductive
Medicine, Neonatology and Gynecology" promosso dall'Università di Roma
"La Sapienza", in collaborazione con la "World Association of
Perinatal Medicine" (Wapm), la "European Association of Perinatal
Medicine" (Eapm), la "Mediterranean Society of Human Reproduction and
Neonatology", la "Society for Perinatal Obstetricians" (Spo), la
"International Society for the Study of Lung Surfactant System, la Mother
and Child International" (Iamaneh), la "Società Italiana di
Ginecologia ed Ostetricia" (Sigo), la "Società Italiana di Medicina
Perinatale" (Simp), la "Società Italiana di Neonatologia" (Sin),
la "Società Italiana di Pediatria" (Sip), la "New York
University" e la "New Jersey Medical School". Gli esperti
esamineranno tra l'altro i vantaggi delle più recenti tecniche di
microinseminazione in grado di risolvere molti casi di infertilità maschile e
presenteranno nuovi metodi non invasivi di diagnosi prenatale, metodi, che fra
qualche anno, potrebbero trasformare il panorama della diagnostica in questo
settore.
VIA
LIBERA CDM A NUOVO MINISTERO DELLA SALUTE
Roma, 17 marzo 2003 - Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto
presidenziale riguardante il nuovo Regolamento di organizzazione del Ministero
della Salute, che per meglio rispondere alle esigenze di tutela e di promozione
della salute dei cittadini nell'ambito dell'attuale contesto devolutivo verrà
diviso funzionalmente in tre dipartimenti: Qualità, Innovazione, Prevenzione e
Comunicazione. Il Dipartimento della qualità provvederà alle attività e agli
interventi per lo sviluppo e il monitoraggio di sistemi di garanzia della qualità
del Servizio sanitario nazionale e per la valorizzazione del capitale fisico,
umano e sociale. Ad esso sono demandati i compiti dell'osservazione sul servizio
all'utente, della formazione del personale e dell'individuazione dei fabbisogni
informativi. La Qualità è dotata di tre Direzioni generali: programmazione
sanitaria, livelli di assistenza e principi etici di sistema; risorse umane e
delle professioni sanitarie; sistema informativo. In particolare tra i compiti
della Direzione generale della programmazione figurano quelli in materia di
definizione dei livelli essenziali di assistenza e monitoraggio sulla attuazione
degli stessi e degli altri principi etici del sistema; la verifica delle liste
di attesa e la promozione di interventi finalizzati alle loro riduzioni; la
promozione dello sviluppo e la verifica sulla diffusione dell'istituto della
certificazione di qualità. Sarà compito del Dipartimento dell'Innovazione,
invece, svolgere attività e interventi di propulsione e vigilanza per lo
sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica in materia sanitaria e a
sostegno di azioni di studio e creazione di reti integrate di servizi sanitari e
sociali per l'assistenza a malati acuti, cronici, terminali, ai disabili, agli
anziani. Anche in questo dipartimento sono istituite tre Direzioni generali:
farmaci e dispositivi medici; ricerca scientifica e tecnologica; personale,
organizzazione e bilancio. Spetterà infine al Dipartimento della prevenzione e
della comunicazione provvedere alle attività di coordinamento e vigilanza e di
diretto intervento di spettanza statale in tema di tutela della salute,
dell'ambiente e delle condizioni di vita e di benessere delle persone e degli
animali, nonché all'informazione e comunicazione agli operatori e ai cittadini
e alle relazioni interne ed internazionali. E' formato da quattro Direzioni
generali: prevenzione sanitaria; sanità veterinaria e alimenti; comunicazione e
relazioni istituzionali; rapporti con l'Unione Europea e rapporti
internazionali.
TENUTI
A MILANO IL 7° CONGRESSO INTERNAZIONALE SU "AIDS E ASSISTENZA DOMICILIARE-
LE NUOVE SFIDE" E IL 3° WORKSHOP SU "EMERGENZA E MANAGEMENT DELLE
RESISTENZE DEL VIRUS HIV"
Milano, 17 marzo 2003 - Il numero dei casi di Aids è in diminuzione,
l'aspettativa di vita dei pazienti è aumentata, nuovi farmaci stanno per essere
disponibili: il bilancio è sicuramente positivo e dà ragioni di speranza.Così,
se da un lato nuovi problemi sono sorti all'orizzonte, dall'altro sono comparse
anche nuove opportunità grazie a una situazione positivamente cambiata. Di ciò
si è parlato in occasione di due eventi, tenutisi all'Università Cattolica del
Sacro Cuore a Milano venerdì 14 e sabato 15 marzo, particolarmente importanti
per l'impatto sia scientifico sia pratico: "III Workshop: Emergenza e
Management delle resistenze del virus HIV" e "VII Congresso
Internazionale: Aids e assistenza domiciliare - Le nuove sfide". Da questi
importanti incontri sono emersi dati promettenti nei riguardi della terapia. Ad
esempio, l'importanza di un più accurato e quindi efficiente monitoraggio della
terapia stessa, per garantire l'adesione del paziente al trattamento e per
delimitare la tossicità dei farmaci. Si stanno poi preparando nuove strategie
di terapia: studi recenti suggeriscono, nei pazienti con molteplici fallimenti
terapeutici, la possibilità di sfruttare la diminuita fitness virale (cioè la
diminuita capacità replicativa del virus) indotta dall'insorgenza di alcune
mutazioni correlate alla resistenza, per mantenere livelli di viremia contenuti.
Un altro traguardo importante è quello di "gestire" meglio il
problema della riproduzione per assicurare la nascita di bambini non infetti.
Notevoli passi avanti anche nell'assistenza al malato. Grazie ai progressi sul
piano terapeutico nei riguardi dell'infezione da Hiv, fortunatamente
l'aspettativa di vita del malato si è allungata sensibilmente e ciò comporta
una assistenza prolungata e sempre più "coordinata" (basti pensare
alle nuove strategie terapeutiche e al "monitoraggio" delle stesse).
Come è emerso nel Congresso di Milano, una soluzione assistenziale molto
importante sia sul versante sanitario sia su quello sociale e spirituale è
rappresentata dall'Hospice, che è in grado di soddisfare l'esigenza del malato
di Aids integrandosi con l'assistenza domiciliare nel momento della terminalità.
La professoressa Antonietta Cargnel, Primario II Divisione Malattie Infettive
dell'Ospedale Luigi Sacco di Milano, e il dottor Francesco Sala, Direttore
generale dell'Ospedale Luigi Sacco di Milano, hanno inoltre annunciato la
prossima apertura di un Hospice per malati di Aids all'interno dello stesso
Ospedale Sacco.
APPROVATO
IL REGOLAMENTO DEGLI ISTITUTI ATIPICI: NASCONO GLI ENTI PER L'INTEGRAZIONE DEI
MINORATI DELL'UDITO E DELLA VISTA
Roma, 17 marzo 2003 Il Consiglio dei Ministri ha approvato oggi in via
preliminare il Regolamento per la riforma delle scuole e degli istituti a
carattere atipico (ex istituti per ciechi e per sordomuti). Il regolamento
intende definire i ruoli di queste istituzioni scolastiche in relazione anche
alle linee di politica scolastica che hanno modificato le loro finalità,
allargandole a tutto l'handicap. Gli istituti atipici vengono riordinati come
enti finalizzati al supporto dell'autonomia delle istituzioni scolastiche nel
quadro dell'attuazione dei principi per l'integrazione scolastica dei minorati o
pluriminorati dell'udito e della vista. Gli Istituti statali per sordomuti di
Roma, Milano e Palermo confluiscono in un unico ente denominato Ente nazionale
di supporto per l'integrazione dei sordomuti con sede a Roma. L'Istituto statale
"Augusto Romagnoli" di specializzazione per gli educatori dei minorati
della vista è trasformato in Ente nazionale di supporto per l'integrazione dei
minorati della vista "Augusto Romagnoli". Lo statuto e i regolamenti
interni potranno prevedere l'articolazione degli enti in centri regionali,
interregionali o territoriali in relazione alle concrete esigenze dell'attività
di supporto all'autonomia delle istituzioni scolastiche.
TELEFONO
AZZURRO: PARTE IL 114, NUMERO EMERGENZA INFANZIA
Roma, 17 marzo 2003 A seguito dell'accordo, firmato il 26 febbraio 2003, tra
Telefono Azzurro e i Ministeri delle Comunicazioni, delle Pari Opportunita' e
del Welfare, il 25 marzo partira', in via sperimentale, in tre aree campione,
Milano, Treviso e Palermo, il servizio 114 Emergenza Infanzia. L'accordo,
presentato il 14 marzo a Treviso, prevede l'attivazione della linea telefonica
'Emergenza infanzia 114', la cui gestione e' affidata per la fase sperimentale
all'Ente Morale S.O.S. il Telefono Azzurro, che e' stato identificato come
l'Ente idoneo per la sua esperienza e competenza accumulate in 16 anni di
attivita' nell'ascolto e nella gestione delle problematiche dell'infanzia. Il
114 e' un servizio di emergenza gratuito accessibile da rete fissa da parte di
chiunque intenda segnalare situazioni di emergenza e pericolo immediato per l'incolumita'
psico-fisica di bambini e adolescenti, rendendo possibile un tempestivo
intervento di tutela: raccogliendo le varie richieste ed incanalandole per
competenze specifiche verso le strutture preposte interne ed esterne, dopo aver
effettuato una adeguata valutazione del bisogno di chi chiama. Per questo,
spiegano i promotori dell'inziativa si e' arrivati a definire un concetto di
emergenza condiviso universalmente, ovverosia quello che la identifica come una
situazione in cui la salute psicofisica del bambino o dell'adolescente sia in
pericolo immediato. Il 114 e' un servizio di pubblica utilita' rivolto a Privati
cittadini, Bambini o adolescenti in situazione di pericolo immediato Agenzie
della rete territoriale coinvolte nella tutela di bambini e adolescenti. Il
servizio 114, non ricevendo finanziamenti pubblici, avra' bisogno dell'aiuto di
tutti: privati cittadini, aziende e istituzioni che vorranno credere a questa
nuova sfida in difesa dei bambini e degli adolescenti. La prima azienda che ha
risposto positivamente e' stata la Telecom Italia, nota per il suo impegno
sociale su piu' fronti nell'ambito del Progetto Italia, esprimendo cosi' la
propria vocazione di contribuire alla crescita del Paese. Non solo Telecom
Italia ha messo a disposizione la propria tecnologia per la realizzazione di un
call centre,dimensionato per la ricezione di un altissimo numero di chiamate e
in grado di funzionare, grazie a un sistema di disaster recovery, anche in
situazioni di particolare emergenza, ma dara' anche un aiuto economico, che i
promotori del telefono di emergenza, si augurano, possa essere emulato da tanti
altri. L'attivita' del Team Emergenza nella provincia di Treviso ha fornito un
considerevole contributo di esperienza per la nascita del 114. Questo servizio,
infatti, si basa su un modello di rete che prevede la collaborazione sinergica
tra le varie agenzie territoriali deputate alla salvaguardia dei minori in
situazioni di crisi, secondo i principi della multidisciplinarietà e
interistituzionalità dell'intervento. Per far fronte in modo efficace alla
presa in carico ed alla gestione delle diverse tipologie d'emergenza, L'Ente
gestore, oltre ad una formazione specifica degli operatori presenti sulla linea,
intende definire procedure sinergiche e condivise attraverso accordi formali
(protocolli di intesa, convenzioni, ecc.) con le Forze dell'Ordine, i Servizi
Socio-Sanitari del territorio, le Autorità Giudiziarie etc.
A
ROMA PER LA PRIMA VOLTA INSIEME I MASSIMI ESPERTI MONDIALI IN MATERIA DI AUTISMO
Roma, 17 marzo 2003 - Una risposta operativa al disturbo autistico attraverso un
percorso graduale verso una vita autonoma. E' questa la formula terapeutica
proposta dai massimi esperti mondiali in materia di autismo proporranno alla
conferenza internazionale "Autismo: dalla ricerca alla pratica
clinica", che si svolgerà lunedì 17 e martedì 18 marzo, alle ore 9,
presso l'Aula Pocchiari dell'Istituto Superiore di Sanità (viale Regina Elena
299). Le terapie che si sono rivelate più efficaci sono quelle che coinvolgono
in un lavoro di rete famiglia, scuola e medici specialisti. In particolare la
conferenza, patrocinata dalla Società Italiana di Neuropsichiatria
dell'infanzia e dell'adolescenza, intende sottolineare l'importanza delle
diverse pratiche cliniche maturate in ambito internazionale. Promotori della
tavola rotonda sono la Fondazione Child per lo studio e la ricerca sull'infanzia
e l'adolescenza e l'Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con: Autismo
Italia onlus, l'associazione Autismo Europa, la Cattedra di neuropsichiatria
infantile dell'Università di Modena e Reggio Emilia, la Iacapap (International
Association of Child and Adolescent Psychiatry and Allied Professions) e il
Child Study Center dell'Università di Yale. Tra gli altri, prenderanno parte ai
lavori: Ernesto Caffo, ordinario di neuropsichiatria infantile presso
l'Università di Modena e Reggio Emilia e presidente di Telefono Azzurro,
Pierluigi Morosini, direttore del Reparto valutazione servizi di Epidemiologia
dell'ISS, Donata Vivanti, presidente di Autismo Europa, Fred Volkmar, docente di
neuropsichiatria infantile dell'università di Yale, Sara Sparrow, del Child
Study Center, Michael Powers, psicologo del Child Study Center, Peter Dohering,
direttore del Programma Autismo del Delaware, Emily Rubin, patologa del
linguaggio dell'università di Yale, Michele Zappella, primario di
neuropsichiatria infantile dell'ospedale universitario "Le Scotte" di
Siena, Luigia Camaioni, ordinario di psicologia dell'Università "La
Sapienza" di Roma, Fabio Macciardi, professore di genetica medica alla
Statale di Milano e Gabriel Levi, ordinario di neuropsichiatria infantile presso
l'Università "La Sapienza" di Roma.
L'IMPORTANZA
DEL CONFRONTO LE BIOSCIENZE: RISCHI, ETICA E SOCIETA'
Milano, 17 marzo 2003 - Venerdi e sabato scorso, presso la Fast di Milano si è
svolto un importante incontro sulle biotecnologie: "Questa conferenza è
importante in quanto è la prima volta", spiega Alberto Pieri, segretario
generale della Fast, "che vengono poste a confronto le tre esperienze in
Francia, Italia, Svezia, e vengono illustrati e divulgati i risultati dei
sondaggi di opinione svolti nei diversi Stati partner coinvolti. E' l'occasione
per presentare a livello nazionale ed europeo il progetto Science Generation.
Vengono anche esplicitati i dati del sito Internet di Science generation, dei
forum e dei dibattiti avviati con il pubblico e i primi rilevamenti , le prime
domande, richieste, proposte da parte dei cittadini che compongono i gruppi di
mobilitazione di Science Generation (tre categorie: insegnanti, giovani,
genitori) che si sono già incontrati in Lombardia e in Sicilia, ad esempio, per
l'Italia, ma anche in Francia e Svezia". Science Generation è un'azione
innovativa nel suo approccio perché amplifica e rende più diretto il dialogo
tra cittadini e istituzioni. Per l'Italia la Fast coordina una serie di
iniziative in tre Regioni, Lombardia, Sicilia e Lazio. Si tratta di gruppi di
contatto e di incontro di cittadini e di altre iniziative annuali . In
particolare, il simposio europeo che si è tenuto il 14 e 15 marzo, promosso
dalla Commissione europea, ha presentato ufficialmente il progetto Science
Generation in Italia, ne ha anticipato risultati e obiettivi a breve e a lungo
termine. Vi hanno partecipato anche i membri dei gruppi di mobilitazione
italiani, ma anche francesi e svedesi. Il titolo del convegno "Le
bioscienze: rischi, etica e società " già evidenzia la complessità dei
temi trattati. Vi sono stati, come relatori , tra gli altri, l'on. Francesco
Fiori, del Parlamento europeo; Etienne Magnien, Capo Unità Direzione
Biotecnologie, agricoltura e alimetnazione della Commissione europea - DG
Ricerca; Leonardo Santi, presidente del Comitato nazionale per le biotecnologie
della Presidenza del Consiglio, Vittorio Possenti, membro del Comitato nazionale
per la bioetica della Presidenza del Consiglio, Giulio Giorello, ordinario di
filosofia della scienza dell'Unviersità di Milano; Laurence Lwoff, della
divisione di Bioetica del Consiglio d'Europa. Nel corso del convegno sono stati
anche presentati e confrontati in anteprima, a cura di Enrico Stecchi, esperto
di Altavia Junium, i risultati di un Barometro, un vero e proprio sondaggio di
opinione, svolto in tutti e tre i Paesi aderenti al progetto pilota Science
generation, Italia, Francia e Svezia. "Science generation è un unicum nel
suo genere," sottolinea Alberto Pieri della Fast, "perchè rende
protagonisti i cittadini del proprio futuro e li fa partecipare alle scelte in
maniera più diretta, li informa a piccoli gruppi, li mette in rete e fornisce
al grande pubblico tutti i risultati in tempo reale e la possibilità di
interloquire anche tramite Internet e, nel nostro simposio, grazie anche a un
televoto." Genitori, giovani e insegnanti: queste le tre fasce di persone
che sono interpellate dalla Commissione europea e fanno parte dei network pilota
di cittadini europei per l'iniziativa Science generation. L'argomento? Le
bioscienze e le biotecnologie, ovvero una consultazione su vasta scala, per ora
solo in tre Paesi dell'Unione europea, Italia, Svezia, Francia, per coinvolgere
i cittadini , informarli, ascoltare le loro opinioni e proposte. Si stanno
creando delle vere e proprie reti di mobilitazione, cioè gruppi di persone
organizzati per categorie omogenee (studenti, genitori, insegnanti) che si
incontrano in gruppi coadiuvati da un esperto scienziato e un giornalista, si
confrontano su temi specifici, (biotecnologie, clonazione, etc.) e che hanno
soprattutto l'opportunità di portare avanti delle idee e delle azioni concrete
da sviluppare e sottoporre al vaglio della Direzione generale Ricerca della
Commissione europea. In Italia, le reti di mobilitazione sono create nelle
regioni Lombardia, Lazio e Sicilia. I primi incontri si sono già svolti in
Lombardia e Sicilia "E' un'opportunità utile," afferma Ada Rovello,
genitore, che ha partecipato alla riunione a Milano del primo gruppo di genitori
coinvolti, "il senso comune è nemico della scienza, se mi avessero chiesto
prima il mio parere su temi quali la clonazione, etc non avrei saputo rispondere
con cognizione di causa, incontrarsi in piccoli gruppi, con un esperto, e porre
quesiti, avere delle risposte, poter fare delle osservazioni in tutta
tranquillità, e dare del contributo , nel nostro piccolo, a quanto sarà deciso
al di sopra di noi, ... sul nostro futuro , mi sembra importante, un'occasione
unica". "Sono temi quelli delle scienze della vita e il rapporto con
la società" spiega Alberto Pieri, segretario generale della Fast,"che
sembrano semplicemente scientifici a un primo approccio, invece ci toccano da
vicino, anche per quello che decidiamo di comperare al supermercato, prodotti
Ogni o biologici, per quello che scegliamo per i nostri figli. Ecco perchè
esserci e partecipare a Science generation è un passo in avanti, anche per
portare avanti delle azioni concrete, sull'esempio dell'esperienza francese, di
cui si parlerà durante il convegno di Milano". Il barometro, realizzato da
Altavia Junium su incarico della Fast, mette in evidenza la percezione che la
gente comune ha delle scienze della vita e della ricerca scientifica in
generale. I risultati verranno esposti da Enrico Stecchi, esperto di Altavia
Junium durante il convegno di Milano e verranno messi a confronto con i dati
raccolti in Francia e in Svezia, nonché con 1'Eurobarometro, cioè un sondaggio
realizzato a livello europeo. E' comunque un monitoraggio e uno scambio di
opinioni, un dialogo aperto in Europa sino al 2004 in continua evoluzione. Il
sito web www.scienee-generation.com
propone dei dibattiti su tematiche estremamente importanti e di attualità,
quali ad esempio l'accesso all'assistenza sanitaria nei paesi del sud del mondo
e la disputa su un tema di grande attualità quale la clonazione. Si prevede
l'organizzazione di forum speciali su diverse tematiche ai quali chiunque potrà
contribuire, sia con domande che con commenti specifici. I risultati raccolti
verranno poi inoltrati alle istituzioni, affinché vengano a conoscenza in modo
ufficiale del parere dei cittadini europei.
BENI
CULTURALI E CONSERVAZIONE LE DIECI EDIZIONI DEL SALONE RESTAURO DI FERRARA
Ferrara, 17 marzo 2003 - Dal 3 al 6 aprile 2003 si terrà a Ferrarafiere la
decima edizione del Salone dell' Arte, del Restauro e della Conservazione dei
Beni Culturali e Ambienti. I beni culturali: una terminologia relativamente
recente, codificata nell'intitolazione del Ministero neonato fra 1974 e 1975,
sufficientemente vaga e generica da consentire di includervi "ogni
testimonianza avente valore di civiltà" (come nel Testo Unico del 1999)
man mano che la coscienza civile e l'approfondimento culturale lo suggeriscano o
lo impongano. Un settore difficile e inquieto, custode di straordinari prodotti
della spiritualità umana: ma una spiritualità che ha dovuto diventare materia
(e qui penso naturalmente alle cosiddette "opere d'arte"). "Il
nostro petrolio", come si diceva negli anni Ottanta; una "risorsa non
rinnovabile", come si tentava di ammonire chi pensava ad utilizzi
disinvoltamente strumentali. E un Ministero che, dopo Alberto Ronchey, ha
cessato di essere la cenerentola fra gli altri; fino ad essere intelligentemente
scelto e voluto da un Vicepresidente del Consiglio, Walter Veltroni. Un settore
oggi in una sofferenza che per molti è prossima alla fibrillazione: i recenti
provvedimenti di "cartolarizzazione", spietatamente criticati da
Salvatore Settis in un'analisi lucidissima (e che individua guasti che vengono
da prima e da lontano) fanno temere che si mediti di intaccare princìpi
fondamentali della nostra tradizione, fino a giungere all'alienazione verso i
privati di componenti importanti del nostro patrimonio culturale. La creazione
dei grandi poli museali estrapolati dalle Soprintendenze territoriali, che
continuo a ritenere sciagurata; l'istituzione poco avanti delle Soprintendenze
Regionali, che stanno ancora cercando un ruolo, sono sconvolgimenti pesanti per
un settore delicato. All'interno di un quadro così complesso, alcune sicurezze
le offe il restauro, un'attività che nel nostro Paese vanta una tradizione
antica e raggiungimenti tecnici di alto valore. Per immergersi nella realtà
annuale del restauro, ci si offre dal 1991 il Salone di Ferrara. E' una
manifestazione espositiva che si tiene oggi per la decima volta; che, dopo
quattro edizioni biennali, è diventata annuale, e regge benissimo lo stress;
che totalizza trentamila visitatori convenuti dalle Alpi al Lilibeo, pur essendo
un'esposizione di nicchia, o almeno di settore; che vede presenti
duecentocinquanta espositori, che attorno al nucleo espositivo costruisce una
ventina di convegni, una settantina di incontri tecnici e una decina di mostre
specifiche, può indiscutibilmente essere considerata un'iniziativa che ha
incontrato successo. Il Salone di Ferrara, tenuto per la prima volta nel 1991,
è divenuto un appuntamento annuale imprescindibile. La costante salita della
linea delle ascisse dimostra e conferma che la salute è ottima. Evidentemente,
il Salone risponde ad una domanda fortemente sentita; non c'è dubbio che il
mondo della conservazione e del restauro abbia necessità di un punto di
riferimento che si presenti a scadenze fisse, che chiami tutti a convergere a
Ferrara in quei primi giorni di primavera (soltanto la prima edizione si tenne a
settembre) per incontrarsi, per ritrovare amici e colleghi, per studiare cosa c'è
di nuovo visitando gli stand e prendendo parte a convegni e seminari. Il Salone
ha saputo interpretare tutto questo, ed ha saputo proporsi con offerte sempre
nuove e interessanti, aggiornate alle problematiche del momento. Alcuni dei
grandi argomenti degli anni Novanta hanno trovato così puntuale riconoscimento
ed una sede di dibattito utile per la sua capacità di farsene carico in tempo
reale. Si sono visti così convegni, dibattiti, tavole rotonde sui problemi
della professione del restauratore, dei grandi temi del restauro architettonico,
delle normative sui lavori pubblici, dei difficili rapporti ch'esse hanno creato
con il restauro e delle complicazioni che hanno imposto alle imprese. Si sono
potute seguire via via le problematiche della formazione professionale
(ricordiamo, una domenica dell'edizione 2001, la presentazione della ricerca
europea Conbefor, promossa dall'Associazione Secco-Suardo), le attività in
proposito delle Scuole dello Stato come delle mille altre realtà facenti capo
ad enti pubblici di altra natura o ad istituti privati; che nell'anarchia che ha
regnato nel settore per responsabilità dei governi, si sono fatte carico
comunque di venire incontro ad una domanda pressante e andava allargandosi
costantemente. E' stato possibile vedere nascere ed aumentare a dismisura il
fenomeno del merchandising nei musei, nella giustezza fondamentale della sua
introduzione nel settore, ma anche delle sue degenerazioni. Una caratteristica
del Salone è stata, fin dagli inizi, la sua attenzione ai grandi temi della
conservazione del territorio e dell'ambiente. Lì si è sentita la forte
impronta conferita dall'istituto per i Beni Culturali della Regione
Emilia-Romagna e dal suo fondatore Andrea Emiliani, diffusamente presente con
scritti e interviste soprattutto nei primi anni. Illustrate dalle storiche
fotografie di Paolo Monti e di altri bravissimi autori regionali che ne avevano
assorbito lo spirito, si sono viste così discusse e approfondite le
problematiche della conservazione intesa come progetto globale e interpretazione
di un territorio in tutte le sue componenti (non a caso le prime due edizioni
erano intitolate "Arte, Progetto, Restauro"). I pregevoli cataloghi
che hanno accompagnato ogni edizione, a tornare a sfogliarli adesso,
costituiscono una guida sicura per lo stato della questione negli anni Novanta,
quando l'attenzione alle identità territoriali comportò anche interventi di
riappropriazione collettiva delle caratteristiche di un ambiente, che ai tempi
attuali appaiono sempre meno probabili. Ed anche, il Salone ha saputo aprirsi a
settori relativamente meno frequentati, dall'archeologia industriale alle
strumentazioni scientifiche, ai teatri e alle loro componenti funzionali e
decorative, con qualche sconfinamento nel cinema e nella fotografia, i cui
problemi conservativi possono costituire in futuro ulteriori indirizzi di
ricerca da valorizzare ancor di più. Non sono mancate, naturalmente, le
illustrazioni di "grandi restauri" (già nel '93, ricordo come
esempio, la Croce di Santa Maria Novella a Firenze di Giotto, il Giudizio di
Michelangelo, le Nozze di Cana del Veronese al Louvre) e le giornate di studio
dedicate ad argomenti tecnici specifici, come i restauri dei supporti lignei dei
dipinti o dei grandi bronzi esposti all'aperto. Particolarmente affollati si
sono rivelati alcuni degli incontri tecnici, a dimostrazione che gran parte del
pubblico dei restauratori è interessato ad aggiornare le proprie conoscenze
professionali. Sono stati affrontati anche argomenti teorici, come le giornate
di studio dell'Opificio delle Pietre Dure sul trattamento delle lacune (nel 2002
e nuovamente quest'anno). Si è prestata attenzione a fenomeni emergenti, come
le questioni della sicurezza sul lavoro e dei metodi alternativi di pulitura,
alla ricerca di una maggiore innocuità per le opere e per i restauratori. Un
argomento particolare sempre presente nelle ultime edizioni, di cui è stato
possibile seguire le articolazioni, è quello della illuminotecnica nei musei; e
sarebbe auspicabile che i direttori relativi vi prestassero maggiore attenzione,
perché tuttora si può dire che la situazione generale sia ben lontana dal
poter essere considerata soddisfacente. Fra gli espositori, la parte del leone
l'hanno fatta e la fanno alcuni Enti locali, che giustamente vedono nel Salone
un'occasione per comunicare quantità e qualità del proprio impegno. Ad ogni
edizione, comunque, è notevole il numero delle Soprintendenze che hanno
ritenuto utile partecipare allo stesso scopo. Numerose anche alcune grandi ditte
che producono o commercializzano i prodotti impiegati principalmente nel
restauro architettonico, ma anche altri materiali destinati a quello delle opere
d'arte mobili. Molte anche le case editrici o di distribuzione delle
pubblicazioni del settore; è inevitabile ripartire dal Salone avendo speso un
po' di soldi nelle pagine stampate (o anche, sempre più, in mezzi di
divulgazione e documentazione informatica). Sempre presenti anche le fondazioni
e gli Istituti bancari che, come è noto (ed è un fenomeno fortemente
italiano), svolgono nella conservazione dei beni culturali un'attività
apprezzabile e che merita sincero riconoscimento. Fra gli istituti del Ministero
per i Beni Culturali aventi responsabilità di restauro, risulta indubbiamente
abbastanza sorprendente l'assenza fra gli "espositori" dell'Istituto
Centrale per il Restauro, che pure ha preso parte con singoli funzionari e
restauratori a molte delle iniziative; a mio parere, sarebbe opportuno che
decidesse anche una partecipazione con uno stand, che contribuirebbe ad
avvicinarlo maggiormente al pubblico del restauro. Pochi, invece, come ho già
avuto modo di notare, i restauratori che abbiano creduto nell'opportunità di
essere materialmente presenti in quella forma. Il Salone si è meritoriamente
dato da fare al riguardo, ma per adesso senza grandi risultati. lo continuo a
ritenere che l'occasione del Salone andrebbe ulteriormente utilizzata sia dal
Ministero che dai restauratori privati per documentare approfonditamente le
attività svolte fra l'edizione passata e la presente, in modo che i visitatori
possano riportare con sé un'informazione a vasto raggio sulle attività di
restauro condotte nel Paese; e vedremo dunque se nel futuro si riuscirà a fare
dei passi in avanti anche in quella direzione. In definitiva, il Salone non dovrà
mai credere di potere riposare sugli allori, fidando anche sulla mancata
riuscita di iniziative concorrenti (che pure ci sono state, ed hanno tentato di
stabilire le loro teste di ponte; ma il difficile non è tenere una prima
edizione di una manifestazione, quanto reggere la successiva, ed imporsi e
ingrandirsi in quelle successive). Può però registrare con soddisfazione il
successo sostanziale della propria formula, conservandola come spina dorsale e
perfezionandola laddove si aprano possibilità ulteriori. A questo scopo,
risulterà essenziale mantenere un'attenzione sempre intelligentemente vigile
per le mille articolazioni del restauro italiano. Infolink: www.ilsalonedelrestauro.com
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Milano 17 marzo 2003 - La prossima edizione di Ish, che si terrà a Francoforte
dal 25 al 29 marzo 2003, promette bene. Non solo aumentano gli espositori e la
superficie espositiva, ma le innovazioni e le tendenze fanno della fiera un vero
e proprio trampolino di lancio per l'intero settore, nonché un appuntamento
irrinunciabile per i visitatori specializzati. Messe Frankfurt prevede l'arrivo
di circa 2.300 espositori su una superficie espositiva di 260.000 metri quadrati
(2001: 2273 espositori e 240.000 metri quadrati di superficie). Per il grado di
internazionalità degli espositori (superiore al 50%) Ish rappresenta
un'occasione unica per allacciare contatti e curare i rapporti con Paesi terzi.
Ish è l'appuntamento per eccellenza del design per il bagno, uno spazio vitale
sempre più importante e simbolo della personale gioia di vivere. Materiali,
forme e colori in tutte le possibili varianti sono i simboli della nuova
dimensione del relax e le tendenze del design, sviluppandosi di pari passo con
le tecnologie all'avanguardia, propongono i prodotti innovativi sempre più
piccoli, silenziosi, igienici e facilmente combinabili. ISH presenta delle
proposte concepite specificatamente per gli architetti, in particolar modo per
gli architetti d'interni. I premi "Design Plus" e "Innovationspreis
Architektur und Technik" (premio innovazione per l'architettura e la
tecnica) verranno conferiti agli espositori in grado di esprimere nei propri
prodotti il gioco di armonie tra estetica e funzionalità. L'offerta di Ish si
presenterà ai visitatori suddivisa nei seguenti settori: il mondo del bagno nei
padiglioni 1,2, 3 e 4 e nel forum; la tecnologia per gli edifici e della tecnica
energetica nei padiglioni 8, 9 e 10; climatizzazione (Aircontec) nei padiglioni
5.1 e 6.2 - incluso il settore della ventilazione per la casa presente già a
Ish 2001 (padiglione 6.2); il mondo delle tecniche di installazione nei
padiglioni 4.0, 5.0, 6.0, 6.1 e 6.3. Con il ritorno a Ish di Aircontec, il
settore espositivo dedicato alla climatizzazione e alla ventilazione, la
manifestazione potrà nuovamente offrire ai visitatori tradizionali, quali
commercianti, artigiani e ingegneri e progettisti, l'intera gamma dei prodotti
del settore. L'edizione 2003 del forum sull'edilizia e la tecnica energetica
verterà completamente sugli impianti e le tecnologie per il riscaldamento e il
riscaldamento a acqua, incluse le energie rinnovabili oppure l'uso controllato
dei sistemi di ventilazione per la casa. Messe Frankfurt offre ai propri
espositori la possibilità di farsi conoscere anche su nuovi, potenziali mercati
esteri. Ish è già ben consolidata in Cina dal 1996. Pechino ospita infatti
ogni due anni la fiera Ish China con un successo sempre maggiore. lsh Nord
America debutterà invece dal 31 ottobre al 2 novembre a Toronto, mentre il
prossimo anno si terrà la prima edizione di Ish Light+Building Asia 2003 a
Singapore, dove dal 19 al 21 novembre verranno presentati sia i settori
espositivi di Ish che quelli di Light+Building (illuminazione, elettrotecnica,
automazione domestica e per edifici). Oltre alle due fiere leader, Ish e
Light+Buidling di Francoforte, anche le rispettive manifestazioni che si tengono
all'estero entrano quindi a far parte del nuovo settore di specializzazione
fieristica "Architettura e Tecnica" di Messe Frankfurt. Comune
denominatore per tutte le manifestazioni è il concetto della progettazione
integrale degli edifici, ovvero, l'integrazione di architettura e tecnica.
EU.DI.
SHOW 2003 MARES: SPINGERSI OLTRE I LIMITI CON LA MASSIMA LIBERTÀ E SICUREZZA
Verona, 17 marzo 2003 - Mares, il leader mondiale nella subacquea, è presente
in grande stile all'undicesima edizione dell'Eudishow - dal 13 al 17 Marzo
presso la Fiera di Verona. L'anno scorso 38.000 persone hanno visitato la più
importante manifestazione del Vecchio Continente dedicata al mondo sommerso e
per quest'anno ci si aspetta che oltre 40.000 visitatori saranno attratti da
questa manifestazione che riunisce tutto il gotha dell'immersione. In occasione
dell'appuntamento veronese Mares presenta la nuova collezione dei prodotti per
la subacquea 2003, utilizzando all'interno dell'ampio spazio espositivo dei
video-wall sui quali verranno trasmessi le novità di prodotto illustrate e
spiegate dai tecnici Mares, a disposizione del pubblico per ogni informazione.
Particolarmente curata è la scenografia che fa da sfondo alle sfilate dei
prodotti per la subacquea: in sintonia con la nuova filosofia che anima la
manifestazione, le nuove collezioni vengono presentate all'interno dell'Area Rtl
102.5. Sicurezza, innovazione tecnologica e capacità di performance nel nuovo
video di Gianluca Genoni trasmesso nello spazio Open Forum alla presenza del
grande campione. Da segnalare infine la presentazione da parte del Dottor Bruce
Wienke del nuovo algoritmo: "Algoritmo Rgbm Mares Winke". Morphos
Inventare nuove forme di libertà All'Eudishow 2003 Mares presenta la più
importante rivoluzione nella progettazione dei corpetti equilibratori
dall'introduzione dei jacket. Morphos è un concentrato di tecnologia in grado
di offrire la massima libertà di movimento ed un ineguagliabile comfort. La
struttura portante è indipendente dal sacco gonfiabile, il quale grazie alla
sua forma unica, permette la distribuzione ottimale della massa d'aria e vi
permette di stare in superficie comodi come sulla poltrona di casa. Il tutto
ripiegabile in un "bozzolo" dall'ingombro e peso limitati. Morphos è
protetto da molti brevetti: il Cocoon Concept (concetto "bozzolo"), la
camera d'aria con disegno a "poltrona", la nuova protezione schienale
utilizzabile in due posizioni, il sistema di zavorra integrato a sgancio
meccanico (MRS System), la rete posteriore che riduce l'attrito con l'acqua e
l'Air Trim System per un perfetto controllo dell'assetto, la massima sicurezza e
maggior comfort d'immersione. Niente più fruste penzolanti, difficoltà nella
ricerca dell'assetto, lunghi preparativi o rischio di dimenticare a casa qualche
componente dello Scuba: Basta aggiungere maschera, pinne e muta! X-Vision
Ricercare, sperimentare, ampliare gli orizzonti. Grazie al nuovissimo disegno ed
alle innovative evoluzioni tecniche adottate, la x-vision vi offre un campo
visivo fino ad oggi impensabile, senza restrizioni. La posizione centrale degli
occhi e l'inclinazione ottimale dei vetri consentono il massimo angolo di
visione in tutte le direzioni. Minimo volume interno e grande leggerezza: solo
190g. Le fibbie a regolazione rapida, ergonomiche, posizionate direttamente sul
facciale, aumentano il comfort e l'idrodinamicità durante l'immersione.
Migliorano inoltre l'aderenza del facciale al viso. Grazie a questa soluzione
tecnica, la maschera può essere più facilmente riposta in una tasca del jacket.
È inoltre disponibile un'ampia gamma di lenti graduate, per adattare la
maschera alle vostre necessità
MERCANTEINFIERA
PRIMAVERA: IERI SERA È CALATO IL SIPARIO SULLA PIÙ GRANDE KERMESSE EUROPEA DI
ANTIQUARIATO, MODERNARIATO E COLLEZIONISMO
Parma, 17 marzo 2003 - Interesse in crescendo per il Mercanteinfiera. Come
accade nel popolare gioco di carte da cui prende il nome, la più grande
kermesse d'Europa di antiquariato, modernariato e collezionismo svoltasi alle
Fiere di Parma, è proprio nella fase finale che vede diventare ancora più
serrati gli scambi e le contrattazioni. La nona edizione primaverile di
Mercanteinfiera sulla quale è calato il sipario alle ore 20 di ierisera, ha
registrato fino ad ieri un'affluenza superiore alla media delle scorse edizioni
(60 mila presenze) e se anche nella giornata di oggi il pacifico assalto dei
visitatori si manterrà sui livelli registrati lo scorso week-end, questa del
2003 potrà essere archiviata come una annata-primato E in attesa dei numeri del
bilancio che sarà elaborato e commentato lunedì, a Fiere di Parma ricordano le
cifre che fanno di questa mostra-mercato l'appuntamento più importante d'Europa
e, forse, del mondo: 1.200 espositori giunti da ogni parte d'Italia e
dall'estero (quest'anno per la prima volta ci sono anche degli antiquari
americani); quattro padiglioni per una superficie complessiva di 60 mila metri
quadrati (in nessun'altra parte del mondo si arriva ad una esposizione coperta
di dimensioni così ampie); un rincorrersi ed intersecarsi di stand-botteghe per
un percorso lineare di ben 22 chilometri. Una delle caratteristiche peculiari di
Mercanteinfiera maggiormente apprezzate dal pubblico è stato il suo rinnovarsi
continuamente: nei nove giorni di esposizione, infatti, gli antiquari
riforniscono ripetutamente i loro stand sostituendo oggetti venduti con altri
fatti arrivare appositamente. Così anche i visitatori "last minute"
(il biglietto costa 9,50 euro) possono trovare idee sempre nuove ed
interessanti. Ancora una volta Parma si sta confermando un preciso punto di
riferimento per una clientela appassionata particolarmente attenta e raffinata
che proviene non solo dalle città più vicine, quali Reggio, Modena, Piacenza,
Mantova, Cremona; ma anche da Bologna, Firenze, Milano e Torino e da molto più
lontano, daRoma, da Napoli e dalla Sicilia. E anche dall'estero, soprattutto
dalla Svizzera, dall'Austria, dalla Germania. La "caccia al tesoro"
nei padiglioni di Mercanteinfiera da parte del pubblico più attento e
raffinato, stavolta ha un obiettivo in più: l'originale ed esclusiva confezione
in latta serigrafata, prodotta in numero limitato di 2.000 esemplari numerati
contenente l'inedito profumo unisex "Acqua di Primavera", creato in
esclusiva da un maestro profumiere. Già diventate oggetto da collezione (dopo
la chiusura della rassegna saranno praticamente introvabili) le scatole
serigrafate contenenti il profumo sono in vendita a soli 15 euro nel presso
l'edicola e rivendita tabacchi del padiglione 3 e all'interno della mostra
collaterale allestita al padiglione 1 dai collezionisti Clara Giubellini e
Franco Jacassi e intitolata "Non rompete le scatole - Atto 2°. 1.000
scatole in latta e altri materiali, dalla fine dell'800 agli anni 70" .
Ultime consultazioni anche per la versione virtuale del Mercanteinfiera, il sito
www.mercanteinfiera.com, diventato ormai uno dei portali dell'antiquariato, del
modernariato e del collezionismo più importanti a livello internazionale. Il
sito internet - al quale si collegano anche le hostess che gestiscono gli
info-point allestiti nei quattro i padiglioni in cui è articolata la rassegna -
consente a chiunque abbia un computer di scovare, fra le migliaia e migliaia
d'oggetti "schedati" (con tanto di fotografie e descrizioni
particolareggiate delle caratteristiche specifiche) quelli desiderati, e
programmare quindi, da casa o dall'ufficio, il proprio itinerario di visita.
INNOVAZIONE
E NUOVE TECNOLOGIE AL SERVIZIO DEGLI OPERATORI
Bari, 17 marzo - Punta sull'innovazione e sulle nuove tecnologie ExpoVacanze
2003, il salone del turismo internazionale che si svolgerà a Bari dal 26 al 30
marzo nell'ambito di Expolevante, la nota rassegna fieristica dedicata al tempo
libero, allo sport e alla vita all'aria aperta. La manifestazione, giunta alla
sua 33"' edizione, si arricchisce infatti quest'anno di nuovi contenuti e
strumenti multimediali, realizzati dall'Ente Autonomo Fiera del Levante in
partnership con Openet Technologies S.p.A., società operante nel settore dell'Information
Communication Technologies (Ict). Saranno proprio i sistemi di comunicazione
adottati a rappresentare una delle novità di maggior rilievo di ExpoVacanze
2003. Nei padiglioni di esposizione verrà allestito, tra l'altro, un vero e
proprio studio televisivo all'interno del quale un pool di giornalisti condurrà
talk-show e dibattitj.che avranno come protagonisti gli espositori, insieme ai
più autorevoli esponenti del mondo turistico italiano ed internazionale. Le
stesse telecamere riprenderanno, durante tutta la rassegna, gli eventi più
significativi, che verranno ritrasmessi sul canale satellitare in chiaro.
Attraverso il canale in chiaro gestito da Openet Technologies e visibile su
Eutelsat 13° Est Hotbird 6, sarà possibile seguire l'evento anche a distanza;
gli espositori potranno distribuire in tutta Europa e nei Paesi del Mediterraneo
i contenuti dei video promozionali, i loro nuovi prodotti o servizi, i convegni
e i workshop. Un sistema che permetterà agli operatori di settore ed ai loro
clienti di ricevere puntualmente tutte le informazioni sulla manifestazione e
sui suoi partecipanti. Attorno allo studio televisivo, inoltre, graviterà
"Roundabout", un innovativo sistema di partecipazione, particolarmente
utile per gli espositori che rappresentano più operatori (come pubbliche
amministrazioni, cooperative del turismo, ecc. .) ~ che necessitano di mantenere
differenziata l'offerta dei diversi soggetti . A "Roundabout" si potrà
affidare, in totale esternalizzazione, il proprio materiale pubblicitario che
sarà distribuito direttamente da alcuni addetti a quanti ne faranno richiesta.
Un ulteriore strumento di comunicazione sarà rappresentato dal portale
www.expovacanze.com , su cui verranno pubblicate le notizie e gli aggiornamenti
relativi alla manifestazione. Gli espositori potranno utilizzare il sito per far
conoscere il dettaglio delle caratteristiche della propria offerta. Sarà per
loro possibile distribuire sullo stesso canale anche i contenuti video della
partecipazione ad ExpoVacanze 2003 e le immagini promozionali, nonche stabilire
una connessione al proprio sito Internet. Gli espositori e gli operatori
potranno partecipare a tutti i convegni, incontri e momenti di confronto
sull'evoluzione del turismo nel terzo millennio che verranno proposti proposti
quotidianamente nel corso di "Expovacanze 2003". Sarà,infine,
assegnatoli "Premio del Video Turistico Istituzionale" al migliore tra
i lavori televisivi commissionati dalle Pubbliche Amministrazioni per finalità
di promozione e sviluppo del territorio. "Expovacanze 2003" è ' il
salone dedicato all'offerta turistica B2B italiana ed estera nelle sue varie
articolazioni, dai soggiorni in località balneari e montane all'agriturismo,
dalle città d'arte ai luoghi esotici, dal turismo termale agli itinerari
gastronomici, dalle vacanze in villaggi, campeggi o multiproprietà al turismo
dei parchi. Con la sua molteplicità di proposte, ExpoVacanze 2003 -che si
svolgerà a Bari dal 26 al 30 marzo prossimi nell'ambito di Expolevante e che ha
ottenuto il patrocinio dell'Enit -punta infatti a soddisfare le esigenze di
un'utenza sempre più propensa a concedersi brevi e frequenti periodi di ferie e
che spesso coglie questa opportunità per effettuare le proprie scelte e
programmare le vacanze in vista della stagione estiva. ExpoVacanze 2003, è
anche un importante momento di incontro tra operatori della domanda e
dell'offerta turistica grazie alla "B.T.L.", la Borsa Turistica del
Levante, organizzata dal Cotup, il Consorzio degli Operatori turistici pugliesi.
Alla B.T.L., giunta quest'anno alla sua terza edizione, sono dedicate le ultime
tre giornate della manifestazione, due delle quali riservate alle contrattazioni
tra gli operatori dell'offerta italiana ed estera e i buyers internazionali, i
tour operator italiani, gli agenti di viaggio e i responsabili dei cral
aziendali. Sempre all'interno di ExpoVacanze 2003, in contemporanea alla 8. T
.L., si svolgerà inoltre la prima edizione della nuova rassegna specializzata
"Mediterre", progetto che Ia Regione Puglia e la Federparchi hanno
organizzato in collaborazione con la Fiera del Levante per la valorizzazione e
la tutela delle risorse boschive e delle aree protette. Saranno presenti i
principali Parchi naturali del bacino del Mediterraneo. www.fieradellevante.it www.expovacanze.com
"SALAMI
E SALUMI" - RASSEGNA NAZIONALE DEI SALUMI E DEI SALAMI ITALIANI - MANTOVA,
23/25 MAGGIO
Mantova, 17 marzo. Nel calendario di "Mantova 2003", un evento
singolare: "Salami e Salumi", rassegna nazionale dei salumi e dei
salami italiani (23-25 maggio). Organizza "Mantova Expo" in
collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali; la Regione
Lombardia; Unioncamere nazionale e regionale; Enti locali mantovani (Comune,
Provincia e Camera di Commercio), Veronafiere, Slow Food ed altri soggetti
istituzionali e privati. "Salami e Salumi" si svolgerà in
concomitanza ed in collaborazione con "Eurocarne", il Salone triennale
internazionale delle tecnologie per la lavorazione, conservazione e
distribuzione delle carni. Si tratta della prima esposizione nazionale dedicata
ai salumi e ai prodotti della norcineria italiana, caratterizzata dalla
partecipazione di produttori rappresentativi di tutte le varietà nazionali di
insaccati e dii salumi italiani. Le piazze, i palazzi e i monumenti del centro
storico di Mantova accoglieranno gli stand per la presentazione e la
commercializzazione dei prodotti d'eccellenza. "Salami e salumi" si
articolerà su due spazi espositivi: Area Business, dedicata esclusivamente alla
filiera industriale di qualità, con la presenza dei grandi produttori italiani,
dei consorzi di tutela e delle istituzioni (Regioni, Province, Camere di
Commercio, Comunità Montane). Sedi privilegiate le Cantine di Vincenzo Gonzaga,
il Listone dei Marmi e la Dispensa di Corte Nuova nella reggia dei Gonzaga; Area
Consumer riservata alla degustazione e alla vendita diretta dei produttori
provenienti da tutte le regioni italiane, che si snoderà attraverso le vie e le
piazze del centro storico. Iniziative collaterali saranno organizzate con la
collaborazione di Slow Food per la valorizzazione delle produzioni tipiche di
eccellenza e per il recupero delle antiche tradizioni attraverso laboratori del
gusto, degustazioni guidate, convegni di carattere nazionale sui sistemi di
macellazione e di lavorazione delle carni suine, master e corsi di norcineria,
cene e pranzi a tema. L'evento è organizzato anche in sinergia con l'ente
Veronafiere, che negli stessi giorni presenta a Verona "Eurocarne".
Infolink: www.mantovaexpo.it
"PELLETTERIA
E INNOVAZIONE: UN SOFTWARE PER VALUTARE LA REDDITIVITÀ DELLA PRODUZIONE"
Firenze, 17 marzo 2003 - Tecnologia, in collaborazione col Consorzio
Centopercento Italiano, ha sviluppato un software per calcolare i tempi di
lavorazione dei prodotti di pelletteria. Questo nuovo sistema rappresenta la
soluzione ottimale per stimare il costo effettivo di una borsa attraverso
parametri semplici e definiti, La novità sta proprio nel riuscire a svincolare
la determinazione del prezzo dalle valutazioni soggettive, spesso praticabili
solo dal titolare dell'azienda. Il problema ritenuto prioritario dalle aziende
è proprio quello dell'attuale mancanza di criteri oggettivi, matematici, per la
stima dei costi di realizzazione di una borsa. La determinazione dei tempi delle
singole operazioni di produzione è fondamentale per impostare, sulla base di
elementi affidabili, la programmazione delle lavorazioni, per organizzare i
cicli di produzione, e per identificare le criticità su cui intervenire per una
maggiore efficienza aziendale. il software sarà presentato nell'ambito del
MIPEL venerdì 21 marzo nella Sala "Top Club" (Padiglione 20/II
Salone), alle 10:30, e nello stesso giorno in replica alle 15:30 nella sala
"Top Club" (Padiglione 18). Questo sistema fa parte di un progetto più
ampio che ha lo scopo di migliorare la competitività nel settore pelletteria,
mediante una maggiore interazione fra le aziende committenti e fornitrici lungo
la filiera produttiva. La collaborazione tra Firenze Tecnologia e il Consorzio
Centopercento Italiano è iniziata nel giugno 2002. L'utilizzo di soluzioni
informatiche servirà a rendere più efficiente l'organizzazione dei processi
produttivi e la gestione dei flussi informativi nell'azienda e nella filiera.
L'analisi delle effettive esigenze del settore ha portato ad identificare tre
aree di intervento: tempi di lavorazione; pianificazione e monitoraggio della
produzione; gestione delle opportunità di business on line. A conclusione della
sperimentazione del sistema di valutazione dei tempi di produzione Firenze
Tecnologia e il Consorzio saranno impegnati a intervenire in tema di
pianificazione e monitoraggio della produzione. L'obiettivo è fornire alle
aziende strumenti informatici di gestione della programmazione delle lavorazioni
interne ed esterne e di controllarne l'avanzamento. Complessivamente
l'intervento potrà consentire una riduzione dei tempi stimabile intorno al 10%,
Importante sarà la determinazione dl un sistema il più possibile automatico,
ma di basso impatto aziendale per il monitoraggio dell'avanzamento della
produzione per singoli lotti.
"MACFRUT
2003": IL FUTURO DELL'ORTOFRUTTICOLTURA INTERNAZIONALE
Cesena, 17 marzo 2003 - Rapporto fra grande distribuzione internazionale e
produzione al centro della 20a edizione (Cesena, 8-11 maggio) della maggior
rassegna dedicata all'ortofrutticoltura -Cala il saldo attivo della bilancia
commerciale -Le famiglie italiane hanno acquistato meno ortofrutta e speso di più.
Il sistema ortofrutticolo mondiale ha assunto sempre più un aspetto globale.
Accanto al tradizionale import-export, si sono sviluppate partnership fra
imprese che producono con proprio know how in Paesi esteri e, negli ultimi anni,
varie grandi catene distributive si sono date assetti internazionali. Di fronte
a questa internazionalizzazione l'ltalia, uno dei primi produttori mondiali di
ortofrutta e certamente il primo per qualità, presenta alcuni luci ed alcune
ombre. Nel 2002, fra ortaggi, frutta ed agrumi, nel Belpaese si sono prodotti
23,5 milioni di tonnellate (-0,77% sul 2001) per una Produzione Lorda Vendibile
di 9.050 milioni di Euro ( +3,070;0 sul 2001) e con un giro d'affari del
settore, compreso l'indotto, di 20.200 milioni di Euro (+5,7% sui 19.100 del
2001). Aneioa (l'Associazione Nazionale Esportatori, Importatori Ortofrutticoli
ed Agrumari) rileva che il commercio con l'estero nel 2002 fa registrare -dopo
un triennio di crescita- un calo del saldo attivo che, con 1.047 milioni di
Euro, è pari al -9,90;0' rispetto ai 1.161 del 2001. Sostanzialmente stabili i
quantitativi ed il valore delle merci esportate (rispettivamente 3,8 milioni di
tons, +0,30;0 sul 2001 e 2.926 milioni di Euro, +0, 7% rispetto al 2001) mentre
sono cresciute le importazioni del + 11,40;0 in quantità (2.535.780 tons contro
le 2.275918 de12001) e del +7,7% in valore (1.880 milioni di Euro a fronte dei
1.745 del 2001 ). "A differenza del 2001 -ha commentato Giuseppe Calcagni,
Presidente di Aneioa- si può affermare che l'anno appena trascorso è stato
complessivamente abbastanza difficile" . A delineare stato e prospettive
dell'ortofrutticoltura sarà Macfrut 2003 (Cesena, 8-11 maggio), la maggiore
rassegna internazionale dedicata a! settore. Organizzata da Agri Cesena (la Spa
che promuove le manifestazioni fieristiche cesenati) e giunta alla 20a edizione,
la rassegna ospiterà circa 600 espositori su 30.000 mq nei padiglioni
fieristici di Pievesestina di Cesena (info Agri Cesena, tel. 0547-317435,,
www.macfrut.com con un ricco calendario di convegni e incontri. .- "Macfrut
2003 -ha spiegato Domenìco Scarpellini, Presidente di Agri Cesena, si
preannuncia con un "tasso" di internazionalità assai alto. Accanto
alla partecipazione di circa 80 delegazioni di Paesi esteri, affronteremo il
rapporto fra grande distribuzione internazionale e produttori, con la
partecipazione dei maggiori gruppi, fra cui il Gruppo Wal Mart, tanto per
citare". L'Osservatorio dei consumi ortofrutticoli delle famiglie italiane
di Macfrut, curato da IHA Italia per Agri Cesena, registra che nel 2002 gli
acquisti delle famiglie italiane si sono del 2001. Conteggiando frutta e verdura
fresca, assieme ad ortaggi surgelati, si ottiene un volume di 9.262.702
tonnellate ( -2,42% sui 9.491603 del 2001) per un valore di oltre 13 miliardi di
Euro (per l'esattezza: 13.074,8 milioni di Euro, pari al +6,9 sui 12.226,3
milioni di Euro del 2001 ). Scorporando le "voci", si nota che
l'acquisto in quantità delle verdure ha avuto una maggior contrazione (da 4,9
milioni di tons del 2001 a 4, 7 del 2002 con un -3,9%), rispetto alla frutta
(passata da 4,3 a 4,2 milioni di tons con un -1 %), mentre gli ortaggi surgelati
ricevono un incremento di tutto rispetto ( +5,3%), tanto da superare le 190mila
tonnellate. E queste cifre incidono anche sul consumo medio annuo dei nuclei
familiari, che in totale si riduce del -2,60;0 (448,97 kg contro 460,82 del 2001
). Nonostante le diminuzioni dei volumi acquistati, le famiglie italiane, nel
2002, hanno speso per la frutta il +6,80;0 rispetto al 2001 (5.967 milioni di
Euro contro 5.585 del 2001 ), per la verdura il +6,90;0 (6.507 milioni di Euro a
fronte dei 6.086 del 2001 ). L'aumento delle quantità degli ortaggi surgelati
portano la spesa delle famiglie a 600.230.000 Euro (+8,9 sui 554.218.000 del
2001 ). Vera e propria "vetrina" di tutte le principali novità
relative a produzione, lavorazione, commercializzazione e trasporto dei prodotti
ortofrutticoli, con i suoi Saloni (Agro Bio Frut, Salone delle Produzioni
Biologiche Mediterranee, Trans World) Macfrut offre un grande punto di
riferimento per tutta la "filiera" ortofrutticola, come testimoniano i
38mila visitatori del 2002 (85% operatori) e le 75 delegazioni ufficiali estere.
Anche nel 2003, prosegue il progetto di Camera di Commercio di Forlì-Cesena,
Ice e Regione Emilia Romagna, cuf partecipa anche Agri Cesena, che consentirà
di dar vita -all'interno di Macfrut- a oltre 200 incontri bilaterali fra imprese
italiane ed operatori di Paesi esteri (Polonia, Repubblica Ceca, Russia,
Romania, Sud Africa e Turchia, Ungheria, Repubblica Slovacca, Svizzera, Regno
Unito, ecc.). L'ltalia è leader in Europa per le produzioni biologiche: circa
il 30% dei prodotti biologici in Europa sono "targati" italiano.
Macfrut è stata attenta e costante testimone dello sviluppo del biologico in
Italia, dai suoi esordi con i 5.000 ettari di superfici degli anni '80 al
definitivo passaggio da nicchia a vero e proprio mercato. All'interno dei
convegni riservati al Biologico, una novità. L'Osservatorio dei Consumi
ortofrutticoli delle famiglie italiane, realizzato per Agri Cesena da IHA
Italia, presenterà i dati riguardanti gli acquisti nel comparto biologico e
nello stesso Convegno (giovedì 8 maggio -ore 15.30- Sala Europa) AC Nielsen
fornirà un'analisi qualitativa dei consumi Bio. Nei giorni precedenti Macfrut,
a Ravenna, si terrà Agrilogiport, Conferenza Internazionale sulla logistica,
autentico momento convegnistico di Trans World, Salone del Trasporto
Agroalimentare, che fa parte integrante di Macfrut. Infolink: www.macfrut.com
www.agricesena.it
"GENOVA
2004" CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA.
Genova, 17 marzo 2002 - Presentato a Palazzo Ducale il programma della Capitale
Europea della Cultura: "Genova 2004" Il programma, 118 manifestazioni
e più di 70 convegni in calendario, ha ricevuto l'Alto Patronato del Presidente
della Repubblica. Avviato un imponete programma di lavori per valorizzare
l'offerta stabile di cultura della città ligure. Tutte le istituzioni e gli
enti del territorio insieme per offrire all'Europa e al mondo la bellezza della
città- 118 manifestazioni e più di 70 convegni in calendario per un viaggio
che durerà un anno intero alla riscoperta di Genova: sono questi i principali
appuntamenti della Capitale Europea della Cultura, illustrati oggi al Palazzo
Ducale di Genova dal Sindaco Giuseppe Pericu. Presidente del Comitato 2004 e da
Germano Celant, Supervisore artistico e culturale del programma. Un calendario
di eventi pensato e collegato razionalmente con l'imponente piano di
riqualificazione urbana (circa 190 M€) che l'amministrazione comunale,
provinciale, regionale e statale e altri enti cittadini stanno portando avanti
per far sì che l'effetto del 2004 abbia una ricaduta durevole sul territorio e
sulla vocazione culturale della città. Del resto tra i principali obiettivi che
il Comitato per Genova 2004 si è posto nell'interpretazione del ruolo di
Capitale Europa della Cultura -titolo del quale Genova è stata insignita dalla
Comunità Europea insieme alla città francese di Lille -è sicuramente la
valorizzazione del cambiamento, ancorandolo alla storia, all'evoluzione e alle
radici profonde della città. Genova nel 2004 sarà in grado di esprimere tutta
la sua ricchezza e di affermarsi come città contemporanea, a più vocazioni,
attenta alle tendenze culturali così come alla ricerca e alla tecnologia.
Genova è una città che cambia e si muove lungo un tracciato che punta ad un
traguardo di stabilità. Il viaggio è il tema guida che caratterizzerà
l'intera programmazione di Genova 2004 Capitale Europea della Cultura, per la
quale è stato concesso l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica.
Radicato nella città e al tempo stesso universale, il viaggio si distingue per
I 'originalità all'interno della tradizione delle Capitali Europee della
Cultura. Il viaggio, che tanto bene si addice al passato marinaresco di Genova e
dei genovesi, è inteso tanto in senso fisico -come asse Europa-Mediterraneo,
porto, traffici, emigrazione e turismo -quanto in senso metaforico -come
percorso attraverso la storia e la città, l'arte e l'eccellenza scientifica, il
melting-pot culturale. Da questo filo conduttore si dipanano tre percorsi
tematici contraddistinti e riconoscibili grazie ad una definizione: Genova Città
d'Arte -valorizzare i patrimonio; Genova Capitale del Mare -sviluppare le
conoscenze; Genova Città Contemporanea -armonizzare la città. Per ogni
percorso tematico si possono individuare alcuni appuntamenti di spicco
all'interno della programmazione culturale. "L 'età di Rubens, dimore,
committenti e collezionisti genovesi" si inserisce nel filone Genova Città
d' Arte. La mostra illustrerà il tema del collezionismo e del mecenatismo
artistico che ha caratterizzato la cultura genovese in età moderna.
L'allestimento a Palazzo Ducale, offrirà l'occasione di vedere ricostruite le
più belle quadrerie delle dimore che Rubens rappresentò nel suo volume di
incisioni l Palazzi di Genova. Per Genova Capitale del Mare la manifestazione
clou sarà "Transatlantici". Tutta la città sarà coinvolta per
l'allestimento e le ricostruzioni di ambienti e mostre d'arte. La mostra è
un'occasione per parlare del Novecento visto dal mare. l temi affrontati sono
l'arte, l'industria e il sociale attraverso l'esposizione di oggetti, opere
artistiche, iconografia pubblicitaria, filmati, modelli, fotografie e documenti.
Si inserisce in Genova Città Contemporanea la mostra-evento
Arti&Architettura, un viaggio nella contemporaneità attraverso un excursus
sul rapporto fra architettura e arti visive, cinema, teatro, musica e
letteratura. L'idea-guida del progetto, il confronto fra l'architettura e tutti
i possibili linguaggi, è un tema perfettamente contemporaneo, alla luce della
forte spettacolarizzazione che in questi ultimi anni sta vivendo l'architettura.
Anche i principali interventi strutturali si inseriscono all'interno dei tre
filoni. Per ogni percorso tematico nascerà a Genova un nuovo Polo Museale,
creando un rapporto stabile tra eventi e interventi strutturali. Il Polo Museale
Antico si inserisce in Genova Città d'Arte. Palazzo Rosso, Palazzo Bianco,
Palazzo Tursi, Palazzo Reale e Palazzo Spinola di Pellicceria sono uniti in un
unico percorso espositivo che crea il concetto della strada-museo, un polo
integrato individuabile nella via più prestigiosa della città. Il Polo della
Darsena per Genova Capitale del Mare è un n uovo polo Iudico- culturale nel
quale confluiscono strutture già esistenti e nuove aree espositive e
d'intrattenimento interamente dedicate al mare, alla natura e all'avventura.
Gioielli del nuovo polo saranno i Musei del Mare e della Navigazione, frutto di
un concorso europeo, vinto dal progetto dell'architetto spagnolo Guillermo
Vazquez Consuegra. Il Polo dei Musei e dei Parchi di Nervi realizza l'obiettivo
strategico di esaltare le caratteristiche ambientali e paesaggistiche di Nervi,
con i suoi musei, i parchi, la passeggiata panoramica e il mare. In quest'ottica
il nuovo polo realizza in pieno la filosofia di Genova Città Contemporanea.
Significativa è stata, nella fase di impostazione del programma di Genova 2004,
la partecipazione e coinvolgimento dei cittadini, le Istituzioni, gli esponenti
del mondo culturale, artistico e associativo genovese. In quest'ottica già dal
2002 è stata costituita una Consulta per le Associazioni che coinvolge oltre
2500 soggetti attivi nel vari settori, che ha dato vita a sette workshop di
discussione, cui hanno aderto circa 300 associazioni con lo scopo di favorire
l'integrazione fra i diversi aspetti della proposta culturale genovese per il
2004 nonche il consolidamento di un tessuto connettivo fra i diversi aspetti
dell'associazionismo genovese. Dal processo di coinvolgimento delle associazioni
sono giunti alla Società 2004 oltre 800 progetti, dei quali ad oggi ne sono
stati selezionati circa 120. L 'intero programma di Genova 2004 ha ottenuto I'
Alto Patronato della Presidenza della Repubblica Italiana. La designazione di
Genova Capitale Europea della Cultura, che i Governi dell'Unione Europea hanno
deciso il 28 maggio 1998, è attribuita alla città. Ma per volontà del Sindaco
Giuseppe Pericu, il Comune di Genova ha ritenuto fosse fondamentale coinvolgere
nell'organizzazione di Genova 2004 tutti i soggetti istituzionali del territorio
genovese per promuovere il territorio nel suo complesso. Per questo motivo è
stato costituito un Comitato composto da Comune di Genova, Regione Liguria,
Provincia di Genova, Università degli Studi, Camera di Commercio e Autorità
Portuale. Alle riunioni del Comitato, partecipano i rappresentanti del Ministero
per i Beni e per le Attività Culturali, sia a livello locale (Soprintendenza
Regionale), sia a livello centrale (Segretariato Generale del Ministero). Il
Comitato, ente non dotato di personalità giuridica, ha ritenuto di riservare
per se le funzioni d'indirizzo e controllo. Per quanto attiene il supporto
gestionale e operativo, si avvale della società Genova 2004 S.r.l., i cui soci
sono Palazzo Ducale SpA (per conto del Comune di Genova), Filse SpA (per conto
della Regione Liguria), Provincia di Genova, Università di Genova, Camera di
Commercio di Genova e Finporto di Genova SpA (per conto dell'Autorità
Portuale). www.genova-2004.it
ROMEO
GIGLI: LO STILE ENTRA NELL'ARTE IN QUATTRO MOSTRE TRA EUROPA E STATI UNITI
Milano, 17 marzo 2003 - Londra, Anversa, New York: sono le città dove le
creazioni di Romeo Gigli saranno presenti, in quattro grandi esposizioni sulla
moda e il costume, inaugurate a breve nei musei più prestigiosi del mondo: il
Momu di Anversa, il Fashion & Textile Museum di Londra, il Fashion Institute
of Technology e il Metropolitan Museum di New York. Antesignano dello stile
minimalista, viaggiatore curioso e raffinato, narratore della natura e delle sue
materie Romeo Gigli è da sempre l'icona di una moda in controtendenza, coerente
all'estetica e alla cultura fino a rendere talvolta le sue creazioni veri e
propri oggetti senza tempo. Al Momu (Fashion Museum Antwerp), "Patterns",
da marzo ad agosto 2003. Una mostra che esplora gli aspetti tecnici, artistici e
culturali del figurino di moda. Romeo Gigli presenta capi dell'A/I 1990-91. Al
Metropolitan Museum di New York, "Goddess", dal 1° maggio al 3 agosto
2003. Un'esposizione che passa in rassegna abiti, fotografie, opere dal XVIII
secolo ad oggi per descrivere come alcuni modelli storici siano ormai divenuti
dei pezzi classici. Romeo Gigli presenta l'abito peplo della P/E 1988. Al
Fashion & Textile Museum di Londra curato da Zandra Rhodes, "My
favourite dress", dal 12 maggio 2003. Un'antologia dei 50 più grandi
stilisti di tutto il mondo con un focus sul processo creativo. A ogni stilista
è stato chiesto di presentare il suo abito preferito per tentare di risalire al
processo creativo e all'ispirazione che guida ognuno. Romeo Gigli presenta
l'abito trapezio dell'A/I 1991-92. Al "Fashion Institute of Technology"
di New York, "Fashion Italian Style", da febbraio ad aprile 2003. La
mostra, organizzata in collaborazione con ICE e Camera Nazionale della Moda,
raccoglie più di 110 oggetti, dall'alta moda al design moderno, rappresentati
dai più noti stilisti e designer italiani. Romeo Gigli presenta capi della P/E
2003.
VIU-IN
DI OPTIWORK DI ROBERTO RABACCHI AL FASHION INSTITUTE OF TECHNOLOGY DI NEW YORK
Milano 17marzo 2003 Un paio di occhiali Viu-In, nel cuore di Manhattan. Il
marchio "sopra le mode" creato dal giovane talento emiliano Roberto
Rabacchi, a soli tre anni dall'esordio, è già entrato nella storia della moda:
il prestigioso Fashion Institute of Technology di New York lo ha chiamato a
rappresentare lo stile italiano contemporaneo nel corso della mostra
"Fashion, Italian Style", dall'11 febbraio al 12 aprile. Un'antologia
sulla moda italiana in cui Viu-In, con le sue montature in tessuto nate per dare
una sterzata al conformismo degli occhiali "comuni", entra di diritto,
in quanto elemento saliente della storia del costume. Storia ricostruita dalla
direttrice del Fit, Valerie Steele, attingendo dal patrimonio infinito della
moda italiana una serie di pezzi d'autore al fine di mostrarne il percorso
compiuto dagli anni '70 ad oggi. Tra queste icone dell'estetica figura anche
Clara, un modello della linea Viu-In che Roberto Rabacchi definisce "modern
aristocratic": l'allure del tessuto rigato racchiusa tra paratie di acetato
di cellulosa trasparente, con una forma tondeggiante da diva anni '60. Un
archetipo forte, definito, che il Fit ha immediatamente recepito tra i 40 pezzi
deputati a comunicare l'evoluzione dell'accessorio-occhiale nel corso del tempo.
Scopo della mostra è infatti quello di enucleare le macrotendenze che hanno
tracciato i canali del gusto collettivo negli ultimi vent'anni. E Viu-In, dopo
soli tre anni di vita, è già in questo ambito d'elezione. Il merito è
dell'equipe creativa di Optiwork, società creata nel 1998 da Rabacchi con il
fine di dare vita a un prodotto originale, in grado di sconfessare luoghi comuni
o forzature glamour. Il nome stesso della collezione indica la sua natura:
Viu-In, dall'inglese "guardare dentro"; ergo, seguire una filosofia
creativa che interpreta la moda come fenomeno socio culturale con radici
complesse. Ecco allora che nasce l'occhiale in tessuto da gemellare all'abito,
da trasformare in complemento unico grazie a colori, geometrie, forme: pizzo,
pattern rigati, check, ingabbiati in morfologie avant-garde o suggestivamente
retro. Per far parlare all'occhiale un linguaggio sui generis, per svincolarlo
dall'entità di marchio e renderlo elemento dotato di personalità affine a chi
lo indossa. Ora, l'apprezzamento del Fit conferma la validità di
un'impostazione concettuale che privilegia l'unicum, la personalità,
l'anti-omologazione.
FARSETTIARTE
ASTA DEGLI ARREDI DEL CASTELLO DI MONTEACUTO BAGNO A RIPOLI - FIRENZE
Firenze 17 marzo 2003 - Dal 30 di aprile il castello di Monteacuto , antico
complesso a vedetta della val di Sieve alle porte di Firenze, aprirà i propri
appartamenti privati al pubblico per accogliere l'esposizione e la vendita
all'incanto di magnifici pezzi, testimonianze dirette della sua ricca storia,
indissolubimente legata a quella dei suoi importanti proprietari Il complesso di
Monteacuto, costituito intorno alla curtes medioevale dove affacciano la
cappella privata e l'alta torre scheggiata, fu trasformato da rocca fortificata
in residenza gentilizia rinascimentale dai Salviati che commissionarono per la
cappella sia le quattrocentesche raffigurazioni di santi francescani che
l'affresco con la Natività eseguito da Francesco Granacci nel secondo decennio
del Cinquecento. Passato allo scadere del Cinquecento per vie legali a Filippo
Nerli, ambasciatore di Francesco I de Medici, pervenne agli Acciaiuoli nel
diciassettesimo secolo. Nella complessa sequenza degli ambienti del castello di
Monteacuto, perlopiù introdotti da architravi stemmate, scaldati da antichi
camini e collegati da misteriosi passaggi e dai calavivande, sarà possibile
accedere a pezzi che risultano pervenuti al castello direttamente dalle
precedenti proprietà, come la credenza cinquecentesca i cui pannelli riportano
gli scudi Nerli e Salviati (85.000/105.000), i cassettoni del Cinque e Seicento
e lo splendido arazzo del fiammingo Jacob Geubels (40.000/50.000). Al pregio dei
pezzi di arredamento fanno seguito i dipinti, ritratti di antichi proprietari
come quelli di scuola fiorentina seicentesca dei Duchi Acciaiuoli (7.000/8.000),
un ritratto di Cosimo I con il Toson d'oro della bottega del Bronzino
(25.000/28.000), oppure tele devozionali come la Fuga in Egitto di Francesco
Zuccarelli (130.000/150.000), la Santa Caterina d'Alessandria di Pier Dandini
(13.000/16.000) e la Sant'Orsola di Marco Pino (45.000/55.000).Tra le rarità si
segnala una preziosa raccolta di tavolette d'avorio dipinte con soggetti erotici
di arte induista del principio del XX secolo. Oltre agli appartamenti privati
ufficiali, verranno eccezionalmente aperte alla vendita anche le soffitte del
castello, ricetto del più svariato repertorio di oggetti e curiosità. Asta 9 -
10 - 11 Maggio 2003 - Esposizione dal 30 aprile all'11 maggio Catalogo a
richiesta (orario 10.30/19.00 festivi compresi) Asta ed esposizione presso il
castello Infolink: www.farsettiarte.it
LE
CORBUSIER PITTORE, SCULTORE, DESIGNER 23 MARZO - 15 GIUGNO 2003
Lissone, 17 marzo 2003 - La Civica Galleria d'Arte Contemporanea di Lissone,
inaugurata nel 2000, sarà sede dal 23 marzo al 15 giugno di un evento
espositivo di grande spessore culturale, che si sviluppa attorno alla figura di
uno dei più interessanti personaggi dell'architettura e dell'arte del XX
secolo: Le Corbusier (1887-1965). Particolarmente intrigante è lo spettro di
creatività del maestro svizzero che è andato ben oltre l'architettura di cui
è, secondo molti, il maggior esponente del secolo da poco concluso. La
specificità della mostra sta proprio nel mettere a fuoco l'"altro" Le
Corbusier, pittore, scultore e designer. Singolare e stimolante è il parallelo
tra la figura di Le Corbusier - tra arte, architettura e design - e la città di
Lissone, che può vantarsi di aver proposto negli anni Quaranta, Cinquanta e
Sessanta del Novecento un premio internazionale - il "Premio Lissone",
appunto - che ha consentito alla città di costituirsi una collezione di gran
pregio (opere di maestri come Adami, Appel, Dorazio, Feito, Moreni, Morlotti,
Perilli, Reggiani, Scanavino, Tàpies, Vedova), di possedere uno dei capolavori
del razionalismo di Giuseppe Terragni e di godere, grazie ad aziende di assoluto
prestigio internazionale, un ruolo di leadership in campo industriale e
artigianale nel settore dell'arredamento e del design più innovativo. Nato a La
Chaux-de-Fonds (Svizzera), Charles-Edouard Jeanneret - che dal 1920 assumerà lo
pseudonimo Le Corbusier - debutta con la prima costruzione nel 1906, la villa
Fallet, nella città natale. Nel 1917 si trasferisce a Parigi e incontra il
pittore Amedée Ozenfant, con il quale fonda nel 1919 la rivista "L'Esprit
nouveau". Integrando la vocazione di pittore a quella d'architetto, nel
1925 presenta all'Exposition Internationale des Arts décoratifs di Parigi il
Padiglione dell'Esprit Nouveau, uno dei capolavori dell'architettura moderna.
Del 1929 è la realizzazione della Ville Savoye a Passy, del 1935 la
pubblicazione de La Ville radieuse, del 1951 la cappella di Ronchamp e l'inizio
dei lavori a Chandigarh, in India. Nel 1965, l'anno della scomparsa, sta
lavorando al progetto per il nuovo Ospedale di Venezia La mostra che viene
presentata a Lissone è realizzata in collaborazione con la Fondation Le
Corbusier di Parigi e ripropone in Italia la figura del grande
architetto-artista dopo il lungo vuoto seguito alle tre mostre tenute nella
seconda metà degli anni Ottanta a Venezia (1986), Milano (1986-87) e Torino
(1988) in occasione del centenario della nascita. La rassegna accoglie una
settantina di opere che documentano l'attività di Le Corbusier a partire dagli
esordi pittorici, con opere fondamentali come le nature morte che segnalano la
presa di distanza dal Cubismo e l'avvio della stagione del Purismo, per
proseguire con i dipinti degli anni '30, fra cui spiccano vaste composizioni
come La femme au guéridon et au fer à cheval, 1928, e le Deux femmes étendues,
1936-40. Gli anni '50 e '60, poi, sono documentati dalla serie dei grandi
Taureaux, cui si collegano due grandi arazzi e un gruppo di sculture. Non
mancano, naturalmente, i celebri oggetti di design e una sezione specifica
dedicata alla Main Ouverte, la grande Mano Aperta che Le Corbusier progettò nel
1952 per la piazza della città di Chandigarh. Un monumento che si pone come
cifra stilistica e morale di Le Corbusier. Come l'artista stesso ebbe a scrivere
poco prima della morte, "questo segno della Mano Aperta per ricevere
ricchezze create, per distribuirle ai popoli del mondo, deve essere il segno
della nostra epoca". La mostra, organizzata dall'Assessorato alla Cultura
del Comune di Lissone in collaborazione con la Fondation Le Corbusier di Parigi,
è allestita su progetto dell'arch. Giovanni Ronzoni, ideatore dell'evento, e
sarà accompagnata da un catalogo con la riproduzione delle opere esposte e con
testi di Flaminio Gualdoni, direttore artistico della Civica Galleria d'Arte
Contemporanea, e di Beppe Finessi. Un ciclo di conferenze, previste per il 9 e
16 aprile, il 9 e 16 maggio, consentiranno agli appassionati di approfondire i
vari aspetti della sua molteplice esperienza affrontando, nei quattro
appuntamenti, la figura e l'opera di Le Corbusier come intellettuale, come
pittore, come designer e come architetto. Per l'importanza della rassegna sono
numerosi i patrocini di cui la mostra si avvale a cominciare da quello del
Ministero per i Beni e le Attività Culturali cui fanno seguito quelli concessi
dal Consolato generale di Svizzera in Italia, dal Centre Culturel Français,
dalla Regione Lombardia, Assessorato per le Culture Identità e Autonomie della
Lombardia e dalla Provincia di Milano. Civica Galleria d'Arte Contemporanea
Lissone (Mi), Viale Padania 6 - in collaborazione con la Fondation Le Corbusier
di Parigi. Infolink: www.lecorbusier-lissone.it
ALBISOLA
FUTURISTA IN UNA BELLA MOSTRA A GALLARATE
Milano 17 marzo 2003 - Nel mese di aprile, la Civica Galleria d'Arte Moderna di
Gallarate, sempre attenta ad approfondire sia il discorso storico sia l'indagine
contemporanea, diventa scenario di una importante esposizione "Albisola
Futurista" a cura di Fabrizia Buzio Negri e Riccardo Zelatore La mostra
vuol dare un sostanziale significativo contributo alla valorizzazione culturale
di un lungo periodo storico, attraverso una sperimentazione di pratica
artistico-artigianale che ha visto Albisola luogo di riferimento fondamentale
nell'ambito di un rinnovamento delle Arti Applicate. Una proposta culturale,
dunque, che diverrà elemento catalizzante per una maggiore sensibilizzazione
del pubblico nei confronti del settore ceramico, per il quale Savona e Albisola
rappresentano un riferimento storico importante non solo a livello nazionale, e
dei legami tra arte e territorio. Due le sezioni espositive della mostra. Una
prima sezione di grande rilievo ricostruisce un ampio spaccato della produzione
albisolese negli anni Venti e Trenta. E' il periodo in cui avviene, attraverso
il movimento del Secondo Futurismo, una netta frattura con le forme e i decori
del passato per aprirsi in quegli anni all'evoluzione, al rinnovamento dei mezzi
espressivi e alle avanguardie più avanzate. Il rinnovamento passa soprattutto
attraverso le sperimentazioni compiute nel campo della ceramica, terreno
tradizionalmente considerato secondario. Protagonista e primo promotore ne è
Tullio Mazzotti che, superati i tentativi di adeguamento al gusto decò
importato ad Albisola dal pittore ceramista Manlio Trucco, ha saputo concentrare
attorno a sé l'estro e la vivacità di artisti quali Fortunato Depero, Fillia,
Farfa, Bruno Munari, Nicolaj Diulgheroff Tato Prampolini, Nino Strada, Alf
Gaudenzi, Una seconda sezione prende l'avvio dalla produzione degli Anni
Cinquanta, con la presenza di nomi illustri come Fontana, Lam, Capogross, Sassu,
Fabbri, Crippa, Scanavino e altri, per proporre il lavoro di un gruppo di
artisti contemporanei di valore internazionale che, se pur diversi di
estrazione, educazione e linguaggio espressivo, sono uniti nell'intento di
perpetuare la tradizione artigianale di Albisola. Sono Ugo Nespolo, discendente
illuminato della corrente futurista, Marco Lodola, fondatore del movimento Nuovo
Futurismo, Giorgio Laveri e Vincenzo Marsiglia, figure emergenti del territorio
savonese, reduci da una serie di personali in Italia e all'estero. Si prevede la
presentazione di un complesso di oltre cento opere - molte delle quali inedite
-per raccontare la storia singolare di Albisola, forte di una tradizione
plurisecolare nella produzione ceramica realizzata da moltissimi artisti che
sono scesi sulle rive del Sansobbia a cimentarsi nell'arte figula. Albisola
Futurista. La grande stagione degli Anni Venti e Trenta. Dagli Anni Cinquanta
alle rivisitazioni ceramiche di oggi: Nespolo/Lodola/Laveri/Marsiglia. Mostra a
cura di Fabrizia Buzio Negri e Riccardo Zelatore Civica Galleria d'Arte Moderna
- Gallarate (Varese) dal 23 marzo al 4 maggio 2003, tel.0331/791266
DAL
30 MARZO AL 25 MAGGIO I DIPINTI DI MARIA HELENA VIEIRA DA SILVA E LE FOTOGRAFIE
DI GERARD CASTELLO-LOPES IN MOSTRA A REGGIO EMILIA
Reggio Emilia, 17 marzo 2003 - Il programma 2003 di Palazzo Magnani a Reggio
Emilia prosegue con due maestri dell'arte portoghese del XX secolo: la pittrice
Maria Helena Vieira da Silva e il fotografo Gérard Castello-Lopes. Dal 30 marzo
al 25 maggio, nella sale del primo piano del palazzo reggiano sarà allestita la
mostra "Maria Helena Vieira da Silva, il labirinto del tempo" che
riporta in Italia, dopo quarant'anni (la sua ultima significativa presenza nel
nostro Paese è datata 1964, con la rassegna curata da Luigi Carluccio ai Musei
Civici di Torino) l'opera di questa importante artista: i 60 dipinti esposti
documenteranno sessant'anni di attività. L'iniziativa, promossa dalla Provincia
di Reggio Emilia in collaborazione con il Comité Arpad Szenes - Vieira da Silva
di Parigi e il contributo della Fondazione Pietro Manodori di Reggio Emilia e di
Ccpl, è curata da Sandro Parmiggiani e da Chiara Calzetta Jaeger e può contare
su importanti prestiti internazionali: dal Centre Pompidou di Parigi, ad
esempio, arriveranno capolavori come La machine optique (1937), Le désastre ou
La guerre (1942) e Les grandes constructions (1956). I visitatori potranno
conoscere i temi familiari di Vieira da Silva quali le biblioteche, le città,
gli ateliers, i porti, le stazioni, i paesaggi. L'opera dell'artista, che ha
avuto vasta influenza anche in Italia, è caratterizzata da una sorta di
ossessione della composizione che dà vita a luoghi immaginari, labirinti,
prospettive multiple. Maria Helena Vieira da Silva (Lisbona, 1908 - Parigi,
1992) studia dal 1919 al 1927 alla Scuola di Belle Arti di Lisbona. Nel 1928 si
trasferisce a Parigi dove incontra il giovane artista ungherese Arpad Szenes che
diventerà suo marito. Frequenta i corsi di Fernand Léger e di Bissière. La
sua prima mostra si tiene alla Galerie Jeanne-Bucher nel 1933. Le origini ebree
di Arpad li obbligano a lasciare la Francia (1939) e a rifugiarsi in Portogallo.
Dal 1940 al 1947 vivono in Brasile: mostra al Museo Nazionale d'Arte Moderna di
Rio de Janeiro e prima sua personale a New York (Marian Willard Gallery). Nel
1947 la coppia ritorna a Parigi. Prima retrospettiva (1958) alla
Kestner-Gesellschaft di Hannover, cui seguiranno le mostre alla Phillips Art
Gallery di Washington (1963) e al Museo Nazionale d'Arte Moderna di Parigi
(1969). Nel 1988 le viene dedicata una prestigiosa retrospettiva al Grand Palais
di Parigi e al Centro d'Arte Moderna della Fondazione Gulbenkian di Lisbona.
Muore a Parigi il 6 marzo 1992. Nello stesso periodo, il piano terra di Palazzo
Magnani ospiterà la mostra "Gérard CastelloLopes. Vedere, il sogno di una
vita" che presenta per la prima volta in Italia l'opera del fotografo
portoghese. Le 70 immagini in bianco e nero esposte sono state realizzate negli
ultimi quarantacinque anni. Gérard Castello-Lopes è nato in Francia a Vichy
nel 1925. Si trasferisce in Portogallo dove frequenta le elementari, le scuole
superiori e l'Università. Nella seconda metà degli anni Settanta e nei primi
anni Ottanta lavora nella Missione permanente del Governo portoghese al
Consiglio d'Europa a Strasburgo. Quello che pensa dell'impegno del fotografo è
espresso in un suo colloquio con Sandro Parmiggiani inserito in catalogo:
"Per me un paparazzo è un ladro di immagini. Io ho sempre associato
all'atto di fotografare una qualità morale, quasi religiosa. Penso che il
paparazzo sia un gangster della fotografia. E cioè, la possibilità di
fotografare la principessa Diana mentre sta agonizzando nella sua Mercedes è
per me qualcosa di talmente ripugnante che io credo ci dovrebbero essere delle
sanzioni, tanto più che alcune di queste fotografie sono state proposte su
internet per un milione e mezzo di dollari. Per me l'orrore è assoluto. Per me
fotografare è un atto profondamente legato a un'idea morale che si ha nei
confronti delle persone, nei confronti del mondo, nei confronti di se
stessi". Numerose sono state le sue esposizioni personali e di gruppo in
spazi pubblici - in Portogallo, Francia (Lopes vive a Parigi), Stati Uniti
d'America, Giappone - e gallerie private. Lopes riconosce in Cartier-Bresson il
maestro dell'esordio della sua attività di fotografo, con le "immagini
rubate" che documentano la vita del Portogallo negli anni della dittatura
di Salazar. La sua evoluzione successiva riserva una particolare attenzione ai
caratteri formali dell'immagine. Reggio Emilia, Palazzo Magnani (Corso Garibaldi
29) 30 marzo - 25 maggio 2003 Per informazioni e prenotazioni: tel. 0522.454437;
fax 0522.452349 e-mail: info@palazzomagnani.it
Infolink: www.palazzomagnani.it
IL
VENETO GRUPPO EUROMOBIL SPONSOR PRINCIPALE DI DUE GRANDI MOSTRE PARIGINE AL
LOUVRE: LEONARD DE VINCI. DESSINS ET MANUSCRITS AD ORSAY: LE DAGUERREOTYPE
FRANCAIS.UN OBJET PHOTOGRAPHIQUE
Milano, 17 marzo 2003 - La Réunion des Musées Nationaux ha scelto l'italiano
Gruppo Euromobil quale sponsor principale o unico delle due più importanti
esposizioni della prossima stagione parigina: le mostre "Lèonard de Vinci.
Dessins et Manuscrits" che sarà allestita al Museo del Louvre dal 9 maggio
al 14 luglio 2003, e "Le daguerréotype francais.Un objet photographique"
allestita dal 13 maggio al 17 agosto 2003 al Musée d'Orsay. Entrambe le mostre
sono realizzate in collaborazione con il Metropolitan Museum di New York. Il
gruppo trevigiano, leader nel comparto dei mobili, con queste due mostre
festeggia il suo ingresso ufficiale nel mercato francese (dopo essere già
presente in altri 55 Paesi). Il Gruppo Euromobil dei fratelli Lucchetta, con
sede a Falzè di Piave (Treviso), non è nuovo a grandi interventi nel campo
dell'arte. In Italia, ad esempio, ha concretamente collaborato, sin dall'avvio
del progetto, al ciclo di mostre sull'impressionismo di Casa dei Carraresi,
compresa l'attuale dedicata a "L'Impressionismo e l'età di Van Gogh"
che è tra le più visitate della stagione in Europa. Proprio i positivi echi
internazionali delle mostre trevigiane hanno spinto la Réunion des Musées
Nationaux ad affidare a Linea d'Ombra - la società creata da Marco Goldin per
realizzare e promuovere i grandi eventi dell'arte e, tra essi, le iniziative di
Casa dei Carraresi - la comunicazione delle due esposizioni parigine in Italia.
Al Louvre una grande mostra su Leonardo mancava da oltre mezzo secolo. Il museo
parigino allinea stabilmente sei opere del genio rinascimentale italiano, tra le
quali la Gioconda e la Vergine delle Rocce. Tre di questi olii verranno
presentati all'interno del percorso della mostra che sarà allestita in sale
vicine a quella che ospita la celeberrima Gioconda. Nucleo fondamentale
dell'esposizione saranno 130 disegni, tra i quali ben 85 di Leonardo, e dodici
manoscritti che escono per la prima volta, dal 1952, dalla Biblioteca dell'Institut
de France. Pagine autografe assolutamente straordinarie consacrate
all'architettura e alla ricerca scientifica saranno esposte per la prima volta
al pubblico. Ad esse saranno affiancati ritratti, scene di battaglia, e disegni
preparatori di alcuni dei più famosi capolavori del maestro da Vinci. I disegni
provengono dalle collezioni del Louvre (una delle tre più ricche al mondo) e
dagli Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania, Italia ed altri Paesi. La mostra è
curata da Françoise Viatte e Varena Forcione, responsabili del Dipartimento
delle Arti grafiche del Louvre. Sull'altra riva della Senna, il Museo d'Orsay
propone una raffinata esposizione dedicata ad uno dei momenti più affascinanti
e meno indagati della storia della fotografia, quello che ha fatto seguito alla
messa a punto, nel 1830, della tecnica del dagherrotipo da parte di Niépce e
Daguerre. L'aver definito un procedimento meccanico che consentiva di riprodurre
in miracolose immagini il reale nei suoi più minuti dettagli venne salutato con
entusiasmo dagli scienziati e con molta minor partecipazione da parte degli
artisti che vedevano nel nuovo mezzo un pericoloso concorrente. Sia come sia,
l'invenzione che prese il nome da Daguerre modificò in modo definitivo lo
sguardo posato sulla realtà e le sue rappresentazioni.La mostra raggruppa circa
300 pezzi storici. Accanto ai dagherrotipi sono esposti anche numerosi documenti
d'epoca: apparecchi per la dagherrotipia, giornali, caricature, dipinti, oggetti
(gioielli creati per incastonare queste preziose immagini, accessori di lavoro
nei laboratori). Il tutto per raccontare il ventennio in cui il dagherrotipo
assurse a ruolo di vero e proprio fenomeno sociale. La mostra è curata da
Quentin Bajac e Dominique de Font-Réaulx, conservatori al Museo d'Orsay, e da
Malcolm Daniel, conservatore de dipartimento di fotografia al Metropolitan
Museum of Art di New York. www.louvre.fr
per l'Italia: Linea d'Ombra tel. 0438.412647 Email: info@lineadombra.it
Web: www.lineadombra.it
UNA
COPPIA "VECCHIO STILE" AL TEATRO SAN BABILA DI MILANO
Milano 17 marzo 2003 - Una coppia stranamente assortita quella di Lidija Vasil'evna,
ex attrice e poi artista di circo, una donna spontanea, immediata e piena di
gioia di vivere, e Rodion Nikolaevic, medico e primario di una casa di cura,
uomo razionale, riservato e un pò misogino. Sono loro i protagonisti attempati
di una bella commedia in scena al Teatro San Babila di Milano fino al 30 marzo.
"Commedia vecchio stile" o "Amore senza tempo" scritta dal
drammaturgo russo Aleksej Arbuzov, ha un solo precedente di rappresentazione in
Italia: fu infatti messa in scena per la coppia Lina Volonghi-Ferruccio De
Ceresa più di vent'anni fa (oltre ad un'edizione televisiva del 1982 con
Valentina Cortese e Gianni Santuccio). Nonostante la lontananza sociale e
caratteriale che li separa, i due protagonisti dopo un'iniziale diffidenza
scoprono il piacere di condividere le loro solitudini così tenere e
malinconiche. La confidenza si sviluppa attraverso piccoli particolari nella
conversazione e piccole affettuosità soprattutto da parte di lei. Interpreti
della delicatezza e delle emozioni di questo testo sono Valeria Valeri, che
incarna bene la frizzante e stravagante levità di Lidija, e Mauro Marino che dà
corpo alla razionale e tranquilla "normalità" di Rodion. Davvero
originale la regia di Enrico Maria Lamanna, che coglie la sottile e complessa
psicologia di due personaggi rappresentandola con fiabesche scenografie alla
Chagall, colori pastello, luci crepuscolari, musiche malinconiche.
"Commedia vecchio stile" Teatro San Babila, fino al 30 marzo, tel.02/76002985
FINALI
COPPA EUROPA SCI ALPINO 2003 - PIANCAVALLO (FRIULI VENEZIA GIULIA) ACUTO ITALIA
CON THALER NEL REGNO D'AUSTRIA
Piancavallo, 17 marzo 2003 - Un grande acuto azzurro ha concluso le Finali di
Coppa Europa di sci alpino 2003 disputate a Piancavallo, in Friuli Venezia
Giulia, e organizzate da Sc Pordenone e Promotur. Patrick Thaler, 25enne
carabiniere bolzanino, si è infatti imposto nello slalom (1'28"93) davanti
ad un altro altoatesino, il 21enne Manfred Moelgg (1'28"99) che ha
preceduto di 3/100 lo svedese Johan Brolenius. Quinto il campione sloveno Jure
Kosir (a 23/100), per tante volte avversario di Alberto Tomba negli Anni Novanta
e nettamente l'atleta più acclamato a Piancavallo. Thaler, quarto dopo la prima
manche che vedeva al comando il finlandese Leino, ha sfruttato al meglio il
tracciato disegnato dall'allenatore azzurro Alessandro Spaliviero confermando il
gradimento per la pista Sauc Budoia di Piancavallo dove, un anno fa, aveva
conquistato il titolo italiano di gigante. Con il podio odierno, invece, Moelgg
chiude al secondo posto nella classifica finale di slalom dietro al norvegese
Aksel Svindal (oggi assente), conquistando così di diritto un posto in Coppa
del Mondo. Tra gli altri italiani, 6. Hannes Paul Schmid a 1"30 e solo 12.
Edoardo Zardini (a 1"67) che quest'anno non è riuscito a ripetere l'ottima
stagione passata. Nell'altra gara dell'ultima giornata delle Finali
continentali, la 21enne slovena Lea Dabic (1'21"69) ha bissato in discesa
il successo ottenuto due giorni fa in superG (primo centro in Coppa),
confermando l'ottimo momento di forma e la bontà della nuova scuola slovena.
Piazze d'onore per la francese Marion Rolland (a 12/100) e per la svizzera Nadia
Styger (a 17/100) per un podio senza Austria come mai era accaduto nella
kermesse conclusiva di Piancavallo. Prima delle azzurre la bergamasca Barbara
Berlinghieri, 11. a 87/100 e buona 17. a 1"37 la tarvisiana Alessia Pittin.
La Coppa Europa 2002-2003 si chiude comunque nel segno dell'Austria, dominatrice
assoluta della classifica per Nazioni ed in grado di fagocitare le due coppe
assolute con Norbert Holzknecht ed Elisabeth Goergl e sette su otto trofei di
specialità (Holzknecht discesa e superG, Hannes Reichelt slalom tra gli uomini;
Elisabeth Goergl gigante e slalom, Martina Lechner superG e Katja Wirth discesa
tra le donne).
TROFEO
SPORASUB LA FEDERAZIONE ITALIANA PESCA SPORTIVA E ATTIVITÀ SUBACQUEE E LA
SPORASUB ORGANIZZANO IL PRIMO GIRO D'ITALIA DI PESCA IN APNEA TRA I PIÙ
INCANTEVOLI SCENARI SOTTOMARINI DI TUTTA ITALIA
Milano, 17 marzo 2003 - La pesca in apnea o spearfishing è una passione
travolgente che ha un pubblico sempre crescente, un modo unico per vivere il
mare in sintonia con i suoi ritmi e le sue vibrazioni. Calarsi nell'elemento
liquido liberi da ogni orpello per sgombrare la mente da pensieri e problemi
quotidiani e diventare parte di un mondo meraviglioso, capace di regalare
emozioni assolutamente uniche. Osservare e capire la vita sottomarina per
trasformarsi in una creatura del mare, governata dalle sue regole. Amare e
rispettare il Sesto Continente al punto di volerne far parte fino in fondo. Per
gli atleti che si misurano ogni giorno con queste sensazioni è nato il Trofeo
SporaSub, il primo Giro d'Italia di Pesca in Apnea. Un trofeo a coppie disputato
in sei diverse tappe, scelte tra i più incantevoli scenari sottomarini di tutta
Italia: Toscana, Lazio, Puglia, Sardegna, Sicilia e Liguria. Una competizione di
grande fascino organizzata dalla nota azienda SporaSub e dalla Federazione
Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee, F.I.P.S.A.S., destinata a
premiare la tenacia e lo spirito di sacrificio di tutti gli atleti che vogliono
lottare fino all'ultimo per la vittoria finale. In un momento di forte spinta
ecologista ed ambientale la F.I.P.S.A.S. e la SporaSub propongono una
competizione agonistica che sia in grado di ridare alla pesca in apnea
quell'immagine di alta prestazione sportiva nel massimo rispetto
dell'ecosistema. Il regolamento della competizione è studiato infatti in modo
da evitare il prelievo massivo ed indiscriminato e tende a premiare la
performance atletica di alto livello e le catture più difficili e selezionate.
La formula a coppie intende salvaguardare la massima sicurezza degli atleti e
favorire un nuovo spirito di squadra in questo sport. Sarà consentito l'uso di
un unico fucile, in modo da favorire l'effettiva assistenza sul compagno di
squadra. Al fine di rendere più aperta ed equilibrata la competizione, della
coppia non potrà far parte più di un atleta di prima o seconda categoria. Gli
organizzatori anzi auspicano di avere molte coppie formate da un atleta più
esperto e da un giovane in modo da favorire la continuità generazionale, lo
scambio di esperienze e l'innalzamento della sicurezza. Il Giro d'Italia si
svolgerà su sei gare in diverse regioni italiane secondo il seguente
calendario: 23 marzo: Follonica; 6 aprile: Civitavecchia; 1 giugno: Bari; 8
giugno: Alghero; 6 luglio: Aci Castello; 14 settembre: Rapallo. Ogni prova si
svolgerà nell'arco di una giornata, con partenza da terra o con barcone messo a
disposizione dall'organizzazione. Saranno esclusi i gommoni personali e gli
spostamenti avverranno a nuoto. Ad ogni prova regionale la coppia vincitrice
riceverà un montepremi di 750 euro, 500 la seconda classificata e 250 la terza.
Alla coppia vincitrice del Giro d'Italia - decretata sulla base dei 4 migliori
risultati, con la possibilità di scartare i 2 peggiori - andranno inoltre 2500
euro insieme al prestigioso titolo di campioni di pesca in apnea. Sono aperte le
iscrizioni! Contattare il numero 0185201374 La pesca in apnea è praticata oggi
da circa 6mila persone in tutta Italia. L'attrezzatura è composta da: muta,
maschera, zavorra, fucile e di una boa per segnare la presenza in acqua del sub.
E' uno sport che richiede grande preparazione fisica e si pratica a coppie per
motivi di sicurezza: si scende a turno in modo da aiutarsi in caso di difficoltà.
Ci si immerge silenziosamente, a foglia morta, in modo da non spaventare i
pesci. Dopo un apnea sott'acqua si risale una pausa per ossigenarsi e poter
riscendere di nuovo. E' l'unico tipo di pesca in cui il pescatore può scegliere
la preda salvaguardando le specie protette e gli esemplari più piccoli. Il
pescatore subacqueo deve muoversi lentamente, senza fretta: nella sua sfida con
la natura ha davanti a sé uno spettacolo impareggiabile che lascia davvero
"senza fiato"! Infolink: www.SporaSub.it
o www.fipsas.it
VELA:
CONCLUSA A GENOVA LA PRIMA TAPPA DEL CIRCUITO ITALIANO AUDI MUMM 30
Genova, 17 marzo 2003 - Si Ë conclusa a Genova con una giornata di sole anche
se piuttosto fredda e con tramontana oltre i 20 la prima tappa del Circuito
Italiano Audi Mumm 30. Impeccabile l'organizzazione dello Yacht Club Italiano
che ha potuto portare a termine un totale di 8 prove, di cui tre oggi, su
percorso a bastone sul campo di regata antistante il lido di Albaro. Nella prima
prova odierna la partenza veniva segnalata puntualmente alle ore 10.30 come
previsto dal programma in mare la flotta segnalava la defezione del leader della
classifica dopo le prime due giornate, Joe Fly dellíarmatore comasco Giovanni
Maspero (tattico il carrarino Luca Santella) che in un incidente occorso ieri
nella quinta prova (incrocio mure a dritta con líimbarcazione inglese Asterix
che nellíavvicinamento alla boa durante il primo lato di bolina perdeva il
controllo e si scontrava con quella italiana) incorreva in un grave danno allo
scafo che gli impediva di essere in mare oggi. Rimaneva comunque in classifica
perchè la giuria gli assegnava la media dei piazzamenti e grazie agli
eccellenti risultati ottenuti nelle prove disputati era in grado di mantenere la
testa della classifica e vincere cosÏ il primo appuntamento stagionale. La
prova si dimostrava molto impegnativa per tutti i 23 equipaggi impegnati: la
vittoria di manche andava a Kismet SLAM dei fratelli carpigiani Stefano
(timoniere) e Massimo Leporati (alla tattica il palermitano Francesco Bruni)
davanti al team napoletano di Moby Maga Joanna di Paolo Parente (alla tattica líinglese
Adrian Stead) secondo e a quello francese di Defipartagè di Thierry B ouchard
terzo. Nella seconda prova odierna, partita immediatamente dopo líarrivo della
prima era Maga Joanna a tagliare per primo la linea díarrivo seguita da Fiamma
degli armatori romani Alessandro Barnaba e Matteo del Fante che hannno affidato
la barra del timone a Giuliano Zito, secondo, e dai monegaschi di Dangerous but
Fun di Michele Perris (tattico il napoletano Paolo Cian), terzo. Le condizioni
meteo pressochè ideali per le regate dei velocissimi monotipi Mumm 30 hanno poi
permesso di segnalare la partenza di una terza prova che ha visto concludere al
primo posto per la seconda volta in questa manifestazione il team inglese di
Asterix seguito al secondo posto da Kismet e al terzo da Metallurgica Calvi, líimbarcazione
del pesarese Carlo Alberini (tatico il romano Enrico Passoni) Campione Italiano
in carica. Nella classifica finale, alle spalle di Joe Fly la posizione d'onore
è stata occupata da Parimor Thule del bolognese Fausto Rubbini (tattico Matteo
Ivaldi) e al terzo posto il team napoletano di Mummas VI guidato dai fratelli
Massimo e Umberto Battista (timoniere Luca Simeone). Il prossimo appuntamento
con il Circuito Italiano Audi Mumm 30 Ë fissato per i giorni 11-12 e 13 aprile
nella riviera di levante con líorganizzazione del Circolo Velico S. Margherita
Ligure. Questa la classifica generale dopo 8 prove (nessuno scarto): 1.Joe Fly,
2. Parimor Thule; 3. Mummas VI; 4. Asterix; 5. Moby Maga
Joanna; 6. Kismet SLAM; 7. Metallurgica Calvi; 8. Wind; 9. Dangerous but fun; 10. Fiamma.
Le classifiche complete sono visibili sul sito internet: www.mumm30.it
e www.yci.it
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