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Notiziario Marketpress di Mercoledì 05 Novembre 2008
Politica
UE: AL VIA NUOVE OPPORTUNITÀ PER LA COOPERAZIONE REGIONALE NEL CAMPO DELL´ISTRUZIONE SCOLASTICA  
 
 Bruxelles, 5 novembre 2008 La Commissione europea, in occasione di una conferenza in seno al Comitato delle Regioni, ha avviato il 3 novembre “Comenius Regio”, una nuova azione facente capo al Programma di apprendimento permanente. Con una dotazione annuale di 16 milioni di euro, i partenariati Comenius Regio promuoveranno la cooperazione tra le autorità locali e regionali, le scuole e altre organizzazioni educative in tutta Europa. Ján Figel’, commissario europeo responsabile per l’istruzione, la formazione, la cultura e la gioventù, ha affermato: “La diversità dell’Europa costituisce uno stimolo e un’opportunità per i nostri alunni. I direttori delle scuole e le autorità preposte all’istruzione si rendono sempre più conto dell’importanza di agevolare l’interazione tra le scuole affinché queste possano imparare l’una dall’altra in un contesto europeo. Ad esempio, già più di 30. 000 scuole partecipano ai partenariati virtuali offerti dal nostro programma eTwinning. Sono lieto di poter aggiungere ora Comenius Regio alla nostra strumentazione volta a promuovere la comprensione tra i giovani in Europa. Quest’azione contribuirà a soddisfare la domanda diffusa tra le autorità della pubblica istruzione le quali auspicano che si faciliti la cooperazione transfrontaliera tra le scuole in Europa. ” Il presidente del Comitato delle Regioni, Luc Van den Brande, ha ribadito: “La cooperazione europea nel campo dell’istruzione comporta un investimento diretto nel futuro dell’Europa. Comenius Regio offrirà nuove prospettive di partenariati europei sia per gli studenti sia per gli insegnanti. In tutta Europa, le regioni e le autorità locali hanno responsabilità in materia di politiche educative. Comenius fornirà loro il sostegno finanziario e gli strumenti pratici necessari per lo scambio di buone pratiche. Il Comitato delle Regioni sostiene appieno questa iniziativa di rilievo. ” I partenariatiComenius Regio finanziano la cooperazione regionale nel campo dell’istruzione scolastica e promuovono lo scambio di esperienze e di buone pratiche tra regioni e comuni in Europa. Il loro obiettivo è quello di aiutare le autorità regionali e locali aventi responsabilità in materia di istruzione scolastica a migliorare le opportunità educative per i giovani in età scolastica. Nell’ambito di questi progetti di cooperazione bilaterale le due regioni partecipanti sono libere di scegliere le tematiche che rivestono maggiore interesse e importanza per loro. Ad esempio, si potrebbero portare avanti progetti sulle questioni legate alla gestione delle scuole, alla migliore integrazione degli alunni con un contesto di immigrazione, all’educazione all’imprenditorialità o alla riduzione della dispersione scolastica. Le scuole e altri soggetti pertinenti all’interno della regione o del comune, come ad esempio le organizzazioni giovanili, le biblioteche o i musei, devono essere coinvolti nelle attività del progetto. Sono benvenute sia la cooperazione transfrontaliera, sia la cooperazione tra regioni di diverse parti d’Europa. I partenariati Comenius Regio possono comportare un’ampia gamma di azioni come scambi di docenti, attività comuni di formazione degli insegnanti, apprendimento tra pari o visite di studio. Essi possono anche dare il via a tutta una serie di attività nelle regioni partecipanti, ad esempio indagini, verifiche di nuovi approcci educativi o campagne di sensibilizzazione. La scadenza per la richiesta delle sovvenzioni è il 20 febbraio 2009. Tali richieste devono essere avanzate dalle autorità scolastiche di livello locale o regionale. I richiedenti prescelti saranno selezionati entro l’estate 2009 e le azioni potranno prendere il via a partire dall’agosto 2009. Le sovvenzioni sosterranno partenariati biennali. Il finanziamento contribuirà alla copertura dei costi relativi alla mobilità tra le regioni partner e alle attività di progetto. La Commissione prevede di finanziare circa 500 regioni nel contesto dell’azione Comenius Regio. La gestione è affidata alle agenzie nazionali Comenius presenti in ciascun Paese partecipante al Programma di apprendimento permanente. .  
   
   
FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE 2007-2013 GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE A CASTIGLIONE DEL LAGO SETTIMO INCONTRO TERRITORIALE  
 
Perugia, 5 novembre 20 08 – Si terrà giovedì 6 novembre a Castiglione del Lago il settimo degli otto incontri territoriali promossi dalla Regione Umbria per illustrare i contenuti del Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (“Por Fesr”) 2007 – 2013. I lavori, che si terranno a Palazzo della Corgna, si apriranno alle 15 con i saluti del sindaco di Castiglione del Lago Valter Carloia e saranno presieduti da Lucio Caporizzi, coordinatore dell’Area Programmazione regionale della Regione Umbria. Alla relazione introduttiva, affidata all’assessore regionale all’Ambiente e Sviluppo sostenibile Lamberto Bottini, seguirà la presentazione del “Por Fesr” da parte del responsabile del Servizio Programmazione comunitaria della Regione Umbria Domenico Antonio Colombo. Sono previsti gli interventi di Giuliana Mancini (responsabile del Servizio Politiche della casa e riqualificazione urbana) su “Riqualificazione delle aree urbane e Puc”; di Giovanna Saltalamacchia (responsabile dell’Unità operativa dirigenziale Promozione e coordinamento progetti comunitari della Regione Umbria) su “Prevenzione e gestione dei rischi naturali e tecnologici, recupero siti degradati”. Il responsabile del Servizio Aree protette, valorizzazione dei sistemi naturalistici e paesaggistici Paolo Papa parlerà di “Promozione di interventi ambientali per la valorizzazione della rete dei siti di Natura 2000”; la responsabile del Servizio regionale Beni culturali Paola Domenica Gonnellini interverrà su “Tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio ambientale e culturale”. Su “Energia e aiuti alle imprese” è in programma una relazione della Direzione regionale Sviluppo economico e attività produttive. Dopo il dibattito, alle 18. 30 sono previste le conclusioni. Da oggi, fino a venerdì 7 novembre, a Palazzo della Corgna è esposta la mostra fotografica itinerante sugli interventi realizzati in Umbria con la programmazione del Fondo europeo di sviluppo regionale nel periodo 2000-2006. .  
   
   
BOLZANO, COMPETITIVITÀ REGIONALE E OCCUPAZIONE: INFORMAZIONI SUL BANDO UE  
 
Bolzano, 5 novembre 2008 - Fino al 2013, 72 milioni di euro sono destinati dal programma Ue a favore di progetti da realizzare in Alto Adige per rafforzare la competitività regionale e l´occupazione. Il presidente della Provincia Luis Durnwalder ha presentato il 4 novembre a Bolzano i risultati del primo bando Fesr e illustrato agli interessati, in particolare le Pmi, i dettagli del secondo bando di presentazione dei progetti. L´evento informativo annuale del Programma "Competitività regionale ed occupazione" Fesr 2007-2013 della Provincia si è svolto al Tis di Bolzano. Il presidente Durnwalder e i funzionari provinciali hanno illustrato ai rappresentanti dei settori economici, del mondo del lavoro, delle istituzioni e delle Pmi locali la strategia e i contenuti del programma e approfondito le procedure e i contenuti del secondo invito (periodo di presentazione dei progetti 4/10/2008 - 4/12/2008). Sono stati presentati anche i risultati del primo bando attraverso alcuni progetti concreti. "Quasi 72 milioni € sono messi a disposizione dall´Ue per progetti di rafforzamento nel lungo periodo del sito economico altoatesino", ha spiegato Durnwalder. Il programma Ue si sviluppa lngo tre assi: il sostegno di progetti che contribuiscono ad aumentare la competività del sistema economico, di progetti che favoriscono la sostenibilità ambientale della crescita economica, di progetti realizzati per prevenire i rischi naturali. Il primo bando si è svolto in marzo, "e sono stati presentati 42 progetti, 18 dei quali sono stati valutati come finanziabili dagli esperti con 9,5 milioni €", ha sottolineato Durnwalder. Attualmente è in corso il secondo bando, che finanzierà nuovi progetti per un importo complessivo di 23,6 milioni €. Le proposte di progetto, riferite ai tre assi di lavoro, possono essere presentate fino al prossimo 4 dicembre: 9 milioni € sono a disposizione del primo e del secondo asse, cinque per il terzo. Gli interessati trovano le informazioni online sul secondo bando Fesr sul sito della Rete civica all´indirizzo www. Provincia. Bz. It/europa/it/sviluppo-finanziamenti/fesr. Asp A disposizione anche l´Ufficio provinciale Integrazione europea in via Conciapelli 69 a Bolzano, tel. 0471 413160, e-mail fesr@provincia. Bz. It .  
   
   
EUROPEAN CENTRE OF INTERNATIONAL AFFAIRS ELEZIONI USA: A NAPOLI IL 6 NOVEMBRE, A MENO DI 48 ORE DAL VOTO, CONFRONTO SU COME CAMBIERÀ IL MONDO CON IL NUOVO PRESIDENTE  
 
 Napoli, 5 novembre 2008 - Come risponderà il nuovo presidente degli Stati Uniti alle sfide impegnative che lo attendono? Quali le conseguenze in politica estera, economia internazionale, problemi energetici mondiali, sfide ambientali globali, contrasto al terrorismo transnazionale? E soprattutto che attenzione dedicheranno gli Usa al Mediterraneo? Questi alcuni degli interrogativi ai quali lo European Centre of International Affairs (Ecia) cercherà di dare una risposta con il confronto “Elezioni Usa: come cambierà il mondo con il nuovo presidente? Le conseguenze per il Mediterraneo”che si svolgerà a meno di quarantotto ore dal voto americano a Napoli giovedì 6 novembre dalle 17 e 45 nella Sala Conferenze de “Il Denaro” (Piazza dei Martiri 58). Ne discuteranno, moderati dal managing director dello European Centre of International Affairs Alfonso Giordano, il docente di Storia degli Stati Uniti all’Università degli Studi di Bologna Mario Del Pero, il Console della Sezione Consolare degli Stati Uniti a Napoli James P. Theis. , il responsabile di Amerigo Napoli Edoardo Imperiale e il presidente del Consorzio Chain (Campania Helicopters and Airplanes Industry Network) Dario Scalella. Seguiranno, moderati dal responsabile Media & International Politics dello European Centre of International Affairs Roberto Race, gli interventi del ricercatore di Storia politica dell’età contemporanea presso il Suor Orsola Benincasa di Napoli Michele Affinito, il Presidente Giovani Industriali di Napoli Andrea Bachrach, del presidente della sezione di Napoli del Movimento Federalista Europeo Francesca Canale Cama, il Vicepresidente dei Giovani Imprenditori dell’Unione degli Industriali di Napoli Vincenzo Caputo, di Emilio di Marzio, del dipartimento Diritto internazionale dell’Università Federico Ii e la Presidente Nazionale dei Giovani di Confapi Valentina Sanfelice di Bagnoli. “In un momento storico molto complesso -dichiara Alfonso Giordano- per la storia mondiale, l’attesa per le scelte che riguarderanno la gestione degli affari internazionali da parte della nuova presidenza americana, si fonde con le speranze, forse eccessive, di una soluzione, auspicabilmente condivisa, per i problemi che affliggono il pianeta. ” .  
   
   
DENTRO” LA CRISI... COME CAMBIA LA POLITICA INTERNAZIONALE  
 
Milano, 5 novembre 2008 – Di seguiot il programma di dettaglio dei seguenti incontri che l’Ispi promuoverà la prossima settimana: “Dentro” la crisi. Come cambia la politica internazionale (10/11, ore 17. 30): Boris Biancheri; Marta Dassù; Gianni De Michelis; Antonio Vigilante. “Dentro” la crisi. L’europa e la gestione della crisi (12 novembre, ore 16. 30): Ignazio Angeloni; Carlo Bastasin; Riccardo Perissich; Carlo Secchi. Militari e potere in Asia. Birmania, Thailandia, Indonesia e Pakistan (12 novembre, ore 18. 00): Emanuele Giordana, Elisa Giunchi, Francesco Montessoro. Www. Ispionline. It .  
   
   
SLOVENIA, PREZZI AL CONSUMO DI OTTOBRE  
 
Lubiana, 5 novembre 2008 - Secondo l´Ufficio di Statistica sloveno, in ottobre i prezzi sono rimasti stabili; l´inflazione annuale è al 4,9 per cento, in diminuzione. Nei primi dieci mesi dell´anno i prezzi medi sono aumentati del 3,5 per cento. In media, i prezzi dei beni sono aumentati dello 0,4 per cento, mentre i prezzi dei servizi sono diminuiti dello 0,8 per cento. I beni non durevoli sono diminuiti dello 0,5 per cento, i semi-durevoli sono invece aumentati del 4,5 per cento, mentre i beni durevoli hanno mantenuto lo stesso prezzo. Sono diminuiti i prezzi dei prodotti derivati del petrolio e dei pacchetti vacanza; nel settore ricreazione e cultura i prezzi sono diminuiti del 3,3 per cento, nei trasporti sono calati dell´1,4 per cento e sono diminuiti anche i prezzi di casa, elettricità, acqua, gas (0,4 per cento) e delle comunicazioni (0,1 per cento). Sono invece aumentati i prezzi del settore abbigliamento e calzature (6,8 per cento), istruzione (1,6 per cento), alimentari e bevande (0,4 per cento). . .  
   
   
CONTRATTO PUBBLICO IMPIEGO: INTESA PER RINNOVO  
 
Roma, 5 novembre 2008 - E´ stato siglato tra Governo e sindacati giovedì 30 ottobre, a Palazzo Chigi, il Protocollo d´intesa sul rinnovo dei contratti dei lavoratori del settore pubblico. L´intesa sottoscr itta da Cisl, Uil, Ugl, Confsal e Usae, a cui non ha aderito la Cgil, prevede le modalità di rinnovo del contratto per tutto il pubblico impiego secondo quanto stabilito dalla legge finanziaria per il 2009, attualmente in esame al Parlamento. Stanziate dal Governo risorse complessive pari a 6 miliardi di euro destinati per il 50% agli statali e per il 50% al personale delle regioni e degli enti locali con un incremento dei salari pari a circa il 3,2%. Inoltre, verrà erogata a dicembre, direttamente in busta paga insieme alla tredicesima, l´indennità di vacanza contrattuale pari al 50% dell´inflazione programmata per il 2008. Si tratta di circa 114 euro lordi per ogni dipendente pubblico. Secondo il ministro per la pubblica amministrazione e l´innovazione, Renato Brunetta "si tratta di un grande risultato che ci permette di procedere ora con le trattative per singoli comparti" . Il ministro - che ha incontrato i giornalisti al termine della riunione con i sindacati - ha voluto ribadire nel corso della conferenza stampa che le risorse messe a disposizione del governo consentono di avere una dinamica salariale 2008/2009 sensibilimente migliore del settore privato. Viene inoltre mantenuto il potere d´acquisto del lavoratore pubblico. Nel protocollo d´intesa è previsto, infine, il recupero dei 200 milioni di euro relativi ai fondi di amministrazione che erano stati tagliati dal decreto legge 112/2008 convertito con modifiche nella legge 133/2008. Questi fondi vengono ripristinati sia per il 2009 che per il 2010. Nel caso in cui le trattative per il rinnovo dei contratti non dovessero essere concluse entro la fine dell´anno, dalla data di entrata in vigore della legge finanziaria, le somme previste possono essere erogate anche mediante atti unilaterali, salvo conguaglio all´atto della stipulazione dei contratti collettivi nazionali di lavoro. L´importo che verrà erogato senza contratto non può comunque superare il 90 per cento del tasso di inflazione programmata per ciascuno degli anni del biennio di riferimento applicato alla voce stipendio. In ogni caso a decorrere dal mese di aprile è erogata l´indennità di vacanza contrattuale. La procedura seguita per il rinnovo del contratto (Nota del Dipartimento della funzione pubblica): - dopo la presentazione della legge finanziaria 2009 inviato l’atto di indirizzo all’Aran per il comparto Ministeri, seguirà quello relativo al comparto scuola; - convocato l’organismo di coordinamento dei comitati di settore, dove ha presentato le linee guida per il rinnovo contrattuale in base a quanto previsto dalla Finanziaria e dal protocollo, per richiedere la rapida emanazione degli atti di indirizzo da inviare all’Aran; - i comitati di settore delle Regioni ed enti locali, della sanità, degli enti di ricerca e delle Università si sono impegnati ad emanare gli atti di indirizzo entro la prima settimana di novembre; - il compito di chiudere le trattative spetta ora all’Aran. .  
   
   
NOTA FLASH SU INDICATORI ECONOMICI E MERCATO DEL LAVORO  
 
 Roma, 5 novembre 2008 - Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali ha pubblicato la Nota Flash di ottobre 2008, relativa ai principali indicatori congiunturali sul mercato del lavoro ed economici nazionali ed internazionali. Il documento flash viene prodotto dal Ministero del lavoro, usualmente con cadenza trimestrale. Al suo nono anno di vita, la Nota flash viene elaborata in concomitanza con la pubblicazione dei dati Istat relativi alle forze di lavoro, il cui focus è sull´occupazione e la ricerca di lavoro (partecipazione al lavoro). Pur essendo il mercato del lavoro il centro di questo studio, l´elaborazione dei dati viene presentata facendo riferimento allo scenario nazionale ed internazionale. In questo caso, la crisi economica occupa uno spazio significativo per contestualizzare la lettura generale dell´andamento relativo alla partecipazione al lavoro. In particolare, in questo numero viene analizzata l’evoluzione dell’occupazione, della disoccupazione e dell’offerta di lavoro relativa al secondo trimestre 2008, così come risulta, come già detto, dalla rilevazione continua sulle forze di lavoro realizzata dall’Istat. Inoltre, sempre per lo stesso periodo, sono pubblicati i dati di altri indicatori sul mercato del lavoro: retribuzioni contrattuali e quelle effettive, ore lavorate e costo del lavoro. Presentate inoltre previsioni sul mercato del lavoro, basate su alcune indagini Isae e sull’indagine Excelsior 2007 (elaborata da Unioncamere e cofinanziata dal Ministero del Lavoro), ed il clima di fiducia delle imprese industriali e delle famiglie, tratte dalle inchieste mensili e trimestrali elaborate dall’Isae (questi ultimi dati si riferiscono a ottobre per le inchieste mensili e al terzo trimestre 2008 per quelle trimestrali). Infine, viene illustrata la dinamica riguardante l’economia mondiale tramite alcuni indicatori come il P. I. L. , i prezzi, il clima di fiducia, la produzione industriale, ed elaborati alcuni confronti sulle principali tendenze occupazionali in ambito internazionale. .  
   
   
CREDITO ARTIGIANO APPROVATI I RISULTATI TRIMESTRALI AL 30 SETTEMBRE 2008 NESSUNA ESPOSIZIONE NEI CONFRONTI DEL GRUPPO LEHMAN BROTHERS UTILE NETTO DI PERIODO: 36 MILIONI DI EURO, IN CRESCITA DEL 16,6% SU BASE ANNUA  
 
 Milano, 5 novembre 2008 – Il Consiglio di Amministrazione del Credito Artigiano, presieduto dal prof. Angelo Palma, ha oggi esaminato e approvato i risultati trimestrali al 30 settembre 2008 che evidenziano una crescita significativa degli aggregati patrimoniali e un’apprezzabile evoluzione della redditività, nonostante il progressivo inasprimento della crisi finanziaria globale. Nei primi nove mesi dell’anno il margine di interesse si attesta a 136 milioni di euro rispetto a 112 milioni al 30 settembre 2007, con una crescita su base annua del 21,7%, sostenuta dal progressivo sviluppo delle masse intermediate e dall’effetto positivo, seppure limitato, della dinamica dei tassi di mercato. Le commissioni nette assommano a 45,7 milioni e mostrano un aumento, pur se contenuto al 2,5%, rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. I proventi operativi complessivamente raggiungono 192 milioni di euro, con un aumento del 15,6% rispetto a 166 milioni dei primi nove mesi dello scorso anno. Gli oneri operativi si determinano in 111 milioni di euro e registrano un incremento del 22,3% su base annua in diretta relazione ai maggiori oneri connessi con l’espansione operativa. Più in dettaglio, le componenti di costo evidenziano aumenti del 24,5% relativamente al costo del personale, che si attesta a 56 milioni di euro contro 45 milioni, e del 20,8% per quanto attiene alle altre spese amministrative, che passano da 40,4 a 48,8 milioni. Il risultato netto della gestione operativa raggiunge 81 milioni di euro e segna un incremento del 7,5% in rapporto a 75 milioni di euro relativi al corrispondente periodo dello scorso anno. Le rettifiche di valore per deterioramento crediti e gli accantonamenti ai fondi per rischi e oneri – questi ultimi essenzialmente destinati alla copertura degli oneri derivanti da revocatorie fallimentari e dall’esito negativo del contenzioso legale di altra natura – sono complessivamente determinati in 24 milioni di euro rispetto a 22 milioni dei primi nove mesi del 2007. L’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte si attesta a 57 milioni di euro, che si rapportano a 53,6 milioni, evidenziando un incremento del 6,7% su base annua. Gli oneri fiscali del periodo sono stimati in 21 milioni di euro rispetto a 22,4 milioni e determinano un risultato netto di periodo di 36,4 milioni di euro in progresso del 16,6% sul corrispondente periodo dello scorso anno. In significativo incremento tutti gli aggregati patrimoniali. A fine settembre 2008 la raccolta globale, pari a 11. 730 milioni di euro evidenzia una crescita del 14,8% su 10. 220 milioni a fine 2007. La raccolta diretta da clientela si attesta a 6. 966 milioni di euro, con una crescita superiore al 25% rispetto a 5. 566 milioni a fine dicembre 2007. La raccolta indiretta assomma a 4. 764 milioni di euro, in incremento del 2,4% su 4. 655 milioni a dicembre dello scorso anno. Il risparmio gestito raggiunge 2. 131 milioni di euro ed è pressochè invariato rispetto a 2. 151 milioni di fine 2007. Al 30 settembre i crediti verso la clientela si attestano a 6. 039 milioni di euro, con un aumento del 20,5% rispetto a 5. 012 milioni a dicembre 2007; nel suo ambito è ancor più accentuata la dinamica della componente a medio lungo termine, che raggiunge 2. 958 milioni con una crescita del 24,4% in rapporto a 2. 378 milioni al 31. 12. 2007. Alla chiusura del trimestre i crediti deteriorati, al netto delle rettifiche di valore, assommano a 129 milioni di euro, in aumento rispetto a 82 milioni al 31. 12. 2007. Il rapporto tra crediti deteriorati e il totale dei crediti verso la clientela si attesta a 2,14% contro 1,64% a fine anno. Il profilo di rischiosità del credito rimane contenuto, con una crescita fisiologica dei crediti deteriorati in conseguenza del progressivo indebolimento del ciclo economico, pur in presenza di una crescita sostenuta dei crediti alla clientela. Al 30 settembre 2008, il patrimonio netto, compreso l’utile del periodo, si attesta a 767 milioni di euro rispetto a 464 al 31. 12. 2007, per effetto dell’operazione di rafforzamento patrimoniale realizzata nel primo semestre. Il patrimonio di vigilanza al 30 settembre 2008 assomma a 700 milioni di euro, a fronte di attività di rischio ponderate pari a 5. 821 milioni. La consistenza del Patrimonio di Vigilanza assicura con ampio margine il rispetto dei requisiti patrimoniali previsti dalla normativa vigente, supportando adeguatamente lo sviluppo dell’attività operativa. Il core capital ratio (patrimonio di base rapportato alle attività di rischio ponderate) si attesta a 9,68% rispetto a 5,86% al 31. 12. 2007. Il total capital ratio (patrimonio di vigilanza su attività di rischio ponderate) è pari a 12,02%, in raffronto a 9,40% a fine dicembre 2007. I dati del periodo 01/01/2008 – 30/09/2008 includono gli effetti dell’acquisizione degli sportelli Intesa Sanpaolo, che contribuiscono alla determinazione dei proventi operativi in misura pari al 4,7% e al risultato netto della gestione operativa per il 2,2%, mentre incidono sulla raccolta globale per il 5,8%, sui crediti alla clientela per il 3,1%. Tutti gli indicatori reddituali sono influenzati dalla significativa espansione della rete territoriale, che alla data annovera 136 dipendenze – rispetto a 114 al 30 settembre 2007 - prevalentemente attuata nell’ultima parte del 2007 per quanto attiene la crescita per linee interne e nel febbraio 2008 relativamente all’acquisizione degli sportelli Intesa Sanpaolo. In relazione agli accadimenti che hanno condizionato l’andamento dei mercati finanziari internazionali nelle ultime settimane e con particolare riferimento alla procedura di amministrazione controllata cui è stata sottoposta la banca d’affari statunitense Lehman Brothers Holdings Inc. E alle conseguenze di detto evento, si rende noto che non sussistono crediti, titoli o altre posizioni dirette nei portafogli di proprietà riconducibili ad alcuna società del Gruppo Lehman. Nessun titolo azionario e/o obbligazionario emesso da società del gruppo Lehman Brothers è presente nelle gestioni patrimoniali, di Private Banking e nei comparti di Aperta Sicav. L’esposizione in titoli Lehman Brothers risulta di entità del tutto marginale per tutte le linee di investimento delle Gpf. Per quanto riguarda strumenti o prodotti finanziari presenti nei depositi amministrati per conto della clientela – di ammontare non significativo - sono state adottate opportune misure dirette a fornire alla stessa – anche in conformità alle richieste della Consob – un’informativa tempestiva ed adeguata sulle ripercussioni della procedura di default sul valore di mercato di detti titoli e sulle difficoltà e/o impossibilità di negoziazione, anche con riguardo alle modalità con le quali gli interessati potranno far valere i propri diritti. La prevedibile evoluzione della gestione L’attuale contesto di mercato permane fortemente perturbato e rende difficile effettuare previsioni sull’evoluzione della gestione nei prossimi mesi. Il Consiglio di Amministrazione, pur esprimendo cautela sull’andamento gestionale dell’ultima parte dell’esercizio, ritiene prefigurabile il conseguimento di risultati in crescita rispetto all’esercizio precedente, tali da consentire un’adeguata remunerazione agli azionisti. Il deterioramento dello scenario macroeconomico e la perdurante volatilità dei mercati finanziari inducono a prudenti valutazioni sul pieno conseguimento degli obiettivi fissati dal piano industriale 2008-2010 per l’anno in corso. .  
   
   
UBS ARCHIVIA IL TERZO TRIMESTRE CON UN UTILE DI CHF 296 MILIONI  
 
Zurigo / Basilea, 5 novembre 2008 - Le unità di gestione patrimoniale, asset management e Business Banking Switzerland hanno registrato un utile ante imposte al netto di componenti straordinarie inferiore a quello del trimestre precedente. I deflussi netti - particolarmente accentuati in Settembre - sono riconducibili a una serie di fattori, tra cui l’esigenza dei clienti di diversificare la propria esposizione a singole istituzioni finanziarie, la generale tendenza dei clienti a ridurre l’indebitamento, la deludente performance registrata in precedenza da alcuni fondi gestiti da Global Asset Management nonché i timori di alcuni clienti in merito alla posizione finanziaria di Ubs. I patrimoni investiti sono scesi del 4% in quanto l’impatto negativo esercitato dall’evoluzione dei mercati finanziari e dai deflussi netti è stato solo parzialmente compensato da effetti valutari favorevoli. Nonostante la situazione fosse molto difficile a inizio ottobre, Ubs ha registrato segnali positivi riguardo l´afflusso netto di nuovi patrimoni dopo l´annuncio della transazione con la Bns il 16 Ottobre. In Investment Bank, i ricavi generati dalle attività di consulenza e dalle operazioni sui mercati dei capitali hanno accusato una flessione considerevole a fronte del calo dei proventi sul mercato dei capitali dovuto alla contrazione dei volumi in tutte le aree geografiche. I risultati di Sales and Trading hanno risentito di perdite e svalutazioni sulle posizioni di rischio residue. I proventi dell’unità Equities sono scesi nonostante l’ottima performance nei derivati. I ricavi di Fixed Income, Currencies and Commodities sono rimasti negativi a causa di perdite e svalutazioni sulle posizioni di rischio residue, di portata comunque inferiore a quelle del trimestre precedente. Per contro, i mercati dei cambi e quelli monetari hanno archiviato un trimestre record. In tutta la banca, nel corso del terzo trimestre 2008, i costi operativi complessivi sono scesi del 26%, a Chf 6036 milioni. Le spese per il personale si sono ridotte del 13%, a Chf 3997 milioni, in virtù dei minori accantonamenti per compensi correlati alla performance. Le spese generali e amministrative sono diminuite di Chf 1129 milioni, attestandosi a Chf 1702 milioni, soprattutto per l’accantonamento di Chf 919 milioni effettuato nel secondo trimestre 2008 in relazione alle auction rate securities. Nel terzo trimestre 2008 non si è avuta alcuna svalutazione dell’avviamento, mentre nel secondo trimestre 2008 una svalutazione della portata di Chf 341 milioni era avvenuta in connessione alla dismissione delle attività di Municipal Securities da parte di Investment Bank. Il risultato trimestrale comprendeva una plusvalenza sul credito proprio pari a Chf 2207 milioni, iscritta nei proventi netti di negoziazione. Per il terzo trimestre 2008 Ubs ha contabilizzato anche un beneficio fiscale netto di Chf 913 milioni che riflette soprattutto un impatto netto di Chf 930 milioni derivanti dal riconoscimento di un credito d’imposta netto differito incrementale su perdite fiscali occorse nel trimestre. Riduzione dell’inventario dei rischi - Sul risultato hanno inciso perdite realizzate e perdite nominali pari a Usd 4,4 miliardi su posizioni di rischio residue, prevalentemente esposizioni legate a titoli connessi al comparto immobiliare residenziale statunitense e ad altre posizioni creditizie. Ubs ha ulteriormente ridimensionato l’esposizione verso forti concentrazioni di rischio. Alla fine del trimestre la banca aveva ridotto di quasi il 50% l’esposizione a posizioni legate al settore immobiliare residenziale statunitense ricorrendo soprattutto a vendite e, in misura minore, a nuove svalutazioni. Le posizioni nel leveraged finance e negli immobili commerciali sono state ridimensionate attraverso una combinazione di vendite e svalutazioni e sono stati effettuati altri adeguamenti nelle valutazioni del credito in relazione alle coperture contro il rischio di credito acquistate presso assicurazioni monoline. Transazione con la Banca nazionale svizzera - Come annunciato il 16 ottobre 2008, la Banca Nazionale Svizzera (Bns) e Ubs hanno siglato un accordo che prevede di trasferire un importo massimo di Usd 60 miliardi di titoli attualmente illiquidi e altri attivi dal bilancio di Ubs a un fondo separato. Attraverso questa transazione Ubs limita la perdita potenziale futura connessa a questi attivi, riduce gli attivi ponderati in funzione del rischio, ridimensiona notevolmente il rischio nonché il proprio bilancio e non risulta più esposta al rischio di finanziamento di tali attivi. Gli attivi da trasferire al fondo includono per circa Usd 31 miliardi (secondo le valutazioni al 30 settembre 2008) titoli essenzialmente cash, precedentemente classificati come posizioni di rischio riguardanti titoli legati al settore immobiliare statunitense, «Student loan auction rate securities» statunitensi e altri titoli garantiti da prestiti destinati agli studenti, nonché attivi riconducibili al programma di credito strutturato (reference-linked note program, Rln) statunitense. Ultimata questa transazione, l´esposizione netta di Ubs a queste categorie di rischio risulterà pressoché azzerata (rispetto a Usd 44 miliardi al 30 giugno 2008 e a Usd 32 miliardi al 30 settembre 2008) e le residue esposizioni long di Ubs in queste categorie d´investimento verranno coperte mediante le esistenti posizioni short, inclusa la protezione creditizia prevista dai programmi Rln. Ubs continuerà a gestire queste posizioni residue. Ubs prevede di trasferire la maggior parte degli attivi nel fondo durante il quarto trimestre 2008 e il primo trimestre 2009. L’impatto della transazione e delle relative misure patrimoniali figurerà nei risultati dell’ultimo trimestre 2008 e sarà indicato separatamente all’interno della performance operativa. Base patrimoniale e bilancio - Il coefficiente patrimoniale di Ubs resta solido, con un Tier 1 del 10,8% e un coefficiente totale di adeguatezza patrimoniale pari al 14,9%. Il bilancio è stato ridotto del 4% rispetto al trimestre precedente con un importante ridimensionamento delle posizioni di rischio, tuttavia parzialmente neutralizzato da un aumento dei valori di rimpiazzo positivi e dall’apprezzamento del dollaro statunitense rispetto al franco svizzero nel corso del trimestre. Il totale degli attivi ponderati in funzione del rischio secondo Basilea Ii è salito del 2% in raffronto al trimestre precedente, attestandosi a Chf 332,5 miliardi. Le riduzioni delle posizioni di rischio sono state parzialmente neutralizzate dagli effetti della volatilità di mercato e dall’apprezzamento del dollaro statunitense rispetto al franco svizzero nel corso del trimestre. Il 16 ottobre 2008 Ubs ha comunicato che intende raccogliere Chf 6 miliardi di nuovo capitale in forma di obbligazioni forzatamente convertibili (mandatory convertible notes, «Mcn»), interamente collocate presso la Confederazione Elvetica, previa approvazione degli azionisti Ubs all’Assemblea generale straordinaria (Ags) del 27 novembre 2008. Dopo che l’Ags avrà dato il proprio assenso, le Mcn conteranno come capitale Tier 1 ai fini del calcolo dell’adeguatezza patrimoniale Bri. Si stima che la transazione con la Bns e l’emissione di Mcn, abbinate alla riduzione degli attivi ponderati in funzione del rischio, dovrebbe constare di un coefficiente patrimoniale Tier 1 pro forma al 30 settembre 2008 pari all´11,9%. Liquidità e finanziamento - Fin dall’inizio della crisi finanziaria Ubs ha adottato proattivamente una serie di azioni per salvaguardare la propria posizione di liquidità. Unitamente all’ampia diversificazione delle proprie fonti di finanziamento, ai processi di pianificazione delle evenienze, e alla portata globale delle proprie attività,queste misure straordinarie si sono rivelate un valido aiuto per consentire a Ubs di conservare un rapporto equilibrato tra attivi e passivi anche in una fase di difficoltà di mercato senza precedenti. In particolare Ubs ha beneficiato del proprio consistente portafoglio multivaluta di attivi a breve termine non impegnati e di qualità elevata. Alla fine del terzo trimestre 2008 il profilo di finanziamento di Ubs non si discostava molto da quello della fine del trimestre precedente e di fine 2007 in termini di diversificazione sia di valute che di tipologia di prodotti. Ubs continua a raccogliere approssimativamente il 18% dei finanziamenti su base garantita, mentre la quota non garantita resta ben diversificata. Durante il terzo trimestre 2008 Ubs ha raccolto nuovi fondi a lungo termine mediante l’emissione di obbligazioni a lunga scadenza e titoli strutturati per un importo pari a circa Chf 19,7 miliardi. Riduzione dei costi - In tutta l’azienda i costi operativi complessivi si sono attestati a Chf 6036 milioni, in caduta del 26% rispetto al secondo trimestre 2008, per effetto dei minori accantonamenti per compensi correlati alla performance. Le spese per il personale si sono ridotte del 13%, a Chf 3997 milioni, in virtù dei minori accantonamenti per compensi correlati alla performance. Le spese generali e amministrative si sono ridotte del 40% in raffronto al trimestre precedente che comprendeva accantonamenti correlati alle Auction Rate Securities per Chf 919 milioni. Questa contrazione che, escludendo gli effetti di tali accantonamenti si riduce all´11%, riflette i tagli dei costi operati nella maggior parte delle categorie nel quadro del progressivo contenimento delle spese promosso da Ubs. Al 30 settembre 2008 Ubs annoverava 79 565 collaboratori, 1887 in meno (di cui 574 di Investment Bank) rispetto alla fine del secondo trimestre 2008. Piano di riposizionamento dei rischi - Si stanno compiendo ulteriori progressi riguardo al «piano di riposizionamento dei rischi» di Ubs varato con il supporto e sotto la supervisione della Commissione Federale delle Banche (Cfb). Il piano si prefigge di rettificare l’approccio di Ubs alla gestione, alla strategia e alla pianificazione del rischio, ai processi utilizzati per valutare e stimare i rischi correlati alle posizioni di Ubs, all’integrità dei dati sottostanti le esposizioni di Ubs e, da ultimo, all’architettura di sistema in grado di sostenere tutti questi processi. Il piano genererà un rigoroso sistema di controllo dei rischi, in grado di affrontare tutte le debolezze rilevate nel 2007. L’istituto si attende progressi concreti entro fine 2009, con alcune appendici nel 2010. Prospettive - Ubs prevede che le condizioni profilatesi all´inizio del quarto trimestre continueranno a pesare sugli attivi dei clienti e, quindi, sull’andamento delle proprie attività che generano commissioni. L’istituto continuerà a ridurre i costi operativi ove possibile. I risultati di Ubs per il quarto trimestre 2008 rispecchieranno le conseguenze di due importanti operazioni contabili. In seguito all’annuncio della transazione con la Bns gli spread creditizi sui titoli di debito di Ubs si sono ristretti. Se questa tendenza dovesse proseguire, una parte o la maggior parte dei Chf 4,8 miliardi di guadagno accumulato sul proprio credito verrebbe stornata. Inoltre, sul capitale del fondo controllato dalla Bns sarà contabilizzata una perdita, parzialmente neutralizzata dal riconoscimento del valore dell’opzione di Ubs di riacquistare tale capitale in futuro. Un eventuale storno del proprio credito non avrebbe conseguenze sul capitale Tier 1 e sul coefficiente patrimoniale Tier 1 di Ubs. Il trasferimento di attivi nel fondo Bns e la perdita contabilizzata in seguito alla vendita di mezzi propri, invece, comporteranno una riduzione del capitale Tier 1 complessivo e degli attivi ponderati in funzione del rischio di Ubs. Dopo la pianificata emissione delle Mcn da collocare presso la Confederazione Elvetica, il capitale Tier 1 risulterebbe lievemente più elevato del valore precedente alla transazione, e il coefficiente patrimoniale Tier 1 migliorerebbe. Risultati raffrontati agli obiettivi - Ubs concentra la propria attenzione su quattro principali indicatori di performance: il rendimento del patrimonio netto (Roe), l’utile diluito per azione, il rapporto costi/ricavi e la raccolta netta. Tali parametri sono appositamente studiati per monitorare il conseguimento costante di adeguati rendimenti a favore degli azionisti e sono elaborati sulla base dei risultati delle attività continuative. Nei primi nove mesi del 2008 il Roe annualizzato da attività continuative di Ubs si è attestato a un livello negativo del 44,4% rispetto al dato positivo del 19,0% dei primi tre trimestri del 2007. Tale risultato è riconducibile al sostanziale impatto negativo esercitato dalle perdite di Investment Bank sulle esposizioni legate al mercato statunitense delle ipoteche residenziali e ad altre posizioni creditizie. L’utile diluito per azione da attività continuative è stato pari a Chf 0. 09 nel terzo trimestre 2008, confrontato a un utile diluito per azione negativo di Chf 0. 17 nel secondo trimestre 2008. Questo cambiamento è stato condizionato dalle minori perdite di Investment Bank. Il calcolo dell’utile per azione presuppone l’avvenuta emissione delle azioni derivanti dalla conversione delle obbligazioni forzatamente convertibili (mandatory convertible notes, Mcn) emesse il 5 marzo 2008. Nel periodo in rassegna il rapporto costi/ricavi è stato pari al 102,1% contro il 200,7% del trimestre precedente. I proventi del terzo trimestre hanno risentito dei fattori sopramenzionati. I costi operativi complessivi sono diminuiti del 26% dal trimestre precedente, principalmente per effetto dei minori accantonamenti relativi ai compensi correlati alla performance nel periodo in rassegna e dell’accantonamento di Chf 919 milioni effettuato nel secondo trimestre in relazione alle Auction Rate Securities. Nei tre mesi in esame si sono registrati deflussi netti per Chf 83,6 miliardi rispetto ai deflussi di Chf 43,8 miliardi del periodo precedente. Alla fine del terzo trimestre, il totale dei patrimoni investiti risultava pari a Chf 2640 miliardi, di cui Chf 1932 miliardi ascrivibili a Global Wealth Management & Business Banking e Chf 708 miliardi a Global Asset Management. Global Wealth Management & Business Banking ha registrato una raccolta netta negativa per complessivi Chf 49,3 miliardi. Wealth Management International & Switzerland ha subito deflussi netti per Chf 36,0 miliardi, Wealth Management Us per Chf 9,8 miliardi e Business Banking Switzerland per Chf 3,5 miliardi. Global Asset Management ha registrato una raccolta netta negativa per complessivi Chf 34,4 miliardi. La clientela istituzionale ha accusato deflussi netti per Chf 21,0 miliardi. Escludendo i flussi sul mercato monetario, i deflussi sono aumentati a Chf 16,1 miliardi da Chf 8,1 miliardi. Deflussi netti sono stati registrati nei mandati azionari, obbligazionari, multiasset, immobiliari nonché investimenti alternativi e quantitativi, mentre le infrastrutture hanno evidenziato un afflusso netto. Wholesale intermediary ha registrato una raccolta netta negativa per Chf 13,4 miliardi. Escludendo i flussi sul mercato monetario, i deflussi netti sono diminuiti a Chf 13,1 miliardi da Chf 16,0 miliardi. Nel corso del terzo trimestre, deflussi sono stati registrati negli investimenti multiasset, azionari, obbligazionari, alternativi e quantitativi, mentre i fondi immobiliari hanno evidenziato afflussi. Risultati di Ubs – Terzo trimestre 2008 e secondo trimestre 2008 a confronto Global Wealth Management & Business Banking - Nel terzo trimestre 2008 l’utile ante imposte di Global Wealth Management & Business Banking si è attestato a Chf 1861 milioni, progredendo del 66% rispetto ai tre mesi precedenti, che includevano un accantonamento di Chf 919 milioni correlato alle Auction Rate Securities. Wealth Management International & Switzerland ha registrato una contrazione dell’utile ante imposte del 12% a Chf 1110 milioni nel periodo in rassegna. I proventi operativi complessivi sono diminuiti a Chf 2609 milioni (-9%). A fronte dell’abbassamento del livello medio dei patrimoni in gestione, i proventi ricorrenti si sono collocati a Chf 2023 milioni, scendendo del 6%. Inoltre, il minor volume delle transazioni dei clienti ha contratto le commissioni di vendita, facendo così ridurre i proventi non ricorrenti del 13% a Chf 610 milioni. Le rettifiche di valore per perdite su crediti sono aumentate significativamente a Chf 25 milioni, contro Chf 2 milioni del periodo precedente, a dimostrazione dell’incremento degli accantonamenti derivanti dalla qualità delle garanzie creditizie in sofferenza. I costi operativi hanno evidenziato una flessione del 6% a Chf 1499 milioni, per effetto dei minori accantonamenti relativi ai compensi correlati alla performance. Wealth Management Us ha registrato un utile ante imposte di Chf 203 milioni, contro una perdita ante imposte di Chf 741 milioni nel trimestre precedente, che includeva un accantonamento di Chf 919 milioni correlato alle Auction Rate Securities. Escludendo tali accantonamenti del secondo trimestre, l’utile ante imposte avrebbe evidenziato un progresso del 14%. I proventi operativi complessivi si sono attestati a Chf 1469 milioni, in calo dell’1%. In dollari statunitensi, tale posta è diminuita del 5%, dato che la contrazione del 14% nei proventi non ricorrenti – riconducibile al minor volume delle transazioni che ha contratto, a sua volta, i ricavi da commissione – è stata compensata soltanto in parte dall’aumento del 2% dei proventi ricorrenti. I costi operativi complessivi sono diminuiti del 43% a Chf 1267 milioni riflettendo prevalentemente l’accantonamento correlato alle Auction Rate Securities per Chf 919 milioni operato nel secondo trimestre 2008. Escludendo tale accantonamento, i costi operativi sarebbero diminuiti del 2% per effetto dei minori costi per il personale e generali e amministrativi. Le spese per il personale hanno evidenziato una flessione del 3% a Chf 981 milioni. Escludendo l’impatto dei tassi di cambio, le spese per il personale si sarebbero ridotte del 7%, soprattutto in virtù del calo delle indennità di buonuscita e dei costi salariali associati al minor numero di consulenti non finanziari. Business Banking Switzerland ha registrato un utile ante imposte pari a Chf 548 milioni, in diminuzione dell’8%. I ricavi operativi complessivi sono scesi del 3%, a Chf 1186 milioni, a causa dei minori livelli di interessi attivi e proventi di natura diversa. Global Asset Management - Global Asset Management chiude il terzo trimestre 2008 con un progresso dell’utile ante imposte del 18% a Chf 415 milioni. Escludendo la plusvalenza della cessione di una partecipazione minoritaria in Adams Street Partners, l’utile ante imposte sarebbe sceso di Chf 105 milioni. I proventi operativi complessivi sono aumentati del 2% a Chf 827 milioni. I proventi del segmento Institutional hanno evidenziato una crescita a Chf 525 milioni da Chf 472 milioni e comprendono una plusvalenza di Chf 168 milioni derivante dalla cessione di una partecipazione minoritaria in Adams Street Partners. Escludendo questo effetto, i ricavi dal segmento istituzinale si sarebbero contratti a Chf 357 milioni, per effetto delle minori commissioni di performance (dagli investimenti alternativi e quantitativi come pure dall’attività di asset management in Brasile), del calo delle commissioni di gestione (riconducibile a sua volta all’abbassamento del livello medio dei patrimoni in gestione) e delle perdite di capitale iniziale. I ricavi del comparto Wholesale intermediary hanno registrato una contrazione a Chf 302 milioni, da Chf 336 milioni: le commissioni di gestione hanno risentito del minor livello medio dei patrimoni in gestione. I costi operativi complessivi sono diminuiti del 9% a Chf 413 milioni. Le spese per il personale si sono attestate a Chf 258 milioni, in calo dell’11%, riflettendo la flessione sia delle indennità di buonuscita sia degli accantonamenti relativi ai compensi correlati alla performance. Investment Bank - Il terzo trimestre 2008 si è chiuso con un risultato ante imposte negativo a Chf 2748 milioni, contro la perdita ante imposte di Chf 5233 milioni dei tre mesi precedenti. Le svalutazioni sulle posizioni di rischio hanno più che neutralizzato un guadagno di Chf 2207 milioni sul credito proprio e le misure di risparmio riconducibili al riposizionamento della divisione. I proventi operativi complessivi sono risultati negativi per Chf 750 milioni, in rapporto al dato negativo di Chf 2302 milioni. I ricavi di Investment banking si sono collocati a Chf 786 milioni, in calo del 22% da Chf 1008 milioni. Tale evoluzione è principalmente riconducibile alla flessione pari al 41% dei ricavi sui mercati dei capitali, a sua volta dovuta ai volumi di mercato più ridotti in tutte le aree geografiche. I ricavi sui mercati dei capitali azionari hanno accusato una contrazione del 55% e quelli sui mercati Fixed Income, Currencies and Commodities (Ficc) sono scesi del 22%. Tali flessioni sono state solo in parte neutralizzate dal progresso del 3% dei ricavi da servizi di consulenza, attestatisi a Chf 448 milioni. Anche gli altri proventi da commissioni e quelli legati alla gestione del rischio sono stati negativi di Chf 102 milioni in rapporto al risultato negativo di Chf 179 milioni del trimestre precedente. I proventi di Sales and Trading sono scesi a un saldo negativo di Chf 3426 milioni da un livello negativo di Chf 3178 milioni, penalizzati dai ricavi negativi per Chf 4563 milioni conseguiti dalle attività di Fixed Income, Currencies and Commodities (Ficc), solo parzialmente compensati dal contributo positivo di Chf 1136 milioni delle attività su azioni. L’unità Equities ha registrato un calo del 26% nei ricavi, attestatisi a Chf 1136 milioni. I minori ricavi in cash sono riconducibili alla flessione stagionale di agosto, alla contrazione delle commissioni e all’incremento dei costi delle agevolazioni dei clienti. I ricavi da derivati sono progrediti sulla scia della solida performance in tutte le aree geografiche, in particolare Asia Pacifico e Stati Uniti. I ricavi negli strumenti equity-linked sono stati negativi, dato che tutte le regioni hanno accusato una flessione dal periodo precedente. Anche i ricavi di prime brokerage sono diminuiti da un secondo trimestre stagionalmente vigoroso. I proventi generati dalle attività su derivati quotati sono cresciuti in tutte le categorie di investimento, mentre le negoziazioni in conto proprio hanno generato ricavi negativi in tutte le regioni. Investment Bank sta attuando un riorientamento delle sue attività di negoziazione in conto proprio nel quadro della sua metodologia di allocazione del capitale più rigorosa. I ricavi del segmento Ficc sono stati negativi a Chf 4563 milioni, contro il saldo negativo di Chf 4720 milioni. Le perdite e le svalutazioni sulle posizioni a rischio sono risultate inferiori rispetto al secondo trimestre. Le perdite più consistenti sono state registrate dalle posizioni connesse al mercato statunitense degli immobili residenziali, mentre sono stati effettuati ulteriori adeguamenti delle valutazioni creditizie sulla protezione acquistata presso le compagnie assicurative monoline. Ubs ha svalutato le proprie posizioni in alcuni impegni di leveraged finance e in titoli garantiti da attivi per prestiti a studenti statunitensi. Anche il programma di credito strutturato (reference-linked note) statunitense ha registrato perdite. Nel terzo trimestre 2008, Ubs ha ulteriormente ridotto la propria esposizione al mercato statunitense degli immobili residenziali e ad altre posizioni a rischio. Le perdite descritte sopra sono state solo in parte neutralizzate dai proventi in altri segmenti. I mercati monetari e dei cambi hanno registrato un trimestre record, in quanto le attività chiave hanno tratto profitto dal forte flusso dei clienti e dalle brillanti strategie di negoziazione in un contesto caratterizzato da estrema volatilità sul mercato. Nel complesso i ricavi su crediti sono diminuiti su base trimestrale dal momento che le strategie proprietarie su credito hanno sottoperformato per effetto della volatilità generale e della carenza di liquidità sui mercati cash. I ricavi sui tassi sono scesi nonostante la performance sostenuta in Europa. I prodotti strutturati hanno evidenziato eccellenti ricavi, malgrado il calo rispetto al livello record del secondo trimestre. I ricavi dei mercati emergenti si sono contratti in tutte le regioni, ad eccezione dell’America Latina. I metalli preziosi hanno registrato un ottimo trimestre, dato che il flusso è stato sostenuto dai clienti in cerca di investimenti in oro. I costi operativi complessivi sono diminuiti del 32% a Chf 1998 milioni da Chf 2931 milioni. Le spese per il personale hanno evidenziato una flessione del 29% a Chf 1061 milioni, per effetto dei minori accantonamenti relativi ai compensi correlati alla performance. Anche i costi salariali si sono abbassati poiché il personale si è ridotto di 574 equivalenti a tempo pieno nel corso del periodo in rassegna. Le spese generali e amministrative sono calate del 18% a Chf 640 milioni, con la flessione più marcata in accantonamenti, oneri amministrativi e commissioni professionali.  
   
   
PHILIP LOFTS NOMINATO GROUP CHIEF RISK OFFICER DI UBS  
 
 Zurigo / Basilea, 5 novembre 2008 - Ubs ha annunciato ieri la nomina di Philip Lofts a Chief Risk Officer e membro dell’Executive Board del gruppo con effetto immediato. Lofts sostituisce Joseph Scoby che ha deciso di ritornare alla sua posizione precedente come responsabile mondiale di Alternative and Quantitative Investments (A&q) all’interno di Ubs Global Asset Management. Lofts aveva ricoperto di recente le posizioni di vice Group Chief Risk Officer e Group Risk Chief Operating Officer. Da 20 anni in Ubs, egli è stato in precedenza Group Chief Credit Officer e ha rivestito diverse posizioni nell’ambito del controllo del rischio in Europa, Stati Uniti e Asia Pacifico. Marcel Rohner, Group Chief Executive Officer, riconosce che «la lunga esperienza di Philip nel controllo del rischio e la sua conoscenza approfondita di Ubs gli conferiscono il profilo idoneo per guidare l’organizzazione del rischio di Ubs; in questo ruolo continuerà a valorizzare i nostri sistemi e processi di gestione, controllo e reporting del rischio». Scoby lascerà l’Executive Board del gruppo con effetto immediato dopo essere stato Group Chief Risk Officer dall’ottobre 2007. Sempre Rohner: «Siamo molto grati a Joe per avere contribuito a ridurre le nostre posizioni di rischio e a incrementare la trasparenza del nostro portafoglio negli ultimi 12 mesi. Egli ha guidato con successo le attività di controllo del rischio in un contesto di mercato eccezionalmente critico, creando una nuova organizzazione del rischio che ci sarà molto utile anche in futuro». .  
   
   
CRISI: A RISCHIO 19 MILIONI DI EURO PER GLI ACQUISTI MILANESI IN RIDUZIONE I CONSUMI FINANZIATI COL CREDITO, TRA FAMIGLIE E IMPRESE AL VIA SOSTEGNO AGLI INVESTIMENTI: FINANZIAMENTI GARANTITI PER 700 MILIONI DI EURO  
 
Milano, 5 novembre 2008 - Crisi finanziaria: a rischio 19 milioni di euro per i consumi dei milanesi nell’ultimo trimestre dell’anno, tra famiglie e piccole imprese. Previsti in riduzione i consumi finanziati con credito, i primi che in tempi sospetti le famiglie tendono a contenere. E che, seguendo le previsioni di andamento dei consumi, dovrebbero essere tagliati di circa il 3%. Emerge da un’elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Banca d’Italia e Istat 2006 e dalla “Indagine sui consumi delle famiglie nel comune di Milano”, rilevazione anni 2005-2006, dell’ufficio indici di mercato e statistica della Camera di commercio di Milano. Imprese milanesi: al via finanziamenti garantiti per 700 milioni di euro. A fronte dell’attuale crisi, la Camera di commercio di Milano ha creato un Fondo di 10 milioni di euro, per quattro anni. L’obiettivo è quello di sostenere le aziende che hanno problemi di liquidità immediata per realizzare attività o investimenti di breve e medio periodo. Il fondo si aggiunge alle garanzie già offerte dai Confidi portando al 70% la copertura dei rischi di insolvenza. Il Fondo potrà attivare finanziamenti bancari per circa 700 milioni di Euro. Prestiti dei milanesi (famiglie e piccole imprese). Ammontano a 189 milioni di euro al mese i prestiti per credito al consumo dei milanesi e pesano per il 19% sul totale dei prestiti del 2006. Ma la voce che influisce di più sull’indebitamento delle famiglie milanesi è il mutuo per l’acquisto della casa (61%) per una cifra che raggiunge quasi i 600 milioni di euro al mese. Nella voce “altri prestiti” confluiscono invece le spese delle piccole imprese per finanziamenti non legati al consumo, come per esempio i contratti di leasing e factoring, che nel 2006 superano i 197 milioni di euro mensili. Per un totale di prestiti contratti da famiglie e piccole imprese milanesi che nel 2006 ha raggiunto quasi il miliardo di euro al mese. I consumi dei milanesi. Le spese per la casa, quelle che incidono maggiormente sulle loro tasche: 470 euro in totale al mese (22% della spesa mensile totale), ripartite soprattutto tra acqua e condominio (162 euro), affitto (138 euro) o mutuo (102 euro). I consumi alimentari sono di 344 euro al mese. Ma la famiglia milanese ama anche viaggiare (quasi 100 euro ogni mese per alberghi, pensioni o viaggi organizzati), vestirsi bene (104 euro al mese tra abbigliamento e calzature) e tenersi in contatto con gli altri (71 euro mensili in telefonia). Spende per lo sport (18 euro) più che per il teatro o il cinema (7,61 euro) e legge più quotidiani e riviste (16,42 euro) che libri (11,44 euro). I milanesi acquistano sigarette (16,50 euro) e liquori (4 euro). A tirar la cinghia sono donne sole con figli a carico: circa 750 euro in meno al mese di chi ha accanto un partner. Per età: i più spendaccioni sono i quarantenni e i cinquantenni (2. 450 euro al mese), i più accorti gli anziani (1. 800 euro). “In una realtà sempre più internazionale - ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano – la dimensione di una crisi finanziaria come quella attuale assume un carattere globale. A partire dalle imprese, le prime ad essere coinvolte anche nella loro dimensione di investimento e di riqualificazione dell’attività in un panorama così fortemente e rapidamente modificato. Ma anche per le famiglie che hanno fatto del credito un elemento importante per migliorare la qualità della vita. Occorre che le istituzioni reagiscano unite non solo per dare dei segnali positivi che permettano al sistema di contenere i danni, ma anche per predisporre strumenti di tenuta e di rilancio. Il fondo che presentiamo oggi servirà proprio a facilitare l’accesso al credito e a dare fiducia alle piccole e medie imprese”. Prestiti a famiglie e piccole imprese milanesi (al mese)
Totale 2006 Peso delle singole voci
(migliaia di euro) sul totale prestiti 2006
Prestiti al mese 984. 264 100%
credito al consumo 189. 317 19,2%
mutuo per acquisto abitazioni 597. 725 60,7%
altri prestiti 197. 222 20,0%
I consumi mensili dei milanesi
spesa al mese classe di reddito fino a 15. 000 euro 15. 001 - 26. 000 26. 001 - 33. 500 33. 501 - 70. 000 70. 001 - 100. 000 oltre 100. 000 euro Totale
Totale Alimentari 255,34 326,46 382,64 407,67 457,57 630,52 344,15
peso su tot 21,7% 19,1% 16,2% 13,2% 11,7% 10,6% 16,0%
Totale Non Alimentari 921,20 1. 386,91 1. 972,90 2. 689,84 3. 437,42 5. 332,55 1. 808,32
peso su tot 78,3% 80,9% 83,8% 86,8% 88,3% 89,4% 84,0%
Totale 1. 176,54 1. 713,37 2. 355,54 3. 097,51 3. 894,99 5. 963,07 2. 152,47
numero famiglie campione che hanno risposto sul reddito 124 172 140 242 66 35 779
peso del campione 15,9% 22,1% 18,0% 31,1% 8,5% 4,5% 100,0%
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IN INDIA È “FESTA ITALIANA”: UN MESE DI SEMINARI, TAVOLE ROTONDE, ESPOSIZIONI, CORSI E DEGUSTAZIONI PER PROMUOVERE IL “MEGLIO DELL’ITALIA IN INDIA”  
 
Roma, 5 novembre 2008 – Ha Aperto ieri i battenti “Festa Italiana 2008”, l’evento organizzato dalla Indo-italian Chamber of Commerce & Industry con l’obiettivo di promuovere l’Italia come partner d’affari e destinazione turistica, attraverso l’organizzazione di eventi e momenti di incontro e confronto tra operatori economici dei due Paesi. La manifestazione si inserisce, infatti, in un trend di crescita e sviluppo dei rapporti commerciali tra le aziende italiane e indiane. L’italia, infatti, con 330 imprese operanti sul territorio indiano, 147 nel manifatturiero e 175 nei servizi, ha visto crescere fino a due miliardi di euro il proprio export in India, mentre solo nel biennio 2006-2007 si è triplicato il flusso di investimenti, passati da 3,5 a 10 miliardi di euro. I servizi e l’industria informatica, i settori che complessivamente raccolgono il 35% degli investire diretti esteri italiani. “Festa Italiana” avrà luogo dal 4 novembre all’11 dicembre nelle principali città indiane: Mumbai, Delhi, Kolkata, Chennai e Bangalore. Giunta quest’anno alla settima edizione, la manifestazione viene realizzata con il patrocinio dell’Ambasciata e del Consolato Generale d’Italia a Mumbai e Kolkata e partecipano alla sua realizzazione anche l’Enit, l’Istituto Italiano di Cultura. Evento di punta sarà la “Vetrina Italiana”, un’esposizione dei migliori marchi italiani all’interno di un ambiente “Italian style” appositamente ricreato. Il Made in Italy sarà protagonista sia nei tradizionali settori di eccellenza che in quelli più innovativi: l’automotive, un comparto in cui la collaborazione indo-italiana si è realizzata attraverso joint venture e acquisizioni di compagnie italiane da parte di aziende indiane; i prodotti alimentari, sempre più presenti e apprezzati nella dieta dei consumatori indiani; le infrastrutture e la logistica, campi per i quali la new economy indiana rende necessari investimenti per circa 500 miliardi di dollari e al cui sviluppo possono contribuire le industrie italiane più avanzate; i sistemi moda e arredo, i cui prodotti ottengono sempre maggiore riscontro grazie alla crescente domanda di beni e ambienti che rispondano a criteri di comfort ed eleganza, così come la cultura e il turismo, che ha visto nell’ultimo anno una crescita del 20% dell’incoming indiano in Italia. “Con Festa Italiana – spiega Narinder Nayar, Presidente della Indo-italian Chamber of Commerce & Industry – vogliamo ricreare un ambiente italiano in cui businessmen e consumatori indiani possano avvicinarsi e apprezzare lo stile e la qualità del modello produttivo e di leisure italiano. L’idea è quella di presentare le produzioni di eccellenza italiane come frutto della combinazione della creatività italiana con le più avanzate tecnologie che l’industria italiana ha saputo sviluppare per raggiungere i più alti livelli di qualità. Non solo quindi prodotti, ma anche know-how, ambienti e località italiani sono al centro di questo evento, che da sette anni dedica un mese ai rapporti tra Italia e India per valorizzare ciò che si è già fatto e favorire nuove possibilità di partnership e di incontro tra i due Paesi”. .  
   
   
FORMAZIONE ITALIANA PER LA P.A. MACEDONE  
 
Roma, 5 novembre 2008 - Uno dei progetti per lo sviluppo della collaborazione tra Macedonia e Italia è quello sulla Formazione e Assistenza tecnica alla pubblica amministrazione nel settore dell´internazionalizzazione delle Pmi, la cui realizzazione inizierà nel 2009, informa l´Ice. Il progetto si articola in un corso intensivo di lingua italiana destinato ai quadri e funzionari delle istituzioni pubbliche macedoni; in un´attività di formazione sul sistema economico italiano attraverso visite di distretti industriali; nella predisposizione di progetti di collaborazione bilaterale. Il progetto è organizzato e finanziato dall´Ice e dalla Società Dante Alighieri. L´obiettivo del progetto è dimostrare ai partecipanti come un Paese con risorse limitate, come l´Italia, è diventato una delle economie più potenti al mondo grazie all´adattabilità e all´efficienza delle numerose piccole e medie imprese, ha dichiarato il presidente dell´Ice Umberto Vattani. Vattani ha aggiunto che lo sviluppo delle Pmi consoliderà l´economia macedone e ha inoltre sottolineato che in questo momento l´area balcanica è molto attraente per gli investitori italiani, particolarmente per quelli interessati alla realizzazione di impianti produttivi nelle zone franche della Macedonia. I principali settori d´interesse sono la produzione di componenti auto, il settore edile, l´Ict e l´industria alimentare. .  
   
   
APPROVATA LA DICHIARAZIONE D´ INTESA TRA LE MARCHE E LA PROVINCIA ARGENTINA DI SANTA FE. VERRA´ PROMOSSA LA COOPERAZIONE IN AMBITI DI INTERESSE COMUNE.  
 
Ancona, 5 Novembre 2008 - La giunta ha approvato su proposta dell´assessore alle attivita` promozionali all´estero Gianni Giaccaglia la dichiarazione di Intesa tra le Marche e la provincia argentina di Santa Fe. Lo scopo e` la realizzazione di progetti di intervento per lo sviluppo delle relazioni economiche e dell´ interscambio commerciale tra il sistema produttivo regionale e della Repubblica Federale Argentina, soprattutto migliorando la cooperazione nei settori di comune interesse. L´ intesa infatti rafforza la costante opera che la Regione gia` dal 2005 ha attivato grazie alla presenza consistente di giovani imprenditori di origine marchigiana sul territorio, favorendo politiche di internazionalizzazione e di innovazione economica. In particolare saranno potenziate sia l´ area produttiva con lo scambio di conoscenze per il supporto tecnico, maggiormente tra le piccole e medie imprese, sia la promozione economica e industriale grazie all´ organizzazione e alla partecipazione attiva a fiere ed eventi. Inoltre verranno proposte iniziative educative e culturali incentivando i contatti reciproci con istituzioni e organizzazioni mentre, per agevolare la cooperazione tecnica a livello internazionale, e` stata formata una Commissione Congiunta di Lavoro. A partire dal 2007 sono stati organizzati 3 Forum finalizzati ad assicurare una migliore prospettiva di rapporti economici ed una condivisione piu` organica dei progetti comuni alle due realta` ( il primo a Mendoza, il secondo a Civitanova e il terzo, sviluppato in due sessioni nelle citta` di Rosario e Armstrong ). L´intesa era gia` stata siglata proprio in occasione del terzo Forum lo scorso 9 ottobre, alla presenza anche di un folto numero di imprenditori agricoli dell´ Aigacos (Associazione Italiana per la Gestione Agronomica e conservativa del Suolo), dei centri servizi Asteria e Meccano oltre che di Svim, soggetto promotore del progetto America Latina. La Regione Marche guarda con interesse sempre crescente lo sviluppo dell´ economia dei mercati dell´ America Latina, in particolare quello argentino che dopo la crisi del 2002 ha fatto registrare un forte aumento degli investimenti (19,5% indicano le fonti locali private e 17% le fonti estere) e del consumo interno (tra il 6. 9% e il 7,5%) consentendo un aumento del Pil intorno all´ 8%. In questi ultimi anni infatti si e` assistito ad una diminuzione dell´ indice di disoccupazione e a una riduzione dei livelli di poverta`. .  
   
   
LIGURIA: BILANCIO, VIA ALLA FINANZIARIA 2009, INVESTIMENTI NEL SOSTEGNO ALLE IMPRESE E ALLE FAMIGLIE, PREVISTE LE RISORSE PER IL NUOVO GALLIERA E OSPEDALE DELLA SPEZIA  
 
Genova, 5 Novembre 2008 - Via al bilancio e alla Finanziaria 2009 della Regione Liguria. "Per la prima volta dopo 16 anni, viene approvata la Finanziaria l´anno precedente il suo esercizio, da gennaio 2009 si potranno dunque spendere i soldi senza esercizio provvisorio". Lo ha detto il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando presentando quest´oggi, insieme al vicepresidente, Massimiliano Costa e all´assessore regionale al Bilancio, Giovanni Battista Pittaluga, le linee di indirizzo della Finanziaria 2009 dopo l´illustrazione, in mattinata, alle parti sociali. Due i temi principali: la protezione sociale e lo sviluppo economico. "In un momento di recessione e di taglio dei finanziamenti da parte del Governo - ha sottolineato il presidente Claudio Burlando - mettiamo in atto un duplice tentativo, da un lato rafforzare il settore sociale e dall´altro garantire alle imprese risorse per l´accesso al credito". Per quanto riguarda il sostegno alle imprese, oltre al cofinanziamento regionale dei fondi europei sono previsti ulteriori finanziamenti, pari a 2 milioni di euro, a favore delle piccole e medie imprese. A queste si aggiungeranno risorse per il sostegno al potere di acquisto delle famiglie. Confermata inoltre la riduzione delle imposte per i redditi da 20. 000 a 25. 000 euro. "La riduzione delle tasse - ha spiegato l´assessore regionale al Bilancio, Pittaluga - sarà oggetto di un provvedimento ad hoc che verrà assunto nel corso dell´anno, con effetto retroattivo al 1 gennaio 2009, come ci è stato chiesto dal tavolo di monitoraggio". Confermato inoltre il fondo per la non autosufficienza e i finanziamenti per il diritto allo studio. "A questi finanziamenti - ha spiegato Pittaluga - si aggiungerà una terza posta di supplenza ai tagli governativi sul sociale pari a 4,5 milioni di euro, oltre a 2 milioni di euro per la viabilità provinciale". Inoltre la Regione ha voluto provvedere al sostegno delle Comunità montane, stanziando 2 milioni di euro a loro favore. "Rispetto allo scorso anno - ha continuato l´assessore al Bilancio - sono previsti 1,5 milioni di euro in più per il trasporto pubblico locale che serviranno a far fronte ai tagli del Governo". Inoltre circa 68 milioni di euro derivanti dalle plusvalenze della cartolarizzazione degli immobili delle Asl liguri saranno utilizzati per investimenti urgenti in sanità: al primo posto la realizzazione del nuovo ospedale Galliera e del nuovo nosocomio della Spezia e ulteriori 2 milioni di euro per la piastra ambulatoriale di Santa Margherita Ligure. "Con questi provvedimenti di bilancio - ha aggiunto il vicepresidente, Massimiliano Costa - ci siamo posti il problema di garantire i servizi per continuare ad aiutare le famiglie, mettendo in atto un´azione di compensazione, per evitare ricadute sui cittadini, pertanto investiremo 120 milioni di euro nei servizi alla persona di cui circa 80 derivanti da risorse regionali". Previsti inoltre 200mila euro anche per l´attività della Film Commission che serviranno ad attirare in Liguria nuove fiction e a creare nuovi posti di lavoro. Il presidente Burlando ha inoltre comunicato di voler valorizzare l´attività dell´Aeroporto di Genova, aggiungendo al milione di euro già stanziati, un altro milione per valorizzare nuovi progetti, a condizione che siano di incoming, per la creazione di nuovo traffico. A questo proposito sono previsti prossimamente due incontri con le compagnie aeree Easyjet e Ryanair. .  
   
   
DELEGAZIONE DELLE MARCHE IN CINA, VISITA ALLO STABILIMENTO SOMACIS E INCONTRO CON LE AUTORITA``.  
 
Chashan, 5 novembre 2008 - Una visita alla Somacis, azienda di Castelfidardo di Attilio Scalmati, con uno stabilimento a Chashan. Incontri con operatori economici e autorita` di Dongguan. E` iniziata, dalla provincia di Guangdong, la missione della delegazione marchigiana in Cina, guidata dal presidente della Regione, Gian Mario Spacca, e dal presidente di Confindustria Marche, Federico Vitali. Fanno parte della delegazione anche una rappresentanza delle imprese calzaturiere che operano sul mercato cinese. Quello visitato e` uno dei distretti calzaturieri piu` interessanti della Cina e di grande prospettiva per l´intero comparto. La Somacis occupa 309 dipendenti e produce circuiti elettronici. L´azienda ha stabilimenti anche in Brasile. Le autorita` locali hanno invitato le imprese marchigiane a investire in Cina. Il presidente Spacca ha auspicato una presenza significativa dei calzaturieri: ´La collaborazione tra i due Paesi puo` intensificarsi unendo i punti di forza delle rispettive economie. L´esperienza delle Somacis dimostra che internazionalizzare significa accrescere occupazione e investimenti anche nelle Marche´. Dopo la visita allo stabilimento del gruppo di Castelfidardo, la delegazione marchigiana e` stata ricevuta, in municipio, dal sindaco di Dongguan, Li Yuquan. Spacca ha invitato il primo cittadino a visitare le Marche, che rappresentano una sintesi delle bellezze italiane. Il presidente ha ribadito la necessita` di intensificare le collaborazioni, coinvolgendo gli imprenditori cinesi interessati a investire in Italia. .  
   
   
MARRAZZO: "PACCHETTO ANTI CRISI DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI ROMA IMPORTANTE CONTRIBUTO PER LA LOTTA ALLA CRISI ECONOMICA"  
 
 Roma, 5 novembre 2008 - "I provvedimenti annunciati oggi dalla Camera di Commercio di Roma costituiscono un altro importante contributo all’azione di contrasto della crisi economica e finanziaria nel nostro territorio. Il varo del “pacchetto anti crisi”, infatti, costituisce una misura importante che evidenzia la sintonia di analisi e di scelta delle strategie d’azione con la Regione. " o ha dichiarato ieri il Presidente della regione, Piero Marrazzo. "Le iniziative di sostegno al credito - ha proseguito Marrazzo - e alla realizzazione di infrastrutture e di promozione dell’internazionalizzazione delle Pmi messe a punto da Andrea Mondello vanno infatti a fare sistema con le misure regionali già adottate e con i provvedimenti che saranno presto messi in campo dal Comitato Straordinario per il Credito insediato in Regione con le associazioni imprenditoriali del Lazio. " .  
   
   
COFIDI E CREDITO D’IMPOSTA I PRINCIPALI STRUMENTI PER DARE FIDUCIA ALLE IMPRESE SICILIANE  
 
 Palermo, 5 novembre 2008 - “Occorre fare sistema tra le diverse risorse derivanti dai fondi regionali ed extraregionali, individuando nel credito d’imposta e nei Cofidi i principali strumenti per dare fiducia alle nostre imprese”. Lo ha detto l’assessore regionale al Bilancio e Finanze, Michele Cimino, intervenendo ieri a Palermo alle “Giornate dell’economia del Mezzogiorno”, organizzate dalla Fondazione Curella. “I Cofidi e il credito d’imposta - ha aggiunto Cimino - sono strumenti di politica economica fondamentali nell’attuale panorama economico-finanziario nel quale il sistema produttivo attualmente si trova ad operare. A tal proposito, in considerazione della necessità di offrire maggiore garanzia al sistema bancario e, dunque, sostenere e liberare maggiori finanziamenti verso le imprese, appare fondamentale sostenere il percorso di aggregazione dei Consorzi fidi per evitare l’eccessiva polverizzazione del sistema delle garanzie su pochi consorzi, in coerenza con le necessità imposte dall’accordo interbancario Basilea 2”. Sempre a proposito dei Consorzi fidi, Cimino ha sollecitato l’erogazione di appositi contributi finalizzati all’erogazione dei fondi rischi, ribadendo inoltre l’importanza dell’aggregazione degli stessi Cofidi, passaggio che consentirà anche la possibilità di utilizzare le risorse della programmazione 2007-2013. “Attualmente è all’esame dell’Ars - ha concluso l’assessore - la discussione di emendamenti che hanno come obiettivo di rendere la legge sui Cofidi più snella e di più facile attuazione. Solo così le imprese potranno essere competitive sul mercato e potere operare per lo sviluppo economico della Sicilia”. .  
   
   
FVG AMBIENTE: ACCORDO CON MINISTERO PER PROGETTI ECOSOSTENIBILI  
 
Udine, 5 novembre 2008 - Sviluppo ecosostenibile e fonti energetiche alternative, in particolare tecnologie per la produzione di biomasse, diffusione del fotovoltaico e mobilità alternativa in aree turistiche sono i temi all´ordine del giorno dell´accordo di collaborazione attivato ieri dalla Regione Friuli Venezia Giulia con il ministero dell´Ambiente. Le ipotesi progettuali, che dovranno intercettare fondi europei e statali già stanziati nel settore delle energie alternative, sono state discusse nel corso del primo tavolo di confronto tra l´assessore regionale all´Ambiente, Vanni Lenna, e il direttore generale del ministero, direzione Protezione internazionale dell´Ambiente, Corrado Clini. "Esiste - ha spiegato Clini - un fondo destinato alla promozione di soluzioni ambientalmente favorevoli in molti settori per cui, attraverso accordi con le Regioni, puntiamo a cofinanziare progetti di questo genere. In Friuli Venezia Giulia abbiamo valutato esserci prospettive interessanti per la promozione del turismo ecostenibile e per lo sviluppo di tecnologie avanzate per la produzione di biomasse energetiche, soprattutto in ambito montano. Entrambi i settori, tra l´altro sono strategici perché si collegano a filiere in grado di produrre occupazione". Tra i progetti pilota di cui si è discusso oggi e che saranno oggetto di valutazione di fattibilità e di costi - nell´ordine comunque dei milioni di euro - vi sono, ad esempio, un programma di sviluppo di turismo sostenibile per la costiera triestina e la baia di Sistiana in particolare, e un progetto di edilizia ad impatto ambientale ed energetico "ecofriendly" da attuare per riqualificazione urbana del Porto Vecchio di Trieste. "Per quest´ultimo progetto attiveremo ora sul territorio una serie di incontri - annuncia Lenna - con l´Autorità portuale, il sindaco Dipiazza, la Camera di commercio, in modo da poter cogliere l´opportunità della riqualificazione per creare un modello ecourbanistico all´avanguardia sfruttando fondi strutturali". Pensando alla promozione turistica della costiera Clini cita invece l´esempio della città di Spoleto, "dove il Governo - spiega - cofinanzia un progetto di città senz´auto, con la realizzazione di ascensori e tapis roulant che ridurranno quasi completamente l´uso dell´automobile e quindi anche le emissioni ambientali". Tutte tematiche, quelle delle energie alternative, che nelle intenzioni di Regione e Ministero dovranno essere affrontate anche in collaborazione con la Slovenia, definito "competitore molto agguerrito perché abile a produrre numerosi progetti a valere su fondi europei ma anche produttore di sostanze inquinanti che ancora transitano sul nostro territorio". "Con la Slovenia condividiamo geograficamente risorse idriche - ha notato Lenna - e tramite un accordo desidereremmo giungere ad una cessione di acque a Nord della regione in cambio della realizzazione di due prese a Sud, nel bacino dello Slizza". .  
   
   
BOLZANO: INIZIANO OGGI LE CONSULTAZIONI PER LA NUOVA GIUNTA  
 
Bolzano, 5 novembre 2008 - Il presidente della giunta Luis Durnwalder inizia oggi il giro delle consultazioni per la formazione del nuovo governo provinciale. Il Landeshauptmann incontrerà tutte le formazioni politiche che hanno avuto candidati eletti in consiglio provinciale. Come da tradizione, all´indomani degli appuntamenti elettorali, il presidente della giunta provinciale dà il via alla serie di incontri con le forze politiche elette in consiglio per la formazione della nuova giunta. I partiti, dunque, avranno la possibilità di presentare a Luis Durnwalder il loro programma per i prossimi 5 anni di legislatura e discuterne i passaggi chiave. Il giro delle consultazioni, che si svolgeranno tutte presso l´ufficio del presidente della giunta, al secondo piano di Palazzo Widmann, inizieranno domani (mercoledì 5) alle ore 15 con l´incontro fra Durnwalder e la delegazione del Partito Democratico. A seguire, alle ore 16, è previsto con l´appuntamento con il Popolo della Libertà. Dopodomani, giovedì 6 novembre, sono attesi nell´ordine i rappresentanti di Freiheitlichen (ore 11), Lega Nord - Südtirol (ore 12), Unitalia (ore 15), Union für Südtirol (ore 16) e Verdi/liste Civiche (ore 17). Il programma si concluderà con l´incontro fra il presidente Durnwalder e i rappresentanti della lista Südtiroler Freiheit, previsto per martedì 11 novembre alle ore 10. .  
   
   
SICILIA: INNOVAZIONE, INFRASTRUTTURE E RICERCA PER FAR DECOLLARE L´ISOLA  
 
Palermo, 5 novembre 2008 – “La ricerca e l’innovazione, assieme alle rilancio delle infrastrutture e l’ammodernamento della macchina pubblica sono le leve che possono fare decollare la Sicilia”. È quanto sostenuto ieri a Villa Niscemi dall’assessore regionale alla presidenza Giovanni Ilarda a conclusione dei lavori della sessione dedicata alla competitività del sud e all’innovazione nei settori produttivi nell’ambito delle Giornate di studio sull’economia del Mezzogiorno. Secondo l’assessore la Sicilia che “affronta oggi forse il peggiore ciclo economico del dopoguerra, con bassa occupazione, infrastrutture carenti e servizi pubblici inadeguati, deve puntare strategicamente sul rilancio infrastrutturale, soprattutto nel settore viario, aeroportuale e portuale”. A proposito del ponte sullo stretto ha sottolineato che “nel sistema portuale costituito da Messina, Villa San Giovanni e Reggio di Calabria si muove il 25% dell’intero traffico passeggeri italiano e che quindi i potenziali di uso del ponte sono altissimi, anche prescindere dal richiamo che un’opera unica al mondo finirà con l’esercitare” “Nei prossimi cinque-sette anni potrebbe piovere sulla Sicilia - ha aggiunto - una disponibilità complessiva di oltre 22 miliardi di euro, tra fondi europei e statali, anche se il condizionale è d’obbligo, perché la disponibilità non necessariamente cammina di pari passo con la capacità di impegnare le risorse disponibili”. “Il tema - ha proseguito - è di importanza vitale, anche in relazione alla forte spinta occupazionale collegata, considerando che si stima che ogni cento milioni di euro investiti in opere pubbliche si generano, tra indotto ed occupazione diretta, almeno 2. 500 posti di lavoro reali. Su questo fronte l’impegno del Governo sarà massimo”. Sul tema della ricerca Ilarda ha rilevato che in Sicilia “la spesa in ricerca e sviluppo è fortemente polarizzata sull’Università (58%), mentre le imprese realizzano appena il 27% della spesa totale, con un troppo esiguo interesse sulla frontiera tecnologica (soltanto 8. 000 nel 2006)”. “Nell’isola - ha proseguito - la produzione brevettuale fa registrare soltanto 8 domande ogni anno per milione di abitanti , contro le 47 dell’intero territorio nazionale, le 80 del Piemonte e le 94 della Lombardia, mentre è ancora assai modesto il numero dei laureati in discipline scientifiche e tecnologiche, settore nel quale la nostra Regione raggiunge appena il 7 per mille contro l’11 per mille dell’Italia”. Sul fronte dell’innovazione e dell’ammodernamento della macchina pubblica Ilarda ha sottolineato l’importanza del disegno di legge sulla semplificazione amministrativa predisposto dai suoi uffici e attualmente all’esame della prima commissione dell’assemblea regionale siciliana. Un disegno di legge che, secondo l’assessore “è destinato a rivoluzionare i rapporti fra imprese e pubblica amministrazione, affermando con forza il principio secondo il quale vi deve essere certezza assoluta sui tempi dei procedimenti e introducendo strumenti affinché la burocrazia sia in funzione dei servizi da rendere alla collettività”. “Un intero titolo del disegno di legge - ha commentato l’assessore - è destinato a ridisegnare l’assetto organizzativo delle amministrazioni pubbliche della Sicilia nel campo dell’informatica e della telematica, nei rapporti interni e nelle relazioni con cittadini e imprese”. Ilarda ha assicurato “il costante e forte impegno personale e del governo anche per la modernizzazione infrastrutturale della macchina regionale, all’insegna dell’innovazione”, ricordando che “risultano già installate circa nove mila postazioni informatiche, che il sistema processa 25 milioni di e-mail l’anno e che il software dedicato ha eliminato dai terminali circa 50 milioni di spam in un solo anno”. “Uno sforzo rilevantissimo - ha aggiunto - che proseguirà con costanza e permetterà una sempre maggiore velocizzazione dei tempi di erogazione dei servizi ed un risparmio di spesa enorme. ” “E’ un preciso impegno mio e del governo della Regione – ha concluso – fare leva in maniera forte sulle nuove tecnologie per lo sviluppo complessivo del sistema economico in Sicilia”. .  
   
   
OPERAZIONE TRASPARENZA: ONLINE I PROGRAMMI E GLI OBIETTIVI DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA  
 
Bologna, 5 novembre 2008 - Viaggiano online i programmi e gli obiettivi della Regione: per effetto della legge 17 approvata il 29 ottobre scorso “Misure straordinarie in materia di organizzazione”, i cittadini potranno, per la prima volta, consultare sul sito della Regione una sintesi dei programmi e degli obiettivi prioritari predisposti dalle Direzioni generali, accompagnati dalle informazioni sul monitoraggio e sui consuntivi. Sono quindi a portata di mouse anche gli indicatori che consentono di verificare l’effettivo raggiungimento delle prestazioni, i soggetti responsabili, il personale e le risorse assegnate. La consultazione è disponibile nella sezione dedicata ai cittadini, alla pagina www. Servizi. Regione. Emilia-romagna. It/integra. Questa operazione trasparenza si aggiunge a quella adottata lo scorso luglio, da quando sul web sono accessibili i dati relativi alle assenze per malattia dei lavoratori della Regione. «La pubblicazione sul web – precisano dalla direzione generale all’Organizzazione - di ampie sintesi della programmazione, del monitoraggio e dei consuntivi dell´attività della Regione Emilia-romagna, che presto si estenderà anche a tutti gli enti collegati, costituisce un importante ed ulteriore strumento per dar conto in modo trasparente dell’attività svolta direttamente ai cittadini. Una logica che mette in relazione il peso e la complessità dei programmi e degli obiettivi assegnati e che consente di rendicontare i risultati raggiunti». La Regione Emilia-romagna ha realizzato un processo di programmazione delle attività, del loro monitoraggio e del consuntivo dei risultati raggiunti, collegato strettamente alla valutazione delle prestazioni. Infatti i programmi di attività vengono predisposti entro il mese di marzo di ciascun anno dalle direzioni; nei programmi sono declinati gli obiettivi da conseguire, scomposti in macroattività, nonché le attività svolte dai servizi. Ciascun obiettivo/macroattività/attività è assegnato ad un responsabile e ai collaboratori che contribuiscono al suo perseguimento e, attraverso il monitoraggio e la consuntivazione di indicatori e target individuati per ciascuno di essi, viene attestato il grado di effettivo raggiungimento dei risultati conseguiti nell’anno. .  
   
   
SIGLATI IN VENETO 4 ACCORDI PER PIANO ASSETTO TERRITORIALE COMUNI TREVIGIANI  
 
Venezia, 5 novembre 2008 - Altri quattro Comuni veneti della provincia di Treviso si sono aggiunti ieri alla già lunga lista delle Amministrazioni che hanno sottoscritto con la Regione del Veneto i rispettivi Accordi di Copianificazione per la redazione del proprio Piano di Assetto Territoriale – Pat – (l’ex Piano Regolatore Generale). Ieri a Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale a Venezia, presente l’Assessore alle Politiche Economiche Vendemiano Sartor, l’Assessore all’Urbanistica Renzo Marangon, l’Assessore all’Urbanistica della Provincia di Treviso, Franco Conte e i vari Sindaci o loro delegati hanno firmato gli Accordi che porteranno alla definizione dei Pat dei Comuni di Asolo, Cornuda, Cappella Maggiore e San Polo di Piave. La procedura prevede ora che i Comuni attivino la fase della concertazione sul proprio territorio; presentino un rapporto sul quadro conoscitivo della loro realtà territoriale; adottino il Piano e realizzino una Conferenza di Servizi per l’esame delle osservazioni che perverranno dai cittadini. Conclusa questa fase di concertazione e approvazione in sede comunale, ognuno dei Piani verrà ratificato dalla Giunta. “Il Pat – ha sottolineato Marangon – è lo strumento di governo del territorio previsto dalla riforma delle norme urbanistiche regionali: non un semplice cambio di nome rispetto ai “vecchi” piani regolatori”, ma una radicale trasformazione del modo in cui ciascuna comunità individua il proprio futuro. Il Pat – ha aggiunto - è infatti una straordinaria espressione di autogoverno, che proprio per questo si fonda sulla responsabilità e responsabilizzazione non solo degli amministratori, ma di tutta la comunità locale, chiamata a indicare, partecipare e condividere direttamente i percorsi del proprio sviluppo”. In particolare i singoli Pat prevedono: Asolo – la massima tutela del valore paesaggistico e ambientale, l’ampliamento delle attività produttive già presenti sul territorio e il completamento dei centri urbani di Caselle e Villa d’Asolo; Cornuda – trasferimento in zone periferiche di alcune attività produttive oggi presenti nel centro abitato, riqualificazione urbana ricorrendo anche ai crediti edilizi e allo strumento della perequazione urbanistica, incentivazione dell’edilizia abitativa ecosostenibile, sviluppo dei servizi alla comunità; Cappella Maggiore – riqualificare e incentivare un’economia di carattere sostenibile, recupero dei manufatti storici di uso abitativo, privilegiare l’edilizia ecosostenibile, sviluppare la ricettività turistica valorizzando lwe colline del Cansiglio; San Polo di Piave –confermando le linee tracciate dal Prg di recente approvazione, verranno individuati nuove aree per insediamenti produttivi definendo la nuova viabilità di supporto. .  
   
   
DOPO L´ANNUNCIO DI LIVORNO, OSSIGENO PER L´ECONOMIA TOSCANA, 10 MILIONI SUI FONDI DI GARANZIA  
 
 Firenze, 5 novembre 2008 - La prima boccata di ossigeno per le imprese (e per le banche) toscane è arrivata. Il presidente della Toscana Claudio Martini l´aveva annunciato a Livorno al termine della giunta del 21 ottobre. «Vogliamo far crescere i fondi di garanzia per consentire alle imprese di poter accedere a prestiti a tassi favorevoli» aveva detto, indicando anche una cifra: 48 milioni di garanzie pubbliche in più, capaci di garantire finanziamenti alle imprese per non meno di 500 milioni. E le prime risorse, 10 milioni, sono già state trovate e disponibili. Lo ha deciso la giunta ieri sera, con la terza variazione di bilancio dell´anno. Otto milioni e mezzo ce li ha messi direttamente la Regione, liberando fondi che nel 2008 non sarebbero stati utilizzati. Un altro milione e mezzo lo aggiungerà Fidi Toscana. Altri 5 milioni di euro saranno invece disponibili a partire dall´ inizio del prossimo anno, assieme ai 33 milioni del fondo europeo su cui si lavora a Bruxelles per gli ultimi adempimenti tecnici. Dieci milioni di euro consentiranno di garantire oltre 100 milioni di finanziamenti, a sostegno dei progetti industriali delle aziende. Ma queste risorse (a differenza dei 33 milioni del fondo europeo) potranno essere utilizzate anche per consolidare il debito a breve delle imprese toscane. Con la crisi e le turbolenze finanziarie che ha di fatto ridotto il valore delle azioni e quindi il capitale degli istituti finanziari, molte banche devono ridurre la propria esposizione e quindi sono meno disposte a prorogare prestiti e scoperti a breve. Per le imprese e l´economia questo può essere un serio problema «Le risorse con cui abbiamo deciso di irrobustire i fondi di garanzia, a cui in questi mesi tante aziende hanno fatto ricorso, – spiega l´assessore al bilancio e alle finanze, Giuseppe Bertolucci - consent iranno alle imprese toscane di tirare un sospiro di sollievo e alle banche di poter tranquillamente prorogare il prestito». Non sarà creato un nuovo fondo. I dieci milioni andranno ad alimentare un fondo, che già esiste, gestito da Fidi Toscana, la finanziaria della Regione. Una scelta, anche in questo caso, per fare prima e rendere le risorse disponibili il più velocemente possibile. Nel frattempo sono iniziati questa settimana anche gli incontri con fondazioni bancarie, istituti finanziari, mondo delle imprese e università: tre incontri, voluti dal presidente Martini, per mettere a fuoco un piano di interventi coordinato, capace di concentrare tutte le risorse a disposizione su priorità condivise. La prima riunione, con le fondazioni, c´è stata ieri. Il 6 novembre sarà la volta delle banche. Il 10 novembre, ultimo incontro, assieme a banche e fondazioni ci saranno anche imprese, università, società di categoria, rappresentanze sindacali e tutta la società civile che siede al tavolo di concertazione. Il giorno dopo si svolgerà un consiglio regionale tutto dedicato alla situazione economica. .  
   
   
AOSTA: BANDO A FAVORE DI IMPRESE PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI DI INNOVAZIONE  
 
 Aosta, 5 novembre 2008 - L’assessorato regionale alle attività produttive informa che con la deliberazione della Giunta regionale N. 2979 del 17/10/2008 è stato indetto un bando per la realizzazione di progetti di innovazione a favore di imprese valdostane, cofinanziato dall’Unione Europea per mezzo del Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr) nel quadro del Programma operativo regionale (Por) “Competitività regionale 2007/2013” della Valle d’Aosta. Obiettivo di tale azione è quello di favorire la realizzazione di progetti di innovazione, proposti da imprese in collaborazione con organismi di ricerca, che prevedano il trasferimento, a beneficio delle imprese stesse, di conoscenze scientifiche e tecnologiche risultanti da attività di ricerca e sviluppo. I progetti dovranno fare riferimento ai quattro ambiti di ricerca e sviluppo tecnologico, meglio definiti come “piattaforme tecnologiche” prioritarie di specializzazione, individuate dal “Piano strategico regionale di posizionamento e sviluppo del territorio", anch’esso cofinanziato dall’Unione Europea e coerenti con la vocazione industriale valdostana individuata dal Piano stesso. I progetti dovranno, dunque, fare riferimento alle seguenti piattaforme tecnologiche: tecnologie per il monitoraggio e la sicurezza del territorio; energie rinnovabili e risparmio energetico; tecnologie per la salvaguardia ambientale e il ripristino di ecosistemi; elettronica, microelettronica, microrobotica e meccatronica. «Il bando approvato – spiega l’Assessore regionale Ennio Pastoret – fa perno sulla domanda di innovazione e ricerca derivante direttamente dalle imprese, con l’intento di favorire l’aggregazione di imprese, centri di ricerca e università per la presentazione di idee progettuali comuni, ad elevato contenuto innovativo e tecnologico, coerenti con la vocazione della Regione e in competizione per l’accesso a risorse e finanziamenti pubblici. La collaborazione fra imprese e organismi di ricerca rappresenta un passaggio fondamentale, che permetterà l’attivazione di sinergie utili alla realizzazione di idee progettuali finalizzate all’introduzione, nelle imprese stesse, di tecnologie per la realizzazione di prodotti, processi e servizi innovativi, soprattutto mediante il trasferimento di conoscenze scientifiche e tecnologiche focalizzate sulle quattro piattaforme individuate dal Piano strategico». Per tale bando la Regione ha stanziato l’importo di 1milione e 400mila euro. Al fine di attribuire le risorse economiche sono previsti 4 bandi, relativi alle quattro piattaforme tecnologiche. Per ciascuna piattaforma è destinato un importo pari a 350mila euro. Le imprese che intendono partecipare ai progetti devono avere sede legale e/o unità operativa nel territorio valdostano. Le imprese dovranno inoltre scegliere, al momento della presentazione della domanda, il regime di aiuto applicabile. Nel caso dell’applicazione del regime di aiuto per servizi di consulenza in materia di innovazione per le piccole e medie imprese, il contributo erogato per ciascun progetto coprirà fino ad un massimo del 75% del costo dei servizi di trasferimento di tecnologie forniti dall’organismo di ricerca. Il contributo in questo caso non potrà superare l’importo di 150mila euro per ciascun progetto. La copertura finanziaria di ulteriori spese sarà a carico delle imprese partecipanti. Nel caso in cui l’impresa scelga l’applicazione del regime “de minimis”, il contributo per ciascun progetto coprirà il costo dei servizi di trasferimento di tecnologie forniti dall’organismo di ricerca e non potrà eccedere il 75% dei costi complessivi del progetto. Il contributo non potrà superare l’importo di 150mila euro per ciascun progetto, ad eccezione dei progetti presentati da imprese attive nel settore dei trasporti su strada, per le quali l’importo non potrà superare i 100mila euro. Non saranno ammessi a finanziamento progetti che prevedano costi inferiori a 50mila euro. Sono finanziabili, da parte della Regione, esclusivamente i costi per i servizi di trasferimento di tecnologie forniti dagli organismi di ricerca a beneficio delle imprese al fine di realizzare innovazioni di processo, di prodotto e organizzative. Le prestazioni di personale per ricerca e sviluppo tecnologico e gli acquisti di eventuali beni strumentali, rimangono a carico delle imprese. La scadenze relative ai 4 bandi, che riguardano ciascuno una specifica area tematica, sono le seguenti: - Per partecipare al bando che riguarda l’area tematica Pt1: Tecnologie per il monitoraggio e la sicurezza del territorio, le domande dovranno essere presentate entro le ore 12. 00 del 30 dicembre 2008. - Per partecipare al bando che riguarda l’area tematica Pt2: Energie rinnovabili e risparmio energetico, le domande dovranno essere presentate entro le ore 12. 00 del 28 febbraio 2009. - Per partecipare al bando che riguarda l’area tematica Pt3: Tecnologie per la salvaguardia ambientale e il ripristino di ecosistemi, le domande dovranno essere presentate entro le ore 12. 00 del 30 aprile 2009. - Per partecipare al bando che riguarda l’area tematica Pt4: Elettronica – Microelettronica – Microrobotica – Meccatronica, le domande dovranno essere presentate entro le ore 12. 00 del 30 giugno 2009. La valutazione dei progetti sarà effettuata entro 90 giorni dalla data ultima per la presentazione delle domande di ciascun bando. Si ricorda che il bando è pubblicato sul sito internet della Regione Autonoma Valle d’Aosta. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi agli uffici dell’Assessorato attività produttive – Direzione assistenza alle imprese, qualità e formazione professionale - Piazza della Repubblica, 15 – Aosta (telefono 0165 274594 oppure 0165 274753). .  
   
   
VERBANO CUSIO OSSOLA - DINAMICA SISTEMA IMPRESE III TRIMESTRE 2008  
 
 Baveno, 5 novembre 2008 - Il sistema imprenditoriale della nostra provincia mette in luce nel terzo trimestre 2008 un saldo positivo fra imprese iscritte e cessate: i dati del Registro delle Imprese riferiti evidenziano infatti 186 iscrizioni e 140 cessazioni, con un saldo positivo pari a 46 unità; lo stock delle imprese registrate passa da 14. 048 nel secondo trimestre 2008 a 14. 094. Il tasso di sviluppo delle imprese della nostra provincia si fissa a +0,33%, dato sostanzialmente il linea con quello piemontese (+0,32%) e nazionale (+0,33%). Questi sono in sintesi i dati principali sulla dinamica della nati-mortalità delle nostre imprese, elaborati dal Servizio Promozione delle imprese e Sviluppo del territorio della Camera di commercio sulla base di Movimprese, rilevazione periodica realizzata da Infocamere. Nel Verbano Cusio Ossola il tasso di sviluppo del terzo trimestre 2008 (+0,33%) torna a crescere rispetto ai valori fatti registrare negli stessi periodi degli anni precedenti: +0,25% nel periodo giugno- settembre 2007 e 0,23% nel 2006. Il dato è in linea con quello fatto registrare a livello nazionale, dove il trimestre si è chiuso con un saldo attivo di 20. 358 unità. Anche il tasso di crescita trimestrale italiano (+0,33%) segna un modesto miglioramento rispetto alla rilevazione fatta nello stesso periodo del 2007, dovuto principalmente ad una riduzione delle chiusure (sono state 8. 400 meno rispetto al Iii trimestre dello scorso anno). Dato confermato, seppur con una diversa entità numerica, anche nella nostra provincia. Confrontando, infatti i trimestri giugno- settembre dal 2006 al 2008 a fronte di una sostanziale stabilità nelle iscrizioni è evidente la diminuzione delle cessazioni. Nell’analisi degli andamenti dei singoli settori, occorre premettere che una lettura dettagliata non è agevole, poiché alcune delle imprese nuove iscritte non hanno ancora dichiarato puntualmente l’attività svolta o stanno al momento predisponendosi ad iniziarla. Escludendo dunque le imprese non ancora classificate, nel terzo trimestre del 2008 il tasso di natalità più elevato si è registrato nel settore delle costruzioni (+1,4%), che rappresenta quasi il 20% del totale delle imprese. Positivo anche il commercio (1,18%) che pesa per quasi il 25% sull´economia locale. Buoni risultati sono stati raggiunti dalle imprese registrate come altri servizi pubblici, sociali e personali (+1,41%), attività immobiliari (+1,2) e da alberghi e ristoranti (+0,96%), che segna però il risultato peggiore dopo lo 0,4% registrato nel Iv trimestre del 2005. Per quanto riguarda i tassi di sviluppo i due maggiori settori economici presenti in provincia riportano valori positivi: +0,26% per le costruzioni (era +0,64 nel Iii trimestre del 2007) e 0,17% per il commercio. Seguono le attività immobiliari con un tasso di crescita dello 0,35% e 0,71% per gli altri servizi pubblici e sociali. Negativi il comparto alberghiero, -0,27% e quello dell´intermediazione monetaria e finanziaria, -1,4%. Continuando nell´analisi della dinamica settoriale, il macrosettore della manifattura fa segnare, nei primi nove mesi dell´anno, un tasso di sviluppo negativo (-0,34%), pur mantenendo sostanzialmente stabile il peso percentuale che vede il settore manifatturiero pesare per il 14,7% sull´economia locale. I settori lapideo, metalmeccanico e alberghiero, che maggiormente caratterizzano l’economia locale, registrano nel terzo trimestre dell´anno tassi di natalità inferiori al tasso medio provinciale. Analizzando, invece, il tasso di sviluppo si può vedere come il settore metalmeccanico non fissi un valore positivo dal Iii trimestre del 2006, mentre il lapideo nel periodo giugno settembre, ripresenti il segno più, dopo i primi due trimestri dell´anno. Relativamente all’analisi per forma giuridica, Movimprese Nazionale ha evidenziato l´emergere e il consolidarsi di due fenomeni di segno opposto che caratterizzano la dinamica del tessuto imprenditoriale italiano. Da un lato la forte espansione delle forme societarie di capitali, ormai giunte ad oltre un milione di unità su un totale di 6. 111. 674 imprese registrate al 30 settembre 2008, dall´altro, il rallentamento progressivo dell´espansione delle imprese costituite su base personale- ditte individuali e società di persona. Per quanto riguarda la nostra provincia l’andamento trimestrale dei tassi di sviluppo conferma la crescente rilevanza delle società di capitale, ormai consolidata dinamica di lungo periodo. Le società di capitali infatti registrano nel terzo trimestre dell´anno un tasso di sviluppo positivo (+0,23%), seppur inferiore rispetto ai primi due trimestri dell´anno. Stazionaria la crescita per le imprese con altre forme giuridiche, anche se bisogna evidenziare come le ditte individuali rappresentino il vero motore del sistema imprenditoriale locale, con uno stock al Iii trimestre del 2008 pari a 8178 imprese. .  
   
   
CRISI CHIMICA: INCONTRO IN ASSESSORATO REGIONALE UMBRO  
 
 Perugia, 5 novembre 2008 - I problemi inerenti la crisi della chimica in Umbria sono stati oggetto dell’incontro che si è tenuto ieri a Terni, presso l’assessorato regionale. All’incontro, promosso dall’assessore regionale allo sviluppo economico, Mario Giovannetti, hanno partecipato il Presidente della Provincia di Terni, i Sindaci di Terni e Narni, le segreterie provinciali di Filcem – Femca e Uilcem e le segreterie territoriali di Cgil Cisl e Uil. L’assessore Giovannetti introducendo l’incontro ha sottolineato come, a partire dalle singole situazioni aziendali, quella della chimica sia ormai una autentica crisi di settore. “Va sottolineato – ha detto Giovanetti - come in un quadro di sostanziale indebolimento della presenza del manifatturiero, il polo chimico ternano-narnese resta uno dei presidi del settore in Italia che ha i suoi punti di forza nell’integrazione dei siti produttivi, nella innovazione e nella ricerca avanzata. Restano aperti, in un quadro di difficoltà internazionali ed interne – secondo l’assessore, fattori di debolezza legati soprattutto ai costi energetici ed alla scarsa liquidità disponibile”. La chimica rappresenta da sempre - è stato sottolineato durante l’incontro - uno dei motori fondamentali dell’innovazione e dello sviluppo in questo territorio e va pertanto perseguito ogni sforzo affinché continui a rappresentare, a partire dalle eccellenze presenti, in particolare le produzioni della plastica biodegradabile, del lino e dell’alcantara, una risorsa certa per il futuro del territorio. E’ stata quindi evidenziata la necessità di “un coinvolgimento pieno del governo nazionale che, unitamente alle istituzioni locali, a partire dall’aggiornamento della piattaforma presentata all’Osservatorio nazionale della chimica nel maggio 2007, metta a disposizione le risorse necessarie per un rilancio dell’intero settore”. In questo quadro, relativamente alla vertenza Yara, le istituzioni umbre chiederanno un incontro urgente al Board della Multinazionale norvegese per conoscere, in relazione alla scelta mai condivisa di dismettere il sito di Nera Montoro, gli interventi che la stessa multinazionale intende realizzare per favorire nuovi insediamenti produttivi ed il mantenimento dei livelli occupazionali. Non può essere accettata la logica della Yara che, dopo anni di sfruttamento del sito si possano chiudere le produzioni ed andarsene. Tutti i soggetti presenti all’incontro, vista la gravità della crisi, hanno deciso di sollecitare al Governo l’apertura del “Tavolo nazionale sulla chimica” per un approfondito esame congiunto della situazione. Infine l’assessore Giovannetti ha annunciato una iniziativa per il 21 novembre che coinvolga il governo nazionale, le istituzioni locali, i parlamentari umbri, le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali, le associazioni datoriali, l’Osservatorio nazionale e provinciale della chimica al fine di fare il punto sui problemi aperti e le prospettive di rilancio del settore. .  
   
   
ACCIDENT RESEARCH CENTRE DELLA MONASH UNIVERSITY PRATO CAPITALE DELLA RICERCA CONTRO GLI INFORTUNI  
 
Firenze, 5 novembre 2008 - Inaugurato a Prato, nella sede della Monash University, il Centro europeo di ricerca sugli incidenti (“Accident Research Centre Muarc”): una delle quattro sedi al mondo (le altre sono a Kuala Lumpur, Johannesburg, Melbourne) promosse da questa università australiana (la più grande del paese, il cui motto, “Ancora Imparo”, deriva da una frase di Michelangelo e che dal 2001 è presente, con una sua sede e con attività in varie discipline, nella città toscana). In Australia il Muarc, con specifica attenzione per gli infortuni derivanti da incidenti automobilistici, è da circa 20 anni all’avanguardia nella ricerca sulla prevenzione degli infortuni. Alla presenza dell’ambasciatore d’Australia in Italia, signora Amanda Vanstone (che ha sottolineato come questa attività possa contribuire a «promuovere i già ot timi rapporti bilaterali fra Italia e Australia»), e delle autorità cittadine, fra cui il sindaco Marco Romagnoli, la targa ufficiale del Muarc, fino ad allora coperta da un drappo nero, è stata liberata – al piano terreno di Palazzo Vaj, sede pratese della Monash - da Claudio Martini, presidente della Regione Toscana. Ricordando una sua recente missione istituzionale in Australia dove ha avuto modo di visitare la sede centrale della Monash University «apprezzandone la forte sensibilità sociale», Martini ha sottolineato «la grande importanza della ricerca scientifica e accademica in un settore decisamente trasversale com’è quello della sicurezza. Un settore che oggi intercetta una delle domande forti nelle popolazioni perché riguarda molti campi della nostra esistenza, dalle strade ai cantieri, dalle abitazioni agli ospedali. Siamo davvero orgogliosi – ha concluso Martini – che sia proprio la terra toscana a fornire un contributo, in termini di ricerca sulla prevenzione, rispetto a temi così sentiti dai cittadini». Prendendo spunto dall’intervento dell’ambasciatore Vanstone che si era soffermata sui concreti risultati del Muarc nella prevenzione degli incidenti automobilistici e sui contatti fra l’università australiana e i più importanti marchi automobilistici mondiali per studiare adeguate sinergie di prevenzione, Claudio Martini ha invitato ad «allargare il campo della ricerca alla frontiera degli incidenti sui luoghi di lavoro». Coordinati da Annamaria Pagliaro, direttore della Monash di Prato, sono intervenuti Rod Mcclure, direttore generale di Muarc (organismo che nel 2005 ha ricevuto, per le sue ricerche, un importante riconoscimento dall’Organizzazione Mondiale della Sanità) e Brian Fildes, direttore del Centro pratese. Parlando degli incidenti automobilistici in una dimensione europea, Fildes ha accennato ad almeno 40 mila morti ogni anno e a mezzo milione di feriti («un’autentica epidemia davanti alla quale è necessario potenziare e affinare gli strumenti della ricerca in una dimensione internazionale puntando sulla prevenzione»). Ed è proprio partendo dagli incidenti automobilistici, per puntare sulla prevenzione in tutte le altre aree di infortuni (non ultimi i luoghi dove si svolgono attività sportive), che Prato ospiterà studenti e laureati da tutto il mondo per ricerche, seminari, laboratori capaci anche di sensibilizzare il grande pubblico perché – come è stato ripetuto – «la sicurezza è un problema che riguarda tutti». Gli studi condotti, a Melbourne, dal Centro specializzato di Monash University hanno, ad esempio, dimostrato che la rigorosa applicazione dei limiti di velocità insieme ai programmi di sensibilizzazione delle popolazio ni, compresa l’educazione contro gli abusi di sostanze alcoliche, si rivelano molto efficaci per ridurre l’eccesso di velocità che è la causa maggiore dell’ecatombe sulle strade di tutto il mondo. Abbassare la velocità del 10% - sempre secondo gli studi australiani di Monash University – potrebbe ridurre del 40% le morti dovute a incidenti stradali. .  
   
   
INFORTUNI SUL LAVORO, RAPPORTO 2007 INAIL MARCHE  
 
Roma, 5 Novembre 2008 - Andamento degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali, attivita` di prevenzione realizzate lo scorso anno. Sono i dati che la Direzione regionale per le Marche dell´Inali presentera` alla comunita` regionale, venerdi` 7 novembre, presso la sede della Regione Marche. Il Rapporto regionale annuale 2007 verra` illustrato alle istituzioni, alle parti sociali, ai Comitati paritetici, agli organi di informazione e all´opinione pubblica, presso la Sala Raffaello (Ancona, Via Gentile da Fabriano, 9) , a partire dalle ore 9. 30. Da alcuni anni, in collaborazione con l´assessorato alla Salute delle Regione Marche, la presentazione del Rapporto regionale annuale viene utilizzata come momento per effettuare una verifica congiunta delle attivita` di prevenzione, progettate e realizzate nel corso dell´anno di riferimento. Le iniziative riguardano l´igiene e la sicurezza negli ambienti di lavoro. L´incontro servira` anche per concordare i programmi da svolgere nell´anno successivo, con il coinvolgimento delle parti sociali, e per presentare il Terzo protocollo d´intesa Inail ´ Regione Marche, siglato il 24 aprile 2008. All´iniziativa saranno presenti l´assessore alla Salute della Regione Marche, Almerino Mezzolani; il direttore regionale dell´Inail, Sandro Passamonti; il responsabile del Coordinamento tecnico delle Regioni per la prevenzione nei luoghi di lavoro, Marco Masi (Regione Toscana); i rappresentanti delle parti sociali. Nel corso della presentazione sara` consegnato agli organi di informazione il volume del Rapporto regionale annuale 2007 e la sintesi contenente l´andamento infortunistico 2007, oltre l´analisi tendenziale di medio periodo 2001-2007. .  
   
   
TECNOLOGIE PER ABBATTERE L’INQUINAMENTO INDUSTRIALE: LA PROVINCIA DI TORINO ALL’AVANGUARDIA  
 
Torino, 5 novembre 2008 - Abbattere l’inquinamento ambientale a livello di processi produttivi e nello stesso tempo semplificare le procedure amministrative e autorizzative: è quanto si propone la Provincia di Torino che, fra le prime in Italia, ha avviato una procedura di autorizzazione che regolamenta l’attività delle imprese con l’obiettivo di certificare e autorizzare i procedimenti produttivi nel rispetto delle norme europee per l’abbattimento e il contenimento dell’inquinamento ambientale, riunificando in un unico atto autorizzazioni altrimenti distinte in materia di emissioni in aria, nell’acqua e sul suolo. La procedura si chiama lppc (Integrated Pollution Prevention and Control) e risponde ad una direttiva europea. Ad oggi la Provincia di Torino ha già rilasciato oltre 170 autorizzazioni: fra le aziende che fanno richiesta di ricevere l’autorizzazione integrata ambientale sul territorio provinciale ,prevalgono gli allevamenti di bestiame, aziende del comparto fondiario e dell’automotive: fra queste le più conosciute sono Pininfarina e Fiat Auto (per quanto concerne lo stabilimento di Mirafiori), Ilte, Martini & Rossi, Lavazza. Il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale in sostituzione di più atti autorizzativi, oltre a comportare una semplificazione amministrativa sia per il gestore dell’impianto che per la Provincia di Torino, permette di superare in modo integrato la logica degli approcci distinti nella valutazione e nel controllo delle emissioni in aria, in acqua o nel suolo: una visione limitata alle singole matrici ambientali può favorire il trasferimento dell’inquinamento da una matrice all’altra. Un ulteriore elemento di innovazione è rappresentato dal confronto, nell’ambito dell’istruttoria, tra le tecnologie e modalità di gestione del sito Ippc e le migliori tecnologie disponibili in ambito industriale. Per fare il punto sullo stato di attuazione dell’Ippc in Italia ed in Europa, domani giovedì 30 ottobre e venerdì l’Auditorium della nuova sede della Provincia di Torino in corso Inghilterra 7/9 ospita il secondo meeting internazionale, dal titolo L’introduzione delle Bat per l’ambiente e la salute pubblica, che consentirà di mettere a confronto le esperienze e le difficoltà di applicazione della direttiva e in particolare aprirà un approfondimento sulle Bat- Best Available Technology, ovvero le migliori tecnologie disponibili- per il trattamento delle emissioni nelle matrici aria e acqua. Il convegno sarà aperto domani mattina alle 9. 30 dal Presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta, dal Presidente Unione Industriale di Torino Gianfranco Carbonato, dal Presidente Api Torino Claudia Porchietto e da Giuseppe Genon, Presidente della Fondazione per l’Ambiente T. Fenoglio. Le sessioni tematiche della prima giornata sono focalizzate su quelle attività industriali i cui impatti interessano prevalentemente la matrice atmosferica, mentre nella seconda giornata l’attenzione sarà rivolta agli impatti sulla matrice acqua. Per approfondimenti e per il programma. Http://www. Provincia. Torino. It/ambiente/ippc_aia/meeting_ippc2008 .  
   
   
CONFERENZA MANUFUTURE 2008  
 
Saint Etienne, Francia, 5 novembre 2008 - L´8 e 9 dicembre si terrà a Saint Etienne, in Francia, la conferenza Manufuture 2008. Oranizzato sotto l´egida della presidenza francese dell´Unione europea, Manufuture 2008 si concentrerà sulle "Regioni europee e Pmi per l´implementazione delle priorità strategiche in materia di manifatture". La conferenza affronterà i seguenti argomenti: l´importanza delle piccole e medie imprese (Pmi) nello sviluppo di competitività e innovazione dell´industria europea; il ruolo delle regioni e dei cluster nella ricerca e nello sviluppo (R&s) delle manifatture europee; migliore organizzazione della governance per un´implementazione riuscita delle priorità di R&s nell´industria manifatturiera europea. Il 10 dicembre la conferenza di due giorni sarà completata da un evento di intermediazione tecnologica. Questo evento offrirà l´opportunità di incontrare potenziali partner e sviluppare consorzi per i progetti europei. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Manufuture2008. Eu/ .  
   
   
FIDA FEDERAZIONE ITALIANA DONNE AVVOCATO: XXXIII CONGRESSO INTERNAZIONALE "I BAMBINI SONO IL FUTURO! QUALI DIRITTI – QUALI LEGGI" 13-16 NOVEMBRE 2008 - MILANO - PALAZZO DELLE STELLINE.  
 
Milano 5 Novembre 2008 - Il Congresso si inserisce nell´ambito delle celebrazioni della Convenzione dei Diritti dell infazia (New York 20 novembre 1989) mettendo a fuoco, con un ottica di genere, le esperienze delle legislazioni nazionali con sensibilità sociale oltre che giuridica e mettendo in contatto culture differenti. I bambini godono oggi di un´ attenzione particolare nel campo del diritto anche perchè lo sviluppo delle cosidette scienze sociali dimostra quanto le esperienze dell´ infanzia siano elementi fondanti per tutta la vita. Non sempre le leggi degli Stati tutelano efficacemente i diritti dei fanciulli ad una serena crescita e non sempre le leggi, che pure esistono, sono applicate. L´evento é un occasione per conoscere e confrontare "al femminile" i diritti civili, politici, economici e sociali dei bambini, perché dal benessere delle donne e dei bambini dipende la forza della societa´. Fida è un´ Organizzazione internazionale non Governativa (Ong) coinvolta nel consiglio socio economico delle Nazioni Unite, ha come scopo la promozione del welfare di donne e bambini in 73 paesi dei 5 continenti del mondo. Organizza convegni nazionali e internazioni, promuove lo studio del diritto comparato ed evidenzia le opportunita´ disponibilii per le donne nella vita civile. Fida è costituita esclusivamente da donne avvocato ammesse alla pratica della legge nei loro rispettivi Paesi ed è impegnata anche nella formazione di gruppi di consulenza professionale con altre organizzazioni non governative. Programma completo su: www. Fidaconvention. Org .