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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 11 Luglio 2011
LA COMMISSIONE EUROPEA LANCIA UN NUOVO PIANO D´AZIONE IN MATERIA DI TRASPORTI CON I PAESI VICINI  
 
Bruxelles, 11 luglio 2011 - La Commissione europea ha pubblicato il 7 luglio un nuovo piano d´azione per i trasporti con i paesi vicini al fine di rafforzare i collegamenti di trasporto con le regioni vicine all´est e al sud dell´Unione europea. Il piano contiene più di 20 misure concrete, nel breve e nel lungo termine, per rendere i collegamenti di trasporto più agevoli, sicuri e affidabili. Contemporaneamente esso intensificherà l´integrazione del mercato a vantaggio delle regioni dell´Unione europea e di quelle limitrofe. Il piano è stato presentato il 7 luglio 2011 dal vicepresidente Siim Kallas, responsabile per i trasporti e da Stefan Füle, commissario per l´allargamento e la politica di vicinato. Il vicepresidente Kallas ha dichiarato: "La libertà di movimento è qualcosa che tutti tendiamo a dare per scontato in Europa, ma che non deve fermarsi alle frontiere. Oggi se vogliamo veramente una relazione con i nostri vicini dobbiamo fornire l´infrastruttura essenziale per i flussi di beni e di persone attraverso le frontiere ed eliminare la burocrazia e le strozzature". Il commissario Füle ha affermato: "Nella nuova e ambiziosa politica europea di prossimità lanciata il 25 maggio di quest´anno offriamo ai nostri vicini dell´est e del sud un´integrazione economica più approfondita. Il piano di azione propone misure concrete che vogliamo attuare per procurare vantaggi ai cittadini e alle imprese sia dei paesi vicini che in Europa". La cooperazione nel trasporto con le regioni confinanti1con l´Ue finora ha avuto luogo mediante numerose iniziative bilaterali e regionali: ad esempio, esiste già una iniziativa regionale di trasporto per i vicini a sud. Questo nuovo piano di azione2 si basa sui risultati finora raggiunti, rafforza in particolare le connessioni a est e riunisce la cooperazione regionale in materia di trasporti in un´unica politica. Gli elementi fondamentali per collegare il sistema di trasporto dell´Unione europea e i suoi vicini prevedono di: estendere il mercato interno dell´aviazione dell´Unione europea e il Cielo unico europeo alle regioni vicine; collegare la rete transeuropea dei trasporti con l´infrastruttura dei paesi vicini dell´Unione europea attraverso progetti prioritari di trasporto; migliorare lo sfruttamento del potenziale di trasporto merci aprendo i mercati e riducendo le barriere tecniche, quali le differenze di scartamento dei binari; razionalizzare l´attuazione della cooperazione nell´ambito del trasporto regionale istituendo un "Gruppo di esperti per i trasporti nel partenariato orientale" che coordini la cooperazione con i paesi limitrofi orientali; rendere più efficiente il trasporto marittimo con i paesi vicini, anche nel lungo termine, mediante la loro inclusione nella "cintura blu" della libera circolazione marittima in Europa e nei mari attorno all´Europa; contribuire al miglioramento della sicurezza stradale nei paesi vicini. Per tutti i dettagli delle oltre 20 misure previste nel piano di azione si veda Memo/11/488. Queste azioni saranno finanziate fino al 2013 con le risorse esistenti grazie a una migliore definizione delle priorità di progetti e misure. Nella sua recente comunicazione su un "Bilancio per l´Europa 2020", la Commissione ha proposto di aggiungere flessibilità a un possibile finanziamento dei progetti di infrastrutture strategiche che collegano l´Ue con i suoi vicini. Questo aspetto sarà ulteriormente sviluppato nei negoziati sul futuro quadro finanziario. Quali sono le prossime tappe? Il piano della Commissione sarà presentato al Consiglio e al Parlamento europeo. Nell´ottobre 2011 durante una conferenza ministeriale organizzata dalla presidenza polacca dell´Ue (24 e 25 ottobre 2011 a Cracovia) verrà dato il via ai lavori del nuovo Gruppo di esperti per i trasporti nel partenariato orientale che supervisionerà l´attuazione delle misure per l´est. Per maggiori informazioni sulla cooperazione in materia di trasporti con i paesi vicini consultare: http://ec.Europa.eu/transport/international/regional_cooperation/european-neighbourhood_en.htm    
   
   
GIORNATA EUROPEA DEI DIRITTI DEI PASSEGGERI: ENAC DISTRIBUISCE MATERIALE INFORMATIVO IN 11 AEROPORTI  
 
Roma, 11 luglio 2011 - Sono 11 gli aeroporti nazionali in cui il 7 maggio l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile ha distribuito materiale informativo in adesione alla campagna europea sui diritti dei passeggeri, promossa in Italia dal Cec – Centro Europeo Consumatori e da Adiconsum, con il patrocinio della Commissione Europea. L’iniziativa si è svolta in contemporanea nei principali aeroporti degli Stati membri dell’Unione Europea dove sono stati allestiti desk di informazione e assistenza per i passeggeri del trasporto aereo. Nello specifico, l’Enac, organismo responsabile dell’applicazione del Regolamento comunitario relativo ai diritti delle persone con disabilità e a mobilità ridotta nel trasporto aereo (Pmr), ha aderito alla giornata affiancando Adiconsum e Centro Europeo Consumatori nei seguenti aeroporti, Bari, Bologna, Roma Fiumicino e Torino ed è stato presente con proprio personale in altri sette scali: Bergamo, Cagliari, Catania, Milano Linate, Milano Malpensa, Napoli e Pisa. L’enac ha distribuito negli 11 aeroporti coinvolti 12.000 copie in italiano e 12.000 copie in inglese della guida rapida “Conosci i tuoi diritti”- “What you need to know” - un pratico flyer che riepiloga in forma schematica e di immediata lettura i diritti degli utenti del trasporto aereo in caso di disservizi, materiale già presente sul sito dell’Enac. Nei propri desk informativi e sui monitor aeroportuali, inoltre, l’Ente ha mandato in onda il video prodotto dalla Commissione Europea sui diritti dei passeggeri a mobilità ridotta, video on line sul portale dell’Ente all’indirizzo: http://www.Enac.gov.it/i_diritti_dei_passeggeri/passeggeri_con_disabilit-13-_o_a_mobilit-13-_ridotta/index.html  Il Presidente Vito Riggio ha sottolineato: “La giornata europea di informazione sui diritti del passeggero rappresenta non solo l’occasione per ricordare agli utenti quali siano gli strumenti normativi a loro favore, ma contribuisce a mantenere alto il livello di attenzione da parte degli operatori del settore rispetto alle forme di tutela che devono garantire a tutti i viaggiatori”. Il Direttore Generale Alessio Quaranta ha dichiarato che “Nell’ultimo decennio sono stati compiuti passi importanti a favore della tutela dei diritti del passeggero. L’enac ha contribuito nel corso di questi anni a sostenere e potenziare ulteriormente la conoscenza dei diritti di tutti i passeggeri e in particolar modo di coloro che sono diversamente abili e che hanno una ridotta mobilità. Dal 2001 l’Ente ha pubblicato varie edizioni della Carta, aggiornandola secondo l’evoluzione normativa, ha reso disponibili agli utenti anche altri strumenti, tra i quali ricordiamo la Carta in caratteri Braille per non vedenti e per ipovedenti e altro materiale consultabile e scaricabile dal sito www.Enac.gov.it/  ”.  
   
   
SIAMO AL "PRONTI, ATTENTI, VIA" PER LA MOBILITA´ ELETTRICA!  
 
Bruxelles, 11 luglio 2011 - L´ultima fase di un nuovo progetto finanziato dall´Ue che mira a portare i veicoli elettrici sulle strade è stata appena lanciata. Anche se i veicoli elettrici sono già in giro da un po´ di tempo, c´è ancora molta strada da fare prima che essi siano completamente integrati nella società, ed è qui che entra in scena Green Emotion! L´iniziativa, in parte finanziata con un aiuto da 24 milioni di euro da parte della Commissione europea, spera di promuovere la mobilità elettrica in tutta Europa. Come parte del suo impegno di ricerca paneuropeo, un team di scienziati spagnoli esaminerà e guiderà le attività di operatori di rete, fornitori di energia elettrica, produttori di automobili e compagnie di telecomunicazioni nel corso di tutto il processo. Il team, proveniente dalla Tecnalia Research & Innovation, intende fare un dettagliato confronto tra i diversi modelli aziendali attualmente in uso e studiare la loro probabile evoluzione futura: essi potranno così poi dare consigli alle aziende europee sui vantaggi e svantaggi di ciascun modello, oltre ad aiutare a identificare quello più adatto per le singole aziende in base ai loro profili. Ad esempio, essi saranno in grado di consigliare le aziende che forniscono energia elettrica (una parte fondamentale della catena per la fornitura di elettricità) su quali tipi di tariffe possono essere applicate, o i produttori di automobili sui dispositivi necessari nei veicoli, senza far aumentare i costi. Le scoperte della ricerca del team aiuteranno anche a identificare nuovi servizi che i veicoli elettrici possono offrire alle aziende, ed esamineranno l´impatto che l´utilizzo di massa di questi veicoli potrebbe avere sulla rete di distribuzione dell´elettricità e il modo migliore per reagire in questa situazione. L´iniziativa Green Emotion complessivamente riunisce 42 partner provenienti da aziende industriali e produttori di automobili, oltre a istituzioni e università tecnologiche e di ricerca. La speranza è che tutti questi progetti portino al complessivo ingresso progressivo delle auto elettriche, con oltre 10.000 punti per la ricarica in tutta Europa. Quasi 1.000 di questi devono essere installati a Barcellona, Madrid e Malaga in Spagna, circa 3.600 a Berlino in Germania, 400 a Roma e Pisa in Italia e circa 100 a Strasburgo in Francia. La Danimarca e la Svezia sperano di vedere tra 2.500 e 3.500 automobili elettriche sulle strade e fino a 4.500 punti per la ricarica nelle città di Copenhagen e Bornholm in Danimarca e Malmö in Svezia. In Irlanda verranno installati circa 2.000 veicoli elettrici e quasi 3.500 punti per la ricarica; Gerry Wardell, direttore di Codema e del Cork City Council, spera che questo aiuterà in qualche modo a ridurre gli attuali livelli di emissioni della città di Dublino: 5 milioni di tonnellate di Co2 ogni anno. "Grazie all´adozione di metodi di trasporto più sostenibili come i veicoli elettrici, noi potremmo risparmiare fino a 140.000 tonnellate di Co2 ogni anno e fino a 27 milioni di euro di costi. Perciò, noi ci dobbiamo muovere verso opzioni di trasporto più pulite ed ecologiche allo scopo di raggiungere la nostra visione di una città energy-smart." Lanciando il progetto quadriennale in gennaio, Siim Kallas, Commissario Europeo ai Trasporti ha commentato: "L´elettromobilità darà un importante contributo alla riduzione delle emissioni di biossido di carbonio. Green Emotion è progettato per assicurare il successo rapido dei veicoli elettrici." I partner dell´iniziativa accumuleranno esperienza sull´elettromobilità nelle regioni di prova esistenti e in quelle nuove in Europa e perfezioneranno la tecnologia. Una questione chiave è lo sviluppo di processi europei, standard e soluzioni informatiche per permettere agli utenti di veicoli elettrici di accedere in modo semplice alle infrastrutture per la ricarica e ai relativi servizi in tutta l´Unione europea. Anche la standardizzazione è un fattore chiave per un lancio europeo veloce ed efficiente in termini di costi dell´elettromobilità. "I concetti locali applicati finora, in cui le esperienze venivano accumulate in specifiche regioni dimostrative, verranno ora raggruppati in test riguardanti tutta l´Europa. Lo scopo è quello di spianare la strada all´elettromobilità in tutta Europa. Questo richiederà standard per infrastrutture, creazione di reti e informatica," ha detto Heike Barlag della Siemens, uno dei partner industriali nel consorzio Green Emotion. "Raggruppando le singole attività in una grande iniziativa congiunta, noi stiamo guadagnando slancio e trasparenza, e assicurando lo sviluppo coordinato dell´elettromobilità." Per maggiori informazioni, visitare: Tecnalia: http://www.Tecnalia.info/?lang=en&phpsessid=c9f5fb65d208abfb1d3bf8ab8ea15494  Iniziativa Green Emotion: http://www.Greenemotion-project.eu/    
   
   
CARBURANTI: SAGLIA, SCIOPERO INOPPORTUNO TESTO RIFORMA CORRISPONDE A TESTO CONCORDATO CON GESTORI A SETTEMBRE  
 
Catania, 11 luglio 2011 - “Lo sciopero annunciato da alcune sigle sindacali non maggioritarie dei gestori è inopportuno. In manovra abbiamo inserito lo stesso testo che è stato firmato il 14 settembre dalle organizzazioni sindacali. Se ora definiscono la riforma una serie di piccoli interventi di basso profilo, perché all´epoca hanno firmato e ora si preoccupano così tanto fino a minacciare uno sciopero?”. Così Stefano Saglia, sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico con delega all’energia, risponde alle polemiche di Faib e Fegica. “Il testo della riforma del settore carburanti – ribadisce Saglia – corrisponde perfettamente al testo concordato a settembre con i gestori. La conferma di questo è pubblicato sul mio sito personale www.Stefanosaglia.it dove è possibile scaricare la documentazione a riprova di quanto ho appena affermato”. “Infatti il 14 settembre 2010, – spiega il sottosegretario – per scongiurare l’allora imminente sciopero dei gestori, il Governo ha concordato con le sigle sindacali, alcune modifiche al testo sulla riforma per venire incontro alle ulteriori richieste della categoria. Si arrivò a un testo condiviso e sottoscritto da Faib , Fegica e Figisc. Questo stesso testo è quello che è stato inserito nella manovra e contiene solamente due aggiunte che non intaccano in alcun modo l’accordo originario, ma sono indispensabili al passaggio dal vecchio al nuovo sistema che ha come obiettivo la razionalizzazione della rete distributiva dei carburanti”. “Il testo non è venuto fuori dal nulla ma – sottolinea Saglia – è stato concordato con tutti gli operatori della filiera, dai consumatori alle compagnie petrolifere. È una riforma ampiamente riconosciuta. Accontenta tutti senza danneggiare nessuno. Ed è lo stesso testo che fu salutato positivamente all’indomani del 14 settembre dalle organizzazioni sindacali”. “Inoltre – aggiunge il sottosegretario – la riforma è nel decreto per motivi logistici. Il ministro Romani ed io siamo disponibili ad un ulteriore confronto in Parlamento”. Per il sottosegretario “Sono proprio Faib e Fegica a non volere una vera riforma e a cercare di mantenere lo status quo. E per fare ciò addirittura disconoscono un testo da loro stessi approvato e sottoscritto”. Per quanto riguarda i contratti, che è la questione che preme di più ai gestori, – conclude Saglia – il Governo nel pieno rispetto degli attori della filiera ha proposto la possibilità di rivedere le tipologie che dovranno essere preventivamente concordate con i gestori a cui devono essere assicurate condizioni contrattuali eque e non discriminatorie”.  
   
   
LOMBARDIA: TRASPORTI, PRESENTATA RIFORMA IN COMMISSIONE  
 
Milano, 11 luglio 2011 - L´assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia Raffaele Cattaneo ha presentato ilo 7 luglio alla Commissione Territorio del Consiglio regionale la Proposta di legge di riforma del Trasporto pubblico locale, che, dopo il passaggio in Aula e l´approvazione definitiva, sostituirà l´attuale testo normativo. Integrazione tariffaria, risorse assegnate attraverso criteri di premialità, la nascita delle Agenzie del Tpl, la divisione del territorio regionale in 7 piani di bacino e un impegno confermato per la promozione della mobilità sostenibile: queste le novità contenute nel progetto di legge che, dopo aver risolto le problematiche di carattere finanziario, riprende e sviluppa ulteriormente la proposta già deliberata dalla Giunta il 28 ottobre 2009 e non approvata nell´ultimo Consiglio regionale della scorsa legislatura che recepiva i contenuti del ´Patto per il Trasporto Pubblico Locale in Lombardia´(sottoscritto nel novembre 2008) sorto dai lavori del ´Tavolo per il Tpl´, costituito con l´obiettivo di affrontare e risolvere le esigenze di risorse strutturali al settore e tracciare le linee guida della riforma. I Contenuti Della Riforma Del Trasporto Pubblico/scheda - Sette Piani Di Bacino E La Conferenza Regionale Del Tpl - Il territorio regionale viene diviso in 7 piani di bacino. Gli strumenti di programmazione verranno rafforzati e resi maggiormente efficaci attraverso una maggiore sinergia tra la programmazione regionale e quella svolta in sede locale. In questo avrà un ruolo strategico la Conferenza regionale del trasporto pubblico locale, che sarà costituita dagli Enti Locali, dalle Aziende di trasporto, dai sindacati e dalle associazioni consumatori e utenti. Agenzie Per Il Tpl - La riforma prevede un nuovo strumento per la gestione associata delle funzioni relative al trasporto pubblico locale: le Agenzie per il Tpl, che consentiranno una programmazione più coerente ed efficace tra i servizi di area urbana, interurbana e regionale, superando le attuali difficoltà di coordinamento tra i diversi soggetti attualmente responsabili dei servizi di trasporto. Le Agenzie saranno costituite da Province, Comuni capoluogo e da una rappresentanza dei Comuni compresi nella provincia stessa. Le Agenzie sovrintenderanno al governo dei relativi bacini e saranno a costo zero per l´Amministrazione pubblica. Servizi Più Chiari E Trasparenti - Il sistema informativo unico regionale avrà il compito di restituire ai soggetti responsabili del controllo e della programmazione e agli utenti un quadro chiaro e trasparente sull´organizzazione dei servizi, la loro qualità e i sistemi tariffari. Nuove Modalità Per L´assegnazione Delle Risorse - L´assegnazione delle risorse per lo svolgimento dei servizi, viene innovata introducendo i criteri dei costi standard, dei fabbisogni di mobilità e premiando il conseguimento di obiettivi di efficacia e di efficienza precedentemente stabiliti, superando progressivamente il criterio delle risorse storicamente erogate. La Regione Per La Mobilità Sostenibile - Coerentemente con i contenuti introdotti dalla legge regionale 24 del 2006 sulla qualità dell´aria, la Proposta di legge attribuisce alla Regione il ruolo per lo sviluppo della mobilità sostenibile, anche attraverso la promozione di servizi innovativi come il car sharing, il car pooling o il bike sharing. E´ prevista inoltre l´attuazione di progetti innovativi coerenti con le politiche regionali, per aumentare sino al 70 per cento la compartecipazione regionale alle spese di rinnovo del parco autobus. Sistema Tariffario Integrato - La Proposta di legge prevede un sistema tariffario integrato unico su scala regionale che, nel consentire la piena intermodalità di tutti i mezzi di trasporto pubblico, consideri e valorizzi l´eterogeneità dei diversi contesti esistenti nei bacini di Tpl. Servizi Assegnati Con Gare Pubbliche - La Proposta di legge conferma come modalità ordinaria l´assegnazione dei servizi attraverso gare ad evidenza pubblica e la conseguente sottoscrizione di contratti di servizio garantendo, anche attraverso la competizione tra gli operatori, il miglioramento della qualità, una maggiore efficienza del sistema e della stessa gestione imprenditoriale.  
   
   
BILANCIO ANAS 2010, PER IL SECONDO ANNO CONSECUTIVO L´ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI APPROVA LA DISTRIBUZIONE DI UN DIVIDENDO AL MINISTERO DEL TESORO 07/07/2011 PIETRO CIUCCI: DAL 2006 L´AZIENDA HA REGISTRATO SIGNIFICATIVI CAMBIAMENTI IN POSITIVO  
 
Roma, 11 luglio 2011 - L’assemblea degli Azionisti ha approvato il bilancio dell’esercizio 2010 di Anas S.p.a., che si è chiuso con un attivo di 10,1 milioni di euro e un incremento di quasi 5 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente, e ha deliberato, per il secondo anno consecutivo, di distribuire un dividendo all’Azionista, ovvero al Ministero dell’Economia e delle Finanze, per 8 milioni di euro. “Nel corso degli ultimi 5 anni - ha commentato il Presidente Pietro Ciucci -, Anas S.p.a. Ha registrato significativi cambiamenti in positivo che ne fanno oggi un’Azienda profondamente diversa da quella del 2006 e degli anni precedenti”. “L’anas dal 2007 – ha continuato Pietro Ciucci - è la prima stazione appaltante d’Italia. Risultato confermato anche nel 2010, nonostante le difficoltà finanziarie, con gare di appalto bandite per un importo di quasi 2,5 miliardi di euro e aggiudicate per un importo di 2,7 miliardi di euro. Le gare bandite dal 2006 ad oggi sono state 137 per un importo di oltre 7 miliardi, mentre le gare in corso sono 32 per un importo complessivo di quasi 4 miliardi”. “Dal 2006 fino ad oggi – ha proseguito il Presidente Ciucci - l’Anas ha investito circa 6,4 miliardi di euro per 229 interventi ultimati e, nello stesso periodo, sono stati consegnati 156 cantieri per un valore complessivo di oltre 7,5 miliardi di euro. Attualmente, gli investimenti in corso ammontano a oltre 11 miliardi di euro per 118 interventi; quelli di prossimo avvio a oltre 14 miliardi di euro per 39 interventi. Per la manutenzione straordinaria, sono attivi o in fase di attivazione 395 interventi per un importo di oltre 640 milioni di euro e, nell’ultimo quinquennio sono stati ultimati 1230 interventi per 1,3 miliardi di euro”. “Nel corso del 2010 – ha assicurato Pietro Ciucci -, l’Anas ha avviato 35 cantieri per nuove costruzioni su tutto il territorio nazionale per un investimento complessivo di oltre 2,2 miliardi di euro e ultimato 27 cantieri, per un investimento di quasi 700 milioni di euro, che hanno consentito l’apertura al traffico di 105 km di nuove tratte stradali, di cui 4 interventi su rete autostradale per 10 km, ai quali si aggiungeranno a breve 30 km della nuova A3 Salerno-reggio Calabria”. “L’anas – ha affermato Pietro Ciucci - dal 2006 ad oggi ha approvato 52 progetti preliminari per un importo pari a quasi 8,2 miliardi di euro; 71 progetti definitivi per oltre 13,2 miliardi di euro; 83 progetti esecutivi per oltre 8,2 miliardi di euro, per un totale di 206 progetti e un importo pari a quasi 30 miliardi di euro. Solo nel 2010/2011, l’Anas ha approvato 42 progetti per quasi 5 miliardi di euro”. “Sotto il profilo economico – ha proseguito il Presidente dell’Anas -, negli ultimi tre esercizi, la Società ha ottenuto un risultato di bilancio positivo; nel 2008 ha raggiunto un utile consolidato di 5,4 milioni di euro, nel 2009 di 16,8 milioni di euro e nel 2010 di 28,4 milioni di euro. Questo è stato possibile soprattutto grazie a una costante azione di contenimento dei costi e di sviluppo dei ricavi. Da non sottovalutare che dal 2009, l’Anas corrisponde un dividendo all’azionista unico, il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Ciò rappresenta un dato estremamente importante per una Società interamente di proprietà dello Stato, che può essere considerato un ulteriore segnale di cambiamento, non solo da un punto di vista simbolico. Il positivo risultato di esercizio registrato appare ancora più rilevante se si considera il pesante disavanzo ereditato dalla gestione 2005 (496 milioni di euro), progressivamente ridottosi negli anni successivi (426,6 milioni di euro nel 2006 e 127,9 milioni di euro nel 2007), fino alla realizzazione dell’utile dal 2008”. Tra i risultati più significativi dell’attuale gestione si evidenzia un abbattimento degli oneri per le consulenze, oggetto in passato di osservazione da parte della Corte dei Conti. Al termine di un percorso virtuoso, gli oneri che ammontavano a 24,8 milioni di euro del 2004, si sono via via ridotti a poco più di 11 milioni nel 2006, a 2,4 milioni nel 2007, a 0,96 milioni nel 2008, 0,7 milioni nel 2009, fino ad arrivare nel 2010 a circa 0,33 milioni di euro. Oltre a tutto questo, è necessario considerare che oggi i ricavi propri di Anas coprono circa i 2/3 dei costi complessivi di funzionamento, mentre nel 2005 i ricavi propri erano pari solo al 10% circa dei costi di gestione. Tra i risultati della gestione si segnalano le numerose iniziative adottate sotto il profilo organizzativo, che hanno innovato in profondità la struttura e le modalità di azione dell’Anas S.p.a. E che hanno permesso di conseguire la certificazione di qualità di tutte le attività dell’area tecnica, legale e finanziaria. “Occorre – ha precisato Pietro Ciucci - evidenziare anche l’impegno manifestato dalla Società, da un lato, nel garantire la difesa della legalità e della sicurezza del lavoro e, dall’altro, nell’assicurare la massima trasparenza e informazione nell’espletamento delle proprie attività. Particolarmente significativa appare, quindi, dal 2008 la redazione da parte dell’Anas del Bilancio di Sostenibilità, in conformità alle linee guida richieste a livello internazionale dal G.r.i. (Global Reporting Initiative)”. “Poche Società – ha affermato Pietro Ciucci - possono vantare, come può fare l’Anas, una storia lunga più di 80 anni ma, soprattutto, un legame così profondo con tutto il territorio del Paese e una presenza capillare in ogni regione. Sino ad ora il patrimonio stradale gestito dall’Anas si è sviluppato per più di 30 mila km, dei quali 5.700 sono i chilometri delle autostrade in concessione. L’anas, attualmente gestisce in modo diretto 25.000 km tra strade statali e autostrade e, dal 2006 ad oggi, ha aperto al traffico 1050 nuovi km (oltre 800 km di strade e circa 250 km di autostrade). Inoltre, il patrimonio stradale dell’Anas negli ultimi anni è cresciuto ulteriormente di 1700 km grazie al fenomeno ‘di ritorno’, che ha riguardato la restituzione da parte di alcune Regioni di tratti di strade statali, a riconoscimento della capacità e della qualità dell’Azienda di operare nel settore della gestione e della manutenzione”. “La realizzazione della nuova autostrada A3 Salerno-reggio Calabria – ha concluso il Presidente Ciucci - è la maggiore sfida in corso dell’Anas. La A3 è lunga 443 km, quasi quattordici volte il Passante di Mestre e, a tutt’oggi sono stati completati oltre 214 nuovi km, dei quali 118 aperti dal 2006 (oltre a 30 km di prossima apertura). Inoltre, per 16 km sono in corso avanzato le procedure di gara per l’affidamento dei lavori, mentre 158 km sono in fase di realizzazione o di prossimo avvio, con l’obiettivo di completarli con gradualità entro il 2013”.  
   
   
S.S. 172. TAVOLO TECNICO L´11 LUGLIO  
 
Bari, 11 luglio 2011 – Per oggi è convocato un tavolo tecnico tra la Sovrintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Taranto, Lecce e Bari, il Servizio regionale di Assetto del territorio e i vertici del compartimento regionale dell´Anas, allo scopo di rivedere il progetto esecutivo, alla luce delle osservazioni espresse dalla Sovrintendenza, che il 14 luglio si riunirà in conferenza di servizi per esprimere un parere definitivo. Si e´ concluso così l´incontro tecnico, convocato questa mattina a Bari dall´assessore alle Opere pubbliche Fabiano Amati, per affrontare le problematiche relative ai lavori di messa in sicurezza della strada statale 172 dei trulli e dir, il cui progetto esecutivo andrà in conferenza di servizi il prossimo 14 luglio e sul quale la sovrintendenza ha espresso alcune perplessità con riferimento ad una serie di complanari e rotatorie previste dal progetto. Erano presenti il consigliere regionale Donato Pentassuglia e rappresentanti del comune di Martina Franca, dell´Anas Puglia, del Servizio assetto del territorio. Nel corso dell´incontro sono state analizzate tutte le prescrizioni avanzate dalla Sovrintendenza, con riferimento alla circostanza che quello in analisi e´ un tratto stradale coperto da una serie di vincoli paesaggistici ed ambientali e sono state analizzate le progettazioni relative sia al primo tratto stradale, Crispiano - San Paolo, sul quale esistono le condizioni per poter incontrare il parere della Sovrintendenza, che al secondo, che va da Martina Franca a Locorotondo, sul quale ci sono una serie di restrizioni relative alla realizzazioni di rotatorie e complanari. "Per lunedì prossimo - ha detto Amati - avverto di poter condividere l´impegno comune a determinare soluzioni che incontrino la tutela della vita umana, prima ancora di tutte le osservazioni in materia paesaggistica ed ambientale, sia pur legittime. Poiché abbiamo poco tempo, e´ necessario definire una progettazione condivisa e rinviare poi eventualmente alla fase esecutiva l´adeguamento del progetto. Non abbiamo intenzione di presentarci impreparati in conferenza di servizi rispetto alle riflessioni sui singoli problemi. Tenendo conto che i lavori di cui quel tratto stradale necessita non possono e non devono essere semplici opere di manutenzione, ma veri e propri interventi di messa in sicurezza, chiederemo a tutti di incrociare l´ambito proprio entro cui intendiamo operare, evitando di stravolgere gli intenti di fondo contenuti nella progettazione, che da lunghi anni, troppi, cerchiamo di portare avanti".  
   
   
VIABILITA´: TAVOLO TECNICO REGIONE-ANAS SU STATALI E REGIONALI IN FVG  
 
Trieste, 11 luglio 2011 - Regione ed Anas analizzeranno, attraverso uno specifico Tavolo tecnico, l´inserimento nelle prossime programmazioni di una serie di interventi di ammodernamento e di riqualificazione sui circa 200 chilometri di strade del Friuli Venezia Giulia di connessione con la viabilità d´oltreconfine di Austria e Slovenia; strade che la legge prevede in mantenimento allo Stato e per esse in uso all´Anas. La decisione è maturata il 7 luglio a Roma, nell´incontro che l´assessore regionale alla Viabilità e Trasporti Riccardo Riccardi ha avuto con la stessa Anas e con i responsabili del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. L´odierna riunione fa seguito alla convocazione, a fine giugno, della Commissione paritetica Regione-stato, presieduta dall´on.Manlio Contento, nel corso della quale era stato auspicato un confronto - su questo specifico tema - tra l´Amministrazione del Friuli Venezia Giulia ed il dicastero dei Trasporti. I risultati di questo Tavolo tecnico saranno ora nuovamente portati all´attenzione della Commissione paritetica a fine luglio. In questa sede saranno anche valutate le possibilità d´intervento, sempre tra Regione, attraverso Fvg Strade, ed Anas sui circa 300 chilometri di strade che oggi risultano di "proprietà" dello Statao ma in gestione alla regione: tra queste, ha ricordato l´assessore Riccardi, anche le statali 13 "Pontebbana" e 14 "della Venezia Giulia", "che riteniamo fondamentali e strategiche per l´assetto viario regionale, anche in vista dei lavori per la realizzazione della corsia autostradale sulla A4". "Non possiamo infatti permetterci, la riteniamo una condizione inaccettabile quella di avere sul territorio regionale strade di serie A e strade di serie B", ha sottolineato Riccardi. In discussione, il 7 luglio a Roma, anche il trasferimento alla Regione di numerose case cantoniere lungo le strade già passate alla gestione di Fvg Strade.  
   
   
INAUGURATA DOPPIA ROTATORIA A GRADISCA  
 
Gradisca d´Isonzo (Go), 11 luglio 2011 - Un´opera di importanza regionale, che risolve uno dei nodi principali della viabilità non solo della provincia di Gorizia ma anche di quella di tutto il Friuli Venezia Giulia per il suo diretto collegamento con la rete autostradale e in particolare con la tratta Villesse-gorizia. Lo ha sottolineato l´assessore regionale a Infrastrutture e Mobilità, Riccardo Riccardi, che il 9 luglio a Gradisca d´Isonzo, ha inaugurato ufficialmente la doppia rotatoria tra le strade regionali 305 di Redipuglia e 351 di Cervignano. L´opera è stata realizzata dalla società Fvg Strade grazie a un finanziamento regionale di 500 mila euro, nel quadro del programma di miglioramento della viabilità e della sicurezza della circolazione che sta interessando tutto il Friuli Venezia Giulia. Alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato, accanto a Riccardi, il sindaco di Gradisca, Franco Tommasini, il prefetto di Gorizia, Maria Augusta Marrosu, il presidente della Provincia, Enrico Gherghetta, il presidente di Fvg Strade Giorgio Santuz, e numerosi sindaci e amministratori dell´Isontino con in testa quello del capoluogo, Ettore Romoli, a testimoniare l´importanza dell´opera. Tutti hanno voluto sottolineare l´impegno politico e finanziario della Regione, e quello personale dell´assessore Riccardi, a favore della provincia di Gorizia, un impegno che ha permesso di avviare nel campo della viabilità opere attese da almeno 30 anni come la Villesse-gorizia e la variante di Mariano, oltre a realizzare numerose rotatorie per eliminare i punti neri e rendere quindi più sicuro e fluido il traffico. "Ci siamo sempre preoccupati - ha detto Riccardi - solo e soltanto di fare le cose, la nostra è sempre stata una politica del fare. E devo riconoscere la validità del modello isontino che considero un grande esempio per tutto il Friuli Venezia Giulia, un esempio di coesione delle istituzioni attorno alle cose da fare al di là delle appartenenze politiche degli amministratori, perché il consenso delle comunità è la condizione principale per poter realizzare le opere". La doppia rotatoria, che elimina due tra gli incroci più pericolosi di tutta la provincia, permette di rendere più sicura e fluida la circolazione per gli automobilisti che, all´altezza del ponte dell´Isonzo a Sagrado, devono dirigersi verso Gradisca d´Isonzo e Gorizia, verso Villesse, la Bassa friulana e quindi l´autostrada, oppure verso Mariano del Friuli e Udine; o viceversa, provenienti da tutte queste direzioni, devono andare verso Monfalcone e Trieste. Le due rotonde hanno un diametro di 43 metri, con corsie d´ingresso larghe 6 metri e una capacità di assorbire un traffico di circa 4 mila vetture all´ora. Oltre alle rotatorie, l´opera realizzata da Fvg Strade comprende un marciapiede lungo tutto il tratto della strada 351 interessata ai lavori, due nuovi passaggi pedonali supportati da impianti luminosi, la segnaletica verticale e orizzontale, l´illuminazione stradale completa e il sistema di raccolta delle acque.
 
   
   
FVGI, III CORSIA: OGNUNO RIESCE A DIRE QUEL CHE PUO´  
 
Trieste, 11 luglio 2011 - "L´intero settore autostradale italiano denuncia il rischio del blocco delle opere nell´intero Paese (una partita da 40 miliardi di euro), le principali società del settore risentono nelle loro quotazioni in borsa ma per Moretton le colpe sono locali". "Ognuno riesce a dire quel che può e quel che sa", sottolinea oggi in una sua nota l´assessore regionale alla Viabilità e Trasporti Riccardo Riccardi. "Noi continuiamo a lavorare, oggi con una difficoltà in più: la manovra del Governo, che non condividiamo in alcuni punti, come sottolineato dall´assessore Sandra Savino, e che è stata criticata da tutte le Regioni italiane". "I problemi restano e vanno risolti, ma in modo diverso da quanto continua a dire da tre anni il consigliere Gianfranco Moretton, il quale parla di fatti ed aspetti tecnici che dimostra di non conoscere". "Non esiste alcun piano finanziario Anas 2007, e se l´Anas approva un piano non ne determina l´efficacia. Quel piano, predisposto con l´avvallo della Giunta regionale di cui Moretton era vicepresidente, è stato approvato e divenuto efficace, così come proposto (con un rilevante aumento di tariffa e senza alcuna previsione di contributo statale), soltanto nel 2008 dal Governo Berlusconi su pressione della Giunta Tondo". "Era un piano che si basava su progetti preliminari, senza aver potuto inserire nei quadri economici il valore delle prescrizione della Via. Da qui l´esigenza di un nuovo piano che desse la copertura finanziaria con il parere del Cipe, unico caso sinora in Italia", ricorda l´assessore Riccardi. "Senza questa efficacia nulla sarebbe successo. La procedura commissariale invece ha già consentito l´avvio dei lavori della Villesse-gorizia, del casello di Meolo, la prima fase del cantiere della Quarto d´Altino-san Donà, l´aggiudicazione provvisoria della tratta Gonars-villesse e quella definitiva per la Tagliamento-gonars: fatti che attendevano risposte da molti anni visto che il presidente Tondo ha ereditato un piano finanziario ´classe 1999´". "Ora il problema è la liquidità finanziaria, sulla quale stiamo lavorando: un ostacolo determinato da una crisi inaspettata e senza precedenti che viene complicata dalla prospettata manovra del Governo nazionale", rileva l´assessore Riccardi. "Infine, la sussistenza di Autovie: ricordo ancora una volta che la scadenza della concessione è fissata al 2017 per effetto di norme comunitarie e sulla base dell´applicazione della direttiva Costa- Ciampi". "Ma anche in questo caso una risposta è arrivata nell´attuale legislatura con il lavoro congiunto tra la Regione ed i parlamentari del Friuli Venezia Giulia, nel quale è brillata l´assenza del capogruppo del Pd in Consiglio regionale. Un lavoro che ha prodotto una norma che ora consente al ministro delle Infrastrutture di trasferire i poteri di concedente dall´Anas ad una società mista con le Regioni". "Il consigliere Moretton ha altre proposte? Sarà un piacere ascoltarlo", conclude l´assessore Riccardi.  
   
   
BOSNIA, PROCEDONO LAVORI SU CORRIDOIO 5-C  
 
Sarajevo , 11 luglio 2011 - Procede come previsto la realizzazione della sub-section Gorica-drivusa del Corridoio 5-C (presso Zenica), affidata ad un consorzio bosniaco di costruzioni (Euro-asfalt, Zgp, Hidrogradnja e Gp Put) a seguito di bando di gara internazionale. I cantieri si sono aperti lo scorso ottobre e a oggi circa il 25 per cento del totale dei lavori è stato completato, informa l´Ice. Il progetto vale circa 24 milioni di euro e dovrebbe concludersi in due anni. Questa sezione è finanziata dalla Bei, e ciascuna delle quattro aziende incaricate è responsabile di un compito specifico. I lavori di supervisione sono stati affidati alla spagnola Incosa, in collaborazione con partner locali. Prevista inoltre la costruzione di altri tre ponti sul fiume Bosna. I costruttori hanno avviato la costruzione di un ponte presso Drivusa, insieme al tratto stradale di 1.525 metri. Il progetto include anche la realizzazione di un casello stradale e del primo Centro per la gestione e il controllo del traffico a Drivusa.  
   
   
TRENITALIA LAZIO: NUOVI TRENI E LOCOMOTORI PER IL TRASPORTO REGIONALE  
 
Roma, 11 luglio 2011 - Quattro carrozze completamente ristrutturate e quattro nuovi locomotori E464 - Bombardier per i pendolari di Trenitalia del Lazio. Li ha consegnati il 7 luglio il direttore regionale di Trenitalia Aniello Semplice alla presenza dell’assessore regionale ai trasporti Francesco Lollobrigida. Entro la fine del 2011 la flotta laziale di Trenitalia si arricchirà di due nuovi treni a doppio piano (tipo Vivalto), 5 locomotori di ultima generazione e 20 vetture caratterizzate da interni ristrutturati con sedili più confortevoli, finestrini e bagni rinnovati, arredi più gradevoli. Sono questi i primi frutti del Contratto di Servizio, recentemente rinnovato fra Trenitalia e Regione Lazio, che ha posto le condizioni per attivare un piano di investimenti pari a 266 milioni di euro di cui 231 milioni messi a disposizione dalla società di trasporto del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane e 35 dalla Regione. Il piano prevede complessivamente l’arrivo di 26 nuovi treni e il restyling 97 vetture “media distanza”. Le consegne delle vetture ristrutturate procederanno fino alla fine del 2012, mentre quelle dei convogli di nuova costruzione saranno avviate nell´ultimo trimestre 2011 e interesseranno il triennio 2012-14. Inoltre, nell’autunno di quest’anno, sarà completato, sull’intera flotta, il programma di decoro avviato nel 2010 con la sostituzione dei rivestimenti dei sedili con materiale lavabile ed eco-compatibile. Positivi i primi bilanci dei nuovi contratti di pulizie, dopo un avvio lento, legato anche a questioni legali (ricorsi delle ditte risultate non aggiudicatarie), i miglioramenti sono tangibili: 21 cantieri di pulizia, il 97% in più di interventi, 420 al giorno a fronte dei 260 degli anni passati, e un aumento del 27% degli operai al lavoro. Continua l’impegno per la rimozione dei graffiti: nel 2010 ne sono stati rimossi 57 mila mq., mentre nel primo semestre 2011 ben 38 mila mq. Nuovi macchinari, attrezzature e nuovi prodotti per la smacchiatura e profumazione degli ambienti, consentono di operare efficacemente anche negli impianti periferici (Cassino, Formia, Civitavecchia, Nettuno , Ciampino, Velletri, Tivoli e tanti altri) dove precedentemente era difficoltoso intervenire in maniera efficace. Oltre all’ammodernamento e al potenziamento della flotta regionale, sono allo studio di Trenitalia e della Regione nuovi modelli di offerta che, già dal prossimo cambio orario di dicembre, potranno arrecare benefici alla mobilità pendolare da e per Roma.  
   
   
AUDIZIONE MORETTI IN SENATO: DALLA BEI PRESTITO DI 300 MILIONI DI EURO A RFI  
 
Roma, 11 luglio 2011 - Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo Fs) ha ricevuto il 6 luglio un prestito di 300 milioni di euro dalla Banca Europea degli Investimenti. Ad annunciarlo è stato questa mattina Mauro Moretti, Ad delle Ferrovie dello Stato Italiane, in un´audizione alla Commissione Lavori Pubblici del Senato, sottolineando che questa decisione è la prova della “credibilità e della buona reputazione” acquisite dal Gruppo a livello internazionale. “Mi pare che un valore simile non venga corrisposto a nessun altra grande impresa” ha sottolineato il numero uno di Ferrovie Italiane, precisando che i 300 milioni sono stati concessi “con sorpresa, con la sola garanzia di Fs. Il che significa che il Gruppo ha conquistato credibilità e buona reputazione anche all’estero”. Il prestito è stato deliberato ieri dal Cda delle Ferrovie dello Stato Italiane e sarà firmato domani; avrà una durata di 10 anni e sarà destinato all´Alta Velocità, in particolare per gli interventi sui Nodi a completamento della Torino – Milano – Napoli. Sempre durante l’audizione, a proposito della misura contenuta in manovra sull´Alta Velocità (un contributo al servizio universale per tutti quelli che operano sull´Av), l’Ad di Ferrovie Italiane ha detto che “è importante non perché porti qualche vantaggio al Gruppo Fs, ma perché è un altro punto di chiarezza nell´ambito della filosofia delle liberalizzazioni in Italia, che finora era poco qualificante. Ora auspico si arrivi a una riflessione anche sul costo del lavoro´´. Mauro Moretti ha poi precisato che, con questa misura, ´´si individua una liberalizzazione con delle regole. Chi arriva non avrà più solo il diritto di chiedere, ma dovrà anche contribuire al sistema´´. In un primo tempo “questo contributo sarà pagato al 100% da Trenitalia - ha continuato l’Amministratore Delegato Fs - Poi, quando arriveranno, lo pagheranno anche i nuovi operatori. Nei prossimi anni la stragrande maggioranza del contributo sarà comunque pagata da Trenitalia”. Infine Moretti ha detto di avere una sola chiave di lettura sull´inchiesta della cosiddetta P4: “Nel dover tagliare 700 milioni di sprechi, molti sono stati colpiti e se reagiscono non mi stupisce. Anzi, mi fa piacere”. “Finora ho letto tutto solo dai giornali – ha concluso l’Ad - non ho ricevuto nessun avviso di garanzia”.  
   
   
RIAPERTA FUNIVIA MARGNO-PIAN DELLE BETULLE (LC) : GARANTITO SERVIZIO NECESSARIO SENTITO DA TERRITORIO  
 
Margno/lc, 11 luglio 2011 - E´ stata riaperta il 9 luglio al pubblico, dopo la revisione quarantennale prevista dalla legge, la funivia che collega Margno alla frazione di Pian delle Betulle in provincia di Lecco. All´evento è intervenuto l´assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia Raffaele Cattaneo, insieme al sindaco di Margno Massimiliano Malugani e ad alcuni rappresentanti della Comunità Montana Valsassina-valvarrone-val d´Esino Riviera, della società che gestisce la funivia e del territorio. "Così come è avvenuto per altri interventi, ad esempio per la funivia di Ponte di Piero-monteviasco (Va) e Argegno-pigra (Co) - ha detto Cattaneo - Regione Lombardia non si è tirata indietro in un momento di difficoltà economica, mettendo sul tavolo uno sforzo significativo, per rispondere a un´esigenza sentita del territorio della provincia di Lecco. Pur in presenza di una difficile situazione legata agli effetti dei tagli alle risorse regionali per il trasporto pubblico locale, la Regione non si è sottratta ai propri impegni, soprattutto quando si e trattato di garantire servizi assolutamente necessari, come nel caso della funivia di Margno. Grazie alla collaborazione tra enti abbiamo evitato che un impianto tanto importante per il territorio restasse chiuso nel pieno periodo estivo, garantendo al contempo il diritto di mobilità dei cittadini lombardi, a partire proprio dai residenti nelle zone più disagiate come quelle montane, che non possono e non devono essere abbandonate". La funivia rientra tra quelle riconosciute come servizio di trasporto pubblico locale ed è dotata di due vetture da 20 passeggeri ciascuna più l´agente di scorta, che coprono un dislivello di 699 metri in 4 minuti e 40 secondi. Sono state necessarie 63 giornate di lavoro per la revisione, la cui esecuzione ha richiesto l´interruzione all´esercizio dell´impianto dal 4 aprile al 9 luglio 2011. Regione Lombardia ha contribuito alle spese per la revisione con un finanziamento di 325.000 euro, a fronte di un costo totale di 486.000 euro, così come previsto dall´accordo sottoscritto con la Provincia di Lecco, il Comune di Margno, la Comunità Montana Valsassina-valvarrone-val d´Esino Riviera e la Società I.t.a. S.p.a, che gestisce la funivia. Gli interventi hanno riguardato: la sostituzione del circuito di sicurezza e controllo e del circuito di telefonia compreso il sistema di telesorveglianza, in conformità alla più recente normativa europea; la modifica dell´argano di soccorso con la sostituzione della puleggia motrice e del relativo freno; la revisione completa dell´intero sistema frenante sia di emergenza che di servizio; lo smontaggio integrale di tutte le parti meccaniche con l´esecuzione dei controlli non distruttivi, il successivo montaggio e la sostituzione di tutte le parti usurate; l´adeguamento delle strutture alle norme antincendio; la sistemazione dei piani d´imbarchi. Grazie ai risparmi ottenuti nell´esecuzione delle opere, pari a 11.000 euro, la sostituzione delle funi portanti della funivia, intervento inizialmente previsto nel 2013-2014, viene invece anticipato a ottobre. Per i prossimi 20 anni non si renderanno dunque necessari ulteriori interventi revisionali della funivia.