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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Dicembre 2008
OK DI BRUXELLES AI CONTRIBUTI PER L´ASSICURAZIONE NEL SETTORE ZOOTECNICO  
 
Anche in futuro la Provincia potrà sostenere l´allevatore nell´assicurazione dei capi di bestiame. "Da Bruxelles è giunto il via libera alla nuova forma di regolamentazione varata dalla Provincia", annuncia l´assessore provinciale all´Agricoltura Hans Berger. Nelle direttive cambierà poco a livello di contenuto. Scadute nel 2007, le direttive per i contributi sull´assicurazione dei capi di bestiame sono state rielaborate e inviate a Bruxelles per la necessaria approvazione. "Ora dalla Commissione Ue è arrivato parere positivo, le nuove direttive sono state esaminate e autorizzate", sottolinea l´assessore Berger. In concreto, anche in futuro gli allevatori potranno contare su un sostegno del 50% da parte della Provincia: "I criteri sono rimasti gli stessi, la novità riguarda la possibilità di un sosegno anche attraverso un consorzio assicurativo", spiega Berger. I nuovi criteri approvati dall´Ue restano in vigore fino al 2013. . .  
   
   
NASCE MILANOFOODLAB, UN OSSERVATORIO PERMANENTE SUL SETTORE AGROALIMENTARE  
 
“La filiera del settore agroalimentare è in continua evoluzione e richiede nuove figure professionali, anche in vista di Expo 2015”. Lo ha detto il 16 dicembre l’assessore alle Politiche del Lavoro e dell’Occupazione Andrea Mascaretti presentando Milanofoodlab, un laboratorio sul settore agroalimentare promosso dal Comune insieme con Unione Artigiani, Unione del Commercio, Capac, Confagricoltura, Coldiretti, Sogemi, Milano Ristorazione, Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi e Ordine dei Tecnologi Alimentari di Lombardia e Liguria. Questa mattina, i promotori dell’iniziativa hanno siglato a Palazzo Marino la dichiarazione di intenti che dà vita al nuovo soggetto. Milanofoodlab nasce come osservatorio/laboratorio che analizzerà da un lato le potenzialità e le offerte formative del settore agroalimentare, dall’altro provvederà a individuare i nuovi fabbisogni professionali. Un modo per sviluppare e promuovere i percorsi formativi idonei a soddisfare le richieste delle imprese del settore e allineare la formazione alle effettive esigenze del mercato. “Il protocollo – ha spiegato Mascaretti – rappresenta il primo passo per avviare concreti progetti di collaborazione e sviluppo al fine di valorizzare la filiera agroalimentare promuovendo lo sviluppo professionale degli operatori del settore, a partire dallo studio delle opportunità delle imprese per soddisfare i fabbisogni dei cittadini”. "La filiera alimentare in Lombardia, comprensiva della distribuzione e somministrazione, è un settore complesso, articolato e mutevole di rilevanti dimensioni – ha proseguito Mascaretti - se si considera che, da una parte, il 16% della spesa delle famiglie italiane è destinato agli alimenti e alle bevande e un altro 7% riguarda i consumi alimentari fuori casa e, dall’altra parte, il numero degli addetti in Lombardia nei settori dell’ingrosso, del dettaglio, della ristorazione e somministrazione, oscilla fra le 250 e le 300mila unità, con un volume d’affari per decine di miliardi di euro. Nella Provincia di Milano risultano essere 2. 641 le imprese alimentari artigiane (29% dell’intera Regione) e 975 quelle non artigiane, pari al 40,2% della Lombardia. Nella nostra Regione opera oltre il 10% delle aziende alimentari nazionali che impegnano circa il 16% degli occupati. Il settore alimentare nazionale, con circa 110miliardi di euro di fatturato di esportazioni, è uno dei sei settori fondamentali dell’economia italiana e rappresenta, dopo il metalmeccanico, il secondo comparto produttivo del Paese con circa 400. 000 addetti, di cui circa 260. 000 dipendenti. ” “Grazie a questo accordo – ha aggiunto Mascaretti – potremo sviluppare una metodologia di azione che, a partire dalla verifica delle esigenze delle aziende, individui le nuove figure ad esse necessarie, attraverso la ricerca, lo studio e la definizione di nuovi modelli formativi per la realizzazione di percorsi professionali che vadano incontro alle effettive richieste del mercato del lavoro”. “Il tema dell’Expo 2015 - Feeding the planet, energy for life - per il settore agroalimentare rappresenta quindi una straordinaria occasione per lo sviluppo del mercato del lavoro milanese. Un’opportunità per sostenere e sviluppare, con programmi e proposte mirate, l’internazionalizzazione della nostra città e la sua capacità di attrazione”. “Un’importanza fondamentale assume infine il tema della sicurezza alimentare che ha contemporaneamente una dimensione locale, per quanto riguarda la vendita e la ristorazione, e una internazionale per quanto concerne la produzione, la trasformazione e il trasporto. Proprio in questo contesto il Comune di Milano promuoverà un’attività di formazione a livello internazionale per gli operatori della sicurezza alimentare”. “Per segnalare le nuove figure professionali del settore svilupperemo una sezione dedicata all’interno di Profpedia. It, l’enciclopedia virtuale delle professioni basata sulla logica di Wikipedia, affinché tutti i cittadini conoscano a fondo i nuovi profili della filiera agroalimentare e i percorsi formativi più mirati”. Hanno firmato il protocollo il Presidente di Confagricoltura, Mauro Luigi Vigo, il Presidente di Capac, Simonpaolo Buongiardino, il Presidente di Milano Ristorazione, Michele Carruba, il Presidente dell’Ordine dei Tecnologi Alimentari di Lombardia e Liguria, Ivan Dragoni, il Presidente di So. Ge. Mi Roberto Predolin, il Presidente dell’Unione Artigiani, Salvatore Luca, il segretario Generale dell’Unione del Commercio Gianroberto Costa, la Preside della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Milano, Claudia Sorlini e il Presidente della Federazione Coldiretti di Milano e Lodi, Carlo Franciosi. In allegato il testo della dichiarazione d’intenti Dati Il sistema agro-alimentare lombardo conferma il proprio ruolo trainante a livello nazionale, attestandosi anche come uno dei più rilevanti nel contesto europeo. Con una produzione agro-industriale regionale di 11 miliardi di euro, 70. 000 strutture per la produzione agricola e la trasformazione alimentare e 220. 000 lavoratori, la Lombardia nel 2007 ha mostrato una crescita superiore a quella registrata nel resto d´Italia. (Fonte: Rapporto "Il sistema agro-alimentare della Lombardia". Edizione 2008. ) Progetto Milanofoodlab
Dichiarazione Di Intenti Premesso che: Feeding the Planet, Energy for Life è il tema dell’Expo Milano 2015 che sarà uno straordinario evento universale e che darà visibilità alla tradizione, alla creatività, all’innovazione e alla cooperazione internazionale nel sistema agro-alimentare, rapportandolo ai nuovi scenari globali al centro dei quali c’è il tema del diritto ad una alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutti gli abitanti del Pianeta. L’alimentazione, intesa quale corretto e costante nutrimento, rispetto delle necessità primarie di ogni essere umano nonché rispettosa relazione con l’ambiente, rappresenta l’energia vitale del Pianeta ed è un presupposto fondamentale per ogni ipotesi di sviluppo sostenibile. La genuinità, la sicurezza alimentare, la diffusione e l’accessibilità agli alimenti sono innanzitutto una precondizione per il benessere personale e una necessità sociale, e rappresentano un importante e crescente valore economico. Centrale è il ruolo del territorio, in quanto la qualità e la genuinità del cibo vanno di pari passo con la tradizione consolidata nelle attività di coltivazione e di allevamento dei popoli e delle comunità locali, frutto d’esperienze millenarie sulle quali oggi si innestano modelli finanziari, aspetti economico-organizzativi e forti innovazioni scientifiche e tecnologiche. Le istituzioni pubbliche, le imprese private, le associazioni di categoria, le associazioni umanitarie, le organizzazioni non governative, gli enti bilaterali, le rappresentanze dei consumatori e dei produttori promuovono, per l’intero sistema agro-alimentare, lo sviluppo dei sistemi economici e sociali di tutto il Pianeta. L’expo 2015 offrirà una imperdibile opportunità di comunicazione e di promozione alle comunità produttive di base, agli agricoltori, agli allevatori, alle imprese alimentari, agli operatori della logistica e della distribuzione, al comparto della ristorazione, ai centri di ricerca e alle aziende che intendono: · valorizzare le innovazioni e le tecnologie produttive che generano un prodotto alimentare sano, sicuro e sostenibile; · operare nella preparazione, conservazione, distribuzione e somministrazione dei cibi, valorizzando e investendo nelle competenze professionali dei loro dirigenti e dei loro dipendenti e migliorando la comunicazione con il consumatore; · garantire la qualità del cibo con appropriati sistemi di tutela della qualità e di prevenzione e lotta alle contraffazioni e adulterazioni. Il tema dell’Alimentazione rappresenta dunque una straordinaria occasione per lo sviluppo del mercato del lavoro milanese e per la sua ulteriore qualificazione. Un’occasione, inoltre, per sostenere e sviluppare, con programmi e proposte mirate, l’internazionalizzazione della Città di Milano e la sua capacità di attrazione. Il Comune di Milano, Assessorato alle Politiche del Lavoro e dell’Occupazione, in accordo con l’Assessorato Ricerca Innovazione e Capitale Umano, intende sviluppare un Osservatorio/laboratorio permanente, denominato Milanofoodlab, con i seguenti obiettivi: analisi e valutazione delle potenzialità delle strutture formative esistenti e delle loro offerte rivolte al sistema agro-alimentare; individuazione dei nuovi fabbisogni professionali delle imprese settore; sviluppo e promozione delle risposte formative che soddisfino tali bisogni. Il settore alimentare nazionale, con circa 110 miliardi di euro di fatturato di cui il 15% di esportazioni, è uno dei settori fondamentali dell’economia italiana e rappresenta, dopo il metalmeccanico, il secondo comparto produttivo del Paese con circa 400. 000 addetti (di cui circa 260. 000 dipendenti). Nella Regione Lombardia operano oltre il 10% delle aziende alimentari nazionali che impiegano circa il 16% degli occupati. Il sistema alimentare in Lombardia, comprese la distribuzione e la somministrazione, è una realtà complessa, articolata e dinamica di rilevanti dimensioni economiche se si considera che da una parte il 16% delle spese delle famiglie italiane è destinato agli alimenti e alle bevande e un altro 7% riguarda i consumi alimentari fuori casa e dall’altra parte il numero degli addetti in Lombardia all’ingrosso, dettaglio, ristorazione e somministrazione oscilla tra i 250 e i 300mila con un volume d’affari per decine di miliardi di euro. Il settore si caratterizza inoltre per le significative integrazioni con altri comparti economici, dalla produzione agroalimentare, la logistica, la fornitura di impianti e attrezzature fino all’accoglienza e il turismo. Al suo interno possono essere individuati diversi operatori – centrali d’acquisto, distribuzione intermedia, Gdo, distribuzione al dettaglio, agenti e rappresentanti specializzati nel settore alimentare, pubblici esercizi, somministrazione e ristorazione sociale e commerciale – che rappresentano la filiera commerciale del sistema agro-alimentare. Le imprese del settore alimentare Lombardo, per svilupparsi in modo competitivo nel mercato, oltre a puntare su aspetti quali la capacità finanziaria, l’ampliamento e la qualificazione degli spazi, la scelta della localizzazione rispetto ai flussi, sono chiamate a soddisfare molteplici esigenze che il consumatore esprime in rapporto alla sicurezza alimentare, la salute, la qualità gastronomica e i diversi stili di consumo. Ricordato che il Comune di Milano, Settore Politiche dell’Occupazione, nell’ambito delle proprie competenze, oltre alla programmazione e gestione della formazione professionale continua e permanente e dei Centri per la Formazione Professionali, promuove lo studio e lo sviluppo di progetti volti a favorire l’occupazione, nonché lo sviluppo di azioni di orientamento al lavoro, riqualificazione professionale e inserimento lavorativo; il Comune di Milano, Settore Politiche dell’Occupazione, ha ricevuto mandato dall’Amministrazione comunale di procedere alla attuazione delle “Linee guida per l’occupazione a Milano” che hanno individuato il settore agro-alimentare come uno tra i settori strategici dell’intervento comunale e indicato nella promozione di partenariati una delle prioritarie modalità di intervento; il Comune di Milano intende sostenere azioni volte a progettare e realizzare un sistema integrato di servizi, in una logica di governance, finalizzato a promuovere l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e percorsi di sostegno e ampliamento delle opportunità di occupabilità e di occupazione; le parti dichiarano la comune volontà di collaborare attivamente per valorizzare il sistema alimentare analizzandone le criticità e le prospettive di sviluppo e pertanto convengono, su invito dell’Assessore alle Politiche del Lavoro e dell’Occupazione, di realizzare un tavolo di lavoro presieduto dal Comune di Milano a supporto del Milanofoodlab (permanente ed aperto alla partecipazione di tutti gli attori competenti ed interessati che il Comune di Milano riterrà necessario coinvolgere) che consenta di promuovere attivamente lo sviluppo professionale degli operatori nella filiera funzionale del sistema agro-alimentare, partendo dallo studio delle opportunità delle imprese per soddisfare i fabbisogni dei cittadini. A tal fine, le parti s’impegnano a sviluppare e promuovere congiuntamente, a titolo esemplificativo, ma non limitativo, attività mirate a: · individuare un percorso di lavoro comune per stabilire obiettivi di innovazione e sviluppo della formazione degli operatori della filiera alimentare; · sviluppare una metodologia di azione che, a partire dalla verifica delle esigenze delle aziende, individui le competenze ad esse necessarie, attraverso la ricerca, lo studio e la definizione di nuovi modelli formativi per la realizzazione di percorsi professionali e di iniziative di formazione continua aderenti alle richieste del mercato del lavoro e delle imprese; · formare figure professionali che operino all’interno dei processi della filiera alimentare; · realizzare con il mondo della ricerca e delle imprese progetti comuni per la formazione di figure professionali atte a sostenere i processi di trasformazione; · sviluppare interscambi e azioni di benchmarking nazionali e internazionali; · sviluppare ricerche e studi sull’offerta formativa del settore per favorire gli indirizzi a maggiore sbocco occupazionale; · sviluppare il database “Profpedia” alimentandolo con i profili professionali richiesti dal settore; · farsi parte attiva con le aziende e le imprese del settore per lo sviluppo e la qualificazione del settore anche alla luce di temi di Expo 2015 e nel quadro dello sviluppo della responsabilità sociale di impresa; · accompagnare l’internazionalizzazione del settore in preparazione di Expo 2015 e oltre; · sostenere la promozione di una più diffusa conoscenza linguistica e culturale per lo sviluppo del sistema agro-alimentare. Le parti si impegnano inoltre a promuovere il progetto affinché altre istituzioni interessate possano essere coinvolte nello sviluppo dello stesso. Letto e sottoscritto Milano, 16 Dicembre 2008
Confagricoltura Milano e Lodi Il Presidente Dott. Mario Luigi Vigo Federazione Coldiretti di Milano e Lodi Il Presidente Dott. Carlo Franciosi
Fondazione C. A. P. A. C Centro Addestramento Perfezionamento Addetti al Commercio – Politecnico del Commercio Il Presidente Dott. Simonpaolo Buongiardino Milano Ristorazione Il Presidente Prof. Michele Carruba
Ordine dei Tecnologi Alimentari di Lombardia e Liguria Il Presidente Prof. Ivan Dragoni So. Ge. M. I. S. P. A. Società per l´Impianto e l´Esercizio dei Mercati Annonari all´Ingrosso di Milano Il Presidente Roberto Predolin
Unione Artigiani della Provincia di Milano Il Presidente Salvatore Luca Unione del Commercio, del Turismo, dei Servizi e delle Professioni della Provincia di Milano Il Segretario Generale Dott. Gianroberto Costa
Università degli Studi di Milano Facoltà di Agraria Il Preside Prof. Ssa Claudia Sorlini
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FONDO DI GARANZIA DI 4,5 MILIONI PER INVESTIMENTI DEGLI AGRICOLTORI NEL LAZIO  
 
 Un fondo di garanzia di 4 milioni e mezzo di euro per dare agli agricoltori del Lazio la certezza di realizzare tutti gli investimenti previsti dai progetti presentati con il Programma di Sviluppo Rurale (Psr). E’ questo l’accordo, presentato ieri a Roma nel corso di una conferenza stampa, raggiunto dalla Regione Lazio con le banche per permettere alle aziende agricole di affrontare mutui e altre forme di prestito in modo sereno e garantito. “Questo - ha dichiarato il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo - è un modello per affrontare la crisi. Voglio ringraziare l’assessore all’Agricoltura Valentini perché con l’accordo di oggi è stato anticipato un metodo che vogliamo estendere anche ad altri settori delle piccole e medie imprese”. “In questo modo - ha ribadito Marrazzo - il sistema di garanzia della regione ripartirà ancora più forte’’. “Con l’accordo - ha spiegato l’assessore regionale Daniela Valentini - non puntiamo solo a dare finanziamenti, ma anche ad aiutare gli agricoltori a portare avanti e a rendere solidi i loro progetti di sviluppo e, in un periodo di crisi economica, creare un volano occupazionale basato sulla sicurezza dei posti di lavoro”. Grazie all’intesa gli agricoltori che vedranno i loro progetti approvati nell’ambito del Psr potranno dunque beneficiare del cofinanziamento previsto (40-45%) e chiedere alle banche un mutuo o un prestito garantiti per coprire il resto dell’investimento. Le domande presentate finora per il Psr sono state oltre 5 mila. Di cui più di 600 per la nascita di nuove imprese guidate da giovani, 1. 400 per il biologico e 166 per la Progettazione Integrata di Filiera, ossia tutti quegli interventi capaci di coinvolgere gli operatori dei comparti agricoli, agroalimentare e dei servizi attraverso una strategia di sviluppo comune. La Regione Lazio sta, inoltre, lavorando ad una nuova legge sul credito agrario per dare alle aziende agricole la possibilità di far fronte sia alle spese di lavorazione sia alle esigenze di mercato. A tal proposito saranno previsti interventi di garanzia da parte di Unionfidi e dei Confidi. .  
   
   
AGRICOLTURA IN BASILICATA, VENERDI´ ASSEMBLEA REGIONALE DELLA CIA  
 
La Cia-confederazione Italiana Agricoltori ha organizzato per venerdì 19 dicembre a Potenza (Centro Congressi Park Hotel, ore 9,30) l’Assemblea regionale degli agricoltori lucani alla presenza del vice presidente nazionale della Cia Enzo Pierangioli. “La Cia – sottolinea il presidente Donato Distefano – ritiene che una situazione di grande emergenza va affrontata con iniziative straordinarie, tempestive ed incisive, partendo da provvedimenti tesi ad intervenire sul contenimento dei costi di produzione e al contempo attraverso una nuova politica agraria ed utilizzando al meglio le risorse disponibili, offrire una prospettiva meno confusa alle migliaia di imprese agricole lucane e alle migliaia di famiglie che dal lavoro agricolo recuperano un minimo di reddito. Ci aspettiamo inoltre una rapida conclusione della crisi politica in Regione per ridare autorevolezza piena alla Giunta Regionale in questa fase drammatica, come continuiamo a sollecitare il pagamento immediato degli aiuti comunitari e del Psr da parte dell’Arbea. Lo stato di indebitamento delle aziende agricole – conclude Distefano – ha superato ogni limite di sopportazione”. .  
   
   
AGRICOLTURA: NASCONO IN SICILIA 42 MERCATI CONTADINI  
 
Palermo - Sono state firmate ieri mattina le convenzioni per l’istituzione di 42 mercati contadini in Sicilia, finanziati dall’assessorato regionale all’Agricoltura a seguito del bando pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione dell’11 aprile scorso. A sottoscriverle, insieme all’amministrazione regionale, i rappresentanti legali dei 42 mercati. L’assessorato ha stanziato 1 milione di euro che serviranno per l’allestimento degli stand mobili e delle attrezzature connesse. La creazione dei cosiddetti farmer’s market nasce dall’idea di promuovere la “filiera corta”, in risposta al caro prezzi. A beneficiare dei contributi saranno i Comuni, le associazioni o le unioni di Comuni che hanno partecipato alla manifestazione d’interesse superando le selezioni effettuate dall’assessorato. Tra i criteri che hanno influito nella graduatoria, il maggior peso è stato dato al cofinanziamento da parte delle amministrazioni locali; alla collocazione del mercato vicino a un bene monumentale o archeologico; alla disponibilità di parcheggi nella zona; all’eventuale partneriato con associazioni di categoria, Gal (Gruppi di azione locale), Slow Food. “Da un lato - spiega l’assessore regionale all’Agricoltura, Giovanni La Via - garantiamo un margine di guadagno maggiore per i produttori e, dall’altro, la genuinità di frutta e verdura per i consumatori. In questo modo eliminiamo tutti i passaggi intermedi: l’agricoltore vende direttamente i propri prodotti al consumatore, con la possibilità di abbattere i prezzi”. Si tratta di un bando pilota, visto che nel nuovo Programma di sviluppo rurale 2007/2013 è prevista una misura specifica di finanziamento. L´obiettivo è quello di ripetere l’esperienza positiva di altri Paesi come Francia e Gran Bretagna, dove il fenomeno è in rapida espansione. Soprattutto negli Stati Uniti c’è stato un vero e proprio boom, con un aumento, negli ultimi dieci anni, del 53 per cento dei farmer’s market, che ormai sono oltre 4mila, 500 dei quali nella sola California. A garantire sulla qualità e sulla sicurezza alimentare, ma anche sui prezzi e sul fatto che a vendere saranno esclusivamente gli agricoltori, sarà l’assessorato. “Gli agricoltori che vorranno fare parte dei mercati - afferma il dirigente generale del Dipartimento interventi infrastrutturali dell’assessorato, Dario Cartabellotta - saranno obbligati all’accreditamento, una sorta di lasciapassare che verrà rilasciato solamente a tutti coloro che rispetteranno i requisiti previsti dal bando. Un obbligo che vuole essere testimonianza di sicurezza per i consumatori”. L’assessorato, infatti, non si limiterà al solo finanziamento, ma avrà un ruolo di coordinamento organizzativo e sanitario nei singoli mercati per quello che riguarda la selezione e il controllo delle aziende, ma anche dei prezzi. Prevista, per completare l’offerta, l’interscambiabilità delle aree e dei produttori. Per esempio, se un determinato prodotto non è presente in un mercato lo si potrà fare arrivare facendo trasferire i produttori. In ogni mercato, oltre alla presenza di un rappresentante dell’assessorato, è prevista anche una sorta di animazione, con degustazioni e punti di informazione per dare notizie utili ai consumatori. Questi i 42 beneficiari: Società consortile “Le cinque valli” (con sede a Vallelunga Pratameno, in provincia di Caltanissetta); Unione di Bovo Marina, Eraclea Minoa, Torre Salsa, Scala dei turchi, (con sede a Siculiana, in provincia di Agrigento); Consorzio “Valle dell’Ippari” (con sede a Vittoria, in provincia di Ragusa); Ribera (insieme a Calamonaci, Villafranca Sicula, Lucca Sicula e Burgio, in provincia di Agrigento); Unione “Feudo D’alì” (Raffadali, Sant’elisabetta, Ioppolo Giancaxio, Sant’angelo Muxaro, in provincia di Agrigento); Unione “Val d’Himera settentrionale” (Caltavuturo, Scillato e Sclafani Bagni, in provincia di Palermo); Unione “Valle del Sosio” (Bisacquino, Chiusa Sclafani, Giuliana, Palazzo Adriano e Prizzi, in provincia di Palermo); Montevago-terre Sicane (Montevago, Menfi, Sambuca di Sicilia e Santa Margherita del Belice, in provincia di Agrigento); Unione “Monreale Jetas” (Monreale, San Giuseppe Jato, Camporeale, e San Cipirello, in provincia di Palermo); Unione “Valle degli Iblei” (Buccheri, Buscemi, Canicattini Bagni, Cassaro, Ferla, Palazzolo Acreide e Sortino, in provincia Siracusa); Unione dei Nebrodi (Capo d´Orlando, Sant’agata di Militello, San Fratello, Caronia, Torrenova e Santo Stefano di Camastra, in provincia di Messina); Unione “Valli Ioniche peloritane” (Mandanici, Roccalumera, Furci Siculo, Santa Teresa di Riva, Sant’alessio Siculo, Savoca, Alì Terme, Nizza di Sicilia, Itala, Scaletta Zanclea, Pagliara, Antillo, Roccafiorita, Limina, Forza D´agrò, Fiumedinisi, Alì e Casalvecchio Siculo, in provincia di Messina); Unione “Valle del Torto e dei feudi” (Roccapalumba, Alia, Castronovo di Sicilia, Lercara Friddi, Valledolmo e Vicari, in provincia di Palermo); Unione “Dall’eleutero a Rocca Busambra” (Marineo, Bolognetta, Godrano, Villafrati e Cefala Diana, in provincia di Palermo); Unione del corleonese (Corleone, Campofiorito e Contessa Entellina, in provincia di Palermo); Unione “Valle dei Nebrodi” (Galati Mamertino, Tortorici, Castell´umberto, San Marco d´Alunzio, Caprileone e San Salvatore di Fitalia, in provincia di Messina); E poi i Comuni di: Leonforte (En); Ragusa; Palma di Montechiaro (Ag); Alcamo (Tp); Librizzi (Me); Sant’angelo di Brolo (Me); Cefalù (Pa); Agrigento; Lentini (Sr); Niscemi (Cl);siracusa; Agira (En); Sciacca (Ag); Castelvetrano (Tp); Barcellona Pozzo di Gotto (Me); Caltagirone (Ct); Caltanissetta; Bivona (Ag); Mineo (Ct); Trapani; Palermo; Caccamo (Pa); Messina; Erice (Tp); Castelbuono-circuito dei Castelli (Pa), Nicosia (En). Le richieste pervenute sono state 52: 5 Comuni (Giarre, Caronia, San Cipirello, Ciminna e Rosolini) sono stati esclusi per documentazione incompleta; tre (Castiglione di Sicilia, Francavilla di Sicilia e Milazzo) perché la domanda è arrivata fuori termine; due (Alia e Sortino) perché già presenti nell’Unione dei Comuni “Valle del Torto e dei feudi” e “Unione dei comuni Valle degli Iblei”. .  
   
   
AVVERSITÀ ATMOSFERICHE: DAL MINISTERO PIÙ FONDI, ANCHE LA REGIONE VENETO FARÀ LA SUA PARTE. A RISCHIO LA PRODUZIONE DI RADICCHIO DI TREVISO”  
 
“Il Ministero dell’Agricoltura ascolti l’appello dei Consorzi di difesa ed innalzi già dal 2009 il Fondo di Solidarietà Nazionale per le imprese vittime di eventi naturali come gli allagamenti e i nubifragi che da 40 giorni si abbattono sul Veneto. Per il 2008 questo Fondo ammontava solamente a circa 180 milioni di euro, sufficienti a coprire appena il 30 per cento delle necessità degli agricoltori”. E’ l’appello lanciato dal vicepresidente della Regione Veneto ed assessore all’Agricoltura Franco Manzato a difesa dei coltivatori di radicchio rosso di Treviso, penalizzati dalle piogge insistenti ormai da un mese e mezzo. “Oltre a chiedere al Ministero, con il quale lavoriamo in sinergia, un aumento del Fondo di Solidarietà nazionale, cercheremo da parte nostra di incentivare quello regionale, previsto da alcuni articoli della Legge 40 – dichiara Manzato – ma mai finanziato adeguatamente. Questo è avvenuto non per scelta o volontà mia e del mio predecessore, bensì per il sopraggiungere di impellenti emergenze. Ma siccome da qualche tempo anche i nubifragi stanno creando perdite consistenti per i nostri agricoltori, credo sia una priorità cercare di risarcirli dei danni subiti”. Manzato si è immediatamente attivato per capire la situazione delle coltivazioni di radicchio rosso, dato che i campi sono intrisi di acqua e i trattori non vi possono lavorare: “I problemi ci saranno soprattutto per le piccole aziende, che non dispongono di frigoriferi capienti per immagazzinare il prodotto e che rischiano che tutto marcisca. Staremo a vedere cosa accadrà quando, e spero presto, smetterà di piovere. Certo è che questi allagamenti arrivano proprio nel momento clou della produzione di radicchio, cioè sotto le Feste, e questo potrebbe compromettere i l mercato. Perciò io personalmente sto monitorando con i dirigenti del Settore Primario ciò che sta accadendo, in modo da attivarci in tempo reale a tutela degli agricoltori”. .  
   
   
SESSIONI FORESTALI A VIPITENO  
 
L´ispettorato forestale di Vipiteno rende note le date delle prossime sessioni forestali nei comuni della sua giurisdizione. Le sessioni forestali si svolgeranno a partire dal 14 gennaio prossimo per terminare il 29 dello stesso mese. Le prenotazioni per l’utilizzazione di materiale legnoso e per l’esercizio del pascolo bovino, equino, caprino ed ovino sui terreni pascolivi, per l’anno 2009 sono da presentare presso le stazioni forestali competenti per territorio ma possono anche essere presentate in sede di sessione forestale. Per ogni Comune annualmente viene tenuta una sessione forestale pubblica. In occasione di tale sessione vengono fornite informazioni attuali nei settori foreste, alpicoltura ed economia montana, tenendo conto delle specificità del rispettivo comune. In sede di sessione forestale il direttore dell’ispettorato forestale decide in merito alle denunce scritte concernenti l’esercizio del pascolo su terreni pascolivi, in bosco, su terreni degradati ed altre utilizzazioni nonché quelle relative a tagli di legname. Tagli di legname nell’ambito della ripresa ordinaria possono essere denunciati anche in altro momento presso le stazioni forestali. Le sessioni forestali nel 2009 hanno inizio il 14 gennaio dalle ore 10 alle 12. 30 nel municipio di Fortezza, proseguono il 21 dalle 8. 30 alle 12. 30 nel municipio di Campo di Trens, il 22 gennaio dalle 8. 30 alle 10. 30 nell´Ispettorato forestale di Vipiteno, sempre il 22 dalle 11 alle 12. 30 nel municipio in località Prati di Vizze, il 28 gennaio dalle 8. 30 alle 12. 30 nel municipio di Racines in località Stanghe. Le sessioni forestali si concludono il 29 gennaio dalle 9 alle 12. 30 nel municipio di Colle Isarco per il comune di Brennero. .  
   
   
E’ ON LINE IL NUOVO SITO NFI. LE INFORMAZIONI SU ALIMENTAZIONE E SALUTE CON UNA NUOVA VESTE GRAFICA PER UNA MIGLIORE E PIÙ SEMPLICE COMUNICAZIONE DELLE NOTIZIE DAL MONDO SCIENTIFICO  
 
Nuovi contenuti, nuove funzioni e una nuova veste grafica; sono queste le caratteristiche del nuovo sito di Nfi – Nutrition Foundation of Italy – Centro studi dell’alimentazione. Un’ impostazione diversa pensata per facilitare l’accesso alle informazioni, la ricerca per temi o per parole chiave e per segnalare in modo efficace le iniziative istituzionali. Un progetto che favorisce la diffusione e lo scambio di notizie focalizzate sul tema dell’alimentazione e della salute. E’ ormai noto a tutti, infatti, che i concetti di alimentazione e salute sono strettamente legati fra di loro. Per questo aumenta sempre di più la richiesta di informazioni da parte del consumatore che, particolarmente attento, pretende che non solo siano chiare e semplici da comprendere, ma soprattutto supportate da evidenze scientifiche. Il nuovo sito si compone di una sezione “news” che viene aggiornata ogni due settimane e propone le sintesi e gli abstract di studi scientifici sul tema dell’alimentazione; di una sezione “monografie” che approfondisce tematiche di particolare interesse; di una sezione “attività Nfi” dedicata alle varie iniziative dell’associazione; di una sezione “normativa” che contiene documenti scaricabili sulla legislazione in ambito nutrizionale e alimentare. Attraverso la sezione “argomenti” si accede invece a tutte le informazioni disponibili nel sito su particolari tematiche. In un’area apposita della home page è anche possibile iscriversi gratuitamente alla newsletter istituzionale di Nfi: un importante strumento che consente di essere sempre aggiornati sulle ultime novità in tema di nutrizione. Il sito di Nfi www. Nutrition-foundation. It vuole essere, infatti, un punto di riferimento primario per informare ed educare ad uno stile di vita sano e corretto grazie al costante aggiornamento di informazioni di carattere nutrizionale tratte dalla letteratura scientifica internazionale o redatte da esperti del settore. Il tutto in linea con la mission di Nfi: contribuire alla corretta informazione ed educazione alimentare, allo scambio di informazioni nel campo dell´alimentazione ed alla promozione di ricerche interdisciplinari in questo settore. .  
   
   
CRISI DEI FORMAGGI E PIU’ LATTE IN EUROPA: DAL CONVEGNO CONFCOOPERATIVE LA RICHIESTA DI SOSTEGNI AI PRODUTTORI SU PREZZI ED EXPORT  
 
Già alle prese con una delle più pesanti e perduranti crisi di mercato che si ricordino dal secondo dopoguerra ad oggi, i produttori di Parmigiano-reggiano si trovano ora ad affrontare (accomunati in questo dai vicini del Grana Padano) nuove minacce, legate alle conseguenze di un aumento della produzione di latte concessa dalla Ue all’Italia per 620. 000 tonnellate pochi giorni fa e per 210. 000 lo scorso anno. Un provvedimento salutato con favore dal mondo agricolo, ma il cui impatto potrebbe avere conseguenze drammatiche sulle produzioni Dop. E’ proprio su questo tema che si sono misurati i protagonisti del convegno promosso nella sede di Confcooperative di Reggio Emilia da Fedagri/confcooperative Emilia-romagna ( 230 imprese agroalimentari aderenti con 6. 200 soci, 2. 250 addetti e un fatturato di 1,5 miliardi di euro): ricercatori (Fabio Del Bravo e Mariella Ronga dell’Ismea), istituzioni (l’assessore provinciale Roberta Rivi e l’assessore regionale Tiberio Rabboni), i big della cooperazione (il presidente del settore lattiero caseario nazionale di Confcooperative, Tommaso Mario Abrate, il presidente regionale della Confcooperative, Maurizio Gardini e quello provinciale Giuseppe Alai, intervenuto nella veste di presidente del Consorzio del Parmigiano-reggiano) e della distribuzione (Fabio Ungarelli, responsabile acquisti formaggi di Coop Italia). Tra le preoccupazioni legate alle analisi dei mercati internazionali (segnati da prezzi estremamente volatili e con tendenze ribassiste, nonché da una preoccupante flessione del 10% delle esportazioni di formaggi da parte dei Paesi dell’Ue e da cinque anni di calo delle importazioni negli Stati Uniti) e previsioni di nuovi difficili scenari legati all’ampliamento della produzione di latte nella Ue e alla rimozione delle quote latte, i protagonisti del dibattito hanno individuato in modo convergente sia azioni di immediata difesa dei formaggi Dop, sia interventi a carattere più strutturale che possono consentire di intervenire sulle cause che oggi connotano, in particolare, la crisi del Parmigiano-reggiano. Forte, per quanto riguarda le azioni contingenti, le sollecitazioni al ministro Zaia su tre fronti: l’equità nell’assegnazione delle nuove quote produttive acquisite dalla Ue (“vigileremo – ha detto Abrate – perché non siano premiati tout court coloro che in questi anni hanno costantemente superato i tetti produttivi”); un indennizzo per chi negli anni ha acquistato onerosamente quote latte per corrispondere agli obblighi imposti dall’Ue, e che vedrà azzerato il valore del patrimonio acquisito con il superamento del regime delle quote; un intervento a sostegno del prezzo del latte alla produzione (e qui dall’assessore Rabboni sono venute anche le preoccupazioni di un calo delle quotazioni legato alla crescita della produzione Ue, soprattutto in Paesi in cui i costi sono largamente inferiori a quelli italiani) e l’immediato avvio di una regolamentazione dei quantitativi delle produzioni Dop (con necessari interventi sull’antitrust), sulle quali rischia di riversarsi anche parte della maggior produzione di latte assegnata all’Italia e di orientarsi anche quel latte che non sarà più remunerativo destinare all’alimentazione. Ma se queste sono misure urgenti, altre azioni vanno impostate subito per garantire un futuro al comparto: dall’aggregazione dell’offerta da parte dei produttori (e a questi processi è destinata buona parte delle risorse regionali – 36 milioni – assegnate al settore lattiero-caseario sul nuovo Piano di sviluppo), alla obbligatorietà dei Consorzi di tutela (con prospettive di miglior governo delle produzioni richiamate da Alai), a nuovi accordi tra i consorzi sulla programmazione produttiva (nei primi nove mesi del 2008 la produzione di Parmigiano-reggiano è scesa del 2%, ma è aumentata del 3% quella di Grana Padano), ai sostegni all’export (l’80% del formaggio è venduto sul mercato nazionale, mentre all’estero si diffondono i prodotti di imitazione), che richiede però – ha sottolineato il presidente del Consorzio del Parmigiano-reggiano – una forte organizzazione commerciale e, così come per l’Italia, il superamento della frammentazione dell’offerta a fronte di una fortissima concentrazione della domanda da parte della grande distribuzione. Chiarissimo, al proposito, il messaggio di Ungarelli di Coop Italia ai produttori: se la Gdo si aggrega negli acquisti di fronte alle multinazionali, perchè non lo fate anche voi?. .  
   
   
BALLARINI INAUGURA LA NUOVA SEDE DELLA FILIALE TEDESCA  
 
“La Germania è per la Ballarini un mercato storico, un vero e proprio termometro della qualità percepita. Il consumatore tedesco è per eccellenza il più maturo e il più preparato ad apprezzare la qualità della nostra tecnologiae quindi del nostro prodotto”. Sono queste le parole di Giuseppe Ballarini, amministratore delegato dell’omonima azienda. A soli tre anni dall’apertura della prima filiale è nata la necessità di creare una nuovasede, più spaziosa e più consona ad esprimere i futuri obiettivi dell’azienda mantovana. Del resto i mercati principali della Ballarini sono l’Italia e la Germania, ognuno di loro rappresenta infatti circa il 30% del fatturato. Il responsabile di filiale Klaus Schmelzeisen insieme ai suoi collaboratori e a tutto lo staff italiano presente per l’occasione, ha presentato ai buyer e alla stampa le novità di casa Ballarini preannunciando che nel 2009 l’azienda festeggerà i 120 anni di attività. Giuseppe Ballarini ha ricordatole tappe salienti di un percorso di crescita che ha visto il progressivo ingresso del prodotto Ballarini nelle più prestigiose catene di distribuzione tra le quali spicca la consolidata collaborazione con Karstadt. “La ricerca non si è mai fermata e oggi è sempre più importante non limitarsi a produrre, bensì a farlo in modo ecosostenibile – spiega Giuseppe Ballarini -è per questoche da anni siamo certificati per l’impatto ambientale, abbiamo adottato tra gli altri un sistema di verniciatura a secco che non emette solventi, né altre sostanze .  
   
   
AMBROGINO D’ORO 2008 A DAVIDE OLDANI: NELLA SPLENDIDA CORNICE DEL TEATRO DAL VERME, MILANO HA PREMIATO IL SUO CHEF  
 
Il 7 dicembre, giornata in cui Milano celebra Sant’ambrogio, tradizionalmente dedicata alla consegna delle benemerenze civiche, un emozionato Davide Oldani ha ritirato dalle mani di Letizia Moratti la Medaglia d’Oro che ogni anno la Città assegna a coloro che si distinguono per particolari meriti e, con la propria attività ed impegno quotidiano, contribuiscono ad accrescere la notorietà ed il prestigio di Milano. L’ambrogino d’Oro conferma così il fortissimo legame di Davide Oldani con Milano, un legame che ha sempre ispirato il suo modo di concepire la cucina, confermando anche il successo di una proposta culinaria che parte da basi e materie prime semplici, ma di altissimo livello qualitativo, fedele alla proprie radici territoriali e, soprattutto, accessibile a tutti. “È la mia città che mi premia e mi rende felice, perché riconosce la bontà del mio operato – dichiara lo chef – e la ringrazio per questo premio che è una conferma del mio impegno. Credo, infatti, che alla base ci sia il riconoscimento del rispetto che ho verso la cucina tradizionale e le mie radici, da cui parte tutto il mio essere pop”. .  
   
   
AD HEINZ BECK IL PRIMO PREMIO FERRARELLE PLATINUM  
 
Ferrarelle consegna ad Heinz Beck, noto Chef stellato Michelin del ristorante “La Pergola Rome Cavalieri” di Roma, il primo premio Ferrarelle Platinum come miglior interprete dell’alta gastronomia e per il suo livello di eccellenza ampiamente riconosciuto nell’arte culinaria. Il premio viene consegnato in occasione dell’iniziativa “A teatro con i protagonisti, premio Villa Massa”, che si svolge oggi presso il Teatro Tasso di Sorrento. Il premio Platinum riconosce l’impegno dello chef Beck nell’accrescere l’eccellenza dell’arte gastronomica. Ed arte gastronomica vuol dire anche acqua: le acque minerali non sono tutte uguali e il giusto abbinamento tra acqua e cibo è in sé un percorso teorico e gustativo da non sottovalutare. Ferrarelle è, per il suo gusto peculiare, per la presenza di sali minerali e per la sua rinomata effervescenza naturale, simbolo di eccellenza e qualità. Al gusto è molto piena, morbida, sapida con tenori di dolcezza e rotondità. L’effervescenza è delicata e gentile, tale da non infastidire il palato, perfettamente in equilibrio con i suoi sali minerali e in grado di esaltare sapori semplici e piatti di alta cucina. Il premio nasce da Ferrarelle Platinum Edition, la bottiglia in edizione limitata dedicata all’alta ristorazione e pensata come “un’esperienza polisensoriale” capace di sottolineare l’unicità delle caratteristiche di Ferrarelle: trasparenza, purezza, preziosità, effervescenza e naturalezza. È all’interno dell’iniziativa “Le Giornate Gastronomiche Sorrentine”, giunta alla sua quinta edizione e in programma a Sorrento dall’1 al 20 dicembre 2008, che il premio Ferrarelle Platinum viene conferito. Durante la manifestazione, che ha l’obiettivo di promuovere ed unire nel segno dell’eccellenza l’offerta agroalimentare e quella turistica della penisola campana, vengono premiate ogni anno le personalità che nell’ambito della gastronomia si sono distinte per l´azzardo dell´ osare, inventare e sperimentare: Heinz Beck è uno dei quattro chef premiati in questa edizione. .  
   
   
INAUGURATO UN NUOVO LABORATORIO PER LA COOPERATIVA AGRICOLA BIOLOGICA SAN GIUSEPPE DI SADURANO (FC) LA NUOVA STRUTTURA POLIFUNZIONALE SARÀ UTILIZZATA COME LABORATORIO PER LA LAVORAZIONE DI FORMAGGI, CARNI, CONFETTURE, CONSERVE E PUNTO VENDITA DEI PRODOTTI  
 
E’ stata inaugurata sabato 6 dicembre una nuova struttura polifunzionale a Sadurano (Fc) che sarà utilizzata come laboratorio per la lavorazione di formaggi, carni, confetture, conserve e come punto vendita dei prodotti. Il nuovo laboratorio, che copre una superficie di circa 350 mq, è stato realizzato per ampliare il precedente, non più adeguato ai livelli di produzione della cooperativa agricola la San Giuseppe che da oltre 25 anni si occupa di coltivazione e allevamento biologico sulle colline forlivesi. Forte partecipazione al taglio del nastro e alla visita ai locali del nuovo edificio. Sono intervenuti tra gli altri Don Dario Ciani, fondatore della Comunità di Sadurano, Stefano Uguzzoni, presidente della Cooperativa San Giuseppe, Francesca Metri, Sindaco di Castrocaro Terme e Terra del Sole, il cav. Paolo Bruni, presidente di Fedagri, Gianluca Bagnara, Assessore provinciale all’agricoltura, Maurizio Gradini, presidente di Confcooperative Emilia Romagna, Amedeo Scozzoli, presidente di Confcooperative Forli Cesena e il suo direttore Pierlorenzo Rossi, il prefetto di Forlì Cesena Angelo Trovato, Fiorenzo Castagnola, presidente della Coop Edile Predappio che ha realizzato i lavori. .  
   
   
MACFRUT ALL’ESTERO: INTERESSE E ATTENZIONE  
 
Anche al Sifel di Agadir (Marocco) confermato l’interesse alla tecnologia Made in Italy ed in particolare a quella di Cesena - Scarpellini: le trasferte avvalorano il progetto “Macfrut International” - Appuntamento a Cesena dal 7 al 9 ottobre 2009 Dopo le fiere di Mosca, Bangalore (India) ed in contemporanea con Almeria (Spagna), Macfrut è stato presente al Sifel Maroc (Agadir – Marocco 27-30 novembre). Il Marocco è caratterizzato da un forte radicamento di imprese spagnole e francesi che per vari motivi (storia dei rapporti, legami economici e sociali, ecc. ) sono i principali interlocutori del settore ortofrutticolo (e non solo) del Paese africano. Anche ad Agadir la formula utilizzata è stata quella dell’Area Macfrut, ovvero la condivisione di uno spazio con aziende espositrici di Macfrut (Istituto Mediterraneo di Certificazione, Flli. Graziani, Pakfrut). E questo presentarsi uniti ha consentito di rafforzare l’attenzione verso il Made in Italy e l’immagine più complessiva del settore ortofrutticolo italiano. «Abbiamo notato molto interesse da parte delle aziende del Marocco verso le nuove date di Macfrut (7-9 ottobre 2009) –sottolinea Federico Milanese, che ha coordinato la partecipazione al Sifel- e questo favorirà un buona partecipazione alla manifestazione cesenate». Più in generale i visitatori dello stand e i contatti avuti all’interno della rassegna hanno dimostrato che da parte delle aziende marocchine c’è un crescente interesse verso le tecnologie italiane (e quelle di Cesena in particolare, per merito della lunga esperienza accumulata nei processi di sinergia con produttori e imprese) e massimamente per tutto quanto aumenta la qualità della presentazione dei prodotti (dal packaging al designer). «Le missioni che abbiamo compiuto in questa ultima parte dell’anno, grazie anche al supporto dell’Assessorato alle attività produttive della Regione Emilia-romagna ed alla Camera di Commercio di Forlì-cesena -commenta Domenico Scarpellini, Presidente di Cesena Fiera- confermano la validità dell’internazionalizzazione di Macfrut, con il quale stiamo fornendo un concreto supporto alle imprese della filiera ortofrutticola per un rinnovato e maggior rapporto con i mercati esteri. Abbiamo notato un forte interesse per il nostro know how e per il prodotto Made in Italy, e desidero sottolineare che l’attenzione degli operatori esteri è maggiore quando ci presentiamo in forma aggregata». Le missioni estere di Macfrut hanno consentito, inoltre, di perfezionare una serie di contatti e di aprirne altri per la partecipazione di delegazioni di operatori di vari Paesi alla prossima edizione di Macfrut (Cesena 7-9 ottobre 2009). .  
   
   
TOWN HOUSE GALLERIA LANCIA LA PRIMA BORSA DEL VINO, THE WINE EXCHANGE, DOVE ACQUISTARE, SELEZIONARE, ORDINARE E REPERIRE LE PIÙ IMPORTANTI ETICHETTE DEL MONDO DI VINI E CHAMPAGNE  
 
Alla guida di questa importante iniziativa Alessandro Rosso come Padrone di Casa e Anthony Chicheportiche, che selezionerà in tutto il mondo i vini più rari e prestigiosi. Insieme a noti chef de cave inoltre permetterà agli ospiti di questa Casa a 7 Stelle di assaggiare vini millesimati e note enogastronomiche d’eccellenza. Gli abituali ospiti di questa dimora inoltre potranno lasciare qui in custodia le loro bottiglie migliori, in una vera e propria cantina, un ambiente creato ad hoc dall’Arch. Ettore Mocchetti a temperature diverse, con zone di ombra e luce, adatta per conservare grandi etichette. In casa è già presente l’unico esemplare di Dom Perignon Rosè Guitar Case, disegnata da Karl Lagerfeld, in vendita qui per gli appassionati. Interamente realizzata a mano in pelle di pesce persico, con inserti in pregiata pelle di agnello, firmata da Karl Lagerfeld. Contiene 3 Dom Pérignon Rosé vintage 1996, 2 Dom Pérignon Rosé vintage 1986, 1 Dom Pérignon Rosé vintage 1966 e tre flutes Dom Pérignon. A chi vorrà acquistare questo importante Gioiello Pregiato sarà offerta una Degustazione Privata. Una degustazione esclusiva con un enologo Dom Pérignon, presso l’abitazione dell’acquirente o presso l’abbazia di Hautvillers. La Consegna avverrà entro tre mesi dall’ordine: il degorgement delle bottiglie viene fatto al momento dell’ordine, appositamente per chi sceglierà un’Opera d’Arte come questa. Dom Pérignon Rosé Vintage 1998 infatti è una delle bottiglie più richieste: al naso, i primi riconoscimenti floreali e profumati evolvono rapidamente verso la scorza d´arancia, la frutta secca, i caratteri di grano maturo e una nota speziata boschiva. La bocca è ampia, la struttura straordinariamente precisa ed elegante. La complessità, calorosa, radiosa, persiste e vibra, appena sottolineata da un tono amaro. “Come una vera Casa Privata qui si entra solo se invitati o se si è ospiti ” - così afferma Alessandro Rosso, padrone di casa dell’ elegante dimora di lusso all’interno della Galleria Vittorio Emanuele Ii “il Ristorante La Sinfonia propone un menù ad hoc per ogni ospite, creato e disegnato come un abito sartoriale dallo Chef Giacomo Gaspari”. Town House Galleria, una Casa a 7 stelle nel cuore di Milano, propone nuovo concetto di lusso, nello splendido panorama della Galleria V. Emanuele Ii, regalando a Milano il migliore biglietto da visita di ogni grande Città. All’interno di questa nuova Casa di Lusso ogni ospite è seguito da un Maggiordomo personale, che può parlare ogni lingua straniera e che diventa per l’ospite stesso un efficiente Personal Assistant. Per prenotarsi ed ammirare l’unico esemplare di Dom Perignon Rosè Guitar Case è possibile chiamare il numero 02. 89058297 o inviare un’email con l’orario di preferenza a galleria@townhouse. It . Www. Townhousegalleria. It .  
   
   
“BOLLICINE ‘09”: IL 19 DICEMBRE DEGUSTAZIONE DEI MIGLIORI SPUMANTI ITALIANI PER LA GRANDE FESTA NATALIZIA DI CITTA’ DEL GUSTO NAPOLI: SALMONE, TORRONE E FINGER FOOD A TEMA PER GLI AUGURI PIU’ GUSTOSI DELL’ANNO  
 
Asti, Franciacorta, Trento Metodo Classico, Prosecco, le cuvée più originali da vitigni autoctoni: in degustazione il meglio della produzione spumantistica italiana, raccontata dalla sedicesima edizione della guida “Bollicine d’Italia ‘09” di Gambero Rosso. Il vice curatore della guida Giuseppe Carrus: “Cresce il mercato ma soprattutto cresce la qualità” A Città del Gusto si brinda al Natale con i migliori spumanti italiani, accompagnati da gustosi finger food sul tema salmone selvaggio proveniente da varie aree geografiche e dal goloso torrone d’Irpinia: sono gli ingredienti di “Bollicine ‘09”, la grande festa sotto l’albero di Città del Gusto Napoli di Gambero Rosso, in programma venerdì 19 dicembre. Una serata esclusiva, che comincerà alle ore 19 e proseguirà fino alle ore 22, durante la quale si potranno assaggiare le migliori espressioni della produzione spumantistica nazionale in occasione dell’uscita della sedicesima edizione della guida “Bollicine d’Italia ‘09” di Gambero Rosso. “Cresce il mercato, ma soprattutto cresce la qualità – afferma Giuseppe Carrus, vice curatore della Guida “Bollicine d’Italia” -. E non solo. Se pensiamo ai consumi un altro dato importante da registrare è la destagionalizzazione: non si “stappa” più solo durante le festività, ma anche per un aperitivo di qualità o per l’abbinamento con diverse pietanze. I prezzi si mantengono ragionevoli, specie in determinate regioni e, di conseguenza, anche l’export ci regala soddisfazioni. Franciacorta, Trento, Oltrepò Pavese e Conegliano Valdobbiadene si confermano come regioni vitivinicole altamente vocate alla produzione spumantistica. Allo stesso tempo emergono delle microaree in tutta Italia che, grazie ad un’attenta sperimentazione sui metodi di vinificazione, sul terroir e sui vitigni (molto spesso autoctoni), ci regalano delle ottime bollicine ottenute sia col metodo classico che col metodo italiano. Sicuramente si possono fare ulteriori passi avanti, anche se ci sentiamo di dire che importanti obiettivi sono stati raggiunti”. Una serata d’eccezione durante la quale si potranno scoprire e riscoprire le migliori etichette italiane, accompagnate dai divertenti finger food sul tema salmone pensati per l’occasione dallo chef di casa, Gianluca D’agostino, senza dimenticare i golosi assaggi dedicati ad uno dei dolci più tipici della tradizione campana, il torrone dell’azienda Di Iorio di Dentecane (Avellino). Inoltre, in anteprima assoluta italiana, in occasione dell’evento “Bollicine ‘09” a Città del Gusto saranno presentate Le Cortecce di Torrone dell’azienda Di Iorio, sfoglie di torrone ricoperte di cioccolato fondente puro al 60%. Una spumeggiante festa di Natale a Città del Gusto di Napoli. Da non perdere. ……………………………. Città del Gusto è in Via Coroglio, 104, a Napoli (uscita Tangenziale Fuorigrotta, proseguire in direzione Mostra d’Oltremare, all’ultimo semaforo girare a destra e percorrere Via Diocleziano e, al temine, svoltare a sinistra). Per informazioni e prenotazioni è possibile rivolgersi alla segreteria di Città del Gusto: tel. 081. 3723720- 081-19808900 (dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 17, sabato dalle ore 9 alle ore 13) – e mail napoli@cittadelgusto. It oppure visitare il sito www. Gamberorosso. It. .  
   
   
INAUGURATO IL RISTORANTE GOURMET HORTUS DELL’HOTEL SELENE NELL’ANTICA LAVINIUM ROMANA GUSTARE I PIATTI DELLO CHEF RAFFAELE LENTI E NON SOLO…  
 
A Pomezia, tra i Castelli Romani e il mare di Anzio e Nettuno, in uno dei più affermati poli business, alle porte di Roma, l’Hotel Selene ha inaugurato il 29 novembre il suo terzo ristorante gourmet Privée Hortus. Alla sua guida l’executive Chef Raffaele Lenti di origine napoletane, che propone piatti gourmet con richiami alla tradizione partenopea e italiana in genere. Ristorazione I tre ristoranti dell’albergo: Privée Hortus, Garum e Triclinium che accolgono da 60 a 600 ospiti, fanno dell´Hotel Selene la location giusta a Pomezia anche per congressi, gruppi, eventi. Sotto la direzione del F & B manager Mario Santebelli, con esperienza internazionale (Hilton International e Savoy a Londra) solo per citarne alcuni, la cucina e il servizio sono assolutamente efficienti e di qualità. I menù proposti da Raffaele Lenti, executive chef dell’Hotel Selene, propongono un vasto assortimento di piatti regionali del Lazio, delle altre regioni italiane e internazionali. Raffaele Lenti di origini napoletane, ha iniziato giovanissimo a lavorare nelle pizzerie di Napoli e della Costiera Amalfitana. Nel 2003 approda al Ristorante Il Tazio dell’Hotel Esedra di Roma dove ben presto si afferma come Primo Chef. Nel suo curriculum può vantare anche l’esperienza lavorativa coltivata al Gambero Rosso in Svizzera e al Ny Palace di Budapest. Nella sua cucina ci sono richiami alla tradizione partenopea e italiana in genere. Per Lenti è fondamentale la scelta dei prodotti, di cui si occupa lui personalmente. Anche la presentazione dei piatti riveste una certa importanza per Raffaele: i piatti devono essere in sintonia con l’ambiente elegante e raffinato in cui vengono presentati. Alcuni piatti da lui proposti sono: le capesante arrostite servite con pomodori canditi, aglio, olio e peperoncino; ravioli di amatriciana accompagnati con gamberi rossi, piccadilly e basilico fresco o merluzzo all’olio extra con patate battute con vaniglia e limone. “L’eleganza sta nella semplicità, questo è il principio che seguo quando preparo un piatto”. Principio che ben si adatta all’atmosfera semplice e al tempo stesso raffinata dell’Hotel Selene. Hotel Selene via Pontina Km 30, Pomezia (Roma) Tel. 06-911701, info@hotelselene. Com, www. Hotelselene. Com .  
   
   
A TRIESTE I TURISTI DIVENTANO SOMMELIER DEL CAFFÈ CON I CORSI PER INTENDITORI DELL’UNIVERSITÀ DEL CAFFÈ DI ILLY  
 
Trieste e il caffè: è un connubio secolare e indissolubile - in cui si intrecciano storia, cultura, letteratura – e ora diventato protagonista di due itinerari turistici nati dalla collaborazione fra l’Università del caffè di illy e l’agenzia triestina Key Tre Viaggi. Quello fra la città giuliana e il caffè è un rapporto che nasce sin da metà Ottocento, quando la rilevanza del porto commerciale e la presenza di numerosi locali e botteghe nel centro città portarono Trieste a sviluppare la più completa filiera industriale e commerciale legata al caffè. Dalla sua fondazione nel 1933, illycaffè ha sempre mantenuto un forte legame con il territorio e si è attivamente impegnata nella promozione e valorizzazione della cultura del caffè in Italia e nel mondo, grazie anche all’Università del caffè, il centro di eccellenza creato dall’azienda a questo scopo. I due pacchetti turistici proposti da Key Tre Viaggi offrono ai visitatori l’opportunità di arricchire il proprio soggiorno a Trieste con un corso dell’Università del caffè sull’arte della preparazione e della degustazione, dando loro la possibilità di diventare dei veri e propri esperti, vivendo in prima persona la tradizione triestina.
Questi i due itinerari proposti: “Trieste e la cultura del caffè: un corso da veri intenditori” – individuale Un corso di mezza giornata che coinvolgerà i partecipanti in un percorso sensoriale completo dalla preparazione alla degustazione del caffè, volto a sviluppare la sensibilità di gusto e olfatto. Corso + pernottamento a partire da 100 €. “Trieste e il caffè: un’occasione per diventare sommelier del caffè” – per gruppi Un pacchetto di due giorni per gruppi di visitatori, per scoprire le bellezze artistiche e paesaggistiche della città con piacevoli soste caffè nei più caratteristici locali triestini. A una giornata dedicata alla visita turistica del luogo seguiranno una mattinata all’Università del caffè – per imparare a riconoscere un caffè fatto a regola d’arte - e un pomeriggio trascorso visitando i caffè storici del centro. Corso + pernottamento e visita guidata della città a partire da 90 €. Per ulteriori informazioni: www. Keytreviaggi. It
L’università del caffè L’università del caffè, nata nel 2000, è il centro di eccellenza creato da illy per promuovere e divulgare la cultura del caffè, in Italia e nel mondo, coinvolgendo produttori, professionisti e appassionati di caffè. Ai produttori viene insegnato come ottenere il meglio dalla natura, senza dimenticare le regole per l’organizzazione della piantagione. Ai professionisti, che lavorano nei locali, vengono offerte le migliori opportunità di formazione e aggiornamento sul caffè, ma anche sulla gestione e promozione del bar. Infine serate di degustazione e cene a tema sono dedicate agli intenditori e appassionati di caffè. Le sedi straniere sono presenti a: Bangalore, Il Cairo, Londra, Monaco, New York, Opatja, Parigi, Rotterdam, San Paolo, Seul e Shanghai; in ogni paese, l’Università ha sviluppato diverse tipologie di corsi, con una maggiore focalizzazione sui produttori in Brasile e India. Nel 2007 l’Università del caffè ha formato 7. 700 persone provenienti da tutto il mondo, con un incremento del 148% rispetto all’anno precedente. Nei prossimi tre anni, si stima di raggiungere oltre 25 mila contatti. .
 
   
   
TEATRO7 SCUOLA DI CUCINA • EVENTI  
 
La scuola di cucina a teatro7 è innanzitutto cultura, convivialità e creatività, infatti, grazie alla varietà e all´originalità delle ricette proposte è possibile avvicinarsi con grande piacevolezza non solo alla preparazione dei piatti, ma anche alla degustazione di tutto ciò che comprende la ritualità della "Cultura in Tavola", che mette in evidenza la raffinatezza e la genuità dei prodotti italiani. Le affiatatissime insegnanti Annalisa Guida e Federica Cavalli si alterneranno ai fornelli ogni martedì e giovedì. La chef Joen Lau sarà la protagonista di una serie di lezioni - il mercoledì - di stampo orientale in cui utilizzerà in parte ingredienti della tradizione asiatica e in parte di quella mediterranea. I temi di ogni lezione rispettano la stagionalità dei prodotti utilizzati. ! Il numero dei partecipanti per lezione è di 12/16 totali divisi in gruppi di 2 in cui è possibile imparare a cucinare 3 ricette a tema. Ogni gruppo a a disposizione tutti gli ingredienti base in modo da poter sviluppare la ricetta cioè creare dal "nulla" un piatto anche elaborato imparando a far la spesa, riconoscere i prodotti freschi, conoscerne un po´ di storia, nozioni tecniche, utensili e manipolando il cibo: i partecipanti Cucinano Valido anche per chi deve recuperare lezioni precedenti. Importante: teatro7|lab è anche location per eventi aziendali. E’possibile organizzare una serata in cui si impara a cucinare tutti insieme e dove si degusta ciò che si è preparato accompagnato da vini di altissima qualità. Per Natale: si propongono serate in cui si prepara un intero menu natalizio (dall’antipasto al dolce) da poter riproporre in occasione di cene/pranzi di Natale. I partecipanti a fine corso potranno degustare ciò che si è preparato accompagnando il tutto con buon vino. Lo chef Renzo Neve (chef del catering di Armani) guiderà la preparazione dei piatti. E’un modo simpatico di condividere un’esperienza tra i fornelli, per imparare a cucinare un intero menu natalizio e per passare una serata insieme in uno spazio ampio e adeguato. E’possibile anche acquistare un buono da regalare valido per 1 o più lezioni da scegliere in calendario. Le prenotazioni si fanno inviando una email all´indirizzo ks@teatro7. Com, oppure chiamando al numero +39 02 89073719 . Come per le passate stagioni si può iscriversi a una o più lezioni a scelta. Sito: www. Teatro7. Com Durata: inizio alle 20. 30 fino alle 23. 30 circa. Luogo: teatro7|Lab, via Thaon de Revel, 7 La lezione si conclude cenando, discutendo su ciò che si è appena appreso ed in particolare la discussione è improntata sui segreti, trucchi e come poter accostare un buon vino. .  
   
   
PARTE LO”CHEF & SHOW” KENWOOD: IL PROSSIMO APPUNTAMENTO ‘ROSA’ DARTY NEI PUNTI VENDITA DARTY UN GRUPPO DI CUOCHI PROFESSIONISTI PREPARERÀ RICETTE SPECIALI, UTILIZZANDO I KENWOOD CHEF  
 
Darty Italia - società del Gruppo Kesa, terzo in Europa per la distribuzione specializzata di prodotti di elettronica di consumo e primo per la distribuzione di elettrodomestici - realizzerà le giornate rosa di novembre e dicembre con Kenwood, azienda leader nella produzione di elettrodomestici per la preparazione dei cibi. Si chiamano Chef & Show Kenwood le originali iniziative in-store che hanno preso il via il 20 di novembre nel punto vendita Darty di via Sabotino, e toccheranno i più importanti punti vendita milanesi e lo store di Bergamo. In tale occasione le giornate rosa saranno dedicate a un pubblico decisamente vasto: quello degli appassionati di cucina. E poco importa che si tratti di gourmet in erba o di semplici buongustai appassionati dell’arte culinaria: le giornate rosa Darty-kenwood alletteranno tutti i ‘palati’. Nei punti vendita Darty toccati dallo Chef & Show Kenwood alcuni chef professionisti selezionati dalla Federazione Italiana Cuochi realizzeranno, grazie all’aiuto degli elettrodomestici Kenwood, ricette di alta cucina …con il minimo sforzo! Ed è proprio questa la novità che Darty propone alle proprie clienti: scegliendo gli alleati giusti in cucina, anche chi non ha tempo può preparare l’anatra all’arancia o perfino sfornare il pane fatto in casa e stupire i propri cari con un profumo di altri tempi. Senza l’obbligo di svegliarsi all’alba o dedicare intere giornate di preparazione. Kenwood proporrà, in occasione delle giornate rosa Darty, quattro prodotti di punta del segmento della preparazione dei cibi: Kenwood Chef Km 001, il sistema completo per impastare, frullare, fare la pasta e tritare la carne, la macchina per il pane Bm 350, l’unica con cottura ventilata per gustare un pane croccante, anche la domenica. Il Robot da cucina Multipro Fp 920 che grazie alla sua esclusiva e completa dotazione, in cucina può fare di tutto e Prospero Km266, non un semplice impastatore ma un valido aiuto grazie anche a un Cd con 90 ricette. “La nostra attenzione al target femminile è unica nel panorama della distribuzione di elettronica di consumo” commenta Raffaella Pelle, Responsabile Comunicazione di Darty Italia “ma trova ampio riscontro nel settore industriale. I nostri fornitori hanno capito e apprezzano lo spirito delle giornate rosa Darty come servizio aggiuntivo personalizzato per le clienti, alle quali offriamo la possibilità di valutare attentamente un prodotto, studiarne il corretto funzionamento e capirne tutte le potenzialità, prima di acquistarlo. Grazie alla collaborazione con Kenwood proporremo nei nostri punti vendita alcuni elettrodomestici di grandissimo aiuto per chi ama cucinare, il tutto condito dalla divertente performance di un cuoco professionista, che illustrerà come realizzare una ricetta passo dopo passo”. Vieni a scoprire durante le giornate rosa Darty quante cose potrai fare con l’aiuto di Kenwood Chef, Kenwood Multipro, Kenwood Prospero e con la macchina per il pane Kenwood Bm 350. Dedicato a tutti i “gourmet” che in cucina pretendono il massimo! .  
   
   
LA VIS DA I NUMERI. ANNO IN CRESCITA CON IL CONSOLIDAMENTO DELLE QUOTE DI MERCATO IL GRUPPO LA-VIS SFONDA I 100 MLN DI CONSOLIDATO.  
 
Presentati lo scorso 5 dicembre i risultati di La Vis sca, la realtà cooperativa trentina che in pochi anni ha saputo costruire ed organizzare una tra le più importanti realtà italiane del mondo del vino, presente con i suoi prodotti in oltre 50 Paesi del mondo. L’annata 2007/2008 al 30. 06 presenta un fatturato di 53,2 mln. Di euro - 40 legati al business del vino (+10% rispetto lo scorso anno) e 13 al comparto mele (+30%) – con una liquidazione ai soci che sfiora i 28 mln. Di euro. Oggi la realtà La Vis lega oltre 1500 soci per una superficie di quasi 1900 ha. (1450 di sole viti) ed imbottiglia 7,5 mln di bottiglie che per il 70% sono destinate ai mercati esteri. Nelle scorse settimane l’azienda lavisana ha completato l’acquisto della Cesarini Sforza Spumanti di Ravina, società che deteneva da anni con la F. Lli Rinaldi di Bologna. E’ continuato così nel 2008 quel percorso descritto dal Presidente Roberto Giacomoni di “consolidamento dinamico” che era cominciato con l’incorporazione di una grossa realtà melicola (il Consorzio 5 Comuni parte dell’Op La Trentina) e che fa seguito al grande sviluppo tra il 2000 ed appunto il 2007 dell’azienda La Vis che ha investito in attrezzature, personale e attività di ricerca e sviluppo oltre che di promozione oltre 35 mln. Di euro. Il fatturato consolidato del Gruppo raggiunge così per la prima volta i 100 mln. Di euro: 100. 5 per la precisione, che naturalmente non tengono conto dell’attività della Cesarini Sforza. Sempre in termini di Gruppo, sono oltre 30 i mln. Di bott movimentati sui diversi mercati attraverso Ethica, la società commerciale e marketing del Gruppo stesso. .  
   
   
LODI - BIPIELLE ARTE INAUGURA LA COLLABORAZIONE CON L’ASSOCIAZIONE DEL VINO SAN COLOMBANO E DEI SAPORI LODIGIANI PER UNA SERIE DI INIZIATIVE RIVOLTE AL TERRITORIO LODIGIANO.  
 
Sarà "saluto a Picasso: metamorfosi a confronto" la prima delle iniziative che siglerà la collaborazione tra Bipielle arte e l’Associazione Strada del Vino San Colombano e dei sapori Lodigiani volta a dar vita ad una serie di iniziative per i cittadini durante le mostre organizzate presso lo spazio espositivo. Una necessità e un valore aggiunto per il territorio e per tutti gli appassionati di cultura e tradizioni locali cui si vuole corrispondere con un “gioco di squadra” per garantire un’offerta integrata capace di mixare ciò che Lodi può offrire ai suoi abitanti e ai turisti che vogliono scoprirne le bellezze e le particolarità. Una serata speciale con una visita guidata inedita che permetterà la scoperta della mostra Picasso Illustratore unitamente alla lettura di brani sapientemente selezionati dalle Metamorfosi di Ovidio. Dalle 21. 00 alle 23. 00, sarà possibile dunque visitare la mostra Picasso Illustratore prenotando al numero telefonico: 0371. 428413 segreteria_organizzativa@alefcultural. Com www. Bipiellearte. Com .  
   
   
LA SOTTILE ARTE DELLA DISTILLAZIONE: DA PFAU BRAND LE NUOVE ACQUAVITI DI FRUTTA AL 100%  
 
Distribuiti in esclusiva da Pellegrini Spa, i distillati finissimi Pfau Brand sono prodotti esclusivamente con frutta matura e di stagione, senza l’aggiunta di alcool o zucchero, per realizzare un elisir unico nel suo genere, dal profumo e aroma pienamente naturale. Distillare è un’arte antica e raffinata che Pfau Brand, distilleria sita a Klagenfurt nella Carinzia, conosce ed interpreta con intelligenza, passione e ricercatezza. Il risultato è la produzione di distillati puri al 100%, frutto di una filosofia della viticoltura di qualità, che privilegia metodi tradizionali e prodotti provenienti dalle coltivazioni locali dell’Austria meridionale, e dell’esperienza di Valentin Latschen, stimato mastro distillatore, membro del gruppo Quinta Essentia. La frutta matura, pulita e macinata, viene lasciata fermentare da una a quattro settimane in base allo specifico quantitativo di zucchero contenuto che, grazie all’azione dei lieviti, si trasforma gradualmente in alcool. Non appena termina la fermentazione, inizia la duplice fase della distillazione: per ben due volte, nei tradizionali alambicchi di rame, il fermentato viene distillato ed il cuore della distillazione estratto. È proprio la parte centrale a contenere i componenti aromatici della frutta più pregiati ed intensi. Per i primi due o tre anni, il distillato viene lasciato maturare in contenitori di vetro o acciaio; successivamente, dopo l’aggiunta di acqua purissima fino al raggiungimento della gradazione alcoolica desiderata, il processo di maturazione prosegue ancora in bottiglia. Ogni etichetta è rigorosamente contrassegnata dall’annata, la quale riflette appieno, nel profumo e nell’aroma, le singole sfumature generate dalle diverse caratteristiche climatiche e meteorologiche. I distillati di frutta Pfau Brand, distribuiti in esclusiva da Pellegrini Spa, sono anche confezionati in eleganti cassette di legno contenenti ciascuna un assortimento di sei piccole bottiglie dedicate ai gusti principe della distilleria austriaca al costo circa di 75 euro . .  
   
   
IL VENETO PRESENTERÀ ISTANZA DELLA DOC DI PROSECCO, GIOIELLO DEL NORD EST. MAI PIÙ PROSECCHI BRASILIANI  
 
“Il vino Prosecco è un patrimonio del territorio del Nord Est e lo tuteleremo a livello mondiale facendo perno sul nome della località di nascita del vitigno. Non ci sarà mai più un prosecco brasiliano, argentino né di alcun altro Paese, ma solo quello che si produrrà nella Doc di Prosecco”. Lo ha ribadito il vicepresidente della Regione Veneto Franco Manzato, annunciando l’approvazione unanime il 16 dicembre in Giunta della sua proposta, in base alla quale il Veneto fa propria l’iniziativa di tutela proposta dagli organismi di rappresentanza della filiera e presenterà, a nome e per conto degli stessi, l’istanza di riconoscimento della Denominazione d’Origine Controllata per i vini di Prosecco e per la Docg delle attuali Denominazioni Conegliano Valdobbiadene e Montello e Colli Asolani, così da assicurarne la riconoscibilità e il differenziale di valore. “Il Prosecco – ha ricordato Manzato – ha oggi il suo fulcro soprattutto nelle attuali Doc storiche Conegliano Valdobbiadene e Montello e Colli Asolani, dove i produttori si sono dati da fare in tempi non sospetti per realizzare con questi vitigni una viticoltura eroica e faticosa, il cui prodotto sta conquistando il mondo, quando altrove nessuno voleva coltivarli. Ma il discorso vale in generale per l’intera provincia di Treviso, dove si coltiva la grandissima parte di queste uve. Legare il prodotto alla località d’origine è la strada maestra per impedire “imitazioni” che, richiamandosi al nome dell’uva, sfruttino la scia del successo dei nostri produttori, che hanno creduto da sempre nel Prosecco. Purtroppo di queste imitazioni ne vediamo tantissime, a quanto mi dicono i nostri produttori che commerciano con l’estero”. “Vogliamo infine garantire la specificità del Prosecco – ha aggiunto il vicepresidente – riconoscendone le peculiarità mediante la normativa comunitaria, in particolare richiamando nei regolamenti di settore (in fase di predisposizione da parte della Commissione Europea) alcuni aspetti inerenti la protezione, l’etichettatura e la presentazione. Intendiamo inoltre investire su questa partita i fondi che la nuova Organizzazione Comune di Mercato del vino mette a disposizione per la promozione e valorizzazione del prodotto”. La Giunta veneta ha inoltre autorizzato la coltivazione dei vitigni Prosecco nella provincia di Venezia, nell’ambito del provvedimento che permette la coltivazione di talune varietà di uva da vino in diversi territori provinciali. .  
   
   
PUGLIA: PROROGATA A GENNAIO 2009 LA VENDEMMIA PER L’UVA DA TAVOLA.  
 
Con proprio decreto n. 109 del 15/12/2008, L’assessore alle Risorse Agroalimentari, Enzo Russo, ha prorogato al 10 gennaio 2009 il periodo vendemmiale, limitatamente alle uve da tavola destinate all’ottenimento di succhi d’uva, a causa dell’eccezionale andamento climatico che ha compromesso il livello qualitativo delle uve da tavola ancora in campo. Pertanto tali produzioni, non essendo più vendibili, possono essere vendemmiate solo al fine di produrre succhi d’uva richiesti dai mercati internazionali. Tale intervento, dichiara l’assessore Russo, cerca di limitare i danni economici già subiti dagli agricoltori, in seguito alla forte crisi economica che il settore sta subendo. .