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Notiziario Marketpress di Mercoledì 01 Giugno 2011
Politica
I LEADER RELIGIOSI DISCUTONO DI LIBERTÀ E DEMOCRAZIA CON IL PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO  
 
 Bruxelles, 1 giugno 2011 - I presidenti delle istituzioni europee, José Manuel Barroso della Commissione, Jerzy Buzek del Parlamento e Herman Van Rompuy del Consiglio, hanno incontrato i rappresentanti di alcuni credi religiosi - cristiano, ebraico, musulmano e buddista - per discutere di libertà e diritti, in vista di un partenariato di democrazia e prosperità tra Europa e paesi vicini. "Le sfide per promuovere la democrazia, il pluralismo, i diritti umani e la giustizia sociale in Europa possono essere vinte solo con il contributo attivo delle comunità religiose" ha dichiarato Barroso. "Le religioni sono essenziali per il tessuto sociale dei paesi europei. E il Parlamento ci tiene a sottolineare che la libertà religiosa è uno dei più imprescindibili diritti umani. Per una politica di vicinato efficace è essenziale che l´Ue cooperi con i gruppi religiosi su questioni centrali come l´istruzione e l´assistenza sanitaria, per ricostruire società post-conflittuali" ha continuato Buzek. Van Rompuy ha ribadito la centralità dei credi come sostegno ai valori civili: "I valori non possono sopravvivere senza lo slancio religioso e spirituale" ha detto. "E nessuno ha il monopolio sui grandi valori umani che danno senso alla nostra esistenza e alle nostre società". L´incontro, svoltosi nella giornata di ieri, ha visto partecipi i leader religiosi di 13 Stati membri, più Russia e Bosnia Erzegovina, che hanno accolto con favore l´impegno dell´Unione europea, e hanno discusso con franchezza e senza ipocrisie. Come recita l´articolo 17 del Trattato di Lisbona, l´Unione europea si impegna a mantenere "un dialogo costante, aperto e trasparente" con tutti i credi e le comunità di fedeli.  
   
   
UE, AGENDA DIGITALE: IL QUADRO DI VALUTAZIONE ILLUSTRA I PROGRESSI COMPIUTI  
 
Bruxelles, 1 giugno 2011 - La Commissione europea ha pubblicato un quadro di valutazione che illustra i progressi compiuti dall’Unione e dagli Stati membri verso la realizzazione degli obiettivi convenuti nell’ambito Agenda digitale europea a un anno dal suo avvio (v. Ip/10/581, Memo/10/199 e Memo/10/200). Tenendo fede all’impegno assunto per una strategia aperta sui dati, la Commissione europea ha reso pubbliche in linea le proprie raccolte di dati e le statistiche, permettendo a chiunque di analizzarle e di trarne conclusioni. Il bilancio generale del primo anno di attuazione dell’Agenda digitale è positivo, in particolare per quanto riguarda l’uso di internet (65% della popolazione dell’Ue). Ma in certi settori i progressi sono deludenti, soprattutto nella diffusione delle nuove reti superveloci a banda larga che costituisce uno dei principali obiettivi dell’Agenda digitale, mentre si registrano progressi nel potenziamento delle reti esistenti in rame e su cavo. La vicepresidente della Commissione europea responsabile dell’Agenda digitale, Neelie Kroes, ha dichiarato: “A un anno dall’avvio dell’Agenda digitale constato con piacere i progressi compiuti. Ma gli Stati membri, l’intero settore, la società civile e la Commissione, noi tutti dobbiamo fare di più se vogliamo sfruttare appieno il potenziale dell’Agenda per conservare la competitività europea, stimolare l’innovazione e creare posti di lavoro e prosperità. Invito tutti a riflettere sugli enormi effetti benefici, a lungo termine, di un’azione decisa intrapresa oggi, in particolare nella banda larga ad alta velocità.” Con l’Agenda digitale l’Unione si è assunta l’impegno di eseguire 101 azioni specifiche, 78 delle quali competono alla Commissione (di cui 31 proposte legislative) e 23 agli Stati membri; complessivamente queste azioni sosterranno gli investimenti nelle tecnologie digitali e nel loro uso. Nell’insieme sono state portate a termine 11 azioni, sei azioni del 2010 sono in ritardo e le altre azioni previste sono in corso come da programma. Con riferimento ai 13 obiettivi di prestazione fondamentali (v. Memo/10/200) si osservano: progressi buoni nell’uso regolare di internet, acquisti in linea, servizi di amministrazione in linea e illuminazione a basso consumo energetico, progressi medi nella disponibilità e nell’effettivo uso della banda larga; progressi insufficienti nell’e-commerce transnazionale, nella presenza in linea delle piccole e medie imprese (Pmi), nei prezzi del roaming e nella ricerca pubblica. Le implicazioni del quadro di valutazione saranno discusse a Bruxelles il 16 e 17 giugno prossimi nell’Assemblea dell’Agenda digitale. Secondo il quadro di valutazione i progressi compiuti sono positivi per: Uso regolare di internet: si è assistito a un rapido incremento fino a toccare il 65% della popolazione dell’Ue (l’obiettivo è raggiungere il 75% entro il 2015). L’uso di internet si sta diffondendo anche tra le fasce più svantaggiate, come le persone meno istruite e i più anziani (dal 42% al 48%), il che lascia ben sperare nel raggiungimento dell’obiettivo del 60% entro il 2015. La percentuale di coloro che non usano internet è scesa dal 30% al 26%. Acquisti online: il 40% dei cittadini dell’Ue fa acquisti online, compreso il 57% di tutti gli utenti di internet. Oltre la metà della popolazione di 8 Stati membri compra online. Pubblica amministrazione in linea (eGovernment): il 41% dei cittadini si avvale di servizi della pubblica amministrazione in linea e la metà di loro ha completato e rinviato all’amministrazione moduli online. Il piano d’azione e‑Government (Ip/10/1718) contribuirà a realizzare l’obiettivo di arrivare, nel 2015, a una percentuale del 50% dei cittadini e dell’80% delle imprese che si avvalgono dei servizi dell’amministrazione pubblica in linea. Promozione dell’illuminazione a basso consumo energetico: la tecnologia avanzata nota come Solid State Lighting (Ssl) ha conquistato una quota di mercato del 6,2% nel 2010 (un notevole aumento rispetto all’1,7% del 2009) e ha permesso di progredire decisamente verso l’obiettivo di riduzione dei consumi energetici per l’illuminazione del 20% entro il 2020. Si osservano progressi modesti per: Disponibilità e uso effettivo della banda larga: la banda larga di base è sempre più accessibile anche nelle zone remote, ma l’effettiva diffusione e utilizzazione della banda larga superveloce si concentrano attualmente solo in poche zone, soprattutto urbane. La Commissione sta lavorando con gli Stati membri per realizzare concretamente l’obiettivo di dare accesso alla banda larga di base a ciascun cittadino dell’Unione entro il 2013 ed entro il 2020 alla banda larga veloce e ultraveloce (Ip/10/1142). Si osservano progressi insufficienti per: Commercio elettronico transfrontaliero: nel 2010 è passato solo dall’8,1% all’8,8%. L’obiettivo dell’Agenda digitale è che entro il 2015 il 20% dei cittadini facciano acquisti online transnazionali. La Commissione intende analizzare questo ed altri ostacoli allo sviluppo del mercato unico digitale in una comunicazione che elaborerà prossimamente sulla direttiva eCommerce. Presenza online delle piccole e medie imprese (Pmi): il 26% delle Pmi compra online (percentuale in aumento), ma solo il 13% vende online (aumento di due punti rispetto all’anno scorso). Prezzi del roaming: sono scesi di 1,5 eurocent nel 2010, ma continuano ad essere tre volte più cari delle chiamate nazionali. L’obiettivo dell’Agenda digitale è raggiungere la parità dei prezzi tra chiamate nazionali e in roaming entro il 2015 nell’Ue. Investimenti pubblici nella R&s sulle Tic: la spesa pubblica non ha superato la soglia dei 5,7 miliardi di euro dello scorso anno; per raggiungere l’obiettivo del raddoppio a 11 miliardi entro il 2020 sarà necessario un incremento annuo di tale spesa del 6%. Siamo in linea con l’obiettivo? Nel complesso i progressi compiuti nella realizzazione delle 101 azioni dell’Agenda digitale sono buoni: è stato portato a termine quasi il 10% delle azioni, l’80% è in corso e si osservano ritardi per il 10%.  
   
   
L´INFLAZIONE DELLA ZONA EURO STIMATO AL 2,7% MAGGIO 2011  
 
Bruxelles, 1 giugno 2011 - Euro area 1 l´inflazione annuale 2 è prevista per il 2,7% maggio 2011, secondo la stima flash emessi da Eurostat, l´ufficio statistico della Unione Europea. E ´stato del 2,8% nel mese di aprile 3 . Calcolo delle stime flash E l´inflazione nell´area uro si misura con l´Unione monetaria Indice dei prezzi al consumo (Ipcum). Per calcolare le stime flash Ipcum, l´Eurostat utilizza il prezzo di informazioni tempestive relative al mese di riferimento da parte degli Stati membri per i quali i dati sono disponibili 4 , nonché prime informazioni sui prezzi dell´energia. La procedura di stima flash per la Ipcum combina le informazioni storiche con informazioni parziali sull´andamento dei prezzi nei mesi più recenti per fornire un indice totale per l´area dell´euro. Nessuna ripartizione dettagliata è disponibile. L´esperienza ha dimostrato che la procedura di essere affidabile (19 volte esattamente anticipando il tasso di inflazione e 5 volte differiscono di 0,1 negli ultimi due anni).  
   
   
AIUTI DI STATO: UNA NORMATIVA EUROPEA CHE LE REGIONI NON POSSONO TRASCURARE  
 
Venezia, 1 giugno 2011 - Si è svolto a Palazzo Balbi, sede della Giunta veneta, un seminario di informazione e formazione sul tema “La normativa europea degli aiuti di Stato: il ruolo regionale nel presente e nel futuro”, che ha visto la partecipazione di rappresentanti e dirigenti della Regione, del Dipartimento Politiche Comunitarie della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dell’Unioncamere del Veneto e del mondo universitario. L’assessore al bilancio, Roberto Ciambetti, promotore dell’iniziativa, ha posto l’accento sulla necessità di acquisire una maggior conoscenza del diritto comunitario in materia di aiuti di Stato, oggetto nell’ultimo periodo di un’attuazione capillare e vigorosa da parte della Commissione europea. Il Consigliere diplomatico Stefano Beltrame, Direttore della sede di Bruxelles della Regione del Veneto, ha ricordato come la Regione si sia già dotata di un Osservatorio Europeo sugli Aiuti di Stato, costituito in partenariato con la Delegazione presso l’Unione Europea di Confindustria, l’Università degli Studi di Padova, Unioncamere del Veneto e Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo: “uno strumento utilissimo – ha detto Beltrame – per le strutture regionali che gestiscono erogazioni o sussidi di natura statale”.  
   
   
"MOBILISING INNOVATION POTENTIAL - INCLUDING GENDER BALANCE"  
 
Maribor, 1 giugno 2011 - Il 6 e 7 giugno 2011 avrà luogo a Maribor, in Slovenia, un evento intitolato "Mobilising innovation potential - including gender balance" ("Mobilitare il potenziale innovativo - incluso l´equilibrio di genere"). Tra gli obiettivi principali della conferenza ci sono lo sviluppo e come sfruttare meglio il capitale umano. Il programma valuterà come il processo di Bologna potrebbe essere accelerato e quali valori sono necessari per permettere ai giovani professionisti di contribuire allo sviluppo sostenibile. Inoltre, sarà discusso il tema delle donne nei processi decisionali aziendali. Nel periodo che precede l´evento, sono stati organizzati una serie di workshop in paesi/regioni partner della rete Knowledge Economy Network (Ken). I workshop preparatori hanno prodotto bozze di raccomandazioni rivolte alle parti interessate, ai responsabili politici regionali/locali, nazionali e comunitari nel settore della economia della conoscenza. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Knowledge-economy.net/    
   
   
BREVETTO UE: POLIDORI, RICORSO A CORTE GIUSTIZIA E’ A DIFESA ANCHE PMI  
 
 Roma, 1 giugno 2011 - “Il ricorso presentato oggi dall’Italia alla Corte di Giustizia dell’Unione europea contro la decisione di istituire un brevetto europeo senza il coinvolgimento del nostro Paese e con un regime linguistico (inglese, tedesco, francese) che ci discrimina, conferma la volontà del Governo italiano di agire a difesa delle nostre imprese, soprattutto quelle piccole e medie, che non hanno le risorse finanziarie necessarie a tradurre i complessi testi tecnico - giuridici relativi agli stessi brevetti”. E’ quanto ha dichiarato ieri il sottosegretario Catia Polidori. “Non si tratta di una petizione di principio: con questo atto ci opponiamo alla distorsione della concorrenza a livello europeo che ne deriverebbe. Non possiamo accettare”, continua il sottosegretario, “gli oneri aggiuntivi di complicate traduzioni, che potrebbero addirittura minare la competitività proprio di quelle imprese più piccole che costituiscono la gran parte del nostro sistema produttivo. Siamo convinti che la Corte europea riconoscerà la fondatezza delle nostre ragioni, consentendo così di avviare finalmente il lavoro per giungere ad un sistema di brevetto europeo veramente equilibrato”.  
   
   
EXPO, VARATA AREXPO SPA: ACQUISIRÀ LE AREE FORMIGONI: PRONTI PER L´APPUNTAMENTO DEL 14 GIUGNO CON IL BIE SOCIETÀ A MAGGIORANZA PUBBLICA. DELIBERA ILLUSTRATA A PISAPIA  
 
Milano, 1 giugno 2011 - Con una delibera proposta dal presidente Roberto Formigoni, la Giunta regionale ha deciso la costituzione della Società Arexpo s.P.a., società per azioni a partecipazione pubblica maggioritaria con il compito di acquisire le aree per l´esposizione del 2015. ´Abbiamo assunto questo provvedimento - commenta Formigoni - in tempo utile per poterci presentare al Bie a Parigi il 14 giugno con le carte in regola e spianare la strada alla realizzazione di un evento di straordinaria importanza per Milano, la Lombardia e per tutto il Paese´. ´Tale provvedimento - ricorda Formigoni - fa seguito a scelte condivise e ratificate con gli altri soggetti interessati, in particolare dal Comitato per l´accordo di programma per Expo, il 16 aprile scorso, dopo che Regione, Provincia e Comune di Milano avevano condiviso la proposta di costituire una società per azioni per acquisire le aree e metterle a disposizione di Expo 2015 spa´. La Giunta regionale si è avvalsa di una possibilità in questo senso, esplicitamente indicata da una legge (L.r. N. 13 del 5 agosto 2010). Prima che la delibera fosse definitivamente approvata, il sottosegretario Paolo Alli, che ha la delega per Expo 2015, su incarico del presidente Formigoni ha avuto un colloquio telefonico con il neo-eletto sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, in cui ha illustrato i contenuti e le ragioni del provvedimento. La delibera ha anche stanziato la quota di partecipazione di Regione Lombardia alla società, 2 milioni di euro, pari - al momento - al 100% del capitale sociale. Ora si apre la fase di adesione degli altri soci e della connessa ricapitalizzazione. Nel frattempo, in via provvisoria e per ragioni di semplicità, in attesa dell´adesione dei nuovi soci e della conseguente governance definitiva della Società, è stato indicato un amministratore unico nella persona del dr. Antonello Turturiello, vicesegretario generale della Regione Lombardia. Anche lo Statuto approvato oggi verrà adeguato in seguito all´adesione dei nuovi soci, e in quella occasione decadranno gli organi provvisori per far posto al consiglio di amministrazione e al collegio sindacale definitivi. Ed ecco in dettaglio finalità e compiti della nuova società: 1) L´acquisizione delle aree del sito Expo dai soggetti privati e pubblici; 2) La messa a disposizione di dette aree alla società Expo 2015 spa per la progettazione e la realizzazione degli interventi di trasformazione urbana in vista della manifestazione; 3) il monitoraggio, unitamente alla società Expo 2015 spa, del processo di infrastrutturazione e trasformazione dell´area; 4) il coordinamento del processo di sviluppo del piano urbanistico dell´area, relativamente alla fase post Expo.  
   
   
UE, IL “MODELLO BASILICATA” IN UN SEMINARIO NAZIONALE UIL  
 
 Potenza, 1 giugno 2011 - Politica comunitaria, coesione economica e territoriale, spesa dei fondi strutturali e futuro della programmazione. Sono stati questi i temi affrontati durante l’incontro “I Fondi strutturali europei tra presente e futuro”, che si è tenuto nella mattinata di oggi a Roma ed è stato organizzato dalla Uil nazionale. Agli occhi dell’Unione Europea la Basilicata rappresenta una delle regioni più virtuose d’Italia nella spesa dei fondi comunitari. Un risultato che nasce dalla capacità di spesa della Basilicata, unica regione italiana a superare la media nazionale nell’impiego delle risorse comunitarie e a mantenere i ritmi della media europea. Per tale motivo la Basilicata è stata invitata oggi a rappresentare la sua positiva esperienza a Roma, nell’ambito del seminario nazionale organizzato dal Dipartimento politiche territoriali della Uil. Ad illustrare il “caso” Basilicata è stata l’Autorità di Gestione del Programma Operativo Fesr Basilicata 2007/2013 Patrizia Minardi, la quale ha evidenziato come la Basilicata stia assumendo un ruolo sempre più significativo non solo nella spesa dei Fondi strutturali, ma anche nei processi di maturazione della cultura della programmazione e del futuro della politica di sviluppo e coesione. “Una regione – ha detto Minardi - che intende guardare non solo alla quantità e alla qualità della spesa, ma anche al futuro delle politiche comunitarie, ai valori e all’identità del sentirsi europei, come è accaduto a Matera in occasione della Settimana dell’Europa in Basilicata con la sottoscrizione del documento congiunto fra le regioni italiane a regime transitorio a volto ad esprimere una posizione favorevole per l’introduzione di una nuova “categoria intermedia” di regioni nella programmazione post 2013. Un lavoro – ha continuato Minardi – che fino ad oggi è stato possibile grazie alla collaborazione di tutti, parti economiche e sociali comprese, e che ci auguriamo possa proseguire per il futuro in modo altrettanto proficuo”. Oltre alla dottoressa Minardi per la Basilicata, al seminario di Roma hanno preso anche parte Luigi Veltro del Dipartimento Politiche territoriali della Uil, Lucio Caporizzi direttore generale Programmazione Regione Umbria, Marianna D’angelo dirigente Divisione Iii- Direzione generale politiche orientamento e formazione Ministero del Lavoro, Sabina De Luca direttore generale per la politica regionale unitaria comunitaria del Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica. I lavori sono stati chiusi da Guglielmo Loy, segretario confederale della Uil. Punto focale del seminario l’importanza, in un momento di crisi particolarmente dolente per l’Italia, di una buona programmazione comunitaria che può contribuire in modo significativo a dare ossigeno a tutto il sistema produttivo, non solo nel Mezzogiorno, ma anche nelle regioni del Centro Nord. La presenza della Basilicata premia una regione che è si distinta nel panorama italiano e che viene presa a modello per una politica regionale che sia il più possibile vicina alle richieste europee, soprattutto in vista della decisione del Comitato nazionale per l’attuazione del Quadro strategico nazionale di riprogrammazione comunitaria e di accelerazione della spesa.  
   
   
FINANZA: DIALOGO REGIONE SICILIA BANCHE PER RIDURRE COSTI CREDITO  
 
Palermo, 1 giugno 2011 - Garantire un accesso al credito piu´ agevole e meno costoso per imprese e famiglie, facendo leva soprattutto sul ruolo che la Regione e gli istituti di credito possono assolvere quali strumenti per lo sviluppo. Lo ha chiesto l´assessore per l´Economia, Gaetano Armao, incontrando i vertici dell´Abi Sicilia e dei consumatori della Sicilia per affrontare le tematiche dell´accesso al credito alla luce del rapporto trimestrale sui tassi d´interesse presentato nei giorni scorsi dall´Osservatorio regionale. "C´e´ un´economia siciliana - ha affermato Armao - che mostra i primi sintomi di crescita: infatti l´export del meridione, secondo i dati di Unioncamere e´ cresciuto nel 2010 del 17,8%, quasi tre punti in piu´ rispetto al Centro-nord. E in questo contesto, la Sicilia e´ la regione che ha messo a segno la maggiore crescita (+ 42%)". L´assessore per l´Economia ha poi proseguito: "Occorre supportare meglio l´economia siciliana in tale fase delicata di avvio della ripresa. La Regione sta facendo la sua parte con l´avvio del microcredito per le famiglie, la predisposizione dei progetti per varare nel brevissimo termine il rafforzamento patrimoniale dei consorzi fidi e il credito d´imposta per gli investimenti con fondi regionali (dopo il blocco imposto da Roma sui fondi Fas), ma anche il sistema bancario deve fare la sua parte". "I dati elaborati dall´assessorato - ha spiegato - evidenziano, purtroppo, un appesantimento degli oneri e delle condizioni di accesso al credito, con costi maggiori di 2 punti e mezzo rispetto al resto d´Italia e sopratutto con garanzie richieste che hanno un´incidenza del 16% maggiore del resto del Paese. Mediante il monitoraggio dell´Osservatorio regionale sul credito abbiamo evidenziato questa linea di tendenza e proprio per individuare possibili soluzioni e misure di sostegno che si e´ ritenuto opportuno aprire il confronto con le banche e i consumatori". Roberto Bertola, recentemente riconfermato alla guida dell´associazione delle banche siciliane, ha riconosciuto come sia mutato in meglio il rapporto tra Regione e banche e come questo rinnovato clima di collaborazione potra´ positivamente incidere nel monitoraggio delle condizioni bancarie e negli interventi che potranno dispiegarsi per migliorarne la qualita´. A conclusione dell´incontro si e´ convenuto di stabilire un periodico raccordo tra le istituzioni coinvolte nell´ambito delle attivita´ dell´Osservatorio regionale sul Credito dell´assessorato per l´Economia, per assicurare un confronto permanente tra gli attori del settore per approfondire analisi e individuare misure utili a sostenere famiglie e imprese nel rapporto con le banche. La riunione e´ stata anche l´occasione per definire il varo della convenzione per la gestione del fondo di garanzia sul microcredito alle famiglie (12 milioni di euro) tra la Regione e Unicredit che tra poche settimane rendera´ operativo lo strumento agevolativo, intervenuta dopo la stipula delle convenzioni tra l´assessorato per l´Economia e 48 tra Onlus, diocesi, cooperative sociali e operatori del mondo del volontariato che assisteranno le famiglie nell´accesso al beneficio economico.  
   
   
PUGLIA: FIRMATA CONVENZIONE PER REFERENDUM MODIFICA DELLE CIRCOSCRIZIONI TERRITORIALI  
 
Bari, 1 giugno 2011 - Ieri mattina l’assessore al Decentramento, Marida Dentamaro, ha sottoscritto a Lecce la convenzione con la Prefettura per lo svolgimento del referendum consultivo per la modifica delle circoscrizioni territoriali dei comuni di Lecce, Trepuzzi e Squinzano (zona marina Casalabate). “Abbiamo scritto – ha dichiarato l’assessore – una pagina di buona politica e di buona amministrazione. Le spese per il referendum assommeranno a meno di settantamila euro, grazie anche alla concomitanza con le consultazioni nazionali del 12 e 13 giugno”. Per risparmiare, saranno utilizzati gli stessi modelli e tabelle di scrutinio che saranno stampate per il referendum nazionale su acqua, nucleare e legittimo impedimento. “Abbiamo approvato tutto in pochissimo tempo – ha continuato la Dentamaro – in modo da far coincidere i referendum. Anche la legge regionale è stata approvata in pochissimo tempo grazie a un lavoro sinergico di tutto il Consiglio e degli uffici dell’assessorato che hanno dato un contributo determinante al risultato”.  
   
   
MARCHE, APPROVATO IL RENDICONTO 2010: GIU´ L´IRAP DI 10 MILIONI  
 
 Ancona, 1 giugno 2011 - Nel 2010 l´Irap aggiuntiva nelle Marche e` scesa di ben 10 milioni di euro grazie alla decisione della giunta di ridurre l´aliquota a favore delle imprese che avessero fatto assunzioni. E´ questo uno dei risultati piu` importanti registrati nel Rendiconto di gestione 2010 approvato dall´esecutivo. ´Pur in un contesto di grave crisi economica e nonostante i pesantissimi tagli imposti dal Governo nazionale ai trasferimenti statali ´ sottolinea il presidente Gian Mario Spacca - la gestione 2010 ha registrato un andamento in linea con le previsioni del bilancio iniziale rafforzando ulteriormente i capisaldi di una solida struttura finanziaria. Abbiamo ottimizzato sia la distribuzione che la finalizzazione delle risorse e i risultati raggiunti, a partire dalla diminuzione della pressione fiscale, sono la dimostrazione che la strategia finanziaria della Regione rivista allo scopo di tener conto, gia` a partire dall´esercizio in corso, degli effetti devastanti dei tagli nazionali, sta funzionando´. In sintesi questi i principali dati della gestione 2010: ´ e` stato ulteriormente ridotto l´ammontare del debito, sia quello contratto (da 767 a 714 milioni di euro) sia quello complessivo (da 1.262 a 1.253 milioni); ´ e` diminuito del 3,3% il gettito complessivo accertato dei principali tributi manovrabili (Irap, addizionale regionale Irpef, tassa automobilistica, ex Arisgam ed imposta sulla benzina); in particolare l´Irap aggiuntiva scende da 75,2 a 65,7 milioni di euro, soprattutto per effetto della manovra di riduzione dell´aliquota per l´incremento occupazionale; ´ e` stato rispettato il Patto di stabilita` interno, che ha ulteriormente abbassato la soglia del limite di spesa sia come impegni che come pagamenti; ´ e` migliorato il saldo finanziario, sceso da -119 a -114 milioni di euro; ´ la spesa sanitaria non ha registrato disavanzi; le stesse verifiche effettuate dal Ministero dell´Economia sui bilanci delle Regioni certificano l´ineccepibilita` dei conti della sanita` marchigiana, collocando le Marche al secondo posto, dietro soltanto alla Lombardia tra le sempre meno numerose Regioni in regola; per di piu` e` stato riconosciuto anche il miglioramento degli standard qualitativi e dell´efficienza dei servizi per i cittadini; ´ e` aumentato l´importo delle riscossioni tramite avvisi di accertamento derivanti dall´attivita` di recupero della tassa automobilistica regionale (da 11,5 a 15,7 milioni di euro); ´ si sono mantenute elevate la ´capacita` di realizzo´ (86,0% di accertamenti sul totale degli stanziamenti finali di entrata), la capacita` di impegno (74,6% sugli stanziamenti finali di spesa) e quella di pagamento (66,3% sul totale delle disponibilita`), nonostante i limiti di spesa imposti dal Patto di stabilita`; ´ la copertura dei residui perenti si e` mediamente attestata su oltre il 50% del totale; ´ si e` evitato il ricorso ad anticipazioni di cassa, contenendo al massimo gli oneri del servizio del debito. ´Il conseguimento di questi obiettivi in un anno cosi` difficoltoso dal punto di vista economico e finanziario ´ spiega l´assessore al bilancio Pietro Marcolini - non deve sorprendere e si spiega con il carattere anelastico di molte entrate regionali rispetto alle tendenze della macroeconomia. Se e` vero ad esempio che la crisi economica ha ridotto ancora il gettito dei principali tributi regionali, la recessione ha comportato anche una riduzione generalizzata dei tassi di interesse, con diminuzione di 3,25 milioni degli oneri del servizio del debito, che segue una riduzione di 9 milioni gia` registrata l´anno precedente. Occorre poi considerare i risultati positivi della lotta all´evasione fiscale, che nel corso dell´anno ha recuperato ben 30 milioni di euro´. A conferma di un andamento finanziario equilibrato e con prospettive positive l´agenzia internazionale di rating Standard & Poor´s ha collocato recentemente (aprile 2011) le Marche nella fascia piu` virtuosa della scala di merito di credito assunta per la valutazione delle Regioni italiane. Mantenendo il rating ´A+´ l´Agenzia rimarca il livello di indebitamento moderato e in costante diminuzione, i conti in ordine della sanita`, una buona situazione della liquidita` e un saldo netto di competenza positivo. Un rating piu` elevato non viene riconosciuto alle Marche solo perche`, a seguito della relazione esistente tra i diversi livelli istituzionali di governo nella Repubblica italiana, un ente territoriale non puo` avere merito di credito superiore a quello sovrano.  
   
   
CALABRIA: SOTTOSCRITTE LE CONVENZIONI PER LE ATTIVITÀ AMMESSE A MICROCREDITO  
 
Catanzaro, 1 giugno 2011 - Sono state sottoscritte, ieri, alla presenza dell’assessore al Lavoro Francescantonio Stillitani, le convenzioni tra Dipartimento regionale, Fincalabra e i soggetti delle attività ammesse a finanziamento in seguito al bando sul microcredito. All’incontro, aperto ai giornalisti, ha partecipato anche il neo direttore di Fincalabra Flavio Cedolia. “Abbiamo voluto dare valenza pubblica – ha affermato l’assessore Stillitani - ad un atto che riteniamo particolarmente importante e significativo, una soluzione efficace alla piaga della disoccupazione in Calabria. Su 421 istanze presentate – ha detto Stillitani - ne sono state ammesse a finanziamento 49. Oggi si firma l’atto d’obbligo. Entro la fine del mese prossimo, gli ammessi al microcredito avranno a disposizione i fondi per avviare le loro attività. Ciò dimostra come un progetto complesso su cui non molti scommettono, un progetto rivolto a figure deboli dal punto di vista dell’’accesso al credito, sta ottenendo dei risultati concreti. Con il bando sul microcredito – ha sottolineato l’assessore al Lavoro - abbiamo voluto dare fiducia a quelle persone che non possono fornire nessuna garanzia. Abbiamo voluto dare fiducia a immigrati, disoccupati, ex detenuti, giovani. Abbiamo voluto dare la possibilità chi ha voglia di fare, ma fatica a partire, di avviare una propria attività lavorativa, dando spazio all’iniziativa privata e alla creatività. Il problema del microcredito – ha aggiunto Stillitani – è proprio il rapporto con le banche. Noi siamo riusciti a coinvolgere sette istituti che daranno credito a persone prive di patrimoni e garanzie. Le banche liquideranno un acconto di 5 mila euro e poi pagheranno le fatture fino a un massimo di 25 mila euro. Comunque, non ci limitiamo a mettere a disposizione solo i fondi, ma tramite Fincalabra affianchiamo i neo imprenditori con dei toutor di riferimento per due anni”. Tra i soggetti ammessi a finanziamento 31 sono italiani e 18 stranieri, di cui 2 comunitari e 16 extracomunitari; 22 sono donne e 33 uomini; 47 hanno fatto richiesta come ditte individuali e 2 come società di persone. “Gli importi impegnati dal fondo di garanzia – ha evidenziato l’assessore al Lavoro – raggiungono i 20 milioni di euro e la metà è stata, di fatto, già aggiudicata. I settori merceologici riguardano il commercio, i servizi e la produzione di beni. Ciò dimostra che le idee ci sono, bisogna solo dare fiducia a chi si vuole mettersi in gioco, a chi ha voglia di fare ma non sa come muoversi. Per questo abbiamo coinvolto nel progetto anche le associazioni di volontariato che sono più a diretto contatto con le categorie considerate deboli. Questa è la strada giusta – ha affermato Stillitani – per creare sviluppo e lavoro. Questa è la linea che stiamo portando avanti di concerto con il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti allo scopo di eliminare il precariato pubblico e creare lavoro stabile per circa mille soggetti svantaggiati”. Al termine, prima della sottoscrizione delle convenzioni, l’assessore Stillitani si è rivolto direttamente ai neo imprenditori dicendo loro: “fateci fare bella figura”  
   
   
IRPEF, PUGLIA: AUMENTO DOVUTO AD UNA ERRATA PREVISIONE DEL MINISTERO  
 
Bari, 1 giugno 2011 - Di seguito una nota dell’Assessore regionale al Bilancio Michele Pelillo. “Nel Bilancio di Previsione 2011 abbiamo stanziato risorse sufficienti per coprire il presumibile disavanzo sanitario 2010 e quindi completare l’operazione del Piano di rientro. È noto che nella manovra non abbiamo utilizzato la leva addizionale Irpef. La Puglia, infatti, insieme a Veneto, Toscana e Basilicata è fra le quattro regioni virtuose d’Italia a non aver applicato l’addizionale Irpef. È bene ricordare che dal 2008, ai sensi della Legge 133/2008, non sono più le Regioni a quantificare autonomamente la previsione di gettito della loro Irap e Irpef, ma è il Ministero a comunicare, nel secondo semestre, il dato da inserire in Bilancio. Qualche mese fa ci è stata notificata una lettera da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze con la quale ci veniva comunicato che a consuntivo, rispetto al triennio 2008/2010, la previsione del gettito fatta dal Ministero è stata errata per eccesso. Per cui nel triennio in oggetto, il Ministero ha calcolato 93,6 milioni di euro in più rispetto al reale gettito fiscale della Regione Puglia, con la conseguenza di trovare tutte le coperture nel 2011, anche se lo sbilancio riguarda tre annualità. Il Tavolo Massicci (il tavolo di monitoraggio sull’andamento dei conti sanitari delle Regioni italiane presso il Ministero dell’Economia, ndr) ha preso atto che la Regione Puglia ha coperto con la manovra di previsione il disavanzo per il 2010, tuttavia ha obbligato la stessa a coprire questi ulteriori 93,6 milioni di euro. Purtroppo non abbiamo nessuna possibilità di coprire questa cifra con ulteriori risorse del bilancio autonomo e, quindi, non c’era altra soluzione che azionare la leva dell’addizionale Irpef . Il Ministero ha comunque accolto, dopo una lunga trattativa, la proposta della Regione Puglia di modulare l’addizionale Irpef applicando lo 0,3% per i contribuenti con reddito fino a 28.000,00 euro e lo 0,5% per coloro che hanno reddito sopra i 28.000,00 euro. Siamo riusciti a non farci applicare passivamente lo 0,5% per tutti, così come era prassi consolidata che ci veniva riproposta dal Ministero, ma ad avere una modulazione che potesse alleviare l’impatto per i redditi più bassi. Nonostante questa situazione, che non dipende da noi e che abbiamo subìto con grande contrarietà, oggi la Puglia resta, ripeto nonostante tutto, la Regione, dal Lazio in giù, con il minore carico fiscale. Tuttavia, è bene ricordare che fino ad un reddito di circa 8000,00 euro (no tax area, ndr) nulla sarà dovuto e che, comunque, per i redditi di lavoro dipendente e per i redditi di pensione questo aumento andrà ad incidere da gennaio 2012, per cui le buste paga e le pensioni del 2011 non saranno intaccate da questa novità”.  
   
   
1 MILIONE 872 MILA EURO AI DIPENDENTI DELLA PROVINCIA DI UDINE PER PREMI PRODUTTIVITÀ E INDENNITÀ CONTRATTUALI OK DALLA GIUNTA PROVINCIALE SU PROPOSTA DELL’ASSESSORE VIRGILI. A GIUGNO L’EROGAZIONE  
 
 Udine, 1 giugno 2011 - Ammonta a un milione 872 mila euro la somma che sarà assegnata ai dipendenti della Provincia di Udine sottoforma di premi di produttività e indennità contrattuali. Dopo la sigla dell’intesa tra Ente, Rsu e rappresentanze sindacali territoriali di metà maggio, l’accordo sul “Fondo per il salario accessorio del personale non dirigente per il 2010”, registra anche l’ok del collegio dei revisori dei conti (è stata emessa, infatti, una certificazione positiva di compatibilità) e quello della Giunta provinciale che nella riunione odierna – lunedì 30 maggio - ha esaminato e approvato la delibera proposta dall’assessore al personale, Mario Virgili. La cifra destinata ai premi di produttività è di 519 mila 453 euro e verrà assegnata al personale dell’Ente in modo direttamente proporzionale alle valutazioni effettuate dai dirigenti. «L’approvazione del fondo s’inserisce in un percorso che ha dotato la Provincia di Udine di tutti gli strumenti necessari per valorizzare la meritocrazia - precisa l’assessore provinciale al personale Mario Virgili -. Mi riferisco al contratto decentrato e alla metodologia di valutazione permanente del personale non dirigente. L’applicazione di questi strumenti a cura della dirigenza, avrà il compito di valorizzare le eccellenze e al contempo rendere trasparente un processo di tipo meritocratico. La Giunta si attende una concreta corrispondenza tra risultato e valutazione». Ora l’accordo verrà sottoscritto formalmente dall’Ente con la parte sindacale, sarà quindi costituito definitivamente il fondo e distribuito ai dipendenti nel mese di giugno. Il premio produttività consiste nell’assegnazione di compensi commisurati all’impegno individuale, agli obiettivi conseguiti e al merito. La somma destinata ai singoli terrà conto dei voti che i dirigenti hanno assegnato ai dipendenti. La valutazione segue una metodologia in vigore dal dicembre 2008. Nell’assegnazione del premio non si tiene conto dell’inquadramento giuridico del dipendente. Per le Posizione Organizzative (Po), ai dipendenti ai quali l’incarico è stato assegnato o revocato nel 2010, il bonus verrà devoluto in proporzione al periodo precedente il conferimento dell’incarico stesso o, in caso di revoca, successivo. Contenuto dell’intesa oltre ai premi produttività, sono altre indennità correlate agli istituti contrattuali ovvero l’indennità di reperibilità per il personale tecnico del servizio ediliziaviabilità, le indennità di turno per il personale di vigilanza gli autisti, gli uscieri o i messi notificatori; le indennità di rischio per autisti, personale tecnico delle squadre di viabilità, addetti al protocollo, al personale che ritira e consegna valori presso la Tesoreria. E’ previsto anche un importo pari a 267 mila euro per compensare l’attività di progettazione del personale tecnico. 92 mila euro, infine, verranno assegnati per l’attività svolta dal personale del servizio motorizzazione per le funzioni di esaminatori, per il rilascio della patente di guida e per il collaudo e la revisione dei veicoli.  
   
   
MONTAGNA: LE IMPRESE ANELLO SU CUI INVESTIRE DALLA CONFERENZA DELLA PROVINCIA DI PARMA NUOVE PROSPETTIVE PER LO SVILUPPO DELL’APPENNINO  
 
 Parma, 1 giugno 2011 - Crescita industriale, in montagna si può? La risposta di Nelson Antolotti è un sì convinto, basato sul valore della stabilità delle maestranze, sulla bellezza di un territorio che fa prodotti d’eccellenza, su una rete infrastrutturale migliore rispetto al passato. L’ad della Tourbocoating spa lo ha spiegato ieri intervenendo alla Conferenza provinciale sulla Montagna che si è svolta alla Camera di Commercio. Il terzo confronto del percorso voluto dalla Provincia di Parma e dalle due Comunità Montane per capire come in questa fase di forti cambiamenti epocali sia possibile agganciare le nuove opportunità e così garantire un futuro per l’Appennino. Nelson Antolotti la sua storia di imprenditore della montagna la racconta parlando anche “dell’orgoglio di esportare in America ciò che si produce qui”. Una vita di lavoro iniziata 38 anni fa a Parma in uno scantinato poi continuata a Fornovo dove ci sono le sue radici e le sue industrie. Una vita piena che oggi si divide fra le 8 aziende del gruppo, 300 impiegati di cui 35 ricercatori e che produce 50 mln di fatturato. “La soddisfazione più forte è quella di aver contribuito a realizzare qualcosa di stabile” dice Antolotti che ha calcolato come fra Fornovo, Varano e Rubiano siano circa 400 le persone che lavorano nel coating in imprese nate dopo la sua nella zona. La Tourbocoating non è il solo caso di successo in montagna, né la sola esperienza di innovazione. Solo negli ultimi tempi si è parlato molto di altri progetti come il Parma Wind Valley, un’idea innovativa di alcune aziende del territorio, fra cui la Dallara, insieme per produrre energia da fonte eolica e rinnovabile con tecnologie innovative. Al loro fianco l’Università di Parma, che fornirà supporto per ricerca e sviluppo tecnologico, la Provincia di Parma, il Comune di Varano Melegari e la Regione Emilia Romagna, che ha concesso un importante finanziamento. Nella stessa direzione vuole andare il lavoro con le imprese del comparto dei motorini elettrici, dal tavolo di crisi ai progetti di rilancio. E si spera sia così anche per Fincuoghi, ammessa al concordato. Anche il lavoro con le imprese del settore forestale va nella direzione di una qualificazione della filiera, per inserirsi a pieno titolo nei nuovi mercati legati all’impiego della biomassa forestale a fini energetici. Su questa strada si può fare ancora molto, anche sul fronte di favorire il coinvolgimento di imprese locali in questi nuovi settori in crescita. Uno sviluppo della green economy che va ad affiancarsi a quello delle produzioni dell’agroalimentare e dell’industria del turismo. “E’ l’impresa il baricentro del nuovo sviluppo - ricorda il vicepresidente della Provincia Pier Luigi Ferrari, che ha retto il timone della Conferenza - la Provincia mette a disposizione le sue risorse per stimolare e sostenere i processi di cambiamento e l’innovazione”. E se è chiaro che la spinta per lo sviluppo della montagna debba essere endogena o per dirla con Claudio Moretti, sindaco di Monchio, “non possiamo pretendere che le cose cambino se non le cambiamo noi”, è altrettanto necessario ragionare del ruolo dei comuni e delle Comunità Montane e di un nuovo assetto istituzionale. Una discussione che il presidente Luigi Bassi ha già avviato nella sua Comunità montana delle Valli del Taro e del Ceno a partire “da un futuro indebolito dal venir meno delle risorse e dalla necessità di aggregarsi per fornire i servizi necessari alla collettività”. “In Italia non c’è la montagna, ci sono le montagne e c’è bisogno di una articolazione diversa” sottolinea Enrico Borghi presidente dell’Uncem. Saltato il meccanismo di distribuzione centralista, di fronte alla deriva dello spopolamento e dell’invecchiamento della popolazione, sempre più bisognosa di welfare, occorre secondo Borghi passare “da istituzioni di spesa a istituzioni di progetto, che partano dal basso per valorizzare le risorse dei territori”. Si pensa a fonti come l’acqua, il vento, i boschi, a tutto ciò che la montagna ha sempre dato per la pianura, un rapporto con la città che deve essere riscritto secondo molte voci emerse dalla Conferenza di Parma. L’invito a “focalizzare l’attenzione nel cambiamento” viene da Alessandro Daraio che ha coordinato il tavolo provinciale per la Montagna. Tre i macro obiettivi della strategia che individua: “salvaguardare i beni pubblici di cui la montagna è un serbatoio, garantire la coesione sociale comparabile col resto del territorio; proseguire uno sviluppo endogeno in grado di trasformare la diversità in valore”. Dall’intervento di Daraio si è passati agli approfondimenti su temi specifici come quello delle produzioni di qualità, ragionando di punti di forza e punti di debolezza come ha fatto Filippo Arfini, docente di Economia e sviluppo rurale dell´Università di Parma, un’analisi attenta del mondo dell’agricoltura, della presenza delle aziende locali quasi dimezzate in poco meno di un ventennio, del rapporto fra produttori, consorzi e i mercati, questione su cui sono intervenuti Gianni Mozzoni, vicepresidente del Consorzio del Prosciutto di Parma, e Michele Berini, direttore del Consorzio del Parmigiano-reggiano. Il nodo ricerca, impresa e innovazione è stato sviluppato da Alessandro Mangia, prorettore alla Ricerca dell´Università di Parma e dagli interventi di Nelson Antolotti, amministratore delegato della Turbocoating Spa, e Franco Amigoni, curatore dello studio Vedere con nuovi occhi dedicato alle opportunità di sviluppo del comparto dei motorini elettrici. Infine si sono analizzate le prospettive e le criticità del turismo di montagna grazie alle riflessioni di Nicola Fabbri, docente di Economia del turismo presso l´Università Bocconi di Milano e ai commenti di Fausto Giovanelli, presidente del Parco nazionale dell´Appennino Tosco-emiliano, Maurizio Davolio, responsabile Legacoop Turismo. Al termine, il saluto del presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli e l’intervento di Enrico Cocchi, direttore generale alla programmazione territoriale della Regione Emilia Romagna, che ha annunciato l’appuntamento previsto per l’inverno prossimo con la conferenza regionale sulla Montagna, assise dove confluiranno anche le riflessioni e gli spunti venuti dal Parmense.  
   
   
MILANO SI MOBILITA PER “VOLONTARI PER UN GIORNO”: DAI CITTADINI E DALLE IMPRESE UN NUOVO IMPEGNO PER GLI ALTRI  
 
Milano, 1 giugno 2011 - Parte ufficialmente oggi “Volontari per un giorno”, la campagna che ha l’obiettivo di stimolare i milanesi a provare per un giorno nel mese di giugno un’esperienza del volontariato. Promossa da Ciessevi Milano, Fondazione Sodalitas, Forum del Terzo Settore Lombardia, Csr Manager Network e Fondazione Iulm, l’iniziativa è inserita nel programma di attività dell’Anno Europeo del Volontariato. Ideata da Koinètica e Kpmg, la campagna conta sulla collaborazione della Commissione Europea e ha ottenuto il patrocinio di Fondazione Cariplo. Donare il proprio tempo per sentirsi più buoni? Partecipare alla vita di un’associazione di volontariato per essere ancora attivi? Collaborare con un’organizzazione ambientalista per condividere la preoccupazione per il futuro del pianeta? Ogni motivo è buono per aderire a “Volontari per un giorno”. Come fare? Andando sul sito www.Volontariperungiorno.it, dove ognuno può trovare la proposta più vicina ai propri valori e alle proprie attese L’obiettivo della campagna non è solo aumentare il numero volontari ma anche sensibilizzare aziende ed enti locali ad attuare progetti di volontariato e sostenere le organizzazioni del Terzo Settore nella attività ricerca di persone che vogliano mettersi in gioco per gli altri. Sono già 8.000 i posti messi a disposizione da oltre 100 organizzazioni del Terzo Settore; tra le altre, Fondazione Banco Alimentare, Auser, Associazione Volontari Ospedalieri, Ente Nazionale Protezione Animali, Legambiente, Arciragazzi, Agesci, Manitese, Emergency, Amnesty, Wwf. Per la promozione della campagna si sono mobilitate anche Aim (Associazione Interessi Metropolitani), Milano altruista, Aiesec e l’Ufficio di Milano del Parlamento Europeo. L’augurio è che “Volontari per un giorno” trasformi tanti cittadini “normali” in persone che vogliano contribuire concretamente a migliorare la comunità. Persone che decidano di aiutare gli altri. Magari non per una volta ma per sempre.  
   
   
PARI OPPORTUNITÀ: I MINISTRI SACCONI E CARFAGNA HANNO NOMINATO LE CONSIGLIERE DI PARITÀ PER LA PROVINCIA DI RIMINI  
 
 Rimini, 1 giugno 2011 - Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maurizio Sacconi e il Ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna hanno nominato le Consigliere di parità per la provincia di Rimini: sono Loredana Urbini (effettiva) e Carmelina Angela Fierro (supplente). I Ministri dopo aver considerato che la designazione effettuata dalla Provincia di Rimini, a seguito di bando pubblico, risulta conforme ai requisiti di legge e che risulta acquisito il parete della Commissione provinciale di concertazione per il lavoro, hanno proceduto alla nomina con Decreto del 30 marzo 2011 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 96 del 27 aprile 2011. Le Consigliere di parità svolgono un ruolo per la promozione delle pari opportunità tra donne e uomini nel lavoro e per la prevenzione e la lotta contro le discriminazioni di genere sia nell´accesso al lavoro che sui luoghi di lavoro. Nell´esercizio delle loro funzioni sono pubblici ufficiali, hanno specifica competenza ed esperienza pluriennale in materia di lavoro femminile, di normativa sulle pari opportunità e di mercato del lavoro e hanno l´obbligo di segnalare all´autorità giudiziaria i reati di cui vengono a conoscenza. Sono di diritto membro effettivo e supplente della commissione provinciale tripartite; partecipano altresì ai tavoli di partenariato locale ed ai comitati di sorveglianza. L’ufficio delle consigliere è situato in Provincia di Rimini Piazzale Bornaccini, 1 al 3° piano Tel 0541-363988 fax 0541-363992 mail cons.Parita@provincia.rimini.it    
   
   
LE VIRTÙ DELLE DONNE - LA TEMPERANZA  
 
Milano, 1 giugno 2011 - Con il patrocinio della Provincia di Milano, O.n.da Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna, in collaborazione con il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano, organizza un ciclo di conferenze per promuovere la salute psico-fisica delle donne. Dopo le prime sei serate, la settima riguarderà "La temperanza": se rincorresse liberamente il proprio istinto, l’essere umano finirebbe per inseguire esclusivamente le proprie bramosie e passioni. Occorre allora un impegno ascetico, una sorta di ginnastica dello spirito, che alleni volontà e intelligenzaallo scopo di perseguire il nostro benessere. In questa sorta di autoeducazione della volontà risiede la virtù della temperanza. E’ la virtù che oggi appartiene di più o di meno alla maggioranza delle donne? Ci sono volontà e intelligenze femminili indirizzate verso il benessere? Chi cerca davvero di dominare i propri istinti e contenere i propri desideri? Un tale dominio non è forse fonte di malessere? Intervengono: Fiorenzo Galli, Direttore Generale Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia - Francesca Merzagora, O.n.da Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna - Annamaria Bernardini De Pace, Avvocata specializzato nella tutela dei diritti della persona, giornalista e autrice di numerosi saggi sul diritto di famiglia - Gilberto Corbellini, Professore ordinario di Bioetica e Storia della Medicina, Università di Roma “La Sapienza” - Willy Pasini, Psichiatra e Scrittore Coordina Johanna Rossi Mason, Giornalista medico-scientifico e collaboratrice de “La Repubblica”. Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Quando: giovedì, 9 giugno, ore 17:30 Dove: Sala Conte Biancamano, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia - Via Olona, 6 bis - Milano Per informazioni: O.n.da, Tel. 02/29015286 - www.Ondaosservatorio.it/  e-mail: info@ondaosservatorio.It    
   
   
FVG, PARI OPPORTUNITÀ: GARANTIRE RAPPRESENTANZA FEMMINILE NELLE ISTITUZIONI  
 
Trieste, 1 giugno 2011 - Al convegno "L´italia delle Regioni", organizzato a Torino in occasione del 150° anniversario dell´Unità d´Italia dalla Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari (Fidapa) con il patrocinio della Regione Piemonte, della Provincia e del Comune di Torino, è stato trattato il tema del contributo dato delle donne all´Unità d´Italia, con particolare riguardo ai provvedimenti regionali di rilevanza nei confronti delle donne. All´assise, per la Commissione pari opportunità del Friuli Venezia Giulia, era presente Annamaria Poggioli, socia Fidapa, che, illustrando la legge elettorale regionale (17/2007), ha evidenziato come lo scopo del provvedimento sia di aumentare la rappresentanza femminile all´interno delle istituzioni e negli incarichi politici e di garantire la presenza delle donne in Giunta. Annamaria Poggioli ha quindi ricordato che la Commissione già nel 2007 aveva proposto di inserire nella legge elettorale la doppia preferenza di genere, ossia la previsione normativa secondo la quale, nel caso in cui l´elettore/elettrice intendesse esprimere due preferenze, esse fossero obbligatoriamente una per un uomo e l´altra per una donna. La doppia preferenza di genere è un traguardo già raggiunto dalla Campania e per la sua introduzione le componenti della Commissione pari opportunità del Friuli Venezia Giulia continueranno a battersi anche in futuro.  
   
   
APPM, UNA "FAMIGLIA" AL FIANCO DEI MINORI IN DIFFICOLTA´  
 
 Trento, 1 giugno 2011- "Non c´è nessun stato sociale in dissoluzione. Il Trentino non ha alcuna intenzione di attenuare la propria attenzione al sociale, che è del resto una costante della nostra terra. Di fronte al cambiamento ed alle nuove domande che emergono, la risposta delle istituzioni non è un arretramento ma l´adeguamento delle risposte e la responsabilizzazione dei territori". Così il presidente della Provincia, Lorenzo Dellai, all´incontro di oggi per celebrare i 35 anni dell´Associazione provinciale per i minori (Appm onlus). Costituita nel 1976 con l´obiettivo di creare strutture per accogliere minori in difficoltà personali e/o famigliari offrendo un modello di tipo famigliare, l´Appm - lo ha ricordato il presidente Paolo Cavagnoli - ha dovuto interpretare l´evoluzione della società adeguando la propria risposta ai nuovi bisogni relativi ai minori in difficoltà. Dagli iniziali gruppi famiglia, l´associazione ha ampliato la propria sfera di attività su tutto il territorio provinciale promuovendo e realizzando altri servizi. Oggi la "rete" dell´Appm conta 6 Centri residenziali, un Centro di pronta accoglienza, 7 centri diurni e/o aperti, 4 centri di aggregazione giovanile ed il Progetto Giovani Valle di Sole. Un punto di svolta e di crescita nell´attività dell´associazione è l´accoglienza, a partire dal 1998, a fianco dei minori italiani, dei minori stranieri non accompagnati, con la maturazione di percorsi pedagogici attenti alle diversità, all´inclusione ed alla cittadinanza multi culturale. Oltre 350 i ragazzi stranieri ospitati negli ultimi dieci anni dall´Appm; gli ultimi arrivati sono dieci minori sbarcati nelle settimane scorse a Lampedusa provenienti dalla Libia. Un´"emergenza" di cui l´associazione si è fatta carico, corrispondendo alla richiesta della Provincia. E fondamentale è stato in tutti questi anni il positivo rapporto di collaborazione e sinergia operativa con l´ente pubblico, aspetto questo sottolineato sia da Marino Simoni, presidente del Consorzio dei Comuni (la cui sede ha ospitato stamane l´incontro dell´Appm), sia da Lorenzo Dellai. Ricordando i motivi per i quali la Provincia consegnò cinque anni fa all´associazione, in occasione del trentesimo dell´attività, l´Aquila di San Venceslao, Dellai ha voluto sottolineare, in particolare, i "successi educativi, i percorsi di inserimento lavorativo e sociale dei minori presi in carico dall´Appm, dai quali scaturiscono una ricchezza straordinaria, energia e talenti". "Il maggior merito dell´Associazione provinciale per i minori - ha aggiunto il presidente della Provincia - è l´aver contribuito a diffondere una sensibilità che richiama oggi tutta la nostra comunità ad una responsabilità educativa che vede talvolta anche la nostra società disattenta". Fondamentale è sempre stata, nella vita dell´associazione, la componente volontaristica, e proprio a questa ha fatto ancora riferimento Dellai: "La quota di volontarietà presente nelle aziende sociali è un elemento altrettanto importante rispetto alle strutture operative, è garanzia della capacità di leggere i bisogni e fa parte di una società che vuole essere protagonista". Ed a proposito delle recenti polemiche sul modo attraverso il quale le strutture pubbliche si fanno carico dei problemi dei minori, il presidente della Provincia si è detto "orgoglioso di come le strutture preposte si fanno carico di tali problemi, esprimendo un´attenzione di grandissima qualità". Dopo la consegna dei riconoscimenti agli operatori dell´associazione che prestano la propria attività da oltre 25 anni ed allo stesso Dellai per la vicinanza alla stessa dimostrata in tutti questi anni, l´incontro ha vissuto il suo momento principale con l´intervento del professor Fabio Folgheraiter dell´Università Cattolica di Milano dedicato alle politiche sociali alla luce delle nuove povertà. Infine, prima delle testimonianze di due minori stranieri ospitati nelle strutture dell´Appm, il nigeriano Fred e l´albanese Samet, la presentazione del volume "Psico-pedagogia interculturale e interventi sui minori di etnia diversa" (Edizioni Erikson), che Paolo Cavagnoli e Valentina Berghi hanno voluto scrivere per rendere conto dell´attività svolta dall´Appm negli ultimi dieci anni a favore dei minori stranieri non accompagnati.