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Notiziario Marketpress di Mercoledì 19 Novembre 2008
LA COMMISSIONE EUROPEA OSPITA IL PRIMO VERTICE UE-CINA-USA AD ALTO LIVELLO SULLA SICUREZZA DEI PRODOTTI  
 
 Bruxelles - Meglena Kuneva, commissario europeo per la sicurezza dei consumatori, Nancy Nord, presidente della Consumer Product Safety Commission (Commissione per la sicurezza dei generi di consumo) degli Usa e Wei Chuanzhong, viceministro dell’Aqsiq (General Administration for Quality Supervision, Inspection and Quarantine) della Rpc si sono incontrati oggi a Bruxelles per il primo vertice trilaterale ad alto livello sulla sicurezza dei prodotti. Questo incontro ad alto livello mira a inviare un forte segnale politico sulla determinazione di tutte le parti in causa a mantenere la sicurezza dei prodotti al centro dell’agenda politica internazionale, riconoscendo la possibilità di costruire mercati aperti solo attraverso la gestione rigorosa e sicura della catena globale della fornitura dei prodotti. L’incontro trilaterale intensificherà la cooperazione tra l’Ue, la Cina e gli Stati Uniti. Prima dell’incontro ad alto livello, il commissario Kuneva, il commissario Vassiliou e il viceministro Wei firmeranno innanzitutto un memorandum d’intesa rivisto, mirante ad approfondire la cooperazione bilaterale tra Ue e Cina nell’applicazione delle norme di sicurezza sui prodotti e ad ampliare lo scambio di informazioni sulla sicurezza degli alimenti. Successivamente, saranno definiti una serie di settori prioritari trilaterali d’intervento, che spaziano dalla tracciabilità dei prodotti, alla cooperazione tra le tre parti sulle norme di sicurezza dei giocattoli, dallo scambio di esperienze, alle iniziative comuni sull’attuazione delle norme: di questi aspetti renderà conto la dichiarazione congiunta alla stampa. Infine, si articolerà un dibattito su iniziative destinate ad approfondire lo scambio di informazioni tra i partner sugli allarmi e i richiami – soprattutto attraverso la nuova legislazione Usa sulla sicurezza dei prodotti che consente un più ampio scambio d’informazioni sul richiamo dei prodotti e sui prodotti pericolosi. Tutte queste attività si svolgono sullo sfondo di una iniziativa a più ampio raggio, la Settimana per la Sicurezza dei Prodotti (Product Safety Week), organizzata dalla Commissione dal 17 al 21 novembre. “La fiducia è la moneta dell’economia globale”, ha affermato il commissario Kuneva. È ha proseguito: “Non ci sono spazi per l’autocompiacimento; ogni settimana c’è un allarme che ci ricorda che non possiamo permetterci di perdere di vista i problemi di sicurezza e di sottrarli ai primi posti dell’agenda politica. Questo vertice ad alto livello per la sicurezza dei prodotto lancia un segnale molto chiaro sulla determinazione dei leader europei, cinesi e statunitensi nell’intento di porre al primo posto la sicurezza dei cittadini e di sostenere lo slancio politico per fissare norme di alto livello e conseguentemente attuate a ogni fase della catena globale dell’approvvigionamento. Siamo assolutamente favorevoli di mercati aperti e competitivi, con tutti i vantaggi in termini di prezzo e di possibilità di scelta che essi comportano per milioni di consumatori, ma mai a scapito della sicurezza. ” Vertice trilaterale Ue-cina-usa - L’odierno vertice trilaterale rappresenta la prima volta in cui l’Ue, la Cina e gli Usa hanno l’occasione di incontrarsi ad alto livello per discutere la sicurezza dei prodotti, segnalando la loro volontà di un più stretto coordinamento in questo campo e di un più profondo impegno reciproco ad applicare elevati livelli di sicurezza. Il Sistema di allarme rapido (Rapid Alert System - Rapex) per i prodotti di consumo pericolosi della Commissione europea, ha costantemente dimostrato negli ultimi anni che il 50% di circa delle merci ritirate dal mercato della Ue è di origine cinese. Ciò, naturalmente, è una conseguenza dell´enorme flusso di beni di consumo che proviene dalla Cina: l’80% circa dei giocattoli venduto sul mercato europeo, ad esempio, è fabbricato in Cina. Del pari, dalle cifre di Rapex emerge chiaramente che un numero significativo di prodotti, oggetto di richiami e ritiri, è fabbricato all’interno dell´Ue o degli Usa. La sicurezza dei prodotti è una preoccupazione generale che coinvolge molte parti interessate e sulla quale bisogna intervenire da tutti i lati per attuare e controllare la sicurezza dei prodotti in ogni fase della catena dell’approvvigionamento: dalla progettazione, alla produzione alla vendita al dettaglio. L’incontro odierno è solo l’ultima di una serie di iniziative iniziate lo scorso anno tese ad approfondire la cooperazione Ue-cina-usa nel campo della sicurezza dei prodotti e comprendenti anche seminari sull’attuazione delle norme tenutisi in Cina nel settembre 2008. Per il 2009 è previsto un altro vertice trilaterale ad alto livello. Memorandum di intesa - Il commissario Kuneva, il commissario Vassiliou e il viceministro Wei hanno firmato un Memorandum d’intesa (Memorandum of Understanding - Mou), rinnovato e ampliato, sulla sicurezza dei prodotti e degli alimenti e sulle questioni sanitarie e fitosanitarie (Sps), comprendente numerosi miglioramenti concreti, intervenuti tra l’Ue e la Cina nel corso degli ultimi due anni grazie alla cooperazione reciproca. Il Mou migliorato rende, ad esempio, possibili azioni congiunte per l´applicazione delle norme, in cui – cioè – l’Ue e la Cina possono effettuare controlli coordinati e simultanei su settori particolari dei loro mercati e/o produttori al fine di controllare che siano rispettate le norme di sicurezza sui prodotti. Il memorandum aggiorna i riferimenti al sistema Rapex-cina, prevede relazioni trimestrali e i relativi impegni di entrambe le parti, cita i gruppi di lavoro Sps e/o sulla sicurezza dei prodotti e degli alimenti, istituiti tra la Ce e Aqsiq, e chiarisce la nozione di riservatezza riguardo allo scambio di informazioni sui prodotti pericolosi. Esso sviluppa ulteriormente la cooperazione tra l’Ue e la Cina sulla sicurezza degli alimenti e soprattutto fornisce alla Cina un accesso immediato al Sistema di allarme rapido per gli alimenti e i mangimi (Rasff) per la parte relativa alla Cina. Il Mou era stato firmato per la prima volta nel 2006. Settimana per la Sicurezza dei Prodotti - La Settimana internazionale per la Sicurezza dei Prodotti, organizzata dalla Commissione a Bruxelles e che si terrà fino al 21 novembre, riunisce numerose parti interessate coinvolte nella sicurezza dei prodotti. Sono stati fissate riunioni e seminari per affrontare i vari aspetti che compongono l’agenda sulla sicurezza del prodotto dell’Ue. In particolare, vanno ricordati: Un incontro di organismi di regolamentazione appartenenti al Gruppo internazionale per la sicurezza dei prodotti di consumo (International Consumer Product Safety Caucus – Icpsc), un simposio di formazione dell’Organizzazione internazionale per la salute e la sicurezza dei prodotti di consumo (International Consumer Product Health and Safety Organisation - Icphso), della conferenza di conclusione di un progetto Prosafe dedicato a una miglior sorveglianza dei mercati attraverso le pratiche migliori (Enhancing Market Surveillance through Best Practice - Emars), del gruppo di lavoro degli organismi regolatori Ue/cina sul Sistema d’allarme rapido per i prodotti di consumo pericolosi e di un seminario Ue/cina sulla sorveglianza comune dei mercati che quest´anno è incentrato sulla tracciabilità dei prodotti. Per ulteriori informazioni: http://ec. Europa. Eu/consumers/safety/int_coop/productsafetyweek_en. Htm .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: PIÙ FRUTTA NELLE SCUOLE, MENO BAMBINI OBESI  
 
Consultato sulla proposta di istituire un programma di distribuzione di frutta nelle scuole, il Parlamento precisa che i prodotti in questione devono essere di stagione, sani, possibilmente biologici e, se disponibili, locali e tradizionali. Chiede anche di privilegiare i bambini delle scuole materne e elementari, nonché di aumentare da 90 a 500 milioni di euro la dotazione finanziaria per garantire a ogni alunno un frutto al giorno. Il programma sosterrà anche azioni d´informazione. Approvando con 586 voti favorevoli, 47 contrari e 41 astensioni la relazione di Niels Busk (Alde/adle, Dk), il Parlamento accoglie con favore la proposta della Commissione di istituire un programma - "Frutta nelle scuole" - volto a finanziare la fornitura agli alunni di alcuni prodotti ortofrutticoli con l´obiettivo generale di aumentare in modo duraturo la razione di tali prodotti nella dieta dei bambini, proprio nella fase in cui si formano le loro abitudini alimentari. Nell’ue, infatti, si consuma meno frutta e verdura rispetto alla quantità raccomandata dall’Organizzazione mondiale della sanità (almeno 400 grammi al giorno) e il consumo è inoltre in calo. Al tempo stesso si registra una crescita epidemica dell’obesità tra i bambini: secondo le stime, 22 milioni di bambini nell’Ue sono in sovrappeso, e di questi 5,1 milioni in grave sovrappeso. Un elevato consumo di frutta e verdura, invece, riduce il rischio di contrarre gravi patologie e previene il sovrappeso e l’obesità. Tuttavia, il Parlamento propone una serie di emendamenti volti a precisare il tipo di prodotti da distribuire, a chiedere un rafforzamento delle misure didattiche/educative e a rafforzare la dotazione del bilancio del programma. Solo frutta locale, di stagione, sana e possibilmente biologica - Anzitutto, i deputati propongono di estendere l´applicazione del programma agli istituti prescolastici. Ritengono infatti che la priorità debba essere data ai bambini in età prescolare e agli alunni delle elementari, a cui la frutta dovrebbe essere distribuita gratuitamente ogni giorno. Per i deputati, infatti, il programma «deve essere chiaramente identificato come un´iniziativa dell´Ue per lottare contro l´obesità e sviluppare il gusto presso i giovani». Il Parlamento suggerisce poi di ricorrere unicamente a che sia di origine Ue dando priorità, se disponibili, a prodotti tradizionali e locali, «al fine di evitare viaggi inutili per il trasporto e il conseguente inquinamento ambientale». Inoltre, a suo parere, le autorità scolastiche dovrebbero garantire in via prioritaria la distribuzione di frutta di stagione. Ritiene infatti che l´iniziativa debba anche consentire, mediante adeguati programmi educativi, «di sensibilizzare i bambini all´alternarsi delle stagioni». La selezione dei prodotti dovrà anche tenere conto di criteri sanitari, come il minor quantitativo possibile di additivi artificiali e poco sani. Se disponibile, dovrà inoltre essere privilegiata la frutta biologica. Si dovrà inoltre tenere conto del basso costo dei prodotti. Strategie nazionali e misure educative - Per assicurare una corretta attuazione del programma, gli Stati membri che intendono parteciparvi dovranno elaborare preliminarmente una strategia a livello nazionale o regionale, prevedendo anche delle misure di accompagnamento per renderlo efficace. I deputati accolgono questa impostazione ma suggeriscono di imporre agli Stati membri l´obbligo di predisporre anche misure didattiche, sulla base di linee guida fornite dalla Commissione. Le misure di accompagnamento, precisano i deputati, includono servizi di consulenza sanitaria e alimentare, di informazione sui benefici della frutta per la salute, adeguati all´età degli studenti, nonché informazioni sulle caratteristiche specifiche dell´agricoltura biologica. Queste misure dovrebbero inoltre poter beneficiare di un aiuto comunitario, già previsto per la copertura di taluni altri costi inerenti alla logistica, alla distribuzione, all´attrezzatura, alla comunicazione, al monitoraggio e alla valutazione. Finanziamento: 500 milioni di euro - La Commissione europea propone di dotare il programma di 90 milioni di euro per l´anno scolastico 2009/10. Notando che con questo importo è possibile distribuire solo un frutto a settimana, per 30 settimane, a ogni studente tra i 6 e i 10 anni, il relatore aveva proposto alla commissione agricoltura di aumentare la dotazione fino a 360 milioni così da permettere a ogni alunno di avere un frutto al giorno per tutto l´anno scolastico. Al momento del voto, tuttavia, la maggioranza dei deputati è andata oltre gli auspici del relatore approvando un emendamento che chiedeva ben 500 milioni di euro. L´aula ha confermato richiesta di mettere a disposizione del programma 500 milioni di euro. Oltre a sollecitare l´aumento della dotazione, i deputati sopprimono la proposta di limitare l´aiuto comunitario al 50% dei costi di fornitura e dei costi correlati (75% nelle regioni interessate dall´obiettivo di convergenza), portando la partecipazione dell´Ue al 100%, anche per le misure di accompagnamento. Chiedono inoltre che se uno o più Stati membri non utilizza i finanziamenti comunitari, i fondi siano trasferiti e utilizzati in altri Stati membri. Un emendamento precisa poi che la partecipazione dell´Ue non deve sostituire gli attuali finanziamenti pubblici di eventuali programmi nazionali analoghi. Sottolineano, d´altro canto, che il programma europeo non deve pregiudicare eventuali iniziative analoghe avviate a livello nazionale. Allo stesso tempo, i deputati chiedono di incoraggiare gli Stati membri a concedere aiuti nazionali supplementari per finanziare la distribuzione dei prodotti, i costi correlati e le misure di accompagnamento. Il finanziamento nazionale, precisano, deve essere di natura integrativa e deve essere riservato ai nuovi programmi o all´estensione di quelli esistenti. .  
   
   
NELLA DISCUSSIONE DI RIFORMA DELLA PAC LE ISTANZE ESPRESSE DALLA CONFERENZA DELLE REGIONI  
 
E’ iniziato ieri a Bruxelles il negoziato sulla riforma della Politica Agricola Comune (Pac), al quale il Ministro delle Politiche agricole Luca Zaia porterà le istanze espresse dall’Italia e discusse in ultima analisi nel corso della riunione della Commissione Politiche Agricole della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, svoltasi mercoledì 12 novembre a Roma, e alla quale ha preso parte l’Assessore all’agricoltura e risorse naturali Giuseppe Isabellon. L’incontro della scorsa settimana ha avuto come esito l’approvazione di un documento che riassume la posizione delle Regioni e delle Province Autonome e contiene una serie di proposte di cambiamento alle normative, nell’ottica di un progressivo miglioramento del settore. Per quanto riguarda il Regolamento (Ce) n. 1782/2003, che stabilisce norme comuni relative ai regimi di sostegno diretto nell’ambito della Politica Agricola Comune, le proposte hanno riguardato, tra l’altro, le soglie minime di aiuto (proposta di dare facoltà allo Stato membro di determinare una soglia minima di erogazione, con la possibilità che il risparmio ottenuto rimanga nelle casse dello Stato stesso), la revisione dell’art. 69 relativo all’attuazione facoltativa per particolari tipi di agricoltura e per le produzioni di qualità (con l’introduzione della possibilità di un’applicazione regionalizzata e di modificare ogni anno le regole attuative in modo da adeguare progressivamente lo strumento alle nuove esigenze) e la condizionalità (con la proposta di eliminazione degli impegni relativi al mantenimento del paesaggio, per evitare i rischi di sperequazioni, e alla protezione delle risorse idriche, ritenuti di difficilissima applicazione). “In merito all’Ocm unica (l’organizzazione comune di mercato) – ha dichiarato l’Assessore Isabellon – abbiamo rilevato in particolare che l’abolizione del regime delle quote latte a partire dal 2015 non è condivisibile, in quanto ciò potrebbe comportare pesanti ripercussioni sulla filiera, soprattutto nei territori più disagiati. L’auspicio sarebbe quindi un aumento di quota limitato e graduale nel tempo, comunque non superiore all’1% annuo, affiancato ad interventi compensativi. Ulteriori considerazioni sono poi emerse in merito ad altre misure per i prodotti lattiero-caseari – prosegue l’Assessore – rilevando la contrarietà da parte di tutti i presenti all’ipotesi di consentire la trasformazione in formaggi dei caseinati, eliminando gli aiuti a burro, latte in polvere e stoccaggio privato dei formaggi a lunga stagionatura. Si è poi affermato – conclude Isabellon – che occorre semplificare l’inserimento nello Sviluppo Rurale dei nuovi obiettivi proposti, unificando le risorse, senza aggiungere agli attuali Programmi approvati ulteriori strumenti di programmazione e gestione”. Altri argomenti di discussione sono stati la gestione delle risorse idriche, anche in considerazione dei cambiamenti climatici, e la necessità di ottenere l’ammissibilità degli oneri Iva a carico degli enti pubblici, anche al fine di uniformare la normativa in materia di Feasr (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale) alle regole vigenti per i fondi strutturali. .  
   
   
BRUXELLES: VENDOLA ALLA CERIMONIA DI CONSEGNA EUROPEAN REGIONAL AWARDS  
 
Si svolgerà Mercoledi’ 19 Novembre alle ore 19,15, presso la sede del Comitato delle Regioni in Rue Belliard, 99 a Bruxelles, la cerimonia di premiazione del concorso European Regional Champions Awards 2008. La Regione Puglia, rappresentata dal Presidente Nichi Vendola e dall’Assessore al Lavoro e alla Formazione Professionale Marco Barbieri, è in lizza nella terna finale per aggiudicarsi questo importante riconoscimento a livello europeo con il progetto legislativo mirato a interventi nel settore agricolo per l’emersione del lavoro nero e irregolare. Il progetto della Regione Puglia è stato selezionato da una apposita giuria di esperti fra le tre migliori proposte relative alla categoria “Employment” e votato via online dai membri del Comitato delle Regioni. La missione di Vendola a Bruxelles prevede inoltre, sempre nella giornata di mercoledi’ 19 Novembre alle ore 18,30, un incontro con il Presidente del Comitato delle Regioni Luc Van den Brande per discutere del Progetto Arlem ( Assemblea delle Regioni e degli Enti Locali del Mediterraneo), con l’obiettivo di rilanciare il Processo di Barcellona attraverso un ruolo più diretto dei territori dell’Unione Europea. .  
   
   
AGRICOLTURA – MANZATO CHIEDE A ZAIA POSSIBILITÀ ANTICIPI PAGAMENTO AIUTI COMUNITARI  
 
Autorizzare l’erogazione di anticipi di pagamento del premio unico alle aziende agricole, in considerazione dell’attuale situazione di crisi, e assicurare il necessario afflusso di risorse finanziarie agli organismi pagatori. E’ quanto ha chiesto il vicepresidente della Giunta veneta Franco Manzato al ministro delle politiche agricole Luca Zaia. In questo modo – ha scritto Manzato al ministro – si potrà far fronte alla “situazione di grave difficoltà in cui versano molte imprese agricole in ragione sia dell’andamento dei prezzi dei prodotti agricoli e delle materie prime che della più generale crisi che interessa tutti i settori dell’economia”. Occorre in proposito “agire tempestivamente per garantire il regolare e tempestivo flusso di risorse finanziarie alle imprese agricole”, rispetto alle quali “un ruolo rilevante è certamente svolto dal pagamento unico” e da altri aiuti diretti comunitari. “Per il 2008 – ha rilevato Manzato – in Veneto sono state presentate circa 98 mila domande con una richiesta di contributo, per il solo pagamento unico, di circa 340 milioni di euro”. Relativamente alle procedure di pagamento, peraltro, sono stati previsti adempimenti e modifiche procedurali che potrebbero “causare ritardi nell’avvio delle attività di pagamento rispetto alla data iniziale del 1° dicembre, fissata dal regolamento comunitario”. Di qui la richiesta di autorizzare anticipazioni. .  
   
   
RUSSO INCONTRA RAPPRESENTANTI AGRICOLTORI PUGLIESI  
 
I rappresentanti delle Organizzazioni facenti parte del tavolo agroalimentare pugliese, si sono incontrati ieri con il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola alla presenza dell’assessore alle Risorse Agroalimentari Enzo Russo, del consigliere Nino Marmo e dei rappresentanti di alcune amministrazioni comunali di terra di Bari, per esaminare la grave crisi di mercato dei comparti olivicolo e cerealicolo. Dopo ampia discussione è stato deciso di chiedere al Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali on. Luca Zaia l’attivazioni immediata delle seguenti misure: - riconoscimento dell’olivicoltura come settore di importanza nazionale; - liquidazione immediata da parte di Agea del pagamento unico comunitario; - ritiro dal mercato di un quantitativo di 300 mila quintali di olio extra vergine di oliva da destinare agli indigenti ; - conferma della riduzione della fiscalizzazione dei contributi previdenziali anche per l’anno 2009. Inoltre è stato deciso di attivare il tavolo tecnico regionale per la legalità nel sistema agroalimentare, con tutti gli organismi preposti ai controlli. Altre iniziative saranno concordate in settimana con il sottosegretario del Mipaaf – ministero agricoltura - on. Antonio Bonfiglio in attesa dell’incontro con il Ministro fissato per il prossimo martedì 25 novembre. .  
   
   
AGROALIMENTARE IN SICILIA: AL VIA LA “SETTIMANA DELL’ALIMENTAZIONE”  
 
 Palermo - Si svolge da ieri fino al 27 novembre la settimana dedicata all’alimentazione. Si tratta di cinque incontri, rivolti agli insegnanti delle scuole di Acireale, Siracusa e Caltagirone, organizzati dall’assessorato regionale all’Agricoltura. L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto di “Educazione agrolimentare” e vuole affrontare le tematiche legate al cibo sotto tutti gli aspetti: strumento del vivere sano, espressione di socialità, storia, tradizione, cultura, conoscenza del prodotto tipico, dieta corretta e gioiosa. “Il tema dell’alimentazione - spiega l’assessore Giovanni La Via - ha una sua centralità e una rilevante importanza per promuovere un’effettiva e diffusa tutela della popolazione ed è uno dei temi fondamentali su cui bisogna impegnarsi quotidianamente per costruire un reale e sostanziale miglioramento della qualità della vita. Per questo motivo, riteniamo fondamentali, con particolare riferimento ai più giovani, gli interventi nella scuola, in particolare con i docenti, per condividere un progetto interistituzionale in cui l’alimentazione è trattata a tutto campo dal punto di vista produttivo, economico, sociale, psicologico, antropologico, nutrizionale e culturale in senso lato”. I temi dei cinque incontri sono: “Alimentazione è tradizione, cultura, incontro tra i popoli, economia del territorio”; “Alimentazione è educazione al gusto”; “Alimentazione è agricoltura, rispetto dell’ambiente, conoscenza della filiera, prodotto tipico”; “Alimentazione è dieta corretta”; “Alimentazione è comunicazione, relazione, linguaggio, emozione”. Queste le date dei corsi: Acireale (nei giorni 19, 20, 21, 24, 25 novembre); Siracusa (20, 21, 25, 26, 27 novembre); Caltagirone (18, 19, 24, 25, 26 novembre). .  
   
   
CARPANETA (MN) E RICCAGIOIA (PV) POLI D´ECCELLENZA AGRICOLTURA, DUE AZIENDE REGIONALI DIVENTANO SOCIETA´ CONSORTILI  
 
 Importante passo avanti per il progetto regionale che punta a fare delle aziende agricole di Carpaneta nel mantovano e di Riccagioia nell´Oltrepo pavese due poli regionali di eccellenza, il primo per le filiere zootecniche, il secondo per quella vitivinicola. Il consiglio di amministrazione di Ersaf (Ente regionale per i Servizi all´Agricoltura e alle Foreste), d´intesa con Regione Lombardia e con l´assessore all´Agricoltura, Luca Daniel Ferrazzi, nella seduta odierna ha fissato modalità, criteri e tempi per l´avviso esplorativo al fine di costituire società consortili a responsabilità limitata, con capitale misto pubblico-privato a maggioranza pubblica, che gestiscano le due aziende agricole di proprietà della Regione Lombardia, attualmente interessate da lavori di riqualificazione che permetteranno di potenziarne le attività. "Il progetto - ricorda Ferrazzi - vuole dare al comparto produttivo dei settori agro-zootecnico e vitivinicolo una risposta concreta per affrontare in modo competitivo le sfide lanciate dalle nuove politiche europee e internazionali. Sfide per le quali vogliamo continuare a recitare un ruolo importante, mantenendo la qualità che contraddistingue la produzione lombarda". I poli di Carpaneta e Riccagioia diventeranno il punto d´incontro e di riferimento per le filiere, aprendosi alla partecipazione diretta di tutti i soggetti in esse coinvolti. "Con questo provvedimento - commenta il presidente di Ersaf Roberto Albetti - si avvia una nuova modalità operativa, tesa a garantire i servizi richiesti dal mondo agricolo e agroalimentare lombardo, in un´azione che veda il coinvolgimento diretto di altri Enti Pubblici come Province e Camere di Commercio, assieme agli operatori privati nel sistema della ricerca, della sperimentazione e della formazione, in una logica di sussidiarietà tra pubblico e privato". Per manifestare la volontà di partecipare alle società, si hanno 60 giorni di tempo per formulare le manifestazioni di interesse, indicando la percentuale di azioni che si intende sottoscrivere, a partire dalla pubblicazione dei Bandi sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il Centro di Carpaneta si trova a Bigarello (Mn). I lavori in corso d´opera permetteranno un efficace potenziamento dell´azienda, che a regime avrà tra l´altro a disposizione: - 220 ettari di terreno per attività agricole e forestali; - una stalla da 100 capi in lattazione nella quale potranno essere provati nuovi modelli organizzativi per migliorare l´efficienza e la sicurezza igienico-sanitaria; - una caseificio sperimentale, con annesso laboratorio attrezzato sia per le analisi chimico-microbiologiche sia per l´analisi sensoriale; - un impianto a biomasse dedicato alla sperimentazione agroenergetica. L´azienda Riccagioia, situata a Torrazza Coste (Pv), potrà contare su: - 52 ettari di terreno collinare, di cui 22 a vigneto; - una collezione di cloni e varietà di vitigni locali, nazionali e internazionali; - un nucleo di premoltiplicazione regionale e per la produzione di piantine certificate; - cantine di micro e meso vinificazione, affinamento; - laboratori e aule didattiche. .  
   
   
PIANO DI SVILUPPO RURALE E BELLUNESE – MANZATO: ABBIAMO ACCOLTO A SUO TEMPO LE OSSERVAZIONI DEL CONSIGLIERE TRENTO  
 
“Confermo che la Giunta regionale ed io personalmente stiamo prestando la massima attenzione al sostegno del bellunese e della sua economia”. Lo ha ribadito il vicepresidente della Giunta regionale Franco Manzato in relazione alle accuse del consigliere Guido Trento secondo il quale “la Lega Nord continua a prendere per i fondelli” il bellunese. “Per quanto mi riguarda – ha aggiunto Manzato – abbiamo lavorato assieme al Consorzio di Promozione turistica Belle Dolomiti ad una vasta campagna di promozione del turismo invernale, con iniziative che tra l’altro comprendono, accanto ad azioni di valorizzazione in Italia e all’estero con attenzione al crescente e nuovo mercato dell’Est, una presenza per due mesi sulla rivista messa a disposizione di tutti i passeggeri di Ryanair. Sul versante dell’agricoltura il Programma di Sviluppo Rurale del Veneto destina alla montagna il 30 per cento delle risorse complessive, che ammontano a 915 milioni di euro nel periodo di programmazione. Se il consigliere Trento ritiene che per talune misure il bellunese sia stato penalizzato rispetto ad altri territori, vorrei solo ricordare che i criteri di assegnazione delle singole misure sono oggettivi, sono stati valutati in Commissione consiliare e abbiamo recepito a suo tempo le sue osservazioni. Ed assicuriamo al consigliere Trento che un occhio di riguardo sarà dato ai giovani imprenditori di montagna cui saranno riservate misure speciali. Su singoli casi particolari di ‘malaburocrazia’, che purtroppo non riguardano solo la sua provincia – ha concluso Manzato – sono invece già intervenuto personalmente”. .  
   
   
SAN SEVERINO L., CONVEGNO SU AREE PROTETTE E BIODIVERSITA´  
 
 Di “aree protette della Basilicata e della Sicilia per la tutela della biodiversità” si parla il 19 novembre a San Severino Lucano nel corso di una tavola rotonda alle ore 17,30 nella sala convegni del centro visite. Principi, metodologie e buone pratiche per la realizzazione di progetti didattici finalizzati a programmi di turismo sostenibile nelle aree protette, saranno gli argomenti su cui maggiormente si punterà l’attenzione nel confronto con gli ospiti siciliani che in questi giorni stanno affollando le vie del centro di San Severino Lucano e dell’hinterland del Pollino. Da ieri sono nella cittadina del Pollino studenti di sei scuole siciliana, rappresentanti delle 4 aree protette dell’Infea e di altri enti dell’isola. I lavori della tavola rotonda, coordinati da Bruno Niola di Cea Pollino Basilicata, saranno introdotti dal sindaco di San Severino Lucano Franco Fiore, parteciperanno rappresentanti istituzionali del Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata, dell’Infea Basilicata e Sicilia, dell’Arpa Sicilia, di Wwf Italia, dei Parchi regionali dell’Etna, dei Nebrodi e delle Madonne, del Parco Fluviale dell’Alcantara, del Cea Serra Guarnirei e dell’associazione onlus Gaia-mente, concluderanno i lavori Giampiero Perri dell’Apt Basilicata, Domenico Pappaterra, presidente del Parco Nazionale del Pollino e l’assessore all’ambiente della Regione Basilicata Vincenzo Santochirico. La giornata per gli ospiti siciliani inizierà all’Istituto Comprensivo di San Severino Lucano con un incontro con gli studenti nel pomeriggio prima della tavola rotonda sono previste attività di laboratorio con docenti e studenti e alle 21,00 attività di orienteering nel centro storico di San Severino Lucano. .  
   
   
UNA MOSTRA PER RACCONTARE IL TERRITORIO TRENTINO  
 
Dal 20 novembre al 18 gennaio 2009 Palazzo Roccabruna ospiterà la mostra “I prodotti della terra. Artisti trentini tra Ottocento e Novecento" nelle sale del piano nobile . L’esposizione – curata dallo storico dell’arte Maurizio Scudiero – è costruita attorno ad un nucleo di cinquanta opere di artisti trentini dalla fine dell’Ottocento fino agli anni Settanta del Novecento che hanno “citato” i prodotti del territorio trentino (frutta, mele, uva, vino, coltivazioni dell’agricoltura). Tra i nomi più conosciuti: Fortunato Depero, Luigi Bonazza, Bruno Colorio, Gino Pancheri, Eugenio e Romualdo Prati, Attilio Lasta, Cesarina Seppi, Roberto Baldessari, Marco Bertoldi e Remo Wolf. Le opere spaziano per tecnica e dimensioni (pittura, scultura, disegni, grafica, incisioni e opere a stampa) creando, nell’allestimento, un’interessante varietà visiva. L’immagine che ne scaturisce è quella di un intenso riferimento al territorio che per molti artisti è spesso anche la principale fonte di ispirazione. Fatta eccezione per Depero, che rimane sempre fedele alla sua linea stilistica, anche laddove, con il passare degli anni, sostituisce ai suoi robot personaggi delle osterie trentine, il clima che si respira è quello del recupero di “valori secolari”, che proprio nell’insistenza su questi temi trovano il loro humus privilegiato. Un recupero che fu comune ad ambedue i dopoguerra, proprio perché anche l’arte doveva “fare la sua parte” nella ricostruzione non solo fisica, ma anche delle coscienze e della sensibilità artistica. La rassegna si chiude con le “aperture” internazionali di un Riccardo Schweizer, che porta la lezione post-cubista nelle tematiche della sua terra. .  
   
   
AL VIA PROGETTO "CUCINA MULTIETNICA" IN CARCERE  
 
Su invito degli operatori dell´ufficio esecuzione penale esterna del Ministero della Giustizia, la Cooperativa Sociale “Venere” di Potenza in collaborazione con l´assessorato alle politiche sociali del Comune di Potenza e il club del fornello di Potenza organizzano per mercoledì 19 novembre presso la casa circondariale di Potenza il secondo incontro della manifestazione denominata “cucina multietnica”. L´evento ha lo scopo di avviare un´opera di risocializzazione dei detenuti e di promuovere lo sviluppo dei contatti tra la comunità carceraria e la società esterna. Il progetto vuole avviare una comunicazione tra gli ospiti della Casa Circondariale e la società che vive all´esterno, creando tra queste due componenti una rete di scambio culturale di solidarietà e umanità. Il progetto “cucina multietnica” si propone l´obiettivo di far conoscere e nello stesso tempo acquisire la conoscenza di usi, costumi e tradizioni gastronomiche dei diversi territori degli ospiti della casa circondariale. Il programma del secondo incontro previsto per mercoledì 19 novembre prevede: Presentazione del progetto agli ospiti; Esecuzione di due tipologie di pasta fatta a mano; Degustazione delle preparazioni eseguite e dei dolci preparati dalle socie del “Club del fornello”. .  
   
   
PIU’ MENU’ EXPO LA NUOVA FIERA SULLA RISTORAZIONE ORGANIZZATA E FUORI CASA: LA PRIMA EDIZIONE A GENOVA DAL 23 AL 25 NOVEMBRE 2008  
 
Cresce il mercato della ristorazione collettiva e del fuori casa in Italia, sempre più vicina la media europea Più Menù Expo - fuoricasa e ristorazione collettiva è la nuova manifestazione della Fiera di Genova dedicata ai professionisti del settore, in calendario dal 23 al 25 novembre 2008. “Una fiera di sistema, una Fiera che mancava nel panorama fieristico nazionale – spiega Roberto Urbani amministratore delegato di Fiera di Genova - un appuntamento che offre un ampio ventaglio di opportunità per i professionisti del settore. È questo l’obiettivo che ci siamo posto, progettando una manifestazione pluritarget, aperta a realtà professionali complementari, accomunate da un denominatore unico: il consumo away from home. In questo modo intendiamo favorire il confronto e la sintesi professionale fra addetti ai lavori. La parte dedicata al dialogo sarà perciò molto sviluppata. ” Agli operatori del fuoricasa Più Menù Expo offrirà veri e propri momenti di formazione finalizzati al management del proprio esercizio. Si parlerà di sistemi di approvvigionamento, rapporto coi fornitori, marketing, sistemi di cottura e conservazione del cibo, nuovi format: insomma, l’operatore avrà molte opportunità di recepire spunti su come rendere remunerativa la propria attività e avere successo. Non mancheranno eventi ed esibizioni a cura di chef, barman, pizzaioli e sommelier in cui, oltre a godere del momento di spettacolo, si potranno cogliere le nuove tendenze della ristorazione. ” I professionisti della ristorazione commerciale, in concessione e non, potranno cogliere l’opportunità per confrontarsi sulle strategie di mercato, sui nuovi format, sulla necessità di adeguamento dei meccanismi di concessione agli standard europei, sulla qualità della ristorazione. I responsabili della ristorazione collettiva, in particolare di quella pubblica, avranno l’occasione di incontrare dietisti, esperti di tecnologia alimentare, aziende di catering per dibattere sui temi della sostenibilità e tracciabilità dei prodotti, delle intolleranze alimentari, delle diete speciali, ponendo come snodo centrale la necessità di fare chiarezza sulle problematiche normative afferenti a capitolati e gare d’appalto. L’idea di Fiera di Genova di lanciare Più Menù Expo nasce da un’indagine di mercato da cui sono emerse due motivazioni forti: l’assenza in Italia di un evento fieristico sulla ristorazione collettiva e commerciale e la mancanza nel Nord-ovest di una fiera professionale sul fuoricasa. Con questa iniziativa Fiera di Genova coglie l’occasione di riunire in un unico appuntamento gli operatori professionali di questi settori fornendo un’occasione di confronto e sintesi fra esigenze complementari accomunate dal consumo di pasti fuori casa. Il programma degli eventi Più Menù Expo presenterà nei tre giorni di apertura – da domenica 23 a martedì 25 novembre 2008 – un fitto programma di incontri e iniziative dinamiche. Eccone una selezione. Verso la ristorazione “sostenibile” è il titolo della conference istituzionale sulla ristorazione scolastica in programma lunedì 24 novembre che prevede due sessioni. Nella prima sessione si parlerà di sostenibilità nelle diverse fasi produttive, interverranno: Ifoam sul mondo del Bio, Cia, Coldiretti su produttori e filiera corta, Slow Food su produzione e consumo consapevole, Ministero della Sanità, Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Ferco sui trasformatori e il mercato verso la ristorazione sostenibile. Nel pomeriggio saranno discussi alcuni casi: la Francia, Anger, con Astrid Lemasson di Ademe Agence de l´Environnement e de la Maitrise de l´Energie che parlerà dell´esperienza di una ristorazione aziendale con un sistema controllato dalla produzione al consumo ai rifiuti, Gran Bretagna con uno studio in Galles sulle mense scolastiche, e Italia con l’esperienza della ristorazione ospedaliere nell’ospedale di Asti e con gli interventi dedicati alla “salute per l’individuo e per l’ambiente” , all’ “alimentazione sostenibile e salute pubblica” e al menù “ecosostenibile”. La giornata di martedì sarà dedicata alla Linea guida per la valutazione della qualità nella ristorazione con una lectio magistralis del prof. Claudio Peri (Ordinario di Tecnologie Alimentari, Università di Milano e presidente del comitato scientifico di redazione della linea). Seguirà una tavola rotonda coordinata da Amina Ciampella, tecnologo alimentare, sul contributo diretto di Comuni (Genova, Torino, Sesto San Giovanni, Cogoleto, Faenza e Corsico), di aziende (Camst, Cir-food, Gemos Faenza, Policoop, Prober, Sodexho, Villa Perla Service e Vivenda), associazioni di consumatori e consulenti. Domenica 23 novembre Andid dedicherà l’intero pomeriggio a “Alimentazione, scuola e società: esperienze, opportunità, strategie” con una serie di appuntamenti dedicati all’alimentazione dei giovani sia a scuola che fuori. Tra i temi sul tappeto il nutri-vending, cioè la distribuzione automatica di prodotti alimentari all’interno della scuola, attraverso le esperienze della Regione Veneto e della Regione Toscana. Alla ristorazione commerciale sarà dedicato sempre martedì il convegno Ristorazione commerciale, dal concept al format organizzato da Break&food, Eta Edizioni. Alla presenza dei vertici delle realtà industriali, fra gli altri, Gruppo Cremonini, Mychef, Gruppo Elior, Autostrade per l’Italia, Aeroporti di Roma, Ministero dei trasporti, Confconsumatori verrà trattato il tema chiave dell’innovazione nella ristorazione commerciale metteranno a confronto i grandi caterer e gli appaltatori con le esigenze dei consumatori. Per continuare a progredire le aziende operanti nel settore della ristorazione commerciale hanno compreso la necessità di continuare a innovare. Nuovi format che rispecchino le nuove abitudini del consumatore garantiscono fidelizzazione e raggiungono fette di mercato nuove. Menù, ambientazioni, proposte accattivanti diventano strategici per le aziende e soddisfano lo stesso bisogno espresso dalle realtà che ospitano gli operatori (come autostrade e aeroporti). Una grande opportunità formativa sarà offerta con Bar University, il centro di formazione, unico in Italia, ideato nell´ambito delle nuove strategie informative e formative di Bargiornale che si è dato l’obiettivo di formare manager e gestori di locali e bar di successo, ben sessanta imprenditori con il gruppo Il Sole 24 Ore Business Media Grazie a una partnership realizzata da Fiera di Genova con Bar University, sessanta tra gestori o titolari di bar potranno partecipare gratuitamente domenica 23 novembre a un corso intensivo di formazione su Tecniche di vendita e di Comunicazione, che Bar University terrà a Genova. Fra gli eventi si terrà lunedì 24 novembre il concorso riservato ai cuochi della ristorazione scolastica dove i cuochi di qualsiasi appartenenza (aziendale o comunale) si cimenteranno nella realizzazione di un piatto unico a km zero, vale a dire con alimenti a filiera corta. Le ricette dovranno essere corredate dell’indicazione chilometrica della distanza di provenienza dei tre ingredienti principali, la cui somma costituirà uno degli elementi di valutazione (minore la distanza, più alta la valutazione). Una giuria composta di esperti adulti e bambini delle scuole genovesi sceglierà la pietanza migliore. Saranno poi i bambini i protagonisti della ristorazione, infatti gli alunni di alcune scuole medie, già coinvolti l’anno scorso, coadiuvati da due cuochi della ristorazione scolastica, si confronteranno nella realizzazione di un piatto unico proposto per essere inserito all’interno del menù scolastico. Fipe sarà presente con diversi appuntamenti fra cui il convegno di lunedì 24 novembre su “Diritti e doveri di controllori e controllati” alla presenza di Amministratori comunali, Ispettorato del Lavoro Liguria. Per assistere all’evento saranno organizzati con il contributo economico della fiera alcuni pullman dalle province della Liguria, Piemonte e Toscana. Martedì 25 novembre Fipe si occuperà di impatto acustico nei locali di intrattenimento e presiederà il Forum del buono pasto. Per quanto riguarda le attività di Fiepet a Più Menù Expo da ricordare lunedì 24 novembre la finale nazionale del concorso barman e l’incontro “Piatto certificato” sul tema della certificazione della tracciabilità nella ristorazione, al quale parteciperanno i venti ristoranti italiani che hanno sperimentato il processo. Fra gli altri interventi di formazione e intrattenimento, Api (Associazione Pizzerie Italiane), realizzerà domenica 23 novembre lo stage sulla pizza da asporto, martedì 25 novembre un master di formazione professionale dedicato agli impasti. Lunedì 24 novembre si svolgerà il 1° Trofeo di Pizza città di Genova, aperto a tutti i pizzaioli professionisti e tutti i giorni della fiera è prevista la distribuzione gratuita della pizza da parte dei maestri pizzaioli di Api. Martedì 24 novembre Slow Food presenterà in anteprima nazionale l’indagine sulle mense scolastiche in Italia, coordinatore della ricerca Paolo Gramigni. Nella stessa giornata Altroconsumo presenterà l’inchiesta svolta cin cinque città italiane “Mense scolastiche, quel che resta nel piatto” . Sempre martedì il Comune di Genova terrà una tavola rotonda per un welfare solidale coerente con lo sviluppo sostenibile: valorizzare le eccedenze alimentari trasformando i beni non consumati in strumenti concreti e visibili di solidarietà. Nel pomeriggio di martedì l’ Associazione Svolta Verde tratterà il tema del Biofood nel fuoricasa con l’ausilio di un cuoco che preparerà e farà degustare le sue ricette. Più Menù Expo - fuoricasa e ristorazione collettiva si terrà a Genova in Fiera da domenica 23 a martedì 25 novembre 2008. L’ingresso riservato agli operatori professionali. Info: www. Piumenuexpo. It .  
   
   
L’AGRITURISMO SALVA LE TRADIZIONI GASTRONOMICHE DEL NOSTRO PAESE VINCE IL FORMAGGIO RIPIENO PREPARATO DALL’AGRITURISMO RINCHER RONCEGNO TERME TRENTO; PREMIO SPECIALE DELLA TRADIZIONE AI PANICELLI PREPARATO DALL’AGRITURISMO NAPPI DI BRAIA A MARE COSENZA.  
 
I sapori di una volta, una vera e propria rarità per i nostri giorni. Piatti in via di estinzione, quasi introvabili nelle cucine italiane ma salvi grazie agli agriturismo italiani. Si va dall’Agnellone di Laticauda alla Bucecca, dal Pane sotto alla Codra di intestini, e tanti altri. Si tratta infatti di preparazioni che esistono da secoli e che esprimono la cultura, la storia e le tradizioni rurali dei territori italiani, dalla Sardegna alla Toscana, dal Molise al Veneto. I piatti della tradizione rurale sono tra i protagonisti della settima edizione di Agrietour, il Salone nazionale dell’agriturismo in corso fino a domenica 16 novembre al Centro affari di Arezzo. La cucina contadina è salva grazie al lavoro che le strutture agrituristiche hanno svolto in materia di promozione dei prodotti tipici e in merito al servizio di ristorazione. Il dato è emerso in occasione della settima edizione L’occasione è stata data dalla quinta edizione del Campionato nazionale di cucina contadina promosso dalla Strada del Vino Terre di Arezzo che è stato vinto dall’agriturismo trentino “Rincher” di Roncegno Terme (Trento). Il piatto, un formaggio ripieno di radicchio e speck del Trentino, ha convinto la giuria specializzata per l’utilizzo di prodotti strettamente legati al territorio. Al secondo posto un dolce che viene direttamente da Contrada Cristo Fasano (Bari): una torta di noci preparata senza l’utilizzo di farina. Al terzo posto “le porchon”, un piatto cucinato dall’agriturismo “La Vrille” di Vaerrayes, Aosta: si tratta di una ricetta della tradizione valdostana che valorizza una rarissima varietà di cavolo-rapa chiamato tseu-roa. Premio speciale alla tradizione ai panicelli cucinati dall’agriturismo Nappi di Braia a Mare in provincia di Cosenza: dei deliziosi involtini in foglie di cedro che contengono uva zibibbo appassita e buccia di cedro. Premio speciale al piatto più innovativo è andato all’agriturismo senese “Castello di Modanella” che ha proposto una straordinaria variazione di cinghiale che ha suscitato l’entusiasmo della giuria. Quello della ristorazione è uno dei settori maggiormente cresciuti all’interno dell’offerta agrituristica italiana. Degli oltre 18mila turismo presenti nel nostro Paese infatti quasi 9mila offrono anche pasti. Inoltre 3mila strutture organizzano degustazione dei prodotti realizzati in azienda. La normativa quadro nazionale (legge 96/2007) ha aiutato l’uso dei prodotti a Km “0” grazie all’obbligo per le aziende agrituristiche che fanno ristorazione di utilizzare almeno il 35% dei prodotti realizzati in azienda e per il resto prodotti comunque del territorio con un margine del solo 15% aperto a prodotti vari che possono provenire da fuori della regione in cui si svolge l’attività. Al Campionato di cucina contadina hanno partecipato in tutto 27 agriturismo provenienti da tutta Italia. Una giuria di esperti del settore ha giudicato le ricette. Tra i parametri di giudizio, oltre a quelli relativi ai sapori, proprio la scelta della materia prima compiuta dalle massaie che si sono rese protagoniste di questo evento. “La cucina contadina è uno degli elementi che maggiormente attira l’agriturista – spiega Roberto Vasai - Presidente della Strada del Vino Terre di Arezzo, promotrice dell’iniziativa – e con questo campionato, ormai diventato un appuntamento molto partecipato da parte delle aziende, vogliamo dimostrare che valorizzando ancora di più questi aspetti dell’offerta è possibile anche sostenere l’economia agricola dei vari territori”. Ad Agrietour la cucina contadina è anche protagonista di altri momenti aperti alla conoscenza del pubblico visitatore. Nei giorni di sabato 15 e domenica 16 novembre, con il Festival della cucina Tradizionale, anche il pubblico di Agrietour potrà riscoprire questi sapori unici direttamente cucinati dai gestori degli agriturismo italiani, pronti a presentare i migliori piatti della loro tradizione regionale. Accanto ai piatti della tradizione saranno abbinati i vini della Strada del Vino Terre di Arezzo. Tra le grandi novità di quest’anno la presenza dei Paesi Baschi, ospiti internazionali della manifestazione, che animeranno in molti momenti il Salone con proposte enogastronomiche della tradizione basca. .  
   
   
2008, UN ANNO DA “NON BERE” CONTINUA IL CROLLO DEI CONSUMI DI BEVANDE NEL FUORI CASA  
 
Il 2008 non è ancora finito, ma è già possibile tracciare un primo bilancio dell´andamento dei consumi di bevande nel fuori casa. Un bilancio purtroppo tutt´altro che positivo: continua infatti il crollo dei consumi già preannunciato tre mesi fa. L´estate, che da sempre caratterizza ed influisce sui consumi, quest’anno non ha aiutato il settore che sin dall’inizio dell’anno aveva fatto registrare preoccupanti andamenti negativi. Non stupisce quindi che il dato relativo al periodo Gennaio/ottobre, parli di un preoccupante -4,89% in termini di volumi. E’ quanto emerge dalla periodica indagine realizzata da Cda (Consorzio Distributori Alimentari) - il più importante gruppo indipendente italiano di distributori di bevande, che da solo rappresenta oltre l’11% del mercato italiano della distribuzione di liquidi alimentari. Cda, attraverso il proprio Data Wharehouse consortile (strumento di gestione della raccolta e normalizzazione dei dati provenienti dalle Aziende Associate) è in grado di tracciare periodicamente un quadro preciso e dettagliato dei consumi fuori casa, rilevati su un campione di oltre 19. 000 pubblici esercizi. Se la media nazionale si attesta intorno ad un minaccioso -4,89%, la ripartizione per tra le varie areee italiane presenta dati in linea con l’andamento generale: -6,48% nel Nord Ovest (Area Nielsen 1), -6,30% al Nord Est (Area Nielsen 2), -2,66% nel Centro (Area Nielsen 3) e -3,89% al Sud (Area Nielsen 4). I canali più colpiti da questa crisi dei consumi sembrano essere i bar tradizionali, dove il calo si attesta intorno al -5,20%, e tutto il comparto della ristorazione che fa registrare un netto -5,28%. Migliore invece la situazione dei locali dedicati al tempo libero serale, dove, complice la stagione, il calo è “solo” del 3,01%. Sintomo di una crisi che è assolutamente trasversale, è anche il fatto che non esistano merceologie in grado di fare segnare andamenti differenti. Si registrano infatti cali su acque minerali (-3%), bibite gassate (-4,34%), birre (-8,50%), succhi di frutta (-6,78%), aperitivi analcolici (-8,55%) e vini (-5,12%). “Questi dati non possono che metterci in allarme, poiché confermano il trend di un calo generalizzato dei consumi in tutti i comparti, come avevamo già previsto all’inizio del 2008 – commenta Lucio Roncoroni, direttore di Cda. “Nemmeno la stagionalità ci ha aiutato, mentre l’inflazione, che nel nostro settore sfiorava nel primo semestre dell’anno il 2,80%, si attesta a fine ottobre ad un preoccupante 3,19% con prospettive di aumento. La crisi del settore - anche se in qualche misura prevista - è andata dunque oltre le più pessimistiche previsioni. Il dato sconfortante è che non vi sono elementi che facciano prevedere un cambio di direzione, almeno nel breve periodo. “Del reddito delle famiglie italiane si sono spesi fiumi di inchiostro, sulla ripartizione delle spese giocano priorità differenti a seconda dei bisogni di ogni singolo consumatore. Il settore dei consumi delle bevande sta subendo una forte crisi, dovut a sua volta dalla crisi del pubblico esercizio e della predisposizione alla spesa in questo canale – continua Roncoroni. “I prezzi delle consumazioni in continuo aumento, l’attenzione ai consumi degli alcolici, il clima generale di preoccupazione che coinvolge tutto e tutti si riverberano su una non predisposizione ai consumi spesso reale, a volte psicologica. Come se non bastasse, all’orizzonte si profilano aumenti dei prodotti che, se giustificabili sotto certi aspetti, non faranno che peggiorare una situazione già di per sé critica”. .  
   
   
IL BUON RICORDO PRESENTA LA GUIDA 2009 TRA LE NEW ENTRY, ANCHE IL RISTORANTE L’OBELISCO DI MSC POESIA 45 ANNI DI STORIA, 126 RISTORANTI ASSOCIATI, DI CUI 16 ALL’ESTERO GRANDI PROTAGONISTE LE SPECIALITÀ TERRITORIALI  
 
Un ristorante a bordo di una prestigiosa nave, la Msc Poesia, che navigherà nelle acque del Mediterraneo portando da una costa all’altra la migliore cucina territoriale italiana: questa una delle novità dell’Unione Ristoranti Buon Ricordo, che per il 2009 si arricchisce di sette nuove insegne, dal Friuli Venezia Giulia alla Basilicata, per un totale di 126 associati (di cui 110 in Italia e 16 all’estero). Ciascuna “new entry” presenta la ricetta del Buon Ricordo, ovvero la specialità del ristorante che, scelta dall’ospite, si trasforma al termine del pranzo in un prezioso piatto in ceramica dipinto a mano, opera degli artigiani della Ceramica artistica Solimene di Vietri, dono del ristoratore a memoria di un’esperienza gastronomica da non dimenticare. Oltre al Ristorante L’obelisco della Nave Msc Poesia che proporrà come specialità del Buon Ricordo i “Gamberoni saltati all’aglio dolce nel nido di spinaci novelli con pinoli e capperi”, infatti, le new entry di quest’anno sono la Trattoria Al Giardinetto di Cormons (Go) con gli “Gnocchi di susine”, l’Hotel Chalet Mattias di Livigno (So) con i “Ravioli di segale ripieni di polenta cuncia con salsa di porcini trifolati e scaglie di grana grosino”, il Ristorante Albergo Villa Conte Mastai Ferretti di Molvena (Vi), con “Baccalà e verdurine al cartoccio”, il Ristorante 31 Al Vicario di Roma con il “Maialino da latte arrosto, sale profumato alle erbe, spicchi di patate al forno e cicoria ripassata”, il Ristorante Latini di San Gimignano (Si) con i “Pici stesi a mano, sugo di salsiccia e cavolo nero” e, infine, il Giubileo Hotel “La Luna nel Bosco” di Pignola (Pz) con gli “Strascinati all’antica”. Le nuove, selezionatissime insegne - accomunate dall’attenzione verso la cucina e i prodotti del territorio e dalla professionalità nell’accoglienza - vanno ad arricchire la Guida ai sapori e ai valori della cucina italiana, che è stata presentata in anteprima il 15 novembre sulla Msc Poesia attraccata a Venezia. Pubblicata ogni anno e ormai attesa da decine di migliaia di simpatizzanti e buongustai, la guida – la cui prefazione è firmata dal Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali on. Le Luca Zaia - è una vera e propria “mappa” del mangiar bene in Italia, dato che fornisce informazioni dettagliate sui locali, sulla storia delle famiglie che li conducono, sulla loro filosofia gastronomica, oltre che sul piatto del Buon Ricordo di ciascun ristorante e sull’omaggio che i ristoratori offrono ai possessori della Buon Ricordo Card. Il tutto arricchito da schede sintetiche ma esaustive sull’enogastronomia di tutte le regioni italiane, con segnalazione delle ricette più tradizionali, dei prodotti e dei vini tipici, che ben riflettono quella grande varietà di paesaggi, climi e tradizioni , patrimonio unico e irripetibile del Belpaese. A completare la guida, l’elenco degli hotel che – specie in piccole località o in zone turistiche - hanno al loro interno un Ristorante del Buon Ricordo. Accanto all’elenco dei neo-associati, la Guida mette in evidenza anche le recenti sostituzioni delle ricette e del relativo piatto: la regola del Buon Ricordo vuole infatti che ogni cinque anni il ristoratore possa proporre, se crede, una nuova specialità “simbolo” del suo locale. Nell’edizione 2009, quindi, sei insegne presentano i loro piatti novità, curiosità gastronomica e insieme passione per i tanti collezionisti del piatto decorato. L’edizione 2009 della Guida del Buon Ricordo gode del prestigioso patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole, alimentari e forestali. Informazioni: Unione Ristoranti del Buon Ricordo, C. So Italia 10, 20122 Milano, tel. 02 80582278, www. Buonricordo. It, e-mail: info@buonricordo. Com. Le Nuove Insegne Del Buon Ricordo Cormons (Gorizia) Trattoria Al Giardinetto Via Matteotti, 54 - Cap 34071 Famiglia Zoppolatti Tel. 0481 60257 Fax 0481 630704 algiardinetto@yahoo. It Cormòns è la piccola capitale del Collio, la celebre zona vinicola goriziana. Al Giardinetto, locale storico censito dalla Regione, apprezzato dalla critica, ne è una delle attrazioni gastronomiche. Una soddisfazione per i genitori Maria ed Ezio Zoppolatti vedere nei tre figli i continuatori di una centenaria tradizione familiare: Paolo, chef ben noto al pubblico televisivo, Giorgio in sala e consigli per i vini, Giovanni pasticcere. Molto gradevole il locale, con interni d’atmosfera e una bella terrazza-giardino nel cuore del centro cittadino. La ricetta del Buon Ricordo: Gnocchi di susine. Genova Ristorante L’obelisco Nave Msc Poesia Presso Italcatering Via Scarsellini, 119 – Cap 16149 Enrico Borniotto Tel. 010 5990401 Fax 010 6467287 L’obelisco Ristorante à la carte, situato a poppa, posizione privilegiata dalla quale si può ammirare la seducente scia della nave, è il posto dove cenare diventerà un evento memorabile. Se ami lo stile raffinato e vuoi dare un tocco di classe alla tua crociera, l´ottima cucina del L’obelisco, interprete della tradizione gastronomica italiana ed internazionale, non ti deluderà. Un angolo affascinante dove la nostra gastronomia non teme confronti! La ricetta del Buon Ricordo: Gamberoni saltati all’aglio dolce nel nido di spinaci novelli con pinoli e capperi Livigno (Sondrio) Hotel Chalet Mattias Via Canton, 124 - Cap 23030 Mattias Peri Tel. 0342 997794 Fax 0342 970833 www. Chealetmattias. Com info@chaletmattias. Com Raggiungere Livigno richiede una certa determinazione, ma ne vale la pena per la bellezza del luogo, alle porte del parco nazionale dello Stelvio, e per la superba accoglienza di questo chalet. Mattias Peri è un giovane chef dalle idee cristalline, come il cielo sopra il Pizzo Bernina: materie prime ineccepibili, a partire dalla Valtellina, ma senza pregiudizi di sorte. Da questo approccio le ricette della tradizioni escono sublimate; quelle d’invenzione, invece, anche per estetica, sono vere opere d’arte. La ricetta del Buon Ricordo: Ravioli di segale ripieni di polenta cuncia con salsa di porcini trifolati e scaglie di grana grosino Molvena (Vicenza) Ristorante Albergo Villa Conte Mastai Ferretti Via Villa, 54 - Cap 36060 Vanni Bonotto Tel. 0424 708132 Fax 0424 481680 www. Villamastai. Com info@villamastai. Com Vanni Bonotto ha appreso i segreti del mestiere dal padre Antonio e li ha messi a frutto nei 25 anni di prestigiosa attività a Bassano del Grappa. Ed eccolo impegnato nella nuova, stimolante realtà di villa Conte Mastai Ferretti, tra le colline di Molvena, poco distante dal borgo castellano di Marostica. Quanto di meglio per sperimentare – come diceva Goldoni – i piaceri della ‘villeggiatura’. In tavola, una raffinata proposta improntata alla leggerezza, dal pesce ai funghi, agli asparagi bianchi di Bassano Dop, in perfetto equilibrio tra creatività e tradizione. La ricetta del Buon Ricordo: Baccalà e verdurine al cartoccio Pignola (Potenza) Giubileo Hotel “La Luna nel Bosco” S. S. 92 Rifreddo - Cap 85010 Antonio Giubileo Tel. 0971 479910 Fax 0971 594584 www. Hotelgiubileo. It info@hotelgiubileo. It Il ristorante è nel cuore del Bosco di Rifreddo, attraversato dalla pittoresca strada che da Potenza sale tra le montagne verso il passo Croce dello Scrivano. Alla tavola della famiglia Giubileo le aspettative sono rispettate: carni alla brace, selvaggina, funghi e quanto di meglio si possa pensare in fatto di tipicità lucana. Una cucina tradizionale, certo, ma rivisitata in senso attuale. Degna di nota, la cantina, che conta oltre 400 etichette e la Sala Ristorante per Fumatori dove è possibile gustare in aggiunta alle pietanze del giorno una selezione di Sigari e Distillati. La ricetta del Buon Ricordo: Strascinati all’antica Roma Ristorante 31 Al Vicario Via degli Uffici del Vicario, 31 - Cap 00186 Carlo Repetto Tel. 06 69925530 Fax 06 69787621 www. Hotelnazionale. It info@hotelnazionale. It La piazza del Pantheon è uno dei luoghi più suggestivi e animati di Roma, giorno e notte. Si comincia nel modo migliore, dunque, e si prosegue ancor meglio facendo tesoro dello slogan del Vicario, «Slow, soft and light»: leggera, la cucina; raffinata, l’atmosfera; senza fretta, la sosta, perché a tavola non s’invecchia, come dice la saggezza popolare. Tra i più affezionati frequentatori del ristorante, i membri della Camera dei Deputati, che vi trovano pausa dalle fatiche del vicino palazzo Montecitorio. La ricetta del Buon Ricordo: Maialino da latte arrosto, sale profumato alle erbe, spicchi di patate al forno e cicoria ripassata San Gimignano (Siena) Ristorante Albergo Latini Viale dei Platani, 1 - Cap 53037 Chiara Latini Tel. 0577 945019 Fax 0577 945022 www. Ristorantelatini. Com latini@dada. It “La ricchezza di un locale sono i clienti…”: questa la massima che il fondatore ha trasmesso ai figli. In origine, nel ’51, era una mescita di vino, dove la gente sapeva di trovare anche del buon ‘presciutto’ o un piatto di ribollita. Una clientela di affezionati, perché i nonni ci sapevano fare. Come i giovani Latini, nell’odierno albergo-ristorante sulla strada tra Certaldo e San Gimignano: come specialità, pasta casalinga e carni alla griglia, con una scelta di vini elaborata dalla sommelier Chiara. La ricetta del Buon Ricordo: Pici stesi a mano, sugo di salsiccia e cavolo nero I Nuovi Piatti Del Buon Ricordo Di seguito l’elenco dei ristoranti che hanno cambiato quest’anno la loro specialità del Buon Ricordo e le nuove pietanze proposte. Ristorante da Beppe Sello (Belluno) Sfogliatina porcini e spinaci Taverna del Colleoni e dell’Angelo (Bergamo) Guancetta di vitellino al profumo di cacao con polentina morbida al Taleggio Ristorante Titon 1954 (Cesenatico) Padella di crostacei alla Titon Ristorante Il Cantinone dello Sport Hotel Alpina (Sondrio) Stinco di vitello morbido con crema di gemme d’abete ed emulsione di missultin Ristorante Hotel Moderno (Trapani) Scaloppine di cernia agli agrumi di Sicilia Ristorante Parco dei Principi (Zafferana Etnea) Bocconcini di manzo in foglia di limone con caponata leggera al miele di zagara e tortino di Ragusano D. O. P. .  
   
   
A CENA CON IL BAROLO DI BAROLO A BAROLO VENERDI 28 NOVEMBRE VENERDI 5 DICEMBRE VENERDI 12 DICEMBRE TRE SERATE DEDICATE AL RE DEI VINI: IL BAROLO  
 
Un viaggio goloso e curioso tra i Barolo di Barolo prodotti nella “capitale” del Re dei vini. E’ quello che propone la prima edizione della manifestazione “A cena con il Barolo di Barolo a Barolo”. Venerdì 28 novembre, venerdì 5 e 12 dicembre, ventisette produttori di Barolo proporranno il loro prodotto Docg. Otto i ristoranti di Barolo che partecipano alla manifestazione: Osteria Vineria Barolando, Locanda nel Borgo Antico, Ristorante Brezza, Ristorante del Buon Padre, Osteria La Cantinella, Ristorante La Cantinetta, Foresteria Marchesi di Barolo, Osteria Rossobarolo. Ogni ristorante proporrà un menù degustazione specifico a prezzo fisso, in cui la faranno da padrone piatti tipici di langa, che naturalmente si sposano perfettamente alla degustazione del pregiato vino. Saranno proposti 9 produttori per serata ed il cliente del ristorante potrà accompagnare la cena con il Barolo di Barolo scegliendo tra i 3 “flights” proposti (i cosiddetti voli) che saranno composti da 3 calici di Barolo diversi per cantina, stile di vinificazione e sottozona di origine, ad un prezzo fisso per flight di 20,00 euro. I calici nei quali verrà servito il Barolo di Barolo saranno dotati alla base di un cartoncino indicante il produttore, la sottozona, il nome e l’anno. Accompagneranno la cena una scheda tecnica del Barolo annata 2004 ed una mappa del territorio, indicante tutte le storiche sottozone presenti nel Comune, che il cliente del ristorante potrà tenere come ricordo della serata e come pro-memoria. “Le finalità di questa manifestazione – spiega il presidente della Pro Loco Italo Cabutto – sono molteplici. Innanzitutto quella di promuovere al grande pubblico di estimatori e neofiti l’immagine del paese di Barolo”. Vi consigliamo una passeggiata attraverso il paese di Barolo, terra di grandi vini, di pregiati ristoranti, ma anche ricco di angoli tranquilli e stupendi paesaggi dove gustare la semplicità, la tranquillità, la quiete della campagna. “Inoltre – prosegue il presidente – è un’occasione unica per poter degustare fino a 9 diversi calici per serata del Barolo di Barolo nel suo luogo di origine e per sperimentare o ritornare nei ristoranti di Barolo noti per la loro rinomata cucina”. I ristoranti raccoglieranno direttamente le prenotazioni dei clienti per le 3 serate sino ad esaurimento dei coperti disponibili. Www. Barolodibarolo. Com .  
   
   
L’ASSOCIAZIONE “LE BUONE TAVOLE DEI BERICI” SETTE ARTISTI DELLA CUCINA FIRMANO I MENÙ A “BCM: BORDOLESI, CABERNET, MERLOT” IN TAVOLA, A VILLA FAVORITA, LA TRADIZIONE CULINARIA DEL TERRITORIO  
 
Le erbe spontanee dei Berici, i piselli di Lumignano, i tartufi scorzoni, ma anche l’olio extravergine di Nanto, il mais di Marano, il formaggio Asiago, i pesci d’acqua dolce, le carni nostrane e chi più ne ha più ne metta: sono i “colori” di un´ideale tavolozza, che porta sul desco i sapori e profumi caratteristici di Vicenza e del vicentino, sapientemente dosati da alcuni virtuosi della cucina tradizionale locale che si sono uniti per guadagnare forza e visibilità. E’ la missione che “Le Buone Tavole dei Berici”, associazione di sette ristoratori vicentini, persegue dal 1982. I ristoratori che compongono l´associazione si metteranno nuovamente alla prova a Villa Da Porto “La Favorita”, a Monticello di Fara (Sarego, Vicenza): saranno loro, infatti, gli “autori” della Cena di Gala e dei menù con cui verranno accolti gli ospiti, aristocratici e non, di “Bcm: Bordolesi, Cabernet, Merlot”, il grande evento vitivinicolo (e mondano) dell´autunno 2008 che proporrà in degustazione 298 grandi vini rossi. Sette i cuochi che compongono la squadra de “Le Buone Tavole dei Berici”: Galdino Gianesin, con Emanuela e Monica, della Trattoria Isetta a Pederiva di Grancona; Severino Trentin della Trattoria Zamboni, a Lapio di Arcugnano; Gianello Imera dell´Antica Osteria Da Penacio, a Soghe di Arcugnano; Roberto Berno dell´Antica Trattoria Al Sole, a Castegnero; Gino Gasparella del Miramonti Ristorante Da Gino, a San Gottardo di Barbarano; Mario Primon, con Sandra e Angelo, dell´Antico Ristorante Primon di Noventa Vicentina; Marisa Ziggiotto, della Vecchia Osteria Toni Cuco a Grancona. Gli autori dei menù sono artisti della cucina, assai diversi l´uno dall´altro per cultura gastronomica, per modo di intendere la tavola, per modo di interpretare o inventare le ricette: un ingrediente essenziale per la buona riuscita dei menù proposti e per una ricca offerta gastronomica; grazie alle diverse anime che le compongono, infatti, “Le Buone Tavole dei Berici” riescono a soddisfare un pubblico di anno in anno più esigente, valorizzando le specificità eno-gastronomiche del territorio dove questi ristoratori operano con passione: una terra che riesce ancora a saziare i suoi abitanti con i sapori di un tempo. Questi protagonisti del panorama gastronomico berico, associatisi soprattutto per amicizia, rinnovano le ricette e al tempo stesso rafforzano i valori della tradizione contenuti nei loro rispettivi menù, attraverso una condivisione unica nel suo genere: le serate “Espressioni Beriche”. In questi appuntamenti enogastronomici il loro lavoro diventa davvero di squadra, si riuniscono per decidere i piatti, e per provarli, e poi tutti fanno di tutto in cucina nel ristorante ospite della serata, compreso preparare la ricetta dell’altro, per condividere poi collegialmente gli applausi in sala, alla pari. La terza edizione di “Bcm” si svolgerà dal 21 al 23 novembre a Villa Da Porto “La Favorita” di Monticello di Fara (Sarego, Vicenza) ed è realizzata dal Co. Vi. Vi. - Consorzio Vini Vicentini, che comprende le Doc Vicenza, Colli Berici, Arcole, Breganze, Gambellara e Lessini Durello, riunite nel “Palazzo del Vino”, con il contributo di Camera di Commercio di Vicenza, Provincia di Vicenza e Regione Veneto, in collaborazione con Vicenza Qualità e l’associazione di ristoratori “Le Buone Tavole dei Berici”. Nelle giornate di sabato pomeriggio e domenica mattina la manifestazione apre il pubblico, proponendo in degustazione 298 vini rossi. Il biglietto d’ingresso costa 15 euro (10 per i soci Slow Food, Onav, Ais, Assoenologi, Enotime e Gowine) e comprende la guida alla degustazione ed il bicchiere da degustazione. Negli orari di apertura al pubblico è disponibile un bus navetta dalla stazione di Montebello Vicentino a Villa La Favorita e ritorno, al prezzo di 3 euro. Palazzo del Vino è la sede di rappresentanza del Co. Vi. Vi. , Consorzio Vini Vicentini, associazione che raccoglie le denominazioni Vicenza, Colli Berici, Breganze, Gambellara, più altre due Doc in “condominio” con la vicina provincia di Verona, Lessini Durello ed Arcole, oltre agli organismi della Strada del Vino Arcole e della Strada dei Vini dei Colli Berici. Vicenza Qualità è l’azienda speciale della Camera di Commercio nata nel 1989 per promuovere nel mondo i prodotti di punta del “Made in Vicenza”. Vicenza Qualità accompagna le piccole e medie imprese vicentine nei processi di internazionalizzazione attraverso fiere, convegni, campagne di promozione, ricerche di mercato, missioni economiche, assistenza e consulenza. .  
   
   
DOLCIARIA BEDETTI: ARRIVANO I “MAGICI” TORRONI WINX DI BLOOM, STELLA E FLORA  
 
Nessuno può resistere ai prodotti di Dolciaria Bedetti! I nuovi torroni teneri della linea Roccia di Bianca hanno stregato anche le giovani e magiche protagoniste delle Winx. Torrone tenero al cioccolato con nocciole e torrone tenero alle mandorle: questi i prodotti più prelibati che Dolciaria Bedetti, azienda marchigiana che dal 1912 delizia tutti i palati, ha creato per i più piccoli. Proprio a loro, infatti, sono dedicati i due nuovi torroni della Linea Roccia di Bianca a brand Winx. Meravigliosi e brillanti pack rosa su cui compaiono Stella, Bloom e Flora, le tre principali eroine del mondo di Magix, celano dei veri tesori. Su ogni confezione, per tutte le bambine, imperdibili segnalibri delle Winx staccabili e collezionabili che ritraggono la terrestre Bloom, la principessa di Solaria Stella e la dolce Flora del regno dei Fiori impegnate nelle loro mirabolanti avventure. L’attenzione e la ricerca di ingredienti di altissima qualità, unite ad una cultura che si tramanda di generazione in generazione, sono le caratteristiche che fanno dei torroni dell’azienda marchigiana un prodotto estremamente genuino e gustoso. I torroni sono lavorati a mano in modo artigianale: l’altissima percentuale di mandorle o nocciole (36%) e di miele (32%) lasciato cuocere per ore a bagnomaria, unita all’attenta e meticolosa lavorazione, rende i nuovi torroni a brand Winx irresistibili. E non solo al palato. Infatti, oltre alla bontà ed al ricco profumo di un ingrediente sano e genuino come il miele, grazie alle spumeggianti fate Stella, Flora e Bloom i pack si tingono di pura magia catturando lo sguardo di grandi e piccini per un Natale dolce e incantato. Il torrone tenero al cioccolato con nocciole e il torrone tenero alle mandorle sono disponibili nel canale Gd/gdo nel formato da 100 gr a partire da 1,70 euro. La storia della Dolciaria Bedetti ebbe inizio quando il Commendator Augusto Bedetti, alla fine dell’ottocento, intraprese il mestiere di pasticcere in un laboratorio di Ancona. Dopo aver approfondito a Torino la migliore Arte dolciaria, aprì una bottega tutta sua. Trovò un piccolo locale a Falconara, accanto alla stazione ferroviaria, ed iniziò l’attività artigianale che nel tempo crebbe, ben salda, attorno alla famiglia, con uno sviluppo graduale e costante. Attualmente la Dolciaria Bedetti S. R. L. Ha sede nella nuova zona industriale di Falconara, vanta uno stabilimento di 3000 mq ed una rete vendita di ottanta agenti che operano in tutte le regioni italiane. Negli anni l’azienda ha ampliato la propria gamma di prodotti affiancando al torrone, panettoni, uova di Pasqua, colombe, prodotti di pasticceria quali biscotti, caramelle e cioccolateria con un unico comune denominatore: l’alta qualità. Attualmente il mercato di riferimento in Italia è quello del dettaglio specializzato. Nel mercato estero l’azienda ha in essere rapporti commerciali con Germania, Gran Bretagna, Stati Uniti, Canada, Brasile, Olanda,belgio, Svezia, Australia, Hong Kong, Singapore. .  
   
   
A SCUOLA DI CUCINA AL RELAIS 2 CAMPANILI IL PIACERE DELLA BUONA TAVOLA MA ANCHE LE LEZIONI PER CARPIRE I SEGRETI DEI CUOCHI  
 
Una vecchia abitazione, nel cuore del borgo di Montemaggiore al Metauro, è diventata il ristorante -ritrovo per gli appassionati della buona tavola. La firma è di Giorgio Ruggiu, chef del Blackhotel di Roma, che ha voluto creare per l’albergo diffuso Relais 2 Campanili, un luogo in cui gustare la cucina marchigiana ma anche quella internazionale. «La nostra forza? Puntare su la stagionalità dei prodotti (“un prodotto di stagione è più gustoso e meno caro”), rispettare le tradizioni (“se una preparazione ha viaggiato per centinaia di anni arrivando fino a noi un motivo ci sarà”), buon gusto (“sembra ovvio, ma ci sono tantissimi cuochi che pur di inseguire l’originalità sarebbero capaci di propinare il pandoro con i peperoni”)». Ci tiene a sottolinearlo il vulcanico Ruggiu che, come per Roma, anche per la sua “figlia minore”, sceglie prodotti eccezionali della terra marchigiana (carne scottona, il tarfufo della vicina Acqualagna, i formaggi di Fossa, olio e salumi di produzione locale) e non utilizza grassi animali saturi (panna, burro, etc. ). Per lui la cucina significa essenzialmente trasformazione, arricchimento ed esaltazione delle materie. L’ambiente è elegante. Si cena sotto le volte affrescate del Palazzo della Rovere (il ristorante è aperto anche agli esterni, tutti i giorni escluso il martedì). Mobili d’epoca, camini del sedicesimo secolo e porte del ‘700. Alle pareti fanno bella mostra le ricercate cornici che racchiudono pezzi di muro a formare il quadro. Servizio impeccabile. Molta cura nel modo di apparecchiare: bicchieri ad acqua old fashion di vetro soffiato con decorazioni di vari colori tutti diversi uno dall’altro, piatti in porcellana lavorata e dipinta a mano in quattro colorazioni diverse da una ceramista locale, abbinata a tutte le tazze e le sottotazze dello stesso materiale e colore (per ravvivare anche il momento della prima colazione). Ampia la scelta in menù che spazia dalle tagliatelle al ragù di anatra, ai ravioli di ricotta e spinaci al pomodoro, dagli involtini di carne ripieni di taleggio e tartufo nero, alle costate di scottona. I sapori risentono anche del vicino mare Adriatico, tanto che non mancano diverse portate a base di pesce. Il tutto accompagnato da una selezionata carta dei vini, soprattutto etichette marchigiane per esaltare ancor di più insieme al prodotto anche le uve di questa meravigliosa regione. Ma anche il Brunello di Montalcino Banfi o un Amarone Masi oppure dei bianchi come gli immancabili bianchi campani di Mastroberardino o alcune novità come un Muller Thurgau della Basilicata. Tra i pregiati distillati vi è il rum Zakapa di 23 anni di invecchiamento o wiskies torbati quali Lagavullin , Tallisker o Oban . Per chi vuole passare dalla teoria alla pratica può frequentare le lezioni di cucina proposte dal Relais 2 Campanili. Curiosare tra gli attrezzi, rubare i segreti dei cuochi. In date prestabilite (28 gennaio -01 febbraio 2009, 18-22 febbraio 2009, 04-08 marzo 2009) e per due giorni consecutivi gli chef metteranno a disposizione la loro arte per imparare a preparare le cose più buone, un po’ su tutto. Dalla preparazione della pasta fresca alla farcitura, cottura e condimenti. Dalle conserve di conserve di verdure, salumi ed insaccati, con metodi naturali alla creazione di golosi dolci tipici italiani. Il corso di cucina è così articolato: 1° giorno: nozioni tecniche e pratiche di cucina. Preparazione pasta fresca, farcitura, cottura e condimenti. 2° giorno: nozioni tecniche e teoriche per conserve di verdure, salumi ed insaccati, con metodi naturali. Preparazione di dolci tipici italiani. E dopo avere apprezzato la buona tavola, imparato a preparare ricette sfiziose, ci si può rilassare passeggiando tra le strade acciottolate dell’antico borgo. Si gira a piedi, in un’atmosfera magica, coi paesi che riecheggiano sul selciato lucidato dal tempo, in compagnia della luna. .  
   
   
MILANO FUSION, LA GUIDA PER SCOPRIRE IL FUSION PIÙ RAFFINATO  
 
Lesteia lancia la prima guida totalmente dedicata al fusion: oltre 200 location e approfondimenti per riscoprire Milano attraverso diverse culture. È finalmente in distribuzione la prima guida annuale interamente dedicata al fusion d’eccellenza nella metropoli più internazionale d’Italia: Milano Fusion. Edita da Lesteia con il patrocinio del Comune di Milano, la guida, 208 pagine in un pratico ma elegante formato tascabile, è il risultato dello studio di un modo del tutto nuovo di raccontare la città e fornire al lettore un efficace strumento per vivere con stile e classe lo spirito cosmopolita milanese. Gratuita e distribuita secondo una strategia d’eccezione, Milano Fusion racchiude tra le sue pagine una selezione delle migliori location insieme ad approfondimenti per scoprire tutti i volti della città. Milano, metropoli simbolo del fusion, dell’incontro tra culture, offre ai suoi ospiti possibilità illimitate, tutte da scoprire. Se può sembrare impossibile districarsi tra locali etnici, oggetti d’arte provenienti da ogni parte del mondo, cucine dai sapori esotici e nuove filosofie di vita, grazie a questa guida può diventare davvero semplice. Milano Fusion, non è solo strumento di servizio ma è anche la prima guida da leggere: sfogliare le pagine di questa straordinaria e originale bussola metropolitana è un viaggio dentro la storia di Milano, un percorso emozionante attraverso le sue continue e repentine trasformazioni. La guida propone recensioni attente e dettagliate delle location più esclusive: ristoranti internazionali dove sperimentare differenti tradizioni culinarie, locali alla moda per vivere serate lontane dalla banalità, negozi ideali per personalizzare i propri abiti o arredare con gusto la propria casa, centri benessere in cui imparare nuovi modi per valorizzare il tempo libero. I più di 200 esercizi commerciali descritti sono stati selezionati con cura, con la precisa intenzione di offrire ai lettori una panoramica fuori da ogni stereotipo. Ogni sezione presenta un´interessante analisi storico-sociale delle ragioni e delle modalità con cui i paesi di Africa, Asia, Europa e America si siano integrati nell´accogliente tessuto economico meneghino. In più, focus di attualità, approfondimenti, itinerari culturali, singolari proposte per tornare a vivere pienamente una città che è più bella di quanto si pensi. La scelta distributiva punta ad aprire nuovi canali di comunicazione e a raggiungere i suoi potenziali fruitori presso luoghi di interesse selezionati ad hoc, partner d’eccellenza dell’editore, che con Lesteia hanno creato una rete di distribuzione unica ed esclusiva, così come è Milano Fusion. Www. Lesteia. It/milanofusion .  
   
   
CANTINE PELLEGRINO E HAUNER BRINDANO INSIEME DUE AZIENDE BIGLIETTO DA VISITA DEL MADE IN ITALY NEL MONDO PER LA PRIMA VOLTA INSIEME IN UN SETTORE DA SEMPRE INDIVIDUALISTA  
 
Due cantine dalla prestigiosa tradizione e fiore all’occhiello del made in Italy nel mondo guardano al futuro insieme. Hauner, azienda storica e leader della Malvasia delle Lipari Doc e Cantine Pellegrino, da sempre in primo piano nella produzione dei vini Marsala e Pantelleria Doc, hanno raggiunto un accordo di nuove sinergie di business. Hauner ha infatti scelto di affidare la distribuzione a Pellegrino concentrandosi così sempre più sull’aspetto produttivo. Dal canto suo Cantine Pellegrino avrà la possibilità di completare la propria gamma prodotti con i prestigiosi vini Hauner. “Ci aspettiamo molto da questo accordo, che sancisce una naturale affinità elettiva”, spiega Benedetto Renda Amministratore Delegato di Carlo Pellegrino & C. Spa. “L’obiettivo di questa nuova sinergia è duplice: quello di presentarci compatti con una offerta di vini completa, ma soprattutto di valorizzare una filosofia enologica che da sempre ci accomuna, per tipologie di terreni, di culture e di scelte di business”. “La nostra vera passione è fare il vino, tra l’altro in un contesto geografico complicato che ha sempre reso la nostra passione ancora più grande e più vera” aggiunge Carlo Hauner. “Stare in mezzo la mare però non sempre semplifica il processo che accompagna le bottiglie dall’isola al mondo: ecco perché crediamo che la rete assicurata da Cantine Pellegrino sia la migliore via per rafforzare la nostra presenza nel mercato, unitamente al servizio al cliente”. Le due cantine fanno insieme un passo coraggioso che per la prima volta supera l’individualità che caratterizza il settore vinicolo: due aziende di dimensioni diverse (1 milione di euro e 140. 000 bottiglie la boutique Hauner, 20 milioni di euro e 7. 200. 000 bottiglie per Cantine Pellegrino) che si completano con pari immagine e dignità nella selezione di bottiglie offerte. Hauner, conosciuta principalmente per la Malvasia, oggi produce anche vini bianchi e rossi con forte territorialità quali il Salina Bianco e Rosso e lo Hierà, vino rosso prodotto con uve coltivate sull’isola di Vulcano. Pellegrino, con la sua rete vendita di 97 agenti in Italia, in cui confluirà una parte dell’attuale rete Hauner, è presente in 39 mercati esteri, tra cui Stati Uniti, Inghilterra, Svizzera, Germania e Giappone. .  
   
   
IT’S BEAUJOLAIS NOUVEAU TIME ! GIOVEDÌ 20 NOVEMBRE: FESTA DEL DÉBLOCAGE  
 
Giovedì 20 novembre il via al Beaujolais Nouveau, il vino novello d’eccezione dei cugini francesi. Come ogni terzo giovedì del mese di novembre, infatti, anche quest’anno, il Beaujolais Nouveau riunisce amanti del mondo vinicolo, ma non solo : appuntamento quindi a mezzanotte, ora in cui si apre l’evento del «déblocage» in Francia e nel mondo intero. E quale momento migliore per apprezzare il sapore e l’aroma fresco di un vino così beverino? Frutta, frutta e ancora frutta…questa è la parola d’ordine che riassume la vendemmia del Beaujolais Nouveau. Nessun capriccio atmosferico quest’anno: il tempo ha regalato 3 settimane intense di sole e nessuna goccia d’acqua. Il gamay noir à jus blanc con i suoi aromi di piccoli frutti rossi e sentori di lamponi è un vino aromatico e goloso, esuberante, ma non troppo aggressivo, gustoso e leggero. I tannini sono morbidi, il vino di un bel rosso vermiglio con una struttura vellutata: i giusti ingredienti per un risultato di finezza. Ma quest’anno la campagna di comunicazione Beaujolais Nouveau 2008 è caratterizzata da un nuovo logo firmato dall’artista contemporaneo francese Ben: quattro parole scritte in bianco su sfondo nero evocano il celebre slogan della primizia, con humor e modernità. La campagna è diffusa in Francia e in tutti i 110 paesi consumatori di beaujolais nouveau. In Giappone, primo paese importatore di beaujolais nouveau dal 2001, l’arrivo dell’annata 2008 è degno di nota. Da uno dei principali quartieri modaioli di Tokyo, un conto alla rovescia su schermo gigante segnerà il suo arrivo da mercoledì 19 novembre. Giovedì a mezzanotte i giapponesi potranno degustare il loro primo beaujolais nouveau in più di 600 bar e ristoranti di Tokyo. La celebre primizia sarà accompagnata da un festival di musica francese che si terrà simultaneamente in uno dei luoghi più trendy della capitale, il Tokyo Midtown. I manifesti della campagna realizzati da Ben saranno affissi sulle metro di Tokyo e Osaka fino al 23 di Novembre. Prosegue anche il lancio del beaujolais nouveau rosé che inizia nel 2006 in Giappone per poi proseguire nel 2007 in Francia. Circa 2 700 hl (360 000 bottiglie) di questo vino amabile e fruttato sono stati commercializzati nel 2007 sul mercato francese e su quello estero, per un volume globale di beaujolais e beaujolais – villages nouveaux che si aggira intorno a 360 000 hl (48 milioni di bottiglie). Poco abbondante, ma molto fruttato : queste le due qualità che caratterizzano l’annata del 2008. Con un raccolto complessivo particolarmente debole – il più piccolo in termini di volumi, dal 1975 – e di rendimenti attesi, quest’annata si classifica già negli annali. Cresciuto sotto il sole di un mese di settembre fresco e radioso, il 2008 ha saputo prendere il suo tempo per maturare, per vedere i tannini arrotondarsi e i grappoli crescere voluminosi. Da cantina a cantina, sulle colline dei vignaioli, un pensiero circola unanime: frutta, frutta e ancora frutta ! Sotto il suo bel abito rosso vermiglio, che evoca la freschezza dei vini giovani e la gioia del Natale, il beaujolais nouveau offre aromi di grande finezza: i piccoli frutti rossi sinonimo del vitigno, il gamay noir à jus blanc, sono un giusto mix di ingredienti; ma alla golosità del lampone e del ribes nero, si aggiungono le fragranze della pesca e dell’albicocca. Se al naso i beaujolais nouveau 2008 offrono molteplici sfumature, in bocca, i vini sono più semplici, saporiti, poco pesanti, leggeri. Si tratta di vini di piacere, da degustare con appetito e golosità. .  
   
   
ORTRUGO GAIASCHI, UN VINO DA SCOPRIRE  
 
A dispetto del nome difficile da pronunciare, l’Ortrugo dei Colli Piacentini è un vino bianco dal profumo delicato, capace di coniugare un sapore secco con tonalità morbide ed aromatiche. Prodotto dall’Azienda Vitivinicola Gaiaschi Gabriele, deve il suo tipico colore giallo paglierino con riflessi verdognoli al sole e alla terra delle più occidentali delle vallate del piacentino, la Val Tidone. Qui, nei pressi di Ca’ di Sotto , si estendono i vigneti dell’azienda Gaiaschi che, dal 1939, produce, grazie ad un’attenta e curata selezione delle uve in vendemmia, vini genuini e di qualità superiore. Come l’Ortrugo che, essendo sottoposto ad un processo di vinificazione in una zona ritenuta di pregio e secondo procedure codificate dalla normativa europea, ha ottenuto il prezioso marchio di Vino Frizzante di Qualità Prodotto in Regione Determinata (Vfqprd). Per consentire a tutti di conoscere il gusto unico e frizzante dell’Ortrugo, l’azienda Galaschi lo propone al pubblico al prezzo straordinario di 3,00 euro a bottiglia + Iva 20%. L’acquisto avviene su un ordine minimo di 12 bottiglie da 0,750 Lt. Il vino Ortrugo, vivace per natura e con una gradazione compresa fra 11% e 12%, si accompagna benissimo con antipasti, piatti di pesce e carni bianche, ma è anche gradevole come aperitivo. E’ consigliato servirlo ad una temperatura di 12° C. Per l’acquisto è sufficiente contattare il numero dell’Azienda Agricola Vitivinicola Gaiaschi Gabriele al numero fisso 0523/990346 oppure al cellulare 335/6074416 . E’ possibile effettuare un ordine direttamente dal sito internet dell’azienda, all’indirizzo www. Poderegaiaschi. It. L’azienda Agricola Vitivinicola Gaiaschi Gabriele si trova in Loc. Roncona, Genepreto di Nibbiano (Pc). .  
   
   
BOLGHERI PRESENTA I SUOI VINI D’AUTORE  
 
Bolgheri: un territorio i cui vini si sono ormai collocati stabilmente nell’eccellenza della vitivinicoltura mondiale. Una zona di produzione di grandi rossi il cui stile è guidato soprattutto da quell’insieme magico di microclima, sapienza colturale, composizione del suolo che i francesi chiamano “terroir”. Grazie all’intuizione di Mario Incisa della Rocchetta, che impiantò nel 1944 a Castiglioncello di Bolgheri il primo vigneto di cabernet sauvignon e cabernet franc, la zona ha dimostrato una vocazione straordinaria per i vitigni francesi. Le particolari condizioni pedoclimatiche offrono vini intensamente colorati, dai profumi fruttati e speziati, accompagnati dalle note delicatamente vegetali della macchia mediterranea, eleganti e profondi, ben bilanciati tra freschezza acida e taninno gentile e dolce. I vini presentati nella degustazione del Four Seasons Hotel di Milano, provengono in prevalenza dalle annate uscite in commercio nel corso del 2008, ovvero dall’annata 2005 per i Bolgheri Superiore, dal 2006 per i Bolgheri Rosso e dal 2007 per alcuni bianchi. L’attuale disciplinare, in fase di revisione, prevede, per il Bolgheri Rosso, la possibilità di utilizzare il cabernet sauvignon da un minimo del 10 ad un massimo dell’80%, il merlot da 0 a 70% ed il sangiovese da 0 a 70%, mentre altri vitigni a bacca rossa idonei per la Regione Toscana possono concorrere fino al 30%. Per la tipologia Bolgheri Superiore i vini devono subire un affinamento di almeno due anni dal primo gennaio successivo alla vendemmia, di cui uno in legno di rovere ed almeno sei mesi in bottiglia. Dalle stesse uve a bacca rossa si ricava un Bolgheri rosato, ben conosciuto fin dagli anni ’70. Esiste poi la tipologia Bolgheri Bianco, che prevede trebbiano toscano, vermentino e sauvignon bianco, ciascuno dal 10 al 70%, con un complemento possibile del 30% di altre uve a bacca bianca. Per finire abbiamo il Bolgheri Vermentino e Bolgheri Sauvignon se queste uve sono presenti con un minimo dell’85%. Il Bolgheri Sassicaia gode di una propria regolamentazione. La zona di produzione si trova nella parte collinare della Tenuta San Guido. La sua composizione classica prevede un 85% di cabernet sauvignon ed un 15% di cabernet franc, mentre è previsto un affinamento minimo di 24 mesi dal primo gennaio successivo alla vendemmia, di cui 18 mesi in botti di rovere da 225 l. E 6 mesi in bottiglia. Accanto ai vini Doc si sono sviluppati nel tempo, grazie ad una attenta sperimentazione qualitativa, alcuni vini in purezza, soprattutto a base di merlot, syrah e sangiovese, classificati come Igt Toscana. Molti di questi hanno ricevuto grandi consensi di critica. Il vigneto Bolgheri ammontava alla fine degli anni ’90 a circa 240 ha con una quindicina di aziende che imbottigliavano. Nel periodo che va dal 1998 al 2003, gli impianti sono cresciuti in maniera consistente. Il vigneto Bolgheri è passato a circa 1000 ha, per attestarsi infine, nel 2008, a 1147 ha di cui 960 a denominazione di origine. La possibilità di impiantare vigneti a Doc è bloccata attualmente dai piani triennali, la cui scadenza è prevista nel 2009. Il Consorzio presenta comunque alcuni di questi vini in quanto provenienti con assoluta certezza dai vigneti di Bolgheri e perciò rappresentativi del territorio. Sul totale del vigneto impiantato, il 95% circa è già in produzione, mentre se si considera il vino che esce in commercio nel 2008 (quindi proveniente da vendemmie del 2005 e 2006) siamo intorno ad un 70% del potenziale. Le aziende aderenti al Consorzio di Tutela sono attualmente 34 su di un totale che, includendo anche i piccoli viticoltori imbottigliatori, si attesta su 52 aziende. In termini di superficie vitata, invece, il Consorzio ha una rappresentatività dell’84% (962 ha su un totale di 1147 ha) Nel 2007 risultano prodotte 1. 270. 000 bottiglie di Bolgheri Doc delle varie tipologie e 645. 000 di Bolgheri Superiore Doc, per un totale di circa 2. 000. 000 di bottiglie, alle quali vanno aggiunti i vini Igt per un ammontare di circa 1. 000. 000 bottiglie . La potenzialità teorica a regime, includendo anche gli attuali Igt, è stimata, invece in 5. 000. 000 di bottiglie. Il mercato estero è quello prevalente ed assorbe circa il 70% del prodotto. .  
   
   
AGIVI 1989 - 2009: CON OLTRE 14.000 ETTARI DI VIGNETO SPECIALIZZATO I GIOVANI COMPIONO 20 ANNI  
 
Ci siamo, è arrivato il momento. Giovedì 5 febbraio 2009 presso il Lotvs, locale trendy di Milano, i soci Agivi si presenteranno "ufficialmente" alla stampa! Sono più di centotrenta e, con oltre 14. 000 ettari di vigneto specializzato, rappresentano il meglio dell’enologia italiana, dall’Alto Adige alla Puglia. Uniti in tutta Italia dalla passione per il vino ma anche dalla volontà di crescere, i soci Agivi festeggeranno nel 2009 i loro 20 anni di attività. L’associazione è nata infatti nel 1989 dalla volontà di un gruppo di giovani imprenditori, già appartenenti all’Unione Italiana Vini e alla Confederazione della Vite e del Vino, di unirsi per accrescere i valori, l’intesa e lo spirito di coesione fra le aziende del settore. Ed ancor oggi lo spirito che anima l´associazione è lo stesso. Per celebrare il ventennale nel migliore dei modi, Agivi ha pensato ad una serata speciale dedicata ai soci, alla stampa ed al pubblico. Si tratterà della prima presentazione ufficiale dell’associazione: nonostante abbia raggiunto una forte rappresentatività, con aziende in ogni regione d’Italia, Agivi infatti non si è mai presentata alla stampa. E così giovedì 5 febbraio 2009 presso il Lotvs, in Via Monte Grappa n. 10 a Milano, si svolgerà la prima conferenza stampa ufficiale di Agivi. La scelta del Lotvs come sede dell´evento non è stata casuale. Questo locale milanese rispecchia perfettamente lo spirito dell´associazione: dinamico, trendy e rivolto ai giovani, proprio com´è Agivi. La conferenza stampa avrà anzitutto l’obiettivo di presentare l’associazione, le tappe fondamentali della sua storia, i risultati raggiunti e soprattutto gli impegni per il futuro, tra cui non possiamo dimenticare la diffusione della cultura del vino e del bere consapevole, obiettivo primario dell´attività Agivi negli ultimi anni. Oltre ad Enrico Drei Donà, attuale Presidente dell´associazione, interverranno anche tutti i past-president, da Lamberto Vallarino Gancia primo Presidente di Agivi, ad Andrea Sartori, attualmente Presidente di Uiv . Alla conferenza stampa seguirà una verticale molto speciale, che vedrà in degustazione una selezione di vini dei soci, delle annate dal 1989 in poi, per vedere come produttori e vini sono cambiati in questi venti anni La serata si concluderà con la cena di abbinamento tra i vini dei soci e le specialità preparate dallo chef del Lotvs. A partire dalle 23. 00 si aprirà invece la serata dedicata al Bere Consapevole, impegno che i produttori Agivi stanno sempre più potenziando, per diffondere tra i coetanei un approccio al vino responsabile. I visitatori avranno così modo di incontrare alcune storiche aziende italiane rappresentate dai soci Agivi, giovani che del vino hanno fatto la propria professione e, soprattutto, potranno “dire la loro” compilando un semplice questionario sul rapporto con il vino. Tutti i partecipanti al sondaggio riceveranno un etilometro tascabile, un omaggio pensato per l´occasione da Agivi. Un´idea, quella della serata del Bere Consapevole, condivisa anche dal Lotvs, tanto da diventare partner attivo di Agivi in questa occasione, con la volontà di estendere l´iniziativa nel tempo. Grazie alla disponibilità del locale di Via Monte Grappa, le serate del “Bere Consapevole” proseguiranno quindi per un intero mese: per 4 settimane, ogni mercoledì, il Lotvs ospiterà i vini dei soci Agivi. Questo permetterà da un lato di raccogliere informazioni utili su cosa ne pensano i giovani del vino e quando e come lo consumano. Dall’altro, consentirà di dare un messaggio di maturità da parte del settore vitivinicolo, che si impegna in prima persona per diffondere la cultura del “bere consapevole e responsabile”. .  
   
   
“LA RINASCITA DEL BARDOLINO: SE NE SONO ACCORTE ANCHE LE GUIDE DI SETTORE”  
 
Per la prima volta il Bardolino approda alle finali dei Tre Bicchieri della guida firmata da Gambero Rosso e Slow Food. Primo Oscar conquistato anche sull’Almanacco del Berebene del Gambero Rosso. Un Bardolino fra le menzioni di Vini Buoni del Touring Club, fra i top 100 del Club Papillon e fra i migliori rapporti qualità-prezzo de L‘espresso. La stampa del settore enologico italiano sta riscoprendo il Bardolino: lo testimoniano le guide appena arrivate in libreria, che si occupano con favore della denominazione gardesana. Non era mai successo prima che un Bardolino approdasse alle ambitissime finali dei Tre Bicchieri della guida “Vini d’Italia 2009” edita da Gambero Rosso e Slow Food. Stavolta tra i vini finalisti, segnalati sulla guida con i “due bicchieri rossi”, ci sono invece ben tre Bardolino: il 2007 dell’azienda agricola Le Fraghe di Matilde Poggi, a Cavaion Veronese, il Superiore Munus 2006 di Guerrieri Rizzardi, a Bardolino, e il Superiore 2006 di Corte Gardoni, a Valeggio sul Mincio. La celebre guida del Gambero Rosso e di Slow Food, curata da Daniele Cernilli e Gigi Piumatti, evidenzia come “il Bardolino possa essere un vino di grande attualità e valore”, mettendo in luce il fatto che “interpretare la corvina, protagonista assoluta dei rossi veronesi, come fosse un pinot nero, trasmette al vino una splendida espressività aromatica fatta di frutti di bosco e pepe, leggerezza gustativa, sapidità e tensione acida ". Il Bardolino Le Fraghe è stato premiato anche come Oscar qualità-prezzo dall’”Almanacco del Berebene 2009” del Gambero Rosso, la guida dedicata ai vini in commercio al di sotto degli 8 euro, e anche in questo caso si tratta di una “prima volta” per la doc gardesana. “Dopo anni di attenzione dedicata ai vini molto strutturati, cupi alla vista, possenti - scrive l’Almanacco del Gambero Rosso - tornano in auge i vini più leggeri e profumati, capaci di irretire non per la pienezza del corpo bensì sfruttando freschezza e aromaticità floreale e speziata. Ecco allora tornare alla ribalta il Bardolino, il rosso gardesano che profuma di piccoli frutti di bosco e pepe, sinuoso al palato, dove l´acidità dona leggerezza e tensione gustativa”. Doppia segnalazione di prestigio anche per un altro produttore del Bardolino, l’azienda agricola Cavalchina di Luciano e Franco Piona, a Custoza: il loro Superiore Santa Lucia 2006 è stato incluso nella “top hundred” del club di Papillon, i 100 migliori vini italiani secondo lo staff coordinato da Paolo Massobrio e Marco Gatti, ed ha ricevuto la “menzione ad honorem” della guida “Vini Buoni d´Italia”, curata da curata da Mario Busso e Luigi Cremona ed edita dal Touring Club. Spazio al Bardolino anche sulla guida de L’espresso: il Superiore Autupnus 2006 dell’azienda agricola Colle dei Cipressi di Calmasino è fra "i migliori acquisti della regione per il rapporto qualità/prezzo". “Vedere il Bardolino scalare le graduatorie delle guide nazionali – commenta il presidente del Consorzio di tutela, Giorgio Tommasi – è motivo di soddisfazione non solo per le aziende direttamente interessate, ma anche per tutta la nostra filiera produttiva: se ne ricava l’evidenza di un territorio e di una denominazione che stanno decisamente crescendo in qualità”. .