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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 31 Gennaio 2008 |
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LA COMMISSIONE EUROPEA AVANZA UNA PROPOSTA DI AGGIORNAMENTO DELLE REGOLE UE IN MATERIA DI ETICHETTATURA DEGLI ALIMENTI |
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Bruxelles - La Commissione europea ha adottato il 30 gennaio una proposta per rendere le etichette dei prodotti alimentari più chiare e più rispondenti alle esigenze dei consumatori dell’Ue. Obiettivo del progetto di regolamento è modernizzare e migliorare le regole Ue in materia di etichettatura degli alimenti per far sì che i consumatori dispongano, in modo leggibile e comprensibile, delle informazioni essenziali di cui hanno bisogno per fare scelte consapevoli. In forza della proposta odierna tutti gli alimenti preconfezionati dovranno recare informazioni nutrizionali essenziali sulla parte anteriore della confezione. Sono inoltre stabiliti requisiti generali sul modo in cui le informazioni nutrizionali vanno presentate sulle etichette degli alimenti, anche se gli Stati membri hanno facoltà di applicare misure nazionali addizionali sempre che queste non vanifichino le regole Ue. Per motivi di salute pubblica il progetto di regolamento estende gli attuali requisiti in materia di etichettatura degli allergeni in modo da coprire anche gli alimenti non preconfezionati, compresi gli alimenti venduti nei ristoranti e in altri luoghi di ristorazione. Il settore dovrebbe anch’esso trarre beneficio dalle nuove regole proposte poiché queste stabiliscono un quadro legislativo più chiaro e armonizzato in materia di etichettatura degli alimenti e determinano condizioni eque di concorrenza per tutti gli operatori. Il progetto di regolamento è stato redatto dopo ampie consultazioni con le associazioni dei consumatori, i rappresentanti del settore e altri attori interessati. Markos Kyprianou, commissario responsabile per la salute, ha affermato “Le etichette dei prodotti alimentari possono avere un ruolo importantissimo nell’influenzare le decisioni di acquisto da parte dei consumatori. Etichette confuse, sovraccariche di informazioni o fuorvianti sono più d’ostacolo che di aiuto per i consumatori. La proposta odierna intende assicurare che le etichette degli alimenti rechino le informazioni essenziali in modo chiaro e leggibile per consentire ai cittadini dell’Ue di fare scelte nutrizionali equilibrate. " Regole moderne per un mercato moderno - Oggigiorno i consumatori sono bombardati di informazioni sugli alimenti che acquistano. Inoltre, il modo in cui queste informazioni sono presentate diventa sempre più diversificato e complesso e la qualità delle etichette sugli alimenti diverge notevolmente da prodotto a prodotto e da uno Stato membro all’altro. Dalle ricerche condotte è emerso che molti consumatori si trovano confusi o sconcertati davanti alle moderne etichette degli alimenti e hanno difficoltà ad identificare le informazioni chiave. La proposta della Commissione intende dare ai consumatori un accesso agevole ai dati più importanti sulle etichette degli alimenti e assicurare una certa uniformità della loro presentazione in tutti e 27 gli Stati membri. Nel contempo le nuove misure proposte sono flessibili in modo da tener conto dell’evoluzione del mercato e intendono incoraggiare l´innovazione nell´industria degli alimenti. Incoraggiare scelte più sane - Una delle priorità della Commissione in materia di politica sanitaria è promuovere un´alimentazione più sana tra i cittadini dell´Ue. In ciò rientra anche il mettere a disposizione dei consumatori strumenti che consentano loro di fare scelte nutrizionali consapevoli. Informazioni chiare, accurate e pertinenti sulle etichette degli alimenti possono essere uno strumento prezioso per consentire ai consumatori di sapere con precisione cosa acquistano e mangiano. La proposta odierna impone che sulla parte anteriore della confezione siano indicati l’apporto energetico, il tenore di grassi, grassi saturi, carboidrati con un riferimento specifico al contenuto di zuccheri e sale per porzione o per 100 ml/g di prodotto. Inoltre, dev’essere indicata la proporzione di questi elementi rispetto ai consumi di riferimento (ad esempio la dose giornaliera raccomandata). Informazioni chiare e comprensibili - La lamentela più ricorrente dei consumatori in relazione alle etichette degli alimenti è che essi non sono in grado di reperire o leggere le informazioni che cercano. Spesso informazioni essenziali sono scritte in caratteri molto piccoli, sono nascoste o coperte da slogan commerciali. Per questo motivo il progetto di regolamento stabilisce principi generali di etichettatura degli alimenti che il settore alimentare dovrà rispettare. Tra questi principi vi sono l’obbligo che l’etichetta sia leggibile (caratteri di almeno 3 mm), chiara e accurata e che la presentazione delle informazioni volontarie non vada a scapito delle informazioni obbligatorie. Maggiore protezione contro gli allergeni - Considerato il grave rischio che gli allergeni presentano, il progetto di regolamento propone che tutti gli alimenti contenenti sostanze allergizzanti (come ad esempio noccioline americane, latte, senape o pesce) debbano indicarlo sull’etichetta o in altro modo adeguatamente chiaro. Questo è un passo avanti rispetto all’attuale requisito in materia di etichettatura degli allergeni che concerne soltanto gli alimenti preconfezionati. In forza delle nuove regole, gli alimenti venduti sfusi e i cibi serviti nei ristoranti o in altri luoghi di ristorazione dovranno anch’essi indicare la presenza di allergeni per meglio proteggere le persone sensibili a tali sostanze. Per ulteriori informazioni si rinvia al sito web: http://ec. Europa. Eu/food/food/labellingnutrition/foodlabelling/index_en. Htm . |
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FRUTTA EQUOSOLIDALE NEI DISTRIBUTORI DI SNACK DA LUNEDÌ 4 FEBBRAIO ANANAS E COCCO IN 400 POSTAZIONI |
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Da lunedì 4 febbraio in oltre 400 distributori automatici “Buon Ristoro” di Modena, Bologna, Parma e Reggio Emilia saranno disponibili anche gli snack di ananas a fette equosolidale e di cocco biologico del Ghana. L’iniziativa, presentata con lo slogan “Una fresca fetta d’Africa in tasca”, è promossa da Ghanacoop in collaborazione con il gruppo Demil. I distributori automatici sono presenti in aziende e uffici pubblici e in oltre 40 scuole modenesi, tra medie e superiori, comprese quelle che aderiscono al progetto Mangiar Sano sviluppato in collaborazione con Azienda Usl, Provincia e Comune di Modena. Ghanacoop propone i due snack equosolidali e biologici «utilizzando la migliore tecnologia italiana nel settore della pelatura della frutta, quella messa a disposizione dalla Abl di Cavezzo» ha spiegato il presidente di Ghanacoop Thomas Mccarthy illustrando l’operazione, insieme al testimonial Andrea Barbi, nel corso di una presentazione della campagna di promozione che si è svolta mercoledì 31 gennaio nella sede della Provincia di Modena con la partecipazione dell’assessore provinciale Stefano Vaccari. La Provincia, infatti, è tra i sostenitori del progetto di Ghanacoop, la prima cooperativa in Italia costituita da un’intera comunità di migranti, che ha appunto radici a Modena e in Ghana, da dove arriva la frutta distribuita in Italia dalla coop e certificata dal marchio internazionale Fairtrade del commercio equo e solidale. «La frutta fresca nei distributori automatici – ha sottolineato l’assessore Vaccari – fa parte di una campagna di educazione alla salute e alla corretta alimentazione rivolta ai giovani nelle scuole e non solo a loro. Una sorta di “buona battaglia” contro le merendine industriali, spesso causa di problemi come l’obesità. Quando poi oltre che fresca – ha aggiunto Vaccari – la frutta è anche “giusta e sana”, perché equosolidale e biologica, allora la “battaglia” è ancora più buona». La confezione di ananas equo e solidale “Solidal smile” è di 80 grammi, costa 1 euro al distributore e la frutta proviene da Bomarts Farm, nella regione centrale del Ghana. Il cocco, sempre 80 grammi al costo di 1 euro con il nome “Sweet Smile”, proviene invece da Swedro, che si trova nella parte orientale del Ghana, ed è certificato biologico. . |
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PRESENTATO IL PRIMO CONVEGNO SULL´AGRICOLTURA DI MONTAGNA |
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"Vogliamo fare il punto sulla situazione dell´agricoltura di montagna e analizzare i possibili scenari futuri": questi secondo l´assessore provinciale Hans Berger i punti centrali del convegno internazionale sull´agricoltura di montagna, con relatori di fama, che per la prima volta verrà ospitato in Alto Adige il prossimo 13 febbraio. Berger ha presentato il convegno il 30 gennaio a Bolzano. "L´agricoltura di montagna riveste un ruolo centrale in Alto Adige e si troverà nei prossimi anni a confrontarsi con grandi sfide, che vogliamo discutere a fondo nel convegno internazionale", ha sottolineato l´assessore Berger alla presentazione dell´importante appuntamento. Tra le scadenze Berger ha ricordato che dal 2015 - con l´abolizione dell´attuale contingentamento delle quote latte - le aziende locali si troveranno esposte alla concorrenza di contadini che puntano sulla quantità anzichè su produzione naturale e qualità, come invece gli allevatori altoatesini. Il convegno viene organizzato dal Servizio di consulenza tecnica per i contadini di montagna nella Ripartizione provinciale Formazione professionale agricola, forestale e di economia domestica con alcuni partner: Ripartizione provinciale Agricoltura, Lub, Unione agricoltori, associazioni allevatori e federazione delle latterie sociali altoatesine. Sono previsti interventi di rappresentanti della Commissione Ue, amministratori e tecnici del settore. Tra i temi trattati, oltre al futuro delle quote latte, lo sviluppo della zootecnica e la gestione di sistemi regionali. Appuntamento il 13 febbraio dalle 9. 30 nella sala Elena Walch della Fiera a Bolzano. L´introduzione è affidata al presidente Luis Durnwalder e allo stesso assessore Berger. . |
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AGRICOLTUR BASILICATA : LA GIUNTA ADOTTA I “DISCIPLINARI DI PRODUZIONE” |
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L’agricoltura in Basilicata diventa integrata. Per coltivare frutta, ortaggi ma anche la vite e l’olivo, gli agricoltori lucani dovranno attenersi a tecniche giudicate compatibili con la conservazione dell’ambiente e la sicurezza alimentare. Sono ammessi i prodotti chimici di sintesi, concimi, fitofarmaci e diserbanti, ma solo in casi di reale necessità certificata da accurate analisi del terreno e dei rischi. Inderogabile è il divieto assoluto di coltivazione di varietà costituite o provenienti da organismi geneticamente modificabili (Ogm). Tutto questo è previsto dai “Disciplinari di produzione integrata” adottati dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Roberto Falotico, nell’ambito degli impegni richiesti dal Programma di sviluppo rurale 2007-2013. I Disciplinari sono atti normativi delle Regioni, il canovaccio su cui tessere le basi per realizzare l´agricoltura integrata. Indicano quali sono i mezzi e le tecniche da impiegare nelle varie fasi del ciclo produttivo, dalla concimazione del terreno alla semina, dalla raccolta alla conservazione. La Regione Basilicata ha redatto 56 disciplinari, di cui 15 per le colture frutticole, 27 per le orticole e 14 per le erbacee, in modo da abbracciare le coltivazioni maggiormente presenti sul territorio. “Così – commenta Falotico - tecnici e agricoltori possono contare su un importante punto di riferimento per l’attuazione di un’agricoltura rispettosa dell’ambiente, dei consumatori e in grado di garantire un reddito adeguato ai produttori. Ogni gradino della filiera è sottoposto ad analisi e vincoli. Sulla tavola del consumatore deve giungere un prodotto salubre, il più genuino possibile ma coltivato con tecniche agricole avanzate. E’ un passo in più verso quell’idea di agricoltura moderna e sostenibile che intendiamo costruire in Basilicata”. Grazie al confronto tecnico e alla concertazione tra Dipartimento Agricoltura, Distretto, Organizzazioni dei produttori, Alsia, Agrobios e Vivaisti “è stato possibile – continua Falotico - ottenere un prodotto in grado di rappresentare le diverse situazioni territoriali e colturali. In ogni caso, i disciplinari sono “aperti” a continui aggiornamenti che tengano conto delle nuove conoscenze tecnico scientifiche e dell’evoluzione della normativa, in particolare di quella fitosanitaria”. I disciplinari di produzione integrata sono suddivisi in due parti: una prima contiene i principi generali, che dettano le indicazioni comuni a tutte le colture; una parte speciale, invece, riporta le indicazioni specifiche sotto forma di vincoli e consigli per ciascuna coltura. Per tutte vale il principio della vocazione dell’area, che deve, cioè, rispondere alle esigenze delle colture. Sono di fondamentale importanza anche la conservazione della biodiversità e l’avvicendamento colturale (la monocultura impoverisce il terreno, più esposto all’attacco di parassiti), le tecniche di fertilizzazione e l’uso razionale dei sistemi irrigui. I “Disciplinari saranno disponibili a breve sul sito Internet della Regione all’indirizzo www. Basilicatanet. It oltre che sul sito del ministero www. Politicheagricole. It . |
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CONFERENZA SULLA RICERCA AGROALIMENTARE NEI PAESI DEI BALCANI OCCIDENTALI |
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Il 27 marzo si terrà a Belgrado (Serbia) una conferenza sulla situazione attuale e sul futuro della ricerca agroalimentare in Albania, in Bosnia-erzegovina, in Serbia e nell´ex Repubblica iugoslava di Macedonia. La conferenza si baserà sui risultati del progetto finanziato dall´Ue «Balkan Agrofood Network» (Bafn), che si concluderà nel mese di aprile del 2008. I partner del progetto hanno condotto un´indagine dettagliata sulla situazione della ricerca nel campo dell´agricoltura e dei prodotti alimentari nei Balcani occidentali e hanno stilato relazioni sulle capacità della ricerca in ciascun paese. I comitati di esperti hanno anche identificato priorità future per la ricerca agroalimentare nella regione. Sono state inoltre raccolte idee per potenziali progetti finanziati dall´Ue. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Bafn. Eu . |
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TAVOLO PARTENARIATO SU PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE NEL LAZIO |
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Si è svolta il 30 gennaio l’ultima riunione del Tavolo di Partenariato, dove Daniela Valentini, assessore regionale all’Agricoltura, ha presentato i risultati del negoziato con l’Unione europea che ha portato all’approvazione, all’unanimità, del Programma di sviluppo rurale (Psr) del Lazio lo scorso 19 dicembre. Con l’avvio del Psr il Tavolo si trasformerà in Comitato di sorveglianza con l’obiettivo di seguire passo dopo passo l’attuazione della programmazione. “Ora, la prima vera scadenza che abbiamo - ha dichiarato la Valentini - sono i bandi del Psr. E stiamo lavorando non solo per definirne i criteri e pubblicarli a breve, ma vogliamo anche che siano accessibili e facili da presentare. Stiamo inoltre facendo degli incontri con gli istituti bancari per definire un programma di credito agevolato per le imprese agricole che affiancherà il Psr e attivando una convenzione con l’Ismea per la concessione delle garanzie necessarie ad ottenerlo”. Molte le innovazioni di un Psr che da solo muoverà 1 miliardo e mezzo di euro di investimenti in 7 anni coinvolgendo oltre 100 mila aziende su una superficie rurale che è pari all’80% dell’intero territorio laziale. Dagli investimenti, cui è destinato il 50% delle risorse, alle politiche di filiera, dalla commercializzazione alla multifunzionalità, ai giovani e alle donne fino alla sicurezza per la quale, come ha sottolineato l’assessore, “sono previsti fondi sia per l’acquisto di nuovi macchinari che per la messa in sicurezza dei vecchi”. La Valentini ha poi ricordato l’importanza delle domande di adesione, avviate già lo scorso autunno, che hanno permesso di non perdere i finanziamenti del 2007 e di attivare la concertazione sul territorio per la progettazione integrata di filiera, territoriale e aziendale. “Un lavoro importante - ha concluso l’assessore - fatto insieme ai territori e che ora deve accendere il motore dello sviluppo e della crescita: il volto nuovo dell’agricoltura laziale”. . |
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IL 2 FEBBRAIO, A BEVAGNA, PRIMA “GIORNATA NAZIONALE ATTREZZATURE PER LA POTATURA” |
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Perugia - “L’impiego di macchinari adeguati e moderni può ridurre tempi e costi di potatura dell’olivo anche del 30-50 per cento”. Lo ha detto Adolfo Orsini, amministratore delegato dell’Arusia (Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione in agricoltura), presentando la prima “Giornata nazionale sulle attrezzature per la potatura”, che si terrà sabato 2 febbraio, nell’azienda agraria “Anna Elisa”, a Bevagna. La manifestazione è stata organizzata in collaborazione con il Dipartimento di Scienze agrarie ed ambientali dell’Università di Perugia, il Centro di Ricerca olivicoltura e industria olearia e le riviste “Olivo ed Olio” e “Terra e Vita” de “Il Sole 24 Ore”. “Il momento della potatura – spiega Orsini – rappresenta, dopo la raccolta, la seconda voce in termini di costi nella coltivazione dell’olivo e pone crescenti problemi di manodopera e di sicurezza sul lavoro. La giornata – aggiunge - sarà utile per far conoscere le diverse attrezzature pneumatiche ed elettriche disponibili sul mercato”. Durante l’iniziativa, per unire alla parte dimostrativa anche un aspetto formativo dedicato agli imprenditori, alcuni esperti illustreranno le tecniche di potatura manuale delle piante di olivo. . |
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MEDITERRANEA 2008 |
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Oristano - L’arte della tradizione, dalla quale scaturiscono le più affermate e apprezzate produzioni artigianali e agroalimentari dell’Oristanese, troverà la giusta espressione nelle eleganti vetrine della rassegna Mediterranea, allestita anche quest’anno a Oristano dalla Camera di commercio, in occasione delle manifestazioni del carnevale. Sarà ancora il centro storico a fare da cornice all’iniziativa in calendario da venerdì 1° febbraio 2008 a martedì 5 febbraio 2008. Il percorso espositivo, infatti, si snoderà attraverso cinque palazzi, all’interno dei quali sono previsti anche i diversi eventi in cartellone. Il Palazzo Sanna Randaccio (in piazza Eleonora), già sede dell’Isola, ospiterà i tessuti, i ricami e l’arte orafa. Il Chiostro del Carmine, invece, è riservato all’agroalimentare: il pane, la pasta, i dolci, l’olio, il vino, il miele, i formaggi e la bottarga. Inoltre, nel complesso che una volta era un monastero e che ora è sede dei corsi universitari del Consorzio 1, il Gal Montiferru Barigadu Sinis allestirà una sala per presentare i progetti di valorizzazione del territorio, realizzati e in corso di realizzazione. Nel Palazzo Carta Corrias (in piazza Eleonora) le vetrine di Mediterranea saranno dedicate alla lavorazione del legno, del ferro, della pietra, del vetro, oltre che alla cestineria e al restauro. Casa De Castro, (in via De Castro), che entrerà per la prima volta nel circuito della rassegna della Camera di commercio, offrirà, invece, un inedito allestimento sul Carnevale e sulla Sartiglia, al quale ha dato il proprio apporto anche l’Istituto statale d’arte Carlo Contini di Oristano, che proporrà lavori, studi e opere realizzati dagli alunni della scuola. Chiuderà idealmente il percorso nel centro storico proposto da Mediterrena, il Palazzo Arcais (in corso Umberto) con la ceramica: le più eleganti produzioni dei maestri ceramisti della provincia di Oristano saranno accompagnate dalla proiezione di filmati sull’artigianato artistico, preziose immagini custodite dalla Cineteca Sarda della Società Umanitaria. L’ingresso alle mostre sarà libero e potrà avvenire il 1° febbraio, giornata di inaugurazione, dalle 17 alle 20. 30, mentre in tutti gli altri giorni orario continuato dalle 10 alle 20. 30. Ingresso libero anche per gli eventi in programma, appuntamenti all’espressione del lavoro artigiano. · Il Chiostro del Carmine venerdì 1° febbraio, alle 18, ospiterà il Laboratorio dei mostaccioli, con preparazione e degustazione del dolce tipico di Oristano. · Al Palazzo Arcais, sabato 2 febbraio, dalle 16 alle 20, ci sarà il Laboratorio raku, con la produzione anche da parte del pubblico di oggetti in ceramica cotti con questa particolare tecnica. · Sempre a Palazzo Arcais, domenica 3 febbraio, dalle 10. 30 alle 12. 30, e martedì 5 febbraio, dalle 10. 30 alle 13, previsto il Laboratorio tornio con la produzione di oggetti in ceramica. · A Palazzo Carta Corrias, invece, lunedì 4 febbraio, dalle 17 alle 19, Laboratorio di intreccio e produzione di cestini. · Da segnalare che nella stessa giornata di lunedì 4 febbraio, ma alle 11 del mattino e nel Chiostro del Carmine, ci sarà la cerimonia di premiazione del Concorso tesi di laurea bandito dalla Camera di commercio di Oristano e riservato ai neolaureati che abbiano discusso una tesi di laurea sui temi dello sviluppo della provincia di Oristano. · Una citazione a parte, per il mercato Terre Shardana, proposto dal Gal Montiferru Barigadu Sinis e inserito nel cartellone di Mediterranea: sarà allestito in Piazza Eleonora sabato 2 febbraio e proporrà ancora una volta le produzioni tipiche di quei territori. . |
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GENOVA, APPROVATO IL “PIANO DI RIEQUILIBRIO FAUNISTICO DEL CINGHIALE” 2008 STABILE LA PRESENZA DEGLI UNGULATI SUL TERRITORIO: IL PIANO CONFERMA LE AZIONI ATTUATE NEGLI ANNI PRECEDENTI |
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La Giunta Provinciale ha approvato il “Piano di Riequilibrio faunistico del cinghiale” del 2008, lo strumento operativo per il controllo di questa specie selvatica, causa di gravi danni per le attività agricole presenti sul territorio. Il piano annuale conferma gli interventi attuati a partire dal 2001. Si tratta di interventi di controllo indiretto, ovvero l’installazione di reti metalliche e pastori elettrici a salvaguardia dei campi coltivati e l’uso di cani per allontanare i cinghiali, e di controllo diretto, attuato tramite interventi di controllo collettivo e recinti fissi di cattura. “Grazie all’attuazione dei piani di riequilibrio precedenti e al continuo monitoraggio del territorio, la situazione è stabile e sotto controllo. - spiega Renata Briano, assessore provinciale al Patrimonio Naturalistico, Caccia e Pesca- Per questo lavoro di monitoraggio e salvaguardia del territorio, ringraziamo per la collaborazione gli Ambiti Territoriali di Caccia e le associazioni agricole e venatorie L’obiettivo che il piano si pone è quello di difendere il patrimonio agricolo del nostro territorio. Per raggiungere questo scopo, attuiamo azioni che non si basano solo sull’abbattimento dei capi, ma che comportano anche misure preventive”. Il piano di riequilibrio faunistico del cinghiale, che coinvolge Ambiti Territoriali di caccia, associazioni venatorie, associazioni agricole ed Enti Locali, prevede la definizione di un programma di interventi di controllo da attuarsi al di fuori della stagione venatoria, che può essere modificato per arginare particolari situazioni di disagio causate dagli ungulati. Prevede, per il periodo invernale e primaverile, interventi selettivi, preferibilmente su giovani capi, finalizzati ad un effettivo contenimento delle popolazioni presenti. Riguardo la fauna selvatica, negli ultimi anni sta emergendo una nuova problematica, costituita dal ritorno dei lupi nell’Appennino Ligure: una specie protetta, la cui caccia è vietata, che rappresenta un importante patrimonio per la biodiversità del territorio genovese e ligure. “Il ritorno del lupo è una notizia positiva- continua Renata Briano- ma le conseguenze negative sull’allevamento non possono essere sostenute dagli allevatori. Per questo stiamo lavorando da alcuni anni, assieme alla Vice Presidente Marina Dondero, per applicare su tutta la provincia le modalità di risarcimento e prevenzione danni adottate nel territorio dell’Aveto, grazie all’istituzione di un apposito fondo gestito in collaborazione con l’Ente Parco”. . |
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CONGRESSO NAZIONALE JRE 2008 I CUOCHI DI “TALENTO E PASSIONE” SI INCONTRANO A TAORMINA |
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Nella splendida cornice di Taormina si terrà dal 3 al 5 febbraio prossimi il Congresso Nazionale dei Jeunes Restaurateurs d’Europe (Jre), con il sostegno e il patrocinio della Regione Sicilia, Assessorato al Turismo, la Provincia di Messina, e gli sponsor San Domenico Palace Hotel, Planeta, Tenuta Sette Ponti, Benanti, Feudo Maccari. L’associazione dei Giovani Ristoratori è una delle realtà più rappresentative del mondo dell’alta ristorazione, i cui soci hanno un’età compresa tra i 24 ed i 45 anni, lavorano in un ristorante di proprietà e per essere associati devono impegnarsi per crescere, confrontarsi e migliorarsi costantemente. “Il Congresso Nazionale rappresenta il momento annuale e fondante di condivisione, di scambio e di apertura per un’Associazione che pone come valori l’amicizia ed il rispetto al pari della professionalità”, illustra Marco Bistarelli, presidente Jre Italia. Punto centrale e di confronto è il convegno in programma lunedì 4 febbraio alle ore 17 dal titolo “Stategie di promozione e tutela dell’alta ristorazione italiana”, condotto da Gioacchino Bonsignore, al quale interverranno tra gli altri Edi Sommariva (Segretario Generale Fipe), Enrico Briguglia e Giuseppe La Rosa (Le Soste di Ulisse), Matteo Scibilia (Udirtà), Ovidio Mugnai (Presidente Unione Ristoranti del Buon Ricordo), Vittorio Fusari (Udirtà), Lucio Pompili (Consigliere Le Soste), Ezio Santin (Presidente Le Soste) e Massimo Biagiali (Presidente Orpi), e il panel sarà completato da giornalisti e critici enogastronomici. Al Congresso sono presenti quasi la totalità dei soci (89) provenienti da tutte le regioni d’Italia, gli sponsors istituzionali dell’associazione che seguono con entusiamo e interesse questo innovativo gruppo di ristoratori, e per la prima volta, proprio nello spirito di amicizia e di superamento delle barriere, Tomaž Kavčič , presidente Jre Slovenia, gruppo che è stato ospitato nel Catalogo dei Jre Italia 2008, nel pieno rispetto dei principi dell’Associazione. . |
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GIOVANI CUOCHI EUROMEDITERRANEI IN GARA PER QOCO UN FILO D’OLIO NEL PIATTO
CONCORSO INTERNAZIONALE PER GIOVANI CHEF IX EDIZIONE
29 FEBBRAIO - 2 MARZO AD ANDRIA-CASTEL DEL MONTE
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Nella capitale dell’olio extravergine d’oliva tradizione e innovazione s’incontrano Un happening cultural gastronomico che dal cuore delle Murge guarda all’Europa: Austria, Danimarca, Germania, Inghilterra, Italia, Olanda, Polonia, Svezia Ricchissima l’agenda degli appuntamenti da prenotare per il pubblico: passeggiate naturalistiche sulle Murge con workshop fotografico, visite e degustazioni guidate in frantoi e aziende, la merenda in masseria con minicorsi di cucina, domenica con pranzo nell’orto, aperitivi e cene dei Paesi ospiti nei ristoranti di Andria, viaggi e weekend “su misura” Ad Andria-castel del Monte, in provincia di Bari, bianca e solare città di Federico di Svevia, immersa nel verde argenteo di splendidi uliveti a perdita d’occhio (prima città al mondo per quantità di olio prodotto), dal 29 febbraio al 2 marzo torna Qoco Concorso Internazionale per Giovani Cuochi, organizzato dal Comune di Andria in collaborazione con Slow Food e l’Associazione Nazionale Città dell’Olio, con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, della Regione Puglia, della Provincia di Bari e della Camera di Commercio di Bari. Evento internazionale dedicato alla cultura e all’identità gastronomica che vede scendere in campo per venerdì 29 febbraio, 8 chef “under 30”. Per la prima volta giovani talenti dei Paesi del Nord Europa che si sfideranno realizzando un piatto a tema libero e uno a tema stabilito. Ad affiancarli altrettanti chef tutor pugliesi che guideranno i colleghi alla scoperta dell’identità della cucina del luogo, di una cultura rurale radicata, di tradizioni locali in cui riscoprire la vera innovazione, Una tre giorni all’insegna di prodotti della terra e ingredienti stagionali indispensabili per la qualità della cucina, varietà autoctone da riscoprire, tecniche dimenticate, gusti e sapori d’antan, in un intrigante scambio di stili e culture, di confronto aperto tra memoria e innovazione, tra Mediterraneo e Nordeuropa. I giovani cuochi lavoreranno fianco a fianco, sguardi e strumenti si incroceranno in una competizione serrata ed emozionante per realizzare piatti innovativi ed originali ma che affondano le loro radici nella terra, interpretando ed esaltando l’olio extravergine d’oliva che affiancherà, distinto per cultivar e provenienza, il piatto in abbinamento. Il 1 marzo si terrà la premiazione, vero e proprio red carpet gastronomico, sul quale sfileranno i vincitori. Dalle brigate di chef provenienti dai Paesi ospiti, uscirà il miglior chef misuratosi con preparazioni di piatti di cucina tradizionale e innovativa al tempo stesso, utilizzando l’olio extravergine. La selezione e la scelta sono affidate ad una Giuria tecnica presieduta da Alfonso Iaccarino. Quanto al regolamento, le prove selettive sono due: la prima riguarda un piatto a tema libero, la seconda chiama i cuochi a misurarsi su un ingrediente e un tema stabilito. Criteri di valutazione dei piatti sono la mediterraneità, il rapporto con l’olio extravergine di oliva, l’originalità, la presentazione e l’equilibrio generale. A conclusione il pranzo dei 16 chef con 16 piatti diversi a comporre un menù d’incontro del nord e del sud del mondo. Nelle ore di riposo, le brigate di chef di tutti i Paesi scopriranno insieme agli chef tutor il territorio, cammineranno attraverso i sentieri delle Murge e gli uliveti, visiteranno masserie e frantoi, si aggireranno in una città in festa dove anche le vetrine dei negozi (scelti secondo un circuito di qualità) sono ispirate a Qoco quest’anno all’insegna del “Sapore ci unisce”, in un fitto scambio di culture e suggestioni intorno alla tavola e alle tavole del mondo per le quali anche i bambini delle scuole elementari e medie nei mesi precedenti hanno elaborato idee e lavori che saranno premiati in questi giorni. Ma è al calare della sera di sabato 1 marzo che uno degli angoli più suggestivi del bel centro storico di Andria, in una scenografia fatta di antichi alberi di ulivo e teli di lino stesi tra i rami secondo un antico uso contadino ottocentesco, con le cucine a vista, diventa realmente una tavola multisapore alla quale tutti sono invitati a sedere per assaggiare insieme i piatti del Concorso. A firmare la serata, Qoco in Piazza, Pietro Zito, patron di Antichi Sapori, paladino di una cucina del territorio di altissima qualità. Dal giorno dopo saranno gli stessi chef europei che diventeranno interpreti dei sapori mediterranei, facendosi portavoce e ambasciatori della cultura dell’olio extravergine di oliva nei loro rispettivi Paesi dove saranno svolti workshop volti a diffondere e far conoscere caratteristiche, valori e proprietà dell’olio. Elemento “quasi magico e divinatorio”, come amò definire l’olio Luigi Veronelli, in passato presidente della Giuria di Qoco. Una vera star della cultura e dell’economia di questo territorio dove l’agricoltura è ancora così vitale: 20 mila ettari di uliveto con più di 3 milioni di piante per un totale di 800 mila quintali di olive all’anno e ben 5000 persone che lavorano nel settore. Basti un dato: la sola Andria produce in circa 40 frantoi una quantità di olio pari a quella dell’intera Toscana! Saranno proprio gli splendidi uliveti, i tratturi e i sentieri dell’Alta Murgia che in questa stagione già profumano di erbe spontanee la meta delle passeggiate dell’ultimo giorno di Qoco alla scoperta di una terra vocata all’agricoltura e ai buoni sapori (molti i prodotti d’eccellenza che hanno origine qui, tra cui la burrata) e che ha fatto della bontà a tavola e dell’accoglienza uno stile di vita! qoco@comune. Andria. Ba. It www. Qoco. It . |
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NELLA TENUTA HOFSTÄTTER DI TERMENO (BZ) IL PRIMO WINE-RESTAURANT IN CANTINA DELL’ALTO ADIGE.
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Si chiama Garten (Giardino) e nasce dall’idea e dal desiderio del titolare Martin Foradori Hofstätter di creare un luogo per coinvolgere sia la gente del posto, ma anche tutti coloro che oltre a degustare vino vogliono assaporare pietanze locali preparate in modo genuino ed essenziale. Lo chef Andreas Kaufmann propone piatti della tradizione rielaborati, per renderli semplici e immediati, leggeri e gustosi, abbinandoli ai vini suggeriti dal sommelier Daniel Grassl. Un sogno quello di Martin Foradori Hofstätter, vignaiolo alla quarta generazione, che ha voluto realizzare sia per riportare all’interno della proprietà un ristorante come era in origine tanti anni fa, creando un punto di aggregazione per socializzare in allegria, sia per attuare quello che era stato per lungo tempo un desiderio della nonna. L’ambiente raffinato ed elegante, unisce al legno elementi di design, che lo rendono attuale e contemporaneo. Le sedute sono di Costantino Grcic, le luci di Artemide mentre le installazioni d’arte, legate alla natura, sono del viennese Lois Weinberger. J. Hofstätter coltiva le varietà di vigneti e vitigni più conosciute dell’Alto Adige e i suoi vini rispecchiano il carattere peculiare e autoctono della propria produzione che si distingue per quella relativa al Gewürztraminer, al Pinot Nero e al Lagrein. Nel nuovo wine-restaurant Garten si possono degustare anche le annate più vecchie che vengono proposte al bicchiere. Il nome Garten non è casuale ma riassume un concetto legato alla cantina, che si espande a 360° e in un’unica parola racchiude un percorso che si sviluppa intorno alla filosofia che la contraddistingue. In primavera sarà infatti possibile accedere al percorso didattico in vigna nel giardino della tenuta, che si trova esattamente sopra al ristorante e stabilire un contatto, unico e simbiotico, con la natura e il vino. Garten@hofstatter. Com . |
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ACQUALAGNA
25 FIERA REGIONALE TARTUFO NERO PREGIATO
LE TARTUFAIE ARTIFICIALI.
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Le tartufaie artificiali . La raccolta è stata buona, superiore a quella dello scorso anno. Acqualagna investe tanto nel tartufo e offre a tutti la possibilità di farlo. “Compra una tartufaia” è una specie di slogan che da qualche anno gira tra gli esperti del settore. –dice il sindaco Bruno Capanna- qui in Acqualagna ci sono migliaia di ettari rimboschiti a tartufaia, c’è chi ci basa un’economia con centinaia e centinaia di ettari e chi invece ne ha solo un piccolo appezzamento magari vicino all’orto. E’ un’ opportunità molto valida, ultimamente seguita dalle ricerche scientifiche e botaniche che portano buoni risultati. La prima tartufaia di Acqualagna risale al 1933 ,la volle Mussolini ed è installata nei monti del Furlo. Negli ultimi 15-20 anni c’è una crescita costante di questo investimento che anche io personalmente in un piccolo pezzo di terra ho voluto provare per vedere quanto effettivamente funzionasse. Posso solo confermare che i tartufi nascono e sono buoni!” Parola dell’esperto Non è tutto semplice e di cose gli inesperti ne dicono tante, ad esempio ricordiamo che solo il nero può essere coltivato mentre il bianco no. Perché investire in una tartufaia? Le motivazioni sono tante, la prima è che con il nero pregiato siamo certi di una buona produzione , ovviamente facendo le cose per bene , configurate da esperti e non da improvvisatori del mestiere . Inoltre oggi in agricoltura si è in perdita su tutti i fronti e con il tartufo anche se producesse pochi chilogrammi per tanti ettari ci sarebbe comunque guadagno considerando che il suo commercio non ha problemi ma anzi è in crescita. Tra gli altri motivi non da ultimo è quello che una coltivazione consapevole e ben calibrata corrisponde ad un rimboschimento che non fa altro che migliorare l’ambiente in cui viviamo. Quale è la probabilità di rendita e riuscita? Partendo sempre dal presupposto che bisogna affidarsi a degli esperti, c’è il 90% delle probabilità che la tartufaia renda, rimane un piccolo 10 % di incertezza dovuto a fattori come il terreno in cui viene impiantata ma possiamo valutare più che buona la sua riuscita. Inoltre ci vuole una certa cura da parte del coltivatore, perché sono piante che necessitano una piccola attenzione in più e non basta solo piantarle e aspettare, si tratta di un rimboschimento artificiale quindi per una migliore rendita bisogna occuparsene. Che differenza c’è tra un tartufo nato in tartufaia artificiale e uno no? Assolutamente nessuna. Il tartufo è identico da tutti i punti di vista, organolettico, aromatico,nutritivo. . |
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BRESCIALAT LANCIA I FORMAGGI CASCINA DELLE BETULLE: LA LEGGEREZZA È DI CASA!
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I prodotti della Cascina delle Betulle prendono il nome dell’omonima azienda agricola da sempre gestita dalla famiglia Cioli con particolare passione e cura, coniugando tradizione ed innovazione. Il podere viene coltivato direttamente per l’alimentazione del bestiame bovino e suino, il terreno totalmente irriguo, produce principalmente mais, oltre ad orzo, frumento, barbabietola da zucchero, erba medica e loietto. L’allevamento di soli animali particolarmente selezionati fra le più importanti famiglie mondiali che si distinguono per qualità e bellezza permette di ottenere ottimo latte per la produzione di formaggi freschi. Al fine di significare il valore della filiera, e per fornire la migliore garanzia al consumatore, Brescialat ha pensato di chiamare i formaggi prodotti da questo latte selezionato con lo stesso nome dell’azienda agricola da cui proviene: Cascina delle Betulle. Questa linea di formaggi è prodotta nel rispetto delle migliori tradizioni casearie con una particolare attenzione alle esigenze del consumatore moderno, attento alla salute e alla linea. Crescenza da agricoltura biologica (256 kcal per 100 g) Tipico formaggio lombardo, fresco da tavola a pasta morbida, prodotto con latte vaccino biologico fresco, intero, pastorizzato senza aggiunta di conservanti. Delizia Light (301 kcal per 100 g) Specialità alimentare unica nel suo genere, composta da latte proveniente da allevamenti selezionati e tofu di soia ultrafiltrato. Il toufu di soia brucia il colesterolo nel sangue, e pur essendo un prodotto vegetale, contiene tutti gli amminoacidi essenziali alla vita umana, ideale per un´alimentazione leggera. Stracchino allo yogurt (256 kcal per 100 g) Formaggio fresco da tavola è un prodotto nuovo dal gusto leggermente acidulo, ideale per una alimentazione sana ed equilibrata, in quanto l´aggiunta delle culture di cellule vive dello yogurt, migliorano la funzioni di equilibrio fisiologico dell´organismo. Stracchino da agricoltura biologica (256 kcal per 100 g) Formaggio fresco da tavola. E´ prodotto giornalmente applicando le più severe regole igienico-sanitarie usando latte da agricoltura biologica basata sull´esclusione di fertilizzanti e fitofarmaci non organici, prodotto in allevamenti selezionati e certificati. Velutè (299 kcal per 100 g) Velutè è una specialità casearia unica nel suo genere, frutto di un brevetto e numerosi know-how. Ha tre grandi virtù: contiene pochi acidi grassi saturi, brucia il colesterolo, contiene il tofu di soia che pur essendo un vegetale ha tutti gli amminoacidi essenziali alla vita umana. Veluté è composta da latte vaccino parzialmente scremato pastorizzato, tofu di soia Max 50% (estratto di semi di soia), fermenti lattici vivi, muffe selezionate, caglio e sale. L’attenzione all’evolversi del mercato e alle differenti esigenze del cliente, hanno portato la Brescialat S. P. A. Ad introdurre nella gamma anche questo tipo di prodotti che rompono con la tradizione casearia, per poter dare un prodotto moderno ma con tutte le garanzie della qualità ed esperienza decennale. I prodotti della linea Cascina delle Betulle grazie alla freschezza del latte ti fanno scoprire ogni giorno il piacere di sentirsi bene con poche calorie e tutte le caratteristiche di formaggio gustosi, delicati e altamente digeribili grazie anche alla totale assenza di conservanti e ogm. A proposito di Brescialat Brescialat S. P. A è un’azienda agroalimentare di Chiari (Bs) nata agli inizi degli anni ’90, dedita alla produzione, lavorazione, confezionamento e commercializzazione di prodotti lattiero-caseari, articolata in vari brand (Brescialat Freschi, Brescialat Stagionati, Cascina delle Betulle, Tesori di Sardegna, Tesori d’Italia). Il core business dell’azienda è da sempre la produzione di formaggi freschi (stracchino, crescenza, taleggio, robiola e muffettati bianchi), che ha reso Brescialat S. P. A. Un punto di riferimento di questo comparto del mercato italiano. L’azienda inoltre presidia aree di mercato relative ai formaggi stagionati (Grana Padano, Parmigiano Reggiano, etc). Fil rouge che collega le diverse produzioni ed anche la distribuzione è un’attenzione particolare alla qualità e alla genuinità. Brescialat S. P. A. Distribuisce direttamente nelle province limitrofe e, a livello nazionale, è presente nella Grande Distribuzione e nella Distribuzione Organizzata attraverso circa 40 distributori del fresco. E’ presente in tutti i mercati europei e anche nei Paesi Arabi, negli Usa, in Norvegia, in Giappone, in Australia e in Svizzera. Il mercato estero rappresenta una parte fondamentale per Brescialat S. P. A. E ha un “peso” del 25% sul totale del suo business. . |
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DA RIMINI AL MEDITERRANEO CON IL
CONCORSO NAZIONALE DI PASTICCERIA “LA ZAGARA”
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Al Sigep 2008 di Rimini la Camel era presente con il proprio Corner “La Zagara” (Pad. B5, Stand 188) dedicato al Concorso nazionale di Pasticceria La Zagara, ideato con la collaborazione di Accademia Maestri Pasticceri Italiani e Pasticceria Internazionale. Il concorso si pone come primo obiettivo il promuovere l’arte della pasticceria artigianale italiana, a livello nazionale ed internazionale, vuole essere una chiara celebrazione al gusto e alla tradizione italiana attraverso le creazioni di dolci con la bagna “La Zagara”, un vero cocktail di sapori e aromi mediterranei. I pasticceri finalisti realizzeranno il proprio dolce alla presenza di una giuria internazionale durante una indimenticabile serata di gala. Www. Cameldistillerie. It - lazagara@cameldistillerie. It . |
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BUGATTI, COLORI E DECORI, ELEGANZA E FANTASIA, LINEE FRESCHE E PULITE: LA COMPLETEZZA DI GAMMA, LA PIÙ AMPIA NEL MERCATO DELLE POSATE COLORE, TAVOLA, FRUTTA, INSALATA, MOKA, DESSERT, SPAGHETTI, RISO E ANCHE LO SPALMABURRO |
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Il colore sarà una prerogativa della prossima stagione e Bugatti interpreta una tavola ricca di colori, come il giallo, il rosso, il verde e l’arancio, tonalità allegre e passionali per un’estate allegra e frizzante. Il tutto grazie alla nuovissima linea Glamour, una collezione giovane e alla moda anche nella nuova confezione che non nasconde ma mostra ed esalta pienamente le qualità di queste posate. Una linea unica nel suo genere anche per la completezza di gamma, la più ampia nel mercato delle posate colore: tavola, frutta, insalata, moka, dessert, spaghetti, riso e anche lo spalmaburro, una gamma davvero completa e unica. Glamour non è tuttavia l’unica novità nella famiglia di posate colorate di Casa Bugatti. Nascono infatti anche Gioia, Nike e Thaiti. Tre linee diverse, in materiali diversi, per gusti ed esigenze diverse. Gioia è una linea giovane e attuale, pensata per portare allegria e colore sulla tavola di tutti i giorni, proposta a prezzi che si rivelano davvero interessanti per posate dal design innovativo. Thaiti è invece una linea più tradizionale ma al tempo stesso assai singolare per la freschezza e la semplicità delle forme. E’ disponibile in colori pastello e trasparenze che portano leggerezza sulla tavola. Infine, Nike. Una linea di assoluto valore estetico dedicata alle tavole più eleganti che si distingue per l’unicità del manico e delle aderenze d’acciaio. Si tingono di bianco, “notte bianca”, e di verde, “verde mela”, il frullatore Vela, la macchina del caffè Diva, il tostapane Volo e la bilancia elettronica Uma. Due nuovi fantastici colori di tendenza, che vanno ad ampliare la scelta cromatica della famiglia di elettrodomestici di Casa Bugatti Un tocco di colore anche per il centro tavola Ninna Nanna. Un oggetto di grande successo nella versione in acciaio lucido, che grazie a un tocco di vivo colore smetterà i panni di altera opera d’arte per diventare, con le varianti del giallo, rosso, arancio e bianco, un oggetto simbolo di un’eleganza un pò sbarazzina. Novità anche nelle porcellane. Decori in oro e platino per le nuove linee Kyoto e Pavone. Tratti orientali e colori leggeri per una nuova eleganza tutta Bugatti. Fanno leva su linee bon ton e superfici lucenti le nuove posate Caprera e Luna in acciaio 18/10. Per le tavole più esigenti ma anche di tutti i giorni. La lucentezza del materiale unita all’inimitabile design “riflette” l’eleganza e la comprovata qualità delle creazioni firmate Casa Bugatti. Per gli amanti del caffè, e non solo, sarà infine difficile resistere alla nuovissima caffettiera Milla, un prodotto semplicemente incantevole destinato a diventare un vero e proprio oggetto di culto. Da 1- 3 - 6 tazze, Milla è realizzata interamente in alluminio e dotata di manici in nylon ad alta resistenza. . . . |
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GUARDINI LA NUOVA LINEA DI TEGLIE PRENDE IL NOME E LA TONALITÀ DALLA STAGIONE PIÙ TENERA
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Il rosa è il colore iper-femminile, ma lo potete interpretare in mille modi differenti e viverlo come il colore sensuale e romantico, oppure naif e spensierato. La nuova linea di teglie Guardini, che prende il nome e la tonalità dalla stagione più tenera e fresca dell’anno, la Primavera, porta in cucina un soffio di fresca creatività. Il rosa è il colore dei sogni, delle fantasie… e allora perché non decidere di sperimentarlo anche in cucina? Ricette tutte al “femminile” per dare un tocco di grazia e di buon umore alle pratiche di cucina. Se già siate abili cuoche ma anche se vi state affacciando per la prima volta al mondo dei fornelli le teglie Guardini vi aiuteranno a realizzare piatti e ricette gustose in modo pratico, veloce e creativo. Una collezione di stampi da forno realizzati in acciaio Hi-top con rivestimento antiaderente monostrato Tower, gli stampi da forno della linea Primavera garantiscono ottimi risultati di cottura e di antiaderenza. Guardini ha creato la vostra “vie en rose”: sul retro delle etichette di ogni stampo si trovano sfiziose e gustose ricette per rallegrare ancor di più le vostre tavole primaverili. . |
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VINO IN FESTA DAL 15 MAGGIO AL 14 GIUGNO 2008 |
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Un evento eccezionale: i 15 comuni vitivinicoli della Strada del Vino dell’Alto Adige diventano, per la prima volta per un mese intero, teatro di appuntamenti imperdibili e di alto livello sul vino e su tutte le sue declinazioni. “Vino in Festa 2008” offre un’inedita opportunità: farsi sorprendere da insoliti accostamenti tra vino, arte, moda, storia, territori, rarità delle migliori annate e, allo stesso tempo, avventurarsi alla scoperta delle bellezze naturali, architettoniche e gastronomiche della Strada del Vino più antica d’Italia e delle sue splendide località: Nalles, Andriano, Terlano, Bolzano, Appiano, Caldaro, Termeno, Cortaccia, Magrè, Cortina, Salorno, Egna, Ora, Montagna, Vadena. “Vino in festa 2008” prende avvio con l’apertura della storica Mostra dei Vini di Bolzano. Il programma prosegue ricco di proposte attraenti per gli esperti come per i semplici appassionati, per un’esperienza culturale e ludica allo stesso tempo. La Cavalcata del Vino, la colazione dello spumante nello scenografico Castel Haderburg, l’evento unico in Italia in onore del Pinot Nero, l’incontro con la Sicilia, wine & fashion, la giornata del vino biologico, degustazioni comparate di Lagrein, vini aromatici dell’Alto Adige, artigianato life & wine, seminari, archivi sensoriali e appuntamenti esclusivi. Le settimane si concludono con la specialissima Notte delle Cantine: 35 cantine aperte fino a tarda notte con confortevoli servizi navetta per divertirsi senza pensieri! www. Suedtiroler-weinstrasse. It www. Stradadelvino. Info . |
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BONARDA&CACCIUCCO:
APPUNTAMENTO AL CARNEVALE DI VIAREGGIO 2008
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Bonarda & Cacciucco, binomio sorprendente e perfetto. Dalle colline dell’Oltrepò Pavese alle onde della Versilia, le eccellenze della cantina e della tavola si incontrano in occasione del Carnevale di Viareggio 2008. L’appetitoso abbinamento accompagnerà ogni giorno di sfilata dei Corsi mascherati ((20 e 27 gennaio, 3 – 5 – 10 febbraio) come speciale anfitrione: una postazione Bonarda&cacciucco sarà infatti allestita davanti al primo del carri, sino a mezz’ora dalla partenza della più celebre sfilata europea del Carnevale. Si tratterà ogni volta di un particolare Bonarda&cacciucco Point riservato a testimonial e operatori della comunicazione e curato nei dettagli di allestimento e di servizio da Ais Toscana – Delegazione Versilia. Presso il Bonarda&cacciucco Point, gli ospiti potranno assaggiare e apprezzare il rosso vivace d’Oltrepò in abbinamento al piatto più celebre della tradizione marinara mediterranea. L’iniziativa, ideata da Tommaso Ponzanelli e realizzata da Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese, ripropone, con alcune variazioni organizzative, la precedente edizione di “Bonarda&cacciucco”, attuata nel 2005. Come tre anni fa, alla base dell’iniziativa è l’accordo fra Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese, di cui è Presidente Vittorio Ruffinazzi, e Fondazione Carnevale di Viareggio, presieduta da Elio Tofanelli. Due i luoghi privilegiati: Milano, città di primo riferimento per l’Oltrepò Pavese e per la sua produzione enologica, e Viareggio, città del Carnevale. A Milano, “Bonarda&cacciucco al Carnevale di Viareggio 2008” è stata presentata in Conferenza Stampa lo scorso 17 gennaio a bordo del tram Atmosfera di Atm, durante un tragitto nel centro storico cittadino che ha coinvolto più di cinquanta testate giornalistiche. Impossibile non notare il tram Atmosfera il 17 gennaio per le vie di Milano: allestito internamente ed esternamente con i colori Bonarda Style e la nota immagine del Burlamacco, simbolo del Carnevale di Viareggio, il tram ha veicolato, con la grafica di forte impatto realizzata dall’Art Director milanese Giorgio Siligardi, l’allegra vivacità di un binomio inusuale tutto da gustare. A Viareggio, i Bonarda&cacciucco Point riproporranno l’abbinamento anche di immagine. Per l’occasione, il Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese ha infatti predisposto una serie limitata di bottiglie con speciale etichetta Bonarda&cacciucco, ottime da bere, ma anche attrattive nella loro particolare vivacità grafica. Il divertimento non sarà però disgiunto da un impegno anche di altro carattere: il 31 gennaio, sarà infatti il Bonarda ad accompagnare la cena Telethon organizzata dalla Fondazione Carnevale di Viareggio presso il Centro Congressi, Ristorante il Principino a partire dalle ore 21. 00. Approfondimenti e immagini: www. Vinoltrepo. It . . |
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LA FRATELLI RINALDI IMPORTATORI DI BOLOGNA AMPLIA LA SUA GAMMA DI AMARI CON LA DISTRIBUZIONE DEL NUOVO ROBUS – AMARISSIMUM ITALICUM.
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La ricetta di Robus, che contiene 18 erbe e piante aromatiche, trae origine dalla più antica tradizione erboristica del nostro Paese, che risale al Medioevo. Il nome stesso dell’amaro si ricollega alla lingua latina, che in epoca medievale era il tramite degli scambi e delle comunicazioni internazionali fra tutte le persone di cultura. Robus, inoltre, è definito “italicum” perché da tutte le regioni della nostra Penisola provengono le erbe e le piante aromatiche che ne costituiscono la base. Robus è realizzato utilizzando e lavorando 18 tipi di erbe e di piante aromatiche differenti, fra cui la genziana maggiore, l’enula campana, il finocchio, la cannella regina, la liquirizia e l’arancia amara. La lavorazione avviene utilizzando appositi strumenti, detti percolatori, particolarmente adatti per l’estrazione dei principi attivi vegetali. Il processo di infusione dura alcune settimane, fino a quando non si raggiungono i livelli di estrazione desiderati. L’infuso ottenuto, dopo alcune fasi ulteriori di lavorazione, viene posto in invecchiamento sino al raggiungimento delle caratteristiche organolettiche ottimali per il consumo. Liscio o con ghiaccio, Robus è un amaro intenso e vigoroso (45% vol. ), perfetto al termine del pranzo o della cena. Può inoltre essere consumato in maniera innovativa, aggiungendovi – in un bicchiere da dessert – due cucchiaini di bucce d’arancia candite: in questo modo si crea un piacevole contrasto tra il sapore amaro delle erbe e il sapore agrumario della buccia d’arancia candita, che ne esalta in maniera notevole la fragranza. Per informazioni: Fratelli Rinaldi Importatori S. P. A. , Viale Masini 34, 40126 Bologna, tel. 051 4217811, fax 051 242328, e-mail info@rinaldi. Biz. . |
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