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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 10 Novembre 2008 |
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L´UNIONE EUROPEA PLAUDE LA VITTORIA DI BARACK OBAMA ALLE PRESIDENZIALI AMERICANE YES, WE CAN - YES, WE DID |
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Bruxelles, 10 novembre 2008 - Più di 130 milioni di americani hanno votato ieri per eleggere il 44esimo Presidente degli Stati Uniti: Barack Obama. Lo spoglio dei voti, affluenza record (66%), é stato seguito in tutto il mondo, Obama contro Mccain, democratici contro repubblicani, 349 grandi elettori contro 163. A Bruxelles, nei corridoi del Parlamento sono giorni che si discuteva e rifletteva sui due scenari che si sarebbero potuti aprire oggi nella politica mondiale, i pronostici erano vari, ma il risultato è storia ed ha superato ogni aspettativa. Le reazioni da Bruxelles all´Obama dream night: "Yes, we can - Yes, we did" - Hans-gert Pöttering, il presidente del Parlamento Europeo, si è congratulato col neo eletto Presidente in una lettera in cui gli augura "successo nell´affrontare il nuovo ruolo che rivestirà in tempi così critici". Pöttering ha detto che il "risultato è riprova della straordinaria capacità di ripresa che tante volte, nei momenti più bui della storia americana, l´America ha dimostrato di possedere". Il presidente ha dunque colto l´occasione per invitare Obama a parlare dinanzi al Parlamento Europeo, sottolineando come questo nuovo inizio possa essere una grande opportunità per un nuovo rapporto tra Ue e Us. - Jacek Saryusz-wolski, presidente dell´ Afet (commissione parlamentare affari esteri), ci ha dichiarato che "l´Europa guarda speranzosa verso nuovi legami, una sincera alleanza transatlantica. Gli Stati Uniti e l´Unione Europea insieme possono affrontare con più efficacia le sfide globali che hanno d´innanzi: la crisi finanziaria, il cambiamento climatico, la sicurezza energetica, il Medio Oriente e il terrorismo". - Jonathan Evans, presidente della delegazione per le relazioni con gli Stati Uniti: “Dovremmo applaudire l´elettorato americano. Il loro esercizio di democrazia ha appassionato tutto il mondo e certamente anche noi in Europa. " Ha opinato che ci troviamo di fronte ad una possibile inversione dell´opinione pubblica europea verso gli Us. - Libor Rouĉek, vicepresidente dell´ Afet: "Credo che Barack Obama sarà un miglior partner rispetto al precedente presidente. Una cooperazione più stretta tra Europa e Us é necessaria per vincere le sfide globali quali la crisi economica e finanziaria, il cambiamento climatico, la proliferazione delle armi di distruzione di massa e la lotta al terrorismo in particolare. L´amministrazione Bush ci ha dimostrato che nemmeno gli Stati Uniti riescono a risolvere i complessi problemi attuali". - Daniel Cohn-bendit (copresidente del Gruppo Verde/alleanza libera europea): "La speranza c´è, adesso dobbiamo solo aspettare e vedere cosa succederà". Spera in un´iniziativa Americana d´ingresso nel Protocollo di Kyoto. "Oggi é la fine dell´era dei cowboy americani, Il mondo intero può identificarsi in questo voto e gli americani dovrebbero essere fieri di quello che hanno raggiunto". - Graham Watson, Presidente dell´Alde (Gruppo dell´Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l´Europa), vede come "principale responsabilità del nuovo presidente il dare un segno decisivo nella lotta al cambiamento climatico. Gli Stati Uniti impareranno come un potere di persuasione di un forte leader trionferà sempre sopra un potere militare". - Vittorio Agnoletto, deputato italiano del Gue (Gruppo confederale della Sinistra unitaria europea/Sinistra verde nordica), membro dell´Afet e della Delegazione per le relazioni con le Nazioni Unite, ci ha dichiarato che: "La vittoria di Obama ha un forte significato simbolico, costituisce in tutto il mondo un formidabile freno alle politiche razziste fondate sulla discriminazione verso persone di diversa etnia e con un differente colore della pelle. Il successo del candidato democratico rappresenta una grande speranza per i lavoratori e per i ceti popolari statunitensi per l´atteso miglioramento dello Stato sociale e per il raggiungimento di un pieno diritto all´acceso al Servizio sanitario anche per i poveri. Non mi aspetto invece grandi cambiamenti nella politica estera". - Amr Moussa, Segretario Generale della Lega degli Stati Arabi, questa mattina, durante il suo incontro con la commissione parlamentare Afet, ha dichiarato che "noi tutti abbiamo bisogno di cambiamento - We all need change chiaro riferimento allo slogan elettorale Change, we need - e questo è quello che ci aspettiamo dal nuovo leader degli Stati Uniti. Abbiamo bisogno di un cambiamento nell´approccio americano al mondo arabo". - Kristen Silverberg, ambasciatrice degli Stati Uniti per l´Unione Europea, parlando con i giornalisti di Bruxelles, ha detto che "spera che quest´entusiasmo da entrambe le parti dell´atlantico possa trasformarsi in azione e che si possa lavorare insieme anche in temi quali l´Afghanistan, il cambiamento climatico, la crisi finanziaria, il commercio e le istituzioni internazionali". - Kurt Volker, ambasciatore Americano per la Nato, insieme all´ambasciatrice Silverberg, hanno segnalato come "il nuovo Presidente Americano si attenda un forte contributo europeo per la pace e la sicurezza", soprattutto in Afghanistan. . |
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LA COMMISSIONE EUROPEA HA ORGANIZZATO A BRUXELLES UN DIBATTITO DEDICATO ALLA TRADUZIONE, "LA LINGUA DELL´EUROPA" |
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Bruxelles, 10 novembre 2008 - Il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso e il commissario responsabile del multilinguismo Leonard Orban hanno invitato sedici traduttori, scrittori, editori e critici letterari europei di spicco provenienti da vari Paesi a partecipare alla colazione-dibattito su traduzione e cultura che si è svolta il 6 novembre a Bruxelles. Prima della colazione-dibattito i partecipanti hanno discusso per mezza giornata il tema della traduzione quale elemento essenziale per il dialogo tra le culture e ponte intellettuale tra le “piccole” e le “grandi” lingue, esaminando tutte le forme di traduzione e tutti i protagonisti coinvolti. “La traduzione svolge un ruolo importante nel rapporto dell’Europa con il resto del mondo e nella promozione dell’uguaglianza delle culture”, ha affermato il presidente Barroso, che ha aggiunto: “La traduzione garantisce al tempo stesso la salvaguardia di una lingua. La vitalità della traduzione dimostra che la globalizzazione non è un rullo compressore che appiattisce la diversità culturale, ma al contrario un’opportunità di arricchimento reciproco. La traduzione è importante anche dal punto di vista economico, in quanto, in un certo senso, tradurre significa innovare. La traduzione introduce nuove idee in una data società, alimenta un dibattito che suscita la consapevolezza dell’esistenza di nuove prospettive e di nuovi orizzonti di progresso. ” “Per me la traduzione è una delle espressioni del multilinguismo”, ha affermato il commissario Orban. “Una società è multilingue non solo quando i suoi cittadini sono in grado di parlare varie lingue, ma anche quando le lingue di quella società sono in comunicazione costante tra loro grazie alla traduzione. La traduzione comporta un processo negoziale continuo tra l’autore, il traduttore e il lettore. In Europa lo sappiamo bene, considerato che l’essenza stessa del nostro stare insieme risiede nel negoziato. ” La colazione-dibattito rientra nel quadro di un’iniziativa in due tempi che nell’aprile 2009 verrà completata da una più ampia conferenza sulla traduzione letteraria, il cui obiettivo è valorizzare il ruolo della traduzione in generale e di quella letteraria in particolare. Come ha osservato Umberto Eco, “la lingua dell’Europa è la traduzione”. La traduzione letteraria è un tema trasversale, che coinvolge autori, editori e critici, oltre a svolgere un ruolo in altri settori della cultura, quali il cinema e la musica. La traduzione è importante anche sotto vari altri profili: l’apprendimento delle lingue, l’integrazione dei lavoratori migranti, la salvaguardia dell’identità, la promozione dell’alfabetizzazione, la competenza nella propria lingua madre e le nuove tecnologie. Contesto La traduzione costituisce un aspetto essenziale della nuova strategia per il multilinguismo varata dalla Commissione con la sua recente comunicazione sul tema. Il programma comunitario Cultura 2007-2013 sostiene la traduzione letteraria da una lingua europea ad un’altra per potenziare la conoscenza della letteratura e del patrimonio letterario degli altri Paesi europei e contribuire in tal modo al rafforzamento delle politiche sul multilinguismo e alla promozione del dialogo interculturale. Possono partecipare le case editrici o i gruppi editoriali pubblici o privati che intendono pubblicare opere narrative (romanzi, fiabe, racconti, opere teatrali, poesia o fumetti). Già alcune migliaia di libri sono stati tradotti grazie ai finanziamenti previsti da precedenti programmi comunitari nel campo della traduzione letteraria, tra cui in particolare il programma Cultura 2000, e l’iniziativa prosegue nell’ambito nel nuovo programma Cultura 2007-2013. Ogni anno è stata particolarmente attiva la partecipazione a quest’azione comunitaria da parte degli editori che pubblicano nelle lingue meno diffuse. . |
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WORKSHOP CONCLUSIVO MENCAWAR |
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Pisa, 10 novembre 2008 - Il 24 novembre il progetto Mencawar ("Mediterranean network for cataloguing and web fruitions of ancient artworks and inscriptions" - "Network mediterraneo per la catalogazione e consultazione web degli artefatti e delle epigrafi antiche") organizza un workshop a Pisa, in Italia. Durante l´evento, organizzato in occasione dell´eminente conclusione del progetto, che è stato finanziato nell´ambito del Sesto programma quadro (6°Pq) della Commissione europea, il consorzio di ricerca presenterà i suoi risultati e anche quelli di progetti simili, affinché possano essere definite le prospettive di future collaborazioni nella catalogazione delle opere d´arte. Per il Mencawar si sono riuniti l´Università di Pisa (Italia), il British Museum (Regno Unito), l´Università di Yarmouk (Giordania) e l´Università di Saint Joseph (Libano), per creare una banca dati comune per le epigrafi sudarabiche, nabatee e fenici, che sarà accessibile non soltanto per i ricercatori, ma consultabile da chiunque interessato nell´argomento. In questo modo, Mencawar spera di rendere le nuove metodologie ampiamente accessibili per lo studio e la conservazione degli artefatti e delle epigrafi antiche. Per ulteriori informazioni: http://mencawar. Humnet. Unipi. It/news. Html . |
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ALBANIA, RIFORME E LIBERALIZZAZIONE DEI VISTI |
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Tirana, 10 novembre 2008 - Nel corso della sua recente visita in Albania, il Ministro degli Esteri Franco Frattini ha affermato di essere convinto che la liberalizzazione del regime dei visti dell´Albania sia prossima alla realizzazione, scrive "Setimes". Nel corso della sua visita a Tirana, Frattini ha incontrato il Primo Ministro Sali Berisha, il quale ha fatto il punto della situazione sugli sforzi in corso da parte di varie istituzioni albanesi di adeguarsi agli standard dell´Ue. Frattini ha ribadito che Berisha ha mantenuto le promesse fatte all´Europa, e che questo apre le porte a conseguenze positive per tutti i cittadini albanesi. Le autorità albanesi hanno mostrato a Frattini i nuovi passaporti biometrici e le carte di identità elettroniche, elementi chiave per portare a termine il processo di liberalizzazione dei visti. Frattini e Berisha hanno discusso inoltre delle relazioni economiche bilaterali, firmando cinque accordi mirati allo sviluppo degli investimenti italiani in Albania. . |
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SLOVENIA, SINDACATO CHIEDE AUMENTO SALARIO MINIMO |
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Lubiana, 10 novembre 2008 - - La maggior confederazione sindacale slovena, l´Associazione dei Sindacati Indipendenti (Zsss) ha dichiarato di voler proporre che il salario minimo sia alzato ad almeno 500 euro. Lo rende noto il sito internet del governo sloveno. Dopo l´aumento annuale dei salari in agosto, la paga minima lorda in Slovenia è di 589,11 euro, che al netto significa 426 euro. Nel frattempo, la soglia di povertà è stata fissata in 460 euro nel 2006, ma è aumentata negli ultimi 2 anni a causa dell´inflazione. Il presidente della Zsss, Dusan Semolic, ha dichiarato che nessuno dovrebbe accettare di lavorare a tempo pieno per meno di 500 euro netti, e ha dichiarato che la società slovena è abbastanza ricca da raggiungere questo obiettivo in tempi relativamente brevi. Semolic non ha detto quando i sindacati potranno raggiungere questo obiettivo, ma si è detto fiducioso di raggiungere qualche cambiamento entro la fine dell´anno. La Zsss ha chiesto al nuovo governo sloveno di fare del salario minimo una priorità. . |
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SLOVENIA, SVILUPPARE COOPERAZIONE CON UCRAINA |
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Lubiana, 10 novembre 2008 - Il sito internet del governo sloveno comunica che una delegazione di imprenditori sloveni ha compiuto una visita in Ucraina. L´obiettivo era quello di approfondire i rapporti di affari già esistenti tra i due Paesi e di crearne di nuovi, specialmente nel settore import-export. La visita ha prodotto un accordo di cooperazione tra la Camera di Commercio Slovena (Gzs) e l´Unione degli Industriali e Imprenditori Ucraini. Tra l´altro, la delegazione slovena ha preso parte a una conferenza imprenditoriale bilaterale, e ha visitato il Centro Ucraino per la Promozione degli Investimenti Esteri Investukraine, partner dell´Agenzia Pubblica per l´Imprenditoria e gli Investimenti Esteri ucraina (Japti ). I rappresentanti del Ministero dell´Economia Sloveno hanno offerto alla parte ucraina la loro assistenza nel processo di integrazione all´Ue nella forma di consigli riguardanti la legislazione tecnica. . |
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EMISSIONE BOT NOVEMBRE 2008 |
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Roma, 10 novembre 2008 - Il Mef ha disposto un´emissione, con regolamento 14 novembre 2008, da effettuarsi tramite asta l´11 novembre 2008, di 10. 500 milioni di euro di Bot così ripartiti:
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importo (in ml. Di euro) |
Scadenza |
giorni |
Trimestrali |
4. 500 |
16. 02. 2009 |
94 |
Annuali |
6. 000 |
16. 11. 2009 |
367 | E´ da tener presente che il 14 novembre 2008 vengono a scadere Bot per 9. 500 milioni di euro (3. 500 milioni di euro trimestrali e 6. 000 milioni di euro annuali). I Bot sono posti all´asta con il sistema di collocamento dell´asta competitiva e senza l´indicazione del prezzo base da parte del Tesoro. I buoni possono essere sottoscritti per un importo minimo di mille euro. I prezzi indicati dagli operatori partecipanti alle aste dei Bot, espressi in termini percentuali, possono variare, per tutte le tipologie di titoli, di un millesimo di punto percentuale o multiplo di tale cifra. Non sono ammesse all´asta richieste senza indicazione di prezzo. L´importo di ciascuna richiesta non può essere inferiore ad un milione e mezzo di euro (1. 500. 000€). Il collocamento dei Bot verrà effettuato nei confronti degli operatori indicati nei decreti di emissione. In attuazione di quanto disposto nella Sez. Ii - Tit. V del decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, e relative norme di attuazione, in relazione alla dematerializzazione dei titoli di Stato, i buoni ordinari del Tesoro sono rappresentati da iscrizioni contabili a favore degli aventi diritto. La Banca d´Italia provvede a inserire in via automatica le partite dei Bot sottoscritti in asta da regolare nel servizio di compensazione e liquidazione avente a oggetto strumenti finanziari con valuta pari a quella di regolamento. Sulla base delle assegnazioni, gli intermediari aggiudicatari accreditano i relativi importi sui conti intrattenuti con i sottoscrittori. Le richieste di acquisto - con un massimo di tre per ciascuna tranche - dovranno pervenire alla Banca d´Italia, esclusivamente tramite la rete nazionale interbancaria, entro e non oltre le ore 11 del giorno 11 novembre 2008 con l´osservanza delle modalità stabilite nei decreti di emissione. Si ricorda che in caso di malfunzionamento delle apparecchiature che non consenta l´immissione dei messaggi nella rete, le richieste di partecipazione all´asta debbono essere inviate con modulo trasmesso via fax. Le richieste non pervenute entro il termine stabilito dai decreti di emissione non vengono prese in considerazione. Eventuali richieste sostitutive di quelle corrispondenti già pervenute sono prese in considerazione solo se giunte entro il termine di cui sopra. Le richieste non possono essere più ritirate dopo il termine suddetto . Qualora le richieste di ciascun operatore, anche complessivamente, superino l´importo offerto dal Tesoro, esse verranno prese in considerazione a partire da quella a prezzo più alto, fino a concorrenza dell´importo offerto, salvo quanto diversamente stabilito nei decreti di emissione. La circolazione dei Bot al 31 ottobre 2008 era pari a 164. 683,166 milioni di euro, di cui 3. 000 milioni di euro a 165 giorni, 2. 500 milioni di euro a 120 giorni, 3. 500 milioni di euro a 92 giorni, 2. 500 milioni di euro a 76 giorni, 12. 500 milioni di euro trimestrali, 60. 526,5 milioni di euro semestrali e 80. 156,666 milioni di euro annuali. . . |
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EMISSIONE DI BTP NOVEMBRE 2008 |
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Roma, 10 novembre 2008 - Il Mef comunica che verrà disposta, per il giorno 13 novembre 2008, con regolamento 17 novembre 2008, l´emissione di titoli di Stato, rappresentati dai seguenti prestiti: - Buoni del Tesoro Poliennali: decorrenza : 1º agosto 2007; ottava tranche scadenza : 1º agosto 2039 tasso d´interesse annuo lordo : 5 % Il meccanismo di collocamento utilizzato sarà quello dell´asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa all´interno di un intervallo di emissione che sarà annunciato con successivo comunicato stampa. Inoltre il Mef comunica che verrà disposta, sempre per il giorno 13 novembre 2008, con regolamento 17 novembre 2008, l´emissione di titoli di Stato, rappresentati dai seguenti prestiti non più in corso di emissione: - Buoni del Tesoro Poliennali: decorrenza : 1º agosto 2002; quindicesima tranche scadenza : 1º febbraio 2013 tasso d´interesse annuo lordo : 4,75% decorrenza : 1º agosto 2005; sedicesima tranche scadenza : 1º febbraio 2037 tasso d´interesse annuo lordo : 4% Il meccanismo di collocamento utilizzato sarà quello dell´asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa all´interno di un intervallo di emissione riferito complessivamente ai due prestiti menzionati. L´ammontare collocato sarà determinato escludendo le offerte formulate a prezzi ritenuti non convenienti sulla base delle condizioni di mercato. Sono ammesse a partecipare all´asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie indicate nei decreti recanti l´emissione dei suddetti titoli. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500. 000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all´importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all´importo medesimo. I prezzi indicati varieranno di un importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. L´importo minimo sottoscrivibile è di mille euro. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - nel termine previsto dal sottoindicato calendario - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d´Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d´Italia medesima e conosciute dagli operatori. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione sarà reso noto mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all´asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i titoli assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei titoli assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato al prezzo di aggiudicazione e con corresponsione dei dietimi d´interesse dal giorno successivo alla data di decorrenza della cedola in corso al giorno di regolamento. Agli operatori medesimi viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei buoni assegnati - pari allo: - 0,40% per i B. T. P. 5 % 1º. 8. 2007/2039, per i B. T. P. 4,75 % 1º. 8. 2002/1º. 2. 2013 e per i B. T. P. 4 % 1º. 8. 2005/1º. 2. 2037. Il pubblico potrà prenotare i titoli presso le suddette categorie di operatori nel termine previsto dal sottoindicato calendario; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l´eventuale versamento di un acconto sull´importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l´importo corrispondente ai titoli assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione, nonché ai dietimi d´interesse dovuti; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente:
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Btp scad. 1º/8/2039 |
Btp scad. 1º/2/2013 |
Btp scad. 1º/2/2037 |
Prenotazione da parte del pubblico entro il |
12 novenbre 2008 |
12 novenbre 2008 |
12 novenbre 2008 |
Presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del |
13 novenbre 2008 |
13 novenbre 2008 |
13 novenbre 2008 |
Regolamento sottoscrizioni |
17 novembre 2008 |
17 novembre 2008 |
17 novembre 2008 |
Dietimi d´interesse da corrispondere |
108 |
108 |
108 | Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti dei titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L´offerta della tranche supplementare è stabilita, per ogni emissione, per un importo massimo non superiore al 10% dell´ammontare nominale offerto per i titoli in corso di emissione e del 10% dell´ammontare nominale collocato per i titoli non più in corso di emissione. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell´asta della presente emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" alle assegnazioni supplementari vengono indicate nei rispettivi decreti recanti l´emissione dei titoli suddetti. . |
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BANCHE: ALESSANDRO PROFUMO NUOVO PRESIDENTE DELLA FEDERAZIONE BANCARIA EUROPEA TRA LE PRIORITÀ FRONTEGGIARE EFFICACEMENTE LA CRISI E RAFFORZARE LA FIDUCIA NELLE BANCHE |
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Bruxelles, 10 novembre 2008 - L’amministratore delegato di Unicredit, Alessandro Profumo, è stato nominato Presidente del Consiglio della Federazione Bancaria Europea (Fbe). Dal 1º gennaio 2009 Profumo sarà dunque il Presidente dei banchieri d’Europa, che rappresenterà in tutte le sedi in cui opera la Federazione. A fine dicembre scade infatti il mandato di Michel Pébereau, Presidente di Bnpparibas. Lo scorso 24 ottobre Profumo era stato confermato, dal Comitato Esecutivo dell’Abi, rappresentante italiano nel Consiglio della Fbe per il secondo mandato. Il Consiglio Fbe è l’organo competente ad assumere le decisioni di natura strategica e politica sulle principali questioni all’attenzione della Federazione, alla quale aderiscono 31 Associazioni bancarie dei Paesi europei. Tra le priorità del nuovo Presidente Fbe rafforzare la fiducia dei risparmiatori e dei mercati nelle banche, proporre misure e iniziative che possano fronteggiare adeguatamente la situazione e garantire la stabilità del mercati internazionali. Profumo è anche Presidente del Supervisory Board di Hvb, Presidente del Supervisory Board di Bank Austria, Membro del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Esecutivo di Abi, Membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Teatro alla Scala, Membro del Consiglio di Amministrazione dell’Università Luigi Bocconi, Membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Arnaldo Pomodoro. . |
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FONDAZIONE CARIPLO, PER IL 2009 MANTIENE LO STESSO LIVELLO DI EROGAZIONE DEL 2008 |
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Milano, 2008. La Commissione Centrale di Beneficenza, nella seduta del 4 novembre, ha approvato all’unanimità il Documento Previsionale Programmatico 2009 con il quale viene destinata all’attività filantropica la somma totale di 211 milioni di euro, mantenendo così sostanzialmente invariato il livello previsto per il 2008. Per raggiungere questo obbiettivo, la Commissione Centrale di Beneficenza ha accolto la possibilità, qualora se ne ravvisasse la necessità, una volta verificato il risultato di bilancio consuntivo, di fare ricorso al Fondo di stabilizzazione delle erogazioni. . |
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TRENTO: ELEZIONI 2008, LO SCRUTINIO SUL WEB L’ESITO DEL VOTO CON AGGIORNAMENTI IN DIRETTA SULLE TESTATE LOCALI E NAZIONALI |
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Trento, 10 novembre 2008 – Le elezioni provinciali 2008 in Trentino sono seguite, in diretta o con frequenti aggiornamenti sullo scrutinio dei voti, anche sul web. Molti sono i siti Internet di testate locali e nazionali che riservano attenzione alla consultazione elettorale con propri collegamenti in diretta o attraverso collegamenti al sito ufficiale della Provincia autonoma di Trento www. Elezioni2008. Provincia. Tn. It. Segnaliamo, in particolare: www. Minoranzelinguistiche. Provincia. Tn. It che trasmette in lingua ladina; www. Ladige. It www. Giornaletrentino. It www. Ansa. It/site/notizie/regioni/trentino/trentino. Html http://www. Corriere. It/politica/08_novembre_10/trentino_voto_provinciali_7d25c806-af05-11dd-bbcd-00144f02aabc. Shtml http://trentinocorrierealpi. Repubblica. It/dettaglio/elezioni-la-diretta-on-line-dellai-al-57-divina-35/1543004 http://www. Lavocedelnordest. It/home/index. Cfm http://www. Vitatrentina. It/elezioni2008 www. Ladigetto. It . |
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LOMBARDIA: FORMIGONI PRESENTA MANOVRA 2009 A PROVA DI CRISI IN BILANCIO 25 MLD, NIENTE NUOVE TASSE, INVESTIMENTI CONFERMATI |
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Milano, 10 novembre 2008 - La Giunta regionale della Lombardia ha varato una manovra economico-finanziaria "a prova di crisi" da 25 miliardi per il 2009. "Confermiamo gli impegni per gli investimenti, non aumentiamo di un solo euro nessuna tassa. Mettiamo in campo specifiche misure per il sostegno al credito delle piccole e medie imprese. E prevediamo di proseguire lo sconto benzina nelle aree di confine, se il Governo introduce il meccanismo idoneo che abbiamo proposto". Così il presidente della Regione, Roberto Formigoni, ha presentato il 6 novembre in conferenza stampa, il pacchetto dei provvedimenti - Finanziaria e bilancio di previsione - che ora possono iniziare l´iter in Consiglio regionale. Lo ha fatto insieme agli assessori Mario Scotti, capo delegazione Udc in Giunta, Romano La Russa, capo delegazione An in Giunta, Massimo Zanello per la Lega Nord, e, in videoconferenza da Roma, all´assessore alle Risorse e Finanze, Romano Colozzi. La Giunta regionale ha dunque varato un bilancio di previsione 2009 da 25 miliardi di euro, 16 dei quali (pari al 74,3%) destinati al Servizio sanitario regionale per il quale è prevista la continuazione, a livello di sistema, del pareggio economico-finanziario, senza intaccare, anzi, migliorando i servizi. Da rilevare - come ha fatto Colozzi - che ben 3. 500 milioni (il 15% delle entrate) sono destinati al Fondo di solidarietà interregionale (al quale la Lombardia contribuisce per più del 50%). Il bilancio si inquadra in una manovra triennale (2009-2011) da 67 miliardi di euro di risorse regionali destinate alla realizzazione delle politiche e degli obiettivi previsti dal Dpefr (Documento di Programmazione Economica Finanziaria), i cui ambiti principali sono: persona, capitale umano e patrimonio culturale; competitività; sanità, famiglia e casa; ambiente, territorio e infrastrutture; sicurezza. "La manovra 2009-2011 - ha sottolineato Formigoni - cade nel contesto di una crisi finanziaria internazionale, che può avere effetti anche sull´economia reale del nostro paese e della nostra regione. D´altro canto Regione Lombardia gode di solidità finanziaria e patrimoniale, come attestato da tutte le Agenzie di rating che le riconoscono grande affidabilità finanziaria (basti citare il bilancio della sanità in costante equilibrio dal 2001) e la collocano da questo punto di vista in posizione preminente nel panorama italiano ed europeo. La razionalizzazione della spesa corrente, realizzata da anni, agevola l´impegno per gli investimenti, che viene quindi confermato nella manovra. Viene messo in campo un forte e innovativo impegno per favorire l´accesso al credito delle piccole e medie imprese. E nessuna tassa in più". Il rispetto del Patto di Stabilità è un altro degli elementi fondamentali nell´impostazione della manovra finanziaria regionale. Esso comporta l´impossibilità ad impegnare spese correnti, al netto delle spese sanitarie, in misura superiore all´importo minimo del triennio precedente e l´impossibilità a contrarre debiti per gli investimenti. Condizioni che Regione Lombardia ha sempre rispettato e continuerà a rispettare. Tutto ciò senza aumentare le tasse: Regione Lombardia ha scelto di non usufruire degli ulteriori margini fiscali disponibili per aumentare il proprio gettito. Ad esempio non reintroduce l´addizionale regionale sul gas metano (a differenza di altre Regioni), mentre riconferma la riduzione dell´addizionale regionale all´Irpef dello 0,3% per i redditi fino a 15. 493,71 euro introdotta nel 2008 (l´aliquota minima passa dall´1,2% del 2007 allo 0,9% nel 2008 e nel 2009). La manovra conferma anche la carta sconto benzina nelle aree di confine con la Svizzera, condizionata alla accettazione da parte del Governo dei meccanismi di sostenibilità proposti dalla Regione. Ed ecco, in dettaglio, i principali capitoli della manovra. Persona, Capitale Umano E Patrimonio Culturale - Le risorse complessivamente stanziate per l´area "Persona, capitale umano e patrimonio culturale" ammontano a circa 750 milioni nel triennio. La prevalente destinazione riguarda il sistema educativo e di formazione professionale, cui vanno circa 200 milioni. La programmazione 2009 conferma il "sistema della dote" (70 milioni) per sostenere la scelta della persona in base ai propri bisogni, insieme al diritto allo studio universitario (80 milioni). Rimarchevole l´aumento delle risorse per la cultura ("quelle che di solito sono le prime ad essere tagliate", ha sottolineato Zanello), da 29,7 milioni nel 2008 a 36,2 milioni per il 2009. Competitività - A disposizione delle politiche per le imprese, ci sono nel 2009 101 milioni di risorse proprie della Regione, su 244 nel triennio, cui si aggiungono risorse da Fondo Unico Nazionale (132 milioni), Fondo unico regionale (47), Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale - 532 milioni per il settennio 2007/2013). L´attuale crisi dei mercati finanziari ha richiesto un intervento regionale straordinario per favorire l´accesso delle piccole e medie imprese al credito e concedere loro la liquidità necessaria a superare il momento di crisi nonché gli investimenti in innovazione. Il bilancio recepisce le forme di intervento già individuate, su cui si stanno attivando sinergie con il sistema bancario, con Bei e con le Camere di Commercio. Esse riguardano il rafforzamento del sistema delle garanzie attraverso i Confidi di 1° e 2° grado, il rifinanziamento del Fondo di rotazione per l´imprenditorialità (Frim), l´attivazione del Fondo Made in Lombardy e altro ancora, per una mobilitazione complessiva di risorse per circa 4 miliardi. "In un momento così difficile per l´economia internazionale - ha detto l´assessore La Russa - poniamo particolare attenzione a quello che ci chiedono le nostre imprese. Ma un grande risultato l´abbiamo già raggiunto: la conferma degli impegni presi nello scorso bilancio e per il futuro". Sanità, Famiglia E Casa - Per l´area "Sanità, famiglia e casa" sono previste risorse per 49 miliardi nel triennio (90% delle quali per la Sanità). Alcune priorità per la sanità riguardano: sviluppo dell´assistenza territoriale; nuove modalità di assistenza domiciliare per pazienti terminali, affetti da Sclerosi Laterale Amiotrofica ed in stato vegetativo persistente; avvio a regime dell´Azienda Regionale Emergenza Urgenza; pieno utilizzo del progetto Crs-siss con conseguente estensione anche del servizio Call Center e ulteriore- miglioramento dei tempi di attesa; mantenimento equilibrio della spesa sanitaria; previsti 10 milioni per la realizzazione e completamento dei nuovi ospedali. Alcune priorità per quanto riguarda il welfare sono: sostegno alla maternità e alla famiglia (risorse statali per 55,8 milioni nel triennio; risorse Fnps per 13,7 milioni, risorse regionali per 2,7 milioni e 14,7 milioni); - politiche socio-sanitarie per il sostegno alle persone fragili, in particolare anziani e disabili (Fondo non autosufficienti per 14,6 milioni, Fsr per 1. 398 milioni); politiche per il disagio e le nuove povertà (2 milioni Fnps su Contratti di Quartiere, 2,8 milioni sul servizio di custodia socio-sanitaria e sociale; risorse regionali 0,7 milioni); interventi di politica abitativa (sostegno affitti, ecc. ). "Tutti gli interventi previsti dal Piano regionale per l´edilizia residenziale pubblica (Prerp) 2007-2009 - ha sottolineato Scotti - trovano copertura finanziaria nel bilancio approvato. Ma questo non significa che non si possa ricorrere anche ad altri strumenti, come il Programma di Riqualificazione urbana da poco presentato, per dare ulteriore spinta alla realizzazione di nuove case da affittare a canone moderato". Ambiente, Territorio E Infrastrutture - L´area "Ambiente, territorio e infrastrutture" beneficia di uno stanziamento che nel triennio supera i 3 miliardi di euro. Il Trasporto Pubblico Locale ha rappresentato uno dei comparti più critici del bilancio regionale 2009. Per mettere a disposizione risorse adeguate al ridisegno del sistema lombardo, la Regione si è impegnata con circa 130 milioni aggiuntivi di risorse autonome rispetto alle previsioni iniziali; - Infrastrutture prioritarie: le risorse autonome, pari a 156 milioni sono destinate in parte agli investimenti sul materiale rotabile, ad integrazione delle risorse statali (50 milioni 2009 anticipazione Fas) e in parte agli interventi prioritari sulla rete stradale di interesse regionale, le cui risorse integrano la programmazione ex D. Lgs 112/98; Servizi di Pubblica Utilità: in questo comparto emergono progetti energetici, tutela e uso delle acque; si conferma l´impegno regionale (96 milioni programmati) per l´attuazione dell´Adpq Tutela delle acque, valorizzazione del territorio (14,4 milioni destinati alla difesa del suolo). Inoltre circa 12 milioni sono destinati ad interventi di abbattimento delle barriere architettoniche, tutela e valorizzazione delle aree protette: 25 milioni nel triennio; Lotta all´inquinamento atmosferico: con 30 milioni saranno finanziate alcune misure antismog condivise con le Regioni del bacino padano (incentivi per sostituire i veicoli inquinanti e gli impianti di riscaldamento, potenziamento della rete di rilevamento della qualità dell´aria, ecc). Sicurezza - Nel corso dell´esercizio 2009 per l´area "Sicurezza" sono stanziati 22 milioni di euro circa, destinati a interventi urgenti in caso di calamità, sistema regionale di protezione civile, sicurezza urbana e potenziamento del sistema delle Polizie Locali (compresa l´attuazione del "numero unico"). "Di solito il varo delle manovre - ha notato in conclusione Colozzi - è caratterizzato da risse e rimostranze degli assessori nei confronti del collega del Bilancio. Così non è stato tra noi, si è varata la manovra in un clima di serenità e di compattezza. C´è una ragione: ed è che in Lombardia siamo abituati a costruire il consenso qualificando la spesa, e non solo sul lamento circa la scarsità delle risorse attribuite a ciascuno". . |
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FARE PARTECIPARE I CITTADINI AL BILANCIO: TRASPARENZA E PARTECIPAZIONE PER UN BILANCIO DEMOCRATICO |
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Roma, 10 novembre 2008 - “Fare partecipare i cittadini al bilancio regionale è un modo molto moderno e democratico per decidere insieme”. Così il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo ha presentato la giornata “Metti la tua voce in bilancio”, che si è svolta l’ 8 novembre nel palazzo della Regione, per la fase conclusiva. “Perché l´opinione della gente è sovrana – ha continuato Marrazzo - e deve darci la percezione di cosa abbiamo fatto e guidarci in quello che bisogna fare". Un campione rappresentativo di 150 cittadini del Laziosi è riunito l’ 8 novembre per decidere su quale dei tre temi del bilancio regionale 2009, tra diritto allo studio, politiche per l´occupazione ed energie rinnovabili, verrà proposto un finanziamento aggiuntivo. “La partecipazione - ha continuato Marrazzo– è una prassi normale in Europa perché la democrazia ha bisogno di partecipazione. Argomenti come la sanità, l´ambiente il lavoro e la scuola non possono essere sottratti dalla partecipazione". L’assessore al Bilancio Luigi Nieri, l´ideatore della giornata della partecipazione, ha parlato "di processo iniziato a giugno insieme ai cittadini, che hanno inviato quasi 5mila schede per offrire proposte e idee”. Nellaziogià 132 comuni, quasi 2 milioni di cittadini, hanno adottato il processo di partecipazione. Il percorso di partecipazione ha preso il via attraverso la consultazione di 1. 500 persone da parte del Cnr, ha portato all´individuazione dei temi considerati prioritari. La giornata, alla quale hanno partecipato anche gli assessori all´Ambiente Filiberto Zaratti, all´Istruzione Silvia Costa e al Lavoro Alessandra Tibaldi, prevede momenti di discussione e si concluderà con una votazione finale sulle proposte delle quali la giunta regionale dovrà tenere conto per eventuali investimenti aggiuntivi nel bilancio 2009. . |
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LOMBARDIA: PRIMA RIUNIONE TAVOLO INTERVENTI SOCIALI |
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Milano, 10 novembre 2008 - A una situazione straordinaria bisogna rispondere con interventi straordinari. In tutti i settori. Per individuare quelli da prendere in ambito sociale si è riunito oggi per la prima volta in Regione Lombardia il "Tavolo egli interventi sociali". Nato su indicazione del presidente Roberto Formigoni, sulla base di quanto emerso dalla riunione del Patto per lo sviluppo del 28 ottobre scorso, quando fu varato un pacchetto di misure anticrisi a favore del credito delle imprese, il Tavolo vuole individuare, anche per il settore sociale, le misure da prendere per fronteggiare una crisi che si prospetta assai difficile sia per i lavoratori sia per le famiglie. Fanno parte del Tavolo il vicepresidente della Regione e assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro, Gianni Rossoni, l´assessore alla Famiglia e Solidarietà sociale, Giulio Boscagli, l´assessore alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti, i segretari lombardi delle confederazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e Ugl e il rappresentante della Compagnia delle Opere. Casa, famiglia e lavoro sono i settori sui quali si concentreranno gli interventi che riguarderanno sostegno alle fasce deboli e ai lavoratori senza protezione, fondo sostegno affitti, fondo sostegno mutui, ecc. Per rendere le decisioni operative l´assessore Rossoni proporrà la costituzione di una Cabina di regia, allargata anche ai Comuni (Anci) e alle Province (Upl). Sarà il luogo dove si potranno affrontare, nel modo più ampio e condiviso, i problemi anche dal punto di vista della soluzione finanziaria. . |
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SOLIDARIETA’ INTERNAZIONALE E PAESI BALCANICI SETTE REGIONI ITALIANE INSIEME PER IL PROGETTO SEENET L’OBIETTIVO È DI RINFORZARE LE RETI TRA SOGGETTI DELL’EUROPA DELL’EST E IL NOSTRO PAESE |
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Trento, 11 novembre 2008 - La giunta provinciale ha approvato il 7 novembre il protocollo d’intesa tra sette Regioni italiane, l’Anci e il Centro studi di politica internazionale per la gestione del programma di cooperazione decentrata Seenet. L’obiettivo dichiarato dell’intesa è di favorire il rafforzamento di istituzioni ed enti dei Paesi dell’area balcanica in vista del loro ingresso nella Comunità europea, oltre al maggiore coordinamento delle attività che realtà italiane svolgono in quegli stati. Al progetto aderiscono la Regione Toscana, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Marche e Veneto, la Provincia autonoma di Trento, e l’Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci). L’impegno finanziario della Provincia ammonta a 300 mila euro, a fronte di un costo totale di oltre 11 milioni di euro, in un programma di attività della durata triennale. L’intesa tra Regioni e Comuni italiani, approvata dalla giunta provinciale, rientra nell’ambito delle attività che già da tempo la Provincia autonoma di Trento svolge nell’area balcanica, attraverso il sostegno di progetti di solidarietà internazionale presentati dalle associazioni trentine. Si tratta, in particolare, di interventi e coordinamenti territoriali svolti dal Tavolo Trentino con il Kossovo, il Tavolo trentino con Kraljevo, il Progetto Prijedor, il sostegno alle attività di informazione e monitoraggio realizzate dall’Osservatorio sui Balcani, progetto della Fondazione Opera Campana dei Caduti di Rovereto. L’area balcanica riveste per la comunità trentina un’importanza strategica. Non a caso, nel 2003 la Provincia, in collaborazione con l’Osservatorio sui Balcani, ha presentato al Ministero degli Affari esteri il progetto www. Balcanicooperazione. It. Il progetto - approvato e cofinanziato dal Ministero - ha permesso la realizzazione di balcanicooperazione, il portale della cooperazione decentrata italiana in area balcanica, gestito da Ob. La mappatura realizzata da balcanicooperazione delle numerosissime iniziative di solidarietà internazionale nei Balcani promosse e sostenute da Regioni italiane, che coinvolgono enti locali, strutture economiche e organizzazioni della società civile balcanica, dimostra la necessità di un maggior coordinamento tra le stesse sia a livello italiano che balcanico. Per questo scopo Toscana, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Marche e Veneto, Anci (Associazione nazionale Comuni Italiani), Cespi (Centro studi di politica internazionale) e Provincia autonoma di Trento hanno collaborato alla stesura del Programma di cooperazione decentrata “Seenet – una rete di cooperazione translocale tra Italia e Sud Est Europa”. Il Programma Seenet si prefigge di rinforzare le reti di soggetti balcanici e italiani, in particolare gli enti locali, in modo da favorire l’accesso degli enti locali del Sud Est Europa ai finanziamenti comunitari, nella prospettiva di un ingresso dell’area nell’Unione europea. Sono previste azioni di tipo orizzontale: rinforzo istituzionale, informazione e divulgazione, ricerca, promozione dell’associazionismo tra enti locali del Sud Est Europa; e di tipo verticale: valorizzazione del turismo culturale, valorizzazione del territorio rurale e dell’ambiente naturale, sostegno alle piccole e medie imprese e cooperazione imprenditoriale transfrontaliera, pianificazione territoriale e servizi sociali. L’accordo assegna alla Regione Toscana il ruolo di capofila dell’intero programma, mentre la Provincia autonoma di Trento è capofila dell’azione informazione e divulgazione (orizzontale) e valorizzazione del turismo ambientale nei territori di Scutari, Nis, Kraljevo e Peja/pec (sotto-azione verticale). Il Programma complessivo prevede una durata triennale ed un costo totale di 11,04 milioni di euro, mentre l’impegno finanziario della Provincia ammonta a 300 mila euro. In particolare, lo scorso giugno, il programma Seenet è stato formalmente presentato dalla Regione Toscana alla Direzione generale per la Cooperazione allo sviluppo del Ministero degli Affari esteri per il suo cofinanziamento. Il Comitato direzionale del Ministero degli Affari esteri, nella seduta del 31 luglio 2008, ha approvato il cofinanziamento per l’ammontare di Euro 8. 200. 000,00, pari al 75 per cento dell’importo totale del Programma. Il rimanente 25 per cento, pari a Euro 2. 760. 000,00, è a carico delle Regioni coinvolte. La Provincia autonoma di Trento si impegna per una cifra complessiva di Euro 360. 000,00, di cui Euro 60. 000,00 corrispondono a risorse valorizzate (vedi personale esperto) ed Euro 300. 000,00 corrispondono al proprio apporto finanziario (cash), nel triennio di riferimento del Programma. Lo schema di Protocollo regola i rapporti tra la Regione Toscana, responsabile di tutto il Programma nei confronti del Ministero degli Affari Esteri, e gli altri soggetti Capofila d’Azione, nonché tra i vari Capofila e gli altri partner italiani. La sottoscrizione dell’accordo è espressamente prevista dalla procedura attivata presso la Direzione generale per la Cooperazione allo sviluppo del Ministero degli Affari esteri. Il Protocollo verrà allegato alla convenzione che regolerà i rapporti tra la Direzione generale per la Cooperazione allo sviluppo e la Regione Toscana, formalmente beneficiaria del finanziamento statale. . |
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EXPO,TAVOLO LOMBARDIA. FORMIGONI: BENE PRIMA RIUNIONE TECNICA |
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Milano, 10 novembre 2008 - "Un esame approfondito di tutte le 50 opere infrastrutturali previste in relazione a Expo 2015 (e in particolare delle 17 cosiddette "connesse"), la messa a punto della bozza di delibera con cui le varie istituzioni lombarde potranno a breve emanare le delibere di promozione dell´Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale valido per tutto il territorio regionale. Infine la decisione condivisa di attuare uno strumento informatico di monitoraggio costante e in tempo reale dello stato di avanzamento delle opere". Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, dà notizia così dei principali tre risultati a cui è giunta, il 6 novembre al Palazzo della Regione, la prima riunione della Segreteria Tecnica del Tavolo Lombardia, l´organismo guidato dallo stesso presidente della Regione, e incaricato appunto di svolgere la regia degli interventi e delle azioni su scala regionale e interregionale connesse ad Expo 2015. Formigoni ha espresso "soddisfazione per il clima di grande collaborazione e di operatività che ha subito caratterizzato il lavoro odierno, dando immediatamente seguito operativo al Tavolo Lombardia riunito al suo livello politico appena pochissimi giorni fa, il 30 ottobre. Tutte le istituzioni e le società presenti oggi alla riunione con i loro tecnici e dirigenti ai massimi livelli hanno avviato un lavoro all´altezza della posta in gioco". Alla riunione erano presenti, oltre ai dirigenti delle istituzioni politiche coinvolte, le società operative nel campo delle infrastrutture e dei trasporti, e cioè Anas, Cal, Metropolitana Milanese, Rfi, Ferrovie Nord. . . |
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EXPO,CATTANEO:CONDIVISA NECESSITA´ ACCELERARE TEMPI |
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Roma, 10 novembre 2008 - Individuare gli strumenti per accelerare i tempi della realizzazione delle opere e reperire i finanziamenti necessari. E´ quanto emerso dalla riunione del consiglio direttivo del comitato di pianificazione dell´Expo, che si è svolta il 7 novembre a Roma a Palazzo Chigi, alla quale ha partecipato l´assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, su delega del presidente Roberto Formigoni. Al tavolo erano presenti anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, il sottosegretario Roberto Castelli, il ministro della Difesa Ignazio La Russa, il sindaco di Milano e commissario per l´Expo Letizia Moratti e rappresentanti della Provincia di Milano, di Fiera Milano e della Camera di Commercio. "Durante la riunione - ha riferito Cattaneo - abbiamo ribadito l´importanza e urgenza di reperire i fondi necessari alla realizzazione delle opere infrastrutturali condivise che sono state elencate nelle varie tabelle di priorità, comprese quelle non inserite nel dossier di candidatura. Abbiamo anche sottolineato la necessità di individuare procedure più snelle che possano permettere di contenere i tempi". Tra gli altri argomenti, sono state riconfermati gli importi relativi alle 17 opere "connesse" incluse nel dossier di candidatura. Il costo complessivo è di 11,718 miliardi. La cifra ancora da reperire è di 2,769 miliardi. La somma a carico dello Stato è di 1,889 miliardi, a cui vanno aggiunti 415 milioni per il completamento del Sistema Pedemontano Lombardo. Durante la riunione sono state esaminate anche le raccomandazioni date dal Comitato esecutivo del Bie. Per il prossimo appuntamento del 2 dicembre è stata ribadita la necessità di completare il percorso verso la costituzione della società di gestione e un progetto di promozione internazionale. Un aspetto questo che il Bureau ha sottolineato particolarmente, soprattutto per quanto riguarda la programmazione turistica, anche alla luce di quanto avvenuto a Saragozza quest´anno. Nella città spagnola c´è stato infatti un basso numero di visitatori provenienti dall´estero, che hanno pesato solo per il 3% del totale. "Le cifre previste per la nostra edizione - ha detto ancora Cattaneo - sono diverse: ci si aspetta che il 30% dei visitatori dell´Expo del 2015 verranno dall´estero. Un impegno importante, che ci impone un alto livello di comunicazione e promozione. A questo scopo abbiamo concordato di convocare, subito dopo la riunione del 2 dicembre, tutti gli ambasciatori dei paesi partecipanti e di coinvolgere il ministro per il Commercio Estero e il sottosegretario al Turismo". . |
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FORMIGONI: TEQNOPOLIS AIUTA SINERGIE IN VISTA EXPO |
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Milano, 10 novembre 2008 - La diffusione di processi innovativi passa inevitabilmente dal "fare rete", quanto mai necessario per promuovere un modello positivo di sviluppo, che veda al centro l´uomo. Questo in sintesi, il senso dell´intervento del presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, all´apertura della seconda edizione di "Teqnopolis", il forum internazionale sull´innovazione e la competitività destinato ai cluster (distretti e parchi scientifici italiani, i poli di competitività francesi, imprese che si occupano di innovazione tecnologica, competitività e crescita economica) realizzato dall´Università Bicocca per favorire l´incontro tra ricerca universitaria e impresa. "Da questo momento di confronto, dunque - ha spiegato Formigoni - ci attendiamo nuovi stimoli e idee per favorire le sinergie tra imprese, enti di ricerca e istituzioni. Perché il fare sistema è anche il cuore del progetto per l´Expo 2015 con cui Milano e la Lombardia hanno avviato un percorso profondo di innovazione che coinvolgerà tutti i soggetti del territorio in un positivo e stimolante confronto con il mondo". Su questo terreno si radicano molto bene anche i settori della ricerca e dell´innovazione sui quali la Lombardia vanta un primato a livello nazionale che deve essere ricondotto non solo alle sue 12 università, e quindi al maggior numero di docenti e ricercatori, al fatto che più del 40% dei brevetti depositati da soggetti italiani presso l´European Patent Office negli ultimi 10 anni è lombardo, ma anche alla scelta del Governo regionale di fungere da una parte da traino per l´intero Paese e dall´altra di accorciare le distanze con i sistemi territoriali più avanzati che investono in ricerca e sviluppo una quota consistente del Pil. "Stiamo parlando - ha specificato Formigoni - di un sistema molto complesso che investe ogni aspetto della nostra vita e per questo la ricerca in Lombardia è diventata un sistema trasversale delle politiche regionali incentrato su tre filoni". Anzitutto, secondo il presidente lombardo, il primo compito di un´istituzione "deve essere quello di orientare e accompagnare il sistema nell´individuazione delle filiere di ricerca e sviluppo prioritarie per la competitività, privilegiando l´investimento sulle eccellenze come traino per tutta la rete territoriale". Poi è necessario focalizzare gli interventi a medio e lungo termine per affrontare i problemi più urgenti per il benessere dei cittadini (salute, ambiente, alimentazione) e sviluppare network di eccellenze, che favoriscano il trasferimento tecnologico. Da qui la realizzazione di 9 centri di eccellenza nei settori delle biotecnologie, della genomica, delle nanotecnologie, dei nuovi materiali (per un investimento complessivo di circa 77 milioni di euro e un contributo regionale di oltre 32 milioni), la sperimentazione di strumenti sussidiari come il voucher tecnologico, la promozione di accordi a livello nazionale con l´Emilia Romagna, il Piemonte e con alcuni enti locali (Province di Mantova e di Brescia) per attivare azioni congiunte a sostegno della ricerca e della nascita di imprese innovative. Da ricordare anche gli accordi internazionali con la Regione Languedoc-roussillon (2007), con lo Stato del Nuevo Leon, con i Quattro Motori d´Europa; gli scambi scientifici tra enti di ricerca lombardi e statunitensi con un protocollo d´intesa (2006) con il Massachusetts e la creazione delle condizioni necessarie per la nascita in Lombardia di 5 Parchi Tecnologici (Parco Tecnologico Padano; Kilometro Rosso, Science Park Raf; Servitec; Pirelli & C Real Estate). "Tutto ciò però - ha concluso Formigoni - non servirebbe a nulla se non favorissimo anche l´investimento sul capitale umano, facendo crescere l´attrattività del nostro sistema territoriale di innovazione come contesto dinamico e promettente dove poter lavorare. Il nostro scopo è perciò quello di valorizzare al massimo i risultati scientifici prodotti dai nostri ricercatori, all´interno di un sistema stimolante e capace di far nascere nuove e innovative imprese". . |
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LAZIO, PRESENTATO IL RAPPORTO 2008 SULLA SOCIETÀ E L´ECONOMIA |
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Roma, 10 novembre 2008 - Una Regione dove il Pil, nel 2007, è cresciuto del 2% a fronte dell’1,5% della media nazionale e dove la dinamica delle imprese ha seguito il trend di crescita superando quota 578 mila (+1,9% rispetto all’anno precedente). Questo è il Lazio fotografato dalRapporto 2008 sulla società e l’economia presentato da Sviluppo Lazio. Nel complesso le imprese laziali rappresentano il 10% circa dell’intero sistema produttivo nazionale e il Lazio è la seconda regione per numero di imprese registrate, dopo la Lombardia. Una dinamica positiva che si è riflessa sul tasso di occupazione della forza lavoro, che ha rilevato nel 2007 un incremento dello 0,4% rispetto all’anno precedente, anche se non tutta l’occupazione è stata sinonimo di certezza e stabilità del proprio futuro lavorativo. Rispetto al 2006 tuttavia il tasso di disoccupazione è sceso dell’1,1%. La disoccupazione si concentra maggiormente nelle province di Viterbo e Frosinone (rispettivamente 9,6% e 8,4). Il Lazio è la regione italiana con la quota più elevata di lavoratori parasubordinati (9,8%). Tale condizione colpisce significativamente i giovani. Nel Lazio, rispettivamente, il 70,3% ed il 66% di tali tipologie di occupati ha meno di 40 anni a fronte di un dato nazionale pari, rispettivamente, al 67,3% ed al 57,6%. Dato altrettanto rilevante è quello relativo al livello di scolarizzazione. La quota di laureati tra i dipendenti a termine e, soprattutto, tra i parasubordinati è ben più elevata di quella che si osserva fra i lavoratori a tempo indeterminato. L’instabilità dell’occupazione si accompagna spesso a situazioni di disagio economico, che investono una nuova categoria di soggetti, classificabili come “lavoratori poveri”. E di questa condizione il Rapporto dà adeguato conto. Ne emerge come il Lazio sia una regione ad alta diseguaglianza economica: l’indice di diseguaglianza risulta infatti nel Lazio superiore alla media nazionale e inferiore unicamente a quello di Campania e Sicilia. Nel Lazio si dichiara in arretrato con le bollette il 9,7% delle famiglie. Il 28,9% delle famiglie è incapace di affrontare spese inattese e il 32,1% è in difficoltà ad arrivare a fine mese. “Ancora una volta emerge con sufficiente chiarezza la condizione del Lazio come regione di confine del dualismo economico italiano: una regione capace di tassi di crescita economica che l’accomunano al settentrione, ed al contempo di diseguaglianze economiche che l’avvicinano al mezzogiorno” – ha dichiarato Luigi Nieri, assessore regionale al Bilancio, programmazione economico-finanziaria - “Ciò pure risulta – prosegue Nieri - dagli indicatori di disagio economico. Una misura di contrasto a tale situazione di disagio è stata realizzata dalla Regione con l’approvazione della Legge Regionale n. 10/2006, istitutiva del Fondo per il Microcredito, quale strumento di lotta alla povertà e alla esclusione sociale, con particolare attenzione alle persone escluse dal circuito di credito tradizionale. Il Rapporto 2008 – conclude Nieri - con i suoi dati ci ricorda che non è più tempo di assecondare il mito di una uguaglianza sociale apparentemente raggiunta nella omologazione dei gusti e degli stili di vita. Occorre che la politica si faccia carico consapevolmente dei bisogni reali dei cittadini: prima che la diseguaglianza economica si traduca definitivamente in diseguaglianza sociale”. Il tasso d’inflazione nel 2007, nel Lazio, è stato pari all’1,5% (valore tuttavia inferiore a quello nazionale dell’1,8%). Tra i settori produttivi che hanno registrato incrementi dei prezzi superiori alla media vi sono l’agricoltura (+4,2%) e l’industria (+3,3%). . |
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BOLZANO: DURNWALDER INCONTRA IL MINISTRO BOSSI |
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Bologna, 10 novembre 2008 - La riforma fiscale, la nomina della Commissione dei sei, il patto di stabilità Stato-provincia, le nuove competenze: sono stati alcuni dei temi che il presidente della Provincia Luis Durnwalder ha affrontato il 7 novembre incontrando a Bolzano il ministro per le Riforme istituzionali Umberto Bossi. È durato oltre un´ora l´incontro a Palazzo Widmann tra Durnwalder e Bossi, presente anche il sottosegretario con delega alla Salute, Francesca Martini: "Un incontro articolato, nel quale ho sottoposto al ministro una serie di questioni ancora aperte sulla quale la Provincia si aspetta l´intervento del Governo", ha riassunto il Presidente. I sinogli punti verranno approfonditi in un prossimo colloquio a Roma: in particolare, Durnwalder ha ricordato l´esigenza di nominare sollecitamente la Commissione dei sei e quella dei dodici, in modo da poter concretizzare nuove norme di attuazione; la trattativa da avviare sul patto di stabilità Stato-provincia, con la definizione degli ambiti che ricadono nell´accordo e di quelli esentati; la richiesta al Parlamento di ratificare l´Accordo di Madrid, che prefigura la veste istituzionale per la collaborazione transfrontaliera, e il protocollo aggiuntivo sui trasporto della Convenzione delle Alpi, che preclude la realizzazione di nuove direttrici alpine. Soffermandosi sulla riforma fiscale e finanziaria, il governatore altoatesino ha discusso con il ministro Bossi di eventuali nuove competenze delegate alla Provincia, tra cui le poste, e dell´applicazione della riforma fiscale all´interno di una realtà con autonomia speciale. "Bossi mi ha ripetuto la sua posizione favorevole all´autonomia - commenta Durnwalder - e assicurato di voler essere un interlocutore valido per le esigenze dell´Alto Adige. " Tra i temi toccati anche il finanziamento del progetto del tunnel di base del Brennero e delle tratte di accesso. Il Presidente della Provincia ha ribadito dal canto suo di non voler entrare nel merito delle imminenti elezioni in Trentino, "dove sono i trentini a dover decidere autonomamente", mentre riguardo alla formazione della nuova giunta provinciale altoatesina il ministro Bossi ha convenuto sulla necessità di approfondire le trattative nelle prossime settimane e di usare la necessaria prudenza. . |
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VENETO: APPROVATO IL PIANO STRATEGICO REGIONALE PER LA RICERCA SCIENTIFICA, LO SVILUPPO TECNOLOGICO E L’INNOVAZIONE. FINANZIATO IL BANDO ENTRO NOVEMBRE CON 26 MILIONI DI EURO |
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Venezia, 10 novembre 2008 - La Regione del Veneto ha approvato il nuovo piano strategico triennale per la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione. Il finanziamento stanziato è di 26 milioni di euro. Il testo, dopo essere stato deliberato dalla Giunta regionale, è stato già approvato in sede di Consiglio veneto. Lo ha comunicato il 6 novembre a Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale, a Venezia, l’assessore all’Economia, Vendemiano Sartor. Il piano è uno strumento di programmazione che serve a definire in maniera puntuale e ben concertata alcuni elementi chiave delle azioni da realizzare, e cioè gli obiettivi generali delle politiche di sviluppo funzionali alla ricerca e all’innovazione; gli indirizzi ed i criteri generali dei processi di innovazione; gli indirizzi destinati a qualificare il ruolo dei parchi scientifici e tecnologici e dei centri e laboratori di ricerca veneti; i settori e i temi strategici per l’implementazione dei processi di innovazione. “Nel piano - ha detto l’assessore - sono individuate nove linee centrali cui corrispondono un insieme di diciotto aree: sostegno alla ricerca industriale e allo sviluppo sperimentale; sostegno all’innovazione; diffusione del trasferimento tecnologico; sostegno ai diritti di proprietà industriale delle piccole e medie imprese; valorizzazione delle collaborazioni internazionali; sviluppo di nuova imprenditorialità in settori ad elevato contenuto tecnologico; inoltre, sviluppo dei poli di innovazione; attrazione e qualificazione delle risorse umane e messa a disposizione di personale altamente qualificato; infine, promozione di azioni innovative a favore della pubblica amministrazione. ” E’ evidente che si tratta di una policy ambiziosa che prevede di impattare tanto sulla qualificazione delle risorse umane e sulla tutela brevettuale, che sull’incremento tecnologico delle piccole e medie imprese. Il piano strategico sarà attuato con un bando in uscita prima della fine del mese di novembre. Il piano diviene, insomma, l’unità di riferimento delle politiche regionali. “Accanto a ciò - ha spiegato l’assessore - si sosterranno anche i progetti di investimento a favore delle infrastrutture che sono necessari a supportare e a intervenire per qualificare il sistema veneto. ” Il convincimento della Regione del Veneto è che il piano saprà orientare e catalizzare da un lato la domanda di innovazione mediante l’incremento della capacità tecnologica e di ricerca delle imprese, dall’altro l’offerta di tecnologia attraverso il rafforzamento e il mirato consolidamento delle infrastrutture di ricerca a servizio del tessuto economico. Per l’assessore, infine, i settori strategici che il piano mira a incentivare sono soprattutto salute e nuove tecnologie per la vita; efficienza energetica, energie rinnovabili e bioenergie; mobilità sostenibile; agro food e biotecnologie; tecnologie dell´informazione e della comunicazione; nanotecnologie, nanoscienze e nano medicina; nuovi materiali e nuove tecnologie di produzione; nuove tecnologie per il made in Italy; tecnologie innovative per i beni culturali e per la conservazione del patrimonio. . |
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FEDERALISMO, L´IMPEGNO COMUNE DELLE REGIONI MERIDIONALI |
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Palermo, 10 Novembre 2008 - Il Presidente della Regione Sardegna, Renato Soru, ha partecipato il 7 novembre a Palermo all´incontro fra i Presidenti della Regioni meridionali sul tema del federalismo fiscale. Nell´illustrare la posizione della Sardegna, nel corso di una conferenza stampa tenuta a Palazzo d´Orléans nel primo pomeriggio, il Presidente Soru ha detto: "Si è trattato di un incontro importante, che ha fatto seguito ad altre iniziative di questo genere, mentre altre ne vogliamo fare vedendoci più spesso e soffermandoci più a lungo. Condividiamo tra noi tutti – ha continuato il Presidente della Regione – come la questione meridionale sia assente dal dibattito politico nazionale. Siamo impegnati a riportarla all´attenzione del Paese con molto vigore e molta forza". Due i temi sui quali, secondo il Presidente Soru, si sono concentrati oggi i rappresentanti delle regioni meridionali: "Primo è il federalismo fiscale. Nonostante due nostre regioni, la Sicilia e la Sardegna, partano da una esperienza particolare di autonomia, le uniscono alle altre regioni meridionali molti elementi in comune. Per noi il federalismo fiscale ha il senso di una maggiore assunzione di responsabilità con l´obiettivo di bastare a se stessi. Dobbiamo andare con una posizione comune al confronto con il governo, ci andremo con il contributo di elaborazione di una commissione tecnica composta da economisti e costituzionalisti che ci permetta di affrontare la questione senza nessun timore, a testa alta e con una volontà propositiva di fronte al governo e al nord Italia". Il secondo punto sottolineato dal Presidente della Regione sarda, il ritardo di sviluppo: "E´ il caso – ha detto Renato Soru – che parliamo di più tra di noi, utilizzando le esperienze di ciascuna delle nostre regioni riconoscendo errori e debolezze, e partendo da questo per assumere un impegno per un progetto di sviluppo. L´italia ha bisogno di un Mezzogiorno che finalmente colmi il ritardo di sviluppo e noi siamo chiamati a misurarci in un progetto comune, non individuale. Solo così il Mezzogiorno ce la potrà fare". Rispondendo a una domanda dei giornalisti su quale è la strada per fare uscire il Mezzogiorno dalla condizione nella quale si trova, il Presidente Soru infine ha detto: "La strada è l´impegno e l´assunzione di responsabilità di ciascuno di noi. Ciascun cittadino meridionale individualmente. Nessuno risolverà da fuori i nostri problemi, tocca a ciascuno di noi". . |
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COMUNITá DI VALLE: LA PRIMA ELEZIONE SARá QUELLA DELL’ASSEMBLEA DEL PRIMIERO IL 18 GENNAIO 2009 FIRMATO IL DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA CHE INDICE I COMIZI ELETTORALI |
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Trento, 10 novembre 2008 – Firmato il 7 novembre dal presidente della Provincia autonoma di Trento e dal presidente del Comprensorio del Primiero il decreto di indizione dei comizi elettorali per l´elezione dell´assemblea della Comunità di valle del Primiero. La data delle elezioni è fissata per il prossimo 18 gennaio. Quella del Primiero è la prima elezione di una Comunità di valle, organismo creato, com’è noto, dalla riforma istituzionale. Il regolamento per l’elezione delle assemblee delle comunità di valle era stato varato con apposito decreto lo scorso maggio. Il 9 ottobre il Comprensorio di Primiero aveva trasmesso alla Provincia la nota, sottoscritta dal presidente del Comprensorio congiuntamente ai sindaci dei Comuni facenti parte della Comunità, attestante l’avvenuta adozione da parte di tutti i Consigli comunali interessati dello Statuto della Comunità di Primiero nonché la richiesta di indizione delle elezioni dell’assemblea della Comunità. I comizi sono convocati – come già detto - per il giorno di domenica 18 gennaio 2009, presso la sala assembleare del Comprensorio di Primiero, sede istituzionale dell’ente, sito nel Comune di Tonadico, via Roma, n. 19, dalle ore 8. 00 alle ore 18. 00. Si è ritenuto opportuno individuare un unico seggio elettorale, tenuto conto del limitato numero degli aventi diritto al voto e della limitata estensione territoriale della Comunità. . |
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VENETO, GALAN: “INVESTITI 278 MILIONI DI EURO IN RICERCA E INNOVAZIONE. SIAMO UNA REGIONE LEADER CHE SA GUARDARE CON OTTIMISMO AL FUTURO ” |
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Venezia, 10 novembre 2008 - Il modello di sviluppo regionale negli anni passati si è caratterizzato troppo spesso per il fare innovazione senza ricerca. Le nostre imprese, soprattutto quelle piccole o medio piccole, proprio per le loro dimensioni, faticano a finanziare sia studi che analisi e per questo utilizzano le esperienze del mercato rielaborandole sulla specifica della realtà aziendale. Hanno tutte una spiccata propensione al fare piuttosto che al conoscere, al valorizzare la conoscenza e al comunicare. Il sistema veneto compete soprattutto su innovazioni legate a specifiche progettualità e non su innovazioni radicali o di rottura. Il piano regionale strategico per la ricerca scientifica, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione 2008-2013, approvato in sede di Giunta regionale ed anche di Consiglio veneto, ha stabilito le linee di azione. “Il piano - ha detto il presidente della Regione del Veneto, Giancarlo Galan, presentando il testo stamattina a Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale, a Venezia - ha come obiettivo favorire il trasferimento delle conoscenze, sostenere e coordinare le diverse iniziative, facilitare la brevettazione, incrementare la ricerca applicata e l’interazione tra i diversi attori, migliorare la qualità del sistema di formazione. ” La spesa in ricerca e in innovazione nel periodo 2000-2005 è aumenta del 36,2 per cento in Veneto; il personale addetto è salito del 31,9 per cento; la crescita della spesa per abitante è stata incrementata del 30,6 per cento. Sono percentuali più alte di quelle registrate nelle altre regioni italiane. Lo stanziamento complessivo con i cofinanziamneti europei è di 278 milioni di euro. Il nuovo piano 2008-2013 è stato, invece, finanziato con 26 milioni di euro. Per il presidente Giancarlo Galan, le sfide che la nostra società e la nostra economia dovranno affrontare sono aumentare la capacità di produzione e assorbimento delle conoscenze che rendono più competitivo il sistema veneto; favorire una evoluzione della domanda di innovazione che è ancora troppo poco strutturata ed eccessivamente frammentata; aumentare l’efficienza e l’efficacia delle strutture di offerta di ricerca e di trasferimento tecnologico: 123 centri di ricerca e 3 parchi, il Vega a Venezia, il Galileo a Padova e lo Star a Verona; inoltre, agevolare un maggiore investimento della domanda pubblica; favorire la diffusione e l’utilizzo di strumenti specifici di “finanza per l’innovazione”; promuovere l’attuazione di una politica di marketing territoriale evoluto; infine, valorizzare il sistema regionale dell’innovazione, inteso come processo costruito in loco in maniera condivisa con i vari protagonisti socio economici. “Allo Stato - ha concluso il presidente - ho già chiesto di negoziare un federalismo regionale differenziato e di rafforzare le competenze dell’articolo 116 della Costituzione in tema di ricerca applicata e di sviluppo sperimentale. Resta la soddisfazione per avere realizzato il forum della competitività che ha portato alla stesura del libro bianco su ricerca e sviluppo, innovazione e trasferimento tecnologico. Così come c’è l’orgoglio per avere attivato nuovi strumenti di analisi delle politiche pubbliche: il centro informazioni e monitoraggio delle biotecnologie, l’osservatorio regionale sui distretti produttivi; l’osservatorio regionale sull’economia. ” Il programma operativo regionale 2007-2013 per l’utilizzo dei fondi europei ha messo a disposizione del Veneto per l’asse innovazione ed economia della conoscenza euro 190. 100. 000. . |
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VISITA IN CAMPANIA DEL MINISTRO SUDAFRICANO DEL GAUTENG QEDANI DOROTHY MAHLANGU |
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Napoli, 10 novembre 2008 – Oggi è in visita a Napoli su invito dell´assessore alle Politiche sociali Alfonsina De Felice, Mrs Qedani Dorothy Mahlangu, Ministro del M. E. C. Local Government della Provincia di Gauteng, Johannesburg, Sudafrica. Membro dell´Anc, il partito di Nelson Mandela, responsabile per le questioni della xenofobia, attiva interprete delle nuove politiche nel Sudafrica post-apartheid, il ministro Mahlangu, accompagnata da una delegazione del governo di Johannesburg e da due rappresentanti dell´Ambasciata Sudafricana in Italia, si recherà lunedì 10 novembre a Castelvolturno dove alle ore 15. 00 visiterà il Centro Fernandes e incontrerà il vescovo di Caserta, Monsignor Nogaro; alle 16. 00, nella Sala del Consiglio incontrerà membri della Giunta e del Consiglio del Comune di Castelvolturno e la Consulta per l´immigrazione. Mercoledì 12, alle ore 12. 00 il ministro, dopo un saluto ai dirigenti della struttura dell´Assessorato alle Politiche Sociali, incontrerà la stampa presso la sede dell´Assessorato. Profilo di Mrs Qedani Dorothy Mahlangu - Member of Executive Council: Local Government Gauteng; Member of Parliament: Anc: National Assembly; Whip: Gauteng: National Council of Provinces. Nata il 1/1/1968, a Bethal, Mpumalanga, nazionalità Sudafricana, 1 figlio. Laurea in Economia all´Università di Western Cape, Docente. Membro del Sa Youth Congress, e dell´Anc Youth League. Tra le sue ultime dichiarazioni sul Sudafrica post-apartheid: "Siamo molto impegnati nella lotta contro il razzismo e negli ultimi 13 anni la nostra economia è cresciuta molto, l´inflazione è scesa e il bilancio sanato. Abbiamo investito molto in educazione, sanità e indigenza. Il Sudafrica non è omogeneo, siamo diversi ma le nostre diversità sono riconosciute dalla Costituzione. Abbiamo 11 lingue ufficiali, con in più molti immigrati dai paesi africani limitrofi, cinesi, greci, libanesi, russi. La globalizzazione ha peggiorato le cose. Vogliamo rafforzare ancor più l´economia e renderla accessibile a tutti, soprattutto risolvendo il problema del lavoro. Disoccupazione significa criminalità. Il Sudafrica ha il difficile ruolo di paese leader del continente, ma non è giusto che il solo il Sudafrica si sviluppi, altrimenti l´emigrazione dal continente verso di noi aumenterà sempre di più, per questo aiutiamo gli altri paesi". Il ministro provinciale per le amministrazioni locali è cavaliere della Stella della Solidarietà Italiana. . |
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SVILUPPO: ALLA REGIONE ABRUZZO 850 MNL DI EURO DI FONDI FAS 104 MLN DI EURO RIGUARDANO LE AREE URBANE NON CAPOLUOGO |
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Pescara, 10 novembre 2008 - Risorse per 850 milioni di euro a beneficio dell´Abruzzo sono in arrivo dai Fas (Fondi Aree Sottoutilizzate), per il periodo 2007-2013. La Giunta regionale, riunita a Pescara, ha approvato la griglia di riparto dei finanziamenti che saranno destinati alle quattro Province secondo la stessa logica di concertazione dal basso che aveva già riguardato i Pit , i Programmi Integrati Territoriali. Infrastrutture, ambiente, sociale e riqualificazione urbana sono alcuni dei principali assi di intervento di un provvedimento che punta a dare risposte strategiche ai bisogni della regione evitando, da un lato, la polverizzazione degli interventi e dall´altro stimolando la capacità di dialogo con i territori, Province in primis. L´obiettivo principale è, fondamentalmente, quello di aiutare la macchina dell´economia abruzzese a ripartire ed a risollevarsi dall´attuale momento di crisi. Uno degli investimenti di maggiore rilievo è relativo al completamento della pista ciclabile che collegherà Martinsicuro a San Salvo senza soluzione di continuità ma sarà interessata anche la provincia dell´Aquila attraverso l´individuazione di percorsi nelle aree protette. Ben 104 milioni di euro saranno destinati, invece, alle aree urbane non capoluogo di provincia: quelle ricadenti, ad esempio, nei territori di comuni come Giulianova, Montesilvano, Roseto, Vasto, Avezzano, Sulmona ecc. Dopo l´approvazione delle tabelle di ripartizione dei fondi da parte della Giunta regionale, secondo una tempistica dettata dalla stessa Unione Europea, verrà avviato il percorso ufficiale relativo al documento che porterà ad una rapida concertazione sul piano formale. In questa fase, che investirà inevitabilmente la futura Giunta regionale, potranno, quindi, essere raccolti ulteriori suggerimenti e correzioni prima della consegna del "testimone" al Governo nazionale che provvederà materialmente ad erogare i fondi. Nella giornata di domani, le tabelle, nel dettaglio, saranno divulgate alla stampa. . |
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LOMBARDIA: BUSCEMI RICEVE MINISTRO ECONOMIA DELLA SASSONIA |
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Milano, 10 novembre 2008 - L´assessore alle Reti e Servizi di Pubblica Utilità della Regione Lombardia, Massimo Buscemi, ha incontrato il 6 novembre il ministro dell´Economia e del Lavoro della Sassonia, Reiner Haseloff, in visita con una delegazione in Lombardia. Haseloff è presidente del network Ecrn (European Chemical Region Networks) che raggruppa le Regioni europee con la più alta concentrazione di industrie chimiche, tra cui la Lombardia, prima in Europa per numero di aziende operanti e seconda per numero di addetti. All´incontro era presente anche il vice presidente di Federchimica e amministratore delegato di Bayer Italia, Mauro Chiassarini. "L´incontro - ha detto l´assessore Buscemi - è servito per consolidare i rapporti con la Regione sassone, la maggiore per concentrazione di industrie chimiche, e con il network Ecrn, nel cui direttivo Regione Lombardia avrà un posto. Dall´incontro di oggi è scaturita la volontà comune di attivarsi a livello europeo affinché le aziende chimiche abbiano maggiori fondi per la ricerca e lo sviluppo, anche attraverso una legislazione che sostenga il settore chimico che è l´asse portante dell´industria europea". . |
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FINANZIARIA FVG CON +50 P.C. RISORSE A LAVORO |
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Trieste, 11 novembre 2008 - Famiglia e Sviluppo saranno gli assi portanti della Finanziaria che la Giunta Tondo sta predisponendo, dedicando la massima attenzione alle necessità contingenti nel rispetto delle linee programmatiche annunciate a inizio mandato dal governatore del Friuli Venezia Giulia. Finanziaria Virtuosa - Incontrando a Trieste il presidente regionale di Confindustria, Adalberto Valduga, e i segretari regionali di Cgil, Franco Belci, Cisl, Giovanni Fania e Uil, Luca Visentini, Tondo, il vicepresidente Luca Ciriani e gli assessori Sandra Savino (Finanze), Alessia Rosolen (Lavoro), Vanni Lenna (Ambiente), Vladimir Kosic (Salute) e Riccardo Riccardi (Infrastrutture) hanno ascoltato le richieste dei rappresentanti di imprese e lavoratori, anticipando una serie di interventi prioritari che contraddistingueranno la manovra finanziaria del 2009. Impegno, Non Miracoli - "Abbiamo lavorato sui contenuti e non sulle ideologie - ha affermato Tondo, apprezzando anche l´approccio concreto degli interlocutori - e gli esempi di Insiel e legge sul Commercio sono davanti agli occhi di tutti. Adesso ci impegneremo insieme nel contenimento della crisi con l´obiettivo di aumentare la produttività - ha aggiunto il governatore - ma non possiamo attenderci miracoli in controtendenza rispetto al resto del mondo". Rigore Nella Spesa - "La Regione - ha ricordato - ha voluto lanciare un messaggio alla comunità attraverso una politica di rigore nella spesa, costruendo in questo modo un percorso favorevole per la prossima Finanziaria". Fvg Guida Nordest - A fronte di una crisi globale che, come sottolineato da Confindustria e Sindacati, rischia di mettere in ginocchio l´intero sistema, il Governo della Regione ha previsto di aumentare del 45-50 per cento rispetto all´anno passato le risorse destinate al Lavoro, anche se, ha spiegato Rosolen, il Friuli Venezia Giulia può attualmente vantare l´economia più stabile del Nordest. Salute, +4,5 Per Cento - Saranno incrementati del 10 p. C. Anche gli stanziamenti ad Università e Ricerca e del 4,5 p. C. Quelli al comparto Salute e politiche sociali che, nello specifico, potrà disporre di oltre 2 miliardi di euro su un totale di 4,406 miliardi di risorse disponibili. Un finanziamento che, ha spiegato Kosic, servirà a coprire tutte le esigenze del 2009, inclusi tutti i rinnovi dei contratti di lavoro. Casa Per Tutti - Un occhio di riguardo verrà riservato pure alla Casa, considerata un aspetto ad alto impatto sociale. Verranno così promosse azioni che, secondo Lenna, faciliteranno l´accesso alla proprietà ed all´affitto, fermo restando che c´è molta attesa per il piano di intervento nazionale. Manovra Senza Tagli - Una manovra generale virtuosa che non prevede tagli, ha spiegato Savino, è che, dopo l´abbattimento del debito a luglio, ora è resa possibile anche da un temporaneo incremento di entrate, derivante soprattutto da un plus di compartecipazioni di Iva ed Irpef. Tavolo Di Gestione - Su proposta di Confindustria e Sindacati, saranno attivati Tavoli di confronto settoriali che, quanto prima, confluiranno in un Tavolo di Gestione comune, voluto per affrontare al meglio i possibili effetti della crisi. Dalla diminuzione dei consumi, infatti, deriva un calo di ordini e commesse che, secondo le previsioni dei Sindacati, comporterà un aumento della disoccupazione. Friulia Pro Imprese - Tra le richieste esposte congiuntamente alla Giunta Tondo, l´accelerazione del processo di riposizionamento di Friulia che, hanno evidenziato Valduga e Visentini, deve recuperare il più velocemente possibile il ruolo di sostegno alle imprese. 2 Mld Per Infrastrutture - Il rilancio del Friuli Venezia Giulia, comunque, passerà anche dall´importante investimento nelle infrastrutture, settore che, ha assicurato Riccardi, muoverà in cinque anni almeno 2 miliardi di euro per realizzare le opere principali, prima fra tutte la terza corsia della A4. Nel 2009 sarà tempo di progetti, nel 2010 di cantieri ed in quest´ottica, ha ammesso Tondo, servirà costruire una forte coesione culturale con i Comuni, lavorando sulle priorità negli interventi e sulla cantierabilità dei lavori. . |
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SEMINARIO CONVIVENZA E VIVIBILITA’ URBANA, STUFARA: ”UMBRIA APERTA A SPERIMENTARE NUOVI MODELLI” |
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Terni, 10 novembre 2008 – “Il tema delle politiche sociali di convivenza e vivibilità urbana all’interno del nuovo Piano sociale regionale assume una particolare importanza. L’obiettivo è rafforzare le politiche di inclusione sociale proponendo elementi di innovazione e sperimentazione di nuovi modelli”. Lo ha affermato il 6 novembre a Terni l’assessore regionale alle politiche sociali e abitative, Damiano Stufara, in apertura dei lavori del seminario dal titolo “Politiche sociali di convivenza e vivibilità urbana”, organizzato dalla Regione Umbria in vista della stesura del secondo Piano sociale regionale. Sono intervenuti, oltre all’assessore Stufara, il professor Ugo Ascoli dell’Università Politecnica delle Marche e coordinatore scientifico del secondo Piano sociale regionale, il presidente dell’Anci e sindaco di Terni, Paolo Raffaelli, il sindaco di Perugia, Renato Locchi, Andrea Bocco dell’Agenzia per lo sviluppo locale di San Salvario (Torino), Fabrizio Fornari dell’Università di Perugia, Salvatore Palidda dell’Università di Genova, Duccio Scatolero dell’Università di Torino. I lavori sono stati coordinati dal professor Ugo Ascoli, dell’Università Politecnica delle Marche. “L’incontro di oggi – ha detto l’assessore Stufara – propone un approccio innovativo rispetto a problematiche di grande attualità che avranno posto importante nel prossimo Piano con un’articolazione innovativa e attuale rispetto alle mutate condizioni sociali che vengono costantemente monitorate. Le politiche di convivenza urbana ovviamente – ha aggiunto - sono rilevanti, vista anche l’impostazione nazionale che propone atteggiamenti di controllo e repressione, piuttosto che di socialità e mediazione”. “Dal Rapporto sull’integrazione sociale in Umbria – ha detto l’assessore – emerge una capacità di tenuta del tessuto sociale che, comunque, è sempre più in difficoltà per l’evoluzione demografica, con anziani che ora rappresentano un quarto della popolazione, e una tenuta sempre più debole delle famiglie che induce processi mai emersi in precedenza”. Altre problematiche sono conseguenti all’ondata dei flussi migratori che determinano “insicurezza e una spiccata tendenza all’individualismo”. “A fronte di una crescita del disagio sociale si è portati a prendere delle scorciatoie dall’effetto immediato sulle questioni dell’emergenza sicurezza – ha aggiunto Stufara – A questo punto, occorre riflettere provando a sperimentare dei modelli innovativi. Nel nuovo Piano sociale saranno introdotti elementi di innovazione che proporranno innovative politiche di convivenza urbana”. Mettere a confronto alcune realtà regionali e nazionali con gli interventi programmati dei sindaci di Perugia e Terni, ma anche con quelle di Torino, con l’esperienza di riqualificazione urbana del quartiere San Salvario di Torino, era uno degli obiettivi del seminario in corso oggi a Terni su iniziativa dell’assessorato regionale alle politiche sociali. Il sindaco di Terni, nonché presidente dell’Anci, Paolo Raffaelli, ha evidenziato come nelle “tematiche legate alla sicurezza sia necessario uscire dall’ottica dell’emergenza ma, al contrario, occorra rilanciare il tema della qualità sociale nei centri urbani”. Il sindaco di Perugia, Renato Locchi, dopo aver evidenziato che l’”Umbria è una regione con un livello di vivibilità alto”, ha richiamato l’attenzione “sulle risorse finanziarie e sul fatto che l’Anci nazionale dovrà insistere sull’importanza dei finanziamenti da destinare a interventi di recupero per le città”. All’incontro sono intervenuti studiosi e docenti universitari impegnati sui temi della convivenza urbana legata all’integrazione, alla cultura della mediazione dei conflitti e alla strutturazione delle aree urbane. “Per assicurare la convivenza nelle nostre città – ha detto Salvatore Palidda dell’Università di Genova – non servono sistemi di controllo e video-sorveglianza perché così si perde di vista l’importanza vera della socialità pacifica e consapevole basata su diritti e doveri. L’esasperazione delle paure e delle insicurezze a favore di soluzioni demagogiche quali ‘la tolleranza zero’ hanno aumentato il business del ‘sicuritarismo’ dal quale si esce solo attraverso investimenti rispettosi dello stato di diritti democratici”. Il criminologo dell’Università di Torino, Duccio Scatolero, ha evidenziato come benessere materiale e lavoro non potranno compensare la perdita delle relazioni sociali che spesso “è avvertita come ‘sottrazione di sicurezza’. Tutto ciò crea il conflitto sociale, una malattia grave della nostra società – ha sottolineato – che necessita l’avvio di un percorso di sensibilizzazione di tutta la comunità sui temi dell’integrazione. Altrimenti la coabitazione è impossibile”. La necessità di dividere i rischi reali da quelli illusori in tema di sicurezza, è stata evidenziata anche da Fabrizio Fornari dell’Università di Perugia, che ha richiamato l’attenzione sul ruolo delle “reti civiche”. . |
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ALLA REGIONE ABRUZZO 850 MNL DI EURO DI FONDI FAS 104 MLN DI EURO RIGUARDANO LE AREE URBANE NON CAPOLUOGO |
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Pescara, 10 novembre 2008 - Risorse per 850 milioni di euro a beneficio dell´Abruzzo sono in arrivo dai Fas (Fondi Aree Sottoutilizzate), per il periodo 2007-2013. La Giunta regionale, riunita a Pescara, ha approvato la griglia di riparto dei finanziamenti che saranno destinati alle quattro Province secondo la stessa logica di concertazione dal basso che aveva già riguardato i Pit , i Programmi Integrati Territoriali. Infrastrutture, ambiente, sociale e riqualificazione urbana sono alcuni dei principali assi di intervento di un provvedimento che punta a dare risposte strategiche ai bisogni della regione evitando, da un lato, la polverizzazione degli interventi e dall´altro stimolando la capacità di dialogo con i territori, Province in primis. L´obiettivo principale è, fondamentalmente, quello di aiutare la macchina dell´economia abruzzese a ripartire ed a risollevarsi dall´attuale momento di crisi. Uno degli investimenti di maggiore rilievo è relativo al completamento della pista ciclabile che collegherà Martinsicuro a San Salvo senza soluzione di continuità ma sarà interessata anche la provincia dell´Aquila attraverso l´individuazione di percorsi nelle aree protette. Ben 104 milioni di euro saranno destinati, invece, alle aree urbane non capoluogo di provincia: quelle ricadenti, ad esempio, nei territori di comuni come Giulianova, Montesilvano, Roseto, Vasto, Avezzano, Sulmona ecc. Dopo l´approvazione delle tabelle di ripartizione dei fondi da parte della Giunta regionale, secondo una tempistica dettata dalla stessa Unione Europea, verrà avviato il percorso ufficiale relativo al documento che porterà ad una rapida concertazione sul piano formale. In questa fase, che investirà inevitabilmente la futura Giunta regionale, potranno, quindi, essere raccolti ulteriori suggerimenti e correzioni prima della consegna del "testimone" al Governo nazionale che provvederà materialmente ad erogare i fondi. Nella giornata di domani, le tabelle, nel dettaglio, saranno divulgate alla stampa. . |
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FEDERALISMO. SARTOR: “UN CITTADINO VENETO E’ IN CREDITO DALLO STATO DI 3.400 EURO: CON LOMBARDIA ED EMILIA ROMAGNA SIAMO LE REGIONI PIU’ PENALIZZATE NEI TRASFERIMENTI STATALI” |
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Asolo, 10 novembre 2008 - “Il Veneto, insieme alla Lombardia e all’Emilia Romagna, sono le regioni più penalizzate dai trasferimenti statali, nonostante siano le più vivaci dal punto di vista economico e produttivo. Non è più accettabile. Il federalismo fiscale si conferma la sola strada percorribile per garantire un futuro al nostro paese. ” Lo ha detto il 7 novembre al Teatro Duse di Asolo l’assessore all’Economia, Vendemiano Sartor, partecipando al convegno federalismo e riforme istituzionali promosso dalla Fondazione Italiani europei e dalla Fondazione Fare futuro “Ciascun cittadino veneto – ha spiegato l’assessore – è in credito dallo Stato di 3400 euro. Come possiamo, con tanta penalizzazione, continuare ad essere la locomotiva del paese? Per altro la crisi finanziaria globale non ci sta aiutando. Il Governo deve comprendere che il tempo è scaduto e che la riforma istituzionale in senso federalista è la sola strada percorribile per i veneti e per tutti gli italiani. ” Per l’assessore la riforma Calderoni Fitto deve dare tempi sicuri di esecuzione e soprattutto la certezza delle risorse necessarie per attuarla. “Bisogna essere consapevoli inoltre che la riforma deve essere condivisa – ha ribadito l’assessore – dalle diverse forze politiche e dalle differenti aree del paese. E’ bene, poi, sapere che federalismo fiscale significa essenzialmente responsabilizzazione degli amministratori nell’utilizzo delle risorse e nell’attuazione delle politiche. Inoltre, non si può scordare che il nuovo riassetto dello Stato deve coniugare efficienza delle azioni, snellezza dell’apparato e chiarezza delle competenze. ” Per l’assessore il federalismo sarà vano se non si faranno crescere le regioni italiane oggi più in difficoltà e con minore competitività. “L’ultima riflessione – ha concluso l’assessore- va fatto sull’eventualità di prevedere regole diverse per territori differenti: la non applicabilità del patto di stabilità per talune regioni e per alcune tematiche sarebbe una scelta coraggiosa che aiuterebbe veramente il Veneto a mantenere un ruolo di leader in Italia e in Europa. ” . |
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CALABRIA: IL PRESIDENTE LOIERO HA FIRMATO IL PROTOCOLLO PER LA DELOCALIZZAZIONE DELLE IMPRESE |
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Reggio Calabria, 10 novembre 2008 - Sottoscritto un protocollo d’intesa con le piccole e medie imprese insediate su Viale delle Industrie di Vibo Marina e soggette a delocalizzazione obbligatoria, per la realizzazione di un Polo Infrastrutturale della logistica dell’Area Industriale di Porto Salvo. “E’ un ulteriore importante risultato nell’azione sinergica di attori istituzionali pubblici e privati impegnati nel sostenere la ripresa socio-economica e infrastrutturale del territorio della provincia di Vibo Valentia colpita dall’alluvione”, ha detto il presidente della Regione Calabria e commissario delegato Agazio Loiero, che ha firmato l’accordo assieme al commissario della Camera di Commercio di Vibo Michele Lico e al presidente del Consorzio industriale Filippo Sirgiovanni. L’accordo prevede reciproci impegni per consentire il trasferimento in aree attrezzate, e per agevolare così la ripresa dell’attività produttiva, proprio di quelle imprese sottoposte a delocalizzazione obbligatoria. “E’ compito prioritario del Commissario Delegato – dice il Presidente Loiero - rispondere alle esigenze delle imprese per rilanciare le attività così pesantemente colpite dall’alluvione. Questo protocollo dovrebbe permetterci di realizzare un Polo funzionale alle aziende interessate e complessivamente utile al rilancio dell’economia locale” Il Protocollo prevede che il Commissario delegato attivi i necessari passaggi con il Ministero dello Sviluppo Economico per la rimodulazione dell’Apq Sviluppo Locale “Programma Emergenza Vibo” per il reperimento dei fondi utili a finanziare la realizzazione delle opere infrastrutturali. Sarà compito della Camera di Commercio di Vibo Valentia – in qualità di soggetto attuatore – supportare il Commissario delegato nella realizzazione di tutti quegli atti e provvedimenti necessari a rendere operativa la delocalizzazione delle imprese e la realizzazione del Polo Logistico, così come previsto dal protocollo d’intesa firmato dal presidente Loiero, da Lico e Sirgiovanni. All’ente camerale le imprese dovranno proporre le proprie specifiche esigenze di infrastrutturazione, indicando le caratteristiche tecniche particolarmente utili a un a più rapida ripresa delle attività aziendali. In base a tali indicazioni la Camera di Commercio procederà alla realizzazione del Master Plan propedeutico alla realizzazione del Polo logistico e da sottoporre al Commissario delegato per l’approvazione. Chiaro anche il ruolo del Consorzio per lo Sviluppo del Nucleo Industriale che, impegnandosi a dare esecuzione al programma progettuale proposto dalla Camera di Commercio e approvato dal Commissario delegato, dovrà procedere alla realizzazione delle necessarie opere infrastrutturali e ai servizi interconnessi al miglioramento del polo logistico e funzionali al rilancio delle attività economiche delocalizzate. Realizzate tutte queste fasi e attivata la Convenzione con il Ministero per lo Sviluppo Economico si arriverà alla firma di una convenzione con le imprese firmatarie del protocollo e si potrà realizzare concretamente l’operatività del Polo Logistico e a una più razionale sistemazione delle imprese a vantaggio dell’intero territorio. Per il Commissario della Camera di Commercio di Vibo Valentia Michele Lico, la sottoscrizione del protocollo d’intesa per la delocalizzazione obbligatoria delle aziende danneggiate dall’alluvione, è una tappa importante nel processo di riassetto e rilancio del sistema produttivo ed economico locale e, come egli stesso afferma, “evidenzia ancora una volta la sensibilità e la disponibilità del presidente Loiero, e complessivamente della Regione Calabria, ad ascoltare e a dare soluzioni fattive alle istanze di imprese e territorio e la validità di una metodologia attivata con convinzione dall’Ente Camerale quella del sistema di rete tra pubblico e privato, per dare forza e sostanza alle azioni”. Secondo Lico, “con la realizzazione del Polo Logistico di Porto Salvo si potranno conseguire contemporaneamente due importanti obiettivi: delocalizzare in altra zona più funzionale le imprese oggi insediate nel centro urbano di Vibo Marina; rendere libere delle aree che opportunamente bonificate e riqualificate potrebbero offrire maggiori servizi alla popolazione e diversa immagine del territorio. E grazie a questa intesa, oggi, questo percorso, diventa sempre più praticabile”. . |
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STRUMENTI DI SUPPORTO A INTERNAZIONALIZZAZIONE |
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Roma, 10 novembre 2008 - Sace organizza il prossimo 12 novembre all´Hotel delle Nazioni a Roma un seminario su "Gli strumenti di supporto all´internazionalizzazione: cosa è cambiato?". Durante l´incontro saranno presentate le più recenti evoluzioni delle metodologie di analisi dei rischi e la nuova gamma di prodotti e servizi offerti da Sace alle imprese impegnate nel processo di internazionalizzazione. Il seminario si propone di offrire anche una panoramica sulle nuove tendenze dei mercati internazionali e sugli strumenti di gestione dei rischi che le imprese possono utilizzare per cogliere pienamente le opportunità offerte dalla globalizzazione anche nell´attuale fase del ciclo economico e di turbolenze sui mercati finanziari. Per partecipare occorre compilare il modulo di adesione: http://www. Intersportello-piemonte. It/upload/sace -regolamento e modulo di registrazione. Doc. . |
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DATI ECONOMIA PRIMO SEMESTRE 2008: LA BASILICATA SUBISCE L’INFLUENZA DELLA CRISI GENERALE E SI AVVIA VERSO UNA MARCATA RECESSIONE. |
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Potenza, 10 novembre 2008 - “L’economia lucana, già in forte rallentamento nella prima metà del 2008, rischia di subire contraccolpi molto pesanti dalla netta inversione del ciclo economico, a livello nazionale e internazionale, che la recente esplosione della crisi finanziaria globale ha contribuito ad innescare. A fronte della molteplicità dei fattori di crisi, sia sul versante delle imprese che delle famiglie, ai decisori politici spetta il difficile compito di individuare le misure di sostegno con il maggior grado di impatto sul contesto generale, evitando la dispersione delle poche risorse disponibili”. E’ questo il commento di Pasquale Lamorte, presidente di Unioncamere Basilicata, rispetto al Rapporto economico relativo al primo semestre 2008 appena pubblicato a cura dell’Osservatorio Economico Regionale. Lo Scenario - Le previsioni di Unioncamere-prometeia, formulate prima dell’estate, già indicavano una “crescita zero” per l’economia lucana nel 2008, nell’ipotesi di un’evoluzione molto rallentata ma ancora positiva dell’economia italiana (+0,5%). Se, come appare ormai probabile, quest’ultima si fermerà del tutto e chiuderà l’anno con il segno “meno”, per la Basilicata si profila una recessione piuttosto marcata. Ad accentuare l’impatto della crisi economica a livello regionale contribuiranno una serie di fattori di natura strutturale, che attengono alle caratteristiche stesse del tessuto produttivo lucano: il basso grado di diversificazione settoriale, la presenza di specializzazioni produttive in settori che la concorrenza internazionale ha già fortemente “compromesso” (è il caso dell’industria del mobile e del tessile/abbigliamento) e in settori, come l’industria dell’auto, più “sensibili” alla contrazione della domanda di consumi che, oggi, colpisce soprattutto i beni durevoli, l’ampia diffusione di imprese di piccola e piccolissima dimensione, da sempre, e per svariate ragioni, più “vulnerabili” ai cicli recessivi; il basso grado di apertura internazionale, che non consente di sfruttare una domanda estera decisamente più “intonata” rispetto a quella interna, pur se anch’essa in rallentamento. Anche la probabile stretta del credito, determinata dalla crisi finanziaria, rischia di avere ripercussioni più pesanti a livello regionale, considerate le già difficili condizioni di accesso ai prestiti bancari per le imprese locali e la mag-giore domanda di finanziamenti legata ai processi di riconversione e ristrutturazione necessari per la sopravvivenza e il rilancio di interi comparti produttivi. I Dati - Nel periodo gennaio-giugno la produzione manifatturiera ha accusato una flessione tendenziale dell’1,1% che, nelle imprese di piccole dimensioni e in quelle artigiane ha superato ampiamente il 5%. Trend negativi hanno caratterizzato pressoché tutti i principali comparti, con cadute molto pesanti nell’industria dei minerali non metalliferi, del “legno e mobile”, della lavorazione dei metalli e dell’alimentare. A certificare lo stato di diffusa crisi dell’industria lucana è la forte impennata degli interventi di sostegno della Cassa Integrazione Guadagni che, nella prima metà dell’anno, hanno superato il milione e 770 mila ore. Si è ulteriormente ridotta, inoltre, sia la quota di imprese manifatturiere che operano sui mercati esteri, sia la quota di fatturato industriale legata all’export, il che sembrerebbe indicare una preoccupante perdita di competitività del sistema produttivo regionale. Segnali poco incoraggianti vengono dal settore dell’edilizia: il mercato immobiliare è in forte rallentamento e sembra aver esaurito, ormai, il suo ciclo di crescita; gli stessi investimenti in costruzioni hanno mostrato una brusca frenata mentre l’occupazione risulta in calo da circa un anno e mezzo e gli interventi di Cig hanno raggiunto un nuovo “massimo”. La “tenuta” dell’economia lucana resta affidata ai servizi che, già nel biennio precedente hanno svolto una funzione “anti-ciclica”, consentendo una discreta crescita del Pil. La generale crisi dei consumi, tuttavia, sta producendo effetti molto negativi su alcuni importanti comparti, a partire dal commercio, dove il calo dei volumi d’affari è particolarmente intenso ed interessa, per la prima volta, anche i formati della grande distribuzione organizzata, mostratasi finora in grado di accrescere/mantenere i propri livelli di fatturato, a scapito del piccolo commercio tradizionale. Le difficoltà dell’attuale quadro economico hanno determinato una forte impennata della disoccupazione (circa 2,2 mila unità in più nel I semestre 2008), quasi interamente ascrivibile a processi di espulsione di manodopera dal sistema produttivo. Positivo, peraltro, è stato il bilancio dell’occupazione, grazie soprattutto alla significativa espansione del lavoro autonomo nelle attività terziarie (circa 2,1 mila unità in più, vale a dire, oltre il 70% dell’incremento complessivo degli occupati registrato nei primi 6 mesi dell’anno). Va rimarcato, inoltre, il sensibile aumento del numero di persone presenti sul mercato del lavoro: un fenomeno che si può spiegare con la fase di diffi-coltà dei redditi familiari e, quindi, con il più elevato costo di rimanere inattivi e fuori dal mercato, al di là delle maggiori o minori difficoltà di trovare un impiego. L’erosione dei redditi familiari rappresenta l’altro punto di sofferenza dell’economia regionale, cui ha contribuito anche la recente forte accelerazione della dinamica inflazionistica, che ha penalizzato soprattutto i capitoli di spesa che più incidono sui bilanci delle famiglie, ovvero alimentari, tariffe energetiche e carburanti. Da questo punto di vista, è certamente emblematica la contrazione dei consumi reali (al netto, cioè, dell’inflazione), così come l’elevato indebitamento bancario delle famiglie, che si accompagna a crescenti difficoltà nella restituzione dei prestiti, anche per effetto del maggior onere per il servizio del debito. . |
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BARI: SOSTENERE L’ACCESSO AL CREDITO DELLE IMPRESE |
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Bari, 10 novembre 2008 - Un milione di euro per favorire il ricorso al credito delle imprese baresi. E’ quanto la Camera di Commercio di Bari mette a disposizione attraverso un bando finalizzato al rafforzamento dei fondi di garanzia dei Confidi. La decisione è stata assunta stamani dalla giunta dell’ente, quale azione per sostenere l’economia reale e le aziende del territorio che rischiano di essere duramente colpite dalla congiuntura sfavorevole. “Le difficoltà attraversate dalle banche e la prevedibile contrazione del credito alle imprese – dichiara Luigi Farace, presidente della Camera di Commercio di Bari – rende necessari interventi tempestivi di sostegno alle attività imprenditoriali. Le imprese rischiano su più fronti: riduzione del volume di attività; contrazione del credito; maggiore costo del denaro. Promuovere e sostenere l’economia locale è una priorità dell’ente camerale barese non solo con riguardo ai momenti promozionali di valorizzazione delle eccellenze ma anche con interventi diretti a sostegno delle imprese”. “Sappiamo tutti – afferma il vice presidente della Camera di Commercio di Bari, Antonio Laforgia - quanto il supporto creditizio sia fondamentale, per facilitare gli investimenti in tecnologie innovative, l’accesso ai nuovi mercati, la crescita e la qualificazione delle risorse umane. E sappiamo ancor meglio che il contesto internazionale è assai esigente nei confronti delle nostre piccole e medie imprese in termini di competitività. I Consorzi Fidi, strutture mutualistiche di garanzia, in questo momento storico hanno un ruolo ancora più importante nel favorire l’accesso al credito delle piccole e medie imprese. Pertanto è nostra volontà rafforzare i fondi-rischi degli stessi per consentire una maggiore garanzia nella concessione di credito alle imprese”. Il bando sarà pubblicato entro novembre sul sito internet della Camera di Commercio di Bari. L’importo globale delle operazioni perfezionate e assistite grazie alle garanzie offerte dai Confidi dovrà essere pari a 10 volte il contributo di 1 milione di euro messo a disposizione dalla Camera di commercio. I Confidi dovranno garantire il 50% di ciascun finanziamento alla singola impresa. Pertanto grazie ad un effetto moltiplicatore lo stanziamento camerale consentirà alle imprese della provincia di Bari di essere facilitare nell’accesso a circa 20 milioni di euro di finanziamenti. La giunta dell’ente ha altresì deliberato uno stanziamento di 200mila euro per l’agricoltura, per promuovere la costituzione dei Gal (Gruppi di Azione Locale) previsti dal Psr 2007-2013 nell’ambito della misura Leader e che attiverà nei prossimi anni investimenti nel settore per 250milioni di euro. . |
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PESCARA: SOSTEGNO ALLE IMPRESE CONTRO LA CRISI DEI MERCATI |
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Pescara, 10 novembre 2008 - La Camera di Commercio di Pescara ha organizzato per lunedì 10 novembre 2008, alle ore 16. 00 presso la sede dell’Ente un incontro con i rappresentanti degli Istituti di Credito provinciali, finalizzato ad effettuare un monitoraggio sull’andamento dell’economia pescarese ed un esame congiunto delle ripercussioni, presenti e future, sull’economia reale locale correlate alla crisi finanziaria mondiale. Saranno anche presenti le Associazioni di Categoria, i Consorzi Fidi e le Autorità locali. Dopo l’analisi dei dati del trend economico, affidata a Luciano D’amico, saranno illustrate le condizioni per garantire il soddisfacimento dei fabbisogni finanziari del sistema produttivo, sottolineando la necessità di definire un’adeguata politica creditizia che, non determini (visti anche i recenti interventi predisposti dallo Stato a sostegno degli Istituti Bancari) il verificarsi di ingiustificate ed inopportune riduzioni dei finanziamenti che penalizzerebbero pesantemente l’attività delle Imprese (in particolar modo verso quelle di piccola e media dimensione), dei Consorzi e delle Cooperative Fidi. Con questa iniziativa l’Ente Camerale intende lanciare un forte segnale di vicinanza e sostegno all’economia provinciale in un momento particolarmente delicato dove tutti sono chiamati a fare la loro parte per ridare fiducia e nuovo smalto al sistema. . |
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FORMAZIONE PROFESSIONALE IN SARDEGNA, DICHIARAZIONI ASSESSORE CONGERA |
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Cagliari, 10 Novembre 2008 - Con riferimento alla questione dei lavoratori della formazione professionale e sulla minaccia di sciopero paventata dai sindacati di categoria, interviene, con una propria dichiarazione, l´assessore regionale del Lavoro, Romina Congera. "Non posso fare a meno di manifestare il mio stupore e la mia delusione". "Stupore – precisa Romina Congera - perché solo nei giorni scorsi ho incontrato le organizzazioni sindacali, ad eccezione della Flc Cgil che non si è presentata, sul tema della formazione professionale. In questa circostanza è stata costituita una commissione tecnica composta da rappresentanti delle stesse organizzazioni sindacali per affrontare tutti i problemi dei lavoratori ex legge regionale 42/89, comprese le condizioni giuridico economiche di cui parla il rappresentante Cisl nelle sua dichiarazione". "Delusione – aggiunge l´Assessore - perché fino ad ora il rapporto con le organizzazioni sindacali è stato pienamente collaborativo e improntato alla soluzione di problemi anche complessi. La situazione non è semplice, ma bisogna dare atto a quest´Amministrazione di essersi fatta carico di un numero considerevole di lavoratori impegnati in enti formativi privati ai quali ha garantito ad oggi reddito e funzioni. Cosa per altro riconosciuta dagli stessi lavoratori nel corso degli incontri informativi organizzati dall´Assessorato del lavoro ed alla presenza di chi scrive". "Infine – precisa l´esponente della Giunta - mi pare incomprensibile l´atteggiamento che sta assumendo il segretario della Flc Cgil, il quale può legittimamente decidere di non partecipare agli incontri, ma non accusare l´assessore di scarsa sensibilità istituzionale nei confronti della Cgil, come ha fatto in un comunicato stampa del 4 novembre. Molte sono state le occasioni in cui questa sensibilità è stata dimostrata, come bene sa il segretario Loddo". "Un esempio di scarsa sensibilità – si domanda poi Congera - sarebbe quella relativa ad un incontro tenutosi a fine ottobre, fissato in accordo con altre sigle sindacali coinvolte anch´esse nell´organizzazione dello sciopero? L´impegno nell´organizzazione di una grande manifestazione, a cui io stessa ho partecipato nelle pause del lavoro di giunta, non ha però impedito – sottolinea l´esponente dell´Esecutivo - alle altre sigle sindacali di partecipare all´incontro!" "In ogni caso – conclude l´assessore regionale del Lavoro - reputo importante che sul tema della formazione professionale continui la collaborazione tra amministrazione e organizzazioni sindacali, e la Flc Cgil può dare sicuramente un importante contributo alla soluzione dei problemi". . |
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ISTITUZIONI UMBRE SOLLECITANO CHIAREZZA SU “COMPENDIO BOSCO” E PROGETTO ENERGIE RINNOVABILI |
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Terni, 10 novembre 2008 - Le Istituzioni locali rivolgono un pressante invito alla Thyssenkrupp e ai soggetti industriali territoriali ad essa collegati perché presentino entro il 30 novembre un piano industriale circostanziato e valutabile per l’utilizzo del “Compendio Bosco”, dando così finalmente seguito alla generica manifestazione di interesse già pervenuta al Consorzio delle Aree Industriali, in modo che il Consorzio medesimo possa valutare con trasparenza ed obiettività le caratteristiche della proposta e la sua congruità rispetto agli indirizzi delle Istituzioni, le quali hanno sempre detto, e confermano, di voler dedicare il “Compendio Bosco” ad iniziative di sviluppo industriale e di produzione innovativa di cui le attività di servizio alle strategie di Thyssenkrupp possono essere una parte ma non certo la totalità. Allo stesso tempo le Istituzioni locali danno mandato al Consorzio delle Aree Industriali al fine di concludere rapidamente la valutazione di un progetto industriale per le energie rinnovabili, per il quale si è fatto avanti un nuovo soggetto di livello internazionale di cui occorre verificare la possibilità e l’intenzione di integrazione con proposte simili avanzate in precedenza e non giunte a compimento. Il pressante invito rivolto ai soggetti in campo a fare chiarezza sui loro piani industriali è scaturito stamattina dal vertice svoltosi presso la sede di Terni della Regione Umbria, convocato dall’assessore regionale allo Sviluppo Economico Mario Giovannetti, con il Presidente della Provincia Andrea Cavicchioli, i Sindaci di Terni e Narni Paolo Raffaelli e Stefano Bigaroni, il Presidente ed il Direttore del Consorzio delle Aree Industriali, Paolo Gentili e Massimo Tondi, il Presidente di Gepafin Giacomo Porrazzini ed il Presidente e l’Amministratore Delegato di Sviluppumbria Calogero Alessi e Vinicio Bottacchiari. Nel corso dell’incontro è stato ribadito come sia necessario ed urgente che il progetto per le energie alternative, che nella sua ultima formulazione potrebbe trovare sede anche in altro sito, definisca i suoi contorni di fattibilità e di sostenibilità finanziaria, mentre al sistema Thyssenkrupp-imprese locali si è detto con nettezza che i progetti di sviluppo per il “Compendio Bosco” non possono che essere complementari ed integrativi, e non certo sostitutivi, della piattaforma logistica già avviata a realizzazione dal sistema territoriale. . |
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MERCATO DEL LAVORO: INSEDIATO IL COMITATO REGIONALE SARDO PER LA SICUREZZA SUL LAVORO |
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Cagliari, 10 Novembre 2008 - Si è insediato il 6 novembre 2008, il Comitato regionale di coordinamento in materia di sicurezza sul lavoro. Il nuovo organismo è composto dagli assessorati regionali della sanità, del Lavoro, dell´Industria e del Turismo, dai Servizi di prevenzione e sicurezza delle Asl (Spresal), dall´Agenzia regionale per la protezione dell´ambiente (Arpas), dalla Direzione regionale del lavoro, dall´Ispettorato regionale dei Vigili del fuoco, dall´Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro, dall´Inail e dall´Inps. Ne fanno parte inoltre, l´Istituto previdenza settore marittimo (Ipsema), l´Associazione nazionale dei comuni italiani, l´Ups, le Autorità portuali di Cagliari, Olbia e Golfo Aranci, l´Ufficio di sanità Aerea e Marittima e l´Enac di Cagliari, Olbia e Alghero. Durante la riunione di insediamento l´assessore della Sanità, Nerina Dirindin, ha illustrato il testo della delibera di attuazione del Programma di interventi sulla prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali della Sardegna 2008 - 2010 che prevede un investimento di quattro milioni di euro. In questo modo la Sardegna si avvicinerà alla media delle regioni più virtuose sul fronte della sicurezza nei luoghi di lavoro. Tra le altre cose è previsto il potenziamento dei servizi di prevenzione e sicurezza delle Asl sarde con 60 nuove assunzioni di operatori del settore, di cui 50 tecnici della prevenzione. In particolare, gli interventi sono indirizzati ai settori edile, agricolo, chimico-industriale, rischio amianto e, per la prima volta, anche al comparto portuale-marittimo e alla pesca. "Con il programma, l´amministrazione regionale”, Nerina Dirindin, "punta a riqualificare e potenziare i servizi delle Asl destinati alla vigilanza nei luoghi di lavoro, ma anche ad una riorganizzazione dei Dipartimenti di prevenzione per garantire all´isola un salto di qualità in materia di salute sicurezza negli ambienti di lavoro". Tra i principali obiettivi del programma la realizzazione di Piani mirati di comparto e/o di rischio, la formazione continua degli operatori delle Istituzioni e delle organizzazioni, il coordinamento delle attività e dei soggetti del sistema di prevenzione, la realizzazione di campagne informative e iniziative di sensibilizzazione. Le risorse verranno così ripartite: Potenziamento e qualificazione del personale Servizi, Prevenzione Sicurezza Ambienti di Lavoro delle Asl: 3. 400. 000 euro; Piani regionali di comparto e/o di rischio 400. 000 euro; Comunicazione, informazione e sensibilizzazione: 100. 000 euro; Coordinamento, monitoraggio, banche dati: 100. 000 euro. I dati - Durante l´incontro sono stati illustrati i dati relativi agli incidenti sul lavoro nel triennio 2004 - 2006. Nel 2006, in Sardegna, sono stati denunciati all´Inail 18. 503 infortuni di cui 34 mortali. Nel 2005 furono 18. 917 (30 mortali), mentre nel 2004 se ne registrarono 18. 840, di cui 34 mortali. Nello stesso anno sono stati denunciati 885 casi di malattie profesionali. . |
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IL PRESIDENTE DEL MOLISE MICHELE IORIO INTEVIENE A PALERMO AD UN CONVEGNO SUL FEDERALISMO |
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Campobasso, 10 novembre 2008 - "L´intesa raggiunta sul Federalismo Fiscale con il Governo nazionale è un risultato importante perché consente di realizzare un utile bilanciamento tra regioni piccole e grandi, e tra quelle del nord e quelle del sud del Paese. Con questa impostazione il Decreto Legge delegato varato dal Consiglio dei Ministri, e adesso al vaglio delle Camere, ha ricevuto la condivisione di tutte le Regioni". Lo ha detto il Presidente della Regione Molise Michele Iorio intervenendo il 7 novembre a Palermo al convegno sul Federalismo. "E´ questo quindi –ha continuato il Presidente Iorio- un testo che va difeso nel passaggio parlamentare anche perché eventuali dubbi potranno essere chiariti successivamente in sede di emanazione dei Decreti attuativi. Sarà proprio con i Decreti attuativi, infatti, che dovremo tutti vigilare affinché il modello di Federalismo italiano sia davvero capace di generare un sviluppo diffuso ed equo nell´intero Paese". "Appare evidente –ha concluso Iorio- che perché ci sia uguale responsabilità nel governo dei territori occorre garantire eguali condizioni di partenza. Un obiettivo questo che per la sua complessità, può essere conseguito solo con un percorso graduale e spalmato nel tempo". . . |
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IMMIGRATI, BOSCAGLI: LINGUA ITALIANA CHIAVE DELL´INTEGRAZIONE PRESENTATI I RISULTATI DI UN PROGETTO SPERIMENTALE DELLA REGIONE LOMBARDIA OLTRE 3.000 GLI IMMIGRATI CHE HANNO PARTECIPATO A 201 CORSI |
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Milano, 10 novembre 2008 - Sono oltre 3. 100 gli adulti immigrati in Lombardia che si sono iscritti, nel 2007, ai corsi d´italiano gratuiti del progetto "Certifica il tuo italiano: La lingua per conoscere e farsi conoscere. Una sperimentazione della Regione Lombardia", nato in collaborazione con il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, con l´Ufficio Scolastico regionale e con la Fondazione Ismu (Iniziative e Studi per la Multietnicità) di Milano. Quasi 1. 200 di coloro che hanno frequentato il corso hanno già superato gli esami e ottenuto la certificazione linguistica L2, utile per inserirsi meglio anche nel mondo del lavoro. I risultati di questa esperienza sono stati presentati il 6 novembre in Regione nel convegno "Apprendere la lingua nella migrazione". "Questo convegno - ha commentato l´assessore alla Famiglia e Solidarietà Sociale, Giulio Boscagli, nel suo intervento al convegno - ci fa guardare il fenomeno dell´immigrazione da un punto di vista non usuale. Siamo abituati, infatti, a vedere sulle prime pagine dei giornali unicamente i lati negativi del fenomeno, mentre questo convegno evidenzia come la maggior parte degli immigrati venga in Lombardia per cercare un lavoro e le numerose iscrizioni ai corsi gratuiti di italiano testimoniano la volontà di queste persone di entrare a pieno titolo nella società lombarda". "Regione Lombardia - ha aggiunto Boscagli - accompagna queste persone attraverso numerose iniziative. Per raggiungere risultati ancora più significativi è indispensabile la partecipazione del Terzo Settore e soprattutto del mondo delle imprese, le prime a trovare giovamento da una migliore conoscenza della lingua da parte dei lavoratori e delle loro famiglie". Il professor Giovanni Cesareo, segretario generale dell´Ismu, ha illustrato poi nel dettaglio i risultati della sperimentazione. Tra coloro che frequentano il corso, destinato alle fasce deboli della popolazione straniera (donne, neo arrivati, persone in condizione di particolare emarginazione), la maggioranza (69%) è donna, ha una età compresa tra i 19 e i 35 anni (61,6) e non conosce quasi l´italiano. Il 75,5% degli iscritti è stato infatti collocato ai livelli che corrispondono alle competenze comunicative semplici della lingua italiana. I corsisti appartengono a 96 nazionalità e i paesi più rappresentati sono nell´ordine: Marocco, Romania, Brasile, Perù, Ecuador e Albania. Sono stati realizzati 201 corsi in tutte le province lombarde. Sono stati organizzati dai Cpt (Centri territoriali permanenti per l´educazione degli adulti), in rete con gli enti locali e le associazioni del Terzo Settore. Il numero più elevato di corsi e di iscritti si è registrato a Milano (1. 220), Brescia (572) e Bergamo (408). Oltre a questo progetto l´assessore Boscagli ha ricordato anche gli altri progetti di accoglienza e inclusione sociale, messi in campo dalla Regione per favorire l´inserimento degli stranieri e di conseguenza assicurare il mantenimento della stabilità sociale. Si tratta di un pacchetto di sei interventi che riguardano le varie esigenze degli immigrati e per realizzare i quali sono stati destinati 1. 094. 000 euro. . |
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OCCUPAZIONE FEMMINILE NEL LAZIO: TIBALDI PRESENTA LIBRO VERDE |
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Roma, 10 novembre 2008 - “Questa discussione sul Libro verde per l’occupazione delle donne è un’occasione di confronto utile sulle politiche per il lavoro femminile e sugli scenari che si vanno aprendo in una congiuntura economica molto difficile ed il cui prezzo non deve ancora una volta essere pagato in particolare dalle donne”. E’ quanto ha dichiarato l’assessora al Lavoro, Pari opportunità e Politiche giovanili della regione Lazio Alessandra Tibaldi durante l’incontro, organizzato dalle Consigliere di Parità della Regione Lazio Alida Castelli e Clara Collarile, tenutosi ieri presso la Casa Internazionale delle Donne. “Con il Libro verde per l’occupazione femminile nel Lazio - ha dichiarato l’assessora - abbiamo inteso disegnare le linee di intervento che la Regione seguirà per dare le risposte dovute alle cittadine e lavoratrici penalizzate, come ci dicono i dati, nel mercato del lavoro. L’inserimento e la permanenza delle donne al lavoro vanno sostenuti attraverso politiche attive studiate per andare incontro alle esigenze femminili. Si tratta ad esempio di fare della conciliazione tra tempi di lavoro e di vita un cardine su cui si costruiscono gli interventi destinati alle donne e di realizzare servizi di cura destinati all’infanzia, ma anche agli anziani, per alleggerire il carico familiare per la stragrande maggioranza sopportato da parte femminile”. “Grazie a queste occasioni di confronto nel territorio con le associazioni femminili, Comitati di Parità, coordinamenti femminili di partiti e sindacati - conclude Tibaldi - potremo arricchire e migliorare il Libro verde, che ci condurrà alla redazione del Piano per l’occupazione femminile nel Lazio per il biennio 2009-2010”. . |
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ARRIVA “L’AGENDA DELLE MAMME” PER LE MAMME “TECNOLOGICHE” DI PAVIA E PROVINCIA |
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Pavia, 10 novembre 2008 - Nasce il sito dedicato alle mamme di Pavia e provincia, per sapere sempre cosa c’è in giro. Il nome stesso del sito, che risponde all’indirizzo http://www. Lagendadellemamme. It parla chiaro. Nella sezione “carta d’identità” il sito si presenta così: “Se più di una volta vi siete domandati qualcosa del tipo “adesso cosa faccio con questo pargolo?”, l’Agenda delle Mamme è dedicato a voi”. Il progetto nasce dall’esperienza personale di una mamma pavese, residente a San Martino per la precisione, convinta della necessità di uno strumento che consenta di sapere sempre e in tempo reale tutto quello che la città di Pavia e la sua provincia offrono alle mamme con infanti al seguito. “Su tutto il territorio di Pavia e provincia – dice Marta Pizzocaro, ideatrice e responsabile del sito internet - non esiste nessun media specializzato che si rivolga esclusivamente a un pubblico di genitori e bambini, nessun punto di riferimento che faccia da collettore di informazioni per noi”. Un sito internet è un contenitore ormai facilmente accessibile, ideale per offrire un servizio che aiuti le mamme e più in generale chi sta con un bambino, tenendo conto dell’importanza di chi ha il ruolo di “educatore” ma anche di figura affettiva di riferimento per i piccoli. L’agenda delle Mamme cerca di raccontare tutto ciò che il territorio offre: acquisti, scambio, sport, tempo libero, strutture e iniziative. Il tutto è stato possibile grazie a due partner fondamentali: Salsa Digitale, i web master e progettisti del sito e Saturno, il finanziamento a fondo perduto della Regione Lombardia per gli aspiranti imprenditori. Attualmente il sito è composto da una sezione Agenda, cuore del progetto, dove si possono trovare le iniziative e gli appuntamenti dedicati ai bambini e ai genitori, in Pavia e provincia (anche qualcosa fuori-porta occasionalmente), giorno per giorno, mese per mese, stagione per stagione. Le sezioni, la Rubrica e il Giornale, hanno lo scopo di fornire tutte le indicazioni su strutture, negozi, luoghi di ritrovo e di favorire uno scambio di informazioni e opinioni sul mondo dei genitori e dei bambini (alimentazione, stili di vita, cronaca, curiosità, no profit ecc. ). Infine la sezione Carta d’identità racconta com’è nata l’idea e quali saranno gli sviluppi del sito. In futuro saranno infatti attivate altre due sezioni, già in lavorazione: il Blog per le mamme, che proporrà a cadenza variabile argomenti che in qualche modo riguardano la vita delle mamme, sull´onda di fatti di cronaca e attualità, tendenze in voga, episodi di vita quotidiana ecc…e il Mercatino che rispecchia la filosofia del riciclo e del riuso, pensiero che L’agenda delle Mamme sposa e sostiene. “E’ ormai noto che attrezzature, giocattoli e abbigliamento per i bambini costano parecchio – afferma Marta Pizzocaro -, quindi ben venga lo scambio. Il prossimo passo è quello di portare tutte le informazioni raccolte sull’Agenda delle Mamme a chi non sa o non può ancora a utilizzare internet”conclude la giovane mamma. . |
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BOLZANO, OPEN DAY 2008: “PER ALLEVARE UN BIMBO CI VUOLE UN VILLAGGIO” |
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Bolzano, 10 novembre 2008 - La Pedagogia dei Genitori al centro dell’Open Day delle scuole di Bolzano che si svolgerà il 12 ed il 13 novembre nell’Aula Magna del Liceo Scientifico “E. Torricelli” e presso il Centro di formazione professionale “Luigi Einaudi” di Bolzano. È stata presentata il 7 novembre presso la sede dell’Intendenza scolastica italiana, la settima edizione dell’”Open Day” delle scuole di Bolzano organizzato, come di consueto dall’Intendenza scolastica italiana e dalla Formazione professionale in lingua italiana della Provincia autonoma. Hanno preso parte alla conferenza stampa odierna l’assessore provinciale alla scuola italiana, Francesco Comina, l’intendente scolastica, Bruna Visintin Rauzi, la direttrice della formazione professionale, Barbara Repetto, ed il coordinatore dell’iniziativa, Marino Gandelli. L’”open Day”, dal titolo “La Pedagogia dei genitori. Narrare l’educazione: perché, quando, come”, si svolgerà mercoledì 12 e giovedì 13 novembre rispettivamente nell’Aula Magna del Liceo Scientifico “E. Torricelli” di via Rovigo 42, e nell’Auditorium “Lucio Battisti” in via S. Geltrude,3 a Bolzano. Mercoledì 12 novembre la manifestazione si svolgerà dalle ore 9 alle ore 17,30, presso il Liceo scientifico dove è previsto un intenso programma con relazioni ed interventi ai quali seguiranno, nel pomeriggio, alcuni workshop. Nella serata avrà quindi luogo un incontro aperto a tutta la cittadinanza dal titolo “Per allevare un bambino ci vuole un villaggio” al quale prenderanno parte i pedagogisti Riziero Zucchi ed Augusta Moletto del Centro Nazionale Documentazione e Ricerca Pedagogica dei Genitori. L’”open Day” proseguirà il giorno successivo, come detto, presso il Centro di Formazione Professionale di lingua italiana, “Luigi Einaudi”, in via S. Geltrude,3 a Bolzano. Nel corso della conferenza stampa l’intendente scolastica, Bruna Rauzi Visitin, ha sottolineato l’importanza dell’”Open Day” come momento di riflessione e di approfondimento rivolto a docenti, studenti e genitori, per approfondire la riflessione sui temi di maggiore attualità per la scuola che si trova in una fase di transizione e di cambiamento. Importante, secondo l’intendente, anche il tema del “villaggio” proposto dall’”Open Day” ed inteso come rete di relazioni e di rapporti depositario del momento educativo. Secondo l’assessore Comina il riferimento al villaggio, necessario per allevare nel migliore dei modi un bambino, pone l’accento sull’idea che anche nell’educazione le responsabilità devono essere condivise e puntare alla creazione di una reale “comunità” che miri all’inclusione e non rinunci al proprio ruolo pedagogico. Questa condivisione del ruolo educativo, secondo Comina, va inoltre letta come antitetica rispetto all’immagine di una scuola sempre più intesa in termini aziendali e talvolta sanzionatori, come, ad esempio, la reintroduzione del 5 in condotta. Il convegno potrà quindi essere, negli intendimenti degli organizzatori, un momento di riflessione per fornire sostegno alla comunità come luogo di educazione condivisa e partecipata. La direttrice della formazione professionale, Barbara Repetto, ha infine espresso il proprio apprezzamento per la proficua collaborazione esistente con l’Intendenza e l’”Open Day” è appunto uno dei momento più qualificanti di questa sinergia. L’importanza del messaggio educativo del convegno è particolarmente evidente, ha aggiunto, in una realtà come la formazione professionale nella quale confluiscono spesso alunni che hanno alle spalle situazioni famigliari difficili. . |
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DALLA NEGAZIONE ALLA TUTELA DEI DIRITTI DEI MINORI: LIBERI DI ESSERE BAMBINI MARCO SCARPATI, RELATORE AL III CONGRESSO MONDIALE PER I DIRITTI DELL’INFANZIA, LINO ROSSI, CRIMINOLOGO DI UNICEF, E MADRE CLAUDIA STRADA DEL “PROGETTO AGATA SMERALDA” AD AULLA |
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Aulla, 10 novembre 2008 - Non è facile oggi essere bambini, specie se si è figli della povertà e dell’abbandono. E noi popoli industrializzati non possiamo far finta di non vedere, specie quando molta della colpa è nostra. Ecco allora il convegno “Dalla negazione alla tutela dei diritti dei minori: liberi di essere bambini”, organizzato dall’Associazione Genitori A. Ge. “Alice e Flavio” di concerto con il Comune di Aulla e l’Ufficio Scolastico Provinciale di Massa, in programma sabato 15 novembre, dalle ore 9. 30 presso il Cinema Teatro “Città di Aulla”. L’evento, patrocinato dalla Provincia di Massa Carrara, si incardina nel ciclo di incontri “Mi fido di te”, aperto dal giudice Giancarlo Caselli, e si prefigge l’intento di < affrontare una realtà- come spiega la presidente A. Ge. , Marina Pratici- tristemente in crescita sistematica ed ubiquitaria: la violenza sull’infanzia>. L’appuntamento è stato volutamente fissato in una data significativa: il 20 novembre è infatti la “Giornata Mondiale per i Diritti dell’Infanzia”, celebrata nel giorno in cui la Convenzione Internazionale sui diritti dei minori venne approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York. Dal 25 al 28 novembre si svolge inoltre, a Rio de Janeiro, il “Iii Congresso Mondiale contro lo sfruttamento sessuale dei minori per fini commerciali”- secondo un report dell’Onu ogni anno si stima essere violentati 150 milioni di bambini- cui parteciperanno i rappresentanti di 144 Paesi. Il Congresso mondiale è organizzato dal governo brasiliano, dal Gruppo internazionale di lavoro per la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, dall’Unicef e dall’Ecpat. E sarà proprio il presidente di Ecpat Italia, rete internazionale di organizzazioni attualmente presente in oltre 70 stati, l’avvocato Marco Scarpati, rappresentante per il nostro Paese al congresso mondiale di Rio de Janeiro, il relatore del convegno aullese. Scarpati, docente di Diritto di Famiglia e di Tutela Internazionale dei Diritti dei Minori, balzò agli onori della cronaca, finendo sulle prime pagine dei quotidiani di molte nazioni e su tutti i telegiornali nazionali, per un suo gesto altamente provocatorio. In Cambogia, dove opera per la rete internazionale, “comprò” tre bambine destinate alla prostituzione, in cambio fu fornito di “ricevuta” per l’acquisto di “merce umana disponibile per ogni uso”. Da quell’azione nacque un libro famosissimo, anche scioccante dossier di “Panorama”, “Il rumore dell’erba che cresce”. Altro relatore della mattinata aullese sarà il professor Lino Rossi, direttore della “Rivista di Psicologia Giuridica”, criminologo di Unicef, Telefono Azzurro Onlus, membro del pool investigativo del Ministero della Giustizia, e autore di numerose pubblicazione, tra cui “Tecniche e metodo nell’abuso all’infanzia”. Porterà il suo contributo anche Madre Claudia Strada, medico, da trent’anni a Salvador de Bahia, impegnata, per il “Progetto Agata Smeralda”, nella lotta al turismo sessuale, di cui il nostro Paese detiene il triste primato mondiale. Si parlerà anche del “caso Italia”, dove, secondo le stime di Telefono Azzurro, negli ultimi quattro anni le violenze sui minori sono cresciute del 90% ( più di 21. 000 i casi di pedofilia in Italia ogni anno) e del mercato on- line della pedofilia che ha un giro d’affari di oltre cinque miliardi di dollari. La partecipazione al convegno, che sarà aperto dalla dottoressa Monica Amadei, comporterà anche l’acquisizione dei crediti formativi, nel piano di formazione permanente, per gli avvocati presenti. <un appuntamento importante- prosegue Marina Pratici- cui hanno aderito molti organismi, nazionali e locali, per fare rete contro la negazione del diritto ad avere un’infanzia >. Tante davvero le realtà associative e gli Enti che collaboreranno con l’associazione genitori aullese per la realizzazione dell’ incontro: Ufficio Scolastico Provinciale, Società della Salute Lunigiana, Associazione Genitori A. Ge. Toscana, Lions Club Pontremoli Lunigiana, Help for children Lunigiana Onlus, Progetto Agata Smeralda sede di Firenze, Comitato per il Telefono Azzurro sezione di Massa, Fondazione Premio Lunezia, Associazione culturale Il Dialogo, Consiglio dei Giovani di Aulla, Associazione Papa Giovanni Xxiii, Donne di Luna Onlus di Bagnone, Associazione Paraplegici sezione di Fivizzano, Amici di Elsa di Podenzana, Associazione lunigianese disabili, Associazione “Aulla per”. Al termine della mattinata, il presidente di Help for children, dottor Attilio Vilardo, presenterà anche “Internet sicuro”, una guida ad un uso responsabile della rete per difendere i minori dalle insidie on- line, che il Comune di Castelnuovo Magra sta distribuendo ad oltre 2000 famiglie. Www. Agetoscana. It . |
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PALMANOVA CITTÀ DEI BAMBINI |
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Udine, 10 novembre 2008 - Si chiamerà "Palmanova città dei bambini" l´iniziativa oggetto dell´accordo quadro tra la Regione e l´Associazione intercomunale "Palmarino", composta dai Comuni di Bagnaria Arsa, Bicinicco, Chiopris Viscone, Gonars, Palmanova, Porpetto, Santa Maria La Longa, Trivignano Udinese, Visco. La bozza dell´accordo per l´attuazione di questo progetto di promozione culturale e turistica del territorio è stata approvata oggi dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore alle Autonomie locali Federica Seganti, che sottoscriverà il documento assieme ai sindaci delle città coinvolte. La Regione finanzierà l´attuazione del progetto con 300 mila euro, mentre gli Enti locali realizzatori dell´intervento concorreranno al finanziamento dell´opera con 64. 286 euro. "Palmanova città dei bambini" nasce con lo scopo di promuovere eventi destinati ai bambini ed ai ragazzi attraverso la valorizzazione degli aspetti peculiari della fortezza di Palmanova e dei borghi che caratterizzano gli altri Comuni coinvolti. In questo modo, riferisce l´assessore Seganti, intendiamo incentivare nei bambini l´interesse per la propria comunità, rendendoli partecipi del processo di divulgazione della loro cultura e di promozione del territorio. Vogliamo anche dar loro maggiori spazi per una socializzazione adeguata alla loro età e questo, conclude l´assessore, è altrettanto importante. . |
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