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Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Giugno 2010
AGENDA DIGITALE: LA COMMISSARIA KROES APPROVA IL LAVORO DEGLI OPERATORI MOBILI SULLA SICUREZZA DEI BAMBINI E CHIEDE MAGGIORI SFORZI PER SENSIBILIZZARE I GENITORI  
 
Bruxelles, 14 giugno 2010 - Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione europea responsabile dell´agenda digitale, ha accolto con favore i progressi compiuti dagli operatori della telefonia mobile per garantire la sicurezza dei bambini quando utilizzano i telefoni cellulari, ma allo stesso tempo li ha invitati a sensibilizzare i genitori a proposito dei nuovi rischi che i bambini possono correre quando usano gli smart phone (per esempio, la facilità di accesso a contenuti per adulti su internet). Una relazione appena pubblicata dalla Gsm Association — l´associazione di categoria del settore della telefonia mobile — dimostra che 91 imprese stanno attuando a livello nazionale le misure concordate nell´ambito di un accordo volontario di portata europea concluso nel 2007 grazie all´intermediazione della Commissione europea (cfr. Ip/07/139). Oggi in 25 Stati membri esistono codici nazionali di autoregolamentazione basati sul quadro normativo europeo. In altre parole, il 96% degli abbonati a servizi di telefonia mobile nell´Ue beneficia di questo accordo. Neelie Kroes, la commissaria responsabile dell´agenda digitale, ha dichiarato: "Uno degli impegni fondamentali dell´agenda digitale per l´Europa è garantire la sicurezza dei giovani online. Per questo motivo sono lieta che la relazione pubblicata oggi dimostri che gli operatori della telefonia mobile stanno assumendo seriamente le loro responsabilità. Vorrei però invitare il settore a garantire che le persone di qualsiasi età comprendano pienamente i rischi e sappiano dove trovare aiuto, visto che spesso i genitori non sono così aggiornati come i più giovani sulle ultime novità in fatto di telefoni cellulari". Una nuova relazione del settore della telefonia mobile mostra i progressi compiuti dagli 83 operatori firmatari del "Quadro europeo per un utilizzo più sicuro dei telefoni mobili da parte di adolescenti e bambini", concluso con la collaborazione della Commissione nel febbraio 2007. Questi operatori coprono il 96% di tutti i clienti della telefonia mobile nell´Ue. Altre 8 società hanno sottoscritto un codice di condotta nazionale. Nel complesso, gli operatori mobili hanno compiuto progressi nelle quattro aree di azione indicate nel codice del 2007: •Gli operatori hanno attuato una serie di misure per controllare l´accesso da parte dei bambini ai contenuti per adulti. Per esempio, gli operatori mobili lettoni controllano l´età dei clienti nei punti vendita e permettono ai genitori di bloccare gratuitamente l´accesso a internet sui cellulari dei figli. •Gli operatori stanno inoltre lavorando per classificare i contenuti commerciali disponibili sui cellulari. Gli operatori italiani della telefonia mobile usano icone colorate per mostrare se i contenuti sono adatti a tutti, se sono destinati ai bambini o se devono essere visionati in presenza di un adulto oppure se sono riservati a un pubblico adulto. •Diversi operatori di telefonia mobile producono materiale didattico e svolgono campagne di sensibilizzazione sull´uso più sicuro dei cellulari. Gli operatori della telefonia mobile nel Regno Unito hanno sviluppato siti web autonomi che trattano di questo argomento, mettendo a disposizione anche guide, cartoline, Dvd e opuscoli. Gli operatori di Malta offrono 24 ore su 24 linee telefoniche gratuite per fornire consulenza in proposito. •Gli operatori mobili cechi e slovacchi sono al lavoro per lottare contro i contenuti illeciti sulle reti mobili e bloccare l´accesso ai siti con contenuti illeciti. La relazione mostra inoltre che i requisiti di diversi codici nazionali vanno anche al di là di quanto previsto dalla normativa dell´Ue. Per esempio, l´Ungheria si è dotata di un codice deontologico sulla commercializzazione di prodotti per i bambini e il Regno Unito ha adottato un codice di condotta simile per gestire i servizi di locazione passiva. Anche le reazioni delle associazioni per la protezione dei bambini, fra cui Save the Children in Danimarca, International Children´s Safety Service in Ungheria e Protegeles in Spagna, dimostrano che i codici di condotta nazionali hanno favorito la collaborazione degli operatori mobili con le Ong. Tuttavia, in alcuni paesi dell´Ue le parti interessate attendono da parte dell´industria della telefonia mobile un impegno maggiore per informare i genitori sui rischi e le opportunità di un settore in rapida evoluzione quale internet mobile. Per esempio, il Children´s Fund della Lettonia ha rilevato che, in caso di problemi seri, gli utenti più giovani della telefonia mobile, pur conoscendo i rischi potenziali ed essendone meglio informati, si rivolgono ai genitori in cerca di consigli e aiuto soltanto quando i problemi sono in una fase avanzata. La sicurezza dei bambini online — che navighino da un computer o con un telefono cellulare — è una delle priorità principali dell´Agenda digitale europea della Commissione europea (cfr. Ip/10/581, Memo/10/199 e Memo/10/200). I fornitori di servizi online che hanno maggior successo fra i più giovani (per es. Le reti sociali, gli operatori di telefonia mobile) saranno invitati a sviluppare ulteriormente misure di autoregolamentazione sulla sicurezza online dei bambini entro il 2013. In particolare, grazie al programma dell´Ue "Internet più sicuro", quasi tutti gli Stati membri hanno istituito delle linee telefoniche dedicate per segnalare contenuti online offensivi e offrono formazioni specifiche per insegnare la sicurezza online nelle scuole. Nei prossimi anni queste iniziative saranno ulteriormente incoraggiate. Contesto Il "Quadro europeo per un utilizzo più sicuro dei telefoni mobili da parte di adolescenti e bambini" è stato definito in risposta alle diverse problematiche sollevate nella consultazione pubblica svolta dalla Commissione nel 2006 sull´uso più sicuro del telefono cellulare (cfr. Ip/06/1059). Elenco dei firmatari del quadro europeo: http://www.Gsmeurope.org/documents/list_of_signatories_dec_09.pdf  Tutti gli Stati membri hanno adottato codici di condotta, tranne l´Estonia e la Finlandia, dove sono attualmente in corso discussioni a livello nazionale. Per maggiori informazioni sull´ultima relazione della Gsm Association: http://ec.Europa.eu/information_society/activities/sip/self_reg/phones/index_en.htm  Programma "Internet più sicuro" (2009-2013): http://ec.Europa.eu/saferinternet    
   
   
INAUGURATA L´INFRASTRUTTURA DI RICERCA EUROPEA PRACE: UN SISTEMA DI SUPERCALCOLO WORLD-CLASS A DISPOSIZIONE DELLA SCIENZA EUROPEA. L’ITALIA PARTECIPA AL PROGETTO CON I SUPERCOMPUTER DEL CINECA  
 
Barcellona, 14 Giugno 2010 – Nel corso di una cerimonia ufficiale, Zoran Stancic Direttore Generale della Commissione Europea per Società dell´Informazione e i Media e i rappresentanti di 19 nazioni Europee hanno inaugurato l´infrastruttura di ricerca Prace, (Partnership for Advanced Computing in Europe). Prace ha come obiettivo progettare, realizzare e gestire un´infrastruttura europea per la ricerca nel dominio del supercalcolo, eccellente, efficace e persistente. In merito all’iniziativa si sono espressi con interesse anche i vertici della Commissione Europea: il vicepresidente Neelie Kroes, Commissario Europeo per la “Digital Agenda ha infatti dichiarato che "il Calcolo scientifico è una tecnologia cardine che ha un grande impatto sulla scienza moderna. Prace rafforzerà la competitività europea in questa area". Nel corso della cerimonia, quattro nazioni hanno annunciato che investiranno 400 milioni di euro nel progetto, per installare diversi supercomputer di classe Petaflop/s (un milione di miliardi di operazioni al secondo) nei prossimi 5 anni. La Commissione Europea contribuirà con 70 milioni di Euro a questo finanziamento, per sostenere la preparazione e l´avvio di queste infrastrutture. Questi sistemi, top class in Europa, saranno a disposizione di scienziati e ricercatori per consentire loro di condurre progetti di ricerca di eccellenza, ed essere competitivi a livello internazionale. La partnership è stata istituita grazie alla stretta collaborazione dei paesi europei partecipanti, che insieme hanno posto le basi giuridiche, finanziarie, tecniche per un progetto finanziato in parte dalla Commissione Europea. Per l´Italia, assieme al Prof. Rinaldi, e a Sanzio Bassini, rispettivamente presidente e direttore del Dipartimento Supercalcolo e Innovazione del Cineca, ha partecipato alla cerimonia il sottosegretario di Stato all’Istruzione Giuseppe Pizza, che ha dichiarato “Il Ministero Italiano dell´Istruzione, dell´Università e della Ricerca, sotto lo stimolo autorevole dell´Onorevole Ministro Gelmini, ha espresso un rinnovato impegno per il supporto alla ricerca scientifica, attuando un´azione di coordinamento fra i vari soggetti impegnati nei finanziamenti alla ricerca scientifica, al fine di lanciare il Programma Nazionale per la Ricerca 2010 - 2012 nel rispetto delle priorità indicate dall´Unione Europea e degli obiettivi dettati dal percorso competitivo del nostro Paese. ” Proseguendo, il sottosegretario ha annunciato che "la Roadmap per la partecipazione Italiana allo sviluppo delle research insfrastructure di interesse comunitario è stata approvata dalla presidenza di tutti gli enti e le agenzie nazionali per ricerca scientifica. In tali documenti programmatici, Prace ha un rilievo prioritario. " La presenza dell´Italia come partner principale di Prace, al fianco di Germania, Francia, Gran Bretagna, Olanda, Spagna è strategica, perche consente al nostro Paese di partecipare alla definizione delle linee guida per l´implementazione della più potente infrastruttura di calcolo a livello europeo, e soprattutto permette di incidere sulle politiche di accesso e sfruttamento delle risorse che si renderanno disponibili. Nella prospettiva di consentire all’Italia di mantenere il ruolo di primo piano nel panorama della ricerca internazionale e nella partnership Prace, il Cineca, che in questo progetto ha l´espressa delega del Ministero dell´Istruzione dell´Università e della Ricerca, ha avviato dallo scorso anno un piano di rinnovamento che prevede il potenziamento della propria infrastruttura di calcolo con l´installazione del sistema Ibm Sp Power 6, con una potenza di picco di 100 Teraflop/s, che oggi si posiziona al settantesimo posto nella lista mondiale Top500, e la messa in produzione di un sistema Blue Gene P, per sperimentare i nuovi paradigmi di programmazione in vista del passaggio alle architetture di classe Petaflop/s. L´infrastruttura di Prace sarà composta da un massimo di sei sistemi "top level" (Tier-0), ben integrati nell’ecosistema europeo di calcolo ad alte prestazione. Nel medio periodo, ogni sistema fornirà potenza di calcolo di diversi Petaflop/s (milioni di miliardi di operazioni al secondo); a lungo termine (2019) l’obiettivo di Prace è di raggiungere la classe Exaflop/s (un miliardo di miliardi di potenza di calcolo). Gli utenti saranno affiancati da esperti nel porting, scaling e ottimizzazione delle applicazioni sulle nuove architetture altamente parallele. Inoltre, è previsto l’avvio di un approfondito programma di formazione per insegnare a scienziati e studenti come sfruttare al meglio le straordinarie capacità dei sistemi. Un comitato direttivo scientifico fornirà consulenza a Prace , e un processo di peer review appositamente avviato garantirà che l´accesso alle risorse Tier-0 sia distribuito sulla base dell´eccellenza scientifica. Nel frattempo, la prima chiamata "Prace Ready for Implementation" per la richiesta di accesso alle risorse di calcolo per progetti che richiedono l´utilizzo di imponenti risorse di calcolo, è stata avviata ed è arrivata alla sua fase conclusiva. A breve saranno rese note le caratteristiche dei progetti sottomessi. Prace http://www.Prace-project.eu/  ; Cineca Principal Partner di Prace http://www.Cineca.it/news/prace.htm  L´infrastruttura di calcolo del Cineca http://www.Cineca.it/risorse/index.htm   
   
   
MONDIALI DI CALCIO 2010: IL PASSAPAROLA DIGITALE PRE-COMPETIZIONE SI CONCENTRA SU CONVOCATI ED ESCLUSI  
 
 Milano, 14 Giugno 2010 – Mentre il mondo intero aspetta il calcio di inizio dei Mondiali Fifa 2010, Nielsen ha analizzato il buzz online su blog, forum e social network relativo al più importante e atteso evento sportivo dell’anno. L’analisi, realizzata con Buzzmetrics, il servizio di Nielsen per la misurazione quali-quantitativa del passaparola digitale, è stata fatta sui tre mesi precedenti l’avvio del campionato per valutare gli argomenti di maggiore interesse degli italiani ancor prima di entrare nel vivo della competizione sportiva. Come si può visualizzare nella Brand Associaton Map, la maggior parte del buzz online prima dell’inizio del campionato è focalizzato sulla selezione dei calciatori della nazionale italiana (i pre-convocati e quelli poi confermati) e su quelli che non prenderanno parte ai Mondiali, perché non convocati o infortunati. Molto discusse le scelte del ct italiano Marcello Lippi (in particolare l’esclusione dai giochi di Francesco Totti), e grande interesse per il paese ospitante, prima volta nella storia della Coppa del Mondo per un paese africano. Le squadre iridate (Italia, Brasile e Argentina), il Camerun tra le africane e alcune altre nazionali europee risultano le squadre più discusse in rete nel periodo precedente l’inizio della competizione. Forte il buzz relativo ai nostri atleti coinvolti, ma gli italiani discutono molto anche dei calciatori non convocati, che non chi per infortuni fisici, come Beckham, chi per scelte dei rispettivi allenatori, come i nostri Balotelli e Cassano e il brasiliano Ronaldinho. Tutti pronti quindi ad assistere a questo grande evento che durante i prossimi 30 giorni riunirà milioni di appassionati davanti al televisore. Ecco quindi che in rete si parla anche delle emittenti che trasmetteranno le partite, a pagamento, ma anche “in chiaro”; si ricercano e si commentano le ultime notizie pubblicate su quotidiani specializzati, come la Gazzetta dello Sport, e ci si diverte con il Fantacalcio in versione “mondiale”. Fin qui gli argomenti principali dei “post” tra il 15 febbraio e il 15 maggio del 2010. E in questi giorni immediatamente precedenti il calcio di inizio? “Sullo sport i commenti online affiancano le tradizionali discussioni al bar o in Tv. L’azzurro più discusso è Marcello Lippi che domina le conversazioni con oltre 4.600 messaggi (il 17% del totale nelle ultime 3 settimane)” commenta Cristina Papini, responsabile del servizio Nielsen Buzzmetrics in Italia. “Gli italiani si cimentano su schemi e strategie, criticando o plaudendo le scelte del Mister su blog, forum e social network”. Il giocatore più citato (7% dei messaggi) è il capitano Cannavaro, anche per il suo ruolo nella campagna pubblicitaria “Write the Future” di Nike. Molto commentati anche gli infortuni di Camoranesi e Pirlo. I 10 più chiacchierati online nelle ultime 3 settimane
Rank Azzurri Share of voice tra gli azzurri del Mondiale
1 Marcello Lippi 16.5%
2 Fabio Cannavaro 6.9%
3 Mauro Camoranesi 5.1%
4 Fabio Quagliarella 4.9%
5 Gianluigi Buffon 4.7%
6 Daniele De Rossi 4.7%
7 Leonardo Bonucci 4.6%
8 Andrea Pirlo 4.6%
9 Giorgio Chiellini 4.3%
10 Giampaolo Pazzini 4.2%
Fonte: Nielsen Buzzmetrics,15 maggio - 5 giugno 2010
 
   
   
ICTQR, IL COMUNE DI ROMA SBARCA SU IPHONE. ROMA CAPITALE DELL´E-GOVERNMENT  
 
Roma, 14 giugno 2010 - Il Comune di Roma sbarca sull´ iPhone. Gli utenti in possesso di un telefono iPhone, infatti, possono scaricare gratuitamente l´applicazione Roma 1.0 dall´Apple store. La novità illustrata in occasione del convegno Ictqr (Ict sta per Information and Communication Technology), organizzato al complesso di San Michele a Ripa dal Comune giovedì 10 giugno. Il Comune di Roma è la prima amministrazione pubblica in Italia ad attivare questo genere di servizio. Gli utenti dell´iPhone, circa 1milione e 800mila in tutta Italia e circa 300mila solo a Roma e provincia, possono così visualizzare le notizie pubblicate su questo portale. Nella versione per iPhone è presente anche una pagina dedicata ai numeri utili del Comune. Il Convegno Ictqr, alla sua seconda edizione e organizzato con i maggiori partner industriali del Comune in rappresentanza di tutte le aziende Ict che collaborano con l´amministrazione capitolina, è stata l´occasione istituzionale per la presentazione della seconda relazione annuale sullo "stato dell´arte" dei servizi destinati a cittadini e imprese, che impiegano le tecnologie informatiche e delle telecomunicazioni. "Ogni sforzo che viene fatto serve per aumentare la trasparenza, l´interattività e il contatto diretto tra il cittadino e le istituzioni - ha sottolineato il Sindaco Gianni Alemanno - E´ un processo di democrazia. Vogliamo usare le moderne tecnologie come uno strumento di partecipazione e porci ai vertici della modernizzazione e innovazione globale. È inutile che Roma insegua le altre capitali, deve fare un salto tecnologico per sviluppare l´innovazione e per risolvere i suoi limiti". "Roma si dimostra sempre più capitale della governance: dopo l´avvio della certificazione anagrafica online, il Campidoglio sbarca sull´iPhone. Grazie a questo servizio, novità assoluta per una pubblica amministrazione in Italia, gli utenti possono visualizzare sull´iPhone tutte le notizie pubblicate sul Portale istituzionale, circa 500 al mese, nonché i numeri utili del Comune di Roma". Queste le parole dell´assessore ai Servizi tecnologici e Reti informatiche, Enrico Cavallari, a margine del Convegno. L´obiettivo di Ictqr è stato quello di offrire in assoluta trasparenza alla città, agli operatori di mercato e alle istituzioni, un luogo nel quale condividere e rendere conto di un anno di intensa attività, nel quale il Comune ha governato il delicato passaggio verso un modello di erogazione di servizi on line coerente con piani di e-government nazionali. Infatti, partendo dall´intesa sottoscritta dal sindaco Alemanno e dal ministro Brunetta per il piano di e-government 2012, l´ Amministrazione ha concentrato i propri sforzi sui progetti individuati per il triennio ed ha portato a termine le prime importanti realizzazioni. Il cuore dei servizi è proprio nelle pagine di questo Portale, che dovrà sempre più supportare in chiave interattiva la maggior parte dei servizi abitualmente erogati dagli sportelli fisici del Comune. Il Portale istituzionale del Comune, che ha registrato in un anno un incremento del 130 per cento delle visite, sta evolvendo verso la multicanalità garantendo la disponibilità dell´informazione sui personal computer, sui telefoni, sui cellulari e sui televisori domestici. Fra i servizi on line avviati dal Comune, d´intesa con il Ministero dell´Interno, i certificati anagrafici, che alleggeriranno la mole di lavoro degli uffici che attualmente rilasciano oltre 1.700.000 certificati cartacei l´anno. Altri servizi on line sono in corso di avvio e incrementeranno l´interattività del portale con la Posta elettronica certificata (Pec) che consente comunicazioni personali al cittadino. Il Comune ha, inoltre, consolidato e ottimizzato l´infrastruttura Ict con interventi tecnologici (potenziamento del Data center, disaser recovery etc) e organizzativi intesi a migliorare le modalità d´uso degli strumenti. In particolare sta procedendo rapidamente il progetto di dematerializzazione, che prevede in 18 mesi la completa digitalizzazione della corrispondenza (oltre 5 milioni e 300 mila documenti l´anno protocollati in 82 aree di smistamento) e la sperimentazione dei servizi di Unified Communication che renderanno efficaci ed integrate le comunicazioni fra oltre 15.000 telefoni, altrettanti Pc e i cellulari in una visione unica di voce, mail, immagini. I risultati ottenuti, poi, non sarebbero stati possibili senza l´attenzione rivolta alle risorse umane dedicate all´Ict comunale, con l´istituzione della "famiglia informatica" e il piano di adeguamento degli organici, che consentirà di gestire il naturale turnover del personale, mettendo in condizione il Comune di gestire uno dei sistemi Ict più complessi della Pubblica amministrazione, affiancando Dipartimenti e Municipi con risorse qualificate. Fra le curiosità: sul folder della cartella del Convegno è stato stampato un codice Qr per visualizzare la versione del Portale anche per tutti gli altri smart phone di ultima generazione. Ai partecipanti è stata inoltre distribuita una chiave Usb con la Relazione annuale 2010 e l´Annuario statistico 2009, evitando così il consueto consumo di carta ed energia. E´ stato possibile, infine, seguire i lavori in diretta video streaming direttamente dalle pagine del Portale istituzionale.  
   
   
INSIEL SI CONFERMA PARTNER TECNOLOGICO DELLA BARCOLANA 2010  
 
Udine, 14 giugno 2010 - Per il decimo anno consecutivo Insiel Spa - Informatica per il Sistema degli Enti locali - è partner tecnologico della Barcolana. La realizzazione del sito internet, l’allestimento della sala stampa e l’assistenza tecnica durante tutta la manifestazione sono curati, infatti, dai tecnici dell’azienda. “Si tratta – ha indicato il presidente di Insiel Spa, Valter Santarossa - di un’occasione per offrire il know-how aziendale e supportare in questo modo le principali iniziative che promuovono la regione. La Barcolana è, infatti, una delle importanti manifestazioni per il territorio ed Insiel, quale società in house della Regione Fvg che considera l’evento un significativo volano dell’immagine del Fvg, crede che la promozione e la valorizzazione della regione passi anche attraverso la capacità del sistema locale di gestire al meglio i grandi eventi”. L´esperienza non è nuova per Insiel che ha già supportato numerosi progetti di gestione tecnologica di grandi eventi: solo in ambito sportivo le Universiadi del 2003, gli Eyof 2005 (European Youth Olympic Festival), i giochi olimpici della gioventù europea a Lignano Sabbiadoro e la Coppa del Mondo di Sci alpino femminile 2009 a Tarvisio. “L’impegno di Insiel, sul territorio, – ha concluso Santarossa - si concretizza attraverso la realizzazione delle infrastrutture informatiche e telematiche che facilitano l’accesso dei cittadini e delle imprese ai servizi della Pubblica Amministrazione e della Sanità. La società nata nel 1974 con l’obiettivo di realizzare il sistema informativo elettronico della Regione Fvg e in passato aperta a tutto il mercato nazionale, oggi è la società Ict in house della Regione Friuli Venezia Giulia. Un punto di riferimento per l’amministrazione e i cittadini per ciò che concerne la consulenza, l’innovazione, la ricerca e lo sviluppo nel settore informatico e delle telecomunicazioni”.  
   
   
“L’INNOVAZIONE NON SI FA DA SOLI”: CON UN PROGRAMMA DI WORKSHOP LA PUGLIA FA DIALOGARE IMPRESA E RICERCA AL VIA IL 15 GIUGNO IL CICLO DI SEMINARI GRATUITI SUL TEMI DEL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO, ORGANIZZATO DALL’ARTI NELL’AMBITO DEL PROGETTO ILO2  
 
Valenzano, 14 giugno 2010 - Trasferimento tecnologico, valorizzazione della proprietà intellettuale, avvio di spin off e start up innovative, finanziamento dell’innovazione: questi i principali temi che saranno affrontati nei prossimi mesi nel corso dei workshop gratuiti organizzati dall’Arti, l’Agenzia Regionale per la Tecnologia e dell’Innovazione della Puglia. Si tratta di un ciclo di nove incontri rivolti al personale della ricerca pubblica e al mondo delle imprese, che si dipanerà nel corso di un intero anno: l’ultimo workshop, infatti, è in programma nel maggio 2011. Per consentirne una fruizione più ampia, ogni seminario verrà replicato per tre giorni consecutivi in altrettante sedi universitarie (rispettivamente a Foggia, a Bari e a Lecce). Le tematiche affrontate sono di grande interesse sia per la ricerca sia per l’impresa, ma spesso troppo poco conosciute. L’arti ha quindi progettato il programma di seminari in modo da fornire in mezza giornata (ogni incontro dura quattro ore) strumenti concreti e operativi tanto ai ricercatori quanto agli imprenditori. Il primo degli incontri, dal titolo “Opportunità di avvio di un’impresa innovativa, scrittura e presentazione del suo Business Plan”, sarà tenuto da Riccardo Barberi, coordinatore scientifico dell’Ufficio per il Trasferimento Tecnologico dell’Università della Calabria e avrà luogo il 15 giugno (14.30 -18.30) a Foggia, il 16 (9.00 – 13.00) a Bari e il 17 (9.00 – 13.00) a Lecce. L’obiettivo del workshop è quello di illustrare la centralità del business plan nell’avvio di una nuova impresa innovativa e di illustrarne le modalità di scrittura e di presentazione a potenziali partner e investitori. L’iniziativa, inedita per la Puglia, fa parte del progetto “Creare impresa e diffondere tecnologia a partire dalla ricerca-Ilo2” (promosso dall’Arti, in collaborazione con i cinque atenei pugliesi, il Cnr e l’Enea, su incarico dell’Assessorato allo Sviluppo Economico della Regione Puglia), il cui principale obiettivo è quello di potenziare la rete regionale degli uffici per il trasferimento tecnologico (gli “Ilo”) delle università e degli enti pubblici di ricerca pugliesi, con lo scopo di rafforzare la cooperazione tra impresa e ricerca, valorizzando i risultati di quest’ultima. Ricerca, università, imprese ed enti pubblici sono, dunque, riuniti in una rete per fare sviluppo, perché “l’innovazione non si fa da soli”, come recita lo slogan della campagna promozionale del Progetto Ilo2. Il calendario completo dei workshop è disponibile sul sito www.Arti.puglia.it. La partecipazione ai seminari è gratuita, ma soggetta a iscrizione sul sito.  
   
   
AL VIA WEBVALLEY 2010  
 
Trento, 14 giugno 2010 - Sarà il comune di Transacqua, nella valle del Primiero, ad ospitare l’edizione 2010 di Webvalley, l’Internet-camp estivo organizzato dalla Fondazione Bruno Kessler di Trento e rivolto a studentesse e studenti delle scuole superiori del Trentino-alto Adige. Dal 13 giugno al 3 luglio, i sedici ragazzi che hanno superato le selezioni, tutti con la passione per l’informatica e per le tematiche ambientali, svilupperanno un “portale ecoinformatico” che potrà poi essere realmente utilizzato nel settore della ricerca sui cambiamenti climatici. Il progetto sarà svolto insieme ai ricercatori della Fbk e ad altri esperti, in collaborazione con l’Unep, l’agenzia Onu per l’ambiente. Secondo una formula consolidata e molto apprezzata dagli oltre 200 studenti che negli anni scorsi hanno partecipato a Webvalley, i ragazzi lavoreranno in un’atmosfera vivace e interattiva con a disposizione un laboratorio informatico ben attrezzato - installato in collaborazione con l’Enaip - e avranno la possibilità di vivere il mondo della ricerca da protagonisti. Ulteriori informazioni e i video delle precedenti edizioni di Webvalley sono disponibili sul sito: http://webvalley.Fbk.eu/    
   
   
MASTER ISPI: SONO APERTE LE ISCRIZIONI PER L´EDIZIONE 2010/2011  
 
 Milano, 14 giugno 2010 - Sono aperte le iscrizioni per l´edizione 2010/2011 dei tre Master dell´Ispi: Master in Diplomacy; Master in International Cooperation (Development); Master in International Cooperation (Emergencies). Per maggiori dettagli il 16 giugno, 13 luglio e 7 settembre si terranno presso la nostra sede a Milano i Master Open Day, un’occasione di incontro con la faculty dei Master per ottenere tutte le informazioni sui contenuti dei programmi, gli sbocchi professionali, le modalità didattiche, gli international workshops a Bruxelles e nei Territori Palestinesi, i risultati in termini di placement delle edizioni passate. Per partecipare agli incontri è necessario inviare un’e-mail a ispi.Master@ispionline.it. E’ inoltre attivo da oggi il blog della Ispi School, uno spazio per orientarsi nel complesso panorama delle carriere internazionali, avere notizie sui percorsi formativi più adatti ed entrare in contatto con funzionari internazionali, operatori di Ong ed alumni dei corsi Ispi. Per maggiori informazioni consultare il sito www.Ispionline.it/  o contattare la Segreteria Master (ispi.Master@ispionline.it  o allo 02-86.33.13.270)  
   
   
NUOVO ACCORDO TRA UNIVERSITÀ DI PAVIA E REPUBBLICA DOMINICANA AL VIA COLLABORAZIONI IN AMBITO BIOTECNOLOGICO, BOTANICO E MARINO NEI CARAIBI  
 
Pavia, 14 giugno 2010 - Dichiarazione d’intenti e ampia disponibilità ad avviare a tempi strettissimi una collaborazione scientifica e didattica tra Università di Pavia e Ministero dell’ambiente di Santo Domingo: è questo l’esito dell’incontro che si è svolto l’ 11 giugno tra il Ministro del Medio Ambiente della Repubblica Dominicana Jaime David Fernandez Mirabal e i vertici dell’Ateneo pavese. Il Ministro, che è anche Presidente dell’Orto Botanico di santo Domingo, ha visitato l’Orto Botanico dell’Ateneo pavese e in particolare la banca del Germoplasma, di cui è responsabile il prof. Graziano Rossi. “Metodologia di ricerca e azione – ha dichiarato Jaime David Fernandez Mirabal – devono guidare la nostra collaborazione, in ambito biotecnologico, botanico e marino. Il nostro centro di biotecnologia vegetale è un punto di riferimento per i Caraibi e saremo lieti di accogliere studenti dell’Università di Pavia, così come di mandare nostri studenti in Italia”. La visita del Ministro Mirabal è legata alla partecipazione a Milano al convegno “Coltivare la biodiversità”; in quell’ambito è stato presentato il progetto “Conservazione della biodiversità di piante utili nelle Isole dei Caraibi (Repubblica Dominicana)”, un programma di difesa territoriale che vede coinvolte l’Università di Pavia e il Jardin Botanico National di Santo Domingo, con la fattiva collaborazione dei Royal Botanic Gardens di Kew. Il progetto coinvolge, accanto a Santo Domingo, anche Portorico e Cuba, e “guarda con molta attenzione ad Haiti, dove la biodiversità è a rischio”. Durante la visita all’Orto Botanico, il Ministro Mirabal ha piantato un albero di flora autoctona lombarda, un acero campestre, offerto dalla Regione Lombardia (Ersaf) e ha ricordato come “A Santo Domingo ogni bambino a partire dagli otto anni pianta un albero il giorno del suo compleanno: un gesto semplice ma fondamentale per la salvaguardia dell’ambiente”. Nel corso del convegno sulla biodiversità che si è svolto ieri a Milano è stato anche siglato un accordo tra Repubblica Dominicana, Università Pavia e Varese: sarà la Banca del Germoplasma delle piante della Regione Lombardia, ospitata presso l´Università di Pavia, a offrire conoscenze e tecnologia per la riforestazione della Repubblica Dominicana e di Haiti. I semi lombardi e le conoscenze acquisite sulla riproduzione di piante autoctone saranno utilizzate dal Ministero dell´Ambiente domenicano per dare vita al Corridoio ecologico dei Caraibi: oltre ai territori della Repubblica Dominicana e in primo luogo di Haiti, devastata dal terremoto dell´aprile scorso, la riforestazione si estenderà in seguito anche a Cuba, Porto Rico, Giamaica e alle isole Martinica e Guadalupe.  
   
   
CRLE–UNIBAS, ENTRO L’ANNO PROGETTI IN CILE, COLOMBIA E PERU´ PRESENTATO UN PROGRAMMA DI INTERVENTI FORMATIVI PER I DISCENDENTI DEI LUCANI CHE VIVONO IN AMERICA LATINA  
 
 Potenza, 14 giugno 2010 - Colombia, Cile e Perù sono i tre Paesi dell’America Latina con i quali la Commissione regionale dei lucani all’estero e l’Università della Basilicata avvieranno entro l’anno gli accordi di cooperazione internazionale e assistenza tecnica e le attività didattiche e formative per i discendenti dei lucani all’estero. Lo hanno reso noto il presidente della Crle, Pietro Simonetti e il rettore dell’Università, Mauro Fiorentino in una conferenza stampa tenutasi questo pomeriggio presso la “Sala degli atti accademici” dell’Ateneo. Le università interessate sono quelle di Tunja della regione Boyacà in Colombia, di Tarapacà in Cile e di La Molina in Perù che vedranno coinvolti i giovani nei settori che vanno dall’agriturismo all’industria (Colombia), al settore idrico (Cile), all’agricoltura e al telerilevamento (Perù). Ripartirà a fine agosto anche l’iniziativa riguardante lo studio dell’italiano “di primo livello” per 40 discendenti dei lucani all’estero. “Unico nodo ancora da sciogliere – ha spiegato Simonetti – è la modalità di selezione dei candidati alla formazione. In questo potrà essere utile la collaborazione con l’Università di Bologna che potrebbe mettere a disposizione la sua struttura che è diffusa in maniera capillare anche in America latina”. Attraverso una piattaforma messa a disposizione dall’università di Tunja (Colombia), inoltre, si potrà avviare nei prossimi mesi il progetto di formazione a distanza. “Progetto che è un importante opportunità per studenti e ricercatori – ha affermato Fiorentino –che potranno dialogare e arricchire le loro conoscenze. La teledidattica è oggi una realtà alla quale anche l’università di Basilicata si sta rapportando attraverso corsi alla collettività per formare operatori e-book per la provincia di Matera”. Il presidente della Crle ha poi annunciato il prossimo appuntamento del “Forum mondiale dei giovani lucani” che si terrà a metà luglio 2010 a Santiago del Cile. “Un’occasione – ha spiegato Simonetti - per formare i futuri ‘corrispondenti della Basilicata nel mondo’ anche in vista del progetto radio avviato sul portale pubblico regionale basilicatanet”. Presenti alla conferenza stampa il professor Carmine Serio, delegato per l’internazionalizzazione e la ricerca scientifica dell’università di Basilicata, e una delegazione della Colombia composta da Julieth Alexandra Parra dell’università di Tunja, Blanca Cecilia Ramirez, Lolo Marcela Aristizabal e Carlos Eduardo Castelbanca.  
   
   
BASILICATA: BORSE DI STUDIO E CONTRIBUTI ACQUISTO LIBRI DI TESTO  
 
 Potenza, 14 giugno 2010 - Borse di studio e fornitura gratuita dei libri di testo. Per aiutare le famiglie meno abbienti a sostenere le spese scolastiche, su proposta dell’assessore alla Formazione e Lavoro, Rosa Mastrosimone, la Giunta regionale ha adottato due importanti delibere che stabiliscono i criteri e le modalità per l’assegnazione dei contributi. Beneficiarie degli interventi sono le famiglie la cui situazione economica equivalente (Isee) non sia superiore a 11.305 euro. “A risentire della crisi economica - ha commentato l’assessore Mastrosimone - sono soprattutto le famiglie. I criteri adottati dal governo regionale tengono conto dell’effettiva situazione dei nuclei familiari, utilizzando un indicatore che non considera solo il reddito dichiarato, ma anche il patrimonio e le condizioni dei singoli componenti. In altri termini, il reale bisogno delle famiglie. Così le agevolazioni economiche finalizzate alla frequenza scolastica – conclude Rosa Mastrosimone – contribuiscono effettivamente all’attuazione del diritto allo studio, che è un cardine delle politiche regionali, severamente compromesso dai dissennati tagli del governo alla scuola pubblica”. Per l’erogazione delle borse di studio relative all’anno scolastico 2009-2010, il fondo a disposizione ammonta a 2.054.147 euro e sarà ripartito tra i Comuni sulla base delle necessità. L’importo massimo della borsa di studio è di 78 euro per gli alunni della scuola primaria, 129 per gli alunni della scuola secondaria di primo grado e 181 euro per gli alunni della scuola media secondaria di secondo grado. Sono finanziate le spese per la frequenza, per i trasporti, per il servizio mensa e per i sussidi scolastici. Alla fornitura gratuita e semigratuita dei libri di testo hanno diritto soltanto gli studenti frequentanti gli Istituti di istruzione secondaria di primo e secondo grado, statali e paritari, residenti in Basilicata, perché nella scuola primaria i testi scolastici sono gratuiti per tutti, a prescindere dal reddito familiare.  
   
   
SCUOLA. L´ASSESSORE CIRIO: ACCUSE DI ANTIMERIDIONALISMO INFONDATE. STIAMO SOLO VALUTANDO LA POSSIBILITA´ DI DARE PRIORITA´ AGLI INSEGNANTI RESIDENTI IN PIEMONTE, QUALUNQUE SIA LA LORO REGIONE D´ORIGINE .  
 
 Torino, 14 giugno 2010 - La Regione Piemonte respinge le accuse di “antimeridionalismo” avanzate da alcuni consiglieri regionali del Pd, in merito alla volontà espressa dall’Assessorato all’Istruzione di assumere personale scolastico con proprie risorse e in via sussidiaria, per garantire l’apertura delle scuole di montagna, nei piccoli comuni e nelle aree cittadine marginali, a seguito del dimensionamento scolastico richiesto dalla riforma Gelmini. “Quello sconcertato sono io – dichiara l’assessore regionale all’Istruzione, Alberto Cirio – ciò che stiamo valutando è la possibilità di dare priorità a coloro che sono residenti in Piemonte, qualunque sia la loro regione d’origine, per tre semplicissimi motivi: per queste assunzioni useremo risorse regionali, cioè pagate dai cittadini piemontesi, e quindi mi sembra giusto e naturale poter dare priorità a chi ha la residenza in Piemonte; in secondo luogo il requisito della residenza è garanzia di continuità didattica, perché ci permette di avere insegnanti che porteranno a termine l’anno scolastico evitando la spiacevole situazione – che purtroppo spesso accade – di abbandono delle classi a metà anno per un riavvicinamento a casa; in ultimo questo non è che il primo passo verso le graduatorie regionali nella pubblica istruzione, obiettivo che intendiamo realizzare con il definitivo passaggio di competenze dell’istruzione alla Regione. Le accuse di antimeridionalismo sono, quindi, infondate, così come i presunti tagli per gli alunni disabili, che continueranno invece ad avere il medesimo supporto degli anni passati. Questa polemica inutile è una bufala del Pd – conclude Cirio - finalizzata a distogliere l’attenzione dal disastroso bilancio che la precedente giunta di centrosinistra ci ha lasciato”.  
   
   
BENESSERE E POPOLAZIONE: ECCO GLI ELEMENTI CHE AUMENTANO IL RISCHIO DELLE SPECIE INVASIVE  
 
 Bruxelles, 14 giugno 2010 - Una recente ricerca finanziata dall´Unione europea ha dimostrato che benessere e densità di popolazione sono tra i fattori che influenzano maggiormente l´aumento delle specie invasive in Europa. Gli scienziati, in un articolo apparso sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas), mettono in guardia sulle potenziali difficoltà legate alla risoluzione del problema rappresentato dalle specie invasive. L´ue ha promosso lo studio nell´ambito del progetto Daisie ("Delivering alien invasive species inventories for Europe"), finanziato in riferimento all´area tematica "Sviluppo sostenibile, cambiamento globale ed ecosistemi" del Sesto programma quadro (6°Pq), e del progetto Pratique ("Enhancements of pest risk analysis techniques") finanziato attraverso l´area tematica "Prodotti alimentari, agricoltura e pesca, e biotecnologie" del Settimo programma quadro (7° Pq). Gli studi svolti in precedenza per il progetto Daisie avevano rivelato che in Europa si erano già insediate circa 11.000 specie invasive. Di queste - nella maggioranza dei casi innocue - circa il 15% arrecava danni economici e un altro 15% arrecava danni agli ecosistemi. Per questo ultimo studio, il team ha attinto a una nutrita banca dati di Daisie nella quale sono presenti dati aggiornati relativi alle specie invasive che popolano l´Europa. I ricercatori hanno risposto a due domande: la prima relativa ai fattori che determinano l´insediamento di specie aliene nelle diverse regioni d´Europa e la seconda incentrata invece sull´importanza dei fattori geografici rispetto alle variabili economiche. I risultati dimostrano che benessere e densità di popolazione sono i due fattori che hanno un maggiore impatto sul numero di specie invasive che popolano una determinata regione. "Le specie invasive danno seguito alla crisi ecologica e la amplificano. Noi abbiamo avuto modo di rilevare come la popolazione umana e il benessere favoriscano questo problema", ha commentato Susan Shirley, della Oregon State University (Stati Uniti), autrice dello studio. "I modelli regionali delle invasioni da parte di queste specie sono complessi e vi sono variazioni ancora inspiegate. Ma la presenza delle specie invasive è un problema in larga parte imputabile al commercio internazionale, problema che non siamo ancora riusciti a risolvere". Le attività umane, quali commercio e trasporto, possono favorire l´invasione delle specie aliene in svariati modi: mentre alcune specie (ad esempio le piante ornamentali e da coltivazione) vengono introdotte deliberatamente, molte altre vengono importate non ufficialmente e molte ancora vengono importate come cuccioli. Gli studi svolti in passato hanno evidenziato il ruolo di fattori, come clima, geografia e copertura del suolo, in queste invasioni biologiche. Tuttavia, questa ricerca dimostra che l´importanza di questi elementi è inferiore rispetto a densità di popolazione e benessere e suggerisce che l´impatto di questi fattori secondari possa essere stato sopravvalutata in passato. "La forte influenza dei fattori economici sul livello delle invasioni da parte di specie aliene dimostra che l´individuazione di soluzioni future al problema delle invasioni biologiche sarà un compito complesso", scrivono i ricercatori. "L´identificazione delle responsabilità degli attori principali coinvolti nel commercio e l´introduzione di provvedimenti legislativi mirati potrebbero favorire in una certa misura la gestione di queste invasioni". Per esempio, come suggerisce il team, a livello politico si potrebbe cercare di garantire che i prezzi di mercato per cuccioli e piante ornamentali rispecchino i rischi e i costi legati a una potenziale invasione. Il problema è che l´Organizzazione mondiale del commercio non prevede un meccanismo che consente di considerare i costi comportati dalle invasioni delle specie aliene imputabili al commercio internazionale. L´imposizione di tariffe che riflettono questi costi potrebbe infatti essere interpretata come una misura protezionistica. I ricercatori, inoltre, sottolineano il ruolo svolto dalle infrastrutture di trasporto per quanto concerne la diffusione delle specie invasive. "La valutazione dell´impatto ambientale di questo genere di progetti dovrebbe tenere conto del loro ruolo nelle invasioni di natura biologica e mitigare, laddove possibile, questo fenomeno", raccomandano i ricercatori. Guardando al futuro, i ricercatori invitano a intraprendere urgentemente studi volti all´identificazione dei fattori economici strettamente associati alle invasioni di specie aliene. "Solo se si riesce a individuare i fattori responsabili, sarà possibile prevedere e gestire le invasioni da parte di queste specie in modo adeguato senza che vi siano ripercussioni negative sotto il profilo economico", conclude lo studio. "Una precisione di molto maggiore nella previsione di questo genere di invasioni si ripercuoterà sugli sforzi attualmente compiuti in Europa per la definizione di strategie di gestione per le specie aliene". Per maggiori informazioni, visitare: Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas): http://www.Pnas.org/  Progetto Daisie: http://www.Europe-aliens.org/  Progetto Pratique: https://secure.Fera.defra.gov.uk/pratique/  Oregon State University: http://www.Oregonstate.edu/    
   
   
COLTIVARE LA BIODIVERSITÀ: REGIONE LOMBARDIA AL LAVORO PER RIFORESTAZIONE HAITI ACCORDO CON REPUBBLICA DOMINICANA, UNIVERSITÀ PAVIA E VARESE  
 
Milano, 14 giugno 2010 - Sarà la Banca del Germoplasma delle piante della Regione Lombardia, ospitata presso l´Università di Pavia, ad offrire conoscenze e tecnologia per la riforestazione della Repubblica Dominicana e di Haiti. E´ l´accordo, di prossima formalizzazione, raggiunto il 10 giugno tra gli assessori regionali ai Sistemi verdi e Paesaggio, Alessandro Colucci e all´Agricoltura, Giulio De Capitani, e il ministro dell´Ambiente e delle Risorse naturali della Repubblica Dominicana, Jaime Davide Fernandez Mirabal. L´intesa è stata raggiunta durante i lavori della prima giornata del convegno "Biod. Coltivare la biodiversità", ospitato nell´Aula magna dell´Università degli studi di Milano. Il Centro Flora Autoctona della Regione Lombardia, con sede amministrativa presso il Parco Monte Barro (Lc), coordina l´attività della Banca del Germoplasma (semi e piante autoctone) che fa capo all´Università di Pavia (Ecologia del territorio) e si avvale della collaborazione della Fondazione Minoprio, di Vertemate con Minoprio (Co), dove ha luogo la maggior parte della produzione di piante in serra o in pieno campo e all´Università degli Studi dell´Insubria (Varese), dove sono operanti i laboratori di ecologia vegetale e di biologia molecolare. I semi lombardi e le conoscenze acquisite sulla riproduzione di piante autoctone saranno utilizzate dal Ministero dell´Ambiente domenicano per dare vita al Corridoio ecologico dei Caraibi: oltre ai territori della Repubblica Dominicana e in primo luogo di Haiti, devastata dal terremoto dell´aprile scorso, la riforestazione si estenderà in seguito anche a Cuba, Porto Rico, Giamaica e alle isole Martinica e Guadalupe. In queste aree, disboscate ai primi del ´900, il grado di biodiversità presente non supera il 10% e le specie vegetali presenti provengono per lo più dal sud dell´Africa: di qui la volontà di favorire la seminagione e lo sviluppo di piante autoctone, impegno che il Governo dominicano ha già assunto alcuni anni fa e che ha portato alla creazione della Banca Nazionale dei semi, con l´obiettivo di conservare e preservare dall´estinzione diverse specie vegetali e avviarne il commercio. La collaborazione tra Regione Lombardia e Repubblica Dominicana è stata commentata con soddisfazione dagli assessori regionali. Colucci ha sottolineato che "questo accordo si inserisce perfettamente nella serie di azioni in vista di Expo 2015, un´esposizione che metterà al centro dell´attrattiva e dei contenuti la biodiversità, con la proposizione di un orto botanico planetario". Più in generale, l´assessore ai Sistemi verdi e Paesaggio ha voluto mettere in evidenza l´impegno di Regione Lombardia per una migliore fruizione, anche turistica, del sistema parchi ponendo l´accento su un nuovo valore da attribuire alla parola biodiversità. "La tutela del territorio - ha detto - può e deve abbinarsi al concetto di economia sostenibile. In questo senso vogliamo lavorare alla creazione di una cabina di regia per una governance efficace della costruzione di infrastrutture verdi e favorire e agevolare chi intende investire sullo sviluppo economico, in particolare nei settori della ricettività e degli agriturismi". "Il primo obiettivo di ogni agricoltore - ha aggiunto De Capitani - deve essere la tutela del terreno e, più in generale, dell´ambiente in cui opera, che è poi condizione imprescindibile per una sana e florida agricoltura". "La biodiversità - ha proseguito - è, in questo senso, strumento non solo da considerare, ma da privilegiare. La biodiversità agricola, che è poi la varietà genetica nelle piante che coltiviamo e negli animali che alleviamo, è infatti la principale risorsa per garantire ai nostri terreni il nutrimento necessario alla loro ´salute´, alla loro migliore condizione, fonte di vitalità e di ricchezza". All´apertura dei lavori del convegno, organizzato da Irealp (Istituto di Ricerca per l´Ecologia e l´Economia Applicate alle Aree Alpine) in collaborazione le Direzioni Generali Sistemi Verdi e Agricoltura della Regione Lombardia e la Facoltà di Agraria dell´Università degli Studi di Milano, sono intervenuti anche il rettore dell´Università degli studi di Milano, Enrico Decleva e il presidente di Irealp, Fabrizio Ferrari. L´approfondimento delle tematiche correlate alla biodiversità, dopo le sessioni parallele di oggi pomeriggio, proseguirà anche domani e si concluderà con la tavola rotonda cui parteciperanno esponenti del Ministero delle Politiche Agricole, del Ministero dell´Ambiente, il preside della Facoltà di Agraria dell´Università degli studi di Milano, docenti del Politecnico di Milano, il presidente di Federparchi Lombardia, Milena Bertani. La Biodiversita´: Ricerca, Tipicita´ E Qualita´ – Scheda - La conservazione della biodiversità e la tutela e diffusione di sistemi agricoli e forestali ad alto valore naturalistico costituisce uno degli obiettivi prioritari dell´asse 2 del Programma Sviluppo Rurale europeo, "Miglioramento dell´ambiente e dello spazio rurale". Sono oltre 6.000 le aziende agricole lombarde impegnate su vari fronti come ad esempio la conservazione della biodiversità nelle risaie, la salvaguardia delle razze animali locali minacciate di estinzione, la costituzione e il mantenimento di elementi caratteristici del paesaggio, la creazione di aree umide e di fasce boscate con funzione di filtro. L´entità dei fondi messi a disposizione per l´intero asse 2 è di 531 milioni di euro e buona parte di questi è destinata alla tutela e all´incremento della biodiversità. Anche la produzione agricola biologica, che contribuisce alla tutela della biodiversità, accede alle risorse del Programma di Sviluppo Rurale. Questo settore in Regione Lombardia conta 1.232 operatori con 16.736 ettari coltivati (principalmente a cereali). Attivita´ Di Ricerca - La Direzione Generale Agricoltura si interessa da anni alla tutela della biodiversità soprattutto finanziando ricerche e sperimentazioni in questo campo. Sono stati 15 i progetti finanziati negli ultimi anni. Per la loro realizzazione la Regione ha reso disponibili quasi 1,9 milioni di euro: essi riguardano il recupero e la valorizzazione di vitigni, specie orticole, frutticole e cerealicole a diffusione locale e razze caprine diffuse sulle Alpi lombarde. Sempre nell´ambito di alcuni di questi progetti di ricerca sono state allestite o recuperate le seguenti collezioni di germoplasma: - collezione di vecchie varietà di melo (12 tra cultivar ed accessioni locali), Fondazione Minoprio-clifof, Vertemate con Minoprio (Co); - collezione di vecchie varietà di melo (14 tra cultivar ed accessioni locali), Azienda didattico-sperimentale "F. Dotti" dell´Università degli Studi di Milano, Montanaso Lombardo (Lo); - collezione di vecchie varietà di melo (63 tra cultivar ed accessioni locali) e di pero (41 tra cultivar ed accessioni locali) dell´Oltrepò pavese e del tortonese, Ersaf Sede Operativa di Riccagioia, Torrazza Coste (Pv); - collezione di vecchie varietà di melo (13 tra cultivar ed accessioni locali), Parco dell´Adamello, Sonico (Bs); - collezione di vecchie varietà di pesco, Comune di Travedona Monate (Va), Fondazione Minoprio-clifof, Vertemate con Minoprio (Co). Tipicita´ E Qualita´ - Con 238 prodotti iscritti, la Direzione Agricoltura ha censito e aggiorna annualmente l´Elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali, che presentano cioè caratteristiche di storicità (minimo 25 anni). Tra questi, formaggi (ad esempio quelli prodotti in montagna), salumi (di produzione artigianale), frutta e ortaggi (con varietà vegetali particolari), paste, prodotti da forno e pasticceria che, legati alle tradizioni locali, mantengono specie animali e vegetali particolari, oltre all´uso di tecniche produttive tipiche della zona geografica. Tra le 22 denominazioni Dop e Igp, delle 206 nazionali riconosciute a livello comunitario, ci sono piccole produzioni, a fianco di altre produzioni più grandi e interregionali, come ad esempio il Formai de Mut dell´Alta Valle Brembana, il Salame d´oca di Mortara, la Mela di Valtellina, l´olio extravergine d´oliva Garda e dei Laghi Lombardi che sono prodotti e trasformati in un´area geografica limitata, quindi strettamente legati al territorio.  
   
   
SISTEMI VERDI DI REGIONE LOMBARDIA: PREVISTA LA PIANTUMAZIONE DI 10 MILIONI DI ALBERI  
 
Milano, 14 giugno "Il progetto presentato oggi dalla Provincia di Milano per un´opera di riforestazione del territorio milanese, mediante la messa a dimora di un milione di piante entro il 2015, si inserisce nel più ampio e sostanziale programma dei Sistemi Verdi di Regione Lombardia che prevede la piantumazione, già in corso, di 10 milioni di alberi". Lo afferma, il 10 giugno l´assessore regionale ai Sistemi verdi e Paesaggio della Regione Lombardia, Alessandro Colucci, dopo l´incontro odierno organizzato dalla Provincia di Milano. "Attraverso l´Ersaf (Ente Regionale per i Servizi all´´Agricoltura e alle Foreste) - prosegue Colucci - la Lombardia ha avviato per tutto il territorio regionale un programma di potenziamento della rete forestale e boschiva che, sull´area milanese, si caratterizza in modo particolare essendo l´area più urbanizzata dell´intero territorio lombardo". "E´ indispensabile, anche su questi temi - conclude Colucci - fare squadra, lavorare assieme e mettere a sistema progetti, risorse e obiettivi. E´ questa la governance che distingue il lavoro della Giunta Formigoni in questi anni e che può consentire anche un coinvolgimento culturale dei cittadini, risvegliando le coscienze sull´importanza, il valore e la centralità che i sistemi verdi assumano nel nostro tessuto territoriale e sociale".  
   
   
TUTELA PAESAGGIO: PARERI SU ALPE DI SIUSI E PARCO NATURALE DOLOMITI DI SESTO  
 
 Bolzano, 14 giugno 2010 - La prima Commissione per la tutela del paesaggio si è occupata nella sua ultima seduta della costruzione di stalle, baite in legno e fienili sull´Alpe di Siusi. All´ordine del giorno figuravano inoltre il regolamento della circolazione con biciclette nella zona tutelata e un garage in zona Compaccio nonché le piste ciclabili e le piste da fondo nel parco naturale Dolomiti di Sesto. La prima commissione provinciale per la tutela del paesaggio ha discusso a lungo e alla fine giudicato negativamente la proposta del Comune di Castelrotto di allentare le disposizioni per la costruzione di fienili, stalle e baite in legno contenute nel piano paesaggistico dell´Alpe di Siusi. Le nuove proposte avrebbero consentito la realizzazione di stalle "anche senza il relativo bestiame o senza giornate di pascolo", spiega il direttore del Dipartimento provinciale Flavio Ruffini. La richiesta del Comune di Castelrotto bocciata in Commissione comprendeva anche il permesso di costruzione di locali adibiti alla produzione di formaggio e la semplificazione delle norme relative a costruzione e ampliamento di baite in legno esistenti sull´Alpe. Parere positivo è stato fornito invece dalla Commissione alla costruzione di un garage in zona Compaccio, "a condizione però che non venga realizzata un´infrastruttura per ciascuna delle dieci aziende interessate, ma solo un garage complessivo", spiega Ruffini. Gli esperti del paesaggio hanno accolto anche la richiesta di apertura della strada dell´Alpe nel periodo di interruzione del servizio della cabinovia causa i necessari interventi di manutenzione. "Ma la strada resterà aperta solo fino ad esaurimento posti macchina nel parcheggio a Compaccio", precisa Ruffini. Un via libera dalla Commissione è arrivato anche sull´inserimento delle piste ciclabili nel piano paesaggistico dell´Alpe: la circolazione in bicicletta sarà ammessa esclusivamente sugli appositi percorsi, "che dovranno essere larghi a sufficienza per evitare problemi tra bikers e pedoni", spiega il direttore di Dipartimento. Una regolamentazione analoga è stata adottata dalla prima Commissione anche per il punto riferito al parco naturale Dolomiti di Sesto in merito all´inserimento nel piano paesaggistico di sentieri, piste ciclabili e piste da fondo.  
   
   
RIFIUTI, INCONTRO REGIONE CAMPANIA CON PROVINCE IN VISTA DI BRUXELLES  
 
Bruxelles, 14 giugno 2010 - Si è svolto il 10 giugno a palazzo S. Lucia un incontro tra l´assessore all´Ambiente Giovanni Romano e le cinque province della Campania sul tema dei rifiuti, in preparazione della riunione con la Commissione Europea a Bruxelles. L´incontro ha posto l´accento su tre questioni: la definizione di un piano regionale di smaltimento rifiuti; l´istituzione di un comitato permanente fisso con le Province e con tutti gli enti interessati; l´individuazione di soluzioni per il miglioramento del ciclo integrato dei rifiuti. "I Comuni che non attuano la raccolta differenziata - ha detto l´assessore Giovanni Romano - vanno commissariati. Occorrono azioni concrete per la riduzione dei rifiuti e per allungare il più possibile la vita delle discariche esistenti: negli impianti oggi confluisce troppo organico e la situazione è ai limiti". "Per questo - ha aggiunto anche in riferimento alla situazione di Terzigno - è necessario ridurre i volumi da mandare a discarica attraverso sistemi efficienti di raccolta differenziata e mediante l´attivazione d´urgenza della biostabilizzazione della frazione organica negli Stir". "Dalla riunione di oggi sono emersi elementi utili in vista dell´incontro con la Ue. Andremo avanti nell´ottica della massima collaborazione con le Province e con i soggetti istituzionalmente coinvolti nel processo del ciclo integrato, a cominciare dai dirigenti delle Società di gestione dei rifiuti. E´ con questa cabina di regia che intendiamo definire un piano regionale di smaltimento rifiuti al quale allegherò un´appendice sulla riduzione della produzione dei rifiuti", ha concluso Romano.  
   
   
RIFIUTI: SI REQUISISCONO MEZZI PER SMALTIMENTO ATO PALERMO 1  
 
 Palermo, 14 giugno 2010 - Saranno i mezzi requisiti ad altri Ato della Sicilia a smaltire i rifiuti che non possono essere conferiti nella discarica di contrada Baronia, a Partinico, chiusa da tempo. La disposizione e´ stata data dall´assessore regionale all´Energia e ai servizi di pubblica utilita´, Pier Carmelo Russo, per superare l´emergenza che intanto si era creata nei paesi gestiti dall´Ato Palermo 1. L´accumulo di rifiuti, che in questi giorni ha provocato proteste con roghi di cassonetti, e´ stato attribuito dagli amministratori dell´Ato alla indisponibilita´ dei mezzi impiegati per trasportare l´immondizia nella discarica di Mazzarra´ Sant´andrea, in provincia di Messina. Il servizio di trasporto viene garantito dalla Regione che si e´ assunto l´onere della differenza dei costi. Da giorni pero´ i rifiuti non vengono piu´ conferiti a Mazzarra´ Sant´andrea. Da qui la disposizione di Russo che, in forza di un´ordinanza di protezione civile, dispone la requisizione di mezzi idonei. Il direttore del dipartimento, Nando Dalle Nogare, e´ stato autorizzato a ricorrere anche a servizi di noleggio se entro il 12 giugno non saranno reperiti i mezzi necessari per il trasporto e lo smaltimento.