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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 06 Settembre 2010 |
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IN FUTURO I TELEFONI SARANNO PIÙ INTELLIGENTI |
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Bruxelles, 6 settembre 2010 - I telefoni cellulari di prossima generazione saranno in grado di fare sempre più cose - in maniera sicura ed efficiente. Un team finanziato dall´Ue ha creato una piattaforma software che consente l´utilizzo della tecnologia multi-core su dispositivi informatici mobili per mezzo di tecniche di virtualizzazione. La soluzione tecnologica multi-core e di virtualizzazione sviluppata dal team di Emuco ("Embedded multi-core processing for mobile communication systems") permette una capacità di elaborazione più elevata a bassi consumi, con il valore aggiunto della sicurezza e flessibilità. Il progetto ha ottenuto quasi 3 milioni di euro a sostegno del tema "Tecnologie dell´informazione e della comunicazione" (Tic) del Settimo programma quadro (7° Pq) dell´Ue. Il progetto Emuco è partito da un´idea sviluppata alcuni anni fa da studiosi europei e partner industriali del mercato della telefonia mobile incorporata. Il loro scopo era quello di esplorare i principi, l´idoneità e la fattibilità commerciale della tecnologia multi-core e della virtualizzazione come un modo per andare incontro all´esigenza di elevate capacità di calcolo e di flessibilità con basso consumo energetico. Il progetto biennale, coordinato dalla Ruhr-universität Bochum, in Germania, ci è riuscito grazie ad una piattaforma software basata su un piccolo sistema operativo kernel. Il kernel, che è accompagnato da una serie di componenti del sistema operativo, permette un´ampia varietà di usi. La tecnologia multi-core si riferisce ai processori che funzionano usando due o più processori. La tecnologia, adottata nella progettazione dei personal computer da diversi anni, garantisce prestazioni superiori sfruttando meno potenza grazie alla parallelizzazione. La virtualizzazione, invece, isola il software dall´hardware sottostante in modo che non vi sia un accesso diretto e di controllo. In questo modo è possibile proteggere il proprio dispositivo e scaricare le applicazioni in modo sicuro, senza il timore di contrarre dei virus. Il dottor Attila Bilgic della Ruhr-universität Bochum, ha dichiarato: "Oggi gli utenti di smart phone desiderano scaricare applicazioni e personalizzare i loro telefoni individualmente, secondo le proprie esigenze e preferenze". La piattaforma sviluppata nell´ambito di Emuco assicura applicazioni più ampie per i telefoni cellulari (grazie alle capacità di trasformazione più elevate determinate dalla tecnologia multi-core) e più flessibili (a seguito di virtualizzazione). Adam Lackorzynski del Politecnico di Dresda, in Germania, ha spiegato che il sistema crea accesso alle più recenti architetture embedded multi-core che propongono una programmazione efficace e il trattamento di una vasta gamma di applicazioni diverse. Queste applicazioni possono variare dalle "applicazioni per scopi speciali", quali l´esecuzione dei protocolli, fino ai sistemi operativi integralmente virtualizzati". "Si prevede che l´emergente tecnologia multi-core e di virtualizzazione rivoluzionerà il modo in cui un telefono cellulare sarà percepito e aprirà nuovi modelli commerciali nel mercato delle telecomunicazioni", ha concluso la dottoressa Maria Elisabetta Gonzalez della Ruhr-universität Bochum. Oltre alla Ruhr-universität Bochum, del consorzio Emuco fanno parte l´Infineon (Germania), il Politecnico di Dresden (Germania), il Politecnico di Timisoara (Romania), Ibm Rational (Svezia), Architecture for the Digital World (Regno Unito) e l´Università di York (Regno Unito). Per maggiori informazioni, visitare: Emuco: http://www.Emuco.eu/ Ruhr-universität Bochum: http://www.Ruhr-uni-bochum.de/index_en.htm |
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SOFTWARE DEL CNR IN “RIUSO” AL MIBAC UN ESEMPIO DI COLLABORAZIONE TRA P.A., FINALIZZATA AL CONTENIMENTO DEI COSTI ED ALLA RAZIONALIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ INFORMATICHE |
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Roma, 6 settembre 2010 - Contenere i costi e ottimizzare i servizi destinati al supporto delle attività di assistenza al personale: questo l’obiettivo del protocollo che stabilisce il ‘riuso’, da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (Mibac), del software Oil - Online Interactive heLpdesk messo a punto dall’Ufficio Sistemi informativi del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). Tra i punti di forza dell’applicazione di cui disporrà il Mibac, la tracciabilità e la trasparenza dell’iter di lavorazione delle richieste di supporto, garantite dalla possibilità di controllare in tempo reale lo stato della pratica ‘aperta’ o ‘in lavorazione’. Il software garantisce inoltre la velocizzazione e ottimizzazione dell’assistenza al personale, tramite un efficiente sistema di smistamento delle richieste. In ultimo, consente all’utente di dare un proprio riscontro sulla soluzione proposta dal servizio di assistenza e prevede un sistema di monitoraggio dell’efficienza dei servizi prestati, tramite la produzione di report sullo stato delle pratiche avviate e sui tempi di risposta. L’applicativo – in seguito all’accordo siglato dal Direttore Generale del Cnr, Fabrizio Tuzi, e dal Direttore Generale per l’Organizzazione, gli Affari Generali, l’Innovazione, il Bilancio e il Personale del Ministero, Antonia Pasqua Recchia - sarà fruibile a tempo indeterminato e a titolo gratuito (non esclusivo) da tutto il personale dipendente del Mibac, consentendo la gestione unificata dei servizi di helpdesk informatico e semplificando e velocizzando le procedure di assistenza al personale. “Nel corso degli anni, in tutti i processi di ammodernamento e innovazione sviluppati nel Ministero stiamo percorrendo la strada del contenimento dei costi e dell’ottimizzazione delle risorse pubbliche”, afferma Antonia Pasqua Recchia. “In tale ambito è fondamentale sia lo scambio di buone pratiche tra enti pubblici sia, soprattutto, il riuso del software applicativo, in particolare quando si tratta di software open source. Questo accordo risponde alle esigenze di lotta agli sprechi e di miglioramento delle performance lavorative, dando valore alla trasparenza delle richieste e alla tracciabilità dell’iter lavorativo”. “Oil è stato realizzato da una software factory interna costituita con l’obiettivo di gestire tutte le fasi di sviluppo delle soluzioni applicative dell’Ente”, spiega Maurizio Lancia, direttore dell’Ufficio Sistemi Informativi del Cnr, “e, in linea con le indicazioni del Codice dell’amministrazione digitale, si basa su standard aperti e strumenti open source che favoriscono il riutilizzo del software”. “Questo accordo, in coerenza con la ‘Legge di semplificazione’ del 1999 e la Legge 289/2002, costituisce un positivo esempio di collaborazione tra pubbliche amministrazioni finalizzata al contenimento dei costi ed alla razionalizzazione delle attività in ambito informatico”, sottolinea Fabrizio Tuzi, Direttore Generale del Cnr. |
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PRIMO SEMINARIO SULL´INTEROPERABILITÀ ORIENTATA AI MODELLI |
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Oslo, 6 settembre 2010 - Il 5 ottobre 2010 si terrà a Oslo (Norvegia) il primo workshop sull´interoperabilità orientata ai modelli. L´interoperabilità è la capacità di entità, sistemi o manufatti separari di lavorare insieme. Anche se c´è sempre stata la necessità di garantire l´interoperabilità tra sistemi eterogenei, le difficoltà nel superare le loro differenze, la mancanza di consenso sulle norme d´uso comuni e la mancanza di meccanismi e strumenti adeguati, hanno gravemente ostacolato questo compito. L´ingegneria orientata ai modelli (Model-driven Engineering o Mdi) è un settore specializzato nell´uso di modelli e software nel processo di progettazione software. Oltre alla loro utilità per la creazione di un codice partendo dalle esigenze degli utenti e delle architetture, nell´ingegneria i modelli si stanno dimostrando efficaci anche per molte altre operazioni. Nuovi approcci di ingegneria orientata ai modelli, come la modernizzazione orientata ai modelli, i modelli in tempo di applicazione e i test basati su modelli stanno guadagnando popolarità. L´obiettivo di questo workshop è quello di discutere il ruolo potenziale dei modelli come strumenti chiave per l´interoperabilità, nonché le sfide future. Esso mira a fornire una sede in cui ricercatori e professionisti interessati ai diversi aspetti dell´introperabilità dei modelli e dei sistemi possano incontrarsi, diffondere e scambiare idee e problematiche, individuare alcune delle questioni chiave relative all´interoperabilità orientata ai modelli e esplorare possibili soluzioni. Per ulteriori informazioni, visitare: http://mdi2010.Lcc.uma.es/ |
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EQUITALIA AMPLIA I SERVIZI WEB: CARTELLE SOTTO CONTROLLO CON LA DELEGA DELL’ESTRATTO CONTO AL PROFESSIONISTA |
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Roma 6 settembre 2010 - Equitalia mette a disposizione dei contribuenti un nuovo strumento per tenere sempre sotto controllo le cartelle di pagamento. Da oggi, infatti, è attiva un’ulteriore modalità di utilizzo dell’estratto conto on line, il servizio che da circa un anno consente di verificare direttamente dal computer la propria situazione aggiornata relativa a debiti tributari, procedure di riscossione, sospensioni e rateazioni. Grazie a una nuova funzione attivabile direttamente sul web, ora tutti gli intermediari abilitati ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate possono ricevere la delega per accedere all’estratto conto dei propri assistiti. Il professionista di fiducia avrà così la possibilità di fornire assistenza ai clienti in modo più immediato ed efficace. Il servizio estratto conto di Equitalia è accessibile ai singoli utenti attraverso un sistema di identificazione basato su credenziali personali di accesso. A oggi i contribuenti che hanno verificato su Internet la propria situazione sono stati 1,4 milioni, con punte di 16 mila contatti giornalieri. Un trend in continuo aumento e che, con il sistema delle deleghe, è destinato a crescere in modo esponenziale. La nuova modalità di accesso all’estratto conto rientra nella strategia di ampliamento dei servizi ai contribuenti che punta sulla operatività on line come ulteriore canale di contatto in aggiunta agli sportelli. In quest’ottica è stata aperta nell’home page di tutti i siti Internet del Gruppo Equitalia una nuova finestra che consente ai contribuenti di accedere in modo più immediato ai servizi web: oltre all’estratto conto, è possibile ricevere assistenza e richiedere informazioni, calcolare il proprio piano di rateazione ed effettuare pagamenti. In pratica, uno sportello virtuale sempre attivo ovunque ci si trovi. Di seguito una guida sulle modalità di accesso all’estratto conto on line. Come Accedere All’estratto Conto On Line - Si può accedere al servizio estratto conto direttamente dalla finestra “Servizi web” nella homepage del sito www.Equitaliaspa.it e in quella dei siti degli Agenti della riscossione sul territorio, reperibili attraverso il motore di ricerca “A quale Agente della Riscossione mi devo rivolgere?”. Sistema gestione deleghe - Il contribuente, già in possesso delle credenziali di accesso all’estratto conto, può conferire fino a un massimo di due deleghe per la consultazione della propria situazione a intermediari abilitati ai servizi on line dell’Agenzia delle entrate attraverso la funzione “Deleghe”, presente nel menu interno del servizio estratto conto. Il contribuente dovrà inserire il codice fiscale dell’intermediario e cliccare su “Delega”. Tutti i professionisti delegati che già utilizzano i servizi online dell’Agenzia delle entrate possono utilizzare le stesse credenziali anche per consultare la posizione dei propri assistiti con Equitalia. Il professionista delegato può consultare immediatamente i dati del cliente selezionando il codice fiscale o la partita Iva d’interesse tra quelli dei deleganti che il sistema mette automaticamente a disposizione. La prima volta che opera in qualità di delegato, il professionista deve preliminarmente leggere e accettare il regolamento del servizio che si trova nella funzione “Deleghe”. La delega ha una durata di due anni, si rinnova automaticamente ed è revocabile sempre attraverso il servizio web in qualsiasi momento. Utenti Agenzia delle entrate - Le credenziali fornite dalla Agenzia delle entrate per l’accesso ai propri servizi on line (Fisconline ed Entratel) possono essere richieste sul sito www.Agenziaentrate.gov.it Una volta ottenute, il contribuente può collegarsi al sito del proprio agente della riscossione o direttamente al sito www.Equitaliaspa.it. Si può prendere visione della propria posizione debitoria inserendo il codice fiscale o la partita Iva e selezionando la/le provincia/e di residenza per le persone fisiche o la sede legale per le società. Utenti Inps - I contribuenti in possesso delle credenziali Inps (codice fiscale e pin) possono utilizzare il percorso rapido di accesso sia attraverso i siti del Gruppo Equitalia (box “Servizi web”) sia dell’Inps (cliccando su “Al servizio del cittadino” in home page). Chi non possiede le credenziali dell’Istituto di previdenza potrà ottenerle sul sito www.Inps.it Effettuato l’accesso all’estratto conto online, si può prendere visione della propria posizione debitoria dal 2000 a oggi. Possessori Carta nazionale dei servizi I possessori della Cns possono utilizzare il percorso rapido di accesso utilizzando il link “Smart card”, disponibile nella pagina di login dell’estratto conto e seguendo le istruzioni riportate. La Cns è distribuita dalle Pubbliche amministrazioni che hanno aderito al contratto quadro del Digitpa. Ulteriori informazioni sulla Carta nazionale dei servizi sono disponibili sul sito www.Progettocns.it Si può accedere al servizio estratto conto direttamente dalla finestra “Servizi web” nella homepage del sito www.Equitaliaspa.it |
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ATTIVAZIONE DELLE CASELLE DI POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA (PEC) PER LE AREE ORGANIZZATIVE DELLA GIUNTA REGIONALE DELLA VALLE D’AOSTA |
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Aosta, 6 settembre 2010 - La Presidenza della Regione informa che, durante la seduta del 3 settembre della Giunta regionale, è stata adottata la deliberazione che prevede l’attivazione di 22 caselle di Posta Elettronica Certificata e di ulteriori 22 caselle di posta elettronica ordinaria istituzionale, una per ciascuna Area Organizzativa Omogenea dell’Amministrazione regionale, così come previsto, in particolare, dal Dpr 11 febbraio 2005 n. 68 e dal Codice dell’Amministrazione digitale (d.Lgs 7 marzo 2005 n. 82). Si tratta di un ulteriore passaggio dell’Amministrazione regionale verso nuove forme di interazione con i cittadini e verso la semplificazione. La Pec - Posta Elettronica Certificata - è un sistema di posta elettronica che fornisce al mittente la certezza, con valenza giuridico-probatoria, dell’invio e della consegna dei messaggi al destinatario, nonché dell’integrità del testo trasmesso. La trasmissione dalla casella Pec mittente alla casella Pec ricevente equivale, infatti, a una raccomandata con ricevuta di ritorno. La Pec fa risparmiare tempo e denaro, perché permette di scambiare documenti con valore legale, evitando sia di recarsi personalmente presso gli uffici, sia di spedire raccomandate postali. È per questo motivo che la casella di posta elettronica certificata è uno degli strumenti chiave per digitalizzare il lavoro delle amministrazioni pubbliche. Le norme più recenti hanno esteso la portata della Pec, come strumento di scambio di documenti, dal solo ambito delle amministrazioni a quelli delle imprese, dei professionisti e dei cittadini. La diffusione della Pec rientra nelle attuali priorità, sia nazionali sia regionali afferenti al processo di "dematerializzazione" della documentazione. All´interno del Piano nazionale di e-Government 2012 è previsto il progetto “Casella elettronica certificata”, che mira a digitalizzare completamente i flussi documentali tra amministrazione centrale e cittadini. L’amministrazione ha ritenuto, per ampliare le modalità di interazione telematica con gli utenti, di attivare al contempo caselle istituzionali di posta elettronica ordinaria, che saranno disponibili per gli utenti non dotati di Pec. Il piano pluriennale 2010-2012 per l’informatica approvato dalla Giunta e attualmente all’esame del Consiglio regionale contiene riferimenti progettuali alla posta elettronica certificata in diverse aree dell’Amministrazione (lavoro, istruzione, sportello unico enti locali, ecc.), in sinergia con le azioni del governo nazionale e a dimostrazione di una sensibilità diffusa dei settori regionali nei confronti della dematerializzazione. All’insegna della massima trasparenza e chiarezza nell’impiego di queste nuove tecnologie, la deliberazione approva anche le istruzioni destinate ai soggetti che intendono comunicare con l’Amministrazione. Tali regole, insieme agli indirizzi delle Pec e delle caselle di posta elettronica istituzionale, saranno pubblicate in un’apposita sezione del sito regionale a disposizione dell’utenza interessata. |
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RISPARMIO ATTRAVERSO LE TECNOLOGIE INFORMATICHE: LA REGIONE MARCHE TRA I MIGLIORI ESEMPI AL MONDO. |
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Ancona, 6 settembre 2010 - La Regione Marche figura tra i migliori esempi al mondo di contenimento della spesa amministrativa attraverso il ricorso alle tecnologie informatiche. A dare questo riconoscimento, una delle piu` note societa` internazionali di ricerca e sviluppo di modelli di mercato in ambito tecnologico, la Gartner, Inc. - www.Gartner.com - che ha incluso il progetto di protocollo informatico e gestione dei flussi documentali della Regione Marche tra i cinque esempi a livello mondiale di ´buone prassi´. Il progetto Paleo, diffuso anche in numerosi enti locali e nel settore della sanita` ha infatti contribuito al miglioramento della efficienza interne e alla riduzione dei costi della amministrazione. E cosi` l´ente conferma il deciso impegno verso la ´dematerializzazione´ dei servizi per i cittadini, le imprese, i dipendenti regionali. Un altro valido esempio e` quello della Carta Raffaello, nata nel 2003 come strumento abilitante per i cittadini delle Marche ai servizi telematici di e-government, che si conferma oggi quale infrastruttura necessaria a supportare tutti i processi di dematerializzazione dei procedimenti amministrativi sul territorio regionale e a migliorare l´efficacia ed efficienza della pubblica amministrazione. E´ proprio di questi giorni il raggiungimento di quota 45.000 tessere distribuite gratuitamente dalla Regione su tutto il territorio marchigiano ad altrettanti cittadini ed imprese. Le Marche si attestano cosi`, dopo il ´riconoscimento´ del ministro Brunetta per la velocita` con cui la Regione si sta adoperando per l´avvio della certificazione medica online, come un modello sul piano dell´informatizzazione della pubblica amministrazione. Il che significa risparmio economico e tutela dell´ambiente: i benefici dell´utilizzo della Carta Raffaello, infatti, sono evidenti, a partire dall´azzeramento dei costi per carta, inchiostro delle stampanti e spedizione via posta tradizionale, per arrivare alla velocizzazione dell´iter delle pratiche fino alla loro archiviazione, senza contare il risparmio in termini di tempo sia per gli utenti che per gli operatori. Un esempio di efficacia ed efficienza raggiunte con l´utilizzo della Carta Raffaello e` l´implementazione, da parte dell´amministrazione regionale, del progetto per la dematerializzazione dei giustificativi (richieste ferie, permessi, assenze temporanee, ecc.) per i dipendenti regionali. Ad oggi sono stati prodotti 120.000 giustificativi online, con un indiscutibile risparmio per la Regione. La Carta Raffaello e` un supporto unico che racchiude diverse funzioni: puo` essere utilizzata come carta dei dipendenti della Pa regionale, come carta nazionale dei servizi (consente ai titolari di usufruire di qualunque servizio online erogato da qualunque pubblica amministrazione, locale o nazionale) e come carta di firma digitale (permette cioe` di sottoscrivere documenti elettronici). La Carta e` inoltre predisposta come tessera sanitaria e si inquadra cosi` nella recente iniziativa del ministero della Pubblica amministrazione di integrare le funzionalita` della tessera sanitaria nella Carta nazionale dei servizi. Grazie ai sistemi informativi di gestione dei servizi online rivolti ai cittadini, imprese e dipendenti regionali, che gestiscono in modalita` digitale la formazione dei documenti e, ove necessario, la sua sottoscrizione digitale, le Marche hanno raggiunto su questo versante livelli di eccellenza: nel corso del 2006-2007 i procedimenti digitali non erano neanche 30.000; a fine 2009, invece, si sono contati quasi 650.000 documenti digitalizzati. |
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DIGITAL DIVIDE IN CALO IN EMILIA-ROMAGNA CON BANDA LARGA PER 80MILA CITTADINI IN PIÙ: I PRIMI RISULTATI DELL’ACCORDO TRA REGIONE, LEPIDA SPA E TELECOM ITALIA. |
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Bologna, 6 settembre 2010 – Accesso alla banda larga entro l’anno per 80mila cittadini in più dell’Emilia-romagna, finora esclusi dal servizio, attraverso una serie di interventi di adeguamento sulle reti del territorio. Sono i primi risultati del Comitato tecnico paritetico che si è insediato in seguito all’accordo siglato ad aprile tra Regione, Lepida Spa e Telecom Italia. Obiettivo, analizzare e valutare la situazione delle centrali di telecomunicazioni esistenti in Emilia-romagna per colmare il “divario” tra chi ha accesso alle tecnologie dell’informazione e chi ancora no, soprattutto nelle zone dell’Appennino. Tutto questo in funzione degli interventi della Regione, di Lepida e di Telecom Italia, anche attraverso la partnership con Infratel. In base alle previsioni del Comitato, la lista degli interventi sulle centrali dovrebbe allungarsi ulteriormente per raggiungere complessivamente un centinaio di sedi. “Un passo avanti nel superamento del digital divide, che scende così al 10% – ha commentato Alfredo Peri, assessore regionale alle Infrastrutture materiali e immateriali, durante la conferenza stampa che si è svolta oggi – . Un risultato indubbiamente significativo, tanto più in questo momento di difficoltà economica, perché significa dare la possibilità alla comunità dell’Emilia-romagna – cittadini e imprese – di utilizzare al massimo tecnologie e infrastrutture. Non è solo un ‘lusso’, ma una necessità. Ed è principalmente il nostro obiettivo: far crescere la comunità regionale nel suo insieme”. “Grazie all’esperienza maturata – ha sottolineato Alessandro Talotta, responsabile Equivalence and Regulatory Affairs – Telecom Italia ritiene che solo attraverso una continua collaborazione tra pubblica amministrazione e imprese, nell’ambito di progetti di ‘Public-private Partnership’, si possa riuscire rapidamente a sviluppare territorialmente un’infrastruttura di telecomunicazione adeguata alle esigenze degli utenti. Tale sviluppo avverrà con la massima trasparenza e rispetto delle regole”. Per superare il digital divide in Emilia-romagna la Regione ha investito 5 milioni di euro, cui si sommano i 15 milioni del ministero delle Comunicazioni, per realizzare un piano complessivo con Infratel (società in house del ministero dello Sviluppo Economico) di 123 centrali telefoniche. L’accordo siglato ad aprile con Telecom Italia punta a sfruttare al meglio gli investimenti sulle infrastrutture per la banda larga già realizzati – o pianificati, o ancora in corso di valutazione – sia da parte della Regione e dagli enti locali, sia da parte di Telecom Italia. Il Comitato tecnico paritetico, dopo aver analizzato i bisogni del territorio e le opportunità di disporre di nuove tratte in fibra ottiche per le 123 centrali, ha raggiunto in pochi mesi un primo, importante risultato: Telecom Italia ha incluso nel proprio piano 2010 i lavori di adeguamento per 54 centrali, per erogare servizi Adsl con banda nominale di almeno 7 Mbps per mezzo della linea telefonica fissa ai cittadini e alle imprese residenti in diverse zone, che potranno acquistarli direttamente da Telecom Italia o da altri operatori. Si è passati quindi dalle 8 centrali del piano iniziale di Telecom Italia (mese di maggio 2010) alle 29 di giugno, diventate poi 46 a luglio, per arrivare a quota 54 centrali interessate da interventi di adeguamento del mese di agosto. A ciò si aggiungono altri 15 interventi che Telecom Italia farà in autonomia, e i due completati a Pianello Val Tidone (Piacenza) e a Sestola (Modena), dove i servizi sono già commercializzati. A oggi sono così ben 71 gli interventi sul territorio, tra quelli già completati e quelli in corso, che riguardano 54 Comuni dell’Emilia-romagna: questo significa concretamente accesso alla banda larga per 80mila cittadini in più (il 2% della popolazione), che prima erano esclusi dal servizio. Un ulteriore passo avanti nella riduzione del digital divide (che, secondo le stime di Lepida, riguarda il 12% della popolazione), e che in questo modo scende al 10%. |
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A ROMA CONFERENZA INTERNAZIONALE SU TECNOLOGIE LASER A 50 ANNI DALLA LORO SCOPERTA |
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Roma, 6 settembre 2010 - Dal 6 al 10 settembre si terrà a Roma la 35esima conferenza “International Conference on Infrared Millimeter and Thz Waves” Irmmw-thz 2010. Si tratta del maggiore evento mondiale sulle applicazioni della radiazione infrarossa, del Terahertz e delle onde millimetriche che coprono diversi campi di frontiera nella ricerca: scienza dei materiali, astrofisica, riscaldamento di plasmi termonucleari, nonché vari settori della diagnostica: biomedica, ambientale, dei beni culturali, e più recentemente la ‘security’. Aprirà i lavori il Commissario dell’Enea, ing. Giovanni Lelli, per evidenziare l’interdisciplinarietà delle ricerche effettuate, l’impegno tecnologico ed i risultati raggiunti nelle diverse applicazioni delle tecnologie ottiche, che hanno consentito all’Agenzia Enea di svolgere un ruolo di primo piano. Seguiranno le relazioni scientifiche del Prof. Orazio Svelto del Politecnico di Milano per commemorare il 50° anniversario dell’invenzione del Laser, del Prof. George Neil del Jefferson Lab-usa, che traccerà la storia della ricerca sul laser a elettroni liberi e le sue prospettive, e del Prof. Qing Hu del Mit-boston, che presenterà i più recenti sviluppi dei nuovi Laser a Cascata Quantica. E’ prevista la partecipazione di oltre 600 scienziati provenienti da 36 Paesi e nell’area espositiva allestita nella Sala Colonne dell’Angelicum verranno presentate le più avanzate tecnologie sviluppate da piccole e medie imprese operanti a livello internazionale. Http://www.irmmw-thz2010.org |
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WELCOME II – PROMUOVERE IL RIENTRO DEI RICERCATORI POST-DOTTORATO NELLO SPAZIO EUROPEO DELLA RICERCA |
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Bruxelles, 6 settembre 2010 - La Fundação para a Ciência e a Tecnologia (Fondazione per la Scienza e la Tecnologia) del Portogallo sta per avviare il programma Welcome Ii, inteso a consentire ai ricercatori post-dottorato di qualsiasi Stato membro / paese associato, che negli ultimi 3 anni hanno vissuto e svolto attività di ricerca al di fuori dell´Unione europea (ad esempio un ricercatore francese negli Stati Uniti o un ricercatore norvegese in Giappone), di lavorare presso istituzioni in Portogallo, mediante la firma di contratti triennali di lavoro con l´istituto ospitante. Sono ammissibili le candidature di ricercatori.Post-dottorato che siano cittadini di uno dei seguenti paesi: Stati membri dell´Ue: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna , Svezia e Regno Unito. Paesi associati al Settimo Programma Quadra per la ricerca: Croazia, Rep. Macedonia, Islanda, Israele, Liechtenstein, Norvegia, Serbia, Svizzera, Turchia, Albania, Montenegro e Bosnia-erzegovina. Le candidature devono essere presentate congiuntamente dall´istituto ospitante e dal singolo ricercatore. Sono ammessi tutti i settori di ricerca e l´oggetto della ricerca può essere scelto liberamente. Le candidature saranno selezionate mediante valutazione internazionale inter pares. Avvio del bando: 1 ottobre 2010 Scadenza: 12 dicembre 2010 http://alfa.Fct.mctes.pt/welcome2 |
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RIPARTE IL CONCORSO UE PER GIOVANI TRADUTTORI 2010 |
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Bruxelles, 6 settembre 2010 - Il concorso Juvenes Translatores 2010, alla sua Iv edizione, consente agli studenti diciassettenni di tutta l´Ue di cimentarsi nell´esperienza della traduzione e forse scoprire nuovi talenti e interessi per un mestiere che può offrire svariati sblocchi professionali. Quest´anno saranno ammesse 73 scuole italiane, che potranno iscrivere 5 studenti ciascuna. L´iscrizione va presentata on-line sul sito http://ec.Europa.eu/translatores entro il 20 ottobre 2010. La prova si terrà il 23 novembre 2010, contemporaneamente in tutte le scuole selezionate dell´Unione europea. ‘Il concorso è destinato a incoraggiare l´uso e l´apprendimento delle lingue straniere in Europa nonché dell´arte specifica della traduzione’, ha spiegato Androulla Vassiliou, commissario europeo responsabile per l´istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù. ‘Le conoscenze linguistiche sono un atout importante per i giovani d´oggi che viaggiano più delle generazioni precedenti e sono maggiormente propensi a cercare lavoro all´estero. La conoscenza delle lingue vi apre maggiori prospettive e allarga i vostri orizzonti´, ha aggiunto il commissario. Il concorso Juvenes Translatores, giunto ora ala Iv edizione, ha riscontrato molto successo presso gli insegnanti e gli studenti. Nell´edizione precedente la migliore traduttrice è risultata un´allieva del Liceo linguistico Capitanio di Bergamo, che assieme alle sue compagne ha vissuto un´esperienza nuova e per certi versi inaspettata. Quest´anno, in considerazione dell´entusiasmo suscitato dal concorso dal suo avvio nel 2007, il numero complessivo delle scuole ammesse a partecipare è stato portato da 690 a più di 750, di cui 73 italiane. (in calce). Modalità di svolgimento del concorso Juvenes Translatores 2010 - Prima fase: iscrizione - Tra il 1° settembre e il 20 ottobre tutte le scuole secondarie di tutti gli Stati membri che desiderano partecipare dovranno iscriversi utilizzando il modulo online, disponibile sul sito Internet del concorso http://ec.Europa.eu/translatores nelle 23 lingue ufficiali dell´Unione europea. Ai fini di una valida iscrizione, si invitano le scuole a leggere con attenzione il testo del regolamento e le risposte alle domande più frequenti. Seconda fase: selezione delle scuole partecipanti - Se in uno Stato membro il numero di iscrizioni supera la quota nazionale, Al termine delle iscrizionila Commissione procederà a un´estrazione a sorte elettronica al fine di determinare quali scuole saranno ammesse a partecipare. Il numero delle scuole selezionate per ciascuno Stato membro è in funzione del numero di seggi che ciascun paese avrà nel Parlamento europeo nel 2014. Per l´Italia il numero di scuole partecipanti all´edizione 2010 è di 73. Nella seconda fase ciascuna scuola selezionata comunicherà i nominativi di un massimo di cinque studenti nati nel 1993. Possono partecipare studenti di qualsiasi nazionalità, a patto che siano iscritti in una scuola sita in uno Stato membro dell´Ue.contemporaneamente, gli studenti indicheranno le lingue da cui e verso cui intendono tradurre, scegliendo fra le 23 lingue ufficiali dell´Unione europea (ad esempio, dal polacco in romeno o dal maltese in finlandese). La prova di concorso - Il concorso avrà luogo il 23 novembre 2010 e le prove di traduzione si svolgeranno simultaneamente in tutti gli Stati membri sotto la supervisione delle scuole. I partecipanti disporranno di due ore di tempo per tradurre un testo che sarà inviato alle scuole poco prima dell´inizio delle prove. Sono permessi i dizionari, ma non potranno essere utilizzati strumenti elettronici. Valutazione degli elaborati - Alla fine delle prove, le traduzioni saranno valutate da una giuria composta da traduttori della Direzione generale della traduzione della Commissione europea, che sceglierà la migliore traduzione di ciascuno Stato membro. Premiazione - I 27 vincitori saranno invitati a una cerimonia di premiazione a Bruxelles nella primavera 2011, cui presenzierà la sig.Ra Androulla Vassiliou, Commissaria europea per l´istruzione, la cultura, i giovani e il multilinguismo. Durante il loro soggiorno a Bruxelles i vincitori avranno l´occasione di fare conoscenza gli uni con gli altri e di incontrare traduttori dell´Unione europea. |
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PREMIAZIONE DI GIOVANI INVENTORI PRESSO LA RAPPRESENTANZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA IN ITALIA |
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Roma, 6 settembre 2010 - In mostra il 7 settembre, a Roma, le creazioni degli studenti che hanno partecipato al concorso organizzato dall’Irpps-cnr in collaborazione con il Ministro della Gioventù e la Rappresentanza in Italia della Commissione europea. L’iniziativa mira a stimolare la creatività dei giovani e a favorire il loro avvicinamento al mondo della ricerca. È una giornata dedicata agli studenti-inventori delle scuole superiori italiane, in particolare degli istituti tecnici, ‘Invfactor-anche tu genio!’. L’evento, che conclude la competizione lanciata in marzo dal Consiglio Nazionale delle Ricerche e accolta con entusiasmo da ragazzi e docenti, si svolgerà martedì 7 settembre a Roma presso lo Spazio Europa (via Iv Novembre, 149) e prevede l’esposizione al pubblico delle invenzioni finaliste dalle ore 10.00 alle 14.00, mentre la premiazione dei vincitori avrà luogo alle 12.30. Quest’anno ‘Invfactor’ ha visto la partecipazione di 38 invenzioni provenienti da tutta Italia, frutto dell’ingegno creativo di giovani di età compresa tra i 15 e i 19 anni. Tra queste, nove proposte sono le finaliste selezionate da un team di ricercatori e rappresentanti delle istituzioni: “I progetti pervenuti denotano una spiccata sensibilità, in particolare verso le tematiche dell’ambiente, della mobilità e del sociale”, spiega Rossella Palomba dell’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali (Irpps) del Cnr, coordinatrice dell’iniziativa con la consulenza di Leo Sorge. “Tra i più interessanti, alcuni prototipi di veicoli a basso impatto energetico e tecnologie di supporto ai disabili”. La giuria premierà i vincitori al termine della mattinata, nel corso della quale i ragazzi e gli insegnanti autori dei progetti finalisti illustreranno alla giuria le tappe fondamentali della progettazione e realizzazione dei lavori, mostrandone dal vivo la funzionalità e le caratteristiche innovative. Interverrà, tra gli altri, il Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea Lucio Battistotti. ‘Invfactor’, organizzato dall’Irpps-cnr, dal Ministro della Gioventù e dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea con l’adesione del Presidente della Repubblica italiana, nasce con l’intento di valorizzare il talento e le intelligenze delle nuove generazioni, incoraggiando e stimolando il loro sempre maggiore avvicinamento al mondo della scienza. L´iniziativa si inserisce così nel cosiddetto ‘triangolo della conoscenza’ che lega in maniera forte i tre elementi cardine del progresso: istruzione, ricerca e innovazione. “Invfactor è un’altra importantissima testimonianza del genio creativo dei giovani italiani”, dichiara il Ministro della Gioventù, Giorgia Meloni. “Il talento della nostra ‘meglio gioventù’ rappresenta un vero e proprio patrimonio nazionale, di valore inestimabile, e una garanzia per il futuro dell’Italia. Per questo – conclude il Ministro – sono fermamente convinta che si debba difendere e promuovere con ogni mezzo questa grande fucina di giovani idee, investendo in essa con spirito di mecenatismo”. Il Direttore della Rappresentanza della Commissione Lucio Battistotti ha dichiarato: "Giovani e innovazione sono simboli entrambi di una proiezione verso il futuro e del costante desiderio di migliorare la nostra vita. Non a caso, questo binomio è alla base della nuova strategia di sviluppo economico Europa 2020, presentata dalla Commissione quest´anno, che punta proprio sui giovani per promuovere un´economia più sostenibile, competitiva, qualificata e inclusiva. ‘Invfactor’ rappresenta al meglio tali importanti obiettivi e testimonia il genio di questi ragazzi". Gli autori delle tre invenzioni vincitrici, selezionati dalla giuria, prenderanno parte - in un apposito settore denominato ‘Young talents on display’ - a ‘Light ‘10-Accendi la luce sulla scienza’, la manifestazione organizzata dal Cnr nell’ambito della ‘Notte europea dei ricercatori’ per avvicinare i giovani al mondo della ricerca scientifica. L’evento ‘Light’ si terrà venerdì 24 settembre al Planetario di Roma dalle ore 17.00 alle 01.00. |
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LA TRADUZIONE, UN´ESPERIENZA NUOVA I GIOVANI TRADUTTORI SI METTONO ALLA PROVA |
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Bruxelles, 6 settembre 2010 - Tradurre un testo specializzato, analizzarlo, comprenderlo, riscriverne il contenuto utilizzando una terminologia adeguata e il registro stilistico appropriato. Questa esperienza è stata un´autentica sorpresa per Sara Bellini, Maria Teresa Longo, Laura Mastrocicco, Alice Prussiani (la vincitrice italiana per il 2010) e Arianna Zucaro, le cinque giovani allieve del Iv Liceo linguistico europeo Capitanio di Bergamo che hanno partecipato con successo al concorso Juvenes Translatores 2010. Come hanno potuto constatare di persona, l´approccio alla traduzione del concorso è diverso da quello delle versioni scolastiche di latino o della traduzione grammaticale dei libri di testo delle lingue studiate: inglese, francese e tedesco. Particolarmente insidiosi i false friends, tranelli delle lingue, ma anche altre le questioni da affrontare e le decisioni da prendere in così poco tempo e con un ricorso limitato ai dizionari: tradurre tutti i termini tecnici, anche quelli che siamo abituati a sentire in inglese? Posso cambiare l´ordine delle frasi? traduco "alla lettera" o mi discosto? Maiuscolo o minuscolo? A questi e altri quesiti sollevati durante la sua visita alle classi Iv e V del Liceo linguistico Capitanio, l´Antenna della Direzione generale della Traduzione ha cercato di dare risposte concrete spiegando che l´attività traduttiva è esercizio complesso, non limitato alla mera comprensione del testo, che richiede un livello più approfondito di interpretazione e una resa stilistica che deve tenere conto del destinatario. Ma è stata la prof.Ssa Antonella Fassi, giovane e dinamica insegnante che ha guidato le novelle traduttrici nelle varie fasi del concorso, che riesce a cogliere la vera essenza della prova, la cui valutazione ha poco a che fare con i criteri applicabili al rendimento scolastico. Spiega che mentre le prestazioni scolastiche sono giudicate su parametri direttamente legati alle nozioni impartite, la traduzione richiede il coinvolgimento di altre conoscenze, non strettamente specifiche della disciplina: sensibilità linguistica, cultura generale, sensibilità interpretativa, capacità di reinterpretare, riprodurre in modo fluido e naturale nella propria lingua il contenuto di un testo redatto in un´altra lingua. La partecipazione al concorso per giovani traduttori permette di mettere alla prova le proprie conoscenze ed è un modo per ampliare la valutazione di se stessi non solo legata alle materie accademiche. Per questo motivo l´esperienza è stata giudicata particolarmente positiva dagli insegnanti e dagli studenti. Alice Prussiani, una ragazza snella dai lunghi capelli neri e dai vivaci occhi scuri, ha raccontato la sua visita-premio a Bruxelles. È stato interessante incontrare i suoi coetanei vincitori degli altri Stati membri e conoscere la Commissaria per il multilinguismo, Androulla Vassiliou, ed anche osservare come lavorano i traduttori della Direzione generale della Traduzione: Purtroppo però nonostante il successo ottenuto Alice non sembra intenzionata a seguire la strada professionale della traduzione, preferendo invece in futuro occuparsi di statistica. Un talento in meno per la traduzione? Forse, ma soprattutto una ragazza che si è messa alla prova e si è arricchita di una nuova esperienza. |
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VENDOLA FIRMA PROTOCOLLO DIRITTI A SCUOLA E INVITA LA GELMINI A RIAPRIRE DIALOGO |
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Bari, 6 settembre 2010 - Riaprire il dialogo con i precari della scuola in sciopero della fame. Questo è l’invito a distanza che il presidente della regione Nichi Vendola ha voluto rivolgere al ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini in occasione della firma, il 3 settembre a Bari in Presidenza (la Gelmini aveva già firmato a Roma) del protocollo d’intesa per la realizzazione, per il secondo anno consecutivo, del progetto Diritti a scuola. L’obiettivo principale è di aumentare le competenze di base e di elevare i livelli di apprendimento degli studenti pugliesi in quelle materie (italiano matematica e materie scientifiche) individuate dall’Ocse quali materie fondamentali. Novità di quest’anno, l’estensione anche al biennio della scuola superiore. “Deponiamo le armi della contesa politica - ha detto Vendola in conferenza stampa all’indomani delle dichiarazioni del Ministro dell’istruzione - e discutiamo insieme dei diritti all’educazione e all’insegnamento dei bambini, delle bambine, dei ragazzi, soprattutto di quelli più fragili, di quelli delle periferie urbane perché non vengano messi nell’angolo e stritolati. Un bambino che fallisce racconta del fallimento di un intero progetto”. “Diritti a scuola - ha aggiunto l’assessore regionale al diritto allo studio e formazione Alba Sasso - sta per ricevere il riconoscimento e il sostegno culturale dell’Unicef. Non solo. Ma sono gli stessi dati forniti da una struttura ministeriale, l’Invalsi (l’istituto nazionale per la valutazione del sistema scolastico) a segnalare i trend positivi dei livelli di apprendimento degli studenti pugliesi proprio grazie al progetto Diritti a scuola”. Diritti a scuola ha coinvolto lo scorso anno, in tutta la Puglia, circa 1250 docenti precari e 400 personale Ata e migliaia di studenti, diventando non solo una buona prassi della regione ma anche un argine di fronte all’emergenza occupazione dei precari della scuola. La firma del protocollo per Diritti a scuola infatti si inserisce in un momento di grande drammaticità per la scuola pubblica italiana e per i 200mila precari che proprio ieri in conferenza stampa erano stati in qualche modo “respinti” dalla Gelmini perché “non potevano essere assorbiti dal mondo scolastico”. “Un esodo forzato di massa e un colpo basso al diritto delle donne ad essere sul mercato del lavoro” per Vendola che ricordato anche quanto “i precari siano stati l’architrave della scuola pubblica, vittime essi stessi della precarietà e quanto avrebbero avuto invece diritto ad una considerazione diversa da parte dell’intera classe dirigente. Noi in Puglia con questo progetto attenuiamo la sofferenza per circa 2.000 precari”. Il progetto è stato finanziato quest’anno con 20milioni di euro “una cifra inferiore rispetto allo scorso anno (25milioni ndr) perché abbiamo dovuto tenerci in equilibrio - ha detto Vendola - grazie proprio alle attività frenetiche e a 360gradi del ministro Tremonti che ci ha tagliato tutto. Se non avessimo fatto così, la regione avrebbe subito un salasso, questo sì, epocale”. Ma la speranza di rintracciare ancora finanziamenti per implementare il progetto comunque c’è. Per quanto riguarda i tempi, dopo la delibera di giunta, ci sarà il bando che successivamente sarà gestito, in modo congiunto, sia dall’Ufficio scolastico regionale che dalla regione. |
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ATENEI A CONFRONTO, PARTE LA FEDERAZIONE DEL SISTEMA UNIVERSITARIO |
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Campobasso, 6 settembre 2010 - Consolidare la base conoscitiva delle Università; definire interfacce in grado di rispondere efficacemente alle loro esigenze; coinvolgerle in modo più attivo nell´ambito macroregionale e nei rispettivi territori di appartenenza; aumentarne la cooperazione e le sinergie. Anche fra gli Atenei si comincia a ragionare in un´ottica di federalismo e in tale prospettiva si colloca la proposta di un Protocollo d´Intesa per l´attuazione del progetto "Federazione del Sistema universitario molisano - lucano - pugliese" tra, l´Università degli Studi del Molise, l´Università degli Studi di Bari Aldo Moro, l´Università degli Studi del Salento, l´Università degli Studi della Basilicata, il Politecnico di Bari e l´Università degli Studi di Foggia. La presentazione è avvenuta il 2 settembre a Bari, presso l´Aula Magna "Aldo Cossu" dell´Ateneo barese, nel corso della quale i Rettori delle Università proponenti hanno illustrato gli obiettivi specifici del progetto. |
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DALLA REGIONE VENETO 2 MILIONI DI EURO PER PERSONALE DOCENTE PRECARIO A TEMPO DETERMINATO |
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Venezia, 6 settembre 2010 - “Il tema dei tagli è sempre stato affrontato dalla nostra Regione con spirito di collaborazione, ma con la consapevolezza che si debba credere che la scuola vada governata con il chiaro obbiettivo che deve essere principalmente quello di una sempre migliore formazione e di un rapporto con il mondo del lavoro che riguardi sia gli studenti che i docenti, ben consapevoli che scelte irresponsabili fatte in altri tempi oggi sono un macigno economico e sociale che pesa su tutti noi”. Commenta così Elena Donazzan, assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro, l’Accordo per la realizzazione di interventi finalizzati all’integrazione e al potenziamento dei servizi di istruzione, per cui la Regione del Veneto ha messo a disposizione 2 milioni di euro, sottoscritto oggi tra l’assessorato alle politiche dell’Istruzione, Formazione e Lavoro della stessa Regione e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. “Abbiamo tenuto con il Ministero - specifica l’assessore regionale- in questi ultimi anni, uno stretto collegamento che ci ha permesso di dare suggerimenti, spesso accolti, come quello sul potenziamento degli istituti tecnici e professionali o, ad esempio, quello sulla definizione di quote di studenti stranieri per una migliore integrazione ”. “Questo raccordo - precisa Donazzan-, nella comune intenzione di valorizzare le buone esperienze che nella nostra Regione hanno dato ottimi risultati, ha permesso che affrontassimo anche il difficile tema dei precari, che ora vede risposte concrete”. “Anche quest’anno infatti - prosegue l’assessore regionale- come in quello precedente, il Veneto ha sottoscritto un accordo con cui si indirizzano iniziative di formazione unite ad un sostegno al reddito, il tutto rivolto al personale docente oggi considerato precario, con contratto a tempo determinato”. “A questi docenti - conclude Donazzan - ,impegnati in percorsi tesi a favorire l’innovazione didattica e a migliorare il livello qualitativo dell’offerta scolastica, sarà garantita un’integrazione del sussidio di disoccupazione e, contestualmente, verrà riconosciuta la valutazione dell’intero anno di servizio ai fini del punteggio per le graduatorie”. |
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OLTRE UN MILIONE DI EURO PER LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE MOLISANE I PROGETTI DOVRANNO PUNTARE SULL´ALLUNGAMENTO DEL TEMPO SCUOLA NELLE ORE POMERIDIANE E SU UN APPROCCIO DIDATTICO INDIVIDUALIZZATO |
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Campobasso, 16 settembre 2010 - Un milione e centomila euro circa è il finanziamento che la Regione Molise ha messo a disposizione delle Istituzioni scolastiche molisane di ogni ordine e grado per sostenere l´apposito Avviso pubblico per la presentazione di progetti tendenti all´innalzamento della qualità dell´offerta formativa mediante l´allungamento del tempo scuola, in particolare nelle ore pomeridiane, e l´approccio didattico personalizzato, anche attraverso un rapporto adeguato fra docente-discente. Lo prevede un Protocollo d´intesa tra Ministero dell´Istruzione e Regione Molise, alla cui stesura ha lavorato attivamente l´Assessore regionale all´Istruzione, Filoteo Di Sandro, e che è stato sottoscritto dal Ministro Gelmini e dal Presidente Iorio, finalizzato al miglioramento dei livelli di apprendimento della popolazione scolastica molisana per l´anno didattico 2010-2011. "Seguiamo in questo modo - ha detto il Presidente Iorio - un percorso iniziato lo scorso anno tendente da un lato, a migliorare l´offerta scolastica molisana, e dall´altro, ad impegnare il maggior numero possibile di insegnanti precari in iniziative da attivare nelle varie scuole della Regione. Tutto questo nell´ambito di quell´idea che abbiamo come Governo regionale che nessuno deve essere lasciato solo nelle sue problematiche lavorative soprattutto in questo particolare momento di crisi. Siamo coscienti delle condizioni di tanti insegnanti che ancora non hanno raggiunto una stabilità lavorativa e intendiamo impegnarci direttamente per cercare di ridurre, se non eliminare completamente, le difficoltà che essi vivono nell´ambito di un precariato che speriamo possa durare il meno possibile lasciando il posto, in tempi brevi, ad una stabilità occupazionale definitiva". Il Protocollo prevede, inoltre, una serie di misure a sostegno degli studenti molisani che si sostanziano nel potenziamento dell´insegnamento scientifico, matematico ed informatico, e nell´accrescimento delle competenze nella lettura e nella comprensione del testo, nonché delle lingue straniere. Particolare attenzione viene riservata alla dispersione scolastica con azioni di accompagnamento, recupero e reinserimento dei casi a rischio, ed alla implementazione dell´offerta formativa mediante la presenza di pluriclassi ed il ripristino del tempo prolungato. |
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LOMBARDIA: PRECARI SCUOLA, ROSSONI:NO AD ANNUNCI PREMATURI L´ASSESSORE: CAPIRE IL REALE FABBISOGNO PRIMA DI INTERVENIRE |
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Milano, 6 settembre 2010 - "Per quanto riguarda la situazione dei precari della scuola è inutile e strumentale fare annunci prematuri". E´ quanto afferma il 3 settembre l´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia, Gianni Rossoni, commentando la notizia dello stanziamento di 3 milioni di euro del Fondo Sociale Europeo (Fse) da parte della Regione Liguria. "Come ho già affermato - prosegue Rossoni - siamo disponibili ad intervenire a fronte di una chiarezza del reale fabbisogno. Si tratta quindi di completare le nomine annuali; a quel punto metteremo in campo gli interventi che saranno necessari integrando i diversi strumenti: la priorità per le supplenze brevi prevista dal decreto ministeriale e i progetti di arricchimento dell´offerta formativa". "Ricordo - aggiunge l´assessore - che per l´anno scolastico 2009-2010 sono ben 1.200 i precari della scuola che hanno partecipato ai progetti regionali di arricchimento dell´offerta formativa finanziate con risorse regionali. Sottolineo inoltre che le procedure snelle che abbiamo messo in atto hanno già consentito di riconoscere le risorse a tutte le persone, a differenza delle altre iniziative regionali che, utilizzando le risorse Fse, hanno adottato procedure complesse per cui molti precari sono ancora in attesa di essere pagati". |
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SCUOLA, DALLA REGIONE LIGURIA 3 MILIONI DI EURO PER NUOVI PROGETTI DI LAVORO |
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Genova, 6 settembre 2010 - Si apre uno spiraglio sulla questione precari della scuola. La Regione Liguria mette sul tavolo una misura del Fondo Sociale Europeo di 3 milioni di euro che punta a impiegare i precari riconosciuti dal decreto 68 del 2010 in diversi progetti di lavoro per sviluppare e migliorare l´insieme di tutto il progetto formativo scolastico. Lo ha reso noto l´assessore alla Pubblica Istruzione Pippo Rossetti. In pratica i lavoratori interessati potranno da subito dichiarare la loro disponibilità presso la direzione regionale scolastica e le autonomie scolastiche possono predisporre questi progetti strettamente legati all´accordo Regione Liguria-miur per la realizzazione di attività a carattere straordinario per innalzare la qualità dell´offerta formativa delle istituzioni scolastiche autonome. La scadenza per le domande è prevista per la fine di settembre. Fra i progetti compresi nell´intesa fra Regione Liguria e Ministero, l´integrazione degli immigrati, il rapporto scuola-extrascuola, l´orientamento, il rafforzamento dei processi legati alle forme di alternanza scuola-lavoro e molti altri. Spiega l´assessore Pippo Rossetti: "Ci aspettiamo non solo che i precari dichiarino la loro disponibilità a questa proposta, ma che vi sia una forte sinergia fra le scuole, i comuni e i territori per avviare una iniziativa che viene incontro ai precari per migliorare i progetti formativi sotto il profilo della quantità e della qualità. Sotto il profilo politico, è un sostegno al mondo della scuola che vive una fase difficilissima per la riduzione del personale non insegnante e docente e segna un aumentano dei ragazzi nelle aule. Credo che poter offrire a un precario un lavoro non fine a se stesso ma a sostegno dell´attività formativa scolastica risponda alle emergenze del momento". |
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INVITO A PRESENTARE PROPOSTE PER LA MOBILITÀ INDIVIDUALE DEGLI ALUNNI COMENIUS |
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Bruxelles, 6 settembre 2010 - La Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare proposte per il programma per la mobilità individuale degli alunni Comenius. L´azione Mobilità individuale degli alunni Comenius consente agli alunni della scuola secondaria di Ii grado di trascorrere da 3 a 10 mesi in una scuola e in una famiglia ospitanti all´estero. La mobilità degli alunni è organizzata fra scuole che partecipano - o hanno partecipato - a un partenariato scolastico Comenius. L´azione Comenius per la mobilità individuale degli alunni si basa sulla decisione riguardante il Programma per l´apprendimento permanente (Pap) che copre il periodo 2007-2013. L´obiettivo dell´iniziativa è quello di offrire esperienze di apprendimento europeo agli allievi, per sviluppare la loro comprensione della diversità culturale e linguistica europea, e per aiutarli ad acquisire le competenze necessarie per il loro sviluppo personale. Il programma può anche essere una preziosa esperienza pedagogica internazionale per gli insegnanti coinvolti nell´organizzazione e attuazione della mobilità. Su un livello più alto, l´iniziativa mira a sviluppare una cooperazione duratura tra le scuole partecipanti, a consentire loro di riconoscere gli studi svolti presso scuole partner all´estero e a rafforzare la dimensione europea dell´istruzione scolastica. Possono candidarsi alla Mobilità individuale degli alunni Comenius le scuole che sono o sono state coinvolte in un partenariato scolastico Comenius. Tutte le scuole partecipanti devono essere situate in uno dei seguenti paesi: Belgio, Repubblica ceca, Danimarca, Estonia, Spagna, Francia, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lussemburgo, Austria, Finlandia, Polonia, Slovacchia, Slovenia, Svezia, Norvegia. L´entità delle sovvenzioni da aggiudicare e la durata delle mobilità variano a seconda dei paesi e delle scuole che organizzano la mobilità degli alunni. Per consultare il testo completo dell´invito: GU C236 del 1º settembre 2010 |
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ALL´UNIVERSITÀ VITA-SALUTE SAN RAFFAELE OPEN DAY FACOLTÀ DI FILOSOFIA DISPUTE CON I FILOSOFI “BREVE STORIA DELL’ESSERE” |
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Milano, 6 settembre 2010 – Mercoledì 8 settembre dalle ore 11 la Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-salute San Raffaele propone a tutti gli studenti delle scuole superiori interessati di cimentarsi in un’autentica disputa con i docenti della Facoltà sul tema “Breve storia dell’essere” Dalle origini del pensiero greco, fino alle più moderne teorie della linguistica e delle neuroscienze: verrà interrogato un tema cruciale della storia del pensiero. Verrà proposta dunque una modalità di orientamento del tutto particolare, in cui si potranno sperimentare “sul campo” gli strumenti del dibattito e dell’analisi sui temi essenziali della filosofia: insieme agli studenti discuteranno il Professor Massimo Cacciari, il Professor Michele Di Francesco, il Professor Roberto Mordacci e il Professor Andrea Moro, autore del recente saggio Breve storia del verbo essere. Di seguito il programma della giornata: Mercoledì 8 settembre 2010, ore 11.00 via Olgettina, 58 – Milano; ore 11.00 - Dispute con i filosofi “Breve storia dell’essere” con Massimo Cacciari docente di Estetica e forme del fare; Michele Di Francesco Preside della Facoltà e docente di Filosofia della mente; Roberto Mordacci docente di Filosofia morale; Andrea Moro docente di Linguistica generale. A seguire - Presentazione dell´offerta didattica della Facoltà di Filosofia: Corso di Laurea in Filosofia; Corso di Laurea Magistrale in Scienze Filosofiche. Per partecipare, è opportuno registrarsi online sul sito www.Unisr.it cliccando sugli Eventi di orientamento in homepage. |
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EDUCARE AL CONSUMO CONSAPEVOLE |
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Bolzano, 6 novembre 2010 - Giovedì 9 settembre, presso l’Auditorium della scuola secondaria di I grado “A. Negri” in Viale Druso, 289 a Bolzano, si terrà il corso di aggiornamento “Educare al consumo consapevole” organizzato dall’Intendenza scolastica di lingua italiana - Servizio integrazione, educazione alla salute e consulenza scolastica. La proposta formativa ha accolto le indicazioni dell’Unione europea che, nell’ambito dell’educazione alla cittadinanza, si è posta tra gli obiettivi più importanti, quello dell’assunzione da parte dei cittadini di stili di vita sani ed ecocompatibili. Con il progetto Dolceta (Development of On Line Consumer Education Tools for Adults), la Ue ha elaborato un modello di educazione basato su competenze e ha creato il sito www.Dolceta.eu che, con una sezione dedicata agli insegnanti, può rappresentare un valido strumento per l’auto-aggiornamento nonché un supporto per avviare percorsi didattici. Gli ambiti di interesse dell’educazione al consumo consapevole sono trasversali alle aree di pertinenza dell’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione, che dallo scorso anno scolastico sono oggetto di valutazione interdisciplinare, sia nella scuola primaria sia in quella secondaria di I° grado. Il programma dettagliato del corso è pubblicato dal Servizio integrazione, educazione alla salute e consulenza scolastica nella nuova pagina dedicata all´ Educazione al consumo consapevole: http://www.Provincia.bz.it/intendenza-scolastica/progetti/2206.asp Presso la sede del corso si accetteranno iscrizioni anche la mattina stessa, prima dell´inizio dei lavori. |
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LA GIUNTA HA APPROVATO IL “LIBRO VERDE SULLA SCUOLA IN CALABRIA” |
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Reggio Calabria, 6 settembre 2010 - Su proposta dell’Assessore alla Cultura Mario Caligiuri, è stato approvato il “Libro Verde sulla scuola in Calabria”. “Si tratta – ha detto il 30 agosto l’Assessore Caligiuri – del primo esperimento del genere in Calabria e anche in Italia. Stiamo avviando, in altra parole, un dibattito fra tutti i soggetti che operano nel mondo della scuola, per individuare le linee di sviluppo dell’istruzione della nostra regione.Partendo da una attenta analisi dell’esistente, abbiamo individuato obiettivi ambiziosi e sfide strategiche nelle quali poter coinvolgere tutti gli attori interessati alla realizzazione di una scuola con standard europei.” Particolarmente soddisfatto si è detto il presidente Scopelliti per il quale il “Libro Verde” è uno strumento di programmazione e di rinnovamento del mondo della scuola, sulla base del modello di documento proposto dall’Unione Europea che affronta il tema centrale dello sviluppo della società calabrese, la formazione come investimento produttivo, e avvia, allo stesso tempo, un dialogo continuo e dinamico con tutte le componenti sociali e istituzionali: scuole, amministrazioni locali, docenti, famiglie e studenti, Università e media. La prima stesura del documento sarà presentata a tutti i dirigenti scolastici in una riunione il prossimo due settembre, organizzata dall’Ufficio Scolastico Regionale, durante la quale l’Assessore Caligiuri presenterà ai dirigenti degli istituti scolastici calabresi la bozza del “Libro Verde” e le modalità di concertazione che saranno avviate per perfezionare le linee guida e massimizzare l’apporto di tutti gli attori sociali ed istituzionali coinvolti. Dopo il primo incontro con i dirigenti scolastici, la fase di concertazione prevede la consultazione delle amministrazioni locali, della società civile, delle famiglie, degli studenti e delle associazioni, per raccogliere i punti di vista specifici e perfezionare le linee guida. Per facilitare la circolazione di tutti i contributi al “Libro Verde” è previsto l’allestimento di un sito web che avrà la funzione di stimolare e raccogliere l’apporto di tutti gli attori sociali e istituzionali coinvolti e servire da piattaforma di lavoro nella valutazione di tutti i contributi ricevuti dagli altri operatori sociali “Questa ulteriore iniziativa innovativa - ha detto Caligiuri - s’ inserisce all’interno delle diverse attività sul mondo della scuola avviate dalla Giunta Scopelliti nei primi quattro mesi di attività, con l’intenzione di ricercare soluzioni strutturali all´intero sistema dell´istruzione calabrese. Stiamo dimostrando con i fatti che il mondo della scuola è tra le priorità della Giunta Regionale, perché siamo convinti che l’investimento in cultura e formazione è un investimento ad alta redditività con ricadute significative positive sulla crescita economica e sullo sviluppo democratico dell’intera società calabrese”. |
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TSM: AL VIA LA TERZA EDIZIONE DEL MASTER IN DIRITTO E MANAGEMENT DELLE P.A. MERCOLEDÌ 8 SETTEMBRE IN PROGRAMMA UN INCONTRO INFORMATIVO |
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Trento, 6 settembre 2010 - Vista l’importanza di investire sull’alta formazione per rispondere alla richiesta di un adeguato livello di conoscenze concettuali e di concrete abilità di direzione, Tsm-trentino School of Management, in collaborazione con l’Università degli Studi di Trento, presenta un incontro informativo sulla terza edizione del Master in Diritto e Management delle Amministrazioni pubbliche. L´appuntamento è per mercoledì 8 settembre alle ore 17 nella Sala Formazione al secondo piano di Palazzo Roccabruna (via Santissima Trinità 24, Trento). Di seguito il programma dell´incontro formativo: ore 17.00 L’alta formazione di tsm Mauro Marcantoni, Direttore Generale di tsm. Ore 17.15 Il Master in Diritto e Management delle Amministrazioni pubbliche Andrea Francesconi, Direttore del Master. Ore 17.45 Informazioni sull’organizzazione del Master Paola Molignoni Responsabile e Network Manager del Master, Tiziana Coluzzi, Coordinatrice didattica del Master. Si prega di confermare la propria partecipazione scrivendo a sara.Mattivi@tsm.tn.it Per maggiori informazioni www.Tsm.tn.it |
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MATERA, LA PROVINCIA SI ATTIVA SUL FRONTE DELLA INNOVAZIONE |
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Matera, 6 settembre 2010 - All’evento parteciperanno i dirigenti scolastici di tutte le scuole superiori della provincia di Matera che l’assessore ai Rapporti con le scuole Antonio Montemurro ha coinvolto con l’obiettivo di: “dare loro l’opportunità di potenziare l’offerta formativa in un periodo in cui la scuola, attanagliata dal fenomeno dei tagli e del precariato, deve comunque poter sostenere le sfide di una formazione scolastica in linea con un mercato internazionale.” “Nello specifico – ha proseguito l’assessore Montemurro – le scuole che decideranno di adottare il programma, con cui il Ministero dell’Istruzione ha stipulato una convenzione negli anni scorsi, potranno erogare agli studenti un corso di informatica base e potranno attingere a tutti i materiali didattici.” “In un mercato del lavoro che si evolve rapidamente – ha concluso il presidente dell’Ente di via Ridola, Franco Stella – la scuola diventa un alleato prezioso per la crescita didattica e la maturazione di attitudini professionali economicamente valide. Il rapporto scuola-lavoro, anello della ben più complessa questione occupazionale, va affrontato con strumenti innovativi che sappiano fornire risposte efficaci.” |
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FORMAZIONE: AL VIA IN SICILIA DOCUMENTO PER RIORGANIZZAZIONE DEL SETTORE |
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Palermo, 6 settembre 2010 - Si e´ svolto il 2 settembre nella sede dell´assessorato regionale all´Istruzione e Formazione professionale, l´ultimo di una serie di incontri con le parti sociali, le organizzazioni sindacali e le associazioni datoriali, finalizzato alla redazione di una proposta per la riorganizzazione della formazione professionale in Sicilia. Il documento, nato sulla base delle linee guida stabilite dal presidente della Regione, Raffaele Lombardo, sara´ sottoposto nei prossimi giorni alla giunta di governo per la ratifica formale . Soddisfazione ha espresso l´assessore all´Istruzione e alla Formazione professionale, Mario Centorrino, per "la disponibilita´ dimostrata da tutte le parti politiche, sociali e dai sindacati. L´incontro di oggi costituisce un ulteriore passo avanti verso la definizione di un documento che e´ il frutto di un confronto costruttivo su un tema di prioritaria importanza per l´equilibrio economico - sociale della nostra regione". |
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TRENTO: UN BANDO PER PROGETTI DI RIFORESTAZIONE NEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO |
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Trento, 6 settembre 2010 - Un bando per la presentazione di progetti di riforestazione da realizzare nei paesi in via di sviluppo è stato approvato il 3 settembre dalla Giunta provinciale su proposta dell´assessore competente Lia Giovanazzi Beltrami. La logica è quella del Protocollo di Kyoto: ridurre le emissioni di anidride carbonica anche attraverso azioni di tipo compensativo. Per il Trentino, secondo il Piano energetico provinciale, le emissioni di Co2 da ridurre ammontano a 300.000 tonnellate; il 10% di queste potrà essere abbattuto attraverso progetti di compensazione realizzati nei paesi in via di sviluppo da organismi di volontariato trentini. Lo stanziamento per questi progetti è di 100.000 euro. Possono presentare i propri progetti le organizzazioni che operano nel campo della solidarietà internazionale riconosciute dalla Provincia autonoma di Trento. Le domande non dovranno contenere veri e propri progetti ma un´idea progettuale, che verrà in seguito dettagliata con un progetto definitivo. Le domande devono essere presentate al Servizio Emigrazione e solidarietà internazionale della Provincia entro il 30 ottobre 2010, complete di piano finanziario, con indicata la quota di autofinanziamento, non inferiore al 20% del costo totale del progetto. |
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TOSCANA: INFERMIERI: 1.674.000 EURO PER GLI ASSEGNI DI STUDIO L´INCENTIVO PER GLI ALLIEVI DEL CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN INFERMIERISTICA |
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Firenze, 6 settembre 2010 - Anche quest´anno la Regione ripropone un incentivo per gli studenti del corso di laurea triennale in infermieristica. L´assegno di studio per l´anno accademico 2009-2010 è stato deliberato nel corso dell´ultima giunta, e ammonta complessivamente a 1.674.000 euro, così ripartite tra le tre sedi universitarie: 819.000 a Firenze, 536.000 a Pisa, 319.000 a Siena. L´importo degli assegni per ogni singolo studente è di 955 euro per il primo anno, 1.936,per il secondo, 3.227 per il terzo. L´assegno viene corrisposto in un´unica soluzione alla fine di ciascun anno di corso. «Quella infermieristica è una professione essenziale per il buon funnziomento dei servizi ed è centrale nell´assistenza alle persone - dice l´assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia - A noi preme che i giovani si avvicinino a questa professione che richiede molta motivazione e tenacia ed è giusto assicurare degli incentivi a chi sceglie di intraprendere questa strada. Gli infermieri sono un punto di riferimento primario per l´attuazione di qualsiasi politica di sviluppo dei servizi sanitari, che punti, e la Toscana lo sta facendo, sulla qualità delle professioni sanitarie. Da quando, a partire dall´anno accademico 2000-2001, la Regione ha cominciato ad erogare gli assegni di studio, il numero degli iscritti al corso di laurea in infermieristica èprogressivamente cresciuto, ed è diminuito il fenomeno degli abbandoni». Tra le figure del settore sanitario, quella dell´infermiere è risultata sempre quella più carente in termini numerici. Dal 1996 la formazione è effettuata non piùdalle Regioni, ma dalle Università, e il corso di laurera è triennale. La Regione delega l´Ardsu, l´Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario, a gestire l´erogazione degli assegni di studio. Nell´anno accademico 2008-2009 gli assegni di studio corrisposti agli studenti sono stati in tutto 1.167: 368 per il primo anno, 353 per il secondo, 446 per il terzo. Il fabbisogno di infermieri programmato per il triennio 2009-2010 per la sanità toscana è di circa 3.000 infermieri, considerati sia il turn over che lo sviluppo di nuovi servizi. Nel triennio 2007-2009 si sono laureati complessivamente, nelle 3 Università toscane, circa 2.000 infermieri. Il fabbisogno programmato dalla Regione Toscana per l´anno 2009-2010 èstato di 1.200 infermieri. Il numero dei posti messi a bando dalle 3 Universitàè cresciuto ogni anno, passando dai 767 del 2001-2002 ai 1.000 del 2009-2010. E anche il numero delle domande ha avuto un progressivo incremento: da 1.035 nel 2001-2002 a 1.937 nel 2009-2010. |
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DI TESTA MIA, LE IDEE DEI GIOVANI PER STARE BENE IL PROGETTO, GIUNTO ALLA TERZA EDIZIONE, HA COINVOLTO 300 RAGAZZI TRA 16 E 20 ANNI |
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Firenze, 6 settembre 2010 - Le idee dei giovani per il benessere proprio e dei loro coetanei. Hanno preso forma nel corso dell´estate, diventeranno progetti concreti durante l´anno scolastico che sta per iniziare. Si è conclusa il 4 settembre a Volterra la terza edizione del progetto regionale Di Testa Mia, che dal 2008 ad oggi ha coinvolto oltre 300 ragazzi toscani tra i 16 e i 20 anni, che attraverso un bando di concorso hanno presentato le loro idee su come affrontare problematiche relative al benessere dei giovani, declinate su cinque temi: amore e sessualità, rischio e divertimento, reti e relazioni, individualità e conformismo, corpo e immagine. I ragazzi hanno messo in comune le loro idee ai Campus della Salute, tre nel corso dell´estate 2010: oggi, a Volterra, la giornata conclusiva del terzo Campus. «Le tematiche scelte - ha detto l´assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia - con sentono ai giovani di affrontare tutte le emergenze con cui possono trovarsi a contatto nella loro vita, dall´anoressia al bullismo, dalla droga ai giochi estremi, e il modello individuato per i Campus della salute permette loro di affrontarli in chiave critica e positiva. Nei Campus, i ragazzi hanno trascorso una settimana in compagnia dei tutors e di esperti del servizio sanitario toscano: figure di riferimento che li hanno aiutati e accompagnati nel percorso per far emergere e rendere fattibili le loro idee per la salute. Il passo successivo sarà ora quello di rendere concrete queste idee, trasformandole in progetti in grado di pormuovere nei loro coetanei comportamenti consapevoli e responsabili». Queste idee prenderanno corpo nel corso dell´anno scolastico: per la prima volta, infatti, sarà stabilita una continuità tra l´attività dei Campus e quella svolta a scuola, con l´attuazione del modello della Peer education, l´educazione tra pari. Nell´anno scolastico 2010-2011, i Peer educator, insieme agli insegnanti e agli operatori del serivzio sanitario toscano, elaboreranno progetti volti a promuovere nei loro coetanei l´adozione di comportamenti consapevoli e responsabili nelle occasioni di divertimento, con particolare riferimento all´uso di alcol e di sostanze, e alla sicurezza stradale. I progetti realizzati dai ragazzi saranno trasferiti nei luoghi di aggregazione giovanile: discoteche, pub. Ecc. Gli incidenti stradali, le cui vittime sono spesso giovani sotto l´effetto di alcol e droga, rappresentano un grave problema di sanità pubblica, con alti costi umani, sociali ed economici. Secondo l´Oms, gli incidenti stradali sono la seconda causa di morte in tutto il mondo nei giovani fino a 29 anni. Il progetto Di Testa Mia è partito nel 2008, con una sperimentazione regionale (un solo Campus), per poi essere trasferito nel 2009 ai tre poli di promozione della salute di Area Vasta (tre Campus g estiti dalle Asl di Lucca, Grosseto e Firenze); nel 2010 altri tre Campus, realizzati dalle Asl di Livorno, Arezzo e Prato. In questo triennio la Regione Toscana ha premiato complessivamente 37 progetti (uno per ogni tematica per ciascun Campus) e promesso ai ragazzi ideatori l´adozione e la realizzazione dei progetti stessi, con il supporto delle aziende sanitarie. Info: www.Ditestamia.it |
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MARI EUROPEI: LA COMMISSIONE DEFINISCE I CRITERI PER RAGGIUNGERE IL BUONO STATO ECOLOGICO |
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Bruxelles, 6 settembre 2010 - La Commissione europea ha adottato l’ 1 settembre una decisione che definisce i criteri necessari per raggiungere il buono stato ecologico dei mari europei. Grazie a questi criteri, gli Stati membri potranno mettere a punto strategie coordinate per la protezione dell´ambiente marino all´interno di ciascuna regione marina, in modo da garantire la coerenza delle azioni e la comparabilità dei progressi ottenuti nelle varie regioni. La definizione dei criteri è richiesta dalla direttiva quadro sulla strategia per l´ambiente marino, finalizzata a raggiungere il buono stato ecologico di tutte le acque marine dell´Ue entro il 2020. Janez Potočnik, commissario europeo per l´ambiente, ha dichiarato in proposito: "Vogliamo che i nostri mari siano produttivi e in buono stato di salute. La decisione odierna è il primo passo verso la definizione di obiettivi precisi per il raggiungimento del buono stato ecologico. L´adozione della decisione sui criteri per il buono stato ecologico durante l´Anno internazionale della biodiversità è un ulteriore passo avanti nello sviluppo della strategia Ue a favore della biodiversità dopo il 2010.". La decisione della Commissione - La decisione della Commissione sui criteri per il buono stato ecologico delle acque marine è incentrata su vari aspetti degli ecosistemi marini, come biodiversità, popolazione ittica, eutrofizzazione, sostanze inquinanti, rifiuti e rumore. I criteri e i relativi indicatori definiti nella decisione sono basati sui pareri scientifici e tecnici forniti da esperti indipendenti e gli Stati membri sono tenuti a impiegarli per determinare lo stato ecologico dell´ecosistema marino. I criteri si basano su obblighi esistenti e sull´evoluzione della normativa Ue e comprendono elementi dell´ambiente marino non ancora contemplati nelle politiche esistenti. Tuttavia, sebbene alcuni criteri siano pienamente sviluppati e operativi, altri necessitano di ulteriori perfezionamenti. La decisione mette in luce la necessità di migliorare le conoscenze scientifiche per valutare il buono stato ecologico, al fine di sostenere un approccio ecosistemico alla gestione delle acque marine dell´Europa. Sarà quindi necessario rivedere i criteri alla luce delle nuove conoscenze scientifiche acquisite. L´obiettivo del 2020 per il buono stato ecologico - Con "buono stato ecologico" si intende che lo stato ambientale complessivo delle acque marine è tale da consentire l´esistenza di oceani e mari dinamici e diversificati dal punto di vista ecologico, in buono stato di salute e produttivi. Lo sfruttamento dell´ambiente marino deve essere contenuto entro livelli sostenibili per salvaguardare il potenziale di utilizzi e attività della generazione attuale e di quelle future. Questo significa che occorre tenere pienamente conto della struttura, delle funzioni e dei processi degli ecosistemi marini, proteggere le specie e gli habitat marini ed evitare il declino della biodiversità causato dall´uomo. Per raggiungere l´obiettivo fissato dall´Ue di raggiungere il buono stato ecologico di tutte le acque marine entro il 2020, gli Stati membri devono mettere a punto strategie che si traducano in piani d´azione per applicare un approccio ecosistemico alla gestione delle attività umane. Il buono stato ecologico deve essere stabilito a livello delle regioni o sottoregioni marine sulla base degli 11 descrittori qualitativi dell´ambiente marino specificati nella direttiva quadro sulla strategia per l´ambiente marino. La cooperazione regionale è essenziale in tutte le fasi di attuazione della direttiva. Maggiori informazioni: Direttiva quadro sulla strategia per l´ambiente marino: http://ec.Europa.eu/environment/water/marine/index_en.htm Convenzioni marittime regionali: http://ec.Europa.eu/environment/water/marine/conventions_en.htm |
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CODICE DELL´AMBIENTE, ECCO COME CAMBIA |
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Campobasso, 6 settembre 2010 - Da qualche giorno, esattamente dal 26 agosto, è entrato in vigore il Decreto legislativo n. 128 del 29 giugno 2010 che modifica il Codice dell´Ambiente mediante un´operazione di rinnovamento e adeguamento che interessa oltre il settanta per cento del suo articolato. Si tratta, dunque, di un intervento di ampia portata che si è reso necessario per eliminare alcune criticità emerse nel tempo da parte di Amministrazioni pubbliche ed operatori economici e per recepire le non poche modifiche apportate per effetto delle numerose direttive comunitarie recepite negli ultimi due anni. Il Decreto legislativo 128/2010 interviene sulla Parte I (Disposizioni generali), nonché sulle Parti Ii (Valutazione Impatto Ambientale, Valutazione Ambientale Strategica, Integrated Pollution Prevention and Control) e V (Aria) del Dlgs 3 aprile 2006, n. 152, modificando le procedure per la Via e per la Vas, e dettando nuove disposizioni in materia di inquinamento atmosferico, con novità anche sanzionatorie. Viene inoltre introdotta, all´interno del Codice ambientale (Parte Ii) la disciplina dell´Autorizzazione Integrata Ambientale (Aia), con conseguente abrogazione del Dlgs 18 febbraio 2005, n. 59. Le Regioni hanno tempo dodici mesi per adeguare il proprio ordinamento ai principi introdotti dal legislatore. Le procedure di Via, Vas ed Aia avviate prima del 26 agosto 2010 si concludono in base alle norme vigenti al momento dell´avvio del procedimento. La Struttura dell´Assessorato all´Ambiente regionale si è già attivata per le necessarie modifiche alla normativa regionale in merito ai propri ambiti di competenza attraverso l´elaborazione di Linee guida utili a semplificare l´attività degli Enti pubblici che si trovano a dover porre in essere procedure complesse quali la Valutazione Ambientale Strategica. In merito a quest´ultima, si ribadisce che essa si conclude con l´approvazione del Piano o Programma modificato secondo le risultanze del parere motivato e delle consultazioni pubbliche. Il Decreto 128/2010 prevede anche, in un´ottica di semplificazione ed economicità, il coordinamento delle procedure di deposito, pubblicità e partecipazione al fine di evitare duplicazioni ed assicurare il rispetto dei tempi. Nel Decreto, inoltre, viene chiarito che le modifiche di piani e programmi conseguenti a provvedimenti di autorizzazione di opere singole, che hanno l´effetto di variante ai citati Piani o Programmi, fermo restando l´eventuale applicazione delle norme sulla Valutazione d´Impatto Ambientale, non determinano la necessità di eseguire la Valutazione Ambientale Strategica. Le novità previste nel Decreto verranno inserite nelle Linee guida che saranno sottoposte a breve all´approvazione della Giunta regionale. |
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VENTOTENE, SOPRALLUOGO POLVERINI PER MONITORARE AVANZAMENTO OPERE SOMME URGENZA |
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Roma, 6 settembre 2010 - Il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, ha effettuato il 3 settembre a Ventotene un sopralluogo per verificare lo stato di avanzamento delle opere di somma urgenza avviate all´indomani del tragico incidente a Cala Rossano in cui, lo scorso aprile, persero la vita le due giovani studentesse, Sara e Francesca. Accompagnata dal sindaco di Ventotene, Giuseppe Assenso, Polverini ha visionato Calanave, Porto Romano, la zona del Faro e la stessa Cala Rossano dove è ancora interdetta l´area dell´incidente posta sotto sequestro giudiziario. "Quando è accaduta la tragedia sono corsa qui - ha ricordato-. Ero stata proclamata Presidente da appena otto giorni. Ho immediatamente chiesto lo stato di calamità naturale e autorizzato il Sindaco ad avviare lavori di somma urgenza con cui ha proceduto con tempestività e oggi abbiamo potuto constatare un buon avanzamento degli interventi". Polverini ha anche ricordato come a breve "saranno messi a bando gli interventi di messa in sicurezza contro il rischio idrogeologico previsti nel protocollo firmato di recente con il ministero dell´Ambiente e 6 milioni e 400mila euro saranno destinati a sei opere prioritarie a Ventotene". Prima di lasciare l´isola Polverini ha deposto un mazzo di rose rosse vicino la spiaggia di Cala Rossano in ricordo di Sara e Francesca. |
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DELEGAZIONE CINESE IN VISITA ALL’AATO VERONESE |
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Verona, 6 settembre 2010 – Servizio idrico integrato, Pechino guarda a Verona. Una delegazione Cinese della Municipalità di Pechino nell’ambito di uno “study tour” del progetto Ju River il 22 luglio è stata in visita all’Aato Veronese. Motivo: la delegazione è interessata a visitare la realtà di un Ente Gestore del Servizio Idrico Integrato in Italia. Per questo è stata scelta proprio la struttura dell’Aato Veronese. “Questa visita ci gratifica – sottolinea il Presidente dell’Aato Veronese Mauro Martelli - : essere stati scelti in rappresentanza degli Enti Gestori del Servizio Idrico Integrato è un onore. Ed è, inoltre, un segnale importante nei confronti del lavoro e dell’operato di Aato Veronese”. Sono sei gli ospiti cinesi, ingegneri e studiosi del Ministero dell’Ambiente di Pechino. L’incontro si è svolto in italiano: la delegazione è infatti stata accompagnata da una traduttrice che ha provveduto alla traduzione simultanea italiano-cinese e cinese-italiano. La visita in Italia della delegazione cinese è stata organizzata da Sgi Studio Galli Ingegneria S.p.a., società italiana di ingegneria e consulenza, leader nei settori dell´acqua, dell´ambiente, dell´energia, dell´ingegneria civile e dei trasporti fondata nel 1920 e che ha aperto sedi operative a Pechino, Il Cairo e Baghdad. Le tematiche dell’incontro sono state in particolare il funzionamento della struttura dell’autorità d’ambito, gli strumenti di pianificazione e gestione del servizio idrico integrato, la normativa di settore e gli strumenti per la sua concreta attuazione. Tante domande da parte degli ospiti, soprattutto riguardo alla modalità di gestione del servizio idrico. “Il nostro sistema organizzativo è completamente diverso – hanno spiegato – di fatto siamo un ufficio locale che dipende dal Ministero dell’Ambiente. Questa visita è stata proficua: ci occupiamo direttamente di questi aspetti e tutto quello che abbiamo imparato può esserci utile per il futuro. Avete una straordinaria ricchezza di fonti e falde acquifere. A Pechino invece c’è un’assoluta scarsità di acqua”. Pechino copre un territorio grande come l’intero Veneto. La scarsità di fonti da cui prelevare l’acqua è un problema all’ordine del giorno: “abbiamo sempre molta difficoltà nel capire come portare l’acqua, dove portarla e a chi. Per quanto riguarda le tariffe gli abitanti pagano una cifra molto costosa: rapportandola alla vostra valuta, sarebbe pari a 3,7 euro al metro cubo” (a Verona si paga in media poco più di un euro al metro cubo, ndr). “Questa è stata anche l’occasione per mostrare loro una fotografia dell’attuale scenario italiano, in materia di normativa – aggiunge il Presidente Martelli - : uno scenario in cambiamento che vuole la privatizzazione della gestione del sistema idrico integrato. Abbiamo avuto perciò la possibilità di confrontarci con i nostri ospiti e sentire una voce fuori dal coro in merito a questa situazione. La privatizzazione – ricorda - è stata decisa dal Governo italiano con due provvedimenti, ma siamo fiduciosi che la Regione Veneto, con un proprio provvedimento legislativo, possa dare ordine alle dinamiche di gestione ad uno dei più importanti servizi per la comunità. |
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MATERA, SOTTOSCRITTA INTESA PER GESTIONE RIFIUTI |
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Potenza, 6 settembre 2010 - La Regione Basilicata, il Comune e la Provincia di Matera, l’Autorità d’Ambito territoriale ottimale (Aato) rifiuti hanno sottoscritto il 3 settembre , nella città dei Sassi, l’intesa istituzionale per la gestione dei rifiuti nella provincia e per l’intervento sulla discarica di La Martella. L’accordo, già annunciato nel mese di giugno dall’assessore regionale alle Ambiente, Agatino Mancusi, a seguito di un incontro con il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, individua strumenti e procedure di raccordo e concertazione finalizzate a raggiungere forme di cooperazione tecnico-amministrativa tra i quattro enti interessati. L’intesa, in particolare, è finalizzata a dare attuazione, mediante apposito intervento presso l´impianto di “La Martella” nel Comune di Matera, alla programmazione, approvazione e realizzazione degli interventi strutturali e gestionali attraverso la risagomatura dei bacini di discarica già colmati atti a realizzare una idonea volumetria comprensiva di circa 80.000 m3 già attualmente impegnati in condizione di provvisorietà come "sovrabbanco". Inoltre, con l’accordo si avvia un percorso promosso dal Comune e dalla Provincia di Matera per la delocalizzazione dell’impianto di compostaggio attualmente ubicato a La Martella. Il documento è stato sottoscritto, in particolare, dall’assessore all’Ambiente e vicepresidente della Giunta regionale, Agatino Mancusi, dal sindaco di Matera, Salvatore Adduce, dal presidente della Provincia, Franco Stella, e dal commissario dell’Aato rifiuti, Sabino Altobello. “Con l’intesa sottoscritta oggi – afferma Mancusi - abbiamo mantenuto gli impegni assunti nel mese di giugno al fine di ottimizzare la gestione dei flussi di conferimento e non appesantire nell’immediato l’impianto di Matera. L’accordo definisce in modo netto e condiviso gli impegni assunti da ciascun ente e definisce un chiaro cronoprogramma che dovrà essere seguito per raggiungere nel più breve tempo possibile gli obiettivi di efficienza che ci siamo dati”. Ma questo documento sottoscritto oggi “punta – conclude Mancusi – anche a ristabilire le necessarie le necessarie condizioni di gestione degli impianti di La Martella nell´ottica di un più generale programma di ridefinizione del sistema integrato di gestione dei rifiuti nell´area materana anche in considerazione della perdurante situazione di carenza di idonee volumetrie di discarica controllata sull’intero territorio regionale”. Con questo accordo il Comune di Matera si impegna a predisporre entro 15 giorni uno studio di fattibilità completo dei principali elementi tecnici e delle stime economiche per l´intervento di recupero volumetrico nella discarica di La Martella. Inoltre, insieme alla Provincia, dovrà definire entro un anno le linee guida per la delocalizzazione dell’impianto di La Martella. Mentre la Provincia, entro 15 giorni, realizzerà una ricognizione delle necessità impiantistiche sul territorio provinciale (volumetrie di discariche) anche per dare regolarità di funzionamento alla piattaforma di Matera nelle more dei futuri piani di riassetto tecnologico e territoriale della gestione dei rifiuti. A seguito di questa ricognizione, la Regione, entro 20 giorni predisporrà un apposito atto per la realizzazione dei volumi di discarica necessari, il Comune presenterà gli elaborati necessari all’attivazione del procedimento autorizzatorio e la Regione Basilicata, entro 120 giorni dal ricevimento degli elaborati approverà nei tempi strettamente necessari il progetto di risagomatura con recupero volumetrico. Infine, la Regione Basilicata, la Provincia di Matera e l’Aato si impegnano, ognuno per le proprie competenze, a supportare il Comune di Matera al fine di accelerare l’iter tecnico-amministrativo di definizione dell’intervento. |
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