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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 26 Giugno 2012
12 LUGLIO: IDROGENO ED ENERGIA  
 
Milano, 26 giugno 2012 – Le strategie europee per l’idrogeno e le celle a combustibile e il nuovo bando energia del 7° Pq (che viene pubblicato il 10 luglio p.V.) sono gli argomenti principali del seminario “Energia e idrogeno. Le esperienze e le strategie europee, il nuovo bando energia del 7Pq, le iniziative in Italia”, che la Fast organizza il prossimo 12 luglio nell’ambito delle attività per il progetto Enterprise Europe Network e si avvale della collaborazione di H2it e di Apre. Durante il seminario è data l’opportunità di presentare alcune esperienze di successo realizzate non solo con il cofinanziamento europeo, ma anche per iniziativa diretta. In questo caso è necessario segnalare alla segreteria e inviare una breve sintesi entro mercoledì 27 giugno ( camilla.Facheris@fast.mi.it ). Entro lunedì 2 luglio viene data conferma della possibilità di intervenire durante il seminario. Www.fast.mi.it    
   
   
ENERGIA – SARDEGNA A GOVERNO "SUBITO RILANCIO POLO OTTANA"  
 
Cagliari, 26 Giugno 2012 - La richiesta al Governo per l´immediata attivazione di un tavolo di confronto con la Regione, il Territorio, Terna e l’Autorità per l’energia per i necessari approfondimenti e le più opportune soluzioni per le esigenze di generazione e di sicurezza del polo energetico di Ottana. E’ quanto prevede il verbale d’accordo siglato stamane tra Regione, Azienda e sindacati sulla vertenza del polo energetico della Sardegna centrale. "Le politiche energetiche del Governo devono tenere conto - ha spiegato il presidente, Ugo Cappellacci, ricordando che sara’ questo il tema al centro del confronto di mercoledi’ prossimo con il ministro dello sviluppo economico, Corrado Passera - della specificità della realtà sarda. Le istituzioni non possono che incoraggiare quelle iniziative imprenditoriali che rappresentano un valore aggiunto alle azioni politiche per il rilancio dello sviluppo e del lavoro”. "Il polo di Ottana - ha aggiunto l’assessore dell’Industria, Alessandra Zedda - merita l´attenzione del Governo perché rappresenta una risorsa strategica per l´intera economia regionale. Il nostro obiettivo e´ quello di aprire un confronto serrato con il Ministero dello sviluppo economico, per fare in modo che Terna Rete Italia, società compartecipata dallo Stato, proceda al riassetto dell´approvvigionamento energetico nell´isola che tenga conto del polo di generazione elettrica di Ottana e della indispensabile salvaguardia del sistema produttivo territorial".  
   
   
VICENDA RAFFINERIA API, INCONTRO IN REGIONE TRA L´ASSESSORE LUCHETTI , I SINDACATI E LE RSU DEI LAVORATORI. MASSIMO IMPEGNO DELLA REGIONE PER L´APPLICAZIONE DEL PUNTO 6 DELL´ACCORDO .  
 
Ancona, 26 giugno 2012 - Il giorno dopo l’incontro con i vertici aziendali di Api Raffineria, l’assessore regionale al Lavoro, Marco Luchetti ne ha riferito il 22 giugno gli esiti in una riunione con i Sindacati Cgil Cisl Uil, Uilcem Uil, Filtcem Cgil Femca Cisl e la Rsu dei lavoratori del sito di Falconara Marittima. Luchetti ha tracciato il quadro completo emerso ieri, durante il quale lo stesso assessore ha chiesto l’istituzione di un tavolo tecnico per seguire costantemente gli aspetti relativi alla realizzazione del punto 6 dell’accordo con la Regione sul rigassificatore, in cui si prevede lo sviluppo di fonti rinnovabili e di conseguenza il mantenimento dei livelli occupazionali in caso di crisi del settore della raffinazione. L’iniziativa del tavolo è stata positivamente accolta dai Sindacati che hanno chiesto “di stringere i tempi e di rendere più frequenti le occasioni di confronto con l’Azienda entro la fine dell’ anno per capire meglio le reali intenzioni in merito alla riapertura nel 2014” (Cisl). I lavoratori e i sindacati , infatti, hanno espresso perplessità sul futuro di riapertura della Raffineria dopo una sospensione di un anno, perché a detta di tecnici e lavoratori del sito “se si fermano gli impianti, anche in conservazione, rimetterli in funzione è molto difficile come si è già verificato in alcune raffinerie italiane dopo soli tre mesi di sospensione dell’attività degli impianti. “ I lavoratori hanno poi chiesto che il periodo di sospensione sia impiegato dall’Azienda per studiare e progettare forme alternative di produzione dando chiari segnali di garanzia per il futuro dei dipendenti. Luchetti ha informato sulla volontà espressa dai rappresentanti dell’Azienda di avviare non appena le fasi autorizzative e di progettazione saranno concluse, i lavori di realizzazione del rigassificatore e la disponbilità a formare il tavolo tecnico sull’applicazione dell’accordo con la Regione . “La Regione Marche – ha detto Luchetti – metterà il massimo impegno perché l’obiettivo 6 venga rispettato interamente. Siamo perfettamente consapevoli che in mancanza di questo, il futuro di tanti lavoratori che con l’indotto raggiungono il numero considerevole di circa 800 persone, potrebbe diventare a rischio . Oltre a ciò, con la collega Sara Giannini in qualità di coordinatrice della Commissione Attività produttive della Conferenza delle Regioni, sensibilizzeremo sulla questione a livello nazionale già dalla riunione della sede stabile di concertazione convocata dal Ministero Passera per la metà di luglio sul Piano Energetico Nazionale. Sarà un’ottima occasione anche per approfondire le prospettive del settore della raffinazione del greggio in Italia.”  
   
   
BIO-MATERIALI ED ECO-DESIGN IDEE E APPLICAZIONI INNOVATIVE  
 
 Trieste, 26 giugno 2012 - Minimizzare le risorse necessarie alla produzione, scegliere quelle rinnovabili e a basso impatto ambientale, facilitare il riciclo, ridurre l’energia richiesta a inizio e fine vita del prodotto. Sono richieste pressanti che provengono dal mercato e di cui occorre tener conto quando si progetta e sviluppa un nuovo prodotto. Se le regole del gioco stanno cambiando, servono nuove idee per conciliare la convenienza ecologica con quella economica e trasformare il prodotto da innovativo a eco-competitivo. Matech Point Fvg, il centro di Area Science Park specializzato nella ricerca di materiali innovativi e nel trasferimento tecnologico, ha selezionato per l’occasione numerosi materiali ecosostenibili ed esempi di casi aziendali in cui il loro impiego ha portato alla realizzazione di nuovi prodotti di successo in diversi settori produttivi, grazie alle elevate prestazioni tecniche ed ai costi in linea con il mercato. Biopolimeri e resine derivati da risorse rinnovabili, inchiostri naturali, colle e schiume biodegradabili, additivi e plastificanti naturali per materie plastiche e per Pla sono solo alcuni dei materiali che sarà possibile toccare con mano per apprezzarne le caratteristiche tecniche funzionali e le grandi potenzialità. Attraverso l’esperienza della collaborazione tra Scuola Italiana Design e Matech, verrà inoltre illustrata l’opportunità di utilizzare l’eco-design nella progettazione di nuovi prodotti che tengano conto di scelte responsabili nell’impiego dei materiali, per favorire lo smaltimento e il riciclo finale. Martedì 26 giugno 2012 - Ore 16:00 - 18.00 Area Science Park, Meeting Room Centro Congressi (Edificio C1) - Padriciano, 99 Trieste.  
   
   
IMU, LOMBARDIA: CHIARIRE L´APPLICAZIONE DA PARTE DELL´ALER  
 
Milano, 26 giugno 2012 - Trentaquattro milioni di euro in caso di applicazione dell´aliquota piena dello 0,76 per cento e 10 milioni in caso di ricorso a quella ridotta pari allo 0,4 per cento. A tanto ammonta l´esborso relativo all´Imu, che potrebbe dover affrontare il sistema delle Aler Lombarde secondo le prime stime effettuate per capire gli effetti dell´applicazione della tassa sulla casa. "Una cifra insostenibile" secondo l´assessore regionale alla Casa Domenico Zambetti che, pertanto, ha già richiesto al Ministero dell´Economia la modifica della circolare ministeriale 3 del 18 maggio, per "fare chiarezza sull´applicazione dell´Imu da parte delle Aler che, comunque, si sono attenute all´indicazione di Federcasa, con l´applicazione dell´aliquota ridotta allo 0,38 per cento e sulla detrazione prevista per la prima casa di 200 euro". "Si tratta - ha aggiunto Zambetti, intervenendo all´assemblea di Federcasa - di cifre riferite ai soli alloggi a canone sociale e moderato e sono pertanto esclusi gli ulteriori costi dell´Imu legata agli immobili strumentali (sede) e a negozi, uffici e box, per i quali Aler, come ogni contribuente, sborserà l´aliquota ordinaria". "Un esborso estremamente considerevole - ha sottolineato - specie se raffrontato con quanto le Aler pagavano di Ici, il cui importo si aggirava sui 5 milioni". Costi Insostenibili - Per avere un´idea precisa dell´impraticabilità di tale norma, è sufficiente riflettere sul fatto che il costo delle manutenzioni ordinarie nella nostra regione è di 44 milioni e che, in numerosi casi, le Aler affittano i propri alloggi a 20 euro mensili. "E´ dunque chiaro - ha detto Zambetti - che in una quota assai consistente di alloggi, il canone annuo non consentirebbe di coprire il solo costo per Imu e precluderebbe la via alle manutenzioni". Alloggi Pubblici Discriminati - Zambetti ha fatto anche un altro affondo riflettendo sul fatto che il Decreto legge ´Misure urgenti per la crescita del paese´ ancora una volta "esclude gli alloggi pubblici dai benefici fiscali previsti con la detrazione del 50 per cento concessa ai privati per gli interventi ristrutturazione e riqualificazione energetica. "Regione Lombardia - ha assicurato Zambetti - è pronta a far sentire la propria voce, perché è francamente incomprensibile come si possano non includere le Aler che gestiscono il patrimonio di edilizia residenziale pubblica da benefici di così rilevante portata". "Regione Lombardia - ha concluso Zambetti - farà tutto il possibile per portare le diverse questioni urgenti e improrogabili nell´agenda del Governo, così come abbiamo già fatto per quanto riguarda la riattivazione dei flussi finanziari per l´edilizia residenziale pubblica, senza dimenticare i fondi ex Bassanini non erogati per due annualità 2011 e 2012, su cui chiediamo certezze di spesa".  
   
   
TRENTO: ALLOGGI AD AFFITTO MODERATO: INDIVIDUATI I CANONI DI MERCATO  
 
Trento, 26 giugno 2012 - La Giunta provinciale ha determinato i canoni di mercato unitari degli alloggi che verranno messi a disposizione per la locazione a canone moderato nei comuni "ad alta tensione abitativa" di Trento, Cles e Riva del Garda. Il provvedimento, contenuto in una delibera firmata dall´assessore alle politiche sociali Ugo Rossi, serve per la quantificazione dell´ammontare del contributo provinciale previsto dalla legge 15/2005 a favore di chi - imprese, soggetti privati o pubblici - mette a disposizione alloggi per l´affitto a canone moderato. Gli alloggi attualmente in fase di realizzazione, e per i quali sono state presentate 16 domande di contributo, sono complessivamente 143. In attesa di determinare il canone di mercato unitario per tutto il territorio provinciale, la Giunta ha dunque approvato l´entità del canone a metro quadrato di superficie di riferimento per le varie zone dove sono ubicati gli alloggi: Trento, via Cappuccini Euro 10,80; Trento, Vela Euro 10,80; Trento, Spini di Gardolo Euro 9,80; Trento, Mattarello Euro 10,10; Trento, Romagnano Euro 10,10; Cles, Mechel Euro 8,50; Riva del Garda, viale Trento Euro 10,50. Tali valori a mq vengono applicati agli alloggi con superficie fino a 60 mq, nel caso di superfici superiori il valore viene ridotto del 50 % per la parte eccedente i 60 mq. La convenzione che verrà stipulata dagli Enti locali con il richiedente il contributo può prevedere un incremento fino al 3 % del canone moderato qualora lo stesso richiedente metta a disposizione gli alloggi arredati.  
   
   
FVG, EDILIZIA: VERSO DDL ACCESSIBILITA´ DISABILI AMBIENTE URBANO  
 
Passariano (Villa Manin), 26 giugno 2012 - L´amministrazione del Friuli Venezia Giulia, ha confermato l´assessore ai Lavori pubblici Riccardo Riccardi, e la Consulta Fvg delle Associazioni di persone disabili e delle loro famiglie, ha richiamato il suo vicepresidente, Sebastiano Marchesan, concordano sull´esigenza che la regione si doti di uno specifico nuovo strumento di legge dedicato all´accessibilità. Una nuova cultura progettuale dedicata alle persone "più fragili", è stato sottolineato il 25 giugno a Villa Manin, al convegno "La valutazione dell´accessibilità dell´ambiente costruito" (organizzato dalla Regione e dall´Azienda sanitaria 5 "Bassa Friulana"), che non deve però riguardare solo lo "spazio" casa ma anche i luoghi di lavoro, di socializzazione, le strutture ricettive: insomma, tutto l´ambiente urbano e "di vita" del disabile. Si tratta, secondo l´assessore Riccardi, "di un lavoro, dunque anche legislativo, che deve proseguire dopo la legge regionale 26 del novembre 2005, che all´articolo 22 cita gli Interventi a favore dell´innovazione nel settore del welfare, ed al conseguente progetto Ladi-laboratorio regionale in tema di Accessibilità, Domotica e Innovazione, di cui oggi sono stati illustrati gli obiettivi e soprattutto i risultati della ricerca promossa per sviluppare terminologie, metodi e strumenti informatici per il supporto al processo di valutazione dell´accessibilità degli ambienti costruiti. In questo settore, hanno sottolineato l´assessore Riccardi ed il direttore regionale Salute e Politiche sociali, Gianni Cortiula, "è e resta fermo e determinato l´impegno della Regione, di concerto con tutti gli altri insostituibili ´protagonisti´, pubblici e privati, nell´intento, tra gli altri, di trasferire questo sforzo culturale di sempre maggiore a migliore garanzia dei diritti delle persone in norme ed applicazioni pratiche". "Se, infatti, occorre redigere un nuovo strumento di legge, che riguardi non solo il costruire ma anche la pianificazione del territorio e le strutture dedicate alla mobilità - ha spiegato Riccardi - dobbiamo lavorare tutti assieme affinchè non resti un principio scritto ma, superando gli inevitabili ´scogli´, trovi veramente applicazione sul territorio regionale". In questo senso, utili riferimenti sono i numerosi progetti sin qui finanziati (con 1,5 milioni di euro/anno) dalla Regione con la legge 26/2005, ha indicato Cortiula, grazie anche alla collaborazione con organizzazioni private, Fondazione Rino Snaidero e Tesan-televita, ed istituzioni scientifiche, Area Science Park Trieste, Polo tecnologico di Pordenone, Friuli Innovazione. Al convegno odierno sono tra gli altri intervenuti il direttore generale dell´Azienda sanitaria 5, Paolo Bordon, ed il presidente di Federsanità Anci Giuseppe Napoli.  
   
   
TRENTO: CONSENTITA LA MORATORIA SULLA QUOTA CAPITALE RIFERITA ALLE RATE DI MUTUO O AI CANONI PER OPERAZIONI DI LEASING  
 
Trento, 26 giugno 2012 - Approvata il 22 giugno dalla Giunta la deliberazione che consente sui mutui delle imprese assistiti da incentivi provinciali la cosiddetta moratoria, sollecitata, a suo tempo dalle Associazioni di categoria ed opportunamente valutata nell’ambito del Tavolo provinciale del credito. Con questo provvedimento si cerca così di mitigare gli effetti negativi della crisi sulla capacità delle imprese di far fronte ai propri impegni per carenza di liquidità consentendo, in linea con le intese raggiunte a livello nazionale con l’accordo del 28 febbraio 2012 tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Ministero dello Sviluppo Economico, l’Abi e le altre Associazioni di rappresentanza delle imprese, di sospendere - a determinate condizioni- , il rimborso della quota capitale relativa alle rate di mutuo o ai canoni di operazioni di leasing e di prolungare la durata dei mutui stessi, anche in relazione agli interventi di finanza di impresa adottati dalla Provincia autonoma di Trento. La deliberazione stabilisce che la cosiddetta moratoria sia applicabile alle seguenti tipologie di agevolazione provinciale: a) interventi di riassetto finanziario; b) prestiti partecipativi; c) contributi per investimenti fissi realizzati tramite operazioni di leasing ai sensi della legge provinciale unica per l’economia. La sospensione del rimborso della quota capitale riferita alle rate di mutuo o ai canoni di operazioni di leasing ed il prolungamento della durata dei mutui è consentita non soltanto in applicazione dell’accordo Abi, ma anche in forza di accordi specifici tra banca e cliente che possono prevedere anche condizioni migliorative. Si permette inoltre che la moratoria sia definita in deroga alle durate massime stabilite dai provvedimenti attuativi degli interventi stessi.  
   
   
PRUACS, VENDOLA: UNA RISPOSTA INTELLIGENTE ALLA DRAMMATICA DOMANDA DI ALLOGGIO  
 
Bari, 26 giugno 2012 - “Si tratta di progetti che provano a rispondere alla domanda di alloggio, soprattutto per chi non sia nelle condizioni di acquistare una casa, ma cerchi un fitto con un canone sopportabile. Lo facciamo in un momento in cui l’Italia intera è turbata dalle notizie delle decine e decine di migliaia di sfratti esecutivi che riguardano famiglie che, in condizioni di disagio, non riescono a pagare l’affitto. La morosità oggi è il termometro che misura la febbre del disagio sociale”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola a margine della sottoscrizione dei due Pruacs, i Programmi di Riqualificazione Urbana per Alloggi a Canone Sostenibile, con i comuni di Bisceglie e Gallipoli. “Noi dobbiamo lavorare – ha continuato Vendola – perché si possa ampliare l’offerta abitativa, affinché tale offerta sia il prodotto non soltanto di opere di crescita urbana, ma sia frutto soprattutto di opere di riqualificazione urbana”. Il tema del diritto all’alloggio, secondo il Presidente della Regione Puglia “vive oggi insieme al tema della qualità urbana: l’efficientamento energetico, l’efficientamento idrico, i servizi sociali, il verde, tutto questo deve essere strettamente intrecciato. Si tratta di operazioni che vanno fatte simultaneamente, perché questo è il punto in cui noi riusciremo a svoltare culturalmente”. I Pruacs sono programmi finalizzati ad incrementare la disponibilità di alloggi da offrire in locazione a canone sostenibile e a migliorare la dotazione di servizi dei quartieri caratterizzati da condizioni di forte disagio abitativo, perseguendo obiettivi di riqualificazione urbana e risparmio energetico. I Pruacs, sviluppando l’esperienza dei Pirp, sono promossi dai Comuni e attuati con la partecipazione di soggetti pubblici e privati, sulla base di proposte elaborate con la partecipazione degli abitanti. Secondo Vendola, occorre “pensare le città dal punto di vista della qualità e rispondere ai problemi di quantità con il metro della qualità. Questa è la sfida di tutta la pianificazione urbana che abbiamo messo in atto in questi anni”. Il Presidente Vendola ha poi esortato i sindaci di Gallipoli e Bisceglie a fare in fretta “perché, da un lato, ogni cantiere che si apre vuol dire persone che lavorano; e dall’altro, ogni cantiere che si completa significa persone che possono avere un tetto sopra la propria testa. Si tratta di due esigenze fondamentali ed è per questo che non è consentita nessuna lentezza burocratica rispetto alla richiesta di lavoro e alla necessità di alloggi.” “Si tratta di un programma sperimentale – ha commentato l’Assessore Regionale all’Assetto del Territorio Angela Barbanente – che punta molto a una realizzazione di alloggi destinati all’affitto e a una forte considerazione per la riqualificazione energetica degli immobili: due versanti di innovazione su cui abbiamo bisogno di sperimentare e di diffondere buone pratiche. Siamo anche contenti che i due comuni interessati siano Bisceglie e Gallipoli, perché entrambi sono comuni che hanno una notevole tensione abitativa e quindi, il fatto che si siano attivati per questi bandi, dimostra un’attenzione verso questi temi. Naturalmente, il mio auspicio è che dalla firma di oggi si passi rapidamente all’apertura dei cantieri, perché inevitabilmente si creano delle aspettative che noi non possiamo deludere, soprattutto in una fase così drammatica, dal punto di vista delle politiche abitative, per le nostre comunità e per tanti cittadini pugliesi”. Il Pruacs di Bisceglie: L’area identificata come ambito di intervento comprende le aree urbane periferiche del Peep a ridosso della linea ferroviaria Bari-foggia che separa e taglia in due la città creando problemi non solo fisici di collegamento tra le due parti. Le aree a ridosso di tale linea ferroviaria risultano degradate ed abbandonate, includendo anche l’area dello scalo merci ferroviario ormai dismesso Gli interventi previsti (inclusi i costi di acquisizione aree) ammontano a complessivi 41.369.716,90 euro così articolati: Realizzazione di 20 alloggi di edilizia sovvenzionata Finanziamento Stato Regione 2.500.000,00; Urbanizzazioni via S. Martino: percorsi pedonali, aree e spazi attrezzati, piazza, piste ciclabili, barriere verdi lungo la ferrovia Finanziamento Stato Regione 2.500.000,00; Urbanizzazioni a sud della ferrovia: strade e parcheggi, rete idrico e fognaria, isola ecologica in via S. Martino Finanziamento Comune e privato 1.810.000,00; Piscina e centro benessere Altri fondi regionali, comune e privato 4.706.716,90; Urbanizzazioni: parcheggio pluriplano, illuminazione pubblica, scuola materna verde pubblico Finanziamento privato 3.865.000,00; Edilizia convenzionata Finanziamenti privati 22.500.000,00. Il Pruacs di Gallipoli L’area del programma, compresa tra Viale Europa, Via Torino e il complesso dei "Cappuccini", è caratterizzata da marcato degrado ambientale. La carenza di servizi sociali e il deperimento degli spazi pubblici hanno prodotto gravi forme di esclusione sociale, rendendo il quartiere poco più che un dormitorio. Dal punto di vista urbanistico, l’area comprende parte del Piano di Zona Peep che risulta da tempo saturo, ma carente di servizi Gli interventi previsti comprendono interventi per 6.650.000,00 euro. Manutenzione straordinaria e miglioramento energetico dell´immobile Iacp su Viale Europa (30 alloggi): Finanziamento pubblico, Stato Regione 441.000,00; Realizzazione di n.16 alloggi di edilizia sovvenzionata Finanziamento pubblico, Stato Regione 1.454.000,00; Realizzazione di n.16 alloggi di edilizia agevolata Finanziamento pubblico, Stato Regione e privato 1.350.000,00; Realizzazione di edilizia a servizio delle residenze Finanziamento pubblico, Stato Regione e Comune 270.000,00; Urbanizzazioni: strade, marciapiedi, verde attrezzato, rete idrico -fognaria, illuminazione, arredo urbano, centro sociale (la città dei bambini), area a verde attrezzato Finanziamento pubblico, Stato Regione e Comune 2.855.000,00 Realizzazione locali commerciali a piano terra privato 280.000,00.  
   
   
URBANISTICA; NOVITÀ NELLA GESTIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE; IL 27 SEMINARIO A PERUGIA  
 
Perugia, 26 giugno 2012 - Le innovazioni nella gestione del Piano regolatore generale (Prg) saranno al centro del dibattito del seminario che si terrà il 27 giugno dalle ore 9, nella sede di Anci Umbria, a Perugia. L´incontro, organizzato dalla Scuola umbra di amministrazione pubblica, in collaborazione con Anci Umbria e l´Istituto nazionale di urbanistica, sarà aperto da Alberto Naticchioni, amministratore unico della Scuola. "La Scuola - ha detto Naticchioni - intende sviluppare attività formative nel settore della pianificazione del territorio e collaborare alla realizzazione dell´evoluzione del Piano regolatore generale. L´evoluzione del Piano regolatore generale comunale, articolato in una parte strutturale, di natura prevalentemente programmatica, ed in una parte operativa, ha portato alcune amministrazioni di Regioni del centro nord a sperimentare metodi innovativi di gestione del piano.In particolare - ha aggiunto - nel passaggio dalla parte strutturale alla parte operativa, sono state introdotte forme competitive e concorsuali nella pianificazione delle aree di trasformazione con l´obiettivo di massimizzarne le ricadute di interesse pubblico e migliorare la qualità architettonica e ambientale dei nuovi insediamenti". Si tratta di innovazioni - affermano i promotori dell´iniziativa - adottate anche da comuni di medie-piccole dimensioni, come i comuni di Ozzano dell´Emilia (provincia di Bologna, circa 10.000 ab.) e di Quarrata (provincia di Pistoia circa 23.000 ab) ospiti del seminario e che illustreranno con i dovuti approfondimenti la propria esperienza. Le procedure utilizzate sono trasferibili anche nella realtà umbra, in quanto la Legge Regionale 11/2005 consente ai Comuni ampi margini per introdurre forme competitive nella individuazione delle aree di trasformazione, in particolare per i nuovi insediamenti classificati come aree agricole. Il seminario, a partire dalle esperienze dei Comuni di Ozzano dell´Emilia e di Quarrata, e con il contributo di studiosi, tecnici ed amministratori intende aprire una prima discussione sull´argomento, anche in vista della prossima uscita della legge regionale sulla perequazione urbanistica.  
   
   
ABRUZZO: CHIODI,FINANZIATI I PISU PER CITTA´ CAPOLUOGO  
 
L´aquila, 26 giugno 2012 - Via libera del partenariato sociale alla proposta presentata dalla Regione Abruzzo di rimodulazione finanziaria di alcuni assi del Por-fesr dopo le risultanze della riunione del Comitato di sorveglianza. La decisione è arrivata al termine del Comitato di coordinamento della programmazione unitaria sul Por-fesr, Fse, Fas e Obiettivi di servizio, al quale ha preso parte il presidente della Regione, Gianni Chiodi. "E´ stato un passaggio importante - ha commentato Chiodi al termine della riunione - che ha permesso di rifinanziare, portandolo alla dotazione finanziaria originaria, i fondi Pisu (Programma integrato di sviluppo urbano) in favore delle città di Pescara, Chieti e Teramo". La rimodulazione è stata possibile spostando 4,5 milioni di euro dell´Asse 4 sui siti inquinati, che finora non ha avuto alcun avanzamento di spesa data la complessità delle procedure amministrative, in favore appunto dei Pisu. "Subito dopo il terremoto - spiega il Presidente della Regione - avevamo spostato 1,5 milioni di euro per ciascuna delle tre città interessate al programma in favore dell´Aquila per dotare il capoluogo di un progetto separato con una dotazione finanziaria maggiore e di immediato utilizzo, con l´impegno morale di ridotare il fondo della consistenza originaria. Oggi, dopo l´assenso del Comitato di sorveglianza, abbiamo dato seguito a quell´impegno riportando la dotazione finanziaria a 9 milioni per ognuna delle città interessate al programma". L´altra proposta di rimodulazione ha interessato l´Asse 6. Il partenariato è stato infatti informato dell´iniziativa della Provincia dell´Aquila il cui presidente, Antonio Del Corvo, ha illustrato il progetto cantierabile dell´edificio di Sant´agostino quale sede istituzionale della Provincia. Il costo complessivo del progetto è di 15,6 milioni di euro, di cui 4,8 a valere sui fondi Fesr con un tempo stimato di completamento del progetto di 24 mesi. Seguirà procedura scritta ai fini dell´approvazione definitiva del Comitato di sorveglianza.  
   
   
NUOVA LEGGE PER L’EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA NEL VENETO: UNA RIFORMA CHE RIORGANIZZA IL SETTORE E PROPONE NUOVE POLITICHE PER LA CASA  
 
 Venezia, 26 giugno 2012 - “Una vera e propria riforma dell’Edilizia Residenziale Pubblica nel Veneto, una riorganizzazione attenta, ponderata e soprattutto rispondente alle esigenze di ammodernamento del patrimonio, di arricchimento delle funzioni svolte dagli Ater, di semplificazione delle procedure, di snellimento delle strutture operative, di contenimento dei costi, di reperimento di risorse, per fare in modo che l’azione della Regione sul fronte del ‘bene casa’ sia ancora più efficace e produttiva e garantisca un aiuto concreto, in un contesto di equità sociale, per quei nuclei familiari che ne hanno davvero bisogno”. Così l’assessore veneto Massimo Giorgetti ha annunciato l’avvenuta approvazione ieri da parte della Giunta regionale del Progetto di legge “Norme in materia di edilizia residenziale pubblica”, un testo unico che raccoglie e coordina disposizioni originariamente comprese in varie leggi e che, insieme ad altri due strumenti che la Giunta ha varato e sta per varare, cioè il Piano straordinario di vendita degli alloggi Ater e il Piano strategico delle politiche della casa, rappresenta di fatto la riforma del sistema regionale dell’edilizia pubblica, che, “alla luce della crisi economica in atto – ha sottolineato Giorgetti – sarà una delle questioni centrali nei prossimi anni”. Il Disegno di legge approvato oggi dall’esecutivo di Palazzo Balbi e che passa ora all’esame della competente Commissione consiliare e poi del Consiglio regionale, affronta sostanzialmente tre temi: il mutato assetto delle Aziende e la governance; le innovazioni in materia di funzioni e attività svolte dalle Ater; le nuove regole per gli affitti. Per quanto riguarda l’assetto, rimangono le sette Ater territoriali quali Enti di diritto pubblico ed economico, i cui organi gestionali però vengono numericamente ridotti: ogni azienda avrà solo un Amministratore Unico e un Revisore dei conti, al posto dell’attuale consiglio di amministrazione, composto dal presidente più quattro consiglieri, dal collegio composto da cinque revisori e dalla Commissione tecnica con due membri. “In sintesi, le nomine in ognuna delle sette aziende si riducono da 12 a 2 – ha spiegato l’assessore – per un totale che passa da 84 a 14: un taglio di ben 70 posti che garantisce un risparmio tra i 250 e i 300 mila euro”. La seconda novità riguarda l’implementazione delle attività delle Ater: confermati gli interventi nel campo dell’edilizia sociale tradizionale, è previsto un più forte impegno nell’ambito del ‘social housing’, cioè degli alloggi a “canone concordato”, per fornire una soluzione abitativa a quei nuclei familiari che non sono in possesso dei requisiti d’accesso per l’assegnazione di alloggi popolari, ma sono nel contempo impossibilitati a far fronte economicamente ai canoni di affitto proposti dal mercato libero. Gli Ater, potranno anche occuparsi di edilizia universitaria e di gestire i patrimoni pubblici di altri Enti, come quelli delle Ulss e dei Comuni, “e non necessariamente solo quelli destinati all’abitazione” ha precisato l’assessore. Inoltre, secondo quanto previsto dal codice degli appalti, è prevista la possibilità per gli Ater di fungere da stazione appaltante unica: “Ciò significa che i Comuni o le loro unioni – ha fatto l’esempio Giorgetti – potranno avvalersi delle Aziende per realizzare le proprie opere pubbliche, dalla progettazione alla gara”. Il terzo elemento di innovazione riguarda le nuove regole per gli affitti e in particolare il passaggio, nello stabilire i limiti per l’attribuzione degli alloggi e i canoni, da un sistema basato esclusivamente sulla denuncia dei redditi all’Isee Erp, cioè a una valutazione che tiene conto, oltre al reddito, anche della situazione patrimoniale del richiedente. “Particolarmente rilevante è il fatto che non ci sarà più l’assegnazione di alloggi – ha sottolineato Giorgetti – ma una locazione degli stessi, attraverso la stipula di contratti a termine, di quattro anni in quattro anni, rinnovabili, che cambiano il rapporto con l’utente, responsabilizzandolo maggiormente sia sul piano comportamentale, sia nel rispetto del pagamento del canone e delle spese condominiali”. Dopo l’entrata in vigore della legge è previsto che la Giunta provveda alla nomina dell’Amministratore Unico o, fino alla stessa, di un Commissario straordinario. Dovrà, inoltre, predisporre entro termini precisi una serie di provvedimenti attuativi, ai quali sta già lavorando, tra cui la definizione del termine di durata del rapporto di locazione e l’entità dei nuovi canoni. “Una rivisitazione del sistema, quindi, era necessaria – ha concluso Giorgetti – essendo ormai trascorsi più di quindici anni dalla ‘rivoluzione’ che trasformò gli Istituti Autonomi Case Popolari (Iacp) in Aziende Territoriali per l’Edilizia Residenziale (Ater). Ora riteniamo sia quanto mai opportuna questa riforma dell’assetto istituzionale, organizzativo e funzionale delle Aziende, in coerenza con gli obiettivi che hanno caratterizzato le recenti manovre finanziarie, di riduzione dei costi della politica e degli apparati e di semplificazione dell’azione amministrativa”.  
   
   
BUONE PRASSI IN BADEN-WURTTEMBERG PER IL TRASFERIMENTO DELL’INNOVAZIONE TECNOLOGICA GIOVEDÌ 28 GIUGNO  
 
Venezia, 26 giugno 2012 - Trasferimento dell’innovazione tecnologica: nell’Unione Europea vi sono realtà che hanno messo a punto un sistema che ottimizza questa operazione strategica che consente al mondo imprenditoriale di affrontare le sfide del mercato globale. Una di queste è il land tedesco del Baden – Wurttemberg, una delle quattro regioni considerate motori trainanti dell’economia europea. Le buone pratiche di questa regione nel trasferimento tecnologico saranno al centro di un seminario che si terrà giovedì 28 giugno 2012 presso la sede di Unioncamere del Veneto (Sala Europa, Pst Vega, Edifìcio Lybra – Viale delle Industrie 19/d, Venezia – Marghera) con inizio alle ore 9.00. L’evento, organizzato dalla Regione del Veneto in collaborazione con Unioncamere del Veneto- Eurosportello Veneto e con la Camera di Commercio ltalo-Tedesca (Baviera e Stoccarda), ha come obiettivo innescare negli attori regionali un meccanismo di virtuoso benchmark, ovvero “guardare oltre l’orizzonte” per cogliere le opportunità offerte da esperienze innovative nel trasferimento della tecnologia. Il seminario sarà aperto da Maria Luisa Coppola, assessore regionale all’Economia e Sviluppo, e da Roberto Furlan, presidente della Camera di Commercio di Padova. Seguiranno gli interventi dell’europarlamentare Antonio Cancian, del segretario generale della Camera di Commercio Italo-tedesca Alessandro Marino, del segretario generale di Unioncamere del Veneto Gian Angelo Bellati e del responsabile area trasferimento tecnologico di Veneto Innovazione Marco Gorini. Il complesso delle buone pratiche in Baden Wurttemberg sarà illustrato da Ian Bandera di Steinbeis Stiftung e da Joachim Elsasser dell’associazione Industriali del Baden-württemberg. L’intervento conclusivo sarà della dott.Ssa Sara Bonesso, ricercatrice presso il dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari Venezia.  
   
   
A MILANO UN INCONTRO SU: CREATIVITÀ PER COMPETERE CREATIVE BUSINESS E POLITICHE PER IL LORO SVILUPPO  
 
Milano, 26 giugno 2012 - In tutto il mondo le industrie creative rappresentano un potenziale che può essere utilizzato come fattore di crescita e creazione di occupazione, in un contesto in evoluzione in cui gran parte dello sviluppo economico futuro dipenderà da come saranno utilizzate le risorse, la conoscenza e il talento creativo per stimolare l´innovazione. Per questo è importante conoscere i modelli e le strategie di crescita di queste imprese e mettere in atto i giusti strumenti per sfruttare pienamente il loro potenziale e sostenere il loro sviluppo, anche tramite adeguate politiche pubbliche. Camera di Commercio e Provincia di Milano, hanno stipulato nel 2011 un accordo sulla promozione delle imprese creative, nell’ambito del quale ha trovato spazio il progetto “Professione Creatività - Supporto alla specializzazione internazionale di studenti/ricercatori nei settori delle imprese creative”, realizzato da Innovhub – Stazioni Sperimentali per l’Industria, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Milano. Attraverso l’erogazione di 10 borse di studio per studenti e ricercatori finalizzate alla realizzazione di stage all’estero, l’iniziativa ha perseguito lo scopo di contribuire a formare nuove competenze professionali e comparare a livello internazionale le migliori pratiche per sostenere la crescita delle imprese culturali e creative. Gli stage si sono svolti nel Regno Unito, in Finlandia, Cina, Cile, a Toronto e New York, dove i ricercatori hanno avuto modo di visitare e studiare da vicino importanti enti, associazioni e imprese: attraverso visite, interviste e grazie alla partecipazione diretta a progetti ed eventi hanno potuto raccogliere dettagliate informazioni riguardo alle azioni di sostegno al settore creativo. L’evento Creatività per Competere presenterà una sintesi delle esperienze di stage e delle più interessanti attività di supporto al comparto creativo. Queste potranno fornire validi spunti per l’attività delle imprese culturali e creative e saranno oggetto di discussione in un’ottica di replicabilità sul nostro territorio da parte di enti e istituzioni. Verranno inoltre presentati alcuni dei casi italiani e stranieri studiati nei settori Design e Creativity riportati nello studio Competere con i creative businesses - Come fare business e creare sviluppo nei nuovi modelli di impresa creativa commissionato dall’ufficio Studi della Camera di Commercio di Milano al Politecnico di Milano. Lo studio riguarda le strategie e i modelli di business utilizzati dalle imprese creative e cerca di analizzare come le istituzioni possono supportare tale settore. Si concentra sull´intersezione tra Knowledge Intensive Services e Creative/cultural Industries e l’unità d’analisi non è il professionista o il creativo, ma l’impresa come istituzione e organizzazione. I casi italiani e stranieri studiati appartengono a due segmenti: Design e Creativity e includono, tra gli altri, Alessi, Arduino, Design Group Italia, Design Innovation, Facebook, Google, Italdesign Giugiaro, Slow Food. Presentano le esperienze internazionali del progetto Professione Creatività: Elisa Bertolotti / Angela Ponzini - Le imprese creative nel Regno Unito: i casi dell´animazione, del co-working e del co-design; Massimo Bianchini - Politiche per le industrie creative in Finlandia; Barbara Pino - Cile, alla ricerca dell’imprenditoria creativa; Pietro Righi Riva - Cina, Industrie creative e industria dei video-games; Gualtiero Venturelli - L’industria degli audiovisivi a Toronto. I modelli di business di alcune famose imprese creative analizzate dallo studio “Competere con i Creative Businesses” saranno presentati da Claudio dell’Era, Politecnico di Milano Ne discutono: Alessandro Spada, Consigliere Camera di Commercio di Milano e Presidente Innovhub Ssi, Giorgio Monaci, responsabile scientifico del progetto Professione Creatività; Claudio Luigi De Albertis, membro di Giunta Camera di Commercio di Milano; Paolo Giovanni Del Nero, Assessore allo Sviluppo economico, Formazione professionale e Lavoro, Provincia di Milano; Ninfa Cannada Bartoli, Dirigente Struttura Imprese culturali e creative, Direzione Generale Istruzione, Formazione e Cultura, Regione Lombardia, Cristina Tajani, Assessore alle Politiche per il lavoro, Sviluppo economico, Università e Ricerca, Comune di Milano; Arturo Dell’acqua Bellavitis, Preside della Scuola del Design, Politecnico di Milano; Bartolomeo Corsini, Direttore della Sede Lombardia, Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia. La partecipazione è libera previa iscrizione a imprese.Creative@mi.camcom.it  Aggiornamenti e informazioni sul sito: www.Innovhub-ssi.it/web/divisione-innovazione-e-cisgem/iniziative    
   
   
IMPRESE: TONDO, PER FUTURO REGIONE CORAGGIO DI RISCHIARE CON FIDUCIA  
 
Muzzana del Turgnano, 26 giugno 2012 - "Il futuro della nostra comunità nasce non solo dalla politica, ma scaturisce anche dalle conquiste che riesce a raggiungere chi ha il coraggio di rischiare, sa trasmettere fiducia ai propri collaboratori e anche alle istituzioni. Il coraggio delle sfide sta nel Dna della nostra gente". Lo ha affermato il Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo, intervenendo il 23 giugno, a Muzzana del Turgnano, alla cerimonia per il sessantesimo anniversario di attività della famiglia Zanutta, originaria di Carlino, giunta alla terza generazione di imprenditori, che opera nel settore dell´edilizia offrendo lavoro complessivamente a un centinaio di dipendenti. Tondo ha specificato di avere partecipato all´evento di Muzzana del Turgnano non semplicemente per portare alla famiglia Zanutta il saluto dell´intera comunità regionale, ma anche per poter sottolineare come ci sono attività imprenditoriali che rappresentano una vera ricchezza per il territorio dove sono insediate e per l´intero Friuli Venezia Giulia. Il Presidente ha quindi ricordato il percorso scelto dalla Regione per portare il Friuli Venezia Giulia verso l´uscita dalla crisi, avviato già all´inizio della legislatura con la decisione di ridurre il debito pubblico regionale, senza intaccare la qualità dei servizi in sanità e incrementando i finanziamenti per il mondo produttivo e per i lavoratori, proprio per fare fronte agli effetti della crisi. Tondo ha toccato anche il tema della terza corsia dell´autostrada A4, in merito alla quale ha ricordato che "il Friuli Venezia Giulia è già 34 anni in ritardo rispetto alla sua realizzazione". La Regione ha deciso di farsene carico ed oggi già due dei cinque lotti dell´opera sono partiti: quello di Villesse e quello di Quarto D´altino. L´assessore ai Lavori pubblici, Riccardo Riccardi, ha ribadito che la Regione, anche attraverso la manovra di assestamento del bilancio, darà impulso ai settori dell´edilizia e delle opere pubbliche, così come all´accesso al bene casa da parte dei cittadini. Sono intervenuti alla cerimonia, animata dai fratelli Vincenzo e Gianluca Zanutta, presente il padre, Lucio, i consiglieri regionali Enio Agnola, Paride Cargnelutti e Daniele Galasso, e i sindaci di Muzzana del Turgnano, Vittorino Gallo, e di Carlino, Diego Navarria, assieme ad altri amministratori dei Comuni limitrofi.  
   
   
EMILIA ROMAGNA: ORDINANZA PER SEMPLIFICARE LE PRATICHE PER IL TRASFERIMENTO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE E COMMERCIALI  
 
Bologna, 26 giugno 2012 – Varata una ordinanza, la terza, per snellire e semplificare le pratiche per lo spostamento delle attività produttive e commerciali danneggiate nelle aree colpite dal sisma. Il provvedimento è stato firmato dal commissario delegato alla ricostruzione Vasco Errani. «La Regione - ha annunciato il presidente Vasco Errani – mette a disposizione risorse, circa 10 milioni di euro all´interno dei Fondi Por-fesr così come definito con le autorità dell´unione europea, per contribuire - concretamente e immediatamente - a sostenere i costi degli spostamenti». Il documento - emanato d’intesa con il Capo del Dipartimento per la Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri Franco Gabrielli – fa riferimento al Decreto emanato dal Governo (Decreto legge 6 giugno 2012, n. 74 sugli “Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, il 20 e il 29 maggio 2012”). L’ordinanza riguarda la ‘delocalizzazione’ delle attività commerciali e produttive per le quali è necessario trasferire la sede dell’attività in nuovi locali, strutture, aree scoperte, pubbliche o private di un’attività preesistente e già attiva fino al momento del sisma del maggio 2012. L’ambito territoriale, in cui delocalizzare le attività produttive coincide con l’area dei comuni interessati dal sisma individuati dal Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 1 giugno 2012. La delocalizzazione, totale o parziale, può essere temporanea (fino al 31 dicembre 2012 salvo proroghe) e deve essere realizzata in locali idonei (senza requisiti specifici occorre prima una richiesta di autorizzazione comunale), dotati di tutti i requisiti igienico-sanitari, strutturali, edilizi ed urbanistici ed impiantistici, mediante una comunicazione da inoltrare al Sportello unico per le attività produttive. Stessa procedura anche per la delocalizzazione definitiva. La modulistica dell’attività è reperibile sul sito del Comune - sezione Sportello Unico Attività Produttive - o presso la sede dello Sportello. I mercati e le fiere su aree pubbliche, per i quali non è più possibile lo svolgimento nella sede abituale, possono essere trasferiti anche in più sedi all´interno dello stesso comune o in comuni limitrofi, nel rispetto della graduatoria di mercato e di fiera.  
   
   
PARMA: SPORTELLO UNICO: PAROLA D’ORDINE SEMPLIFICAZIONE  
 
Parma, 26 giugno 2012 – È un vero e proprio “patto territoriale” per i Suap, gli Sportelli unici per le attività produttive, quello che è stato stretto questa mattina in Provincia dallo stesso ente di piazza della Pace, dai 32 Suap del territorio, dalle Associazioni di categoria e dagli Ordini e Collegi professionali: un patto per rendere “più efficaci” ed efficienti i Suap (gli uffici pubblici di riferimento per tutti i procedimenti che riguardano l’attività delle aziende) nel loro essere interfaccia con le imprese e con i professionisti. Diversi gli obiettivi cui mira il protocollo. Innanzitutto si avvia, per la prima volta, un gruppo di lavoro volto a definire modalità congiunte, omogenee su tutto il territorio, per una gestione ottimale delle procedure. In secondo luogo si punta ad anticipare i tempi stabiliti dalla legge (che impone questo obbligo, per le pubbliche amministrazioni, dal 1° gennaio 2014) in merito all’uso esclusivo della telematica nella trasmissione delle pratiche. Firmando il protocollo, infatti, tutti i Suap della provincia di Parma - alcuni dei quali oggi utilizzano il doppio binario cartaceo-informatico - si impegnano ad attivare in tempi brevi ogni azione utile al passaggio all’esclusivo canale telematico: per le pratiche “commercio” a partire dal 1 gennaio 2013; per le pratiche “edilizia” e “ambiente” a partire dal 1 aprile 2013 (compatibilmente con l’attivazione a regime del portale regionale Suapeer, il programma che la Regione sta mettendo a punto per la trasmissione on line delle pratiche da parte delle imprese). Tra gli intenti dell’accordo anche quello di migliorare il dialogo tra azienda (e suoi organismi di rappresentanza) e Suap, per favorire la comprensione e il buon esito delle pratiche e ridurre i problemi operativi, e quello di fornire un ulteriore input all’omogeneizzazione delle pratiche in tutti i Suap della provincia di Parma, favorendo trasparenza e analogo trattamento delle imprese sul territorio. “Siamo veramente contenti di essere arrivati oggi a questa firma, che dà avvio a un percorso in cui tutti gli attori dovranno fare la loro parte: un percorso di semplificazione e di miglioramento che può dare grandi risultati. È una sfida grande, non è stato un lavoro semplice, ma l’obiettivo è ambizioso”, ha spiegato poco prima della firma il vice presidente della Provincia Pier Luigi Ferrari, mentre l’assessore alle Attività produttive del Comune di Parma Cristiano Casa si è soffermato in particolare sul passaggio al telematico: “Il fatto di aver concentrato in un unico punto tutte le pratiche ha rappresentato un passo importante per il miglioramento dei rapporti tra pubblica amministrazione e mondo produttivo. Ora l’adeguamento telematico è una sfida che tutti insieme dobbiamo e vogliamo vincere, e questo protocollo testimonia la volontà di tutti i firmatari di cooperare appieno in questo senso”. Pieno appoggio anche dalla presidente del Collegio dei geometri Roberta Lecordetti: “Abbiamo aderito molto volentieri e con convinzione a questa iniziativa, perché la burocrazia con cui si ha a che fare è tanta e non è facile. Speriamo in una semplificazione, questo è solo l’inizio di un percorso”. Secondo il direttore dell’Unione Parmense degli Industriali Cesare Azzali è importante che al protocollo seguano fatti concreti: “Stiamo ragionando intorno allo sportello unico da anni, senza grossi risultati. Ora questa può essere un’occasione: dovremo usare questo protocollo come inizio di un impegno vero da parte di tutti. La firma di oggi è un fatto positivo, ma se non segna un impegno serio e concreto a fare ciascuno la propria parte non servirà a molto: è un’opportunità per passare dal piano delle enunciazioni al piano dei fatti, altrimenti sarà solo un’occasione persa. E di occasioni perse ne abbiamo alle spalle troppe”. Al termine dell’incontro dalla platea sono intervenuti anche il sindaco di Salsomaggiore Giovanni Carancini e Alberto Grossi di Centopercento Pmi. Lo sportello unico per le attività produttive (Suap) e lo scenario in cui opera - Lo Sportello Unico per le Attività Produttive è l’ufficio pubblico al quale l’impresa si deve rivolgere ogni qualvolta apre, cessa la sua attività o realizza delle modifiche o trasformazioni. Con la nuova riforma, il Suap è l’unico soggetto che dialoga con l’impresa, e recepisce i pareri di tutti gli altri soggetti pubblici coinvolti a vario titolo nei procedimenti, rilasciando l’atto finale all’impresa ed evitandole così di doversi rivolgere a tutti i soggetti interessati dalle varie autorizzazioni, con relative perdite di tempo e complicazioni burocratiche. Oggetto di profondi mutamenti normativi e procedurali, i Suap stanno vivendo grandi difficoltà di tipo tecnologico, tra l’altro in un momento di grave carenza di risorse, e anche normative perché persistono delle norme di settore (ad es. In tema ambientale, o di altri soggetti coinvolti) che non sono allineate con quelle del Suap, e impongono ai vari soggetti iter procedurali diversi. Ciò crea gravi difficoltà che, in questo momento di incompiutezza tecnologica e normativa, si possono in parte superare solo con il dialogo e con la definizione di specifici accordi operativi con i singoli soggetti interessati. La normativa di riferimento - Il Suap è disciplinato dal Dpr n.160/2010 e dalla Legge Regionale n. 4/2010. I Suap sono di competenza comunale ma il loro coordinamento, ai sensi della legge regionale 4, è affidato alle Province affinché, fermo restando le previsioni di legge, sia garantita una omogeneità procedurale sul proprio territorio. Cosa ha fatto la Provincia in questi anni - La Provincia sta lavorando sul Suap dal 1999, coordinando un Gruppo tecnico composto da tutti i Suap, in stretto raccordo con il Tavolo di coordinamento regionale, per omogeneizzare i procedimenti e semplificare gli adempimenti a carico delle imprese. Oltre a questo protocollo, che segna una importante tappa nel dialogo tra enti comunali e mondo delle imprese, sarà presto siglato un nuovo Accordo con i Suap e gli altri enti pubblici coinvolti nei procedimenti (Vigili del Fuoco, Ausl, Arpa, etc.), per continuare questo complesso percorso verso una sempre maggiore semplificazione e sburocratizzazione degli oneri amministrative a carico delle imprese.  
   
   
INAUGURATO A MATERA L’INCUBATORE D’IMPRESA RIONI SASSI GESTITO DA SVILUPPO BASILICATA, SOCIETÀ FINANZIARIA DI SVILUPPO IN HOUSE ALLA REGIONE BASILICATA, SARÀ DESTINATO AD OSPITARE IMPRESE E INIZIATIVE IMPRENDITORIALI IN SETTORI INNOVATIVI GENERATORI DI SVILUPPO ECONOMICO E OCCUPAZIONE  
 
Potenza, 26 giugno 2012 - Si è svolta il 22 giugno, in Via San Nicola del Sole nei Rioni Sassi di Matera, l’inaugurazione della sede dell’Incubatore d’impresa. Si tratta di un Incubatore “diffuso” costituito da un complesso di 14 unità abitative poste nel cuore dei Rioni Sassi di Matera nella parte più antica (la zona Civita) oggetto di un importante intervento di recupero e ristrutturazione ad opera di Invitalia, Agenzia nazionale per l’attrazione di investimenti e lo sviluppo d’impresa Spa, con i fondi resisi disponibili dalla legge 208/98. Gestito da Sviluppo Basilicata, società finanziaria di sviluppo in house alla Regione Basilicata, sarà destinato ad ospitare imprese e iniziative imprenditoriali in settori innovativi generatori di sviluppo economico e occupazione. L’intervento, realizzato grazie alle interazioni con l’Amministrazione comunale di Matera (concessionaria degli immobili di proprietà dello Stato ha deliberato la sub-concessione gratuita degli stessi per un periodo di trent’anni) di Sviluppo Basilicata Spa e di tutti gli stakeholder presenti sul territorio, ha restituito alla città non solo la fruibilità del patrimonio storico e culturale ma anche la possibilità di una sua valorizzazione economica. La presentazione della missione dell’Incubatore, dopo i saluti del sindaco di Matera Salvatore Adduce, è stata introdotta da Raffaele Ricciuti, alla stessa hanno fatto seguito gli interventi di Vincenzo Viti, Marcello Pittella, Domenico Arcuri sul tema ‘Incubatori d’impresa per lo sviluppo e la competitività del territorio’. Sono intervenuti inoltre Davide Gomba - Officine Arduino e socio fondatore Fablab, Riccardo Grasso di Italiacamp, Francesca Mazzocchi di Rena Rete per l’Eccellenza Nazionale, Annibale D’elia della Task Force Ministero dello Sviluppo Economico sul tema ‘Ambienti favorevoli all’emersione di talenti, idee, progetti, start up creative ed innovative’. I lavori si sono conclusi con l’intervento del presidente della Regione Vito De Filippo e la visita libera dell’Incubatore. Il supporto operativo e gestionale per l’animazione e lo start up delle iniziative creative e di impresa sarà curato da Sviluppo Basilicata, facendo sistema e lavorando in sinergia con gli stakeholder (associazioni e centri culturali/creativi, fondazioni, università, centri di ricerca, scuole di design, organismi, enti) e i destinatari giovani e imprese. L’avviso pubblico per l’insediamento di iniziative imprenditoriali verrà pubblicato nel mese di settembre prossimo. L’incubatore inoltre ospiterà nello stesso periodo la Summer School della Rena, la Rete per l’Eccellenza Nazionale. Già dal 27 giugno prossimo inoltre Sviluppo Basilicata pubblicherà sul proprio sito www.Sviluppobasilicata.it  due concorsi/premi destinati ad artisti visivi e musicisti, amatoriali e professionisti. Incubatore d’impresa Sedi Rioni Sassi e Val D’agri (incHubatore): la scheda Gli Ambiti – Settori di Intervento: L´incubatore si propone come progetto di funzioni strategiche dedicate a: industrie creative industrie culturali patrimonio storico-artistico e architettonico performing arts e arti visive; eco-design bioarchitettura e bioedilizia arredo urbano mobilità alternativa; energie rinnovabili management ambientale biotecnologie verdi agricoltura sostenibile chimica sostenibile; innovazione ricerca tecnologia; in-formazione digital economy applicazioni. Destinatari: Pmi neo costituite, Spin-off accademici ed industriali, che necessitano di spazi e servizi mirati per crescere; Pmi già avviate che trovano nell’incubatore l’ambiente ideale per consolidare il proprio business ed aumentare la propria competitività sul mercato; oppure Pmi che necessitano degli spazi e servizi dell’incubatore per consolidare il proprio business ed aumentare la propria competitività sul mercato; professionisti che vogliono dar vita ad una nuova attività imprenditoriale; l’artista, il designer, l’urban manager, l’esperto in sistemi di energia eco-sostenibili, il tecnico per la produzione delle energie rinnovabili, il web designer, l’informatico, il professionista digitale, il creatore di app, creativi, ricercatori che necessitano degli spazi e servizi dell’incubatore per la realizzazione di un progetto innovativo L’offerta: Networking e relazioni: connessioni a business networks locali ed europei; accesso a reti di relazione in ambito creativo/culturale e green/energia, università; centri di ricerca;mediazione tra l’offerta territoriale e la domanda globale; supporto nella ricerca di partner per progetti comunitari. Spazi fisici, servizi logistici e informatici: moduli attrezzati/spazi di lavoro condiviso organizzati all’interno di un ambiente multidisciplinare pensati per consentire scambi e interazioni, che comprendono l’accesso a servizi logistici centralizzati e spazi comuni (spazi destinati al co-working); spazi e attrezzature comuni (sala meeting/formazione, centralino, reception, posti auto, vigilanza); spazi esterni per eventi e installazioni; sistemi informativi comuni/piattaforma. Nei Rioni Sassi le unità disponibili sono attualmente 14, è previsto un ampliamento di ulteriori 7 unità, con una ampiezza di moduli compresa tra mq 18/89. In Val D’agri le unità disponibili sono 15 (distinti tra 9 laboratori industriali e 6 moduli high-tech con un’ampiezza di moduli compresa tra mq 42/312  
   
   
TRENTO: COSTITUITO IL FONDO SPECIFICO A GARANZIA DELLE OPERAZIONI DI FINANZIAMENTO PER L’ANTICIPAZIONE ALLE IMPRESE DEI CONTRIBUTI IN ANNUALITA’  
 
 Trento, 26 giugno 2012 - La Giunta provinciale ha approvato il 22 giugno - con deliberazione degli assessori competenti: Tiziano Mellarini, Alessandro Olivi, Franco Panizza - la costituzione di uno specifico fondo, presso i Confidi, destinato alla garanzia di operazioni di finanziamento per l’anticipazione alle imprese dei contributi in annualità, riferiti ad investimenti completati nel periodo 2008-2012. Il provvedimento, frutto dell’accordo di collaborazione tra Provincia autonoma di Trento, Banche e Confidi raggiunto il 25 maggio scorso al Tavolo del credito, costituisce un nuovo importante intervento di sistema che consentirà alle imprese di ottenere, tramite il sistema bancario, la liquidità necessaria a far ripartire il motore della produttività. Nel dettaglio, il fondo, costituito presso i Confidi e dotato di un plafond iniziale di 50 milioni, interviene a garantire il credito concesso dalle banche per l’anticipo dei contributi accordati dalla Provincia alle imprese. I beneficiari dell’intervento sono infatti le imprese appartenenti ai settori economici dell’artigianato, del commercio, della cooperazione, dell’industria e del turismo che abbiano completato un investimento agevolato dalla Provincia nel periodo 2008-2012. Con il fondo sarà garantito il 50% del credito concesso dalle Banche; tra Confidi e Banche potranno peraltro essere messi in campo sistemi per l’individuazione di tetti di copertura massima (cappatura delle operazioni) in percentuale rispetto al volume complessivo delle garanzie prestate, in modo che le perdite degli enti di garanzia non superino questa misura. Nelle convenzioni stipulate tra i Confidi e le Banche sono disciplinate le condizioni di tasso e di garanzia da applicare agli interventi ammessi ai benefici del fondo, che potranno anche differenziarsi in funzione di classi di rischio delle imprese. Le richieste di accesso al fondo potranno essere presentate a partire dal prossimo 1° luglio.  
   
   
FIRENZE: DISCRIMINAZIONI SUL LAVORO, NASCE IN PROVINCIA IL COMITATO UNICO DI GARANZIA OPERERÀ PER IL BENESSERE DEI LAVORATORI E IL MONITORAGGIO DEGLI ATTEGGIAMENTI DISCRIMINATORI  
 
Firenze, 26 giugno 2012 - È nato in Palazzo Medici Riccardi il “Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni” della Provincia di Firenze. Il Cug, previsto dalla legge 183/2010, è stato istituito con una delibera della Giunta provinciale. Di fatto sostituisce ed integra i precedenti comitati per le pari opportunità e sul fenomeno del mobbing introdotti dalla contrattazione collettiva. Il comitato si occuperà di monitorare la situazione di tutto il personale, racchiudendo in sé la rappresentanza paritetica del personale non dirigente e dirigente. Il Cug ha compiti propositivi, consultivi e di verifica e opera in stretta collaborazione con la Consigliera provinciale di parità. Fra le competenze del comitato anche l’avvio di iniziative e la formulazione di proposte di azioni positive in temi quali la parità, il contrasto a tutte le forme di discriminazione, la qualità e la sicurezza dell’ambiente di lavoro, l´assistenza ai dipendenti oggetto di molestie sessuali o di stalking, le pari opportunità effettive nelle condizioni di lavoro e di sviluppo professionale. Compito del Cug è inoltre esprimere pareri sugli atti di interesse generale dell’ente riguardanti le politiche, l’ordinamento e la gestione del personale, gli interventi organizzativi e di ristrutturazione, nonché collaborare alla stesura del piano triennale di azioni positive ed esprimere parere preventivo in merito. Il presidente del Cug è Alda Fantoni. I componenti del Cug per l´amministrazione provinciale sono Gianfrancesco Apollonio, Alda Fantoni, Beatrice Sona, Francesca Bazzuoli, Sandra Breschi, Giovanni Pesucci. Per le Oo.ss. Maggiormente rappresentative a livello di amministrazione provinciale i rappresentanti sono Laura Dini, Alessandra Nommenavviddi, Fulvia Preti, Sabrina Braccini, Monica Malacarne, Roberto Mazzoleni. Tutti i componenti hanno una durata di 4 anni e possono essere rinnovati una sola volta. Alla pagina http://met.Provincia.fi.it/cug/  un´area dedicata al comitato con informazioni, documenti e news nelle materie di competenza del Comitato. Per info e aggiornamenti si può scrivere all’indirizzo cug@provincia.Fi.it    
   
   
CONFESERCENTI LANCIA “PARLA IMPRESA”, IL PRIMO SERVIZIO “SOCIAL” WEB DI AIUTO PER GLI IMPRENDITORI IN CRISI”  
 
Reggio Calabria, 26 giugno 2012 - Uno strumento digitale al servizio degli imprenditori, che mai come adesso hanno bisogno di aiuto perché oberati da crisi, problemi nell’accesso al credito e da una elevatissima pressione fiscale. Confesercenti lancia Parla Impresa e diventa sempre più social: un servizio web 2.0, disponibile online sul sito www.Parlaimpresa.it , pensato come uno spazio completamente libero, aperto a tutti gli imprenditori in cui parlare e raccontare le proprie esperienze, delusioni, dubbi, preoccupazioni per poi condividerle con altri. E, soprattutto, per ricevere risposte e assistenza dagli esperti professionisti, territoriali e nazionali, di Confesercenti. Una squadra al servizio degli imprenditori e dell’impresa, raggiungibile attraverso tutti i canali in tempo reale offerti dai nuovi mezzi di comunicazione: oltre al sito web, infatti, Parla Impresa è raggiungibile anche via Facebook e Twitter. Gli imprenditori avranno a disposizione sei spazi dedicati all’interno della “community” per conversare commentare e collaborare con gli altri utenti: Parla Azzurro, per le start-up e per chi vuole creare un’impresa; parla Rosa, dedicato al mondo dell’imprenditoria femminile; Parla Verde, servizio di counseling per chi ha difficoltà; Parla Rosso, per chi vuole denunciare abusi e inefficienze, Parla Bianco, dedicato alle proposte e i suggerimenti e Parla Giallo, dove è possibile accedere alle ultime novità e iniziative del movimento. Compresa la petizione “cambiamo Equitalia”, per un fisco più umano e meno oppressivo.  
   
   
ACCORDO GAL-PROVINCIA DI BIELLA A SOSTEGNO DELLE MICROIMPRESE  
 
Biella, 26 giugno 2012 - La Provincia di Biella e il Gal (Gruppo di azione locale) Montagne Biellesi hanno siglato un accordo di collaborazione per far nascere e sostenere le microimprese del territorio. Sono infatti pronti i primi bandi destinati allo sviluppo e alla creazione d’impresa che insistono sul territorio montano e riguardano diverse peculiarità imprenditoriali: in particolare la linea sulla creazione di impresa, quella delle produzioni agricole e lane autoctone, sui servizi alla popolazione e sul turismo. Per questo è stato creato lo sportello d’impresa del Gal che accompagna gli imprenditori nell’accesso ai bandi, offre consulenze specialistiche nel percorso di crescita delle imprese e consente di connettere le future aziende con le aziende esistenti (progetti di rete). Www.provincia.biella.it/on-line/home/articolo6648.html    
   
   
MILANO: IN LOMBARDIA OLTRE 3 MILA IMPRESE NEI PRODOTTI CHIMICI  
 
Milano, 26 giugno 2012 - Sono oltre 3 mila le imprese attive in Lombardia nel 2012 nel settore chimico, tra produzione (2.023 le sedi d’impresa) e commercio all’ingrosso (1.188). La regione rappresenta il 30,1% del settore del commercio all’ingrosso a livello nazionale ed il 32,2% di quello della fabbricazione di prodotti chimici. Quasi il 60% del settore del commercio all’ingrosso si concentra nella provincia di Milano, con 683 imprese, seguono Bergamo (80, 6,7%) e Brescia (75, 6,3%). Si tratta soprattutto di prodotti chimici per l’industria (58,1% del commercio all’ingrosso lombardo di settore) mentre tra 2011 e 2012 cresce soprattutto il commercio di prodotti chimici destinati all’agricoltura (+7,8%). Anche nella fabbricazione, le imprese attive si concentrano a Milano (51,6%), Bergamo (9,4%) e Varese (9%). La fabbricazione di profumi e cosmetici rappresenta il 20,9% del totale lombardo, seguita dalla fabbricazione di altri prodotti chimici (14,2%) e da quello di pitture, smalti e vernici (13,4%), e cresce del 5,4% rispetto allo stesso periodo del 2011 la fabbricazione di materie plastiche in forme primarie. Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati del registro imprese al primo trimestre 2012 e 2011. Convegno Reach in Camera di commercio. È stata presentata al convegno la terza edizione aggiornata del Regolamento Reach che ha introdotto un sistema integrato per la registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche impiegate nei processi industriali. Il regolamento ha tenuto conto dell’implementazione in sede europea dei regolamenti e ha posto una specifica attenzione alla parte relativa al Clp, che si applica a sostanze e miscele pericolose. La Guida Ai Regolamenti Reach Ce 1907/2006 e Clp Ce 1272/2008 e l’Annuario Dei Laboratori Abilitati Alle Analisi Reach possono essere richiesti alla Camera di Commercio di Milano chiamando il numero 02/85155237 o inviando una mail a susy.Longoni@mi.camcom.it . Innovhub - Stazioni Sperimentali per l’Industria, azienda speciale della Camera di commercio, con le sue divisioni tecniche Ssog (Stazioni Sperimentali Oli e Grassi) e Ssc (Stazione Sperimentale Combustibili) offre servizi informativi e di accompagnamento (in sinergia con la Camera di commercio di Milano) alle imprese (in particolare le Pmi) verso il 31 maggio 2013, prossima scadenza per registrare le sostanze chimiche, attraverso due tipologie di attività: la creazione di un Help Desk a livello locale, e una seconda attività relativa alla fornitura di analisi e test necessari alla registrazione delle sostanze per quanto richiesto dal Regolamento. Innovhub Ssi lavora in stretta collaborazione con il Centro Reach e ha firmato un protocollo d’intesa con il Ministero dello Sviluppo economico per la fornitura di un servizio di prima informazione alle imprese interessate.  
   
   
SICUREZZA SUL LAVORO, AGGIORNATO IL PROGRAMMA PROVINCIALE DEL TRENTINO  
 
 Trento, 26 giugno 2012 - La Giunta provinciale, su proposta dell’assessore alla salute e politiche sociali Ugo Rossi, ha approvato il 22 giugno il “Programma provinciale per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro per il biennio 2012 - 2013”. La necessità di avere un documento di riferimento aggiornato, sia sulle caratteristiche epidemiologiche che sugli aspetti organizzativi e gestionali, deriva principalmente dall’esigenza di affrontare adeguatamente la problematica infortunistica e delle malattie da lavoro, a fronte di una situazione economico-sociale diversa e profondamente mutata anche rispetto a tempi recenti, in riferimento alla crisi congiunturale che incide pesantemente proprio sul mercato e la qualità del lavoro e quindi anche sugli aspetti intrinseci dello stesso quali la salute e la sicurezza. Il Programma introduce molti interventi innovativi, focalizzando l’attenzione in particolare sulla diffusione della “cultura della sicurezza” e sulla semplificazione amministrativa e organizzativa delle attività di prevenzione e vigilanza del settore, a favore dei lavoratori e delle imprese. L’assessore Rossi illustrerà nel dettaglio le finalità e i contenuti del Programma sicurezza in una apposita conferenza stampa che si terrà mercoledì 27 giugno, alle ore 10.30 presso la Ditta “Tosi Serramenti” di Arco (Via Linfano, 18/I), nella quale saranno presenti i componenti del Comitato di coordinamento. Questa sede inusuale non è casuale: la ditta in questione è stata una delle vincitrici della passata edizione del Premio “Lavoro in sicurezza” e quindi, in senso simbolico e concreto, l’illustrazione della strategia per la prevenzione infortunistica della Provincia in una realtà virtuosa è un modo per sottolineare la condivisione di un impegno che, se vissuto da tutti come in questo caso, in modo consapevole e motivato, non può che portare a risultati positivi e qualificanti nell´azione di prevenzione degli infortuni e nella tutela della salute dei lavoratori.  
   
   
LA BRIANZA NEL 2030? SAREMO QUASI 1 MILIONE CON UN REDDITO DI 32,5 MILA EURO, CI SARANNO PIÙ DI 80MILA IMPRESE E IL VALORE DELLE CASE SARÀ 3500 EURO AL MQ  
 
Monza, 26 giugno 2012 - La Brianza nel 2030? Saremo quasi 1 milione di abitanti, con un reddito per contribuente di 32,5 mila Euro. Ci saranno più di 80mila imprese e il valore delle case sarà 3500 Euro al mq, questi i dati stimati dalla Camera di commercio di Monza e Brianza in occasione di Brianza 2030. Intanto nel 2012 si fanno sentire gli effetti della crisi in Brianza: tra manifattura, servizi e commercio, mediamente più di 7 imprese su 10 hanno ridotto il fatturato in questi ultimi anni. Il futuro? Ancora buio per 9 imprenditori su 10 ma con la fabbrica si resta in Brianza a lavorare: 1 su 3 ritiene che non potrebbe lavorare altrove. Il saper fare brianzolo si passa “geneticamente”, di padre in figlio (38,7%) o con l’insegnamento dei lavoratori più anziani (39%). La preoccupazione viene dall’esterno: per 1 imprenditore su 4 c’è scarsa propensione dei giovani ad apprendere. Sono alcuni dati che emergono dalla indagine “Brianza 2030” promossa dalla Camera di commercio di Monza e Brianza, in collaborazione con Veneto Banca e Consorzio A.a.ster, condotta attraverso Digicamere, con metodo Cati su 1000 imprese dei settori mobili e design, meccanica, costruzioni e hi-tech della Brianza e su circa 200 imprese dei settori commercio e servizi. L’indagine è stata presentata oggi a Monza presso l’hotel de la Ville alla presenza di Carlo Edoardo Valli Presidente della Camera di commercio di Monza Brianza, Dario Accetta Direttore Territoriale Veneto Banca, Dario Allevi Presidente della Provincia di Monza e Brianza, Roberto Scanagatti sindaco del Comune di Monza, Giuseppe Capuano Ministero dello Sviluppo Economico, Aldo Bonomi Consorzio A.a.ster, Gian Carlo Blangiardo Università degli Studi di Milano-bicocca, Enzo Rullani Università Ca’ Foscari di Venezia, Carlo Formenti Università del Salento e di alcuni rappresentanti dell’imprenditoria della Brianza. “Da qui al 2030 dovremo fare in modo che la Brianza possa essere ancora un territorio del saper fare. – ha dichiarato Carlo Edoardo Valli, Presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza - E’ importante recuperare la reputazione e il riconoscimento di chi fa le cose. Perché per fare le cose non bastano le mani ci vuole anche la testa. Nel 2030 sarà ancora più importante avere testa e mani che modellano il futuro.” “La crisi ha pesantemente fiaccato il tessuto imprenditoriale lombardo - ha dichiarato Dario Accetta, Direttore Territoriale Nord Ovest di Veneto Banca -. Essere ottimisti è difficile, anche se ci sono aspetti che ci fanno guardare al futuro con un pizzico di positività: mi riferisco al dinamismo e alla capacità di reinventarsi delle imprese locali, una risorsa sulla quale si può davvero contare. Oltre a questo, la direzione giusta è quella che guarda all’innovazione, all’export e al lavoro di squadra.” Le imprese manifatturiere. Brianza terra d’impresa. Circa 1 imprenditore su 3 manifesta il proprio radicamento al territorio dichiarando che non potrebbe lavorare altrove, mentre il 43,4% crede che sia un fattore importante anche se non decisivo. Gli effetti della crisi per la manifattura della Brianza. Il primo problema con cui le imprese devono fare i conti è la diminuzione del fatturato: il 72,5% degli imprenditori ha registrato una riduzione del giro d’affari in questi ultimi anni. Fatturato ridotto soprattutto per i settori del mobile e design e della meccanica, un impatto meno intenso hanno registrato le imprese high-tech. Al secondo posto si registra la riduzione delle commesse: il 45,5% delle imprese ha, infatti, riscontrato un calo degli ordini (problematica più “forte” per meccanica e costruzioni dove incide di più la subfornitura), mentre al terzo posto la difficoltà nei pagamenti per i lavori e le commesse eseguiti, che “pesa” per oltre 1 imprenditore su 3. Come uscire dalla crisi. L’81,7% degli imprenditori crede che siano le misure fiscali a favore delle imprese il mezzo migliore per essere supportate in questo periodo. Il 43,1% riflette anche sull’importanza dell’accesso al credito e dei rapporti con le banche. L’occupazione e le figure più difficili da reperire. Per le aziende che ancora assumono, il reclutamento di personale qualificato non presenta particolari problemi, così la pensa il 44,2% degli intervistati. Tecnici ed operai specializzati sono figure di più difficile reperimento per il 32,1% delle imprese brianzole. La terziarizzazione. Il tasso di addetti che operano nell’ambito dei servizi sul totale degli addetti presenti in azienda è un fenomeno che in Brianza si manifesta in misura più evidente nel settore dell’high – tech (33,48%) piuttosto che nei settori del mobile e design, della meccanica e delle costruzioni e che riguarda soprattutto le imprese di medie dimensioni, con più di 50 dipendenti (33,39%). Il saper fare. È innato nel Dna della Brianza. La trasmissione dei saperi tecnici dentro le mura della fabbrica secondo gli imprenditori avviene da un lato attraverso gli insegnamenti dei genitori, e della famiglia proprietaria (38,7%), dall’altro attraverso processi “on the job” tra generazioni diverse con l’insegnamento dei lavoratori più anziani (39%). Un meccanismo rodato per quasi la metà delle imprese della Brianza, che non ravvisa particolari difficoltà nel processo di trasmissione dei saperi tecnici entro le mura della fabbrica. La preoccupazione viene dall’esterno: per 1 imprenditore su 4 c’è scarsa propensione dei giovani ad apprendere e per le difficoltà di dialogo tra tradizione ed innovazione (4,5%). Le imprese del commercio e dei servizi. Più pessimisti gli imprenditori brianzoli nel settore del commercio e dei servizi: per 9 su 10 la crisi che stiamo vivendo durerà ancora a lungo, perché si tratta di una crisi strutturale. Gli effetti della crisi. Il commercio, a causa del calo dei consumi, ha subito una riduzione significativa del fatturato per il 78,6% degli imprenditori, mentre nei servizi le ricadute si sono sentite in misura maggiore nella riduzione delle commesse e nella difficoltà dei pagamenti, rispettivamente per il 44,4% e per il 57,4% degli intervistati. Come uscire dalla crisi. Tra i commercianti al primo posto per affrontare la crisi c’è l’accesso al credito con il ricorso al sistema bancario (47,6%) e i nuovi mercati di sbocco (40,5%). Per gli imprenditori nel settore dei servizi, al primo posto gli investimenti in pubblicità e marketing (35,2%) e al secondo la collaborazione attraverso logiche di rete (25,9%). Sono alcuni dati che emergono dalla indagine “Brianza 2030” promossa dalla Camera di commercio di Monza e Brianza, in collaborazione con Veneto Banca e Consorzio A.a.ster, condotta attraverso Digicamere, con metodo Cati su 1000 imprese dei settori mobili e design, meccanica, costruzioni e hi-tech della Brianza e su circa 200 imprese dei settori commercio e servizi.  
   
   
ZEDDA, PER PORTOVESME SRL IMPORTANTI IMPEGNI DAL GOVERNO  
 
Cagliari, 26 Giugno 2012 - Entro i primi giorni di luglio c’è l’impegno del Governo per la sottoscrizione del contratto di programma tra il Ministero dello Sviluppo economico e la Portovesme S.r.l. Nel contempo l’Esecutivo ha riconosciuto che anche la Portovesme Srl potrà beneficiare degli strumenti per il contenimento dei costi energetici che lo stesso Governo sta mettendo a punto per le altre imprese energivore regionali ed in particolare la proroga della super-interrompibilità per almeno tre anni, nonché, successivamente, misure equivalenti per ulteriori sei anni. Per il Parco eolico di auto-produzione delle stessa Società, inoltre, il Governo, su richiesta della Regione, ha dato disponibilità ad individuare le possibili soluzioni affinché la Portovesme possa mantenere le medesime condizioni di incentivazione per i certificati verdi, come stabilito nel 2010, in deroga (solo per le situazioni di auto-produzione) alle ultime disposizioni del Governo introdotte con il cosiddetto Quinto Conto Energia, considerate penalizzanti per la Portovesme Srl. E´ quanto emerso dalla riunione odierna, convocata dall´Assessore dell´industria, Alessandra Zedda, nella sede della Regione in viale Trento, per informare le rappresentanze sindacali sugli esiti del vertice, svoltosi, ieri, al Ministero dello Sviluppo economico con il sottosegretario De Vincenti. Il presidente Ugo Cappellacci rilancerà la questione energetica, determinante per la competitività del sistema industriale sardo, durante i prossimi tavoli, convocati dal Ministro, Corrado Passera, il 27 giugno e il 2 luglio. "Il nostro obiettivo - ha precisato l’Assessore Zedda – è quello di arrivare alla sottoscrizione di un accordo ´stato regione sindacati´ che tuteli le nostre aziende energivore. E’ comunque già stato chiarito che la Portovesme S.r.l. Potrà comunque beneficiare della "superinterrompibilita" e dell´ interconnctor come le altre aziende energivore”. Per quanto riguarda l´aumento dei costi di trasporto e dispacciamento durante l’incontro l’assessore dell’ industria ha riferito che il sottosegretario, Claudio De Vincenti si è impegnato a verificare un emendamento che sarà discusso a breve in parlamento, a favore di una diminuzione degli oneri accessori per le imprese che si trovano vicine agli impianti di produzione. All´ordine del giorno anche il Piano Sulcis che sarà a breve deliberato dalla Giunta regionale. L’incontro odierno si è concluso con la sottoscrizione della presa d’atto delle comunicazioni dell’Assessore e di richiesta delle Ooss di arrivare in tempi brevi alla sottoscrizione di un verbale di intesa dove siano puntualmente definiti gli impegni del Governo.  
   
   
CALA ANCORA FIDUCIA CONSUMATORI NEL VENETO  
 
 Venezia, 26 giugno 2012 - “Mi auguro caldamente che qualche bontempone o qualche consulente finanziario non accusi i consumatori di essere la causa della crisi delle borse e della crisi dell’economia. Se la loro fiducia continua a calare, è per effetto di quest’ultima non viceversa”. Franco Manzato, assessore veneto alla tutela dei consumatori, purtroppo non si stupisce del dato diffuso dall’Istat che registra una ulteriore diminuzione della loro fiducia, scesa al minimo storico da quando viene compiuta questa rilevazione. “I consumatori – ribadisce Manzato – sono gli spettatori dell’economia, non i protagonisti, e fanno i conti con il reddito disponibile. Nella quasi totalità dei casi questo o è fermo o diminuito, ma in più di qualche caso è proprio sparito, assieme al lavoro e alle prospettive di futuro. Ma evidentemente l’economia è scienza per pochissimi adepti, che la gente, i consumatori appunto, non possono capire... Però non è purtroppo un caso che l’unica attività che cresce davvero nel nostro Paese sia quella del gioco d’azzardo legale, miraggio di vita migliore – conclude l’assessore – quando non ce ne sono di più concreti e ragionevoli”.  
   
   
LA STRUTTURA PRODUTTIVA E OCCUPAZIONALE A LIVELLO TERRITORIALE UNO STUDIO DEL SERVIZIO STATISTICA DELLA PROVINCIA DI TRENTO  
 
Il Servizio Statistica della Provincia Autonoma di Trento presenta uno studio approfondito sulla struttura produttiva e occupazionale del Trentino a livello territoriale e ne elabora le dinamiche per gli ultimi 3 anni disponibili. I dati, riferiti al 2009 (ultimo anno reso disponibile dall’Istat) sono ricavati dal Registro Statistico delle unità locali (Asia Ul) predisposto dall’Istat. Il Registro delle unità locali comprende tutte le unità economiche attive in Trentino, incluse le unità che non hanno l’obbligo di iscrizione al Registro delle imprese della Camera di Commercio, come le professioni ordinistiche e non. In tal senso Asia Ul può essere considerato un universo completo delle unità locali delle imprese, escluse le aziende agricole e le unità economiche del settore pubblico. Trattandosi di unità locali, i dati comprendono inoltre anche le unità produttive di imprese con sede amministrativa localizzata in altre regioni. La disponibilità di questi dati, che di norma vengono raccolti ogni dieci anni in occasione dei Censimenti generali, riveste un’importanza strategica perché consente di ottenere una fotografia del sistema produttivo locale e permette di monitorare la dinamica del mercato del lavoro dalla parte delle imprese e quindi della domanda, con il dettaglio territoriale comunale. Nel 2009 (ultimo dato reso disponibile dall’Istat) le unità locali attive nell’industria e nei servizi privati risultano poco più di 45.000 e occupano complessivamente circa 179.300 addetti. L’87,5% appartiene ad imprese con meno di 10 addetti e impiega il 45,4% dell’occupazione totale. Rilevante appare anche la quota di occupati in imprese con oltre 200 addetti, complessivamente pari al 17,9%. Si tratta per lo più di unità locali di grandi organizzazioni produttive con sede al di fuori dei confini provinciali, come ad esempio Poste Italiane, Telecom, Trenitalia, o grandi gruppi bancari, come Unicredit, che hanno numerose filiali e sportelli nella provincia di Trento, così come nel resto d’Italia. A livello settoriale, quasi tre quarti delle unità locali e dell’occupazione sono assorbiti dal macrocomparto dei servizi privati, che include le attività svolte dalle imprese del commercio, dei trasporti, delle attività alberghiere e dei pubblici esercizi, dei servizi professionali e dei servizi finanziari, nonché tutte quelle attività riferibili ai servizi alla persona. Il 16,3% delle unità locali complessive è costituito da unità produttive dedite all’attività edile ed all’attività legata all’impiantistica, settore dove risulta particolarmente rilevante l’impresa individuale. Relativamente minore risulta il numero delle unità produttive dell’industria, caratterizzate per converso da una più elevata concentrazione in termini occupazionali e da una dimensione media di impresa maggiore. Il confronto della dimensione media delle unità locali trentine con il livello nazionale e la ripartizione Nord Est mostra, in generale, un livello dimensionale mediamente più elevato delle unità locali in provincia di Trento. Solo nell’industria in senso stretto la dimensione media delle unità locali in Trentino risulta inferiore alla dimensione media dell’apparato manifatturiero del Nord Est. La rilevanza economica del comparto delle costruzioni per la provincia di Trento viene confermata anche dalle statistiche sull’occupazione media, in Trentino pari a 3,3 addetti per unità contro i 2,8 e i 3,0 addetti rispettivamente del Nord Est e dell’Italia. Situazione analoga anche per il comparto dei servizi tradizionali e professionali che rilevano anch’essi una dimensione media più elevata nella provincia di Trento rispetto alle altre aree del Paese. L’elaborazione dei dati per Comunità di Valle evidenzia la concentrazione delle unità produttive nelle aree di fondovalle e nelle zone tradizionalmente vocate ad attività industriali e artigianali. In particolare, i territori della Val d’Adige, dell’Alto Garda e Ledro e della Comunità della Vallagarina assorbono da soli poco meno del 54% dell’occupazione complessiva e si confermano in tal senso aree che attraggono forza lavoro. All’estremo opposto si collocano le Comunità della Paganella, della Valle dei Laghi e degli Altipiani Cimbri che presentano un peso relativamente molto contenuto sia in termini di unità locali, che di occupati. L’analisi dinamica delle informazioni (2007-2009) evidenzia che il sistema produttivo nel suo complesso nel periodo congiunturalmente più difficile ha sostanzialmente retto l’onda d’urto, mantenendo invariata l’occupazione. Sicuramente la crisi è stata più impattante per il settore manifatturiero e per l’edilizia, che nel triennio considerato hanno perso consistenza e hanno espulso manodopera. Per converso, il settore dei servizi ha in qualche modo assorbito le difficoltà occupazionali del sistema produttivo industriale, contribuendo a bilanciare la situazione generale. Nello specifico, a livello provinciale la variazione complessiva delle unità locali tra il 2007 e il 2009 evidenzia una situazione di sostanziale stabilità (-0,2%). L’analisi per macrosettore mostra, peraltro, una variabilità più diffusa: si passa dal -6,2% dell’industria al -3,2% delle costruzioni, al -1,2% del commercio, trasporti e pubblici esercizi e al +4,0% dei servizi professionali, finanziari e dei servizi alla persona. Anche sul fronte occupazionale tra il 2007 e il 2009 non ci sono state a livello provinciale variazioni sensibili del numero di persone occupate (+0,1%), segno che le perdite di manodopera in alcuni settori sono state assorbite da altri settori. Se si analizza il dato per Comunità di Valle, si possono notare andamenti diversificati, come nella Valle di Cembra e nella Valle dei Laghi dove si registra una diminuzione degli addetti rispettivamente del -3,0% e del -3,1%. Per converso, nelle Comunità della Valsugana e Tesino e dell’Alta Valsugana e Bernstol la variazione degli addetti risulta positiva e pari rispettivamente al 3,0% e al 2,3%. Analizzando i dati degli addetti per singolo macrosettore, è possibile confermare, sia nell’industria (-6,5%) che nelle costruzioni (-5,8%), le variazioni negative riscontrate per la dinamica della unità locali. Per il commercio, i trasporti, le attività alberghiere e dei pubblici esercizi e per i servizi professionali, finanziari e i servizi alla persona la dinamica appare invece positiva e rispettivamente pari allo 0,4% e 8,4%.  
   
   
IMPRESE LIGURI, PROROGATA AL 30 SETTEMBRE LA SCADENZA DEL BANDO (30 MLN) PER I DANNI ALLUVIONE  
 
Genova, 26 Giugno 2012. La Giunta della Regione Liguria ,su proposta dell’assessore allo Sviluppo Economico, Renzo Guccinelli, ha prorogato al 30 settembre 2012 i termini per le domande di contributo alle Camere di Commercio del bando da 30 milioni di euro per la ripresa dell’attività delle imprese danneggiate dall’alluvione del 25 ottobre e del 4 novembre scorsi. La decisione della giunta Burlando è motivata dai rallentamenti nelle perizie da parte dei tecnici che non devono andare a danno delle imprese già fortemente danneggiate dall’alluvione. Le imprese potranno accedere ai finanziamenti le imprese di ogni dimensione con danni superiori ai 30 mila euro, grazie alla riprogrammazione dei fondi Por, il programma operativo regionale, resa possibile dalla commissione europea su richiesta della Regione Liguria.  
   
   
FONDO DI GARANZIA PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE – CONFERIMENTO COMUNE DI LORETO  
 
Ancona, 26 giugno 2012 - L’assessore alle Attività produttive, Sara Giannini, ha tenuto il 22 giugno in Regione una conferenza stampa per presentare la decisione del Comune di Loreto di conferire risorse al Fondo regionale di garanzia per le piccole e medie imprese. Si tratta del primo Comune delle Marche a conferire risorse aggiuntive al Fondo regionale, gestito dalla Società regionale di garanzia Marche – Srgm, che ha sostenuto e sostiene l’accesso al credito delle aziende marchigiane in questa difficile fase congiunturale. Erano presenti, tra gli altri, il Sindaco di Loreto, Paolo Niccoletti e il presidente dalla Srgm, Giorgio Cippitelli. “Il Fondo di garanzia – ha detto Giannini – alimentato da Regione, Provincie e Camere di Commercio, nato in risposta alla crisi finanziaria del 2008, è uno strumento essenziale nel sostegno all’accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese, soprattutto in questo difficile contesto di liquidità. Il Comune di Loreto ha realizzato un’azione molto importante, decidendo di conferire risorse apparentemente limitate, pari a 20mila euro, ma in grado di movimentare, grazie all’effetto moltiplicatore del Fondo, circa 800mila euro di finanziamenti. Un modo aggiuntivo per sostenere, accanto alla normale operatività dello strumento, le imprese del territorio. Si tratta di una best practice che mette insieme tutta la filiera istituzionale e l’auspicio è che anche altri comuni seguano questo esempio, affinché sia possibile massimizzare l’utilità delle risorse stanziate. In questa fase, ancor più dell’abbattimento degli interessi è importante il vero e proprio accesso al credito e la garanzia da questo punto di vista è essenziale”. “L’operazione – ha detto Paolo Niccoletti – consente di andare incontro alle esigenze delle imprese del nostro territorio e dare un segno di vicinanza alle aziende a ai lavoratori. Una iniezione di liquidità e di fiducia utile in questa fase economica. Dalle istituzioni non solo tasse, ma anche sostegno concreto”. “Srgm – ha detto Giorgio Cippitelli – è a disposizione di quanti vogliano replicare la brillante iniziativa del Comune di Loreto. Il Fondo conta su di un patrimonio di quasi 27 milioni di euro, che consente un ampio margine di manovra nel garantire l’accesso al credito delle imprese, ma risorse aggiuntive consentono positivamente di aumentare ancora questo margine”. “Nella prossima riunione della terza commissione consiliare – ha ricordato il dirigente del Servizio Industria Artigianato, Rolando Amici – dovrebbero essere sbloccati tre milioni di euro aggiuntivi per contrastare la crisi. Metà di quelle risorse saranno assegnate sulla base dell’impegno dei vari territori. Ecco che operazioni come quella di Loreto diventano molto rilevanti”. L’incontro con la stampa è stato anche occasione per presentare i dati relativi all’operatività del Fondo dal 2008, anno della sua istituzione.  
   
   
VCO: SALDO POSITIVO PER LA NATI MORTALITÀ DELLE IMPRESE  
 
Verbania, 26 giugno 2012 - Sono 83 le nuove imprese nate nel Verbano Cusio Ossola nel mese di maggio, a fronte di 42 imprese che hanno cessato l’attività nello stesso mese il saldo positivo è di + 41 unità. Lo stock delle imprese registrate in provincia è pari a 13.910 unità. Confermato il trend positivo del comparto turistico e delle società di capitali. La performance provinciale risulta nel mese di maggio in controtendenza rispetto all’andamento nazionale. Nel Vco si registrano infatti più iscrizioni rispetto allo scorso anno (+21 in v.A. Rispetto allo stesso periodo del 2011). Stabili le cessazioni. A livello nazionale invece si registra una flessione delle iscrizioni (-3,2%) ed un leggero aumento delle cessazioni (+2,7%). Per quanto riguarda le forme giuridiche è evidente come le piccole imprese continuano a rappresentare il segmento più importante del nostro tessuto imprenditoriale. Fatto 100 le nuove iscritte nel mese di maggio, poco meno di 80 sono ditte individuali. 8.050 sono le ditte individuali in provincia, in flessione rispetto allo stesso mese del 2011. Oltre il 15% del totale delle imprese registrate sono società di capitali, in v.A 2.163 unità. Per quanto riguarda i settori si conferma il peso percentuale dei tre maggiori comparti, commercio edile e manifatturiero, sul totale delle imprese registrate nella nostra provincia: il 24,4% delle imprese del Vco appartiene al settore del commercio, segue il comparto delle costruzioni (19% del totale, con 2.643 unità) e le attività manifatturiere (12,5%, in valore assoluto 1.738 unità). Si conferma la crescita del comparto turistico e delle attività immobiliari. Stabili le attività del comparto dei servizi. Criticità si continuano a registrare nel comparto manifatturiero e nel settore edile. I dati sono elaborati dal Servizio Sviluppo del Territorio della Camera di Commercio sulla base di Movimprese, rilevazione mensile elaborata da Infocamere, la società consortile di informatica della Camere di commercio italiane. L´analisi completa dei dati analizzata su base mensile sarà disponibile sul sito internet della Camera di commercio all´indirizzo: www.Vb.camcom.it/ Vco economia / dinamica delle imprese / mese di maggio 2012  
   
   
COMUNE DI EMPOLI INCENTIVA NUOVE VETRINE IN CENTRO 22MILA EURO PER CHI VUOL FARE IL RESTYLING DI SARACINESCHE E LUCI  
 
Empoli, 26 giugno 2012 - Incentivi per i negozi che vogliono fare il restyling a vetrine e saracinesche. Li metterà a disposizione il Comune di Empoli, per contribuire a migliorare la qualità estetica e il decoro urbano del centro. E´ quanto si legge nella delibera con la quale la giunta empolese ha approvato il testo del relativo bando, che sarà pubblicato a breve all´albo pretorio del Comune. Dal momento della pubblicazione ci saranno 30 giorni di tempo per presentare domanda di accesso ai contributi. L´amministrazione comunale metterà a disposizione in totale oltre 22mila euro. Chi può presentare domanda. Potranno presentare richiesta di contributo tutti i titolari di attività economiche (commercio, artigianato, servizi) operanti in piazza della Vittoria, in via Roma, in piazza Don Minzoni, nell’area pedonale del centro e nella zona a traffico limitato. L´area pedonale comprende via Ridolfi (tratto da via Chiara a piazza del Popolo), via del Giglio, via Del Papa (tratto da via Da Vinci a piazzetta delle Stoviglie), via del Gelsomino, via Paladini (tratto da via Del Papa a piazza della Vittoria), canto Pretorio, canto Ghibellino, canto degli Zolfanelli, canto Guelfo, piazza Farinata Degli Uberti, piazzetta della Prepositura. La zona a traffico limitato comprende via Ridolfi (tratto da via Salvagnoli a via Chiara), via delle Murina, via Chiara, via della Noce, via Lavagnini, via Ferrucci, via Marchetti, via Del Papa (tratto da via della Noce a via Da Vinci e tratto da via Paladini a via Roma), via Santo Stefano, via Da Vinci (tratto da via Del Papa a via dei Neri), via Paladini, via San Francesco, vicolo della Gendarmeria, piazza Madonna della Quiete, piazzetta delle Stoviglie. Interventi ammessi. Saranno ammessi al contributo i seguenti tipi di restyling: acquisto e installazione di saracinesche; acquisto e installazione di vetrine e luci a basso consumo energetico; attività murarie connesse. Saranno ammissibili al contributo le domande di incentivo su lavori iniziati dopo il 1 gennaio 2012. Entità dell´incentivo. L´incentivo sarà pari al 50% della spesa complessiva ammessa, iva inclusa. L´importo massimo di contributo non potrà in ogni caso superare i 2mila euro per ciascuna domanda presentata. Formazione della graduatoria. La graduatoria delle domande ammissibili al contributo sarà stilata in base all´ordine di presentazione delle stesse. Saranno disponibili 30 giorni di tempo, a partire dalla pubblicazione del bando (che avverrà a breve), per presentare le domande. Le dichiarazioni. «L´amministrazione comunale vuol riqualificare il centro di Empoli anche attraverso il recupero del patrimonio edilizio privato - dice Eleonora Caponi, assessore al centro storico di Empoli - e in questo senso va anche il bando che il Comune fece nel 2010 per l’assegnazione di incentivi al risanamento conservativo di facciate, infissi e elementi architettonici esterni agli edifici del centro storico. Il percorso che ci ha portato al nuovo bando è stato concertato con Confesercenti e con Cna per il coinvolgimento delle aziende artigiane della zona, come falegnami, elettricisti eccetera. Abbiamo recepito le richieste dei commercianti». «Il rifacimento delle saracinesche dei negozi ed il restyling delle vetrine è determinante per l’immagine complessiva della città - aggiunge Arianna Poggi, assessore alle attività produttive di Empoli - e questi incentivi possono essere un aiuto in più per chi interpreta la crisi anche come un´opportunità per rinnovarsi e investire nella propria attività». Per ogni ulteriore informazione consultare la delibera di giunta numero 83 del 13 giugno 2012 e il relativo allegato, scaricabili dall´albo pretorio on line del Comune di Empoli.  
   
   
SAREDEGNA, COOPERAZIONE: RICOSTITUITA LA COMMISSIONE REGIONALE  
 
 Cagliari, 26 Giugno 2012 - E´ stata ricostituita, con delibera della Giunta regionale su proposta dell´Assessore del Lavoro, Antonello Liori, la Commissione regionale per la cooperazione sociale, scaduta nel 2009 con la fine della precedente legislatura e mai rinominata. In Sardegna nel settore operano 1.026 compagini sociali, iscritte all’Albo regionale, con oltre 12.000 operatori impegnati sia in qualità di soci che di soci-lavoratori. "Inoltre, nei giorni scorsi, sono stati finalmente sbloccati anche i fondi destinati alle associazioni cooperativistiche: un milione 440.000 euro destinati alle attività ed al funzionamento - ha sottolineato l’assessore Liori - Un intervento molto atteso per un settore che aveva bisogno di un segnale di forte incoraggiamento. Soprattutto perché, in questo periodo di forte crisi, ha dimostrato di reggere più di altri, non perdendo neanche un posto di lavoro". La Commissione, tra le altre competenze, esprime il parere sulle domande di iscrizione all´Albo regionale e sui criteri di concessione degli incentivi. Inoltre, formula proposte alla Giunta regionale in materia di cooperazione sociale. Oltre all’Assessore ed al Direttore generale dell’Assessorato, al Direttore dell’Agenzia regionale per il lavoro, la Consigliera di parità, il Direttore della Direzione regionale del lavoro ed un rappresentante dell’Assessorato della Sanità, ne fanno parte: Francesco Sanna (Confcooperative), Andrea Piano (Legacoop), Pasquale Brau (Agci), Anna Porcu (Unci) e Caterina Soddu (Unicoop).  
   
   
SARDEGNA: NUOVE STRATEGIE DI RICERCA E SVILUPPO PER COMPETERE A LIVELLO INTERNAZIONALE  
 
Cagliari, 26 Giugno 2012 – "Per stare al passo dei nuovi modelli di competizione internazionale occorrono nuove strategie di ricerca e di sviluppo. E’ necessario concentrare gli interventi e le risorse valorizzando i punti di forza del nostro sistema di ricerca e conseguentemente del nostro sistema produttivo rafforzando, in linea con le politiche europee in materia di ricerca, la nostra presenza in settori emergenti ad alta intensità di conoscenza: nano e micro-tecnologie, biotecnologie, software e sistemi di rete. Competere nell´innovazione significa, oggi, scegliere, con criteri rigorosi, i campi nei quali è possibile eccellere in ricerca e la Sardegna ha scelto di percorrere questa strada in modo deciso investendo 34 milioni per rifinanziare la legge 7 sulla ricerca di base, 25 milioni dal protocollo attuativo con il Miur per progetti industriali e sperimentali e ricerca applicata per organismi di ricerca e imprese, 30 milioni dal Fesr per start up di imprese innovative e per sostegno all’attrattività del territorio attraverso iniziative di finanza innovativa". E’ quanto affermato dal vice presidente e assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, concludendo a Pula l’incontro: "Telethon in Sardegna: le sfide della ricerca genetica in un convegno internazionale". "La collaborazione già intrapresa e rafforzata oggi con la Fondazione Telethon – ha ripreso La Spisa – che dal 1990 a oggi ha finanziato in Sardegna 45 progetti di ricerca sulle malattie genetiche investendo quasi tre milioni di euro, segna un tassello ulteriore nella costruzione di una rete di rapporti scientifici nazionali e internazionali che la nostra regione ha avviato in questi anni. Dallo scorso anno stiamo finanziando le Summer school che portano in Sardegna ricercatori da tutto il mondo per confrontarsi e approfondire i temi della biotecnologia e della genetica".  
   
   
PERUGIA: OSSERVATORIO CONGIUNTURALE - I TRIMESTRE 2012  
 
Perugia, 26 giugno 2012 - In linea con le previsioni, l’avvio del 2012 segna un deciso arretramento dei comparti Manifatturieri e Commerciali della provincia di Perugia. Nel complesso il Manifatturiero registra flessioni tendenziali di Produzione, Fatturato e Ordinativi del 5,2%, del 4,9% e del 5%. Peggiori i risultati del Manifatturiero artigiano che sconta contrazioni doppie rispetto all’industriale: - 9,9% Produzione, - 9% Fatturato e – 10% Ordinativi. La domanda si contrae ancora e il Commercio cade: rispetto al I trimestre 2011 - 9,7% nel complesso, con punte dell’11 e del 13% nel commercio al dettaglio alimentare e non alimentare. Segnali positivi dalla Grande Distribuzione. Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio di Perugia: “L’aver previsto quanto il nostro Osservatorio ha effettivamente rilevato, non attenua la preoccupazione per l’impatto sul nostro sistema economico provinciale della seconda recessione dall’inizio della crisi. Produzione, Fatturato e Ordinativi del Manifatturiero scendono sia su base annua che congiunturale. Le piccole imprese e l’Artigianato in pesante sofferenza. Con la domanda in caduta libera inevitabili le contrazioni del Commercio al dettaglio, sia alimentare che non alimentare. Regge la Gdo, ma non evita al comparto una caduta tra le più rilevanti degli ultimi anni: - 9,7%. Nota positiva: Export in controtendenza e in crescita sia rispetto a un anno fa che sull’ultimo trimestre del 2011 Altro elemento confortante il livello di resistenza offerto dalla base imprenditoriale provinciale che mostra una vitalità capace di far nascere nel primo trimestre del 2012, 1389 nuove imprese, oltre 15 al giorno”. Moderatamente positive le previsioni delle imprese Manifatturiere per il Ii Trimestre 2012, ancora negative quelle delle Imprese Commerciali. In allegato il comunicato completo.  
   
   
TE LO DO IO IL MADE IN ITALY IL PRIMO EVENTO DI DESIGN OUTLET ITALIANO DEDICATO AI PROFESSIONISTI. ARCHITETTI, DESIGNER, PROGETTISTI  
 
Santhià (Vc) 26 giugno 2012 - Design Outlet Italiano inaugura Design Summit, il primo di una serie di eventi culturali dedicati al mondo del design edell’architettura, che si terrà venerdì 6 luglio presso il centro Welchome Santhià (Santhià -Vercelli). Design Outlet Italiano ha inaugurato ad aprile il primo outlet italiano del design, oltre 13.000 metri quadrati di negozi e shop in shop. Un nuovo design district con oltre 80 grandi nomi dell’arredo e del design italiano, ma non solo, ampio spazio alla sperimentazione, alle mostre e ai nuovi “creativi”, alle collaborazionicon archi-star, progettisti, università e centri di eccellenza. In quest’ottica, Design Outlet Italiano si pone come punto di riferimento non solo per il pubblico, ma anche per i professionisti, a cui si rivolgeranno i numerosi eventi che prendono il via proprio con il Design Summit 2012. La giornata prevede la partecipazione al convegno “Te lo do io il Made in Italy: soluzioni nuove per la professione di architetto, designer e per il contract”, con relatori quali Philippe Daverio, Professore Ordinario all’Università di Palermo, Andrea Cancellato, Direttore generale della Fondazionedella Triennale di Milano, Marco Serralunga, industriale del settore, designer affermati come Massimiliano Adamie Francesco Dell’aglio, oltre alla presenza di Danilo Rossi,amministratore delegato di Svim e Mario Esposito, Presidente di Retailinprogress e ideatore di Design Outlet Italiano. Il convegno è patrocinato a oggi da: Aidia -Associazione Italiana Donne Ingegneri e Architetti, Aipi -Associazione Italiana Progettisti d´Interni, Ala -Assoarchitetti aderente a Confprofessioni, Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Vercelli A tutti i professionisti verrà consegnata una speciale Fidelity Card, che garantirà al possessore ulteriori agevolazioni e convenzioni con le varie aziende dell’Outlet. L´evento è gratuito ma a numero chiuso, con servizio di navetta da Milano e Torino. Sul sito, la pagina per l’iscrizione, informazioni più dettagliate e il programma dell’evento. Www.doit-summit.com